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STRUTTURALEGNO ISSN 2283-8651

008 2015 MARZO WWW.WEBANDMAGAZINE.MEDIA



Innovazioni per la carpenteria in legno www.hundegger.it

Verona/Italien 19.02. - 22.02.2015

Macchina manifestazioni - Hundegger Pad. 11 / Corsia E / Stand 9


SOMMARIO www.webandmagazine.media

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progetto

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editoriale

QUANDO IL LEGNO È INTRISO DI SAPERE di Pietro Ferrari. SERIETÀ E PASSIONE

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itinera

di Sonia Maritan e Pietro Ferrari. PERSONE CULTURA E PROGETTO A GARMISCH Se sull’immagine di una sala vuota come questa, riponete istintivamente grandi aspettative, sareste dovuti venire all’IHF 2014 e ogni vostra attesa sarebbe stata soddisfatta. Difficilmente abbiamo visto un luogo riempirsi di persone, cultura e innovazione come è avvenuto durante la ventesima edizione dell'Internationales HolzbauForum, che ha avuto luogo dal 3 al 5 dicembre a Garmisch. Cercheremo quindi di restituirvi l’altissimo livello di qualità convegnistica e gli arditi progetti che a ciclo continuo sono stati presentati, le novità di prodotto carpite dalla voce delle aziende nel nostro itinerario fra gli espositori e per finire il nostro incontro con Ario Ceccotti, a lungo Direttore del centro di ricerca CNRIvalsa di Trento, che riceve il 4 dicembre una laudatio a suggello della sua preziosa collaborazione con il mondo accademico italiano.

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progetto

Ufficio tecnico Rothoblaas.

IN ALTO CON ROTHOBLAAS Nuove prospettive per gli edifici multipiano in legno.

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progetto

GRANDE SUCCESSO PER BAU DI MONACO 250.000 visitatori per il Salone bavarese.

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KLIMAHOUSE: 10 ANNI DI ‘KLIMA’ VINCENTE Risultati positivi per la 10a edizione di Klimahouse che ribadisce il suo ruolo di primo piano nell’ambito dell’efficienza energetica e del risanamento in edilizia.

di Pietro Ferrari. LA NUOVA SEDE EGGER Tutto "fatto in casa" per la nuova palazzina uffici Egger a St.Johann in Tyrol..

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sul campo

di Pietro Ferrari.

CRESCE LA FAMIGLIA ECOLAM

tecnologie

PICCOLE MACCHINE PER GRANDI RISULTATI Le compatte di casa Weinmann garantiscono grandi prestazioni.

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tecnologie

di Sonia Maritan.

UNA TECNOLOGIA SEMPRE PIÙ ACCESSIBILE Hundegger apre le porte della sua casa madre di Hawangen, tra il 22 e il 24 gennaio, in corrispondenza degli ultimi giorni di svolgimento del Bau nella vicina Monaco, accogliendo tutti i suoi clienti per le 3 giornate dell'innovazione.

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IL SUGHERO, UN CAPPOTTO NATURALE PER GLI EDIFICI IN LEGNO Isolare un edificio in legno con un cappotto in sughero equivale a restituire alla struttura la naturale protezione che nell'albero è offerta dalla corteccia.

schede

di Sonia Maritan.

UN TRIPUDIO DI ACCOYA Questo progetto di Liesbeth Janson dello Studio Huijgens è stato realizzato ad Amsterdam. Si trattta di una nuova struttura per anziani interamente in Accoya®, realizzata fra il 2013 e il 2014, e perfettamente inserita nel tessuto urbano della città. ®

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fiere

di Sonia Maritan.

di Pietro Ferrari.

UN SAIE RINNOVATO Si articola e si arricchisce di contenuti lo storico appuntamento bolognese.

di Pietro Ferrari

ARTIGIANATO E ALTA TECNOLOGIA Complessità antica e soluzioni razionali.

progetto

fiere

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di Sonia Maritan.

IL PASSIVO MEDITERRANEO È PROTAGONISTA ALL'ELBA Il primo cantiere di BLM Domus a Capoliveri.

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FRA SCULTURA E ARCHITETTURA La Endless Stair vince il premio speciale della giuria al Wood Awards 2014.

fiere

di Beatrice Guidi.

di Pietro Ferrari.

di Beatrice Guidi.

di Paolo Ferrari.

034

ALL'INSEGNA DELL'INNOVAZIONE hsbITALIA a Legno&Edilizia 2015.

progetto

notizie

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progetto

di Sonia Maritan.

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LE CUPOLE IN LEGNO PIÙ GRANDI D'EUROPA Enel ha assegnato a Rubner Holzbau la messa in opera delle cupole in legno più grandi d’Europa.

progetto

strutturalegno

di Roberto Bocca.

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schede

di Pietro Ferrari.

di Beatrice Guidi.

DECKING D'AUTORE Con il legno durevole per esterni Decò porta il parquet domestico all'esterno.

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directory


RITORNO AL FUTURO

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EDITORIALE www.webandmagazine.media

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Quando il legno è intriso di sapere Basterebbero pochi concetti per entrare nel vivo di un tema così ampio e affascinante, con le molteplici testimonianze, vive e vivaci, che raccogliamo sul campo, per dirvi che fra queste pagine c’è la stessa sostanza che potete percepire guardando una meravigliosa opera lignea. Temi come quello dell'energia e delle costruzioni, dell'edilizia in legno nell'ambiente urbano, con particolare attenzione all'ibridazione dei materiali e all'utilizzo delle colle, sono stati alcuni dei temi raccolti a Klagenfurt. A questo abbiamo dedicato un ampio approfondimento su Il Legno, così che fra le testate di WebandMagazine e il sito possiate aggiornarvi in ogni aspetto. Del BAU con le sue interessanti proposte così fortemente improntate all’innovazione tecnologica, vi parleremo nel prossimo numero, così come di Klima House, altra fucina di idee “efficienti” per costruire secondo nuovi paradigmi rispettosi del nostro habitat, e dedicheremo uno speciale all’Expo che con le sue ardite proposte ancora una volta lascerà al legno il ruolo di protagonista. Tornando al presente, fra queste pagine, invece, trovate un ricco resoconto del forum di Garmisch Partenkirchen, nel quale abbiamo cercato di restituirvi l’altissimo livello di qualità convegnistica e gli arditi progetti che a ciclo continuo sono stati presentati. E poi, il nostro incontro con Ario Ceccotti, che ha ricevuto il

4 dicembre una laudatio a suggello della sua preziosa collaborazione con il mondo accademico italiano. Uno degli incontri preziosi e rari che in me ha lasciato un ricordo indelebile e particolarmente empatico, per usare l’aggettivo con cui lui ha definito il nostro scambio. Parliamo degli incredibili progressi di cui è stato testimone negli ultimi trent'anni e di come le diverse tipologie costruttive lignee siano ancora tutte valide, lo afferma ad esempio riferendosi al sistema a telaio, ma anche al legno massiccio, al lamellare, al cross-lam e arriviamo all’interessante ambito di ricerca del riciclo, per il quale lui immagina di recuperare il cross-lam togliendo la colla. E proprio a Klagenfurt, solo qualche mese prima, ho incontrato Martin Rieder, uno dei soci della Resch&3, che per un cliente italiano, ha costruito una macchina, che taglia i blocchi residui del legno lamellare esattamente all’altezza della colla, proprio per recuperare il legno. Con Ario Ceccotti parlo anche di Accoya®, che ritiene interessante perché è una risposta all’uso del legno in esterno, e che, secondo lui, come i legni tropicali resiste benissimo. E da una visita in DDF, restituita in questo numero, Denis De Luca mettendo a confronto l’Accoya® e il termotrattato, evidenzia come non si possano per nulla ritenere un’alternati-


EDITORIALE

Serietà e passione va per un loro utilizzo strutturale, seppur similari come costi, perché l’Accoya® è un legno compatto e stabile, mentre il termotrattato è stabile ma non è portante, essendo molto “cotto”. I costi e il risultato non lo rendono quindi, secondo lui, alternativo all’Accoya®. E la funzione portante del legno, mi porta anche al nostro incontro in Hundegger con Luca Dal Bianco, che potete leggere in questo numero, al loro brevetto per la costruzione certificata di pareti strutturali, chiodate e senza nessun collante, che li rende detentori di un know-how di parete totalmente biologica. A Legno&Edilizia dove saremo presenti con questo numero saranno altrettanto numerose le novità che il settore ci prospetterà, perché sono davvero moltissimi gli incubatori itineranti d’innovazione per la cultura del costruire in legno. E in questi si raccoglie la sfida del futuro, perché questo materiale ci consente di pensare, progettare e costruire in modo sostenibile, come nessun altro. Così mentre scrivo queste righe, quasi dimenticando che rappresentano il mio esordio come direttore, io mi sento già avvolta da tutto questo e devo combattere con il numero di battute e di pagine per stipare i numerosi contributi, nonostante il sedicesimo in più che Pietro Ferrari ha deciso di prevedere! Solo un piccolo gesto, fra i tanti, di cui dovrei ringraziarlo, per la sua costante presenza e devozione verso questa professione, mentre lascia a me il timone di questa testata giornalistica. La guiderò con la fierezza e l’entusiasmo che mi deriva dallo slancio che ho di voler cogliere quel fermento che è nell’intelletto del settore, forte del fatto che ho una stella buona che illumina la mia navigazione, e di sapere che potrò contare su uno dei pochi editori autentici. Con un po’ di ambizione, insieme, possiamo dire di tessere quella trama di relazioni che si crea nel tempo, carpendola fra i tanti backstage di questo mondo, cogliendo curiosità e novità, e poi riversandole in queste pagine per metterle a disposizione di tutti voi, per rendere quella trama di relazioni sempre più fitta, tanto da poter tessere un sapere comune e diffuso riguardo il legno, un materiale strutturale, proprio come il laterizio, il calcestruzzo o l’acciaio, ma questo particolarmente votato alla green economy!

Sonia Maritan

Dopo anni di militanza nel mondo del legno e alcuni mesi di intensa presenza agli eventi e alle attività del settore delle costruzioni in legno, Sonia Maritan prende la direzione di Struttura Legno, la nostra testata specifica del settore. Ci è parso naturale che un architetto, con una spiccata capacità di "leggere" il fatto costruttivo e i segnali che veicola, si occupasse di guidare questa testata, affiancandola, nel suo personale campo operativo, a quel Sistema Serramento che rappresenta per Sonia un lungo percorso, da protagonista, nel campo delle porte e delle finestre. È lei stessa, in queste pagine, a delineare il suo "programma di governo" anche per questa testata. Serietà, impegno, una vera passione per questo mondo, che si parli di involucro edilizio o di elementi strutturali, sono le caratteristiche dell'agire dell'architetto Maritan, sul campo, alle fiere, presso le aziende e nell'attività di scrittura e coordinamento dei collaboratori. Un augurio a lei e un po' di rimpianto nel lasciare un mondo che ho cercato di approfondire ma che ho appena sfiorato, che non si può ricordare senza un sentimento di apprezzamento per la sua alta cultura tecnologica e per la sua creatività.

Pietro Ferrari


ITINERA HOLZBAU-FORUM GARMISCH-PARTENKIRCHEN di Sonia Maritan e Pietro Ferrari www.forum-holzbau.com

strutturalegno

Persone cultura e progetto a Garmisch

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La riflessione sui grandi temi La ventesima edizione dell'Internationales Holzbau-Forum (IHF 2014) ha avuto luogo dal 3 al 5 dicembre 2014 a Garmisch-Partenkirchen e ha registrato un'affluenza di oltre 1500 visitatori, ancora superiore a quella raggiunta nel 2013. I tre giorni della manifestazione sono stati caratterizzati da convegni tecnici di altissimo livello, tutti introdotti e coordinati da autorità accademiche; una vivacissima convegnistica che ha visto protagonisti la Aalto University di Helsinki (Svizzera), la Berner Fachohochschule AHB di Biel (Svizzera), la Hochschule di Rosenheim (Germania), la Technische Universität di Vienna (Austria), la Technische Universtität di München (Germania) e la University of British Columbia di Vancouver (Canada). Sono stati presi in esame, il primo giorno, i temi delle unità spaziali, della molteplicità nelle costruzioni in legno, dell'ecologia e delle pratiche negative di greenwashing, delle possibili sinergie tra settori e delle tecniche di assemblaggio. Il secondo giorno ha visto svolgersi una serie di convegni su temi come quello dell'energia e delle costruzioni, delle costruzioni in legno nell'ambiente urbano, con particolare attenzione all'ibridazione dei materiali e all'utilizzo delle colle. I temi convegnistici del terzo giorno sono stati

quelli dello sviluppo delle costruzioni in legno nell'area di lingua tedesca, delle costruzioni di ponti, della costruzione di edifici ad alta efficienza energetica, ha concluso la terza giornata della manifestazione un'ampia relazione sull'esposizione internazionale di Milano. La qualità proposta, quindi, merita che si entri nello specifico di questo ambito.

Il legno come risorsa e le dinamiche climatiche Il primo blocco di conferenze ha avuto per oggetto i temi della globalizzazione, della sostenibilità e del ruolo del legno tra le risorse rinnovabili e nello sviluppo economico. Un excursus storico del professor Radermacher dell’Università di Ulma ha illustrato come, dai tempi di Hans Carl von Carlowitz nella Sassonia del 1713 fino al recente Report 2012 del Club di Roma, il legno sia sempre stato al centro delle considerazioni sulla sostenibilità, passando per l’estremo interesse della Serenissima per le foreste da cui trarre il prezioso legname per le fondamenta delle città e per la flotta. La considerazione finale è che negli ultimi duecento anni la disponibilità di energia e materiali fossili ha liberato l’umanità dalla necessità di utilizzare il legno per la combustione e come materia prima, ma che ormai questa dinamica è alla fine. Negli interventi sono state


ITINERA HOLZBAU-FORUM GARMISCH-PARTENKIRCHEN

Se sull’immagine di una sala vuota come questa, riponete istintivamente grandi aspettative, sareste dovuti venire all’IHF 2014 e ogni vostra attesa sarebbe stata soddisfatta. Difficilmente abbiamo visto un luogo riempirsi di persone, cultura e innovazione come è avvenuto durante la ventesima edizione dell'Internationales Holzbau-Forum, che ha avuto luogo dal 3 al 5 dicembre a Garmisch. Cercheremo quindi di restituirvi l’altissimo livello di qualità convegnistica e gli arditi progetti che a ciclo continuo sono stati presentati, le novità di prodotto carpite dalla voce delle aziende nel nostro itinerario fra gli espositori e per finire il nostro incontro con Ario Ceccotti, a lungo Direttore del centro di ricerca CNR-Ivalsa di Trento, che riceve il 4 dicembre una laudatio a suggello della sua preziosa collaborazione con il mondo accademico italiano.

avanzate proposte per un nuovo regime climatico. Il professor Volker Quatsching dell’HTW di Berlino ha illustrato le politiche più opportune per fermare il cambiamento climatico e salvare, tra le altre cose, il patrimonio forestale, come fattore indispensabile per evitare che il livello di vita dell’umanità precipiti nella sperequazione e nella penuria.

Il progetto Nel secondo blocco di interventi sono stati illustrati progetti di grande interesse come quello di Thomas Büchi della ginevrina Charpente Concept, un rifugio e baita alpina di affascinante concezione all’altezza di 3.835 metri nelle Alpi Savoiarde con un utilizzo delle travi in legno di grande interesse. Etienne Montou della canadese Nordic Wood di Montreal ha illustrato il progetto dello stadio calcistico di Montreal, caratterizzato dall’utilizzo di un tetto in legno parzialmente strutturato a cantilever con giunzioni molto innovative e un sistema di calcolo estremamente sofisticato. È stato Markus Derix della westfaliana Poppensieker&Derix, di cui abbiamo già parlato in questo periodico in un reportage dedicato alla linea Cms in funzione presso l’azienda, a illustrare il progetto di estensione dell’aeroporto di Oslo affidato alla ditta tedesca: il legno qui è stato protagonista delle strutture più tecniche dei corridoi d’imbarco e dei terminali, dimostrando la sua capacità di interpretare spazi finora riservati ad altri materiali con risultati economicamente vantaggiosi e, nello stesso tempo, altamente prestazionali. Un discorso a parte merita la fase di trasporto, dalla Germania alla Norvegia, che ha richiesto capacità di progettazione e programmazione non inferiori a quelle richieste all’edificazione delle strutture aeroportuali. Gregory Kingsley della KL&A inc. di Golden (Stati Uniti) ha descritto l’affascinante progetto del tetto dell’Art Museum di Aspen progettato da Shigeru Ban, uno spazio affascinante costituito da una complessa struttura reticolare di grandissima valenza estetica. Va anche sottolineata la virtuosistica curvatura a esse delle travi che ha comportato una fase preliminare di preparazione dei componenti lunga e complessa. Oggi la luce e l’ombra giocano enfatizzando la grande bellezza formale della struttura ma nello stesso tempo la razionalità degli spazi e la loro capacità di ospitare cultura e bellezza non sono in nulla sminuiti e garantiscono ampia funzionalità all’insieme.

Edifici a più piani e ibridazioni materiche Reinhard Wiederkehr della svizzera Makiol+Wiederkehr ha illustrato, nella terza sezione, le normative elvetiche in questo campo. Due i temi fonda-


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mentali: l’ampliamento della normativa in funzione dell’accrescimento delle tipologie di materiali a base legno e dei tipi di costruzioni che vedono il legno coinvolto in maniera sempre più ampia. Tornando al progetto, Christian Kündig della Implenia Schweiz AG, con base presso Zurigo, ha illustrato un grande progetto di edilizia residenziale che unisce la sicurezza a un saldo energetico sorprendente e un utilizzo di risorse forestali rinnovabili: il relatore, non a caso, ha commentato: “Nel corso delle due ore e mezzo di durata di questo convegno è ricresciuto l’intero quantitativo di legno che è stato necessario per costruire il complesso di cui parliamo.” Josef Haas della tedesca Kampa GmbH, ha presentato una gamma vasta e articolata di soluzioni sistemiche globali per la costruzione di edifici multipiano in legno a destinazione terziaria o abitativa, con un approccio olistico, in grado di abbattere i costi. Un risultato ottenuto attraverso l’utilizzo di materiali prefabbricati e di componenti modulari standardizzati, ricorrendo a sistemi razionali ma flessibili, sia nella fase di costruzione sia in termini di risparmio energetico nel ciclo di vita dell’edificio. Alex Smith della Hawking/Brown+Canterbury School of Architecture di Londra, ha dato voce allo straordinario progetto 17-21 Wenlock Road a Londra: qui il focus, oltre alla straordinaria creatività progettuale e all’audacia delle soluzioni proposte, è stato sull’ibridazione dei materiali in un edificio misto di dieci piani. Dal punto di vista strettamente architettonico, la rotazione dei piani dell’edificio uno sull’altro ha creato luce e fruibilità oltre ad aver scongiurato il rischio di costruire un ennesimo “cubo” architettonico come tanti altri nella città del mondo. Ma è stato l’audace uso di materiali ibridi che ha creato un approccio progettuale pionieristico, portando le strutture lignee a convivere con il cemento armato e il mattone; segnando, per quanti assistevano alla presentazione, un passo nuovo nell’abbattimento delle barriere concernenti la coesistenza di diversi materiali strutturali, valorizzandoli tutti secondo le proprie caratteristiche, per asservirle, senza pregiudizi e stupide contrapposizioni, alla creatività dell’architetto. Ha concluso questa sezione in maniera opportuna, un’entusiasmante carrellata, guidata da Tom Kaden della berlinese Kaden&Partners, attraverso le più recenti realizzazioni architettoniche multipiano realizzate in legno o in legno abbinato ad altri materiali.

La ricerca forestale La ricerca forestale è stata il tema del quarto blocco di conferenze. Lo stato delle risorse forestali in Europa è stato esaminato da Steffen Rathke della tedesca B.Keck GmbH con particolare attenzione alla coerenza tra le risorse forestali presenti nel continente e la domanda della produzione. La costruzione del “bosco del futuro” rappresenta oggi il miglior lascito alle prossime generazioni e si esprime attraverso una corretta gestione del patrimonio forestale ma anche attraverso il suo orientamento alle esigenze del

mercato e dell’industria dei prossimi decenni. Altrettanto autorevole l’intervento successivo, di Simon Aicher, dell’Università di Stoccarda, il quale ha descritto nel dettaglio il patrimonio forestale presente in Europa e la sua distribuzione, nonché la sua destinazione in termini di utilizzo. In questo campo una normativa precisa e articolata deve sempre più presiedere alla destinazione delle specie legnose.

Progettare con le latifoglie Thomas Strahm della svizzera Holzbau AG è tornato al progetto con una emozionante rassegna delle costruzioni più significative realizzate nel territorio elvetico utilizzando il legno di latifoglie. Partendo dalla premessa che oggi si costruisce troppo poco in legno di latifoglie, a causa certamente dei costi elevati, ma anche per una carenza di normative precise, ha poi potuto por-


ITINERA HOLZBAU-FORUM dell’Istituto di Statica delle Costruzioni dell’Università di Zurigo, ha completato questa approfondita ricerca con l’illustrazione delle caratteristiche prestazionali del legno di latifoglia nella costruzione di piani e sistemi a ossatura lignea, sottolineando ancora una volta il concetto di ibridazione, attraverso la descrizione di piani di giunzione in legno di faggio con strutture in cemento.

Nel segno della polimatericità

tare all’attivo del legno duro la costruzione di uno straordinario garage coperto ad Arosa, della RSA a Sargans e del ponte di Burgdorf, oltre che di numerosi piccoli edifici in zone montane. In tutti questi casi il legno di latifoglie ha unito alle proprie prestazioni tecniche una straordinaria bellezza estetica. Ralph Pollmeier dell’omonima azienda tedesca, ha portato un significativo contributo al dibattito con la descrizione delle entusiasmanti prestazioni del laminato di faggio: la descrizione del ciclo produttivo che trasformava un legno di per sé poco pregiato in un prodotto di grande valenza tecnica è stata accompagnata da alcuni positivi esempi di applicazioni come autorimesse o strutture sportive. Le prestazioni statiche e il potenziale costruttivo del laminato di faggio sono stati poi oggetto di una approfondita analisi di Gerhard Dill-Langer dell’Università di Stoccarda. Andrea Frangi

La relazione successiva è entrata nel vivo del concetto stesso della polimatericità con Karl Rautenstrauch della Bauhaus Universität di Weimar che ha illustrato l’High-Tech Timber Beam®, un sistema portante di compositi e di legno massello: questi sistemi  si è augurato il relatore alla fine del suo intervento  possono portare, grazie all’eliminazione di alcune debolezze del materiale a un ampliamento dell’utilizzo del legno e dei suoi derivati nel campo delle costruzioni. Leggerezza e alte prestazioni nelle soluzioni Kielsteg di compositi a base legno incollati sono state le caratteristiche illustrate da Andreas Trummer di TU Graz e da Stefan Krestel di Kielsteg GmbH (Austria). Nessuna rassegna nel campo delle costruzioni in legno sarebbe completa senza il tema delle costruzioni realizzate con elementi incollati: questo tema è stato svolto da Markus Golinski della tedesca Hess Timber. “Progetti senza limiti” sono il risultato della tecnologia messa a punta dall’azienda che prevede l’incollaggio in sito di grandi strutture: esempio ne sono il ponte Analia in Georgia, l’ospedale Al Jalila a Dubai e il progetto Palanga in Lituania. Strutture imponenti e di grande ambizione in cui competenza tecnica e creatività si associano per un risultato vincente. Non stupisce dunque che l’intervento che ha concluso questo blocco, quello di Reinhard Hütti dell’Università di Potsdam, abbia potuto prendere in esame in modo avveniristico le nuove idee per l’uso delle risorse naturali, che stanno riportando il legno al centro dello scenario energetico e a un ruolo di protagonista fra la proposta di materie prime.

Il legno diventa “normale” Se i lavori del 4 dicembre si erano conclusi con uno sguardo futuribile sul legno, quelli del giorno successivo si sono aperti con una osservazione importante: il legno (almeno nelle costruzioni) diventa normale, in altre parole un materiale da utilizzare senza dubbi o discussioni. Christoph Stark di Lignum di Zurigo è arrivato a questa conclusione e ha potuto presentare alla platea una multiforme rappresentazione di utilizzi del legno nelle costruzioni, dalla baita di campagna al condominio urbano, corredando il tutto con dati che sottolineano la crescita accelerata delle costruzioni in legno nei confronti di quelle in cemento e mattone. Una voce significativa è stata quella di Martin Leitl dell’Associazione dei materiali a base cemento e pietra: le sue obiezioni all’utilizzo del legno nelle costruzioni possono costituire un signi-

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ficativo spunto di discussione. Il tema del futuro del mondo della costruzione è stato invece oggetto dell’intervento di Martin Langen dell’agenzia B+L Marktdaten. Dati non certo positivi per il mercato europeo sono stati quelli presentati da Langen che confermano un andamento poco tonico dell’edilizia.

Il legno e i ponti Difficile sfuggire all’entusiasmo per la sfilata di costruzioni di ponti in legno presentati da relatori di ogni parte del mondo: qui le possibilità tecniche e architettoniche del legno hanno trovato espressione in modo insuperabile. Il tedesco Christian Wikkens di Schmees & Lühn ha presentato la passerella all’ingresso del Salone sassone dell’orticoltura a Olsnitz, un lavoro quasi completamente portato a termine nel capannone dell’azienda e montato con l’ausilio di gru. Lo svizzero Walter Bieler ha presentato un ponte presso Punt Ruinalta, un’audacissima struttura sul Reno, che unisce suggestioni arcaiche a tecnologie modernissime. Christoph Meier di S.JB.Kempter.Fitze AG ha illustrato un ponte in legno ad Aubrugg, che costituisce la sostituzione di uno storico ponte andato distrutto con una struttura di design di grande impatto visivo. Roberto Crocetti dell’Università di Lund (Svezia) ha svolto con grandissima competenza una lezione sui ponti in legno, andando poi a focalizzarsi sulle tipologie realizzate in Svezia: una tradizione che vede ponti ancora esistenti con più di cent’anni di vita e realizzazioni moderne di straordinaria pulizia formale. Dal Quebec, Denis Lefebvre e Grégoire Richard hanno portato il contributo di una costruzione di 160 metri nel Quebec con la soluzione di numerosi problemi tecnici e l’utilizzo massiccio di glulam, unendo prestazioni, risultato estetico e costi sostenibili.

Efficienza energetica nell’involucro edilizio in legno Un progetto di estremo interesse presentato nel blocco relativo all’efficienza energetica è stato quello di Philippe Volet dello studio svizzero Atelier Volet Charpentier. Qui si è trattato di ristrutturare e sopraelevare un edificio a Friburgo: caratteristiche dell’intervento sono state una logica industriale e un lavoro su misura unite a una sincronizzazione precisa dei tempi di lavorazione. Sempre in questo contesto, Michael Eiber di Baufritz ha presentato un intervento di isolamento di facciata con elementi prefabbricati, con risultati estremamente positivi in termini di riqualificazione energetica dell’edificio. Un progetto di grandissimo rilievo è stato quello presentato da Marc André Leja della Rubner Holzbau GmbH per la Freie Universität di Berlino: qui il legno esprime tutte le sue potenzialità su

grandi costruzioni con facciate in legno e vetro e, particolare estremamente elegante, la soluzione di piramidi in legno sui tetti in grado di garantire luminosità e riparo dal calore agli edifici. Anche l’abbondanza di elementi curvi contribuisce a creare nobiltà e valore architettonico agli edifici: una formidabile referenza per le costruzioni in legno. È chiaro che la costruzione di edifici di volumetrie sempre più grandi e di sempre maggiore ambizione ingegneristica porta a un ripensamento delle caratteristiche prestazionali delle facciate. Questo il tema dell’intervento di Wolfgang Priedemann di Priedemann Fassadenberatung GmbH, di cui sono entusiasmanti i più recenti sviluppi, come l’integrazione di pannelli solari nelle facciate, la combinazione attiva delle facciate stesse con i sistemi di climatizzazione degli edifici, i sistemi di facciate trasparenti, l’utilizzo di materiali adattivi o intelligenti e via dicendo. Qui trova un posto significativo la cooperazione interdisciplinare che giocherà un ruolo sempre maggiore in futuro. Un progetto che unisce un esempio di utilizzo del legno in grandi strutture e di ibridazione dei materiali è stato presentato da Elia Merzaghi della svizzera Holzbauing - Aquila, con un edificio di 19 piani a Pratteln che rappresenta un’altra formidabile referenza: una grande superficie a vetri costituita di pannellature lignee e cartongesso con l’obiettivo di creare una struttura di straordinaria leggerezza che alza l’asticella nel campo delle costruzioni in legno.

Appuntamento a Milano L’ultima sezione, l’epilogo di queste straordinarie giornate di Garmisch-Partenkirchen, è dedicata al legno nelle strutture dell’Expo di Milano, in partenza tra pochi mesi, ma i nostri lettori ci concederanno di rinviare questo tema allo speciale in previsione per il secondo numero del 2015 di Struttura Legno, in cui un ampio spazio sarà riservato a questo argomento.


Persone cultura e progetto a Garmisch

Ha fatto da cornice ai convegni uno spazio espositivo ricco e articolato in cui i principali protagonisti della tecnologia e dei componenti per le strutture in legno hanno presentato le loro novità.

Abbiamo così dedicato a una sorta di viaggio esplorativo una parte delle nostre giornate anche agli espositori, soffermandoci ad alcuni stand per sentire dal vivo quello che proponevano le aziende. Così, Hans-Robert Holzer, Sales Manager di Agepan® System di Glunz, ci ha illustrato la nuova linea di pannelli Agepan System per tetti, pareti e pavimenti che garantiscono il massimo comfort e grazie alla loro struttura un riequilibrio del contenuto di umidità ambientale, per realizzare un involucro naturale e traspirante. Nel nostro percorso poi, abbiamo incontrato anche l’artefice del sistema di fissaggio X-Fix che garantisce una perfetta compattezza nella giunzione degli elementi costruttivi. Sepp Schilcher di Greenetich di Rangersdorf lo presentava con timido orgoglio nello spazio di Scm Group, presidiato da Luciano Tagliaferri, un Gruppo, oggi, in grado di offrire le più sofisticate tecnologie di settore per la produzione di componenti in legno per l'edilizia. Poi, ci fermiamo da Gerd Kaupp di Isocell di Neumarkt am Wallersee, che ci parla di un materiale isolante storico come la cellulosa che garantisce un isolamento naturale e privo di ricadute ambientali negative, e che con i dettami della bioedilizia sembra quanto mai attuale.

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Quindi è la volta di Andreas Dietz di Sherpa Europe con sede a Frohnleiten che ci illustra il sistema di base regolabile Sherpa e i suoi evidenti vantaggi: una capacità di carico di circa 140 kg, una direzione eccentrica del carico, nessuna necessità di foratura, nessuna basetta richiesta e la possibilità di aggiustamento anche sotto pieno carico.

Allo stand di Rotho Blaas era protagonista il nuovo Sistema X-Rad in grado di risolvere i problemi legati alla gestione e all'assemblaggio di pareti X-Lam con un nuovo sistema di connessioni pre-assemblate. Klaus Drücker di Steico di Feldkirchen ci descrive invece, le prestazioni dei pannelli Steico, un assortimento completo di pannelli in grado di fornire risposte a tutti gli utilizzi all'interno delle costruzioni in legno: Steico Flex, Zell, Therm, Universal, Roof, Top, Install, Isorel, Multi, LVL, Joist/Wall, Protect, Base, Floor, Internal, Underfloor rappresentano altrettante risposte alle diverse funzionalità applicative nella costruzione di edifici in legno.

Presso lo stand di Haas Fertigbau il prodotto Timbory rappresenta una soluzione innovativa per il mondo delle costruzioni in legno; mentre in quello di Ligno Trend, Matthias Eckert ci illustra le prestazioni dei pannelli Ligno®Akustik, elementi portanti scatolari di abete bianco con ottime prestazioni isolanti.


ITINERA HOLZBAU-FORUM Dirk Schubert di Pollmeier di Creuzburg invece, ci parla di rinascimento del legno con le molteplici possibilità di utilizzo consentite da Baubuche, un prodotto a base di faggio che consente di utilizzare delle varietà regionali a rapido accrescimento in grado di rispondere alle diverse esigenze strutturali o di rivestimento, valorizzando una varietà presente in tutta Europa e facilmente reperibile.

GARMISCH-PARTENKIRCHEN

Mikko Frei di Metsä Wood Schweiz con sede a Zurigo illustra in termini entusiastici le prestazioni di Kerto®Fineline, soprattutto dal punto di vista estetico, perché implica una scelta di materie prime di alta qualità e quindi grandi possibilità espressive per il progettista e per l'architetto.

Prossimi alla fine del nostro tour fra le novità di GarmischPartenkirchen, incontriamo Hubert Nowack di Nowa+ a Rottweil, maestro falegname e restauratore collaudato, che ci parla del suo originale e interessante sistema di giunzione e protezione dei punti più critici dei balconi e delle travi.

E poi, davvero sul finale, lo stand della Schaffitzel+Miebach di Lohmar ci colpisce per le immagini di bellissime realizzazioni nel campo dei ponti in legno, che Frank Miebach ci illustra con entusiasmo.


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Riconoscimento a un tecnologo italiano Nell'ambito della manifestazione sono stati premiati Anton Kaufmann, fondatore dell'omonima azienda, e il professor Ario Ceccotti, che fra i suoi prestigiosi ruoli ha ricoperto quello di direttore del centro di ricerca CNR-Ivalsa e di presidente del Comitato Organizzatore del WCTE. Vi riportiamo il sapore della sua presenza partecipata alle giornate di Garmisch-Partenkirchen e dello scambio con noi, ringraziandolo della sua autenticità.

Un momento dell'intervista di Sonia Maritan ad Ario Ceccotti.

Il primo giorno, infatti, incontriamo Ario Ceccotti, mentre con Pietro Ferrari, ci troviamo fra gli spazi espositivi. Nella giornata successiva, con Anton Kaufmann, fondatore dell'omonima azienda, sarà premiato, ma non vuole dar troppo peso alla sua celebrazione, come se gli fosse difficile “misurare” il suo immenso contributo al settore, comunque apprezziamo anche questo di lui. E quando gli facciamo i complimenti, orgogliosi che un tecnologo italiano del suo calibro venga premiato al più importante forum europeo del legno, lui ci risponde solo “No, non si tratta di un premio, ma solo di una laudatio.” Eppure lui è la riprova di quanto preziosa possa essere quella trama di relazioni che si crea nel tempo, una trama così fitta che arriva a tessere un sapere comune e diffuso. Gli chiedo cosa l’abbia reso

più orgoglioso del suo percorso. “Per me, ci sono due cose importanti, una è la ricerca e l’altra è l’insegnamento. Quest’ultimo è la cosa che dà più soddisfazione perché secondo me è un privilegio essere degli insegnanti e uno stimolo, perché si crea uno scambio continuo. Bisogna riuscire a trasmettere con costanza la conoscenza e l’entusiasmo per la professione che si svolge, per avere poi la soddisfazione che i ragazzi rispondano e raccolgano consapevolezza; ho riscontrato spesso che anche gli alunni più sopiti se presi nel modo giusto, poi reagiscono e ti sorprendono.” Si ama la materia di studio in modo direttamente proporzionale alla stima che si nutre per il professore, dico. “Anche.” Dice, con uno sguardo dubbioso, come se anche “quella” di stima non fosse facilmente “misurabile”, e in effetti, raramente, credo venga palesata direttamente e tempestivamente al proprio Maestro. Una riflessione interrotta dalla sua voce. “Invece, la parte che mi ha dato più soddisfazione con la ricerca è stata quella relativa all’uso del legno strutturale in zona sismica. Quando io ho iniziato, 30 anni fa, nessuno si interessava al tema, anzi eravamo solo quattro ricercatori in tutto il mondo: oltre a me, un giapponese, un americano e un neozelandese. Mentre adesso alle conferenze internazionali le sessioni di sismica sono


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Un momento della cerimonia.

molto numerose.” Prima che a questo ambito di ricerca fosse riconosciuto il ruolo importante che indubbiamente riveste oggi, il Professor Ario Ceccotti ha già raccolto importanti risultati sul tema e accenna ad alcuni. “Come Direttore del centro di ricerca CNR-Ivalsa, grazie anche al finanziamento della provincia di Trento, siamo riusciti a portare a termine il progetto Sofie sull’uso del cross-lam sugli edifici in zona sismica. SOFIE (Sistema Costruttivo Fiemme) è un progetto di ricerca sull’edilizia sostenibile condotto da IVALSA che ha lo scopo di definire prestazioni e potenzialità di un sistema per la costruzione di edifici a più piani, realizzato con struttura portante di legno trentino di qualità certificata e caratterizzato da elevate prestazioni meccaniche e basso consumo energetico, ottimi livelli di sicurezza al fuoco e al sisma, comfort acustico e durabilità nel tempo. Il noto X-Lam, pannelli lamellari di legno massiccio a strati incrociati, costituisce il sistema costruttivo; e la punta di diamante del progetto fu proprio il test sismico sull’edificio di legno di 7 piani realizzato nei laboratori di Miki (Giappone) il 23 ottobre 2007 sulla tavola vibrante più grande al mondo.” In occasione della Conferenza mondiale di Ingegneria del Legno, il 20 giugno 2010 a Riva del Garda, con 600 fra ricercatori, progettisti e costruttori disse “Il fatto che l’edizione 2010 della conferenza si svolga qui ci riempie di orgoglio. Un’opportunità unica per la nostra comunità scientifica di scambio e crescita della conoscenza, ma anche per tutto il sistema trentino, che avrà la possibilità di mostrarsi in Italia e al mondo

La lettura della laudatio da parte del professor Frank Lam dell'Università di Vancouver.

come un importante incubatore di innovazione nel settore delle costruzioni in legno”. Lo affermava come direttore dell’Istituto CNR-IVALSA e presidente del Comitato Organizzatore del WCTE, che ha un ruolo fondamentale nel campo della ricerca e della tecnologia nelle tematiche legate al legno come materiale per l’ingegneria civile. Ed è con quell’ingegnere del legno, che ho la curiosità di approfondire in merito a errori come quello di L’Aquila, quan-


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L'intervento di Ario Ceccotti.

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do crollò il famigerato balcone. “Purtroppo, quando il legno dà problemi, questi sono riconducibili alla scarsa conoscenza del materiale e ai dettagli costruttivi sbagliati. A Vancouver dove il 90% delle case sono in legno, i problemi di infiltrazione che avevano 20 anni fa non erano imputati all’uso del tipo di materiale strutturale ma ai progettisti e ai costruttori. Sui balconi a L’Aquila ci hanno messo sopra 10 cm di calcestruzzo e quindi nessuna protezione contro l’acqua senza considerare che il calcestruzzo percola, non è impermeabile! Il legno con l’acqua non va d’accordo, quindi la cosa più importante è la conoscenza dei suoi punti delicati per prevedere dei dettagli costruttivi opportuni, soprattutto quando si realizzano degli sbalzi. Il concetto principale è che bisogna evitare le trappole d’acqua, a meno che non si utilizzino dei legni tropicali. Ci sono dei libri bellissimi oggi che insegnano e sono illuminanti, come “Costruire il legno” di Cristina Benedetti, relativo agli edifici a basso consumo energetico.” Sono curiosa di conoscere la sua opinione anche rispetto lo stato dell’arte delle diverse tipologie costruttive lignee. “I progressi che sono stati fatti in Italia e nel mondo negli ultimi 30 anni sono fondamentali: il legno massiccio ha ancora una sua grandissima legittimità, il lamellare e il cross-lam sono ancora validi, così come il sistema a telaio. Come abbiamo potuto constatare nella fitta attività convegnistica qui a Garmisch, ci sono tanti modi di usare le diverse tecnologie al meglio e nel momento migliore e anche secondo la disponibilità economica. Per questo materiale è interessante anche la prefabbricazione, e in uno stabilimento chiuso ci sono le condizioni ottimali perché non piove e la temperatura è mite e così si possono realizzare al meglio tanti pezzi da assemblare poi in cantiere, come si farebbe con un’automobile, soprattutto con il legno si può controllare meglio il particolare, un processo che con il cemento armato a pannelli vedrei difficile”. Questa metafora con l’automobile mi riporta a un convegno cui partecipai recentemente e del quale ho trattato nel numero precedente di questo periodico, in particolare un concetto espresso da Werner Sobek, riguardo l’auspicio di costruire in futuro opere effimere e riciclabili. Prendeva spunto proprio dall’autoveicolo, riciclabile per il 90-95%, ritenendo che sarebbe sensato utilizzare materiali leggeri, usarne meno possibile e scegliere sempre quelli rici-

clabili, ma allora – affermo, rivolgendomi ad Ario Ceccotti – forse, idealmente, dovremmo pensare a strutture a incastro e magari abolire i collanti. “Io sono un ingegnere civile e non ho preclusioni verso uno o l’altro materiale. Credo, in generale, che tutti i materiali vadano usati al meglio, ma è certamente un ambito di ricerca importante approfondire come poterli riciclare, ad esempio nel caso del croos-lam potremmo immaginare di farlo a pezzettini per poi riusarlo, togliendo la colla.” Sono interessata ad avere un suo commento anche riguardo il legno da esterno e in particolare l’Accoya®, che sembrerebbe essere la panacea per poter rivestire con il legno superfici verticali e orizzontali, costruire pontili e sbizzarrirsi con il legno anche in un contesto outdoor; costituirebbe davvero una nuova frontiera per quest’ultimo ambito. “L’Accoya® forse ha un costo ancora alto, ma è interessante perché è una risposta all’uso del legno in esterno, e come i legni tropicali resiste benissimo. Ma in quest’ultimo caso oltre al costo, il problema è la disponibilità e la gestione forestale corretta. Certo utilizzare il legno tradizionale all’esterno com’è stato fatto tante volte è sempre pericoloso, ancora 10 anni fa si realizzavano le passerelle in legno lamellare senza proteggerle, spero non se ne facciano più perché non durano. Fra una serie di tesi che ho letto di recente, presso la Facoltà di Agraria dell’università di Firenze, una trattava di una decina di passerelle in legno delle quali non ce n’era una sana, perché nessuna era protetta. L’insegnamento e la conoscenza sono fondamentali: piuttosto che imparare dai propri sbagli, è meglio imparare da uno che te lo dice!”


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La nostra squadra a Holzbau Forum

La ventesima edizione dell'Internationale HolzbauForum (IHF 2014) ha avuto luogo dal 3 al 5 dicembre 2014 a Garmisch-Partenkirchen e ha registrato un'affluenza di oltre 1500 visitatori, ancora superiore a quella raggiunta nel 2013. Eravamo presenti con una distribuzione delle riviste alla manifestazione dal ben presidiato stand della stampa tecnica e, in visita, con il direttore di Struttura Legno, Sonia Maritan e l'editore Pietro Ferrari. L'architetto Maritan ha così commentato le caratteristiche e la struttura della manifestazione: "Regalare la fotografia di un luogo animato come l'Internationales

Holzbau-Forum di Garmisch è un esercizio difficile, anche perché è una città che hai la sensazione di poter visitare unicamente nella stagione fredda, quando si trasforma in un presepe fatto di luci e alberi vestiti a festa, e tutto il Paese diventa poesia del Natale. Fra le strade silenziose e mansuete poi si arriva nel grazioso centro di Garmisch, e all’interno della fiera, dove, invece, si compie la poesia del legno. Il forum di Garmisch Partenkirchen, propone, infatti, un altissimo livello convegnistico durante i quali vengono illustrati arditi progetti che raccontano il legno come un materiale da costruzione “normale”, nel segno della polimatericità, e dove il legno diventa risorsa, progetto, ibridazione materica, ricerca forestale, efficienza energetica, o ancora, con l’abbondanza di elementi curvi contribuisce a creare nobiltà e valore architettonico agli edifici. E poi, per me, Garmisch rimane l’incontro con Ario Ceccotti, a lungo Direttore del centro di ricerca CNR-Ivalsa di Trento, che ha ricevuto il 4 dicembre una laudatio a suggello della sua preziosa collaborazione con il mondo accademico italiano. Uno degli incontri preziosi e rari che in me ha lasciato un ricordo indelebile e particolarmente empatico …come direbbe lui". Pietro Ferrari ha apprezzato particolarmente la impeccabile organizzazione dell'evento: "Una squadra agile e una location logisticamente insuperabile hanno dato vita a un evento il cui livello è altissimo e che ci ha permesso di approfittare di un palcoscenico difficilmente superabile per livello dei visitatori e per qualità di contenuti e proposte, affiancate da un essenziale spazio espositivo che, però, non rinuncia a porsi come vetrina dell'innovazione e della qualità”.


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In alto con Rothoblaas

Nuove prospettive per gli edifici multipiano in legno. Rothoblaas nasce nel 1991 in Alto Adige, vicino a Bolzano, rivolgendosi ai carpentieri come fornitore di macchine per la lavorazione manuale del legno. In quel periodo la carpenteria in legno consisteva per lo più nella costruzione di tetti, assemblati mediante chiodi. Per 24 anni la storia della carpenteria in legno e quella di Rothoblaas si sono fuse, con l’azienda impegnata ad ascoltare le esigenze del mercato da un lato e dall’altro a sviluppare soluzioni in grado di farlo crescere tecnicamente e qualitativamente, guidando di fatto quella vera e propria “rivoluzione edilizia” che permette oggi la realizzazione di edifici completamente in legno di più piani, con prestazioni energetiche eccelse, costi contenuti, tempi di realizzazione ridotti e massima libertà architettonica. La crescita della carpenteria in legno è stata in

questi 24 anni anche la crescita di Rothoblaas: la rivendita di macchine è diventata anche produttore di viti, con l’introduzione sul mercato della vite HBS nell’anno 2004, vera rivoluzione nel settore per le sue prestazioni meccaniche, la rapidità di presa, la facilità d’avanzamento e le sue dimensioni in grado di connettere elementi in legno di sezioni importanti. Negli anni è cresciuta anche la sensibilità verso gli importanti temi legati alla qualità del vivere all’interno degli edifici e verso la sicurezza degli edifici stessi. Il controllo della trasmissione del vapore attraverso le pareti e il tetto, la performance acustica, la tenuta all’aria dell’involucro edilizio, la resistenza al sisma e al fuoco divengono sfide per ogni carpentiere e ogni progettista che cerca l’eccellenza nello svolgere il proprio lavoro. A loro Rothoblaas propone nel 2007 la sua


PROGETTO ROTHOBLAAS BOLZANO

Rothoblaas, le partenaire idéal pour la conception et la construction en bois Rothoblaas est une multinationale italienne née en 1991 dans le Südtirol, près de Bolzano, en se proposant aux charpentiers en tant que fournisseur de machines pour le travail manuel du bois. À cette époque-là, la charpenterie en bois consistait surtout à construire des toits assemblés au moyen de clous. Pendant 24 ans, l'histoire de Rothoblaas s'est mêlée à celle de la charpenterie. L'entreprise s'efforçait, d'une part, d'écouter les exigences du marché et, de l'autre, de développer des systèmes pour lui permettre de croître au niveau technique et qualitatif, en guidant, de fait, une véritable « révolution de la construction » qui permet aujourd'hui de réaliser des édifices de plusieurs étages complètement en bois, garantissant des performances énergétiques excellentes, des coûts raisonnables, des délais de réalisation réduits et une liberté architecturale totale. Pendant ces 24 années, la croissance de la charpenterie en bois et celle de Rothoblaas sont allées de pair : le vendeur de machines s'est mis à fabriquer des vis et, en 2004, il a lancé sur le marché la vis HBS qui a été une véritable révolution dans le secteur, grâce à ses performances mécaniques, à sa rapidité de prise, à sa facilité d'entrée et à ses dimensions qui permettent d'assembler des éléments en bois aux sections importantes. Au fil des années, une nouvelle sensibilité s'est développée vis-à-vis des thèmes importants liés à la qualité de la vie à l'intérieur des édifices et de la sécurité des édifices eux-mêmes. Le contrôle de la transmission de la vapeur à travers les murs et le toit, les performances acoustiques, l'étanchéité à l'air de l'enveloppe des bâtiments, la résistance aux séismes et au feu deviennent des défis pour tous les charpentiers et tous les concepteurs en quête d'excellence pour

accomplir leur travail. En 2007, Rothoblaas propose à tous ces professionnels sa première ligne de membranes qui, aujourd'hui, se compose également de rubans, de systèmes d'étanchéité à l'air, pour améliorer la durabilité, l'isolation acoustique et l'isolation thermique. Des années d'expérience acquise dans les systèmes de fixation et d'imperméabilisation incitent Rothoblaas à créer Zenit, qui n'est pas une simple ligne de produits, mais un ensemble de solutions complètes qui définit de nouveaux paramètres qualitatifs dans la réalisation de toitures. Membranes ayant une résistance au déchirement dix fois supérieure aux standards du marché, rubans à adhésivité améliorée, largeur majorée et propriétés antiglisse, accessoires pour le soin des détails et le perfectionnement des nœuds sur les chantiers. Vis à même de réduire de moitié les ponts thermiques et de garantir la stabilité structurelle en toutes conditions et avec n'importe quel type d'isolant. Ces années-là – nous sommes au début du nouveau millénaire – une nouvelle technologie se diffuse dans les constructions en bois : le stratifié croisé. Rothoblaas est la première entreprise à produire, certifier et proposer des produits conçus pour ce type de constructions. Aujourd'hui, Rothoblaas est une référence mondiale pour tout le secteur. Présenté officiellement en août 2014 au WCTE (World Conference on Timber Engineering) de Québec (Canada), X-RAD est un système de construction révolutionnaire qui vise vers le haut. Aucune limite théorique en ce qui concerne le nombre d'édifices, pour poser du bois au sommet de chaque gratteciel. Augmentation du degré de préfabrication en maintenant les standards de construction actuels, réduction de 30 % des temps de montage, diminution du nombre de nœuds structurels et amélioration de leur plasticité en cas de séisme. Rothoblaas, une entreprise qui croit dans ses rêves et qui a la force de toujours essayer de les réaliser.

Nelle foto centrali: lo stabilimento Rothoblaas e vari ambienti d'incontro al suo interno. Nella foto in alto: i soci Peter Lang e Robert Blaas.


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Nella foto sopra: a lezione nella Rothoschool.

prima linea di membrane, che oggi si compone anche di nastri, di sistemi per la tenuta all’aria, per il miglioramento della durabilità, per l’isolamento acustico e per il miglioramento delle performance di isolamento termico. Rothoblaas crede nei propri sogni, e prova sempre a realizzarli. Anni di esperienza nei sistemi di fissaggio e nell’impermeabilizzazione portano allo sviluppo di Zenit: non una semplice linea di prodotti, ma un insieme di soluzioni complete che definisce nuovi parametri qualitativi nella realizzazione di coperture. Membrane con una resistenza a strappo 10 volte superiore agli standard del mercato, nastri con adesività migliorata, larghezza aumentata e proprietà antiscivolo, accessori per la cura dei dettagli e il perfezionamento dei nodi in cantiere. E anche viti in grado di dimezzare i ponti termici e di permettere la stabilità strutturale in ogni condizione e con qualunque tipo di isolante. In quegli stessi anni – siamo all’inizio del nuovo millennio – si va diffondendo una nuova tecnologia per le costruzioni in legno: il cross lam. Rothoblaas è la prima a sviluppare, produrre, certificare e proporre prodotti pensati per questo tipo di costruzioni. E oggi è ancora Rothoblaas a dare fiducia a tutto un settore a livello mondiale: X-RAD, presentato ufficialmente nell’agosto del 2014 al WCTE (World Conference on Timber Engineering) a Quebec City, in Canada, è un rivoluzionario sistema costruttivo che punta in alto. Nessuna limitazione teorica al numero di

piani per gli edifici, per portare il legno in cima a ogni grattacielo. Aumento del grado di prefabbricazione mantenendo gli standard costruttivi odierni, riduzione del 30% dei tempi di montaggio, diminuzione del numero di nodi strutturali e aumento della loro plasticità in caso di sisma. Rothoblaas, il partner giusto per chi progetta e costruisce in legno. Per saperne di più: info@rothoblaas.com.


PROGETTO ROTHOBLAAS BOLZANO

Applicazione classica sul nodo trave-banchina di vite a taglio HBS.

Nodo complesso parete-parete-solaio realizzato con sistema X-RAD.

(A sinistra) Realizzazione della tenuta al vento in corrispondenza di un camino. (A destra) Stratigrafia classica alpina realizzata con sistema Zenit e viti DGZ per l'abbattimento dei ponti termici.


PROGETTO hsbITALIA TRENTO www.hsbcad.it www.verlam.com Pietro Ferrari

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All'insegna dell'innovazione hsbITALIA a Legno&Edilizia 2015. Nell’ambito della manifestazione “Legno&Edilizia 2015”, l’unica fiera italiana specializzata nell’edilizia in legno che si tiene a Verona, anche in questa edizione è presente, all’interno di “Area Trentino”, in collaborazione con Trentino Sviluppo (partner EEN) e ARCA (marchio di qualità delle costruzioni in legno), hsbITALIA, nota azienda trentina attiva in Italia fin dal 2001, che si è particolarmente specializzata nel settore del software dedicato alla progettazione delle costruzioni in legno, e offre consulenza, formazione e assistenza qualificata. L’offerta si articola su due linee di prodotto: hsbCAD - software che costituisce un potente e versatile sistema CAD/CAM e copre tutta la filiera legno, dalla carpenteria tradizionale, alle costruzioni con pannelli a telaio (Platform Frame), con struttura massiccia tipo Crosslam e Blockhaus, fino alle più ardite strutture in legno lamellare, compresa la gestione di staffe metalliche e connettori e ovviamente si interfaccia con i più diffusi centri di taglio a controllo numerico. Il

software, sviluppato a partire dal 1988 e continuamente aggiornato alle esigenze più attuali, è diffuso a livello mondiale in oltre 6000 postazioni presenti in piccole aziende ma anche in grandi realtà leader di settore. Può fregiarsi, prima al mondo, della qualifica di “Autodesk® Preferred Industry Partner” proprio per la sua spiccata vocazione alla soluzione, in modo semplice e affidabile, di problemi progettuali e produttivi anche molto complessi. Parliamo nello specifico della linea VERLAM software di calcolo per strutture in legno secondo NTC 2008 articolato in moduli • Verlam STRUCTURE: per rendere semplice il calcolo e la verifica di elementi costruttivi caratteristici delle costruzioni in legno massiccio e legno lamellare, permettendone una analisi approfondita di tutti gli aspetti trattati dalla normativa vigente • Verlam JOINT: verifica, secondo NTC 2008 e CNR-DT 206/2007, della portata di elementi di connessione (chiodi, viti, perni, bulloni, graffe)


in disposizione sia singola che multipla, a una o più sezioni resistenti, con sezioni Legno-Legno, Legno-Acciaio oppure Legno-Pannelli (compensato, fibre, particelle) • Verlam WALL: calcolo di edifici fino a tre piani, in legno con tecniche Platform Frame e Crosslam, con dimensionamento di pannelli, telai, ritegni. La redazione della rivista austriaca “Holzkurier”, specializzata nel settore legno, ha conferito a hsbCAD il titolo di “fornitore holzbau dell’anno” nel 2008 e ora nuovamente per il 2015. Un solo numero è sufficiente per spiegare la motivazione per cui quest’anno è stato assegnato a hsbCAD il prestigioso riconoscimento. Questo è rappresentato dalla cifra del 56% che descrive la quota di mercato acquisita dal programma CAD/CAM nelle aziende europee produttrici di pannelli Crosslam. Questo significa essere un leader di mercato difficilmente raggiungibile, e dimostra due cose: • hsbCAD ha riconosciuto in anticipo (già dal 2006) il potenziale strategico del sistema costruttivo a pannelli massicci in legno. • È stata creata una soluzione software che risolve le esigenze dell'industria, semplificando la progettazione, produzione e utilizzazione di strutture Crosslam. Tutto questo grazie a un team di esperti CAD delle costruzioni in legno che, fin dal 1988, ha accompagnato lo sviluppo dell'industria del legno ottenendo una simbiosi tra architettura e progetto esecutivo. Il programma si basa su AutoCAD Architecture®, leader di mercato mondiale nel CAD architettonico. Il software opera quindi all’interno di un ambito determinato ma contemporaneamente, la squadra di sviluppatori hsbCAD crea gli strumenti per semplificare la progettazione di componenti in legno innovativi (di questi i pannelli Crosslam fanno sicuramente parte). Le diverse regioni del mondo, in cui hsbCAD è presente, apportano le loro differenti competenze ed esigenze professionali e produttive. Ancor prima del grande boom di diffusione delle strutture a pannelli massicci, gli esperti hsbCAD hanno sviluppato il modulo hsbPanel. Il primo grande cliente è stato lo stabilimento KLH, in Austria a Katsch an der Mur. Divenne subito chiaro quale punto di svolta rappresentasse il prodotto. Il Crosslam è un prodotto industriale in cui entra in gioco la filosofia della “Lean Production", questo significa produzione snella, pochi dipendenti, magazzino ridotto, appena un deposito tampone. Era quindi tanto più importante una pianificazione e progettazione efficiente ed affidabile. “Abbiamo avuto ragione, oggi quasi tre quarti del fattura-

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to della sede bavarese di hsbCAD è più o meno Crosslam-dipendente", ci dice Gottfried Jäger, titolare di hsbCAD-Deutschland. Se una carpenteria tradizionale, che fa per il 90% strutture di copertura, nella decisione di un nuovo investimento, si pone il quesito: Posso gestire con questo programma anche il 10% dei miei progetti in Crosslam? Allora spesso optano per hsbCAD. "Abbiamo avuto veramente buon naso cercando di concentrarci sul Crosslam" rimarca Jäger “È stato impegnativo attrezzare il programma per gestire il nuovo prodotto, ma con l’esperienza CAD acquisita nel settore delle costruzioni in legno, nemmeno troppo difficile”. “Tutto questo ci ha permesso di acquisire tra i nostri utenti le maggiori aziende produttrici di pannelli Crosslam, quali KLH, Stora Enso, Xlam Dolomiti, Mayr-Melnhof e Hasslacher” aggiunge Andrea Pallaver, titolare di hsbITALIA. Il Crosslam è un tema oggi importante, ma certo non l'unico. Per hsbCAD sono parimenti sulla lista delle priorità anche i costruttori di case prefabbricate con sistema a telaio (Platform Frame), le carpenterie tradizionali e le ardite strutture in legno lamellare. Importanti

In quetse immagini: rendering della struttura realizzata a Doha.


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Nella prima foto in basso: una suggestiva immagine del Welcome Center di Doha. Nella seconda foto in basso: una veduta dall'interno.

sono gli input che ci pervengono direttamente dai cantieri e il costante contatto con i produttori di sistemi CNC. Ciò che rende hsbCAD attraente a molti progettisti e produttori/esecutori nel campo delle costruzioni in legno è un mix di diversi fattori. Tra questi i principali: • base Autocad®, e quindi la totale flessibilità, affidabilità e potenza di una vera progettazione 3D •velocità di apprendimento • affidabilità dei dati esportati sulle macchine CNC • flusso di informazioni aperto. Quest'ultimo aspetto è interessante perché influenzerà nell’immediato futuro il processo di progettazione. Per evitare errori, tutte le operazioni dovranno essere in grado di riferirsi al medesimo documento di progettazione. Primi standard si stanno proprio attualmente affermando. Chi si sta confrontando maggiormente con queste tematiche può ricercare con le parole chiave " IFC - Industry Foundation Classes" e "BIM Building Information Modeling". Alcune stazioni appaltanti pubbliche richiedono già questa forma di interscambiabilità dei dati. Per gli utenti hsbCAD questo non rappresenta un problema: AutoCAD Architecture® è compatibile con lo standard IFC, di conseguenza lo è anche hsbCAD. In passato, ma ancora attualmente, spesso nel momento del passaggio a terzi di un progetto, venivano perse informazioni, semplicemente perché non tutti sono in grado di fornire i file basati su AutoCAD. hsbCAD ha sviluppato un Import "intelligente". Lo standard SAT di interscambio file, molto diffuso, contiene solo i dati del corpo solido - per esempio, un prisma quadrato con bordi fresati a femmina. Questo oggetto viene rilevato, ad esempio, come pannello Crosslam, e di conseguenza è possibile assegnare, rispettivamente analizzare, le sue proprietà specifiche (orientamento delle fibre, qualità visiva, lavorazioni o simili). "In questo campo abbiamo investito molto tempo, perché la qualità dei dati di origine può variare notevolmente. È nostra intenzione portare il più avanti possibile il riconoscimento automatizzato degli oggetti”, spiega Andrea Pallaver, che passa a illustrarci alcuni progetti realizzati in quest’ultimo periodo da utenti di hsbCAD e Verlam.

WELCOME CENTER DOHA (QATAR)

Su un’isola artificiale nella baia della capitale del Qatar è stata recentemente realizzata una struttura di accoglienza al Banana

Island Resort Doha by Anantara. Il progettista architettonico ha proposto linee fedeli alla cultura del posto, pur impiegando un materiale strutturale inconsueto per quelle zone. Dal punto di vista ingegneristico ne è scaturito un edificio che, alla complessità di forme in continua mutazione, associa una notevole altezza in una zona caratterizzata da una forte pressione eolica. In mancanza di norme territoriali, per il calcolo strutturale sono stati utilizzati, in accordo con la committenza, gli eurocodici. La pressione del vento è stata definita dal cliente e a favore di sicurezza è stata applicata anche un’accelerazione sismica pari a quella della zona di Modena. L’azione così elevata del vento, combinata con i ridotti carichi permanenti e la già citata variabilità geometrica, ha determinato una elevata mobilità dei momenti di picco sugli archi, rendendo necessaria l’applicazione di irrigidimenti laterali su tutti gli elementi principali. Una ulteriore complicazione fu la necessità di trasportare via mare tutti i materiali, con il limite di lunghezza di 12,00 metri. Per questo edificio ad arco alto 18,00 metri si rese quindi necessario tagliare e giuntare rigidamente in cantiere tutte le travi principali curve.

STUDIOS - ROMA

Questa struttura a telaio reticolare (alto 15 e con luce di circa 33 metri), progettata per degli studi cinematografici e televisivi da realizzarsi a Roma, è un chiaro esempio di una delle più affascinanti tipologie strutturali, caratteristica dell’ingegneria antica, ma attualmente poco utilizzata. La particolare destinazione d’uso, ha richiesto una diffusa presenza di passerelle e spazi di manovra, sui quali gestire le attrezzature di scena caratteristici in ambito teatrale e inoltre una elevata resistenza al fuoco delle strutture con diffusa presenza di nodi strutturali. Per non snaturare troppo, con un eccesso di coperture protettive, l’aspetto delle reticolari, si è fatta una attenta valutazione dei differenti stati di sollecitazione nelle due condizioni di carico: normale esercizio e incendio. Questo ha permesso di realizzare nodi in apparenza normali, ma che nascondono, opportunamente protetti, i soli connettori necessari alla resistenza in caso di incendio.

CASA PREFABBRICATA - MODENA

Si tratta di un edificio di civile abitazione su tre piani fuori terra con struttura di tipo Platform Frame (telaio in legno lamellare e pannelli di particelle di legno ad alta densità. Il progetto strutturale è stato realizzato con hsbCAD, dalla realizzazione del modello di calcolo per l’analisi modale, lo studio delle orditure più adatte, fino a tutti i particolari costruttivi per produzione e montaggio in cantiere. In particolare si è posta particolare attenzione alla perfetta gestione delle caratteristiche termiche e igro-


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Il rendering della scuola Paolo Racagni.

Il progetto della casa a tre piani realizzata a Modena.

scopiche, trattandosi di edificio a elevate prestazioni (classe A o superiore) che richiede una particolare attenzione al trattamento dell’aria per evitare che l’umidità ristagni e crei problemi sia di confort che di durabilità. In questo caso la ventilazione meccanica controllata, integrata agli impianti di produzione del calore garantisce un costante perfetto tenore dell’umidità d’ambiente che, unita a una perfetta cura dei particolari di impermeabilizzazione esterna, garantiscono all’edificio una lunga durata.

2.326 metri quadrati con aule di interciclo, l’auditorium, i servizi, la palestra, gli uffici di direzione scolastica. Il primo piano ha una superficie totale netta di 1.491 metri quadrati con cinque aule didattiche, laboratori di lingue, arte, informatica, scienze e musica, mensa e relativi spazi, locali tecnici e di servizio. Il secondo piano ha una superficie totale netta pari a 1.030 metri quadrati e comprende 10 aule didattiche e spazi di servizio. Le strutture di legno, progettate con hsbCAD dall’ufficio tecnico della Marlegno srl, comprendono un totale di 2000 m di pareti esterne e interne con sistema Platform Frame, 2000 m di solai a travetti di legno lamellare con cappa in c.a. collaborante, 600 m di solai di copertura con struttura principale e secondaria in legno lamellare, 500 m di solai di copertura con pannelli in crosslam, 500 m di solai di copertura con orditure principali in acciaio e secondaria in legno lamellare. Tutto in un unico modello tridimensionale contenuto in un unico disegno, con tutti i connettori, le staffe metalliche di ancoraggio e connessione e contestualizzato con le strutture in c.a.

SCUOLA PAOLO RACAGNI - PARMA

Un edificio “passivo” ovvero “a energia quasi 0”, quindi particolare attenzione non solo agli aspetti funzionali e architettonici ma anche all’innalzamento dei comfort interni ed alla riduzione del fabbisogno energetico, questo sarà il nuovo volto della scuola Racagni. Un progetto innovativo presentato dalla Associazione temporanea di imprese Getech Srl con Marlegno Srl, tramite la società di progettazione ViTre Studio, e giudicato vincente dall’amministrazione comunale. Il nuovo complesso disposto su 3 piani, sarà caratterizzato dall’utilizzo di materiali fortemente innovativi con un sistema costruttivo in legno, segnato da un elevato grado di coibentazione dell’involucro esterno con particolare riferimento a pareti, tetto, pavimenti e infissi. La superficie netta totale del piano terra è di

Gli studios realizzati a Roma.


PROGETTO AHEC LONDRA www.americanhardwood.org Beatrice Guidi

strutturalegno pagina 028 029

Fra scultura e architettura

La Endless Stair vince il premio speciale della giuria al Wood Awards 2014. Wood Awards è il concorso inglese di architettura e falegnameria che da dodici anni celebra e premia l’eccellenza nella progettazione e nella realizzazione con il legno, il materiale più sostenibile al mondo. Concorrono al Wood Awards diversi tipi di progetti: edifici commerciali e pubblici nuovi e ristrutturati, spazi privati, strutture in legno, arredamento su misura e mobili prodotti in serie. La giuria assegna poi un premio speciale a un progetto ritenuto particolarmente significativo. Nel corso della premiazione del Wood Awards 2014, tenutasi a Londra nella bellissima Carpenters Hall il 18 novembre, ha vinto il premio speciale della giuria la Endless Stair, struttura a torre costituita da 15 rampe di scale interconnesse ispirate ai disegni di Escher e realizzate in pannelli di legno massiccio di tulipier (American tulipwood) a strati incrociati (detti pannelli CLT, cross laminated timber, o pannelli X Lam). La Endless Stair è stata commissionata dall’American Hardwood Export Council (AHEC) per il London Design Festival del 2013 ed è stata esposta al pubblico per un mese davanti alla famosissima Tate Modern a Londra. La scalinata è stata successivamente riconfigurata e la nuova installazione, denominata Scale Infinite, è stata ripresentata a Milano nell’aprile 2014 nell’ambito della mostra organizzata dalla rivista “Interni”

“Feeding New Ideas for the City” nel chiostro principale dell’Università Statale in via Festa del Perdono. Progettata da de Rijke Marsh Morgan Architects (dRMM) in collaborazione con Arup per la parte strutturale, la Endless Stair è sia una scultura che un progetto di ricerca che ha permesso di approfondire la conoscenza della tecnologia del legno e della sua sostenibilità.

UNA GIURIA DI ALTISSIMO LIVELLO

Questa la motivazione della giuria: “La Endless Stair è stata sia un’opera d’arte sorprendente e godibile dal pubblico che un processo di ricerca che ha portato a usare il materiale in modo innovativo e ad aumentare le conoscenze su di esso.” David Venables, direttore europeo dell’AHEC, dice: “So bene quanto siano rigorosi i giudici nell’assegnare questi premi, quindi sono fiero della loro decisione di assegnare un premio speciale alla Endless Stair. Questo progetto è stato veramente innovativo e ha permesso di sperimentare per la prima volta l’uso di pannelli CLT (o X Lam) in legno di latifoglia. Anche l’elaborazione del profilo ambientale del progetto è un contributo innovativo al dibattito sul legno in edilizia, e siamo lieti che questo sia stato riconosciuto.” Dovendo confrontarsi con la richiesta


PROGETTO AHEC LONDRA

dell’American Hardwood Export Council di produrre un’installazione scultorea usando pannelli CLT di tulipier (American tulipwood), Alex de Rijke di dRMM ha subito pensato ad una scala. “Le scale sono sempre luoghi interessanti dal punto di vista spaziale e sociale, dove le persone interagiscono. Abbiamo pensato che una scala sarebbe stata un buon mezzo per esplorare la struttura, lo spazio e per realizzare una scultura. Le scale sono un dono della scultura all’architettura.” Costruita da Imola Legno (pannelli CLT di tulipwood) e da Nussli, la Endless Stair era costituita da una serie di rampe interconnesse, alcune a destra e altre a sinistra, che offrivano molte strade per esplorare l’installazione e convergevano in cima in una piattaforma che offriva una magnifica vista sul Tamigi. La Endless Stair ha offerto la prima occasione per sperimentare l’uso di legno di latifoglia nella costruzione di pannelli CLT. I pannelli in legno massiccio a strati incrociati sono tipicamente fatti con legno di conifera, e questo progetto è servito per dimostrare le vere potenzialità del tulipwood, una specie di latifoglia americana abbondante, relativamente poco costosa e dalle eccellenti caratteristiche strutturali. Un obiettivo importante per dRMM era quello di produrre elementi il più possibile rispettosi dell’ambiente: costruire ogni rampa della scala con elementi standard creando il minor spreco possibile di materiale durante il montaggio, progettare in modo da poter riutilizzare la scala e riposizionarla sia in parte che nel suo insieme. Questi lodevoli propositi sono supportati da dati certi che sono stati ricavati utilizzando l’analisi del ciclo di vita (life cycle assessment, LCA) conforme alla normativa ISO sviluppata dalla società PE International, leader nel campo di questo genere di analisi.

PANNELLI CLT (O X LAM)

Il CLT è un prodotto in legno ingegnerizzato che viene sempre di più usato per costruire le pareti e i pavimenti degli edifici. Il pannello CLT è costruito a sandwich, normalmente con un numero dispari di strati. In ogni strato le fibre corrono in direzione perpendicolare a quelle dello strato adiacente, creando una griglia di fibre. Il legno è ortotropico, cioè le sue proprie-

tà meccaniche nella direzione parallela all'orientamento delle fibre differiscono da quelle nella direzione perpendicolare. Con questa tecnica di costruzione il pannello che ne risulta ha uguale resistenza in tutte le direzioni, e stabilità dimensionale. Le moderne tecniche di produzione fuori dal cantiere permettono di produrre i pannelli CLT in fabbrica e di consegnarli in cantiere per un montaggio rapido e accurato, riducendo i tempi di costruzione.


PROGETTO ACCSYS TECHNOLOGIES AMSTERDAM OLANDA www.accsysplc.com Sonia Maritan

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Questo progetto di Liesbeth Janson dello Studio Huijgens è stato realizzato ad Amsterdam. Si trattta di una nuova struttura per anziani interamente in Accoya®, realizzata fra il 2013 e il 2014, e perfettamente inserita nel tessuto urbano della città.

Un tripudio di Accoya

®

Accoya®, il legno a prestazioni modificate, è stato utilizzato in una funzione strutturale, in un progetto creato appositamente per permettere alle persone anziane e coloro che soffrono di demenza senile di vivere in modo indipendente. Ad Amsterdam, Fagelcats è un complesso di 22 appartamenti e quattro case di comunità con assistenza 24 ore on-site progettati per soddisfare le esigenze dei residenti locali che vivono in uno stato di demenza. Al centro dello sviluppo del padiglione del giardino si trova una zona comune riparata che collega due edifici di cinque piani, fornendo una fuga naturale e tranquilla dalla città densamente popolata e incoraggiando il senso di amicizia e di comunità tra i residenti. Oltre a progettare Fagelcats per supportare le esigenze degli anziani, l'architetto Liesbeth Janson dello Studio Huijgens ha visto il progetto come un'opportunità per rigenerare la zona Westerpark di Amsterdam. L'impressionante design in legno rispetta le caratteristiche del famoso anello di canali della città patrimonio mondiale dell'Unesco con una moderna interpretazione dello stile architettonico iconico di Amsterdam. In linea con la tradizione locale, che mette in relazione arte e design, Liesbeth ha sviluppato il progetto con l'artista locale, Aam Solleveld.

NON SOLO PARTI STRUTTURALI

Oltre alle parti strutturali del progetto, Accoya® è stato utilizzato per colonne, decking e infissi in tutta l'area di Fagelcats. Architetto Liesbeth Janson ha commentato: "Accoya garantisce a Fagelcats un aspetto morbido e naturale, che è destinato a favorire un senso di calma e di tranquillità tra il caos della città e questa qualità superiore di vita


PROGETTI ACCSYS TECHNOLOGIES ha reso la scelta di utilizzare il legno una decisione spontanea. È importante sottolineare che, anche se, i requisiti di resistenza, durata e bassa manutenzione dell'Accoya® sono stati determinanti nella scelta, hanno rivestito grande importanza anche le sue incredibili credenziali di sostenibilità e la sua certificazione Cradle to Cradle livello oro". Creato utilizzando la tecnologia di acetilazione Accsys Technologies, Accoya® offre eccezionali livelli di prestazioni, tra cui la stabilità dimensionale, durata e sostenibilità in classe 1. Realizzato con legno certificato FSC® da foreste legali, gestibili e sostenibili, Accoya® è un prodotto di legno interessante che è conforme al Cradle to Cradle Gold Certified ed è perfetto per una grande varietà di usi: da finestre e porte, a rivestimenti esterni, progetti strutturali e piani di calpestio. Bryan Crennell, direttore vendite e marketing di Accsys Technologies, ha aggiunto: "Dal punto di vista architettonico, Fagelcats è un eccellente esempio del modo in cui Accoya® può essere utilizzato per rigenerare le aree edificate, fornendo edifici sostenibili e durevoli che rimangono in sintonia con infrastrutture esistenti. È anche un esempio dei modi in cui i materiali come Accoya® possono rispondere alle esigenze degli utenti finali, con la bellezza estetica e un aspetto naturale che aggiunge il tocco finale a progetti residenziali".

AMSTERDAM OLANDA


PROGETTO RUBNER HOLZBAU BRESSANONE BOLZANO www.holzbau.rubner.com Roberta Bocca

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Enel ha assegnato a Rubner Holzbau la messa in opera delle cupole in legno più grandi d’Europa.

Le cupole in legno più grandi d'Europa Un’opera davvero unica nel suo genere, quella che Rubner Holzbau è stata invitata a realizzare da Enel, azienda di rilevanza mondiale operante nel settore dell’energia elettrica. Un’altra grande sfida per l’azienda altoatesina del Gruppo Rubner, specializzata a livelloeuropeo nel settore dell’edilizia pubblica e residenziale in legno, che ha convinto i decisori di Enel in merito alle ottime performance del legno lamellare, uno dei materiali più innovativi per la realizazione di grandi progetti edili, e sull’ineguagliabile flessibilità delle tecnologie all’avanguardia applicate in questo settore in grado di soddisfare le più ardite idee architettoniche. Grazie al proprio know-how sul fronte dei processi di produzione e a un’accurata gestione

zazione della prima cupola sono iniziate nel mese di Dicembre 2013. I due carbonili verrano ultimati nel corso del 2015. E il legno è il materiale costruttivo ecologico per eccellenza che Rubner Holzbau recupera da foreste gestite in modo sostenibile e impiega nell’ambito di processi certificati. Il legno è inoltre una materia prima strutturalmente solida e flessibile anche per realizzazioni dalle caratteristiche inconsuete e ambiziose, capace di distinguersi rispetto ai materiali concorrenti quali acciaio, cemento o alluminio. Per la messa a punto del progetto, Rubner Holzbau garantisce un servizio completo: l’Azienda altoatesina è stata, infatti, incaricata di curare la progettazione della parte strutturale, dell’intero pacchetto di copertura, delle scale, delle passerelle, del sistema di areazione naturale e dell’impianto elettrico. Rubner Holzbau è, inoltre, responsabile della produzione, della logistica dei trasporti e del montaggio nel pieno rispetto di tutte le norme e disposizioni attualmente vigenti. L’azienda Rubner Holzbau è impegnata con trenta montatori, quindici lattonieri e tre coordinatori che assicurano la rapidità di esecuzione dell’opera attraverso un coordinamento centralizzato del montaggio e a un elevato grado di prefabbricazione.

DESCRIZIONE TECNICA DEL PROGETTO

in tutte le fasi di montaggio coordinate da Ingegneri esperti, Rubner Holzbau si è così aggiudicata la gara per la realizzazione di due cupole in legno lamellare per la copertura dei carbonili della centrale Enel “Federico II” di Brindisi. Il progetto, che prevede per ogni cupola l’impiego di 1.548 m3 di legno lamellare, 22.000 m2 di X-Lam e 192.000 kg di acciaio, consiste nella realizzazione di due strutture emisferiche del diametro di 143 metri ciascuna, con un’altezza di 46 metri e 49 metri al cupolino, per una superficie complessiva di 22.000 m2. Le attività preliminari in cantiere per la realiz-

Il lavoro consiste nella realizzazione di due cupole geodetiche. Ogni cupola presenta cinque assi principali che la delimitano in altrettanti settori uguali. Le travi principali sono ad asse rettilinee e formano una serie di triangoli piani. La giunzione delle travi principali è realizzata con una tipologia di nodo brevettata dallo studio di ingegneria di opere in legno “Holzingenieurbüro Lüning” di Doetinchem (NL). La lunghezza delle travi principali varia da 5,4 e 13,8 metri. Gli appoggi degli elementi in legno lamellare sulle strutture in cemento armato sono connessi con un anello di trazione in acciaio per limitare i carichi orizzontali sulle sotto-strutture. In ogni cupola è prevista un’apertura per il passaggio del nastro trasportatore con ingombro netto di 6x8 metri in proiezione verti-


cale. Questa “discontinuità” nella struttura della cupola è superata realizzando una struttura intelaiata in acciaio. In ciascun elemento triangolare delle travi principali sono disposte tre travi secondarie con luci e sezioni differenti, collegate alle prime con viti a tutto filetto inserite diagonalmente. Al colmo della cupola è prevista una torretta pentagonale le cui pareti sono utilizzate per alloggiare le griglie di aerazione (in aggiunta a quelle previste nelle pareti tra gli appoggi).

GEOMETRIA

La struttura della cupola in legno lamellare giace su quaranta appoggi in cemento armato, alti 6,2 metri, presenta un diametro esterno di 144 metri e un’altezza di 39,82 m. La torretta di aerazione ha un diametro di 11,9 m e un’altezza di 3,04 m, per cui si ottiene un’altezza totale fuori terra di circa 49 metri. Da ciò consegue una superficie in pianta di circa 16.300 m e uno sviluppo in piano di circa 22 mila metri. Staticamente si ha una cupola del diametro di 142,8 metri, con un’altezza di 38,8 metri. I coefficienti di pressione del vento sono stati determinati mediante l’esecuzione di test nella galleria del vento con modello in scala 1:300, considerando anche l’influenza della posizione delle cupole (una cupola isolata, due cupole circondate da edifici ed esposte a venti di diversa direzione) rispetto all’azione del vento. I test nella galleria del vento sono stati condotti da Peutz bv Zoetermeer (NL).

DIMENSIONI DEI COMPONENTI COSTRUTTIVI

Le travi principali sono alte 113 centimetri, il loro spessore e la classe di resistenza variano in funzione dei carichi a cui sono sottoposte. Per l’area che non risente della presenza del foro per il passaggio del nastro trasportatore, che rappresenta la maggior parte della superficie della cupola, sono state scelte travi con base 18 centimetri e resistenza GL 28c. Per l’area sollecitata dall’apertura, le travi avranno invece basi anche di 22 centimetri e una resistenza massima pari a GL 32h. Le travi secondarie hanno dimensioni 10/24, 10/44 e 10/65 con resistenza GL28c. L’anello di trazione in acciaio strutturale S 355 è realizzato con profilato HEB 550. Il tubo centrale dei nodi ha dimensioni Ø 219,1 x 16 millimetri, le piastre a stella 150 x 20 millimetri e tutti gli elementi metallici sono in acciaio S355.

PROVE SUI NODI

Nel bando di gara, Enel ha previsto che i nodi di connessione delle travi principali della cupola fossero valutati, indipendentemente dal loro calcolo teorico, mediante prove da eseguire in scala 1:1, utilizzando poi nel calcolo i risultati ottenuti. In collaborazione con l’Holzingenieurbüro Lüning, l’Università di Trento (Prof. Piazza), KIT Karlsruhe (Prof. Blaß) sono stati definiti i seguenti criteri di test: •• prove di trazione della connessione staffa di collegamento-trave •• prove di compressione della connessione

trave-tubo centrale •• prove di flessione sul sistema monoasse trave-nodi acciaio con tre metodi: prova in quattro punti lato concavo e convesso, metodo/prova in tre punti lato convesso. I test su provini in scala 1:1 realizzati dall'azienda sono stati eseguiti presso l’istituto di prove “Versuchsanstalt Stahl, Holz und Steine Holzbau und Baukonstruktionen” di Karlsruhe e presso il “Laboratorio Prove Materiali e Strutture” dell’Università degli Studi di Trento – Facoltà d’Ingegneria.

PIANO DI MONTAGGIO

Come fatto finora per strutture di questo tipo, è previsto il montaggio con la tecnica di avanzamento progressivo a sbalzo. I nodi di connessione alle opere in cemento armato sono pertanto progettati e dimensionati per sopportare i carichi derivanti dalla posa in opera. Questo tipo di montaggio viene eseguito dall’interno della cupola con l’ausilio di autogru o gru da cantiere e l’utilizzo di piattaforme aeree. Considerate le notevoli dimensioni del progetto (circonferenza appoggi circa 440 m), si prevede di impiegare tre squadre di montatori solo per la posa delle travi principali. Il montaggio in quota di questi elementi richiede la massima precisione sia nella fase di preassemblaggio della coppia a "V", che deve essere eseguito nel pieno rispetto delle misure di progetto, sia nell'angolazione del sistema che in quota deve trovarsi con la perfetta angolazione finale. Per inclinare la coppia di travi sono state prima regolate le due fasce principali di sollevamento e successivamente è stato collegato il vertice della "V" al gancio della gru per mezzo di una corda in acciaio regolabile da un tirfort. In questo modo una volta sollevata la coppia di travi si è potuto intervenire sulla terza corda riducendone la lunghezza fino a determinare la pendenza necessaria.

PACCHETTO DI COPERTURA

Il pacchetto di copertura è costruito con: pannello X-Lam da 6 cm (3x2cm), guaina bituminosa spessore 1,2 mm, scandole in alluminio verniciato, gli elementi vengono preassemblati a terra e con la gru vengono posati sulla struttura portante, gli elementi hanno una superficie da 37m-67m e un peso massimo di 4.800 kg.

PROGETTO RUBNER HOLZBAU BRESSANONE BOLZANO


PROGETTO BLM DOMUS TRADATE VARESE www.blmdomus.com Beatrice Guidi

strutturalegno pagine 034 035

Il passivo mediterraneo è protagonista all'Elba

Il primo cantiere di BLM Domus a Capoliveri. Sorgerà nel verde entroterra di Capoliveri, a due passi dallo splendido golfo di Porto Azzurro, la prima casa in standard passivo mediterraneo dell’isola d’Elba. A firmarla BLM Domus - divisione del Gruppo Bevilacqua, realtà italiana tra le più qualificate nella realizzazione di edifici in legno a basso consumo energetico. Il progetto dell’isola d’Elba prevede la costruzione di una villetta monofamiliare destinata a una giovane coppia. La struttura si svilupperà su un unico piano e sarà dotata di soppalco interno. In origine l’abitazione avrebbe dovuto essere costruita come da tradizione in cemento armato, rispondendo ai classici canoni energetici, ma l’incontro con il Gruppo Bevilacqua ha offerto una nuova prospettiva che ha fatto rivalutare il progetto iniziale. “Ho conosciuto gli esperti di BLM Domus qui a Capoliveri, dove erano impegnati nella realizzazione della copertura in legno per l’abitazione di mio fratello” – racconta il committente Luca Rossi. “Avevo già sentito parlare di case in legno, ma non conoscevo nei dettagli tutti i vantaggi di una costruzione passiva. Inoltre, avevo dei dubbi che le sue caratteristiche potessero adattarsi alle peculiarità climatiche di una località di mare”. Dubbi subito fugati grazie all’attenta consulenza di BLM Domus, tra i principali promotori in Italia di un nuovo concetto di abitare passivo che coniuga le caratteristiche climatiche del territorio con il fabbisogno energetico delle abitazioni: lo standard mediterraneo, pensato appositamente per adattarsi al clima mite della nostra penisola. “I vantaggi di una casa passiva sono innumerevoli per l’ambiente, la salute e l’economia domestica, poiché consentono di diminuire le emissioni di CO2, riducendo drasticamente anche i consumi energetici” – spiega Marco Bevilacqua, direttore tecnico di BLM Domus. “Costruire in legno rappresenta una straordinaria opportunità di abitare in modo conforte-

vole, naturale e soprattutto sicuro. Questo materiale è infatti dotato di straordinarie proprietà sismoresistenti, fondamentali in una zona come l’Elba, dove sono richiesti standard molto specifici in tal senso”. Ridotto al minimo anche il rischio di incendi: “Contrariamente a quanto si potrebbe pensare il legno è infatti un cattivo conduttore di calore e la sua combustione è estremamente lenta”. Per comprendere meglio le caratteristiche di queste strutture e tutta la qualità di un prodotto interamente “made in Italy”, il committente è stato invitato a visitare la sede di BLM Domus a Tradate (Varese), dove le pareti e i componenti vengono progettati e realizzati su misura. La visita ad alcune case in costruzione gli ha inoltre permesso di toccare con mano la pulizia e la sicurezza di questi cantieri, caratterizzati da tempi di edificazione particolarmente ridotti.


PROGETTO BLM DOMUS TRADATE VARESE PROFILO AZIENDALE GRUPPO BEVILACQUA Con sede a Tradate (Varese), il Gruppo Bevilacqua si propone come interlocutore unico per la realizzazione di progetti abitativi chiavi in mano, realizzati con tecnologie all’avanguardia, garanzia di qualità e rispetto dei tempi di consegna. Competenza e professionalità per la creazione di soluzioni su misura sono i punti di forza del Gruppo che si compone di tre divisioni. AB Legno, attiva nel settore dal 1986, progetta e costruisce coperture e strutture in legno come scale, soppalchi, sopraelevazioni leggere e controsoffittature. Qualificata per la fornitura di legname a uso strutturale, l’azienda garantisce la rintracciabilità e la classe di appartenenza del legno commercializzato. BLM Domus è specializzata nella progettazione e costruzione di case passive in legno e abitazioni in diverse classi energetiche. AB Style, lo specialista dell’outdoor, studia e realizza ambientazioni per esterni e aree spa comprensive di pergolati, grigliati, arredi, pavimentazioni, rivestimenti, piscine interrate e fuori terra.

“La fase più lunga è quella di progettazione e di assemblaggio, mentre la cantierizzazione, se si esclude il tempo necessario alla posa delle fondazioni, è estremamente veloce” – conferma Bevilacqua. “A Capoliveri le fondamenta sono già state realizzate. Abbiamo iniziato a montare le pareti a fine 2014 e la famiglia potrà entrare in casa già ad aprile 2015”.

In occasione della realizzazione della prima casa passiva mediterranea dell’isola, BLM Domus intende inoltre farsi promotore di una serie di workshop tematici dedicati ai progettisti e agli installatori che operano all’Elba. Sono previsti momenti teorici dedicati alla spiegazione delle caratteristiche e dei vantaggi di questo nuovo concetto abitativo e visite in cantiere, con la possibilità di seguire passo passo lo stato di avanzamento dei lavori.


PROGETTO EGGER ST. JOHANN www.egger.com/IT Pietro Ferrari

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La nuova sede Egger Tutto "fatto in casa" per la nuova palazzina uffici Egger a St.Johann in Tyrol.

Presso la sede del Gruppo Egger a St. Johann in Tirol (Austria) il nuovo edificio amministrativo è in fase di completamento ed è in fase di completamento con materiali a base legno di produzione Egger. Il nuovo "quartier generale" Egger è costituito da due edifici di quattro piani di moduli prefabbricati in legno che sono collegati da un atrio in vetro. Il sistema di questo legno di design modulare è stato già applicato per gli edifici amministrativi a Brilon e in Romania, nonché per il TechCenter Unterradlberg. Il focus è costituito dal pannello Egger OSB 4.

Il concetto di base della società dell'architettura Egger è fin dall'inizio lo stesso: come nel 2010 l'edificio amministrativo a Radauti (RO). Nel 2011 il TechCenter Unterradlberg (AT) e nel 2012 il Forum a Brilon (DE) così, con la stessa filosofia progettuale viene realizzato il nuovo edificio amministrativo nella sede centrale di St. Johann (AT), progettato dall'architetto austriaco Bruno Moser e realizzato in un design modulare con i prodotti EGGER. Tuttavia, tre fulcri fondamentali sono presenti nell'edificio dell'amministrazione in St. Johann: l'atrio, il disegno della facciata in legno e più


PROGETTO EGGER EGGER: EDIFICIO AMMINISTRATIVO DI ST. JOHANN •• Client: Fritz EGGER GmbH & Co. OG, St. Johann •• Architettura: Bruno Moser, Architekturwerkstatt, Breitenbach •• Gestione del progetto: Hannes Ehrensberger, Fritz EGGER GmbH & Co. OG, St. Johann •• Statico: Alfred R. Brunnsteiner, Natters •• Progettazione illuminotecnica: Manfred Draxl, conceptlicht.at, Mils •• Concetto di protezione antincendio: Dirk Kruse, Dehne e Kruse, Gifhorn (D) •• Elettrico: IG Ludwig, Traunstein (D) •• Costruttore: Ing Hans Bodner, Kufstein •• Pavimentazione: costruzioni in legno Saurer, cortili •• Servizi di progettazione edilizia: Rupert Absenger, Krobath Building, Campo Ruscello •• Elettricisti: Stoeckl, Innsbruck •• Area effettiva: 8.920 m •• Superficie lorda: 9.940 m •• Volume lordo: 45.470 m •• Inizio lavori: 1 mar 2014 •• Inizio lavori con materiali legnosi: 19 maggio 2014 •• Completamento e consegna: 13 marzo 2015

ST. JOHANN


PROGETTO EGGER ST. JOHANN www.egger.com/IT

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piani strutturali in legno con quattro livelli. L'edificio dispone di spazi per 276 posti di lavoro e 48 per corsi di formazione. Un ristorante per il personale con 220 posti a sedere è parte dell'edificio. Tutti i quattro livelli delle due parti dell'edificio sono accessibili tramite una scala autoportante in pannelli OSB posta nell'atrio. Fatta eccezione per il calcestruzzo dell'intero edificio di 4 piani è composto principalmente da vetro e pannelli OSB Egger Top 4.

COSTRUZIONE DEL TELAIO IN LEGNO CON STRUTTURA MODULARE

L'OSB proviene dall'impianto Egger a Wismar, ad essere utilizzati sono gli elementi prefabbricati nella misura di 2,80 x 11,40 metri. Così, le due parti dell'edificio arrivano a una lunghezza totale di circa 60 metri e a una larghezza di circa 8,5 metri. I pannelli sono realizzati in 28 cm di spessore, i montanti in compensato, OSB dove richiesto uno spessore superiore, sono montati all'interno e all'esterno con uno spessore di tre centimetri. A causa della loro tecnologia di processo e della caratteristica di prodotto, si tratta di componenti pienamente conformi alla normativa. L'alta densità apparente di oltre 600 kg/m porta a una buona tenuta all'aria della piastra, rendendola robusta e affidabile e, dunque, può essere utilizzata senza l'uso aggiuntivo di lamine. Inoltre, la piastra di fondo visibile e del supporto dà all'interno un'atmosfera armoniosa. L'OSB portante statico è stato usato anche per gli elementi del soffitto. La ghiaia sull'elemento superiore di OSB consente l'isolamento acustico. Nello strato superiore sono stati installati vari sistemi di tubazioni. Ogni piano ha un involucro intorno al balcone


PROGETTO EGGER ST. JOHANN

con una larghezza di 1,40 metri. Questo viene utilizzato per mantenere la protezione solare. Il sistema di protezione antincendio è composto da due scale esterne e dalla scala nell'atrio. In aggiunta tutto l'edificio amministrativo è dotato di una rete completa di sistema antincendio delle facciate.

UTILIZZATA LA GAMMA DI PRODOTTI EGGER

Per i materiali interni decorativi Egger fornirà i suoi prodotti: pannelli nobilitati per mobili e finiture interne, laminati, laminati compatti, EUR pannelli leggeri, bordi in

arredamento e colore composito e pavimenti in laminato per permettere di realizzare un moderno studio di architettura caratterizzato da un design davvero di tendenza. Particolare attenzione viene è stata posta anche per ottenere un buon comfort acustico. Ciò sarà raggiunto attraverso l'utilizzo di pannelli assorbenti decorativi ProAkustik Egger installati nei mobili e negli armadi. La palazzina uffici Egger sarà pronta a marzo 2015.


SUL CAMPO D.D.F. CURVATI MARIANO COMENSE COMO www.ddfcurvati.it Pietro Ferrari

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Cresce la famiglia Ecolam


SUL CAMPO D.D.F. CURVATI MARIANO COMENSE COMO

Frutto dell’impegno di ricerca di ddf e opportunamente brevettato (Brevetto ITA:IT1404182 INT: D.EP12155269.9) e Brevetto Europeo, Ecolam è un legno lamellare di abete rivestito con legni pregiati utilizzabile sia diritto sia curvo, opportunamente brevettato. Un legno pronto alla vendita o costruito su misura per il mercato dell’edilizia e dell’arredamento. Con questo prodotto ddf si è posta l’ambizioso obiettivo si trovare il giusto equilibrio tra il gusto estetico proprio di ogni specie legnosa e la funzionalità della trave lamellare. Ecolam è pensato sia per nuove architetture sia per contesti di ristrutturazione e rafforza l’intervento architettonico e di arredo, offrendo infinite possibilità ai progettisti. Utilizzato come trave diritta o valorizzato come elemento curvo di rilievo, diventa un forte elemento di stimolo per chi disegna per abbinare la finitura di legno con altri materiali di rivestimento presenti nell’ambiente (ceramica, tessuti, cotto, metallo).

IL NUOVO NATO NELLA FAMIGLIA ECOLAM

Ecolam Teak rappresenta la possibilità di produrre travi in legno lamellare accoppiato di un peso specifico molto basso, grazie all'anima interna in abete certificato strutturale, senza rinunciare alla straordinaria eleganza del teak. Bellezza estetica dello strato superficiale accoppiato e leggerezza sono due fattori che possono conquistare in maniera efficace il progettista. Senza scendere nel dettaglio del calcolo i risultati sono impressionanti: una trave del peso di novanta chili ne peserebbe centocinquanta se fosse realizzata in teak massiccio. "Consideriamo anche - ci dice Denis De Luca - che il teak è uno dei legni più difficili e costosi da reperire, con Ecolam c'è, invece, la possibilità di realizzare forniture in teak a costi contenuti, salvaguardando le foreste sempre più fragili di questa pregiatissima essenza e utilizzando il tavolame in maniera ottimale, partendo da un materiale già prismato che consente sfridi minimi."

MA C'È ANCHE L'ACCOYA®

"Abbiamo già fatto campionature di Accoya® - ci conferma Denis De Luca - questa scelta nasce non tanto dalla valenza estetica di questo materiale ma dalla possibilità di utilizzare un legno piuttosto costoso ma in grado di resistere senza manutenzione dai venticinque ai cinquant'anni in ambiente esterno umido. Utilizziamo per la faccia a vista la parte interna della tavola tagliata a metà, in modo da risparmiare la piallatura con molta asportazione che è richiesta per questo legno tecnico. Così da poter proporre, alla fine, un prodotto che costa solo il venti per cento in più del tavolame ma ha tutti i vantaggi di resistenza agli agenti atmosferici e all'umidità dell'Accoya®.

Tutto il pregio del teak nel nuovo Ecolam. La straordinaria capacità prestazionale in superficie dell'Accoya accoppiata alla leggerezza e alle prestazioni strutturali del lamellare di abete.


SUL CAMPO D.D.F. CURVATI MARIANO COMENSE COMO www.ddfcurvati.it

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UN PRODOTTO VERSATILE

Ecolam viene prodotto diritto e curvato secondo le esigenze del progettista, inoltre la testa delle travi in Ecolam può essere fornita aperta, chiusa o chiusa sagomata secondo il disegno del cliente. ddf è in grado di produrre il lamellare partendo dalla tavola grezza, integrando il massello, senza giunte a vista. Tutto questo grazie a un importante investimento in macchinari di produzioni, seguita dalla certificazione del prodotto e da una precisa strategia di comunicazione. Un prodotto sempre più interessante, in particolare oggi che il risparmio di materiale diventa ancor più essenziale, un obiettivo che si pone nella cultura aziendale di ddf sin dall'inizio e che, già in passato, l'ha

portata a ideare tecnologie di taglio in grado di sfruttare e ottimizzare al meglio l’utilizzo dell’abete strutturale. Fondata nel 1984 da Rino De Luca, con i figli Flemi e Denis, la D.D.F. è situata a Mariano Comense, nel cuore della Brianza, fucina creativa per i settori del legno e del mobile. Forte di un’esperienza trentennale e del contributo apportato da due generazioni di operatori, la ddf esegue, ai massimo livelli e conscrupolosa precisione, la curvatura del legno lamellare e massello in ogni essenza e in ogni dimensione, realizzando una vasta gamma di prodotti lavorati per esterni e per interni. La conoscenza acquisita sulla natura del legno e l’uso di macchinari tecnologicamente all’avanguardia consente a ddf di lavorare il legno in base agli standard richiesti dai clienti più esigenti, ai quali è in grado di fornire elementi in legno realizzati con il pieno rispetto delle caratteristiche progettuali richieste.

L'eleganza e il prestigio del teak in accoppiata con la forza strutturale del lamellare di abete.


150 mm

250 m m

5300 mm

3100 mm


TECNOLOGIE WEINMANN FALEGNAMERIA FAECKL ST. JOHANN ALDEIN

Le compatte di casa Weinmann garantiscono grandi prestazioni.

www.weinmann-partner.de Pietro Ferrari

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Piccole macchine per grandi risultati Un’azienda di grande dinamismo e competenza in Alto Adige è la Faeckl di Aldein. "Facciamo carpenteria, tetti in legno - ci dice Philipp Faeckl: ho cominciato 27 anni fa in questo capannone che prima era molto piccolo e utilizzato per l'attività di falegnameria di mio padre, poi ci siamo specializzati nella carpenteria e nei tetti in legno, abbiamo iniziato con le macchine manuali, poi è nata l’esigenza di risparmiare tempo e attrezzarci in maniera automatica con un lavoro più preciso". La scelta della Falegnameria Faeckl è caduta su di un centro di lavoro compatto della ditta Weinmann, dice Philipp Faeckl: "Abbiamo scelto questa macchina per essere più precisi e veloci e anche per dare un servizio agli altri carpentieri della zona, è una macchina compatta che ci permette di lavorare in uno spazio limitato, però ci permette di fare lavorazioni anche di travi di una certa dimensione. 200x450, 130x500 e con la modfica anche 130 x 500. Con un investimento contenuto questa macchina molto compatta è in grado di pas-

sare dalla progettazione cad-cam direttamente in lavorazione. La progettazione viene effettuata sul computer realizziamo il disegno e poi è possibile dare inizio al processo, se non ci sono problemi d'altro tipo, con i dati che arrivano si può andare direttamente in produzione". La macchina è realizzata con un motore unico per fresare e tagliare con la possibilità di tagliare con una lama di diametro 500 e di utilizzare delle frese con la stesso motore.

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5 La macchina non ha un cambio utensile, perché questa è una versione economica, ma esiste anche una configurazione che prevede il cambio utensile. "Se vuoi lavorare con la fresa e hai una lavorazione particolare in cui ti disturba la lama, togli la lama, ma si potrebbe lavorare anche con tutti e due gli utensili montati se uno non disturba il movimento dell’altro" commenta Faeckl. Sostanzialmente si tratta di una lama e di una fresa montati assieme su un solo motore a cinque assi. Molto conveniente da un punto di vista economico.

SODDISFAZIONE DEL CLIENTE

“Questa macchina ce l’abbiamo da poco più di un anno - commenta il cliente - siamo soddisfatti, va benissimo, tutta l’assistenza di cui abbiamo avuto bisogno è stata svolta on-line con la casa madre tedesca”. La macchina è simile al modello WBZ

6 come prestazioni di base, si avvale dello stesso sistema di misurazione e trasporto della trave, quello tipico di Weinmann che utilizza quelle pinze in cui il pezzo viene bloccato e mai più lasciato: è come lavorare su un centro di lavoro o su un bloccaggio, c’è una pinza in entrata e una pinza in uscita, se c'è una trave in cui si richiede una lavorazione anche sulla coda, si lavora finché è possibile con la pinza numero uno in entrata e dopo un po’ per completare la lavorazione senza lasciare mai il pezzo questo viene agganciato prima dall’altra pinza e poi sganciato dalla prima. Weinmann sostiene che è la macchina più precisa della sua classe, perché altri pro-

1. La macchina Weinmann in funzione presso Faeckl. 2. Il pezzo in entrata. 3. Il controllo della macchina è semplice e intuitivo.

4. Il dispositivo di scarico si adatta alla struttura del capannone.

5. Pezzi in lavorazione. 6. Philipp Rieger con Faeckl.


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duttori utilizzano i rulli con tutte le problematiche di slittamento e mancata corrispondenza della misura effettiva. Per Faeckl la precisione deve essere estrema. In cantiere l’installazione è stata semplice, due settimane sono state sufficienti per portarla a termine, il montaggio è stato fatto in sei o sette giorni. Possono essere prodotti pezzi buoni e scarti, ma la macchina separa lo scarto verso sinistra, il pezzo buono viene trasportato a destra, in base alla misura, alla sequenza, si sceglie ogni volta il criterio base e il software decide quale è da utilizzare e quale è scarto, la macchina deve poi seguire la sequenza giusta. Ci sarebbe la possibilità di stampare etichette o stampare codici direttamente sul pezzo per l'identificazione e la lavorazione.

tazione così realizzata rappresenta un esempio eccellente di lavorazione a zero chilometri, il materiale prelevato viene essiccato un anno e mezzo e posto in opera direttamente dall’azienda Faeckl.

DALLA FALEGNAMERIA AL CANTIERE

A pochi chilometri dalla falegnameria Faeckl vengono poste in opera le travi realizzate: si tratta di strutture costruite in abete massiccio provenienti dai boschi circostanti: l’abi-

In queste immagini: le lavorazioni in cantiere.


TECNOLOGIE HUNDEGGER HAWANGEN BOLZANO www.hundegger.de www.hundegger.de/it Sonia Maritan

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Hundegger apre le porte della sua casa madre di Hawangen, tra il 22 e il 24 gennaio, in corrispondenza degli ultimi giorni di svolgimento del Bau nella vicina Monaco, accogliendo tutti i suoi clienti per le 3 giornate dell'innovazione.

Una tecnologia sempre più accessibile

Siamo con Luca Dal Bianco, Amministratore Delegato della filiale Italiana Hundegger Italia Srl, al quale chiediamo di illustrarci le nuove macchine, tutte caratterizzate dai colori Hundegger, nati con una caratteristica cromatica singolare fra le aziende del settore, quella di aver abbinati tutti e 3 i colori primari insieme. Un po' come avviene per alcune specie in natura dotate di colori sgargianti che li rendono più visibili. Percorrendo l'ampio capannone, dove ci accoglie, gli chiediamo di illustrarci le novità fra le linee Hundegger. "In questa occasione per le giornate dell'innovazione che sono in corso qui a Hawangen presentiamo tutta la gamma delle nostre macchine. In particolare la linea Robot Drive alla quale stiamo puntando sempre più presentando una linea base, il modello Solo, completamente accessoriato e in grado di fare tutte le lavorazioni. Costituisce la prima linea accessibile per le piccole/medie aziende, pensata per loro e con la quale miriamo a coprire un target un pochino inferiore al nostro tradizionale".


TECNOLOGIE HUNDEGGER HAWANGEN BOLZANO

In effetti, il vostro target standard è sempre stato piuttosto alto.

"Sì, come industria siamo ben inseriti a livello nazionale con un certo target di clientela, per questo adesso vorremmo puntare al cliente "piccolo", che finora non aveva mai preso in considerazione l'investimento di un centro di lavoro. Abbiamo quindi concentrato tutti i nostri sforzi verso questo obiettivo, in modo da rendere la tecnologia di un centro di lavoro sempre più accessibile, soprattutto in termini di software e di gestione della macchina, e oggi possiamo dire di essere in grado di proporre un prodotto con caratteristiche totalmente analoghe se non migliori rispetto ai CdL più sofisticati".

Il carpentiere prima quali strumenti utilizzava?

"ll carpentiere, prima si avvaleva per lo più di un procedimento manuale, questo implica che sia necessario anche investire nella sua formazione, come avviene nei paesi del nord europa, facendo cultura. Per questo non ci limitiamo a costruire macchine, ma ci dedichiamo anche a una serie di iniziative formative e sosteniamo quelle più importanti, ad esempio sponsorizziamo l'unica scuola di carpenteria italiana del legno, CFP ENAIP di Tione Trento. Abbiamo rinnovato la sponsorizzazione per i ragazzi della scuola di carpenteria, che saranno presenti a Legno & Edilizia, con uno stand, perché riteniamo importante essere i promotori di questa rappresentanza. Saper costruisce un tetto manualmente, crea sicuramente le migliori basi per creare dei Tecnici Edili per la carpenteria del legno e, perché no, magari dei futuri utilizzatori o clienti della nostra azienda".

Qual è lo stato dell'arte odierno?

"Attualmente, in Italia, esistono ancora molte aziende che costruiscono i tetti tradizionalmente coadiuvati da isole manuali di lavoro, ma tutte stanno capendo che l'avvenire è nell'automazione e che è il passo che dovranno fare anche le realtà più piccole. Lo riscontriamo anche a livello di mercato, perché sono sempre più numerose le aziende che si uniscono o addirittura formano delle cooperative per poter guardare a un investimento verso una macchina a controllo numerico".

In tema di legno strutturale, Hundegger propone anche macchine per la costruzione di pareti e solai?

"L'azienda, nasce come costruttore di macchine per la lavorazione della travatura, però non dobbiamo dimenticare che Hundegger ha depositato un brevetto per la costruzione certificata di pareti MHM Project, e più precisamente trattasi di una parete chiodata senza nessun collante, che ci rende detentori di un know-how di parete totalmente biologica. Un’ideale che ognuno è libero di sposare o no, ma che certamente risponde al mercato della green economy".

Entrando nel campo della lavorazione qual è il range dimensionale?

"Abbiamo una vasta gamma per la lavorazione completa e possiamo fare macchine in grado di lavorare qualsiasi lunghezza/larghezza. Guardando la linea K2i e Robot Drive, di quest’ul-

Nella prima foto a sinistra: Sonia Maritan, direttore di Struttura Legno, con Luca Dal Bianco, amministratore delegato di Hundegger Italia (a sinistra) e Hans Hundegger, fondatore dell'azienda che porta il suo nome. Nella seconda foto a sinistra: il modello K2 sempre al centro dell'attenzione. Nella terza foto centrale: Robot Drive semplifica la movimentazione dei pezzi. Nella foto sopra: Cambium, un software evoluto alla portata del carpentiere.


TECNOLOGIE HUNDEGGER HAWANGEN BOLZANO www.hundegger.de www.hundegger.de/it

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timo anche il modello Solo, siamo in grado di ricoprire un range di lavorazione che spazia da una sezione minima 60 X 20 mm alla massima di 1250 x 300 mm, suddiviso in tre modelli di macchine 450 - 625 - 1250. Quindi, se il piccolo carpentiere si attrezza per la prima volta, con la “Solo” può ambire a qualsiasi lavorazione, ricoprendo dalla trave al pannello (quest’ultimo naturalmente con larghezza massima fino 1250 mm), da una tavoletta al pannello, dal tetto alla parete con un’unica macchina, e naturalmente i nostri clienti sono molto interessati a questa tecnologia flessibile e accessibile! Si apre per il nostro cliente un’ampia gamma di possibilità, da cogliere considerando che le costruzioni in legno continuano ad essere considerate in crescita ". Nella foto sotto: il desk dedicato all'assistenza, un punto di forza di Hundegger, oramai anche dall'Italia.

L’unico nodo da sciogliere potrebbe essere l’approccio psicologico alla tecnologia…

"Con il nuovo software Cambium riusciamo a fornire al cliente un pacchetto completo. Tutte le aziende hanno un proprio gestionale per disegnare e fare la progettazione del tetto, da qui il progetto viene inviato direttamente alla nostra macchina e il software gestisce interamente tutto il processo lavorativo. Alludo a qualsiasi operazione come il nesting e l’ottimizzazione sul pannello o sulla trave, compresa la gestione del magazzino, tutto all’interno di Cambium. Il cliente non deve più occuparsi di niente, per lui pensa il nostro software a tutto ed è un grossissimo vantaggio perché permette ogni operazione in ambito produttivo, manutentivo, di stoccaggio dei prodotti, come addirittura la

gestione dei punti di lubrificazione della macchina, la diagnostica, l’interfacciamento con la casa madre, tutto attraverso Cambium".

Si tratta di un processo che prevede anche la tracciabilità dei prodotti?

"Certamente, abbiamo innumerevoli forme di scrittura e marcatura del materiale lavorato, direttamente durante la lavorazione oppure di stampa in etichette da applicare una volta terminata la lavorazione e negli impianti più grossi, anche la possibilità di esportazione successiva dei dati ad altre lavorazioni. La Hundegger d’altra parte ha investito molto nel software, abbiamo un reparto nato già nel 1990 che oggi conta più di 20 ingegneri, siamo sempre stati forti nel settore informatico e il software è sempre stata la base e il punto di forza per il funzionamento delle nostre macchine, tenendo in considerazione come obiettivo primario la semplicità nell’utilizzo della macchina".

L’immediatezza nell’utilizzo del software si può riscontrare anche nelle linee più grandi e parlando di questo target, cosa può dirci della K2i?

"Sì il format è il medesimo, sia che il software gestisca una linea piccola o grande. La K2i è sempre una macchina attuale, destinata a grosse produttività, una linea modulare che con gli anni di esperienza si è molto evoluta, integrata anch’essa nel Cambium e con la possibilità di montare l’aggregato Robot. Robot, che avendo 6 assi, ha il vantaggio di poter lavorare tutte le facce senza dover girare il pezzo. Così la K2i diventa un connubio di produttività e flessibilità, che si traduce nella possibilità di costruire davvero la macchina su misura secondo le necessità e il gusto del cliente".


TECNOLOGIE HUNDEGGER HAWANGEN BOLZANO

Nella foto sopra e a destra: dettagli di lavorazioni.

Potremmo definirvi i sarti dell’high tech nell’ambito delle costruzioni lignee, e considerato che ci troviamo nella casa madre, come giudica questi 3 giorni?

"Abbiamo fatto 3 giorni di Open House di cui siamo molto soddisfatti, che hanno visto l’afflusso di molti clienti, crediamo sia un format interessante perché crea un contatto diretto con i clienti rivolto all’integrazione della loro tecnologia, alla messa a punto di una loro macchina e anche al contatto diretto con il servizio di assistenza per il quale abbiamo creato un apposito desk. Un’occasione, quindi, molto importante per sederci con i nostri clienti, dedicarci a loro e fare tutte le valutazioni del caso, che possono spaziare dalle richieste di diverse lavorazioni, a nuove idee, per arrivare alla richiesta di un nuovo macchinario, perché, in effetti, noi, raccogliamo soprattutto l’esperienza dei nostri clienti".


PUBLIREDAZIONALE TECNOSUGHERI Il sughero Corkpan è distribuito da Tecnosugheri s.r.l. 20037 Paderno Dugnano (Milano)

www.tecnosugheri.it

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Il sughero, un cappotto naturale per gli edifici in legno

Isolare un edificio in legno con un cappotto in sughero equivale a restituire alla struttura la naturale protezione che nell'albero è offerta dalla corteccia. Basta osservare cosa accade in natura per rendersi conto che il sughero è un materiale “naturalmente” protettivo e isolante: la corteccia della quercia da sughero, infatti, protegge in modo efficace la pianta per tutta la sua vita, dal caldo, dal freddo, dalle intemperie e dal fuoco. Le caratteristiche e le prestazioni del pannello Corkpan si sposano perfettamente con l'uso su edifici in legno, come testimoniato partnership con Rubner Haus, che da sempre usa il pannello Corkpan nelle case della serie Residenz.

La produzione del pannello

Rispetto alla nuda corteccia che riveste la quercia, si è scoperto che, attraverso un processo termico di tostatura, il granulo di sughero aumenta la propria capacità coibente, rilasciando lignina, suberina e sostanze cerose in quantità sufficiente ad auto-collare i granuli tra di loro, senza la necessità di aggiungere altri tipi di collanti. Grazie al processo di tostatura, che avviene per sola immissione di vapore acqueo a circa 380°C in uno stampo contenente la corteccia granulata, il granulo si “gonfia”, aumentando il proprio potere coibente, per poi essere ricoperto dalla suberina che, raffreddandosi, lo avvolge, rendendolo insensibile all'acqua e all'umidità. Dal trattamento termico di tostatura derivano gran parte delle caratteristiche che rendono i pannelli Corkpan in grado di proteggere al meglio le strutture in legno, riducendone le criticità tipiche: putrescibilità, comportamento al fuoco e prestazioni termiche estive.

Isolamento dal caldo e dal freddo Scheda del prodotto

Nome pannello: Corkpan Impiego: cappotti con rasatura o faccia a vista (MD Facciata) Provenienza: Portogallo Certificazioni: CE, natureplus, ANAB-ICEA Prodotto per la bio-edilizia: SI

Il sughero è un materiale isolante con prestazioni coibenti stabili al variare delle temperature, al contrario di quanto avviene per gli isolanti sintetici e minerali, la cui conducibilità peggiora in modo esponenziale all'aumentare delle temperature. In un edificio in legno, tipicamente dotato di pareti poco massive, il sughero Corkpan, grazie alla sua elevata densità e inerzia termica, garantisce ottimi sfasamenti del flusso di calore nel periodo estivo, che si traducono in un eleva-

to comfort abitativo 12 mesi all'anno, ottenuto naturalmente e in modo passivo.

Traspirabile ma insensibile ad acqua e umidità

Il pannello di sughero Corkpan è altamente traspirante, ma la struttura dei grani - a cellula chiusa -, li rende insensibili all'acqua, all'umido e imputrescibili, con un assorbimento per capillarità del tutto trascurabile. La traspirabilità di un cappotto permette il corretto fluire del vapore acqueo dall'interno all'esterno delle pareti, mantenendo la corretta igrometria all'interno dell'edificio. Inoltre, essendo molto traspirante, il pannello Corkpan non crea condense tra la struttura in legno ed il pannello stesso, eliminando il rischio di condense che potrebbero, con il tempo, ammalorare la struttura in legno.

Resistente al fuoco

Un altro importante vantaggio è rappresentato dall'incapacità del sughero Corkpan di sostenere la fiamma, carbonizzando lentamente, senza propagare fuoco e calore. Prove empiriche dimostrano come servano più di 90 minuti per bucare un pannello di sughero da 4 cm, colpito da fiamma diretta.

100% naturale, marcato CE e certificato da natureplus

Solo i pannelli di sughero tostato - tipo Corkpan - possono essere marcati CE, in quanto l'unica Norma Europea esistente per i pannelli isolanti in sughero è la EN13170, che si applica solo a pannelli di sughero auto-espansi e auto-collati, dichiaratamente senza aggiunta di altri


Nella foto sotto: la facciata della Villa di Montesilvano (Pecara) rivestita con il sughero MD Facciata a vista. Nella foto a destra: la Villa a Montesilvano (Pescara) realizzata in XLAM e coibentata con MD Facciata (progetto Arch. Natalucci).

leganti. Anche per l'assenza di collanti aggiunti, il pannello di sughero Corkpan è certificato come prodotto per la bio-edilizia secondo il protocollo ANAB | ICEA e ha recentemente ricevuto anche la certificazione natureplus®. Queste certificazioni attestano che il sughero tostato Corkpan non è dannoso per l'uomo e per l'ambiente ed è eco-sostenibile, come dimostrato dallo studio LCA di ICEA, che ha evidenziato un parametro GWP100 (effetto serra) pari a -1,33 Kg CO2eq/kg, il miglior dato tra i materiali isolanti. L'impiego del sughero tostato Corkpan attribuisce anche Bonus Points all'interno del protocollo di certificazione Nature di Casaclima.

Faccia a vista, la nuova frontiera del sughero

Grazie alla sua insensibilità all'acqua, all'umido e alle intemperie, il sughero tostato Corkpan, nella versione più densa, MD Facciata, può essere impiegato anche come cappotto termico “faccia a vista”, senza rasatura. Il pannello MD Facciata è un rivestimento che esalta la creatività del progettista e dona "personalità" all'intero edificio, fungendo sia da isolante che da facciata architettonica. Una volta posata, la facciata non richiederà nessuna manutenzione e la sua tonalità si stabilizzerà nel tempo, schiarendosi, per effetto della luce e delle condizioni meteo, come accade per i materiali naturali non trattati. 1. Dettaglio dell'attacco a terra 2. 3. 4.

della struttura in legno XLAM rivestito in sughero MD Facciata. Rivestimento di un chiosco con MD Facciata. Dettaglio della posa del pannello MD Facciata. Posa di cappotto SecilVit Cork (ETAG004) su struttura in XLAM.

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SCHEDE SEMA ITALIA TRENTO www.sema-soft.it Pietro Ferrari

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Artigianato e alta tecnologia Complessità antica e soluzioni razionali.

Nel rendering sopra: l’ossatura del tetto creato con il rilievo a laser nel programma SEMA.

Georg Frankenhauser, titolare dell’omonima carpenteria in legno sita a Emerkingen in Germania, ha ottenuto un ordine fuori dal comune, e cioè il rilievo del tetto di una chiesa. Un’impresa abbastanza impegnativa, immaginando la complessità di una tale costruzione. Certamente non lo è, avendo gli utensili di alta tecnologia adatti. Georg Frankenhauser ritiene la sua azienda una carpenteria in legno tradizionale, eppure è consapevole del fatto che oggi il progresso tecnologico sia entrato anche nell’artigianato. Quindi per lui è istintivo avvalersi per il rilievo di un laser. Il software per costruzioni in legno SEMA adatto lo usa sin dal 1992. Dopo aver potuto provare il rilievo a laser per alcune settimane, è giunto alla convinzione di voler usare questo sisteme a lungo termine. Visto che egli con la sua azienda offre la lavorazione degli elementi del tetto su commissione per alcuni restauratori era evidente prima o poi fare un’altro passo

avanti e offrire il “rilievo su commissione”. Il rilievo con disegni a mano rappresenta uno standard proprio nell’ambito dei monumenti ed edifici storici. L’autorità di tutela dei monumenti storici era piuttosto stupita quando ha saputo che il rilievo con la nuova tecnologia evoluta era stato ultimato in meno di due settimane. Con il metodo tradizionale ci volevano all'incirca 2/3 mesi. Inoltre, adesso, direttamente dopo il rilievo si è ottenuto un modello 3D pronto in cui erano evidenziati a colori tutte le travi difettose, ovvero non più idonee. Un vantaggio davvero apprezzabile per la stima delle spese delle opere di restauro. La cosa che dovrebbe stupire persino i restauratori più esperti è la qualità del rilievo. Con la elevata tecnologia si possono rendere visibili con precisione anche le variazioni millimetriche. Nel caso del rilievo disegnato a mano spesso era la misura a occhio la base dell’opera. Il progetto può essere elaboato anche subito all’interno del software SEMA. Ciò evita di dover ridisegnare tutto, cosa che prendeva molto tempo. Visto che la tutela di edifici storici è legata sempre al fattore delle spese e delle mancanze di finanziamenti, il risparmio di costi rappresenta un argomento convincente per il nuovo modo di procedere. A seguito delle esperienze fatte molti restauratori hanno già esaminato le possibilita del rilievo coadiuvato da laser.


L'ESPERIENZA E LA TECNICA

In questo contesto però fondamentalmente non vanno dimenticate le cognizioni tecniche di restauratori e aziende operanti. La qualità della misura di risanamento di un monumento storico non dipende esclusivamente dal rilievo perfetto, ma ciò facilita notevolmente il lavoro di tutti quelli che ne sono coinvolti. La fotografia ritrae il tetto della chiesa.


SCHEDE DÉCO Beatrice Guidi THE ITALIAN DECKING COMPANY GRASSOBBIO BERGAMO

www.decodecking.it

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Decking d'autore

Con il legno durevole per esterni Decò porta il parquet domestico all'esterno.


SCHEDE DÉCO THE ITALIAN DECKING COMPANY GRASSOBBIO BERGAMO Nata nel 2010 con sede a Grassobbio, in provincia di Bergamo, Déco è una realtà unica in Italia: un'azienda specializzata esclusivamente nel mercato delle applicazioni in legno durevole e composito per esterni (decking). Il progetto Déco è vincente: in pochi anni di attività l’azienda vede costantemente crescere il suo fatturato, posizionandosi nel mercato italiano e internazionale. La forza di Déco è rappresentata dalla qualità dei suoi diversi prodotti, tutti accuratamente selezionati per garantire altissime performance in qualsiasi contesto di posa e in qualsiasi condizione climatica.

Prodotti realizzati con legni resistenti che non temono l'usura del tempo e delle intemperie, che non richiedono particolare manutenzione e che permettono di portare all'esterno il fascino e il calore del parquet domestico. Le essenze proposte da Déco provengono soprattutto dal Sud America e dall’Asia, come il teak e l'ipe, e rispettano la normativa europea EUTR (European Union Timber Regulation) che garantisce la tracciabilità dei legni commerciati e ne assicura il taglio legale. Nello stabilimento aziendale avvengono le lavorazioni e le profilature dei legni ed è presente un magazzino che ospita un ampio stoccaggio dei prodotti più richiesti. Oltre che per la qualità dei suoi prodotti, l'azienda si distingue per un servizio completo che va dalla progettazione alla posatura. In particolare, per quanto riguarda la posatura, fase essenziale per la buona resa dei suoi prodotti, l'azienda seleziona professionisti che vengono formati attraverso un programma di training molto selettivo, specifico per i prodotti Déco. L'azienda si rivolge ad architetti, designer, rivenditori, imprese di costruzione, in Italia e all'estero, che scelgono la qualità e la professionalità di Déco per i loro progetti di prestigio.

Tra le realizzazioni più recenti si possono citare: il centro di allenamento dell’Inter (Pinetina Appiano Gentile), le sedi Kraft e Gruppo Richemont a Milano, la Darsena di Milano. I prodotti Déco sono distribuiti in vari paesi dell’Europa, del Nord Africa e del Medio Oriente.

I PUNTI DI FORZA DI DÉCOWOOD

Décowood WPC è il risultato di una tecnologia moderna di sintesi tra farine di legni duri e polietilene ad alta densità, un rivestimento in legno composito progettato per creare un prodotto in grado di esprimere tutto il fascino del legno unito alla resistenza del polietilene. Con un design a doghe larghe e lunghe, Décowood WPC è ideale per qualsiasi ambiente esterno, dalla piscina alla terrazza, dal giardino al rivestimento di una facciata. Le sue caratteristiche lo rendono immune da qualsiasi tipo di aggressione esterna: da quelle naturali a quelle ambientali e chimiche, essendo resistente fino a 25 anni dalla posa, senza bisogno di manutenzione. In Décowood WPC la componente vegetale, al 60%, è formata da legni duri che garantiscono una qualità superiore rispetto ad essenze deboli quali il bamboo o il caucciù. Anche la percentuale di polietilene impiegata, il 40%, è superiore alla media. Entrambi questi fattori conferiscono al prodotto grande stabilità e durata. L’eccezionalità di Décowood WPC è rafforzata dalla sua eco-sostenibilità: la farina di legno che lo compone è ricavata da trucioli riciclati ed è quindi a impatto zero sulla deforestazione, mentre la componente plastica è in HDPE (polietilene ad alta densità), un sostituto del PVC completamente biodecomponibile. Per questi motivi Décowood WPC è totalmente smaltibile e quindi dichiaratamente schierato a sostegno dell’ambiente. Come dichiarano i tre partner dell'azienda, Mattia Bambi, Eugenio Lorenzo Caselli e Paolo Damiani: “Décowood WPC è un prodotto in legno composito che garantisce performance di durata ed estetica elevatissime, il nostro marchio di maggior successo”.

Nella foto di apertura: una facciata rivestita con Décowood. Nella prima foto sopra: Angelim Amargoso, un legno di origine sudamericana, caratterizzato da una colorazione giallo marroncino che, con l'esposizione al sole, assume in tempi brevi una calda e piacevole tonalità rossicciomarrone. L'ottimo rapporto qualità-prezzo lo rende un legno ideale per i progetti di grandi dimensioni. Nella seconda foto sopra: teak a bordo piscina. Nella foto a sinistra: una tipica applicazione in decking.


NOTIZIE di Paolo Ferrari www.webandmagazine.media

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alpilegno.com: La tecnologia della natura a portata di “click” Alpilegno lancia il nuovo sito www.alpliegno.com. per fornire all’architetto, al progettista e al consumatore finale strumenti sempre all’avanguardia per la scelta di serramenti innovativi e di alta qualità per un’elevata efficienza energetica - con una significativa diminuzione dei consumi - e un elevato comfort domestico. Uno strumento indispensabile per tutti coloro che vogliono essere aggiornati in tempo reale sulle novità e iniziative di Alpilegno; un sito innovativo nella grafica e nei contenuti, che coinvolge l’utente e lo supporta, grazie a informazioni dettagliate sulle caratteristiche dei prodotti e immagini particolarmente emozionali, nella migliore scelta di serramenti, porte interne e poggioli più adatti a ogni esigenza. Facile e intuitivo da navigare, accanto alle sezioni più istituzionali, che aprono una finestra sulla storia e sulla filosofia dell’Azienda, si possono scaricare velocemente i nuovi cataloghi prodotti e le schede tecniche. Interattivo nei contenuti grazie alla possibilità di condivisione con i social network Facebook, Tweeter, Linkedin, Google+ e Flickr.

Il nuovo corso di Verolegno Da decenni punto di riferimento autorevole ed efficace del settore del legno, il Consorzio Vero Legno sta conoscendo oggi sotto la guida del presidente Alessandro Calcaterra (nella foto), una stagione di rilancio.

Pietro Ferrari

I punti su cui questo rilancio intende operare sono i seguenti: •• nuova certificazione di qualità e origine per i prodotti delle aziende associate; •• nuova visibilità per le aziende associate e i loro prodotti, anche a livello internazionale; •• consolidamento delle collaborazioni con le altre associazioni del settore per poter fornire il maggior numero di servizi alle aziende associate; •• apertura del Consorzio a nuove aziende e start-up, rappresentanti della nuova generazione, espressione del saper fare italiano. Si tratta di una serie di elementi che si concretizzeranno in maniera efficace nei prossimi mesi In aggiunta a questi punti si sta valutando la possibilità di: •• allestire esposizioni e retrospettive per far conoscere i prodotti del settore e le loro eccellenze, di oggi e di ieri; •• indire concorsi di ideee nuovi progetti per implementare la sinergia tra progettisti e aziende manufatturiere. Il tutto mosso da un rinnovato entusiasmo, determinato da una parte, dai rapporti consolidati e dall'esperienza dei soci storici, e dall'altra parte dalla freschezza di pensiero e di voglia di partecipare dei nuovi arrivati.


Nuovi marchi francesi del Bricolage al convegno nazionale IFERR” In un momento di difficoltà, ma anche di grande fermento per il settore del retail DIY, dei garden center e delle rivendite di materiale edile, cinque nuovi produttori francesi hanno deciso, con l’aiuto di Ubifrance - ufficio commerciale dell’ambasciata di Francia, di partecipare al Convegno Nazionale dei grossisti del bricolage e del giardinaggio, che si è tenuto a Milano, il 2 dicembre 2014, presso l’Hotel Crowne Plaza Milan. LOUIS MOULIN disegna e produce oggetti decorativi per la casa e l'outdoor (giardini, terrazze e balconi). In particolare, l'azienda crea allegre figure colorate per vasi, sottovasi, fioriere, graticole per rampicanti e stabilizzatori per vasi, acquistabili principalmente nei garden center e nei negozi specializzati in prodotti legati alla natura. ANTENGRIN è un'azienda innovativa nel settore dell'elettronica di consumo che produce antenne passive per la televisione digitale terrestre, utilizzando anche plastica riciclata e legno. I suoi dispositivi, venduti nei negozi di bricolage e di elettronica, assicurano una ricezione ottimale senza ingombri eccessivi o lavori di installazione. In Francia sono distribuite nelle ferramenta e da Leroy Merlin, Weldom, Carrefour, Auchan, ecc. EDMA OUTILLAGE è uno storico marchio di utensili per i lavori di finitura in campo edile (cartongesso, muratura, copertura, posa pavimenti, recinzioni e laminati). Produce strumenti professionali, di alta qualità e adotta, sia in fase di produzione che di imballaggio, materiali e componenti garantiti, innocui per l’utilizzatore e rispettosi dell'ambiente. CADIOU produce, da 40 anni, portoni, recinzioni e chiusure esterne in legno, alluminio e PVC. Ogni modello è personalizzabile grazie a un'ampia scelta di colori. CADIOU ha sviluppato una rete di oltre 1.000 installatori nei paesi dove è già presente: Francia, Inghilterra, Belgio, Svizzera e prossimamente Germania e Italia. SILVADEC è un'azienda specializzata nella produzione di legno composito di alta qualità FOREXIA, costituito per 2/3 da farina di legno grezzo e per 1/3 da polietilene. Questo materiale, che presenta l’aspetto del legno esotico, è perfetto per l'allestimento di terrazze, giardini e bordi piscine. Indeformabile e resistente ai raggi UV, non richiede nessun trattamento, non ingrigisce ed è garantito 25 anni. Si può utilizzare per realizzare pavimentazioni, rivestimenti, schermi e recinzioni. Ubifrance organizza per queste società incontri con distributori, agenti e buyers del settore.


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Una capanna sull'albero” Legno & Edilizia, la biennale organizzata da Piemmeti SpA che avrà luogo a Verona dal 19 al 22 febbraio 2015 lancia il concorso La Capanna sull'Albero in cui lo spunto creativo legato allo svago si ispira alla naturalità del legno. Lo scopo è quello di raccogliere un’idea, un abbozzo di progetto, interpretando lo spazio gioco per i bambini in un abbraccio integrato e funzionale alla naturalità dell’albero, in modo originale e coerente con la conservazione della pianta destinata a ospitare questa singolare area ludica. Il concorso è rivolto a studenti delle scuole superiori e di ogni corso universitario con l’obiettivo di arrivare ad avere una rosa di proposte innovative, in grado di soddisfare il sogno che ciascun bambino e anche molti adulti, hanno: quello di poter giocare, meditare, rilassarsi e magari concedersi il lusso di stare soli con se stessi a tre metri da terra, sospesi nel verde, in tutta sicurezza, senza creare problemi o sofferenze alla pianta ospite. Promotori dell’iniziativa sono Piemmeti SpA, Promozione Manifestazioni Tecniche, in collaborazione con Arca, Ente di certificazione e formazione della qualità e sostenibilità dell’edilizia di legno e PERCORSI-LEGNO, Ente di formazione. Per informazioni: www.percorsi-legno.it. La premiazione dei vincitori del Concorso avverrà a Legno&Edilizia – Fiera di Verona, il 22 febbraio 2015 alle ore 12.

Incontro al vertice per FederlegnoArredo Il Presidente di FederlegnoArredo, Roberto Snaidero, ha incontrato a Roma il Ministro degli Esteri e della Cooperazione Internazionale Paolo Gentiloni. Snaidero ha sottolineato ancora una volta la bontà del lavoro fatto insieme al governo Renzi, che ha accolto le proposte presentate con tenacia da FederlegnoArredo riconfermando il Bonus Mobili. A oggi infatti, ricorda il Presidente, “il Settore Legno Arredo vale 28 miliardi, per un totale di 360.000 addetti. Le esportazioni fanno segnare +2,9%, e compensano parzialmente il calo dei consumi interni, per i quali il bonus mobili si conferma strumento efficace di politica industriale al fine di rilanciare la domanda interna e difendere il lavoro”. Affrontando il tema dell’estero poi, Snaidero ha ricordato come l’obiettivo della Federazione sia quello di favorire la penetrazione delle aziende associate nei nuovi mercati, ricercando potenziali clienti e partnership per creare legami stabili con gli operatori esteri al fine di essere sempre aggiornati su opportunità concrete di business. Le aree di maggior interesse attualmente sono la Cina e la Russia. Il mercato cinese offre potenzialità enormi: nel 2019 raddoppierà le importazioni di Arredamento di fascia alta provenienti dall’Italia e sarà il quarto mercato di sbocco dell’export italiano di arredamento. “Lo sforzo congiunto di sistema - ha proseguito Snaidero - attraverso l’incremento di iniziative di promozione del design made in Italy, potrà consentire di migliorare il potere di mercato e la visibilità dell’arredo italiano”. Il Ministro Gentiloni ha confermato il suo interesse a un dialogo costruttivo con la Federazione. “FederlegnoArredo è infatti - ha affermato - garanzia di originalità e rappresentante del meglio del Made in Italy, garantendo che le aziende operino in modo corretto. Siete da sempre un interlocutore riconosciuto e riconoscibile e per questo garantisco un impegno istituzionale assoluto da parte del governo”. Snaidero ha poi invitato il ministro a partecipare alla prossima edizione del Salone del Mobile in programma a Milano dal 14 al 19 aprile 2015.


Appuntamento ad Arezzo con gli esperti di biomasse legnose Il futuro delle energie rinnovabili passa da Arezzo. Dal 13 al 15 febbraio 2015 infatti è alla Fiera del capoluogo di provincia toscano che si svolgerà Italia Legno Energia, un evento che ospiterà tutte le novità di un settore che guarda al futuro. Italia Legno Energia è la prima edizione di una manifestazione pensata per la filiera della produzione di calore dal legno nel Centro Italia, voluta da Piemmeti SpA che organizza a Verona Progetto Fuoco, Mostra internazionale di impianti e attrezzature per la produzione di calore ed energia dalla combustione di legna che si svolge alla Fiera di Verona. A due mesi dal taglio del nastro la fiera ha già fatto registrare il tutto esaurito per quanto riguarda gli spazi espositivi. Molti i convegni e i seminari in programma nella tre giorni di fiera, organizzati in collaborazione con AIEL, associazione italiana energia del legno, partner storico di Piemmeti. Ogni giorno sono in programma appuntamenti di rilievo nazionale su svariati temi: dallo sviluppo delle energie da fonte legnosa per il centro Italia, passando per la gestione dell’applicazione e dell’istallazione di caldaie a biomassa. Sempre promosso da AIEL – Associazione Italiana Energie Agroforestali - si svolgerà ad Arezzo il secondo incontro nazionale degli operatori agroforestali per fare il punto su una professione in crescita. Assocosma invece, l’associazione nazionale dei produttori di stufe, proporrà incontri rivolti anche al consumatore su come scegliere la stufa più adatta e come utilizzarla al meglio. Nei tre giorni di fiera si incontreranno anche gli spazzacamini del centro Italia grazie a un appuntamento promosso dall’associazione di categoria, l’Anfus. Le foreste in Italia oggi occupano quasi 11 milioni di ettari, poco meno di un terzo della totalità del territorio nazionale, e la superficie boscata cresce ogni anno al ritmo di migliaia di ettari. Anche il volume dei boschi nazionali cresce: mediamente di 32 milioni di metri cubi di legno all'anno, dei quali, sempre in media, ne vengono prelevati poco meno di 8 milioni di metri cubi. Il capitale legnoso “depositato” nei boschi italiani, quindi, aumenta al ritmo annuale di circa 24 milioni di metri cubi. Senza contare che il legno da destinare alla produzione di calore può provenire anche dal cosiddetto “fuori foresta”, cioè dai campi: siepi e filari, tutta la vegetazione che cresce lungo i corsi d’acqua e a cui viene fatta periodicamente manutenzione, nonché le potature degli alberi da frutto, degli oliveti e dei vigneti. Italia Legno Energia si svolgerà presso la Fiera di Arezzo dal 13 al 15 febbraio 2015, con orario di apertura al pubblico dalle 9 alle 18,30. L’ingresso è gratuito previa preiscrizione al sito www.italialegnoenergia.it.

Progettazione strutture in legno

* La Avi legno ha effettuato la sola fornitura del legname

AVI s.r.l. 00039 Zagarolo (Roma) - Via Prenestina Nuova, 86 - 86/A telefono e fax +39/06 9576045 - +39/06 95308797 info@avilegno.it - www.avilegno.it


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Prospettive da Egger "Prospettive" è il motto che il produttore tirolese di materiali a base legno Egger ha scelto per la presentazione di quest'anno al BAU di Monaco di Baviera. Queste prospettive sono evidenti nella strategia della società, nello sviluppo di prodotti e servizi nel settore energetico, nella costante attenzione al valore del cliente e negli investimenti negli stabili-

menti Egger. I visitatori del principale impianto Egger in St. Johann in Tirol (AT) all'inizio del 2015 sentono subito lo spirito del progresso in questa azienda per altri aspetti tradizionale. Alle porte del sito dell'impianto attuale è in via di conclusione con l'utilizzo di materiali di propria esclusiva produzione, il nuovo "quartier generale", un edificio amministrativo per circa 250 dipendenti nei settori della vendita, finanza, amministrazione, informatica. L'inaugurazione si terrà nel marzo 2015. (Approfondimento alle pagine 36-39 di questo numero). è stato, inoltre, portato a termine un magazzino verticale ultra-moderno per pannelli truciolari grezzi, che È entrato in funzione nel mese di novembre 2014. Più di cento prodotti diversi vengono memorizzati e gestiti automaticamente in questa struttura. All'interno dell'area di produzione, il nuovo impianto a ciclo breve "KT4" è il punto culminante per i visitatori. Infine, l'impianto di nobilitazione è il primo del suo genere. L'espansione della sede, dove la storia di successo della società è iniziata nel 1961, con un investimento complessivo di 50 milioni di euro rappresenta un chiaro impegno e un riflesso dell'orientamento a lungo termine del business di famiglia. Sotto il motto "In Austria a casa, a casa nel mondo" Egger investe continuamente in altri sedici impianti in sette paesi europei. "Manteniamo la nostra produzione sempre all'avanguardia della tecnologia per fornire al mercato materiali di legno innovativi di altissima qualità" dice Ulrich Bühler, responsabile della gestione del gruppo Egger per le vendite e il marketing.

Legno&Edilizia 2015 con ARCA Il mercato dell’edilizia in legno è in continua crescita nonostante il momento non positivo dell’intero comparto. Stime del Politecnico di Milano prevedono che nel 2015 il 15% degli edifici verranno realizzati in legno. Quello del legno è il segmento più appetibile e quello con maggiori opportunità di crescita: riflettori puntati quindi sulla Nona Edizione di Legno&Edilizia, la Fiera Internazionale di riferimento per il legno da costruzione, che si svolgerà alla Fiera di Verona dal 19 al 22 febbraio 2015. Piemmeti spa, la società che organizza Legno&Edilizia, ha stretto un accordo strategico che attribuisce ad ARCA la qualifica di “Partner Tecnico”, ossia l’incarico di coordinamento del programma convegnistico della manifestazione, che vedrà coinvolti anche gli Ordini Professionali (Ingegneri, Architetti, Periti, Geometri) di Verona e del Veneto, che per determinati incontri assegneranno anche i relativi crediti formativi. Una quattro giorni ricchissima di eventi, convegni, seminari, nonché i laboratori con le dimostrazioni dal vivo, in collaborazione con il centro di formazione specialistico della Scuola CFP ENAIP di Tione di Trento, la prima scuola in Italia dedicata alla figura del carpentiere. Continua la collaborazione con la scuola professionale iniziata già nelle precedenti edizioni di Legno&Edilizia. Lo stand della Scuola CFP ENAIP di Tione di Trento sarà un laboratorio tecnico pratico nel quale gli studenti eseguiranno veri e propri montaggi di serramenti, parti di sistemi parete e tetti.


Samuele Broglio nuovo presidente nazionale della Federazione legno arredo di Confartigianato Cento per cento Made in Italy La legge 166/09 consente ora ai produttori che realizzano interamente in Italia i propri prodotti di definirli 100% Made-in-Italy e l'Istituto Tutela Produttori Italiani, sulla base di questa legge, mette ora a disposizione la Certificazione 100% Made-in-Italy - Sistema IT01. Questa Certificazione consente all'impresa di presentare il proprio prodotto affiancato da una qualificata Garanzia di Qualità e di Origine, come viene ora richiesto all'estero da chi cerca prodotti di alto livello. La Certificazione 100% Made-in-Italy costituisce allo stesso tempo un potente strumento di comunicazione che viene utilizzato con successo dalle aziende italiane per rafforzare l'immagine di qualità della propria produzione. La Certificazione 100% made-in-Italy è un progetto co-finanziato dal Ministero per lo Sviluppo Economico e rappresenta una opportunità per le imprese che possono dimostrare di produrre interamente in Italia. Se la produzione della Sua azienda è interamente italiana e di alta qualità può iniziare subito la richiesta di certificazione. Per richiedere maggiori informazioni può telefonare al nr. 0734 605484 Ref. Dott. Marco Tomassini Modulo Richiesta Informazioni.

Samuele Broglio è il nuovo presidente nazionale della Federazione legno arredo di Confartigianato, lo ha eletto l'11 febbraio 2015 l’Assemblea della categoria riunita a Roma. Broglio, da tempo impegnato nel sistema associativo di Confartigianato con incarichi al vertice della categoria del legno, rappresenta Confartigianato negli organismi tecnici di normazione a livello nazionale e in ambito europeo. Dal 1993 è titolare, insieme al fratello Guglielmo Broglio, di un’impresa artigiana a Coggiola, in provincia di Biella, specializzata nell’assemblaggio e finitura di serramenti in legno nonché d’infissi su misura. La sua azienda, particolarmente attenta ai processi d’innovazione e di certificazione della qualità, è titolare di numerosi brevetti italiani e ha destinato all’innovazione il 15% del monte annuo dei costi aziendali, un impegno necessario per rimanere competitivi sul mercato. Dal 2004 Broglio è delegato legno di Confartigianato Biella nonché vicepresidente dell’associazione provinciale, dal 2007 esperto Uni (Ente nazionale italiano di unificazione) che rappresenta l’Italia presso le organizzazioni di normazione europea (Cen) e mondiale (Iso) e dal 2008 è presidente regionale di categoria. Collaboratore di svariate riviste tecniche specifiche del settore serramenti sia in legno che in metallo. Consulente tecnico in cause legali specializzato in serramenti e prodotti in legno in genere. “La federazione di categoria alla quale appartengo – dichiara Broglio – è stata costituita allo scopo di tutelare e promuovere gli interessi specifici dell’intero comparto artigiano del legno e dell’arredo. Per rappresentare al meglio gli associati curerò ancor più i rapporti con gli enti pubblici e privati, parteciperò ai tavoli di consultazione, alle commissioni e alle riunioni tecniche sia nazionali che regionali. Ma seguirò soprattutto le attività finalizzate allo sviluppo del settore e alla crescita delle imprese che rappresento”.


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Appuntamento con MADE In un panorama macroeconomico ancora di non facile interpretazione, un ruolo fondamentale è svolto da MADE expo, che dal 18 al 21 marzo 2015, sarà al centro del mondo dell’architettura e delle costruzioni, continuando così un percorso che in sole sette edizioni l’ha portata a essere la manifestazione dedicata all’edilizia e all’architettura più specializzata in Italia e tra le più apprezzate a livello internazionale. Forte specializzazione, verticalità della proposta, consapevolezza che progettare vuol dire tenere sempre presenti i canoni di “innovazione, sostenibilità e bellezza”, e alla scelta di passare alla biennalità, hanno fatto sì che la rassegna crescesse di anno in anno diventando un punto di riferimento internazionale per i professionisti della progettazione che nell’edizione del 2013 hanno rappresentato quasi il 40 per cento degli oltre 211mila visitatori (36mila esteri). La specializzazione si rafforza ulteriormente grazie all’articolazione in quattro saloni tematici (che occupano otto padiglioni del quartiere fieristico) - MADE Costruzioni e Materiali, MADE Involucro e Serramenti, MADE Interni e Finiture, MADE Software, Tecnologie e Servizi - scelta che consente la migliore sinergia tra prodotti e servizi utilizzati in edilizia per anticipare le dinamiche di un mercato sempre più interconnesso. Grazie alla concretezza del progetto, la rassegna è il luogo scelto da centinaia di aziende di tutti i comparti (presenti pressoché tutti i leader nazionali e stranieri) per presentare le proprie novità al mercato; confermandosi uno strumento al servizio del business degli operatori che, a MADE expo, possono trovare tutti i prodotti, i sistemi e le tecnologie per costruire e per rinnovare. Grande attesa, inoltre, per i grandi eventi che caratterizzano la rassegna: Building the Expo, BuildSmart!, Forum Involucro Serramenti,

MADE4Contract Hotel, MADE4Retail. Dopo il grande successo dell’edizione 2013 (+14% di visitatori esteri) prosegue l'importante progetto di relazioni e incontri internazionali per favorire l’export e la penetrazione sui nuovi mercati. Grazie anche alla collaborazione con Italian Trade Agency-ICE, il piano estero 2015 conta sul rafforzamento degli investimenti, mirati a incrementare il numero di visitatori esteri qualificati e ad attivare i migliori contatti per gli incontri B2B. In occasione di MADE expo verrà riproposto lo spazio International Business Lounge che nell’ultima edizione ha ospitato più di 1.000 incontri B2B fra gli espositori e le delegazioni di progettisti, developer e contractor da tutto il mondo. Si moltiplicheranno le occasioni di B2B con i delegati esteri; già confermata la presenza di 160 delegati provenienti da Angola, Mozambico, Sudafrica, Arabia Saudita, Azerbaijan, Cina, EAU, Qatar, India, Iran, Israele, Kazakhstan, Libano, Polonia, Russia, Singapore, Turchia, Ucraina, Regno Unito, USA, Tunisia, Algeria, Marocco, Egitto. “MADE expo è un unico momento espositivo in grado di rivolgersi all’intero mondo dell’edilizia, dell’architettura e del design garantendo la specificità dei comparti, è inoltre una piattaforma ideale di dialogo, con proposte e soluzioni, che fornisce un contributo essenziale al rinnovamento. In questo contesto ICE ha l’obiettivo di favorire la promozione dell’evento sui mercati esteri sia con azioni dirette sulla stampa e sui media locali sia attraverso azioni di incoming di operatori specializzati e selezionati. Sono certo che la collaborazione darà un ulteriore input alla proiezione sui mercati esteri di un settore che per le sue valenze merita di continuare a crescere nei mercati internazionali”, spiega Riccardo Maria Monti, presidente ICE. Oltre ai grandi eventi Building the Expo, BuildSmart! e Forum Involucro Serramenti, numerose le iniziative rivolte a target precisi di espositori e visitatori. Tra queste si evidenzia l’evento MADE4Contract Hotel (organizzato da MADE expo, FederlegnoArredo, Associazione Italiana Confindustria Alberghi con la collaborazione della rivista Suite di BeMa) che metterà gratuitamente a disposizione degli albergatori, dei contractor e dei professionisti impegnati a progettare i luoghi dell’ospitalità, uno spazio specializzato in cui scoprire le soluzioni più innovative per la ristrutturazione e incontrare le eccellenze del made in Italy. MADE4Contract Hotel è stato concepito come uno spazio esclusivo dedicato a: • Incontri B2B gratuiti e prenotabili anticipatamente tra tecnici, proprietari e gestori di hotel e gli imprenditori che producono il meglio del design e delle finiture. • Workshop e convegni gratuiti con la presentazione, da parte degli studi di progettazione che hanno realizzato gli interventi di ristrutturazione, delle case history relative alla costruzione e al restyling di importanti strutture alberghiere. “MADE4Contract Hotel è un opportunità per le nostre aziende e arriva in un momento importante per il settore che vuole crescere con l’eccellenza del nostro made in Italy”, dichiara Giorgio Palmucci presidente di Associazione Italiana Confindustria Alberghi. Ennesima conferma del ruolo formativo svolto da MADE expo (che va di pari passo con quello commerciale) la scelta di organizzare l’evento MADE4Retail che analizzerà i mutamenti della distribuzione in Italia e all’estero mediante l’organizzazione di incoming tra aziende espositrici e distributori (italiani e stranieri) e lo svolgimento di workshop e convegni dedicati alla gestione a 360° degli showroom rivolti ai distributori. L’evento è organizzato in collaborazione con Innova.com.


Il network fieristico 2015 Eumabois, la federazione europea che raggruppa le associazioni nazionali che rappresentano il comparto delle tecnologie per il legno, ha reso noto il network fieristico per l’anno prossimo. Il calendario è uno strumento molto importante di orientamento per espositori e visitatori nella fase di programmazione delle attività promozionali. Gli show vengono inclusi all’interno dell’elenco dopo un’attenta analisi quantitativa e qualitativa, nell’interesse degli attori coinvolti. Eumabois ha sempre cercato di supportare la fiera che meglio rappresenta il mercato all’interno del quale è organizzata, un lavoro che verrà portato avanti con sempre maggior forza e puntiglio e che si candida ad essere il “fiore all’occhiello” dell’attività futura della Federazione. Ma veniamo al 2015. Sicuramente è un anno importante con alcuni appuntamenti irrinunciabili. Ligna, innanzitutto, si terrà dall’11 al 15 maggio a Hannover e conferma il suo ruolo di fiera mondiale negli anni dispari alternandosi a Milano (fiera di riferimento negli anni pari). Nei primi tre mesi dell’anno si posizionano tre fiere extracontinentali: Expopromueble in Messico, Delhiwood in India e Fimma in Brasile. Completano il quadro del primo semestre, oltre alla già citata Ligna, Woodshow Dubai e Fitecma a Buenos Aires. Decisamente più “europea” la seconda parte dell’anno con i mesi autunnali notoriamente molto affollati. Wood and BioEnergy in Finlandia e Lisderevmash in Ucraina si collocano nel mese di settembre. Ottobre vero e proprio mese clou degli appuntamenti fieristici settoriali con quattro show supportati da Eumabois: a Poznan e a Istanbul saranno di scena rispettivamente Drema e Wood Processing mentre a Ho Chi Minh e a Brno si svolgeranno Vietnamwood e Wood-Tec. Conclude il programma annuale il tradizionale appuntamento russo la Woodex a Mosca. “È un 2015 estremamente stimolante dal punto di vista fieristico” spiega Ambrogio Delachi, Presidente della Federazione Europea “ci saranno parecchi appuntamenti interessanti, dove i maggiori costruttori di tecnologia per il legno potranno presentare le loro novità al grande pubblico”.


La costruzione in legno a LIGNA 2015: tecnologia di produzione economica per un mercato esigente Come in altri settori, anche nella costruzione in legno la tecnologia CNC interviene a modificare un contesto tradizionalmente artigianale. Per montaggio di carpenteria edile, costruzioni a intelaiatura di legno, costruzioni massicce, costruzione di case prefabbricate e montaggio di legno lamellare vengono sempre più utilizzate macchine interamente automatiche. Questo significa da una parte che si può contare su una più elevata efficienza e dall'altra che gli addetti vengono progressivamente sgravati dal pesante lavoro manuale. La moderna tecnologia copre l'intero processo produttivo, dal disegno CAD alla parte finita. Tutte le lavorazioni di carpenteria possono essere effettuate con precisione e senza complicazioni in un solo ciclo. La struttura modulare in versioni diverse per l'azienda di carpenteria e per la costruzione in lamellare garantisce la massima flessibilità. Pacchetti software con diverse strategie di lavorazione assicurano il perfetto adeguamento della macchina alla qualità di produzione richiesta dal cliente. I produttori di utensili offrono innovativi sistemi di fresatura per poter fare fronte alle esigenti richieste della carpenteria. L'utensile consente di fare tagli senza strappi e di ottenere superfici assolutamente lisce. Tra le novità ci sono fresatrici verticali per sgrossare che, rispetto ai coltelli a gettare di tipo tradizionale, permettono di ottenere una superficie di qualità superiore e di migliorare la precisione delle giunzioni del legno. Il passaggio alla produzione industriale degli elementi è reso possibile da impianti compatti sui quali si può predisporre il montaggio di carpenteria. Grazie ai cambiautensili integrati, sui centri CNC si effettua praticamente ogni tipo di lavorazione con la massima efficienza: si può ad esempio segare, fresare, trapanare, e si possono fissare i rivestimenti esterni con graffe o chiodi. Oltre alla produzione automatica degli elementi per pareti, soffitti, tetti e frontoni, le ultimissime versioni consentono anche la produzione automatica della costruzione a traliccio. Il che significa notevole incremento della produttività. Come optional è persino previsto il pretaglio dei pannelli. Su questi impianti vengono peraltro fresate anche le aperture di porte e finestre, cosa che non è prevista con altri processi di produzione attuali. La cosiddetta tecnologia di stratificazione si basa sul principio che è meglio escludere a priori anziché eliminare a posteriori. Per questo occorre però una linea di produzione complessa, con tanto di piallatrice, stazione di taglio e funzioni di meccanizzazione. Elemento centrale di questo impianto è una pressa d'incollaggio continuo che produce strati singoli per multistrato incollati sui lati e che, nella pianificazione della produzione,

include già le aperture per porte e finestre, consentendo un notevole risparmio di legno. Le singole sezioni delle pareti, disposte ad angolo retto l'una rispetto all'altra, vengono sovrapposte e incollate o inchiodate l'una con l'altra. Gli elementi sono disponibili come prodotto base. Di particolare interesse è il sistema di camera d'aria in compensato, composto da strati fresati con andamento meandriforme, che assicura importanti vantaggi in termini di peso e un buon valore di isolamento termico. Anche l'elemento Kielsteg per strutture portanti di grande ampiezza si presta alla realizzazione di importanti strutture in costruzione leggera. Si tratta di un sistema a superficie autoportante basato su di una "struttura interna a graticcio a vista" che è stato insignito nel 2013 dello "Schweighofer Prize", un riconoscimento molto ambíto dagli addetti ai lavori. Il sistema ha ottenuto di recente anche l'approvazione tecnica prevista per l'utilizzo degli elementi costruttivi. Per strutture in legno molto ampie continuano ad essere utilizzati anche prodotti lamellari. Le lunghezze maggiori richiedono giunzioni a pettine nel raccordo longitudinale. Anche per la produzione di questo sistema di travi composite si potranno vedere a LIGNA tecnologie evolute. Importanti vantaggi in termini di qualità e di utilizzo efficiente delle risorse sono assicurati dall'applicazione senza contatto del collante in sostituzione della giunzione a pettine del passato. I moderni impianti effettuano inoltre un sempre maggior numero di giunzioni al minuto, gettando così un ponte tra produzione industriale di massa e produzione a lotti di un solo elemento. Con strutture costruttive di dimensioni più contenute come i giardini d'inverno vengono utilizzati di norma centri di lavoro CNC. Malgrado le complicazioni create dai molti raccordi tra montanti e travi, le moderne macchine a 5 assi permettono di effettuare la lavorazione completa in un solo ciclo. La cosiddetta tecnologia del banco di serraggio stabilisce standard di riferimento in termini di precisione. A differenza di quanto avviene nella maggior parte di altri processi di produzione, qui è l'utensile che viene portato al pezzo e non viceversa. Il pezzo rimane fisso nella presa di una pinza durante l'intero processo di lavorazione e il fatto che non venga smontato va a garanzia della qualità del risultato. Utensili, macchine e impianti per la costruzione in legno saranno proposti in più settori espositivi a LIGNA 2015. Vale la pena di fare una visita anche agli specialisti del settore, così come agli studi di ingegneria del legno o ai produttori che offrono macchinari singoli, ma anche linee complete e relativi servizi di ingegnerizzazione.


Nel cuore dell'Europa: Samulegno 2015 Un appuntamento di settore importante e completo, con il meglio delle macchine e delle novità tecnologiche per la lavorazione del legno, ma non solo. Le aziende espositrici presenteranno anche le più recenti innovazioni nel campo della produzione su misura e progetti “chiavi in mano” per il mondo del legno applicato ai settori dell'edilizia, cantieristica, contract e design.  Sistemi produttivi per le commesse contract "chiavi in mano" e su misura. In contemporanea con HAPPY BUSINESS TO YOU, la fiera internazionale dedicata al contract: ci saranno incontri e relazioni con architetti, progettisti e designer per presentare le novità tecnologiche in questo mercato in forte espansione. Samulegno Open House 2015 darà una marcia in più al business di ogni imprenditore, aprendo la sua azienda a nuovi contatti a livello nazionale, ma anche in tutti i mercati più vivaci come Germania, Austria, Balcani, Est europeo nei settori ampi delle costruzioni industriali, commerciali e residenziali.

BIT 2015 punta sul lusso La 35° edizione di BIT 2015, la Borsa Internazionale del Turismo, torna in scena a Fiera Milano dal 12 al 14 febbraio. Con oltre 1.500 Hosted Buyer internazionali e italiani, più di 2.000 aziende partecipanti e 70.000 visitatori professionali attesi, l’edizione 2015 segna un taglio netto rispetto agli anni precedenti introducendo importanti novità. La manifestazione sarà suddivisa in tre segmenti - Mice, Leisure e Luxury - e sarà dedicato grande spazio alle Online Travel Agency attraverso la sezione Bit Digital. Infine ci sarà una nuovissima area dedicata ad arte, cultura ed enogastronomia con l’obiettivo di valorizzare le eccellenze italiane nel mondo. Ma BIT 2015 punta in particolar modo al segmento del luxury travel, a cui la manifestazione dedica la nuova sezione Luxury World: un club dell’eccellenza, dal layout ricercato, per gli espositori italiani e stranieri e i travel buyer di tutto il mondo. Un concept all-in-one che, primo nel settore, supera la vecchia logica per aree geografiche stabilendo un nuovo standard per categorie merceologiche, riunite in uno stesso luogo per valorizzare le affinità tra filiere moltiplicando le opportunità di business e coniugando, in modo unico in Italia, la specializzazione delle manifestazioni di nicchia con la visione complessiva di una grande manifestazione come BIT 2015. Per info bit.fieramilano.it


FIERE BAU

MONACO DI BAVIERA www.bau-muenchen.com Sonia Maritan

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Grande successo per Bau di Monaco BAU, Salone Internazionale di Architettura, Materiali e Sistemi, ha superato per la prima volta la soglia dei 250.000 visitatori nella sua storia cinquantennale. Alla manifestazione, che registra il tutto esaurito ormai da diversi anni, sono giunti 251.200 visitatori, oltre 16.000 in più rispetto al 2013. Naturalmente sono aumentate le presenze dalla Germania, ma l’incremento più significativo è dovuto ai visitatori stranieri. Dall’estero sono infatti giunti circa 72.000 operatori, in crescita del 20 percento. E, ancora una volta, BAU è stato pienamente all’altezza della sua fama di “fiera per architetti”. Circa 65.000 visitatori provenivano da studi di architettura e progettazione, un altro risultato in crescita rispetto al 2013. Per il direttore del salone, Dott. Reinhard Pfeiffer, BAU ha superato ampiamente le aspettative di espositori e visitatori: “Con queste cifre da record BAU si è affermato ormai come fiera leader anche al di fuori dell’Unione Europea, come dimostra il forte incremento di visitatori da Paesi come Turchia, Cina o Arabia Saudita.” Anche per Dieter Schäfer, Presidente del Comitato degli Espositori di BAU e Presidente del Consiglio di Amministrazione della società Deutsche Steinzeug Cremer & Breuer AG, BAU ha “dimostrato in maniera molto convincente di meritare l’appellativo di principale fiera mondiale del settore. Qualità e internazionalità dei visitatori sono ulteriormente aumentate.”

DA TUTTO IL MONDO

250.000 visitatori per il Salone bavarese.

Gli incrementi più significativi si sono registrati da Cina (2.083 visitatori contro 1.091 nel 2013) e Corea del Sud (da 525 a 912). La Cina si è così saldamente insediata fra i primi dieci Paesi per numero di visitatori, insieme alla Russia (2.474 contro 2.920 nel 2013). Anche dal Medio Oriente, soprattutto dall’Arabia Saudita (477 contro 280 nel 2013) e dagli Emirati Arabi Uniti (423 contro 200) sono giunti molti più visitatori rispetto al 2013. Senza dimenticare la Turchia che, con 3.694 visitatori (2.402 nel 2013) si è posizionata al quarto posto. Secondo posto per l’Italia che, con 5.388 visitatori, ha registrato un nuovo record, in crescita del 12% rispetto alla passata edizione, e ha fatto scivolare la Svizzera al terzo posto (4.929). Anche i Paesi europei tradizionalmente più forti come Austria (al primo posto con 11.923

visitatori), Belgio (1.330), Paesi Bassi (1.450), Slovenia (2.362), Polonia (2.578), Repubblica Ceca (2.381) e Gran Bretagna (1.536) hanno registrato incrementi significativi. BAU è un appuntamento imperdibile, tutti vogliono esserci. È questa l’impressione che hanno avuto tutti coloro che si sono fatti largo nei 17 padiglioni. Secondo tutti gli espositori, i padiglioni sono stati affollati fin dal primo giorno. BAU ha dimostrato chiaramente perché il salone è famoso e a che cosa deve la sua fama: padiglioni affollatissimi, stand spettacolari, colloqui qualificati e, soprattutto, operatori da tutto il mondo. Una sfida anche per i 2.015 espositori giunti da 42 Paesi. Tutti erano ben preparati e nessuno ha badato a spese per mettersi in bella vista nelle sei giornate di fiera. In molti stand il personale delle aziende era pronto ad accogliere l’assalto dei visitatori fin dalle prime ore del mattino. Anche se BAU 2015 ha richiesto il massimo impegno agli


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riscontri di molti espositori. Il capo di Dorma, Thomas Wagner: “La risposta è stata travolgente sotto ogni punto di vista. Quasi il 50 percento dei visitatori al nostro stand proveniva dall’estero. Già al quarto giorno di fiera abbiamo superato del 10 percento il numero di contatti del 2013. Per noi BAU è stato un successo assoluto “. Per Thomas Lauritzen di Schüco BAU è “per il settore dell’edilizia quello che IAA è per l’industria dell’auto. La proiezione internazionale di BAU è unica”. Molti espositori internazionali sono stati molto impressionati, soprattutto le aziende cinesi. “Siamo stati colpiti positivamente dalla qualità dei colloqui e dal fatto che si sono tradotti in affari concreti,” ha dichiarato ad esempio Scott Lee, direttore marketing di Guangdong Fenglu Aluminium. “Nel 2017 torneremo sicuramente e faremo pubblicità a BAU in Cina”. espositori, gli umori agli stand erano molto positivi in virtù del numero elevato di visite e contatti. Gli espositori, pur “viziati” dalle edizioni precedenti, sono stati impressionati dal flusso costante di visitatori. Molti hanno registrato incrementi dei contatti a doppia cifra. “Ogni giorno abbiamo avuto un risultato migliore, superiore a tutte le edizioni precedenti,” dice Möllmann, direttore di Dyckerhoff. Analogo giudizio per Michael Wiessner, direttore vendite e marketing di Saint-Gobain Isover: “Siamo positivamente colpiti dalla presenza massiccia di operatori fin dal primo giorno. Speriamo che si traduca in opportunità concrete, soprattutto per il clima di euforia che si respira a questa edizione di BAU.” Anche Bernard Gualdi, responsabile comunicazione di Braas, riferisce di un “massiccio afflusso di visitatori già il primo giorno.” L’ulteriore incremento dell’internazionalità di BAU si ritrova non solo nelle cifre ma anche nei


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SONDAGGIO TRA GLI ESPOSITORI E TRA I VISITATORI

L’evoluzione di BAU sul fronte internazionale trova conferma nel sondaggio fra gli espositori condotto dall’istituto TNS Infratest. Il 90 percento degli espositori, con un incremento del 7 percento rispetto a due anni fa, giudica l’internazionalità dei visitatori da “buona a ottima”. Anche la presenza di visitatori viene giudicata superiore rispetto al 2013. Il giudizio complessivo su BAU lascia pochi margini di miglioramento: per quasi tutti gli espositori (97 percento) il voto va da “buono a ottimo”. Interessante notare anche l’apprezzamento per i nuovi orari della manifestazione, che hanno soddisfatto l’85 percento degli intervistati. Due anni fa, quando BAU chiudeva mezz’ora più tardi, alle 18.30, i favorevoli erano solo il 52 percento. Nessuna variazione nella valutazione della situazione economica attuale. Esattamente come alla scorsa edizione, l’81 percento la giudica positiva. Il sondaggio fra i visitatori ha prodotto risultati stabili su livelli elevati. Anche in questo caso è difficile fare meglio. Il 98 percento dei visitatori ha assegnato a BAU un giudizio da ottimo a buono e il 97 percento è intenzionato a tornare alla prossima edizione. I giudizi migliori sono stati espressi per la varietà e la completezza dell’offerta e per la presenza dei leader di settore. Il grado di soddisfazione, come in quasi tutte le categorie, è vicino al 100 percento. L’obiettivo più importante (informarsi sulle novità) è stato raggiunto dal 93 percento dei visitatori, il secondo (aggiornamento professionale) è stato realizzato dal 94 percento. Quasi tutti i visitatori, esattamente il 96 percento, sono operatori qualificati. Poco meno di due terzi occupano ruoli direttivi, secondo i dati forniti. Anche quest’anno una delle maggiori attrazioni di BAU è stata la presenza di molte archistar, ad esempio nel Forum C2, dove nella giornata di mercoledì sono intervenuti in rapida successione Wolf D. Prix (COOP Himmelbau, Vienna), Kenneth A. Lewis (Skidmore, Owings and Merill LLP, New York) Christoph Ingenhoven (ingenhoven architects, Düsseldorf) e Alfredo

Brillembourg (Urban-ThinkTank, Zurigo). Figure di spicco, gratis, a portata di mano, nel vivo del salone: solo BAU offre un’opportunità del genere. I grandi nomi dell’architettura non vogliono più perdere la “fiera degli architetti”. Il fatto che BAU venga considerata una fiera di architetti e ingegneri trova conferma anche nella Giornata degli Ingegneri, che per la prima volta ha superato le 1.000 presenze. “BAU si rivolge tradizionalmente agli architetti, ma in fiera si incontrano anche moltissimi ingegneri,” conferma Heinrich Schroeter, Presidente della Camera degli Ingegneri Bavaresi. Oltre che per i nomi degli espositori e l’imponenza degli stand, BAU è un punto di riferimento anche per il programma collaterale. I tre forum all’interno del salone si sono dimostrati ancora una volta vere e proprie calamite per il pubblico. Posizionati nel cuore dei padiglioni (C2, C4 e B0), i forum consentivano a tutti, gratuitamente, - di conoscere i grandi temi del settore, dalla viva voce di figure indipendenti dell’architettura, della ricerca e dell’industria. “Vivere in città nel 2030”, “Building Information Modeling (BIM)” e “Grattacieli” sono alcuni titoli delle presentazioni nel Forum C2. Il Forum A4 ha proposto un programma variegato, spaziando dalle costruzioni in legno e materiali flessibili, al futuro del patrimonio edilizio, alle strategie per il cambiamento climatico. Il Forum B0 ha puntato gli obiettivi sulle soluzioni pratiche per il risanamento e l’ammodernamento di edifici, oltre a ospitare la Giornata del Settore Immobiliare e la Giornata delle Scuole Superiori.

I GRANDI TEMI

Accanto alle presentazioni degli espositori, i temi principali di BAU 2015 (Urbanizzazione intelligente - Efficienza energetica e delle risorse - Persone ed edifici) sono stati trattati e illustrati in diverse mostre speciali, da punti di vista e angolazioni differenti. BAU ha collaborato con partner prestigiosi come Fraunhofer-Allianz BAU, la società tedesca per l’edilizia sostenibile DGNB (Deutsche Gesellschaft für


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Nachhaltiges Bauen), l’istituto ift Rosenheim e la società tedesca di gerontotecnica GGT (Deutsche Gesellschaft für Gerontotechnik). Quest’anno BAU non proponeva un unico grande tema. In primo piano c’erano prodotti e sistemi per il miglioramento dell’efficienza energetica e delle risorse, materiali e tecnologie per la tutela dell’ambiente e il risparmio di risorse, e nell’area BAU IT il tema “Building Information Modeling” BIM. Al di là degli argomenti strettamente tecnologico-funzionali, il salone ha mostrato essenzialmente come sarà abitare, vivere e lavorare nelle città del futuro. Occhi puntati anche sul comfort abitativo. BAU 2015 è stato aperto ufficialmente dalla Dott.ssa Barbara Hendricks, Ministro Federale dell’Ambiente, Conservazione della Natura, Lavori Pubblici e Sicurezza Nucleare del governo tedesco. In qualità di ministro, Hendricks ritiene suo compito assicurarsi “che i costi delle abitazioni restino accessibili, offrendo al tempo stesso il contributo necessario alla salvaguardia del clima.” Il ministro ha poi fatto una lunga visita nei padiglioni e inaugurato la conferenza intitolata “Risparmi ancora o costruisci bene?”. Mai nutrita come quest’anno la presenza di figure politiche a BAU. Oltre al Ministro dei Lavori Pubblici, la manifestazione ha accolto: Alexander Dobrindt, Ministro Federale dei Trasporti e delle Infrastrutture Digitali, Helmut Brunner, Ministro della Baviera per l’Alimentazione, l’Agricoltura e le Foreste, Florian Pronold, Segretario di Stato del Ministero Federale dell’Ambiente, Conservazione della Natura, Lavori Pubblici e Sicurezza Nucleare, Uwe Beckmeyer, Segretario di Stato del Ministero dell’Economia e dell’Energia, Gunther Adler, Segretario di Stato del Ministero Federale dell’Ambiente, Conservazione della Natura, e Rainer Bomba, Segretario di Stato del Ministero Federale dei Trasporti e delle Infrastrutture Digitali. Un evento di grande fascino e richiamo è stato

anche quest’anno la “Notte Bianca dell’Architettura”, Nella serata di venerdì, ben 30.000 visitatori hanno voluto scoprire i 50 edifici più significativi di Monaco di Baviera alle luci della notte. Durante il salone BAU anche quest’anno sono stati assegnati diversi premi, fra i quali il premio 1:1 “Das erste Haus” (la prima casa) in collaborazione con “Bauwelt”, WAN Product of the Year Award, il premio AIT per l’innovazione, il premio BAKA per i prodotti innovativi, il premio “Auf IT gebaut – Professioni del futuro nell’edilizia”, l’Oscar del mercato dei materiali per edilizia, e il Premio per gli Ingegneri della Baviera. Uno dei momenti salienti è stato l’annuncio dei vincitori di Archi-World-Academy, un concorso organizzato da BAU insieme al portale di architettura Archi-World. I dodici vincitori, selezionati fra oltre 1.400 partecipanti provenienti da tutto il mondo, potranno fare un praticantato di sei mesi nello studio di un grande architetto internazionale: grande il loro entusiasmo in fiera nel vedersi fianco a fianco con i loro prossimi datori di lavoro. La prossima edizione di BAU avrà luogo dal 16 al 21 gennaio 2017 presso il Centro Fieristico di Monaco di Baviera.

LA NOSTRA SQUADRA AL BAU Sarebbe difficile cogliere il Bau nella sua interezza, fra i 250.000 visitatori e la ventina di stand, se non fosse che il format fieristico di Monaco di Baviera ha mantenuto una sua “tradizionale” forma e un layout espositivo ordinato. Di questa fiera, vivendola, cogli la storia cinquantennale, un po’ come per le aziende che acquisiscono nel tempo qualità e identità. Alla manifestazione, che registra il tutto esaurito ormai da diversi anni, sono giunti 251.200 visita-tori. Naturalmente sono aumentate le presenze dalla Germania, ma l’incremento più significativo è dovuto ai visitatori stranieri con l’Italia al secondo posto con 5.388 presenze. Dall’estero sono infatti giunti circa 72.000 operatori, in crescita del 20%. Posso confermare anche la sua fama di “fiera per architetti”, in effetti, il BAU con le sue interessanti proposte improntate così fortemente all’innovazione tecnologica, attira l’attenzione di noi progettisti, procurandoci un’inconsueta smania di poter scorgere tutte le novità che propone, come il vetro ultra sottile (da 0,55 a 2 mm) ma fortissimo per l’architettura di AGC, da utilizzare anche in vetrate isolanti doppie e triple! Gli espositori ci hanno raccontato della qualità dei colloqui e del fatto che si sono tradotti in affari concreti, questo e altri elementi si traducevano in un’atmosfera avvolgente, positiva e di sorprendente vivacità.

Il direttore Sonia Maritan.


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KLIMAHOUSE BOLZANO www.fierabolzano.it/klimahouse Sonia Maritan

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Risultati positivi per la 10a edizione di Klimahouse che ribadisce il suo ruolo di primo piano nell’ambito dell’efficienza energetica e del risanamento in edilizia.

Klimahouse: 10 anni di ‘Klima’ vincente Grande soddisfazione per i risultati raggiunti da Fiera Bolzano in occasione della decima edizione di Klimahouse: oltre 460 le aziende espositrici, 38.200 i visitatori, 770 i partecipanti al Congresso internazionale organizzato in collaborazione con l’Agenzia CasaClima, oltre 1.000 i partecipanti ai forum tematici, 330 partecipanti alle visite guidate a edifici modello, 50 consulenze private e una partecipazione attiva anche sui canali social della fiera. Il decimo compleanno di Klimahouse ha coinvolto non solo architetti, progettisti, operatori del settore, istituzioni ma sempre più un pubblico finale interessato a realizzare abitazioni a basso impatto energetico e ambientale. Un pubblico fortemente consapevole, come testimoniato dalle migliaia di messaggi appesi all’albero del futuro installato davanti all’ingresso di Fiera Bolzano. E come ha sottolineato anche l’Architetto Mario Cucinella, in occasione del suo intervento al Congresso “Costruire con intelligenza”, il tema della sostenibilità ambientale coinvolge tutti allo stesso livello. “La società di oggi non è più la società dell’io ma è diventata la società del noi: per questo dobbiamo incominciare a lavorare tutti insieme. Vedere gli edifici come singoli elementi può essere comunque un esercizio utile, però credo che

si debba approfondire meglio il concetto di sostenibilità, che non è solo da considerare come una performance ma è assolutamente da intendere in un’ottica più sociale.” Sul fronte delle aziende espositrici, è stato confermato il forte impegno mirato alla ricerca e allo sviluppo per le costruzioni più innovative del futuro, premiato da Fiera Bolzano con il Klimahouse Trend. La selezione dei sistemi e dei prodotti per l’architettura con una elevata attenzione agli aspetti costruttivi ed energetici è stata realizzata dalla giuria di qualità di cui hanno fatto parte Fabrizio Bianchetti, Architetto e Presidente di Giuria, Donatella Bollani, Responsabile redazione architettura, New Business Media – Gruppo Tecniche Nuove, Ulrich Klammsteiner, Direttore tecnico Agenzia CasaClima, Valeria Erba, Presidente ANIT (Associazione Nazionale Isolamento termico e acustico), Andrea Gasparella, Docente di Ingegneria energetica - Libera Università di Bolzano, Giuliano Venturelli, Ingegnere, Docente Ingegneria civileArchitettura, Facoltà di Ingegneria, Università di Brescia. Il lavoro di selezione dei prodotti, avvenuta sia mediante l’analisi delle autocandidature delle aziende che la verifica delle proposte con la visita agli stand, ha portato all’individuazione di sei prodotti.


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KLIMAHOUSE

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I PREMIATI

Qui di seguito l’elenco delle aziende premiate secondo le categorie selezionate dal Klimahouse Trend: •• sistemi per l’architettura (materiali per l'involucro opaco, isolanti) primo premio a Moretti More •• sistemi per la trasparenza e la protezione solare (finestre, involucro, vetri, protezione solare) primo premio a Wicona •• integrazione energia - architettura (impianti elettrici, meccanici e speciali) primo premio a Robert Bosch Spa •• ristrutturare per abitare meglio (soluzioni specifiche per il riuso) primo premio a Sto Italia •• comfort e architettura degli interni (finiture, pavimenti, pitture, porte) primo premio a Finstral Spa •• tecnologie costruttive (strutture, soluzioni industrializzate, processi costruttivi, materie prime, filiera di settore). primo premio a Fanzola Marco e Giancarlo I buoni prodotti, per avere successo, devono essere anche supportati da un’efficace campagna di marketing. È questa la filosofia del Klimahouse Marketing Award ideato da Fiera Bolzano e mirato a premiare le aziende espositrici capaci di valorizzare la qualità dei propri prodotti, presentandoli al pubblico in modo chiaro e creativo coerentemente con la tematica della manifestazione dedicata alla riqualificazione e all’efficienza energetica in edilizia.

Il primo premio del Klimahouse Marketing Award – nella categoria stand fino a 40 metri quadri è stato assegnato alla ditta Fischer Italia. Il primo premio ex aequo del Klimahouse Marketing Award nella categoria stand oltre 40 metri quadri - alla ditta Bosch e alla ditta Progress. La giuria ha valutato degni di nota anche gli stand di Wolf Fenster, pur non avendo avanzato la loro candidatura al premio. A fronte della selezione a cura di una giuria tecnica, Fiera Bolzano ha assegnato alle aziende vincitrici un premio in forma di buoni di diverso valore da utilizzarsi in occasione delle prossime partecipazioni all’edizione di Klimahouse a Bolzano nel 2016 o delle itineranti del 2015.

Mario Cucinella in un momento convegnistico (credit Marco Parisi).

Nella prima foto a sinistra: Klimahouse, un mondo di armonia verde. Nella foto centrale: l'albero dell'ecosostenibilità, i visitatori protagonisti. Nella foto in alto: il logo dei dieci anni di Klimahouse.


FIERE SAIE

BOLOGNA www.saie.bolognafiere.it Pietro Ferrari

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Un Saie rinnovato

Il Presidente di BolognaFiere, Duccio Campagnoli, e il Presidente di Senaf/Tecniche Nuove, Giuseppe Nardella, hanno presentato il 20 gennaio a Milano una nuova collaborazione che già a ottobre del 2015 – dal 14 al 17 – vedrà realizzare, insieme, SAIE SMART HOUSE, il nuovo format di SAIE tutto dedicato all’edilizia della casa, e SIE, il Salone dell’impiantistica per gli edifici organizzato da Senaf/Tecniche Nuove che si realizzerà a Bologna.

SODDISFAZIONE PER UN PARTENARIATO AD ALTO LIVELLO

“Siamo molto contenti di questo accordo – ha dichiarato il presidente di BolognaFiere, Duccio Campagnoli – per il quale ringrazio il presidente Giuseppe Nardella, che rafforza il partenariato tra BolognaFiere e il più grande gruppo italiano per l’editoria tecnica, Senaf/Tecniche nuove. Con questo accordo parte il nuovo progetto per SAIE dei prossimi anni che vedrà alternarsi una edizione di SAIE ENVIRONMENT, dedicata all’ingegneria del territorio e all’edilizia delle infrastrutture, che abbiamo già tenuto nel 2014. Negli anni dispari, come appunto il 2015, SAIE SMART HOUSE tutto dedicato alle soluzioni più innovative per la riqualificazione energetica e la sicurezza antisismica. L’accordo arricchisce SAIE con la conoscenza delle esperienze di Tecniche Nuove nel campo della ricerca e della formazione. SAIE SMART HOUSE e SIE offriranno una occasione straordinaria di promozione e diffusione di tutte le innovazioni integrate tra edilizia, impiantistica e domotica.”

SPECIALIZZAZIONE E SETTORIALIZZAZIONE

Si articola e si arricchisce di contenuti lo storico appuntamento bolognese.

SAIE SMART HOUSE 2015 specializzerà l’offerta espositiva - dopo l’edizione record dei 50 anni, nell’ottobre 2014, con oltre 93.000 visitatori - nei comparti della progettistica, dei software, delle macchine da cantiere casa, nelle innovazioni per intervenire nel recupero del patrimonio esistente e per realizzare costruzioni sicure, intelligenti e sostenibili. La prima edizione a Bologna di SIE - il Salone dell’Innovazione Impiantistica per gli Edifici

sarà dedicato a tutte le filiere produttive dell’impiantistica civile: termoidraulica, della climatizzazione, delle energie rinnovabili e della domotica. Le due manifestazioni insieme, quindi, presenteranno l’approccio nuovo necessario a progettare e realizzare l’integrazione di un “Sistema edificio-impianto” “La realizzazione di SAIE SMART HOUSE – ha proseguito il presidente Campagnoli – dovrebbe essere il focus di una nuova politica industriale per il rilancio dell’edilizia assieme alla realizzazione delle reti, materiali e immateriali, per la modernizzazione, qualificazione e messa in sicurezza dei territori, così come è stato stabilito dalle linee guida dell’Unione Europea”. “La rivitalizzazione del patrimonio edilizio esistente passa per ristrutturazioni capaci di migliorarne la sicurezza, renderlo ‘intelligente’ ed energeticamente più efficiente. Solo così sarà possibile valorizzarlo - afferma Giuseppe Nardella, Presidente di Tecniche Nuove e Senaf – Protagoniste di questo processo, le aziende che producono sistemi e apparati per l’efficientamento energetico e gli impianti. Per questo è fondamentale che la presentazione di SIE avvenga sotto due profili: uno costruttivo, legato con SAIE alle tecniche e alle tecnologie per l’edilizia, e l’altro a quello dell’implementazione impiantistica e dell’integrazione del sistema edificio-impianto, su cui ha maggior esperienza il nostro gruppo di lavoro composto da Senaf e Tecniche Nuove.”

UN AMPIO PROGRAMMA DI ATTIVITÀ

A SAIE SMART HOUSE e SIE saranno presenti anche un’ampia area e un grande programma di attività dedicato alla presentazione dei progetti di ricerca più avanzati, alla dimostrazione delle tecnologie più innovative e sarà di nuovo presente la grande attività di formazione e aggiornamento per tutti i professionisti, svolta da SAIE ACADEMY, la grande scuola promossa con la partecipazione di tutte le facoltà di Ingegneria Civile e dell’Architettura Italiane. Alla presentazione di SAIE-SIE ha partecipato


FIERE SAIE

BOLOGNA

Nella foto di apertura: da sinistra a destra, il presidente di Senaf/Tecniche Nuove Giuseppe Nardella e il presidente di BolognaFiere Duccio Campagnoli.

anche il Direttore Generale di Nomisma, Luca Dondi, che ha presentato i dati elaborati dall’Istituto in occasione della conferenza stampa di SAIE e SIE. La riqualificazione dell’esistente è l’opportunità per le imprese per uscire dalla crisi del settore, secondo cui si registreranno segnali di ripresa grazie a riqualificazione ed efficienza. Le stime di compravendite di immobili, infatti, saliranno nel 2015 a quota 470.324 (+16,7% rispetto al 2013) e supereranno le 517.200 nel 2017. “Alla luce di questi nuovi scenari, il mercato immobiliare ed edilizio non sarà più lo stesso – ha commentato Luca Dondi - Se prima della crisi era l’offerta a guidare la domanda, ora saranno i bisogni a sostenerlo. Il mercato sarà infatti caratterizzato da un approccio selettivo, con interventi mirati e soprattutto di qualità, che non si limiterà alla progettazione di un edificio ad alte prestazioni energetiche e di comfort, ma anche alla rigenerazione del contesto che lo ospita, il quale dovrà essere sempre più connesso e ricco di servizi.” Accanto agli investimenti in nuove costruzioni, i tanti comparti e le filiere di una moderna edilizia sono sempre più chiamati a operazioni di manutenzione straordinaria e riqualificazione energetica, resi necessari da un patrimonio immobiliare energivoro e obsoleto: solo il 15% circa degli immobili rientra nelle classi energetiche più efficienti (A, B e C) e ben l’83,6% ha più di vent’anni. Nel nostro Paese, infatti, il 55,4% delle unità abitative è stato costruito prima del 1971 e richiede una seria strategia di intervento, mentre oltre un quarto (28,2%), risalente al ventennio tra il 1972 e il 1991, necessita di investimenti in efficientamento. Il Direttore scientifico del nuovo SAIE SMART HOUSE sarà Norbert Lantschner, che, nel corso della presentazione ha dichiarato “Recuperare ciò che abbiamo costruito sarà la grande impresa dei prossimi due, tre decenni. È la risposta adeguata e necessaria alla sfida energetica e ambientale che sta cambiando il nostro mondo. Il trend della riqualificazione è in atto ma deve essere rafforzato, accelerato e intensificato seguendo i principi del “deep building renovation”. Riqualificare involucri e impianti è intelligente, anzi quattro volte intelligente: protegge l’ambiente, le risorse della terra, il proprio portafoglio e migliora il benessere abitativo”. Ma non solo, l’edizione di SAIE vedrà confermato il partenariato con tutto il mondo delle costruzioni e con tutti gli ordini professionali del settore. In rappresentanza del mondo delle costruzioni è intervenuto il vicepresidente di Federcostruzioni Luca Turri che ha portato un messaggio del Presidente Rudi Girardi, sottolineando l’importanza del nuovo evento e richiamando il grande valore, per l’economia italiana, della produzione del settore.

UN PANORAMA DIFFICILE

Nel 2013 il valore della produzione del settore che si riconosce in Federcostruzioni è stato pari a 400 miliardi e 769 milioni di euro, per un’occupazione di oltre 2,7 milioni

di addetti. “Attualmente le costruzioni rappresentano il 13% del valore complessivo della produzione nazionale di beni e servizi e l’11% dell’occupazione totale – illustra Rudi Girardi, presidente di Federcostruzioni - E questo nonostante una crisi che ha determinato un crollo degli investimenti che l’Ance ha stimato dall’ inizio della crisi a tutto il 2014 pari a 64 miliardi in meno. La crisi del settore ha significato una perdita di ben 520.000 addetti, ovvero poco meno del 26% del totale dei lavoratori del comparto. Un numero enorme che diventa ancora più preoccupante se si considera anche l’indotto, sfiorando gli 800 mila posti di lavoro persi.” Secondo il Rapporto - che raccoglie e somma i dati del valore della produzione di 17 comparti industriali, per oltre il 90% del totale del settore produttivo delle costruzioni -presentato nell’ottobre scorso al SAIE, sia nel 2014 che nel 2015 proseguirà il calo produttivo del sistema italiano delle costruzioni anche se, alcuni comparti sono in controtendenza grazie alle esportazioni, la contrazione in termini percentuali risulterà più contenuta di quella registrata nell’ultimo biennio aggirandosi intorno a un - 2,2% annuo. “Dal 2008 al 2013 l’insieme delle filiere ha registrato una contrazione produttiva pari al 26%. Con il risultato che alla fine del 2015 la perdita produttiva sembra destinata a salire di oltre un altro punto percentuale raggiungendo nel confronto con il 2008 un meno 27,1%. Per uscire da questa tendenza – ha spiegato Girardi - sono necessarie tra le altre “precise scelte di politica economica e una serie di decisioni che vadano a rimuovere le criticità e a sostenere una crescita degli investimenti. Il mercato delle costruzioni non ha subito solo una pesante contrazione originata dalla crisi finanziaria, dal razionamento del credito alle famiglie e dal lungo periodo di stagnazione, ma è stato oggetto di una vera e propria riconfigurazione e stiamo assistendo alla nascita di nuovi fattori propulsivi. I settori tradizionali quali la costruzione di nuove abitazioni e gli investimenti in infrastrutture in termini di valore della produzione stanno lasciando il passo alla riqualificazione del patrimonio urbano e alla messa in sicurezza sismica e idrogeologica del territorio, all’energy tecnology e all’energy saving, all’ utilizzo di fonti rinnovabili, alla domotica, ai nuovi materiali. Federcostruzioni con le sue aziende e la sua struttura industriale di filiera rappresenta la capacità integrata e la preparazione del mondo italiano delle costruzioni per affrontare il nuovo ciclo economico e di investimento immobiliare. Dobbiamo quindi ringraziare il Presidente Duccio Campagnoli, Presidente di Bologna Fiere che ancora una volta ha saputo modificare il format fieristico presentando congiuntamente nel 2015 il SAIE e il SIE in modo integrato, costruendo così un formidabile mezzo di promozione e di comunicazione verso il mondo politico e verso tutti gli operatori del sistema Italia. Il mondo politico deve convincersi che non ci sarà ripresa senza il mondo delle costruzioni e che la ripresa passa attraverso il nuovo modo di costruire”.


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strutturalegno

008 marzo 2015

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