TEXTURES_issue_008

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Rassegna Proposte

Grande successo per l’edizione 2017

Rassegna Techtextil

Presentati nuovi sistemi innovativi

ISSN 2421-4779

Rassegna Pitti Filati

Colori e fibre per l’inverno

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La rivista tecnica per il settore tessile dal filato al tessuto


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COLOPHON luglio 2017


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Summary

EDITORIAL

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di Pietro Ferrari

Ampia e articolata la gamma Ta-Bru a Proposte. Piero Forza Giovane, già azienda di punta al serdi Pietro Ferrari vizio della haute couture, debutta in anteprima a Pitti Filati di Firenze con il marchio dedicato a RASSEGNA PROPOSTE una collezione di bracciali unici e tutti made in ENZO DEGLI ANGIUONI Italy. L’Oriente e L’Occidente di Pietro Ferrari Una straordinaria esperienza lo stand di Enzo Degli Angiuoni a Proposte. RASSEGNA PITTI FILATI di Pietro Ferrari

CAMBIO DELLA GUARDIA A TEXTURES UN MONDO PIENO DI SIGNIFICATI di Beatrice Guidi

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ARIADNE'S THREAD

DOPO IL BIANCO, IL COLORE di Mariadele Mancini

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www.webandmagazine.media www.webandmagazine.com

PERCORSO LINO 08 AMO IL LINO Una presentazione di grande successo

Il lino protagonista in via Montenapoleone. di Pietro Ferrari

10 I NUMERI DEL LINO Un’eccezione europea

Tutti i numeri del lino nel Vecchio Continente. di Pietro Ferrari

12 LINIFICIO E CANAPIFICIO NAZIONALE Nella storia, nel futuro…

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COLOURS CANEPA Il fattore lungimiranza

Canepa unisce visione e tradizione nel suo approccio alla produzione e al mercato. di Pietro Ferrari

RASSEGNA PROPOSTE PARÀ Parà a Proposte

La ricetta della qualità in mostra a Villa Erba. di Pietro Ferrari

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RASSEGNA PROPOSTE IMATEX Leader nella tessitura jacquard

Le novità di Imatex a Proposte. di Pietro Ferrari

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RASSEGNA TECHTEXTIL NOVOTEX ITALIANA Novotex, una Fonte, molte Soluzioni di Pietro Ferrari

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Nuove e versatili le collezioni Libeco per Proposte. di Pietro Ferrari

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RASSEGNA PITTI FILATI PIERO FORZA GIOVANE Creatività e made in Italy: il tessile rinasce

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Il Linificio e Canapificio Nazionale, espressione della cultura tessile italiana. di Pietro Ferrari

16 LIBECO Il lino per l’arredo

RASSEGNA PROPOSTE TA-BRU Dalla tradizione al laser

RASSEGNA TECHTEXTIL LAZZATI GROUP Gruppo Lazzati una realtà italiana di Pietro Ferrari

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RASSEGNA TECHTEXTIL INTERVIEW CARLO GIOVANARDI • GIOFEX L'unione fa la forza

ZEGNA BARUFFA LANE BORGOSESIA Premiare la creatività

Zegna Baruffa tra i promotori del progetto. di Pietro Ferrari

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RASSEGNA PITTI FILATI FILPUCCI 1967-2017 I cinquant’anni di Filpucci di Pietro Ferrari

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RASSEGNA PITTI FILATI TOLLEGNO 1900 Innovazione e sostenibilità

L’inesauribile forza di proposta di Tollegno 1900 si unisce alla ricerca di sostenibilità e tracciabilità del prodotto. di Pietro Ferrari

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RASSEGNA PITTI FILATI BOTTO GIUSEPPE Sostenibilità al centro

Botto Giuseppe ha presentato le sue collezioni sotto il segno della circolarità e del risparmio energetico. di Pietro Ferrari

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di Pietro Ferrari

ART&TEXTILES LANDESMUSEUM Antiche storie tessili dal mare del nord

Le novità di Fidivi. di Pietro Ferrari

Un viaggio alla scoperta di un passato che ritorna nelle sale del Landesmuseum di Emden nella Frisia Orientale, per raccontare storie inconFAIRS suete di tessili e di filati appartenute a questa HEIMTEXTIL grande cultura nordica. Pazzi per il tessile di Paola Govoni Giugno 2017, Heimtextil quasi al completo, 98% degli spazi prenotati. ANTEPRIMA di Beatrice Guidi

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FAIRS MoOD Consenso degli espositori

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RASSEGNAPITTI FILATI Colori e fibre per l’inverno

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COLOURS FIDIVI Il filo si fa multicolore RASSEGNA PROPOSTE Grande successo per Proposte 2017 di Beatrice Guidi

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RASSEGNA PROPOSTE RATTI Moderna eleganza

Tessuti unici da Ratti a Proposte. di Pietro Ferrari

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FILO Il pianeta e i suoi orizzonti

Nel corso delle conferenze stampa di Biella, Milano e Prato, Gianni Bologna (responsabile creaMoOD ha rilevato il gradimento per la nuova tività e stile di Filo) ha presentato le proposte sede e per il nuovo layout espositivo. sviluppo prodotto elaborate per la 48a edizione di Beatrice Guidi di Filo. di Pietro Ferrari

di Beatrice Guidi

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ANTEPRIMA PERFORMANCE DAYS Il tema centrale

I tessuti devono avere funzione e essere biodegradabili. di Beatrice Guidi



EDITORIAL

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Cambio della guardia a Textures Cediamo volentieri il timone di Textures a Beatrice Guidi che, fin dal primo numero, si è occupata validamente degli aspetti commerciali. Il suo impegno si è presto esteso anche alla gestione della struttura redazionale della rivista e financo alla visita alle fiere e alla partecipazione degli eventi del settore. Mi è parso, dunque, naturale che chi ha una visione così completa delle funzioni dell’attività edi-

toriale avesse tutti gli strumenti e le possibilità per esprimere in forma positiva la propria visione. La collaborazione di tutti noi è garantita e le responsabilità saranno condivise in un gioco di squadra che, assieme all’impegno di Beatrice, garantirà la crescita della testata.

Un mondo pieno di significati Da quando sono entrata con Textures nella realtà tessile, attraverso visite presso aziende che fanno parte della filiera, fiere specializzate, incontri con persone che sono cresciute in questa realtà, la mia visione del tessuto in generale è cambiata!

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Ogni ricamo, trama, o stampa si caricano di significati che ci legano ad una storia, ad una tradizione diversa, e poterle raccontare in questa nostra proposta editoriale mi rende ancora più curiosa.

Changing the Guard at Textures

We gladly pass the Textures helm to Beatrice Guidi who, from the very first issue, has taken up the commercial aspects of the magazine. His commitment was soon extended to the management of the editorial structure of the magazine and to the visit to fairs and to the participation of the events of the sector. It seemed natural to me, therefore, that a manager who have such a complete vision of the function of editorial activity had all the tools and chances to express their vision in a positive way. The collaboration of all of us is guaranteed and responsibilities will be shared in a team game that, together with Beatrice's commitment, will guarantee the growth of the magazine.

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writer Pietro Ferrari

In a world of meaningful links

Since I joined the textile industry with TEXTURES through visits to companies that are part of the chain, specialized fairs, meetings with people who grew up in this reality, my vision of the fabric in general has changed! Every embroidery, weave, or print is loaded with meaningful links to a story, a different tradition, and being able to tell it in this editorial proposal makes me even more curious.

writer Beatrice Guidi



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''Il colore ha in sè una forza poco studiata ma enorme, che può esercitare la sua influenza sull'intero corpo umano'' (Vasily Kandisky – 1910)

ARIADNE'S THREAD writer Mariadele Mancini

DOPO IL BIANCO, IL COLORE Avevamo detto che per un po' ci saremmo occupati di colore , fascinoso argomento di grande attualità. Il giorno in cui Eddy Elzas divenne proprietario del suo primo diamante colorato, comperato ottenendolo in cambio di un pacchetto di sigarette, a chi perplesso gli chiedeva se fosse diventato matto,, rispondeva ''ma chi lo dice che un diamante deve essere bianco? che la purezza debba essere incolore ?'' Il re dei diamanti colorati che costituiscono l'inestimabile singolare raccolta che va sotto il nome di Rainbow Collection, ha dimostrato con la sua eccentrica lungimiranza che il fascino del colore trascende il concetto che legge la bianchezza cristallina come valore e, nello stesso tempo, che la natura sia in grado di dare il meglio di sé solo se spogliata di ogni riflesso colorato. Anche noi siamo soliti denominare, talvolta in maniera quasi ossessiva, come ''colori naturali'' solo tutte quelle tonalità o intensità che sfumano dal bianco ai beige o grigi più tenui. Nonostante il colore abbia sempre circondato la specie umana fin dalle sue origini, quando l'uomo primitivo regolava la sua vita al ritmo di due fattori, la notte e il giorno, l'oscurità e la luce. È il momento di sfatare un luogo comune, proprio per esaltare la forza della natura. Perchè la sua bellezza, è proprio tutta qui: nel rappresentare un universo compatto e variegato di colori, da quello delle piante a quello degli animali, da quello delle acque a quello dei cieli. E infatti i colori della natura , nella loro pienezza e intensità, lo si ammetta o no, hanno sempre esercitato un'influenza profonda su di noi, a livello conscio e inconscio. Tanto che lo studio della psicologia dei colori è diven-

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tato col tempo un elemento indispensabile del marketing per orientare al successo il prodotto di qualsivoglia tipo di azienda. Per il consumatore la sensazione fisiologica di aver operato un acquisto soddisfacente passa inevitabilmente da una azzeccata, coerente scelta del messaggio cromatico.


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PERCORSO LINO AMO IL LINO writer Pietro Ferrari

Una presentazione di grande successo Il lino protagonista in via Montenapoleone.

Amo Il Lino si è tenuta dal 4 all'11 maggio 2017 nel centro di Milano: questo evento per il grande pubblico è stato ospitato da Monte Napoleone District e immaginato dal designer Philippe Nigro, a metà strada tra un’installazione artistica e una mostra pedagogica. Ha presentato le diverse tappe della trasformazione del lino: un processo complesso e perfettamente controllato dalla pianta al filo e al tessuto, fino ad arrivare agli oggetti della vita quotidiana. L’idea: utilizzare materie prime e prodotti finiti, giocando sull’accumulo e la loro ripetizione per mettere in evidenza la bellezza del lino. Per la prima volta in via Montenapoleone è stato possibile ammirare un vero e proprio campo di lino dalla Piazzetta Croce Rossa fino a Piazza San Babila. Organizzato in porzioni di terreno lungo tutta la via, il concept ha sottolineato l’origine vegetale del lino e ha rappresentato una grande sfida per il gruppo di Agri-


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coltori della “Cooperative de Teillage du Plateau” di Neubourg (Normandia, Francia). Nel campo erano disposte anche balle di paglia di lino estirpato, lino pettinato prima della filatura, rocche di filato e rotoli di tessuto multicolore, all’interno di un percorso a tappe ritmato dall’installazione di box in vetro a testimoniare la versatilità del lino in tutte le sue interpretazioni: la moda, la casa, il design, fino ai sorprendenti compositi, in materiali resistenti e in volume. Una scenografia arricchita da uno spettacolare allestimento grafico ideato dal designer Philippe Nigro. A oltre 5 metri di altezza, i colori del lino hanno rivestito via Montenapoleone mettendo in luce l’eccellenza e l’innovazione che contraddistingue le aziende, i filatori e i tessitori italiani. Un’installazione luminosa inedita realizzata con oltre 1500 metri di tessuti di lino. Con uno sguardo alla natura, un lino sostenibile, ecologico e responsabile, 60mila sacchetti di semi di lino

sono stati proposti ai visitatori della mostra, l’occasione per molti di piantare i semi sul proprio balcone, terrazza o giardino.

 Amo Il Lino in via Montenapoleone con la nostra squadra in visita.

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PERCORSO LINO I NUMERI DEL LINO writer Pietro Ferrari

Un’eccezione europea Tutti i numeri del lino nel Vecchio Continente.

Definito una “fibra di prossimità”, il lino con 81.300 ettari coltivati nel 2014 vede l’Europa protagonista della produzione mondiale con l’ottanta per cento del totale e una produzione di fibre lunghe pari a 132.407 nel solo 2013, non a caso è la sola fibra vegetale originaria di questo continente. È una fibra virtuosa nel panorama del pianeta perché la sua coltivazione permette ogni anno di trattenere 250mila tonnellate di CO2, ovvero l’equivalente delle emissioni di CO2 di una vettura di media cilindrata che compie 62mila volte il giro del mondo, in altri termini una camicia di lino acquistata permette di risparmiare tredici bottiglie d’acqua di un litro e mezzo. Un’altra caratteristica virtuosa del lino europeo è determinata dal fatto che per la sua coltivazione è sufficiente l’acqua piovana e, dunque, non necessità di irrigazione. Anche sul fronte occupazionale il lino impiega, nelle zone rurali, una mano d’opera specializzata, cinque volte più numerosa di quella impiegata nella coltivazione del grano: nell’Unione Europea sono12mila i posti di lavoro diretti nel settore della coltivazione e nella stigliatura della filiera lino.

LA COLTURA DEL LINO Quello in cui si coltiva il lino è un territorio ben circoscritto che richiede delle terre profonde nelle quali i limi predominano, un clima oceanico umido in cui le temperature non eccedano i 25 gradi di temperatura in media e con precipitazioni che soddisfano in modo naturale tutti i bisogni idrici.

Anche se il 76 per cento degli Europei intervistati nel 2014 lo ignora è proprio l’Europa che realizza l’ottanta per cento della produzione mondiale di lino che si estende dalla Francia al Belgio e ai Paesi Bassi, da Caen ad Amsterdam. Il lino necessita di circa 600 millimetri di acqua per cento giorni di vegetazione di cui 400 provengono dalle precipitazioni e duecento dalle riserve idriche e dalla rugiada. Quindi zero irrigazione e zero defolianti per una coltivazione ecologicamente rilevante che risponde a dei criteri sociali, economici ed ecologici, ovvero i tre pilastri dello sviluppo sostenibile. Rinnovata in rotazione ogni sette anni, poco bisognosa di azoto, la coltura del lino favorisce la strutturazione e l’attività biologica del suolo grazie alle sue radici che affondano nella terra fino a un metro di profondità. La sua coltivazione migliora la qualità delle colture successive dal venti al trenta per cento. Completamente biodegradabile il lino europeo non produce rifiuti e si differenzia nelle varie fasi di lavorazione: fibre lunghe per il tessuto, fibre corte per la carta o per il feltro, semi e oli per i pannelli, le vernici e il linoleum, canupolo per il giardinaggio, la lettiera o il terriccio. Ogni elemento della pianta è utile e utilizzato. Non basta, il lino partecipa oggi alla messa a punto dei biocompositi, nuovi sbocchi innovativi e reali prospettive per tutta la filiera.


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offrire ai propri clienti (marchi e consumatori) uno strumento di differenziazione con un alto valore aggiunto.

CELC

EUROPEAN FLAX® European Flax® è il certificato qualificativo della fibra europea di lino di qualità premium per tutti gli impieghi. Esso preserva, valorizza e tutela un’eccezione agricola e industriale europea, la sua origine territoriale e dei know-how non delocalizzabili. Un marchio mondiale ambizioso la cui missione è quella di essere identificata dal consumatore finale. La parola inglese “flax”” non è stata scelta a caso: essa traduce la nozione di lino come fibra ed è più appropriata della parola generica “linen” che significa al tempo stesso filo, tessuto di lino e biancheria. L’espressione “tutti gli impieghi” comprende tutte le applicazioni e i prodotti a base di fibra di lino, di tessuto di lino per la casa e per la moda e di prodotti tecnici iperperformanti, come i materiali compositi.

MASTERS OF LINEN® Masters of linen® è un marchio registrato e un sigillo di eccellenza cento per cento made in Europa, ovvero la garanzia delle tracciabilità europea del lino dalla pianta al filo e al tessuto. Un punto di riferimento per i professionisti e per i consumatori. Il Club Masters of Linen riunisce le aziende tessili europee certificate: filatori, tessitori e maglifici che hanno fatto la scelta della tracciabilità cento per cento europea e vogliono

 Foto: cortesia del Linificio e Canapificio Italiano.

CELC è la Confederazione europea del lino e della canapa ed è l’unica organizzazione agroindustriale europea che raggruppa tutti gli stadi della produzione e della trasformazione del lino e della canapa. La Confederazione è l’interlocutore privilegiato delle 10mila imprese europee in 14 Paesi, con esperti della fibra dalla pianta al prodotto finito. Fondata nel 1951, la CELC è un luogo di riflessione, di analisi congiunturale, di concertazione della filiera e di orientamento strategico.

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PERCORSO LINO LINIFICIO E CANAPIFICIO NAZIONALE writer Pietro Ferrari www.linificio.it

Nella storia, nel futuro… Il Linificio e Canapificio Nazionale, espressione della cultura tessile italiana. Visitiamo in una giornata di maggio la sede del Linificio e Canapificio Nazionale a Villa d’Almè, strutture d’altri tempi che esprimono tutta la potente eleganza dell’industria originaria ma anche l’involucro di un’attività ricca e creativa. Attività cha ruota attorno a una missione aziendale ambiziosa ma coerente: divenire maestri filatori nell’universo globale, un risultato che vede oggi il proprio raggiunto traguardo tecnologico e produttivo nella realizzazione di un volume di filati pari a 4,5 milioni di chilogrammi, una preminenza industriale che affonda le proprie radici nella storia. La vicenda del lino nel nostro Paese vede protagonista fin dall’Ottocento il Linificio e Canapificio Nazionale. È, infatti, nel 1873, e precisamente il 14 gennaio di quell’anno che nasce, per decisione di Andrea Ponti, il Linificio e Canapificio Nazionale. Questa azienda, oggi annoverata tra la più antiche realtà europee, rappresenta allora un segnale di grande dinamismo industriale e un punto di riferimento nella produzione italiana di canapa e lino. L’inizio della sua attività si

 Momenti dell’attività di lavorazione della fibra del lino.

 Ing. Pierluigi Fusco Girard.


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IN HISTORY, IN THE FUTURE… On a day of May we visit the headquarters of Linificio and Canapificio Nazionale in Villa d'Almè. These are old time structures, that express all the powerful elegance of the originary industry, but also the wrap of a rich and creative activity. The activity revolves around an ambitious but coherent business mission: to become spinning masters in the global universe, a result that today sees its achieved technological and productive goal in the production of a yarn volume of 4.5 million kilograms, an industrial prominence deeply rooted in the history. The flax production in our country has seen the Linificio and Canapificio Nazionale as a major player since the 19th century. It was, in fact, in 1873, precisely on January 14 of that year, that Linificio and Canapificio Nazionale was founded following Andrea Ponti’s decision. This company, now counted among the oldest European realities, still represents a signal of great industrial dynamism and a point of reference in the Italian production of hemp and linen. At the very beginning, the activity focuses on bath and dry spinning. The importance of this business is confirmed by its listing, as the third largest company, on the Milan Stock Exchange. The expansion took place during the ‘20s, with the acquisition of many factories, the achievement of a national dimension and aspirations towards international markets. This trend is confirmed in the ‘40s, ‘50s and ‘60s due to the consolidation and growth of

concentra sulla filatura a bagno e su quella a secco. La rilevanza di questa attività è confermata dalla sua quotazione, terza azienda in assoluto, alla Borsa di Milano. Gli anni Venti sono quelli dell’espansione che vede l’acquisizione di numerosi stabilimenti, il conseguimento di dimensioni nazionali e le aspirazioni verso i mercati internazionali. Questa dinamica è confermata negli anni Quaranta, Cinquanta e Sessanta dal consolidamento e dalla crescita dell’attività dell’azienda che entra nell’orbita del Gruppo Marzotto acquirente del 54 per cento del capitale. Negli anni Novanta si giunge all’apertura di unità produttive in Tunisia e in Lituania con la conseguente espansione nei mercati dell’Europa Orientale. Coronamento del processo di crescita è la fusione con la Zignago Tessile spa, secondo filatore euro-

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 Due suggestive vedute dello stabilimento di Villa d’Almé.

PERCORSO LINO LINIFICIO E CANAPIFICIO NAZIONALE

peo, interprete di un altissimo livello qualitativo e di servizio sul mercato tessile. Il gruppo Marzotto oggi controlla al cento per cento il Linificio e Canapificio Nazionale.

SOSTENIBILITÀ ED ELEGANZA In conformità alle tendenze più attuali ma anche coerentemente con la natura stessa della fibra lavorata, il Linificio e Canapificio Nazionale è attento alla questione ambientale, un valore aggiunto garantito da una serie di certificati industriali e si propone di valorizzare i contenuti sostenibili ed etici di tutta la produzione e della conseguente offerta al mercato, con l'obbiettivo di adottare metodi eco-compatibili, riducendo l'impatto sull'ambiente e proponendo prodotti ecologici e biologici. Il lino e la canapa sono fibre naturali e per questo portatrici di proprietà eccellenti non solo dal punto di vista dei processi produttivi, ma anche da quello della salute

della persona. Tutti i filati sono certificati, grazie all’attento controllo di una filiera europea. I fornitori e i coltivatori garantiscono il rispetto delle norme ambientali, in modo da poter rassicurare il cliente su ognuna delle fasi del processo produttivo che costituiscono i passi successivi della trasformazione di un prodotto naturale come il lino in un manufatto del tutto conforme all’armonia della natura.

UN LINO GRAN RISERVA Ripercorrendo il cammino produttivo del Linificio e Canapificio Nazionale si naviga un fiume di novità, variazioni e lavorazioni in cui il lino esprime tutta la sua varietà di possibilità espressive e di utilizzi che hanno accompagnato l’attività di generazioni di creatori, di tecnici, di maestranze e di comunicatori ma non è senza entusiasmo che in azienda ci parlano del Lino Gran Riserva, l’ultima novità proposta: “Si tratta di una vera e propria grand cuvée nata dall’unione di diverse


!"#!$%"&  Nelle foto a destra due collaboratori del Linificio e Canapificio Nazionale indossano abiti realizzati cin filati di lino che loro stessi hanno prodotto.  Nella foto in basso, un semilavorato di pregio… … per prodotti di qualità.

varietà di lino ciascuna con le proprie caratteristiche e con i propri pregi per dare vita a una fibra che esprime al massimo il concetto stesso di qualità e di identità di una fibra tessile di eccellenza. Le qualità di questa fibra, unite alla creatività tecnologica dei ricercatori del Linificio e Canapificio nazionale, creano un ideale compromesso tra i valori estetici e pratici di cui il lino è portatore e la creatività forte e libera di chi lo usa.

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the company's activity, that enters into the orbit of the Marzotto Group, buyer of 54 percent of the capital. In the 1990s, production units were opened in Tunisia and Lithuania with the consequent expansion in the markets of Eastern Europe. The crowning of the growth process is the merger with Zignago Tessile spa, second European spinner, who performs a very high quality and service level on the textile market. The Marzotto Group today controls 100% of Linificio and Canapificio Nazionale. Sustainability and elegance In line with the latest trends but also keeping in mind the very nature of the processed fiber, the Linificio and Canapificio Nazionale pays special attention to the environmental issue, an added value guaranteed by a series of industrial certificates and aims to enhance the sustainable and ethical content of the whole production and the consequent market offer with the aim of adopting eco-friendly methods, reducing the impact on the environment and proposing ecological and biological products. Flax and hemp are natural fibers and for this reason they have excellent properties not only from the point of view of production processes but also from that concerning the health of people. All yarns are certified thanks to the careful control of a European chain. Suppliers and growers ensure compliance with environmental standards, so that they can reassure the customer on each stage of the production process through all the steps of transforming a natural product like flax into a product fully suitable with the harmony of nature. Lino Gran Riserva Following the productive path of the Linificio and Canapificio Nazionale, means to sail in a river of novelties, variations and workings where the linen expresses all its variety of expressive possibilities as well as uses that have accompanied the activities of generations of creators, technicians, working force and communicators. With enthusiasm people in the company talk about ‘Lino Gran Riserva’, the latest novelty proposed: "It is a real grand cuvee, resulting from the union of different flax varieties, each one with its own characteristics and own properties, capable to create a fiber that expresses the true concept of quality and identity of a textile fiber of excellence. The qualities of this fiber, combined with the technological creativity of the researchers of Linificio and Canapifico Nazionale , create a perfect compromise between the aesthetic and practical values of linen and the strong and free creativity of those who use it.


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PERCORSO LINO LIBECO

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writer Pietro Ferrari www.libeco.com

Il lino per l’arredo Nuove e versatili le collezioni Libeco per Proposte.

 Tessuto per imbottiti in lino-cotone. Linen-cotton upholstery fabric.

Il produttore belga di lino Libeco ha lanciato diverse nuove collezioni per gli imbottiti a Proposte. L’azienda, uno dei grandi specialist di lino in Europa, ha aggiunto alla propria tavolozza di colori naturali toni con sfumature grigie e terra, in coerenza con la propria tradizione di realizzare tessuti sobri e naturali. Una visita allo stand otto dell’area Lario ha mostrato ai visitatori che Libeco è decisamente in trend presentando colori di grande tranquillità, ma anche vivi e lussuosi in aranci, rosa e naturalmente di tonalità naturali drappeggiati nello spazio dello stand: “Oltre alle tonalità più scure, che sono sempre apprezzate nel settore decorativo, rosa e arancio saranno protagonisti della prossima stagione.” Ha spiegato Bart Vandamme, il direttore vendite della ditta. Una delle nuove collezioni, concepita specificamente per il trattamento delle finestre, è costituita in un tessuto voile di tre metri di larghezza di lino cento per cento. Il tessuto si presenta in ecru, in blu e in toni terra con misture diverse. La speciale tessitura incorpora una fibra di fantasia multicolore che crea un aspetto prestigioso con una struttura uniforme, ispirata dall’AIDA-binding. I nuovi tessuti pesanti Libeco per gli imbottiti si presentato in due differenti aspetti con accenti direzionali in diversi colori. I tessuti a struttura tweed restano fedeli all’impostazione di fondo di Libeco. Il ben noto occhio per i colori dell’azienda è ben rappresentato nelle proprie novità: una tessitura in lino-cotone disponibile in 57 colori contemporanei tutti disponibili di serie. Il tessuto è ideale per imbottiti, cuscini e tende. Addizionalmente, le sue prestazioni tecniche di stabilità di colore e resistenza all’abrasione sono eccellenti. Libeco è membro della European Confederation of Linen and Hemp, che ha organizzato l’esposizione Amo il Lino in corso a Milano dal 4 all’11 maggio scorsi.


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 Tessuto pesante per imbottiti. Heavyweigth fabric for upholstered.

A NATURAL PALETTE WITH NEW COLOURS Belgian linen mill Libeco launched several new upholstery collections at Proposte. The company, one of Europe’s linen specialists, adds to their natural colour palette with grey and earth-toned shades, staying true to their tradition of creating pure and natural fabrics. Walking into Lario 8, it immediately shows Libeco is on trend and comfortable using colour. Lush and luxurious fabrics in orange, pink and of course natural tones are draped throughout the space. “Besides the darker shades, which are always popular in the decoration segment, pink and orange will be the trend colours for the next seasons”, explains Bart Vandamme, Libeco’s sales director. One of the new collections, specifically made for window treatments, is a sophisticated 3meter-wide voile fabric in 100% linen. The fabric comes in natural, blue and earth-toned shades, which blend in anywhere. The special weave incorporates a multi-coloured fantasy yarn creating a high-end look with an even structure, inspired by the AIDA-binding. Libeco’s new heavyweight upholstery fabric comes in two different looks with directional accents in different colours. The tweed-structured dobby fabrics stay true to the natural values Libeco stands for. Their well-known eye for colour is represented in their last novelty: a plain weave linen/cotton available in 57 contemporary colours, all stock-supported. The fabric is dual-purpose and fit for upholstery, pillows and curtains. Additionally, its technical performance for colourfastness and abrasion resistance is excellent.

 Trattamento per tende lino cento per cento. Treatment for windows linen 100%.


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COLOURS CANEPA writer Pietro Ferrari www.canepa.it

Il fattore lungimiranza Canepa unisce visione e tradizione nel suo approccio alla produzione e al mercato.

 Nelle foto in alto: Alfonso Saibene Canepa.  Nelle foto a destra: la biblioteca.

Pietro Ferrari - Mi sembra opportuno parlare in primo luogo del tema della sostenibilità, settore in cui Canepa dimostra una sensibilità da tempi, come si suol dire, non sospetti. Alfonso Saibene Canepa - La sostenibilità non è qualcosa che si improvvisa: se si vuole farne seriamente un impegno, comporta investimenti importanti, innovazione di processo e un lasso di tempo non indifferente. A questi aspetti si aggiungono tutte le tematiche di marketing e di comunicazione. È un processo, d'altra parte, difficile, perché la sostenibilità al cento per cento non esiste e bisogna approssimarvisi il più possibile e gli impatti sono tanti e diversi: risparmiare sull'illuminazione, ma anche non gettare acque reflue nei corsi d'acqua, utilizzare prodotti non inquinanti, rispettare tutta una serie di norme e regole, come stiamo cercando di fare al meglio noi stessi. Va sottolineato che siamo la prima azienda tessile al mondo ad aver sottoscritto e adottato il protocollo di Greenpeace. Da questo gesto è partito un percorso di test e brevetti nell'ambito della sostenibilità, incentrati nel nostro caso sul SAVEtheWATER®, un nostro brevetto che diamo in concessione ad aziende terze e che si basa su fortissimi risparmi di acqua ma anche di energia nei cicli di produzione. Naturalmente noi non siamo al cento per cento sostenibili e non lo saremo mai come nessun azienda potrà mai esserlo, ma siamo una delle aziende più avanzate, se non la più avanzata, in questa direzione nel mondo

tessile a livello globale e sicuramente nel comparto tessile comasco. Pietro Ferrari - Avete constatato che questo processo vi ha penalizzato in questo caso in termini di competitività sul mercato? Alfonso Saibene Canepa - Devo dire che l'unica penalizzazione, se così vogliamo chiamarla, è il lungo lasso di tempo trascorso dalla nostra partenza dieci anni fa fino al crescere di una ricettività su questi temi nei nostri clienti. Sono stati dieci anni di investimenti in attesa di una risposta del mercato. Oggi però il mercato diventa sempre più sensibile e, quindi, dai grandi marchi del lusso alle più piccole aziende artigianali apprezza questa nostra impostazione. Questo è importante, perché noi abbiamo la capacità di servire le più diverse fasce di mercato e dimensioni d'azienda. Devo dire che, al momento, si cominciano a registrare risposte del mercato sempre più significative. Pietro Ferrari - Questo vi mette, in un certo senso, in pole position rispetto ai vostri concorrenti che questo


!"#!$%"& percorso lo devono ancora iniziare o stanno muovendo i primi passi in questa direzione. Alfonso Saibene Canepa - Questo non è comunque solo un tema di mercato ma anche di sensibilità sociale, di persone che alla fine esercitano una scelta: quanto più cresce la sensibilità su queste tematiche tanto più i grandi marchi che fanno dell'immagine una quota importante del loro valore seguiranno questo trend che va a rispondere alla sensibilità del consumatore finale.

LA MATERIA PRIMA E IL SUO TRATTAMENTO Pietro Ferrari - Questo percorso parte già dalla materia prima? Alfonso Saibene Canepa - La materia prima parte dalla tessitura e arriva fino al prodotto finito. D'altra parte è chiaro che la sostenibilità si imposta a monte della filiera e non a valle: non la fanno i grandi marchi che hanno catene di retail ma la fanno i produttori che hanno a che fare con la produzione industriale e la possibilità di controllarne le modalità. Pietro Ferrari - Usate materie prime naturali, immagino? Alfonso Saibene Canepa - La nostra tradizione è

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quella della seta ma usiamo oggi tutte le materie prime naturali: il lino, la canapa, il cachemire. Pietro Ferrari -Voi avete tra i vostri processi produttivi la tintoria, un punto critico senza dubbio. Alfonso Saibene Canepa - Un punto critico da controllare in termini di scarichi, di sostanze usate: si tratta di un processo che è sottoposto a vincoli normativi pesanti in vista dell'eliminazione di tutte le sostanze nocive nei processi industriali previsti dai protocolli europei. Pietro Ferrari - Come è nato il concetto del SAVEtheWATER®? Alfonso Saibene Canepa - È molto semplice. È nato dall'esigenza di evolvere rispetto alla produzione di alcuni tessuti brevettati dalla concorrenza. In alcune direzioni non ci si poteva muovere, perché coperte da brevetto, abbiamo, quindi, cercato delle soluzioni alternative. Pietro Ferrari - È un lavoro che avete svolto internamente o con la collaborazione di istituti di ricerca simili? Alfonso Saibene Canepa - È stato un lavoro svolto internamente con i nostri tecnici e con le nostre macchine, coinvolgendo in seconda battuta il CNR di Biella e, sempre a Biella, Tessile Salute, abbiamo coinvolto tutti quei soggetti dotati non solo di com-

THE FORESIGHT FACTOR Pietro Ferrari - It seems appropriate to talk first of the theme of sustainability, a sector in which Canepa showed an extraordinary sense of timing. Alfonso Saibene Canepa - Sustainability is not something that you can improvise with: if you want to make a serious commitment, it involves important investments, process innovation, and a long time frame. All aspects of marketing and communication are added to these aspects. It is a process, on the other hand, difficult, because one hundred percent sustainability does not exist and needs to be approximated as much as possible, and the impacts are many and different: save on lighting but also not throw wastewater in the rivers, use non-polluting products, comply with a whole set of standards and rules, as we are trying to do at our best. It should be emphasized that we are the first textile company in the world to have signed and adopted the Greenpeace Protocol. From this act we started a test of sustainability patents, focusing in our case on SAVEtheWATER®, our mark that we grant to third-party companies and which is based on a very high water and energy savings in production cycles. Of course, we are not one 100% sustainable and we will never be 100% like not even other companies will ever be 100%, but we are one of the most advanced companies, if not the most advanced, in this direction in the global textile industry and certainly in Como textile sector.


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 Nelle foto, da sinistra a destra: l’orditura/roccatura e la tessitura.  Nelle foto centrale: SAVEtheWATER®.

COLOURS CANEPA

petenze ed esperienze tecniche ma anche con una valenza di certificazione che in qualunque momento è possibile esibire. L'obiettivo è di dare a pari costo prodotti ecosostenibili, anche attraverso l'aumento dei volumi.

UN'AZIENDA MADE IN ITALY Pietro Ferrari - Ma il tema della sostenibilità non è il solo che sta alla base della positività di fondo di Canepa, c'è anche la realtà del Made in Italy. Alfonso Saibene Canepa - Canepa è un'azienda italiana a partire dalla proprietà di famiglia con aziende di proprietà attive solo in Italia, senza produzioni all'estero, in particolare a San Fermo e dintorni e in Puglia. Pietro Ferrari - Sul tema della creatività, invece, come vi muovete? Alfonso Saibene Canepa - In aziende come queste ci sono diverse aree di interesse. Abbiamo parlato di sostenibilità, perché è un tema centrale ma di fatto ci vuole capacità industriale e ci vuole una fortissima capacità creativa, perché gli stilisti lavorano autonomamente dando al fornitore delle indicazioni ma chiedendo anche delle proposte, partendo anche dagli archivi storici. Dal punto di vista della creatività su ottocento dipendenti il 25 per cento lavorano a cad per creare nuovi disegni e ricreare motivi dagli archivi del passato o dalla nostra biblioteca collezionata nel tempo dalla nostra titolare, o seguono briefing di stilisti sulle tendenze. Si producono più di ventimila nuovi disegni, escluse la varianti, ogni anno. Pietro Ferrari - Quali sono le linee di sviluppo di Canepa verso il futuro? Alfonso Saibene Canepa - Cercare di far diventare quasi al cento per cento sostenibili tutte le nostre pro-

duzioni. A questo proposito un nuovo progetto vedrà la luce a Milano Unica. Dal punto di vista della logistica lavoreremo sempre più direttamente sul prodotto finito nel percorso sempre più diretto tra produzione e negozio, in una dialettica sempre più stringente nella logica di essere grandi ma con la flessibilità dei piccoli.

Pietro Ferrari - Did you find that this process has penalized you in terms of competitiveness on the market? Alfonso Saibene Canepa - I have to say that the only penalty, if we want to call it, is the long period of time since we started ten years ago to grow up a receptivity on these issues in our customers. Ten years of investment have been needed for a market answer. Today, however, the market is becoming more and more sensible, and therefore, from the major luxury brands to the smallest craft companies, they appreciate this approach.


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This is important because we have the ability to serve the most diverse market areas and business size. I must say that, at this moment, we are beginning to record more and more significant market responses. Pietro Ferrari - This puts you, in a sense, in pole position in respect to your competitors that this path have yet to start or are moving the first steps in this direction. Alfonso Canepa Saibene - This is not only a matter of market but also of social feeling, of people who ultimately make a choice: the more the sensitivity grows on these themes, the more important the big brands that make the image an important part of the Their value will follow this trend that responds to the ultimate consumer sensitivity. THE RAW MATERIAL AND ITS TREATMENT Pietro Ferrari - Does this path start from the raw material? Alfonso Saibene Canepa - The raw material starts from weaving and reaches the finished product. On the other hand, it is clear that sustainability is set upstream and downstream: not the big brands that have retail chains, but who needs it are the producers who have to do with industrial production and the ability to control it. Pietro Ferrari - Do you use natural materials? Alfonso Saibene Canepa - Our tradition is of silk but today we use all the natural raw materials: linen, hemp, cashmere. Pietro Ferrari - You have the dyeing in your production processes, a critical point no doubt‌ Alfonso Saibene Canepa - A critical point to check in terms of discharges of used substances: this is a process that is subject to heavy regulatory constraints with a view to eliminating all the harmful substances in the industrial processes envisaged by the European Protocols. Pietro Ferrari - How was the concept of SAVEtheWATERŽ born? Alfonso Saibene Canepa - It's very simple. It was born from the need to evolve with respect to the production of some patented fabrics from the competitors. In some directions we could not move, because of pending patents, so we found alternative solutions.

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Pietro Ferrari - Is it a job you have done in your premises or with the collaboration of research institutes? Alfonso Saibene Canepa - It was a work done internally with our technicians and our machines, involving the CNR of Biella and, always in Biella, Tessile Salute, we involved all those subjects with not only skills and experience but also with a valence of certification that can be exhibited at any time. The goal is to give the same cost to environmentally friendly products, even through increased volumes. A COMPANY MADE IN ITALY Pietro Ferrari - But the theme of sustainability is not the only one behind Canepa positive approach, there is also the reality of Made in Italy. Alfonso Saibene Canepa - Canepa is an Italian company based on family ownership with only Italian companies, without production abroad, in particular in San Fermo and the surrounding area and in Puglia. Pietro Ferrari - On the theme of creativity, instead, how do you move? Alfonso Saibene Canepa - In companies like ours there are several areas of interest. We have talked about sustainability because it is a central theme in fact it takes industrial capacity and it needs a very strong creative ability, because designers work independently by giving the directions but also asking for proposals, starting with the historical archives. From the point of view of creativity to over eight hundred employees by Canepa, the 25% work to create new designs and recreate patterns from archives of the past or from our library collected over time by our owner, or follow fashion trends briefs. More than twenty thousand new designs are produced every year. Except the versions. Pietro Ferrari - What are the Canepa's developmental lines for the future? Alfonso Saibene Canepa - Try to make one hundred percent sustainable all our productions. In this regard, a new project will be seen in Milan Unica. From the point of view of logistics we will work more and more directly on the finished product in the ever more direct path between production and shop, in an increasingly stringent dialectics in the logic of being big but with the flexibility of the little ones.


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COLOURS FIDIVI writer Pietro Ferrari

Il filo si fa multicolore Le novità di Fidivi.

Incontriamo nella vasta area di Interzum dedicata all'imbottito e al tessile la Fidivi e scambiamo due parole con Emanuele Barra che ci parla cortesemente delle novità presentate. Pietro Ferrari - Cosa presenta qui a Interzum Fidivi? Emanuele Barra - Fidivi presenta qui a Interzum tre proposte che sono qualcosa di più che prototipi, a cui daremo seguito immediato per i clienti che vogliono qualcosa di diverso dalla produzione corrente, tessuti “custom”. Due tessuti hanno filato cationico in Trevira CS: significa che sono tinti filo in quattro colori. Ogni filo di ordito ha due colori, ogni filo di trama ha due colori; si tratta di armature un po' inusuali, sempre basiche e non decorative che però danno un effetto molto parti-

 Emanuele Barra allo stand Fidivi a Interzum.  Biella, osare i colori.


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THE NOVELTIES OF FIDIVI We meet in the vast Interzum area dedicated to Upholstered Emanuele Barra of Fidivi, who kindly tells us about the new lines presented. Pietro Ferrari - Wich are the new products of Fidivi at Interzum? Emanuele Barra - Fidivi presents here in Interzum three proposals that are something more than prototypes, to which immediately follows articles for customers who want something different from current production, "custom" fabrics. Two fabrics have inside cationic yarn in Trevira CS: they are dyed in thread in four colors. Each warp has two colors, each weft has two colors; These are some unusual, always basic and non-decorative reinforcements, but they give a very special, extremely natural effect. Colors that are contrasted and differentiated between them, as the market demands today, and not just tone on tone. Clients greatly appreciated these two fabrics. The third fabric we present is called Biella, it has a broken twill structure and is an alternative to Jet, our battle horse. It is a medium weight fabric and great resistance; Has a woolly consistency in which two different colors are mixed, not only different but also contrasting. This differentiation effort is appreciated from the market. Pietro Ferrari - Who did you point to this product? Emanuele Barra - Here we have focused on the furniture of an office that is less and less office space and more and more multifaceted space. The first two tissues point to a more natural appearance that recalls flax and cotton, while the third one called Biella recalls a bit of wool: since it is a continuous yarn it does not have the problem of pilling. Here, too, we used a Trevira CS yarn that provides us with continuous performance and solidity of colors. This is a preview for our customers of the office files and is an anticipation of what we will present at Heimtextil next January.

colare, estremamente naturale. Colori che sono contrastati e differenziati tra loro, come chiede oggi il mercato, e non solo tono su tono. La clientela ha apprezzato notevolmente questi due tessuti. Il terzo tessuto che presentiamo in anteprima si chiama Biella, ha una struttura broken twill ed è un’alternativa al Jet, nostro cavallo di battaglia. È un tessuto di peso medio e grande resistenza; ha una consistenza lanosa in cui sono mischiati insieme due colori non solo differenti ma anche contrastanti. Questo sforzo di differenziazione ci vede premiati. Pietro Ferrari - A chi avete puntato con questo prodotto? Emanuele Barra - Qui abbiamo puntato agli arredi di un ufficio che è sempre meno ufficio e sempre più spazio polifunzionale. I primi due tessuti puntano a un

aspetto più naturale che richiama il lino e il cotone, mentre il terzo che si chiama Biella richiama un po' la lana: trattandosi di un filato continuo non ha il problema del pilling. Anche qui abbiamo usato un filato Trevira CS che ci fornisce continuità di performance e solidità di colori. Questa è un'anteprima per i nostri clienti del settore ufficio ed è un’anticipazione di ciò che presenteremo a Heimtextil il prossimo gennaio.

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RASSEGNA PROPOSTE PROPOSTE CERNOBBIO writer Beatrice Guidi www.propostefair.it

Grande successo per Proposte 2017 Si è conclusa con l’entusiasmo degli 89 espositori la VVX edizione. Il numero dei visitatori rispetto allo scorso anno è rimasto invariato(+ 0,55), in particolare si è registrato un calo degli italiani ma un incremento significato di visitatori provenienti da Cina, Stati Uniti, Russia, Australia, Spagna e Germania. È stato sottolineato dagli espositori l’alto livello di qualità dei buyer. Anche per quest’anno si è dimostrato che la Fiera rimane un’ottima vetrina per le nuove collezioni, entusiasmo comprovato anche dalle aziende che hanno esposto per la prima volta. Proposte si conferma una fiera ad alto tasso di internazionalità, in cui le aziende straniere visitatrici rappresentano circo il 70 per cento del totale. È stata un tuffo nel passato la conferenza stampa che si è tenuta nella mattinata del 4 maggio in Villa Antica. Seduti al tavolo dei relatori il direttore Massimo Mosiello, il presidente Mauro Cavelli e il vice presidente Piercarlo Viganò affiancati dall’artista milanese Paolo Gonzato. Si è ricordata la prima edizione, la nascita di Proposte a cui qualcuno non dette fiducia, ma, a distanza di venticinque anni, questa Fiera, fatta da imprenditori per imprenditori, ha decisamente convinto tutti. Si è ipotizzato di voler approfondire il tema tendenze, creando un servizio per espositori e visitatori all’interno della fiera. A conclusione c’è stata la premiazione dei 13 espositori che, dal 1993, sono presenti a Proposte e le 7 persone che per tutte le edizioni hanno collaborato dietro le quinte dell’organizzazione.

PROPOSTE 2107, A GREAT SUCCESS The XXV edition came to a close with the unabated enthusiasm of the 89 exhibitors. Compared to last year the overall number of visitors remained unchanged (+0.55%), there was a noticeable reduction in Italians but a significant increase in visitors from China, the United States, Russia, Australia, Spain and Germany. The high level of quality of the buyers was stressed by the exhibitors. This year demonstrated once again that the Fair remains an excellent showcase for new collections, an enthusiasm which was also confirmed by the companies that exhibited for the first time. Proposte confirms its status as a highly international fair, with representatives of foreign companies making up nearly 70 percent of the total number of visitors. The press conference that was held on the morning of 4 May at Villa Antica was a dive into the past. Sitting at the speakers' table were the Director Massimo Mosiello, the President Mauro Cavelli and the Vice-President Piercarlo Viganò accompanied by the Milanese artist Paolo Gonzato. They recalled the first edition, the birth of Proposte that some did not believe in, but, twenty-five years later, this Fair, made by entrepreneurs for entrepreneurs, has convinced everyone without a doubt. They discussed wanting to delve deeper into the topic of trends, creating a service for exhibitors and visitors as part of the fair. The conference concluded with the honouring of the 13 exhibitors that, since 1993, have been present at Proposte and the 7 people who throughout all the editions have worked behind the scenes to organize it.


RASSEGNA PROPOSTE RATTI

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writer Pietro Ferrari www.ratti.it

Moderna eleganza Tessuti unici da Ratti a Proposte. Si ispira a un concetto di moderna eleganza la collezione di Ratti: composta da tessuti unici per i filati, le tecniche e gli accostamenti materici. La combinazione della stampa di pigmenti metallici con altre tecniche di stampa enfatizza lavorazioni di grande accuratezza e sapienza tecnica, da apprezzare nel dettaglio. I disegni tradizionali - damaschi e cachemire - diventano macro per una eleganza audace, dal sapore classico, ma decisamente contemporanea. Macro anche le geometrie ispirate all’abbigliamento maschile declinate sia nella stampa dove il contrasto del colore è deciso , sia nel tinto in filo dove la profondità del disegno nasce dalle diverse fibre che assorbono il coloro in modo diverso.

Motivi naturali come le foglie e le cortecce vengono reinterpretati per effetti contemporanei. Nella collezione jacquard spicca la ricerca sulla materia tessile, con risultati inediti: realizzati con consistenze e strutture innovative, tridimensionali e irregolari che ne esaltano la corposità e la ricchezza. Tessuti jacquard diventano splendenti grazie a fili e laminature metalliche. Ancora una volta, Ratti privilegia le fibre naturali: tessuti seta, lino e lana e cotone, in pesi ultraleggeri, medi e ultrapesanti. Ai tessuti stampati si affianca un’ampia gamma di tessuti uniti, con una cartella colori nuova: dai naturali, ai mauve e rosati ai blu e rame.

AN INSPIRATION FROM MODERN ELEGANCE Inspired by a concept of modern elegance, Ratti 2017 collection is made of fabrics which are unique for yarn, techniques and material combinations. The combination of metallic pigment printing with other printing techniques emphasizes high-precision and technically skillful manufacturing, to be appreciated in detail. Traditional designs – damask and cashmere – become macro to interpret a bold elegance, distinctly contemporary, yet with a classic flavour. Geometries inspired by man’s clothing are macro, too. They are declined both in print, where the contrast of colours is strong, and in the dyed thread, where the depth of the design is given by different fibers, each absorbing colour in a different way. Natural motifs, such as leaves and barks, are reinterpreted for contemporary effects. The Jacquard collection focuses on textile research, with unprecedented results. Made with innovative, three-dimensional and irregular textures and with structures that enhance body and richness, Jacquard fabric shines with metal wire and laminate. Once again, Ratti privileges natural fibers: silk, linen, wool, cotton in lightweight, medium and ultra heavy weights. Printed fabrics are complemented by a wide range of plain colour fabrics, with a new colour folder: natural colours, mauve, rosette, copper and blue.

 Eleganza e modernità si tessuti naturali nella collezione Proposte.


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RASSEGNA PROPOSTE TA-BRU writer Pietro Ferrari www.tabru.it

Dalla tradizione al laser Ampia e articolata la gamma Ta-Bru a Proposte.

base e un secondo tessuto di poliestere viene posizionato, quindi questo secondo tessuto viene ‘mangiato’ dal laser e accoppiato. Quest’anno abbiamo presentato prodotti di questo tipo molto interessanti”.

FROM TRADITION TO LASER

 Alcune novità di Ta-Bru per l’arredamento.

Incontriamo, presso lo stand Ta-Bru a Proposte, Barbara Targioni che ci parla delle novità presentate dall’azienda alla manifestazione lariana: “La nuova collezione si sviluppa quest’anno sulle ciniglie e sui falsi uniti - ci dice - abbiamo messo a punto e presentato ancora qualche fantasia sui fiori, i damaschi e alcuni rombi. Abbiamo provato anche un nuovo filato di lana e abbiamo sviluppato due effetti particolari per esaltare la mano della lana. Non sono mancate, anche quest’anno, le nostre paglie, alcuni effetti un po’ etnici, qualche risultato laser e i nostri intrecci con un’accentuata proposta per il nostro settore classico dell’arredamento”. Pietro Ferrari - Mi sembra che il gusto attuale si stia un poco sganciando dai grigi e marroni spenti che hanno caratterizzato lo scorso anno… Barbara Targioni - “A parte il giallo, c’è stata una grande vivacità: aranci, rossi, rosa, celesti, azzurro. Non è un capriccio, ci stanno ordinando questi colori. Ovviamente negli intrecci di cellulosa i colori accesi non sono ideali, si tratta di prodotti di fibre totalmente naturali che si arricchiscono meglio di toni naturali”. Beatrice Guidi - La collezione laser di cui ci parlavi? Barbara Targioni - “Queste soluzioni laser nascono dallo sviluppo di due tessuti: viene messo un tessuto

We meet at the Ta-Bru Stand at Proposte, Barbara Targioni, who talks about the novelties presented by the company to the Larian event: "The new collection is being developed this year on the chenille and on the united woven fabrics” she says. "We have developed and presented some fantasy with flowers, damask and some rhombus. We also tried a new yarn and we developed two special effects to enhance the wool hand. We have not missed even this year our straws, some ethnic effects, some laser results and our weaves with an accentuated proposal for our classical furnishing sector. Pietro Ferrari - It seems to me that the present taste is a little bit off the gray and brown sparks that characterized last year. Barbara Targioni - Apart from the yellow, there was a great vivacity: orange, red, pink, celestial, blue: it is not a whim, we are receiving orders for these colors. Of course, in the cellulose wraps the bright colors are not ideal.These are totally natural fiber products that are better enriched with natural tones. Beatrice Guidi - That laser collection you talked about? Barbara Targioni - These laser solutions originate from the development of two fabrics: a basic fabric is placed and a second polyester fabric is placed, so this second fabric is "eaten" by the laser and paired. This year we have presented such products very interesting.



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RASSEGNA PROPOSTE ENZO DEGLI ANGIUONI writer Pietro Ferrari www.edaspa.com

L’Oriente e L’Occidente Una straordinaria esperienza lo stand di Enzo Degli Angiuoni a Proposte. Due sono stati i concetti, l’uno opposto all’altro per molti aspetti con cui Enzo Degli Angiuoni si è presentato a Proposte 2017. Da una parte il mondo un po’ deco degli anni Venti dall’altra il mondo ridondante e decorativo del Riad magrebino. Zelda - Periodo di rinascita, desiderio e necessità di esibire, di comunicare. La moda si apre all'esotico. Lustrini, paillettes, piume ed accessori luccicanti. Imperversa il flapper style, spirito elegante con voglia di stupire. Zelda Fitzgerald, scrittrice statunitense, anticonformista, è l'icona della bella vita, di questo mondo affascinante, elegante e ricco di stile. Riad - Suggestioni ed atmosfere dei riad, dai loro scorci più evocativi alla loro più nascosta e discreta magia Geometrie architettoniche e tessili. Colori vibranti con accostamenti forti e toni polverosi.


!"#!$%"& Two differentes concepts in the stand of Enzo Degli Angiuoni at Proposte: Zelda - A revival time, a strong desire and need to show off, to communicate. Fashion opens up to the exotic. Spangles, paillettes, feathers and glittering accessories. It's the flapper style time, characterized by an elegant mood and the desire to astonish. Zelda Fitzgerald, eccentric American writer, is the icon of the good life, of this fascinating world, elegant and rich in style. Riad - Suggestions and atmospheres of Moroccan riads, from their evocative foreshortenings to their most hidden and discreet charm. Architectural and textile geometries. Vibrant colours with strong combinations and desaturated hues.

ď€ Nelle prime tre foto in alto: Zelda, esibire e comunicare. ď€ Nelle due foto in mezzo: Riad, suggestioni e atmosfere. ď€ Nella foto a sinistra: il campionario presentato a Proposte.

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RASSEGNA PROPOSTE PARÀ writer Pietro ferrari www.para.it

Parà a Proposte La ricetta della qualità in mostra a Villa Erba.

ricètta s. f. [dal lat. recepta, femm. di receptus, part. pass. di recipe re prendere»; cfr. recipe] La ricetta è un insieme di istruzioni per compiere un procedimento di trasformazione, che attraverso varie alterazioni di una o più sostanze base, dà come risultato qualcosa di diverso dalle materie originarie, solitamente di valore o unità maggiore a quella degli ingredienti stessi. Il termine ricetta è progressivamente traslato al settore culinario e indica generalmente una lista di ingredienti alimentari per cucinare pietanze varie.

C’è anche un’altra cucina, più familiare a Parà : la cucina colori. Come in cucina si miscelano ingredienti diversi, così nella cucina colori di una tintoria, per ricettare un colore, si miscelano vari tipi di coloranti (pigmenti, reattivi, ecc.), da cui si creano colorazioni sempre nuove. Il ricettario Parà per Proposte 2017, era composto da ricette che nascono da ispirazioni provenienti da paesi, tradizioni, gusti e contaminazioni diverse che continuamente si intrecciano e danno vita a nuove creazioni; insolite e inaspettate. Esteticamente parlando, la ricetta ottimale si ottiene quando c’è una giusta armonia tra gli elementi, un giusto equilibrio tra i componenti e una forte attenzione al dosaggio del colore. Fondamentalmente, i fattori che rende originale una collezione, sono la creatività, l’intuito e, a volte, l’azzardo di chi mette insieme gli ingredienti. In questo caso la scelta di ogni ricetta è stata ispirata sia dalla paletta colori, sia dall’insieme dei disegni che si intrecciano spaziando senza confini né di tempo né di stili.Ne è nata una collezione tessile rappresentata da un menu particolare e vario sia nei colori che nel gusto come lo sono le palette che la caratterizzano.


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 Pietro Ferrari con Paolo Patruno, marketing manager di Parà.

THE RECIPE OF QUALITY recipe - noun [ C ] [from Latin, literally ‘receive!’, imperative of recipere.] A recipe is a set of instructions to perform a process of transformation, which through various alterations of one or more of the basic components, gives as a result something different from the original. This is usually of higher value compared to the ingredients themselves...the whole is greater than the sum of the parts. The term “recipe” is generally used in culinary circles, indicating a list of ingredients for cooking various dishes. There is also another “kitchen” that we are very familiar with: Para’s colour kitchen. As in cooking, where different ingredients are mixed, so different dyes are blended in Para’s colour kitchen, to make a recipe of a new colour. Our recipe for Proposte 2017, consists of “colour flavours”, inspired by countries, traditions, tastes and a myriad of influences that continually interweave, and give life to new creations; unusual, unexpected. Aesthetically speaking, the optimal recipe is achieved when there is a perfect harmony between the elements, the right balance between the components and a strong focus on colour dosage. Basically, what makes a truly original collection are creativity, intuition and, sometimes, the happenstance of who puts together the ingredients. In this case the choice of each recipe came from both the colour palette, and from the set of drawings that are not affected by boundaries of time and style. The result is a textile collection represented by a particular and varied menu both in colour and in taste, as are the colour flavours that characterize it.


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RASSEGNA PROPOSTE IMATEX writer Pietro Ferrari www.imatex.it

Leader nella tessitura jacquard Le novità di Imatex a Proposte. Imatex, tessitura jacquard leader nel settore dell’arredamento a livello mondiale, nasce nel 1960 nella famosa zona tessile della Brianza. Il prodotto Imatex grazie alla sua unicità ed esclusività è riconosciuto in tutto il mondo, perché è pensato e sviluppato completamente all’interno dell’azienda. La passione e l’innovazione contraddistingue l’azienda, soprattutto nella ricerca di nuovi filati, per tessuti sempre nuovi e di alta qualità.Il tema principale della collezione presentata a Proposte 2017 è stato quello di creare piccole geometrie legate tra di loro da una ampia palette di colori. Protagonisti sono stati gli uniti, dove sono stati proposti tessuti con stupendi intrecci di filati fantasia creati all'interno dell'azienda.

Imatex Spa, a worldwide leader Company in the jacquard industry, born in the ’60 in the well-known textile area called Brianza. Imatex product, thanks to its uniqueness and exclusivity, is absolutely identified all over the world and it is entirely conceived and developed in house. Passion and innovation are the distinctive features and Imatex is more and more focused in the constant research of new yarns to create high new quality fabrics. The main topics of the brand new collection launched during Proposte 2017 are small geometric motifs linked together by a wide and complete colorline. Main role is played by plain jacquards created with unusual and surprising fantasy yarns produced directly in the mill.

 Suggestione e dettagli preziosi nelle novità Imatex a Proposte.


RESEARCH

DEVELOPMENT

INNOVATION The mind that opens up to a new idea never returns to its original size. Albert Einstein

NOVOTEX ITALIANA S.p.A., via E. Fermi, 20 20083 Gaggiano MI Italy | info@novotex.it | www.novotex.it


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RASSEGNA TECHTEXTIL NOVOTEX ITALIANA writer Pietro ferrari www.novotex.it

Novotex, una Fonte, molte Soluzioni

 Lo stand di Novotex a TechTextil. Novotex Italiana, società Leader internazionale nei settori spalmatura e laminazione tessile, ha presentato al Techtextil 2017 una vasta gamma di sistemi innovativi. • Sistemi poliuretanici esenti da solventi e a zero VOC quali : Alto Solidi e Bi-componenti ECO®. Sistemi poliuretanici esenti DMF e Toluene, in acqua e in solventi eco-friendly. • Lacche base-acqua, pronte all’uso. Esenti da NEP e a basso contenuto in co-solventi per sedili e interni di automobili e stampa digitale. • Lacche base-solvente, esenti BTX. • Dispersioni pigmentarie, organiche e inorganiche, taylor-made .

• Film ed Adesivi PUR Hot Melt per laminazione tessile secondo il concetto “one stop shop”. Film per tessuti tecnici, traspiranti, alta elasticità e morbidezza, impermeabili, optical clear, approvati FDA. Adesivi PUR Hot Melt ad alta adesione e coesione, traspiranti, antifiamma, resistenti a lavaggi e sterilizzazione, applicabili a basse temperature, approvati EcoPassport.

UN FORTE SUPPORTO TECNICO Un laboratorio all’avanguardia sviluppato su un’area di 2000 metri quadrati, nei dintorni di Milano, dove si effettuano prototipazioni e test di controllo su qualsiasi articolo finito.


 Vedute dell’avanzatissimo laboratorio Novotex a Gaggiano. Un altro laboratorio in Araras, San Paolo, Brasile e ne è stato pianificato un terzo negli Stati Uniti. Personale multi culturale a diretto contatto con la clientela di tutto il mondo per trovare insieme la migliore soluzione.

UNA MISSION PRECISA Sviluppare e proporre sistemi innovativi per spalmatura e laminazione tessile nel pieno rispetto dell‘ambiente e della vita umana, con una visione di uno sviluppo sostenibile nel lungo periodo è la mission di Novotex.

UN APPROCCIO RIGOROSO La stabilità finanziaria e manageriale è una delle chiavi del successo di Novotex. In aggiunta al continuo investimento in risorse e attrezzature, l’impegno all’innovazione e all’etica senza compromessi. Servizio inappuntabile, orientamento alla cooperazione con i clienti, flessibilità commerciale, puntualità e professionalità nelle risposte, continua creatività. In sintesi, dove e quando c’è la richiesta di spalmatura, stampa e/o laminazione tessile, Novotex offre precise soluzioni.

NOVOTEX, ONE SOURCE, MANY SOLUTIONS Novotex Italy, a global company offering systems for Coating/Printing and Laminating Textile, attended the Techtextil 2017 Fair in Frankfurt, exhibiting its unique portfolio. What was on show: • Solvent-Free Two Components ECO®, High Solids and zero VOC Polyurethane Systems. DMF and Toluene free Polyurethane systems in water and in eco-friendly solvents. • Ready to coat water based lacquer systems, NEP free low co-solvents, soil resistant, easy to clean for automotive seats, with high transparency, scratch resistance and good compatibility with Digital Printing Inks. • Solvent based BTX free lacquers. • Tailor made pigment dispersions, organic and inorganic in different media, developed to meet the most stringent EH&S requirements. • Complete range of Films married with the most up to date Reactive PUR Hot Melt portfolio. Films for technical textiles are heat-sealable, breathable, strong-stretch, water proof, optical-clear, soft, FDA approved. Reactive PUR Hot Melt: high-strength, breathable, high-adhesion&cohesion, flameretardant, washing resistance, sterilization stability, low application temperature, EcoPassport approved. A strong Technical Support - A “state of the art laboratory” spread on 2000 m2, located close to Milan, capable of prototyping as well as testing finished articles of all kind. Another support laboratory in Araras, San Paolo Brazil, with plans for one in the USA in the future. Multi-cultural field expertise: all levels of Novotex employees and managers are in direct contact with worldwide customers to always look for the best solution. The World is our home. The Mission: develop and market innovative systems for Coating/Laminating with full respect for the environment and human life, with a long-term vision of a sustainable progress. A strong approach: financial and Management stability is one of the keys to Novotex success. The continuous investment in resources and the full commitment to innovation and ethics, without compromise. This makes Novotex “unique”. Not only: first class service, partnership orientation, flexibility, on time follow up, creativity. And a lot more. Where and whenever you need to coat, print and or laminate. With Novotex you will always find the best solution.


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RASSEGNA TECHTEXTIL LAZZATI GROUP writer Pietro ferrari www.lazzatigroup.com

Gruppo Lazzati una realtà italiana La Tessitura Lazzati. Profondamente radicata in una zona storica dell’industria tessile, la Tessitura Lazzati spa nasce nel 1959 dall’intuito imprenditoriale di Giuseppe e Arrigo Lazzati insieme a Bruno Fasolo. Negli anni a seguire, con la crescita economica del mercato tessile, la forte politica dirigenziale e nell’ottica di una verticalizzazione, la società acquisisce nel 1986 una della tintorie più complete presenti in Italia, la società Leucadia spa, che entra così a far parte del gruppo. La commercializzazione dei prodotti è affidata alle capacità tecniche e manageriali di Fabio Lazzati, che ha saputo far crescere e consolidare la società Lazzati Group in una realtà riconosciuta a livello nazionale e internazionale. In conformità a esperienze perfezionate, la costante innovazione dei prodotti e il controllo di una filiera eccellente, l’azienda si conferma da oltre cinquant’anni come produttore di tessuti innovativi utilizzati nel settore dell’abbigliamento tecnico – sportivo, in grado di seguire i propri clienti con la massima versatilità. Realizziamo tessuti tecnici avanzati sempre più performanti, flessibili, confortevoli, resistenti, per soddisfare le nuove esigenze dell’uomo metropolitano, dell’hi-tech estremo, della moda, dell’out-door e dello sport.

NOVITÀ DI RILIEVO A TECHTEXTIL La partecipazione alla fiera internazionale Techtextil 2017 è stata la piattaforma per la presentazione di due importanti innovazioni Re-cover e Toweco. Frutto di un’accurata ricerca è un finissaggio rivoluzionario che conferisce al tessuto il “controllo” dell’azione generata dai fori di lavorazione del capo finito. Questo trattamento attribuisce al tessuto particolari performances, ovvero i piccoli fori procurati dell’ago si richiudono completamente e in brevissimo tempo, aspetto tecnico molto apprezzata per confezionamento di capi in piuma. Fashion goes green. Oggi si realizzano sempre più capi che impiegano materie prime eco-friendly. Così oltre alla linea moda out door, abbiamo inserito in collezione alcuni tessuti dedicati al settore work-wear e high

visibility. Tutti i tessuti della linea Toweco sono realizzati con filati cento per cento poliestere riciclato, assicurando la completa tracciabilità del ciclo produttivo, dal recupero dei materiali da riciclo, alla produzione finale per garantire un prodotto certificato.

LEUCADIA È DA QUASI CINQUANTA ANNI UN PUNTO DI RIFERIMENTO PER I TRATTAMENTI DI TINTORIA E FINISSAGGIO Del Gruppo Lazzati fa parte anche Leucadia, una realtà dinamica in cui l’attenzione al dettaglio e la precisione delle lavorazioni tessili sono i punti cardini del lavoro, rigorosamente made in Italy. Questi valori hanno permesso all’azienda di consolidare la propria posizione nel settore della nobilitazione tessile tecnico. Leucadia opera nel territorio comasco


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 Nella prima foto a sinistra: Fabio Lazzati (Amm.Tessitura Lazzati) e Veronica Lazzati a TechTextil.  A sinistra: lo stand Lazzati a TechTextil.  Nella foto in basso: i prodotti d’avanguardia di Leucadia.

da più di trent’anni. Specializzata nella preparazione e tintura in largo e in corda di fibre artificiali quali poliammide e poliestere da trattare sia singolarmente sia in mischia con fibre naturali e sintetiche. Leucadia è da sempre attenta allo sviluppo tecnologico e alla ricerca dei migliori materiali tecnici. Dispone di due laboratori dedicati alla ricerca e allo sviluppo, al fine di offrire ai nostri partner solo lavorazioni tessili all’avanguardia, mantenendo invariati i propri standard qualitativi.

INNOVAZIONE TECNICA COSTANTE Sempre sull’onda di innovazione e cambiamenti, Leucadia segue le tendenze implementando processi industriali efficienti e di qualità, con time to market bassissimo. Preparazione: l'esperienza di Leucadia relativa alla preparazione di tessuti sintetici misti, con costruzione ortogonale, mono elastico e bielastico, garantisce un risultato dagli standard estremamente elevati.

LAZZATI GROUP AN ITALIAN LEADER Thanks to the entrepreneurial vocation of GIUSEPPE and ARRIGO LAZZATI, TESSITURA ARTIFICIAL FIBRES LAZZATI SPA mill was founded back in 1959 and it is by now well radicated in a historical textile industry area. In the years to come, with the textile market economic growth, the vertical group oriented strong management policy, LAZZATI mill acquired in 1989 one of the most complete dye-house in Italy, LEUCADIA SPA, to join the group. The entire group can rely up on the technical and managerial skills of FABIO LAZZATI whom has been able to make grow and consolidate LAZZATI GROUP mill nationwide and internationally as well. On the basis of defined experiences, continuous innovation of products and the control of an excellent spinneret, the mill has been well established on the market for more than 50 years as producer of innovative fabrics that are suitable for applications in the ACTIVEWEAR trade and SPORTSWEAR trade also standing out as supplier capable of dealing with its own customers in the most flexible way. We develop and produce always better performing, comfortable, resistant, versatile, advanced technical fabrics that are studied and designed to meet new requirements for a metropolitan man, for extreme high-tech, for fashion, outdoor and sport.


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 Nella foto in alto: le tecnologie di Leucadia  Nella foto in basso a sinistra: il nostro direttore Beatrice Guidi con Marco Fasolo, amministratore delegato, e Luciano Lazzati, uno dei soci della Lazzati.  Nella foto in basso a destra. Luciano Lazzati, Marco Fasolo e Pietro Ferrari

RASSEGNA TECHTEXTIL LAZZATI GROUP

Tintura: le tinture in largo e in corda costituiscono, insieme alla sodatura/ossigenatura, linee di lavaggio, termofissaggio e cucina colori automatizzata, uno dei punti di forza di Leucadia. Finissaggio: Leucadia offre la possibilità di applicare prodotti di tipo morbidi, idrorepellenti e antistatici, al fine di ottenere un perfetto trattamento di finissaggio. L'utilizzo di calandre consente la lucidatura del tessuto destinato alla giubbotteria che dona quell’aspetto e quella mano molto piacevole. Resinatura: Leucadia si occupa di molteplici tipi di resinatura, da quella antistramante, ai finissaggi moda, fino alla resinatura traspirante specifica per i tessuti di abbigliamento tecnico sportivo e calzaturiero. L'attuale proprietà rileva Leucadia a metà degli anni Ottanta e inizia la trasformazione da una piccola e non

attrezzatissima tintoria e finissaggio in una più moderna ed efficiente azienda di nobilitazione tessile, raddoppiando gli spazi produttivi e automatizzando tutti i processi di lavorazione. Così facendo Leucadia è passata dall’essere una più classica tintoria di fodere sintetiche, fino a diventare una strutturata azienda di tintura e finissaggio, di tutti i tessuti a navetta (elasticizzati e non), le microfibre e i TNT, con la possibilità di resinare sia in acqua che in solvente. Questo percorso di crescita strutturale e professionale ci ha reso un’azienda leader nelle lavorazioni tessili più disparate e di nicchia, potendo allargare la geolocalizzazione del nostro business e dandoci modo di posizionarci come azienda punto di riferimento nel mondo della nobilitazione tessile.


 Nella foto centrale, Recover in fiera.

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 Prodotti e tecnologie d’avanguardia di Leucadia.

Important news at Techtextil The exhibition to the TECHTEXTIL 2017 international show has been the platform for the launch of two real important breakthrough such as RE-COVER and TOWECO. As a result of an accurate research, RE-COVER is a revolutionary treatment that allows the fabric “to control” the stressing action of the stitching during the garment style making-up process by making small holes caused by the needle completely disappear in a very short time which is a well appreciated key point when it comes to down-proof quilted jackets. Fashion goes green. As there is a growing number of apparel garments made out of eco-friendly raw materials we have decided to develop next to the fashion-outdoor line a range of fabrics specifically studied and designed for the WORKWEAR-HIGH VISIBILITY trade. These new fabrics that fall within the TOWECO line are developed using 100% POLYESTER recycled yarns ensuring the complete tracing of the productive cycle from the recovery of the recyclable materials to the final production to guarantee a branded product. Leucadia has been a reference for treatments of textile dyeing and finishing for almost 50 years In the Lazzati Group is included Leucadia. Leucadia performances and products are “Made in Italy” one hundred percent guaranteed, a prized brand that for people at Leucadia means care for details and precision in textile processing, two of company’s main goals. These virtues allowed our firm to reinforce its position in the field of technical textile ennobling. EXPERIENCE: Leucadia is a textile company dedicated to dyeing and finishing procedures that has been working in the district of Como for more than thirty years. Leucadia is skilled in pre-treatment of materials like polyamide and polyester, in addition to width and rope dyeing of artificial fibers. Said fibers can be treated by our company in their purest form as well as mixed with natural and synthetic fibers. INNOVATION: Leucadia facility has always been focused on the rese-

arch and development of the best performing technical materials. Laucadia can count on two on-site laboratories dedicated to research and development, always with the aim of providing our customers with the most advanced textile products, while at the same time maintaining the qualitative standards that represent us. PRODUCTION: On the wave of innovation and changing, Leucadia follows the most modern trends implementing efficient industrial processes, also with a considerably low time-to-market. PREPARATION: Leucadia is an expert in the pre-treatment of mixed synthetic fabric of various characterization, with orthogonal construction, mono-elastic and bi-elastic. We guarantee a top-notch result able to satisfy even the highest standards. DYEING: Width and rope dyeing constitute, along with padder mercerizing/oxygenation, washing systems, thermo-fixing and automatic color kitchen, one of Leucadia’s strong points. FINISHING: Leucadia gives customers the chance of applying soft, hydro-repelling and antistatic products, in order to obtain a flawless form of finishing. The use of calenders allows a perfect polishing of the textile destined to the production of jackets and windbreakers, while at the same time conferring the apparel a characteristic look and pleasurable sensation to the touch. RESIN FINISHING: Leucadia has developed several types of resin finishing, from non- slipping finishing and fashion finishing, to transpiring resin finishing specific for technical sportswear and footwear. The current management system took over Leucadia in the 80s, when the transformation from a small, disorganized firm into a modern and efficient company occurred. The new group managed to double productive spaces and to automatize all the steps of the productive chain. Thanks to our efforts, Leucadia went from a classic synthetic-lining dyeing firm to a structured dyeing and finishing company, which occupies itself with the processing of every shuttle-fabric (elastic and not), microfibers and TNT, with the possibility of resin-finishing both in water and organic solvent. This path of structural and professional growth led us to becoming a leader firm in the most varied textile processing methods, including niche processing, allowing us to widen the geo-localization of our business and to become a reference firm in the world of textile finishing and processing.


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INTERVIEW CARLO GIOVANARDI • GIOFEX writer Pietro Ferrari www.giovanardi.com en.sergeferrari.com www.giofex.com

L'unione fa la forza Complementari e dinamici Giovanardi e Serge Ferrari si muovono assieme sui mercati internazionali.

Pietro Ferrari - La novità di quest'anno è questa partnership tra Giovanardi e Serge Ferrari, chiediamo a Carlo Giovanardi quali sono le ragioni di questa unione e soprattutto di che tipo di partnership si tratta. Carlo Giovanardi - Le ragioni sono quelle di mettere assieme le competenze di Serge Ferrari che si sta portando sempre più su un mercato di prodotto e di prodotto hi-tech con le nostre capacità commerciali. In Serge Ferrari hanno messo assieme un patrimonio di tecnologie molto alte, pensiamo solo a un tessuto a doppio strato di fluoro addirittura alternativo al vetro con caratteristiche di durata e di invecchiamento. D'altra parte, noi in Giovanardi siamo sempre stati molto attivi nella distribuzione e nella fabbricazione di prodotti più tradizionali, non a caso proveniamo dalla la-

vorazione del cotone, senza venir meno alla nostra vo vocazione per l'outdoor. Pietro Ferrari - Un settore difficile... Carlo Giovanardi - Qualcuno dice che il mondo dell'outdoor è facile ma lavoriamo con materiali complessi che devono essere in grado di far fronte a molteplici aggressioni senza dimenticare l'umidità che resta nella tenda quando viene, spesso frettolosamente, piegata e riposta. Pietro Ferrari - Parliamo di questo abbinamento con Serge Ferrari.. Carlo Giovanardi - In questo abbinamento con Serge Ferrari abbiamo messo la nostra parte di tessuti più tradizionali insieme alla parte che deriva dal mondo dell'accessoristica che la Serge Ferrari non ha ovviamente e anche tutta la nostra competenza di distribuzione.


!"#!$%"&  Momenti dell'intervista allo stand Giovanardi-Serge Ferrari a TechTextil. Noi eravamo già presenti in diversi Paesi europei. Pietro Ferrari - Per cui la complementarietà tra voi e Serge Ferrari nasce da un fattore produttivo ma anche da un fattore di commercializzazione e di presidio di mercati diversi. Carlo Giovanardi - Si parla di fattori oggettivi che ci consentono di mettere assieme le nostre gamme di prodotti, Serge Ferrari sulla fascia alta, Giovanardi su una fascia media. La forza del nostro partner è quella di proporre tessuti innovativi e di creare mercati che non esistevano prima. Abbiamo quindi trovato un'attenzione importante da parte di Serge Ferrari nella costituzione di proprie rete commerciali, e li abbiamo affiancati con l'obiettivo da parte nostra di arrivare a dieci filiali operative in Europa. Pietro Ferrari - Questo significa che il vostro cliente non deve andare troppo in giro per trovare i prodotti dei due marchi.

UNA GAMMA COMPLETA Carlo Giovanardi - Oggi noi, attraverso questa rete distributiva, tra i vari Paesi che presidiamo, esclusa

l'Italia, abbiamo in Europa quasi quattromila clienti. Un numero che si traduce in un enorme e concreto impegno da parte di tutti noi per venire incontro alle esigenze particolari di ciascuno di loro.

UNITY IS STRENGTH Pietro Ferrari - This year's novelty is the partnership between Giovanardi and Serge Ferrari, we ask Carlo Giovanardi which are the reasons for this partnership and what kind of partnership is it. Carlo Giovanardi - The reason is putting together the skills of Serge Ferrari who is increasingly bringing about hi-tech and highend products with our business skills. Serge Ferrari have put together a very high technology heritage (think of a double-layer fluoro fabric, alternative to glass with high durability and anti-aging characteristics. On the other hand, in Giovanardi we have always been very active in the distribution and manufacturing of more traditional products, not by chance we come from cotton processing. All this without sacrificing our vocation for outdoor. Pietro Ferrari - A difficult sector ... Carlo Giovnaardi - Someone says the outdoor world is easy but we work with complex materials that must be able to cope with multiple attacks without forgetting the humidity that remains in the tent when it comes, often hastily, bent and pushed. Pietro Ferrari - Let's talk about this agreement with Serge Ferrari .. Carlo Giovanardi - In this joint-venture with Serge Ferrari we have put our part of more traditional fabrics plus all the part that comes from the world of apparel that Serge Ferrari has obviously and also all our distribution expertise. We were already present in several European countries. Pietro Ferrari - So the complementarity between you and Serge Ferrari comes from a productive factor but also from a marketing and market factor in different markets. Carlo Giovanardi - We talk about objective factors that allow us to put together our product ranges, Serge Ferrari on the high end, Giovanardi on a mid-range. Our partner's strength is to propose innovative fabrics and to create markets that did not exist before. We have therefore found Serge Ferrari's important attention in setting up our own business network, and we have joined them with our goal of getting to ten branch offices in Europe.

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INTERVIEW CARLO GIOVANARDI • GIOFEX

 Carlo Giovanardi.

 L'affascinante catalogo Linacryl. Pietro Ferrari - Noi parliamo di un mondo di prodotto su misura... Carlo Giovanardi - Noi rispondiamo a richieste specifiche con molta flessibilità, mentre la Serge Ferrari lavora maggiormente su prodotti standard su dei parametri di produzione abbastanza stringenti. Per quanto riguarda la nostra produzione, abbiamo una gamma di tessuti jacquard in acrilico outdoor coi quali abbiamo preso ordini da resort alle Maldive, siamo fornitori di B&B Italia, e di Gervasoni. I numeri non sono ancora numeri enormi, perché sono fasce molto alte. Pietro Ferrari - Quali sono le caratteristiche vincenti di questi tessuti? Carlo Giovanardi - Siamo riusciti a dare un finissaggio morbido che non impedisce al tessuto di stare all'esterno per dieci anni e più, si pulisce come un qualsiasi tessuto. In uno di questi prodotti abbiamo messo assieme l'acrilico outdoor con il lino: si chiama LInacryl, anche in questo caso siamo stati capaci di fare qualcosa di diverso.

UNA PRESENZA MONDIALE Carlo Giovanardi - Come Giovanardi abbiamo aperto uno stabilimento a Guangzhou in Cina: tra le diverse strade di sviluppo che percorriamo, quella cinese conta su uno showroom all'interno di un centro design cinese dove ospitiamo degli incontri con architetti e designer del luogo. Abbiamo, poi, sviluppato una nuova collaborazione a Singapore da cui andiamo in Malesia, Indonesia e Vietnam. Abbiamo una piattaforma in Birmania per entrare in quel Paese. Il prodotto a basso prezzo di quei Paesi viene riesportato ma nei resort e negli alberghi locali si usa il meglio dei grandi marchi internazionali. Pietro Ferrari - Nell'outdoor il prodotto tecnico si completa con una valenza estetica? Carlo Giovanardi - Noi consideriamo eminentemente tecnica la nostra produzione ma la valenza estetica è fondamentale.


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“The IRISUN fabrics are dyed in the solution of the acrylic fibre ensuring an excellent uv colour fastness and allowing duration and vividness prolonged in time. The Teflon/Scotchgard surface treatments assure an excellent repellency in case of rain or of stains such as food, drinks, greasy substances or similar. The IRISUN fabrics make a shield against UV rays and are therefore very suitable for outdoor as well as indoor applications. A fabric you can rely on, resisting outdoor to bad weather exposure and indoor to small home accidents damaging the look of your furniture. The IRISUN fabrics are certified OEKOTEX. This certification controls the respects of the limit values of contaminants according to the stricter European and American regulations.�

Pietro Ferrari - This means that your customer does not have to go too far to find the products of the two brands. Carlo Giovanardi - Today, through this distribution network, we are in a position to offer to the market, among the various markets we run, excluding Italy where we are present as Giofex, we have almost four thousand customers in Europe. A number that translates into a huge and concrete commitment from all of us to meet the particular needs of each of them. Pietro Ferrari - We talk about a world of customized products ... Carlo Giovanardi - We respond very flexibly to specific requests, while Serge Ferrari works on standard products on quite stringent production parameters. As for our production, we have a range of jacquard acrylic outdoor fabrics with which we have taken orders from resorts to the Maldives, we are suppliers of B & B Italia, and of Gervasoni. The

numbers are still not huge because they are very high target. Pietro Ferrari - What are the winning attributes of these fabrics? Carlo Giovanardi - We are able to give a soft finish that does not prevent the fabric from staying outdoors for ten years or more, cleansing it like any fabric. In one of these products we have put together the acrylic with the flax: its name is Linacryl, even in this case we have been able to do something different. A world presence Carlo Giovanardi - As Giovanardi we opened a factory in Guangzhou, China: we have also a showroom in a Chinese design center where we organize meeting with architects and designers of the place. We then developed a new partnership in Singapore from where we go to Malaysia, Indonesia and Vietnam. We have a platform in Burma to enter that country. The low-priced product of those countries is re-exported, but resorts and local hotels use the best of the great international brands. Pietro Ferrari - In the outside spaces the technical product is completed with aesthetic value? Carlo Giovanardi - We consider our production eminently technical but the aesthetic value is paramount.


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FAIRS HEIMTEXTIL writer Beatrice Guidi heimtextil.messefrankfurt.com

Pazzi per il tessile Giugno 2017, Heimtextil quasi al completo, 98% degli spazi prenotati. Una chiara indicazione di una forte Heimtextil: numerosi top player hanno già annunciato la loro intenzione di partecipare alla fiera leader mondiale per i tessuti dedicati all’arredamento per la casa e per il contract, dal 9 al 12 gennaio 2018. "Attualmente, il 98% dello spazio che abbiamo occupato nella scorsa edizione è già stato prenotato. L'enorme richiesta dei nostri espositori ci ha dato una forte spinta nel pianificare la prossima Heimtextil. Questo significa che continueremo ad espandere soprattutto l'offerta tessile per il contract", riferisce Olaf Schmidt, Vice Presidente Settore Tessile e Tecnologie Tessili di Messe Frankfurt. Stiamo ricevendo una forte richiesta anche per il segmento premium dei materiali decorativi nel padiglione 3.1. Offerta ampliata per chi è interessato ai tessuti per il contract: considerata l'importanza sempre maggiore dell’arredo nel settore contract, Heimtextil sta espandendo la propria posizione di piattaforma per l’innovazione e la conoscenza delle soluzioni tessili per l’architettura e l’arredamento alberghiero. I responsabili dell'organizzazione della fiera, supportati da un gruppo di esperti, stanno progettando per gennaio 2018 presentazioni e opportunità di networking dal titolo “Interior. Architecture. Hospitality". Oltre a un programma di seminari qualificati, sono previsti anche tour fieristici specifici del settore, una speciale guida per gli espositori e un punto di incontro dove gli architetti, i progettisti e gli arredatori di hotel si potranno incontrare.

MAD ABOUT TEXTILES June 2017, 98% Heimtextil almost fully booked. A clear indication of a strong Heimtextil: numerous top players have already announced their intention to participate in the world’s leading trade fair for home and contract textiles from 9-12 January 2018. ‘Currently, 98 per cent of the space we had at the recent event is already booked. The huge demand from our exhibitors has given us a boost when it comes to planning the upcoming Heimtextil. Above all, this means that we will continue to expand the contract textile offer’, reports Olaf Schmidt, Vice President Textiles & Textile Technologies at Messe Frankfurt. The premium segment of decorative materials in hall 3.1 is also once again experiencing strong demand. Expanded offer for those interested in contract textiles: Driven by the ever-increasing importance of contract furnishing, Heimtextil is expanding its position as a top innovation and knowledge platform for textile solutions in architecture and hotel furnishing. Those responsible for organising the trade fair are supported by an international think tank and are planning a number of presentations, information related offers and networking opportunities for January 2018 under the title “Interior.Architecture.Hospitality". In addition to a high-quality programme of talks, this also includes industry-specific trade fair tours, a special exhibitor guide and a meeting point where architects, interior designers and hotel furnishers can network.


FAIRS MoOD

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writer Beatrice Guidi www.moodbrussels.com

Consenso degli espositori MoOD ha rilevato il gradimento per la nuova sede e per il nuovo layout espositivo. La nuova sede - Tour & Taxis, nel cuore di Bruxelles - si è rivelata una mossa brillante: il 76% degli espositori ha dato alla location un punteggio di 7/10 o superiore. Le Shell Boutique Stand sono state introdotte con successo: il 74% degli espositori ha dato al nuovo concetto di stand a un punteggio di 7/10 o superiore.

MoOD 2017 FOCALIZZATO SULL’ESPERIENZA Il Launchpad, in cui i progettisti e le giovani aziende possono mostrare le loro creazioni faccia a faccia, è stato ampliato con successo ed è stata rilevata un'attenzione generale sulle tendenze più recenti. Più di 4.000 visitatori si sono sentiti immediatamente a casa in questo ambiente completamente nuovo. Inoltre, non meno del 70 per cento degli espositori ha dato ai visitatori una valutazione qualitativa di 7/10 o superiore. MoOD: abbraccia le transazioni commerciali e i contatti faccia a faccia nel concetto di “boutique" e rimane lo spettacolo essenziale per la progettazione originale in tappezzeria, finestre e rivestimenti murali per il mercato residenziale e contrattuale. C'è un'attenzione chiara sull'esperienza del compratore, che abbraccia le transazioni commerciali importanti e la possibilità di avere contatti faccia a faccia, grazie al concetto "boutique" introdotto nell'ultima edizione. Per la prossima edizione di MoOD, i capannoni 1, 2 e 3 dell'edificio Tour & Taxis saranno mantenuti poiché il numero di espositori dell'ultima edizione sarà sicuramente raggiunto o addirittura superato. Il MoOD ha un'attenzione chiaramente europea: l’80 per cento dei visitatori del MoOD sono cittadini europei e tutti gli espositori selezionati presentano raccolte con particolare attenzione al mercato europeo. 12 paesi saranno rappresentati al MoOD: la delegazione belga avrà il comando, seguita da una forte delegazione turca e 10 altri paesi. 6 espositori, che hanno frequentato prima del 2016, hanno ora trovato la loro strada di ritorno allo spet-

tacolo. Tra questi la compagnia cinese Zhong Wang: la società si concentra per la prima volta sul mercato europeo con una nuova collezione europea di design da parte di un designer belga. Indigo Brussels 2017 sembra essere un successo: con quasi 90 espositori che hanno già confermato la loro partecipazione a Indigo Brussels Home Edition, l’edizione di settembre è quasi completamente prenotata (99%)

THE NEW LOCATION AND LAYOUT MEET THE FAVOR OF EXHIBITORS AND VISITORS The new venue - Tour & Taxis, in the heart of Brussels - turned out to be a brilliant move: 76% of the exhibitors gave the venue a score of 7/10 or higher. The Shell Boutique Stands were successfully introduced: 74% of the exhibitors gave the new stand concept a score of 7/10 or higher. MoOD 2017 focused on experience: The Innovation Platform was larger than ever. The Launchpad, where designers and young companies can show their creations face-to-face, was succesfully expanded. There was an overall focus on the latest trends. These major modifications were rewarded by a positive press. More than 4.000 visitors felt immediately at home in this completely new setting. Moreover, not less than 70% of the exhibitors gave the visitors a qualitative rating of 7/10 or higher. Indigo Brussels 2017 appears to be a success! With almost 90 exhibitors who have already confirmed their participation at Indigo Brussels Home Edition, September edition is almost fully booked (99%).


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RASSEGNA PITTI FILATI

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writer Beatrice Guidi www.propostefair.it

Colori e fibre per l’inverno

 Una bella giornata alla Fortezza da Basso di Firenze, pronti ad affrontare Pitti Filati.

Anche questa edizione di Pitti Filati, come nella migliore tradizione, ha registrato un successo rilevante sia in termini di espositori sia in termini di visitatori. “Pitti Filati ha espresso al meglio il grande lavoro di ricerca e gli investimenti sull’innovazione che stanno facendo le nostre aziende – ha dichiarato Raffaello Napoleone, amministratore delegato di Pitti Immagine – i feedback raccolti in questi giorni sono stati più che positivi: grandi apprezzamenti sulle nuove collezioni presentate dalle filature d’eccellenza italiane ed estere, e sul pubblico qualificatissimo di designer, uffici stile e operatori del settore che abbiamo ospitato alla Fortezza. Aggiungo un plauso alle tante iniziative che in questi giorni hanno coinvolto sia aziende consolidate, alle prese con anniversari importanti, sia i molteplici progetti dedicati ai giovani designer del knitwear: penso al concorso Feel The Yarn e alla sfilata degli studenti del Master dell’Accademia di Costume & Moda di Roma, che hanno reso ancora più vivace e creativa l’atmosfera del salone”. I primi dati sull’affluenza fanno prevedere un totale di compratori che dovrebbe attestarsi sulle 5.350 presenze (poco al di sotto degli alti livelli raggiunti un anno fa, edizione che era stata quasi da record), con i compratori esteri a confermare in pieno i loro numeri (2.900 circa le presenze internazionali), e con mercati di riferimento in grande dinamismo come Giappone (+9%), Russia (+50%), Cina (+16%), Hong Kong (+15%), Turchia (+13%) e Corea del Sud (+27%), e numeri stabili da Regno Unito, Stati Uniti e Francia. Per il fronte dei compratori italiani si sta invece registrando una lieve flessione intorno al 2%. In conclusione della manifestazione è stato decretato il vincitore dell'ottava edizione di Feel The Yarn, il concorso dedicato a sostenere e promuovere i giovani creativi del knitwear, organizzato da Consorzio Promozione Filati e con il sostegno di Fondazione Pitti Immagine Discovery. Tra le creazioni dei 22 studenti, selezionati tra i più prestigiosi istituti di moda internazionali, si è distinta quella di Yuan-Lung Kao (Royal College of Art), a cui è andato il premio messo a disposizione da Biella Yarn, un brand di Safil / Suedwolle Group che permetterà al designer di continuare e specializzare la sua formazione. Al premio Feel the Yarn si affianca il premio speciale messo a disposizione da Banana Republic: la vincitrice è stata Rebecca Holmes della Kingston University di Londra. Il gradimento degli espositori era palpabile negli stand della manifestazione.

A GOOD ATTENDANCE FOR PITTI FILATI The preliminary figures show a number of buyers that should bring the total to 5.350 (slight decrease considering the high levels of one year ago attendance; Pitti Filati 79 was almost a record edition), with foreign buyers that confirm their attendance (2.900 international buyers), and with very dinamic reference markets such as Japan (+9%), Russia (+50%), China (+16%), Hong Kong (+15%), Turkey (+13%) and South Korea (+27%). The figures for the UK, USA and France are more or less steady, while turnout from Italy has slightly decreased (2%).


RASSEGNA PITTI FILATI PIERO FORZA GIOVANE

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writer Pietro Ferrari www.forzagiovane.it

Creatività e made in Italy: il tessile rinasce Piero Forza Giovane, già azienda di punta al servizio della haute couture, debutta in anteprima a Pitti Filati di Firenze con il marchio dedicato a una collezione di bracciali unici e tutti made in Italy. Il rilancio del comparto tessile passa per la Vallata del Metauro, più precisamente dal neonato Comune di Colli al Metauro, nell’entroterra di Fano (Pesaro e Urbino). A lanciare la sfida ci ha pensato l’indomabile genio creativo di Piero Forza Giovane, fondatore e titolare dell’omonima ditta specializzata in ricami, passamanerie e accessoristica di qualità che, da anni, lavora con i più blasonati marchi della haute couture. L’ultima bella ed esplosiva “follia” di Piero Forza Giovane, al secolo Piergiovanni Vitalini, è il lancio della collezione dei Bracciali della Forza, originalissimi monili creati dall’imprenditore-artista e realizzati rigorosamente a mano ed esclusivamente in Italia. “Pezzi unici concepiti per esaltare la creatività e l’abilità manifatturiera del nostro Paese, primi valori su cui innestare un vero ‘Rinascimento’ dei comparti tessile e artigiano” spiega Piero, che dal 28 al 30 giugno 2017 al salone Pitti Filati di Firenze ha presentato in anteprima nazionale i Bracciali della Forza. Una linea che, tra l’altro, segna il debutto sul mercato del marchio ‘Forza Giovane’, contraddistinto da quel lupetto alato che Piero adottò 25 anni fa in seguito a una visione premonitrice avuta in una notte di luna piena. Com’è nello stile di Piero, ‘pensatore artista guerriero armato di parole’, anche i Bracciali della Forza sono una nuova e intelligente provocazione che si scaglia contro il consumismo fine a sé stesso e la massificazione globalizzata. “Noi siamo la nostra forza! Non facciamoci abbindolare dalle sirene della globalizzazione che induce a una costante e affannata rincorsa a nessun obiettivo reale” grida Piero attraverso questa nuova collezione. Lo stesso messaggio che pervade anche le sue splendide opere scultoree, esposte presso il vasto museo aziendale, e le migliaia di poesie scritte di getto, quasi dietro una dettatura extracorporea, nei luoghi e nei momenti più inconsueti.

I Bracciali della Forza sono il simbolo di un nuovo contatto con l’Universo, con le origini dell’uomo, per ridare vita a nuove motivazioni e riscoprire la forza positiva che ciascuno ha dentro di sé. Per trasmettere queste sensazioni Piero ha battezzato ciascun bracciale scegliendo le eleganti sonorità dell’antica lingua gaelica di origine celtica. “Attraverso l’arte e la creatività – osserva - è possibile conquistare, anzi vivere realmente, nuove dimensioni positive dove contano forza, libertà, indipendenza, passione e meritocrazia. La massificazione è un’illusione, una droga che conduce alla rovina”. Una filosofia di vita che Piero Forza Giovane applica da sempre e con successo nella sua azienda, tra le poche realtà in controtendenza e alla costante ricerca di personale qualificato. La Piero Forza Giovane, realtà fondata nel 1988 e che nel 2012 si è espansa acquisendo e rilanciando la storica ‘Passamani’ di Novara, occupa in maniera diretta una sessantina di dipendenti e una ventina nell’indotto e, oltre all’Italia, ha consolidato il mercato estero in Francia, Gran Bretagna e Stati Uniti. Dopo Pitti Filati, dove i visitatori dello stand hanno potuto ricevere il bracciale Neart direttamente dalle mani di Piero Forza Giovane, l’azienda è stata presente a Milano Unica e prossimamente a PremièreVision Paris (19 al 21 settembre) e Lineapelle a Milano dal (4 al 6 ottobre).

 Piero Forza Giovane “il pensatore artista guerriero armato di parole”.

A CONTINUOUS EVOLUTION Forza Giovane and Passamani are a group of creative artisans, a source of ideas in continuous evolution and sperimentation that feed a museum full of precious archives and art work. The core business is: embroideries, needle punch, trimmings, laser cutting, smock, curling, ajour, stitching and crochet, pleatings and plissé, brushing, casentino, heat sealing, strass and paillettes, works on leather, handmade embroideries. Passamani has jacquard machines of latest 1800, warp as desgned by Leonardo da Vinci, 60 braiding machines, 20.ooo jacquard taper and trimmings, braids, torchon, cords.


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RASSEGNA PITTI FILATI ZEGNA BARUFFA LANE BORGOSESIA writer Pietro Ferrari www.baruffa.com

Premiare la creatività

Zegna Baruffa tra i promotori del progetto. The Woolmark Company è una filiale di Australian Wool Innovation, compagnia noprofit di proprietà di più di 55.000 allevatori di pecore Merino che investe in ricerca, sviluppo e marketing a livello mondiale lungo tutta la filiera. The Woolmark Company is a subsidiary of Australian Wool Innovation, a not-forprofit enterprise that conducts research, development and marketing along the worldwide supply chain for Australian wool on behalf of about 55,000 woolgrowers that help fund the company.

 Lo stand Zegna Baruffa Lane Borgosesia con l’esposizione dei progetti vincenti.

L’evento speciale di Pitti Filati è stato un progetto nato dalla collaborazione tra Zegna Baruffa Lane Borgosesia, The Woolmark Company e il Master in Creative Knitwear Design dell’Accademia Costume & Moda e Modateca Deanna che aveva l’obiettivo di far interpretare, ai giovani fashion designer, la lana Merino ed esaltarne le sue innate qualità ispirandosi al The Wool Lab Autunno/Inverno 2018/19, la selezione di tessuti e filati di lana presenti in commercio realizzata da The Woolmark Company, che presentava sette temi destinati prettamente al mondo della moda, due allo sport e all’outdoor e una sezione interamente dedicata al Wool Denim. Gli studenti del Master in Creative Knitwear Design hanno avuto la possibilità di creare ciascuno un outfit di maglieria in lana Merino, prendendo ispirazione da cinque dei sette temi del The Wool Lab Autunno/Inverno 2018/19, e di presentarli in occasione di Pitti Immagine Filati durante un fashion show il 28 giugno alle 17.30 nella Sala della Ronda in Fortezza da Basso. 1. Il tema Visionaire (Daydreaming) prendeva ispirazione dal rigore e dalla forma pulita degli abiti su misura da uomo, ricreando uno stile moderno, raffinato e lussuoso. 2. Nel tema Monochrome prevalevano i colori pastello, pensati per una donna equilibrata e sofisticata che ama gli abiti dalle forme fluide e con dettagli in rilievo. 3. Il tema Bauhaus si basava sui movimenti artistici eu-

ropei dei primi decenni del 1900 che sono stati l'espressione della creazione di una nuova interazione tra tecnologia e cultura. Colori accesi, minimalismo, righe e forme geometriche sono solo alcune delle caratteristiche per esprimere al meglio questo tema. 4. Fiesta Patronal prendeva ispirazione dai colori, i pattern e le strutture delle culture del Sud America che si fondono con i tessuti e texture più tradizionali per uno stile contemporaneo ed etnico. 5. London Smoke si ispirava all’affascinante e oscura Londra del 1800 durante la Rivoluzione Industriale. Tessuti tweed e jacquard in lana Merino dai colori scuri conferiscono uno stile Dandy moderno e misterioso. Zegna Baruffa Lane Borgosesia crede nelle nuove idee, nelle menti aperte, negli spiriti curiosi e per questo investe sui giovani per poter trasmettere quei valori che hanno permesso all’azienda di essere un punto di riferimento nel panorama tessile mondiale. Questo scenario ha portato alla collaborazione con Modateca nella realizzazione del Master “Maglieria, Creative Knitwear Design”. In una realtà moderna in continua evoluzione, dove le tempistiche si restringono in maniera esponenziale, c’è bisogno di protagonisti sempre più specializzati in grado di prendere decisioni appropriate ed immediate. Gli outfit dei giovani designer sono stati esposti nelle vetrine dello stand di Zegna Baruffa Lane Borgosesia durante Pitti Filati.


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oriented and one section for wool denim. The first level students of the Master in Creative Knitwear Design had the opportunity to each create a knitwear outfit from Merino wool, taking inspiration from five of the seven themes of The Wool Lab AW1819, and present them at Pitti Immagine Filati during a fashion show on June 28 at 17.30 in Sala della Ronda - Fortezza da Basso.

MORE VALUE TO CREATIVITY Zegna Baruffa Lane Borgosesia, The Woolmark Company and the Master in Creative Knitwear Design of the Accademia Costume & Moda and Modateca Deanna have collaborated to present a special project, showcased during the 81st edition of Pitti Filati. The Master in Creative Knitwear Design aims to inspire young fashion designers and enhance their understanding of the innate qualities of Merino wool, taking inspiration from The Wool Lab Autumn/Winter 2018/19, that presents seven fashion-oriented themes, two sport-

The Wool Lab AW1819 themes: 1. Visionaire (Daydreaming) took inspiration from the rigour and clean shape of tailored suits, creating a modern, luxurious and refined style. 2. In the Monochrome the theme pastel colours prevailed; thought for a sophisticated woman who loves fluid shapes with 3D stitches. 3. The Bauhaus theme was based on European art movements of the early decades of the 1900s that were the expression of a crucial moment in the 20th Century, creating a new interaction between technology and culture. Bright and block colours, minimalism, stripes and geometrical shapes are just some of the features of this theme. 4. FIESTA PATRONAL has taken inspiration from the traditional colours, patterns and techniques of South American cultures which are blended with the most traditional fabrics and textures for a contemporary and ethnic style. 5. LONDON SMOKE is built around the fascinating and dark British atmosphere during the industrial revolution. Dark tweeds and jacquards in Merino wool confers a modern Dandy and mysterious style. Zegna Baruffa Lane Borgosesia believes in new ideas, open minds, curious spirits and therefore invests in young people in order to convey those values that have enabled the company to be a reference point in the world of the textile overview. This scenario has led to the collaboration with Modateca in the creation of the Master "Knitwear, Creative Knitwear Design�. In a constantly evolving modern reality, where timelines are shrinking exponentially, there is a need for more and more specialised players to make appropriate and immediate decisions. The outfits of the young designers were shown in Zegna Baruffa Lane Brogosesia’s stand during Pitti Filati.


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RASSEGNA PITTI FILATI FILPUCCI writer Pietro Ferrari www.filpucci.it

1967-2017 I cinquant’anni di Filpucci Si è svolta a Firenze in occasione di Pitti Filati la conferenza stampa per i cinquant’anni di Filpucci. Un compleanno ricco di significato per la continuità dell’impresa di famiglia, in cui si è ufficializzato il passaggio del testimone dal padre Leandro al figlio Federico Gualtieri. Un’avventura tra i fili lunga mezzo secolo che Leandro Gualtieri, il fondatore, ha voluto raccogliere nel libro “History tells the future”, curato dallo studio Edelkoort. “Ogni tanto penso al passato e mi viene un po’ di nostalgia dei tempi molto belli che abbiamo vissuto all'inizio della nostra attività, dal 1967, gli anni esaltanti della nascita e della crescita del prêt-à-porter italiano, affiancando stilisti che sarebbero diventati famosi e con i quali c'era un rapporto libero, sia dal punto di vista del lavoro sia da quello della comunicazione - ci dice Leandro Gualtieri, fondatore di Filpucci - tuttavia bisogna guardare avanti, al futuro, partendo da un passato non per celebrarlo ma per trarne ispirazione e vigore”. Infatti la ricerca di nuovi processi è nel dna di Filpucci che continua a investire in tecnologie e in conformità ai processi più ecologici e sostenibili.

LE NUOVE COLLEZIONI PRESENTATE DA FILPUCCI A PITTI IMMAGINE FILATI Lana Poliedrica: una revisione che supera i limiti convenzionali per svelare aspetti inusitati, tenacità radiose, brillantezze sconosciute. Si definisce Re-WOOL-ution il mood che raggruppa le novità “unconventional” in lana (linea Collection). In parallelo, i preziosi cardati (linea Woollen Selection) evidenziano e amplificano i pregi della tradizione. Ricercati, protettivi, dolci ma anche performanti, easy care e flessibili. Inseguendo il principio dell’innovazione i filati Filpucci in cashmere e baby camel re-engineered Re.Verso sono portatori di un messaggio eco-friendly di grande attualità. Il mohair in tutte le sue versioni è il protagonista di uno speciale book/cofanetto che riunisce il lato squisito e sublime di moderni volumi e strutture onMohair con il magnetismo di una cartella colori caleidoscopica e sconfinata delle offerte a Stock Service.


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 Nella foto a sinistra: un momento della Conferenza nella Sala Area Monumentale di Fortezza da Basso. Da sinistra, Gert van de Keuken (studio Edelkoort), Federico e Leandro Gualtieri, Raffaello Napoleone, AD di Pitti.  Nella foto in basso a sinistra: Leandro Gualtieri insieme a Pietro Ferrari.  Nelle altre foto: creatività e innovazione.

FIFTY YEARS OF FILPUCCI The press conference for the 50-years-old Filpucci took place in Florence at Pitti Filati. A birthday full of significance for the continuity of the family business, where the passage of the witness was formalized by father Leandro to his son Federico Gualtieri. An adventure threading through half a -century that Leandro Gualtieri, the founder, wanted to pick up in the book "History tells the future" curated by the Edelkoort studio. Forever young "Sometimes I think of the past and I am a bit nostalgic about the good times we have experienced at the beginning of our business since 1967, the exciting years of birth and growth of the Italian prêt-à-porter I worked with fashion designers who would become famous and there was a free relationship from the point of view of work and communication", tells Leandro Gualtieri, Filpucci's Founder. "However we must look forward to the future from a past not to celebrate it but to draw inspiration and vigor". In fact, the search for new processes is in Filpucci's DNA, which continues to invest in technologies and in accordance with the most ecological and sustainable processes. The new collections presented by Filpucci at Pitti Immagine Filati Versatil wool: A re-consideration that exceeds conventional limits to reveal uncommon aspects, radiant strengths, unknown lustres. It’s no coincidence that the mood for the “unconventional” new wools (Collection range) is called Re-WOOL-Ution. In parallel, the luxury carded yarns (Woollen Selection range) highlight and expand traditional qualities.

Sophisticated, protective and soft but also highperforming, easy-care and versatile. Following the principle of innovation Filpucci yarns in cashmere and baby camel re-engineered by Re.Verso are bearers of a highly topical ecofriendly message. Mohair of all kinds is the main element in a special book/box which combines the exquisite, sublime side of its modern volumes and structures onMohair with the magnetism of a kaleidoscopic, boundless Stock Service colour chart.

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RASSEGNA PITTI FILATI TOLLEGNO 1900 writer Pietro Ferrari www.tollegno1900.it

Innovazione e sostenibilità

L’inesauribile forza di proposta di Tollegno 1900 si unisce alla ricerca di sostenibilità e tracciabilità del prodotto.

 Due parole con Lincoln Germanetti.  Knitting Art Artigianlaità 3.0:2. Tollegno 1900 continua il progetto di valorizzazione di arte e filati ponendo l'accento sul "saper fare". L'azienda è anche partner di Feel the Yarn.  La collezione A/I 2018/19: Il valore del benessere.

Nello stand di Tollegno 1900 incontriamo l’ Ad e Presidente di Tollegno Holding Lincoln Germanetti: “Per noi - ci dice - la collezione invernale è fondamentale e ci siamo presentati con le nostre migliori proposte. Oggi i temi fondamentali sono l’allargamento dell’utilizzo dei filati dalla maglieria ad una serie di altri utilizzi in settori diversi come, tra gli altri, l'arredamento o il calzaturiero. Altri temi che ci distinguono e in cui concentriamo i nostri sforzi sono la sostenibilità e la tracciabilità della fibra che ci permettono di raccontare le “storie” della lana studiandone non solo la provenienza - dall’Australia alla Nuova Zelanda, dalle Americhe alla Tasmania – ma anche i percorsi sino alla realizzazione del prodotto. From sheep to shop è la nostra linea guida”. A Pitti Immagini filati l’azienda biellese ha presentato, come focus, la collezione “Performance #24hourworkandleisure”, una linea che elegge ad attori lana merino (Ultrafine ed Extrafine) e cashmere, in purezza o in mischia con fibre dal forte imprinting tech, e che si connota per la sua capacità di accompagnare l’intera giornata nel segno del benessere, del comfort e della

massima prestazione grazie alle sue qualità tecniche. Accanto alle fibre dalla naturale vocazione performante Tollegno 1900 ha schierato la collezione Classic che fa di Extrafine Merino Wool e Merino Wool, in


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INNOVATION AND SUSTAINABILITY At the Tollegno 1900 stand we meet the Ad and President of Tollegno Holding Lincoln Germanetti: "For us - he tells us - the winter collection is very important and we presented ourselves with our best proposals. Today, the fundamental themes are the widening of the use of yarns from knitting to a number of other uses in different sectors such as furniture or footwear. Among other goals, we focus on our efforts, there is the sustainability and the tracing of the fiber that allows us to tell the "stories" of wool by studying not only its origin - from Australia to New Zealand, from the Americas to Tasmania - but also the pathways to the product's realization. From sheep to shop is our guideline "

purezza o in abbinamento ad altre fibre per accrescerne il valore e potenziarne le peculiarità alla propria base, le sue principali interpreti. Ne sono una rappresentazione iconica Harmony e Harmony Topwash, Racing 3/37 e Wooltech 2/48 e 3/24 (cento per cento merino). A completare la collezione per la prossima stagione fredda è Luxury che propone filati di massimo pregio anche nella versione mix: si segnalano in questo contesto il NewCashmere e il Nano Cashmere di Lora e Festa e le lane ultrafini provenienti dalla tenuta australiana da pascolo di pecore Merino Beaufront con cui l’azienda biellese prosegue anche per il 2017 il progetto di tracciabilità dei filati. Capitolo a parte lo merita il Jersey declinato non solo in single yarns in diverse titolazioni, ma anche in filati nati dalla ricerca condotta dal laboratorio di ricerca della Divisione Filati e Tessuti di Tollegno 1900. Non secondario in termini di innovazione è il fattore “colore” affidato alle 165 nuance delle cartelle Colours tra colori uniti, mélange ed extramélange e

le 42 tonalità di Trends, sempre disponibili sino a esaurimento. A classici senza tempo si affiancano così sia tonalità più glamour che rispondono alle indicazione della moda, sia tinte che raccontano il legame tra “uomo e natura”, “uomo e ambiente”, “uomo e socialità”. Chiaro il messaggio: anche per il 2018-2019 Tollegno 1900 punta a “colorare” la sua espressività.

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RASSEGNA PITTI FILATI BOTTO GIUSEPPE writer Pietro Ferrari www.bottogiuseppe.com

Sostenibilità al centro Botto Giuseppe ha presentato le sue collezioni sotto il segno della circolarità e del risparmio energetico.

 Lo stand Botto Giuseppe.

Da più di 140 anni Botto Giuseppe produce filati e tessuti e con la collezione AI 2018-19 amplia il tema della sostenibilità. Alle tipologie come Slowool (lana superfine), Fairwool (lana superfine/cashmere) e Fair (cashmere) si aggiunge una nuova lana mulesing free di provenienza Nuova Zelanda chiamata Aroha. Tale categoria di filati è lavorata nello stabilimento di Tarcento in Friuli, che utilizza solo energie sostenibili: idroelettrica prodotta dalla diga e solare, tramite le vaste superfici di pannelli fotovoltaici installati sul tetto dell’azienda. Silvio Botto Poala, AD di Botto Giuseppe, è convinto che la strada della sostenibilità sia anche sinonimo del nuovo lusso: “Da molti anni si parla della salvaguardia del Pianeta e della tutela delle persone, e a noi oggi più che mai appare semplicemente doveroso applicare questi concetti anche alla moda, per trasformarla in un settore che si sviluppi intorno a solidi principi di moda ecosostenibile e di moda etica. Su questo punto l’Italia, con le sue rigorose leggi sull’ambiente e sul lavoro, ha già un notevole vantaggio rispetto ad altre aree di produzione in via di sviluppo e a più basso costo di produzione, dove le condizioni di lavoro a cui vengono sottoposti i dipendenti sono pessime e la salvaguardia dell’ambiente e’ semplicemente ignorata. La moda sostenibile che noi perseguiamo vuole arrivare ad instaurare un rapporto armonioso sia con l’ambiente che con le persone in un sistema di piena ed assoluta trasparenza”. La strada della sostenibilità è complessa e coerente in tutte le fasi della filiera. Le lane mulesing free, le tecniche di rotazione dei paddock per evitare l’impoverimento del terreno, l’utilizzo di fontane di acqua fresca nelle aree di allevamento e di pascolo, la produzione dei filati con energie rinnovabili e sostenibili nello stabilimento di Tarcento, la tintura con coloranti selezionati: tutti i processi sono

certificati con test rigorosi dalla società americana Cradle to Cradle™.

IMMAGINE RINNOVATA Naturalis Fibra e il percorso virtuoso sono il cuore dell’immagine di Botto Giuseppe e dello stand a Pitti Filati. Un filo rosso traccia il percorso sui pavimenti e sulle pareti, conduce il visitatore in un sentiero visivo per aiutarlo a comprendere, in modo intuitivo e semplice, le fasi complesse della filiera produttiva. Un gomitolo, un pennello, una goccia d’acqua e un sole, icone che semplificano in un solo tratto la complessità della ricerca e l’investimento di risorse per ottenere Naturalis Fibra una collezione che si armonizza con l’ambiente e con gli uomini. Una collezione da amare come una scelta di vita.

FEEL THE YARN Botto Giuseppe crede fortemente nel futuro quindi nei giovani e per l’ottava edizione di Feel the Yarn, è tra i protagonisti del tema Knit Mix in collaborazione con la prestigiosa Royal College of Art. Botto Giuseppe filati Fairwool.


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Botto Giuseppe filati Aroha.

Botto Giuseppe filati Merino.

Botto Giuseppe filati cashmere.

Botto Giuseppe filati SLOWOOLIGHT.

SUSTAINABILITY IN THE CENTER Botto Giuseppe have been manufacturing yarns and fabrics for over 140 years and are now broadening their sustainability model with their 2018/19 fall/winter collection. Naturalis Fibra Their existing Slowool (superfine wool), Fairwool (superfine wool/cashmere) and Fair (cashmere) range of products was enriched with a new mulesing-free wool originating from New Zealand, branded Aroha. These yarns are manufactured in their Tarcento factory in Friuli, operating solely on sustainable energy such as hydroelectric dam-generated energy and solar energy obtained from large expanses of photovoltaic panels fitted on their roof. Silvio Botto Poala, Botto Giuseppe’s CEO, is certain that the sustainability route is also synonymous with new luxury brands: “Preserving our Planet and protecting its inhabitants have been popular topics for several years, and we believe, now more than ever, that it is our duty to also apply these ideas to the fashion segment to transform it into a sector operating on sound principles of eco-sustainable and ethical fashion. In fact, thanks to its strict environment and work rules, Italy already enjoys a considerable advantage vis-à-vis other developing manufacturing countries, with lower production costs and where workers’ working conditions are very poor and environment protection is simply neglected. The sustainable fashion sector we aim for strives to generate a balanced relationship both with the environment and its inhabitants in a fully, thoroughly transparent system.”

The route to sustainability is complex and constant in all chain production phases. Mulesing-free wools, paddock rotation techniques to avoid soil impoverishment, exploitation of fresh water springs for breeding and pasture, production of yarns with renewable and sustainable energy in the Tarcento factory, dyeing with selected pigments: all these processes are certified through rigorous tests by Cradle to Cradle™, an American company. Revamped Image Naturalis Fibra and its virtuous path are central to Botto Giuseppe’s image and to their Pitti Filati stand. A red thread maps the path on its floors and walls, leading visitors along a visual route to help them understand the complex stages of the production chain in an intuitive and simple manner. A ball of yarn, a brush, a water drop and a sun are icons that simplify at a stroke the complexity of the research and the investment of resources needed to obtain Naturalis Fibra, a collection harmonising with the environment and mankind. A collection to be cherished as a way of life. Feel the yarn Botto Giuseppe strongly believe in the future and consequently in the young and, on Feel the Yarn eighth edition, are among the key players of the Knit Mix event in conjunction with the influential Royal College of Art.

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ART&TEXTILES LANDESMUSEUM

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writer Paola Govoni

Antiche storie tessili dal mare del nord

Un viaggio alla scoperta di un passato che ritorna nelle sale del Landesmuseum di Emden nella Frisia Orientale, per raccontare storie inconsuete di tessili e di filati appartenute a questa grande cultura nordica.  L'ingresso del Landesmuseum di Emden nella Frisia Orientale, Germania

 L’autore Paola Govoni.

La Frisia Orientale è un lembo di Germania affacciato sulla costa del Mare del Nord, nel Land della Bassa Sassonia, al confine con l’Olanda. Storicamente, si tratta di una terra a forte vocazione commerciale, le cui popolazioni costiere hanno avviato fin dal primo Medio Evo una vasta rete di attività mercantili che interessavano le regioni circostanti e anche paesi più lontani, sulle rotte marittime nordiche. Questa grande tradizione commerciale ha contribuito in modo determinante allo sviluppo economico, artistico e culturale della Frisia nei secoli d’oro del Cinquecento e del Seicento. La tradizione è continuata anche nel Settecento con Federico il Grande, che fondò proprio nella città di Emden la ‘Reale Compagnia di Prussia e Asia per Canton e la Cina’, avviando collegamenti mercantili con l’Estremo Oriente per il commercio di materie prime, tessili e manufatti in cambio di seta, tè, porcellane e spezie.

 Aghi in osso di mammifero o di pesce usati per cucire tessuti di lana e vele di canapa

LA LANA DI FRISIA. UNA COMMODITY DEL MEDIO EVO Il Museo d’Arte, Storia e Cultura del Territorio di Emden raccoglie preziose testimonianze storico-artistiche e racconta vicende affascinanti legate alle città e alla regione della Frisia, dal Paleolitico ai giorni nostri. Sono storie che offrono l’occasione di un viaggio a ritroso nel tempo; un viaggio dove il tessile è spesso protagonista. Fra le produzioni tessili più apprezzate e ricercate,


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emerge il ruolo della lana. L’allevamento delle pecore, diffuso nel territorio già a partire dall’Età del Bronzo, si era rivelato da subito una risorsa preziosa per le popolazioni locali, che ne ricavavano latte, carne e soprattutto lana per difendersi dalle temperature rigide di quelle latitudini. I primi strumenti per la lavorazione dei tessuti e degli abiti furono aghi rudimentali in osso di mammifero o di pesce, che venivano utilizzati anche per cucire la canapa delle vele. Negli scavi archeologici sono stati ritrovati fusi per filare la lana e pesi da telaio che testimoniano la successiva diffusione della lavorazione a telaio nel territorio.

UN TESSUTO DA RE Lungo il percorso storico legato al tessile della Frisia incontriamo notizie relative a Carlo Magno. Siamo fra l’VIII e il IX secolo e le cronache riportano che il re dei Franchi, incoronato imperatore del Sacro Romano Impero da Papa Leone III, conosceva i tessili di Frisia e li teneva in gran conto. Testimonianze confermano che ai suoi dignitari di corte, Carlo Magno faceva dono dei pregiati tessuti di lana provenienti da questa regione. Gli abiti di lana di pecora di Frisia erano particolarmente apprezzati, dal momento che gli animali allevati nella regione

possedevano un’alta percentuale di grasso, che rimaneva presente nel filato e quindi nei tessuti, conferendo loro particolari caratteristiche di resistenza all’acqua e all’usura. Il tessuto era resiliente e confortevole da indossare grazie al filo ritorto, che lo avvicina come caratteristiche all’odierno tweed. I tessuti ernao prevalentemente tinti a colori scuri. Fonti medievali citano per lo più tonalità di grigio e di marrone. Nelle cronache del tempo i tessuti

ANCIENT STORIES OF TEXTILES FROM THE NORTH SEA A visit to the Landesmuseum in Emden, East Friesland, unveils unusual stories of yarns and textiles related to this Nordic cultural ambience. East Friesland is a corner of Germany overlooking the North Sea coast, in Lower Saxony, on the border with Holland. Historically, it is a land with a strong commercial vocation, whose coastal populations have begun since the early Middle Age a vast network of merchant activities that concerned the surrounding regions and even far countries on Nordic shipping routes. This great commercial tradition has strongly contributed to the economic, artistic and cultural development of Friesland during the Golden Age of the 16th and 17th centuries. Tradition has continued in the 18th century with Frederick the Great, who founded in the city of Emden the "Real Company of Prussia and Asia for Canton and China" launching merchant links with the Far East for the trading of raw materials, textiles and handicrafts in exchange for silk, tea, porcelain and spices. FRISIAN WOOL. A COMMODITY OF THE MIDDLE AGES The Museum of Art, History and Culture in Emden collects valuable historical and artistic items and tells fascinating stories related to the cities and the region of Friesland from the Paleolithic Age to the present. These stories offer the opportunity of a backward journey over time. A journey where textile is often the protagonist.

 Pesi da telaio e altri strumenti di lavorazione risalenti al VII-X secolo

Among the most appreciated textile productions, the role of wool emerges. The breeding of sheep, spread in the territory already since the Bronze Age, proved to be a precious resource for the local populations, who obtained milk, meat and especially wool to defend themselves from the stiff temperatures of those latitudes. The first tools for fabrication of fabrics and clothing were bone or fishbone needles, which were also used for sewing hemp for sails. Finds of loom weights and spindles prove that cloth and clothing were produced locally. A KING’S FABRIC Along the historical route linked to the textile of Friesland we find news about Charlemagne. We are in the 8th and 9th centuries and the chronicles report that the King of the Franks and Emperor of the Holy Roman Empire knew the Frisian fabrics and kept them in great consideration. He rewarded his court dignitaries with Frisian cloths. Sheep wool garments were particularly appreciated, since the animals raised in the region had a high percentage of fat that was present in the yarn and therefore in the tissues, giving them special water resistance properties and a long duration. The wool fabric was resilient and comfortable to wear thanks to the over-twisted threads, which brings it closer to today’s tweed fabrics. The fabrics were mostly dyed in dark colours. Medieval sources refer to shades of grey and brown. In time chronicles the fabrics produced in Friesland were indicated as one of the most sought after commodities and a primary commodity


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ART&TEXTILES LANDESMUSEUM

 Nella prima foto a destra, i frammenti di tessuto di lana databili VII-VIII secolo e provenienti da Wilhelmshaven  Nella seconda foto a destra, Johann Mencke. Veduta della citta di Emden dall'isola di Nesserland. Olio su lino, 1616

L’UOMO DI BERNUTHSFELD

prodotti in Frisia erano indicati come una delle merci più richieste e una commodity primaria per le esportazioni dell’area, i cui mercanti – attivamente presenti sulle piazze di Londra e di Colonia - commercializzavano anche pellicce e sale.

 Nella prima foto a destra, la ricostruzione delle fattezze e dell'abbigliamento dell'Uomo di Bernuthsfeld, VIII secolo  Nella secoda foto a destra, il ritratto di Hilmer Djurken, Olio su legno, 1578

Risale al 24 maggio 1907 il ritrovamento ad Aurich, non lontano da Emden, del corpo di un uomo dell’apparente età di 30 anni vissuto nell’VIII secolo. Accurati studi anatomici consentirono di stabilire che l’uomo era stato ucciso con un violento colpo alla testa ed era stato sepolto nella palude, dove, secondo le credenze locali del tempo, abitavano gli spiriti delle vittime di morte violenta. Al momento del ritrovamento l’uomo era vestito e avvolto in un grande panno di lana. Un aspetto interessante di cui tenere conto, è che le paludi – che al tempo ricoprivano un terzo della Bassa Sassonia setten-


trionale – sono caratterizzate da un ambiente acido, anaerobico e acquitrinoso, dove le fibre vegetali come il lino o il cotone si decompongono, mentre si preservano le fibre di origine animale come la lana, la pelle o la pelliccia – e più in generale le sostanze organiche. Le analisi hanno evidenziato la composizione dei tessuti che vestivano l’uomo di Bernuthsfeld e quella degli oggetti ritrovati, in particolare: la tunica lunga fino al ginocchio, la fondina di pelle del coltello, uno sperone, uno scialle da spalle (140 cm x 92 cm) costituito da due tessuti di lana di provenienza diversa, le fasce da polpaccio e un ampio mantello di lana (170 cm x 195 cm) che lo avvolgeva. I tessuti erano costituiti da un mix di filati di origine diversa, provenienti dalla Frisia e dall’Inghilterra. La tunica con un motivo patchwork sulla parte an-

teriore è in buono stato di conservazione ed è uno dei capi di abbigliamento più interessanti pervenuti fino a noi risalenti al primo Medioevo.

DETTAGLI DI ABBIGLIAMENTO DEL XVI SECOLO

 Nella foto in alto a sinistra, il ritratto di Alheit Djurken Kleensmit. Olio su legno, 1578  nella foto sopra, abbigliamento da bambino. Giacche in lana pettinata della seconda meta XVI secolo

Una selezione di capi di abbigliamento per bambini in mostra nelle vetrine del Museo di Emden conferma la diffusione dei tessuti di lana nel territorio durante tutto il XVI secolo. Si tratta di pantaloni e di giacche in lana pettinata, cui si accompagnano piccole pantofole, anch’esse di lana. Nei ritratti dello stesso periodo, raffiguranti ricchi mercanti o eminenti personaggi pubblici, l’abbigliamento è spesso completato da bordure o mantelli di pelliccia che – come menzionato – costituiva un’altra delle commodities di quest’area costiera.

for the area's export, whose merchants – actively present in London and Cologne - also marketed fur and salt. THE MAN OF BERNUTHSFELD On May 24, 1907, at Aurich, not far from Emden, the body of an apparent 30-year-old man dating from the 8th century was found in the bog. Anatomical studies established that the man had been killed with a violent blow to the head and had been buried in the bog, where, according to the local beliefs of the time, the spirits of the victims of violent death rested. At the time of finding the man was dressed and wrapped in a large wool cloth. It is worth noting that the bogs - which at that time covered one third of the North of Lower Saxony - is characterized by an acidic, anaerobic and waterlogged environment, where plant fibres such as linen or cotton decompose, while animal fibres like wool, leather or fur - and organic substances in general – are preserved. The analyses highlighted the composition of the fabric that dressed the Man of Bernu-

thsfeld and some of his objects, in particular: the knee-length tunic, the leather sheath for a long knife, a rider’s spur, a shoulder shawl (140 cm x 92 cm) consisting of two wool fabrics of different origin, leg wrappings and a large wool cloth (170 cm x 195 cm) wrapping him. The fabrics consisted of a mix of yarns originated from Friesland and England. The tunic with a patchwork pattern on the front is in good state of conservation and is one of the most interesting preserved clothing dating back to the early Middle Ages. CLOTHING DETAILS FROM THE 16th CENTURY A selection of children's clothing items on display at the Emden Museum confirms the spread of wool fabrics in the country throughout the 16th century. These are pants and jackets in combed wool, accompanied by small slippers, also made of wool. In portraits of the same period, depicting rich merchants or eminent public figures, clothing is often complemented by fur coats that - as mentioned - constituted another commodity of this coastal area.


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ANTEPRIMA FILO writer Pietro Ferrari

Il pianeta e i suoi orizzonti

Nel corso delle conferenze stampa di Biella, Milano e Prato, Gianni Bologna (responsabile creatività e stile di Filo) ha presentato le proposte sviluppo prodotto elaborate per la 48a edizione di Filo. LA MACRO-TENDENZA Nonostante il dovuto encomio a chi da tempo porta avanti il discorso della naturalità, sostenibilità, ecocompatibilità nel nostro settore tessile e non solo, anche in questa sede non parleremo né di eco né di bio. Non è mai stato fatto né si vorrebbe iniziare a farlo adesso, per il semplice motivo che questi armamentari dialettici son sempre suonati un poco fuori luogo non foss’altro perché a ogni giorno che passa viviamo in un ambiente più innaturale e più artefatto e, soprattutto, più ambiguamente comunicato. E ciò non solo nell’ambito “biologico” o “ecologico” ma anche, e forse soprattutto, in quello simbolico e informativo/comunicativo, con innegabili conseguenze anche sul nostro mestiere. Restiamo peraltro in ansiosa attesa che le condizioni generali di fondo cambino e rendano possibile un approfondimento in merito, senza peraltro dimenticare che nel caso di specie del tessile le tipologie di ogni azienda meritano attenzione e che i risultati raggiunti dalle fibre man-made e tecnologiche fanno ormai parte della storia e rappresentano la punta più avanzata del presente. Pare inoltre sia in vistoso aumento il numero di coloro che considerano questi discorsi come pretesti mediatici, alla stregua di mille altri, un seguito di idee e parole pre-digerite e distribuite, come qualsiasi altro spot pubblicitario, a una platea di consumatori di non- idee e di iper-immagini sempre più spesso svianti dal nòcciolo del problema. È ovvio che il problema c’è, è annoso e incombente, ma poiché per troppe ragioni (note), troppo raramente è data la possibilità di risolverlo concretamente - né sinora se ne è trovato l’interesse macroeconomico a farlo - si è deciso di trasformarlo in “spot” con il dovuto linguaggio propagandistico di marketing. Anche su questo tema siamo scivolati in un’irrealtà evanescente e programmata. Anche qui restiamo in attesa che almeno alcune delle promesse attuali portino frutti reali. Partiamo allora da questi presupposti di “sovrappieno”

comunicativo (sottolineo ancora: non solo nell’ambito tessile e non solo nel caso di specie) e sulla base di evidenti segnali di stanchezza generalizzata verso questi artifici dialettici, facciamo un semplice, umile atto di coscienza e di empatia diretto, senza troppi giri di parole né capriole linguistiche, all’unica cosa che noi genere umano abbiamo in comune: la “casa” che ci ospita da qualche milione di anni. Il nostro PIANETA. Lasciamo allora l’esercizio di dizione e pre-dizione a co-


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emanano le immagini di questo pianeta azzurro che è origine e parte del nostro Dna e che si vorrebbe preservare nella sua bellezza e bontà, ma che ci sta sfuggendo di mano. E soprattutto facciamolo alla stregua di un invito a un gesto di positività, malgrado tutto, anche a costo di sfidare le evidenze, cercando ispirazione per la nuova stagione in queste bellezze, con un invito a restare, molto semplicemente e senza giri di parole, ipertrofie verbali e comunicative né retro- pensieri, con i piedi “per terra”. Con l’obbiettivo che quanto prima tutto diventi molto più sostenibile materialmente e psicologicamente e ci si impegni a conservare il futuro (non solo il passato) visto che il significato primo della parola “natura” è “ciò che nascerà”. loro che pensano di poter gestire gli avvenimenti con elaborazioni “conoscitive” e “anticipatorie” certi del fatto che la realtà seguirà le previsioni. È inconfutabile, però, che di quando in quando qualcosa si inceppi e il meccanismo non funzioni. Facciamo invece un atto di affezione verso questo minuscolo corpo celeste che appare in precario stato di salute e che di questo malessere ci manda messaggi a volte devastatori, a volte inquietanti, sempre spiazzanti. Ma spesso abbaglianti di meraviglia. Prendiamo ispirazione dalla indubbia poesia che

I TEMI TESSILI 1. Sottosuoli - Movimenti e irregolarità su aspetti tessili opachi, non solo grezzi ma anche leggermente rozzi.L’ispirazione è fornita dai legni delle radici, pietre, marmi, sabbie argillose e terre.Estetica irregolare e rappresentazioni a macchia, striscia, pennellata grossolana, bolle irregolari, stralcio. Sovrapposizione di materiali quasi sempre disparati ma di base essenzialmente naturale. Importante è il contrasto tra la materia molto grezza e la limpi-

48TH EDITION OF FILO: PLANET EARTH The Megatrend Despite the owed praise to those who have been bringing forth for a long time the topic of natural characters – sustainability/ eco- compatibility – and not just in our textile industry - today we are not going to speak about ECO and BIO. It has never been done and we do not wish to start doing it now, for the simple reason that this dialectical paraphernalia not only have been always out of place, but in addition, we are living in a more unnatural and stilted environment with each passing day and, especially, more ambiguously communicated. This applies not only for the ‘biological’ or ‘ecological’ scope, but also – and perhaps principally - for the symbolic and informative/communicative one, with undeniable consequences on our work too. However, we carry on waiting anxiously that the basic general conditions change and make it possible to analyse them in depth, without forgetting that in relation to textile industry, each companies’ products deserve attention and that results achieved from man-made and technological fibres have become part of the textile history and they represent the most advanced peak of the present. It furthermore seems that the number of those people who consider these debates as media excuses, just like many others, a string of ‘predigested’ and ‘pre-distributed’ words, as any other advertising spot, to

a public made of consumers of non-ideas and hyper- images that are moving even further from the crux of the matter, rapidly increase. It is clear that the problem exists and that it is long- standing and imminent, but for too much (evident) reasons, too rarely the opportunity to sort it out concretely is given – and so far it seems to lack the macroeconomic interest to do it. As a result, a decision has followed: to transform the issue into a ‘spot’ with the appropriate propagandistic marketing language. So, we had slipped into an evanescent and programmed unreality. And again we are waiting that at least some of the current promises could bear real fruits. Therefore, let’s start from these premises of communicative ‘overfilling’ (I want to stress it again: this happens not only in textile industry). On the basis of clear signs of generalised tiredness toward these dialectical tools, let’s do a simple, humble and direct act of consciousness and empathy, without mince words or linguistic frills to the sole thing we, as humans, have in common: the HOME that has been hosting us for millions of years. Our PLANET. Let then the diction and pre-diction’s exercise to those who think to be able to manage events through ‘cognitive’ and ‘anticipatory’ processing, sure of the fact that reality will follow predictions. However, it is unarguable that from time to time something is jamming and the mechanism is not working. Let’s instead do a gesture of affection toward this tiny celestial body which seems to be in poor health conditions and which sends us messages about its discom-


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dezza e i colori smaglianti delle pietre rare e preziose.Armature visibili soprattutto su jacquard, ma anche grazie a filati molto corposi e con corpi spesso irregolariFibre cellulosiche naturali, frisottini di cotone, ondati, fiammati e bottonati, lino e lino non sbianchito, fibre vegetali come canapa, iuta e ramié anche per maglieria. Superfici imperfette nel punto e nell’armatura. Filati mixati tra loro. Reti, pizzo e macramè grossi, canvas e tele doppie.Disegnature evanescenti, non visivamente invasivi, consumati , riquadri non definiti e richiami a elementi naturali come cortecce, fiori, pietre. 2. Acque - Gli aspetti di filati e tessuti ricordano le piccole increspature delle masse acquatiche dove le luminosità si mescolano a qualche ombra materica più opaca prendendo anche spunto dalle tre consistenze dell’acqua: liquida, solida, vaporea.I risultati finali rispecchiano la leggerezza e la scivolosità, gli aspetti vetrosi, plastici, opalini e cangianti che richiamano la materia vivente e le tonalità irreali dei molluschi e delle conchiglie più colorate e irreali, quelli della vegetazione subacquea in movimento perenne così come paiono essere in movimento pure le decorazioni irregolari, sfumate, sfuggenti negli stampati, nei jacquard e nei maltinti alonati. Gli aspetti serici (naturali e man made), lisci e leggermente mossi, hanno un ruolo importante e si basano su filati di composizione conseguente e con titoli mediofini e fini. Evoluzione e fusione di outerwear con lingerie e sportswear, vellutini estivi, sete plissettale, pizzi aerei e drappeggi morbidi, organze e georgette e tulle.Sovrapposizioni di tessuti-velo per effetti cangianti 3DPoliammide e poliestere di qualità per spolverini e capi spalla voluminosi, arricciati, plissettati. Maglie leggere e compatte o a rete colorate.Jersey jacquard con disegnatura a imitazione del digitale. 3. Superfici - Gioco di linearità (come il tempo) e di circolarità (come le stagioni). In una alternanza di materie prime naturali e materiali man made, di aspetti tessili (dal filato al tessuto) tra il medio ed il fine, tra il lucido ed il semi opaco, tra il leggerissimo ed il corposo. Materiali disparati come disparati sono gli aspetti di ciò che ci circonda nell’ambiente naturale ma in senso lato, dove si uniscono le forme eterne della natura e l’opera dell’uomo “artefice”, instancabile produttore di “artefatti” che, come indicato dal nome stesso, sono artificiali e non generati spontaneamente dalla natura. Ricordiamo ancora che in origine la parola “natura” significa “Ciò che nascerà” e ciò rimanda dunque le componenti evolutive del concetto. Evoluzione che può garantire mille opportunità. Filati tinti anche con effetto tye and dye. Mescolanza di filati fini cotonieri, viscosieri

o sintetici con piccoli stoppini, piccole ciniglie per strutture semplici, tele anche un po’ rigide, popeline e rasetti leggeri. Seta e viscosa di qualità per i pongé e le giavanesi.Filati crespi per aspetti leggermente mossi, buccia d’arancia e moiré.Mescolanza di stili e culture per un etnico blando e sofisticato, non esasperato ma con la classe del Made in Italy. 4. Cieli - Le nuvole e venti sono elementi celesti e familiari a tutti ma esiste anche la tecnologia che li frequenta e li conquista. Dunque aspetti di bellezza e poesia accostati a immagini della tecnologia umana più avanzata. Il cielo, ultimo territorio della conquista dell’Uomo che rappresentiamo e con materiali eterei squisitamente man made nonché con materiali tecnologici di ultima generazione che incarnano il savoirfaire dell’homo faber. Materie di ultima generazione e materie tecnologiche leggerissime e tenacissime ed aspetti principalmente semilucidi e lucidi che giocano su estetica minimale ma estremamente innovativa e etereità, su compattezze tecnologiche e pesi piuma “angelici”. Pvc, denim elaborato, finiture poliuretaniche anche stampate, metalli finissimi, iridescenze e effetti specchio, micro pile e materie tecnologiche protettive di ultima generazione da sport estremo anche per lo streetwear. Tele paracadute ed altri usi dei monofil. Effetti metalloplastici, vitrei.Fantasie minime tra optical e pop.

 Momenti della conferenza di presentazione della 48esima edizione di Filo al Palazzo delle Stelline a Milano. La presentazione è stata tenuta anche a Biella e a Prato. In prima Fila tra il pubblico Gianni Bologna con Sonia Maritan, Pietro Ferrari di WebandMagazine, Mariadele Mancini, elzevirista, Beatrice Guidi, direttore di Textures e Antonio Vigliante, al tavolo dei relatori, il direttore di Filo, Paolo Monfermoso, e Gianni Bologna.


!"#!$%"& fort that sometimes are destroying, sometimes disturbing, always disorientating. But often dazzling of splendour. We can get inspired by the irrefutable poetry emerging from the images of this light blue planet, both origin and part of our DNA. A Planet that would desire to safeguard itself in all its beautifulness and goodness, but that is getting out of hand. And let’s especially do it according to an invitation for a positivity’ gesture, despite everything, even at the cost of challenging obviousness, looking for inspiration for the new season within these beauties with an invitation to remain, very simply and without mincing words, verbal and communicative hypertrophy nor back thoughts, having one’s feet ‘on the ground’. aiming at changing everything to be more sustainable as soon as possible from the material and psychological point of view and committing to protect the future (not only the past), considering that the main meaning of the word ‘nature’ is ‘what will be delivered’. The textile themes 1. Undergrounds Movements and irregularities on matt textile aspects, not just rough but also coarse. Inspirations are taken from roots’ woods, rocks, marbles, clayey sands and grounds. Irregular appearance and representation as stains, stripes, unrefined brush stroke, irregular bubbles, gash. An overlapping of materials which are almost always different, but basically mainly natural. It is important the contrast existing between the strongly rough matter, the clearness and the sparkling colours of precious and rare gemstones. Visible weaves especially on jacquards, but also thanks to very hefty yarns whose structure is often irregular. Natural cellulose fibres, cotton, waved, slubb and buttoned frisottino yarns, linen and unbleached linen, vegetal fibres as hemp, jute, ramie for knitting too. Defective surfaces within stiches and weaves. Blended yarns. Mesh, lace, big macramè, canvas, double layers. Evanescent patterns, not visibly invasive, consumed, non-defined frames and references to natural elements as cortex, flowers and plants. 2. Waters Yarns and fabrics’ look recalls the small ruffles of the aquatic masses

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where brightness mixes together with some more opaque material shadows drawing inspiration from the three consistencies of water: liquid, solid and gaseous. Final results reflects the lightness and the slipperiness, vitreous, plastic, opalescent and shimmering aspects which refer to the living matter and unreal shades of molluscs and colourful and imaginary shells, the ones of underwater vegetation in continuous movement as well as irregular, shaded decorations, fleeing within printed fabrics, jacquards and misting misdyed fabrics. Silken looks (both natural and man-made), plain and even slightly waved, play an important role and they are based on yarns with consequent composition and medium-fine and fine count. Outwear evolution and merger with lingerie and sportswear, summer velvet fabrics, pleated silks, airy laces and soft drapery, organza, georgette and tulle. Overlapping of fabric and voile for 3D shimmering effects. High-quality polyamide and polyester for dusters and voluminous, curled and pleated coats. Light and compact knitted items or coloured mesh too. Jacquard jersey with patterns imitating digital ones. Surfaces - Linearity (as time) and circularity play (as seasons). In an alternation of natural and man-made raw materials, textile aspects (from yarn to fabric) between medium-fine and fine, between gloss and semi-opaque, between ultralight and voluminous. Materials which are different as well as aspects of what surrounds is within the natural environment but in a broader sense, where nature’s endless shapes merge with the work of human craftsman, tireless creator of ‘artefacts’ that, as indicated by the name itself, are artificial and they are not spontaneously created by nature. Let’s remind once more that originally the word ‘nature’ means ‘what will be delivered’ and this refers then to evolutionary components of the concept. An evolution which can guarantee thousands of opportunities. Dyed yarns with tye and dye effect too. Blending of cotton fine yarns, viscous or synthetic with small roving, little chenille for temple’s structure, slightly rigid canvas, thin popeline and rasetti. High-quality silk and viscose for pongè and Javanese. Crêpe yarns, slightly waved, with orange peel and moiré finishing. Mix of styles and cultures for a mild and sophisticated ethnic mode, not exacerbated but in line with Made-in-Italy class. Skies - Clouds and winds are celestial bodies knows by everyone, but there is also the technology whichattends and conquers them. Therefore, beauty and poetry’s aspects matched together with images of the most advanced human technology. Sky, the last ground of humans’ conquest which we represent and with airy materials that are extremely man-made as well as with last-generation technological materials that embodies the savoir-faire of homo faber. Last generation matters and ultralight and highly hard technological materials and aspects mainly semi-gloss and gloss which play on minimal but extremely innovative and airy aesthetics, on technological solidity and ‘angelic’ lightweights. PVC, elaborate denim, polyurethane and printed finishing, super fine metals, iridescences and mirror–like effects, micro fleece and protective technological materials of last generation for extreme sport and streetwear too. Stretch parachute and other uses of monofil. Vitreous metal and plastic effects. Minimum fantasies between optical and pop.


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ANTEPRIMA PERFORMANCE DAYS writer Beatrice Guidi www.performancedays.com

Il tema centrale di Performance Days I tessuti devono avere funzione e essere biodegradabili. L'attuale tema di Performance Days Focus Topic è "Biodegradable: Back to Nature", un concetto importante non solo per evitare sprechi e preservare l'ambiente, ma anche per quanto riguarda l'utilizzo responsabile e sostenibile delle risorse. In modo appropriato, l'Eco Performance Award viene conferito a un tessuto funzionale sostenibile e biodegradabile da Global Merino. La fiera Performance Days è un vero pioniere quando si tratta di individuare le tendenze nei tessuti funzionali. "Biodegradabile" è una visione completa della fornitura di tessuti funzionali che si decompongono al termine della loro vita utile come risultato dell'azione biologica. Tali soluzioni sono state praticamente inesistenti fino ad ora e stanno guadagnando importanza poiché la popolazione mondiale continua a crescere e le discariche di rifiuti diventano sempre più grandi. Il riciclaggio non può essere l'unica risposta allo smaltimento dei rifiuti. Inoltre, anche se i tessuti vengono raccolti, il problema è spesso causato dalla loro composizione perché, al momento, solo sostanze pure - nessuna miscela (come PA/PES o CO/PA) - può essere riciclata.

DECOMPOSIZIONE BIOLOGICA RAPIDA ANCHE PER TESSUTI SINTETICI La risposta a questo problema globale potrebbe essere l'abbigliamento prodotto da tessuti biodegradabili. Le fibre naturali si decompongono rapidamente. Cotone, lana e fibre rigenerate come modale o tencel richiedono solo pochi mesi ad un anno. Le fibre che scompaiono rapidamente alla biomassa in un sito di compost, in una discarica o addirittura in acqua possono contribuire a ridurre il volume nelle discariche e conservare risorse. Ciò spiega l'interesse attuale per fibre naturali e sintetiche come poliammide o poliestere.

FABRICS MUST HAVE FUNCTION AND BE BIODEGRADABLE! The Performance Days trade fair is a true pioneer when it comes to spotting the trends in functional fabrics. The date of the fair always rings in the new order cycle and the Focus Topics at the Performance Forum are all clearly ahead of their time. "Biodegradable" is all about the vision of supplying more functional fabrics that decompose at the end of their useful life as a result of biological action. Such solutions were nearly non-existent until now and are gaining in importance as the world's population continues to grow and the waste dumps grow ever larger. Recycling is certainly one possibility for exploiting waste products, but second-hand materials (PET-bottles, fishing nets, etc. ) or garments made from synthetic fibres (like polyester or polyamide) are not always collected and recycled everywhere in the world. Furthermore, even if the textiles are collected, the problem is often caused by their composition because, at the present time, only pure substances - no blends (like PA/PES or CO/PA) - can be recycled. Consequently, much clothing finds its way into landfills, waste incineration plants, or is just dumped on the side of the road. Valuable resources are lost and even worse, sensitive ecosystems are harmed since synthetic fibres can last well over 100 years until they are decomposed. In addition, another effect is becoming more and more evident: Tiny fibre particles can separate from the fabric in landfill and even during the use of the textile. Laundering or rainwater carries these particles into streams and rivers so they can reach the oceans where they enter the food chain of fish and other marine life - ultimately landing in our own stomachs. The answer to this global problem may well be clothing produced from biodegradable fabrics. Natural fibres decompose quickly. Cotton, wool, and reclaimed fibres such as modal or tencel only require a few months to a year. Fibres that rapidly decompose to biomass at a compost site, a landfill or even in water can help reduce the volume in the landfills and conserve resources. That explains the current interest in natural and synthetic fibres like polyamide or polyester.


SOFT

FURNISHINGS M ARKET RESEARCH REPORTS

UPHOLSTERED FURNITURE

UPHOLSTERED FURNITURE: WORLD MARKET OUTLOOK 2016 THE EUROPEAN MARKET FOR UPHOLSTERED FURNITURE THE UPHOLSTERED FURNITURE MARKET IN CHINA MATTRESSES

THE WORLD MATTRESS INDUSTRY THE MATTRESS MARKET IN CHINA www.worldfurnitureonline.com csil@csilmilano.com


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