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SistemaSerramento numero sette anno duemilaquindici mese marzo editrice webandmagazines.r.l.

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SistemaSerramento numero sette anno duemilaquindici mese marzo

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COLOPHON

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EDITORIALE di Sonia Maritan

AGB valorizza il serramento con sistemi di chiusura 100% italiani offrendo al consumatore un plus di prodotto che il mercato estero non può proporre, puntando sulla personalizzazione per i clienti, la standardizzazione verso l’alto e l’attenzione alle soluzioni italiane. di Sonia Maritan

STAGING

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IL CAPITALE UMANO

UNA MILANO DA RIQUALIFICARE

Un incontro di alto livello testimonia delle capacità sinergiche di un gruppo di aziende di primo piano. Interessanti i casi studio esaminati che portano al risparmio energetico ma anche del nostro territorio. di Pietro Ferrari

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PUSH PULL

DESIGN 100% ITALIANO

DOSSIER SAIE3 I DETTAGLI CHE FANNO LA DIFFERENZA di Sonia Maritan 23 23 24 24 25 26

OUTLOOK VERSO DOVE?

2P DAKO EURALL GRUPPO FINESTRE TBT SÜDTIROL FENSTER

Dalla lettura dell’editoriale del numero scorso, Samuele Broglio riprende il tema per proporre la sua acuta e interessante riflessione, sottolineando che l’ignoranza in materia di serramenti, premi i materiali più poveri a discapito di quelli più nobili, e crei per soprammercato quella corsa al LEITZ A LIGNA 2015 ribasso dei prezzi che sta oggi pesantemente handicappando i produtI preparativi sono in pieno svolgimento. tori nazionali. di Marco Basileo di Samuele Broglio

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SHOWROOM

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PREVIEW

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PREVIEW

UN THINK-TANK DI LUCE

APPUNTAMENTO A BOLZANO

Soluzioni Rekord per i serramentisti in visita a Klimainfisso 2015. Hella ha recentemente inaugurato il nuovo spazio espositivo a di Marco Basileo Buccinasco, alle porte di Milano: 200 mq rappresentativi di competenze in materia di protezione solare offerta dell’azienda austriaca. di Paolo Ferrari

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CONVENTION

PROJECT

LE PORTE "NATURALI" NEL BOSCO VERTICALE

Certificazione FSC e design di prestigio per le porte destinate a due edifici di alto impatto estetico: finitura teak per la cornice green di quest'arIn cinquanta anni di attività il Gruppo De Carlo ha creato le condizioni per chitettura. di Pietro Ferrari resistere e superare la crisi continuando a crescere. Siamo andati a conoscere questa realtà d’eccellenza nel comparto serramenti. di Paolo Ferrari

LA FIDUCIA PIÙ FORTE DELLA CRISI

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PROJECT

NELL'ANTICO BORGO

Un portone sezionale, grazie all'effetto legno e la partitura a cassottoni si inserisce armonicamente in un borgo medioevale. di Pietro Ferrari

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PROJECT

L'ACUSTICA PROTAGONISTA NELLE RESIDENZE LIBESKIND

Il vetro adatto migliora il comfort in edifici di pregio in termini di: luce, acustica e sicurezza. di Roberta Bocca

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PROJECT

UNA TECNOLOGIA MODERNA FA DA "CERNIERA" ALLA STORIA

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EXHIBITION

CONTINUA L'ESPANSIONE DEL SISTEMA KLIMA

Klimahouse, Klimainfisso, Klimaenergy, Klimamobility e le declinazioni regionali del formato fieristico bolzanino riscontrano risposte positive dal mercato. di Pietro Ferrari

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EXHIBITION

AI VERTICI DELLA TECNOLOGIA

I sistemi per cerniere Simonwerk in un contesto storico, dove l'ala moderna si caratterizza anche gra- Il 2015 è l'anno di Ligna che si conferma come il più importante appuntamento mondiale del settore. zie alla tecnologia performante. di Pietro Ferrari di Roberta Bocca

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WEBSTORE

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UNA "FINESTRA" SULLA DISTRIBUZIONE DIGITALE

EXHIBITION

L'EDILIZIA PROTAGONISTA

Rilancio e forte spinta sull’internazionalizzazione sono i binari dell'edizione 2015 di MADE expo. Una giovane azienda italiana si connota con una start-up che raccoglie già in se' un fermento innodi Beatrice Guidi vativo: sceglie di vendere gli accessori per i serramenti attraverso una vetrina online e questo webstore funziona, tanto che stanno pensando anche a una boutique esclusiva per la maniglia. di Sonia Maritan

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ON THE FIELD

LA FILIERA DEL LEGNO SI ACCORCIA

In occasione dell’evento bInside abbiamo incontrato Marco Cipriano, Amministratore Delegato di Sciuker e Reisigl Wolfgang, Amministratore Delegato di Maico, artefici di una finestra innovativa e di un approccio alla filiera diverso. Il luogo dell'incontro, la sede Biesse, ha rappresentato sicuramente il terreno ideale di questo scambio, la dimostrazione che per le aziende votate all'innovazione investire nella meccanica Biesse sia naturale. La coerenza fra l'approccio innovativo dei clienti Biesse e l'azienda stessa, si riscontra anche nella nuova immagine aziendale che emerge dall'incontro con la stampa internazionale organizzato nell'occasione di quell’evento. Per questo motivo, prima di raccontarvi l'innovazione di Sciuker diamo voce – ancora – a Raphaël Prati e Stefano Porcellini che hanno aperto l'Open House a cui avevamo già dato evidenza a ridosso dell'evento, per mettere in luce tutti questi imprenditori legati dal filo della tecnologia made in Italy. di Sonia Maritan

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NOTIZIE

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CONTATTI

di Paolo Ferrari

di Paolo Ferrari

IDENTIKIT di Beatrice Guidi di Roberta Bocca di Marco Basileo di Michela Vassena 46 48 49 50 51 52 53 54 56

CELEGON BREDA FUSITAL BY VALLI&VALLI GARDESA GRUPPO GENIUS MAICO SAVIO SCHUCO SFS INTEC

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EDITORIALE di Sonia Maritan

IL CAPITALE UMANO

Un milione di cinesi arriva ogni anno in Italia per guardare come realizziamo i nostri prodotti e come esponiamo le merci. Abbiamo delle capabilities che ci invidiano! In effetti, i dati dimostrano che investire sulle competenze delle persone nelle aziende favorisca la crescita economica e migliori la società. Le aziende crescono se crescono le persone, non la risorsa ma il capitale umano, perché quest'ultimo si investe per farlo crescere. Quindi è imprescindibile investire sulle capacità e abilità delle persone, eppure proprio pochi giorni fa, nell'ambito di un interessante scambio sulla distribuzione dei prodotti edili, in particolare riferita alla sua digitalizzazione, è emerso che un'azienda abbia consigliato al suo personale di fare formazione solo nei giorni di ferie. È aberrante sapere che per un imprenditore questo aspetto possa essere, in qualche misura, considerato secondario o addirittura inutile. "Se s'investe su questo capitale non solo in vista di una prospettiva produttiva, ma anche di uno sviluppo economico si parla di Human Capabilities, con il suo significato molteplice di possibilità, capacità, ingegno. In pratica rafforzare le abilità/capacità umane dei dipendenti permette di incrementare il valore del capitale umano in azienda, migliorare i risultati e promuovere la competitività nazionale e internazionale, ma anche per il singolo lavoratore si traduce in un aumento della qualità della vita. In questo modo, infatti, le persone avranno un grado più alto d'impiegabilità, perfettamente compatibile con il concetto odierno di flessibilità del posto di lavoro, e così ciascuno di noi è più salvaguardato se viene messo in condizione di accrescere il suo complesso di competenze, abilità e conoscenze". Questi spunti carpiti dalle parole del professor Dario Cavenago, mi portano a pensare che la paura di certi imprenditori ostacoli la loro potenziale innovazione nella sfera produttiva e comunicativa del loro prodotto. Eppure, questo esperto economista considera fondamentale ampliare l'orizzonte del solito ragionamento economico imprigionato dal rapporto mezzo-competenza-fine, dando più attenzione a quel capitale umano che è all'origine dell'azione economica e da cui si genera innovazione. "Dietro a un'iniziativa positiva, che tiene nel tempo, c'è una sintonia di abilità, competenze e, ancor prima di umanità". In effetti, niente, è più affascinante dell'intercettazione di parole condite di quell'entusiasmo primordiale, scaturite a proposito di un nuovo progetto, che trasferisce di questo la sua elaborazione iniziale e i suoi risvolti futuri. Restituisce uno sguardo vitale pari a quello di un bambino che muove i primi passi, ha il gusto della vita e della sua straordinaria potenzialità. Sono fortunata di avere ascoltato molte di quelle voci, quelle degli imprenditori italiani, che mi raccontano di tutti quei prodotti del mondo del serramento e della filiera edilizia in genere, intrisi di quel sapore e di quel sudore che solo chi ha le mani un po' sciupate sa raccontare. Oppure, di quelle voci stanche che si fermano oltre l'orario d'ufficio, per mettere insieme le idee del prossimo progetto che dovrà prender forma, registi instancabili dell'innovazione in questo campo. E ancora di ricercatori e professori che si affannano ogni giorno, per trovare un modo sempre nuovo di rendere noti certi cambiamenti, a tutti. Insomma, di chiunque faccia abbastanza da sentirsi utile per qualcun altro, accelerando per dare quello scatto in più ogni volta e proiettarsi oltre la modalità "standard", che dopo un istante è già superata. In un certo senso, quindi, quella curiosità "cinese" dovrebbe renderci molto orgogliosi, se ci copiano qualcosa, forse sarà perché quella "cosa" ne è degna! A proposito di capabilities, "auguri per il tuo nuovo incarico Samuele Broglio ...so di certo che come nuovo Presidente della Federazione Legno-Arredo di Confartigianato, ne sarai degno!"

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UNA MILANO DA RIQUALIFICARE Un incontro di alto livello testimonia delle capacità sinergiche di un gruppo di aziende di primo piano. Interessanti i casi studio esaminati che portano al risparmio energetico ma anche del nostro territorio. Presso la sede di Asti, un operatore del settore delle coperture e delle lattonerie a Milano, un gruppo di aziende del settore ha collaborato a un interessante convegno dal titolo "Isolamento termico e acustico per il comfort abitativo e il risparmio energetico". Aetolia VZ, Fakro Italia srl e Simoncini Rappresentanze hanno raccolto un pubblico attento e interessato. Davide Nale della Simoncini Rappresentanze ha illustrato un progetto di riqualificazione termoacustica di attici in zona Paolo Sarpi. È stata poi la volta di Paolo Pigozzi, capoarea di Fakro Italia, di presentare l'azienda e i suoi prodotti. Pigozzi ha poi illustrato le soluzioni Fakro in risposta a ogni esigenza di isolamento acustico e termico, di sicurezza e comfort abitativo: la nuova proposta DEF per loft e tetti a poca pendenza o piani, soluzioni che sono espressione di una alta cultura dello specifico prodotto di cui l'azienda si propone ai vertici nel mondo come produttore altamente specializzato. Simone Bandiera ha poi presentanto Aetolia VZ il gruppo di cui fa parte. Massimo Silipo, responsabile tecnico Aetolia VZ srl, ha illustrato la normativa di riferimento. proponendo un progetto e un'analisi di un caso studio relativo alla copertura. È stato, poi, Davide Nale, responsabile di Simoncini Rappresentanze sas a presentare l'azienda Brianza Plastica, il gruppo e i suoi prodotti. È stato ancora Davide Nale, nella sua veste di responsabile prodotto Brianza Plastica, a illustrare il tema dell'isolamento termico ad alta efficienza energetica. Ha concluso gli interventi il padrone di casa, Alessandro Asti di Asti coperture, che ha illustrato l'esperienza del cantiere di via Carmagnola a Milano. Un vivace dibattito ha chiuso questa serata di lavoro e approfondimento tecnico che ha ben testimoniato l'alto livello delle aziende organizzatrici e del pubblico presente. Il tema più emozionante è stato quello del recupero di circa settecento metri quadrati di tetto per consentire la costruzione di lussuosi attici "in cima alla città". Una dimostrazione lampante di come la stretta collaborazione tra aziende leader possa portare a risultati di grande suggestioneed efficacia.

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di Pietro Ferrari

STAGING

Aetolia VZ Fakro Italia Simoncini Rappresentanze www.aetoliavz.it www.fakro.it www.sr3.it

Momenti dell'incontro di approfondimento sul tema isolamento termoacustico svoltosi a Milano.

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VERSO DOVE? Dalla lettura dell’editoriale del numero scorso, Samuele Broglio riprende il tema per proporre la sua acuta e interessante riflessione, sottolineando che l’ignoranza in materia di serramenti, premi i materiali più poveri a discapito di quelli più nobili, e crei per soprammercato quella corsa al ribasso dei prezzi che sta oggi pesantemente handicappando i produttori nazionali. La lettura dell'editoriale apparso nello scorso numero di Sistema Serramento a firma della mia vecchia amica Sonia Maritan (dico “vecchia” non perché abbia notato l'apparire di fili d'argento nella sua effettivamente scura chioma, ma perché gli anni che separano il momento attuale dal nostro primo incontro sono ormai tranquillamente misurabili a due cifre), mi ha portato a formulare una serie di considerazioni che vorrei condividere con i lettori di questa testata. Preferisco naturalmente evitare ogni forma di riferimento alla sciagurata gestione formal-buracratico-fiscale imposta a questo disgraziato Paese, che tenta a fatica di rimanere ciò che era, ossia il secondo Stato manifatturiero d'Europa, da un'insipiente e miope classe politicofunzionariale. In merito a ciò poso solo rilevare che, a mio avviso, per noi l'entrata nella Comunità Europea si è rivelata sotto certi punti di vista una vera e propria catastrofe, in quanto l'obbligo di applicare le regole comunitarie, pensate e sviluppate per adattarsi al pragmatico ambiente mitteleuropeo e poi tradotte in italico burocratese dai nostri uffici ministeriali, si è in pratica concretizzato in una complessa farragine di regole e adempimenti formali che sta ormai soffocando la nostra imprenditoria. Non mi si fraintenda, non ritengo assolutamente che tutte le regole provenienti da Bruxelles e ormai dettate dalla dominante Germania siano corrette e condivisibili, anzi tutt'altro! Ritengo però che la tradizionale passione per la formalizzazione, per l'attestazione e per la “triplice copia” da sempre coltivate dai nostri uffici pubblici, stiano complicando a livelli intollerabili la vita del sistema economico nazionale, il quale, oltretutto, è composto per la maggior parte di piccole imprese, le quali, rispetto alle mediograndi aziende che caratterizzano i sistemi economici d'oltralpe, hanno come unico punto di forza una flessibilità e una snellezza che, per assurdo, vengono loro sottratte dal complesso di regole, varate proprio da coloro che dovrebbero amministrare la nostra macchina pubblica in nome e per conto del popolo italiano. Tralasciando comunque queste seppur importanti considerazioni di carattere generale, veniamo a parlare di argomenti più strettamente legati al nostro settore e che toccano molto da vicino noi produttori di serramenti.

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Certamente non posso fare altro che concordare con la cara Sonia sul fatto che le “guerre di religione” legate ai materiali, non siano assolutamente produttive e che possano essere definite sostanzialmente futili, ma altrettanto certamente considero evidente che la sostanziale ignoranza della nostra clientela in materia di serramenti, ignoranza che peraltro noi serramentisti nulla abbiamo mai fatto per dissipare, premi in ultima analisi i materiali più poveri a discapito di quelli più nobili, e crei per soprammercato quella corsa al ribasso dei prezzi che sta oggi pesantemente handicappando i produttori nazionali, obbligati dalla loro appartenenza alla parte economicamente più sviluppata del mondo (e quindi intrinsecamente più costosa) a tenere prezzi più elevati, rispetto ai loro concorrenti provenienti da Paesi a oggi meno avanzati, sulla via dello sviluppo economico. Non nascondiamoci, infatti, una realtà; il serramento in PVC, che a oggi sta conquistando fette di mercato sempre più ampie, non riesce in ciò per il fatto di essere più prestante, più tecnologico o più bello rispetto a quelli eseguiti in materiali tradizionali, ma vi riesce in buona parte per la semplice e banale ragione di essere più economico dal punto di vista del prezzo d'acquisto. Di ciò si stanno accorgendo, a mio avviso, anche i produttori nazionali di serramenti in materiale plastico, che ora tentano la difesa delle quote di mercato tramite la valorizzazione del “made in Italy”, i quali si vedono scalzati dal suddetto mercato dai loro concorrenti provenienti dall'Europa dell'Est che spesso hanno come leva principale di marketing il fatto di far costare una finestra meno... di una maniglia di ottone di buona marca (personalmente ho visto un dépliant nel quale una finestra 130x90, completa di anta-ribalta, vetro low-e e di maniglia, veniva proposta resa Italia a meno di 75,00 ). Di quanto sopra scritto non me ne vogliano gli amici del PVC; la maggiore economicità dei materiali plastico-sintetici e il loro uso in sostituzione di quelli più nobili al fine di abbassare il prezzo dei prodotti è un dato di fatto in molti settori, dall'automotive all'abbigliamento, in quanto tali materiali, salvo che non si tratti di quelli ad altissime prestazioni tecnologiche (e il PVC da finestre evidentemente non lo è, tanto che in caso di serramenti di apprezzabili


di Samuele Broglio dimensioni richiede un'anima, solitamente in metallo, per poter “stare insieme”), caso nel quale presentano costi superiori a quelli tradizionali, costano molto meno dei loro omologhi “naturali” e permettono lavorazioni più agevoli, più industrializzabili e meno legate alla preparazione delle maestranze. Per quanto riguarda poi, sia il discorso prestazionale puro sia la parametrazione diretta tra prestazione e prezzo, argomentazione che negli ultimi periodi si sente sempre più spesso nel nostro settore e che ha portato a quelle che non esiterei a definire le “Olimpiadi dell'Uw”, purtroppo esso non è per nulla una via tramite la quale si possa giungere a un mercato più ricco, meno basato sulla mera concorrenza del prezzo e meno esposto ad aggressioni da parte di soggetti provenienti da Paesi a basso costo intrinseco, anzi tutt'altro! Immaginiamo, infatti (è l'esempio più semplice e immediato) un mercato dell'auto nel quale l'appetibilità dei prodotti, e quindi per converso i prezzi dei veicoli, fosse legata direttamente e in maniera proporzionale alle loro prestazioni così come qualcuno prospetta per il nostro settore; ebbene in tale mercato, per esempio, una BMW M3 (0-100 in circa 5 sec. e velocità max di 250Km/h) non dovrebbe costare più del triplo di una Kia Picanto (0-100 in 15 sec. circa e velocità max 150Km/h) mentre, prendendo in esame altre prestazioni, addirittura una Ferrari California (7 Km/litro e 300g/Km di CO2) dovrebbe costare molto meno di una Dacia Sandero (19 Km/litro e 120g/Km di CO2), e questo soprattutto in un Paese come il nostro nel quale la velocità massima sulla rete viaria è per legge limitata entro i 130Km/h. Visto che, per fortuna dei produttori di automobili, con ogni evidenza ciò in quel settore non accade, tenuto conto del fatto che dal punto di vista commerciale il mercato dell'auto è sicuramente più evoluto rispetto a quello del serramento, e considerato che a una situazione di tale tipo dovremmo cercare di puntare noi produttori di serramenti italiani se non vogliamo scomparire sotto l'assalto di competitori stranieri sicuramente vincenti sul piano del semplice costo del prodotto, non ci resta altra possibilità che cercare di capire quale sia la via battuta da chi, con ogni evidenza, ha meglio di noi compreso quali siano le regole del marketing in una società quale la nostra, più basata sul desiderio del compratore che sul suo reale bisogno. A mio avviso tale via si basa fondamentalmente su due parole magiche, ossia prestigio e immagine; in pratica nel momento nel quale il compratore è convinto che un prodotto sia di prestigio e quindi per converso gli doni immagine nei confronti degli altri soggetti della società, per lui, il punto di equilibrio tra prezzo e qualità (il fatidico rapporto qualità/prezzo di cui sempre parliamo) si svincola dalle mere considerazioni prestazionali e si porta in avanti, premiando il prodotto dotato di qualità spesso immateriali

quali l'estetica, il design, la provenienza, l'innovatività intrinseca o per converso la tradizione del produttore (a seconda del fatto che il compratore sia un innovatore oppure un tradizionalista), tali da accrescerne l'immagine nella visione dell'acquirente. È possibile che, a questo punto, i colleghi del PVC possano recedere di fronte a questa ipotesi, in quanto, come a loro è ben noto, i materiali naturali generalmente godono di default di un maggior prestigio intrinseco rispetto a quelli plastico-sintetici (il Cashmere è più prestigioso di un acrilico, il vetro lo è più di un plexiglass, il cuoio lo è più di una vinilpelle, il metallo e il legno lo sono più di una plastica), cosa questa che con ogni probabilità relegherebbe il loro prodotto tra quelli “a pure prestazioni tecniche” allontanandolo così dalla fascia del prestigio e quindi favorendo gli operatori del metallo e del legno. Ci tengo però a far presente agli amici “plasticari” (sia chiaro, io mi autodefinisco fieramente un “legnaiolo”) che, in un mercato come quello attuale basato principalmente sul prezzo o, al limite, sul mero rapporto prezzo/prestazioni tecniche, anche l'arma del “Made in... ”, da molti di loro impugnata, risulta fondamentalmente utile quanto un paio di pinne a un cavallo da salto ostacoli, in quanto basata più che altro sull'immagine, e che quindi l'attuale situazione se da un lato handicappa i produttori dei settori legno e metallo nei confronti del PVC, dall'altro favorisce enormemente, e in mancanza di cambiamenti sempre più favorirà, i produttori allocati in Paesi a basso costo sociale. Stabilito quanto sopra, nulla in contrario alle modificazioni chimico-fisiche dei materiali naturali quali per esempio il Termolegno o l'Accoya® (previo naturalmente, per il settore serramenti, un approfondito studio di compatibilità tra gli stessi e le tecnologie di lavorazione e di fissaggio soprattutto angolare), e ancor meno in contrario alle ibridazioni tra materiali quali l'unione del legno al metallo per ridurre le necessità di manutenzione, l'uso del vetro a livello strutturale oppure addirittura l'ibridazione stretta con fiberglass e/o carbonio al fine di aumentare le prestazioni meccaniche senza incrementare i pesi e/o dare luogo alla formazione di ponti termici. Tutto ciò va bene ed è da considerare fondamentalmente positivo, al pari di tutte le altre innovazioni introdotte nel nostro mondo nel corso degli anni; ciò che importa è che il mercato esca una buona volta dall'attuale guerra dei prezzi la quale, per riflesso, porta tra le altre cose alla precedentemente citata e giustamente deprecata guerra di religione tra materiali.

OUTLOOK

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UN THINK-TANK DI LUCE

Hella ha recentemente inaugurato il nuovo spazio espositivo a Buccinasco, alle porte di Milano: 200 mq rappresentativi di competenze in materia di protezione solare offerta dell’azienda austriaca. Lo spazio espositivo di 200 metri quadrati, inaugurato nell’ottobre del 2014 a Buccinasco, in provincia di Milano, è stato realizzato con materiali basici, proprio con l’intento di far risaltare la vasta gamma delle soluzioni Hella. Il nuovo showroom è inoltre dotato di un impianto di riscaldamento e raffreddamento ad aria in circolazione, sempre nel rispetto dell’ambiente e della sostenibilità: uno dei valori cardine dell’azienda, che dal 1959 sviluppa e produce sistemi di protezione solare. Non si tratta di uno spazio espositivo destinato alla vendita diretta, ma di un luogo dedicato alla formazione di rivenditori, architetti, progettisti, posatori, e più in generale di tutti gli addetti ai lavori che vogliono conoscere più da vicino l’offerta Hella, approfondirne le caratteristiche tecniche per poi farsene portavoce. L’allestimento riproduce in modo reale le soluzioni come negli edifici. Uno spazio studiato come aula e thinktank dove poter riunire le competenze e creare scambio di conoscenze tecniche relative alla materia prima di cui si occupa Hella: la luce. Tra i prodotti in esposizione, lo showroom ospiterà: • LUZ - un sistema avvolgibile che permette di regolare, a seconda delle esigenze la quantità di luce e di calore, ricreando un’illuminazione naturale, evitando riflessi fastidiosi e diffondendo la luce in modo ottimale; • ARE 92 - è il culmine tecnico e ottico nella gamma dei frangisole e veneziane della vasta gamma Hella. È un prodotto ‘versatile’: protegge dal calore, regola l’infiltrazione della luce e protegge dagli agenti atmosferici; • CLEO - tenda da sole a cassonetto che offre il massimo del design con uno stile essenziale, un’eccellente protezione dal sole e una resistenza superiore alla norma.

di Paolo Ferrari

SHOWROOM hella

www.hella.info

Il programma di protezione solare di Hella comprende infatti diverse tipologie di prodotto: veneziane, tende da sole, frangisole, avvolgibili, ombreggianti per facciate, ombreggianti per verande, pergotende, zanzariere e protezioni antiabbagliamento, oscuramenti, ombreggianti per interni, sistema architrave Hella Trav, monoblocco TRAV®frame, sistemi per cassonetti, sistema copri-pannello, soluzioni su misura e costruzioni speciali. Con una sede principale di produzione e amministrazione a Abfaltersbach, in Austria, e altre sedi di produzione in Germania e nella Repubblica Ceca, impiegando 1.350 dipendenti, Hella ha chiuso il 2013 con un fatturato annuo di 156 milioni di euro. Herbert Kristler (AD Hella Italia) afferma: “Con il nuovo showroom di Buccinasco Milano, Hella compie un percorso coerente in materia di qualità, che parte dalla produzione fino all'assistenza clienti attraverso uno spazio aperto al confronto e all’aggiornamento, dove testare, discutere e applicare le nuove tecnologie messe a A sinistra Herbert Kristler AD di Hella Italia. punto dall’azienda”.

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In cinquanta anni di attività il Gruppo De Carlo ha creato le condizioni per resistere e superare la crisi continuando a crescere. Siamo andati a conoscere questa realtà d’eccellenza nel comparto serramenti.

LA FIDUCIA PIÙ FORTE DELLA CRISI In occasione del meeting agenti Italia 2015, ci è stata offerta la preziosa opportunità di conoscere da vicino la realtà della De Carlo, azienda di punta nel settore della serramentistica, storia esemplare (e tutta italiana nel senso migliore del termine) di evoluzione verso la modernità e l’innovazione di un seme di sapienza e laboriosità gettato nel sostrato contadino di queste terre protese tra Adriatico e Ionio, ai piedi di Mottola, antico borgo da dove la vista spazia strategicamente sul golfo di Taranto, tanto che il poeta Michele Lentini, che là ebbe i natali nel 1883, così ne scriveva: “Da l'alto de la vetta guarda, come da un grande balcone aperto, lo splendore azzurro del golfo di Taranto. Il viaggiatore che passa di lontano, scorge sul colle che si eleva sulla vasta pianura, le sue case bianche ed appollaiate. La dicono, la spia delle Puglie”. Già dalla sera precedente il meeting e la visita allo stabilimento De Carlo, siamo entrati nello spirito che anima l’attività di que-

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sta azienda, discorrendo a cena, in uno di quei momenti di convivialità che offrono tanto di più rispetto alle situazioni ufficiali, soprattutto in termini di comprensione empatica delle realtà che come giornalisti abbiamo la fortuna di conoscere da vicino. Così ci è stato raccontato di come dall’esperienza di emigrante del fondatore Domenico De Carlo, che tornò a casa portando con sé quel bagaglio di nuove visioni che solo l’apertura sul mondo distante consente di acquisire, nasce nel 1964 un’attività artigianale in un piccolo laboratorio che dal 1989, grazie ai figli Nicola, oggi general manager, e Vincenzo, a capo degli stabilimenti produttivi, attraverso un lungo processo di rinnovamento e crescita, è diventato uno stabilimento di oltre 20.000 metri quadrati, ubicato a San Basilio – Mottola, per un’azienda leader di settore a livello nazionale che ha saputo conservare le eccellenze specialistiche della propria origine artigianale e commercializza i propri prodotti in


di Paolo Ferrari Nella foto in alto a sinistra: gli uffici della De Carlo a Mottola. Nella seconda foto a sinistra: un momento della visita allo stabilimento. A sinistra, prima foto: Nicola De Carlo direttore generale. A sinistra, seconda foto: Gennaro Durante, direttore commerciale. A destra: Vincenzo De Carlo durante la visita alo stabilimento.

CONVENTION Gruppo De Carlo www.decarlo.it

Italia e all’estero attraverso una capillare rete di agenti e rivenditori, ottenendo riconoscimenti e certificazioni internazionali tra i quali il Premio Innovazione ICT 2012 dall’Osservatorio SMAU – School of management del Politecnico di Milano. Nel 2000 l’azienda famigliare assume la configurazione di Gruppo con la costituzione della "De Carlo Infissi Spa", impegnata nell’attività produttiva e controllata dalla De Carlo Domenico & C. srl.

orientato a soddisfare le richieste più esigenti in tema di arredo design e soprattutto a rispondere ai dettami dell’edilizia green (e alle tematiche ambientali la De Carlo è particolarmente sensibile come dimostrano le certificazioni PEFC e FSC di cui si fregia il materiale legno utilizzato), sempre più presenti nei progetti di sviluppo sostenibile, sia urbani che residenziali. Nella nuova linea delle Finestre De Carlo è stato ridotto l’ingombro dell’anta a soli 5,7 cm, consentendo un notevole increMINIMAL WOOD: mento della luce; la struttura UNA NUOVA LINEA dell’anta, infatti, è progettata DI FINESTRE per ottenere un ingombro E PORTEFINESTRE “minimo” all’interno. Installando PER MADE EXPO 2015 il telaio in battuta è possibile Il meeting agenti svoltosi il giornascondere completamente o no seguente è stato un momenridurre al minimo la visibilità del to di confronto in gran parte legno all’esterno esaltando al incentrato sulla presentazione massimo la superficie vetrata dei nuovi prodotti, come Minimal Nicola De Carlo e Gennaro Durante nel corso del meeting. strutturale. Elevate le prestaWood, anche se non sono manzioni d’isolamento termico degli cati stimolanti momenti di dialoinfissi: grazie a un coefficiente go e analisi di particolari probledi trasmittanza termica (dispermatiche sorte nelle varie realtà sione di calore) estremamente locali all’interno delle quali opebasso (fino a 0.9 Uw) le finestre rano gli agenti De Carlo in Italia. Minimal Wood rispondono agli Minimal Wood è la nuova linea di standard tecnici degli edifici a finestre e portefinestre in legno basso consumo energetico. La e legno/alluminio, dal design nuova linea è corredata da dopparticolarmente curato e la pio vetro stratificato e con rivemassima efficienza energetica; stimento basso-emissivo che verrà presentata in occasione assicura massimo comfort e del prossimo MADE expo 2015 risparmio energetico anche in di Milano, tra i più importanti inverno e un isolamento acustiappuntamenti europei del setto- Momenti del meeting della forza vendita. co adeguato agli standard prere dell’edilizia e delle costruziovisti dalle norme. Disponibili ni. Minimal Wood si aggiunge anche la versione vetro con film alle linee di prodotto esistenti, frutto del lavoro di ricerca e plastico ad elevato potere fonoisolante, che limita ulteriorprogettazione del centro design dell’azienda, da sempre mente la diffusione del suono rispetto ai modelli base della

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nuova linea, e quella con controllo solare. La versione Minimal Wood Plus delle nuove finestre e portefinestre De Carlo, invece, prevede un triplo vetro per caratteristiche prestazionali termiche ancora maggiori rispetto alla versione base. Le finestre e le portefinestre della linea Minimal Wood e Minimal Wood Plus sono disponibili a una o due ante, in legno lamellare di pino, mogano, rovere e teak, in diverse finiture. La nuova linea Minimal Wood è già inserita nel configuratore di prodotto on-line "De Carlo Soft 3.0", la soluzione tecnologica che permette ai partner commerciali di gestire in maniera efficiente ed efficace tutto il processo di configurazione del prodotto e preventivazione, dall'offerta economica all'ordine di produzione, fino alla consegna. La visita allo stabilimento ci ha consentito poi di visionare, con ricchezza di dettagli, tutte le fasi di produzione di questa e altre linee De Carlo. UN PROGETTO DI CO-MARKETING IN COLLABORAZIONE CON LA RETE VENDITA Da Nord a Sud dello stivale si susseguono gli accordi di partnership che il Gruppo De Carlo sta stringendo con negozi specializzati. Nel 2014 sono stati 25 i punti vendita entrati a far parte del network dei rivenditori del brand sotto l’insegna “è la finestra De Carlo”, con l’obiettivo di rispondere in maniera più puntuale alle crescenti richieste di clienti, progettisti e architetti in tutte le regioni d’Italia. Le aperMinimal Wood, ture dell’ultimo mese - che hanno inteuna proposta ressato le province di Torino, Novara, di grande interesse. Roma, Benevento, Salerno, Napoli, Taranto e Palermo - e le 10 previste nel primo semestre 2015, si inseriscono nella strategia di marketing che il Gruppo ha condiviso con i partner selezionati, 100 in tutta Italia. Il progetto "è la finestra De Carlo", infatti, non solo mira ad ampliare l’assortimento di prodotti dei rivenditori con prodotti di qualità e dal design ricercato, ma è volto anche a supportare le politiche di comunicazione dei negozi affiliati. Sia che si tratti di rivendita esclusiva che di soluzioni ‘shop in shop’, il progetto prevede la fornitura ai partner di insegna e allestimenti interni a marchio "è la finestra De Carlo". Il progetto di affiliazione rientra in un percorso più ampio di riposizionamento strategico che il Gruppo De Carlo ha intrapreso negli ultimi due anni per fronteggiare la crisi del comparto edile in Italia, processo concretizzato anche attraverso la ristrutturazione del debito – è dello scorso

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19 novembre l’approvazione da parte dei creditori della proposta di concordato in continuità - la riorganizzazione della forza vendita e una costante attività di ricerca e sviluppo di nuovi prodotti dal design moderno ed ecosostenibile, sempre più orientati a soddisfare le attuali esigenze del mercato. I nuovi partner potranno accedere al configuratore di prodotto on-line "De Carlo Soft 3.0", l’innovativa soluzione tecnologica che l’azienda mette a disposizione dei partner commerciali per gestire in maniera ottimale tutto il processo di configurazione del prodotto e preventivazione, dall'offerta economica all'ordine di produzione, fino alla consegna. Uno strumento che trasforma ogni rivenditore in un vero e proprio artigiano, in grado di assicurare qualità e velocità di progettazione attraverso una

Minimal Wood, una proposta di grande interesse.

tecnologia moderna e performante. “L’obiettivo del progetto – conferma Nicola De Carlo, general manager del Gruppo - è rafforzare l’immagine del brand, incrementare la reputazione dei rivenditori sui singoli territori e consolidare la fiducia dei clienti finali attraverso la proposta di un servizio professionale e su misura. Adesso che la nostra proposta di concordato in continuità ha trovato il riscontro positivo anche dei creditori possiamo dire che il peggio è alle spalle e che, seppure la crisi del comparto edile non sia ancora finita, oggi siamo molto più forti di prima; la fiducia e la reputazione di cui godiamo l’abbiamo costruita in 50 anni di attività e non poteva essere questa crisi a farla venire meno”.


convention GRUPPO DE CARLO

NUOVO INDIRIZZO DI ISTRUZIONE PROFESSIONALE ALL’ISTITUTO “LENTINI-EINSTEIN”DI MOTTOLA L’approccio scientifico e sistematico ai temi tecnologici e produttivi del settore, di cui abbiamo avuto chiaro esempio assistendo a parte del meeting agenti Italia, trova conferma anche nel protocollo di intesa sottoscritto dal Gruppo De Carlo, l’Istituto Secondario di Istruzione Superiore “Lentini-Einstein” e l’amministrazione comunale, con l’approvazione con delibera regionale del primo corso in Puglia di Istruzione professionale indirizzo Industriale e Artigianale “Arredi e Forniture d’Interni” istituito a Mottola. Per la prima volta in Puglia un’impresa del comparto Legno-Arredo sollecita la pubblica amministrazione e si

Vincenzo De Carlo illustra Minimal Wood.

rapporta al sistema scolastico favorendo l’inserimento all’interno di Istituto professionale pubblico di un corso di studi che formerà “Diplomati tecnici per Arredi e Forniture d’Interni” con qualifica quinquennale (diploma di maturità con indirizzo industria e artigianato, prodotti in legno per il settore edile e arredo) e la figura degli “Operatori del Legno” con qualifica triennale. Per programmare l’offerta formativa del nuovo indirizzo è stato istituito un Comitato Tecnico-Scientifico, rappresentato da Pietro Rotolo - dirigente scolastico dell’Istituto Lentini di Mottola -, Gennaro Durante – direttore Marketing e Commerciale del Gruppo De Carlo - e i docenti delle discipline professionali, con l’obiettivo di orientare il percorso di studi dell’ indirizzo

produzioni industriali e artigianali “Arredi e Forniture d’interni”. Oltre alle discipline di area comune, il piano di studi prevedrà laboratori, esercitazioni e diversi insegnamenti tra i quali: tecnologie applicate ai materiali e ai processi produttivi, tecniche di produzione e di organizzazione, storia e stili dell’arredamento, ecc. Il Gruppo De Carlo, inoltre, consentirà l’acceso ai laboratori e ai reparti di falegnameria del proprio stabilimento e metterà a disposizione banchi di lavoro, attrezzature d’avanguardia e impianti per la lavorazione di una linea dedicata; gli studenti potranno usufruire anche del laboratorio per le attività di ricerca e sviluppo sui prodotti verniciati realizzato in collaborazione con il Dipartimento PRO.GE.S.A dell’Università di Bari; i responsabili di reparto svolgeranno il ruolo di tutor per tutto ciò che concerne materiali, tecnologia applicata e processi produttivi. L’attività operativa sarà affiancata da una più strategica volta a formare nelle aree marketing, vendite, internazionalizzazione, organizzazione aziendale, amministrazione e controllo. “Con questo progetto – afferma Nicola De Carlo – ci facciamo portavoce della necessità di affiancare agli insegnamenti didattici un percorso di specializzazione che avvicini maggiormente i giovani alla professione e permetta loro di arricchire la teoria con la pratica progettuale. I laboratori didattici previsti faranno da raccordo tra il mondo della scuola e quello dei centri della ricerca scientifica e i laboratori di ricerca dell'azienda, solo in questo modo i ragazzi potranno integrare le conoscenze utili a fare innovazione sui materiali o sui processi di produzione e a relazionarsi con un settore innovativo in continua evoluzione. Crediamo, inoltre, in un connubio scuola-impresa in grado non solo di implementare la conoscenza, ma anche di potenziare quel "saper fare" made in Italy che tutto il mondo ci invidia”. Nella consapevolezza che il tasso di disoccupazione nel territorio è superiore a quello medio nazionale e il sistema produttivo presenta delle difficoltà a recepire tecnici specializzati, l’amministrazione comunale di Mottola si è fin da subito dimostrata interessata a favorire l’intesa Scuola – Impresa attraverso una serie di facilitazioni, assicurando il servizio scuolabus tra l’Istituto e l’azienda. Per garantire maggiori opportunità di condivisione delle competenze specialistiche e rafforzare l’aggiornamento professionale,

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convention GRUPPO DE CARLO

l’Istituto Tecnico del Legno di Mottola è gemellato con l’IPSIA “G.Meroni” di Lissone (MB) e aderisce alla Rete nazionale degli Istituti Professionali dell’indirizzo legnomobile-arredo, approvata dal Ministero dell’Istruzione. IL GRUPPO DE CARLO SUL MERCATO USA La dimensione internazionale del Gruppo De Carlo trova una sua chiara esemplificazione nella partnership commerciale sottoscritta con la statunitense Reilly Windows & Doors, società attiva nella produzione di porte e finestre di alta gamma, che commercializzerà in esclusiva per i prossimi 5 anni i serramenti prodotti dell’azienda pugliese in Nord America, con un piano industriale che prevede l’acquisto di prodotti finiti De Carlo per un fatturato minimo annuo garantito di 5 milioni di dollari (oltre 3 milioni nel 2014), in particolare finestre e portoni in legno e in legnoalluminio. L'azienda di Mottola prevede incrementi di fatturato, margini e flussi finanziari anche in virtù delle realizzazioni su misura che potranno essere proposte in collaborazione con Reilly per “grandi progetti” in sviluppo in Europa e Israele, principali mercati esteri presidiati da De Carlo che, nel 2013, ha conseguito fuori dall'Italia circa il 15% del fatturato. La scelta della Reilly Windows & Doors, alla ricerca di un partner italiano per dare risposta alla domanda crescente di serramenti dal design made in Italy presente in diversi paesi USA, è ricaduta su De Carlo per la produzione personalizzata e di alta qualità e per un approccio innovativo dell’azienda in diversi ambiti; nello specifico il livello di flessibilità dei processi aziendali De Carlo consentirà alla Reilly di soddisfare richieste legate alla fascia medio-alta di prodotti, cui attualmente l’azienda americana non riesce a rispondere essendo focalizzata nella fornitura di serramenti per realizzazioni o ristrutturazioni edilizie 'top', da 30 milioni di dollari in su. Sul fronte servizio, Reilly potrà beneficiare della nuova soluzione tecnologica per la configurazione e preventivazione on line dei prodotti ‘DCS 3.0’; sviluppata dalla software house statunitense Infor la soluzione ha consentito al Gruppo De Carlo di ottimizzare le attività di progettazione e commercializzazione registrando una riduzione del 40% sui costi di back office commerciale, dell’80% dei tempi di presentazione dei preventivi e del 95% degli errori nella loro compilazione. Il configuratore di prodotto faciliterà, in questo modo, il coordinamento tra referenti esteri e i professionisti italiani, semplificando i flussi di comunicazione tra i partner. L’accordo siglato con la Reilly è un ulteriore step nel processo di riposizionamento strategico del Gruppo De Carlo

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intrapreso negli ultimi due anni per fronteggiare la crisi del comparto edile in Italia che si sta concretizzando nella ristrutturazione del debito, nella riorganizzazione della forza vendita e in una costante attività di ricerca e sviluppo di nuovi prodotti dal design moderno ed ecosostenibile, sempre più orientati a soddisfare le attuali esigenze del mercato. SULLA VIA DEL RITORNO Conclusa la visita allo stabilimento, sulla via del ritorno verso l’aeroporto di Bari, non è mancata l’occasione per una visita al celeberrimo sito di Alberobello, caratterizzato dalle arcaiche architetture in pietra dei suoi trulli, che qui compongo intere vie e quartieri, mentre non meno fascino sprigionano quando, in esemplari isolati, compaiono nella vasta campagna della valle d’Itria. Frutto di una soluzione architettonica ingegnosa, nata dall’esigenza di adattamento non solo alle condizioni ambientali ma anche ai dettami del potere, come sempre più arbitrari, queste costruzioni ci ricordano la grande virtù di un pensiero tecnologico resiliente, semplice e al tempo stesso profondo ed efficace, ancora ben vivo, a quanto sembra, in terra di Puglia. I trulli di Alberobello.


di Sonia Maritan

PUSH PULL

DESIGN 100% ITALIANO

AGB

www.agb.it

AGB valorizza il serramento con sistemi di chiusura 100% italiani offrendo al consumatore un plus di prodotto che il mercato estero non può proporre, puntando sulla personalizzazione per i clienti, la standardizzazione verso l’alto e l’attenzione alle soluzioni italiane.

Negli ultimi anni, con la crisi economica che continua a insistere sull’Europa e con l’ingresso in Italia di numerosi serramentisti dell’Est Europa, il mercato dei serramenti si è concentrato sulla pura competizione di prezzo. Il serramentista italiano che vuole uscire da questa logica deve quindi avere degli strumenti per differenziare il proprio prodotto dalle finestre di importazione a basso costo. Strumenti che devono saper soddisfare le richieste e le necessità del consumatore finale. AGB ha studiato una linea di ferramenta che soddisfi tutte quelle caratteristiche che possano offrire al serramentista italiano un’arma vincente nella competizione con gli importatori low-cost. La personalizzazione per i clienti, la standardizzazione verso l’alto e l’attenzione alle soluzioni ita-

liane offrono al consumatore un plus di Nella foto: dettaglio prodotto che il mercato estero non può del cremonese, tutta la produzione AGB proporre. PERSONALIZZAZIONE PER I CLIENTI AGB ha seguito precise scelte strategiche che le permettono oggi di proporre soluzioni uniche studiate in modo personalizzato per il cliente italiano. I fattori vincenti sono la conoscenza diretta del mercato nazionale, un ufficio di Product Manager specializzato per l’evoluzione di ogni articolo, la produzione italiana controllata in ogni fase, il laboratorio AGBLab per la ricerca e sviluppo di prodotto. L’azienda affianca i clienti mettendo a disposizione i propri laboratori per testare direttamente i prodotti e condividere con loro i risultati dei test.

è realizzata nei 4 stabilimenti italiani.

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ALTA QUALITÀ CERTIFICATA Le scelte di AGB sono sempre state orientate verso una standardizzazione verso l’alto del proprio sistema anta-ribalta Artech. Un esempio? La configurazione standard prevede il catenaccio passante con incontro antieffrazione in acciaio saldato di serie. La leva del catenaccio, inoltre, non può essere attivata in un tentativo di intrusione, perché pensata con apertura frontale. Qualità e sicurezza antieffrazione sono quindi di serie. Non solo un serramento di qualità, oggi il mercato richiede anche una finestra certificata. AGB aiuta e segue il serramentista nella certificazione CE del serramento. L’azienda mette a disposizione dei clienti il proprio Laboratorio interno di Ricerca & Sviluppo AGBLab e tutto il know-how maturato dai professionisti che ogni giorno vi lavorano. AGB è così in grado di accompagnare il serramentista fino alla certificazione delle proprie soluzioni di chiusura.

Artech è pensato come sistema di componenti modulari per ottimizzare le scorte di magazzino.

La leva del catenaccio integrata per un design elegante.

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SOLUZIONI PENSATE DA UN PRODUTTORE ITALIANO PER IL SERRAMENTISTA ITALIANO AGB parla italiano alle aziende italiane, per questo è veloce a capire le necessità dei serramentisti nazionali. Esempio lampante il lavoro fatto dal produttore veneto sull’Alzante Scorrevole in PVC: proprio nel mercato italiano, infatti, la maggior parte degli alzanti scorrevoli vengono posati con soglia bassa e non con la soglia alta che è invece fornita nei cascading degli estrusori di PVC.


PUSH PULL AGB

www.agb.it

AGB ha deciso di rispondere a questa esigenza fissando l’obiettivo di fornire una soglia bassa che abbia prestazioni paragonabili a quelle della soglia alta. Il risultato? L’utilizzo della soglia in vetroresina Climatech in grado di valorizzare le prestazioni di un materiale tipicamente isolante come il PVC e una gamma di soluzioni mai vista prima nel PVC, che permette di integrare con soluzioni italiane le offerte standard degli estrusori. AGB garantisce che tutti i propri prodotti siano realizzati e assemblati in Italia, all’interno delle proprie strutture con materiali,

tecnologia e know-how certificati; e dalla sua qualità produttiva, ogni cliente visitando gli stabilimenti dell’azienda rimane affascinato. E allora, perché non provare almeno una volta ad acquistare prodotti da aziende completamente italiane?

La scatola del cremonese intercambiabile permette di razionalizzare le scorte di magazzino. Nella prima foto sopra: il Laboratorio prove interno AGBLab è oggi una fra le più complete strutture specialistiche in Italia. Nella seconda foto sopra: il nottolino a fungo garantisce grande tenuta grazie alla basetta d'appoggio sul frontale.

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di Sonia Maritan

DOSSIER SAIETRE www.saie3.com

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I DETTAGLI CHE FANNO LA DIFFERENZA Il Saie ha chiuso a ottobre la sua cinquantesima edizione, confermando il ruolo fondamentale che la fiera bolognese riveste nel panorama italiano dell’edilizia. Sono stati 93mila gli spettatori che hanno visitato la rassegna fieristica, curiosi di osservare da vicino le novità del costruire che potrebbero influenzare in meglio la qualità e il comfort degli spazi in cui viviamo. Intenso lavoro per le delegazioni estere arrivate a Bologna che in rappresentanza di 21 Paesi hanno realizzato quasi 1.000 incontri di business con aziende italiane interessate all’export. Un ritorno dei visitatori professionali di oltre confine al SAIE, che ha registrato anche un importante aumento triplicando il numero dei visitatori esteri della passata edizione; con visitatori esteri da oltre 90 Paesi tra cui Francia, Germania, Paesi Baltici, Russia, Brasile, Spagna, Turchia e Israele. Visitatori esteri che hanno ricominciato a venire a Bologna in occasione di una manifestazione ritornata ad essere vetrina della migliore industria italiana e straniera. Il Saie, che in questa edizione si è organizzata assieme a SAIE3, H2O, Expotunnel e Ambiente Lavoro, ha inoltre registrato la presenza di 1.408 espositori, di cui 208 esteri, che hanno occupato oltre 102.000 mq tra le aree interne e quelle esterne. All’intenso programma di convegni – si sono tenuti 452 tra convegni, workshop e seminari professionali – quest’anno l’offerta formativa all’interno della SAIE Academy, realizzata in collaborazione con le principali Università italiane e gli Ordini professionali, ha segnato un record positivo di oltre 9.000 iscritti, che hanno ottenuto crediti formativi per il proprio aggiornamento professionale. Una variegata area espositiva quindi, che ha dato spazio a materiali, progetti, metodologie costruttive, strumenti e macchina-

ri, e che nel padiglione dedicato al SAIE3 – Salone internazionale della filiera del serramento e delle finiture per interni ed esterni – ha presentato l’universo del serramento: un infisso che punta a solidarizzare sempre più con i sistemi e le tecnologie legate alla chiusura dell’involucro edilizio. Proprio qui si concentra il nostro reportage, basato sullo scambio con alcune delle aziende espositrici. In questo padiglione, molte presenze erano estere e la Polonia ha rappresentato uno dei Paesi protagonisti, mentre l'Italia è stata rappresentata in modo uniforme a testimonianza della centralità del polo bolognese. E il fascino del mercato globale in questo format fieristico si è espresso in un’ampia agorà di interscambio, che ha mostrato il rinnovato interesse per la capacità produttiva italiana agli occhi dei visitatori esteri da una parte e un’offerta espositiva multietnica dall’altra. Una vetrina ampia e variegata, fucina di spunti nuovi. Abbiamo così colto l’entusiasmo di alcuni espositori intenti a descriverci le novità dei loro prodotti: tecnologia innovativa, aspetto estetico e performance energetica le parole chiave di un mondo delle costruzioni sempre più rivolto alla qualità, alla sicurezza e alla domotica. In questo contesto, il padiglione dedicato ai serramenti raccontava i suoi volti odierni, con i diversi materiali che lo costituiscono, i sistemi di posa che garantiscono la sua funzione in opera e gli importanti componenti accessori che lo completano. La chiusura dell’involucro edilizio rimane d’altra parte la finitura principale di qualunque costruzione e questo elemento nel format del SAIE si lega quindi con coerenza e spontaneità al pay off della 50° edizione che cita: “Built Environment Exhibition!”


DOSSIER saie3 2P "I serramenti curvi in alluminio sono il nostro marchio di fabbrica", ci dice Pompeo Poggioli, titolare della ventennale 2P, con lo sguardo fiero di chi è 42 anni che fa finestre "che comporta una lavorazione molto più lunga e un lavoro molto più artigianale, perché non esistono centri di lavoro che possono riprodurre queste tipologie, quindi ogni volta si incappa in un lavoro nuovo, si fa esperienza, ma c'è sempre qualcosa da risolvere". Come si è evoluta la finestra in alluminio in questi 40 anni? "Prima le finestre facevano condensa e rumore, oggi questi problemi non ci sono più. Adesso come allora, poi una finestra fatta in alluminio da una garanzia di durata nel tempo senza eguali che richiede pochissima manutenzione". Percepisco che l'orgoglio di questo padre, però, derivi anche dall'aver di fianco il figlio Emanuele, laureato in fisica, a cui mi rivolgo: nonostante l'alluminio come tutti i metalli sia un ottimo conduttore, anche la performance termica è ormai scontata? "Certamente, nonostante l'alluminio essendo un buon conduttore elettrico sia anche un buon conduttore termico, il taglio termico garantisce un prodotto preformante che consente al cliente di usufruire dell'agevolazione fiscale". Qual è il vostro target? "Lavoriamo prevalentemente per i serramentisti ma a volte facciamo anche la fornitura degli infissi direttamente sui cantieri". Cosa ci dite della fiera? "Per noi è la prima volta come espositori, la nostra prima esperienza fieristica in assoluto, quindi non abbiamo termini di paragone, ma molti clienti sono venuti qua al nostro stand a chiederci un depliant della nostra azienda e uno, in particolare, ha richiesto un preventivo, quindi un rientro lo abbiamo già avuto!"

info@2pserramenti.it

DOSSIER saie3 Dako www.dako.eu Alla Dako, invece Monika Romaniszyn, Responsabile Commerciale Italia, ci parla della porta d'ingresso in PVC, "un prodotto abbastanza economico per la soluzione che propone, creata interamente da noi e costituita da un pannello in PVC e un rivestimento in alluminio. L'aspetto estetico è stato curato, nonostante il costo accessibile e dal punto di vista termico mantiene le caratteristiche della classe A secondo la graduatoria di Casa Clima". Però non possiamo definirla una porta d'ingresso blindata? "No, dal punto di vista antieffrazione non è un vero blindato, ma avendo 3 punti di chiusura con il doppio perno e uno spessore di 82 mm, lo possiamo definire un portoncino abbastanza robusto". Altre caratteristiche? "Ha una funzione veramente all'avanguardia, una funzione giorno/notte come cremonese che consente al portoncino di funzionare di giorno come la porta di un negozio e di notte di avere la funzione di un normale portoncino".

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DOSSIER saie3 Eurall www.eurall.it Allo stand di Eurall, abbiamo incontrato il titolare dell'azienda, Gian Paolo Bacchini, che ci mostra e racconta il sistema studiato per installare la persiana a regola d'arte, agevolando il posatore. "Noi abbiamo cercato di rispondere alla richiesta di una soluzione semplice e nello stesso tempo efficace per realizzare un cappotto omogeneo anche in corrispondenza del telaio per la persiana, creando un controtelaio alla persiana per il cappottista. Abbiamo innanzitutto creato delle staffe in legno che permettono il fissaggio della muratura, un isolante naturale che rimane protetto una volta coperto dal cappotto. Questo consente di avere lo spessore voluto, secondo le esigenze, e può essere inserito anche nel riporto in modo da creare una parete continua". Un metodo concreto per rendere sinergico il lavoro in cantiere da parte delle diverse maestranze che operano intorno al foro finestra? "In effetti, questo strato di rivestimento accoglie bene il telaietto che una volta installato, comporta una semplificazione del lavoro per il cappottista, che utilizza il telaio installato e pronto per ricevere il cappotto evitando di dover ‘spigolare’ il foro murario per creare un supporto adeguato. Un lavoro già pronto, molto semplice, pulito ed esteticamente gradevole". Una base ideale per ricevere l'infisso? "Sì, perché con il telaietto, una volta installato, è possibile realizzare la posa in opera delle ante, semplicemente fissandole con le viti, considerando che sul telaio preforato sono già stati predisposti i fori che le accolgono. Allo stesso modo l’intradosso del profilo in alluminio ha la predisposizione per accogliere il perno sulla parte superiore, così da garantire un’aderenza ottimale". Un vero lavoro di squadra fra serramentista e cappottista! "Sì, perché al cappottista per completare il suo lavoro basterà estendere la retina sul profilo in alluminio, l’imbotte che non viene rivestito dal cappotto viene poi verniciato con la stessa tinta della facciata. A persiana chiusa il profilo scompare completamente alla vista e altro dettaglio, indicativo di questo sistema che prevede un lavoro molto accurato, è che il cardine ha le stesse caratteristiche del cardine a murare con un fissaggio che sembra essere lo stesso". Questo sistema per essere installato richiede più lavoro di una procedura tradizionale? "Al contrario, velocità, economia e pulizia del lavoro sono sicuramente i vantaggi che garantisce, oltre a un risultato tecnico piacevole e al fatto che per l’installazione non richiede l’uso di ponteggi".

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Gruppo Finestre

www.gruppofinestre.it www.alphacan.it

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Allo stand del Gruppo Finestre incontriamo il titolare, Stefano Zanasi, fra i prodotti esposti sono molte le finiture delle finestre con una veste decisamente nuova, ma andiamo con ordine, cercando innanzitutto di capire come nasce questo gruppo e quando. "Il marchio Fersina nasce nel 1965 come produttore di sistemi per serramenti in PVC nonché produttore di infissi in PVC. Nel 1990 viene acquisito dal Gruppo Alphacan. Nel 2005 Stefano Zanasi concretizza l’acquisizione della Divisione Finestre Alphacan, caratterizzandosi da lì in poi, come Gruppo Finestre. Oggi 130 persone vi lavorano per il made in Trentino, in due stabilimenti". Di fronte a una serie di sezioni dalle sgargianti e illimitate cromie, che simulano diversi materiali e non ultima una finestra ‘apparentemente’ rivestita in cuoio e con superficie in rilievo, che al tatto sembra vero cuoio, chiediamo lumi. "In effetti, si tratta di un’idea nuova che si ottiene con la stampa digitale tridimensionale su PVC, che si percepisce quindi anche nella sua terza dimensione e simula perfettamente il materiale che imita: non ci sono limiti per le texture ottenibili, secondo la fantasia tutte eseguibili, quindi dall’acciaio al corten, dal marmo alla pelle, dal tessile al gres. Ad esempio l’effetto cuoio con cucitura sembra vera al tatto perché la cucitura è realmente a rilievo". E il legno? "Quello è l’unico davvero complesso da imitare in tutte le sue ‘doti’, e in particolare non possiamo imitare il suo profumo, ma anche la caratteristica del calore e la percezione data dalla


consistenza al tatto sono quasi irripetibili con un sistema fatto in maniera artificiale". Istintivamente, ci rivolgiamo tutti verso una finestra esposta, che internamente sembra rivestita in legno, come in effetti risulta essere. "Questa è una finestra in PVC, rivestita all’interno in vera essenza lignea, quindi abbiamo preso un ‘vero’ foglio di legno e lo abbiamo applicato, anche se la sua applicazione comporta alcune difficoltà nella lavorazione perché la flessibilità del legno è diversa rispetto il PVC. Tuttavia questo processo è oggi reso possibile grazie alla tecnologia di Alphacan". La moltitudine di prodotti esposti ci induce a richiamare l’attenzione di Stefano Zanasi sulla finestra più rappresentativa, se ce ne fosse, ancora, un’altra degna di nota. "Termino, illustrandovi la nostra finestra, considerata la top di gamma. Si tratta di un serramento in legno massello nella parte interna con le giunzioni fra montanti e traverse a 90°, che evidenzio perché i prodotti similari degli altri competitor, che hanno proposto qualcosa di ‘analogo’, non la realizzano così, ma generalmente a 45°. Le particolarità di questo serramento sono molteplici, ha tre guarnizioni e il fermavetro è realizzato con un sistema d’incastro a scomparsa, quindi non ci sono né viti né chiodi e può ospitare un vetro fino a 46 mm. Il legno all’interno è trattato come un mobile e con le stesse finiture: laccatura, ceratura etc…".

DOSSIER saie3 TBT www.tbt2.com

Alla TBT troviamo un’anteprima, Estella Delux, che Riccardo Caroli, Responsabile Commerciale, ci dice di non chiamare tapparella: Èstella DeLux è molto di più, come ci spiega il Direttore Marketing, d’altra parte si parla sempre di più di prodotti integrati. "Èstella è nata 4 anni fa, la prima versione aveva già queste caratteristiche, ma le mancava l’appeal estetico ottenuto adesso con le alette orientabili, un sistema che garantisce anche maggiore privacy, perché ci permette di vedere fuori senza essere visti all’interno". Questa versione esposta, quindi raccoglie anche le caratteristiche base di Èstella, quali? "Èstella raccoglie più funzioni in una tapparella: sicurezza, trattandosi di alluminio estruso, gestione dell’aria e della luce, qui ulteriormente migliorata con le alette orientabili, che erano però già microforate in precedenza, per fungere da protezione contro gli insetti, quindi da zanzariera!". Soffermandoci sulle funzioni di aria e luce, ci può spiegare quali sono le diverse posizioni/funzioni di Èstella in questa sua evoluzione? "Le alette chiuse con le stecche in posizione cieca, consentono di avere un ambiente completamente buio, come nel caso di una tapparella tradizionale al fine corsa del motore e con l’avvolgimento motorizzato classico. L’apertura delle lamelle permette un ricambio d’aria regolabile e in questa modalità si blocca completamente la risalita e quindi un eventuale tentativo di effrazione viene annullato; nello stesso tempo la microforatura garantisce la funzione anti insetti". Non esiste però una vera normativa per le tapparelle in questo senso. "No, però noi abbiamo seguito le linee guida della norma DIN EN 1627, che dalla RC 1 fino alla RC 6 stabilisce la classe di resistenza (da WK a WK6); che riguarda cancelli, porte blindate etc, per fare

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un confronto realistico con dei parametri riscontrabili, secondo la normativa attualmente in vigore. Utilizzando le indicazioni e seguendo le tracce della normativa, il prodotto nelle prime 4 prove si è posto in classe 3 e quindi lo possiamo ritenere un prodotto compatibile con questa classe". Qual è il suo ingombro? "Ha l’ingombro di una tapparella tradizionale, quindi in fase di ristrutturazione o rinnovo dei serramenti può sostituire una vecchia tapparella in legno, alluminio o PVC, e naturalmente è adatta anche per una nuova costruzione". Insomma, avete creato una versione moderna della tapparella? "La filosofia è stata proprio quella di cercare di innovare un prodotto che in realtà non aveva mai avuto particolari evoluzioni, il rinnovo c’è stato grazie al fatto che siamo riusciti a integrare una serie di funzioni che prima erano svolte da elementi separati: la tapparella, la zanzariera e l’inferriata. Una semplificazione nella funzione che rende più agevole l’utilizzo e un miglioramento del suo aspetto estetico, oggi, le offre certamente una maggior gradevolezza".

DOSSIER saie3

Südtirol Fenster

www.suedtirol-fenster.com

Lo stand di Südtirol Fenster, rispetto tutti quelli inerenti il prodotto serramento, è collocato in un altro padiglione, quello in cui si tratta di edilizia, perché secondo Enrico Zorzi, Tecnico e Responsabile della vendita per l’azienda, è con l’involucro che l’infisso deve dialogare. Troviamo qui, anche una giovanissima Verena Seeber, figlia del titolare, che “muove i primi passi” in questo settore tecnico ed è alla sua prima fiera in rappresentanza dell’azienda di famiglia. Per lei ho un’istintiva simpatia che lei percepisce. Enrico Zorzi ha invece una preparazione tecnica sicuramente maturata in oltre un ventennio. "Siamo dell'idea che dobbiamo proporre innovazione, non solo per ciò che riguarda il serramento in sé, ma per ciò che riguarda il serramento nel contesto della costruzione. Siamo in grado, infatti, in questo padiglione, di dare tutte le indicazioni necessarie per poter investire

bene dal punto di vista economico e del comfort che il nostro prodotto garantisce". Ci parla della finestra stilus® "Questa finestra ha avuto diverse evoluzioni, attualmente il mercato è molto esigente. La finestra deve rispondere a molteplici esigenze, ma deve anche dare un senso di essenzialità, gli architetti vogliono delle linee pulite ed eleganti e nel contempo prodotti validi riguardo le funzioni termo-acustiche. stilus® è un serramento di nuova generazione, privo dei fermavetri che normalmente venivano applicati e costituito da un telaio in legno da 92 millimetri nel quale viene inserito il vetro: a vista troviamo il legno e il vetro, non vediamo altri materiali e questo permette un disegno complanare con un collegamento diretto del

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legno al vetro. Le prestazioni acustiche sono elevatissime. All'interno troviamo un sistema complanare con la ferramenta a scomparsa e una bella maniglia, creata in esclusiva per Südtirol Fenster, così il legno diventa una vera e propria cornice. All'esterno abbiamo l'alluminio, con una verniciatura molto resistente e durevole, che elimina il problema della manutenzione. Il risultato è un serramento performante e molto moderno sia dal punto di vista tecnico sia dal punto di vista estetico". Poi ci parla del monoblocco, che, dalla finestra all'installazione, propone un sistema serramento pensato in tutte le sue fasi di applicazioni, anche rispetto il muro e al collegamento controtelaio-muro che è sempre una connessione delicata. "Questo monoblocco è un prodotto che Südtirol Fenster ha presentato qui, ma in realtà esiste già da anni: nel tempo sono stati apportati diversi miglioramenti per offrire un prodotto molto performante, che non ha più la necessità dell’isolante da parte del cappottista. Il monoblocco è costituito da una parete esterna in eps, nella quale viene ancorato un canalino, posato in maniera complanare rispetto al cappotto che così non ha la necessità di chiudere le spallette – considerato che il monoblocco viene fornito preconfezionato e dimensionato al millimetro, completo di tutto –". Il pacchetto nell'insieme consente di non perdere nessun parametro prestazionale inizialmente garantito dal serramento, grazie a una posa a regola d’arte? "Esatto, era proprio questa la finalità, perché i risultati dei test di laboratorio sono una cosa, nella realtà il serramento in fase di posa senza l’impiego dell’ ISO–bloc® perde il 28% delle sue prestazioni. L’ISO–bloc® viene prefabbricato direttamente in officina e c'è la possibilità di inserire la fibra di legno come isolante che viene finita con una rete di fibra di vetro, creando un tutt'uno con l’intonaco. Un particolare importante è che viene sigillata anche la parte inferiore, eliminando totalmente i ponti termici". Quindi, il concetto primario dell’efficienza energetica ha portato Südtirol Fenster a interpretare il serramento come sistema? "Si, e proprio per questo, crediamo occorra però affidarsi a tecnici specializzati. Anche se questa simulazione si riferisce alle costruzioni in legno, va detto che è valida anche per una costruzione in cemento o per una ristrutturazione in generale". Altri vantaggi? "Con il sistema ISO-bloc® vengono eliminati i ponti termici nelle zone di connessione tra intelaiatura e guide degli avvolgibili oppure tra muro e spalletta finestra. Il risultato é un miglioramento del coefficiente di trasmittanza termica Uw del 20%. Il completo isolamento dei profili del telaio ha inoltre il vantaggio che la cura e i costi di manutenzione delle finestre si riducono sensibilmente. Inoltre, un eccellente isolamento acustico del cassonetto garantisce la riduzione del rumore esterno di 46 dB. Grazie ai perfetti profili di giunzione tra la guida per l’avvolgibile e il davanzale vengono evitate infiltrazioni d‘acqua. In caso di nuove costruzioni ma anche in ristrutturazioni si abbreviano i tempi di posa grazie a un interlocutore unico per il completo montaggio di tutti i componenti e anche per un’eventuale assistenza tecnica successiva".

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PREVIEW REKORD di Marco Basileo

www.rekordsrl.com

APPUNTAMENTO A BOLZANO

Soluzioni Rekord per i serramentisti in visita a Klimainfisso 2015. L’esperienza positiva della prima edizione ha convinto Rekord a confermare la sua presenza a Klimainfisso 2015 – stand D26/06 - . Come ha dichiarato Reinhold Marsoner, Direttore di Fiera Bolzano, “Klimainfisso è un’importante piattaforma di informazione e formazione per i serramentisti” sottolinea Mario Baldo, co-titolare di Rekord e Presidente utensilieri di Acimall. “Rappresenta quindi lo spazio ideale per illustrare i vantaggi competitivi che offrono le nostre soluzioni”. Lo stand riserverà grande attenzione ai perfezionamenti di Esperia GT, sistema evoluto per la produzione di serramenti in legno con prestazioni elevate in termini di abbattimento acustico e trasmittanza termica. Il sistema Esperia GT prevede serramenti da 68, 80 e 92 mm, aggiungendo un dedicato per il legno-alluminio. Consente inoltre di installare vetrocamere con spessori “importanti” in termini di isolamento termoacustico. Esperia 68/80/92 mm, con doppio o triplo vetro basso-emissivo stra-

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tificato, offre valori ben al di sotto di quelli previsti per l’ottenimento dell’ecobonus del 65%. Profonda cura è stata posta anche dal punto di vista del design: i serramenti Esperia GT offrono massima luminosità e ampia vista verso l’esterno, pur usando delle sezioni nominali importanti.


Proposte vantaggiose

“Ai serramentisti che ci verranno a trovare riserveremo proposte particolarmente vantaggiose affinché possano offrire ai loro clienti serramenti attenti al risparmio energetico” continua Mario Baldo. “Esperia GT piace al consumatore perché dona benessere abitativo, fa risparmiare e contribui-

sce a rispettare l’ambiente naturale. Al di là di ogni normativa o legge”. Coprotagonista dell’evento sarà la gamma degli utensili Topfix, “cuore” tecnologico alla base del sistema Esperia GT. Progettata per fornire elevate performance all’industria del serramento in legno, la gamma Topfix si rivela indispensabile anche nei laboratori minori, in quanto semplifica le operazioni e riduce il tempo necessario alla gestione del processo, consentendo all’operatore di concentrarsi sulla qualità del prodotto. “Topfix è caratterizzato da grande semplicità di impiego, richiede meno inserti e meno tipologie di inserto. Questa semplificazione si traduce in minori costi di gestione e ricambistica” conclude Mario Baldo. “In ogni caso proponiamo sempre progetti calibrati sulle richieste dei clienti, frutto di oltre trent’anni di esperienza nel settore, senza dimenticare gli accurati servizi di assistenza post-vendita e una qualificata attività di consulenza su ogni progetto, anche il più semplice”.

Nella foto di apertura: Mario Baldo contitolare di Rekord e Presidente utensilieri di Acimall. Nella altre foto: il classico stand Rekord nell'edizione passata di Klimainfisso.

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PREVIEW LEITZ

di Marco Basileo www.leitz.org

LEITZ A LIGNA 2015 I preparativi sono in pieno svolgimento.

Leitz ha grandi progetti per la fiera leader di riferimento a livello mondiale di quest'anno per il settore forestale e del legno. Il produttore di utensili sottolinea il ruolo degli strumenti di produzione in rete e dimostra l'importanza del proprio service post vendita. Molte altre innovazioni potranno essere sperimentate nello stand Leitz. Dall'11 al 15 maggio, Leitz esporrà alla Ligna di Hannover. Il produttore di utensili di Oberkochen accoglie i visitatori in due stand: padiglione 12, dove la lavorazione del legno massello è la caratteristica primaria, e padiglione 26, dove la produzione di mobili è in evidenza. Alessandro Telesio, portavoce del Consiglio di Amministrazione Leitz, è già in attesa della fiera, anticipando molti argomenti: "Un triangolo magico costituito da cliente, costruttore della macchina e costruttore di utensili è essenziale per sviluppare le migliori idee" dichiara . "In Hannover, tutte queste parti si riuniranno, rendendo Ligna il luogo ideale per forgiare nuove partnership."

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L'automazione in primo piano

L'automazione sarà un obiettivo primario per la Leitz al Ligna di quest'anno. Entrambi gli stand Leitz esplorano il potenziale che si manifesta quando gli strumenti sono integrati nella produzione in rete. I visitatori vedranno utensili in cui sono inseriti piccoli chip. "Questi chip si trasformano in moduli di processo intelligenti con l'opzione per la comunicazione a 360 gradi", spiega Telesio. Negli stand Leitz, vengono visualizzati sia i prodotti finiti sia i prodotti in corso di sviluppo. Ad esempio, Leitz sta collaborando con gli sviluppatori del progetto eApps4Production. "eApps sta per Ingegneria Apps", dice Telesio. "Con questo prodotto, gli utenti potranno realizzare futuri stati di funzionamento critici di macchine e utensili rapidamente, così come determinare il lavoro con maggiore precisione." Ciò consentirà una sicurezza di processo maggiore e la prestazione di servizi migliori. Con lo slogan "Come nuovo", viene sottolineato il Servizio Assistenza. Nel padiglione 12, ci sarà una


PREPARATIONS IN FULL SWING AT LEITZ

From May 11-15, Leitz will exhibit at Ligna in Hannover. The Oberkochen tool manufacturer welcomes visitors in two booths: Hall 12 where solid wood processing is the primary feature, and Hall 26 where furniture production is showcased. Alessandro Telesio, spokesman for the Leitz Group Board of Directors, is already looking forward to the fair, anticipating many good discussions: "A magic triangle consisting of customer, machine manufacturer and tool manufacturer is essential in developing the best ideas“, he is convinced. "In Hannover, all parties will gather, making Ligna the ideal location to forge new partnerships." Automation will be a primary focus for Leitz at this year's event. Both Leitz booths explore the potential that exists when tools are integrated in networked manufacturing. Visitors can expect to see tools in which small chips are inserted. "These chips turn tools into intelligent process modules with the option for 360 degree communication", explains Telesio. In the Leitz booth, both finished products and products under development are displayed. For example, Leitz is partnering with the developers of the eApps4Production project. "eApps stands for Engineering Apps" says Telesio. "With this product, users will be able to realize future critical operating states of machines and tools quickly, as well as determine lifetimes more accurately." This will allow for stronger process security and improved service performance. With the slogan "Good as new", Leitz highlights their After Sales Service. In Hall 12, there will be a "live" service station in the booth. stazione di servizio "live" nella cabina. "Vogliamo mostrare ai visitatori del nostro stand la tipica qualità del servizio Leitz", dice Telesio. L'idea è quella di consentire ai visitatori di guardare oltre le spalle del team di assistenza Leitz. "I nostri esperti saranno a disposizione per fornire consigli per la manutenzione ottimale" conclude Telesio. Altri focus mportanti della mostra Leitz includono la tecnologia zero giunzione, strumenti ibridi e la lavorazione di materiali diversi dal legno. Leitz mostrerà anche una serie di nuovi sviluppi, come un programma di lame circolari, le HeliCut 11 router per la lavorazione del legno massiccio e una versione migliorata del sistema di profili ProfilCut della testa.

"We want to show our guests the typical Leitz service quality", says Telesio. The idea is to allow visitors to look over the shoulders of the Leitz service team. "Our experts will be on hand to provide advice for optimal tool maintenance", adds Telesio. Other important focuses of the Leitz exhibit include zero joint technology, hybrid tools and processing of non-wood materials. Leitz will also display a number of new developments such as a program for circular saw blades, the HeliCut 11 routers for solid wood processing and an improved version of the ProfilCut profile cutterhead system.

The company

Founded in 1876 in Oberkochen, Southern Germany, the Leitz Group is the worldwide leading manufacturer of tools for industrial processing of wood, wood derived materials, plastic and compound materials. The Leitz product spectrum covers the complete range of precision tools for automated machines. In a complete package of advisory services, 3,000 Leitz employees pass on their experience of cutting tools to customers so meeting daily the requirements of a complete problem solver and producing service provider. Leitz products regularly are used in more than 150 countries on earth. By 6 production locations in Europe, Asia and America, Leitz sales companies and -offices in 36 countries, a close net of about 140 service stations with quick-production facilities as well as sales partners, Leitz is represented on all continents.

L'azienda

Fondata nel 1876 in Oberkochen, Germania meridionale, il Gruppo Leitz è il fornitore specializzato a livello mondiale in strumenti per la lavorazione industriale del legno, materiali di legno derivati, materie plastiche e materiali compositi. La gamma di prodotti Leitz copre la gamma completa di strumenti di precisione per macchine automatiche. In un pacchetto completo di servizi di consulenza, 3.000 dipendenti Leitz trasmettono la loro esperienza di utensili da taglio ai clienti in modo da soddisfare le esigenze di tutti i giorni. I prodotti Leitz sono utilizzati regolarmente in più di 150 paesi del mondo. Con sei stabilimenti di produzione in Europa, Asia e America, società di vendita e uffici in 36 paesi, una fitta rete di circa 140 stazioni di servizio, Leitz è rappresentata in tutti i continenti.

Nella foto in alto a sinistra: il rendering dello stand Leitz al Ligna. Outline of the Leitz booth in hall. Sopra: utensile Leitz con chips. Leitz tools with chips.

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LE PORTE "NATURALI" NEL BOSCO VERTICALE

Certificazione FSC e design di prestigio per le porte destinate a due edifici di alto impatto estetico: finitura teak per la cornice green di quest'architettura . Son le porte di Effebiquattro Milano ad arredare con stile ed eleganza gli interni delle due torri residenziali che costituiscono il Bosco Verticale. Fiore all’occhiello per la città, questo exploit architettonico ha vinto l’International Highrise Award 2014 diventando così l’edificio alto più bello e innovativo del mondo, Bosco Verticale realizzato da Hines Italia SGR insieme a COIMA, che gestisce anche le attività di property management, è un edificio unico nel suo genere, capace di ospitare quasi 800 alberi per una super-

Nella foto sopra: porte specificamente progettate da Effebiquattro per il Bosco Verticale. Nella foto a destra: un'elegante ambientazione del prodotto.

ficie pari a 20mila metri quadrati di bosco che si sviluppa in altezza offrendo uno straordinario esempio di biodiversità per Milano. Per questa prestigiosa realizzazione, Effebiquattro ha progettato ad hoc, secondo le esigenze e il gusto del commit-

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tente, ha realizzato e posato 1.103 porte, di cui 932 caratterizzate da un’altezza speciale di 240 centimetri. Quest’ultimo aspetto esprime due dei principali punti di forza dell’azienda: la spiccata flessibilità produttiva e la capacità di fornire porte fuori misura. La maggior parte dei modelli è costituita da porte Wall, realizzate in finitura teak a poro aperto e laccate a campione. La linea Wall è caratterizzata dall’omogeneità della superficie: la porta abbraccia il muro, a filo, senza dislivelli e ombre, e senza rinunciare alla classica apertura a spinta. L’ambiente diventa così più morbido e armonioso. Effebiquattro ha inoltre fornito più di 300 scorrevoli, prevalentemente a filo muro, nel modello NoDoor2. Giovanna Barzaghi, direttore marketing di Effebiquattro, dice: “Aver partecipato al progetto Bosco Verticale ci rende orgogliosi della qualità della nostra produzione e della cura che dedichiamo ogni giorno per la realizzazione delle nostre porte. È stata una sfida stimolante alla quale abbiamo risposto con una squadra di lavoro molto affiata e preparata. Il servizio che oggi Effebiquattro è in grado di offrire completa infatti la qualità della nostra offerta di prodotto. Ci auguriamo di poter prender parte anche in futuro a progetti di questo rilievo per Milano, per l’Italia e per il mondo”. I prodotti che Effebiquattro ha realizzato per il Bosco Verticale portano la certificazione FSC (Forest Stewardship Council) per la rintracciabilità delle materie prime legnose utilizzate, provenienti da foreste attentamente controllate, secondo rigorosi standard ambientali, sociali ed economici. Per il Bosco Verticale, COIMA Image con Dolce Vita Homes ha curato la progettazione degli interni delle unità residenziali, delle main hall e delle lobby di piano, definendo il taglio degli appartamenti e la selezione dei materiali di finitura.

project

Effebiquattro www.effebiquattro.it

di Pietro Ferrari


project Hörmann

www.hormann.it

di Pietro Ferrari

NELL'ANTICO BORGO

Un portone sezionale, grazie all'effetto legno e la partitura a cassottoni si inserisce armonicamente in un borgo medioevale.

Per l’incantevole villa situata nei pressi di un antico borgo medievale, è stato scelto un portone sezionale LPU40 Hörmann e finitura Woodgrain “effetto legno”. Impreziosito da cassettoni e finestrature, il portone è color marrone terra e presenta una porta pedonale inserita.

IL MODELLO LPU40

Portone sezionale in acciaio, LPU40 si contraddistingue per l’apertura verticale e lo scorrimento a soffitto che consente il massimo utilizzo dello spazio nel garage e nella zona antistante l’ingresso. LPU40 Hörmann è una chiusura adattabile a ogni tipo di garage, sicura e resistente nel tempo. A doppia parete coibentata e dotato di elementi con uno spessore di 42 mm, è realizzato in dimensioni che giungono fino a 5500 mm in larghezza e fino a 3000 in altezza. Disponibile in 16 pregiati colori preferenziali e, a richiesta, in tutte le tonalità della gamma RAL, questo portone presenta molteplici ed eleganti varianti estetiche: raffinate finestrature, inserimento portina pedonale, classici cassettoni S, moderne grecature (S, M e L) effetto legno (Woodgrain), effetto sabbia (Sandgrain®), effetto seta (Silkgrain®) effetto simil legno (Decograin) ed effetto ondulato (Micrograin®). Il prodotto è sempre predisposto alla motorizzazione.

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L'ACUSTICA PROTAGONISTA NELLE RESIDENZE LIBESKIND Il vetro adatto migliora il comfort in edifici di pregio in termini di: luce, acustica e sicurezza.

In un luogo famosissimo, l’area della ex Fiera di Milano, un progetto estremamente ambizioso: si chiama Citylife, è un’opera di riqualificazione importante, nel cuore della città più internazionale d’Italia, con aspettative importanti in termini di numeri di persone, innovazione progettuale, sviluppo sociale e culturale della città. I nomi chiamati a collaborare al progetto sono archistar di fama mondiale. All’interno di questo ambizioso contesto si inseriscono le Residenze progettate da Daniel Libeskind. Sono cinque edifici, con altezza che varia da quattro a tredici piani, ideate e costruite secondo i più moderni criteri di progettazione: un utilizzo intenso della domotica interna, certificazione energetica di Classe A, attenzione nella scelta dei materiali in termini di eco sostenibilità e risparmio energetico. Ogni residenza è diversa dalle altre, con dimensioni che variano dai bilocali fino ai grandi appartamenti e agli attici a 2 piani. Anche i servizi delle parti comuni seguono questa filosofia ispirata alle tendenze più alla moda, con ampi spazi dedicati al verde condominiale e alle isole pedonali. Inoltre la sicurezza, che è garantita attraverso servizi di portierato, sistemi di antifurto centralizzati per abitazioni e parti condominiali e sistemi di vigilanza attivi 24 ore su 24. Fra le caratteristiche che saltano all’occhio con immediatezza, sono i grandi spazi dedicati alle verande e le grandi finestre per ricevere la luce naturale. In queste residenze pertanto il vetro svolge un ruolo molto importante. La efficacissima scelta ha optato, infatti, su soluzioni con vetrocamera 10-16-10 composto da una lastra esterna di Pilkington Optifloat™ Clear, un’intercapedine di argon e una lastra interna di Pilkington Optiphon™ Therm S3 S. Pilkington Optiphon™ Therm S3 S è un prodotto altamente performante, che unisce elevate prestazioni di isolamento acustico e termico, cioè trattiene il calore che deriva dall’irraggiamento solare all’interno dell’edificio, riducendo di conseguenza i costi di riscaldamento nel periodo invernale, e contemporaneamente riduce l’inquinamento acustico in modo sostanziale. Con la configurazione adottata, infatti questo prodotto fornisce valori di trasmittanza termica Ug pari a 1,1 W/m2K, un abbattimento acustico stimato di 45 dB (-2; -5), un fattore solare FS di 55%. Nonostante questi valori, la trasmissione luminosa rimane estremamente elevata, il 75%. Una delle criticità delle vetrate riguardava anche gli aspetti legati alla sicurezza, ma i requisiti richiesti propendevano su un prodotto acustico di sicurezza. Per questo sono stati sviluppati dei vetri atti a garantire le classi P2A (con

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Pilkington Optiphon™ Therm S3 S 8,8), P4A (con Pilkington Optiphon™ Therm S3 S 9,5) e P5A (con Pilkington Optiphon™ Therm S3 S 10,3).

Progettista: Daniel Libeskind Committente: CityLife S.p.A. Realizzazione facciate: Focchi S.p.A. Vetri: NSG Group

Pilkington è presente sul mercato del vetro dal 1826. Nel 2006 la società è stata acquisita dalla società giapponese NSG Group e da allora, con il marchio Pilkington, commercializza i suoi prodotti per l’edilizia e per l’industria automobilistica. NSG Group è uno dei più grandi produttori mondiali di vetro e di sistemi di vetro in due principali aree di bus ine ss : A ut omobile ( compres i il P rimo Equipaggiamento e i vetri di ricambio per autoveicoli) così come il vetro tecnico e il vetro per l’Architettura. Quest’ultimo comprende il vetro per le costruzioni nuove e le ristrutturazioni edilizie, un'ampia gamma di prodotti a valore aggiunto e di prodotti avanzati per l'informatica e per le tecnologie di trasporto, le applicazioni tecniche e l'energia solare. Oggi, NSG Group ha impianti di produzione in circa 30 paesi su quattro continenti e vendite in circa 130 paesi. Nell'esercizio fiscale conclusosì il 31 marzo 2014, il Gruppo ha registrato un fatturato di 606,1 miliardi di yen (circa euro 4,5 miliardi). Di questi, il 39 per cento è stato generato in Europa, il 30 per cento in Giappone, il 16 per cento in Nord America e il 15 per cento nel resto del mondo.

project pilkington

www.pilkington.it

di Roberta Bocca


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project

Simonwerk

www.simonswerk.it di Roberta Bocca

I sistemi per cerniere Simonwerk in un contesto storico, dove l'ala moderna si caratterizza anche grazie alla tecnologia performante.

UNA TECNOLOGIA MODERNA FA DA "CERNIERA" ALLA STORIA Posizionato nelle colline circostanti la città bavarese di Würzburg che segna l’inizio della famosa Strada Romantica, lo storico Hotel Castello Steinburg offre una vista mozzafiato sulla città barocca e sui rinomati vigneti delle colline circostanti. Per sviluppare appieno tutte le potenzialità dell’Albergo, Lothar Bezold rappresentante della terza generazione della famiglia proprietaria, l’ha dotato di una nuova ala moderna di 3000 mq chiamata ‘Refugium’ che crea un contrasto stimolante con la parte storica dell’edificio. Dalle linee rigorose e pulite e dall’architettura decisamente contemporanea, la nuova struttura, firmata dall’architetto Reinhard May, include 63 camere e ben sei sale congressi. Colori tenui, materiali naturali come la pietra a vista e il legno, ampie aperture vetrate che lasciano fluire la luce diurna, grandi porte interne che si fondono nei muri, il tutto

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è all’insegna della tecnologia più performante per un comfort e un design ottimali. Essenziale è la cura dei dettagli che segnano l’eccellenza dell’opera. Per movimentare le ampie porte complanari del ‘Refugium’, l’architetto ha scelto il sistema di cerniere a scomparsa Tectus di Simonwerk. Belle e invisibili per una massima linearità, le cerniere Tectus permettono le aperture/chiusure di ante che pesano fino a 300 kg e garantiscono il perfetto allineamento con il telaio grazie a una comoda regolazione in 3D. In altre aree invece, il progettista ha adottato il sistema di cerniere con corpo a vista Variant VX nei materiali nobili bronzo e acciaio inox. Particolarmente adatte negli edifici ad alta frequentazione come centri congressi e hotel, le cerniere Variant VX assicurano la movimentazione delle ante in tutta sicurezza e a lungo termine.


Una giovane azienda italiana si connota con una start-up che raccoglie già in se' un fermento innovativo: sceglie di vendere gli accessori per i serramenti attraverso una vetrina online e questo webstore funziona, tanto che stanno pensando anche a una boutique esclusiva per la maniglia.

WEBSTORE WINDOWO di Sonia Maritan

UNA "FINESTRA" SULLA DISTRIBUZIONE DIGITALE www.windowo.it

Windowo è una giovane azienda italiana in fase di start-up che, in pochi mesi, sta dimostrando quanto la vendita online possa funzionare anche per gli accessori e i componenti per porte e finestre. Il sito è attivo e vende su internet una vasta gamma di articoli a tutti coloro che possano essere interessati, dall’artigiano al montatore, dal fabbro allo showroom, senza tralasciare le ferramenta e il fai-da-te. Digitando www.windowo.it (e www.windowo.com, per la versione inglese) si può visitare un negozio nato da un’esperienza pluriennale nel settore della ferramenta per serramenti, unita alla passione per le tecnologie digitali. Insomma, una nuova proposta ricercata, completa e trasparente per il mondo dei componenti dell’edilizia. Ci siamo interessati al progetto e abbiamo contattato Windowo tramite uno dei suoi soci, il giovane imprenditore Elia Caneppele. “Il nostro sito nasce dalla volontà di proporre i prodotti ai clienti in un modo nuovo, più semplice e conveniente. Su Windowo gli utenti possono consultare delle schede prodotto complete e chiare – ci dice Elia – La trasparenza e la semplicità, per il cliente esigente, non sono una scelta, ma una necessità. A questo potete aggiungere dei prezzi convenienti per prodotti tecnici e professionali… e otterrete Windowo.” Partendo dagli ultimi dati, abbiamo chiesto a Elia come stanno procedendo le vendite. “Nonostante il sito sia attivo solo da pochi mesi – ci risponde - la vendita online di accessori per serramenti sta già dando molte soddisfazioni. Gli ultimi dati sono chiaramente positivi, sia per le vendite in Italia che all’estero. Per esempio andiamo forte in Germania dove i nostri prodotti per la sicurezza e per l’anti-effrazione sono molto richiesti. Io e i miei collaboratori siamo felici di come vanno le cose, ma vorremmo velocizzare il processo di crescita.” Ci siamo anche chiesti come possa coesistere un sito come Windowo insieme alle tradizionali reti di mercato già esistenti. “Windowo rappresenta una grossa risorsa per tutti quelli che vi

navigano. Sul sito si possono comprare moltissimi prodotti a prezzi fortemente competitivi. Spesso vendiamo grossi quantitativi ad altri rivenditori, soprattutto esteri. – ci spiega ancora Elia - Per questo chi compra su Windowo non può che rimanere soddisfatto. Il produttore poi, lo è più di tutti perché raggiunge dei nuovi mercati, a cui altrimenti dovrebbe rinunciare”. Attualmente Windowo è alla ricerca di partner per incrementare l’offerta di componenti e accessori per porte e finestre acquistabili online. Oggi è anche possibile, per i fornitori interessati al progetto, partecipare come collaboratori selezionati e lavorare in sinergia con questa piattaforma di vendita. Windowo sta cercando delle altre aziende che credano nel progetto, fornendo foto, informazioni e tutti gli altri contenuti necessari sui propri prodotti. In questo modo i produttori possono far crescere il valore della propria immagine nel web e assicurarsi allo stesso modo una crescente fetta di mercato. “Nel breve periodo” - ci anticipa Elia Caneppele – “verranno creati anche dei nuovi siti specializzati che venderanno altri prodotti sempre collegati al mondo dei serramenti. Il prossimo sito permetterà di acquistare online una vasta gamma di maniglie dal design italiano, proprio nell’ottica di valorizzare questa eccellenza Made-In-Italy. Il sito si chiamerà “Italian Handles – Maniglie Italiane” (www.italianhandles.com, per la versione in inglese e www.maniglieitaliane.it, per la versione italiana) e si presenterà come una sorta di boutique esclusiva della maniglia, un punto di incontro tra architetti e progettisti (ma anche clienti privati) e i grandi produttori italiani. La vera forza di internet sta proprio nella possibilità di sfruttare queste nuove nicchie di mercato, nella possibilità di raggiungere un pubblico ampio e senza confini.”

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LA FILIERA DEL LEGNO SI ACCORCIA

In occasione dell’evento bInside abbiamo incontrato Marco Cipriano, Amministratore Delegato di Sciuker e Reisigl Wolfgang, Amministratore Delegato di Maico, artefici di una finestra innovativa e di un approccio alla filiera diverso. Il luogo dell'incontro, la sede Biesse, ha rappresentato sicuramente il terreno ideale di questo scambio, la dimostrazione che per le aziende votate all'innovazione investire nella meccanica Biesse sia naturale. La coerenza fra l'approccio innovativo dei clienti Biesse e l'azienda stessa, si riscontra anche nella nuova immagine aziendale che emerge dall'incontro con la stampa internazionale organizzato nell'occasione di quell’evento. Per questo motivo, prima di raccontarvi l'innovazione di Sciuker diamo voce – ancora – a Raphaël Prati e Stefano Porcellini che hanno aperto l'Open House a cui avevamo già dato evidenza a ridosso dell'evento, per mettere in luce tutti questi imprenditori legati dal filo della tecnologia made in Italy.

All’incontro con la stampa, Raphaël Prati, Corporate Marketing & Communications Director, accoglie i giornalisti di settore esordendo così "Stiamo compiendo enormi passi in avanti non solo a livello di tecnologia, di relazione con i clienti o di approccio commerciale al mercato, ma anche dal punto di vista della comunicazione. L’obiettivo consiste nel far capire a chi entra nella nostra azienda chi è Biesse Group. In effetti fin dall'ingresso il visitatore percepisce tutti i materiali che lavoriamo: la sfera in marmo, l'ambiente che segue in legno, il marchio scritto in metallo, la finestra in vetro. Ed è proprio questa finestra affacciata sullo showroom che mostra quello che facciamo tutti i giorni. A colpo d'occhio è possibile vedere tutte le soluzioni che noi proponiamo ai nostri clienti. Non si tratta di uno showroom in senso tradizionale, per quanto mostri tutte le novità tecnologie e le innovazioni nei software, ma si connota soprattutto come luogo in cui condividere le esperienze con i nostri partner. Questo lo spirito con cui abbiamo rinnovato lo showroom, inaugurandolo in occasione del bInside dove sono intervenute oltre 2.000 persone in visita dai 5 continenti, superando l'affluenza degli anni precedenti. Uno

038 SistemaSerramento

spazio permanente di 5000 metri quadrati che servirà per ospitare eventi sia nostri che dei nostri partner nel corso dell’anno.” Raphaël Prati, marketing&communication manager di Biesse Group, ha partecipato alla nostra piccola "tavola rotonda" sul serramento.


Le domande lo fanno poi vertere sui temi dei prodotti. "Le novità dal punto di vista tecnico sono rappresentate soprattutto dallo sviluppo del software con la presentazione di bSuite, un insieme coordinato di strumenti software evoluti che permette a chiunque di accedere alle tecnologie più all’avanguardia. Il fiore all'occhiello di Biesse, anche perché è spesso attraverso questo che il cliente prende la sua decisione finale nell'acquisto di un impianto, infatti la loro complessità è resa semplice proprio dai software che facilitano il lavoro dei clienti.”

e abbiamo un ingresso ordini nel legno che è superiore al 20% rispetto all'anno precedente. Giancarlo Selci, il fondatore dell'azienda, persegue con grande convinzione il valore dell'affidabilità delle macchine, con una cura quasi ‘maniacale' del dettaglio, che spesso fa la differenza. Abbiamo usato il 2012 e fino alla primavera del 2013 per risanare l’azienda, poi abbiamo investito per potenziare l’area commerciali con 65 assunzioni in sei mesi nel mondo. Per quanto riguarda il marketing abbiamo cambiato la nostra immagine, insieme al nuovo Direttore Raphaël Prati migliorando la comunicazione dell'azienda con un'immagine potente". "Abbiamo lavorato assiduamente" - afferma Raphaël Prati - "per promuovere il nostro Gruppo e le innovazioni attraverso una nuova immagine, al fine di mettere in mostra al meglio i nostri punti di forza. Abbiamo voluto parlare di noi attraverso la voce dei nostri clienti, raccontando le esperienze nel mondo che descrivono i vantaggi delle nostre soluzioni".

di Sonia Maritan

ON THE FIELD BIESSE MAICO SCIUKER

www.sciuker.it

Sono proprio le parole di Raphaël Prati che mi fanno cogliere meglio la vivacità del luogo, così fra la conferenza stampa, il pranzo e la visita agli impianti, decido di cogliere le dinamiche di questo fermento e dopo la presentazione di Isik da parte di Marco Cipriano, gli chiedo una breve intervista. Il tema è interessante, e così nel pomeriggio ci ritroviamo intorno a un altro tavolo, co n lui, Re is igl Wolfgang, Raphaël Prati e Pietro Ferrari, editore di Web and Magazine. Poi, prende la parola, il Direttore Generale di Biesse Group, Stefano Porcellini, che in modo esplicito delinea il periodo precedente. "Noi festeggiamo, con soddisfazione, un anno che è andato bene, in cui abbiamo investito in uomini, tecnologia, software, in particolare nell’area commerciale e marketing. Questa scelta si sta rivelando corretta, i numeri sono dalla nostra parte. A settembre Biesse ha interrotto l'utilizzo degli ammortizzatori sociali e tutta la forza lavoro è rientrata in azienda. Stiamo lavorando a pieno ritmo

Stefano Porcellini, direttore generale di Biesse Group.

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Marco Cipriano con Sonia Maritan e Wolfgang Reisigl, amministratore delegato di Maico.

Un piccolo "spot" per Sciuker con Sonia Maritan, direttore di Sistema Serramento, e Marco Cipriano, amministratore delegato di Sciuker.

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Marco Cipriano, ci racconta i 24 anni di Sciuker "Nasce da una tradizione familiare diversa da quello che è il classico passaggio generazionale dal padre falegname a un'industria su larga scala, nasce soprattutto da una competenza tecnica tesa a industrializzare e rivoluzionare quello che oggi è il processo produttivo degli infissi in legno. Dal 2009 al 2014, stiamo assistendo per il mercato italiano delle finestre in legno a una diminuzione della sua quota, passato dal 45 al 20-22%. Forse per una serie di ragioni, come la crisi, la richiesta di efficientamento energetico per gli edifici e la richiesta di prodotti durevoli, ma la nostra quota di finestre in legno-alluminio e legno-vetro strutturale, che nel 2009 era del 2%, oggi rappresenta quasi il 15%. E puntiamo, con il prodotto finito, ad arrivare a coprire una quota del 22%". Come? "Per fare questo abbiamo dovuto rivoluzionare quello che era lo svolgimento del ciclo produttivo. Gli investimenti necessari per costruire una finestra in legno sono 5 volte superiori a quelli che ci vogliono per

costruirne una in PVC. Alludo ai beni strumentali, noi dobbiamo profilare, verniciare, levigare e raffinare il prodotto, quindi necessitiamo di un tempo maggiore per espletare la filiera produttiva, che incide sul costo del prodotto finale. Però abbiamo un vantaggio di partenza, perché il PVC è un prodotto che difficilmente può essere arricchito con differenziazioni e in design, con il legno invece si può ottenere e fare, proprio grazie alla sua ‘flessibilità' intrinseca. Quindi noi abbiamo agito su due fronti contemporaneamente: valorizzando la bellezza della finestra lignea e rivoluzionando il processo produttivo tradizionale". Entriamo nel dettaglio di questi due aspetti, evidentemente alla base delle scelte strategiche di Sciuker. "Per creare la finestra


della luce e del design e quindi rendere l'infisso un elemento attrattivo anche dal punto di vista estetico sia come legno-alluminio, sia come legno - vetro strutturale, era necessario creare una superficie dell'anta più larga e un design dei profili minimale con un'anta di 6 cm (esternamente solo 3 cm), con ferramenta e maniglia a scomparsa, anta a filo con il telaio: noi siamo fedeli alla Maico visione! Dall'altra parte, per rivoluzionare il processo produttivo era necessario arrivare a un'automatizzazione del processo produttivo analoga a quelli degli altri sistemi in PVC o alluminio, conservando, nel contempo, i vantaggi e le priorità del legno. A Biesse, 10 anni fa, abbiamo raccontato la nostra idea, ed essendo un'azienda multinazionale con 8 stabilimenti industriali, 30 filiali, 300 tra agenti e rivenditori nel mondo, dotata di una certa apertura, ci ha creduto e ha accettato questa sfida. Non era scontato ottenere questa fiducia, né facile avere questa trasversalità da parte di un'azienda di queste dimensioni, e poi, va detto, non sapevamo bene dove saremmo arrivati!" Siete arrivati al vostro obiettivo? "Sì, noi oggi operiamo con la tecnologia Stratec (brevettata Sciuker), un lamellare di nostra invenzione fatto di 3 strati di pino e di un quarto strato costituito da una microlamella in legno, un tranciato che proponiamo in 36 diverse essenze, come un mobile. Questo ci da 5 vantaggi fondamentali, il primo: è un lamellare molto più stabile e tutte e tre le lamelle sono finger joint. Il secondo è che lavoriamo con un'unica base, una materia prima compatibile con Casa Clima, il pino lamellare: stabile, leggero, termico e soprattutto che garantisce una uniformità di finitura perché noi usiamo solo tranciati rigati, non fiammati. Con un rovere invece oggi non potremmo realizzare una finestra così ‘omogenea'". Una scelta dettata dalla volontà di ‘avvicinare' la finestra all'arredamento? "Certamente, il montante

Serramenti Sciuker alla open house Biesse.

fiammato e la traversa rigata, tipica dei nostri competitor, conferisce un aspetto molto più artigianale, che va in contrasto con la nostra idea di serramento, mentre noi in sintonia con mobili e porte ci siamo posti anche il problema della omogeneità della finitura per armonizzarci agli elementi d'arredo. A questo proposito, il terzo vantaggio riguarda il tranciato, che ci permette di essere trasversali e dinamici sul mercato. Un altro vantaggio riguarda la filiera produttiva perché con il nostro lamellare, lavoriamo liste di 6 metri in un'unica materia prima a 36 essenze, riduciamo lo sfrido dal 25-30% del lamellare massello al 3-5%, quindi siamo un'azienda ecocompatibile con la certificazione LEED e i tranciati che noi usiamo già preverniciati, glissano il processo di verniciatura, evitando questa lunga procedura, un ulteriore vantaggio. La nostra tecnologia Stratec ci consente, inoltre, di accoppiare a 90° gli angoli all’esterno dei profili, riproducendo il fascino delle finestre in legno di una volta e rendendole compatibili con le ristrutturazioni nei centri storici. Il gocciolatoio con i fori di scarico dell’acqua nascosti alla vista, completa

ON THE FIELD BIESSE MAICO SCIUKER

www.sciuker.it

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Un momento della presentazione.

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quest’opera di pulizia estetica e funzionale. Oggi, in Sciuker abbiamo una produzione di 130 elementi al giorno, 250 rivenditori sul territorio nazionale e abbiamo portato la loro quota di legno-alluminio in 10 anni a rappresentare il 30-35% del loro core business". Una nicchia di mercato che sta diventando più economica e appetibile: un legno-alluminio per tutti? "Sì, grazie alla tecnologia Stratec, i partner giusti per creare degli impianti adatti alla nostra produzione, e una strategia marketing di posizionamento esclusivo del prodotto: in questo modo abbiamo ‘accorciato' le distanze e portato Isik nella casa degli italiani".

Nel pomeriggio ci ritroviamo intorno a un altro tavolo, e così abbiamo l'intera filiera produttiva, che con Raph aël Pr ati e D an iele Cam petella, Mar co Cipr ian o e R eis igl W olf gang, r appres enta davvero tutti i ‘principi' costituenti di questo progetto. Imprescindibile, sorprendente e decisivo anche l'apporto della ferramenta, che dota di una funzione e di un'immagine moderna il sistema serramento Isik.


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www.sciuker.it Reisigl Wolfgang la descrive per noi "Innanzitutto, la ferramenta non si vede perché è a scomparsa. Un aspetto importante è la portata, 150 Kg, per rispondere alle necessità odierne, di finestre che sono sempre più performanti dal punto di vista termo-acustico e quindi montano vetri sempre più pesanti, e che hanno oltretutto la tendenza ad essere sempre più grandi. Non a caso la loro finestra si chiama Isik, che significa luce in turco. La ferramenta di serie monta perni antieffrazione, in pratica diventa antieffrazione scambiando semplicemente i riscontri". Anche la maniglia ha un fascino molto ‘minimale'. "Per questa finestra è stata studiata una maniglia ad hoc, su richiesta di Sciuker, e una serie di guarnizioni per il design silenzioso. Dovevano esserci ma non si dovevano vedere". Un progetto che ha indotto a un'interessante sperimentazione anche Maico? "È vero. Su un serramento come questo – dove la ferramenta è nascosta per non ‘disturbare’ il design essenziale dell’anta a filo con il telaio – abbiamo voluto proseguire il concetto della complanarità anche sulla maniglia. Di conseguenza, abbiamo proposto a Sciuker una maniglia a incasso che, a finestra chiusa, non sporge rispetto all’anta. Così ne valorizza le linee". Marco Cipriano aggiunge che "Maico, oltre a fornire la ferramenta, ha anche un ruolo educativo verso tutti i micro imprenditori proprio per l'importanza che assume il serramento nel migliorare la nostra vita e il nostro mondo, perché dal 16 febbraio 2005, con il Protocollo di Kyoto (che impegna i Paesi sottoscrittori a una riduzione quantitativa delle proprie emissioni di gas a effetto serra), si è capito quanto il serramento concorra a garantire l'efficienza energetica dell'involucro edilizio e quindi in che misura sia parte di quella coscienza civile e sociale che da

allora è via via maturata. E questo, grazie Un Biesseinside anche ad aziende che fanno ‘cultura di di notevole livello. prodotto' dedicando, nei loro investimenti di R&S, risorse anche in questo senso. Ad esempio, Maico ha sviluppato il progetto Libra, una sorta di box-wall che funge da giunto fra muro e telaio, adatto a ospitare l'infisso e assicurare la prestazione termica negli anni, e quindi rendere funzionale il prodotto che posiamo". In effetti, a noi tutti sembrerebbe una cosa scontata, ma nella realtà è ancora in gran misura ignorata. Crediamo anche noi, che sia indispensabile riferirsi a un sistema quando si tratta di serramento, come il nome della nostra testata suggerisce. "Certo, si tratta di innovare, pensare, progettare, ma soprattutto mettere insieme un sistema. Altrimenti sarebbe come comprare una Ferrari da

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Sistemi di straordinaria efficacia.

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500 cavalli e poi montare le gomme in legno, che non riescono a trasferire la potenza. Il pneumatico, in questo caso, rappresenta per noi il giunto di posa, che deve essere realizzato con tecniche e materiali idonei". Il pneumatico della finestra? "Certo", incalza Reisigl Wolfgang "tutte queste cose, che non si vedono, sono fondamentali per il funzionamento del motore finestra e per l'edificio nel suo insieme". Come vede il futuro della finestra? "Credo che la finestra verrà sempre più integrata alla domotica, perché noi avremo sempre più abitazioni unipersonali, e contesti nei quali tutti lavorano e le case saranno per la maggior parte del tempo vuote durante il giorno. Queste abitazioni, però, proprio perché ben coibentate, avranno necessità di essere arieggiate con sistemi intelligenti per evitare problemi di muffa e oggi questi meccanismi ci sono: motori che comandano le finestre, rilevatori di CO2 o di umidità, che inviano gli impulsi al sistema domotico secondo le necessità che questi indicano. Il serramentista però non è ancora predisposto all'utilizzo di questi mezzi, fatica a montare strumenti elettronici su una finestra puramente meccanica, con il rischio crescente che l'areazione venga sempre più fatta da meccanismi di areazione forzata". Raphaël Prati, osserva, al termine di questo interessante dibattito "che c'è un altro elemento per far percepire una funzione concepita in generale come elemento puramente utilitario e cioè fare in modo che questo valore aggiunto diventi ‘tangibile' anche dal punto di vista emozionale, attra-

verso il design. Infatti, la finestra è ormai una parte imprescindibile dell'arredamento interno, per cui l'utente finale sceglie il serramento con lo stesso spirito con cui sceglie un parquet, il colore delle pareti o il mobile del soggiorno. Credo sia questo il valore aggiunto che porta a questa consapevolezza e può far comprendere di conseguenza anche altri vantaggi oggettivi, come quello della domotica". "Noi", dice Marco Cipriano, "ogni giorno ci impegniamo per fare finestre più belle, per rendere attrattivo il prodotto e parallelamente renderlo performante". “In Italia ci sono 24 milioni di immobili da ristrutturare" dice Reisigl Wolfgang, "ma forse prima è necessario educare alla funzione e al valore di una finestra. Naturalmente per Maico, essendo all'origine della filiera, è difficile arrivare a creare un dialogo con l'utente finale. Noi vendiamo la ferramenta a chi produce la finestra, che poi viene venduta in uno showroom, in questa lunga filiera vengono persi tanti passaggi. Però in effetti, non c'è una vera cognizione del valore di questo prodotto." Quindi il suo design è il veicolo determinante? "Solo in una certa misura, perché è difficile discernere la stima analitica da quella soggettiva davanti a un paio di jeans, di un autoveicolo, come di una finestra. Secondo me, è indispensabile fare formazione lungo tutta la filiera commerciale e, infatti, noi abbiamo avviato un progetto di formazione per i collaboratori di Sciuker, iniziando prima dagli operatori del settore per arrivare poi alla casa degli italiani!"


5 ­ 7 marzo 2015 | Bolzano

2015

KLIMAINFISSO

UNICA

Fiera internazionale della filiera produttiva del serramento

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gio-sab: 9.00-18.00

Convegno Internazionale Dimostrazioni DI POSA DEL SERRAMENTO LOCATION

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VIVERE IN SEMPLICITÀ

Con il sistema Compack, Celegon propone ante pieghevoli senza binari per una nuova esperienza di movimento. Celegon ha traslato l’esperienza del movimento semplice e fluido dei cassetti a guida scorrevole sulle ante delle porte. Utilizzando le tradizionali maniglie, Celegon propone un’anta che scivolerà senza alcuna opposizione, senza alcun rumore. Un movimento morbido, piacevole, fluido, silenzioso. L’azienda da sempre orientata alla ricerca di prodotti all’avanguardia, ha messo a punto una nuova generazione di ferramenta per ante pieghevoli senza binario, frutto della collaborazione con Massimo Bonetti, uno dei più brillanti e affermati designer italiani. Compack living® segue la strada già segnata dalla ormai affermata tecnologia di apertura rototraslante ERGON®, sistema capace di ridurre fino al 50% lo spazio di ingombro dell’anta in movimento e dell’anta aperta. Ma Compack living® va oltre la tradizionale porta pieghevole. Non solo infatti riduce gli ingombri e quindi la possibilità di arredare e realizzare ambienti funzionali anche in spazi di ridotte dimensioni, ma grazie alla speciale cernie-

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ra priva dei soliti binari di scorrimento, consente il ripiegamento dell’anta in modo stabile e silenzioso. Un movimento mai provato prima.

Un sistema testa

Apertura 90°/180°, due posizioni e mille soluzioni con due versioni sono disponibili: Compack living® 90° e Compack living® 180°. Due versioni per infinite soluzioni di arredo e disposizione degli spazi interni. L’anta infatti può posizionarsi ortogonalmente alla parete scegliendo il sistema Compack living® 90°, o aprirsi completamente con l’opzione Compack living® 180°. L’assenza del binario di scorrimento, l’utilizzo di una tradizionale maniglia per movimentazione della porta e la possibilità di rotazione a 180° rendono Compack living® questo prodotto molto innovativo rispetto ai sistemi di apertura esistenti per porte pieghevoli. Entrambe le versioni utilizzano ante e telai identici e sono applicabili contemporaneamente su porte a doppia anta.


IDENTIKIT CELEGON di Beatrice Guidi www.celegon.it

Con un unico prodotto finito è possibile realizzare una apertura pieghevole a 90 oppure a 180 gradi. La chiusura avviene in battuta sui due lati verticali e sul traverso superiore. Il movimento è fluido, stabile e garantito nel tempo. Nella foto in alto a sinistra: Compack 90 ® . Nella foto sopra: Compack 180 ® . Nella foto a destra: un nuovo brevetto per la creatività Celegon.

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Dalla collaborazione tra Breda e Vivilapietra nasce la linea SandStone Jewels, caratterizzata dalla speciale finitura in vera arenaria, con ricercate venature mai uguali fra loro.

UNA "PELLE" DI ARENARIA CHE FA BELLI I PORTONI IDENTIKIT BREDA

Dalla collaborazione tra due aziende innovatrici del made in Italy nasce la linea di Beatrice Guidi di chiusure per esterni SandStone Jewels. È reawww.bredasys.com lizzata con l’innovativo Dlayer, prestigioso prodotto ottenuto da una speciale tecnica di estrazione della materia dalle cave. Modelli in cui le venature della pietra raccontano l’evoluzione della terra dando un tocco di originalità. Date per scontate le caratteristiche di funzionalità e sicurezza garantite dalla trentennale esperienza di Breda, storico marchio italiano di portoni sezionali, l'azienda presenta, storico marchio italiano di portoni sezionali, presenta il nuovo ed esclusivo modello con la speciale finitura in vera arenaria. Si chiama SandStone Jewels ed è la nuova linea progettata dal reparto Ricerca&Sviluppo di Breda e che va ad arricchire Le Perle, preziosa e originale collezione con la quale l'azienda di Sequals (Pordenone) ha rivoluzionato il settore delle chiusure. SandStone Jewels nasce dalla collaborazione sinergica tra Breda e Vivilapietra, azienda italiana all’avanguardia creatrice dell’innovativo Dlayer, vera e propria "pelle" di arenaria di origine naturale estratta manualmente dalle cave. Lo speciale metodo "a buccia" permette di ottenere sottili fogli che non superano i due millimetri e mostrano gli affascinanti segni della millenaria stratificazione dei sedimenti. Ogni portone della linea SandStone Jewels è un autentico

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pezzo di design all made in Italy che esprime tutto il fascino della pietra naturale e il piacere tattile di una superficie viva, con ricercate venature mai uguali a se stesse. Le varianti possibili di SandStone Jewels sono quattro e richiamano i toni e le texture più spettacolari presenti in natura: Beach Gold, River Grey, Marble Cream e River Gold. A completamento dell’offerta, Breda propone la finitura Cemento Flex Rude, in cui il sottile foglio di materiale è composto dai depositi di sedimento di arenaria lavorati a mano, fino a ottenere una superficie che emula perfettamente la matericità del cemento. Al piacere estetico di un progetto che racconta l'evoluzione della terra attraverso le ere geologiche, si aggiunge l'esperienza Breda, da sempre sinonimo di sicurezza e funzionalità, elementi irrinunciabili nella scelta di un portone. La cura dei particolari è la parola d'ordine, con un'ampia scelta di accessori che permettono un utilizzo ancora più semplice e comodo. Anche la collezione Le Perle di Breda libera la creatività anche per quanto riguarda la destinazione d'uso del portone, che può diventare persino parete divisoria mobile per show room e interni. Per quanto riguarda invece i materiali, oltre alla nuova arenaria di SandStone Jewels, si può scegliere tra molti altri “gioielli”: Metal e gli splendidi metalli cangianti; Wooden con legno impreziosito da inserti di murrina; Textiles con la stoffa e il cuoio naturale; Stone, esaltata con mosaici e pietre speciali; Resins in cui la resina custodisce gli oggetti più preziosi. Le numerose finiture in arenaria dei portoni Breda.


UN COMPLEANNO IMPORTANTE IDENTIKIT VALLI&VALLI di Beatrice Guidi

www.vallievalli.com

Sobria e solenne la nuova maniglia della collezione Fusital by Valli&Valli. Nel 2014 Valli&Valli ha compiuto ottant’anni: un anniversario importante che l’azienda di Renate vuole celebrare con le radici ben salde nella storia, ma con lo sguardo rivolto al futuro. Per questa ragione ha deciso di dare spazio a due giovani collaboratori affidando loro la creazione di due nuove maniglie della collezione Fusital che, sin dalla sua creazione nel 1976, ha sempre coinvolto architetti e designer affermati nel panorama internazionale. Un modo per attribuire il giusto riconoscimento a chi quotidianamente si impegna in azienda con umiltà e dedizione, affiancando i grandi designer e risolvendo “nell’ombra” problemi tecnici, adattamenti, aggiustamenti di misure, proporzioni e pesi per fare di ogni maniglia Fusital un gioiello di design senza tempo. Bassorilievo è l’interpretazione in chiave contemporanea di una visione scultorea della maniglia: la stessa visione che condusse ottant’anni fa Pasquale Valli ad assimilare ciò che era stato ridotto a un semplice strumento funzionale ad aprire o chiudere una porta, a una vera e propria scultura domestica. Una visione che ha origine nella cultura rinascimentale, quando la maniglia era un elemento decorativo importante e indice di un elevato status symbol. Il bassorilievo come tecnica artisticanasce in epoca mesopotami-

ca, per poi raggiungere il proprio apice figurativo con l’arte classica, greca prima e romana poi, e diventare nel Rinascimento il principale decoro ornamentale anche per l’arredo degli interni. Marco Triaca, designer dalle visioni oniriche e molto sensibile alle tendenze e agli stili déco, havoluto celebrare la tecnica del bassorilievo in una maniglia rigorosa, ma accattivante nel contempo, che offre infinite possibilità di personalizzazione nelle finiture grazie allo stampo in due pezzi (uno per la maniglia e uno per la scultura). Un vero e proprio elemento d’arredo tra tradizione e modernità dedicato a chi ama lo stile neoclassico e l’eleganza del passato. Disponibile nelle finiture: ottone naturale, grigio, grigio/inserto ottone naturale solo in superficie e biancopaco. La Serie Bassorilievo H 375 è composta da: maniglia da porta con rosetta quadrata da 50 mm in ottone, maniglia da porta con rosetta e bocchetta stretta, maniglia da finestra con movimento 4 scatti, chiusura privacy BZG quadrata da 50 mm, bocchetta foro chiave normale da 50 mm, bocchetta foro chiave cilindro da 50 mm, bocchetta stretta foro chiave normale, Bocchetta stretta foro chiave cilindro. Misure: 151 x 50 x 43 mm.

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IDENTIKIT GARDESA

LA GESTIONE DELLA SICUREZZA

di Roberta Bocca

www.gardesa.com

Il sistema Automatic rende le porte blindate domotiche, garantendo una protezione in più per gli ambienti. Automatic è un sistema completamente automatizzato in grado di semplificare radicalmente la gestione della sicurezza e della protezione delle case e degli uffici. Pratico, affidabile e sicuro, il dispositivo fa sì che la porta blindata Gardesa si posizioni in sicurezza da sola azionando meccanicamente i sistemi di chiusura, senza che si renda necessario un intervento manuale. Una funzione automatica, infatti, aziona le mandate in apertura grazie al collegamento al citofono o a un pulsante remoto. Le mandate in chiusura, invece, vengono azionate automaticamente ogni volta che si chiude la porta: questa funzione garantisce i livelli di sicurezza antieffrazione della porta blindata. Il sistema Automatic consente di vivere nella massima sicurezza senza pensieri perché unisce alla garanzia e all’inviolabilità della porta blindata, la certezza di una chiusura automatica. Con questo prodotto Gardesa si conferma all'avanguardia nella progettazione e produzione di porte blindate automatiche pensate per proteggere abitazioni, uffici, luoghi pubblici e vivere senza pensieri.

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Scheda tecnica

Serratura cilindro europeo Chiavistelli comandati dal cilindro a profilo europeo, corredato di defender di protezione sul lato esterno, lato interno azionamento chiavistelli e scrocco con pomolo senza l’ausilio della chiave, chiavi in confezione sigillata. Azionamento motorizzato. Possibilità di apertura da remoto e uscita chiavistelli automatica alla chiusura.

Nella prima foto sopra: una suggestiva ambientazione di una porta elettromeccanica. Nella seconda foto sopra: modelli diversi, uguale sicurezza.


L'EVOLUZIONE CREATRICE

IDENTIKIT GRUPPO GENIUS di Roberta Bocca

www.geniusgroup.it

Maxxy dimostra come l'impegno porti a soluzioni interessanti per rispondere alle reali esigenze dell'utente, che potrà con il nuovo meccanismo godere anche delle luci più ampie. È prassi comune nel Gruppo Genius migliorare costantemente i modelli in commercio. Nel caso dell’avvolgibile RollOut sono stati apportati sensibili miglioramenti a tutto il progetto che adesso, sotto il nuovo nome di Maxxy, mostra caratteristiche decisamente più estese. Una di queste è l’introduzione di uno spazzolino nel cingolo della guida inferiore. Questo semplice accorgimento ha permesso di raggiungere due importanti obiettivi. Per primo, l’apertura massima del modello Maxxy ora si estende fino a 360 cm (doppia anta). Infatti, adottando insieme ad altri accorgimenti tecnici, anche lo spazzolino nel cingolo, si incrementa la resistenza della rete al vento, specialmente sulle grandi misure. Per secondo, la presenza dello spazzolino migliora nettamente la pulizia all’interno del cingolo e dei suoi meccanismi, dato che costituisce una efficace barriera alla penetrazione di polvere, foglie e sporcizia varia. Questo accorgimento, dilata i tempi di manutenzione del cingolo, mantiene molto più a lungo la fluidità e la scorrevolezza di movimento del meccanismo, e aumenta il numero di cicli di apertura e chiusura nella vita della zanzariera. Anche le misure massime della plissettata Miny17mm e dell’avvolgibile a catenella Zero Gravity sono state estese; Miny 17mm ora arriva a coprire 240cm con una singola anta, mostrando la totale maturità di un prodotto solo apparente-

mente destinato alla “nicchia” degli ingombri ridotti. Mentre con Zero Gravity, per la prima volta, si raggiunge il limite dei 5 metri in un unico cassonetto di un avvolgibile. Preservando la semplicità di montaggio e di utilizzo dei sistemi Genius è ora possibile installare una zanzariera di ragguardevoli dimensioni senza che l’utente debba risentirne per sforzo o praticità nell’uso. La perfetta bilanciatura del meccanismo e dei contrappesi rende Zero Gravity, anche in questa versione XXL, un piacere da usare e da vedere. Queste e altre novità alla postazione Genius Stand 58 Padiglione 8, alla Fiera R+T a Stoccarda, dal 24 al 28 Febbraio 2015. Nella foto sopra: il nuovo cingolo con spazzolino studiato esclusivamente per il modello Maxxy. Nella foto sotto: la nuova versione XXL di Zero Gravity, 5 metri lineari in un unico cassonetto.

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IDENTIKIT MAICO

di Roberta Bocca info@maico.com

UNA SOLUZIONE UNIVERSALE PER IL SERRAMENTO

Con Libra di Maico si posano serramenti e oscuranti a regola d’arte. È un controtelaio per il serramento. Oppure è il cassonetto per tapparelle e frangisole. Ma può anche essere entrambe le cose insieme. E si può utilizzare anche per montare le persiane. È Libra, la struttura modulare di Maico per installare infissi e oscuranti. Qualsiasi forma assuma, una cosa è certa: Libra di Maico – senza parti metalliche né ponti termici – risolve il problema dell'isolamento nel foro finestra. Con un valore Usb (trasmittanza termica del cassonetto, in inglese Shutter Box) di appena 0,20 W/m2K e un fattore Psi di -0,036 W/mK, cioè il valore che misura il ponte termico lineare è addirittura sotto zero! Il punto di forza di Libra è l'isolamento totale. Sia termico (la trasmittanza del cassonetto è 10 volte più bassa rispetto a un comune cassonetto con coperchio spesso 1,5 cm), sia acustico (grazie a un abbattimento fino a 51 decibel). Se il foro finestra è ben isolato e sigillato, le pareti interne vicino al serramento non saranno più fredde.

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Così scompariranno i problemi di: • dispersione del calore e conseguenti sprechi energetici per il riscaldamento • condensa e muffa • malessere, perché il corpo umano prova un senso di fastidio se nella stanza la temperatura delle pareti è molto più bassa di quella dell’aria. Maico ha messo a confronto due serramenti identici, uno posato con Libra e l'altro con metodo tradizionale (controtelaio a "L" in legno e alluminio più cassonetto per tapparelle con coperchio). La differenza tra i consumi energetici è impressionante: con Libra si riducono del 45%. Se consideriamo un appartamento di circa 100 m2 con dieci serramenti, Libra fa risparmiare 110 litri di gasolio all'anno. Libra di Maico è una struttura per la posa isolante e modulare: controtelaio, con o senza cassonetto (per frangisole o tapparelle), con o senza portacardini per persiane.


SCORRE UN ALZANTE DI LARGHE VEDUTE

IDENTIKIT SAVIO

di Marco Basileo www.savio.it

Più luce, più aria, più libertà di movimento, per migliorare sensibilmente il benessere degli spazi abitativi. Sempre più consumatori e progettisti scelgono gli alzanti scorrevoli per la loro capacità di offrire più luce, più aria, più libertà di movimento, migliorando sensibilmente il benessere degli spazi abitativi. SlideArt LS è un sistema studiato da Savio per offrire al massimo grado questi vantaggi, consentendo la realizzazione di alzanti scorrevoli di grandi dimensioni. SlideArt LS è estremamente robusto: è testato a 300 kg e 25.000 cicli, con la possibilità di arrivare fino a 400 kg grazie al kit di carrelli aggiuntivi. I suoi componenti in acciaio inox garantiscono un’elevata resistenza alla corrosione: sono stati testati fino a 1.000 ore in nebbia salina. Questo alzante scorrevole, pertanto, è ideale a bordo piscina e dove il clima è più corrosivo, per esempio vicino al mare. L’azionamento delle ante è facile e comodo, grazie alla perfetta progettazione e realizzazione dei componenti di scorrimento e al robusto maniglione, dal design moderno ed elegante. Con SlideArt LS il passaggio verso l’esterno è facilitato al massimo perché la soglia può avere una dimensione molto ridotta, perfettamente a misura dei diversamente abili, a norma DIN 18025. Una libertà di movimento senza ostacoli o barriere architettoniche.

Massima flessibilità

SlideArt LS si adatta alla maggior parte dei profili grazie alla sua gamma di distanziali ed elementi di bloccaggio, e copre un’ampia serie di applicazioni: 1, 2, 4 ante fisse e mobili. Inoltre è dotato di un vasto assortimento di accessori disponibili in kit o come componenti singoli.

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IDENTIKIT Schüco

di Michela Vassena www.schueco.com/web/it

Sono stati presentati in anteprima al BAU 2015 i nuovi sistemi per facciata in alluminio Schüco che non scendono a compromessi estetici, né prestazionali, pensando anche alla facilità e sicurezza di utilizzo da parte degli utenti.

NUOVI SISTEMI DA SCHÜCO Tra le principali novità, le soluzioni panoramiche con sezioni in vista straordinariamente ridotte (soli 35 mm), Schüco FWS 35 PD, certificate Casa Passiva; una nuova generazione di infissi a nastro con anta a scomparsa dalle elevate prestazioni termico acustiche, Schüco FWS 60 CV; l’ottimizzazione in chiave SimplySmart delle facciate a montanti e traversi Sch üco FWS 50/ 60, anche nella variante SI (Super Insulation). Con l’ampliamento e il perfezionamento dell’esclusiva gamma di sistemi per facciate in alluminio, Schüco incrementa ulteriormente l’offerta di soluzioni per edifici a uso commerciale e industriale permettendo la realizzazione di involucri edilizi sempre più ambiziosi e offrendo ad architetti, progettisti, investitori e utenti un valore aggiunto in termini estetici e tecnici in grado di durare nel tempo.

Facciata Schüco FWS 35 PD Design esclusivo ed elegante per una facciata in alluminio completamente trasparente

Per un'architettura perfettamente trasparente sono necessarie non solo ampie superfici vetrate, ma anche profili dall’estetica minimalista e snella. Le esigenze sempre più ambiziose di design e di leggerezza dei sistemi di facciata vengono ora colmate dalla soluzione panoramica in alluminio FWS 35 PD di Schüco, progettata con un’esclusiva sezione in vista di soli 35 mm. La trasparenza di questo sistema in alluminio a elevato isolamento termico, ottenuta grazie a profili molto snelli, praticamente invisibili, è particolarmente indicata per i livelli di facciata più “vicini” prospetticamente, ai primi piani per esempio, e in generale per tutti gli edifici di pregio, sia residenziali sia pubblici. Il sistema, rea-

Foto a destra: facciata panoramica Schüco FWS35PD e facciata Schüco FWS60.

lizzabile con tripli vetri con spessore fino a 52 mm, vanta la certificazione Casa Passiva e grazie a una nuova tecnologia di isolamento garantisce valori Uf fino a 0,9 W/(mK). La massima versatilità progettuale è assicurata dalla possibilità di mol-

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teplici combinazioni e integrazioni con i sistemi in alluminio per finestre Schüco AWS e per porte Schüco ADS. Nuovi componenti preassemblati, un sistema ottimizzato di collegamento alle opere edili e l’innovativo fissaggio delle copertine, brevetto Schüco, infine, permettono una lavorazione e una posa in opera più razionali, veloci, sicure e flessibili.

Facciata Schüco FWS 60 CV La nuova generazione di finestre a nastro in alluminio con performance termiche e acustiche d’eccellenza

Con il nuovo sistema per facciate in alluminio FWS 60 CV, Schüco propone una soluzione rivoluzionaria per infissi a nastro combinando un isolamento acustico e termico ottimale con un sistema di profili sottilissimi, che consente un aspetto uniforme di ante e struttura portante. Grazie a questa fusione visiva dovuta alla mancanza del telaio esterno, è possibile parlare di soluzione unica nel settore, poiché guardando l’edificio dall’esterno non è possibile distinguere le specchiature fisse dagli elementi apribili, riconoscibili solo internamente per la presenza di una minima fuga di giunzione. La nuova generazione di finestre a nastro in alluminio Schüco con profondità di 65 mm e 85 mm consente le più svariate possibilità d’impiego, dai nastri di finestre classici di altezze differenti anche con soluzioni continue tra i piani di edificio, fino alla realizzazione di finestre singole, adattandosi sia a edifici di nuova costruzione sia a ristrutturazioni. Le elevate prestazioni in termini di isolamento termico vengono garantite da un valore Uf fino a 1,5 W/(mK) – compresa l’incidenza delle viti – che permette di ottenere valori Ucw anche di 0,85 W/(mK) (con dimensioni dell’elemento 1,20 x 2,50 m). Oltre a straordinarie performance acustiche, il nuovo sistema di facciata soddisfa anche rigorosi requisiti di sicurezza con le certificazioni necessarie a garantire la sicurezza contro la caduta nel vuoto e con la protezione antieffrazione in grado di raggiungere il livello RC2. Dove sono presenti parti apribili, si può raggiungere la sicurezza contro la caduta nel vuoto grazie a un elemento di design realizzato in solo vetro e integrato direttamente nella copertina esterna di facciata. La facciata Schüco FWS 60 CV, che si basa sull’approccio SimplySmart Schüco e quindi sulla razionalizzazione e sulla semplificazione del montaggio dei componenti del sistema, garantisce ai serramentisti un’elevata praticità di lavorazione: per assicurare le lastre nella fase di installazione, per esempio, viene utilizzato un innovativo profilo adattatore preassemblato con nastro adesivo, che permette il fissaggio del vetro ai telai d’anta. In questo modo, la lastra e il sistema di profili in alluminio costituiscono una struttura unitaria che consente di proseguire poi direttamente con la posa

in opera. Un sistema di collegamento completo all’involucro edilizio – utilizzabile sia per strutture di finestre a nastro, sia per finestre singole – permette infine l’accoppiamento diretto ai materiali di rivestimento più diffusi, assicurando così un isolamento termico e un drenaggio ottimali.

Facciata Schüco FWS 50/60 Il sistema in alluminio ottimizzato, con variante SI certificata Casa Passiva, facile da istallare ed estremamente sicuro

Sistemi Schüco FWS50 e FWS60.

Grazie al loro ulteriore perfezionamento con le tecnologie SimplySmart, i sistemi in alluminio per facciate Schüco FWS 50 / FWS 60 rappresentano il nuovo standard di riferimento per praticità d’installazione ed efficienza energetica. Per l’evoluzione di questi sistemi in alluminio nella variante FW 50+ e FW 60+ si è prestata particolare attenzione soprattutto alla fase della lavorazione in officina e a quella della posa in opera in cantiere: il risultato sono dei nuovi componenti standardizzati che velocizzano e semplificano i processi di lavorazione, rendendoli meno costosi e garantendo allo stesso tempo la massima qualità del prodotto. L’innovativo isolamento SI (Super Insulation) assicura la guida perfetta delle viti e il trasporto sicuro, senza alcuna possibilità di danneggiamento. La lavorazione inoltre è ancora più impeccabile e precisa grazie al sistema di guarnizioni unificato – con componenti da 5 mm all’esterno e da 9 mm, 11 mm e 13 mm all’interno. Infine, gli esclusivi profili comprensivi dei materiali isolanti necessari, già inclusi nelle varianti Standard, HI (High Insulation) e SI (Super Insulation), permettono di ridurre considerevolmente il tempo e i costi di lavorazione. Anche l’integrazione delle tecnologie di automazione dell’edificio è stata semplificata: un sistema per il cablaggio sicuro dall’esterno all’interno permette di installare e mettere in funzione componenti meccatronici direttamente in fase di montaggio, mentre un sistema di canaline passacavi sui profili interni in alluminio ne consente l’inserimento anche in un secondo momento. Le soluzioni in alluminio per facciate FWS 50 / FWS 60 di Schüco, con profili da 35 mm, 50 mm, 60 mm e 80 mm combinabili in modo modulare, offrono agli architetti numerose possibilità creative e di combinazione, compresa la variante SI con certificazione Casa Passiva. È possibile inoltre non solo l’integrazione di vari elementi dei sistemi in alluminio per finestre AWS, per porte ADS e per porte scorrevoli ASS di Schüco, ma anche la combinazione con la nuova generazione di nastri di finestre Schüco FWS 60 CV, che permettono la realizzazione di profili ancora più sottili per gli elementi ad anta ribalta.

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IDENTIKIT SFS intec di Michela Vassena

www.sfsintec.biz/it

IL CLIENTE PROTAGONISTA

Servizio e qualità per il settore dei serramenti. La SFS intec è un'azienda di primo piano nella produzione di sistemi di fissaggio per l'industria dei serramenti, l'edilizia e cerniere per porte e finestre, oltre a sistemi di fissaggio per l'industria del trasporto, dell'aeronautica, sistemi di rivettatura e pezzi speciali per il settore automobilistico.. E' parte integrante del gruppo SFS con casa madre in Svizzera che oltre alla sede italiana, si compone di altre 70 sedi presenti in Europa, nord America e Asia.

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Con i suoi collaboratori persegue un unico obiettivo: la creazione di benefici per i clienti. Per questo supporta i propri clienti con una consulenza attenta ed insieme ad essi sviluppa prodotti specifici per soddisfare le loro esigenze. Tutto il ciclo produttivo è tenuto costantemente sotto controllo da un sistema di qualità certificato che è garanzia di un prodotto affidabile e quali


tativamente costante. Test e prove pratiche in laboratorio e direttamente in cantiere garantiscono la massima qualitĂ e funzionalitĂ dei prodotti. La presenza in oltre 25 paesi permette una distribuzione capillare dei prodotti e la possibilitĂ per i propri clienti di essere supportati dai collaboratori SFS a livello internazionale.

La SFS intec, oltre ai propri prodotti, mette a disposizione dei clienti anche le attrezzature per il montaggio facile, veloce e quindi economico rendendoli piĂš competitivi.


Klimahouse, Klimainfisso, Klimaenergy, Klimamobility e le declinazioni regionali del formato fieristico bolzanino riscontrano risposte positive dal mercato. .

CONTINUA L'ESPANSIONE DEL SISTEMA KLIMA Nel corso di un'affollata conferenza stampa a Milano, nel mese di gennaio, è stato presentato a un'affollata platea di giornalisti il sistema Klima. E' stato opportuno da parte di Fiera Bolzano fare il punto della situazione su un formato di grande interesse e successo che sta coinvolgendo non solo le diverse merceologie ma anche i differenti contesti geografici della penisola, veicolando una sistema di valori e di concetti innovativi nei più diversi contesti, sempre sotto il segno dell'ecosostenibilità. Nel suo intervento, Reinhold Marsoner, direttore di Fiera Bolzano, ha ribadito quanto affermato in occasione del decimo anniversario di Klimahouse, festeggiato a Milano nello scorso mese di settembre: "C'è chi ha costruito case sugli alberi, che ha costruito case dentro gli alberi e chi farà crescere case come un albero, questo il futuro di abitazioni umane moderne ed eco-sostenibili che applicano i principi fondanti dell'ecologia e della sociologia all'architettura e al design urbano in generale." UN SISTEMA ORGANICO E COERENTE Dal punto di vista delle merceologie il sistema Klima è così strutturato: Klimahouse, Klimainfisso, Klimaenergy e Klimamobility. Fiera leader in Italia per l'efficienza energetica e il risanamento in edilizia, Klimahouse, giunta alla sua decima edizione, è stata dal 29 gennaio al 1 febbraio 2015, la vetrina per oltre 400 aziende che hanno esposto le ultime novità di prodotto e servizi più all'avanguardia del settore. Oltre al ricco spazio espositivo, Klimahouse, portavoce di una cultura del vivere consapevole, ha proposto un ricco programma di appuntamenti formativi: congressi, convegni, workshop, seminari mostre e visite guidate rivolte a tecnici e privati. Tra gli eventi in calendario, per i professionisti in programma come di consueto gli Enertours e Renertours, sedici visite guidate sul territorio a edifici nuovi costruiti secondo alti standard di efficienza energetica e a edifici riqualificati energeticamente secondo gli standard CasaClima. Anche il consumatore finale, chi abita le case, è diventato sempre più consapevole e capace di scegliere e prendere decisio-

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ni, per questo Klimahouse, già da alcuni anni si rivolge anche ai privati offrendo il Klimahouse City Parcour, una vera e propria “living experience" dedicata a tutti i visitatori della fiera, in particolare a famiglie e privati che possono entrare in abitazioni energeticamente riqualificate secondo gli standard CasaClima. Gli inquilini illustrano personalmente ai visitatori gli interventi di risanamento, raccontando le sfide affrontate, i costi sostenuti e soprattutto il modo in cui è cambiata la qualità di vita in termini di comfort abitativo e di risparmio energetico. Fiore all’occhiello della manifestazione è stato Il Congresso Internazionale ‘Costruire con intelligenza’, organizzato dall’Agenzia CasaClima in collaborazione con Fiera Bolzano, che si è svolto nei giorni centrali della Fiera, Venerdì 30 e Sabato 31 Gennaio. Ospiti d’onore tre key note speakers: l’Arch. Mario Cucinella con il suo intervento “Architettura sostenibile: un cambiamento rivoluzionario”, il Prof. Dr. Wolfgang Feist, precursore internazionale delle Case Passive e l’architetto Chiara Tonelli, professore all’università ROMA TRE, alla guida del team RhOME for DenCity, progetto vincitore del primo premio nella competizione. È alle porte la seconda edizione di Klimainfisso, la manifestazione ideata per il mondo del serramento da Fiera Bolzano che si terrà dal 5 al 7 marzo 2015. Concepita sulla scia di Klimahouse, Klimainfisso è l’unica fiera italiana dedicata interamente ed esclusivamente alle tecnologie del serramento e, con il marchio di qualità “Klima” è punto di riferimento per la filiera in Italia rispondendo ad un‘esigenza di mercato di una specifica nicchia. Fiera Bolzano mantiene la formula specialistica che ha decretato il successo della prima edizione facendo spazio a iniziative ed eventi originali. Tra gli higlight in primo piano una mostra del prodotto finito con il concorso per le soluzioni più innovative KLIMAINFISSOtrend, le prove di prodotto e dimostrazioni di posa dal vivo, il congresso internazionale, gli Enertours agli edifici con facciate all‘avanguardia e workshops su prodotti e sistemi innovativi. La fiera del serramento di Bolzano rappresenta anche un momento culturale unico nel panorama italiano.


di Pietro Ferrari

EXHIBITION Klimahouse Klimainfisso Klimamobility

www.fierabolzano.it Nella foto a sinistra: il tavolo dei relatori. Nella foto sopra: il pubblico della stampa nazionale.

“Klimainfisso – afferma Reinhold Marsoner - è un’eccellente piattaforma di informazione e formazione per i serramentisti, gli operatori del mondo del serramento e i progettisti ed è collocata in una regione all‘avanguardia nelle tecnologie innovative che funge da ponte per lo scambio di know how”. Grazie infatti alla collaborazione con associazioni, enti e istituti di prim’ordine come l'Agenzia CasaClima, Assovetro, Eurac, ift Rosenheim, LegnoLegno e Stazione Sperimentale del Vetro, verranno organizzati incontri, convegni e workshop sulle tematiche più attuali del serramento e del vetro, della posa in opera degli infissi, dei sistemi di schermatura solare e del risanamento edilizio. Inevitabili anche gli approfondimenti sui serramenti del futuro, le facciate e l’involucro moderno. Un equilibrato mix di contatti commerciali, tecnologia, comunicazione e cultura di settore fa di Klimainfisso il trampolino di lancio ideale per le aziende pronte a cogliere le sfide del momento. “È in situazioni di mercato difficili come le attuali – sottolinea il Direttore di Fiera Bolzano – che si rivela ancora più necessario stimolare l’innovazione tecnologica e rilanciare l'economia. E sono proprio le aziende pronte a mettersi in gioco e a innovarsi che avranno la meglio”. Dal 26 al 28 marzo 2015 torna, poi, Klimaenergy, fiera biennale internazionale dedicata alla ricerca e all’applicazione di soluzioni tecnologiche all’avanguardia nell’ambito delle energie rinnovabili. L’obiettivo dell’evento promosso da Fiera Bolzano, piattaforma internazionale sulle tematiche ambientali, è quello di offrire a tutti gli operatori del settore una manifestazione in grado di rispondere esattamente alle rinnovate esigenze del mercato, per promuovere e divulgare una forte cultura energetica ad ampio raggio e informare un pubblico altamente profilato. Il programma, che si divide nell’arco delle tre giornate di fiera, prevede visite tecniche a impianti a fonte di energia rinnovabile e a sistemi energetici comunali. Dimostrare come le innovazioni presentate durante l’evento siano applicabili alla vita quotidiana consente di vivere in prima persona un evento unico nel suo genere, in grado di unire

l’aspetto teorico e pratico dell’innovazione tecnologica: è questa la ricetta vincente di Klimaenergy. I visitatori hanno l’opportunità, ad esempio, di partecipare al tour all’impianto sperimentale per la produzione di idrogeno di Bolzano. La struttura, grazie all’innovazione tecnologica e all’impiego di idrogeno, permette di sostituire circa 525.000 litri di benzina o 440.000 litri di diesel all'anno, per un risparmio di circa 1.200 tonnellate di emissioni di anidride carbonica. Tra i diversi percorsi guidati di Klimaenergy quello al nuovo impianto di termovalorizzazione e al nuovo sistema di teleriscaldamento di Bolzano, complesso architettonico in grado di produrre energia termica per almeno 5.500 famiglie. La manifestazione, inoltre, mette al servizio sia dei visitatori sia degli espositori un programma di alto profilo tra conferenze, seminari, workshop e convegni. Un’occasione unica di formazione e informazione per i professionisti del settore sui temi principali di questa edizione: gassificazione del legno, microcogenerazione diffusa, stoccaggio e autoconsumo, ottimizzazione degli impianti esistenti, servizi innovativi ed opportunità nell’era post-incentivi. Il percorso di qualificazione dell’offerta fieristica di Klimaenergy e Klimamobility, salone della mobilità sostenibile, prevede un importante supporto alle aziende partecipanti contribuendo a fornire competenze e know-how di portata internazionale. Anche l’offerta espositiva è di alto livello e prevede la presentazione delle ultime novità del settore, una panoramica di soluzioni per le imprese e per la Pubblica Amministrazione. Saranno presenti le aziende chiave in ambito energetico specializzate in diversi campi che spaziano dalla cogenerazione come Ab Energy Spa, alla geotermica come Geoliving GmbH, dalla gassificazione a legna come Holzenergie Wegscheid, alla gassificazione termochimica come Ligento Green Power GmbH. Diffondere una cultura ad ampio raggio della mobilità sostenibile con la presentazione di soluzioni innovative ed esempi virtuosi in Italia: questo è l’obiettivo di

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Reinhold Marsoner, direttore di Fiera Bolzano.

Il simpatico intervento fuori programma di Cristina Pruner.

Klimamobility, manifestazione che completa l’ampia offerta di eventi eco-friendly di Fiera Bolzano che include, Klimahouse, con le sue edizioni itineranti, Klimaenergy e Klimainfisso. Oltre a dedicare uno spazio espositivo alle ultime novità di settore, Klimamobility riunisce, in occasione del proprio congresso internazionale, i rappresentanti di aziende e imprese nell’ambito dell’industria, dell’artigianato e del turismo, dei comuni e delle amministrazioni locali, dell’industria automobilistica e dei fornitori di energia. Il confronto sullo stato dell’arte in Italia e all’estero e sugli scenari futuri vuole contribuire a diffondere lo sviluppo di politiche fondamentali per la crescita delle città in cui sicurezza stradale, tutela dei soggetti deboli, sostenibilità ambientale e innovazione applicata alla mobilità risultano elementi imprescindibili. E proprio in occasione della fiera vengono presentate le best practice italiane nell’ambito della mobilità sostenibile, che saranno premiate in occasione del “Klimaenergy Award”. Come Pisa, primo premio all’ultima edizione nell’ambito della mobilità sostenibile, che ha meglio interpretato la filosofia del salone, riuscendo a conciliare l’innovazione tecnologica con l’applicazione pratica in ambito pubblico. Città modello consapevolmente “informata”, Pisa ha attuato in questi anni diverse iniziative al fine di ridurre l’inquinamento e migliorare la qualità della vita dei propri cittadini. In occasione di Klimaenergy e Klimamobility sono in programma delle visite guidate a impianti sul territorio altoatesino, tra queste una visita al centro idrogeno IIT - Istituto per Innovazioni Tecnologiche di Bolzano, , uno dei partner principali di Klimamobility. LA DIFFUSIONE SUL MERCATO NAZIONALE Ma se la centralità delle idee e delle soluzioni fa di Bolzano una location ideale per il cluster di fiere Klima, la geografia parla diversamente. Proprio per portare e diffondere questi momenti espositivi e convegnistici su scala nazionale, adattandoli ai modelli di cultura del vivere e del costurire,

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La relazione di Norbert Klammsteiner.

sono nate le declinazioni per macroregione del Sistema Klima. Parliamo in primo luogo della Toscana: dopo il grande successo per la prima edizione di Klimahouse Toscana, che si è svolta in marzo 2014 alla Stazione Leopolda di Firenze con 158 espositori e 7.200 visitatori che hanno partecipato a convegni, eventi formativi, visite guidate a edifici certificati e ad un ricco programma culturale, Fiera Bolzano ha deciso di organizzare nuovamente la manifestazione dal 17 al 19 aprile 2015. Un mix fieristico mirato al Centro e Sud Italia e che soddisfa la crescente richiesta di partecipazione da parte di aziende del settore dell’edilizia sostenibile a Klimahouse a Bolzano, che oggi registra il tutto esaurito. L’iniziativa riscontra, infatti, in Toscana un rilevante consenso, è patrocinata dal Comune di Firenze, dalla Regione Toscana, dalla Provincia di Firenze, da Confindustria Toscana, dall'Ordine degli Architetti, dall'Ordine degli Ingegneri, dal Collegio dei Geometri e dei Periti Industriali, da Confartigianato e CNA Firenze, da ANCI Toscana, da ARPAT, da FNA Federamministratori, da EALP e FORMEDIL Toscana. Ruolo di primo piano per l'Agenzia Fiorentina per l'Energia che rappresenta l'Agenzia CasaClima a livello regionale. Klimahouse Toscana offre, oltre all’esposizione di oltre 160 aziende, che hanno già confermato con entusiasmo, un ricco programma di eventi formativi e informativi con convegni specializzati, presentazioni, workshop e mostre. Tra gli appuntamenti in calendario, le visite tecniche guidate agli edifici CasaClima per mostrare agli operatori del settore e al pubblico, esempi di realizzazioni energeticamente efficienti del territorio. Quest’anno, inoltre, grazie alla collaborazione con gli artigiani CasaClima toscani saranno proposti ai visitatori cinque workshop di un’ora ciascuno con l’iniziativa Klimahouse Toscana Academy che punta a realizzare una struttura angolare in legno. Certo non può essere trascurato il grande mercato lombardo, la risposta a questo mondo fervido di costruzioni e di iniziative è Como CasaClima powered by Klimahouse.


EXHIBITION Klimahouse Klimainfisso Klimamobility

www.fierabolzano.it La presentazione di Antonio D'Albo, direttore tecnico del Consorzio LegnoLegno.

ComoCasaClima era nata già nel 2011 sotto l’organizzazione della sig.ra Alessandra Orsenigo e l’arch. Fabiano Trabucchi. La manifestazione si era svolta per tre volte a Villa Erba di Cernobbio in provincia di Como con un buon successo. Nel 2014 però la sig.ra Orsenigo ha contattato Fiera Bolzano per proporle di prendere in mano la manifestazione e dopo una valutazione del territorio e la consultazione di associazioni e istituzioni del settore locali, Fiera Bolzano ha deciso di acquisire questo progetto e di proporlo biennalmente a partire dal 2015, cambiando però la sede e scegliendo Lario Fiere come location più adatta per ospitare una manifestazione fieristica. “Ho organizzato per tre anni questa manifestazione ed è stato un impegno epocale perché organizzare una fiera da sola non è stato facile, nonostante ciò questa manifestazione è diventata una piccola perla del settore nel territorio comasco ed ha riscosso un notevole successo”, ha affermato Alessandra Orsenigo. “Per motivi personali però non ho potuto portare avanti questa manifestazione ed è per questo che mi sono rivolta a Fiera Bolzano che con Klimahouse rappresenta l’eccellenza in questo campo. Sono stata contatta anche da altri, ma non me la sono sentita di darla a chiunque, sono sicura che nelle mani di una macchina organizzativa come quella di Fiera Bolzano andrà avanti nel migliore del modi e sono sicura che loro la sapranno far crescere come era nei miei sogni”, spiega la sig.ra Orsenigo.“La signora Orsenigo ha fatto fino ad oggi un ottimo lavoro come orgnaizzatrice privata sposando la filosofia CasaClima e ha seminato in un territorio già sensibile a queste tematiche, per questo Fiera Bolzano volentieri ha accettato l’invito di portare avanti questa manifestazione”, ha affermato Reinhold Marsoner, Direttore di Fiera Bolzano. Lario Fiere, Ance Como, Ance Lecco, Ordine degli Ingegneri di Lecco, CNA Como/Lecco, Confartigianato Imprese Como, Confartigianato Imprese Lecco, Ordine degli Architetti di Como, Ordine degli Architetti di Lecco, Agenzia CasaClima di Bolzano e CasaClima Network Lombardia, Collegio Geometri Lecco, Collegio Geometri Como, Periti Industriali Como hanno già dichiarato di voler sostenere la manifestazione. Nei prossimi mesi prenderà

corpo un programma innovativo e ricco con convegni specializzati, presentazioni, workshop e mostre a tema. Verranno proposte inoltre le visite guidate per “toccare con mano” costruzioni CasaClima in regione, una proposta che ha già riscontrato un grande successo in tutte le edizioni di Klimahouse. UNA FILOSOFIA E UN'ATMOSFERA VINCENTE Le iniziative speciali legate alle manifestazioni bolzanine sono state illustrate, nel corso della conferenza stampa, con efficacia e passione da Cristina Pruner, mentre Norbert Klammsteiner di Energy Tech ha portato il contributo della esperienza, sua e della sua azienda, nel campo della gestione delle energie alternative. Ha concluso la mattinata Antonio D'Albo, direttore tecnico del Consorzio LegnoLegno, che ha descritto il programma, ampio e articolato, di collaborazione tra il consorzio e Fiera Bolzano.


AI VERTICI DELLA TECNOLOGIA

Il 2015 è l'anno di Ligna che si conferma come il più importante appuntamento mondiale del settore. L'industria internazionale della lavorazione e del trattamento del legno presenta le sue performance e la sua capacità di innovazione alla Ligna di Hannover, dall'11 al 15 maggio, con un profilo all'insegna degli elementi che caratterizzano la sua evoluzione: più internazionalità – più innovazione – più integrazione in rete. Tutti i leader mondiali del mercato saranno presenti con ampi stand e si potranno passare in rassegna le tecnologie più importanti della catena di valore del settore: utensili, macchine e impianti per la produzione industriale del mobile, per l'artigianato della falegnameria e per il trattamento del massello, tecnologia per le segherie, tecnologia per la produzione di materiali a base legno e di impiallacciature, tecnologia forestale e per l'utilizzo del legno come fonte energetica. Tema conduttore della rassegna sarà la

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sempre maggiore efficienza in ambito produttivo in tutti i settori interessati. "Nella cornice high-tech di Ligna sarà di scena il futuro della produzione all'insegna delle parole d'ordine efficienza e integrazione. In esclusiva mondiale, saranno proposte dimostrazioni live di intere linee di produzione, che solo qui è possibile vedere e che consentiranno di toccare con mano la produzione integrata proiettata verso Industria 4.0. Chi voglia informarsi sugli sviluppi attuali legati all'automazione e alla digitalizzazione non può non partecipare a Ligna", afferma Jochen Köckler, del CdA della Deutsche Messe. "Solo chi conosce le ultimissime idee e soluzioni, e gli ultimissimi sistemi, può rimanere competitivo. La 'quarta rivoluzione industriale' è già iniziata nell'industria del legno e del mobile, e l'integrazione in rete sta facendo


di Pietro Ferrari

EXHIBITION LIGNA

www.ligna.de

grandi passi avanti. I produttori devono ottimizzare il flusso dei loro dati se vogliono restare sulla cresta dell'onda – e questo vale sia per la produzione in serie sia per la produzione di lotti a un solo pezzo. In futuro utensili, macchine e sistemi logistici comunicheranno tra di loro e tecnologia dell'informazione, telecomunicazioni e industria della produzione saranno un unico insieme inscindibile. Questa evoluzione in ambito produttivo offre enormi opportunità a tutte le parti interessate." I GRANDI TEMI Il tema della "produzione integrata" avrà un ruolo di primo piano alla prossima Ligna anche grazie a visite guidate mirate per i visitatori e a una conferenza di approfondimento nella cornice della Robotation Academy. Più di 1.500 espositori di oltre 40 Paesi presenteranno macchine per la produzione industriale del mobile e tecnologie forestali e per l'industria del legno su di una superficie netta di 120.000 metri

quadrati. "Sono peraltro moltissimi i nuovi espositori che vogliono proporre le loro innovazioni a Ligna in rappresentanza di vari settori: artigianato della falegnameria, macchine per l'industria del mobile, automazione per la produzione e per il trattamento del legno massello, tecnologia per le segherie. Anche le superfici notevolmente più ampie occupate da alcuni espositori contribuiscono all'immagine di forte impatto della prossima Ligna", spiega Jochen Köckler. "In fiera sarà possibile avere informazioni di qualsiasi natura su prodotti, trend e innovazioni, e questo darà importanti impulsi allo sviluppo di nuovi modelli di business." Ligna vanta un profilo internazionale unico al mondo. La Top Ten dei Paesi espositori esteri che si affiancano alla Germania include Italia, Austria, Svezia, Taiwan, Svizzera, Cina, Turchia, Francia, Spagna e USA. Soprattutto Italia, Cina, Turchia e USA occuperanno il prossimo maggio superfici più ampie.

Nelle prime tre foto: la conferenza stampa Ligna a Milano. Nella foto sopra: l'intervento di Andreas Züge di Deutsche Messe Italia.

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All'insegna dello slogan "Sorprendentemente versatili", i produttori di macchine per la lavorazione del legno presenteranno per la prima volta le possibilità d'impiego dei loro sistemi per il trattamento di materiali diversi dal legno: materie plastiche, compositi in forma di pannello, materiali isolanti, materiali da costruzione. Alcuni utensili possono trattare anche metalli leggeri. Applicazioni interessanti, queste, soprattutto per la costruzione di caravan e camper e di imbarcazioni, per la finitura interna di autoveicoli, navi e aerei, ma anche per il packaging di materie plastiche. La lavorazione di materie plastiche e compositi apre prospettive interessanti anche nell'artigianato della falegnameria. Per poter soddisfare le richieste dei clienti più esigenti con un rapporto qualità-prezzo interessante e produrre mobili e arredamenti personalizzati con un notevole risparmio di tempi e costi, vengono sempre più spesso utilizzati centri di lavoro CNC anche nell'artigianato della falegnameria. La crescente offerta di centri compatti e sempre più efficienti facilita la scelta. A Ligna si potrà vedere lo stato dell'arte della tecnologia CNC. Gli espositori dei padiglioni 11, 12, 14 e 15 presenteranno soluzioni e macchine entry level per aziende di ogni dimensione e tipologia: dalla piccola azienda artigiana di alto profilo dedita alla produzione personalizzata alla falegnameria di media dimensione specializzata in produzione di serie. PIÙ VALORE AL LEGNO Soluzioni ad alta efficienza e intelligenti si potranno vedere anche nella cornice del Wood Industry Summit, che fa il suo debutto a Ligna 2015. Questo nuovo spazio per la presentazione dei prodotti e per il dialogo prevede un'area espositiva, uno spazio di matchmaking e un forum nella cui cornice i player internazionali proporranno interessanti soluzioni tecniche. Gli espositori di macchinari e tecnologie forestali potranno entrare qui in contatto diretto con delegazioni e opinion maker internazionali, oltre che con il mondo dell'economia. Soprattutto visitatori specializzati di aziende che necessitano di tecnologie appartenenti a più anelli della catena di valore del legno ad esempio l'industria della carta e della cellulosa potranno informarsi su nuove tecnologie e soluzioni. Ma verrà dedicata attenzione anche alle richieste di aziende forestali, proprietari boschivi, aziende di lavorazione del legno grezzo, industria del legno, commercio del legno, investitori e rappresentanti di aree geografiche ricche della preziosa materia prima quali Russia, Cina, Europa dell'Est, Nordamerica e Sudamerica. Questo aiuterà aziende internazionali del settore della tecnica forestale e della prima lavorazione del legno ad accedere a nuovi mercati in via di sviluppo. Il Summit si aprirà ogni giorno con un breve intervento su

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un tema di attualità. Seguirà una conferenza di approfondimento che offrirà, alle aziende interessate all'esportazione, consigli per l'accesso ai mercati di loro interesse. Il programma sarà inoltre integrato da proposte di soluzioni da parte degli espositori ad esempio per la raccolta del legno in aree umide. La giornata si concluderà con un tour dell'area espositiva e con una tavola rotonda. "Grazie tra l'altro alla partecipazione di John Deere, verranno presentate per la prima volta al Wood Industry Summit nel padiglione 13 grosse macchine forestali", dice Köckler. "Questo sottolinea la validità del format che abbiamo adottato con il Summit. Siamo riusciti così a rafforzare il profilo internazionale del settore della tecnologia forestale." Verrà inoltre allestita la collettiva "Fibers in Process@Ligna", dedicata a processi e tecnologie che accomunano industria della carta e della cellulosa e industria del legno: tecnologie di misura, controllo e regolazione, ottimizzazione dei processi nell'automazione, servizi industriali e asset management, efficienza energetica e utilizzo efficiente delle risorse, intero ciclo di riciclo della cellulosa. Anche nell'area scoperta e nei pavillon, inoltre, gli espositori offriranno l'opportunità di passare attentamente in rassegna tecnologie forestali ed energetiche innovative e sostenibili.


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Nella foto sopra: l'intervento di Christian Pfeiffer, direttore Progetto Ligna. Nella foto a sinistra: l'intervento di Bernhard Dirr, direttore Associazione costruttori tedeschi macchine per la lavorazione del legno VDMA.

DEUTSCHE MESSE AG Con un fatturato di 312 milioni di Euro nel 2013, la Deutsche Messe AG figura tra i dieci maggiori enti fiera al mondo e gestisce il più grande quartiere espositivo del mondo. Nel 2013 ha sviluppato, pianificato e realizzato 119 tra fiere e congressi svoltisi in più Paesi che hanno accolto complessivamente 41.000 espositori e quattro milioni di visitatori. Il suo portafoglio eventi comprende fiere leader mondiali come CeBIT (tecnologia dell'informazione e della comunicazione), HANNOVER MESSE (tecnologie industriali), BIOTECHNICA (biotecnologia), CeMAT (intralogistica), didacta (istruzione), DOMOTEX (pavimentazioni), INTERSCHUTZ (protezione antincendio e protezione civile) e LIGNA (industria del legno e forestale). Con oltre 1.000 addetti e 66 tra rappresentanze, filiali e sussidiarie, la Deutsche Messe è presente in più di 100 Paesi.

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L'EDILIZIA PROTAGONISTA Rilancio e forte spinta sull’internazionalizzazione sono i binari dell'edizione 2015 di MADE expo.

In un panorama macroeconomico ancora di non facile interpretazione, un ruolo fondamentale è svolto da MADE expo che dal 18 al 21 marzo 2015 sarà al centro del mondo dell’architettura e delle costruzioni continuando così un percorso che in sole sette edizioni l’ha portata a essere la manifestazione dedicata all’edilizia e all’architettura leader in Italia e tra le più apprezzate a livello internazionale. UNA OPPORTUNA STRUTTURAZIONE DELLO SPAZIO ESPOSITIVO E DELLE MERCEOLOGIE Forte specializzazione, verticalità della proposta, consapevolezza che progettare vuol dire tenere sempre presenti i canoni di “innovazione, sostenibilità e bellezza”, e alla scelta di passare alla biennalità hanno fatto sì che la rassegna crescesse di anno in anno diventando un punto di riferimento internazionale per i professionisti della progettazione che nell’edizione del 2013 hanno rappresentato quasi il 40 per cento degli oltre 211mila visitatori (36mila esteri). La specializzazione si rafforza ulteriormente grazie all’articolazione in quattro saloni tematici (che occupano otto padiglioni del quartiere fieristico) - MADE Costruzioni e Materiali, MADE Involucro e Serramenti, MADE Interni e Finiture, MADE Software, Tecnologie e Servizi - scelta che consente la migliore sinergia tra prodotti e servizi utilizzati in edilizia per anticipare le dinamiche di un mercato sempre più interconnesso. Grazie alla concretezza del progetto, la rassegna è il luogo

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scelto da centinaia di aziende di tutti i comparti (presenti pressoché tutti leader nazionali e stranieri) per presentare le proprie novità al mercato; confermandosi uno strumento al servizio del business degli operatori che, solo a MADE expo, possono trovare tutti i prodotti, i sistemi e le tecnologie per costruire e per rinnovare. Grande attesa, inoltre, per i grandi eventi che caratterizzano la rassegna: Building the Expo, BuildSmart!, Forum Involucro Serramenti, MADE4Contract Hotel, MADE4Retail. INTERNAZIONALIZZAZIONE: IL PERCORSO CONTINUA A CRESCERE Dopo il grande successo dell’edizione 2013 (+14% di visitatori esteri) prosegue l'importante progetto di relazioni e incontri internazionali per favorire l’export e la penetrazione sui nuovi mercati. Grazie anche alla collaborazione con Italian Trade AgencyICE, il piano estero 2015 conta sul rafforzamento degli investimenti, mirati a incrementare il numero di visitatori esteri qualificati e ad attivare i migliori contatti per gli incontri B2B. In occasione di MADE expo verrà riproposto lo spazio International Business Lounge che nell’ultima edizione ha ospitato più di 1.000 incontri B2B fra gli espositori e delegazioni di progettisti, developer e contractor da tutto il mondo. Si moltiplicheranno le occasioni di B2B con i delegati esteri; già confermata la presenza di 160 delegati provenienti da


di Beatrice Guidi

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Angola, Mozambico, Sudafrica, Arabia Saudita, Azerbaijan, Cina, EAU, Qatar, India, Iran, Israele, Kazakhstan, Libano, Polonia, Russia, Singapore, Turchia, Ucraina, Regno Unito, USA, Tunisia, Algeria, Marocco, Egitto. “MADE expo è un unico momento espositivo in grado di rivolgersi all’intero mondo dell’edilizia, dell’architettura e del design garantendo la specificità dei comparti, è inoltre una piattaforma ideale di dialogo, con proposte e soluzioni, che fornisce un contributo essenziale al rinnovamento. In questo contesto ICE ha l’obiettivo di favorire la promozione dell’evento sui mercati esteri sia con azioni dirette sulla stampa e sui media locali sia attraverso azioni di incoming di operatori specializzati e selezionati. Sono certo che la collaborazione darà un ulteriore input alla proiezione sui mercati esteri di un settore che per le sue valenze merita di continuare a crescere nei mercati internazionali”, spiega Riccardo Maria Monti, presidente ICE. CENTRARE IL TARGET Oltre ai grandi eventi Building the Expo, BuildSmart! e Forum Involucro Serramenti, numerose le iniziative rivolte a target precisi di espositori e visitatori. Tra queste si evidenzia l’evento MADE4Contract Hotel (organizzato da MADE expo, FederlegnoArredo, Associazione Italiana Confindustria Alberghi con la collaborazione della rivista Suite di BeMa) che metterà gratuitamente a disposizione degli albergatori, dei contractor e dei professionisti impegnati a progettare i luoghi dell’ospitalità uno spazio specializzato in cui scoprire le soluzioni più innovative per la ristrutturazione e incontrare le eccellenze del made in Italy. MADE4Contract Hotel è stato concepito come uno spazio esclusivo dedicato a: • Incontri B2B gratuiti e prenotabili anticipatamente tra tecnici, proprietari e gestori di hotel e gli imprenditori che producono il meglio del design e delle finiture. • Workshop e convegni gratuiti con la presentazione, da parte degli studi di progettazione che hanno realizzato gli interventi di ristrutturazione, delle case history relative alla

costruzione e al restyling di importanti strutture alberghiere. “MADE4Contract Hotel è un opportunità per le nostre aziende e arriva in un momento importante per il settore che vuole crescere con l’eccellenza del nostro made in Italy”, dichiara Giorgio Palmucci presidente di Associazione Italiana Confindustria Alberghi. Ennesima conferma del ruolo formativo svolto da MADE expo (che va di pari passo con quello commerciale) la scelta di organizzare l’evento MADE4Retail che analizzerà i mutamenti della distribuzione in Italia e all’estero mediante l’organizzazione di incoming tra aziende espositrici e distributori (italiani e stranieri) e lo svolgimento di workshop e convegni dedicati alla gestione a 360° degli showroom rivolti ai distributori. L’evento è organizzato in collaborazione con Innova.com. MADE IN CONCRETE METTE IL CALCESTRUZZO AL CENTRO DELLA SCENA MADE in concrete è un’iniziativa organizzata da Atecap (Associazione dei produttori di calcestruzzo preconfezionato) interamente dedicata al calcestruzzo e al calcestruzzo armato e incentrata sulla bellezza del costruire italiano con questo materiale. Giunta alla terza edizione MADE in concrete è un’importante opportunità di confronto con gli operatori pubblici e privati dell’industria delle costruzioni che si articola in un ricco calendario di eventi, workshop,


seminari e presentazioni con l’intervento di esperti e addetti ai lavori. “Attraverso MADE in concrete l’Atecap si rivolge ai progettisti, alle imprese, ai direttori dei lavori e ai committenti per raccontare il calcestruzzo con le sue caratteristiche e le sue potenzialità, i suoi vantaggi economici, sociali e ambientali e soprattutto per valorizzare e promuovere una cultura del prodotto e del costruire in calcestruzzo, il materiale da costruzione più utilizzato al mondo e alla base di un’edilizia sostenibile e di qualità”, spiega il presidente di Atecap, Silvio Sarno. A MADE in concrete si parlerà di questioni tecniche e politiche, come ad esempio l’utilizzo di aggregati provenienti da riciclo, le opportunità per il settore delle costruzioni in calcestruzzo offerte dalla revisione delle Norme tecniche per le costruzioni, la sicurezza nei cantieri per la demolizione e nella gestione dei rifiuti C&D, il calcestruzzo in galleria, gli scenari futuri di mercato con la presentazione del Rapporto Atecap 2015, le nuove prospettive per le città con gli edifici alti in calcestruzzo. APERTURA AL PUBLICO Secondo il centro ricerche Cresme il 28% della manutenzione straordinaria (in valore e a prezzi correnti) è residenziale, mentre secondo l’Osservatorio Professione Architetti CNAPPC-Cresme gli architetti dichiarano una percentuale di domanda in crescita doppia da parte delle famiglie rispetto a quella delle imprese di costruzioni. “Partendo da queste considerazioni, e andando incontro alle richieste delle stesse aziende espositrici, abbiamo deciso di aprire l’ultima giornata della fiera, sabato 21 marzo, anche ai privati che avranno così l’opportunità di conoscere le ultime novità per costruire o ristrutturare la propria abitazione”, spiega Giovanni De Ponti amministratore delegato di MADE expo.

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GRANDE ATTESA PER BUILTSMART!, IL MACRO EVENTO ORGANIZZATO DA MADE EXPO IN COLLABORAZIONE CON AGORÀ Dal 18 al 21 marzo MADE expo ospiterà BuildSMART!, un contenitore unico nel suo genere in Italia dedicato alla sostenibilità e all’innovazione al cui interno numerosi protagonisti ed esperti non si limiteranno a una presenza istituzionale, ma contribuiranno a costruirne l’ossatura e ad arricchirne i contenuti. Eventi e workshop di rilievo internazionale si susseguiranno a laboratori e dibattiti per diffondere conoscenza e promuovere la sostenibilità e l’innovazione tecnologica dell’industria delle costruzioni, grazie a un panel ricco di contenuti, di collaborazioni, contributi e personaggi di altissimo livello. Nella costruzione del palinsesto è stato coinvolto il mondo professionale tramite i massimi esponenti dei Consigli Nazionali e rispettivi Ordini provinciali, il sistema delle imprese con le principali associazioni di categoria, il mondo accademico, della ricerca e la società civile. #SOSTENIBILITÀ All’interno del padiglione 4 sarà presente l’area incentrata sui temi del risparmio ed efficienza energetica, performance gap (scostamento tra le prestazioni energetiche reali e quelle attese), comfort abitativo, riqualificazione e rigenerazione urbana e comportamento degli utilizzatori. Ogni giorno si susseguiranno incontri, workshop, dibattiti con particolare focus su alcuni temi che a oggi suscitano maggior interesse come, ad esempio, la riqualificazione del costruito, indispensabile se si vuole rilanciare in maniera del tutto efficiente il patrimonio edilizio italiano esistente. Un’interessante rassegna verrà dedicata agli edifici confortevoli e sostenibili. Non da ultimo, saranno illustrate esperienze progettuali autorevoli che evidenzieranno una nuova dimensione dell’abitare green. In questo scenario diventa protagonista anche l’edificio condominiale: abitazione per circa 24 milioni di persone che sprecano più energia della media a causa di costruzioni obsolete. Sarà questa l’occasione per definire al meglio come ripensare l’edificio quale organismo perfettamente in grado di garantire benessere abitativo e eco-sostenibilità, senza trascurare i bisogni della persona, la bellezza ed il design. Realizzare nuove strutture in quest’ottica e rigenerare i circa 6 milioni di edifici esistenti significa dare al nostro Paese una chance per rilanciare il mercato dell’edilizia salvaguardando l’ambiente. Ampio spazio sarà dedicato alle Lab Stations, laboratori dimostrativi delle moderne tecnologie operative e dei materiali, nonché il loro funzionamento e uso, la loro gestione ed i benefici. Curati da Norbert Lantschner – esperto internazionale di sostenibilità e presidente fondazione ClimAbita – saranno un’ottima occasione per toccare con mano soluzioni, sistemi e tecnologie indispensabili per realizzare e rigenerare degli edifici in un’ottica sostenibile, sicura e confortevole. Spazi dinamici in cui i professionisti potranno anche avere un confronto diretto con gli esperti delle cinque stazioni, ognuna delle quali


approfondirà uno specifico argomento: sistema involucro esterno, sistema involucro interno, sistema tetto, sistema impianti, sistema comfort e salubrità dell’aria. #INNOVAZIONE Al padiglione 10, invece, oltre ai materiali saranno protagonisti tecnologie e metodi costruttivi. Nello spazio dedicato all’innovazione verrà trattato ogni singolo aspetto utile ai professionisti, che conosceranno e approfondiranno le opportunità che i nuovi materiali, le tecnologie di progettazione e, più in generale, il mondo delle costruzioni, offrono. In un’unica formula: una nuova cultura del costruire basata non sul “quando” ma “quanto velocemente”. Quando si parla di “nuovo” si fa riferimento al futuro. E il futuro, o meglio il presente, è racchiuso in tutti quegli strumenti che assicurano innovazione. Uno di questi è il Building Information Modeling (BIM), la straordinaria opportunità della Digitalizzazione del Settore delle Costruzioni che porta il “progettista digitale” a velocizzare i processi con l’obiettivo di intervenire tempestivamente e in maniera mirata. E ancora, la stampa 3D applicata alle costruzioni: una nuova tecnologia del costruire che concretamente può cambiare l’intero settore dell’edilizia. In questo contesto non potevano mancare convegni dedicati al dissesto idrogeologico e al rischio sismico quali tasselli fondamentali per realizzare e riqualificare edifici in sicurezza. È evidente che in un momento simile grande interesse suscitano le Nuove Norme Tecniche per le Costruzioni a cui verrà dedicato ampio spazio nel corso di tutta la manifestazione, e le nuove leggi che regolamentano il settore della sicurezza antincendio. All’interno dell’area sarà presente High Tech Lab, un vero e proprio contesto dinamico realizzato e gestito in collaborazione con il Politecnico di Milano. Saranno sperimentate nuove tecnologie e nuovi modi di progettare e costruire, grazie alle ultime novità che il settore propone. Tutta l’area ruoterà su tre concetti chiave: architettura da stampare 3D, il futuro per le produzioni multi-materiche e di grandi dimensioni; droni, che faciliteranno diversi aspetti della procedure edilizie: dalla sorveglianza dei cantieri alle attività di montaggio e manutenzione, o ancora al trasporto di oggetti e alle rilevazioni ispettive. E, infine, la realtà aumentata per l’architettura e l’edilizia. IL COMITATO D’ONORE Nomi di prestigio compongono il Comitato d’Onore di BuildSmart! (e della mostra Building the Expo): Giovanni Azzone (Magnifico Rettore Politecnico di Milano), Pietro Baratono (Provveditore OOPP Interregionale Emilia Romagna e Lombardia), Riccardo Casini (presidente UNICMI), Franco Braga (presidente ANIDIS), Paolo Buzzetti (presidente ANCE), Leopoldo Freyrie (Presidente Consiglio Nazionale Architetti Pianificatori Paesaggisti Conservatori), Gian Vito Graziano (Presidente Consiglio Nazionale Geologi), Giampiero Giovannetti (Presidente Consiglio Nazionale Periti Industriali e Periti Industriali Laureati), Silvio Sarno (Presidente ATECAP), Massimo Sessa (Presidente Consiglio Superiore Lavori Pubblici), Roberto Snaidero (Presidente FederlegnoArredo), Armando

Zambrano (Presidente Consiglio Nazionale Ingegneri), Giorgio Squinzi (Presidente Confindustria), Norbert Lantschner (Presidente ClimAbita Foundation), Federico Testa (Commissario ENEA), Riccardo Maria Monti (Presidente Agenzia ICE), Ermete Realacci (Presidente VIII Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici, Camera dei Deputati); Maurizio Savoncelli (Presidente Consiglio Nazionale dei Geometri e Geometri Laureati

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SPAZIO AL CONCETTO www.madeexpo.it DELL'INVOLUCRO EDILIZIO Grande attesa per MADE Involucro Serramenti, unico evento nazionale in grado di rappresentare tutta la filiera in tema di serramenti, tende, sistemi di oscuramento, protezione, involucro edilizio e coperture. Una grande iniziativa culturale, e contemporaneamente una dimostrazione pratica dell’efficacia delle tecnologie per l’architettura e l’edilizia con particolare attenzione all’involucro. È il Forum Involucro e Serramenti, iniziativa ideata e realizzata dalla redazione di Nuova Finestra e Guida Finestra di DBInformation all’interno del Salone MADE Involucro Serramenti. Approfondimenti sui temi dell’involucro, del vetro e dei serramenti, comunicati a un target selezionato grazie a un sistema integrato di media. L’evento, che si svolgerà nel quartiere fieristico di Milano dal 18 al 21 marzo 2015 all’interno del Salone MADE Involucro Serramenti, è comprensivo di due attività. L’area “Lab” è concepita come uno spazio “live” dove i visitatori potranno assistere a un percorso sulle metodologie di prova e di posa in opera di finestre, porte, schermi, tende, persiane e scuri, parapetti in vetro e metallo, pensiline e piccole facciate, automazioni per serramenti, porte e cancelli automatici. Le Aziende partner, con l’aiuto di tecnici e posatori specializzati, proporranno test e dimostrazioni sui loro prodotti. All’interno dell’area si terranno inoltre workshop tematici e teorici permanenti dedicati all’installazione. L’obiettivo è di illustrare come una “posa a regola d’arte” completi il complesso ciclo di progettazione e produzione dei componenti edilizi. L’area “Forum” punta a far emergere la portata dell’innovazione nell’ambito dell’involucro moderno e della tecnologia dell’architettura. Sono previsti due incontri quotidiani della durata di due ore, che coinvolgeranno aziende produttrici e relatori di primo piano, a confronto su temi quali la rapida evoluzione della normativa, la sostenibilità e le nuove dinamiche di mercato.


NOTIZIE di Paolo Ferrari www.webandmagazine.media •• Drutex inaugura il Centro Europeo dei Serramenti Drutex, leader nel mercato europeo per la produzione di finestre e porte, ha inaugurato il Centro Europeo dei Serramenti (CES), sulla scia della sua strategia di crescita. Il leader del settore, noto per la velocità di consegna in soli sette giorni in tutta Europa e l’alta qualità dei prodotti, ha raddoppiato la sua capacità produttiva con questa nuova struttura, rafforzando così la sua posizione in mercati di esportazione chiave come la Germania e l'Italia. Alla cerimonia di apertura hanno preso parte oltre 80 rappresentanti dei media provenienti da tre paesi e gli ambasciatori del marchio Drutex Andrea Pirlo e Jakub Blaszczykowski.

Drutex è pronta per crescere ulteriormente rispetto al mercato

L'apertura del Centro Europeo dei Serramenti è la diretta conseguenza della forte strategia di crescita perseguita dalla società. Da esattamente 20 anni Drutex produce finestre principalmente in materiale plastico e doppi vetri. Successivamente ha integrato la produzione con nuovi prodotti in legno e alluminio, così come facciate, avvolgibili e profili in PVC. Il potenziale di mercato è stato raggiunto grazie alla produzione altamente efficiente e rapidi tempi di risposta, resi possibili da strumenti di logistica sofisticata. Mentre la tempistica dei competitor si aggira

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mediamente intorno ai 21 giorni o più nell'entroterra, DRUTEX è in grado di consegnare entro sette giorni in tutta Europa. Questo è un vantaggio competitivo che contraddistingue ancora oggi l’azienda permettendole di crescere in tutto il mondo. Questa promessa è alla base non solo della crescita economica ma anche di quella infrastrutturale dell’azienda. Per soddisfare la crescente domanda proveniente dai principali mercati come l'Italia e la Germania, dove fluisce oltre il 70 per cento delle attività di esportazione, l’aumento della capacità produttiva è diventato un imperativo. "La crescita futura di Drutex sarà influenzata dal successo che riusciremo ad ottenere nell’attività di esportazione in tutto il mondo", ha detto Leszek Gierszewski, CEO di Drutex, durante la cerimonia di apertura. Nella prima metà del 2014, le vendite sono cresciute di oltre il 19 per cento nel mondo, prova del fatto che l'azienda si sta sviluppando al di sopra del livello di mercato del 15 per cento rispetto all'anno precedente. Gli sforzi di Drutex tendono a voler mantenere questa dinamica crescita a doppia cifra anche nel prossimo anno. Nel corso dell'esercizio 2013, l’azienda ha generato un fatturato pari a circa 120 milioni di euro. Il volume di produzione raddoppierà da 5.000 finestre al giorno a 10.000. Questo produce un potenziale annuo di circa due milioni di finestre. Allo stesso tempo, l'azienda inizierà la produzione

di cancelli industriali, e aumenterà il volume di produzione delle avvolgibili dal dato attuale di 5.000 al mese, a 1.000 al giorno. Drutex amplierà anche la propria gamma di prodotti per includere cancelli industriali, una novità nella già vasta gamma offerta dal produttore. I primi 42 prototipi sono stati prodotti e installati, e sono attualmente in fase di test iniziale nel nuovo stabilimento di produzione Drutex. La prima fase, durata circa 12 mesi, ha creato 700 nuovi posti di lavoro, e comprende diverse centinaia di metri quadrati di uffici. Il CES è sinonimo di modernità, garantendo nel contempo ai dipendenti un luogo di lavoro sicuro e confortevole. Il secondo investimento è previsto per il prossimo anno e sarà costruito su una superficie di circa 30.000mq. Le infrastrutture necessarie per la costruzione sono già state predisposte.


•• Dal Gruppo Profilati un impegno continuo per la formazione dei propri distributori diretti Il Gruppo Profilati lavora costantemente per qualificare la propria rete di distributori diretti. A fine novembre presso la sede del Gruppo a Medicina (Bologna) si è tenuto l’incontro periodico con i responsabili commerciali dei centri di distribuzione diretta. “La crescita al nostro interno è basilare» evidenzia Mauro Durazzi, Direttore commerciale della divisione edilizia. «Diamo una formazione tecnica di base, informiamo sulla situazione di mercato, facciamo in modo che le specificità dei prodotti siano effettivamente percepiti dai clienti come vantaggi concreti: cerchiamo di rendere questi vantaggi riconoscibili e quindi remunerati dal mercato”. Gli incontri presentano un format collaudato: si inizia con un’introduzione del dr. Marco Galliani, AD del Gruppo Profilati, che illustra obiettivi e scelte aziendali per fare in modo che tutti operino secondo una strategia comune. Mauro Durazzi, quindi, condivide con i presenti dati e tendenze di mercato, accompagnati da un’analisi competitiva dei principali concorrenti. Poiché non è solo la qualità di un prodotto a fare la differenza sul mercato, ma anche come questa qualità viene comunicata e “venduta”, Enrico Contarato Responsabile dei centri di distribuzione diretta, traduce le principali caratteristiche tecniche dei sistemi Eku in “plus” che il cliente può percepire come benefici effettivi. “Con questo tipo di formazione» conclude Enrico Contarato, «ci assicuriamo che i nostri distributori diretti abbiano un livello di competenza che permetta loro di agire con efficacia rispetto alle aspettative del mercato e dei clienti. Investiamo su questo aspetto perché siamo convinti che l’elemento umano debba essere al centro del sistema aziendale perché questo possa competere trovando nuovi stimoli, nuove energie e nuove risorse”.

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•• Ferrero Legno sul grande schermo FerreroLegno, realtà italiana leader nel settore della produzione di porte per ambienti interni, partecipa con un’operazione di product placement al nuovo film “Non c’è 2 senza te”, con Fabio Troiano e Belen Rodriguez (nella foto). Fabio Troiano è un architetto d’interni che lavora in uno Showroom, e un giorno, mentre guarda sul suo computer il sito web di FerreroLegno, nota Laura – interpretata da Belen Rodriguez - nello spazio espositivo. Lei deve rinnovare casa e sta utilizzando Touch Screen, il consulente digitale di FerreroLegno, che le permette di esplorare con immediatezza e totale libertà le ultime novità presentate dall’Azienda. In questo modo Laura può scegliere la sua porta FerreroLegno con la massima possibilità di personalizzazione e attraverso la sezione “fatti consigliare”, con l’ausilio di piante 3d e di utili consigli per la progettazione, scopre come risolvere problemi di spazio e luce. Esce quindi dallo showroom estremamente soddisfatta dall’esperienza d’acquisto che Touch Screen FerreroLegno ha reso più coinvolgente e interattiva. In un’altra scena, infatti, vediamo Fabio Troiano che, dopo essersi stabilito a casa di Belen, si addormenta sul letto, incurante di essersi sdraiato sopra l’imballaggio della porta FerreroLegno che lei ha acquistato. La presenza di FerreroLegno nella commedia, prodotta da Lime Films e

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distribuita da M2 Pictures, scaturisce da un’operazione di product placement curata dalla società Top Time. Il film è diretto da Massimo Cappelli, alla seconda collaborazione con Fabio Troiano, con cui ha anche scritto la sceneggiatura. Completano il cast Dino Abbrescia e Tosca D’Aquino.


•• Architects’ Darling Award 2014: è il marchio Hörmann il preferito dagli architetti nella categoria porte Nel corso della manifestazione “Celler Werktag”, è stato assegnato anche quest’anno l’ambito premio Architects’ Darling Award, l’importante riconoscimento di portata nazionale organizzato dagli architetti tedeschi. All’edizione 2014 hanno partecipato 200 produttori e marchi dell'industria edile, suddivisi in 24 diverse categorie di prodotto, che si sono sottoposti al giudizio di 1700 tra architetti e progettisti, ai quali spettava la scelta del loro marchio preferito per ciascuna categoria. Dopo la vittoria del 2013 nella categoria “portoni e garage”, anche quest'anno il gruppo Hörmann ha visto riconosciuta la propria leadership, questa volta nella categoria delle porte. Jörg Egener, direttore dell’Ufficio Consulenza Architetti del gruppo Hörmann, (a destra nella foto Roman Thomas Fotografie) ha ricevuto il premio con grande soddisfazione: “Molti associano il marchio Hörmann ai portoni – ha dichiarato. - Il nostro obiettivo futuro, però, è quello di contraddistinguerci anche come azien-

da di riferimento nel settore delle porte. Naturalmente, gli architetti giocano un ruolo decisivo nel raggiungimento di questo obiettivo, e la vittoria di quest’anno nella categoria porte è la conferma che siamo sulla buona strada”. Proprio grazie a una più intensa collaborazione con gli architetti, il gruppo Hörmann ha messo a punto una nuova gamma di prodotti. “Recentemente - svela Jörg Egener - uno dei nostri principali obiettivi è stato quello di scoprire come rendere le nostre linee di porte ancora più accattivanti, dialogando con progettisti e architetti. In occasione della fiera BAU 2015, presenteremo questa nuova gamma, - ha annunciato - che si distingue per una maggiore semplicità d'uso, e incorpora un importante valore aggiunto, dato dall’elevato contenuto di design”.

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NOTIZIE di Paolo Ferrari www.webandmagazine.media

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•• Dimore storiche: Secco Sistemi promuove l’efficienza energetica Secco Sistemi, l'azienda che fornisce tecnologie e materiali intelligenti per gli infissi affianca il restauro sostenibile del patrimonio storico. A Roma, al convegno organizzato dall’ Associazione Dimore Storiche Italiane, ha illustrato interventi che conciliano innovazione e storia, sostenibilità e conservazione. Anche i proprietari di dimore storiche, come tutti i proprietari di immobili, sono di fronte all’esigenza dell’efficientamento energetico, toccati dalla Direttiva 2010/31/UE sull’efficienza energetica in edilizia. Nel caso di importanti ristrutturazioni, essa impone l’obiettivo di rendere anche gli edifici storici completamente autosufficienti e quindi a zero emissioni entro il 2018. E la sfida per l’Italia è particolarmente impegnativa visto il patrimonio immenso di immobili storici, palazzi e castelli, ville e dimore, conventi e residenze di campagna, disseminato in maniera capillare in tutto il Paese. Solo i 5 mila soci di ADSI, Associazione Dimore Storiche Italiane, vantano 17 mila edifici di grande interesse storico e culturale. Ma il patrimonio da tutelare è ben più ampio in quanto occorre aggiungere tutti gli immobili dei patrimoni pubblico, privato ed ecclesiastico. Proprio ADSI, Sezione Lazio Giovani, ha organizzato di recente a Roma, il convegno "Edifici Storici. Restauro e Risparmio Energetico: Nuove Tecnologie per Nuove Prospettive" promosso con il Dipartimento di Architettura del MAXXI e in collaborazione con il Ministro dei Beni Culturali. L’obiettivo: definire un punto di incontro tra “sostenibilita” e “conservazione” per coniugare efficienza energetica e tutela degli edifici storici vincolati, verso un obiettivo di significativa riduzione del loro consumo di energia. Spiega la Responsabile Gruppo Giovani A.D.S.I. Lazio Anna d'Amelio Carbone: “Restaurare un immobile storico in chiave energetica significa diminuire i consumi e tutelare l'ambiente. Significa anche contribuire alla conservazione e alla valorizzazione del patrimonio culturale nazionale.” L’incontro, che si è svolto presso il museo

d’arte moderna MAXXI di Roma, è stata una preziosa occasione di dibattito tra Amministrazioni, proprietari di dimore storiche, architetti, ingegneri e tecnici del settore energetico. Tutti concordi nella ricerca di interventi compatibili con gli edifici storici, con particolare focus sulle specificità dell’involucro edilizio e delle energie rinnovabili. In questo ambito è intervenuta Secco Sistemi con l’architectural advisor Alessandro Pandolfo che ha illustrato casi studio di restauro di edifici tutelati ed eseguiti con gli infissi della casa veneta. Profili snelli per finestre e porte e materiali come il corten e l’ottone che ben si adattano alle caratteristiche estetiche dei palazzi storici combinati con prestazioni energetiche in linea sia con i requisiti di legge che con i parametri richiesti per le detrazioni fiscali ai fini del risparmio energetico. Tecnologie e materiali intelligenti che conciliano innovazione e storia, sostenibilità e conservazione.


•• Nuovi progetti internazionali di Effebiquattro in chiusura di Madeexpo WorldWide Mosca Dopo l’appuntamento con Made Expo WorldWide a Mosca: il salone dedicato all’eccellenza del made in Italy per l’architettura d’interni e per l’involucro. Effebiquattro Milano ha partecipato alla prima edizione dell’evento nel prestigioso quartiere espositivo Crocus Expo 2 di Mosca confermando la sua forte vocazione internazionale. Oggi per il primo produttore di porte per interni italiano il mercato russo rappresenta una delle principali aree di sviluppo. A Made Expo WorldWide, Effebiquattro ha presentato nuovi modelli della preziosa collezione in stile classico Dilà, versioni ricercate secondo il gusto della tradizione russa; nuovi colori e soluzioni integrano ora la scelta della sempre più ampia gamma di prodotti.

La fiera è stata inoltre l’occasione per annunciare la nuova collaborazione con il distributore locale OlimpParketa. Proprio la scorsa settimana, nei giorni di Made Expo WorldWide ci è l'apertura della nuova showroom monobrand di Effebiquattro Milano in Leninsky Prospect a Mosca e presto seguirà l'inagurazione.

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NOTIZIE di Paolo Ferrari www.webandmagazine.media

•• Nasce il nuovo deposito di Leroy Merlin Nasce a Castel San Giovanni la nuova piattaforma Leroy Merlin che si svilupperà all’interno del parco logistico da oltre 1,3 milioni di mq, situato alle porte di Milano. Il deposito diventerà operativo entro inizio 2016 e avrà una superficie calpestabile di 90.000 mq, di cui 15.000 mq di soppalco. Sarà, inoltre, un deposito altamente tecnologico, grazie all’alto livello di automatizzazione, alla totale illuminazione a LED, all’isolamento termico e al sistema BMS (Building Management System) per il controllo automatizzato delle aree di lavoro a livello di illuminazione, ventilazione e sicurezza. Collegato direttamente all’autostrada Torino – Brescia a pochi km da Piacenza e dall’A1, il deposito sarà più baricentrico e vicino a negozi e fornitori Leroy Merlin, e in grado di adattarsi alle esigenze di crescita che potranno emergere nel futuro. Il nuovo centro logistico di LM rispetterà tutte le condizioni di sicurezza richieste dal gruppo ADEO e dal gruppo assicurativo AXA, avrà la certificazione BREEAM (BRE Environmental Assessment Method), il primo e più diffuso protocollo di valutazione ambientale al mondo, che stabilisce lo standard di bioedilizia di più alta qualità. Si tratta di un’iniziativa che rafforza la strategia aziendale nell’ambito dello sviluppo ecosostenibile. Per contribuire alla compensazione delle emissioni di CO2, verranno infatti piantumati oltre 500 pioppi e inserito un centro apicolture per la produzione di miele. Non è

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tutto, anche i 5.000 collaboratori di Leroy Merlin saranno avvantaggiati dal nuovo polo logistico: saranno infatti realizzate sale collezioni, sale esposizioni e aule di formazioni dedicate a tutti loro. Nella realizzazione della struttura, Leroy Merlin è stata accompagnata da Vailog e Gazley, due gruppi leader a livello europeo per lo sviluppo di siti immobiliari industriali che, per l’occasione, hanno collaborato e affidato parte dei lavori a E2K, società di ingegneria leader di settore in Italia. La gestione sarà poi affidata a un operatore logistico che coordinerà le cooperative e che garantiranno la manodopera necessaria, prevista fino a 150 persone nei periodi di picco.


•• Prefa, longevità e leggerezza Il sistema PREFA FX.12 in colore grigio pietra P.10 è referito per la garanzia di longevità, per la versatilità di utilizzo sia in parete che in copertura, per l’estrema leggerezza del materiale che non grava in modo significativo sulle strutture portanti e per la particolarità estetica della superficie. Essa infatti è caratterizzata da numerose e irregolari sfaccettature le cui ombreggiature cambiano nell’arco della giornata a seconda dell’inclinazione del sole, per un effetto vitale e dinamico che alleggerisce notevolmente l’aspetto monolitico della struttura.

Il rivestimento in alluminio PREFA FX.12 incontra l’immediato favore sia dei progettisti sia dei proprietari per le garanzie di durata quarantennale sul materiale e sulla verniciatura, l’elevatissima resistenza agli agenti atmosferici, alla corrosione e al gelo senza necessità di manutenzione. Inoltre il fascino del colore grigio pietra costituisce un ulteriore valore aggiunto estetico particolarmente in aree di montagna o di tradizione lapidea nel costruire.

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