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Poste Italiane spa - Sped. Abb. Post. - D.L. 353/2003 (Convertito in legge 27/02/2004 n. 46), art. 1, comma 1 - LO/MI/ - euro 10,00 - In caso di mancato recapito rinviare all’ufficio CMP Roserio (Mi) per la restituzione al mittente che si impegna a pagare la relativa tariffa - Editrice webandmagazine s.r.l. - Via Valla, 16 - I-20141 Milano - www.webandmagazine.media

STRUTTURALEGNO ISSN 2283-8651

007 2014 DICEMBRE WWW.WEBANDMAGAZINE.MEDIA ENGLISH TEXT


2015

KLIMAHOUSE 29 gennaio ­ 1 febbraio 2015 | Bolzano Fiera internazionale per il risanamento e l’efficienza energetica in edilizia gio-dom: 9.00-18.00

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SOMMARIO

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IL FUTURO DEL MASSELLO DDF, specialista italiano delle travi lamellari diritte curve, brevetta e introduce Ecolam, un innovativo prodotto che permette di unire le certezze strutturali dell’abete alle qualità estetiche dei legni più pregiati.

L’INVENTORE DEL LISTONE GIORDANO Al professor Guglielmo Giordano, il 20 giugno scorso, la FederlegnoArredo ha dedicato la presentazione della prima biografia e pubblicazione: Scienza e arte del legno. Il fondatore della moderna tecnologia del legno in Italia diceva: “Per avere soddisfazione si deve avere una seria preparazione, occorre sapere cosa si vuol fare, ma soprattutto lavorare con ostinata perseveranza”.

materiali

www.webandmagazine.media

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materiali

strutturalegno

LEGNO E PROGETTAZIONE SISMICA RothoBlaas sottolinea l'importanza di connessioni adeguate.

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editoriale

di Pietro Ferrari.

LA CULTURA DEL COSTRUIRE IN LEGNO

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progetto

DALLA VALSESIA ALL'EXPO PASSANDO PER IL GIAPPONE Galloppini Legnami costruisce il padiglione giapponese di Expo.

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progetto

progetto

di Sonia Maritan.

di Alessandro Romiti.

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progetto

TRENT'ANNI DI STORIA E INNOVAZIONE Sema verso il futuro con proposte innovative e concrete.

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progetto

AL PASSO COI TEMPI Balconi Giannino e Lamellare Service due realtà all'avanguardia nel settore.

progetto

di Sonia Maritan.

UN LEGNO RESISTENTE E IRRESISTIBILE Il tour della stampa europea organizzato da Accoya® il 14 ottobre ad Amsterdam e nella loro sede ad Arnhem è stato l'occasione per uno sguardo da vicino su questa tecnologia di trattamento del legno che sta diffondendosi sempre più in tutto il mondo.

tecnologie

RISORSE PER UNA NUOVA EDILIZIA IN X-LAM-CLT La visita presso la scuola primaria in costruzione presso il comune di Carignano in provincia di Torino è un’esperienza stimolante e non solo per i professionisti: la costruzione in “X-Lam-CLT” appare nella genuinità del materiale impiegato, risorsa naturale di grande valenza ecologica e innovazione strutturale.

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itinera

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L’ALBERO “MAESTRO” In occasione del 50° anniversario, l’11 settembre scorso Rubner Haus apre le porte dell’azienda. La visita al settore produttivo, all’area espositiva delle case prefabbricate  in particolare la premiata RhOME for denCity al Solar Decathlon Europe  e il convegno rappresentano i momenti clou dell’intensa giornata…

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di Sonia Maritan.

IL LEGNO SI FA LUCE Il legno di quercia bianca americana, utilizzato sia per gli interni che in esterno, dà vita a un ambiente caldo e luminoso a Church Crescent, nella zona nord di Londra.

di Pietro Ferrari

LO SPETTACOLO DELLA TECNOLOGIA A Sinalunga si è svolto l'appuntamento con i centri di lavoro “multipurpose” Chronos HT e con le tecnologie Oikos per l'edilizia in legno costruiti da Routech, l'azienda toscana di Scm Group.

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tecnologie

di Sonia Maritan.

UN RESPIRO A PIENI POLMONI CHE SA DI ARIA NUOVA Io e Pietro Ferrari siamo alla Coima, con Filippo Sciara e Massimo Paci, dove dal 2010 a oggi i sei soci  oltre loro l’Ingegnere Alberto Mignini, Fabio Manna, l’Ingegnere Giuseppe Nardella e Lamberto Della Santa  hanno realizzato una crescita importante. Il segreto è nascosto nei loro impianti di aspirazione che riescono a offrire molto di più, realizzando anche un risparmio di energia oltre a svolgere il ruolo cui sono preposti. Con loro in una giornata di sole autunnale a Fano chiacchieriamo piacevolmente di progetti concreti, in riva al mare… È anche il loro prodotto a ispirarmi l’insolita location, peraltro da tutti accolta piacevolmente.

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tecnologie

di Pietro Ferrari.

RISPOSTE A UN MERCATO IN EVOLUZIONE Le soluzioni presentate nel recente Weinmann Treff rispondono alle sollecitazioni che i produttori di strutture in legno ricevono da un mercato in movimento.

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tecnologie

UNA SCOMMESSA SULL'ITALIA Hundegger apre a Bolzano una filiale diretta nel nostro Paese.

personaggi

di Sonia Maritan.

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fiere

APPUNTAMENTO A BOLOGNA Soddisfazione per Saie e Saie3, l'appuntamento emiliano d'autunno.

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AL CENTRO DEL SETTORE Specializzata e mirata, Legno & Edilizia è un appuntamento di grande rilievo a Verona.

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fiere

A MADE EXPO 2015 DI SCENA IL COSTRUIRE GREEN Costruire e riqualificare in maniera sostenibile e sicura grazie a laboratori curati da protagonisti di spicco del mondo “green”.

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fiere

NUOVI CONTENUTI E VECCHI RICORDI Alla ventesima edizione si manifesta ancora intatto il grande dinamismo dell'Holzbau Forum di Garmisch.

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fiere

DEBUTTA ALLA LIGNA IL WOOD INDUSTRY SUMMIT Un appuntamento di portata mondiale.

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fiere

DOMOTEX HANNOVER: IL FLOORING IN MOSTRA Un appuntamento in costante rinnovamento ad Hannover dal 17 al 20 gennaio 2015.

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fiere

UN TARGET PRECISO BAU di Monaco si caratterizza per un profilo e un posizionamento molto chiari, che distinguono la manifestazione da molte di quelle concorrenti.

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notizie

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EDITORIALE di Pietro Ferrari.

La cultura del costruire in legno A culture for wood construction Abbiamo realizzato questo numero di Struttura Legno con una particolare attenzione all'appuntamento del Forum di Garmisch Partenkirchen sul costruire in legno. Si tratta di un appuntamento a cui saremo presenti in modo attivo e con la distribuzione di questo numero speciale. La cultura del costruire si esprime nell'appuntamento che si svolge nella città tedesca ormai da lungo tempo con la massima autorevolezza e con la massima profondità, proponendo all'Europa e al Mondo i diversi modelli del costruire in legno, le riflessioni sul tema dei produttori e dei progettisti, in breve la cultura del settore nei suoi diversi aspetti e nella dialettica tra le diverse scuole di pensiero. Scuole di pensiero che troveranno un'ideale rappresentazione il prossimo anno nel grande evento dell'Expo milanese, evento in cui il legno è protagonista, confermando, se ce ne fosse bisogno, il suo grande valore non solo nelle costruzioni ma anche nella realizzazione di strutture in cui il materiale ligneo esprime tutta la sua capacità di tradurre in realtà gli obiettivi di chi crea e progetta. In questo appuntamento mondiale, una percentuale enorme di progetti per la realizzazione dei padiglioni dei singoli Paesi e delle strutture comuni coinvolge il legno e

i legni tecnici come materiali da costruzione. Già in questo numero abbiamo l'opportunità di "raccontare" uno di questi progetti, affiancheremo nel prossimo numero ancora qualche resoconto di questo grande cantiere che sarà il protagonista della scena milanese per il prossimo anno.

In this issue of Struttura Legno, we have focused on the Forum in Garmisch-Partenkirchen dedicated to wood constructions. We will be actively involved in this event, where we are distributing this special issue. The culture of construction is well represented in this established meeting in the German town, a valuable and in-depth event that addresses a European and global audience presenting different models of wood construction, the opinions of manufacturers and designers, shortly stated, the industry culture seen from all sides and the juxtaposition of different “visions”. Such visions will be properly represented next year at the Milan Expo, an event where wood is the big star, confirming  if necessary  its great value not only for constructions but also for the production of structures where wood fully expresses its capacity to turn the objectives of creators and designers into reality. In this global event, a large portion of projects for the pavilions of each country and the infrastructure uses wood and engineered wood as construction materials. In this issue, we have the opportunity to tell about one of these projects; in the next publication we will add a few more reports from the huge construction site of Expo, that will take the scene next year in Milan.


PROGETTO GALLOPPINI LEGNAMI BORGOSESIA VERCELLI www.galloppinilegnami.it

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Dalla Valsesia all'Expo passando per il Giappone Galloppini Legnami costruisce il padiglione giapponese di Expo.

Galloppini Legnami, con sede a Borgosesia (Vercelli), è tra i protagonisti dell'architettura in legno ad Expo 2015. La struttura del Padiglione del Giappone in via di realizzazione è rappresentata da un graticcio tridimensionale in legno, dalla forte versatilità applicativa, proposto come soluzione costruttiva per la creazione di volumi architettonici. Prefabbricazione, ecosostenibilità, facilità di trasporto e montaggio a secco, rapido ed autoportante, sono le caratteristiche di questa struttura concepita dal prof. arch. Atsushi Kitagawara ed elaborata dalla società Ishimoto Architectural & Engineering Firm Inc., che è stata ingegnerizzata ed industrializzata per la prossima costruzione delle pareti del padiglione Giappone, in Expo 2015. Per l’occasione saranno impiegate quasi 20mila travi di due metri in legno lamellare di larice del Giappone dalla sezione di circa 11,5 x 11,5 cm. È Alberto De Pace a spiegarci come si è sviluppata la collaborazione con i progettisti giapponesi: “Tutto è nato in occasione dell’Expo, siamo stati contattati, grazie al nostro sito internet, dallo studio che ha avuto l’incarico di realizzare il padiglione del Giappone, volendo affidare il lavoro ad un’azienda vicina a Milano, sono venuti a conoscenza della nostra realtà. In fase di sopralluogo ci hanno visto all’opera e ci hanno chiesto il preventivo. Quello che crediamo li abbia indirizzati verso di noi è stato il fatto che siamo riusciti a dare

loro, anche in fase di preventivo, delle soluzioni tecniche valide per la realizzazione della struttura. Ci sono poi state le varie visite da parte di delegazioni giapponesi all’ interno della nostra azienda e la fase iniziale si è conclusa con la realizzazione di un campione al vero alto sei metri e lungo quattro.”

CONCETTI ANCESTRALI

Sono concetti ancestrali quelli che presiedono alla realizzazione del manufatto. Fin dai tempi antichi, infatti, nei villaggi giapponesi si è instaurato un rapporto ideale tra l’uomo e la natura (sistema di riciclo) tramite i satoyama, tipiche strisce di terreno coltivato, frapposte fra onde di colline lussureggianti. Tuttavia, in seguito alla modernizzazione, la composizione del riciclo è andata deteriorandosi, fino a cadere in un rapporto basato sullo sfruttamento unilaterale della natura (sistema non fondato sul riciclo). Si pensa che la maggior parte dei problemi legati all’alimentazione su scala globale sia dovuta a questo sistema non fondato sul riciclo. L’utilizzo efficace del legno, risorsa rinnovabile, è legato alla preservazione e al mantenimento delle foreste, che forniscono acqua ricca di sostanze nutritive. Quest’acqua viene poi restituita alla terra e al mare e dona svariate risorse alimentari per la vita delle persone. Similmente, nei satoyama giapponesi lo spirito insito nell’utilizzo del legno è strettamente


PROGETTO GALLOPPINI LEGNAMI BORGOSESIA VERCELLI

legato alla vita delle persone, e ciò porta all’esistenza di una società del riciclo ideale. Dalle grandi strutture d’ingegneria civile su scala urbana fino ad arrivare agli articoli per la casa di uso quotidiano, l’utilizzo del legno è sempre stato una costante. Tale background è determinato dal fatto che il territorio giapponese è costituito al settanta per cento da foreste, e ciò si rivela una ricca fonte di risorse. Il tema di Expo 2015 Milano è “nutrire il pianeta, energia per la vita” e la parola chiave è “sostenibilità”. Il contributo del Giappone nei confronti dei problemi alimentari mondiali risiede nell’idea di “ricca cultura alimentare/cultura forestale/società del riciclo” portata avanti fin dai tempi antichi. Tale concetto è espresso in architettura tramite l’utilizzo della “griglia tridimensionale di legno”, adottata nella periferia esterna del Padiglio00ne Giappone.

NEL SEGNO DELLA TRADIZIONE

Le tradizionali tecniche giapponesi di costruzione in legno – il tempio di Horyuji ne è un eccellente esempio – adottano un “metodo di tensione compressiva” in cui i singoli elementi costruttivi sono collegati con sistemi di aggancio e giuntura per ottenere il necessario supporto. Il risultato è una struttura molto resistente ai terremoti, nonché base delle costruzioni a volte dette viventi, o della “teoria della vita”. Il padiglione, che prenderà forma da una griglia tridimensionale di legno, sarà il primo in assoluto ad essere edificato con una commistione di tecniche costruttive tradizionali, analisi strutturale moderna e il suddetto “metodo della tensione compressiva”, per realizzare un esempio

di architettura innovativa capace di esprimere appieno la fusione di cultura tradizionale e tecnologia avanzata. Il metodo della tensione compressiva sfrutta favorevolmente le tensioni perpendicolari alla fibratura (cosa che solitamente limita un materiale anisotropo come il legno) e trova spiegazione negli stati di coazione che nascono nel legno, infatti ogni nodo è permeato di tensione, grazie anche all’eventuale utilizzo di cunei. Le sollecitazioni orizzontali, vento e sisma, sono così assorbite anche dall’attrito fra gli elementi dei nodi, interconnessi in modo tale da conferire grande duttilità alla struttura. Allo stesso tempo, la configurazione a nido d'ape comporta l’assenza di superfici continue, dando così poca rilevanza al carico vento anche dopo il raggiungimento di altezze considerevoli. Il Padiglione Giappone presenta una struttura su due piani. Il piano terra è dedicato alla zona espositiva, mentre il primo piano è costituito da ristoranti e zona eventi. La zona espositiva al piano terra consiste in una serie di spettacoli di alto valore artistico, incentrati sui vari problemi dell’alimentazione su scala globale, e aventi per tema la simbiosi con la natura, la coesistenza e l’armonia. Il secondo piano offe un’area di ristoro dove è possibile assaporare in modo divertente la cucina giapponese e dove vengono presentate le tecnologie relative all’alimentazione, vanto del Giappone e famose in tutto il mondo. I ristoranti del secondo piano utilizzano ingredienti e prodotti originari del Giappone, in modo da poter apprezzare al meglio il gusto e l’ospitalità di questo

Nella prima foto di apertura: Alberto De Pace. Nella seconda foto: due generazioni della famiglia De Pace davanti alla struttura lignea. Nella prima foto sopra: Una panoramica dello stabilimento della Galloppini Legnami a Borgosesia. Nella foto sopra: la struttura base del progetto.


PROGETTO GALLOPPINI LEGNAMI BORGOSESIA VERCELLI

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Galloppini Legnami based in Borgo Sesia, is one of the protagonists of wood projects at Expo 2015. The structure of the Japan Pavilion under construction is represented by a threedimensional structure of wood, with a strong application versatility, proposed as a constructive solution for creating architectural volumes. Prefabrication, sustainability, ease of transport and assembly dry, fast and self-supporting, are the characteristics of this structure designed by prof. arch. Atsushi Kitagawara and processed by the company Ishimoto Architectural & Engineering Firm Inc., which was engineered and industrialized for the upcoming construction of the walls of the Japan pavilion in Expo 2015. For the occasion, will be employed almost 20 thousand beams of two meters of Japanese larch from the section of 11.5 x 11.5 cm.

paese. Durante il periodo espositivo di 184 giorni, nella zona eventi adiacente all’area ristoro, tramite la partecipazione di tutte le prefetture giapponesi, si potrà assistere a numerose iniziative che metteranno in risalto la cultura tradizionale e una grande varietà di tecniche e conoscenze relative all’alimentazione. Inoltre è prevista una giornata dedicata al Giappone, chiamata “Japan Day”. Ricavare una pulita e chiara concezione strutturale risulta complicato, visto l’elevato grado di iperstaticità dell’opera, è perciò necessario abbandonare alcune categorie di giudizio della classica tecnica delle costruzioni e tentare l’arduo compito di immedesimarsi nella mentalità costruttiva del Giappone del passato, pur trovandoci lontanissimi culturalmente e geograficamente. Un concetto fondamentale per iniziare a conoscere la cultura del costruire giapponese è il significato che loro danno alla parola “architettura” (kenchiku). Nell’occidente con “architettura” s’intende qualcosa di eterno, che segna un particolare periodo storico; in Giappone, invece, un edificio antico non è mai l’originale, avrà subito sicuramente ricostruzioni e ristrutturazioni, basti solo guardare la cronostoria del tempio di Horyuji, il più antico del Giappone, con i suoi adeguamenti nel 711 d.C., nel 1374, nel 1603 e agli inizi del ventesimo secolo. Questo perché ciò che maggiormente identifica il legno, rispetto agli altri materiali da costruzione, è la sua origine organica. E qui la prima consapevolezza dei mastri costruttori giapponesi: più che il materiale – in questo caso rinnovabile e facilmente reperibile – ciò che si può davvero conservare è l’atto mentale ed il gesto tecnico. In Europa, invece, la conservazione della materia è fortemente radicata nella cultura, sfociando, a volte, in puro feticismo. Altro aspetto preponderante dell’architettura giapponese è il legame col territorio, non solo a livello di materiale, ma come dialogo con le condizioni ambientali imposte. Coperture pesanti, per fronteggiare i forti venti, connesse ad intricati nodi ai vertici dei pilastri, perché l’antisismicità di una costruzione non è data dal materiale, bensì dalla concezione strutturale conforme alle caratteristiche dell’opera.

con più della metà dei pezzi, visto che il cantiere ci verrà consegnato per la posa verso la metà di novembre, per quella data saremo pronti per il montaggio.” “La difficoltà maggiore posta dalla committenza in fase produttiva – conclude de Pace – è stata quella di mantenere il minimo gioco possibile negl’incastri, cioè un millimetro e mezzo, che trattandosi di legno è pochissimo. Il materiale che ci è stato spedito nei container, grazie all’ottimo imballaggio con guaine riflettenti e sacchetti che assorbono l’umidità, è arrivato a noi con un’umidità relativa molto bassa , circa il 10% . Dal momento in cui abbiamo aperto i pacchi, abbiamo dovuto evitare che, in tutte le fasi di lavorazione e specialmente durante l’impregnazione, il materiale assorbisse troppa umidità. Questo è stato importante per mantenere il millimetro e mezzo di gioco che sarà prezioso nella fase di montaggio in cui dovranno coincidere più incastri consecutivi. La scelta del legno lamellare è stata importante per questo tipo di progetto, perché una delle sue caratteristiche è quella di essere un materiale relativamente stabile. Da parte nostra abbiamo monitorato e protetto il legno in tutte le fasi di lavorazione, ma la verifica finale del nostro operato si avrà in fase di montaggio. Gli elementi che compongono il reticolo sono di quattro tipi, molto simili tra loro; per la lavorazione del materiale sono stati impiegati, oltre al nuovo centro di taglio Essetre, altri due centri di lavoro a controllo numerico che la Galloppini Legnami normalmente utilizza per le commesse tradizionali.”

UN PERCORSO SCANDITO DAL TEMPO

“Noi siamo nei tempi rispetto alla realizzazione del manufatto – ci spiega Alberto de Pace – il materiale, arrivato dal Giappone tramite container a Genova, è stato stoccato nei dintorni di Milano, poi è arrivato da noi verso fine giugno. Grazie all’ acquisizione di un nuovo centro di lavoro Essetre, a controllo numerico, e grazie ai loro tecnici che da nuovi partner si sono messi a disposizione e ci hanno dedicato un programma specifico per l’ottimizzazione delle traiettorie delle frese e quindi della realizzazione dei pezzi, attualmente siamo pronti

Nelle due foto sopra: alcune realizzazioni della Galloppini Legnami.


PROGETTO UNA TECNOLOGIA SU MISURA

Techno Fast è un centro di lavoro a controllo numerico per la lavorazione di travi caratterizzato da una solida struttura a monoblocco in carpenteria meccanica elettrosaldata, con dimensioni tali da permettere un agile trasporto anche in container da 40 piedi, senza prevederne lo smon-

taggio. Questa struttura innovativa permette altresì una facile e rapida installazione. Techno Fast è in grado di lavorare con rapidità travi di dimensioni massime 620hx250 mm e lunghezza illimitata. Il processo di lavorazione avviene in modo automatico grazie ad un sistema di carico motorizzato, che trasporta la trave sulla rulliera di carico integrata nella struttura della macchina. Due pinze multifunzione permettono di movimentare e staffare il trave nell’area di lavoro, mentre lo scarico avviene per mezzo di un espulsore pneumatico su una serie di supporti fissi, anch’essi integrati nella struttura della macchina. L’area di lavoro è asservita da una testa a cinque assi con motore a doppia uscita: l’una con attacco HSK 63F per il cambio utensile automatico; l’altra con un attacco a flangia per la lama di diametro max. 600 mm.

Il magazzino porta utensili a 11 posizioni è stato applicato su una spalla del portale in posizione frontale all’area di lavoro, per permettere un rapido e preciso cambio utensile. I trucioli generati dalle lavorazioni vengono incanalati al di fuori dell’area di lavoro, per mezzo di un dispositivo automatico; mentre il sistema di aspirazione collegabile alla cabina della macchina evita l’accumulo della polvere nella zona di lavorazione.

La consolle di comando è stata installata sulla struttura della macchina tramite un sistema a cerniere, che ne permette l’orientamento in molteplici posizioni. Infine, la macchina è stata integrata con un nuovo software specifico per la lavorazione delle travi, con visualizzazione tridimensionale del pezzo e delle relative lavorazioni. Il software è, inoltre, provvisto di interfaccia per l’importazione dei maggiori programmi di costruzione, sistema di simulazione ed anti collisione. "Noi abbiamo investito nella macchina Essetre - commenta De Pace - anche in vista di un’innovazione nel percorso della sagomatura che veniva e viene ancora fatta manualmente con metodo tradizionale, questo centro una volta terminato il suo lavoro verrà riprogrammato come normalmente funziona il centro di taglio Essetre per effettuare il suo lavoro con possibilità di pretaglio ed eventualmente di fare lavorazioni aggiuntive." Nella foto in alto a sinistra: il centro di lavoro TechnoFast di Essetre. Nelle altre due foto: particolari delle teste operatrici.

GALLOPPINI LEGNAMI BORGOSESIA VERCELLI


PROGETTO RUBNER HAUS CHIENES BOLZANO www.haus.rubner.com di Sonia Maritan.

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L’albero “maestro”

In occasione del 50° anniversario, l’11 settembre scorso Rubner Haus apre le porte dell’azienda. La visita al settore produttivo, all’area espositiva delle case prefabbricate  in particolare la premiata RhOME for denCity al Solar Decathlon Europe  e il convegno rappresentano i momenti clou dell’intensa giornata… Il viaggio dell’11 settembre scorso a Chienes dove si trova la sede di Rubner Haus, davvero immensa, è molto ricco. Nella visita del settore produttivo vediamo come nascono le case Rubner Haus: dall’originaria segheria del 1926 è diventata infatti un’azienda di costruttori che propone tutta la filiera del settore legno: dalle segherie, ai pannelli, alle strutture in legno, all’ingegnerizzazione di questi elementi, fino agli elementi di finitura come le porte. Le pareti prefabbricate prodotte da immensi centri di lavoro garantiscono performance eccellenti per realizzare edifici che non erodano il capitale della terra costituito da energia fossile, come il petrolio. Le pareti prodotte sono infatti composte da materiali naturali: legno, coibentazione in fibra di legno e cappotto in sughero e hanno le forature che accoglieranno i serramenti, che sottintendono un dettaglio esecutivo molto accurato in fase di progettazione e che permette in una settimana di chiudere la casa: una prefabbricazione totale questa, che garantisce grande velocità e consente di liberare il cantiere in tempi molto brevi. Sono quattro i sistemi costruttivi: Blockhaus, capostipite delle moderne costruzioni in legno massiccio a

risparmio energetico; Casablanca, legno e intonaco o qualsiasi altro tipo di rivestimento esterno; Residenz, il sistema a traliccio Residenz assicura la stessa rapidità di montaggio di una casa prefabbricata lasciando piena libertà creativa in fase di progettazione e Soligno, il rivoluzionario sistema costruttivo di Rubner Haus, 100% ecologico senza colle e senza chiodi. Fra le case di Rubner Haus anche quella che ha vinto il Solar Decathlon Europe in luglio a Versailles (di cui l’azienda è stata il principale sponsor del progetto), e che insieme alle università degli altri Paesi  Stati Uniti, Giappone, Francia, Svizzera, Cile, Messico, Germania, Taiwan, Spagna, Romania, Thailandia, Costa Rica, India, Olanda  per un totale di 20 prototipi di ecoabitazioni, in poco meno di un mese è stata realizzata in un piccolo villaggio solare vicino alla Reggia del Re Sole. RhOME significa A home for Rome (Una casa per Roma) perché pensato per il parco di Tor Fiscale con la sua baraccopoli, ma è replicabile e trasportabile, concepita per entrare nel container del treno merci: un concentrato di efficienza energetica, innovazione, sostenibilità, design e bellezza. Una volta smontata la casetta rossa è tor-


PROGETTO RUBNER HAUS CHIENES BOLZANO

nata in patria ed è stata messa in bella mostra nella sede di Rubner Haus. Sono 60 metri quadri più due loggette esterne fatte di materiali ecocompatibili, ispirati al massimo del risparmio energetico, ma anche dei consumi, per produrre più energia di quanta ne usi, seguendo il principio delle 5 R: rigenerazione urbana, relazione tra cittadini, rapidità di costruzione, riduzione di impatto ambientale, riuso. In sede noi visitiamo il prototipo di MEDinItaly che invece, ha vinto la medaglia di bronzo al Solar Decathlon Europe 2012. I temi del convegno richiamano con forza i concetti che sono stati d’ispirazione per questo progetto innovativo e sostenibile. Norbert Lantschner, in veste di moderatore del convegno, pone una serie di considerazioni provocatorie alla platea: come superare la schizofrenia tra esigenza e realtà? Ogni giorno 30 mila aerei si muovono sull’Europa. La Cina in 3 anni ha lavorato lo stesso quantitativo di sabbia utilizzato in 100 anni negli Stati Uniti per produrre edifici. Sono solo alcuni esempi rappresentativi dell’attuale tenore di vita. Nel 1992 a Rio de Janeiro si parlava già di questo. “Le fondamenta sono in pericolo, come ‘correggere la torre di Babele’?”  afferma  “La radice del

In queste pagine alcune immagini di esterni e di interni della sede di Rubner, compresa l'enfilade di porte prodotte dalla stessa azienda (la divisione Rubner porte).

malessere è nell’approccio mentale e mentre l’estrazione globale di risorse è cresciuta di circa 38 miliardi di tonnellate dal 1980, ogni anno produciamo un volume di rifiuti equivalente a 10.625 Piramidi di Cheope. Si prelevano 2 tonnellate di roccia per avere 50 Kg di rame e la macchina che verrà costruita poi diverrà un rifiuto! Il suo messaggio è chiaro: il comportamento deve diventare sostenibile anche se la fame di energia nel mondo continua a crescere. Dai 2 dollari al barile (che equivale a 159 litri) del 1973 ai 100/200 di oggi: petrolio, gas e


PROGETTO RUBNER HAUS CHIENES BOLZANO

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carbone, in questo ordine, sono ancora le fonti fossili che soddisfano l’esigenza di energia. L’Hydraulic Fracturing è una modalità estrattiva per spremere gocce di petrolio o molecole di gas, ad esempio per estrarre esigui quantitativi di petrolio sotto la terra del Canada, disboscandola. Nel 2012-2013 la quantità di CO2 è cresciuta come non mai, condizionata dai palyer delle fonti fossili, mentre l’anno prossimo a Parigi sarà l’anno decisivo per il clima. L’edilizia è il driver del cambiamento perché per le infrastrutture e per l’alimentazione non siamo ancora pronti, ma nel nostro ambito sappiamo quali siano i passi da compiere, e questi riguardano la riqualificazione della struttura e dell’impiantistica del patrimonio esistente”. Si tratta però di cambiare stile di vita, a partire da precetti molto semplici: un ambiente a 20-21° è confortevole, non è necessaria una temperatura maggiore. Georg Binder Amministratore delegato della Proholz Austria ci parla invece del modello wood box, si tratta di un'esposizione mobile e compatta che mostra il potenziale dell'architettura in legno in Europa, un Roadshow che prevede, in collaborazione con promo_legno, dopo la prima di Milano, altre tappe a Bratislava, Lubiana, Klagenfurt e Bruxelles nel 2014, a Torino, Zagabria e Praga nel 2015, a Belgrado e Budapest nel 2016. Esposto anche in occasione di questa giornata, stabilisce un dialogo su come contribuisce il legno nella società. “Le risorse si stanno esaurendo”  dice  “e quindi dobbiamo rivedere il nostro modo di costruire, valutando quali materiali utilizzare. Il nostro stabilimento è il bosco, l’unico rinnovabile, e del quale meno di 2/3 del patrimonio viene utilizzato. La fotosintesi è inimitabile e se usiamo solo il legno accumuliamo CO2 nei manufatti per la durata di vita utile delle costruzioni. Il legno ha ottime performance come materiale strutturale e gli architetti sono i più importanti ambasciatori del legno, anche i più famosi stanno riscoprendo questo materiale”! Riporta poi una serie di esempi come quello di Via Cenni a Milano, la più grande dimostrazione di housing sociale d’Europa realizzata con strutture portanti in legno oppure la torre a Klagenfurt, ma parla anche delle opere composite in legno/calce-

struzzo, soluzioni ibride che permettono di andare verso l’alto (con la facciata in alluminio) menzionando l’episodio di Vienna, e ancora dell’ampliamento delle costruzioni con il legno, come nel caso di una scuola austriaca con facciate prefabbricate da applicare agli edifici esistenti per migliorare la coibentazione. RhOME for denCity viene presentata direttamente da Chiara Tonelli, la team leader del progetto, una squadra di 50 tra studenti, ricercatori, professori di Architettura, Ingegneria ed Economia di Roma Tre. “In Italia rimane poco a destinazione agricola, è come se vivessimo in una grande città, così viene definito un territorio con una densità abitativa di 300 abitanti/Km2 e le città sono fatte di edifici”  sottolinea la Professoressa di Tecnologia dell’Architettura alla facoltà di Architettura dell’università Roma Tre  “come costruire quelli ad alta efficienza energetica? Solar Decathlon nasce negli Stati Uniti per fare edifici belli ed efficienti all’interno delle città perché sostenibili anche dal punto di vista estetico. Densità, convenienza, trasportabilità e sobrietà. Erano questi i quattro must dell’edizione 2014 di Solar Decathlon, i Mondiali delle case più sostenibili. E sono le caratteristiche che descrivono RhOME, l’unico progetto architettonico green italiano entrato a far parte della rosa dei venti selezionati partecipanti alla sfida di bioarchitettura ideata dal Dipartimento Energia degli Usa. In casa RhOME nulla ha una sola funzione, tutti gli spazi e tutti gli elementi sono sempre volti a più usi e più soluzioni. L’idea è quella di integrare completamente la tecnologia e l’architettura e quindi anche la vita degli abitanti all’interno della casa”. Nella casa spazi flessibili ruotano attorno al corpo centrale, il cuore degli impianti. La produzione energetica della casa del futuro è garantita da pannelli solari fotovoltaici flessibili, integrati negli schermi ombreggianti delle logge. Sono gli stessi che vengono utilizzati nelle barche a vela. Una tecnologia messa a punto da Solbian. La produzione dell’acqua calda sanitaria per la casa è garantita da un innovativo sistema termodinamico, integrato nei parapetti delle due logge realizzati in alluminio, che contemporaneamente raffrescano gli spazi esterni senza consumo


PROGETTO RUBNER HAUS CHIENES BOLZANO

In queste pagine uno dei gruppi in visita alla Rubner in occasione del 50° Anniversario e alcuni scatti della RhOME for denCity (foto di Lorenzo Procaccini) che ha vinto il Solar Decathlon Europe in luglio 2014 a Versailles. aggiuntivo. Il sistema sfrutta la radiazione solare e il calore esterno dell’aria, perciò è in grado di funzionare a bassissimo consumo elettrico, con qualsiasi condizione meteorologica e in qualsiasi orario, compresa la notte. È un sistema mutuato dall’industria della refrigerazione, funziona, infatti, come un frigorifero, ma al contrario. “Abbiamo applicato il concetto del sistema chiuso”  termina  “perché tutto si riutilizzi a ciclo continuo”. Werner Sobek  un ingegnere e architetto tedesco che tra il 1980 e il 1986 svolse un progetto di ricerca sulle strutture leggere ad ampia campata  tratta della casa attiva ed elogia la Rubner che sostiene la ricerca che sta promuovendo a Stoccarda. Pone l’attenzione sul problema delle città che si svuotano  non solo in Germania  e dei due miliardi di persone che nei prossimi 16 anni chiederanno una casa nel mondo, come negli anni ’30, ma rispetto ad allora oggi non è possibile. Il boom edilizio in Cina è una piccolezza rispetto a questo, ma l’inquinamento a Shanghai ci dimostra che la cosa non può funzionare perché creerà un clima irrespirabile. Come rispondere? “Io sono sempre stato contrario alle case ermetiche e le aperture piccole nelle nuove costruzioni”  afferma  “che impediscono di vedere l’orizzonte. Di 40 milioni di unità abitative esistenti di cui 35 milioni da risanare, intervenire solo sul 2% richiederebbe 48 anni. Inoltre la coibentazione costituisce un rifiuto speciale che pone il problema di essere smaltito fra 100 anni, se tutto non potrà essere riutilizzato. Il 90-95% di un autoveicolo è invece riciclabile. Io non ho una panacea per tutto questo, però è sicuramente sensato utilizzare materiali leggeri, usarne meno possibile e scegliere sempre quelli riciclabili”. Porta l’esempio della schermatura di un edificio di titanio con uno spessore molto ridotto e una durata stimata in 100 anni e ritorna alla metafora dell’industria automobilistica, convinto che potremmo costruire anche edifici senza più incollare tutti gli elementi fra loro. Nel famoso quartiere Weissenhof di Stoccarda, nel quale c’era un vuoto creato dai bombardamenti durante la guerra, Werner Sobek ha costruito una casa in legno in un giorno, con pareti mobili e una destinazione a uso ufficio o residenziale intercambiabile, secondo simulazioni periodiche. Un vuoto riempito dopo 70 anni. Mostra anche un edificio ecologico, in materiale ligneo e tessile, creato per il Papa. “Non dobbiamo essere arroganti e pensare di costruire opere eterne ma effimere e riciclabili”  sottolinea  “è molto importante la trasparenza con il committente che deve sapere cosa aspettarsi e quindi per una casa domotica prevedere secondo le condizioni climatiche quale dispendio di energia richiederà giorno per giorno. Come dicevano i greci un Olivo si pianta per i propri nipoti e non per se stessi, così la domotica da un’utilità dilazionata nel tempo che lascerà un buon funzionamento per il futuro. Sono i tecnici che devono mostrare la strada ai governi, attraverso una volontà sociale che convinca i vertici della politica. La direzione che indico l’ho riscontrata in Austria, Svizzera e in parte in Italia e Turchia, a New York invece è ancora perfettamente legale usare un vetro semplice”. Stefan Rubner chiude la giornata con l’orgoglio di dire che per festeggiare nel modo più costruttivo “il nostro 50° anniversario, una conferenza come questa ha rappresentato il miglior modo, quello per dire che oggi noi possiamo imparare ancora…” A me questa giornata restituisce l’immagine di un albero maestro che segna una direzione importante, lo disegno con la mente, ha radici nel mondo e sente l’umore del pianeta, per questo il legno suona, si muove, respira, profuma e poi, soprattutto, l’albero è una macchina perfetta.


PROGETTO GANDELLI LEGNAMI

BORGARO TORINESE TORINO www.gandelligroup.com

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Risorse per una nuova edilizia in X-Lam-CLT

di Alessandro Romiti.

La visita presso la scuola primaria in costruzione presso il comune di Carignano in provincia di Torino è un’esperienza stimolante e non solo per i professionisti: la costruzione in “X-Lam-CLT” appare nella genuinità del materiale impiegato, risorsa naturale di grande valenza ecologica e innovazione strutturale.

La Gandelli Legnami vanta un’esperienza maturata in 50 anni d’attività nel settore delle costruzioni in legno nonché nell’ambito di prestigiose collaborazioni svolte nell’edilizia privata e pubblica: le moderne conoscenze scientifiche acquisite sul legno confluiscono nello sviluppo delle costruzioni e rappresentano il fiore all’occhiello della sua qualità aziendale. L’azienda specializzata nel settore esprime il massimo dei risultati per tali processi di costruzione edilizia che proprio per l’utilizzo dei pannelli in “X-Lam-CLT” si distinguono per una rapidità di realizzazione non convenzionale, solidità, eccellente isolamento termico, alte performance antisismiche e una sorprendente durabilità. Massima la libertà creativa nella fase di progettazione, grazie agli elementi di collegamento delle paratie che rendono versatile l’esecuzione di qualunque fabbricato, anche multipiano. La costruzione del plesso scolastico di Carignano, progettato dagli Architetti Silvano Bandolin e Laura Porporato dello Studio Archiloco è al momento in progress ma la sua pianificazione vede prossima la consegna con un tempo limite di sei mesi dal getto delle fondazioni.


PROGETTO GANDELLI LEGNAMI BORGARO TORINESE TORINO

Le costruzioni in legno della Gandelli Legnami rispondono perfettamente alle esigenze stilistiche e strutturali dell’architettura contemporanea, specialmente se si tratta d’architettura a risparmio energetico laddove il contenimento del costo di costruzione va coniugato a un elevato livello prestazionale, un altro dei fattori di rilevanza. Le tecniche costruttive delle realizzazioni in legno, sono oramai consolidate e hanno raggiunto i più moderni standard d’efficienza energetica ed estetica abitativa contemporanea. Il legno è una materia prima dalle proprietà ecologiche straordinarie che permette di garantire alle costruzioni un risparmio energetico non comparabile con l’edilizia in latero-cemento, è per questo che le soluzioni costruttive segnano l’indirizzo obbligato per qualunque futuro percorso di riduzione del consumo energetico. Le costruzioni di legno sono il risultato di studi e procedimenti perfezionati al raggiungimento massimo della qualità del prodotto finale con livelli di comfort che non sono disponibili nel sistema tradizionale a sconto di onerosi interventi di isolamento e insonorizzazione acustica. Il cliente ha il vantaggio di acquistare un prodotto che incorpora la genuinità ed efficienza del legno, materiale nobile che accompagna l’uomo da tempi immutati nella sua quotidianità. La produzione industriale è certificata e garantisce qualità continua nel tempo con un prezzo di costruzione che è equivalente al corrispondente prezzo dell’edilizia tradizionale pur consentendo di raggiungere standard prestazionali estremamente elevati. Le tecnologie volte alla sperimentazione di nuovi materiali isolanti permettono forti contrazioni dei costi di riscaldamento, un fattore importantissimo nell’attuale congiuntura, dove il costo per l'energia sta aumentando in modo costante e inoltre, hanno dei fattori riguardanti l’insonorizzazione di gran lunga più alti rispetto alla norma vigente nell’area dell’intera EU. È dimostrato come i materiali di legno lamellare (X-LamCLT) garantiscono da anni un bassissimo consumo energetico con un impatto ambientale trascurabile, non ultimo sul costo finale del-

l’opera e con tempi di realizzazione improponibili nell’edilizia tradizionale, comprendendo un altro non trascurabile vantaggio, offerto dai “progetti chiavi in mano” con i fabbricati semifiniti. Il plesso scolastico di Carignano è un ulteriore esempio di affermazione del sistema di costruzione in legno  che si sta diffondendo nel mondo  con risultati di grande ecosostenibilità ed ecocompatibilità ambientale, non rinunciando ad alte prestazioni antisismiche con una intrinseca stabilità offerta dalla leggerezza e maggiore resistenza alle intemperie.

In queste pagine alcune fasi del cantiere della scuola primaria di Carignano (Torino) realizzata in X-lam da Gandelli Legnami in fase di ultimazione e progettata dallo studio Archiloco (in alto i rendering del loro progetto).


PROGETTO SEMA ITALIA TRENTO www.sema-soft.it

Trent' a nni di stori a e innovazione

Sema verso il futuro con proposte innovative e concrete. nell’ambito dell’amministrazione energetica intelligente hanno ampliato la gamma di argomenti. I partner presenti sul posto hanno svolto delle escursioni agli impianti di pali eolici o hanno esposto sistemi di batterie per impianti fotovoltaici.

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IMPORTARE I DATI IN MODO INTELLIGENTE

Dal 03.07.2014 al 05.07.2014 si è festeggiato il trentesimo anniversario di Sema con il motto “SEMAWI – giorni di evento dedicati alle costruzioni in legno ed alla costruzione di scale”. In occasione dei festeggiamenti si sono svolti incontri in cui si sono trattati tutti gli argomenti complessivi che riguardano le costruzioni in legno, le costruzioni di scale, l’energia e l’ecologia. Il paese Wildpoldsried, dove si trova la sede aziendale, tra l'altro, è conosciuto anche oltre i confini per l’impiego di energie rinnovabili e costruzioni durevoli di edifici pubblici. Così per Sema ed il Comune di Wildpoldsried non è stato lungo il passo per realizzare insieme questa manifestazione. In questa circostanza ci si è focalizzati sull’intero argomento “economizzare con continuità”. Si è riusciti ad avere come relatore il noto giornalista Dr. Franz Alt, che dopo la sua presentazione è stato presente anche nella successiva tavola rotonda. Sul posto erano presenti i partner più rinomati provenienti da tutti i settori delle costruzioni in legno e dalla costruzione di scale che parteciperanno sia al programma di presentazioni che all’esposizione. Sono state svolte circa quaranta relazioni tecniche. Le presentazioni e le escursioni supplementari

In questo anno di celebrazioni, Sema non ha certo dormito sugli allori ma ha arricchito di soluzioni e proposte il proprio portafoglio. Per esempio, il formato dati universale BTL esiste ormai già da alcuni anni. In molti si saranno chiesti a che serviva ancora un’altro formato dati. Chi vede il nuovo import-BTL di Sema capisce perché. Con questa nuova funzione ora è possibile importare un progetto di costruzione da un software in un’altro software. A prima vista sembra semplice, ma dietro vi è un enorme lavoro di programmazione. Il formato BTL è un formato di dati standardizzato che viene utilizzato da quasi ogni software di disegno, ovvero software di macchina. Essenzialmente tratta i dati geometrici di corpi tridimensionali. Anche “Costruzioni in legno CAD Software" usa questo formato. Il bello del formato BTL è la molteplicità di soluzioni software che leggono e scrivono lo stesso formato di dati. In questo modo è fattibile lo scambio di dati tra vari fornitori di software. Sema rende possibile l’import al primo colpo. Basta selezionare l’import - BTL e via: durante l’import il protocollo indica tutte le operazioni che avvengono, e così anche la lavorazione di ogni singolo componente. In questo contesto si documenta ogni componente che non viene letto, cosa che è indispensabile per la successiva lavorazione. Alla fine dell’operazione sono indicati in un riassunto chiaro tutti i componenti e piani. Tutti i componenti vengono letti come componenti in legno – 3CAD con i relativi tipi finali e lavorazioni del file-BTL. I componenti letti e creati individualmente nella distinta di componenti sono contrassegnati dalla scrittura in minuscolo e maiuscolo. Così si vede subito quale componente deriva da dove. Naturalmente è possibile lavorare in modo individuale ogni componente successivamente.

NEL MONDO DELLE SCALE

Formano ormai piuttosto un’eccezione, le scale senza pianerottolo, poiché le situazioni di montaggio più complesse richiedono forme di scale più impegnative. Dove la scala deve voltare all’angolo spesso si usa un pianerotto-


PROGETTO lo. Questo non è soltanto bello ma aumenta anche la comodità di marcia. Per la scala come ponte tra due piani con altezze diverse c’è poco spazio nell’architettura moderna, perché lo spazio esistente va usato come spazio abitabile. Quello che è comprensibile dal punto di vista del committente pone questa domanda a chi costruisce le scale: come si riesce a mettere una scala bella e contemporaneamente comoda nella tromba per le scale prevista? Spesso si sceglie una scala con un pianerottolo. Al fine di costruire queste scale in modo rapido e facile SEMA ha aggiunto questa funzione all’assistente scale. Per ogni curvatura ora si può definire se si deve usare un pianerottolo o il numero di gradini selezionato. Dopo aver selezionato la curvatura si adattano subito nell’immagine dati la vista dall’alto, la visione 3D e la sezione. In questo contesto si può scegliere tra vari pianerottoli: fissati ed ideali. Mentre il “pianerottolo fissato” non considera le misure di taglio, il “pianerottolo ideale” adatta gli interassi successivi. Il popolare assistente scale adesso è ancora più flessibile. Troverete le novità Sema e altre informazioni interessanti su Facebook: www.facebook.com/semasoft.it

30 YEARS YOUNG

From July 3 – 5, 2014 Sema celebrates the 30-year SEMA anniversary under the motto “SEMAWI – Timber and Stairs Construction Experience Days”. The anniversary celebrations were all about timber and stairs construction, energy and ecology. Sema headquarters are located in Wildpoldsried, a community well known for its use of renewable energy sources and sustainable public buildings. Thus, it was almost logical to stage the event together with the community of Wildpoldsried and place a special focus on “sustainable development”. One of the lecturers during the event was the wellknown journalist Dr. Franz Alt, who also participatet in panel discussion. Quite a number of important partners from the field of timber and stairs construction were present at the exhibition and give presentations during the four days. Overall, there were more than 40 technical presentations. In addition, lectures and excursions about different aspects of intelligent energy management complemented the program. There were, for example, excursions with a local partner to the wind power plants close by or a presentation of the latest batteries for photovoltaic systems in the exhibition. Smart import of data - For quite a few years now, the universal file format BTL has been used – and some people might have wondered what such an additional file format is for. Whoever takes a look at the new BTL import feature by SEMA knows what’s it for. With this new feature it is now possible to

SEMA ITALIA TRENTO

import a building project from one software to another. That might sound quite straightforward but the programming involved to achieve this is quite complex.The BTL format is a free, standardised file format which is supported by almost all design and machine software. It contains basically the geometric data of three-dimensional objects. Timber construction CAD uses this file format as well. The most interesting thing about BTL is the range of different software systems that can read and write the format. Thus data exchange between different software becomes possible. SEMA now makes importing such data even easier: the BTL import has to be selected and confirmed and that’s it. A log file shows during the import process all steps and also how each component is being handled. Every not-imported component is documented – something very important for further working on the project. At the end of the import process, all storeys and all components are listed in a clearly laid-out summary. All components are read-in as 3 CAD timber components with their respective end types and processings. In the component list read-in and self-created components are indicated by lowercase and uppercase letters respectively. Thus, it is immediately visible where the different components come from. It goes without saying that all imported components can be individually adapted and edited after import. Around the corner and up - More often than not, stairs today have a landing because the complex building situations require more elaborate designs. Wherever stairs have to go round a corner, a landing is an often used solution. It does not only look nice but also offers a certain walking comfort. For stairs as a way to get from one storey to another, there is not much room in modern architecture since the available floor space has to be used in the best possible way as living space. What makes sense from a building owner’s point of view creates quite a dilemma for the stairs builder: How to fit nice-looking and at the same time comfortable stairs into the resulting stairwell opening? Very often, the solution includes a landing. To give users the possibility to quickly and simply design such stairs, SEMA has now enhanced its stairs assistant with a landing feature. For every turn it can be freely defined whether to use a landing or the calculated number of steps. After selecting a landing, the top view, the 3D view and also the sectional view are accordingly adapted in the screen image. The user has the choice between different landings: fixed and ideal. While the “Landing, fixed” does not take the stride measure into account, the “Landing, ideal” adapts to the stride measures. This makes the popular stairs assistant even more flexible. For more details about this new function, see the highlight film on Sema website: www.sema-soft.com/highlights/en/v142/treppen.mp4


PROGETTO BALCONI GIANNINO LAMELLARE SERVICE VERGIATE VARESE www.segheriabalconi.com www.lamellareservice.com

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Al passo coi tempi Balconi Giannino e Lamellare Service due realtà all'avanguardia nel settore.

Nella prima foto sopra: la sede della Balconi Giannino. Nelle foto a sinistra: realizzazioni con X-Lam. Nella foto a destra: fase di posa di una struttura realizzata recentemente.

La Balconi Giannino, già rinomata industria di importazione e lavorazione legnami, specializza e perfeziona così la propria attività per offrire un servizio di maggiore qualità. Le strutture dell'azienda garantiscono rapidità di costruzione attraverso un processo progettuale corretto e sostenibile. Gli obiettivi aziendali e i desideri del cliente sono il punto di partenza e quello di arrivo di ogni realizzazione. Cerchiamo di capire cosa desidera il committente per poter effettuare una progettazione corretta e sostenibile; il risultato è una perfetta sintesi tra le esigenze e le capacità produttive con l’obbiettivo di raggiungere i più elevati standard qualitativi per il benessere del cliente. Le strutture prodotte dalla Balconi Giannino in tecnologia X-lam garantiscono rapidità di realizzazione, elevato comfort termoacutstico, eccellente sicurezza in materia di incendi e sismi, elevati standard di resistenza al vento e a tutti gli agenti atmosferici, durata nel tempo, sostenibilità ed ecologicità. La modalità progettuale della ditta fa sì che le strutture in legno proposte, non riflettano le onde elettromagnetiche prodotte dagli elettrodomestici di casa, dai telefoni cellulari dai computer o altre apparecchiature elettroniche di normale utilizzo, a differenza delle costruzioni in tecnologia tradizionale contenenti gabbie metalliche all'interno delle strutture. Il studio di progettazione aziendale prevede l’utilizzo di diversi tipi di materiali isolanti,

scelti mediante un accurata progettazione tenente conto delle condizioni climatiche dei luoghi di intervento, nonchè un'adeguato orientamento e l'apporto di un corretto studio della venitlazione naturale all'interno dell'edificio. Gli edifici in legno realizzati dall'azienda sono involucri edilizi a basso consumo di energia e sono in grado di ridurre al minimo i costi per quanto riguarda riscaldamento, raffrescamento, energia elettrica, e controllo della ventilazione. La necessità di energia sarà quindi legata a quella percentuale residua di calore (o di fresco) dovuta ai picchi climatici esterni.LAMELLARE SERVICE,


PROGETTO BALCONI GIANNINO LAMELLARE SERVICE VERGIATE VARESE

LAMELLARE SERVICE, SERVIZIO E AFFIDABILITÀ

La Lamellare Service nasce a Vergiate (Varese) nel 2000 come distaccamento della Balconi Giannino per la commercializzazione esclusiva delle travi in legno lamellare. La proposta di Lamellare Service si articola in un'ampia linea di prodotti quali : travi bilama , travi KVH , travi KRH , pannelli armatura, travi H20 per armatura, fibra di legno, listelli di abete essiccati, morali in abete, tavole per armatura piallate o grezze , pannelli OSB. L’azienda è dotata di un software per l’ottimizzazione e l’archiviazione degli ordini per garantire la rintracciabilità del materiale venduto. Il servizio rapido per la produzione delle distinte e la grande disponibilità della materia prima stoccata sono l’arma vincente della Lamellare Service. L’azienda collabora e rappresenta

per la Lombardia, il Piemonte e la Valle d’Aosta, la ditta Nordlam, una delle più grandi realtà Europee nella produzione di lamellare. L’azienda e’ dotata di un impianto fotovoltaico per la produzione di energia elettrica, che la rende totalmente autonoma dal punto di vista energetico. Nella prima foto sopra: la sede di Lamellare Service. Sopra: il magazzino della Lamellare Service.


PROGETTO AHEC STUDIO EVONORT ARCHITECTS LONDRA www.americanhardwood.irg/it/

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Il legno si fa luce Il legno di quercia bianca americana, utilizzato sia per gli interni che in esterno, dà vita a un ambiente caldo e luminoso a Church Crescent, nella zona nord di Londra.

Situata nel cuore di Finchley, nella zona nord di Londra, Church Crescent è una via residenziale di villette bifamiliari. Qui un privato ha recentemente commissionato allo Studio Evonort Architects un progetto che prevedeva un triplice obiettivo: realizzare un locale aggiuntivo adibito a zona pranzo sul retro dell’edificio, compensando il dislivello tra la cucina situata nell’ammezzato e la terrazza che dà sul giardino; ristrutturare le camere da letto al primo piano in modo da creare una grande suite; scavare una parte del seminterrato per aumentare l’altezza dell’ambiente e ricavare una camera da letto e un bagno in più. Lo Studio Evonort ha lavorato, a stretto contatto con il committente, a ciascun aspetto del progetto per creare un nuovo spazio abita-

tivo moderno, personalizzato e in perfetta sintonia con la struttura in mattoni della villetta e il rigoglioso giardino. Evonort intendeva utilizzare un unico materiale per gli interni e per l’esterno del locale aggiuntivo e, dopo lunghe ricerche sul tipo di quercia più idoneo, la scelta è ricaduta sulla quercia bianca americana (American White Oak). Per le pareti esterne, il committente e gli architetti hanno privilegiato questa essenza per le sue tonalità, dal crema al marroncino, che cambiano col tempo e per i limitati interventi di manutenzione che essa richiede durante la vita utile dell’edificio. Le tavole prefinite in quercia bianca utilizzate per la pavimentazione interna, i gradini e le rifiniture della nuova area pranzo creano un gradevole contrasto con la finitura naturale dei listelli usati per il rivestimento esterno. La quercia bianca americana è un legno robusto e pesante, ha una media resistenza alla flessione ed è di notevole impatto estetico. Diversi fornitori di legname sono stati contattati per valutare i requisiti e i dati tecnici del materiale. Così Adam Howard di Evonort: “Volevamo un legno di quercia sostenibile a un costo ragionevole, resistente all’uso in esterno senza sigillanti o finiture e disponibile in listelli di sezione 32 mm x 32 mm. La quercia bianca americana rispondeva esattamente alle nostre necessità”.


PROGETTO Obiettivo del progetto era ampliare gli spazi abitativi creando sul retro un locale dall’aspetto moderno, dotato di grandi vetrate per far entrare più luce possibile nella cucina esistente. Per rivestire le pareti e il tetto della nuova area pranzo sono stati utilizzati listelli a sezione quadrata di quercia bianca americana naturale che incorniciano le porte scorrevoli e l’ampio soffitto in vetro. Lo schermo antipioggia in legno massiccio di quercia bianca ha contribuito a creare uno stile personalizzato e contemporaneo seguendo l’inclinazione del tetto. Il rivestimento del tetto infatti valorizza l’estetica della struttura da qualsiasi prospettiva rendendola elegante, leggera e perfettamente integrata con la villetta in mattoni a vista e il rigoglioso giardino. Un sistema di doppie traverse ha reso possibile la costruzione della struttura senza giunzioni visibili. Tramite incavi angolari sulle traverse secondarie della facciata del nuovo volume, inoltre, il rivestimento a sezione quadrata è stato fissato anche all’angolo del tetto, creando un punto di raccordo funzionale con il rivestimento laterale. Spazi vuoti di 10 mm tra ogni listello in legno di quercia da 40 mm consentono il passaggio dell’aria dietro il rivestimento. Il risultato finale ha ampiamente soddisfatto sia il committente che gli architetti. Lo Studio Evonort, che ha lavorato su precise istruzioni del committente, ha realizzato una bellissima parete esterna in quercia bianca americana intorno a una nuova luminosa area pranzo e dato così vita a un ambiente bello e accogliente a Church Crescent.

LA QUERCIA BIANCA AMERICANA

La quercia bianca americana ha un alburno color crema e un durame che va dal marroncino al marrone scuro. L’essenza presenta una fibra perlopiù diritta e una venatura media o marcata, con raggi midollari più lunghi rispetto alla quercia rossa (American Red Oak) che creano un disegno caratteristico molto gradevole. La quercia bianca, ampiamente disponibile nei mercati di esportazione, rappresenta una scelta privilegiata da molti mobilieri e aziende di falegnameria e pavimentazioni grazie all’omogeneità cromatica, all’elevato volume di produzione di legno dai bordi squadrati e alla disponibilità di impiallacciati. Il legno, robusto e pesante, presenta media resistenza alla flessione e alla compressione e bassa rigidità e si presta bene alla curvatura al vapore. Per essere utilizzato in esterno senza preservanti, il legno deve avere una classificazione minima di Classe 3, ovvero moderata resistenza. La quercia bianca americana soddisfa tali requisiti. Come per tutte le altre essenze, in presenza di alburno, occorreranno trattamenti conservativi.

AHEC STUDIO EVONORT ARCHITECTS LONDRA

SCHEDA

Specie: American White Oak (quercia bianca) Studio di architettura: Evonort Fotografo: Janie Airey Quercia bianca americana Nome botanico: Quercus spp. Species: American white oak Architect: Evonort Photographer: Janie Airey More information on American white oak Botanical name: Quercus spp.

WHITE OAK DOUBLES UP AS AN INTERIOR AND EXTERIOR SOLUTION BRINGING WARMTH AND BRIGHTNESS TO CHURCH CRESCENT IN NORTH LONDON

Conveniently located in the heart of Finchley in North London, Church Crescent is a residential street of large semi-detached family homes. A recent project, executed by Evonort Architects for a private client had three particular goals; a rear extension to create an informal dining area bridging the half storey change in level between the kitchen and garden terrace; rearranging the first floor bedrooms to form a master bedroom suite; and excavating part of the basement to increase headroom and create an additional bedroom and shower. Every extension project is unique and Evonort Architects worked closely with the client to create a modern and bespoke extension that would sensitively integrate with the brick house and mature garden. Evonort sought to specify just one material that would be suitable for both the interior joinery and the exterior of the extension. After extensive research into sourcing a suitable type of oak, American white oak was the timber of choice. For the exterior walls, the unfinished creamy light brown tones of American white oak which will weather naturally and require little maintenance for the life of the building, appealed to both the client and architect. In contrast to the natural finish cladding, pre-finished engineered white oak boards were suitable for the interior floor, steps and joinery in the extended dining area as it is a hard and heavy wood with a medium bending quality and visually appealing. A number of timber suppliers were contacted in order to discuss at length their requirements and criteria for the timber. According to Adam Howard from Evonort, “We wanted an oak that was sustainable, within budget, durable for external use without sealing or finishing, and available in our specified size of 32mm x 32mm. American white oak was the perfect solution”. The objective was to create a contemporary rear extension with substantial glazing to maintain maximum daylight in the existing kitchen. Square sections of natural American white oak were used to clad the extension walls and roof, surrounding the glazed sliding doors and large roof light. The solid white oak rain screen cladding helped to achieve a detailed bespoke and contemporary aesthetic manner following the slope of the roof. Carrying the cladding over the roof with flush detailing to the roof-light helped to enhance the building when viewed at any angle. This gave the extension a sharp and dynamic appeal whilst sensitively integrating the extension with the brick house and mature garden. A system of double battens allowed for a construction method to avoid visible fixings. By creating angled notches in the secondary battens to the front face of the extension, the square section cladding was also fixed at the angle of the roof, creating an interesting junction with the side elevation cladding. 10mm gaps between 40mm oak enable ventilation behind the cladding. The finished result was hugely satisfactory to both the client and architect. Evonort worked to a specific brief from the client but were able to deliver a beautiful white oak cladded exterior displaying the luminous dining area extension, creating a warmth and brightness to Church Crescent.


MATERIALI DDF MARIANO COMENSE COMO www.ddfcurvati.it

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Il futuro del massello

DDF, specialista italiano delle travi lamellari diritte curve, brevetta e introduce Ecolam, un innovativo prodotto che permette di unire le certezze strutturali dell’abete alle qualità estetiche dei legni più pregiati.


MATERIALI Frutto dell’impegno di ricerca di DDF e opportunamente brevettato (Brevetto ITA:IT1404182 INT: D.EP12155269.9), Ecolam è un legno lamellare di abete rivestito con legni pregiati, utilizzabile sia diritto sia curvo, opportunamente brevettato. E pronto alla vendita o costruito su misura per il mercato dell’edilizia e dell’arredamento. Con questo prodotto DDF si è posta l’ambizioso obiettivo di trovare il giusto equilibrio tra il gusto estetico proprio di ogni specie legnosa e la funzionalità della trave lamellare. Ecolam è pensato sia per nuove architetture sia per contesti di ristrutturazione e rafforza l’intervento architettonico e di arredo, offrendo infinite possibilità ai progettisti. Utilizzato come trave diritta o valorizzato come elemento curvo di rilievo, diventa un forte elemento di stimolo per chi disegna per abbinare la finitura di legno con altri materiali di rivestimento presenti nell’ambiente (ceramica, tessuti, cotto, metallo). “Ecolam è un lamellare innovativo certificato strutturale, cosa che non sarebbe se fosse realizzato integralmente in un legno pregiato come il rovere che nella stragrande maggiore dei casi non sarebbe certificato CE per usi strutturali come la maggior parte delle latifoglie e dei tropicali pregiati - ci spiega Denis De Luca che ci fa gli onori di casa in azienda invece con Ecolam il progettista può contare su una parte strutturale, quella interna in resinosa (abete, pino o larice) certificata e facilmente calcolabile (Il calcolo ovviamente va effettuato sulla sezione interna di resinosa). Abbiamo chiamato questo prodotto Ecolam, perché sotto il profilo dell’ecosostenibilità salvaguardia anche le foreste di legnami pregiati: in questo prodotto ho un dieci per cento di rovere, specie a lento accrescimento, specie pregiata, specie non strutturale perché non certificabile e un novanta per cento di abete, specie a rapido accrescimento, proveniente da foreste certificate e gestite in conformità a criteri corretti. Se consideriamo che, in base alla nuova normativa in vigore dall’agosto 2015 (UNI EN 14080-2013), l’utilizzo del massello subirà restrizioni molto più

severe, noi oggi possiamo fornire un prodotto che permette di liberare la creatività del progettista e nello stesso tempo rendere esatto e conforme alla normativa il lavoro dello strutturista.” Oggi Ecolam vede protagonista nella varietà applicata esternamente l’elegantissimo rovere, ma sono dietro l’angolo, il teak, l’iroko i legni termotrattati (impossibili da usare in funzione strutturale) e l’innovativo Accoya, ideale nell’utilizzo in esterni e in ambienti umidi. “Per dare un’idea del risparmio di materiale - commenta De Luca - stiamo preparando una fornitura in teak che utilizza solo otto metri cubi di materiale pregiato per trasformare la bellezza di trenta metri cubi di lamellare.”

DDF MARIANO COMENSE COMO

IL PRODOTTO DEL DOMANI

Nel box qui allegato il lettore è in grado di constatare come DDF sia in grado di proporre al mercato una gamma di prodotto ampio e articolato, tra cui prestigiosi archi in abete curvato, ma questa è ordinaria amministrazione per una ditta di questo livello. Ecolam rappresenta il futuro: “Stiamo parlando - spiega De Luca - di un rivestimento medio dello spessore di dodici millimetri, quindi non un impiallacciatura ma uno strato profondo su cui possono essere effettuate lavorazioni di fresatura, incisioni e motivi ornamentali di vario genere. Questo permette di liberare una creatività meno legata alle tradizionali forme nordiche o mitteleuropee per liberare altre forme di creatività.” Dunque non stiamo parlando di un’impiallacciatura, problematica in fase di curvatura, ma di uno strato di legno massello pregiato che può essere facilmente curvato in piena coerenza con l’anima strutturale in abete. Perché Ecolam viene prodotto diritto e curvato secondo le esigenze del progettista, inoltre la testa delle travi in Ecolam può essere fornita aperta, chiusa o chiusa sagomata secondo il disegno del cliente. ddf è in grado di produrre il lamellare partendo dalla tavola grezza, integrando il massello, senza giunte a vista. Tutto questo grazie a un importante

Nella foto a sinistra: un aspetto dell’ Ecolam .


MATERIALI DDF MARIANO COMENSE COMO

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In queste foto: vari aspetti di Ecolam e delle sue messe in opera.

investimento in macchinari di produzioni, seguita dalla certificazione del prodotto e da una precisa strategia di comunicazione. Un prodotto sempre più interessante, in particolare oggi che il risparmio di materiale diventa sempre più essenziale e che si pone nella cultura aziendale di ddf che, già in passato, ha ideato tecnologie di taglio in grado di sfruttare al meglio e di ottimizzare l’utilizzo dell’abete strutturale. “Con questo prodotto - commenta Denis De Luca - formiamo un componente semplice da

utilizzare anche in falegnamerie dotate di tecnologie di base non particolarmente sofisticate. Di più: parliamo di un prodotto disponibile al giusto prezzo, perché ecologico deve voler dire anche coerente in termini di costi sia col giusto guadagno di chi produce sia con il risparmio di chi trasforma. Consideriamo che possiamo utilizzare, a costi sostenibili, qualsiasi essenza e tipologia legnosa in superficie, anche legni termotrattati o anticati.”


MATERIALI DUE PAROLE SU DDF

DDF

Fondata nel 1984 da Rino De Luca, con i figli Flemi e Denis, la DDF è posizionata a Mariano Comense (Como), nel cuore della Brianza del legno e del mobile. Forte di un’esperienza trentennale e del contributo apportato da due generazioni di operatori, la ddf esegue, ai massimo livelli e con la massima precisione, la curvatura del legno lamellare e massello in ogni essenza e in ogni dimensione, realizzando una vasta gamma di prodotti lavorati per esterni e per interni. La conoscenza acquisita sulla natura del legno e l’uso di macchinati tecnologicamente all’avanguardia consente a ddf di lavorare il legno in base agli standard richiesti dai clienti più esigenti ai quali è in grado di fornire elementi in legno realizzati con pieno rispetto della caratteristiche progettuali richieste. La mission di DDF è quella di lavorare il legno mantenendo inalterate le sue caratteristiche naturali e la sua solidità in modo di ottenere prodotti esteticamente impeccabili grazie a finiture di ottima qualità e si esprime in modo articolato: DDF lam ha acquisito l’esclusività di produzione del legno lamellare brevettato Ecolam. DDF massello&curvato rappresenta l’eccellenza della tecnologia di curvatura del legno massiccio. I metodi di lavorazione adottati permettono di ottenere curvature di ogni tipo in modo da poter rispondere alle richieste della clientela più esigente, anche in conto lavorazione. DDF archi si presenta sul mercato con una serie di elementi in legno lamellare ma costruisce anche su misura, assecondando le indicazioni progettuali. DDF outdoor propone una collezione di arredi per esterno in legno curvato, adatti per l’arredo di spazi esterni (parchi, giardini, piscine, percorsi, edifici pubblici e ville).

MARIANO COMENSE COMO THE FUTURE OF SOLID WOOD

Thanks to the efforts and research of the company “DDF snc” is born Ecolam (Patent ITA: IT1404182 INT: D.EP12155269.9), a glued laminated fir wood, coated with precious woods and suitable to be used both straight and curved. By this product, “DDF snc” has achieved an ambitious goal in finding the right balance between design and Technique of Science of Constructions. Ecolam has been conceived for both new architectures and renovation contexts, providing designers with a very wide range of possibilities. Used as a straight beam or enhanced as a prominent curved element, it becomes a very important source of inspiration for the designer, to match the finishing of the wood with other coating or structural materials. Today Ecolam is ennobled with very elegant woods such as oak, teak, iroko, thermo-treated woods, the innovative Accoya etc., suitable for outdoors and humid environments. “DDF snc” has also considered the finishing of the “heads” of the beams, complying with the taste and requirements of designers as well as those of the most exigent customers. “DDF snc” has chosen to invest in equipment and research in order to obtain the best, both artistically and technologically. A more and more interesting product, particularly nowadays, considering that the material saving is becoming increasingly essential; this belongs to the company background and mission, since in the past “DDF snc” had already developed new cutting technologies, to optimize and emphasize the use of wood in structural contexts. “DDF snc” has been founded in 1984 by Rino De Luca and his sons, Flemi and Denis; the company is located in Mariano Comense, in the middle of the Brianza area, a region with a very special inclination for quality woodworking and furniture manufacturing. Thanks to its thirty years of experience and the “knowhow” brought by two generations of experts, “DDF snc” is able to carry out with the utmost precision and highest quality level, the bending of glued lamellar timber and solid wood, of any kind and dimension, providing a wide range of products for outdoors or indoors. The deep knowledge of the wood and the use of technologically advanced machinery allow “DDF snc” to work the wood according to the standards required by the most exigent clients, being in the position to supply them with wooden elements carried out fully respecting the project features.


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Legno e progettazione sismica

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RothoBlaas sottolinea l'importanza di connessioni adeguate. • duttilità: è assicurata alle strutture in legno dalle connessioni tra elementi, realizzate in materiale metallico e dimensionate in modo funzionale proprio a questa caratteristica dell’edificio. Vediamo in dettaglio il comportamento sismico delle connessioni ad oggi maggiormente utilizzate: la vite auto-forante per legno e i connettori angolari metallici.

VITE AUTO-FORANTE PER LEGNO La risposta di un edificio in legno a sollecitazioni di tipo sismico è apprezzata da tutti i progettisti ed è legata alle caratteristiche del legno e dei sistemi di fissaggio, nonché, evidentemente, alla qualità della progettazione. Alcune delle peculiarità che caratterizzano il legno sono: • leggerezza: l’accelerazione sismica si esplica in forza in modo proporzionale alle masse in gioco; rispetto alle costruzioni tradizionali, un edificio in legno pesa 3-5 volte meno; • risposta a sollecitazioni brevi: il comportamento “viscoso” del legno lo rende adatto a resistere a carichi di breve durata o istantanei; • basso modulo elastico: la deformabilità del legno aumenta sensibilmente il periodo proprio della struttura riducendo le forze sismiche;

Le viti auto-foranti (sia a tutto filetto che a filetto parziale) presentano un comportamento molto duttile, dovuto sia al rifollamento del legno che alla deformazione plastica dell’elemento metallico, come si può osservare in Figura 1. È molto importante che il produttore fornisca i dati sul comportamento statico e le performance cicliche della connessione.

ANGOLARI METALLICI

La progettazione del nodo realizzato con l’elemento deve garantire la gerarchia delle resistenze che favorisce la rottura per rifollamento e per piegatura lato chiodo (modalità di rottura duttile) in modo da scongiurare la rottura a trazione della sezione netta dell’acciaio che è di tipo fragile. Anche per questi elementi è fondamentale che il produttore fornisca i parametri sperimentali relativi alla rigidezza ed al comporta-


MATERIALI HOLZ UND ERDBEBENGERECHTE PLANUNG: DIE WICHTIGKEIT VON ADÄQUATEN VERBINDUNGSSYSTEMEN

Die Resistenz eines Gebäudes in Holzbauweise bei seismischen Belastungen ist für alle Planer von hoher Wichtigkeit. Sie wird bedingt durch die Charakteristik des Holzes, der Verbindungssysteme sowie der Qualität der Planung. Einige der Eigentümlichkeiten die den Werkstoff Holz charakterisieren sind: • Leichtigkeit: die Beschleunigung des Erdbebens drückt sich proportional zum Gewicht aus; im Vergleich zur traditionellen Bauweise, wiegt eine Konstruktion aus Holz 3 – 5 mal weniger. • Resistenz gegen kurze Belastungen: aufgrund der “viskosen” Eigenschaft des Holzes, ist es gegen kurze und plötzliche Belastungen resistent; • Geringe Elastizität: dank der Verformung des Holzes steigt die Eigenfrequenz der Struktur und die seismischen Kräfte reduzieren sich. • Duktilität: ist gewährleistet bei Strukturen in Holzbauweise durch eine Verbindung der Elemente, die mit metallischen Verbindern ausgeführt wird und so dimensioniert sind, dass gerade diese Charakteristik des Gebäudes gewährleistet ist. Anbei sehen wir im Detail das seismische Verhalten der heute am häufigsten eingesetzten Verbindungssysteme: die selbstbohrende Holzbauschraube und die Winkelverbinder. SELBSTBOHRENDE HOLZBAUSCHRAUBEN Die selbstbohrenden Schrauben (sei es in Vollgewinde- als auch Teilgewindeausführung) verfügen über eine hohe Duktilität aufgrund der Lochleibung im Holz einerseits, als auch der plastischen Verformung des metallischen Elements andererseits, wie in Abbildung 1 dargestellt wird. Es ist sehr wichtig, dass der Hersteller alle Daten bezüglich der Statik und der zyklischen Performance der Verbinder mitliefert. WINKELVERBINDER Die Planung der Verbindung des Knotenpunkts der Elemente muss die Hierarchie der Widerstände respektieren, um ein Versagen aufgrund der Lochleibung und durch Verbiegung der Ankernägel (duktiler Versagensfall) zu begünstigen und um ein Zugfestigkeitsversagen (Bruch) des Stahlnettoquerschnittes (Stahlverbinder) zu vermeiden, der spröde und brüchig ist. mento per azioni di tipo ciclico e quindi il grado di dissipazione energetica. Alcune realtà aziendali d’eccellenza offrono ai progettisti un servizio di consulenza che integra l’offerta di prodotti ai progettisti. Tra queste, Rothoblaas, multinazionale altoatesina leader nei settori del fissaggio, dell’impermeabilizzazione e dei sistemi anticaduta, offre ai progettisti un servizio di consulenza tecnica specializzata e un ampio ventaglio di corsi di formazione e aggiornamento professionale multilingue. Per maggiori informazioni o per scaricare cataloghi e software di calcolo, www.rothoblaas.com.

Nelle foto sopra e a sinistra: comportamento a taglio di una vite auto-forante HBS,stato finale, prova statica e prova ciclica. Schnitt-Verhalten einer selbstbohrenden Holzbauschraube (HBS); Endstadium, statische Prüfung und zyklische Prüfung. In queste tre foto a destra: angolari metallici, varie modalità di rottura per sfilamento dei chiodi. Winkelverbinder: verschiedene Ausfallarten.

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di Sonia Maritan.

Nella foto sopra e a destra al centro: il progetto del complesso dello FagelCats di Liesbeth Janson dello Studio Huijgens ad Amsterdam.

Un legno resistente e irresistibile Il tour della stampa europea organizzato da Accoya® il 14 ottobre ad Amsterdam e nella loro sede ad Arnhem è stato l'occasione per uno sguardo da vicino su questa tecnologia di trattamento del legno che sta diffondendosi sempre più in tutto il mondo.

L’intenso tour organizzato da Accsys Technologies alla scoperta del mondo Accoya fra Amsterdam e dintorni ha svelato un nuovo modo di fare architettura. A cominciare dalla capitale dei Paesi Bassi per la prima visita a una nuova struttura per anziani interamente in Accoya®, realizzata fra il 2013 e il 2014. Inserito nel tessuto urbano della città, il sito comprende 4 case per la comunità annesse alla struttura e 22 appartamenti. Il progetto realizzato dall’architetto Liesbeth Janson, dello studio Huijgens, che ci ha illustrato il complesso ha un respiro poetico, il legno al naturale infatti si inserisce perfettamente fra i condomini esistenti e lo fa con garbo e armonia. Il pomeriggio della prima giornata poi è stato dedicato interamente alla visita in azienda. Alla presentazione di Bryan Crennell , in rappresentanza di Accsys Technologies, ha fatto seguito il tour della parte produttiva, del laboratorio prove e di un’ampia zona test all’aperto, che consente di mettere costantemente

alla prova questo legno che sembra davvero resistere a tutto. L’approfondimento dell’Accoya® attraverso la voce di Bryan Crennell è stato davvero interessante, ogni caratteristica veniva descritta con grande scrupolo e la soddisfazione di poter illustrare anche la realtà di un prodotto in continua crescita era palpabile. L’Accoya® è un legno proveniente da foreste a gestione sostenibile che è stato modificato da un processo denominato acetilazione, questo processo accresce l'aumento delle molecole e riduce la rilevanza di idrossili, in questo modo si migliora la durabilità, la stabilità e la vita operativa del legno, rendendolo ideale per applicazioni esterne come finestre, porte, rivestimenti, pavimentazioni e mobili per esterni. Il processo di acetilazione cambia il legno a livello molecolare e non comporta l'aggiunta di nessuna sostanza che non sia già presente nel legno. Sono solamente composti originati dal legno naturale quelli aggiunti al legno che creano come risultato un prodotto non tossico e totalmente riciclabile. Il processo adottato modifica il legno nella sua natura e, contrariamente all'impregnazione con biocidi permette di tagliare o profilare il legno senza esporre superfici non protette; l’acetilazione cambia quindi il legno a livello molecolare in modo irreversibile, senza rischi di perdite o liscivazioni e con miglioramenti prestazionali che sono permanenti. La durabilità è ottenuta con la soppressione dei funghi responsabili del deterioramento del legno senza la necessità di eliminarli con materiali tossici. All’interno di uno dei capannoni dell’azienda, mentre osserviamo scorrere davanti a noi grandi travi d’Accoya® poi immessi in grandi impianti di lavorazione, Bryan Crennell ci racconta che nel processo di produzione dell’Accoya®, un costante controllo di qualità effettuato per campioni in ogni lotto permette di assicurare la qualità di ogni componente e garantire le sue prestazioni in termini di alta durabilità, stabilità dimensionale, difesa dagli insetti, qualità anche negli strati interni, costanza di forza e durezza, eccellente lavorabilità sulle macchine e per la finitura, resi-


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stenza ai raggi UV, capacità naturale di isolamento e ritenzione dell'energia, bellezza naturale, atossicità, riciclabilità e sostenibilità. Accsys Technologies inoltre, garantisce e certifica il proprio prodotto attraverso un vero e proprio rapporto di partnership con numerosi istituti professionali di ricerca in tutto il mondo, questi autorevoli partner sono in grado di certificare in modo indipendente le prestazioni dell’Accoya®. Significativi test di termografia, di durabilità assoluta e comparata, di tenuta delle giunzioni, di stabilità dimensionale, di tenuta alle vernici in esterno e in condizioni climatiche critiche, di longevità operativa, di resistenza ai raggi UV, all'aggressione di insetti nocivi, comprese le termiti, hanno confermato scientificamente le caratteristiche del materiale. Non a caso Accsys Technologies che è fornitore e licenziatario di prodotti sostenibili a base legno ad alte prestazioni si configura sempre più come un global player del settore. Ad Arnhem è pienamente operativo l'impianto di produzione con una capacità commerciale di 20 milioni di mbf (bf è l’unità di misura del legname grezzo adottata in Canada e USA: bf = board feet / mbf = migliaia di board feet), ed è stato concluso un accordo con Solvay per la costruzione e la messa in attività di un impianto con una capacità produttiva nominale di 40 milioni di bf nel 2016 (1 board foot equivale a cm 30,48 x 30,48 x 2.54 = 2.360 cm3 = 0,002360 m3). È stato firmato un accordo di licenza con Medite per la produzione di Medite Tricoya ed è attiva una opzione di licenza con un leader sudamericano nella produzione di MDF e pannelli truciolari. Completano questo quadro la joint-venture con Ineos per sviluppare e sfruttare la tecnologia Tricoya e la col-

Sopra: il chiosco di Ad Kil e Ro Koster dello studio RO&AD a Bergan Op Zoom, aperto e chiuso.


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laborazione strategica con BP Chemicas Ltd. Accsys Techonologies plc è quotata nei principali mercati finanziari. Nel periodo conclusosi il 30 giugno 2014 le entrate totali sono cresciute del 29% fino a raggiungere 10,1 milioni di euro, rispetto ai 7,9 milioni dello scorso anno. Rispetto il trimestre dello scorso anno conclusosi con il giugno 2014, il fatturato, grazie ai proventi delle licenze è cresciuto di mezzo milione di euro. Le entrate provenienti dalla vendita del prodotto Accoya® sono cresciute del 37% (9,2 milioni di euro) nel trimestre conclusosi a fine giugno (erano 6,7 milioni nel 2013). Un incremento significativo di ordini di Accoya® paragonati allo stesso lasso di tempo dello scorso anno, fanno ben sperare riguardo alla continua crescita per il resto dell'anno; non a caso i volumi di produzione di Accoya® sono cresciuti del 46% fino a raggiungere i 7.618 m3 nel trimestre conclusosi il 30 giugno 2014 (nel 2013 i m3 erano 5.224). Progressi significativi sono stati ottenuti anche con Solvay, il licenziatario di Accoya®: Friburgo è stata confermata come sede del primo impianto Accoya® della Solvay, che ci si aspetta sia operativo nella prima metà del 2016, per questo importante accordo globale di cooperazione è stata definita una tabella di marcia e sono stati raggiunti gli accordi per la definizione della costruzione dell'impianto che dovrebbero essere approvati entro dicembre 2014. Il tema dell’Accoya®, dopo questa giornata interamente dedicata al materiale, lo portiamo anche a cena, nell’allegra e cosmopolita tavolata al Grand Hotel De Draak, l’albergo più antico dell’Olanda, dove alloggiamo. La mattina seguente ci accoglie una Bergan Op Zoom soleggiata e una temperatura gradevole per camminare fra i parchi della città; la nostra prima tappa infatti è un ponte galleggiante realizzato dagli architetti Ad Kil e Ro Koster dello studio RO&AD che ci raccontano quanto abbiano apprezzato l’Accoya®, ideale per realizzare il loro progetto che richiedeva un materiale leggero, resistente all’acqua e che potesse armonizzarsi con un contesto così naturale e in effetti, guardandolo si ha la sensazione che sia sempre stato lì.


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Diretti verso L'Aia, infine, visitiamo la Scuola Americana progettata dagli architetti Kraaijvanger, dove l’Accoya® è stata utilizzata per il rivestimento e per realizzare il tetto. Di questo progetto è interessante, rispetto il volume d’ingresso, il collegamento al preesistente edificio antico da una parte e all’ampia campata lignea dall’altra, che costituisce un ulteriore ampliamento. I bambini in questi spazi “naturali” sembrano a loro agio, è come se imparassero precocemente che la bellezza un po’ si respira, un po’ si guarda, un po’ si tocca per imparare a “fare le cose giuste”, proprio come educa un buon libro.

Nello stesso parco visitiamo anche il chiosco recentemente completato dagli stessi progettisti. Si tratta di un progetto molto lineare e pulito, dove l’Accoya® si inserisce perfettamente, quasi in una mimetizzazione con il luogo, acuita anche dall’inserimento del volume nel declivio esistente. Un camaleontismo forse ancora più forte nel caso del Moses Bridge, un ponte immerso nell’acqua, dello stesso studio RO&AD! A Bergan Op Zoom visitiamo anche la scuola Cladded, in fase di ultimazione, anche qui ci raggiunge Stefan Grasso dello Studio Grassodenridder, l’architetto che l’ha progettata. I volumi rivestiti d’Accoya® qui si sposano perfettamente con quelli realizzati in mattoni faccia a vista e con le ampie vetrate, creando una composizione dinamica.

Nelle foto in alto a sinistra: il ponte Moses di Ad Kil e Ro Koster dello studio RO&AD a Bergan Op Zoom. In alto e al centro la scuola Americana a L'Aia, progettata dagli architetti Kraaijvanger. Nelle foto in basso a sinistra: la scuola Cladded di Stefan Grasso dello studio Grassodenridder a Bergan Op Zoom.


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di Pietro Ferrari.

Lo spettacolo della tecnologia

A Sinalunga si è svolto l'appuntamento con i centri di lavoro “multipurpose” Chronos HT e con le tecnologie Oikos per l'edilizia in legno costruiti da Routech, l'azienda toscana di Scm Group. Routech, l'azienda SCM Group fondata da Livio Tiezzi da sempre fiore all'occhiello del gruppo nella progettazione e realizzazione di centri di lavoro a controllo numerico dedicati al legno e rivolti alla grande industria,, ha investito costantemente nella ricerca tecnologica sviluppando know-how applicativo di alto livello e soluzioni originali pensate per lavorare diversi materiali. Il risultato di questo percorso è rappresentato dai centri di lavoro a cinque e sei assi che danno forma in modo eccellente ai materiali più classici, come il legno e le leghe leggere, ma soprattutto dalle soluzioni rivolte ai materiali più innovativi a cui guarda il futuro, come plastica e compositi.

LE TECNOLOGIE

Cuore dei Technology Days "5 Axis" sono stati i centri di lavoro a CNC “Chronos HT”, macchine capaci di lavorare su materiali diversi per ottenere pezzi anche di grandi dimensioni. Il primo Chronos HT era esposto in configurazione standard: piano di lavoro da 3.050x1.560 millimetri e un passaggio pezzo di 800 millimetri, gruppo operatore da 15 kW. A questo è stato affiancato un Chronos HT

con una speciale area di lavoro da 10.000x3.050 millimetri e un passaggio pezzo di 1.500 millimetri che oltre a permettere una lavorazione dalle dimensioni eccezionali garantisce anche una completa accessibilità su tutta la lunghezza del piano, a tutto vantaggio delle operazioni di carico e scarico. Il terzo Chronos HT al lavoro è stato configurato con un’area di lavoro 4.250x1.560 millimetro e un passaggio pezzo fino a 1.100 millimetri, gruppo operatore da 15 kW equipaggiato con una foratrice “F18”. Tre versioni diverse che hanno dimostrato la grande versatilità di questo centro dal design innovativo che si caratterizza per la capacità di lavorare ampi volumi, nonostante le dimensioni d’ingombro contenute. La totale sicurezza per l'operatore e l'estrema pulizia dell'ambiente grazie all'area di lavoro completamente chiusa, unite alla precisione assoluta nella qualità di finitura, rendono Chronos HT il centro di lavoro “multipurpose” per eccellenza. La “tre giorni” dei Technology Days Routech ha dimostrato come sia possibile creare nuovi business, nuove opportunità, nuove partner-


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THE JEWEL IN SCM GROUP

ship mettendo a fuoco le proprie competenze e conoscenze, declinandole per dare risposte efficaci a domande sempre diverse. Con un unico comune denominatore: la capacità di creare tecnologie all’avanguardia e di farne un ottimo, potente centro di lavoro con il quale affrontare le esigenze più diverse e dar forma ai materiali.

IL TEMA DELL'INNOVAZIONE

"Alla Routech il tema centrale è quello dello sviluppo di nuove tecnologie - ci spiega Gianni Franchini responsabile della BU Housing di SCM Group - e della ricerca di nicchie di mercato che possano avere un potenziale. Protagoniste dei Technology Days "5 Axis" sono, infatti, le tecnologie per il legno ed extra-legno nell'ambito dell'operatività a cinque assi evoluta, assieme alle tecnologie per la costruzione

in legno che rappresenta un settore in rapida evoluzione. Nello stabilimento di Sinalunga sviluppiamo centri di lavoro altamente avanzati capaci di incontrare le esigenze dei mercati con interessanti potenziali di crescita. Successivamente, al consolidarsi della richiesta di mercato, tali tecnologie passano ad una fase di industrializzazione per essere prodotte anche in altri stabilimenti del gruppo. Routech per esempio è stata la prima a sviluppare per Scm Group i gruppi operatori a cinque assi in un momento in cui tutti erano restii a impegnarsi in una tecnologia così complessa. Routech ha sviluppato i prototipi e le prime macchine, poi quando tutto funzionava bene e cresceva la richiesta del mercato è stato dato il via alla produzione nello stabilimento di Rimini.” Adesso qui facciamo altre cose, guardiamo avanti. Questo evento nasce quindi con l'intento di portare un selezionato gruppo di clienti internazionali a conoscere da vicino alcune interessanti composizioni dei centri di lavoro Routech, destinate a settori di applicazione molto diversi tra loro. Hanno partecipato all'evento clienti italiani ed esteri, perché nel settore delle alte tecnologie si investe ancora in Italia. La formula vincente di queste giornate - spiega Maria Lucia Riccardi, che cura il marketing di prodotto - sta nell'aver proposto dimostrazioni tecniche delle lavorazioni altamente curate ed interessanti per le specifiche tipologie di mercato coinvolte".

Routech is the jewel in Scm Group's crown when it comes to the design and manufacturing of numerical control processing centres dedicated to wood and aimed at large-scale industry and has always invested in technological research, developing first class application know-how and original solutions to obtain the best results on various materials. This is how the 5-axis and 6-axis processing centres were created. Thanks to them, not only the most classic materials like wood and light alloys take shape in an excellent and often extremely creative way, but above all compositions aimed at the most innovative materials of the future, like plastic and compounds. Routech is also a reference name for CNC solutions in the building sector that focuses on wood. At the heart of the Technology Days were the “Chronos HT” machines that can work various materials to obtain even largesize pieces. The first Chronos HT had a standard configuration: a work table measuring 3,050x1,560 millimetres with a piece transit area of 800 mm, and a 15 kW Nella foto di apertura: una suggestiva veduta dello stabilimento Routech a Sinalunga. Nella prima foto in alto a sinistra: Technology Days "5 Axis" Chronos HT. Nella foto a sinistra: lo spettacolare modello Routech Chronos HT. Nella foto sopra: Routech Chronos HT in lavorazione.


TECNOLOGIE ROUTECH SCM GROUP SINALUNGA SIENA working unit. Alongside, a Chronos HT with a special working area of 10,000x3,050 mm which not only allowed pieces of exceptional dimensions to be machined, but also guaranteed complete accessibility along the entire length of the table (benefiting the loading and unloading operations), and a piece transit area that can reach 1,500 millimetres. The third Chronos HT on display was configured with a working area of 4,250x1,560 millimetres and a piece transit area of up to 1,100 mm, and a 15 kW working unit equipped with an “F18” boring machine. Three versions to demonstrate the great versatility of this centre, with its innovative design. It gua-

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Alcuni dati per dare la misura dell'impegno Routech nella sede di Sinalunga: nell'azienda sono presenti 48 dipendenti che si occupano di progettazione e di produzione, mentre la parte commerciale viene seguita direttamente nell'headquarter di Rimini, oltrechè nelle filiali SCM Group presenti nel mondo.

LA GAMMA CHRONOS HT

“La gamma Chronos HT - ci spiega Franchini si caratterizza per essere composta da centri di lavoro ad ambiente chiuso in grado di lavorare pezzi molto grandi grazie a una corsa zeta molto lunga e di farlo con delle precisioni superiori a quelle di un centro di lavoro tradizionale. Questi prodotti sono altamente personalizzabili con specifici dispositivi adatti a per lavorare la plastica, piuttosto che il poliuretano, piuttosto che l’alluminio. I centri di lavoro Chronos possono essere costruiti modularmente in dimensione per rispondere alle varie esigenze del cliente finale pur mantenendo una struttura di base unica. " Non a caso nella serie di versioni di Chronos presentata all'open house erano presenti configurazioni destinate a clienti italiani, tedeschi e statunitensi in grado di lavorare poliuretano, componenti in legno massello di grande precisione e materiali compositi con applicazioni nell'arredo, nella componentistica per il food & beverage o nell'industria aerospaziale."

COSTRUIRE CON IL LEGNO

Le tecnologie per la lavorazione delle strutture destinate all'edilizia in legno sono il secondo focus dell'appuntamento che vede in funzione i centri di lavoro a sei assi interpolanti Oikos. "Entrare da protagonisti in questo settore - ci spiega Franchini - ha richiesto un importante investimento in R&S”. OIKOS è il centro di lavoro a 6 assi interpolanti ottimale per la lavorazione di travi strutturali ed elementi di pareti per l’edilizia in legno. Offre a tutte le aziende che operano nel settore una soluzione high tech in grado di gestire le richieste più diverse espresse da un mercato in continua evoluzione. Sul tema del software è Giovanni Tiezzi, responsabile tecnico Routech a spiegarci alcuni aspetti: "Negli anni abbiamo accumulato esperienze di valore nei due settori delle macchine a cinque assi hitech e più in generale nell'ambito delle macchine per la lavorazione del legno, ciò ci ha permesso di essere in grado di cogliere anche le esigenze inespresse del cliente. Nella prima foto in alto: Gianni Franchini ci descrive la straordinaria varietà di forme e finiture consentite da Oikos. Nella seconda foto in alto: Giovanni Tiezzi ci illustra le operatività del software a bordo macchina in Oikos.


THE JEWEL IN SCM GROUP rantees excellent visibility of the machining operations in progress, and can work notable dimensions despite its limited overall size. Total operator safety and a perfectly clean environment (thanks to the fully closed working area), combined with the highest precision in terms of finish quality, make Chronos HT an outstanding “multipurpose” processing centre. The Routech Technology Days “3-day event” was the practical demonstration of how it's possible to create new businesses, new opportunities and new partnerships, focusing on skills and knowledge and laying them on the table to provide the best answers to ever-changing questions. With a single common denominator: the knowledge and the capacity to create groundbreaking technologies and turn them into an excellent, powerful processing centre able to handle a wide variety of needs and give shape to a whole range of materials.

Il software oggi diventa l’arma vincente nello sviluppo di un prodotto come Oikos e pesa quasi come lo sviluppo del progetto meccanico e molto più di quello elettrico. Anche a livello di prestazioni e di esigenze del cliente, la maggior parte dei clienti ha un’aspettativa basata più sul software e sulle sue prestazioni che sulla meccanica: alcuni clienti ci hanno scelti sulla base delle pure potenzialità del software collegato a una parte meccanica vincente. Altri ci hanno scelti per un software migliore a fronte di un concorrente con una meccanica migliore. Ovviamente si parla di software sviluppati in casa, migliorando continuamente i prodotti realizzati." Nelle foto a destra: la fase di carico del prodotto sulla rulliera. Varie fasi di lavorazione su Oikos.

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Oltre al legno i centri di lavoro Chronos HT di Routech lavorano poliuretano, alluminio, plastica, materiali compositi.


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di Sonia Maritan.

Un respiro a pieni polmoni che sa di Aria nuova

Io e Pietro Ferrari siamo alla Coima, con Filippo Sciara e Massimo Paci, dove dal 2010 a oggi i sei soci  oltre loro l’Ingegnere Alberto Mignini, Fabio Manna, l’Ingegnere Giuseppe Nardella e Lamberto Della Santa  hanno realizzato una crescita importante. Il segreto è nascosto nei loro impianti di aspirazione che riescono a offrire molto di più, realizzando anche un risparmio di energia oltre a svolgere il ruolo cui sono preposti. Con loro in una giornata di sole autunnale a Fano chiacchieriamo piacevolmente di progetti concreti, in riva al mare… È anche il loro prodotto a ispirarmi l’insolita location, peraltro da tutti accolta piacevolmente.

“Abbiamo voluto davvero proporre un sistema a 360°”  afferma con enfasi Filippo Sciara  “senza limitarci ad aspirare l’aria ma convogliandola a beneficio di un circuito energetico virtuoso, con un impianto interamente automatico che non abbia la necessità di avere operatori che lo gestiscano”. “È cambiato tutto”  dice Massimo Paci  “30 anni fa un operatore era necessario, oggi non più con l’automatismo del processo, non lo consentirebbero le norme vigenti che concepiscono impianti in assenza di rischi, sia in termini di emissioni sia di sicurezza”. L’obiettivo finale di Coima è subito chiaro. Farla diventare l’azienda italiana di riferimento nell’ambito dell’aspirazione! Sei soci che si incontrano, con sei teste diverse ma con un programma che prevede per ognuno un ruolo ben preciso. Filippo Sciara è il Responsabile dei mercati esteri e Massimo Paci è l’Amministratore. Il Responsabile dell’ufficio tecnico è Fabio Manna che coordina la produzione il cui responsabile è Lamberto Della Santa, e poi Alberto Mignini e Giuseppe Nardella, due ingegneri che  arrivano da un’esperienza in questo settore  contribuiscono alla gestione dei diversi mercati e dei progetti. È Filippo Sciara, a descrivermi in dettaglio il ruolo di ogni socio, sottolineando l’importanza di ognuno “Io sono un pò l’apripista”  ci dice  “che va ad aprire i mercati alla ricerca del rivenditore o l’agente di riferimento in un determinato Paese e poi Alberto Mignini e Giuseppe Nardella studiano le soluzioni personalizzate gestendo le varie aree sia dal punto di vista commerciale che tecnico. Indispensabile, perché l’aspirazione non è una macchina standard da costruire, mettere a catalogo e poi in vendita, ma un vestito che viene costruito addosso a un cliente in base alle sue esigenze, e quindi per fare questo ci vuole professionalità a partire dall’ingegnere

che studia la soluzione ad hoc di volta in volta”. “Siamo i sarti dell’aspirazione!” afferma Massimo Paci “il nostro prodotto lo vendiamo solo una volta installato. Tutto viene discusso e studiato sui disegni, ma vediamo il risultato soltanto quando lo andiamo a installare e questa è anche la cosa più difficile da far capire al cliente. Vendere un progetto sulla carta non è facile, proprio perché non è possibile mostrare il campione a priori, per questo Coima deve essere sinonimo di serietà, qualità e servizio, e per la stessa ragione investiamo tantissimo nello studio del prodotto nuovo ma anche nel service”.anche nel service”. Filippo Sciara ha sempre lavorato nel settore delle macchine per la lavorazione del legno, finchè, incontrando Massimo Paci, si è accesa la possibilità di realizzare il desiderio di fare qualcosa di suo. Invece Massimo Paci, che è sempre stato nel settore aspirazioni, ha acquisito la Coima nel 1999, la società per la quale ha lavorato per moltissimi anni, e nel 2000 le ha cambiato il nome in Nuova Coima, dopo 5 anni ha acquisito anche la Goa, per la quale aveva lavorato in precedenza. È il suo modo di dar valore a quello che trova sulla sua strada. Nel 2010 incontrando Filippo decidono di costituire un'unica società, la Coima, un nome unico per proporsi più agevolmente sul mercato estero. Sono entrambi entusiasti della loro scelta e lo si percepisce molto. “Dal 2010 abbiamo quadruplicato il fatturato” sottolinea Filippo Sciara “portando nel mondo il know how dell’aspirazione e andando oltre con Aria nuova come recita il nostro pay off. È la nostra mission, l’aspirazione oggi deve rispondere a tutte quelle esigenze che il mercato richiede, ottimizzando il processo produttivo senza sprechi e creando benefici costienergia sfruttando lo scarto per produrre energia senza ricorrere a quella convenzionale e quindi risparmiando sull’energia elettrica, la


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COIMA FANO PESAROURBINO

climatizzazione etc. In pratica l’impianto di aspirazione in questo modo può integrarsi con il sistema di riscaldamento. Un impianto a 360° che garantisce un ambiente di lavoro consono e in linea con le normative vigenti con poche polveri nell’aria per gli operatori, pulizia per le macchine in funzione con impianti che lavorano nelle condizioni ideali e infine riscaldando l’ambiente dell’azienda utilizzando il legno di scarto”. “Io aggiungerei  interviene Massimo Paci  anche la qualità dell’immissione dell’aria nell’atmosfera, quindi un contributo nel senso più ampio verso il benessere dell’ambiente outdoor”. Nemmeno il vento che soffia sopra le nostre voci può interrompere il racconto di Coima, che come ogni storia vera ha tutte quelle sfaccettature che la rendono proprio così com’è, chiedo loro come sia cambiata la tecnologia e se il fatto che si tratti di una tecnologia semplice renda vantaggioso produrre i loro impianti anche all’estero. Durante il pranzo ci hanno raccontato dell’esperienza in Russia, e vorremmo sapere quali risultati stia portando. Riprende Massimo Paci “sicuramente 30 anni fa gli impianti che si producevano erano più semplici di quelli odierni, oggi ci sono esigenze diverse, i costi devono essere tenuti sotto controllo – soprattutto quelli legati all’energia – quindi dall’80 a oggi la trasformazione è stata importante, anche nel nostro settore, con tecnologie nuove anche a livello di emissioni e controlli molto più severi rispetto a una volta, anche per i costi di gestione. Per quanto riguarda la Russia, il nostro progetto è volto a dare ai nostri clienti un servizio più attento e immediato costruendo una parte di impiantistica là, ma soprattutto dando un’assistenza costante sul territorio. Un conto è dare un servizio al cliente dall’Italia ma diverso è darlo direttamente in Russia con persone del posto, qualificate e sicuramente apprezzate da parte dei clienti. Il progetto è nato nel 2008 da una collaborazione con un’azienda locale che si è sviluppata e intensificata creando una sinergia che ha portato nel 2012 alla nascita di Coima Russia, e dando forma a un’azienda determinata a dare un servizio migliore, realizzato soprattutto a partire dalla qualità del prodotto e dal know how di Coima”. Con noi c’è anche Peter Mohov, che si sente partecipe soprattutto per la filiale russa “io lavoro da due anni e mezzo in azienda e il responsabile di Coima Russia Maxim Postnikov, da oltre sei anni colla-


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bora con la casa madre qui in Italia, e adesso, vivendo questa dimensione quotidianamente posso affermare che il marchio Coima ormai è molto popolare nel mio Paese”. Massimo Paci aggiunge “è un’azienda che partendo da piccoli impianti si è fatta conoscere per la serietà e che ormai realizza impianti importanti.”er la serietà e che ormai realizza impianti importanti.” Non credo sia immediato, in effetti, farsi riconoscere su un mercato globale senza una buona reputazione e quindi chiedo loro quali siano i principi di fondo che porta avanti un’azienda come la loro. “La serietà nel prodotto, nel servizio e nella rapidità dell’intervento” riprende Massimo Paci “il cliente non può interrompere la sua produzione, e quindi è necessario essere sempre pronti qualora ci sia bisogno. Questo è il segreto, secondo me, per essere un’azienda apprezzata sul mercato, un marchio che vogliamo estendere nel mondo”. Quali sono le differenze fra un mercato e l’altro? “Ovviamente ogni mercato ha le sue necessità” dice Filippo Sciara “però l’importante è far comprendere che un’aspirazione non è soltanto un filtro e un motore ma c’è tanto di più. Si tratta di un servizio più ampio rivolto alla produzione, non soltanto come profitto ma cogliendo anche la possibilità di ridurre i costi dell’energia, che incidono molto sui costi complessivi. È come se, paragonando il concetto agli edifici più performanti che si realizzano oggi, noi proponessimo un sistema ‘passivo’ dal punto di vista del bilancio energetico. Con un impianto di aspirazione di scarti lignei, forniamo infatti ai nostri clienti un servizio completo, pulendo i macchinari, l’aria nelle aziende e producendo energia pulita sotto forma di calore o elettricità. Così, ad esempio, di recente per una grossa azienda in Romania, di cui abbiamo ristrutturato l’impiantistica e che prima usava degli impianti d’aspirazione a costi altissimi. Oggi abbiamo ridotto i costi di esercizio e recuperato una parte dello scarto di produzione come combustibile per il riscaldamento e un’altra parte per la produzione di pellet da commercializzare sul mercato. In questo modo anche l’impianto di aspirazione è diventato un componente produttivo dell’azienda, perché parte del prodotto viene immesso sul mercato e poi venduto! Alcune aziende, incentivate da finanziamenti a livello comunale o statale, hanno realizzato impianti che producono energia per servire anche altre realtà al di fuori dell’azienda, altre hanno usato lo scarto di produzione per produrre energia non solo destinata a produrre aria calda per la loro azienda, ma anche acqua calda per servire palazzetti dello sport e altri edifici vicini”. “Per un nostro cliente”  interviene Massimo Paci  “stiamo realizzando una seconda stazione produttiva in Russia, e oltre all’impianto produttivo sta costruendo intorno una serie di abitazioni per i suoi dipendenti, le quali verranno riscaldate ricorrendo all’energia prodotta dalle caldaie realizzate nell’azienda. Questo è un progetto che realizzeremo il prossimo anno”.

GLI UFFICI

Filippo Sciara ci illustra poi  davvero  l’azienda, e in Coima vediamo come è organizzata la struttura, scopriamo che l’insieme di uffici che visitiamo uno a uno costituiscono

il cuore dell’azienda, perché in questi, passo dopo passo prendono forma i diversi impianti. “Ci sono 4 persone che seguono le varie parti del mondo, in base alle segnalazioni dei nostri agenti visitiamo i clienti, capiamo quali sono le loro problematiche e iniziamo a sviluppare il progetto specifico” ci dice. Il nostro tour parte dall’ufficio preventivi dove ci sono l’ingegnere Manuel Vanderbeck e l’ingegnere Claudio Broglia, che ci presenta. “In pratica dalle informazioni che riceviamo dai commerciali, inerenti le richieste dei clienti, i due ingegneri dell’ufficio preventivi iniziano a studiare la soluzione: solo un impianto d’aspirazione oppure un sistema integrato con un impianto di riscaldamento. Per fare questo viene disegnata una soluzione di massima con l’ausilio dell’AutoCAD che non viene però studiata e progettata al dettaglio. La soluzione viene quotata con fogli di calcolo in base alla complessità dell’impianto, ai metri di tubazione, le macchine da collegare, il tipo di unità filtrante che


verranno usati, e viene stilato il preventivo, che discusso dai commerciali, una volta approvato dal cliente, passa allo studio vero e proprio della soluzione nell’ufficio tecnico  dove ci sono Francesco Belli, Giuliano Mencarini  che avvalendosi di sistemi Cad-CAM tridimensionali lo realizzano, disegnando un progetto esecutivo vero e proprio”. Siamo nell’ufficio tecnico dove osservo i disegni degli impianti tridimensionali sul video, mentre Filippo Sciara continua a raccontarci “Giuliano Mencarini studia l’unità filtrante quindi la macchina vera e propria che verrà utilizzata nell’impianto, mentre Fabio Manna e Francesco Belli studiano l’impianto in tutta la sua complessità, quindi tutti i collegamenti alle varie macchine presenti nel lay out produttivo dell’azienda e poi lo scarto di produzione che deve essere trattato. Può essere smaltito tramite containers, essere utilizzato in molti altri modi oppure diventare combustibilebiomassa. Naturalmente facendo impianti customizzati non è possibile avere uno stock di materiali completo e quindi in base alle esigenze del cliente subentra Luca Mattioli, il Responsabile Acquisti, che per ogni commessa approvvigionerà il sistema di tutti quei materiali che compongono l’impianto, avvalendosi di specifici fornitori”. Lasciamo anche l’ufficio acquisti interrogandoci mentalmente su quale possa essere lo step successivo di questo circuito di tubi, seguendo Filippo Sciara in un altro ufficio. “Una volta studiato e progettato l’impianto, in base alla nazione nel quale viene venduto, dovrà sottostare a specifiche normative, ed è l’Ingegner Riccardo Ambrosini, anche responsabile dell’Ufficio, che oltre a curare il customer service si occupa del CE  che racchiude tutti regolamenti meccanici dell’impianto  e di tutte le normative antiesplosioni Atex, antincendio, emissioni in atmosfera etc, che variano da Paese a Paese”. “In Italia ad esempio  ci dice l’ingegnere Ambrosini  un’aria opportunamente filtrata non può essere ricondotta in azienda, con conseguente aggravio di costi per quanto riguarda il riscaldamento, perché viene così estratta l’aria calda d’inverno”. Approfondiamo con l’ingegnere “Le leggi in Italia sull’aspirazione sono le più dure in assoluto, da una parte motivate dalla riattivazione con aria nuova dei carboni attivi per reintegrare ossigeno e togliere odori e dall’altra come prevenzione delle malattie professionali ai polmoni (come quelle cancerogene) e allora bisogna garantire un’altissima efficienza di filtrazione, un grado pari quasi alle strutture ospedaliere. Questo significa che fuoriescono migliaia di metri cubi/ora d’aria calda che vanno continuamente reintegrati. In molti mercati invece è possibile rintrodurre l’aria, seguendo determinate procedure e controlli, a vantaggio della temperatura indoor, quindi, ad esempio, se viene estratta aria a 15-16° e poi questa viene rimessa a 12-13° viene persa energia soltanto per quel delta e per riportare a temperatura l’aria fresca dall’esterno il consumo di energia è esiguo. In Italia invece, la normativa prevede che venga garantita aria più pura di quella esterna, questo comporta che molte aziende debbano affrontare costi in termini di energia termica davvero sproporzionati”. In conclusione Filippo Sciara ci indica l’ufficio amministrazione e l’ufficio spedizioni con Anna Gianbenedetti e Simona Facchini.

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LA PRODUZIONE

Siamo decisamente in un’azienda che fa carpenteria metallica. E in questa ci ‘immergiamo’ visitando anche la produzione, composta di tre reparti: la componentistica dove si producono tutti i tubi e le deviazioni man mano che servono, just in time, e poi il reparto di carpenteria pesante dove da grandi rulli di lamiera in base ai diametri/spessore, deducibili dagli ordinativi trasmessi dagli uffici sopra, vengono realizzate le tubazioni secondo la lista di produzione. Qui c’è un piccolo ufficio che li recepisce. Visitiamo poi il reparto del taglio laser e della piegatura in automatico delle lamiere realizzate da un centro di lavoro, “non potevamo farne a meno”  dice Filippo Sciara  “ma è costato 250.000 Euro! Così  messo in linea con il laser  i pannelli tagliati entreranno nella macchina per essere piegati e poi scaricati in automatico. Dunque qui vengono realizzati i pezzi secondo gli ordinativi che arrivano dall’ufficio tecnico e che poi l’operatore cataloga secondo le commesse. Ci sono poi due capannoni di stoccaggio perché abbiamo bisogno di avere sempre un buon livello di magazzino”. Arriviamo, infine, nel settore spedizione dove perviene tutto il materiale, e che presuppone necessariamente che tutti i reparti che concorrono al completamento dell’impianto debbano essere ben coordinati. Qui vediamo un impianto imballato destinato a una falegnameria francese di cui affiora la caldaia: che attraverso un impianto elettrico manderà acqua calda alla termo ventilante che distribuirà a sua volta aria calda in tutta l’area produttiva. Filippo Sciara lo indica “questo è un esempio reale di un nostro ciclo completo. Noi collaboriamo con Uniconfort per le caldaie a biomasse, il top della qualità, secondo noi. In questo momento stiamo realizzando un impianto a Dubai, uno in Oman, uno in Qatar, cinque in Romania e altri quattro in Francia”. Ci guardiamo intorno, siamo circondati da una molteplicità di ampi capannoni, di cui quello dedicato alla carpenteria costituiva la Coima esordiente quattro anni fa. Adesso guardo queste cataste di tubi e pezzi di lamiera che sembrano in attesa, dormienti, e penso che diverranno presto parte di sistemi aspiranti, perché questo team di giovani imprenditori che hanno fatto dell’Aria nuova la loro bandiera, ‘scalpitano’ e sembrano intenzionati a volerla far svettare a tutte le latitudini.

In queste pagine: alcuni momenti dell'intervista, l'ufficio tecnico e alcuni settori del reparto produttivo.


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di Pietro Ferrari.

Risposte a un mercato in evoluzione

Le soluzioni presentate nel recente Weinmann Treff rispondono alle sollecitazioni che i produttori di strutture in legno ricevono da un mercato in movimento.

Due buone notizie hanno aperto a Sankt Johann la conferenza stampa di Hansbert Ott, direttore generale di Weinmann, l’azienda del Homag Group specializzata nella produzione di macchine per le costruzioni in legno: la prima è che oltre 5mila macchine dell’azienda sono state vendute in tutto il mondo, la seconda che i clienti storici dell’industria tendono a rinnovare il loro parco macchine restando fedeli al marchio tedesco. A prova di questa forza di fidelizzazione dei clienti, Ott ha riportato le dichiarazioni di Jochen Renner, capofabbrica di Schwörer Haus KGe del signor Simonavicius, direttore di produzione di Luxhaus: “Vent’anni fa abbiamo investito nel nostro primo impianto di produzione Weinmann - ha dichiarato il primo questo impianto è ancora in funzione. Siamo entusiasti della durata di vita e della flessibilità di questa linea.” Il secondo ha affermato: “ La WBZ160 ha superato le prestazioni dichiarate dal produttore.” La motivazioni alla base dell’entusiasmo mani-

festato da Renner stanno nella possibilità di implementare l’impianto esistente, nella possibilità di produrre in linea tutti gli elementi speciali, di realizzare elementi con altezza di 400 millimetri, l’impegno del produttore di formire un impianto completo con gli stessi dati. Da parte di Luxhaus si è manifestata l’intenzione di investire in una nuova Weinmann WBZ160: la possibilità di inserirla in uno spazio limitato, la velocità di produzione, l’alta personalizzazione e flessibilità sono stati i fattori decisivi per la conferma dell’impianto Weinmann. Non va trascurato il fatto che lo smantellamento della WBZ 150 e l’installazione della nuova WBZ 160 è stata prevista in sole due settimane. Il successo di Weinmann sui mercati mondiali trova una ragione basilare nella completezza del suo programma: fresatura e taglio, produzione di componenti, lavorazione di pannelli e legno massello, movimentazione e magazzinaggio sono tutti settori in cui si esercita l’attività di ricerca e sviluppo dell’azienda del Gruppo Homag. Ricerca e Sviluppo di nuovi


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prodotti, engineering, progetto, produzione, software e servizio sono i pilastri alla base di questa ampiezza di offerta. Un altro punto di forza del gruppo, sottolineato da Hansbert Ott, è la capacità di dare soluzioni su misura alle grandi come alle piccole aziende: tavoli da montaggio, per esempio, per una capacità produttiva fino a dieci case all’anno, ribaltatori per una capacità fino a trenta case all’anno, impianti compatti per una capacità fino a settanta case all’anno, impianti compatti maggiorati per una capacità produttiva fino a cento case all’anno, infine soluzioni per una capacità fino a 150 case all’anno. Soluzioni industriali su misura completano la visione delle classi dimensionali.

I TREND MONDIALI NELLE COSTRUZIONI IN LEGNO

Il punto focale dell’intervento del direttore generale di Weinmann è stato incentrato sui trend del costruire in legno: questi trend sono stati individuati nei temi ecologici, nella pre-

fabbricazione, nel ritorno alla città, nella minor disponibilità di spazio. Le tendenze a livello di proposta sono state individuate nel costruire leggero nel senso della eco sostenibilità, nell’utilizzo di materiali appropriati, nella ricerca del contenimento dei costi. In questo contesto sono stati esemplificate le realizzazioni di edifici in san Pietroburgo o in Svezia, in cui il mix di cemento e di legno ha trovato un utilizzo soddisfacente portando come vantaggi il cinquanta per cento in più di velocità di produzione, il quaranta per cento di riduzione dei costi. Potrebbe sembrare sorprendente, dopo decenni di rifiuto della vita urbana, il ritorno alla città a cui assistiamo negli ultimi anni, ma i temi della disponibilità di infrastrutture, di posti di lavoro e della nuova gradevolezza della vita urbana sembrano giustificare questa scelta.

LE RISPOSTE DI WEINMANN

“Der Markt setzt die Trend, wir haben die Losungen - Il mercato pone i trend, noi abbiamo le soluzioni”: questo il motto di Weinmann

In queste due foto: momenti del Weinmann Treff.


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Nelle prime due foto: due momenti del Weinmann Treff. Nella foto sopra: la conferenza stampa di Hansbert Ott.

di fronte alle sfide del futuro. Una prima risposta coinvolge il software e l’interfaccia con l’operatore: powerTouch è semplice e user friendly, permette con un solo controllo di gestire tutte le macchine in azienda, è ergonomico e modulare, con la possibilità di guardare avanti nel tempo. Il portale multifunzione WMS120 è un’altra risposta della tecnologia Weinmann alle esigenze degli operatori che a loro volta sono un portato dell’evoluzione del mercato. A bordo della linea una chiodatrice ad alta produttività che permette di sparare due chiodi al secondo nel pezzo da lavorare, comprendendo anche la possibilità di inchiodare pannelli in cartongesso indipendentemente dalla superficie sottostante. La configurazione del portale è del tutto flessibile e viene personalizzata in base alle esigenze del cliente: soluzioni di grande efficienza sono previste con un tasso di automazione elevatissimo, il tutto su una sola macchina. Macchina WBS/WBZ: queste macchine sono una vecchia conoscenza degli operatori e un best-sellers di Weinmann, ma l’ufficio di ricerca e sviluppo non ha mai cessato di svilupparle e al Ligna 2015 soluzioni estremamente innovative, già in fase di test presso clienti-pilota, saranno portate a conoscenza del mercato. Pressatura automatica, selezione automatica delle travi, formazione automatica del pacchetto e graffatura automatica saranno i temi fondamentali su cui si esprimerà la forza innovativa dell’azienda. Il portale per legno massiccio WMP rappresenta, invece, l’unica soluzione sul mercato per la lavorazione di legno massello a più strati e di elementi di cornici in legno ed è corredato di aggregati per una lavorazione automatica su tutti i lati. Impianti a catena per la produzione di componenti coperti, aggregati per il fissaggio automatico del tavolato. Un’altra soluzione di grande interesse è il tavolo WTP per la lavorazione del legno massello e dei pannelli, di altissi-

ma affidabilità e modulabile in fasi successive. Nel concludere il suo intervento, Hansbert Ott ha sottolineato come il Ligna 2015 sarà il momento centrale di presentazione di tutto il potenziale innovativo sviluppato da Weinmann in questi intensi mesi di ricerca e sviluppo. Ma non basta: per Weinmann il 2015 sarà una data importante, perché il leader germanico di macchine per la lavorazione del legno strutturale festeggerà i suoi trent’anni di attività. Sono numerose e in via di definizione le iniziative in cantiere ma tutte ruoteranno attorno all’impegno di offrire ai clienti ancora più innovazione, più vantaggi competitivi, più servizio e attenzione. A conclusione del Weinmann Treff 2014, i giornalisti presenti hanno potuto visitare la mostra e toccare con mano, sulle macchine in funzione, i dispositivi e le soluzioni brillantemente descritti dal direttore generale nella sua vivace conferenza stampa.


THE HIGHLIGHTS AT WEINMANN TREFF

Multi-function bridge WMS 120 - the universal machine for many requirements: CNC controlled machine for the fully automated processing of panel shaped materials on timber frame constructions or related timber constructions. The multi-function bridge WMS 120 is equipped with a tool changer and a bracket for the fastening of the unit. Saw Center WBS 120 - Many details of the saw center WBS 120 demonstrate the know-how that WEINMANN has developed over 25 years in the construction of specialized CNC equipment for the building industry. Equipped with a sawing aggregate and integrated router the saw center is perfectly suited to cut components for floor and wall elements and roof trusses, as well as solid wood beams. The saw center WBS 120 completes all machining steps fast and accurately. It will cut complete component packages for post & beam structures, trusses and manufactured homes. But the Weinmann WBS 120 is more than just a saw; it can produce birdsmouth cuts, rebates, mortise and tenons and even scarf joints completely automatic. Carpentry machine WBZ 160 - The carpentry machine WBZ 160 is equipped with a Flex-5 saw aggregate, a main spindle and a 12-fold tool changer. The Weinmann WBZ 160 is a carpentry machine that leaves nothing to be desired. A versatile tool changer allows the utilization of a variety of tools to optimize your current processes and makes the beam processing center highly adaptable to the challenges encountered in timber frame construction, manufactured home building and truss manufacturing. Panel Processing Center WMP 200/220/240 - for the fully automated processing of sandwich panels, SIP (structural insulated panels), solid wood panels, cross laminated timber, glulam timber and wooden wall panels. Suitable for many different applications depending on the equipment - solid wood constructions, commercial buildings, timber-frame house, construction, caravans, wide range of possible processing like drilling, routing and sawing, option of adding different units, processing size max. 350 mm, interpolating 5-axis processing is possible, oneman operation, a lot of CAD/CAM connection possibilities.

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Nella prima foto a sinistra: giornalisti in visita, assieme a chi scrive era presente al Treff, Sonia Maritan, direttore di Sistema Serramento. Nelle due foto a sinistra: grandi schermi illustravano, unendo sicurezza ed efficacia, quanto accadeva all'interno delle macchine.


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Una scommessa sull'Italia

Hundegger apre a Bolzano una filiale diretta nel nostro Paese.

In una posizione strategica per gli aspetti commerciali e l'assistenza, Hundegger Italia apre i battenti per servire il mercato italiano. Abbiamo visitato la filiale e incontrato con l'occasione Walter Fahrenschon, direttore vendite e marketing di Hundegger, e Luca Dal Bianco, amministratore delegato di Hundegger Italia. Abbiamo chiesto a Walter Fahrenschon le ragioni della scelta operata per il mercato italiano. "Noi abbiamo molta fiducia nel mercato italiano dove abbiamo venduto molte macchine in questa area e, nonostante la crisi tuttora in atto, vogliamo riaffermare questa fiducia con la costituzione di un presidio. Riteniamo che questa difficile crisi possa terminare attraverso una riorganizzazione del mercato stesso. Perché avete scelto Bolzano per la vostra filiale? "Bolzano è una città attraente ed è caratterizzata da dimensioni medie che la rendono particolarmente accettabile, sia dal punto di vista della vivibilità che della viabilità. Abbiamo trovato un ufficio accogliente con un grande parcheggio per accogliere i nostri clienti, i collaboratori sono originari della zona e questo rende estremamente agile il contatto perché parlano correntemente sia Italiano sia Tedesco. Dalla nostra casa madre si arriva qui in tre ore il che rappresenta un percorso abbastanza veloce. I clienti possono raggiungerci da molte zone strategiche in Italia. Com’è il vostro sguardo sul mercato italiano? Io credo che il mercato italiano abbia un enorme potenziale e sia in grado di rispondere alle sollecitazione dell'innovazione tecnologica, dal Nord e dal Sud, anche a Sud, in particolare, si trovano realtà molto interessanti. A questo proposito, stiamo cercando di mantenere una proposta interessante con macchine ancora più flessibili di quelle che oggi già offriamo al mercato stesso. Stiamo lavorando anche per costruire un efficiente servizio di assistenza e abbiamo installato a Bolzano un importante deposito di materiali e di pezzi di ricambio.

UN IMPEGNO PER IL FUTURO

"Il mercato non ci aiuta in questo momento, non aiuta neanche i nostri concorrenti - commenta Luca Dal Bianco - constatiamo che i nostri clienti hanno ancora una forte volontà e


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idee innovative, basterebbe un po’ di sicurezza a livello politico per far ripartire la voglia di investire. Su questo crediamo - e anche Hundegger ha investito - di poterci proporre per il bacino che abbiamo in questo momento con l’importanza che diamo nel service ai nostri clienti e con la rapidità con cui possiamo intervenire e che ci contraddistingue rispetto ai nostri concorrenti. Noi, come già detto, abbiamo implementato con delle nuove macchine un ciclo già partito da tempo per Hundegger, un ciclo che ha visto la casa madre investire intensamente nello sviluppo del software. Per noi è un importante vantaggio disporre di un software di proprietà sviluppato da anni di programmazione, in grado di portare al massimo livello le prestazioni della macchina. In occasione della fiera interna “Giorni dell’Innovazione” presso la Hans Hundegger di Hawangen in Germania, presenteremo in febbraio impianti con nuove tecnologie e sistemi con automazioni robotizzate, impianti di grandi dimensioni e prestazioni che mantengono tuttavia una grossa flessibilità. Abbiamo anche nuove risposte in genere sui nostri prodotti soprattutto macchinari per le piccole medie imprese, perché per noi l’innovazione è un processo continuo. Saremo presenti a febbraio sul mercato italiano alla fiera di Verona Legno&Edilizia, esponendo macchine funzionanti e uno stand brillante con specialità tedesche per ristorare i visitatori e i clienti. Si tratta di una fiera che ci ha dato sempre grosse soddisfazioni ed è sempre stato un punto di incontro privilegiato per i nostri clienti."

a trovarci direttamente e recuperare pezzi di ricambio. Esiste una parte commerciale costituita da me col supporto di un altro operatore con il quale seguiamo il nostro mercato. La maggior parte dei nostri clienti sono al centro nord, ma il sud Italia ritengo che in futuro abbia un forte potenziale di nuove aziende che intenderanno investire in tecnologie." Il personale della sede diretta è composto di un responsabili ai ricambi, due assistenti e tecnici per un totale di sette dipendenti.

Nella prima foto a sinistra: il quartier generale di Hundegger a Hawangen nel Sud della Germania. Nella seconda foto a sinistra: una produzione verticalizzata caratterizza le linee Hundegger.

UN UFFICIO COMPATTO ED EFFICIENTE

La flilale Hundegger Italia di Bolzano non è certo una sede istituzionale, ma una struttura pienamente operativa dove funziona un servizio tecnico con personale sempre a disposizione per seguire il mercato di riferimento con installazioni e manutenzioni, dispone di un reparto di ricambi con un magazzino compatto e razionale e naturalmente è collegato direttamente con la casa madre: ci sono ogni giorno due spedizioni, uno alle dodici una alle diciassette, che partono dalla Germania. "Alcuni clienti - ci spiega Dal Bianco - per lo più dal Nord vengono

Nella prima foto sopra: Walter Fahrenschon, direttore vendite e marketing di Hundegger, (a destra) e Luca Dal Bianco, amministratore delegato di Hundegger Italia (a sinistra) negli uffici di Bolzano. Nella foto sopra: due componenti dello staff di Hundegger Italia che ammonta a sette dipendenti, fotografati con Luca Dal Bianco a Bolzano.


PERSONAGGI

GUGLIELMO GIORDANO

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di Sonia Maritan.

L’inventore del Listone Giordano

Il Professor Giordano  detto baffo di ferro  in realtà era parco nei rimproveri, era un gran lavoratore, molto esigente con se stesso, tollerante con gli altri, nel senso che tollerava i limiti dei suoi collaboratori e si accontentava della buona volontà. Non dava mai un voto inferiore a 21, diceva che avvilivano. In ambito di fruttuosa e virtuosa collaborazione tra mondo accademico e imprenditoriale, la dimensione di “sperimentazione” del Professor Giordano ha trovato la sua massima espressione in innumerevoli innovazioni di prodotto, tra cui l’esemplare componente ligneo per pavimenti Listone Giordano. Felice sintesi, in senso moderno, tra scienza del legno, design e industria di trasformazione. Nel 1984 viene ufficialmente depositato il brevetto Listone Giordano nato dal dialogo e la collaborazione con la famiglia Margaritelli, una tappa fondamentale nell’innovazione delle pavimentazioni in legno a livello internazionale. Eppure questa pensata epocale la compie che ha già superato gli 80 anni, d’altra parte tiene la Lectio Magistralis che ne aveva 89! Si laurea in ingegneria civile al Politecnico di Torino, in Scienze Forestali presso l’università di Firenze e nel 1957 gli viene conferita la laurea honoris causa dalla Forstliche Hochschule di Vienna. La Fondazione Giordano, a lui intitolata, attraverso “Scienza e arte del legno” ha voluto ricordare e dare lustro alla figura e opera di questo eminente studioso a livello internazionale, che ha fornito fondamentali contributi alla conoscenza scientifica e alla razionale utilizzazione delle foreste e dei legnami. Nel secondo nucleo del libro, attraverso Luca Uzielli, si tratta del riconoscimento del legno come materia scientifica, quindi della sua sistematizzazione, fino a un modulo per le costruzioni lignee.

Eppure, la forza della sua conoscenza il Professor Giordano non la faceva mai cadere dall’alto, aveva invece la capacità di trasferire a valle le proprie conoscenze e di sperimentare sempre. “La vera essenza della conoscenza è utilizzarla quando la si possiede” così diceva il Professor Giordano sottolinea Luca Uzielli che ricorda “La ricerca di base nasce dalla ricerca applicata, lui ce lo ha ricordato tante volte. La formazione mista  biologica, tecnologica, ingegneristica  del tecnologo del legno ha un ruolo fondamentale di anello fra le varie competenze, perché non si possa più dire: il legno, questo sconosciuto!” Docente, ricercatore, divulgatore scientifico e fondatore nel 1956 dell’Istituto Nazionale del legno del CNR  dal 2002 denominato Istituto per la valorizzazione del Legno e delle Specie Arboree IVALSA , a lui si deve anche la monumentale opera “Tecnologia del Legno”, che rappresenta ancora oggi uno dei principali testi di riferimento per tutti gli studiosi del legno. Si siede ai tavoli più importanti, dove germina la cultura del legno italiana. Giovanni Hippoliti, prima allievo e poi assistente di Guglielmo Giordano, oltre alle nozioni tecniche da lui afferma di aver imparato tre insegnamenti cardine. “La prima cosa è che il sapere è morale: è apprezzabile se è utile. Non è fine a se stesso, ne deve servire per acquisire potere: deve servire per il prossimo. A questo scopo deve anche essere trasmesso nel modo più efficace e completo possibile. Il secondo insegnamento è


PERSONAGGI Al professor Guglielmo Giordano, il 20 giugno scorso, la FederlegnoArredo ha dedicato la presentazione della prima biografia e pubblicazione: “Scienza e arte del legno”. Il fondatore della moderna tecnologia del legno in Italia diceva: “Per avere soddisfazione si deve avere una seria preparazione, occorre sapere cosa si vuol fare, ma soprattutto lavorare con ostinata perseveranza”.

GUGLIELMO GIORDANO

uomo molto cristiano, chiedeva una grazia per gli altri piuttosto che un successo per sé, successo che ha comunque ampiamente avuto”. Così adesso più di prima, ogni volta che vedrò “quel mezzo legno e mezzo compensato”  come lo definisce Luciano Casasole in “Scienza e arte del legno”  che fu la sua invenzione, cercherò di indovinare un po’ il pensiero che lo animò, perché sembra che l’idea nacque con l’intento di fare un utilizzo razionale del legno pregiato e risolvere il problema del movimento del legno. Infatti, i parquet tradizionali, levigatura dopo levigatura, si consumano e devono essere rifatti; la parte inferiore del prodotto fatta in compensato, garantisce maggior stabilità, e così oltretutto è costituita da essenze ad accrescimento rapido. che nel lavoro si deve mettere tutta la buona volontà, ma poi bisogna accontentarsi del risultato che si riesce a raggiungere: la perfezione non è di questo mondo. Il terzo è che non si deve pretendere e non ci si deve nemmeno aspettare troppo dagli altri. Ma anche che da tutti  o quasi  si può imparare qualcosa”. Applicava prima di tutto a se stesso la disciplina, la voglia di vivere e il piacere del lavoro ben fatto, che per lui supera di molto qualunque altro tipo di gratificazione. Le vocazioni scientifiche, culturali, tecniche e professionali incentrate sul materiale legno, fondendosi con quelle umane, fanno di Guglielmo Giordano una figura di primo piano, indimenticata personalità del panorama scientifico italiano e internazionale. Pier Giorgio Giordano dice del padre “Io ricordo il suo amore per le montagne e per le foreste che l’ha portato sempre a fare scelte concrete. Avevo tre anni quando andò in Africa e ricordo la preoccupazione di mia madre. Li fece l’analisi delle specie arboree etiopi e ne rilevò due che portano il suo nome. E non posso dimenticare la sua nomina come primo direttore dell’Istituto Nazionale del legno del CNR, occasione in cui tutta la famiglia si riunì a Firenze. Documentò molte cose con l’acquarello essendo amante dell’arte e in ogni paese si interessò di arte lignea. Ha sempre avuto grande spirito pratico, fu scienziato nel senso di Galileo, cercava il lume. Non sorrideva mai ma aveva un buon carattere, non parlava mai male di nessuno. Era un

Al centro alcuni momenti del convegno, in particolare, da sinistra a destra Andrea Margaritelli, Sebastiano Cerullo e Pier Giorgio Giordano, uno dei figli del Professor Giordano. Sopa la copertina del libro.


FIERE NOSTRA PARTECIPAZIONE SAIE E SAIE3 BOLOGNA www.webandmagazine.media

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Appuntamento a Bologna Il Saie chiude la sua cinquantesima edizione, confermando il ruolo fondamentale che la fiera bolognese riveste nel panorama italiano dell’edilizia. Sono stati circa 60mila gli spettatori che hanno visitato la rassegna fieristica, curiosi di osservare da vicino le novità del costruire che potrebbero influenzare in meglio la qualità e il comfort degli spazi in cui viviamo. Dati interessanti arrivano anche dallo scenario estero: ben quindicimila visitatori provenienti da novanta Paesi sono giunti a Bologna per partecipare alla manifestazione, il triplo rispetto alla scorsa edizione, tredici padiglioni e due aree esterne per un totale di circa 100mila metri quadrati di esposizione hanno dato spazio a materiali, progetti, metodologie costruttive, strumenti e macchinari, abbracciando tutte le novità presenti sul mercato e confermando il valore delle tecniche e tecnologie ormai consolidate. Dopo "l'assaggio" autunnale, anche SAIE3 Salone internazionale della filiera del serramento e delle finiture per interni ed esterni tornerà a presentarsi nella sua totalità espositiva dal 18 al 20 Febbraio 2015 presentando l’universo del serramento, dalla A alla Z. Novità assoluta del Salone SAIE3 2015 sarà l’area tematica denominata X-TEK, che presenterà tutti i sistemi e le tecnologie legate alla chiusura dell’involucro edilizio. Floriana Gandini che ha presidiato con la consueta diligenza il nostro stand in occasione della manifestazione ha potuto constatare l'internazionalità dei visitatori: "Molte presenze erano estere e la Polonia ha rappresentato uno dei Paesi protagonisti, mentre l'Italia è stata rappresentata in modo uniforme a testimonianza della centralità del polo bolognese." Sonia Maritan, al suo esordio come direttore di Sistema Serramento, ha così commentato l'evento nel suo aspetto relativo alle costruzioni in legno e in quello relativo alle porte e finestre in legno, alluminio e pvc. "Abbiamo colto l’entusiasmo di alcuni espositori intenti a descriverci le novità dei loro prodotti: tecnologia innovativa, aspetto estetico e performance energetica le parole chiave di un mondo delle costruzioni sempre più rivolto alla qualità, alla sicurezza e alla domotica. Le costruzioni in

legno poi, costituiscono la sfida del futuro perché questo materiale ci consente di pensare, progettare e costruire in modo sostenibile. E il fascino del mercato globale in questo format fieristico si è espresso in un’ampia agorà di interscambio, che ha mostrato il rinnovato interesse per la capacità produttiva italiana agli occhi dei visitatori esteri da una parte e un’offerta espositiva multietnica dall’altra. Una vetrina ampia e variegata, fucina di spunti nuovi. In questo contesto il padiglione dedicato ai serramenti raccontava i suoi volti odierni, con i diversi materiali che lo costituiscono, i sistemi di posa che garantiscono la sua funzione in opera e gli importanti componenti accessori che lo completano; un’anticamera del SAIE3 che nel 2015 si dedicherà a questa filiera produttiva in modo più specializzato. La chiusura dell’involucro edilizio rimane d’altra parte la finitura principale di qualunque costruzione e questo elemento nel format del SAIE si lega quindi con coerenza e spontaneità al pay off della 50° edizione che cita: BUILT ENVIRONMENT EXHIBITION!” "Abbiamo destinato un numero sostanzioso di riviste in omaggio ai visitatori e in distribuzione agli espositori - ha concluso l'editore Pietro Ferrari - e abbiamo in due riprese rifornito il nostro stand di pubblicazioni per far fronte alla richiesta da parte dei visitatori, a testimonianza della vivacità dell'evento, in cui non è mancato un forte contenuto di prodotti innovativi."

Soddisfazione per l'appuntamento emiliano d'autunno.


SALONE INTERNAZIONALE DELLA FILIERA DI PRODUZIONE DEL SERRAMENTO E DELLE FINITURE D’INTERNI ED ESTERNI BOLOGNA FIERE, 18-20 Febbraio 2015


FIERE LEGNO & EDILIZIA VERONA www.legnoedilizia.com

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Il calendario della Fiera di Verona vede fra i suoi appuntamenti più importanti la prossima nona edizione di Legno&Edilizia, mostra internazionale sull’impiego del legno per le costruzioni edili. La biennale di quattro giorni si terrà nel febbraio 2015, dal 19 al 22, in due padiglioni con 15.000 metri quadrati di superficie espositiva e circa 150 aziende italiane e straniere presenti. Dalle prime adesioni risultano presenze da Austria, Germania, Italia, Polonia, Repubblica Ceca, Svizzera. Per industrie e artigiani dell’edilizia, come per progettisti e imprese collegate, l’appuntamento veronese con i professionisti rappresenta un prezioso punto d’incontro con le offerte della produzione internazionale, utile a programmare gli acquisti di nuove tecnologie di lavorazione, di prodotti e sistemi. Il legno nell’edilizia, anche grazie allo sviluppo delle case ecologiche e delle scelte di risparmio energetico, è sempre più presente nelle costruzioni italiane; e a Veronafiere gli operatori professionali troveranno un’esposizione interamente dedicata a questo particolare comparto, da sempre molto florido nel nord Europa e nell’America del nord. A loro volta gli espositori sanno di trovare a Verona numerosi e attenti compratori: 20.000 i visitatori professionali presenti nell’edizione del 2013. Incontri tecnici, convegni, dimostrazioni pratiche delle macchine per la lavorazione del legno, saranno assieme alla mostra i punti di forza della manifestazione che conta sulla collaborazione scientifica di alcune Università. I settori merceologici di Legno&Edilizia contemplano tredici linee di prodotto: legnami e semilavorati, macchinari e utensili, strutture portanti, carpenteria, case in legno, pavimenti, soffitti, scale e rivestimenti, sistemi di sicurezza, coperture e tetti, infissi controtelai per porte, colle, vernici e impregnanti, sistemi di fissaggio, studi di progettazione, import e distribuzione. Dagli edifici multipiano ai pavimenti, il legno offre elevate prestazioni tecniche e costi contenuti. Legno & Edilizia mette in mostra le applicazioni più sofisticate per il mondo delle costruzioni, dal legno strutturale al parquet, e propone soluzioni all’avanguardia nel rispetto della tutela delle risorse naturali, della riqualificazione energetica e del migliore utilizzo degli spazi.

IL LEGNO È IN BUONA SALUTE

Nonostante il momento congiunturale ancora molto critico, il legno, materia naturale, rinnovabile ed eco-compatibile, continua a dare segnali confortanti, tali da orientare gli operatori a un cauto ottimismo giustificato dal fatto che le realizzazioni di legno hanno smesso di essere considerate un metodo costruttivo esclusivo, appannaggio di pochi, per diventare al contrario la soluzione ideale per la maggior parte degli uten-

ti. Il nuovo indirizzo è indotto soprattutto da una migliore e più ampia informazione sulle prestazioni che contraddistinguono gli edifici di legno che costituiscono un valore aggiunto sempre più riconosciuto dal mondo della progettazione come punto di forza per un’architettura sostenibile ed eco-compatibile, interessata a sfruttare le più avanzate tecnologie energetiche integrate. Le soluzioni applicate alle varianti ingegnerizzate di questa materia prima assicurano livelli prestazionali superiori a quelli del legno massiccio ed è proprio questo uno degli aspetti che ha contribuito a incentivare l’utilizzo del legno come ideale in una logica costruttiva ecologica e performante anche rispetto la tutela dal rischio sismico, senza contare il riscontro positivo dal punto di vista economico. Tutti questi elementi favoriscono la scelta del legno anche all’interno delle città dove viene impiegato in progetti prestigiosi, sfidando altezze una volta ritenute impossibili con questo materiale. Ormai gli esempi sono numerosi, basta pensare a Via Cenni a Milano, il complesso residenziale in legno più grande d’Europa formato da quattro edifici di nove piani ovvero ventisette metri di altezza, ma anche in altre capitali europee sono state realizzate costruzioni della stessa portata, perfettamente rispondenti alle esigenze dell’edilizia residenziale in contesti ad alta densità abitativa dove i tempi ridotti di costruzione sono un sicuro vantaggio. E non solo. In molti casi è stata prevista la ricostruzione di scuole in legno al posto di istituti la cui demolizione dovrebbe avvenire entro il 2016. Un soluzione che potrebbe fare da apripista per favorire l’utilizzo del legno nell’ambito del pubblico. Legno & Edilizia si conferma, dunque, come un appuntamento improntato al dinamismo in cui l’organizzazione e la proposta sono pensati per aderire alle esigenze di un mercato costantemente in evoluzione. Segnaliamo anche che è stato siglato un accordo di collaborazione tra ARCA Casa Legno srl e Piemmeti spa, società partecipata da Veronafiere ed organizzatore di Legno&Edilizia. ARCA contribuirà al coordinamento del programma convegnistico della manifestazione: una partecipazione importante che conferma come la fiera faciliti l’incontro e le occasioni di business tra gli espositori e i visitatori. Per industrie e artigiani dell’edilizia, come per i progettisti e le imprese collegate, l’appuntamento veronese con i professionisti mette in vetrina le offerte della produzione internazionale, utile a programmare gli acquisti di nuove tecnologie di lavorazione, di prodotti e sistemi, inoltre offre la possibilità di intervenire a una serie di convegni, seminari e workshop cui partecipano relatori prestigiosi in collaborazione con Università ed Enti di Ricerca internazionali.

Al centro del settore

Specializzata e mirata, Legno & Edilizia è un appuntamento di grande rilievo a Verona.


9 ZIONE

^ I

ED

Fiera di Verona / Verona Messegelände

19-22 Febbraio 2015 19.-22. Februar 2015

Mostra internazionale sull’impiego del legno nell’edilizia Internationale Fachausstellung zum Holzeinsatz im Bauwesen Orario/ Öffnungszeiten: 9.00 - 18.00

Partner Tecnico

www.legnoeedilizia.com

Info: piemmeti S.p.A. • Tel. +39 049.8753730 - Fax +39 049.8756113 • info@piemmetispa.com


FIERE MADEexpo MILANO www.madeexpo.it

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Costruire e riqualificare in maniera sostenibile e sicura grazie a laboratori curati da protagonisti di spicco del mondo “green”.

MADEexpo 2015

La fiera MADEexpo, che andrà in scena dal 18 al 21 marzo 2015 a Fiera Milano Rho, è la rassegna leader in Italia e tra le prime in Europa dedicata al mondo dell’architettura e delle costruzioni. La manifestazione, giunta alla settima edizione e cresciuta di anno in anno fino a superare i 211.000 visitatori, rappresenta il luogo di incontro ideale tra materiali per le costruzioni diversi ma accomunati da un intrinseco valore di sostenibilità. Grazie a questa caratteristica, infatti, MADEexpo è diventata nel corso degli anni la fiera di riferimento per centinaia di migliaia di professionisti del settore che per tutta la durata della manifestazione hanno la possibilità di conoscere e approfondire le ultime soluzioni in grado di rendere confortevoli e sostenibili le costruzioni nuove e quelle oggetto di ristrutturazione. Un valore garantito dalla perfetta sinergia tra un’offerta merceologica di assoluto primo piano e l’organizzazione di numerosi incontri tecnico-culturali che affrontano i temi più attuali del settore. Proprio su quest’ultimo aspetto un ruolo di primo piano lo giocherà Build Smart!, il nuovo programma di eventi organizzato in collaborazione con Agorà che diffonderà conoscenze e contribuirà a sensibilizzare nei confronti dell’innovazione tecnologica dell’industria delle costruzioni.

UN GRANDE EVENTO TECNICO-CULTURALE AL CUI CENTRO SPICCANO PROGETTI E COSTRUZIONI SOSTENIBILI

Build Smart! – che garantirà una ricca panoramica su prodotti, materiali, sistemi e tecnologie per progettare, costruire e rinnovare edifici sostenibili, sicuri, antisismici e performanti – sarà caratterizzato da una forte capacità attrattiva nei confronti di visitatori altamente qualificati.

L’evento affronterà quindi il tema del Costruire e del Riqualificare in maniera sostenibile e sicura attraverso momenti di approfondimento e formazione organizzati in due luoghi fisici che, pur collocati in due padiglioni distinti, saranno fortemente connessi tra loro grazie alla presenza di aree caratterizzate sia da un intenso programma di convegni e workshop che garantiranno crediti formativi, sia da appuntamenti interattivi in cui verranno presentati i prodotti più evoluti. Nell’area Involucro e Serramenti andrà in scena principalmente il tema della sostenibilità e verranno ospitate le LAB STATIONS che, grazie a un format innovativo curato da protagonisti di spicco del mondo della sostenibilità, vedranno l’organizzazione di un percorso a tappe con laboratori dedicati all’involucro, al sistema tetto, all’integrazione edifici-impianti, alla salubrità indoor, al pacchetto pavimento. Il tema dell’innovazione, invece, sarà declinato soprattutto nell’area Costruzioni e Materiali dove i visitatori troveranno il modulo HI-TECH LAB for the Building Industry, uno spazio dinamico e interattivo, cui collabora anche il Politecnico di Milano, che consentirà ai visitatori di sperimentare nuove tecnologie e di ripensare il modo di progettare e costruire grazie alle ultime novità in tema di BIM, stampanti 3D, droni, realtà aumentata.



FIERE HOLZBAU FORUM GARMISCH-PARTENKIRCHEN www.forum-holzbau.com

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Alla ventesima edizione si manifesta ancora intatto il grande dinamismo dell'Holzbau Forum di Garmisch.

Nuovi contenuti e vecchi ricordi Con nuovi contenuti e una copertura completa dei più recenti sviluppi nel campo, il ventesimo Convegno Internazionale sull'Edilizia in Legno (IHF) si presenta attraente come non mai. L'edizione 2014 di questo evento cardine per il settore delle costruzioni in legno con esperti provenienti da tutto il mondo si terrà presso il Centro Congressi a GarmischPartenkirchen dal 3 al 5 dicembre 2014. In un anno di anniversario, è logico pensare alle origini: poiché il titolo della prima Conferenza Internazionale delle Costruzioni in legno, che si è tenuta a Würzburg il 30 novembre e primo dicembre 1995 gli organizzatori c'erano quattro di loro - avevano scelto "strutture portanti in legno: Persone, idee, visioni". La nuova piattaforma interdisciplinare è stata fissata per servire architetti e ingegneri, uffici governativi e autorità e gli attori nel settore delle costruzioni di carpenteria e commercio

del legno come fonte di nuove conoscenze ed esperienze nel campo della moderna costruzione in legno. Ciò che era vero nel 1995, non meno rilevante è oggi, mentre si prepara la ventesima edizione della Conferenza Internazionale dell'Edilizia Legno (IHF): "strutture portanti in legno sono spesso sperimentando successi - un prodotto dell'impegno, del duro lavoro e della devozione dei progettisti e degli operatori coinvolti".

GLI INCONTRI

Al prossimo appuntamento delle costruzioni di legno in programma a Garmisch, le informazioni e la grande offerta di novità, che è cresciuta costantemente nel corso degli anni, ha inizio il giorno prima della conferenza corretta con un evento di apertura altamente informativo,

warm-up (a partire dalle 08:55) sul tema dei "moduli di camera: fermo - temporanea - premiando - versatile" (sedia: Christoph Starck, •• Lignum - Holzwirtschaft Schweiz, Zurigo). Il programma del pomeriggio (partenza tra 1,30 e 1,50 pm) comprende i seguenti seminari preconferenza: •• Seminario pre-conferenza I: Architecture Forum (Organizzazione: TU Monaco di Baviera/Lignatur AG) Oggetto: "l'architettura di legno" (Presiede: Prof. Hermann Kaufmann) •• Prologo II: Forum Housing (Organizzazione: Società federale tedesca per case prefabbricate) Oggetto: "edificio verde o greenwashing? •• Edilizia sostenibile in marketing e comunicazione "(Chair: Christoph Windscheif) •• Prologo III: Casa in legno Costruzione Forum (Organizzazione: Federazione europea delle costruzioni in legno) Oggetto: "United we stand" (Chair: Hans Rupli, Holzbau Schweiz) •• Pre-Conferenza Seminario IV: Forum Tecnica di collegamento (Organizzazione: TU Graz in collaborazione con Vinzenz Harrer e Schmid Schrauben) Oggetto: "Connessioni nelle costruzioni in legno" (Presidente: Dr. Reinhard Brandner). Per i due giorni della conferenza principale, il comitato organizzatore internazionale - presieduta da Berna Università di Scienze Applicate (Dipartimento di Architettura, Legno e Ingegneria Civile) a Bienne e l'Università di Rosenheim - ha messo insieme un programma che presenta il tema del legno nella costruzione in tutta la sua varietà. Data l'ampiezza e la profondità dei contenuti proposti, i partecipanti possono guardare avanti ad aggiornare le proprie conoscenze, con le tematiche che coprono i seguenti campi (alcuni in sessioni parallele): •• Costruzione ed energia: il contributo del settore del legno alla protezione dell'ambiente e del clima •• Corpo e sviluppo di un grattacielo nel contesto urbano: i progetti in corso in fase di realizzazione e di costruzione •• Ieri - oggi - domani: l'analisi dell'evoluzione delle costruzioni in legno nel mondo di lingua tedesca •• Costruzione di ponti in legno: esempi provenienti da Germania, Svizzera, Nord America e Scandinavia •• Il futuro della costruzione: costruzione ad alta efficienza energetica per l'involucro edilizio


FIERE

HOLZBAU FORUM GARMISCH-PARTENKIRCHEN

•• Architettura in legno: espressione nazionale all'Expo 2015 di Milano I partecipanti con un interesse per le costruzioni in legno possono guardare avanti, in particolare, alle due sessioni di ricerca su "Segherie di risorse: - sviluppi - applicazioni" e "Giunti incollati: ricerca - sviluppo - applicazioni". L'architettura di legno in presentazione di quest'anno comprende ancora una volta una serie di nuovi interessanti edifici: la sala conferenze WIPO a Ginevra, il centro di calcio presso il Complesso di San Michel a Montreal, le estensioni per l'aeroporto Gardermoen di Oslo e il Museo d'Arte di Aspen. La 20 ° Conferenza internazionale del legno di costruzione in Garmisch-Partenkirchen sarà di nuovo capace di fornire una degna cornice per un omaggio a due uomini che hanno fatto molto per rafforzare la posizione del legno nel settore delle costruzioni, vale a dire Anton Kaufmann, il noto costruttore dal Vorarlberg, Austria , e il professor Ario Ceccotti dall'Italia. Con i vari eventi sociali, gli organizzatori hanno fatto in modo che ci sia anche un mondo di opportunità alla IHF per i partecipanti di divertirsi e costruire le loro reti. Gli organizzatori della IHF 2014 sono di nuovo sulla buona strada per raggiungere il loro obiettivo di fornire un'offerta up-to-date, completa e formativa di conoscenze e informazioni dal mondo delle costruzioni in legno. La gamma di argomenti affrontati nella sessione di apertura, i quattro seminari pre-conferenza e i due giorni della manifestazione principale garantiscono un'esperienza di apprendimento intensa per tutti, rinforzata con le possibilità di uno scambio di opinioni e di conoscenze con esperti nazionali ed internazionali della costruzione.

NEW CONTENTS AND OLD FEELINGS

With new content and full coverage of the latest developments in the field, the 20th International Wood Construction Conference (IHF) is going to be as attractive as ever. The 2014 edition of this premium event for the wood construction industry and experts from all over the world will be held at the Congress Center in Garmisch-Partenkirchen from 3 to 5 December 2014. As the title of the first International Wood Construction Conference, which was held in Würzburg on 30 November and 1 December 1995, the organizers – there were four of them – chose “Load-bearing Structures in Wood: People, Ideas, Visions”. The new interdisciplinary platform was set to serve architects and engineers, government offices and authorities, and the players in the carpentry trade and wood construction industry as a source of new knowledge and experience in the field of modern wood construction.

And what was true in 1995, is no less relevant today, as we prepare for the 20th edition of the International Wood Construction Conference (IHF): “Wooden load-bearing structures are often pioneering achievements – a product of the conviction, hard work and devotion of the planners and trades people involved.” At the forthcoming wood construction industry happening in Garmisch-Partenkirchen, the big information offering, which has grown continuously over the years, starts on the day before the conference proper with an Opening Event as a highly informative warm-up (starting 8.55 a.m.) on the subject of “Room modules: stationary - temporary - rewarding - versatile” (chair: Christoph Starck, Lignum - Holzwirtschaft Schweiz, Zürich). The afternoon program (starting between 1.30 and 1.50 p.m.) comprises the following preconference seminars: •• Pre-conference Seminar I: Architecture Forum (Organization: TU Munich / Lignatur AG) Subject: “Wooden architecture” (Chair: Prof. Hermann Kaufmann) •• Pre-conference Seminar II: Prefabricated Housing Forum (Organization: German Federal Society for Prefabricated Housing) Subject: “Green building or Green washing? – Sustainable construction in marketing and communications” (Chair: Christoph Windscheif) •• Pre-conference Seminar III: Wooden House Construction Forum (Organization: European Federation of Timber Construction) Subject: “United we stand” (Chair: Hans Rupli, Holzbau Schweiz) •• Pre-conference Seminar IV: Connector Technology Forum (Organization: TU Graz in collaboration with Vinzenz Harrer and Schmid Schrauben) Subject: “Connections in wood construction” (Chair: Dr. Reinhard Brandner). For the two days of the main conference, the international organizing committee – headed by the Bern University of Applied Sciences (Department of Architecture, Wood and Civil Engineering) in Biel and the University of Rosenheim – has assembled a program that presents the subject of wood construction in all its diversity. Given the breadth and depth of the content offered, attendees can look forward to updating their own knowledge, with papers covering the following fields (some in parallel sessions): •• Construction and energy: the timber industry’s contribution to environmental and climate protection •• Housing and high-rise development in the urban context: current projects in the planning and construction stages •• Yesterday – today – tomorrow: an analysis of developments in wood construction in the German-speaking world •• Wooden bridge construction: examples from Germany, Switzerland, North America and Scandinavia •• The future of construction: energy-efficient construction for the building envelope •• Architecture with wood: national self-expression at Expo 2015 in Milan Attendees with an interest in wood construction research can look forward in particular to the two research sessions on “Hardwood: resources – developments – applications” and “Glued connections: research – development – applications”. This year’s wooden architecture presentation again comprises a number of exciting new buildings: the WIPO conference hall in Geneva, the soccer center at the St. Michel Environmental Complex in Montreal, the extensions to Oslo’s Gardermoen Airport and the Art Museum in Aspen. The 20th International Wood Construction Conference in Garmisch-Partenkirchen will again provide a worthy setting for tributes to two men who have done much to strengthen the position of wood within the construction industry, namely Anton Kaufmann, the noted wood construction building contractor from Vorarlberg, Austria, and Professor Ario Cecotti from Italy. With the various social events, the organizers have made sure that there will also be plenty of opportunities at the IHF for attendees to have a good time and build their networks. The organizers of IHF 2014 are again on track to achieve their goal of providing an up-todate, full and formative offering of knowledge and information from the world of wood construction. The range of topics addressed in the opening session, the four pre-conference seminars and the two days of the main event guarantee an intensive learning experience for all, reinforced with opportunities for an exchange of views and knowledge with experts in the national and international wood construction scene.


FIERE LIGNA HANNOVER www.ligna.de

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Un appuntamento di portata mondiale.

Debutta alla Ligna il Wood Industry Summit Ligna, la più importante fiera mondiale per l’industria forestale e del legno, si terrà ad Hannover dall’11 al 15 maggio 2015 e sarà ancora una volta vetrina internazionale dell’industria della lavorazione del legno. Per la prossima edizione è annunciata un’importante novità: il debutto del Wood Industry Summit, piattaforma internazionale per il dialogo e il matchmaking, che debutterà nel padiglione 13. Il Summit sarà organizzato in partnership con l’Ente tedesco preposto al controllo delle attività forestali e della tecnica forestale KWF (Kuratorium für Waldarbeit und Forsttechnik e.V.) di Groß-Umstadt e occuperà circa 800 metri quadrati ripartiti in tre aree: area espositiva, matchmaking e forum. Aziende e istituti dei settori di offerta della tecnica forestale, dell’industria della segheria, della produzione di materiali a base legno e impiallacciature, del legno per impiego energetico, della lavorazione del legno massiccio e dell’industria della carta e della cellulosa presenteranno le loro ultimissime tecnologie nei pressi di importanti collettive internazionali rappresentative di aree geografiche particolarmente ricche di materie prime come Russia, Cina, Nord e Sudamerica. Per il matchmaking sono attese da questi Paesi istituzioni e delegazioni di esponenti di alto profilo del mondo della politica e dell’economia, che forniranno informazioni sulle possibilità di accesso ai loro mercati e su progetti locali connessi al settore. All’industria e alle delegazioni dei buyer saranno presentate tecnologie di aziende europee, ad esempio della Finlandia, della Svezia o dell’area dei Paesi di lingua tedesca (Germania, Austria, Svizzera) per l’utilizzo in area mondiale. Oltre al matchmaking, il KWF organizzerà anche il forum previsto dal Summit. Vi si daranno convegno player internazionali del mondo dell’industria, della scienza e della politica per presentare ai visitatori specializzati soluzioni e stato dell’arte della tecnica, soprattutto in merito alla raccolta del legno, e temi di attualità per il settore. Verranno anche date istruzioni concrete su come avviare un’attività a livello locale e verrà spiegato quali tecnologie possono essere impiegate nei singoli Paesi. Il Forum sarà moderato dal KWF. “Nel KWF abbiamo un partner eccellente, con il quale collaboriamo già da anni per dare risposta alle mutevoli esigenze del mercato. Siamo lieti che il KWF dia il via con noi a questa innovativa piattaforma del dialogo. Con essa intendiamo mettere a disposizione del settore un punto d’incontro unico a livello mondiale, che avrà grande valore per il business internazionale”, dice Jochen Köckler, del CdA della Deutsche Messe di Hannover. “Vogliamo mettere a disposizione dei nostri espositori la migliore piattaforma possibile per

le loro trattative d’affari internazionali e favorire i loro contatti con partner russi, cinesi, nord e sudamericani. Il KWF e i nostri partner nei singoli Paesi interessati ci daranno il loro supporto per portare l’offerta di tecnologie e soluzioni europee nei mercati d’oltremare. Il Wood Industry Summit farà da cornice a numerose presentazioni specialistiche, a forum di discussione e forme di aiuto. Come LIGNA abbiamo registrato un incremento di visitatori di aziende internazionali a integrazione verticale dell’industria della carta e della cellulosa, e con il Summit intendiamo creare valore aggiunto per questo gruppo. E proprio perché i processi d’affari diventano sempre più internazionali, perché le aziende puntano sempre più su nuovi mercati di crescita, dimostreremo, con il nostro Wood Industry Summit, di essere all’altezza del nostro ruolo di precursori nell’intermediazione tra domanda e offerta. Vogliamo dare supporto ai nostri espositori, aiutarli ad attivare le loro relazioni d’affari a livello internazionale e contribuire così a un loro successo duraturo”, dice Jochen Köckler. Tutto questo sottolinea il ruolo della LIGNA come fiera leader internazionale del settore. LIGNA è sinonimo di internazionalità e professionalità di altissimo livello. Nel 2015 la rassegna offrirà pertanto ancora una volta soluzioni concrete tenendo conto dei problemi attuali del mercato e del contesto politico generale. Ute Seeling, Direttrice del KWF, dichiara: “Con il previsto Wood Industry Summit, la Deutsche Messe offre agli espositori del cluster Foresta e Legno, nella cornice della prossima LIGNA, la possibilità di trovare potenziali partner nelle aree stabilite. Vogliamo creare così una base per rapporti commerciali a lungo termine e saremo lieti se le aziende se ne serviranno.” Il KWF è nato nel 1962 dalla convergenza dell’Ufficio Tecnico Centrale dell’Economia Forestale Tedesca (TZF) e della Società di Scienze del Lavoro Forestale (GEFFA) e si concentra su tutta una serie di compiti atti a garantire il futuro del settore, a evitare incidenti e proteggere l’ambiente a livello di prevenzione. In quanto unico ente di tale natura attivo a livello sovraregionale si occupa inoltre, a livello federale, di problemi di tecnica forestale sia di ordine pratico sia di tipo scientifico e tecnico. Il KWF è conosciuto soprattutto per l’organizzazione della Conferenza KWF e per la sua attività di controllo e certificazione di macchinari e attrezzature forestali. La Conferenza KWF è la seconda maggiore fiera mondiale del settore forestale e si tiene ogni quattro anni in località diverse della Germania. Il KWF è inoltre partner di network tedeschi e internazionali del settore dell’economia forestale e vanta importanti contatti mondiali.



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di Marco Basileo.

Domotex Hannover: il flooring in mostra Un appuntamento in costante rinnovamento ad Hannover dal 17 al 20 gennaio 2015. Tra le varie fiere dedicate al flooring, Domotex merita sicuramente una menzione speciale. La fiera, che si svolge ad Hannover ogni anno in gennaio (la prossima edizione si svolgerà tra il 17 e il 20 gennaio 2015), è uno dei più importanti eventi del settore, conosciuto dagli addetti ai lavori di tutto il mondo. Il respiro internazionale della fiera è una delle caratteristiche che maggiormente caratterizzano Domotex: moltissimi sono sia i visitatori sia gli espositori provenienti dall’estero, a dimostrazione di quanto sia sentito l’evento in tutto il mondo. Domotex può senza dubbio venir descritta come una delle più grandi fiere internazionali dedicate ai tappeti e alle pavimentazioni in genere, e i numeri della scorsa edi-

zione non fanno che darne un’evidente conferma: circa 1.350 espositori provenienti da 57 nazioni, 45mila visitatori (una cifra in continua crescita edizione dopo edizione), da oltre 80 Paesi, tre giorni interamente dedicati alle pavimentazioni, ai tappeti e a tutto ciò che vi ruota intorno. Questi sono i numeri che completano il biglietto da visita di Domotex, che si pone sempre di più come un punto di riferimento per quanti lavorano nel campo dei tappeti. Vari sono i settori merceologici presenti alla fiera: dai tappeti ai pavimenti in parquet, dai pavimenti laminati ai tessuti, senza dimenticare le associazioni e la stampa di settore, che pure sono sempre ben rappresentate all’interno della fiera. L'innovazione è un


FIERE DOMOTEX DOMOTEX HANNOVER: 17 TO 20 JANUARY 2015, THE WORLD OF CARPETS

altro punto di forza della fiera: l'anno scorso è stata varata "Innovations@Domotex", un'area dedicata alle idee più recenti nel settore. I tappeti sono presenti nelle declinazioni più diverse, con un’ampia e variegata rappresentanza: ogni anno alla mostra di Hannover espongono i propri prodotti aziende specializzate in tappeti tradizionali e moderni, tappeti iraniani, tappeti cinesi antichi, tappeti dall’Egitto, dall’Afghanistan, dall’India, dal Marocco, dal Nepal, dal Pakistan, dalla Russia e dalla Turchia. Tutti i paesi che hanno una lunga e gloriosa tradizione nella fabbricazione di tappeti, dunque, trovano posto negli spazi espositivi di Hannover. Quando si parla di tappeti, non ci si riferisce solo al tappeto antico da mettere in salotto e da esibire come veri e propri oggetti preziosi o di design. Il mondo dei tappeti include anche altri oggetti, forse meno preziosi, ma sicuramente utili in ogni casa. È il caso dei tappeti per il bagno, per gli esterni e per tutti quei luoghi in cui un tappeto prezioso potrebbe rovinarsi. Anche questa categoria di tappeti tessuti e non annodati viene ampiamente rappresentata all’interno della fiera, con spazi e stand appositi. Spazio quindi ai scendiletto, ai tappeti per le scale, agli zerbini, ai tappetini per il bagno e così via. Ma anche ai rivestimenti per aree collettive, come aeroporti, sale cinematografiche, centri congressi. Qui il contract non ha un'area dedicata, ma la meriterebbe perché sono in costante crescita i produttori specializzati anche in questo comparto. Come detto, Domotex non dà spazio solo ai tappeti, ma anche ai pavimenti in genere. L’esposizione di parquet, in particolare, è sicuramente uno dei fiori all’occhiello di Domotex. Il parquet è un tipo di pavimentazione ancora estremamente popolare, e infatti il numero di espositori di questo prodotto presenti alla fiera di Hannover è sempre molto alto. Produttori e venditori di tappeti e pavimentazioni di vario tipo: l’appuntamento è per gennaio, ad Hannover, nei padiglioni di Domotex.

HANNOVER

Among the various fairs dedicated to flooring, carpets, fabrics and so on, Domotex definitely deserves a special mention. The fair, which takes place in Hannover every year in January (the next edition will take place between 17 and 20 January 2015), is one of the most important events in the industry, known by insiders around the world. The international scope of the fair is one of the features that best characterize Domotex: many are both visitors and exhibitors from abroad, demonstrating how the event felt around the world. Domotex can certainly be described as one of the largest international exhibitions dedicated to carpets and flooring in general, and the numbers of the last edition that does not give a clear confirmation about 1,350 exhibitors from 57 nations, 45 thousand visitors (a figure in continues to grow year after year), more than 80 countries, three days entirely dedicated to flooring, carpets and everything that revolves around us. These are the numbers that complete the business card of Domotex, which arises more and more as a point of reference for those working in the field of carpets. There are various sectors present at the fair: from carpets to hardwood floors, laminate floors from tissue, not to mention the associations and the trade press, which also are always well represented at the fair. Innovation is another strong point of the fair: last year was passed "Innovations @ Domotex", an area dedicated to the latest ideas in the field. The carpets, however, are the masters anyway, with a wide and varied representation: every year at the Hannover exhibition display their products companies specializing in traditional and modern rugs, Iranian rugs, Chinese rugs antique rugs from Egypt, from 'Afghanistan, India, Morocco, Nepal, Pakistan, Russia and Turkey. All countries that have a long and glorious tradition in the manufacture of carpets, therefore, find a place in the exhibition in Hanover, which for three days becomes the navel of the world of carpets. When we speak of carpets, there refers only to the old carpet to put in the living room and to show off as genuine or valuable objects of design. The world of carpets also includes other objects, perhaps less valuable, but certainly useful in every home. This is the case of the rugs for the bathroom, for the exterior and for all those places in which a precious carpet could be damaged. This category of non-knotted woolen carpets and is widely represented at the fair, with spaces and special stand. Space then the rugs, carpets on the stairs, the door mats, bath mats and so on. But even coatings for collective areas, such as airports, cinemas, convention centers. Here, turnkey projects does not have a dedicated area, but it deserves because they are constantly growing manufacturers specialized in this sector. As mentioned, Domotex not only gives space to the rugs, but also to the floors in general. The exposure of flooring, in particular, is certainly one of the flagships of Domotex. The parquet flooring is a type still extremely popular, and in fact the number of exhibitors of this product present at the Hannover Fair is always very high. Manufacturers and sellers of carpets and floor coverings of various kinds: the appointment is for January, in Hannover, in the halls of Domotex.


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BAU di Monaco si caratterizza per un profilo e un posizionamento molto chiari, che distinguono la manifestazione da molte di quelle concorrenti.

Un target preciso A gennaio 2015 BAU occuperà nuovamente tutto lo spazio disponibile nel Centro Fieristico di Monaco di Baviera, pari a 180mila metri quadrati di superficie coperta. BAU 2015 accoglierà ancora una volta oltre 2mila espositori da una quarantina di Paesi. La quota di espositori esteri sarà vicina al 30 per cento. Sul fronte dei visitatori la manifestazione punta a superare la soglia delle 230mila presenze e ad aumentare ulteriormente il tasso di internazionalità. BAU si svolgerà nel Centro Fieristico di Monaco di Baviera dal 19 al 24 gennaio 2015. Il salone è organizzato da Messe München International.

IL POSIZIONAMENTO DI BAU

Che cosa rappresenta BAU? I suoi punti di forza sono la qualità, l'internazionalità, la rilevanza delle novità presentate e l'approccio orientato alle soluzioni. Ma, soprattutto, BAU è una piattaforma di business, dove espositori e visitatori si danno appuntamento per svolgere i loro affari. Spesso si discute di progetti concreti. Molti visitatori portano con sé i progetti di quello che intendono costruire e cercano tecnologie e materiali adeguati per realizzarli. Il concetto di qualità si riferisce alla qualità di espositori e visitatori in pari misura. BAU riunisce tutti coloro che occupano ruoli di responsabilità nella pianificazione, nella progettazione e nella costruzione di edifici, a livello nazionale e internazionale con un forte richiamo internazionale su un vasto pubblico di operatori specializzati da tutto il mondo, non solo in Europa. L’edilizia riconosce da tempo il ruolo di BAU come motore dell’innovazione. Il settore ha sincronizzato il proprio lavoro di innovazione, ricerca e sviluppo alla cadenza biennale di BAU. A sua volta, BAU si assicura di proporre a ogni edizione i tempi più rilevanti per il mercato. In questo contesto, l'enfasi di BAU è sulle soluzioni. Abbracciando tutta la gamma di materiali e attività, il salone promuove la collaborazione fra le diverse professioni dell’edilizia e le attività industriali e artigianali specializzate.

EVOLUZIONE DEL NUMERO DI ESPOSITORI

Le successive edizioni di BAU dal 2005 hanno

registrato il "tutto esaurito". La richiesta di spazi supera ogni volta la disponibilità di 180mila metri quadrati. Esiste quindi una lunga lista d’attesa, che conta attualmente oltre 400 aziende. Naturalmente viene fatto tutto il possibile per assegnare alle aziende lo spazio richiesto e per accogliere il maggior numero possibile di espositori, soprattutto esteri. A BAU 2013 è stato stabilito il nuovo record di 2.060 espositori. Particolarmente soddisfacente l’alto numero di presenze dall’estero, con 572 espositori provenienti da oltre confine, pari al 27 per cento del totale. Gli espositori esteri sono giunti da 41 Paesi diversi. Anche sul fronte dei visitatori le cifre sono state molto positive negli ultimi anni. Nel 2013 non sono stati segnati nuovi record solo a causa del maltempo invernale. Ma è stata comunque superata la soglia dei 60mila visitatori dall’estero, a conferma di quanto BAU sia conosciuto nel settore a livello mondiale. Come per gli espositori, la classifica dei Paesi di provenienza dei visitatori è guidata da Austria, Italia e Svizzera, con un incremento significativo delle presenze dalla Russia (+982 rispetto all’edizione 2011). BAU si considera il “principale salone mondiale” nel proprio settore. Questa definizione trova conferma anche nel numero di visitatori provenienti da Paesi extra-europei. Oltre 9mila visitatori (9,194) sono giunti a BAU 2013 da fuori Europa. Le presenze dall’Asia sono aumentate di quasi mille unità rispetto al 2011 (quando c’erano 3.505 visitatori). Infine, nel 2013, dalle Americhe (Nord, Centro e Sud) sono giunti 500 visitatori in più rispetto al 2011 (+456).

LA STRUTTURA DELLA MANIFESTAZIONE

La pianta di BAU 2015 comprende diciassette padiglioni con una superficie complessiva di 180mila metri quadrati. I padiglioni sono suddivisi per materiali, prodotti e tematiche. BAU è speciale perché raccoglie in un'unica manifestazione tutte le tecnologie, i prodotti e i materiali utilizzati in progettazione e costruzione. Grazie a questo approccio trasversale, BAU è una fonte di informazioni fondamentale per chiunque si occupi di progettazione ed edili-


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BAU

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zia: investitori, progettisti e architetti, ma anche artigiani specializzati e facility manager. BAU è una vetrina di anteprime. Gli espositori allineano lo sviluppo di nuovi prodotti alla periodicità del salone. A BAU vengono presentate in anteprima moltissime novità nel campo delle finestre, delle porte, delle pavimentazioni e delle facciate. Questa è un’altra ragione per cui i professionisti del settore si danno appuntamento ogni due anni a Monaco di Baviera da tutto il mondo. Il numero di espositori resterà dunque attorno a quota 2000, come due anni fa. Non sarà possibile crescere ulteriormente perché lo spazio nei padiglioni è esaurito. Come per i visitatori, i Paesi più rappresentati fra gli espositori sono come sempre Austria, Italia e Svizzera. L’unico Paese non europeo stabilmente insediato fra i primi venti è la Cina, ma anche Stati Uniti e Canada si stanno avvicinando alla top twenty.

COMPOSIZIONE DEI VISITATORI

BAU abbraccia tutte le categorie professionali e richiama visitatori dalla progettazione, dalla pianificazione e dall’edilizia. La percentuale preponderante di operatori proviene dalle professioni dell’edilizia, che rappresentano il 36 per cento di tutti i visitatori. Molto numerosi anche gli operatori del comparto dei materiali da costruzione e altri fornitori, con il 32 per cento. Negli ultimi anni è aumentato sensibilmente anche il numero di progettisti, architetti e ingegneri in visita a BAU. Queste categorie rappresentano attualmente il 27 per cento. Il tre per cento dei visitatori proviene dal settore immobiliare e real estate, il 2 per cento da istruzione, formazione e ricerca. BAU è la più importante piattaforma di informazione e comunicazione per progettisti, architetti e ingegneri edili di tutto il mondo. Nessun altro evento richiama un numero analogo di addetti di queste categorie, né di qualità paragonabile. A BAU 2013 sono giunti oltre 60mila visitatori membri di società di architettura e progettazione. Nell’arco di otto anni è più che raddoppiata la quota di progettisti fra i visitatori di BAU. Nel 2013, la manifestazione è cresciuta

per la quinta edizione consecutiva, toccando il livello record di oltre 62mila presenze. È chiaro che progettisti e architetti tengono BAU in grande considerazione e questa è una caratteristica unica del salone.

TEMATICHE PRINCIPALI

Prima di ogni edizione di BAU i responsabili della fiera si rivolgono ai rappresentanti degli espositori per individuare le tematiche principali. Al salone, questi temi vengono trattati in diversi modi dalle aziende espositrici. E si ritrovano anche nei forum e nelle mostre speciali di BAU. Per BAU 2015 sono stati individuati tre temi principali. Urbanizzazione intelligente - Entro il 2025 circa due terzi della popolazione mondiale vivranno in città. Pianificare, costruire e gestire queste città è una grandissima sfida che può essere affrontata solo con un approccio integrato fra pianificatori, architetti, tecnici e artigiani. In quest'area si osserverà a che punto siamo giunti nel cammino verso la città del futuro e quali sono le possibilità attuali della progettazione e della tecnologia. Edifici e utenti - Gli abitanti dell’Europa Centrale trascorrono oltre l’ottanta per cento del tempo lavorativo in ambienti chiusi. Se questi spazi offrono condizioni ottimali, producono effetti positivi sulle prestazioni di chi ci lavora. Quest'area tematica pone l'accento sulle soluzioni tecnologiche concrete per migliorare gli edifici e gli interni per gli utenti, dai sistemi di ventilazione innovativi ai sistemi integrati per controllo, monitoraggio e ottimizzazione. Efficienza dell'energia e delle risorse - L'utilizzo dell'energia e delle risorse rappresenta una delle sfide più grandi per il futuro. Il settore delle costruzioni può dare un contributo significativo, ad esempio con materiali da costruzione sostenibili, tecnologie innovative per riciclare i materiali e software intelligente per la progettazione di edifici a risparmio energetico. Lo sviluppo di facciate integrate e modelli efficienti di fornitura energetica per singoli edifici e interi quartieri è un passo logico e necessario per il futuro delle città piccole e grandi.

ARCHITECTS’ DARLING

La popolarità di BAU fra gli architetti è dimo-

Nelle foto in alto a sinistra: l’mpressionante afflusso di visitatori. Nella foto sopra: Daniel Liebeskind, tra i protagonisti degli eventi culturali.


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strata dall’appuntamento annuale con gli Architects' Darling Awards. Lo scorso novembre gli architetti tedeschi hanno indicato BAU come fiera preferita per la seconda volta consecutiva. BAU ha così ricevuto l’ambito Architects’ Darling® Award. Il premio viene assegnato sulla base del più grande sondaggio fra architetti condotto in Germania. In totale, circa 2000 architetti e progettisti hanno espresso le loro preferenze fra oltre 200 produttori e marchi dell'edilizia L'ambita statuetta della fenice, in bronzo massiccio, è stata assegnata a 24 categorie, fra le quali la "fiera preferita". Oltre alle presentazioni degli espositori nei rispettivi stand, i temi chiave di BAU verranno ripresi anche nelle mostre speciali e nei forum, proponendo punti di vista e aspetti differenti. BAU organizza questi convegni in stretta collaborazione con partner prestigiosi.

MOSTRE SPECIALI

Research WorkShop - I 17 istituti di ricerca della Fraunhofer Building Innovation Alliance allestiranno una mostra speciale nel padiglione C2, intitolata “ResearchWorkShop”, che presenta innovazioni e sviluppi nelle aree seguenti: Utilizzo efficiente di energia e risorse, con "Building Envelope 2.0", Tecnologie per le città del futuro, con "Intelligent Urbanization", Qualità dei prefabbricati e degli edifici, con la "3D Printed House", Informazione specializzata, aggiornamento professionale e formazione sul lavoro, con "Knowledge Transfer". Mostra speciale Eco Design - for Man and Environment - In collaborazione con ift Rosenheim BAU, BAU organizza la mostra speciale intitolata “Eco Design - for Man and Environment”. Building for Life - La demografia diventa verde: questa mostra speciale nel padiglione A4 illustra il concetto di progettazione universale applicato nella realtà quotidiana e ciò che esso richiede in termini di pianificazione, prodotti e materiali; BAU organizza questo evento per la terza volta in collaborazione con la società tedesca di gerontologia GGT Deutsche Gesellschaft für Gerontotechnik®, con il motto "Demography goes green".

MOSTRA SPECIALE SU PELLICOLE E MEMBRANE

Alcuni edifici spettacolari hanno richiamato l’attenzione sull’uso di pellicole e membrane

in architettura. Uno dei primi esempi è stato il famoso tendone dello Stadio Olimpico di Monaco di Baviera, costruito per i Giochi Olimpici del 1972. Un esempio più recente è il tetto dell’Allianz Arena a Monaco di Baviera, completato nel 2005 e costituito da 1.056 "cuscini d'aria" composti da una pellicola di ETFE di soli 0,2 mm di spessore. Pellicole e tessuti vengono sempre però più impiegati anche in progetti “quotidiani”. BAU dedica a questa modalità di costruzione innovativa una mostra speciale, dove saranno esposti materiali tessili e pellicole innovativi. La mostra verrà allestita appositamente nell'area esterna dell'Atrium, per dimostrare le resistenza e l'adattabilità dei materiali tessili. BAU realizza l’iniziativa in collaborazione con lo studio di architettura "Leichtbaukunst". Forum - Nel programma dei forum, esperti di tutto il mondo discuteranno di Futuro dell’Edilizia e Architettura di Domani. Fra i relatori ci sono nomi famosi nel campo dell'architettura e della progettazione.

FORUM NEL PADIGLIONE A4

Il forum nel padiglione A4 analizza il ruolo degli architetti oggi e in futuro. Il forum è articolato in due parti. Le sessioni di mattina e mezzogiorno sono organizzate da BAU in collaborazione con le riviste di architettura XIA e AIT e con l'associazione tedesca dei progettisti d'interni, Bund Deutscher Innenarchitekten. Ogni giorno, dalle 12 alle 14, architetti e aziende produttrici dell'industria edilizia si confronteranno in dibattiti su temi di attualità. Nel Forum B0 sono coinvolti tre enti: il Ministero tedesco dell'Ambiente, Conservazione della Natura, Lavori Pubblici e Sicurezza Nucleare; la Fraunhofer Building Innovation Alliance e la Bundesarbeitskreis Altbauerneuerung (BAKA), un gruppo di lavoro dedicato a ristrutturazioni e ammodernamenti. Il Ministero riferirà su una serie di iniziative di ricerca e finanziamento, obiettivi politici e contesto legislativo. La Fraunhofer Building Innovation Alliance, costituita da diciassette istituti, presenterà alcuni lavori di ricerca sulla base di progetti concreti. Un altro tema centrale del forum è la ristrutturazione e l’ammodernamento degli edifici. Nelle presentazioni della Bundesarbeitskreis


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MONACO DI BAVIERA

Nelle prime tre foto in alto: momenti della manifestazione. Nell’ultima foto: la conferenza stampa a Milano. Altbauerneuerung, l’attenzione sarà focalizzata su come migliorare gli edifici esistenti per rispondere alle sfide del futuro.

PROGRAMMA COLLATERALE

BAU 2013 è stato accompagnato da un programma collaterale ricco e diversificato. Tra le iniziative più importanti: Archi-World Academy -Circa quattro anni fa, a BAU 2011, BAU e Archi-Europe Group hanno lanciato il più grande concorso mondiale per studenti di architettura: Archi-World Academy. Studenti di architettura e giovani architetti di tutto il mondo sono stati invitati a presentare progetti e idee all’insegna del risparmio energetico. I vincitori si sono aggiudicati esperienze di praticantato nei principali studi di architettura internazionali. Ad esempio, il progetto scelto da Daniel Libeskind ha vinto uno state di sei mesi nella sede di New York. A BAU 2015 altre 12 archistar offriranno praticantati nei loro studi, oltre a far parte della giuria. La cerimonia di premiazione, alla quale saranno presenti alcuni dei giurati, si svolgerà il 21 gennaio 2015 a BAU. Notte Bianca dell’Architettura - Uno dei momenti clou è la "Notte Bianca dell’Architettura”, organizzata per la prima volta a BAU 2011. Nel 2105 verrà replicata sempre durante BAU, venerdì 23 gennaio. Il nostro obiettivo è gettare un ponte fra il salone BAU e la città di Monaco di Baviera e tutti gli appassionati di architettura. Nella Notte Bianca dell’Architettura, i visitatori verranno accompagnati in visita agli edifici più belli e interessanti della città. L’esperienza sarà resa ancor più affascinante nell’atmosfera notturna della città. Dalle 19 a mezzanotte, un servizio di bus navetta gratuito collegherà tutti gli edifici. I passeggeri potranno salire e scendere senza limitazioni. Sugli autobus, studenti di architettura forniranno informazioni sui vari edifici. Oltre ai tour aperti a tutti, ci saranno anche visite guidate su temi specifici nell’ambito del programma per espositori e visitatori. Queste visite partono dal centro fieristico e devono essere prenotate in anticipo. Per gli operatori stranieri sono previste offerte di gruppo con guida e spiegazioni in lingua straniera. La "Notte Bianca dell'Architettura" è organizzata da Messe München in collaborazione con la Città di Monaco di Baviera e l’Autorità

Superiore per l’Edilizia del Ministero degli Interni della Baviera. L’evento è patrocinato dal Sindaco di Monaco di Baviera, Dieter Reiter. MESSE MÜNCHEN INTERNATIONAL Messe München International (MMI), con i suoi circa 40 saloni dedicati a beni di investimento, beni di consumo e nuove tecnologie nella sola piazza di Monaco di Baviera, è uno dei principali organizzatori fieristici al mondo. Oltre 30mila espositori e circa due milioni di visitatori partecipano ogni anno alle manifestazioni presso il Centro Fieristico, il Centro Congressi Internazionale (ICM) e il Centro Espositivo MOC. Inoltre, Messe München International organizza saloni specializzati in Asia, Russia, Medio Oriente e Sudamerica. Con dodici consociate estere in Europa e in Asia e oltre sessanta rappresentanze estere, che offrono i loro servizi in più di novanta Paesi, Messe München International dispone di una rete operativa su scala mondiale. Insieme agli enti fieristici di Düsseldorf e Hannover, MMI gestisce il centro espositivo di Shanghai New International Expo Centre (SNIEC), inaugurato nel 2001. Messe München vanta molti decenni di esperienza nell'organizzazione di fiere per l'edilizia. Fra i principali saloni internazionali, Monaco di Baviera, oltre a BAU, ospita anche il salone delle macchine per edilizia bauma e il salone del settore immobiliare EXPO REAL. Con questi tre eventi Monaco di Baviera abbraccia tutta la catena di processo della progettazione e delle costruzioni, dagli investimenti alla pianificazione, dalla progettazione alla costruzione e gestione di un edificio. Quest’anno ci sono circa 400 aziende in lista d’attesa per BAU, una situazione non più accettabile nel lungo termine.Per risolvere il problema sono in costruzione due nuovi padiglioni, C5 e C6, cosicché in futuro sarà possibile rispondere alle richieste di tutti i nostri espositori. I lavori cominceranno nell'estate del 2016 e dureranno circa due anni. Dal 2018 quindi 200mila metri quadrati di spazi coperti, 20mila in più di oggi. L’ampliamento apre nuove prospettive per BAU e i suoi espositori. A BAU 2019 sarà possibile probabilmente accogliere anche le aziende che oggi si trovano in lista d’attesa.


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Ediltek 2014 si chiude superando le 13.000 presenze

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Sono circa 13.000 le presenze per Ediltek, la Fiera dell’Edilizia tenutasi a MalpensaFiere dal 3 al 5 ottobre, che anche quest’anno è riuscita a dimostrare che il comparto edile della Regione Lombardia ed in particolare della Provincia di Varese è vivo e vuole continuare a costruire l’edilizia del futuro, rivolgendosi non solo a clienti locali ma aprendosi a livello nazionale ed internazionale, in virtù della posizione strategica del polo fieristico varesino, soprattutto in vista della prossima edizione che si terrà dal 2 al 4 settembre, durante Expo 2015. Oltre 150 espositori, per una manifestazione che ha occupato oltre 12.000 m2 di padiglioni di MalpensaFiere e 25.000 m2 di area esterna. Ediltek 2014 è stato un importante momento d’incontro per gli esperti di settore che si sono confrontati ed hanno proposto idee e soluzioni innovative, ma non solo, è stato anche un importante momento di business, un’opportunità di lavoro ed occupazione, con oltre 700 persone presenti in fiera tra allestitori, trasportatori, operatori di servizi, addetti alla sicurezza ed alla sorveglianza, oltre alle 150 aziende del settore, numeri che hanno generato un buon indotto per l’economia del territorio. “Siamo soddisfatti” – commenta Pietro Garavaglia, Amministratore Delegato di Chocolat Pubblicità, Segreteria Organizzativa dell’Evento – “è un momento difficile, ma abbiamo visto le aziende lavorare, prendere contatti. Nell’organizzare questa edizione ci siamo confrontati con un settore che chiedeva azioni positive per contrastare la negatività del momento e insieme abbiamo lavorato per offrire ai visitatori una vetrina fatta da prodotti e progetti innovativi. Fondamentale è stato il supporto degli Enti e delle Associazioni di Categoria per fare della fiera un momento altamente qualificato, un Comitato Tecnico unito dalla consapevolezza che il rilancio del sistema delle costruzioni italiane è una condizione necessaria, perché l’edilizia è l’unico settore economico in grado di attivare diversi settori economici oltre ad essere un’importante moltiplicatore degli investimenti. Grazie ad ACE; ANACI; ACEV; ANFUS; ASEA; CCIAA di Varese; Collegio dei Periti Industriali e dei Periti Industriali Laureati; Collegio Geometri e Geometri Laureati della Provincia di Varese; CNA; CPT; CSA; INAIL e UPI. Un grazie particolare anche a tutte le aziende, che tra speranze e timori, hanno ancora una volta creduto in Ediltek”.

Il World Architecture Festival assegna per la prima volta il Wood Excellence Prize Il World Architecture Festival (WAF) ha annunciato che il programma dei premi WAF di quest’anno comprenderà per la prima volta il Wood Excellence Prize sponsorizzato dall’American Hardwood Export Council (AHEC): non vi sono limitazioni alla natura dei progetti che si possono presentare e l’unico criterio di ammissione è che il legno ne costituisca parte integrante. La partecipazione alla competizione è gratuita e, se selezionati tra i finalisti, i designer o gli architetti saranno invitati a presentare dal vivo il proprio progetto ai giudici durante il festival. Il vincitore è stato annunciato alla cerimonia di premiazione del WAF venerdì 3 ottobre 2014. Matteo Thun, architetto, designer e maestro nell’uso del legno in architettura, presiederà la giuria che assegnerà il Wood Excellence Prize. Matteo Thun commenta: "Il legno, in quanto risorsa rinnovabile, è indispensabile in architet-

tura e nel design. La nostra sfida quotidiana è elaborare progetti e prodotti che siano sostenibili, di una bellezza senza tempo, puri e semplici, ma allo stesso tempo innovativi dal punto di vista tecnico e ambientale. Il nuovo Wood Excellence Prize consoliderà questo intento e sono molto lieto di essere coinvolto in questo prestigioso evento.” David Venables, direttore europeo dell’American Hardwood Export Council (AHEC) (nella foto), commenta: “Trattandosi di una delle campagne di promozione del legno maggiormente riconosciute nel mondo, è assolutamente sensato che AHEC collabori con il World Architecture Festival per creare un nuovo riconoscimento all’eccellenza della progettazione in legno. Il legno è uno dei materiali naturali più sostenibili al mondo e noi abbiamo industrie innovative in tutto il mondo che lo utilizzano, ma senza la creatività e l’ispirazione della comunità internazionale di architetti e designer non realizzeremo mai il suo pieno potenziale.” I riconoscimenti WAF costituiscono il cuore del


NOTIZIE Da Rothoblaas il nuovo catalogo “Attrezzatura per costruzioni in legno”: la scelta nella specializzazione Rothoblaas, multinazionale leader nei settori del fissaggio, dell’impermeabilizzazione e dei sistemi anticaduta, lancia un nuovo strumento di presentazione della propria gamma di attrezzatura: il nuovo catalogo “Attrezzatura per le costruzioni in legno”. “La scelta di focalizzarci su temi specifici è dettata dalla volontà di semplificare la consultazione dei nostri cataloghi da parte dei nostri clienti e rivolgere la nostra offerta a target mirati”, spiega Laura Dalvit, responsabile marketing di Rothoblaas. Obiettivo raggiunto per l’azienda con sede nel cuore delle Alpi italiane: il nuovo catalogo presenta la selezione più specializzata del mercato in ambito di attrezzatura per la carpenteria in legno, senza tuttavia compromettere la possibilità di scelta che si vuole offrire al cliente. “Specializzarsi non significa ridurre le possibilità di scelta, ma aumentarne la qualità”, puntualizza Thomas Gostner, Product Manager della linea attrezzatura. Qualità dell’offerta che infatti viene rafforzata. Agli storici marchi distribuiti da Rothoblaas, come Mafell, Duss e Reich, si aggiunge la recente partnership con un gigante come Stubai, leader della produzione di utensili, oltre a una vasta gamma di nuovi articoli. Nel catalogo troviamo attrezzatura da cantiere, sistemi anticaduta, strumenti di misurazione, di trasporto e sollevamento, articoli per la riparazione lamellare, dime per l’esecuzione precisa di fori e fresate, punte e frese per trapani, chiodatrici e altri strumenti manuali ed elettrici per la lavorazione del legno. Uno strumento completo e piacevole alla consultazione, che concentra gli oltre 20 anni di know-how di Rothoblaas nel settore della lavorazione del legno in una selezione indispensabile in ogni cantiere. Un altro passo dell’azienda altoatesina verso l’affermazione internazionale come “il partner giusto per chi progetta e costruisce in legno”. Per scaricare il catalogo, disponibile gratuitamente in 5 lingue, www.rothoblaas.com.

festival, e vedranno la partecipazione di studi professionali da tutto il mondo – da famosi studi di architettura internazionali a piccoli studi locali – che si contenderanno la visibilità globale in 28 categorie individuali all’interno di tre macro-gruppi: Progetti completati, Progetti paesaggistici e Progetti futuri. I finalisti saranno invitati a partecipare al festival per presentare il proprio progetto dal vivo a una giuria che valuterà le loro argomentazioni a sostegno della propria candidatura e i vincitori di ciascuna categoria parteciperanno automaticamente all’ambita selezione per il World Building of the Year, presieduta dalla “super-giuria” del festival, con la cerimonia di premiazione che rappresenterà il culmine del WAF 2014. Per ulteriori informazioni visitare il sito: www.worldarchitecturefestival.com


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Cresce il volume delle esportazioni di segato di latifoglie in Europa Le esportazioni di segati di latifoglie americane verso l’Europa crescono del 12% nei primi sei mesi del 2014 rispetto all’analogo periodo del 2013 grazie alla forte ripresa della Gran Bretagna. Il volume delle esportazioni di segati di latifoglie americane verso l’Europa nei primi sei mesi del 2014 ammonta a 201.000 m3, con un incremento del +12,4% rispetto allo stesso periodo del 2013. Il valore è cresciuto del +20% ed è di 154,6 milioni di $. Il commercio ha ricevuto grande impulso da un aumento del +40% nel volume delle esportazioni verso la Gran Bretagna, che hanno raggiunto i 53.910 m3.Il ritmo delle esportazioni è stato tale che la Gran Bretagna ha superato l’Italia diventando il primo mercato in termini di volume di segati di latifoglie americane nella prima metà del 2014. Le esportazioni nei primi sei mesi del 2014 sono state trainate anche da una ripresa di Germania (+ 10% a 26.550 m3), Spagna (+ 13% a 14.940 m3) e Svezia (+31% a 7.460 m3), ma sono diminuite verso l’Italia (-8% a 46.910 m3) e il Portogallo (-8% a 9.820 m3). Il secondo trimestre del 2014 è stato particolarmente vivace grazie alla fine del lungo inverno che negli Stati Uniti aveva reso difficile l’approvvigionamento di legname e ad alcuni segnali di miglioramento dell’economia europea, specialmente in Gran Bretagna dove le importazioni di latifoglie americane sono ora ad un livello molto superiore a quello registrato prima dell’insorgere della crisi finanziaria globale del 2008. Il rovere resta molto di moda in Europa in tutti i settori, dal mobile all’arredamento all’architettura di interni. Non c’è quindi da stupirsi che l’American white oak (quercia bianca americana) sia la specie principale esportata dagli USA. Le esportazioni di segati di quercia bianca americana in

Europa sono state di 87.740 m3, il +13% rispetto all’analogo periodo del 2013. Un’altra tendenza positiva è il costante aumento delle esportazioni di tulipwood (tulipier) verso l’Europa, che nella prima metà del 2014 hanno raggiunto i 56.440 m3 (+17%). Questa specie ora viene usata più diffusamente in un maggior numero di Paesi e non solo in Italia dove è sempre stata utilizzata dai produttori di mobili. Dice David Venables, direttore europeo dell’AHEC: “L’AHEC ha svolto una campagna di promozione del tulipwood presentandolo come un legno decorativo e ad alto rendimento, di valore eccezionale se paragonato al suo prezzo. Le statistiche confermano che c’è più richiesta di tulipwood e un aumento nel suo uso, sia strutturale che decorativo. Il tulipwood termotrattato poi ha anche un enorme potenziale di impiego in applicazioni esterne”. Quando ha partecipato al progetto The Wish List di AHEC e Benchmark l’architetto Norman Foster ha fatto riferimento al tulipwood come ad un legno intrinsecamente bello, con qualità estetiche che lo avvicinano al marmo. Secondo David Venables “Questo commento da parte di uno dei più influenti architetti a livello mondiale rafforza il nostro invito a valorizzare la bellezza del tulipwood naturale invece di verniciarlo o trattarlo con mordenti”. Anche le esportazioni di tranciati di latifoglie americane sono cresciute del +7% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Nei primi 6 mesi del 2014 gli Stati Uniti hanno esportato in Europa 28,65 milioni di m2 di tranciato di latifoglie per un valore di 43,47 milioni di $, con un aumento rispettivamente del +7% e del +14% rispetto allo stesso periodo del 2013. Le esportazioni sono aumentate in modo significativo verso i seguenti Paesi: Germania (+16%, a 7,7 milioni di m2), Spagna (+25%, a 4,6 milioni di m2), Italia (+26%, a 3,4 milioni di m2) e Portogallo (+63%, a 2,8 milioni di m2).


Legno massiccio da costruzione KVH® e legno lamellare per travi (Duobalken® e Triobalken®) in conformità allo standard europeo La norma di prodotto europea DIN EN 15497:2014-07, armonizzata per il legno massiccio con giunzione a pettine, verrà pubblicata nella versione in lingua tedesca nel mese di luglio di quest'anno. La versione in lingua inglese è già disponibile da giugno 2014. Per l'applicabilità della norma secondo DIN EN 15497:2014-07 a livello europeo è richiesta la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea. In Germania, la norma deve essere, inoltre, inserita nel regolamento edile, nonché una norma applicativa della serie di normative DIN 20000 – x, ancora da elaborare, deve essere introdotta nelle liste nazionali delle norme tecniche di edilizia. Secondo il Dr. Tobias Wiegand, Amministratore Delegato della Comunità di controllo per il legname da costruzione e.V., l'applicabilità della norma DIN EN 15497:2014-07 in Europa è prevista per l'anno venturo, mentre in Germania lo sarà a partire dall'autunno del 2015. La norma DIN EN 15497 disciplina i requisiti di prestazioni e di produzione per il legname con giunzione a pettine con sezione rettangolare, derivante da alcune specie di conifere. Il legno massiccio da costruzione KVH® è un legno massiccio con giunzione a pettine, per il quale vengono richiesti ulteriori requisiti di precisione dimensionale e qualità superficiale. Attualmente, esso viene prodotto da 34 aziende associate della Comunità di controllo per il legname da costruzione e.V., derivante da legno di abete rosso e bianco, pino, larice e douglasia. I requisiti di qualità richiesti dalla norma DIN EN 15497 vengono monitorati ogni sei mesi da istituti di collaudo dei materiali indipendenti.

Anche il legno lamellare per travi, noto meglio in Germania con le denominazioni dei marchi Duobalken® e Triobalken®, verrà regolamentato in futuro a livello europeo. La norma di prodotto europea DIN EN 14080:2013-08, già pubblicata nell’agosto scorso, regolamenta oltre al legno lamellare, anche il legno lamellare per travi. L'inserimento della norma DIN EN 14080:2013-08 sulla Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea e di conseguenza l'applicabilità in Europa, è stato annunciato per l'estate del 2014. Poiché anche questa norma deve essere innanzi tutto inserita nel regolamento edile e la norma di applicazione associata DIN 20000 -3 deve essere inserita nelle liste nazionali delle norme tecniche di edilizia, il legno lamellare per travi dovrebbe essere applicabile in Germania, in conformità alla norma DIN 14080:2013-08, al massimo a partire dalla primavera del 2015. Grazie agli elevati standard di qualità, i legnami KVH®, Duobalken® e Triobalken® registrano da anni una forte richiesta a livello internazionale, che potrebbe aumentare ulteriormente con l'applicabilità delle nuove norme europee. Per maggiori informazioni sulla norma DIN EN 15497, riguardo il KVH®, Duobalken® e Triobalken® (legno lamellare per travi), visitate il sito web all'indirizzo www.kvh.eu oppure richiedete delle informazione presso la Comunità di controllo per il legname da costruzione eV, Heinz-Fangman-Str. 2, 42287 Wuppertal, mailto: info@kvh.de.

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Legno e ferrovia Da qualche anno Bellotti, azienda con oltre 80 anni di esperienza nel settore del legno,ha rafforzato la sua presenza nel settore ferroviario, mercato in espansione e continua crescita, strutturandosi ed investendo in persone e ricerca di nuovi prodotti. In particolare, in questo settore Bellotti si occupa di progettazione, produzione e installazione di sistemi pavimento completi costituiti, oltre che da pannelli a base legno, anche da sistemi anti-vibranti, rivestimenti in gomma o linoleum e – dove richiesto – riscaldamento integrato. Si tratta di sistemi che garantiscono pesi più contenuti, maggiore isolamento acustico e assorbimento delle vibrazioni, resistenza a fuoco e fumi e velocità di assemblaggio. Bellotti ha partecipato all’ultima edizione diInnoTrans a Berlino, la principale fiera internazionale dedicata al mondo della tecnologia dei trasporti su rotaia, dove ha presentato due nuove soluzioni per la pavimentazione nelle carrozze ferroviare: B-WARM e BWOODLESS. B-WARM è un innovativo sistema di pavimento riscaldato, che può essere tagliato su misura anche dopo la produzione mantenendo inalterate le caratteristiche tecniche. E’ una soluzione ricercata che risolve le problematiche del riscaldamento nelle carrozze, permettendo risparmio di energia e garantendo allo stesso tempo grande facilità di posa. Si tratta di un prodotto ad alta tecnologia che offre prestazioni superiori ai sistemi di riscaldamento convenzionali e garantisce un ambiente confortevole per tutti i passeggeri. B-WARM è stato ideato e sviluppato in collaborazione con AGT Engineering.


B-WOODLESS è un prodotto estremamente nuovo, ancora in fase di perfezionamento, che, per la prima volta nella storia dei prodotti Bellotti, non prevede l’utilizzo del legno. Si tratta di un prodotto composito che risponde alle esigenze di quei mercati dove, per motivi di certificazioni in ambito ferroviario, l’utilizzo del legno non è permesso. Bellotti è riuscita ad applicare le proprie conoscenze e tecnologie a una soluzione che, pur essendo senza legno, mantiene i vantaggi e le peculiarità dei sistemi di pavimentazione della produzione tradizionale dell’azienda. Alcune caratteristiche, anzi, risultano migliorate, come ad esempio il peso più contenuto. Per lo sviluppo e la realizzazione di questi prodotti, Bellotti si avvale di due importanti partnership strategiche: quella con AGT Engineering, focalizzata sull’innovazione di prodotto, la progettazione, il project management, e quella con ANGST+PFISTER per sviluppare sistemi di pavimentazione utilizzando inserti speciali, rivestimenti per pavimenti di nuova generazione e naturali, sottopavimenti ad alto valore tecnologico ed inserti ecologici per pannelli senza legno. Alcuni dei progetti nel settore ferro-tramviario per i quali Bellotti, insieme ai suoi partner, ha sviluppato e fornito prodotti: il Frecciarossa e Italo, la Linea 5 (per Expo 2015) della metropolitana di Milano, le metropolitane di Madrid, Taipei e Copenaghen, i tram a Los Angeles e a Melbourne e molti altri.


NOTIZIE Affluenza record per Weinig InTech 2014 La fiera aziendale internazionale di quest’anno del gruppo Weinig è stata una carrellata di eventi straordinari. Con 1550 visitatori del settore da 34 paesi questa edizione ha superato chiaramente i risultati dell’anno precedente. Gli ospiti provenienti da tutta Europa hanno potuto ammirare circa 50 esposizioni distribuite su un’area espositiva di oltre 4000 metri quadrati: il numero più alto di macchinari e impianti mai esposti a Tauberbischofsheim in questa occasione. Il gruppo Weinig ha infatti deciso di prepararsi a LIGNA 2015 secondo il motto “Offensiva tecnica Weinig 2014” presentando innovazioni da tutte le aree prodotto, dal legno massello alle soluzioni di sistema, passando per i materiali in legno. I visitatori hanno inoltre approfittato della possibilità di conoscere da vicino l’ampio portafoglio di servizi Weinig, che comprende finanziamenti, manutenzione, ricambi, fino ad arrivare ai corsi di formazione e alle realizzazioni su misura per i clienti con il massimo valore aggiunto. La principale attrazione della InTech è stata rappresentata dall’area della Realizzazione Infissi. Il programma ha attirato l’attenzione dei visitatori del settore grazie alla complessa tecnologia degli impianti in rete di alta gamma e ha dimostrato la posizione leader di Weinig in questo settore. Il tema del collegamento in rete è stato il fil rouge di InTech. Weinig offre infatti una serie di soluzioni applicative per questo modernissimo tema che vanno dalla preparazione del lavoro con Moulder Master e con il software di produzione Millvision fino alla costruzione con FenCon e con il concept di controllo modulare per la produzione di infissi. Per quanto riguarda la sua competenza chiave nella pialla-

tura e profilatura Weinig ha aperto la strada a una nuova generazione di scorniciatrici con la Powermat 700, caratterizzata in particolare dallo straordinario sistema di utilizzo. Utilizzando come esempio due imponenti impianti realizzati per i clienti e già presenti in stabilimento, Weinig ha dimostrato la propria competenza presentando l’azienda di engineering Concept come partner per la realizzazione di soluzioni complete e di tutti i progetti che riguardano l’ottimizzazione del legno. Oltre a una soluzione innovativa per la riduzione dei costi di nobilitazione del parquet in legno massello, notevole interesse ha riscosso anche la nuova procedura brevettata di incollaggio a blocchi con giunti di testa che consente di ridurre il consumo di materia prima. Per la prima volta durante InTech si è vista la partecipazione anche dell’area commerciale Materiali in legno. L’innovativo programma della società Holz-Her ha rappresentato un altro importante evento della fiera aziendale. Con il centro di lavorazione CNC verticale Evolution e il sistema di incollaggio Glu Jet, Holz-Her ha potuto presentare due prodotti recentemente insigniti negli Stati Uniti con il Challengers Award per le innovazioni straordinarie. Alla fine di un'intensa InTech 2014, caratterizzata dal grandissimo interesse dei clienti, il gruppo Weinig non può che tirare un bilancio positivo. Molti ottimi contratti e il consenso diffuso hanno reso questa 21a edizione della fiera aziendale un vero successo e hanno ancora una volta confermato lo slogan “Weinig offre di più”.


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MOSSER LEIMHOLZ GMBH A - 3263 RANDEGG (Austria) tel. +43/7487 6271-0 - fax +43/7487 6271450 office@mosser.at - www.mosser.at Travi lamellari, elementi in legno lamellare per solaio, listelli giuntati, segati, bricchetti di legno.

VERNICI PER LEGNO

INDUSTRIA CHIMICA ADRIATICA s.p.a. Via Sandro Pertini, 52 62012 Civitanova Marche (Macerata) tel. +39/0733 8080 - fax +39/0733 808140 info@icaspa.com - www.icaspa.com


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007 dicembre 2014

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