CITY STREAMING ! NUMERO 11 ! LUGLIO 2018
! UNA FINESTRA SUL MONDO DEL COSTRUIRE E DEGLI SPAZI ESTERNI
PAGINA 18 !
" EDITORIALE ! " ! REPORTAGE " PERSONE ! " PROGETTI ! " ! PRODOTTI " EVENTI ! " TRADE ! " ! NORMATIVE " NUMERI ! ! " INDIRIZZI
LA LUCE DEL FUTURO DI SONIA MARITAN
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di Pietro Ferrari
BIM E ALTRE COMPLICAZIONI
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CITY STREAMING EDITORIALESTREAMINGCITY
Era paradossale incontrare fino a non molto tempo fa una forma di resistenza, o almeno di fastidio nei confronti di tutte quelle procedure e percorsi che, contro ogni opposizione umanamente ragionevole, permettevano o avrebbero permesso a breve di migliorare la vita del cantiere e la qualità del lavoro finito. Oggi, l’evidenza dei vantaggi di molte procedure è così palmare da suscitare adesioni motivate e ragionate, come nel caso del costruire pubblico a Milano che abbraccia con sempre più convinzione e unanimità il percorso del BIM (vedi articolo nella sezione normative). Non sappiamo fino a che punto le trasformazioni nelle procedure del progetto potranno avere una ricaduta sulle modalità stesse del creare, sicuramente, nonostante scrupoli abbastanza immotivati, la liberazione di ogni sforzo inutile e di ogni aleatorietà di risultato non potrà che avere una ricaduta positiva sulla creatività e sulla forza di proposta dell’architetto ma avrà anche un ruolo nell’abbattere il muro delle contrapposizioni che potevano verificarsi tra la parte artistica e la parte tecnica delle funzioni, per un costruire ancora migliore. Diversa e più controversa la percezione degli schemi certificativi che qualcuno giudica troppo numerosi e contraddittori e più figli della loro storia che di un piano organico. Anche qui la chiarezza deve essere massima per dare coerenza a un corpus prescrittivo che deve risolversi a favore di tutte le parti in gioco.
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I NON LUOGHI DIVENTANO PROTAGONISTI IL LAVORO DI TERESA SAPEY TRA SPAZI URBANI E BOTANICA Un parcheggio, una galleria, un ponte. Sono luoghi in cui tutti passano e nessuno mai si sofferma. Sono non-luoghi, punti di passaggio, anonimi e spenti, cui nessuno presta attenzione. Ed ecco che in un attimo prendono vita, riscattati da un tocco di colore così intenso da lasciare senza fiato. E l’architettura diventa emozione. L’architettura diventa libertà fuori dagli schemi. Non ci sono regole da seguire, non ci sono schemi tradizionali: ogni luogo, ogni spazio pretende nuove interpretazioni capaci di emozionare. Tutto comincia nel 1990, a Madrid, quando Teresa Sapey riesce a coronare il suo sogno di essere un’artista, dando vita all’omonimo studio che porterà Jean Nouvel a ribattezzare la giovane architetta “Madame Parking” proprio per il suo contributo artistico nel parcheggio dell‘ Hotel Puerta de America a Madrid dove partecipa nel 2004 assieme ad architetti star come Zaha Hadid, Norman Foster, David Chipperfield, Jean Nouvel, Ron Arad o Arata Isozaki. Ed è così che Teresa Sapey lascia il segno in quelli che diventano i luo-
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Sorprendenti evoluzioni di Teresa Sapey.
ghi del paesaggio urbano contemporaneo, trasformandoli in distese di colore, cariche di energia e di positività, proprio come lei. Una personalità eclettica ed esplosiva, che fa dell’uso del colore la propria essenza, trasformando ogni pretesto in occasione di design. La sua originalità la porta a essere l’architetto designato per tre alberghi della catena Room Mate. Nel 2007, vince il premio per Breakthrough Wallpaper Young Designer of the Year e nel 2008, le Nazioni Unite le concede il premio a New York. Lo stesso anno Teresa è invitata in qualità di osservatore alla Biennale di Architettura di Venezia nel 2008 e partecipa al Congresso Mondiale di Creatività nella comunità islamiche a Dubai. Nel 2013 viaggia in Colombia per dare una serie di conferenze presso le principali università di architettura del paese e nel 2014 offre
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Pietro Ferrari alla presentazione milanese.
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anche una serie di corsi di perfezionamento presso diverse università in Argentina e nel 2015 è stata invitata come insegnante in un workshop in Italia. Il lavoro dell’architetto è stato pubblicato in numerose testate nazionali e internazionali. Nel 2004, Mondadori Electa pubblica Sapore Sapey, una monografia che riassume il lavoro che ha dedicato durante i primi dieci anni. Nel 2009, Marie Claire Italia la include tra i nomi delle dieci donne che cambiano il mondo e, nello stesso anno, riceve il riconoscimento di Cavaliere della Repubblica da parte dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana. Nel 2010, Teresa ottiene il premio come ‘Miglior designer dell’anno’, grazie al suo coinvolgimento nello sviluppo di non-luoghi. Lo stesso anno, Electa Mondadori pubblica il secondo monografico: Sapone Sapey. SOTTO I RIFLETTORI A maggio Teresa Sapey ha preso parte alla nona edizione di Perspecitve Europe 2018, Forum Internazionale di architettura a cura Momenti dell’evento milanese.
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di THE PLAN, in una panel discussion attorno ai temi di qualità, sostenibilità, società e ricerca. Il 16 giugno è tornata nella Torino natìa per prendere parte al MoMoWo 2018 - Women’s creativity since the modern movement, durante il quale ha tenuto un discorso intitolato “Io Donna Torinese, Falsa e Cortese”. Il 21 giugno ha preso parte al focus sull’architettura «Rilevanza ed evoluzione del colore nell’architettura, nell’arte e nel design contemporanei» presso la Fornace Orsoni a Venezia in qualità di special guest a colloquio con Giulio Cappellini. Specializzata in architettura e design emozionale, Teresa Sapey mette in evidenza la curiosità che si è sviluppata nel corso degli anni per la progettazione di spazi energetici, per la creazione grafica ed il design di prodotto. L’obiettivo di ogni suo progetto? Disegnare per emozionare. Modellare lo spazio per suscitare i sentimenti. Il colore gioca con le luci,
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con le forme, con l’arte e anche con la funzionalità dello spazio stesso. Dai non-luoghi ai fashion store, dagli hotel ai luxury appartments, il colore infrange ogni tradizione e diventa libertà di espressione. Così come un alchimista trasforma il metallo in oro, lei mescola, crea e trasforma forme e colori e ogni spazio si tinge di emozioni.
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OTTANT'ANNI DI PASSIONE LA STORIA DELLA MARMI GHIRARDI RACCONTA UNA GRANDE VICENDA ITALIANA Marmi Ghirardi di Carpenedolo (Brescia), fondata da Renato Ghirardi col padre Angelo nel 1938 e giunta alla terza generazione, compie ottant’anni.
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di Pietro Ferrari
Attraverso due secoli di artigianalitĂ , entusiasmo e professionalitĂ , Marmi Ghirardi realizza opere architettoniche, artistiche e oggetti di stone design grazie all'attiva collaborazione con architetti, designer e scultori di fama nazionale e internazionale. Una storia di imprenditoria italiana di altissima qualitĂ , che si basa sulla grande passione per il lavoro delle pietre autenticamente naturali di una famiglia unita e particolarmente abile. La nuova sede della Marmi Ghirardi. L'acciaio e il diamante incontrano i mamri per creare la bellezza.
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Rimasta immutata, nonostante la crescita, la mission aziendale: realizzare opere in pietra naturale capaci di esprimere appieno la creatività di architetti e artisti ed emozionare chi le osserva e le vive. Ma tra i valori dell’azienda ci sono anche il legame con il territorio e l’attenzione alla sostenibilità. Marmi Ghirardi è esclusivista di alcune fra le pietre naturali più pregiate al mondo, fra cui i marmi Breccia Marina Blu e Breccia Antica Gold (pietre classiche decorative, usate da molti decenni negli interni di progetti residenziali, hotel e luoghi pubblici); il granito Nero Assoluto GH e le pietre Bs Beige dal colore chiaro e uniforme, che grazie alle migliori prestazioni fisico-meccaniche sostituiscono spesso le soft limestone, tanto amate dagli architetti.
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Nelle cave di proprietà viene effettuata la coltivazione eco-compatibile nel rispetto dell’ambiente, per ridurre al minimo gli sprechi e riutilizzare al 100% la materia prima, che diviene così materiale per recuperi ambientali e sottofondi stradali o additivo in cementifici e in composti del settore alimentare e farmaceutico. Anche la nuova sede di Marmi Ghirardi, inaugurata lo scorso anno, ha – come tema – quello della salvaguardia dell’ambiente: un sistema di terrapieni inerbiti e un filare di alberi ad alto fusto creano un connubio perfetto tra la costruzione industriale e il contesto paesaggistico, cercando di preservare le valenze per l’amore e il rispetto che la famiglia ha verso quella collina e quello scorcio del paese. Oltre a ciò, la sede è realizzata con tecnologie all’avanguardia, che si fondono con
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La forza di un gruppo famigliare: i Ghirardi.
le meravigliose sculture in marmo realizzate da Franco Ghirardi, padre dei quattro fratelli che guidano attualmente l’azienda: Anna, Daniele, Giuliano e il Presidente del CdA Stefano, quest’ultimo Presidente anche di Confindustria Marmomacchine fino a questo 2018. L’attuale leadership ha portato in azienda il proprio bagaglio di visione ed energia, facendo di innovazione e ricerca i punti cardine e portando Marmi Ghirardi a diventare il primo “stone contractor” in Italia specializzato nella realizzazione di progetti in pietra naturale di elevato profilo, grazie ad un sistema integrato di competenze, professionalità e capacità di problem solving sviluppato nel corso degli anni. Senza dimenticare, però, le origini. Infatti, alla base di tutto, resta l’ar-
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Chi scrive tra i capolavori di Ghirardi Marmi.
tigianalità, oltre che l’imprescindibile propensione alla qualità. E per dare forma e identità all’anima più profonda della propria storia, quella che getta le proprie basi nel lavoro artigianale sartoriale d’eccellenza e di puro made in Italy, l’azienda lancia un nuovo brand, Ghirardi 1938 - Italian Stone Maestro, che interpreta lo stile italiano in termini di raffinatezza e qualità dei materiali e che intende posizionare l’azienda bresciana in un preciso segmento del mercato, quello legato al luxury di alta gamma e di altissimo valore. Con un fatturato aggregato di nove milioni circa, e con una forza lavoro di circa 40 dipendenti, Marmi Ghirardi realizza e vende i propri prodotti e servizi in tutto il mondo (oltre il 90% del fatturato è realizzato all’estero) e ha recentemente aperto una filiale anche a New York.
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Da notare e sottolineare un’attenzione fortissima per il mondo della cultura e dell’arte, evidenziata dalle collaborazioni con alcuni dei piÚ importanti artisti mondiali quali Anish Kapoor e Mimmo Paladino. Ma anche dal sostegno che Marmi Ghirardi riserva ai giovani
Il "giardino incantato" di Ghirardi Marmi.
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Due momenti dei festeggiamenti dell'Ottantesimo.
artisti, nell’ottica di valorizzare e sostenere il loro talento, aiutandoli a realizzare le loro opere e promuovendo la creatività del futuro. Gli ottant’anni raggiunti confermano e consolidano pertanto la filosofia dell’azienda, fatta di ricerca, materie prime eccellenti, innovazione dei processi produttivi, artigianalità e controllo della qualità, un traguardo che trova in questa importante ricorrenza un’ulteriore motivazione di crescita e di sviluppo.
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LA LUCE DEL FUTURO
sonnen DA MAGGIO 2015 È ENTRATA IN ITALIA CON LA sonnenBATTERIE E LA SUA POLITICA ESPANSIVA RIGUARDA IL MERCATO GLOBALE. LA MULTINAZIONALE CON DUE SITI PRODUTTIVI IN EUROPA E AMERICA È SPECIALIZZATA IN SISTEMI DI STORAGE RESIDENZIALI: SERVIZI ANCILLARI CHE EVITANO BLACK OUT. NEI PROSSIMI 20 ANNI L’INVESTIMENTO IN ENERGIA RINNOVABILE SARÀ PREPONDERANTE RISPETTO I SISTEMI TRADIZIONALI (FOSSILI) E SONNEN PROPONE UNA PARTNER (IN ITALIA ATTRAVERSO IL GSE) CON IL CLIENTE CON L’OBIETTIVO DI RIDURRE IL COSTO DELLA BOLLETTA CON UN BONUS PREVISTO PER CHI È PARTE DELLA SONNENCOMMUNITY E LEGARE LA RETE ESCLUSIVAMENTE AL FOTOVOLTAICO, AS-
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di Sonia Maritan
SECONDANDO UN MODELLO DI SCAMBIO IN RETE CHE RISPECCHIA L’EVOLUZIONE DEL SISTEMA DI SCAMBIO ENERGETICO VERSO IL QUALE SI STA ANDANDO. DEGNO DI NOTA ANCHE IL PROGETTO NO PROFIT "LITER OF LIGHT" DI CUI CI PARLA DIRETTAMENTE VINCENZO FERRERI, COUNTRY GENERAL MANAGER DELLA FILIALE ITALIANA DI SONNEN, CHE ABBIAMO IL PIACERE DI CONOSCERE ALLA FINE DEL 2017. L’ingresso di sonnen sul mercato italiano costituisce per le costruzioni a vocazione sostenibile un'interessante opportunità: energia autoprodotta è quanto sonnen con i suoi sistemi di storage per impianti fotovoltaici offre alle costruzioni ad alta efficienza energetica. Progetto partito in Germania e rivolto anche ai clienti che non possiedono un impianto fotovoltaico o che vivono in un condominio, che possono trarre vantaggio dai benefici di una sonnenBatterie e dalla tariffa sonnenFlat city con l’elettricità gratuita introdotta in Ger-
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Liter of light.
mania. In questo Paese, proprietari e inquilini di appartamenti possono oggi avere elettricità gratuita per 10 anni e diventare indipendenti dai propri fornitori di energia, eliminando l’incertezza di futuri aumenti dei costi energetici: sonnen offre alle utenze domestiche questo vantaggio finanziario, supportando al tempo stesso la rete pubblica. Dopo Germania e Italia è la volta della Francia: sonnen ed ENGIE annunciano, infatti, la loro partnership strategica per lo storage di energia domestica in Francia. La strategia espansiva di sonnen non si ferma qui. In occasione della conferenza stampa a Milano, il 19 dicembre scorso, abbiamo conosciuto Vincenzo Ferreri, nominato Ambassador dell'iniziativa "Liter
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of Light" in Italia, grazie al progetto "Liter of Light" che ha la velleità di portare luce dove non c’è per illuminare gli angoli bui del mondo. INDIPENDENZA ENERGETICA In Italia sonnen ha recentemete lanciato la formula della sonnenCommunity. Per entrare a farvi parte, occorreva acquistato e installato una sonnenBatterie eco con capacità minima di 4 kWh o una sonnenBatterie da 4 kWh, purché l'acquisto fosse avvenuto dopo il 9 novembre 2016, data del lancio ufficiale della sonnenCommunity in Italia (l'offerta valeva fino al 31 marzo dello scorso anno). Oltre ai servizi di monitoraggio e aggiornamento e alla fornitura di energia da sola fonte rinnovabile, era incluso anche il servizio Energia: sonnen assorbiva di fatto il costo della bolletta residua tramite un bonus rilasciato direttamente in bolletta, grazie alla convenzione con un fornitore elettrico con il quale il cliente doveva volturare il proprio contratto luce. Il valore del bonus copriva ragionevolmente la spesa di due anni di
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un'utenza domestica con un consumo stimato di 1500 kWanno e con una potenza impegnata pari a 3 kW. Questi i vantaggi pratici della Community che passava attraverso la valorizzazione del servizio al cliente, facendosi carico di ogni aspetto: un modo efficace per promuovere un marchio! Un progetto partito in Germania dove sonnen offre l’indipendenza energetica ai proprietari e inquilini di appartamenti condominiali e garantisce elettricità gratuita per 10 anni Fino a oggi solo i proprietari di abitazioni indipendenti avevano la possibilità di utilizzare un impianto di energy storage collegato al proprio impianto fotovoltaico o ad altra fonte di energia off-grid. Oggi, in Germania, chi fa parte della sonnenCommunity, può ottenere, accumulare e utilizzare elettricità gratuita dalla community senza aver necessariamente bisogno di generare la propria.
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Il nuovo sistema sonnenBatterie city può essere facilmente installato in qualsiasi appartamento e consente anche ai nuovi clienti di accedere alla sonnenCommunity. Con il sistema city, i clienti ricevono da sonnen 2.200 kWh di elettricità gratuita e garantita ogni anno per i 10 anni successivi. Inoltre risparmiano circa 300 kWh l’anno grazie al gestore di energia smart incorporato nella sonnenBatterie. sonnenBatterie city consente ai proprietari e agli inquilini di appartamenti condominiali di risparmiare parecchie centinaia di euro in costi dell’elettricità ogni anno e per i successivi 10 anni. Quello che prima era disponibile solo per i proprietari di abitazioni indipendenti, oggi è disponibile sul mercato anche per chi abita in un condominio e fino a ieri non poteva beneficiare di un impianto fotovoltaico. L’energia pulita e accessibile diventa così alla portata di molte più persone”, ha dichiarato Philipp Schröder, Amministratore Delegato e Responsabile Vendite & Marketing di sonnen. Invece di far sostenere al proprietario l’onere di avere un impianto fotovoltaico interno, il sistema city utilizza la sonnenCommunity, un fitto
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network di produttori e consumatori di elettricità rinnovabile, quale fonte di generazione e condivisione di elettricità. Fanno parte della Community le abitazioni indipendenti dotate di impianti FV, gli impianti FV a totale immissione in rete, le turbine eoliche, i piccoli impianti biogas, e da oggi anche i proprietari di appartamenti condominiali. Se la sonnenCommunity genera più elettricità di quella necessaria, i proprietari di appartamenti possono attingere a questa riserva di elettricità per ottenere l’energia necessaria per alimentare l’utenza domestica e contemporaneamente caricare la sonnenBatterie presente nell’appartamento. Nello scenario opposto, se dalla community viene consumata più elettricità rispetto a quella prodotta, l’utenza domestica utilizza l’energia accumulata nella sonnenBatterie city per fornire elettricità a richiesta. sonnenBatterie city svolge anche un’altra funzione. È in grado di bilanciare le fluttuazioni nella rete elettrica pubblica, contribuendo in tal
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modo alla sua stabilizzazione. Se nella rete elettrica è presente troppa energia (per esempio a causa di un temporale che favorisce la produzione di energia eolica), la sonnenBatterie può convogliare e accumulare l’energia in eccesso. Se l’energia presente è insufficiente gli impianti sonnenBatterie possono fornire elettricità alla rete. Questo servizio di gestione dell’energia è possibile grazie al pool di migliaia di sonnenBatterie digitalmente collegate tra loro. In sintesi, sonnen offre alle utenze domestiche un vantaggio finanziario, supportando al tempo stesso la rete pubblica. Questo facilita l’integrazione delle energie rinnovabili fluttuanti in generale e riduce la necessità di espandere la rete elettrica (con conseguenti aumenti delle tariffe pubbliche). Al momento, in Germania, la disponibilità di sonnenBatterie city è limitata a 5.000 unità. «Stiamo cercando di accelerare l’attivazione e l’integrazione di questi importanti servizi addizionali anche in Italia per far si che l’espansione del mercato degli accumuli avvenga nel più breve tempo possibile fornendo di fatto benefici a tutto tondo, al distributore, ai
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fornitori e agli utilizzatori» – spiega Vincenzo Ferreri country general manager della filiale italiana di sonnen. STRATEGIA ESPANSIVA: FRANCIA sonnen espande le sue attività internazionali ed entra anche nel mercato francese. Ha firmato, infatti, una partnership strategica con l'utility ENGIE, che ora fornisce alle famiglie un pacchetto costituito da un sistema fotovoltaico e da un sistema di accumulo di energia. Da oggi ENGIE offre alle famiglie francesi un nuovo pacchetto chiamato "My Power", che consiste in un impianto fotovoltaico e un sistema di accumulo per la produzione e l'utilizzo della propria energia solare. Questa è la nuova offerta di ENGIE ai suoi clienti francesi, che utilizzeranno il sistema di storage sonnenBatterie prodotto da sonnen. La nuova offerta consente alle famiglie di coprire fino al 96% del proprio fabbisogno energetico giornaliero con energia autoprodotta.
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Soluzioni abitative con l'armoniosa presenza delle batterie Sonnen.
Il potenziale è di circa 4,4 milioni di proprietari di case in Francia. «Siamo molto felici che una delle più grandi utility europee condivida la nostra visione di energia pulita ed economica. ENGIE è un'azienda che non solo parla di energia rinnovabile, ma che la spinge realmente. Questo dimostra che sempre più persone in tutto il mondo vogliono prendere nelle proprie mani il proprio futuro energetico e usare la nostra tecnologia», ha commentato Christoph Ostermann, CEO di sonnen. In Francia, circa due terzi della popolazione è a favore dell’installazione di un impianto fotovoltaico sul proprio tetto e la maggior parte di loro vorrebbe poter autoconsumare l'energia prodotta. Per ENGIE questo è un mercato molto promettente. «Stiamo ampliando la nostra gamma di prodotti con “My Power”, offrendo ai nostri clienti la possibilità di immagazzinare e utilizzare la propria energia, anche quando il sole non splende. Stiamo lanciando questo servizio oggi – 15 maggio 2018 –, quindi sono molto
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orgoglioso di annunciare la nostra partnership con sonnen, utilizzando ciò che crediamo sia la migliore soluzione di storage sul mercato», afferma Hervé Matthieu Ricour, responsabile di BtC France presso ENGIE. Dal 2017, l'autoconsumo in Francia è stato sostenuto attraverso un incentivo agli investimenti per l'acquisto di impianti fotovoltaici. Il prezzo dell'elettricità è aumentato di circa il 20% negli ultimi 5 anni. Per questo l’accumulo della propria energia diventa sempre più economicamente vantaggioso. ENGIE, noto come GDF SUEZ fino al 2015, è una delle più grandi utility europee, attive nel settore dell'energia e dei servizi. Impiega oltre 150.000 persone e opera in circa 70 paesi. Nel 2017 il Gruppo ha realizzato un fatturato annuo di 65 miliardi di euro. In Francia, ENGIE è il principale fornitore di energia elettrica verde (1,6 milioni di clienti) e fornisce energia a oltre 11,6 milioni di clienti (4 milioni con elettricità e 7,6 milioni con gas).
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sonnen ha già certificato la sonnenBatterie per il mercato francese e ha formato numerosi installatori sul posto. Oltre al mercato tedesco, il principale per sonnen, l’azienda è già presente in numerosi mercati europei come l'Italia, il Regno Unito, i paesi scandinavi e la Spagna. Inoltre, sonnen è attiva anche negli Stati Uniti e in Australia e, nel mondo, ha venduto più di 30.000 sistemi di accumulo domestico. SOLE + LEGNO = EFFICIENZA Sistemi di storage per impianti fotovoltaici per case di legno e ad alta efficienza energetica è quanto offrono le sonnenBatterie: la soluzione più efficiente e sicura per immagazzinare tutta l’energia del sole e rendere la casa autosufficiente, e per poter sfruttare completamente i benefici dell’energia solare attraverso i pannelli fotovoltaici, 24 ore su 24, è fondamentale disporre di un sistema di accumulo. Questo principio vale ancora di più per un edificio progettato per rispondere a requisiti di alta efficienza energetica, perché la presenza di una batteria consente di ridurre al minimo i consumi.
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La sonnenBatterie costituisce la soluzione ottimale, rispetto ad altri prodotti presenti sul mercato, perché è un sistema integrato, pronto per essere installato senza modifiche all’impianto esistente, completo di batterie, elettronica di conversione, di misuratori di potenza che forniscono le informazioni per monitorare l’intero impianto, di display touch screen dal quale poter controllare l’intera gestione dell’energia e non ultimo di un intelligente Energy manager automatico. La sonnenBatterie può inoltre essere combinata con generatori di diversa natura, quali fotovoltaici, eolici o pompe di calore, per ottenere una più efficiente gestione dei consumi. La soluzione ideale per case di legno e ad alta efficienza energetica, quindi, per case che nascono con una precisa vocazione alla sostenibilità e al risparmio energetico. Per soddisfare le esigenze energetiche di ogni singola famiglia, la sonnenBatterie è stata sviluppata come un sistema di storage modulare, da 2 kWh a 16 kWh con modelli adat-
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tabili quindi al singolo appartamento all'interno di un condominio, a una villetta indipendente piuttosto che a una villa di grosse dimensioni. In Germania, dove viene prodotta la sonnenBatterie, il suo utilizzo su larga scala per le case di legno e ad alta efficienza energetica è già realtà. Tanto che Luxhaus, il primo produttore tedesco di case ad alta efficienza energetica, ha deciso di offrire ai propri clienti, all’interno della casa, sia la sonnenBatterie, come utile integrazione al sistema di gestione dei consumi, sia l’accesso alla sonnenCommunity e alla sonnenFlat, con la possibilità di condividere l’energia autoprodotta e di rendersi completamente autonomi dai fornitori convenzionali di energia. Dopo l'accordo con Luxhaus, sonnen ha stretto una nuova partnership con lo studio di architettura tedesco Passiv21 Architektenhaus, specializzato nella progettazione di edifici ad alta efficienza energetica. «Siamo felici – questo il commento di Eugen Müller, amministratore delegato di Passiv21 – di poter garantire ai nostri clienti la casa dei loro sogni.
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L’efficienza energetica rappresenta il fulcro delle nostre attività e possiamo ottenerla anche grazie al contributo di sonnen». «Passiv21 è uno Studio di architettura di alto profilo – ha sottolineato Philipp Schröder, responsabile Marketing e Vendite del Gruppo sonnen –. La collaborazione con Passiv21 segue quella siglata con Luxhaus: in tempi brevissimi abbiamo trovato due partner consolidati nel segmento delle case indipendenti ad alta efficienza energetica». Anche in Italia, dove tra l’altro sonnen ha recentemente introdotto con successo la sonnenCommunity (https://sonnenbatterie.de/it/sonnencommunity) l’azienda è pronta a rivolgersi a questo tipo di mercato per il quale la sonnenBatterie rappresenta un’eccellente soluzione, anche in ottica di marketing e di proposta commerciale. «Infatti – aggiunge Vincenzo Ferreri, Country General Manager della filiale italiana di sonnen – i costruttori di case di legno e i progettisti di case passive, grazie alla combinata di sonnenBatterie e sonnenCommu-
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nity, potranno offrire ai propri clienti un’abitazione 100% CO2 free e garantire inoltre agli inquilini una casa indipendente energeticamente al 100%». Un particolare non trascurabile, soprattutto nel caso di installazioni in case di legno, è tra l’altro che la sonnenBatterie ha dimostrato di soddisfare tutti i requisiti della nuova guida alla sicurezza per gli accumulatori domestici agli ioni di litio: sono stati testati, infatti, i più svariati rischi che si possono verificare durante il funzionamento di una batteria ricaricabile. SonnenBatterie è quindi il primo sistema certificato, da ente esterno Primara, secondo la nuova guida alla sicurezza, a dimostrazione del proprio elevato standard di sicurezza e qualità. MISSIONE LUMINOSA DIFFUSA sonnen scende in campo con un'interessante e coinvolgente iniziativa di Corporate Social Responsability: "Liter of Light", di cui Vincenzo Ferreri, sonnen Country General manager Italia, è stato nominato ambasciatore. Il progetto si sposa perfettamente con il core business e con
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le finalità etiche di un'azienda come sonnen che si pone come mission di rendere l'energia (pulita e rinnovabile) accessibile a tutti. "Liter of Light" è un progetto, promosso dall'omonima ONG, nato nel 2011 con l’obiettivo di portare l’illuminazione eco-sostenibile alle popolazioni in stato di povertà energetica, diffondendo l’uso della tecnologia“Bottle Bulb”del brasiliano Alfredo Moser. Nel 2013, per rispondere allo stato di emergenza energetica in seguito al Tifone Haiyan (Yolanda), aggiungendo un pannello solare, una batteria e un led alla precedente tecnologia, nasce “Liter Of Light At Night”, con l'obiettivo di diffondere l’illuminazione eco-sostenibile e socialmente sostenibile in tutte le zone del mondo energicamente svantaggiate. Anche nel nostro Paese nasce, come costola della ONG internazionale, Liter of Light Italia, che oggi coordina progetti di sviluppo energetico in 11 Paesi tra Africa e Sud America. Il principio su cui si basa il progetto di cooperazione internazionale é
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apparentemente semplice, ma nasconde in realtà una grandiosa finalità sul piano etico e sociale: creare nei Paesi completamente privi di energia elettrica, un sistema di illuminazione ecosostenibile in cui bottiglie di plastica piene di acqua e candeggina riescono a riprodurre la luce solare, trasformandosi in vere e proprie fonti di illuminazione per paesi e baracche altrimenti avvolte dall'oscurità. Al pannello solare viene abbinata una batteria, in grado di immagazzinare l’energia generata attraverso la luce del sole durante il giorno, pronta a restituirla nelle ore notturne. «Il progetto "Liter of Light" mi ha affascinato fin dall'inizio – spiega Vincenzo Ferreri – e quando mi sono reso conto che il loro problema era una scarsa capacità di storage, non ho avuto nessuna esitazione: mi sono offerto di fornire loro il nostro aiuto. Quando si guasta un modulo batteria presente su campo, per i più disparati motivi, che spaziano da problemi di installazione a eventi di sovratensione locale, il modulo va cambiato per intero, anche se il problema interno è riferito solo a una delle 256 celle presenti nel modulo.
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Questo significherebbe eliminare 255 celle sane, che invece ora possono essere messe a disposizione del progetto. A oggi abbiamo già fornito più di 1.500 celle». Un esempio concreto di economia del riciclo, oltre che un gesto di grande valore sociale. La bontà del progetto però non si limita a questo. L'obiettivo della ONG, infatti, è anche quello di coinvolgere direttamente le popolazioni locali nella realizzazione del sistema di illuminazione, mettendole concretamente all'opera nei lavori di installazione, di saldatura e di manutenzione. Perché formare e informare significa anche far crescere e favorire lo sviluppo e l'integrazione di chi vive ai margini della civiltà. sonnen è quindi diventata a tutti gli effetti partner dell'iniziativa "Liter of Light" e Vincenzo Ferreri é stato nominato European Ambassador dell'iniziativa, con l'intenzione di diffondere il messaggio tra le aziende
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Un'abitazione Sonnen.
e ai tavoli istituzionali. Un primo progetto, infatti, è già stato completato dalla Solarplay, tra le società di vendita di impianti fotovoltaici e storage più importanti del network di sonnen in Italia: progetto che ha permesso di illuminare da zero un villaggio intero con oltre 800 persone che oggi hanno quindi luce anche la sera. Questo, oltre a permettere lo studio anche nelle ore serali, aumenta anche la loro sicurezza generale, in strada e dentro le capanne e crea un processo di microbusiness dove le lampade create possono essere anche sistemate in caso di guasti oppure replicate in altri villaggi, grazie al processo di formazione locale. «Ovviamente questo primo progetto da me sponsorizzato, che ha
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visto la collaborazione di Liter of Light e Solarplay, ha un risvolto anche per gli utenti finali italiani che oggi acquistano da società che collaborano con Liter of Light. Infatti – conclude Ferreri – ogni volta che i clienti acquistano un sistema fotovoltaico o una sonnenBatterie, non contribuiscono solo alla salute dell'ambiente, ma anche a dare luce a una famiglia che risiede in posti non elettrificati, portando cosi benefici a tutto tondo tramite l’utilizzo di sistemi a energia rinnovabile!». IDENTIKIT SONNEN La sonnen GmbH è una delle aziende tedesche attualmente più in espansione. Nella graduatoria del Massachusetts Institute of Technology (MIT) compare tra le prime "50 aziende più smart 2016", accanto ad Amazon, Facebook e Tesla. Tra gli investitori dell'azienda figura anche la Generale Electric. In tutto il mondo sonnen fornisce al momento ener-
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gia rinnovabile a oltre 100.000 persone. La sonnenCommunity è la prima rete online per condividere energia pulita autoprodotta.
La conferenza Sonnen a Milano.
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AL SECONDO PASSO AL VIA IL RESTAURO DEL SECONDO STRALCIO DEL MUSEO BAILO A partire da giugno 2018 prenderĂ il via il progetto di completamento del Museo Bailo, dove trova stabile accoglienza la prestigiosa collezione civica delle opere di Arturo Martini, oltre che di Gino Rossi, di
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Giovanni Barbisan e degli artisti della scuola trevigiana coevi di Martini; una parte del museo sarà dedicata all’arte contemporanea. L’amministrazione Comunale e il Museo accolgono con entusiasmo l’inizio dei lavori e ringraziano Arper, che ha contribuito in modo sostanziale a rendere possibile questa iniziativa. L’architetto Marco Rapposelli, Studiomas architetti, racconta: Gli spazi (Marco Zanta.)
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I rendering (Marco Raposelli)
“Il progetto completa la prima fase di restauro, partita nel 2010 e conclusasi nell'ottobre del 2015, grazie ad un finanziamento europeo che aveva tuttavia consentito il rinnovo solo parziale del museo, ovvero il chiostro cinquecentesco affacciato su Borgo Cavour e le sale prospicenti. Il nuovo progetto di restauro consentirà quindi di continuare lungo il percorso di ampliamento avviato, raddoppiando la superficie espositiva; il percorso museale verrà esteso e rinnovato e sarà possibile completare la dotazione di servizi per il pubblico, avvicinando così ancor più il museo alla città.”
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PROGETTISTREAMINGCITY
"Il 29 ottobre del 2015 il Museo Bailo ha riaperto le sue porte. E' stato un grande giorno per Treviso e per i suoi Musei Civici - dichiara il sindaco di Treviso Giovanni Manildo - da quel momento abbiamo continuato a lavorare per restituire alla cittĂ un luogo che, superando la logica del tradizionale museo, vuole affermarsi come centro culturale. Grazie alla collaborazione con Arper, un'eccellenza del nostro territorio, riusciamo a proseguire quel percorso iniziato anni fa. Treviso, anche con la nostra Galleria del ‘900, sta diventando sempre piĂš attrattiva per i molti turisti che, sul richiamo
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di città d'arte come Venezia, scelgono invece di restare nella nostra città per visitarla". "La possibilità di avviare il restauro della seconda parte del Museo Bailo diventa concreta con l'intervento di Arper - dichiara l'assessore ai beni culturali del Comune di Treviso Luciano Franchin - Il progetto dell'amministrazione di completare il sistema museale si realizza con un accordo pubblico_privato che segnala la diffusa e concreta attenzione per la cultura vero motore della vita della nostra città ". "L'opportunità del recupero dell'intero complesso del Bailo apre importanti prospettive per la valorizzazione delle collezioni d'arte civiche - dichiara il dirigente del settore Musei e Biblioteche del Comune di Treviso Emilio Lippi - Potranno essere esposte le raccolte dell'Ottocento e del secondo Novecento, dando anche visibi-
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lità alle numerose opere che privati cittadini frequentemente donano ai Musei". Claudio Feltrin, Presidente di Arper, aggiunge: “E’ impossibile vedere questi spazi, camminare lungo questi corridoi, senza immaginare come sarebbero se potessero esprimere appieno la bellezza che custodiscono. Non si può non sentire quindi il compito di contribuire affinché questa immensa ricchezza culturale e architettonico torni al suo pieno splendore. Il Museo Bailo può così essere restituito alla città, perché la cultura e la storia sono le fondamenta della nostra identità e noi possiamo lavorare affinché la conoscenza diventi comune. La cultura inoltre è uno strumento fondamentale per sostenere l’economia della nostra regione. Abbiamo un patrimonio inestimabile, è nostro dovere valorizzarlo e imparare a comunicarlo al meglio.”
I legni di approfondimento di Studio Mas.
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NUOVI INFISSI TOTAL WHIT PER UN APPARTAMENTO VENEZIANO
L'esploso di Climapac-MyBox.
IL CASSONETTO MYBOX DI CLIMAPAC PROTAGONISTA DI UN PROGETTO DI RISTRUTTURAZIONE CHE DONA UN NUOVO VOLTO AD UN’ABITAZIONE DI MESTRE (VE), UNENDO PRESTAZIONI ENERGETICHE AD UN’ESTETICA PULITA ED ELEGANTE
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La sostituzione degli infissi è uno dei passi fondamentali per migliorare radicalmente le prestazioni energetiche di un edificio. Per questo a Mestre, vicino Venezia, la riqualificazione di un appartamento degli anni Settanta si è concentrata principalmente sugli elementi a diretto contatto con l'esterno, ovvero i serramenti e il cassonetto in legno. Il cassonetto per avvolgibile, in particolare, rappresenta uno dei punti strutturali più critici dell’edificio; un ponte termico responsabile di oltre il 25% delle dispersioni del foro finestra. È fondamentale progettarlo e realizzarlo con accuratezza, in modo da ottimizzare l’isolamento termico e razionalizzare l’utilizzo dei sistemi di riscaldamento e di raffrescamento. Grazie all'installazione del nuovo cassonetto MyBox di Climapac, l'abitazione presenta ora parametrici energetici e acustici nettamente migliorati, oltre che una maggiore salubrità e un maggior comfort all'interno dei locali. L'intervento, eseguito da Carollo Serramenti, è risultato semplice e poco invasivo: il prodotto e il kit di installazione, entrambi contenuti in una scatola, hanno reso agevole il trasporto del materiale fino al quarto piano, mentre la progettazione del cassonetto su misura, imprescindibile vista la dimensione molto ampia del foro finestra, ha evitato polvere, calcinacci e operazioni impegnative. Il look semplice e pulito di MyBox, inoltre, valorizza e ravviva l’estetica degli ambienti, dando loro un volto più in linea con le tendenze contemporanee.
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Prima dell'intervento.
IL PRODOTTO: MYBOX DI CLIMAPAC Scelto per la sua semplicità di installazione e la sua spiccata idoneità per gli interventi di riqualificazione, in quanto leggero e facilmente trasportabile, MyBox di Climapac è un cassonetto performante in grado di eliminare le dispersioni di calore e influire notevolmente sulla qualità abitativa. Grazie alla sua elevata tenuta dell'aria, infatti, elimina spifferi e condensa, rendendo gli spazi indoor più salubri e confortevoli. La trasmittanza termica certificata (con valori U=0,583 W/m2K), inoltre, incrementa l'efficienza dell'abitazione, contribuendo a migliorarne la classificazione energetica. Progettato su misura, il cassonetto Climapac è stato installato in modo pratico e veloce grazie al sistema a click, che non rende necessari interventi invasivi di foratura dei muri e agevola le operazioni di manutenzione, in quanto può essere smontato e rimontato con facilità. Selezionato nella versione quadrata e nel colore bianco, MyBox trasforma l'ambiente con il suo design pulito ed elegante, rinnovando gli interni in stile contemporaneo.
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SCHEDA PROGETTO Realizzazione: sostituzione serramenti e cassonetti LocalitĂ : Mestre (VE) Anno di ultimazione: 2017 Serramentista: Carollo Serramenti (TV) www.carolloecological.it Cassonetto avvolgibile: MyBox di Climapac Modello: squadrato, colore bianco
Dopo l'intervento.
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NEI VECCHI MAGAZZINI DEL COTONIFICIO SI PROGETTA L’HI-TECH Claudio Borrello.
PER IL NUOVO QUARTIER GENERALE DI ERMETRIS CLAUDIO BORRELLO HA RECUPERATO A GORIZIA UN’AREA STORICA SOTTO IL PROFILO INDUSTRIALE. «MANTENIAMO LE NOSTRE RADICI PER PROIETTARCI SUI MERCATI INTERNAZIONALI»
Una sede più grande, funzionale e operativa che restituisce un pezzo di storia alla tradizione industriale di Gorizia. Al civico 9 in località Straccis, Ermetris ha posizionato il suo nuovo quartier generale: dove c’era uno spazio abbandonato e lasciato al degrado (anche sociale), ha trovato posto un’azienda moderna che fa della tecnologia il proprio valore aggiunto; dove un secolo e mezzo fa veniva custodito il cotone, oggi si progettano soluzioni innovative per la comunicazione sui treni. «Abbiamo fatto rivivere i vecchi magazzini del Cotonificio Triestino, un luogo storico per Gorizia, in particolare per Straccis», osserva
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Aspetti della nuova sede della società.
Claudio Borrello, fondatore e amministratore di Ermetris. «Così un pezzo della storia industriale di questa zona è tornato ad essere produttivo, permettendoci di avere gli spazi necessari per poter proseguire nel nostro cammino di crescita». Fondata nel 2011 grazie ad un bando per start-up, Ermetris ha saputo rapidamente ritagliarsi uno spazio di primo piano nel mondo dei trasporti, sviluppando soluzioni ad elevata tecnologia nei sistemi di informazione per i treni e crescendo ogni anno a doppia cifra. Nonostante si rivolga a mercati in tutto il mondo (Canada, Danimarca, Francia, Germania, Norvegia e Usa), Borrello ha voluto mantenere ben salde le radici goriziane. Così, a fronte della neces-
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sità di lasciare la TechnoArea di Gorizia, ha scelto di rimanere sul territorio. L’area dove Ermetris ha posizionato la nuova sede si estende su un’area di oltre 3.000 metri quadrati con due capannoni, rispettivamente da circa 700 e 350 m2 e un cortile da 2.000. «Quando l’ho vista la prima volta, verso la fine del 2016, era completamente abbandonata - ricorda Borrello -: invasa dalla vegetazione, con gli stabili in decadenza e la presenza di amianto. Ma il fatto che fosse una testimonianza storica di un importante passato industriale che dava lavoro a oltre 2.000 persone, mi ha spinto a fare tutte le verifiche necessarie e a procedere con la progettazione per il suo recupero. In più, vicino c’è il fiume: l’Isonzo è il simbolo del nostro territorio». Nel febbraio dell’anno scorso ha acquistato l’area da una società immobiliare trentina, quindi ha iniziato i lavori di ristrutturazione e bonifica. «Essendo un’area inserita nel patrimonio culturale del Friuli Venezia Giulia, il progetto ha dovuto superare il vaglio della
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Regione prima di essere attuato. Siamo partiti dalla struttura più grande prestando attenzione alla salvaguardia di alcuni elementi architettonici e all’adozione di soluzioni ecosostenibili come il cappotto termico, l’isolamento del tetto - con la rimozione dell’eternit - e le pompe di calore», continua Borrello. I lavori hanno interessato per il momento solamente la struttura più grande consentendo di ricavare uno spazio moderno e funzionale dove al primo piano ci sono gli uffici direzionali mentre al piano terra l’ufficio tecnico e una parte della produzione per l’assemblaggio delle componenti elettroniche. «Abbiamo recuperato anche una piccola foresteria per clienti o agenti che in futuro avranno la necessità di fermarsi», prosegue. La scelta di restare sul territorio e mantenere il legame con Gorizia riflette il carattere di Ermetris. Borrello infatti si è posto al fianco della Dinamo Gorizia, squadra di basket che milita in C Silver, e ha dato vita al progetto Ermetris Academy per offrire agli studenti delle scuole superiori un’opportunità di crescita e formazione.
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«Il territorio è fondamentale», ribadisce Borrello. «Un’azienda non deve rinunciare al proprio ruolo sociale, ma operare facendo in modo che crescendo l’azienda possa crescere anche il territorio. Ermetris è pronta: la nuova sede ci dà tutti gli strumenti per ingrandirci e gli spazi per affrontare commesse più grandi». ERMETRIS Fondata nel 2011, Ermetris è una giovane e dinamica azienda che opera nel settore ferroviario per la fornitura di prodotti ad elevata tecnologia al fine di migliorare il confort di bordo, la sicurezza e la comunicazione. Avviata da Claudio Borrello come start up nel settore del “passenger information system”, ha iniziato come distributore di prodotti di terzi, per arrivare a progettare, assemblare e commercializzare prodotti innovativi per il settore ferroviario. Questo permette ad Ermetris di essere “main contracting”. La sede di Ermetris è a Gorizia. www.ermetris.com
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LA VITA A BORDO PISCINA
NELLA CAMPAGNA BOLOGNESE DUE PERGOLE BIOCLIMATICHE OPERA DELL’AZIENDA PRATIC, PUNTO DI RIFERIMENTO IN ITALIA PER LE SOLUZIONI CHE SPICCANO PER DESIGN E FUNZIONALITÀ, PROGETTATE DALLO STUDIO FRASSINAGO PERMETTONO DI INTERPRETARE L’ESTERNO ALLA STREGUA DELL’INTERNO Portare le consuete attività di una giovane famiglia a bordo piscina, trasferire all’aperto il fulcro della casa, per godere dei benefici della luce naturale, della vita all’aria aperta e della bellezza della campagna emiliana. Sono questi gli obiettivi ottenuti dallo studio di architettura del paesaggio e impresa di realizzazione Frassinago con l’installazione di due pergole bioclimatiche Opera di Pratic, azienda italiana punto di riferimento nella realizzazione di soluzioni di copertura solare che si distinguono nel settore outdoor per progettualità ed estetica. Accade a San Giovanni in Persiceto, in provincia di Bologna, nel vasto parco di una vecchia cascina, recentemente ristrutturata mantenendone
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il tipico stile bucolico, dove è stato creato ex novo un edificio con funzione di supporto alla piscina, con spogliatoi, docce e servizi. Un intervento che ha stimolato nel committente il desiderio di sfruttare ulteriormente gli ampi spazi esterni. Ecco quindi che entra in gioco la prima pergola Opera, struttura autoportante di 23 m2 che, installata adiacente alla pool house, completa quest’ultima ospitando una raffinata e spaziosa zona pranzo. Naturale integrazione dell’area pranzo è la zona cottura: un’ulteriore pergola bioclimatica, anch’essa adiacente allo spogliatoio e delle dimensioni di 7 m2 , sotto alla quale trova spazio una vera e propria cucina. Per riparare dal vento spesso presente in queste campagne, le due strutture sono dotate di tende verticali Raso che, una volta aperte, ri-
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sultano completamente invisibili, poiché contenute nei profili orizzontali di Opera di soli 22 cm di altezza. UN COMFORT TERMICO IMPECCABILE Creare il perfetto comfort termico sotto la pergola è, invece, il compito delle speciali lame in alluminio di Opera che possono ruotare di 140 gradi permettendo l’ottimale ricircolo dell’aria, così come la modulazione dell’intensità della luce. Quando piove, invece, le lame si chiudono completamente per un riparo pressoché totale, mentre le acque piovane vengono convogliate
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da gronde perimetrali e pluviali integrati nella struttura. Ecco quindi che, grazie alle pergole Opera, è stato possibile interpretare gli spazi esterni al pari di quelli esterni, creando una vera e propria dépendance in cui vivere all’aria aperta tutto l’anno, in totale benessere. Struttura sempre all’avanguardia per tecnologia e funzionalità, grazie all’essenzialità della sua struttura, la pergola Opera si inserisce con discrezione in qualsiasi contesto pubblico o privato. La tinta scelta per la verniciatura di queste strutture è il grigio RAL 9007, perfettamente coordinato al colore degli infissi e delle boiserie della cascina. Una tonalità neutra e raffinata, che assieme al rigoglioso gelsomino che ricopre totalmente lo spogliatoio, fa sì che l’installazione si inserisca con discrezione ed eleganza nel contesto naturale.
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CHI È PRATIC Pratic nasce nel 1960 e rappresenta una delle prime realtà italiane nella progettazione e produzione di tende da sole, pergole e strutture da esterno. In più di mezzo secolo di storia, Pratic ha trasformato il modo di concepire le abitazioni sin dalla loro progettazione, rivoluzionando l’idea del vivere open air grazie a innovazioni, brevetti e una qualità totale che accomuna ogni singolo progetto. L'azienda
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conosciuta in Italia e in Europa, ha avuto negli ultimi anni una crescita esponenziale, dovuta alle risorse che essa costantemente investe in innovazione del prodotto e risorse umane. Le soluzioni outdoor Pratic nascono da una progettazione sempre più raffinata e ricca di dettagli, sempre fedele al pay-off aziendale, open air culture, che racchiude in sé la propensione e la capacità di realizzare soluzioni innovative che valorizzano gli spazi esterni così da renderli utilizzabili nel massimo comfort e per tutto il tempo dell’anno.
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UN LAGO DI SILENZIO ROCKFON CON LE SUE SOLUZIONI ACUSTICHE SU MISURA, È ANCORA UNA VOLTA UNA SCELTA VINCENTE NEL SETTORE OSPITALITÀ Dopo Hotel Viu Milan, ora la nuova realizzazione Casa Fantini lake time, il boutique hotel sul Lago d’Orta, progetto di Lissoni Architettura. Casa Fantini lake time non è solo un hotel, ma un concetto, un ritmo, un’armonia. Questo boutique hotel 5 stelle, aperto al pubblico nel settembre 2017, si trova a Pella, Novara, ed è costituito da due edifici fronte lago, uno antico e uno di nuova costruzione, integrati armonicamente nel paesaggio circostante dal progetto architettonico. Frutto della passione per lo ‘spirito del lago’ di Daniela Fantini – originaria di questi luoghi, e amministratore delegato della storica azienda di rubinetti Fantini – questo progetto si iscrive nell’architettura paesaggistica locale, pur pregiandosi di un design raffinato e dal respiro internazionale. L’esperienza di Casa Fantini lake time inizia dal lounge, il cuore della casa. E proprio qui è stato installato Rockfon® Mono® Acoustic, il prodotto di punta delle soluzioni acustiche Rockfon in lana di roccia, un controsoffitto monolitico che coniuga estetica e comfort acu-
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stico ai massimi livelli con il suo assorbimento sonoro di classe A (fino a w 1.00). In questo modo è stato possibile creare un’atmosfera accogliente sia per tranquille soste meditative ispirate dalla visione del paesaggio, sia per condividere momenti relazionali e conviviali con gli ospiti. Poiché Casa Fantini lake time dall’amore per lo spirito del luogo, era necessario realizzare un contesto accogliente, con ambienti silenziosi e ariosi dove fosse gradevole fermarsi, ascoltare musica, leggere, o semplicemente perdersi nella magnifica vista.
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Tutto è attentamente predisposto per trasmettere un'atmosfera di serena tranquillità: le soluzioni acustiche Rockfon garantiscono il necessario comfort sonoro e visivo, dove tutto è integrato con discrezione, stile e design. Il comfort dal punto di vista acustico era una priorità anche per l’architetto Piero Lissoni, che considera i progetti di architettura “come delle interferenze o increspature di un’onda sonora”: l’obiettivo è “far dialogare” questa interferenza con il paesaggio circostante e con i bisogni delle persone cercando di essere “il meno rumoroso possibile”. In questi luoghi di armonia gli architetti di Lissoni Architettura hanno sapientemente creato un perfetto equilibrio di paesaggio, architettura e luce. La luce naturale negli ambienti interni, come è noto, influisce molto positivamente sul benessere della persona, dato che si trascorre la maggior parte del tempo al chiuso. Con il corretto uso di materiali di qualità è possibile far entrare più luce all’interno degli edifici e ottenere vantaggi in termini di risparmio energetico. Con le sue notevoli proprietà di riflessione (87%) e diffusione della luce (superiore al 99%), Rockfon® Mono® Acoustic è stato una grande risorsa per il design della lobby del boutique hotel, creando uno spazio luminoso e confortevole. La quasi totalità dei materiali utilizzati per la realizzazione di Casa Fantini lake time sono materiali naturali, scelti per integrarsi armonicamente con il paesaggio e lo spirito del luogo. Il controsoffitto
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monolitico Rockfon® Mono® Acoustic è realizzato in lana di roccia, materiale che deriva dalla roccia basaltica, abbondante in natura e rinnovabile, e per questo si sposa perfettamente con la filosofia del luogo. DATI DI PROGETTO Casa Fantini/lake time Data: 2017 Ubicazione: Pella, Novara, Italia Progetto architettonico e interior design: Lissoni Architettura Prodotto: Rockfon® Mono® Acoustic Crediti foto (a discrezione dei media): AlpenRose (n.01); Omar Sartor (n.02, 03, 04, 05, 06) A PROPOSITO DI ROCKFON Rockfon è il più importante fornitore di pannelli e controsoffitti acustici in lana di roccia. Questo materiale naturale e rinnovabile contribuisce ad assorbire i rumori e a ridurre la trasmissione dei suoni. Rockfon offre soluzioni di design ad alte prestazioni, progettate per trasformare gli spazi di vita in ambienti sicuri dove è piacevole vivere. Rockfon è una divisione del Gruppo ROCKWOOL, il primo produttore mondiale di soluzioni isolanti in lana di roccia con oltre
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80 anni di esperienza ed oltre 11.000 dipendenti in tutto il mondo. La vasta gamma di soluzioni Rockfon include controsoffitti acustici modulari, monolitici e soluzioni estetiche quali isole, baffles e pannelli murali. I prodotti Rockfon permettono di dar spazio alla creatività, offrendo un'ampia scelta di superfici, formati, bordi e finiture di ogni tipo e colore. Le prestazioni Rockfon includono elevati livelli di assorbimento e isolamento acustico, protezione antincendio, resistenza agli urti e alla flessione, riflessione della luce e isolamento termico. Infine, l'impegno per l'ambiente è parte integrante della cultura Rockfon e si traduce in un processo produttivo rispettoso dell'ambiente. ROCKFON® MONO® ACOUSTIC: UN CONTROSOFFITTO ACUSTICO SU MISURA Realizzata a base di polvere di marmo, la superficie monolitica di Rockfon® Mono® Acoustic offre un aspetto omogeneo e liscio per un design elegante. Inoltre, si tratta di un controsoffitto in lana di roccia finito, che non richiede alcun elemento strutturale aggiuntivo. Totalmente modellabile e adattabile a qualunque progetto, Rockfon Mono Acoustic può essere montato su una struttura sospesa o direttamente su una superficie esistente. Inclinato o diritto, su superfici piane o curve, può essere installato su pareti, soffitti o sotto forma di isole. Nell'installazione verticale, è possibile utilizzarlo in alternativa ad assorbitori murali a parete. Con il suo assorbimento acustico di classe A (fino a w 1.00), Rockfon
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Mono Acoustic è rapidamente emerso come garanzia di comfort sonoro ed è una risposta efficiente al problema del rumore, riuscendo a rendere compatibili superfici monolitiche e spazi abitabili. Rockfon® Mono® Acoustic può anche essere sagomato o curvato per offrire ai progettisti una maggiore libertà creativa. Il suo design essenziale e monolitico consente la progettazione di spazi interni originali e di design. Notevoli le garanzie e le performance non solo di prodotto – assorbimento e isolamento acustico ottimale, elevata protezione incendio e resistenza all’umidità, riflessione della luce, durabilità della superficie, igiene – ma anche di efficienza energetica, come l’isolamento termico e la riduzione del consumo energetico (con certificazione EPD® - Environmental Product Declaration). Rockfon è attenta all’ambiente con le soluzioni di controsoffitti acustici in lana di roccia: i principali punti di forza in tema di eco-sostenibilità sono generati dalle proprietà uniche della lana di roccia, la materia prima alla base dei prodotti Rockfon.
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ARTIFICIO E NATURA SULLE RIVE DEL LAGO VILLA BREAKWATER A GRIANTE, SERRAMENTI DI SECCO SISTEMI ALLA PROVA DI UN AMBIENTE PRESTIGIOSO I volumi sono puri, netti, ben definiti, scanditi da geometrie decise e dal colore bianco a definire un oggetto contemporaneo che dialoga con la natura ma non vuole imitarla o in alcun modo mimetizzarsi in essa. Un artificio che instaura un dialogo schietto e sincero con gli
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elementi naturali, una residenza privata che si inserisce nel paesaggio lacustre con personalità e carattere. La villa Breakwater progettata dall’Arch. Massimiliano Nutricati dello Studio Numax a Griante è un complesso articolato di volumi che si inserisce sulla sponda comasca del Lago di
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Como proprio di fronte a Bellagio. Un territorio fatto di presenze eccellenti, di ville storiche e splendide dimore che rimandano ai fasti di un tempo ma anche di edifici moderni, di realizzazioni figlie dell’influenza del razionalismo lariano che anche nei pressi del lago ha trovato sbocco e possibilità d’espressione. La villa si propone come una macchina per abitare dallo stile minimale ma non rarefatto, un’impronta contemporanea che da una parte semplifica gli elementi che la compongono, annullando il decoro e lasciando a disegno il compito di caratterizzare i prospetti, dall’altra costruisce un racconto fatto di materiali preziosi, di texture sofisticate, di trame ricercate e di dettagli che fanno la differenza. La massima permeabilità tra interno ed esterno è uno dei tratti distintivi del pro-
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getto e si identifica a livello planimetrico con un deck articolato dal punto di vista planimetrico che ospita una piscina e costituisce un elemento di mediazione tra la villa e il lago ma anche nei terrazzi dai quali lo sguardo po’ “tuffarsi” nel lago senza ostacoli visivi. L’involucro si caratterizza invece per la presenza di grandi aperture vetrate dai profili essenziali che scandiscono i volumi che degradano verso il lago e trovano nel basamento in pietra l’anello di congiunzione con l’elemento naturale, la superficie d’acqua. I serramenti dallo spessore ridotto disegnano una maglia regolare delle aperture, permettono di ottenere la massima superficie vetrata e contribuiscono a garantire un ottimale apporto di luce favorendo allo stesso tempo prospettive inedite e splendidi scorci sul lago. MATERIALI NOBILI, LINGUAGGIO CONTEMPORANEO Proprio per ottenere un’ampia superficie vetrata e per definire in modo preciso e puntuale la scansione delle aperture, il progettista ha scelto la serie di serramenti OS2 65 di Secco Sistemi con profili in acciaio zincato verniciato.
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Grazie alle caratteristiche fisiche e tecniche dell’acciaio, infatti, è possibile ottenere profili sottili, forti e performanti, che consentono grande libertà nel disegno del serramento e ne riducono l’impatto visivo, con conseguente effetto di leggerezza e trasparenza e di massima luminosità negli spazi interni. La famiglia di serramenti OS2 65 pensata
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da Secco Sistemi specificatamente per la sostituzione di elementi esistenti, associa spessori minimi, alte prestazioni e una resa estetica assoluta, determinata dalla pulizia del disegno ma anche dall’impiego di materiali preziosi. Una serie di serramenti molto versatile, grazie alle infinite varianti dei profili, ma anche capace di trasformare la propria immagine in base ai materiali impiegati. Dall’acciaio zincato all’acciaio inox, con le straordinarie qualità di resistenza all’ossidazione e alla corrosione, dalla patina inconfondibile del corten alla ricchezza materica dell’ottone, utilizzato in questo progetto, o alla capacità di assumere i tratti cromatici del bronzo antico. Tutti proposti in un’ampia gamma di finiture e con una resa estetica di alto livello, tutti in grado di interpretare lo scorrere del tempo aggiungendo valore al progetto. Sono oltre 40 i profili che il sistema a taglio termico OS2 mette al servizio del progetto,
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molteplici le combinazioni con i quali esprimere la propria poetica progettuale sempre finalizzata alla ricerca della massima trasparenza e della purezza delle linee. Un sistema integrato e versatile con il quale disegnare un serramento che mantiene le proprie prestazioni
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inalterate nel tempo confermando, anzi arricchendo, allo stesso tempo il proprio valore estetico. SCHEDA TECNICA Architetto: Massimiliano Nutricati Luogo: Griante (Como) Sistema: OS2 65 Materiale: acciaio zincato verniciato Serramentista: Effegieffe Architetto: Massimiliano Nutricati Luogo: Griante (Como) Sistema: OS2 65 Materiale: acciaio zincato verniciato Serramentista: Effegieffe
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IL RITORNO DELLE VIRTÙ RICOLLOCAZIONE DELL'OPERA DI GIUSEPPE ROMAGNOLI "L'AMOR PATRIO E IL VALORE MILITARE" NELLA SUA SEDE ORIGINARIA A BOLOGNA Il lavoro di Francesco Amante ha inizio nel 2012, quando l’Amministrazione comunale fa scoprire all’imprenditore bolognese i due altorilievi bronzei abbandonati nel cortile dell’Accademia di Belle Arti. Francesco Amante, sensibile all'arte, non solo grande appassionato ma attivo sostenitore di attività culturali di alto livello, prende a cuore il progetto e inizia a interessarsi alle possibilità e modalità di restauro e ricollocazione dei due capolavori del Romagnoli, considerati fra gli esiti più alti del Liberty in Italia. “Ho due passioni, l’arte e i motori e in entrambi i campi mi piace
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restituire qualcosa alla mia città, che mi ha dato tanto” – Francesco Amante. Il progetto viene dunque sostenuto dall'Amministrazione comunale fino ad arrivare nel 2018 all'approvazione, su impulso dell'assessore alla Cultura e Promozione della città Matteo Lepore, di un Patto di Collaborazione tra il Comune di Bologna e l’imprenditore e mecenate Francesco Amante, che si è fatto carico dell’intero processo di restauro e di ricollocazione sulla base di un progetto approvato dalla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara. Il progetto è ritenuto, come si legge nell'atto di Giunta: “Di grande interesse per Bologna sotto molteplici profili: culturale, poiché permette una valorizzazione delle opere di uno scultore bolognese stimato a livello nazionale quale Giuseppe Romagnoli, ancora oggi meritevole di attenzione e di studio; storico e
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filologico, poiché volto a ricreare l’immagine di Piazza Maggiore, come si presentava fino al 1943”. Il restauro, che sarà eseguito dalla ditta Leonardo S.r.L (la stessa che ha lavorato al restauro della Fontana del Nettuno di Giambologna), inizierà a fine giugno e si concluderà nel mese di ottobre, con la ricollocazione prevista per il 4 ottobre in occasione della festa del Patrono di Bologna, San Petronio. Dopo ben 75 anni, le due statue di Romagnoli torneranno a ornare l’ingresso principale di Palazzo D’Accursio su Piazza Maggiore, nello spazio vuoto sul lato destro della porta d’ingresso, assieme alla lapide dedicata al re Umberto I.
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UNA STORIA DI VIOLENZA I due bronzi, realizzati da Giuseppe Romagnoli e rappresentanti l’Amor Patrio e il Valore Militare, facevano parte del monumento commemorativo al Re Umberto I, inaugurato nel 1909, originariamente collocato sulla facciata di Palazzo D’Accursio in Piazza Maggiore. La città di Bologna, con questo grande monumento, voleva rendere omaggio al “Re Buono” Umberto I, considerato uno dei più grandi sostenitori della libertà e degli ideali democratici, che aveva, infatti, visitato la città in occasione della liberazione dagli austriaci e che fu brutalmente assassinato a Monza nel 1900. Il 21 dicembre 1943 le parti in marmo del monumento furono distrutte dai “repubblichini” in base all’ordinanza della Repubblica di Salò in cui veniva disposto “che tutte le intestazioni, indicazioni o insegne, comunque riferentesi alla ex casa regnante o ai suoi componenti dovranno essere eliminate o sostituite con
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altre di indole repubblicana”. I due bronzi superstiti furono collocati presso la Villa delle Rose nel 1945 e depositati successivamente nel cortile dell’Accademia di Belle Arti di Bologna. RESTAURO E RICOLLOCAZIONE La definizione dello stato di conservazione è stata compiuta attraverso l’osservazione delle superfici in vista, permettendo di definire un quadro di usura tipico dei manufatti in bronzo che sono oggetti a degradi differenti, provocati dalla diversa esposizione ambientale e dalle proprietà tecnologiche del manufatto. Vista l’impossibilità di spostare i bronzi per via delle loro notevoli dimensioni, il rilievo delle superfici è stato realizzato attraverso una tecnica altamente tecnologica, per la prima volta utilizzata fuori dall’ambito accademico, con la quale è stato possibile acquisire un “calco digitale” delle statue, a basso costo e con tempi rapidi. Sulla base di questi rilievi, è stato pensato un intervento di restauro
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che prevede principalmente la pulitura e la protezione dei bronzi. Al processo di restauro seguirà la ricollocazione dei bronzi nella loro posizione originaria, ossia sulla facciata principale di Palazzo D’Accursio, restituendo così alla vista della città una significativa testimonianza storica e artistica, vittima della reazione antisabauda della Repubblica di Salò.
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UN INTERVENTO DI GRANDE IMPEGNO RIFACIMENTO COPERTURA MUSEO BURRI EX SECCATOI DEL TABACCO Gli ex seccatoi a Città di Castello ospitano oggi le opere realizzate negli ultimi vent’anni da Alberto Burri (1915-1995), artista poliedrico e provocatorio – suoi il Grande Cretto che, come un sudario, ricopre la città terremotata di Gibellina – le cui opere sono esposte nei più importanti musei del mondo: dal Centro Pompidou a Parigi, al Guggenheim di New York, alla Tate Gallery di Londra, ecc. La maggior parte della produzione dell’artista è conservata nella sua città natale, Città di Castello, ed è curata dalla Fondazione Palazzo Albizzini Collezione
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PROGETTISTREAMINGCITY Esterni dell'edificio.
Burri, nata nel 1978 per tutelare e gestire le opere che il maestro aveva donato alla sua città. La Fondazione che ha la sua sede principale in Palazzo Albizzini, dove sono esposte più di cento opere dell’artista, alla fine degli anni ’80 decise di acquistare gli spazi degli ex seccatoi tabacco per ospitare in modo permanente la sua ultima produzione.
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Il complesso industriale venne realizzato tra il 1958 ed il 1965 nella immediata periferia di Città di Castello (PG) ed è composto da 11 capannoni dalle dimensioni particolari e assolutamente estranee agli standard dell’epoca: la lavorazione del tabacco sub-tropicale richiedeva infatti particolari condizioni di riscaldamento e ventilazione ottenute anche grazie alle dimensioni degli ambienti interni realizzati con un’altezza utile di 14 metri. Proprio la particolare vastità degli spazi ha consentito l’utilizzo delle strutture dei seccatoi anche per salvare dai danni dell’alluvione di Firenze del 1966 il materiale cartaceo della Biblioteca Nazionale Centrale, del Tribunale Civile e Penale e della società editoriale “La Nazione”. Negli anni ’70 venne abbandonata la coltivazione del tabacco, le
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Lo spazio interno.
strutture dismesse furono utilizzate in modo discontinuo per l’organizzazione di eventi e fiere ed uno dei capannoni venne concesso ad Alberto Burri che lo utilizzò come studio e vi organizzò la prima mostra del vasto ciclo pittorico “Il Viaggio” Alla fine degli anni ’80 la Fondazione decise di acquistare l’intero complesso avviando i lavori per la sua trasformazione in polo museale il cui progetto venne curato dagli architetti Alberto Bacchi e Tiziano Sarteanesi che lavorarono in stretto contatto con il maestro Burri. L’intervento di rifunzionalizzazione è stato orientato al mantenimento delle caratteristiche di essenzialità delle
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Dettagli dell'intervento.
vaste strutture industriali che ben si adattavano alle esigenze espositive delle grandi opere dell’artista. Un progetto strettamente conservativo che non ha però rinunciato ad una forte caratterizzazione ottenuta grazie alla colorazione nera di tutte le pareti esterne - voluta dallo stesso Burri come segno distintivo della sua poetica – che fa sì che il completto si stagli all’interno di un’area verde utilizzata anche per ospitare alcune grandi sculture dell’artista. UN'AREA DI GRANDI DIMENSIONI Un compendio immobiliare così ampio e articolato, con edifici per una cubatura complessiva di 126.000 metri cubi, e destinato ad una fruizione così intensa, oltre 32000 i visitatori dei musei dedicati a Burri durante il 2015 anno del centenario della nascita, richiede costanti ed attente opere di manutenzione e conservazione di cui si fa
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carico la Fondazione voluta dall’artista. Tra gli interventi più recenti ricade anche il rifacimento di parte delle coperture dei seccatoi che ha interessato circa 5000 dei 12000 metri quadrati complessivi. I lavori, resi necessari dall’esigenza di consolidare alcune zone della calotta cementizia, hanno comportato la rimozione del manto impermeabile preesistente e l’adozione di un nuovo pacchetto di copertura correttamente isolato. La scelta del materiale isolante ha privilegiato la soluzione STIFERITE Class B provvisto di un rivestimento superiore in velo di vetro bitumato che lo rende idoneo all’applicazione sotto mem-
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brane bituminose saldate mediante sfiammatura. Oltre alla perfetta compatibilità con i materiali bituminosi, utilizzati per la barriera al vapore e il manto impermeabile, e con la tecnologia applicativa a caldo, la soluzione STIFERITE è stata adottata per le elevate prestazioni isolanti, le caratteristiche fisico-meccaniche, la lavorabilità e la resistenza alle temperature di esercizio elevate che possono essere raggiunte dalle coperture con manto impermeabile a vista. La nuova stratigrafia della copertura ha previsto: • la stesura di una barriera al vapore • il fissaggio meccanico dello strato isolante costituito da pannelli Stiferite Class B di dimensioni 600 x 1200 x70 mm. Per conformarsi al meglio alla curvatura della copertura i pannelli sono stati posati con il lato più lungo parallelo alla linea di gronda e a giunti sfalsati
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Un pannello Stifterite classe B.
• la posa del manto impermeabile bituminoso autoprotetto da scaglie di ardesia. La finitura del manto è di colore rosso, come previsto dal progetto di restauro dell’intero complesso e come richiesto anche dal Piano Regolatore del Comune di Città di Castello attento al rispetto del cromatismo architettonico tipico della zona. DATI CANTIERE Rifacimento copertura Museo Burri presso Ex essiccatoi del tabacco a Città di Castello (PG) Committente: Fondazione Palazzo Albizzini Collezione Burri Città di Castello (PG) Progettazione: Arch. Tiziano Sarteanesi e Ing. Luca Marioli Città di Castello (PG) Impresa esecutrice: Impresa Edile Epi Simone V.le Sauro Nazario, 30 – Città di Castello (PG)
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Fornitura Materiale isolante: Paolini Srl V. Donini 43 - Cinquemiglia – Città di Castello (PG) Isolamento Termico: STIFERITE Class B spessore 70 mm ca. 5.000 m2 CARATTERISTICHE DEI PRODOTTI UTILIZZATI Stifterite Class B è un pannello sandwich costituito da un componente isolante in schiuma polyiso, espansa senza l’impiego di CFC o HCFC, rivestito sulla faccia superiore con velo di vetro bitumato accoppiato a PP, specifico per l’applicazione mediante sfiammatura, e quella inferiore con fibra minerale saturata. Dimensioni Standard: 600 x 1200 mm Spessori: da 30 a 160 mm Conducibilità termica: D=0,028 W/mK da 30 a 70 mm D=0,026 W/mK da 80 a 110 mm D=0,025 W/mK da 120 a 160 mm
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Principali applicazioni: Il pannello Class B è indicato per l'isolamento di coperture anche sotto manti impermeabili bituminosi a vista e dove si richiede un’elevata resistenza alla sfiammatura durante la posa e una elevata resistenza alla compressione, e per l’isolamento di pavimenti carrabili. Il pannello Class B è utilizzabile per temperature continue comprese fra -40 °C e +110 °C. Per brevi periodi possono sopportare anche temperature fino a + 200 °C, o equivalenti alla temperatura del bitume, senza particolari problemi. Prodotti da azienda con sistema di gestione certificato: qualità ISO 9001, Salute e Sicurezza dei lavoratori OHSAS 18001, ambientale ISO 14001. Disponibile on line EPD livello III (Ente Terzo per la certificazione del processo di elaborazione: IBU Institut Bauen und Umwelt) Marcatura di conformità CE su tutta la gamma.
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LA SOSTENIBILITÀ AL CENTRO 92
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INIZIATIVE, PROGETTI E ATTIVITÀ RECENTI NELL’IMPEGNO GREEN DI VAILLANT ITALIA Per Vaillant, da sempre orientata all’innovazione e al futuro, contribuire a diffondere modelli di vita e di consumo sostenibili è una priorità irrinunciabile, parte integrante di quell’impegno per la salvaguardi del Pianeta inscindibilmente legato alla propria visione di crescita e di progresso.
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La stessa visione che spinge, ormai da tempo, Vaillant Italia a impegnarsi in progetti e attività che possano dare un contributo concreto alla causa e che dal 2017 procedono sotto le insegne di The Green Evolution. Negli anni recenti è stato avviato un percorso di ascolto e comprensione della sensibilità degli italiani rispetto ai temi ambientali che, partito da una ricerca su scala europea e dalla creazione di MyGreen IQ, un indice di sostenibilità che unisce intenzioni e comportamenti reali, è proseguito anche grazie alla partnership con Lifegate e il suo Osservatorio Nazionale sullo stile di vita sostenibile, che Vaillant ha supportato nelle ultime due edizioni. Come storico protagonista di un settore, quello del comfort domestico, dal grande impatto e dalle grani potenzialità in tema di efficienza energetica e riduzione delle emissioni di gas serra, Vaillant Italia si è poi impegnata in diverse campagne per la rottamazione delle caldaie vecchie e inquinanti, specie di quei 7 milioni di modelli ormai obsoleti, dalla cui sostituzione con moderne caldaie a condensazione si potrebbero ridurre le emissioni di CO2 di 5.908 kt/anno, pari al 7% delle emissioni di gas serra del settore residenziale, mentre ogni famiglia potrebbe godere di un risparmio in bolletta tra il 20 e il 25 per cento. Lo scorso anno, in occasione della Giornata Mondiale della Terra, è stata invece lanciata un’iniziativa social che, attraverso la voce dell’assistente virtuale Gaia - il pianeta Terra, ha chiamato tutti a
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tenere comportamenti virtuosi dal punto di vista dell’eco-sostenibilità. Dalla pagina Facebook Green Evolution, Gaia accompagna gli utenti nella vita di tutti i giorni, indicando loro comportamenti virtuosi, motivandoli affinché diventino vere e proprie abitudini e premiando chi raggiunge gli obiettivi suggeriti con widget dedicati, piccoli trofeo digitali che testimoniano il proprio comportamento virtuoso. Vaillant Italia ha poi sposato, in occasione delle ultime due edizioni della Milano Design Week, il progetto Green Smart Living, un’innovativa idea di ambiente domestico ideato dall’Arch. Massimiliano Mandarini, un modulo abitativo ibrido, creato per promuovere e diffondere la cultura del vivere sostenibile ed evidenziare come da un approccio integrato tra la progettazione degli edifici e degli impianti possano nascere edifici ad altissimo efficienza energetica in grado di avere un impatto positivo diretto sulla qualità della vita e dell’ambiente. L’edizione 2018 di Green
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Smart Living è stata inoltre l’occasione per presentare alla stampa e al pubblico la nuova aroTHERM split, soluzione in pompa di calore per le esigenze di riscaldamento, raffrescamento e produzione di acqua calda sanitaria che può vantare elevatissime doti di efficienza (fino ad A+++ ready), un nuovo traguardo nel percorso verso un futuro sempre più elettrico, efficiente ed ecosostenibile. Il cammino di green di Vaillant Italia è poi fatto anche di piccoli ma significativi passi, che uniscono al risvolto pratico un importante valore simbolico di impegno e coerenza. Nell’agosto del 2017, grazie al team di artisti Orticanoodles, la grande superficie attorno alla sede di Milano, in zona Maciachini, si è rifatta il look con una splendida opera d’arte completamente green, sia nello stile sia nei materiali utilizzati. Ispirata al verde delle foglie e al logo del brand, grazie alla vernice Airlite ha trasformato le mura in veri e propri depuratori naturali, in grado di neutralizzare agenti inquinanti come l’ossido di azoto. Il più recente passo di questo cammino è invece l’installazione di un impianto da 336 moduli fotovoltaici monocristallini da 327w per un totale di quasi 110 kWp - che una volta a regime potrà coprire fino all’intero fabbisogno energetico della sede milanese di Vaillant, azzerandone di fatto l’impatto sulla città.
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PROTAGONISTA NELLA TECNOLOGIA PER IL COMFORT DOMESTICO Vaillant è il marchio tedesco di eccellenza, protagonista nella tecnologia per il comfort domestico. Fondato da Johann Vaillant nel 1874 a Remscheid, in Germania, è ancora oggi controllato dalla famiglia. Qui si svolge ancora gran parte della produzione: pompe di calore, pannelli solari, sistemi per impianti combinati di micro-cogenerazione e caldaie alimentate a gas. Innovazione, qualità, affidabilità, ricerca ecocompatibile e risparmio energetico sono al centro dello sviluppo industriale del gruppo, che può contare su più di 12.000 dipendenti e 13 unità produttive dislocate in otto paesi. Vaillant ha filiali commerciali in 20 paesi del mondo ed esporta i propri prodotti in più di 60 nazioni, registrando nel 2016 un fatturato pari a 2,4 mld di euro. www.vaillant.it
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LA PIOGGIA NON È UN PROBLEMA WAVIN QUICKSTREAM PROTAGONISTA AL “WANDA METROPOLITANO” DI MADRID Wavin QuickStream, il sistema di scarico pluviale sifonico ideale per gli edifici non residenziali con strutture particolarmente complesse, è stato utilizzato per la realizzazione del nuovo stadio della squadra di calcio spagnola Atletico Madrid, denominato Wanda Metropolitano, inaugurato lo scorso 16 settembre durante la quarta giornata della Liga in presenza del re di Spagna, Filippo VI. Il nuovo Wanda Metropolitano è una struttura che ospita 68.000 spettatori ed è stato progettato per soddisfare i più alti standard di comfort, sicurezza e visibilità. Non è un caso che sia stato scelto per ospitare la finale dell’edizione 2019 della Champions League, la più importante manifestazione calcistica a livello europeo. Taiyo Europe – FCC Construcciones, specialista a livello mondiale
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nel progettare, fabbricare e realizzare strutture tensili a membrane, ha scelto Wavin QuickStream per lo smaltimento delle acque meteoriche dalla struttura di copertura dello stadio, in quanto era necessaria una soluzione che permettesse un rapido deflusso delle acque. Rispetto ai sistemi gravitazionali standard, Wavin QuickStream garantisce un ottimo drenaggio anche in condizioni estremamente gravose con eventi meteorici di particolare intensità . Ed è proprio in queste situazioni che i sistemi di drenaggio a gravità evidenziano le loro carenze e limiti, non
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riuscendo a smaltire i volumi d’acqua richiesti e provocando sovraccarichi alle strutture del tetto ed allagamenti all’interno degli edifici (per la fuoriuscita d’acqua dai pozzetti posizionati al piede di ogni colonna discendente). Inoltre, il sistema sviluppato da Wavin riduce notevolmente il numero dei ricettori, diminuendo di conseguenza i carotaggi del tetto potenziali punti d’infiltrazione, e garantisce la massima affidabilità, lavorando a sezione piena con una elevata velocità di scorrimento e assicurando un ottimo drenaggio grazie all’autopulizia delle condotte. IL SISTEMA SIFONICO WAVIN QUICKSTREAM Il sistema Wavin QuickStream è perfetto per favorire una notevole semplificazione della distribuzione. I collettori, infatti, non richiedendo alcuna pendenza, si integrano perfettamente nella struttura dell’edificio e semplificano l’installazione anche grazie
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all’utilizzo di uno staffaggio in acciaio di tipo binario. Il materiale impiegato è costituito da ricettori in acciaio inox e alluminio per la captazione delle acque, favorendo l’innesco del sistema grazie al particolare design che impedisce l’ingresso dell’aria quando si raggiungono le portate di progetto. La resa ottimale del sistema di trasporto è garantita da tubazioni e raccordi in polietilene ad alta densità S 12,5, completamente saldati mediante procedimento Testa/Testa o ad elettrofusione. Il sistema di staffaggio è invece costituito da binari in acciaio zincato di diversa sezione, in base al diametro della tubazione da sostenere, e da bracciali che vanno agganciati ai binari, studiati appositamente per rendere semplice e veloce l’installazione. Il tutto è opportunamente pendinato alla struttura portante dell’opera.
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La funzione di questo particolare staffaggio, oltre a semplificare la posa e renderla esteticamente gradevole, è quella di assorbire le sollecitazioni assiali della tubazione in polietilene dovute agli sbalzi termici, nonché sostenere il sistema di tubazioni completamente pieno d’acqua. L’IMPIANTO DI DRENAGGIO - MATERIALE IMPIEGATO - 102 ricettori mod. QS75 per tetti in membrana - Tubazioni in PeHD diametri dal 40 al 315 - Raccordi in PeHD diametri dal 40 al 315 - Manicotti per elettrofusione dal 40 al 315
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IL COMFORT TERMICO NEL SOTTOTETTO LE PIÙ RECENTI PROPOSTE DI FAKRO PER L’ESTATE Ha avuto il via lo scorso 11 giugno l'operazione cash-back proposta da FAKRO, secondo player a livello mondiale nel settore delle finestre da tetto. A quanti sceglieranno, nel periodo della promozione, di installare le tende parasole AMZ, nelle versioni Z-Wave o Solar, FAKRO rimborserà rispettivamente dai 30 ai 50 euro per ogni prodotto acquistato, a seconda del modello scelto. L’iniziativa – rivolta ai privati in tutta Italia – si protrarrà fino al prossimo 31 agosto, offrendo una vantaggiosa opportunità a chi è alla ricerca di un sistema efficace per proteggere la propria mansarda dalla torrida calura estiva. Caratterizzate non solo da un'estetica contemporanea ma anche da un’elevata innovazione tecnologica, le tende parasole esterne AMZ si distinguono per le performance di altissimo livello: sono in grado, infatti, di schermare l’irraggiamento solare prima del vetro, trattenendo il calore all’esterno e proteggendo gli ambienti con un’efficacia fino a 8 volte superiore rispetto alle tende interne di qualsiasi tipo.
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Il modello AMZ.
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Eleganza e comfort contro il caldo.
Equipaggiato con il rivoluzionario sistema wireless a radiofrequenza, il modello AMZ Z-Wave può essere comodamente gestito a distanza senza necessità di aprire la finestra, tramite l’uso di un comodo radiocomando, oppure di un semplice interruttore a parete. Grazie al sensore di intensità della luce integrato, la versione AMZ Solar si aziona automaticamente a seconda del grado di irraggiamento solare: in caso di forte luminosità si srotola per proteggere il vano dal surriscaldamento; al contrario, in presenza di cielo nuvoloso, si arrotola per permettere il massimo afflusso di luce naturale negli ambienti. Questa versione è gestibile anche con radiocomando
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– in quanto dotata di sistema domotico Z-Wave – o interruttore a parete. Realizzate in tessuto con fibre vetrose in PVC resistente agli agenti atmosferici, le tende AMZ FAKRO riducono anche il riflesso del sole, assicurando una distribuzione uniforme dell’intensità della luce e aumentando il comfort visivo nella stanza. Questi innovativi prodotti sono inoltre disponibili in 8 colori e sono idonei per diverse tipologie di finestra. Per partecipare all'operazione è sufficiente compilare ed inviare il modulo di partecipazione sul sito www.fakro.it entro il 20 settembre 2018, allegando la prova di ogni acquisto. Il rimborso verrà effettuato una volta accertata la corretta compilazione del form, in tutte le sue parti. Per maggiori informazioni visita: http://www.fakro.it/promozioni/proteggi-dal-caldo-la-tua-mansarda/index.php
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IL PIACERE DELLA PISCINA ESTETICA, FUNZIONALITÀ E SICUREZZA CON LE SUPERFICI IDEAL WORK ADATTE A BORDO PISCINA Per chi possiede una piscina, è importante scegliere il giusto bordo e pavimentazione di delimitazione, perché essi connotano in maniera rilevante l’aspetto estetico dell’ambiente, dovendo armonizzarsi con l’architettura e il contesto circostante. Oltre ad una funzione estetica, la pavimentazione ha anche un ruolo di sicurezza e funzionalità: deve essere antiscivolo, antiriflesso e non deve assorbire il calore del sole; ma deve anche essere resistente ai raggi atmosferici, all’usura dovuta al calpestio nonché ai prodotti chimici utilizzati per la disinfezione dell’acqua. Ideal Work® propone numerose soluzioni ideali per la piscina, ognuna con uno stile diverso, ma tutte con le massime prestazioni tecniche. RASICO®: ELEGANZA MINIMALE, PER ESTERNI CONTEMPORANEI Per chi ama gli ambienti minimalisti e contemporanei Ideal Work® propone Rasico®, la novità 2018 nell’ambito delle pavimentazioni per esterno; una soluzione decorativa cementizia senza fughe, la cui particolarità è l’effetto dato dalla fiammatura realizzata con la spatola: questa tecnica di lavorazione crea inediti giochi di dinamismo
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Ideal Work pavimento stampato.
e colore e può essere modulata in funzione del risultato che si vuole ottenere. Il suo tratto minimal esalta moltissimo i materiali naturali con cui si integra piacevolmente e senza contrasti; per uno spazio elegante, che trasmette quiete e relax. Per le sue doti di superficie antiscivolo e anticaduta, Rasico® è adatto ad essere applicato a bordo piscina. È infine facile da pulire e mantenere. Grazie agli esclusivi trattamenti protettivi, la superficie diviene estremamente resistente all’abrasione, alla corrosione degli agenti atmosferici e dei raggi UV, nonché alla penetrazione di acqua e oli. La sua ultra resistenza è stata comprovata dai numerosi test ai quali è stato sottoposto. PAVIMENTO STAMPATO: RESISTENZA E BELLEZZA NATURALE Per chi possiede un’abitazione in stile rustico o tradizionale, ama
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i materiali naturali, e vuole mantenere questo stile anche per lo spazio piscina esterno, Pavimento Stampato consente di ricreare la bellezza della pietra, della roccia, del legno e della ceramica, con un effetto di grande naturalità; e con la resistenza di una pavimentazione monolitica in cemento, che non è soggetta ad avvallamenti ed assestamenti che caratterizzano invece pavimentazioni autobloccanti o in pietra naturale. La tecnica per produrre i pavimenti stampati consiste nello ''scolpire'' la pelle del materiale con l'uso di stampi appoggiati e pressati nel calcestruzzo fresco in modo da riprodurre il disegno e la tessitura di un pavimento in pietra o mattone (tecnica dell’imprinting). Una volta terminata la fase di stampaggio i pavimenti vengono trattati con una speciale resina protettiva che li rende praticamente antimuffa, antipolvere, antisdrucciolo e antiassorbimento. Ogni componente del pavimento è studiato per garantire, oltre a un aspetto estetico d’appeal, eccezionali doti di resistenza, durabilità e facilità di pulizia e manutenzione.
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Nella pagina a sinistra: Ideal Work Rasico®. A sinistra: Ideal Work Sassoitalia®.
SASSOITALIA®: BELLEZZA E ALTA INTEGRAZIONE PAESAGGISTICA Particolarmente adatto nelle zone soggette a vincoli paesaggistici, Sassoitalia® è la proposta innovativa Ideal Work® per creare pavimentazioni ad effetto “sasso lavato”. Pratico, solido e robusto nonché eccezionalmente versatile riguardo a forme, colori e accostamenti con altri materiali (marmi pregiati, mattoni, sassi di fiume, pietra naturale), il pavimento realizzato con questa tecnica applicativa ha un costo contenuto, grazie al ciclo di applicazione particolarmente rapido. La sua struttura monolitica lo rende molto resistente, e impedisce avvallamenti e assestamenti. Di facile manutenzione, la superficie di SassoItalia può essere trattata con speciali resine protettive, antipolvere e antiassorbimento, a garanzia di una bellezza che dura nel tempo. Maggiori informazioni: https://www.idealwork.it
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CARATTERISTICHE COMBINATE CONTRO IL RUMORE DA CALPESTIO CONTRO IL RUMORE DA CALPESTIO ECCO LA SOLUZIONE PRIMATE PHONOMAX BS: IL MATERASSINO ACUSTICO SLIM Per rispondere alle crescenti richieste del mercato, sempre più orientato alle ristrutturazioni, e in linea con le nuove tecnologie costruttive, da gennaio 2018 PRIMATE propone al mercato il nuovo materassino per l’isolamento al calpestio specifico per massetti a basso spessore: PRIMATE PHONOMAX BS. Il prodotto, già presentato in anteprima durante la fiera Klimahouse, è stato sviluppato dal settore Ricerca & Sviluppo di PRIMATE e testato presso laboratori certificati. PRIMATE PHONOMAX BS è composto da PRIMATE PHONOPRO, spessore 3 mm, il polietilene espanso a celle chiuse reticolato chimicamente “versione 2.0”, appositamente studiato per l’isolamento acustico, accoppiato termicamente con la fibra poliestere termolegata PHONOTEK a elevata grammatura (200 gr/mq). Le caratteristiche combinate dei due prodotti PHONOPRO e POHONOTEK permettono di ottenere elevati valori di abbattimento acustico
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al calpestio, pari a Lw = 30 dB, anche con massetti di basso spessore (4 cm o inferiore se indicato dal produttore/applicatore, in relazione alle caratteristiche meccaniche del massetto stesso). Il materiale fibroso ad alta grammatura garantisce una migliore distribuzione dei carichi e una maggiore resistenza alla compressione, nonché una migliore conformabilità alla superficie di appoggio grazie alla flessibilità e drappabilità della fibra. PHONOMAX BS è idoneo nelle ristrutturazioni e in tutti gli interventi in cui è necessario realizzare massetti di pavimentazione di basso spessore. PHONOMAX BS è disponibile anche in versione RD (radiante), con film goffrato in PET alluminato, specifico in presenza di riscaldamento/raffrescamento a pavimento. PHONOMAX BS e PHONOMAX BS RD sono prodotti che contribuiscono a conseguire i crediti per la certificazione ambientale LEED- ITACA.
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LA CASA INTELLIGENTE E SOSTENIBILE PRESENTATO ALLA TRIENNALE A MILANO IL SISTEMA COSTRUTTIVO XYLIVING DI SAINT-GOBAIN Grande velocità di costruzione (casa media multifamiliare di due piani in 20 giorni al grezzo); emissioni di CO2 e consumi energetici minimi grazie al fotovoltaico, con un risparmio dei costi del 75% rispetto a un’abitazione tradizionale. Comfort abitativo ai massimi livelli garantito nel tempo, grazie al suo involucro ad alte prestazioni; indipendenza da approvvigionamenti di gas; manutenzione minima; auto elettrica in possibile dotazione. Tutto questo è XYLIVING, il nuovo progetto abitativo sviluppato e realizzato da Saint-Gobain, leader mondiale nella produzione di materiali e sistemi per l’edilizia sostenibile. “Il mondo dell’edilizia sta cambiando in maniera significativa e così anche le esigenze dei nuclei familiari. – afferma Gianni Scotti, Presidente e Amministratore Delegato del Gruppo Saint-Gobain in Italia – Noi di Saint- Gobain intercettiamo le nuove esigenze del consumatore e del mercato stesso ponendoci come precursori e diventando interpreti dell’evoluzione. La nostra mission è ideare soluzioni per migliorare il benessere delle persone in tutti gli spazi di vita, attraverso l’equilibrio ottimale tra comfort, sostenibilità ed efficienza
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energetica e garantire la realizzazione di costruzioni più sicure, economicamente accessibili e con una elevata qualità dell’aria interna. Sono questi i principi che ci hanno ispirato e guidato nella realizzazione del progetto XYLIVING”. XYLIVING è un innovativo sistema costruttivo composto da elementi modulari in legno di pioppo, di provenienza locale, senza utilizzo di formaldeide. L’originale e geniale sistema a incastro degli elementi sovrapposti, appositamente brevettato, configura una struttura a telaio ligneo posata a secco, tale da rispettare tutte le necessità costruttive dal punto di vista statico-strutturale, antisismico e fisico-dinamico. Proprio grazie alla sua modularità, la casa risulta estremamente flessibile nella composizione architettonica: oltre alle soluzioni su misura, sono possibili anche soluzioni in relazione allo stile di vita e alle necessità degli abitanti. Gli elementi creano un’intercapedine interna – 200x200 mm a seGianni Scotti con i relatori della Conferenza Stampa in Triennale a Milano, Borroni, De Gregori e Favola.
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Una rappresentazione del montaggio.
zione costante – riempita di materiale isolante (lana di vetro SaintGobain Isover). Vengono anche posati un cappotto termico esternamente (ciclo certificato Saint-Gobain Weber con lana di vetro Saint-Gobain Isover) e una controparete interna isolata (sistema a secco Saint-Gobain Gyproc con lana di vetro Saint-Gobain Isover). Si ottiene così una struttura lignea che funziona da “endoscheletro”
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completamente rivestito da isolante, progettato in BIM (Building Information Modeling) e analizzato energeticamente in BEM (Building Energy Modeling). Innovativo anche il sistema finestra: grazie alla qualità delle vetrate isolanti Saint-Gobain Climalit sono assicurate le migliori performance in termini di protezione e isolamento termo-acustico, nonché di comfort visivo. I serramenti XYLIVING hanno design di stile ed elevatissime prestazioni e prevedono un montaggio semplice, ma impeccabile. Un sistema costituito da un pre-telaio appositamente studiato crea, infatti, una dima in sede di posa che elemina errori di discontinuità e conseguenti ponti termici e acustici, grazie a un corretto e preciso isolamento del cassonetto e degli spazi tecnici circostanti. Considerando l’involucro nel suo complesso, i tempi di montaggio sono brevissimi e le prestazioni termiche raggiungibili sono stupefacenti, tanto da arrivare ai livelli di una Passivhouse.
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Il progetto XYLIVING fa parte del programma Multi Comfort di SaintGobain, che si pone l’obiettivo di trovare l’equilibrio ottimale tra comfort, sostenibilità ed efficienza energetica. Le case XYLIVING saranno “full electric”, dove la sola energia utilizzata sarà quella elettrica, proveniente dai pannelli fotovoltaici, e saranno dotate di un impianto di domotica e di monitoraggio. Sotto il profilo della sostenibilità, i materiali impiegati rientrano nel concetto di economia circolare: per l’80% sono, infatti, riciclati e/o riciclabili. Inoltre, gli isolanti e i sistemi a secco, nonché le finiture interne, sono a bassissimo contenuto e rilascio di composti organici volatili. In particolare, le lastre in cartongesso, i controsoffitti e gli intonaci Saint-Gobain Gyproc riescono ad assorbire e neutralizzare fino all’80% della formaldeide contenuta nell’aria degli ambienti chiusi, grazie alla tecnologia brevettata Activ’Air. “Tra gli obbiettivi del progetto XYLIVING vi è la sostenibilità ambientale, affinché diventi un aspetto quotidiano del costruire e del vivere,
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per questo abbiamo creato una soluzione capace di dare vita a una rigenerazione urbana, aprendo nuove opportunità di crescita e sviluppo a imprese e professionisti non necessariamente di grandi dimensioni o specializzate in costruzioni in legno – spiega Mariateresa Favola, responsabile del progetto XYLIVING. – In Saint- Gobain abbiamo condiviso le più innovative trasformazioni delle attività diprogettazione, produzione e gestione dell’ambiente costruito, ideando un modello di vivere la casa in risposta alle mutate esigenze abitative, a sostegno del cambiamento culturale in atto nello sviluppo delle città.” Il Gruppo Saint-Gobain è presente in 67 Paesi nel Mondo con oltre 179.000 dipendenti, con un fatturato di 40.8 miliardi di euro nel 2017. In Italia è presente dal 1889, con 24 stabilimenti e oltre 2.100 dipendenti per un fatturato di 700 milioni di euro nel 2017.
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IL RUMORE NON È PIÙ UN PROBLEMA CON POROTHERM BIO MOD SONICO WIENERBERGER LANCIA SUL MERCATO UNA NUOVA SOLUZIONE CHE GARANTISCE 58 DB DI ISOLAMENTO ACUSTICO SU APPENA 25 CM DI SPESSORE Si chiama Porotherm BIO MOD Sonico ed è la novità firmata Wienerberger, un’innovativa soluzione in laterizio ideale per l’isolamento acustico delle pareti divisorie tra unità abitative. Un unico blocco che, semplicemente intonacato, è in grado di raggiungere un potere fonoisolante Rw pari a 58 dB, su appena 25 cm di spessore, andando quindi a ottimizzare al massimo la superficie utile tra due unità immobiliari attigue. Il segreto di questo successo va ricercato in quella che è una delle caratteristiche principali dei laterizi, l’elevata massa superficiale che, abbinata in questo caso a
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una bassa percentuale di foratura (35%), ha migliorato le già ottime prestazioni acustiche delle tramezze Porotherm di Wienerberger. La normativa di riferimento per l’acustica in edilizia (DPCM 5/12/97 che definisce i valori di rumore riscontrabili all’interno degli edifici) stabilisce, tra unità immobiliari, un valore minimo di isolamento acustico pari a 50 dB. Per ottenere un isolamento dai rumori a regola d’arte è però fondamentale prestare molta attenzione alla posa in opera affinché questa avvenga nel modo più preciso possibile. Al di là della scelta delle soluzioni più indicate, la posa è infatti l’elemento cruciale che sancisce il controllo dei rumori aerei: per rispettare il limite di 50 dB stabilito dalla normativa è necessario realizzare murature con valori fonoisolanti, certificati in laboratorio, pari ad almeno 53/55 dB perché duL’assonometria acustica.
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Porotherm BioMod storico.
rante la messa in opera si può verificare una dispersione di circa 3/5 dB causata da una posa errata dei laterizi e della malta. Per assicurare al progettista il più ampio margine di sicurezza possibile diventa quindi estremamente importante scegliere sistemi costruttivi che, oltre a caratterizzarsi per prestazioni acustiche elevate, siano anche facili da posare. Proprio da qui nasce l’idea di Wienerberger di sviluppare un blocco monostrato che, con un’unica posa, è in grado di garantire un valore fonoisolante di 58 dB, superando di quasi il 20% quanto imposto dalla normativa. Dal punto di vista termico, in ottemperanza ai valori richiesti dalla Legge 90/2013 in materia di prestazioni energetiche, Porotherm BIO MOD Sonico, già sullo spessore 25 cm (il blocco può essere montato anche sullo spessore 30 cm), offre una trasmittanza termica tra unità immobiliari inferiore a 0,80 W/m2k.
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L’abbinamento tra prestazioni acustiche e termiche fa sì che non si renda necessaria la costruzione di doppie pareti tra le unità abitative, riducendo il tutto a un’unica semplice posa. CHI È WIENERBERGER IN ITALIA E NEL MONDO Wienerberger è nato nel 1819 a Vienna e oggi è il più grande produttore al mondo di laterizi e numero uno nella produzione di tegole in cotto e di mattoni faccia a vista sul mercato europeo. Wienerberger ha un fatturato globale di oltre 3 miliardi di euro nel 2017 e conta 197 stabilimenti dislocati in 30 Paesi. Da sempre attenta alle esigenze del cliente, offre una vasta gamma di soluzioni per l’involucro, dove la tradizione del laterizio si sposa con la tecnologia e l’innovazione per creare una gamma in costante evoluzione. Le soluzioni proposte da Wienerberger spaziano dai blocchi portanti a quelli da tamponamento, orientate al risparmio energetico, alla sicurezza in zona sismica, all’isolamento acustico e alla realizzazione di edifici a energia quasi zero (NZEB). L’azienda è presente in Italia con quattro stabilimenti (Feltre BL, Gattinara VC, Bubano BO e Terni), garantendo una presenza e un’assistenza capillare su tutto il territorio nazionale.
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HÖRMANN ITALIA: UN’ASCESA COSTANTE, GRAZIE AI PARTNER SUL TERRITORIO OLTRE 90 GLI AGENTI PRESENTI AL MEETING, ORGANIZZATO A MILANO DALL’IMPORTANTE AZIENDA E’ stata la kermesse Intralogistica l’occasione colta da Hörmann Italia per riunire al completo la propria forza vendita, proveniente da tutta la penisola. Il giorno precedente l’inizio della manifestazione, il team di agenti della nota azienda – leader nelle chiusure civili e industriali – si è infatti radunato a Milano, all’interno della prestigiosa sala convegni dell’editore Edisport, per il consueto meeting annuale. Ad aprire la convention, dopo il benvenuto dato dall’Amministratore Delegato Stefano Tuccio, è stato Michele Sforza, Responsabile Supervisor del mercato del Sud-Europa per il Gruppo Hörmann. “ Il 2017 – ha esordito Michele Sforza – è stato un anno importante ed estremamente positivo per il nostro Gruppo: abbiamo registrato infatti un aumento del fatturato di oltre il 5% in numerosi paesi, non solo in Europa ma a livello mondiale. Sono stati protagonisti di questo
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Edoardo Rispoli.
Luca Di Pompeo.
Michele Sforza.
Raimondo Frau.
125 Stefano Tuccio.
La platea dei convenuti.
significativo incremento Stati Uniti, Canada, Algeria, Sudan, Australia, India, Cina, Giappone, Russia e diversi paesi europei tra cui l’Italia. L’azienda – ha aggiunto inoltre il Responsabile Supervisor del mercato del Sud-Europa – ha proseguito poi, anche nel 2017, l’inarrestabile percorso di espansione che l’ha portata negli ultimi anni ad acquisire molteplici aziende in tutto il mondo: dalla IG Doors nel Regno Unito alla TNR in Canada o ancora dalla Northwest Door negli USA alla Alukon in Germania, solo per fare alcuni esempi. I più recenti investimenti hanno condotto il Gruppo Hörmann alla guida di Mesvac in Finlandia nonché all’acquisizione di Pilomat che ha permesso alla nostra realtà di entrare nel mercato dei sistemi di controllo veicolare degli accessi.”
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A seguito di Michele Sforza, ha ripreso nuovamente la parola l’AD Stefano Tuccio, il quale ha da subito inquadrato la situazione del mercato italiano, protagonista negli ultimi tempi di un ritrovato clima di fiducia che ha portato ad un regime di crescita succeduto a svariati anni di crisi. Dopo un mirato excursus sul “clima” della penisola, in cui l’AD ha evidenziato alcuni peculiari trend – tra cui l’incremento delle ristrutturazioni (anche industriali) a fronte del calo del nuovo, la ripresa del mercato dei capannoni o il forte impulso che ha interessato il comparto della logistica grazie allo sviluppo esplosivo dell’e-commerce – Stefano Tuccio ha sottolineato l’ottima performance messa a segno dalla filiale italiana. “Grazie anche all’imprescindibile contributo della nostra forza vendita, a partire dagli agenti fino ai concessionari capillari su tutto il territorio italiano – ha affermato Stefano Tuccio – abbiamo registrato nel 2017 un +13%, in termini di fatturato, rispetto all’anno precedente.”
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Grande partecipazione in sala.
Davanti a una platea gremita, è intervenuto poi Edoardo Rispoli, Direttore Commerciale di Hörmann Italia, che ha parlato della centralità della figura dell’agente per lo sviluppo aziendale, in quanto ambassador nevralgico del brand. “Le aziende non le fanno gli stabilimenti ma le persone – ha dichiarato Edoardo Rispoli – e gli agenti sono per noi la punta di diamante, una vera risorsa da tesaurizzare.” Il Direttore commerciale ha poi proseguito trattando il tema dell’evoluzione incessante del mercato attuale: “In un contesto di cambiamento costante – ha sostenuto – è più che mai necessario rispondere in modo qualificato, rapido e digital, informando, dando valore aggiunto e cogliendo tutte le nuove opportunità.”
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Edoardo Rispoli ha inoltre dedicato parte del suo intervento al Forum Hörmann, monumentale centro di formazione realizzato a Steinhagen, davanti al quale si erge l’imponente scultura di un uomo inginocchiato. “Quest’opera rappresenta l’umiltà della nostra azienda: siamo sì una grande realtà internazionale, ma operiamo sempre al sevizio del cliente e puntiamo alla massima soddisfazione dello stesso; esistiamo infatti grazie alla preferenza e alla fiducia accordataci dal mercato, al quale siamo grati. Ogni giorno, svolgiamo il nostro lavoro con entusiasmo, passione e soprattutto dignità, consci del nostro impegno nel dare sempre il massimo e orgogliosi di appartenere a questa azienda.” Dopo gli interventi del Direttore Tecnico Raimondo Frau – che ha parlato di normative fornendo un quadro d’insieme relativo a direttive, regolamenti e leggi di riferimento – e di Luca Di Pompeo dell’ufficio commerciale – che ha presentato prima l’imminente adozione da parte dell’azienda di servizi BIM a sostegno dei progettisti e subito dopo i nuovi strumenti informatici a disposizione della forza vendita – il meeting si è concluso con le premiazioni del concorso fotografico rivolto ad agenti e concessionari dell’azienda, giunto alla sua dodicesima edizione. All’incontro, è seguito un momento ludico e conviviale, utile al rafforzamento di quello spirito di squadra che è da sempre uno degli asset vincenti dell’azienda.
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Stretta di mano tra l’imprenditore cinese Mr. Huang e l’AD Laminam Alberto Selmi.
NASCE LA FILIALE CINESE DI LAMINAM LAMINAM PUNTA SULLA CINA. SIGLATA NUOVA JOINT VENTURE E ACQUISITE IMPORTANTI COMMESSE Lo scorso 6 giugno 2018 l’azienda italiana leader nel mondo nella produzione di lastre ceramiche di grande formato per l’architettura, gli interni e l’arredo, ha siglato una joint venture con gli imprenditori cinesi Mr. James Huang e Mrs. Ge Fei, titolari della società Fhr Resources, leader da oltre vent’anni nel settore delle costruzioni e della importazione e distribuzione del marmo.
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Rivestimento edificio villaggio olimpico, Pechino.
L’accordo, firmato a Shanghai tra l’AD Laminam Spa Alberto Selmi, Mr Huang e Mrs. Fei dà ufficialmente vita a Laminam China, nuovo assetto societario che conferma il trend di crescita e di internazionalizzazione del marchio di Fiorano Modenese. Laminam China sarà di supporto alla crescita e al raggiungimento degli obiettivi industriali di Laminam e finalizzato allo sviluppo strategico e all’espansione dell’offerta sul territorio cinese. Ne sono di esempio le recenti acquisizioni di due importanti commesse nella capitale Pechino: il rivestimento di tutti gli edifici del nuovo villaggio olimpico e il rivestimento dei nuovi grattacieli Z15 e Z12, le più alte costruzioni della Capitale a oggi. “Abbiamo scelto appositamente il 6 giugno come data ufficiale
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Ingresso principale, grattacielo Z15, distretto finanziario Pechino.
per la firma della joint venture, in quanto è la data della semina cinese (il nono termine solare del calendario lunare cinese), questo in segno di buon auspicio per portare avanti con tutta la nostra forte convinzione la crescita che siamo sicuri avrà l’azienda nel prossimo futuro, in linea con i risultati dei colleghi nel resto del mondo. Congratulazioni sincere per la fondazione di Laminam China Limited a Shanghai” – Mrs. Ge Fei, Director of Laminam China “L’export figura il 70% del nostro fatturato, e la Cina rappresenta uno dei mercati più in forte crescita. Questa operazione di joint venture mira a rafforzare il nostro brand e consolidare la leadership in un territorio dove le lastre ceramiche hanno un enorme potenziale” – Alberto Selmi, AD Laminam.
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STORIE BIM DI SUCCESSO AL TEKLA STRUCTURES DAY 2018 DI HARPACEAS GRANDE SUCCESSO PER IL "TEKLA STRUCTURES DAY 2018", L’ANNUALE APPUNTAMENTO ORGANIZZATO DA HARPACEAS PER I CLIENTI ITALIANI DEL SOFTWARE LEADER DELLA PROGETTAZIONE STRUTTURALE "BIM ORIENTED" Organizzato da Harpaceas - distributore esclusivo in Italia dei prodotti Trimble - l’edizione 2018 del Tekla Structures Day ha visto la partecipazione di oltre 200 clienti da tutta Italia. Un evento, quello svoltosi a Milano il 16 maggio scorso, particolarmente riuscito grazie ad una agenda di interventi ricca di spunti e proposte dedicate che ha saputo stimolare l'interesse e la partecipazione degli utenti del software di riferimento per la progettazione strutturale "BIM oriented". L’appuntamento è stato l’occasione innanzitutto per presentare le novità della release 2018 del software Tekla, ma soprattutto per metterne in luce caratteristiche e vantaggi attraverso
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l’esperienza di utilizzo raccontata da studi e professionisti che lo utilizzano per i loro progetti a scala sia nazionale che internazionale. A introdurre i lavori è stato il Direttore Generale di Hapaceas, Luca Ferrari che dopo aver ringraziato i presenti ha sottolineato l’importanza dell’utilizzo di uno strumento come Tekla Structures per adottare e implementare la metodologia BIM: “Il processo che avvia il mondo delle costruzioni verso il BIM è sicuramente ineludibile ma si trova ancora oggi in una fase che possiamo definire di avviamento, soprattutto in Italia. Ma i vantaggi che la digitalizzazione può portare, l’orientamento degli appalti internazionali e nazionali, gli incentivi che sono stati messi a disposizione delle aziende fanno capire che sia non solo importante, ma necessario
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muoversi per tempo, per non ritrovarsi improvvisamente fuori dal mercato”. Ospite speciale della giornata è stato Christopher Wilson, Director Engineering Segment, della casa madre finlandese Trimble Solution, che ha presentato le novità dei prodotti software di quest’anno e ha evidenziato il continuo impegno dell’azienda per offrire soluzioni in grado di agevolare il lavoro dei propri clienti. Lo staff di Harpaceas ha avuto il compito di illustrare le principali novità della release Tekla Structures 2018 che offre processi di modellazione 3D più veloci, dettagli più precisi, un migliore controllo delle modifiche, una produzione più rapida di disegni e miglioramenti in termini di efficienza legati al flusso di lavoro. Il workflow collaborativo dalla progettazione al dettaglio e alla fabbricazione
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non è mai stato così efficiente, indipendentemente dal materiale utilizzato, acciaio, cemento armato prefabbricato e gettato in opera. Novità assoluta dell’edizione 2018 di Tekla Structures è la possibilità di collegare le nuvole di punti ai modelli BIM consentendo la consegna di progetti coordinati che si adattano perfettamente alle strutture esistenti. Una segnalazione anche per Trimble Connect for Structures, piattaforma di Project Collaboration basata su cloud che permette ai progettisti, costruttori, proprietari e operatori di condividere in tempo reale, tutte le informazioni nei progetti di ingegneria e di costruzione. I protagonisti assoluti di questa edizione sono stati però i clienti che hanno presentato numerosi progetti realizzati in metodologia BIM con Tekla Structures.
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Dallo studio di architettura OneWorks che ha presentato il progetto del Doha Transport Education Center, a SITECO che ha raccontato il loro processo di implementazione del BIM e l’acquisizione di nuove figure professionali specializzate, alla Stahlbau Pichler di Bolzano pionieri nell’utilizzo del BIM per le strutture e per l’involucro. Durante la giornata si è tenuta anche la premiazione del 10° Tekla BIM Awards Italia, il concorso che premia i migliori modelli BIM realizzati da aziende e studi professionali italiani con l’utilizzo di Tekla Structures. Il concorso ha visto un’altissima partecipazione di clienti, i quali hanno presentato modelli BIM di grandissimo valore dal punto di vista dell’utilizzo del software. I primi tre progetti classificati testimoniano l’alta versatilità di Tekla Structures in diverse tipologie di strutture: Cube Srl (TR) - Heris Combined cycle power plant
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2x500MW - Heris (Iran); Enser Srl (RA) – Prolongement Ligne 11 – LOT GC03 – Parigi (Francia); Politecnica Scrl (MO) –Villa Bentivoglio Resort – Castel San Pietro (BO). Menzione speciale come Total BIM Project è stata assegnata allo studio Exa Engineering Srl per il progetto del Terminal portuale di La Spezia. Il Tekla Structures 2018 di Harpaceas si conferma un appuntamento imperdibile per gli utilizzatori del software Trimble leader per il BIM strutturale, una full immersion nel mondo dell’innovazione tecnologica e un’occasione per mettere in comunicazione i clienti tra loro per creare nuove opportunità di business.
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A MILANO IL BIM È SEMPRE PIÙ PRESENTE ANCHE NEL SETTORE PUBBLICO ALL’APPUNTAMENTO MILANESE DELLA ONE TEAM BIM CONFERENCE PIÙ DI 200 OPERATORI DELL’EDILIZIA PER EVIDENZIARE LE OPPORTUNITÀ DELLA METODOLOGIA BIM E ALCUNE BEST PRACTICE Ieri a Milano ha avuto luogo il sesto appuntamento della One Team BIM Conference, presso la sede di AssimpredilANCE, con un pubblico di oltre 200 partecipanti. Un’importante occasione per capire come la modellazione BIM si sta affermando nei settori della progettazione, realizzazione e manutenzione di edifici e infrastrutture a livello sia pubblico che privato. L’evento si è aperto con i due interventi di Maurizio Cabras per ANCI e Giovanni Deleo di Ance. Il primo si è soffermato sull’importanza del risparmio di tempo che si ottiene grazie all’uso degli strumenti BIM nell’ottica della semplifica-
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zione delle procedure normative e progettuali: “Per le grandi opere i tempi medi di realizzazione si aggirano sui 15 anni. Il 66% di questo tempo viene oggi impiegato per la progettazione e la predisposizione delle procedure di gara. Il BIM salva questo tempo e lo riduce, garantendo allo stesso tempo maggiore qualità e trasparenza.” Deleo, invece, ha dato voce all’imprenditoria milanese affrontando il tema dell’importanza della metodologia più che dello strumento: “l’innovazione deve assumere una funzione di leva. Il mero approccio strumentale è inutile, bisogna imparare e conoscere. Il nodo nevralgico va individuato nell’abilità della gestione dei dati, innovativo approccio e paradigma imprescindibile sul piano gestionale anche per il settore dell’edilizia.
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Solo applicando queste nuove metodologie chi progetta e costruisce può ritornare ad essere gestore e non mero esecutore di un’opera. Dobbiamo innalzare il livello di competenza delle imprese e fare sinergia tra i diversi stakeholder per mettere in rete sapere e informazioni.” Secondo quanto è emerso dal convegno a Milano si sta già operando in questo senso con successo: in Assimpredil lo sportello BIM messo a disposizione a titolo di servizio gratuito 3 anni fa contava
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l’interesse di due o tre imprese, oggi quelle coinvolte sono già più di 40 per un totale di 200 dipendenti. Le imprese si stanno attrezzando, formando i propri dipendenti, investendo in strumenti e tecnologie, ma il livello della domanda, soprattutto pubblica, non è molto alto. Poche sono, ad oggi, le stazioni appaltanti in grado di proporre bandi di gara sul BIM. Riccardo Perego AD di One Team ha ripreso ed evidenziato in modo particolare i vantaggi del BIM come moltiplicatore di risparmio di tempo in merito a tutte le fasi procedurali. “Lavorando con metodo BIM si fatica di più all’inizio per prevedere il maggior numero di azioni possibili in modo tale da arrivare in cantiere già pronti a realizzare l’opera finale, senza dover cambiare il progetto in corsa e avviare troppe varianti. Con il BIM i dati in nostro possesso evidenziano sempre e comunque una notevole riduzione di, tempi, costi e materiali. Se il metodo non funzio-
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nasse la gente smetterebbe di usarlo, al contrario notiamo a livello nazionale e internazionale una crescita continua. Basta notare come, nei principali motori di ricerca, la parola BIM abbia triplicato i livelli di presenza negli ultimi anni. Alcune best practice presentate durante la giornata hanno dimostrato attraverso esempi concreti come la scelta del BIM sia vincente sotto diversi aspetti: dalla velocità alla tracciabilità , alla condivisione per chi lavora con un team di persone provenienti da mondi e discipline diverse. Il primo ad illustrare alcuni progetti BIM oriented è stato Stefano Ruzzon, BIM manager di One Works, il primo studio di architettura ita-
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liano, che conta 160 professionisti, di cui 50 lavorano con BIM e che in soli tre anni è passato da zero a circa l’80% dei progetti realizzati con tecnologia BIM. Attraverso il suo intervento Ruzzon ha illustrato tre diversi progetti curati dallo studio, a livello nazionale e internazionale: un centro culturale e uno dei futuri stadi per i mondiali di calcio a Doha e l’ampliamento dell’Aeroporto Marco Polo di Venezia. Grazie al metodo BIM, lo studio ha potuto lavorare in condivisione da sedi collocate in vari Paesi, unendo diverse competenze e professionalità in tempo reale per realizzare alcune opere di grande complessità evitando errori e intervenendo nella cura e precisione dei dettagli. Dopo lo scenario internazionale sono stati presi ad esame alcuni progetti realizzati in Lombardia e relativi ad alcune scuole Il primo è stato il caso del Comune di Milano relativo alla demolizione e ricostruzione di una scuola degli anni ’70, presentato dal-
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l’architetto Alessandro Stefani (STAIN Engineering S.r.l.) e dall’ ingegner Matteo Dovera (ZP3 S.r.l.): il primo appalto integrato del Comune di Milano per una riqualificazione, interamente sviluppato e gestito in BIM, sia in fase progettuale che in fase realizzativa, in cui tutte le discipline progettuali (architettoniche, strutturali ed impiantistiche) sono state elaborate in BIM su un unico modello federato con inserimento delle informazioni di computo per ogni elemento progettato. Si è continuato a parlare di scuole anche con l’intervento del sindaco del Comune di Liscate (Mi), Alberto Fulgione, che ha sottolineato come “la scuola sia l’opera pubblica per eccellenza, data la sua funzione educativa a formativa della cittadinanza. Per questo abbiamo voluto realizzare un’opera utilizzando una metodologia innovativa, non solo dal punto di vista tecnologico, ma anche organizzativo.
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Abbiamo creato un progetto partecipato, insieme al Politecnico di Milano e a quello di Torino e insieme ai cittadini.” La scuola infatti prevede una parte dedicata alla didattica secondo il modello tradizionale, e una parte “aperta” ai cittadini, per ottenere uno spazio da vivere 24 ore e in cui creare cultura a 360 gradi. Un ultimo esempio illustrato è stato quello della scuola primaria del Comune di Melzo (Mi), un edificio realizzato in tempi record proprio grazie al BIM: solo 6 mesi. Queste erano infatti le tempistiche richieste dalla committenza per un progetto che non si riusciva a concretizzare da diversi anni. “Siamo stati la prima stazione appaltante a realizzare un’opera in BIM in così poco tempo – ha affermato durante il suo intervento Giovanna Rubino, assessore al Comune di Melzo - intervenendo su un progetto realizzato con metodo tradizionale e rimodellandolo grazie alla collaborazione con il Politecnico di Milano. Solo così siamo riusciti
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a rispettare i tempi e a creare un modello in cui sono registrati tutti gli elementi dell’opera in modo tale da intervenire in modo mirato ed efficiente anche nella manutenzione.” Bruno Daniotti del Politecnico di Milano e Riccardo Perego di One Team hanno presentato BIMReL, il portale per la gestione della BIM library della Regione Lombardia. L’obiettivo – ha affermato Daniotti – è quello di organizzare una banca dati Opensource attraverso la realizzazione di
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un portale in diverse lingue per garantire sui progetti trasparenza, qualità e riduzione di tempi e costi. Ogni oggetto avrà una sua scheda con informazioni su prestazioni di efficienza e sostenibilità e le diverse tariffe. Saranno poi a disposizione degli utenti anche modelli BIM aperti da utilizzare e analizzare per approfondire gli aspetti commerciali e tecnici, dossier specialistici per posa in opera, LCA, sicurezza e manutenzione.” Il portale, ideato da Politecnico di Milano, One Team e TraceParts, è in fase di realizzazione e presto sarà pronto per essere utilizzato. Gli interventi del pomeriggio hanno riguardato le fasi di costruzione ed esecuzione presentando alcune eccellenze dell’uso del BIM. Dal nuovo brand WonderVILLA, che propone la realizzazione di ville di prestigio uniche e dal design contemporaneo utilizzando il metodo BIM al caso studio del nuovo cantiere BIM del Comune di Peschiera del Garda per la costruzione di una resi-
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denza composta di due edifici plurifamiliari ad alta efficienza energetica che sono in fase di certificazione Minergie-CH e CasaClima, presentato da Giuseppe Mosconi di Geotecnica srl. Durante la seconda parte è stata poi ripresa l’esperienza della scuola di Viale Puglie a Milano per definire nel dettaglio tutte le fasi che hanno riguardato l’appalto, ponendo l’attenzione sulla tipologia di appalto (Appalto integrato), le richieste della Stazione Appaltante (Comune di Milano), gli obiettivi che si è posta l’impresa e le metodologie per raggiungerli. La conferenza è stata l’occasione per approfondire anche alcuni strumenti proposti da One Team per l’implementazione del BIM: Autodesk BIM 360, la piattaforma per condividere, risolvere e coordinare con efficienza il progetto ed il cantiere BIM e l’Implementazione del Common Data Environment (ACDat UNI 11337) e l’integrazione
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di BIM e GIS: l’impatto del BIM nei sistemi informativi territoriali. Entrambe le sessioni della conferenza sono state concluse con dei momenti di dibattito tra i vari attori del BIM presenti in sala: istituzioni pubbliche, associazioni di categoria, stazioni appaltanti, professionisti della progettazione e imprese di costruzioni.
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DA LATERLITE LA NUOVA GUIDA TECNICA PER IL CONSOLIDAMENTO STATICO E ANTISISMICO DEI SOLAI UN NUOVO VOLUME ENTRA NELLA COLLANA DI PUBBLICAZIONI TECNICHE LATERLITE: È LA NUOVA EDIZIONE DELLA GUIDA TECNICA DEDICATA AL CONSOLIDAMENTO STATICO E ANTISISMICO DEI SOLAI. UN PRONTUARIO AGILE E DI FACILE CONSULTAZIONE, PER SUPPORTARE TECNICI E PROFESSIONISTI NELLA PROGETTAZIONE DI QUESTI INTERVENTI CON L'UTILIZZO DEI SISTEMI CERTIFICATI A MARCHIO LECA E CENTROSTORICO
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Il recupero del patrimonio edilizio esistente, inteso come complesso di interventi in cui le trasformazioni e la conservazione delle strutture si integrano con il miglioramento delle prestazioni dell'intero edificio, è uno dei temi fondamentali di un mercato delle costruzioni oggi orientato soprattutto agli interventi di ristrutturazione sia per motivi economici, sia per la crescente attenzione verso un piÚ razionale impiego delle risorse. Consapevole di questa evoluzione Laterlite ha sviluppato nel tempo
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una gamma di soluzioni tecniche in grado di dare una risposta funzionale ed efficace a tali tematiche, che oggi si intrecciano con tutte le complessitĂ derivanti dall'esigenza di non limitarsi a una semplice riqualificazione dell'edificio. Riqualificazione cui anzi deve di necessitĂ accompagnarsi un effettivo aumento delle prestazioni dello stesso in termini di sicurezza e idoneitĂ strutturale e antisismica, unitamente all'altrettanto importante risparmio energetico e al miglioramento del comfort termoacustico.
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Un approccio in cui gli interventi sulle partizioni orizzontali esistenti, i solai, risultano fondamentali per l’efficace recupero di interi edifici o loro porzioni: ed è proprio a tali interventi che è dedicata la nuova Guida Tecnica Laterlite al Consolidamento statico e antisismico dei solai, pubblicazione che integra e rinnova in una nuova veste grafica la precedente edizione completandola con tutte le soluzioni a marchio Leca e CentroStorico, soluzioni pensate per il rinnovo e ripristino delle
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partizioni orizzontali recentemente arricchito da Perimetro Forte, l'innovativo sistema di consolidamento con funzione antisismica basato sul nuovo Connettore Perimetrale CentroStorico e Ancorante Chimico. Il nuovo volume della collana di pubblicazioni tecniche Laterlite mantiene il rigoroso approccio scientifico che caratterizza la manualistica dell'azienda. La definizione e la valutazione degli inter-
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venti di recupero da effettuare su un edificio esistente, specie se di pregio, sono infatti attività estremamente delicate ed articolate, che richiedono una comprensione profonda delle specificità dell’immobile e della tecnica costruttiva dell’epoca e la conseguente ricerca e applicazione di soluzioni integrate, attentamente organizzate in tutte le fasi esecutive, basate sull’utilizzo di materiali e tecnologie affidabili e durevoli ma anche rispettosi dell’oggetto edilizio esistente. In questa ottica, la nuova Guida Tecnica Laterlite al Consolidamento statico e antisismico dei solai offre a tecnici e progettisti un supporto
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estremamente rigoroso, che a partire da una accurata analisi delle tecniche costruttive tradizionali e delle relative vulnerabilità e fenomeni di degrado giunge ad individuare le soluzioni più idonee al ripristino funzionale dell'edificio tramite le soluzioni Laterlite, articolate in pacchetti applicativi specifici per ogni situazione. Le parti strutturali dell’immobile, in particolare, sono le prime a meritare analisi e mirati interventi di progettazione per adeguarle alle rinnovate condizioni d’uso e, soprattutto, condurle ad un miglior comportamento statico oltre che antisismico. In linea con tali esigenze la metodologia di approccio al progetto adottata dalla nuova Guida Tecnica Laterlite al Consolidamento statico e antisismico dei solai si basa su una precisa definizione delle esigenze e delle prestazioni e sull'analisi del livello di degrado, obsolescenza o inadeguatezza dell’edificio esistente, guidando il professionista alla scelta della strategia di intervento più idonea. Dettagli costruttivi, situazioni
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di intervento tipiche ed esempi di calcolo tramite l'impiego dei sistemi tecnici certificati CentroStorico offrono cosÏ un punto di riferimento chiaro ed esaustivo al progettista, ma soprattutto la possibilità di ottenere soluzioni funzionalmente affidabili, perfettamente in linea con le prescrizioni di legge in materia di sicurezza antisismica e durevoli nel tempo. L'articolazione dei contenuti della nuova Guida Tecnica Laterlite è chiara e di facile consultazione, in modo da accompagnare agevolmente il professionista attraverso le diverse soluzioni proposte da Laterlite per il consolidamento statico e antisismico dei solai esistenti, focalizzando in particolare l'attenzione sul loro rinforzo sia tramite collaudate tecniche come quella della soletta mista o soletta collaborante che soluzioni come i sistemi di cerchiatura perimetrale a livello di piano per garantire il corretto collegamento solaio - pareti e la tra-
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smissione delle azioni sismiche. Per ognuna di esse la Guida indica il sistema più efficace e funzionale basato sulla gamma di Connettori e Calcestruzzi CentroStorico e calcestruzzi strutturali leggeri Leca, ognuno dei quali è corredato da metodologie di calcolo certificate per il corretto dimensionamento. In più tecnici e progettisti possono naturalmente contare su tutti i supporti forniti dallo staff tecnico Laterlite e, non ultimo, sul software di calcolo per progettare.
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DOPO 110 ANNI DI ATTIVITÀ CMB È OGGI LA PRIMA IMPRESA DI COSTRUZIONI PER FATTURATO IN ITALIA “CMB celebra i suoi 110 anni di storia nel 2018: un anno che si prospetta per l’impresa non solo denso di occasioni da celebrare, ma che apre nuove frontiere e opportunità da esplorare” ha ricordato il presidente Carlo Zini ai soci in assemblea che si sono riuniti a Milano il 24 maggio e a Carpi il 26 maggio. In uno scenario del settore delle costruzioni che ancora risente della crisi economica, il risultato del Gruppo CMB per l’esercizio 2017 si conferma positivo e in linea con il Budget. Il giro d’affari si attesta a 525 mln di euro con un consistente portafoglio ordini, pari a circa 2,7 miliardi di euro. Nell'anno in cui si accinge a festeggiare i 110 trascorsi dalla fondazione, il colosso cooperativo può esibire, oltre ai lavori nell'ambito
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dell'edilizia ospedaliera in Italia e in Danimarca, importanti acquisizioni come la circonvallazione di Pordenone, un grande centro commerciale a Roma e il Paintshop Lamborghini a Sant'Agata Bolognese. Ma soprattutto può contare sulla ripresa di nuove assunzioni – 25 nel corso del 2017 – per metà dei casi di persone sotto i 30 anni. Il comparto Costruzioni rappresenta il core business dell’impresa con oltre l’80% dei ricavi netti, affiancato dal segmento dei Servizi e delle manutenzioni, che registra una costante e continua crescita Da sinistra Cambiaghi, Zini e Cacioppo.
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dei propri volumi produttivi, in particolare nell’ospedaliero. CMB ha saputo resistere nei momenti di forte crisi ed essere pronta ad affrontare lo sviluppo del mercato mantenendo una visione di prospettiva sul futuro, con la convinzione che con il 2017 si è chiuso il più acuto e prolungato ciclo di crisi del settore delle costruzioni, i cui effetti sono stati dirompenti a partire dal 2011. “Guardiamo a un futuro fatto di ideali, autonomia e dignità - ha dichiarato Carlo Zini presidente del Gruppo CMB - Abbiamo avuto la capacità di restare uniti in un momento di grandi cambiamenti. Siamo oggi la prima impresa di costruzioni a Milano, ma anche la più radicata sul mercato italiano”. “L’aspetto più significativo è la nostra capacità di realizzare opere – ha affermato Emiliano Cacioppo Consigliere Delegato di CMB - con le quali la nostra impresa ha contribuito allo sviluppo di Milano riqualificando aree importanti. Dove sono le grandi aree di trasfor-
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mazione urbana, CMB c’è: Torre Hadid, Torre Galfa, Torre Libeskind, sono solo alcuni esempi”. “Nel mercato Immobiliare siamo certamente una grande forza” – sottolinea Fabio Cambiaghi Responsabile Sviluppo Immobiliare CMB. “Costruiamo circa 300 alloggi all’anno, con una grande attenzione al prezzo a cui vendiamo, nell’ottica di un valore non speculativo ma trasparente e certificato, mettendo al centro l’abitante, a cui cerchiamo di offrire ascolto e servizi concreti che facilitino la vita quotidiana”. Il Comparto Immobiliare di CMB nel 2017 registra un risultato economico sostanzialmente in linea rispetto alle previsioni. L’attività immobiliare si è svolta prevalentemente nell’area di Milano, dove sono in corso le realizzazioni di nuove importanti iniziative residenziali a Rozzano e nell’Area di Cascina Merlata.
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UN ANNO D’ORO SCENARI IMMOBILIARI PRESENTA A MILANO IL 32MO RAPPORTO “I FONDI IMMOBILIARI IN ITALIA E ALL’ESTERO” Il 2017 è stato l’anno d’oro per il risparmio gestito in immobili a livello mondiale: il patrimonio delle diverse forme di fondi immobiliari (quotati, non quotati, Reit), in continua crescita, alla fine dell’anno ha raggiunto 2.830 miliardi di euro, in aumento dell’otto per cento sul 2016, con il secondo miglior risultato storico. La composizione tipologica è stabile, con la concentrazione del 77 per cento del patrimonio in mano ai Reit. Questi sono alcuni dei dati emersi oggi nel
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corso della presentazione del Rapporto 2018 “I Fondi immobiliari in Italia e all’estero”, realizzato da Scenari Immobiliari in collaborazione con lo Studio Casadei che ha curato la parte di analisi finanziaria. In Italia la ripresa del mercato immobiliare si consolida e il comparto dei fondi immobiliari continua a crescere in modo sostenuto.Nel corso del 2017 il Nav dei fondi immobiliari, in base alla chiusura dei bilanci, è arrivato a 53 miliardi di euro, con un incremento del 10,4 per cento sull’anno precedente. Nel corso del 2018 l’obiettivo dei 55 miliardi di euro è realistico, allineando il Mario Breglia direttore generale di Scenari Immobliari.
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nostro Paese al resto d’Europa. Dopo una lieve flessione nel biennio 2008-2009, il patrimonio dei fondi operativi negli otto Paesi europei considerati dal Rapporto (Francia, Germania, Gran Bretagna, Lussemburgo, Olanda, Spagna, Svizzera e Italia) ha ricominciato a crescere a un ritmo medio del 7,3 per cento annuo nel periodo 2010-2013, per accelerare negli ultimi anni, con una crescita di circa il dieci per cento nel 2015 e nel 2016 e superiore al sedici per cento nel 2017, quando ha fatto registrare la miglior performance del secolo in corso. “Nel 2017 – ha dichiarato Francesca Zirnstein, direttore generale di
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Scenari Immobiliari, illustrando il Rapporto – l’attività dei fondi immobiliari in Europa è stata importante. Vendite e acquisizioni di patrimoni, oltre alla costruzione di nuovi veicoli, sono state sostenute da risultati positivi del settore immobiliare e da un clima di rinnovato ottimismo dovuti al consolidamento della crescita economica, alla consistente liquidità circolante e alla sostanziale stabilità dei tassi che hanno contribuito a confermare più appetibile l’investimento immobiliare rispetto a quello obligazionario. Le previsioni raccolte per il 2018 tra i principali operatori europei sono di una crescita del patrimonio di oltre il cinque per cento.
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Anche il numero di fondi è previsto in aumento e l’andamento del primo quadrimestre 2018 conferma il quadro previsivo”. “In Italia – ha aggiunto Mario Breglia presidente di Scenari Immobiliari - il patrimonio immobiliare detenuto direttamente dai fondi è di 58 miliardi di euro, compresi gli investimenti esteri, con un incremento dell’8,4 per cento sul 2016. Sono in aumento i fondi attivi, 420 in totale, anche per l’utilizzo come veicolo da parte dei soggetti esteri che, in modo crescente, operano nel mercato immobiliare italiano. L’indebitamento del sistema fondi è in costante calo e ora ammonta a 24 miliardi di euro, con un’incidenza del 41,3 per cento
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sul patrimonio. Nel 2010, ad esempio, era pari al 57 per cento del sistema. In questo Rapporto sono presentati, per la prima volta, anche i dati relativi alle sgr del sistema, il cui fatturato complessivo nel 2017 è stato di circa 320 milioni di euro, con circa 1.200 addetti. Gli acquisti nel corso dell’anno sono stati pari a 7,6 miliardi di euro a fronte di 4,4 miliardi di dismissioni. Le prospettive per il 2018, sulla base delle indicazioni raccolte tra le sgr, sono positive e in linea con l’anno precedente. Il cambiamento politico, al momento, non sembra aver modificato le strategie degli operatori che, anzi sono ottimisti sul prossimo triennio
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e credono nella crescita del settore, con più fondi e una maggiore diversificazione di prodotti.” IL FUTURO PROSSIMO VISTO DALLA SGR Anche per questa edizione del Rapporto, è stata proposta alle società aderenti al gruppo di lavoro la compilazione di un questionario, con l’obiettivo di dare evidenza della percezione che queste hanno rispetto al futuro del mercato immobiliare nazionale e dei fondi immobiliari e sulle attese derivanti dai maggiori cambiamenti in atto e
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dalle conseguenti ricadute sulle società stesse e sulle operazioni di investimento future. Ha collaborato il novanta per cento delle Sgr. Per quanto riguarda le performance attese nei prossimi tre o cinque anni, oltre la metà delle Società si aspetta una stabilità e circa un terzo un miglioramento mentre nessuna Sgr ha dato evidenza di prospettare un peggioramento. Per quanto riguarda l’andamento dei prezzi di compravendita degli immobili, le Sgr si attendono una generale stabilità in tutti i comparti, ad eccezione dei capannoni per i quali il quaranta per cento delle Sgr si aspetta una moderata contrazione dei valori. Attesi possibili incrementi per il comparto alberghiero per il quale le Sgr si aspettano stabilità (quasi il cinquanta per cento) o lieve incremento (quaranta per cento), ma per il quale si registra anche una contenuta percentuale di aspettativa di incremento superiore al sette per cento. Quanto alle aree a livello nazionale in grado di intercettare le migliori opportunità di investimento immobiliare nel prossimo triennio, le società considerano come maggiormente ricettive le aree del nord e del centro Italia per tutti i comparti, ad esclusione dell’alberghiero per il quale il centro con il sud e le isole si confi-
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gurano come le zone maggiormente capaci di attrarre investimenti immobiliari. I gestori ritengono che il nord ovest del Paese possa essere capace di attirare investimentiprincipalmente in spazi per il lavoro condivisi (93 per cento), case per gli studenti e uffici (87 per cento), seguiti dal senior housing (80 per cento); per quanto riguarda il nord est, alto l’interesse per lo sviluppo di capannoni logistici (80 per cento) e industriali (67 per cento), Rsa e senior housing (sessanta per cento), seguiti da campus tecnologici e superfici per la grande distribuzione. Il centro Italia risulta interessante per l’investimento in negozi e alberghiero (73 per cento), residenziale finalizzato alla vendita (53 per cento) e per uffici e capannoni logistici (87 per cento). Per quanto riguarda il sud e le isole, le società ritengono che possano essere aree interessanti principalmente per lo sviluppo alberghiero (67 per cento), seguito dalle superfici commerciali destinate alla grande di-
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stribuzione (27 per cento). Il Rapporto è stato presentato da Mario Breglia, (presidente di Scenari Immobiliari), Francesca Zirnstein (direttore generale di Scenari Immobiliari) e Gottardo Casadei (Studio Casadei), e commentato da Andrea Airò (Torre SGR), Paolo Berlanda (Polis Fondi SGR), Domenico Bilotta (InvestiRE SGR), Gabriele Bonfiglioli (Coima SGR), Andrea Cornetti (Prelios SGR), Manfredi De Marco (Fabrica Immobiliare SGR), Benedetto Giustiniani (Generali Real Estate SGR), Giampiero Schiavo (Castello SGR), Paolo Scordino (DeA Capital Real Estate SGR), Mario Vitiello (BNP Paribas REIM SGR). Il prossimo Rapporto sarà presentato il 22 novembre a Roma.
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