Poste Italiane spa - Sped. Abb. Post. - D.L. 353/2003 (Convertito in legge 27/02/2004 n. 46), art. 1, comma 1 - LO/MI/ - euro 10,00 - In caso di mancato recapito rinviare all’ufficio CMP Roserio (Mi) per la restituzione al mittente che si impegna a pagare la relativa tariffa - Editrice webandmagazine s.r.l. - Via Valla, 16 - I-20141 Milano - www.webandmagazine.com
STRUTTURALEGNO ISSN 2283-8651
004 2014 MARZO
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SOMMARIO
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EDITORIALE
Parliamo un pò di noi di Pietro Ferrari
REPORTAGE
A KLIMAHOUSE VINCE L’INNOVAZIONE Il motore di Klimahouse è l’innovazione, e questa si ‘rinnova’ incessantemente grazie alla ricerca, alla tecnologia, ai nuovi materiali e ai moltissimi esperti che gravitano intorno a un nuovo paradigma costruttivo, che ha come obiettivo primario il risparmio energetico. di Sonia Maritan
PROGETTARE 010 & FARE
MA CE L’ABBIAMO ANCORA UN FUTURO ITALIANO? Sul n. 3 della rivista StrutturaLegno abbiamo richiamato alcune soluzioni adottate anni fa per legare dei solai in legno a delle secolari e decrepite murature esistenti, senza praticare ulteriori nicchie che consideravamo pregiudizievoli per la stabilità d’insieme . di Giovanni Cenci e Sabrina Cenci, dal 1972 anticipano l’evoluzione delle strutture in legno.
020 PROGETTARE X-LAM E NON SOLO... Sinergia fra i diversi sistemi costruttivi in legno Progetto per la realizzazione di un centro diurno per anziani . Stefano Pedroli, Ufficio tecnico Industria Legnami Tirano s.r.l.
028 PROGETTARE VILLA IN LEGNO DI ROVERE
NELPARCO REGIONALE DELLA VALLE DEL LAMBRO
a cura dell’ingegner Elisa Sala Sala Guido Legnami
036 PROGETTARE NESSUNA LIMITAZIONE ALLO SPAZIO INTERNO
a cura dell’ingegnere Francesco Riva
PROGETTARE 042 CRESCERE NEL LEGNO A Vimercate (Monza Brianza) un nido d’ infanzia prefabbricato in legno firmato Holz Albertani.
046 LACOSTRUZIONI CASA PASSIVA:
L'ESPERIENZA DI RASOM WOOD TECHNOLOGY
048 ILEVENTI LEGNO E LE SUE PROSPETTIVE Una significativa iniziativa di Rubner Haus.
EVENTI 050 COSTRUIRE IL FUTURO
DELLA TECNOLOGIA Un appuntamento fondamentale in SCM Group e presso importanti clienti di riferimento per conoscere gli ultimi esiti della tecnologia.
052 NOTIZIE 059 DIRECTORY
EDITORIALE E DITORIALE
Struttura Legno sta crescendo, passo dopo passo, numero dopo numero: lo sforzo è quello di dare sempre più informazioni al settore. Abbiamo integrato la testata in un cluster di riviste tecniche ampio e articolato e ne abbiamo accentuato le caratteristiche specialistiche. Il contributo di tecnici e progettisti, di persone concrete che operano sul campo nel settore diventa sempre più significativo e si arricchisce di nuovi protagonisti, pur restando sempre in primo piano quello fornito da Giovanni Cenci, vero caposcuola del progetto in Italia. Ma una nuova firma si unisce alla nostra squadra: l'architetto Sonia Maritan, che si unisce alla nostra casa editrice come direttore di Serramenti&Falegnameria e di Recuperare l'Edilizia, ha visitato per noi il fondamentale appuntamento di Klimahouse a Bolzano e ne ha riportato una messe di interessanti suggerimenti di prodotto e di tecnologie, oltre che di suggerimenti progettuali. Progetto, tecnologia, prodotto, dinamiche di mercato sono sempre sotto i riflettori del nostro trimestrale.
Mai come oggi una volta la centralità del costruire in legno nel panorama edilizio un po' stanco di questi anni si ripropone con vigore: resistenza, leggerezza, velocità di realizzazione, antisismicità e un approccio creativo al progetto sono le caratteristiche che rendono il legno il materiale del futuro, ma sempre più anche del presente.
Parluniapo'mo di noi
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di Pietro Ferrari
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Il motore di Klimahouse è l’innovazione, e questa si ‘rinnova’ incessantemente grazie alla ricerca, alla tecnologia, ai nuovi materiali e ai moltissimi esperti che gravitano intorno a un nuovo paradigma costruttivo, che ha come obiettivo primario il risparmio energetico.
A Klimahouse vince l’innovazione a cura dell’architetto Sonia Maritan
Si è chiusa all’insegna del successo, la 9° edizione di Klimahouse che, nonostante la congiuntura economica sfavorevole, ribadisce il suo ruolo di primo piano nell’ambito dell’efficienza energetica e del risanamento in edilizia. Oltre 400 le aziende espositrici, 39.000 i visitatori e un grande consenso anche sui canali social della fiera. Oltre 11.000 i followers per la pagina Klimahouse su Facebook, a conferma che le tematiche di Klimahouse si stanno diffondendo viralmente anche sul web e che queste coinvolgono sempre di più anche il consumatore finale, protagonista delle scelte d’acquisto che riguardano la costruzione della propria casa. Si respira un clima di grande ottimismo a Fiera Bolzano. I numeri di Klimahouse sono, infatti, incoraggianti: grande la soddisfazione degli espositori per l’altissima affluenza di pubblico, oltre 39.000 visitatori rispetto ai 38.000 del 2013, e vivo interesse da parte del pubblico, arrivato da ogni angolo d’Italia, che ha apprezzato le nuove soluzioni e i prodotti proposti per le costruzioni del futuro. Innovazione: questo il fil rouge della manifestazione, che ha portato in rassegna le ultime novità sul fronte dell’edilizia energeticamente efficiente, tra cui la rivoluzionaria macchina di frammentazione elettrodina-
mica per la disgiunzione di materiali compositi edili sviluppata da Fraunhofer Insitut fur Bauphysik, o le ultime novità di prodotto o sistemi per un’architettura, dalle elevate performance energetiche, premiate dalla giuria di qualità del Klimahouse Trend. L’innovazione è stato il tema conduttore anche del Congresso Internazionale “Costruire con Intelligenza”, nelle due giornate di venerdì e sabato, e delle visite guidate a edifici modello nell’ambito dell’efficienza energetica con una partecipazione di oltre 450 persone. Dall’indagine condotta da Fiera Bolzano su un campione di 1.551 persone emerge che l’84 % dei visitatori è giunto da fuori Provincia, per la maggior parte dal Veneto (24,2%), Lombardia (17,6%) e Trentino (14,4%). Seguono Emilia Romagna, Piemonte, FriuliVenezia Giulia e Toscana. Numerose presenze anche dal centro-sud Italia e dall’estero. Il sondaggio rivela inoltre che il 98,6% ha valutato positivamente la manifestazione: il 42,5 % l’ha giudicata buona e il 51,9% molto buona. La presenza degli addetti ai lavori (67%) è stata significativa: architetti, ingegneri, geometri (34,7%) imprese edili (40,8%) - giunti in fiera per informarsi sulle soluzioni più all’avanguardia da proporre a un commit-
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e tente sempre più preparato, ma anche molti privati (un terzo del totale) che si sono recati in fiera per ricevere informazioni direttamente dai produttori. Questo a conferma che la campagna di sensibilizzazione proposta dall’Agenzia CasaClima prende sempre più piede e che i cittadini si sentono più coinvolti e investiti di responsabilità nelle scelte che riguardano l’ambiente. Dall’indagine emerge, infatti, che il 76,9% dei visitatori giunti in fiera per motivi privati, ha partecipato alla manifestazione perché sta costruendo casa o ha intenzione di farlo oppure perché vuole risanare energeticamente la propria abitazione. L’81,7% dei visitatori ha dichiarato che tornerà alla prossima edizione. Anche le aziende espositrici hanno espresso commenti positivi dichiarando di essere rimaste davvero soddisfatte dei
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risultati ottenuti appagando le proprie aspettative. Fra questi Stefano Sapucci, Direttore Commerciale di un vincitore del ‘Klimahouse Marketing Award’ Roto Frank Italia: «Klimahouse ci da sempre buoni risultati, soprattutto la qualità dei visitatori è molto alta. Noi partecipiamo a livello nazionale solo a Klimahouse – meglio poche, ma buone!» Anche Sto Italia ha vinto un premio quest’anno, un ‘Klimahouse Trend Award’ nella categoria ‘sistemi per l’architettura’. Antonio Romano, Responsabile dipartimento Design e Comunicazione, sostiene: «Siamo molto soddisfatti di questa edizione per la grande affluenza di operatori e visitatori privati e anche per lo standard espositivo molto alto. Ci fa piacere essere presenti in fiera per presentare sempre degli elementi nuovi per aumentare gli stimoli». In attesa della prossima edizione di Klimahouse a Bolzano nel 2015, architetti, pro-
gettisti e clienti finali possono partecipare alle due edizioni itineranti della manifestazione mirate a promuovere le tematiche dell’efficienza energetica e del risanamento in edilizia anche nel centro e sud Italia. Appuntamento dunque dal 28 al 30 marzo a Firenze con Klimahouse Toscana e dal 2 al 4 ottobre a Bari con Klimahouse Puglia. Sono stati assegnati, nella serata del 23 gennaio 2014, i premi Klimahouse Trend 2014. Giunto alla sua quinta edizione, il premio viene conferito da Fiera Bolzano, con il supporto scientifico ed editoriale del Gruppo 24 ORE, alle aziende che durante la kermesse fieristica presentano i prodotti più innovativi e di maggiore qualità costruttiva. La selezione dei sistemi e prodotti per l’architettura con una elevata attenzione agli aspetti costruttivi ed energetici è stata realizzata dalla giuria di qualità di cui hanno fatto parte l’architetto Fabrizio Bianchetti, Presidente della giuria e Membro del Comitato scientifico del mensile Il Sole 24 ORE Arketipo/Gruppo 24 ORE, l’architetto Donatella Bollani – Responsabile Redazione Architettura Business Media-Gruppo 24 ORE, il dottor Ulrich Klammsteiner - Responsabile tecnico Agenzia CasaClima, la dottoressa Valeria Erba - Presidente ANIT (Associazione Nazionale Isolamento Termico e acustico), l’architetto Nicola Arnaldi - ANAB Architettura Naturale e l’ingegnere Giuliano Venturelli - Facoltà di Ingegneria di Brescia. Il lavoro di selezione dei prodotti, avvenuta
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sia mediante l’analisi delle autocandidature delle aziende che la verifica delle proposte con la visita agli stand, ha portato all’individuazione di 12 prodotti, 6 primi premi e 6 menzioni speciali. Di seguito l’elenco delle aziende selezionate secondo le categorie che caratterizzano Klimahouse Trend • sistemi per l’architettura (materiali per l'involucro opaco, isolanti) PRIMO PREMIO: STO Ventec R, STO Italia srl, Sistema di facciata ventilata continua con finitura a intonaco MENZIONE SPECIALE: Tassello FZGP, Fischer Italia Srl, Sistema unico di fissaggio meccanico a foro non passante per involucri e strutture di vetro • sistemi per la trasparenza e la protezione solare (finestre, involucro, vetri, protezione solare) PRIMO PREMIO: Special Slide 92, Fanzola Serramenti snc, Sistema di infissi scorrevoli a elevata tenuta aria-acqua con sigillo ‘Finestra di Qualità Casa Clima Gold’ MENZIONE SPECIALE: Veneziana Fotovoltaica, Internorm Italia srl, Finestra con sistema oscurante movimentato elettricamente e integrato nel serramento, energeticamente autonoma • integrazione energiaarchitettura (impianti elettrici, meccanici e speciali) PRIMO PREMIO: Gaia Light Hybrid, Clivet Spa, Unità di climatizzazione in pompa di calore a energia combinata MENZIONE SPECIALE: Gzero, Schiedel srl, Blocco isolato per canne fumarie a contatto
con strutture di legno a tetto o a pavimento • ristrutturare per abitare meglio (soluzioni specifiche per il riuso) PRIMO PREMIO: Zeromax, Eurotherm spa, sistema a pavimento radiante a zero spessore MENZIONE SPECIALE: Muffaway, Naturalia Bau srl, Sistema antimuffa privo di cloro per l’isolamento delle pareti interne • comfort e architettura degli interni (finiture, pavimenti, pitture, porte) PRIMO PREMIO: Thermocarbon, Hörmann Italia srl, Porta di ingresso di alluminio e carbonio con elevati valori di trasmittanza termica MENZIONE SPECIALE: Inopera, De faveri srl, Cassonetto isolato per la posa di finestre raso muro • tecnologie costruttive (strutture, soluzioni industrializzate, processi costruttivi, materie prime, filiera di settore). PRIMO PREMIO: Easy Building System, Cogefrin spa, Sistema costruttivo misto ‘a secco-prefabbricato’ per edifici multipiano MENZIONE SPECIALE: Pregy Greenservice, Siniat spa, Sistema integrato prodotto-servizio-processo di recupero e riciclo di scarti a base di gesso. Alle aziende vincitrici è stato consegnato un multiplo dell’arte artigianale alto atesina che rappresenta il logo della manifestazione fieristica. Nel prossimo numero di Struttura Legnoo spiteremo un’ampia rassegna di prodotti curata dall’architetto Sonia Maritan.
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RISTRUTTURAZIONE & RIQUALIFICAZIONE STATICA Giovanni Cenci e Sabrina Cenci, dal 1972 anticipano l’evoluzione delle strutture in legno.
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Ma ce l’abbiamo ancora un futuro Italiano? Sul n. 3 della rivista StrutturaLegno abbiamo richiamato alcune soluzioni adottate anni fa per legare dei solai in legno a delle secolari e decrepite murature esistenti, senza praticare ulteriori nicchie che consideravamo pregiudizievoli per la stabilità d’insieme .
Evidenziamo come tale semplicissima tecnica di connessione (tondino Ø16 B450C, nastri di carbonio HTS 12k 800 tex e nostri adesivi Xepox) l’avessimo già praticata in altre occasioni. Per fare alcuni esempi, rinviamo ad un nostro articolo sul n. 32 di AreaLegno, che riguarda un intervento di ricostruzione per il Vicariato di Roma (1) ed a un articolo dell’ing. Gianluca Fagotti sul n. 61 della stessa rivista, che riporta delle immagini di un intervento a Montale (2). La tecnica è compatibile con la riabilitazione dei solai lignei esistenti ed anche per la loro sostituzione. Va precisato che i nastri in carbonio, copiosamente imbibiti con adesivo epossidico, hanno la funzione di trascinare tale adesiLEGAMENTO CON LA SOSPENSIONE DI NUOVI ORIZZONTAMENTI LIGNEI PORTANTI E CONTESTUALE CONSOLIDAMENTO DELL’INSIEME.
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(1) BARRE Ø16 IN B450C E NASTRI DI CARBONIO IMBIBITI CON XEPOX PER LA RIABILITAZIONE DELLE TESTE DEI SETTI IN C.A. LESIONATI, NELL’AMBITO DEL RIFACIMENTO DI UNA PENSILINA PER IL VICARIATO DI ROMA.
vo all’interno dei fori praticati nei muri e mantenerlo a contatto delle superfici interne e riempire lo spazio attorno alle barre B450C, preferibili perché di elevata resistenza caratteristica e dotate di risalti. La legittimità delle nostre proposte costruttive con gli adesivi la si riscontra sin dal primo paragrafo della normativa in essere (NTC 2008, cap. 4.4 - Costruzioni di legno): “Formano oggetto delle presenti norme le OPERE COSTITUITE DA STRUTTURE PORTANTI REALIZZATE CON ELEMENTI DI LEGNO STRUTTURALE (legno massiccio, segato, squadrato oppure tondo) O CON PRODOTTI STRUTTURALI A BASE DI
(2) PARTICOLARE DI RIABILITAZIONE DI UN SOLAIO LIGNEO E LEGAMENTO CON LA MURATURA A SACCO.
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NEL 2002 PER LA RICOSTRUZIONE DELL’ALBERGO HELVETIA DI LIVIGNO, ACHILLE SERTORELLI INVENTA UN MECCANISMO METALLICO INCOLLATO CON XEPOX PER LA SOSPENSIONE DELLE MENSOLE PORTANTI I BALCONI. E’ FACILE QUANTO INGEGNOSO, APPLICABILE DOPO LA COIBENTAZIONE E FINITURA DELLE FACCIATE.
LEGNO (legno lamellare incollato, pannelli a base di legno) ASSEMBLATI CON ADESIVI oppure con mezzi di unione meccanici, eccettuate quelle oggetto di una regolamentazione apposita a carattere particolare. La presente norma può essere usata anche per le verifiche di strutture in legno esistenti purché si provveda ad una corretta valutazione delle caratteristiche del legno e, in particolare, degli eventuali stati di degrado. I materiali e i prodotti devono rispondere ai requisiti indicati nel § 11.7. Tutto il legno per impieghi strutturali deve essere classificato secondo la resistenza, prima della sua messa in opera.” Il testo del primo paragrafo del cap. 4.4 dell’aggiornamento delle NTC in corso non cambia granché nella sostanza:
“Formano oggetto delle presenti norme le OPERE COSTITUITE DA STRUTTURE PORTANTI REALIZZATE CON ELEMENTI DI LEGNO STRUTTURALE (legno massiccio, legno strutturale con giunti a dita, legno lamellare incollato) O CON PRODOTTI STRUTTURALI A BASE DI LEGNO (pannelli a base di legno, altri prodotti derivati dal legno per uso strutturale) ASSEMBLATI CON ADESIVI oppure con mezzi di unione meccanici, eccettuate quelle oggetto di una regolamentazione apposita a carattere specifico. I materiali e i prodotti devono rispondere ai requisiti indicati nel § 11.7.
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Tutto il legno per impieghi strutturali deve essere classificato secondo la resistenza, prima della sua messa in opera. La presente norma può essere usata anche per le verifiche di strutture in legno esistenti purché si provveda ad una corretta valutazione delle caratteristiche del legno e, in particolare, degli eventuali stati di degrado.” Quest’ultima parte del testo revisionato è qui opportuno richiamarla, perché stan-
no prendendo corpo nuovi indirizzi sulle riqualificazioni antisismiche in aggiunta alle energetiche. Ci si deve anche ricordare che dal 1971 (più di quarant’anni or sono) la legge dello Stato italiano (05.11.1071, n. 1086) obbliga al deposito del progetto e della calcolazione eseguita, se non altro per dare data certa ai documenti progettuali ed evitarne la ricostruzione a posteriori, come spesso visto.
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E’ infondata l’affermazione che anche negli ultimi decenni per le strutture di legno non andavano depositati i calcoli, in quanto il terzo paragrafo dell’articolo 1 della Legge n. 1086 recita: “Sono considerate opere a struttura metallica quelle nelle quali la statica è assicurata in tutto o in parte da elementi strutturali in acciaio o in altri metalli”. E’ buon senso che l’obbligo del deposito si intenda esteso anche alle strutture realizzate con l’impiego di adesivi strutturali, a prescindere che ci siano anche componenti metallici. Ovviamente tutti gli adesivi devono essere singolarmente certificati CE ed essere supportati da specifici rapporti di prove. Anteponiamo alcuni esempi di utilizzo del nostro adesivo Xepox: sono immagini che rendono evidente la facilità dell’applicazione e testimoniano la indiscussa efficacia strutturale nel lungo tempo. Con le immagini sarà più facile per i tecnici avvicinarsi alla concretezza della conoscenza. Poi andremo avanti ad esporre.
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NELLE NUOVE CANTINE DI MONTALCINO, COSTRUITE CON LAMELLARE PRODOTTO DA HOLZBAU TRA IL 2001 ED IL 2002, TUTTE LE STRUTTURE SONO INCOLLATE CON XEPOX.
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FLAVIO COSTANZI HA UNA CARPENTERIA A RHO. NEL 2003, CON IL SISTEMA LUXSOL, HA COSTRUITO PER L’IMPRESA CATTANEO UN MAGNIFICO PONTICELLO PEDONALE, TUTT’ORA IN PERFETTO STATO DI CONSERVAZIONE.
TETTOIA RETICOLARE SPAZIALE DI 1.000 M2 COSTRUITA A BREGNANO, NELL’INVERNO 2001-2002, CON ASTE IN LEGNO LAMELLARE COLLEGATE CON XEPOX. LA TETTOIA ERA STATA ASSEMBLATA A TERRA E MESSA A DIMORA IN UN SOL PEZZO.
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PONTE DI SERVIZIO SPERIMENTALE SULLE FERROVIE NORD, COSTRUITO A COMO DA GALLI LEGNAMI NEL 2008. FU DIMOSTRATA LA POSSIBILITÀ DI RICOMPORRE A PIÈ D’OPERA DEI GRANDI ELEMENTI STRUTTURALI AD ARCO, INCOLLANDO CON XEPOX DELLE ASTE CORTE PRECURVATE, PERVENUTE SCIOLTE IN CANTIERE.
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Nell’inverno 2002/2003, con un cielo magnifico, per diverse settimane la temperatura diurna si mantenne molto al di sotto dello 0°C. Dovevamo ugualmente realizzare un grande solaio composito Luxsol di 12 metri di luce, incollando tra loro le aste di KVH Select e aggregando un doppio strato di pannelli OSB3 con il solo adesivo Xepox. Pochissime viti avrebbero mantenuto in posizione gli elementi da incollare per il tempo necessario alla polimerizzazione dell’adesivo. Si trattava di coprire con i pannelli Luxsol delle grandi aule di una delle scuole di Inverigo e non si poteva protrarre oltre l’inizio dei lavori. Il modello Luxsol può considerarsi un’anticipazione rivoluzionaria delle tante potenzialità del legno ingegnerizzato. Un campione di solaio Luxsol l’avevamo provato alcuni mesi prima presso la carpenteria dell’ing. Giorgio Montagnoli, collaudandolo con gli ingegneri Cusmano di Lissone. Eravamo già ben oltre l’Aquilone di Chicco che avevamo costruito con Holzbau nel 1996.
PREDISPOSTO IL RITUALE BANCHINAGGIO, SI PROCEDE ALLA POSA DEL PRIMO STRATO DI ASTE IN KVH SELECT A DOPPIA MASCHIATURA, INCOLLATE TRA LORO CON TRATTI DI XEPOX APPLICATO TRA LE DENTATURE.
STESA DI ISOLANTE IN GRANULATO DI SUGHERO NATURALE SFUSO, “VETRIFICATO” IN OPERA CON SILICATO DI SODIO, NELL’INTERCAPEDINE VENTILATA. SUCCESSIVO COMPLETAMENTO DEL SISTEMA STRUTTURALE LUXSOL CON INCOLLAGGIO DI DOPPIO STRATO DI PANNELLI IN OSB3, GIUNTI SFALSATI, MEDIATE XEPOX.
SOLIDARIZZAZIONE DELLE NERVATURE LIGNEE AL SOTTOSTANTE KVH E TRA LORO MEDIANTE INCOLLAGGIO CON ADESIVO XEPOX 70.
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VISTE DALL’INTERNO DEL SOLAIO LUXSOL FINITO.
Passato l’inverno, dopo il lavoro di Inverigo, presentammo il Luxsol a Verona. Qualche tempo dopo le normative incominciarono ad occuparsi più propriamente del calcolo delle sezioni composite a T e doppio T realizzate con adesivo appropriato, che mantenesse la resistenza nel tempo. Questo è il caso di tutti gli adesivi Xepox, tutti singolarmente testati e certificati CE. Fortuna (o sfortuna) ci siamo occupati di decine e decine di soluzioni con i soli nostri mezzi, anticipandone alcune, che a nostro intendere sono assolutamente ovvie. Molto di quello che abbiamo fatto può davvero tornare utile anche per riflessioni su come correttamente poter impiegare i nuovi prodotti di legno, anche nell’ambito della riqualificazione energetica ed antisismica: particolarmente per i consolidamenti edilizi.
PROVE PREVENTIVE DEL LUXSOL AD ARSAGO SEPRIO E PRESENTAZIONE DEL SOLAIO LUXSOL AD UN LEGNO&EDILIZIA DI VERONA SUCCESSIVAMENTE AL LAVORO DI INVERIGO. concretezza
PROGETTARE INDUSTRIA LEGNAMI TIRANO a cura dell’ingegnere Stefano Pedroli, Ufficio tecnico Industria Legnami Tirano s.r.l.
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Sinergia fra i diversi sistemi costruttivi in legno Progetto per la realizzazione di un centro diurno per anzianI.
X-LAM e non solo. .
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L’edificio è formato da due livelli fuori terra e in pianta si caratterizza di due porzioni: il braccio Nord più lungo, orientato Est-Ovest e il braccio Sud, di minori dimensioni, e di forma tendente al quadrato. I due bracci sono leggermente ruotati tra loro. All’estremità Est del braccio Nord, è localizzata la sala polivalente, a doppio volume e coperta con tetto curvilineo: l’Auditorium. Il braccio Nord dispone di una terzo livello che costituisce l’accesso al tetto/giardino; detta porzione dell’edificio, accoglie lo sbarco dell’ascensore e l’arrivo delle scale. L’iniziativa del Comitato A.S.B.U.C. volta alla realizzazione di una struttura pluriuso per anziani non autosufficienti in dotazione per l’intero comune di Vecchiano, ha rappresentato un importante occasione professionale. L’integrazione di aspetti edili, di gestione consapevole delle risorse, di gestione energetica, di un atteggiamento ambientalmente consapevole, degli aspetti sociali ed economici, hanno LOCALITÀ: INCROCIO STRADA PROVINCIALE VECCHIANESE VIA SALVO D’AQUISTO, MIGLIARINO PISANO, COMUNE DI VECCHIANO (PISA) COORDINATE GEOGRAFICHE: LAT. 43°46’12’’ N, LONG.10°20’36’’ E - ALTITUDINE S.L.M.: ≈ 5M. DISTANZA DAL MARE: 6 KM DISTANZA DAL FIUME SERCHIO: 400M. COMMITTENTE: COMITATO A.S.B.U.C.
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costituito la base progettuale. La scelta di realizzare la struttura in legno ne è stata la naturale conseguenza. La struttura si caratterizza per la diversificazione dei sistemi costruttivi in funzione del loro scopo strutturale e funzionale. Sono stati utilizzati diversi prodotti tecnologici a base di legno di abete: pannelli X-lam (pareti interne), blocchi modulari scatolari (pareti perimetrali), travi in lamellare (travi, solai e pilastri) e assito maschiato in massiccio giuntato kvh (copertura auditorium). Anche nella formazione dei pacchetti isolanti sono stati impiegati laddove possibile a base legno. In funzione dell'involucro da proteggere sono stati impiegati: pannelli in fibra di legno di diversa densità (copertura auditorium), trucioli di legno e argilla (inseriti per insufflaggio nelle pareti perimetrali), pannelli in canna palustre (cappotto esterno). Inoltre sono stati utilizzati per la realizzazione dei supporti di finitura: listelli in abete, pannelli a scaglie orientate
OSB, pannelli in compensato fenolico marino. La struttura delle pareti perimetrali è la composizione di due sistemi costruttivi: un sistema a pilastri e un tamponamento di controvento in blocchi modulari di legno. I sistemi risultano connessi puntualmente. I pilastri sono collocati a lato delle aperture e negli spigoli di parete, sono realizzati in lamellare di abete e presentano uno di spessore mm.160 ed una larghezza variabile da mm. 200 a mm. 320. Hanno il compito di portare a terra tutti i carichi verticali trasmessi dai piani superiori dell’edificio. Il sistema costruttivo adottato per la realizzazione dei tamponamenti, ha previsto l’impiego di basi, mattoni portanti scatolari (spessore mm. 160, due altezze in mm. 240 e mm. 360 e quattro lunghezze modulari da mm. 160, mm. 320, mm. 480, mm. 640) e cappelli di chiusura.
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Il sistema ha previsto, quale prima fase realizzativa, la stesura della guaina costituente barriera alla risalita di umidità. È seguito il posizionamento dei pilastri e delle basi a delimitazione delle pareti di tamponamento. Fissate le basi si è proceduto alla formazione delle strutture verticali con i mattoni portanti.
Giunti al culmine, sono stati inseriti dei paletti di irrigidimento della parete ed è stato posato il cappello di chiusura. Le partizioni interne di progetto si sviluppano su una griglia modulare in squadra con le pareti perimetrali che si ripete su entrambe i livelli. Sugli allineamenti longitudinali sono stati inseriti degli elementi verticali di parete per riprendere i carichi di solaio provenienti dalle
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travi rompitratta. In questo caso è stato utilizzato un sistema costruttivo in pannelli massicci di tavole incrociate X-lam spessore mm.108. Pannelli di pari spessore sono stati utilizzati per i setti trasversali con l'unico scopo di controventare la struttura. Per la compartimentazione dei corpi di collegamento verticali (due vani scala e due vani ascensore) sono stati utilizzati pannelli di spessore mm.186, impiegati sia per le pareti che per le rampe. Il sistema costruttivo utilizzato per i solai prevede una doppia orditura. Un reticolo di travi fuori spessore in legno lamellare di abete Gl32h che comprende travi
rompitratta fissate sopra le pareti di spina e travi di banchina fissate sulle pareti perimetrali. Le dimensioni sono variabili in funzione della portata e della luce di calcolo: basi da mm. 160 a mm. 240, altezze fino a mm. 520. La seconda orditura costituisce il corpo di solaio vero e proprio: travi in lamellare Gl28h posizionate di costa (con lamelle in verticale) base mm. 600 e altezze da mm.140 a mm. 200. Le travi, posizionate accostate l'una all'altra, presentano una scanalatura sui bordi superiori; con l’inserimento di una tavola fissata puntualmente si è ottenuto il ripristino della continuità strutturale.
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L’Auditorium è costituito da una grande ambiente a “doppio volume”, coperto con struttura curva. La sala oltre al grande vano posto alla quota del piano terra, dispone anche di una “galleria” posta al secondo livello. La struttura a gradinata è composta da tre travi parallele poste a quote differite che fungono da alzate, al di sopra poggiano travi ortogonali affiancate, che formano le sedute. Le travi principali sono in legno lamellare di abete Gl32h, base mm. 200 e altezza mm.600 e presentano alloggi per l’accoglimento delle travi secondarie, anch’esse in lamellare di abete Gl24h base mm. 600 e altezza mm.120. Le travi principale sono sostenute dalle strutture verticali tramite giunzioni a scomparsa per mezzo di piastre a T e spine in acciaio.
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La copertura dell’Auditorium è realizzata con struttura portante principale in travi sagomate (ad andamento curvo) poste ad interasse medio di cm. 310. Le due travi più a nord presentano una pendenza iniziale maggiore ed un raggio di curvature minore rispetto alle quattro travi poste a sud con la posa dell’assito maschiato si conformano due vele con geometrie diverse: La parte più a nord si alza maggiormente e da copertura al terzo livello del collegamento verticale. Le travi principali sono in legno lamellare di abete Gl24h, base mm. 200 e altezza mm.600, mentre l’assito maschiato è in kvh di abete base mm. 200 e altezza mm. 60. Particolare attenzione è stata prestata al fissaggio dell’assito sui travi curvi, soprattutto nella parte più bassa della copertura dove le pendenze sono molto accentuate.
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PROGETTAZIONE 3D-CAD: SEMA - SOFTWARE PER COSTRUZIONI IN LEGNO TEAM: RESPONSABILE DELLA PROGETTAZIONE: DOTT.ARCH.STEFANO CALABRETTA DIRETTORE TECNICO ANASTASIA S.R.L. CO.GE.TRI S.R.L. – OPERE EDILI INDUSTRIA LEGNAMI S.R.L. – OPERE IN LEGNO MAGINI ENRICO - IMPIANTI SANITERMICA APRICHESE S.R.L. - IMPIANTI CAPO CANTIERE: TRIVELLA LORENZO POSA STRUTTURE IN LEGNO: BAUCI COSTRUZIONI BIOLOGICHE S.R.L. PROGETTO STRUTTURE IN LEGNO: INDUSTRIA LEGNAMI S.R.L.
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PROGETTARE SALA GUIDO LEGNAMI a cura dell’ingegner Elisa Sala
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Vil a in legno di rovere nel parco regionale della valle del Lambro
LA COMMITTENZA L'architettura della villa nasce dal desiderio di un imprenditore comasco, che per lavoro frequenta l'Inghilterra, di realizzare la sua abitazione con uno stile tipico delle costruzioni rurali inglesi. Tornato in Italia con abbondante documentazione fotografica ed un progetto architettonico, ci diede l'appalto per la realizzazione del suo sogno. La progettazione esecutiva non era semplice: dovevamo coniugare l'estetica dei cottage inglesi con elevate prestazioni sia dal punto di vista statico che energetico. La villa sorge infatti ad Anzano del Parco, in provincia di Como, in una zona tutelata dal Parco regionale della Valle del Lambro. Il nostro staff tecnico in collaborazione con il progettista architettonico e guidato dalle richieste del committente, ha così adattato l'architettura delle strutture inglesi alle normative locali ed alle caratteristiche energetiche di una costruzione in classe A.
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FIG.1 IMMAGINE DELLA VILLA A LAVORI QUASI ULTIMATI: UN'ARCHITETTURA FUORI DAL COMUNE, IN STILE COTTAGE INGLESE, REALIZZATA E PERFETTAMENTE INSERITA NEI BOSCHI DI ANZANO DEL PARCO DALLA DITTA SALA GUIDO LEGNAMI
LA SCELTA DEI MATERIALI La villa è articolata su tre livelli: vi è un piano interrato in calcestruzzo armato, a cui si accede tramite rampa esterna; la struttura fuori terra è invece realizzata in legno, zona giorno al piano terra e zona notte al piano primo. Per quanto riguarda la struttura portante in legno sono stati utilizzati pannelli xlam (legno di abete) e legno massiccio di rovere: i pannelli xlam, a 5 strati spessore 9,5 cm, per i muri portanti del piano terra e del piano primo della villa, il legno di rovere per i portali interni, i solai e la copertura. La travatura in rovere è stata ricavata da tronchi provenienti da foreste francesi, è stata segata in Italia e ha subito diversi cicli di stagionatura, sia nei forni sia sui piazzali della nostra segheria. Una volta essiccato, il materiale è stato lavorato su nostro impianto a controllo numerico CNC.
FIG. 2 VISTA 3D DEL PROGETTO DELLA VILLA REALIZZATA CON IL SOFTWARE SEMA
FIG. 3 E 4 - VISTE 3D DEL PROGETTO DELLA VILLA: TELAI IN LEGNO MASSICCIO DI ROVERE PER LE PARETI, SOLAI E COPERTURA IN LEGNO MASSICCIO DI ROVERE E PANNELLI XLAM A 5 STRATI PER LE PARETI
LA STRUTTURA PORTANTE DELLA VILLA I muri portanti sono stati realizzati assemblando i pannelli xlam: il cantiere garantiva l'accesso di lunghe pareti i cui fori ed incastri erano stati già predisposti in stabilimento. L'ancoraggio alla piattaforma di base è stato realizzato attraverso l'ausilio di squadrette e holdown fissate alle pareti xlam con chiodi ad aderenza migliorata e tassellate al calcestruzzo con barre filettate e resina vinilestere. Sopra le pareti xlam è stato montato il solaio, realizzato in legno massiccio di rovere a vista: i travetti sono stati collegati alle travi principali con giunzioni a coda di rondine e viti; al di sopra è stato posizionato l'assito in rovere.
PROGETTARE
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FIG. 5, 6, 7 E 8 SOLAIO IN LEGNO DI ROVERE: I COLLEGAMENTI TRA LE TRAVI DI BORDO ED I PANNELLI XLAM SONO STATI REALIZZATI MEDIANTE VITI; I TRAVETTI SONO INVECE COLLEGATI ALLE TRAVI DI BORDO CON GIUNTI A CODA DI RONDINE E VITI.
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La zona soggiorno e le camere da letto prevedono portali in rovere massiccio a vista. Lo schema dei portali ricalca molto la forma delle cruck house e sono stati previsti inserti curvi. Un tempo gli archi venivano ricavati da tronchi che in foresta erano già curvi: oggi, per ridurre al minimo i movimenti del legno e per l'impossibilità di trovare raggi di curvatura adeguati allo scopo, le parti curve dei portali vengono spesso assemblate in stabilimento.
FIG. 9 E 10 SCHEMA SCELTO PER I PORTALI IN ROVERE: ESEMPIO DI DISEGNO ESECUTIVO PER LA PRODUZIONE DEI PORTALI E VISIONE 3D DEI TELAI, DEI PORTALI INTERNI, DEL SOLAIO E DELLA COPERTURA IN ROVERE DELLA VILLA.
PROGETTARE
SALA GUIDO LEGNAMI In particolare ogni arco previsto per i portali è stato ricavato da singole travi di rovere sezionate e sagomate in tre sezioni: gli archi sono stati giuntati inserendo barre ad aderenza migliorata annegate nella resina epossidica bicomponente Xepox 235 e, una volta indurita la resina, sono stati sagomati per conferire la curvatura finale. I portali sono stati assemblati sempre grazie all'ausilio di resina epossidica e ferramenta a scomparsa, sono stati posati in opera e sabbiati per cancellare visivamente le giunte.
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FIG. 11 SCHEMA RIASSUNTIVO PER LA PRODUZIONE DEGLI ARCHI DEI PORTALI: SI PARTE DA UNA TRAVE INTERA IN LEGNO DI ROVERE, SI SEZIONA LA TRAVE IN TRE PARTI CON TAGLI OPPORTUNAMENTE INCLINATI, SI GIUNTANO LE PARTI CON BARRE AD ADERENZA MIGLIORATA ANNEGATE NELLA RESINA EPOSSIDICA XEPOX, SI RICAVA LA FORMA DELL'ARCO VOLUTA. FIG. 12, 13, 14 E 15 PORTALI DEL SOGGIORNO E DELLE CAMERE: I PORTALI SONO STATI ASSEMBLATI GRAZIE ALL'AUSILIO DI BARRE AD ADERENZA MIGLIORATA ANNEGATE NELLA RESINA EPOSSIDICA XEPOX; LA FERRAMENTA RISULTA QUINDI ESSERE NON A VISTA.
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PARTICOLARI DELLA COPERTURA: L'ORDITURA PRIMARIA, SECONDARIA ED IL PERLINATO DELLA COPERTURA SONO IN LEGNO MASSICCIO DI ROVERE
La copertura, anch'essa in legno massiccio di rovere, è collegata all'xlam attraverso una banchina perimetrale fissata a sua volta alle pareti. L'orditura secondaria è collegata alla banchina e poggia sulle terzere; sopra i travetti è posizionato il perlinato interno sempre in rovere.
L'INVOLUCRO ISOLANTE E LE FINITURE Il pacchetto isolante della copertura è realizzato con un telo protettivo impermeabile all'acqua e permeabile al vapore che svolge anche la funzione di tenuta all'aria; pannelli isolanti in sughero; telo sottotetto aperto alla diffusione del vapore acqueo e impermeabile altamente traspirante che svolge la funzione di tenuta al vento; sopra questo telo è stata collocata la ventilazione ed i listelli portategola. La committenza ha poi scelto un manto di copertura in tegole di ardesia e lattonerie in rame.
PARTICOLARI DELLA COPERTURA: MANTO DI COPERTURA IN ARDESIA E LATTONERIE IN RAME
PROGETTARE
SALA GUIDO LEGNAMI Il cappotto della villa è realizzato sempre in sughero, in parte intonacato ed in parte rivestito con doghe di legno e pietra.
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I pannelli isolanti di sughero sono stati rivestiti da uno strato di base di ancoraggio, una rete d'armatura in fibra di vetro, da un primer e da uno strato di finitura/intonachino. Per realizzare invece il rivestimento di rovere è stato steso un telo traspirante poi fissati dei listelli verticali in legno per creare la ventilazione ed infine le doghe orizzontali di rovere. Da notare la modalità di fissaggio delle doghe: in commercio esistono vari modelli di ferramenta a scomparsa per il fissaggio dei rivestimenti in legno sulle pareti degli edifici, tuttavia il nostro committente ci ha esplicitamente richiesto ferramenta a vista. La richiesta è dovuta al fatto che le finiture esterne in legno devono ricordare le vecchie costruzioni inglesi ingrigite: col tempo il legno si ossiderà e diventerà grigiastro e le viti in ferro disegneranno visibili colature dovute agli agenti atmosferici. Su tutto il perimetro della villa è stata poi prevista una zoccolatura in pietra.
FINITURE DEL CAPPOTTO DELLA VILLA: ISOLANTE IN SUGHERO, INTONACO, DOGHE DI ROVERE E PIETRA.
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SALA GUIDO LEGNAMI
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PROGETTARE
SALA GUIDO LEGNAMI I pannelli xlam delle pareti non rimangono a vista all'interno: vi sono delle contropareti per il passaggio degli impianti realizzate attraverso intelaiature metalliche, isolante termoacustico e pannelli in fibrogesso. Sono state previste ampie vetrate, anch'esse realizzate con telai e portali in rovere, che si affacciano sui boschi prospicienti la villa. Un'architettura dal sapore inglese, rivisitata e perfettamente inserita nella bellezza dei nostri territori.
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ALCUNE PROSPETTIVE DELLA VILLA DI ROVERE A LAVORI QUASI ULTIMATI. concretezza
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PROGETTARE a cura dell’ingegnere Francesco Riva
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Nessuna l i m i t azi o ne allo spazio interno PREMESSA Ci è stato dato incarico di progettare una copertura in legno lamellare a tre falde senza alcun appoggio interno. Il punto più delicato e importante di questo tipo di strutture è il nodo tra il colmo e i due diagonali. Pur nella sua semplicità, è una sfida che ho affrontato con molto entusiasmo: si trattava del mio primo vero e proprio “sistema strutturale spaziale”. Se non conosco qualcosa nel dettaglio scelgo spesso di confrontarmi con altri progettisti che hanno già incontrato problematiche simili. Ed è in quest’ottica che, calcoli statici alla mano e situazione di cantiere ben chiara in testa, mi sono presentato alle 9 di un sabato mattina nello studio dei geometri Giovanni e Sabrina Cenci per trovare la soluzione più efficace per una struttura solida e sicura. Cinque ore dopo la modalità esecutiva era ormai chiara nella mia testa.
DOVE E QUANDO L’intervento è stato realizzato a cavallo tra dicembre 2013 e gennaio 2014 in località Bobbiate, nel Comune di Varese. Situata all’interno del parco di una villa privata, la copertura protegge dalle intemperie una sala di ricevimento avente dimensioni 6,20 x 6,20 metri, con murature portanti in laterizio e pilastri in c.a. agli angoli e a metà dei lati. I muri sono sormontati da una correa in calcestruzzo armato che era già stata gettata, vincolandoci di fatto alla ricerca di una soluzione meno spingente possibile.
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SCELTE PROGETTUALI Il nodo tra colmo e diagonali è stato realizzato tramite un giunto CNP a tre vie (con piastre in acciaio sabbiate SA3 e resina epossidica Xepox 40), in modo da ricreare un'unica trave con cerniere negli angoli e carrello all’appoggio del colmo. Per il vincolo di carrello è stata prevista una piastra in acciaio a forcella con bullone passante e un pannellino in polizene per favorire lo scorrimento del colmo. Le cerniere sono state realizzate vincolando i diagonali in legno lamellare alla correa in c.a. mediante delle barre ad aderenza migliorata inserite con l’ausilio di resina epossidica Xepox 70. Nei nodi d’angolo le banchine e i diagonali sono stati “cuciti” insieme utilizzando barre ad aderenza migliorata e resina Xepox 70. Le banchine sono poi state vincolate alla correa in calcestruzzo armato tramite delle barre filettate.
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REALIZZAZIONE Tutti gli alloggi per le piastre in acciaio e le barre ad aderenza migliorata sono stati predisposti in stabilimento tramite lavorazioni effettuate dalla macchina a controllo numerico, con l’aggiunta di qualche finitura a mano.La struttura della copertura è stata assemblata in cantiere ed è stato tutto predisposto per la percolazione della resina. In questi casi è molto importante essere organizzati a dovere: nonostante il clima invernale abbiamo mantenuto le componenti della
resina a una temperatura adeguata (circa 20°) grazie a una grossa scatola coibentata e ad una stufetta elettrica con termostato. Per l’inserimento degli inserti e la percolazione della resina nel giunto principale e nei nodi d’angolo ci sono volute circa 3 ore. È entusiasmante, oltre che fondamentale per ogni progettista, partecipare attivamente a queste fasi, per non dimenticare che ciò che viene progettato su carta deve essere funzionale alla realizzazione di qualcosa di concreto e tangibile.
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CONCLUSIONI Soluzioni di questo tipo, che riescono a coordinare funzionalitĂ , soliditĂ ed estetica, possono essere realmente alla portata di ogni carpenteria: a permettere di raggiungere questi risultati sono tutte le persone che hanno la volontĂ di lavorare con dedizione e passione, sempre alla ricerca del miglior risultato possibile. Progettazione c.a.: ing. Bianchi (devo recuperare il nominativo completo) Coordinamento e Progettazione legno: geom. Marco Bevilacqua, geom. Luca Bevilacqua, Goffredo Novello Progettazione statica della copertura: Ing. Francesco Riva Carpentiere specializzato in giunti resinati: Preka Masheqaj Carpenteria del legno: Bevilacqua Adriano srl Carpenteria in acciaio: Il Fabbro srl di Gavin e Pini Impresa esecutrice delle opere di copertura: Ambrosio Bernardo
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A Vimercate (Monza Brianza) un nido d’infanzia prefabbricato in legno firmato Holz Albertani.
Crescere nel legno Con la formula “chiavi in mano” Holz Albertani SpA, azienda specializzata in edilizia sostenibile e nella progettazione e realizzazione di grandi strutture in legno lamellare, ha realizzato a Vimercate (MB), all’ interno del parco tecnologico “Energy Park”, un nido d’infanzia interamente in legno. L’ edificio, nato per rispettare i canoni del risparmio energetico e del minimo impatto ambientale, ha uno sviluppo monopiano con una superficie di circa 400 metri quadrati, oltre ad aree verdi, ludiche e vano impianti tecnologici. L’ unica opera in C.A. realizzata è il basamento di fondazione, costituito da un reticolo di travi e una platea completa di vespaio areato, al di sopra del quale è stata posizionata la struttura prefabbricata. Il ruolo assunto dalla Holz Albertani SpA è quello del General Contractor, che ha applicato il proprio know how in tema di prefabbricazione in legno, realizzando tutte le strutture fuori terra secondo i migliori standard di produzione e qualità dei materiali. In questo modo la struttura ha acquisito delle proprietà che la rendono sostenibile su più fronti, da un punto di vista prettamente tecnico ma anche dal punto di vista di qualità abitativa. Il nuovo nido infatti pensa ai bambini ponendoli al centro dello sviluppo architettonico, offrendo loro un ambiente confortevole, sicuro e dotato di una piacevole estetica. Per la realizzazione della struttura si è optato per una soluzione di pareti portanti “a telaio” in legno lamellare, placcate sul lato interno con pannelli in fibrogesso e cartongesso. Il compito isolante dell’ elemento è dato alla lana di roccia con cui sono state saturate le pareti e ad un cappotto esterno in fibra di
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044 legno ad alta densità rifinito poi con rasante ed intonachino acrilico precolorato. Il piano di copertura è stato realizzato con pannelli in legno lamellare internamente a vista e relative travature di supporto, completa poi il tutto un pacchetto isolante in fibra di legno ad alta densità impermeabilizzato con doppia guaina a finitura ardesiata e lattonerie varie in acciaio. Il risultato ottenuto è un valore di trasmittanza pari a 0,14 W/mqK ed uno sfasamento nei periodi estivi di 10 ore e 45 minuti, il tutto con uno spessore finito delle pareti perimetrali di soli 34,2 cm. La scelta delle finiture interne vede come riferimento principale la salute degli utilizzatori, troviamo infatti una pavimentazione flottante in legno, pareti tinteggiate con pitture naturali agli oli di agrumi, pavimentazioni e rivestimenti di bagni e cucina realizzati con piastrelle fotocatalitiche trattate al biossido di titanio. Eleganti serramenti in legno lamellare ad elevate prestazioni termoacustiche completano la dotazione estetica e funzionale dell’ asilo. Il prospetto principale del fabbricato è impreziosito da un pergolato in legno lamellare a vista e da un frangisole realizzato a sua volta in legno, il quale vede applicata, sul lato interno del giardino, una pannellatura multicolore realizzata con pannelli Trespa. Completano le strutture esterne due cancelli con telaio in acciaio e rivestimento in legno che permettono l’accesso all’ asilo ed alle aree di servizio. La costruzione rispetta poi la filosofia del risparmio energetico e del ricorso alle fonti rinnovabili anche nella scelta dell’ impiantistica. Per la produzione di energia elettrica è infatti stato installato un impianto fotovoltaico della potenza di 4,84 kW, mentre per l’ irrigazione delle aree verdi è prevista una rete di recupero delle acque meteoriche. La gestione di acqua calda sanitaria e di acqua per riscaldamento e climatizzazione è affidata ad un sistema idronico a doppio stadio integrato con pompa di calore, e la climatizzazione degli ambienti è ottenuta mediante impianto radiante a pavimento e sistema di distribuzione aria gestito da un modulo UTA
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installato in copertura. Ma la vera sfida erano i tempi di realizzazione, la struttura doveva infatti essere consegnata entro il 31 agosto 2013 per permettere alla Proprietà l’ apertura dell’ asilo a partire da Settembre. Questa è la ragione per cui si è optato per una struttura portante a telaio. Tale soluzione strutturale permette infatti tempi di realizzazione in cantiere notevolmente ridotti, in quanto la prefabbricazione prevede la predisposizione per impianti già nelle fasi di assemblaggio in stabilimento, riducendo notevolmente la permanenza delle maestranze in cantiere. Tutte le lavorazioni e le scelte costruttive si sono svolte pertanto in funzione delle tempistiche, in modo da garantire un avanzamento delle fasi lavorative esattamente come da programma cronologico prefissato. Ricevuta la consegna dell’ area di cantiere il 29 Maggio, dopo 67 giornate lavorative, in data 30 Agosto 2013 Holz Albertani SpA consegnava l’ asilo ed i relativi impianti funzionanti alla Committente. Tutte le fasi di realizzazione, a partire dalla progettazione fino alla consegna, sono state seguite dallo staff tecnico Holz Albertani SpA secondo le vigenti normative e secondo gli elevati standard qualitativi che da sempre contraddistinguono l’ Azienda di Berzo Demo (Brescia).
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La casa passiva: l’esperienza di Rasom Wood Technology Cos'è esattamente una "casa passiva" di cui si sente parlare sempre più spesso? Che requisiti deve avere? E' complicato realizzarla e quali vantaggi porta in una famiglia? Per saperne di più abbiamo intervistato Luca Senettin, di Rasom Wood Technology, azienda trentina leader in Italia per la costruzione di case e strutture in legno. Cosa si intende quando si parla di "casa passiva"? E' un edificio in cui l’attenta progettazione dell’involucro consente di ottenere il massimo livello di comfort abitativo interno in ogni stagione, e contemporaneamente minimizzare il consumo degli impianti di climatizzazione estiva ed invernale, tanto da renderli spesso superflui. Con il termine “passivo” s’intende che l’involucro è così performante da rendere superfluo un intervento “attivo” (costante e costoso) degli impianti di riscaldamento e raffrescamento. Vengono quindi sfruttati tutti quegli apporti passivi e gratuiti che l’edificio comunque ha: il calore che entra dalle vetrate, la portata d’aria della ventilazione meccanica controllata con recupero di calore, l’acqua calda sanitaria, il raffrescamento notturno grazie all’apertura delle finestre,... In linguaggio tecnico, un immobile viene classificato passivo quando sono verificati i seguenti criteri: massimo livello di comfort abitativo interno (ASHRAE classe A, < 6% insoddisfatti), temperatura minima di ogni superficie, in ogni
stagione > 17 [°C], fabbisogno energetico specifico utile per riscaldamento < 15 [kWh/m2a], fabbisogno energetico specifico utile per raffrescamento < 15 [kWh/m2a], fabbisogno energetico specifico di energia primaria totale < 120 [kWh/m2a],ottima tenuta all’aria n50 < 0,6 [h-1], assenza di ponti termici. Se ne comincia a parlare, ma sono ancora poche le realtà di questo tipo. Come si sta muovendo il mercato? Gli operatori del settore edile italiano in generale non si sono mai preoccupati in maniera seria dell’effettiva qualità delle costruzioni: hanno combattuto la battaglia puntando sul prezzo finale o sulle finiture estetiche. Rasom ha iniziato invece già nel 2003 a parlare di elevate prestazioni energetiche degli edifici. Se prima era considerata un'azienda visionaria oggi invece è all'avanguardia. Attualmente gli edifici certificati in Italia sono più di 70, mentre quelli a comportamento passivo sono oltre 300. Il cliente è informato, sa cosa vuole e cosa pretendere da un'azienda costruttrice, quindi chi non è pronto ad offrire al committente delle soluzioni valide, comprovate e verificate da studi ed esperienza diretta, perde terreno sul mercato. Inoltre, le ultime direttive europee, obbligano a partire dal 2021 gli edifici di nuova costruzione ad essere certificati come “Near Zero Energy Building”, ovvero edifici passivi. Rasom è da più di dieci anni che studia, verifica e mette in opera le soluzioni più
idonee per un edificio passivo: il modo migliore di mettere in opera cappotti di spessore elevato, la riduzione dei ponti termici, la tenuta all’aria, studio dei nodi critici,...Il mercato desidera edifici sempre più performanti e Rasom è grado di realizzarli. Solo nell’ultimo anno sono stati ben dodici i clienti che ci hanno richiesto uno studio energetico preliminare e di dimensionamento per il loro progetto, al fine di valutare e quantificare gli interventi necessari per ottenere lo standard passivo. Quali sono le difficoltà che si incontrano nel realizzare progetti di questo tipo? Gli architetti sono preparati o è ancora un settore di nicchia? Quando si progetta un edificio passivo sono tre le esigenze da rispettare: quelle dell’energy manager, quelle dell’architetto, quelle del cliente. Il primo vuole un edificio performante, l’architetto lo vuole bello, il cliente lo vuole economico. Armonizzare queste tre esigenze non è sempre facile, e a volte può capitare che una soluzione che soddisfi tutti i requisiti non esista. È fondamentale quindi una progettazione organica, con un dialogo e una collaborazione continua sia con i progettisti sia con i clienti. Il mio lavoro, ad esempio, è quello di applicare la fisica edile: conoscere e valutare le proprietà dei vari materiali, studiare le performance di un edificio,... Non sono quindi competente su materie quali urbanistica, armonizzazione col paesaggio e progettazione architettonica in genere. Ma ho a che fare con architetti straordinari, ottimi disegnatori e progettisti, che a loro volta non sono preparati sugli argomenti che sono invece il mio pane quotidiano. Tutto sta nel mettere a disposizione le proprie conoscenze e trovare un punto d'incontro. Rasom ha realizzato recentemente una casa passiva a Forte dei Marmi. Ci racconta un po' il progetto? L’edificio di Forte dei Marmi è stata fonte di soddisfazione. I requisiti urbanistici erano piuttosto restrittivi, perché si trattava di una demolizione e di una nuova costruzione, ma bisognava rispettare l’architettura tipica della zona, di stile neoclassico. Dal punto di vista tecnico, invece, la richiesta era di realizzare un edificio a comportamento passivo, in legno, in un clima prettamente mediterraneo. La realizzazione ha richiesto anche delle lavorazioni particolari: ad esempio la parete esterna è spessa solamente 38,5 centimetri ed è stata realizzata con un cappotto 18 centimetri di fibra di legno, 5 centimetri di canna palustre portaintonaco e due centimetri di intonaco in cocciopesto: una finitura estetica molto utilizzata in quella zona. Per contenere gli spessori architettonici del tetto, una parte della coibentazione (spessa in tutto 20 cm) è stata incassata tra le travi strutturali, mentre un’altra è posata in continuo per evitare anche i piccoli ponti termici dovuti alle travi stesse. Insomma, un insieme di soluzioni sia tradizionali, sia innovative, che ci ha permesso di ottenere
la certificazione CasaClima Gold. Inoltre, dopo un attento esame da parte del Passive House Institute Italia, abbiamo potuto presentare l’edificio al 7° Convegno Nazionale sulle Case Passive che si è tenuto lo scorso giugno a Scandiano, in provincia di Reggio Emilia. Che vantaggi ha il committente vivendo in una struttura di questo tipo? Qual è stato il riscontro in questo caso? La sensazione che si prova entrando in un edificio passivo è davvero molto particolare. La prima volta che mi è capitato, nel 2008, mi ha colpito il silenzio degli ambienti, poiché la quiete interna non viene inficiata dai rumori esterni. Ci si sente immersi in un atmosfera leggermente ovattata e questo è dovuto al fatto che tutte le superfici degli ambienti hanno la medesima temperatura in ogni periodo dell’anno. Non si avverte assolutamente quella sensazione di freddo in prossimità delle finestre, e dato che non vi è stratificazione delle temperature, non si hanno mai i piedi freddi. Non si avvertono spifferi o correnti d’aria (sono volutamente eliminati grazie all’ottima tenuta all’aria dell’involucro), non c’è né odore di chiuso nei ripostigli, né odore “di vissuto” nelle camere da letto. Al di là dei consumi energetici e degli aspetti tecnici, in un edificio passivo ci si sente comodi e confortevoli anche se l’occhio non percepisce alcuna differenza e viene da chiedersi: “Ma perché non le costruiscono tutte così?” I costi di gestione e manutenzione sono inoltre ridotti all’osso. Addirittura chi integra nel proprio edificio passivo un impianto fotovoltaico, generalmente nell’arco dell’anno addirittura ci guadagna. E poi non è da sottovalutare il fatto che non saranno mai necessari, nell’arco dell’intera vita dell’edificio, interventi di “risanamento energetico”… insomma, si può non esserne entusiasti?
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EVENTI
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Il legno e le sue prospettive Una significativa iniziativa di Rubner Haus. E’ stata inaugurata il 6 febbraio, nella sede di Chienes di Rubner Haus, Prospettive Legno una nuova esposizione permanente allestita nel cuore del Rubner Center, il più importante e innovativo centro di eccellenza per le costruzioni in legno del nostro Paese. L’esposizione, il cui concept e design sono stati firmati dall’Architetto Alberto Alessi, invita a scoprire da vicino la filosofia e il percorso naturale alla base della costruzione di una casa in legno: dal bosco all’albero, dal legno alla casa. L’occasione dell’inaugurazione ha riunito ospiti internazionali di spicco tra cui Georg Binder – Proholz Austria (A), Norbert Lantschner – Climabita (I), Federico Giudiceandrea – Microtec (I),Chiara Tonelli – Università RomaTre (I), Paul Profanter - Direttore di ripartizione Foreste – Provincia Autonoma di Bolzano (I), Hermann Kaufmann – Technische Universität München (D) e Alfred Teischinger – Universität für Bodenkultur Wien (A). Ad accogliere gli ospiti Stefan Rubner, Presidente del Gruppo Rubner. Dal 7 febbraio, l’esposizione è aperta al pubblico. Questa interessante iniziativa firmata Rubner Haus assume oggi una valenza importante, in quanto vede la luce proprio nell’anno di celebrazione del 50° anniversario dell’Azienda. Prospettive Legno rappresenta una tappa significativa nel percorso culturale in materia legno intrapreso dalla società altoatesina negli ultimi anni e consentirà a progetti-
sti, architetti e clienti finali di conoscere più da vicino gli innumerevoli vantaggi del legno nell’edilizia moderna: dalle nuove tecnologie di sicurezza alle prestazioni strutturali, dall’efficienza energetica al comfort abitativo, anche in abbinamento agli altri materiali più diffusi nelle costruzioni. “Prospettive Legno” è un nuovo passo nel cammino culturale sulla materia del legno intrapreso da Rubner Haus”, afferma Werner Volgger - Amministratore Delegato Rubner Haus, “Con un approccio scientifico intendiamo accompagnare le persone nella scoperta del fascino del legno, un materiale utilizzato nell’edilizia sin dall’età del bronzo e ancora più antico dell’acciaio e del cemento, per svelare i segreti del suo impiego in architettura e promuovere la cultura del costruire secondo natura”. Prospettive Legno racconta di boschi, alberi e architetture, evidenzia le proprietà fisiche e organolettiche del legno e dimostra la sua durevole importanza per la cultura del costruire a livello nazionale e internazionale. Il percorso si sviluppa su un’area di 400mq e illustra le diverse fasi della lavorazione del legno. Molto innovativa la riproduzione di una tomografia del tronco che agendo come una scansione consente di valutare in modo scientifico la consistenza fisica del legno per identificarne il più corretto impiego (costruttivo o decorativo). A conclusione del percorso, una presentazione dei 4 sistemi costruttivi che costituiscono oggi l’expertise di Rubner Haus: il
EVENTI
RUBNER HAUS
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classico Blockhaus, il sistema Casablanca, con differenti rivestimenti in facciata, il sistema a traliccio, il sistema soligno; ciascuno progettato per rispondere al meglio alle esigenze di personalizzazione, risparmio energetico, flessibilità e dell’abitare sano, in armonia con la natura. Lungo i corridoi della mostra sono state create delle aperture circolari intagliate nel legno, ad altezza di grandi e piccini, spiragli attraverso cui osservare “in diretta” le diverse fasi della produzione e della lavorazione del legno sapientemente orchestrate dal personale specializzato. IL GRUPPO RUBNER Il Gruppo Rubner, pioniere e leader europeo nella progettazione e costruzione di edifici residenziali e pubblici in legno, ha sede a Chienes, in Alto Adige. L’attività nasce nel 1926 come segheria a conduzione famigliare ed evolve negli anni attraverso lo sviluppo integrato dell’intera filiera dell’edilizia in legno. Con un fatturato di 361,2 milioni di euro nel 2012 e sedi in Italia, Germania, Austria, Francia, Polonia e Slovenia, il Gruppo conta 1.550 collaboratori accomunati da una vera e propria passione per il legno. E questa stessa passione anima ancora oggi la famiglia dei proprietari rappresentata da Stefan, Peter, Joachim e Alfred Rubner. Sotto la guida di Stefan Rubner, Presidente del Gruppo, oggi Rubner gestisce un’attività suddivisa in cinque settori strategici: indu-
stria del legno, strutture in legno, grandi progetti chiavi in mano, case in legno e porte in legno. Da sempre impegnato in Ricerca & Sviluppo, Rubner dispone di un reparto altamente specializzato dedicato alla progettazione di strutture in legno all’avanguardia, in grado di gestire in toto anche le soluzioni costruttive più complesse con progetti individuali ‘su misura’. www.rubner.com Momenti dell'inaugurazione dell'esposizione permanente Prospettive Legno nel Rubner Center.
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Costruire il futuro della tecnologia Un appuntamento fondamentale in SCM Group e presso importanti clienti di riferimento per conoscere gli ultimi esiti della tecnologia.
EVENTI
SCM GROUP
strutturalegno Avrà luogo dal 10 al 15 aprile 2014, in parziale coincidenza con iSaloni di Milano, di cui costituirà un ideale completamento, The Home Event, la grande open house organizzata nelle sedi di Rimini, Villa Verucchio, e Thiene (Vicenza) da SCM Group, in grado di offrire uno sguardo completo sulla realtà del grande Gruppo italiano. Questo programma articolato di presentazioni di tecnologie vedrà tutti i campi d'azione dell'azienda arricchirsi di novità rilevanti: mobile e arredamento, edilizia in legno e lavorazioni speciali, falegnameria e produzione su misura, soluzioni di software. Max Salmi communication manager di SCM Group ci spiega come è nata l'idea di The Home Event: "L'idea di The Home Event è nata da una considerazione che sta alla base delle open house in senso lato: un imput che parte dai clienti, dai rivenditori, dai commerciali e che manifesta una richiesta di attenzione e di personalizzazione del contatto che la fiera come momento non è in grado di garantire con la stessa efficacia di un approfondimento diretto presso la sede aziendale o clienti operativi, una completa comprensione delle potenzialità di tecnologie che si fanno sempre più complesse e personalizzate. La lunga storia di open house e TechTour presso SCM Group ha portato invece a registrare un tasso di soddisfazione molto vicino al cento per cento presso i visitatori. Per questa ragione abbiamo deciso di invitare un gruppo di clienti selezionato da tutto il mondo in modo che potessero fruire della possibilità di un impatto diretto e approfondito con le nostre tecnologie e le loro applicazioni. Direi di più, per noi è importante anche e soprattutto che una clientela internazionale percepisca per esperienza diretta la realtà SCM Group nel suo quartier generale, nelle aziende del Gruppo, nella motivazione, nella qualità delle maestranze tecniche e commerciali e nel funzionamento diretto delle tecnologie e dei sistemi presso il cliente." L'offerta tecnologica è la più ampia possibile: "Avremo a Rimini uno show room totalmente rinnovato di 3mila metri quadrati, in questo spazio un fil rouge percorre la linea che porta dalle tecnologie elementari di un hobbista o poco più alle linee ad altissimo contenuto tecnologico delle grandi industrie, un percorso quasi biografico per l'imprenditore che trova ad accompagnarlo in ogni passo della sua crescita industriale una macchina o una linea SCM." Nel settore dell'edilizia in legno si segnala la cella flessibile Routech Oikos 12 per la produzione di componenti strutturali di tetti e pareti a Rimini. Nel settore delle tecnologie per la lavorazione del pannello in falegnameria e nella produzione su misura, viene presentata in primo luogo la nuova gamma L'Invincibile con design esclusivo e con un numero più elevato di modelli, prestazioni superiori e tecnologia avanzata, la nuova bordatrice Minimax ME35 al top di gamma con motori ad alta frequenza, le nuove bordatrici per pannelli sagomati e competitività con il massimo delle prestazioni, le nuova bordatrice "entry level" Olimpic K100 con rettificatore, la nuova bordatrice Stefani della
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gamma Solution ancora più produttiva e flessibile, il centro di lavoro a piano unico Pratix S con nuove performanti predisposizioni di allestimento tra cui la nuova cella nesting CNC Tech con nuove soluzioni a 3/4/5 assi con nuovi piani automatici e posizionamento pezzo assistito a garanzia della massima flessibilità. Saranno presentate anche le soluzioni di software rese più vive e concrete dai workshop di gruppo dedicati a Xylog Maestro, il software dedicato ai centri di lavoro. UN INVITO A CASA SCM The Home Event rappresenta anche un'occasione importante per conoscere la realtà del Gruppo italiano che ospita i clienti dal loro arrivo a Rimini (o in Italia) fino al ritorno. "Non abbiamo privilegiato nessuna area geografica, tutti i continenti sono rappresentati e ci aspettiamo anche una buona risposta dal mercato Italiano ed Europeo. Ogni ospite riceverà la nostra assistenza professionale per garantire un soggiorno accogliente e funzionale al programma di visita per conoscere le tecnologie di interesse. "La vicinanza, cronologica e geografica, con iSaloni di Milano commenta Salmi - è molto importante per i nostri visitatori. Si tratta di un evento che ha accolto nel 2013 oltre 280mila persone, un numero che per il 2014 è previsto in ulteriore crescita. Particolarmente agevole sarà per i nostri invitati raggiungere, con le navette messe a disposizione, il nostro polo in Veneto che costituirà un vero e proprio showroom delle tecnologie più evolute nella bordatura. Non dimentichiamo, poi, le open house di Rimini e Villa Verucchio da cui partiranno visite a clienti direzionali con il comune denominatore di presentare tecnologie di primo piano. I tour tematici sono un impegno logistico non indifferente per SCM Group, ma permettono a ciascun visitatore di ottimizzare il proprio tempo impegnandosi solo su quelle tipologie di prodotto che siano di suo interesse."
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IL CAVALIERE DEL LEGNO di Sonia Maritan
Dò notizia della scomparsa di Gianfranco Corà con la consapevolezza che i segni del suo passaggio non svaniranno mai, e questo riempie di senso improvvisamente tutto, e credo scaldi il cuore della sua amata famiglia. Io, come molti, ricorderò sempre il Cavalier Corà come un grande personaggio. Di quelli difficili da dipingere con la pretesa di raccogliere tutta la sua grande storia in unica tela. La nascita del pronipote, Marcello, solo qualche settimana prima della sua dipartita il 2 febbraio scorso, lo aveva riempito di gioia. Forse anche il piccolo Marcello, un giorno, proverà l'emozione di sapere che su di lui ha appoggiato il suo sguardo Gianfranco Corà, quando comprenderà le gesta di una vita così ricca, che anche a chi ne abbia colto solo uno “scampolo”, appare immensa e ineguagliabile. Domenico Corà, presidente della Sezione Legno degli industriali vicentini, porta nel suo stesso nome un destino, se le parole che gli ho sentito pronunciare il giorno dell’addio a suo padre diverranno le sue azioni di domani. Io credo di sì. Una passione forte scorreva fra le navate prendendo voce in molti modi, quando Domenico Corà rivolto verso il feretro del padre, ha parlato con lui, dichiarando così che non avrebbe mai smesso di volgere lo sguardo verso il suo faro, confrontarsi con il suo maestro e far tesoro di tutti i suoi insegnamenti. La forza con cui ha elogiato ogni suo tratto è stata intensa “…ti chiedevi perché le persone avessero paura della gratitudine, perché se si è grati, significa che si è ricevuto qualcosa, e di questo tu sei stato un messaggero magnifico”. Il suo discorso ha l’intensità di un dolore forte e di un amore smisurato, anche quando rivolge lo sguardo verso tutti. “Per me è stato un grande privilegio avere come padre un uomo eccezionale – continua – perché è riuscito a trasmettere principi di equilibrio e di buonsenso, valori di onestà e lealtà di cui era un concreto e semplice esempio di vita vissuta. Mio padre è stato un tenace imprenditore, con una forza d’animo ineguagliabile, un coraggio impareggiabile, un’umanità e generosità senza pari. Nel 1987 era stato vittima di un grave incidente che lo aveva costretto su una sedia a rotelle: non solo non era mai stato di peso a nessuno, ma era anzi sempre il primo ad aiutare chi ne aveva bisogno”. In effetti, con la sua indole combattiva e il suo carattere volitivo di lui quello che si percepiva era innanzitutto la sua forte personalità. E credo che a tutti abbia lasciato l’immagine di un imprenditore lungimirante, insignito anche della onorificenza di Cavaliere del lavoro per volere del Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi. Una giornata che pioveva “lacrime”anche dal cielo e che si è impressa forte nella memoria di ognuno come la celebrazione degna di un “Re”quella dei suoi funerali in Duomo, un Tempio gremito di gente e di sentimento. Infatti, nonostante l’autorevolezza del personaggio Gianfranco Corà, la sontuosità di quel luogo che lo accoglieva per l’ultimo saluto, la formalità e l’eleganza di un funerale così imponente, su tutto ha prevalso l’amore verso quello che “è stato un uomo di principi vicino alla sua terra e un faro luminoso per tutti noi”. Erano presenti sindaci, politici e i vertici di Confindustria, rappresentanti del mondo economico, imprenditoriale e politico vicentino, della Fondazione Domenico Corà, i dipendenti della sua azienda, gli alpini e molte persone che hanno affollato la Cattedrale della città. "Era una persona sempre disponibile - lo ricorda il presidente di Confindustria Vicenza Giuseppe Zigliotto - e nei momenti difficili cercava sempre di ricomporre le divisioni dando stabilità e portando consigli. Era un grande innamorato dell'Associazione e del suo territorio, lo ha dimostrato in tantissimi modi e anche per questo lascerà un grande vuoto".
MAI COSI’ALTA LA DOMANDA DI AREA ESPOSITIVA DALL’ESTERO BAU, Salone Internazionale di Architettura, Materiali e Sistemi, continua ad accrescere la sua reputazione a livello internazionale. A un anno dalla prossima edizione, la domanda di area espositiva, soprattutto dall'estero, ha raggiunto livelli senza precedenti. BAU conferma così il suo percorso di internazionalizzazione, non solo sul fronte dei visitatori, ma anche sul versante degli espositori. I 17 padiglioni disponibili per la manifestazione sono praticamente esauriti quando mancano ancora 12 mesi all’apertura del salone. Molti settori espositivi, ad esempio i sistemi di facciate o le pavimentazioni, registrano un numero di richieste così elevato che molte aziende si sono già dovute accontentare di un posto in lista d'attesa. In altri comparti, come le piastrelle e la ceramica, restano pochissimi spazi a disposizione. Nonostante la disponibilità limitata di area, a questo punto del cammino verso BAU 2015 è ancora utile inviare la propria domanda di partecipazione, come conferma Mirko Arend, vicedirettore di Messe München per il comparto delle fiere di edilizia. “Quando si libera qualche spazio, non sempre riusciamo ad assegnarlo a un’azienda in lista di attesa. La possibilità di posizionare un'azienda in un'area libera dipende dalla sua offerta merceologica, che deve essere compatibile con il padiglione, e dalla superficie richiesta dall'azienda stessa. L'assegnazione degli spazi può essere paragonata a un puzzle molto complicato.” La forte richiesta da parte di aziende estere ha colto di sorpresa la direzione del salone BAU. “Molti espositori hanno ascoltato i nostri consigli e si sono iscritte con grande anticipo,” sottolinea Arend. Tutto lascia quindi prevedere che a BAU 2015 avremo un numero di espositori internazionali senza precedenti. La quota di aziende estere dovrebbe arrivare attorno al 30 percento, un record assoluto. Questo eccesso di domanda ha anche effetti meno positivi: a BAU si starà probabilmente molto stretti. Le richieste di avere aree più ampie, molto numerose, nella maggior parte dei casi non potranno “essere soddisfatte”dalla direzione. Anche i nuovi espositori che hanno conquistato uno spazio si sono dovuti accontentare di una superficie inferiore a quella richiesta. La situazione dovrebbe migliorare a BAU 2019, quando due nuovi padiglioni renderanno disponibili altri 20.000 m2 di area espositiva. “A quel punto potremo tenere conto di gran parte delle richieste e accorciare un po’ la lista di attesa,” spera Arend. In questo contesto, i preparativi per BAU 2015 proseguono a pieno ritmo. Sono stati individuati tre temi principali attorno ai quali ruoteranno sia le proposte degli espositori sia il programma collaterale: efficienza energetica e delle risorse, persone ed edifici, urbanizzazione intelligente. È stata avviata anche la programmazione dei forum. Nei forum dei padiglioni C2 (“Il futuro dell’edilizia”), A4 (“Dialogo fra architettura e industria”/ “Detail research – Building the Future”) e B0 (“Dalla teoria alla pratica”), progettisti, architetti e ingegneri di fama internazionale presenteranno progetti e opere di grande interesse e illustreranno il loro punto di vista sui temi di maggiore attualità. Anche nel 2015 BAU punterà più che mai su proposte per specifiche categorie di operatori. Nel tradizionale “Treffpunkt Handwerk”gli artigiani troveranno informazioni pratiche per la loro attività quotidiana. Mostre speciali e forum sono rivolti principalmente a progettisti, architetti e ingegneri. Torneranno anche le visite guidate al salone per diversi gruppi di visitatori. Infine, verranno ulteriormente perfezionate le visite tematiche introdotte a BAU 2013. “Con queste iniziative vogliamo aiutare i visitatori a orientarsi e ad avere una visione d’insieme della vastissima offerta del salone,” conclude Mirko Arend.
IL SALONE BAU SBARCA IN CINA BAU, Salone Internazionale di Architettura, Materiali e Sistemi, si ritaglia un posto anche nel più grande mercato edilizio del mondo, la Cina. Il prossimo 8-9 luglio a Pechino si svolgerà infatti la prima edizione di “BAU Congress China”. La manifestazione è organizzata da MMI Shanghai, la filiale cinese di Messe München, che lavorerà in stretta collaborazione con il team di BAU 2015. “BAU Congress China è una co-produzione tedesca-cinese, nell’ambito della quale metteremo a disposizione il know-how e la rete di relazioni di BAU,” spiega Mirko Arend, Project Manager di BAU ed Exhibition Group Director di Messe München. Il salone sarà ospitato nel China National Convention Center con la formula della mostra-convegno, che ha già dimostrato la propria validità in altri progetti internazionali di Messe München. La prima giornata del convegno sarà dedicata ai temi dello sviluppo sostenibile delle città, mentre la seconda sarà focalizzata su pianificazione e realizzazione esecutiva. I relatori saranno noti progettisti e architetti cinesi ed europei che svolgono attività in Cina e hanno quindi grande esperienza e conoscenza delle peculiarità di questo mercato. Nella parte espositiva verranno proposti materiali e componenti pregiati per edilizia e soluzioni costruttive per il mercato cinese. Gli organizzatori contano sulla presenza di una cinquantina di aziende, principalmente europee e cinesi, prima fra tutte la ditta Hörmann che ha assunto il ruolo di partner industriale della mostra-convegno. L’associazione tedesca per l'edilizia sostenibile (Deutsche Gesellschaft für Nachhaltiges Bauen-DGNB) e la Fraunhofer-Allianz Bau sono altri partner storici dell’edizione principale di BAU a Monaco di Baviera che contribuiranno al progetto in Cina. Fra i partner di BAU Congress China ci sono anche la casa editrice Bauverlag e Archi-Europe-Group, con i quali BAU collabora da diversi anni. Sul fronte dei visitatori, BAU Congress China punta soprattutto agli operatori qualificati cinesi, rivolgendosi a sviluppatori di progetti, pianificatori e imprese edili, oltre ai rappresentanti di ministeri, associazioni e istituti di ricerca. Il Dott. Reinhard Pfeiffer, Direttore Generale di Messe München, ritiene che i tempi siano maturi per una presenza di BAU in Cina: “Non esistono mercati altrettanto attivi dal punto di vista edilizio. Anche in Cina si punta sempre più sulla qualità e cresce la domanda di prodotti pregiati. In questo contesto, con BAU possiamo proporre un valore aggiunto concreto. Porteremo in Cina imprese e istituzioni che sono sinonimo di qualità eccellente nell’edilizia.“ Sul sito www.bauchina.com sono disponibili informazioni sempre aggiornate su BAU Congress China.
IKONA PRESENTA LA “GUIDA ALLA SCALA PER INTERNI” La scala per interni è un complemento d’arredo ma, ancor prima, è un elemento strutturale. Per questo, la scelta di una scala richiede sempre grande attenzione perché, al di là della divertente fase di selezione di forme, colori e materiali, esistono una serie di importantissimi aspetti tecnici da non sottovalutare. Per fornire dunque un utile supporto a chi stia scegliendo tale suggestivo ma al contempo complesso elemento, Ikona ha di recente presentato la “Guida alla scala per interni”. In questo strumento, l’azienda italiana ideatrice delle innovative scale in acciaio personalizzabili con materiali unici (brevetto depositato) ha raccolto tutta una serie di esaustive ed interessanti informazioni: da quelle più piacevoli inerenti forme e finiture, a quelle più tecniche riguardanti normative, ingombri, o assetti strutturali. Consultabile sul sito www.ikonascale.it , la Guida si compone di quattro differenti sezioni. L’area Prima dell’acquisto è dedicata a tutto ciò che è necessario sapere prima di approcciare la fase vera e propria di selezione e si propone di offrire uno sguardo alle normative, nonché un dettagliato elenco di tutte le informazioni tecniche che è indispensabile conoscere per richiedere un preventivo corretto: dalle murature portanti dell’abitazione, alle misure e alla tipologia del vano scala, sino alla presenza o meno di finestre, porte o strutture che possano impedire il passaggio della scala, o ancora del riscaldamento a pavimento nella zona di partenza della scala. La seconda area La scelta del Modello – prende poi in esame tutte le forme di scale per interni evidenziandone vantaggi e svantaggi; presenta inoltre le varie tipologie di materiali con i quali è possibile realizzare struttura e gradini, dall’acciaio verniciato, all’inox, dal legno al marmo, dal cristallo ai materiali riciclati. La terza sezione tratta invece il tema dell’installazione, fase fondamentale in quanto è necessario che ogni scala sia montata a regola d’arte, da tecnici dotati di strumentazioni particolari nonché della giusta esperienza per conoscere peculiarità e complessità non solo della scala ma anche delle murature che la dovranno sostenere. La quarta area propone invece l’argomento della manutenzione della struttura nel tempo.
SUCCESSO DEL WORKSHOP TÜV CON CECED Creare proposte di aggiornamento pertinenti, orientate allo sviluppo e al cambiamento. È questa la vocazione di TÜV Rheinland Italia, leader internazionale per la certificazione di prodotto e sistemi di gestione, che il 29 gennaio 2014 ha tenuto in partnership con l’associazione CEDED Italia, il primo workshop sul tema “Energy Label”. Un’occasione per fare il punto sulle ultime novità della normativa sull’etichettatura degli elettrodomestici e presentare alcune case history di aziende leader di settore quali ad esempio Ariston, Indesit, Electrolux, Whirlpool, De Longhi. Relatori di enti rinomati quali ENEA (Agenzia nazionale per le nuove tecnologia, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile), CEI (Comitato Elettrotecnico Italiano), e gli stessi CECED Italia e TÜV Rheinland hanno portato la loro competenza per trattare un argomento tanto complesso quanto in continua evoluzione.
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CON RUBNER LA CULTURA DELL’EDILIZIA IN LEGNO VIAGGIA IN TUTTA ITALIA Per celebrare il suo 50° anniversario Rubner Haus, la più storica Azienda italiana nell’ambito dell’edilizia residenziale in legno, conferma il proprio impegno sul fronte della divulgazione culturale del vivere sostenibile con un’esposizione itinerante che toccherà le piazze dei principali Comuni di tutto il Paese. Da marzo a giugno, un truck personalizzato Rubner viaggerà lungo tutto lo Stivale, per un totale di 3.500 km, 40 tappe e 80 giorni di tour, offrendo un ampio ventaglio di iniziative formative e informative rivolte ad architetti, ingegneri, geometri, progettisti ma anche al pubblico interessato ad approfondire i temi legati all’edilizia in legno. E’questo un settore sempre più di tendenza in Italia, che si sta diffondendo sulla scia dell’esperienza già acquisita dai Paesi nord europei, storicamente e culturalmente più sensibili a un’edilizia a basso impatto ambientale. La partenza del Rubner truck è fissata per il 6 marzo da Chienes (BZ), nell’headquarter dell’azienda altoatesina, per toccare in sequenza i Comuni di Bussolengo, Varese, Milano, Brescia, Bergamo, Desenzano, Mantova, Perugia, Foligno, Terni, Viterbo, Roma, Salerno, Cava dei Tirreni, Cosenza, Matera, Lecce, Trani, L’Aquila, Civitanova, Ascoli Piceno, Fano, Grosseto, Pisa, Firenze, Arezzo, Bologna, Ravenna, Modena, Serravalle, Alessandria, Torino, Vercelli, Biella, Aosta, Verona, Vicenza, Padova, Montebellluna, Udine. Dopo una decina di tappe anche in Austria e Germania, il Rubner Home Tour si concluderà a Chienes il 14 giugno. Proprio come una vera casa, il Rubner truck include uno spazio coperto di circa 80 mq all’interno del quale verranno organizzate le attività di formazione professionale e di consulenza gratuita e personalizzata per il pubblico, grazie anche alla partecipazione di esperti e affermati architetti, e dove saranno allestite vere e proprie piccole mostre sulle costruzioni in legno. Tra gli appuntamenti più importanti quello del 12 marzo che si svolgerà in Piazza Leonardo da Vinci, davanti al Politecnico di Milano, e quello del 28 marzo presso il Campus di RomaTre. In occasione di entrambi i convegni sono previste sessioni dedicate sia agli studenti sia ai professionisti grazie alla stretta collaborazione con i due atenei. Il programma formativo per i professionisti, nello specifico per ingegneri e architetti, consente anche di ottenere i crediti formativi grazie alla collaborazione con gli Ordini degli Architetti attivi a livello comunale e regionale. Tra i partner di primo piano per la parte convegnistica dell’Home Tour, Norbert Lantschner, Fondatore e Presidente di ClimAbita, Associazione no profit la cui missione è quella di sviluppare e promuovere una nuova cultura del vivere e costruire sostenibile. Gli spazi espositivi, saranno invece dedicati, grazie anche all’ausilio di proiezioni video, a due prestigiosi progetti che hanno coinvolto attivamente Rubner Haus. Il primo, “Rhome for dencity”, a cura dell’Università RomaTre e della Dott.ssa Arch. Chiara Tonelli, parteciperà alla competizione internazionale del Solar Decathlon Europe 2014, l’award ideato dal Department of Energy del governo americano che si propone di valorizzare i migliori progetti architettonici in termini di densità, convenienza economica, trasportabilità e sobrietà. Proprio a Rubner Haus è stato assegnato l’ambizioso compito di tradurre il prototipo abitativo in un vero e proprio edificio da presentare a Versailles il prossimo giugno. Un secondo spazio espositivo offrirà invece un estratto della mostra sensoriale “Prospettive Legno”, la nuova esposizione permanente recentemente inaugurata nella sede di Chienes di Rubner Haus, che invita a scoprire da vicino la filosofia e il percorso naturale alla base della costruzione di una casa in legno: dal BOSCO all’ALBERO, dalLEGNO alla CASA (vedi articolo a pagina 48). Il truck è, inoltre, organizzato per facilitare un percorso di conoscenza dei sistemi costruttivi Rubner, che testimoniano le grandi potenzialità di questo materiale nell’ambito delle costruzioni, ammirare una panoramica delle più suggestive case realizzate da Rubner Haus in mezzo secolo di storia e approfondire i temi legati alla sicurezza, all’ecosostenibilità e al comfort abitativo delle abitazioni in legno. E coloro che desiderano seguire da vicino tutte le tappe dell’Home Tour, potranno farlo collegandosi al blog sul sito http://www.haus.rubner.com.
MOBILI TEAM 7 A THEAPPRENTICE ITALIA TEAM 7, azienda austriaca leader in Europa nella produzione di mobili e complementi d’arredo in legno massello naturale dal pluripremiato design, sbarca per la prima volta sulla televisione italiana. La seduta aye e gli originali cilindri in rovere naturale sono alcuni degli arredi utilizzati per l’allestimento della zona living della seconda serie di “The Apprentice Italia”, in onda su Sky UnoTEAM 7, azienda austriaca leader in Europa nella produzione di mobili e complementi d’arredo in legno massello naturale dal pluripremiato design, approda per la prima volta sulla televisione italiana. La sedia aye e gli originali cilindri in rovere naturale sono stati infatti selezionati per l’allestimento del cuore della zona living del loft della seconda serie di The Apprentice Italia. On air ogni venerdì in prima serata su Sky Uno, The Apprentice Italia, prodotto da Fremantle Media, è il più famoso show sul mondo del business che vede un inflessibile e severo Flavio Briatore, nei panni del Boss, alla ricerca del prossimo top manager italiano. Durante le 10 puntate i candidati si sfideranno in difficili prove, ma solo uno di loro sarà il vincitore e si aggiudicherà così un contratto di lavoro a sei cifre alle dipendenze del Boss. Gli arredi TEAM 7 sono mobili unici, figli di una produzione ecosostenibile che si basa sull’utilizzo esclusivo di materie prime pure, in particolar modo legno di latifoglie europee derivante da selvicoltura sostenibile; l’assenza di sostanze chimiche nei processi di lavorazione garantisce un prodotto naturale al 100% che contribuisce a ricreare ambienti salubri e dall’anima green. Le sedute aye ed i cilindri in rovere si inseriscono alla perfezione all’interno dello stiloso loft assicurando comfort d’utilizzo ed un forte impatto estetico.
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TRA.WOOD s.r.l. Sede Legale: Corso Re Umberto, 8 10121 Torino Amministrazione Strada Santa Margherita, 159 10131 Torino tel +39/011 8194519 Customer Care tel +39/039 6180091- fax +39/039 6882686 info@trawood.it - www.trawood.it NORD AMERICA: Conifere - Latifoglie - Pavimenti - Lamellari Hemlock, Douglas Fir, Rovere Bianco, Frassino. SUD AMERICA: Decking. EUROPA: Lamellari per finestre in Pino, Abete, Larice Europeo e Siberiano. Certificati ambientali disponibili a richiesta cliente.
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Sismicad Legno Calcolo sismico strutturale di edifici e coperture in legno. Sono previste verifiche con NTC 2008 ed Eurocodice 5 per aste e pareti in legno sia con tecnologia X-LAM che platform-frame. Sono previsti collegamenti tipo hold-down e particolari condizioni di vincolo non-lineari per la gestione delle pareti. E’ compresa la verifica e produzione dei disegni esecutivi di giunzioni tra aste in legno con piastre in acciaio interne od esterne ai profili.
STRUTTURE IN LEGNO
GUERCIO s.p.a. Ingrosso legnami ed edilizia 10043 ORBASSANO (TO) - Via Frejus 56 tel +39/011 9007411 - fax +39/011 9007400 LOGISTICA FORMA Logistica FORMA e ingrosso legnami, edilizia, produzione tetti e strutture 10036 SETTIMO TORINESE (TO) - Str. Cebrosa 19 tel +39/011 8022511 - fax +39/011 8022526 Showroom FORMA 10072 Caselle Torinese (TO) - Strada Ciriè, 177 tel +39/011 9912656 forma@guercio-forma.com - www.guercio-forma.com Dal 1919 nel settore legnami, la Guercio s.p.a. fornisce una gamma completa di prodotti e semilavorati in legno per il fai da te in tutta Italia, produce strutture ed è ingrosso di legnami, tetti e prodotti per l’edilizia, FORMA è strutture e arredi per esterni e 2.500 articoli in legno per fai da te e garden center.
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LE CATEGORIE
• AGENTI E ADESIVI • COLLE • EDILIZIA • LEGNAMI • SOFTWARE STRUTTURE IN LEGNO • TECNOLOGIE • TRAVI LAMELLARI • VERNICI PER LEGNO •
TECNOLOGIE
ESSETRE s.p.a. Via della Repubblica Serenissima 7 36016 Thiene (Vicenza) tel. +39/0445 365999 - fax +39/0445 360195 info@essetre.com - www.essetre.com Centri di lavoro a CN con portali mobili o fissi per eseguire tutte le lavorazioni previste su travi anche di grandi dimensioni, montanti, elementi in legno per tetti e case prefabbricate, strutture per parchi giochi ed arredo urbano. Centro di lavoro a CN specifico per pareti. Centro di lavoro a CN specifico per lavorazioni “block house”.
TRAVI LAMELLARI
HASSLACHER NORICA TIMBER Feistritz, 1 - 9751 Sachsenburg - Austria tel. +43/4769 2249-0 - fax +43/4769 2249-129 info@hasslacher.at - www.hasslacher.at Pannelli X-Lam, travi lamellari diritte e curve, Duo/Trio, legno massiccio da costruzione GLT, perline & piallati, pannelli gialli, segati, pellet, sistemi completi per la costruzione.
VERNICI PER LEGNO
srl
MACCHINE PER SEGHERIE Via Ciro di Pers 68 - 33030 Maiano (Udine) tel +39/0432 959036 - fax +39/0432 959036 info@modesto.it Refilatrici, troncatrici.
MOSSER LEIMHOLZ GMBH A - 3263 RANDEGG (Austria) tel. +43/7487 6271-0 - fax +43/7487 6271450 office@mosser.at - www.mosser.at Travi lamellari, elementi in legno lamellare per solaio, listelli giuntati, segati, bricchetti di legno.
snc
PRIBO s.r.l. Via Nazionale, 12 - 38087 Lardaro (Trento) tel. +39/0465 901945 - fax +39/0465 901959 info@pribo.it - www.pribo.it Progettazione e forniture macchine e impianti per la lavorazione del legno. Tecnologie per la segheria. Piallatrici per legno rotondo. Macchine per impregnare e antichizzare. Macchine per la produzione di truciolo per lettiere di animali. Trituratori per pallets e casse in legno. Tavoli di montaggio per pareti in legno.
INDUSTRIA CHIMICA ADRIATICA s.p.a. Via Sandro Pertini, 52 62012 Civitanova Marche (Macerata) tel. +39/0733 8080 - fax +39/0733 808140 info@icaspa.com - www.icaspa.com
1359-CPD-0111 1359-CPD-0423
Via 4 Novembre 71 38030 Roverè della Luna (Trento) tel +39/0461 658553 - fax +39/0461 658548 info@segnalegnami.it - segna@pec.segnalegnami.it www.segnalegnami.it Segheria, travi Uso Trieste, travi Uso Fiume, travi Spigolati e Torniti in Abete, Larice e Rovere, Lamellari - Piallatura e spazzolatura travi e tavolato - Progettazione e taglio strutture in legno - ESSICAZIONE TECNICA DELLE TRAVI.
ICA s.p.a. - Divisione ITALIAN COATINGS Via Alcide De Gasperi, 73 36060 Romano d’Ezzelino (Vicenza) tel. +39/0424 8386 - fax +39/0424 37497 info@italiancoatings.com www.italiancoatings.com Una nuova definizione del Made in Italy
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LE CATEGORIE
• BRAUN & WüERFELE • COLLANTI CONCORDE SRL • DI NUNZIO LEGNAMI • ESSETRE SPA • GUERCIO SPA • HASSLACHER NORICA TIMBER • HOLZHOF SRL • HSB ITALIA • ICA SPA - DIV. ITALIAN COATINGS • IMOLA LEGNO SPA • INDUSTRIA CHIMICA ADRIATICA SPA • MARTIGNAGO LEGNO SNC • MEDIALEGNO SNC • MODESTO NINO • MOSSER • PANALEX SRL • PAGANONI LEGNO SRL • PRIBO SRL • SEGNA LEGNAMI SNC • SEMA • SISMICAD LEGNO - CONCRETE SRL • TIMBERGY • TRA.WOOD SRL
ARREDI ESTERNI COLLE E ADESIVI LEGNAMI TECNOLOGIE STRUTTURE IN LEGNO TRAVI LAMELLARI EDILIZIA SOFTWARE VERNICI PER LEGNO LEGNAMI VERNICI PER LEGNO LEGNAMI AGENTI TECNOLOGIE TRAVI LAMELLARI EDILIZIA LEGNAMI TECNOLOGIE TRAVI LAMELLARI SOFTWARE SOFTWARE LEGNAMI AGENTI
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DIRETTORE RESPONSABILE EDITOR IN CHIEF PIETRO GIOVANNI FERRARI REDAZIONE@WEBANDMAGAZINE.COM COORDINAMENTO GENERALE GENERAL COORDINATION FRANCO RICCARDI LOGISTICA@WEBANDMAGAZINE.COM CONSULENTI EDITORIALI EDITORIAL ADVISOR MARCO BASILEO INFO@WEBANDMAGAZINE.COM ARCHITETTO SONIA MARITAN INFO@WEBANDMAGAZINE.COM REDAZIONE EDITORIAL STAFF PAOLO FERRARI REDAZIONE@WEBANDMAGAZINE.COM COLLABORATORI CONTRIBUTORS ING. GUGLIELO BARATTINI; ING. ENRICO BORMOLINI; GEOM. GIOVANNI CENCI; GEOM. SABRINA CENCI; ING. GIANLUCA FAGOTTI; ING. MARCO FAGOTTI; ING. ADAMO FORTINI; ING. GIORGIO MONTAGNOLI; ING. GUGLIELMO NASINI; ING. STEFANO PEDROLI; ING. GUGLIELMO PENNAFORTI; ING. FRANCESCO RIVA; ING. ELISA SALA UFFICIO GRAFICO GRAPHIC LAYOUT UFFICIOGRAFICO@WEBANDMAGAZINE.COM AMMINISTRAZIONE ADMINISTRATION AMMINISTRAZIONE@WEBANDMAGAZINE.COM GESTIONE ARCHIVIO DATI DATABASE MANAGEMENT DANIELA FARAONI INFO@WEBANDMAGAZINE.COM
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RITORNO AL FUTURO
Siamo specializzati in lamellare di alta qualitĂ , con un ampio magazzino e consegne rapidissime, con un impianto automatizzato per il taglio delle barre con un software di gestione che ottimizza gli ordini. Vogliamo aiutarvi ad essere rapidi ed efficienti. Vogliamo continuare a crescere con voi.
Travi Lamellare Travi KVH Travi Bilama Perline Abete, Pino, Larice Listelli Essiccati Pannelli OSB Pannelli per Armatura Travi per Armatura H20 Vasta gamma di prodotti indispensabili per la costruzione dei tetti in legno, quali sistemi per la corretta ventilazione e teli traspiranti.
Soluzione naturale
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