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STREAMING NUMERO 04 NOVEMBRE 2017
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COSTRUIRE ECOSOSTENIBILE... CON QUALI SOLDI?
Vediamo diffondersi un approccio più concreto e realistico al costruire ecosostenibile, un approccio che tiene conto di realtà che, aldilà delle sempre meno condivise aspettative di "magnifiche sorti e progressive", non si presentano colorate di rosa. Il mercato delle costruzioni eco-sostenibili si è rivolto finora mediamente a persone coscienti delle tematiche ecologiche, di ottima cultura e di buon reddito, persone che non rappresentano la massa degli utenti del mercato dell'abitare. Invece, sono proprio i grandi numeri, per non dire il cento per cento, del costruire
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di Pietro Ferrari
sostenibile che possono portare a un recupero di aspettativa di vita e di salute per il nostro pianeta. Il tema ha la sua drammaticità: da una parte è necessario costruire in maniera ecosostenibile, dall'altra occorre che tutto ciò sia sostenibile anche per chi si rivolge a queste lodevoli pratiche, non solo dal punto di vista economico ma anche da quello della fruibilità. Lo scenario dell'abitare futuro che molti analisti del settore prevedono non è certo confortante: l'invecchiamento della popolazione unito alla scarsa disponibilità di lavoro fisso e continuativo per i giovani creerà i presupposti di un'edilizia a buon mercato che possa essere "venduta" a prezzi che una società impoverità - questa società - possa affrontare, mentre le complessità dell'abitare domotico e delle gestioni di risparmio energetico devono essere ridotte al minimo, perché saranno altrimenti difficilmente gestibili da una popolazione di anziani, con pochissima capacità di rapportarsi a processi complessi. Il futuro dell'abitare ecosostenibile passerà, da una parte, da una riduzione di costi al disotto dell'attuale costo abitativo standard e, dall'altra, da una semplificazione dei processi gestionali, se non vorrà essere appannaggio di pochi , bravi e abbienti, che, però, vivranno circondati dal degrado e da una qualità di vita miserabile.
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IL TEMA CENTRALE: L'ENERGIA Un incontro presso lo showroom Cotto d'Este a Milano Presso lo show room Cotto d'Este a Milano il 5 ottobre ha avuto luogo il convegno: Il futuro dell'edilizia, una riflessione importante su un tema fondamentale che ha fatto il tutto esaurito di architetti, ingegneri e operatori del settore. Eravamo presenti e abbiamo potuto toccare con mano il grande interesse di una serie di riflessioni sul tema del costruire che non ha mancato di suscitare dibattito e richiesta di chiarimenti agli esperti presenti. Dopo l'introduzione di Stefano Diegoli, key account marketing di Cotto d'Este, il primo intervento quello di Massimiliano Caruso, Ceo di Askhon e presidente di Active House ha toccato il fondamentale tema: “Dematerializzazione e digitalizzazione. La nuova edilizia tra bit ed atomi”. Luca Lavinci, Regional Manager di myGEKKO ha affrontato il tema della “Mobilità, digitalizzazione e smartcity” sottolineando come gli aspetti della mobilità e quello della digitalizzazione siano alla base di un corretto sviluppo urbanistico.
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Paolo Mezzalama, Partner Digital Parallel ed It’s “Architettura, comunicazione ed energia nei materiali per l’edilizia” ha presentato alcuni importanti progetti che vedono il progetto italiano proiettare la sua genialità in tutto il mondo. Stefano Diegoli, Key Account Manager Cotto D’Este, è tornato alla riblata per raccontare il temo degli “Edifici energy-plus. Il tassello mancante per la creazione di smart city”. Gunther Gantioler, Presidente Global Passive Building Council e Direttore scientifico AHI ha tirato le file di un discorso ampio e articolato sul tema dell'energia. Pietro Ferrari all'incontro Il Futuro dell'edilizia e alcuni momenti del convegno.
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Sean Godsell
L’ARCHITETTURA ESSENZIALE DI SEAN GODSELL UOMO E AMBIENTE A CONFRONTO Il noto architetto australiano di fama internazionale Sean Godsell è stato di recente uno dei protagonisti di Cersaie. Il progettista – noto per i suoi lavori in ambito residenziale che legano uomo e ambiente presentato i suoi progetti in un dialogo con il professor Francesco Dal Co. L’architettura essenziale di Sean Godsell rende le sue realizzazioni perfettamente integrate col contesto in cui si trovano. Godsell manifesta un grande interesse per la cultura australiana e per quella cinese in cui preponderante è l’attenzione per la fluidità e l’essenzialità degli spazi. Godsell con i suoi progetti sviluppa un concetto di abitazione strettamente connesso al rapporto dell’uomo con
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la terra e con la natura.Sean Godsell è nato a Melbourne nel 1960 e nel 1984 si è laureato presso la locale Università, per poi trasferirsi a Londra fino al 1988 lavorando per Sir Denys Lasdun. Nel 1994 ha fondato la Godsell Associates Pty Ltd. E nel 1999 ha ottenuto un titolo di Master of Architecture presso la RMIT University con una relazione dal titolo “L’adeguatezza della dimora australiana contemporanea”. Il suo lavoro è stato pubblicato nelle principali riviste architettoniche del mondo. Nel 2002 Wallpaper lo ha elencato come uno delle dieci persone – unico australiano – destinate a “cambiare il nostro modo di vivere” e nel 2005 Time Magazine lo ha nominato nella sezione ‘Who’s Who -The New Contemporaries’ del supplemento Style and Design. Ha tenuto conferenze negli Stati Uniti, Regno Unito, Cina, Giappone, India, Francia e Nuova Zelanda così come in tutta l’Australia. Nel 2003 il suo lavoro a favore dei senzatetto ha ricevuto una citazione dal presidente dell’Istituto Americano degli Architetti e il suo prototipo Future Shack è stato esposto presso il museo di design del Cooper Hewitt Institute Smithsonian a New York.
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Numerosi i riconoscimenti locali e internazionali. Nel 2006 ha ricevuto il Victorian Award e il RAIA Robin Boyd Award e nel 2007 ha ricevuto il premio Cappochin per l’architettura residenziale in Italia. Altri riconoscimenti al Chicago Athenaeum, al Wallpaper International Design Awards del 2008 e all’AIA Record Houses. Nel 2012 è stato selezionato per la progettazione del nuovo padiglione australiano alla Biennale di Venezia. Nel luglio 2013 è stato visiting professor allo IUAV WAVE workshop di Venezia e ha inaugurato la conferenza della Cattedra UNESCO a Mantova Architettura.
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Alcune realizzazioni delll’architetto Sean Godsell.
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IL SERRAMENTO PROTAGONISTA DELL’INNOVAZIONE LA TECNOLOGIA DELLA NATURA ALPILEGNO PER IL RISPARMIO ENERGETICO NELLA RISTRUTTURAZIONE DI UNA VILLA IN PROVINCIA DI LECCO Alpilegno è protagonista della ristrutturazione di una villa in provincia di Lecco, sulle suggestive colline adiacenti il Lago di Como. L’edificio si caratterizza per un design moderno e minimale, con innovative soluzioni tecniche ed estetiche, in cui la luce, che crea un tutt’uno tra ambienti interni ed esterni, è protagonista. In questo contesto, il contatto con natura è l’elemento fondamentale grazie ai serramenti Alpilegno - modello Eternity Complanare in legno e alluminio - che impreziosiscono la struttura e forniscono il massimo in termini di isolamento termico, acustico e di sicurezza antieffrazione. Per mantenere uniformità estetica fra interno ed esterno e per garantire maggiore superficie vetrata, sono stati scelti serramenti alzanti scorrevoli e bow window, entrambi in formato complanare. Un particolare da sottolineare degli alzanti scorrevoli è che l’anta scorrevole è totalmente a scomparsa per lasciare l’apertura libera e far vivere il patio e
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il giardino in totale libertĂ . Le soluzioni di design che Alpilegno ha appositamente studiato per i serramenti non solo garantiscono un elevato risparmio energetico e una diminuzione di emissione di sostanze inquinanti, ma rendono ogni ambiente domestico uno spazio unico, da vivere a 360 gradi, in pieno contatto con la natura.
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Scheda tecnica - Tipologia: Ristrutturazione villa - Località: Provincia di Lecco - Anno di costruzione: 2017 - Essenza serramenti: abete netto lamellare - Finitura interna: sbiancato - Finitura esterna: bianco crema - Ferramenta: a scomparsa Eternity Complanare Serramento in legno - alluminio, realizzato con materiali naturali e riciclabili. L'uso del legno all’interno trasmette un piacevole senso di calore, mentre l’alluminio nella parte esterna garantisce un'ottimale protezione dagli agenti atmosferici. La tenuta termica e acustica è garantita dal vetrocamera Ug 0,60 con spessore 48 mm e da 4 guarnizioni. Massima anche la possibilità di personalizzazione, dalle essenze alle misure, fino alle finiture sia interne che esterne.
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ACCORDO TRA BOSCH E COMUNE DI MORBEGNO BOSCH ENERGY AND BUILDING SOLUTIONS ITALY: PROGETTO DI EFFICIENTAMENTO ENERGETICO DEL TERRITORIO COMUNALE DI MORBEGNO Siglato di recente tra Bosch Energy and Building Solutions Italy e il Comune di Morbegno il contratto relativo al progetto di efficientamento energetico del territorio comunale, mediante procedura in Project Financing. L’aggiudicazione nei confronti di Bosch prevede: la riqualificazione con tecnologia Led di tutti gli impianti di pubblica illuminazione e degli impianti di illuminazione interna degli stabili comunali, la riqualificazione degli impianti termici comunali con l’attuale mantenimento del teleriscaldamento, la messa a norma dei sistemi antincendio e cartellonistica di sicurezza in tutti gli stabili comunali, la realizzazione di nuovi impianti di pubblica illuminazione all’interno del “Progetto Parchi sicuri 2017”, la realizzazione di alcune attività di smart city, la manutenzione ordinaria degli impianti e infine la manutenzione straordinaria degli impianti riqualificati. Carlo Papi, Responsabile Commerciale dell’area Pubblica Amministrazione di Bosch Energy and Building Solutions Italy ha dichiarato: “La nostra proposta al Comune di Morbegno ha previsto l’intero investimento di 2,63 milioni di Euro a carico della nostra azienda, che in qualità di
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Carlo Papi.
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ESCo (Energy Service Company) certificata, propone soluzioni e servizi ‘su misura’ a seconda delle esigenze specifiche del settore di riferimento, occupandosi della progettazione, realizzazione e gestione di impianti tecnologici. Inoltre, la possibilità di finanziare progetti come questo, danno alle amministrazioni comunali l’opportunità di avviare importanti interventi di efficientamento che altrimenti non sarebbero realizzabili a causa della limitata capacità di spesa delle stesse. Nel progetto abbiamo tenuto conto anche del coinvolgimento di progettisti ed imprese del territorio, in modo da assicurare la creazione di indotto nell’area interessata”. “Siamo molto soddisfatti del traguardo raggiunto dalla nostra Amministrazione, l'accordo con Bosch permetterà al nostro territorio di dotarsi di impianti tecnologicamente più efficienti e qualitativamente migliori. Siamo certi che il Comune potrà risparmiare nel lungo termine grazie al servizio di gestione in carico alla società, comprensivo di manutenzione straordinaria sulle proprietà oggetto di riqualifica.” - ha dichiarato il consigliere Giorgio Ciapponi, responsabile del Progetto per conto dell’Amministrazione comunale, che ha proseguito – “Dopo l’estate verrà fissato dalla Giunta e da Bosch un incontro aperto alla cittadinanza per illustrare il progetto complessivo e il piano economico e rispondere ad eventuali domande relative all'appalto. Ringrazio ancora una volta gli Giorgio Ciapponi.
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San Giovanni a Morbegno.
uffici comunali per il lavoro svolto, la Giunta e il gruppo consiliare CambiaMOrbegno, che hanno creduto nel progetto, il quale permetterà ai cittadini di Morbegno di beneficiare a breve di un servizio migliore e nel rispetto delle normative.” Il progetto prevede per gli impianti di pubblica illuminazione la totale sostituzione degli attuali corpi illuminanti con prodotti LED di primaria fascia su tutto il territorio comunale, la riqualificazione di tutti i quadri elettrici, la sostituzione di oltre 50 sostegni ammalorati e di oltre 15.000 metri di linea elettrica. Il numero dei punti luce che illumineranno la città passerà dagli attuali 2.395 a 2.466. Per gli edifici pubblici è prevista la sostituzione completa di tutti i corpi illuminanti con prodotti LED di primaria fascia, che garantiranno finalmente il rispetto delle normative, l’installazione di un sistema di telegestione per la regolazione del funzionamento e della temperatura degli impianti termici e di circolatori a controllo elettronico; sarà inoltre effettuato il lavaggio degli impianti per eliminare corrosione ed incrostazioni. È poi prevista l'installazione presso la Colonia fluviale di un impianto solare termico, di una pompa di calore aria-acqua presso la scuola Stella Polare di Paniga, la sostituzione della caldaia dell’edificio che ospita il centro sociale pensionati e l’isolamento del sottotetto della casa comunale, della scuola Vanoni/Spini e della scuola Stella Polare. È prevista, inoltre, la messa a norma degli impianti antincendio e cartellonistica di sicurezza negli edifici comunali, con l’aggiunta di trenta nuovi estintori, di un centinaio di cartelli di sicurezza ed altri interventi minori su maniglioni, naspo e manichette, atti a garantire un maggiore livello di sicurezza. Le telecamere saranno installate nei quattro cimiteri attualmente dotati di fornitura elettrica (Paniga, Campovico, S. Martino, Desco); gli interventi cosiddetti di “smart city” prevedono l’installazione di quattro pannelli informativi, l’attivazione di un call center 24/7, il telecontrollo e la telegestione degli impianti, cinque nuovi defibrillatori disponibili in luoghi
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pubblici, 45 kWp di nuovi impianti fotovoltaici sulle strutture comunali. Bosch Energy and Building Solutions Italy ha previsto nel bando di gara i seguenti valori: un canone economico a base d’asta pari a 11.900.000 Euro nei 20 anni, 598.000 Euro all’anno; riqualificazione, gestione, forniture e messe a norma della Scuola Damiani, pari a circa 725.900 Euro sui 20 anni; un valore complessivo di 250.000 Euro circa per l’eventuale realizzazione di 119 nuovi punti luce stradali. IL GRUPPO BOSCH Il Gruppo Bosch è presente in Italia dal 1904, anno in cui fu inaugurato il primo ufficio di rappresentanza a Milano. Lo sviluppo di Bosch in Italia è proseguito negli anni ampliando notevolmente le aree d’interesse, trasformandosi da semplice sede commerciale a vera e propria realtà industriale. Nel 2016, Bosch Italia con i suoi 5.900 collaboratori ha conseguito un fatturato di 2.4 miliardi di euro. Oggi, Bosch Italia, su tutto il territorio nazionale, conta 20 società e 4 centri di ricerca, costituendo per il Gruppo uno dei mercati più importanti a livello mondiale. Il Gruppo Bosch è fornitore leader e globale di tecnologie e servizi. Grazie ai circa 390.000 collaboratori (al 31 dicembre 2016) impiegati nei quattro settori di business Mobility Solutions, Industrial Technology, Consumer Goods e Energy and Building Technology, il Gruppo Bosch ha registrato un fatturato di 73,1 miliardi di euro nel 2016. In qualità di azienda leader nel settore IoT Bosch offre soluzioni innovative per smart home, smart city, industria e mobilità connessa. Inoltre, utilizza la propria competenza nella tecnologia dei sensori, dei software e dei servizi, oltre che nel proprio cloud IoT per offrire ai clienti soluzioni connesse, cross-domain da un'unica fonte. L'obiettivo strategico del Gruppo è quello di fornire soluzioni innovative per una vita connessa. Seguendo lo slogan "Tecnologia per la vita" Bosch, grazie ai suoi prodotti e servizi, migliora la qualità della vita offrendo soluzioni innovative in tutto il mondo. Il Gruppo è costituto dall'azienda Robert Bosch GmbH e da circa 440 tra consociate e filiali in oltre 60 Paesi. Se si includono i partner commerciali e di servizi, la rete di produzione e vendita di Bosch copre quasi tutti i Paesi nel mondo. La base per la crescita futura della società è la forza innovativa, 59.000 sono i collaboratori Bosch impegnati nella ricerca e sviluppo in circa 120 sedi in tutto il mondo.
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LA PIAZZA DEL VENTO
UN NUOVO LANDMARK URBANO PROGETTATO DA OBR PER RIUNIRE IL SALONE NAUTICO, GENOVA E IL MARE Si è svolta nel mese di settembre la cerimonia di inaugurazione della “Piazza del Vento”, il nuovo landmark urbano progettato da OBR di Paolo Brescia e Tommaso Principi per la 57° edizione del Salone Nautico di Genova. "La Piazza del vento" nasce da una ispirazione di Renzo Piano, come contributo offerto al Salone Nautico e alla città di Genova. Un’opera a cui Capoferri a dato la propria esperienza tecnica nella progettazione esecutiva come nello sviluppo manifatturiero, per rendere possibile la realizzazione di un segno che rappresenta la legacy del Salone alla città: "un’installazione nata per un evento temporaneo che diventa un’opera permanente, capace di creare uno spazio pubblico in cui celebrare il rito dell’urbanità sul mare, sancendo in questo modo il legame indissolubile tra il Salone Nautico e Genova" come ha spiegato l’arch. Paolo Brescia. OBR ha immaginato un “campo” di 57 alberi in legno di cedro rosso e acciaio bianco alti 12 metri e strallati tra loro con delle sartie in tessile su cui sono inferiti dei fiocchi triangolari in dacron. Sulla sommità degli alberi sono stati installati dei windex cuciti con tessuti di spinnaker colorati a forma di “fiamma” che danno evidenza della direzione e dell’intensità del vento. La Piazza del Vento consente al pubblico del Salone e agli abitanti della città di intera-
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gire con i fenomeni ambientali ed energetici del mare (il vento, il sole…). Per rendere ulteriormente interattiva l’installazione con il pubblico, gli architetti hanno previsto alcune altalene tra gli alberi, ricavando così delle sedute dinamiche da utilizzare in coppia all’ombra delle vele con vista mare. Capoferri è stato presente al Salone al padiglione AA31 per raccontare la nascita di una nuova piazza per Genova, un landmark urbano a cui ha dato la propria esperienza tecnica nella progettazione esecutiva, tecnica e manifatturiera: per rendere possibile la realizzazione di un'opera tanto ambiziosa quanto poetica. CAPOFERRI, UNA STORIA LUNGA UN SECOLO Fondata ad Adrara San Martino (BG) nel 1894, inizialmente come falegnameria artigianale, in oltre un secolo di storia è cresciuta fino ad essere oggi un player globale che ha saputo unire la qualità manifatturiera dell’artigiano con le risorse tecnologiche e gestionali della grande industria Tradizionalmente specializzata nel serramento, che tuttora rappresenta il core bu-
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siness dell’azienda, nel tempo si è distinta per la capacità di svolgere progetti senza limiti di scala o di genere, arrivando a creare una divisione contract dedicata a dare forma alle visioni e richieste dei progettisti. Attiva pressoché in ogni continente, l’azienda dimostra una natura tanto eclettica nella parte tecnica quanto dinamica nella capacità di collaborare con alcuni dei protagonisti della scena internazionale. Centoventitre anni di ricerca, di elevata professionalità e di solida tradizione artigiana, hanno
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trasformato un piccolo laboratorio in una realtĂ imprenditoriale internazionale, leader nei serramenti speciali.
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ICHIANI: PRIMA CASACLIMA GOLD DEL SALENTO CON XENERGY™ GLI INNOVATIVI PANNELLI ISOLANTI DI DOW PROTAGONISTI DELL’INTERVENTO DI RESTYLING DI VILLA LI CHIANI, OGGI RESIDENZA TURISTICA DI LUSSO CHE CONIUGA DESIGN, COMFORT E SOSTENIBILITÀ Una villa immersa negli uliveti delle Serre del Salento, dove fascino e vacanza sostenibile sono resi possibili dalla reinterpretazione, in chiave contemporanea, della tradizione rurale pugliese. iChiani – Charming & Sustainable Holidays a Gagliano del Capo, a pochi chilometri da Santa Maria di Leuca (LE), non è una semplice residenza per vacanze dal design moderno, ma è la prima costruzione del Salento, ideata e realizzata ispirandosi ai valori e ai principi del turismo sostenibile, ad aver ottenuto la certificazione CasaClima Gold, anche grazie all’applicazione di XENERGY™, l’innovativa gamma per l’isolamento termico firmata Dow. ENERGIA QUASI ZERO PER UNA VILLA ANNI OTTANTA Realizzata agli inizi degli anni Ottanta, Villa Li Chiani, situata sull’antica via del perdono percorsa dai pellegrini per raggiungere il santuario di Santa Maria di Leuca (LE), è stata sottoposta nel 2017 a un importante intervento di restyling, firmato dall’architetto Gianfranco Marino, progettista e direttore dei lavori, caratterizzato da un’architettura leggera e dal design moderno, ma in linea con la tradizione locale, e improntato alla rigenerazione energetica per rendere l’abitazione del tutto indipendente dalle fonti di
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energia fossile, come attestato dalla certificazione rilasciata dall’agenzia CasaClima. La riqualificazione a cui è stata sottoposta Villa Li Chiani, oggi iChiani (www.ichiani.it), ha portato da un lato a una ridefinizione funzionale degli spazi, distribuiti su una superficie di 140 m2, nonché 10mila mq di giardino di cui 800 m2 attrezzati e arredati a cui è stata annessa una piscina di 40 m2 con solarium.
Momenti di applicazione del pacchietto di copertura.
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Applicazione del pacchetto contro terra.
I materiali utilizzati esaltano i colori tenui della pietra salentina e il bianco degli ambienti dona luminosità e freschezza, sintesi perfetta tra lusso e tradizione. Dal punto di vista energetico sono stati eseguiti diversi interventi volti a ottenere prestazioni talmente elevate da classificare iChiani come edificio a energia quasi zero (nZEB), sia in regime estivo sia in regime invernale. La struttura ha Classe energetica A4 (0,00kWh/m2 anno) secondo il D.Lgs 192/2005, Classe energetica CasaClima Gold (0 kg Co2/m2 anno), Scala di prestazione ITACA 4 e un impianto di banda larga conforme alla legge 164/2014 Edificio 2.0. Per conseguire questo importante obiettivo si è proceduto con la sostituzione integrale dei vecchi serramenti con nuovi infissi certificati, con la ridefinizione geometrica delle aperture esterne mediante la realizzazione di ampie vetrate, con l’isolamento termico dell’involucro installando un sistema a cappotto (con conseguente eliminazione dei ponti termici), con l’installazione di sistemi di schermatura solare, di un impianto di ventilazione meccanica controllata, di un impianto fotovoltaico per la produzione di energia e, infine, di un impianto solare termico a circolazione forzata per la produzione di acqua calda sanitaria. Non manca nemmeno la colonnina per la ricarica di autoveicoli elettrici.
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L’INNOVAZIONE XENERGY™ FIRMATA DOW «L’applicazione delle lastre XENERGY™ di Dow si è rivelata fondamentale per il raggiungimento degli obiettivi di isolamento termico e abbattimento energetico prefissati per questo progetto. Abbiamo scelto i prodotti Dow, azienda leader nel settore, per le loro elevate prestazioni in grado di garantire eccellenti livelli in materia di isolamento, uno dei parametri fondamentali per il conseguimento della certificazione CasaClima Gold». Con queste parole l’architetto Marino spiega le ragioni della scelta delle soluzioni Dow per iChiani, alla cui cerimonia di inaugurazione ha partecipato anche Teresa Bellanova, vice ministro alle Politiche Energetiche. In particolar modo, durante l’intervento di restyling, si è proceduto all’applicazione di lastre XENERGY ™ SL, sia in pavimentazione sia in copertura, lastre XENERGY ™ ETICS per la fascia di zoccolatura della muratura e lastre FLOORMATE ™ 700AP in copertura per il taglio termico e l’eliminazione dei ponti termici. Per un efficace isolamento della pavimentazione della villa salentina che evitasse una notevole dispersione termica sono stati posati sopra la vecchia pavimentazione in ceramica circa 150 m2 di XENERGY™ SL spessore 160 mm. Caratterizzate da profili battentati sui 4 lati e superficie liscia con pelle ottenuta con tecnologia di estrusione, le lastre in polistirene espanso estruso monostrato brevettate da Dow si contraddistinguono per la loro resistenza termica, pari a 5 m2·K/W, e per valori di conducibilità pari a 0,032 W/m·k secondo la EN13164, metodo di prova EN12667. Gli stessi valori di conducibilità caratterizzano anche le lastre XENERGY™ SL spessore 200 mm (che presentano invece una resistenza termica pari a 6,25 m2·K/W) applicate in copertura, per un totale di circa 180 m2 di polistirene espanso estruso altamente resistente alle azioni di gelo e disgelo, all’assorbimento d’acqua e all’invecchiamento, elementi fondamentali per l’isolamento di un tetto piano, che vanta inoltre un’eccellente resistenza a compressione con il 10% di schiacciamento metodo di prova EN826 ≥ 300kPa, per sopportare al meglio il peso dell’impianto fotovoltaico e dell’impianto solare termico posati a raso della copertura. Per la zoccolatura della muratura perimetrale di iChiani, alta 60 cm, sono stati invece utilizzati i pannelli XENERGY™ ETICS, applicati in prossimità della muratura
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varie prospettive dell’edificio.
realizzata in calcestruzzo cellulare aerato autoclavato. Caratterizzate da una superficie ruvida, ottenuta con tecnologia di fresatura e appositamente studiata per favorire la presa dell’adesivo nella parte a contatto con la parete, e spigolo vivo sui 4 lati, le lastre in XPS firmate Dow sono state scelte per questo tipo di applicazione in virtù sia della loro elevata resistenza meccanica e sia della loro resistenza all’assorbimento d’acqua e all’umidità di risalita che le rende la soluzione ideale rispetto ad altri tipi di materiali coibenti. Oltre a tutte queste importanti caratteristiche, XENERGY™ si contraddistingue dagli altri materiali, rappresentando un’innovazione per l’isolamento termico, per essere espanso con sola aria nelle celle e additivato di un attenuatore di infrarossi consentendo di ottenere fino al 20% in più di potere di isolante. Le lastre sono inoltre esenti da HCFC e HFC e, quindi, libere da sostanze dannose per lo strato di ozono e conformi ai requisiti della Direttiva Europea EC2037/2000, nonché espansa con anidride carbonica riciclata (CO2). Grazie a tutte queste eccellenti proprietà, unitamente ad altre scelte progettuali, la gamma XENERGY™ si è rivelata la soluzione ideale che ha permesso di raggiungere altissimi standard di efficienza energetica con un fabbisogno pari a 2 kWh/m2a, migliorando il comfort della villa, per offrire agli ospiti della struttura una vacanza all’insegna del benessere. INFORMAZIONI SU DOW BUILDING SOLUTIONS Nel comparto dell’edilizia Dow è da tutti riconosciuta come l’azienda che ha inventato l’XPS, creazione che risale al 1941.
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La targa CasaClima Gold.
Inizialmente il prodotto venne usato per le sue proprietà galleggianti dal Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti, poi, scoperte anche le alte caratteristiche di isolamento termico, nel 1944 venne registrato il marchio STYROFOAM™ per la commercializzazione delle lastre in XPS prima sul mercato americano e poi in tutto il mondo. INFORMAZIONI SU DOW Dow (NYSE: DOW) integra la forza della scienza e della tecnologia per innovare con passione ciò che è fondamentale per il progresso umano. Guidando lo sviluppo di soluzioni innovative che si avvalgono della combinazione di scienza dei materiali e dei polimeri, chimica e biologia, la Società contribuisce a risolvere le maggiori sfide mondiali tra cui la necessità di cibo fresco, trasporti più sicuri e sostenibili, acqua pulita, efficienza energetica, infrastrutture più durature e l’aumento della produttività agricola. Il portafoglio integrato e orientato al mercato di Dow offre un’ampia gamma di prodotti e soluzioni basate sulla tecnologia a clienti in 175 Paesi e in settori ad alta crescita come imballaggi, infrastrutture, trasporti, assistenza clienti, elettronica e agricoltura. Con vendite pari a 48 miliardi di dollari nel 2016 e circa 56.000 dipendenti su scala globale, la Società realizza oltre 7.000 famiglie di prodotti in 189 impianti produttivi di 34 Paesi diversi. Se non altrimenti specificato, per “Dow” o “Società” si intende The Dow Chemical Company e consociate. Per ulteriori informazioni visitare il sito www.dow.com.
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UN NUOVO PROGETTO CON ® MICROTOPPING BY IDEAL WORK L’ARCA DI KONIECZNY: LA CASA CHE FLUTTUA SULLA MONTAGNA In un immenso e maestoso paesaggio della montagna polacca, vicino a Brenna, sorge un’abitazione all’avanguardia, disegnata da chi la abita, l’Arch. Robert Konieczny e vincitrice del premio Wallpaper Design Awards 2017. Konieczny’s Ark costituisce un vero esempio di architettura consapevole, basata sulla conoscenza del territorio e delle problematiche locali, legate alle frane frequenti. Dopo attenti studi, è stato così creato un edificio ad un piano che ricorda la struttura di un tipico fienile polacco. Per ovviare al problema delle frane, la struttura dell’edificio è stata concepita in modo che una sola parte toccasse il terreno, e la restante seguisse la pendenza della collina. Per limitare i movimenti del suolo, è stata creata una base in cemento avente ruolo di ponte, sotto il quale l’acqua piovana sarebbe stata libera di scorrere in modo naturale: questo effetto di “tetto invertito” ottimizza così la costruzione, dando una sensazione di sicurezza, ed al contempo l’impressione di fluttuare sulla collina. Un edificio ottimizzato a livello strutturale e che al contempo non dimentica il legame con il paesaggio circostante. Tutta la casa è circondata da ampie vetrate che immergono completamente il visitatore nella
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natura selvaggia, senza esporli però ai raggi UV: vetri sono stati infatti progettati per proteggere dai raggi solari. Per evitare un surriscaldamento e avere un efficace sistema di protezione della casa, l’ingresso viene ad essere costituito da un ponte mobile con doppia funzione di scale d’ingresso e porta. Dalla rampa, poche rocce compongono il vialetto, che, in assenza di giardino, risulta aperto alla montagna e agli animali, che pascolano intorno alla casa; in completa immersione nella natura. Per la stessa ragione, ovvero mantenere l’aspetto incontaminato e naturale del luogo, Konieczny non ha voluto inserire dei sistemi di illuminazione sul retro, ma ha preferito illuminare solo la parte frontale del corpo di cemento, trasformando la casa in una “torcia nel buio”. Una soluzione che conferisce continuità agli spazi Per gli interni, l’Architetto cercava una soluzione che desse continuità agli spazi e si integrasse sia con gli elementi interni, sia con l’esterno. Per questo è stato scelto Microtopping Ideal Work, la soluzione cementizia polimerica che, in soli 3 mm di spessore, consente di creare raffinate superfici materiche e continue, senza fughe. Di grande valore architettonico, lo spazio così creato si amplia acquisendo profondità, armonia e leggerezza. Gli interni si presentano ariosi, luminosi, connotati da un minimalismo elegante e caldo in cui vengono particolarmente valorizzati, anche dal pavimento, i complementi d’arredo di design scelti. I colori prevalenti sono chiari o
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neutri e si integrano perfettamente con il calcestruzzo che ricopre le pareti esterne e con il verde del paesaggio. Il risultato è stato un’abitazione innovativa, in armonia con il paesaggio e rispettosa dell’ambiente, con una particolarità in più: “Una cosa sorprendente è che gli animali, vivendo al pascolo attorno alla casa, - afferma l’Architetto - hanno iniziato a trattare l’edificio, specialmente lo spazio al di sotto del corpo di cemento, come casa loro. Quando all’inizio scelsi il nome per l’abitazione, Konieczny’s Ark – proprio in virtù della sua struttura, non avremmo mai pensato, che la vita le avrebbe dato un secondo significato”. in box il progetto Authors: KWK Promes, architect Robert Konieczny Authorial collaboration: architect Łukasz Marciniak Collaboration: architects Marcin Harnasz, Aneta wieak Structural engineering: Kornel Szyndler Internal surfaces: Ideal Work Investor: Robert Konieczny Site area: 1694.0 m˛ Gross covered area: 78.0 m Usable floor area: 138.0 m Volume: 624.0 m in box il prodotto Rivestimento polimerico cementizio per nuove costruzioni e rinnovo, Microtopping è un composto esclusivo Ideal Work, creato dall’unione di un polimero liquido e di una miscela cementizia, mescolati manualmente dall’applicatore autorizzato Ideal Work e studiato appositamente per la rasatura decorativa di superfici interne ed esterni. Microtopping è un rivestimento innovativo e contemporaneo che consente di creare raffinate
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superfici materiche e continue, cioè senza fughe. Di grande valore architettonico, lo spazio creato si amplia acquisendo profondità, armonia e leggerezza. Grazie alle sue doti estetiche uniche, valorizza al meglio gli ambienti commerciali: negozi e show-room, ristoranti, strutture alberghiere e ricettive di design. In soli 3 mm di spessore, consente di ristrutturare o cambiare velocemente l’aspetto degli ambienti; il tutto senza rimuovere le vecchie superfici siano esse in calcestruzzo, autolivellante, ceramica o legno. L’estrema velocità di posa consente di godere di nuovi spazi in poco tempo, senza disagi dovuti alla demolizione e costi aggiuntivi. La grande lavorabilità e l’elevata capacità di adesione al supporto permettono l’applicazione su svariati materiali sia in orizzontale che in verticale; per rivestire il pavimento, il muro, ma anche per inconsuete applicazioni: pareti in cartongesso o in muratura, scale, vasche e box doccia, mobili, caminetti, banconi, tavole ed altri elementi d’arredo. La lavorazione artigianale del materiale garantisce un risultato sempre unico e originale. Inoltre, le moltissime combinazioni di colore e gli inserti decorativi disponibili, nonché gli effetti ottenibili lucidi, nuvolati o acidificati, permettono di personalizzare al massimo le superfici dando un tocco distintivo agli ambienti. È ideale per creare interni ad effetto cemento in cui l’effetto materico naturale del materiale viene esaltato al meglio.
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CASTILLE SQUARE, MALTA: LA LUCE PROTAGONISTA CARATTERE E PRESTIGIO DEGLI EDIFICI STORICI ESALTATI DA UN'ILLUMINAZIONE MODERNA
Stefano Dall’Osso e il suo team hanno ideato la nuova illuminazione della storica Piazza Castille a La Valletta, Malta. L’importante progetto illuminotecnico ha coinvolto anche gli edifici circostanti, con l’obiettivo di conferire al luogo l’aspetto maestoso di un teatro, dove la piazza funge da palco e gli edifici storici diventano i veri protagonisti della scena. Per la realizzazione della configurazione luminosa, lo studio ha analizzato approfonditamente le tendenze più in voga degli ultimi anni, coniugando abilmente i criteri dell’illuminazione urbana con quella artistica. Il risultato è l’esaltazione del concetto diffuso a livello internazionale che vede la luce come strumento per valorizzare gli spazi urbani e gli edifici di valenza storica. Giocando sul sapiente contrasto tra luci e ombre, a volte inaspettato ma vincente, Stefano Dall’Osso ha saputo dare nuova vita alla piazza, che sembra vibrare sotto una luce radente, dinamica e calibrata. Con occhio attento, il team ha realizzato un progetto illuminotecnico che, pur preservando l’aspetto tradizionale degli edifici storici, ha saputo mettere in evidenza particolari architettonici che diversamente di notte sarebbero rimasti nascosti alla vista. Tipologie di illuminazione diverse, infatti, non solo sono in grado di restituire alla location un’illuminazione efficiente quando il sole tramonta, ma permettono inoltre di valorizzare i suoi magnifici particolari, simbolo di una ricca storia architettonica. Un’identità unica quindi, con un fascino raro tutto da scoprire anche nelle ore più tarde, in totale sicurezza. Gli apparecchi impiegati, dotati di tecnologia di ultima generazione, sono realizzati in acciaio inox, materiale resistente alla corrosione che l’aria salmastra dell’isola può pro-
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vocare. Un’altra qualità importante del progetto è la massima flessibilità delle luci, senza tralasciare l’impiego delle tecnologie sostenibili, con sorgenti luminose a risparmio energetico e un sistema controllabile, che eviti un inutile dispendio di energia. Oltre a Piazza Castille, gli edifici coinvolti nel progetto sono stati: l’Auberge de Castille, il St. James Cavalier e il Malta Stock Exchange. Tutti gli elementi presenti in questa bellissima piazza sono i protagonisti di questa valorizzazione attraverso l’impiego magistrale di un’illuminazioni ad hoc. Il restyling illuminotecnico di Piazza Castille ha interessato globalmente tutti gli elementi architettonici e decorativi della piazza, inclusi i monumenti dedicati a Manwel Dimech, Gorg Borg Olivier e Sir Paul Boffa, autorità storiche di rilievo per l’isola di Malta. Per conferire uniformità e prestigio all’insieme, le statue sono state illuminate dal basso da sorgenti luminose LED, collocando proiettori all’interno di vani recessi nel suolo, in corrispondenza dei margini trasversali della base dei monumenti. DI ACQUA E DI LUCE Anche la fontana è coinvolta nel progetto: quattro apparecchi illuminanti stagni in RGB con diverse sfumature di colore danno movimento all’acqua. La vasca della fontana è coperta di apparecchi recessi di due differenti temperature colore (2700K e 4000K) e di dimensioni molto ridotte, distribuiti uniformemente; ciò con l’idea di creare l’illusione del riflesso di un cielo stellato nella vasca. Non manca una fedele riproduzione degli antichi silos, i depositi di grano: la loro forma viene ridisegnata inserendo apparecchi illuminanti lineari che seguono tutto il loro perimetro con lo scopo di risaltare la loro antica bellezza. Anche i marciapiedi, gli storici muretti in pietra maltese, i pali decorativi e la vegetazione, che circonda tutta la pizza, sono
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valorizzati da apparecchi illuminanti di ultima generazione, perfettamente integrati con il resto della location. Un altro elemento del progetto di valorizzazione illuminotecnica è l’Auberge de Castille, palazzo barocco oggi residenza del Primo Ministro maltese, che doveva essere arricchito da un’illuminazione che ne esaltasse il prestigio. Il progetto coinvolge le tre facciate: all’ingresso principale sono installati due apparecchi illuminanti circolari recessi in tecnologia RGBW a pavimento. I gruppi di colonne sono stati valorizzati da proiettori orientabili che donano tridimensionalità all’architettura, illuminandola sia dall’alto, sia dal basso, invisibili grazie alla loro finitura speciale della stessa tonalità della pietra maltese. Altri apparecchi illuminanti a sviluppo lineare di dimensioni ridotte con emissione luminosa diretta verso l’alto esaltano il fregio sopra l’ingresso principale e la finestra centrale, mentre le lesene della facciata principale sono evidenziate dal basso e dall’alto con apparecchi dalla luce precisa. Le modanature sopra il cornicione sono debitamente valorizzate dai chiaroscuri dovuti all’alternanza tra luce e buio, mentre al di sotto del cornicione, altri apparecchi lineari più lunghi generano una luce più diffusa che mette in risalto l’andamento della facciata, rimanendo sempre discreti e nascosti. Infine, nelle due facciate laterali, con le stesse modalità già descritte, sono state illuminate solamente le lesene alle estremità dei due lati, la parte centrale delle facciate e le entrate, stavolta non in RGBW, ma solo in bianco 2700K.
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Il Centro di Creatività St. James Cavalier e i suoi due livelli, divisi dal cornicione centrale, sono stati valorizzati tramite una luce tagliente verso il basso, generata da due file di apparecchi illuminanti lineari, installati proprio sotto il cornicione. Infine, tutte le facciate del Malta Stock Exchange sono valorizzate prendendo in considerazione particolari come i timpani, le colonne, le parti superiori dei capitelli, gli ingressi principali delle facciate Nord e Sud, alternando luci verso l’alto e verso il basso. L’illuminazione delle facciate Est e Ovest, invece, vuole sottolineare la successione ritmica delle colonne attraverso l’installazione di riflettori con luce diretta verso l’alto. Tutto il complesso delle luci scelte per Piazza Castille è dotato di un sistema di gestione e controllo che rende possibile la massima flessibilità, per avere una luce adeguata in qualsiasi momento dell’anno o modificarla ad esempio in occasione di eventi speciali o particolari festività. L’ensemble delle luci che ora valorizza la Piazza Castille di Valletta, grazie a Stefano Dall’Osso e i suoi collaboratori, crea un’aura di contemporaneità che non dimentica la sua storia, cercando una cornice che abbraccia la piazza nella sua totalità, mentre gli elementi architettonici che di giorno risultano naturalmente evidenti all’occhio del turista, di notte assumono carattere e un’identità unica.
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LA PRIMA SCUOLA MULTICOMFORT D'ITALIA È UNA SCUOLA PRIMARIA A MASANO A conclusione dei lavori di ristrutturazione, svolti secondo un innovativo programma di soluzioni integrate all’insegna del comfort a 360°, è stata inaugurata lo scorso sabato la Scuola Primaria Statale di Masano. La cerimonia ufficiale di apertura, avvenuta alla presenza delle autorità, tra cui la dott.ssa Simona Montesarchio, Direttore Generale Edilizia scolastica del Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca, l’Assessore all’Istruzione, Formazione e Lavoro della Regione Lombardia dott.ssa Valentina Aprea, l’Assessore alle Infrastrutture e mobilità Regione Lombardia dott. Alessandro Sorte, il Presidente della Provincia di Bergamo Matteo Rossi, gli onorevoli Elena Carnevali, Giovanni Sanga e Cristian Invernizzi, il consigliere regionale Mario Barboni e Claudio Bolandrini, Sindaco di Caravaggio (a cui la frazione di Masano fa riferimento), si è caratterizzata per l’atmosfera gioiosa, determinatasi grazie alla presenza di alunni e insegnanti, che dopo circa 3 anni di attesa hanno finalmente potuto varcare l’ingresso del nuovo edificio. UN ITER AGILE La scuola, infatti, è stata chiusa nel 2014, e dopo un periodo di stallo, ha visto partire i lavori di ristrutturazione nella primavera del 2017, avvenuti secondo il programma “Multi Comfort”, un sistema ideato da Saint-Gobain per realizzare edifici in grado di garantire l’equilibrio ottimale tra efficienza energetica, comfort e sostenibilità ambientale. Oggi la scuola, che si sviluppa su due piani e dispone di cinque aule e di due ambienti destinati rispettivamente agli insegnanti e ad attività multidisciplinari, si caratterizza
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per essere un prototipo della scuola ideale come sistema costruttivo e abitativo. Saint-Gobain, polo tecnologico di riferimento per il mercato delle costruzioni, ha voluto mettere a disposizione tutte le sue competenze per far sì che la scuola primaria di Masano goda di: comfort termico, grazie all’isolamento delle pareti, della copertura e delle finestre; comfort visivo, attraverso l’uso di vetri speciali che permettono alla luce di filtrare con la massima naturalità; comfort acustico, garantito tramite l’uso di specifici materiali isolanti e panelli fonoassorbenti sia rispetto ai rumori esterni sia a quelli generati all’interno della scuola stessa; comfort legato alla qualità dell’aria interna, con l’utilizzo di intonaci e idropitture che limitano al massimo l’emissione di sostanze volatili nocive (vedi scheda tecnica allegata). Nel corso della cerimonia, il Sindaco Bolandrini non ha nascosto la sua grande soddisfazione ed emozione: “Sono orgoglioso di consegnare alla comunità di Masano, e in particolar modo ai bambini che da martedì inizieranno la scuola, un edificio così all’avanguardia, che rappresenta non solo un esempio di eccellenza, ma che, ad oggi, è un vero e proprio unicum in Italia per comfort e sicurezza.
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L’incontro con Saint-Gobain e la disponibilità del Gruppo a supportarci nella ricostruzione della nostra scuola elementare ci hanno permesso di trasformare quello che era un problema complesso in una opportunità di crescita e modello per l’edilizia scolastica italiana.” Saint-Gobain, presente in Italia dal 1889 e che nel vicino comune di Vidalengo ha uno dei suoi principali siti produttivi, ha scelto di offrire il proprio know how, oltre che mettere a disposizione la fornitura dei materiali costruttivi, per sottolineare il legame con il territorio, un legame che risale al 1961, anno in cui venne creato il primo stabilimento Saint-Gobain Isover, dove tutt’oggi viene prodotta lana di vetro. Giulio De Gregorio, direttore di Habitat Saint-Gobain, ha così commentato:” Da sempre Saint-Gobain ha una forte connotazione sociale: realizziamo costruzioni che consentono di migliorare le condizioni di vita su più fronti, e siamo fieri di poter mettere le nostre competenze a disposizioni di progetti che impattano favorevolmente sulla società civile, come nel caso di questa scuola che restituisce ai bambini di Masano un luogo per crescere ed imparare in un contesto costruttivo ideale.” L’inaugurazione è poi proseguita con la visita libera all’istituto e con intrattenimenti nella piazza della chiesa per i bambini, per concludersi con la cena a cura degli Alpini della sezione di Caravaggio.
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IL GRUPPO SAINT-GOBAIN Saint-Gobain sviluppa, produce e distribuisce materiali e soluzioni pensati per il benessere di ciascuno e per il futuro di tutti. Questi materiali si trovano ovunque nei nostri spazi di vita e nella quotidianitĂ : negli edifici, nei trasporti, nelle infrastrutture e in molte applicazioni industriali. Essi offrono comfort, alte prestazioni e sicurezza, rispondendo alle sfide dell'edilizia sostenibile, della gestione efficace delle risorse e dei cambiamenti climatici. Nel mondo: 39,1 Md di euro di fatturato 2016; oltre 170.000 dipendenti; presente in 67 Paesi. In Italia: 685 Mio â‚Ź di fatturato 2016; circa 2.300 dipendenti.
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CONSALEZ-ROSSI: LA NUOVA SCUOLA GREEN A CERNUSCO TAGLIO DEL NASTRO PER IL NUOVO POLO SCOLASTICO NEL MILANESE Taglio del nastro per il nuovo polo scolastico di Cernusco sul Naviglio, alle porte di Milano, progettato dallo studio milanese Consalez-Rossi con ES-arch. Il premier Paolo Gentiloni, presente all’inaugurazione: “un’opera bella e d’avanguardia, che guarda al futuro del territorio e del Paese”. Sostenibilità ambientale ed efficienza energetica, apertura alla popolazione civica e a quella scolastica, cura e qualità di spazi, materiali e architetture: questi alcuni dei punti distintivi del nuovo polo scolastico (600 alunni) alle porte di Milano appena inaugurato. Vincitore del concorso internazionale indetto dal Comune nel 2011, il progetto firmato Consalez-Rossi con Enrico Scaramellini è poi stato presentato come ‘best practice’ in occasione del lancio del concorso nazionale delle 51 ScuoleInnovative. UN INVESTIMENTO A TEMPO RECORD Realizzato in soli 2 anni (settembre 2015-settembre 2017) su un’area complessiva di ca 15.000 mq, comprende una scuola primaria su due piani per 375 alunni oltre a mensa e palestra, una scuola dell’infanzia per 180 bambini e un nido di 45 posti su un unico piano. Un investimento di circa 9.5 milioni di euro, che include anche una grande area verde a uso promiscuo aperta alla collettività. Intorno, a proteggere senza soffocare, una recinzione coloratissima che, riprendendo la palette dei rivestimenti esterni, diventa elemento di distinzione e richiamo per tutto il quartiere costituendone il cuore colorato.
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Fondamentale per i progettisti la valorizzazione del paesaggio esterno, come l’articolazione degli spazi interni. “Gli edifici – affermano Consalez e Rossi - sono avvolti da gusci di forma organica che, permeabili alla vista, ospitano i giardini e gli orti didattici di pertinenza e sono a loro volta inseriti in un grande spazio verde aperto alla cittadinanza. Un’area che oltre a connettere e connotare il polo scolastico, assume le sembianze di una grande agorà verde aperta alla socialità 16 ore al giorno. I gusci possono anche essere aperti, creando una piazza per la cittadinanza”. La distribuzione degli spazi interni, anch’essa in anticipo sulle linee guida ministeriali del 2013, ha previsto la scomparsa del connettivo in quanto tale, facendone area didattica, sede di attività individuali o di gruppo, piuttosto che di svago e relax. Le classi si configurano come ‘home base’, il luogo dove tornare dopo le attività di laboratorio, ricreative e d’interclasse. La scuola d’infanzia e il nido si affacciano a sud. Le ampie vetrate sono schermate da un loggiato e le aule sono dotate di un camino che favorisce la circolazione dell’aria e l’illuminazione dell’ambiente. Il nido è stato diviso in una classe per lattanti e due classi per divezzi collegate. En-
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trambe le unità gravitano intorno a un atrio comune, che diventa il luogo dell’incontro con i genitori e la sede delle attività comuni. Entrambe le unità hanno uno spazio verde di pertinenza organizzato secondo le attività e la motricità delle diverse età. La scuola di infanzia è organizzata in unità di tre classi collegate e configurabili a seconda delle attività, e sempre collegate a uno spazio aperto verde comune. Le vetrate della scuola primaria si affacciano a nord, così da diffondere luce uniforme in tutte le ore della giornata, favorire le attività ai tavoli e la visione delle lavagne elettroniche. I colori delle pavimentazioni caratterizzano i due piani, che corrispondono ai differenti cicli della scuola. Al piano terreno un ampio spazio verde comune permette attività all’aperto, che al piano superiore trovano luogo nelle ampie terrazze esposte a sud. La struttura, antisismica, è in materiale misto. Il connettivo è realizzato in calcestruzzo armato con solai pieni, i corpi delle aule della primaria e le coperture dell’infanzia sono interamente in legno con struttura verticale a telaio e orizzontale in lamellare. La vivace ‘pelle’ della scuola, oltre a essere ventilata, è costituita da pannelli di fibrocemento a base lignea, un dettaglio innovativo e dalla notevole forza espressiva. Pannelli fotovoltaici, impianti geotermici, captatori solari, orientamento degli ambienti, facciate ventilate, domotica, vetrate basso emissive e strati isolanti garantiscono per-
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formance energetiche di altissimo livello: “Non è previsto nessun consumo riconducibile a combustibile fossile” – commentano dallo studio Consalez-Rossi. Addirittura, il progetto esecutivo e gli accorgimenti adottati in fase di realizzazione del polo scolastico ne hanno ulteriormente migliorato e ampliato le caratteristiche prestazionali dal punto di vista energetico, il cui punto di partenza, come richiesto dal bando, era già di alto livello. DATI E CREDITI DEL PROGETTO località: Cernusco sul Naviglio (MI) anno concorso: 2011 anno progettazione esecutiva 2014 anno realizzazione: settembre2015/settembre 2017 sup. area complessiva: 14.733 mq sup. edifici: scuola primaria / infanzia/nido: 5.972 mq importo opere netto Polo scolastico 6.849.390 € (polo scolastico Lotto A e Lotto B) Opere esterne. 733.800 € Importo opere totale 7.383.190 € Quadro economico totale Importo totale operazione 9.500.000 € Progetto Architettonico e coordinamento generale: Consalez Rossi Architetti Associati (capogruppo), con ES-arch enrico scaramellini architetto Strutture: ing. Marco Rizzi Impianti meccanici: Digierre3 s.r.l. (Per. Ind. Flavio Ranica, Ing. Ferruccio Galmozzi) Impianti elettrici: Studio Associato Progettazione impianti elettrici (Per. Ind. Vincenzo Radaelli) Collaboratori: Giovanni Bradanini, Alice Buoli, Salvatore Cappello, Daniele Della Lucia, Paolo della Porta, Fabio Loda, Francesco Manzoni, Francesca Peruzzotti (Capoprogetto), Ettore Santi, Camilla Vecchi.
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ALL'AMBASCIATA DEL BELGIO A ROMA RECUPERO E ADDIZIONE DI PRESTIGIO NELLA CAPITALE Un edificio prestigioso per il ruolo di rappresentanza che riveste nella capitale, un progetto complesso per i caratteri delle preesistenze e i limiti imposti dai vincoli paesaggistici sull’area verde nella quale si inserisce, un intervento misurato che assolve alle nuove funzioni previste attraverso un dialogo tra antico e contemporaneo. L’Ambasciata del Belgio a Roma si trova in una splendida posizione, alla sommità dei Parioli ed è immersa in uno splendido parco che è l’attinenza dell’Ambasciata belga della la Santa Sede. Il progetto, commissionato dal Ministero degli Esteri del Belgio dopo un concorso a inviti a Luciano Cupelloni di LC Architettura, prevede la riorganizzazione degli uffici dell’ambasciata attraverso il restauro e l'ampliamento dell'edificio rustico ottocentesco annesso alla residenza localizzata nella Villa Tre Madonne. Le caratteristiche storiche e architettoniche del complesso preesistente hanno rappresentato un punto di riferimento per le scelte progettuali, al fine di definire una struttura unitario in grado di soddisfare le nuove esigenze della committenza. In questo senso, il progetto è stato declinato nel ripristino dei caratteri originari della facciata interna del fienile, nell’ampliamento del corpo aggiunto negli anni sessanta e nella riorganizzazione dello spazio aperto in funzione dei nuovi flussi carrabili e pedonali. Ne nasce una struttura dall’immagine contemporanea, nella quale l’integrazione e sovrapposizione di volumi puri definisce un equilibrio elegante determinato dall’alternanza tra pieni e vuoti. Gli edifici esistenti sono stati ristrutturati integralmente, sia dal punto di vista funzionale che strutturale, anche in termini di miglioramento sismico e impiantistico, mentre al nuovo volume in Corten
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e vetro è affidato il compito di mediare tra le due anime del complesso, dialogando con la preesistenza e dando vita a una continuità visiva con lo spazio verde circostante. L’andamento del prospetto principale segue un modulo definito al livello inferiore dalla scansione delle singole aperture e nel volume vetrato superiore dall’alternanza perfetta di elementi fissi e parti apribili. Alla definizione di questa “lanterna vetrata” hanno contribuito i sistemi di facciata e i serramenti in corten di Secco Sistemi che riprendono cromie e texture del nuovo volume e attraverso un raffinato equilibrio compositivo danno vita a un diaframma vetrato che diventa simbolo del progetto. Un risultato eccellente come testimonia la recente assegnazione del Premio RomaArchitettura promosso dall’IN/ARCH Lazio e dall`Ordine degli Architetti di Roma e Provincia. Un riconoscimento che valorizza il lavoro di tutte le figure che contribuiscono alla buona riuscita di un intervento architettonico, premiando committenti, progettisti e imprese esecutrici dell’opera.
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Aspetti dell'intervento Secco Sistemi sull'Ambasciata del Belgio a Roma.
LA “COERENZA” DELLE SOLUZIONI SECCO SISTEMI La doppia identità del progetto, riqualificazione della parte esistente e aggiunta di un volume dal forte accento contemporaneo, influenza ovviamente ogni aspetto, a partire dagli elementi costruttivi utilizzati sia per il restauro, sia per la nuova addizione. I serramenti non fanno eccezione e proprio per questo senso l’ampiezza e coerenza della gamma di soluzioni sviluppate da Secco Sistemi si è dimostrata vincente per i progettisti alla ricerca di un interlocutore unico che potesse soddisfare i diversi requisiti in merito alle aperture dell’edificio. EBE65, OS2 65, 4F2 in acciaio Corten sono i tre sistemi impiegati nell’ambasciata del Belgio. Soluzioni accomunate dalla capacità di garantire elevate prestazioni da trasferire alle quali affiancare un linguaggio pulito e contemporaneo grazie alle sezioni ridotte dei profili e al loro design essenziale e rigoroso. In particolare, 4F2, la facciata continua a taglio termico applicabile a sottostruttura portante, è stata impiegata per il volume vetrato. 4F2 è un sistema di facciata riportata, che fornisce un elemento di riconoscibilità per le facciate vetrate grazie alla possibilità
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di combinare materiali diversi e differenti tipologie di apertura. Inoltre l’utilizzo di montanti e traversi di grande inerzia e sezione contenuta, consente di costruire facciate con ampie superfici vetrate, lasciando al progettista la massima libertà di configurare il disegno dei prospetti e della loro struttura. Nell’Ambasciata del Belgio a Roma, l’utilizzo dell’acciaio corten per tutti i serramenti ha permesso di omogeneizzare il linguaggio espressivo di tutte le parti della struttura garantendo una continuità materica e formale tra esistente e nuovo, tra passato e presente. IN POCHE PAROLE Nome progetto: Ambasciata del Belgio Progettista: LC Architettura Luogo: Roma Sistema Secco Sistemi utilizzato: EBE65, OS2 65, 4F2 in acciaio Corten Serramentista: Federici Sistemi
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PROTAGONISTA NELLA SICUREZZA URMET FORNISCE IL SISTEMA DI CONTROLLO INTEGRATO DEGLI ACCESSI IN UN PARCO RESIDENZIALE DI LONDRA Urmet diventa portavoce della sicurezza made in Italy nel Regno Unito. Il costruttore edile britannico Redrow PLC sceglie il sistema di videocitofonia IP IPervoice del gruppo torinese per Colindale Gardens, un vasto parco residenziale, composto da unità abitative e spazi commerciali esteso su oltre 180.000 m² nella parte nord-occidentale di Londra. I dispositivi Urmet sono già stati installati, nella fase iniziale, in oltre 300 appartamenti e l’azienda fornirà ai residenti un avanzato sistema di controllo degli accessi, che costituirà parte integrante dell’impianto. Nell’ottica di una considerevole riduzione dei costi, il software di gestione del centralino potrà, inoltre, essere spostato da un edificio all’altro, seguendo il progredire dei lavori. Le pulsantiere IP PoE Elekta Steel ed Elekta
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Glass di Urmet, scelte da Redrow e installate agli ingressi del complesso, permetteranno ai visitatori di comunicare sia con i residenti che con la portineria. Si tratta di soluzioni estremamente sofisticate e performanti: dotate di display a colori da 3,5”, permettono di registrare messaggi sia audio che video in caso di assenza del residente. Una volta ultimato, nel 2025, il complesso comprenderà un totale di 2.900 nuove abitazioni, composte da 24 palazzine e villette a schiera su tre livelli. Date le vaste dimensioni dell’area abitativa, un’ulteriore funzione dei dispositivi particolarmente utile permetterà di visualizzare sullo schermo una mappa interattiva per guidare il visitatore verso la sua destinazione. I sistemi Ipervoice, inoltre, combinano videocitofonia e controllo accessi: Urmet ha dotato le pulsantiere di Colindale Gardens di lettori di prossimità RFID Wiegand da 13,56 MHz integrati, che consentono l’ingresso tramite scheda o chiave elettronica. Con Urmet, Redrows punta all’eccellenza combinando controllo accessi e servizi per i residenti. Grazie al dispositivo
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touch screen Max, che si basa su protocollo IP, Urmet è in grado di offrire entrambi, con un’unica piattaforma. Max, inoltre, è dotato di telecamera da 2 megapixel e schermo in 16:9 da 1024x600 pixel, funziona con sistema Android e consente di installare app esterne.Firmato dallo studio di architetti Feilden Clegg Bradley, il progetto si connota per facciate con mattoni a vista e terrazze su tre livelli. Infine, oltre alla parte residenziale, è prevista la realizzazione di un centro benessere, una scuola, un circolo ricreativo, palestre al chiuso e all’aperto, bar, negozi e un parco centrale di quasi 20.000 m².Daniele Micheletti, product Manager di Urmet, commenta: “Colindale Gardens è un progetto coinvolgente e stimolante: la superficie e la necessità di implementare soluzioni di altissima qualità ed estremamente sofisticate ci ha spinto a ideare dispositivi ad-hoc, spingendoci oltre le nostre proposte tradizionali. Redrow, ad esempio, ha dato indicazioni precise anche per il software di controllo del centralino Urmet, che permette alla portineria di gestire le chiamate, ricevere e creare allarmi e inviare messaggi a gruppi di persone o individuali. Nel software che abbiamo messo a punto appositamente per Colindale Gardens, queste funzioni sono molto semplificate: attraverso una schermata facile e intuitiva, la portineria potrà controllare l’intera area, a garanzia di una maggiore sicurezza per tutti i condomini.
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GRUPPO URMET www.urmet.com Gruppo italiano con presenza internazionale che progetta, sviluppa e commercializza sistemi domotici per la comunicazione e la sicurezza integrata dell’edificio. Urmet Spa in Italia è leader per i sistemi videocitofonici, telefonici, l’automazione e il controllo degli accessi, per i sistemi professionali di antintrusione, antincendio e videosorveglianza, e per le serie civili.Dall’abitazione privata fino alle grandi infrastrutture dei settori terziario e industriale il gruppo si propone come partner per tutte le esigenze progettuali e installative garantendo la qualità dei prodotti e un servizio al cliente capillare e costante.
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CON INGENIUS VMC DI ALPAC: ARIA PULITA PER ELEVATE PERFORMANCE NEI LUOGHI DI LAVORO Dotato di sistema VMC integrato, il monoblocco INGENIUS VMC permette la costante ventilazione degli edifici, immettendo aria pulita e migliorando il comfort lavorativo. Le moderne tecniche costruttive e la perfetta tenuta dei serramenti più evoluti hanno trasformato l’involucro edilizio una struttura ermetica, in grado di raggiungere standard di efficienza energetica sempre più elevati. Sebbene l’implementazione dei livelli di isolamento siano imprescindibili nell’ambito della nuova architettura ecosostenibile, l’imperfetta tenuta termica delle vecchie costruzioni era paradossalmente ciò che garantiva la ventilazione costante degli ambienti. Il mancato ricircolo del flusso dell’aria è infatti oggi la principale causa del ristagno e dell’accumulo di sostanze nocive nei locali, siano essi luoghi di vita o di lavoro. La qualità dell'aria che si respira in ufficio, ad esempio, influisce significativamente sulle performance dei lavoratori e sulla loro produttività. Numerose ricerche scientifiche hanno evidenziato l'importanza dell'aria pura per la funzionalità del cervello: lavorare in edifici dove la qualità dell'aria è buona e i livelli di CO2 sono bassi aumenta le prestazioni cognitive, migliorando la concentrazione. Per questo architetti e progettisti sono oggi chiamati a sviluppare involucri edilizi non solo sempre più performanti, ma anche in grado di garantire un continuo e salutare ricambio dell’aria. Un sistema efficace per ottenere condizioni di lavoro ottimali è l'inseri-
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Una elegante ambientazione di ALPAC Ingenius.
mento, anche in fase di progettazione degli edifici, di impianti di Ventilazione Meccanica Controllata (VMC). Il monoblocco INGENIUS VMC di ALPAC è la soluzione per la gestione del foro finestra che integra le prestazioni isolanti ed energetiche del monoblocco alla VMC decentralizzata, trasformando la finestra in una struttura tecnologicamente avanzata capace non solo di garantire ottime prestazioni termiche, ma anche di aumentare il valore dell'immobile. Aria piÚ pulita, maggiore comfort lavorativo Oltre all'inquinamento tipico degli spazi indoor (VOC, anidride carbonica, acido formico e formaldeide, esalazioni da pitture murali e pavimentazioni, etc.), i luoghi di lavoro subiscono anche la sollecitazione di agenti esterni (polveri sottili, batteri, pollini, ozono, etc.) che inevitabilmente fanno parte dell'aria urbana. Con l’installazione del mo-
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Lo schema dei flussi in ALPAC Ingenius.
noblocco INGENIUS VMC è possibile ricambiare l'aria e purificarla da polvere, umidità, odori e sostanze dannose, grazie al doppio filtro di estrazione/immissione G4/F7 che assicura aria pulita e un maggior comfort nell'ambiente lavorativo anche a finestra chiusa. Dotato di scambiatore di calore entalpico a doppio flusso incrociato controcorrente, il monoblocco INGENIUS VMC consente inoltre il completo recupero dell’energia termica, mantenendo invariata la temperatura all'interno dei locali ed evitando sprechi energetici. Semplicità di posa in cantiere Facile e veloce da installare, INGENIUS VMC è il primo sistema VMC Plug&play integrato nel monoblocco finestra: una volta montato e collegato alla rete elettrica non necessita, infatti, di ulteriori predisposizioni e allacciamenti. Ma non solo: questa soluzione non richiede nemmeno canalizzazioni né ingombranti impianti centralizzati, assicurando la massima praticità di posa e garantendo un notevole risparmio sui tempi e sui costi in cantiere. Disponibile per tutti i sistemi oscuranti (avvolgibile, scuro, frangisole, etc.), il sistema decentraliz-
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zato INGENIUS VMC è caratterizzato infine da una grande versatilità nella progettazione e da una perfetta adattabilità ad ogni stile architettonico. ALPAC, inoltre, garantisce fin dalle prime fasi progettuali il supporto dei propri tecnici specializzati, al fine di realizzare soluzioni realmente su misura rispondenti a specifiche esigenze. in box ALPAC da 35 anni progetta e produce soluzioni avanzate per la gestione del foro finestra: monoblocchi termoisolanti per avvolgibili, frangisole, tende oscuranti, scuri e persiane, cui si aggiunge l’ampia gamma di cassonetti e la nuova linea di monoblocchi con VMC integrata. È la prima impresa nel settore del risparmio energetico e dell’eco-sostenibilità ad avere fatto propria la filosofia del Lean Production System, basata sull’efficienza produttiva e sul miglioramento continuo. Molti sono gli investimenti dedicati alla ricerca e sviluppo per portare il mercato verso nuovi standard edilizi, rispondenti alle normative più recenti e all’odierna richiesta di una cultura ecosostenibile. ALPAC promuove la cultura dell'efficienza energetica ed è partner CasaClima e membro AIPE.
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SISTEMI A ALTA AFFIDABILITÀ Geze , partner di Adigeo per soluzioni tecniche all’avanguardia. Fortemente connotato dalla pianta a forma di A che ne ricorda il nome e l’area di appartenenza, il centro commerciale Adigeo è un bell’esempio di progettazione sostenibile e altamente tecnologica, curato da ECE, leader europeo del mercato dei centri commerciali. La struttura è stata pensata come una composizione architettonica armonica e integrata nell’area che la ospita: l’utilizzo di materiali leggeri e naturali come il vetro delle vetrate estese a tutta altezza e la pietra arenaria gli conferiscono trasparenza e luminosità. I materiali di pregio dei rivestimenti, gli arredi curati e una cromaticità calda generano un’atmosfera accattivante per i visitatori. In un’ottica di sostenibilità sono state installate unità per la climatizzazione ad elevata efficienza e un impianto fotovoltaico che assicura una produzione di corrente elettrica priva di emissioni. L’utilizzo delle acque piovane per l’irrigazione delle aree verdi esterne e l’impiego di sistemi di risparmio idrico nei servizi igienici assicurano un uso efficiente dell’acqua. La progettazione sostenibile va di pari passo con la sofisticata tecnologia che governa il movimento delle porte di ingresso curato da GEZE, specialista nello sviluppo e produzione di sistemi costruttivi per porte, finestre e sistemi di sicurezza. I due ingressi principali, come quello al piano sotterraneo, sono di grande impatto visivo. Caratterizzati da due bussole ciascuno, il movimento di apertura automatica è regolato dal sistema ECdrive di GEZE, appositamente progettato per porte scorrevoli lineari. ECdrive assicura un comfort di transito e una sicurezza costante, il motore è silenzioso, a bassa usura ed esente da manutenzione. Nel corridoio centrale sono posizionane due ante a battente, il cui movimento è assicurato dal sistema idraulico ad alta affidabilità TSA 160 NT comandato elettronicamente e pensato proprio per le grandi superfici come i centri commerciali, cui assicura diverse modalità di fun-
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PRODOTTISTREAMINGCITY
zionamento: “Automatico”, “Apertura permanente”, “Notte”, “Chiusura negozio”. Al piano superiore sono presenti finestre con attuatori a catena Powerchain, particolarmente adatti a forze elevate e ad ampi angoli di apertura. Impiegabili per la ventilazione naturale, in questo caso assolvono anche la funzione evacuazione fumo calore con sistema RWA. GEZE si conferma il partner ideale nelle grandi realizzazioni, in grado di supportare il committente in tutte le fasi del progetto e di garantire nel tempo affidabilità e manutenzione. GEZE ITALIA srl GEZE è sinonimo di innovazione e di alta qualità di prodotti, processi e servizi. È leader a livello globale per i sistemi per porte, finestre e tecnologia di sicurezza. In un’organizzazione internazionale costituita da 20 filiali e 2.700 dipendenti, GEZE ITALIA Srl occupa un posto di rilievo. È presente nel nostro Paese dal 1998 ed è in grado di soddisfare con velocità e precisione le esigenze dei clienti grazie alla presenza della sede di Vimercate e della filiale di Roma. Può contare su una flessibile ed efficiente rete di vendita e di tecnici per installazione e assistenza e più di 50 dipendenti solo in Italia.
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PROJECT, UN ACCENTO DI STILE NEL LIVING Che l’ambiente sia classico, moderno, country chic o in qualunque altro stile, Project riesce sempre ad integrarsi alla perfezione, coniugando sicurezza ed estetica. Concepita come porta di sicurezza per interni, e valorizzata da una vastissima gamma di rivestimenti e finiture, Project veste gli spazi di personalità e perfezione. A raso muro, senza cerniere
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PRODOTTISTREAMINGCITY
né viti a vista, si apre a 100 gradi ed è particolarmente leggera. Può essere completata con Arckey, la serratura elettronica brevettata da Oikos e comandata da un’esclusiva app per smartphone per il controllo totale degli accessi. Caratteristiche tecniche: classe antieffrazione di serie classe 3, tenuta acustica 36 dB (40 dB su richiesta), tenuta termica 1.8, resistenza al fuoco EI30 (su richiesta). articolo per prodotti di una pagina con tre fotografie con la seguente unica didascalia: Project valorizza la zona living con una finitura a pannello unico in rovere raw cenere. La maniglia, in acciaio satinato, crea un voluto contrasto con il profilo nero in alluminio. L’effetto è pregevole, in armonia con i toni dei tendaggi e dell’arredamento. www.oikos.it
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LA PIÙ GRANDE MOSTRA BAVARESE DI CASE FINITE Una grande esposizione di case completamente arredate nel cuore della Baviera Il Bauzentrum Poing è un’esposizione di case che conta oltre 55 prototipi, tutti completamente allestiti e arredati. Si tratta dell’esposizione più grande nel suo genere in Baviera. I visitatori vengono qui per scoprire le ultime tecnologie e tendenze in materia di edilizia e abitare moderno e per ottenere dagli esperti una consulenza personalizzata. Questa mostra unica nel suo genere attira ogni anno circa 80000 visitatori e, pertanto, è l’esposizione di prototipi più famosa della Germania. Il Bauzentrum Poing pone una grande attenzione sui temi dell’efficienza energetica e del risparmio energetico. In molte di queste case i visitatori possono scoprire l’ultimissima generazione della tecnica di riscaldamento e dell’impiantistica. È possibile esaminare un’ampia gamma di opzioni, ad esempio i sistemi solari e fotovoltaici, l’energia eolica che fornisce energia elettrica per un’intera casa, gli impianti di recupero del calore e le caldaie a condensazione a gas. È il luogo dove vedere e testare le soluzioni alle sfide di oggi e di domani. I visitatori accedono al sito attraverso il «padiglione della tecnologia», un edificio che di per sé è una dimostra-
60 Lo stand del Bauzentrum Poing a Comocasaclima. Vedute della grande esposizione di case complete.
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zione del futuro per l’uomo, la natura e la tecnologia. Per la costruzione di questo innovativo padiglione sono state impiegate tecniche di costruzione nuove e sono stati implementati vari metodi di salvaguardia delle risorse e dell’energia: le relative informazioni sono a disposizione dei visitatori. A intervalli regolari, nel padiglione della tecnologia, si tengono conferenze domenicali gratuite per i proprietari di case, coloro che si vogliono costruire la loro casa e agenti immobiliari. Queste interessanti conferenze coprono un’ampia gamma di temi relativi a lotti ed edifici, nuove costruzioni e riparazioni & manutenzione, case per il futuro e design per interni. UN FENOMENO CHE HA PASSATO I CONFINI DELLA BAVIERA La fama del Bauzentrum Poing, come centro per eventi di progettazione, costruzione e modernizzazione delle case, ha oltrepassato i confini della Baviera. Qui gli esperti offrono ai consumatori finali il vantaggio della loro esperienza e delle loro conoscenze su come progettare, pianificare, costruire e rinnovare la proprietà. Nella mappa interattiva del sito sono disponibili per la consultazione le foto di ogni casa. È presente anche un link che rimanda agli sviluppatori, così le parti interessate possono entrare in contatto con loro e richiedere materiale informativo in inglese, se necessario.
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COSTRUIRE BENE È UN INVESTIMENTO SICURO Gli edifici “green” valgono il 2%-10% in più e rendono canoni maggiori del 2%-8% Investire nell’edilizia sostenibile conviene sempre più. Un investimento in un’operazione immobiliare sostenibile comporta incrementi di costi di costruzione o di ristrutturazione fra il 5 e il 10% del totale ma consente di realizzare incrementi di valore (tra il 2 e il 10%), canoni sensibilmente superiori (tra il 2 e l’8%) e forte diminuzione dei tempi di vendita (da 8 a 4 mesi). È quanto emerge dal primo osservatorio “Il costruito per gli uomini del domani; osservatorio sulla sostenibilità ambientale: focus sull’efficienza energetica e sulla sicurezza”, presentato da Scenari Immobiliari durante la 25esima edizione del Forum Scenari e realizzato in collaborazione con Johnson Controls. Efficienza dei processi e ottimizzazione delle risorse sono temi che da sempre guidano i progressi in qualsiasi tipo di industria eppure negli ultimi anni i grandi investitori in tema di risparmio, sicurezza e sostenibilità del costruito sono state le famiglie. Il patrimonio residenziale infatti è stato quello su cui si sono concentrati la maggior parte degli interventi che hanno comportato un incremento dell’efficienza degli edifici.
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Ciò è avvenuto grazie al sostegno delle agevolazioni fiscali previste dalla normativa italiana, in risposta alle direttive europee finalizzate a facilitare gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici. Solo recentemente la manutenzione straordinaria degli immobili ha mostrato un costante incremento degli investimenti, a fronte di stabili contrazioni negli altri settori dell’edilizia. “Nel caso di una ristrutturazione - dichiara Francesca Zirnstein, Direttore Generale Scenari Immobiliari - il costo degli interventi green è mediamente di 40 euro al metro quadrato. Nelle sole città italiane, con un patrimonio costruito dopo il 1946 di circa 18 milioni di abitazioni, ciò comporterebbe un investimento aggiuntivo di 40 miliardi
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di euro e un incremento del valore non inferiore a 100 miliardi”. “Grazie a questo Osservatorio - afferma Francesco Giaccio, Direttore Generale di Johnson Controls Building Technologies & Solutions Italia - Johnson Controls fa sentire la sua voce sul mercato del Real Estate. Abbiamo scelto questo strumento, e non una semplice ricerca, per poter proporre con continuità dati rilevanti e di interesse per il mercato, senza fini commerciali ma con un intento meramente divulgativo. Gli edifici sono driver fondamentali della domanda di energia e in Italia, quelli con oltre 40 anni di vita, che necessitano di interventi di manutenzione straordinaria, rappresentano il 70% del totale, costituendo da un lato una problematica, ma anche una grande opportunità. Prendendo in considerazione lo stato dell’arte, l’Osservatorio analizza i vantaggi che la tecnologia può offrire a sostegno dell’attuale ripresa immobiliare - confermata dalla crescita del fatturato nazionale annuo (+2,5%) nel 2016 e dall’aumento del 4% stimato per il 2017”. Il dibattito sviluppatosi nel corso degli ultimi vent’anni in merito al ruolo che gli edifici hanno nel condizionare il benessere dei propri occupanti si è spesso concentrato sulla capacità di alcune componenti degli immobili (illuminazione, condizionamento dell’aria, riscaldamento, ventilazione ecc…) di migliorare la qualità degli ambienti costruiti. La rilevanza dei ruoli Ma l’edificio e le proprie componenti non sono gli unici fattori a determinare la vivibilità degli spazi. Appare infatti di grande rilevanza il ruolo delle persone stesse nel condizionare la qualità degli am-
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bienti in cui si trovano. Attualmente il monitoraggio delle persone nell’utilizzo degli edifici viene effettuato per questioni di sicurezza afferenti all’ambito della security, inteso come protezione da azioni criminali. La grande sfida per il prossimo futuro riguarderà la messa a sistema di tutte le informazioni rese disponibili da ogni componente al fine di migliorare la safety, ovvero la sicurezza intesa come salvaguardia e prevenzione di possibili danni alla salute delle persone. Nell’epoca dell’Internet of Things gli oggetti sono collettori di informazioni, le quali si rivelano sovrabbondanti rispetto a quanto realmente necessario per lo svolgimento della funzione specifica di quell’oggetto. Si apre quindi la strada per un’indagine su come tecnologie nate per rispondere a problematiche molto diverse tra di loro, possano contribuire a rendere sempre più efficiente l’operatività di un luogo attraverso una sempre maggiore integrazione tra le varie componenti degli edifici, ma anche di competenze tecniche e professionali, abili nel cogliere opportunità ancora nascoste già presenti sul mercato. Un investimento in una operazione immobiliare sostenibile comporta costi iniziali maggiori rispetto a uno sviluppo tradizionale ma i ritorni per un operatore che investe in edifici green, in termini di valore, canoni, tempi di assorbimento e immagine sono notevoli. Ma la sequenza virtuosa investe poi ogni fase del ciclo di vita del dell’immobile. Investire in edifici efficienti, prima ancora che sostenibili, consente di liberare risorse da destinare all’implementazione di soluzioni per il miglioramento del benessere all’interno degli edifici, offrendo ai propri tenant soluzioni più competitive.
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RISULTATI IMPORTANTI PER COMOCASCLIMA La classica manifesazione lariana"powered by Klimahouse ha riscontrato ancora una volta un notevole successo ComoCasaClima, manifestazione fieristica dedicata al risanamento e all'efficienza energetica powered by Klimahouse, si è svolta ad Erba in provincia di Como presso Lario Fiere dal 10 al 12 novembre 2017 registrando 4.800 visitatori, con oltre 1.260 presenze ai 14 appuntamenti di formazione in programma nell’arco dei 3 giorni di fiera. La seconda edizione di Klimahouse a Como, edizione itinerante focalizzata sull’edilizia in Lombardia, si conferma un buon punto d’incontro tra i professionisti del settore edile e un’importante occasione per chi desidera ristrutturare o costruire casa, per informarsi sulle possibilità offerte dal mercato al momento attuale. Lo sguardo rimane orientato al futuro e alle possibilità di costruire nel rispetto dell’ambiente con attenzione al patrimonio che lasceremo in eredità alle generazioni future. Klimahouse è da anni la fiera leader in Italia in questo settore che, al momento, è quello che consuma oltre il 50% delle risorse della nostra terra. Oltre all’all’esposizione di 129 aziende, ComoCasaClima ha offerto
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Silvia Maestri e Pietro Ferrari a Comocasaclima.
un ricco programma di eventi formativi e informativi con convegni specializzati, presentazioni, workshop e dimostrazioni live. Tra gli appuntamenti in calendario sono state molto apprezzate, anche dalla stampa specializzata presente, le visite tecniche guidate agli edifici CasaClima per mostrare agli operatori del settore e al pubblico esempi di realizzazioni energeticamente efficienti del territorio. Il Casaclima network lombardo. “La professionalità e la qualità del programma è garantita dai partner di primo ordine di questa manifesta-
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Sonia Maritan con la squadra del network lombardo.
L'intensa attività convegnistica.
zione”, afferma Thomas Mur, Direttore di Fiera Bolzano, “Tra questi un plauso va al CasaClima Network Lombardia e al Collegio dei Geometri dalla Provincia di Como, che si sono dati molto da fare per offrire ai professionisti in Lombardia un programma di alto livello con crediti formativi”. In particolare il CasaClima Network Lombardia che ha proposto un incontro sul tema del rapporto tra Consulenti CasaClima e Enti Pubblici, dal titolo ‘Promuovere, fare e comunicare la sostenibilità’, in cui sono state illustrate opportunità e Best Practice per una sinergia possibile e proficua. È stato presentato il Regolamento Energetico Ambientale del Comune di Pavia e un’interessante prospettiva sui CAM, Criteri Ambientali Minimi, compresi nelle gare di appalto. Il Network ha inoltre organizzato due interessanti workshop con crediti formativi dedicati all’innovazione nell’edilizia residenziale e una serie di eventi quotidiani che riguardano l’esecuzione reale di parti di edificio e impianti, secondo i criteri del Costruire della filosofia CasaClima. Come emerge da alcune testimonianze, le aziende sono soddisfatte. Massimo Murgioni, Direttore Tecnico di Coverd afferma: “Il territorio di Como per noi è molto importante. I visitatori di questa edizione, soprattutto privati, erano molto interessati, tanto è vero che abbiamo
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Lo stand di Bau di Monaco 2019.
La prestigiosa Design Haus svizzera.
fissato diversi appuntamenti promettenti. Siamo senz’altro soddisfatti della partecipazione.” Dello stesso parere Marco Monterenzi, Sales & Marketing Manager di Silvelox: “La fiera ha superato di gran lunga le nostre aspettative. Abbiamo trovato un pubblico Il fascino del pavimento in larice. proveniente da tutto il Nord Italia composto sia da progettisti che da pubblico privato, entrambi molto interessati. Siamo riusciti a coprire tutti i nostri target di riferimento.” Luciano Carlo Capriati di Capriati conclude: “Siamo interessati a questo territorio e sapevamo che questo sarebbe stato l’evento giusto per noi. Il livello di competenza e preparazione dei visitatori ci ha positivamente sorpreso, così come il loro interesse per il risparmio energetico in generale e i nostri prodotti in particolare.” Klimahouse torna nel 2018 con un triplice appuntamento: l’edizione’madre’ a Bolzano dal 24 al 27 gennaio, dal 13 al 15 aprile in Toscana e nell’autunno 2018 in Sicilia. Il prossimo ComoCasaClima powered by Klimahouse, invece, è in programma per l’autunno del 2019, a ritmo biennale.
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UNA PARTNERSHIP PER LA NORMATIVA Al via l’accordo tra le due organizzazioni notificate che interessa tutte le aziende dei settori serramenti, serrature,prodotti da costruzione security&safety che da oggi possono eseguire con rapidità ed efficienza le prove in laboratorio o in witnessing secondo l’art. 46 del CPR 305/11 Buone notizie per le aziende di serrature, chiusure antipanico, accessori per serramenti e per i fabbricanti dei prodotti da costruzione del comparto security & safety. Da oggi infatti, grazie alla partnership siglata da ICIM, ente di certificazione indipendente, e TECHNE, laboratorio di servizi avanzati di misurazione, le aziende hanno la possibilità di conseguire con rapidità ed efficienza le certificazioni di riferimento per i loro prodotti, potendo effettuare ogni di tipo di prova in laboratorio o in witnessing, come previsto dall’art. 46 del CPR 305/11. Il Regolamento Prodotti da Costruzione, com’è noto, riguarda tutti i prodotti che sono realizzati per diventare parte permanente di opere edili e che ha lo scopo di garantire la libera circolazione dei prodotti
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da costruzione all’interno del mercato europeo. ICIM è organismo notificato per il rilascio della marcatura CE per i prodotti da costruzione, mentre TECHNE è laboratorio notificato per le prove ai fini di marcatura CE in conformità al già citato art. 46, ovvero, sia prove di laboratorio sia prove presso la sede del cliente, le cosidette prove in “test witnessing” che possono essere condotte utilizzando l’attrezzatura del fabbricante, molto apprezzate, in particolar modo, dai grossi produttori. L’offerta congiunta di tutti i servizi relativi alla certificazione di prodotto, obbligatoria e volontaria, costituisce un vantaggio per le aziende che possono trovare, in un’unica soluzione, esperienza consolidata e personale qualificato che si traducono in precisione e ra-
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pidità di esecuzione: un’efficienza garantita, altresì, dalle competenze multidisciplinari di ICIM e dal laboratorio prove all’avanguardia di TECHNE, che utilizza macchinari di testing e diagnosi di ultima generazione. In particolare, l’accordo stretto tra ICIM e TECHNE riguarda le prove iniziali di tipo, le prove parziali, meccaniche e ambientali per maniglioni antipanico, maniglie di emergenza, serrature meccaniche, serrature elettromeccaniche, e delle prove per la certificazione volontaria per tutti i prodotti del settore, come ad esempio cilindri per serrature e lucchetti. Molti dei prodotti che rientrano nel campo di applicazione del Regolamento Prodotti da Costruzione appartengono al settore antincendio, un comparto in cui ICIM opera da vent’anni e nel quale è accreditato per la certificazione di numerosi prodotti e figure professionali.Non è il solo comparto della certificazione italiana e internazionale in cui ICIM si distingue per dinamismo e innovazione: nell’ambito della certificazione volontaria di prodotto, ICIM opera in differenti settori industriali e può vantare oltre 40 schemi di certificazione, tutti accreditati, sviluppati in un’ottica di maggior controllo delle prestazioni dei prodotti rispetto alla certificazione cogente: un valore aggiunto per tutte le aziende che vogliono differenziarsi rispetto alla concorrenza.
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L’accordo tra ICIM e TECHNE riguarda anche tutti i fabbricanti che utilizzano nei loro processi produttivi strumenti che sono soggetti a taratura periodica, dal momento che TECHNE è anche laboratorio accreditato ACCREDIA ISO 17025. Tra i settori serviti da TECHNE in ambito tarature l’industria automotive, metalmeccanica, petrolchimica, sanitaria, della difesa e delle costruzioni. Speciali condizioni agevolate sono garantite ai clienti ICIM. Il prossimo step dell’accordo tra ICIM e TECHNE prevede il completamento del catalogo prove per tutti gli accessori per serramenti. www.icim.it www.technemetrologia.it
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OSSERVATORIO ANIE: LA RIPRESA PARTE DAL MERCATO DELLE TECNOLOGIE Sono segnali di ripresa quelli che emergono dall’Osservatorio di Federazione ANIE, una delle più importanti organizzazioni Confindustriali per peso e rappresentatività che, con oltre 1.300 aziende associate, 468.000 addetti e un fatturato aggregato di 74 miliardi di euro, rappresenta la casa delle tecnologie italiane nei mercati dell’Industria, dell’Energia, del Building e delle Infrastrutture di trasporto. L’Osservatorio ANIE è il risultato della prima indagine a carattere quali–quantitativo, su un significativo campione di aziende di differenti dimensioni per un valore complessivo di oltre 13miliardi di euro, realizzata allo scopo di monitorare a cadenza semestrale l’andamento dei comparti rappresentati all’interno della Federazione. L’indagine è stata avviata nel mese di luglio 2017. DATI DI CONSUNTIVO I SEMESTRE 2017 Guardando ai dati di consuntivo, nel primo semestre 2017 il 56% delle imprese che hanno preso parte all’Osservatorio segnala una crescita del fatturato rispetto al secondo semestre
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del 2016. Di queste il 24% indica una crescita double digit. Grazie al miglioramento dello scenario internazionale, nel primo semestre del 2017 si consolidano i segnali di riattivazione della domanda estera. Il 56% delle imprese ANIE segnala nel primo semestre del 2017 una crescita del fatturato estero nel confronto con il semestre precedente. Indicazioni incoraggianti originano infine dall’analisi del portafoglio ordini. Nel primo semestre del 2017 per oltre il 50% delle imprese che hanno preso parte all’indagine, sia piccole che medie, l’ordinato totale è in crescita rispetto allo stesso periodo del 2016. Guardando alla composizione per dimensione d’impresa, sia le piccole e medie sia le grandi imprese condividono un sentiment di miglioramento. In particolare, l’ordinato estero beneficia del consolidamento della ripresa globale e dell’avvio di un nuovo ciclo internazionale degli investimenti.
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STIME SUL II SEMESTRE E DI CHIUSURA ANNO 2017 Anche per il secondo semestre del 2017 le aspettative delle imprese di ANIE mantengono un trend improntato al miglioramento: i saldi tra previsioni di aumento e diminuzione sono positivi e risultano superiori rispetto a quelli registrati nel primo semestre. Nel secondo semestre del 2017 il 56% delle imprese segnala una crescita del fatturato, beneficiando di un contesto economico in miglioramento sul fronte interno ed estero. L’analisi del portafoglio ordini evidenzia incoraggianti segnali di espansione dei settori ANIE per i prossimi mesi. Guardando alle stime relative all’anno 2017 nel suo complesso, le valutazioni delle imprese ANIE confermano un andamento di segno positivo (il 58% delle imprese stima una crescita del fatturato totale nel confronto con il 2016). Il canale estero torna a evidenziare un ruolo trainante (nel 2017 si attende una crescita del fatturato estero per il 64% delle imprese). Analizzando, infine, l’andamento dei mercati finali, ovvero i mercati verso cui sono rivolte le tecnologie ANIE, si conferma trainante il mer-
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cato Industria: oltre il 60% delle imprese che hanno preso parte all’indagine segnala in questo ambito un aumento della domanda nazionale. Su questo dato certamente si riflette il riavvio degli investimenti in beni strumentali e, in particolare, nelle componenti più tecnologiche come quelle individuate dal Piano Industria 4.0. In crescita anche il mercato delle Infrastrutture di trasporto ferroviario ed elettrificato, indicato in positivo da oltre il 45% delle imprese, che beneficia anche dell’avvio del piano decennale di investimenti recentemente annunciato dai principali operatori del settore. Le indicazioni dal mercato dell’Energia (fonti tradizionali e rinnovabili) si mantengono stabili: uno scenario, questo, che risente dell’incertezza presente e legato all’evoluzione delle quotazioni dei prodotti petroliferi, ma anche di una fase di attesa in vista dell’annunciato avvio di investimenti nei prossimi anni. Infine il mercato del Building, che vede il consolidamento di segnali positivi dopo una lunga fase critica. “Dopo un 2016 caratterizzato da luci e ombre, nei primi mesi del 2017 sull’evoluzione dei settori ANIE si riflette positivamente il miglioramento del profilo congiunturale nei principali mercati di riferimento – ha commentato Giuliano Busetto, presidente ANIE -. Anche guardando all’evoluzione nel 2017 dell’industria manifat-
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turiera italiana, arrivano indicazioni positive dall’analisi dei principali indicatori qualitativi. L’effettivo consolidamento della ripresa italiana rappresenta un elemento essenziale a sostegno della domanda rivolta ai settori ANIE. In particolare, un ruolo importante potrà essere giocato dall’atteso rafforzamento degli investimenti in nuove tecnologie trasversale ai diversi mercati finali di riferimento. Per questa ragione, ANIE appoggia il Piano Impresa 4.0 a sostegno dell’industria manifatturiera italiana - la seconda in Europa dopo la Germania - e affianca, con le migliori e più innovative tecnologie oggi disponibili sul mercato, le grandi imprese committenti nei loro ambiziosi piani di investimento”. L’OCCUPAZIONE Segnali di tenuta si registrano nei dati di occupazione. Nel primo semestre del 2017 l’85% delle imprese ANIE che hanno preso parte all’indagine segnala di non aver ridotto i livelli occupazionali nella loro globalità nel confronto annuo. Prevalgono indicazioni di stabilità sia per la componente dell’occupazione relativa ad operai e tecnici, i cosiddetti “blue collar”, sia per quella relativa agli impiegati, cosiddetti “white collar”. Segnali in linea arrivano dalle stime di chiusura anno: quasi il 90% delle imprese dichiara di non aver ridotto i livelli occupazionali rispetto allo stesso periodo del 2016. “Questo dato ci conforta – ha spiegato il presidente ANIE Giuliano Busetto – perché testimonia l’impegno delle imprese ANIE, anche in una fase ancora complessa, a non disperdere know how e a sostenere la presenza continuativa in azienda di personale qualificato, il vero valore aggiunto nelle nostre imprese a forte impronta tecnologica”
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INVESTIMENTI IN INNOVAZIONE E INDUSTRIA 4.0 L’innovazione si conferma centrale per le strategie di sviluppo delle imprese ANIE. Oltre l’80% delle imprese segnala di aver realizzato o di prevedere di realizzare nel 2017 attività di innovazione e di queste il 65% indica investimenti in innovazione in crescita rispetto al 2016. In particolare il 36% ha investito in Ricerca e Sviluppo, il 34% sul miglioramento dei processi aziendali e il 27% in acquisto di beni strumentali. In considerazione del Piano Industria 4.0, le imprese ANIE riconoscono nell’attuazione del piano benefici al miglioramento del processo produttivo (32%), alla logistica e efficienza organizzativa (20%), al marketing e alle vendite ( 17%), alla creazione di servizi innovativi (16%) e all’upgrading dell’offerta (quasi il 15%). A frenarne invece l’implementazione la scarsa conoscenza delle nuove tecnologie (28% delle aziende intervistate), il lento ritorno degli investimenti e la poca ricettività del mercato (22%), la mancanza di profili professionali adeguati (17%) e i rischi legati alla sicurezza dei dati (circa il 13%). ANIE Confindustria, con oltre 1300 aziende associate e circa 468.000 occupati, rappresenta il settore più strategico e avanzato tra i comparti industriali italiani, con un fatturato aggregato di 74 miliardi di euro. Le aziende aderenti ad ANIE Confindustria investono in Ricerca e Sviluppo il 4% del fatturato, rappresentando più del 30% dell’intero investimento in R&S effettuato dal settore privato in Italia.
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SEI MILIONI DI CASE RICHIEDONO UNA RISTRUTTURAZIONE ATTENTA AL FATTORE ANTISISMICO Legislazione, Sismabonus, prevenzione del rischio e tecnologie per la ricostruzione. Nella sede di Confcommercio a Roma il mondo dell’edilizia si riunisce per parlare a tutto tondo di antisismica in Italia Sei milioni di edifici in cattivo, se non pessimo stato. È questo uno dei dati più significativi - fornito da Andrea Barocci di Associazione Ingegneria Simica Italiana - emersi oggi dall’importante convegno nazionale dal tema Il ruolo della filiera edile nella riqualificazione sismica tra legislazione, politica e opportunità sociali. Dalla corretta progettazione al Sismabonus, in corso a Roma presso la sede di Confcommercio nazionale grazie all’organizzazione di Federcomated e Sercomated con il patrocinio di Ance, il Consiglio Nazionale degli Ingegneri, Consiglio Nazionale degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori e l’Ordine dei Geologi del Lazio. Un momento importante in cui Federcomated ha lanciato anche l’iniziativa “Adotta una scuola”, che prevede che ogni distributore di materiali edili diventi tutor di una scuola del suo territorio, in modo da poter supervisionare e consigliare al meglio gli istituti scolastici italiani in termini di sicurezza e riqualificazione, fornendo anche sup-
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porto e consulenza. Un’iniziativa importante, fortemente voluta dal mondo della rivendita e della produzione di materiali per l’edilizia che va a inserirsi in un contesto di estrema attualità: è di qualche giorno infatti il rapporto di Legambiente Ecoscuole, che fotografa ben 15.055 edifici scolastici che necessitano una riqualificazione in termini sismici, operazione che l’associazione ritiene realizzabile in un tempo di 113 anni se non si assisterà a una svolta decisa dei tempi e modi di realizzazione. Alberto Marchiori, incaricato per le Politiche Europee di Confcommercio per la rigenerazione urbana ha lanciato dal palcoscenico del convegno un altro tema fondamentale, ovvero quello delle “Città della Transizione”, per rimuovere gli ostacoli alla ripresa delle normali condizioni di vita. Non solo, Marchiori ha anche svelato la nascita di una nuova figura professionale, il Town center manager, «che stiamo cercando di formare, con competenze anche in materia di fondi comunitari. Il folto pubblico del convegno.
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La locandina della manifestazione.
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Da gennaio partirà un master con le Università di Udine e Trieste, sponsorizzato da Confcommercio nazionale». Michele Lapenna, consigliere e tesoriere del Consiglio Nazionale degli Ingegneri, ha invece sottolineato come la maggioranza dei cittadini non sappia ancora come si usa il Sismabonus. Un’opportunità da sfruttare assieme ai fondi e ai finanziamenti europei che l’Italia ha ad oggi sfruttato solo per il 3% di quanto disponibile. Tutto questo è sicuramente più perseguibile grazie all’unione di forze e competenze dell’intera filiera, come sottolineato da Giuseppe Freri (presidente Federcomated), Luca Berardo (presidente Sercomated) e da Carlo Sangalli, presidente di Confcommercio - Imprese per l’Italia, che ha tenuto a sottolineare con forza quanto sia importante la riqualificazione sismica, per gli italiani e per l’intero patrimonio artistico nazionale, motore di gran parte del nostro indotto turistico: «Si deve, si può e conviene», ha detto con forza Sangalli, che poi ha fatto un focus sulla situazione economica italiana in generale: «La ripresa si sta rafforzando ma è ancora lenta e parziale. È lenta perché nessuna regione è tornata ai livelli pre-crisi e perché le distanze tra nord e sud si sono acuite. L’enorme potenziale del mezzogiorno resta inespresso e diminuisce il suo apporto al Pil. Siamo al primo tempo di una partita ancora lunga da giocare e per vincerla certamente bisogna andare avanti sulle riforme e bisogna anche diminuire i problemi strutturali della nostra economia, che sono eccesso di burocrazia, pressione fiscale e deficit di legalità e infrastrutture». Anche l’onorevole Ermete Realacci ha tenuto a presentare quanto fatto sin d’ora e l’importanza del consolidamento antisismico, definito «una partita fondamentale per la quale servono strumenti importanti. Il percorso è già avviato». La sfida è anche interessante in termini economici: «Come cambia il valore delle
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case in Italia se vengono riqualificate? Lo dice un lavoro fatto da Symbola e Cresme, che dimostra – dice Realacci – che con un investimento di 14.500 euro c’è un aumento di valore di un immobile di ben 65.000 euro. Le case ristrutturate valgono il 29% di più. Se tutte le case messe in vendita in Italia fossero ristrutturate, otterremo 20 miliardi di euro di valore in più, ogni anno». Promuovere un’edilizia che garantisca la sicurezza dei cittadini e che sostenga l’economia del Paese, valorizzando la diffusione delle più innovative tecnologie antisismiche, è il messaggio che Sercomated vuole diffondere mettendo al posto di “regia” l’industria e la progettazione edile e chiamando come “braccio armato” le rivendite: centri e luogo di incontro tra le soluzioni tecnologiche, rese disponibili capillarmente sul territorio. Altro aspetto fondamentale per la riqualificazione sismica nel nostro Paese sono gli sgravi fiscali del Sismabonus di cui ha parlato Pierpaolo Masciocchi, responsabile Settore Ambiente e Utilities di Confcommercio. Dalla legislazione fiscale agli aspetti metodologici della classificazione del rischio sismico con l’intervento tecnico del professor Mario De Stefano dell’Università di Firenze fino alla presentazione di Andrea Barocci dell’interessante indagine di Federcasa-Ingegneria Sismica Italiana sull’impatto reale e pratico del Sismabonus sugli edifici italiani. LE TECNOLOGIE PIÙ INNOVATIVE Nella seconda parte del convegno, più tecnica, si indagheranno le tecnologie più innovative per realizzare gli interventi antisismici. Sei aziende produttrici di materiali edili come Itw-Spit, Knauf, Leca Laterlite, Ruredil, Vaga e Wienerberger proporranno consigli pratici e best practice per una progettazione antisismica a regola d’arte.
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Il ruolo della distribuzione e della filiera delle costruzioni nella riqualificazione sismica sarà anche il topic di discussione della tavola rotonda moderata da Luca Berardo, presidente Sercomated, a cui parteciperanno tutti i componenti della filiera: imprenditori della distribuzione edile; produttori; istituzioni come Ance con Federica Brancaccio; Walter Baricchi consigliere nazionale CNAPPC e Andrea Ceoletta di Harley&Dikkinson per la componente finanziaria della riqualificazione antisismica. «Oltre il 70% del nostro Paese si trova in zona sismica e alla luce degli ultimi eventi per gli italiani è diventata una priorità assoluta proteggersi dal rischio e mettere in sicurezza il loro bene più prezioso, ovvero la casa – spiega Gabriele Nicoli, vice presidente Sercomated –. Difendere il nostro territorio è un dovere ed è oggi quanto mai necessario fare chiarezza su tutti i punti fondamentali di una tematica così complessa, dalla classificazione sismica agli sgravi fiscali, all’applicazione corretta delle legislazioni per poter procedere alla riqualificazione e all’adeguamento sismico degli edifici con le soluzioni tecnologiche e i materiali che il mercato offre». «L'Italia è uno dei Paesi a maggior rischio sismico di tutto il bacino del Mediterraneo quindi l'informazione a tutti i livelli e la prevenzione diventano un’assoluta necessità – aggiunge il presidente di Sercomated Luca Berardo –. Diventa inoltre altrettanto importante che su un tema di tale rilevanza e importanza, tutte le parti coinvolte, dalle istituzioni all'intera filiera edile, si mettano a sistema per fare insieme chiarezza sullo stato dell'arte in Italia e studiare interventi sul patrimonio immobiliare esistente volti a evitare quelle conseguenze umane ed economiche che gli eventi drammatici degli ultimi anni ci hanno mostrato».
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