La Voce della Valtrompia 2012 05

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5 La Voce della Valtrompia n.

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MENSILE D'INFORMAZIONE

ANNO IV - MAGGIO 2012

Valtrompia. Finanziato da Fondazione Cariplo con la supervisione di Co.librì

“GenerAzioni”, percorsi per l’integrazione Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - 70% - LO/BS

Chiusa il 30 aprile la quarta azione del progetto sostenuto dal Ministero della pubblica istruzione e rivolto a studenti non solo stranieri

Il servizio a pag. 13

Inchiesta

In cerca di idee

La sensazione è che al di là dei proclami di qualcuno, il problema della crisi sia proprio quello che nessuno ha la ricetta per uscirne e, dunque, si cerca di intervenire su più fronti

Il servizio a pag. 2-3

Media Valle

Sport

Sarezzo: le iniziative per il quinto compleanno del gemellaggio

Rugby Lume: bilancio di una stagione finita male ma di grande soddisfazione

•• pag. 10

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Editoriale Un sistema virtuoso di Adriano Bianchi

J Farsi un’idea su cosa possa essere utile alla nostra economia per uscire da questo tempo di recessione è già un’impresa. Eravamo partiti con l’intento di provare a snocciolare, attraverso un forum al giornale, alcune “idee buone” semplici e immediatamente applicabili per uscire dalla crisi, magari partendo pure dalla riconosciuta laboriosità bresciana, e forse non ci siamo riusciti. L’analisi della situazione, infatti, la ricerca delle cause, l’esigenza di interventi al di sopra delle nostre forze locali resta soverchiante nelle discussioni e uscirne non è per nulla semplice. In queste pagine abbiamo comunque cercato di fare sintesi e evidenziare qualche percorso. Tra questi l’idea che il tema del lavoro torni a essere al centro del dibattito del Paese: il lavoro delle imprese e dei lavoratori. Il lavoro al di là e al di fuori dei preconcetti ideologici, pur se visto da molteplici punti di vista. In secondo luogo il problema culturale. Come raccordare sempre più il lavoro alla formazione? Scuole e università meno autoreferenziali, imprese più disponibili a contaminazioni formative. Se poi i giovani non torneranno a capire che ogni lavoro, anche quello manuale, è capace di dare dignità alla loro vita, saremo inevitabilmente trascinati in una società più povera. Il recupero, pertanto, di percorsi come quello dell’apprendistato sarà utile a raggiungere questo scopo, come pure a stimolare la creatività per trovare strade nuove di crescita. Servono poi delle esperienze positive. Abbiamo cercato qualche esempio anche in Valle Trompia e abbiamo trovato pure qualche motivo di speranza. Creatività, cultura, innovazione sembrano gli ingredienti per essere competitivi. Certo, servono anche le risorse che fanno camminare le idee. Ma le banche bresciane fanno la loro parte? Nessuno può mancare all’appello se si vorrà ripartire. Generare un sistema virtuoso è nodale, in Valle, in provincia, nel Paese e in Europa.


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Primo piano

"Idee buone per la crescita" / 1 In questo numero presentiamo gli esiti di un forum che si è tenuto presso la sede del Centro diocesano delle comunicazioni sociali in via Callegari 6 a Brescia e il cui obiettivo era di capire se ci fossero e quali potessero essere delle idee buone per la crescita. Non ricette miracolose, non gioco di sfere di cristallo ma quelle azioni concrete che possono essere messe rapidamente in campo per ridare un minimo slancio a una realtà produttiva oramai da troppo tempo ristagnante. A partire da una riflessione generale sulla situazione e da un'analisi sulle motivazioni all'origine della stessa, il tentativo è stato anche di capire quali potessero essere le specificità dei diversi territori componenti la nostra provincia.

Forum. Una mattinata di lavori per studiare la crisi che stiamo vivendo e le possibili soluzioni

Imprese e lavoratori insieme per chiedere fatti, non parole La sensazione è che al di là dei proclami di qualcuno, il problema della crisi sia proprio quello che nessuno ha la ricetta per uscirne e, dunque, si cerca di intervenire su più fronti di Mario Leombruno

J Articoli e servizi su quotidiani e periodici, approfondimenti giornalistici in radio e televisione, libri. Non c'è mezzo di comunicazione che non abbia trattato, e periodicamente torni a farlo, della crisi che da anni stiamo vivendo. Un crisi dura, globale. Una crisi che ha cambiato la storia e le persone, una crisi che richiede idee nuove per uscirne. E proprio questo aspetto è stato al centro dell'attenzione del Forum che si è tenuto al Centro diocesano delle comunicazioni sociali di Brescia nei giorni scorsi. Anticipando la conclusione, non esistono

Renato Zaltieri

ricette miracolose. Si sentono come necessari, quando non urgenti, alcuni interventi su tanti fronti diversi e la sensazione è che al di là dei proclami di qualcuno, il problema della crisi sia proprio quello che nessuno ha la ricetta per uscirne e dunque si opera su più fronti nell'auspicio che il "combinato

disposto" si trasformi in quella ciambella di salvataggio che può aiutare a guadagnare la riva. Più volte è stato detto che la crisi, in sé è positiva perché favorisce l'innovazione e perché, invitando a una riflessione critica su ciò che è stato, ripulisce la società da alcune errate letture e costumi; rende

urgente passare dalle parole ai fatti, liberarsi dall'apparenza per andare alla ricerca della sostanza. Anche questo è emerso dall'incontro e in particolare dalle parole del coordinatore nazionale del settore agroalimentare dello Ial, Renato Zaltieri, un passato come segretario generale dell'Ust Cisl di Brescia, che ha messo ben in chiaro come non si possa trascurare la riflessione previa sul significato che attribuiamo oggi al lavoro e all'importanza che questo lavoro – lavoro in generale, non solo quello dipendente –, ha all'interno della società. Il Forum ha permesso di capire cosa la piccola industria e gli artigiani bresciani pensino sia necessario fare per "risollevarsi". A partire dall'annoso rapporto scuola/ università-lavoro che deve diventare più efficace a tassazioni meno penalizzanti per la produzione, dall'utilizzo corretto dei contratti di lavoro a partire da quello di apprendistato a una maggiore elasticità dei lavoratori stessi che oggi non possono più dare per scontato di entrare in un'azienda e uscirne magari 40 anni dopo avendo svolto sempre la stessa attività. Ricette, lo abbiamo capito, non esistono. Ma esistono comportamenti virtuosi ed è giunto il momento di adottarli.

L'industriale. Il punto di vista del direttore di Apindustria Brescia, Francesco Gobbi

La crisi è realtà complessa, ma in fondo ricca di prospettive J Una seria valutazione della crisi non può prescindere da un quadro di riferimento. La situazione è drammatica dal punto di vista economico produttivo, occupazionale, creditizio, finanziario, fiscale, e in questa situazione viviamo da qualche tempo e a cui si aggiunge il passaggio generazionale, questione troppo spesso trascurata ma non sono pochi i figli di imprenditori non interessati a proseguire l'attività familiare e la mancanza di continuità, in assenza di chi voglia subentrare, porta un'azienda a concludere il suo ciclo produttivo con tutte le conse-

guenze immaginabili sull'occupazione. Poi le difficoltà di accesso ai finanziamenti; le difficoltà a rapportarsi con clienti privilegiati quali la Pubblica amministrazione che non paga i fornitori e per questo alcuni fornitori-imprenditori devono rivedere le proprie politiche aziendali; la concorrenza internazionale, il carico burocratico... cose note, ma è bene averle presenti perché in questo contesto si opera e qui si devono trovare le soluzioni. Le modifiche in itinere non possono essere valutate perché non sono ancora attive e incideranno solo in futuro. Co-

me organizzazione guardiamo con grande simpatia all'istituto dell'apprendistato che abbiamo presentato circa sei mesi fa. In realtà l'istituto dell'apprendistato c'è dagli anni Cinquanta, anche se oramai non si applicava più nell'industria mentre adesso viene rilanciato come nuova opportunità per favorire un ingresso nel mondo di lavoro di personale già qualificato, adatto anche a figure professionali medio-alte. Ma anche l'apprendistato dobbiamo valorizzarlo per far crescere le persone più valide e non solo per gli sgravi fiscali che garantisce. (m.l.)


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"Idee buone per la crescita" / 2 A guidare le riflessioni del Forum, moderato dal direttore del Centro, don Adriano Bianchi, sono stati invitati e sono intervenuti il direttore di Apindustria Brescia, Francesco Gobbi; il presidente di Confartigianato Unione di Brescia, Eugenio Massetti; e il coordinatore nazionale per il settore agroalimentare dello Ial, Renato Zaltieri. In queste pagine riportiamo alcuni estratti, alcuni aspetti di quanto è stato sviluppato nel corso della mattinata di lavori, ma anche un'intervista a un imprenditore del territorio nel quale viene distribuito questo periodico, per concludere con le specificità locali, tanto di difficoltà che di possibile sollievo alla crisi.

Intervista. All'indomani dell'inaugurazione a "Sarezzo centro" di Demo, attiva realtà di Promotica

Il caso concreto: la crescita deve essere polidimensionale di Andrea Alesci

J Non c’è egemonia economica dell’uomo che non sia supportata e anticipata da una visione culturale nuova. In quest’ottica la scorsa settimana è stata inaugurata alla presenza del critico d’arte Philippe Daverio la nuova sede della Demo, sezione di creatività/comunicazione della Promotica guidata da Diego Toscani (nella foto). Una sfida vincente in un difficile momento di congiuntura economica. “La storia ci insegna che i successi economici hanno sempre seguito quelli in campo culturale – dice Toscani –, noi italiani alle volte lo dimentichiamo. Oggi non possiamo più puntare a una crescita monodimensionale, non può essere solamente tecnica, ma deve permeare l’individuo globalmente. Anche quando scelgo i miei collaboratori mi interessa che siano persone complete, con una cultura generale medio-alta, perché solo così si riesce ad aggiornarsi più velocemente e a essere più competitivi”. Un modo di fare impresa che diventa così una ricetta di successo, basandosi su alcu-

ni semplici e chiari principi. “Per noi – prosegue Diego Toscani – sono punti vincenti l’impegno costante, l’attenzione a tutti i dettagli e un ottimismo realistico, ossia la capacità di leggere la situazione con un punto di vista positivo; infine, la cosa più importante: un solido business plan che consenta

di non improvvisare nulla. Dico sempre che una delle doti principali che un imprenditore deve possedere è il torcicollo, non deve mai essere stanco di guardarsi intorno. Deve saperlo fare con occhio curioso, analizzando i casi di successo con sguardo indagatore. Ora in Valtrompia si stanno eviden-

ziando gli estremi: aziende eccellenti che lo diventano sempre più e aziende mediocri che tendono a scivolare sempre più indietro. Forse dovremmo capire di essere affamati prima di essere obbligati a questa condizione”. Ed è la cultura che ci fa riflettere, che ci fa capire quali mosse compiere in anticipo.

L'artigiano. Il punto di vista del presidente di Confartigianato Unione di Brescia, Eugenio Massetti

Tanti i responsabili, ora bisogna sanare e ripartire J Partiamo con una provocazione: perché le persone che fino a oggi si sono suicidate (e temo che altre ce ne potranno essere) sono tutti imprenditori? Possibile che solo gli artigiani imprenditori stiano pagando il prezzo della crisi? E allora chi è stato veramente lasciato solo a confrontarsi con il mercato del lavoro? Questo anche per effetto della malapolitica degli ultimi decenni. Non dobbiamo mai dimenticare che sono le imprese che creano posti di lavoro e non il contrario. Tutti siamo portatori di interessi, interessi leggittimi per carità, però si dimentica che se le aziende non lavo-

rano, il lavoro muore. Invece i Governi che si sono succeduti, compreso questo tecnico, hanno sempre messo avanti gli interessi di tutti – se prendo in considerazione me stesso penso a quelli di genitore, di cittadino di Roccafranca, di volontario... –, penalizzando le imprese che invece producono benessere. Se non si inverte la rotta, mi dispiace ma non ne usciamo. Si è dimenticato il valore del lavoro manuale e anzi, quando le imprese artigiane avevano maggiormente bisogno di un partner forte qual è lo Stato si sono trovate abbandonate. Colpevoli sono anche le banche che di questa crisi hanno

responsabilità non secondartie e che hanno sfruttato le somme che sono state date loro, per sistemare i propri bilanci invece che per erogare i fondi. E la politica non ha reagito seriamente contro un simile modus operandi. Inoltre, posso dire che gli artigiani sono pronti a pagare la patrimoniale di cui si parla tanto, purché una volta per tutte si risolvano i problemi. Due parole, infine, sui furbetti che hanno preferito la finanza creativa invece che il lavoro, e che hanno contribuito a portarci dove siamo. Gli interventi per sanare la situazione non sono semplici e, purtroppo, non sono pochi. (m.l.)



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La parola ai lettori L

IL MEGLIO DELLA VALTROMPIA

Raggiungere Vesalla è ora dolce e confortevole

LETTERE

Lungo la strada che da San Giovanni Polaveno s’addentra nel bosco e porta al piccolo abitato di Vesalla sembra di stare in un mondo discosto e silenzioso, dove perfino i guardrail sono in perfetta armonia con l’ambiente circostante. Esito degli interventi condotti dalla Comunità montana di Valle Trompia sulle viabilità agro-silvo-pastorali della Valle (le cosiddette Vasp), queste barriere che corrono di fianco alla strada rendono, con quella copertura lignea, l’ascesa molto più dolce e confortevole.

Navigare coscienti verso l’iceberg Egregio direttore, celebriamo quest’anno il centenario dell’affondamento del Titanic, il noto transatlantico che finì i suoi giorni contro un iceberg. Sarà stato per la posizione sfavorevole, sarà stato perché la vita di chi ha più soldi stimola tradizionalmente maggior rispetto nei soccorritori, fatto sta che i sommersi viaggiavano in stragrande maggioranza in terza classe, i salvati in prima. Sarebbe ingiusto azzardare una metafora con l’attuale situazione dell’Italia, dove le vittime non metaforiche della terza classe sono ormai decine dall’inizio dell’anno. La differenza è che il comandante e l’equipaggio del Titanic hanno in gran parte sacrificato la loro vita per salvare il maggior numero di passeggeri. Mentre qui da noi, nel momento in cui qualcuno si azzarda semplicemente a mettere in discussione un centesimo degli stipendi, delle pensioni, dei vitalizi, dei finanziamenti pubblici di cui l’equipaggio gode, ecco che in coro suonano l’allarme che non avevano suonato a due passi dall’iceberg. Ma tant’è: ora, non esitano ad aggiungere l’ennesimo tentativo di beffa, rimpastandosi e cambiando i nomi ai loro partiti, come se cambiare i nomi significasse cambiare le cose. E questo la dice lunga sull’alta considerazione che hanno della nostra intelligenza. Chi ci ha condotti al punto in cui siamo non può continuare a vivere come la nobiltà francese degli anni ’80 del 1700. Non è affossando la scuola, la sanità, le pensioni dei poveri cristi, che uno Stato può crescere. Allo stesso modo, soltanto un sistema malato può vedere come soluzione alla crisi un ulteriore indebitamento, che è quello legato alle grandi opere miliardarie di cui non è mai stata dimostrata l’utilità. Ma oggi sembrano l’unica, disperata possibilità per mettere in circolo capitali esteri, che ridarebbero un momentaneo ossigeno alla nostra economia: ma un ossigeno artificiale, che potrà prolungare l’agonia solo fino a quando non ci chiederanno il conto anche di questi. Giorgio Perino

IL PEGGIO DELLA VALTROMPIA

Unico deterrente telecamere e sanzioni? Dove può andare una società che si ritrova a dover registrare episodi di incuria come quelli che vediamo nella foto? Siamo in un bosco salendo verso il colle San Bernardo sopra Lumezzane e in quest’area dedicata ai barbecue troviamo il caos più totale: la manifesta inciviltà di molta gente ha deciso di prendere il posto come luogo dove abbandonare piatti, carta, vaschette, lattine, cicche di sigarette. Insomma, una piccola discarica a cielo aperto. Devono per forze essere telecamere e minacce l’unica soluzione all’ignoranza?

Giornali della Comunità

Radio Voce Spazio all'informazione nazionale ogni ora e a quella locale con 5 edizioni giornaliere dal lunedì al venerdì. Intrattenimento dalle 10.40 alle 13 con il contenitore “Voce Mattina” e dalle 17.10 "Serata inBlu". Ampio spazio allo sport: dalle 14 alle 15 il calcio con “100% Brescia”, mentre la domenica le radiocronache del Basket Brescia.

È disponibile il numero di maggio di "Lumensanum", il mensile della comunità parrocchiale di Lumezzane S. Sebastiano. Quattro le sezioni, riconoscibili anche dal diverso colore: il Parroco, Le parole...; Dalla Parrocchia; Attualità. Tra le tante iniziative, segnaliamo il Rosario per i bambini, tutti i lunedì sera alle 20.

fm 88.3 88.5 Brescia e Provincia

C’è ancora la speranza? Egr. direttore, sta divampando la polemica tra politica e antipolitica, una lotta tra due mondi intenti in una strenua difesa delle proprie posizioni e per nulla intenzionati a trovare un campo su cui confrontarsi. Nel frattempo il Paese sta andando a rotoli. I poveri sono sempre più poveri, le fasce di bisogno aumentano sempre di più. Quello che più mi preoccupa, però, è una sorta di rassegnazione, di impotenza che si sta impossessando di un numero sempre maggiore di persone. Più di una volta mi è capito di confrontarmi con persone da sempre attente al tema della politica (intesa come servizio alla polis) colte da profondo pessimismo e da sconforto, convinte che la gente ormai non sappia più a chi chiedere uno scatto di orgoglio. Non voglio rassegnarmi a questa situazione, ma esiste una prospettiva diversa? Lettera firmata

Quanto viene pubblicato in queste pagine è da attribuirsi unicamente alla responsabilità dei firmatari delle lettere. Nelle lettere è necessario indicare in modo leggibile nome, cognome, indirizzo e numero di telefono di chi scrive per renderne possibile l’identificazione. La redazione si riserva il diritto di sintetizzare, senza alterarne il senso, i contributi ritenuti troppo lunghi (massimo 1500 battute). La pubblicazione di una lettera non implica la condivisione del suo contenuto da parte della direzione del giornale. Non saranno pubblicate lettere già apparse su altri organi di stampa. Scrivete a “La Voce della Valtrompia”, via Callegari, 6 - 25121 Brescia o via mail a valtrompia@vocemedia.it.



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Lumezzane Ipsia Moretti. Gli studenti di 5ª hanno realizzato un grande progetto

Ecco la turbina eolica di Andrea Alesci

J Spesso vengono dai giovani e sono idee tanto semplici quanto innovative ed efficienti. Così è anche per un’idea sviluppata dai ragazzi dell’Istituto professionale di Stato per l'industria e l'artigianato "Moretti" di Lumezzane che, lavorando per due anni sotto la direzione del professor Vincenzo Antedoro, sono riusciti a far diventare realtà un progetto di grande valore: una piccola turbina eolica. “L'idea generale – spiega il professor Antedoro – nasce dal mio personale interesse professionale di ingegnere nel settore delle energie rinnovabili; e probabilmente è proprio a questa mia inclinazione che va individuata la ragione per cui, nel corso degli anni, abbiamo realizzato anche una piccola turbina Pelton, un panello solare termico e altre cose simili. È stata coinvolta la classe 5ª Ipsia 2011/2012, ma il progetto è iniziato

Gli studenti del Moretti con la turbina eolica

col medesimo gruppo nel corso del precedente anno scolastico. Inoltre, gli studenti stanno preparando anche una tesina sull'energia rinnovabile e l'eolico da discutere in fase di esami di maturità quest'anno”. Ispirata a un modello ben collaudato di Hugh Piggott (http://scoraigwind. co.uk/), la turbina è dotata di un asse orizzontale tripala in alluminio

con un rotore del diametro di 1200 millimetri, una potenza nominale a 5 m/sec (circa 400 Watt) e un meccanismo di regolazione dell’imbardata a coda. Si tratta di una realizzazione che a breve verrà installata sul colle San Bernardo, grazie al Comune che ha fornito l’area e che offrirà anche un palo di sostegno.

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Didattica e ricerca all'osservatorio Zani Immerso nel verde, agli 830 metri del colle S. Bernardo c'è l’osservatorio Serafino Zani, che ha riaperto la stagione ufficiale. “Ogni sabato – dice il presidente Tarcisio Zani –, alle 21 c'è una lezione introduttiva a cura dell’Unione astrofili bresciani (Uab), quindi osservazioni del cielo con il telescopio fino a mezzanotte”. Un osservatorio che porta avanti anche il rapporto di proficua collaborazione con le scuole della provincia (elementari e medie), che vengono in visita anche durante la settimana per giornate didattiche presso la sala conferenze dotata di piccolo planetario. Attivo dal 1993, all’osservatorio lumezzanese la didattica si accompagna all’attività di ricerca personale, divenendo punto di riferimento privilegiato per chi vuole condurre osservazioni, libero dall’inquinamento luminoso della città. “L’osservatorio – dice Wladimiro Marinello, presidente dell’Uab – è attrezzato anche con una piccola cucina e qualche posto letto per gli appassionati come noi che vogliono condurre ricerche”. Un luogo astronomico d’eccellenza, che nel corso del 2011 ha fatto registrare 1.037 osservazioni e scoperto 320 asteroidi (2.488 dal 1996) e 56 comete (di cui 16 nuove). Info su www.astrofilibresciani.it. (a.a.)



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Alta Valle

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L'avventura torna nella S. Aloisio Poco prima di Collio, ha riaperto la S. Aloisio. Artefice la Ski-Mine di Schilpario, la stessa che ha riaperto anche la miniera Marzoli a Pezzaze. Due le offerte: Miniera Avventura con 21 passaggi aerei su cavi, passerelle e scale, all'interno delle imponenti strutture della miniera, ripercorrendo il tragitto compiuto dal minerale di ferro; e il Trekking minerario alla scoperta degli scenari offerti da un viaggio nel cuore della montagna che si snoda tra i 2,5 km di gallerie. Costi: per Miniera Avventura 15 euro (ridotto 12 euro); Trekking minerario 10 euro (7, fino a 13 anni). Biglietto cumulativo: 20 euro. Orari: maggio, giugno e settembre solo domenica e festivi 10-12; 13.30-17. Luglio e agosto: tutti i giorni 10-12 e 13.30-17. (e. bert.)

Maniva. Regione, Enti territoriali e Maniva Ski, il progetto vale 800 posti letto e 100 nuovi posti di lavoro

L’accordo di programma c’è Previsti 20 milioni di euro di investimenti grosso modo a metà tra pubblico e privato e la società punta inoltre all’energia pulita di Edmondo Bertussi

J Nell’ultima assemblea della Comunità Montana il presidente Bruno Bettinsoli ha relazionato ai sindaci in merito a un “accordo di programma” su un grande progetto di sviluppo del Maniva approvato dalla Regione. Coinvolte con questa, la Provincia, i Comuni di Collio e Bagolino, le Comunità Montane di Valle Trompia e Valle Sabbia e la Maniva Ski srl della famiglia Lucchini. Recentemente in Broletto si è fatto il punto tra tutti gli interessati. Il progetto ha l’appoggio pieno dell’ente valtrumplino, che chiede solo un reciproco e rigoroso rispetto istituzionale delle competenze tra le diverse realtà coinvolte. Per ora, però, il tutto è ancora solo

La zona del complesso Bonardi interessata dal progetto

sulla carta: la Regione, infatti, come è stato chiarito a Brescia dal responsabile Giuseppe Corsini, può intervenire solo per il “pubblico”, non è previsto un finanziamento specifico al progetto e dunque le risorse vanno reperite sulle leggi ordinarie. Imerio Lucchini, presidente di Mani-

va Ski che ha già investito nel demanio oltre 15 milioni di euro, così lo riassume premettendo alcune cifre: “Nel 2005, quando abbiamo riaperto la stazione, ci sono state 15mila presenze; quest’anno, con stagione dimezzata, circa 80mila. Il trend faceva prevedere il superamento del-

le 120mila dello scorso anno. Tante facce nuove di non bresciani, giovani e sci-club, segno che cresce l’immagine della stazione. Il modernissimo impianto di innevamento ha garantito condizioni di piste elogiate da tutti. La stazione è efficiente. Ora serve potenziare la capacità ricettiva alberghiera e le strutture pubbliche annesse e garantire strade a posto sia dalla Valsabbia che dalla Valtrompia, per consolidare e progredire”. In sostanza sono due i capitoli dell’accordo di programma: strutture ricettive e turistiche in maggioranza alberghiere, sportive e di servizio per 25mila mc. attorno al complesso Bonardi, senza toccare altri demani, pregio del Maniva; si tratta di circa 800 posti letto e 100 posti di lavoro in aggiunta ai 60 esistenti, senza contare l’indotto. Un progetto da 20 milioni di euro, con investimenti grosso modo a metà tra pubblico e privato. La società punta inoltre all’autosufficienza con energia pulita prodotta da pale eoliche posizionate tra Dasdana e Dosso dei Galli. Ma nella delibera regionale di cifre non si parla più. Lucchini, prudente, garantisce solo una cosa: “Al Maniva si scierà anche la prossima stagione”.

Valtrompia. In attesa della 1ª rassegna della “Bruna valtrumplina” che si terrà a Naanì di S. Colombano

16 aprile 2012: il formaggio "Nostrano di Valtrompia" è Dop Il 16 aprile rimarrà data storica per la produzione casearia bresciana: il formaggio “Nostrano di Valtrompia” è Dop, primo in assoluto in Provincia di Brescia a ottenere il prestigioso marchio europeo. Il 15 ottobre scorso, sulla Gazzetta Ufficiale della Comunità europea era stata pubblicata la registrazione della domanda, frutto di 11 anni di lavoro. Dovevano passare 180 giorni, per permettere agli altri Stati membri di presentare eventuali istanze di opposizione. Sono trascorsi, la pratica è così compiuta. Il Nostrano di Valtrompia, semigrasso prodotto con latte vaccino crudo con l'aggiunta di zafferano, batte così “parenti” delle valli più pubblicizzati come il Bagoss. Ora l’attivazione del provvedimento è nelle mani dei produttori valtrumplini. Il Comitato ha già inviato “racco-

mandata r/r” al Ministero per iniziare la produzione in “transitorio”, marchiando le forme con il logo approvato riprodotto sulle fascere in legno che stringono il formaggio fresco in stagionatura. La ditta specializzata Csqa di Vicenza, ente italiano di certificazione autorizzato dal Ministero, come fa già per parmigiano, gorgonzola ecc., darà il via ai diversi controlli: dalla stalla (è previsto il 90% di razza brunalpina), alla lavorazione per certificare la corrispondenza col capitolato di produzione approvato. Consegnerà poi tutto il “malloppo” al Ministero per il via definitivo alla commercializzazione. Intanto si festeggerà con la prima rassegna della “Bruna valtrumplina” a S. Colombano il 27 maggio in località Naanì organizzata dal Comitato nostrano, Comunità Montana e Apa. (e. bert.)

Il Nostrano di Valtrompia in stagionatura (in evidenza il marchio registrato)


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Media Valle Sarezzo. Numerose iniziative previste per sottolineare il valore speciale dell’amicizia tra le due comunitĂ

Il gemellaggio compie un lustro di Rosa Casari

J Ricorre quest’anno il quinto anno del gemellaggio tra Sarezzo e il comune francese di Oberhaslach, situato a pochi chilometri dal conďŹ ne con la Germania. Per festeggiare questa ricorrenza il Comitato per i gemellaggi e il Comune di Sarezzo hanno previsto una serie di iniziative che intendono sottolineare il valore di quest’amicizia speciale tra le due comunitĂ . In collaborazione con la scuola media statale “Giorgio La Piraâ€? è stato indetto il concorso “L’Europa dei cittadiniâ€?, riservato agli studenti dell’istituto saretino. I ragazzi potranno partecipare individualmente o a coppie e dovranno produrre un lavoro (un testo scritto al computer o a mano, su un cartellone oppure corredato da una presentazione in Power Point) avente per oggetto l’istituto del gemellaggio in generale e quello saretino in particolare.

La targa del gemellaggio Oberhaslach-Sarezzo

Quanto al primo aspetto, i partecipanti dovranno esporre l'indagine sviluppata su che cosa sia un gemellaggio, quale sia il suo signiďŹ cato, perchĂŠ sia importante per i cittadini dell’Unione Europea. In merito al secondo aspetto, i lavori dovranno fornire brevi notizie sull’Alsazia, regione francese dove si trova il pae-

se di Oberhaslach. I vincitori, uno (o due) per ogni anno di frequenza, avranno diritto a partecipare con un accompagnatore al viaggio che verrà organizzato in Francia negli ultimi giorni di luglio. Il comitato sta anche organizzando l’accoglienza degli amici francesi, che saranno a Sarezzo dal 6 al 10

luglio prossimo e che vorrebbero essere ospitati in famiglia; per questo l’Amministrazione comunale saretina ha chiesto la collaborazione dei cittadini, invitando coloro che sono disponibili a provare questa esperienza a contattare i Servizi di comunicazione del Comune allo 030.8936201/217. Inoltre, come giĂ detto, a ďŹ ne luglio, esattamente dal 27 al 29, verrĂ organizzato un viaggio in Alsazia, per partecipare alla festa di Messti che ogni anno rinnova la sua tradizione ad Oberhaslach. Si può scegliere tra l’ospitalitĂ in famiglia e la sistemazione in hotel: il costo varia da euro 180 per la sistemazione in famiglia a euro 280 per la sistemazione in hotel. Anche in questo caso le iscrizioni sono giĂ aperte presso i Servizi di comunicazione del Comune di Sarezzo. Il programma prevede il viaggio in pullman con la visita della cittĂ di Colmar e la fermata nella cittadina di Strasburgo, capitale politica d’Europa e sede permanente del Parlamento europeo.

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Pezzaze. È aperta la nuova “Ippovia del Savallo” che si snoda tutta sui monti

In sella da Valtrompia a Valsabbia, e ritorno 37 chilometri dal Maniva sino ai Piani di Mura per un percorso articolato in tre possibili anelli studiati a tavolino e poi trasformati in realtà da due associazioni locali di Andrea Alesci

J Dalla Valtrompia alla Valsabbia e ritorno in sella al proprio cavallo. Dallo scorso 13 aprile si può fare grazie alla nuova “Ippovia del Savallo” che si snoda sui monti di collegamento fra le due Valli, portando gli appassionati cavalieri a percorrere 37 chilometri dal Maniva sino ai Piani di Mura. Un percorso articolato in tre possibili anelli studiati a tavolino e poi trasformati in realtà dal lavoro di due associazioni locali (“Cavalieri del Garda” e “Cavalieri del Savallo”) e dal sostegno economico del Gal Garda Valsabbia (30mila euro). I tre diversi tour dipartono tutti dall’abitato di Mura, prima di incontrarsi in un punto d’unione che punta verso la Valtrompia fino al Maniva, dove intercetta la famosa

A cavallo tra le valli

Ippovia dell’Adamello, connessione tra il Parco dell’Alto Garda e quello dell’Adamello. “Dobbiamo ringraziare tutti quanti hanno collaborato all´operazione – sottolinea Mauro Tosi dei Cavalieri del Garda –, in particolare Francesco Franzoni del Comune di Casto che ci ha seguito lungo tutto l’iter burocratico e anche per la parte operativa. Il tracciato è suggestivo e si può percorrere completamente in un paio di giorni.

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In parte sono stati recuperati vecchi sentieri che già esistevano, semplicemente ripulendoli e segnalandoli, mentre altri tratti sono stati realizzati dal nulla”. Un panoramico tracciato sulle montagne che un tempo vedevano transitare certamente più cavalieri di oggi, ma che la passione di molti sta riportando indietro nel tempo, quando il procedere era ritmato dai solchi di equini zoccoli lasciati sul terreno.

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Villa Carcina: bando “Lavoro accessorio” C’è tempo fino al 18 maggio per presentare le domande di partecipazione al Bando pubblico “Lavoro accessorio”, promosso dal Comune di Villa Carcina che ha dunque aderito al progetto della Provincia di Brescia. tramite il bando, il Comune erogherà buoni lavoro in cambio di prestazioni occasionali di tipo accessorio, ovvero attività lavorative di natura occasionale che non determinano la costituzione di un rapporto di lavoro subordinato e che rientrano nelle tipologie previste dal D.Lgs. 276/2003. Tra le attività previste per l’ottenimento dei buoni lavoro segnaliamo la pulizia e manutenzione di edifici, strade, parchi, monumenti e altri siti; i lavori di giardinaggio; i lavori in occasione di manifestazioni (sportive, culturali...); i lavori di emergenza e solidarietà. Potranno partecipare al bando i soggetti che, al momento della sottoscrizione della domanda di partecipazione, risulteranno disoccupati (con e senza indennizzo); inoccupati; iscritti in liste di mobilità (con o senza indennizzo); percettori di integrazione salariale (cassa integrazione guadagni in deroga, cassa integrazione guadagni ordinaria, cassa integrazione guadagni straordinaria, gestione speciale edilizia e gestione speciale agricoli). Info: Comune di Villa Carcina-Ufficio servizi alla persona 0308984324.



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Media Valle. Chiusa il 30 aprile la quarta azione del progetto sostenuto dal Ministero della pubblica istruzione

“GenerAzioni”, percorsi studiati per l’integrazione culturale L’azione appena conclusa è stata finanziata da Fondazione Cariplo con la supervisione della cooperativa Co.librì di Andrea Alesci

J Si è chiusa il 30 aprile la quarta azione di “GenerAzioni”, il progetto sostenuto dal ministero della Pubblica istruzione e che coinvolge gli studenti stranieri e non per la costruzione di percorsi educativi di cittadinanza attiva e globale. “Il progetto – spiega Valter Tanghetti della cooperativa sociale ‘Il mosaico’ – è nato dalla collaborazione in rete fra gli istituti superiori ‘C. Beretta’ di Gardone (ente capofila), ‘P. Levi’ di Sarezzo, ‘F. Moretti’ e ‘V. Bachelet’ di Lumezzane (sede del Collegamento territoriale intercultura di Valle), la nostra cooperativa oltre a Fondazione Cariplo e Comunità montana. Un progetto di grossa portata (costo complessivo 100mila euro, di cui 60mila finanziati da Cariplo) che dura due anni, coinvolgendo gli istituti valligiani in due macro aree di lavoro: lo sviluppo di una proficua relazione scuola-famiglia e una serie di percorsi educativi di cittadinanza attiva e globale”. Negli istituti coinvolti la percentuale di studenti stranieri si attesta attorno al 14%, con ben 20 naziona-

La scuola "Primo Levi" di Sarezzo

Villa Carcina: “borse” per gli universitari L’Amministrazione comunale di Villa Carcina, in collaborazione con “Gregorelli ingegneria studio associato”, e in conformità a quanto stabilito dal Piano per il diritto allo studio 2011/2012, indice un bando di concorso per l’assegnazione di borse di studio del valore di 1.500 euro cadauna, da erogare a favore di studenti universitari capaci e meritevoli residenti a Villa Carcina (requisito indispensabile insieme a quello di appartenere a un nucleo familiare con un Isee inferiore o uguale a 15.458 euro; essere iscritti e frequentare un corso universitario a indirizzo tecni-

co-scientifico e/o umanistico-letterario; aver conseguito una valutazione media di 24/30 agli esami sostenuti e non essere studenti fuori corso; per gli iscritti al primo anno l’aver conseguito il diploma di maturità con una votazione minima di 80/100). La domanda di ammissione da compilare su apposito modulo, disponibile presso l’Ufficio servizi scolastici o scaricabile dal sito internet comunale dovrà essere presentata allo sportello entro e non oltre le ore 12.45 di venerdì 18 maggio. In caso di spedizione, farà fede la data del timbro postale.

lità presenti, portando con sé pluralità, ricchezza e complessità che vanno gestite. Le finalità del progetto, coerenti con quelle indicate dal bando della Fondazione Cariplo “Promuovere percorsi di integrazione interculturale tra scuola e territorio” puntano alla socializzazione dei ragazzi a scuola e nel tempo extra-scolastico, favorendo lo sviluppo di relazioni tra studenti italiani e stranieri e tra le loro famiglie, stimolando esperienze di cittadinanza attiva. La quarta azione appena conclusasi è stata finanziata da Fondazione Cariplo con la supervisione della cooperativa Co.librì, prendendo il nome di “Facilitatori culturali” e arrivando a creare gruppi multiculturali di studenti. “L’obiettivo – dice la professoressa Maria D’Abrosca, referente per la scuola saretina – è stato rendere i giovani soggetti attivi e cittadini consapevoli nei rapporti con i servizi culturali (e non solo) del territorio. In orario extrascolastico pomeridiano, i ragazzi si sono ritrovati nella propria biblioteca scolastica per seguire un percorso formativo di conoscenza teorico/pratica dell'organizzazione e dell’erogazione dei servizi informativi, culturali e di partecipazione sociale presenti in Valle Trompia (Sistema bibliotecario, Sistema museale, Sistema archivistico, consultori per adolescenti, luoghi sociali giovanili)”. Un progetto che, grazie al supporto di esperti possa portare all’elaborazione di strategie promozionali per facilitare la mediazione tra i servizi attivati in Valtrompia e le istituzioni scolastiche.


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Bassa Valle Nave. Il Piano di governo del territorio è alle battute finali. Attesa per luglio l'adozione

Pgt, l’approvazione in autunno di Barbara Fenotti

J Mancano pochi giorni alla pubblicazione del Piano di governo del territorio proposto dal Comune di Nave. È infatti previsto per i primi di maggio il deposito della Vas (Valutazione ambientale strategica), unitamente ai documenti dello stesso Pgt. Saranno 60 i giorni destinati alle possibili osservazioni dopodiché, ai primi di luglio, il Piano verrà adottato dal Consiglio comunale. Per altri due mesi sarà consentita alla cittadinanza l'espressione di opinioni e critiche a riguardo, che verranno sottoposte al vaglio della commissione territoriale competente. Si dovranno comunque attendere i mesi di ottobre e novembre per veder approvato in via definitiva il Pgt. Obiettivo primario della giunta navense attualmente in carica è stato la conservazione delle aree pedecollinari, cercando di puntare il più possibile sul recupero dell'edificato già esistente. Permane poi la questione cruciale

Il ponte di epoca romana presso la contrada di San Cesario

riguardo la costruzione di una arteria stradale che decongestioni il traffico transitante ogni giorno sulla Sp237 del Caffaro. Il progetto esistente è però ostacolato dalle difficili trattative per la gestione della Fenotti-Comini, area in disuso da diversi anni e ritenuta ideale per il passaggio della rete viaria alternativa. Altro punto cardine

del Pgt è la costruzione di una vasca volano, utile per prevenire le esondazioni del fiume Garza. Questo progetto, in incubazione da almeno 10 anni e ostacolato sia dalla Lega che dai Verdi, prevede l'utilizzo di una zona situata al confine occidentale del Paese, precisamente in prossimità della centrale Enel, dietro l'azienda Rbm. Lo scopo

della fabbricazione di questo bacino consiste, oltre che nella protezione del territorio navense, anche nella prevenzione di possibili straripamenti che potrebbero minacciare Bovezzo e Brescia. La mole d'acqua viene infatti raccolta temporaneamente nell'invaso che, si calcola, avrà una profondità di sette metri, una superficie totale di 40mila m² e un volume di 150mila m³. La vasca volano, assicura l'assessore ai lavori pubblici Ramazzini, “Avrà un impatto ambientale pari a zero, poiché le sponde saranno costituite da terra battuta e l'unico impiego del cemento armato sarà quello per la sistemazione dei fori di entrata e di uscita delle acque”. Verrà anche creato un canale laterale per la raccolta e il convoglio delle acque nel fiume Garza, con il fine di bypassare il ponte di epoca romana situato presso la contrada di San Cesario. I finanziamenti per i lavori di manutenzione idrica saranno totalmente a carico della Regione Lombardia e del Ministero. Sono previsti all'incirca quattro anni per la completa realizzazione del progetto.


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Nave. Un mese nelle Filippine centrali per il gruppo di esperti guidato dal navense Matteo Rivadossi

Conclusa la spedizione speleologica “Samar 2012” L'obiettivo era di trovare il collegamento fra i maggiori sistemi che erano stati esplorati nella zona di Barruz nel corso di un’altra spedizione nel 2011 di Andrea Alesci

J Un mese nelle Filippine centrali per la spedizione speleologica “Samar 2012” guidata dal navense Matteo Rivadossi, coordinata dal bresciano Claudio Castegnati e formata da altri sei esperti provenienti da Liguria, Veneto e Filippine (il genovese Francesco Vallarino, i veronesi Guido Rossi e Antonio Cortina, il vicentino Stefano Panizzon, i locali Joni Bonifacio e Sherwin Orbeta). Lo scorso 9 aprile è cominciata la carsica avventura del team di otto speleologi nelle profondità dell’isola di Samar, dove sono rimasti fino allo scorso 3 maggio, cercando di svelare nuovi segreti. Realizzata congiuntamente dal Gruppo grotte Brescia “Corrado Allegretti” e dall’associazione “Odissea Naturavventura”, la

Alcuni speleologi del gruppo di esperti che ha partecipato a "Samar 2012"

spedizione è partita con in testa un obiettivo: trovare il collegamento fra i maggiori sistemi che erano stati esplorati nella zona di Barruz nel corso di un’altra spedizione nel 2011. “Abbiamo letteralmente ‘spremuto’ Sulpan Cave – dice Matteo Rivadossi –, cercando (positivamente) di farla diventare la seconda grotta delle Filippine, visto che la giunzione non è arrivata. Un lavoro incredibile che ci ha portato a rilevare ben 15 chilometri di grotte, esplorandone addirittura 17”. Giornate trascorse fra arrampi-

cate, nuotate, passaggi delicati in anguste strettoie, esplorazioni faticose e affascinanti che hanno accompagnato la spedizione speleologica nel cuore sotterraneo di un mondo che sa mostrarsi a pochi. “Ci sono stati momenti molto delicati – continua lo scalatore triumplino – specie nel corso dell’ultima settimana, quando mi hanno dovuto ricoverare presso l’ospedale di Calbayog in seguito a quattro giorni di febbre persistente a 40 gradi. Fortunatamente sono potuto rientrare per la parte conclusiva

della spedizione e, anche se la giunzione tra Sulpan Cave e Male-Ho non è stata scovata, possiamo comunque dirci soddisfatti del risultato ottenuto”. Un mese immersi nelle acque fredde, respirando l’umidità di mondi sotterranei, vedendo pozzi, fatto salti, camminando all’interno di stretti meandri e, pur non trovando quel collegamento sospirato, vivendo un’avventura da raccontare. Sul sito web www.ggb.it è possibile ammirare gli scatti fotografici del mondo nascosto sotto l’isola filippina di Samar.

Bovezzo. Nella seduta del Consiglio comunale i nominativi proposti hanno raccolto l'unanimità dei consensi

Comunicati gli assegnatari del premio Claudio Mezzana J Nelle scorse settimane si è discusso di civiche benemerenze nel Comune di Bovezzo, con una accentuata condivisione nella scelta dei nomi durante l’ultimo Consiglio comunale: sono stati, infatti, annunciati i nominativi destinatari dei premi intitolati alla memoria di Claudio Mezzana. Un riconoscimento che il municipio bovezzese ha istituito nel 2009 per onorare la memoria di un carabiniere del Paese che nel 1977, all’età di soli 20 anni, non esitò un attimo nel tuffarsi in mare a Pomezia (provincia di Latina) per aiutare due bagnanti che stavano affogando: i due furono tratti a riva sani e salvi, mentre il carabiniere bovezzese non ce la fece. Una vita donata per gli altri con un atto estremo di generosità; quella stessa generosità per la quale sono stati selezionati per aggiudicarsi il premio Adolfo Girelli e il Cosp (Centro ope-

rativo soccorso pubblico) di Bovezzo. Quest’ultimo perché ogni giorno si adopera in maniera volontaria con il lavoro dei suoi 180 membri per prestare soccorso tra Valle del Garza, Valtrompia e città; ad Adolfo Girelli invece, morto lo scorso gennaio a 80 anni, verrà data l’onorificenza postuma per la carica di assessore pubblico ricoperta dal 1970 al 1980 e per l’impegno profuso nella costruzione della scuola media locale. Due civiche benemerenze che il prossimo 2 giugno, in occasione della Festa della Repubblica, il sindaco Antonio Bazzani consegnerà nel corso di una cerimonia ufficiale: alla signora Adelina, moglie di Adolfo Girelli, verrà dato un cipressino d’oro, simbolo del paese di Bovezzo; al presidente Cosp Mario Facchini una pergamena e una targa da condividere con tutti i volontari dell’associazione. (a.a.)

Adolfo Girelli


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ACL

ASSOCIAZIONE CACCIATORI LOMBARDI

Il roccolo bresciano, un pilastro della caccia

Quest’anno A.C.L. è stata presente a Exa con il proprio stand C-95 dove è stato allestito un vero e proprio roccolo, tanto caro ai cacciatori bresciani. “Abbiamo voluto creare il tradizionale roccolo bresciano – spiega il presidente regionale Eugenio Casella – perché, è il vero pilastro delle cacce tradizionali alla piccola selvaggina migratoria; la loro chiusura significherebbe nel giro di pochi anni la fine anche della caccia da appostamento con i richiami vivi. In questi anni A.C.L. si è attestata come terza associazione venatoria bresciana proprio grazie a campagne difficili e impegnative come quella che stiamo intraprendendo in questo momento, sempre con grande determinazione, assoluta mancanza di compromessi con il mondo animal-ambientalista e la difesa a oltranza, senza se e senza ma, del mondo della caccia e di qualsiasi cacciatore. Stiamo approntando proprio in queste ore uno studio, con il movimento Civiltà rurale-caccia-agricoltura che riguarda un progetto di legge regionale per la cattura dei richiami vivi e contiamo di presentarla alla stampa proprio in questi giorni. Inutile rimarcare l’impegno di A.C.L. sul fronte delle cacce in deroga che è stato il cavallo di battaglia dell’Associazione, ma che prospettive ci sono quest’anno, dopo le recenti sentenze contrarie e i viaggi della speranza a Bruxell?

Inutile nascondere le difficoltà – continua Casella – la questione deroghe è sempre un campo minato. Vista la comprovata complessità dell’argomento, non posso sviluppare una esaustiva analisi tecnica, per questo rimando i lettori a leggere l’eccellente lavoro elaborato dal movimento Civiltà rurale e consegnato a tutti i consiglieri regionali tuttavia, se mi è concesso, voglio rimarcare un solo concetto: la caccia in deroga non è un favore che, più o meno ci viene concesso o, peggio, solo promesso da qualche politico di turno, bensì un diritto sancito da una norma europea (leggasi direttiva 409/79). La classe politica ha quindi l’obbligo di risolvere i problemi a livello procedurale, onde dare la possibilità a migliaia di contribuenti votanti, di usufruire di un diritto europeo. Vorrei stigmatizzare – conclude il Presidente – l’assoluta assenza della politica in questo momento veramente difficile per il mondo venatorio. Mi chiedo come possa una provincia come Brescia, non nominare un nuovo Assessore alla caccia dal 21 ottobre dello scorso anno. I cacciatori non sono cittadini di serie ‘B’, vanno ascoltati e trattati con il rispetto che meritano persone con la fedina penale immacolata”.


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Economia

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Una interessante iniziativa editoriale Sarà presto in distribuzione il libro "Tra Otto e Novecento: economia e società a Villa Carcina". Il libro è suddiviso in tre parti: narrazione, fonti ed esperienze didattiche, e si presenta come un insieme di documenti, fotografie e testimonianze di chi è stato testimone del periodo trattato. Il volume è realizzato dal Comune di Villa Carcina e dal Sistema dei beni culturali ed ambientali della Comunità montana in collaborazione con il Dipartimento di studio del territorio, con l'Istituto comprensivo T. Olivelli e con il Ctp-Eda, a conclusione del ciclo di iniziative commemorative dei 150 anni dell'Unità d'Italia, e sarà disponibile gratuitamente presso la Biblioteca Comunale (tel. 0308982223).

Api. Resoconto sull'annata 2012 e prospettive in uno scenario che potrebbe peggiorare

È difficile ottenere credito Francesco Franceschetti, presidente del Comitato piccola industria di Aib, ha aperto l’assemblea con un'immagine sulla situazione di selettività del credito per piccole e medie imprese Redazionale a cura di Voce Media

J “Entro la fine del 2013 le principali banche europee ridurranno gli attivi di 2000 miliardi di euro. Un quarto di questo deleveracing avverrà con una drastica riduzione del credito alle imprese e alle famiglie, pari in media a 1.7% nell’area Euro. In Italia saremo al 2.7%; qualora la risposta dei Governi dell’Eurozona fosse insufficiente, tale scenario potrebbe addirittura peggiorare”. Francesco Franceschetti, presidente del Comitato piccola industria di Aib, ha aperto così l’assemblea 2012, rivolgendosi al presidente Vincenzo Boccia con un'immagine pesante sulla situazione di selettività del credito. Una situazione con cui le piccole e medie imprese si troveranno a operare e che va ad affiancarsi al difficile momento di estrema recessione dell’economia. Una crisi che le no-

Francesco Franceschetti

stre aziende quotidianamente, ormai dal lontano 2008, stanno affrontando. “Tutti noi ben conosciamo – ha ribadito Francesco Franceschetti – le cause e i motivi per cui siamo arrivati fino a questo punto, ma non possiamo permetterci, oggi, di fermarci a discutere o a riflettere sul ciò che è stato. Noi viviamo il quotidiano e l’oggi per noi è solo produrre e vendere. “Fare impresa” è cosa che un imprenditore deve saper fare, e bene. Tutti gli imprenditori, si interrogano, quotidianamente, sulla necessità di

crescere, di innovare, di internazionalizzare. La piccola impresa si sta quindi adattando al momento storico ed economico, conscia della sua mai sopita capacità di fare il proprio dovere, imponendosi un mutamento culturale che le permetta di sostenere il drastico cambio di rotta impostole dalla crisi. Un processo “non certamente indolore – ha proseguito Franceschetti – ma necessario, che ha lasciato e lascerà molti feriti sul campo”.

Le imprese, in questo difficile, faticoso e irto percorso, non possono essere lasciate sole, non possono lavorare sole. Se da un lato ciascuna si ritaglia e modula il proprio futuro d’impresa adeguandolo al proprio mercato, dall’altro deve essere chiaro che senza un adeguato accesso al credito molte delle aziende non inizieranno neppure questo cambiamento, complesso, inevitabile, indifferibile, necessario per stare sul mercato. “Su questo ultimo aspetto – ha aggiunto Francesco Franceschetti – vorrei ricordare il quotidiano lavoro svolto dal comitato Piccola industria di Aib, grazie al supporto offerto dal Settore economia e centro studi sia operativamente affiancando le imprese nella loro relazione quotidiana con gli istituti di credito, sia politicamente, implementando un sistema di raccolta di dati ed analisi che permette di disporre di una “reale” visione sul fenomeno del credit crunch” Francesco Franceschetti ha poi ricordato quanto è stato fatto a livello di Confindustria nazionale e regionale nell’ambito di raccolta dati, proposte concrete e accordi con i principali soggetti economici. Ma tutto ciò non basta, non può bastare. “Occorre – ha proseguito il numero uno dei piccoli di Aib – che banche, governo e soggetti economici si adoperino all’unisono per tentare di aiutare le imprese a uscire dalla stretta del credito, che, al di là di stucchevoli proclami sul contrario, non si è ancora allentata”.

Villa Carcina. Una nuova impresa a gestione familiare che fa riferimento al circuito di gelaterie "La pecora nera"

Anche in tempi di crisi c'è chi ha voglia di provarci J Lui si chiama Bruno Pintossi e assieme alla moglie e alle figlie ha deciso di sfidare i tempi, certo non facili, e di avviare una vera attività imprenditoriale. "Prima di arrenderci come fanno in tanti – ci ha raccontato – ho pensato che visto come vanno le cose dovevamo rimboccarci le maniche. Ho 45 anni, la tendenza economica è ad allungare la vita lavorativa e così con la moglie Reana e con la nostra primogenita Laura abbiamo deciso di provarci. Produco il gelato artigianalmente la mattina, poi vado in fab-

brica e, a conclusione del turno, rivesto il grembiule per la seconda parte della mia attività in Via Roma 33, dove abbiamo aperto la nostra attività. In meno di un mese dall'inaugurazione abbiamo già avuto un forte riscontro sociale perché i ragazzi del Paese vivono la gelateria come un vero e proprio punto di ritrovo". Sul perché la scelta del marchio, Pintossi spiega che "La pecora nera" è un marchio di qualità e quando si vogliono materie prime di un certo tipo è ovvio che si debba pagare qualcosa di

più, cosa che in apparenza può limare gli utili. "Ma – conclude il titolare – crediamo che alla lunga il prodotto buono vinca". E così Bruno e famiglia hanno deciso di sfidare la crisi economica che stiamo attraversando a suon di gelati da asporto o da gustare a tavolino, monoporzioni, semifreddi, ghiaccioli con il 60% di frutta e frappè. E in inverno, a questi prodotti si aggiungeranno anche le cioccolate. Il tutto, in attesa che Anna, la secondogenita compia i 16 anni e possa anche lei, come desidera, entrare nell'organico. (m.l.)


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Salute. A Brescia, Gussago e Vestone, i Centri acustici Auris Italia® per migliorare la qualità della vita

All’origine del calo di udito l’età e l’inquinamento acustico Trascurare il proprio udito può ridurre la memoria e le funzioni cognitive, oltre a causare difficoltà di relazione con gli altri e senso di esclusione dalla società a cura di VoceMedia

J Intorno ai 50 anni, sempre più persone in Italia iniziano a riscontrare difficoltà nel capire le parole. Ciò accade soprattutto in luoghi affollati, quali l’ambiente di lavoro e gli ambienti pubblici. Le cause principali del calo di udito sono l’età, i disturbi cardiocircolatori, le otiti e l’inquinamento acustico dell’ambiente in cui viviamo. Le statistiche confermano che spesso le persone con sordità non sono coscienti del problema, oppure hanno paura di affrontarlo. È opportuno ricordare che trascurare il proprio udito può ridurre la memoria e le funzioni cognitive, oltre a causare difficoltà di relazione con gli altri e senso di esclusione dalla società. È importante controllare la propria situazione uditiva, effettuando periodicamente un test dell’udito.

Dopo aver riscontrato un calo di udito, le persone che desiderano e possono migliorare la percezione dei suoni e delle parole con gli apparecchi acustici, oggi possono farlo! Basta entrare nel Centri acustici Auris® di Brescia, Gussago e Vestone. Auris - Centri per l'udito® è il Gruppo di Centri acustici che affronta con serietà e competenza il tema dell’udito e i relativi problemi, soprattutto per le persone che necessitano l’applicazione di apparecchi acustici. Auris Italia® in provincia di Brescia può contare su numerosi Centri acustici specializzati a Bagno-

lo Mella, Bagolino, Ghedi, Lumezzane, Montichiari, Palazzolo sull’Oglio, Pievedizio di Mairano, Prevalle, Roccafranca, Salò, San Paolo. Le figure di riferimento dell’organizzazione sono gli Audioprotesisti, ovvero gli operatori sanitari che applicano apparecchi acustici e altri sistemi per l’udito. Ogni giorno, negli studi Auris® gli esperti sono a disposizione per il test gratuito dell’udito e l’applicazione di apparecchi acustici. Gli apparecchi sono scelti in base alla diminuzione di udito della persona e sono costruiti su misura, per avere il massimo adattamento esteti-

co e migliorare il recupero uditivo di ciascuno. Presso il Centro Auris® di Brescia, Gussago e Vestone la prova degli apparecchi è gratuita. La persona viene seguita dagli esperti in un percorso di adattamento personalizzato. Inoltre, il Centro Auris® di Brescia, Gussago e Vestone è autorizzato da Asl e Inail, per far ottenere apparecchi acustici gratuitamente alle persone aventi diritto. Oggi i nuovi apparecchi acustici sono quasi “invisibili” e si adattano facilmente all’orecchio; migliorano la percezione dei suoni e delle parole soprattutto durante una conversazione. Oggi si possono collegare anche con i sistemi “Senza fili” (tecnologia wireless) al televisore, ai dispositivi di musica (radio e mp3) e al telefono cellulare. Ciò consente di chiarire la voce di chi sta parlando, attenuando i rumori di fondo. Questi nuovi apparecchi acustici sono il risultato di importanti ricerche in ambito bio-medico e tecnologico. Dopo l’applicazione degli apparecchi, il Centro Auris® di Brescia, Gussago e Vestone offre un servizio di assistenza continuativa. I pazienti sono seguiti negli anni e possono rivolgersi gratuitamente ogni volta che lo riterranno necessario. Maggiori info al numero telefonico 0303099613. Tutto il personale dello studio ha un unico obiettivo: aiutare le persone a sentire meglio. Auris Italia®, la gioia di sentire meglio.


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Lumezzane: la sesta edizione di "Apriti libro"

Cultura

Organizzata dal Comune di Lumezzane in collaborazione con la biblioteca civica Felice Saleri, è in corso la sesta edizione di “Apriti libro”. L’edizione 2012 propone un calendario ricco di eventi che proseguirà fino al 1° giugno. L’obiettivo è ovviamente favorire la lettura e anche per questo il programma è stato studiato per comprendere il 23 aprile, Giornata mondiale del libro. Nel corso delle settimane dell’evento, che gode del patrocinio della Provincia di Brescia, della Comunità montana di Valle Trompia e del Sistema dei beni culturali e ambientali si alterneranno incontri, letture, spettacoli e inaugurazioni.Info: Biblioteca civica “Felice Saleri” 030 8929259/260 biblioteca.civica@comune.lumezzane.bs.it.

Archivio. Un progetto per valorizzare il patrimonio storico costituito dagli archivi locali

“I documenti raccontano”... Aperture al pubblico, visite guidate ed esperienze con le scuole hanno raccolto il favore di studenti, ricercatori e anche di coloro che per la prima volta si sono avvicinati a questo mondo di Rosa Casari

J Si trovano insieme per la seconda volta le Comunità montane di Valtrompia e Sebino bresciano per un’iniziativa che valorizza gli archivi storici. “I documenti raccontano” è il titolo del progetto che vede i due enti unire le forze per salvaguardare il patrimonio storico costituito dagli archivi locali. Aperture al pubblico, visite guidate ed esperienze con le

scuole hanno caratterizzato la presenza dei due servizi, raccogliendo il favore delle scuole, dei ricercatori ma anche di coloro che per la prima volta si avvicinano al misterioso mondo degli archivi. Il nuovo progetto ha cominciato a svilupparsi nei mesi scorsi e continuerà per tutto il 2012, composto da una serie di azioni per far conoscere il valore culturale e civile del patrimonio conservato negli archivi storici lo-

cali. “La narrazione e la conoscenza del documento storico – dice Massimo Galeri, coordinatore del Sistema archivistico triumplino – sono i cardini de ‘I documenti raccontano’, un’esperienza regionale molto articolata che ha visto svilupparsi intorno ai documenti storici diverse esperienze narrative, didattiche e teatrali e che ha meritato negli anni scorsi uno spazio al Festival della Letteratura di Mantova”. Il progetto che

lambisce le rive del Sebino e i monti della Valle del Mella si articola in un serie di iniziative di ricerca, formazione e divulgazione. Un lavoro fatto sul campo e poi aperto alla divulgazione, con un momento di confronto e crescita culturale già programmato per il periodo compreso tra ottobre e novembre 2012: “Con bussola e chiodo”, ossia sei incontri da due ore ciascuno rivolti a insegnanti e operatori culturali. A fianco del documenti archivistici sarà presentata e affrontata un’altra testimonianza, altrettanto suggestiva: la fotografia storica; e per pianificare al meglio le attività laboratoriali, si prevedono preiscrizioni entro giugno e conferme entro settembre. Un grande progetto per gli addetti ai lavori, ma anche rivolto alla popolazione con aperture al pubblico, percorsi didattico-ludici e su richiesta le consultazioni dei singoli fondi. Per maggiori informazioni sul Sistema triumplino telefonare allo 030.8337491, int. 492 o mandare un’e-mail ad archivi@ cm.valletrompia.it.

Biblioteca. Fondazione Cariplo e Fondazione Vodafone per il sistema bibliotecario zonale

Pronta l'estensione per il web del progetto "Info-Ponti" J In Valtrompia si possono gettare ponti anche nello spazio chiuso della biblioteca, in quello spazio che negli ultimi anni continua a trasformarsi. Non solo un esclusivo ricovero di libri dove cercare la propria storia, quella che era lì ad attenderci. La biblioteca è un vero e proprio punto di riferimento culturale, forse l’unico codice condiviso anche da chi è nato in terra straniera e deve ogni giorno confrontarsi con le ostilità di una lingua che non è la sua. Già dall’anno scorso il Sistema bibliotecario di Valle Trompia ha attivato “Info-Ponti. Tutto il mondo in biblioteca” realizzato nell’ambito del progetto sostenuto da Fondazione Cariplo e Fondazione Vodafone Italia per rendere le biblioteche più accessibili a tutti, grazie alla collaborazione fra i bibliotecari e un gruppo di cittadini di nazionalità straniere che si adoperano per consentire l’accesso di tutti i cittadini alle risorse bibliotecarie. Uno

spazio fisicamente allestito il giovedì (ore 9/12) e il venerdì (15/19) presso la biblioteca di Gardone Val Trompia, il martedì (ore 16/18) e il sabato (10.30/12.30) presso la “Felice Saleri” di Lumezzane. E adesso, avviata ancora nel corso del mese di aprile, è arrivata l’estensione digitale del progetto, ossia “Info-Ponti Web”: si tratta di un servizio di accoglienza e informazione che offre una raccolta di risorse elettroniche presenti in internet, selezionate per facilitare la ricerca di notizie, informazioni e conoscenze per i nuovi cittadini stranieri presenti in Valle. Un sito web (bibliotechevalle.altervista. org) nel quale trovare elenchi di dizionari linguistici, link ai periodici locali, a quelli internazionali, a cataloghi e biblioteche, servizi sul territorio, enti di appoggio, informazioni divise per Paese d’origine e risorse web per le più svariate ricerche. Un passo avanti non solo virtuale. (a.a.)


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Irma. Una terribile pestilenza scoppiata nel 1630 ridusse gli abitanti del piccolo Borgo a meno della metà

Un voto di secoli fa all’origine della festa di S. Croce In occasione della festa religiosa, gli agricoltori avrebbero offerto i prodotti della montagna per un pubblico incanto col ricavato a favore della Parrocchia di Edmondo Bertussi

J Si è ripetuta a Irma, con i suoi 150 abitanti il più piccolo comune della provincia, la straordinaria festa di S. Croce: dietro ha storia di secoli. Erano i tempi in cui si dava la caccia ai lupi. Negli Annali del Voltolino si legge che nel 1509 “... essendovi un lupo che ogni giorno divora fanciulli e fanciulle si promette a chi ucciderà detto lupo premio di lire 50 planette (il doppio della lira veneziana)”. Fedele alla Serenissima della quale è vassalla, in obbedienza al vescovo Bollani, nel 1571 a Irma si suonano le campane “a botti 60 in 70 come d’agonia a motivo di implorare la vittoria al Dominio Veneto et a tutta la Cristianità contro il crudelissimo tiranno de Turchi”. Nei suoi pascoli e boschi, nel 1593 riescono a trovare duro ma sufficiente

Un momento della processione

pane 600 abitanti con oltre 100 “fuoghi” (famiglie). E c’era una certa prosperità: si narra di banditi in zona che “mettevano taglie alli malghesi”. Una terribile pestilenza scoppia nel 1630: li riduce in breve a 271, meno della metà. Gli abitanti, disperati, presero la reliquia di S. Croce e la portarono in giro in solenne processione per il Paese facendo un voto: nei secoli, nella festa religiosa, gli agricoltori avrebbero

offerto i prodotti della montagna per un pubblico incanto col ricavato a favore della Parrocchia. Organizzazione e spese, compreso il pranzo collettivo, sarebbero stati a carico dell’Amministrazione pubblica, allora emanazione della “vicinia”, assemblea dei capi famiglia. La tradizione, nella ricorrenza della festa liturgica della S. Croce, non è mai stata interrotta. Nei secoli si è aggiunto l’obbligo della banda a seguire il corteo per le vie del Paese, addobbate

come si usava una volta nei paesi: alle finestre si stendono drappi rossi e lenzuola antiche ricamate. Tutto attorno festoni colorati. Vengono allestiti tre piccoli altari: uno nella piazzetta vicina al Municipio, uno verso l’uscita del Paese, il terzo nel cuore storico del Borgo. Nella chiesa dedicata alla SS. Trinità, addobbata con i suoi arredi sacri più belli, alle 11 si celebra la S. Messa col parroco (ora don Luca Ferrari) vestito con i rossi paramenti delle feste grandi, mentre la preziosa reliquia nella sua bella teca a forma di croce doppia è esposta sull’altare. Segue il pranzo conviviale: a turno si fa ai Forelli dalla Iside o in Vezzale al Ristoro Marilisa e quest’anno è toccato alla seconda. Alle 15 i vespri solenni che terminano intonando l’inno antichissimo “Evviva la Croce” cantata solo a Irma. Poi la processione con la reliquia, l’antico baldacchino e le lanterne coloratissime sopra le lunghe aste di legno portate, era privilegio ambito, dai fabbriceri che col parroco soprintendevano alla amministrazione e mantenimento degli edifici parrocchiali, la musica della banda. Fa sosta ai tre “altarini” con tre benedizioni al Paese con la reliquia. Chiude la festa l’asta dei prodotti offerti dalla gente a favore della Parrocchia, mentre tutti gustano quelli squisiti, sulle tavole imbandite, offerti dal Comune.


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Sport Palla ovale. Bilancio di una stagione finita male ma di grande soddisfazione per la società

Rugby Lume: l’araba fenice Nonostante la retrocessione, la vittoria nell'ultima giornata ha ridato il sorriso a uno spogliatoio forte e compatto, che non si è mai diviso nei momenti di difficoltà di Alessio Andreoli

J Come l'araba fenice il Rugby Lumezzane è pronto a rinascere dalle proprie ceneri dopo la stagione sportiva 2011-2012 culminata con la dolorosa retrocessione dalla serie B alla serie C. La vittoria nell'ultima giornata con il Lecco ha ridato il sorriso a uno spogliatoio forte e compatto, che non si è mai diviso nei momenti di difficoltà. Secondo l'analisi del presidente Ottorino Bugatti “il gruppo ha avuto un inizio difficile e il pensiero continuamente rivolto alla classifica ha bloccato la crescita della squadra. L'ossessione del risultato – continua il presidente valgobbino – ci ha trasmesso troppa ansia e, di conseguenza, non abbiamo espresso il gioco che volevamo. Nonostante sia forte la delusione della retrocessione io credo che questo sia il punto da cui ripartire”. Il

Un'azione spettacolare

numero uno rossoblu si sbilancia sul futuro e annuncia che “ripartiremo dalla C con la stessa struttura direttiva e tecnica. Come ogni anno metteremo in campo il 110% e l'organizzazione e la qualità del gioco saranno migliori”. La voglia di rivincita che si respira nell'ambiente è inebriante e con grande motivazione gli uomini di De Martis hanno iniziato a posare i primi mattoni per il futuro con una bella vittoria ai danni del Rugby Lecco nell'ultima giornata di campionato, giocata fra le mura amiche

di Rossaghe. Con il sorriso sulla bocca e gli occhi da ragazzo innamorato della palla ovale, il presidente del Rugby Lume è soddisfatto di come “molti ragazzi giovani si sono inseriti benissimo in questo meccanismo, anche se la classifica non ci ha sorriso”. Tanti giovani e tutti provenienti dal vivaio hanno composto in questa stagione la rosa lumezzanese che ha preso parte al campionato cadetto. Non solo prima squadra, perché il Rugby Lume, società portabandiera del movimento della palla ovale

in valle con ben 230 tesserati, si fa forza e cresce piccoli grandi talenti nel proprio settore giovanile. Una vera e propria “cantera” quella dello Junior Rugby Lumezzane che ogni anno regala sorrisi al patron valgobbino. “Mi piace rimarcare ogni volta – ammette Ottorino Bugatti – lo splendido lavoro fatto dallo Junion Rugby. I tesserati sono aumentati e dal punto di vista tecnico-tattico la qualità di gioco espressa dalle nostre squadre è davvero ottima”. Oltre al lavoro sul campo la società rossoblu agisce anche nel sociale e da anni sta collaborando con le scuole valtrumpline e valsabbine per far conoscere ai giovani studenti l'affascinante mondo del rugby. Un progetto che coinvolge 2000 ragazzi, chiamati il prossimo 18 maggio a festeggiare insieme questo cammino presso lo stadio Comunale di Lumezzane. E le iniziative non finiscono qui. Sabato 26 maggio infatti, il XV rossoblu affronterà una squadra umbra per una gara di beneficenza. Il ricavato sarà destinato in parte al Gaim di Lumezzane (Giovani amici in missione) e in parte a una Onlus umbra. Ottorino Bugatti ritorna poi alla retrocessione e rivolgendosi ai suoi indica qual è la strada da seguire: “dal Presidente all'ultimo degli addetti ai lavori non dobbiamo abbatterci, bensì trovare forza e passione per questo sport. La nostra società merita la serie B e lo merita soprattutto chi mette il cuore e l'anima per la palla ovale”.

Ciclismo. 20 marzo 2012, una data che non il ciclista valtrumplino non dimenticherà facilmente

La prima vittoria di Andrea Palini tra i professionisti J C’è un ciclista di stampo valtrumplino fra i professionisti del pedale: il suo nome è Andrea Palini. Nato il 16 giugno 1989 a Gardone, il (quasi) 23enne saretino corre per la giovane e promettente squadra del Team Idea. Il più giovane fra i 10 corridori a disposizione del team manager Mario Manzoni, Andrea Palini (nella foto) si è distinto soprattutto per aver colto la 1ª vittoria da professionista all’esordio stagionale nella categoria. Un 1° posto giunto al termine della 1ª tappa della Settimana internazionale di Coppi & Bartali. Si

partiva allora da Misano, percorrendo 140 chilometri prima di giungere sul traguardo di Riccione. Andrea Palini è stato bravo e intelligente, ha saputo cogliere l’attimo fuggente per andare a conquistare il suo primo sigillo tra i professionisti, anticipando Cesare Benedetti (Team Netapp) e il belga Pieter Serry (Topsport Vlanderen). Una tappa nella quale il 22enne saretino si è distinto portando a termine una fuga lunga 133 chilometri, sprintando sul gruppo che rinveniva ma riuscendo a mettere a segno un’inattesa quanto

mai avvincente vittoria. Un palmares da professionista che è stato rimpinguato proprio domenica 5 maggio da un altro risultato di prestigio, con il terzo posto colto nella seconda semitappa della seconda tappa del tour “Szlakiem Grodow Piastowskich” che si è disputato in Polonia. Il neoprofessionista bresciano del Team Idea è stato fra i grandi protagonista della volata finale a ranghi compatti sul traguardo di Polkowice lottando fino all’ultimo metro con il tedesco Timo Thomel (1°) e il polacco Adam Wadecki (2°). (a.a.)


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ORARI delle SANTE MESSE (Prefestive e Festive) BOVEGNO S. Giorgio: Prefestivo: 18.30 - Festivo: 10.30 16.00 (Graticelle) - 18.30 BOVEZZO S. Apollonio: Prefestivo: 16.30 (chiesa vecchia) – 18.30 - Festivo: 8.00 (chiesa vecchia) – 9.30 – 11.00 – 18.30 BRIONE S. Zenone: Prefestivo: 17.00 - Festivo: 10.30 – 17.00 CAINO S. Zenone: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.00 – 10.00 – 18.00 COLLIO Santi Nazaro e Celso: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 9.30 (chiesa di Memmo) – 11.00 – 18.00 S. Colombano - S. Colombano Abate: Prefestivo: 17.00 - Festivo: 11.00 – 17.00 - Maniva: Festivo: 15.30 (giugno/settembre) CONCESIO S. Andrea - S. Andrea Apostolo: Prefestivo: 18.30 - Festivo: 8.00 – 10.30 – 13.00 Pieve - S. Antonino: Prefestivo: 18.30 - Festivo: 8.00 – 10.30 – 18.30 Costorio - S. Giulia: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.00 – 10.00 – 11.00 – 18.00 S. Vigilio - Santi Vigilio e Gregorio Magno: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.30 – 10.30 – 18.00 Concesio - S. Giovanni Battista: Prefestivo: 18.00 - Festivo: ore 8.00 – 10.30 GARDONE VAL TROMPIA S. Marco: Prefestivo: 18.30 - Festivo: 8.00 – 10.30 – 18.30 Inzino - S. Giorgio: Prefestivo: 17.30 (Santuario Madonna del Castello) – 19.00 - Festivo: 8.30 – 10.30 – 19.00. Magno - S. Martino: Prefestivo: 18.30 - Festivo: 10.00 – 11.15 – 18.30 IRMA SS. Trinità: Festivo: 8.30 LODRINO S. Vigilio: Prefestivo: 17.00 (Invico) – 18.00 - Festivo: 8.30 (Invico) – 10.00 – 11.00 - 18.00 LUMEZZANE S. Sebastiano - Santi Fabiano e Sebastiano: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.00 – 9.30 – 11.00 – 19.00 Valle - S. Carlo Borromeo: Prefestivo: 19.00 - Festivo: 8.00 – 10.30 Villaggio Gnutti - S. Giorgio: Prefestivo: 18.00 (Casa di Riposo) - Festivo: 11.00 – 18.00 Gazzolo - S. Antonio di Padova: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.00 – 9.30 – 11.00 – 18.00 Fontana - S. Rocco: Prefestivo: 19.00 - Festivo: 8.00 – 10.30 – 19.00 Pieve - S. Giovanni Battista: Prefestivo: 18.30 Festivo: 7.30 – 10.00 – 11.00 – 18.30

ANNO IV NUMERO 05 - maggio 2012 Edizioni Opera Diocesana San Francesco di Sales Registrazione del Tribunale n. 22/2009 del 21 marzo 2009 Direttore responsabile: Adriano Bianchi Sede e redazione: Via Callegari, 6 Brescia tel.: 03044250 - fax: 0303757897 e-mail: valtrompiavocemedia.it Pubblicità: Voce Media Pubblicità - Via Callegari, 6 Brescia Tel.: 0302808966 - fax: 0302809371 - e-mail: vmpvocemedia.it Stampa: Centro Stampa Quotidiani Spa - Via dell'Industria, 52 25030 Erbusco (Bs) - Tel. 0307725511 - Fax 0307725566 Progetto grafico e impaginazione: Ernesto Olivetti

S. Apollonio - S. Apollonio: Prefestivo: 19.00 Festivo: 7.00 – 8.30 – 10.00 – 11.15 – 19.00 MARCHENO Santi Pietro e Paolo: Prefestivo: 18.30 (Santuario della Madonnina) - Festivo: 8.30 – 10.30 – 18.30 Brozzo - S. Michele Arcangelo: Prefestivo: 18.30 - Festivo: 10.00 – 18.30 Cesovo - S. Giacomo: Prefestivo: 19.30 MARMENTINO Santi Cosma e Damiano: Prefestivo: 18.30 - Festivo: 11.15 Ville di Marmentino - Santi Faustino e Giovita: Prefestivo: 20.00 - Festivo: 10.00 NAVE S. Maria Immacolata: Prefestivo: 18.30 - Festivo: 7.30 – 9.30 – 10.45 – 18.00 Muratello - S. Francesco d’Assisi: Prefestivo: 8.30 – 18.30 - Festivo: 8.30 – 10.30 – 17.30. Cortine - S. Marco: Prefestivo: 19.00 - Festivo: 8.00 – 10.30 PEZZAZE S. Apollonio: Prefestivo: 15.45 (Casa di Riposo) – 18.30 - Festivo: 8.00 – 11.00 Lavone - S. Maria Maddalena: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 18.00 POLAVENO S. Nicola Vescovo: Prefestivo: 19.00 - Festivo: 8.00 – 11.00 Gombio - S. Maria della Neve: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 10.00 – 18.00 - S. Maria del Giogo: Festivo: 16.00 (maggio/settembre) S. Giovanni Polaveno - S. Giovanni Battista: Prefestivo: 17.00 - Festivo: 8.00 – 10.30 SAREZZO Santi Faustino e Giovita: Prefestivo: 18.30 - Festivo: 7.30 – 10.00 – 18.30 Zanano - Regina della Pace: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.30 (S. Bernardino di Noboli) – 10.30 – 18.30 Ponte Zanano - Cristo Re: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.00 (Maria Madre de Redentore) – 11.00 – 18.30 TAVERNOLE SUL MELLA Chiesa Parrocchiale - Santi Filippo e Giacomo: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.30 – 11.00 – 18.00 Cimmo - S. Calogero: Prefestivo: 20.00 - Festivo: 10.30 – 20.00 Pezzoro - S. Michele Arcangelo: Prefestivo: 17.00 - Festivo: 9.30 VILLA CARCINA Santi Emiliano e Tirso: Prefestivo: 16.00 (Casa di Riposo) – 18.00 - Festivo: 8.30 – 10.30 – 18.00 Cailina - S. Michele Arcangelo: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.00 – 10.30 – 18.00 Carcina - S. Giacomo: Prefestivo: 17.00 (Pregno) - 18.00 - Festivo: 9.30 - 11.00 - 18.00 Cogozzo - S. Antonio: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.00 – 10.30 – 18.00

COMUNI BOVEGNO Piazza Zanardelli, 1 - 25061 Bovegno - Tel. 030 9259641 - Sito: www.valletrompia.it

BOVEZZO Via Vittorio Veneto, 28 – 25073 Bovezzo - Tel. 030 2111211 - Sito: www.comune.bovezzo.bs.it

BRIONE Via San Zenone, 1 - 25060 Brione - Tel. 030 84013

CAINO Via Villa Mattina, 9 - 25070 Caino - Tel. 030 6830016 - Sito: www.comune.caino.bs.it

COLLIO Piazza Zanardelli, 24 – 25060 Collio - Tel. 030 927213 - Sito: www.valletrompia.it

COMUNITA’ MONTANA Via Matteotti, 327 - 25063 Gardone Val Trompia Tel. 030 833741 - Sito: www.cm.valletrompia.it

CONCESIO P.zza Paolo VI, 1 – 25062 Concesio - Tel. 030 2184000 - Sito: www.comune.concesio.brescia.it

GARDONE VAL TROMPIA Via Mazzini, 2 - 25063 Gardone Val Trompia - Tel. 030 8911583 - Sito: www.comune.gardonevaltrompia.bs.it

IRMA Via Casa dell’Alpino - 25061 Irma - Tel. 030 9220157 – 030 9220974 - Sito: www.valletrompia.it

LODRINO Via Roma, 90 – 25060 Lodrino - Tel. 0308950160 - Sito: www.valletrompia.it

LUMEZZANE Via Monsuello, 114 – 25065 Lumezzane San Sebastiano - Tel. 030 8929268 - Sito: www.comune.lumezzane.bs.it

MARCHENO Via Zanardelli, 111 – 25060 Marcheno - Tel. 030 8966018 - Sito: www.valletrompia.it

MARMENTINO Via S. Faustino, 30 – 25060 Marmentino - Tel. 030 9228202 - 030 9229006 - Sito: www.valletrompia.it

NAVE Via Paolo VI, 17 – 25075 Nave - Tel. 030 2537411 - Sito: www.comune.nave.bs.it

PEZZAZE Via Caduti Del Lavoro, 3 – 25060 Pezzaze - Tel. 030 9220100 - Sito: www.valletrompia.it

POLAVENO Piazza Marconi, 4 - 25060 Polaveno - Tel. 030 8940955 - Sito: www.comune.polaveno.bs.it

SAREZZO Piazza Battisti, 4 - 25068 Sarezzo - Tel. 030 8936211 - Sito: www.comune.sarezzo.bs.it

TAVERNOLE SUL MELLA Piazza Martiri, 1 - 25060 Tavernole sul Mella - Tel. 030 920108 - Sito: www.valletrompia.it

VILLA CARCINA Via Marconi, 27 – 25069 Villa Carcina - Tel. 030 8984301 - Sito: www.comune.villacarcina.bs.it

INFORMAGIOVANI

EMERGENZA

CONCESIO

118 (Emergenza sanitaria) 112 (Carabinieri) 113 (Polizia) 115 (Vigili del Fuoco) 117 (Guardia di Finanza) 1515 (Corpo Forestale)

Piazza Paolo VI, 1 - Tel. 030 2184141

LUMEZZANE Via Umberto Gnutti, 2 - Tel. 030 8920519

NAVE Via Brescia, 29 c/o biblioteca - Tel. 030 2532753

SAREZZO Via Bailo, 47 c/o biblioteca - Tel. 030 8907539

VILLA CARCINA Via Italia, 24 - Tel. 030 8988224

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