La Voce della Valtrompia n.
MENSILE D'INFORMAZIONE
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ANNO V - GENNAIO-FEBBRAIO 2012
Caino. Temporanea battuta d’arresto per la ristrutturazione del cimitero
Editoriale
Il dovere di cittadini di Adriano Bianchi
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J Mentre la campagna elettorale snocciola, secondo il miglior repertorio consolidato attacchi, veleni, polemiche e promesse pronte ad essere smentite il giorno dopo il voto, i cittadini fanno i conti con la realtà quotidiana. Poco lavoro per tutti, pochi soldi da spendere “per far girare l’economia”, molte tasse non solo onerose, ma per lo più odiose perché colpiscono beni essenziali come la casa. Gli osservatori, e soprattutto i politici in campo, valutano, come sempre, in maniera ondivaga la situazione: c’è chi evoca il baratro presente e futuro, chi considera la tassazione un’inutile pressione, chi promette un futuro senza balzelli dove scorrerà “latte e miele”. Anche per questo, soprattutto in vista del voto di febbraio, noi cittadini siamo oggi chiamati a un attento discernimento che è fatto di una valutazione realista, informata e senza illusioni, dove i desideri seppure legittimi possano incontrare dati e soprattutto le possibili soluzioni proposte il cui onere di credibilità spetta necessariamente a chi corre alle elezioni. Come italiani e bresciani abbiamo già dimostrato di essere capaci di sacrifici per sostenere la ripresa del Paese, ma ora serve un segnale di serietà perché tutto non venga perduto. Un cittadino maturo, sa che le tasse sono necessarie a far sì che la comunità possa avere quei servizi essenziali al bene di tutti, soprattutto dei più deboli, ma mostrare con trasparenza che le risorse sono impiegate al meglio sta a chi amministra la cosa pubblica. Responsabilità, trasparenza e serietà dovranno essere le parole chiave di chi entra in politica. Oggi le pretendiamo ad alta voce da tutti coloro che, vecchi e nuovi, hanno scelto di correre per il governo del Paese, della regione e dei comuni che rinnoveranno le loro amministrazioni. Una pretesa fondata sui fatti, certi che, da cittadini, il nostro dovere, finora, l’abbiamo fatto.
Un’indagine storica sulle tombe di famiglia Necessario convocare i singoli eredi, in modo da concordare con ciascuno il destino da riservare al proprio monumento familiare Inchiesta
Il servizio a pagina 15
Lumezzane Rispettare il Patto di stabilità senza rinunce dolorose per la comunità •• pag. 7
Alta Valle
Le tasse benedette
L'Imu incide in modo pesante. Ma c'è anche un altro peso di cui, in questo momento, nessuno parla ed è quello sostenuto da parrocchie e associazioni no profit per le loro strutture
I servizi a pag. 2-3
L’assemblea approva il bilancio preventivo della Comunità montana •• pag. 9
Sport Motori: nostra intervista ad Alessandro Botturi reduce dalla Parigi-Dakar •• pag. 22
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La Voce della Valtrompia gennaio-febbraio 2013
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Primo piano Approfondimento. Parrocchie e attività parrocchiali alle prese con l'Imu, e i timori sulle possibili ricadute
Quando “Cesare” chiama risponde sempre la famiglia Molte parrocchie hanno sentito il peso dell’imposta introdotta che penalizza attività e proposte che, pur avendo un aspetto commerciale, di fatto non lo sono di Massimo Venturelli
J Dare a Cesare quel che è di Cesare… Quanti hanno dovuto fare un profondo lavoro su se stessi per autoconvincersi che anche l’Imu era “di Cesare” e come tale andava pagata? Forse i più dotati di senso civico, possono avere trovato una consolazione nel sapere che l’Imu, vera e propria patrimoniale sulla casa di proprietà, era uno dei “calici amari” propinati a ogni italiano per salvare il Paese dal disastro. Gli italiani nutrono la speranza che il futuro governo metta realmente mano alla riforma dell'imposta che l‘Unione europea nelle scorse settimane ha definito iniqua. C'è però una partita che pare esclusa dal dibattito: l‘Imu che la
Chiesa deve versare. Troppo, e molto spesso in termini sbagliati, si è scritto sulla questione, alludendo a favori e presunte regalie che lo Stato avrebbe concesso, sotto forma di esenzioni e di riduzioni, alla Chiesa. “Una polemica costruita sul nulla – afferma don Gianpietro Girelli, direttore dell’Osservatorio giuridico e legislativo della diocesi di Brescia – perché tutte le parrocchie
hanno pagato esattamente quanto imposto dalla legge. Anzi, in molti casi, hanno probabilmente anche pagato di più di quanto avrebbero dovuto per via di un‘interpretazione restrittiva di una normativa che ha parecchi passaggi non eccessivamente chiari”. Le parrocchie, dunque, hanno pagato quanto dovevano per quelle attività che hanno aspetti commerciali seppur stret-
tamente legati all‘orizzonte pastorale di riferimento. Se è vero, infatti, che bar e sale della comunità forniscono servizi in cambio di un corrispettivo, è pur vero che lo fanno “sottocosto”, perché il riferimento ultimo di queste attività non è (e non potrebbe essere diversamente) il profitto ma, appunto, la pastorale. Favorire la presenza di giovani, guovanissimi e famiglie al cinema parrocchiale (nella foto la sala di Montirone), far sì che il bar dell’oratorio diventi uno spazio per creare la comunità non è certo svolgere un’attivita commerciale. Il corrispettivo richiesto per il servizio offerto molte volte non consente nemmeno di pareggiare le spese sostenute. Le parrocchie, dunque, pagano, ma iniziano a interrogarsi sulla sostenibilità di questo sforzo. Facile, anche se doloroso, ipotizzare che per far fronte alla pressione dell’Imu e degli altri oneri fiscali (aumento dell‘Iva, etc.) le parrocchie, che vivono della carità e della generosità dei propri parrocchiani, potrebbero arrivare ad aumentare i prezzi dei loro servizi. Ma questo, come sostengono tanti sacerdoti, sarebbe cedere a una logica meramente commerciale, con evidenti ulteriori aggravi per i bilanci familiari. Da qualunque parte la si analizzi, dunque, l’Imu finisce sempre per colpire la famiglia.
Scuole paritarie. Un eventuale sgravio fiscale non lederebbe il regime di concorrenza con le scuole statali
Un’imposta che mette a rischio di chiusura tanti Istituti J “Moltissime delle nostre scuole – afferma suor Alba Comolatti, delegata provinciale della Fidae – rischiano seriamente di chiudere se costrette a pagare l’Imu secondo le richieste dello Stato, a meno che non decidano di gravare ancora una volta sulle famiglie”. Per fronteggiare questo rischio si è mossa la Fidae nazionale che, con un comunicato intitolato “Una norma prevaricatrice”, ha contestato allo Stato di volere far cassa sulle spalle delle scuole paritarie, senza riconoscere loro il ruolo sociale svolto e il risparmio
che, con la loro presenza, consentono di realizzare (quantificato in quasi 7 miliardi di euro). Nel documento si legge che “Il Decreto in questione (il 200/2012 del Ministero dell’economia e delle finanze, ndr.) giustifica il prelievo richiamandosi alla necessità di uniformarsi alle ingiunzioni dell’ordinamento europeo, dimenticando tuttavia due particolari: che nel resto d’Europa le scuole non statali sono finanziate per intero o quasi dallo Stato; e che in Italia un eventuale sgravio fiscale delle scuole paritarie non lede
affatto il regime di concorrenza verso le scuole statali che sono, com’è noto, a completo carico dello Stato”. Il decreto in questione, ricorda ancora suor Alba Comolatti, contiene inoltre parecchi punti non del tutto chiari. Di qui la scelta, assunta a livello nazionale, di non procedere con il pagamento della seconda rata dell’Imu in attesa dei dovuti chiarimenti. “Ovviamente si tratta di un invito – conclude la religiosa – a ogni scuola è stata libera di pagare”. Nel Bresciano, però, solo tre istituti hanno pagato.
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Le ricadute dell’Imu su parrocchie e famiglie La campagna elettorale ha messo al centro del dibattito politico il tema dell’Imu e del peso che ha avuto sulle famiglie italiane. Poco o nulla si sta dicendo sul peso sopportato dalle comunità parrocchiali e sulle conseguenze che l’imposta potrebbe avere, portando magari nuovi carichi sulle spalle di famiglie già particolarmente prese di mira. Nelle parrocchie vi sono attività e proposte che, pur avendo un aspetto commerciale, di fatto rimandano a una dimensione pastorale: come sostenere in futuro una simile pressione? E ancora, l’Imu può arrivare a colpire anche la naturale propensione alla carità? In queste pagine alcune riflessioni e tentativi di chiarimento.
Fisco. Lo strumento sarà pienamente operativo tra qualche settimana ma già ora sono possibili gli autotest
Arriva il temuto redditometro, “grande fratello” delle Entrate Dopo l’Imu gli italiani devono prepararsi a un’altra novità, lo strumento pensato per verificare la congruenza tra la spesa delle famiglie e i loro redditi di Fabrizio Spassini
J Tra qualche settimana sarà operativo un nuovo strumento di accertamento denominato redditometro. Con esso, l’Agenzia delle entrate, potrà procedere alla comparazione delle spese dei componenti di una famiglia con il reddito dichiarato, segnalando poi eventuali non coerenze. In pratica un nuovo “grande fratello” verificherà se le nostre spese sono coerenti con il reddito che avremo indicato nella dichiarazione annuale dei redditi. Sono circa 100 le voci di spesa distribuite in sette categorie – abitazione, mezzi di trasporto, assicurazioni e
contributi previdenziali, istruzione, attività sportive e ricreative, investimenti immobiliari e altre spese – che potrebbero essere oggetto di controllo del nuovo redditometro, la cui vera forza sta nella possibilità per l’Agenzia delle Entrate di incrociare le informazioni di tutte le banche dati di cui la medesima dispone e che concernono le summenziona-
te categorie di spesa. Alla somma di questi dati saranno aggiunte le spese medie per famiglia stimate dall’Istat (diverse per tipologia familiare e per area geografica). Una volta rilevato uno scostamento tra il reddito dichiarato e le spese verificate (all’interno di un margine di tolleranza del 20%), scatterà un accertamento dell’Agenzia, con invito al contri-
buente a spiegare gli scostamenti evidenziati dal redditometro e i redditi dichiarati, motivando con quali risorse finanziarie, diverse rispetto a quanto risulta dalla dichiarazione dei redditi, sono state sostenute le spese. A prescindere dalla possibilità di essere accertati o meno, e quindi essere convocati per spiegazioni, sembra chiaro che a ciascuno di noi viene “imposta” una maggiore attenzione nella conservazione della documentazione giustificativa delle proprie spese. Dovremo acquistare qualche armadio in più per la conservazione dei documenti cartacei, sperando sempre che la spesa sia compatibile con il nostro reddito. È importante sottolineare, che nel caso in cui l’Agenzia non dovesse essere soddisfatta dalle spiegazioni e, quindi, proseguisse con un accertamento formale di una ipotizzata evasione di imposte, il contribuente potrà sempre ricorrere agli strumenti ordinari di impugnazione dell’accertamento. Da ultimo, se un contribuente volesse dilettarsi in una verifica preliminare sulla compatibilità tra le proprie spese e il reddito dichiarato, potrebbe scaricare il Redditest dal sito dell’Agenzia delle entrate (www.agenziaentrate.gov.it).
Congrega della carità apostolica. Il peso fiscale sopportato è quasi il triplo del costo dello scorso anno
Il timore è per le possibili ricadute negative sulla carità J Anche la Congrega della carità apostolica di Brescia ha sentito pesantemente la pressione dell’Imu. Nel passaggio dall’Ici alla nuova imposta comunale, ossia dal 2011 al 2012, il peso fiscale sopportato dalla Congrega è passato da 350mila a 940mila euro. Si tratta di costi praticamente triplicati nonostante alcune agevolazioni concesse dal Comune di Brescia. La situazione era già stata denunciata nel settembre dello scorso anno, proprio in occasione della discussione in Palazzo Loggia delle nuove aliquote dell’Imu.
In quella circostanza ci fu chi (qualche consigliere comunale e amministratori dell’Aler) parlò anche di una attenzione particolare del Comune nei confronti di una realtà impegnata sul fronte del disagio abitativo. “Tutto vero – affermano in Congrega –. Le agevolazioni concesse, però, hanno inciso in modo irrisorio sui nostri bilanci e su quelli delle fondazioni amministrate”. Le citate agevolazioni non riguardano, per esempio, gli 88 appartamenti del quartiere Mazzucchelli che la Congrega ha recentemente ristrutturato e as-
segnato a canone moderato attraverso una convenzione con il Comune di Brescia e la Regione Lombardia. Il 73% delle unità immobiliari della Congrega è destinato a finalità sociali. Nonostante questo, il peso fiscale nel 2012 è aumentato a dismisura. Quel che preoccupa i 56 Confratelli della Congrega è che questo aggravvio finirà irrimediabilmente per ricadere sulle risorse destinate alle finalità istituzionali, ossia sulla carità e sulla soddisfazione dei bisogni di un numero sempre crescente di persone.
Committente Responsabile Marco Frova
MESSAGGIO ELETTORALE
Patto Civico Centrosinistra www.ambrosolilombardia2013.it
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La parola ai lettori IL MEGLIO DELLA VALTROMPIA
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Bovezzo: in Municipio porte aperte anche il sabato L’Amministrazione comunale di Bovezzo ha recentemente aperto le porte ai cittadini anche il sabato mattina. Nell’ambito di una politica che mira a riguadagnare la fiducia delle persone, il sindaco Antonio Bazzani in collaborazione con cinque consiglieri comunali, ha istituito uno sportello d’ascolto aperto ogni sabato dalle 10 alle 11. Oltre ai normali orari di ricevimento sarà quindi possibile usufruire della disponibilità dei consiglieri che, due alla volta, si alterneranno in Sala Colonne per accogliere segnalazioni, idee o soluzioni che saranno periodicamente inserite in relazioni dalle quali l’Amministrazione potrà prendere spunto per effettuare interventi migliorativi o correttivi.
LETTERE
Tasse e ipocrisie Egr. direttore, lo spirito che ha sempre animato “La Voce del Popolo” è racchiuso in quel “fede, lealtà e coraggio” che campeggia in prima pagina. In questo motto mi riconosco da oltre mezzo secolo. “La verità è l’essenza della carità” ebbe ad affermare Giuseppe Lazzati in un incontro con i giovani di Azione cattolica ancora prima del Concilio. Quelle parole mi rimasero fisse nella memoria. Dire la verità anche in politica e come rappresentanti delle istituzioni democratiche è un dovere morale; chiedere la compartecipazione alla spesa sociale per assicurare una vita dignitosa a tutti i cittadini, compreso gli sfortunati csenza lavoro, o colpiti da fattori invalidanti, magari precoci, è praticare la giustizia sociale. E per garantire la qualità della vita in genere, con servizi socio sanitari appropriati, non è possibile ridurre le risorse pubbliche, colme si è fatto negli ultimi anni. In un tempo di forte crisi economica e di macroscopiche disuguaglianze di reddito è dovere primario della Stato intervenire per riequilibrare il tenore di vita dei suoi cittadini attraverso la eliminazione di ogni privilegio, la contrazione delle spese superflue e quindi il travaso di risorse verso persone o settori di effettivo bisogno. Fuori da questo percorso c’è soltanto demagogia e populismo, che non aiutano a raddrizzare le storture che si sono consolidate attraverso un modello super liberista senza regole. D’altro canto, ogni cittadino deve sentirsi corresponsabile nel rivedere i propri stili di vita rendendoli più sobri, con la capacità di guardare anche a coloro che stanno peggio. In definitiva mi pare che sia giusto che ognuno contribuisca in modo proporzionato alle sue effettive capacità impositive, anche se fosse alla pari della vedova al tempio, pretendendo, al tempo stesso, che quanti sono tenuti a dare cento facciano altrettanto in modo esplicito. Quindi, smascherare l’ipocrisia dominante è, oggi, la più alta forma di giustizia e di carità cristiana. Giuseppe Delfrate
IL PEGGIO DELLA VALTROMPIA
Bovezzo: dopo la farmacia tocca alla macelleria
Erano le sei del mattino quando i proprietari della macelleria Punto Carni, sono giunti sul posto di lavoro. Ad attenderli, un’amara sorpresa: il vetro della porta d’ingresso era stato sfondato e nel negozio, oltre al fondo cassa di monete e a diversi prodotti alimentari, mancava all’appello un’affettatrice d’epoca del valore di circa 6.000 euro. Poiché la salumeria è situata nel centro negozi di via dei Prati, che durante la notte è protetto da serrande e controllato dalla vigilanza, è verosimile che i malviventi abbiano atteso il via libera manomettendo la saracinesca e riuscendo poi a dileguarsi inosservati.
Spunti di riflessione
Giornali della Comunità
Radio Voce Spazio all'intrattenimento e all'informazione nazionale ogni ora e a quella locale con 5 edizioni giornaliere dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 13.30. Ascoltaci sulle frequenze terrestri in Fm 88.3 - 88.5 (Brescia e intera Provincia) oppure tramite il canale streaming via internet all'indirizzo www.radiovoce.it
È in distribuzione il numero di febbraio del mensile della comunità parrocchiale di Lumezzane S. Sebastiano “Lumensanum”. In copertina, un’immagine dell’ambiente spruzzato di neve di poco più di un mese fa, mentre a pag. 1 il parroco si interroga, e ci offre la sua riflessione, su ciò a cui serve la fede.
fm 88.3 88.5 Brescia e Provincia
Egr. direttore, leggo sempre con interesse sul settimanale diocesano “La Voce del Popolo” l’articolo in prima pagina di Agostino Mantovani. Io lo chiamerei “spunti di riflessione”. Quello pubblicato sul n. 2 si intitolava “Per paura di perdere il posto”. Un pensiero questo che da molto tempo condivido: un’Europa che ha bisogno di politica comune per tutti gli stati membri, un potere centrale che decida sulle cose essenziali, una legge elettorale uguale per tutta l’unione europea evitando che si perdano anni senza decidere. Troppi i politici, sia quelli a Roma, sia quelli locali. Sono i costi della politica che fanno salire il debito pubblico: basti pensare alle spese per il mantenimento dei palazzi provinciali e regionali, senza considerare i costi dei politici e dei loro privilegi. Fare politica dovrebbe essere un servizio al Paese, fatto per amore di patria, non un mestiere per lucrare soldi. Marco Pedersoli
Quanto viene pubblicato in queste pagine è da attribuirsi unicamente alla responsabilità dei firmatari delle lettere. Nelle lettere è necessario indicare in modo leggibile nome, cognome, indirizzo e numero di telefono di chi scrive per renderne possibile l’identificazione. La redazione si riserva il diritto di sintetizzare, senza alterarne il senso, i contributi ritenuti troppo lunghi (massimo 1500 battute). La pubblicazione di una lettera non implica la condivisione del suo contenuto da parte della direzione del giornale. Non saranno pubblicate lettere già apparse su altri organi di stampa. Scrivete a “La Voce della Valtrompia”, via Callegari, 6 - 25121 Brescia o via mail a valtrompia@vocemedia.it.
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Lumezzane Piano triennale. Tante decisioni, ma alcune situazioni sono rimaste nel limbo
Sinergie per crescere Pur dovendo rimanere entro i vincoli del Patto di stabilità con risorse disponibili che non consentono voli pindarici, entro aprile avremo modo di aprire una serie di cantieri di Andrea Alesci
J L’anno 2012 dell’Amministrazione comunale si è chiuso con la pianificazione delle opere da mettere in cantiere per i prossimi tre anni. La redazione di un Piano triennale delle opere pubbliche che è giunto sul tavolo con qualche situazione lasciata nel limbo. Le risorse non consentono voli pindarici, dovendo rimanere entro i vincoli del Patto di stabilità. “In linea di massima – sottolinea l’assessore ai Lavori pubblici, Mario Salvinelli – siamo riusciti a mettere tutta una serie di cantieri da aprire entro il 2015, con un investimento complessivo quantificato in circa 15 milioni di euro, che saranno così ripartiti: un milione e 247mila euro (2013), 5 milioni e 480.200 euro (2014) e otto milioni e 335.200 euro (2015)”.
L’assessore Mario Salvinelli con il sindaco Silverio Vivenzi
La grossa somma prevista per le opere di rilevanza pubblica sarà raccolta anche grazie ad alcuni contributi regionali specificatamente dedicati, ad alienazioni da attuare, oneri di urbanizzazione e risorse già accantonate precedentemente dal Municipio lumezzanese. “Tra i progetti che avranno priorità – aggiunge l’assessore Salvinelli – vi sono la sistemazione delle strade, la messa in sicurezza del campo di Rossaghe e la bonifica dell’area in Val di Put per la realizzazione di un nuovo campo di rugby e di una pista da pattinaggio (alle tre opere
Per la neve: usare catene o pneumatici Riguardo l’obbligo di montare catene o pneumatici da neve occorre precisare che il Codice della Strada prevede, laddove sia stato installato l’apposito segnale, che i conducenti debbano comunque circolare, a partire dal punto in cui è stato installato il segnale, con catene o pneumatici da neve se le condizioni atmosferiche e della strada lo richiedono o di avere le catene a bordo se non c’è neve (sanzione di 80 euro nelle strade extraurbane e di 39 euro nelle strade urbane). In ogni caso c’è la possibilità, da parte dell’organo di Polizia stradale, di intimare di non proseguire il viaggio se il veicolo non è dotato dei suddetti mezzi antisdrucciolevoli (sanzione di 80 euro e decurtazione di 3 punti). La Polizia locale intensificherà quindi i controlli nel periodo invernale su queste dotazioni di sicurezza dei veicoli e sulle loro condizioni di efficienza (grado di usura).
in totale verranno destinati 1 milione 250 mila euro). Inoltre, è nostra intenzione spostare la biblioteca in un edificio più consono alla sua funzione nella centrale piazza Giovanni Paolo II, trasformare il vecchio cimitero di San Sebastiano in un parco pubblico, ricostruire l’ala nord della scuola elementare “Caduti per la Patria”; e ancora creare già questa primavera una rotatoria tra le vie Garibaldi e Armieri nella frazione di Mezzaluna e provvedere al collegamento fognario tra le vie Brescia e Magenta per poter così convogliare i reflui al collettore”.
Frazione Fontana. L’obiettivo del piccolo ma combattivo comitato è avere garanzie sulla tutela della salute
L’antenna che fa discutere: autocertificato il rispetto dei limiti J Nella frazione di Fontana, da circa un mese, è stata installata una nuova antenna per telefonia mobile e navigazione via rete. Il fatto ha colto di sorpresa molti: a poche decine di metri era già attiva un’altra antenna. Ne è nato un piccolo ma combattivo comitato, che si è rivolto a più enti, non tanto per lo smantellamento dell’antenna, quanto piuttosto per avere garanzie sulla tutela della salute, considerando il fatto che la zona è residenziale.
Secondo quanto emerso, mancano ancora risposte certe e certificate. Sono stati interpellati il Comune, l’Arpa di Brescia, il Ministero della salute e il Corpo forestale. La documentazione tecnica in mano al comitato, debitamente consegnata dal Comune di Lumezzane, chiarifica che l’antenna rispetta i valori per legge, ma, si legge, attraverso analisi teoriche e autocertificazioni. Da qui i dubbi, che sorgono sia per l’elevata potenza della nuova an-
tenna (circa 20W), sia e soprattutto per quelle zone ove le onde andranno a incrociare quelle emesse dall’altra antenna già in funzione; il gruppo di famiglie non ritiene sufficiente l’autocertificazione da parte della società che ha installato il secondo apparecchio. È stato ricordato al Comune che il Pgt non prevede l’installazione di antenne in zone residenziali; il Comune ha replicato che ultime sentenze del Tar Sicilia hanno abrogato tale limitazione. (a.c.)
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La Voce della Valtrompia novembre 2012
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Alta Valle Valtrompia. L’assemblea approva il bilancio preventivo della Comunità montana
Se necessità fa virtù di Edmondo Bertussi
J L’assemblea della Comunità montana ha approvato il bilancio preventivo. La minoranza del Pd si è astenuta dopo i no “politici” alla maggioranza Pdl-Lega, che hanno caratterizzato il 2012. “Lo facciamo – ha detto il capogruppo sindaco di Sarezzo Massimo Ottelli – dopo aver preso atto delle difficoltà oggettive nello stendere il bilancio”. Lo stesso presidente Bettinsoli aveva appena definito il 2013 “... anno della verità per il futuro di un ente senza entrate proprie”. Il contributo dello Stato si è ridotto a 170mila euro in tutto. Gli stanziamenti regionali da quasi 1,3 milioni, sono in previsione per 873mila euro. È costante il contributo di gestione (385mila euro) che consente un risicato funzionamento amministrativo dell’ente dove, dall’1 maggio 2010 non ci sono indennità agli amministratori. Ma i trasferimenti, per esempio per servizi associati passano da 346mila a 157mila euro, e sono az-
Il presidente della Comunità montana, Bruno Bettinsoli
zerati in alcuni settori. Ultima tegola: la Provincia ha ridotto la compartecipazione per la manutenzione della viabilità intercomunale da 140mila a 75mila euro azzerando la possibilità di nuovi interventi. Il bilancio pareggia ancora nella bella cifra di 8,6 milioni: quasi quattro riguardano trasferimenti per servizi associati, in continuo incremento, con capofila la Comunità mon-
tana. Al riguardo spicca l’ampliamento del ruolo di Civitas Srl: oltre all’intero settore socio-assistenziale, gestirà di fatto tutto il sistema culturale (bibliotecario, archivistico e museale). Fiore all’occhiello è il sistema bibliotecario da 10 anni sempre in crescita. Vi si affianca positivamente il sistema archivistico. Sotto la lente il sistema museale coi suoi 10 siti sulla Via del Ferro.
Pezzaze: un fondo in memoria Da qualche giorno è stato aperto il “Fondo Gian Piero Piardi per una comunità solidale” in memoria del sacerdote di Pezzaze che continua a vivere nelle azioni di quanti lo ricordano, in Val di Susa, dove è nata la fondazione, come a Pezzaze. Don Gian Piero era un “Piardi cresciuto fuori dalla Valtrompia, educato in una terra diversa da quella d’origine. Ho appena potuto gustare il sapore aspro della vita dura di Pezzaze e di Marmentino poi… a soli tre anni e mezzo, sul treno, piccolo emigrante al seguito di papà in cerca di lavoro. Erano gli anni immediatamente a ridosso della guerra e questo è stato un destino comune a moltissimi miei omonimi e compaesani”. L’obiettivo della fondazione è il sostegno a enti e persone nelle attività di beneficenza che spesso, partono con un carico di buona volontà ma incontrano grossi ostacoli di carattere burocratico e alla cerimonia di presentazione del progetto, a Susa, non poteva mancare, in rappresentanza della grande famiglia, una piccola delegazione di Piardi. Nel suo servizio pastorale, è stato tra le altre cose, responsabile della Caritas diocesana, presidente dell’Istituto per il sostentamento del clero diocesano e direttore del giornale “La Valsusa”.
Lodrino. Parla “Giglio”, l’ultimo reduce della campagna di Russia dell’Alta Valle, allora ventenne
La lunga e tragica marcia verso casa di Vigilio Bettinsoli J Si chiama Vigilio Bettinsoli (Giglio), lodrinese figlio di Giovanni (Gianì): è l’ultimo vivente in Alta Valle reduce di Russia. Abita ancora sopra il Dosso di Lodrino, nella sua cascina Piantù da dove lo sguardo indugia sulla vallata e sul Gölem all’orizzonte. Avvertito dall’abbaiare della sua Lea, appare col sorriso incorniciato nella lunga barba e quegli occhi pungenti. Prepara il caffè, sparisce e torna col suo cappello alpino: una reliquia che ha 70 anni, con la targhetta del Valchiese, la Croce di guerra, il distintivo del fronte russo, la medaglia della Presidenza della Repubblica, la medaglia d’argento dell’Associazione combattenti e reduci della quale è ancora presidente. Racconta e descrive tutto come fosse ieri: la leva a 19 anni; i giorni a piedi per arrivare alla “fredda Russia”. Arrivarono sul Don, per giorni picconavano per sca-
vare trincee, costruire ripari sotto terra col rancio (quando arrivava) una volta al giorno, il termometro a -50°. “Il 17 gennaio la ritirata”. Poi il sacrificio del suo Valchiese per sfondare l’accerchiamento russo, i quasi 800 km trascinandosi nella neve per 36 giorni fino a Gomel da dove partivano le tradotte verso l’Italia. Gli occhi si inumidiscono: “Avevo problemi alle gambe: per quasi 20 giorni sono andato avanti attaccato alla cintura del Tone dè la Nano di Invico (Antonio Bettinsoli), ci siamo salvati: pesavo 70 kg, erano diventati 47... Nel 1952 si è sposato con Giuseppina Attilia Bettinsoli persa nel 1972: ha quattro figli e otto nipoti. Usa il telefonino, non perde un telegiornale: “Sò contèt qui sui monti, nella mia casa, con le “mè bestie”, i miei che mi vengono a trovare, le feste con tanti amici. Mi alzo la mattina ed è subito sera...”. (e.b.)
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Media Valle Sarezzo. Attesa da tutta la Valle e non solo, la festa del Patrono quest’anno si terrà dal 15 al 19 febbraio
Torna la fiera di San Faustino Previste anche 190 bancarelle che esporranno i propri prodotti snodandosi lungo le vie centrali del paese e tra le quali spicca “La lavanda del lago” di Andrea Alesci
J Nel cuore di un freddo febbraio s’avviluppa la sagra popolare più importante e conosciuta della Valtrompia: la fiera di San Faustino di Sarezzo. Una festa lunga cinque giorni (da venerdì 15 a martedì 19) che richiama un grandissimo numero di persone dalla Valle, dalla città e da diverse altre zone della provincia, pronte ad accalcarsi per le vie del centro storico saretino. La festa mantiene la propria con-
Villa Carcina Cogozzo Via Bernocchi 42 S.S. Brescia Valtrompia Tel./Fax 030 8900047 infogmdighidini.it (chiuso la domenica)
La Barca gigante, quest’anno nuovamente in piazza
notazione religiosa con la celebrazione venerdì 15 febbraio alle ore 20.30 della S. Messa nella chiesa parrocchiale di Sarezzo dedicata ai due santi Faustino e Giovita, mentre la sagra popolare terrà banco con il carosello di giostre e bancarelle. Cinquanta attrazioni e spettacoli
viaggianti e alcune novità rispetto all’edizione dello scorso anno: infatti, si aggiungeranno la giostra per adulti “Nido di rondine”, un braccio con tre rami che compie diverse evoluzioni che verrà posizionato in piazza Cesare Battisti; il “Mixtreme”, percorso vita sospeso in via Roma; il simulatore Gyrus,
una gabbia a quattro posti girevole che sarà posizionata in via Dossena; infine, il ritorno in piazza della Barca gigante. Sono previste anche 190 bancarelle che esporranno i propri prodotti snodandosi lungo le vie centrali del paese e tra le quali spicca la bancarella “La lavanda del lago”, che proporrà prodotti a base di lavanda e sarà posizionata all’ingresso della fiera, in via Bailo. Cinque giorni di svago per tutti, con il consueto martedì dedicato alla “Festa dei ragazzi”: in collaborazione con i giostrai ci sarà la possibilità per bambini e ragazzi saretini di salire gratuitamente sulle giostre. Per una fiera di San Faustino che trasformerà Sarezzo in un piccolo paese dei Balocchi, facendo da trampolino di lancio a una serie di manifestazioni culturali inserite nel cartellone “Il Resto è Fiera”, che prenderà il via giovedì 14 alle 20.30 con la cerimonia di consegna delle civiche benemerenze e proseguirà poi sino al mese di aprile.
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Gardone VT. In mezzo alle mille incertezze dei diversi enti, Civitas sarà l’unico sicuramente operativo
Budget quasi a quota 4 milioni Dopo quelli socioassistenziali, il processo di assorbimento dei servizi culturali Bettinsoli si completerà nel 2013
di Edmondo Bertussi
J Sabato 16 alle ore 10, nella sede di Gardone VT in via Matteotti, Civitas Srl inaugura il nuovo servizio “Genitori ConDivisi” rivolto a genitori in conflittualità o in fase di separazione. Dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 12, prenotando al 3355697051, sarà possibile incontrare psicologo, assistente sociale, mediatore familiare, educatore professionale, consulente legale, psicoterapeuta con costi contenuti. La consulenza legale è gratuita, gli altri servizi vanno da un minimo di 19,50 euro (psicologo) a 40 (psicoterapia di coppia). Collaborano Consorzio Valli, Cooperativa la Vela, Associazione mamme e papà separati. Si aggiunge alla recente inaugurazione a Concesio dei lavori di ristrutturazione della sede consultoriale con l’acquisto di un nuovo ecografo di ultima generazione che la conferma punto d’eccellenza ostetrico/ginecologico per la bassa Valtrompia.
Villa Carcina: Servizi scolastici comunali Fino al prossimo 4 marzo sono aperte le iscrizioni ai servizi scolastici comunali per la mensa della scuola primaria (settimana corta) e per il trasporto della scuola secondaria di primo grado. La richiesta deve essere effettuata compilando l’apposito modulo reperibile: sul sito internet comunale www.comune. villacarcina.bs.it, presso l’Ufficio servizi scolastici e presso la segreteria dell’Istituto Comprensivo “T. Olivelli”. I moduli debitamente compilati e firmati, unitamente alla copia del documento d’identità del sottoscrittore, dovranno essere restituiti all’Ufficio servizi scolasti con e-mail all’in-
dirizzo: borghetti.tiziana@comune. villacarcina.bs.it; con e-mail certificata (Pec) all’indirizzo: comunevillacarcina@legal.intred.it; via fax al num. 0308984363; direttamente allo Sportello servizi scolastici del Comune. Coloro che effettuano l’iscrizione online alle classi prime della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado collegandosi al sito www. iscrizioni.istruzione.it potranno reperire la modulistica anche attraverso l’apposito link disponibile sullo stesso portale. Info: Ufficio servizi scolastici 0308984317 (lun-mar-mer-ven: 10.3012.45 / lun-mer: 17-18.30).
“Nonostante la persistente crisi economica e le difficoltà di bilancio della pubblica amministrazione non si arresta la crescita della società, a completo capitale pubblico della Comunità montana e dei Comuni della Valtrompia, che opera nel settore socio-sanitario, socio-assistenziale e culturale. E lo fa con sviluppo sostenibile”. Lo afferma il presidente Agostino Damiolini parlando del budget 2013 approvato recentemente all’unanimità dall’assemblea dei soci per 3,8 milioni di euro. Di fatto vale quasi la metà del bilancio della Comunità montana (8,6 milioni) che fa da capofila su delega dei Comuni per i diversi servizi che le conferiscono i fondi assieme agli altri Enti (Provincia, Regione e Asl). Civitas sarà, dunque, l’unico Ente sicuramente operativo nel 2013. Dopo quelli socio-assistenziali, il processo di assorbimento dei servizi culturali (bibliotecari, archivistici, museali), come illustrato in assemblea della Comunità dal presidente Bruno Bettinsoli, si completerà nel 2013. Tale operazione consente ulteriori razionalizzazioni ed economie di scala e permetterà di sfruttare al meglio le competenze professionali interdisciplinari già presenti. Un bilancio preventivo in equilibrio che conferma con quelli culturali (con dote di 855mila euro) i seguenti servizi nel settore socio-assistenziale: consultori familiari (con sedi a Concesio, Lumezzane, Sarezzo, Tavernole per l’Alta valle), politiche giovanili e consultori adolescenti, tutela disagio e incontri protetti, servizi sociali associati.
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Bassa Valle Nave. Il Piano appena adottato dall’Amministrazione comunale risolve alcune situazioni da tempo critiche
Riqualificare, non consumare Il Piano prevede anche la sistemazione del centro del paese e il riordino di una delle aree più antiche di Nave, quella circostante la chiesa di San Cesario di Barbara Fenotti
J Il Piano regolatore per il territorio navense è stato adottato dal Consiglio comunale tra le polemiche della minoranza. I capigruppo di Lega Nord e Pdl hanno infatti abbandonato l’aula a Consiglio appena iniziato, dopo aver esposto le ragioni del proprio dissenso in merito all’adozione. Il Piano regolatore è stato infatti oggetto di un ricorso effettuato dalla minoranza al Tar lombardo a causa, secondo i capigruppo Bassolini e Frati, della mancata con-
Che
segna, nei tre giorni anteriori al Consiglio, di due documenti facenti parte della Valutazione ambientale strategica. Gli effetti di tale ricorso, qualora fosse valutato legittimo dal Tar, bloccherebbero i progetti previsti dal Piano. Il sindaco Bertoli si dichiara però
tranquillo in quanto i due atti mancanti non sono documenti indispensabili in sede di votazione e, oltretutto, le questioni inerenti alla Vas erano già state ampiamente discusse in commissioni urbanistiche specifiche, nelle quali la minoranza ha sempre negato le oc-
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casioni di confronto. L’Amministrazione navense ha dunque proceduto all’adozione, specificando che l’obiettivo principale è stato quello di riqualificare l’esistente evitando consumo di suolo ed espansione eccessiva di volumi. Via libera, quindi, alla riqualificazione delle due aree dismesse ex-Afim e Fenotti-Comini. Per la prima, oggetto di un risanamento già avviato tempo fa ma interrotto a causa della scaduta convenzione, la bonifica dal costo stimato tra i 6 e gli 8 milioni riprenderà a breve su un terreno di 50mila metri cubi che verrà poi destinato all’edilizia convenzionata, i cui volumi saranno assegnati mediante gare d’appalto. Il Piano prevede anche la sistemazione del centro del paese, recuperando la zona dell’ex oratorio femminile e quella compresa tra le vie Minola, Carbonini e Pederzani. Il riordino riguarda anche una delle aree più antiche di Nave, quella circostante la chiesa di San Cesario (nella foto). Per la contrada di Monteclana si mira, invece, a un miglioramento della viabilità e alla costruzione di un nuovo parcheggio.
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Caino. Temporanea battuta d’arresto per la ristrutturazione del cimitero
Un’indagine storica sulle tombe di famiglia Necessario convocare i singoli eredi, in modo da concordare con ciascuno il destino da riservare al proprio monumento familiare
di Barbara Fenotti
J La ristrutturazione del cimitero di Caino ha subito una lieve battuta d’arresto a causa di un problema sorto nel 2010, inerente alla sanatoria che incombe sulle antiche tombe di famiglia. Nell’ambito di un’assemblea straordinaria convocata dal sindaco Simona Bertacchini, l’Amministrazione ha reso noto che è stata avviata una ricerca di carattere storico per cercare di rintracciare la documentazione relativa alle concessioni delle 28 tombe, molte delle quali sine titulo. Molti di questi atti sono risultati irrintracciabili e la regolamentazione in materia si esprime in maniera poco chiara anche nell'ultimo Regolamento comunale entrato in vigore nel 2003. Si è ritenuto necessario convocare quindi i singoli eredi, in modo da concordare con ciascuno
quale destino voglia riservare al proprio monumento familiare. Qualora la famiglia decidesse di prorogare la concessione, la stima dell’Ufficio tecnico prevede che vengano corrisposti circa 5000 euro, aggirandosi il prezzo di un singolo loculo sui 900 euro e contenendo ciascuna tomba un totale di cinque, massimo sei loculi. Nel caso in cui la decisione cadesse sulla rinuncia, sussistono due possibilità che sono al vaglio dell’Ufficio tecnico, la
prima prevede l’estumulazione delle spoglie in parte a carico del Comune, mentre la seconda consentirebbe di procedere alla stipula di un accordo oneroso per mantenerle in loco e, poiché in questo caso la tomba diverrebbe bene pubblico, i suoi oneri andrebbero mantenuti pagando la concessione trentennale prevista per legge. È inoltre prevista l’indizione di un bando pubblico per l’assegnazione di tombe antiche e in fase di costruzione.
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Nave. Cambio modalità di raccolta Così come promesso dall’assessore Ramazzini, sul territorio di Nave si sta realizzando proprio in questi giorni il passaggio alla raccolta differenziata con sistema a calotta (nella foto), che consentirà di raggiungere la percentuale del 65% stabilita dalla legge. I 95 cassonetti dell’indifferenziato a calotta sono stati quasi completamente depositati, fatta eccezione per un paio di zone nelle quali saranno sistemati a breve. Verrà presto avviato anche il ricambio dei 65 bidoni a calotta per il rifiuto organico, mossa che andrà di pari passo con l’attivazione del sistema di pesatura e di riconoscimento mediante chiavetta elettronica. Oltre alle 72 mini isole ecologiche, sono stati posizionati tre green service per lo scarico degli sfalci e delle potature. In fase di ultimazione anche l’isola ecologica comunale di via Maddalena, dove sono state portate a compimento le rampe per agevolare l’accesso ai punti di conferimento. L’ingresso del sistema a calotta ha fatto registrare un aumento consistente di plastica nell’apposito cassonetto ma, assicura l’assessore Ramazzini, “Incrementeremo i prelievi per un totale di due volte a settimana, in modo da risolvere il problema”. (b.f.)
ACL
ASSOCIAZIONE CACCIATORI LOMBARDI
Progetti seri e rispetto per caccia e cacciatori
Dalle parole di Carlo Bravo, Presidente regionale dell’Associazione cacciatori lombardi, trapela una buona dose di indignazione. Bravo lamenta la totale indifferenza per il trattamento che le istituzioni stanno riservando al mondo dei cacciatori. “Molti programmi elettorali adescano l’elettore del mondo venatorio, il famoso ”CARO AMICO CACCIATORE” introducendo punti a favore dei cacciatori, salvo poi, una volta eletti, dimenticarsi delle promesse fatte e non prendere mai una posizione seria” dichiara il Presidente, aggiungendo che, qualora la politica non si decidesse a sedersi e parlare di programmi reali non dettati dall’emotività o peggio dal pregiudizio, la probabilità di future manifestazioni o iniziative di proteste è molto alta. Bravo si dice inoltre sconcertato dal fenomeno NOA, i nuclei operativi anti bracconaggio che tutti gli anni vengono inviati nelle nostre Valli, su ordine del Ministero delle politiche agricole. Classificandola come una grossa spesa inutile, il Presidente denuncia la consistente mancanza di fondi sofferta per settori ben più importanti come ad esempio la sanità o assistenza agli anziani, a vantaggio degli stipendi di questi nuclei, che insieme, agli oltre 150 agenti volontari, gli 80 della Polizia Provinciale, più altri solerti pubblici ufficiali che di fatto hanno militarizzato il nostro territorio, arrivando a situazioni che
francamente ritengo spropositate, quali perquisizioni corporali o domiciliari. Ma la questione economica non si arresta qua, in quanto “Facendo riferimento ad alcuni dati promulgati da uno studio del 2012 dell’Università di Urbino,” spiega Bravo, “è stato calcolato che il settore venatorio italiano dà lavoro a 92 mila persone, delle quali 13 mila solo a Brescia. In un momento economico come quello che stiamo attraversando, la Regione insiste nel minare la tradizione venatoria ponendole continui vincoli e divieti, come la recente bocciatura della caccia in deroga di specie come lo storno, il fringuello, la peppola, la pispola e il frosone durante la stagione venatoria. Questo, a mio parere, contribuisce ad aggravare ulteriormente il fenomeno della disoccupazione”. Spesa inconcludente e spropositata è per Bravo anche quella che si renderà necessaria per l’imminente censimento da parte della Regione, che ha ordinato il censimento degli anelli identificativi apposti alle gambe dei singoli uccellini. Per un totale di 45 mila cacciatori in Lombardia, il costo totale dell’operazione ammonterà a parecchie decine di migliaia di euro. E’ ora che le persone per bene si facciano sentire, e non accettino sempre passivamente, le angherie dettate da burocrati dagli stipendi d’oro.
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Economia
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La meta della prima missione è stata Dubai Il primo atto del rinnovato progetto ha portato alcune aziende bresciane negli Emirati Arabi Uniti, un paese con prospettive economiche rese incoraggianti da un consistente sviluppo di infrastrutture, costruzioni e turismo, nonché una stabile impostazione della disciplina normativa in materia di imprese. E Sergio Passoni – vice direttore generale del Banco di Brescia – ha dichiarato: “In questa difficilissima fase congiunturale, ove il mercato domestico è saturo, le aziende bresciane – storicamente dotate di un marcato spirito imprenditoriale – devono puntare sui mercati internazionali, da affrontare con precise strategie e partner qualificati per far fronte a una concorrenza sempre più globale”.
Brescia. Una iniziativa di Banco di Brescia e Banca di Valle Camonica condivisa e pianificata con Pro Brixia
Promuovere l’imprenditorialità Anche la Camera di Commercio, attraverso Pro Brixia, è fortemente impegnata nel sostenere i processi di internazionalizzazione delle Piccole e medie imprese bresciane a cura di VoceMedia
J Anche nel 2013 UBI Banca, Banco di Brescia e Banca di Valle Camonica sosterranno nuove iniziative con destinazioni internazionali condivise e pianificate con Pro Brixia, finalizzate a realizzare incontri di business mirati tra imprese bresciane e imprese straniere, con il supporto e la consulenza finanziaria del Gruppo UBI Banca e con l’obiettivo comune di mettere a disposizione degli imprenditori partecipanti la più completa offerta
La firma dell’accordo
di servizi e consulenze necessari al processo di internazionalizzazione d’impresa. La consolidata sinergia tra il Gruppo UBI Banca e Pro Brixia ha generato molteplici benefici a vantaggio delle
imprese, partendo dalla condivisione nell’individuazione dei mercati esteri più interessanti sui quali concentrare gli sforzi, per arrivare alla ricerca mirata di partner, alla completa organizzazione logistica e assistenza
nella definizione degli appuntamenti commerciali. Alla luce delle positive esperienze già maturate, è stato firmato il nuovo protocollo di convenzione tra Pro Brixia, UBI Banca, Banco di Brescia e Banca di Valle Camonica teso a sancire il rafforzamento di una collaborazione fra le parti, finalizzata all’organizzazione e alla promozione congiunta di iniziative a sostegno dell’internazionalizzazione delle piccole e medie imprese bresciane e lombarde. Obiettivo tra le parti è stimolare e agevolare le imprese a utilizzare le diverse opportunità, tradizionali e innovative, offerte dal mercato internazionale, favorendo la penetrazione delle aziende sulle piazze estere. Al riguardo il Gruppo UBI Banca vanta un’importante presenza internazionale, attraverso Filiali estere, Uffici di Rappresentanza, Banche controllate e Società specializzate, in grado di sostenere la crescita e l’operatività internazionale della clientela domestica. Il Gruppo UBI Banca affiancherà Pro Brixia nell’organizzazione della missione imprenditoriale.
Consulenza. Servizio a cura di Sei2Sei Consulting srl di Mazzano (tel. 0302594020, www.sei2seiconsulting.it)
Come riconoscere utensili e attrezzature sicure e a norma? J Attrezzature casalinghe e utensili da hobbistica oggi vengono venduti dal supermercato alla grande ferramenta specializzata con una forbice di prezzi molto ampia. A volte, però, siamo attratti da oggetti solo all’apparenza ben costruiti, provenienti da canali commerciali poco chiari e che, per il loro costo molto conveniente, si presentano come affari irrinunciabili. Spesso, però, dietro l’apparente convenienza si nascondono imitazioni di scarsa qualità e sicurezza. Un elettrodomestico o un’attrezzatura da bricolage che soddisfa tutti i requisiti ergonomici e di sicurezza a essa applicabili, ha la marcatura “CE” che può essere definita come: “quell’atto formale con il quale il fabbricante attesta di aver eseguito tutti gli adempimenti necessari richiesti dalla direttiva macchine e dalle altre direttive applicabili alla macchina”. Il marchio “CE” non è mai posto sull’attrezzatu-
ra come un qualcosa di posticcio facilmente asportabile o cancellabile ma piuttosto stampigliato direttamente sulla struttura portante dell’oggetto o apposto su di essa attraverso un’etichetta rigida fissata solidamente. Tale marcatura è spesso riportata su apposita certificazione cartacea a corredo dell’apparecchiatura acquistata. Negli elettrodomestici o nelle attrezzature alimentate a corrente, spesso il marchio “CE” si accompagna ad altri due simboli molto importanti. Il primo è il marchio “IMQ”, che viene rilasciato, su richiesta del costruttore, dall’Istituto italiano del marchio di qualità per indicare la conformità del prodotto alle norme Cei (Comitato elettrotecnico italiano). Il secondo indica l’appartenenza alla classe II che, per le particolari modalità costruttive volte a una maggiore tutela dell’utilizzatore, non richiedono neanche la connessione di messa a terra.
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Programmazione
Cultura
INZINO - INZINO: Venuto al mondo giovedì 21 febbraio ore 20.30; Ralph Spaccatutto sabato 23 febbraio ore 20.30; domenica 24 febbraio ore 15. LODRINO - SAN LUIGI: Asterix e Obelix al servizio di Sua Maestà sabato 23 febbraio ore 20.30; domenica 24 febbraio ore 20.30; Django Unchained sabato 2 marzo ore 20.30; domenica 3 marzo ore 20.30; Zero dark thirty sabato 9 marzo ore 20.30; domenica 10 marzo ore 20.30. LUMEZZANE S. APOLLONIO - ASTRA: Quello che so sull'amore sabato 23 febbraio ore 20.30; domenica 24 febbraio ore 14.30, 17.30, 20.30; Frankenweenie sabato 2 marzo ore 20.30; domenica 3 marzo ore 14.30, 17.30, 20.30; Lincoln sabato 9 marzo ore 20.30; domenica 10 marzo ore 14.30, 17.30, 20.30.
Lumezzane. "Il nipote di Rameau"di Denis Diderot martedì 12 marzo
Orlando, con semplicità All'Odeon l'attore napoletano mostrerà la sua bravura, quella che l'ha portato a vincere molti premi, e confessa: "La comicità è faticosa. Salendo con l'età è più facile fare piangere" di Mauro Toninelli
J Silvio Orlando, famoso attore italiano di teatro e cinema, sarà sul palco del teatro Odeon di Lumezzane martedì 12 marzo alle 20.45 con "Il nipote di Rameau" di Denis Diderot, capolavoro satirico del settecento. È la parabola grottesca di un musico fallito, cortigiano convinto, amorale per vocazione. Nella sua imbarazzante assenza di prospettive edificanti riesce a ribaltare la visione del bene e del male, del genio e della mediocrità. Un bravissimo Silvio Orlando si assume l’onere di dire cose scomode come solo lui sa fare per suscitare comica ripugnanza e aspro divertimento. Nato a Napoli il 30 giugno 1957, oggi è uno degli attori più importanti del panorama italiano. Silvio Orlando risponde con sempicità seduto su un divanetto. Con semplici-
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Nella foto Silvio Orlando
tà, nonostante una lunga carriera segnata nel 1998 dal David di Donatello come miglior attore non protagonista con il film “Aprile” di Nanni Moretti, nel 2000 il Nastro d’Argento come migliore attore protagonista per il film “Preferisco il rumore del mare” di Mimmo Calopresti, nel 2006 con il David di Donatello cone miglior attore per il film “Il caimano” ancora di Nanni Moretti e nel 2009 con la Coppa Volpi per il miglior attore alla Mostra internazionale del cinema di Venezia con “Il papà di Giovanna” di Pupi Avati. Più attore drammatico o comico?
Io nasco comico. La comicità è faticosa, poi assecondi e ti appoggi a un percorso di vita e col tempo la fatica la senti sempre più, emerge il dolore e salendo con l’età è più facile fare piangere che far ridere. A quale personaggio è più legato? Io ho amato il professore che ho fatto in due o tre film, quelli che mi hanno consolidato professionalmente. Per quanto riguarda la fisicità, il modo di essere e stare al mondo come professione utile quella del professore è forse la figura a cui sono più legato. Ho cercato anche però di non farmi troppo ingabbiare in quella figura.
"Django": Tarantino cambia la storia In “Django unchained” è preso di mira lo schiavismo, mostrato in tutta la sua crudezza, nel Sud degli Stati Uniti pochi anni prima della guerra civile. È un film “di genere” che non assomiglia a nessun altro: a cominciare dal geniale personaggio che sovrasta tutti, il dottor King Schultz di Christoph Waltz, un cacciatore di taglie tedesco che libera lo schiavo Django (Jamie Foxx) perché è in grado di riconoscere i tre criminali che sta cercando. Schultz prende a cuore la sorte di Django e il suo desiderio di ritrovare la moglie Broomhilda (Kerry Washington), separata da lui con la forza. La ricerca li porta a Candyland, dove Calvin Candie (un luciferino Leonardo Di Caprio) domina con sadismo sulla sua vasta piantagione, sensibile solo ai consigli perfidi dello schiavo più anziano (Samuel L. Jackson). Nel lento e compatto scorrere della narrazione (quasi tre ore) si dispiega il marchio di fabbrica tarantiniano, con dialoghi lunghi e ben scritti conclusi, nei momenti fatali, da scoppi fulminei di violenza; la mescolanza di “alto” e “basso” che riesce ad adattare al western anche il mito di Sigfrido; e un divertimento nel quale non si annulla il pensiero.
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La Voce della Valtrompia gennaio-febbraio 2013
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Botturi: una passione condivisa con il rugby
Sport
Alessandro nasce a Lumezzane il 28 luglio di 38 anni fa. Amante dello sport fin dalla tenera età, il campione valgobbino inizia una lunga carriera di successo calcando i campi da rugby e collezionando preziose presenze con la maglia della Nazionale giovanile. Botturi affianca la palla ovale alla sua vera grande passione: l’enduro. Nel ’97 coglie il primo risultato piazzandosi terzo agli italiani e partecipando alla Sei Giorni. L’anno dopo lascia definitivamente il rugby per dedicarsi alle due ruote. Dopo aver vinto numerosi campionati italiani con le 4T e le 2T, nel 2012 vive per la prima volta l’esperienza della Parigi-Dakar, conquistando uno storico ottavo posto. Nel 2013 è costretto al ritiro dopo una gara da protagonista.
Motori. Alessandro Botturi, portacolori del Motoclub Lumezzane, punta al podio della prossima edizione
Dalla Valgobbia alla Dakar con un sogno nel cassetto di Alessio Andreoli
J Dagli Appennini alle Ande, dalla Valgobbia alla Dakar. Alessandro Botturi con la sua partecipazione alla gara più spettacolare del mondo è diventato senza dubbio uno degli sportivi lumezzanesi più importanti di sempre. Diviso tra l’amore per la palla ovale e quello per le due ruote, Botturi ha fatto una scelta di vita che negli anni si è rivelata azzeccata. Il 2013 coincide con la tua seconda partecipazione alla famigerata “Parigi-Dakar”. Nonostante sia stato protagonista per buona parte della manifestazione sei stato costretto ad uno sfortunato ritiro. Cosa rappresenta per te questa gara? La Dakar, per un motociclista, è la gara delle gare. Una competizione
durissima che mette a dura prova i partecipanti per 15 giorni con 700800 km a tappa. Quest’anno purtroppo è mancato il risultato finale, però sono contento perché sono sempre
stato nelle prime posizioni. Qual è il tuo obiettivo per la Dakar 2014? L’obiettivo che mi sono prefissato è molto importante: voglio provare ad
arrivare come minimo sul podio. Per prepararmi al meglio la mia stagione sarà arricchita da vari rally come quello di Sardegna (l’anno scorso secondo posto, ndr), Abu Dhabi, Qatar, Marocco e Tunisia. Qual è il ricordo che ti porti dentro di questa straordinaria avventura? Non potrò mai scordare la prima tappa in Argentina, dove ho conquistato il mio primo podio di tappa. Salire sul podio a fine giornata è stata una bellissima emozione che ha ripagato per il bel lavoro fatto quest’anno. Oltre ai colori del team Monster sei stato anche portabandiera per il Motoclub Lumezzane. Ho deciso di mettere il logo del Motoclub Lumezzane per non far torto a nessuno e questo è stato importante perché Lumezzane e la sua gente sono sempre pronti ad aiutare. Sono orgoglioso di essere lumezzanese.
La Voce della Valtrompia gennaio-febbraio 2013
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ORARI delle SANTE MESSE (Prefestive e Festive) BOVEGNO S. Giorgio: Prefestivo: 18.30 - Festivo: 10.30 16.00 (Graticelle) - 18.30 BOVEZZO S. Apollonio: Prefestivo: 16.30 (chiesa vecchia) – 18.30 - Festivo: 8.00 (chiesa vecchia) – 9.30 – 11.00 – 18.30 BRIONE S. Zenone: Prefestivo: 17.00 - Festivo: 10.30 – 17.00 CAINO S. Zenone: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.00 – 10.00 – 18.00 COLLIO Santi Nazaro e Celso: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 9.30 (chiesa di Memmo) – 11.00 – 18.00 S. Colombano - S. Colombano Abate: Prefestivo: 17.00 - Festivo: 11.00 – 17.00 - Maniva: Festivo: 15.30 (giugno/settembre) CONCESIO S. Andrea - S. Andrea Apostolo: Prefestivo: 18.30 - Festivo: 8.00 – 10.30 – 13.00 Pieve - S. Antonino: Prefestivo: 18.30 - Festivo: 8.00 – 10.30 – 18.30 Costorio - S. Giulia: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.00 – 10.00 – 11.00 – 18.00 S. Vigilio - Santi Vigilio e Gregorio Magno: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.30 – 10.30 – 18.00 Concesio - S. Giovanni Battista: Prefestivo: 18.00 - Festivo: ore 8.00 – 10.30 GARDONE VAL TROMPIA S. Marco: Prefestivo: 18.30 - Festivo: 8.00 – 10.30 – 18.30 Inzino - S. Giorgio: Prefestivo: 17.30 (Santuario Madonna del Castello) – 19.00 - Festivo: 8.30 – 10.30 – 19.00. Magno - S. Martino: Prefestivo: 18.30 - Festivo: 10.00 – 11.15 – 18.30 IRMA SS. Trinità: Festivo: 8.30 LODRINO S. Vigilio: Prefestivo: 17.00 (Invico) – 18.00 - Festivo: 8.30 (Invico) – 10.00 – 11.00 - 18.00 LUMEZZANE S. Sebastiano - Santi Fabiano e Sebastiano: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.00 – 9.30 – 11.00 – 19.00 Valle - S. Carlo Borromeo: Prefestivo: 19.00 - Festivo: 8.00 – 10.30 Villaggio Gnutti - S. Giorgio: Prefestivo: 18.00 (Casa di Riposo) - Festivo: 11.00 – 18.00 Gazzolo - S. Antonio di Padova: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.00 – 9.30 – 11.00 – 18.00 Fontana - S. Rocco: Prefestivo: 19.00 - Festivo: 8.00 – 10.30 – 19.00 Pieve - S. Giovanni Battista: Prefestivo: 18.30 Festivo: 7.30 – 10.00 – 11.00 – 18.30
ANNO IV NUMERO 1-2 - gennaio-febbraio 2013 Edizioni Opera Diocesana San Francesco di Sales Registrazione del Tribunale n. 22/2009 del 21 marzo 2009 Direttore responsabile: Adriano Bianchi Sede e redazione: Via Callegari, 6 Brescia tel.: 03044250 - fax: 0303757897 e-mail: valtrompiavocemedia.it Pubblicità: Voce Media Pubblicità - Via Callegari, 6 Brescia Tel.: 0302808966 - fax: 0302809371 - e-mail: vmpvocemedia.it Stampa: Centro Stampa Quotidiani Spa - Via dell'Industria, 52 25030 Erbusco (Bs) - Tel. 0307725511 - Fax 0307725566 Progetto grafico e impaginazione: Ernesto Olivetti
S. Apollonio - S. Apollonio: Prefestivo: 19.00 Festivo: 7.00 – 8.30 – 10.00 – 11.15 – 19.00 MARCHENO Santi Pietro e Paolo: Prefestivo: 18.30 (Santuario della Madonnina) - Festivo: 8.30 – 10.30 – 18.30 Brozzo - S. Michele Arcangelo: Prefestivo: 18.30 - Festivo: 10.00 – 18.30 Cesovo - S. Giacomo: Prefestivo: 19.30 MARMENTINO Santi Cosma e Damiano: Prefestivo: 18.30 - Festivo: 11.15 Ville di Marmentino - Santi Faustino e Giovita: Prefestivo: 20.00 - Festivo: 10.00 NAVE S. Maria Immacolata: Prefestivo: 18.30 - Festivo: 7.30 – 9.30 – 10.45 – 18.00 Muratello - S. Francesco d’Assisi: Prefestivo: 8.30 – 18.30 - Festivo: 8.30 – 10.30 – 17.30. Cortine - S. Marco: Prefestivo: 19.00 - Festivo: 8.00 – 10.30 PEZZAZE S. Apollonio: Prefestivo: 15.45 (Casa di Riposo) – 18.30 - Festivo: 8.00 – 11.00 Lavone - S. Maria Maddalena: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 18.00 POLAVENO S. Nicola Vescovo: Prefestivo: 19.00 - Festivo: 8.00 – 11.00 Gombio - S. Maria della Neve: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 10.00 – 18.00 - S. Maria del Giogo: Festivo: 16.00 (maggio/settembre) S. Giovanni Polaveno - S. Giovanni Battista: Prefestivo: 17.00 - Festivo: 8.00 – 10.30 SAREZZO Santi Faustino e Giovita: Prefestivo: 18.30 - Festivo: 7.30 – 10.00 – 18.30 Zanano - Regina della Pace: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.30 (S. Bernardino di Noboli) – 10.30 – 18.30 Ponte Zanano - Cristo Re: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.00 (Maria Madre de Redentore) – 11.00 – 18.30 TAVERNOLE SUL MELLA Chiesa Parrocchiale - Santi Filippo e Giacomo: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.30 – 11.00 – 18.00 Cimmo - S. Calogero: Prefestivo: 20.00 - Festivo: 10.30 – 20.00 Pezzoro - S. Michele Arcangelo: Prefestivo: 17.00 - Festivo: 9.30 VILLA CARCINA Santi Emiliano e Tirso: Prefestivo: 16.00 (Casa di Riposo) – 18.00 - Festivo: 8.30 – 10.30 – 18.00 Cailina - S. Michele Arcangelo: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.00 – 10.30 – 18.00 Carcina - S. Giacomo: Prefestivo: 17.00 (Pregno) - 18.00 - Festivo: 9.30 - 11.00 - 18.00 Cogozzo - S. Antonio: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.00 – 10.30 – 18.00
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BOVEZZO Via Vittorio Veneto, 28 – 25073 Bovezzo - Tel. 030 2111211 - Sito: www.comune.bovezzo.bs.it
BRIONE Via San Zenone, 1 - 25060 Brione - Tel. 030 84013
CAINO Via Villa Mattina, 9 - 25070 Caino - Tel. 030 6830016 - Sito: www.comune.caino.bs.it
COLLIO Piazza Zanardelli, 24 – 25060 Collio - Tel. 030 927213 - Sito: www.valletrompia.it
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