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STREAMING NUMERO 06 GENNAIO 2018

EDITORIALE REPORTAGE PERSONE PROGETTI PRODOTTI EVENTI MOSTRE TRADE NORMATIVE PROMEMORIA INDIRIZZI

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UN TEMPO SOSPESO

Il nuovo anno si apre in un clima di indeterminatezza e di sospensione: niente di meglio per ridurre e contrastare i segnali di ripresa difficili e faticosi nell’economia nazionale e nel settore edile, così legato a visioni di lungo periodo ma anche così estenuato da una crisi senza precedenti. Non sappiamo quanto sia realizzabile delle promesse elettorali delle diverse parti in causa, notiamo che non sono mai state così mirabolanti, ma questo fa parte del gioco.

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EDITORIALESTREAMINGCITY

di Pietro Ferrari

Continua, invece, il percorso del progetto, frutto della grande creatività e della capacità di confrontarsi con la realtà della parte migliore della nostra classe politica e della innata genialità italica (ma anche della capacità di sprovincializzare costantemente il nostro Paese con il costante confronto con quanto accade nel mondo e la convinta ospitalità a persone e a idee provenienti da tutti i continenti). A questo proposito ci fa molto piacere cominciare il nuovo anno con una formidabile raccolta di progetti innovativi e con la presentazione di prodotti che sembrano fatti apposta per liberare energie e nuove suggestioni creative. Non mancheremo nel corso del 2018, secondo anno di pubblicazione del nostro format sulle costruzioni, di continuare il nostro percorso al servizio del settore. Speriamo di poter nell’anno appena iniziato di poter registrare quei passi significativi e generalizzati le cui prime impronte abbia già rilevato nel recente passato: molto dipenderà da un progetto per il Paese in cui concordia e univocità di scopi prevalgano sullo spirito di fazione.

E R T S

Y T I C G N I AM

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UN EXPLOIT DEL PROGETTO NELL’AREA ALPINA E’ stata inaugurata e presentata alla stampa in Triennale a Milano il 10 gennaio 2018, la bella mostra che illustra i progetti relativi a uno spazio termale a Ponte di Legno. L’inizio di un nuovo sviluppo turistico della località alpina: verrà inaugurato un innovativo centro termale wellness che amplierà l’offerta del comprensorio Pontedilegno – Tonale; accanto allo sci e agli altri sport invernali, alle attività sportive estive come la mountain bike e il trekking, chi ama trascorrere le vacanze in questo paradiso naturale incastonato tra le montagne della Lombardia e quelle del Trentino, troverà anche la nuova proposta di benessere termale. Il complesso sorgerà in piazzale Europa, nei pressi del centro storico di Ponte di Legno e sarà firmato da Archea Associati, studio fiorentino attivo in tutto il mondo e autore di celebri architetture che hanno saputo coniugare design contemporaneo e valorizzazione del paesaggio nel rispetto del contesto urbano, naturale o della tradizione storico-culturale di riferimento. Per presentare il nuovo look di piazzale Europa, il Consorzio Pontedilegno – Tonale ha promosso la mostra “Acqua, luce, benessere”, che aprirà martedì 9 gennaio al pubblico (con ingresso gratuito) presso la prestigiosa cornice della Triennale di Milano.

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REPORTAGESTREAMINGCITY

Due momenti dell’affollata conferenza stampa in Triennale il 10 gennaio 2018.

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Due rendering del progetto vincitore (Archea Associati).

Il tema della mostra sarà l’architettura alpina contemporanea promossa dal Consorzio Pontedilegno-Tonale a compimento del Concorso ad inviti per il nuovo Centro termale e di benessere. Fino al 21 gennaio è stato possibile ammirare i risultati del concorso che ha visto protagonisti gli studi di fama internazionale: aMDL – Architetto Michele De Lucchi, Archea Associati, CZA Cino Zucchi Architetti, Lissoni Architettura e Substantial Architecture. La mostra sarà inaugurata con una conferenza presso la sala Design Lab mercoledì 10 gennaio alle ore 18.30 alla presenza degli architetti e dei maggiori rappresentanti del Consorzio Pontedilegno-Tonale. “Dopo gli importanti investimenti fatti negli ultimi 10 anni nel settore degli impianti di risalita, adesso è giunto il momento di implementare i servizi, con particolare attenzione al settore del wellbeing. – spiega Mario Bezzi, presidente del Consorzio Pontedilegno - Tonale e della società SIT spa che ha indetto il concorso per il centro termale - Nell’estate del 2020 un Centro termale wellness sorgerà in piazzale Europa, nel cuore di Ponte di Legno, tra il centro storico e le piste da sci. Il progetto porta la firma dell’archi-

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tetto Marco Casamonti che ha voluto rispettare l’identità del nostro territorio puntando sui suoi tratti più caratteristici: il ghiaccio e le montagne. Sarà un edificio molto elegante che completerà l’offerta turistica del comprensorio Pontedilegno-Tonale attraverso una esperienza di svago e di tempo libero, come alternativa e completamento dell’attività sciistica”. LA MOSTRA La mostra, a cura di Luca Molinari, presenta al grande pubblico tutti i cinque progetti che hanno partecipato al concorso indetto da SIT, Società Impianti Turistici Ponte di Legno. La procedura concorsuale ha rappresentato la scelta vincente di puntare alla “migliore qualità progettuale coinvolgendo grandi firme dell’architettura internazionale” per “dare forma a segni inediti, consapevoli e carichi di calore domestico” capaci di trasformare “nuovi monumenti contemporanei in case aperte, frammenti di un futuro migliore”, commenta Luca Molinari. Il progetto di exhibit design della mostra, a cura di Vudafieri-Saverino Partners con Cri-

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stofori Santi Architetti, organizza lungo 6 clusters un percorso semplice - ma di fine dettaglio allestitivo - in cui conoscere e approfondire senza ridondanze le proposte e il profilo dei team di progetto guidati da Marco Casamonti, Michele de Lucchi, Cino Zucchi, Piero Lissoni e Camillo Botticini con Francisco Mangado oltre allo straordinario contesto entro il quale sorgerĂ il Centro termale. 18 espositori bifacciali in compensato lamellare di betulla naturale e ferro grezzo non trattato sono distribuiti “a fioreâ€? ritmando il percorso dinamico e continuo, di

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1. Un rendering del progetto di Michele De Lucchi. 2. Un rendering del progetto di Cino Zucchi Associati. 3. Un rendering del progetto di Piero Lissoni.

circolazione e sosta, dei visitatori all’interno dell’atrio di Triennale di Milano. Disegni, rendering e modelli illustreranno le interpretazioni originali di un’infrastruttura pensata per la cura e l’accoglienza in dialogo con i caratteri del paesaggio alpino. Fotografie d’epoca e contemporanee, insieme ai brevi interventi del Consorzio Pontedilegno-Tonale e di Luca Molinari, introdurranno agli scenari progettuali a partire dai talenti – naturali e artificiali – che il comprensorio sciistico Pontedilegno-Tonale regala ai suoi abitanti e visitatori. Tra le bellezze del patrimonio di questo territorio ricco di storia e paesaggi incontrastati spiccano il Parco regionale dell’Adamello e quello nazionale dello Stelvio, il Passo Tonale che era la linea di confine con l'Impero austro-ungarico, il ghiacciaio Presena e la via ferrata del Sentiero dei fiori, itinerario a quota 3000 metri. IL COMPRENSORIO PONTEDILEGNO-TONALE Situato a cavallo tra la lombarda Valle Camonica e la trentina Val di Sole, il comprensorio Pontedilegno-Tonale è una delle destina-

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Un rendering del progetto di Substantial Architecture.

zioni sciistiche più apprezzate dell’arco alpino con 100 km di piste che vanno dai 3.000 metri del ghiacciaio Presena ai 1.120 metri di Temù, passando per il Tonale e per Ponte di Legno. Il nuovo complesso termale sarà il fiore all’occhiello dell’offerta benessere di questo comprensorio, che sa affascinare i turisti in tutte le stagioni. L’unico elemento che rimane sempre invariato è la natura imponente di questo territorio alpino, con alte vette, lussureggianti boschi di conifere, nevi

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perenni, torrenti che energicamente e senza tregua attraversano le montagne e le rendono ancora più vive. La tradizione enogastronomica regala forti emozioni anche ai palati più esigenti; la proposta sportiva è variegata: dallo sci al trekking, dal downhill alla mountain bike alla bici da strada sui passi Gavia e Mortirolo resi celebri dal Giro d’Italia, dal golf in quota alle vie ferrate, dalle gare ultra trail alle passeggiate in quota, sui sentieri della Grande Guerra. Un’attenzione particolare è riservata alle famiglie, che, in tutte le stagioni, trovano eventi e luoghi adatti per i più piccoli.

Pietro Ferrari alla mostra in Triennale.

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Oleg Volosovsky

“MI BASTA UN FOGLIO DI CARTA!” Il percorso creativo di Oleg Volosovsky parte da uno stile ben determinato. Infatti, terminati gli studi presso la facoltà di architettura della National Academy of Fine Arts di Kiev, Oleg Volosovsky inizia la sua attività a metà degli anni 90 collaborando con diverse realtà fino all’apertura di un proprio studio nel 1998. Per dare un tocco particolare alla sua nuova attività Oleg sceglie di concepire il suo nuovo spazio progettuale riproducendo un’ambientazione in “loft style”, uno stile che da New York si andava diffondendo in tutte le altre parti del mondo, ma che allora non era ancora particolarmente conosciuto in Ucraina. Contemporaneamente all’apertura dello studio inizia a lavorare a due nuovi progetti a Kiev. Il primo è il “Mustang Store” che, essendo accessibile solo tramite un ascensore, in puro loft style, suscita molta sorpresa e anche un poco di sconcerto tra i visitatori. Viene poi l’ufficio di Network Ad Agency Pulse, un cliente scozzese che,

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Realizzazioni Loft Buro.


Una villa in Spagna.

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vista la sua dimensione internazionale, permette a Oleg di sperimentare nuove strade, il tutto mentre continua a lavorare al perfezionamento del suo studio. Ad accomunare questi tre progetti è la loro ispirazione, uno stile comune: molto cemento, muri spogli e mattoni sui toni del grigio, un colore che oggi si è ormai imposto come un vero e proprio trend ma che 15 anni fa non lo era. Per questo Oleg era considerato un progettista “fuori dagli schemi”. Una volta terminati i lavori, lo “Studio 21-11”, questo infatti era il nome iniziale scelto da Oleg e dai suoi collaboratori, cambia subito nome e, in omaggio al suo stile, diviene “Loft Buro”. Oggi Oleg e il suo studio si dedicano soprattutto ad attività di interior design con la progettazione di numerosi ristoranti, bar, discoteche e uffici. Obiettivo essenziale di Loft Buro è però la continua crescita e formazione di un pool di collaboratori, clienti e aziende perché, secondo Oleg, l’architetto è soprattutto un portatore di conoscenze e di un sapere che è giusto condividere con chi lo circonda. Ciò che sorprende di Oleg è però il suo insolito modo di concepire l’architettura, trattata come un vero e proprio sport: per lui il talento non è sufficiente nel lavoro, bisogna essere allenati, avere un carattere forte ed essere consapevoli delle proprie debolezze e di come sconfiggerle. Bisogna essere affamati e curiosi ma, al tempo stesso, sapersi mettere in discussione con l’obiettivo di imparare e migliorare sempre di più. Per essere un architetto di successo l’esperienza è fondamentale e questo spiega perché l’architettura per Oleg è soprattutto pratica: nella sua visione l’architetto non è un teorico che crede in utopie quanto piuttosto un professionista con conoscenze solide che deve sperimentare, mettere in pratica, provare ogni giorno. Maggiore è la pratica e più ci si avvicina al vero significato dell’architettura: materiali, proporzioni, ritmo,

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Aspetti del ristorante Chicken di Kiev.

colori sono parole meravigliose che assumono significato solo quando ci si inizia effettivamente a sperimentare e a “giocare” . Insieme alla pratica e alla concretezza, un altro valore imprescindibile per un architetto contemporaneo è, secondo Oleg, la responsabilità: “se quello che dipende da te nel design e nell’architettura è poco, allora non sei un architetto”, afferma Oleg Volosovsky. Formazione, resistenza e responsabilità: questi sono i principi che lo guidano nella sua vita, lavorativa e quotidiana. Una caratteristica peculiare e interessante di Oleg è che viene spesso chiamato “Chef Architect”. Si potrebbe infatti affermare, metaforicamente, che progetta ristoranti come se cucinasse torte. Non a caso i ristoranti sono uno dei core business di Loft Buro, che ha l’incredibile capacità di combinare design e cucina nella progettazione di ristoranti e locali. In particolare Oleg attribuisce al design un ruolo fondamentale nel successo dell’apertura di un locale. Design però significa soprattutto sviluppo del progetto e non semplicemente definizione di un’immagine: “Come prima cosa, consideriamo la posizione del ristorante e le sue necessità tecnologiche, poi teniamo conto del flusso delle persone, della scelta degli oggetti, del rispetto dei processi, del passaggio dei camerieri

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PERSONAGGISTREAMINGCITY Interni del ristorante Mur Mur di Kiev.

e di quello degli ospiti, di come il cibo viene portato e servito al fine di evitare la convergenza tra piatti puliti e sporchi. Bisogna immergersi nell’ambiente e analizzarne i dettagli ed essere in grado di tradurli in un business operativo. Solo a quel punto si può iniziare a pensare al design inteso come scelta estetica e di stile. Non solo, lo stile scelto deve dipendere direttamente dal concept della struttura e dallo storytelling sviluppato che deve essere combinato con il fattore più importante, quello che determina l’identità del ristorante: la sua cucina. E’ cosi che si sviluppa la storia, dall’unione di materiali, colori, arredi, finiture e decori. Tutto ciò che serve è un pezzo di carta: tutto ha inizio da un disegno, il punto di partenza essenziale di ogni progetto di Oleg.

La presentazione milanese di Loft Buro.

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LECABLOCCO TAGLIAFUOCO PER LO SHOPPING CENTER DI PORTOGRUARO Il Centro Commerciala Adriatico nasce a Portogruaro, in provincia di Venezia, negli anni '90 in seguito alla riconversione urbanistica di una vecchia area industriale dismessa. Per adeguare lo shopping center alle nuove esigenze, la proprietà ha deciso di ampliare la struttura esistente, circa 27.000 m2, estendendola di ulteriori 8.500 m2 e riconfigurandola nel nuovo assetto sotto l'insegna di Centro Commerciale Adriatico2. Il progetto di ampliamento, affidato a Chapman Taylor (www.chapmantaylor.com), studio internazionale che ha una sede operativa italiana a Milano, ha interessato sia gli spazi interni che le facciate esterne della struttura esistente. La realizzazione dell'ampliamento è stata studiata con molta attenzione nelle fasi esecutive, in quanto il vincolo principale dato dalla committenza era che la costruzione non interferisse con la normale attività del centro, le cui gallerie commerciali dovevano rimanere sempre aperte al pubblico. Il risultato finale è il centro commerciale Adriatico2, struttura che ora ospita un ipermercato e un centinaio di attività commerciali (leisure, food, ecc.). Il nuovo volume è strutturalmente indipendente ed è posizionato parallelamente all'edificio esistente. Le facciate esterne sono state trattate come un unico elemento continuo monocromatico. Il prospetto è scandito dalla presenza di lesene che si ripetono ritmicamente; la forte linearità è interrotta dai portali di accesso che grazie al loro aggetto diventano i punti di maggiore visibilità del centro commerciale. Il nuovo spazio realizzato è dedicato esclusivamente alla galleria, che è stata così note-

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Il centro commerciale Adriatico.

PROGETTISTREAMINGCITY

volmente aumentata. È stata inoltre rivista la galleria esistente per adeguarla, esteticamente e funzionalmente, al nuovo intervento. La galleria di nuova costruzione è caratterizzata da una copertura "leggera", mentre i controsoffitti a volta ospitano al loro centro un grande lucernario continuo che segna lo spazio in tutta la sua lunghezza. La continuità del soffitto vetrato è interrotta grazie a lucernari piramidali che riprendono quelli del centro commerciale esistente segnando le zone di accesso e di collegamento principale. Gli spazi interni, in precedenza molto diversi per finiture e colori, sono ora unificati grazie ad un trattamento materico omogeneo. Gli stucchi dal decoro geometrico e i marmi policromi, che si riallacciano alla tradizione locale, rendono lo spazio acco-

Fasi di applicazione.

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Aspetti del parcheggio Vittoria a Reggio Emilia

gliente e favoriscono la visita del centro commerciale. Gli interni sono stati progettati in modo da massimizzare la penetrazione della luce naturale e sono spazi liberi molto ampi, adatti sia nel transito che alla sosta dei visitatori. Nell'ambito della realizzazione dell'ampliamento sono stati utilizzati i Lecablocco, blocchi in calcestruzzo a base di argilla espansa Leca di ANPEL. Lecablocco è una famiglia di elementi costruttivi specializzata per la realizzazione di murature, portanti o di tamponamento, da lasciare a vista o intonacare, in grado di soddisfare le esigenze di una progettazione creativa, grazie ad un’ampia gamma di superfici e colori. Componente principale dei Lecablocco è l'argilla espansa Leca, materiale leggero, isolante, resistente e certificato per la bioedilizia da ANAB-ICEA. Per l'ampliamento del centro commerciale Adriatico2 sono stati utilizzati i Lecablocco Tagliafuoco, gli elementi costruttivi modulari la cui densità è ottimizzata per garantire eccezionali prestazioni di resistenza al fuoco. Le pareti di grandi dimensioni sono state realizzate con il Sistema Costruttivo Le-

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PROGETTISTREAMINGCITY Veduta di Adriatico 2 in esterno. Veduta di Adriatico 2 in interno.

cablocco Tagliafuoco, che ha permesso l'esecuzione di irrigidimenti verticali e orizzontali nella parete stessa, con l'utilizzo dei blocchi cavi per la creazione di pilastrini verticali e dei blocchi architrave per la creazione di irrigidimenti orizzontali. Per la realizzazione delle pareti divisorie è stato scelto il Lecablocco Tagliafuoco nella versione B20x20x50 due fori facciavista di spessore 20 cm e con valore di resistenza al fuoco EI 120 minuti. Costituiti da calcestruzzo alleggerito con argilla espansa Leca, di modulo 20×50 cm e spessore variabile da 8 a 30 cm, i Lecablocco Tagliafuoco si dividono in due gruppi di prodotti a seconda dell'impasto: Blocchi da intonaco, elementi che richiedono un'intonacatura tradizionale per la finitura delle superfici, e Blocchi Facciavista, che presentano una superficie finita che non necessità di ulteriori rivestimenti. Alla leggerezza, robustezza, stabilità e durabilità proprie dei Lecablocco, la gamma di blocchi Tagliafuoco aggiunge il valore dell'elevata resistenza al fuoco certificata, caratteristica fondamentale in realizzazioni quali il centro commerciale Adriatico2. Le prestazioni e l'efficacia del comportamento dei Lecablocco Tagliafuoco in caso di incendio è provata dai test in laboratorio, e da oltre 40 anni di realizzazioni nelle più diverse tipologie edilizie.

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HI-MACS PER L’AEROPORTO INTERNAZIONALE DI NAPOLI ®

La pietra acrilica HI-MACS® è stata utilizzata per gli interventi di ampliamento e restyling dell’Aeroporto Internazionale di Napoli, riconfermandosi il materiale ideale per dar vita ai progetti migliori. L’Aeroporto Internazionale di Napoli è stato annoverato nel Piano Nazionale degli Aeroporti redatto da ENAC tra i 12 Aeroporti Strategici della Nazione. Esso è, infatti, il principale aeroporto del Mezzogiorno ed il suo bacino di utenza, oltre alla Campania, comprende anche la Basilicata, parte della Puglia e della Calabria. Negli ultimi anni, con l’aumento di +92% delle rotte internazionali rispetto al 2013, il traffico passeggeri è notevolmente cresciuto (+84% di crescita della componente

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internazionale, + 24,2% in totale rispetto al 2013), al punto che lo scalo napoletano si posiziona ai primi posti in Italia come traffico passeggeri. In particolare, per il Terminal passeggeri, sono stati realizzati dei significativi interventi di ampliamento e di restyling, ai quali ha partecipato anche l’Arch. Antonio De Martino, co-founder di Gnosis architettura, che ha contribuito a fornire una propria cifra stilistica agli ambienti del terminal, utilizzando uno specifico portfolio di materiali. Tra di essi, quello che ha permesso di esprimere pienamente un chiaro linguaggio architettonico è HI-MACSÂŽ, che, composto da minerali, pigmenti naturali e acrilico,

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offre un ampio portafoglio di vantaggi strutturali. HI-MACS® è infatti resistente al fuoco, ai graffi e agli urti, ma soprattutto grazie alla sua superficie priva di pori, impedisce a sporco, batteri, muffe e umidità di annidarsi, rimanendo facile da pulire e assolutamente igienico. HI-MACS®, usato sia in architettura sia in interior design, per l’ideazione di facciate e arredi, è ideale per gli ambienti contract interni ed esterni perché di facile manutenzione. Dopo anni, infatti, può essere lavorato in maniera tale da cancellare danni e segni più profondi, così come eventuali macchie e addirittura graffiti, ripristinandone l’aspetto e riportandolo indietro nel tempo, come al primo giorno. “La Gnosis rappresenta un team di progettazione fortemente interdisciplinare che mai come in questo caso ha inteso affrontare la sfida di questo progetto nell’accezione più ampia possibile.” Ha dichiarato Antonio De Martino, progettista. “Lo specifico tema dei singoli interventi a cui siamo stati chiamati ad intervenire è stato sempre rapportato e confrontato con la scala più ampia afferente all’immagine coordinata dell’intero Aeroporto. L’obiettivo principale che ci si è posto è stato quello di individuare un concept capace di costruire una identità precisa del Terminal aeroportuale e delle relative aree Forecourt. Un linguaggio che usato in tutti gli interventi di riqualificazione fosse capace di imprimere uno stile riconoscibile e inequivocabile. La pietra acrilica ha accompagnato questo lungo processo di ideazione e costruzione, in

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quanto capace di adattarsi agli usi e alle funzioni più disparate assecondando con grande semplicità il design realizzato ad hoc per questa complessa infrastruttura.” LE AREE DELL’AEROPORTO E GLI ELEMENTI IN HI-MACS® In un ambiente arricchito dai marmi e dalle pietre dei pavimenti e dei muri originali, grazie alla collaborazione di Ares srl e del distributore HI-MACS® Luigi Strumolo spa, l’architetto ha previsto l’inserimento di elementi d’arredo su misura realizzati in pietra acrilica. Primi tra tutti, i nuovi desk per il controllo dei passaporti e quelli delle forze dell’ordine, dalle forme morbide in netto contrasto con l’ambiente circostante; volumi geometrici le cui forme si slanciano in avanti per creare un effetto di generale dinamicità. Idee di ‘movimento’ sono anche le panche in HI-MACS® inserite nell’area commerciale e nella nuova area imbarchi, che si sviluppano affusolate e spigolose, o i dissuasori nell’area varchi security, che come onde fuoriescono direttamente dal pavimento. Notevole è qui il gioco che il progettista e il trasformatore hanno previsto con HI-MACS®, che ha permesso di utilizzare la retroilluminazione non solo per far comparire sulla superficie del materiale la numerazione dei singoli dissuasori, ma anche per dar loro colori e identità differenti. HI-MACS®, infine, ha trovato impiego anche nei bagni dell’aeroporto: il top, con i lavabi integrati nella superfcie, è unito direttamente a una grande parete in pietra acrilica senza alcun segno di giunzione. Il risultato è stupefacente: tutto, nonostante le dimensioni, sembra scolpito da un unico blocco di materia. L’assenza di fughe, infine, impedisce ai batteri di annidarsi e agevola le operazioni di pulizia. La possibilità di termoformare HI-MACS® conferendogli qualunque forma in qualunque dimensione, in aggiunta alle sue numerose e differenti qualità tecniche e strutturali, ha reso possibile riqualificare le differenti aree dell’aeroporto in modo non solo esteticamente innovativo, ma anche sicuro. Un progetto ampio, che dimostra la versatilità del materiale e la sua qualità. HI-MACS®: Because Quality Wins. LA STRUTTURA OGGI E IL RISULTATO L’Aeroporto di Napoli, in una posizione strategica che ne colloca il terminal a circa soli 7 km dal centro cittadino, è stato in Italia il primo ad essere privatizzato, nell’anno 1997. Sin da quella data la GESAC, Società di Gestione dello scalo, ha con-

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tinuamente investito nello sviluppo delle infrastrutture, spendendo ad oggi oltre 300milioni di Euro. Il risultato è evidente. Oggi l’aeroporto, che offre ottime connessioni e servizi, si presenta come un ambiente raffinato e creativo, visivamente dinamico, up-to-date, grazie anche all’uso sapiente di tecnologie, materiali e giochi di luce di ultima generazione. La struttura coniuga passato e presente per un risultato accogliente ed esteticamente piacevole, in grado di allietare le attese e i transiti dei suoi ospiti. INFORMAZIONI TECNICHE LUOGO: Aeroporto Internazionale di Napoli - Capodichino - www.aeroportodinapoli.it PROGETTO: Antonio De Martino – Gnosis Architettura - www.gnosis.it FABBRICAZIONE: Ares srl - www.aresarredamenti.it Legno Cad srl - www.legnocad.com DISTRIBUTORE DI HI-MACS®: Luigi Strumolo Spa - www.strumolo.com MATERIALE: HI-MACS® Alpine White S028 - www.himacs.eu CREDIT FOTOGRAFICO: ©Roberto Mango Si ringrazia Ge.S.A.C. SpA per aver fornito le immagini.

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INTERPRETAZIONE TRA NATURA E RESISTENZA Hygge è un modo tutto danese di interpretare gli ambienti che consiste nel creare un'atmosfera calda, piacevole, accogliente, intima mentre si assaporano i piaceri della vita condividendo con amici, familiari e persone care. Un approccio che ha sicuramente ispirato lo studio “Norm Architects”, quando ha progettato un elegante locale nel cuore della capitale danese. L’esclusivo winebar e ristorante gourmet con soli 10 posti a sedere, si trova in un importante edificio affacciato su un canale con una splendida vista sul centro storico di Copenaghen. Connotato da un look decisamente industrial, presenta superfici in calcestruzzo a vista e ventilazione sospesa dal soffitto. Frutto di un progetto accurato, che non perde mai di vista l’equilibrio tra gli opposti, questo locale intimo e raccolto ha un nome “Nærvær” che significa "Presenza" nel senso di attenzione e tempo dedicato a l’interlocutore: insomma, un luogo informale, riservato, caldo e accogliente dove entrare in sintonia tra persone viene naturale. Per ottenere quest’atmosfera hygge, Norm Architects ha utilizzato una palette di materiali scuri e caldi in abbinamento a luci soffuse. Il progetto è stato condotto nel rispetto delle caratteristiche dello spazio preesistente e del paesaggio architettonico: la palette di colori scelti richiama le tonalità degli esterni dell’edificio ed intensifica l’intimità degli interni, Gli spazi già esistenti hanno suggerito la scelta di alcuni materiali capaci di completare questo tratto tipicamente industriale, ma introducendo tonalità e textures in grado di alleggerire e ammorbidire l’effetto in modo da creare un ambiente più confortevole. Sono stati utilizzati vari materiali naturali, quali legno, come è tipico della tradizione scandinava, pietra e metallo, che sono stati deliberatamente modificati per creare su-

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perfici scure e industriali che richiamano lo spirito del luogo. Nuvolato Architop®, una pavimentazione cementizia decorativa e continua, senza giunti, contribuisce a quest’effetto generale di stile industriale “riscaldato”. Brutale, graffiante, ultra resistente e pregiato, Nuvolato Architop è perfetto per locali pubblici di design. Il colore sui toni del grigio è stato formulato dall'applicatore OL Gulve ApS-Danimarca Questo focus fortemente voluto sulla tattilità regala all'interno calore ed effetto materico, naturale integrazione della suggestione data dalle pareti in calcestruzzo grezzo e il tratto industriale dello spazio. L’uso contrastante di materiali, colori e oggetti migliora in definitiva l'esperienza intima e il senso di presenza fortemente voluti. Come testimonia la scelta di poltrone in velluto in alternanza a sedute essenziali. Tutti i materiali, tra cui Architop, sono stai scelti per le loro qualità naturali, la durabilità e la capacità di migliorare con il tempo e l’utilizzo. Le superfici tattili sono accompagnate da stoviglie, bocce e vasi creati dal ceramista danese Maj-Brit Würtz. I delicati raccordi di illuminazione industriale sono stati progettati dagli architetti Norm e sono realizzati con telai d'acciaio con sottili diffusori tubolari che danno un'illuminazione calda e delicata.Alberi e piante in vaso introducono i vegetali negli spazi illuminati di luce naturale, a sempre con un tratto che privilegia il naturale all’artificiale.

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L'interno di Nærvær è rappresentativo di come Norm Architects ha applicato "principi moderni di equilibrio e raffinatezza" ad un progetto danese che mescola richiami alla tradizionale cascina inglese e richiami agli interni essenziali di certi ristoranti italiani. Senza dimenticare mai di pensare spazi capaci di regalare benessere. Un benessere che parte dagli ambienti ed arriva ai servizi. Il wine-bar di Nærvær offre un menu di vini completo, mentre il ristorante che ospita non più di dieci persone serve piatti di alta qualità in un ambiente suddiviso in varie zone e nicchie che contribuiscono a valorizzare l'esperienza intima. La cucina è a vista e posta in posizione centrale in modo che i commensali possano guardare da vicino lo chef Yves Le Lay che si cimenta in piatti di cucina francese. Pensato per i locali come per i visitatori esteri, presenta un‘interessante carta vini di provenienza internazionale. www.idealwork.it IL PRODOTTO Nuvolato Architop®: il fascino “brutale” del calcestruzzo industriale, lo stile di un pavimento di design Cos’è - Soluzione cementizia per pavimentazioni, in pochi millimetri (3-4mm), Architop consente di superare i limiti di spessore e di peso del calcestruzzo tradizionale (elicotterato) di cui mantiene bellezza e robustezza, ma in un contesto di cura del dettaglio e di alto valore estetico e cromatico. Suggestione “brutaliste” - L’effetto ottenuto è quello di una superficie continua e senza giunti di dilatazione, brutale, contemporanea, graffiante che si crea con ma-

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teriali robusti, forti, potenti, come il cemento. Per caratterizzare abitazioni moderne minimali, loft di stile industriale, ma anche spazi pubblici, espositivi, commerciali. Ovunque senza demolire, ideale per le ristrutturazioni - Utilizzabile in interno ed in esterno, può essere applicato su qualsiasi sottofondo, anche in presenza di riscaldamento a pavimento. È ideale per rinnovare pavimentazioni già esistenti in calcestruzzo, ceramica, marmo o massetti in sabbia-cemento, senza rendere necessaria la demolizione della vecchia superficie. Resistente a tutto - Per l’elevata resistenza e la capacità di adesione, è indicato anche per il ripristino di grandi pavimentazioni industriali e commerciali e per tutte le aree soggette all’alto traffico. Per l’uso esterno Architop è particolarmente indicato perché garantisce una eccellente resistenza agli agenti chimici ed atmosferici, all’abrasione, alla fessurazione e al gelo. Come tu lo vuoi - Architop consente ampie personalizzazioni: prevede una gamma di 29 colorazioni standard accomunate dalla caratteristica nuvolatura (sfumature dinamiche) tipica del calcestruzzo frattazzato e diverse finiture. L’effetto più omogeneo o più nuvolato della finitura viene accordato con il progettista. Come il calcestruzzo massiccio, può essere trattato con la tecnica dell’acidificazione per ottenere pavimentazioni originali ed esclusive. Posa qualificata, pavimento perfetto - Il pavimento Architop si ottiene con premiscelati Ideal Work colorati ad alta resistenza e una base di calcestruzzo di altissima qualità, posati da parte di operatori qualificati, autorizzati Ideal Work. Applicazione a spatola e la successiva lavorazione con il frattazzo meccanico/elettrico.

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IL NUOVO IN TEMPO

REALE

In tutti i comparti dell’edilizia, l’efficientamento energetico degli edifici ricopre un ruolo fondamentale nell’ottica del risparmio energetico, del contenimento dei costi di gestione degli immobili e della sostenibilità ambientale. Anche l’edilizia industriale e commerciale non si sottrae a questi principi e, come nell’edilizia civile, moltissimo deve ancora essere fatto sul patrimonio costruttivo esistente. L’isolamento termico dell’involucro, abbinato ad un’efficace ventilazione dietro il rivestimento, costituisce una soluzione privilegiata per ottenere risultati davvero tangibili e risolutivi. In caso di ristrutturazione di immobili esistenti, il sistema isolante portante ISOTEC PARETE, oltre a offrire prestazioni di isolamento performanti ed efficaci, offre l’opportunità di agire sull’estetica delle facciate senza limitazioni nella scelta dei materiali di rivestimento. E’ il caso di Nieder srl, azienda di Castione Andevenno (SO) specializzata nella realizzazione di sistemi per coperture e facciate metalliche che, nel corso del tempo, ha maturato l’esigenza di rinnovare l’estetica delle facciate del proprio showroom e potenziare

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Aspetti della ristrutturazione Nieder con l’utilizzo dei pannelli Isotec.

la protezione termica dell’involucro. Agevolati nella conoscenza delle soluzioni Brianza Plastica da anni di collaborazione professionale ed installazione dei sistemi, è stato naturale per il titolare Jürgen Niederfriniger scegliere ISOTEC PARETE per rinnovare le facciate della sede dell’azienda. Composto da un team di professionisti che si tramandano passione ed esperienza da tre generazioni, la Nieder si distingue sul mercato per l’elevato grado di competenza e preparazione, che supportano la creatività e lo spirito artigianale di soluzioni customizzate, sempre nuove, diverse, evolute. La filosofia aziendale di Nieder sposa in pieno i principi fondanti della vision di Brianza Plastica, che si concretizzano nell’attenzione alla qualità dei materiali, nella ricerca continua e sistematica di soluzioni tecnologiche all’avanguardia, nella semplicità di installazione e nella massima efficacia dei risultati. Per il riefficientamento energetico della propria sede, la Nieder ha dunque adottato la soluzione tecnica della facciata ventilata realizzata con il sistema ISOTEC PARETE, costituito da pannelli termoisolanti in poliuretano espanso rigido di spessore 120 mm, rivestito in lamina di alluminio e dal correntino metallico integrato, preaccoppiati in stabilimento. Questa soluzione permette di realizzare rapidamente e con semplicità un impalcato portante, termoisolante e ventilato, la cui continuità,

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assicurata dalla battentatura perimetrale, lo rende privo di ponti termici. Il correntino asolato in acciaio protetto svolge la funzione di ottimale supporto per il rivestimento e crea un’efficace camera di areazione. La ventilazione che si attiva naturalmente dietro il rivestimento migliora infatti le condizioni di benessere termoigrometrico all’interno degli ambienti, favorendo nella stagione estiva lo smaltimento del calore trasmesso dalle superfici esterne irradiate e permettendo, durante la stagione invernale, il rapido smaltimento dell’umidità. In questo caso la versatilità e la compatibilità universale del sistema ha dato prova di sé: i pannelli ISOTEC PARETE sono stati fissati con semplicità al supporto esistente, costituito da pannelli di tamponamento prefabbricati in cemento, mentre per il rivestimento esterno i Maestri lattonieri della Nieder hanno lavorato pannelli di alluminio realizzando su misura l’elegante abito che ha impreziosito la nuova immagine della sede. I 150 mq della facciata sono stati infatti rivestiti creando artigianalmente, con passione e perizia, una texture geometrica irregolare e tridimensionale, testimonianza e simbolo della ricerca continua di soluzioni personalizzate e non standardizzate. La sottostruttura metallica formata dai correntini metallici integrati nei pannelli ISOTEC PARETE si è prestata a supportare con estrema facilità il particolare rivestimento, agevolandone la posa e il fissaggio.In meno di un mese, grazie all’impiego ISOTEC PARETE, la Nieder ha potuto presentarsi al mercato con una veste nuova ed apprezzare i vantaggi di risparmio e comfort di un involucro energeticamente efficiente, senza interrompere le proprie attività e senza disagi per i propri clienti.

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Brianza Plastica è nata nel 1962 e nel corso degli anni ha sviluppato i suoi prodotti seguendo altissimi standard qualitativi e una innovazione tecnologica costante; ciò le ha permesso di ottenere le più prestigiose certificazioni, naturale riconoscimento del valore e della serietà dei suoi prodotti. Con le sue cinque sedi produttive di Carate Brianza (MB), San Martino di Venezze sito 1 e 2 (RO), Ostellato (FE) e Macchia di Ferrandina (MT) e le sedi logistiche di Nola (NA), Lione (Francia) ed Elkhart (USA), Brianza Plastica si pone come una delle aziende protagoniste del mercato edilizio. Molteplici i settori di applicazione dei prodotti dell’azienda, che spaziano dall’edilizia, nel settore delle coperture e degli isolanti termici, dei laminati plastici e metallici, all’agricoltura (serre ed allevamenti), fino ai laminati di alta qualità per utilizzo in veicoli ricreativi (camper/caravan) e camion. La gamma dei prodotti Brianza Plastica è in continua evoluzione, per fornire materiali all’avanguardia, in grado di rispondere a tutte le esigenze costruttive e di isolamento, ottenere la massima resa e affidabilità, con un occhio di riguardo alle tematiche del risparmio energetico e delle energie pulite.

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PARIS 2.0 PER UN PROGETTO DI EDILIZIA SOCIALE A CATANIA “WonderLAD” è il nome del progetto di un “luogo protetto” dove i bambini affetti da gravi patologie potranno condurre una vita normale, pur nelle difficoltà indotte dalla malattia e dalle degenze ripetute. Promosso da LAD Onlus con la partecipazione del Comune di Catania, il concorso “LAD Project for WonderLAD” (www.wonderlad.org) aveva lo scopo di dare una veste architettonica e funzionale alla volontà di realizzare una struttura dedicata ai bambini con malattie oncologiche e di sostegno alle loro famiglie. La nuova struttura sorge a Catania su un terreno di 12mila m2 messo a disposizione dal Comune, e ha una superficie complessiva di circa 900 m2 oltre a uno spazio polifunzionale per ulteriori 250 m2. Nel progetto Wonder LAD la realizzazione della struttura orizzontale ha visto esaltate le qualità di PaRis 2.0, il premiscelato brorinforzato a veloce asciugatura, antiritiro e basso spessore, specificatamente studiato da Laterlite per la realizzazione di massetti nei sistemi di riscaldamento radiante a pavimento. LAD Onlus nasce a Catania per garantire il “Cure & Care” ai bambini con malattie gravi. L’obiettivo della onlus è quello di accompagnare e sostenere i bambini dando loro l’opportunità di vivere in un ambiente stimolante e familiare e di affrontare il disagio attraverso la creatività. LAD Project, invece, è il braccio operativo il cui obiettivo è Il posizionamento dell’edificio. realizzare luoghi per l’accudimento e la degenza dei bambini ammalati attraverso la modalità del concorso di architettura. L’idea si realizza grazie alla collaborazione con CasaOz, che ha creato con suc-

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I rendering di WonderLAD.

Fasi di lavorazione.

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cesso il progetto a Torino e che trasferisce a LAD il know how acquisito per la gestione. La costruzione della nuova struttura gode del sostegno di numerosi realtà istituzionali e imprenditoriali, tra cui; di Fonda- zione Vodafone Italia, Enel Cuore Onlus e Fondazione BNL nonché di CIAM, Linealight, ANCE Catania e Studio Randazzo.Il progetto vincitore del concorso è dell’Arch. Vittorio Frontini, socio dello Studio Frontini Terrana Architects (www.frontiniterrana.com). Il progetto WonderLAD si articola in un edi cio a corte con tre blocchi principali: WonderLad House, che contiene oltre gli uffici amministrativi tutte le stanze adibite ad attività educativa e la cucina con sala da pranzo, WonderLad Rooms, che comprende le sei residenze per le famiglie, e WonderLad Social, la sala polivalente, uno spazio versatile per diversi tipi di iniziative. Realizzare una struttura dedicata ai bambini in generale, e affetti da patologie in particolare, richiede una particolare sensibilità e attenzione sia progettuale che nella scelta delle soluzioni costruttive e materiche. Su tutto, poi, va garantito il benessere e il comfort abitativo, garantendo allo stesso tempo la massima salubrità. L’edificio ha una struttura realizzata con pannelli in legno rivestiti all’esterno con calce e canapa per garantire le migliori prestazioni bioclimatiche e un basso impatto ambientale. L’isolamento di tutte le super ci disperdenti, pareti, tetto e solaio controterra, abbinato all’utilizzo di pannelli strutturali in microlamellare di faggio, permette di non avere discontinuità e ponti termici. In copertura è prevista l’integrazione di un impianto

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fotovoltaico che coprirà la maggior parte del fabbisogno energetico dell’edificio. Nell’obiettivo della massima efficienza energetica, in ne, i progettisti hanno optato per il sistema di riscaldamento radiante a pavimento, sia per il livello di comfort che è in grado di offrire negli ambienti, sia per l’efficienza termica complessiva del sistema rispetto ad altre soluzioni. Comfort e salubrità degli spazi con nati sono anche il “focus” dei prodotti Laterlite, materiali isolanti, leggeri e naturali per definizione in quanto sfruttano le caratteristiche di un materiale eccezionale quale l’argilla espansa Leca. Nel progetto WonderLAD di Catania, Laterlite è entrata in gioco con PaRis 2.0: all’in- terno della stratificazione orizzontale, infatti, per la realizzazione del massetto è stato scelto PaRis 2.0 per la capacità di massimizzare le prestazio- ni termiche del sistema radiante con prestazioni certificate. PaRis 2.0 PaRis 2.0 è la soluzione della gamma di massetti di finitura Laterlite appositamente studiata per la realizzazione di massetti radianti su sistemi di riscaldamento o raffrescamento a pavimento. PaRis 2.0 è un premiscelato brorinforzato a veloce asciugatura, antiritiro e basso spessore, distribuito in sacchi pratici e pronti all’uso. Caratterizzato dall’eccezionale valore di conducibilità termica certificato (=2,02 W/mK), PaRis 2.0 ha elevata resistenza a compressione e tempi di asciu-

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L’applicazione di Laterlite.

gatura veloci. Il basso ritiro, inoltre, permette di effettuare anche in basso spessore la posa in opera senza dover applicare reti o giunti di rinforzo, arrivando a realizzare riquadri senza giunti no a 150 m2. Il vantaggio principale dell’utilizzo di PaRis 2.0 in questo tipo di applicazioni consiste nell’elevata conducibilità termica (di molto superiore ai massetti tradizionali); grazie alla presenza nella miscela di fibre metalliche amorfe inossidabili, inoltre, il massetto realizzato con PaRis 2.0 contribuisce sia al rinforzo del massetto stesso in termini di resistenza meccanica che all’omogenea e uniforme distribuzione del calore. Gli obiettivi ambiziosi del progetto – realizzare un edificio confortevole, efficiente e a basso impatto ambientale – puntano in alto, cioè al raggiungimento del target NZEB (edi cio a energia quasi zero) che sarà cer- tificato dall’Agenzia CasaClima di Bolzano. Un risultato assolutamente alla portata della casa WonderLAD, che sarà sicuramente raggiunto per le scelte progettuali complessive e anche grazie alle soluzioni certificate Laterlite per un’edilizia moderna ad elevata sostenibilità ambientale. (Si ringraziano l’Arch. Vittorio Frontini e l’Arch. Antonino Terrana per la collaborazione e la concessione delle immagini).

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UN PALAZZO DI PRESTIGIO

Il Palazzo del Sol, sorto nell’esclusiva isola privata di Fisher Island, a Miami Beach, è stato insignito, a Londra, del prestigioso riconoscimento “Best Residential Development in the USA” dall’International Property Award. La tendenza nelle costruzioni di lusso è la ricerca non solo di prodotti e materiali naturali di eccellenza, ma di soluzioni esclusive, realizzate “su misura”, per committenti sempre più attenti ai particolari, oltre a un servizio di consulenza e progettazione ai massimi livelli. Per questo Margraf, storica azienda italiana leader negli Stati Uniti, e in particolare in Florida, è stata selezionata come partner per la realizzazione dei prestigiosi rivestimenti interni in marmo di tutti i bagni. Il developer, Heinrich von Hanau, Amministratore Delegato di Fisher Island Holdings ha affidato i lavori di progettazione all’Architetto Kobi Karp di Miami e all’Architetto paesaggista svizzero Enzo Enea per rendere Palazzo del Sol un luogo esclusivo, con un lussureggiante parco privato, per una clientela raffinata. E’ stato rivoluzionato l’approccio

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Veduta esterna del Palazzo del Sol. Interni con rivestimenti Margraf.

convenzionale - progettare prima l’esterno e poi l’interno - delle nuove costruzioni: nel Palazzo del Sol, la sofisticatezza lucida degli spazi interni è riflessa nei dettagli e negli ambiente esterni. I residenti e i visitatori possono vivere un ambiente di un’eleganza discreta che, nel contempo, rende omaggio al lusso classico e alle sensibilità moderne. Il Palazzo del Sol è diventato una vera e propria boutique del lusso e dell’esclusività; si sviluppa su 10 piani e comprende 47 residenze - che vanno da 350 mq a 910 mq - tutte dotate di immense terrazze con vista panoramica, bagni master e ascensore privato. Grazie alla sua posizione privilegiata direttamente sul mare, regala ai proprietari vedute uniche sull'Oceano Atlantico, su South Beach, su Biscayne Bay e sullo skyline di Miami. A completare i servizi offerti: due lobby, consierge, maggiordomo, personale di servizio multilingue, cinema privato, parrucchiere, salone di bellezza, centro fitness di ultima generazione, progettato da The Wright Fit, SPA, area giochi per i

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bambini, progettata da Kidville, business center e lounge bar vista mare. Gli interni, progettati da Antrobus + Ramirez e realizzati da ASR Interiors, reinterpretano il concetto di palazzo classico, combinando l’eleganza tradizionale con l'estetica moderna. L’utilizzo di materiali naturali ed eterni, come i pregiati marmi Margraf nei bagni, creano un senso di unicità e fluidità. 1500 m2 di marmi sapientemente selezionati, tagliati “su misura” e posati “a macchia aperta”, diventano protagonisti assoluti, in questi ambienti bagno tutti diversi tra loro, realizzati dall’azienda vicentina su specifiche richieste dei committenti. Fisher Island, raggiungibile solo in yacht o in traghetto, è un paradiso per le star, per atleti, imprenditori e miliardari, da più di 45 paesi e ha un reddito pro capite tra i più alti degli Stati Uniti. In questo contesto, Margraf è ancora una volta protagonista, confermandosi realtà imprenditoriale di eccellenza ed ambasciatrice del meglio del “made in Italy” nel mondo. Scheda tecnica: - Developer: PDS Development, LLC - Progetto: Kobi Karp Architecture & Interior Design - Design interni: Antrobus + Ramirez - Architetto paesaggista: Enea Garden Design - General contractor: ASR Construction, LLC - Sales & Marketing: Dora Puig, PA, Fisher Island Real Estate, LLC - Area totale: 32.778 m2. - Totale residenze: 47 - Totale piani: 10 - 1500 m2 di marmi pregiati Margraf, posati a macchia aperta, utilizzati nei bagni di tutte le residenze.

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A PROPOSITO DI MARGRAF La storia di Margraf – in origine Industria Marmi Vicentini – ha inizio nel 1906 in provincia di Vicenza, a Chiampo, e si caratterizza, fin dalle origini, per una spiccata attenzione alla ricerca e all’innovazione tecnologica e, soprattutto, per la stretta collaborazione con prestigiosi architetti internazionali. Oggi, dopo più di 100 anni, l’Azienda si inserisce di diritto tra i leaders a livello mondiale del settore. Estrarre con sapienza il marmo dai propri giacimenti per trasformarli in levigate lastre o in piccole marmette, offrire una vastissima gamma di pregiato materiale e di prodotti di eccellenza per l’edilizia e l’architettura (dai rivestimenti interni alle facciate esterne, fino agli elementi d’arredo, dal bagno alla cucina) sono solo alcuni dei plus che hanno reso Margraf conosciuta e apprezzata nel mondo. Il tutto senza perdere di vista il rispetto per l'ambiente, ma anzi investendo in tutti quegli interventi capaci di ridurre ogni tipo di danno ambientale: dalle attrezzature tecnologicamente più avanzate ai progetti di recupero del paesaggio, fino ad un forte investimento nel risparmio energetico e nel ricorso a risorse rinnovabili. Passato e presente si fondono perfettamente in Margraf: un'azienda d'eccellenza che si proietta con forza ed entusiasmo verso il futuro.

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DESIGN E SILENZIO

La città di Milano ha una nuova destinazione di design: è l’Hotel Viu Milan. Situato nel quartiere di Milano Porta Volta, è riconoscibile per il suo giardino verticale e lo spettacolare rooftop con piscina e vista a 360° sullo skyline. Il nuovo edificio, progetto di Arassociati, offre un'esperienza di puro relax e di design dove anche l'acustica ha un ruolo fondamentale. Gli interni sono caratterizzati dall’utilizzo di materiali di qualità e beneficiano della luce naturale grazie alle ampie vetrate. Per il comfort acustico, l’Hotel Viu Milan sceglie così le soluzioni in lana di roccia Rockfon per la perfetta integrazione di performance e design. Rockfon® Mono® Acoustic è un controsoffitto monolitico in sintonia con il design dell'hotel che contribuisce ad assorbire rumori ed echi, per evitare di compromettere la quiete degli spazi. Nella reception affollata, Rockfon Mono Acoustic as-

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La lobby dell’hotel Viu. Il tetto dell’hotel Viu. La piscina dell’albergo.

sicura un eccellente assorbimento acustico (fino a w 1.00, classe A) e la sua tonalità soft conferisce un tocco di bellezza essenziale. Nel bar della terrazza sul tetto invece la sua finitura elegante si armonizza con il pavimento nero, i tavolini dorati e le sedie beige. La superficie liscia e continua di Rockfon Mono Acoustic può essere curvata e, nella sua versione bianca, offre un’ottima diffusione della luce. Con Rockfon è possibile coniugare design e comfort in hotel come Hotel Viu Milan, una struttura che unisce bellezza e servizi di alta gamma. www.rockfon.it

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GLI EDIFICI CAMBIANO PELLE La riqualificazione estetica ed energetica del patrimonio edilizio esistente non è solo una necessità, ma anche una grande opportunità per ridisegnare l’architettura del nostro territorio. Ai professionisti della progettazione Schüco Italia mette a disposizione le proprie competenze ed esperienze per agevolare la conversione di edifici energivori in strutture efficienti e promuovere un design in linea con le tendenze dell’architettura contemporanea. È stato recentemente constatato* che l’80% del patrimonio residenziale italiano è stato costruito prima del 1990. Questo significa che nel nostro territorio esistono oltre 10 milioni di edifici discutibili in termini architettonici e prestazionali: un enorme parco immobiliare esteticamente superato, energivoro e non rispondente ai moderni stili di vita, a cui l’industria delle costruzioni guarda con interesse anche a fronte dei nuovi strumenti messi a disposizione dal Governo in favore delle riqualificazioni. La necessità di adeguamento alle normative energetiche imposte dall’Unione Europea, le difficoltà causate dalle demolizioni (economiche e ambientali in primis) e l’impossibilità di consumare ulteriore territorio per le attività umane hanno spinto il settore edile alla rivalutazione delle preesistenze. L’obiettivo è reinventare il costruito in termini di immagine, performance e comfort abitativo attraverso specifici interventi di recladding che permettano di ridisegnare l’architettura complessiva del Paese, restituendo non solo un patrimonio immobiliare in linea con le richieste del mercato, ma anche un nuovo volto al tessuto urbano e sociale delle nostre città. IL VALORE DELLA TECNOLOGIA Con il termine recladding si intende il rifacimento parziale o totale delle pareti esterne di un edificio tramite la sovrapposizione o la sostituzione della facciata sia nelle sue parti trasparenti che opache.

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Recladding della sede di Schüco Italia, prima…

L’operazione consente da un lato un rinnovamento del design dell’involucro e dall’altro un efficientamento della costruzione in termini di performance termiche, acustiche e di automazione. L’intervento sottende un’articolazione progettuale notevole, che coinvolge materiali, sistemi, impianti e tecnologie. Per far fronte alla complessità dovuta alla correlazione di tutti questi aspetti, è necessario avere un know how completo dell’involucro architettonico e delle sue caratteristiche. Schüco Italia, riferimento internazionale nei sistemi in alluminio per finestre e facciate, mette a disposizione di architetti e progettisti tutte queste competenze, offrendo supporto fin dalle prime fasi della progettazione architettonica e in tutti gli stadi che portano alla definizione dell’edificio, sia che si tratti di una residenza che di un grande complesso industriale o pubblico. Il Servizio di Assistenza ai Progettisti (SAP) di Schüco Italia è stato creato proprio per assistere studi di progettazione, imprese di costruzione, committenti privati, uffici tecnici ed Enti pubblici in tutto il processo edilizio. Supportati dagli uffici interni, i tecnici SAP mettono a disposizione le proprie competenze dalla definizione della proposta costruttiva alla scelta delle tecnologie Schüco più adatte al progetto, dalla definizione dei documenti per l’appalto alla verifica del comportamento dell’involucro in relazione ai principi di fisica delle costruzioni.

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…e dopo.

I SAP forniscono inoltre disegni di nodi di profili e attacchi a muro, calcoli di trasmittanza termica, descrizioni di capitolato e schede tecniche delle soluzioni Schüco. Per i progetti particolarmente complessi per dimensioni o importanza, Schüco Italia mette inoltre a disposizione uno specifico servizio di Project Management Cantieri Speciali, che si occupa di organizzare e gestire tutte le attività del cantiere dalla progettazione alla realizzazione dell’opera, fino allo sviluppo di componenti e soluzioni fuori standard per rispondere al meglio alle esigenze architettoniche, costruttive e prestazionali dell’edificio. LE REFERENZE ITALIANE Tra i recladding più meritevoli realizzati da Schüco Italia è da citare la sede dell’azienda stessa, uno dei più grandi interventi di riqualificazione industriale effettuati a Padova.

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Attraverso l’utilizzo delle proprie tecnologie standard, Schüco Italia ha convertito uno stabile obsoleto ed energivoro in un’architettura in classe A. Un progetto che l’azienda ha gestito direttamente seguendo ogni fase del processo edilizio e coordinando sin dall’inizio tutti i professionisti coinvolti. L’applicazione del proprio consolidato know-how ha permesso di progettare e recuperare la nuova sede in meno di 12 mesi, con tempi di realizzazione al di sotto della media prevista per un’opera di questa portata. Altro intervento di prestigio è il restauro qualitativo di Palazzo Italia, il primo grattacielo della storia di Roma. Situato nel cuore dell’EUR e vincolato dalla Soprintendenza dei Beni Culturali, l’edificio è tornato a rivivere in tutta la sua grandiosità e nel rispetto delle forme preesistenti grazie alle speciali facciate in alluminio customizzate, che oltre a preservare l’estetica dell’involucro originario hanno potenziato gli standard di efficienza energetica dell’intero edificio. A Piacenza, invece, è stato ridato un nuovo volto al Grattacielo dei Mille, dove la tecnologia e l’organizzazione di Schüco Italia hanno consentito la sostituzione delle facciate garantendo al contempo la permanenza delle persone all’interno dell’edificio durante i lavori.

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EFFICIENZA ENERGETICA, BARRIERA TERMICA E DESIGN

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Il prestigioso costruttore americano di sistemi per porte e finestre Western Windows Systems ha sviluppato l’intera serie di prodotti 7000 - composta da dodici nuove linee - utilizzando la tecnologia Ensinger per ottenere una barriera termica particolarmente efficiente. Quest'anno Ensinger Inc. ha svariati motivi per festeggiare: 40 anni fa l'ingegnere tedesco Wilfried Ensinger iniziava la produzione in serie del primo profilo isolante in assoluto per la costruzione di finestre in metallo. Da 10 anni la produzione della barretta isolante procede a pieno ritmo anche oltreoceano - a Grenloch, New Jersey, USA – a fronte di una crescente richiesta di prodotti ottimizzati dal punto di vista termico,

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come dimostrato anche dall’importante richiesta da parte della Western Window Systems. Grazie ai profili Ensinger, l’azienda americana ha sviluppato una nuova serie di prodotti in alluminio a taglio termico in grado di facilitare gli architetti nella scelta delle porte e delle finestre più adatte: quali fondamentali complementi di design, i nuovi prodotti favoriscono soluzioni a pianta aperta e collegano in modo ottimale interni ed esterni. Al tempo stesso, soddisfano le più severe esigenze in fatto di stabilità e risparmio energetico delle diverse zone climatiche. EFFICIENZA ENERGETICA Pareti mobili in vetro, porte e finestre sono elementi strutturali che oggi si collocano all'avanguardia della tecnica e garantiscono un'eccellente efficienza energetica con valori U che possono raggiungere anche indici di 1,08 W/m2K (con triplo vetro isolante). Concepite in particolare per le regioni nord-occidentali, nord-orientali e sudorientali degli USA, tali strutture possono resistere anche a elevati carichi di vento, con DP (pressione di progetto) oltre 50, cioè certificate come resistenti agli uragani. "L'industria del legno ha tentato di rispondere alla richiesta di prodotti di questo tipo con proposte “all'insegna della modernità", dice Scott Gates, presidente e CEO di Western Window Systems, "ma gli architetti sono molto concentrati sul design, la funzionalità e la resistenza dell'alluminio, con valutazioni spesso più deboli rispetto all’efficienza energetica. La nostra nuova famiglia di prodotti in alluminio è invece, dal punto di vista energetico, ancora più efficiente del legno".

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BARRIERA TERMICA La chiave del successo dell'intera serie 7000, composta da dodici linee di prodotti, è un singolare design in alluminio estruso, che fruisce dell'esclusiva tecnologia termoisolante offerta da insulbar di Ensinger e che consente di adattare ogni nuovo prodotto alle esigenze della regione geografica e della zona climatica in cui viene impiegato. "L’elemento principale della tecnologia di insulbar consiste nell’utilizzo di materiali plastici ad elevate prestazioni, con cui vengono prodotti i diversi profili isolanti per i prodotti della serie 7000", spiega Bruce Tichenor, Vice-Presidente e General Manager di Ensinger Building Products in America. "Questi profili aumentano il coefficiente di trasmissione termica, mantengono la temperatura ambiente desiderata e riducono al minimo la dispersione di energia di pareti mobili in vetro, finestre e porte, senza mai perdere performance nel tempo". I nuovi sistemi, lanciati sul mercato nel 2017, dispongono delle grandi superfici in vetro e dei profili snelli tipici di Western Window Systems. Gli architetti possono così integrarli, senza problemi, in concetti abitativi dal design moderno e al passo coi tempi, utilizzandoli al meglio per ottenere un "look & feel" omogeneo per l'intera casa. Al contempo, possono offrire soluzioni personalizzabili sulle specifiche esigenze del cliente. Ulteriori informazioni possono essere trovate sul sito: www.insulbar.de e www.westernwindowsystems.com.

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IL TETTO A PORTATA DI FINESTRA Secondo player nel settore delle finestre da tetto a livello internazionale,Fakro ha sviluppato un importante know how nello specifico mercato dei serramenti per tetti piatti, proponendosi con una vasta gamma di prodotti progettati appositamente per questa tipologia di

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situazione: dal modello C (con cupola in policarbonato), alla versione F (premiata con il Red Dot Design Award 2016 e contraddistinta da un’estetica lineare esaltata dalla presenza del solo vetro piatto), sino al modello DXW (ideale in caso di presenza di terrazze in quanto caratterizzato da una superficie calpestabile – su cui è possibile camminare in totale sicurezza – nonché complanare al pavimento). Costantemente tesa ad offrire soluzioni sempre più innovative, versatili e performanti, FAKRO arricchisce oggi la sua già ampia proposta in termini di serramenti per tetti piatti con un ulteriore modello: la finestra per tetti piatti DR_, disponibile nella versione senza cupola DRF-DU6 oppure in quelle con cupola DRC-C P2 (trasparente) e DRC-M P2 (opaca). Oltre a garantire una straordinaria illuminazione degli interni, questi nuovi modelli presentano una mirata peculiarità: consentono un accesso al tetto sicuro e confortevole. Grazie ad un particolare sistema di cerniere, è possibile aprire l'anta fino ad 80°; appositi pistoni agevolano inoltre l'apertura della finestra evitando brusche e rischiose chiusure accidentali. Un ulteriore plus delle finestre DR_ riguarda poi il telaio, dotato di particolari inserti anti-

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scivolo, per assicurare la massima sicurezza d'uso. La versione DRFDU6 è dotata di un triplo vetrocamera U6 ad alta efficienza termica (0,5 W/m²K) ed è progettata per tetti con pendenza da 2 a 15 gradi, mentre le versioni DRC-C P2 e DRC-M P2 presentano un vetro isolante P2 e sono idonee a tetti con pendenza da 0 a 15 gradi. Disponibili in quattro diverse dimensioni (90x90 cm, 90x120 cm, 100x100 cm e 120x120 cm), i modelli DR_ possono essere dotati di svariati accessori, sia interni che esterni. www.fakro.it

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IL PUNTO VENDITA BIGMAT DI SAREZZO REALIZZA UN SOGNO BIGMAT DI SAREZZO (BRESCIA) REALIZZA IL SOGNO DELL’EX IMPRENDITORE BRESCIANO BRUNO BERNONI: RISTRUTTURARE UN’ANTICA CASA COLONICA CASTIGLIANA IN UN ALBERGUE PER I PELLEGRINI. Era il 2004 quando Bruno Bernoni percorse la prima parte del Camino di Santiago e ne rimase così conquistato da tornare a completarlo nel 2008 per poi decidere di aprire un proprio albergue de peregrinos lungo il percorso. «Se dovessi descrivere con una sola parola il significato del Cammino di Santiago de Compostela direi senza dubbio condivisione», racconta lo stesso Bernoni, oggi proprietario di Hospital San Bruno nella piccolissima località di Moratinos, paesino di 12 case e 22 abitanti su un altopiano della Castilla y León, in Spagna. «È uno fra i più piccoli pueblos della Tierra de Campos attraversata dal Cammino di Santiago, un piccolo borgo dove ho trovato una casa che si poteva adattare e trasformare in un accogliente rifugio per i pellegrini – prosegue Bernoni –, ma i risultati hanno superato le aspettative e oggi è una bellissima realtà dove i viaggiatori, provenienti da tutto il mondo, possono trovare la qualità dell’accoglienza italiana».

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TRADESTREAMINGCITY Bruno Bernoni (a destra) con ospitaleros.

DA CASA COLONICA AD ALBERGUE La costruzione di Hospital San Bruno, inaugurato nel 2011, è stata possibile grazie al sostegno di tantissime persone e al contributo soprattutto di due aziende bresciane che hanno sostenuto la ristrutturazione: la storica Defarma, azienda del settore dei presidi medico chirurgici, e BigMat Maflan, che ha fornito alcuni materiali da costruzione. «Un cantiere singolare quello di Moratinos – spiega l’architetto Anna Bernoni di BigMat Maflan, che ha fornito consulenza in fase di progettazione –. Un progetto di ristrutturazione e trasformazione pressoché totale che ha coinvolto il 90% della struttura esistente ed è stato eseguito in poco più di 200 giorni». La casa colonica in rovina e fatiscente era stata realizzata con parti in paglia e fieno, tipica tecnica costruttiva castigliana che non è stato possibile mantenere. L’intervento è quindi partito dalla ricostruzione della struttura con laterizi e con un ampio uso di sistemi a secco in modo da poter costruire agilmente e rapidamente, consentendo anche l’inserimento degli impianti, tutti messi a nuovo.

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Fase di demolizione. Hospital San Bruno a Moratino.

«Visivamente abbiamo mantenuto intatta la volumetria dell’edificio, che si estende su 320 mq totali, ma all’interno abbiamo ridistribuito gli spazi in modo funzionale all’ostello – spiega ancora Anna Bernoni –. Abbiamo quasi creato dal nulla una grande cucina dove poter preparare i pasti degli ospiti, due dormitori, due camere matrimoniali più piccole e una stanza dedicata ai diversamente abili; 7 nuovi bagni, una zona ristoro/bar comune e un giardino porticato». La copertura originale, su cui si trovava anche dell’amianto, è stata bonificata e demolita, sostituita da un nuovo tetto di 220 mq in legno, ventilato e rivestito con coppi; la ricostruzione ha previsto anche l’aggiunta di alcune colonne in legno con base in pietra, come vuole la tradizione costruttiva del luogo, per creare un piccolo porticato. All’interno, nell’ala fronte strada, è stato mantenuto il soffitto originario in legno, il materiale è stato salvato grazie a un trattamento di pulizia e mantenimento. La maggior parte dei pavimenti, tranne quelli di ingresso e della scala, sono nuovi realizzati in grès porcellanato fornito da BigMat Maflan. Oggi sono 28 gli ospiti che possono alloggiare ogni notte all’Hospital San Bruno, gestito dall’Associazione Bresciana Amici del Cammino di Santiago. IL RUOLO DI BIGMAT BigMat Maflan da oltre 30 anni propone consulenza, assistenza e

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TRADESTREAMINGCITY Lorenzo Belleri, uno dei titolari di Bigmat a Maflan.

prodotti all’avanguardia sia per professionisti sia per utenti privati. Nel Punto Vendita di Sarezzo (BS) un’ampia gamma di materiali edili, anche a basso impatto ambientale, e presso lo showroom si trovano materiali e soluzioni per pavimenti e rivestimenti, arredobagno, stufe e caminetti, sistemi solari e fotovoltaici. «La nostra azienda ha come motto “Progettiamo i tuoi sogni” e siamo molto felici di aver aiutato Bruno, al quale siamo legati da un rapporto di amicizia, in questo suo sogno – dichiara Lorenzo Belleri, uno dei titolari di BigMat Maflan insieme alle sorelle Anna Flavia e Viviana e ai tre cugini Alessandro Belleri con i fratelli Ivan e Tiziana –. È stato un piacere poter contribuire alla ristrutturazione con la fornitura dei materiali e cooperare con la progettista Isabel Bermejo di Palencia, in Spagna, offrendo la nostra consulenza ed esperienza». BigMat Maflan, azienda dall’impronta famigliare, guarda da sempre alla qualità della vita di chi vive all’interno delle strutture «come nel caso all’Hospital San Bruno, in cui alloggiano i pellegrini di tutto il mondo; realizziamo progetti a regola d’arte grazie alla conoscenza approfondita di tutte le soluzioni che il mercato propone in ambito edile e di finiture d’interni». I NUMERI DELL’INTERVENTO • Tipo di intervento: ristrutturazione e riqualificazione di una casa colonica in ostello

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La nuova pavimentazione.

Il nuovo tetto in legno.

Alcune fasi della ristrutturazione.

•Luogo: Moratinos, provincia di Palencia (Spagna) •Progettista: Isabel Bermejo •Consulenza nella progettazione: architetto Anna Bernoni • Direttore dei lavori: ingegner Giuseppe Ragazzoni • Tempi di intervento: 210 giorni • Classe energetica: non disponibile • Materiali forniti da: BigMat Maflan di Sarezzo (BS)

Dettaglio della nuova pavimentazione.

BigMat BigMat, fondato nel 1981, è il Gruppo leader in Italia e in Europa di materiali per costruire, ristrutturare e rinnovare. Con 905 Punti Vendita (195 in Italia) è presente in 8 paesi (Belgio, Francia, Italia, Por-

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TRADESTREAMINGCITY

togallo, Repubblica Ceca, Slovacchia, Spagna e dal 2015 anche a Malta) e ha un fatturato complessivo di oltre 2 miliardi di euro. BigMat si rivolge ai professionisti del settore dell’edilizia, ma anche ai privati offrendo prodotti e sistemi costruttivi per la realizzazione di edifici eco-sostenibili e ad alto comfort abitativo. Ogni Punto Vendita BigMat è un centro specializzato per soluzioni all’avanguardia e attente all'ambiente, che vanno dai materiali edili ai sistemi in legno, dalle finiture d'interni fino ai rivestimenti e arredi da esterno. Il marchio BigMat viene utilizzato anche per identificare una linea di prodotti professionali per tutte le esigenze dell'operatore edile e dell'appassionato evoluto e competente. BigMat si rivolge anche al privato, all’architetto e all’interior designer per aiutarli nella progettazione e nella scelta dei materiali per la ristrutturazione, il restyling o la creazione di nuovi ambienti della casa, grazie a spazi espositivi presenti su tutto il territorio nazionale e grazie ad HABIMAT, una rete di showroom d’interni specializzati. UNA REALTÀ INTERNAZIONALE BigMat International, con sede a Lussemburgo, si occupa di favorire lo scambio di esperienze e conoscenze tra i Soci e le sedi centrali dei Paesi dove è presente il marchio BigMat. L’organizzazione del Premio Internazionale di Architettura (dal 2013) si inserisce nell’ottica delle iniziative promosse a livello europeo da BigMat International, come ad esempio la sponsorizzazione della squadra di ciclismo FDJ BigMat nel 2012 oppure la definizione nel 2015 di un nuovo posizionamento e del nuovo marchio BigMat – Home of Builders.

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IL MONDIALE DELLE COSTRUZIONI

L’edizione 2017 del Mondial du Bâtiment doveva essere quella della mobilitazione di tutti gli operatori e il luogo di convergenza della filiera dell’edilizia. La sfida è oggi vinta e conferma una forte mobilitazione degli operatori prioritari delle fiere INTERCLIMA+ELECHB, IDÉOBAIN e BATIMAT. I 2 400 espositori, di cui il 57 % d’internazionali, hanno accolto 319 215 visitatori di cui il 20% d’internazionali nell’ambito dei tre saloni. Questa edizione, percepita all’unanimità come dinamica, ha evidenziato i temi emblematici dell’edilizia. Numerosi temi portanti e un programma ricco hanno contribuito a favorire le sinergie tra visitatori e espositori. I visitatori francesi provenienti dalla provincia sono stati in aumento con un’importante presenza di visitatori appartenenti ai settori prioritari della professione.

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EVENTISTREAMINGCITY

"Considerando i tre saloni, i visitatori francesi si sono mobilitati e rappresentano l’80% del tasso di frequenza delle manifestazioni. Questa evoluzione si spiega grazie all’aumento del 3% del numero di visitatori francesi (78% del numero totale) rispetto al 2015 su Batimat " commenta Guillaume Loizeaud, Direttore di Mondial du Bâtiment. "E’ una categoria sulla quale desideravamo aumentare ed il nostro lavoro ha portato i suoi frutti." Stimolato dalle azioni per facilitare la presenza al Quartiere delle esposizioni di Paris Nord Villepinte, il numero degli operatori provenienti dalla provincia risulta in aumento di 2 punti, ovvero del 62% dei visitatori francesi, considerando i 3 saloni. Da notare anche che il servizio bus attuato su un raggio di 300 chilometri ha registrato il tutto esaurito: oltre 2 200 artigiani hanno beneficiato di 54 pullman messi a loro disposizione dal martedì al giovedì.

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Quattro grandi categorie di operatori si sono contraddistinte : gli installatori – aziende e artigiani – restano al primo posto e rappresentano il 35% dei visitatori, davanti ai consulenti (architetti, uffici studi …) e alle imprese edili (20%). Si conferma inoltre l’atteso ritorno dei distributori con 4 punti in più rispetto al 2015 (18% rispetto al 14%), anche i produttori che hanno visitato la fiera registrano un aumento (16% rispetto al 14%). UNA PIATTAFORMA DI BUSINESS INTERNAZIONALE SEMPRE PIÙ QUALIFICATA Con una quota del 20% del tasso di frequenza globale e uno sviluppo dell’offerta del 6% dell’offerta internazionale degli espositori (57% ossia +6 punti per 1.366 espositori), i tre saloni riuniti confermano il posizionamento di 1a piattaforma di business internazionale.Questa importante frequentazione, e la qualità dei contatti allacciati durante la fiera sono stati percepiti dalla maggior parte dei leader espositori dei tre saloni. Numerosi paesi a forte potenziale di sviluppo disponevano di partecipazioni collettive per favorire gli incontri d’affari o hanno organizzato la presenza di gruppi di aziende:

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EVENTISTREAMINGCITY

• Europa - E’ stata organizzata una partecipazione collettiva tedesca di 158 mq sotto l’egida di NRW International ; - Per la Russia, due istituzioni hanno rappresentato l’industria del paese: Russian Export Timber e Il Ministero dell’Industria e del commercio. - Per la Rebubblica Ceca, Czech Trade ha presentato su una superficie di 80 mq l’offerta di 7 espositori nel settore finiture d’interni e serramenti; - La Repubblica di Romania ha onorato la fiera con la presenza di due partecipazioni collettive di rispettivamente 120 mq e 180 mq a INTERCLIMA+ELECHB e BATIMAT ; - La regione della Vallonia (Belgio) era rappresentata dall’AWEX ; - La Lettonia è stata presente con Investments et Development Agency of Latvia ; - Per la Spagna, alcune partecipazioni sostenute dall’Associazione Spagnola degli Esportatori di Attrezzature per l’Edilizia, i Lavori Pubblici e le Miniere; - Per la Grecia, alcune partecipazioni sostenute da Entreprise Greece; - Per l’Italia, alcune partecipazioni sostenute dalle camere di com-

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mercio di Brescia, di Treviso, di Vicenza, di Bolzano ; - Per il Portogallo, alcune partecipazioni sostenute dall’Associação Empresarial de Portugal. • Africa - Per la prima volta anche a BATIMAT, l’Algeria è stata presente con uno stand di 500 mq sotto l’egida del Ministero del Commercio (Safex) ; - La presenza del Marocco sotto l’egida di Maroc Export con 12 espositori è stata particolarmente apprezzata dai visitatori; - La Costa d’Avorio e, per la prima volta, il Camerun, sotto l’egida del Ministero dell’Habitat e dello Sviluppo Urbano, hanno partecipato con alcune partecipazioni collettive; - L’Egitto ha affermato la sua presenza con 9 stand suddivisi nei tre saloni. • Asia - La Turchia è stata presente con Istanbul Mineral and Metal Expor-

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EVENTISTREAMINGCITY

ters con una partecipazione collettiva di 300 mq nel settore « Structure et Enveloppe” di BATIMAT e attraverso Turkish HVAC–R Exporters a INTERCLIMA+ELECHB ; - La Corea del Sud, sotto l’egida di KOTRA, ha fatto un ingresso rimarchevole presentando prodotti d’alta gamma per le finiture d’interni. VISITATORI INTERNAZIONALI RAFFORZATI DALLA FRANCOFONIA I 65 745 visitatori internazionali che hanno visitato il Mondial du Bâtiment provenivano da 175 paesi tra cui il Belgio, il Brasile, il Camerun, la Costa d’Avorio, la Germania, l’Italia, il Libano, i Paesi Bassi, la Polonia, il Portogallo, il Regno Unito, la Russia, il Senegal, la Spagna, la Svizzera, la Turchia. La Francofonia, invitata d’onore, ha ampiamente contribuito a questo successo attirando numerosi visitatori, decision maker e detentori di progetti concreti dei paesi membri in forte sviluppo : Benin, Burkina Faso, Camerun, Costa d’Avorio, Egitto, Romania, Senegal, Togo, ecc. Lo stand della Francofonia/l’Institut de la Francophonie per lo sviluppo sostenibile inaugurato da Adama Ouane, Amministratore dell’Organizzazione Internazionale della Francofonia, ha accolto i

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rappresentanti dell’Africa subsahariana che raggruppa una ventina di paesi (Benin, Burkina Faso, Camerun, Costa d’Avorio, Egitto, Romania, Senegal, Togo …), del Nordafrica (Marocco, Tunisia) e dei rappresentanti del Canada, del Belgio o ancora della Francia, ed ha organizzato 20 conferenze attorno alle sfide dell’edilizia sostenibile nei paesi francofoni riunendo oltre 500 partecipanti. Personalità di primo piano appartenenti ai paesi Francofoni e non sono stati presenti in fiera: - Claude Isaac De, Ministro dell’Edilizia, della Casa, del Risanamento e dell’Urbanismo in Costa d’Avorio; - Marie Rose Dibong, Segretario di Stato responsabile dell’Habitat presso il Ministero dell’Habitat e dello Sviluppo Urbano in Camerun;

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- Ateba Pierre Servais, Segretario di Stato responsabile delle Strade presso il Ministero dei Lavori Pubblici in Camerun; - Maurice Dieudonné Bonanet, Ministro dell’Urbanismo e dell’Habitat del Burkina Faso ; - Georges Philippe Ezaley, Sindaco di Grand Bassam in Costa d’Avorio; - Gilbert Tsimi Evouna, Delegato del Governo presso la Comunità Urbana di Yaoundé in Camerun; - Bassirou Sene, Ambasciatore del Senegal; - Prof. Dr. Ing. Mostafa Madboly, Ministro dell’Habitat in Egitto; - Eurico Brillante Dias, Segretario di Stato all’Internazionalizzazione del Portogallo; - Pedro Sousa Rodrigues, Vice Segretario di Stato all’Internazionalizzazione del Portogallo; - Gli ambasciatori di: Algeria, Egitto, Lussemburgo, Portogallo, Repubblica di Slovenia, Romania, ecc. La forte campagna di sensibilizzazione e di mobilitazione organizzata dal Mondial du Bâtiment ha portato i suoi frutti. Oltre 60 delegazioni sono state presenti in fiera provenienti principalmente dall’Europa, dall’Africa e dal Medio Oriente per incontrare e confrontarsi con gli industriali, i detentori di progetti e gli investitori di tutto il mondo.

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TRE SALONI PER IL MONDO DELL’EDILIZIA INTERCLIMA+ELECHB è il salone specializzato delle attrezzature tecniche per realizzare edifici più economici e confortevoli. Tutti i progettisti e gli installatori della filiera troveranno le soluzioni per una efficienza energetica ottimale, l’utilizzo di energie rinnovabili, il comfort e le soluzioni connesse per tutti gli edifici. 4 grandi settori in 2 padiglioni: - Riscaldamento & Acqua calda sanitaria - Climatizzazione, freddo, ventilazione & qualità dell’aria - Pompe, rubinetteria, trattamento dell’acqua & soluzioni tecniche - Elettricità & Smart. IDÉOBAIN è il salone francese specializzato per i materiali e le attrezzature per il bagno. Presenta le ultime tendenze di stile o di progettazione del settore. In un padiglione unico, offre l’insieme delle soluzioni e innovazioni per la progettazione o la ristrutturazione di stanze da bagno: - mobili e accessori - apparecchiature sanitarie

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EVENTISTREAMINGCITY

- rivestimenti per pavimenti e pareti per il bagno - rubinetterie per sanitari Tutto per il terziario o il residenziale. BATIMAT è il salone delle innovazioni per l’industria edile e l’architettura. Tutti i decision maker, consulenti, installatori-artigiani si danno appuntamento in fiera per scegliere le soluzioni innovative che costituiscono gli edifici di oggi e di domani. In 5 padiglioni 7 grandi settori: Elementi strutturali Serramenti & Serrature Macchine da laboratorio & Macchine Utensili Finiture di interni ed esterni Attrezzature per il cantiere edile e utensileria – Veicoli & Attrezzature Digitale & nuove Tecnologie Servizi alle imprese e organizzazioni

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UNA LEADERSHIP SEMPRE CRESCENTE Italcementi acquisisce Cementir Italia, consolidando la propria leadership produttiva e di mercato in Italia. Nella giornata di oggi, Italcementi ha perfezionato l’acquisizione di tutte le attività italiane di Cementir Holding, consistenti in una struttura industriale formata da 5 cementerie a ciclo completo e 2 centri di macinazione, oltre che un network di terminal e impianti di calcestruzzo attivi sul territorio nazionale. La transazione si è conclusa a fronte di un corrispettivo di 315 milioni di euro (enterprise value, cash and debt free). Gli asset di Cementir Italia e delle società interamente controllate CementiSacci e Betontir andranno ad aggiungersi alla struttura industriale Italcementi fino a oggi formata da 6 cementerie a ciclo completo, un impianto per prodotti speciali, 8 centri di macinazione del cemento, 113 impianti di calcestruzzo e 13 cave per inerti. «La giornata di oggi segna una tappa storica per la nostra società - afferma Roberto Callieri, amministratore delegato di Italcementi -. Per la prima volta

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Roberto Calieri AD di Italcementi.


EVENTISTREAMINGCITY La mappa degli impianti Italcementi in Italia.

Il quartier generale di Italcementi.

dopo molti anni, torniamo a crescere in Italia, consolidando ancora di più la nostra leadership nel mercato italiano dei materiali per le costruzioni e riaffermando il ruolo di primo piano di Italcementi nel panorama industriale nazionale». L’operazione è stata approvata a novembre dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, che ha posto alcune condizioni riguardanti la cessione di alcuni impianti. Le scelte a tale riguardo saranno definite entro i prossimi 5 mesi.

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La cementeria di Calusco d’Adda.

La cementeria di Isola delle Femmine.

«A soli 18 mesi dall’ingresso di Italcementi in HeidelbergCement Group, questo nuovo investimento conferma la fiducia del Gruppo nel nostro Paese e nella nostra società. Il nostro obbiettivo - conclude Callieri - è chiaro: accelerare il ritorno, già iniziato nel 2016, alla redditività e sostenibilità del business, con una chiara ambizione sia finanziaria, sia temporale. Un percorso da attuare attra-

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EVENTISTREAMINGCITY La cementeria di Colleferro.

verso le necessarie sinergie, da coniugare con le nuove opportunità di mercato per i nostri prodotti, quelli tradizionali come quelli innovativi». ITALCEMENTI, LA STORIA E IL FUTURO DEL CEMENTO IN ITALIA Da oltre 150 anni, Italcementi è leader in Italia nel settore dei materiali per le costruzioni. La presenza diffusa e radicata sul territorio e la capacità di offrire prodotti innovativi e di qualità sono alla base di soluzioni e applicazioni integrate in grado di soddisfare i bisogni del mercato del cemento e del calcestruzzo. Prodotti, soluzioni e applicazioni per una migliore qualità della vita Italcementi produce e commercializza cemento e - attraverso la controllata Calcestruzzi - calcestruzzo preconfezionato e inerti. La categoria dei cementi tradizionali è costituita da prodotti indicati per specifiche e diversificate tipologie costruttive: dalle grandi opere, fino al comune utilizzo per l’edilizia. A fianco dei cementi tradizionali, Italcementi offre anche una gamma di prodotti capaci di rispondere alla crescente richiesta del mercato di soluzioni e applicazioni orien-

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La cementeria di Matera.

La cementeria di Rezzato-Mazzano.

La cementeria di Samatzai.

tate alla sostenibilità ambientale. Investire in nuovi prodotti, materiali e servizi per rispondere al meglio alle esigenze della building community è il punto di forza di Italcementi, così come la cura nella soddisfazione del cliente. L’offerta è presentata attraverso i.nova, il sistema che integra prodotti, soluzioni e applicazioni per tutte le esigenze costruttive. SOSTENIBILITÀ E SICUREZZA, IMPEGNI STRATEGICI Italcementi, quale membro del WBCSD è tra i sottoscrittori dell’Agenda for Action della Cement Sustainability Iniziatiative, il primo

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EVENTISTREAMINGCITY

impegno formale che vincola alcune tra le maggiori imprese cementiere al mondo ed è inoltre membro fondatore del Green Building Council Italy. Inoltre tutti i siti produttivi hanno ottenuto la certificazione ambientale ISO 14001. La tutela della sicurezza e della salute dei lavoratori è un obiettivo fondamentale per Italcementi, un impegno che ha portato dal 2000 a un significativo miglioramento dei risultati: l’Indice di frequenza degli infortuni negli impianti si è, infatti, ridotto di circa l’80%. UNA DIMENSIONE INTERNAZIONALE Italcementi è parte di HeidelbergCement Group, il primo produttore mondiale di aggregati, il secondo nel cemento e il terzo nel calcestruzzo, con 60.000 dipendenti in più di 3.000 siti produttivi in 60 paesi in 5 continenti. Forte del suo marchio e della sua identità industriale e culturale, Italcementi conferma il suo impegno al mercato italiano, operando in modo responsabile e sostenibile nelle comunità locali.

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L’AQUILA SI CANDIDA A ESSERE UNA SPECIALE SMART CITY ITALIANA

L’Aquila, un vero e proprio laboratorio a cielo aperto per nuove soluzioni in ambito urbano, si candida ad essere la prima “smart city” a livello nazionale. Presso l’Università degli Studi dell’Aquila (Dip.to di Scienze Umane) è stato presentato ieri il progetto “Smart Clean Air City”, pianificato ripensando gli spazi urbani per abilitarli a servizi innovativi ed evoluti, a servizio della popolazione e dell’am-

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NORMATIVESTREAMINGCITY

biente. Sulla base di un processo di ricerca avviato nel corso del 2014 e completato nei mesi scorsi - grazie alla cooperazione fra le menzionate società d’innovazione, il Dipartimento di Scienze Fisiche e Chimiche ed il CETEMPS dell’eccellente Università cittadina sono state realizzati ed installati, su un’area urbana estesa, 20 sistemi evoluti di monitoraggio ambientale, denominati APA Monitor e APA IESS - Intelligent Environmental Sensor Systems, e dei sistemi innovativi di abbattimento delle sostanze inquinanti presenti nell’aria che respiriamo, denominati

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APA - Abbattimento Polveri Atmosferiche; tali sistemi, in questo caso predisposti con un design molto semplice ed integrato negli spazi d’impiego, grazie alla dotazione di funzionalità di tipo “IoT - Internet of Things” abilitano lo spazio urbano ad essere servito con soluzioni funzionali alla cittadinanza e di tipo pubblico, a seconda delle esigenze territoriali. Il progetto sviluppato ha concretizzato l’installazione dei sistemi d’abbattimento principalmente lungo la strada statale n. 17 (14 unità), una delle arterie più trafficate del territorio, nell’area semi – confinata del parcheggio sotterraneo di Collemaggio (2 unità) e, inoltre, la distribuzione di 4 sistemi APA Monitor in aree cittadine limitrofe, ampliando lo spazio di controllo dell’inquinamento atmosferico e delle relative dinamiche di contrasto, a protezione delle aree territoriali. COS’È APA E COME FUNZIONA APA è una tecnologia integralmente italiana sviluppata grazie ad anni di studio e di sperimentazione in matrici ambientali complesse, in numerosi stabilimenti industriali e in diverse aree di tipo urbano.

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NORMATIVESTREAMINGCITY

Brevettata a livello mondiale e qualificata da premi e riconoscimenti a livello nazionale ed internazionale, dopo le validazioni acquisite, APA rappresenta oramai una delle poche concrete soluzioni di contrasto dell’inquinamento atmosferico d’origine antropica, in particolare polveri sottili, metalli pesanti, IPA - Idrocarburi Policiclici Aromatici, pollini e spore e, con opportuni adattamenti tecnici, anche ossidi e biossidi di carbonio, azoto e zolfo. In sintesi, APA abbatte gli inquinanti e purifica l’aria che si respira attraverso un meccanismo di funzionamento molto semplice: un sistema d’aspirazione posto a circa un metro dal suolo “sequestra” l’aria e la processa all’interno della piattaforma intelligente, secondo un procedimento che riflette il ciclo naturale della pioggia. Semplice acqua lava l’aria e la depura, intrappolando gli inquinanti nocivi per la salute dell’uomo e per l’ambiente; al termine del processo di lavaggio, l’aria è reimmessa pulita nell’atmosfera circostante. I processi di sistema non generano rifiuti speciali e presentano limitati consumi d’energia poiché APA è stata progettata con specifiche caratteristiche di funzionamento in conformità ai principi base della sostenibilità, intesa sia dal punto di vista economico sia da quello ambientale: zero emissioni e zero rifiuti. La soluzione agisce indoor e outdoor ed è attualmente realizzata per applicazioni efficaci presso siti produttivi ed ambiti industriali ovvero in aree e spazi di tipo urbano in cui si

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genera ed è presente inquinamento: i sistemi APA sono posizionati nelle aree d’impiego sulla base di un’innovativa e modulare “strategia d’impiego distribuita”, seguendo cioè dei metodi di collocazione delle piattaforme tecnologiche su spazi disegnati come reti geografiche (o anche reticolati o cluster), in modo specifico ed in disseminazione, nelle aree di rischio da bonificare. L’attività di abbattimento degli inquinanti è così indirizzata, in maniera decisamente efficace, solo dove è necessario. I sistemi APA presentano configurazioni multi – forma e dotazioni multi-funzione, capacità rilevante di purificazione dell’aria a livello suolo (sino a circa 3.000 m3/h), limitata rumorosità (tra circa 40 e 55 dB/1 m) e ridotti consumi (potenza installata di circa 500 / 600 W a regime). Nel maggio scorso, durante il Summit G7 di Taormina, la tecnologia APA è stata presentata in una moderna configurazione “Totem Multimediale”, abilitante per erogare ai cittadini servizi evoluti e innovativi, multimediali e telematici, e comunicazioni pubblicitarie ed istituzionali, mentre per il progetto aquilano sono stati realizzati sistemi nella forma “Pannello”, principalmente; completano il set delle soluzioni realizzate i sistemi cilindrici ed in acciaio speciale idonei ad applicazioni negli ambiti industriali e produttivi, mentre sono in fase di prototipazione nuovi sistemi integrati in infrastrutture ed armature di arredo urbano (quali fioriere, panchine, lam-

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pioni, pensiline), apparati per impieghi a servizio delle centrali di trattamento dell’aria dei building commerciali, industriali e civili, e sistemi di speciale design per il mercato domestico, gli uffici ed i locali pubblici e privati. “Presentiamo il progetto realizzato – ha affermato Giuseppe Spanto, Amministratore Delegato di Is CLEAN AIR – con la gioia e la consapevolezza di avere indirizzato un percorso nuovo per le città del futuro, per cui ringraziamo moltissimo tutti gli attori e i partner che hanno creduto in noi e hanno supportato l’iniziativa con competenza e grande disponibilità. La città di L’Aquila è divenuta, di fatto, un concreto modello internazionale di “smart city”, riconosciuto da imprese, amministrazioni pubbliche e private, organismi ed enti di ricerca, fondazioni e associazioni ambientaliste e cittadini, in Italia e all’estero. Siamo motivati e forti per proseguire il cammino intrapreso affinché APA, corredata da altre tecnologie e soluzioni abilitanti, utili e necessarie, divenga sempre più parte integrante delle aree urbane

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ripensate e riprogettate in chiave “clean air”, per realizzare spazi di vita e lavoro che dispongano di servizi nuovi di tipo sociale, ambientale e tecnologico. La qualità dell’aria è un elemento prioritario praticamente dappertutto, per cui ora guardiamo oltre: vogliamo realizzare ‘smart cities’ a dimensione umana, resilienti, sostenibili e moderne, in cui è possibile beneficiare di aria pulita ora che abbiamo abbattuto soprattutto i precedenti limiti tecnologici, i quali impedivano di pensare e agire in questo senso, d’individuare soluzioni concrete ed efficaci, fornire risposte e permettere azioni anche a livello sociale e culturale.” “Oggi si parla da ogni parte di “smart cities” e sono eseguiti ingenti investimenti per incrementare la tecnologia presente nelle nostre città – ha affermato nell’ambito dell’intervento Roberto Saracco, Doctoral School Director di EIT Digital – mentre la tecnologia è già nelle nostre mani, letteralmente. Gli Smartphone che tutti possediamo, infatti, sono un concentrato di sensori e rappresentano sia dei punti di accesso ai servizi “smart” offerti dalle Amministrazioni Pubbliche sia dei veri e propri “nodi di rete”, specie con l’arrivo del cosiddetto “5G”. Questo ci porta ad un cambio di paradigma: si

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passa dalla cosiddetta “economia degli atomi” all’“economia dei bit” (cioè delle informazioni, dei dati), o per meglio dire, ad un modello “blended” tra i due. La tecnologia APA ci offre un esempio perfetto e lungimirante di questo approccio funzionale: da una parte sono abbattuti gli inquinanti (atomi) dell’aria, dall’altra sono trasmesse o acquisite per l’Amministrazione Pubblica delle informazioni utili (bit, dati e informazioni) a ridurre la generazione di polveri inquinanti e creare anche soluzioni di servizio sociale”. Jacques Vermeulen, Direttore dell’unità di business “Smart cities” della multinazionale NOKIA, sottolinea: “Le aree urbane sono sotto pressione, necessitano di soluzioni nuove. Il 76% dei consumi energetici e delle emissioni nocive si generano nelle città. Favorire un ecosistema ampio, open data, funzionale per erogare servizi e soluzioni attraverso una fitta rete di partnership, sul livello multiplo che va dalle start - up che detengono innovazioni rilevanti alle grandi imprese, è divenuto fondamentale per rispondere alle esigenze del futuro. In Nokia abbiamo molti esempi di lavoro creativo e collaborativo con molte città in tutto il mondo, collaborando con gli innovatori, sviluppando ed integrando innovazioni e soluzioni trasversali seguendo una visione globale, d’introduzione di nuovi modelli e tecnologie.”

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“Applicando e misurando i benefici di APA abbiamo dimostrato che si può intervenire negli spazi urbani, dalle sperimentazioni ai progetti integrati, lo faremo ancora in futuro e continueremo a promuoverne e proporne la diffusione - ha dichiarato a margine del workshop Paolo Tripodi, responsabile tecnico del progetto e Chief Innovation & Technology Officer di Is CLEAN AIR -. Stiamo seguendo filoni d’intervento necessari e giusti, per soddisfare bisogni diffusi che popolazione, imprese, amministrazioni e governi chiedono di soddisfare. Così procedendo, siamo fieri e soddisfatti che la Commissione Europea abbia ancora riconosciuto e premiato il nostro lavoro e la tecnologia APA, poiché da pochi giorni siamo aggiudicatari di un nuovo importante finanziamento del “Programma Horizon 2020, SME Instrument - Fase 2”. In questa stessa direzione, a febbraio 2018 (Sofia, Bulgaria, 5 e 6 febbraio, n.d.r.), il progetto “Smart Clean Air City” riguardante L’Aquila e, soprattutto, la sua estensione e replicabilità saranno presentati fra i principali casi di successo realizzati in Europa negli ultimi anni, nel corso di un evento speciale dedicato alle eco – innovazioni nel comparto “Air Quality”; grazie all’organizzazione della Commissione Europea di concerto con il Ministero Ambiente ed Acqua della Bulgaria, si svolgeranno numerosi convegni, presentazioni e workshop riguardanti iniziative, pubblicazioni tecniche e scientifiche, soluzioni e pratiche innovative “clean air”, che

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vedranno coinvolte società ed organizzazioni di tutta Europa. La tavola rotonda del workshop, discutendo dei diversi temi trattati, ha evidenziato il valore aggiunto e l’efficacia del lavoro in partenariato, anche di tipo pubblico – privato, valorizzando competenze ed unicità tecniche e tecnologiche, sviluppando soluzioni tempestive, replicabili e flessibili, scalabili e sostenibili, sia in termini di limitazione degli impatti negativi dell’inquinamento, in primis i cambiamenti climatici, sia riguardo alle relative implicazioni economiche e finanziarie considerando i cosiddetti “costi del non fare” e le grandi opportunità di rilancio economico che agendo, invece, ci si presentano.

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LO STUDIO DI SCENARI IMMOBILIARI E INNOVATION RE/YARD I settori delle costruzioni e delle attività immobiliari sono una delle componenti più rilevanti del Prodotto interno lordo in Italia, con un peso pari al 19,1 per cento. Il nostro Paese conferma la centralità del settore dei servizi immobiliari all’interno del suo scenario economico generale, con un peso sul Pil pari all’11,8 per cento, per un fatturato di 37 miliardi di euro, quasi 240 mila imprese e 300 mila addetti. Questi sono alcuni dei dati illustrati oggi a Milano nel corso della presentazione della ricerca “I servizi immobiliari in Italia e in Europa” realizzata da Scenari Immobiliari con la collaborazione del gruppo Innovation RE/Yard. Per quanto riguarda gli altri Paesi europei, un caso simile a quello italiano è rappresentato dalla Spagna, dove si è registrata una forte crescita del settore dei servizi, che vent’anni fa rappresentavano poco più del cinque per cento dell’intero sistema produttivo, mentre oggi superano l’undici per cento. Anche nel caso spagnolo il settore delle costruzioni ha visto nello stesso periodo un netto ridimensionamento, scendendo dal 9,3 per cento del 1995 al 5,5 per cento attuale. In Francia il settore delle costruzioni ha mantenuto un peso stabile, di poco superiore al cinque per cento, mentre i servizi immobiliari hanno registrato un lieve aumento, in linea con il resto d’Europa.

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Il fatturato dei servizi immobiliari nei cinque principali Paesi europei è stimato in circa 367 miliardi di euro, con Regno Unito e Germania che costituiscono i due mercati più importanti, mentre l’Italia risulta ancora in una posizione arretrata, con un mercato superiore solo a quello della Spagna. Le dimensioni di Italia e

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Spagna sono limitate anche quando consideriamo il fatturato per occupato, evidenziando una scarsa efficienza del settore. I mercati più efficienti sono quello tedesco, con 270mila euro per occupato, e quello francese, con 256mila euro per occupato. Il Regno Unito segue a breve distanza, ma sempre con un fatturato pro-capite superiore ai 215mila euro, mentre Italia e Spagna si attestano attorno ai 125mila euro. Nel settore dei servizi immobiliari i cinque Paesi oggetto dell’analisi contano oltre 930mila imprese, per un totale di 1,7 milioni di addetti diretti, pari all’1,3 per cento della forza lavoro totale. L’Italia è il

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Paese con la maggior frammentazione delle imprese, con una media di 1,3 addetti a società, appena al di sotto di Spagna, Francia e Germania. La situazione italiana deriva da una minore strutturazione del settore, con la presenza di molte società individuali o a conduzione familiare. Lo scenario competitivo porterà a una progressiva diminuzione del peso di tali società, che rispetto alle imprese più strutturate faticano a introdurre innovazioni, sia di prodotto che di processo. “Mentre nel Regno Unito, in Germania e in Francia - ha dichiarato Mario Breglia, presidente di Scenari Immobiliari - il percorso verso la professionalizzazione nella gestione dei patrimoni immobiliari è già avviato da tempo, in Italia il settore risulta ancora ‘artigianale’, con una diffusa presenza di società di dimensioni limitate e poco specializzate, spesso nate come studi professionali poi evolute e adattate al mondo dei servizi. Serve una nuova fase di ‘industrializzazione’ del settore che porti le società a raggiungere una necessaria massa critica e sviluppare economie di scala. Oggi, inoltre, è sempre più importante portare l’evoluzione tecnologica nel mondo dei servizi immobiliari, poichè non è più possibile gestire grandi patrimoni con software tradizionali ma occorrono sistemi di analisi e supporto alle decisioni sempre più complessi e adatti alle nuove esigenze”. “Siamo orgogliosi - ha commentato Alessandro Pasquarelli, amministratore delegato del gruppo Innovation RE/Yard - della col-

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laborazione con Scenari Immobiliari per la realizzazione di questo studio che analizza e approfondisce l’evoluzione del complesso mercato dei servizi del real estate, non solo in Italia ma anche nei principali Paesi europei. A determinare questa trasformazione concorrono importanti cambiamenti della domanda che, a sua volta, richiede maggiore qualità e specializzazione nella gestione dei patrimoni. In Italia, come già avviene in alcuni Paesi dell’Europa, l’obiettivo è quello di creare società strutturate in grado di competere in futuro a livello internazionale”. Dopo l’apertura dei lavori a cura di Mario Breglia (Scenari Immobiliari) e Alessandro Pasquarelli (Innovation Real Estate/Yard), la ricerca è stata presentata da Francesca Zirnstein (Scenari Immobiliari) e commentata da Giovanni Maria Benucci (Fabrica Immobiliare Sgr), Emanuele Caniggia (DeA Capital Real Estate Sgr), Stephen Coticoni (Bnp Baribas Repm), Paolo Gencarelli (Poste Italiane), Carola Giuseppetti (Sidief), Andrea Raffone (UBI Sistemi e Servizi) e Carlo Stocchetti (Intesa Sanpaolo RE.O.CO). I lavori sono stati moderati da Andrea Cabrini di CLASS CNBC. SCENARI IMMOBILIARI Istituto indipendente di studi e di ricerche analizza i mercati immobiliari, e in generale, l'economia del territorio in Italia e in Europa. Fondato nel 1990 da Mario Breglia, l'Istituto opera attraverso le sedi di Milano e Roma e può contare su un ampio numero di collaboratori attivi sul territorio nazionale ed europeo. Un personale altamente

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qualificato e multidisciplinare, proveniente da esperienze professionali diversificate, è in grado di fornire servizi a elevato valore aggiunto in tutta la filiera immobiliare (esclusa l'intermediazione). Innovation Real Estate S.p.A. (IRE) / Yard (www.innovationre.it) è leader del mercato italiano nei servizi immobiliari. Il Gruppo offre servizi nella gestione di portafogli immobiliari, nelle operazioni di sviluppo eterogenee e articolate (per dimensione, tipologia, distribuzione territoriale), nell'Asset Management, Property Management, Facility Management, Project & Construction Management, oltre a servizi di Advisory, Servizi Valutativi, Due Diligence, Agency, Servizi Documentali, Asset Sale Management, NPL & Bank Asset Management. Il nuovo Gruppo gestisce in tutta Italia 60 Fondi Immobiliari e Property Company, per un totale di 3.000 immobili con 130 professionisti distribuiti tra Roma e Milano.

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Isotec Brianza Plastica SpA Batimat Via Rivera, 50 - 20841 Carate Responsabile Comunicazione Brianza (MB) Stampa Internazionale Tel. +39/0362 91601 Reed Expositions France Fax +39 0362 990457 Carine Bogusz Numero Verde: 800 554994 carine.bogusz@reedexpo.fr info@brianzaplastica.it www.brianzaplastica.it Ufficio di rappresentanza in Italia http://isotec.brianzaplastica.it Saloni Internazionali Francesi Srl Tel. +39/02 43.43.53.27 Press Contact Anna Del Priore DNArt Studio adelpriore@salonifrancesi.it Dott.ssa Chiara Consumi Tel. +39/055 5520650 Bigmat ufficiostampa@dnartstudio.it Ufficio stampa: press@bigmat.it Francesca Negri L’Aquila cellulare +39/335 8235588 Ufficio Stampa Anna Maria Sciorelli c/o extra comunicazione Tel. +39/340 9957493 e marketing Serena Ferretti Ensinger Tel. +39/346 4182567 Ensinger Italia Srl ufficiostampa@extracomunicazione.it Via F. Tosi 1/3 • 20020 Olcella di Busto Garolfo • Milano Loft Buro Tel: +39/0331.562111 www.loftburo.com insulbar@ensinger.it www.insulbar.de/it Press Office OGS www.ogs.it – info@ogs.it

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