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STREAMING NUMERO 05 DICEMBRE 2017

EDITORIALE REPORTAGE PERSONE PROGETTI PRODOTTI EVENTI MOSTRE TRADE NORMATIVE PROMEMORIA INDIRIZZI

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UN MONDO TRA LUCI E OMBRE

La spettacolare crescita in termini di qualità architettonica del tessuto urbano della città di Milano fa constatare come stagioni di dialogo e apertura tra le diverse amministrazioni pubbliche e le diversi componenti politiche possano costituire, superando una foresta di veti e di ostacoli incrociati, un potente volano per quel mondo delle costruzioni che così importante è per il recupero economico del Paese in tutti i suoi aspetti e in tutti i suoi settori. Non c’è solo Milano, sono molte le realtà in cui progetti di grande momento stanno

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EDITORIALESTREAMINGCITY

di Pietro Ferrari

portando nuova linfa vitale all’edilizia in tutti i suoi aspetti: auguriamoci che questo vento positivo soffi con tutte le sue forze nelle diverse aree geografiche e nelle diverse tipologie costruttive e destinazioni d’uso. La tecnica e la capacità progettuale sono pronte e attendono solo le disponibilità d’investimento per esprimere le loro potenzialità. Dal punto di vista della bellezza delle costruzioni, dal punto di vista dell’eco-sostenibilità, dal punto di vista delle prestazioni dei nuovi materiali e da quello dell’impatto positivo sulla popolazione, sono tanti i fattori positivi che si allineano nel nuovo mondo del costruire.

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IT’S MADE IN ITALY - 19° CONVEGNO ANGAISA Innovazione e qualità, futuro e storia dell’idrotermosanitario fabbricato e costruito in Italia, dal 1930 al 2030 Si è tenuto il 30 novembre a Palazzo Castiglioni a Milano il 19° Convegno Angaisa - l’Associazione Nazionale Commercianti Articoli Idrosanitari, Climatizzazione, Pavimenti, Rivestimenti e Arredobagno che con 250 Soci Ordinari, 120 industrie Soci Sostenitori e 13 Gruppi di distribuzione, rappresenta circa il 40% del mercato - caratterizzato da un’innovativa ricerca realizzata dal CRESME (Centro ricerche economiche sociali di mercato per l’edilizia e il territorio), coordinata dal Direttore Lorenzo Bellicini e dedicata al futuro e alla storia della produzione e distribuzione idrotermosanitaria in Italia, in cui sono state prese in considerazione tutte le principali categorie merceologiche del settore. È una storia da un lato e una previsione dall’altro, che intende fissare le radici e misurare il cambiamento in una fase storica di nuove rivoluzioni, di un modo di fare, dei suoi valori (estetica e funzionalità), ma è soprattutto l’analisi di un mercato visto nella sua capacità di successo, di comprensione e guida del cambiamento.

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È la storia di un modello, di successi e di invenzioni, è la storia di un pensiero spesso unico al mondo, che si è concretizzato in componenti funzionali ed estetici della casa che ha fatto scuola nel mondo. Un’evoluzione di modi di vivere e di abitare che segue un costante equilibrio tra estetica e innovazione, con particolare riferimento al comparto idrotermosanitario, vale a dire quello dell’igiene della persona, del comfort abitativo, dell’uso e controllo dell’acqua, dell’aria, del fuoco, dei principi, delle soluzioni e delle tecnologie che costituiscono ampia parte, sin dalle origini, del modello italiano di abitare. Locandine e manifesti relative al convegno Angaisa. Franco Riccardi che ha seguito per noi il convegno. Momenti dell’evento.

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LA RICERCA PRESENTATA HA DIVERSI OBIETTIVI: • raccontare l’evoluzione del mercato ITS dal 1930 al 2016 e disegnare l’evoluzione al 2030; • raccontare le invenzioni e l’evoluzione delle tecnologie e dei prodotti; • raccontare la storia del comfort e del design, ricordando le radici di un successo e proiettando sul medio-lungo periodo le linee direttrici dei cambiamenti strutturali in atto; • raccontare l’evoluzione della distribuzione italiana. Non è solo la costruzione di un percorso passato caratterizzato da successi e difficoltà, di vittorie (tante) e sconfitte, è anche un filo interpretativo che intende fornire un quadro analitico degli scenari di cambiamento del mercato, sulla base di una ricostruzione di lungo periodo che consenta di interpretare l’evoluzione del settore, sia sul piano dei prodotti che su quello della distribuzione, disegnando l’orizzonte del futuro prossimo venturo. Oltre ai “saluti istituzionali” di Confcommercio e del Vicepresidente Confindustria Giulio Pedrollo il programma dei lavori del 19° Convegno Angaisa ha offerto gli interventi di uno dei principali protagonisti nella storia del design industriale del settore, Nilo Gioacchini (Docente in Metodologia della progettazione presso l’Accademia di Belle Arti di Firenze) dedicato al “percorso dell’innovazione nel design” e di Piergiorgio Odifreddi, noto matematico e saggista, che si è soffermato sugli affascinanti richiami storici e sui parallelismi che legano geometria, arte, matematica e architettura. A integrazione di alcuni dei temi sviluppati dal direttore del Cresme Lorenzo Bellicini, gli scenari evolutivi del Mercato sono stati oggetto di ulteriori approfondimenti e commenti da parte dei Presidenti di Assobagno di Federlegno-Arredo (Paolo Pastorino),

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CNA Installazione e Impianti (Carmine Battipaglia) e Confindustria Ceramica (Vittorio Borelli). Massimiliano Pierini, Managing Director di Reed Exhibitions Italia, ha fornito alcune anticipazioni sulla prossima edizione di Mostra Convegno Expocomfort, che si terrà dal 13 al 16 marzo 2018. Negli interventi si è inoltre evidenziato, dopo il lungo periodo di pesante crisi, il momento positivo per il settore idrotermosanitario, con una decisa crescita dei fatturati, della redditività e della liquidità, con la riqualificazione energetica degli edifici a trascinare il comparto a scapito del “nuovo" ancora in difficoltà nonostante alcuni piccoli segnali di ripresa. RELATORI Lorenzo Bellicini Massimiliano Pierini Nilo Gioacchini Giulio Pedrollo Simone Lazzaro Lavinia Fattore Carmine Battipaglia Vittorio Borelli Paolo Pastorino Piergiorgio Odifreddi

Direttore CRESME Managing Director Reed Exhibitions Italia Docente in Metodologia della progettazione presso l’Accademia di Belle Arti di Firenze Vicepresidente Confindustria Responsabile Mid Corporate e Riassicurazioni Allianz Key Account Manager-Allianz Networks Sales Italy Presidente CNA Installazione e Impianti Presidente Confindustria Ceramica Presidente Assobagno di Federlegno-Arredo Matematico e saggista

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IL SOGNO CINESE

Un convegno a Milano alza il sipario sulla nuova Cina Il sesto Forum dell’internazionalizzazione del Made in Italy, organizzato da Messe Frankfurt Italia si chiude con 280 partecipanti e rinnovate prospettive verso il mercato cinese. L’incontro, tenutosi questa mattina a Milano in collaborazione con Fondazione Italia Cina e Elle Decor Italia, ha raccontato il ruolo determinante del Paese nell’economia e nella diffusione di nuove tendenze sullo scenario mondiale. Il sogno cinese, che si concretizza nell’affermazione di una nazione moderna e pienamente sviluppata entro il 2049, offre opportunità che richiedono la consapevolezza di precise dinamiche culturali. Il miglioramento degli stili di vita, la ricerca dell’esclusività e di una esperienza di acquisto emozionale caratterizzano la generazione dei millenials, 415 milioni di persone che traineranno i consumi e richiederanno una strategia di comunicazione secondo il linguaggio delle nuove generazioni cinesi, avanti anni luce nell’utilizzo dei dispositivi tecnologici. Detlef Braun, Member of Executive Board di Messe Frankfurt, ha affermato “il mercato

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cinese rappresenta una destinazione strategica per l’export. Approfondire le dinamiche del mercato cinese risulta fondamentale per qualsiasi impresa del Made in Italy o Made in Germany che abbia l’ambizione di competere in quest’area di mondo. Messe Frankfurt che ha organizzato trent’anni fa la sua prima fiera in Asia, con un una prospettiva di lungo termine, ha poi sviluppato manifestazioni quali Interiorlifestyle China e Intertextile Shanghai Home Textiles per l’interior design, Intertextile Shanghai Apparel Fabrics per il tessile abbigliamento, Automechanika per l’automotive, Music China per la musica rispondendo a una crescita dei consumi legati all’abbigliamento, alla casa, all’educazione, alla cultura e al tempo libero, ai trasporti” Xu Yingxin, Vice President, China National Textile and Apparel Council. Executive Vice President, The Sub-Council of Textile Industry, China Council for the Promotion of International Trade, ha dichiarato “dal settembre 2013 ad oggi, la Belt and Road Initiative, la via della seta del ventunesimo secolo, ha riscosso ottimi risultati, raccogliendo, alla fine del 2016, il supporto di oltre 100 Paesi. La Cina ha firmato 46 accordi di cooperazione con 39 Nazioni e organizzazioni internazionali, tra cui l’Italia e altri Paesi Europei, garantendo così relazioni internazionali, capacità produttive, investimenti finanziari, ricerca e sviluppo tecnologico e accordi marittimi. In generale, si tratta di una proposta di progetto a lungo termine in grado di intercetMomenti dell’incontro FIMI al Centro Congressi Cariplo.

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tare le sfide globali di oggi per svilupparle in maniera inclusiva e sostenibile, non solo in Cina ma in tutto il mondo. Sono cinque i pilastri fondanti dell’iniziativa: coordinamento delle politiche internazionali, collegamenti e infrastrutture, accordi di libero mercato, integrazione finanziarie e politiche sociali.” Massimiliano Guzzini, Vice President e Direttore Business Innovation iGuzzini ha commentato “Dal 2005 al 2011 sono vissuto a Shanghai per avviare la sede e lo stabilimento iGuzzini in Cina, destinati a soddisfare le esigenze del mercato Asia Pacific. Sulla base di questa esperienza, che reputo un accrescimento personale fondamentale, ritengo che la Cina, con tutte le difficoltà legate al dialogo ancora complesso tra culture diverse, rappresenti per le imprese innovatrici una grande opportunità sotto vari aspetti. Non solo come business, ma anche perché stimola la creazione di nuovi processi di produzione e consente di confrontarsi con nuovi trend e architetture ad alto impatto tecnologico e di innovazione.” Francesco Boggio Ferraris, Direttore Scuola di Formazione Permanente della Fonda-

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zione Italia Cina ha evidenziato “Il Made in Italy gode di un apprezzamento elevatissimo sul mercato cinese, ma necessita di un adeguamento dei modelli di distribuzione che è possibile solo attraverso un aggiornamento costante sulle abitudini di acquisto di quello che a tutti gli effetti è il nuovo trend setter globale. I magazzini fisici non possono più essere solo luoghi di vendita, ma locali che combinano arte, cultura e intrattenimento. Le strategie O2O (online-to-offline) mirate a migliorare l’esperienza di acquisto costituiscono uno sviluppo imprescindibile.” La rivoluzione del New Retail fa della Cina il primo mercato e-commerce al mondo, con un tasso di crescita medio annuo del 20%. Albert Antonini Mangia, Marketing Manager di Alibaba Italia, a chiusura dell’evento ha dichiarato: “Il tema di questa edizione del Forum coincide con la nostra mission di supportare le aziende italiane a esportare in Cina utilizzando le nostre piattaforme. Tramite il nostro ecosistema offriamo loro la possibilità di vendere a un mercato di 488 milioni di utenti attivi, dei quali circa l’80% ha meno di 35 anni e accede alle piattaforme e fa acquisti soprattutto da dispositivi mobili. Internazionalizzazione delle imprese fa però anche rima con digitalizzazione: Alibaba intende ridisegnare il futuro del commercio, puntando proprio sull’innovazione tecnologica e la digitalizzazione del retail lungo tutta la catena del valore, di fatto rendendo obsoleta la tradizionale distinzione online e offline nell’esperienza di acquisto.” Il forum ha anche offerto spunti per fare chiarezza sul tema della proprietà intellettuale, determinante per tutti gli interlocutori coinvolti nel processo creativo. Andrea Cappai, European and Italian Trademark and Design attorney Bugnion Spa ha affermato “Se guardiamo alla storia, il fil rouge commerciale che lega l’Italia

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alla Cina risale all’Alto Medioevo; da allora questi due Paesi di cultura millenaria si sono confrontati e, sebbene con alterne vicende, hanno goduto di un proficuo scambio culturale, oltre che economico. L’incontro di oggi, quindi, è un tassello importante che suggella un rapporto centenario in cui la tradizione si è intrecciata costantemente con l’innovazione. Ed è proprio nella Cina di oggi che l’antico e raffinato artigianato, sviluppatosi nel corso dei vari cicli dinastici, si mescola con la tecnologia più moderna ed evoluta; questo cocktail degli estremi genera un mercato di consumatori che, al di là del benessere economico, stanno riscoprendo il valore del saper fare e dell’esclusività, meglio, dell’unicità. In questo contesto, le piccole e medie imprese italiane, innovative per vocazione ma radicate nei propri territori e nelle proprie culture, possono trovare uno sbocco molto importante e in alcuni casi il riscatto da anni di crisi. Tuttavia, l’enormità del mercato cinese odierno e la competizione con colossi – locali e internazionali – impone alle imprese nostrane di compiere scelte strategiche che siano adeguate e consapevoli. In tale prospettiva, una strategia di tutela dei diritti di proprietà industriale di buon senso permetterà di concorrere, anche con i big player, avendo le carte in regola per ottenere il successo commerciale.” Livia Peraldo Matton, Direttore Responsabile di Elle Decor Italia ha presentato il numero di novembre dal titolo ‘Cina Andata e Ritorno’. Forte di un network internazionale

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composto da 25 edizioni - tra le quali ricordiamo quella cinese che in circa dieci anni di vita è riuscita a riflettere pienamente l’evoluzione del gusto e dei consumi del suo pubblico - il magazine compie un viaggio nel Paese attraversando i territori che gli sono più vicini, raccontando cosa nasce dall’incontro fra Occidente e Oriente. Si parte dall’attualità: dall’inaugurazione in Cina di nuovi progetti firmati da brand e curatori occidentali, per poi raccogliere le testimonianze di tycoon orientali, testimoni oggi di un modello vincente di globalizzazione nel mondo dell’arte, dell’architettura, del fashion, dell’arte, degli interiors e del design. E racconta di giovani emergenti impegnati nella ricerca di un linguaggio riconoscibile e originale che supera definitivamente il cliché del 'made in China' inteso come copia. Ma è entrando nella dimensione domestica, nel modo di abitare delle nuove generazioni, quella dei Millennial, che le due culture, orientale e occidentale, trovano la giusta sintesi nel nome del design italiano: nei loft di giovani architetti ed enfant prodige del cinema cinese l’artigianato etnico dialoga con pezzi d’autore e icone del made in Italy. Una testimonianza che annulla le distanze, a dimostrazione che il dialogo è già possibile.

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UNA LIGHT+BUILDING IN COSTANTE EVOLUZIONE Format rinnovato e nuovi contenuti per il programma di eventi collaterali di Light + Building 2018 All’insegna del motto "In rete – sicuro – comodo", tutti i rappresentanti del comparto si daranno appuntamento a Francoforte sul Meno dal 18 al 23 marzo 2018. Oltre alle novita presentate dai circa 2.600 espositori, la fiera leader mondiale offre un ricco programma di eventi collaterali che riflette gli attuali sviluppi del settore. Conferenze specializzate con esempi di best practice, mostre speciali, tavole rotonde, concorsi e visite guidate consentiranno ai visitatori di informarsi, confrontarsi e allacciare nuovi contatti. Una novita di Light + Building 2018 e il rinnovato format del programma di eventi collaterali. Grazie alla suddivisione nelle categorie Emotion, Skills, Career e Selection, per i visitatori sara piu semplice orientarsi all’interno della fiera in base alle proprie aree di interesse e partecipare agli eventi collaterali a seconda degli obiettivi ricercati in fiera. Nella categoria Emotion @ Light + Building saranno proposte mostre ed esposizioni che offriranno suggerimenti e consigli professionali concretamente sperimentabili grazie ad un approccio interattivo. Skills @ Light + Building riunisce tutte le iniziative di Light + Building volte allo sviluppo e alla specializzazione professionale.

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Questa nuova categoria permettera ai visitatori di informarsi e confrontarsi su tematiche d’attualita del settore dell’illuminazione e dei sistemi integrati per edifici nell’ambito di seminari e conferenze. La promozione dei giovani sara invece il tema centrale di Career @ Light + Building. La categoria Selection @ Light + Building riunira i progetti che consentiranno ai visitatori di ottenere una breve panoramica. Visite guidate, concorsi e premiazioni offriranno una visuale predefinita per temi o criteri obiettivi dell’ampia offerta globale degli espositori. Per ulteriori informazioni su Light+Building e sulle singole categorie del programma di eventi collaterali consultare il sito: www.light-building.com INFORMAZIONI ESSENZIALI SU MESSE FRANKFURT Messe Frankfurt e il piu grande operatore al mondo specializzato nell’organizzazione di fiere, congressi ed eventi dotato di un proprio polo fieristico. Con oltre 2.300 collaboratori dislocati in 30 sedi consegue un fatturato annuo di circa 647 milioni Alla conferenza stampa Light+Building 2018 a Milano

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di euro. Messe Frankfurt ricorre a una profonda interconnessione con i vari settori e a una rete di distribuzione internazionale per servire in maniera efficiente gli interessi commerciali dei suoi clienti. Un’ampia gamma di servizi, onsite e online, garantisce ai clienti in tutto il mondo un livello di qualita costantemente elevato e flessibilita nella pianificazione, organizzazione e realizzazione della loro manifestazione. Il ventaglio di servizi offerti spazia dall’affitto del polo fieristico all’allestimento degli stand, dai servizi di marketing al personale e alla ristorazione. La sede principale della Societa e a Francoforte sul Meno. Gli azionisti sono la Citta di Francoforte, che detiene il 60 percento, e il Land Assia con il 40 percentoLa sede principale della Societa e a Francoforte sul

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Meno. Gli azionisti sono la Citta di Francoforte, che detiene il 60 percento, e il Land Assia con il 40 percento. Per ulteriori informazioni: www.messefrankfurt.com • www.congressfrankfurt.de • www.festhalle.de

Momenti della manifestazione

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INAUGURATO A FINE NOVEMBRE

Il mall di Milano City Life: fare shopping tre le archi-star È stato inaugurato il 30 novembre con cento negozi che daranno lavoro a mille persone, e dove si trova di tutto: moda, design, tecnologia, cibo. Il centro commerciale del futuro è definito in tre parole: tecnologico, di design e sostenibile. Si stende su 32mila metri quadri con cento esercizi commerciali, una capienza di 700mila persone, CityLife Shopping District, il più grande distretto commerciale d’Italia nella zona della vecchia fiera di Milano. È l’ultimo capitlo di uno dei progetti di riqualificazione più grandi e ambiziosi d’Europa che porta le firme, tra gli altri, di architetti del calibro di Zaha Hadid, Arata Isozaki e Daniel Libeskind.

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UN QUARTIERE ORIENTATO AL FUTURO Insieme hanno creato il quartiere del futuro fatto di design, tecnologia, sostenibilità con palazzi residenziali che si alimentano con energie pulite, un giardino che incornicia la più grande area pedonale della città (e il secondo parco pubblico per ampiezza), uffici che hanno sede in tre grattacieli – il «dritto» (la torre Isozaki dove ha sede Allianz), lo «storto» (la torre Hadid di Generali), e il «curvo» (ancora in costruzione, di Libeskind) – che ne sono la cornice cornice perfetta, e collegamenti efficienti (con la nuova fermata metro lilla Tre Torri). Un nuovo quartiere che negli ultimi mesi è stato al centro delle discussioni e della curiosità di ogni milanese e che ora, oltre a tutto questo, si completa con quest’area commerciale.

Momenti dell’inaugurazione del mall di Milano City Life alla presenza dei responsabili della struttura e delle autorità amministrative.

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IL MALL Oltre mille persone lavoreranno nel mall in tanti ambiti diversi, infatti i cento esercizi presenti all’interno dello Shopping District trattano di tutto: moda, cosmesi, tecnologia, ristoranti, design. Per esempio, tra i più gettonati negozi per la casa c’è l’apertura di Habitat,mentre Huawei ha aperto qui il suo primo flagship store europeo, poi la prima apertura mondiale del salone Nashi Argan, la prima clinica estetica Juneco. Molti debutti italiani anche per il settore food: il primo ristorante Fresh Mex Calavera, lo steak restaurant Roadhouse Meatery e l’american bar East River – Brooklyn Brewery,. Guess,

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Levi’s, MAX&Co sono alcuni tra i brand moda che apriranno. Oltre a questo il CityLife Anteo: cinema con con 7 sale proiezione per una capienza complessiva di 1.200 posti (vedete le foto nella gallery sopra).

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Diébédo Francis Kéré

DA UNA PICCOLA CITTÀ AL MONDO LE POTENZIALITÀ DI UN‘ARCHITETTURA LEGATA AL TERRITORIO ORIGINARIO L’architetto di fama mondiale Diébédo Francis Kéré, fondatore dello studio Kéré Architecture è nato a Gando, una piccola città dell'Africa occidentale in Burkina Faso, Kéré ha studiato architettura in Germania, dove ottenne una borsa di studio conseguendo la laurea in architettura e ingegneria. Parallelamente ha fondato la Fondazione Kéré (ex Schulbausteine für Gando eV) per finanziare la costruzione della Scuola Primaria Gando, il cui progetto ha ottenuto il prestigioso Premio Aga Khan nel 2001. Kéré continua a operare in Burkina Faso e in quattro diversi continenti. Ha sviluppato strategie di costruzione innovative che combinano materiali tradizionali e tecniche di costruzione con metodi di ingegneria moderni. Nel 2005 ha fondato il suo studio Kéré Architecture e da allora il suo lavoro

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PERSONAGGISTREAMINGCITY

Vedute della Scuola Primaria di Gando nel Burkina Faso

ha ottenuto numerosi riconoscimenti prestigiosi come Global Award for Sustainable Architecture, BSI Swiss Architectural Award, Marcus Prize, Global Holcim Gold Award, and Schelling Architecture Award. Tra i progetti realizzati la Scuola Primaria a Gando, terminata nel luglio 2004 e basata su principi di progettazione che assicurano il comfort climatico e il contenimento dei costi, sfruttando i materiali locali e il potenziale della comunità del villaggio, e adattando le tecnologie moderne al contesto locale. Seguono gli alloggi per docenti della scuola primaria, l’estensione della scuola primaria, la scuola secondaria di Dano, il rinnovamento del Parco Nazionale di Bamako e il Centro per l’architettura in terra a Mopti in Mali. La sua architettura è stata giudicata da Mario Botta - presidente della giuria per il prestigioso premio BSI Swiss Architectural Award – essenziale e intelligente, un’architettura dove il coinvolgimento delle comunità locali diviene progetto attivo per un miglioramento delle condizioni di vita in un contesto povero come il Burkina Faso.

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REALIZZAZIONI PRESTIGIOSE Kéré è inoltre l’architetto scelto per la realizzazione del padiglione estivo 2017 della Serpentine Gallery (Kensington Gardens, Londra), uno dei più importanti centri espositivi di arte contemporanea nel Regno Unito. Il disegno del padiglione si ispira agli alberi del Burkina Faso, villaggio natio dell’architetto, per mettere in contatto costante i visitatori con il parco. Come ogni anno il Serpentine Pavillon ospiterà persone, eventi e performance nonché il palinsesto estivo della galleria. Di sera diventerà una grande lanterna illuminata, una sorta di ‘microcosmo’ che fonde i rivestimenti culturali del Burkina

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PERSONAGGISTREAMINGCITY

Faso con alcune tecniche costruttive sperimentali. Kéré ha avuto l'onore di divenire membro del Royal Institute of British Architects (RIBA) nel 2009 e dell'American Institute of Architects (FAIA) nel 2012. Ha insegnato alla Harvard Graduate School of Design e alla Accademia di Architettura di Mendrisio in Svizzera. Kéré ha ricevuto recentemente il premio Arnold W. Brunner Memorial nell’architettura, riconoscimento che viene conferito annualmente dall'American Academy of Arts and Letters per aver dato un contributo significativo all’architettura come forma d’arte.

L’esemplare Serpentine Gallery di Kensington Garden

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TUTELA ANTINCENDIO PER LA RIQUALIFICAZIONE URBANA LECABLOCCO TAGLIAFUOCO PER LA SICUREZZA IN UN PARCHEGGIO A REGGIO EMILIA Il Parcheggio Vittoria di Reggio Emilia è un'opera che si inserisce in un più ampio Piano Programma per la valorizzazione del centro storico della città emiliana, che prevede la realizzazione di una serie di interventi di carattere infrastrutturale, di promozione sociale, culturale e commerciale per aumentare la dotazione di servizi nella città, favorire e implementare la residenza, riorganizzare la mobilità e la sosta, e più in generale migliorare la qualità urbana e il rapporto con l’ambiente. In questo quadro generale, la sua realizzazione in Piazza della Vittoria contribuisce alla riqualificazione della superficie sovrastante e alla rigenerazione urbana di questo importante quadrante del centro storico. In questo tipo di interventi edilizi la sicurezza antincendio rappresenta un tema di particolare delicatezza, trattandosi di strutture che necessitano di un grado particolarmente elevato di resistenza al fuoco e specifiche esigenze di compartimentazione degli spazi. A queste esigenze risponde perfettamente il Lecablocco Tagliafuoco, la gamma di blocchi modulari in calcestruzzo alleggerito a base di argilla espansa Leca per la realizzazione di murature resistenti al fuoco. Il progetto del Parcheggio Vittoria ha previsto la costruzione nel sottosuolo della piazza di un fabbricato costituito da due livelli completamente interrati (-1 e -2), e da un piano di copertura sul quale è stata ripristinata la piazza con i suoi elementi caratterizzanti. Il parcheggio, destinato alla sosta stanziale dei residenti e degli esercenti delle attività economiche nel centro storico, ha una capienza totale di 247 posti auto contenuti all’in-

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PROGETTISTREAMINGCITY

terno di box chiusi, da cedere a privati in diritto di superficie per la durata di 90 anni. Il progetto è stato redatto in modo da ottimizzare l’integrazione dei flussi di traffico diretti o provenienti dal parcheggio, con i flussi presenti nella viabilità principale. Da qui il posizionamento delle rampe di accesso/uscita direttamente su Viale Allegri, non interessando così il sedime della piazza dal passaggio di veicoli, nemmeno per accedere o uscire dal parcheggio. I due piani del parcheggio, ciascuno dei quali è diviso in due compartimenti antincendio, si presentano a pianta rettangolare, col lato maggiore in direzione est-ovest. Sotto il profilo qualitativo, il progetto è stato redatto in modo da assicurare un elevato indice di comfort e di qualità, affinché i fruitori siano soddisfatti dai requisiti ambientali e di accoglienza che l’intervento sarà in grado di offrire loro. Date le particolari esigenze di sicurezza antincendio correlate a questa tipologia di struttura, il progetto ha previsto la realizzazione di pareti divisorie fra i box auto caratterizzate da coefficienti di resistenza al fuoco fino a EI 120 minuti, che sono state realizzate utilizzando i blocchi Lecablocco Tagliafuoco facciavista da 8 cm e 15 cm, nella versione due fori e tre pareti. Le pareti divisorie tra i box auto del Parcheggio Vittoria sono realizzate in Lecablocco Tagliafuoco facciavista da 8 cm (con classificazione di resistenza al fuoco certificata EI 60 minuti) e 15 cm, nella versione due fori e tre pareti (con classificazione al fuoco certificata rispettivamente di EI 90 minuti ed EI 120 minuti), con finitura liscia che permette di lasciare la parete a vista oppure di rifinirla con semplice pittura (in questo caso con colori differenziati in funzione dei piani). Nelle pareti in Lecablocco Tagliafuoco B15x20x50 3 pareti facciavista sono quindi

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Aspetti del parcheggio Vittoria a Reggio Emilia

stati creati opportuni irrigidimenti grazie all’utilizzo del pezzo speciale B15x20x50 due fori, all’interno del quale sono stati creati veri e propri pilastrini verticali per resistere alla spinta della basculante a chiusura dei box auto e per un corretto ancoraggio alle strutture esistenti. I Lecablocco Tagliafuoco sono i blocchi modulari in calcestruzzo alleggerito a base di argilla espansa Leca studiati per realizzare murature ad elevate prestazioni di resistenza al fuoco. Costituiti da calcestruzzo alleggerito con argilla espansa Leca, di modulo 20x50 cm e spessore variabile da 8 a 30 cm, si dividono in due gruppi di prodotti a seconda dell’impasto: blocchi da intonaco, caratterizzati da un calcestruzzo molto leggero (densità di riferimento 800-1.500 kg/m3) che richiedono una intonacatura tradizionale per la finitura delle superfici, e blocchi facciavista, caratterizzati da un calcestruzzo di densità non superiore a 1.600 kg/m3 e una superficie finita, che non necessita di intonaco o altro trattamento superficiale. Oltre 100 test in 40 anni di prove sperimentali su pareti in Lecablocco Tagliafuoco facciavista e da intonaco realizzate presso i più qualificati laboratori italiani hanno attestato le

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PROGETTISTREAMINGCITY

migliori prestazioni di resistenza al fuoco supportate dai Fascicoli tecnici, validati dallo stesso laboratorio di prova. NUOVO PARCHEGGIO INTERRATO URBANO PARCHEGGIO VITTORIA Località: Reggio Emilia Committente: Reggio Emilia Parcheggi S.p.A. - Reggio Emilia Progetto architettonico: Roli Associati - Modena, Studio Associato ADS - Reggio Emilia Progetto strutturale: Ing. Piero Pincelli - Modena Direzione Lavori: CAIREPRO - Cooperativa Architetti e Ingegneri Progettazione Reggio Emilia Impresa esecutrice: PAC S.p.A. – Bolzano

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MESSICO E LUCE

UN INTERVENTO DI PRESTIGIO DI BUZZI&BUZZI Buzzi&Buzzi, affermato leader a livello internazionale nel settore illuminotecnico, dona, ancora una volta, un incredibile effetto di luci ad una sofisticata residenza di lusso. Insieme al partner e collaboratore Ogarrio Zapata Arquitectos, società di progettazione e costruzione messicana di Los Cabos, dà vita ad una dimora esclusiva con vista mozzafiato sull’Oceano Pacifico.

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PROGETTISTREAMINGCITY

L’alternarsi di spazi aperti e spazi chiusi rendono la linea della villa estremamente armoniosa, e grandi aperture vetrate le conferiscono un elevato valore aggiunto. In questo modo, la luce naturale entra nell’accogliente e confortevole ambiente domestico ed inonda tutte le superfici del minimale e moderno arredamento. Invece, la genialità e il gusto Buzzi&Buzzi valorizzano l’ambiente interno e l’ambiente esterno nelle ore serali e notturne e calibrano l’illuminazione nelle zone d’ombra. Un intenso lavoro di progettazione e di ricerca è stato effettuato in modo da creare ricercate, ma allo stesso tempo semplici, esperienze spaziali. Un piacevole colpo d’occhio per uno sguardo critico ed attento ai dettagli di interior design. L’eccezionale competenza di Buzzi&Buzzi nel campo dell’illuminazione e i suoi prodotti di alta qualità hanno saputo aderire alle esigenze architettoniche della villa. Per la zona giorno sono stati utilizzati gli apparecchi JACOBOX e BITRIX. Jacobox e un incasso quadrato con sorgente orientabile a scomparsa totale per installazione in parete e soffitto di cartongesso o laterizio realizzato in AirCoral®.

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Bitrix, invece, è un incasso rettangolare con doppia sorgente orientabile retrocessa a scomparsa totale in AirCoral® per installazione in soffitto di cartongesso. L’equilibrio creato dalla perfetta combinazione tra tecnologia ed eleganza è elemento distintivo dei due articoli, che grazie all’innovativo ed antibatterico materiale sono in grado di purificare l’aria negli ambienti e migliorare la qualità della vita. AirCoral® è il materiale innovativo, ideato da Buzzi&Buzzi e brevettato e certificato dall’ente americano TCNA (Tile Council of North America), che si caratterizza per il fatto di essere eco-attivo, antinquinante, antibatterico e fotocatalitico, anche ad apparecchio spento, concorrendo così in modo efficace a migliorare la qualità della vita di chi abita gli spazi in cui viene installato. DISEGNARE CON LA LUCE Per mettere in risalto le superfici delle zone umide e degli spazi outdoor, è stato utilizzato IDROUT, apparecchio in perfetto equilibrio con le scelte che caratterizzano l’illuminazione degli interni. IDROUT è un dispositivo quadrato ad incasso a scomparsa totale in Coral WaterOut® che, grazie al design lineare, pulito e minimale, è perfetto per l’installazione in ambienti umidi ed esterni, garantendo l’impermeabilità e una lunga durata nel tempo. Per definire i corridoi e gli ambienti di passaggio esterni dell’esclusiva villa, invece, è stato impiegato BLADE IP65, un incasso modulare in Coral WaterOut® con sorgente re-

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PROGETTISTREAMINGCITY

trocessa della collezione outdoor. Linee orizzontali illuminano i corridoi creando favolosi giochi di luce e valorizzando la parete. Blade può essere utilizzato a moduli multipli con una o due sorgenti luminose contrapposte che illuminano il corpo internoAncora una volta Buzzi & Buzzi ha saputo valorizzare una soluzione abitativa di alto livello: un eccellente connubio delle competenze di grandi esperti nel mondo dell’illuminazione. BUZZI & BUZZI Fondata nel 1990, l’azienda Buzzi & Buzzi è specializzata nella realizzazione di corpi illuminanti a scomparsa da interno ed esterno, spesso firmati da importanti designer e architetti. La perfetta simbiosi tra tecnica e design costituisce infatti l’elemento chiave dei prodotti Buzzi & Buzzi, che dà vita a concetti inediti di luce, non solo dal punto di vista estetico, ma anche funzionale e tecnologico. Affermata sia in territorio nazionale che internazionale, si è contraddistinta per la profonda attenzione all’innovazione, per la ricerca di nuovi materiali sostenibili e per il continuo perfezionamento della qualità dei prodotti e dei servizi.

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L’ULTIMO TASSELLO DI UN GRANDE PROGETTO IL GRUPPO C14 PER FORD CASA: COMPLETATO ANCHE IL CHENGZAHN RD. SHOWROOM, AD HANGZHOU, DEDICATO AD UN PUBBLICO GIOVANE E APPASSIONATO DI DESIGN Inaugurato nel mese di luglio, lo showroom di Chengzahn Rd. si rivolge ad un pubblico dal gusto cosmopolita, costituito in particolare dalle giovani famiglie cinesi, sensibili alle più attuali tendenze di design. Lo spazio, affacciato da un lato sulla zona della Chengzahn Station e dall’altro sulla corte circolare interna del Deerlook, grande centro commerciale dedicato all’arredamento, è il secondo progetto affidato a C14 dall’imprenditore cinese Tony Lu, che ha lasciato allo studio ampia libertà di progettazione. C14 si è occupato in questo caso del design degli interni, del soft design e del progetto della facciata, interpretando le esigenze del committente con un linguaggio contemporaneo e creando un ambiente dinamico e accogliente. Il grande open space – 800 mq – è stato suddiviso per accogliere e valorizzare adeguatamente i brand esposti, ricostruendo setting realistici, caratterizzati da un’atmosfera rilassata e confortevole, un home-feeling immediatamente percepibile. Lo stesso approccio definisce l’impronta data alle vetrine, che non seguono l’impostazione canonica per l’esposizione dei singoli prodotti, ma li ambientano in una dimensione domestica. La geometria circolare del centro commerciale si riflette nella disposizione interna dei pilastri, che seguono un andamento radiale concentrico, mentre gli assi principali sono

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sottolineati da grandi partizioni in ferro verniciato e vetro, che evocano un linguaggio industriale, rimarcato dal disegno della pavimentazione, che alterna graniglia e legno noce, in un gioco di contrapposizioni che donano all’ambiente uno spiccato gusto contemporaneo. Gli interni, suddivisi in base alla conformazione fisica dello spazio in aree dedicate ai singoli brand, sono definiti inoltre da partizioni lamellari verticali e orizzontali a soffitto, anch’esse in legno noce, e per il ritmo delle pareti, dettato dalle pitturazioni in grigio e verde e dalle pannellature in legno di eucalipto. Elemento fortemente distintivo è la facciata, ricoperta con foglie metalliche specchianti: una sorta di edera futuristica, agganciata ad una sottostruttura, che si estende parzialmente anche sullo spazio attiguo, “Avevamo l’esigenza di trovare una soluzione che creasse un legame tra l’esistente e il nostro intervento”, commenta Alexander Bellman di C14, “senza rinunciare alla volontà di lasciare un segno evidente che rompesse con la modularità del rivestimento del Deerlook”. Quello da poco aperto in Chengzahn Rd. è il secondo showroom di ForD Casa ad Hangzhou. Il primo, anch’esso affidato a Gruppo C14 per l’interior e il lighting design

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Esterni… …e interni.

oltre che per la direzione artistica, è un avveniristico spazio dedicato all’arredamento, diviso in due edifici distinti ma vicini– il Zancheng Plaza e il Tahie - di tre piani ciascuno, per un totale di 5.000 mq. Pensato per accogliere i principali brand del lusso internazionale, comprende spazi collegati visivamente da pattern geometrici ed irregolari, creati attraverso un’attenta selezione dei materiali. Molto particolare il rivestimento delle pareti con pitturazioni ad effetto metallo ed inserti in ottone brunito – elemento ricorrente e distintivo nei progetti di C14 – che si declinano nei singoli spazi pur mantenendo un’uniformità stilistica di base. Sia gli interni che le facciate esterne seguono un imprinting geometrico che si alterna e si ripete con leggere variazioni, come in uno spartito musicale. Di notte, le pareti esterne dell’edificio, illuminate, offrono un effetto scenografico e un suggestivo gioco di trasparenze, consentendo di intravedere gli spazi interni.

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Gruppo C14 è uno studio di architettura fondato nel 2003 a Milano, con esperienza internazionale, riconosciuto per progetti di illuminazione, arredamento e interior design. Lo studio si occupa di interior, lighting, retail ed exhibit design; disegna la luce per il nuovo showroom Kiton di Palazzo Gondrand a Milano, realizza il nuovo concept retail Peuterey, si occupa del Top Management e delle aree più rappresentative delle sedi Unicredit in Porta Nuova a Milano, sviluppa il concept lighting di Piazza Gae Aulenti e del Pavilion Unicredit, collabora con artisti internazionali curandone le mostre a Palazzo Reale, Castello Sforzesaco, Museo di Storia Naturale, La Triennale di Milano e all’Isola Madre, realizza progetti per Loropiana, Tod’s, Pomellato, Luxottica, Autogrill, Canali, Hines, Coima, Vacheron Constantin, Mondadori, Samsung, Nielsen, Viabizzuno e Flos. Lo studio si è occupato anche della progettazione illuminotecnica e d’interni con arredi custom-made per la Tops International Arena nei Paesi Bassi e residenze e spazi di rappresentanza in Africa e in Cina, qui disegna lo showroom ForD casa, una Wunderkammer di oltre cinquemila metri quadri.

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LA LUCE DÀ FORMA ALLO SPAZIO, IN SOFISTICATE ATMOSFERE BLACK & WHITE PROGETTO RESIDENZIALE DI NUOVA ABITAZIONE CON SUPERFICI IDEAL WORK La sapiente ricerca architettonica, la disposizione accurata delle sorgenti luminose, l’utilizzo di carta da parati e tende con effetti ottici che richiamano la natura, la scelta di superfici e rivestimenti capaci di dar pregio e ampliare lo spazio: ogni elemento concorre alla creazione di una villa moderna e minimalista, confortevole in ogni momento della giornata. Situata in una piccola frazione di San Miniato (PI), zona rinomata per il tartufo bianco e per la lavorazione del cuoio, Casa D_E è un’abitazione privata moderna e smart, che non rinuncia all’eleganza ed alla cura di ogni dettaglio. E’ la traduzione concreta di una ricerca formale in sintonia con l'involucro progettato dallo studio DPN (arch. M. Dani, arch. D. Pellis, geom. G. Nacci), riletto da “Msplus architettura” (arch. M. Stacchini), che ha ripensato e ridisegnato gli spazi in modo da rispondere alle esigenze quotidiane di una coppia dinamica e intraprendente. La coppia aveva espresso la volontà di vivere in un ambiente accogliente e confortevole, con un’impronta moderno-minimalista. “Il concept dell’intervento - racconta l’architetto Marco Stacchini - è racchiuso nella volontà di rendere unico lo spazio attraverso la combinazione di soluzioni sia architettoniche che illuminotecniche, mirate a improntare l'intervento su una linea cromatica

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definita e atta a valorizzare il contenuto. Tutto è stato realizzato su misura: dalla cucina, all'armadio, al mobile della zona giorno”.La luce è l’indiscussa protagonista. La luce, potente e di design, unita alla scelta accurata dei cromatismi e delle finiture, ha infatti il ruolo di definire ed enfatizzare al massimo gli spazi che si connotano per estrema razionalità - e di demarcare le aree funzionali. La ricerca del progettista si è estesa nel movimento delle superfici verticali e degli orizzontamenti attraverso l'impiego di ri ingrossature volumetriche delle medesime, tramite elementi in cartongesso, che al contempo inquadrano finiture e distribuiscono le sorgenti luminose. Nelle foto aspetti delle strutture arredative interne di un intervento Ideal Work

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Estesa su un‘area di 200 mq e pensata su due piani, la casa D_E vede al piano terra, l’ingresso, la cucina, il soggiorno, il disimpegno per il bagno e garage; dal soggiorno si accede al soppalco sul doppio volume di 15 mq edattraverso le scale si sale al secondo piano composto da disimpegno, camera padronale, bagno, e due camerette singole.La cucina è stata ideata per fondere lo spazio della “preparazione” con la “zona conviviale” che funge dacardine tra il doppio volume della zona soggiorno, con la quinta scenografica della parete materica in pietra (quarzite nera) e il doppio volume delle scale che danno accesso al piano della zona notte: spazi rilegati visivamente nella profondità prospettica attraverso l'utilizzo di una unica carta da parati con disegno geometrico, che si rincorre fondendo lo spazio da tre profondità a una unica profondità. La scala che unisce i piani ha un impatto leggero e non invasivo: sono stati infatti utilizzati parapetti trasparenti sia per la scala, sia per i soppalco, rendendo lo spazio unico e luminoso. Bianco, grigio, nero sono i colori che connotano tutti gli ambienti, come indicato dalla committenza; la semplicità della scala cromatica trova la propria unione e fusione nel pavimento cementizio realizzato in parte in Nuvolato Architop e Microtopping , due soluzioni decorative proposte da Ideal Work caratterizzate

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dalla capacità di lavorare a bassissimi spessori dando origine a pavimentazioni e superfici continue. Nuvolato Architop è l’autentico pavimento in cemento e si caratterizza per sfumature decise, disuniformità di pregio, spatolature; ha una natura forte e decisa quasi brutale; con il suo effetto vellutato, le delicate sfumature pastello e il tipico disegno spatolato, Microtopping è invece un rivestimento più soft, è un tocco di raffinatezza allo spazio: pensato per chi ama l’eleganza minimalista.Microtopping che riveste elegantemente la scala collega verticalmente i due piani (piano terra e primo piano) pavimentati con Architop, perfetto per dare luminosità e una personalità forte e di grande contemporaneità agli ambienti.I bagni cromatici evidenti, enfatizzati una volta da soluzioni luminose lineari e una volta con luci puntiformi. Grazie all’assenza di fughe, Microtopping fonde gli arredi con la matericità dell'involucro, avvolgendo e definendo i volumi del mobile e della funzione lavaggio: la vasca nera con interno bianco, candido si contrappone al mobile disegnato e realizzato specificatamente per questa abitazione: il contrasto dei colori è oltre sì accentuato dal sovradimensionamento dello specchio. La nicchia della doccia, nera, colorazione resa ancor più evidente dalla scelta dei vetri in tonalità fumè, dilata la dimensione della piccola stanza rendendola ancora più personale e avvolgente; un effetto a cui contribuisce anche il rivestimento Ideal Work. La camera padronale si distingue per l’essenzialità che si contrappone alla qualità della luce, una volta radente, una volta a sospensione e una volta a cielo stellato. I materiali utilizzati, le finiture, la parete vetrata che racchiude la cabina armadio

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creano un effetto ottico di grande ampiamento dello spazio: una dicotomia materica e di finiture riflesse. “Le tende, filtri che proiettano l'esterno verso l’interno - conclude l’arch.Stacchini - meritano una particolare attenzione e vanno a rimarcare il ruolo fondamentale della luce; ho optato per delle soluzioni tecniche minimali che prevedono la grafica di un albero stilizzato che proietta all'interno degli spazi una percezione naturale e naturalistica della luce, come se filtrasse attraverso i propri rami�. www.idealwork.it

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SCHEDA PROGETTO Progetto architettonico: DPN, studio di architettura Progetto di interior design, light design, soluzioni edisegno dei mobili e dei bagni: studio “msplus architettura” Impresa edile: Amadei Giovanni, costruzioni edili Impresa esecutrice finiture Ideal Work: Amadei Giovanni costruzioni edili; contatto:Luca Amadei Fornitura arredamento: Zeoli Arredamenti Tende: Tappezzeria Paolini Vetri, specchi, cabina armadio: Essevetro Fornitura corpi illuminanti: Federico Ulivi, ditte Biffi, Aqlus Montaggio corpi illuminati: Elettrosystem, Enrico Cappelli Carte da parati: Mazzoni Studio di Interni, carte Wall&Decò

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RIDISEGNARE LO SPAZIO OUTDOOR

KEDRY PRIME TRA LE VIGNE E I MELETI DELL’ALTO ADIGE Laives è una piccola cittadina a circa 10 km da Bolzano, nella parte meridionale del Trentino Alto Adige. Si tratta di una zona rurale dedicata principalmente alla viticoltura e alla coltura delle mele. Anche il committente di questo progetto è un imprenditore agricolo. Il proprietario dell’abitazione, una villa di recentissima costruzione, edificata in bioedilizia con una forte impronta green, desiderava sfruttare la zona esterna antistante al living. Il desiderio era quello di creare un nuovo spazio confortevole e protetto, una zona lounge da vivere in tutte le stagioni. Il rivenditore KE Seeber Tendacor ha fatto un sopralluogo tecnico per verificare la fattibilità del progetto e l’esposizione solare della zona. È stata scelta l’ultima arrivata nella famiglia delle bioclimatiche KE, la pergola a lamelle Kedry Prime, nella ver-

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sione addossata a muro, nel colore RAL 9010 bianco, con tende a caduta laterali Vertika Gennius integrate. Le tende Vertika Gennius, nella versione 130 con cassonetto quadro con guida ad incasso, tessuto Soltis bianco 88 2044 e zip di chiusura, assicurano una perfetta chiusura che permette di sfruttare questo spazio anche nei mesi piÚ freddi. Kedry Prime è integrata con il kit luci strip led (optional) di 6 metri installato sul perimetro e motorizzata Somfy con 2 radiocomandi.

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GENNIUS KEDRY PRIME, PERGOLA BIOCLIMATICA A LAMELLE CON STRUTTURA IN ALLUMINIO, DISPONIBILE NELLA VERSIONE ADDOSSATA O AUTOPORTANTE Altezza fascione perimetrale: 23 cm Sistema autoportante nelle dimensioni 450x600 con 4 colonne Sistema addossato nelle dimensioni 450x600 con 2 colonne Sistema completamente modulare in larghezza e sporgenza con diverse possibilità realizzative. Optional: Kit luci bianche a led dimmerabile su perimetro interno e lame Optional: Kit a luci RGB a led dimmerabile su perimetro esterno Optional: Vertika Prime integrata fino a 6 metri e interamente a scomparsa nel perimetro. Optional: Tenda a drappo su perimetro interno. Passo lama 200mm con rotazione fino a 135° Viteria inox non in vista. Nome progetto: Villa privata a Laives, Trentino Alto Adige. Luogo: Laives (BZ) Progetto - Rivenditore KE: Seeber Tendacor - Zona Industriale 4, Gais (BZ) Area coperta/misure: 20,50 mq. Nome prodotto/sistema: pergola bioclimatica a lamelle Kedry Prime A nella versione addossata, con tende laterali Vertika Gennius

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IL FUTURO DEL VETRO NELL’ARCHITETTURA

L’ARCHITETTURA ATTUALE E QUELLA DEL FUTURO POSSONO AVVALERSI DELLE QUALITÀ DI QUESTO STRAORDINARIO MATERIALE

Il vetro è utilizzato in architettura già dai tempi della Roma Antica, quando veniva applicato ai vani finestra delle abitazioni per coprire il foro e fungeva da elemento di separazione fra interno ed esterno. Per circa 2 millenni ha mantenuto questa funzione, fino a quando Sir Alastair Pilkington, inventando nel 1952 il processo di fabbricazione industriale del vetro, aprì le porte ad una rivoluzione del suo utilizzo in architettura. Con il passaggio dalla produzione artigianale a quella industriale, il vetro non solo è diventato disponibile su vasta scala in modo standardizzato e a prezzi inferiori, ma è diventato anche un prodotto accessibile alla ricerca scientifica e tecnologica per modificarne e arricchirne le prestazioni. Anche per effetto di ciò, ma soprattutto dei nuovi stili architettonici, il vetro ha sostituito e continua a sostituire tanti altri materiali nell’architettura e nell’edilizia. La tendenza infatti a ridurre, se non ad eliminare, la separazione fra interno ed esterno, soprattutto nel rapporto con la natura, induce molti progettisti a considerare il vetro come soluzione ideale, realizzando sia intere facciate strutturali in vetro, sia grandi vetrate, come anche elementi di protezione e separazione nelle strade, ponti, passerelle, stadi … In coerenza e assecondando l’indirizzo del mercato, la nostra azienda da oltre 15 anni ha immesso sul mercato un tipo di vetro, Pilkington Activ™ che aggiunge un valore importante per la funzione autopulente. Grazie al suo rivestimento esterno, attraverso

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l’azione della luce solare è in grado di decomporre e sciogliere lo sporco organico, consentendo quindi alla pioggia di eliminarlo definitivamente. Nei sistemi di facciata attualmente adottati in architettura, Pilkington Activ™ utilizzato in facciata esterna può essere abbinato a tantissime soluzioni che uniscono caratteristiche importanti a beneficio delle persone e dell’ambiente, come i vetri fonoassorbenti, quelli a controllo solare, nonché i vetri bassoemissivi per eccellenti prestazioni di isolamento termico. L’ingegner Nicolò Padoan, Sales Manager Italy e Project Business di Pilkington Italia ha dichiarato: “la nostra è l’azienda che ha fatto nascere l’attuale mercato del vetro industriale, quindi è nella nostra filosofia anticipare la domanda del mercato e proporne le soluzioni per il futuro. Lo abbiamo fatto nel caso del vetro float, lo abbiamo fatto con il vetro autopulente, con i sistemi di sicurezza, …” “Sempre nel mercato dell’edilizia, oggi sono in commercio soluzioni che abbinano le caratteristiche classiche del vetro con la produzione di energia fotovoltaica. Per dare alcuni esempi concreti, la nostra azienda, in collaborazione con Solaria, ha da poco prodotto Pilkington Sunplus™ BIPV un vetro in cui sono inseriti moduli per l’accumulo di energia fotovoltaica. È dotato delle certificazioni più rigorose oggi esistenti, e ha superato i test Kiwa Netherlands”.

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“Un altro prodotto nuovo molto interessante è Pilkington Suncool™ Dynamic, la soluzione semplice e intelligente per la protezione dinamica dal sole. E’ un vetro stratificato di sicurezza termocromico, che adatta le sue prestazioni in relazione alla quantità di irraggiamento del sole sul vetro, oscurandosi quando la temperatura raggiunge un livello critico. Attraverso l'interazione con la luce solare diretta e il calore, la tonalità del vetro si modifica garantendo così un livello di luminosità e una temperatura sempre piacevoli all'interno dell'edificio. Quando la radiazione solare si abbassa, il vetro si schiarisce di nuovo. Il tutto avviene in totale autonomia senza l’utilizzo di impianti o sistemi costosi.” Un altro ancora è il vetro antiriflesso Pilkington OptiView™ per applicazioni nelle vetrine dei negozi o nei musei per valorizzare i prodotti esposti evitando la riflessione luminosa che ostacola la migliore osservazione delle opere d’arte o dei prodotti. Ma, continua Padoan, “la ricerca e le nuove tecnologie hanno permesso la realizzazione di prodotti importanti anche nel mercato dell’arredamento. Per esempio, quest’anno è uscito sul mercato una nuova versione dello specchio trasparente non conduttivo per tecnologia touch screen, Pilkington MirroView™. E’ il prodotto ideale per nascondere schermi digitali e schermi video in ambito commerciale e residenziale.” UN COLOSSO MONDIALE NSG Group è uno dei più grandi produttori mondiali di vetro e di sistemi di vetro in tre principali aree di business: Automobile, Edilizia e Vetro Tecnico.

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L’attività “Automotive” comprende il vetro per il primo equipaggiamento auto e i pezzi di ricambio originali nonché i mercati dei vetri per il trasporto specializzato. L’attività “Architectural” fornisce vetro per l’edilizia e per le applicazioni dell’energia solare. L’attività “Technical Glass” comprende il vetro ultra sottile per schermi digitali, lenti e guide di luce per stampanti nonché fibre di vetro utilizzate nei separatori di batterie e nelle cinghie dentate di motori. NSG Group ha importanti quote di mercato nella maggior parte delle attività mondiali dell’Edilizia e dell’Industria Automobilistica, con un’ampia portata geografica, che permette di rispondere a clienti le cui operazioni, in particolare nel caso di pezzi originali per l’automobile, sono sempre più globali. Oggi il gruppo NSG ha attività produttive in circa 30 paesi su quattro continenti e vendite in circa 105 paesi. Nell'esercizio chiuso al 31 marzo 2017, il Gruppo ha registrato un fatturato di 580,8 miliardi di JPY (circa 4,88 miliardi di Euro). Di cui, il 38 per cento è stato generato in Europa, il 25 per cento in Giappone, il 20 per cento in Nord America e il 17 per cento nel resto del mondo.

La bellezza del vetro esalta il progetto architettonico

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SCHÜCO ITALIA PER L’ABITARE DEL FUTURO VIVERE IN 9 METRI QUADRATI: ECCO AVOID, LA MINI CASA ITALIANA PER LE NUOVE GENERAZIONI DI NOMADI URBANI Realizzata dal giovane architetto Leonardo Di Chiara e sostenuta anche da Schüco Italia, aVOID è la mini casa mobile che indaga strategie alternative di pianificazione del suolo cittadino, come la creazione di quartieri migratori dedicati alle nuove generazioni di nomadi urbani. Se la tecnologia ha reso il mondo senza confini, ha anche determinato la creazione di una classe cross-generazionale di persone che hanno assorbito il concetto di liquidità all’interno del proprio stile di vita, attribuendo il principio di transitorietà e mobilità non solo al lavoro e alle relazioni, ma anche al paese di residenza e all’idea di casa. Configurazioni abitative flessibili e temporanee, che mutano al variare delle esigenze, sono sempre più richieste da queste moderne “tribù” di nomadi, comunità estremamente fluide alla ricerca di soluzioni facilmente trasportabili in grado di sfidare il confine tra provvisorietà e permanenza, tra staticità e mobilità. Proprio come risposta alternativa al concetto tradizionale di casa, Leonardo Di Chiara, giovane architetto e ingegnere di Pesaro di 27 anni, ha realizzato aVOID, la prima tiny house mobile interamente realizzata e progettata in Italia che dimostra come sia ancora possibile ripensare le nostre abitudini di vita in una chiave non solo più sostenibile, ma anche più in linea con le esigenze fluide del vivere contemporaneo.

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IL PROGETTO aVOID è un prototipo di casa su ruote che in soli 9 metri quadrati racchiude ogni comfort necessario per il vivere quotidiano. Ispirata all’equilibrio del vuoto, da cui prende il nome (a void = un vuoto), si presenta come una singola stanza grigia sviluppata longitudinalmente e priva di qualsiasi arredo. Attraverso l’apertura di specifici dispositivi a parete, però, lo spazio evolve orizzontalmente e si trasforma, adempiendo a tutte le più comuni funzioni di un’abitazione. Il letto reclinabile diviene prima divano per l’angolo studio e poi, abbinato al tavolo pieghevole, comoda panca per due persone. La parete lascia spazio ad una cucina accessoriata con cappa aspirante, lavello a scomparsa, piano cottura e scaffali contenitivi. L’ampia porta finestra Schüco a tra ante del fronte sud, progettata in modo personalizzato per questo contesto, permette sia l’illuminazione naturale dello spazio, sia la sua apertura totale verso l’esterno. Un piccolo bagno realizzato in okumè ospita i servizi e una doccia concepiti per ridurre al minimo i consumi di acqua. Una scala retrattile permette infine l’accesso alla terrazza, l’angolo più suggestivo per sentirsi a tutti gli effetti cittadini del mondo. Tiny House in esterno e in interno: nove metri quadrati di comfort

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LA RICERCA Il movimento tiny house, iniziato negli anni Settanta negli Stati Uniti, racconta la storia di una nuova generazione di persone pronte a trasformare continuamente la propria esistenza indipendentemente dalle pressioni della società, in favore di uno stile di vita più libero e meno vincolato. È a questa voglia continua di cambiamento che si ispira l’involucro architettonico di aVOID, caratterizzato da due pareti laterali cieche che, nonostante sembrino non appartenere a nessun luogo, in realtà, per la loro incompletezza estetica, rendono l’abitazione inseribile in qualsiasi contesto e comunità. Lo sviluppo di una pianificazione urbana più fluida, in grado di ripensare il quartiere sociale in modo meno rigido, è proprio l’obiettivo del Bauhaus Campus, un piccolo villaggio sperimentale, di cui aVOID fa parte, ospitato all'interno del Bauhaus-Archiv / Museum of Design di Berlino. All’interno dell’esperimento socio-culturale, curato dall'architetto Van Bo Le-Mentzel e sviluppato in collaborazione con la Tinyhouse University, il progetto aVOID è chiamato ad indagare la tipologia della casa a schiera nella possibilità futura di creare quartieri migratori, cioè insediamenti temporanei dove le abitazioni su ruote possono facilmente spostarsi da una località all’altra. “Terminati gli Studi all’Università di Bologna – commenta Leonardo Di Chiara – sarebbe stato per me impensabile stabilire la mia vita nello stesso posto per sempre. Da questa spinta personale, legata sia ad esigenze lavorative che alla volontà di apprendere da culture diverse dalla nostra, nasce l’idea di una residenza itinerante. Qui a Berlino sto sperimentando in prima persona il grande potenziale delle tiny house attraverso un periodo di test-living che sto svolgendo all’interno della mia casa aVOID; una fase fondamentale per poter realmente dare concretezza al mio desiderio di vivere come un vero e proprio nomade di nuova generazione. Le prossime destinazioni saranno la Danimarca e l’Olanda, con l’idea però di tornare presto in Italia”. LA COSTRUZIONE Ventisette partner tecnici hanno contribuito alla costruzione di aVOID. Tre mesi di lavori incessanti hanno restituito una mini abitazione quasi interamente funzionante realizzata con materiali di aziende italiane e tedesche che credono nell’impatto rivoluzionario delle piccole case nel mercato immobiliare. Il cantiere è ancora “work in progress” per la parte impiantistica, che sarà sviluppata all’interno del laboratorio del Bauhaus Campus.

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Schüco Italia è tra i sostenitori del progetto e sono Schüco le soluzioni in alluminio che compongono la facciata principale, la finestra della facciata sul retro e l’apertura vetrata che consente l’accesso alla terrazza, tutte progettate e realizzate da Giommi di Fossombrone (Pesaro), serramentista Premium Partner Schüco. “Le tendenze dell’abitare sono in continua e sempre più veloce evoluzione – commenta Roberto Brovazzo, Direttore Generale Schüco Italia – ed è un dovere per chi si occupa di innovazione nella progettazione quello di indagare i nuovi modi di vivere gli spazi, sia domestici che urbani. Contribuire alla realizzazione di aVOID ci ha permesso di esplorare gli aspetti più rivoluzionari del vivere mobile, facendo i conti da un lato con spazi ridotti da interpretare sia sotto l’aspetto estetico che sostenibile, dall’altro con nuovi concetti di pianificazione urbana e di fruizione del suolo cittadino. Il progetto, inoltre, ci ha permesso di verificare la flessibilità delle nostre soluzioni, perfettamente adattabili sia al grattacielo che alla mini casa. Un’ulteriore affermazione del fatto che con il giusto sguardo prospettico e la giusta apertura mentale verso il cambiamento ogni limite può divenire un’opportunità”. SCHEDA PROGETTO Realizzazione: Tiny House Progettazione: Leonardo Di Chiara Sistemi per l’involucro: Schüco Italia Serramenti ad alto isolamento: portafinestra a tre ante Schüco AWS 65 BS HI, finestra con anta ribalta Schüco AWS 65 BS HI, lucernario a tre specchiature di cui due realizzate con apribili Schüco AWS 65 HI. Serramentista: Giommi di Fossombrone (Pesaro)

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WOOD BETON A LINATE L’AZIENDA DI ISEO È GENERAL CONTRACTOR PER QUESTA NUOVA IMPORTANTE OPERA Wood Beton è la protagonista assoluta nella realizzazione del Moxy Hotel di Linate (MI): una sfida che la vede nuovamente impegnata nel settore delle strutture ricettive. Infatti, dopo la realizzazione del Moxy Hotel di Malpensa, costituito da 172 camere, 4 piani fuori terra per un totale di 5.600 mq ultimati in circa 6 mesi di cantiere, ecco che l’azienda di Iseo sta procedendo con i lavori del nuovo Moxy Hotel in prossimità dell’aeroporto di Linate (Mi). L’hotel sarà realizzato “chiavi in mano” e, come per il Moxy Hotel di Malpensa, il ruolo di Wood Beton sarà quello di General Contractor: oltre alla produzione della struttura, e della realizzazione di tutte le finiture, l’Ing. Giovanni Spatti è anche il progettista generale dell’intera opera. “Ci occuperemo della progettazione e del controllo di tutte le fasi e le attività necessarie per assicurare il rispetto dei tempi di realizzazione, la qualità delle modalità operative, assumendoci la responsabilità totale dell’opera, in qualità di unico referente per il Committente” racconta Giovanni Spatti, Amministratore Delegato di Wood Beton Spa. Per lo sviluppo di un progetto così ambizioso sarà utilizzato un sistema costruttivo ad hoc, ideato e messo a punto dall’Ing. Spatti, in collaborazione con la Società “Vastint Hospitality B.V.”. Grazie alle competenze in campo ingegneristico e a una corretta ed accurata progettazione, si è puntato al massimo dell’industrializzazione, impiegando una soluzione tecnologica innovativa che prevede l’impiego di moduli prefabbricati tridimen-

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sionali con struttura in X-lam con finiture e impianti già integrati e costruiti direttamente in stabilimento. Tale sistema costruttivo è stato testato per la prima volta presso l’hotel di Malpensa e da quel momento tutti le strutture dei Moxy di Europa vengono prodotte a Corzano (BS), presso la WBFactory, l’azienda nata appositamente per realizzare gli elementi prefabbricati nella quantità e con la qualità richieste dal mercato. Dopo il Moxy di Malpensa, sono stati realizzati altri hotel in diverse parti dell’Europa: Londra, Aberdeen, Edimburgo, Glasgow, Oslo, Vienna, Copenaghen, Monaco, Francoforte, Berlino e Parigi ne sono qualche esempio. L’ITALIA PROTAGONISTA E ora tocca ancora una volta all’Italia, a Linate appunto, dove per la realizzazione dell’hotel è stato richiesto un servizio “chiavi in mano”. “Il sistema costruttivo proposto tiene conto delle esigenze fondamentali di un hotel - quali, per esempio, il comfort interno, in particolare l’insonorizzazione tra le ca-

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mere e tra le camere e l’ambiente esterno (dove atterrano e decollano aeroplani) - ma anche delle richieste ormai alla base di qualsiasi nuova realizzazione in Italia - quali, per esempio, un elevato grado di coibentazione e di risparmio energetico”. Dunque un obiettivo chiaro: costruire un albergo, di qualità elevata, ma realizzato in tempi brevissimi, applicando sofisticate tecnologie e sistemi industrializzati “L’industrializzazione comporta innanzitutto una maggiore qualità di ciò che viene prodotto in stabilimento, secondo un programma di produzione dettagliato e soggetto a controllo diretto e continuo. Inoltre consente di realizzare strutture in assoluta sicurezza, in quanto tutte le operazioni di montaggio avvengono con operatori a terra e, realizzando gli elementi in stabilimento, gli operai lavorano in condizioni di temperatura controllate, protetti dagli agenti atmosferici, in estrema sicurezza e tranquillità. Non da meno il fatto che l’utilizzo di un sistema industrializzato consente una notevole riduzione dei tempi di montaggio: le risorse impiegate nella fase di produzione in stabilimento consentono la realizzazione dei prefabbricati mentre in cantiere sono ancora in corso le opere propedeutiche”. Un lavoro “all inclusive” e degno di nota che, grazie all’’impiego spinto di elementi industrializzati, permetterà dei tempi di realizzazione estremamente rapidi: i lavori avranno infatti una durata di circa 8 mesi.

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Il Moxy di Linate sarà un edificio più imponente rispetto a quello realizzato a Malpensa, sviluppato su sei piani fuori terra, per una superficie totale di circa 7.200 mq. Il piano terra ospiterà la zona hall e i locali a servizio della struttura, mentre i cinque piani soprastanti saranno destinati a un uso ricettivo a disposizione degli ospiti: in totale saranno presenti 200 camere da letto. L’hotel presenterà una struttura portante in x-lam: moduli tridimensionali che formano un “sistema scatolare”, completamente finiti in stabilimento e trasportati in cantiere, sollevati nella loro posizione finale e connessi, strutturalmente e impiantisticamente, alle altre scatole e alle dorsali impiantistiche dell’edificio. Dopodiché a tali moduli verranno connessi elementi prefabbricati bidimensionali, ovvero pareti e solai. Alla struttura in legno, verranno affiancate porzioni di strutture prefabbricate in cemento armato: gli elementi proposti in c.a. prefabbricato, ad opera di Camuna Prefabbricati Srl, sono le fondazioni, le travi e i pilastri della zona hall, i vani scala e i vani ascensore. Dunque non solo legno per questo hotel “Grazie alla nostra flessibilità, proponiamo, progettiamo, combiniamo e gestiamo indifferentemente legno, acciaio e calcestruzzo. Ognuno, con le proprie caratteristiche: per ottimizzarne l’uso è fondamentale utilizzare ogni singolo materiale potenziando al massimo la sua natura prestazionale.

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UNA NUOVA FRONTIERA PER SERRAMENTI E DOMOTICA Garone Habitat integra serramenti e domotica: infissi sempre più smart I bisogni in termini di qualità della vita, sicurezza, benessere e risparmio energetico cambiano repentinamente. Per rispondere a queste nuove esigenze, Garone Habitat ha deciso di abbinare la domotica agli infissi. La tecnologia è semplice, intuitiva e non richiede nessun intervento strutturale. Basta scaricare un’App e avviare la gestione dei dispositivi presenti in casa. In questo modo, tapparelle, persiane, tende e frangisole potranno essere azionate, anche a distanza, attraverso smartphone, tablet e computer. Inoltre, il sistema domotico include il controllo di tantissimi altri servizi collegati alle abitazioni, a partire dagli impianti di riscaldamento e di illuminazione, nonché l’apertura e la chiusura di cancelli e garage. Il sistema è in grado di attivare anche i dispositivi di protezione e di videosorveglianza, in modo da garantire una maggiore sicurezza degli edifici. «Gli infissi, se dispongono delle tecnologie domotiche, sono in grado di migliorare notevolmente il comfort abitativo. Per questo motivo - ha

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sottolineato il direttore commerciale dell’azienda Garone Habitat, Pasquale Garone - abbiamo deciso di applicare la domotica ai nostri serramenti, in quanto il sistema consente di integrare gli infissi ai dispositivi presenti nelle case, migliorando così il comfort e la qualità della vita». I sistemi di automazione dei serramenti, infatti, permettono di vivere in perfetta armonia con le abitazioni, offrendo la possibilità di aprire e chiudere anche oggetti molto pesanti, di controllarli a distanza. Tali sistemi non si applicano soltanto alle abitazioni, ma anche a edifici pubblici e industriali, nonché a immobili scolastici e a strutture ricettive. Infine, gli infissi domotici riescono a coniugare estetica e tecnologia.

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LE NOVITÀ ISOLMANT PER I DIVISORI ORIZZONTALI

BIPLUS E SUPER BIPLUS, DUE MUST PER L’ISOLAMENTO SOTTOMASSETTO Il materassino “composito” di Isolmant rinnova la sua grafica e continua a rimanere uno dei punti di riferimento per le applicazioni sotto massetto di assoluta qualità. Con Super Biplus nasce un prodotto specifico per le strutture leggere. “Un prodotto che negli anni ha costruito un mercato e si è guadagnato la fiducia di milioni di pavimenti…”. Ci sono intuizioni tecniche di cui andare fieri, e Isolmant Biplus è uno di queste. Le parole di Eugenio Canni Ferrari, amministratore delegato di Tecnasfalti-Isolmant, qui sopra riportate, riassumono in poche lettere il valore tecnico di questo “composto” che recentemente - perché anche l’occhio vuole la sua parte – è stato rivisto nella grafica, con un nuovo logo più moderno e immediatamente distinguibile. Come dire: non potendo renderlo più performante di quanto già non sia, l’abbiamo fatto più bello. Ma nell’Ufficio Tecnico dell’azienda di Francolino (MI) l’evoluzione non si ferma. Nasce così Isolmant Super Biplus, un materassino pensato e creato per l’isolamento acustico al calpestio dei divisori orizzontali, espressamente studiato per garantire un elevato potere fonoisolante (34dB) nelle strutture leggere come, per esempio, i solai in legno. Isolmant Super Biplus è composto dal materassino Isolmant Special 5 millimetri, accoppiato sul lato inferiore a Fibtec XF1-EL, una fibra

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agugliata ed elasticizzata a elevate prestazioni, mentre sul lato superiore è accoppiato con Isolmant TeloGomma, rivestito da un velo di TNT che previene eventuali, possibili lacerazioni. Queste caratteristiche uniche lo rendono ideale sia nei sottofondi monostrato che bistrato, e richiede spessori del massetto di finitura pari ad almeno 5 cm. Lo spessore totale del prodotto è di circa 1 centimetro e, nel momento della posa, è consigliabile applicarlo direttamente sul solaio e al di sotto della rete impiantistica per evitare i rischi di lacerazione e la possibile formazione di bolle di aria al di sotto dello stesso materassino. La realizzazione di un intervento a regola d’arte, in grado di assicurare il perfetto isolamento del solaio, prevede quindi il preciso accostamento dei materassini Super Biplus (con la gomma rivolta verso l’alto) che andranno poi sigillati utilizzando Isolmant Nastro Telato, un prodotto a bassissimo spessore (circa 1 mm) particolarmente indicato per garantire la planarità del piano di posa anche in presenza dei sistemi di riscaldamento, oppure Isolmant Fascia Nastro (con spessore di circa 3 mm). Questi due prodotti tecnici concorrono ampiamente alla bontà dell’intervento perché assicurano la continuità dello stato di protezione dal rischio di risalita dell’umidità e della propagazione del rumore. Isolmant Super Biplus affianca quindi Isolmant Biplus, arricchendo le soluzioni di eccellenza di Isolmant per le applicazioni sotto massetto. In questi ultimi anni, le ristrutturazioni edilizie hanno visto questa tipologia di prodotti protagonista in numerosissimi cantieri dove la qualità del risultato finale doveva essere garantita. Isolmant Biplus, negli anni, ha costruito un vero e proprio mercato, quello delle applicazioni di qualità. Con Super Biplus l’offerta raddoppia.

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IL CEMENTO CHE RESPIRA SOSTENIBILE, CONFORTEVOLE, FACILE ED ECONOMICA DA REALIZZARE: ECCO LA CASA DEGLI ITALIANI SECONDO ITALCEMENTI

Una casa a basso impatto ambientale, a costi contenuti, con soluzioni architettoniche e finiture in grado di abbattere gli agenti inquinanti, attenta ai consumi energetici, in grado di contenere sensibilmente i rumori, attenta all’acqua e al verde circostante, in grado di contrastare il calore... Sono queste le caratteristiche delle soluzioni per la casa di Italcementi che, insieme a Calcestruzzi e BravoBloc, sono state presentate a Restructura, il salone in programma al Lingotto Fiere di Torino dal 16 al 19 novembre 2017, dedicato ai temi della riqualificazione, del recupero e della ristrutturazione in ambito edilizio. «L’aspetto su cui maggiormente si è concentrata l’attività di ricerca e innovazione di Italcementi in questi anni è l’attenzione al tema della luce e dell’acqua. Oggi il cemento rappresenta il materiale ideale per realizzare una vastissima gamma di prodotti per la riqualificazione, il re-

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cupero e la ristrutturazione grazie alle sue caratteristiche di resistenza alla compressione, resistenza all’usura, lavorabilità, durabilità e con la possibilità di nuove finiture superficiali – ha detto Stefano Roncan Direttore Commerciale di Italcementi - Il materiale, essendo per sua natura chiaro, ha una maggiore luminanza rispetto ad altri prodotti. Questo consente ad esempio una diminuzione della temperatura al suolo fino a 30° grazie alla capacità di riflettere la luce del sole. Questa soluzione può ridurre l’effetto “isola di calore” tipica dei luoghi fortemente urbanizzati. È un effetto che si può ottenere, ad esempio, con pavimentazioni realizzate con i.idro DRAIN, oppure con i rasanti della gamma i.active COAT, facilmente applicabile su pareti esterne e interne sull’involucro edilizio realizzato con il sistema costruttivo BravoBloc».

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PILKINGTON SPECTRUM DIVENTA UN’APP PER SMARTPHONE Il configuratore tra i più utilizzati per il calcolo e la scelta del vetro è ora disponibile per smartphone. Pilkington Spectrum, programma di calcolo già disponibile sul sito Pilkington (www.pilkington.it), è stato ottimizzato per essere utilizzato sui dispositivi mobili, rendendo così più veloce e più facile il metodo di specifica del vetro.Il configuratore, tra i più utilizzati per il calcolo delle principali proprietà del vetro, è scaricabile in forma di applicazione per dispositivi iPhone, iPad e Android e consente agli utenti di trovare i prodotti Pilkington che soddisfano maggiormente le esigenze di progettazione.Impostando i parametri desiderati, tra cui il coefficiente di trasmittanza termica (valore U), il fattore solare (g), la trasmissione luminosa e l'abbattimento acustico, gli utilizzatori dell’app troveranno i prodotti che soddisfino le loro esigenze.L'applicazione può essere utilizzata per valutare le prestazioni di una vetrata in diverse configurazioni, tra cui vetri singoli, vetrate isolanti (vetri doppi, tripli e quadrupli) e configurazioni a doppia finestra. I clienti e i progettisti possono costruire la propria libreria di configurazioni preferite e, per la marcatura CE, accedere alla Dichiarazione di Prestazione (DoP). Per comodità, i risultati possono essere inviati direttamente ad una casella di posta elettronica.Il database include una vasta gamma di prodotti Pilkington, suddivisi in categorie di vantaggi prestazionali, come il controllo solare, l'isolamento termico e l’autopulizia. Phil Brown, Responsabile europeo Regulatory Marketing di Pilkington, ha dichiarato: “Abbiamo ricevuto un ottimo riscontro per Pilkington Spectrum nel corso degli ultimi mesi.

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Abbiamo reso lo strumento accessibile a tutti, indipendentemente da dove si trovino. Siamo lieti che la nuova applicazione Pilkington Spectrum offra ai clienti un servizio tecnico avanzato e online accessibile tramite dispositivo mobile.“Con questa applicazione sarà più facile e più veloce selezionare i prodotti da parte dei nostri utenti, qualunque sia il loro livello di conoscenza del vetro”. La nuova app Pilkington Spectrum per iPhone e iPad è disponibile per il download dall’iTunes Apple Store al seguente indirizzo: https://goo.gl/px2hVi . Può anche essere scaricata dal Google Play Store per dispositivi Android all’indirizzo: https://goo.gl/Dc777i .

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LA NUOVA GAMMA PLUS DI ROCKWOOL Migliorate le prestazioni termiche dei pannelli in lana di roccia per l'isolamento di facciate e coperture. Nella realizzazione di edifici ad alta efficienza energetica, per ottenere un elevato comfort abitativo e una sensibile riduzione dei consumi, è necessario intervenire sull'involucro eliminando i ponti termici, con un adeguato isolamento. Per un isolamento a regola d'arte, Rockwool propone i pannelli in lana di roccia della gamma Plus, ottimizzata di recente grazie ad un D migliorato. La gamma Plus comprende: Durock Energy Plus: un pannello rigido in lana di roccia, caratterizzato da elevata massività e ottime prestazioni meccaniche e termiche (D = 0,036 [W/mK]), ideale per coperture piane e inclinate. Nel primo caso viene raccomandato per applicazioni in cui l'impermeabilizzazione é realizzata con membrane sintetiche o bituminose. Nel secondo caso é particolarmente indicato per tetti in legno e ventilati dove apporta un significativo incremento delle prestazioni acustiche e del comfort invernale ed estivo. Frontrock Max Plus: un pannello rigido in lana di roccia non rivestito a doppia densità, che presenta un'ottima conducibilità termica (D =

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0,035 [W/mK]) e stabilità dimensionale garantita nel tempo. Un particolare trattamento cui viene sottoposto in fase di produzione lo rende particolarmente adatto per l'isolamento dall'esterno, motivo per cui viene ampiamente utilizzato nei sistemi termoisolanti a cappotto. Hardrock Energy Plus: un pannello in lana di roccia con un valore D = 0,035 [W/mK], particolarmente indicato nel caso di tetti in legno e ventilati, dove apporta un significativo incremento delle prestazioni acustiche e del comfort abitativo. Completa la gamma il prodotto Acoustic 225 Plus: un pannello in lana di roccia non rivestito a media densità - anche questo con un valore di conducibilità migliorato (D= 0,033 [W/mK]), per l'isolamento termico e acustico di pareti divisorie e perimetrali leggere e massive. Per approfondimenti: http://www.rockwool.it/gamma-plus/

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UNA SCELTA DIFFERENTE, UNA MOTIVAZIONE TECNICA

Le prestazioni di Wingrip Evo ai vertici della tecnologia Innovazione di prodotto ma soprattutto la necessità di offrire proposte differenti e vincenti. Con Wingrip EVO, Winkler si conferma ai vertici dell’evoluzione tecnologica dei prodotti promotori d’adesione da più di 25 anni: un ponte d’aggrappo universale pronto all’uso, a base acqua, che conferma il valore e la coerenza della filosofia Winkler Safe, per la salute dell’uomo e dell’ambiente. Una delle principali problematiche che il settore dell’edilizia ha il dovere di risolvere – dalla progettazione alla distribuzione, no alle imprese specializzate e agli applicatori – riguarda la differenziazione della proposta tecnica al mercato, per non continuare a ritrovarsi a combattere in territori, come per esempio quello sempre più accidentato del prezzo, che nulla hanno a che spartire con un mercato evoluto (nella perce-

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zione del valore in senso lato) e tecnicamente avanzato grazie al soluzioni di avanguardia. Dal canto suo, la produzione si trova anch’essa davanti a scelte importanti che riguardano la formulazione di prodotti e di soluzioni che, oltre a essere assolutamente per- formanti, devono tener conto delle priorità suggerite dalla salvaguardia dell’ambiente, della salute sia degli operatori, sia degli utenti nali. L’innovazione tecnica e la capacità di proporla ai propri interlocutori diventa quindi un tratto caratterizzante del professionista – sia esso progettista, distributore o applicatore – una gura professionale sempre più richiesta, soprattutto dal cliente privato che deve affidargli, per esempio e non è poco, la ristrutturazione della sua casa. Winkler è da sempre al anco dei professionisti del settore dell’edilizia con la qualità certi - cata delle sue innovazioni tecniche. E, fra i prodotti che meglio riassumono la filosofia produttiva dell’azienda di Cologno Monzese (MI), un posto di rilievo appartiene a Wingrip EVO, il promotore d’adesione polivalente a rapida essicazione pronto all’uso, a base di resine in dispersione acquosa, privo di solventi e quindi a basso impatto ambientale, formulato nei laboratori interni di Ricerca & Sviluppo. Wingrip EVO risponde perfettamente alla necessità di un impiego semplice, omogeneo e rapido: dopo aver pulito accuratamente il supporto, il prodotto è pronto per essere applicato, a rullo o con pennello, spazzolone o pompa airless, e garantisce subito un’adesione

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estremamente tenace sia all’interno che all’esterno, anche e soprattutto sui supporti lisci che non favoriscono punti d’aggrappo come per esempio calcestruzzo, legno, metallo, gesso, pannelli isolanti, mattoni, laterizi, cemento cellulare, ceramica, e così via. La super cie così trattata è quindi pronta per accogliere intona- ci, rasature, malte per ripristini o premiscelati per cappotti. In ambito ristrutturazione, Wingrip EVO esprime tutto il suo potenziale. Svolge infatti un’azione isolante per gesso o lastre in gesso rivestito. Inoltre, può anche essere applicato su piastrelle per favorire l’aggrappo di colle cementizie per la successiva posa di rivestimenti ceramici. Wingrip EVO si pone quindi ai vertici dell’innovazione tecnologica per l’efficacia delle sue performance tecniche. Si può applicare a temperature comprese fra i 5 e i 35 gradi, è comodamente conservabile perché garantisce una stabilità di 12 mesi, nel suo imballo integro. È pronto all’uso e non ha bisogno di acqua, cemento o additivi. Occorrono 300 grammi di prodotto per ricoprire perfettamente un metro quadrato di super cie, in mano unica, ed è disponibile nei colori bianco e grigio. WINKLER, SOLUZIONI SEMPLICI MA EFFICACI Fondata nel 1987 da un gruppo di imprenditori proveniente dal mondo

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delle costruzioni, Winkler è un’azienda chimica che sviluppa soluzioni tecnologiche semplici ed ef caci, con una gamma prodotti tra le più complete del settore che consente di plasmare l’offerta sulle reali esigenze della clientela, rispondendo in modo chiaro alle sempre maggiori problematiche dell’edilizia moderna. Presente sul territorio nazionale con una capillare rete di agenti e con depositi dislocati nelle aree strategicamente più importanti, Winkler dispone di additivi per calcestruzzo e promotori di adesione, malte per il ripristino e il recupero del cls, impermeabilizzanti liquidi e in pasta, membrane bitume-polimero, disarmanti, resine per pavimenti civili e industriali, resine per la protezione del cls e numerosi prodotti speciali. Negli ultimi anni Winkler ha indirizzato larga parte dei suoi in- vestimenti nella formulazione di nuovi prodotti sempre più innovativi e sicuri per l’ambiente e per l’uomo, come ad esempio le nuove tecnologie a marchio W-Safe basate su prodotti all’acqua.

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IL NUOVO RUOLO DELLA DISTRIBUZIONE, L’ESEMPIO DI VILLA FEBEA Strategica nel recupero di un’antica dimora è stata la consulenza del Punto Vendita BigMat di Magione (PG) nei lavori strutturali e nella cura delle finiture, per “ricordare” lo stile originario e dare nuova vita alla storica residenza Immerso nelle colline toscane, a Chiusi (SI), a due passi da Cetona e Montepulciano, circondato da 1.400 ulivi secolari e piante ad alto fusto, si trova Villa Febea – residenza d’epoca in auge negli anni ’50 – che oggi risorge ad antico splendore per trasformarsi in una struttura ricettiva moderna ma dal fascino antico, per turisti principalmente stranieri. Villa Febea, di proprietà di Jacopo Baiocco, è stata aperta al pubblico a marzo 2017; per la sua ristrutturazione la ditta BigMat Pesciarelli Edilizia di Magione (PG) ha fornito consulenza nella scelta dei materiali più adatti al restauro conservativo e alla ristrutturazione. IL RECUPERO DELLA RESIDENZA Villa Febea, originariamente rifugio per Cardinali e Vescovi, è un luogo ideale per il relax e la meditazione, 1.000 mq complessivi – di

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cui 600 mq solo per l’edificio principale – all’interno di una superficie totale tra terreno e immobile di 16 ettari con giardino e una splendida grotta etrusca nonché una chiesa risalente al 1800. Oggi la villa conta 12 camere con bagno, due piscine (una aperta e una scoperta), locale bar e zona fattoria; offre tutti i comfort di una residenza extra lusso insieme all’esperienza di soggiornare in un ambiente che ospitò nomi famosi del mondo dello spettacolo come Federico Fellini, Anna Mazzamauro, Silvia Koscina e Corrado Mantoni. «L’edificio era in stato di totale abbandono – racconta Jacopo Ba-

Lavori a Villa Febea I risultati della ristrutturazione

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iocco, titolare della villa e progettista che ha curato la ristrutturazione –. Durante il restauro di Villa Febea abbiamo mantenuto molte delle caratteristiche originarie come i bellissimi soffitti decorati e in legno, abbiamo restaurato le porte e le finestre originali della villa sostituendo i vetri per garantire un isolamento efficiente». Sempre in ottica di risparmio energetico è stato necessario provvedere all’isolamento termico delle pareti perimetrali – con oltre 2mila mq di nuovo cappotto – così come all’isolamento del tetto e il rifacimento del manto di copertura. «L’intervento, durato 2 anni, è stato un restauro di tipo conservativo in cui abbiamo cercato di recuperare quanto più possibile dando però una nuova e più funzionale suddivisione degli spazi interni – racconta ancora Baiocco –, da marzo 2017 ospitiamo turisti da tutto

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il mondo». Gran parte degli intonaci interni e la relativa decorazione sono stati rinnovati con prodotti Saint-Gobain Weber, nello specifico: la finitura colorata a spessore weber.cote acrylcover M, in pasta pronta all’uso per esterni di natura organica (con stesura del preparatore di sottofondo weber.prim RA13). Messo a nuovo anche l’intero impianto di depurazione e di fognatura, che è stato realizzato con tubazioni Rototec. Fondamentale per la riuscita del progetto l’esperienza di BigMat Pesciarelli Edilizia come racconta Danilo Pinzo, responsabile commerciale: «L’intera ristrutturazione è stata eseguita senza intoppi perché sappiamo garantire una consulenza completa, dalla scelta dei prodotti più adatti alla corretta posa in cantiere, ad esempio il massiccio intervento sul cappotto con prodotti Weber è riuscito in modo ottimale proprio perché abbiamo preventivamente curato l’intervento». Il sistema d’isolamento termico esterno “a cappotto” weber.therm family white, rispondente alla normativa tecnica ETAG 004, è stato realizzato mediante pannelli in EPS 100 bianco weber.therm F100 incollati con adesivo webertherm AP60 start e ancorati con tasselli weber.therm TA8, quindi rasati con strato di finitura webertherm AP60 start armato con fibra di vetro weber.therm RE160. Altri prodotti applicati sono stati: weber IP 610 extra per la realizzazione di alcuni intonaci; weber dry OSMO per l’intonaco impermeabile a spessore e

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weber floor AL per la realizzazione di rasatura autolivellante. LA NUOVA VILLA Al piano terra è stato realizzato il grande salotto, dove gli ospiti possono cenare insieme, sempre allo stesso piano si trovano: cucina, bagni e due stanze prive di barriere architettoniche per l’accoglienza di ospiti con disabilità. Ai piani superiori è collocato un salone con camino e le stanze, alcune dotate di idromassaggio. Nell’edificio adiacente si trovano la sala colazioni e le altre camere. «Imponente l’intervento non solo sul cappotto e in copertura ma anche per gli impianti e per la nuova pavimentazione all’interno della villa – spiega Danilo Pinzo –, dove sono stati selezionati e applicati quasi 2mila mq di prodotti dal design raffinato come un grès porcellanato con spessore 10 mm che ripropone toni anticati e una pavimentazione effetto legno per ricreare un’atmosfera tradizionale ma allo stesso tempo moderna, nei bagni come nella zona notte». Per le finiture degli ambienti bagno sono stati scelti prodotti di rubinetteria del marchio Nobili e i box doccia Novellini. La piscina esterna da 12 m «è un’altra opera degna di nota per il ri-

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sultato estetico e qualitativo – aggiunge Pinzo –, la pavimentazione interna alla piscina così come quella esterna circostante è stata realizzata con piastrelle 20x20 cm Taupe della collezione Colour di Leonardo Ceramica della Cooperativa Ceramica d’Imola e per l’impermeabilizzazione è stato applicato il rivestimento Plastivo 180 di Volteco». IL RUOLO DI BIGMAT Per il progetto di Villa Febea sono stati forniti i materiali per la ristrutturazione e la consulenza a opera del responsabile commerciale del Punto Vendita BigMat di Magione (PG), Danilo Pinzo con la proposta di soluzioni innovative ma al tempo stesso attente alla storicità dell’edificio. «È stata la prima esperienza di collaborazione con BigMat Pesciarelli, siamo stati seguiti perfettamente per tutta la durata dei lavori – commenta soddisfatto il progettista e proprietario Jacopo Baiocco –. Lo staff è stato fondamentale nella scelta di alcuni prodotti, come il tipo di cappotto e i rivestimenti a pavimento, ci siamo affidati completamente alla loro esperienza che ha soddisfatto le aspettative». BigMat Pesciarelli Edilizia, attivo da 50 anni nel territorio umbro, è una realtà storica nel campo dei materiali da costruzione con un’ampia offerta di prodotti: dalla fondazione al tetto, dal colore all’interior design e all’arredobagno. Il servizio affidabile e la pluriennale competenza dei 40 dipendenti tra tecnici, ingegneri e agenti di commercio, sono i punti di forza del Punto Vendita con oltre 14mila mq con annesso magazzino e parco macchine oltre allo showroom da 2mila mq.

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I NUMERI DELL’INTERVENTO Tipo di intervento: ristrutturazione di una villa d’epoca • Luogo: Chiusi (SI) • Progettista: Jacopo Baiocco • Direttore dei lavori: geometra Daniele Carnieri • Impresa costruttrice: D.R. Costruzioni Snc di Daniele Pagliccia • Intonaci e cappotti esterni: Luigi Nicolosi • Impianti idraulici: T.S.M. Termoidraulica di Aldo Scarpanti e Andrea Macchiaiolo • Impianti elettrici: Silvano Caponeri • Tempi di intervento: 2 anni • Classe energetica: in fase di assegnazione • Materiali forniti da: BigMat Pesciarelli Edilizia di Magione (PG) BigMat, fondato nel 1981, è il Gruppo leader in Italia e in Europa di materiali per costruire, ristrutturare e rinnovare. Con 905 Punti Vendita (195 in Italia) è presente in 8 paesi (Belgio, Francia, Italia, Portogallo, Repubblica Ceca, Slovacchia, Spagna e dal 2015 anche a Malta) e ha un fatturato complessivo di oltre 2 miliardi di euro. BigMat si rivolge ai professionisti del settore dell’edilizia, ma anche ai privati offrendo prodotti e sistemi costruttivi per la realizzazione di edifici eco-sostenibili e ad alto comfort abitativo. Ogni Punto Vendita BigMat è un centro specializzato per soluzioni all’avanguardia e attente all'ambiente, che vanno dai materiali edili ai sistemi in legno, dalle finiture d'interni fino ai rivestimenti e arredi da esterno. Il marchio BigMat viene utilizzato anche per identificare una linea di prodotti professionali per tutte le esigenze dell'operatore edile e

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dell'appassionato evoluto e competente. BigMat si rivolge anche al privato, all’architetto e all’interior designer per aiutarli nella progettazione e nella scelta dei materiali per la ristrutturazione, il restyling o la creazione di nuovi ambienti della casa, grazie a spazi espositivi presenti su tutto il territorio nazionale e grazie ad HABIMAT, una rete di showroom d’interni specializzati. BigMat International, con sede a Lussemburgo, si occupa di favorire lo scambio di esperienze e conoscenze tra i Soci e le sedi centrali dei Paesi dove è presente il marchio BigMat. L’organizzazione del Premio Internazionale di Architettura (dal 2013) si inserisce nell’ottica delle iniziative promosse a livello europeo da BigMat International, come ad esempio la sponsorizzazione della squadra di ciclismo FDJ BigMat nel 2012 oppure la definizione nel 2015 di un nuovo posizionamento e del nuovo marchio BigMat – Home of Builders.

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UNITI PER EFFICIENZA E DIGITALIZZAZIONE Siemens Italia e Prelios Integra insieme per l’efficienza energetica e la digitalizzazione degli edifici Siemens e Prelios Integra uniscono le forze: le due Societa annunciano la collaborazione su progetti nell’ambito delle tecnologie digitali per gli edifici, puntando alla valorizzazione degli immobili attraverso il risparmio energetico e la building performance sustainability. L’8% dei costi di gestione totali di un edificio si genera dopo la sua entrata in esercizio, e il 40% di tali costi deriva dal consumo energetico. E’ su questo aspetto che Siemens Italia e Prelios Integra potranno intervenire come un soggetto unico, offrendo soluzioni caratterizzate da tecnologie innovative e all’avanguardia. Siemens e Prelios Integra metteranno a disposizione le proprie soluzioni avanzate nelle tecnologie per gli edifici con relativo supporto ingegneristico, proponendo idee innovative e valutando le soluzioni finanziarie piu efficaci. Inoltre, grazie alla qualifica di Siemens come Energy Service Company (ESCo) con Certificazione UNI CEI 11352, Siemens e Prelios Integra sono in grado di offrire servizi certificati di efficienza energetica a garanzia del risultato, quali l’Energy Performance Contract (EPC, Contratto di Rendimento Energetico), assicurando risparmi energetici nell’intero ciclo di vita dell’investimento e annullando rischi tecnici e oneri finanziari. UN ACCORDO STRATEGICO L’accordo, in linea con gli obiettivi definiti dalla SEN 2017 (Strategia

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Energetica Nazionale) a favore delle iniziative per la riduzione dei consumi di energia primaria in ambito immobiliare, coinvolgera tutti i settori di utenza in favore del raggiungimento delle performance condivise a livello nazionale. L’accordo riconosce a Prelios Integra il ruolo di start-up di progetto e di responsabile dello sviluppo dell’ingegneria generale e specialistica relativa ai temi di energy saving, attraverso l’analisi preliminare dei trend di consumo e la definizione dei parametri d’interesse. Nel ruolo di construction manager, Prelios Integra avra la gestione dell’intero iter progettuale, quale interfaccia unica con il committente per la fase realizzativa dell’intervento. Siemens dara supporto all’elaborazione della proposta preliminare di efficientamento energetico – in linea con i piu alti standard di innovazione prodotto – e valutando, in sinergia con le aspettative di mercato, le possibili e piu efficaci soluzioni finanziarie. “Siamo orgogliosi di questo accordo con cui Prelios Integra si posiziona a fianco di Siemens nella valorizzazione immobiliare attraverso l’energy investment. Questo accordo unisce l’esperienza unica nella gestione immobiliare di Prelios Integra con la leadership innovativa di Siemens nel campo delle Energy Building Technologies, offrendo ai proprietari e agli utilizzatori immobiliari piani di efficientamento rispondenti agli standard piu riconosciuti e qualificati” dice Nicolo Tarantino, Amministratore Delegato di Prelios Integra “Siamo molto soddisfatti della collaborazione perche vediamo in Prelios Integra un partner affidabile e di grande esperienza. Ci presenteremo ai nostri clienti come un interlocutore ancora piu competitivo e con un’offerta unica e completa” commenta.

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Prelios Integra S.p.A. fa parte del Gruppo Prelios ed e leader in Italia nel settore dei servizi integrati di property & building management, project & construction management, engineering, due diligence, urban planning & real estate advisory e HSE, con 6,0 miliardi di Euro di valore degli immobili in gestione per oltre 7,0 milioni di metri quadrati. Con sedi a Milano e Roma, Prelios Integra ha uno staff di 100 risorse e collabora stabilmente con una rete di oltre 500 imprese di servizi e di professionisti. SIEMENS BUILDING TECHNOLOGIES La Divisione Building Technologies di Siemens si focalizza su cardini attorno a cui ruota l’ottimizzazione della gestione dell’intero ciclo di vita degli edifici: efficienza energetica, sicurezza e sostenibilita. Un edificio per essere definito “intelligente” deve infatti essere caratterizzato da sicurezza, comfort, risparmio energetico, produttivita, flessibilita, integrazione dei servizi, sostenibilita ambientale: questo e quello che offre la Total Building Solutions messa in campo da Siemens. Siemens e una multinazionale che si distingue da oltre 165 anni per eccellenza tecnologica, innovazione, qualita, affidabilita e presenza internazionale. Attiva in piu di 200 Paesi, si focalizza nelle aree dell’elettrificazione, automazione e digitalizzazione. Tra i piu importanti player a livello globale di tecnologie per l’uso efficiente dell’energia, Siemens e fornitore leader di soluzioni per la generazione e trasmissione di energia e per le infrastrutture, l’automazione e il software per l’industria. La Societa e tra le prime al mondo anche nel mercato delle apparecchiature medicali – come la tomografia computerizzata (TAC) e la risonanza magnetica –, diagnostica di la-

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boratorio e IT in ambito clinico. Presente nel nostro Paese dal 1899, Siemens e una delle maggiori realta industriali attive in Italia con due stabilimenti produttivi, centri di competenza su software industriale e mobilita elettrica e un centro tecnologico applicativo sui temi dell’Industria 4.0 a Piacenza. Con un fatturato di 1,9 miliardi di euro registrato nell’esercizio fiscale 2016, Siemens contribuisce con le proprie attivita a rendere l’Italia un paese piu sostenibile, efficiente e digitalizzato. www.siemens.it PRELIOS INTEGRA Prelios Integra S.p.A. fa parte del Gruppo Prelios, uno dei principali gruppi europei operanti nell’alternative asset management e nei servizi immobiliari specialistici. Quotata presso Borsa Italiana dal 2002, la holding Prelios S.p.A. coordina diverse societa operative in Italia, Germania e Polonia che sviluppano un network riconosciuto e multi premiato per la sua qualita, efficienza e affidabilita. In particolare Prelios Integra – tra i numerosi riconoscimenti e certificazioni internazionali che confermano il costante impegno a rappresentare una best practice – vanta la Certificazione Ambientale CSQ-ECO (norma ISO 14001), la certificazione dell’Ente internazionale IQNet, per la responsabilita sociale (norma SA 8000), la certificazione del sistema di gestione energia (SGE) 50001 ottenuta dall'ente certificatore IMQ. Prelios Integra ha lanciato nel 2007 Ecobuilding, il primo programma integrato che introduce stringenti criteri di responsabilita ambientale nella realizzazione e valorizzazione di nuovi edifici e nella gestione di patrimoni immobiliari. www.prelios.com • www.preliosintegra.com

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HARPO, PROTAGONISTA AL FORUM ECOTECHGREEN 2017 A PADOVA Giunto alla 68esima edizione, anche quest’anno il Flormart ha riaperto le sue porte: dal 21 al 23 settembre a Padova,è tornato il salone internazionale di florovivaismo e architettura del paesaggio. Anche Harpo, azienda leader nelle soluzioni a verde pensile, partecipa alla Fiera e al Forum EcoTechGreen 2017 del 22 settembre. HARPO ALLA RIBALTA CON GIARDINO ITALIA La nuova veste del salone prevedeva inserimento e l’impiego dell’elemento verde per l’intero anno. Giardino Italia, una struttura che diventava spazio espositivo a tutti gli effetti: all’esterno dei padiglioni in cui è stato possibile passeggiare tra i 3mila metri quadrati di giardino pensile Harpo, e godersi i prodotti più significativi dell’area mediterranea. Questo spazio, realizzato interamente con i sistemi tecnologici Harpo, ha incarnato forma e sostanza del Salone in un'esposizione permanente dedicata alla biodiversità italiana. L’idea di Giardino Italia è nata dalla collaborazione di Flormart con l’Orto Botanico dell’Università di Padova, il più antico al mondo e oggi patrimonio dell’UNESCO. È un parco della biodiversità e una ve-

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EVENTISTREAMINGCITY Maurizio Crasso, direttore della divisione Verde Pensile di Harpo Diverse realizzazioni di Harpo nel campo del verde pensile

trina permanente per i distretti del florovivaismo. Si colloca all’interno dell’ex quartiere fieristico di Padova ed è parte integrante del progetto di riqualificazione verde dell’area. L’obiettivo è quello di rendere tangibile la grande varietà di produzione di piante italiana, resa visitabile al pubblico e ulteriormente valorizzata in occasione delle varie manifestazioni espositive organizzate in fiera. HARPO AL CONVEGNO ECOTECHGREEN L’azienda triestina ha partecipato a uno degli appuntamenti annuali

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più importanti nel panorama internazionale del Verde Tecnologico: il Forum EcoTechGreen 2017 - dall’iniziativa di Paysage in collaborazione con la rivista Topscape - che anche quest’anno ha accolto ospiti d’eccezione come Patrick Blanc e Stefano Boeri che ha presentato con l'occasione il suo ultimo progetto. Il Forum, da tempo impegnato a promuovere progetti e ricerche nell’ambito dell’Architettura del Paesaggio, quest’anno ha vistol’intervento di Maurizio Crasso, direttore della divisione Verde Pensile di Harpo, che ha illustrato l’iter per la progettazione di un giardino pensile articolato in diverse destinazione d’uso. “Diverse sono le soluzioni di verde pensile – ha spiegato il dott. Crasso – che fino a qualche tempo fa traevano spunto dai sistemi utilizzati nei paesi centro europei, calibrati sulle condizioni meteo climatiche continentali. Harpo – ha continuato Crasso - ha introdotto, e collaudato negli anni, sistemi per giardini pensili studiati per il clima mediterraneo”. Al Forum è intervenuto, inoltre, anche l’architetto Maria Elena La Rosa, responsabile dell’ufficio tecnico Harpo verdepensile,che ha presentato l’intervento di verde pensile inserito all’interno del progetto di riqualificazione della Torre Zucchetti a Lodi.

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HARPO IN DUE PAROLE Harpo spa nasce nel 1897, quando la famiglia di imprenditori triestini Stock inizia a produrre ed esportare in tutto il mondo i cementi Portland. Nel 1963 la società avvia la produzione, nello stabilimento di Trieste, delle finiture per esterni sandtex, completando cosÏ la gamma di prodotti per l'edilizia. Oggi, tramite le sue divisioni, Harpo spa offre prodotti e soluzioni progettuali a tutti i problemi che riguardano la decorazione e protezione murale, il restauro ed il risanamento strutturale, l'impermeabilizzazione, l'ingegneria civile ed ambientale, le coperture a giardino pensile e tante altre soluzioni innovative. Un'equipe di architetti, ingegneri e geologi è a disposizione per l'assistenza tecnica in ogni fase del progetto, per permettere ai clienti di essere in grado di fare il miglior uso dei materiali impiegati.

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Un logo per identificare a colpo d’occhio gli edifici a prova di terremoto. L’iniziativa promossa da un’associazione “rosa” Nasce nelle Marche Sisma Safe, il primo marchio di qualità d’Italia che attesta la sicurezza sismica degli edifici adibiti a struttura ricet-

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Il team, tutto femminile, di Sisma Safe

tiva o aperti al pubblico. Un’iniziativa che si pone l’obiettivo di promuovere la cultura della prevenzione del rischio sismico, sviluppata da un team di quattro professioniste riunitesi nell’associazione culturale, tutta rosa, Sisma Safe. A ideare e lanciare l’associazione, che ha sede ad Ancona, e il marchio, una vera e propria etichetta di qualità rilasciata su richiesta dei proprietari degli edifici e sulla base di criteri altamente selettivi, gli ingegneri edili ed architetti Chiara Monaldi di Porto San Giorgio, Francesca Ottavio di Fermo e Serena Scarpini di Ancona, insieme alla specialista in marketing territoriale Silvia Montironi di Recanati. “Gli eventi sismici degli ultimi vent’anni ed in particolare le forti scosse di terremoto che hanno colpito le Marche – afferma la presidentessa dell’associazione Chiara Monaldi – ci hanno spinto a diventare protagonisti del nostro futuro e della nostra sicurezza. Per questo abbiamo pensato a un marchio di qualità che contraddistingua e renda immediatamente riconoscibili gli edifici nei quali le persone possono sentirsi al sicuro in caso di sisma, perché progettati, migliorati o adeguati secondo i limiti di legge. La nostra associazione non rilascia ovviamente certificazioni di idoneità, ma attribuisce un logo identificativo a quei fabbricati per i quali

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siano state effettivamente attuate azioni volte a diminuirne la vulnerabilità”. Chi intende richiedere il marchio Sisma Safe dovrà presentare all’associazione la documentazione relativa alle modalità di costruzione, alle indagini tecniche effettuate e agli interventi di adeguamento. Una commissione di esperti avvierà un’istruttoria per verificare, attraverso un’attenta analisi degli incartamenti e il controllo del curriculum di chi ha redatto la documentazione tecnica, che tutti i passaggi previsti dalla normativa sismica vigente e dalle buone prassi siano stati rispettati. Solo nel caso in cui venga appurata la completezza delle pratiche eseguite, l’associazione Sisma Safe rilascerà il marchio di qualità. “Vogliamo premiare – dice la vicepresidente Francesca Ottavio – tutti quegli edifici che possiedono i requisiti di legge e che rispettano elevati standard di sicurezza. L’associazione si propone di diffondere a tutti i livelli, dalle scuole, ai luoghi di aggregazione alle singole famiglie, la consapevolezza che è possibile e si deve intervenire sugli edifici per consentire a chi ogni giorno li vive di sentirsi al sicuro da ogni rischio”. Tra i settori ai quali si rivolge Sisma Safe ricopre un ruolo importante quello del turismo. Con il marchio di qualità l’associazione vuole promuovere e comunicare la sicurezza delle strutture ricettive in tutta

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Italia, a partire da quelle eccellenti, che possono svolgere un ruolo esemplare e di traino, per offrire al viaggiatore la garanzia di un soggiorno all’insegna della tranquillità .

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UNA LOMBARDIA IN BUONA SALUTE Scenari Immobiliari ci dà il polso di un mercato tonico e in recupero La Lombardia rappresenta il principale mercato immobiliare italiano, con il 22,2 per cento delle compravendite residenziali nazionali stimate per il 2017. La crescita percentuale delle transazioni rispetto al 2016 è pari al 12,8 per cento, ben al di sopra del tasso medio italiano del 7,7 per cento: la regione è passata da 109mila compravendite del 2016 a 123mila attese per fine 2017, mentre l’Italia da 520mila a 560mila per la fine dell’anno. Questi sono alcuni dei dati del Rapporto 2017 sul mercato immobiliare della Lombardia, presentato oggi a Milano da Scenari Immobiliari in collaborazione con Casa.it. Per il 2018 è attesa una prosecuzione del trend di crescita del mercato immobiliare lombardo, che dovrebbe far registrare oltre 143mila compravendite residenziali, pari al 16,7 per cento in più rispetto al 2017, contro il 12,5 per cento in Italia, mentre nel 2020 si prevede di raggiungere le 192mila compravendite. Relativamente ai prezzi medi, in Lombardia le quotazioni dovrebbero aumentare dell’1,3 per cento nel 2018 (0,3 per cento in Italia) con un rialzo costante che proseguirà fino 2020 superando il picco del 2007 del due per cento. In Italia il trend porterà a una crescita dei valori del 2,9 per cento senza, tuttavia, tornare agli standard pre-crisi. Spostando lo sguardo sui singoli capoluoghi lombardi, si nota come i valori medi delle quotazioni a Milano siano in rialzo già dal 2015, con quasi il due per cento in più registrato nel 2016 nel semicentro. Si stacca anche Como, dove i prezzi sono in salita per il 2017 dell’uno

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per cento circa, primo risultato positivo dopo dieci anni di calo. Andamenti simili si registrano nella maggior parte dei capoluoghi restanti, con Pavia e Bergamo che nel 2017 riportano un’inversione di tendenza. UN INCREMENTO DELLE TRANSAZIONI Nella città metropolitana di Milano la definitiva ripresa economica e i nuovi sviluppi immobiliari danno un progressivo incremento delle transazioni e un ritorno di attrattività della città e del suo vivere urbano, che ha avuto un impulso positivo dall’Expo. Le compravendite nel 2017 supereranno 33mila unità, circa il 4,2 per cento in più rispetto al 2016, arrivando a trentacinquemila il prossimo anno. A distanza di dieci anni, le transazioni tornano a superare i volumi del picco del 2007, impostando un trend di crescita che proseguirà nel prossimo biennio. L’andamento dei prezzi a Milano segue due linee di tendenza distinte tra periferia e resto del territorio. Nelle aree centrali i valori medi continuano ad aumentare: +1,8 per cento nel 2017 rispetto all’anno

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precedente. L’indice decennale dei prezzi nel centro del capoluogo ha superato i valori del 2007 già nel 2016 e prosegue tuttora il trend di crescita, con un +2,3 per cento nel 2018. Saranno le zone semicentrali le vere protagoniste del processo di trasformazione della città, specialmente nelle aree che sapranno trovare il giusto equilibrio tra qualità del prodotto, prezzo e localizzazione interessante per servizi e accessibilità. I prezzi nella fascia intermedia cresceranno di due punti percentuali nel 2017 e del tre per cento nel 2018. A Bergamo le transazioni hanno seguito un andamento positivo costante dal 2014, arrivando a 1.520 compravendite nel 2016. Per l’anno in corso è atteso un aumento del 9,2 per cento dei volumi delle transazioni, che si porteranno a 1.660 unità. Un ulteriore aumento dell’11,4 per cento è previsto per il 2018. A proposito di prezzi medi, nel 2017 la zona centrale della città è stimata in rialzo intorno al due per cento in più rispetto al 2016, e crescerà della stessa misura nel 2018. Le transazioni a Brescia hanno dato avvio alla ripresa nel 2015 e negli anni successivi hanno continuato sulla stessa scia, con 2.670 unità transate nel 2017. Il trend positivo permette di stimare una variazione dell’11,2 per cento con segno positivo per la fine dell’anno, che continuerà nel 2018 per arrivare a 2.900 unità compravendute. Como nel 2017 ha avuto un aumento di oltre il tredici per cento nelle compravendite e del dieci per cento nel fatturato, così come l’offerta. Nel 2016 le transazioni sono tornare a superare le mille unità

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scambiate e l’anno si chiuderà con 1.230 unità, secondo le ultime stime. Nel 2018 la crescita dei volumi delle transazioni è prevista del 13,8 per cento, per arrivare a 1.400 unità. Nel 2017 sono stimate 920 compravendite nel capoluogo di Cremona, cioè il 13,5 per cento in più rispetto al 2016, con un trend positivo che continuerà nel 2018. Il prossimo anno la città supererà mille unità oggetto di transazione, riportando un aumento dell’11,9 per cento. Le compravendite a Lodi quest’anno arriveranno a ottocento unità, con il 15,9 per cento in più, ma si ratta di un mercato ristretto. Per il 2018 le transazioni sono previste in aumento del 12,5 per cento, così da arrivare a quota novecento abitazioni scambiate. Nel 2017 Lecco ha riportato un aumento in tutti i principali indicatori di mercato, con le compravendite che si attestano in 700 unità, in aumento del 7,6 per cento sul 2016. Le transazioni continueranno il trend positivo nel 2018 con 770 transazioni stimate per la fine dell’anno, circa il dieci per cento in più rispetto al 2017. Mantova ha censito 570 compravendite residenziali nel 2016 e si stima arrivino a 650 per la fine del 2017. Il fatturato arriva a quota

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cento milioni di euro, con un incremento dell’11,8 per cento rispetto al 2016. A Monza sono state 1.630 le transazioni del 2017, il 5,8 per cento in più rispetto al 2016, a fronte di un’offerta di 2.700 unità, in aumento dell’1,8 per cento sull’anno precedente. In aumento anche il fatturato del 3,5 per cento in un anno rispetto al 2016, raggiungendo un volume di 445 milioni di euro. A Pavia le transazioni hanno intrapreso un andamento positivo già nel 2016, arrivando a mille compravendite nel 2017, l’8,6 per cento in più sull’anno precedente. Per il 2018 è atteso un aumento del quindici per cento dei volumi delle transazioni, che porterà a 1.150 unità. Le transazioni a Sondrio hanno dato avvio alla ripresa nel 2016 e quest’anno hanno continuato sulla stessa scia, con 320 unità oggetto di compravendita nel 2017. Il trend positivo permette di stimare una variazione dell’10,3 per cento con segno positivo per la fine dell’anno, che continuerà nel 2018 per arrivare a 350 abitazioni compravendute. Varese nel 2017 ha avuto un aumento di oltre il tredici per cento nelle compravendite e dell’11,5 per cento nel fatturato. Nel 2017 le transazioni sono tornare a superare le mille unità e il 2018 si chiuderà con 1.150 abitazioni compravendute, secondo le ultime stime. “La Lombardia ha il primato della ricchezza in Italia e il suo mercato immobiliare è il più grande tra le principali regioni europee – dichiara Mario Breglia, Presidente di Scenari Immobiliari – Qui si concentra l’ottanta per cento degli investimenti immobiliari esteri in Italia e il 65 per cento di quelli domestici. Stiamo vivendo una fase molto positiva del mercato che potrebbe durare sino al 2020. La grande crescita della regione sta anche nei tanti progetti residenziali e non in cantiere. Nell’intera regione sono in corso iniziative per circa 8.5 milioni di mq per un investimento di quasi 18 miliardi di euro. Si

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tratta di quasi la metà di tutte le iniziative immobiliari italiane. E’ un grande motore per il rinnovamento urbano”. “Il portale Casa.it - commenta Luca Rossetto, Amministratore Delegato del Gruppo Casa.it - conferma il trend di crescita registrato da Scenari Immobiliari: a livello regionale, infatti, a Novembre del 2017 rispetto allo stesso periodo del 2016 la domanda di abitazioni, misurata dalle richieste specifiche e telefoniche sul portale è cresciuta del +59%. Tra i capoluoghi di provincia, registrano un segno più che positivo Cremona e Brescia che crescono rispettivamente del +110% e del +80%. Bergamo registra un +77% seguita da Sondrio e Pavia che crescono entrambe del +72%. Molto bene anche Mantova, Varese, Lodi e Lecco che nel penultimo mese dell’anno crescono rispettivamente del +64%, +56%, +56% e +52%. Milano conferma di essere un mercato dinamico con un incremento delle richieste pari al 54% rispetto a Novembre 2016. Seppur con una intensità di crescita leggermente inferiore alle altre città della regione, si registra un +49% delle richieste a Monza un +42% a Como. Le richieste degli utenti generate dal nostro portale verso gli agenti immobiliari sono un indicatore molto affidabile dei trend futuri delle compravendite e i dati positivi durante l’ultima parte dell’anno, fanno ben sperare verso una consolidata ripresa delle compravendite anche nel 2018”.

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