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STREAMING NUMERO 09 APRILE 2018
EDITORIALE REPORTAGE PERSONE PROGETTI PRODOTTI EVENTI MOSTRE TRADE NORMATIVE PROMEMORIA pagina 82 INDIRIZZI
Sesta edizione del Forum FIMI: le dinamiche economiche e culturali di un Paese in trasformazione di Pietro Ferrari www.webandmagazine.media • www.webandmagazine.com
IL FUOCO
Chi scrive, come si vede in questa fotografia, si trovava a Verona, alla manifestazione Progetto Fuoco, un incontro, forse il piÚ importante in Europa, e fra i primi al mondo, in cui il diavolo rosso la faceva da protagonista: protagonista benefico nelle stufe, nei camini, nelle caldaie e nei sistemi di riscaldamento a biomasse che dominavano la scena, protagonista malvagio nella convegnistica che trattava il tema della prevenzione e della lotta al fuoco nell’ambito delle costruzioni. Congressisti di alto livello discutevano, in particolare, sul tema della resistenza al fuoco da parte dei materiali a base legno, ma anche, a contrario, di quella del calcestruzzo
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EDITORIALESTREAMINGCITY
di Pietro Ferrari
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o del mattone, del cemento e della altre materie contro cui il furore di questo elemento talvolta si scarica. Abbiamo tutti il ricordo del rogo che interessò quel grattacielo londinese, della misera fine delle vittime, più asfissiate dai fumi che arse dalle fiamme e tutti siamo convinti che nessun sforzo sia da trascurare per evitare che episodi del genere di ripetano in futuro. Parliamo di fumi come del fattore che più di ogni altro fa salire il tributo di vita umane all’incendio, parliamo di materiali che, talvolta per uno stolto calcolo economico, vengono utilizzati, senza ben accertarsi se siano o meno generatori di emissioni mortale, parliamo sempre di più di sicurezza, non solo nelle megalopoli irte di grattacieli ma anche nelle modeste abitazioni suburbane. Le aziende più virtuose tra cui molte ospitate in queste pagine più di una volta, non risparmiano tempo, impegno, fatica e investimenti per far sì che il fuoco sia in futuro soltanto il piacevole compagno delle sere d’inverno coi suoi colori, profumi e con il gioco multiforme delle fiamme, ben circoscritto in un caminetto o in una stufa.
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IOSA GHINI, ECO SOSTENIBILITÀ E BELLEZZA UN INTERVENTO SUL TEMA DELL’ARCHITETTO ITALIANO La Giornata del Design Italiano nel Mondo – Italian Design Day 2018, progetto di promozione a livello internazionale delle eccellenze del design italiano organizzato dalla Farnesina in collaborazione con il Ministero dei Beni e delle Attività
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Massimo Iosa Ghini (foto Enrico Basili). Architettura Verde, uno schizzo di Massimo Iosa Ghini. People Mover, a Bologna.
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culturali e del Turismo, la Triennale di Milano, ICE Agenzia, il Salone del Mobile.Milano di Milano, l’Associazione per il Disegno Industriale, la Fondazione Compasso d’Oro e la Fondazione Altagamma, è stata dedicata al rapporto tra design e sostenibilità e si svolge in 100 città di tutto il mondo. In occasione della seconda edizione dell'Italian Design Day, Massimo Iosa Ghini, tra gli ambasciatori del Design Italiano, è stato chiamato a rappresentare l’eccellenza del comparto design presso l’Istituto Italiano di Cultura di Londra. In questa conferenza, Massimo Iosa Ghini ha discusso il tema “La bellezza della sostenibilità”, dell’idea umanistica del progetto tipica della tradizione del Made in Italy, attenta alle esigenze tecniche ma anche culturali dell’uomo, che coniuga le tecniche del risparmio energetico e dell’integrazione
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Progetto Area Novara per il Gruppo Cremonini.
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all’ambiente senza perdere di vista l’espressione di un’opinione estetica, un carattere, uno stile.
È BELLO IL SOSTENIBILE? MASSIMO IOSA GHINI Sostenibile è un termine molto in voga e lo è giustamente, come è giustamente da supportare tutto ciò che rappresenta, in questi tempi di rivoluzione verde assolutamente positiva. Ma ha anche un senso di “sopportabile”, qualcosa che emana una qualche negatività. Nella sostenibilità c’è una idea di sforzo, di fatica che, pur essendo necessaria, lascia trasparire una possibile avversione verso l’innovazione e la creatività. Il design italiano è noto nel mondo par la propria capacità di fare innovazione e di farla anche in relativa scarsità di risorse (l’esempio classico è quello del recupero delle ruote dei carrelli aerei che hanno generato il progetto Vespa) ma soprattutto ci è riconosciuta la capacità di miscelare aspetti tecnici a istanze etiche ed estetiche che rendono i nostri prodotti amabili e diversi. Belli? Non abbiamo mai completamente assorbito la lezione del Bauhaus della deterministica azione della funzione sulla forma a favore invece di un umanistico e lato disegno del cucchiaio fino alla città.
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Complici i nostri contesti urbani che non hanno una estetica tecnicistica ma di rappresentatività decorata, siamo diventati sensibili e abili costruttori di istanze estetiche e di affascinanti indeterminazioni non certo giustificabili con qualche logico ragionamento ma con la sola forza della continua e costante ricerca della bellezza. Bellezza indescrivibile, ribelle a qualsiasi metodo, ma così chiaramente riconoscibile dove la si vede emergere dal neutro del noise visivo di fondo. I vari progetti sono frutto di questa idea umanistica del progettare attento alle esigenze tecniche ma anche culturali dell’uomo in una prospezione umanistica dell’operare progettuale, tipico della tradizione del Made in Italy che sa, vuole e forse tende a coniugare le tecniche del risparmio energetico e della integrazione all’ambiente senza perdere di vista l’idea che si può esprimere una opinione estetica, un carattere, uno stile.
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FORMAZIONE TECNICA ITINERANTE DOPO MILANO, PADOVA E FIRENZE HANNO RAPPRESENTATO LE DUE TAPPE SUCCESSIVE DEL SYMPOSIUM DAY SPONSORIZZATO DA ROCKWOOL SUL PROGETTO E LA SICUREZZA DELLE FACCIATE: IL SEMINARIO SU INNOVAZIONE E PREVENZIONE ANTINCENDIO REALIZZATO IN COLLABORAZIONE CON UNIVERSITÀ E ORDINI PROFESSIONALI Alla fine della primavera, precisamente il 14 marzo 2018 presso l’Aula Magna dell’Università di Firenze, si è tenuta la terza tappa del Symposium Day che ha fatto seguito alle prime due
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di Sonia Maritan
tenutesi al Politecnico di Milano il 3 maggio 2016 e all'Auditorium San Gaetano di Padova il 22 novembre 2017 – organizzato dal Politecnico di Milano - Dpt. ABC e Università degli Studi di Padova - DICEA e DII in collaborazione con il Comando Provinciale VVF di Padova –, alla quale abbiamo preso parte anche noi di Web and Magazine. Il seminario, in ognuna di queste occasioni, si è svolto in un’unica sessione in Conferenza plenaria con un focus specifico sul progetto e la sicurezza delle facciate. Dopo aver suscitato un grande interesse e aver riscosso molto successo nelle precedenti edizioni di Milano e Padova, il seminario “Innovazione Tecnologica e Sicurezza Antincendio degli Edifici”,
11 Le immagini a corredo si riferiscono in particolare al Symposium Day tenutosi presso l'Auditorium San Gaetano di Padova il 22 novembre 2017.
sponsorizzato da Rockwool e organizzato dal dipartimento ABC del Politecnico di Milano, è stato replicato nel capoluogo toscano con il contributo degli enti locali: l’Università degli Studi di Firenze, l’Ordine degli Ingegneri e degli Architetti di Firenze e il Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Padova e Siena. Ogni anno vengono introdotti sul mercato nuovi materiali e nuove tecnologie, che rivoluzionano le conoscenze tecniche pregresse e offrono
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nuovi impulsi al settore delle costruzioni. Ogni innovazione può però portare con sé potenzialità di rischio, se non viene correttamente presa in esame e inserita in una prospettiva di prevenzione. Questo il tema che ha introdotto il Symposium Day di Firenze, per approfondire il sottile rapporto che intercorre tra innovazione e prevenzione. Un argomento destinato a tutti gli attori della filiera: architetti, ingegneri, imprese e istituzioni, invitati a dialogare tra loro con una visione integrata e multidisciplinare. Il seminario si è proposto di verificare, anche alla luce dei recenti fatti di cronaca, se le soluzioni tecniche che si vanno affermando, le prassi progettuali e costruttive che le riguardano e i conseguenti esiti pratici siano soddisfacenti anche con riferimento alla prevenzione incendi o
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se sia invece opportuno e consigliabile prendere in esame lo studio e l'introduzione di procedure e di strumenti tecnici e normativi – a livello Europeo e nazionale – per un miglioramento del livello di sicurezza passiva dei nuovi organismi edilizi e di quelli a essi assimilabili a seguito del loro integrale rinnovamento. L'organizzazione del Symposium vuole richiamare e mettere a confronto le conoscenze scientifiche, tecniche e pratiche delle figure pro-
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fessionali che più concorrono in concreto alla sicurezza antincendio degli edifici, quali: Ricercatori, Sperimentatori, Vigili del Fuoco, Esperti antincendio, Progettisti, Costruttori, Produttori di materiali, Pubblica amministrazione, Attori istituzionali, ecc., e che hanno maturato esperienze significative nella concezione, realizzazione e regolamentazione di interventi edilizi prestazionalmente e tecnologicamente avanzati. Il Symposium Day sponsorizzato da Rockwool al quale abbiamo preso parte, è stato un’occasione di approfondimenti, dibattiti, confronti su aspetti scientifici e prassi progettuali in tema di prevenzione incendi, con un focus specifico sul sistema facciata, risultato di particolare interesse grazie al format espressamente specialistico e la capacità oratoria dei relatori altamente competenti nel loro ambito.
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IDENTIKIT ROCKWOOL IL GRUPPO ROCKWOOL SI DEDICA AD ARRICCHIRE LA VITA DI TUTTI COLORO CHE ENTRANO IN CONTATTO CON LE SOLUZIONI CHE PROPONE. LA SUA EXPERTISE SI PRESTA PERFETTAMENTE A FAR FRONTE A MOLTE DELLE PRINCIPALI SFIDE ODIERNE IN FATTO DI SOSTENIBILITÀ E SVILUPPO, DAL CONSUMO ENERGETICO ALL'INQUINAMENTO ACUSTICO, DALLA RESILIENZA AL FUOCO ALLA CARENZA IDRICA E ALLE ALLUVIONI.
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LA GAMMA DI PRODOTTI RISPECCHIA LA DIVERSITÀ DI BISOGNI A LIVELLO MONDIALE E AIUTA I SUOI STAKEHOLDER A RIDURRE LA PROPRIA IMPRONTA ENERGETICA. LA LANA DI ROCCIA É UN MATERIALE VERSATILE ED È LA BASE DI TUTTE LE ATTIVITÀ DELL’AZIENDA. CON CIRCA 10.500 COLLEGHI APPASSIONATI IN 38 PAESI, ROCKWOOL È SPECIALIZZATA A LIVELLO INTERNAZIONALE NELLE SOLUZIONI IN LANA DI ROCCIA: DALL'ISOLAMENTO DEGLI EDIFICI AI CONTROSOFFITTI ACUSTICI, DAI SISTEMI DI RIVESTIMENTO PER FACCIATE ALLE SOLUZIONI PER L'ORTICOLTURA, DALLE FIBRE SPECIALI PER USO INDUSTRIALE AI PRODOTTI ISOLANTI PER IL SETTORE INDUSTRIA, MARINA E OFFSHORE.
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CONCEPT PLUG&PLAY AMPLIARE GLI ORIZZONTI DEL TURISMO EMOZIONALE E ANTICIPARE LE CASE DEL FUTURO Una micro-suite intelligente e autosufficiente, che utilizza energia solare, adatta per essere installata nelle location più impervie e scenografiche, in cima ad una scogliera o appesa a duemila metri di altezza, tra le montagne, in riva al mare o al lago, in una foresta o in qualsiasi ambiente naturale, completamente autonoma e pronta da usare, senza bisogno di allacci di nessun tipo. Il tutto senza rinunciare al massimo del comfort e ad un lusso ecosostenibile. Un sogno? Al contrario: EDEN Luxury Portable Suite, ideato e progettato da Michele Perlini, è il nuovo, rivoluzionario concept modulare per il turismo emozionale. Completamente prefabbricato, EDEN Luxury Suite può essere facilmente trasportato, sia su strada che con un elicottero, già montato e completo di interni, pronto da abitare. Il modulo base – lungo 6 metri
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e largo 3 – prevede una grande vetrata sul prospetto principale ed è completato da una terrazza di un metro, su tutta la lunghezza, perfetta per rilassarsi, completamente immersi nel paesaggio circostante.“Uno scenografico effetto cannocchiale”, racconta l’architetto, “caratterizza il fronte del volume, quasi a volere amplificare la dimensione della natura e ad avvicinarla il più possibile.” Nelle versioni 9x3m e 12x3m, EDEN può essere configurato per ottenere non solo due camere da letto e una zona living, ma addirittura sauna e hammam. Gli interni, personalizzati su disegno di Michele Perlini, sono in acero naturale. La suite comprende un letto con tavolo annesso, per la colazione o un veloce pranzo ma anche per godersi una cena a lume di candela, un ambiente doccia wellness con cromoterapia, rivestito in travertino naturale, una zona con una piccola cabina armadio e una mini-cucina con piano ad induzione, oltre ad un piccolo frigo-
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rifero e ad una zona servizi con lavabo e vasca freestanding in Cristalplant. Per garantire il massimo isolamento termico e ridurre al minimo la dispersione energetica, in particolare in ambienti ostili, all’esterno sono state utilizzate doghe in legno di larice naturale provenienti da boschi controllati, realizzando un involucro ad alta efficienza.
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Per quanto riguarda le finiture, sia esterne che interne, sono previste differenti versioni con intonaci materici e diverse essenze di legno. L’impianto illuminotecnico è stato studiato ad hoc, con tagli di luce e spot per effetti soft, dai toni caldi e morbidi, sulle pareti rivestite in legno d’acero. Un aspetto essenziale dell’intero progetto è la sua estrema sostenibilità, dal trasporto all’uso di materiali naturali e certificati, grazie alla ricerca di funzionalità e all’ottimizzazione di involucro ed impianti. Massima attenzione è stata dedicata all’uso di tecnologie avanzate, con l’obiettivo di ottenere l’improntaecologica più ridotta possibile, realizzando allo stesso tempo moduli per ambienti estremi o per luoghi ove non sia possibile l’allaccio ai servizi municipali. Sistemi di climatizzazione e ventilazione all’avanguardia, impianti elettrici di alta gamma, alimentati da pannelli solari e ad una cisterna d’acqua rendono infatti il modulo completamente autosufficiente. Forte di un elevato grado di sofisticata ricerca progettuale, EDEN
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amplia gli orizzonti del turismo emozionale, aprendo nuove, inimmaginate possibilità e anticipando possibili soluzioni per le abitazioni del futuro.
MAIN SPONSOR
XLAM DOLOMITI Costruttore ROFIX – Isolamenti e pitture KALDEWEI – Piatto doccia DORNBRACHT – Rubinetteria
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CERAMICA SANT’AGOSTINO – Pavimenti TIP TOP FENSTER – Serramenti GG GALANTE & G. – Falegnameria MARMI SANTA CATERINA – Marmista PLH – Placche custom
TECHNICAL SPONSOR:
RUBELLI – FLOS – AGAPE – APPTEC – GEBERIT – NALESSO
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LEGGEREZZA E RESISTENZA LE LASTRE LAMINAM PIETRA DI SAVOIA AVORIO PER LA STAZIONE FERROVIARIA DI POTSDAM PRESSO BERLINO Per l’estrema leggerezza e le eccellenti proprietà fisiche e meccaniche del materiale, le lastre ceramiche di grandi dimensioni e minimo spessore LAMINAM trovano applicazione ideale nel campo dell’architettura, come rivestimento esterno applicate su sistemi di facciate, e negli interni, dove vengono invece utilizzate come rivestimenti verticali e pavimentazioni. Le caratteristiche principali di grande valore del materiale LAMINAM, inattaccabile dagli agenti atmosferici, inalterabile ai raggi UV, resistente alle sollecitazioni più estreme e disponibile nel formato eccezionale di 1000x3000mm, incredibilmente leggero gra-
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zie agli spessori ridotti di soli 3mm e 5,6mm, permettono infatti soluzioni ineguagliabili, coniugando le ottime prestazioni con un aspetto moderno e sofisticato che diventa la cifra distintiva di una realizzazione. Con oltre 140 superfici a catalogo, la collezione LAMINAM con le sue texture naturali e ultramoderne va a comporre un’accattivante palette che si rinnova di anno in anno per soddisfare la crescente richiesta di mercato. Proprietà delle lastre Laminam:
Resistenza a graffi e alle abrasioni profonde Resistenza all’insorgenza di funghi e muffe Resistenza alle macchie
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Resistenza ai prodotti chimici Resistenza al calore e al fuoco Resistenza ai raggi UV Innata igienicità Bassa manutenzione e facilità di pulizia Facilità di lavorazione La stazione ferroviaria di Potsdam presso Berlino, la stazione ferroviaria di Potsdam è un importante snodo per il trasporto pubblico cittadino. Sono numerosi i viaggiatori che la affollano ogni giorno complice anche la sua apertura 24 ore su 24; se ne possono contare fino a una media di 70.000. A favorire la frequentazione dell’area interna e a completamento del ruolo di servizio pubblico è la presenza degli innumerevoli negozi del Centro Commerciale annesso alla Stazione, accessibili dalle ore 7.00 alle
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ore 22.00. La stazione è stata progettata negli anni ‘90 e, ad oltre 20 anni dalla sua realizzazione, si è reso necessario un riammodernamento degli spazi comuni interni, in particolare, il rifacimento della pavimentazione ormai particolarmente usurata. L’interpretazione architettonica che distingue lo Studio GMP Architekten di Amburgo che ne ha curato il progetto originario, è fondata sui valori di solidità, longevità, bellezza e sostenibilità. Quattro principi che sono stati pienamente rispettati anche da KSP Jürgen Engel Architekten GmbH, che ha progettato la nuova pavimentazione, nella scelta di utilizzare le lastre ceramiche di grande formato e minimo spessore Laminam per tutti i pavimenti: puro grès porcellanato che unisce ottime qualità estetiche alle elevate proprietà di resistenza a urti, graffi, macchie e prodotti chimici.
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I pavimenti sono stati realizzati con lastre ceramiche Laminam formato 1000x2700mm in 5,6mm di spessore della collezione I Naturali, Pietra di Savoia Avorio, per un’area totale di 6.500m2. I Naturali è una collezione unica che garantisce la stessa resa su grande dimensione dei materiali naturali maggiormente diffusi, per offrire a progettisti e designer possibilità inesplorate nella realizzazione di progetti di grande rilievo architettonico. Grazie alla loro superficie non liscia, le texture appartenenti alla collezione I Naturali, cosi come le pietre a cui si ispirano, hanno proprietà antiscivolo che le rendono ideali per l’applicazione a pavimento.
2016 POTSDAM STATION, GERMANIA DESIGN: KSP JÜRGEN ENGEL ARCHITEKTEN GMBH I NATURALI, PIETRA DI SAVOIA AVORIO 1000X3000 MM, SPESSORE 5,6 MM.
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PER IL NUOVO QUARTIER GENERALE TWINSET LECA TERMOPIÙ, L’ISOLAMENTO CONTRO TERRA VA DI MODA È il tema della valorizzazione e del recupero del patrimonio edilizio esistente a caratterizzare il progetto del nuovo headquarter TWINSET, noto brand dell’abbigliamento made in Italy: a Carpi, in provincia di Modena, un anonimo fabbricato industriale degli anni ’70 è stato trasformato nella prestigiosa ed efficiente sede aziendale della Twin Set - Simona Barbieri s.p.a.. Alla realizzazione del progetto, firmato dallo studio di architettura BP Architects (www.bparch.eu), ha partecipato Laterlite con LecaTermopiù, la speciale argilla espansa antirisalita di umidità per la realizzazione di sottofondi e vespai isolati contro terra ad alta efficienza energetica. Per la creazione del nuovo quartier generale TWINSET i progettisti hanno messo in atto una completa trasformazione del sito produttivo: innanzitutto recuperando l’edificio esistente, di circa 8.000 m2 di superficie, dalla classica conformazione monoplanare con copertura a shed; poi costruendo una nuova palazzina
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Aspetti del quartier generale Twinset. Al lavoro con Leca TermopiĂš.
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direzionale, di circa 7.000 m2, accostata al volume esistente. Elemento architettonicamente caratterizzante del nuovo intervento è la facciata principale del nuovo corpo di fabbrica dalla linee sinuose, plasmata in tale foggia per adeguarsi alla sagoma irregolare del vecchio edificio retrostante. La facciata – suggestivamente posizionata a fiancheggiare il percorso del’autostrada del Brennero - è costituita da tre livelli di vetrate (corrispondenti ai piani della palazzina) successivamente aggettanti con prestazioni energetiche di altissimo livello, caratterizzate da pale frangisole verticali in rame. Sui due fronti esistenti, invece, sono stati mantenuti gli elementi già caratterizzanti il sito produttivo, riqualificati con un rivestimento a cappotto per le parti in muratura e nuova pitturazione per gli elementi prefabbricati.
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Una struttura razionale Internamente la nuova palazzina è incentrata sulla grande hall di ingresso a triplo altezza, al centro della quale si trova un'imponente scala metallica elicoidale e dalle passerelle che, ai piani superiori, collegano i blocchi degli uffici. Il nuovo volume accoglie le attività direzionali e commerciali, che pertanto affacciano lungo il fronte principale verso l’autostrada, mentre nelle superfici a piano terra del prefabbricato esistente si trova il cuore creativo dell’azienda, costituito dall’ufficio stile, gli spazi destinati alle attività di stoccaggio, ecc. In posizione baricentrica al nuovo volume si trova poi la sala sfilate e lo showroom per la presentazione delle varie collezioni.
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Gli aspetti legati alla ricerca del comfort e del miglioramento dell’efficienza energetica sono stati particolarmente curati per tutto l’intervento, e gli accorgimenti scelti dai progettisti hanno permesso di creare un involucro architettonico molto performante e di fare rientrare l’edificio in classe energetica A: le facciate con prestazioni di controllo solare-termico e abbattimento acustico ad altissimo livello; sulla copertura a shed sono stati installati circa 300 kW di pannelli fotovoltaici che coprono circa il 70% del fabbisogno energetico del fabbricato; la coibentazione sia del manto di copertura che dei pavimenti contro terra. In questa filosofia progettuale si inserisce la scelta di Leca Termopiù che ha permesso di raggiungere gli elevati standard di isolamento contro terra e di protezione dall’umidità di risalita per capillarità del terreno chiesti dalla committenza, garan-
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tendo allo stesso tempo un’adeguata resistenza meccanica dello strato sul quale va a gravare la pavimentazione industriale. Leca Termopiù di Laterlite è la speciale argilla espansa per la realizzazione di isolamenti contro terra. Grazie allo speciale trattamento, il vespaio isolato in Leca Termopiù assicura un’efficace barriera antirisalita di umidità per capillarità dal terreno assicurando salubrità all’edificio per l’intera vita utile. Leca Termopiù è un aggregato leggero che, grazie alla sua struttura cellulare racchiusa in una scorza clinkerizzata, ottimizza il rapporto tra peso e resistenza. Per queste sue caratteristiche è indicato per la realizzazione di isolamenti contro terra grazie a una serie di vantaggi prestazionali e funzionali: in particolare, il basso coefficiente di conducibilità termica (certificato 0,09 W/mK), elevata barriera all’umidità di risalita (l’altezza di suzione dell’acqua per capillarità è inferiore a 3 cm), la resistenza a compressione dello strato posto in opera, in grado di supportare
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carichi ammissibili distribuiti sino a 100.000 N/m², ed un’assoluta indeformabilità e inalterabilità nel tempo. Il tutto con la tradizionale facilità di impiego che da sempre contraddistingue le soluzioni a marchio Laterlite: Leca Termopiù, è infatti estremamente versatile nell’impiego (applicabile sfuso e in sacchi) e adatto per ogni tipologia di cantiere (piccola e grande superficie), tanto da consentire la realizzazione di vespai antirisalita nell’arco di poche ore. Tutti questi vantaggi rendono Leca TermoPiù una soluzione decisamente più prestazionale ed esecutivamente più semplice e rapida rispetto al tradizionale sistema costruttivo contro terra, eseguito in vespaio con ghiaia o con sistemi di casseri in materiale plastico. Nel cantiere della nuova sede Twinset, l’utilizzo di Leca Termopiù ha consentito di realizzare un sottofondo isolante e con adeguate caratteristiche di portanza. In questo caso Leca Termopiù è stata utilizzata nella versione sfusa imboiaccata, modalità che massimizza le prestazioni termiche e la velocità esecutiva, e posata con pompe, assicurando
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così una elevata velocità costruttiva fondamentale nello svolgimento delle attività di cantiere. Complessivamente sono stati posati circa 330 m3 di prodotto su una superficie di oltre 600 m2. Leca Termopiù ha avuto la possibilità di dimostrare nuovamente le sue qualità anche in un progetto – è il caso di dirlo - elegante e dal piglio decisamente “fashion” quale quello del nuovo headquarter TWINSET.
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SOTTO L'OCCHIO DEL SERPENTE UN PITONE GIGANTE, RIVESTITO DI LOSANGHE PREFA, AFFASCINA LA CITTÀ DI GRENOBLE Lo studio di architettura, pianificazione urbanistica e progettazione dell’architetto francese Èdouard François, ha appena celebrato il suo 30° anniversario. L’architetto François è membro internazionale del RIBA (Royal Institute of British Architects) di Londra e i suoi lavori sono da quasi 20 anni un must della mostra presso il “Centre Georges Pompidou”.
SPECIALISTA DEI PROGETTI “FARO” Gli straordinari progetti di François si riconoscono sempre e comunque a prima vista. Il suo leggendario “Palazzo che cresce” a Montpellier, il giardino verticale “Flower Tower” e il “Fouquet’s Barrière Hôtel” a Parigi (2006) sono diventati mete di “pellegrinaggio”
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L'architetto Edouard Francois.
per gli architetti impegnati nel settore della progettazione ed edilizia sostenibile, rispettosa dell’ambiente. Con “Le Python” François ha aggiunto al suo già inconfondibile portfolio architettonico un altro, spettacolare edificio. Un regalo di compleanno a sé stesso, per così dire.
Aspetti di Le Python.
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Una costruzione atipica in un’area di recente sviluppo urbanistico Christian de Portzamparc, project manager e urbanista, aveva le proprie idee per quanto riguarda la realizzazione di Presqu’ile de Grenoble. “La sua visione consisteva in un edificio iconico, inserito in un contesto di recente sviluppo urbanistico leggermente cupo”, commenta François. “È stato molto difficile prefigurarsi l’edificio in un contesto di questo tipo”.
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La forma e il design dell’edificio stesso sono di per sé molto semplici ma è il materiale di rivestimento della facciata che rende il progetto “extraordinaire”, una sorta di astrazione della forma angolare. “L’effetto dovrebbe essere quello della mimetizzazione”, afferma François.
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UNA MIMETIZZAZIONE CHE SALTA ALL’OCCHIO L’idea del serpente è entrata in gioco perché il motivo che adorna la pelle di questo rettile, rende molto difficile definirne la forma. Quando si tratta di forma, il modello a squame permette di realizzare un effetto di camouflage ottico in cui angoli e bordi spariscono. La progettazione della facciata da parte dell’architetto nasce da un’intuizione e da una trama che ha ispirato l’opera. Il campione è stato scansionato e zoomato fino a raggiungere la dimensione appropriata.
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“Trasformare le scaglie per facciata in squame è stato davvero semplice”, continua François. “Dopo aver realizzato una superficie di prova con Losanghe PREFA 20x20, la prima impressione è stata ottima. Nel modello pitonato tutti quegli angoli e spigoli fastidiosi, le grandi finestre, il balcone sporgente sono scomparsi, mimetizzati come le forme del serpente”.
IL SEGRETO DELL’ARCHITETTURA È IL MATERIALE “Le abitazioni che si trovano nelle vicinanze hanno colori piuttosto ordinari. Io volevo realizzare un’opera che si avvalesse di
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materiali e colori puri” ribadisce François. “E le Losanghe PREFA erano proprio quello che stavo cercando. Abbiamo scelto il colore antracite e argento, e due tonalità di colore intermedie: il grigio chiaro e l’alluminio naturale.” Le Losanghe PREFA sono un prodotto industriale, caratterizzato da un’elevata resistenza, lunga durabilità e facilità di manutenzione, ma che al tempo stesso permette di sviluppare le ambizioni estetiche in piena libertà. La stabilità e un’installazione sicura erano obiettivi fondamentali, dato che Grenoble è soggetta a lievi attività sismiche.
PROFESSIONISTI A CACCIA DI SERPENTI “Fortunatamente abbiamo potuto contare su PREFA e siamo stati fin da subito entusiasti della varietà di lastre e colori a disposizione”, afferma lo specialista delle facciate Patrick Gaide della ditta installatrice ACEM di Saint Martin d’Hères. La facciata ventilata dell’edificio pitonato, tutto in cemento armato, pre-
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sentava una vasta superficie di 1.500m2. Per ricoprire l’intera facciata sono state necessarie circa 47.000 Losanghe PREFA 20x20. Durante il complesso lavoro di elaborazione dei dettagli, un esperto PREFA è sempre stato disponibile per fornire assistenza e consulenza. “L’architetto ci aveva inviato un disegno dettagliato della pelle del serpente. Per ogni elemento della facciata era indicata la sua posizione”, ricorda Gaide. Ogni Losanga doveva essere posata in maniera perfetta per garantire l’effetto scintillante della pelle. Su ogni più piccolo elemento è stato annotato un numero corrispondente al relativo colore P.10 antracite, P.10 grigio chiaro, alluminio naturale e silver metallizzato, in modo da agevolare e rendere più precisa la trasposizione dal progetto alla facciata.
UN BIGLIETTO DA VISITA ECCELLENTE PER IL POSATORE La scelta dell’architetto François e dell’installatore Gaide di affidarsi a PREFA non è da ricondurre solamente alla perfetta combinazione
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di forma e colori delle Losanghe. La garanzia di stabilità del colore, l’alta qualità dell’alluminio, la facilità di manutenzione, e la comprovata esperienza di PREFA sono stati valori aggiunti. “È stata la prima volta che lavoravamo con PREFA e siamo veramente entusiasti. È stata la scelta migliore, e anche tra 20 anni l’edificio risulterà ancora spettacolare”, afferma l’esperto di facciate. “E adesso posso dire di aver contribuito alla realizzazione del pitone di Grenoble. Ed è una referenza magnifica e unica.”
ARCHITETTURA COME PROMOTRICE DI CAMBIAMENTO Il Pitone di Presqu’ile de Grenoble è già oggi un oggetto di culto architettonico e rappresenta, all’interno del mondo dell’architettura e dell’urbanistica moderna e coraggiosa, un edificio elegante e accattivante, unico e originale, impossibile da non notare. “È esattamente ciò di cui questo nuovo quartiere ha bisogno”, osserva con soddisfazione l’Arch. François.
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SCHEDA PRODOTTO LOSANGA PREFA 20X20 Materiale: alluminio preverniciato, spessore 0,7 mm, doppio strato di verniciatura poliammidica poliuretanica di alta qualità in Coil Coating Colori: P.10 antracite, P.10 grigio chiaro, alluminio naturale, silver metallizzato Fissaggio: 1 graffetta per losanga = 25 graffette/m² Peso: 2,8 kg/m2 Posa: su tavolato pieno spessore min. 24 mm Dimensioni: 200 x 200 mm utile coperto
I CONSIGLI DEL COSTRUTTORE “FORTUNATAMENTE ABBIAMO POTUTO CONTARE SU PREFA E SULL’AMPIA VARIETÀ DI LASTRE E COLORI A DISPOSIZIONE. LA GARANZIA DI STABILITÀ DEL COLORE, L’ALTA QUALITÀ DELL’ALLUMINIO, LA FACILITÀ DI MANUTENZIONE E LA COMPROVATA ESPERIENZA DI PREFA, CHE CI HA SUPPORTATI DURANTE LA PROGETTAZIONE, SONO STATI VALORI AGGIUNTI. È STATA LA PRIMA VOLTA CHE LAVORAVAMO CON PREFA E SIAMO VERAMENTE ENTUSIASTI. È STATA LA SCELTA MIGLIORE, E ANCHE TRA 20 ANNI L’EDIFICIO RISULTERÀ ANCORA SPETTACOLARE”. Patrick Gaide - ACEM. Saint Martin d’Hères Photo credit: PREFA/Croce riproduzione gratuita
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PIÙ SPAZIO PER LA PRODUZIONE UN INTERVENTO DI PICHLER ARCHITECTS La cooperativa lattiero-casearia MILA di Bolzano, in virtù della propria crescita e della necessità di incrementare la sua capacità produttiva, ha deciso di dare più spazio al proprio stabilimento produttivo, insediando gli uffici amministrativi in un nuovo edificio dove trovano collocazione anche l'accogliente bistro ed il negozio. La definizione del concept è stata affidata allo Studio Pichler Architects che si è occupato di tutta la progettazione. Con questa scelta, ed in particolare con l’allestimento del bistro, l’azienda MILA si è mossa ponendo grande attenzione al cliente: il locale con la sua atmosfera lounge è un nuovo punto d’incontro per veri intenditori, tranquillo e accogliente. L’edificio, in linea con i più moderni canoni per gli ambienti urbani, è un omaggio alla tradizione della montagna e si compone dei materiali tipici di un maso. L’edificio amministrativo di via Innsbruck a Bolzano/Campiglio è dunque il nuovo biglietto da visita dell’azienda. Oltre a questo importante intervento realizzato quest’anno, l’azienda aveva già collaborato nel 2014 con lo Studio
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Pichler Architects, quando erano stati realizzati l’ampliamento e la modernizzazione dello stabilimento Mila Bolzano, opera per la quale Stahlbau Pichler aveva apportato il proprio know how per lo studio e la realizzazione delle strutture così come delle facciate. Il concept vuole rappresentare, attraverso l’architettura, i valori di Mila, azienda in cui tradizione e innovazione convivono. Da qui la volontà di coniugare il rigore formale con materiali tipici dei masi di montagna (legno di larice e intonaco ruvido e lavato a base di calce). Anche la configurazione del verde intorno la nuova sede riprende questo concetto, isolando l’edificio, come un rifugio votato al benessere. A tal fine sono state scelte piante di carattere alpino (pino mugo, pino silvestre e prati di fiori montani).
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All’esterno la palazzina si contraddistingue per la struttura levigata e rigorosa, scandita da ampie vetrate che consentono alla luce naturale di pervadere gli spazi interni. Così, chi si trova dentro l’edificio può ammirare da ogni angolazione le affascinanti colline Santa Maddalena. All’interno i volumi si estendono su 4 livelli: seminterrato, piano terra e due piani superiori. Qui sono dislocati gli uffici, un’ampia sala conferenze attrezzata con 80 posti a sedere e, sul tetto, è disposta un’ampia terrazza panoramica. L’interno della palazzina si caratterizza per la scala centrale, omaggio alla conformazione delle gole montane che accompagnano i visitatori dalla valle alla montagna. Questa scala, in combinazione con un lucernaio centrale, permette una veduta che dal piano terra si spinge fino all’ultimo piano e oltre, aprendosi su un cielo meraviglioso che consente l’ingresso della luce solare. Tutti piani sono comunicanti tra di loro. Infine il bistro Mila riprende una tradizione molto cara e radicata proponendosi, come faceva un tempo, quale luogo d’incontro e di convivialità. Oggi lo fa con un’atmosfera sofisticata, capace di accogliere i suoi frequentatori con ospitalità e raffinatezza al contempo. Attrezzato con un ampio parcheggio, il bistro è adiacente al negozio Mila, dove è possibile acquistare i tanto apprezzati prodotti dell’azienda.
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CREDITI NUOVA PALAZZINA UFFICI NOME EDIFICIO: NUOVI UFFICI AMMINISTRATIVI E SHOP & BISTRO MILA LUOGO: BOLZANO/CAMPIGLIO ANNO DI REALIZZAZIONE: 2017 PROGETTO ARCHITETTONICO: PICHLER ARCHITECTS (ARCH. KLAUS GUMMERER) ARCHITETTURA PAESAGGISTICA: HELENE HÖLZL INTERIOR DESIGN (SHOP E MOBILI): ARCH. JUTTA WINKLER PHOTOCREDITS: OSKAR DARIZ
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A SHANGHAI È STATO INAUGURATO LO STARBUCKS PIÙ GRANDE DEL MONDO CON I SISTEMI ® FRITSJURGENS INSIDE SI TRATTA DELLA SECONDA RESERVE ROASTERY DEL GRUPPO, DOPO QUELLA SPERIMENTALE TESTATA A SEATTLE, E COMPRENDE AL SUO INTERNO ANCHE PORTE PIVOTANTI CON SISTEMI FRITSJURGENS® Starbucks chiama e l’Olanda risponde, direttamente dalla sede di Kolham di FritsJurgens®. Il colosso internazionale delle caffetterie, in attesa dell’approdo italiano in quel di Milano, e delle aperture a quanto pare già in programma a Roma, Starbucks ha inaugurato in Cina, e per la precisione a Shanghai, la sua caffetteria più grande di sempre. Qui i clienti possono scoprire ancora di più dei processi che portano
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I sistemi Fritsjurgens®.
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L'apertura della Shanghai Roastery.
il caffè dalla terra alla propria tazza attraverso una speciale app per la realtà aumentata. Inquadrando le diverse zone del locale, è possibile consultare informazioni aggiuntive su tostatura, miscele e segreti della preparazione. Si tratta del secondo esemplare al mondo di Reserve Roastery, il format di locali di categoria premium inaugurato nel 2014 a Seattle: uno spazio di 2.700 m2 dedicato all’esperienza del caffè in senso lato, con tanto di bancone più lungo della storia di Starbucks (ben 27 metri), un’area interamente dedicata alla degustazione di tè artigianali e un mastodontico soffitto ricoperto con 10 mila esagoni di legno intagliati a mano. Ma c’è anche un po’ di Olanda, in questa maxi-caffetteria. Al primo piano dello Starbucks più grande del mondo, le pareti di design, alte quasi 3 metri e realizzate come divisorio fra lo spazio principale del deposito e un locale riunione, sono in realtà delle porte pivotanti, all’occorrenza schermo per proiezioni durante i sales meetings. PaRis.
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Montano i sistemi (System 3) di FritsJurgens® che non richiedono l'inserimento di dispositivi architettonici nel pavimento e nel soffitto. La porta pivotante o porta a bilico by FritsJurgens® è simbolo di perfezione nascosta: cerniere a scomparsa e un asse verticale invisibile che permette alla porta di aprirsi sia verso l’interno che verso l’esterno. Questa parete girevole – invisibile da chiusa – quando è aperta determina fortemente il concetto di spazio. L'azienda GID, responsabile della progettazione delle ante girevoli in legno e di alcune porte d'ingresso che pesano fino a 500 kg all’interno di Starbucks Reserve Roastery, ha proposto diverse soluzioni progettuali tra le quali quella che prevedeva l’utilizzo dei sistemi FritsJurgens® per porte pivotanti. Il sistema pivot System 3, è stato quindi selezionato e installato al centro dei pannelli che ruotano a 360 °con tre funzioni: ro-
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Spazi resi possibili dalla tecnologia Fritsjurgens®.
tazione, chiusura e posizioni di fermo su ogni 90°. La cerniera consente dunque alla porta di compiere una rotazione completa e di fermarsi ad ogni quarto di cerchio. System 3, grazie al suo design innovativo, richiede solo un leggero tocco per muovere la porta. La rotazione è garantita dalla struttura a molla brevettata. A partire da 45°, la porta descrive una rotazione automatica verso la successiva posizione di fermo, nella direzione e secondo la potenza con cui viene spinta. La porta raggiunge poi la posizione di fermo in due oscillazioni. La scelta di Starbucks è conferma del fatto che si sta diffondendo sempre di più la consapevolezza che l’inserimento di una porta pivotante in un ambiente possa essere la soluzione funzionale e veramente elegante in grado di influenzare la percezione dello spazio. La portata del meccanismo, integrato totalmente all’interno della porta così da rendere superfluo l’uso di un chiudiporta a pavimento, consente di supportare porte realizzate in materiali come il ferro, il
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marmo, il mosaico, il cemento, fino ad oggi impensabili da realizzare. La Cina di Starbucks è un mercato in rapida crescita con un negozio in apertura ogni 15 ore, segnando immensa opportunità in tutto il paese che è senza pari per qualsiasi altro marchio globale dei consumatori. Da 2020, l'azienda si pone un obiettivo di 5.000 negozi in tutto il paese. Con questo progetto, FritsJurgens® diventa partner strategico per importanti forniture in ambito contract e per ogni altra espressione progettuale. Grazie al lavoro di un team di professionisti e tecnici che, interfacciandosi con architetti e progettisti, offre le migliori soluzioni customizzate, in termini estetici e funzionali.
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COPERTURE GALLEGGIANTI IN ARGILLA ESPANSA PER LA ZOOTECNIA LECA LCM: LA SOLUZIONE INNOVATIVA ANTI-EMISSIONI PER LE VASCHE DI STOCCAGGIO LIQUAMI Laterlite propone la speciale argilla espansa Leca LCM come soluzione ai sensi di legge per il contenimento delle emissioni in atmosfera prodotte dalle vasche di stoccaggio liquami, per digestati e reflui zootecnici. L’attività zootecnica intensiva è certamente fonte di emissioni in atmosfera di gas a effetto serra e inquinanti. Le politiche europee per fronteggiare i cambiamenti climatici e l’inquinamento dell’aria hanno introdotto diversi strumenti normativi volti a ridurre le emissioni derivanti dagli allevamenti zootecnici. Le normative in vigore (Direttiva IPPC 2010/75/UE e Autorizzazione Integrata Ambientale, DLgs n.152 del 3 aprile 2006 e Autorizzazione alle emissioni, Direttiva 2008/50/CE “Relativa alla qualità dell’aria ambiente per un’aria più pulita in Europa”) hanno l’obbiettivo di promuovere l’adozione di strategie volte a ridurre l’impatto ambientale
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Leca LCM è una soluzione efficace e semplice da realizzare Per risolvere il problema legato alle emissioni di gas serra durante lo stoccaggio di liquami all’interno degli impianti di produzione di biogas.
delle deiezioni zootecniche in tutte le sue fasi di gestione, dall’escrezione allo stoccaggio, trattamento fino alla distribuzione in campo. Le emissioni di interesse e impatto ambientale sono l’ammoniaca, il protossido di azoto e il metano che vengono liberamente e ampiamente rilasciati in atmosfera con forti impatti negativi per l’ambiente. Per risolvere il problema legato alle emissioni di gas serra durante lo stoccaggio, sia di liquami che di digestato, all’interno degli impianti di produzione di biogas Laterlite propone Leca LCM, una soluzione efficace e semplice da realizzare. Leca LCM è la speciale argilla espansa che, posata galleggiante nello spessore di circa 15 cm sulla superficie del liquame/dige-
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Lagoni interrati, azienda agricola Emiliana Energy srl, Mirandola (MO): superficie copertura 400 m2, Leca LCM 60 m3.
stato, costituisce un vero e proprio filtro meccanico e biologico che ostacola meccanicamente la fuoriuscita degli inquinanti e gas serra dalla vasca. In più, Leca LCM favorisce la trasformazione degli inquinanti in composti più semplici e meno impattanti sull’ambiente, grazie alla presenza di un biofilm batterico di azotoriduttori e azotofissatori che si sviluppa sulla superficie porosa di ogni singolo granulo. Leca LCM è la soluzione più economica, sostenibile e di facile gestione per la copertura delle vasche liquami. Lo specifico trattamento dell’argilla espansa ne favorisce un impiego sicuro e versatile, estremamente vantaggioso per molteplici motivi: • facilità di messa in opera (si posa con pompaggio pneumatico e la produttività può raggiungere i 40 m3/h fino a quasi 80 m di distanza dal punto di pompaggio); • veloce ricopertura della vasca;
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PRODOTTISTREAMINGCITY Il modello DXW.
Lagoni interrati, azienda agricola La Favorita, Roncade (TV): superficie copertura 1.100 m2, Leca LCM 168 m3.
• buon comportamento alle differenti temperature (gelo o caldo intenso); • ininfluente nelle fasi di carico/scarico liquami; • ridotta usura; • materiale naturale ed ecologico, certificato Anab-Icea per la Bioedilizia. Leca LCM, come tutte le soluzioni Laterlite a base di argilla espansa, è un prodotto leggero: i granuli, di pezzatura 10-20 mm, pesano in mucchio circa 330 kg/m3. Alla leggerezza si affiancano poi molte altre caratteristiche tecniche tipiche dei prodotti Laterlite: Leca LCM è resistente al gelo e disgelo, è inalterabile nel tempo e riusabile interamente, è eco biocompatibile e incombu-
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Vasche di stoccaggio digestato, azienda agricola Venier, Barbata (BG): superficie copertura 1.500 m2, Leca LCM 225 m3.
stibile (certificato Euroclasse A1 di reazione al fuoco), infine è a ridotto assorbimento (il prodotto subisce uno specifico trattamento per aumentare le caratteristiche di “idrofobicità” dell’argilla espansa). Facilità e praticità caratterizzano le modalità di approvvigionamento e posa: Leca LCM viene fornita tramite mezzi cisternati con pompaggio pneumatico, quindi applicata per galleggiamento sulle superfici
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Vasche di stoccaggio digestato, azienda agricola Bonetto & Figli, Racconigi (CN): superficie copertura 3.700 m2, Leca LCM 560 m3.
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Vasche di stoccaggio liquami, azienda agricola La Visconta, Robecco sul Naviglio (MI): superficie copertura 1.500 m2, Leca LCM 224 m3.
Il modello DXW.
delle vasche o delle strutture di contenimento di liquami o di digestato. Per una corretta progettazione e gestione dell’applicazione, Laterlite fornisce un utile manuale d’uso per la corretta posa e manutenzione nel tempo della copertura, così come è sempre attivo il servizio di Assistenza Tecnica (infoleca@leca.it). Con un’affidabilità comprovata da numerose applicazioni, Leca LCM è la soluzione più innovativa, pratica ed efficace a disposizione degli operatori agricoli per il contenimento delle emissioni in atmosfera prodotte dalle vasche di stoccaggio liquami.
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LA CITTÀ DEL DOMANI SCHÜCO ITALIA AL FUORISALONE CON DUE INIZIATIVE CHE ANTICIPANO L’ABITARE DEL FUTURO Tram-way to the Future e aVOID powered by Häfele e Schüco: queste sono le iniziative che hanno segnano la presenza di Schüco Italia al Fuorisalone. Due appuntamenti per parlare di sostenibilità e nuove forme abitative, nonché l’occasione per approfondire e indagare quanto la progettazione degli involucri architettonici possa influire sui moderni stili di vita. Con l’obiettivo di approfondire il legame tra progettazione e nuove forme dell’abitare, dal 17 al 22 aprile Schüco Italia, player di riferimento nel mercato di porte, finestre e facciate in alluminio, ha preso parte al Fuorisalone 2018. Due sono le iniziative con le quali ha animato la Design Week: Tram-way to the Future, ciclo di conferenze itineranti organizzate da Progetto CMR all’interno di un tram storico ATM degli anni Venti, e aVOID powered by Häfele e Schüco, una mini casa su ruote di soli nove metri quadrati che aprirà letteralmente le proprie porte per fare cultura sulle nuove forme dell’abitare.
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“Per noi che supportiamo quotidianamente i progettisti – spiega Roberto Brovazzo, Direttore Generale di Schüco Italia – è un dovere indagare con lungimiranza le nuove forme di abitare e l’evoluzione dei moderni stili di vita. Il modo di vivere lo spazio abitativo influenza la progettazione dello spazio stesso, determinandone dimensioni, arredi, tecnologie e design dell’involucro. Abbiamo scelto di prendere parte a due iniziative culturali strettamente legate all’abitare sostenibile non solo perché crediamo nell’importanza di rivedere gli stili di vita odierni e approfondire quelli futuri, ma anche perché vogliamo dimostrare quanto il mondo del serramento possa contribuire alla creazione di ambienti più funzionali, confortevoli, sostenibili ed esteticamente impeccabili”.
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UN PO’ DI SILENZIO È USCITO IL QUADERNO TECNICO BIGMAT 2018, PUBBLICAZIONE DEDICATA AL PROFESSIONISTA. DISPONIBILE GRATUITAMENTE IN OGNI PUNTO VENDITA DEL GRUPPO L’isolamento acustico è da sempre una delle priorità dell’edilizia, soprattutto nel settore delle ristrutturazioni, una necessità da soddisfare per assicurare il comfort abitativo sia in edifici residenziali sia in contesti lavorativi. I professionisti devono possedere conoscenze al passo con le normative in continua evoluzione e competenze tecniche aggiornate sulle procedure e i calcoli da eseguire per effettuare un lavoro a regola d’arte, con soluzioni all’avanguardia per garantire privacy e benessere ambientale. BigMat, punto di riferimento per i professionisti, dedica all’isolamento acustico un volume di 64 pagine, curato dall’Ufficio Tecnico
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di BigMat con la collaborazione editoriale di ANIT, in cui sono analizzate le criticità di un progetto acustico senza escludere la necessità di una diagnosi acustica preventiva, al fine di individuare i reali punti deboli dell’edificio. Con il Quaderno Tecnico Isolamento acustico degli edifici, BigMat mette a disposizione per la propria clientela di artigiani, imprese e professionisti uno strumento utile, facile da consultare e dettagliato per agevolare lo svolgimento del proprio lavoro con approfondimenti e focus sia sulla teoria e la normativa di riferimento sia sulle soluzioni idonee per ogni problematica. I Quaderni Tecnici BigMat possono essere richiesti gratuitamente nei Punti Vendita del Gruppo oppure sfogliati in versione digitale sul sito www.bigmat.it nell’area dedicata al progettista. “La protezione acustica degli edifici è un argomento trattato fin dagli anni ‘50 in varie disposizioni legislative nazionali, regionali e raccomandazioni ma mai in maniera chiara ed esaustiva – spiega Pierluigi Sabato, responsabile Ufficio Tecnico BigMat per l’Italia –, per questo nella prima parte è stato necessario fare chiarezza sulla normativa in vigore, dalla Legge quadro sull’acustica n. 447 alla Norma UNI 11367 per la classificazione acustica delle unità immobiliari”.
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Il comfort acustico va progettato correttamente, ancor meglio se di pari passo con l’isolamento termico; la combinazione di questi due elementi andrà infatti a incidere sul valore dell’immobile ed è per questo che nel secondo capitolo l’Ufficio Tecnico BigMat e l’ingegner Matteo Borghi di ANIT hanno evidenziato le differenze tra il calcolo previsionale e le misure in opera richieste dalla normativa al fine di capire quali accorgimenti adottare per i propri cantieri e/o progetti. Altrettanto importanti sono poi i materiali e le indicazioni di posa – analizzati nel terzo e ultimo capitolo – dove “sono stati illustrati i diversi tipi di rumore (aereo, al calpestio e da impianti) con le rispettive soluzioni tecnologiche per intervenire sugli elementi dell’edificio interessati: facciate, intercapedini, pavimentazioni, vani scala e altro, che ci permettono di costruire edifici in grado di rispondere alle prescrizioni legislative e raggiungere elevate prestazioni di comfort acustico” conclude l’ingegner Sabato. Tra gli strumenti di comunicazione tecnica dedicata ai professionisti, BigMat annovera inoltre gli Speciali di UP! con approfondimenti sulle principali soluzioni costruttive legate all’involucro (consultabili anche sul sito www.bigmat.it), lo spazio online ExtraUP! (www.extraup.it) con le news di settore e infine la preziosa partnership con Il Sole 24ORE per approfondimenti tecnico normativi.
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BigMat BigMat, FONDATO NEL 1981, È IL GRUPPO LEADER IN ITALIA E IN EUROPA DI MATERIALI PER COSTRUIRE, RISTRUTTURARE E RINNOVARE. CON 905 PUNTI VENDITA (190 IN ITALIA) È PRESENTE IN 8 PAESI (BELGIO, FRANCIA, ITALIA, PORTOGALLO, REPUBBLICA CECA, SLOVACCHIA, SPAGNA E DAL 2015 ANCHE A MALTA) E HA UN FATTURATO COMPLESSIVO DI OLTRE 2 MILIARDI DI EURO. BigMat SI RIVOLGE AI PROFESSIONISTI DEL SETTORE DELL’EDILIZIA, MA ANCHE AI PRIVATI OFFRENDO PRODOTTI E SISTEMI COSTRUTTIVI PER LA REALIZZAZIONE DI EDIFICI ECO-SOSTENIBILI E AD ALTO COMFORT ABITATIVO. OGNI PUNTO VENDITA BigMat È UN CENTRO SPECIALIZZATO PER SOLUZIONI ALL’AVANGUARDIA E ATTENTE ALL'AMBIENTE, CHE VANNO DAI MATERIALI EDILI AI SISTEMI IN LEGNO, DALLE FINITURE D'INTERNI FINO AI RIVESTIMENTI E ARREDI DA ESTERNO. IL MARCHIO BigMat VIENE UTILIZZATO ANCHE PER IDENTIFICARE UNA LINEA DI PRODOTTI PROFESSIONALI PER TUTTE LE ESIGENZE DELL'OPERATORE EDILE E DELL'APPASSIONATO EVOLUTO E COMPETENTE. BigMat SI RIVOLGE ANCHE AL PRIVATO, ALL’ARCHITETTO E ALL’INTERIOR
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DESIGNER PER AIUTARLI NELLA PROGETTAZIONE E NELLA SCELTA DEI MATERIALI PER LA RISTRUTTURAZIONE, IL RESTYLING O LA CREAZIONE DI NUOVI AMBIENTI DELLA CASA, GRAZIE A SPAZI ESPOSITIVI PRESENTI SU TUTTO IL TERRITORIO NAZIONALE E GRAZIE AD HABIMAT, UNA RETE DI SHOWROOM D’INTERNI SPECIALIZZATI. NEL 2017 È STATO RINNOVATO IL CDA DEL GRUPPO BigMat E MATTEO CAMILLINI, DIRETTORE DI BigMat INTERNATIONAL HA ASSUNTO ANCHE IL RUOLO DI DIRETTORE DI BigMat ITALIA.
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UNA RETE VIRTUOSA ANCORA UNA VOLTA IL NETWORK DI IMPRESE LOMBARDE HA FAVORITO, CON IL SUO CONVEGNO ANNUALE, UN’IMPORTANTE GIORNATA DI CONFRONTO TRA ISTITUZIONI, PROFESSIONISTI E AZIENDE, SULLA RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA DEGLI EDIFICI Lo sciopero generale indetto per l’8 non ha intimorito la folta platea di ospiti che ha riempito gli spazi di BASE Milano in occasione del convegno annuale di Rete IRENE, Dire Fare Riqualificare – La Riqualificazione Energetica del patrimonio edilizio esistente: sviluppo, innovazione, opportunità professionale. Con oltre 500 partecipanti la giornata di convegno, con dibattiti, seminari e workshop, si è svolta all’insegna della positività, con un
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programma denso di contenuti formativi, e relazioni di alto profilo tecnico e confronti tra gli operatori del settore. La 3a edizione del convegno annuale di Rete IRENE si è aperta, per l’occasione, dando un doveroso tributo alla festa della donna con la partecipazione di Fermati Otello! un’Associazione di volontari impegnata nella sensibilizzazione sul tema della violenza di genere, attraverso l’organizzazione di iniziative e corsi di prevenzione alla violenza presso le scuole di Milano. Sempre alle donne Rete IRENE ha deciso di dedicare la parte iniziale del convegno che, dopo l’introduzione del Presidente Manuel Castoldi, ha visto sul palco fi-
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gure professionali femminili che nella loro attività sono vicine o fanno parte del mondo della riqualificazione energetica: Barbara Meggetto – Presidente di Legambiente Lombardia, Gloria Zavatta Amministratore Unico AMAT (Agenzia Mobilità Ambiente Territorio) e Valeria Erba - Presidente ANIT (Associazione Nazionale per l'Isolamento Termico e acustico). Prima di dare il via al tanto atteso tavolo di confronto tra istituzioni, associazioni e ordini professionali, ha preso la parola Virginio Trivella - Coordinatore del Comitato Tecnico e Scientifico di Rete IRENE - che ha illustrato le attività di promozione della Rete sui tavoli istituzionali. Il tavolo di confronto aperto al pubblico, mirato ad analizzare il ruolo della Riqualificazione quale vettore di sviluppo economico per il territorio, si è aperto con le parole di Manuel Castoldi: “Le famiglie oggi possiamo dire che sanno cosa vuol dire ‘riqualificare’,
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ma bisogna ancora fare molto affinché questa conoscenza del termine si trasformi in una maggiore consapevolezza sul contenimento dei consumi, il comfort e la riduzione delle emissioni”, parole che hanno permesso a Riccardo Fiorina, giornalista e per l’occasione moderatore del tavolo di confronto, di passare la parola a Stefano Ciafani – Direttore Generale Legambiente Onlus che ha parlato di rigenerazione urbana e di come sia essenziale mettere insieme i tanti tasselli che la compongono. “Quando, cosa e perché fare riqualificazione sono ormai punti ben chiari nella mente dei più, bisogna adesso interrogarsi sul ‘come’ e per farlo occorre puntare l’attenzione sul consumo dei condomini e attivare un’azione strategica che coinvolga ogni parte: dalle istituzioni, agli operatori tecnici fino ad arrivare agli Amministratori di Condominio e cittadini” – queste le parole di Ciafani.
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Dal mondo istituzionale hanno poi preso parola Alice Tura - Direzione Generale Ambiente, Energia e Sviluppo Sostenibile di Regione Lombardia e Marco Granelli - Assessore a Mobilità e Ambiente, entrambi hanno sottolineato come sia fondamentale prendere in carico la situazione adesso, senza aggrapparsi unicamente a piani risolutori solo per un futuro molto lontano. L’obiettivo da imporsi è sull’oggi, un fine che possa fornire una leva decisa sul tema dell’efficientamento. Granelli in tal senso, ha riportato l’esempio del bando appena emesso dal Comune di Milano per l’erogazione di finanziamenti finalizzati a fornire ai cittadini risposte concrete e risorse nel momento stesso in cui scelgono di sposare la causa della riqualificazione. Durante la tavola rotonda si è parlato tanto anche di formazione, lo si è fatto con Lorenzo Pagliano - Politecnico di Milano che ha illustrato come uno dei simboli della formazione meneghina, nazio-
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nale e mondiale si stia attivando affinché venga impartita la giusta preparazione non solo alle nuove leve, ma anche a coloro che già operano nel settore: un vero e proprio scambio tra operatori e policy makers così che ci possa essere un’integrazione tra le competenze e una maggiore apertura verso un argomento tanto complesso e strutturato. Anche Roberto Ponzini - Presidente Collegio dei Periti Industriali e dei Periti Industriali Laureati delle Province di Milano e Lodi ha sottolineato l’importanza dell’acculturamento di tutti i professionisti (garantito, ad esempio, dai tanti convegni sostenuti con i CFP), ma anche dell’utente finale. In linea con queste opinioni anche Franco Baretich - Consigliere Ordine degli Ingegneri della Provincia di Milano che ha sottolineato la fondamentale importanza di conoscere al fine di operare nella maniera più opportuna. Di formazione e informazione ha parlato anche Federica De Pasquale - Responsabile dei Rapporti Istituzionali di ANAIP che ha
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spostato il dibattito sul ruolo degli Amministratori di Condominio, riportando l’esigenza di obbligare alla formazione anche questo comparto, così che si possa contare su una filiera adeguatamente competente al fine di adempiere ai tanti compiti oggi in mano all’Amministratore, un interlocutore che deve unirsi in squadra con tutte le altre figure professionali coinvolte nel campo della riqualificazione. L’attenzione si è poi spostata sul tema finanziario grazie alla presenza di Eleonora Bisel - Responsabile Area di BCC - Banca di Credito
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Cooperativo che ha sottolineato come il comparto delle banche rappresenti un anello fondamentale della catena della riqualificazione, senza il quale gli interventi non potrebbero neanche essere avviati. Quello che serve, senza dubbio, sono strumenti di garanzia per i consumatori che si apprestano a stipulare contratti, richiedere prestiti etc. La tavola rotonda si è poi chiusa con l’intervento di Federico Tedeschi - Coordinatore comitato tecnico Consorzio Cortexa che ha parlato dell’im-
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portanza di fare una cultura della qualità che vada ad esaltare i prodotti e i progetti caratterizzati da alti livelli in termini di prestazioni e risultato. La giornata DIRE FARE RIQUALIFICARE è proseguita nel pomeriggio con i numerosi workshop organizzati dai retisti di Rete IRENE e con il confronto di approfondimento titolato “La riqualificazione energetica degli edifici: aspetti tecnici e normativi, incentivi fiscali, cessione del credito, finanziamenti, contratti”, alla quale hanno preso parte Franco Casarano Studio Legale LS Lexjus Sinacta e Presidente Assocond, Claudia Peduto - Responsabile U.C.R.Edil - Ufficio Contenimento Risorse Energetiche nell'Edilizia del Comune di Milano, Mario Tramontin – Vicepresidente Rete IRENE, Carlo Castoldi - Consulente Tecnico Senior e Membro Comitato Tecnico Scientifico di Rete IRENE, Fabio Bonalumi - Consigliere Collegio dei Periti Industriali e dei Periti
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Industriali Laureati della Provincia di Milano e Lodi e Carlo Aloi Consigliere Nazionale e Membro del Comitato Tecnico Energia di Assoenergia. Il convegno è stato patrocinato da Regione Lombardia, Comune di Milano, Legambiente, ENEA, ANAIP e dall’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Milano ed è rientrato nella Settimana delle Energie Sostenibili del Comune di Milano. Come ricordato da Manuel Castoldi – Presidente di Rete IRENE, questa giornata ha bissato il successo ottenuto lo scorso anno durante il quale era stato inaugurato un percorso che oggi non si è ancora concluso, ma che ha dimostrato di essere la strada giusta da percorrere: “Oggi ci siamo confrontati e abbiamo posto le solide basi per dare a tutte le professionalità presenti in platea le giuste informazioni per cooperare insieme e migliorare l’azione dell’intera filiera”.
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di Pietro Ferrari
SESTA EDIZIONE DEL FORUM FIMI: LE DINAMICHE ECONOMICHE E CULTURALI DI UN PAESE IN TRASFORMAZIONE IL MERCATO CINESE ALLA RICERCA DELL’ESCLUSIVITÀ E DELL’ESPERIENZA EMOZIONALE Il sesto Forum dell’internazionalizzazione del Made in Italy, organizzato da Messe Frankfurt Italia si chiude con 280 partecipanti e rinnovate prospettive verso il mercato cinese. L’incontro, tenutosi questa mattina a Milano in collaborazione con Fondazione Italia Cina e Elle Decor Italia,
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Pietro Ferrari al Forum Fimi di Milano.
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ha raccontato il ruolo determinante del Paese nell’economia e nella diffusione di nuove tendenze sullo scenario mondiale. Il sogno cinese, che si concretizza nell’affermazione di una nazione moderna e pienamente sviluppata entro il 2049, offre opportunità che richiedono la consapevolezza di precise dinamiche culturali. Il miglioramento degli stili di vita, la ricerca dell’esclusività e di una esperienza di acquisto emozionale caratterizzano la generazione dei millenials, 415 milioni di persone che traineranno i consumi e richiederanno una strategia di comunicazione secondo il linguaggio delle nuove generazioni cinesi, avanti anni luce nell’utilizzo dei dispositivi tecnologici. Momenti del Forum Fimi di Milano.
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Detlef Braun, Member of Executive Board di Messe Frankfurt, ha affermato “il mercato cinese rappresenta una destinazione strategica per l’export. Approfondire le dinamiche del mercato cinese risulta fondamentale per qualsiasi impresa del Made in Italy o Made in Germany che abbia l’ambizione di competere in quest’area di mondo. Messe Frankfurt che ha organizzato trent’anni fa la sua prima fiera in Asia, con un una prospettiva di lungo termine, ha poi sviluppato manifestazioni quali Interiorlifestyle China e Intertextile Shanghai Home Textiles per l’interior design, Intertextile Shanghai Apparel Fabrics per il tessile abbigliamento, Automechanika per l’automotive, Music China per la musica rispondendo a una crescita dei consumi legati all’abbigliamento,
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alla casa, all’educazione, alla cultura e al tempo libero, ai trasporti”. Xu Yingxin, Vice President, China National Textile and Apparel Council. Executive Vice President, The Sub-Council of Textile Industry, China Council for the Promotion of International Trade, ha dichiarato “dal settembre 2013 ad oggi, la Belt and Road Initiative, la via della seta del ventunesimo secolo, ha riscosso ottimi risultati, raccogliendo, alla fine del 2016, il supporto di oltre 100 Paesi. La Cina ha firmato 46 accordi di cooperazione con 39 Nazioni e organizzazioni internazionali, tra cui l’Italia e altri Paesi Europei, garantendo così relazioni internazionali, capacità produttive, investimenti finanziari, ricerca e
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sviluppo tecnologico e accordi marittimi. In generale, si tratta di una proposta di progetto a lungo termine in grado di intercettare le sfide globali di oggi per svilupparle in maniera inclusiva e sostenibile, non solo in Cina ma in tutto il mondo. Sono cinque i pilastri fondanti dell’iniziativa: coordinamento delle politiche internazionali, collegamenti e infrastrutture, accordi di libero mercato, integrazione finanziarie e politiche sociali.” Massimiliano Guzzini, Vice President e Direttore Business Innovation iGuzzini ha commentato:“dal 2005 al 2011 sono vissuto a Shanghai per avviare la sede e lo stabilimento iGuzzini in Cina, destinati a soddisfare le esigenze del mercato Asia Pacific. Sulla base di questa esperienza, che reputo un accrescimento personale fondamentale, ritengo che la Cina, con tutte le difficoltà legate al dialogo ancora complesso tra culture diverse, rappresenti per le imprese innovatrici una grande opportunità sotto vari aspetti. Non solo come business, ma anche perché stimola la creazione di nuovi processi di produzione e consente di confrontarsi con nuovi trend e architetture ad alto impatto tecnologico e di innovazione.” Francesco Boggio Ferraris, Direttore Scuola di Formazione Permanente della Fondazione Italia
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Cina ha evidenziato “Il Made in Italy gode di un apprezzamento elevatissimo sul mercato cinese, ma necessita di un adeguamento dei modelli di distribuzione che è possibile solo attraverso un aggiornamento costante sulle abitudini di acquisto di quello che a tutti gli effetti è il nuovo trend setter globale. I magazzini fisici non possono più essere solo luoghi di vendita, ma locali che combinano arte, cultura e intrattenimento. Le strategie O2O (online-to-offline) mirate a migliorare l’esperienza di acquisto costituiscono uno sviluppo imprescindibile.” La rivoluzione del New Retail fa della Cina il primo mercato ecommerce al mondo, con un tasso di crescita medio annuo del 20%. Albert Antonini Mangia, Marketing Manager di Alibaba Italia, a chiusura dell’evento ha dichiarato: “Il tema di questa edizione del Forum coincide con la nostra mission di supportare le aziende italiane a esportare in Cina utilizzando le nostre piattaforme. Tramite il nostro ecosistema offriamo loro la possibilità di vendere a un mercato di 488 milioni di utenti attivi, dei quali circa l’80% ha meno di 35 anni e ac-
87 Un prezioso intrattenimento musicale.
cede alle piattaforme e fa acquisti soprattutto da dispositivi mobili. Internazionalizzazione delle imprese fa però anche rima con digitalizzazione: Alibaba intende ridisegnare il futuro del commercio, puntando proprio sull’innovazione tecnologica e la digitalizzazione del retail lungo tutta la catena del valore, di fatto rendendo obsoleta la tradizionale distinzione online e offline nell’esperienza di acquisto.” Il forum ha anche offerto spunti per fare chiarezza sul tema della proprietà intellettuale, determinante per tutti gli interlocutori coinvolti nel processo creativo. Andrea Cappai, European and Italian Trademark and Design attorney Bugnion Spa ha affermato “Se guardiamo alla storia, il fil
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rouge commerciale che lega l’Italia alla Cina risale all’Alto Medioevo; da allora questi due Paesi di cultura millenaria si sono confrontati e, sebbene con alterne vicende, hanno goduto di un proficuo scambio culturale, oltre che economico. L’incontro di oggi, quindi, è un tassello importante che suggella un rapporto centenario in cui la tradizione si è intrecciata costantemente con l’innovazione. Ed è proprio nella Cina di oggi che l’antico e raffinato artigianato, sviluppatosi nel corso dei vari cicli dinastici, si mescola con la tecnologia più moderna ed evoluta; questo cocktail degli estremi genera un mercato di consumatori che, al di là del benessere economico, stanno risco-
Un prestigioso panel di relatori.
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prendo il valore del saper fare e dell’esclusività, meglio, dell’unicità. In questo contesto, le piccole e medie imprese italiane, innovative per vocazione ma radicate nei propri territori e nelle proprie culture, possono trovare uno sbocco molto importante e in alcuni casi il riscatto da anni di crisi. Tuttavia, l’enormità del mercato cinese odierno e la competizione con colossi – locali e internazionali – impone alle imprese nostrane di compiere scelte strategiche che siano adeguate e consapevoli. In tale prospettiva, una strategia di tutela dei diritti di proprietà industriale di buon senso permetterà di concorrere, anche con i big player, avendo le carte in regola per ottenere il successo commerciale.” Livia Peraldo Matton, Direttore Responsabile di Elle Decor Italia ha presentato il numero di novembre dal titolo ‘Cina Andata e Ritorno’. Forte di un network internazionale composto da 25 edizioni - tra le quali ricordiamo quella cinese che in circa dieci anni di vita è riuscita a riflettere pienamente l’evoluzione del gusto e dei consumi
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del suo pubblico - il magazine compie un viaggio nel Paese attraversando i territori che gli sono più vicini, raccontando cosa nasce dall’incontro fra Occidente e Oriente. Si parte dall’attualità: dall’inaugurazione in Cina di nuovi progetti firmati da brand e curatori occidentali, per poi raccogliere le testimonianze di tycoon orientali, testimoni oggi di un modello vincente di globalizzazione nel mondo dell’arte, dell’architettura, del fashion, dell’arte, degli interiors e del design. E racconta di giovani emergenti impegnati nella ricerca di un linguaggio riconoscibile e originale che supera definitivamente il cliché del 'made in China' inteso come copia. Ma è entrando nella dimensione domestica, nel modo di abitare delle nuove generazioni, quella dei Millennial, che le due culture, orientale e occidentale, trovano la giusta sintesi nel nome del design italiano: nei loft di giovani architetti ed enfant prodige del cinema cinese l’artigianato etnico dialoga con pezzi d’autore e icone del made in Italy.
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Una testimonianza che annulla le distanze, a dimostrazione che il dialogo è già possibile. Ulteriori informazioni sono disponibili al sito: fimi.messefrankfurt.com
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LA FONDAZIONE ITALIA CINA LA FONDAZIONE ITALIA CINA È UN’ORGANIZZAZIONE SENZA SCOPO DI LUCRO CHE HA L’OBIETTIVO DI PROMUOVERE GLI SCAMBI ECONOMICI, POLITICI E CULTURALI TRA ITALIA E CINA. IN PARTICOLARE LA FONDAZIONE SI PROPONE DI INCREMENTARE GLI SCAMBI DI IDEE, PERSONE, BENI, SERVIZI E CAPITALI TRA I DUE PAESI. LA FONDAZIONE SI ATTIVA CON LE ISTITUZIONI AL FINE DI CONTRIBUIRE A PIÙ STRETTE RELAZIONI ECONOMICHE E COMMERCIALI E A PROMUOVERE UN MIGLIORE CONTESTO ECONOMICO PER LE IMPRESE ITALIANE CHE OPERANO CON LA CINA ED UN AMBIENTE PIÙ RICETTIVO PER LE IMPRESE CINESI IN ITALIA. LA FONDAZIONE ANNOVERA TRA I PROPRI SOCI MINISTERI, REGIONI, LE PIÙ IMPORTANTI REALTÀ IMPRENDITORIALI E I PRINCIPALI ISTITUTI DI CREDITO IN ITALIA, NONCHÉ L’ASSOCIAZIONE CHE RIUNISCE LE MULTINAZIONALI CINESI CHE HANNO INVESTITO IN ITALIA. ELLE DECOR ITALIA È IL MAGAZINE INTERNAZIONALE DI DESIGN E TENDENZE, ARREDAMENTO E STILI DI VITA, ARCHITETTURA E ARTE, EDITO DA HEARST ITALIA (HMI). IMPEGNATO NELLA DIVULGAZIONE DEI NUOVI MODI DI ABITARE, NELL'INFORMAZIONE E IN AMBITO DI DESIGN E NELLA PROMOZIONE DELLA CULTURA
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DEL PROGETTO IN ITALIA E ALL'ESTERO, È PARTE DI UN NETWORK CHE SI ESTENDE IN 28 PAESI, CONTA 25 EDIZIONI IN TUTTO IL MONDO (10 MILIONI DI LETTORI) E COSTITUISCE LA PIÙ GRANDE RETE INTERNAZIONALE DI PERIODICI DI INTERIOR DESIGN. ELLE DECOR ITALIA RAPPRESENTA UNA PIATTAFORMA MULTICANALE CON UNA FORTE SPECIALIZZAZIONE VERTICALE, IN GRADO DI RISPONDERE ALLE ESIGENZE DEL SETTORE ATTRAVERSO SOLUZIONI DI BUSINESS SPECIFICHE.
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