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STREAMING NUMERO 03 OTTOBRE 2017

EDITORIALE REPORTAGE PERSONE PROGETTI PRODOTTI EVENTI MOSTRE TRADE NORMATIVE PROMEMORIA INDIRIZZI

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SE SERVISSE ANCHE UN PO' DI BENEVOLENZA

Chiacchieravo qualche tempo fa con un caro amico penalista di grande fama, quindi non certo una persona avvezza ad aver a che fare con la parte migliore dell'umanità e dei suoi comportamenti. Mi stupì sentirlo dire che era talvolta a disagio per la sempre maggiore mancanza di benevolenza che riscontrava nel suo pur durissimo mondo. Potremo dire che è un mondo duro e difficile quello dei tribunali e dei contenziosi legali, tuttavia questa mancanza di benevolenza è appannaggio di tanti e diversi altri settori, a partire dal mondo politico a quello della pubblica amministrazione a quello

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di Pietro Ferrari

della convivenza sociale, tutti contesti in cui è difficile trovare non dico un briciolo di affettività ma un briciolo di civile convivenza. La recenti sentenze relative al processo MOSE sono un esempio tra i tanti di come una giustizia tardiva ma non per questo meno inesorabile cali con determinazione la mannaia su una classe politica che potrebbe dimostrarsi meno scorretta, per usare un eufemismo. Fuori dall’eufemismo, il Nobel Dario Fo intitolava una sua pièce teatrale “Settimo, ruba un po’ meno”. L’esempio del MOSE sembra essere ormai il momento più eclatante di uno spaventoso connubio tra inefficienza e avidità di guadagni illegittimi ma troppo spesso la scarsa trasparenza, la opacità di comportamenti e procedure e la incerta o tardiva retribuzione dell’illegalità gettano ombre pesanti sull’operato in tanti settori. Non preoccupiamoci, tutto il mondo è paese, ma il nostro è purtroppo più paese di tanti altri.

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LE INIZIATIVE DEL 2017 DI ANIE RINNOVABILI Alberto Pinori, presidente di ANIE Rinnovabili ha ricevuto la stampa nella sede della Federazione il 13 settembre di quest'anno per raccontare le iniziative dell'anno 2017 ANIE Rinnovabili è l'associazione che all'interno di ANIE Federazione raggruppa le imprese costruttrici di componenti e impianti chiavi in mano, fornitrici di servizio di gestione e di manutenzione, produttrici di elettricità in Italia e all'estero nel settore delle fonti rinnovabili: fotovoltaico, eolico, biomasse, geotermoelettrico, idroelettrico e solare termodinamico. Questi sono i dossier principali su cui ANIE Rinnovabili è impegnata nel 2017. Relativamente ai sistemi di accumulo, ANIE Rinnovabili ha accolto con favore l'iniziativa di Regione Lombardia che il 3 agosto 2017, con la Delibera n. X/7042 "Misure di incentivazione per la diffusione dei sistemi di accumulo di energia elettrica da impianti fotovoltaici - Bando 2017" ha approvato il nuovo bando per l'acquisto e l'installazione dello storage abbinato a impianti fotovoltaici. Il provvedimento va nella direzione auspicata da ANIE Rinnovabili che, proprio lo scorso 21 luglio, ha incontrato la Direzione Energia, Ambiente e Sviluppo Sostenibile della Regione Lombardia per chiedere la pro-

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mozione di sistemi di accumulo abbinati a FV. Il bando, rivolto solo a privati cittadini residenti in Regione Lombardia, si è aperto giovedì 21 settembre 2017 e si è chiuso giovedì 28 settembre alle ore 12. ANIE Rinnovabili auspica che analoghe iniziative possano essere prese anche da altre Regioni e per questo ha già in programma esponenti di Regione Veneto e Regione Emilia Romagna. Detrazioni fiscali - La possibilità di detrarre il 65 per cento dei costi sostenuti per il risparmio energetico ed il 50 per cento dei costi sostenuti per il fotovoltaico ed i sistemi di storage hanno generato positivo effetto sulla crescita economica. ANIE Rinnovabili auspica che si stabilizzino tali meccanismi di detrazione fiscale per consentire alle aziende di programmare gli opportuni investimenti. Inoltre chiede che la detrazione possa essere ceduta dal cliente finale. Sul tema ANIE Rinnovabili presenterà la sua proposte al MISE. Super-ammortamento e Iper-ammortamento - ANIE Rinnovabili h accolto con fa-

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vore la pubblicazione della circolare $/E-2017 dell'Agenzia delle Entrate che ha chiarito le questioni in materia di super-ammortamento per gli impianti fotovoltaici ed eolici, stabilendo che gli impianti fotovoltaici sono da considerarsi beni mobili e non piÚ beni immobili per le aziende e che tutti gli investimento riguardanti la parte impiantistica degli impianti fotovoltaici ed eolici rientrano in super-ammortamento. L'associazione ritiene che il chiarimento sia un segnale molto importante per il settore, perchÊ permette di tracciare un percorso alternativo per il futuro sviluppo delle FER senza che esse incidano totalmente ed esclusivamente, come in passato, sul sistema elettrico. Negli ultimi mesi ANIE Rinnovabili ha effettuato analisi per simulare l'impatto della misura del super-ammortamento, sul business plan di impianti fotovoltaici posti sulle coperture di fabbricati di PMI e ha registrato che il payback time si riduce di 1-2 anni a seconda dei casi, ipotizzando che l'azienda generi un imponibile fiscale per usufruire del beneficio del super-ammortamento, con un ritorno dell'investimento in tempi ragionevoli per le logiche di un'azienda. C'è ora da lavorare per analizzare in che modo una simile misura possa in futuro essere calibrata per supportare anche lo sviluppo delle altre tecnologie di generazione elettrica, come idroelettrico, biomasse. solare termodinamico e geotermoelettrico, anche se si reputa di difficile implementazione tale iniziativa per queste tecnologie i cui impianti hanno un elevato costo di opere infrastrutturali e civili rispetto al costo tecnologico/impiantisitco. L'associazione ritiene opportuno un ulteriore approfondimento sulla possibilità o meno di cumulare le misure del super e iper ammortamento con le tariffe incentivanti dei nuovi impianti rientranti nel DM 23 giugno 2016. Aggregatore - ANIE Rinnovabili, a valle di una serie di incontri di confronto con Terna, ha promosso lo scorso 18 maggio un workshop sulla possibilità di dare vita a iniziative sull'aggregatore nel mercato di dispacciamento (MSD). Si tratta di una nuova figura del

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mercato elettrico che "aggrega" produttori della generazione distribuita, tra cui gli impianti a fonte rinnovabile, prosumer o consumatori per offrire servizi a supporto del funzionamento in sicurezza e in bilanciamento della rete elettrica. Si ricorda in proposito che l'Auorità per l'Energia, a valle di una consultazione del 2016. ha pubblicato la Delibera 300/2017 promuovendo progetti pilota per l'aggregatore, che difficilmente potranno veder partecipare le fonti rinnovabili per il fatto che la regolamentazione del mercato elettrico di fatto oggi esclude tutti gli impianti FER che beneficino di una tariffa incentivante. GSE-Documento di consultazione sulle regole di manutenzione e ammodernamento degli impianti FER - L'art. 30 del DM 30.6.2016 prevede che il GSE rediga e pubblichi le linee guida operative per la manutenzione, l'ammodernamento e il ripotenziamento degli impianto FER. ANIE Rinnovabili tra luglio e settembre ha incontrato il GSE fornendo elementi utili per la stesura delle Linee guida. Lo scorso 21 febbraio il GSE ha pubblicato in consultazione una schema delle Linee guida per il comparto delle altre FER diverse dal FV. Il documento contiene la classificazione degli interventi che possono avere effetti sulle convenzioni in essere, la definizione degli interventi "non significativi" per i quali non è necessaria la comunicazione al GSE e la descrizione delle modalità di comunicazione. ANIE Rinnovabili sta lavorando al fine di migliorare la versione posta in consultazione per massimizzare la producibilità del parco esistente attraverso interventi di ammodernamento e di ripotenziamento. Nuova bolletta elettrica per gli utenti non domestici - Dopo la riforma tariffaria degli utenti domestici, l'Autorità per l'Energia ha quasi portato a termine la riforma tariffaria degli oneri generali di sistema degli utenti non domestici. Il percorso è stato lungo e travagliato non solo per l'impatto che tale riforma avrà sugli intervento

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di efficienza energetica e dell'autoconsumo da FER ma anche sugli sgravi alle imprese energivore. Il tutto è iniziato con la consultazione 255 del 2016, a cui sono seguiti diversi incontri di ANIE Rinnovabili con l'Autorità per l'Energia a tutela dell'autoconsumo e dell'efficienza energetica. In occasione degli incontri, ANIE Rinnovabili ha condiviso delle simulazione con l'impatto delle cinque opzioni di riforma tariffaria sui business plan di impianti fotovoltaici in autoconsumo, esprimendosi a favore dell'opzione B3 e segnalando criticità per opzioni diverse da quelle B3 e C. Bonifiche da amianto, efficienza energica e rinnovabili - ANIE Rinnovabili da tempo sostiene la detrazione fiscale per le imprese che attuano interventi di bonifica dell'amianto, sostituendo le coperture con materiale a isolamento termico e installando impianti di produzione di energia elettrica da FER. Tale misura rientra tra gli obiettivi delprogetto "Efficienza Ambientale" di ANIE Rinnovabili e coniuga i benefici per la salute con quelli per l'ambiente, creando occupazione e rilanciando alcuni settori, tra cui quello delle rinnovabili. ANIE Rinnovabili sta lvorando con GSE e Ministero dell'Ambiente affinché la proposta sia inserita nella prossima Legge di Stabilità o in un altro decreto. Strategia Energetica Nazionale - Si è conclusa ieri la consultazione sulla nuova Strategia Energetica Nazionale proposta dal MISE. Federazione ANIE ha partecipato alle audizioni preparatorie del documento, presentando le posizioni dell'industria che rappresenta e sottolineando come efficienza energetica e sviluppo energetico sostenibile del Paese. In particolare ANIE Rinnovabili ha condiviso il target del 27 per cento di copertura dei Consumi Finali Lordi (CFL) da FER al 2030 e l'obiettivo della copertura del 48-50 per cento dei CFL per il settore elettrico attraverso le FER al 2030. Tali target, recepiti nella SEN, risultano essere in linea con la proposta ANIE Rinnovabile presentata al MiSE nei mesi scorsi. ANIE Rinnovabili ha, infatti, presentato al MiSE uno studio elaborato con ALthesys

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in cui si forniscono elementi del trend di costo delle tecnologie FER al 2030 e, sulla base di scenari della domanda, del prezzo dell'energia elettrica e di installazione di nuove capacità FER al 2030 e di politiche di ammodernamento del parco FER esistente, ha determinato che l'onere medio per il sistema è contenuto. Prolungamento termini art.3 comma 2 del DM 23.6.2016 - ANIE Rinnovabili ha chiesto lo scorso giugno al MISE il prolungamento del termine di ammissibilità al meccanismo delle tariffe incentivanti per gli impianti di piccola taglia ad accesso diretto oltre il 31 dicembre 2017 previsto dal DM 23 giugno 2016. al fine di dare continuità di lavoro agli operatori di mercato, sulla base della considerazione che nel mondo delle mini FER in questi ultimi anni si è costruita una buona filiera industriale. Liquidazione volontaria della convenzione GSE per piccoli impianti FV - La proposta di ANIE Rinnovabili parte dalla constatazione che circa 180mila famiglie italiane sono proprietarie di piccoli e piccolissimi impianti di potenza fino a 3 kW. Risolvere volontariamente la convenzione con il GSE è un vantaggio, sia per le famiglie sia per il sistema. La famiglie, avendo a disposizione ulteriori risorse economiche e nessun vincolo con il GSE, possono dare il via a nuovi investimenti sugli impianti esistenti attraverso il revamping degli stessi o addirittura il repowering, nel caso in cui la famiglia volesse dotarsi di sistemi efficienti quali, ad esempio, le pompe di calore, sistemi di storage e di ricarica per veicoli elettrici. Anche il sistema ne trarrebbe vantaggio, in quanto i 180mila piccoli impianti rappresentano circa il 35 per cento del totale fotovoltaico installato e il tre per cento del monte incentivi del fotovoltaico ma la gestione di un singolo piccolo impianto costa come quella di un impianto di grande taglia. "Liberare" i piccoli impianti significa quindi ridurre i costi gestionali che gravano sulla bolletta energetica del sistema.

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Scenari Immobiliari ha anticipato a Milano le previsioni dell’European Outlook 2018

di Pietro Ferrari

LA CRISI È FINITA, MA NON PER TUTTI L’appuntamento è stato a Santa Margherita Ligure il 15 e 16 settembre ma Scenari Immobiliari non ha mancato di presentare alla stampa a Milano il 6 settembre i dati relativi all’European Outlook, dati finalmente positivi: dopo dieci anni di crisi, anche profonda, i mercati immobiliari europei hanno di nuovo preso la strada della ripresa, in tutti i comparti aumentano gli scambi e anche le quotazioni

salgono più dell’inflazione. “Anche in Italia – ha esordito Mario Breglia, presidente dell’istituto indipendente di ricerca – la crisi è finita ma la ripresa appare più delicata, a causa delle debolezze strutturali del nostro Paese.” A livello delle cinque principali nazioni europee il fatturato dei mercati nel 2017 crescerà del sei per cento per arrivare quasi al nove il prossimo anno. Più forte la crescita in Eu28 con il 12,9 per cento, nettamente superiore all’otto per cento degli Stati Uniti. Spagna e Francia nel 2018 si troveranno un vero boom con fatturati in crescita superiore al dieci per cento, anche il Regno Unito dovrebbe recuperare dopo un cattivo biennio, la Germania crescerà in linea con l’Italia, poco più del sei per cento. Andamento positivo dell’economia, ripresa della domanda in tutti i settori e una mode-

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La conferenza di anticipazione del forum di Scenari Immobiliari con il direttore di Streaming City Pietro Ferrari


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Il gruppo dei relatori

rata inflazione stanno dando una spinta ai mercati immobiliari europei. La limitate realizzazioni di nuovo nl periodo di crisi hanno diminuito i prodotti disponibile (soprattutto quello di qualità) in tutti i Paesi. Questo fatto riduce la vacancy e aumenta canoni e prezzi di vendita. PREZZI IN RIPRESA Dall’European Outlook 2018 di Scenari Immobiliari emerge che i prezzi sono in ripresa in quasi tutti i settori (salvo quello industriale) con punte superiori al quattro per cento in Germania e Spagna. “È una media tra dati ancora molto diversi da città a città – ha commentato Breglia - Mentre a Milano, Venezia e in altre città le quotazioni sono in netto rialzo, nella maggior parte dei capoluoghi i prezzi sono ancora fermi o in lieve calo.” L’European Outlook contiene anche un’analisi sui vincitori e i vinti della crisi. Solo la Germania ha superato indenne la crisi immobiliare, invece negli altri Paesi presi in esame le conseguenze sono state molto negative. Il fatturato europeo è sceso (in termini monetari) del 7,3 per cento ma di oltre il dieci per cento in quattro Paesi. I prezzi medi delle case sono scesi di quasi il nove per cento in Eu5 ma del 35,6 per cento in Spagna e del 15,6 per cento in Italia. Milano e Roma hanno resistito alla crisi e ora si trovano con quotazioni medie leg-

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germente superiori a dieci anni fa. Solo le città del nord Europa hanno registrato incrementi elevati. IL MERCATO ITALIANO Tra l’anno 2000 e oggi il mercato immobiliare italiano è aumentato di quasi il cinquanta per cento, crescendo più della media europea (quasi il trenta per cento). La ripresa imboccata si consoliderà nel corso del prossimo anno con un più 6,5 per cento nel residenziale (attese 630mila compravendite) e in settori in pieno boom come l’alberghiero. “Gli spazi di crescita del mercato italiano – ha concluso Breglia – sono notevoli nella locazione residenziale, nel terziario innnovativo (come il co-working) e nell’ampia area dei servizi. Sono necessari investimenti per la messa in sicurezza delle case. Non va dimenticato che c’è quasi un milione di case in corso di costruzione, bloccate dai fallimenti o dai concordati delle imprese edili. La tassazione allontana investitori istituzionali o privati. Ci troviamo così marginali in un contesto dove l’immobiliare è uno strumento di cambiamento urbano e di allocazione di grandi risorse.” Dopo l’intervento di presentazione di Francesca Zirnstein, direttore generale di Scenari Immobiliare, ho parlato Emanuele Caniggia, amministratore delegato di Idea Fimit. Questa società ha ricevuto nel corso del Forum il premio Eccellenza nel real estate 2017. In quella sede sono state illustrate le strategie del Gruppo per il prossimo anno. FOCUS SULL’EFFICIENZA ENERGETICA E SULLA SICUREZZA Dopo la presentazione dell’Outlook, è stato annunciato il promo osservatorio: “Il costruito per gli uomini del domani; osservatorio sulla sostenibilità ambientale: focus sull’efficienza energetica e sulla sicurezza”, realizzato da Scenari Immobiliari e Johnson Controls, presentato poi nel corso del 25° Forum Scenari.

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Mario Breglia, presidente di Scenari Immobiliare

Emanuele Caniggia, amministra- Francesca Zirnstein, direttore gene- Francesco Giaccio, presidente e amministratore delegato di Johnson Controls zione delegato di Idea Fimit rale di Scenari Immobiliare

“Non posso che ringraziare Scenari Immobiliari – ha commentato Francesco Giaccio, presidente e amministratore delegato di Johnson Controls in Italia – con i quali abbiamo collaborato per il nostro primo osservatorio che vuol far dialogare il mondo dell’industria e quello del real estate che rappresenta per noi un mercato orizzontale strategico. Ci siamo resi conto tra i primi che un eventuale dialogo tra industria e mondo del costruito permetterebbe a monte di realizzare opere che abbiamo il meglio della performance tecnologica. Abbiamo intenzione di dare continuità a questo osservatorio, proponendo ogni volta un tema diverso: quest’anno parliamo della sostenibilità ambientale con focus sull’efficienza energetica e sulla sicurezza, anche quest’ultimo un tema molto caldo, visti gli ultimi fatti di cronaca”. “Permettetemi di ringraziare ancora Scenari Immobiliari - ha proseguito Giaccio – per l’ospitalità che ha voluto concederci al prestigioso Forum di Santa Margherita per presentare il nostro osservatorio. In chiusura due parole sull’appuntamento che seguirà il Forum di Santa Margherita, cioè il premio “Skyline Sua altezza il grattacielo”, alla sua seconda edizione, in collaborazione con Aspesi, il prossimo 29 novembre.”

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LA VOCE DELLE CITTÀ

di Pietro Ferrari

Al Moleskine Café di Milano una performance di Chiara Luzzana da voce alla città nel contesto del Festival della Crescita Il Festival della Crescita è un progetto realizzato da Future Concept, un istituto di ricerca, consulenza e formazione per l'innovazione che parte da una profonda competenza e da una forte vocazione verso i grandi temi della contemporaneità per approfondire l'articolata e complessa sfida di una crescita sostenibile, possibile e felice. La prospettiva è quella di condividere un progetto attraverso cui scambiare e rilanciare idee, pratiche e soluzioni per il futuro. In questo senso il Festival della Crescita rappresenta una piattaforma generativa che raccoglie anche le istanze e le proposte del territorio. L'obiettico di condividere, sostenere e attivare progetti "felici" trova i propri fondamenti teorici nelle analisi e negli scenari presentati nei libri di Francesco Morace, presidente di Future Concept Lab. Citiamo Crescita felice, ConsumAutori, Crescere!", saggi che

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Un'appuntamento a Milano il 12 settembre 2017 al Moleskine Cafè


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Francesco Morace illustra i paradigmi della "social innovation"

orientano e accompagnano il percorso del Festival della Crescita. "Il Festival - commenta Morace - affronta il tema della crescita trasformandolo da enigma economico a sfida evolutiva, culturale e produttiva." UN PERCORSO CON I PROTAGONISTI DELLA CRESCITA Cittadini, istituzioni, imprese, creativi, studenti e professionisti si muovono seminando educazione e raccogliendo innovazione per un crescita felice e possibile del sistema Italia. Lanciato nell'ottobre 2015 in occasione dell'Expo, nel 2016, il Festival della Crescita ha disegnato una sua mappa con una presenza articolata sul territorio italiano, a tappe, in undici città. L'edizione 2017 del Festival ha consolidato la sua vocazione di "progetto in crescita" e ha rilanciato la sua diffusione in molte regioni italiane: da marzo a ottobre 2017 in nove città vengono messi a fuoco progetti di innovazione a livello nazionale e locale, creando connessioni e sviluppi tra cittadini e imprese, istituzioni e realtà che lavorano sul territorio. Il Manifesto della Crescita è frutto delle riflessioni condivise nell'arco del 2016 ed è la piattaforma progettuale delle tappe e dei contenuti sviluppati lungo il percorso

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Il pubblico folto e interessato

La discussione vivace e cordiale

2017 Oderzo (Tv), Roma, Siena, Matera, Reggio Emilia, Sestri Levante (Ge), Langhirano (Pr), Siracusa e Milano. IL MANIFESTO DELLA CRESCITA Il Manifesto della Crescita si articola in dodici principi: definire un'alleanza virtuosa non collusiva tra le generazioni, ridare centralità responsabile ai gesti e alle parole, insegnare il coraggio dalla più tenera età, esaltare i beni comuni definendo nuove regole di cooperazione tra pubblico e privato, alimentare connessioni inaspettate accettando il rischio della sperimentazione, riscoprire la verità nella comunicazione all'insegna della inevitabile tracciabilità, stabilire le regole per relazioni oneste nei servizi e nel com-

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Chiara Luzzana illustra il suo impegnativo progetto e un momento della performance

mercio, incrociare le sapienze locali, amplificare con il digitale la qualità dell'umano, creare nuove condizioni per attivare affinità espansive, dare nuova centralità a merito e sacrificio per sfidare i propri limiti, valorizzare dal basso le risorse dei cittadini innovando per includere. THE SOUND OF CITY Il Suono della Città è un progetto di Chiara Luzzana che ci porta a mettere al centro dell'attenzione il fascinoso sottostrato di suoni che costituisce la colonna sonora di ogni città, diversa e irripetibile per ciascuna metropoli: ci spiega Chiara Luzzana:"Ho creato il progetto "The Sound of City"® per scoprire l'anima della città attraverso i suoni. Ho viaggiato in tutto il mondo e ovunque sono stata ho riconosciuto il carattere della città attraverso le mie orecchie non attraverso i miei occhi. Perme le città sono come un enorme strumento musicale. Il paesaggio sonoro urbano è la mia orchestra per creare la colonna sonora della città , per costruire qualcosa di eterno che non debba essere dimenticato."

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Sebastián Irarrázaval

ORIGINALITÀ E DIALOGO

L’OPERA DI SEBASTIÁN IRARRÁZAVAL Sebastián Irarrázaval nasce a Santiago del Cile nel 1967. Laureato presso l’Università Cattolica del Cile, dal 1994 è Professore Ordinario presso la stessa facoltà, affiancando fin da subito all’attività professionale l’attività didattica e di ricerca. È stato visiting professor in varie università, tra cui il Massachusetts Institute of Technology di Boston (MIT) e l’Istituto Universitario di Architettura di Venezia (IUAV). Tra i suoi progetti, che riflettono in pieno la nuova verve dell’architettura contemporanea cilena e, in generale, latinoamericana, vi è l’originale Caterpillar House (o Casa Oruga), costruita per un collezionista d’arte fuori Santiago: adagiata sul pendio di una montagna delle Ande, l’abitazione è composta da 5 container da 40’, 6 container da 20’ e un container da 40’ open top in cui è adagiata la piscina. Numerosi i riconoscimenti a livello internazionale: nel 1999 riceve il premio della AOA (Asociación de Oficinas de Arquitectura de Chile) come miglior giovane architetto. Ha esposto tre volte per il Cile alla Biennale di Venezia. Nel 2012 riceve il premio della Biennale di Urbanistica e Architettura di Shenzhen e Hong Kong. Nel 2014 e nel 2015 riceve il riconoscimento dell’Istituto Universitario di Architettura di Venezia all’interno dei workshop WAVE.Recentemente riceve la menzione d’onore “Wood Design and building Awards” per il progetto della Biblioteca Municipal de Constitución, costruita in seguito alla distruzione della città causata dal tremendo sisma del 2010, la quale viene anche nominata per il premio Mies Crown Hall Americas, assieme al progetto del Pabellón Valparaíso, costruito per celebrare i 120 anni della Scuola di Architettura dell’Università Cattolica del Cile. Sebastian Irarrázaval si dedica inoltre ad attività che fanno dialogare l’architettura con altre discipline artistiche: cura infatti diversi allesti-

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Alcune realizzazioni delll’architetto cileno

menti e scenografie teatrali e pochi mesi fa è stato protagonista insieme alla rock band scozzese Travis del sesto capitolo delle “Insigne Sesiones”, una famosa webserie di sessioni dal vivo che uniscono musica, architettura e paesaggio.

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UN COHOUSING SU GRANDE SCALA

Sono oltre 1.000 i nuclei familiari milanesi che hanno manifestato interesse a partecipare a “Urban Village Navigli”, nuova grande iniziativa immobiliare di Cohousing.it, portale che riunisce una community di oltre 25.000 persone. Il progetto è stato presentato pubblicamente nella serata evento del 12 Ottobre 2017 a Milano. Gli oltre 850 posti disponibili per assistere alla presentazione del progetto sono andati esauriti in soli tre giorni. In questa prima fase di lancio la notizia dell’avvio del progetto di cohousing (modello abitativo che si sta consolidando sempre più anche in Italia) è stata riservata ai soli iscritti alla community Cohousing.it. “Urban Village Navigli” sorgerà al civico 18 di Via Pestalozzi a Milano, nei pressi del Naviglio Grande e della chiesa di San Cristoforo, dove un vecchio complesso scolastico appartenente al “Fondo Scoiattolo”, gestito da BNP Paribas REIM SGR p.A. per conto della Cassa Nazionale di Previdenza dei Ragionieri, verrà demolito per far posto a cinque nuovi edifici totalmente innovativi.

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PROGETTISTREAMINGCITY

I rendering del progetto Cohousing Navigli.

Le famiglie prenotanti costituiranno il primo gruppo promotore (le attese sono di saturare tra il 60% e il 70% delle disponibilità entro la fine dell’anno) e, grazie a questo lavoro preventivo, si avvierà il processo di acquisizione definitiva dell’immobile, dell’avvio dei lavori e di Progettazione Partecipata. L’avvio dei lavori di costruzione è previsto per l’inizio del 2018, mentre le opere di demolizione e scavi sono in corso a cura della attuale proprietà. Coordinatrice e regista dell’operazione è NewCoh, la società che ha portato il cohousing in Italia e che ha già promosso con successo diversi progetti: il primo fu lanciato a Milano nel 2007 (Urban Village Bovisa), seguìto da altre cinque iniziative, di cui due ancora in corso di completamento, sempre a Milano (Cohousing Chiaravalle e COventidue in Corso XXI Marzo 22, quest’ultimo acquisito dal “Fondo Immobiliare - Comune di Milano I”, sempre gestito da BNP Paribas REIM SGR p.A. con la consulenza tecnico-finanziaria di Harley&Dikkinson). I dati dei futuri abitanti: età, dimensione richiesta degli alloggi, preferenze di spazi comuni La raccolta delle oltre 1000 manifestazioni d’interesse per “Urban Village Navigli” ha fornito preziose informazioni ai professionisti di Newcoh per affinare il concept di progetto, secondo i desiderata dei potenziali futuri abitanti. Dalle elaborazioni delle risposte fornite online sul modulo di manifestazione d’interesse emerge che il 33% ha tra 30 e 40 anni, mentre il 24% è tra 40 e 50 anni. Le dimensioni degli alloggi più richieste sono trilocali (40% delle richieste) e mono-bilocali (35%), mentre ben il 25% desidera un plurilocale superiore a 120 m2. Oltre la metà dei richiedenti (54%) è proprietaria dell’alloggio in cui risiede attualmente mentre il

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22% sarebbe disposto ad anticipare il 50% o più sul prezzo totale dell’immobile. Gli spazi comuni sono un elemento centrale di ogni progetto di Cohousing: nel caso di Urban Village Navigli i più richiesti sono gli spazi verdi (per il 60%), quelli tecnici come lavanderia/stireria comune, hobby room, wine cellar, bike clinic e deposito per gas - gruppo di acquisto solidale (60%). Il 51% vorrebbe spazi per la convivialità (feste, mangiare insieme, riunioni, spettacoli, cultura…) e il 48% spazi per sport e wellness (palestra, spa). “Il progetto è piaciuto molto alla nostra community - afferma Marco Bolis, General Manager NewCoh. È prevista la demolizione dell’esistente edificio e la ricostruzione, mantenendo la disposizione del lotto e proponendo un disegno architettonico di gran valore, firmato da Cino Zucchi Architetti. Su un’area di 9.600 m2, sorgeranno cinque palazzine per un totale di circa cento unità abitative. Come nei nostri precedenti progetti, prevediamo il massimo livello di qualità abitativa con raggiungimento della classe energetica A, prezzi degli appartamenti inferiori alla media della zona nonché alta sostenibilità ambientale, economica, sociale, ed una particolare attenzione ai

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giovani under 35, per i quali stiamo studiando formule innovative e vantaggiose di adesione”. Insomma un progetto che coniuga le richieste del mercato e restituisce valore ai futuri residenti. “Urban Village Navigli – sottolinea Nadia Simionato, CEO di NewCoh – è un’affascinante iniziativa di rigenerazione urbana in una delle zone più caratteristiche di Milano: non potevamo trovare soluzione migliore per un grande progetto di cohousing il cui scopo principale è quello di favorire i rapporti di buon vicinato e uno stile di vita collaborativo. Viste le notevoli dimensioni sarà un insieme di piccoli cohousing che creerà ungrande cohousing per rendere il tutto un luogo accogliente, come un villaggio dove i confini umani non esistano e le relazioni siano fluide come l’acqua”. A sua volta, l’Architetto Cino Zucchi afferma che: “Per anni il mercato immobiliare ha continuato a riprodurre tipologie abitative ‘standard’, senza riflettere sui nuovi bisogni e sui desideri di persone e nuclei familiari che vivono in pieno la contemporaneità. Un abitante della città consuma la metà dell’energia di uno dei sobborghi; tutta l’Europa sta riscoprendo le virtù della vita urbana, la ricchezza di opportunità e di relazioni che essa offre, le sue inattese qualità ecologiche. Nel progetto di via Pestalozzi sperimenteremo insieme agli abitanti modelli spaziali innovativi, dove il comfort e la qualità ambientale degli alloggi accoglierà stili di vita diversi, e la dimensione comune offrirà non solo servizi di grande utilità, ma sarà in grado di ricostruire la dimensione serena e conviviale dello ‘stare insieme’, persa sia nella metropoli che nella ‘villettopoli’ suburbana”. “Da sempre Harley&Dikkinson ritiene che la finanza deve tornare ad essere quello

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per cui è nata, ovvero un supporto ad idee, iniziative, progetti volti a valorizzare l’uomo nella sua accezione più alta, – sostiene Alessandro Ponti, AD di H&D – e per questo crediamo sia doveroso dare un supporto a quei soggetti che, sposando un percorso virtuoso e di efficientamento della “prima cellula sociale” in cui vivono, ovvero il condominio, possono richiederne ausilio. Siamo dunque lieti di affiancarci, anche con questo nuovo progetto, a Newcoh, con cui ci impegniamo a concretizzare la nostra vocazione di mettere la persona al centro”. Il cohousing è un modello abitativo che parte e si costituisce, fin dall’inizio, insieme alle persone (i futuri abitanti) nato come risposta a un desiderio sempre più forte di socialità e di condivisione, oltre al bisogno di uno stile di vita sostenibile. È una versione evoluta dei rapporti di buon vicinato: già ampiamente diffuso nell’Europa del nord e nei Paesi anglosassoni, ha preso piede anche in Italia da una decina d’anni, grazie al lavoro precursore e pionieristico di NewCoh tramite il portale Cohousing.it, organizzazione che per prima ha promosso il cohousing in Italia NewCoh è una società di servizi milanese nata nel 2007 sulla base di una ricerca sviluppata sul tema dal Politecnico di Milano. Oggi è guidata da Nadia Simionato (CEO – Marketing Director) e Marco Bolis (General Manager). Tramite il sito di riferimento - www.cohousing.it, un portale che raccoglie una community di oltre 25.000 iscritti in costante crescita – un team di esperti della società valuta una media di 6/7 progetti al mese. Cohousing.it, vanta ad oggi quattro progetti già realizzati, tre in corso e una serie di iniziative in vista.

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PROGETTISTREAMINGCITY

Cino Zucchi Architetti, uno dei principali studi di architettura in Italia, ricerca nuove soluzioni spaziali per la vita nel complesso e delicato contesto del paesaggio contemporaneo. Il suo impegno è quello di coniugare una dimensione sperimentale con una completezza professionale in grado di rispondere a programmi progettuali complessi di qualsiasi scala, avvalendosi quando necessario di una rete consolidata di consulenze specialistiche (strutture, impianti, viabilità, economia, paesaggio, grafica, illuminazione). Lo studio ha progettato e realizzato negli anni molti edifici pubblici, residenziali e commerciali, spazi pubblici, piani urbanistici e progetti per il ridisegno di aree agricole, industriali o storiche; ha partecipato a numerosi concorsi a inviti nazionali e internazionali, ed è attivo nel campo del disegno di interni e dell’allestimento. I lavori dello studio sono stati più volte esposti in mostre e pubblicati in riviste italiane e internazionali. Sito web: www.zucchiarchitetti.com Harley&Dikkinson Finance è l’Arranger tecnico-finanziario dell’iniziativa Urban Village Navigli ovvero la società che organizza e coordina l’intervento degli istituti di credito già fin d’ora disponibili a proporre soluzioni finanziarie pensate ad hoc per i cohouser del progetto.

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UN RESORT IN ALBANIA, COMPLETAMENTE MIMETIZZATO CON IL PAESAGGIO, PROGETTATO DA M12 AD Dhermi, caratteristico paese situato nel sud dell’Albania, a metà tra due punti nodali dei flussi turistici nazionali, Valona e Saranda, nel 2019 vedrà la nascita di un nuovo hotel a 5 stelle, L’Empire Resort Hotel, una moderna struttura che aggiungerà valore al borgo, già famoso per le verdi terrazze e per le spiagge chilometriche bagnate da acque cristalline. Il complesso turistico di enorme pregio, progettato dallo studio m12 AD, guidato dall’architetto Michelangelo Olivieri, sarà composto da tre piani, per un totale di 65 camere, su un’area totale di 8800 m2. A dispetto dell’imponenza della struttura e della complessità progettuale, l’Empire Resort Hotel sarà completamente mimetizzato con il paesaggio circostante. L’edificio infatti, non presenterà alcun elemento di disturbo visivo che possa privare gli avventori delle caratteristiche paesaggistiche di Dhermi: un luogo in cui la montagna è a picco sul mare. “Il progetto dell’Empire Resort Hotel nasce con l’intento di donare alla città di Dhermi e ad una committenza attenta e consapevole, una splendida struttura ricettiva comple-

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tamente immersa nel verde e nel totale rispetto del territorio circostante”, afferma Michelangelo Olivieri, ideatore del progetto. La strategia è stata sin da subito quella di non privare gli ospiti della splendida vista che si può godere dal mare alle montagne retrostanti. Questo incredibile sito ha infatti la particolarità di trovarsi in un’area geografica in cui, in soli 7km in linea d’aria, si passa dal livello del mare a oltre 1900 m d’altura. L’hotel sarà quindi caratterizzato da forme lineari, pulite, in legno e pietra locale, progettato come uno scrigno hi-tech nascosto nel territorio. Michelangelo Olivieri ha infatti optato per un fabbricato “a gradoni”, che parrà arretrare progressivamente dal mare alla montagna, giocando con le curve presenti sul terreno. Guardandolo da lontano, sembrerà di scorgere una scatola in legno e vetro inserita sul pendio, come se fosse una piccola gemma. Il fil-rouge dell’intervento progettuale è il costante collegamento tra esterno e interno, senza interruzioni visive. L’Hotel si svilupperà su due piani, più un piano semi interrato. Gli ospiti verranno accolti da un ampio piazzale e potranno accedere al complesso attraverso una pas-

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serella che sembrerà galleggiare su uno specchio d’acqua. Attraversata la hall, dotata di front desk, bar e lounge area, si arriverà invece a una infinity pool, che si fonderà direttamente con la linea dell’orizzonte. Sarà come se tutto l’hotel venisse adagiato su uno specchio d’acqua e finisse direttamente nel mare. L’infinity pool infatti, sarà anche parte del tetto del piano seminterrato, come a voler rafforzare il concetto di mancanza di limiti visivi. Il seminterrato, scelta strategica dell’architetto per sfruttare al meglio la pendenza del terreno, oltre alle cucine e ai vani tecnici, ospiterà la zona wellness, una spa, una piccola galleria commerciale e un ristorante con oltre 100 posti a sedere, dal quale, alzando lo sguardo, sarà possibile ammirare i riflessi dell’acqua della piscina. Tale opzione progettuale ha permesso allo studio m12 AD di evitare l’applicazione di frangisole, sfruttando la capacità schermante dell’acqua, senza impedimenti strutturali con il cielo. Al piano terra invece troveremo 29 camere da letto, di cui 5 affacciate verso le montagne, mentre le restanti 24 con vista mare. Alcune camere avranno a disposizione un giardino privato. Il primo piano si comporrà invece di 36 camere, di cui 19 con balcone. Le camere poste in testa ai tre corridoi invece, verranno destinate a tre sbalorditive suite, ognuna con terrazza privata pavimentata in legno e prato, e, nel caso delle due fronte mare, con un’esclusiva piscina dotata di idromassaggio integrato. Le ampie vetrate, i deck in legno, i giardini e le piscine, sono gli elementi chiave che

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hanno permesso allo studio di progettare questo hotel in modo che non vi sia alcuna cesura visiva. Il legno e il verde, si fonderanno completamente con le montagne retrostanti, mentre le superfici vetrate e le azzurre piscine, sembreranno un naturale prolungamento dei fondali marini. L’intero edificio vedrà l’utilizzo di materiali come pietra autoctona e legno, nel rispetto della tradizione costruttiva locale e sarà circondato da prato inglese, ulivi e macchia mediterranea. Un gioiello dell’architettura moderna inserito nel contesto ambientale senza entrare in contrasto con esso, al contrario, valorizzandone le attrattive naturalistiche. L’Empire Resort Hotel, inoltre, sarà in equilibrio con l’ambiente non solo dal punto di vista visivo, ma anche da quello della sostenibilità. Sono stati previsti infatti infissi a taglio termico, murature con sistemi a camera d’aria e materiali altamente performanti come isolanti in lana di vetro e intonaci traspiranti. Per evitare il dispendio energetico e accogliere al meglio i giardini terrazzati con piante e prati, sono stati inoltre progettati solai ad alto spessore con adeguati sistemi di irrigazione e recupero delle acque. m12 AD ha dotato il progetto dell’Empire Resort Hotel di tutte le facilities atte a far divenire la struttura un’importante fiore all’occhiello del turismo albanese, in crescente sviluppo. Palestre, gallerie commerciali, ristoranti, nonché una club house, una sala proiezioni e un piccolo casinò. “Il progetto dell’Empire Resort Hotel va

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colto come una splendida opportunità per il territorio di Dhermi in quanto, strutture di prestigio già presenti e nuovi manufatti come l’Empire, porteranno ad un posizionamento importante questo territorio nell’offerta turistica internazionale.” I lavori per erigere questo connubio architettonico perfetto tra sostenibilità ambientale, rispetto per il territorio e tutti i confort di un hotel extralusso hanno preso il via nel mese di settembre 2017 e verranno completati nel 2019.

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Gli affascinanti schizzi e rendering del progetto di Empire Resort Hotel.

m12 AD (www.m12ad.it) Lo studio m12, si occupa di architettura e design, guarda al futuro e lo fa attraverso strumenti tecnologici performanti come l’utilizzo del BIM, l’esplorazione tridimensionale dello spazio e la renderizzazione. Lo fa conducendo una incessante ricerca su materiali, prodotti e tendenze del vivere quotidiano. Seleziona con cura le collaborazioni con artigiani attenti alla tradizione ma vogliosi di sperimentarsi e sperimentare. "Vorremmo sempre avere clienti curiosi, complici e interessati a cui offrire idee, suggerimenti e dettagli, il piÚ possibile vicino ai loro desideri. - dichiara Michelangelo Olivieri - Certi che la differenza si operi nel campo delle scelte, talvolta forti e coraggiose."

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IL "BOSCO CHE SALE" NELLA CAPITALE FRANCESE A Parigi il primo Bosco Verticale francese firmato da Stefano Boeri Architetti. Sarà realizzato nel Municipio di Villiers sur Marne, nel quadrante est dell’area metropolitana parigina, il primo Bosco Verticale francese. La Forêt Blanche, questo il nome del progetto firmato da Stefano Boeri Architetti e promosso dalla Compagnie de Phalsbourg, sarà una torre alta 54 metri con strutture interamente in legno. Le altre architetture del progetto Balcon su Paris sono firmate da Kengo Kuma & Associates (Sora, Le Palais des Congrès), Oxo Architectes (Le Potager De Villiers, Business Home), KOZ Architectes (2 edifici, Archipel), Michael Green Architecture (Peuplier Blanc, Prairie Blanche) e da X-TU (La Ressourcerie, Green Jenga). Le facciate della Forêt Blanche, progettata da Stefano Boeri Architetti, saranno ricoperte da 2000 tra alberi, arbusti e piante, con una superficie verde equivalente ad un ettaro di foresta, 10 volte la superficie del lotto su cui sorge l’edificio. La Forêt Blanche ospiterà appartamenti residenziali nei piani alti, uffici e servizi commerciali nella parte inferiore, con un mix di terrazze e balconi sui quattro

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lati della torre. L’orientamento ad est e a ovest consentirà il passaggio della luce solare tutto il giorno, dotando gli appartamenti di illuminazione e ventilazione naturale e di un eccezionale panorama sul paesaggio del centro di Parigi. La Forêt Blanche è una delle 12 architetture presentate dalla Compagnie de Phalsbourg sul sito Marne Europe – Villiers sur Marne, con il nome di Balcon sur Paris. Balcon sur Paris si inserisce all’interno della più ampia cornice di “Inventons la Métropole du Grand Paris”, uno dei più grandi concorsi per lo sviluppo urbano promossi nell'area metropolitana parigina, che ha visto coinvolti 51 siti totali e grandi nomidell'architettura internazionale. Oltre alla Forêt Blanche, Stefano Boeri Architetti ha presentato per Balcon sur Paris anche il progetto per La Cour Verte, un edificio a corte con un tetto che arriva fino a toccare il suolo e, al centro, un giardino pensile con un manto di 600 m2 piantati a graminacee, che si inserisce nel contesto innovativo e sostenibile del progetto, favorendo lo sviluppo della biodiversità.

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Il masterplan del verde pubblico è stato progettato dallo studio americano James Corner Field Operations, che ha curato fra gli altri il progetto per la High Line newyorkese di Diller+Scofidio, e da Atelier Paul Arène. Con La Forêt Blanche, che si aggiunge alla famiglia di Boschi Verticali in corso di realizzazione in Cina, Europa, America del Sud e Stati Uniti, Stefano Boeri Architetti estende anche alla Francia la sua ricerca per una nuova generazione di architetture che inglobano la sfera vegetale come elemento essenziale, superando il concetto di verde inteso come semplice decorazione. Architetture che colgono la sfida di contrastare il cambiamento climatico ed incrementare la biodiversità nei contesti urbani. Il Balcon sur Paris in breve Cliente: Compagnie de Phalsbourg Investitori/Promotori: Compagnie de Phalsbourg, Codeurs et Compagnie (co-investitore), Emerige (coinvestitore) Progetto architettonico: Kengo Kuma & Associates (Sora, Le Palais des Congrès)

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Oxo Architectes (Le Potager De Villiers, Business Home) KOZ Architectes (2 edifici, Archipel) Michael Green Architecture (Peuplier Blanc, Prairie Blanche) X-TU (La Ressourcerie, Green Jenga)Concept paesaggistico: James Corner Field Operations, Atelier Paul Arène Strutture, impianti e sostenibilità: Equilibrium (costruzioni in legno) ; Sinteo (energia) ; VS-A Group (ingegneria facciate) ; Lamoureux Acoustics (acustica) ; Transitec (mobilità) ; CASSO & Associés, (accessibilità, prevenzione incendi) ; EDF (energia, smart grid) ; Schneider Electric (smart building, smart grid) ; CSTB (consulenza) ; Aveltys (AMO garantie de charges) ; Urbagri (agricoltura urbana) ; LPO (attività di sensibilizzazione) ; Ville Ouverte (concertazione) ; Transdev (parking) ; Zenpark (parking); Ducks Scéno (scenografia Palais des Congrès) Gruppo di progettazione Stefano Boeri Architetti /Forêt Blanche, La Cour Verte Coordinamento: p. 2 Francesca Cesa Bianchi Capo progetto: Moataz Faissal Farid Gruppo di progettazione: Elisa Borghi, Agostino Bucci, Alessandra Magnetti, Sara Gangemi, Paolo Russo, Giulia Chiatante Concept paesaggistico: Laura Gatti

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PER NON SPRECARE ENERGIA: NUOVE SCATOLE DA CARTONGESSO BTICINO La migliore soluzione per pareti leggere: non una semplice scatola di plastica, ma ogni innovativo dettaglio è pensato per rendere veloce e rapido il lavoro, garantendo un risultato professionale. La nuova gamma di scatole da cartongesso BTicino si caratterizza per alcuni vantaggi caratteristici che rendono l’installazione facile, rapida e professionale. CARATTERISTICHE PRESTAZIONALI E INSTALLATIVE Isolamento termico: Le nuove scatole sono progettate per soddisfare le più alte richieste di risparmio energetico: la perfetta e forte aderenza della membrana al tubo corrugato favorisce un risparmio energetico significativo (fino a 15 kWhEP/m2/anno a seconda del tipo di costruzione) aumentando il livello di isolamento termico dell’edificio; - 95% di perdite d’aria - Test con una pressione dell’aria a 10 pascal, hanno evidenziato come, con le nuove scatole da cartongesso BTicino, la perdita d’aria sia di circa 4 m3/h rispetto ad una perdita totale di 100 m3/h delle normali scatole da incasso. Una riduzione di circa il 95%. Apertura senza utensili: è sufficiente tirare manualmente la linguetta per creare il foro in cui poter inserire il tubo corrugato. Fissaggio forte

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e sicuro: le flange, ampie e rinforzate, le graffette metalliche e i profili di gomma assicurano un perfetto ancoraggio della scatola alla lastra di cartongesso. Un lavoro perfetto senza imperfezioni apparenti: un collare sottile, ma ampio, nasconde i piccoli errori in fase di foratura della parete. Facilità d’installazione e rimozione: le graffette di fissaggio imperdibili consentono di bloccare e rimuovere le scatole dalla parete in modo agevole e senza danneggiarne la superficie. Connessione flessibile e saldamente fissata: la robusta membrana elastica garantisce nel tempo la tenuta del tubo nella scatola e allo stesso tempo la flessibilità per regolarne la posizione. Rapidità e facilità di foratura: le cuspidi sul retro della scatola consentono il perfetto centraggio della fresa. ALTRE CARATTERISTICHE TECNICHE Antifiamma: resistente al filo incandescente fino a 850°C (testato in base alla norma EN60670-1). Realizzate in polipropilene: rigido, affidabile e non crepa, mantiene forma e funzione da -5 a 60 °C. Antipolvere Offerta completa: Scatole per pareti o tramezze leggere in gesso rivestito e a doppia lastra per l’installazione delle serie civili tonde 2 moduli, rettangolari 3,4, 6/7, 3+3 moduli.

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LA BLINDATA SI VESTE DI VETRO Luminosità in totale sicurezza da Bauxt con i vetri blindati La porta blindata si veste di vetro e, senza rinunciare alle migliori prestazioni di sicurezza, diventa elemento di stile, design e carattere di ogni casa oltre e garantisce la migliore luminosità degli spazi che si affacciano verso l’esterno. Il vetro può essere posizionato sopra l’anta (sopraluce), oppure integrato nella struttura dell’anta (finestratura). Oltre al decoro della porta, è possibile associare dei pannelli in vetro come estensione della stessa, i “fianco luce” garantiscono un effetto panoramico in grado di ampliare notevolmente la percezione dello spazio. Le molteplici declinazioni, in differenti forme e colori, si adattano a ogni tipo di stile. Bauxt utilizza diverse tipologie di vetro che garantiscono su richiesta prestazioni antieffrazione, antiproiettile, isolamento acustico e termico. I vetri blindati sono classificati secondo la EN 356 con due tipi di test,

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Esempi di porte blindate a vetro Bauxt.

la resistenza alla sfera e all’ascia. Bauxt utilizza sia vetri anticrimine - antiproiettile che privilegiano la sicurezza (8mm di vetro, 4,56mm di plastico PVB, 8mm di vetro, 6mm di camera, 4mm di vetro), sia vetri antieffrazione che coniugano la sicurezza alle migliori prestazioni di isolamento termico (4mm di vetro, 2,28 mm di plastico PVB, 4mm di vetro, 15mm di camera (con gas), 3 mm di vetro, 0,38 mm di plastico PVB, 3mm di vetro).

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BARRIERA BREVETTATA BETAFENCE: ANTI-SCAVALCAMENTO E ANTI-SFONDAMENTO Progettata per i luoghi e gli eventi a grande affluenza, la soluzione innovativa Betafence contribuisce a proteggere i centri urbani, possibili bersagli di azioni violente ed attacchi veicolari Stazioni ferroviarie, porti e aeroporti, monumenti, aree espositive, manifestazioni ed eventi musicali e sportivi: sono molteplici i siti sensibili e gli eventi a rischio, bersaglio di potenziali malintenzionati che potrebbero attuare azioni violente rischiose per l’incolumità delle persone presenti. L’impiego di soluzioni di protezione fisica si rende si rende quindi necessario in tutti i casi di grandi affollamenti anche con funzioni di preselezione di flusso e convogliamento delle grandi folle. Azienda specializzata in recinzioni e sistemi per la sicurezza, Betafence propone una gamma completa e ad alto valore tecnologico di prodotti e soluzioni per la sicurezza di siti sensibili. Tra queste, sono disponibili soluzioni ampiamente testate e certificate anche per la protezione di attacchi di veicoli o di armi da fuoco che possono proteggere strutture e persone da attacchi più organizzati e pericolosi. L’offerta Betafence include soluzioni certificate a test antibalistici e barriere capaci di contrastare lo sfondamento anche di veicoli di grande dimensione. La soluzione di punta della gamma nonché il sistema maggiormente utilizzato in Italia per la protezione temporanea di aree ad alta presenza

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di folla, è Publifor®, un sistema modulare e mobile per la sicurezza temporanea. Brevettato a Tortoreto (TE) dalla Divisione Ingegneria e tecnologicamente innovativo, è un sistema anti-sfondamento e anti-scavalcamento con una struttura unica: ogni modulo è costituito da un robusto basamento in lamiera zincata e plasticata con riempimento in calcestruzzo sul quale viene installato un rigido pannello in acciaio. Il basamento rappresenta un unicum nel settore proprio per la presenza esterna della robusta lamiera in acciaio. Queste barriere di protezione fisica coniugano una notevole capacità di resistenza alla spinta, allo sfondamento e addirittura all’urto frontale di veicoli con la massima flessibilità di impiego, rapidità di posa e facilità di rimozione a fine dell’evento a rischio. Grazie alla struttura a moduli, indipendenti e autoportanti, il sistema può essere infatti posato nel giro di poche ore e non richiede alcun tipo di fissaggio al terreno, per cui può essere predisposto in poco tempo e rimosso con semplici carrelli elevatori, senza necessità di lavori edili. Publifor è integrabile con sistemi di sicurezza attiva: dispositivi elettronici di ultima generazione per il rilevamento di ogni tentativo di scavalcamento, taglio ed effrazione (collegabili a sistemi di videosorveglianza). Publifor non è solo funzionalità: caratterizzato da un design discreto, consente la personalizzazione del basamento, per la massima integrazione architettonica, soprattutto nell’ambiente urbano. Il basa-

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mento può essere ad esempio rivestito con una pellicola adesiva che ricrea le opere d’arte più significative o i simboli della città ad esempio; o ancora, sia il basamento sia il pannello possono divenire il supporto per materiali promozionali e cartellonistica pubblicitaria, o di messaggistica stradale e segnaletica in genere, oppure ancora venire completamente oscurati, in base alle esigenze di sicurezza e privacy. CASI APPLICATIVI PUBLIFOR Dalla Stazione di Roma Termini a EXPO, fino ai centri delle maggiori città italiane Publifor, in una versione customizzata (con pannello superiore in policarbonato invece che nel consueto acciaio), progettata appositamente su richiesta del committente, sono state installate, ad esempio, presso la Stazione Ferroviaria di Roma Termini per il filtraggio nell’area di accesso ai binari. Da qualche anno e in misura crescente, le barriere Publifor vengono utilizzate per il rafforzamento della sicurezza dei centri urbani delle maggiori città italiane e durante concerti importanti, legati a tour di cantanti nazionali e internazionali molto noti o ricorrenze particolari come Capodanno o ancora durante esposizioni, come avvenuto per EXPO e il Salone dell’Auto di Torino, svoltosi a giugno al Parco del Valentino. Senza dimenticare gli eventi religiosi che, senza dub-

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Varie occasioni di utilizzo delle barriere di Betafence.

bio, rientrano ancor più di altri nelle situazioni a rischio: ad esempio, per l’Ostensione della Sindone del 2015, sono state fornite le barriere Publifor in una versione con telo oscurante per una protezione anche visiva dei fedeli partecipanti all’evento. O per l’ultima visita del Pontefice allo Stadio San Siro per il saluto ai Cresimandi. In ultimo, si ricorda il G7 dei Ministri degli Esteri che si è tenuto lo scorso aprile, ove sono state installate barriere per la protezione da eventuali azioni dimostrative di contestatori.

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TENDE PER FINESTRE DA TETTO

Gli eroi della DreamWorks sono oggi protagonisti di una nuova soluzione FAKRO Secondo player nel settore delle finestre da tetto a livello mondiale, Fakro amplia la propria gamma accessori con una proposta pensata per i più piccoli. Per impreziosire di vivacità ed allegria le mansarde adibite a camera da letto o area gioco dei bambini, l’azienda ha infatti di recente presentato la linea di tende oscuranti ARF DreamWorks. Nate da una speciale partnership tra Fakro e la DreamWorks Film Studio, queste tende interne sono decorate con le immagini degli eroi di alcuni dei più seguiti film d’animazione: "I Pinguini di Madagascar", "Dragons", "Kung Fu Panda" o

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"Troll". Divertenti e colorate, le nuove ARF DreamWorks sapranno creare uno spazio magico per i piÚ piccoli, in cui trascorrere meravigliosi momenti di apprendimento, gioco o svago. Oltre ad essere frizzanti e spiritose, queste tende sono un’ottimale soluzione per oscurare adeguatamente gli interni. www.fakro.it

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PER I COMPITI PIÙ DURI Un’applicazione di Winkler One Dal momento della sua apparizione sul mercato, avvenuta nei primi mesi di questo 2017, l’innovativa membrana impermeabilizzante liquida One, pensata e realizzata da Winkler, sta ottenendo ottimi risultati pratici, risolvendo con successo situazioni gravemente compromesse in modo semplice ed efficace. La sua formulazione davvero unica consente infatti applicazioni in condizioni di intervento estreme anche su supporti umidi o bagnati, con evidenti segni di ammaloramento della superficie e in condizioni climatiche estreme. Un esempio è il recente intervento su una terrazza situata a Grado (Go), dove non solo era necessario eliminare e prevenire l’umidità

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Applicazione di Winkler One a Grado.

e preparare il supporto per la posa delle finiture, ma si doveva anche intervenire sulle numerose infiltrazioni, presenti soprattutto in prossimità dei parapetti. Si è quindi provveduto alla rimozione dell’intonaco perimetrale e al rinforzo degli angoli, utilizzando un altro performante prodotto della tecnologia Winkler, il BC SealBand, insieme al quadrato impermeabile BC Seal Pad per la sigillatura degli scarichi. BC Seal Band è una banda adesiva a freddo a base di mastice butilico rivestita da tessuto non tessuto che si adatta alla forma del supporto, risultando perfettamente adeguata alla sigillatura dei raccordi parete-pavimento. BC Seal Pad è un quadrato autoadesivo della stessa natura, che viene utilizzato per sigillare bocchettoni, messicani, aeratori, tubi e angolari, e protegge efficacemente dalle imfiltrazioni d’acqua. A questa fase preparatoria, che è parte integrante del “sistema” di

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impermeabilizzazione di Winkler, ha fatto quindi seguito l’applicazione di One: dopo la pulitura del supporto, l’intera super cie è stata impermeabilizzata con due mani di prodotto per giungere allo spessore ottimale di 1 millimetro. L’intervento è stato realizzato da due operatori, per un tempo totale di cinque ore effettive di lavoro, evidenziando una volta di più la perfetta lavorabilità di questo impermeabilizzante, che è pronto all’uso e non ha quindi bisogno di primer, e che dopo la completa asciugatura, un tempo che varia secondo la temperatura dell’aria, può essere tranquillamente calpestabile, anche con alta frequenza. Su sottofondi rigidi come calcestruzzo e ceramica è anche possibile posizionare tavoli e sedie, senza alcun pericolo che la superficie trattata venga anche minimamente scal ta. L’unicità delle caratteristiche tecniche di One che, lo ricordiamo, non contiene né acqua, né solventi, consentono quindi di effettuare con successo, anche a bassissime temperature (0°C), applicazioni su sottofondi umidi e bagnati. Il segreto è nell’utilizzo di particolari polimeri individuati e testati dai tecnici di Winkler che permettono al sottofondo di traspirare, garantendo contemporaneamente una eccellente resistenza alla controspinta, valutabile no a 4 atmosfere. Un’altra particolarità di One è la straordinaria temperatura d’esercizio (da -30 a +80 gradi), che rassicura anche nell’eventualità di

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forti shock termici. Il prodotto, unico fra le soluzioni attualmente in commercio, permette la perfetta lavorabilità con temperature comprese fra gli 0 e i 45 gradi. Come nel caso della terrazza di Grado, One può essere applicato su massetti di calcestruzzo anche non completamente stagionati. Inoltre, può essere utilizzato con successo su pavimenti in ceramica con problemi di umidità, tegole, legno, metallo e su membrane bitume-polimero stagionate, comprese quelle ardesiate. Il cantiere di Grado ha visto la collaborazione dell’intera liera; tra questi l’applicatore Matteo Ligovich della società L.C. Lattonerie di Ligovich Bruno & C. s.n.c. di Staranzano (GO) che ha anche frequentato i corsi di formazione professionale dell’Accademia Winkler. L’intervento è avvenuto con la collaborazione della rivendita edile Zanolla di Turriaco (GO) e con il supporto dello staff tecnico Winkler. One continua quindi a stupire favorevolmente per la pulizia e la rapidità degli interventi, ma soprattutto perché consente la realizzazione di un sistema impermeabile sicuro e di grande tenuta.

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RIDURRE EMISSIONI E SPRECHI Le nuove tecniche costruttive di bioedilizia abbinate agli innovativi sistemi di ventilazione meccanica controllata (VMC) migliorano la sostenibilità ambientale degli edifici e garantiscono un netto risparmio grazie ad un’unica soluzione adatta a tutte le esigenze abitative L’emergenza ambientale degli ultimi anni e l’esigenza di ridurre emissioni e dispendi energetici, hanno reso i cittadini sempre più sensibili al tema delle ristrutturazioni in chiave green building. Necessità legate alla salute oltre che alle dinamiche ambientali, hanno infatti favorito lo sviluppo della bioedilizia contestualmente ad un crescente interesse nei confronti di materiali e soluzioni capaci di migliorare la salubrità degli ambienti ed incrementare al tempo stesso il risparmio energetico. Il tema delle ristrutturazioni ecosostenibili è tornato alla ribalta anche grazie agli incentivi fiscali previsti nell’ambito del “bonus casa” che, secondo le previsioni, nel 2017 determineranno investimenti per almeno 28 miliardi nel settore dell’edilizia residenziale. Fino al 31 dicembre 2017, è possibile infatti usufruire di 5 misure di

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sostegno economico per gli interventi di riqualificazione dell’edilizia residenziale con detrazioni dell’Irpef fino al 50% e dell’Irperf-Ires fino al 65% per la climatizzazione con pompa di calore, gli impianti a biomassa, i pannelli solari termici, la sostituzione degli infissi e il rifacimento della facciata. Gli incentivi fiscali hanno dato nuova fiducia al comparto casa; come infatti rilevato dall’Osservatorio Findomestic in collaborazione con Doxa, dopo un avvio piuttosto complicato, nel 2017 la casa è tornata nuovamente protagonista: per i prossimi tre mesi, le intenzioni di acquisto di una casa registrano un aumento dell’8,1% a fronte del 7,3% del mese scorso. Gli italiani mostrano inoltre un crescente interesse per il risparmio energetico: rispetto al mese precedente, ad agosto sono risultate in crescita le intenzioni di acquisto per infissi, impianti fotovoltaici ed impianti solari. Gli interventi di recupero del patrimonio edilizio esistente e i progetti di riqualificazione urbana che negli ultimi anni hanno interessato le grandi città italiane dimostrano l’esigenza di ripensare in chiave ecosostenibile l’architettura residenziale, a partire dall’impiantistica. Spesso si teme che la sostituzione dei vecchi impianti possa far lievitare enormemente le voci di costo di un progetto di ristrutturazione, ma in realtà le moderne tecnologie consentono di

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ammortizzare la spesa e soddisfare più esigenze contemporaneamente, come le soluzioni proposte da MyDATEC che offrono più funzioni in una sola macchina ventilante capace di ridurre sensibilmente i consumi. UN UNICO DISPOSITIVO Mediante un unico dispositivo in grado di ventilare, riscaldare, raffrescare, filtrare e deumidificare gli ambienti, la ventilazione meccanica controllata (VMC) a doppio flusso termodinamico MyDATEC assicura la regolazione attiva della temperatura, offrendo in ogni stagione un ambiente confortevole e salubre, con costi di installazione, manutenzione e utilizzo ragionevoli. Il vantaggio di un’unica soluzione in grado di soddisfare diverse esigenze (assenza di dispersioni termiche, aria sempre pulita e costantemente filtrata, massima efficienza energetica grazie al sistema di recupero del calore) è dato proprio dall’opportunità di abbattere i costi dovuti all’installazione di più macchine e dalla possibilità di circoscrivere ad un solo impianto i costi manutentivi. Sia in termini di raffrescamento che di riscaldamento, la VMC termodinamica offre infatti una valida alternativa ai sistemi tradizionali, affiancando al risparmio energetico il sensibile miglioramento della qualità dell’aria indoor.

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TRADESTREAMINGCITY

Grazie alla costante deumidificazione degli ambienti, le macchine MyDATEC garantiscono un microclima sano all’interno della casa, contribuendo inoltre a preservare l’edificio dai danni arrecati da muffe e condense. La proposta MyDATEC si pone dunque come la soluzione ottimale per il riscaldamento e il raffrescamento delle abitazioni in bioedilizia, dove l’impiego in parallelo della tecnologia di recupero termodinamico può trasformarsi in alcuni casi nell’unico sistema di regolazione termica della casa, eliminando di conseguenza il ricorso ad impianti tradizionali ben più onerosi in termini di dispendio energetico. Grazie ad un consumo di energia elettrica fino a 5 volte inferiore rispetto alla quantità di energia termica resa (potenza media fornita da 2 a 3.5 kW), le prestazioni offerte dalle soluzioni MyDATEC si attestano tra le migliori del mercato, rappresentando quindi la soluzione ideale per progetti di ristrutturazione volti alla realizzazione di case sostenibili e a basso impatto energetico.

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ARCHITETTURA E MARMO: DIALOGHI TRA INGEGNO E MATERIA Hossein Amanat e Fariborz Sahba: dove la struttura è spiritualità Per la prima volta verrà esposto il materiale conservato presso l’Archivio Storico Margraf – Industria Marmi Vicentini - che comprende disegni originali, un fitto carteggio, documenti relativi alle diverse fasi costruttive, materiale fotografico, video dell’epoca ed elementi architettonici in scala 1:1. L’ingegno nel plasmare sapientemente una materia così complessa come il marmo, ha portato l’azienda vicentina a sviluppare, nel corso di più di 100 anni di esperienza nel mondo dell’architettura, tecnologie avveniristiche per realizzare opere che sono diventate dei simboli dell’ingegno dell’uomo. In un’epoca come quella della seconda metà del ‘900 in cui i computer non erano ancora parte del quotidiano di ognuno di noi e in ambito architettonico venivano soprattutto impiegati nell’elaborazione di calcoli ingegneristici di grande complessità, la mostra “Architettura e marmo: dialoghi tra ingegno e materia” documenta di come le soluzioni ai problemi riscontrati in fase esecutiva siano stati di volta in volta risolti grazie all’esperienza secolare, alla vivacità d’intelletto, alla creatività applicata alla produttività, all’intelligenza che sfocia nella genialità assoluta quando viene impiegata nel

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EVENTISTREAMINGCITY Shrine of the Bab.

creare macchinari ad hoc per trovare soluzioni inedite a problematiche apparentemente insormontabili. Attraverso l’Architettura l’uomo interagisce con la Natura allo scopo di edificare un luogo nel quale poter svolgere diverse mansioni.

The Dome.

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Il Lotus Temple di Sahba.

La realizzazione di un edificio è dunque il risultato di un processo creativo ove, mettendo in atto conoscenze e competenze tecniche sia consolidate sia sperimentali, si giunge ad un risultato armonico i cui singoli elementi strutturali e decorativi sono espressione di una cultura e di un’epoca storica. La mostra “Architettura e marmo: dialoghi tra ingegno e materia. Hossein Amanat e Fariborz Sahba: dove la struttura è spiritualità” - che si terrà dal 20 ottobre al 19 novembre 2017 presso il CisaPalladium Museum di Vicenza – accompagna il visitatore in un percorso inedito tra le opere architettoniche realizzate nel XX secolo in Medio Oriente ed in Asia da due architetti di origine iraniana, H. Amanat e F. Sahba. Gli edifici che vengono illustrati nel percorso espositivo hanno come comune denominatore la committenza - la Comunità Baha’i - e l’impiego per la loro edificazione del pregiatissimo marmo pentelikon, ovvero il candido marmo antico di provenienza greca con il quale è stato costruito il Partenone. Dell’arch. Hossein Amanat (1946), iraniano naturalizzato canadese - enfant prodige che nel 1966 appena laureato all’Università di Tehran vince il concorso per la “Azadi Tower” ovvero l’opera architettonica voluta dall’ultimo Shah di Persia per la commemorazione del

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EVENTISTREAMINGCITY Il cantiere del Lotus Temple.

Sahba Terraces.

2500 anni della fondazione dell’Impero Achemenide - sono presentati in mostra tre edifici dell'Arco Bahai a Haifa: la “Casa Universale di Giustizia”, il “Centro per lo Studio dei Testi Sacri Bahai”, il “Centro Internazionale di Insegnamento”, ed il “Tempio Baha’i” di Samoa. Dell’arch. Fariborz Sahba, iraniano di nascita e di formazione naturalizzato americano, saranno esposti i documenti relativi al “Tempio di Loto” a Nuova Delhi e alle 18 terrazze della “Scalinata Monumentale del Mausoleo del Báb” ad Haifa. Il “Tempio di Loto” realizzato negli anni ‘80 a Bahapur, in quella che una volta era la periferia di Nuova Delhi, è l’espressione dello studio

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Suggestive immagini degli archivi Margraf.

condotto dal progettista sull’arte e sull’architettura tradizionale indiana, al fine di poter comprendere appieno lo spirito degli abitanti del territorio che avrebbe accolto il nuovo Tempio. Sahba è giunto ad identificare i concetti di purezza, di semplicità e di spiritualità con la forma del fiore di loto, elemento spesso ricorrente nelle culture e dottrine orientali. Il suo progetto rappresenta proprio un fiore di loto, quasi del tutto sbocciato, galleggiante sull’acqua e circondato da foglie. La sua forma è l’elaborazione geometrica di una sfera che aprendosi si scompone in 18 petali che corrispondono alle 9 entrate al tempio e alla corona di 9 petali esterni del fiore, mentre una rotazione toro della circonferenza porta alla elaborazione dei 9 petali interni. L’edificio dunque come sviluppo geometrico della forma purissima che è la sfera. Il rivestimento in marmo pentelikon, presente su tutta la superficie esterna dell’intera costruzione e sugli archi interni, è stato preparato in Italia dalla Margraf (allora Industria Marmi Vicentini) che ha provveduto al taglio di lastre , per una complessiva superficie di circa 10.000 m2 seguendo la sagomatura di ciascun pannello secondo la

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forma calcolata in modo da seguire la geometria e le linee architettoniche dell’edificio; infine il materiale è stato spedito e posto in opera in cantiere. Il percorso espositivo si conclude con la presentazione di un innovativo progetto di Raffaello Galiotto, Arcolitico: un arco parabolico sperimentale in Fior di Pesco Carnico - di cui Margraf possiede l’unica cava esistente al mondo - dalle dimensioni importanti (12x3,5x14,5m.), progettato a computer con software parametrici e lavorato esclusivamente a taglio con l’impiego di telaio a filo controllato numericamente. Con questo progetto, il designer supera il tradizionale concetto di modellazione della materia litica mediante asportazione dell’eccesso e realizza la forma, complessa, curva, scanalata e vuota, mediante separazione, dividendo le parti e riducendo lo scarto quasi allo zero. Con il tema simbolico dell’arco si erge un portale d’ingresso verso una nuova stagione in cui la pietra, lavorata con tecnologie avanzate, può ancora esprimere le sue molteplici potenzialità con un linguaggio formale del tutto contemporaneo.

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Monumentalità e visibilità di Arcolitico.

• Mostra “Architettura e marmo: dialoghi tra ingegno e materia. Hossein Amanat e Fariborz Sahba: dove la struttura è spiritualità” • Curatore: Elisa Gagliardi Mangilli • Luogo: Cisa – Palladio Museum, Contra’ Porti 11, 36100 Vicenza • telefono: +39 0444 323014 • Inaugurazione: 19 ottobre 2017 • Periodo mostra: 20 ottobre – 19 novembre 2017 • Orari: 10.00 -18.00 • Ingresso libero www.margraf.it www.facebook.com/margraf.industriamarmivicentini #twitter @margrafspa

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A PROPOSITO DI MARGRAF La storia di Margraf – in origine Industria Marmi Vicentini – ha inizio nel 1906 in provincia di Vicenza, a Chiampo, e si caratterizza, fin dalle origini, per una spiccata attenzione alla ricerca e all’innovazione tecnologica e, soprattutto, per la stretta collaborazione con prestigiosi architetti internazionali. Oggi, dopo più di 100 anni, l’Azienda si inserisce di diritto tra i leaders a livello mondiale del settore. Estrarre con sapienza il marmo dai propri giacimenti per trasformarli in levigate lastre o in piccole marmette, offrire una vastissima gamma di pregiato materiale e di prodotti di eccellenza per l’edilizia e l’architettura (dai rivestimenti interni alle facciate esterne, fino agli elementi d’arredo, dal bagno alla cucina) sono solo alcuni dei plus che hanno reso Margraf conosciuta e apprezzata nel mondo. Il tutto senza perdere di vista il rispetto per l'ambiente, ma anzi investendo in tutti quegli interventi capaci di ridurre ogni tipo di danno ambientale: dalle attrezzature tecnologicamente più avanzate ai progetti di recupero del paesaggio, fino ad un forte investimento nel risparmio energetico e nel ricorso a risorse rinnovabili. Passato e presente si fondono

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perfettamente in Margraf: un'azienda d'eccellenza che si proietta con forza ed entusiasmo verso il futuro. CASSA DI RISPARMIO DEL VENETO Cassa di Risparmio del Veneto aderisce al progetto di valorizzazione dell’Archivio Storico Margraf sponsorizzando la mostra “Architettura e marmo: dialoghi tra ingegno e materia” in programma presso il Museo Cisa Palladio di Vicenza dal 20 ottobre al 19 novembre 2017, dove sarà esposto al pubblico, per la prima volta, il materiale conservato presso l’Archivio Storico Margraf – Industria Marmi Vicentini, che comprende disegni originali, carteggio e documenti relativi alle diverse fasi costruttive, materiale fotografico, video dell’epoca ed elementi architettonici in scala 1:1. Il Gruppo Intesa Sanpaolo, di cui Cassa di Risparmio del Veneto fa parte, interpreta da sempre il proprio impegno in campo culturale e artistico quale vera e propria assunzione di “responsabilità sociale”, ritenendo che una impresa bancaria di rilevanza nazionale debba concorrere alla crescita del proprio paese sia da un punto di vista economico che culturale e civile.Con questa finalità nel 2011 il Gruppo ha lanciato Progetto

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Cultura, un piano di interventi temporanei e permanenti nel campo dell’arte e della cultura, che viene rinnovato di triennio in triennio con il supporto di un apposito comitato scientifico. Il progetto persegue l’obiettivo prioritario di consentire alla collettività la fruizione del patrimonio storico, artistico e architettonico del Gruppo attraverso le Gallerie d’Italia, le tre sedi museali di Milano, Napoli e Vicenza, e di contribuire alla tutela dei beni artistici e culturali del Paese, che caratterizzano la grande ricchezza d’Italia, attraverso l’iniziativa denominata Restituzioni. Il piano contempla inoltre una ricca programmazione di mostre, incontri e attività didattiche e formative dedicate al pubblico, con una particolare attenzione ai giovani e ai cosiddetti pubblici “speciali”.

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SISTEMI FISCHER PER INVOLUCRO EDILIZIO. QUALITÀ DEL COSTRUIRE, BENESSERE DELL’ABITARE Accordare la massima importanza a ogni dettaglio è il contributo che fischer garantisce in ogni opera di architettura. Non basta, infatti, che il progetto sia importante in termini di volumetria ma che sia curato nella definizione dei particolari. Il piacere nasce dal “costruire” una cosa ben fatta, studiata e ragionata in cui la necessità di contenere costi e tempi di costruzione non pregiudichi il risultato finale.Il progettista desidera il successo: suo e del suo committente. L’obiettivo di fischer è rispondere a questa esigenza diventando, se

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necessario, artigiano iperspecializzato capace di offrire soluzioni personalizzate e modellate sul progetto specifico. Soluzioni in cui benessere significa risparmio energetico, comfort abitativo e rispetto per l’ambiente e sicurezza è la certezza di poter contare su prodotti testati e resistenti alle sollecitazioni sismiche e al fuoco.

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Facciate ventilate: Estetica, Funzionalità, Sicurezza - Le facciate ventilate oltre a qualità architettonica e raffinatezza d’impatto assicurano comfort ambientale, efficienza energetica e una manutenzione semplice, poco invasiva e dai costi contenuti. Consentono, infatti, una libertà progettuale quasi senza confini e una grande facilità d’installazione. La ‘pelle’ può seguire l’edificio con stretta aderenza oppure lanciare forme, sviluppare e riempire volumi, sfumare le linee a seconda dell’idea concepita dal progettista. Nell’applicazione di lastre di rivestimento a mezzo di ancoraggio meccanico fischer propone il fissaggio puntuale F10 e i Sistemi con tassello FZP e sottostrutture dedicate. Fissaggi per Isolamento. Più risparmio Energetico , più Tutela per l’Ambiente - fischer propone una gamma completa di soluzioni con qualità e performance elevate che eliminano la dispersione termica e contengono i costi. Soluzioni efficaci e innovative in risposta alle esigenze di efficienza, risparmio e rispetto per l’ambiente. Prodotti , testati e certificati CE, per il rivestimento integrale degli edifici, sia con fissaggi per sistemi a cappotto, sia con fissaggi per pannelli isolanti tradizionali, con prodotti finalizzati all’esecuzione di rivestimenti esterni di qualunque natura: rigidi, soffici, per pannelli a soffitto in lana di roccia, pannelli rigidi su supporti di diversa natura e fissaggi meccanici termicamente isolati per pareti ventilate.

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DA OLTRE TRE GENERAZIONI L’AZIENDA GATTAZZO OPERA NEL SETTORE DEGLI IMBALLAGGI IN LEGNO Una tradizione lavorativa di lunga data che si tramanda di padre in figlio, mettendo in gioco esperienza, determinazione e una spinta all’innovazione che ha permesso all’azienda di evolversi da piccola realtà familiare a carattere artigiano ad industria dotata di un elevato know out tecnico, di tecnologie all’avanguardia e, soprattutto, caratterizzata da grande flessibilità che le consente di soddisfare le esigenze dei clienti offrendo la giusta soluzione ad ogni problema di imballaggio. Situata nell'area industriale di Brendola, l’azienda ha le sue origini nel secondo dopoguerra presso un antico mulino nel cuore della Vallata del Chiampo, tra le Piccole Dolomiti e i Monti Lessini, percorsa dal fiume omonimo. Qui, il capofamiglia Gattazzo inizia la sua attività segando alberi e lavorando artigianalmente il legno dei tronchi per la costruzione di carriole. Con l’arrivo della latta a sostituire il legno, sopraggiunge anche la svolta: non più carriole, ma bancali d’ogni genere. Grandi e piccoli bancali in legno, fatti a mano, segati pezzo per pezzo, montati in punta di dita, con straordinaria maestria e con una rigorosa cura del particolare. Un lavoro artigianale certosino, fatto di passione, impegno e grandi intuizioni che, trasmesso di genera-

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zione in generazione come prezioso patrimonio di conoscenze, abilità e segreti del mestiere, ha gettato le basi per lo sviluppo di una solida professionalità, ideale punto di congiunzione tra tradizione e innovazione. Oggi la Gattazzo è un’azienda strutturata e dinamica che conta una quindicina di dipendenti altamente specializzati e un’organizzazione del lavoro di tipo moderno, che serve numerose aziende del territorio con sbocchi regionali ed extraregionali. A contraddistinguerla è la capacità di creare prodotti di alta qualità, ottenuti grazie alla selezione di materiali eccellenti e all’uso di tecniche di assemblaggio evolute che garantiscono affidabilità e massima personalizzazione. Punto di forza dell’azienda è il costante confronto con il cliente con il quale costruisce un rapporto di collaborazione attiva e di fiducia, sintonizzandosi con le sue reali esigenze e aiutandolo a superare le criticità legate all'imballo, anche le più complesse, risolvendo problemi di dimensioni, peso e portata. Prendono così forma i migliori supporti per la spedizione, realizzati su misura, con qualunque configurazione, nel pieno rispetto delle normative UNI e delle richieste del cliente.

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Consulente puntuale e affidabile, la Gattazzo costituisce un punto di riferimento per tutte quelle aziende che cercano professionalità ed esperienza di lunga data, ma soprattutto un partner d’eccellenza che li supporti con disponibilità, grande elasticità e con la reale capacità di far fronte ad un mercato in continua evoluzione offrendo un’ampia gamma di soluzioni personalizzate, garantite in fatto di solidità e sicurezza e rispettose dell’ambiente. ASSICURAZIONE INSURANCE BROKER SRL L'Assicurazione INSURANCE BROKER SRL opera quale broker assicurativo fin dal 1978. Iscritta all’Albo dei Mediatori di Assicurazione fin dall’istituzione dello stesso nel 1984, ha ottemperato nel 2007 a tutte le prescrizioni imposte dal nuovo Codice delle Assicurazioni Private, ottenendo l’iscrizione alla Sez B del Registro Unico Intermediari con numero B000054226. L'attività della società è rivolta verso grandi e medie aziende, operanti sia nel settore produttivo che commerciale nonché verso professionisti. Presenti sul territorio a Vicenza e Treviso, in piena autonomia organizzativa ma in sinergica collaborazione, copriamo operativamente l’intero Nord-Est Italia.

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IL NUOVO QUADERNO TECNICO BIGMAT SUI PONTI TERMICI IN EDILIZIA Disponibile gratuitamente nei Punti Vendita del Gruppo e online su www.bigmat.it la pubblicazione dedicata a progettisti e applicatori per il calcolo dei ponti termici, correzione e tecniche di intervento Ponti termici in edilizia – come intervenire per limitarne l’incidenza ed evitare gli effetti indesiderati – è questo il tema trattato da BigMat nel nuovo Quaderno Tecnico, che si aggiunge alla serie di fascicoli disponibili gratuitamente nei Punti Vendita del Gruppo. Il tema è uno dei più complessi da trattare nell’ambito della valutazione della prestazione energetica degli edifici e un’errata progettazione o esecuzione dei dettagli edilizi può avere effetti dannosi in termini di comfort termico e di consumi energetici. I Quaderni Tecnici, offrono quindi una consulenza avanzata con approfondimenti e focus che raccolgono la teoria, la normativa di riferimento ma anche le soluzioni idonee per ogni problematica del costruire; il tutto corredato da numerose illustrazioni e schemi di dettaglio, in un linguaggio tecnico ma di facile fruizione. Una pubblicazione agile sulle tematiche più attuali del settore delle costruzioni disponibile in formato cartaceo presso i Punti Vendita ma

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anche nella pratica versione digitale sul sito www.bigmat.it nell’area dedicata al progettista. “In un edificio isolato i ponti termici costituiscono una grave minaccia per la salubrità degli ambienti e oggi, con l’obbligo del rispetto dei requisiti minimi di prestazione energetica introdotti dalle Direttive Europee 2002/91/CE e 2010/31/UE e in Italia con il D.M. 26/06/2015, è ancora più evidente l’importanza della corretta valutazione dei ponti termici nella progettazione – sottolinea Pierluigi Sabato, responsabile Ufficio Tecnico BigMat per l’Italia –. Per questo è importante sapere come intervenire per correggerli e limitarne l’incidenza sulle performance, l’obiettivo di questo secondo Quaderno Tecnico per il professionista è quindi fare divulgazione tecnica e fornire ad artigiani, imprese e professionisti uno strumento utile con informazioni chiare per lo svolgimento del proprio lavoro”.

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La prima sezione del Quaderno Tecnico I Ponti Termici in Edilizia – realizzato dall’Ufficio Tecnico di BigMat con la collaborazione editoriale di Wolters Kluwer – introduce la teoria e la normativa di riferimento, sono illustrate qui le caratteristiche e le tipologie di ponti termici; quali verifiche termiche vanno eseguite rispetto alla trasmittanza termica media e al coefficiente di scambio termico globale e quale sia l’incidenza dei ponti termici sui consumi energetici. Dal punto di vista della normativa vengono dati consigli sulla UNI EN ISO 13788, viene inoltre spiegata la verifica igrometrica in prossimità di un ponte termico e le regole per una buona progettazione. Nella seconda parte vengono fornite le indicazioni tecniche di massima per la correzione dei ponti termici, che può avere due finalità: da un lato eliminare i fattori di degrado, quali muffe, condense e umidità, aumentando la temperatura superficiale all’interno dell’ambiente, dall’altro ridurre le dispersioni termiche sia nelle nuove costruzioni sia nelle ristrutturazioni. un dettagliato approfondimento illustra i prodotti specifici per risolvere i ponti termici e, ad esempio,

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le perizie tecniche da effettuare in caso di contenziosi. A chiudere la pubblicazione un’analisi qualitativa delle tecniche progettuali più usate per la correzione dei diversi ponti termici con lo scopo di dare al progettista, ma anche agli applicatori, degli spunti utili di riflessione per la propria attività. I contenuti di questo Quaderno Tecnico sono a cura di Cosimo Marinosci, ingegnere Edile, Ph.D. in Ingegneria Energetica, EGE, formatore professionale e cultore della materia per le prestazioni, le certificazioni e le simulazioni energetiche dinamiche degli edifici. Il dialogo tra BigMat e il mondo della progettazione è una delle attività di comunicazione più importanti per il Gruppo e nel 2017 ha portato alla realizzazione e diffusione di contenuti tecnici in formato tradizionale ma anche, e soprattutto, in formato digitale a testimonianza di un rinnovato approccio verso il mondo del web per amplificare e valorizzazione la condivisione di know-how su tutti i canali online. BigMat vuole essere un punto di riferimento per i professionisti con cui alimenta da anni un rapporto di vicinanza e collaborazione per uno scambio proficuo di competenze, ora anche a portata di click (tramite il sito web www.bigmat.it).

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SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE EDIFICI Il poliuretano espanso rigido e lo standard e lo STANDARD LEED® V4 ANPE–Associazione Nazionale Poliuretano Espanso rigido, condividendo gli scopi dell’Associazione Green Building Council Italia a cui aderisce, ha pubblicato, in collaborazione con Habitech, la nuova edizione delle Linee Guida che aggiorna l’analisi di contribuzione ai crediti della nuova versione LEED® v4. Negli ultimi anni è sempre più forte la sensibilità degli operatori del settore delle costruzioni nei confronti della sostenibilità con una particolare attenzione per il sistema di certificazione LEED®. Vista la diffusione di questo standard è quindi utile che progettisti e professionisti di-

74 Il Poliuretano Espanso Rigido e lo standard LEED® v4.


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spongano di adeguate informazioni circa le performance dei prodotti in poliuretano rispetto alle caratteristiche richieste da LEED® e le linee guida pubblicate da ANPE hanno lo scopo di rispondere a questa esigenza. Il protocollo LEED®, sviluppato negli Stati Uniti, ma applicato oggi in più di 40 paesi diversi ed in rapida affermazione anche in Italia, è un programma di certificazione volontaria applicabile a qualsiasi tipo di edificio ed in grado di valutarne l’intero ciclo di vita, dalla progettazione alla costruzione. LEED® promuove un approccio olistico alla sostenibilità che si fonda su un sistema di rating quantitativo che valuta le prestazioni dell’edificio in diverse aree tematiche stabilendo, per ciascuna, dei prerequisiti, il cui rispetto è obbligatorio, e dei crediti a punteggio variabile. La versione v4 è progettata per consentire una maggiore flessibilità che valorizzi l’esperienza acquisita, a livello mondiale, dagli utilizzatori dello standard. La certificazione LEED® v4 è supportata da una checklist, suddivisa tra PREREQUISITI (px), obbligatori per il conseguimento della certificazione, e CREDITI (cx), opzionali e a scelta del team di progettazione, suddivisi in nove aree tematiche. L’edificio in fase di certificazione deve soddisfare tutti i prerequisiti richiesti, in quanto

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La tabella dei crediti.

obbligatori, mentre il punteggio dei crediti viene attribuito in base al livello raggiunto dai requisiti considerati, valutati secondo criteri stabiliti. Il punteggio finale si ottiene sommando quelli conseguiti all’interno di ogni area tematica e determina il diverso livello di certificazione ottenuta. Le Linee Guida ANPE sono proposte come strumento, rivolto essenzialmente alla progettazione, per la valorizzazione e condivisione delle possibili interazioni tra l’utilizzo del singolo materiale e la valutazione degli impatti ambientali dell’intero sistema edificio in cui è inserito. Intendono quindi fornire sia un sintetico supporto conoscitivo del sistema di rating internazionale di sostenibilità LEED® e sia una panoramica dei crediti ai quali è possibile contribuire, nel contesto multiparametrico di un progetto, attraverso l’utilizzo di isolanti termici in poliuretano espanso rigido.

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É importante ricordare che la certificazione LEED® riguarda l’edificio e non il prodotto. I prodotti coinvolti nel progetto possono contribuire al conseguimento dei crediti qualora rispondano o contribuiscano al raggiungimento delle prestazioni e dei requisiti richiesti. Non è quindi possibile attestare né certificare un prodotto da costruzione secondo il sistema LEED®, poiché i requisiti richiesti riguardano le caratteristiche e le prestazioni dell’insieme dell’edificio. Le Linee Guida sviluppate da ANPE evidenziano i crediti dello standard LEED® principalmente applicabili al settore degli isolanti termici in poliuretano espanso rigido. DISPONIBILE ON LINE La sintesi delle Linee Guida “Il Poliuretano Espanso Rigido e lo standard LEED® v4” con l’indicazione delle chiavi interpretative proposte è disponibile online agli indirizzi: http://www.poliuretano.it/guida_leed.html http://www.greenmap.it/it/consulta-database-prodotti/aziendedatabase-greenmap/anpe-associazione-nazionale-poliuretanoespanso-ri_103_a/

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I NUMERI DELLE RINNOVABILI Da ANIE il ritratto del settore ANIE Rinnovabili ha ricevuto la stampa nella sede della Federazione il 13 settembre di quest'anno per raccontare le iniziative dell'anno 2017, nell’occasione ha anche presentato una ricca messe di dati che qui riportaimo in forma di grafici e tabelle. Le dinamiche, diverse e talvolta sorprendenti delle energie rinnovabili potranno essere un importante tema di riflessione.

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