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CITY STREAMING ! NUMERO 14 ! SETTEMBRE 2018

! UNA FINESTRA SUL MONDO DEL COSTRUIRE E DEGLI SPAZI ESTERNI

 PAGINA 10 !

" EDITORIALE ! " ! REPORTAGE " PERSONE ! " PROGETTI ! " ! PRODOTTI " EVENTI ! " TRADE ! " ! NORMATIVE " NUMERI ! ! " INDIRIZZI

BAUMA CLUSTER, UN NUOVO CONCEPT PER RIBADIRE L'IDENTITÀ DEL MARCHIO. DI PIETRO FERRARI

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di Pietro Ferrari

QUELL’ULTIMO PONTE Chi ha qualche anno in più ricorda la grande stagione del cemento armato negli anni Sessanta, quando il prestigio prestazionale ed estetico di questo materiale, amplificato dalla genialità degli architetti e dalla competenza degli ingegneri di casa nostra, creava capolavori e quelle opere “ardite” figlie di una concezione epica del costruire, particolarmente necessaria in un Paese come l’Italia in cui le opere di viabilità devono attraversare un territorio orograficamente tormentato e tenere conto di un alto livello di sismicità. La disputa politica e il dibattito sui media, per non parlare dei social network, ha messo in luce una preoccupante miscela di ignoranza e presunzione da parte dei vari soggetti interessati. La voglia di “punire” ha risparmiato l’autore di quest’opera già passato a miglior vita, ma si è accanita in un gioco al massacro su tutti gli altri, colti o incliti, che fossero interessati dal furore mediatico.

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Più pazientemente suggerirei, memore di tanti lunghi viaggi in automobile in Germania e in altri Paesi con cui dobbiamo in maniera desolata a volte confrontarci, di ricordare le lunghe code, pazientemente sopportate e causate dai lavori di manutenzione dei ponti e dei viadotti: questa la parola magica, questo il preoccupante confronto tra l”arditezza” del passato e la prosaica micragna del presente.

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IL FUTURO DELLA CITTÀ LE FELICI FANTASIE DI SERGEI TCHOBAN Qual è il futuro di una città densamente popolata? Come può un paesaggio urbano cambiare il modo in cui percepiamo l'architettura e il suo linguaggio artistico? La mostra Den-City Urban Landscape affronta il tema della rappresentazione della scena urbana e la sua densità unendo storia e contemporaneità, visioni architettoniche e scenari, per un possibile vicino futuro. I disegni di architettura, i ‘capricci’, le felici fantasie di Sergei Tchoban, raffigurano paesaggi urbani dove Piranesi si incontra con architetture sospese chiamate a sovrapporsi, per addizione stilistica e temporale, alle scene della città storica. La sovrapposizione, il contrappunto, la stratificazione di linguaggi e volumi, caratterizzano la serie di visioni urbane rappresentate dalla selezione delle opere in mostra. È un atteggiamento, quello di Tchoban, consapevole del confronto con il passato costruito che ogni nuova architettura deve necessariamente prevedere.

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PERSONAGGISTREAMINGCITY

Den-City rappresenta allora l’opera pittorica di un architetto costruttore, che trova in questa forma di espressione lo strumento per comunicarci l’oggettiva condizione in cui operare come architetti; costruire per layers sovrapposti piuttosto che sposare la strada della tabula rasa di stampo tardo modernista.

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DISEGNO E REALTÀ L’addizione di architetture e il loro confronto, raffigurate nella serie di questi disegni di fantasia, trova poi riscontro e analogia nella città reale: i ‘ritratti’ di Macau e Shanghai, di Bangkok, Delhi e Tokyo, istantanee di paesaggi urbani del nostro presente trovano nella stratificazione di segni e architetture, insegne e immagini, la loro affinità tematica. L’opera di Sergei include schizzi a pastello che traggono ispirazione dai suoi viaggi in Asia che catturano la densità della struttura urbana e l'inevitabile commistione delle scene urbane in continuo cambiamento. Utilizzando acquerelli, inchiostro di china e di seppia su carta, l'artista esprime l'unicità di un luogo, includendone anche la storia culturale tra passato, presente e futuro.

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PERSONAGGISTREAMINGCITY

Sergei Tchoban ha studiato all'Accademia di Belle Arti a San Pietroburgo, Russia, prima di trasferirsi in Germania nel 1991. Le sue opere più famose includono The Federation Tower aMosca, la Benois House a San Pietroburgo, il Jewish Cultural Center e la sinagoga Chabad Lubavitch e il NHow hotel a Berlino. Nel 2013, Tchoban ha fondato a Berlino The Museum for Architectural Drawing, luogo in cui far fiorire l’arte del disegno architettonico. Il suo lavoro è stato riconosciuto non solo come architetto, ma anche come curatore, docente e relatore. Matteo Vercelloni.

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di Pietro Ferrari

BAUMA CLUSTER, UN NUOVO CONCEPT PER RIBADIRE L'IDENTITÀ DEL MARCHIO

BAUMA CLUSTER, UN NUOVO CONCEPT PER RIBADIRE L'IDENTITÀ DEL MARCHIO, UN'IMMAGINE OMOGENEA IN TUTTO IL MONDO E UN ORIENTAMENTO PIÙ FACILE PER I CLIENTI Da Monaco di Baviera a Shanghai, da Mosca a Johannesburg fino a Delhi: la storia di successo di bauma si riassume un viaggio attorno al mondo.

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REPORTAGESTREAMINGCITY

La conferenza stampa di Bauma a Milano.

La più grande rete internazionale di macchinari e attrezzature per l'industria delle costruzioni ospita il settore in diverse sedi in tutto il mondo, offrendo una vetrina per gli sviluppi e le innovazioni più recenti nei vari mercati. Questo "cluster" di eventi crescente continuamente con l'aggiunta di nuove sedi. Spiega Nicole Schmitt, Exhibition Group Director di bauma per Messe München: “Con la nuova brand identity parliamo la stessa lingua in tutto il mondo e ci presentiamo con un'immagine omogenea. In questo modo siamo riconoscibili ai clienti di tutto il mondo grazie a un forte marchio globale". DESIGN DINAMICO L'elemento chiave della nuova immagine è la “b” tridimensionale di bauma, alla quale si aggiunge il globo in 3D. Come il cluster stesso, questi elementi sono in continua evoluzione. Al centro del globo viene riportata la sede dell'evento bauma. In questo modo è possibile rac-

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contare storie specifiche focalizzate sul Paese in questione. A questa grafica si affiancano nuove icone che rappresentano le peculiarità della regione o specifiche sezioni della manifestazione. Gli eventi mantengono i codici cromatici finora utilizzati. La grafica verrà adottata progressivamente in tutto il mondo. Klaus Dittrich, Chairman and CEO, Messe Munchen.

IL CANADA IL “PAESE PARTNER” Il Canada è uno dei principali mercati di sbocco per l’industria mondiale delle macchine per edilizia, degli impianti per la produzione di materiali da costruzione e delle macchine per l’industria estrattiva. Il Canada è il settimo mercato mondiale delle macchine per edilizia.

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L’edilizia con un giro d’affari di 102 miliardi di Euro e l’industria estrattiva con un volume di 116 miliardi di Euro rappresentano insieme oltre il 15 percento del prodotto interno lordo canadese. Questi numeri impressionanti sono sufficienti per spiegare la scelta del Canada come Paese Partner della prossima edizione di bauma da parte di Messe München e della VDMA, l'associazione dei costruttori tedeschi di macchine e impianti. Klaus Dittrich, Presidente del Consiglio di Amministrazione di Messe München, commenta così la scelta del Canada: “Scegliendo questo Paese abbiamo coinvolto un mercato di sbocco stabile, attrattivo e dinamico. Sono certo che l'iniziativa aprirà ulteriori opportunità commerciali per i nostri espositori”. Johann Sailer, Presidente della divisione macchine per edilizia e materiali da costruzione della VDMA e Presidente del comitato degli

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Immagini dell’edizione 2016 di bauma.

espositori di bauma, aggiunge: “Il Canada rientra nel novero dei Paesi produttori di materie prime. A questo si aggiunge che il CETA, l’accordo di libero scambio negoziato di recente tra l'UE e il Canada, darà nuovo slancio al commercio bilaterale. Per questo motivo vogliamo sfruttare l’occasione di bauma e la formula del Paese Partner per creare rapporti ancora più stretti fra le rispettive industrie”. Per quasi tutte le risorse naturali, il Canada è uno dei primi cinque fornitori a livello mondiale, oltre a essere il terzo Paese per riserve petrolifere. Nonostante l'attuale congiuntura debole dell’industria mineraria e del settore petrolchimico, le prospettive a medio termine sono positive. Secondo le stime, fino al 2020 l’industria estrattiva crescerà a una media annua superiore al 3%. Queste previsioni trovano conferma in grandi opere come il Northern Ontario Ring of Fire e in molti altri progetti miliardari per la costruzione

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di infrastrutture nelle grandi città, ad esempio l’aeroporto di Vancouver, il complesso ospedaliero di Montreal, la stazione ferroviaria di Toronto o il centro tumori di Calgary. Per maggiori informazioni su bauma, www.bauma.de PROFILO DI BAUMA bauma è il principale salone internazionale di macchine per edilizia, macchine per materiali da costruzione, macchine per l'industria estrattiva, veicoli e attrezzature per l'edilizia e, con una superficie espositiva totale di 605.000 metri quadrati, è la fiera più grande del mondo. L’edizione 2016 ha battuto tutti i record raccogliendo complessivamente 3.425 espositori da 57 Paesi e 583.736 visitatori da oltre 200 nazioni. La prossima edizione di bauma, che ha cadenza triennale, si svolgerà dall’8 al 14 aprile 2019 a Monaco di Baviera.

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I SALONI DI MESSE MÜNCHEN PER IL SETTORE DELLE MACCHINE PER EDILIZIA L’organizzazione di saloni specializzati nel settore delle macchine per edilizia è una delle competenze chiave di Messe München. L’offerta comprende non solo la fiera più grande del mondo, bauma a Monaco di Baviera, e l'edizione cinese bauma China a Shanghai, ma anche una collaborazione con la Association of Equipment Manufacturers (AEM) per l’organizzazione di BAUMA CONEXPO INDIA a Gurgaon/Delhi e BAUMA CONEXPO AFRICA a Johannesburg. A dicembre 2015 Messe München ha ulteriormente arricchito il portafoglio acquisendo la principale fiera russa di macchine per edilizia, CTT.

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MESSE MÜNCHEN Messe München, con i suoi circa 40 saloni dedicati a beni di investimento, beni di consumo e nuove tecnologie nella sola piazza di Monaco di Baviera, è uno dei principali organizzatori fieristici al mondo Oltre 30.000 espositori e circa due milioni di visitatori partecipano ogni anno alle manifestazioni presso il Centro Fieristico, il Centro Congressi Internazionale (ICM) e il Centro Espositivo MOC a Monaco di Baviera. Inoltre, Messe München organizza saloni specializzati in Cina, India, Turchia, Sudafrica e Russia. Con una rete di consociate in Europa, Asia e Africa e oltre 60 rappresentanze estere, che offrono i loro servizi in più di 100 Paesi, Messe München dispone di un’organizzazione su scala mondiale.



PROGETTO RESIDENZIALE CON RECINZIONE DECORATIVA BETAFENCE ECHI CLASSICI ED ELEMENTI ESTERNI INNOVATIVI PER UNA NUOVA RESIDENZA CERTIFICATA 7 STELLE A Cinisello Balsamo è stato recentemente costruito un nuovo condominio di pregio realizzato secondo elevatissimi standard qualitativi, anche in termini di efficienza energetica (è classificato in classe A+ EPH 14,00 kWh/m2). Quest’eccellenza è valsa al condominio la certificazione 7 stelle, il massimo riconoscimento della qualità abitativa di un immobile, dei suoi impianti, della sua sostenibilità ma anche di altri indicatori (di gestione, di socialità, di dotazioni, di servizi, di sicurezza ecc.). Ubicata in una posizione strategica, vicino alla direttrice principale di collegamento con Milano e comoda ai primari servizi scolastici, commerciali e di mobilità, la nuova palazzina ospita 8 unità immobiliari

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dotate di ogni comfort e utilizza pannelli fotovoltaici e impianto solare termico. Da un punto di vista prestazionale, si tratta di unità “green” ad alte performance energetiche. Gli appartamenti sono infatti dotati di impianto di riscaldamento e di raffrescamento a pavimento a pannelli radianti mediante una pompa di calore geotermica in grado di garantire consumi prossimi allo zero, senza emissioni nocive nell’ambiente. In dotazione anche deumidificatore per il controllo igrostatico degli ambienti e ventilazione meccanica controllata per i ricambi aria. In termini estetici, si possono notare una progettazione attenta e sapiente ed un’accurata scelta dei materiali e delle finiture . Volumi cubici, interrotti con stile da elementi di richiamo classico quali le colonne ed i fregi ornamentali, la fac-

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ciata caratterizzata da rivestimenti lapidei in geo-Travertino e dotata di particolarissimi bow window con finestre “inglesine”, un portico di ingresso con colonnato, colori tenui che variano dal bianco al beige, un grande giardino pensile: ogni dettaglio concorre a dare un’immagine sofisticata e lussuosa. Il portico di ingresso è coperto e si caratterizza per una scenografica cascata d’acqua. Dettagli inediti che denotano un’attenzione particolare e impongono la scelta di una recinzione perimetrale dell’area esterna di grande pregio. A tal proposito, sono state valutate alcune soluzioni perimetrali ornamentali fino a scegliere il sistema di recinzione Decofor® Arco proposto da Betafence. I pannelli Decofor Arco hanno un design moderno, armonioso ed elegante che si integra perfettamente nel contesto architettonico “classicheggiante”: connotati da un’elegante curvatura rivolta verso l’alto, creano un raffinato e suggestivo effetto onda.

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La soluzione costituisce una valida alternativa alle tradizionali recinzioni in ferro battuto di cui richiama le forme e la bellezza di forgia artigianale, ma con tutta la conformità agli elevati standard qualitativi di una produzione industrializzata. Nel caso di questa residenza è stato scelto nella colorazione avorio chiaro che richiama, nella sua purezza, le cromie delicate della palazzina. Decofor Arco unisce estetica e funzionalità : robusta e resistente, la recinzione rappresenta una buona protezione dagli accessi indesiderati. La stessa mantiene aspetto e prestazioni nel tempo grazie

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agli speciali trattamenti protettivi a cui viene sottoposta: dapprima zincata a caldo, viene poi rivestita in poliestere, un materiale di alta qualità che impedisce la corrosione da parte degli agenti atmosferici. I pannelli si integrano perfettamente con pali, cancelli pedonale e carraio e relativi accessori. L’installazione di 110 ml di Decofor Arco (di altezza 1486 mm)

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con palo quadro Nylofor con piastra, è stata facile e veloce grazie al particolare sistema di fissaggio Betafence. Oggi il condominio dispone di una recinzione perimetrale sicura e di classe che valorizza l’immobile e rappresenta un eccellente biglietto da visita.

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PORTONI VINTAGE PER IL “BIKE BOX” LUNGO LA DIRETTRICE DEL BRENNERO, UN HOTEL RISTORANTE HA CONQUISTATO UN’AMPIA E VARIEGATA CLIENTELA IN VIRTÙ DELLA QUALITÀ DEI SERVIZI OFFERTI: HÖRMANN CONTRIBUISCE A QUESTO SUCCESSO GRAZIE ALL’AFFIDABILITÀ DEI SUOI PORTONI Situato a Lavis in località Nave San Felice - una decina di chilometri a nord di Trento, lungo la Statale 12 - l’Hotel Ristorante “Alla Nave” è un punto di riferimento per numerose tipologie di viaggiatori: dai professionisti che si spostano per lavoro ai turisti che visitano le splendide valli trentine, fino alle famiglie che approfittano della cordiale ospitalità per trascorrere un rigenerante week-end. «L’albergo è un’attività familiare risalente agli anni ‘60, nata dal progressivo ampliamento dell’originaria trattoria - spiega Mario Battisti, contitolare dell’hotel assieme alla sorella Barbara. Il nome dell’albergo ricorda il traghetto che, anticamente, collegava le due sponde dell’Adige. Abbiamo voluto mantenere questa memoria of-

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frendo numerosi servizi di elevata qualità ai nostri clienti, sempre più attenti ed esigenti anche rispetto al tema dell’eco-sostenibilità: l’hotel è certificato Ecolabel - marchio di qualità ecologica dell'Unione Europea che contraddistingue prodotti e servizi che pur garantendo elevati standard prestazionali sono caratterizzati da un ridotto impatto ambientale». L’albergo mette a disposizione trentotto camere ampie, luminose e dotate di tutti i comfort, un bar-lounge che prelude al ristorante dove degustare anche i piatti della cucina locale, un’accogliente sala conferenze da 80 posti equipaggiata con le più recenti tecnologie e un pratico garage triplo videosorvegliato. «Il garage, in particolare, sta riscontrando un crescente gradimento da parte di tutte le categorie di ospiti, non solo per una questione di sicurezza ma anche per la sua comodità – l’uso è gratuito – e per la versatilità rispetto alle esigenze dei clienti, molti dei quali provengono dal Centro e Nord Europa.

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Oltre alle autovetture, infatti, durante la bella stagione accogliamo anche numerosi motociclisti e cicloturisti, che ci raggiungono facilmente dato che la pista ciclabile Trento-Bolzano passa proprio di fronte all’albergo. Allo scopo abbiamo allestito anche un’area con l’attrezzatura necessaria a effettuare la manutenzione ordinaria delle biciclette e la ricarica delle batterie delle e-bike.

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Lo sviluppo del turismo sostenibile e sportivo è oggi uno dei vettori di sviluppo del Trentino: italiani e stranieri, i cicloturisti sfruttano la possibilità di trasportare in treno le proprie biciclette fino ai luoghi da visitare, coniugando attività fisica all’aria aperta con una fruizione “lenta” del territorio, secondo itinerari sconosciuti al turismo di massa. «I garages si trovano a pochi passi dall’albergo, all’interno del borgo, perciò risultano estremamente comodi e piacevoli da raggiungere per i clienti. Sono stati acquistati nel 1995: ne abbiamo subito rinnovato l’immagine, sostituendo i tre portoni esistenti con prodotti Hörmann che, dopo 22 anni d’uso affidato ai clienti, assicurano ancora la massima funzionalità e sicurezza praticamente senza alcuna manutenzione. Successivamente abbiamo fatto installare il sistema di apertura motorizzata e abbiamo personalizzato le superfici dei portoni Hörmann, sulla base di un progetto grafico semplice quanto accattivante. Si tratta di una soluzione molto apprezzata per il “pit-stop” dei nostri clienti: l’ambiente è così tranquillo e accogliente che anche le rondini ci hanno fatto il nido… Lo staff dell’albergo, inoltre, è sempre disponibile per dare consigli e informazioni sulle tappe dei possibili itinerari, sui luoghi da visitare, sui migliori punti di sosta e - soprattutto per i molti motociclisti che si recano ai raduni estivi - sulle officine meccaniche situate nelle vicinanze».

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QUALITÀ CHE DURA NEL TEMPO I tre portoni sezionali dell’Hotel Ristorante “Alla Nave” a Lavis sono fra i primi modelli LPU 40, prodotti da Hörmann oltre vent’anni fa. Si tratta di prodotti che sfidano il tempo, senza risentire dell’uso frequente da parte di persone sempre diverse, come nel caso dei clienti di un albergo. Anche per effetto della continua innovazione tecnologica ed estetica, si tratta del modello di portone più richiesto dal mercato per la chiusura efficace e sicura dei garages, oggi disponibili in una vastissima gamma di configurazioni, prestazioni e finiture. Le doghe dei portoni sono realizzate con una struttura a sandwich (acciaio/isolante/acciaio) dello spessore di soli 42 mm, ai vertici delle performance termoisolanti (trasmittanza termica 1,4 W/m2K) e, grazie alle efficienti guarnizioni perimetrali e a pavimento che ne assicurano la tenuta ermetica, di permeabilità all'aria

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(classe 2) e all'acqua (classe 3). Affidabilità e resistenza ai massimi livelli interessano non solo i componenti meccanici, ma anche le superfici a vista personalizzabili dal punto di vista cromatico, della finitura superficiale e delle soluzioni per l’automazione del movimento e la sicurezza antieffrazione, anche mediante comandi biometrici. Grazie alla perfetta stabilità meccanica, a un design elegante, alla vasta gamma di accessori e al funzionamento silenzioso, Hörmann LPU 40 restituisce il massimo comfort nell’uso: è perciò la soluzione ideale sia per le nuove costruzioni, sia per la ristrutturazione edilizia. SCHEDA Committente: Hotel Ristorante “Alla Nave”; Portoni: LPU 40 Hörmann. www.hormann.it

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LA RIVOLUZIONARIA LASTRA CERAMICA PER I LUOGHI PUBBLICI E RESIDENZIALI LAMINAM È LA PELLE PER L‘INVOLUCRO DELL’EX DISTILLERIA DI CAGLIARI Specialista nella produzione di lastre ceramiche di grande dimensione e minimo spessore per l’architettura, gli interni e l’arredamento, LAMINAM ha in attivo una serie di importanti referenze internazionali e numerosi progetti di rilievo. Tra le realizzazioni architettoniche più recenti figurano i rivestimenti esterni dell’ex distilleria di Cagliari. Un angolo di paradiso nel cuore di Cagliari. Così viene definito il nuovo progetto architettonico realizzato nell’ex distilleria Zedda Piras nel centro della città, curato dallo Studio Fadda. L’edificio è adibito ad uso commerciale e residenziale garantendo assoluta esclusività, ricercatezza dei materiali e un design estremamente raffinato. Il complesso è composto da due imponenti strutture di grande impatto estetico che si affacciano su un’ampia piazza centrale, a tutela della riservatezza e della tranquillità di chi lo vive.

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Gli edifici sono dotati di grandi parcheggi sotterranei, spazi commerciali al piano terra e al primo piano, appartamenti di grande pregio nei due piani superiori. Il design degli esterni è unico ed estremamente originale caratterizzato da ampie vetrate, terrazzi che si affacciano sulla piazza centrale e facciate perfettamente bianche che si uniscono creando una forma appuntita. Nella scelta dei materiali, i progettisti hanno privilegiato la resistenza e il rispetto della natura. Il rivestimento esterno dell’edificio è realizzato con lastre ceramiche Laminam della collezione Collection, nella finitura Bianco Assoluto 1000x3000mm, spessore 5mm, tagliate in porzioni di diversi formati per ricoprire la struttura come una vera e propria pelle architettonica.

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La collezione più longeva, rappresenta a pieno il concetto di versatilità. Il colore in tutta pasta assume un ruolo determinante nella descrizione di spazi e volumi. Collection è un'idea per disegnare e arredare ambienti sia interni che esterni; le superfici a campitura piena sono lo stimolo per creare e vestire oggetti e complementi di arredo, un'inesauribile fonte di ispirazione. Formati disponibili: 1000x3000mm; 1620x3240mm; Spessori: 3, 5, 12mm; Colori: Avorio/Avorio Lucidato, Bianco, Bianco Assoluto, Crusca/Crusca Lucidato, Fumo/Fumo Lucidato, Moro, Nero Intenso, Nero Assoluto, Neve/Neve Lucidato, Perla/Perla Lucidato, Tortora. Proprietà delle lastre Laminam: • Resistenza a graffi e alle abrasioni profonde; • Resistenza all’insorgenza di funghi e muffe; • Resistenza alle macchie;

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• Resistenza ai prodotti chimici; • Resistenza al calore e al fuoco; • Resistenza ai raggi UV; • Innata igienicità; • Bassa manutenzione e facilità di pulizia; • Facilità di lavorazione. 2018 Edificio: residenziale e commerciale, Cagliari/Italia; Design: Studio Fadda; Impresa di costruzioni: Ing. Raffaello Pellegrini s.r.l.; Facciata: Collection, Bianco Assoluto, Laminam 5, Various Sizes.

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UN’ORIGINALE ESPRESSIONE ARCHITETTONICA NEGOZIO DI CALZATURE SCHÜTTFORT: SUPERFICI STRUTTURATE PER UN’ARCHITETTURA CHE FONDE IL NUOVO CON LA TRADIZIONE Il nuovo edificio, sede dell’azienda a conduzione familiare da oltre 100 anni, sorge nel vivace quartiere Bergedorf, ad Amburgo; la sua facciata si fa notare per l’originale espressione architettonica in grado di comunicare la tradizione commerciale e l’imprendito-

Aspetti delle strutture esterne.

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Architetto Carl Michael Römer.

rialità moderna di una realtà commerciale con radici profonde. L’obiettivo perseguito dall’architetto Carl Michael Römer nello sviluppo del progetto dell’edificio che ospita i nuovi uffici e il negozio Schüttfort, era quello di combinare linguaggio architettonico ed esigenze aziendali. Proprio per questo motivo, la facciata sulla strada si lega strettamente all’architettura tradizionale dei grandi edifici ed uffici commerciali tipici della città anseatica, caratterizzati dalle espressive facciate in clinker e mattoni. Per la facciata posteriore il progettista ha invece utilizzato materiali contemporanei, per una realizzazione moderna e curvilinea che ricorda la forma di una scarpa, richiamando il core business dall’azienda. TRADIZIONE E MODERNITÀ Il primo punto vendita fu inaugurato nel 1911 proprio nel quartiere di Bergedorf, dove oggi sorge la sede dell’attività, caratterizzato da edifici storici e case a graticcio. Il nuovo edificio è perfettamente in linea con lo stile architettonico tradizionale dei locali commerciali di

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Amburgo. “La parte frontale che si affaccia sulla strada è realizzata in mattoni, è divisa in tre sezioni e presenta una facciata a montanti e traversi, nonché ampie e affascinanti vetrate. Un chiaro riferimento allo stile urbanistico di quest’area”, spiega Römer. Le tradizionali costruzioni in mattoni, tipiche di Amburgo, rappresentano sicuramente un elemento fondamentale nei suoi nuovi progetti edilizi.

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La parte posteriore del nuovo edificio, costruito su una superficie cuneiforme di 1.500 metri quadrati e composto da quattro piani ha lasciato maggiore spazio alla creatività, ponendo una sfida certamente impegnativa dal punto di vista architettonico. “Per garantire l’illuminazione naturale anche nella zona posteriore degli uffici, abbiamo dovuto creare una rientranza con la facciata, abbiamo integrato ampie finestre e costruito un’elegante terrazza sul tetto a disposizione dei dipendenti”, prosegue Römer. Dal punto di vista estetico l’edificio, con la sua facciata curvilinea e la base in mattoni, è una vera e propria attrazione moderna. FACCIATA ARROTONDATA E TETTO A FALDE RICCO DI PARTICOLARI Per il rivestimento della facciata arrotondata sono state scelte le scaglie in alluminio PREFA, nel colore dorato mayagold, mentre per il tetto a falde, ricco di particolari, è stato impiegato il nastro Falzonal PREFA, un prodotto duttile e versatile, in grado di adattarsi perfettamente alle peculiari esigenze del progetto.

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Le due tipologie di rivestimento in alluminio PREFA si combinano perfettamente con il tradizionale mattone da costruzione, dando vita a un’opera accattivante ed emozionante dal punto di vista estetico. Per il tetto a falde si è deciso di optare per un’elegante copertura ad aggraffatura con Falzonal, di colore grigio. “Grazie alla tecnica dell’aggraffatura è stato possibile dividere in maniera lineare e precisa la superficie del tetto. Le fasce molto ampie, abbinate agli grandi abbaini, conferiscono al tetto una struttura sorprendente”, afferma Römer. I sistemi per copertura e facciata di PREFA hanno offerto numerosi vantaggi per la realizzazione di questo edificio. Oltre che per il loro aspetto accattivante, le scaglie sono state la scelta ideale anche per la realizzazione delle facciate curve. “La leggerezza e la malleabilità del materiale lo rendono particolarmente pratico da utilizzare”. Precisione e passione artigianale, per creare un’opera su misura Proprio come quando si producono calzature di qualità, anche durante la posa di una copertura ad aggraffatura è necessaria la massima precisione.

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Nel caso dell’azienda di calzature Schüttfort, tale abilità è stata espressa anche dagli abili collaboratori della Fritz Schellhorn GmbH, azienda locale e a conduzione familiare da 100 anni. “La scaglia PREFA 29 x 29 è perfetta per la realizzazione di una facciata rotonda”, spiega Schellhorn. La sottostruttura è stata realizzata in alluminio nelle sezioni tonde e in legno nelle sezioni diritte. Le scaglie possono essere piegate direttamente nella curvatura sulla facciata, senza necessità di piegatura preliminare. “Le Scaglie vengono posate ad incastro l’una nell’altra, pertanto è fondamentale effettuare un buon lavoro preliminare e una misurazione accurata”. Oltre al particolare aspetto estetico, anche la lunga durata, la resistenza agli agenti atmosferici e alle intemperie e, naturalmente, la conservazione del colore sono stati fattori decisivi in questo progetto, sia per il committente, che per l’architetto e il costruttore.

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SCHEDA Scheda prodotto: scaglia PREFA 29 Materiale: alluminio preverniciato, spessore 0,7 mm, due strati di vernice o verniciatura a polvere sec. RAL o NCS; Colore: mayagold; Fissaggio: 1 chiodo zigrinato per scaglia = 25 chiodi zigrinati per m2; Peso: 2,8 kg/m2; Posa: Tavolato pieno min. 24 mm; Dimensioni: 29 x 29 cm sulla superficie posata.

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SCHEDA PRODOTTO PREFALZ & FALZONAL Materiale: alluminio preverniciato, spessore 0,7 mm, due strati di vernice; Colore: dark grey matte; Fissaggio: doppia aggraffatura PREFA con graffetta scorrevole allungata e graffette fisse, a seconda delle esigenze statiche; Peso: 1,89 kg/m2; Posa: su tavolato pieno min. 24 mm; Dimensioni: 0,7 x 600 mm. Photocredit: PREFA/Croce & Wir

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INNOVAZIONE IN VAL PUSTERIA COSTRUITA IN SOLI 2 MESI E MEZZO E CON IL NUOVO SISTEMA STUDIO DI RUBNER HAUS, UNA VILLA MONOFAMILIARE CHE COMBINA PERFETTAMENTE SOSTENIBILITÀ, ARCHITETTURA MODERNA E UNO STILE CLASSICO E LINEARE In Val Pusteria, una delle valli alpine più amate, terra delle Tre Cime di Lavaredo e delle imponenti Dolomiti, una villa monofamiliare di 365m2 è stata costruita in soli 2 mesi e mezzo da Rubner Haus su progetto dell’Architetto Alexander Huber, incarnando tutti i principi della bioedilizia e seguendo il nuovo concept Studio di Rubner Haus. “Studio è il nuovo concept Rubner Haus basato su una personalizzazione tout court del progetto - spiega Deborah Zani, member of the board di Rubner Haus - e offre al cliente/progettista/architetto piena libertà di progettazione in un ambito che, oltre alla casa, include nuovi servizi come la progettazione delle aree esterne (a es: giardini,

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piscine) o altre richieste speciali di complessità tale da necessitare di un project manager Rubner Haus, che darà supporto lungo tutto il percorso, dalla preventivazione alla progettazione e realizzazione”. Quest’abitazione in particolare è simbolo di una perfetta armonia tra modernità e tradizione: lo stile semplice e lineare si adatta al contesto residenziale signorile in cui è inserita, caratteristico della zona, pur mantenendo uno sguardo verso l’architettura contemporanea. Lungo i tre piani dell’edificio, si sviluppano spazi ampi e luminosi, richiesta specifica del cliente, una famiglia numerosa,

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composta da 6 persone, molto appassionata di montagna, con un occhio di riguardo verso la natura e il desiderio di poter ammirare il maestoso paesaggio dolomitico con le sue imponenti vette rocciose che superano i 3000m. Questo è stato reso possibile grazie alla presenza di una terrazza a tasca semicoperta di circa 22m2, situata all’ultimo piano e rivolta verso le montagne; un posto dove la famiglia si raccoglie e condivide i momenti di relax. “La generosità degli spazi e lo stile semplice - spiega l’Arch. Alexander Huber così come il vano scala realizzato in metallo grezzo trattato, fortemente voluto dal cliente, e la copertura del tetto a due falde caratterizzata da strisce di lamiera diverse l’una dall’altra per

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rompere la classica monotonia dei tetti, aiutano a rendere particolare e unica quest’abitazione”. Un altro particolare di questo progetto è la resa ottimale del microclima interno, reso possibile grazie a un ricambio d’aria con l’utilizzo di uno scambiatore entalpico che grazie a dei micro-filtri, recupera le molecole di vapore e le ri-immette nel flusso d’aria. Questo strumento è realizzato con materiali porosi che permettono il trasferimento del vapore acqueo dal flusso dell’aria uscente al flusso entrante; in questo modo, l’umidità relativa dell’aria viene ottimizzata. ASPETTI DELL’INNOVATIVA REALIZZAZIONE DI RUBNER STUDIO Costruita con materiali naturali, quali sughero e abete rosso, quest’abitazione, che rientra nella classe energetica casaclima A+,

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oltre a favorire il benessere di chi la abita, permette un notevole risparmio sui costi di gestione, non incide sull’inquinamento e fornisce al proprietario un’immobile destinato a mantenere il suo valore nel tempo. “La struttura a telaio utilizzata per questo progetto - spiega Stefan Knollseisen, Responsabile Tecnico di Rubner Haus - prevede una struttura portante a telaio che coniuga elementi stilistici classici, senza tempo, con sistemi costruttivi innovativi, attenendosi ai più alti standard qualitativi e a un consumo di energia bilanciato. Questa tecnica costruttiva, in uso da secoli, consente dunque basso consumo energetico e alta coibentazione termica”.

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Naturale ed ecosostenibile al 100%, il legno Rubner proviene da zone alpine a deforestazione controllata che si estendono per 150km nei dintorni della segheria del gruppo in Austria. Da oltre 50 anni, Rubner Haus costruisce case in legno in cui la tradizione e le piĂš moderne tecnologie diventano scienza del costruire in legno.

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GRUPPO RUBNER Nato a Chienes, in provincia di Bolzano, da una segheria ad acqua, il Gruppo Rubner, che nel 2017 ha fatturato 316M di â‚Ź, impiega circa 1300 persone, conta oltre 20 societĂ , ha stabilimenti in Italia, Austria, Germania e Francia e il 55% dei ricavi lo sviluppa oltre i confini nazionali. I prodotti spaziano da case e porte sino alla progettazione e realizzazione di grandi opere strutturali realizzate in

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legno lamellare come edifici multipiano, scuole, capannoni, stabilimenti industriali e uffici, centri commerciali, centri congressi, palestre, stadi, depositi e magazzini, hotel. Le aziende del Gruppo Rubner coprono tutta la filiera produttiva: dall’industria del legno in cui sono attive RHI (Rubner Holzindustrie RHI), realtà specializzata nella produzione di segati e semilavorati in abete; NORDPAN che produce e commercializza pannelli in legno massiccio di elevata qualità, monostrato e multistrato e nelle più vaste dimensioni e qualità; alle strutture in legno dove RUBNER HOLZBAU rappresenta il settore più dinamico e tecnologicamente avanzato del gruppo dedicato alla realizzazione di grandi costruzioni in legno lamellare dalle caratteristiche innovative o particolarmente sofisticate; dai grandi progetti ‘chiavi in mano’ in cui RUBNER OBJEKTBAU è il General Contractor

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del Gruppo a cui viene affidata la progettazione e la costruzione di commesse complesse; alle case in legno dove RUBNER HAUS ha realizzato più di 25.000 edifici e oggi è l’unica azienda europea capace di offrire 4 differenti soluzioni costruttive: Blockhaus per case in legno massiccio, Struttura a telaio per case in pannelli con struttura portante in legno a telaio, Casablanca per case in legno massiccio intonacato, e holzius che consente di realizzare pareti e solai in legno senza l’impiego di colla e parti metalliche e che viene prodotta dall’omonima società HOLZIUS con sede in Val Venosta, 10 anni di esperienza nella bioedilizia e una media di 70 abitazioni l’anno. Infine, le porte in legno in cui RUBNER PORTE si è guadagnata la fama di specialista nella produzione di porte di grande pregio per interni ed esterni ‘su misura’.

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SICUREZZA E IGIENE AD HOC IL PIÙ GRANDE PRODUTTORE MONDIALE DI CANALI DI DRENAGGIO E SISTEMI DI TRATTAMENTO DELLE ACQUE PORTA LE SUE TECNOLOGIE NELLE CANTINE Dalle piazze pubbliche, dalle industrie e cucine commerciali alle cantine: l’expertise di ACO, il più grande produttore mondiale di canali di drenaggio e sistemi di trattamento delle acque, si applica non solo alle grandi opere ma anche al mondo del vino e delle cantine con una linea di prodotti all’avanguardia, studiata ad hoc per rispondere alle esigenze di questo settore e garantire la massima igiene con la più sicura funzionalità a uno dei prodotti più amati e importanti del made in Italy, il vino. Non solo soluzioni, ma una vera e propria filosofia quella elaborata da ACO: HygieneFirst, l’igiene prima di

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tutto. Il drenaggio rappresenta infatti un punto di notevole criticità per il mondo del vino a causa di agenti batterici nocivi che vi si possono annidare diventando fonte di contaminazione degli alimenti e compromettendo, nel peggiore dei casi, seriamente la sicurezza alimentare. Un sistema di drenaggio scadente comporta, inoltre, costose operazioni di pulizia e manutenzione al fine di garantire il giusto grado di igiene e sanificazione richiesto per legge negli stabilimenti produttivi. La filosofia HygieneFirst rappresenta l’impegno di ACO nel fornire prodotti che garantiscano le massime prestazioni igieniche. Essa pone la progettazione igienica di ogni singolo componente al primo posto; include investimenti costanti in ricerca e sviluppo e prevede la collaborazione continua con clienti, specialisti di settori ed enologi per

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l’implementazione di best practice e il rispetto delle normative vigenti. La gamma di soluzioni ACO per le cantine è, inoltre, la più esaustiva e tecnologicamente avanzata. Vignaioli, enologi e direttori di cantina lo sanno bene: gli stabilimenti vinicoli svolgono un ruolo fondamentale nella determinazione della qualità del vino e dei suoi costi di produzione. La progettazione dei fabbricati per la produzione vinicola deve avere come punto fermo di riferimento il programma dello specifico ciclo produttivo. Infatti ciascuna fase di produzione caratterizza fortemente il tipo e la qualità del prodotto finale, fissando esigenze ambientali specifiche (dimensionali, microclimatiche, igienico-sanitarie, relative all’intorno sensoriale, ecc.) che devono trovare riscontro all’interno delle singole aree funzionali della cantina.

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Questo vale anche per la realizzazione degli obiettivi igienico-sanitari, nella misura in cui l’edificio svolge un ruolo determinante ai fini della prevenzione e del monitoraggio igienico, nonché nella facilitazione delle operazioni di pulizia e sanificazione. I sistemi ACO studiati per le cantine rispondono puntualmente alle esigenze specifiche delle diverse aree produttive interne, come per esempio: conferimento uve, fermentazione, affinamento in silos di acciaio, barricaie, magazzini, imbottigliamento, logistica e altre aree di lavaggio attrezzature. Per ciascuna area, vengono considerati quattro requisiti chiave cui la linea di drenaggio deve sottendere: il corretto dimensionamento, l’interconnessione con la pavimentazione, le prestazioni di sanificazione e la resistenza dei materiali. I canali, i pozzetti, le vasche, il tipo di griglie, i tubi ACO vengono selezionati e progettati sempre guardando all’ambiente in cui devono essere installati. Nell’area di ricezione delle uve, per esempio, circolano mezzi pesanti; le pavimentazioni sono rese scivolose e dunque pericolose dal fango introdotto dai trattori e dall’accidentale sversamento di uva che, in fase di lavaggio e sanificazione, rischiano di in-

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tasare gli scarichi e procurare allagamenti. In quest’area servono canali con una classe di carico elevata, con griglie antiscivolo e removibili con estrema facilità in modo da agevolare i lavori di sanificazione e pulizia; servono canali con un’ampia portata idraulica e con filtri in grado di trattenere qualsiasi tipologia di residui (fango, vinaccioli, raspi, ecc.) Sistemi di drenaggio a elevate prestazioni sono fondamentali anche nella zona di affinamento/invecchiamento del vino, specie se in presenza di barrique dove il vino evolve, “traspirando” a contatto con il legno delle botti, e per questo ha bisogno di un ambiente termoigrologicamente stabile, a temperature definite, a un’umidità determinata e senza reflussi e ristagni che possano rendere l’aria maleodorante. Anche in questo caso, quindi, i sistemi di drenaggio ACO giocano un ruolo determinante e garantiscono un sistema “a prova di odore” in grado di garantire l’assenza di qualsiasi contaminazione. Al termine della fase di invecchiamento e affinamento, il vino viene imbottigliato, confezionato e inviato alla commercializzazione. L’imbottigliamento avviene previa stabilizzazione fisico-chimica e microbiologica. Questa ultima fase rappresenta un momento delicato in quanto eventuali variazioni qualitative negative del prodotto non sarebbero più rimediabili. Il locale in cui viene effettuato l’imbottigliamento, quindi, deve garantire le massime condizioni

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di igiene e salubrità. A tal fine risulta di fondamentale importanza la pavimentazione che, in maniera del tutto simile alla zona di svinatura, deve garantire un’elevata resistenza chimico-fisico e sanificabilità, e la realizzazione di adeguati sistemi di raccolta e drenaggio dei liquidi superficiali anche in questo caso è di capitale importanza. Le soluzioni ACO sono studiate ad hoc e personalizzabili per qualsiasi stabilimento vinicolo e le sue esigenze, sulla base del carico di liquidi e materiali di scarto da drenare, ma anche della tipologia di pavimentazione scelta. Le soluzioni per il drenaggio dell’azienda vinicola sul sito www.wine.hygienefirst.com/it/. Tutto su ACO Italia sul sito web www.aco.it. ACO IN BREVE Il Gruppo ACO, fondato nel 1946 e con sede principale in Germania, è una realtà internazionale moderna e dinamica, fortemente improntata all’innovazione. ACO è il più grande produttore mondiale di soluzioni tecniche in calcestruzzo polimerico e acciaio inox per il drenaggio delle acque reflue e di processo nei più diversi ambiti applicativi: strade e autostrade, piazze e parcheggi, aree pubbliche e private, porti e aeroporti, cucine commerciali e industrie. L’elevata qualità, la resistenza, il carattere innovativo e l’infinita possibilità di personalizzazione dei prodotti ACO rispondono da 40 anni alle esigenze del mercato delle costruzioni e li rendono protagonisti di progetti di ogni tipologia: dallo Juventus Stadium all’autodromo di

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Monza, dalla Fondazione Prada agli Uffizi di Firenze, dalla stazione AV Mediopadana di Reggio Emilia firmata dall’archistar Calatrava all’aeroporto Marco Polo di Venezia, dalle cantine Rotari di Mezzacorona (TN) e di Antinori Guado al Tasso allo stabilimento produttivo di Menz&Gasser, dalle cucine della catena Sushiko a quelle di Eataly solo per citarne alcuni. Allo stesso modo, i sistemi ACO si inseriscono perfettamente anche negli edifici residenziali, accompagnando qualsiasi esigenza progettuale e creativa. Negli anni ’60 la produzione di canali in calcestruzzo polimerico, materiale innovativo e versatile che ha rivoluzionato il settore dell’edilizia, diede alla ACO il vantaggio tecnico necessario per diventare leader di mercato in questo settore. Oggi tutto il mondo costruisce con ACO. ACO oggi conta 4.400 dipendenti in 40 nazioni (Europa, America, Asia, Australia e Africa), 30 siti produttivi in 15 Paesi e un fatturato di circa 750 milioni di euro.

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SICUREZZA SUPERIORE IN CASO DI INCENDIO CON LA NUOVA FINESTRA PER EVACUAZIONE FUMI FSP FAKRO SECONDO PLAYER NELLE FINESTRE DA TETTO, FAKRO TUTELA EDIFICI E PERSONE CON LA NUOVA FINESTRA FSP Il fumo sprigionato dalle fiamme, in caso d’incendio all’interno degli edifici, costituisce un pericolo rilevante per le persone: oltre il 90% delle vittime da incendio muore infatti a causa di intossicazione da fumo e non, come comunemente si pensa, a causa delle temperature troppo elevate. Installando adeguati sistemi per l’evacuazione dei fumi e del calore, è possibile però ridurre notevolmente i rischi. Strumento prezioso in tal senso è ad esempio la finestra per evacuazione fumi FSP, presente all’interno dell’ampia gamma di soluzioni dell’azienda FAKRO.

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Progettata per consentire un’efficiente evacuazione di fumo e calore prodotti in caso di incendio, questa finestra agevola lo sfollamento delle persone presenti all’interno dell’edificio, facilita l’intervento dei vigili del fuoco e mantiene le vie di fuga libere dal fumo. Insieme alla centralina di comando, ai sensori fumi e ai pulsanti di emergenza, la finestra per evacuazione fumi FSP FAKRO forma il cosiddetto “sistema di evacuazione naturale di fumo e calore”, un sistema di emergenza molto utile da installare negli edifici, sia pubblici che privati. In caso di incendio, il sensore ottico rileva la presenza di fumo all’interno della stanza e trasmette il segnale alla centralina (sempre attiva in funzione di monitoraggio ed alimentata dalla rete elettrica a 230V AC), la quale aziona i motori a pistone elettrici facendo aprire il battente, in grado di raggiungere un angolo massimo di apertura di 75° in 51 secondi a pieno carico. Una volta aperto, inoltre, il battente protegge il foro di evacuazione del fumo dal

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vento trasversale, grazie alla speciale costruzione a vasistas inverso. Nel caso di un incendio in cui ancora non si sia formato fumo, è possibile azionare la finestra anche con il pulsante d’emergenza RT 45. In condizioni di normalità, invece, la finestra FSP può essere aperta con l’utilizzo dell’interruttore LP1, per consentire una regolare ventilazione e illuminare i locali interni. In tal caso, dopo un tempo predefinito, la finestra si richiuderà automaticamente.

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Al sistema può essere collegato infine un sensore pioggia ZRD, che in condizioni di maltempo richiude automaticamente la finestra. Grazie all’efficiente resistenza termica degli elementi che la compongono, tra cui il vetrocamera e le due guarnizioni di tenuta agli agenti atmosferici, la finestra FSP FAKRO raggiunge un valore di trasmittanza termica Uw pari a 1,5 W/m²K. Adatta a tetti con pendenza da 20° a 60°, dove può essere installata insieme allo speciale raccordo E_S, questa finestra è disponibile in cinque dimensioni standard, da un minimo di 78 cm di larghezza e 140 cm di altezza, fino a raggiungere una dimensione massima di 114 x 140 cm, o ancora nella versione orizzontale da 134 cm di larghezza e 98 cm di altezza.

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La finestra FSP FAKRO per evacuazione fumi è prodotta e certificata in conformità alla normativa EN 12101-2:2003. www.fakro.it

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ISOLARE IL RISTORANTE GLI ITALIANI E IL RUMORE, LA RISPOSTA ISOLMANT

Una ricerca di Doxa per Groupon evidenzia come la corretta acustica di un esercizio pubblico possa aumentare il numero di clienti. Un “ingrediente” facile da ottenere con IsolSpace Style, la gamma studiata ad hoc da Isolmant, come dimostrano due progetti realizzati in Trentino Alto Adige tra cui la nuova pizzeria dello chef una Stella Michelin Andrea Fenoglio. Gli italiani al ristorante escono in media 6 volte al mese, per stare con gli amici e rilassarsi. Il comfort è una delle priorità e per questo il 58% degli italiani si innervosisce per il rumore nel locale. Questi sono alcuni dati che emergono dalla ricerca di Doxa commissionata da Groupon in occasione dell’evento Chef Awards (maggiori info sulla ricerca di Doxa: www.doxa.it/italiani-alristorante-doxa-groupon-2017/). L’acustica è quindi un aspetto da non trascurare per assicurare il comfort che i clienti si aspettano all’interno dei locali pubblici e dei risto-

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ranti. I dati emersi dall’indagine Doxa provano, infatti, che la corretta acustica di un esercizio pubblico aumenta il numero di clienti, favorendone la frequentazione, il comfort e la permanenza. Secondo il sondaggio concedersi un pasto fuori casa rappresenta per molte persone un’occasione per staccare la spina e vivere momenti piacevoli in famiglia e con gli amici. Confermano questi dati anche quei ristoratori che – nell’ottica di un’experience multisensoriale, che è enogastronomica ma anche e soprattutto di comfort – hanno deciso di prestare moltissima attenzione ai dettagli tra cui anche l’acustica, come racconta lo chef stellato Andrea Fenoglio, proprietario anche del ristorante-piz-

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zeria 357 a Merano (BZ): «Dalle altezze dei tavoli alle sedute più confortevoli, dalla texture dei tovagliati agli arredi; l’esperienza globale in uno dei nostri locali non si limita solo al gusto, che resta la priorità, ma va oltre abbracciando anche il concetto di comfort ambientale e l’acustica è uno degli aspetti essenziali. In pochi si rendono effettivamente conto del disagio creato dal riverbero al-

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l’interno di una stanza e quando si esce da un ristorante non acusticamente curato si ha la percezione di un disturbo diffuso e di sottofondo che ha accompagnato la nostra permanenza rendendola poco piacevole». Per questo lo chef stellato ha scelto di affidarsi all’esperienza e al know-how di Tecnasfalti Isolmant per un intervento di correzione acustica su misura. La correzione acustica di un locale, come bar o ristoranti, va studiata in funzione non solo dall’ambiente e dello stile del locale ma anche del tipo di clientela come precisa Fenoglio: «Il 357 di Merano è un locale pensato per essere vissuto in modo conviviale, un luogo confortevole ma anche famigliare e “caldo”; per questo durante il sopralluogo con i tecnici Isolmant e lo studio del-

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l’intervento con il punto vendita TopHaus di Bolzano, si è fatta molta attenzione a non eliminare del tutto la percezione dei rumori cercando di creare un comfort acustico non asettico o freddo. Siamo riusciti a modulare i paramenti e il livello di correzione acustica più adatto per ambiente silenzioso ma non troppo formale, un giusto comfort acustico senza quella sensazione di “ovattato” che può creare una sorta di disagio o imbarazzo ai nostri ospiti». Della stessa opinione anche Alessandro Dietre titolare del locale Tipico di Trento: «È assolutamente vero che una delle cose che più infastidisce i clienti è proprio il rumore; il comfort acustico è molto importante anche se sono ancora pochi i ristoratori che hanno svi-

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luppato un’attenta sensibilità verso questo tema intervenendo prontamente per porre rimedio a eventuali problematiche acustiche». Il Tipico di Trento, locale nel centro storico della città con formula ristorante e food market, è stato inaugurato a gennaio 2018.

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Il locale, con capienza di 70 posti, è guidato dal patron Alessandro Dietre già titolare del ristorante Loto di via Gocciadoro e del bar Plan di largo Carducci, tutti nel capoluogo trentino. «Abbiamo scelto di curare con particolare riguardo l’acustica degli ambienti e abbiamo quindi scelto i pannelli IsolSpace Style di Isolmant per eliminare fastidiosi riverberi negli ambienti e favorire l’assorbimento delle onde sonore per evitare la propagazione dei rumori ai piani superiori, senza però dover modificare lo stile del locale» racconta il proprietario. Grazie a Isolmant è possibile aumentare le prestazioni fonoassorbenti dei locali pubblici senza dover ricorrere a interventi di ristrutturazione invasiva. La gamma IsolSpace Style di Isolmant consente, infatti, di correggere acusticamente gli ambienti grazie a un pannello in fibre di poliestere ISOLFIBTEC STL a densità differenziata lungo lo spessore che offre un miglioramento in particolare delle frequenze medio alte come quelle della voce umana, studiato ap-

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positamente per ottenere performance eccellenti mantenendo un basso spessore e un peso contenuto. Per il 357 di Merano i lavori di correzione acustica con i prodotti Isolmant hanno riguardato tutte le tre sale. Sono stati posati 29 pannelli di IsolSpace Style Black&White in formato circolare con diametro 85 cm diametro e spessore di soli 4 cm. Come racconta Andrea Fenoglio, che ha seguito personalmente i lavori: «Nella sala l’intervento è stato importante, per via della pavimentazione in piastrelle e delle ampie vetrate ma anche della presenza del bancone bar, il cui riverbero costante di tazzine e bicchieri è persistente». La versatilità della gamma IsolSpace Style ha permesso di coniugare l’eliminazione del riverbero acustico all’estetica, per una grande libertà di progettazione e un intervento customizzato. Due sono le versioni dei pannelli applicati nel 357 di Merano: 20 pannelli in colore bianco e 9 con sfondo nero e finitura bianca mimetizzati perfettamente nello stile minimal del locale. Anche le salette più piccole hanno subito accorgimenti in chiave di correzione acustica: nella seconda saletta con pavimento in legno e pareti vetrate si è intervenuto in modo meno profondo ma comunque strategico, mentre nella terza saletta l’intervento è stato importante. Anche per il Tipico di Trento è stata scelta la gamma Style Black&White, ma nella versione rettangolare nera, posata a soffitto utilizzando sistemi di pendinatura inseriti nella gamma di accessori IsolSpace. «La scelta è stata sia tecnica sia estetica, una soluzione

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perfettamente in linea con l'arredamento e lo stile del locale, frutto della consulenza tecnica di Isolmant che ha collaborato in modo efficace con la progettazione» conferma Dietre. Comfort ma anche sostenibilità: come la scelta delle materie prime è importante in cucina anche in edilizia è fondamentale la scelta di materiali “green”. I pannelli della gamma IsolSpace sono interamente realizzati in un tessile tecnico di poliestere riciclabile al 100% e proveniente per oltre il 70%, da materiale di riciclo post consumo. Le fibre di poliestere ISOLFIBTEC, di cui sono composti i pannelli, sono totalmente atossiche e anallergiche; idrorepellenti e imputrescibili, non rilasciano polveri, e sono naturalmente inattaccabile da muffe, acari o batteri, essendo termo legate non presentano nella loro composizione leganti fenolici o con formaldeide. Un aspetto molto apprezzato dai committenti trattandosi di prodotti inseriti in ambienti dedicati al servizio food&beverage. La gamma di IsolSpace Style è composta da tre linee, oltre a Style

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Black&White completano la gamma Style Original con ventaglio praticamente infinito di personalizzazioni sia nel colore della fibra (a scelta bianca o nera) sia sulla superficie a vista con stampe, foto (proprie o da catalogo) e tinte unite (tutti i colori Pantone); disponibile sia nei formati standard (rettangolari e circolari) sia in formati fuori standard completamente tailor made. E infine Style Collection, con finiture superficiali già stampate che danno origine a vere e proprie collezioni di oggetti di design, secondo le tendenze del momento, disponibile nei formati standard rettangolari e su fibra bianca. «La corretta acustica di un ristorante o di un locale può aumentare il numero di clienti, favorendo la frequentazione – conclude Marta Casiraghi, responsabile marketing Isolmant – e grazie a IsolSpace Style è possibile correggere acusticamente gli ambienti senza ricorrere a interventi invasivi di ristrutturazione, le tre diverse linee di prodotto offrono infinite personalizzazioni anche in formati tailor made che possono contenere elementi di illuminazione: questo perché la produzione è artigianale e 100% made in Italy». La posa di IsolSpace Style è studiata di caso in caso dei tecnici per garantire la massima facilità e il minimo tempo necessario. Quattro le opzioni di posa: a velcro (parete), a cornice (parete), a colla (parete e soffitto), in sospensione (a isola o a baffle). L’applicazione dei pannelli IsolSpace Style Black&White, a soffitto e in aderenza nel caso del 357 di Merano, è stata studiata per garantire massima facilità di posa e minor durata dei lavori.

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Un intervento a regola d’arte con grande soddisfazione da parte della proprietà che ne ha lodato la rapidità ma anche l’economicità: «Volevamo intervenire nel modo opportuno ma solo con misure strettamente necessarie senza esagerare e così è stato – racconta Fenoglio –. Isolmant in poche mosse ha totalmente cambiato il comfort acustico del nostro locale, per noi era fondamentale dosare l’intervento in base al tipo di clientela e ci siamo riusciti, infatti anche in un momento di massima affluenza (circa di 200 persone) si è subita percepita l’enorme differenza post intervento acustico e molti clienti hanno notato e sottolineato il maggiore comfort». CHI È TECNASFALTI ISOLMANT Presente da oltre 40 anni sul mercato dell’isolamento acustico e termico nelle costruzioni civili e industriali, Tecnasfalti Isolmant ha da sempre come obiettivo il benessere e il comfort delle persone

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che negli edifici vivono e lavorano, trascorrendovi la maggior parte del proprio tempo. I prodotti della gamma Isolmant hanno un elevato contenuto tecnico e tecnologico, e per questo sono apprezzati dalle imprese di costruzioni, dagli applicatori e dagli studi di ingegneria e architettura, che richiedono prestazioni elevate e certificate in laboratorio e in opera. Un’azienda completa che dal 1976 è al servizio del buon costruire con oltre 10 innovazioni di prodotto introdotte nel mercato e oltre 20 Paesi serviti nel mondo. Cuore pulsante della sede centrale di Isolmant è il settore produttivo a Carpiano (Milano), dove vengono realizzati la maggior parte dei prodotti. L’esperienza e la conoscenza dei materiali e delle prove di laboratorio permette a Isolmant di mettere a punto prodotti e sistemi per il raggiungimento dei parametri richiesti dalla certificazione acustica in Italia e all’estero. Accanto alla produzione si sviluppa il centro logistico per le consegne in Italia, in Europa e nel mondo.

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L’ufficio tecnico di Isolmant è impegnato nella ricerca per i prodotti di domani, sempre a fianco del progettista, dell’impresa o del cliente finale, per aiutarli nella scelta adatta alle loro esigenze.

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IL PROGETTO ADESA PER LA RIQUALIFICAZIONE EDILIZIA AdESA e un sistema prefabbricato per la riqualificazione integrata degli edifici esistenti che consiste in un “guscio” di legno, montato intorno all'edificio da riqualificare, che lo avvolge conferendogli nuove prestazioni energetiche, resistenza antisismica e un completo restyling architettonico. La tecnologia proposta, dotata di fondazioni proprie ed adeguatamente connessa all’edificio, e concepita per essere interamente applicata dall’esterno, senza la necessita di riallocazione degli abitanti. L’elevata ingegnerizzazione e la prefabbricazione del sistema AdESA consentono inoltre un’elevata velocita di intervento e l’abbattimento dei costi compressivi della riqualificazione. L'obiettivo del progetto e quello di rilanciare il valore immobiliare del patrimonio edilizio esistente tramite la riqualificazione integrata, favorendo i processi di rigenerazione urbana e velocizzandoli mediante il ricorso a soluzioni a secco prefabbricate, allineando cosi l’offerta produttiva italiana

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alla realta europea e rendendo conseguibili i target di Europe 2050. Interventi di questo tipo sono infatti fortemente incentivati dal Governo, che ha previsto, tramite lo strumento del Sisma bonus, agevolazioni fiscali fino all’85% per riduzioni del rischio sismico di almeno due classi. Il progetto prevede un investimento di circa 1,7 milioni di euro e vedra la sua conclusione nell’estate 2019. Grazie al bando Smart Living di Regione Lombardia, per il quale ha ottenuto il punteggio piu alto in graduatoria, AdESA ricevera un contributo a fondo perduto di circa 800 mila euro. Durante il kick-off ufficiale del progetto, tenutosi il 24 luglio 2018, e stato inoltre presentato il primo case history italiano: il sistema AdESA sara applicato per la prima volta a Brescia la riqualificazione di un edificio del plesso scolastico Don Milani situato in Traversa IV, vill. Badia. L’inizio dei lavori e previsto per la fine di quest’anno.

87 Stefano Tuccio.


Il progetto AdESA Il progetto AdESA nasce dalla contaminazione tra il sapere industriale di Marlegno, azienda bergamasca specializzata nell’edilizia prefabbricata in legno e capofila del progetto stesso, Harpaceas, azienda milanese leader nel settore BIM per le costruzioni, e Edilmatic, azienda cremonese specializzata nel settore delle connessioni metalliche di componenti prefabbricati, e le ricerche condotte negli ultimi anni dalle Universita degli Studi di Bergamo e Brescia, principalmente nei campi della sicurezza strutturale e dell’efficienza energetica la prima e del restyling architettonico la seconda. Un progetto di innovazione frutto della collaborazione tra imprese e mondo accademico in un’ottica di filiera allargata.

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IL GRUPPO TEDESCO, CON SEDE A VIMERCATE, FESTEGGIA IL VENTESIMO ANNIVERSARIO GEZE ITALIA, 20 ANNI DI SUCCESSI CELEBRATI CON AUGURI SPECIALI GEZE Italia, azienda con sede in via Fiorbellina, a ridosso dell'importante Energy Park di Vimercate, celebra a luglio il traguardo dei 20 anni di attività, anni di successi testimoni di un’evoluzione ed espansione continua. Filiale della tedesca GEZE GmbH, tra i leader a livello internazionale per lo sviluppo e la produzione di sistemi di automazione e sicurezza, GEZE Italia può oggi vantare commesse per aziende multinazionali e partnership con studi di architettura conosciuti in tutto il mondo. Anche il Sindaco di Vimercate, Francesco Sartini, ha voluto sottolineare questo importante traguardo omaggiando con un saluto speciale quella che è a tutti gli effetti una delle aziende internazionali più prestigiose sul territorio: "Sono lieto di augurare

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"buon compleanno" a GEZE Italia e di portare il mio saluto a tutti i dipendenti di un'azienda di assoluta eccellenza. I successi di GEZE contribuiscono a dare lustro alla nostra Città e consolidano il ruolo di Vimercate come polo di attrazione per realtà industriali e tecnologiche all'avanguardia." LA STORIA La storia di GEZE in Italia ha inizio nel 1998quando GEZE GmbH decide di espandersi a livello internazionale aprendo sei filiali nel mondo tra cui la prima sede italiana a Bologna, dapprima realtà distributiva dedicata principalmente alla commercializzazione dei chiudiporta, categoria di tecnologie per porte. È invece nel 2002

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che GEZE inizia ad espandersi in modo consistente nella Penisola con l’apertura di un magazzino dedicato al mondo dei sistemi automatici per porte e finestre a Rho, nel milanese, e di una nuova filiale a Roma. Tre anni dopo, GEZE apre un’altra sede nel nord Italia, a Cambiago, continuando a crescere in termini di fatturato e di personale fino ad arrivare nel 2013 alla fusione ufficiale tra GEZE Roma e GEZE Italia. La nuova realtà, ormai unita sotto il nome di GEZE Italia trasferisce un anno dopo la sua sede ufficiale a Vimercate, dove tutt’ora impiega quasi 60 dipendenti all’interno di un centro operativo che unisce produzione e magazzino in ben 3500mq di spazio. I 20 anni di GEZE Italia coincidono inoltre con i 50 anni di attività come CEO GEZE GmbH di Brigitte Voster Alber, che per l'occasione ha pensato di allestire in tutte le filiali, nello stesso momento, un Ice Cream Bar per ringraziare tutti i colleghi nel mondo.

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GEZE ITALIA, OGGI Con due sedi operative e cinque siti produttivi GEZE Italia è oggi in grado di offrire i prodotti migliori del settore riuscendo a coprire tutto il territorio italiano con la velocità e la risolutezza richieste da clienti di alto livello alla ricerca di soluzioni di eccellenza e alti standard qualitativi. “L’attenzione alle innovazioni, alle nuove tecnologie ed al design, fa della nostra azienda un punto di riferimento per tutto il settore – sostiene Marco Montiglio, amministratore delegato GEZE Italia - ma non solo, siamo anche un’azienda giovane ed in crescita costante, che crede innanzitutto nel valore e nella soddisfazione del suo team”.

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Da alcuni anni, infatti, l’azienda sta investendo molto nella formazione, nella crescita e nell’assunzione di personale giovane da responsabilizzare e far crescere in un’ottica di aggiornamento continuo per poter meglio far fronte ai bisogni dei clienti più esigenti. “Il nostro principale obiettivo è accompagnare il cliente con un supporto senza eguali, dalla bozza di progettazione alla consultazione tecnica e normativa volta ad una pianificazione congiunta della soluzione ideale, curata in ogni suo dettaglio, fino all’assistenza e manutenzione post-vendita - continua Montiglio - I risultati raggiunti negli anni danno testimonianza di questa dedizione, basti pensare alle commesse di prestigio e ai numerosi progetti svolti in partnership con studi di architettura internazionali”. IMPORTANTI PROGETTI CON PARTNER DI ECCELLENZA Shopping District di CityLife - Tra i più importanti progetti realizzati troviamo quello per Lo Shopping District di CityLife nato dallo studio Zaha Hadid Architects. Questa struttura sviluppata su tre livelli supporta, all’interno dell’ampio e luminoso ingresso alla superficie commerciale, oltre trenta sistemi automatici di porte scorrevoli GEZE, installati già in fase di cantiere. I prodotti selezionati per questo prestigioso progetto sono sistemi particolar-

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mente discreti ed eleganti che garantiscono affidabilità costante e sicurezza ai più alti livelli. Con un design accattivante ed un ingombro limitato permettono di sfruttare al massimo la luce naturale integrandosi in modo quasi invisibile nelle porte a vetri. Roma cruise Terminal – Amerigo Vespucci. Il terminal crocieristico Amerigo Vespucci rappresenta un fiore all’occhiello per la Roma Cruise Terminal e per la città di Civitavecchia, ora uno dei maggiori terminal d’Europa. Il centro ospita le grandi navi di Costa, MSC e Royal Caribbean in 11.000 m2 in cui trovano posto la grande area check-in, la sala VIP, un punto di ristoro con terrazza panoramica e uno spazio museale. Dal punto di vista strutturale, l’opera è certamente d’impatto, un progetto per cui lo Studio Vicini di Genova ha dovuto tener conto anche di condizioni climatiche particolari e spesso avverse, come l’esposizione costante al vento e all’aria salmastra. È proprio grazie ai sistemi di aperture automatiche GEZE che questi problemi sono stati supe-

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rati. I prodotti della linea GEZE ECdrive installati, sono infatti in grado di movimentare porte in ogni condizione climatica e di resistere nel tempo anche se esposte alle intemperie. Excelsior Hotel Gallia di Milano - L’Excelsior Hotel Gallia è un edificio storico di Milano, realizzato nel 1932 in stile Liberty e recentemente ristrutturato grazie ad un progetto dell’architetto milanese Marco Piva. Le porte girevoli automatiche GEZE sono state scelte dai progettisti per entrambi gli ingressi a causa della qualità dei loro materiali, dell’eleganza del design e per le numerose funzionalità date dall’alto livello tecnologico. Si tratta infatti di porte isolanti in grado di impedire passaggi di calore tra interno ed esterno, aspetto fondamentale in ottica di efficienza energetica. Ulteriore caratteristica che rende questi prodotti altamente funzionali è la loro regolabilità che permette la personalizzazione della velocità di movimento a seconda dell’entità dei flussi di persone.

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IL GRUPPO HÖRMANN ACQUISISCE MAVIFLEX SAS PROSEGUE L’INARRESTABILE ESPANSIONE DELL’AZIENDA HÖRMANN CHE, DA OGGI, AVRÀ UN AVAMPOSTO IN PIÙ ANCHE SUL MERCATO FRANCESE Il Gruppo Hörmann, leader mondiale nelle chiusure civili e industriali, in constante espansione, ha di recente acquisito l'azienda Maviflex SAS, vale a dire uno dei protagonisti, sul mercato francese, nella produzione di portoni a scorrimento rapido. La società, con sede a Décines, vicino a Lione, ha un know how di oltre 35 anni e, forte dei suoi circa 130 dipendenti, ha un fatturato annuo di quasi 28 milioni di Euro. Gli attuali titolari dell'azienda, Anne-Sophie Panseri e Romain Simon, manterranno la loro posizione di amministratori.

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"Siamo molto felici di poter ampliare la nostra gamma prodotti in Francia", afferma Christoph Hörmann, uno dei titolari del gruppo Hörmann. "Ora, il nostro obiettivo è quello di sfruttare in modo ottimale le sinergie con Maviflex, in loco." Da tempo approdato sul mercato francese, Hörmann vanta sul territorio uno stabilimento produttivo a Sens nonché otto filiali di vendita proprie.

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LAPITEC ARRIVA IN INDONESIA E RAGGIUNGE QUOTA 72 PAESI UN’ESPANSIONE RAGIONATA ED EFFICACE La pietra sinterizzata a tutta massa arriva nel Sud est asiatico. Il Lapitec sarà infatti distribuito in Indonesia, proseguendo un trend di crescita della richiesta del materiale che in pochi anni, dal 2012, ha incontrato semMichele Ballarin, pre più apprezzamenti sia dagli architetti sia Direttore Vendite dalle aziende del mondo cucina. Con 72 e Marketing di Lapitec. paesi dove il materiale è distribuito, l’export copre il 75% dei volumi dell’azienda che, dall’headquarter di Vedelago (TV), distribuisce le grandi lastre in pietra sinterizzata in America, Europa Asia e Oceania. «Il numero dei paesi dove è possibile trovare il Lapitec – commenta Michele Ballarin, Direttore Vendite e Marketing di Lapi-

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Composizione Velvet.

tec – è una fotografia nitida che immortala un apprezzamento autentico del materiale. La sua versatilità applicativa ed estetica fa si che i volumi crescano in maniera omogenea, sia per area geografica sia per applicazione, anche se notiamo una crescente attenzione per gli utilizzi in architettura». Grande successo stanno avendo i colori Bianco Assoluto e Nero Assoluto, lanciati lo scorso anno al Cersaie. «Questi due nuovi colori – analizza Ballarin – hanno avuto un impatto molto forte sul mercato, oltre le nostre aspettative: è la conferma che la sinergia creata con tutta la filiera e gli stakeholder sta dando risultati concreti e positivi. L’innovazione di prodotto, sia a livello di colori e finiture sia a livello di applicazioni, è parte del nostro DNA ed è una qualità che il mercato sta di anno in anno riconoscendo. Per questo al Cersaie 2018 lanceremo una nuova finitura, Velvet, dedicata alle grandi superfici da interior, arricchendo quindi le opzioni a disposizione per architetti e designer».

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IL SERVIZIO AL PROFESSIONISTA, UN PUNTO DI FORZA PILKINGTON ITALIA INTERVISTA CON L’INGEGNER ARTURO BENINI, RESPONSABILE DEL SERVIZIO ASSISTENZA TECNICA Ingegnere edile, ha lavorato nell’Area Tecnica di Assovetro, Associazione Nazionale degli Industriali del Vetro, specificamente a sostegno delle Aziende del Vetro Piano, anche come membro dei Gruppi di Lavoro UNI e CEN. Oggi, a 32 anni è responsabile del Servizio di Consulenza Tecnica di Pilkington Italia, con sede a Venezia. Ing. Benini, qual è la funzione del vostro ufficio? Il nostro è un lavoro bellissimo! Io e i miei collaboratori forniamo consulenza e assistenza tec-

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nica a progettisti, vetrai e serramentisti nella scelta del vetro per i propri progetti, consigliando la soluzione migliore fra le infinite possibilità messe a disposizione dalla nostra azienda. Studiamo ogni singolo caso: consideriamo le caratteristiche dell’edificio, la destinazione d’uso, l’esposizione delle vetrate e la zona climatica, i vincoli architettonici e l’ambiente circostante, la presenza di fonti di inquinamento acustico e i pericoli potenziali per la sicurezza. Rispetto a queste molteplici variabili suggeriamo la soluzione ottimale in funzione delle esigenze del committente, per soddisfare al meglio le aspettative di tipo prestazionale ed economico. E oltre il mondo dell’architettura? Il vetro piano è impiegato in svariate applicazioni oltre al comparto dell’edilizia, in settori meno noti ma altrettanto interessanti.

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Noi cerchiamo di dare supporto ai clienti nello sviluppo di utilizzi innovativi per i vetri speciali, quali ad esempio nell’arredamento, ma anche nella refrigerazione commerciale, nella segnaletica digitale o nell’ambito della produzione di energia solare. Questo è un lavoro utilissimo nei confronti dei progettisti e degli esperti nei vari settori, ma un vetraio perché dovrebbe rivolgersi a voi? È innegabile, le problematiche che interessano il serramentista e la vetreria sono diverse. In questo caso suggeriamo le scelte migliori riguardo alla movimentazione e alla manipolazione delle lastre di vetro, informiamo sugli accorgimenti da seguire per lavorare efficacemente il prodotto, dando inoltre indicazioni puntuali circa la manutenzione, lo stoccaggio e la commercializzazione del prodotto.

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Immagino che riguardo alle normative in vigore voi… Lei ha perfettamente centrato la questione! Dopo aver partecipato ai principali gruppi normativi e tecnici, tra Roma, Milano e Bruxelles, continuo a seguire in prima persona e con la mia squadra l’iter legislativo nazionale e comunitario, nonché l’evoluzione della normativa di prodotto. Riteniamo inutile lamentarsi del contesto normativo in cui anche noi operiamo, per quanto esso sia estremamente frammentario, complicato e governato da leggi, decreti, regolamenti, deroghe, proroghe… Noi seguiamo costantemente l’aggiornamento della situazione normativa e possiamo pertanto sostenere gli operatori del settore con chiarezza e puntualità, fornendo risposte e indicando come muoversi nel pieno rispetto delle norme che ci riguardano: sul risparmio energetico, in tema di inquinamento acustico e di protezione dal fuoco, con un occhio di riguardo alla sicurezza. Un'altra parte del nostro lavoro, infine, è dedicata alla informa-

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zione tecnica, riguardo alle innovazioni di prodotto, che continuamente offriamo al progettista. Spesso infatti la scelta è dettata dall’esperienza precedente, che può essere un ottimo indicatore, ma che talvolta non considera soluzioni innovative che potrebbero risultare perfette per quello specifico progetto. Di qui, la nostra volontà di raggiungere con visite e seminari sempre più professionisti, affinché abbiano contezza della nostra gamma prodotti, che è veramente ampia e tecnologicamente sorprendente. UN LEADER MONDIALE NSG Group è uno dei più grandi produttori mondiali di vetro e di sistemi di vetro in tre principali aree di business: Automobile, Edilizia e Vetro Tecnico. L’attività “Automotive” comprende il vetro per il primo equipaggiamento auto e i pezzi di ricambio originali nonché i mercati dei vetri per il trasporto specializzato. L’attività “Architectural” fornisce vetro per l’edilizia e per le applicazioni

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dell’energia solare. L’attività “Technical Glass” comprende il vetro ultra sottile per schermi digitali, lenti e guide di luce per stampanti nonché fibre di vetro utilizzate nei separatori di batterie e nelle cinghie dentate di motori. NSG Group ha importanti quote di mercato nella maggior parte delle attività mondiali dell’Edilizia e dell’Industria Automobilistica, con un ampia portata geografica, che permette di rispondere a clienti le cui operazioni, in particolare nel caso di pezzi originali per l’automobile, sono sempre più globali. Oggi il gruppo NSG ha attività produttive in circa 30 paesi su quattro continenti e vendite in circa 105 paesi. Nell'esercizio chiuso al 31 marzo 2018, il Gruppo ha registrato un fatturato di 603,9 miliardi di JPY (circa 4,65 miliardi di Euro). Di cui, il 38 per cento è stato generato in Europa, il 27 per cento in Giappone, il 13 per cento in Nord America e il 22 per cento nel resto del mondo. Per maggiori informazioni: www.pilkington.it

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HARPACEAS INNOVATION DAY: LA DIGITALIZZAZIONE DEL PROGETTO È UNA REALTÀ DI SUCCESSO È IN PROGRAMMA IL 2 OTTOBRE LA PRIMA EDIZIONE DELL’HARPACEAS INNOVATION DAY UN IMPORTANTE APPUNTAMENTO ORGANIZZATO DA HARPACEAS PER COINVOLGERE I PROFESSIONISTI DELLE COSTRUZIONI IN UN RACCONTO FOCALIZZATO SULLA DIGITALIZZAZIONE DEL PROGETTO TRAMITE STORIE DI SUCCESSO "BIM ORIENTED" Sarà interamente dedicato alle più avanzate frontiere della digitalizzazione nell'ambito della filiera delle costruzioni l’evento Harpaceas Innovation Day, che si è tenuto il 2 ottobre a Milano presso il Centro Congressi Stelline di Corso Magenta 61. L'appuntamento or-

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ganizzato da Harpaceas - the BIM Expert - è dedicato ai clienti e a chi condivide con l’azienda la stessa passione e filosofia lavorativa. Harpaceas Innovation Day sarà un momento pensato per incontrarsi e fare network, per confrontarsi su idee e progetti, per far nascere nuove opportunità di business con altri attori della filiera delle costruzioni. Il settore delle costruzioni sta subendo un radicale cambiamento nel modello di filiera verso nuovi rapporti di lavoro basati sull’integrazione collaborativa. Il cambiamento passa dal BIM e dalla digitalizzazione del progetto che permettono la gestione integrata e informatizzata del processo costruttivo per un completo e innovativo controllo dell’intero ciclo di vita di un’opera.

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La prima edizione dell’Harpaceas Innovation Day nasce dal desiderio di raccontare i nuovi cambiamenti della filiera delle costruzioni attraverso le esperienze e la professionalità di Harpaceas che accompagna i suoi clienti nel percorso all’implementazione del BIM. A introdurre i lavori sarà Luca Ferrari, Direttore Generale Harpaceas, che racconterà la “BIM vision” che spinge l’azienda e la direzione che sta prendendo la filiera delle costruzioni. Un racconto che sarà portato avanti da Piergiorgio Galantino, Direttore Settore BIM Architettonico e Impiantistico Harpaceas, Carmine Robbe, Direttore Settore BIM Strutturale Harpaceas, e Paolo Sattamino, Direttore Settore Calcolo Strutturale e Geotecnico Harpaceas, che svilupperanno temi dedicati all’ecosistema della progettazione, sempre più in dialogo e condivisione con gli altri attori attraverso l’interoperabilità e la collaborazione. Il successivo intervento tenuto da Paolo Odorizzi, Direttore Tec-

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nico Harpaceas, Delegato nazionale presso Technical Committee 442 CEN, intende, invece, far luce sul percorso normativo che sta affrontando l’Italia (UNI, DM 560) e il resto d’Europa (CEN) per la digitalizzazione del settore Costruzioni. Durante la seconda parte della mattinata saranno affrontati temi che riguardano il Model e Code Checking per il controllo e verifica rispetto a normative dei modelli BIM, la gestione del Common Data Envinronment (ACDat per UNI 11337) e il calcolo strutturale, la prevenzione sismica e il calcolo geotecnico; argomenti affrontati dall’Arc. Paolo Bertini, Direttore Settore Digital & BIM Project and Construction, Harpaceas. Molto importanti per Harpaceas, nel suo costante impegno per sostenere i professionisti del mondo delle costruzioni, sono i corsi di formazione per ottenere la certificazione ICMQ come BIM Manager, BIM Coordinator e BIM Specialist che durante la giornata sa-

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ranno spiegati nelle loro dinamiche organizzative da Daniele Torsello Responsabile Commerciale ICMQ. Il pomeriggio sarà dedicato a quattro sessioni parallele dedicate a tematiche specifiche. In ogni sessione saranno presentati progetti e case studies BIM oriented di imprese e studi di progettazione che con l’utilizzo di strumenti Harpaceas hanno già avviato il loro processo verso un sistema di lavoro "BIM oriented". Le sessioni parallele e i relatori sono i seguenti: • Progettazione Costruttiva: Ing. Piero Petrucco, ICOP; Ing. Sabatino Tonacci e Geom. Paolo Biggeri, EXA Engineering; Ing. Paolo Sattamino, Harpaceas. • Progettazione Architettonica e Impiantistica: Geom. Marco Palazzotto, Studio Associato Rinnova; Ing. Massimo Bocchi - Studio Bocchi.

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• Controllo e Gestione dei dati di commessa: Ing. Arch. Andrea Vanossi, CMB Cooperativa Muratori e Braccianti di Carpi; Mr. Petri Luoma, Solibri Inc.; Dott. Andrea Minerdo, coBuilder. • Calcolo Strutturale e Geotecnico: Ing. Davide Masera, Masera Engineering Group; Ing. Paolo Ruggieri e Ing. Luca Givonetti, ENARCH; Ing. Riccardo Boesso e Ing. Giuseppe Colleselli, Studio Colleselli & P. Ingegneria Geotecnica. Al temine delle sessioni specialistiche riprenderà la sessione generale. Alessio Bertella, BIM Consultant Harpaceas e Alessandro Frascari, Direttore Tecnico SITECO, parleranno dei servizi per il BIM di Harpaceas e il percorso necessario per introdurre il BIM in azienda attraverso una chiara strategia aziendale che punti a ottenere una gestione integrata delle informazioni tra i diversi attori della filiera.

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Nella tavola rotonda conclusiva avranno modo di confrontarsi i protagonisti di una filiera BIM oriented; dal Committente Pubblico - Ing. Cinzia Gatto Funzionario Ingegnere, Provveditorato OO. PP. Lombardia ed Emilia Romagna - al Committente Privato - Ing. Sara Giuliano, Project Manager, Quadratec srl - QC Terme -, dal Produttore - Dott. Franco Daniele, Titolare Tecnostrutture - al Progettista - Ing. Mauro Eugenio Giuliani, Managing Partner, Redesco Progetti srl - fino all’Impresa di Costruzioni - Ing. Arch. Andrea Vanossi, BIM Manager, CMB Cooperativa Muratori e Braccianti di Carpi - e al BIM Manager - Ing. Elisa Spallarossa. Harpaceas Innovation Day è l'appuntamento per scoprire come il BIM e la digitalizzazione del progetto portino al successo, attraverso la testimonianza di quelle realtà che hanno già scelto il percorso dell'innovazione tracciato dall'evoluzione tecnologica applicata al processo costruttivo.

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L'evento ha il patrocinio di ASSOBIM.

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ANIE AMPLIA LA PROPRIA GUIDA RAEE CON QUATTRO NUOVI ALLEGATI TECNICI DISPONIBILI ANCHE GLI ALLEGATI RELATIVI A: CALDAIE, STUFE, CAMINETTI E TERMOCUCINE A BIOMASSA; IMPIANTI E APPARECCHIATURE SEGNALAZIONE E RILEVAZIONE FUMO/INCENDIO, EVACUAZIONE AUDIO (EVAC); CAVI E CONDUTTORI ELETTRICI E PRODOTTI DI ARREDAMENTO, FINITURE PER L’EDILIZIA E SCHERMATURE SOLARI, REALIZZATO IN COLLABORAZIONE CON FEDERLEGNO ARREDO Mancano poco più di due settimane all’apertura dello scopo della Direttiva RAEE e ANIE Federazione, una delle più importanti organizzazioni Confindustriali per peso e rappresentatività che, con oltre 1.300 aziende associate, 468.000 addetti e un fatturato ag-

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gregato di 78miliardi di euro, rappresenta la casa delle tecnologie italiane nei mercati dell’Industria, dell’Energia, del Building e delle Infrastrutture di trasporto, interviene nuovamente a supporto delle imprese associate pubblicando 4 nuovi allegati tecnici aggiuntivi alle proprie “Linee Guida al campo di applicazione della Direttiva RAEE II e al recepimento italiano Dlgs 49/2014”. Grazie ai nuovi allegati vengono fornite indicazioni operative sulla classificazione domestica o professionale, nonché sulla corretta categorizzazione, per le seguenti tipologie di nuove AEE che rientreranno nello scopo della disciplina RAEE dal 15 agosto 2018: • Cavi e conduttori elettrici; • Caldaie, stufe, caminetti e termocucine a biomassa; • Impianti e apparecchiature segnalazione e rilevazione fumo/incendio, evacuazione audio (EVAC);

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• Prodotti di arredamento, finiture per l’edilizia e schermature solari, realizzato in collaborazione con Federlegno Arredo. Per questi nuovi allegati tecnici ANIE si è allineata alle recenti Delibere emanate dal Comitato di Vigilanza e Controllo RAEE, Pile e Accumulatori, in modo da garantire la massima coerenza con le disposizioni del legislatore nazionale oltre che comunitario. In particolare, per quanto riguarda i cavi il nuovo Allegato riprende fedelmente il parere contenuto nel documento ministeriale “Indicazioni operative sull'ambito di applicazione "aperto" del dlgs. 49_2014” che individua come cavi rientranti nello scopo RAEE esclusivamente i cavi dotati di connettori, ovvero cordoni prolungatori, multiprese e avvolgicavi. Analogamente anche i nuovi Allegati su stufe e caminetti e su impianti rilevazione fumo, incendio e EVAC, si allineano alle recenti

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Delibere del CVC RAEE, del 26 luglio scorso, aventi come oggetto la categorizzazione delle apparecchiature nelle nuove 6 categorie dell’Allegato IV al D.lgs. 49/2014, con cui il Comitato di Vigilanza approva di fatto una tabella di “transcodifica” per la corretta assegnazione delle AEE già incluse nello scopo della RAEE, nonché l’introduzione di 4 nuove sottocategorie al fine di favorire la corretta classificazione delle AEE da parte dei produttori. Nel dettaglio le nuove sottocategorie riguarderanno: • 4.15 mainframe; • 4.16 stufe elettriche, apparecchi elettrici di riscaldamento, grandi elettrodomestici utilizzati per riscaldare stanze, letti e mobili per sedersi nonché altre apparecchiature di grandi dimensioni; • 5.24 apparecchiature di cottura, stufe elettriche, piastre riscal-

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danti elettriche, apparecchi elettrici di riscaldamento, friggitrici, frullatori, macina caffè elettrici e apparecchiature per aprire o sigillare contenitori o pacchetti, asciugacapelli, spazzolini da denti elettrici, rasoi elettrici, apparecchi per massaggi e altre cure del corpo, altre apparecchiature per la pulizia nonché altre apparecchiature di piccole dimensioni; • 6.8 Agende elettroniche, macchine da scrivere elettriche ed elettroniche, altri prodotti e apparecchiature per raccogliere, memorizzare, elaborare, presentare o comunicare informazioni con mezzi elettronici, fax, telex, telefoni pubblici a pagamento, segreterie telefoniche e altri prodotti o apparecchiature per trasmettere suoni, immagini o altre informazioni mediante la telecomunicazione nonché altre piccole apparecchiature informatiche e per telecomunicazioni. Le nuove categorie 4.16 e 5.24 rispondono all’esigenza, manifestata da ANIE e dal Centro di Coordinamento RAEE, di prevedere l’intro-

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duzione di nuove sottocategorie «aperte» per evitare, in fase di dichiarazione al Registro AEE, la non corretta categorizzazione dei prodotti. ANIE Confindustria, con oltre 1.300 aziende associate e circa 468.000 occupati, rappresenta il settore più strategico e avanzato tra i comparti industriali italiani, con un fatturato aggregato di 78 miliardi di euro (di cui 30 miliardi di esportazioni). Le aziende aderenti ad ANIE Confindustria investono in Ricerca e Sviluppo il 4% del fatturato, rappresentando più del 30% dell’intero investimento in R&S effettuato dal settore privato in Italia.

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FAKRO: SINONIMO DI QUALITÀ CERTIFICATA A CONFERMARE GLI ALTI STANDARD DI QUALITÀ DELL'AZIENDA NUMEROSE CERTIFICAZIONI E OMOLOGAZIONI TECNICHE EMESSE IN DIVERSI PAESI Con l'obiettivo di offrire prodotti innovativi che soddisfino le esigenze di clienti in tutto il mondo, FAKRO – secondo player a livello mondiale nel settore delle finestre per tetto – da sempre lavora rispettando gli standard qualitativi più elevati. Un fine, quello della massima qualità, perseguito non solo attraverso un Centro Ricerche costantemente teso a trasformare idee in soluzioni all'avanguardia, ma anche tramite un rigido ed assiduo controllo inerente ogni fase dell'iter produttivo. A garantire la qualità dei prodotti FAKRO è anche il considerevole

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numero di certificazioni di garanzia e omologazioni tecniche emesse nei Paesi in cui l'azienda opera: sono infatti oltre venti i certificati ottenuti in territorio europeo, per i quali vengono svolti periodicamente controlli esterni. In particolar modo FAKRO ha conseguito, come prima azienda del settore, la certificazione tedesca TÜV SÜD, tra le più significative a livello internazionale. Il legname con cui sono realizzati i serramenti del Gruppo FAKRO, infine, ha la certificazione FSC®, che assicura la gestione responsabile delle foreste da parte delle aziende che lo lavorano. www.fakro.it

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L’OSSERVATORIO COMELIT SULLA SICUREZZA IN ITALIA CORRE IL BUSINESS DELLA SICUREZZA E DELL’AUTOMAZIONE DEGLI EDIFICI, ALIMENTATO SOPRATTUTTO DAL TIMORE DI FURTI NELLE ABITAZIONI Godersi le vacanze in tutta serenità? Non sempre è possibile. Questo è quanto emerge dal rapporto Istat dello scorso giugno intitolato “Sicurezza dei cittadini” una fotografia della percezione del pericolo correlato al microcrimine in Italia nel biennio 2015-2016. Uscire di casa sì, ma con gli occhi bene aperti, o meglio con le telecamere ben puntate, pronte a sorvegliare e proteggere la propria abitazione. Una situazione che si traduce in un incremento degli affari per le aziende specializzate nella progettazione e realizzazione di sistemi

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di Pietro Ferrari NUMERISTREAMINGCITY

di sicurezza, come Comelit Group S.p.A., che prosegue la sua crescita presentandosi al mercato come un’importante realtà industriale a livello globale. Un andamento che supera la soglia dei 100 milioni di euro e un costante aumento di fatturato che nel 2017 ha registrato un +5,7% rispetto all’esercizio precedente Tutto specchio di una corsa che non si ferma e che punta sempre più in alto, con forti investimenti in Ricerca & Sviluppo per migliorare la qualità e l’innovazione delle proprie soluzioni, soprattutto in una logica di smart home e di sicurezza domestica. Le statistiche parlano chiaro.

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Durante le vacanze è maggiore la possibilità di essere “visitati” dai ladri d’appartamento, infatti, il 60,2% dei cittadini è molto o abbastanza preoccupato del fenomeno, il 14,8% degli italiani, invece, non si sente in piena sicurezza, nemmeno dentro le mura domestiche; un dato in crescita del 16% rispetto alla registrazione del biennio precedente. Il furto in casa è il reato che mette maggiormente in ansia sia gli uomini (55,8%) che le donne (64,2%). Una preoccupazione che raggiunge l’apice nella fascia tra i 45 e i 54 anni (62,9% per gli uomini e 69,8% per le donne) per poi diminuire con l’avanzamento dell’età. È chiaro allora che il miglior modo per scongiurare le rapine nelle abitazioni sia installare un impianto di sicurezza all’avanguardia. In questo senso le tecnologie hanno fatto passi da gigante, grazie anche al digitale e alla rete internet. Tra le soluzioni Comelit, ne

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sono prova il sistema di antintrusione Vedo, che consente di ricevere il video live dell’evento di allarme attraverso l’apposita App, o il campanello smart Visto, per chi è spesso fuori casa e vuole un dispositivo semplice e smart per gestire da smartphone gli accessi nella propria casa oppure il videocitofono Mini Wi-Fi, per chi ha già un impianto di videocitofonia Comelit e vuole scoprire i vantaggi di una casa connessa, semplicemente sostituendo il vecchio posto interno. Oltre alla situazione di mercato e ai prodotti innovativi, hanno contribuito a convincere i potenziali clienti, in dubbio sulla possibilità di avere un impianto di sicurezza, le agevolazioni statali come il Bonus videosorveglianza 2018, introdotto in Italia con la Legge di Stabilità 2016 al fine di favorire la sicurezza dei cittadini e prevenire attività criminali. Dal 2017 infatti la detrazione spese videosorveglianza è al 50% in quanto gli interventi sono agevo-

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labili con il bonus casa 2018 e nello specifico con il bonus ristrutturazione. Il percorso intrapreso da Comelit proseguirà anche nel 2018 e si tradurrà in nuovi investimenti in personale, tecnologia, formazione e servizio, con l’obiettivo di confermarsi punto di riferimento per la clientela, in ambito di sicurezza domestica. ABOUT COMELIT Fondata nel 1956 Comelit Group S.p.A. progetta e realizza sistemi di videocitofonia, antintrusione, videosorveglianza, domotica, rivelazione incendi e controllo accessi. Dalla sede centrale di San Lo-

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renzo di Rovetta (BG), Comelit governa una struttura commerciale articolata composta da 15 filiali distribuite in tutto il mondo ed esporta in più di 70 Paesi. Una forte vocazione internazionale e un orientamento costante all’innovazione raccontano la storia di una realtà industriale in continua evoluzione che, pur mantenendo un profondo legame con il territorio in cui è nata, ha saputo sviluppare una visione globale integrata alle esigenze specifiche di ogni mercato. Il Gruppo, che nel 2016 ha superato i 100 milioni di euro di fatturato, conta oggi più di 400 dipendenti. L’innovazione tecnologica che caratterizza la crescita di Comelit si accompagna a un design originale e distintivo che fonde l’impiego di materiali high-tech con la ricerca di linee semplici, forme essenziali e cromie d’avanguardia. Uno stile riconosciuto a livello mondiale che negli anni si è tradotto in prestigiosi riconoscimenti internazionali.

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UN MERCATO CONTRASTATO INVESTITORI CAUTI, INCERTEZZA SU POLITICHE FISCALI E OCCUPAZIONALI, E POCHI PRODOTTI DI QUALITÀ RALLENTANO IL SETTORE IN ITALIA: VOLUMI IN CRESCITA, PREZZI AL PALO Il momento positivo del mercato immobiliare europeo continua nel 2018, in particolare per le principali nazioni dell’UE e per il Regno Unito, seppur gravato dall’incognita Brexit, la cui fase cruciale si sta avvicinando. Se alla fine del 2017 il fatturato globale dei primi cinque Paesi europei aveva segnato un incremento del sei per cento circa sull’anno precedente, la stima per la conclusione del 2018 è di un ulteriore rafforzamento della crescita di oltre dieci punti percentuali. Per il 2019 la previsione e di un fisiologico rallentamento, che dovrebbe comunque segnare ancora una crescita positiva di almeno sette punti rispetto all’anno in corso. Questi sono alcuni dei dati che emergono dall’European Outlook 2019, presentato oggi in apertura del 26°

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Mario Breglia a Santa Margherita Ligure.

Forum organizzato da Scenari Immobiliari a S. Margherita Ligure. “Il 2018 si è confermato positivo per il mercato immobiliare italiano – ha spiegato Mario Breglia, presidente di Scenari Immobiliari, presentando il Rapporto- anche se investitori e famiglie si sono mostrati più cauti rispetto al 2017. L’incertezza su quali saranno le politiche fiscali e occupazionali del nuovo governo mette un freno alle prospettive. Il mercato soffre della carenza di prodotto nuovo e di qualità. Escluso Milano, i prezzi delle case non salgono e le prospettive sono di una prosecuzione del trend anche il prossimo anno”.

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Nel 2018 il fatturato immobiliare ha riportato risultati positivi nei principali cinque Paesi europei, con un’accelerazione in Francia e Germania, seguite da Spagna e Inghilterra, che si è posizionata ultima con l’8,7 per cento in più sul 2017. Si distacca di oltre tre punti percentuali l’Italia, cresciuta del 5,3 per cento nel 2018 e prevista ancora rallentamento nel 2019, con un aumento per 4,8 per cento per il prossimo anno. Per il 2019 Germania e Spagna manterranno un ritmo sostenuto, con aumenti sopra l’otto per cento, mentre seguiranno a ritmi più calmierati Francia e Inghilterra, con circa il sette per cento in più sul 2018. Anche l’Unione europea a 28 membri ha registrato un andamento positivo, ma con variazioni meno significative rispetto alle cinque potenze, pari al + 4,7 per cento nel 2018 e + 3,1 per cento nel 2019. Dall’European Outlook 2019 di Scenari Immobiliari emerge che anche il Pil e l’andamento dei prezzi medi residenziali rispecchiano l’andamento del fatturato, con aumenti intorno al cinque per cento in Francia, Germania e Spagna per il 2018. L’Italia, invece, e l’unico Paese ancora in calo, anche se la contrazione va progressivamente riducendosi, facendo stimare per l’anno prossimo un arresto della discesa delle quotazioni. Oltre oceano, gli Stati Uniti godono di un periodo florido dal punto di vista economico e immobiliare, con previsioni di crescita ogni anno superiori, e un aumento del fatturato

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del 12,1 per cento per il 2019. Stessa tendenza per i prezzi del comparto residenziale, con un rialzo atteso del 6,8 per cento nel 2019. I volumi degli investimenti istituzionali sono quindi in aumento: nel primo semestre di quest’anno, a livello mondiale, le transazioni sono aumentate del dieci per cento rispetto all’anno scorso, per un valore di oltre 170 miliardi di euro. Era dal 2007, vale a dire prima della grande crisi, che non si registravano tali livelli di investimenti. In Europa, la prima parte del 2018 ha confermato il momento positivo con una crescita dei volumi di investimento di oltre dieci punti rispetto allo stesso periodo del 2017, generando un volume totale di quasi sessanta miliardi di euro. Le compravendite di abitazioni sono in una fase del ciclo molto positiva in tutti i principali Paesi della UE, con un incremento medio che a fine 2018 tocca gli otto punti percentuali dopo l’aumento dell’undici per cento del 2017 sul 2016. L’Italia e in costante aumento anche nel 2018, dopo la somma di 53 miliardi raggiunto nel 2017, anche se i primi mesi dell’anno hanno frenato il ritmo di crescita. In diminuzione anche la percentuale di surroghe, che non costituiscono più una grande quota delle stipule, ma le stime di settore rimangono positive per gli importi. In Europa l’interesse per il residenziale come asset class di inve-

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stimento da parte degli investitori istituzionali e cresciuto nel tempo. Per gli investitori le occasioni per poter aumentare i loro investimenti sui mercati esteri non sono cosi numerose: questa mancanza di offerta rispetto al livello attuale della domanda sara uno dei temi guida che influenzeranno le previsioni sulle tendenze del segmento residenziale dei prossimi anni. Il trend positivo si sta confermando anche per tutto il 2018 e la previsione e che a fine anno gli investimenti sul mercato abitativo europeo avranno superato la soglia dei cinquanta miliardi di euro. Il mercato immobiliare italiano e rallentato dalla carenza di prodotto di qualità, sia nel nuovo residenziale (sceso sotto il dieci per cento dell’offerta) che nel non residenziale, soprattutto nelle grandi citta. Gli investitori esteri hanno ancora un sentiment positivo nei confronti dell’Italia e nel primo semestre hanno acquisto (per due terzi uffici e il resto commerciale) per quasi due miliardi di euro. E quasi la meta rispetto allo scorso anno. Gli investitori istituzionali italiani (fondi e assicurazioni) hanno comprato per poco più di un miliardo. La contrazione rispetto allo stesso periodo del 2017 e pari al 48,2 per cento. “Al momento non e una ‘fuga’ dall’Italia - ha aggiunto Mario Breglia - ma una contrazione fisiologica rispetto ad un anno straordinario come il 2017 e al drastico calo del prodotto di qualita sul mercato. Tra i fatti nuovi la maggiore attenzione verso Roma, con la ricerca di

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immobili di alto livello da trasformare in alberghi”. A dare una spinta alle transazioni e il persistente calo dei prezzi, che perdono ancora lo 0,1 per cento per l’anno in corso, facendo cosi spostare la previsione verso un dato positivo, con il 2019 che dovrebbe rappresentare l’anno della svolta, con il mantenimento dei valori attuali. La previsione per il fatturato a fine 2018 risente dei fattori elencati sopra e si e ridimensionata rispetto alle attese iniziali. Nel 2018 si raggiungeranno 125 miliardi di euro di giro d’affari, cioe il piu 5,3 per cento sullo scorso anno. E un elemento di novita che tutti i comparti di mercato abbiano previsioni positive, dopo quasi dieci anni. In particolare, si conferma l’andamento positivo del mercato alberghiero, che nel 2018 riporta un aumento a due cifre, con il diciassette per cento in piu in un anno, arrivando a 3,1 miliardi di euro. Per i prossimi dodici mesi si stima di arrivare a 131 miliardi di euro per un aumento del 4,8 per cento rispetto a quest’anno, con un’evoluzione positiva di tutti i segmenti di mercato, tranne il produttivo, che non dovrebbe subire variazioni significative. A costituire la fetta principale e sempre il residenziale, con circa cento miliardi di euro di ricavato e un incremento del 4,6 per cento in un anno.

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NON È PIÙ UN PROBLEMA CALCOLO DEI PONTI TERMICI: SEMPLICE E VELOCE GRAZIE AL NUOVO DATABASE FIRMATO SCHÖCK – ANIT Le norme UNI/TS 11300:2014 e le disposizioni previste dal DM 26/6/2015 rendono obbligatorio il calcolo analitico dei ponti termici, un requisito che ha indotto i professionisti a prestare maggiore attenzione a questo aspetto in fase di progettazione. Schöck, da oltre 50 anni azienda leader nell’isolamento termico, affianca i progettisti e offre soluzioni ad hoc nella lotta contro i ponti termici anche attraverso la collaborazione con ANIT. Schöck e ANIT hanno infatti creato un database con le soluzioni Schöck che può essere analizzato dal software IRIS, rendendolo così uno strumento di analisi dei ponti termici più completo, innovativo ed efficace che combina potenza di calcolo e velocità di compilazione.Un ponte termico è quella zona circoscritta dell'involucro edilizio che pre-

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senta una dispersione termica maggiore rispetto agli elementi costruttivi adiacenti. Le conseguenze di un ponte termico sono tre: aumento dei consumi energetici, aumento del rischio di formazione di muffa e condense e una riduzione del comfort abitativo con zone “fredde” nei locali. La UNI/TS 11300:2014 è nata con l'obiettivo di definire una metodologia di calcolo univoca per la determinazione delle prestazioni energetiche degli edifici e sottolinea l’importanza del calcolo analitico dei ponti termici agli elementi finiti. Non è più possibile quindi affidarsi al precedente metodo forfettario basato sulla funzione della tipologia costruttiva per calcolare i ponti termici, bensì è necessario svolgere una corretta analisi e valutazione degli stessi mediante i coefficienti lineici PSI (), oppure con atlanti conformi ai parametri dettati dalla norma UNI EN ISO 14683 (in questo caso i ponti termici avranno geometria variabile parametrica). Il DM 26/06/2015 prevede, oltre i requisiti minimi di efficienza energetica dell’involucro e al coefficiente medio di scambio termico H’t che comprende anche le dispersioni dai ponti termici, anche le verifiche termo igrometriche obbligatorie sui ponti termici nel caso degli edifici di nuova costruzione. Diventa quindi fondamentale conoscere i valori di trasmittanza termica lineica  dei ponti ter-

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mici per poter effettuare il calcolo dell’efficienza energetica e verificare i requisiti del DM/26/6/2015, ormai obbligatori dal 1 ottobre 2015. SCHÖCK E ANIT INSIEME CONTRO I PONTI TERMICI Per aiutare i progettisti ad effettuare un calcolo accurato dei ponti termici, Schöck ha sviluppato un database importabile da IRIS che contiene tutti i valori di conducibilità termica degli elementi Isokorb® con le specifiche dei prodotti dell’azienda e un file .iris in cui sono stati definiti alcuni schemi di nodi precompilati e modificabili selezionando materiali, spessori e condizioni al contorno per personalizzarli e adattarli al meglio al proprio progetto. I modelli di Schöck sono in continuo aggiornamento e aiutano a rispettare i requisiti del DM 26/6/2015 per l’analisi delle prestazioni energetiche ed igrotermiche. Schöck e ANIT hanno unito le loro competenze per agevolare i professionisti nella correzione dei ponti termici grazie ad un software che coniuga potenza di calcolo e velocità di inserimento dati. Il database .iris di Schöck si interfaccia direttamente con i software IRIS della suite di ANIT, al fine di analizzare i ponti termici agli elementi finiti in accordo con la norma UNI EN ISO 10211. I professionisti possono in questo modo im-

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plementare i modelli di calcolo richiesti e ottenere la certificazione energetica in modo facile, sicuro ed immediato. IRIS permette di visualizzare e stampare l’esito della simulazione di calcolo dei singoli ponti termici o dell’intero progetto, sia in forma grafica per evidenziare la distribuzione della temperatura, del flusso e della concentrazione di umidità relativa, sia in forma tabellare con un riepilogo delle verifiche di rischio di condensazione superficiale, di rischio muffa e del calcolo della trasmittanza lineica. Un bel vantaggio per i progettisti che possono contare non solo sulla competenza di Schöck ma anche sulla facilità di utilizzo dei programmi ANIT che rendono immediato il calcolo analitico. KNOW HOW A 360° Schöck sviluppa elementi innovativi che migliorano la qualità costruttiva e aiuta i professionisti con soluzioni dalla A

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alla Z che si adattano ad ogni esigenza, garantendo alte prestazioni nel taglio termico. Affidarsi a Schöck significa poter contare su esperti ingegneri e tecnici pronti a rispondere ad ogni domanda relativa a sicurezza, efficienza e redditività delle costruzioni. Il cliente viene assistito prima, dopo e durante la fase di costruzione e il team di Schöck fornisce documentazioni tecniche specifiche e consulenze direttamente in cantiere. Per ulteriori informazioni e per il scaricare il database .iris di Schöck visitate il sito ufficiale www.schoeck.it (sezione Download – Software). Schöck Italia è presente anche su LinkedIn con un proprio profilo aziendale! Vi invitiamo a seguirci per restare sempre aggiornati sulle ultimissime novità. LinkedIN Schöck Italia

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