ISSN 2283-7213
dicembre 2016
Sistema Serramento
Poste Italiane spa - Sped. Abb. Post. - D.L. 353/2003 (Convertito in legge 27/02/2004 n. 46), art. 1, comma 1 - LO/M/ - euro 10,00 - In caso di mancato recapito rinviare all’ufficio CMP Roserio (Mi) per la restituzione al mittente che si impegna a pagare la relativa tariffa - Editrice webandmagazine s.r.l. - Via Valla, 16 - I-20141 Milano - www.webandmagazine.media
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backUP gestioni editoriali
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SistemaSerramento
numero quattordici anno duemilasedici mese dicembre
02
COLOPHON SOMMARIO
07
EDITORIALE
MATERIALI E CULTURA
di Sonia Maritan
CONVENTION EKU UN NUOVO ROAD SHOW PER I PROFILATI
eccellenza.
Il mondo dell’alluminio ribadisce la sua di Sonia Maritan
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OUTLOOK
MEGLIO NON FARLO
In questo intervento si evidenzia l’abitudine da parte di alcuni serramentisti di utilizzare legni diversi da quelli descritti in capitolato o nel contratto redatto per il cliente, azione che lede i diritti del consumatore fornendo indicazioni sul materiale non conformi alle nomenclature stabilite dalla normazione unificata europea in materia (UNI EN 13556) e che potrebbe essere interpretata come una violazione all'Art.515 del Codice Penale che prefigura il reato di frode in commercio. di Samuele Broglio
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PROJECT ALPILEGNO
26
LARICE IN VAL DI LEDRO
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08
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CONVENTION ALUK
NASCE IL DESIGN STUDIO MILANO
L’11 e 12 novembre, assieme a partner, progettisti e stampa specializzata è stato inaugurato il nuovo showroom AluK, sviluppato per diventare un punto di riferimento per il mondo dell’involucro edilizio. Presente anche Pietro Gimelli, direttore generale di Unicmi, che rileva i numeri di un mercato interessante fatto di 8 milioni di finestre. di Sonia Maritan
004 SistemaSerramento
I serramenti Alpilegno valorizzano un innovativo eco resort, garantendo le migliori prestazioni dal punto di vista funzionale ma anche un contributo estetico assicurato dal disegno degli infissi in coerenza con lo stile degli chalet. di Paolo Rolandi
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PROJECT FAKRO
UNA PIOGGIA DI LUCE NATURALE "PASSANTE"
Ai piedi delle Alpi Carniche e Giulie sorge Villa Qualso che fa della luce il suo punto di forza, elementi caratterizzanti sono infatti le quattro aperture presenti sulla copertura e la "finestra a terra" che porta una pioggia di luce naturale a tutti i livelli dell'abitazione. di Michela Vassena
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PROJECT LUALDI
I SERRAMENTI PROTAGONISTI NELLE LANGHE
In un prestigioso intervento di ristrutturazione nelle Langhe che connette un edificio ottocentesco a un altro risalente al 1940, predomina il linguaggio dei materiali e il rispetto dell'atmosfera originaria, cui rispondono con grande eleganza anche gli infissi, inserendosi con stile nei due diversi volumi del progetto. di Paolo Rolandi
30
di Cinzia Russo
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PROJECT OIKOS
PRESTIGIO E LUSSO, "I BIGLIETTI" D'INGRESSO
Ancora una volta sono Synua e Tekno di Oikos Venezia, le porte blindate scelte per garantire qualità e sicurezza in contesti abitativi di lusso. di Monica Zani
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UNA PORTA SULL’ARTE
Un design essenziale e minimalista, quello delle porte Lualdi, che ha valso all’azienda lombarda l’appalto per la realizzazione della Galleria Cima di New York.
PROJECT NAVELLO
PROJECT SECCO SISTEMI
GLI ARSENALI DELLA REPUBBLICA TORNANO A SPLENDERE
Riprende vita un luogo simbolo di Pisa conservando il sapore di sette secoli di storia: eleganti e sottili profili assecondano il profilo dell’antica facciata, che in trasparenza restituiscono tutto il fascino Trecentesco di allora. di Roberta Bocca
PROJECT SCRIGNO
IL DESIGN MINIMALISTA DEGLI SPAZI
Per il complesso parchitello Alta, armonia di forme e linee per un risultato ecosostenibile e a misura d’uomo. di Cinzia Russo
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PROJECT SIMONSWERK
L’ECCELLENZA SI VEDE ANCHE NEI DETTAGLI
SimonsWerk: 9000 metri quadrati di lusso e cultura con l cerniere Tectus TE 540 3D per il fondaco dei tedeschi. Belle e invisibili. di Alessio Santucci
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PROJECT AGC
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ARCHITETTURA CHE "COMUNICA"
AGC firma le vetrate del nuovo quartier generale di Forte Bank ad Astana, una delle principali banche del Kazakistan, da oltre 20 anni attiva nel paese, con 16.800 mq di vetro. di Alessio Santucci
IDENTIKIT Sayerlack
UNA "PENNELLATA" E IL FINGER JOINT SVANISCE
Elevato copertura per legni di conifera con il nuovo fondo per esterni Sayerlack AM424/XX, studiata per aumentare il potere coprente particolarmente richiesto nel caso del finger joint o di legni molto porosi. di Paolo Rolandi
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IDENTIKIT CELEGON
ERGON living T.E. Slim presenta il sistema rototraslante che diventa ancora più versatile pur mantenendo le qualità con le quali ERGON living si è affermata come novità tecnologica nel panorama delle aperture interne. di Valeria Bonatti
IDENTIKIT Schüco
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ENel settore del serramento da tempo il trend del minimale primeggia e così nascono le finestre e porte finestre Schüco Block System con anta a scomparsa che si mimetizzano alla perfezione nella struttura dell’edificio. Invisibile all’esterno e sottilissima all’interno, massimizza la superficie vetrata e la luminosità degli interni.
Le proposte di Finstral permettono soluzioni senza opere murarie in tempi ridotti, garantendo in poco tempo un grande comfort. di Michela Vassena
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Massima efficienza energetica sul bordo vetrocon vetrate triple ad alte prestazioni che permettono di utilizzare lastre più sottili riducendo considerevolmente il peso complessivo. di Michela Vassena
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La ditta Encraft, in primo piano nell’estrusione di Pvc ci racconta uno scenario estremo.
di Monica Zani
di Beatrice Guidi
IDENTIKIT NUSCO PORTE SUGGESTIONI INNOVATIVE E INTRAMONTABILE TRADIZIONE RIVISITATA
Sartorialità e qualità made in Italy caratterizzano anche le linee Art Work e Platinum che interpretano due diverse concezioni di design di Nusco Porte:nel primo caso con una linea contemporanea, mentre la seconda rappresenta le porte in vero legno massello dal 1968. di Paolo Rolandi
IDENTIKIT ALIAS
UNA SICUREZZA IN PIÙ ...ELEGANZA
IL PVC SUL MERCATO INDIANO
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IDENTIKIT Saint-Gobain Building Glass EFFICIENZA IN LUCE
di Roberta Bocca
IDENTIKIT Encraft
IDENTIKIT FINSTRAL
UNA SOLUZIONE PER OGNI PROGETTO
LA FINESTRA CHE NON SI VEDE
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FAIRS Klimahouse
UN'EDIZIONE CHE GUARDA AL FUTURO E ALLA BIENNALITÀ
L’appuntamento con la 53esima edizione del SAIE che diventa biennale sarà nel 2018; una buona notizia quella della biennalità per i big dell’edilizia e le aziende che lo chiedono da sempre per le fiere del settore edile. Intanto il SAIE 2016 cresce come emerge dai numeri che l’ente fieristico restituisce. di Beatrice Guidi
“SOTTILE” INNOVAZIONE
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FAIRS Klimahouse LA CASA SU MISURA
Klimahouse.
Un concept abitativo rivolto al futuro a di Beatrice Guidi
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contatti
Fiera di V Verona erona
9-12 9 -12 Febbraio 2017 2
Mostra iinternazionale nternazionale sull’impiego mpiego del legno o nell nell’edilizia edilizia 10 1 0F Febbraio ebbrraio 20 2017 17 - Ar Arena ena 1 11 1
Il ““Battesimo” Il Bat a tesimo” del Sistema S P -Lam a P-Lam Alla fine d del XIX XIX secolo Joseph Joseph Monier Monier inventava inventava il cemento ar armato… mato… Potito Pedone inventato e all’inizio o del XXI XXI secolo P otitto P edone afferma afferma «io o ho inv vent enta ato o il legno eg o armato ar mato per p la costruzione costruzione di di edifici antisismici ed e ecosostenibili in legno X-Lam», naturale effetti collaterali diffu-X-L am», un rrimedio imedio nat urale senza s eff etti collatera ali per una maggiore e diffu costruzioni sione di c costruzioni in legno nel n mondo. Il Pr Prof. of. Ar Ario io C Ceccotti eccotti che che il 1 12 2 gennaio ha visto in antepr anteprima ima il P P-Lam -Lam aff afferma ferma c che he il sistema ha fatto un u passo a vanti in q ua anto pr opone un sistema di con nnessioni metallic he con scato ole e bar re di acciaio c he ci pe ermettoavanti quanto propone connessioni metalliche scatole barre che permettono di par lare di legno “ar mato”, come aff e ma P er otito P edone, br evettatte e inghisate con rresine esine nel le egno dei parlare “armato”, afferma Potito Pedone, brevettate legno pannelli X-lam m e che che possono esser e dime ensionate in modo da rrestare estare age a volmente in campo elastico o sotto il essere dimensionate agevolmente ter remoto di pr ogetto. terremoto progetto. C ulla ideale e per promuovere promuovere un nuo vo modo di costr uire è Legn no & E dilizia c he vi invit a alla a, a pr eCulla nuovo costruire Legno Edilizia che invita, presenza del suo s inventore, al ttavolo avolo tecn nico sul P -Lam: Sonia M arit i an, Dir ettrice di Str uttura L egno b inventore, tecnico P-Lam: Maritan, Direttrice Struttura Legno byy www .weband dmagazine.media, pr esenta il pr ogetto di P otito P edone b ood S ystem c he insieme a un u panel www.webandmagazine.media, presenta progetto Potito Pedone byy W Wood System che di esper ti com me il Pr of. F ranco L aner e ad altr esto Q ualità Legno ”, q uali, IIng. ng. F ranco co Pi va, esperti come Prof. Franco Laner altrii membr membrii del “Manif “Manifesto Qualità Legno”, quali, Franco Piva, Pr of. F elice R agazzo, D r. F orr. Andr ea Z enari mettono sul tavolo tavolo i pr imi ar gomenti del dibattito: Prof. Felice Ragazzo, Dr. For. Andrea Zenari primi argomenti
Ore O re e1 15:30 5:30 Partner TTecnico ecnico
’INVENZI ’INVENZIONE ONE RIGU RIGUARDA ARD DA IIL LS SISTEMA ISTEMA CO COSTRUTTIVO STRUT TIVO • LL’INVENZIONE
O UN UNA A DIV DIVERSA VERSA P PROPOSIZIONE ROPOSIZIONE DE DELLA LL LA TECNO TECNOLOGIA LOGIA DI ASS ASSEMBLAGGIO EM MBLAGGIO DE DELL’X-LAM? LL L’X-LAM?
TECNOLOGIA OLOGIA COME P PER ER L L’X-LAM ’X-LAM CON C CONSTA STA DI F FERRAMENTA ERRAMENT TA A S SECCO, ECCO, • LLAA TECNO MISTA A CONNE MISTA C CONNESSIONI SSIONI CHE INCO INCOLLATE, LLATE, CON CONNE CONNESSIONI SSIONI VER VERTICALI RTICALI (ESEMPIO (E SEMPIO OA ANGOLI), NGOLI), RI RISOLVE SOLVE IIL LP PROBLEMA ROB BLEMA DEI P PONTI ONTI TERMICI?
PROPOSTA DI A ATTACCO T TACCO A TERR TERRA AG GARANTISCE ARANTISCE L LA A DUR DURABILITÀ ABILITÀ À DE DEL LL LEGNO? EGNO? • LLAA PROPOSTA DEFINIAMO INVENZIONE O OPPURE PPURE IIL LP P-LAM -LAM P POTREBBE OTREBBE R RAPPRESENTARE APPRE R SENT TARE • LLAA DEFINIAMO UNA UN A DIVERSA DIVE ERSA TECNO TECNOLOGIA LOGIA DI ASS ASSEMBLAGGIO EM MBLAGGIO DEI P PANNELLI ANNELLI X-L X-LAM? LAM?
UNT TO P PIÙ IÙ DE DELICATO, LICATO, COME O OSSERVA SSER RVA IIL L PRO PROF. F. ARIO C CECCOTTI, ECCOT TI, S STA TA NE NEL LF FATTO AT TO • IL PPUNTO CHE UN E EDIFICIO DIFICIO CHE S SII COM COMPORTI PORTI E ELASTICAMENTE LASTICAMENTE S SOTTO OT TO L L’EFFETTO ’EFFET E TO DE DEL L TERR TERREMOTO, EMOTO, SA SARÀ RÀ S SOTTOPOSTO OT TOPOSTO A AD DA ACCELERAZIONI CCELERAZIONI IM IMPORTANTI PORTANTI A AII P PIANI IANI SUPERIORI. SUPERIOR RI. È PREVISTO PREVISTO L LO OS STUDIO TUDIO DI S SISTEMI ISTEMI DI S SMORZAMENTO MORZAMENTO S SISMICO ISMICO QU QUALI ALI I TUNED-M TUNED-MASS MASS D DAMPERS AMPERS O UN QU QUALCHE ALCH HE TI TIPO PO DI IISOLAMENTO SOLAMENT TO ALL ALLA AB BASE? ASE?
La discussione, La discussion ne, dopo l’incontr l’incontro o di Legno& Legno&Edilizia, Edilizia, pr proseguirà oseguirà sulle pagin pagine ne di Str Struttura uttura Legno,, e su questa Legno questa testata raccoglierà anc anche h i commenti liv he live ec che he scatur scaturiranno ira anno durante il tavolo ta avolo tecnico o dedicato al P P-Lam -Lam (tenendo in considerazione anc anche he q quelli uelli diff d differiti eriti rrispetto ispetto ora e gior giorno no iin n cui ci sarà l’incontr l’incontro o in fiera). Organizzato Or ganizzato d da:
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EDITORIALE di Sonia Maritan
MATERIALI E CULTURA
In questo numero che ha chiuso il 2016 e aperto il Nuovo Anno abbiamo lasciato spazio alle aziende, vetrine di prodotti e progetti si susseguono così per dar voce ai produttori, quelli che si rappresentano al meglio affidandosi ad agenzie competenti in materia. Non ci sono state tutte, ma ne abbiamo in coda alcune che non mancheremo di inserire nel prossimo numero. Edizione nella quale inseriremo gradualmente una serie di cambiamenti per cercare di rappresentare al meglio un mercato che affronta un grande cambiamento, soprattutto sul fronte della comunicazione. Porte da interno e serramenti esterni poi si caratterizzano entrambi con due facce, non solo perché sono fatti di due lati che guardano in ambienti diversi o addirittura dentro e fuori l’edificio, ma soprattutto per meglio distinguere l’anima produttiva da quella progettuale: per approfondire con cura la creazione e la formulazione dei prodotti da una parte ed esaminare dall’altra, quella che vede il prodotto finito affiancarsi a tutta una serie di altri manufatti che poi caratterizzano gli spazi nei quali viviamo; finalizzando il progetto a un livello più estetico che tecnologico giunti all’ultimo cruciale passaggio in cui plasmare lo spazio risulta determinante per creare l’atmosfera che poi di quei luoghi ameremo. La porta da interno si è affiancata al mondo dell’interior con naturalezza ormai da tempo, così sta facendo la porta d’ingresso ma anche il serramento esterno si avvicina inesorabilmente al linguaggio del design, altrimenti non ci si spiegherebbe la “corsa alla finestra minimale” che rappresenta il trend più forte negli ultimi tempi. La tecnologia qui risponde a un’esigenza eminentemente estetica! Semplificando, credo che nel parterre di elementi che disegnano l’insieme di uno spazio costruito, il sapore di quel luogo sia condizionato soprattutto dai materiali e dai colori che innanzitutto la nostra vista percepisce, e a seguire gli altri sensi. Il materiale costituente resta pertanto essenziale, come dimostra la prima campagna digitale italiana per il serramento di alluminio, di cui parleremo più approfonditamente nel prossimo numero, intanto va segnalato che primarie aziende del settore, anche presenti su questo numero, l’hanno sostenuta. In questo, chi scrive, si trova invece a dover riflettere sul materiale legno, perché il primo impegno del 2017 in ambito convegnistico mi vede coinvolta non solo nella presentazione dell’evento, ma anche come relatrice, al convegno “Una finestra sulla grande bellezza”. che l’azienda Cortevesio in collaborazione con ICA organizza il 9 febbraio presso il Roero Park Hotel (Località Maunera, 112) a Sommariva Perno in provincia di Cuneo. Interessanti i presupposti dai quali parte e che riguardano quale direzione stia prendendo la decorazione del legno, quali siano i trend per la finitura in futuro, quali debbano essere gli approcci produttivi per creare sempre qualcosa di nuovo e di industrializzabile, quanto sia importante il confronto fra chi progetta e chi produce e come affrontare un mercato oggi basato esclusivamente sulla customizzazione. I miei incontri con Rinaldo Guagnoni, ci hanno portato a parlare de “La grande bellezza”, ispirato al film di Paolo Sorrentino interpretato da Toni Servillo, che veste i panni di un navigato giornalista di costume e critico teatrale, dal fascino innegabile, impegnato a districarsi tra gli eventi mondani di una Roma così immersa nella bellezza del passato, che tanto più risalta rispetto allo squallore del presente. Come creare o ricreare la bellezza è quindi diventato l’obiettivo da perseguire, perché proprio come nel film vogliamo rifuggire la povertà di contenuti che continua a scorgere il protagonista in quelle feste trash e volgari cui prende parte. Naturalmente vale per le finestre di qualunque materiale esse siano fatte, ma il focus di questo incontro è sulla finitura e i serramentisti che costituiranno la platea costruiscono finestre in legno. A me è stata posta una domanda precisa: come trasformare la bellezza di un serramento in un argomento di marketing? Rispondo toccando solo i punti principali che tratterò in modo più articolato per chi prenderà parte all’incontro. Premesso che oggi siamo di fronte a un mercato molto selettivo, nel quale differenziare il prodotto credo sia essenziale, lo faccio a partire dal contesto. Quello delle costruzioni sostenibili, un concetto traslabile in generale a tutti i luoghi antropici e alle città che oggi devono divenire resilienti. E se la resilienza è la capacità di un sistema di adattarsi al cambiamento, le città resilienti implicano l'adattamento dei territori al cambiamento climatico in atto, che conseguentemente pone il benessere indoor come necessità. Per rendere l’habitat più vivibile servono quindi ambienti salubri ed è necessario creare luoghi confortevoli e accoglienti realizzati con materiali il più possibile naturali. Il benessere outdoor è altrettanto indispensabile se vogliamo dare il nostro contributo, e comunque i due ambiti in-out non sono scindibili. Poi evidenzierò i vantaggi del materiale in sé, per ricordare alla platea che ha scelto di fare finestre lignee, quanto sia importante anche saperle raccontare, affermando, ad esempio, che il legno ha la stessa unicità che appartiene a un frutto, a un albero, a un uomo, a una donna …e a un manufatto ligneo. Che chi ha scelto questo obiettivo si è posto nella condizione di costruire con la natura, dando un contributo al nostro pianeta perché questi imprenditori hanno certamente scelto la strada della green economy, peraltro potenzialmente molto redditizia. Il “viaggio” che compie il prodotto sulla base del suo ciclo di vita è misurato, infatti, dal bilancio ecologico e certamente una finestra lignea è un prodotto di eco design perché il legno è vita che si rigenera, in coerenza con il trend che premia l’aspetto naturalistico ormai in ogni ambito della vita. Credo quindi che riguardo il legno, siano sostenibilità, design e comfort le parole chiave perché dall’approccio a un nuovo paradigma costruttivo, che non prescinda più da certe variabili, si ottenga un risultato nuovo, che determini la nascita di un edificio intelligente oppure inquinante, e quindi che ben venga chiunque aggiunga a quell’involucro un manufatto performante e non inquinante!
SistemaSerramento 007
CONVENTION EKU di Sonia Maritan www.eku.it
UN NUOVO ROAD SHOW PER PROFILATI Il mondo dell’alluminio ribadisce la sua eccellenza.
Marco Galliani.
008 SistemaSerramento
Il 4 novembre dello scorso anno da Sesto San Giovanni (MI), è partito il tour promozionale dei nuovi serramenti in alluminio della gamma Eku Perfektion. Partner d’eccezione: Unicmi con il progetto del “supermarchio” del serramento e LegnoLegno con le recenti iniziative per la qualificazione della posa in opera. Il Gruppo Profilati ha scelto Milano, capitale italiana della moda e del design, come prima tappa di un nuovo Road Show che ha l’obiettivo di presentare al mercato il completamento della gamma Eku Perfektion e gli innovativi sistemi per far fronte ai requisiti stringenti di trasmittanza termica che sono entrati in vigore in Lombardia e in Emilia Romagna a partire dal 1° gennaio 2017. Il tour, iniziato il 4 novembre a Sesto San Giovanni (Mi), è poi proseguito il 18 a Treviso, presso Alpex, centro distributivo del Gruppo, quindi ha fatto tappa a Roma il 2 dicembre presso l’Eku Sistemi Roma. Nei primi mesi del 2017, subito dopo il BAU di Monaco, si terrà un incontro presso C&S Profilati Puglia, centro distributivo di Taranto e si concluderà a Bologna. La scaletta della giornata ha visto vari interventi, uniti però da un unico filo conduttore: fornire ai serramentisti gli strumenti per competere di più e meglio sul mercato. L’apertura dei lavori, come di consueto, è spettata al dr. Marco Galliani, AD del Gruppo Profilati, che ha sottolineato la continuità di quella filosofia di differenziazione partita due anni fa. I nuovi prodotti, così come tutte le soluzioni della gamma Perfektion, sono stati sviluppati per aiutare il serramentista a uscire dalla
bagarre della concorrenza. Il concetto che sta alla base del loro sviluppo è alta qualità progettuale e massima semplificazione costruttiva. Anche il Perfektion Slide, scorrevole dalle linee minimal, può essere interamente costruito dal serramentista nella sua officina. In questo modo i serramentisti saranno attori autonomi del proprio mercato grazie a prodotti di alta gamma. Del resto solo posizionandosi in una fascia non aggredibile dalla concorrenza si possono salvaguardare i propri margini e guadagnare. MIGLIORARE LA PROPRIA CAPACITÀ DI VENDITA Il valore di questi prodotti, però, va adeguatamente sottolineato e presentato al consumatore. Come ricorda Mauro Durazzi, Direttore commerciale della divisione profili per l’edilizia di Profilati, il produttore di infissi in alluminio è bravissimo nella produzione, ma meno nella capacità di vendita. Un limite che si è fatto sentire durante il crollo del mercato, ridotto del 50% dal 2008 a oggi, e l’arrivo delle nuove regole per il mondo del serramento (certificazione energetica, marcatura CE, ecc.). Occorre quindi correre ai ripari e cercare di riguadagnare quelle quote di mercato perse a favore del PVC. Un aiuto in tal senso può venire dall’iniziativa promozionale di Unicmi. UN PROGETTO DI COMUNICAZIONE A FAVORE DELL’ALLUMINIO Pietro Gimelli, Direttore generale dell’Unicmi, ha quindi presentato in anteprima il progetto di comunicazione digitale volto a riconquistare quote di mercato a favore del serramento in alluminio. Perché una campagna solo su internet? Perché volenti o nolenti il consumatore prima di acquistare si informa sul web. Per 12 mesi attraverso digital advertising, social network e un sito dedicato, si promuoveranno le caratteristiche e i benefici del serramento in alluminio. Per dirla con le parole di Pietro Gimelli: “abbiamo bisogno di far rumore, di raccontare al mercato quanto figo è il serramento in alluminio”. La campagna, che ha richiesto un investimento di 400mila euro, punterà a raggiungere 56 milioni di impression e a intercettare 850 mila potenziali acquirenti portandoli sul sito. L’iniziativa fa parte del progetto di un “supermarchio” per il serramento in alluminio, comprensivo di una posa in opera qualificata – elemento oramai imprescindi-
bile – elaborato da Unicmi con la collaborazione di primari gammisti e accessoristi.
Antonio D’Albo.
EKU 66 TT HP E LE NUOVE SOLUZIONI PERFEKTION Tra i protagonisti della giornata vi sono stati i nuovi prodotti. Gianluca Buscaroli, Responsabile dell’Ufficio tecnico, ha presentato dapprima il sistema EKU 66 TT High Performance che pur avendo una sezione ridotta dei profili (telaio da 66 mm) offre un alto grado di prestazione termica, reso possibile dall’impiego di barrette, guarnizioni e inserti isolanti realizzati con nuovi materiali a bassissimo valore lambda. L’EKU 66 TT HP rappresenta quindi la soluzione ideale per quelle Regioni, come la Lombardia e l’Emilia Romagna,
Pietro Gimelli
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Da sinistra a destra: Mauro Durazzi, Gianluca Buscaroli ed Enrico Contarato.
che hanno anticipato di due anni l’obbligo degli edifici a energia quasi zero rispetto alle scadenze fissate dalla normativa nazionale e dalla direttiva europea 2010/31/UE. Nel suo secondo intervento Gianluca Buscaroli ha illustrato le caratteristiche del nuovo EKU PERFEKTION SLIDE, scorrevole minimal (mostra centrale di soli 30 mm) studiato in modo tale da facilitare il serramentista sia in fase di lavorazione sia in fase di montaggio. Tra le caratteristiche principali: carrelli con ruote parallele che possono portare carichi fino a 500 Kg, profili a taglio termico, vetrazione con guarnizioni e sigillature strutturali parziali, possibilità di inserimento di una doppia vetrocamera. Anche in questo caso prestazioni d’eccellenza: uno scorrevole a 2 ante, 3.0002.500 mm, con vetro Ug pari a 0,6 W/m2K, Psi uguale a 0,05 W/m2K offre una trasmittanza termica Uw di 1,12 W/m2K con il telaio in vista e 0,84 W/m2K con telaio incassato. Dopo la pausa caffè c’è stato l’intervento di Enrico Contarato, Responsabile Distribuzione Diretta, che ha presentato l’EKU PERFEKTION LIGHT (light come luce, leggerezza e semplicità di assemblaggio), il serramento con il tuttovetro interno. Prima di arrivare alla presentazione vera e propria, Contarato ha sottolineato l’importanza di comunicare a un acquirente sempre più consapevole, esigente e informato (grazie a internet) i vantaggi del serramento in alluminio. Gli elementi fondamentali che costituiranno il comfort abitativo saranno non solo la prestazione termica, ma anche la luminosità, la sicurezza (antieffrazione) e l’isolamento acustico. Con il PERFEKTION LIGHT si sono voluti riunire tutti questi vantaggi in un unico prodotto, si è
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puntato ancor di più sul serramento come elemento di arredo, consapevoli che è la donna a deciderne l’acquisto. Si tratta quindi di un serramento che punta a una estetica ricercata e minimale, ad alte prestazioni e a un’elevata personalizzazione: ad esempio anche la serigrafia del vetro può essere richiesta di vari colori in modo da abbinarla al diverso colore del profilo; si possono scegliere maniglie di design, ecc. Il serramento nasce dalla collaborazione con ES Finestra che fornisce direttamente l’anta tuttovetro. DIVENTARE ESPERTI DI POSA IN OPERA Dopo la pausa pranzo, la giornata si è chiusa con l’intervento dell’ingegner Antonio D’Albo del Consorzio LegnoLegno, che ha evidenziato la necessità per il serramentista di qualificarsi soprattutto nella posa in opera. Dopo una carrellata estremamente sintetica degli aggiornamenti normativi e legislativi delle caratteristiche dei serramenti esterni, ha sottolineato l’importanza della progettazione della posa in opera. Alessandra Parmeggiani quindi ha presentato il corso del Consorzio LegnoLegno “Io mi qualifico perché ci guadagno” per diventare esperti nella posa in opera secondo la nuova norma relativa ai requisiti di progettazione dei sistemi di posa, ed essere inseriti nel 1° Albo Nazionale di Installatori Qualificati di serramenti esterni istituito appunto da LegnoLegno. Anche questo può diventare uno strumento per sottrarsi alla pura concorrenza del prezzo e posizionarsi in quella fascia d’alta gamma nella quale si collocano le soluzioni Eku Perfektion: serramenti belli, sicuri, prestazionali e capaci.
OUTLOOK di Samuele Broglio
MEGLIO NON FARLO
In questo intervento si evidenzia l’abitudine da parte di alcuni serramentisti di utilizzare legni diversi da quelli descritti in capitolato o nel contratto redatto per il cliente, azione che lede i diritti del consumatore fornendo indicazioni sul materiale non conformi alle nomenclature stabilite dalla normazione unificata europea in materia (UNI EN 13556) e che potrebbe essere interpretata come una violazione all'Art.515 del Codice Penale che prefigura il reato di frode in commercio. Nella mia attività di perito in cause legali mi sto sempre più spesso trovando a riscontrare la diffusione di un'abitudine, che può quantomeno essere definita potenzialmente controproducente se non decisamente pericolosa. Alcuni colleghi serramentisti, forse spinti dalla necessità di aumentare la loro concorrenzialità sul mercato al fine di incrementare i fatturati oppure motivati dalla volontà di rimpinguare i loro margini resi scarsi dalla presente situazione economica, stanno indulgendo nella non condivisibile abitudine di fornire, soprattutto in caso di finiture laccate, serramenti prodotti in legni diversi da quelli descritti in capitolato o nel contratto siglato con la committenza. Nel giro di pochi mesi mi sono infatti trovato di fronte a partite di serramenti, per inciso realizzati da produttori italiani, che presentavano le seguenti anomalie: • caso 1: serramenti descritti in contratto come eseguiti in Mogano rivelatisi poi, ad esame approfondito eseguito mediante raschiatura del laccato bianco, come realizzati in Abete; • caso 2: serramenti descritti come eseguiti in Rovere Lamellare e rivelatisi, sempre a seguito di raschiatura, come prodotti in Okoumè; • caso 3: serramenti descritti come eseguiti in Douglas e poi rivelatisi, causa cali dei rasamenti e dei giunti degli antoni con conseguente scopertura dell'interno, come prodotti in Pino.
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In tutti e tre i casi si trattava di partite finite con vernice coprente, la quale evidentemente, nelle intenzioni dei produttori, avrebbe dovuto celare la reale natura del substrato ligneo. Lungi da me avanzare considerazioni di ordine morale, che a mio avviso non hanno posto sulle pagine di una rivista tecnica e che potranno meglio essere sviluppate nella mente del singolo lettore; è invece mia intenzione effettuare una disamina di tipo tecnico-legale volta a spiegare a tutti i lettori di questa rivista (e magari, spero, proprio a coloro che hanno realizzato le partite di serramenti di cui sopra, i quali potrebbero anche aver agito privi delle necessarie informazioni correndo così rischi a loro ignoti) cosa possa comportare questa pratica in caso si venga scoperti. È anzitutto necessario sapere che i nomi commerciali dei legni non andrebbero indicati a caso o in base a usanze più o meno consolidate, in quanto è presente nell'ordinamento normativo europeo uno specifico documento che indica con precisione quali siano i nomi commerciali corretti delle singole specie legnose, correlandoli alla loro denominazione botanica; il documento in questione è la norma UNI EN 13556 (tradotta in italiano da UNI) la quale nelle apposite tabelle elenca una a una le specie legnose ed indica nell'ordine: 1) nome della specie botanica; 2) codice identificativo transnazionale avente valore in tutta la Comunità Europea; 3) provenienza;
4) nome commerciale sul mercato italiano; 5) nome commerciale inglese; 6) nome commerciale francese; 7) nome commerciale tedesco. Per quanto una norma come al UNI EN 13556 elaborata in ambito non mandatario non sia equivalente a legge come per esempio è la UNI EN 14351-1 relativa alla marcatura CE, è però evidente come la presenza di uno specifico documento normativo crei una regola dell'arte alla quale gli operatori commerciali dovrebbero uniformarsi, cosa questa che rende quindi abbastanza facile a un soggetto terzo, quale per esempio un CTU o un Giudice, giudicare la correttezza dell'operato dei soggetti sottoposti al loro giudizio. A questo punto, per completare il quadro, è necessario far presente che la vendita di merce “per origine, provenienza, quantità o qualità diversa da quella dichiarata o pattuita (vedi Codice Penale Art.515)” prefigura il reato di frode in commercio, reato sottoposto, come si vede dal riferimento tra paretesi, non più al Codice Civile ma bensì a quello penale, con tutte le conseguenze da ciò derivanti. È facile quindi, nei tre casi di cui sopra, prevedere che qualora scoperti e portati in Tribunale per l'opportuno giudizio essi comportino una condanna per frode basata su fondamenti ineccepibili, in quanto con ogni probabilità una volta accertata la differenza tra la specie legnosa promessa e quella effettivamente impiegata il Giudice svilupperà il seguente ragionamento (o uno similare) basato sulla risposta a semplici domande: • esiste una nomenclatura chiara e stabilita relativa alle specie legnose? Sì, esiste ed è formalizzata in una Norma Europea; • la specie legnosa impiegata è coincidente con quella promessa/indicata nel preventivo/contratto/fattura? No, in luogo del Mogano d’Africa, legno che può solo provenire della specie botanica Khaya, o del Mogano d'America che può provenire solo della specie Swietenia Macrophilla (o del Rovere nel caso 2 o del Douglass nel caso 3) è stato utilizzato legno di Abete proveniente o dalla specie Abies Alba o da quella Picea Abies ( o l'Okoumè nel caso 2 o il Pino nel caso 3); • la specie legnosa realmente impiegata è meno pregiata/performante/costosa rispetto a quella promessa/indicata nei documenti commerciali? Sì, la specie realmente impiegata ha un costo nettamente inferiore oltre ad avere notoriamente un
minore appeal/blasone nei confronti del potenziale acquirente, in quanto il materiale promesso è comunemente ritenuto “di pregio” mentre quello impiegato non presenta soverchie attrattive. A fronte di quanto sopra, logica vuole che il Giudice emetta una condanna per frode in commercio, ravvisando sia la chiara difformità tra quanto promesso e quanto consegnato sia la chiara volontà di presentare il prodotto come più pregiato di quanto non sia realmente, azione tale da ledere i diritti del consumatore e nel contempo provocare una distorsione del mercato. Una sentenza di tal tenore, oltre naturalmente a rendere del tutto soccombente il produttore nei confronti del suo cliente con conseguenti danni economici che potrebbero giungere persino all'obbligo di ritirare la completa fornitura e sostituirla con una conforme pagando nel contempo al cliente i danni derivanti dal disagio, potrebbe comportare anche sanzioni pecuniarie o, in casi considerati gravi, pure pene detentive. A questo punto, per quanto abbia precedentemente dichiarato di voler evitare giudizi morali, non posso fare a meno di osservare che, oltre ad essere marcatamente illegali e a mio avviso superfluamente rischiosi, comportamenti di questo tipo, oltre a danneggiare ingiustamente gli operatori che si comportano nello stretto rispetto della legge sottraendo loro il lavoro, rischiano di devastare anche l'immagine della nostra categoria, la quale qualora venga tacciata nella vulgata comune di disonestà generale (è facile che il consumatore faccia di ogni erba un fascio e decreti che “tanto i serramentisti italiani sono tutti disonesti”) avrà perso pure la possibilità di invocare la maggiore qualità dei prodotti “Made in Italy”, rimanendo così indifesa nei confronti dell'invasione di quelli similari realizzati nei Paesi low-cost.
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CONVENTION ALUK di Sonia Maritan www.aluk.it
NASCE IL DESIGN STUDIO MILANO L’11 e 12 novembre, assieme a partner, progettisti e stampa specializzata è stato inaugurato il nuovo showroom AluK, sviluppato per diventare un punto di riferimento per il mondo dell’involucro edilizio. Presente anche Pietro Gimelli, direttore generale di Unicmi, che rileva i numeri di un mercato interessante fatto di 8 milioni di finestre. È stato aperto ufficialmente Design Studio Milano, lo showroom sviluppato da AluK all’interno di Bovisatech, il nuovo polo del design, della ricerca e della tecnologia di Milano. Vicina alla Facoltà di Architettura e di Ingegneria, e al PoliHub, l’incubatore di impresa del Politecnico, la nuova struttura di 450 mq (300 mq al coperto e 150 mq all’esterno) oltre a offrire una panoramica delle soluzioni AluK, si pone come elemento di congiunzione dell’intera filiera dell’involucro edilizio. Design Studio Milano, infatti, non è solo uno spazio espositivo, ma mira a proporsi come con un punto di dialogo e sperimentazione per il mondo accademico, progettisti, serramentisti, imprese edili, main contractor e anche per il mondo dell’informazione. Nella prima parte della giornata gli ospiti intervenuti hanno potuto esplorare l’ambiente hi-tech dello showroom e toccare con mano il nuovo prodotto che AluK presenterà al mercato: Infinium, lo scorrevole minimal design che permette di realizzare ante dalle grandi dimensioni, per valorizzare l’illuminazione e il comfort degli ambienti.
Scorci e aspetti del nuovo spazio AluK.
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Marco Pedrocchi.
COMUNICARE AL MERCATO IN MODO NUOVO Nella seconda parte ha aperto gli interventi Marco Pedrocchi, Managing director dell’azienda, che ha ringraziato i presenti sottolineando che Design Studio Milano, secondo in Europa dopo quello di Londra, si presenta come un laboratorio in cui si vuole mostrare cosa si può fare con l’alluminio. Il nuovo showroom, nel suo mix di design e tecnologia, ha voluto presentarsi e presentare i serramenti in alluminio in modo diverso, così come in generale occorre presentare in modo nuovo al mercato le soluzioni in alluminio. Concetto questo ribadito dall’ingegner Giorgio Ubaldini, Responsabile marketing di AluK, che ha subito introdotto la presentazione di Pietro Gimelli. Il direttore generale di Unicmi ha voluto dare un’iniezione di fiducia illustrando, dati alla mano, che c’è ancora un mercato di 8 milioni di finestre. Nell’ultimo anno l’alluminio ha avuto un trend leggermente negativo attestandosi su una quota di mercato in valore del 37%. La contrazione dei pezzi venduti è stata parzialmente compensata da un riposizionamento su prodotti di media e alta gamma, con prezzi superiori: il serramento in alluminio costa il 4% in più del prezzo medio di mercato, ma va bene così, perché è più redditizio vendere il serramento in alluminio, solo che si deve arrivare ad argomenti capaci di sostenere il prezzo. Il mercato del resto è cambiato: il settore trainante è quello della riqualificazione-ristrutturazione. È necessario quindi parlare al consumatore finale per mettere in luce tutti i benefici del serramento in alluminio. Per questa ragione da parte sua Unicmi, con il sostegno di AluK e di altre primarie aziende del settore, farà partire a breve una campagna di comunicazione digitale che per 12 mesi, attraverso campagne di digital advertising, social network e un sito dedicato, “martellerà” il web per sottolineare la qualità e la bellezza dei serramenti in alluminio. Perché solo sul web? Perché oramai il consumatore prima di decidere i propri acquisti, si informa su internet. Grazie a un investimento di 400mila euro, la campagna Unicmi punterà a ottenere 56 milioni di impressions e a portare 850mila potenziali clienti sul sito, convogliando la domanda sui siti delle aziende che vi avranno aderito. L’iniziativa è collegata al progetto di un marchio comune per il serramento in alluminio, che comprenderà necessariamente anche la posa in opera, un aspetto che non può più essere trascurato. INFINIUM E ANTEPRIMA DEL FUTURO C67K Il testimone è passato quindi ad Alberto Beghetto, che ha avuto il compito di presentare le novità attuali e future. In anteprima assoluta è
stata presentata la serie C67K, che sarà pronta per la metà del prossimo anno. Le parole d’ordine del nuovo sistema sono prestazioni, sicurezza e flessibilità produttiva, senza trascurare l’estetica. La serie C67K è stata studiata per velocizzare la produzione e facilitare la posa. Le prestazioni termiche sono d’alta gamma: un serramento campione a un’anta può arrivare a una trasmittanza termica Uw di 0,9 W/m2K, eguagliando i risultati della 77IW, che al momento rappresenta la serie più performante. Linee minimaliste e grandi specchiature per Infinium, il nuovo scorrevole che punta a soddisfare le attuali richieste del mercato grazie alla snellezza e bellezza delle sue linee. L’anta è completamente affogata all’interno della struttura del telaio, pertanto la vista frontale è completamente nascosta. La sezione centrale è di 21 mm. Le ottime proprietà isolanti del sistema, in collaborazione con la vetrocamera, assicurano elevati standard di efficienza energetica. La trasmittanza termica Uw, con doppio vetro (Ug = 1,0 W/m2K e Psi di 0,05 W/mK), è inferiore a 1,3 W/m2K, mentre con triplo vetro (Ug = 0,5 W/m2K e Psi di 0,04 W/mK) l’Uw è inferiore a 1,0 W/m2K. Il telaio è componibile a più vie: monorotaia, a due e tre vie (in uno step successivo). È disponibile sia con apertura manuale che con apertura motorizzata.
Pietro Gimelli.
Giorgio Ubaldini.
Alberto Beghetto.
Miro Giordano.
LA CHIUSURA DEL CERCHIO L’ultimo intervento è spettato all’ingegner Miro Giordano, Responsabile Develop Project Specification, che ha approfondito il ruolo di Design Studio Milano, grazie al quale AluK desidera diventare un consulente globale dell’involucro edilizio stringendo rapporti diretti con tutta la filiera. Sono già stati organizzati degli incontri formativi con progettisti e serramentisti sulle prestazioni dell’involucro, sull’efficienza energetica, sul BIM, ecc. L’azienda attualmente sta seguendo lo sviluppo delle proprie serie all’interno delle librerie BIM: un nuovo modo di progettare che consentirà di controllare in un unico modello digitale tutte le informazioni salienti, legate sia alla progettazione sia agli aspetti costruttivi e di gestione. In conclusione Marco Pedrocchi ha voluto ricordare gli obiettivi e i valori del brand AluK, un’azienda che desidera presentarsi come un designer dei sistemi in alluminio, capace di dare forma ai pensieri e alle aspettative dei propri clienti. AluK desidera focalizzarsi sempre più sulle loro esigenze, dimostrando di essere un partner professionale, disponibile, intraprendente e affidabile. Obiettivo? Essere uno dei principali attori del mondo dell’alluminio, riconosciuto e rispettato a livello internazionale per la sua qualità, il suo servizio, la sua esperienza e il suo supporto.
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PROJECT ALPILEGNO di Monica Zani
www.alpilegno.com
LARICE IN VAL DI LEDRO I serramenti Alpilegno valorizzano un innovativo eco resort, garantendo le migliori prestazioni dal punto di vista funzionale ma anche un contributo estetico assicurato dal disegno degli infissi in coerenza con lo stile degli chalet. Nello scenario della Valle di Ledro, tra il lago di Garda e le Dolomiti di Brenta, è stato realizzato il
nuovo eco resort Ledro Mountain Chalet, un luogo magico, in cui il benessere si fonde con la natura, per una vacanza all’insegna del relax più totale. Questo particolare eco resort, dotato di piscina all’aperto, si presenta come un piccolo villaggio composto da 10 chalets, diversi tra loro nel design interno e dotati di tutti i più moderni comfort, che riprendono gli antichi masi di montagna in legno e pietra. L’esigenza costruttiva era legata allo sviluppo sostenibile e all’utilizzo del legno di larice spazzolato come materiale principale. Da qui la scelta di Clima 92, con finitura naturale, sbiancato o effetto bruciato di Alpilegno: una collezione di serramenti in legno, dalle elevate prestazioni termiche e acustiche, garantite da uno spessore di 92 mm, da tre guarnizioni, dal triplo vetro e da un’innovativa tecnologia di produzione che li rendono assolutamente all’avanguardia. GRANDI APERTURE SU UNO SPENDIDO PAESAGGIO Le grandi aperture Alpilegno, con porta d’accesso integrata a chiusura elettronica, trasformano l’ambiente interno degli chalets in un tutt’uno con lo splendido paesaggio di montagna dell’esterno; nelle camere, i particolari serramenti con inglesine in legno, sia all’interno che all’esterno, rendono lo spazio ancora più caldo e accogliente.
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Nell'eco resort costituito da 10 chalet, i serramenti Alpilegno spiccano per le dimensioni ampie ma anche grazie al disegno coerente al progetto architettonico.
SCHEDA TECNICA - Tipologia: Eco resort di nuova costruzione - Località: Ledro (TN) - Anno: 2016 - www.ledromountainchalets.it/homepage CLIMA 92 Serramenti in legno di spessore 92 mm, tre guarnizioni di tenuta, triplo vetro di spessore 48mm. Il profilo di battuta del vetro esterno, nella parte inferiore, è rivestito con un profilo in alluminio, con guarnizione di tenuta. - Trasmittanza termica globale della finestra Uw con trasmittanza termica del vetro Ug= 0,5 W/m 2 k e distanziatore warm edge: 0,89 - Permeabilità all’aria: Classe 4 - Tenuta all’acqua: Classe 9A - “Rw” isolamento acustico = 36 dB - Capacità portante dei dispositivi di sicurezza: 350 N
IDENTIKIT DI ALPILEGNO Alpilegno è un Azienda trentina di riferimento nel settore dei serramenti in legno. Ha le sue origini in Val di Ledro dove, dal costante contatto con la natura e dal profondo rispetto della stessa, nasce la strategia produttiva che si concretizza nella realizzazione dei migliori prodotti italiani del suo segmento. L’Azienda nasce nel 1995 dalla genialità imprenditoriale del suo fondatore e attuale titolare: Loris Cellana. La filosofia aziendale è stata, fin dalla genesi, quella di fornire ai propri clienti, prodotti di altissimo standard qualitativo. L’obiettivo di soddisfare le esigenze del mercato ha portato, nel 2001, alla costruzione di un nuovo stabilimento produttivo a Tiarno di Sopra (Ledro – Trento) affiancando, alla tradizione della cura artigianale, modernissimi impianti produttivi automatizzati. L’Alpilegno si è specializzata nella produzione di serramenti in legno e legno-alluminio (finestre, porte-finestre, alzanti scorrevoli, complanari e a libro), ante oscuranti, poggioli, scale, porte e portoncini d’entrata.
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PROJECT FAKRO di Michela Vassena www.fakro.it
UNA PIOGGIA DI LUCE NATURALE "PASSANTE" Ai piedi delle Alpi Carniche e Giulie sorge Villa Qualso che fa della luce il suo punto di forza, elementi caratterizzanti sono infatti le quattro aperture presenti sulla copertura e la "finestra a terra" che porta una pioggia di luce naturale a tutti i livelli dell'abitazione.
Una veduta d’insieme di Villa Qualso.
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Situata in posizione panoramica sui colli ai piedi delle Alpi Carniche e Giulie, la compatta villa unifamiliare recentemente realizzata in località Qualso, a Reana del Roiale (Udine), è un esempio di come l'uso di serramenti da tetto possa trasformare radicalmente l'ambiente domestico. L'edificio presenta un impianto regolare e si sviluppa su due livelli, di cui quello superiore è quasi interamente occupato da un luminoso living con caminetto, aperto verso l'ampia cucina: sopra il pavimento grigio, le
pareti bianche proseguono con l'orditura del tetto in legno, anch'essa completamente bianca per esaltare la luce che penetra dall'alto. L'elemento caratterizzante della composizione sono le quattro aperture presenti sulla copertura, che inondano il principale spazio della vita quotidiana con una piacevole e calda luminositĂ , mettendo in risalto componenti d'arredo scelte con cura, negli stili moderno e tradizionale. La presenza di un foro rettangolare sul pavi-
I suggestivi lucernari.
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Le strutture sul tetto.
mento, chiuso da una vetrata calpestabile, porta la luce del sole fino al disimpegno sottostante. L'intera casa sembra organizzarsi attorno a questo vero e proprio 'pozzo' di luce naturale, che la attraversa in verticale creando la sensazione di trovarsi all'aperto pur restando all'interno. “La ricerca della massima luminosità negli ambienti domestici è stata la principale richiesta del committente – spiega il progettista p.i. Paolo
Gli originali lucernari a pavimento.
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Gervasi. Abbiamo perciò pensato di sfruttare le potenzialità della copertura in legno, che caratterizza il salone della villa, inserendo quattro finestre – una per ciascuna delle falde – in prossimità del colmo. La luce zenitale enfatizza le qualità dello spazio interno, mettendolo in diretta comunicazione con il cielo. Grazie al foro praticato nel pavimento siamo riusciti anche a illuminare il locale cieco sottostante,
creando una suggestiva continuitĂ visiva fra tutti i livelli dell'edificio. L'impresa incaricata dei lavori ha proposto di utilizzare i prodotti Fakro, che si sono rivelati ideali per questo tipo di installazione, molto curati dal punto di vista tecnico e ben inseriti nel contesto architettonico. Data la loro altezza abbiamo optato per la motorizzazione radiocomandata del sistema di apertura.
Il committente è estremamente soddisfatto della soluzione realizzata e, come professionista, ritengo che queste finestre Fakro siano all'altezza delle aspettative anche sotto il profilo della funzionalità e della sicurezza. Aggiungo che sono state installate altre due finestre dello stesso modello, una in corrispondenza del portico e l'altra sulla copertura del garage�.
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PROJECT LUALDI di Cinzia Russo
www.lualdiporte.com
UNA PORTA SULL’ARTE Un design essenziale e minimalista, quello delle porte Lualdi, che ha valso all’azienda lombarda l’appalto per la realizzazione della Galleria Cima di New York. Il Centro di Arte Moderna Italiana (CIMA) è una fondazione privata dedicata allo studio e alla diffusione dell'arte moderna italiana negli Stati Uniti. Il loft di oltre 420 m2 che la ospita a Soho, nel cuore di New York, ha subìto un intervento di ristrutturazione firmato dallo Studio Irina Verona Architecture e ha visto il coinvolgimento di Lualdi per la fornitura delle porte. La fondazione occupa il quarto piano di un edificio di cinque, progettato nel 1873 da Griffith Thomas e situato in quello che oggi è conosciuto come il “distretto del ferro”, un quartiere abitato in prevalenza da artisti.
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L’utilizzo commerciale originario dello stabile ha lasciato spazio a una destinazione di uso abitativo/lavorativo. Il loft presenta finestre su tre lati, inclusi i monumentali infissi a doppia altezza che si affacciano su Broome Street, quindi sulla facciata principale dell’edificio. Con il progetto di ristrutturazione si è voluto trasformare il loft in uno spazio dal layout flessibile, che soddisfi al tempo stesso esigenze private e pubbliche. Grazie a questa soluzione, oggi la galleria permette la fruizione a diverse fasce di utenti nello stesso momento, senza che le une interferiscano con le altre. Proprio per rispondere alle esigenze di un programma articolato sono state infatti create due grandi aree: la prima dedicata soprattutto all’esposizione (Living Room, Master Suite, Hall e Alcove) mentre la seconda è destinata a funzioni ausiliarie (studio dei membri/camera da letto, studio, cucina e sala). Il progetto di ristrutturazione mira quindi a creare un ambiente fluido per un facile accesso all’arte. L’idea di base è stata quella di lavorare sulla struttura esistente creando però nuove condizioni, il tutto utilizzando una ristretta gamma di materiali e colori. Si sono ad esempio messe in evidenza le texture del preesistente muro in mattoni aggiungendo però nuovi elementi in vetro, acciaio e pietra per differenziare vecchio e nuovo. Si è inoltre voluto sfruttare al massimo l’apporto di luce naturale ed evidenziare lo stupendo panorama sulla città.
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PROJECT SCRIGNO di Cinzia Russo www.scrigno.it
IL DESIGN MINIMALISTA DEGLI SPAZI Per il complesso parchitello Alta, armonia di forme e linee per un risultato ecosostenibile e a misura d’uomo.
Le soluzioni Scrigno protagoniste del prestigioso progetto di Parchitello Alta, promosso e realizzato dalla GIEM s.r.l, con sede in Bari: un’opera dall’elevata valenza estetica e ambientale, che nasce dal recupero edilizio di una costruzione dei primi anni ’90 di 48 ville unifamigliari e 63 appartamenti, per una superficie di 95.000 mq, a pochi passi dal mare nel Comune di Noicàttaro, provincia di Bari. Le finiture ricercate sono la chiave di lettura di questo complesso dallo stile delicatamente mediterraneo: un contesto connotato dai rivestimenti in pietra naturale, dalle pavimentazioni in legno e marmo, dal teak deck dei bordi piscina, dagli infissi e dalle porte artigianali, che si distingue per un piacevole senso di tranquillità ed equilibrio, evocato dall’armonio-
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sa diversità dei pregiati materiali che compongono la struttura. Il centro residenziale è un perfetto esempio di architettura contemporanea, caratterizzato da forme plastiche lavorate e plasmate nei particolari, a sottolineare la minuziosa trama dei materiali che mettono in evidenza la potenza della struttura. Il progetto si pone come obiettivo la realizzazione di un complesso altamente ecosostenibile ed energicamente efficiente, dove la raffinatezza dello stile monolitico e lineare ricopre un ruolo centrale. Dalla fase di progettazione a quella di realizzazione, lo scopo dell’Architetto Furio, ideatore del progetto, è stato quello di sfruttare le forme semplici e cartesiane delle strutture esistenti per rivalorizzarle in termini di design architettonico, aumentando il comfort abitativo con soluzioni a misura d’uomo.
PUREZZA E LINEARITÀ La concezione degli spazi abitativi rispecchia l’unicum delle facciate, percorse da un fil rouge di purezza e linearità: questa l’idea alla base di Parchitello Alta. In tal senso, la geometrica urbanistica degli esterni, caratterizzati da ampie distese di verde e piscine, percorsi pedonali e spazi comuni, trova un naturale equilibrio negli interni, in cui sono stati sapientemente inseriti i controtelai Gold ed Essential di Scrigno. In questo contesto, le soluzioni Scrigno sono state scelte per la loro straordinaria capacità di riportare la rigorosa essenzialità degli esterni all’interno della casa, attraverso un processo di minimale interpretazione degli spazi. L’eccezionale solidità materica e strutturale della linea tradizionale Gold e l’essenzialità dei particolari del controtelaio e delle porte Essential, massima espressione della rinomata qualità artigianale a marchio Scrigno, riflettono le necessità estetiche dell’opera, plasmando ambienti personali ma al contempo perfettamente in linea con lo stile architettonico, che fa della cura dei dettagli la sua pietra migliare. All’interno del complesso, volumi robusti e accentuati si uniscono a trasparenze che modellano lo spazio, creando un’armoniosa connessione tra i valori estetici dell’architettura contemporanea e del passato, a favore di un piacevole contrasto di tempo e stile con il paesaggio circostante. L’architetto Giuseppe Furio, responsabile del pro-
getto, afferma: “La scelta di Scrigno come fornitore risiede nell’eccellenza delle sue soluzioni: a mio avviso, Scrigno è indiscutibilmente leader nel settore, in termini di qualità e prestazioni nel tempo. Inoltre, la filosofia dell’Azienda si coniuga perfettamente con la mia idea di progetto: un insieme di volumi puri, luci e ombre, in grado di plasmare spazi intimi e zone funzionali, nel pieno rispetto dell’ambiente e dell’uomo. A Parchitello Alta il lusso diventa sostenibilie: tutte le scelte progettuali, costruttive e impiantistiche hanno infatti il preciso obiettivo di raggiungere il massimo comfort abitativo ed efficienza energetica, in classe A+.” Francesco Bigoni, Direttore Marketing di Scrigno Holding S.p.A., dichiara: “Siamo orgogliosi che i nostri prodotti siano stati scelti per far parte di questa prestigiosa opera urbanistica, dal raffinato gusto mediterraneo. All’interno di ciascuna abitazione del complesso, le soluzioni Scrigno hanno contribuito a plasmare spazi in grado di rispondere alle elevatissime esigenze abitative e, allo stesso tempo, sono state installate quale simbolo di un design attuale e minimalista, in linea con i più recenti trend dell’arredamento di interni. Nella prestigiosa cornice di Parchitello Alta, Scrigno ha permesso di conferire praticità e raffinatezza, offrendo una soluzione innovativa e moderna, adeguata alle esigenze del vivere contemporaneo.”
Vedute del prestigioso progetto di Parchitello Alta. Le soluzione Scrigno adottate nell’edificio.
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PROJECT NAVELLO di Paolo Rolandi www.navello.it
I SERRAMENTI PROTAGONISTI NELLE LANGHE
In un prestigioso intervento di ristrutturazione nelle Langhe che connette un edificio ottocentesco a un altro risalente al 1940, predomina il linguaggio dei materiali e il rispetto dell'atmosfera originaria, cui rispondono con grande eleganza anche gli infissi, inserendosi con stile nei due diversi volumi del progetto. Le Langhe, patrimonio dell’umanità Unesco, fanno da scenario a un intervento di ristrutturazione e riqualificazione energetica, con cui l'architetto Fabio Borello di Alba (CN) ha unito un edificio ottocentesco a una costruzione del 1940. Il progetto finale ha riportato allo charme originario gli antichi muri in pietra, dando vita, allo stesso tempo, a un complesso all'avanguardia in termini di risparmio energetico. Fra i protagonisti dell'intervento i serramenti Navello Seta 2.0 e Omero. Interamente realizzate su misura dall'azienda di Dogliani, le finestre hanno infatti apportato al progetto oltre alle qualità estetiche e salutari del legno anche le più avanzate tecnologie in termini di prestazioni energetiche. Nell'edificio ottocentesco, sono stati installati 16 battenti in rovere mordenzato del modello Seta 2.0, mentre, con la sua linea classica e le vetrocamere termoisolanti nell'edificio più moderno 11 battenti della linea Omero in frassino laccato grigio scuro. Di questi 8 con veneziana interno vetro motorizzata e 8 con zanzariera orizzontale. Lo stile più contemporaneo di questi serramenti permette l'inserimento di vetrocamere di ultima generazione, assicurando il massimo isolamento e una regolazione termica particolarmente flessibile e naturale per ogni stagione. Per salvaguardare l'essenza originaria delle due
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Photography: Tino Gerbaldo - Bra
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strutture - conservandone l'estetica esterna, ma rivisitando completamente in chiave moderna la struttura interna - l'architetto Fabio Borello ha realizzato un complesso abitativo di 375 mq disposti su due piani, a cui si aggiungono 280 mq interrati, nonché terrazzo e porticato per ulteriori 100 mq. La disposizione degli ambienti prevede la classica zona giorno al piano terra con open space in cui sono il vano ascensore o il camino a delimitare gli spazi destinati a cucina, salotto o zona pranzo; e zona notte, al primo piano con travi a vista, tre camere da letto, due bagni e lavanderia. Il 'carattere' ottocentesco dell'intervento nasce da un utilizzo smart di elementi 'moderni' come la scala in ferro corten sul fabbricato in pietra originario, all’interno di un vano a trapezio irregolare. Completamente staccata dalle pareti laterali, la scala crea così un effetto decorativo che non solo non ne stravolge l'identità, ma contribuisce a valorizzare ulteriormente proporzioni e materiali. Una parte dell'antico fabbricato al piano terra è stata adibita a dispensa con un'apertura ad arco a tutto sesto che si immette su un piccolo patio, ricavando un bagno importante al primo, accanto alla camera padronale; la cantina al piano interrato sfrutta al meglio la naturale climatizzazione dei muri antichi. La facciata sul lato strada mantiene
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l'aspetto originario con piccole finestre e ingresso principale al primo piano. Sul lato del giardino, la vista panoramica sulle colline delle Langhe è esaltata dai grandi e moderni alzanti-scorrevoli con vetrocamere a controllo solare e frangisole esterni motorizzati. Un altro elemento contemporaneo è costituito dal portico con telaio in ferro, collocato in posizione leggermente traslata rispetto alla facciata del fabbricato. Una soluzione che ha permesso di creare un piccolo androne in cui è stato ricavato un ingresso secondario con accesso diretto al piano terreno, nonché un'area relax esterna da sfruttare nei mesi estivi. I serramenti, rigorosamente in legno e realizzati su misura da Navello, rispettano lo stile d'epoca pur apportando al progetto tutte le qualità di efficienza energetica che caratterizzano l'intervento. Legno anche per le pavimentazioni - rovere a tre strati nella versione multilarghezza con finitura ad olio nel colore naturale - per conferire agli interni grande calore e omogeneità. Per i camminamenti esterni e il piccolo patio antistante la dispensa sono stati utilizzati ciottoli di fiume, mentre per il porticato e il piccolo androne che conduce all’ingresso secondario è stata scelta la tipica pietra di Luserna. Domotica intelligente per tutta l'impiantistica gestibile direttamente da smartphone, nonché da pannello touch-screen interno.
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PROJECT OIKOS di Monica Zani www.oikos.it
PRESTIGIO E LUSSO, "I BIGLIETTI" D'INGRESSO Ancora una volta sono Synua e Tekno di Oikos Venezia, le porte blindate scelte per garantire qualità e sicurezza in contesti abitativi di lusso. Nel golfo di Saint-Tropez, Oikos interpreta uno spazio di grande valenza estetica. Synua, con la sua imponenza, le sue grandi dimensioni, il suo montaggio a bilico verticale che dona agli ambienti un incredibile spazio-luce e un inaspettato effetto scenico, è la protagonista degli ingressi principali. Tekno, tecnologicamente avanzata ed estremamente versatile per le infinite possibilità di personalizzazione che garantisce, fa bella mostra negli ingressi agli appartamenti, alle ville, ai corridoi comuni. Il tutto accade a Sainte Maxime, nel golfo di Saint Tropez, località nota e ambita per i suoi panorami mozzafiato. L’architetto internazionale Philippe Bracco ha scelto Synua e Tekno per la residenza balneare di lusso Villa Maxima, un contesto esclusivo, raffinato e funzionale, affacciato sull’elegante mare di Francia. Il residence, dotato di accesso privato e posizionato nel cuore di un lussureggiante parco recintato di 8000 m2, si trova in una posizione strategica sia per raggiungere la spiaggia che il centro città. Conta sette appartamenti di altissimo livello, tra monolocali e duplex con terrazza sul tetto, oltre a 4 ville di lusso dotate di piscina privata e ampie terrazze in pietra naturale. Il tutto in perfetta sintonia con l’ambiente. La struttura, dallo stile contemporaneo, è stata interamente curata da un designer di interni e si
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La villa in Costa Azzurra.
presenta ineccepibile sia nell’indoor che nell’outdoor. Il risultato è un residence da sogno, in cui mare, natura e architettura convivono in una perfetta armonia di forme, essenze e volumi. L’egregio risultato è stato ottenuto anche grazie all’estrema versatilità di Synua e Tekno che, disponibili in una grande varietà di rivestimenti, hanno
contribuito a dare la voluta identità agli ambienti. La finitura scelta è stato il gres porcellanato antracite stone per i lati esterni, e il bianco laccato lucido per i lati interni. Non solo porte blindate, dunque, Synua e Tekno, ma veri e propri elementi d’arredo in grado di proteggere e al contempo valorizzare il contesto abitativo in cui vengono installate grazie a qualità e versatilità.
Particolari degli interventi con Synua e Tekno.
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PROJECT SECCO SISTEMI di Roberta Bocca www.seccosistemi.it
GLI ARSENALI DELLA REPUBBLICA TORNANO A SPLENDERE Riprende vita un luogo simbolo di Pisa conservando il sapore di sette secoli di storia: eleganti e sottili profili assecondano il profilo dell’antica facciata, che in trasparenza restituiscono tutto il fascino Trecentesco di allora.
Due vedute significative degli imponenti Il design minimalista degli spazi Arsenali Repubblicani di Pisa.
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Dopo sette secoli, gli Arsenali Repubblicani nel cuore dell’antica darsena di Pisa hanno ritrovato il loro originario aspetto trecentesco per diventare un luogo simbolo della storia della città. L’intervento di restauro ‘filologico’ ha voluto lasciare a vista le tracce del lungo passato di questo edificio che ha cambiato destinazioni d’uso nel corso del tempo. Inizialmente al servizio della potenza navale pisana, poi di quella medicea, è stato in seguito trasformato in stalle per i principi di Lorena e in importante caserma dai Savoia a metà Ottocento. La prima fase del lavoro ha comportato importanti scavi archeologici (7000 metri cubi), indispensabili per restituire agli Arsenali l’originaria quota trecentesca e recuperare tutti i
reperti del passato. In seguito la muratura in stato di estremo degrado è stata demolita prima di essere ricostruita utilizzando esclusivamente i mattoni e i materiali recuperati sul sito, risalenti al Trecento/Cinquecento e sapientemente integrati con la nuova architettura. I reperti originali riportati alla luce che includono anche vasche e cisterne, sono stati lasciati a vista come pure porzioni di pavimenti originali per far rivivere la lunga storia del luogo. GLI ARSENALI REPUBBLICANI, UNA PRIMA TAPPA Dopo il restauro degli Arsenali Repubblicani, sempre nella stessa area è stata portata a termine la
riqualificazione della Torre Guelfa. Si prosegue adesso con la realizzazione della Cittadella Galileiana che prevede la creazione di uno ‘science center’ volto alla divulgazione e promozione delle scienze. Il futuro Museo delle Navi antiche completerà l’offerta turistica e culturale della zona. In questo contesto gli Arsenali Repubblicani ospiteranno in futuro attività a servizio del Museo delle Navi che si trova a poche decine di metri. Il nuovo polo turistico sarà completato. LA SCELTA DEI PROGETTISTI «L’obiettivo è stato di far vivere il sapore della storia ma con modalità vivibili a oggi», riassume l’architetto Fabio Daole, coordinatore assieme all’arch. Mario Pasqualetti del restauro degli Arsenali Repubblicani per il comune di Pisa. Prosegue «Abbiamo ridato all’edificio il suo volto trecentesco con i suoi caratteristici archi a sesto acuto alti 8m50 ricostruendo tutte le murature esterne e interne con mattoni e materiali recuperati durante gli scavi archeologici.
Ovviamente mentre nel Trecento il luogo era tutto aperto, oggi abbiamo chiuso lo spazio e installato tutti gli impianti moderni necessari».
Alcuni dettagli degli interventi Secco a Pisa.
IL RUOLO DEGLI INFISSI I progettisti hanno fatto la scelta di chiudere l’edificio lasciando lo spazio massimo alla trasparenza del vetro rendendo la presenza dei profili la più discreta possibile. Hanno dunque optato per il sistema di facciata vetrata di Secco Sistemi 4F1 abbinato al sistema di profili tubolari SA 15 in acciaio zincato verniciato. L’effetto leggerezza della facciata è ottenuto grazie a una sezione contenuta dei montanti (50mm) di 4F1 che garantiscono tuttavia i valori statici richiesti. Inoltre i serramenti Secco si inseriscono in totale armonia nella facciata. Estetica, sicurezza e comfort vanno di pari passo anche con tutte le prestazioni tecniche di 4F. La tecnologia Secco si è messa al servizio del restauro per permettere al pubblico di assaporare la storia nel più piacevole dei modi.
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IDENTIKIT SIMONSWERK di Alessio Santucci
www.simonswerk.it
L’ECCELLENZA SI VEDE ANCHE NEI DETTAGLI SimonsWerk: 9000 metri quadrati di lusso e cultura con l cerniere Tectus TE 540 3D per il fondaco dei tedeschi. Belle e invisibili. Per il prestigioso restauro del palazzo Fondaco dei Tedeschi affacciato sul Canal Grande, lo studio Oma ha scelto le porte tagliafuoco San.co movimentate dalle cerniere Simonswerk. Qualità, estetica e sicurezza garantite. Dopo un imponente restauro, Fondaco dei Tedeschi, uno dei palazzi più emblematici di Venezia, a due passi del Ponte di Rialto, accoglie il primo department store di lusso della città che dedica anche spazio alle attività culturali. Commercio e arte, un binomio che riassume l’essenza stessa di Venezia. Il palazzo storico costruito inizialmente nel 1228 ma ricostruito nel 1506, dopo due incendi, nella sua forma attuale ha vissuto adesso la sua ultima metamorfosi. Nato come punto d’approdo per i commercianti tedeschi, era stato trasformato in uffici della Dogana sotto Napoleone e poi rimaneggiato durante il ventennio fascista per diventare sede della posta centrale. Rinasce oggi dopo un attento restauro firmato da Rem Koolhaas
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Veduta del palazzo del Fondaco dei Tedeschi. Vari aspetti delle soluzioni tagliafuoco movimentate dalle cerniere SImoswerk.
e Ippolito Pestellini Laparelli dello Studio Oma per conto del colosso del travel retail Dfs come nuovo luogo di riferimento per i Veneziani e i turisti. Lo spazio aperto alla città, conserva il suo ruolo di campo urbano coperto ma acquisisce una nuova dimensione commerciale e culturale oltre che sociale. Le scelte estetiche si sono accompagnate a un’attenzione estrema a tutti gli aspetti di comfort e sicurezza. Per garantire la protezione antincendio, lo studio Oma si è rivolto all’azienda specialista San.Co Costruzioni Tecnologiche che ha installato una cinquantina di porte interne tagliafuoco in legno Isofire LZ60' con resistenza al fuoco EI60. Queste porte tecnologiche con chiudiporta a scomparsa, controllo accessi e maniglioni antipanico garantiscono la massima sicurezza antincendio senza compromettere l’estetica. In effetti come prevedeva il progetto, le porte sono state rivestite in lamiera di ottone brunito di spessore 10/10 con un conseguente notevole aumento di peso delle ante (2,7 kg/mq/mm). Per movimentare in tutta sicurezza queste porte, San.co ha adoperato le cerniere TECTUS TE 540 3D e TE 640 3D di Simonswerk produttore tedesco alta-
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mente specializzato e riconosciuto nel suo settore.. Queste cerniere a scomparsa della famiglia TECTUS sono belle, totalmente invisibili e garantiscono un’estetica lineare e contemporanea in perfetta sintonia con lo spirito del nuovo Fondaco dei Tedeschi. Sono regolabili in 3D e in grado di movimentare con apertura fino a 180° porte a filo fino a 120 kg nel caso di TE 540 3D e fino a 200 kg nel
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caso di TE 640 3D. L’eccellenza si vede anche nei dettagli. Questi gioielli tecnologici completano con la loro qualità certificata un luogo che si vuole vetrina del lusso in una città-simbolo.
PROJECT AGC GLASS di Alessio Santucci
www.yourglass.com
ARCHITETTURA CHE "COMUNICA" AGC firma le vetrate del nuovo quartier generale di Forte Bank ad Astana, una delle principali banche del Kazakistan, da oltre 20 anni attiva nel paese, con 16.800 mq di vetro. Progettato dallo studio Saraiva+Associados e da STI Engineering, l’edificio sorge nel nuovo centro amministrativo e business della capitale del Kazakistan ed è stato disegnato per rappresentare in maniera chiara e importante i valori chiave del brand: fiducia attraverso trasparenza e solidità. Dal punto di vista architettonico, la nuova sede è caratterizzata da una struttura composta dalla sovrapposizione di diversi moduli, ognuno dei quali risulta sfalsato e presenta un’altezza differente, in base alle dimensioni della struttura tubolare pre-esistente. Il risultato è un design unico e di impatto, che dona grande dinamicità alla facciata dell’edificio. L’estrema attenzione ai dettagli del progetto è sottolineata dal fatto che, a seconda del punto dal quale si guarda l’edificio, la facciata può apparire “solida” o lasciar trasparire gli interni. Un efficace effetto visito che gioca sul contra-
sto tra la leggerezza della vetrata esterna e il senso di calore generato dall’impatto visivo dell’interno. Protagonista del nuovo edificio sono le superfici vetrate, realizzate grazie a oltre 16.800 mq di Stopray Vision-72T fornito da AGC. Si tratta di un vetro magnetronico a controllo solare altamente performante che assicura una perfetta combinazione tra la più alta trasmissione luminosa, elevate proprietà d’isolamento termico e basso fattore solare (38%). Il prodotto è caratterizzato da un indice di selettività pari a 1.89 al quale abbina un aspetto estetico neutro ed elegante, grazie alla sua minima riflessione luminosa. Realizzato su Planibel Clearvision, il vetro low-iron di AGC migliora ulteriormente la sua trasparenza garantendo un maggior afflusso di luce naturale agli ambienti: una soluzione razionale ed efficiente per coloro che vogliono abbinare alte prestazioni a un’estetica raffinata. Il progetto ha vinto un riconoscimento per la categoria “Forma e Funzione” all’Astana Architecture and Design & Business Dialogue edizione 2016, conferenza internazionale dedicata al design e al management degli uffici moderni.
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IDENTIKIT CELEGON di Valeria Bonatti www.ergon.eu
“SOTTILE” INNOVAZIONE ERGON living T.E. Slim presenta il sistema rototraslante che diventa ancora più versatile pur mantenendo le qualità con le quali ERGON living si è affermata come novità tecnologica nel panorama delle aperture interne.
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«Nuove esperienze di movimento che rivoluzionano il concetto di porta», il pay off che meglio sintetizza la mission di ERGON by Celegon! Ultimo nato della grande famiglia delle ferramenta per porte con apertura rototraslante, ERGON living T.E. Slim che amplia le possibilità realizzative di porte con la speciale apertura ergonomica e salvaspazio. Il sistema ERGON T.E. Slim mantiene le qualità con le quali ERGON living si è affermata come novità tecnologica nel panorama delle aperture interne, ma aggiunge un ulteriore innovazione tecnologica. Infatti, la vera innovazione di ERGON living T.E. Slim è nello spessore del telaio. Mentre negli altri sistemi ERGON living T.E. il telaio richiede un montante a copertura dell’asta di rotazione, la versio-
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ne T.E. Slim permette l’impiego di un telaio piano di spessore da 30 a 40 mm. Inoltre, l’asta di rotazione non necessita del montante di alluminio e viene applicata nella parte posteriore del telaio piano. Si possono utilizzare ante con dimensioni standard. Come la ferramenta ERGON living T.E., il sistema T.E. Slim conserva le già apprezzate caratteristiche quali: l’asta di rotazione nel telaio, la possibilità di supportare ante con dimensione fino a una larghezza di 150 cm, l’altezza di 300 cm e un peso fino a 70 Kg, la possibilità di montare il siste-
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ma ammortizzato “Soft Opening” e di utilizzare serrature magnetiche. Le finiture della ferramenta sono disponibili in argento o nero e, inoltre, sono previste tre diverse misure di braccetti. La tecnologia di apertura Ergon living è in continua evoluzione per ottimizzare gli spazi abitativi, di cui sa essere discreta quanto essenziale presenza, perché riducendo gli ingombri aumenta lo spazio abitabile a disposizione esaudendo un desiderio diffuso di poter disporre di maggior spazio.
IDENTIKIT CELEGON Celegon opera da oltre 40 anni nel settore dell’arredamento proponendo soluzioni in grado di ottimizzare gli spazi, riducendo del 50% l’ingombro delle porte, con un’innovativa tecnologia brevettata. ERGON ® living è la tecnologia che rivoluziona il concetto di porta; uno strumento che, già in fase progettuale, offre nuove alternative per risolvere problemi legati alla gestione degli spazi interni e delinea nuove prospettive d’arredo anche in ambienti di piccole dimensioni. Il sistema ERGON ® ha superato con successo la severa istruttoria CATAS di 100.000 aperture eseguite. ERGON ® living è un marchio Celegon depositato nei maggiori mercati mondiali.
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IDENTIKIT SCHÜCO di Roberta Bocca
www.schueco.com
LA FINESTRA CHE NON SI VEDE Nel settore del serramento da tempo il trend del minimale primeggia e così nascono le finestre e porte finestre Schüco Block System con anta a scomparsa che si mimetizzano alla perfezione nella struttura dell’edificio. Invisibile all’esterno e sottilissima all’interno, massimizza la superficie vetrata e la luminosità degli interni. La sostituzione dei serramenti è una fase molto importante dei lavori di ristrutturazione, soprattutto se coinvolge edifici con finiture di pregio o
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con aperture non molto ampie. La scelta degli infissi in questi casi deve da un lato implementare le performance termiche dell’immobile e dall’altro
prestare attenzione a specifiche esigenze estetiche e di luminosità, inserendosi con discrezione nel contesto preesistente. Le finestre Schüco Block System, conosciute anche come finestre “con l’anta a scomparsa”, sono state pensate proprio per rispondere alle peculiari necessità architettoniche e prestazionali degli immobili soggetti a riqualificazione. Il cuore tecnologico del sistema è racchiuso nei profili di anta sottili, in quanto privi di fermavetro interno, che permettono di massimizzare la quantità di superficie vetrata grazie all’anta a scomparsa e a sezioni in vista complessive di soli 73 mm. Il design estremamente minimale permette non solo di facilitare l’ingresso della luce naturale negli ambienti, indispensabile soprattutto in caso di aperture ristrette, ma anche di inserire con discrezione il serramento in qualsiasi contesto architettonico e stilistico. Dal punto di vista degli esterni, infatti, l’anta a scomparsa – con telaio fisso che ricopre completamente quello della parte apribile – permette
l’integrazione completa nella muratura rispettando l’identità dell’involucro architettonico, aspetto imprescindibile soprattutto per edifici dal particolare valore storico-artistico o dal design ricercato. Design ed estetica vanno di pari passo con le prestazioni, sia a livello di isolamento termico (con valori Uf fino a 1,72 W/m2K con sezione in vista di 73,5 mm e Uf fino a 1,63 W/m2K con sezione in vista di 81,5 mm), sia a livello di comfort abitativo, grazie a una maggiore trasparenza e luminosità degli ambienti e a soglie ribassate di soli 25 mm per le varianti porta finestra. La guarnizione centrale continua, frutto della tecnologia Schüco SimplySmart, consente infine non solo una lavorazione e una posa in opera più efficienti, ma anche elevate prestazioni in termini di tenuta all’aria, all’acqua e al vento.
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IDENTIKIT ENCRAFT di Beatrice Guidi www.encraft.in
IL PVC SUL MERCATO INDIANO La ditta Encraft, in primo piano nell’estrusione di PVC ci racconta uno scenario estremo. L’industria delle costruzioni non è un gioco da ragazzi, soprattutto quando entrano in gioco quantitativi impressionanti di materiali a magazzino. Si tratta di un complesso processo di avvicendamento e della capacità di affrontare una particolare situazione. È tutta una questione di qualità. Ed è significativo vedere che i principali estrusori indiani di profili in PVC siano attenti nell’adottare la tecnologia europea collaudata, nonostante possano contare su potenziali risparmi sui costi delle materie prime nel mercato domestico. Le finestre sono destinate a essere gli occhi di un edificio nella visione degli architetti, ma sono anche l'incubo finale per qualsiasi imprenditore edile che deve riempire i buchi nei muri al prezzo più basso possibile. Questo problema esiste in tutto il mondo ma dall’inizio del boom edilizio indiano il problema nel subcontinente si è accentuato. Il settore porte e finestre per gli operatori presenti su quel mercato deve far fronte a un dilemma: come fornire finestrature forti e resistenti al vento al prezzo più conveniente? UNA NORMATIVA CHIARA Le modalità di calcolo della resistenza al vento sono ampiamente spiegate nel documento dello standard indiano articolo 875 parte 3. Si prevede
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Le caratteristiche di un infisso Encraft.
Nelle foto di queste pagine i dettagli delle realizzazioni. Il grattacielo in India è sottoposto a sollecitazioni meteorologiche estreme.
che le finestre e le porte debbano fare i conti con la stessa pressione del vento a cui è sottoposto l'intero edificio, dunque calcoli statici precisi sono assolutamente essenziali per ogni progetto già al momento del preventivo o della gara d’appalto al fine di stabilire il tipo di profilo, il tipo di armatura e di dimensione (per il PVC) e la superficie vetrata massimi ammissibili in funzione del tipo di vetro e del suo spessore.
Fornire i prezzi del telaio ai contraenti prima di qualsiasi calcolo statico, effettuare verifiche tecniche di stabilità operativa (pergli scorrevoli) e calcoli di valore U (se necessario), ha portato a situazioni imbarazzanti, quando l'intero bilancio ha dovuto essere rivisto verso l'alto a causa di sottospecificazioni o a causa del cambiamento estemporaneo di stile della cornice. Il buon senso dovrebbe prevalere e tutte le parti coinvolte - architetti, ingegneri strutturali, imprenditori e fornitori del telaio - dovrebbero essere in grado di concordare su specifiche sulle quali i prezzi dovrebbero essere basati. La statica della finestra non è peculiare del PVC. Essa si applica a tutti i materiali noti del telaio, allo
stesso modo, ma nessuno pensa a una maggiore profondità del profilo degli elementi verticali o dei giunti di accoppiamento del telaio quando si prendono in considerazioni finestre in alluminio o in legno, in particolare, in quest’ultimo caso, in edifici storici. Nessuno ha mai preso in considerazione nemmeno le differenze di velocità del vento tra l'India e l'Europa. Per esempio: La velocità del vento indiano più bassa è di 33 metri/secondo (Bangalore), mentre la più alta velocità del vento nel Regno Unito è di 31 metri/secondo seguito dalla Germania con 30 metri/secondo. La velocità media del vento in India è di 44 metri/secondo (Mumbai, Hyderabad) tenendo conto di questi valori in progetti di grattacieli (fino a 100 metri), il più delle volte, il valore di progettazione del vento per la finestratura risulta superiore a 2mila Pascal. La statica della montatura è solo una parte specifica della corretta e più appropriata concezione della cornice per qualsiasi progetto di grattacielo,
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che è altrettanto impegnativo a causa delle aspettative dei clienti, obbligo di conformità alle norme e ai regolamenti, ergonomico e considerazioni di carattere ambientale, la sicurezza dei bambini, capacità di pulizia di sicurezza e via dicendo. I PUNTI DI FORZA DEL PVC Uno dei grandi vantaggi del PVC è l'elasticità del
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materiale e la memoria di forma, infatti dopo essere stato esposto a qualsiasi pressione o forza tende sempre a ritornare alla sua posizione originale, mentre l’alluminio può rimanere deformato e il legno si spezzerà. Tuttavia, il PVC, come gli altri materiali del telaio, deve garantire una sufficiente rigidità del telaio per far fronte alla deformazione imposta su vetro e hardware. Si presume correttamente che i telai in PVC sapranno resistere ai raggi UV e le cornici in PVC di colore bianco rimarranno bianche, ma è qui che le differenze di materiale tra i profili in PVC si evidenziano.
Alcuni profili in PVC sono prodotti da una formulazione di materia prima di alto livello, mentre in altri l'utilizzo di un quantitativo sproporzionatamente elevato di filler a basso costo (carbonato di calcio) rende meno performante il prodotto. La ditta Encraft, tra pochi altri, ha continuato a realizzare i suoi profili, sulla base di ricette europee, che sono state ulteriormente arricchite per soddisfare il clima vario e a tratti estremo dell'India. Encraft ha fatto un passo ulteriore e testato la loro formulazione oltre lo standard richiesto fino a un massimo di 8000 ore piuttosto che le 6000 ore richieste dalla normativa. Al giorno d'oggi, il serramento moderno è in grado di fornire più di un semplice riparo dalle intemperie. È stato riconosciuto che una grande quantità di energia utilizzata per il raffreddamento e il riscaldamento si perde attraverso la finestratura. Ridurre il consumo energetico e successivamente l’emissione di CO2 è in cima all'agenda di ogni governo per garantire un ambiente vivibile per le generazioni future.
IDENTIKIT NUSCO PORTE di Paolo Rolandi
www.nuscospa.com
SUGGESTIONI INNOVATIVE E INTRAMONTABILE TRADIZIONE RIVISITATA Sartorialità e qualità made in Italy caratterizzano anche le linee Art Work e Platinum che interpretano due diverse concezioni di design di Nusco Porte:nel primo caso con una linea contemporanea, mentre la seconda rappresenta le porte in vero legno massello dal 1968. Linee che si incrociano e si allontanano, giocando con i riflessi della luce sul legno vivo, con un effetto finale assolutamente unico. La linea Artwork, un’autentica “opera d’arte”, nasce dal desiderio di creare un prodotto innovativo nella lavorazione ed elegante al tempo stesso. La lavorazione del pannello, pantografato in MDF mediante frese meccaniche, è successivamente sottoposto a laccatura. Dotata di cerniera a scomparsa e serratura magnetica di serie, la linea è disponibile nei modelli Astratta, Dinamica, Sistema, Ellisse, Simply e Incanto, nelle essenze laccato bianco, avorio, grigio, tortora e in tutte le colorazioni RAL. Rigore e originalità, presente e futuro si uniscono armonicamente nella Linea Platinum in Massello, la collezione top di gamma Nusco, che deriva da una tradizione di mezzo secolo nella produzione di porte in vero legno massello. Questa elegante soluzione d’arredo in stile classico fonde con sapienza ed equilibrio la pregiata robustezza del legno con moderne tecniche di produzione e particolari metodi di lavorazione, realizzando un prodotto dal fascino intra-
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montabile e dalle performances d’avanguardia. La Linea Platinum, realizzata tramite processi produttivi che minimizzano l’impatto ambientale, sintetizza tradizione e innovazione e si caratterizza per la ricchezza dei particolari e la vasta scelta di modelli e colori, con la possibilità di sceglie-
re tra le essenze rovere e nocino nelle loro diverse finiture. La linea può quindi inserirsi con eleganza in ogni ambiente, con numerose combinazioni di stile, coprifili e telai che la rendono unica, consentendo a ognuno di creare il proprio model-
lo personalizzato. Un carattere deciso e uno stile inimitabile: Platinum si presenta come una proposta d’arredo senza tempo che dona agli spazi domestici quotidiani il fascino di un complemento di assoluta classe e pregio da vivere ogni giorno.
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IDENTIKIT SAYERLACK di Paolo Rolandi
www.sayerlack.com
UNA "PENNELLATA" E IL FINGER JOINT SVANISCE Elevato copertura per legni di conifera con il nuovo fondo per esterni Sayerlack AM424/XX, studiata per aumentare il potere coprente particolarmente richiesto nel caso del finger joint o di legni molto porosi. Spesso i prodotti all’acqua per esterni presentano un ridotto residuo secco e un conseguente potere coprente inferiore, quindi un maggior consumo di vernice per ottenere performance qualitative ed estetiche adeguate. In quest'ottica Sayerlack AM 424/XX, un fondo all’acqua per serramenti propone grazie all’elevato residuo secco (50%) presenta elevato potere coprente - ideale per finger joint - e riduce il rigonfiamento della fibra del legno. La formulazione innovativa trova applicazione anche nella verniciatura di legni molto porosi come il meranti e del multistrato di okumè, risolvendo la problematica delle soffiature. AM 424/XX è applicabile a spruzzo con tutti i sistemi manuali o con impianti automatici anche elettrostatici. Il sistema reologico tixotropico a bassa viscosità garantisce ottima tenuta in verticale, ottimo avvolgimento e bagnatura del manufatto, conferendo un’eccellente distensione al film di vernice essiccato. L’ottima carteggiabilità permette tempi di carteggiatura ridotti e minor spreco di carta abrasiva. AM 424/XX è disponibile nella versione neutra (NO), bianca (13) e verde (66). Le versioni neutra e bianca sono pigmentabili con
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le paste all’acqua XA 2006/XX in percentuale dal 3% al 5% al fine di ottenere il colore desiderato. Per ogni particolare problematica applicativa, per ogni legno difficile, Sayerlack da sempre fornisce la risposta giusta.
IDENTIKIT FINSTRAL di Michela Vassena www.finstral.com
UNA SOLUZIONE PER OGNI PROGETTO Le proposte di Finstral permettono soluzioni senza opere murarie in tempi ridotti, garantendo in poco tempo un grande comfort.
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I serramenti Finstral sono la soluzione ideale per ristrutturazioni a regola d'arte; perchĂŠ grazie ai particolari vetri utilizzati e per gli ottimi valori di isolamento raggiunto, garantiscono un elevato comfort abitativo. Soprattutto permettono di realizzare costi energetici ridotti, in quanto sono finestre costruite, utilizzando materiali isolanti di prima qualitĂ . Tutti i sistemi di finestre e porte-finestre Finstral sono studiati per la posa su nuovi edifici, per quella "in ristrutturazione" su vecchi edifici, ma anche e soprattutto per la sostituzione di vecchie finestre, senza costosi lavori di muratura. Infatti il vecchio serramento non viene del tutto eliminato, bensĂŹ si conserva il telaio, che viene completamente rivestito con quello nuovo (facendo funzione di controtelaio), in modo semplice, pulito e sicuro senza danneggiare muri, davanzali o piastrelle. Particolari profili provvedono a
coprire le fughe rimanenti, tanto sul lato interno che sul quello esterno del serramento. Sostituire e montare le finestre è un lavoro da specialisti, e Finstral ne garantisce l'esecuzione sempre a regola d'arte, potendo contare su ottimi materiali, una vasta gamma di forme e colori, ma soprattutto grande esperienza. Le finestre e porte Finstral riprendono gli elementi stilistici tradizionali locali o dello stile architettonico dell'edificio, con una vasta scelta di forme, profili telaio e colori. Aperture e chiusure comode e moderne, protezione antieffrazione massimizzata, a partire dalle versioni standard, oltre a una ridotta necessità di manutenzione, assicurano una lunga vita ai serramenti. Al contempo le finestre e porte Finstral provvedono a un sensibile miglioramento in fatto di isolamento termo-acustico e a una corrispondente riduzione dei costi energetici.
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IDENTIKIT SAINT-GOBAIN BUILDING GLASS di Michela Vassena www.saint-gobain.com
EFFICIENZA IN LUCE Massima efficienza energetica sul bordo vetrocon vetrate triple ad alte prestazioni che permettono di utilizzare lastre più sottili riducendo considerevolmente il peso complessivo. Le vetrate isolanti a doppia camera sono ormai un prodotto affermato sul mercato. Ai vantaggi di contribuire, per esempio, a una più elevata efficienza energetica e a un comfort migliore si contrappongono, però, un peso maggiore e una produzione più complessa. A porre rimedio a questo problema arriva un nuovo prodotto degli specialisti svizzeri in distanziatori: lo SWISSPACER® Triple. Il distanziatore è stato specificamente creato per vetrate triple: dove finora venivano impiegati due distanziatori ora ne basta solo uno. In una scanalatura speciale esso alloggia la lastra centrale del vetro, fissandola. Grazie allo SWISSPACER Triple si possono utilizzare lastre più sottili al centro di vetrate triple, riducendo considerevolmente il peso complessivo. Ciò risulta evidente per esempio nel nuovo prodotto CLIMATOP EASY del gruppo francese Saint-Gobain Building Glass Europe. Qui, lo SWISSPACER Triple trova applicazione pratica per la prima volta: nella vetrata isolante a doppia camera può essere inserita una lastra centrale da solo 2 mm fino a 3 mm di spessore. Inoltre, lo SWISSPACER Triple semplifica i processi di lavorazione. Per il vetrocamera sono infatti necessari sole due lati di butile, con conseguente riduzione del rischio di perdite di gas oltre che della penetrazione di umidità nello spazio interstiziale tra le lastre e con conseguente aumento della durata di vita della vetrata isolante. Lo SWISSPACER Triple assicura un colpo d'occhio perfetto. I telai del distanziatore collegati tramite una staffa sono paralleli al 100%. Le linee di butile ondulate, frequentemente visibili sulla lastra centrale
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nelle vetrate triple, non sono piú presenti. Un ulteriore vantaggio: il nuovo distanziatore si presta perfettamente anche per la lavorazione manuale. Le ditte che producono una serie limitata di vetrate isolanti a doppia camera o che prevalentemente lavorano i distanziatori a mano sfruttano i vantaggi dello SWISSPACER Triple. Esso può essere impiegato senza problemi anche su linee di produzione originariamente pensate solo per vetrate isolanti a doppia camera. Sulla base della tecnologia dello SWISSPACER Ultimate, il nuovo distanziatore per vetrate isolanti a doppia camera assicura, non da ultimo, la massima efficienza energetica sul bordo vetro.
IDENTIKIT ALIAS di Monica Zani
www.aliasblindate.com
UNA SICUREZZA IN PIĂ™
Le grate Defender offrono un’importante protezione supplementare e sono contraddistinte da una duplice possibilità di apertura: parziale all'interno dell'ambiente e totale all'esterno, completamente a ridosso del serramento e della persiana. Declinata in cinque modelli, la serie è segnata da linee pulite, precise e rigorose grazie al taglio al laser, quindi all'assenza di antiestetici segni di saldatura, e alla totale mancanza di cerniere a vista.
Disponibili nelle varianti ad anta fissa, e a una o due ante ripieghevoli, a uno o due snodi, modulabili a loro volta con elementi decorativi e accessori, le grate Defender sono offerte in oltre 30 finiture martellate e metallizzate e in tutta la gamma dei colori RAL. In quanto a protezione dalle aggressioni, le grate Defender non sono seconde a nessuno essendo state certificate nell'ottima classe RC 3 secondo le norme europee EN 1627-30.
FAIRS KLIMAHOUSE di Beatrice Guidi
www.fierabolzano.it/klimahouse
LA CASA SU MISURA Un concept abitativo rivolto al futuro a Klimahouse.
Tra le tante novità in scena a Klimahouse, fiera di riferimento internazionale per l’efficienza energetica e il risanamento in edilizia che si svolge a Fiera Bolzano dal 26 al 29 gennaio. Come il concept abitativo ENLIGHT, spiraglio sull’abitare del futuro, che concepisce la casa come un abito su
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misura. Perché la tecnologia del futuro deve creare emozioni e trasformare il comfort abitativo in comfort di vita. Progettato da Fiera Bolzano in collaborazione con l’Agenzia CasaClima e l’Associazione Provinciale Artigiani, ENLIGHT è un innovativo modello abitativo caratterizzato da un
ambiente accogliente che permette ai visitatori di Klimahouse di sbirciare dietro le quinte di una struttura - allestita nel piazzale centrale di Fiera Bolzano - per scoprire da vicino cosa rende confortevole uno spazio, come la tecnologia si concilia con la qualità abitativa e quanto know-how tecnico può essere racchiuso in un unico edificio. “Le visioni hanno bisogno di spazio ed ENLIGHT vuole essere un luogo di motivazione ed ispirazione" afferma Thomas Mur, Direttore di Fiera Bolzano. "ENLIGHT vuole stuzzicare la curiosità, offrire stimoli per la creazione di nuovi modelli progettuali ed essere, al contempo, motore e acceleratore di impulsi". Con ENLIGHT, Fiera Bolzano si pone come portavoce di uno sviluppo tecnico e intellettuale sempre in divenire, in cui il valore emozionale dell a bitare si aggiunge a quello materiale. Ed è proprio in questo progetto che l'High Tech si fonde con High Touch, dove le le tecnologie evocano emozioni, il comfort abitativo è sinonimo di comfort vitale e la casa rappresenta un accogliente nido. Secondo questa filosofia, l’architetto innovativo è al tempo stesso un visionario che pensa a soluzioni responsabili che possano garantire maggiore qualità al nostro abitare creando, al tempo stesso, armonia tra attenzione ecologica, efficienza economica ed equilibrio sociale. Klimahouse è un importante punto di riferimento
per tutta la business community dell'efficienza energetica in edilizia che coniuga le innovazioni in esposizione, l’eccellenza tecnica e creativa delle 460 aziende espositrici, i contenuti di alto profilo dei convegni, i tour ai più recenti modelli abitativi virtuosi per nuove evoluzioni nella progettazione edilizia. KLIMAHOUSE LIVE on: Web: h t t p : / /w ww . f ier ab o l zan o . it / k lim a ho use/ You Tube Canale: https://www.youtube.com/user/klimahouse YouTube Playlist: http://www.youtube.com/playlist?list=PLlvANIO3S0WAmB_Gaw3gFffs1ej0QXv9 Twitter: http://twitter.com/klimahouse Facebook: http://www.facebook.com/klimahouse
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FAIRS SAIE - SAIE3 di Beatrice Guidi
www.saie.bolognafiere.it www.saie3.com
UN'EDIZIONE CHE GUARDA AL FUTURO E ALLA BIENNALITÀ L’appuntamento con la 53esima edizione del SAIE che diventa biennale sarà nel 2018; una buona notizia quella della biennalità per i big dell’edilizia e le aziende che lo chiedono da sempre per le fiere del settore edile. Intanto il SAIE 2016 cresce come emerge dai numeri che l’ente fieristico restituisce.
In queste pagine alcuni momenti della recente edizione del SAIE, che si è svolta dal 19 al 22 ottobre 2016 a Bologna. In alto destra, sulla seconda pagina, 0lo stand di Web and Magazine presieduto da Betraice Guidi e Franco Riccardi, Direttore Editoriale dei portali del Gruppo.
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Il successo dell’edizione appena conclusa e l’annuncio della cadenza biennale di SAIE hanno trovato riscontro positivo da parte delle principali associazioni di categoria del mondo delle costruzioni e subito incassato il consenso degli espositori e delle aziende. «Il SAIE è un appuntamento che ha sempre animato il dibattito interno alla filiera delle costruzioni – ha dichiarato Gabriele Buia, Vice presidente vicario di ANCE – è un’occasione per il Paese per riunire quanti, a diverso titolo, hanno un ruolo nel complesso processo dell’edilizia, promuovendo occasioni di sviluppo e discussione su tematiche che indirizzano la ricerca. Anche nel 2016 SAIE si è distinto non solo come evento legato ai prodotti ma come luogo di ricerca e discussione per il futuro. La notizia della biennalizzazione di SAIE a partire dal 2018 è una scelta matura che si allinea con un mercato che, per uscire dalla crisi, deve riposizionarsi. È una scelta ponderata che preannuncia una politica sinergica e una visione per il fieristico italiano. Non solo, la biennalizzazione risponde alle aziende che necessitano di tempo per promuovere progetti significativi sul fronte dell’innovazione». «L’idea di biennalizzare il SAIE di Bologna è il primo segnale concreto da parte di BolognaFiere
che sta ripensando il futuro della fiera di settore. Sarà utile progettare delle tappe intermedie – dichiara Federica Brancaccio, presidente di Federcostruzioni – momenti di avvicinamento all’autunno del 2018, che resterà fondamentale come occasione di confronto e dibattito su temi tecnici e altri di visione. La fiera del futuro non è uno spazio-vetrina ma deve diventare un momento topico di un percorso che conta ad esempio delle visite in cantiere e in fabbrica, dei progetti tra aziende e filiere, delle iniziative condivise con protocolli interdisciplinari». I numeri della crescita intanto, sono a doppia cifra per la 52esima edizione del SAIE, Salone internazionale dell’edilizia e delle costruzioni (+10%), ecco i principali: oltre 1.000 espositori, oltre 70.000 le visite, più di 250 eventi, 170 prodotti novità presentati dalle aziende, 114 delegazioni di buyer provenienti da 4 continenti che hanno dato vita a circa 300 incontri b2b. Sono stati più di 2.000 i professionisti che hanno partecipato agli incontri di formazione organizzati direttamente da SAIE, a cui si aggiungono le migliaia di professionisti che hanno seguito le iniziative promosse nell’area di Acca, in quelle di Logical Sacert e di All Digital Smart Building e nello spazio “La fabbrica delle Idee” di Federbeton. Sicurezza sismica e del territorio, innovazione con ricadute dirette su nuove tecnologie e soluzioni. Questi i filoni che hanno caratterizzato l’edizione 2016 di SAIE con un faro puntato sulla digitalizzazione e sulla normativa, con attenzione ai temi della sostenibilità e dell’ambiente. I quattro giorni di SAIE sono stati aperti dalla presentazione del Rapporto Congiunturale e Previsionale del Cresme. Sul tema della sismica accanto alle voci dell’accademia e alle soluzioni delle aziende è arrivato a Bologna Kit Miyamoto a portare la sua esperienza a valle dell’impegno dello studio specializzato in ingegneria sismica. «Sono segnali estremamente positivi quelli che
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abbiamo registrato a chiusura di SAIE 2016: incremento delle aziende e degli operatori – dichiara Antonio Bruzzone, Direttore Generale BolognaFiere – e, fondamentale, un importante contributo dei protagonisti del settore, che si sono confrontati, in questi giorni, sulla ripresa del settore e sulle strategie da adottare per far si che i segnali che il mercato rileva, diventino il traino della nuova stagione delle costruzioni. L’annuncio della biennalizzazione del Salone – prosegue Bruzzone – è stata accolta con entusiasmo dagli espositori che, da alcuni anni, evidenziavano la necessità di allinearsi alle grandi fiere internazionali dell’edilizia. SAIE avrà un concept espositivo articolato in percorsi che guideranno il visitatore attraverso i mercati attuali e futuri del mondo delle costruzioni, sarà il luogo di dibattito e crescita verso una nuova industria del settore e nuove professioni. Un SAIE protagonista di una nuova cultura dell’industrializzazione, fra digitale e circolare». Restituiamo, infine, ancora qualche commento riguardo la biennalizzazione della manifestazione che vede proprio tutti d’accordo. «Decisione molto
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positiva – ha commentato Luca Ferrari, Presidente ISI – perché le aziende hanno bisogno di un tempo ragionevole per portare le proprie esperienze in ricerca e innovazione». «Scelta che risponde all’andamento del mercato delle costruzioni. Il mondo fieristico – ha dichiarato Sergio Crippa, Presidente di Federbeton – deve prendere atto della necessità di avere una presenza e un’offerta qualitativa molto alta e rappresentativa di tutta la filiera». «Credo che la biennalizzazione faccia bene al settore in termini di investimenti in comunicazione e possa fare bene al SAIE in termini di qualità e presenze di aziende in fiera. Scelta oggettivamente giusta legata ai tempi attuali, le fiere – ha commentato Vanni Bottaro di Wolf System – si sono moltiplicate e parteciparvi è un’opportunità ma anche un investimento». «È una notizia positiva – ha sottolineato Giovanni Buonanno di Bunker – che ci permette di preparare meglio le nostre novità e di essere presenti al Salone in modo più efficace». «È una scelta che condivido – ha detto Ernesto Erali di Mapei – con Internet le novità arrivano abbastanza velocemente all’utente finale, ogni
due anni perciò il SAIE porterà migliori risultati creando nel contempo maggiore aspettativa». «È una decisione molto valida di cui siamo tutti molto contenti – ha riconosciuto Dario Mantovanelli di Wienerberger – aiuta a mantenere alto l’interesse per l’innovazione che è anche difficile garantire annualmente, la biennalità aiuta noi e consentirà a chi verrà a visitare la fiera di trovare ciò che si aspetta». «È una notizia che dà più tempo a noi e a tutte le aziende di studiare al meglio la preparazione dei propri prodotti – ha confermato Andrea Bagni di Kerakoll, e Vincenzo Stella di Tecno K Giunti ha ribadito – che da anni gli espositori richiedevano la biennalità come le fiere europee perché non è possibile avere le novità tutti gli anni». «Una scelta stupenda che arriva nel momento giusto e che noi espositori chiedevamo da tempo – ha detto Simonetta Verdi di S.T.A. Data –. Il web ha azzerato le distanze ma rimane la necessità ogni tanto - la biennalità è perfetta - di incontrarsi. E il SAIE, per il mondo dell’edilizia, è una fiera storica, il luogo dove bisogna essere presenti».
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