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SOMMARIO • NUMERO
09 EDITORIALE di Sonia Maritan GIUNZIONI E CONGIUNZIONI
10 IN NUCE IDM SÜDTIROL di Sonia Maritan IMPRONTA ECOLOGICA IN ITINERE
12 ANTICIPATIO WAP di Manuela Monsorno APERTE LE CANDIDATURE DEL WAP 2025
14 ANTICIPATIO KLIMAHOUSE di Beatrice Guidi NASCE L’EDIZIONE GEMELLA
16 ANNIVERSARIUM ESSETRE di Sonia Maritan UN GIALLO DORATO DAL 45° ANNIVERSARIO
21 ANNIVERSARIUM NÜRNBERGMESSE ITALIA di Sonia Maritan UN COMPLEANNO DANZANTE
24 ANNIVERSARIUM RUBNER di Sonia Maritan MEZZO SECOLO DI STORIE IN LEGNO
26 CHRONICHAE AD DAL POZZO di Sonia Maritan ÀLFA, LA CASA POSSIBILE
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32
LEGNO LAVAGNA & CAFFÈ di Andrea Zenari
CLASSIFICARE IL LEGNO - CAPITOLO 6
38 SCIENTIA di Felice Ragazzo METAMORFOSI CONNETTIVE LIGNEE – IV CAPITOLO
44 FOCUS CONNESSIONI a cura della redazione
45 INTRODUZIONE di Andrea Zambon
46 PUBBLIREDAZIONALE RIWEGA - LE CONNESSIONI DEI NODI PRINCIPALI
48 PROIECTUM ABITAZIONE ZL di Andrea Zambon LEGNO, PAGLIA E CALCE
52 PROIECTUM AGRITURISMO MARGONE di Sonia Maritan LEGNO, PIETRA E CHARDONNAY
58 TECHNICA SOLTECH a cura dell'ufficio Tecnico di Soltech LA DURABILITÀ DELLE STRUTTURE IN LEGNO
62 SIMPOSIUM GQL
di Sonia Maritan e Luca Galeasso COSTRUIRE CONSAPEVOLE
62 Certificazioni ambientali di prodotto e di processo. Il catalogo regionale dei prodotti da costruzione certificati - Luca Galeasso
64 Esperienze e progetti da filiere foresta-legno di prossimità in Piemonte (Pietro Bolongaro, Giovanni Maiandi, Giuliano Decostanzi, Osvaldo Brondello, Coutan Studio, Devis Guiguet e Giorgio Pelassa)
66 I nuovi CAM edilizia e il codice degli appalti - Giorgio Pelassa
67 La filiera del Castagno certificata PEFC nel Lazio, Piemonte e in ItaliaFrancesco Marini
69 Legno e architettura. Un sogno che si rincorre nel tempo - Davide Maria Giachino
72 Nuovo approccio internazionale alla progettazione: casi studioFranco Piva
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Giunzioni e congiunzioni
In questa pubblicazione di Struttura Legno riportiamo alcuni anniversari di aziende ai quali abbiamo preso parte, condividendo l’entusiasmo del traguardo celebrato attraverso i numeri che lo hanno reso possibile ma soprattutto leggendo nello sguardo delle persone l’orgoglio di esserne stati parte. In queste occasioni i racconti personali si impastano con quelli professionali e le congiunzioni non servono solo a unire le parole nel contesto della frase ma anche a unire i periodi principali che caratterizzano la crescita di una persona e le persone fra loro nella comunione delle esperienze dentro la stessa realtà imprenditoriale che rafforzano i legami, proprio come le giunzioni fra gli elementi architettonici a cui è dedicato il focus di questo numero.
Il focus connessioni coinvolge i sistemi di giunzione, di fi ssaggio e di attacco a terra, la misurazione dei parametri e monitoraggio della salubrità dell’involucro che il sistema nel suo complesso garantisce, prestazioni che oggi sono misurabili anche attraverso tecnologie innovative in grado, ad esempio, di monitorare l'umidità delle strutture in legno.
Delineare le best practice in un edifi cio potrebbe costituire un modus operandi per migliorare la sua qualità, proprio come si fa nei diversi ambiti aziendali per conseguire i migliori risultati, garantire sviluppo e crescita professionale dei dipendenti e dei rapporti fra gli individui: il benessere in azienda è anche la base per una maggiore fi delizzazione e produttività, e per la trasformazione della cultura aziendale migliorando le performance individuali e organizzative. La qualità delle costruzioni di legno è poi la mission di associazioni quali il Gruppo Qualità Legno, come si evince in questo numero della rivista dal resoconto dell’ultima edizione di Restructura, in particolare dall’intervento del suo presidente arch. professor Davide Maria Giachino con il titolo "Legno e architettura. Un sogno che si rincorre nel tempo".
L’importanza e la qualità dei dettagli trapela anche dalla defi nizione di giunto di G. C. Argan pro K. Wachsmann «… il giunto non è soltanto un sito spaziale privilegiato, ma è un fatto plastico, la cui possibilità di fun ione affidata a una truttura all inca tro e allo litta ento dei iani al ioco delle u erfici e lio il giunto è un oggetto a funzionamento plastico, nel quale la forza si riduce di fatto a situazione, o a forma » si legge nella prefazione del libro di K. Wachsmann,
di Sonia Maritan
13
Una svolta nelle costruzioni, Milano, Il Saggiatore, 1965. In questo volume, a pagina 65, anche Wachsmann si è espresso allo stesso modo « Mentre un elemento di costruzione dovrebbe venire dimensionato il più grande possibile, per avere un minor numero di giunzioni, che sono pur sempre i punti più deboli, è necessario che esso sia il più piccolo possibile, perché la sua maggiore o minore utilità dipende dalla ua ca acit di adatta ento in rela ione a infinite combinazioni, sia al momento della progettazione che dell a lica ione».
« In effetti – osserva il professor Felice Ragazzo, autore della rubrica Scientia di Struttura Legno, che ha messo in evidenza ueste definizioni di giunto –, le due citazioni hanno un che di profetico, se si tiene conto del fatto che all e oca in cui ono tate ronunciate tutto il dibattito tecnico attuale, non soltanto alla luce dell in re o del di itale nelle la ora ioni eccaniche er il le no a anche alla luce dell inci iente non era ne eno i a ina ile r an da au u to lette rato i ca icolla in una defini ione che a ire e di essere tecnica, ma poi in realtà si rivela oniricamente poetica. Wachsmann, da illuminato ingegnere, invece, prende solidamente di petto la statica con tratti raffinati e oderni a i cui fonda enti fanno arte di un onda lun a che i non fu i a al Saldini ». A proposito di anniversari, buon 80esimo compleanno a Felice Ragazzo da tutta la redazione.
Lo scorso
giugno nel contesto della Casarigenerativa – presente in prima fila anche Sonia Maritan –, il nuovo flagship store Paola Lenti Milano, abbiamo raccolto nuovi spunti in termini di costruzioni “a secco”, forse si sta aprendo una nuova strada verso l’ibridazione con l’acciaio leggero…
di Sonia Maritan
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Impronta ecologica in itinere
L’anno scorso abbiamo partecipato all’inaugurazione del Wood Passage in Piazza Silvius Magnago a Bolzano. L installazione si configurata come un importante iniziativa simbolica per l edilizia verde cos come la catasta di tavole quest’anno che rappresentano l'impronta ecologica del costruire in legno e che ha fatto tappa a Merano dal 12 al 25 giugno scorsi a Kurpromenade, tra Kurhaus e Postbrücke.
Il Primo giugno 2023 abbiamo partecipato all’inaugurazione dell’installazione del Wood Passage in Piazza Silvius Magnago a Bolzano che si configurata come un’importante iniziativa simbolica per l’edilizia verde e che era già stata allestita in molte piazze di città europee con l’obiettivo di sottolineare, come in Alto Adige, i vantaggi ecologici degli edifici in legno. Il progetto di questa installazione in legno itinerante stato finanziato da IDM Alto Adige con l'iniziativa comunitaria ProRamus.
Nel 2024 il progetto prosegue con la catasta di tavole che rappresentano l'impronta ecologica del costruire in legno installata a Merano dal 12 al 25 giugno, precisamente a Kurpromenade, tra Kurhaus e Postbrücke grazie a IDM Südtirol e l'iniziativa comunitaria ProRamus.
L'anno scorso è stato esposto il Woodpassage in Piazza Silvius Magnago a Bolzano per sensibilizzare i cittadini sul costruire con il legno. Quest'anno è la volta della catasta di tavole esposta dall'inizio di maggio nella stessa piazza di Bolzano per illustrare l'impronta ecologica della costruzione in legno. Dopo circa due settimane a Bolzano e circa tre settimane a Silandro, ha raggiunto la città termale di Merano.
Sulla pila di pannelli vengono riportati
ECOLOGICAL FOOTPRINT IN PROGRESS
messaggi basilari, ad esempio il consumo di legna per una casa unifamiliare o lo stoccaggio di CO2 in una casa in legno. L'iniziativa ha lo scopo di informare e sensibilizzare affinch prodotti edili ecologici e sostenibili come il legno possano essere maggiormente utilizzati in edilizia. Per IDM Südtirol e soprattutto per il Gruppo ProRamus è importante promuovere il legno come materiale perch l importanza climatica del legno come materiale da costruzione è imbattibile.
Last year we participated in the inauguration of the Wood Passage in Bolzano's Piazza Silvius Magnago. The installation was an important symbolic initiative for ‘green’ building, which had already been set up in many European city squares with the aim of emphasising, as in South Tyrol, the ecological advantages of wooden buildings. The project of this ‘travelling’ wooden installation was financed by IDM South Tyrol with the community initiative ProRamus.
As in 2024 with the pile of planks representing the ecological footprint of building in wood installed in Merano from 12 to 25 June, precisely on Kurpromenade, between Kurhaus and Postbrücke: the initiative aims to inform and raise awareness so that ecological and sustainable building products such as wood can be used more in construction.
Nell’immagine, la catasta di tavole installata a Merano dal 12 al 25 giugno.
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APE E LE CANDIDA U E DEL AP 2 2
Ufficialmente aperte le candidature per il ood Architecture Prize 2 2 b limahouse, il primo premio per l architettura e l edilizia in legno sul territorio nazionale. Dopo il grande successo delle prime due edizioni, torna l iniziativa promossa da Fiera Bolzano per supportare la sperimentazione nella progettazione di soluzioni costruttive sensibili all ambiente. Partner scientifici l Università Iuav di enezia e il Politecnico di orino.
Il 9 settembre scorso sono state aperte le candidature per il Wood Architecture Prize 2025, il prestigioso premio istituito da Fiera Bolzano nell ambito di limahouse, fi era internazionale specializzata nel settore dell efficientamento energetico e dell edilizia sostenibile. Giunto alla sua terza edizione, il concorso, promosso con il patrocinio e il contributo scientifico dell Università Iuav di enezia e del Politecnico di Torino in collaborazione con PEFC Italia Associazione senza fi ni di lucro che promuove la gestione forestale sostenibile , si rivolge ai protagonisti, ai talenti e agli innovatori della fi liera delle costruzioni in legno a livello nazionale per sostenere la progettazione e la costruzione di opere di architettura e di ingegneria ideate e realizzate con il legno
L utilizzo del legno in architettura, infatti, sempre pi al centro di una nuova visione progettuale basata sulla sostenibilità, sia in Italia che all estero, come evidenziato anche dal dibattito europeo che ha sottolineato le potenzialità
di cui dispone l edilizia in legno per la trasformazione del settore edile in un modello circolare in grado di ridurre le emissioni di anidride carbonica e di contrastare il cambiamento climatico. Nell edizione 2 2 il ood Architecture Prize abbandonerà la tradizionale suddivisione in categorie, offrendo ai partecipanti la possibilità di presentare i propri progetti all interno di un ambito di azione più ampio, per defi nire nuovi immaginari legati alle attività di rigenerazione degli spazi abitabili in una logica di fi liera territoriale che comprenda interventi sia pubblici sia privati. Potranno partecipare al ood Architecture Prize nuove edificazioni, ri ualificazioni e o ampliamenti, sopraelevazioni di edifici esistenti, architetture temporanee e sperimentali e opere di differente connotazione funzionale pubbliche o private, con spazi di uso individuale o collettivo la cui realizzazione sia stata completata sul territorio nazionale a partire dall anno 2 2 . Il premio si rivolge dun ue non soltanto
di Manuela Monsorno . limahouse.it
agli architetti, ma a tutti i membri della filiera delle costruzioni in legno: ingegneri civili, ambientali e paesaggistici, committenti pubblici e privati, startup, PA, imprese e ricercatori che presentano pratiche virtuose nell uso di tecnologie all avanguardia.
Fra le opere partecipanti al concorso verranno selezionati 2 progetti finalisti, che verranno presentati in occasione dell evento di lancio di Klimahouse a metà dicembre 2024, e successivamente sottoposti a un ulteriore selezione per identificare i progetti vincitori.
La giuria del ood Architecture Prize 2 2 , presieduta dall Arch. Manuel Benedikter - Benedi ter Archite t, composta da sette esponenti di spicco del settore, della ricerca e dell innovazione: Prof. Paolo Simeone - Politecnico di orino, Prof. Guido Callegari - Politecnico di orino, Arch. Mauro Frate - MFA architetti e Professore contrattista Iuav, Arch. Sandy Attia MoDusArchitects, Arch. Marta Baretti - Arbau Studio, Luca Gibello Direttore Il Giornale dell Architettura.
I vincitori del concorso verranno annunciati in occasione di Klimahouse 2025, in programma dal 29 gennaio al febbraio 2 2 , e potranno partecipare in ualità di spea er ad alcuni eventi di carattere internazionale.
I progetti avranno, inoltre, visibilità in occasione di altre manifestazioni organizzate o partecipate da Fiera Bolzano, sinergiche al mondo del legno sia a livello nazionale che all estero.
Infine, i vincitori godranno di ampia visibilità anche sui canali social di limahouse, di Fiera Bolzano e sulle pubblicazioni dei media partner, tra i uali si segnala l ingresso di Casabella, il noto periodico legato all architettura nazionale e internazionale. Professione Architetto e Struttura Legno si confermano media partner dell edizione 2 2 . Sarà possibile iscriversi al concorso unicamente online fino al novembre 2024 collegandosi al sito Internet ufficiale: https: .fierabolzano.it it limahouse candidatura- ood-architecture-prize
THE WAP 2025 NOMINATIONS ARE OPEN
In queste pagine, le immagini dei progetti premiati alla precedente edizione e che verranno pubblicati sul numero 47 di Struttura Legno, in particolare la Casa del Custode a Bologna di Camilla De Camilli (vincitrice Arch. Privata), l’ampliamento degli edifici terapeutici a orte ossarol a enezia di rbau studio (vincitori Arch. Pupplica), l’Innovation building di oberta occa a ozzano in provincia di Milano (vincitrice Arch. Pupplica) e The Hermitage a Bobbio in provincia di Piacenza di llabb Architettura (Menzione progettista under 35).
Sub issions are officially open for the ood rchitecture ri e by li ahouse, the first pri e for wood architecture and construction in Italy. fter the great success of the first two editions, the initiative pro oted by iera ol ano to support e peri entation in the design of environ entally sensitive building solutions is bac . Scientific partners are the Iuav niversity of enice and the olytechnic niversity of Turin. ow in its third edition, the co petition, pro oted with the patronage and scientific contribution of the Iuav niversity of enice and the olytechnic niversity of Turin in collaboration with Italy a non profit association that pro otes sustainable forest anage ent , is ai ed at the protagonists, talents and innovators of the wood construction sector at national level to support the design and construction of architectural and engineering wor s conceived and realised with wood. Twelve finalist projects will be selected fro the wor s entered in the co petition, which will be presented at the li ahouse launch event in id Dece ber , and then subjected to further selection to identify the winning projects. astly, the winners will also enjoy wide visibility on the social channels of li ahouse, iera ol ano and in the publications of the edia partners, including the entry of asabella, the well nown national and international architecture aga ine. rofessione rchitetto and Struttura egno are confir ed as edia partners for the edition.
Casa del Custode
The Hermitage
orte ossarol
KLIMAHOUSE GERMANIA
di Beatrice Guidi
www.klimahouse.it
.fiemesse.com it limahouse klimahouse-germania
NASCE L’EDIZIONE GEMELLA
Klimahouse prosegue con il percorso di crescita del suo format e dopo oltre vent’anni nasce Klimahouse Germania: appuntamento a Karlsruhe dal 12 al 14 novembre 2025. Klimahouse raddoppia con una nuova edizione gemella: l alleanza tra i due importanti operatori del mondo fieristico, rende limahouse Germania una piattaforma accessibile a un pubblico ancora più vasto di professionisti e si pone l’obiettivo di sviluppare il settore su scala europea nel segno della sostenibilità ambientale, sociale ed economica.
Da oltre vent anni fi era di riferimento nell edilizia sostenibile e innovativa, limahouse prosegue il percorso di crescita del suo format, fortemente attrattivo per un pubblico sempre più ampio e internazionale che include architetti, progettisti, installatori, promotori immobiliari e operatori del settore. Dalla continua evoluzione della ma-
nifestazione, che fonde un approccio divulgativo con la presentazione delle soluzioni più all'avanguardia nelle costruzioni e nel risanamento ad alta efficienza energetica, nasce Klimahouse Germania, un evento gemello espressamente rivolto al mercato tedesco frutto di un accordo di cooperazione tra HINTE Expo & Conference e Fiera Bolzano.
L’alleanza tra i due importanti operatori del mondo fieristico, rende limahouse Germania una piattaforma accessibile a un pubblico ancora più vasto di professionisti e si pone l’obiettivo di sviluppare il settore su scala europea nel segno della sostenibilità ambientale, sociale ed economica. Grazie al consolidato know-how di Klimahouse e al suo modello virtuoso in grado di connettere e sensibilizzare i target più strategici per l’evoluzione del comparto, la nuova manifestazione si impegna, infatti, a offrire nuovi impulsi al mercato tedesco sulle ultime frontiere dell edilizia sostenibile, ma anche a trarre ispirazione da un Paese all’avanguardia sul fronte delle costruzioni.
« Sia o lieti di ortare li ahou e fiera leader in Italia per la sostenibilità e l'innovazione nel settore, per la prima volta in Germania insieme a un partner forte. Questa collaborazione ci consente di sviluppare una strategia di internazionalizzazione congiunta grazie a un roficuo ca io di cono cen e – afferma Thomas Mur, Direttore di Fiera Bolzano –. È una splendida opportunità per consolidare un format di successo tutto italiano con una proiezione europea più ampia, nonché un’occasione per le tante aziende innovative nazionali per stringere contatti B2B e crescere in un mercato che offre tante potenzialità ».
MATERIALI DA COSTRUZIONE AVANZATI E TECNOLOGIE GREEN
Negli ultimi anni, la Germania ha compiuto notevoli progressi nel campo dell edilizia green. Ad esempio, la legge sulla protezione del clima e gli obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2 hanno introdotto importanti standard di efficienza energetica per edifici nuovi e per la modernizzazione completa di quelli esistenti. A sostegno della costruzione e della ristrutturazione ad alta efficienza energetica, sono stati introdotti programmi di finanziamento sotto forma di sovvenzioni e prestiti a basso tasso di interesse della Banca KfW.
Anche in Germania, tecnologie come gli impianti fotovoltaici e i sistemi di riscaldamento geotermico vengono sempre più integrati nei progetti edilizi per aumentare l efficienza energetica e migliorare l'equilibrio ecologico. Una maggiore efficienza nelle fasi di progettazione ed esecuzione, con forte attenzione alla sostenibilità in ambito costruttivo, garantisce, inoltre, la riduzione dei costi e dei materiali di scarto.
« Con Klimahouse portiamo in Germania un format innovativo. Non saranno solo i leader nei settori dell'edilizia, della ri truttura ione e delle finiture a
presentare soluzioni, prodotti e materiali di ultima generazione. Con un programma di conferenze di alto livello e contenuti di qualità tutto l'anno, questa piattaforma contribuirà ad alimentare un networking più allargato tra tutti gli operatori del settore promuovendo un approccio orientato alla pratica , dichiara Christoph Hinte, Amministratore delegato HINTE Expo & Conference.
DGNB PARTNER UFFICIALE
Partner ufficiale per limahouse Germania, il German Sustainable Building Council (DGNB) svolgerà un ruolo centrale nell'elaborazione del programma e nell'orientamento strategico dell'evento, grazie alla sua forte attenzione verso le pratiche edilizie innovative e sostenibili.
Christine Lemaitre, Amministratrice Delegata DGNB, sottolinea: L’approccio internazionale e il focus su espositori e contenuti curati rendono Klimahouse un format interessante, che siamo lieti di sostenere come DGNB ».
KLIMAHOUSE GERMANIA:
UN NUOVO CAPITOLO NEL CENTRO ESPOSITIVO DI KARLSRUHE
La prima edizione di Klimahouse Germania si terrà dal 12 al 14 novembre 2025 alla Fiera di Karlsruhe, una città riconosciuta come centro per l'innovazione e per la sostenibilità nel settore delle costruzioni situata nella Germania meridionale, che si distingue per la sua forza economica e per la sua buona accessibilità a livello nazionale. Una posizione strategica per amplificare ulteriormente lo spirito internazionale della manifestazione, grazie anche al forte potenziale del mercato locale che consente di richiamare i professionisti dai paesi limitrofi come la Svizzera e la Francia.
Oltre agli spazi espositivi, per una overvie delle ultime novità del mercato, il programma della manifestazione include diversi momenti divulgativi e di networking grazie alla partecipazione di numerosi esperti del settore che offriranno contributi sugli ultimi sviluppi dell'edilizia sostenibile integrati ad esempi pratici di applicazione.
Klimahouse continues with the growth path of its format and after more than twenty years Klimahouse Germany is born: appointment in Karlsruhe from 12 to 14 November 2025. Klimahouse doubles with a new twin edition: the alliance between the two important operators of the trade fair world makes Klimahouse Germany a platform accessible to an even wider audience of professionals and aims at developing the sector on a European scale under the sign of environmental, social, and economic sustainability.
THE TWIN EDITION IS BORN
ANNIVERSARIUM
di Sonia Maritan
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www.nuernbergmesse.de
UN GIALLO DORATO DAL 45° ANNIVERSARIO
Il quattrocentesco castello di Thiene ha fatto da cornice al 45° anniversario di Essetre celebrato nel cuore della città lo scorso 27 luglio, ma soprattutto con il cuore della famiglia Sella e delle sue tre generazioni – il tavolo dei piccoli era posto al centro del grande portico come auspicio di continuità – attorniate da oltre 150 invitati, tra dipendenti, partner, fornitori, collaboratori e ospiti d’eccezione come il sindaco. Importante la presenza di Weinig che rafforza il ruolo di comproprietario di Essetre (dallo scorso anno) e traccia una direttrice più grandiosa sul solco della storia peculiare di questa realtà vicentina che ha arricchito il suo territorio e portato valore al suo settore imprenditoriale a livello internazionale, come emerge dall’intervista a Cristina Sella dello scorso maggio che riportiamo.
n basso, due scatti a due delle fiere a cui ha partecipato Essetre nel corso dell’anno, in particolare una ripresa dello stand di Essetre durante l’intervista a Xylexpo, da sinistra a destra seduti al tavolo: Cristina Sella, Sonia Maritan, Gianluca Viero ed Eleonora Peretti, intorno altri clienti in visita all’azienda una fotografia anche al atimat foto destra sempre allo stand di ssetre, da sini stra a destra: Deborah Vandervorst, Sonia Maritan e Gianluca Viero (che in chiusura dell’articolo ci restituisce un feedback parziale essendo ancora in corso la fiera
Cristina Sella indossava un vestito di seta giallo oro scintillante come il suo sguardo fi ero di aprire la serata sottolineando il valore del lavoro svolto da Essetre nel corso degli anni, circondata dalla sua famiglia e dall’intera squadra di lavoro. Il suo appagamento di fronte al traguardo raggiunto trapelava e il sorriso dei suoi occhi ha saputo accarezzare tutti gli astanti e giungere al tavolo di ogni ospite: essere una di loro mi ha onorato e permesso di vivere l atmosfera gioiosa e fi era che uel luogo incantato risalente al XV secolo ha saputo rendere più solenne.
Il sindaco di Thiene, Gianantonio Michelusi, ha elogiato l’azienda e riconosciuto la sua importanza per il territorio
e la comunità locale, sottolineando che 45 anni sono un traguardo importante: « Conosco bene Essetre e ogni volta che la visito trovo sempre dei cambiamenti, delle innovazioni, nuove tecnologie e questi sono indicatori importanti della salute di un’azienda con le sue fondamentali ‘3P’: Passione, Pazienza e Perseveranza. Congratulazioni uindi a ianni ai fi li icola ri tina e Andrea, e a tutti coloro che hanno lavorato e che ancora si impegnano per questa azienda con grande professionalità e senza mai dimenticare il rapporto umano».
Di fronte ai tavoli cerimoniali sparsi sotto il grande portico del castello girava il video che raccontava la lunga e ric-
ca storia di Essetre, alcuni incontri con i clienti e i volti protagonisti di 45 anni di centri di lavoro innovativi e di successo nel settore del serramento, del mobile e dell’edilizia. Il video ripercorreva i momenti salienti dell’azienda, dall’idea iniziale alla realizzazione dei primi macchinari, fino ai successi internazionali odierni, cadenzati dai commenti di Cristina Sella e lo sguardo commosso del fondatore di Essetre che ha pronunciato un discorso ricco di emozione e devozione per la sua attività. « Grazie di essere qui con noi a festeggiare questo giorno speciale – ha detto Gianni Sella –: i 45 anni di Essetre! Questo è un giorno importante e un traguardo da celebrare per me, per i iei fi li ndrea icola e ri tina a anche e soprattutto per tutta la nostra squadra di uomini e donne, che ogni giorno lavorano con passione e voglia di far bene. 45 anni fa ho avviato questa azienda con l’idea di progettare e costruire macchine che funzionassero, che risolvessero i vari problemi del mondo della lavorazione del legno e volevo offrire un prodotto solido, che durasse nel tempo. E così è stato per tutti questi anni: sono veramente contento che ue ta filo ofia ia ortata a anti anche o i dai iei fi li che ono una parte fondamentale di Essetre. Mi auguro, anzi son certo, che continueremo così anche in futuro, con questo spirito di inventare soluzioni sempre nuove, produrre con qualità e anche dare il nostro contributo al benessere delle persone e del nostro territorio. Grazie ancora e buona continuazione».
Le sue parole hanno toccato il cuore di tutti i presenti, ricordando l’importanza della passione e della dedizione nel raggiungimento di grandi risultati.
Il CTO di Weinig Georg Hanrath ha sottolineato come Essetre sia di grande significato per la famiglia Sella, ripor-
tiamo il contenuto « Cara famiglia Sella, Signore e Signori, oggi celebriamo un evento speciale: il 45° anniversario di etre el tu io anni hai fondato Essetre – ha detto lo Chief Technolog Officer di einig e hai iniziato lo straordinario percorso della tua azienda. Con un pensiero visionario, un impegno instancabile e il coraggio di aprire nuove strade, avete gettato le basi per il successo della vostra azienda. La famiglia Sella ha sempre sostenuto questi valori e guidato l'azienda attraverso tutti gli alti e bassi. o altro ucce o nel
L'Ayatollah Khomeyni torna in Iran e prende il potere. L'impero della Persia si trasforma nella teocrazia dell'Iran.
Il crollo dell'Unione Sovietica e del blocco orientale viene notevolmente accelerato dal primo viaggio del nuovo Papa Giovanni Paolo II nella sua patria, la Polonia.
La Cina si apre all’Occidente e alle strutture capitaliste sotto Deng Xiaoping, ponendo le basi per una rapida ripresa economica.
Margaret Thatcher diventa Primo Ministro del Regno Unito.
La seconda crisi petrolifera e l’incidente alla centrale nucleare di Harrisburg negli Stati Uniti dimostrano la dipendenza della società occidentale dalle forniture energetiche.
È stato lanciato il primo Walkman. Madre Teresa è stata insignita del Preio o el er la ace
Essetre è nata nel mezzo di tutti questi momenti storici, ma la fondazione di etre ha o ia ente un i nificato molto più grande per la famiglia Sella, i dipendenti dell’azienda e le loro famiglie.
È un onore speciale per me essere qui oggi come rappresentante di Weinig, che ora è un nuovo comproprietario –ha detto ancora il responsabile dell'area della tecnologia –, e dare forma al futuro insieme a voi.
ueste immagini si riferiscono alla cerimonia al Castello di Thiene, in provincia di Vicenza, dello scorso 27 luglio per il 45° anniversario di Essetre, (oltre alla foto di gruppo nella pagina seguente), in particolare, in alto a sinistra, uno scatto con il fondatore Gianni Sella, fra Sonia Maritan e Cristina Sella nel suo vestito di seta giallo oro scintillante destra, un’immagine di ristina e Gianni Sella con il sindaco di Thiene, Gianantonio Michelusi
Il successo di Essetre si basa sul duro lavoro, sulla passione e sulla ricerca instancabile di soluzioni per il cliente. ni fida tata i ta co e un o portunità per crescere e migliorare. Oggi, dopo 45 anni, la famiglia Sella e voi, stimati dipendenti, potete essere orgogliosi di ciò che avete realizzato. Weinig è felice e orgoglioso di averti come parte del gruppo. Insieme daremo forma con successo ai prossimi 45 anni e oltre.
Vorrei ringraziare tutti voi – i nostri clienti, i partner, la famiglia Sella e i nostri di endenti er il o tro u orto fi ducia e impegno. Alziamo i calici verso un futuro di successo insieme!
Grazie mille. Saluti e salute!».
A conclusione dell’evento sono state distribuite le presentazioni aziendali, create appositamente per celebrare i 45 anni di attività. Questa elegante brochure contiene non solo i numeri e la storia di Essetre, ma anche la fi losofi a e la missione che guidano ogni giorno l’azienda: informazioni e dati che testimoniano il continuo impegno dell’azienda nel creare grandi opportunità nel settore della lavorazione del legno. La serata al Castello di Thiene non è stata solo una celebrazione di un anniversario fi nito ballando a piedi nudi sul prato sotto le stelle con la gioia di guardare a un orizzonte profi cuo, di creare nuovi prodotti e di immaginare traguardi futuri –, ma un momento per
ri ettere sui successi passati e guardare con ottimismo al domani. Essetre continuerà a innovare e a crescere, mantenendo sempre al centro i valori che l’hanno resa una realtà di eccellenza nel panorama internazionale. La famiglia Sella è grata a tutti coloro che hanno partecipato e contribuito a rendere questo evento indimenticabile. Insieme sono pronti a scrivere i prossimi capitoli della storia di Essetre.
FIERE, FORUM E OPEN HOUSE
Tornando sul campo, avevamo come di consueto incontrato Cristina Sella all’ultima edizione di Xylexpo, in maggio a Milano, ed è stata l’occasione per parlare con lei di alcune novità che un po’ abbiamo già anticipato negli scorsi numeri di Struttura Legno. Innanzitutto di questa vetrina milanese di Essetre che si caratterizza con uno spazio essenziale composto solo da un tavolo e ualche info grafi ca sugli impianti che l’azienda produce. Forse non è detto che ci debbano essere le macchine, anche se i falegnami preferirebbero toccare le macchine, come è nella prerogativa del linguaggio digitale odierno che promuove forme di presenza diverse. Nelle vostre strategie anche fi ere come ueste possono avere un senso?
Nella conferenza stampa di apertura di Xylexpo si è messo in luce un modo diverso di fare la fi era raccontando quello che si può fare con la macchina e si è evidenziato che ci sono 5mile
nicchie produttive al mondo di cui 1ooo italiane e si è ricordato come le fi ere italiane siano rappresentative del settore anche per il loro portato di storicità. Comunque in alcuni stand si vedevano solo i prodotti fi nali. Eppure, la fi era non sempre stata una cartina al tornasole della modernità? Voi siete stati presenti a tantissime fi ere nel corso dell’anno, fra Eurobois (Lione), Dach + Holz (Stoccarda), Forum Bois Construction (Épinal/Nancy), Fimma (Valencia) e ci vedremo a fi ne mese al Batimat (Parigi)! Qual è il vostro bilancio? « ero che in fiera i o na e erci e bisogna portare la nostra presenza – esordisce Cristina Sella –, la nostra competenza, il nostro personale e, meglio ancora, le nostre macchine, perché chi lavora il legno deve vederle e toccarle. Vedere la meccanica, il ferro, il legno e il truciolo. È vero che bisogna esserci, è vero che ono fiere toriche e i o na tare at taccati alla storicità, però è anche vero che il mondo è cambiato. Lo steso for at di fiere non fun iona i tut to interessante, tutto serve a espandere la nostra rete e il nostro data base, anche se quello che funziona sempre è il passaparola.
Però bisogna evolversi: noi abbiamo visto che funziona molto bene il format del forum, anche negli Stati Uniti. Il forum costa poco, viene presidiato da una persona e lì la macchina non c’è. Qualcosa sta cambiando e noi ci stiamo adeguando: bisogna ammettere però che abbiamo tirato i remi in barca in ue te due fiere alencia e i lano)».
« ue ta fiera i iccola di uro oi – aggiunge l’area manager Essetre Gianluca Viero – che invece mette asie e i a iende in una fi liera coeren te. Xylexpo invece è rimasta come nel uando nata ue to odo di fare fiera non durer olto l i te a fiere de e ere i dina ico i fatto io credo che qui non si voglia spingere ue ta fiera ».
Un’azienda storica è una ricchezza da preservare, bisognerebbe caratterizzarla attraverso un progetto chiaro e vincente: nell’era digitale con una comunicazione effi ciente credo si possano anche non esporre le macchine come il format del “Holz Bau Forum” dimostra!
« Sicuramente, anche il fatto che molti gruppi si sono organizzati da sé – sottolinea Cristina Sella – enali a la fiera Mancano Biesse, Weinig e Homag. Sena i randi ru i l af uen a di er a ».
Quello che mi sorprende ancora sono la quantità di vetrine disponibili oggi,
alludo al vostro showroom virtuale attraverso il quale ormai è possibile “toccare con mano” le macchine anche “da casa” e poi ovviamente la vostra Open house annuale a Thiene presso la sede aziendale, che quest’anno si è
A GOLDEN YELLOW FROM THE 45TH ANNIVERSARY
Thiene's 15th-century castle was the setting for Essetre's 45th anniversary celebrated in the heart of the city on 27 July, but above all with the heart of the Sella family and its three generations – the table of the little ones was placed in the centre of the large portico as an omen of continuity – surrounded by over 150 guests, including employees, partners, suppliers, collaborators and special guests such as the mayor.
The presence of Weinig was very important, reinforcing last year's acquisition of a share in Essetre and tracing a bigger direction in the distinctive history of this Vicenza-based company that has enriched its territory and brought value to its business sector at an international level, as shown in the interview with Cristina Sella last May.
Cristina Sella wore a shimmering golden yellow silk dress and looked proud as she opened the evening by emphasising the value of Essetre's work over the years, surrounded by her family and the entire team. Her satisfaction in front of the achievement was evident and the smile in her eyes touched all the people present and reached the table of each guest: being one of them honoured me and allowed me to experience the joyful and proud atmosphere that this enchanted 15th-century place was able to make more solemn. Thiene Mayor Gianantonio Michelusi's speech was well attended, the thanks of Essetre founder Gianni Sella were emotional, and Weinig's CTO Georg Hanrath's speech emphasised how ssetre is of great significance to the Sella fa ily, addressing to all the attende es: «Dear Sella family, Ladies and Gentlemen, today we are celebrating a special event: the 45th anniversary of Essetre.
In 1979 you, Giovanni, founded Essetre and have started the extraordinary journey of your company. With visionary thinking, tireless commitment and the courage to break new ground, you laid the foundations for the success of your company. The Sella family has always upheld these values and guided the company through all the ups and downs. What else happened in 1979?
Ayatollah Khomeyni returns to Iran and takes power. The empire of Persia is transformed into the theocracy of Iran.
The collapse of the Soviet nion and the astern loc is greatly accelerated by the first trip of the new Pope John Paul II to his home country of Poland.
China opens to the West and to capitalist structures under Deng Xiaoping, setting the stage for a rapid economic upswing.
Margaret Thatcher becomes Prime Minister in the UK.
The second oil crisis and the accident at the Harrisburg nuclear power plant in the US demonstrate Western society’s dependence on energy supplies.
The first al an was launched.
Mother Teresa was awarded the Nobel Peace Prize.
Essetre was born in the midst of all these historic moments, but the founding of Essetre is of course of uch greater significance for the Sella fa ily and the co pany’s e ployees and their families.
It is a special honor for me to stand here today as a representative of Weinig, who is now a new co-owner, and to shape the future together with you.
Essetre’s success is based on hard work, passion and the tireless pursuit of solutions for the customer. Every challenge has been seen as an opportunity to grow and improve.
Today, after 45 years, the Sella family and you, the valued employees, can be proud of what you have achieved. Weinig is happy and proud of having you as part of the group.
Together, we will successfully shape the next 45 years and beyond.
I would like to thank you all – our customers, partners, the Sella family and our employees – for your support, trust and commitment.
Let’s raise our glasses to a successful future together!
Thank you very much. Cheers and Salute!».
Essetre will continue to innovate and grow, always keeping at the centre the values that have made it a reality of excellence on the international scene. During the year, between Eurobois (Lyon), Dach + Holz (Stuttgart), Forum Bois Construction (Épinal/Nancy), Fimma (Valencia) and Batimat (Paris) the company expanded its presence. In particular, at the annual Open House in Thiene that was held at the company headquarters from 7th to 10th May this year, all the main working centres were operative.
Essetre relies heavily on these moments that have brought the company close to the customer with all the machines operating and customers visiting from all over the world with proposals of great technical value.
We need to change the way we tell the story of the product: at Essetre they are working on the web and on social networks to grow their communication, in an important way.
tenuta dal 7 al 10 maggio – quindi 10 giorni prima di Xylexpo – e in cui erano in funzione tutti i principali centri di lavoro!
« La nostra Open house è andata benissimo perché avevamo tutte le macchine pronte in esposizione con i nostri clienti in visita da tutto il mondo, coccolati e con proposte di grande valore tecnico. Ci sei stata più di una volta e sai di cosa parlo! Bisogna cambiare il modo di raccontare il prodotto: noi contiamo molto su questi momenti. Stiamo lavorando sulla rete, sui social per far crescere la nostra comunicazione, in modo importante».
Lo scorso anno, nel numero 42 di Struttura Legno (settembre 2023), abbiamo annunciato l’acquisizione del 50% di quote di Essetre da parte di Weinig: un’alleanza strategica in cui Weinig come comproprietaria può contare sulla qualità dei vostri prodotti made in Italy e voi sul network di un colosso per esperienza e professionalità!
« oi a ia o il rodotto che co le ta la linea di Weinig – risponde Cristina Sella – e il fondatore di Essetre ha sempre affermato che un passo del genere lo avrebbe potuto fare solo con Weinig. Oggi non possiamo essere da soli. C’è un bello scambio non solo a livello commerciale…».
Che considerazioni possiamo fare sul settore?
« È un momento in cui i Paesi sono un po’ rallentati – spiega Gianluca Viero –ma in generale stiamo andando bene negli Stati Uniti, in Canada e in qualche ae e e er ente co e in ordafrica a edre o a fine anno...».
A proposito di know-how di Essetre, chiede Pietro Ferrari (che era presente a Xylexpo) cosa abbia portato al ritorno della lavorazione dei piani top.
« La storia si ripete – sorride Cristina Sella –, un cliente è arrivato da mio fratello icola e li ha chie to delle odifiche e icola e ianni hanno creato una nuo va macchina. Questo cliente fa dei top a nido d’ape vuoto con materiali totalmente riciclati e riciclabili, con precisione decimale. È un cliente che ha una grossa produzione di piani top in Euroa ila iani to al e e e ha una intera rassegna di macchine Essetre».
Compiuto il grande passo verso Weinig, quali sono i capisaldi che per voi restano sacri?
« on ca iato niente – afferma orgogliosa Cristina Sella rivolta a Sonia Maritan –, quello che abbiamo costruito ra re enta la no tra ricche a e quella di Weinig oggi): tecnologia, prodotto migliore, produzione interna con centri di lavoro sempre più organizzati ed efficienti nei re arti rodutti i ho room con macchine, ricerca del prodotto migliore, ricerca della componentistica migliore, indifferenti al risparmio sui componenti, non si risparmia, il valore delle persone è intramontabile. La famiglia che lavora in azienda dalla giovinezza. Ma anche il valore del territorio. Stiamo frequentando corsi di lingua tedesca, per creare più rapporto con i nostri soci, credo si stia creando uno scambio a più livelli, conoscere le reciproche caratteristiche potrà rappresentare il valore aggiunto».
Infi ne, appena rientrata da Parigi, chiedo a Gianluca Viero, quale sia il bilancio fi nale di uest ultima edizione del atimat, tenutasi dal 30 settembre al 3 ottobre, e quali mercati intercetti Essetre sulla vetrina parigina. « Come sai la nostra è ormai una presenza consolidata qui a Parigi – risponde l’area manager Essetre Gianluca Viero – il Salone chiude oggi per cui il ilancio finale lo otr andare do o aver analizzato tutti i contatti. Per quel che riguarda i primi tre giorni posso dire che il Batimat è sempre una vetrina interessante anche se il settore edilizia in legno è ancora ridotto in rapporto ai sistemi costruttivi tradizionali e comunque orientato al mercato francofono. Per quel che riguarda Essetre, abbiamo ricevuto la visita dei nostri clienti sia dalla Francia che dai dipartimenti d’oltremare oltre che di nuovi potenziali acquirenti che non conoscevano la società Essetre. Pur non essendo un Salone ecifico dedicato ai acchi nari, è importante parteciparvi per cogliere nuove opportunità di business che si presentano sempre».
n momento del brindisi del di einig
Georg Hanrath con Gianni Sella
UN COMPLEANNO DANZANTE
NürnbergMesse Italia festeggia i suoi primi 15 anni: una storia di crescita e successi e un contribuito fattivo all’aumento crescente della presenza italiana alle manifestazioni del Gruppo a Norimberga, e oltre a festeggiare i anni della filiale italiana, nel 2 24 il Gruppo celebra anche i anni di NürnbergMesse rendendo l’anniversario duplice e ancor più insigne
Lo scorso luglio nella suggestiva cornice dei Chiostri di Sant Eustorgio, che coronano il Museo Diocesano di Milano, la fi liale italiana di N rnbergMesse ha festeggiato i anni di attività con un evento che ha coinvolto dipendenti, clienti, stampa e partner. Una storia di successo: una crescita notevole che ha visto NürnbergMesse Italia al primo posto dal 994 per numero di espositori a Norimberga e al primo posto dal 2 4 per numero di visitatori. Promotrice di innovazione: fortemente legata al mercato nazionale NürnbergMesse Italia ha investito costantemente nelle relazioni con i suoi clienti organizzando la fi era di grande successo Focus on PCB a icenza dal 2 22. I partecipanti alla serata hanno avuto il piacere di assistere a una performance di danza unica, strutturata in tre atti, un artistico parallelismo con l'evoluzione del mondo fi eristico, dalla tradizione all’avanguardia futura. Protagonista della performance l’eclettica e ballerina della Scala di Milano, attualmente impegnata in vari spettacoli in Italia e nel mondo con coreografi di fama internazionale Tamara Fragale Il primo atto, intitolato La Tradizione , ha raccontato agli ospiti sulle note di ivaldi la classicità del mondo fi eristico, richiamando la lunga tradizione delle fi ere uali luoghi di scambio, catalizzatrici di trasformazione sociale, economica e culturale sin dal Medioevo.
Nel secondo atto, Innovazione e Sperimentazione , la ballerina, con movimenti uidi e liberi su musiche di Nicolas Jaar e suoni elettronici contemporanei, ha esplorato l evoluzione moderna del settore che abbraccia l innovazione e
www.nm-italia.it www.nuernbergmesse.de
di Sonia Maritan
In queste pagine, alcuni momenti della celebrazione dell’anniversario della filiale italiana di NürnbergMesse. In particolare, in apertura l'ex ballerina della Scala di Milano, Tamara Fragale, durante la performance dello scorso 10 luglio nei Chiostri di Sant’Eustorgio del Museo Diocesano di Milano, la conferenza stampa e una foto di gruppo con il team di NürnbergMesse Italia.
la sperimentazione pur mantenendo salde le proprie radici.
Infi ne, il terzo atto, Futuro e Avanguardia , ha proiettato una visione del futuro delle fi ere, che con tenacia si evolvono e diventano esperienze immersive che valorizzano le interazioni umane pur incorporando nuove tecnologie e metodi innovativi.
È stato un viaggio affascinante attraverso il tempo, mostrando come il settore fi eristico abbia saputo evolversi mantenendo il suo impatto fondamentale sulla società e sull economia.
Oltre a festeggiare i anni della fi liale italiana, nel 2 24 il Gruppo celebra anche i anni di N rnbergMesse.
N rnbergMesse Italia ha festeggiato il suo uindicesimo anniversario guardando con orgoglio alla sua storia segnata da una crescita e da un suc-
A DANCING BIRTHDAY
cesso costanti. Fondata nel 2 9 con tre dipendenti per essere sempre più vicina e attenta a un mercato strategico e ad alto potenziale come uello italiano, N rnbergMesse Italia ha contribuito da allora al notevole aumento della presenza italiana alle manifestazioni del Gruppo a Norimberga raggiungendo un picco di .47 espositori e 4. 9 metri uadrati nel 2 . La pandemia CO ID- 9 ha avuto un impatto signifi cativo sulla fi liale, ma grazie a resilienza e determinazione il team sta guidando una solida ripresa, avvicinandosi progressivamente ai livelli pre-pandemici. « Oggi celebriamo la visione e il duro lavoro del nostro team italiano ha dichiarato Peter Ottmann, CEO del Gruppo NürnbergMesse, durante l evento meneghino nonché il forte legame tra i nostri Paesi. L'Italia
As NürnbergMesse Italia celebrates its 15th anniversary, it proudly looks back on a history marked by sustained growth and success. Founded in 2009 with three employees to be ever closer and more attentive to a strategic and highly potential market such as the Italian one, NürnbergMesse Italia has since then achieved a remarkable growth of the Italian presence at the Group’s events in Nuremberg reaching a pea of , e hibitors and , s uare eters in . The ID pande ic had a significant i pact on the subsidiary but through resilience and determination the team is driving a solid recovery, progressively approaching pre-pandemic levels. «Today, we celebrate the vision and hard work of our Italian team and the strong relations between our countries. Italy is a strategic market for NürnbergMesse Group and we look forward to further investing in strengthening our relation» said Peter Ottmann, CEO NürnbergMesse Group . The celebratory event was held in Milan, attended by employees, business clients, press and national and international partners. During its 15 years NürnbergMesse Italia has also developed strong relations with the Italian press and trade press and associations for the various events in Nuremberg. « hat a es this co pany so special is its people. tea of passionate and genuine people, who wor efficiently and are ready to go the extra mile to make the difference for the customers and partners while always having a smile or kind word for everyone» underlines Sonia Bennati, journalist of publisher Editrice Zeus, who has been cooperating with the subsidiary for many years. Looking ahead, NürnbergMesse Italia is committed to further promote the exchange of ideas and the internationalization of Italian companies through empowering exhibitors and visitors with its know-how and investing in offering new and innovative services meeting the market needs, especially for the community of the Focus on PCB exhibition. «We will keep on working to anticipate and meet the needs of ever-evolving markets and to invest in our relations with the Italian market, focusing on initiatives that enhance the quality and excellence of Italian companies on the international stage» stated Stefania Calcaterra, CEO of NürnbergMesse Italia since its foundation.
è un mercato strategico per il Gruppo NürnbergMesse e guardiamo al futuro continuando a investire per rafforzare le nostre relazioni ».
Nel corso dei suoi 15 anni NürnbergMesse Italia ha sviluppato anche forti relazioni con la stampa italiana e con le associazioni per i vari eventi di Norimberga. « Ciò che rende questa azienda così speciale è il suo team ha sottolineato Sonia Bennati, giornalista di Editrice Zeus, che collabora con la fi liale da molti anni –, composto da persone appassionate e genuine, che lavorano in odo efficiente e ono ronte a fare il passo più lungo della gamba per fare la differenza per clienti e partner, avendo sempre un sorriso o una parola gentile per tutti ».
Se guardiamo al futuro, N rnbergMesse Italia si impegna a promuovere ulteriormente lo scambio di idee e l'internazionalizzazione delle aziende italiane, mettendo a disposizione di espositori e visitatori il proprio no -ho e investendo nell'offerta di servizi nuovi e innovativi che rispondano alle esigenze del mercato, soprattutto per la communit della fi era Focus on PCB. Continueremo a lavorare per anticipare e rispondere alle esigenze di mercati in continua evoluzione ha dichiarato Stefania Calcaterra, Amministratore Delegato di NürnbergMesse Italia fi n dalla sua fondazione, alla presenza di dipendenti, clienti commerciali, stampa, partner nazionali e internazionali presso la sala conferenze del Museo Diocesano di Milano – e a investire nelle relazioni italiane, puntando su iniziative che valorizzino la qualità e l'eccellenza delle imprese italiane nel contesto internazionale».
IDENTIKIT NÜRNBERGMESSE
Il Gruppo N rnbergMesse una delle maggiori società fieristiche del mondo. Comprende N rnbergMesse Gmb e le società controllate e affiliate. Il Gruppo impiega pi di persone in undici sedi in Germania, Brasile, Cina, India, Italia, Grecia, Austria e Stati Uniti. Dispone inoltre di una rete di rappresentanti internazionali in oltre Paesi. Il suo portafoglio comprende circa 2 fiere e conferenze nazionali e internazionali, che si svolgono sia in presenza che sotto forma di eventi digitali, dedicate a cin ue settori generali: etail Consumer Goods, Building Construction, Process echnolog , ElectronicsSecurit , Social Public. L azienda ha inoltre incorporato sempre pi aspetti della sostenibilità nei suoi concetti fieristici. I suoi eventi garantiscono pi di 2. posti di lavoro e generano ogni anno miliardi di euro di potere d ac uisto e di gettito fiscale, rendendo la N rnbergMesse un importante motore economico per la regione metropolitana di Norimberga e per la Germania nel suo complesso. Come azienda che impiega forza lavoro e che organizza grandi eventi, la N rnbergMesse si assume la responsabilità per le persone e l ambiente. Modella le sue azioni aziendali in accordo con i 7 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG) delle Nazioni Unite, con l obiettivo di raggiungere la neutralità climatica entro il 2 2 .
ABOUT THE NÜRNBERGMESSE GROUP
The NürnbergMesse Group is one of the 15 largest exhibition companies in the world. It includes NürnbergMesse GmbH and that company's 15 subsidiaries and affi liates. The roup e ploys ore than people at eleven locations in er many, Brazil, China, India, Italy, Greece, Austria and the USA. It also has a network of international representatives in more than 100 countries. Its portfolio comprises some 120 national and international exhibitions and conferences held in person and as digital events, focusing on fi ve general fi elds etail onsu er oods, uilding onstruction, rocess Technology, lectronics Security, and Social ublic. The company has also been incorporating more and more aspects of sustainability into its trade fair concepts. Its events secure more than 12,000 jobs and generate billions of euros each year in purchasing power and tax revenue, making NürnbergMesse a major economic engine for the Nuremberg metropolitan region and Germany as a whole. As an employer and organizer of major events, NürnbergMesse assumes responsibility for people and the environment. It shapes its corporate actions in accordance with the 17 UN Sustainable Development Goals (SDGs) with the aim of achieving climate neutrality by 2028.
di Sonia Maritan
www.rubner.com
Mezzo secolo di storie in legno
Rubner Grandi Strutture in Legno compie 50 anni e archivia il 2023 con un fatturato consolidato a quota € 175 mln, si proietta verso un modello costruttivo ibrido e investimenti in tecnologie avanzate. Il legno è il materiale adatto a mitigare i cambiamenti climatici e rappresenta uno stile di vita, ma la soluzione è un mix tra legno, cemento armato e acciaio in grado di soddisfare tutti i requisiti costruttivi.
Rubner Grandi Strutture in legno, specializzata in grandi opere architettoniche in legno ingegnerizzate, taglia il traguardo dei 50 anni di attività e chiude il 2023 con un fatturato consolidato di 175 mln di euro
Con sede a Bressanone e consociate in Francia, Austria e Germania, Rubner Grandi Strutture in legno rappresenta il settore più dinamico e tecnologicamente avanzato del Gruppo Rubner, realtà a conduzione familiare dalla vocazione internazionale che presidia tutta la filiera del legno: dalla produzione di segati, semilavorati in Abete e pannelli in legno, a uella di porte e finestre, case mono e bifamigliari, fino appunto alle grandi strutture architettoniche.
«Dopo la crescita degli anni passati –sottolinea Peter Rosatti, ceo di Rubner Grandi Strutture in Legno – il 2023 è stato un anno di consolidamento in cui abbiamo concluso progetti all’avanguardia come Roots ad Amburgo, il multipiano di 20 piani e 72 metri d’altezza più alto della Germania, e il Fish Market a Sydney».
te rosso lamellare e oltre 50 tonnellate di acciaio. In ambito multipiani, invece, fra le ultime realizzazioni il Residence Ambassador, 107 appartamenti su 5 piani immersi nei boschi dei Monti Sibillini, a 1.400 m sul livello del mare, per un totale di circa 1.700 m³ di X-Lam, 400 m³ di legno lamellare, 2.500 m² di pannelli universali e 2.300 m² di copertura in legno; o EKOS, il più alto multipiano dell’Alto Adige, 5 piani per uffici costruiti esclusivamente in legno massiccio, la cui facciata è stata realizzata con l’antica tecnica giapponese “Shou Sugi Ban” che consiste nel carbonizzare con una fiamma la superfi -
In queste pagine, le immagini di due importanti realizzazioni: il mercato del pesce di Sydney con l’iconico tetto e Roots ad Amburgo, il multipiano di 20 piani e 72 metri d’altezza più alto della Germania.
Fondata nel 1974, in questi 50 anni di attività, Rubner Grandi Strutture in legno ha realizzato oltre 7.500 progetti che spaziano dagli edifici multipiani alle facciate e agli involucri edilizi, dai progetti speciali alla realizzazione di strutture di grandi dimensioni con coperture imponenti e campate di grande luce senza appoggi intermedi per il mondo dell’industria, del commercio e dell’artigianato. Ne sono un esempio, in ambito progetti speciali, le due cupole per deposito carbone realizzate per Enel a Brindisi, le più grandi d’Europa, o l’iconico tetto che fluttua sul mercato del pesce di Sydney per cui sono stati impiegati ca. 1.800 m³ di Abe-
cie del legno, per renderlo più resistente agli agenti atmosferici, all'attacco dei parassiti e all'acqua.
«Nell’ultimo periodo – continua Rosatti –abbiamo assistito a una crescita di complessità dei progetti, non solo nei volumi, ma anche nei contenuti architettonici. ue te fide a ia o rea ito ele ando al massimo il livello di prefabbricazione e con risposte chiare sull’aspetto di valutazione del ciclo di vita dei materiali riutilizzabili». Ogni anno, Rubner Grandi Strutture in legno investe in innovazione circa il 3% del fatturato annuo con l’obiettivo di consolidare sempre più la digitalizzazione di processi amministrativi, processi di ingegneria e processi produttivi, ma anche per trovare, per esempio, soluzioni che permettano un risparmio di materia prima a garanzia di una qualità del materiale costruttivo legno anche maggiore.
«Nelle capitali o nelle grandi città assistiamo a un’enorme richiesta di studentati e RSA: in questo scenario, cruciale è un modello costruttivo ibrido tra legno, cemento armato e acciaio per cui stiamo studiando soluzioni per costruire velocemente con sistemi standardizzati che abbassino i costi e aumentino le qualità antincendio o acustiche in generale. Per il prossimo futuro prevediamo investimenti in tecnologie avanzate, l’inserimento di processi accompagnati dall intelli en a artificiale e una co tan-
te formazione dei nostri collaboratori. Siamo convinti che il legno sia il materiale adatto a mitigare i cambiamenti climatici, ma sappiamo anche che la soluzione sta in un mix di materiali molteplici in grado di soddisfare tutti i requisiti costruttivi».
Oggi, costruire in legno significa non solo tecniche all’avanguardia, cantiere pulito e veloce, design ultramoderno e costi di gestione/manutenzione – a partire dal risparmio energetico – più contenuti, ma anche essere parte di un’economia circolare che non produce rifiuti e protegge attivamente il clima: un metro cubo di legno, infatti, è in grado di immagazzinare circa una tonnellata di CO2 dall’atmosfera.
HALF A CENTURY OF WOODEN STORIES
Rubner Large Timber Structures' turns 50 and closes 2023 with a consolidated turnover of € 175 mln, projecting itself towards a hybrid construction model and investments in advanced technologies. Wood is the right material to mitigate climate change and represents a lifestyle, but the solution is a mix of wood, concrete and reinforced concrete that meets all construction requirements. Today, building in wood means not only state-of-the-art techniques, clean and fast construction sites, ultra-modern design and lower operating/maintenance costsstarting with energy savings - but also being part of a circular economy that produces no waste and actively protects the climate: one cubic metre of wood, in fact, is able to store approximately one tonne of CO2 from the atmosphere.
PAOLA LENTI MILANO + AD DAL POZZO + SENINI
di Sonia Maritan
www.ottagono.design
www.paolalenti.it
www.senini.it
ÀLFA, LA CASA POSSIBILE
Il concetto di sostenibilità può avere diverse declinazioni quali la leggerezza di un materiale costruttivo abbinato alla sua durata e riciclabilità, come per la Casa rigenerativa di Paola Lenti Milano, presentata durante la Milano Design Week 2024 in occasione dell’evento “Oltre lo sguardo”, realizzata con il sistema di involucro in Bio Beton® di canapa e calce abbinato a un telaio strutturale in acciaio leggero. Ne parliamo in un ambito in cui normalmente è protagonista il legno strutturale – come il nome stesso della testata richiama – sia per le interessanti analogie con il legno nell’approccio costruttivo e sia perché crediamo che il futuro delle costruzioni si proietti verso un modello costruttivo ibrido di cui è interessante stimolare nuove sinergie. Lo scorso 13 giugno nel contesto esclusivo di «Àlfa, la casa possibile», il nuovo a hi tore Paola Lenti Milano abbiamo raccolto nuovi spunti in termini di sostenibilità ambientale, comfort climatico e benessere abitativo.
In queste pagine, alcuni momenti del convegno dello scorso 13 giugno nel contesto esclusivo di lfa, la casa possibile , il nuovo flagship store Paola Lenti Milano, con l’apertura dei lavori da parte della Head of External Relations Paola Lenti Milano Alessandra Noto, la relazione dell’executive manager ttagono ing Mattia edin, anche insieme al designer francese Marc Sadler che ha raccontato il concept di ebo , l’intervento dell’arch iovanni attori e uello del eo di Senini, Massimo Senini. Ancora, alcuni scatti della asa rigenerativa all’interno di Paola Lenti Milano foto di Luca irardini
L’evento di formazione per architetti e progettisti che si è tenuto lo scorso 13 giugno nel contesto esclusivo di «Àlfa, la casa possibile», il nuovo a hi to re Paola Lenti Milano, uno spazio di 300 metri quadrati con le caratteristiche di un’abitazione completamente green, ci ha permesso di toccare con mano una costruzione di design tecnologicamente all’avanguardia. Il progetto, fi rmato Paola Lenti e Bestetti Associati, è stato realizzato con la tecnologia di Ottagono, azienda di Dal Pozzo Group dedicata alla reen rchitecture, che unisce l’acciaio sagomato a freddo a materiali naturali e tecnologie complementari alla progettazione e realizzazione di architetture 100% green. Il telaio strutturale in acciaio leggero abbinato al sistema di involucro in Bio Be-
ton ® di canapa e calce rappresentano i due ingredienti principali della Casa rigenerativa dai quali iniziamo questo excursus
S M
L’attenzione verso la sostenibilità ambientale rappresenta un tema centrale e ualifi cante per AD Dal Pozzo, attento agli sviluppi futuri dell’architettura e del design. Circa il 40% del consumo di energia e il 36% delle emissioni di CO2 nell'UE, infatti, sono legati al settore dell'edilizia, il che rende questo settore il più grande consumatore di energia in Europa. Per garantire una crescita sostenibile dal punto di vista ambientale è necessario innovare l’architettura attraverso l’uso di materiali che permettano sia l effi cienza energetica sia
Head of External Relations Paola Lenti Milano Alessandra Noto
Executive manager Ottagono ing. Mattia Bedin
la riciclabilità in fase di smaltimento. Ottagono, l'azienda di Dal Pozzo Group, ha sviluppato una tecnologia costruttiva versatile e sostenibile in acciaio sagomato a freddo: la tecnologia i ht Steel ra e, leggera e adattabile a tutte le forme, per una gestione pulita e veloce del cantiere.
I vantaggi sono molteplici e li elenchiamo di seguito:
• Progettazione innovativa: la struttura viene progettata in BIM e assemblata off-site con tecnologia a secco. Per uesto il cantiere risulta efficiente, pulito e veloce.
• Sostenibilità ambientale: l’acciaio usato nel sistema Ottagono è riciclabile al 99%.
lessibilit architettonica: le pareti più sottili e le luci più lunghe delle travi in acciaio garantiscono meno pilastri e l’ampliamento degli open space.
• Velocità del cantiere: l’ingegnerizzazione delle componenti rende l’assemblaggio facile e veloce. Gli edifici in acciaio sono pronti a essere utilizzati entro la data concordata. fficienza energetica: grazie all'acciaio, la massa strutturale si riduce e lascia spazio ai materiali isolanti innovativi.
• Struttura 100% antisismica: la leggerezza delle case con struttura in acciaio si traduce in una ridotta forza sismica e quindi in una maggiore sicurezza.
eo materiali per una bio architettura: la versatilità dell’acciaio permette alla struttura di combinarsi con i rivestimenti desiderati e con i materiali più performanti e sostenibili. Le nuove frontiere per ricerca di Ottagono ha aperto l’integrazione tra componenti rivoluzionari come la tecnocanapa.
L’ L P
In occasione della Milano Design Week 2 24, presso il agship store di Paola Lenti in via Bovio 28 a Milano, Tecnocanapa in collaborazione con Ottagono, ha presentato il suo rivoluzionario sistema di involucro in Bio Beton ® di canapa e calce in abbinamento a un telaio strutturale in acciaio leggero. Il sistema è stato utilizzato per costruire lfa, la casa possibile , progetto firmato Paola Lenti e Bestetti Associati, presentato durante la Milano Design Week 2024 in occasione dell’evento «Oltre lo sguardo»: un volume architettonico posizionato all’interno dello showroom e che assume le caratteristiche di un’abitazione completamente green di oltre 300 metri quadrati, concepita all’insegna di comfort climatico e sostenibilità ambientale.
ecnocanapa è la gamma completa di prodotti brevettati e soluzioni complete per l’involucro in canapa e calce della Senini Srl, azienda specializzata nel settore dei pavimenti, blocchi e cordoli,
l eo di Senini Srl, Massimo Senini
da sempre impegnata nello sviluppo di prodotti ecocompatibili. Realizzati con biocompositi di canapa e calce, tali prodotti sono in grado di massimizzare salubrità, risparmio energetico e confort abitativo e si prestano alla realizzazione di involucri di edifici a elevate prestazioni.
Il sistema di involucro in Bio Beton ® di Tecnocanapa rappresenta la frontiera dell'innovazione nel campo della bioedilizia. Utilizzando materiali rinnovabili, questo sistema offre un eccellente isolamento termico e acustico e contribuisce significativamente alla decarbonizzazione dell'industria edilizia. Grazie alla capacità della canapa di sequestrare CO2 durante la sua crescita, con un’impronta di carbonio negativa di 105 kg di CO2 a m3, Bio Beton ® diventa un alleato strategico per compensare l’impatto di altri componenti più energivori
I principali vantaggi di un involucro in Bio Beton ® di canapa e calce per ambienti salubri, confortevoli in grado di rigenerare l’ambiente li elenchiamo di seguito:
• fficienza energetica: estreme proprietà isolanti invernali ed estive che riducono i costi energetici.
• Sostenibilità: la canapa è una risorsa completamente rinnovabile, con un ciclo di vita che contribuisce alla riduzione delle emissioni di carbonio.
• Qualità dell'aria interna: canapa e calce regolano naturalmente l'umidità, migliorando confort abitativo e qualità dell'aria interna.
• Resistenza e durabilità: oltre a essere ignifughi, inappettibili a insetti e roditori e inattaccabili da batteri e muffe, gli involucri in canapa e calce garantiscono le loro proprietà per centinaia di anni.
• lessibilit : canapa e calce si sposano perfettamente con tutte le tipologie di struttura portante a telaio disponibili sul mercato: calcestruzzo armato, acciaio, legno.
La collaborazione tra Tecnocanapa e Ottagono testimonia l'impegno condiviso verso l'innovazione sostenibile. La struttura in acciaio leggero di Ottagono si integra perfettamente con l'involucro in canapa e calce, creando un sistema edilizio che è non solo ecologico ma anche esteticamente piacevole e tecnicamente avanzato.
L S L P
Durante la Milano Design Week 2024 le proposte indoor di Paola Lenti trovano collocazione in un innovativo progetto dedicato: un volume architettonico posizionato all interno del nuovo agship store Paola Lenti Milano lfa, la casa possibile , progetto fi rmato Paola Lenti e Bestetti Associati, assume le caratteristiche di un’abitazione completamente green di oltre 300 metri quadrati, concepita con materiali e tecnologie innovative, all’insegna di comfort climatico e sostenibilità ambientale, presentato durante la Milano Design Week 2024 in occasione dell’evento «Oltre lo sguardo».
La tecnologia è di ttagono b al Poz zo roup, centro di ricerca che fornisce a progettisti, architetti e professionisti un
rch iovanni attori
sistema costruttivo green – in acciaio sagomato a freddo – per realizzare edifici senza limiti strutturali. Un contenuto tecnologico che trova piena affi nità con la visione di Paola Lenti, marchio che si distingue per la cura e il rispetto dell’ambiente.
La costruzione è realizzata in acciaio e ecnocanapa di Senini, un sistema costruttivo tecnologicamente avanzato sviluppato da Ottagono. È riciclabile, riduce i tempi di cantiere e non genera sprechi.
La combinazione dei materiali naturali calce e canapa, denominata Tecnocanapa, agisce da isolante e permette di ottenere un ambiente salubre, energicamente efficiente e a basso impatto ambientale. Entrando nella casa, l’ambiente risulta termicamente e acusticamente isolato e con un bilanciato grado di umidità. Grazie all’architettura green di Ottagono è possibile apprezzare le collezioni di Paola Lenti nello scenario e comfort abitativo ideali. Ottagono vuole innovare il settore dell’architettura e migliorare la vita delle persone. Per farlo, utilizza il sistema costruttivo in acciaio sagomato a freddo – riciclabile al 99% e antisismico al 100% – che riduce i tempi di cantiere, aumenta le possibilità stilistiche e garantisce performance in classe energetica A4.
L’integrazione con la Tecnocanapa è la soluzione più naturale tra quelle proposte da Ottagono: agisce da regolatore termico naturale e controlla l’umidità, creando un microclima ideale all’interno degli edifici. In combinazione con l’acciaio, minimizza il consumo energetico in fase di produzione, costruzione e durante l intero ciclo di vita dell edificio, creando una soluzione 100% green che favorisce il comfort degli occupanti e genera un senso di benessere tangibile. Ottagono è l'azienda di Dal Pozzo Group, storico marchio italiano dell’interior design di alta gamma che ha consolidato la proposta di servizi in tutte le fasi del progetto, per offrire un’esperienza che unisce Arredo, Arte e Architettura.
L S L M LL’
Perch l’acciaio
Dopo i saluti di Alessandra Noto, Head of External Relations Paola Lenti Milano, Mattia Bedin, Ing. Executive Manager Ottagono, e iovanni attori, Arch. Studio Fattori, hanno raccontato l’esperienza di Ottagono nella costruzione di diverse abitazioni progettate in acciaio. « a iare il odo di ro ettare u dare un contri uto concreto all a iente e al ene ere delle er one a no tra tecnolo ia in acciaio a o ato a freddo i re ta a fare i te a con altri o etti che la orano con ateriali in
no ati i e ui te i dell efficienta ento ener etico er reali are edifici reen a di de i n – ha spiegato Mattia Bedin –. erch a ia o celto l’acciaio erch è green un ateriale riciclabile che riduce i tempi di costruzione di 2/3 ri etto alla edia del ercato con ente la a i a li ert tili tica zero sprechi in fa e di co tru ione oltre a una truttura total ente antisismica co e in e nano le ca e odulari in acciaio co truite in ia one noltre all acciaio utili ato er la truttura i o ono co inare materiali naturali e traspiranti co e la tecnocana a u a ta ui in aola enti ilano». Tra le case histor illustrate da Giovanni Fattori, un eco-resort in fase di costruzione in Umbria, la villa bioclimatica che ha dato inizio alla collaborazione dello Studio Fattori con Ottagono e una villa con piscina sui colli del vicentino, progettata in tre volumi che si aprono a ventaglio sul panorama. iuliano ranco, Direttore tecnico Ottagono, ha spiegato le caratteristiche della progettazione di
ÀLFA, THE POSSIBLE HOUSE
The concept of sustainability can have different declinations such as the lightness of a construction material combined with its durability and recyclability, as in the case of the Regenerative House by Paola Lenti Milano, presented during the Milan Design Week 2024 during the event ‘Beyond the Gaze’, built with the Bio Beton® hemp and lime envelope system combined with a light steel structural frame. We talk about it in an area where structural wood is normally the protagonist - as the name itself recalls - both because of the interesting similarities with wood in the construction approach and because we believe that the future of construction is projected towards a hybrid construction model for which it is interesting to stimulate new synergies.
On 13 June in the exclusive context of ‘Àlfa, la casa possibile’, the new Paola Lenti Milan agship store, we collected new inputs in terms of environmental sustainability, climatic comfort and living wellbeing.
The training event for architects and planners held in the exclusive context of ‘Àlfa, la casa possibile’, Paola Lenti Milan's new agship store, a 300-square-metre space with the characteristics of a co pletely green ho e, allowed us to e perience first hand a technologically avant-garde design construction. The project, signed by Paola Lenti and Bestetti Associati, was realised with the technology of Ottagono, the company of AD Dal Pozzo dedicated to Green Architecture, which combines cold-formed steel with natural materials and complementary technologies for the design and realisation of 100% green architecture. The light steel structural frame combined with the Bio Beton® envelope system of hemp and lime represent the two main ingredients of the Regenerative House.
Houses designed in steel imply a change in the way of designing by exploiting coldformed steel technology that lends itself to forming a system with others working with innovative aterials and on energy efficiency issues, to realise green but design oriented buildings. Steel is considered green because it is a recyclable material that reduces construction time by 2/3 compared to the market average, allows maximum stylistic freedom, zero waste during construction, and a totally earthquake-proof structure, as taught by the modular steel houses built in Japan. Moreover, the steel used for the structure can be combined with natural and breathable materials, such as the Tecnocanapa used in the Regenerative House in Paola Lenti Milan. Tecnocanapa is the complete range of patented products and complete solutions for the hemp and lime envelope by Senini Srl: the Bio Beton® envelope of hemp and lime creates healthy, comfortable and environmentally regenerative environments. A material made from hemp and lime biocomposites is able to maximise healthiness, energy saving and living comfort. Using renewable materials, this system not only offers excellent thermal and acoustic insulation, but also contributes to the decarbonisation of the building industry. Thanks to hemp's ability to sequester CO2 during its growth, with a negative carbon footprint of 105 kg of CO2 per m3, this material becomes a strategic ally in offsetting the impact of other, more energy-intensive components.
CHRONICHAE
«Àlfa, la casa possibile» tramite software: « n oli iorni a ia o e o in iedi l a ita ione in odo e lice ulito e eloce ra ie alla le ere a e alle caratteri tiche dell acciaio o i ile reali are ual ia i truttura a e lando i di er i e i on site».
Acciaio di design
All’evento era presente anche Marc Sadler, designer francese di fama internazionale, 4 volte vincitore del Compasso d’Oro, che ha illustrato il suo progetto realizzato per ebo , la divisione di AD Dal Pozzo dedicata al garage di lusso, con la tecnologia di Ottagono in acciaio sagomato a freddo. Il risultato è una struttura dalle linee rotonde ma allo stesso tempo geometriche ed eleganti, presentata al recente campionato Ferrari Challenge Europe all’Autodromo del Mugello. Una vetrina di lusso che coniuga design e passione per i motori.
« e o i ilit ro ettuali di ue ta tec nolo ia ono tanti i e in un connu io intere ante tra tecnicit olto i i ile e oten ialit arti tiche» ha sottolineato il designer. L’impegno di Ottagono per la sostenibilità ambientale ha avuto un riconoscimento importante con la consegna, nel 2024, del premio S , nella categoria Residential Houses, per una villa bioclimatica realizzata insieme all’Arch. Giovanni Fattori. Il premio è stato assegnato al BIG Architecture Ljubljana Festival 2024, evento nato per riunire professionisti e appassionati di tutto il mondo e celebrare l'innovazione e l'eccellenza nel settore.
anapa una tecnologia green
La canapa, materiale innovativo e performante, integrabile alla struttura in acciaio, è stata al centro degli interventi di Massimo Senini, titolare Senini, e ilberto arcella (di cui riporteremo l’interessante disamina che ha proposto sulla canapa successivamente), R&D Manager e Direttore Tecnico Senini. « n ateriale reali ato con ioco o iti di cana a e calce che in ra do di a i i are salubrità, risparmio energetico e comfort abitativo – ha sottolineato Gilberto Barcella –. tili an do ateriali rinno a ili ue to i te a offre non olo un eccellente i ola en to ter ico e acu tico a contri ui ce alla decar oni a ione dell'indu tria edili ia ra ie alla ca acit della ca na a di e ue trare 2 durante la ua cre cita con un i ronta di car onio ne ati a di di 2 a 3 ue to ateriale di enta un alleato trate ico er co en are l i atto di altri co onenti i ener i ori ».
Modellazione geometrica 2D
Modellazione FEM automa�ca
Verifica di tu� i profili
Verifica dei nodi
Verifiche al fuoco
So�ware per calcolo e verifica
di capriate e re�colari
Capriate semplicie e palladiane
Re�colari per grandi luci
Mezza capriata
Mezza re�colare
Profili in legno o acciaio
LEGNO
& CAFFÈ
di Andrea Zenari
www.fattoriadellegno.it
Classificare il legno Capitolo 6
Siamo giunti alla conclusione di CLASSIFICA E IL LEGNO: Norme ecniche per le costruzioni - Certificazione dei prodotti - Redazione dei progetti strutturali esecutivi - I controlli in cantiere”, il volume di Andrea Zenari pubblicato da Riberalegno nel 2011 con tutti i relativi aggiornamenti per attualizzare le normative al presente. Ricordiamo che le pubblicazioni sono state divise in più parti: prefazione e introduzione su SL n° 37/2022, il Capitolo 1 su SL n° 38/2022, il Capitolo 2 su SL n° 39/2022, il Capitolo 3 - I parte su SL n° 40/2023, il Capitolo 3 – II parte su SL n° 41/2023, il Capitolo 4 su SL n° 42/2023, il Capitolo 5 - I parte su SL n° 44/2024 e il Capitolo 5 - II parte su SL n° 45/2024. Il capitolo 6 riguarda “Il collaudo dell’opera, responsabilità del direttore dei lavori e del costruttore. Il Giornale dei lavori”. Sul prossimo SL n° 48 sarà redatto dall'autore un nuovo capitolo dedicato ai nostri lettori riguardante le normative per i carpentieri e la posa in opera.
Completata la costruzione è necessario collaudarla. Dal progetto al collaudo del manufatto finito necessario un monito raggio incessante. Mentre si realizza la casa il cantiere deve essere gestito. In uesto capitolo finale si presentano i do cumenti previsti dalla legge per la rego lare gestione del cantiere. A opera ultimata necessario verificare che il progetto, i materiali utilizzati e l’esecuzione dell’opera siano stati eseguiti come previsto e richiesto dalla normativa di riferimento. uesto al fine di assicurare che l edificio risulti sicuro e duraturo nel tempo. Le NTC 2018 prevedono che gli edifici normali, cio uelli che non hanno una funzione strategica, siano progettati affinch svolgano la loro funzione e rimangano sani per almeno 50 anni. A tale scopo deve essere redatto un progetto con i canoni descritti nei capitoli precedenti e i materiali impiegati, siano essi elementi o collegamenti, siano della ualità prevista dalla legge. Il Capitolo 9 delle NTC 2018 detta disposizioni minime
CLASSIFYING THE WOOD - CHAPTER 6
per la verifica di tutto uesto, una volta che l'opera è stata completata, e disciplina l’attività del collaudo statico. Per collaudo statico si intende la verifica del comportamento e delle prestazioni delle parti di opera che svolgono funzione portante e che interessano la sicurezza dell’opera stessa e, conseguentemente, la pubblica incolumità. Le finalità del collaudo statico, già previsto dal Testo Unico dell’Edilizia (D.P.R. 380/2001) che ne regola le procedure per le sole strutture in cemento armato normale, precompresso e metallico, vengono estese, a partire dal 01.07.2009, a tutte le parti strutturali delle opere, indipendentemente dal sistema costruttivo adottato e dal materiale impiegato: pertanto è applicabile anche al legno e ai sistemi costruttivi che lo prevedono. Il collaudo deve essere svolto da un tecnico abilitato, regolarmente iscritto al proprio albo professionale da almeno 10 anni, nel limite delle competenze definite dai regolamenti degli albi professionali stessi.
e have co e to the conclusion of ‘ SSI I I Technical standards for construction roduct certification Drafting of e e cutive structural projects n site chec s ‘ the volu e by ndrea enari published by iberalegno in with all the relevant updates to bring the regulations up to date. e would li e to re ind you that the publications were divided into several parts preface and intro duction on S n , hapter on S n , hapter on S n , hapter art I on S n , hapter art II on S n , hapter on S n , hapter art I on S n , hapter art II on S n and hapter on S n . The latter hapter concerns ‘The acceptance of the wor , responsibilities of the construction anager and the builder. The onstruction og . nce the construction has been co pleted, it is in fact necessary to test it. ro the design to the acceptance of the finished building, incessant onitoring is necessary. hile the house is being built, the construction site ust be anaged. This final chapter presents the docu ents re uired by law for the proper anage ent of the construction site.
Il certificato di collaudo statico delle strutture di un’opera è un documento che, comun ue, fa parte integrante del collaudo generale tecnico-amministrativo dell’intera opera.
Il Committente o il Costruttore, nel caso in cui uest ultimo esegua per s la costruzione, possono richiedere al Collaudatore statico l’esecuzione di collaudi statici parziali in corso d opera, ualora siano motivati da difficoltà tecniche e da complessità esecutive dell opera, salvo uanto previsto da specifiche disposizioni in materia. Questa estensione è prevista anche dal Codice Civile nell'ambito del contratto d appalto d opera ed definito come: collaudo in corso d'opera Per consentire l’utilizzazione delle costruzioni appena realizzate in conformità alle NTC 2018, è necessario il preventivo rilascio del certificato di collaudo statico, contenente la dichiarazione di collaudabilità delle relative opere strutturali da parte del Collaudatore.
Il collaudo statico comprende i seguenti punti:
• Adempimenti Tecnici, volti alla formazione del giudizio del Collaudatore sulla sicurezza e stabilità dell’opera nel suo complesso, includendo il volume significativo del terreno, le strutture di fondazione e gli elementi strutturali in elevazione, nonch la rispondenza ai re uisiti prestazionali indicati in progetto con particolare riferimento alla vita nominale, alle classi d’uso, ai periodi di riferimento e alle azioni sulle costruzioni;
• Adempimenti Amministrativi, volti ad
accertare l’avvenuto rispetto delle prescrizioni tecniche richieste per assicurare la pubblica incolumità e delle procedure previste dalle normative vigenti in materia di strutture.
Il Collaudatore statico tenuto, uindi, a verificare la correttezza delle prescrizioni formali della progettazione strutturale in conformità alle NTC 2018 e il rispetto degli artt. 58 e 65 del D.P.R. 380/2001. L'Art. 66 del D.P.R. 380/2001 elenca i documenti da custodire in cantiere, uesti erano già previsti dalla legge 1086/1971 all'art. 5. I documenti necessari in cantie re sono:
- Dal giorno d’inizio delle opere, di cui all articolo , comma , a uello di ultimazione dei lavori, devono essere conservati gli atti indicati all'articolo 65, commi 3 e 4 (progetto in tutte le sue parti e la licenza edilizia), datati e firmati anche dal costruttore e dal Direttore dei lavori, nonch un apposito Giornale dei lavori Della conservazione e regolare tenuta di tali documenti è responsabile il Direttore dei lavori. Il Direttore dei lavori è anche tenuto a vistare periodicamente, e in particolare nelle fasi più importanti dell'esecuzione, il Giornale dei lavori (riportato in chiusura di uesto capitolo manuale). Il Direttore dei lavori oltre a uanto sopra è anche tenuto a eseguire (come riportato nelle NTC 2018 capitolo 9):
«a) un’ispezionegeneraledell’opera, nelle varie fasi costruttive degli elementi trutturali dell o era con ecifico ri-
LEGNO LAVAGNA & CAFFÈ
uardo alle trutture i i nificati e da mettere a confronto con i progetti esecutivi strutturali, di cui al Cap.10 delle NTC e Cap.C10 della presente Circolare, conservati presso il cantiere, attraverso un processo ricognitivo alla presenza del Direttore dei lavori e del Costruttore;
b) un esame dei certificati relativi alle prove sui materiali, comprensivo dell’accertamento del numero dei prelievi effettuati e della relativa conformità alle NTC, nonché del controllo sulla rispondenza tra i risultati del calcolo e i criteri di accetta ione fi ati dalle norme anzidette, in particolare di quelle del Cap.11 delle NTC e di cui al Cap C11 della presente Circolare, prevedendo, eventualmente, l’esecuzione di prove complementari, come previsto al § 11.2 delle NTC;
c) un esame dei certificati relativi ai con trolli sulle armature in acciaio (per cemento armato normale e precomre o e i in enerale dei certificati di cui ai controlli in stabilimento e nel ciclo produttivo, previsti al Cap.11 delle NTC 2018 e C11 della presente Circolare;
d) un esame dei verbali delle prove di carico eventualmente fatte eseguire dal direttore dei lavori, in particolare quelle sui pali di fondazione, che devono risultare conformi alle NTC 2018;
e) un esame dell’impostazione generale della progettazione dell’opera, degli schemi di calcolo utilizzati e delle azioni considerate, nonché delle indagini eseguite nelle fasi di progettazione e costruzione in conformità delle vigenti norme;
f) un esame della relazione a struttura ultimata del Direttore dei lavori prescritta per le strutture regolate dal D.P.R. 380/2001
g) nel caso in cui l’opera sia eseguita in procedura di garanzia di qualità, la
convalida dei documenti di controllo ualit e il registro delle non confor mità. Qualora vi siano non conformità irrisolte, il Collaudatore statico deve interrompere le operazioni e non può concludere il collaudo statico. Tale circostanza dovrà essere comunicata dal Collaudatore statico, senza alcun indugio, al Responsabile di gestione del Sistema Qualità, al Committente, al Costruttore, al Direttore dei lavori, per l’adozione dei provvedimenti di co eten a finali ati all ado ione di azioni correttive o preventive sul Si te a ualit ai fini della corre io ne o prevenzione delle non conformità, secondo le procedure stabilite nel manuale di gestione del Sistema Qualità; h) nel caso di strutture dotate di dispositivi di isolamento sismico e/o di dissipazione, l’acquisizione dei documenti di origine, forniti dal produttore e dei certificati relati i
• Alle prove sui materiali; lla ualifica ione dei di o iti i utili zati;
• Alle prove di accettazione in cantiere disposte dal Direttore dei lavori. In tal caso è fondamentale il controllo della posa in opera, del rispetto delle tolleranze e delle modalità di posa prescritte in fase di progetto.
Il Collaudatore statico ha facoltà di disporre l’esecuzione di speciali prove per la caratterizzazione dinamica del sistea di i ola ento atte a erificare il co portamento della costruzione nei riguardi delle azioni di tipo sismico.
i) Ulteriori accertamenti, studi, indagini, sperimentazioni e ricerche utili per la formazione di un serio convincimento sulla sicurezza, durabilità e collaudabilità dell’opera, a discrezione del Collaudatore statico, al pari della richiesta di documentazioni integrative di progetto.
In particolare il Collaudatore statico otr effettuare
• Prove di carico;
• Prove sui materiali messi in opera, anche mediante metodi non distruttivi, svolte e interpretate secondo le ecifiche nor e afferenti a cia cun materiale previsto nelle vigenti NTC 2018;
• Monitoraggio programmato di grande e i nificati e del co orta mento dell’opera da proseguire, eventualmente, anche dopo il collaudo della stessa.
A conclusione delle operazioni di collaudo il Collaudatore statico rilascia il certificato di collaudo statico. Esso conterrà una relazione sul progetto
strutturale e sui documenti esaminati e sulle eventuali attività integrative svolte, i verbali delle visite effettuate con la descrizione delle operazioni svolte, il giudizio sulla collaudabilità o non collaudabilità delle strutture e della loro i e iona ilit ai fini della anuten io ne, con riferimento all’intero periodo della loro vita utile».
GIORNALE DEI LAVORI
È riportato nella tabella delle pagine seguenti un esempio di “Giornale dei lavori” che deve essere redatto a cura del Direttore dei lavori, tuttavia può anche essere redatto dal costruttore purch il Direttore dei lavori lo visti nei punti importanti dell'opera.
BIBLIOGRAFIA E RIFERIMENTI NORMATIVI
Progetto LegnoZero: è un progetto di ricerca che analizza il beneficio ecologico dell impiegare il legno per la costruzione nei luoghi di crescita degli alberi.
Legno strutturale egole per la classificazione a vista secondo la resistenza meccanica: terminologia e misurazione delle caratteristiche;
Legno strutturale egole per la classificazione a vista secondo la resistenza meccanica e valori caratteristici per tipi di legname strutturale;
Legno strutturale Classificazione a vista dei legnami secondo la resistenza meccanica. Parte 3: travi Uso Fiume e Uso Trieste;
UNI EN 336 Legno strutturale – Dimensioni e scostamenti ammissibili;
UNI EN 338 Legno strutturale – Classi di resistenza;
UNI EN 1310 Legno tondo e segati. Metodo di misurazione delle caratteristiche;
Legno strutturale – Classi di resistenza – Assegnazione delle categorie visuali e delle specie legnose;
Contenuto di umidità di un pezzo di legno segato – Determinazione tramite il metodo per pesata;
Contenuto di umidità di un pezzo di legno segato – Stima tramite il metodo elettrico;
UNI EN 13556 Legno tondo e segati – Nomenclatura dei legnami utilizzati in Europa;
Legno strutturale – Legno strutturale con sezione rettangolare classificato secondo la resistenza
Parte : e uisiti generali
UNI EN 384 Legno strutturale – Determinazione dei valori caratteristici delle proprietà meccaniche e della massa volumica;
Classificazione del legno in base alla resistenza. Parte 1: legno di conifera;
Classificazione del legno in base alla resistenza. Parte 5: legno di latifoglia; NFB 52.001 Regole di utilizzo del legno nelle costruzioni. Classificazione a vista per l impiego strutturale del legno francese segato, resinoso e di latifoglia;
UNI EN 14080 Legno lamellare incollato;
UNI EN 386 Legno lamellare incollato e uisiti prestazionali e re uisiti minimi di produzione
UNI EN 385 Legno strutturale con giunti a dita e uisiti prestazionali e re uisiti minimi di produzione
UNI EN 390 Legno lamellare incollato. Dimensioni. Scostamenti ammissibili;
UNI EN 391 Legno lamellare incollato – Prova di delaminazione delle superfici di incollaggio
UNI EN 408 Strutture di legno - Legno massiccio e legno lamellare incollato – Determinazione di alcune proprietà fisiche e meccaniche
UNI EN 1194 Strutture di legno - Legno lamellare incollato – Classi di resistenza e determinazione dei valori caratteristici;
Durabilità del legno e dei prodotti a base di legno. Durabilità naturale del legno massiccio. Guida ai principi di prova e classificazione della durabilità naturale del legno;
Durabilità del legno e dei prodotti a base di legno. Durabilità naturale del legno massiccio. Guida alla durabilità naturale e trattabilità di specie legnose scelte di importazione in Europa; Pannelli a base di legno - Determinazione del rilascio di formaldeide – Parte 1: Emissione di formaldeide con il metodo della camera; Classificazione al fuoco dei prodotti e degli elementi da costruzione - Parte 2: Classificazione in base ai risultati delle prove di resistenza al fuoco, esclusi i sistemi di ventilazione; : Uso Fiume e Uso Trieste; struzioni Istruzioni per la Progettazione, l’Esecuzione e il Controllo delle Strutture di Legno; struzioni Istruzioni per la valutazione delle azioni e degli effetti del vento sulle costruzioni; struzioni Istruzioni per la Progettazione, l'Esecuzione e il Controllo di Interventi di Consolidamento Statico mediante l'utilizzo di Compositi Fibrorinforzati. Materiali, strutture di c.a. e di c.a.p., strutture murarie; P Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia; Lgs Codice del consumo; Codice civile italiano; ecreto Legislativo e dal Decreto Ministeriale 180/2010 Conciliazione; lgs Assicurazione decennale postuma; Direttiva 89/106 Direttiva prodotti da costruzione; egolamento Regolamento prodotti da costruzione.
LEGNO LAVAGNA & CAFFÈ
Per la tabella utilizzata relativa al “Giornale dei lavori”, evidenziamo che è stata fornita dall’autore come il testo. Ringraziamo Andrea Zenari e Almerico Ribera che hanno curato la realizzazione di “ L SS L L ” Prima edizione pubblicata nel icembre , ditore iberalegno n particolare, per uesto articolo, si tratta unicamente della tabella in due pagine gi richiamata Le fotografie a corredo invece sono generiche
di Felice agazzo
Metamorfosi connettive lignee – IV capitolo
L’anello successivo della catena delle “Metamorfosi connettive lignee” è il capitolo IV della rubrica Scientia a firma del professor agazzo, studioso e inventore in tema di giunzione di tipo a-poliedrico, che propone su uesto numero la Congiunzione di punta di due tavoloni ad inforcamento che con la sua metamorfosi in geometria a-poliedrica porta a creare una sorta di alternanza tra concavità e convessità, la uale generatrice del tipo di superficie speciale detta sbrigativamente svergolata. Le versioni elaborate evidenziano che il centro del paraboloide iperbolico per stretta ragione geometrica coincide perfettamente con il punto centrale dell incastro.
L incastro che ora mi accingo a trattare, a prima vista presenta una geometria molto semplice (Figg. 2). Con tecniche manuali risulta assai facile da realizzare per il semplice fatto che, in ciascuno dei due pezzi, si intersecano tre soli piani, pertanto, per la sua realizzazione sono rispettivamente sufficienti tre tagli di sega. Vedremo però in seguito che con la sua metamorfosi in geometria a-poliedrica sorgeranno numerosi e interessanti problemi. Ma prima di entrare in profondità nell argomento, vediamo per sommi capi di che tipo di unione si tratti.
In realtà si tratta di una doppia unione a facce obli ue incrociate per collegamenti in linea. Il sistema a faccia obli ua semplice, ovvero non a forche incrocia-
1: Il disegno dell’incastro di cui a “Fig. 70” estratto dalla Tavola 2 del Trattato “L’architettura del legno” di Bartolomeo Saldini.
Figura 2: Modellazione 3D dell’incastro di cui a “Fig. 70” estratto dalla Tavola 2 del Trattato “L’architettura del legno”. .feliceragazzo.it
te, considerato assai positivamente dagli strutturalisti (ne parla bene . Gordon nei suoi celebri libri), poich stabilisce un passaggio graduale tra la massa di un pezzo e l altra. Naturalmente, non sussistendo vincoli meccanici, tutto il carico della tenuta deve gravare sull incollaggio, oppure sull ausilio di eventuali accessori come, chiodi, viti, spine, bulloni, fasce metalliche. A serraggio effettuato, con la versione “ad inforcamento” riportata dal Saldini, in associazione al sistema generale degli attriti, a ben vedere, un particolare e ulteriore vincolo si viene a produrre. Si tratta di un vincolo d attrito tra le superfici mediane a forma di triangolo, il uale per essere superato è messo in causa un lieve sforzo di taglio. Anche in uesto
Figura
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caso il vincolo ha efficacia se sussiste incollaggio o altro. uttavia, specialmente se il serraggio non del tutto completo, non impedita la rotazione secondo l asse longitudinale dei pezzi, nel verso che porta a distaccare le facce triangolari, ma anche non è impedita la contestuale rotazione dei semiassi longitudinali. uesti limiti accrescono di importanza, via, via che le tolleranze di fabbricazione risultano meno accurate. Diciamo che sono stati proprio questi aspetti che mi hanno convinto a occuparmi di questo tipo di giunzione, alla luce, poi, come vedremo, del salto di paradigma a-poliedrico . ale salto di paradigma, in considerazione di vincoli, ma anche di opportunità tecnologiche, legate al funzionamento delle macchine a controllo numerico, beninteso, nello spirito e nei contenuti di cui ai precedenti Capitoli, presuppone la chiarificazione di un concetto tanto simbolico uanto basilare, già pi o meno adombrato in casi precedenti: quello dello scorrimento di una sfera in adiacenza alle superfici, a loro volta adiacenti o intersecanti, destinate a essere raccordate. Si tratta di un argomento che assurge quasi a metafora e che in questa occasione diventa, come vedremo, particolarmente significativo (Fig. ). Nel proseguire, merita considerare che, se le superfici intersecanti sono planari, il problema ( uasi sempre) semplice e intuitivo, poich il risultato del rotolamento” (beninteso in una logica da quarta dimensione) consiste in una superficie cilindrica. Ma uando si ha a che fare con una configurazione eterogenea di superfici intersecanti, allora il problema richiede metodi risolutivi appropriati, oltre a molto acume e impegno per essere sviscerato. Già in considerazione del caso in Figura , sussiste, come vedremo pi in dettaglio, la complicazione dovuta all impossibilità di effettuare un percorso
a raggio costante in corrispondenza del punto centrale dove si intersecano tutte le superfici.
Per meglio dire, già venendo alla prima versione elaborata, le due superfici cilindriche incrociate è come se si venissero a dissolvere nel momento in cui il raccordo transita in prossimità del punto centrale. E, ualora pure si producesse per assurdo un raccordo a raggio costante, per esempio, di tipo toroidale tra due dei gusci incrociati, nessun punto di tale raccordo toroidale coinciderebbe utilmente con il punto centrale dell incastro, il uale, peraltro, il centro di un gran numero di simmetrie. Al riguardo, va ben saputo che questa è la condizione, secondo la uale garantita l uguaglianza di forma tra i due pezzi in connessione. La vera ragione di tale impossibilità consiste nel fatto che in uella zona la superficie di raccordo assume un assetto svergolato , nel senso che una concavità oltrepassato il punto centrale si trasforma in convessità. Pertanto, in coincidenza col punto centrale si verifica una situazione neutra per cui nel piccolo intorno del punto di fatto la superficie un piano. Infatti, considerato che già in uesta prima versione, in tale punto convergono quattro gusci di raccordo disposti secondo il seguente ordine: a due a due sono collineari, ma nello stesso allineamento uno è concavo e uno è convesso; per cui si viene in generale a creare una sorta di alternanza tra concavità e convessità, la uale generatrice, appunto, del tipo di superficie speciale detta sbrigativamente svergolata. uesta superficie assimilabile al tipo di quelle delle bolle di sapone, ovvero uelle che in geometria differenziale sono dette superfici minime” . Poich in uesto caso concreto detta superficie, tramite opportune rotazioni, somma uattro volte una stessa superficie generata tramite un arco e tre
Figura 3: In questa Figura è metaforizzato visivamente il concetto di raccordo a raggio costante tra superfici adiacenti mediante una sfera immaginata come “rotolante” lungo tutti bordi destinati a essere raccordati. Ciò a simbolo della testa di una fresa cilindrica a testa semi-sferica.
Figura 4: Versione dell’incastro di cui a “Figura 70” (dal Trattato del Saldini) immaginato con un semplice raccordo a raggio costante, a esclusione della zona corrispondente al punto centrale
Figura 3 Figura 4
Figura 5: Vista frontale rispetto alle forche.
Figura 6: Dettaglio della parte a raccordo con superficie minima ista frontale rispetto alle forche.
Figura 7: Versione dell’incastro di cui a “Figura 70” (dal Trattato del Saldini) immaginato con una sporgenza raccordata in corrispondenza di una coppia di spigoli esterni diametralmente opposti con funzione limitante degli sforzi di torsione. Sporgenza che, nell’altra coppia di spigoli esterni diametralmente opposti, presuppone un congruente raccordo.
Figura 8: Vista frontale della versione a spigoli esterni raccordati.
segmenti, due dei uali si incrociano ad angolo retto nel punto centrale dell incastro, di fatto, a esclusione del raggio costante, assolve sia al compito di raccordo, sia a uello di uniformità dei pezzi in connessione. Il che significa che, in entrambi i casi, presupposta alla fine un unica lavorazione per entrambi i pezzi (Figg. 4 6).
Una carenza importante di uesto incastro consiste nella relativa labilità rispetto sia agli sforzi di torsione, ma soprattutto di essione longitudinale rispetto alle facce in cui il giunto risulta scalettato. Pertanto, al fine di offrire una maggiore stabilità rispetto a tale problema, ho sviluppato una seconda versione dotata di forma e contro-forma, e di raggio pari a uello degli altri raccordi, in corrispondenza degli spigoli esterni delle forche (Figg 7 ). Finora ho trattato la uestione suppo-
nendo senza averlo mai dichiarato che il raggio di raccordo fosse di valore unitario. A uesto riguardo, con la Figura 9 introduco una momentanea parentesi mediante un’immagine dove il raggio di raccordo di estensione assai maggiore rispetto a uelli finora trattati. In uesto caso, anche la configurazione della superficie approssimativamente minima centrale ha una struttura geometrica leggermente diversa rispetto alle precedenti (Fig. 9).
eniamo ora alla terza versione elaborata. Si tratta della versione che ha richiesto maggior impegno e concentrazione, poich , oltre all introduzione di due canali longitudinali con funzione di guida di scorrimento, ho voluto introdurre due coppie di sporgenze bombate, alternativamente concave e convesse, in modo che, a serraggio avvenuto, siano posti in
Figura 8
Figura 7
Figura 5 Figura 6
essere vincoli notevolmente pi efficaci, oltre che pi numerosi. Un ulteriore miglioria, oltre all arrotondamento generale degli spigoli, consiste nel rendere pi solida l unione dei pezzi anche in senso longitudinale. Infatti, se su due facce esterne dei pezzi sussiste il taglio obli uo, il uale, come si già fatto cenno, un modo virtuoso per giuntare in linea (tanto pi che ui le due obli uità lavorano l una per l altra essendo incrociate), sulle restanti due facce la giuntura invece scalettata, la uale, pertanto, non offre le stesse garanzie di continuità nel passaggio da un pezzo all altro. Ecco, dun ue che in uel verso un eventuale sforzo di essione longitudinale facilmente può produrre un dissesto. Un altro vincolo ancora dato, come detto, dai canali paralleli di scorrimento. uesti, nel rendere pi regolato l intero meccanismo di innesto, fanno in modo che una certa solidità tra i pezzi abbia luogo già in anticipo rispetto alla conclusione del serraggio. In uesta terza versione la metafora della sfera scorrevole assume particolare significanza, pur nel caso in cui si applichino frese di forma toroidale. Naturalmente, anche in uesto caso non stato possibile produrre in corrispondenza del punto centrale una superficie a raggio costante. Pertanto, anche in uesto caso si ha una superficie all incirca minima non troppo dissimile rispetto alle precedenti. In ogni altra superficie, invece, lo scrupolo seguito con particolare cura è stato quello di fare in modo che ogni tassello superficiale fosse scomponibile in ordine a raggi di uguale lunghezza. Ci , pertanto, in ordine a superfici, sia cilindriche, sia sferiche, sia toroidali (Figg. ). Ecco perch , per adombrare, con dovuta cautela e prudente interpretazione, il linguaggio dei grandi studiosi di questa augusta materia, ui necessariamente
un po contaminata per ovvi limiti pratici, si pu dire che nella superficie centrale ogni punto esprima un grado approssimabile allo zero, mentre in tutte le altre il grado superficiale sempre determinato in ordine al parametro dettato dalla presenza di archi di uguale raggio. Per concludere, ho voluto elaborare una versione nella logica della massima stringatezza e ignorando il vincolo delle superfici a raggio costante. Le geometrie cui fanno parte le quattro punte delle forche e dei relativi incassi (in totale otto
Figura 10: Versione dell’incastro di cui a “Figura
(dal Trattato del Saldini) immaginato con canali di scorrimento e bozze di serraggio trasversale. Figura 11: Vista frontale della versione a canali di guida e bozze di serraggio trasversale.
Figura 9
Figura 11 Figura 10
Figura 9: Vista frontale della versione a spigoli esterni raccordati con raggio notevolmente esteso.
70”
Figura 12: Vista atta a porre in evidenza uno dei due canali di guida, il quale, beninteso, è strettamente congruente a una costola di guida nell’altro pezzo.
Figura 13: Versione dell’incastro di cui a “Figura 70” (dal Trattato del Saldini) immaginato in ordine a una sola superficie principale ribaltata uattro volte, unitamente a una superficie di raccordo penta-ripartita avente per nucleo un paraboloide iperbolico.
Figura 14: Vista frontale con al centro il paraboloide iperbolico.
Figura 15: Vista atta a porre in evidenza la superficie principale ribaltata uattro volte
superfici, uattro concave e uattro convesse) costituiscono in realtà un unica geometria, con ordine opportunamente ribaltato. Ci , tra l altro, offre il non plus ultra di garanzia di uguaglianza tra i due pezzi in connessione (Fig. ). Si tratta di una estrusione rettilinea a partire da una NU BS lineare costruita in tangenza alle adiacenti superfici che in uno dei uattro settori del modello base formano il piano obliquo o “sguincio” e il piano parallelo
WOODEN CONNECTIVE METAMORPHOSES - CHAPTER IV
intermedio a forma di triangolo. Naturalmente occorreva produrre un raccordo atto ad armonizzare l intero gruppo delle otto superfici. E ui il sistema pi pulito e semplice è risultato essere quello di giustapporre un paraboloide iperbolico con i vertici situati nei punti mediani delle linee di confine delle geometrie primarie orientate verso il centro dell incastro dopodich , con il concorso dei suoi uattro bordi, la soluzione ha avuto esito positivo
The next link in the chain of ‘Wooden Connective Metamorphoses’ is Chapter IV of the ‘Scientia’ section by Professor Ragazzo, a scholar and inventor on the subject of a-polyhedral joints, who proposes in this issue the ‘Congiunzione di punta di due tavoloni ad inforcamento’ (term borrowed from Bartolomeo Saldini's treatise ‘L'architettura del legno’), which with its metamorphosis into ‘a-polyhedral’ geometry leads to the creation of a sort of alternation between concavity and convexity, which generates the type of special surface known as ‘svergolato’. The elaborated versions show that the centre of the hyperbolic paraboloid by strict geometric reason coincides perfectly with the central point of the joint.
Figura 12 Figura 13
Figura 14 Figura 15
con la costruzione di uattro superfici secondo il criterio delle reti di curve costruite con criteri di tangenza rispetto alle superfici limitrofe. Per chiudere, vale la pena di rimarcare il fatto che il centro del paraboloide iperbolico per stretta ragione geometrica coincide perfettamente con il punto centrale dell incastro. Ci dimostrato dal fatto che le sue due mediane coincidono con le due ortogonali passanti per il punto centrale dell incastro e che intersecano ortogonalmente le facce esterne dei pezzi (Figg. 4 ). A ben vedere, uest ultima versione apre a innumerevoli altre possibilità ualora soltanto si modifichi la sagoma della NU BS lineare master. Per esempio, un caso ulteriore potrebbe essere quello di creare un adeguato sottos uadro in corrispondenza degli spigoli esterni delle forche, tale da produrre un pi stabile serraggio. Con questo studio intendo sospendere temporaneamente un primo ciclo essenzialmente orientato alle giunzioni particolarmente vocate alla carpenteria. Il prossimo studio mi vedrà impegnato sul pi comune noto e diffuso tipo di incastro, ovvero uello detto a cava e tenone , il quale è considerato per antonomasia il principe degli incastri in ogni settore specialistico delle lavorazioni del legno, in ogni tempo e in ogni latitudine.
I precedenti studi facenti parte di uesto ciclo detto delle Metamorfosi connettive lignee” sono stati pubblicati sui seguenti precedenti numeri della rivista Struttura Legno , visionabili eventualmente anche sul sito .feliceragazzo.it nella sezione Ne s e Articoli :
Nota1: Poiché in geometria differenziale è detto con rigore che una superficie minima è “una superficie dotata di curvatura media uguale a zero in ogni punto”, e poiché è anche detto con rigore che si ha una superficie minima dato un contorno racchiudente la minima area, ecco che, in considerazione del fatto che le superfici similari qui costruite, a esclusione del paraboloide iperbolico applicato nell’ultima versione, sono contaminate da necessarie lievi approssimazioni progettuali, merita che nel nostro caso la dizione di “superficie minima” sia richiamata nella consapevolezza di un certo grado di approssimazione.
FOCUS
Ringraziamo per il rendering di copertina il professor Felice Ragazzo che l’ha espressamente realizzato per questo numero di Struttura Legno. L’immagine si lega al tema generale del focus sulle CONNESSIONI, ma anche al IV capitolo del suo ciclo delle “Metamorfosi connettive lignee” proposto in questo numero ed è un’interpretazione della congiunzione di punta di due tavoloni a inforcamento (dal Trattato di Bartolomeo Saldini) secondo una visione di totale liscezza geometrica e di massima concisione formale.
INTRO DUZIONE
In occasione del ocus SS sistemi di giunzione, di fissag gio e di attacco a terra, misurazione dei parametri e monitoraggio della salubrità dell’involucro abbiamo chiesto all’architetto Andrea Zambon un suo parere. Qual è lo stato dell'arte e cosa si potrebbe ancora migliorare nelle prestazioni delle costruzioni, dal suo osservatorio, sia con riferimento a questo suo ultimo progetto pubblicato su questo numero di Struttura Legno a pagina 48, ma anche più in generale in qualità di esperto che ha al suo attivo numerosi cantieri preferibilmente realizzati con struttura portante in legno (e quando possibile completati con materiali naturali)?
« Si apre un campo vastissimo – ha risposto l’architetto Zambon – il ercato offre or ai infinite e olte lici olu ioni ul iano truttura le e er uanto ri uarda il onitora io dell'aria indoor e i te fortu nata ente la certifica ione io Safe che eritere e di e ere i utili ata in uanto l'in uina ento indoor cau a di nu ero i i e alattie o er uanto o i ile erifico co tante ente i ateriali utili ati redili endo o ia ente uelli naturali en a colle o ernici a erificare co un ue anche e o rattutto li ele enti d'arredo che erranno utili ati in uanto un ele ato utili o di annelli in le no anche e certificati e ettono ele enti in uinanti che una ol ta con l'utili o di le no a ello non contene ano e dura ano tra l'altro olto di i i riferi co ai o ili dei no tri nonni nfine er l'attacco a terra indi en a ile o tare er olu ioni che ri onda no alle e i en e dei ro etti ti o rattutto in te a di dura ilit e di ri onden a alla ».
di Andrea Zambon
In queste pagine le immagini di alcune fasi del cantiere dell'abitazione tra Treviso e Venezia che nel piano fuori terra utilizza materiali completa mente ecologici e naturali Progetto di ndrea Zambon (riportato a pagina 48).
Le connessioni dei nodi principali
In un mondo in continua evoluzione, una casa sicura, salubre e sostenibile è senz’altro un bene prezioso e, in questo senso, il tema della sostenibilità è fortemente presente nella vision del Gruppo Ergepearl (costituito dalle aziende Riwega, 3therm e RoofRox), che contribuisce a far progettare e costruire edifici a basso consumo energetico e ad alto comfort abitativo, assicurandone la qualità, la durabilità e la sicurezza.
Il termine sostenibilità per Riwega, 3therm e RoofRox non significa solo promuovere una costruzione più attenta ed ecologica, ma vuole dire anche proteggere cor-
rettamente l’involucro edilizio, per fare in modo che mantenga nel tempo la sua salubrità, e non solo.
Ogni edificio rappresenta un prototipo unico nel suo genere, infatti possono essere molte le variabili in gioco in grado di modificare il comportamento e le riposte alle sollecitazioni esterne, come forze gravitazionali e dinamiche (sisma e vento) o variazioni di temperatura e umidità, con inverni freddi e secchi alternati a estati calde e umide.
Innanzitutto, per donare longevità a una struttura bisogna curare e proteggere la sua base: l’attacco a terra è essenziale
Nell'immagine il sistema completo per l’attacco a terra Radicsol.
per la buona riuscita di un progetto, in quanto rappresenta il punto più delicato e, al tempo stesso, più complesso nelle costruzioni. Per questo RoofRox ha inserito l’unico sistema completo per l’attacco a terra, testato e certificato sotto ogni aspetto a seguito di importanti studi e ricerche: si tratta di Radicsol, un sistema protetto da brevetto (patent no.102016000123688) che permette di realizzare correttamente l attacco a terra negli edifici in legno, frequentemente soggetti al degrado delle pareti in corrispondenza dell’appoggio a terra. Si tratta di un fenomeno purtroppo molto diffuso che danneggia la struttura, rendendo quindi necessari importanti interventi sulla parte bassa delle pareti; le cause riguardano principalmente allagamenti, spruzzi, dilavamento all’esterno o all’interno dell’abitazione e condense interstiziali. Radicsol permette di rialzare, isolare e ancorare adeguatamente il piede di parete a terra, mette al sicuro da umidità, allagamenti esterni, interni e condense, garantisce l’isolamento e la durata dell edificio e, infine, migliora la sicurezza statica grazie alle staffe integrate nel getto.
Gli stessi concetti per la connessione a terra possono essere applicati anche alle costruzioni a telaio. La tipologia costruttiva a telaio impone alcune accortezze aggiuntive rispetto all’X-Lam, poiché gli angolari (soprattutto gli hold down) non possono essere fissati in una posizione
THE CONNECTIONS OF THE MAIN NODES
arbitrariamente scelta, ma devono necessariamente andare a coincidere con i montanti verticali che compongono la parete.
Trattando il tema della progettazione, degli schemi di calcolo e della distribuzione delle forze per un edificio, possiamo ora introdurre l’argomento relativo alla connessione parete/platea cls. Nota l’entità delle forze di reazione, è possibile passare alla scelta della ferramenta più idonea per ottenere un sistema di connessioni a terra: le staffe più basse resistono a taglio, mentre le staffe più alte, chiamate anche “hold down” resistono solo ed esclusivamente a trazione. Vale la pena sottolineare che queste ultime sono totalmente prive di resistenza a taglio e quindi il loro utilizzo va limitato alle sole zone dove si ha effettivamente una forza di sollevamento.
Per quanto riguarda, invece, la connessione solaio/parete, le viti non sono fissate ortogonalmente alla superficie, ma sono leggermente inclinate (5°-10°) nei due piani. Per via delle caratteristiche intrinseche del legno, la resistenza delle viti crolla drasticamente qualora siano infisse parallelamente alla fibratura. In fase di montaggio non sempre è possibile riuscire a controllare che la vite entri nello strato ortogonale al suo asse e pertanto una debole inclinazione permette di limitare la diminuzione di portata del connettore.
In an ever-changing world, a safe, healthy and sustainable home is undoubtedly a valuable asset and, in this sense, the theme of sustainability is strongly present in the vision of the Ergepearl Group (consisting of the companies Riwega, 3therm and RoofRox), which contributes to the design and construction of low-energy and high-comfort buildings, ensuring their quality, durability and safety.
The term sustainability for Riwega , 3therm and RoofRox does not only mean promoting more careful and environmentally friendly construction, it also means protecting the building envelope correctly to ensure that it remains healthy over time.
Each building represents a unique prototype, in fact there can be many variables in play that can change the behaviour and responses to external stresses, such as gravitational and dynamic forces (earthquake and wind) or variations in temperature and humidity, with cold and dry winters alternating with hot and humid summers.
First of all, in order to give longevity to a structure, its base must be taken care of and protected: the ground connection is essential for the success of a project, as it represents the most delicate and, at the same time, the most complex point in construction. This is why RoofRox has included the only complete system for ground connection, tested and certified in every aspect following i portant studies and research: it is Radicsol, a system protected by patent (patent no.102016000123688) that allows for the correct ground connection in wooden buildings, which are frequently subject to the deterioration of walls at ground level. This is an unfortunately widespread phenomenon that damages the structure, thus necessitating major interventions on the lower part of the walls; the causes mainly involve ooding, splashing, runoff outside or inside the house and interstitial condensation.
Radicsol makes it possible to adequately raise, insulate and anchor the wall footing to the ground; it protects against moisture, external and internal ooding and condensation it ensures the insulation and durability of the building and, finally, it i proves static safety than s to the brackets integrated in the casting.
The same concepts for ground connection can also be applied to frame constructions. The framed construction type imposes some additional precautions compared to X-Lam, since the angle brackets (especially the hold downs cannot be fi ed in an arbitrarily chosen position, but must necessarily coincide with the vertical uprights that make up the wall.
Dealing with the subject of design, calculation diagrams and force distribution for a building, we can now introduce the subject of the wall/ concrete plate connection. Once the magnitude of the reaction forces is known, it is possible to move on to the choice of the most suitable hardware to achieve a ground connection system: the lower brackets resist in shear, while the higher brackets, also known as ‘hold down’ brackets resist only and exclusively in tension. It is worth emphasising that the latter are totally lacking in shear resistance and therefore their use should only be restricted to areas where there is actually a lifting force.
s far as the oor wall connection is concerned, the screws are not fi ed orthogonally to the surface, but are slightly inclined in the two planes. Due to the intrinsic characteristics of the wood, the strength of the screws collapses drastically if they are screwed parallel to the grain. During assembly, it is not always possible to check that the screw enters the layer orthogonal to its axis, and therefore a slight inclination can limit the decrease in load-bearing capacity of the connector.
di Andrea Zambon
Legno, paglia e calce
L’abitazione è immersa in un ampio giardino della campagna veneta e il sito scelto dai committenti insiste su un terreno che comprende una vecchia casa e un panorama suggestivo che in lontananza tocca con lo sguardo le Alpi. I materiali completamente ecologici e naturali del piano terreno connotano questo pregevole intervento nel quale sono stati sfruttati gli apporti solari attraverso uno sviluppo organico degli ambienti e del verde esterno.
Posizionata tra Treviso e Venezia l’abitazione oggetto di questo articolo è stata realizzata impiegando, nel piano fuori terra, materiali completamente ecologici e naturali.
Il sito è stato scelto dai committenti dopo una lunga e accurata ricerca; sono stati visionati numerosi lotti e alla fine la scelta ricaduta su un terreno comprendente una vecchia casa semidiroccata con vista libera verso nord a guardare le Alpi lontane.
L’abitazione risulta immersa in un ampio giardino della campagna veneta, l’ideale per far crescere una famiglia numerosa con i suoi animali da compagnia. Il sedime si discosta significativamente da quello del fabbricato originario, dalla forma più compatta e posizionato
più vicino alla via d’accesso; in seguito ad approfondimento bioclimatico sono stati sfruttati gli apporti solari attraverso uno sviluppo organico degli ambienti e del verde esterno.
La pianta si sviluppa lungo due direttrici nord-sud ed est-ovest che si intersecano nella zona dell’ingresso. L’ala comprendente la zona giorno, composta da cucina, pranzo e salotto, è allineata alla direzione est-ovest, come gli antichi edifici rurali delle campagne venete e riceve apporti da sud e da ovest mentre a nord, riparata dalla vista della strada e dal sole estivo, verrà realizzata una pergola con diretto accesso dalla cucina. L’altra ala del fabbricato, quella comprendente la zona notte e i servizi, segue la direzione sud-nord in modo che
In queste pagine le immagini di alcune fasi del cantiere e della costruzione terminata, immediatamente anche animata da una festa con amici.
le camere ricevano il sole all’alba o al tramonto; a sud sono collocati i servizi per riparare le camere dal caldo estivo e dalla strada.
Tra i due fabbricati si inserisce un disimpegno in modo da permettere la visuale del giardino direttamente all’ingresso dell abitazione. L edificio composto da un unico piano in modo da risultare un delicato inserimento nei campi adiacenti e dare la possibilità di accedere al giardino, che è il vero protagonista del progetto e che si “insinua” in casa attraverso le numerose e ampie vetrate, da ogni stanza dell’abitazione.
A nord verrà realizzata l’autorimessa collegata all’abitazione da un portico coperto.
Il progetto si basa sull’utilizzo di mate-
riali ecologici a bassissimo impatto ambientale quali legno, paglia e calce. Le strutture portanti verticali sono realizzate con un telaio in legno riempito con balle di paglia aventi spessore di 36 cm reperite in loco. Le pareti sono state preassemblate in stabilimento e realizzate tramite pressatura con martinetti idraulici fino a ottenere balle di paglia con peso specifico di g mc.
La copertura, realizzata con travi e tavolato a vista, è stata invece coibentata con balle di paglia, sempre aventi spessore di 36 cm, pressate, in questo caso, in opera.
L’intonaco di calce interno è stato applicato direttamente sulla paglia pressata; dove non è stato possibile si è utilizzato come supporto un cannucciato.
L’involucro è stato interamente ricoperto con una membrana traspirante ignifuga e successivamente rivestito con tavole di Larice aventi tutte la medesima larghezza.
Per verificare l effettiva resistenza al fuoco della membrana, la stessa è stata sottoposta alla fiamma per due lunghi minuti senza riscontrare segnali di cedimento.
Nella copertura dell’autorimessa sono alloggiati i pannelli fotovoltaici per un totale di circa in modo da alimentare la pompa di calore e fornire energia all’abitazione.
Gli impianti termoidraulici sono costituiti da un aggregato compatto costituito da pompa di calore del tipo aria aria con ventilazione meccanica integrata atta a fornire sia il riscaldamento invernale sia il raffrescamento estivo. La stessa pompa ha funzione di produrre acqua calda sanitaria. La distribuzione del calore avviene tramite distribuzione di apposita canalizzazione.
L’involucro esterno della villa è stato realizzato come di seguito illustrato.
FONDAZIONI:
Platea in c.a. coibentata avente spessore di circa cm coibentazione in XPS alta densità posato sotto la platea spessore 6 cm.
Dati termici di progetto: rasmittanza: , 7 m
Sfasamento: 6, 6 h
PARETI:
Pareti in legno a telaio coibentato con balle di paglia di spessore 36 cm, membrana traspirante antifuoco, rivestimento esterno con parete ventilata di tavole di Larice e intonaco interno in calce.
WOOD, STRAW AND LIME
We propose another residential project by arch. Andrea Zambon. The building is immersed in a large garden in the Veneto countryside, and the site chosen by the clients insists on a plot of land that includes an old house and an evocative panorama that touches the Alps in the distance. The co pletely ecological and natural aterials of the ground oor characterise this valuable intervention in which the solar inputs have been exploited through an organic development of the rooms and outdoor greenery.
The project is based on the use of ecological aterials with a very low environ ental i pact such as wood, straw and li e. The vertical load bearing structures are ade of a wooden fra e filled with straw bales the walls were pre asse bled in the factory. The roof, ade of e posed bea s and plan ing, was insulated with bales of straw pressed in place.
The interior li e plaster was applied directly onto the pressed straw where this was not possible, a reed was used as a support.
The building envelope was entirely covered with a fireproof breathable e brane and then clad with larch boards of the sa e width.
Dati termici di progetto: rasmittanza: , 2 m
Sfasamento: 9, h
COPERTURA INCLINATA:
Copertura inclinata realizzata con arcarecci di legno di Abete, tavolato a vista, tavolato incrociato di rinforzo, freno al vapore, coibentazione in balle di paglia spessore 36 cm, membrana traspirante antifuoco, camera di ventilazione, tavolato di chiusura, guaina impermeabilizzante e manto di copertura in coppi.
Dati termici di progetto: rasmittanza: , m
Sfasamento: 22,49 h
SERRAMENTI
I serramenti in legno alluminio a taglio termico e triplo vetro; Dati termici di progetto: Ug: ,6 m
Uf: , m
Oscuranti composti da tende esterne a rullo.
SCHEDA PROGETTO
Progetto architettonico: Andrea Zambon architetto, Villorba (TV)
Strutture: Annalisa Tonon ingegnere, Treviso (TV)
Direttore dei lavori: Andrea Zambon architetto, Villorba (TV)
Consulente termotecnico: Studio T-Zero Preganziol (TV)
Appaltatore: Bergamo Nello srl, San Biagio di Callalta (TV)
Ditta impianti termoidraulici: Ramon Claudio srl, San Biagio di Callalta (TV)
Tempistiche lavori: settembre 2 22 dicembre 2 2
Superficie netta 4 m
Superficie lorda 7 m
Dati prestazione energetica rasmittanza media pareti esterne: , 4 m rasmittanza media solaio contro terra: , 2 m rasmittanza media copertura: , 2 m rasmittanza media superfici trasparenti: , m
Indice prestazione termica globale per riscaldamento EPh: 2 , 7 h m2
di Sonia Maritan
www.agriturismomargone.it
Legno, pietra e Chardonnay
Assaporare la pace al ritmo della natura, fra boschi e uve chardonnay, è una promessa che per l'agriturismo Margone della famiglia Piffer votata alla viticoltura è possibile mantenere. La genesi progettuale raccontata nella relazione dell'architetto Claudio Gardelli culmina nella creazione della struttura in X-Lam in perfetta sintonia con il genius loci: la volumetria fuori terra dell'agriturismo, costituito da due semplici corpi di fabbrica, si snoda attorno alla zona di ingresso dando luogo su questo nucleo a un cambio di direzione che rimarca le geometrie connaturate nel luogo, assecondando un approccio progettuale vantaggioso sia in termini di inserimento nel paesaggio sia di assonanza con la conformazione orografica...
Assaporare la pace che il paesaggio in cui è immerso l'agriturismo Margone regala, il ritmo della natura di cui fra vigne e boschi è cadenzato il luogo in cui sorge e l'apertura che la grande terrazza sulla natura con vista su Trento restituisce, rappresenta un esperienza benefica, valorizzata dalla costruzione completamente in legno che l'architetto Claudio Gardelli e l'impresa Piffer Manuel hanno realizzato per i proprietari: Dea ed Enrico Piffer. Il progetto ha riguardato la realizzazione di un nuovo edificio in zona agricola per lo svolgimento di attività agrituristica
e adiacente cantina interrata a servizio dell'azienda agricola denominata “Società Semplice Agricola F.P.” di Piffer Giuliano, Nicola ed Enrico.
L'intervento ha interessato un'ampia area complessivamente di 7.325 mq situata a sud dell'abitato di Ravina, sulle prime pendici del Monte Bondone, alla quota altimetrica di 400 m.s.l.m. L'area è particolarmente interessante sotto il profilo paesaggistico in quanto ubicata al margine orientale di una zona in lieve pendenza, dalla quale si domina visivamente il fondo valle e la valle dell’Adige nel
A destra, i disegni (progetto dell'architetto Claudio Gardelli, dalla cui relazione è stato creato uesto articolo e le fotografie dell agriturismo Margone a Ravina in provincia di Trento.
tratto a sud di Trento. Il contesto è agricolo e caratterizzato da coltivazione viti-vinicola. L avvenuta bonifica di una parte dell'area, che è diventato il luogo maggiormente interessante per la realizzazione della struttura agrituristica, gode della felice esposizione con visuale panoramica sul fondo valle.
IL LUOGO
L’area è situata in località Ronchi a sud dell'abitato di Ravina. Vi si accede da una strada comunale asfaltata che proviene da valle e permette di raggiungere
e collegare i vari appezzamenti agricoli e gli edifici sparsi nel territorio collinare pedemontano sul versante orientale del Monte Bondone. L'area oggetto di trasformazione era servita da una strada interna al fondo che proviene da sud; ma la trasformazione a destinazione ricettiva della medesima ha richiesto un nuovo accesso diretto dalla strada comunale. Nel luogo oggetto di trasformazione si riconoscono due situazioni orografiche assai diverse tra loro. Vi è infatti la zona meridionale dell'area, caratterizzata da una lieve pendenza che dalla strada co -
munale a ovest discende verso est e ospita i filari di vigne disposti in senso opposto nord-sud, e la zona settentrionale dell'area, caratterizzata da un promontorio recentemente disboscato, di altezza pari a circa 4,5 m rispetto al livello del vigneto. Nella parte orientale dell'area è presente una superficie pressoch pianeggiante, che è da subito apparsa come maggiormente vocata all'insediamento della nuova struttura sia per condizione orografica che per esposizione e soleggiamento.
DIMENSIONAMENTO DEL PROGETTO
L'azienda agricola è a conduzione familiare. Ne fanno parte il capostipite Giuliano e i figli Nicola ed Enrico. L attività svolta è principalmente legata alla viticoltura mentre di minore rilevanza, ancorch di particolare interesse nelle prospettive di sviluppo aziendale, risulta essere l'attività di coltivazione orticola e l'allevamento ovi-caprino.
La famiglia Piffer intende sviluppare le potenzialità dell'attività in fasi successive e sostanzialmente in due direzioni: dotando l'azienda dei necessari spazi idonei allo svolgimento delle attività connesse alla viticoltura e in second'ordine alla zootecnia e integrare l'attività dando spazio alla ricettività agrituristica atta a valoriz-
zare il patrimonio e i prodotti dell'azienda medesima. La produzione viticola insiste su una superficie complessiva di 7 .6 9 mq. Oltre ai terreni destinati alla viticoltura fanno parte del contingente aziendale .76 m di colture orticole a tutto campo, 7. 42 m di superficie a bosco e .927 m a prato.
La produzione viticola è principalmente finalizzata alla vendita di uve chardonnay per la produzione di spumante, ormai da anni conferita in loco, presso le Cantine Ferrari. Una minima parte viene trattenuta e lavorata in Azienda per la produzione di vino a uso e consumo interno alla realtà aziendale stessa. La coltivazione orticola si sta rivelando di particolare interesse, in quanto da una dimensione atta a soddisfare un fabbisogno strettamente familiare interno ai componenti dell'azienda, registra una crescente domanda da parte di potenziale clientela esterna alla ricerca di prodotti naturali senza l'ausilio di additivanti chimici. L'attività zootecnica è di modesta entità, ma rappresenta un settore dell'azienda potenzialmente in espansione, di pari passo al vivo interesse manifestato per l'attività in essere da parte della nuova generazione della famiglia Piffer, in seno alla quale alcuni giovani elementi frequentano l'Istituto Agrario di S. Miche-
Le fotografie dell agriturismo Margone che cor redano questo articolo, a Ravina in provincia di Trento, sono di Sonia Maritan.
le in previsione di garantire la continuità aziendale. In considerazione delle caratteristiche specifiche dell azienda, la realizzazione della struttura agrituristica ha assunto un ruolo centrale e strategico per le sue varie attività, dando modo di proporre all'esterno i prodotti e le attrattività del territorio e creando, come si auspica, i presupposti per incrementare le attività in seno all'azienda stessa e nuove opportunità lavorative per l'ultima generazione. In quest'ottica, la struttura agrituristica ha utilizzato solo parte della potenzialità edificatoria espressa dalle aree a destinazione agricola facenti parte dell'azienda. Infatti a fronte di una superficie complessiva a destinazione agricola pari a 9 . 6 m , stata vincolata una superficie di 7. 4 m pari a circa il della stessa. Tale impostazione garantisce la possibilità futura di dotare l'Azienda di ulteriori spazi finalizzati al potenziamento delle nuove attività sopra richiamate, che per motivi funzionali e organizzativi non è apparso opportuno accorpare alla struttura agrituristica, ma che potranno altresì trovare maggiore valorizzazione, in sinergia con l'agriturismo, in altro loco.
La struttura agrituristica in progetto è indirizzata principalmente all'offerta di pernottamento garantendo il servizio di prima colazione.
IL PROGETTO
L'intervento ha previsto la realizzazione di una struttura agrituristica dimensionata secondo i criteri e nei limiti previsti dalla Legge Provinciale in materia, e una adiacente volumetria interrata, a servizio dell'azienda agricola.
Si tratta di una volumetria fuori terra di poco inferiore a .2 mc al lordo delle murature perimetrali, mentre la restante volumetria è stata collocata interamente sotto il profilo naturale del terreno. Una scelta che dal punto di vista della volumetria realizzabile comporta dei “sacrifici , in uanto, in base alle norme di P G vigente, il volume autorimessa “assorbe” comunque parte della potenzialità realizzabile in relazione alla superficie aziendale. Tale scelta, tuttavia, si è ritenuto che abbia potuto rappresentare un approccio progettuale vantaggioso in termini di inserimento nel paesaggio, di pari passo all'offerta turistica.
La volumetria fuori terra è totalmente dedicata all'agriturismo e costituita da due semplici corpi di fabbrica, che si snodano attorno alla zona di ingresso dando luogo su questo nucleo a un cambio di direzione che asseconda le geometrie connaturate nel luogo. A sud vi è il piccolo volume che ospita le funzioni di servizio e di uso comune quali la sala per la
prima colazione, la cucina, la dispensa, un servizio igienico per il personale e una zona reception front-office.
Per motivi igienico sanitari la cucina e la sala per la prima colazione presentano un'altezza non inferiore a tre metri, così come la dispensa presenta un accesso direttamente dall'esterno.
Dalla parte opposta si snoda il volume delle stanze da letto, il quale si sviluppa su due livelli e ospita complessivamente stanze. Sono presenti 6 stanze al piano terra, rese accessibili dalla zona ingresso attraverso un corridoio di distribuzione interno, e 5 stanze al primo piano alle quali si accede attraverso un vano scala e ballatoio esterni.
Al livello del piano terra, grazie alla conformazione orografica del sito stato possibile prevedere la realizzazione di un volume completamente interrato nel quale collocare alcuni posti auto e un vano deposito a servizio della clientela. Al fine di dotare la struttura di alcuni spazi a servizio dell'agriturismo atti a permettere l'intrattenimento degli ospiti in caso di maltempo e non solo, al piano interrato si è prevista la realizzazione di un locale stube collegato visivamente alla cantina vitivinicola, da utilizzare per la somministrazione e la degustazione dei prodotti dell'azienda, quali vini, formaggi, ortaggi
ecc… A questi spazi si accede dall'unico vano scala esterno, sopra richiamato. La cantina a servizio dell'attività agricola è realizzata al piano interrato, con ingresso autonomo e indipendente rispetto l'agriturismo.
La piccola struttura è caratterizzata da una veste architettonica dal linguaggio contemporaneo e dall'uso prevalente di materiali naturali appartenenti alla tradizione locale. Il progetto ha puntato al dialogo con il luogo e con il contesto, riproponendo gli elementi caratterizzanti l'ambiente rurale e le geometrie derivanti dall orografia del territorio e dalle coltivazioni. La volumetria che ospita le stanze si è conformata all'andamento del luogo nella parte ove è presente la zona in rilevato, proponendo un'impostazione a “gradoni” che ha voluto recuperare l'immagine dei terrazzamenti agricoli tipici delle zone collinari e pedemontane. Il piccolo volume che ospita gli spazi comuni e di servizio insiste sull'area pianeggiante e ponendosi in “attestamento” all edificio a gradoni si adegua all orientamento dei filari del vigneto nel uel immerso.
Le pertinenze esterne dell edificio seguono i criteri generali introdotti nel progetto, adottando l'uso di materiali naturali quali pavimentazioni in legno, per quanto ri-
guarda le terrazze a gradoni, e porfido per i restanti percorsi di accesso alla struttura e circostanti la stessa. Per l'aspetto impiantistico la struttura è stata dotata di sistemi tecnologici all'avanguardia finalizzati al risparmio ener-
WOOD, STONE AND CHARDONNAY
getico. Il riscaldamento degli ambienti e la produzione di acqua calda avviene tramite generatore di calore alimentato a cippato e l'energia elettrica è perlopiù prodotta da pannelli fotovoltaici predisposti sulla copertura del corpo stanze.
Enjoying peace in the rhythm of nature, amidst woods and chardonnay grapes, is a promise that the Piffer family's Margone agritourism farm, which is devoted to viticulture, is able to keep. The project concerns the construction of a new building in the agricultural zone for the development of agritourism activities and an adjacent underground wine cellar to serve the farm named after Piffer Giuliano and his sons Nicola and Enrico. The farmhouse construction is made of X-Lam panels, designed by architect Claudio Gardelli and built by Piffer Manuel for the owners: Dea and Enrico Piffer.
The design genesis described in the report by architect Claudio Gardelli culminates in the creation of the wooden structure in perfect harmony with the genius loci: the above-ground volume of the farmhouse, consisting of two simple bodies, unwinds around the entrance area, giving rise to a change of direction on this nucleus that follows the geometries inherent in the place. To the south is the small volume that hosts the service and communal functions such as the breafast roo , the itchen, the pantry, a staff toilet and a reception front office area. n the opposite side is the bedroom volume, which is on two levels and houses a total of 11 rooms. There are roo s on the ground oor, which are accessible fro the entrance area via an internal distribution corridor, and roo s on the first oor, which are accessed via an e ternal staircase and balcony.
n the ground oor level, than s to the orographic confor ation of the site, it was possible to provide for the realisation of a completely underground volume in which to place a few parking spaces and a storage area to serve custo ers. n the base ent level, a stube roo has been created, visually connected to the wine cellar, to be used for serving and tasting the farm's products, such as wines, cheeses, vegetables, etc.
CONNESSIONI FOCUS
La durabilità delle strutture in legno
Che cosa s intende per edificio durevole e sostenibile uali sono i punti sensibili di una struttura in legno a cui occorre prestare maggiore attenzione al fine di garantire il corretto mantenimento dello stato della costruzione
Nell ultimo decennio il settore legno e le tecnologie costruttive hanno fatto passi da gigante e, accanto alle regole del buon costruire, si registrata una maggiore consapevolezza sull importanza di progettare tenendo conto della durabilità nel tempo di un edificio e di come poter intervenire in strutture in legno già esistenti per preservarne il loro stato. Alla luce della recente approvazione da parte del Parlamento Europeo della direttiva EPBD, soprannominata Case Green, che identifica il uadro di riferimento per la riduzione delle emissioni e del consumo energetico negli edifici in tutta UE, e in base alla normativa NTC 2018 per garantire che le prestazioni dell edificio si mantengano nel tempo non sufficiente valutare correttamente la struttura nei confronti delle
azioni statiche e dinamiche. necessario inoltre adottare appropriati provvedimenti già in fase di progetto al fine di garantirne la durabilità per la vita nominale prevista, ovvero soluzioni che tengano conto delle condizioni ambientali, di manutenzione e permettano l ispezionabilità delle parti strutturali. In uest ottica, in fase di progettazione di una costruzione in legno, necessario individuare sin da subito uelli che saranno i punti pi sensibili della struttura e a cui si dovrà prestare maggiore attenzione al fine di adottare la migliore tecnologia costruttiva. Uno dei nodi pi delicati e di sostanziale importanza senza alcun dubbio l attacco a terra
Che la costruzione in uestione sia realizzata con tecnologia -Lam o Platform
Frame, fondamentale dare al legno la possibilità di smaltire eventuali ristagni di umidità.
Un attacco a terra realizzato con un cordolo di rialzo in C.A. o ualsiasi altra soluzione tradizionale (travi radice, cordoli in vetro cellulare, ecc.), spesso accompagnato da prodotti impermeabilizzanti, sarà in grado di proteggere la parete dalla risalita dell umidità, ma non riuscirà ad allontanare uella proveniente da eventuali infiltrazioni dall alto dovute, ad esempio, al montaggio in condizioni atmosferiche avverse o per cause di natura accidentale, come la rottura di una tubazione o una soglia mal eseguita.
Tutto ciò può portare a un repentino e inesorabile degrado della parete strutturale in legno, l elemento che sostiene la struttura.
Proprio per sopperire a uesto problema, Soltech ha ideato e sviluppato una soluzione innovativa, un prodotto unico nel suo genere: il sistema cordolo ispezionabile Airtech. Sono stati necessari diversi anni di studio e ricerca in collaborazione con alcune delle pi importanti Università italiane (Bologna, oma, Firenze) per realizzare una tecnologia costruttiva attualissima al giorno d oggi e che propone una soluzione a garanzia del benessere della struttura in legno. Un prodotto nato dalla passione di Soltech per il proprio lavoro, per l eccellenza e per la cura dei dettagli.
Airtech non solo assicura un ancoraggio a terra rapido e sicuro delle pareti strutturali e permette di sollevare la parete da terra evitando il contatto diretto e prolungato con eventuali ristagni, ma soprattutto offre la possibilità di ispezionare e monitorare una zona che, a costruzione ultimata, risulta difficilmente osservabile e raggiungibile se non riaprendo la parete finita.
La particolare forma di Airtech crea un’intercapedine d’aria sotto la parete, consentendo al legno di respirare e di asciugarsi, smaltendo cos eventuali eccessi di umidità e riportandosi allo stato igrometrico ottimale.
Inoltre, rende possibile l introduzione di sonde e telecamere per eseguire controlli periodici (o saltuari, nel caso di eventi accidentali o atmosferici eccezionali, ad esempio) per valutare lo stato di conservazione delle pareti, senza doverle riaprire e anche in presenza di cappotto termico
Grazie alla sua geometria, il sistema
Airtech può essere usato non solo alla base degli edifici in legno di nuova costruzione, ma anche nel caso di sopraelevazione con struttura in legno su edifici esistenti in c.a. e muratura, specialmente uelli datati, dove il cordolo in c.a. perimetrale sommitale di piccole dimensioni.
La possibilità di fissare gli Hold-Down speciali, appositamente studiati da Soltech per Airtech con la base rivolta verso l interno, permette infatti non solo di eseguire un unico fissaggio per entrambi gli elementi, ma anche di eliminare il problema delle distanze dai bordi, a volte fattore limitante nei casi sopradescritti.
Inoltre, nel caso di edifici multipiano in legno, possibile introdurre, tra gli accessori di completamento, un sistema di rinforzo denominato Solid rofile S te costituito da due profili a la -
FOCUS CONNESSIONI
terali che aumentano notevolmente la resistenza a compressione del cordolo Airtech
Un elemento che si applica sull idea iniziale del sistema Airtech, senza modificarlo sostanzialmente, ma solo aggiungendo facilmente un particolare in acciaio che lo rende più resistente e duttile nel comportamento.
Il cordolo continuo Airtech realizzato in acciaio S355W (CORrosion resistance and TENsile strenght), che come noto ha la proprietà di autoproteggersi dalla corrosione, grazie a un intrinseca ossidazione controllata che ne evita il consumo e uindi la riduzione di spessore.
L’acciaio di Airtech certificato Carbon Neutral: un acciaio appositamente realizzato per contribuire alla riduzione dei gas climalteIIranti, prodotto e gestito in maniera tale che tutte le emissioni direttamente dipendenti dalla sua produzione siano interamente compensate. Un altro aspetto che rende Airtech una soluzione in linea con le nuove direttive green varate dall Unione Europea e che contribuisce a rendere la struttura in legno sostenibile in tutte le sue componenti.
In sintesi, la sostenibilità delle costruzioni non pu prescindere da una valutazione della durata di vita dell opera e delle sue parti. A sua volta, la durata
THE DURABILITY OF TIMBER STRUCTURES
What is a durable and sustainable building?
What are the sensitive points of a timber structure that need to be paid more attention to in order to ensure that the building's condition is properly maintained?
In view of the European Parliament's recent approval of the EPBD directive, nic na ed ase reen, which identifies the fra ewor for reducing emissions and energy consumption in buildings across the EU, and according to the NTC 2018 regulations, in order to ensure that a building's performance is maintained over time, it is not enough to correctly assess the structure against static and dynamic actions. Whether the construction in question is built with X-Lam or Platform Frame technology, it is essential to give the timber the opportunity to dispose of any moisture stagnation.
An attachment to the ground made with a rising kerb in reinforced concrete or any other traditional solution (root beams, cellular glass erbs, etc. , often acco panied by waterproofing products, will be able to protect the wall from rising damp, but will not be able to re ove that co ing fro any infiltration fro above due, for e a ple, to installation in adverse weather conditions or due to causes of an accidental nature, such as a bro en pipe or a badly e ecuted sill.
Soltech has devised and developed an innovative solution, a unique product of its kind: the Airtech inspectable kerb system that not only ensures quick and safe anchoring of structural walls to the ground and allows the wall to be lifted off the ground, avoiding direct and prolonged contact with any stagnation, but above all offers the possibility of inspecting and monitoring an area that, once the construction is co plete, is difficult to observe and reach unless the finished wall is opened up again.
nel tempo di una struttura in legno pu essere garantita solo attraverso accurati criteri di progettazione, una combinazione di tecnologie costruttive e materiali impiegati. utti fattori da monitorare nel tempo, tramite una regolare attività di manutenzione, per consentire alla costruzione di mantenere le caratteristiche strutturali previste in fase di progetto.
Airtech's special shape creates an air space under the wall, allowing the wood to breathe and dry out, thus disposing of any e cess humidity and returning to its optimal hygrometric state. It also makes it possible to introduce probes and cameras to carry out periodic or occasional, in the case of accidental or e ceptional at ospheric events, for e a ple chec s to assess the state of preservation of the walls, without having to reopen them and even in the presence of thermal insulation.
Airtech's continuous kerb is made of S355W steel (CORrosion resistance and TENsile strenght), which, as is well known, has the property of self-protecting itself from corrosion, thanks to an intrinsic controlled o idation that avoids consu ption and therefore thic ness reduction.
Airtech's steel is Carbon Neutral certified a steel specifically ade to contribute to the reduction of greenhouse gases, produced and managed in such a way that all emissions directly dependent on its production are fully offset.
Another aspect that makes Airtech a solution in line with the new green directives launched by the European Union and contributes to making the timber structure sustainable in all its components.
In summary, the sustainability of construction cannot be separated from an assessment of the service life of the structure and its parts. In turn, the durability of a timber structure can only be guaranteed through careful design criteria, a combination of construction technologies and materials used. These are all factors that must be monitored over time, through regular maintenance, in order to allow the construction to maintain the structural characteristics envisaged during the design phase.
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COSTRUIRE CONSAPEVOLE
Il 25 novembre 2023, in occasione dell’ultima edizione di Restructura a Lingotto Fiere Torino – la prossima edizione aprirà il 21 novembre 2024 con un format rinnovato –, Environment Park con il Gruppo Qualità Legno ha organizzato il convegno con il titolo “Quali competenze per una edilizia in legno sempre più o teni ile n ercor o tra filiere di ro i it ed e erien e interna ionali”, nell’ambito del progetto LIFE 2 CCM DE 66 Climate alue Chains con un ampia casistica di progetti, casi studio, tutti significativi e importanti per il territorio locale nel quale ricadono, ma anche per l’orizzonte più ampio che hanno proposto. Ricalcando l’ordine delle presentazioni divise in due sessioni sono intervenuti: Luca Galeasso, Pietro Bolongaro, Giovanni Maiandi, Giuliano Decostanzi, Osvaldo Brondello, Studio Coutan, Davis Guiguet, Giorgio Pelassa, Marco Bussone, Francesco Marini, Davide Maria Giachino, Franco Piva e sono brevemente intervenuti anche Diego Ruggeri e Massimo Ferrantini per presentare la prossima Settimana del Legno a or ergata insieme a Sonia Maritan. Il seminario moderato da Marco Allasia (Federazione Dottori Agronomi e Dottori Forestali Piemonte e Valle d’Aosta) e Sonia Maritan (direttore di Struttura Legno), ha previsto il riconoscimento di CFP per le categorie di architetti, agronomi e forestali.
La PRIMA SESSIONE a cura di Environment
Park ha riguardato il “Costruire con legno sostenibile. Strumenti, esempi e buone pratiche per progettisti e imprese”. Un uso sostenibile del legno in edilizia non può prescindere dagli aspetti legati alle caratteristiche della filiera di approvvigionamento e dal ruolo che i professionisti possono svolgere lungo tutto il processo di trasformazione. Questa sessione ha inteso presentare strumenti utili ed esperienze significative sul tema. Abbiamo ascoltato le relazioni di Luca Galeasso, Giorgio Pelassa e Francesco Marini con l introduzione del presidente di PEFC Italia Marco Bussone e dedicato un modulo dedicato a “Esperienze e progetti da filiere fore ta le no di ro i it in ie monte” presentati da Pietro Bolongaro, Giovanni Maiandi, Giuliano Decostanzi, Osvaldo Brondello e Coutan Studio Cooperativa La Foresta.
CERTIFICAZIONI AMBIENTALI DI PRODOTTO E DI PROCESSO. IL CATALOGO REGIONALE DEI PRODOTTI DA COSTRUZIONE CERTIFICATI
Luca Galeasso n iron ent ar
Il legno, per le sue caratteristiche, è un materiale in grado di rispondere alle sfide e alle opportunità di quella che oggi
viene definita bioeconomia , ossia un economia sempre più fondata sull’utilizzo sostenibile di risorse naturali. Si tratta infatti di un materiale sostenibile a 360°:
• Per le sue caratteristiche intrinseche di rinnovabilità e carbon neutrality;
• Per la capacità dei prodotti in legno di fissare la CO2 nel tempo, assicurando uno stoc di carbonio tanto pi prolungato uanto pi il suo impiego avvenga secondo criteri di durabilità; Per la sua elevata capacità di essere riutilizzato e recuperato a fine vita (circolarità) per la produzione di nuova materia prima o energia.
Non vanno tuttavia trascurati altri aspetti di ulteriore e maggiore sostenibilità, dati dalla sostenibilità della fase di produzione del legno (Gestione Forestale Sostenibile) e dalla prossimità della filiera di distribuzione (lunghezza e distanze di trasporto), requisiti richiamati all’interno dei Criteri Ambientali Minimi (CAM) obbligatori per gli ac uisti delle Pubbliche Amministrazioni nella categoria delle costruzioni. Il Catalogo dei prodotti da costruzione certificati, allegato al Prezziario egionale delle OO.PP. del Piemonte, stato realizzato da Environment Par per raccogliere oltre 7 prodotti con certificazione ambientale, nelle categorie previste dai criteri di sostenibilità per gli appalti pubblici (CAM Edilizia) di cui oltre 4 rientrano nella categoria “prodotti legnosi”.
Gli obiettivi del catalogo sono di favorire l’utilizzo di prodotti sostenibili nell’ambito dei capitolati e delle procedure di appalto (sez. 30 del Prezziario), stimolare l’offerta di prodotti e imprese dal valore ambientale certificato e creare cultura e consapevolezza tra i professionisti e i tecnici del mondo delle costruzioni.
Sono 15 le categorie di prodotti da costruzione (All IV Reg UE 305/11) con i relativi Requisiti ambientali applicabili (CAM), tra cui i Prodotti/Elementi e accessori in legno per strutture (cat. 13) e i Pannelli ed elementi a base di legno (cat. 14).
Le certificazioni ambientali (o etichette) non sono tutte uguali e si distinguono nei tre tipi di seguito richiamati.
Quelle di tipo I regolate dalla norma ISO 14024, che prevedono il rispetto di valori soglia e limiti di prestazione ambientale che possono interessare varie fasi del ciclo di vita del prodotto. Il marchio è assegnato da un organismo competente pubblico o privato, in seguito a verifica di certificazione da parte terza.
Le etichette di tipo II regolate dalla norma ISO 14021, basate su autodichiarazioni del produttore, che ne è esclusivo responsabile, definite asserzioni ambientali”. Non richiedono di per sé una verifica da parte di enti terzi, ma la relativa norma ISO ne disciplina le modalità di diffusione e i requisiti sul contenuto dell’informazione.
Infine le etichette di tipo III, le Dichiarazioni Ambientali di Prodotto disciplinate dalla norma ISO 14025, che prevedono una dichiarazione degli impatti ambientali associati al ciclo di vita del prodotto, uantificati tramite analisi del ciclo di vita (LCA), fatta sulla base di specifiche di prodotto (PCR) di riferimento che consentano la comparabilità delle informazioni tra prodotti della stessa categoria. A livello di prodotti legnosi, la GFS della materia prima (Gestione Forestale Sostenibile) è assicurata dalla COC (Chain of Custod certification) lungo tutta la filiera, dalla foresta al prodotto finito, secondo i due schemi riconosciuti a livello internazionale: PEFC ed FSC. Per quanto attiene la ridotta distanza della filiera di trasformazione, il protocollo Low Carbon Timber (conforme allo standard ISO 4 24) permette di uantificare la distanza percorsa dal materiale legnoso lungo l intera filiera produttiva. Utilizzare materiale certificato Lo Carbon Timber permette di:
• Ridurre le emissioni di CO2 legate alla fase di trasporto,
• Favorire l’utilizzo di legname di prossimità,
• Ridurre il rischio di deforestazione nei Paesi più a rischio.
I numeri relativi alle certificazioni dei prodotti legnosi sul territorio regionale sono: 7. ha di superfici forestali certificate
In questa pagina, sopra, alcuni momenti del convegno organizzato da Environment Park con il Gruppo Qualità Legno all'ultima edizione di Restructura, in particolare in alto a sinistra l’introduzione del presidente di PEFC Italia Marco Bussone e a destra Francesco Marini durante la sua relazione. Sotto e nella pagina successiva il progetto dell’alpeggio Alpe Meys dell’architetto Devis Guiguet.
Nella pagina a destra, in alto la tabella relativa ai CAM fa riferimento alla relazione di Luca Galeasso, mentre quella sotto riguarda l'intervento di Giuliano Decostanzi e l'approccio alla produzione dei serramenti di Cobola Falegnameria nel rispetto della filiera del legno dal bosco al prodotto finito
PEFC, 141 imprese con catena di custodia certificata PEFC e imprese che hanno aderito al network Low Carbon Timber. L’offerta di prodotti e semilavorati per l edilizia certificati include: elementi di carpenteria a uso strutturale (travi, listelli), tavolame ed elementi per rivestimenti, pavimenti, infissi e arredi per esterni. Le cin ue principali fi liere di prossimità sul territorio piemontese, sviluppatesi intorno ad altrettanti siti di prima lavorazione (segherie) e identificate nell ambito del progetto LIFE Climate Value Chains, lavorano circa 60.000 m3 di legname anno (in buona parte da foreste PEFC), di cui 2 materiale da fi liera corta ( -2 m), con 49 m di distanza media percorsa e 1.458 t di CO2/ anno evitata grazie ai ridotti processi di trasporto rispetto a una fi liera media tradizionale (400 km).
ESPERIENZE E PROGETTI
DA FILIERE FORESTA-LEGNO DI PROSSIMITÀ IN PIEMONTE
Nei sei interventi successivi sono quindi state illustrate esperienze e progetti da filiere foresta-legno di prossimità in Piemonte. Il primo titolo, Tra Canavese e Biellese: la rete “Si parte dal bosco” con Pietro Bolongaro, Rete d'Impresa SB “Si Parte dal Bosco” ha illustrato la parte iniziale della filiera. Poi ha seguito Giovanni Maiandi dell’Associazione Monterosa Foreste con il titolo “La filiera foresta legno edilizia in Val Sesia (fra le province di ercelli, erbania, Novara e Biella), con una superficie forestale di . ha e una superficie annua percorsa dal taglio di 300 ha che porta a una produzione interna di legname tondo di 25.000 m3. Sono associati 30 comuni ( C, NO, B, BI), l Unione Montana alsesia, GAL dS, Ente Gest. Aree Protette Valle Sesia, 36 imprese, 14 proprietà private singole o collettive (incl. Oasi egna).
Associati che assicurano una Gestione Forestale Sostenibile che coinvolge 20 Comuni e 1 Consorzio privato, 10.500 ha pianificati e . ha di gestione attiva.
Utilizzazioni forestali: superficie annua al taglio: 2 - ha, dimensione media dei tagli: ,7 ha, 2 -2 . m3/anno il prelievo medio di legno locale, 6.500 m3 di quota destinata all'edilizia e circa 1.000 m3 destinati al mercato locale. La prima e seconda lavorazione consta di una segheria di valle, due commercianti di materiali edili, piccole falegnamerie artigianali e un fabbisogno complessivo (semilavorati) di 2- 4. m3 anno. Infine sono stati illustrati i dati della Segheria Giordano: 1.500 m3 di tondo lavorato, 50% segheria, 50% falegnameria e produzione di pellet. Giuliano Decostanzi di Cobola Falegnameria con il titolo “La produzione di serramenti in lamellare di Castagno , ha presentato l’impegno della storica azienda per una piena sostenibilità ambientale, sociale ed economica e per il rispetto della filiera del legno dal bosco al prodotto finito.
L’impronta ambientale COBOLA® rappresentata nelle tabelle degli indicatori ambientali di ogni serie e specie legnosa, con tre diversi valori di GWP ovvero il Global Warming Potential (emissioni di CO2 e uivalenti responsabili del cambiamento climatico):
• GWP fossile: emissioni di CO2 associate all’utilizzo dell’energia di origine fossile nel processo di produzione e lavorazione,
• GWP biogenico: CO2 assorbita dall atmosfera durante la crescita dell’albero e stoccata nel prodotto durante la sua vita,
• GWP luluc: emissioni di CO2 dovute all’utilizzo del suolo durante il processo di crescita dell’albero e trasformazione del prodotto.
Il G P totale la somma di uesti tre valori.
L azienda certificata secondo la Catena di custodia PEFC, con una filiera rappresentata dall’uso di legname (Castagno in particolare) proveniente da foreste gestite in maniera sostenibile certificati PEFC, con trasformazione in lamellare presso segheria certificata PEFC e realizzazione del prodotto finito pres-
so azienda certificata PEFC, nel rispetto dei C.A.M. (criteri ambientali minimi). Il trattamento superficiale con olio non in uisce sull emissività del legno, la bassa emissione o assenza di VOC o COV (composti organici volatili) e garantisce la maggior salubrità dell ambiente interno e dei suoi fruitori. Sono stati poi presentati uattro casi studio della filiera del Castagno.
Il caso studio 01 - Demolizione con ricostruzione di un vecchio rudere trasformato in Hub Alpino per la ricerca, l'istruzione e l'imprenditorialità nelle trasformazioni di sostenibilità; il caso studio 02 - trasformazione da fienile a ristorante eis Borgata Chiotti Valmala Frazione di Busca (CN), il caso studio 03 - ri ualificazione alloggio in centro storico Castellamonte ( O) e infine il caso studio 04 - ristrutturazione vecchio rudere - alchiusa ( O).
Osvaldo Brondello di Brondello Erminio Cuneolegno parquet ha trattato di finiture interne con il titolo “Pavimenti e arredi in legno di recupero”.
Infine, Coutan Studio / Cooperativa La Foresta ha portato la relazione “Progetti e realizzazioni dalla filiera foresta legno in Val Susa”.
Abbiamo avuto anche il piacere di ri-
n ueste pagine, le fotografie sono relative a uno dei casi studio presentati da Giuliano Decostanzi inerenti la fornitura dei serramenti di Cobola Falegnameria, mentre le due slide fanno riferimento all'intervento di Giorgio Pelassa, sugli Acquisti Verdi della Pubblica Amministrazione.
ascoltare l’architetto Devis Guiguet di CoutanStudio Architetti con un aggiornamento su alcuni progetti presentati nell’edizione precedente di Restructura, in particolare del Centro della cultura d’alta quota a Bardonecchia, un bivacco completamente in legno massiccio locale che riprende e reinterpreta in chiave moderna lo storico rifugio Ambin, che per più di 20 anni, con i suoi impianti e le sue piste, stato meta dello sci estivo a Bardonecchia sul colle del Sommeiller. All ultima edizione 2023, sempre nella logica di costruire con il legno locale, oltre a un aggiornamento del Centro della cultura d alta uota bivacco del Sommeiller ormai ultimato, è stato mostrato anche il progetto dell’alpeggio Alpe Meys di cui mettiamo in evidenza ualche immagine, ma alla uale dedicheremo un articolo più approfondito.
anno chiuso la I Sessione Giorgio Pelassa e Francesco Marini con i loro due interventi che riportiamo integralmente.
I NUOVI CAM EDILIZIA E IL CODICE DEGLI APPALTI
Giorgio Pelassa e ione ie onte settore Green Economy
La pratica degli Acquisti Verdi della Pubblica Amministrazione (PA) o Green Public Procurement (GPP) consiste nell’inserimento, obbligatorio per legge, di criteri di ualificazione ambientale ovvero i criteri ambientali minimi (CAM), approvati con appositi decreti ministeriali nelle domande che le PA esprimono in sede di acquisto di beni e servizi, al fine di promuovere la diffusione di prodotti e tecnologie che abbiano il minor impatto possibile sull’ambiente. Il GPP svolge un ruolo strategico nell attuazione delle strategie dell'Unione Europea per la Produzione e il Consumo Sostenibile (SCP), e rappresenta un importate strumento per il raggiungimento degli obiettivi della Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile in materia di modelli sostenibili di produzione e consumo. I Criteri Ambientali Minimi (CAM) sono i re uisiti ambientali definiti per le varie fasi del processo di ac uisto, volti a individuare la soluzione progettuale, il prodotto o il servizio migliore sotto il profi lo ambientale lungo il ciclo di vita, tenuto conto della disponibilità di mercato. I CAM sono definiti nell ambito di quanto stabilito dal Piano per la sostenibilità ambientale dei consumi del settore della pubblica amministrazione e sono adottati con Decreto del Ministero della Transizione Ecologica. In Italia, l efficacia dei CAM stata assicurata grazie all’art. 18 della L. 221/2015 e, successivamente, ripresa dall’art. 34 del D.lgs.50/2016 (a oggi abrogato) e riconfermata nel nuovo Codice Appalti D.lgs.36/2023 art. 57. La loro applicazione sistematica e omogenea consente di diffondere le tecnologie ambientali e prodotti ambientalmente preferibili e produce un effetto leva sul mercato, inducendo gli operatori economici
Decostanzi_Cobola Falegnameria
meno virtuosi ad adeguarsi alle nuove richieste della pubblica amministrazione. Questo obbligo garantisce che la politica nazionale in materia di appalti pubblici verdi sia incisiva non solo nell obiettivo di ridurre gli impatti ambientali, ma nell’obiettivo di promuovere modelli di produzione e consumo più sostenibili, circolari e nel diffondere l occupazione “verde”.
L’applicazione sistematica dei CAM nell’ambito delle procedure di acquisto della PA incontra a tutt oggi alcune criticità, alcune delle quali riconducibili a una non corretta interpretazione della normativa di riferimento, e a tal proposito è bene sottolineare che, l’obbligo previsto dall’art. 57 del D.lgs. n.36/2023 valido per affidamenti di ualun ue importo, anche per i contratti sotto-soglia come confermato anche dal Consiglio di Stato.
Entrando nel dettaglio della struttura dei decreti CAM, è necessaria un’ulteriore precisazione rispetto all’obbligatorietà dei criteri in essa contenuti, infatti all’interno di ogni decreto si trovano 4 “gruppi” di criteri, di essi solamente , le “specifiche tecniche” e le “clau sole contrattuali” richiedono un’applicazione integrale, mentre per i “criteri premianti” è possibile un’applicazione parziale e per la “selezione dei candidati” l’applicazione è facoltativa. I decreti CAM nel corso degli anni sono stati periodicamente aggiornati, in parte perch normando specifiche tecniche di grande dettaglio è necessario tener conto della velocità dell’innovazione tecnologica, in parte per migliorare l applicabilità stessa dei criteri a fronte delle risultanze del monitoraggio da parte del Ministero e degli altri soggetti pubblici impegnati nell’applicazione della norma che ne hanno individuato specifiche criticità. Per testimoniare uesto percorso evolutivo dei decreti CAM si può fare riferimento al “CAM Edilizia”, che dal 2015 a oggi è già stato aggiornato 3 volte e attualmente sono in corso i lavori per una nuova edizione; vale la pena evidenziare come l’ultima edizione, relativamente agli ambiti e alle modalità applicative, contenga numerose indicazioni finalizzate ad aiutare le stazioni appaltanti nell’individuare gli elementi che necessitano applicazione. Relativamente ai “prodotti legnosi” questi trovano spazio nell’attuale CAM Edilizia nel criterio 2. .6, come si pu osservare la ricaduta ambientale dell applicazione del criterio è sicuramente di ampio respiro, toccando l’origine del prodotto e assicurando la conservazione degli ambienti di origine e la tutela della fi liera produttiva di approvvigionamento sino a toccare il tema del riciclo dei prodotti con le evidenti ricadute in termini di costruzione di fi liere circolari
e riduzione della produzione di rifi uti. Le finalità ambientali dei CAM, sono state riprese in una certa misura dal egolamento UE 241/2021 che stabilisce che tutte le misure dei Piani nazionali per la ripresa e resilienza (PNRR) debbano soddisfare il principio di “non arrecare danno significativo agli obiettivi ambientali (DNS ) ulteriori approfondimenti ambientali si rendono necessari al fine di ottemperare a uanto previsto dal egolamento UE 2 2 6 che prevede sia verificata, l immunizzazione dagli effetti del clima” degli investimenti in infrastrutture la cui durata attesa è di almeno cinque anni. Rispetto a questi ultimi riferimenti normativi occorre però tener conto che, l’applicazione dei CAM per uanto affine come obiettivi e tematiche trattate, non si “sostituisce” a esse, pertanto nell ambito di specifiche procedure amministrative sarà necessario produrre gli elaborati idonei a ottemperare ai diversi dettami normativi.
LA FILIERA DEL CASTAGNO CERTIFICATA PEFC NEL LAZIO, PIEMONTE E IN ITALIA
Francesco Marini talia
Il Castagno europeo ( a tanea ati va) è un albero di primaria grandezza la cui area di distribuzione naturale è stata molto alterata nel corso dei secoli a causa dell introduzione da parte dell’uomo a scopo colturale in molti Paesi europei. Questo primo elemento già ci rende l idea dell utilizzo, multifunzionale, e molto apprezzato per il legno, anch’esso impiegato per molti utilizzi. In Italia il Castagno è diffuso in tutta la penisola tra i -4 fino ai - 2
metri in corrispondenza della fascia fitoclimatica del Castanetum, a cui dà il nome, a evidenziare ulteriormente l importanza e la diffusione nella penisola. Il Castagno esige terreni sciolti e freschi, ricchi di potassio, come ad esempio i suoli di origine vulcanica dove vegeta vigorosamente. Forma boschi puri (castagneti da frutto e boschi cedui). Per uesto motivo, in aree con ueste caratteristiche del suolo e climatiche, si esprime al meglio, in termini di crescita, di vigoria e anche di ri esso sulla ualità tecnologica del legno.
Il legno di Castagno è caratterizzato da una buona durabilità naturale nel durame, discreti valori di resistenza meccanica a cui sono associati valori di massa volumica contenuti, un colore chiaro variabile dal giallo dorato al bruno che gli conferisce un aspetto estetico particolarmente gradevole.
una specie che ha da sempre convissuto con l’attività dell’uomo, quindi nei castagneti è fondamentale attuare pratiche di gestione selvicolturale, ai fini di preservare l’insorgenza o controllare le patologie a cui il Castagno particolarmente soggetto, e anche per migliorare la qualità del legno nei suoi diversi assortimenti ritraibili.
Per uesto, in particolari distretti territoriali, si è concentrata una vera e propria fi liera economica incentrata sul Castagno, sulla sua gestione selvicolturale, prima e seconda trasformazione e commercializzazione, arrivando a costituire una vera e propria specializzazione, rendendo l’appellativo di “distretti castanicoli”.
In Europa si contano più di 2 milioni di ha di foreste castanili, circa il 50% (1 milione di ha) in Francia, il resto si distribuisce in Italia, Spagna, Portogallo e Svizzera. Dagli ultimi dati disponibili dell’ultimo Inventario Nazionale sulle Foreste e serbatori di carbonio (INFC 2015) in Italia il Castagno occupa una superficie di 77 .47 ha, con le superfici concentrate prevalentemente in Piemonte, Toscana, Liguria, Lombardia, Calabria, Campa-
nia, Emilia- omagna e Lazio, rappresentando la terza specie italiana per olume cumulativo di biomassa legnosa.
Essendo una specie forestale tradizionale, ma che ha occupato una nicchia come prodotto di qualità sul mercato, diverse sono le realtà castanicole certificate PEFC, sia per la gestione forestale sostenibile (proprietari/gestori forestali) sia per la catena di custodia (aziende di trasformazione).
o e ri ortato nell inter ento di talia all edi ione di e tructura tenuta i a Torino il no e re cor o in talia il nu ero co le i o di or a ni a ioni certificate che la orano a ta no certificato ari a tra S e Catene di custodia), per un totale di ettari certificati er la S in cui ri entra anche il Castagno di 113.160,00, e un numero di aziende certificate per la catena di custodia di 218
Facendo un focus su due tra i principali distretti castanicoli di riferimento, quello del Lazio e del Piemonte, i numeri parlano di certificati laziali per la GFS, divisi in 2000 ha siti nel distretto produttivo dei castelli romani, a cui si aggiungono circa 3000 ettari nel comprensorio dei Monti Cimini (VT), a cui si aggiungono aziende di trasformazione certificate PEFC.
In Piemonte invece vi sono 4 certificazioni PEFC per la GFS, per un totale di circa 2 . ha certificati tra cui rientra la specie Castagno, per 2 aziende certificate PEFC che lavorano anche Castagno.
Una nota merita anche uno tra i prodotti non-legnosi derivanti dal Castagno, il tannino. Si definisce come estrattivo del legno, di cui il Castagno è ricco, che ha diversi impieghi, tra cui quello della concia delle pelli. Essendo il settore della moda e del tessile sempre più attento alle tematiche ambientali, è sempre più richiesto un prodotto che dia garanzia di sostenibilità, tracciabilità e legalità. Per uesto si creata una filiera castanicola certificata PEFC che, a partire dalla
Le immagini sopra come quella della pagina a destra fanno riferimento all'intervento di Francesco Marini per P talia, mentre la fotografia a destra è relativa al progetto degli Architetti Davide
Maria Giachino e Massimo Andreis Allamandola con gli architetti Vladyslav Mazur e Claudia Zappia per l'alpeggio a Prato Rotondo nel comune di Garessio (CN).
richiesta di tannino certificato PEFC, ha coinvolto anche i proprietari/gestori di castagneti, arrivando a 4 aziende certificate PEFC specializzate nella produzione e lavorazione di tannino certificato PEFC che è esportato in tutto il mondo, tra cui una certificazione di gruppo GFS di ha e 3 aziende CoC.
Considerato che in Italia, gli edifici sono responsabili del 24,2% delle emissioni climalteranti, fondamentale promuovere costruzioni in legno per favorire il raggiungimento degli obiettivi della Direttiva Case Green. Il Castagno in Italia rappresenta una risorsa di ualità, il giusto connubio tra elemento di tradizione e innovazione, estetica e versatilità, e la certificazione PEFC per il legno di Castagno della tracciabilità e sostenibilità è la garanzia per progettisti e consumatori.
La SECONDA SESSIONE a cura del GRUPPOQUALITÀLEGNOconiltitolo“Elementi per una progettazione in legno di qualità” ha visto protagonisti Davide Maria Giachino e Franco Piva di cui ricordiamo anche il suo Manuale delle costruzioni di legno” che affronta diverse tematiche, da quelle classiche come la fisica tecnica, alla statica, alla durabilità e all’ingegnerizzazione – e si è conclusa con una breve presentazione di Massimo Ferrantini, Sonia Maritan e Diego uggeri per la prossima Settimana del Legno 2025 che si terrà a Tor Vergata dal 25 al 29 marzo prossimi.
LEGNO E ARCHITETTURA. UN SOGNO CHE SI RINCORRE NEL TEMPO
Prof. Arch. Davide Maria Giachino, GQL olitecnico di Torino Studio le ent
Parlare di legno o meglio di architetture di legno diventa per me sempre più un esercizio difficile e uesto per diversi motivi. In passato le costruzioni di le-
gno appartenevano a un mondo a se, isolato, e ridotto, ma soprattutto non interferivano con l industria delle costruzioni tradizionali, per interdirci del cemento armato. Venivano realizzate poche unità all anno, con sistemi collaudati per lo pi a telaio tipo plat forme frame e destinate di solito a casette di civile abitazione, molte volte si trattava di seconde case poste nei luoghi di villeggiatura e fuori dai contesti metropolitani. appresentavano un alternativa possibile anche dove trasportare materiali pesanti risultava impegnativo, oltre a ridurre i tempi di costruzione, ma costituivano un eccezione nel panorama convenzionale e viste con un po’ di sospetto dalle maestranze locali. La favola della casa di legno poco solida rispetto a quella di cemento armato era ancora ben radicata, nonostante sulle nostre Alpi gli esempi di architetture storiche (tabià, rascard, grenier, etc.) siano testimonianza vivente dell esatto contrario, ma questa è un’altra storia. I costruttori di case di legno, hanno sudato decenni per riuscire a scrollarsi di dosso questi stereotipi oltre a quello pi impegnativo della casa prefabbricata. La casa di legno assimilata a un oggetto precostituito, rigido, bloccato nelle dimensioni, basato solo su multipli e sottomultipli, odiato da generazioni di architetti. Bisogna arrivare al 999 uando una grande azienda, la Rubner Haus decide di compiere un operazione azzardata affidando l incarico a un noto architetto e designer italiano, Matteo Thun, per progettare una casa prefabbricata a catalogo ispirata da un lato alla tradizione, ma dall altra all innovazione. Come si legge sul sito dell architetto bolzanino: S S ST S o inin ener efficienc and al ine tradition a te for re fa ricated ooden hou e . Un operazione di successo che premia il progetto Heidi (Industrial Design Forum award) e che cerca di traghettare nel presente il passato, come riporta ancora l archi-
do. Ecco che anche in questo caso torna il sogno, il desiderio, di possedere una casa-nido romantica e confortevole, ma al passo con i tempi e poco costosa!
ueste pagine e le successive fino alla fine del servizio) sono relative all'intervento di Franco Piva e alcuni progetti realizzati a livello internazionale dal suo studio Ergodomus.
RESPONSIBLE BUILDING
tetto Thun: " Sono partito dalla tradizione contadina il a o altoate ino e i fienili l o no e i te e i u co truire". Il tema della prefabbricazione però ha radici lontane e la necessità di costruire come diremmo oggi off ite in modo de-localizzato era già presente oltre Oceano all inizio del Novecento, uando il sig. Bennett progetta nel 9 2 uno stabilimento iper moderno e pubblica uno dei suoi incredibili cataloghi illustrati dove nelle prime pagine si legge: “ ll chance for error a to uantitt and ualit are eli inated urcha in all aterial at a tated rice fro one co an fro ennet ”. La brochure elogia le sue case perché presentano numerosi vantaggi rispetto al costruire in opera, la scelta del legno avviene in modo studiato, le lavorazioni sono affidate a macchine utensili e non alla manualità del carpentiere, il design è raffinato e presenta una scelta molto ampia di oltre 50 modelli e stili e come riportato: “These designs are not merely drea of architect or arti t ”, ma sono l’attualità e possono essere trasportate e costruite velocemente in tutto il mon-
Passano alcuni lustri è in Italia grazie alle Norme Tecniche delle Costruzioni (DM 14/01/2008), si “scopre” che oltre alle casette si possono costruire edifici pi grandi e complessi e dopo la modifica all’art. 52 del DPR 6/06/2001, n° 380, possono diventare più alti, rispetto ai soliti tre o quattro piani, senza particolari iter legislativi e complicazioni progettuali. A questo punto la strada è spianata è il terremoto del 6 aprile 2 9 in Abruzzo è l’occasione propizia per dimostrare alla nazione e non solo che il legno e in particolare il sistema costruttivo a pannelli massicci incrociati (Cross Laminater Timber) non ha limiti di impiego anche in luoghi a elevata sismicità e dove c’è l impellente necessità della ricostruzione rapida e a costi contenuti. È così si sogna ancora una volta, perch il legno può davvero risollevare le sorti di una regione sconvolta da una immane tragedia, le prove e gli straordinari risultati ottenuti negli anni precedenti dal CNR Ivalsa di Trento dal team del prof. Ario Ceccotti su strutture multipiano di CL possono essere finalmente messe in pratica svelando le enormi potenzialità di uesto neo sistema costruttivo chiamato un po erroneamente -Lam (definito CL ovun ue tranne che in Italia) e che verrà normato a livello produttivo ben 12 anni dopo con la norma UNI EN 16351. Quel sogno purtroppo oggi è in parte giunto al termine per la scelleratezza umana, e molti edifici nel tempo sono stati mutilati e privati dei balconi perchè soggetti a crollo per degrado delle strutture portanti e il comune dell’Aquila a gennaio del 2024 grazie ai fondi del PN (FC SISMA 2 9-2 6) sta attivando la fase “Metamorfosi” per i lavori di decostruzione selettiva di dieci edifici di legno del progetto C.A.S.E. per le esigenze del Nuovo Centro Nazionale per il Servizio Civile Universale. Nasce così un nuovo tema: la decostruzione de-
On 25 November 2023, on the occasion of the last edition of Restructura at Lingotto Fiere Torino - the next edition will open on 21 November 2024 with a renewed format -, Environment Park with the Gruppo Qualità Legno (Wood Quality Group) organised the conference entitled ‘What skills for an increasingly sustainable wood building? A pathway between local supply chains and international experiences’, within the framework of the LIFE 20 project CCM/DE/001665 “Climate Value Chains” with a wide range of projects, case studies, all significant and i portant for the local area in which they fall, but also for the broader hori on they proposed. ollowing the order of the presentations divided into two sessions, spea ers included uca aleasso, ietro olongaro, iovanni Maiandi, iuliano Decostan i, Osvaldo Brondello, Studio Coutan, Davis Guiguet, Giorgio Pelassa, Marco Bussone, Francesco Marini, Davide Maria Giachino, Franco Piva, and Diego uggeri and Massi o errantini also spo e brie y to present the ne t ood ee at Tor ergata together with Sonia Maritan. The se inar, oderated by Marco llasia edera ione Dottori grono i e Dottori orestali ie onte e alle d osta and Sonia Maritan director of Struttura egno , provided for the recognition of s for the categories of architects, agrono ists and foresters.
gli edifici di legno, ma anche uesta un’altra storia.
A Milano nel 2 si ultimano 4 torri di 9 piani in CLT, progetto del prof. Rossi Prodi e così l‘Italia può vantare un nuovo record in altezza e con l’expo del 2015 si chiude il cerchio e a vincere il premio della migliore architettura sarà la Francia con il proprio padiglione di legno lamellare ad archi curvati.
Nel mio cuore rimarrà però il progetto di Herzog & De Meuron che interpretava in modo eccellente il tema della biodiversità nel padiglione dedicato a Slow Food grazie a un’architettura sobria, elegante e totalmente reversibile che ricordava le cascine del paesaggio lombardo.
Ma l avanzata del legno nelle costruzioni non si ferma e grazie alla forte spinta dell UE Direttiva Green EPBD conosciuta in Italia come Direttiva Case Green, è sempre più in prima linea ovunque si parli di sostenibilità e di economia circolare.
Anche la gara al multipiano più alto del mondo continua e la Scandinavia rappresenta sicuramente una punta di diamante in questo settore dove i 20 piani (75 metri) sono stati raggiunti nel 2021 con il Sara Cultural Centre di Skellefteå (Svezia) di White Arkitekter Si affacciano sulla scena del legno mega progetti come la Stockholm Wood City che sarà forse la più grande città di legno del mondo con 7 uffici, 2 abitazioni e una superficie di 250.000 m2. O ancora il progetto GENERATE dove un team di architetti e ingegneri del MIT Massachusetts Institute of Technology, costruisce una piattaforma
di progettazione avanzata per razionalizzare i processi progettuali e trovare soluzioni digitalizzate replicabili e integrate.
Il governatore dell'Oregon Tina Kotek , ha chiesto nel 2023 la costruzione di 6. nuove case all anno. Un aumento di 3 volte rispetto al trend attuale. “ o ia o ri olu ionare il odo in cui l erica co trui ce ca e a re i ac cessibili, ad alte prestazioni, e allo stesso te o rendere le no tre co unit i re ilienti oddi facendo le e i en e a i tati e i liorando la e tione delle fo re te e creando o ti di la oro ualifica ti en retri uiti ia nelle co unit rurali sia urbane” il tutto grazie allo sviluppo di soluzioni pre-progettate, pre-approvate e garantite, con un ritmo fordista di 92 unità/giorno!
Ma anche il Gruppo Google tramite Sidewalk Labs crea un unità di innovazione urbana per testare le possibilità delle costruzioni in legno attraverso un prototipo digitale di piani dove possibile comparare pi sistemi costruttivi ibridandoli fino a ottenere il modello ideale che coniuga al meglio costi benefici sostenibilità / velocità esecutiva. Insomma come si dice di acqua sotto i ponti ne è passata molta è il mondo del legno non si dà pace, ma ricordiamoci che al centro del processo per ora c’è ancora l uomo, e per evitare di ripercorre i molti errori di un recente passato sono solito ricordare questa frase: “Sen a la cono cen a i o i ile ro et tare e co truire i noran a foriera di guai e insuccessi” (arch. prof. Franco Laner) e allora studiamo il legno e facciamolo finalmente entrare nei programmi
MASTRO GIUSEPPE INSEGNA
Giuseppe Colombo non è solo un artigiano ma un consulente a tutto campo in grado di assistere i suoi clienti. Nella sua Falegnameria milanese, in Piazza Agrippa 4, insegna il mestiere con interventi reali su problemi riguardanti la falegnameria, come realizzare un tavolo, sistemare le fnestre o eliminare il tarlo e altri consigli pratici che nel corso delle sue presentazioni pone (anche attraverso la sua pagina facebook peinsegna).MastroGiusepDal 1992 è Perito accreditato presso il tribunale e la Camera di Commercio per perizie di serramenti esterni, persiane, porte e manufatti in legno. Chi entra nel suo laboratorio trova un artigiano, un falegname con una lunga esperienza alle spalle, ma anche un professionista che grazie alla sua attività peritale si aggiorna in modo permanente riguardo gli aspetti più generali concernenti materiali, costi, innovazioni, logiche costruttive, prestazioni professionali e dinamiche del mercato.
formativi delle università scientifiche in modo serio e approfondito.
Il Gruppo Qualità Legno divenuto alla fine del 2 2 associazione senza scopo di lucro con uesta nuova connotazione ribadisce il proprio ruolo e come riportato nel proprio Manifesto: “Nel suo rinno ato irito di er i io ha de ci o di inten ificare la ro ria a ione ettendo le ue co eten e a di o i ione non oltanto di i titu ioni e rofe ioni a anche della co unit nel uo complesso, con incontri, pubblicazioni, ri contri a ue iti e con i li che li er ranno richie ti co che otr e lio diffonder i un nuo o en o co une del le no ro o o lun o tutta la ua filie ra ue to ro o ito na ce dalla con sapevolezza che il legno richieda cura e atten ione in dalle ri e la ora io ni ro e ua nelle fa i di ro etta ione e costruzione; perseveri dopo che sia compiuta l’opera”.
Ing. Franco Piva , Ergodomus L evoluzione del legno ci porta al legno ingegnerizzato, ovvero di legno sottoposto a un complesso processo di ingegnerizzazione che porta la prefabbricazione a livelli mai visti prima. Si può parlare a tutti gli effetti di un “materiale digitale , composto in realtà da un infinita sequenza di 010101 che conferisce una forma e una identità ben specifica a ogni elemento prodotto da una mac-
china CNC. Questa sua caratteristica rende possibile disgiungere fisicamente e geograficamente la progettazione e la produzione e questo ha permesso a Ergodomus di espandere i propri confini e operare a livello internazionale nel settore delle costruzioni in legno. Ecco perché vi viene restituita un’esperienza di respiro internazionale.
A dicembre 2 9 in due articoli consecutivi – pubblicati su Struttura Legno n° 27 e 28 – divisi in due parte dedicati al BIM con il titolo “Sperimentando un usso di lavoro BIM avevo approfondito questo tema. Il legno è un materiale che si presta bene all ingegnerizzazione e allo stesso tempo, per le sue peculiarità di prefabbricazione e precisione, le diverse fasi della progettazione di edifici realizzati con uesto materiale necessitano di una elevata interoperabilità tra tecnici.
Dun ue sappiamo già che l ingegnerizzazione e l interoperabilità sono concetti che si inseriscono bene nel mondo BIM”, ed è quindi facilmente intuibile come il legno sia un ottimo caso studio per un usso di lavoro BIM
COSA SI INTENDE PER “MONDO BIM”? In generale vale la pena ricordare che il NIBS (National Institute of Building Sciences) definisce il BIM come “la rappresentazione digitale di caratteristiche fi siche e funzionali di un oggetto” ovvero, secondo la sua definizione pi accreditata, l’utilizzo di un modello digitale condiviso rappresentante un oggetto ( uale un edificio, un impianto, un ponte, ecc) che facilita i processi di progettazione e costruzione. Questo perché un modello BIM ben realizzato non è un semplice 3D, né un insieme di punti, ma un oggetto multimediale, un contenito-
re di numerose informazioni (dati riguardanti tutte le diverse componenti di una costruzione come geometria, proprietà dei materiali, struttura portante, impianti, prestazioni energetiche, organizzazione del cantiere, operazioni di manutenzione, gestione dell edificio, etc.) dal uale possibile estrarre dati e generare diversi documenti in automatico (distinte dei materiali, computi metrici, fasi di cantiere, etc). L’idea di legare le informazioni che riguardano un edificio reale al modello tridimensionale del BIM stata una vera rivoluzione nel settore edile anche perché, consentendo di condividere le conoscenze e le informazioni sull’immobile, va a fornire una solida base per qualunque decisione da prendere durante tutto il ciclo di vita della struttura, dalla progettazione allo smantellamento.
Nel caso di un edificio in legno che necessita, oltre che di un attenta progettazione e cantierizzazione, anche di un accurata manutenzione, la possibilità di poter controllare una struttura nel tempo è un fattore determinante.
WHAT YOU DRAW IS WHAT YOU GET! ispetto un primo approccio a un usso BIM cucito su misura , possiamo affermare di aver riscontrato molte potenzialità e ualche criticità. Le potenzialità sono uelle finora illustrate, uelle che ci hanno entusiasmato da subito convincendoci a intraprendere uesta strada e a convertire il nostro lavoro tradizionale in ottica BIM. Il nostro mantra “What you draw is what you get (wydiwyg)” trova in questo approccio la sua più appagante applicazione. Il controllo sull’opera è talmente costante attraverso tutte le fasi del processo edilizio che:
l idea progettuale iniziale dell architetto rimane leggibile persino in cantiere;
• il lavoro dello strutturista e quello del disegnatore sono in dialogo costante tra loro, senza perdita di dati ma piuttosto in aggiornamento reciproco continuo, in ottica di un’ottimizzazione senza errori;
• le informazioni riguardanti qualsiasi elemento dell’opera sono condivise e a disposizione di tutti i tecnici;
• la produzione non incontra ostacoli grazie ai fi le di interscambio CNC con le macchine a controllo numerico; il trasporto messo in conto dagli stessi tecnici del legno già in fase di disegno;
• il montaggio a cura del carpentiere è studiato ad hoc e segue il disegno con precisione millimetrica; ualsiasi tipo di modifica, anche in fase avanzata, è facilmente gestibile da ogni postazione, interessando a cascata tutti gli ambiti del lavoro.
I pochi ostacoli riscontrati lungo il per-
corso riguardano principalmente l approccio iniziale e la dimestichezza con interfacce e plug-in ancora poco conosciuti e usati, con impostazioni di esportazione e fi le di conversione da settare con precisione onde evitare perdite di dati.
In questo, il supporto costante del soft aresta fondamentale e in Ergodomus si continuano a sperimentare sempre nuovi approcci alla progettazione integrata.
È sicuramente chiarito a questo punto come si sia giunti al modello digitale gemello (the t in digital model). Immaginatevi se tutte le difficoltà che normalmente si riscontrano su un cantiere in cemento armato, si verificassero in un cantiere a 10 ore di aereo o a 8/10 ore di fuso orario; diventerebbe impossibile gestirlo perché non sarebbe possibile fare un controllo in cantiere. Invece, con il legno è possibile spostarsi “dal locale al globale . Il legno consente di disegnare, progettare, far realizzare e montare secondo progetto, uindi l edificio in opera non potrà che essere come il progettista lo aveva previsto. Lo dimostrano alcune esperienze fatte in Ergodomus, presentate già nell’edizione 2 9 di estructura e che ripercorriamo brevemente, ad esempio con il Progetto Svezia della Vik House. ui il progettista era in Svezia e noi in Italia a occuparci della progettazione, un processo gestito attraverso uno scambio dei fi le completamente in digitale, coadiuvato da video conferenze. Loro ci mandavano le osservazioni sul fi le D, noi le recepivamo e inserivamo nel nostro modello e poi lo inviavamo nuovamente, tutto uesto ha fatto s che la progettazione seguisse un usso piuttosto lineare, e nonostante qualche intoppo qua e là, il tutto ha fatto sì che la messa in opera sia stata assolutamente rapida e senza nessun problema.
L edificio multipiano di circa 4 metri quadrati su 8 piani a Heim-dalsporten – Vestbyen in Norvegia è stato montato completamente in legno, 8 piani sono stati assemblati in meno di giorni lavorativi, tutti i moduli hanno struttura lignea e sono completamente finiti di piastrelle e intonaci interni, la cucina e il bagno sono arrivati già assemblati. Infine, il terzo progetto presentato anche in occasione di estructura stato l’Eunoia Junior College di Singapore, dove il governo ha deciso di puntare maggiormente sugli edifici green, uindi partendo da una base di cemento, già realizzata abbiamo studiato un sistema in grado di assorbire ueste tolleranze extra, studiando una facciata completa e piuttosto complessa da fi ssare in poco tempo che ha portato alla suddivisione di tutti i pannelli in modo tale da renderli trasportabili facilmente e grazie a un operazione di iper-ottimizzazione siamo riusciti a risparmiare anche sui costi di trasporto.
Gli edifici modulari a sette e otto piani in Norvegia erano stati i pi alti commissionati fino a uel momento da uno sviluppatore norvegese, e per uesto presentati anche in occasione della Settimana del Legno all’Università “Tor Vergata” di Roma a marzo del 2023. eim-dalsporten un progetto residenziale modulare a rondheim, già richiamato, composto da quattro torri: due di sette piani e due di otto. Ogni torre è costruita attorno a un nucleo centrale di servizio/scala in cemento armato che si eleva da una fondazione in c.a. e dal basamento del piano terra. Attorno a uesti nuclei sono disposte unità modulari prefabbricate, utilizzando connessio-
ni in acciaio uniche progettate e sviluppate da Ergodomus in collaborazione con il produttore di moduli, Unihouse SA, per tenere conto del carico verso il basso progressivamente pesante. Nell intervento che ho tenuto, collegandomi dall M C 2 2 di Portland - USA, per la Settimana del Legno all’Università Tor Vergata di Roma ho mostrato anche altri progetti, fra i uali la facciata in legno ingegnerizzato della nuova sede principale dell’azienda italiana ‘Durst’, che vi mostro anche oggi 25 novembre 2023 in occasione di Restructura. Una costruzione ibrida, la struttura principale in cemento, l auditorium dell edificio in acciaio e la sua facciata ondulata in CL . La superficie esterna di uesta innovativa parete in legno ingegnerizzato è rivestita con pannelli bianchi su misura. Il CLT si è rivelato meno costoso di altri materiali per facciate strutturali, garantendo anche la stabilità dimensionale della curvatura del progetto e il bloccaggio in oltre 140 tonnellate di CO2 atmosferica. Le complesse geometrie coinvolte nell’accogliere più di 400 finestre diverse (senza angoli di 9 ) nella superficie ondulata hanno richiesto una lavorazione molto precisa di oltre m di CL . La soluzione di progettazione utilizzava un usso di lavoro BIM sofi sticato utilizzando hinoceros Grasshopper, e la (per l acciaio), AutoCAD e HSBcad, con Ergodomus che ha sviluppato un modo per importare fi le hino preparati in SBcad senza perdere informazioni. I fi le sono stati uindi esportati su macchine da taglio CNC. La spettacolare facciata completata dell azienda italiana Durst di Bressanone della provincia autonoma di Bolzano
è un eccezionale esempio di WYDIWYG: What You Draw Is What You Get In conclusione, questo dimostra come la ricerca della forma risulti determinate per le strutture in legno perch garantisce un usso di lavoro completamente integrato e senza perdite dall analisi preliminare (LOD 100) ai disegni di produzione (LOD 400). Minori sono le differenze tra il modello creato dall algoritmo e uello costruito in loco, migliore sarà il comportamento strutturale. Grazie a un usso di lavoro DfMA, alle macchine CNC e alla prefabbricazione fuori sede, il legno garantisce sempre la giusta forma in loco. I collegamenti possono essere la parte più costosa della struttura. Possono essere parametrizzati e la loro analisi implementata nell algoritmo per utilizzare la quantità minima di viti tasselli acciaio. Il legno molto leggero e può essere facilmente lavorato, trasportato e assemblato.
L’incontro si è chiuso con un Focus SDL2 2 (III Edizione Settimana del legno all’Università Tor Vergata di Roma) con il titolo “Università e Professione” che ha avuto l’ambizione di aprire le porte dell’Ateneo alle università e a alle iniziative di settore sparse lungo tutto lo Stivale per contribuire a spargere il seme della cultura del costruire con il legno. Sono intervenuti in questo ultimo slot l’Ing. Diego Ruggeri - Dottorando Università di Roma e Membro direttivo GQL sez. di Roma, Massimo Ferrantini - ub Legno ma anche l Arch. Sonia Maritan che si è dedicata al dossier SDL2 2 per fare concretamente rete fra gli atenei, manoscritto a cui è stato dedicato l’ultimo editoriale di Struttura Legno e che avrà ampia diffusione a ridosso della IV Edizione della Settimana del legno all’Università Tor Vergata di Roma che si terrà dal 25 al 29 marzo.
Fabio Spera
Fabio Spera è consulente nell’ambito della progettazione antincendio dal 1998, iscritto negli elenchi del Ministero dell’Interno, ha collaborato a progetti di adeguamento di centri commerciali, alberghi, case di cura e soprattutto all’adeguamento delle strutture sportive del CONI al Foro Italico di Roma e dei Musei Capitolini. La sua attività professionale per conto di strutture pubbliche e private non si è mai interrotta e prosegue ancora oggi, accompagnata negli ultimi anni da docenze per la formazione di quadri RPP, centri di avviamento al lavoro e interventi al Master internazionale di II livello sul Restauro architettonico e cultura del patrimonio. Negli ultimi anni si è dedicato alla sperimentazione e ricerca nel settore della prefabbricazione leggera di sistemi costruttivi legno con legno, ottenendo di brevetto per invenzione industriale per un “Sistema costruttivo a pannelli intelaiati per la realizzazione dizioni in campo strutturale” (domanda n. -
INDEX
STRUTTURALEGNO
SETTEMBRE 2024
▼ COLLE E ADESIVI▼
COLLANTI CONCORDE S.R.L. COLLE SPECIALI PER APPLICAZIONI INDUSTRIALI Via Schiaparelli, 12 – Zona Industriale 31029 Vittorio Veneto (Treviso) , Italy Tel +39 0438 912121 – Fax +39 0438 501822 info@collanticoncorde.it www.collanticoncorde.it
Collanti Concorde produce l’adesivo poliuretanico “XILOBOND T” certificato secondo la norma EN 15425 e con “Attestato di Conformità” dell’MPA di Stoccarda del 13.02.2015. Lo XILOBOND T è idoneo per produzione di legno lamellare per prodotti quali KVH, bilama, trilama e per pannellature portanti strutturali tipo XLAM; per strutture lignee in bioedilizia, costruzione edifici prefabbricati, case clima; per l’incollaggio di specie legnose termotrattate (tipo THERMOWOOD). Collanti Concorde produce altresì una vasta gamma di colle poliuretaniche, viniliche, ureiche, polimeri innovativi, hot-melt e hot-melt PUR.
▼ COMMERCIANTI▼
di BRUGNARA & CHISTÈ s.r.l.
Centro taglio tetti e case in legno - Vendita legname 38015 LAVIS (Trento) - Via Stazione F.S., 4 tel +39/0461 246408
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Punto di riferimento per la vendita di legname all'ingrosso e al dettaglio - Nuovo Centro Taglio Hundegger K2-Industry 5 ASSI - Linea di finitura travi automatizzata - Levigatrice e impregnatrice travi - Ampio Magazzino e XLAM in pronta consegna - Materiale per edilizia - 3 centri taglioProgettazione e Consulenza - Trasporto in cantiere.
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LEGNAMI▼
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Viale della Vittoria, 245 - 31029 Vittorio Veneto (TV) tel +39/0438 940433 cdl.info@cdlegno.com - www.cdlegno.com Una realtà nata tra i faggi del bosco del Cansiglio che si è innamorata del profumo, delle venature e dei nodi del legno: COMPAGNIA DEL LEGNO si caratterizza sul territorio come agenzia d’importazione legname proveniente da varie parti del mondo. È possibile trovare il legno più adatto al settore di applicazione: segati di conifera europei, segati nord e sud americani, lamellari per serramenti, pannelli multistrato, mdf, nonchè LVL e pavimenti prefiniti.
Di Nunzio Legnami s.r.l.
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C.so Svizzera 185 - Int. 003 - P. 2 - Sc. D 10149 TORINO
Rappresentanze: segati resinosi e di latifoglie • travi lamellari • KVH - BILAMA • pannelli per casseforme • perline • tronchi • Travi U.T • compensati • X-LAM • elementi per pallets • pellet.
Imola Legno s.p.a. Socio Unico
Sede legale e stabilimento:
Via Don Luigi Sturzo 10 - 40026 IMOLA (BO) tel +39/0542 630411 - fax +39/0542 640418 Deposito di Molfetta:
Via dell’Arte Bianca 4 - 70056 MOLFETTA (BA) tel +39/080 3385825 - fax +39/080 3385826 info@imolalegno.com - www.imolalegno.com
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Già da molti anni, l'azienda Hundegger è leader di mercato nel settore dei centri di taglio CNC con una quota di mercato che supera il 90 percento. Le macchine universali e flessibili vengono utilizzate per tutte le parti in legno di carpenteria, lavorazioni, costruzioni con telai in legno, costruzioni a tronchi d'albero, costruzioni prefabbricate, fino alla produzione di attrezzi per parco giochi. Innovativa - competente - orientata al cliente. Per mezzo della loro struttura modulare, le macchine CNC possono essere adattate rapidamente e perfettamente alle specifiche richieste del cliente. L'alta precisione e qualità degli impianti completamente automatici incrementano il rendimento e la competitività di un'azienda di carpenteria in legnodalle piccole alle grandi imprese.
tecnologie
PRIBO s.r.l.
Via Galizia, 12 38087 SELLA GIUDICARIE (Trento) tel +39/0465 901945 - fax +39/0465 901959 info@pribo.it - www.pribo.it
Progettazione e fornitura macchine e impianti per la lavorazione del legno.
Scortecciatrici - Decatastatori - Accatastatori. Tecnologie per segheria – Piallatrici per legno rotondo – Vasche per immersione per pacchi/tavole – Rusticatrici – Macchine per la produzione di truciolo per lettiere di animali – Macinatori per scarti –Canali vibranti – Tavoli di montaggio per pareti in legno.
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Via per Marco, 12/D 38068 Rovereto (Trento) telefono +39/0464 425308 - fax +39/0464 480957 info@adler-italia.it - www.adler-italia.it
Con circa 730 dipendenti, ADLER è il principale produttore austriaco di vernici, pitture e prodotti per la conservazione del legno. Fondata nel 1934 da Johann Berghofer, l'azienda familiare è oggi gestita da Andrea Berghofer, la terza generazione della famiglia Berghofer. Dallo stabilimento di Schwaz escono ogni anno circa 21.000 tonnellate di vernici che vengono spedite a clienti in oltre 30 Paesi del mondo. ADLER ha società di vendita in Germania, Italia, Polonia, Paesi Bassi, Svizzera, Repubblica Ceca e Slovacchia; l'unico sito produttivo è la fabbrica di vernici ADLER-Werk a Schwaz / Tirolo (A). ADLER è stata una delle prime aziende del suo settore a raggiungere una produzione climaticamente neutrale dal 2018. ADLER ha ridotto al minimo la propria impronta ecologica attraverso una serie di misure. ADLER compensa le emissioni residue inevitabili attraverso certificati di protezione del clima riconosciuti e contribuisce così al finanziamento di nuovi progetti di protezione del clima.
Tramite la coordinazione di una rete di specialisti a livello nazionale, riuniti in un POLO INTERDISCIPLINARE, adotta tecnologie di ultima generazione, per disinfestazioni eco-compatibili di manufatti e ambienti, risoluzione definitiva dell’umidità di risalita, diagnostica e consolidamento delle carpenterie.
Gianfranco Magri, iscritto al Collegio Periti Italiani quale esperto nelle categorie Antichità e Belle Arti, Legno, danni causati da tarli, parassiti, microclima, offre “Servizi di tutela da agenti patogeni per Beni Culturali e Civili e supporto peritale per danni causati da tarli, tèrmiti, umidità”, con l’apporto delle metodologie esclusive di ArteControl Consulting.
Olympo System Antitarlo è la sua filosofia operativa, che coordina, in progetti integrati chiavi in mano, diagnosi, cura, messa in sicurezza, prevenzione, controllo nel tempo, ordinaria manutenzione.
Tiene corsi formativi per Ordini Professionali di progettisti, Ingegneri, Architetti, Geometri, Scuole edili e per Conservatori dei Beni Culturali nelle Università e Accademie di Belle Arti.
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I prodotti per l’edilizia EGGER sono all’avanguardia nell’edilizia sostenibile. O rendo una soluzione versatile per le strutture in legno, la combinazione di OSB, legno e pannello per sottostruttura DHF garantisce durata ed e cienza energetica. Produciamo un’ampia gamma di prodotti per l’edilizia in legno e, al contempo, ci occupiamo di proteggere il clima preservando il più possibile le risorse. L’ impegno per la sostenibilità e il motto “More from wood”, fanno di EGGER la scelta ideale per il vostro prossimo progetto edilizio. Per saperne di più: to.egger.link/costruzioni-legno-sostenibilita