La Voce della Valtrompia 2012 01-02

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1/2 La Voce della Valtrompia n.

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MENSILE D'INFORMAZIONE

ANNO IV - FEBBRAIO 2012

Tradizioni. Torna la sagra che animerà le vie di Sarezzo dal 18 al 21 febbraio

Fra giostre e bancarelle alla fiera di San Faustino Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - 70% - LO/BS

Fra gli eventi collaterali due mostre a cura del “Gruppo Fotografico”, il 21° “Premio di pittura” e la tribute band ufficiale di Michael Jackson

Il servizio da pag. 7

Ambiente

Rifiuti alla porta Il punto sulla gestione dei rifiuti con il presidente di Asvt Diego Toscani e i buoni esempi di Gardone e Concesio

Il servizio a pag. 2-3

Media Valle

Sport

I progetti sportivi dell’associazione “Abe & Friends”

Dakar 2012. L’esordio del valgobbino Alessandro Botturi

•• pag. 13

•• pag. 21

Editoriale Piccoli grandi gesti di Adriano Bianchi

J Quando i piccoli gesti costruiscono le cose grandi. Potremmo definire così l’impegno di tanti cittadini della Valtrompia che attraverso una disciplinata raccolta dei rifiuti compiono ogni giorno un gesto d’amore verso il loro territorio, la loro salute e la qualità della vita della loro comunità. Accade con sperimentazioni sul “porta a porta” come quella portata avanti da un anno a Gardone Val Trompia e con iniziative di altri comuni. Il metodo che più dà risultati sembra essere un sistema misto che combini il ritiro a domicilio con formule di conferimento dell’indifferenziata a cassonetti dotati di calotta, come succederà a breve a Concesio e nel 2013 a Sarezzo. Un sistema che fa perno su piccoli grandi gesti che possono cambiare in meglio la gestione dei rifiuti e il rispetto del territorio. Inoltre, garantire la salvaguardia di quest’ultimo non è compito solo dei cittadini attraverso comportamenti esemplari, ma soprattutto di coloro che amministrano un patrimonio che non è loro. E allora che dire su chi anche in Valtrompia si sta ponendo il tema della cementificazione, mentre alcuni altri si ostinano a costruire case che probabilmente nessuno abiterà per fare cassa? Come è certamente utile chiedersi quali saranno le politiche relative alla questione della depurazione e allo stato delle acque del fiume Mella. Il dibattito è meritorio e penso che i cittadini apprezzeranno. Alcuni mesi fa, a Bornato, in una tavola rotonda sul tema del benessere interno lordo ricordavo ciò che il vescovo aveva detto ai giovani bresciani alla Gmg di Madrid: “Serve studio, servono competenze perché nascano nuove buone e grandi idee, attuabili per il bene della comunità”. Credo valga per tutto ciò che concerne la qualità della vita delle persone, anche per la salvaguardia del territorio. Serve senso di responsabilità, soprattutto servono scelte ponderate perché ciò che si decide oggi non venga pagato domani dalle future generazioni.


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Primo piano

L'indagine sui rifiuti In questo numero l’inchiesta che abbiamo condotto riguarda la gestione dei rifiuti in Valtrompia. A gestire il servizio è Asvt, società che vede come soci di maggioranza al 51% gli enti pubblici (l’altro 49% è controllato da A2A): dunque, abbiamo sentito il suo presidente Diego Toscani, che ha delineato un futuro basato su un sistema misto di ritiro a domicilio e conferimento al cassonetto dell’indifferenziato dotato di calotta. Il primo metodo già sperimentato dal Comune di Gardone, il secondo pronto a partire a Concesio e nel 2013 a Sarezzo. Per l’Alta Valle si è espresso il sindaco di Pezzaze Sergio Richiedei, evidenziando come il problema principale per gli 8 comuni montani riguardi i rifiuti ingombranti.

Asvt. Parla Diego Toscani, presidente dell’azienda che gestisce i rifiuti a Sarezzo, Villa, Gardone e in Alta Valle

“Diversificare l’offerta in base alle esigenze specifiche del territorio” “Il futuro andrà costruito adottando sistemi misti di raccolta a domicilio e conferimento dell’indifferenziata al cassonetto. Da settembre una campagna di educazione nelle scuole” di Andrea Alesci

J È Asvt che gestisce la raccolta dei rifiuti negli otto Comuni dell’Alta Valle e nei tre centri di Gardone, Sarezzo e Villa Carcina. “Il nostro è un impegno portato avanti da anni secondo principi di trasparenza (gli stessi enti locali sono proprietari al 51% dell’azienda di Valle, mentre il restante 49% è di A2A) e cercando di trovare soluzioni che potessero migliorare le condizioni ambientali della Valtrompia – dice il presidente Asvt Diego Toscani –. Specie negli ultimi anni abbiamo riscontrato la necessità di aumentare la raccolta differenziata, adottando

Il presidente Diego Toscani

nuove formule: ossia un sistema di tipo misto che contemperi la raccolta a domicilio e il conferimento diretto ai cassonetti. Proprio in questo mese di febbraio compie un anno la sperimentazione effettuata col Comune di Gardone Val Trompia sulla raccolta porta a porta. I risultati sono stati interessanti ma non ancora sufficienti per fare il salto di qualità che ci consentirebbe di raggiungere la fatidica quota del 65%”. Una soluzione, quella

del sistema misto, sulla quale i vertici di Asvt vogliono spingere con decisione, specie con l’introduzione dei cassonetti dotati di calotta per l’indifferenziato, e cercando comunque di diversificare l’offerta anche in base alle esigenze specifiche del territorio. “Insistere sulla differenziata – continua Diego Toscani – è la direttiva da seguire, però, dobbiamo tenere conto anche del fatto che vanno studiati piani differenti a seconda dei comuni nei

quali si opera, con quelli situati in Alta Valle che già riescono a smaltire meglio le frazioni organiche disperdendole nell’ambiente di tipo montano, mentre vanno perfezionati i servizi di raccolta a domicilio, ad esempio, per i rifiuti ingombranti. Al momento sono scaduti i contratti con le otto municipalità dell’Alta Valle, ma la gestione è stata prorogata sino al termine dell’anno 2012; dopo aver scoperto che per il gas alcuni comuni sono stati accorpati alla Valsabbia, rimaniamo in attesa del mese di giugno, quando conosceremo gli Ambiti d’autorità territoriale anche per i rifiuti”. Differenziare è dunque la parola d’ordine di un tempo moderno che deve avere delle regole calate dall’alto, ma deve soprattutto avere origine da una motivazione personale all’impegno per l’ambiente. “L’educazione e la correzione delle abitudini di ciascuno di noi – chiude il presidente Asvt – sono linee guida imprescindibili. Per questo ci stiamo adoperando proprio in questi mesi per rafforzare i concetti di ‘riciclaggio’ e ‘raccolta differenziata’ negli istituti di ogni ordine e grado della Valle, perché dal prossimo anno scolastico le idee possano divenire progetti concreti anche fra i banchi di scuola”.

Gardone. A un anno dall’inizio della raccolta a domicilio di carta, plastica e vetro l’indifferenziata giù del 13%

Risultati incoraggianti dalla sperimentazione del “porta a porta” J Buone notizie per l’ambiente a Gardone Val Trompia, da quando un anno fa venne introdotta la raccolta differenziata porta a porta per alcune frazioni di rifiuto. Un sistema nato nell’ambito della collaborazione fra l’amministrazione gardonese e Asvt, che si occupa di passare per ogni abitazione a raccogliere carta, vetro e plastica. Un impegno che l’Azienda di Valle porterà avanti per l’anno avnire a fronte di un contratto di circa 1 milione e 300mila euro, assolvendo a varie mansioni che, oltre alla raccolta differenziata, includono il mantenimento delle aree verdi del territorio,

la pulitura dei muri da scritte fatte con bombolette e la gestione dell’isola ecologica. “Il rapporto con Asvt – dice l’assessore ai Lavori pubblici, Fausto Gamba – è stato sinora molto proficuo e l’esperimento avviato a inizio 2011 con il ‘porta a porta’ sta dando dei risultati incoraggianti, portando a una riduzione dell’uso di cassonetti per i rifiuti indifferenziati nell’ordine dei 13 punti percentuali. Dopo un avvio un po’ titubante, non appena la gente ha cominciato a memorizzare i giorni di plastica, vetro e carta e ha compreso quali rifiuti rientrassero nelle tre categorie, il meccanismo non ha più

avuto intoppi”. Un’attenzione alla cura dell’ambiente, che i cittadini hanno sviluppato con un modello replicabile anche in altri comuni della Valtrompia, sia a livello domestico che fra gli esercizi commerciali del territorio. “Sulla scorta della crescita di senso civico – continua l’assessore Gamba – cercheremo di estendere il progetto ‘porta a porta’ anche alle frazioni di rifiuti organici (il famoso umido); inoltre, proseguiremo nella campagna di sensibilizzazione anche attraverso le scuole, in modo che le generazioni del futuro crescano abituate a riciclare per vivere in un ambiente più sano”.


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Anche Sarezzo dal 2013 userà la chiavetta Nel piano rifiuti che l’amministrazione di Sarezzo ha approvato nella Giunta d’inizio anno c’è una rilevante novità, che prevede l’introduzione per il 2013 dei cassonetti dell’indifferenziato dotati di “calotta” per monitorare quante volte questi verranno aperti per il deposito della pattumiera. Alle famiglie di Sarezzo verrà consegnata una chiavetta (come le Usb usate tutti i giorni) per aprire il cassonetto, il quale registrerà il numero di volte che ogni nucleo famigliare deposita nell’arco dell’anno secondo un numero massimo da stabilire con Asvt. Se l’utente supererà questo limite pagherà una somma in più rispetto alla tariffa normale. Un’azione per arrivare al 44% di differenziata nel 2013 e al 58% nel 2014 ..

Concesio. L’assessore all’Ecologia Giampietro Belleri fa il punto della situazione sul sistema che verrà introdotto

La raccolta dell’indifferenziato con i cassonetti dotati di calotta di Giuseppe Belleri

J A Concesio partirà a breve, appena sarà ridefinita la gara d’appalto, un nuovo sistema di raccolta rifiuti: duecento cassonetti – quelli grigi indifferenziati e quelli marroni dell’organico – saranno dotati di un’originale calotta che permetterà la loro apertura solo con una chiave elettronica che verrà consegnata a ogni famiglia. “Il sistema – ha spiegato Giampietro Belleri, assessore all’Ambiente ed ecologia – è già stato sperimentato a Polaveno, Capriano del Colle e Borgosatollo e ha l’obiettivo di stimolare i cittadini a differenziare maggiormente i rifiuti, riducendo in primo luogo la quantità di sacchetti da mettere nell’indifferenziato: ogni volta che l’utente inserirà la chiave potrà introdurre un solo sacchetto, di dimensioni contenute, nell’apposita fessura e chi si dimostrerà virtuoso conferendo meno rifiuti nell’indifferenziato avrà uno sconto a fine anno sulla tariffa ambientale”. Con alcune te-

Un cassonetto dotato di calotta e chiavetta

lecamere a circuito chiuso verranno controllate le varie isole ecologiche e chi ad esempio lascerà i rifiuti accanto ai cassonetti potrà essere sanzionato a norma di legge. “La ditta che vincerà la gara d’appalto – ha aggiunto Giampietro Belleri – si impegnerà anche a po-

sizionare attorno a tutte le isole ecologiche comunali delle barriere di plastica completamente ecocompatibili per creare una migliore percezione visiva; dall’inizio del 2011 sono già state installate in via Toscanini, in via Rizzardi (di fronte al Presepio Paolo VI) e in entrambi

i controviali di via Europa. Ci auguriamo che la popolazione apprezzi le nostre iniziative e collabori attivamente all’obiettivo comune di ridurre i rifiuti indifferenziati che hanno un elevato costo di smaltimento; ne trarrà beneficio l’ambiente e pure le nostre tasche”.

Pezzaze. Il sindaco traccia il profilo dei comuni dell’Alta Valle, dove la produzione di rifiuti è bassa per sua natura

Sergio Richiedei: “Per noi il problema sono i rifiuti ingombranti” J Come va la raccolta differenziata nei piccoli paesi in Alta Valtrompia? Il servizio è gestito dall’Azienda Servizi Valle Trompia ed ha una storia ormai ultratrentennale. Lo organizzò la Comunità montana, in accordo coi Comuni, affidandolo alla società Aprica facente capo ad Asm: un autocompattatore, tre addetti, cassonetti in metallo trascinati, spostati e riposizionati manualmente in luoghi tali da permettere la fermata del mezzo. Poi si aggiunsero i raccoglitori a campana dai diversi colori giallo (plastica), bianco (carta), verde (vetro) per avviare la raccolta

differenziata. Le diverse cifre e percentuali le hanno in Asvt, ma subito chiariscono che la differenziata in Alta Valle va valutata con occhio particolare, attento a un dato: oltre Marcheno, un paese che si è industrializzato, la produzione pro capite di rifiuti solidi urbani è inferiore a 1 kg, mentre la media provinciale è 1,6 kg. La raccolta differenziata è sotto il 20% legata alla particolare realtà territoriale. È d’accordo il sindaco di Pezzaze (1600 abitanti) Sergio Richiedei: “In montagna la produzione di rifiuti è bassa per sua natura. Ci sono in casa stufe e fuochi e si accen-

dono con la carta. I rifiuti organici nutrono animali da cortile; inoltre ha un andamento dipendente dalle stagioni: in estate c’è il ritorno al paese per le ferie, l’apertura delle seconde case, il turismo. Per questo, ai paesi inseriti nell’elenco turistico – elenco nel quale Pezzaze non è ahimè incluso – c’è una tariffa particolare. Il nostro paese ha un’isola ecologica con Bovegno. Il problema vero è quello dei rifiuti voluminosi e ingombranti: ora stiamo trattando con Asvt la raccolta a domicilio un paio di volte al mese e sarebbe un buon passo avanti per tutti i cittadini”. (e.b.)


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La parola ai lettori

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”Vota il tuo bouquet” con Daniel È stato lanciato in rete da “Daniel Laboratorio Floreale” di Sarezzo un originale concorso che vede protagonisti gli sposi di tutte le età. “Vota il tuo bouquet” è il nome dell’evento fatto partire attraverso Facebook qualche settimana fa, al quale partecipare caricando una foto degli sposi e del bouquet portato al matrimonio, che poi verrà votata dagli utenti tramite il pulsante “Mi piace”. Realizzato in collaborazione con Agenzia Jarvis Viaggi & Vacanze, il concorso mette in palio per il vincitore del bouquet più cliccato entro l’11 maggio un cofanetto che include un weekend per due persone con pernottamento e prima colazione in un hotel 4 stelle. La data ultima per l’invio delle fotografie è il 30 aprile 2012.

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IL PEGGIO DELLA VALTROMPIA

Le case invendute della Valgobbia Sono circa 100mila i metri quadrati di immobili non venduti nel comune di Lumezzane, attanagliato da una crisi del mattone che dura da una decina d’anni. Aggirandosi per l’esteso territorio lumezzanese si possono scorgere tipologie differenti di abitazione: grandi ville, case a schiera, appartamenti, uffici, capannoni industriali. Uno stato di abbandono in parte dovuto al periodo di crisi economica, in parte alla migrazione di molte imprese e ai dipendenti che vi lavorano e alla moderna tendenza verso nuclei familiari sempre più ristretti.

LETTERE

Ad ogni lavoro una responsabilità Egregio direttore, da tempo vado sostenendo che in Italia è quasi scomparso il senso del dovere e della responsabilità, quindi c’è urgenza di ridisegnare regole di convivenza civile e sociale, di rivedere e aggiornare tutta l’organizzazione del lavoro, di investire risorse e offrire esempi, affinché l’approccio dei giovani con il lavoro avvenga attraverso adeguate preparazione e formazione di base. Sono sempre più convinto che la professionalità e l’impegno pratico sono le condizioni essenziali perché qualsiasi attività lavorativa sia svolta nel miglior modo e possa tornare utile all’intera comunità. Insomma, ciascuno dovrebbe sentirsi orgoglioso di svolgere bene il proprio lavoro, di assicurare determinati servizi alla persona. Viceversa, senza preparazione e un minimo di “amore” per il proprio lavoro i risultati complessivi sono mediocri. Questa dovrebbe essere la regola generale per qualsiasi lavoro o professione. Ma ci sono ruoli dirigenziali, tra l’altro ben retribuiti, che devono essere assunti con piena responsabilità. Di fronte a un disastro colposo è essenziale porre sotto accusa la leggerezza con la quale vengono svolti determinati compiti al comando di un aereo o di un’imbarcazione, dove coloro che guidano stanno svolgendo la loro alta professione e non possono concedersi momenti di festa, e neppure assecondare richieste rischiose. Ciò va fatto con pieno senso di responsabilità individuale. Nella vita delle persone ci sono momenti di impegno gravoso, altri di relax e di riposo: basta osservarli nel rispettivo tempo assegnato. Voglio sperare che si apra una profonda riflessione che porti condividere alcune regole di garanzia, che diventino prassi comune esercitando ciascuno il proprio ruolo. Giuseppe Delfrate

IL MEGLIO DELLA VALTROMPIA

“Nostrano Valtrompia” in tv con Melaverde L’Alta Valle in tv con una delle sue eccellenze: il formaggio nostrano. Domenica 12 febbraio è stato lui protagonista a “Melaverde”, programma settimanale condotto dal critico gastronomico Edoardo Raspelli. Un’incursione della tv nazionale alla scoperta dei pascoli dell’Alta Valle, in un territorio dove resiste un’agricoltura fatta di piccole aziende familiari sparse sul territorio per ammirare quel “Nostrano Valtrompia” che attende il 15 aprile per il riconoscimento da parte dell’Europa del marchio Dop rincorso da dieci anni

Bestemmie in campo

Giornali della Comunità

Radio Voce Spazio all'informazione nazionale ogni ora e a quella locale con 6 edizioni giornaliere dal lunedì al venerdì. Intrattenimento dalle 10.30 alle 13 con il contenitore “Voce Mattina”, al pomeriggio la comicità dei “Belli Dentro”. Ampio spazio allo sport: dalle 14 alle 15 il calcio con “100% Brescia”, mentre la domenica le radiocronache del Basket Brescia.

Pubblichiamo questa volta il bollettino “Comune marchenese” delle parrocchie di San Giacomo in Cesovo e dei S. Pietro e Paolo in Marcheno. In primo piano un approfondimento del papa Benedetto XVI sull’educazione dei giovani alla giustizia e alla pace. Dettagli sul sito www.parrocchiamarcheno.it

fm 88.3 88.5 Brescia e Provincia

Si è dovuta formulare una legge che proibisce le bestemmie in campo, punendo con la prova Tv un comportamento che doveva essere normale calciatori che dovrebbero essere esempi. Certo, lo spunto è giusto, punisce gli atteggiamenti blasfemi, ma un’incongruenza rimane, perché la contesa si scatena poi nell’analizzare alla moviola se le parole pronunciate siano o meno bestemmie. Eppure, nel Regolamento del Giuoco del calcio sta scritto alla Regola 12 (paragrafo “Infrazioni passibili di espulsione”): “Un calciatore titolare, di riserva o sostituito deve essere espulso se usa un linguaggio o fa dei gesti offensivi, ingiuriosi o minacciosi”. Rieducare sarebbe il comportamento più corretto, così come viene fatto nel campionato del Csi (Centro sportivo italiano), dove le bestemmie sono punite con il cartellino rosso per il significato che portano con sé e non per l’interpretazione mediata di un labiale. Carlo Guareschi

Quanto viene pubblicato in queste pagine è da attribuirsi unicamente alla responsabilità dei firmatari delle lettere. Nelle lettere è necessario indicare in modo leggibile nome, cognome, indirizzo e numero di telefono di chi scrive per renderne possibile l’identificazione. La redazione si riserva il diritto di sintetizzare, senza alterarne il senso, i contributi ritenuti troppo lunghi (massimo 1500 battute). La pubblicazione di una lettera non implica la condivisione del suo contenuto da parte della direzione del giornale. Non saranno pubblicate lettere già apparse su altri organi di stampa. Scrivete a “La Voce della Valtrompia”, via Callegari, 6 - 25121 Brescia o via mail a valtrompia@vocemedia.it.


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Lumezzane

L’inaugurazione della media “Terzi Lana” È stata inaugurata ufficialmente sabato 11 febbraio la scuola media “Terzi Lana”di Lumezzane Sant’Apollonio, dopo un anno di intensi lavori. Un intervento dell’amministrazione comunale nell’ordine del milione di euro che ha permesso di rimettere a nuovo le parti esterne dei muri, dotare l’edificio di un impianto fotovoltaico, ricavare un nuovo ingresso sul cortile lato ovest della scuola, sostituire i serramenti con infissi in alluminio, rifare tetto, pavimenti e impianti. Una spesa ingente resa possibile grazie ai 670mila euro erogati dall’azienda comunale Lumetec e di altri 349mila euro messi dall’Inail a fondo perduto, destinati alla messa in sicurezza generale e alla posa delle celle fotovoltaiche.

Amministrazione. Il commento positivo del sindaco Silverio Vivenzi sull’accordo tra 5 Comuni e forze di polizia

Patto per la sicurezza in Valle di Lia Micale

J Soddisfazione è stata espressa dal sindaco di Lumezzane, Silverio Vivenzi, al Prefetto di Brescia Narcisa Brassesco Pace, per la recente approvazione del “Patto per la sicurezza della Valtrompia” che, oltre a Prefettura, Questura e ai comandi provinciali dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di finanza, coinvolge anche le Polizie locali dei Comuni di Lumezzane, Concesio, Gardone Val Trompia, Sarezzo e Villa Carcina. “Ferme restando le competenze attribuite dalla legge alle Autorità provinciali di Pubblica sicurezza – ha dichiarato il sindaco Silverio Vivenzi – e in particolare al Comitato provinciale per l’Ordine e la Sicurezza pubblica, che costituisce la sede privilegiata e istituzionale per l’esame e la definizione delle politiche di sicurezza urbana, il Patto consentirà una programmazione congiunta della contribuzione logistica, strumentale e finanziaria (in misura proporzionale al numero degli abitanti) destinata all’attività di controllo integrato del territorio e al contrasto della criminali-

Una veduta di Lumezzane

Formazione sociale con Mauro Turrini Si chiama “Lum-Formazione 2012” il progetto che ha preso il via su iniziativa di Mauro Turrini, insegnante di filosofia e formatore in corsi di Crescita personale. Si tratta di un corso di formazione con finalità sociale aperto a tutti e articolato in venti lezioni da due ore ciascuno. “Dopo aver pubblicato il libro ‘C’è abbondanza per tutti’ – spiega il professor Mauro Turrini –, avevo proposto un primo ciclo di conferenze nello spirito e nella visione di quanto avevo scritto, ma ormai sentivo che era

venuto il momento per qualcosa di più articolato e completo. Di qui l’idea di questo corso che muove nella direzione di un percorso formativo per la crescita e l’innovazione”. “Lum-Formazione 2012” è cominciato venerdì 10 febbraio e prosegue con cadenza settimanale fino al 22 giugno. Una vera e propria sfida all’insegna della fiducia. La partecipazione alle lezioni ha un costo di 5 euro per incontro. Per ulteriori informazioni è possibile visitare il sito web www.mauroturrini.it.

tà diffusa”. In altre parole, gli Enti aderenti al Patto si impegnano a incrementare la collaborazione in Valtrompia tra le Forze di Polizia dello Stato e i Corpi di Polizia locale, allo scopo di ottenere un più incisivo controllo del territorio, aumentando l’azione di prevenzione e il contrasto alla criminalità. Una soddisfazione che emerge anche dalle parole dell’assessore alla Sicurezza di Lumezzane, cav. Cosimo Alemanno: “Specie per quanto riguarda il fenomeno dei furti e delle rapine nella abitazioni private, che tanto hanno funestato nei mesi scorsi il territorio comunale, tale sforzo congiunto speriamo possa dare il colpo di grazia definitivo a questa forma di criminalità. In ciò occorre dare atto dell’egregio sforzo finora compiuto su questo versante dall’Arma dei Carabinieri, e in particolare dalla stazione di Lumezzane che, in proprio o con la collaborazione dei cittadini, ha saputo sventare nelle ultime settimane numerosi tentativi di furto e di illecita intromissione nelle abitazioni private”. Il Patto è aperto all’adesione di tutti i soggetti istituzionali interessati e avrà la durata di due anni, decorrenti dalla sua sottoscrizione, prevista a breve.

Ambiente. A inizio gennaio la messa in funzione grazie a un patto stipulato fra Comune, Polizia locale e Arpa

Le quattro centraline installate per salvare il torrente Gobbia J Già negli anni Settanta cominciò a essere stuprato dall’incuria e dall’indifferenza per il territorio il povero torrente Gobbia. A risentire in termini di abitabilità anche tutta quella gente che mestamente lo vede tutti i giorni scorrere nell’alveo che da Lumezzane scende verso Sarezzo e quindi passa per Villa Carcina prima di diventare parte del Mella. Molti cittadini hanno dovuto rimboccarsi le maniche e inventarsi qualcosa per difenderlo (vedi iniziativa delle t-shirt operata da “Generazione lumezzanese”), in attesa di un

lento salvataggio che, forse, potrà arrivare solo con un sistema di depurazione ad oggi assente. Da poco è intervenuta anche l’Arpa (Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente) con dei controlli ambientali nel tratto finale del torrente, quello che attraversa il comune di Sarezzo. Un’azione intrapresa di concerto col Comune di Lumezzane e la Polizia locale tramite l’installazione di quattro centraline mobili in altrettanti punti (segreti) del torrente Gobbia per il monitoraggio continuo. “I dispositivi – sottolinea

l’assessore all’Ambiente, Andrea Capuzzi – sono stati installati a fine dicembre e con l’inizio del nuovo anno li abbiamo tarati e messi in funzione: di fatto, le centraline rilevano dati su profondità e temperatura delle acque, inviando un segnale di allarme telefonico ad Arpa allorché si registrino valori anomali; a quel punto Arpa avviserà l’ufficio Ambiente del Comune di Lumezzane e la Polizia locale, pronti a intervenire subito per stabilire le cause dell’anomalia ed eventualmente risalire al soggetto che le ha determinate”. Un’iniziativa che cerca di correggere piano piano la subdola inciviltà di molta gente, che da troppi anni emerge nelle acque schiumose del torrente Gobbia. (a.a.)


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Assegni e borse di studio per gli studenti

Speciale

Sarezzo

Venerdì 17 alle 20.30 al teatro S. Faustino l’amministrazione comunale consegnerà gli assegni di studio e le borse di studio per l’anno scolastico 2010/2011 agli studenti saretini delle superiori, come già da alcuni anni viene fatto grazie anche al sostegno di alcune ditte e associazioni locali. Gli assegni di studio avranno importi variabili da 100 a 300 euro e saranno erogati considerando sia il merito scolastico sia la situazione economica familiare valutata attraverso lo strumento dell’Isee. Per quanto riguarda le borse di studio, invece, saranno erogate solo in relazione al merito scolastico, variando da un minimo di 250 euro (per le classi seconde e terze) a un massimo di 350 euro (per le quarte e le quinte).

Storia e numeri. Da venerdì 17 a martedì 21 febbraio torna la sagra di Sarezzo

La fiera per S. Faustino di Andrea Alesci

J Qualche bianco ricordo sui tetti farà da contorno quasi magico alla fiera di San Faustino che i bambini di tutta la Valle attendono con trepidante attesa ogni anno. Un caravanserraglio di 47 attrazioni che riempiranno le strade di Sarezzo da venerdì 18 a martedì 21 febbraio, giorno di chiusura dedicato a bambini e ragazzi con i biglietti omaggio per salire sulle giostre dalle ore 13 alle 19. Già nel Medioevo San Faustino e Giovita venivano ricordati in due feste: il 15 febbraio (data del martirio) e il 9 maggio (data della traslazione dei corpi nella chiesa di San Faustino Maggiore). Così, nel corso del tempo il paese saretino cominciò in quei periodi ad animarsi, con le bancarelle ricche di merci che riempivano la piazza e ragazzi che correvano schiamazzanti per le vie del centro storico. Poi, al carattere religioso

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della festa è andato affiancandosi nel corso dei secoli quello brioso della sagra paesana, arricchito già nelle epoche passate da numerosi banchetti e bancarelle: quest’anno, però, saranno addirittura 200 quelle pronte a snodarsi nel weekend di sabato 18 e domenica 19 febbraio fra le vie Bailo, Zanardelli, IV Novembre, Dossena prima di congiungersi tutte in piazza Cesare Battisti, in un mescolarsi di zuc-

cherosi profumi che s’attaccano ai cappotti e si trasformano immediatamente in ricordi delle fiere passate, quelle a cui s’è partecipato da piccoli e quelle che affondano le radici in tempi più remoti, quando San Faustì era popolato da esibizioni di saltimbanchi, domatori di bestie, ballerine, acrobati e piccoli semplici giochi con cui trascorrere giornate di svago. Così un tempo, come adesso.

Civiche benemerenze Una tradizione nella tradizione: le civiche benemerenze dentro la fiera di S. Faustino. Per il quarto anno l’amministrazione assegnerà “Faustino di bronzo” e “Faustino d’oro” a quei cittadini che “con opere o con l’esempio nel campo di scienze, lettere, arti, economia, lavoro, scuola, sport, per iniziative di carattere sociale, assistenziale e filantropico, per particolare collaborazione alle attività della pubblica amministrazione, per atti di coraggio e abnegazione civica, abbiano dato lustro al Comune di Sarezzo e alla sua comunità”. Civiche benemerenze che verranno consegnate venerdì 17 febbraio alle ore 20.30 al teatro S. Faustino, equamente ripartite fra oro e bronzo. Dunque, “Faustino di bronzo” al Gruppo Alpini di Sarezzo per “il grande lavoro svolto a favore della comunità saretina” ed a Teresina Pescatori “per il suo impegno nella salvaguardia delle tradizioni e della cultura attraverso la divulgazione del dialetto”. “Faustino d’oro” invece per Guido Sandrini “capace di trasformare il suo bisogno di aiuto in un dono agli altri”; infine, premio dorato anche alle associazioni Combattenti - reduci e simpatizzanti - delle sezioni di Sarezzo, Zanano e Ponte Zanano per “il loro prezioso operato a nome delle generazioni passate, presenti e future”.


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APRILE

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La Voce della Valtrompia febbraio 2012

E-mail: valtrompiavocemedia.it

Venerdì 17 febbraio tributo a Enzo Jannacci

Speciale

Sarezzo

Prima della cerimonia di consegna delle civiche benemerenze venerdì 17 alle ore 20.30, il teatro S. Faustino accoglierà sul palco Alessandro Pazzi e Franco Brera in un tributo a Enzo Jannacci dal titolo “Ma cosa vuoi che sia!”. Un concerto per un artista poliedrico che da decenni canta con graffiante ironia, apparente leggerezza e straordinaria semplicità. Jannacci ha raccontato piccole storie di gente comune: matti, anziani, barboni, bambini e adulti mai cresciuti. L’attore Alessandro Pazzi e il musicista Franco Brera (figlio del grande Gianni) compiranno un viaggio nell’universo Jannacci, un universo popolare dove la risata si unisce alla malinconia delle nebbie di una Lombardia tanto odiata quanto amata.

Mostra fotografica/1. L’esposizione di Manuel Colombo ed Eleonorita Acquaviva

Un viaggio nel “diverso” Fino al 21 febbraio a Villa Usignolo nove pannelli che uniscono fotografia, body art e poesia per indagare altrettante diversità di Andrea Alesci

J Spaventa sempre il diverso. Quella devianza rispetto a una normalità impercettibilmente acquisita come “giusta”. Così ci calano in una sorta di Spoon River delle diversità Manuel Colombo ed Elonorita Acquaviva che, con la collaborazione di Stefania Balotelli e la cura del “Gruppo fotografico Sarezzo”, allestiranno una mostra negli spazi di Villa Usignolo. “(di)Versi, la libertà è diversità” è il titolo di questo viaggio fotografico nei meandri dell’animo umano attraverso le immagini, la body art, la poesia e la musica. “Diversi – spiega il fotografo Manuel Colombo – sono quelle categorie di persone che la società, i luoghi comuni e l’ignoranza hanno messo ai margini, etichettandoli inesorabilmente, ed erroneamente, come diverse. In questa mostra abbiamo identificato nove ‘diversi-

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Uno shooting su “Madama Butterfly” Domenica 19 febbraio si tiene all’interno di Villa Usignolo (ore 15/19) un evento molto particolare dedicato agli appassionati fotografi. Si tratta di “Madama Butterfly”, shooting di gruppo con la make up artist Eleonorita Acquaviva e la modella Elisa Forcella, a cura di Silvano Peroni del “Gruppo fotografico Sarezzo”. Pinkerton è tornato, tre lunghi anni sono passati e la giovane Cho tutto si aspetta fuorché il tradimento del suo grande amore; finalmente sola, lontana dalle umiliazioni, la giovane Geisha medita il più disperato dei gesti. Questa è la breve sinossi dell’opera Pucciniana qui reinterpretata dalle pregevoli mani di Eleonorita Acquaviva, che trasformerà la giovane fotomodella modenese Elisa Forcella in una moderna “Madama Butterfly” pronta a calarsi nella ultime ore di vita del personaggio Pucciniano. E pronta a mostrarsi agli scatti dei fotografi presenti all’interno di Villa Usignolo. Massimo 10 partecipanti. Per informazioni mandare un’e-mail a polafoto.silvano@gmail.com.

Un'immagine della mostra “(di)versi, la libertà è diversità”

tà’, categorie di persone che, senza colpe dirette, vengono etichettate e marchiate. Inesorabilmente e senza via di scampo: anoressia, donne che hanno subito violenza/ molestia, aborto, omosessualità, depressione, obesità, dipendenza, disoccupazione”. Diversità tangibili e altre sottili ma allo stesso modo fatalmente presenti e trasformate dal senso comune in “categorie”. Un percorso che Manuel Colombo ed Eleonorita Acquaviva hanno ide-

ato e messo in pratica per colpire, con l’aiuto delle parole di Stefania Balotelli, lo spettatore: messo a confronto diretto con persone “diverse” che lo guardano da pannelli a sfondo nero per stringerlo in un’ideale comunanza. Perché diversi lo siamo tutti. La mostra “(di)Versi, la libertà è diversità” rimarrà aperta presso Villa Usignolo (via Verdi 60) da sabato 18 a lunedì 20 febbraio (ore 10/12 e 15/18).

Mostra fotografica/2. A Villa Usignolo dal 18 al 21 febbraio il percorso d’istantanee fatto da Alan Marcheselli

“Nyotaimori”, sguardo in polaroid sulla femminilità orientale J Hanno il gusto antico delle polaroid le figure di donne che vengono svelate dall’occhio (occidentale) di Alan Marcheselli in un’indagine alla scoperta di un mondo (orientale) depositatosi nel nostro immaginario come fogli di carta velina sovrapposti. “Nyotaimori” (letteralmente “Presentazione del corpo femminile”) è il titolo di una mostra fotografica curata da Silvano Peroni del “Gruppo fotografico Sarezzo” e messa in opera dall’abile Alan Marcheselli dopo un lavoro di ricerca durato un anno col quale scopre

quelle donne orientali che nel mondo moderno sono protagoniste di una rivoluzione manga. “L’allestimento – spiega proprio Marcheselli – è una miscellanea di corpi e contestualizzazioni che narrano brevi storie come fumetti, presentando la fisicità, la delicatezza, la femminilità della donna come piccole portate da gustare lentamente, cogliendone con gli occhi i molteplici sapori”. Fondatore del movimento dei polaroiders, l’autore presenta lavori eseguiti con pellicole a sviluppo immediato pola-

Il fotografo Alan Marcheselli

roid Fujifilm, che fanno della fulminante chiarezza il loro principio fondante, senza artifici digitali di sorta. Allestita presso la struttura di Villa Usignolo in via Verdi 60, con l’inaugurazione prevista per domenica 19 febbraio alle ore 11. La mostra sarà comunque visitabile già da sabato 18, con chiusura martedì 21 febbraio secondo i seguenti orari: dalle ore 10 alle 12 e dalle 15 alle 18. Per maggiori informazioni sul social network dedicato alla fotografia istantanea visitare il sito web www. polaroiders.it.


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”Il resto è fiera” e un incontro su Internet

Speciale

Sarezzo

Sono molti altri gli appuntamenti messi in calendario dall’amministrazione nel programma de “Il resto è fiera”. Una serie di incontri, spettacoli, proiezioni cinematografiche, presentazioni di libri, mostre che animeranno la vita culturale saretina sino a primavera inoltrata. Nel florilegio di eventi spicca anche l’incontro di formazione di giovedì 23 febbraio presso il teatro S. Faustino, ore 20.30 sul tema “Internet! Figli (dentro), genitori (fuori)”. A fare da relatori Flavio Ravasio (esperto in educazione dell’Aispa), Domenico Geracitano (collaboratore tecnico della Polizia di stato) e la prof.ssa Laura Carlini (insegnante di Tecnologia alla scuola “G. La Pira” ed esperta in didattica assistita dalle nuove tecnologie).

Musica. Venerdì 24 di scena al S. Faustino gli “Smooth Criminals”, tribute band ufficiale del cantante americano

Quando rivive Michael Jackson Uno spettacolo unico nel suo genere e dedicato interamente al re del pop, con protagonisti gli 11 artisti della band guidata da Roy Paladini, la voce italiana più fedele all’originale di Rosa Casari

La locandina dello spettacolo

J A giugno saranno già tre gli anni trascorsi dalla morte di Michael Jackson, da sempre in lotta con la sua identità umana ma innegabilmente capace di diventare una stella nel firmamento della musica. Venerdì 24 febbraio alle ore 20.30 presso il teatro San Faustino di Sarezzo saranno gli “Smooth Crimininals”, tribute band ufficiale del

cantante americano a celebrarne il ricordo in un evento che permetterà ai fan di Jackson di rivivere il sogno di un artista che ha fatto della sua vita uno spettacolo. Unica band attualmente in circolazione in grado di ricreare l’atmosfera, le emozioni e l’impatto di un concerto del re del pop, gli “Smooth Criminals” sono composti da

una formazione di undici artisti; fra di essi Roy Paladini, la voce italiana più fedele all’originale, in grado insieme agli altri componenti della band di offrire uno spettacolo unico nel suo genere. Video, coreografie ed effetti pirotecnici accompagneranno le canzoni più belle di Michael Jackson, così come lui le aveva concepite, sia dal punto di

vista musicale che scenografico. Alle sue indubbie doti vocali, Roy Paladini unisce grandi capacità d’imitatore di Michael Jackson dal punto di vista coreografico, fisico e costumistico, trasmettendo sul palco un’energia e una passione che non ha eguali. Ad affiancarlo nelle coreografie quattro ballerini professionisti, da anni accaniti seguaci del “Michael Jackson style”, e una band di alto livello composta da sei musicisti, che con cura e ricerca del suono ricreano il tipico sound jacksoniano, completando cosi la line-up. A ciò si aggiunge l’esecuzione di trucchi scenici ideati dallo stesso Michael Jackson, come la piega a 45° o la suggestiva, gigantesca ombra proiettata su tela gigante. Per una sera sarà come se Michael Jackson da Gary - Indiana, fosse sul palco di Sarezzo - Valtrompia, a stupire il pubblico con i suoi acuti e quel moon walk che lo fa camminare come lievitasse nel cielo della musica.


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Lavori. Sabato 25 febbraio il concerto della corale “Paolo VI” diretta da don Salvetti

Il restauro della chiesa per Faustino e Giovita Un’occasione per rivelare parte dei restauri effettuati all’interno della parrocchiale saretina, la cui storia è legata al culto dei due Santi cavalieri dell’ordine equestre di Lia Micale

J Dopo svariati mesi di lavori sabato 25 febbraio tutta la comunità saretina potrà riunirsi alle 20.45 all’interno della parrocchiale dei Santi Faustino e Giovita per assistere al parziale restauro di alcune parti interne della storica chiesa , la cui dedicazione risale al 1652. “Una chiesa che in questi ultimi mesi – dice il parroco don Camillo Pedretti – abbiamo visto adombrata da un grandissimo sipario in tela che mascherava la presenza delle impalcature, impedendo l’accesso all’altare maggiore e oscurando la vista sulla soasa. Sabato festeggeremo insieme il parziale restauro, prima di poterla ammirare a breve in tutto il suo splendore”. Una chiesa dedicata a quei Faustino e Giovita che campeggiano proprio nella pala Morettiana della soasa, dipinti co-

Uno scorcio della parrocchiale dei Santi Faustino e Giovita

me cavalieri dell’ordine equestre quali erano, fratelli convertitisi al cristianesimo e vissuti nel I secolo. Perseguitati in ogni modo dall’imperatore Traiano e portati a Milano, Roma e Napoli per essere dileggiati, rimasero incrollabili alla fede in Cristo e sotto l’imperatore Adriano furono ricondotti a Brescia per essere decapitati tra l’anno 120 e 140 d.C. nella giornata del 15 febbraio. Due Santi cavalieri nel cuore della Valtrompia, dove il culto giunse nel-

di Marconi Manuela

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la prima metà del IX secolo grazie al Capitolo della Cattedrale e dei benedettini del monastero di San Faustino (che in Valle contavano numerosi possedimenti fondiari). Giunsero poi a Sarezzo, che da lunghissimo tempo dedica loro una fiera speciale e che sabato 25 febbraio alle 20.45 li ricorderà in modo particolare nella chiesa loro dedicata,ascoltando il concerto della corale “Paolo VI” di Brescia, diretta da don Luigi Salvetti.

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I vincitori del 21° “Premio di pittura” Torna a Palazzo Avogadro il “Premio di pittura - Comune di Sarezzo” con 75 opere visitabili sabato 18 (ore 15/20.30), domenica 19 (ore 15/20.30), lunedì 20 (ore 10/20) e martedì 21 (ore 10/18). Vincitrice “Destrutturazione dinamica” (nella foto) del pittore Ezio Arosio, che riceverà 2mila euro messi in palio dal Comune. Al 2° (Elio Zorzi con “Conversazione”) premio di 1.000 euro fornito da Asvt. Vi sono poi sei artisti che riceveranno premi di 800 euro elargiti da privati quali la ditta Dega e Grazioli di Manerbio, la Promotica S.r.l. di Desenzano, l’Enolgas Bonomi S.p.a. di Concesio, le Acciaierie Venete S.p.a., la Pinti Inox S.p.a. di Sarezzo e la Gielle Costruzioni di Sarezzo: questi artisti sono Giancarlo Barbieri (“Memoria”), Paolo Volpi (“Paesaggio urbano”), Franco Nannini (“Reliquia”), Mario Tettamanti (“Rapporto clienti”), Ugo Rassatti (“Un passato d’amore”), Tiziano Calcari (“Fossile”). La giuria ha poi segnalato anche altre opere di pregio: Giovanni Alberti (“Energia positiva e negativa”), Giovan Battista Quarena (“Identità”), Paolo Gheda (“Falegnami al lavoro”). La premiazione avverrà lunedì 20 febbraio alle ore 18 presso Palazzo Avogadro.


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Alta Valle

Lodrinesi ad Hardemann per don Prandini Nel pomeriggio di Natale del 1986 ad Hardemann, in Bolivia, perdeva la vita il missionario di Lodrino padre Remo Prandini: stava attraversando, con in spalla la bicicletta e gli zaini dei doni per i bambini dei villaggi della missione, un fiume rigonfio d’acqua che lo travolse. Nel suo nome opera laggiù, con le missionarie Dottrina Cristiana dell’Aquila, la onlus Amici di Padre Remo: 120 adozioni in essere, scuole, e ora stanno terminando un villaggio tipo “Marcolini” di 32 casette. Nel giorno di Natale un gruppo era ad Hardemann per ricordare il missionario al quale hanno dedicato il bel libro “Destinazione... Bolivia”, e per inaugurare sei nuove costruzioni consegnate ad altrettante famiglie. (e.b.)

Marcheno. La storia della signora Antonietta Bertussi, storica perpetua di Cesovo

La devota Antonietta di Edmondo Bertussi

J Da non molto a Cesovo di Marcheno, in silenzio, se n’è andata Antonietta Bertussi: bastava dire il suo nome e tutti, non solo al paese, sapevano che si parlava di lei, una donna unica nella storia dell’antico borgo medioevale. Era vicina ai 90 che avrebbe compiuto in questi giorni di febbraio: per oltre 70 è stata testimone preziosa e protagonista nella vita della sua comunità. Infatti, già negli anni bui della guerra frequentava la canonica dell’indimenticato don Bernardo Butturini, parroco a Cesovo dal 1932: quando lui perse entrambi i genitori, divenne la “perpetua”, devota e senza peli sulla lingua, per sempre. La devozione ai suoi sacerdoti era leggendaria, ma sapeva anche essere severa cittadina. In quella posizione visse gli anni della Resistenza (Marcheno era la contrada del ribelle): ricordava sempre come dopo un pressante interrogatorio in caserma a Brozzo senza alcun risultato l’ufficiale tedesco lasciò andare Don Butturini dicendogli: “Lei è un padre di tutti...”. Custode fedele di segreti (chissà quanti ne ha portati nella tomba), ma capace di parlare eccome. Quando negli anni

Bovegno e il nuovo mezzo antincendio Il Gruppo Protezione civile e Antincendio di Bovegno ha festeggiato l’arrivo di un nuovo fuoristrada: un “Tata” con cassone ribaltabile, acquistato con il contributo (50% del valore) della Fondazione della Comunità bresciana, e col sostegno di aziende e famiglie valtrumpline. Come ha ricordato nel suo brevissimo discorso il presidente Demetrio Valentini, la cerimonia ha concluso un anno particolarmente proficuo col completamento in sede di nuovo ampio garage per i quattro fuoristrada, un autocarro e un quad. Il parroco don Alberto Cinghia ha benedetto il nuovo mezzo e, dopo il rituale taglio del nastro e l’inno nazionale, coordinati da Giambattista Poli, il sindaco Aramini Tullio con Fausto Perotti per la Provincia e Giampietro Temponi responsabile del settore della Comunità montana, hanno consegnato l’attestato ufficiale di benemerenza ad alcuni volontari: Demetrio Valentini, Giangiuseppe Corsini, Enrico Tanghetti, Sonia Gatta, Vladimiro Omodei, Alan Omodei. Infine, una targa ricordo al segretario Pietro Corsini e omaggio floreale alla madrina del labaro Raffaella Tanghetti. (e.b.)

La signora Antonietta Bertussi col vescovo Luciano Monari

del dopoguerra don Bernardo si impegnò nella ”impresa” della strada carrozzabile da Marcheno a Cesovo la canonica era un porto di mare di tecnici e politici, ma la madia era sempre vuota e lei rimediava. La Comunità fu la sua famiglia. Impersonava la donna di fede attiva: “Io non ho mai provato la malin-

conia”, diceva. Anche negli ultimi anni aveva le sue api, il suo orto, curava ancora la chiesa. Quando costretta dalle condizioni di salute accettò di lasciare la sua per la Casa di riposo, si sentì una pianta strappata: pochi mesi ed è tornata per l’eterno riposo nella sua Cesovo.

Collio. Dopo un lungo cammino iniziato il 16 dicembre 2010 con la messa in liquidazione, arriva il fallimento

La stazione sciistica della Pezzeda dà l’addio definitivo alla Siv J La Siv Spa (98% enti pubblici) proprietaria della stazione sciistica della Pezzeda è fallita. Un misto di incredulità e rammarico in Valle: a Collio si era sperato fino all’ultimo nel “miracolo”. Le tappe: 16 dicembre 2010 la messa in liquidazione affidata al professionista Ivano Porteri; 31 dicembre 2010 apertura degli impianti grazie all’impegno del liquidatore, disponibilità dei dipendenti e degli operatori in Pezzeda; marzo 2011 chiusura e avvio ipotesi di salvataggio con affitto d’azienda a una

società costituenda di privati; 1 febbraio 2012 fallimento con nomina a curatore di Giulio Ferretti, studio in Brescia. È molto chiaro Ivano Porteri, che ha già incontrato il liquidatore: “Nonostante l’impegno mio e vari incontri sul mio tavolo non è mai arrivata una proposta scritta. Questo ha pesato nel rapporto coi creditori (circa 1,2 milioni). Da parte degli stessi non c’erano posizioni pregiudiziali negative. La richiesta della “cordata” di risolvere subito tutti i problemi pregressi era senza sboc-

Gli impianti della Pezzeda

chi. Sono dispiaciuto: ci ho creduto fino in fondo. Spero che il curatore trovi una soluzione per i dipendenti che ringrazio: hanno consentito nel 2011 l’apertura pur avendo ancora stipendi arretrati”. L’imprenditore locale Roberto Ronchini, che ha cercato di mettere insieme la cordata: “Sono rammaricato, io e amici come Fausto Tonassi ci abbiamo creduto. L’avessero fatto anche il Comune, maggioranza e minoranza, Comunità montana e Provincia, ce l’avremmo fatta a ripartire”. (e.b.)


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Media Valle

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Cinema e cucina con â€?Lo spazio biancoâ€? S’intitola “Lo spazio biancoâ€? l’appuntamento messo in calendario per sabato 25 febbraio dalla “Proposta ‘12â€? dell’associazione culturale Treatro terrediconďŹ ne. Un evento molto originale che prenderĂ il via alle ore 21 presso lo Spazio praticabile di via Dante 159 a Ponte Zanano di Sarezzo, sede dell’associazione. Si tratta di una serata a cura di Michele D'Aquila, con lo stesso Michele D'Aquila e Anna Gussoni pronti a esibirsi in “CineBoccaâ€?, ovvero assaggi di cinema con temi culinari. A seguire due chef illustreranno le ricette dei piĂš famosi â€œďŹ lm di cucinaâ€?, quindi ci sarĂ la possibilitĂ di una degustazione. Costo del biglietto d’ingresso 3 euro.

Villa Carcina. L’Associazione bambino emopatico e gli eventi sportivi per il reparto di Onco-ematologia pediatrica

Scende in campo l’Abe & Friends Il presidente Fabio Bianchetti illustra il progetto e gli appuntamenti messi in calendario, cominciando dal torneo di calcio balilla “Stelle Rondinelle� del prossimo 23 febbraio di Andrea Alesci

Il presidente Fabio Bianchetti con la giunta di Villa Carcina

J Scendono in campo a giocare anche per quei bambini che non possono farlo. Si misurano sui terreni di gioco dell’Hinterland le due squadre di calcio (A&F Villa Carcina e A&F Hospital Team) che fanno capo all’associazione Abe & Friends di Villa e sono di casa a Bovezzo. Da alcuni anni militano nel campionato Csi e portano in giro un messaggio forte quanto le muscolari

corse che i giocatori compiono ogni settimana per i campetti della provincia: sostenere il reparto di Onco-ematologia pediatrica degli Spedali civili di Brescia. “Il progetto che portiamo avanti – dice il presidente Fabio Bianchetti – è cominciato qualche anno fa con due battesimi importanti, ossia i calciatori professionisti Marco Zambelli del Bre-

scia Calcio (ora presidente onorario di Abe & Friends) e Nicola Silvestri del Venezia (vicepresidente), che facevano volontariato presso l’Associazione Bimbo Emopatico. Di qui l’idea di far conoscere attraverso il mondo del calcio amatoriale la realtĂ dei bambini malati di leucemia che sono al Civile di Bresciaâ€?. Una realtĂ che ora si sta sviluppando sempre piĂš con eventi giĂ

messi in calendario. “Il 23 febbraio – continua Fabio Bianchetti – si terrĂ presso l’ospedale ‘Stelle Rondinelle’, serie di partite di calcio balilla con protagonisti i bambini del reparto e i giocatori del Brescia. Per il 15 aprile, invece, abbiamo programmato “Football for Childrenâ€? organizzato insieme a Telethon e al quale dovrebbero partecipare 12 squadre secondo triangolari con la formula del ‘Sudden Death’ (chi vince regna) e con la presenza in piazza di 4/5 associazioni che si occupano di bambini e che alla ďŹ ne si divideranno equamente i fondi raccolti. Poi ci sarĂ un evento in via di deďŹ nizione all’Arena Beach di Cellatica (12 maggio) e l’Abe Champions League da disputare in settembre sul campo di Bovezzoâ€?. Un progetto importante patrocinato da Spedali civili di Brescia, Comuni di Bovezzo e Brescia, Csi e sostenuto economicamente dall’amministrazione di Villa Carcina e dal nuovo sponsor Xeos per donare fondi al reparto di Onco-ematologia pediatrica e una piccola semplice cosa: il sorriso di un bimbo.

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Bassa Valle

Nave propone uno stage per gestire il sito web Il Comune di Nave, in collaborazione con l’Università Cattolica di Brescia, offre la possibilità a studenti o laureati in Scienze e tecnologie delle arti e dello spettacolo di candidarsi come stagisti o tirocinanti presso l’omonimo municipio. Per una durata complessiva di sei mesi, il prescelto, che verrà selezionato previa valutazione informale, avrà l’incarico di curare la comunicazione multimediale del comune. Particolare rilievo avranno: la gestione della newsletter online e della pagina Facebook, la realizzazione di video e di interviste con relativo montaggio e caricamento virtuale e la amministrazione del notiziario cartaceo con relativa versione online. Entro l’8 marzo gli interessati debbono candidarsi presso l’Università Cattolica. (b.f.)

Concesio. Da 18 anni va avanti l’impegno dell’associazione Alcolisti anonimi

Per lottare contro l’alcol di Giuseppe Belleri

J L’associazione alcolisti anonimi di Concesio, che ha festeggiato i 18 anni il 1° febbraio scorso, è composta da uomini e donne che mettono in comune la loro esperienza, forza e speranza per risolvere il loro problema comune e aiutare gli altri a recuperarsi dall’alcolismo. L’A.A. è nata negli Stati Uniti nel 1935 dall’incontro di un agente di borsa di Wall Street e un medico chirurgo di Akron, entrambi alcolisti, i quali si resero conto che condividendo le loro dolorose esperienze e aiutandosi a vicenda riuscivano a mantenersi lontani dall’alcol. Infatti, per un alcolista è il primo bicchiere quello che fa male e anche dopo anni di astemia un solo goccio può far ricadere nella “malattia”. Fino agli anni ’70 in Italia l’alcolismo era invece ritenuto un vizio e la cura nei casi gravi consisteva nell’internare le persone nei manicomi. Nell’associazione vige l’anonimato - si usa solo il nome - è apolitica,

aconfessionale, gratuita e senza tessere; chi frequenta in modo assiduo per alcuni anni riesce poi a non bere più e la percentuale di successi è del 99%; la partecipazione è aperta solo agli alcolisti e non ci sono esperti o professionisti di supporto. Il metodo di guarigione si sviluppa attraverso 12 passi: nel 1° si accetta di essere un alcolista e nel 2° e 3° di affidarsi a qualcuno, etc. Anche a Concesio è attivo il “Gruppo famigliari Al-Anon”

composto da famigliari e amici di alcolisti che. avendo compreso come l’alcolismo sia una malattia della famiglia, ricevono accoglienza e conforto per se stessi anche quando il parente non abbia ancora deciso di smettere. I due gruppi si ritrovano il lunedi e il giovedì dalle 20.30 alle 22 in via Pascoli 6 (in 18 anni sono passate più di 400 persone: molte di loro, dopo aver frequentato per qualche anno, ora camminano da sole).

L’Università per adulti Buone notizie per gli amanti della cultura residenti a Nave. La comunità montana di Valle Trompia e il Centro Territoriale di educazione permanente, in collaborazione con i Comuni di Sarezzo, Villa Carcina, Concesio e, appunto, Nave, ripropongono anche quest'anno l'apprezzata “Università per Adulti”, giunta alla sua sesta edizione. Si tratta di quattro cicli d'incontri, per un totale di ventiquattro serate, durante le quali verranno affrontati temi riguardanti le principali sfere del sapere. A partire da venerdì 24 febbraio, nella Sala civica di Nave, il professor Marco Rossini, docente di Filosofia e Storia presso il liceo scientifico “N. Copernico” di Brescia, condurrà l’analisi di alcuni temi della storia del pensiero occidentale. Attraverso la lettura di testi di sei diversi scrittori, si cercherà di carpire i punti nevralgici dei problemi di volta in volta affrontati, modellandoli su ciascuna lezione. Verranno progressivamente trattati: il motivo della libertà e dello scandalo in Dostoevskij, l’assenza della legge e il racconto della morte in Kafka, la narrazione del limite e della conoscenza in Calvino, le strategie della libertà e del destino in S. King, le immagini di Dio e lo svolgersi del tempo in Borges, l’assurdità del vivere e il senso della rivolta in Camus. Info su cultura.valletrompia.it. (b.f.)


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Neve. Dopo mesi di attesa la dama bianca si è fatta vedere anche in Valle, dove ancora sta su qualche tetto

Fiocchi di neve sulla Valtrompia Dalla Bassa Valle alle montagne che cingono Collio e San Colombano ha fatto la sua comparsa durante le prime settimane di febbraio quella neve tanto attesa dai bambini e provvisorio tranquillante per gli adulti

J Un

freddo inverno nevoso

Nella foto in alto a sinistra troviamo una suggestiva immagine dello stadio “Comunale” del Lumezzane Calcio completamente ricoperto da una soffice coltre di neve. Procedendo in senso orario appare la fila di camminatori fermi al primo ristoro della Ciaspolario di sabato 4 febbraio, prima di affrontare l’erta salita nel bosco. Poi, uno scorcio della biblioteca comunale del Bailo di Sarezzo e, qui accanto, il roccolo del canalocc in Alta Valle. Sotto una veduta della Media Valle imbiancata e una splendida immagine di una cascata ghiacciata a Marcheno. E tornando verso l’alto il giardino dei Brehm con la Valle di Sarezzo che si perde nel cielo plumbeo sullo sfondo.


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Economia

Semplificare con le autocertificazioni Dallo scorso 1° gennaio è entrata in vigore la nuova normativa di semplificazione in materia di certificazioni, valida per le pubbliche amministrazioni, prevista dall'art. 15 della Legge 183 dello scorso 12 dicembre 2011. Tale normativa impone alle pubbliche amministrazioni di accettare dagli utenti solo dichiarazioni sostitutive di certificazioni. Il cittadino al quale un ente pubblico richiede, ad esempio, un semplice stato di famiglia, non deve più richiederlo personalmente, ma potrà produrre una dichiarazione sostitutiva con le informazioni necessarie. Spetta invece allo stesso ente, pena la violazione dei doveri di ufficio, l’accertamento delle informazioni contenute nell’autocertificazione entro 30 giorni.

Ex Aato. Presentata in Regione la variante allo schema di collettamento e depurazione per la Valtrompia

Una soluzione per il fiume Mella di Marco Zemello

J La soluzione all’annoso problema della depurazione della Valtrompia ha subito in questi giorni una svolta che si auspica possa essere decisiva per imprimere un’accelerazione alla realizzazione delle opere necessarie al trattamento delle acque reflue delle fognature comunali. Dopo alcuni mesi di analisi e condivisione sul territorio di una nuova proposta progettuale elaborata dalla società di gestione dei servizi idrici della valle, Asvt spa, il Consiglio di amministrazione dell’Ufficio d’Ambito di Brescia, l’ente preposto alla pianificazione e alla regolamentazione dei servizi idrici, ha dato nei giorni scorsi formalmente il via libera al proseguo dell’iter progettuale e realizzativo che modifica l’attuale previsione del convogliamento dei reflui all’impianto di Verziano. La soluzione proposta prevede in sostanza di depurare “in loco” le acque reflue della Valle Trompia, ad eccezione del Comune di Concesio, con la realizzazione di due impianti, uno a Marcheno (per 20.000 abitanti equivalenti) a servizio dell’Alta Valle, e uno a Villa Carcina (per 100.000 a.e.) a servizio

Il fiume Mella

della Media e Bassa Valle, compreso il Comune di Lumezzane. Per il Comune di Concesio viene mantenuto il collettamento a Verziano attraverso la rete fognaria di Brescia. Questa soluzione presenta una serie di vantaggi che si sono rivelati decisivi per la valutazione positiva del Consiglio di amministrazione. Da un lato non è più necessaria la realizzazione di un collettore “dedicato” da Concesio a Verziano che ha incontrato in fase di

definizione progettuale notevoli problemi di individuazione del percorso e parziali resistenze a diverso titolo degli enti coinvolti. Dall’altro, vengono ridimensionate le previsioni di intervento sia al depuratore di Verziano, dove si sarebbe dovuto realizzare una apposita linea di depurazione, sia nel sistema di pretrattamento originariamente ubicato a Concesio. In termini economici i risparmi conseguibili sono paragonabili alle risor-

se necessarie alla realizzazione dei due nuovi depuratori, fermo restando che tutti i collettori già realizzati in questi ultimi anni nella valle non subiscono modificazioni nella nuova ipotesi. L’impegno economico complessivo tuttavia può essere distribuito temporalmente in modo da risultare meno impattante. Il depuratore previsto a Marcheno, date le dimensioni, non ha tempi lunghissimi di realizzazione, mentre quello di Villa Carcina, pur di dimensioni rilevanti, può essere realizzato a moduli, consentendo dapprima il collegamento con il collettore di Valle già realizzato e, in seguito , il collegamento di Lumezzane una volta completato il collettore che raggiungerà Sarezzo. Questa maggiore elasticità nella realizzazione consente anche di rispondere in termini più efficaci alle contestazioni aperte presso l’Unione Europea nell’ambito delle procedure di infrazione comunitaria in corso. Non va infine dimenticato che la nuova soluzione, diversamente dalla precedente, prevede la restituzione delle acque depurate al Fiume Mella in Valle Trompia, fornendo maggiori garanzie di rispetto del deflusso minimo vitale e più in generale dell’ecosistema connesso al corso d’acqua.

Consulenza. Servizio a cura di Sei2seiconsulting srl di Mazzano (tel. 030.2594020, sito www.sei2seiconsulting.it)

Gli impianti a gas e le possibili cause di incidenti domestici J Riprendiamo in fil rouge delle possibile cause e conseguenze di infortuni domestici causati da un errato utilizzo degli impianti alimentati a gas. L’incendio è spesso causato dal cattivo o improprio uso degli apparecchi o dalla distrazione, come l’avvicinare strofinacci alle fonti di calore o ai fuochi liberi dei bruciatori delle cucine, oppure avvicinare troppo alle parti esposte dei camini materiali facilmente infiammabili. L’esplosione è originata da una combustione molto veloce che produce un improvviso e violento rilascio di energia e si verifica quando una miscela di gas combustibile e ossigeno trova un innesco. L’esplosione produce gas ad alta temperatura e pressione che si trasmette verso l’esterno con un’onda

d’urto che ha effetti tanto maggiori quanto maggiore è la superficie investita: per questo nelle esplosioni dovute a perdite di gas si evidenza con una certa frequenza l’abbattimento dei muri e il conseguente collasso delle strutture edili. Ma la dispersione di un gas nell’aria non è sempre pericolosa: per essere tale è necessario che la concentrazione in aria del gas sia compresa entro un range di valori tra il Limite Inferiore di Esplosività (LIE) e il Limite Superiore di Esplosività (LSE). Concentrazioni a valori inferiori o superiori al limite non permettono il verificarsi di fenomeni per via del basso valore di combustibile o di comburente. Ogni gas ha i suoi personali limiti di infiammabilità. È impor-

tante sottolineare che per effetto della Legge 1083/71 tutti i gas combustibili utilizzati nelle civili abitazioni sono odorizzati con sostanze che permettono di rilevarne la presenza in aria prima che si superi il limite inferiore di infiammabilità. Attenzione però che il naso non è uno strumento di precisione. È sempre necessario nel caso in cui in ambienti confinati (chiusi) si avverta odore di gas evitare gli inneschi (escludere l’alimentazione elettrica ad esempio) risalire alla fonte del problema e areare i locali. È necessario comunque precauzionalmente se non si è in grado di gestire l’evenienza chiamare i Vigili del Fuoco digitando il 115 al telefono e spiegando all’operatore nel dettaglio quanto sta accadendo.


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Salute. Parla il dottor Maurizio Ronconi, responsabile dell’unità operativa di Chirurgia all’ospedale gardonese

Gardone, centro d’eccellenza Sabato 3 marzo un convegno per far conoscere alla popolazione i servizi oncologici e il trattamento al tumore del seno in Valtrompia di Andrea Alesci

J Il prossimo 3 marzo sarà un giorno importante per la popolazione della Valtrompia, un’occasione per conoscere meglio le eccellenze sanitarie forse misconosciute del presidio ospedaliero di Gardone. “Il trattamento del tumore al seno in Valtrompia. Approccio multidisciplinare” è il titolo del convegno in programma per quella data dalle 9 alle 12 presso la Sala consiliare del Comune gardonese. “Sarà un incontro con la popolazione – dice il dottor Maurizio Ronconi, direttore dell’unità operativa di Chirurgia a Gardone – fatto per promuovere realtà di punta come la risonanza magnetica presente all’interno del reparto di Radiologia, una delle quattro di questo livello presenti in tutta Italia; e per approfondire la conoscenza di ottime unità operative come la Chirurgia e il reparto di Oncologia, che sa rivolgere un’attenzione particolare alla qualità di vita del paziente, grazie

L’ospedale di Gardone Val Trompia

anche alla collaborazione con l’Istituto del Radio di Brescia. Vogliamo che la gente sappia che il paziente, una volta entrato nella nostra struttura, trova una realtà ben radicata, con tutti gli strumenti necessari per affrontare la diagnosi, la terapia e il periodo post-terapico”. Un convegno al quale saranno presenti anche il direttore sanitario dottor Romolo Borgese e il presidente della Comunità montana Bruno Bet-

tinsoli, insieme al professor Stefano Maria Giulini, preside della Facoltà di Medicina e responsabile della 3ª Chirurgia agli Spedali civili di Brescia, équipe dalla quale proviene il dottor Ronconi. “Il tumore della mammella – aggiunge il primario di Chirurgia a Gardone – rappresenta la neoplasia più frequente tra le donne e la sua incidenza è in costante ascesa, tanto da essere considerato alla stregua di una vera

e propria malattia sociale. Grazie ai programmi di screening mammografico e alla diagnosi precoce, che permettono di identificare la malattia nelle fasi iniziali, sono sempre più numerose le donne che guariscono. Le probabilità di guarigione dipendono da diversi fattori: la diagnosi precoce, la grandezza del tumore e le sue caratteristiche biologiche. L’obiettivo del futuro è quello di azzerare il numero delle pazienti in cui si ripresenta la malattia. I progressi nelle terapie consentono oggi, anche alle pazienti che soffrono della patologia negli stadi più avanzati, di vivere più a lungo e con una buona qualità di vita”. All’incontro del 3 marzo promosso dall’ospedale di Gardone di concerto con l’amministrazione comunale gardonese farà da moderatore proprio il dottor Ronconi e interverranno le dottoresse Mariarosa Cristinelli (Radiologia), Laura Lucini (1° Anatomia patologica Spedali civili), Marzia Belloni (Chirurgia), Maria Flocchini (Chirurgia plastica Spedali civili), Patrizia Marpicati (Oncologia Spedali civili e Gardone), Edda Simoncini (Oncologia Spedali civili), Antonella Huscher (Radioterapia Spedali civili). “Sarà un’occasione – chiude il dottor Maurizio Ronconi – per riconfermare l’impegno degli Spedali civili a fornire alle donne colpite da tumore al seno un percorso assistenziale multidisciplinare qualificato dalla prevenzione, alla diagnosi, alla terapia medica e chirurgica con un’attenzione particolare alla ricostruzione estetica”.


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Salute. La terapia si basa principalmente sull’eliminazione dell’alimento responsabile della reazione

Diagnosi delle allergie alimentari a cura della dott.ssa Giorgia Del Giudice

J Gli alimenti contengono un elevato numero di molecole con potere di antigeni, ma fortunatamente solo in alcuni individui queste inducono una sensibilizzazione. In condizioni normali il sistema immunitario associato alle mucose, l’acidità del succo gastrico, gli enzimi del pancreas e dell’intestino, la motilità intestinale e la flora batterica enterica evitano che molecole alimentari immunologicamente attive attraversino la parete intestinale, oltrepassino il fegato ed entrino in circolo. Quando esiste un’allergia alimentare succede che, per un mal funzionamento del meccanismo di esclusione, una quantità eccessiva di molecole alimentari, con potere di antigene, attraversa la barriera intestinale e determina, nei soggetti predisposti, una sensibilizzazione e una reazione. Tutti gli alimenti potrebbero essere immunogeni, ma fortunatamente le allergie sono in genere sostenute da un numero abbastanza ristretto di sostanze alimentari. Malgrado la diversità della dieta umana sia enorme, gli alimenti responsabili della maggior parte delle allergie alimentari nel mondo sono relativamente pochi. Latte, uovo e arachide sono respon-

sabili della vasta maggioranza delle reazioni allergiche indotte da alimenti nei bambini mentre arachide, nocciola, pesce e molluschi sono responsabili della maggior parte delle reazioni allergiche indotte da alimenti negli adulti. Esistono anche reazioni incrociate tra alimenti e inalanti, per esempio allergia alle piume e alle uova,

al polline delle graminacee e alle arachidi o ai pomodori. Le manifestazioni cliniche dell’allergia alimentare sono essenzialmente di tipo gastrointestinale (sindrome orale allergica, anafilassi intestinale), cutaneo (eczema, orticaria, rush, angioedema), respiratorio (broncospasmo, rinocongiuntivite) e sistemico (shock

anafilattico). La diagnosi di allergia alimentare può essere molto difficoltosa per cui è necessario seguire un iter molto rigoroso: 1. Un’anamnesi ben condotta al paziente può fornire elementi di sospetto altamente indicativi specialmente se l’episodio allergico si verifica pochi minuti dall’assunzione dell’alimento. 2. Accertamenti allergologici di primo livello con test cutanei (skin prick test, prick by prick) e test sierologici per la ricerca di IgE specifiche (RAST). 3. Conferme diagnostiche con diete di eliminazione. Se con la dieta si sono conseguiti miglioramenti cimici significativi si reintroducono nella dieta altri alimenti, uno alla volta, in modo da giungere all’ identificazione dell’alimento responsabile. La terapia si basa principalmente sull’eliminazione dell’alimento responsabile una volta che sia stato individuato. Il trattamento dietetico deve essere condotto in maniera rigorosa, escludendo completamente l’alimento e quelli che crociano con esso. La terapia desensibilizzante per gli alimenti, a differenza che per gli inalanti, non ha al momento provata efficacia. La terapia farmacologica prevede la somministrazione di farmaci ad azione preventiva (sodio cromoglicato) o sintomatica (antistaminici e cortisonici).


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La mostra permanente di “Oreste Pezzola�

Cultura

Per una vita ha fatto il meccanico nella costruzione degli stampi, poi è divenuto apprezzato artigiano di sculture in bronzo. Si chiama Oreste Pezzola, ha 84 anni e, pur essendo nato nella Bassa, da sempre è lumezzanese. Proprio in Valgobbia ha cominciato negli anni Settanta a dedicarsi al mondo dell’arte, realizzando sinora una cinquantina di opere, molte sparse sul territorio valgobbino e alcune delle quali nel 2010 giunsero perďŹ no a Roma, destinazione CittĂ del Vaticano. Ora Oreste Pezzola ha allestito anche una galleria permanente presso il civico 41 di via Ragazzi del ’99 a Lumezzane Sant’Apollonio, con opere che sono visibili anche su internet all’indirizzo www.pezzola.com.

Mostra. Dal 25 febbraio a Villa Glisenti l’esposizione fotograďŹ ca di Marco Gasperi

Donne in “Rosadolore� di Luigi Rossi

J VerrĂ inaugurata sabato 25 febbraio alle ore 17 a Villa Glisenti la mostra dell’artista Marco Gasperi “Rosadolore: troppi sogni infrantiâ€?, sullo scottante tema della violenza alle donne. Promossa dall’assessorato alla Cultura, che da tempo collabora con l’associazione Amici dell’arte di Lumezzane di cui Marco Gasperi è componente, la mostra rimarrĂ aperta al pubblico ďŹ no a domenica 11 marzo: sabato (ore 15/ 19) e domenica (ore 10/12 e 15/19). â€œĂˆ una scelta dura, faticosa, dolente – dice l’assessore alla Cultura, Giovanni Roselli – quella di dedicare un’intera mostra a un tema delicato e terribile come quello della violenza sulle donne che, nella sua drammatica persistenza nel corso dei tempi, forse mai come oggi ha mortiďŹ cato e offeso la dignitĂ femminile. ModernitĂ , emancipazione, conquiste della societĂ contemporanea, spesso reali, ma altrettanto spesso soltanto apparenti, hanno infatti paradossalmente contribuito ad

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Il polo espositivo di Villa Glisenti a Villa Carcina

abbruttire ulteriormente la condizione femminile, rendendo molte donne vittime di nuove forme di abuso e di sopraffazione che vanno ad aggiungersi alla lunghissima lista di quelle sempre esistite�. Una mostra nella quale Marco Gasperi parla in modo esplicito la lingua delle emozioni, delle passioni piÚ viscerali, esprimendosi con un registro privo di fronzoli, diretto a colpire senza alcuna pietà le corde piÚ profonde dell’inconscio collettivo. E

per farlo gioca a suo modo con i materiali, raccoglie e assembla oggetti di uso comune, secondo modalità vagamente dadaiste, prelevandoli con vorace fervore dalla vita quotidiana e destinandoli a nuove, stranianti, combinazioni di senso. Un’esibizione divisa in varie sezioni che vuole e riesce ad essere violentemente riessiva, accompagnando, senza nessun garbo, in un incubo sottile che assume le mille forme dei sogni infranti.

Programmazione INZINO - INZINO Benvenuti al nord sabato 18 febbraio ore 20.30; domenica 19 febbraio ore 20.30. I Muppet sabato 25 febbraio ore 20.30; domenica 26 febbraio ore 15. SAN LUIGI - LODRINO Alvin Superstar 3 - Si salvi chi può sabato 25 febbraio ore 20.30. Arthur e la guerra dei due mondi sabato 3 marzo ore 20.30. LUX - LUMEZZANE PIEVE Mission Impossible: Protocollo Fantasma sabato 18 febbraio ore 20.30; domenica 19 febbraio ore 15.30, 18, 20.30. The Iron Lady sabato 25 febbraio ore 20.30; domenica 26 febbraio ore 15.30, 18, 20.30. Hugo Cabret sabato 3 marzo ore 20.30; domenica 4 marzo ore 15.30, 18, 20.30. ASTRA - LUMEZZANE S.A. Benvenuti al nord sabato 18 febbraio ore 20.30; domenica 19 febbraio ore 17.30, 20.30; sabato 25 febbraio ore 20.30; domenica 26 febbraio ore 14.30, 17.30, 20.30. Alvin Superstar 3 - Si salvi chi può sabato 3 marzo ore 20.30; domenica 4 marzo ore 14.30, 17.30, 20.30. SDC - LUMEZZANE S.S. I Muppet domenica 26 febbraio ore 15, 18, 20.45. SAN COSTANZO - NAVE Hugo Cabret domenica 26 febbraio ore 14.30, 17.

ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE STATALE Via delle Bombe, 25068 SAREZZO (BS) Tel 030 800846 - Fax 030 800173 www.primolevi-bs.it - istituto@primolevi-bs.it

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Speciale Acl. Il movimento "Civiltà rurale caccia e ambiente" fa il punto della situazione sulla questione

CRCA, dialogo aperto sulle deroghe J Come ogni anno di questi tempi puntualmente si torna a parlare di caccia in deroga a fini venatori. Lo ha fatto nei giorni scorsi anche il tavolo interprovinciale promosso dai consiglieri regionali lombardi del Pdl e della Lega Nord con l’intervento delle associazioni venatorie. Escluso, con esplicito invito a non presenziare, il movimento Crca (Civiltà rurale caccia e ambiente). Nell’occasione sarebbe stata ventilata l’ipotesi di promuovere un incontro in quel di Bruxelles con la Commissione europea, quella che, tra le altre cose, avvia le procedure d’infrazione nei confronti delle normative del nostro paese in materia di prelievo in deroga. Se lo scopo è di promuovere un viaggio turistico, suggeriamo una località più amena di Bruxelles; se invece l’intento è di trovare una via d’uscita che legittimi una volta per tutte l’adozione delle deroghe, allora è necessario elaborare quantomeno una articolata proposta che purtroppo non ci pare che il tavolo sia stato in grado al momento di produrre. Nella presunzione di poter offrire un se pur modesto contributo, il Crca intende comunque proporsi come interlocutore in un dialogo con tutti gli attori interessati al problema deroghe senza esclusioni di bandiera o ideologiche. Che il tema deroghe non abbia trovato nella politica e nelle istituzioni l’attenzione che avrebbe meritato , è pacifico , per altro c’è anche chi sostiene che la soluzione non sia mai stata cercata con risolutezza così da poter tener irrisolto un problema che, se ben sollecitato, di volta in volta rappresenta un serbatoio di voti. Qualche esempio. Lo storno è cacciato in via ordinaria, ovvero senza ricorrere a nessuna deroga, in numerosi paesi dell’Unione come Francia, Spagna, Portogallo, Grecia oltre a Bulgaria, Cipro, Ungheria, Malta e Romania. L’italia è di fatto l’unico tra i Paesi mediterranei in cui, a fronte di uno stato di conservazione più che soddisfacente della specie, non è possibile cacciare lo storno. Analoga situazione per la tordela, che è cacciata senza deroga in Grecia, Spagna, Francia, Malta, Portogallo e Romania. Con un ritardo di oltre quindici anni rispetto agli altri paesi, anche l’italia ha formalizzato la proposta di poter inserire lo storno tra le specie cacciabili nel nostro paese, ma la stessa non potrà essere accolta prima del 2015. Non è tutto perché la Commissione europea ha fatto sapere che tale processo di modifica comporterà una verifica anche delle altre specie di avifauna con il rischio di una possibile esclusione di specie attualmente cacciabili. Di bene in meglio!!! Diverso il discorso per fringuello, peppola, pispola, prispolone, verdone, frosone, specie che non sono comprese nell’allegato lì della direttiva 2009/14//Ce, ex 79/409, che elenca le specie cacciabili nei paesi dell’Unione. Ne consegue che gli Stati interessati al prelievo ditali specie, debbono ricorrere al regime di deroga regolato dall’articolo 9 della Direttiva. Impone l’articolo in questione che il prelievo sia limitato a piccole quantità e che avvenga in condizioni rigidamente controllate e in modo selettivo. Dunque, l’applicazione della deroga presuppone condizioni di controllo dei prelievi, determinazione delle quantità prelevabili, ma anche , come si evince dalla lettura della Guida interpretativa alla Direttiva e dalle sentenze della Corte di Giustizia delle Comunità europee, le motivazioni che giustifichino il ricorso alla deroga e la dimostrazione dell’assenza di soluzioni alternative soddisfacenti che possano evitare il ricorso alla deroga. Brevemente: a) I meccanismi di controllo dei prelievi affidati alle schede di monitoraggio, come avviene in Lombardia e nel

Veneto, non sono mai stati censurati dalla Commissione o dalle sentenze della Corte di Giustizia delle Comunità europee. Di conseguenza non sono un problema. b) La determinazione delle quantità prelevabili delle specie ammesse alla deroga è ancorata al dato della piccola quantità, fermo restando che il primo presupposto per l’applicazione del regime di deroga resta la garanzia del mantenimento della popolazione delle specie interessate ad un livello soddisfacente. Tanto la Guida interpretativa alla Direttiva che le numerose sentenze della Corte succedutesi negli anni indicano che una soglia uguale o inferiore all’1% della mortalità annua totale della popolazione interessata soddisfa la condizione della piccola quantità. Non solo al punto 3.5.42 della Guida si stabilisce che èpossibile ipotizzare per specie abbondanti un prelievo venatorio superiore alle soglie dell’1% fino al 5% della mortalità annua previa approfondita analisi scientifica. È del tutto evidente che una volta fissati dalla Ue i principi generali, come appunto ha fatto, la concreta determinazione delle quantità prelevabili delle singole specie è una competenza del singolo Stato. Senza qui entrare nel merito del possibile ruolo degli Osservatori regionali ,anche alla luce della recente sentenza della Corte Costituzionale 16/2012, è inaccettabile che l’Ispra, ex lnfs, a cui la legge 157 ha assegnato il ruolo di organo scientifico e tecnico di consulenza per lo Stato, le regioni e le province, non sia in grado di determinare i valori della piccola quantità. Eviti l’Ispra, se non vuole essere collocato tra gli enti inutili, di prendere a pretesto per i suoi imbarazzanti silenzi, l’impraticabile metodo consigliato nel

lontano 2006 dagli esperti della Commissione Ue, i quali sostennero che la determinazione della piccola quantità deve essere valutata attraverso censimenti esaustivi delle coppie nidificanti nei quartieri riproduttivi della Russia Europea, della Finlandia, Bielorussia, Ucraina e dal confine della Polonia all’Oceano Pacifico. Tanto più che fu la stessa Commissione a ritenere che “le opinioni espresse... non possono essere considerate come l’espressione di una posizione ufficiale della Commissione “stessa ed esplicitamente a dare validità anche ad altri metodi alternativi adottati dagli Stati interessati sulla base delle migliori informazioni disponibili. c e d) In tutti ii procedimenti di infrazione e nelle sentenze succedutesi ritornano con costanza disarmante due censure : la mancanza di precise motivazioni e di motivi concreti che giustifichino la necessità di ricorrere alla deroga e l’assenza della verifica di soluzioni alternative al prelievo. Quale importanza la Corte riservi a queste due condizioni, ma anche quale facile pretesto accusatorio costituiscano, appare evidente dalla sentenza 15 luglio 2010 della Corte europea con la quale le leggi della Lombardia 2004 e 2005 sono state censurate appunto per “non riportare motivazioni sufficienti per spiegare le ragioni dei prelievi venatori “ e non aver fornito indicazioni sufficienti sull’assenza di soluzioni alternative al prelievo attraverso la caccia”. Ciò nonostante la Regione avesse consentito il prelievo dai soli appostamenti fissi nel 2004 di 42 fringuelli e 2 peppole per l’intera stagione e nel 2005 di 35 fringuelli e 12 peppole .Le due censure vanno rimosse alla fonte : questo

va chiesto alla Commissione; caso contrario il rischio o sarebbe meglio dire la certezza di procedimenti di infrazione europei non verrà mai meno. Con tali presupposti infatti una deroga a fini venatori in sostanza non sarebbe mai “serenamente” applicabile. Se e vero che la caccia in deroga (Tar Lazio 27 ottobre 2010) “è di per sé legittima, in quanto ammessa dallo stesso ordinamento comunitario oltre che interno”; che “data l’importanza che possono avere talune situazioni particolari, occorre prevedere la possibilità di deroghe a determinate condizioni e sotto il controllo della Commissione” (punto 12 della direttiva comunitaria uccelli 2009/147/Cee); che “la caccia agli uccelli selvatici praticata a fini amatoriali durante i periodi indicati dall’art.7. n.4 della direttiva può corrispondere ad un impiego misurato autorizzato dall’art.9 ... della direttiva stessa” (sentenza 16 ottobre 2003, procedimento C-182/02 punto 11), non dovrebbe essere così difficile chiedere alla Commissione che, una volta garantito il mantenimento delle popolazioni delle specie interessate ad un livello soddisfacente, la deroga di cui alla lettera c) dell’art.9 della direttiva, ovvero quella a fini venatori, non può essere vincolata all’indicazione delle ragioni per le quali è stata adottata, perché non ne esistono altre diverse da quelle ricreative o da quelle legate a tradizioni secolari. Se poi la Commissione europea o la Corte restano ferme nella loro posizione (Sentenza 9 dicembre 2004 C-79/03) che una “tradizione fortemente radicata delle pratiche venatorie non sia sufficiente per giustificare la necessità delle deroghe” o (decisione assunta nei confronti del Belgio intenzionato a difendere le tese e la cattura di uccelli a fini ricreativi in occasione della ratifica della Convenzione di Berna) che “la circostanza che attività siffatte siano ancestrali o costituiscano il retaggio di una tradizione storia e culturale non èsufficiente per giustificare una deroga alla direttiva”, allora tutto diventa più difficile, ma allora resta un obbligo alla Commissione indicare quali ragioni rendano possibile una deroga a fini venatori che la stessa direttiva ammette. Non diverso il problema della verifica di soluzioni alternative soddisfacenti. Anche questa condizione va rimossa o quantomeno vincolata solo al prelievo in deroga di cui alla lettera a) dell’art.9 della direttiva, ovvero la deroga ai fini della tutela delle produzioni agricole, nell’interessa della sicurezza aerea, per la protezione della flora e della fauna, nell’interesse della salute e della sicurezza pubblica. Infatti la deroga venatoria non può avere soluzioni alternative soddisfacenti diverse dalla caccia. È la stessa Guida interpretativa del febbraio 2008 al punto 3.4.10 a sostenere -invero in modo confuso - che “il termine soddisfacente può essere interpretato nel senso che significa una soluzione diretta a risolvere il particolare problema con cui si confrontano le autorità nazionali ... una deroga può essere ammessa soltanto laddove non possa adottarsi nessun’altra soluzione ...“. Ma quest’ultimo non è appunto il nostro caso? Ancora, la Guida riconosce al punto 3.4.14 che “la Corte non si è soffermata a descrivere in quali casi la caccia praticata a fini ricreativi soddisfi la condizione dell’assenza di altre soluzioni soddisfacenti” e che comunque tale condizione “non può considerata soddisfatta quando il periodo di caccia consentito a titolo derogatorio coincida senza necessità con i periodi in cui la direttiva intende stabilire una protezione particolare”. Ma questo invece non è certo il nostro caso!!! Su questi temi, ribadiamo la nostra completa disponibilità a confrontarci, senza la presunzione di essere gli unici depositari della verità. Aurelio Guarneri Per il Direttivo del movimento “Civiltà rurale caccia e ambiente”


La Voce della Bassa bresciana febbraio 2012

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La terza edizione del “Giro dei Grassi”

Sport

La giovane Atletica Concesio nata nel 2009 si rimette in cammino con un appuntamento che sta diventando uno degli eventi tradizionali d’apertura della stagione di trekking. Il prossimo 26 febbraio si correrà la 3͔ edizione del “Giro dei Grassi – 2° Memorial Rosa Zanardelli”, corsa campestre sulle colline che circondano Concesio realizzata con il patrocinio degli assessorati allo Sport della Provincia di Brescia e del Comune di Concesio, e con la collaborazione di Comunità montana, Gruppo Alpini di Concesio e Uisp. Una gara di corsa in montagna di 14 chilometri (dislivello positivo di 700 metri) con partenza e arrivo alla Pieve. Iscrizioni aperte fino al 24 febbraio. Maggiori dettagli sul sito web www.atleticaconcesio2009.it.

Motori. Il 36enne pilota valgobbino, in sella alla sua Ktm, ha chiuso 8° in classifica

Dakar, grande Botturi di Andrea Alesci

J Ormai è trascorso un mese dalla fine della Dakar 2012, ma rimane indelebile il trionfale esordio di Alessandro Botturi. Sul traguardo di Lima, la 34ª Dakar ha consegnato al 36enne pilota valgobbino un risultato eccellente: 8° posto in classifica generale e 1° degli italiani. Dopo 8.400 chilometri, tanta polvere mangiata, un annullamento alla sesta tappa causa neve e centinaia di ore trascorse in sella alla sua Ktm, Alessandro Botturi ha chiuso la prima apparizione alla Dakar con un risultato inatteso al via in Argentina, che va a sommarsi alla soddisfazione di tutto il team Bordone Ferrari, capace di piazzare nella Top Ten anche Jordi Viladoms (4°) e Gerard Farrés (7°), oltre all’onorevole 18° piazza di Paolo Ceci. La maratona sudamericana si è confermata ancora una volta l’evento motoristico più duro al mondo e le 97 moto al traguardo sulle 188 partite da Mar del Plata il 1° gennaio

Che

I quattro piloti del team Bordone Ferrari e, nella foto piccola, Alessandro Botturi

parlano ancora una volta del mito Dakar. “Pensavo di fare una bella gara – dice Alessandro Botturi –, ma non mi aspettavo di piazzarmi nei primi 10 al debutto. La Dakar è un mondo molto diverso da quello dell’enduro da cui provengo. Nell’enduro ho sempre ammirato il vincitore, alla Dakar invece ho il massimo rispetto per la gara in sé,

sia per Cyril Despres (vincitore, ndr) che per l’ultimo amatore che ha partecipato a questa straordinaria avventura. Mi sento di essere cresciuto molto, soprattutto mentalmente. Fisicamente ho capito che mi devo preparare di più. Le gare e gli allenamenti che farò nel corso dell’anno mi serviranno per preparami al meglio alla Dakar 2013”.

Calciomercato: al Lume va Djengoue Tra le squadre bresciane che più si sono attivate per rinforzarsi c’è sicuramente il Lumezzane del d.s. Luca Nember. La società valgobbina si è mossa sia entrata che in uscita, concludendo affari interessanti. Partiamo dallo scambio di portieri con il Cuneo: in Piemonte è andato Rossi, alla corte di Nicola è sbarcato il classe 1991 Cristian Pascarella. Sempre in entrata Nember si è assicurato la punta francese Abdoulaye Balde proveniente dalla formazione di Ligue 2 dello Châteauroux. Il possente transalpino, nato nel novembre 1986, vanta un palmares ricco di successi grazie alla vittoria dell’Europeo Under 19 nel 2005. Ultimo, ma non per importanza, il duttile difensore del Chievo Nestor Hervè Djengoue, camerunense che ha esordito in Coppa Italia con la prima squadra clivense. In uscita la cessione in prestito al Montichiari di Andrea Lo Iacono che, alla corte di mister Ottoni, potrà mettersi in mostra. Se ne va pure Daniel Bradaschia che, dopo due stagioni e mezzo in rossoblù e un travagliato avvio di campionato per uno stiramento, si trasferisce a titolo definitivo al Taranto 2° in classifica. Lo svedese Andrè Mollestam, invece, ha rescisso il contratto per tornare in Svezia. (al.an.)

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ORARI delle SANTE MESSE (Prefestive e Festive) BOVEGNO S. Giorgio: Festivo: 10.30 - 18.30 (Graticelle) - 8.00 BOVEZZO S. Apollonio: Prefestivo: 16.30 (chiesa vecchia) –

MARCHENO Santi Pietro e Paolo: Prefestivo: 18.00 (Santua-

COMUNI BOVEGNO

18.30 - Festivo: 8.00 (chiesa vecchia) – 9.30 – 11.00 – 18.30

rio della Madonnina) - Festivo: 8.00 – 10.30 – 18.30 Brozzo - S. Michele Arcangelo: Prefestivo: 18.30 - Festivo: 10.00 – 18.30. Cesovo - S. Giacomo: Prefestivo: 19.30

CAINO S. Zenone: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.00 – 10.00

MARMENTINO Santi Cosma e Damiano: Prefestivo: 17.30 - Fe-

Via Vittorio Veneto, 28 – 25073 Bovezzo - Tel. 030 2111211 - Sito: www.comune.bovezzo.bs.it

– 18.00

stivo: 11.00 – 18.30

COLLIO Santi Nazaro e Celso: Prefestivo: 18.00 - Festivo:

Ville di Marmentino - Santi Faustino e Giovita: Prefestivo: 19.00 - Festivo: 9.30 NAVE S. Maria Immacolata: Prefestivo: 18.30 - Festivo:

9.30 (chiesa di Memmo) – 11.00 – 18.00

S. Colombano - S. Colombano Abate: Prefestivo: 17.00 - Festivo: 11.00 – 17.00 - Maniva: Festivo: 15.30 (giugno/settembre)

7.30 – 9.30 – 11.00 – 18.00

CONCESIO S. Andrea - S. Andrea Apostolo: Prefestivo:

18.30 - Festivo: 8.00 - 9.30 - 11.00 – 17.30 Cortine - S. Marco: Prefestivo: 19.00 - Festivo: 8.00 – 10.30 – 18.30

18.00 - Festivo: 7.30 – 10.30 – 18.00 Pieve - S. Antonino: Prefestivo: 18.30 - Festivo: 8.00 – 10.30 – 18.30 Costorio - S. Giulia: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.00 – 10.00 – 11.00 – 18.00

Muratello - S. Francesco d’Assisi: Prefestivo:

PEZZAZE S. Apollonio: Prefestivo: 15.45 (Casa di Riposo) – 18.30 - Festivo: 8.00 – 11.00

Lavone - S. Maria Maddalena: Prefestivo: 17.00

S. Vigilio - Santi Vigilio e Gregorio Magno:

- Festivo: 18.00

Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.30 – 10.30 – 18.00 Concesio - S. Giovanni Battista: Prefestivo: 18.00 - Festivo: ore 8.00 – 10.30

POLAVENO S. Nicola Vescovo: Prefestivo: 19.00 - Festivo: 8.00 – 11.00. Gombio - S. Maria della Neve: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 10.00 – 18.00 - S. Maria del Giogo: Festivo: 16.00 (maggio/settembre) S. Giovanni Polaveno - S. Giovanni Battista:

GARDONE VAL TROMPIA S. Marco: Prefestivo: 18.30 - Festivo: 8.00 – 10.30 – 18.30

Piazza Zanardelli, 1 - 25061 Bovegno - Tel. 030 9259641 - Sito: www.valletrompia.it

BOVEZZO BRIONE Via San Zenone, 1 - 25060 Brione - Tel. 030 84013

CAINO Via Villa Mattina, 9 - 25070 Caino - Tel. 030 6830016 - Sito: www.comune.caino.bs.it

COLLIO Piazza Zanardelli, 24 – 25060 Collio - Tel. 030 927213 - Sito: www.valletrompia.it

COMUNITA’ MONTANA Via Matteotti, 327 - 25063 Gardone Val Trompia Tel. 030 833741 - Sito: www.cm.valletrompia.it

CONCESIO P.zza Paolo VI, 1 – 25062 Concesio - Tel. 030 2184000 - Sito: www.comune.concesio.brescia.it

GARDONE VAL TROMPIA Via Mazzini, 2 - 25063 Gardone Val Trompia - Tel. 030 8911583 - Sito: www.comune.gardonevaltrompia.bs.it

IRMA Via Casa dell’Alpino - 25061 Irma - Tel. 030 9220157 – 030 9220974 - Sito: www.valletrompia.it

LODRINO Via Roma, 90 – 25060 Lodrino - Tel. 0308950160 - Sito: www.valletrompia.it

Inzino - S. Giorgio: Prefestivo: 17.30 (Santuario

Prefestivo: 17.00 - Festivo: 8.00 – 10.30

LUMEZZANE

Madonna del Castello) – 19.00 - Festivo: 8.30 – 10.30 – 18.30 Magno - S. Martino: Prefestivo: 18.30 - Festivo: 10.00 – 11.15 – 18.30

SAREZZO Santi Faustino e Giovita: Prefestivo: 18.30 - Fe-

Via Monsuello, 114 – 25065 Lumezzane San Sebastiano - Tel. 030 8929268 - Sito: www.comune.lumezzane.bs.it

IRMA SS. Trinità: Festivo: 9.30 LODRINO S. Vigilio: Prefestivo: 17.00 (Invico) – 18.00 - Festi-

Festivo: 8.30 (S. Bernardino di Noboli) – 10.30 – 18.00

vo: 8.30 (Invico) – 10.30 - 18.00

LUMEZZANE S. Sebastiano - Santi Fabiano e Sebastiano: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.00 – 9.30 – 11.00 – 19.00. Valle - S. Carlo Borromeo: Prefestivo:

stivo: 7.30 – 10.00 – 18.30

Zanano - Regina della Pace: Prefestivo: 18.00 Ponte Zanano – Santuario Madre del redentore: Prefestivo: 18.00 – Festivo: 8.00 – 18.30 – Cristo Re: Festivo: 11.00 – 18.30 TAVERNOLE SUL MELLA Chiesa Parrocchiale - Santi Filippo e Giacomo: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.30 – 10.30 – 18.00 Cimmo - S. Calogero: Prefestivo: 20.00 - Festivo:

MARCHENO Via Zanardelli, 111 – 25060 Marcheno - Tel. 030 8966018 - Sito: www.valletrompia.it

MARMENTINO Via S. Faustino, 30 – 25060 Marmentino - Tel. 030 9228202 - 030 9229006 - Sito: www.valletrompia.it

NAVE Via Paolo VI, 17 – 25075 Nave - Tel. 030 2537411 - Sito: www.comune.nave.bs.it

PEZZAZE

10.30 – 20.00

19.00 - Festivo: 8.00 – 10.30

Via Caduti Del Lavoro, 3 – 25060 Pezzaze - Tel. 030 9220100 - Sito: www.valletrompia.it

Pezzoro - S. Michele Arcangelo: Prefestivo:

POLAVENO

Villaggio Gnutti - S. Giorgio: Prefestivo: 18.00

17.00 - Festivo: 9.30

(Casa di Riposo) - Festivo: 11.00 – 18.00

Piazza Marconi, 4 - 25060 Polaveno - Tel. 030 8940955 - Sito: www.comune.polaveno.bs.it

Gazzolo - S. Antonio di Padova: Prefestivo:

VILLA CARCINA Santi Emiliano e Tirso: Prefestivo: 18.00 - Festi-

19.00 - Festivo: 8.00 – 10.30 – 19.00 Fontana - S. Rocco: Prefestivo: 18.30 - Festivo: 8.00 – 10.30 – 18.30 Pieve - S. Giovanni Battista: Prefestivo: 18.30 - Festivo: 7.30 – 9.00 - 10.00 – 11.00 – 18.30 – 19.45 S. Apollonio - S. Apollonio: Prefestivo: 18.30 Festivo: 7.00 – 8.00 – 09.30 – 11.00 – 18.30

vo: 8.30 – 10.30 – 18.00 Cailina - S. Michele Arcangelo: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.00 – 10.30 – 18.00 Carcina - S. Giacomo: Prefestivo: 17.00 (Pregno) - 18.00 - Festivo: 9.30 - 11.00 - 18.00 Cogozzo - S. Antonio: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.00 – 10.30 – 18.00

ANNO IV NUMERO 01-02 - gennaio-febbraio 2012 Edizioni Opera Diocesana San Francesco di Sales Registrazione del Tribunale n. 22/2009 del 21 marzo 2009 Direttore responsabile: Adriano Bianchi Sede e redazione: Via Callegari, 6 Brescia tel.: 03044250 - fax: 0303757897 e-mail: valtrompiavocemedia.it Pubblicità: Voce Media Pubblicità - Via Callegari, 6 Brescia Tel.: 0302808966 - fax: 0302809371 - e-mail: vmpvocemedia.it Stampa: Centro Stampa Quotidiani Spa - Via dell'Industria, 52 25030 Erbusco (Bs) - Tel. 0307725511 - Fax 0307725566 Progetto grafico e impaginazione: Ernesto Olivetti

SAREZZO Piazza Battisti, 4 - 25068 Sarezzo - Tel. 030 8936211 - Sito: www.comune.sarezzo.bs.it

TAVERNOLE SUL MELLA Piazza Martiri, 1 - 25060 Tavernole sul Mella - Tel. 030 920108 - Sito: www.valletrompia.it

VILLA CARCINA Via Marconi, 27 – 25069 Villa Carcina - Tel. 030 8984301 - Sito: www.comune.villacarcina.bs.it

INFORMAGIOVANI

EMERGENZA

CONCESIO

118 (Emergenza sanitaria) 112 (Carabinieri) 113 (Polizia) 115 (Vigili del Fuoco) 117 (Guardia di Finanza) 1515 (Corpo Forestale)

Piazza Paolo VI, 1 - Tel. 030 2184141

LUMEZZANE Via Umberto Gnutti, 2 - Tel. 030 8920519

NAVE Via Brescia, 29 c/o biblioteca - Tel. 030 2532753

SAREZZO Via Bailo, 47 c/o biblioteca - Tel. 030 8907539

VILLA CARCINA Via Italia, 24 - Tel. 030 8988224

SOCCORSO ALPINO Gardone V.T.: Cell. 3357853490

IL PROSSIMO NUMERO USCIRÀ IL 21 GENNAIO 2012



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