SERRAMENTO
SISTEMA
Poste Italiane spa - Sped. Abb. Post. - D.L. 353/2003 (Convertito in legge 27/02/2004 n. 46), art. 1, comma 1 - LO/M/ - euro 10,00 - In caso di mancato recapito rinviare all’ufficio CMP Roserio (Mi) per la restituzione al mittente che si impegna a pagare la relativa tariffa - Editrice webandmagazine s.r.l. - Via Valla, 16 - I-20141 Milano - www.webandmagazine.media
15 MARZO 2017 ISSN 2283-7213
LA RIVISTA TECNICA DEL SERRAMENTO E DEI MATERIALI: ACCIAIO, ALLUMINIO, COMPOSITO, LEGNO, OTTONE, PVC E VETRO
• IL PARERE DELLA PERIZIA SUL PINO SILVESTRE
• IL REGOLAMENTO PRODOTTI DA COSTRUZIONE SALVA LE PMI
• PREVIEW MADE expo: ALCUNE INNOVAZIONI TECNICHE
2017 Idee e strumenti per qualificare il serramento |
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numero 15 marzo 2017 anno 2013
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COLOPHON SOMMARIO
EDITORIALE
LE DUE FACCE DEL SERRAMENTO
di Sonia Maritan
CONVENTION ROVERPLASTIK GLI SPECIALISTI DEL FORO-FINESTRA
In occasione di Klimahouse Bolzano, la conferenza stampa del 25 gennaio, presso l’azienda Roverplastik, diventa occasione per conoscere in anteprima le ultime innovazioni dell’azienda, nata nel 1965 per la produzione di avvolgibili e specializzata oggi nella tecnologia del foro-finestra. Apre i lavori Mario Liberali, direttore generale e proseguono gli ingegneri che entrano nel “tecnico” dei prodotti: Aldo Guardini, direttore tecnico e a seguire Andrea Cavagna, Luca Trainotti e Romedio Perugini.
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di Sonia Maritan
CONVENTION Cortevesio ICA
UNA FINESTRA SULLA GRANDE BELLEZZA
Segnaliamo che la rubrica Outlook di Samuele Broglio in questo numero riprende e approfondisce il tema che ha trattato come relatore in occasione del Convegno del 9 febbraio scorso a Sommariva Perno, in provincia di Cuneo, a cui è dedicato questo Focus. Come si organizza un convegno: il modello esemplare dell’incontro a Sommariva, per cominciare a parlare seriamente di legno (e oggettivamente del mercato attuale dei serramenti).
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di Adello Negrini
CONVENTION Cortevesio ICA
COME TRASFERIRE IL VALORE DI UN SERRAMENTO AL CLIENTE FINALE
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OUTLOOK
NON NAUFRAGARE IN UN MARE DI NORME
Questo articolo restituisce il tema trattato come relatore da Samuele Broglio in occasione del Convegno del 9 febbraio scorso a Sommariva Perno in provincia di Cuneo, restituito nella rubrica convention Cortevesio e Ica. A seguito della pubblicazione nel mese di Giugno 2015 del Decreto Requisiti Minimi in edilizia si è innescato un processo, composto di successivi decreti nazionali e di regolamenti regionali, che ha sensibilmente variato il quadro dei requisiti prestazionali richiesti ai serramenti, quadro nel quale spicca particolarmente il nuovo livello di trasmittanza termica richiesto agli stessi. Su questo problema giunge in aiuto quanto disposto dal Regolamento Prodotti da Costruzione, che permette alle micro-imprese di auto-eseguirsi le prove di tipo…
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di Samuele Broglio
PREVIEW MADE expo DAL DIRE AL FARE
Dall’8 all’11 marzo si terrà la fiera internazionale dell’architettura e delle costruzioni MADE expo, Milano Architettura Design Edilizia: che offrirà una visione multispecializzata su materiali, sistemi costruttivi, serramenti, involucro, finiture e superfici, software e servizi. Quattro i saloni tematici: costruzioni e materiali, involucro e serramenti, interni e finiture, software, tecnologie e servizi che propongono un’integrazione e contaminazione tra i diversi settori. Il focus di questa preview presenta alcune delle novità che sarà possibile visitare al Salone dedicato all’involucro e i serramenti.
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EXPERTISE ROMITI
QUALITÀ DELLA VERNICIATURA DEL PINO SILVESTRE
Un insolito contenzioso legato alla qualità della verniciatura, rivelatasi ottima: la percezione dell’anomalia, impegna all’osservazione ravvicinata, trattandosi di una variazione di tonalità e non di colore, ma molti utenti incapaci di comprendere la peculiarità del fenomeno, la classificano come una difettosità della qualità della verniciatura.
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di Sonia Maritan
FOCUS EKU
QUANDO IL PRODUTTORE DI PROFILATI "FA SCUOLA"
Approfondiamo il tour promozionale dei nuovi serramenti in alluminio della gamma Eku Perfektion, partita il 4 novembre scorso da Sesto San Giovanni a Milano, di cui abbiamo già trattato nello scorso numero, dando qui particolare rilievo ai relatori della giornata: Marco Galliani l’AD del Gruppo Profilati, Mauro Durazzi il direttore commerciale della divisione profili per l’edilizia di Profilati, Pietro Gimelli che presenta il progetto del “supermarchio” del serramento, Gianluca Buscaroli ed Enrico Contarato che raccontano nel dettaglio i nuovi prodotti di Eku e Antonio D’Albo del Consorzio LegnoLegno che tratta con Alessandra Parmeggiani delle recenti iniziative per la qualificazione della posa in opera. In definitiva questa lunga trattazione non si limita a proporre i prodotti Eku, seppur intrisi di innovazioni, ma affronta tematiche cruciali per il settore, quali mercato, normativa e posa in opera, che sono indispensabili strumenti di lavoro per il serramentista. di Sonia Maritan
di Giuseppe Neri
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ALL FER ALUMIL CELEGON CSI GRUPPO IMQ EINSINGER SUNBELL
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INDIRIZZI UTILI
Il 9 febbraio scorso a Sommariva Perno in provincia di Cuneo siamo stati chiamati a parlare di finestre in legno. Circa 200 serramentisti hanno riempito la sala del Roero Park Hotel e il format proposto ha lanciato qualche nuovo spunto di riflessione riguardo l’approccio alla comunicazione della finestra lignea perché certo gli strumenti messi in campo dai relatori, riguardo la vernice bio e l’interpretazione normativa, rappresentano strumenti cruciali per formulare la propria offerta sul mercato.
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di Sonia Maritan
di Sonia Maritan
EDITORIALE
LE DUE FACCE DEL SERRAMENTO
Lo avevamo promesso nell’ultimo numero e nel corso dello scorso anno, che a una graduale serie di cambiamenti volti a rappresentare al meglio un mercato che affronta una grande trasformazione, soprattutto sul fronte della comunicazione, avrebbe fatto seguito un nuovo progetto editoriale per Sistema Serramento. Lo abbiamo fatto, splittando la rivista in due parti, quasi assecondando la morfologia dei serramenti stessi, esterni o interni, con le loro due facce, quei due lati – ormai richiesti bicolore – che guardano in ambienti diversi o addirittura dentro e fuori l’edificio. Due ambiti differenziati dunque, per meglio distinguere l’anima produttiva e tecnica da quella che attiene al prodotto finito e distribuito, per meglio approfondire e indirizzare questi due livelli di progetto, di canali distributivi e di target, che alla fine si incontrano, ma seguono una strada più lunga rispetto altri manufatti. Questo “nuovo” format di Sistema Serramento spingerà di più l’acceleratore sulla filiera produttiva, sul target cui si rivolge il serramentista, sulle fasi cruciali della creazione del serramento in tutte le sue declinazioni materiche che lo caratterizzano, forse uno dei Sonia Maritan manufatti più poliedrici fra quelli che attengono alla filiera del “costruito” per la complessità tecnica che celano al loro interno, come afferma Mauro Galliani, AD del Gruppo Profilati, che abbiamo intervistato al BAU di Monaco di Baviera «C’è una complessità intrinseca nel prodotto finestra che non è spendibile in termini tecnologici, perché quello che c’è dentro è occulto ed è percepito solamente dai tecnici, mentre per tutti è semplicemente visibile una cornice». Non sarà un caso che non basti più il tecnico-commerciale ma serva il consulente-partner, come scrive bene Adello Negrini, grandioso giornalista tecnico che siamo molto lieti di avere ora in squadra con noi e che ben sa quanto questa filiera sia articolata e difficile da rappresentare in tutte le sue sfaccettature: dalla produzione, alla posa, alla sua comunicazione, raccontare la finestra è complesso. Noi vogliamo farlo, per approfondire con cura la creazione e la formulazione dei prodotti, dei materiali, delle finiture, in modo da creare uno strumento per il serramentista e tutti i suoi partner, con la promessa di non trascurare nessun anello della catena. In questo numero, il focus dedicato a un gammista e l’approfondita convention organizzata da un verniciatore di serramenti in legno ma anche un’altra scaturita dalla mia visita presso un’azienda altamente specializzata nella tecnologia del forofinestra, dimostrano come tutti questi imprenditori prima che un messaggio commerciale vogliano darne uno formativo: servono contenuti per qualificare il settore e noi ci mettiamo a disposizione per veicolarli, anche in prima persona, presentando noi stessi i convegni, un’opportunità, quando si presenta, che ci porta ancora più vicino al volto tecnico e nascosto del serramento. Quando Rinaldo Guagnoni, Direttore Vendite Italia di ICA, mi ha coinvolto nella creazione del format del convegno – “Una finestra sulla grande bellezza” – che ha voluto Roberto Cortevesio, titolare della Verniciatura Cortevesio, la lista di domande che abbiamo messo sul tavolo era lunga, ma abbiamo iniziato a dare qualche risposta. D’altra parte i target cui si riferisce il prodotto sono molteplici, come ci ricorda Mario Liberali, Direttore Generale di Roverplastik: le imprese edili, i rivenditori specializzati, i serramentisti, i produttori di serramenti e porte, l’industria e i privati; e naturalmente chi è parte della filiera deve abbracciarli tutti, e quindi troverà utile anche l’altro format che viaggerà in parallelo a questa testata, e che abbiamo chiamato “S3: Sistema Serramento e Superficie”. Infatti, “S al cubo” è in cantiere, e qui analizziamo il serramento come prodotto di design e quindi “dalla parte” che lo vede come prodotto d’arredamento, affiancarsi a tutta una serie di altri manufatti che poi caratterizzano gli spazi nei quali viviamo e nei quali va finalizzato il progetto a un livello più estetico che tecnologico, per plasmare lo spazio in cui i serramenti diventano un tutt’uno con le superfici e creano, dialogando con gli arredi, quell’atmosfera che poi di quei luoghi ameremo. Questo format quindi ci porterà più vicino ai progettisti e agli interior design ma anche al mondo dell’involucro e dell’architettura di vetro, quella votata a creare sulla facciata degli edifici nuovi rapporti fra i pieni e i vuoti. Metterà il settore in dialogo diretto anche con l’utente finale, perché la parola “bellezza” ci ha avvicinato al fruitore. I due ambiti sono quindi indissolubilmente legati, proprio come le due facce di una finestra, perché la tecnologia risponde a un’esigenza eminentemente estetica oggi, ricordandoci quanto sia importante il confronto fra chi progetta e chi produce e come lo sia rispondere a un mercato oggi basato esclusivamente sulla customizzazione. Da queste pagine emerge esplicitamente che dobbiamo imparare a esaltare la bellezza del serramento, come afferma anche Pietro Gimelli, Direttore generale di Unicmi – in “Quando il produttore di profilati fa scuola” –, che basa su questo concetto il nuovo progetto di comunicazione digitale dedicato all’alluminio: IN FISSA PER. Naturalmente vale per le finestre di qualunque materiale esse siano fatte: essere belle e garantire benessere indoor e outdoor (perché i due ambiti in - out sono inscindibili).
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di Sonia Maritan
In occasione di Klimahouse Bolzano, la conferenza stampa del 25 gennaio, presso l’azienda Roverplastik, diventa occasione per conoscere in anteprima le ultime innovazioni dell’azienda, nata nel 1965 per la produzione di avvolgibili e specializzata oggi nella tecnologia del foro-finestra. Apre i lavori Mario Liberali, direttore generale e proseguono gli ingegneri che entrano nel “tecnico” dei prodotti: Aldo Guardini, direttore tecnico e a seguire Andrea Cavagna, Luca Trainotti e Romedio Perugini.
CONVENTION ROVERPLASTIK www.roverplastik.it
intermateriale
GLI SPECIALISTI DEL FORO-FINESTRA Mario Liberali Ad accogliere la stampa il 25 gennaio è Mario Liberali, direttore generale di Roverplastik, azienda che chiude il 2016 con un fatturato di 11.900.000 €, di cui 1.200.000 € destinati all’export. Una crescita misurabile anche in 18.000 Km di guarnizione prodotta, di cui 4.000 Km destinati al mercato estero, e in 200.000 fori finestra tra tapparelle, cassonetti, blocchi prefabbricati e guarnizioni. Roverplastik, con le sue guarnizioni, ha ormai coperto quasi metà della circonferenza del globo, infatti sono 40.000 i chilometri da coprire per completare il giro del mondo! L’export riguarda principal- un prodotto standard, di cui Europa e mente proprio le guarnizioni per porte: Brasile rappresentano mercati consolidati per Roverplastik, mentre sono in fase di sviluppo Sud America, Cina e Libano. Restando sul mercato estero, in occasione dei Giochi Olimpici a Rio De Janeiro, le guarnizioni di Roverplastik sono state utilizzate per 27.000 porte installate nel Villaggio Olimpico, un “trofeo” emblematico che “corona” l’anno passato per l’azienda. Azienda che non smette di innovarsi, focalizzandosi innanzitutto sul cliente, sull’ampliamento della linea prodotti e sulla riorganizzazione delle linee produttive, tra cui proprio il reparto relativo alle guarnizioni, visitato in questa occasione. Aldo Guardini Il settore produttivo è stato, infatti, rinnovato completamente ad agosto 2016 e ha previsto la revisione del layout del
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In apertura il gruppo di giornaliste invitate dalla Roverplastik nella cioccolateria Exquisita. Nella foto sotto il prodotto Renova Plus. In queste pagine in alto due momenti della presentazione alla stampa: a sinistra Mario Liberali a destra Aldo Guardini, sotto il prodotto Restructura e a destra un prodotto presentato a Klimahouse.
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reparto estrusione, allo scopo di mantenere la flessibilità a fronte del cambiamento di mercato che richiede di seguire in modo diverso sia i clienti tradizionali tramite rivendita, sia quelli diretti, quali i grossi produttori di serramenti. La clientela tradizionale di Roverplastik spazia però dal privato al serramentista, rispondendo alle esigenze dei diversi canali distributivi: alcuni articoli vengono distribuiti tramite rivendita, altri prevedono un meccanismo di fornitura tramite canale diretto. Ricordiamo che i principali clienti di Roverplastik sono le imprese edili, i rivenditori specializzati, i serramentisti, i Roverplastik Friends, i produttori di serramenti e porte, l’industria e i privati. Ottimizzare la produzione ha significato quindi renderla estremamente flessibile in modo da rispondere con tempestività sia ai numerosi cambi di modelli e di colori richiesti dal rivenditore che compra piccoli lotti, sia per soddisfare le grandi commesse dell’industria e quindi il cliente diretto. Questo ha portato a una redistribuzione delle linee di produzione che adesso combinano una produzione estremamente flessibile e discontinua con una più consistente che richiede tempi molto lunghi per produrre lotti di un determinato tipo. Chiediamo ad Aldo Guardini, direttore tecnico, in quale modo sia stato aggiornato il layout della produzione del reparto guarnizioni. «Abbiamo allineato e ridistribuito gli impianti, andando a bilanciare i carichi di lavoro sulle due metà del capannone, in modo che in funzione del grado di impegno delle varie linee otteniamo un carico costante. Prima avevamo dei picchi su alcune linee e dei vuoti su altre, in questo modo abbiamo trasformato i picchi in linee rette e siamo riusciti effettivamente a ottimizzare quello che è il servizio sia al cliente piccolo che richiede una
scatola di guarnizioni sia al cliente grande che ne richiede mille. Quindi adesso siamo in grado di rispondere in tempi brevi a ogni nostro cliente, senza che una tipologia di clientela vada a discapito dell'altra. È un sistema integrato, perché il sistema gestionale adesso ci permette di dire al cliente, secondo il tipo di prodotto selezionato, il tempo esatto di produzione, per garantire un servizio su misura». La presentazione ha poi riguardato le innovazioni di prodotto introdotte a partire dal 2017, che sono – oltre a un’anticipazione di Romedio Perugini di una nuova e particolare tipologia di cassonetto (a cui dedicheremo prossimamente una trattazione a parte) – la linea Restructura, i cassonetti RoverBox, la soluzione monoblocco RoverBlok e la soluzione Renova Plus. L’Ingegner Guardini apre quindi la sessione tecnica con una panoramica sul mercato delle costruzioni, che vede il rinnovo e la riqualificazione in crescita e il “nuovo” in flessione. Più precisamente, l’intervento edilizio perde il connotato di ristrutturazione per divenire una riqualificazione oppure una micro-ristrutturazio-
Andrea Cavagna L’ingegner Cavagna nell’introdurre il sistema Renova sottolinea che «agisce sul vecchio cassonetto: all’esterno tutto resta invariato ma il cassonetto non
disperde più. È un lavoro piuttosto semplice e veloce da eseguire, e nell’arco di una giornata i vecchi cassonetti vengono riqualificati in 4/5 fori finestra. È adatto a tutte le zone climatiche, tranne la F, per la quale è stato pensato il Renova Plus che garantisce la maggiore coibentazione prevista dal D.M. grazie a un pannello maggiorato di 30 mm». Roverplastik, in occasione di Klimahouse, presenta così anche la sua rinnovata soluzione Renova Plus, dedicata alla ristrutturazione e alla riqualificazione energetica del cassonetto, sviluppata a completamento dell’offerta Renova già esistente e in grado di soddisfare i requisiti richiesti dalle normative attualmente in vigore. Renova Plus è il sistema per la riqualificazione energetica del foro finestra senza opere murarie, che permette una coibentazione termica e acustica del vano interno del cassonetto molto semplice da eseguire e molto economica da realizzare. Renova Plus è un kit di prodotti che, attingendo all’esperienza ormai riconosciuta di Roverplastik nel proporre soluzioni per il foro finestra dalle elevate prestazioni termoacustiche, consente di ridurre la trasmittanza termica del cassonetto, in linea con i valori richiesti dal D.M. 26/06/2015, compresi quelli previsti entro il 2021, che saranno ancora più severi per le zone climatiche più fredde. Il kit Renova Plus comprende i pannelli isolanti “Termopav” per la parte orizzontale inferiore del cassonetto, predisposti per l’incastro della barra porta spazzolino antispiffero e sagomati per agevolare il taglio a misura. Il vano intorno all’avvolgibile viene invece isolato termicamente e acusticamente tramite pannelli flessibili “Flexoterm Plus”, in materiale isolante espanso, accoppiati con un foglio in alluminio termoriflettente, e
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ne. Inoltre, se una volta si passava attraverso l’impresa di costruzioni, oggi è cambiato il canale distributivo e interfacciarsi direttamente con il serramentista sta diventando la consuetudine. A cambiare drasticamente le regole del mercato sono poi gli obblighi normativi, infatti alcune fasce di prodotto non sono più utilizzabili in determinate zone con il D.M. 26/06/2015. In particolare, fra i nuovi limiti di trasmittanza per gli elementi opachi e per le chiusure tecniche si deve verificare anche la trasmittanza del solo CASSONETTO indipendentemente dalla FINESTRA. I limiti per il fattore di trasmissione solare totale della componente finestrata quando la schermatura solare è utilizzata, con il Nuovo Decreto sul Risparmio Energetico, prevedono che nel calcolo sia possibile tener conto di qualsiasi tipo di PROTEZIONE SOLARE, sia chiusure oscuranti sia schermature mobili.
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“Acu-stop” in materiale fono impedente a base bituminosa. I pannelli isolanti, ora dello spessore di 30 mm, vengono posizionati con apposite barre di contenimento in modo da garantire una facile ispezionabilità del vano cassonetto, senza dover ricorrere all’utilizzo di schiume espandenti in ambienti arredati con il pericolo di sporcare; con gli stessi pannelli poi si procede all’isolamento dei fianchi laterali del cassonetto. In abbinamento allo spazzolino sul lato interno applicato al pannello “Termopav” è prevista, sul lato esterno, una seconda barra porta spazzolino: insieme riducono il passaggio d’aria attraverso la luce esistente tra avvolgibile e serramento della muratura esterna, migliorando notevolmente così le prestazioni termiche del cassonetto. Il pacchetto Renova Plus risulta facile e pulito, perciò ideale per i serramentisti che così, con una procedura semplice e rapida, possono intervenire sul serramento, senza dover necessariamente sostituire il cassonetto ed evitando di intervenire sulla muratura. In questo modo si riqualifica tutto il cassonetto riducendo costi, tempi e disagi per il cliente. Il sistema Renova Plus per la coibentazione del cassonetto, facile e veloce da installare, risulta estremamente versatile e adattabile a qualsiasi situazione preesistente.
In queste pagine il prodotto RoverBox, a destra in basso nella versione VMC . Nelle ultime due pagine una foto di gruppo allo stand di Roverplastik a Klimahouse,da sinistra a destra Mario Liberali, Dina Rizio, Silvia Casazza e Sonia Maritan.
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Luca Trainotti L’ingegner Trainotti nel presentare le più L’ingegner Trainotti, nel presentare le più recenti innovazioni dedicate alla riqualificazione energetica del foro finestra – quali le famiglie di cassonetti Restructura e RoverBox, in grado di soddisfare i valori richiesti dal nuovo D.M. 26/06/2015 – evidenzia il ruolo del cassonetto nel calcolo delle prestazioni energetiche. «Il nuovo cassonetto con Restructura, seppur relativo a un intervento conserva-
tivo che non prevede opere murarie, garantisce una miglior estetica del cassonetto, essendo nuovo, fatto su misura in fabbrica e con diverse tipologie di finitura. Infatti, tutto il cassonetto viene rivestito con una particolare pellicola in diverse essenze, usata soprattutto nel caso venga conservato quello esistente». Restructura è una linea completa di cassonetti per avvolgibili che garantiscono alte performance, finiture impeccabili, adattabilità e personalizzazione. I cassonetti Restructura permettono di raggiungere ottimi valori di coibentazione termica e acustica. L’attenta progettazione e l’utilizzo di materiali altamente performanti con cui vengono realizzati consentono ai prodotti della linea Restructura di rientrare nei limiti normativi per quanto riguarda la trasmittanza termica dei cassonetti e di soddisfare i requisiti sulle verifiche igrometriche previsti dal D.M. 26/06/2015. I cassonetti della linea Restructura vengono realizzati su misura e sono quindi in grado di rispondere perfettamente a tutte le esigenze. Possono essere utilizzati sia nelle nuove costruzioni, sia nelle
ristrutturazioni per riqualificare a livello energetico i cassonetti preesistenti, senza richiedere opere murarie. visto e la finitura estetica richiesta. Aldo Guardini poi entra più nello specifico. «RoverBox si posiziona all'interno della famiglia di prodotti per la riqualificazione del foro finestra perché il cassonetto murato a scomparsa è sostanzialmente l'ultimo step di questo tipo di intervento. La riqualificazione del foro finestra, infatti, richiedeva un elemento più flessibile, in grado di adattarsi a sistemi con ingombri completamente diversi. Oggi, oltre alla soluzione per avvolgibile, è disponibile anche una soluzione per frangisole perché questo prodotto offre la massima libertà e flessibilità nelle scelte. Nel nuovo catalogo, tutti i prodotti sono accompagnati da una parte introduttiva che chiarisce l’aspetto normativo e ogni specifico prodotto riporta nelle sue schede gli ambiti di utilizzabilità del prodotto stesso. In queste schede è riportato sia il valore, sia l'ambito di utilizzo in termini di zona climatica: la tipologia di prodotti copre la totalità delle situazioni a livello climatico e acustico. Proprio per quanto riguarda l'acustica, con questa famiglia di prodotti offriamo un range di prestazioni che va dai 40 dB sino ad arrivare a superare i 48 dB. Con la famiglia RoverBox si hanno gli strumenti per affrontare effettivamente le richieste di qualsiasi contesto geografico ambientale. Per l'acustica, la classificazione in termini di utilizzo è in funzione non dell’ubicazione di un edificio ma dell'utilizzo che se ne fa: abbiamo così le classi residenziali che devono soddisfare i 40 dB, classi particolari come gli ospedali che salgono a 45 dB, per arrivare agli edifici scolastici che arrivano ai 48 dB.
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Aldo Guardini Riprende poi la parola l’Ingegner Guardini che, riguardo i cassonetti RoverBox, afferma «si tratta di un cassonetto murato a scomparsa, ideale nel caso l’intervento coinvolga anche opere edili, disponibile sia per avvolgibile sia per frangisole, per scuro e persino per tenda. Gli ambiti di applicazione del prodotto, che coprono qualunque fascia climatica, non pongono limiti». I cassonetti RoverBox sono la soluzione dell’azienda che – abbinata a RoverBlok, la soluzione monoblocco che garantisce un elemento di integrazione e continuità tra l’involucro e il serramento – sono in grado di soddisfare tutti i criteri previsti dal decreto sul risparmio energetico. RoverBox è un cassonetto prefabbricato a scomparsa in grado di alloggiare qualsiasi tipo di sistema oscurante (avvolgibile, frangisole, tenda oscurante); è realizzato con pannelli in poliuretano rivestiti con Velo Vetro mineralizzato, una pellicola speciale che può essere pitturata, rasata o intonacata secondo le esigenze. Il cassonetto RoverBox è disponibile anche nella versione VMC (Ventilazione Meccanica Controllata). I cassonetti RoverBox sono progettati e realizzati con materiali altamente performanti che consentono a questi prodotti di raggiungere ottimi valori di coibentazione termica e acustica. Tali caratteristiche fanno sì che i cassonetti RoverBox si adattino a qualsiasi tipologia di classe, fino a 48 dB. La linea Restructura e i cassonetti RoverBox rappresentano le soluzioni Roverplastik per rendere perfettamente efficiente il foro finestra, sia in caso di nuova costruzione sia di ristrutturazione, qualsiasi siano il sistema oscurante pre-
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Un'altra novità è il concetto del codice prodotto, volto a identificare anche l'utilizzo che del prodotto si fa. Quindi, di fatto, tutti gli strumenti sono stati declinati in modo da portare il cliente a individuare la soluzione ottimale senza nessuno sforzo da parte sua, grazie all’impegno nello sviluppo degli strumenti e dei servizi legati ai prodotti stessi. Come il foglio per il serramentista: un foglio di calcolo che tiene conto anche dell’orientamento del foro-finestra. Il D.M. 26/06/2015 ha uniformato la qualità: come i serramenti, che, con la marchiatura CE, sono da tempo accompagnati da una DOP (una dichiarazione di prestazioni), anche i cassonetti devono ormai essere corredati di un attestato sulle prestazioni. Si è sempre stati abituati a ragionare in termini estetici e di prezzo, adesso però sono entrati in gioco degli altri fattori: da una parte ci sono delle condizioni che spingono i consumi in un determinato senso, dall'altra parte ci sono dei decreti che fanno in modo che questo consumo aiuti anche a raggiungere determinati obiettivi in termini di sostenibilità dei consumi oltre che della qualità della vita». «Con RoverBlok, – l’Ing. Guardini termina la trattazione dei prodotti – abbiamo reinventato la serie dei blocchi finestra, cambiando i materiali e stravolgendo un po’ la logica di composizione dei nostri elementi. Siamo passati a degli elementi prefiniti, a un'idea di ottimizzazione del sistema e, anche in questo caso, di una sua semplificazione per creare un prodotto che fosse realmente alla portata di tutti e non solo degli specialisti. Abbiamo ottenuto un elemento molto bilanciato dal punto di vista termico (è sparito l’alluminio) e questo ci ha permesso di semplificare tutta quella che è la logica dei profili di finitura e anche degli ancoraggi, rendendo il prodotto più semplice per l’installatore.
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Con la famiglia RoverBlok si compone un sistema integrato dell'involucro tra isolamento esterno e foro finestra, con indicata la prestazione termica rapportata a tutte le zone e, anche in questo caso, i prodotti sono accompagnati da un codice e da una scheda tecnica dettagliata. Abbiamo un'ampia scelta di prodotti che ci permette di spaziare dal residenziale fino ad arrivare a edifici che richiedono requisiti maggiori, come le scuole, gli ospedali, eccetera. È quindi un sistema ideale per interventi di riqualificazione dell’intero involucro». L’ultima generazione di RoverBlok, la soluzione monoblocco di Roverplastik che garantisce un elemento di integrazione e continuità tra l’involucro e il serramento, si distingue per l’uso, per la prima volta, di materiali innovativi che garantiscono da una parte una riduzione importante del peso del prodotto – 50% rispetto ai blocchi tradizionali – portando a una soluzione più maneggevole che facilita l’installazione in cantiere. Dall’altra, l’uso dei nuovi materiali elimina qualsiasi continuità tra i profili e i complementi di ancoraggio alla muratura, andando così a soddisfare le future normative che prevedono, ad esempio, l’abolizione dell’alluminio, incompatibile con l’uso dei sistemi a cappotto. La spalla di RoverBlok è oggi realizzata in poliuretano espanso, materiale leggero e isolante che migliora le prestazioni, riduce gli spessori e quindi l’ingombro. La grande novità, oltre all’impiego del poliuretano, è rappresentata dalla pellicola in Velo Vetro Mineralizzato che ricopre a vista l’elemento isolante: a esclusiva Roverplastik, è appositamente studiata per tutte le finiture di facciata e può essere pitturata, rasata o intonacata a seconda delle esigenze. L’utilizzo combinato del poliuretano e di Velo Vetro Mineralizzato rende RoverBlok un manufatto dal comportamento ter-
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moigrometrico bilanciato, esente da tensionamenti. Questo ha permesso all’azienda di adottare profili paraspigolo in plastica, in linea con i prodotti tradizionalmente utilizzati nell’ambito degli isolamenti a cappotto e con le linee guida Europee di settore: l’assenza di profili in alluminio massimizza l’efficacia del taglio termico e semplifica le fasi di posa in opera e finitura. RoverBlok assicura risparmio energetico, un ottimo isolamento acustico e massima resa estetica grazie a complementi di finitura completamente a scomparsa. Le prestazioni raggiunte da RoverBlok durante le prove ambientali (aria, acqua e sicurezza) soddisfano tutti i livelli previsti, indipendentemente dalla destinazione d’uso e dal contesto geografico ambientale dell’edificio. RoverBlok è disponibile per scuri a battente, per avvolgibili e per frangisole, e in generale per ogni sistema oscurante, e si adatta a ogni tipo di muratura e di soluzione architettonica, sia in caso di nuove costruzioni sia di ristrutturazioni. Viene inoltre offerto, in tutte le versioni, nella variante con unità VMC (ventilazione meccanica controllata) single room in grado di garantire negli ambienti un
ricambio continuo dell’aria, senza dover aprire le finestre. Aldo Guardini, infine, approfondisce riguardo l’unità VMC. «Quest'anno abbiamo completato il sistema VMC in tutte quelle che sono le sue varianti, quali il tipo di oscuramento (avvolgibile, scuro, frangisole, tenda), la collocazione del serramento (ma anche la posizione: filo muro esterno, mazzetta, ecc.) e dove si vuole posizionare il sistema stesso nelle varie configurazioni: cassonetto, spalla, sovralzo e sottobancale. Nell'ottica della ristrutturazione, se si fa un intervento parziale di riqualificazione del foro finestra, tipicamente si generano indirettamente delle problematiche di localizzazione dei punti deboli e sempre più spesso è richiesto l'ausilio della ventilazione meccanica controllata, e i nostri interventi permettono di non dover ricorrere a impianti centralizzati e offrono la massima flessibilità anche nella gestione dell'impianto. Possiamo utilizzare il sistema VMC sia per RoverBlok, sia per RoverBox e va bene anche nella riqualificazione del solo foro finestra. Garantisce inoltre la massima libertà di posizionamento senza bisogno di opere accessorie, in quanto è integrato direttamente all'interno del cassonetto. Anche in questo caso abbiamo messo il serramentista nelle condizioni di effettuare un intervento di alto livello, arrivando a proporre una ventilazione meccanica controllata semplicemente con l'ausilio dei nostri supporti. Abbiamo, infine, rimappato tutte le prestazioni acustiche dei nostri sistemi per ogni singola configurazione e, questo, ha evidenziato la sinergia tra le diverse tipologie di prodotti, nel senso che, ad esempio, un'unità inserita all'interno del cassonetto da sola ha una prestazione di 35 dB, integrata all'interno del cassonetto raggiunge i 38 dB migliorando la prestazione acustica».
di Adello Negrini
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Adello Negrini con Sonia Maritan, a destra Pietro Ferrarri con Adello Negrini e Rinaldo Guagnoni.
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Segnaliamo che la rubrica Outlook di Samuele Broglio in questo numero riprende e approfondisce il tema che ha trattato come relatore in occasione del Convegno del 9 febbraio scorso a Sommariva Perno, in provincia di Cuneo, a cui è dedicato questo Focus. Come si organizza un convegno: il modello esemplare dell’incontro a Sommariva, per cominciare a parlare seriamente di legno (e oggettivamente del mercato attuale dei serramenti).
UNA FINESTRA SULLA GRANDE BELLEZZA
Non capita spesso, purtroppo, che un incontro apparentemente solo commerciale si riveli invece un esemplare corso formativo, che si è svolto in unità di luogo e di tempo, secondo (le scelte intelligenti non sono mai casuali) la ferrea tradizione del teatro classico greco (e a Sommaria le premesse per un successo concentrato in una serata, ad alto tasso di ascolto, c’erano tutte). L’occasione per costruirne una docu-
mentazione anch’essa particolare, è quindi davvero ghiotta. Per questo abbiamo intanto volutamente conferito al titolo e anche ai contenuti di questo articolo un valore paradigmatico, non tanto per presentarci come maestri (preferiamo sempre imparare), che vogliono presuntuosamente dettare le linee-guida per la realizzazione di un convegno, quanto perché riteniamo che il giornalismo, soprattutto se tecnico,
quindi senza l’appeal spettacolare, debba avere come contropartita il compito primario non tanto di fare cronaca, o, per meglio dire, “non soltanto” di fare cronaca, obbiettivo comunque da non dimenticare, quanto piuttosto, soprattutto e prima di tutto, di indicare forme e risultati di un evento singolare, fuori da ogni “norma” (che in questo caso non vuole dire ”regola”, ma “consuetudine”), norma controproducente a causa della quale, purtroppo, molti incontri, solamente riempitivi di spazi redazionali, invece si autoestinguono. Mentre altri, come nel nostro caso, si affrancano dal formato convenzionale e diventano seminari, scuola. IL LETTORE PRIMA DI TUTTO Riteniamo ancora che questo nostro tipo di approccio sia anche un dovere nei confronti dei lettori di altre regioni, non presenti loro malgrado all’evento, che hanno il diritto e l’interesse a giudicare la qualità di un incontro di eccellenza, e soprattutto, nell’andare di un anno, a scegliere gli eventi che, come quello che ci accingiamo a descrivere, possano raccontare che cosa si agiti nel loro settore, quali siano le proposte innovative e quali le prospettive per le loro attività. Anche per non perdere tempo e denaro in spostamenti inutili. Assumiamo quindi a “modello” Sommariva.
ponente commerciale, basta che sia corretta e non ne costituisca il fine ultimo, non possono permettersi di riciclare notizie dette e ridette, le versioni parlate dei depliant dei prodotti, unicamente perché queste fanno piacere alle aziende dei relatori. Così come i relatori non devono impiegare buona parte dei loro interventi nella descrizione della propria azienda (metri quadrati -numero dei collaboratori – fatturato: ai convegnisti, non gliene può importare di meno). È una questione di stile, di rispetto verso la platea, questione delegata soprattutto a chi prepara e modera l’evento. A Sommariva si è parlato di serramenti, e non di profili aziendali. Il relatore di un convegno deve parlare per il pubblico, così come il giornalista deve scrivere per il lettore, altrimenti “ci si parla o ci si scrive addosso”, come si suol dire. Incredibile, ma vero: ci sono addirittura convegni, in cui uno o più relatori, messi nel programma, in realtà non sono presenti, eppure le loro relazioni compaiono negli atti.
CIÒ CHE CONTA Ed ecco un’altra considerazione, che vuole chiarire meglio il nostro pensiero: i convegni, ovviamente tutti con una com-
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UN OBBLIGO I convegni insomma hanno l’obbligo di essere l’anteprima di novità inedite, che costruiscano un percorso evolutivo sconosciuto per molti aspetti, un bagaglio di nozioni che faccia portare a casa ai partecipanti opportunità diverse dalla loro quotidianità imprenditoriale, e possibilmente migliorative della stessa. Solo così un convegno ha la sua ragion d’essere, e, non a torto, porta in sala duecento persone, per tre ore attente ai contributi offerti dagli interventi, e alla fine “affamate” di domande, richieste di dettagli e consigli personalizzati. Altrimenti in una sala da quattrocento persone ne arrivano trentatre, oppure
Nelle immagini di queste pagine e delle precedenti, alcuni momenti della visita pre-convegno della Redazione alla verniciatura di Roberto Cortevesio, di cui si osservano anche alcuni particolari dell'impiantistica di applicazione vernici.
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tre, per citare solamente due episodi clamorosi. Il contrario è successo giovedì 9 Febbraio a Sommariva, in provincia di Cuneo. Dove rispetto e stile hanno fatto da cornice a competenza, condivisione, confronto e dialogo.
I CONTENUTI Il convegno, magistralmente organizzato da Roberto Cortevesio , terzista doc di verniciatura del legno di Guarene (Cuneo), in collaborazione con ICA, nella persona di Rinaldo Guagnoni, Direttore Vendite Italia di ICA (l’Industria Chimica Adriatica di Civitanova Marche, eccellenza italiana, sul podio europeo dei prodotti vernicianti per legno), ha contato, come relatori, sugli stessi organizzatori appena citati e su Samuele Broglio, industriale piemontese del settore serramentistico, tra i più quotati normatori in campo nazionale ed europeo, impegnato e apprezzato super-esperto italiano nella sede comunitaria di Bruxelles, e su Lorenzo Paniccia, la terza generazione
della famiglia proprietaria di ICA, curatore di uno straordinario progetto sulle vernici. Di tutti, nel contesto della presentazione dei loro interventi, proponiamo una sintetica scheda. Qui di seguito la presentazione delle relazioni e i nostri commenti. SONIA MARITAN Sonia Maritan, architetto, giornalista, poetessa (“…nel tempo libero…” dice lei, peccato, per la poesia, che ne abbia poco), direttore di testate che hanno fondato e fondano la cultura industriale della serramentistica, delle strutture in legno e d’altro, è un’autorità indiscussa nel settore. Basti pensare che nel suo intervento di tre quarti d’ora (un tempo che può abbattere ogni relatore), è riuscita a tenere desta l’attenzione di duecento falegnami in genere poco inclini, da persone “del fare”, ad ascoltare dissertazioni che non siano esclusivamente pratiche. Sonia ci è riuscita, come sempre nei convegni che modera, sui serramenti come sulle strutture in legno, in sedi sempre prestigiose, dalle grandi fiere al Kilometro Rosso.
Sonia Maritan
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IL CONTRARIO È “LA GRANDE BELLEZZA” Che è il titolo (per esteso: “Una Finestra sulla Grande Bellezza”) scelto per l’evento dal direttore di questa testata giornalistica, l’architetto Sonia Maritan, conduttrice del convegno e presentatrice della relazione di apertura. Accattivante perché positivo e perché ha ripreso il nome del film Premio Oscar italiano (e forse Sonia voleva fin dall’inizio sottolineare l’abilità dei serramentisti italiani. A noi piace pensarlo...), in realtà e sicuramente “La Grande Bellezza” è quella del serramento in legno. Sonia Maritan ama profondamente il legno, ma forte dell’esperienza tecnica e di marketing nel settore, in Italia e all’estero, sa che non si può, e non si deve, ignorare nessuna componente del mercato: prima di tutto l’oggettività, poi, magari con qualche “spinta” perdonabile verso il primo amore, ciascuno farà le sue scelte, l’importante è che lo si metta in condizione di farle con cognizione di causa. Così è stato, così ci auguriamo che avvenga.
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Roberto Cortevesio
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ROBERTO CORTEVESIO Roberto Cortevesio, terzista piemontese di verniciatura del legno di alta capacità imprenditoriale, che ha in azienda più linee di trattamento delle superfici di finestre, persiane e parquet, un flowcoating per l’impregnazione, una linea per i laccati e una per i mordenzati, il robot antropomorfo (di CMA Robotics) e i reciprocatori (di Cefla), oltre alle installazioni per la verniciatura di pezzi particolari, ha con Rinaldo Guagnoni di ICA scommesso sulle performance dei prodotti vernicianti idrosolubili. Una scommessa vinta, perché Roberto e Rinaldo sanno bene come utilizzare questi prodotti: una conferma che oggi più che mai contano i cicli e la capacità di gestirli al meglio. A Sommariva, Roberto Cortevesio ha tra l’altro reso omaggio alla finestra: è la seconda volta che ascoltiamo questa semplice, ma fondamentale proclamazione (la prima ha riguardato le porte interne): «Non è più tempo – ha detto Roberto – di considerare la finestra come un manufatto strumentale, un sistema di chiusura. Ridiamole la sua dignità, che è quella nemmeno del complemento di arredo, ma dell’arredo vero e proprio, perfettamente coordinato e integrato con il resto dell’habitat interno». Roberto ha lanciato questo messaggio: "Dobbiamo investire tutti insieme sulla materia prima, il legno, perché rispetta tutti i parametri richiesti dal mercato, compresa l'ecosostenibilità, ma è poco pubblicizzato perché l'indotto legno è composto da piccole aziende e non da multinazionali che possono investire capitali in pubblicità". Una posizione, diciamo a commento, che fa anche comprendere la liceità del sempre crescente interesse dell’architetto per la finestra. Ma vediamo gli altri punti dell’intervento, nel documento originale di Roberto.
«“Il Progetto legno” nasce nel 2015, anno in cui si è visto crescere in modo sostanziale il PVC. Regnava il pessimismo, ecco allora l’idea di fare una serata dedicata proprio al legno trattando alcuni argomenti come: ! il miglioramento della struttura dei serramenti in legno, ! scelta di materiali con caratteristiche più durevoli, ! la garanzia di durata della vernice sul legno, ! legno Accoya.
Tutti questi argomenti sono serviti a migliorare, smorzandolo, il pessimismo iniziale. Dopo due anni eccoci qua nuovamente per il secondo meeting “Una Finestra sulla Grande Bellezza”, incontro dedicato alla valorizzazione di un materiale così bello, il legno. L’infisso che sia interno o esterno, io lo paragonerei a un abito sartoriale cucito su misura: il legno si fresa, facendogli prendere la forma desiderata con il lavoro delle vostre mani, usando accorgimenti tali da renderlo unico. Se analizziamo il lato economico certo che il legno è più caro, pensate a quanti passaggi servono per arrivare al risultato finale, per questo azzardo a dire che il legno è un’opera d’arte. Per gli altri materiali si parte da una barra estrusa, si taglia e si assembla. Non è la stessa cosa. Vorrei inoltre fare un appunto sul perché la scelta di un legno più duraturo sia importante. Ad esempio la persiana in rovere anche se economicamente è più cara, permette di migliorare la durata della vernice e poter intervenire un domani con un ripristino senza doverla fare nuova. Ecco qui che si vede il risparmio; chi spende di più prima, alla fine spende meno. La nostra intenzione è di far capire ai nostri clienti che il legno per noi è la
migliore materia prima, dandogli indicazioni di marketing per vincere nella vendita. Speriamo che altre aziende ci seguano in questo progetto con protagonista “il legno”. In un momento così difficile il legno tutto sommato è riuscito a difendersi grazie alla vostra e alla nostra bravura. La ristrutturazione possiamo dire che ci è venuta incontro, perché il legno è un materiale che si adatta molto bene in questi contesti, specialmente: ! per riprendere gli stili già esistenti, ! quando si sostituisce parzialmente, ! per la molteplice scelta di colori, ! per gli effetti speciali a colori, ! quando si vuole un materiale naturale ecosostenibile, e quant’altro.
40% laccato; il 10% bicolore e il 10% pastellato e patinato; mentre le persiane sono state 10.000 tra nuove e ripristino delle vecchie, e qui ha prevalso il ciclo laccato con il 60%. Con questi numeri notiamo che le laccature sono in crescita, raggiungendo come percentuale i mordenzati, e che le lavorazioni speciali raggiungono il 20% della produzione. Tutte queste possibilità, in moltissime occasioni, sono state fondamentali per la determinazione della vendita, e nel 2017 un altro punto a favore sarà la verniciatura BIO. L’argomento lo abbiamo iniziato a trattare a Restructura a Novembre con coloro che sono venuti a trovarci nel nostro stand. Argomento che tratterà meglio dopo Rinaldo Guagnoni.
Sono tutti parametri importanti che possono facilitare il cliente nelle sue scelte per rendere il proprio ambiente unico. A proposito di colori, abbiamo portato a questo evento colori moderni, sia nella versione spazzolata, che in quella liscia. Attualmente il serramento viene considerato arredamento, quindi abbiamo preso come spunto colori che attualmente si sono visti nell’arredamento interno, le tinte pastello: il sabbia, il tortora e il grigio antracite, effetti metallizzati e un effetto decapè. L’anno 2016 ha già dato delle indicazioni su cosa il mercato desidera, ovvero una maggior voglia di personalizzare i serramenti. È forte la crescita del bicolore, perché permette di raggiungere un equilibrio armonioso tra l’interno e l’esterno della casa. Di tutti i colori laccati che abbiamo prodotto, il 60% sono di cartella e il 40% a campione. Anche per gli impregnanti, che al 70% sono a campione per seguire tinte già esistenti, e al 30% sono colori standard. Se vogliamo parlare di numeri, nel 2016 abbiamo verniciato 23.000 serramenti di cui il 40% noce; il
Ecco i nostri obiettivi per valorizzare il serramento in legno: ! Garantire un servizio in base alle esigenze del nostro cliente, ! Garantire cicli di verniciatura in base a una standardizzazione di tempistica e temperatura, ! Garantire flessibilità decorativa, ! Garantire tecniche importanti per la durabilità dell’infisso, ! Garantire una predisposizione costante all’innovazione tecnologica sui prodotti di finitura». Roberto Cortevesio, prosegue illustrando i servizi che l'azienda offre, li riportiamo schematicamente. I SERVZI DI CORTEVESIO ! Ritiro e consegna in tempi stabiliti e concordati, ! Imballo dei serramenti in base alle esigenze del cliente, ! Servizio di restauro di serramenti vecchi. CICLI DI VERNICIATURA COSTANTI ! Flusso produttivo standardizzato,
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! Automazioni con impianti robotizzati, ! Finitura applicata sempre in doppia mano,
! Prodotti utilizzati che rispettano le più attuali normative,
! Utilizzo di prodotti esclusivamente all’acqua.
FLESSIBILITÀ DECORATIVA ! Produzione interna con tintometro per tutti i laccati, ! Gamma di colorazioni standard e a campione, ! Lavorazione su legno grezzo tramite rusticatura, ! Prodotti utilizzati che rispettano le più attuali normative, ! Decorazioni speciali e inedite.
Tutto esaurito nel Salone delle Feste del Roero Park Hotel.
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RINALDO GUAGNONI Se ci fosse in Italia la pratica di assegnare l’Oscar della Direzione Vendite a un manager di un produttore di vernici, questo spetterebbe senza dubbio a Rinaldo Guagnoni, in ICA da una vita, un pezzo dell’azienda e della sua storia, apprezzato per la passione, la professionalità e la competenza che mette al servizio dei suoi clienti. Rinaldo non Rinaldo Guagnoni vende, forma, non regala un pesce, ma insegna a pescare. Lo conosciamo da anni, abbiamo toccato con mano il credito di cui gode. E ci sia consentito dire che di anno in anno è sempre più l’interprete del servizio: pochi hanno capito i tempi come lui, che impersona la differenza tra il tecnico-commerciale e il consulente-partner, Oscar alla carriera.
TECNICHE IMPORTANTI ! La sigillatura sul legno grezzo migliora la durabilità del serramento. LORENZO PANICCIA Lorenzo Paniccia, terza generazione PREDISPOSIZIONE COSTANTE dell’azienda marchigiana, ma non attoALL’INNOVAZIONE re di un ricambio, semmai di una conti! Ricerca di finiture e colorazioni nuità generazionale, ideatore, tra l’altro, per serramenti che coordinano con Andrea e Claudio, di ICA Academy il trend dell’interior design, (www.icaacademy.it), la scuola di for! Ricerca della qualità assoluta mazione della sua lungimirante impredel prodotto verniciante, sa, ha la chimica nelle vene. ! Prima azienda al mondo nel campo A Sommariva ha offerto, con un’antepri- Lorenzo Paniccia dei serramenti da esterno ma in diretta, la notizia di un progetto che sperimenta resine all’acqua che costruisce concretamente il percorso Decovery derivanti da fonti rinnovabili. futuro, pronto a partire in casa ICA (nei silos ci sono già le nuove «Oggi, in questo meeting termino dicen- resine), dei prodotti vernido: non regalate la vostra professionali- cianti ecosostenibili. Onore al tà/esperienza alla plastica, non permet- merito, suo e di ICA, tra le tete alle multinazionali estere di “rubare” prime aziende, già anni or i vostri clienti vendendo PVC nelle vostre sono, a credere nella validità falegnamerie, ma fatela vendere ai delle vernici per legno idrosupermercati che non danno assistenza solubili, e oggi addirittura nel bisogno. “Bio”(per interni – per parTenete duro, e mettendo in atto i nostri quet – per esterni, prodotti consigli prima o poi ci riprenderemo il ricordati anche a Sommariva da Rinaldo Guagnoni, con la nostro mercato di sempre. consueta sobrietà). Per vincere bisogna crederci».
VERNICI ALL’ACQUA “BIO” PER ARREDI INTERNI IL NUOVO ORIZZONTE DELLA SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE
Da un’intensa collaborazione con la prestigiosa azienda olandese DSM nasce la nuova linea di vernici all’acqua per interni IRIDEA BIO. Prestazioni ottimali nel pieno rispetto dell’ambiente. Le nuove vernici della linea IRIDEA BIO sono realizzate con materiali rinnovabili derivanti da innovativi processi di raffinazione di sostanze vegetali “di scarto” non competitive con l’alimentazione umana. Le vernici realizzate su base vegetale di ICA Group hanno durezza, resistenza chimica e resistenza alla luce, nonché lavorabilità industriale, analogamente ai corrispettivi prodotti ICA di derivazione petrolifera. Sono formulate con resine di natura acrilica e, rispetto ai prodotti già presenti sul mercato formulati con resine alchidiche da fonti rinnovabili, sono più rapide da essiccare, hanno un maggiore potere antingiallente e una superiore durezza. Inoltre i fondi mono e bicomponenti della linea IRIDEA BIO hanno superiore carteggiabilità e resistenza alla sovrapplicazione rispetto a omologhi di derivazione alchidica, permettendone l'utilizzo in cicli di lavorazione industriali ad alta produttività.
diversi anni di studio, sperimentazione e collaborazione con un’azienda leader mondiale nel settore chimico come DSM. Già a partire dal 2013 i laboratori di ricerca e sviluppo del gruppo ICA iniziano a pensare e a testare, in ottica di sostenibilità ambientale, una nuova formulazione per quello che era il fiore all’occhiello della produzione, ovvero le vernici a base acqua per interni. La collaborazione con DSM, partner tecnologico importante, con una significativa esperienza nella produzione di resine derivanti da fonti rinnovabili, si concretizza con l’inserimento di materiali innovativi derivanti da fonti rinnovabili nella formulazione di vernici a base acqua per interni. IRIDEA BIO è l’ultimo ritrovato tecnologico di ICA Group, un prodotto dalle caratteristiche tecniche eccellenti sviluppato nel pieno rispetto ambientale e della salute degli utilizzatori finali.
IRIDEA BIO: BIOGENETICITÀ TESTATA DAL MONDO ACCADEMICO Grazie alla collaborazione con l’Università di Camerino e l’Università La Sapienza di Roma, sono stati eseguiti dei test su IRIDEA BIO per valutare la “biogeneticità” del materiale impiegato, ovvero delle indagini circa la natura del carbonio presente nelle vernici per verificarne la derivazione da fonti fossili o da biomassa vegetale. Utilizzando la tecnica della datazione al C14, è stato possibile determinare un contenuto rinnovabile che varia dal 30% al 40%. Questa analisi è un’ulteriore conferma e LA BIO-INNOVAZIONE NELLE VERNICI: garanzia di IRIDEA BIO come prodotto LA COLLABORAZIONE CON DSM L’ideazione di un prodotto innovativo e innovativo ma soprattutto sostenibile per distintivo come IRIDEA BIO è il risultato di l’ambiente e per la salute di chi lo vive.
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Samuele Broglio
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SAMUELE BROGLIO Samuele Broglio possiede una personalissima capacità, sicuramente propria della sua natura, ma altrettanto sicuramente coltivata, sperimentata e sviluppata nelle sue centinaia di apparizioni in pubblico, in Italia e in Europa: la capacità di rendere addirittura affascinante e stimolatrice di confronti anche “agitati”, una materia non solo di non facile comprensione, ma per sua natura anche noiosa, il complesso cioè delle norme che regolano la fabbricazione del serramento. Broglio è consapevole delle difficoltà insite nella interpretazione della disciplina che coltiva da anni, e proprio questa consapevolezza lo sprona a essere anche uno straordinario narratore della sua materia. Ma la cosa più straordinaria è che ci riesce perfettamente. Qui di seguito, condensato, nelle sue linee essenziali, l’intervento di questo grande esperto, così come consegnato in redazione e poi approfondito nella sua rubrica outlook: «Il Decreto Requisiti Minimi in Edilizia, emanato nel Giugno 2015, fissa i nuovi limiti minimi di trasmittanza termica e di trasmittanza energetica solare per gli infissi esterni. Per quanto nel Decreto i limiti più stringenti (1,4W/m2K in Zona E e 1,0W/m2K in Zoma F) siano previsti a decorrere dal 2021, alcune Regioni e Provincie autonome italiane (per esempio la Lombardia), li hanno anticipati al corrente anno, così come ha fatto il nuovo DM 11/1/2017, relativo ai Criteri Ambientali Minimi per gli acquisti della Pubblica Amministrazione. In questo quadro è fondamentale sia la precisa conoscenza delle norme di calcolo del valore di Uw, sia la chiara comprensione delle procedure semplificate, e quindi finanziariamente meno onerose, riservate alle micro-imprese. Per quanto riguarda la trasmissione di energia solare, la conoscenza di quanto
previsto dalla normazione tecnica permette all'imprenditore di autodeterminare tale caratteristica con la massima facilità e senza alcun costo. Una piena conoscenza di questi argomenti può dare inoltre un aiuto alle vendite ed evitare contenziosi con la clientela. Le norme e le leggi relative alla sicurezza in uso dei serramenti possono avere pesanti ripercussioni dal punto di vista civile e, nei casi peggiori, penale; a fronte di ciò è necessario avere una comple-
CONSIDERAZIONI FINALI Rischiano di essere pleonastiche, considerato tutto quanto scritto finora: gli interventi dei relatori a Sommariva dicono tutto. Ci compete quindi solo unirci al coro di soddisfazione dei partecipanti, e
augurarci che il percorso formativo convegnistico iniziato a febbraio in Piemonte conosca altre tappe altrettanto ricche di contributi costruttivi. CONCLUSIONI Chiudiamo con una considerazione apparentemente banale, ma, lo assicuriamo, fortemente realistica: la misura del risultato di un convegno, la si ottiene contando i partecipanti all’inizio e alla fine; a Sommariva duecento erano all’inizio, e duecento erano alla fine (forse anche un po’ di più). Rendiamo infine omaggio - è il dulcis in fundo - a un illuminante e stimolante intervento dalla sala, opera di un ospite torinese, che ha evidenziato come il PVC di qualità costi quanto il legno (l’ovvio a volte è per assurdo sconosciuto, grazie quindi a chi lo evidenzia): sempre dalla sala, gli è stato risposto che purtroppo l’utilizzatore finale non lo sa, come non conosce le valenze del serramento in legno e della sua verniciatura all’acqua. Un vero grosso peccato, che privilegia invece un materiale (che noi tra l’altro non demonizziamo), sostenuto da una corposa pubblicità. Nessuno, al contrario, si preoccupa del serramento in legno, a partire da chi dovrebbe farlo per dovere istituzionale. Ma al giornalista non compete di fare il censore: ha però titolo a evidenziare le lacune profonde di un sistema, che lascia ancora una volta il singolo bravo falegname a lottare “con scienza e coscienza”, ma, ahimè, ad armi impari, con chi ha la possibilità, e perché no l’intelligenza, di mettere in campo investimenti, che poi diventano campagne collettive, che moltiplicano l’impatto sull’utilizzatore finale. Anche il laminato di qualità costa più del legno (il risparmio produttivo è la nonverniciatura): un’altra alternativa, comprensibile, da Centro Commerciale, senza offesa per la grande distribuzione.
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ta conoscenza di tutti gli aspetti legati alla sicurezza in uso, a partire dagli obblighi legati alle vetrazioni, fino a quelli derivanti dai serramenti posti su via di fuga».
di Sonia Maritan
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Sonia Maritan
Il 9 febbraio scorso a Sommariva Perno in provincia di Cuneo siamo stati chiamati a parlare di finestre in legno. Circa 200 serramentisti hanno riempito la sala del Roero Park Hotel e il format proposto ha lanciato qualche nuovo spunto di riflessione riguardo l’approccio alla comunicazione della finestra lignea perché certo gli strumenti messi in campo dai relatori, riguardo la vernice bio e l’interpretazione normativa, rappresentano strumenti cruciali per formulare la propria offerta sul mercato.
COME TRASFERIRE IL VALORE DI UN SERRAMENTO AL CLIENTE FINALE
Restituisco la sintesi, promessa a diversi serramentisti presenti all’incontro del 9 febbraio scorso a Sommariva Perno in provincia di Cuneo, solo riguardo la mia relazione, perché l’incontro è stato magnificamente reso da Adello Negrini, di cui siamo lusingati di avere la firma, nel suo disegno che ha creato con la sua restituzione un cerchio perfetto. Siamo partiti dal titolo, ispirato al film “La grande bellezza” di Paolo Sorrentino,
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nell’intento di ripescare la bellezza in cui si crogiolava in passato la città eterna, proprio come anela Toni Servillo che veste però i panni del “Re dei mondani” calandosi in feste trash e volgari, finché casualmente l'illuminazione arriva e il suo prossimo romanzo è finalmente pronto per venire alla luce. Prendiamo al volo quella “luce” per entrare nel settore delle finestre in legno e probabilmente non solo in legno, ma in questa occasione mi hanno chiesto di trattare questo specifico ambito – anche se questa testata, peraltro con una nuova veste grafica, tratta di qualunque materiale inerente il serramento, del quale siamo certi che la discriminante più importante sia la qualità. Parlo a un gruppo di imprenditori del serramento in legno. E anche i miei compagni di convegno, Roberto Cortevesio e Rinaldo Guagnoni, sono il primo un verniciatore di serramenti in legno, e il secondo un dirigente di un produttore di vernici per legno. Ho quindi il dovere, in ossequio alla prima regola del marketing, di essere “on target”, e cioè di avere ben presente che cosa può interessare i miei ascoltatori. Senza peraltro che io dimentichi che il mercato oggi è composito, perché i serramenti sono ormai da tempo fabbricati anche con altri materiali. Ma non è il
duce si fa sempre più assiduo e stretto? • In quale direzione sta andando la decorazione del legno rispetto l’esigenza di personalizzazione il prodotto? • Quali sono i trend della finitura in futuro e quale peso avrà la vernice? • Quali implicazioni ha proporre un prodotto green nelle gare d’appalto? Sinteticamente ripropongo i passaggi salienti, volti a rispondere a tutte queste domande.
In apertura Sonia Maritan presso la Verniciatura Cortevesio, visitata prima del convegno “Una Finestra sulla Grande Bellezza”. In questa pagina e in quelle che seguono i relatori e la platea ripresi durante il convegno, da sinistra a destra: Samuele Broglio, Roberto Cortevesio, Sonia Maritan e Rinaldo Guagnoni.
La finestra ha cambiato faccia! Questo è il punto di partenza. Come? Si è fatta più bella, ed è questo il requisito preteso oggi: che sia un prodotto di design! Dal punto di vista progettuale il serramento (interno ed esterno) deve garantire un coordinamento stilistico per creare ambienti “total look” che dialoghino tema centrale del nostro incontro, se non armonicamente con ogni elemento d’arper comprensibili paragoni, che posso- redo. no nascere cammin facendo. Il contesto nel quale dovrebbe “muoversi” poi, è quello delle costruzioni sosteniNei miei incontri, con Rinaldo Guagnoni, per focalizzare il format del convegno sono stati molti i quesiti che abbiamo via via messo sul tavolo: • Qual è il contesto attuale della finestra in legno? • Nel passato possiamo pescare “valore” per il futuro? • Come comunicare la bellezza? E come definire il valore di un manufatto? • Qual è il valore che chi produce finestre dà in primis al suo manufatto? • Dove si colloca la finestra rispetto al comparto edile e quello dell’interior design? • Oggi il mercato verte sulla customizzazione di prodotto: come personalizzare ogni finestra? • Il confronto fra chi progetta e chi pro-
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bili. Certamente sono superati i vecchi paradigmi nell’attuale Era solare, ed è richiesto un approccio olistico, quindi multidisciplinare che ponga l’enfasi sulle interazioni complesse tra le parti costituenti la filiera edilizia, dove il legno che nasce da un seme, più di qualunque altro materiale, è in sintonia con questa urgenza. Da dove partiamo? Vi chiedo, …immaginando di avere ancora di fronte a me quella platea attenta che riempiva la sala del Roero Park Hotel. Cambiando il nostro atteggiamento, facendo delle scelte precise, certamente creative! E come si evince dal film non è affatto banale creare, conservare e perpetuare l’impeto creativo. Il benessere indoor è una necessità. Per rendere l’habitat più vivibile servono ambienti salubri, è necessario creare luoghi confortevoli e accoglienti. Il benessere outdoor è altrettanto indispensabile se vogliamo dare il nostro contributo, e comunque i due ambiti INOUT non sono scindibili.
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Accertato che tiene il mercato della riqualificazione e della componente “risparmio energetico”, è quindi necessario puntare verso nuovi saperi legati all’eco-sostenibilità e a materiali a essa sintonici. E certamente, chi produce finestre in legno dona, insieme alla funzionalità del prodotto, il benessere del materiale naturale del quale è composto, che stocca circa 50 Kg di CO2 a finestra. Pensare “sostenibile”, implica creare un’idea nuova per guardare il mondo in modo diverso, altrimenti come il protagonista de “La grande bellezza” la vita diventa vuota, si tratta di creare un progetto da aggiornare continuamente. Questo il mercato lo richiede in ogni ambito. In tema di sostenibilità, il produttore di infissi lignei può affermare che il legno ha la stessa unicità che appartiene a un frutto, un albero, un uomo, una donna, un manufatto ligneo.
aggiungete un manufatto performante e non inquinante! …in futuro cosa succederà? L'economia blu colorerà il nostro domani, e rappresenta uno sviluppo dell'economia verde (green economy) che avvalora quanto detto sin qui. Mentre quest'ultima prevede una riduzione di CO2 entro un limite accettabile, l'economia blu prevede di arrivare a emissioni zero di CO2: un modello di business a livello globale dedicato alla creazione di un ecosistema sostenibile, grazie alla trasformazione di sostanze precedentemente sprecate in merce redditizia. L'obiettivo dell'economia blu si basa sullo sviluppo di principi fisici, utilizzando
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Ne siete consapevoli? …che gli imprenditori come voi hanno scelto la strada della green economy! È un argomento di marketing! Sono sostenibilità e comfort le parole chiave perché dall’approccio a un nuovo paradigma costruttivo, che non prescinda più da certe variabili, si ottenga un risultato nuovo, che determina la nascita di un edificio intelligente oppure inquinante. Le variabili sono innanzitutto racchiuse nel progetto degli impianti e dell’involucro che, solidali e performanti, nel loro insieme potrebbero quasi non richiedere energia (comunque pulita) per funzionare, o addirittura produrne divenendo fabbricati attivi. Voi a quell’involucro
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tecniche scientifiche come la biomimesi, un settore ancora poco conosciuto che si fonda sullo studio e sull'imitazione delle caratteristiche delle specie viventi per trovare nuove tecniche di produzione e migliorare quelle già esistenti. L’imitazione della natura a livello nanotecnologico apre prospettive nuove (prima limitate alla “scala” microscopica). Il ciclo di vita del prodotto diventa determinante? Potremmo dire che lo è già e per qualunque prodotto, in qualsiasi materiale sia realizzato. Questo ci porta diretti al Cradle to Cradle (talvolta abbreviato in C2C, in italiano dalla culla alla culla), un approccio alla progettazione di sistemi che consiste nell'adattare alla natura i modelli dell'industria, ovvero convertire i processi produttivi assimilando i materiali usati a elementi naturali, che devono quindi rigenerarsi. Ottimizzare le risorse e valutare il bilancio ecologico sulla base del ciclo di vita è imprescindibile per un prodotto, proprio come per il certificato ambientale dell’edificio nel suo complesso. Gli aspetti valutativi dell’ecodesign sono quindi legati ai materiali, all’energia, alla tecnologia, manutenzione, impiego dei prodotti in opera e loro smaltimento, anche a un uso diverso da quello iniziale, alla possibilità di riparare e riutilizzare prodotti che non devono avere costi aggiuntivi di adattamento per il cambio di destinazione d’uso, tutte valutazioni da prevedere in fase di progetto. È sicuramente sensato, al di là dei materiali naturali, utilizzare materiali leggeri, usarne meno possibile e scegliere sempre quelli riciclabili. Werner Sobek, che ho avuto il piacere di ascoltare durante una conferenza disse: “Non dobbiamo essere arroganti e pensare di costruire opere eterne ma effimere e riciclabili”, e portava fra gli esempi,
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quello della schermatura sottilissima in titanio di un edificio che durerà almeno 100 anni e quello di un edificio ecologico, in materiale ligneo e tessile. Il “viaggio” che compie il prodotto sulla base del suo ciclo di vita è misurato dal bilancio ecologico. Però, perché scegliere il legno? In effetti, non è detto che l’utente finale opti per il legno. Il legno è una scelta! È evidente, che oggi il legno rappresenti una predilezione: estetica ed etica. Qualunque architetto, oggi, ha certamente a disposizione un ventaglio ampio, l’evoluzione tecnologica nella lavorazione dei materiali ha portato ormai alla trans-matericità e la sfida del futuro riguarda la crescente tendenza verso l’ibridazione dei materiali, un tema che sta portando a creare prodotti lignei che possono anche esser fatti con l’impasto di più materiali. Se la scelta cade sul legno, però è perché si cerca ancora, espressamente, un materiale naturale, autentico e indubbiamente di grande valenza estetica. Scegliere il legno per i rivestimenti interni, i serramenti e per gli arredamenti, oltre ad assicurare un gradevole effetto estetico, significa quindi "foderare" quel luogo con una materia prima che trasmette purezza e comfort, attraverso tatto, profumo e colore, una moltitudine di sensi che suscita un effetto di distensione emotiva e psicologica creando ambienti salubri. L’infisso ligneo, propone da una parte un materiale coltivabile che anche sotto forma di manufatto continua a trattenere CO2, dall’altra una finitura come la vernice all’acqua che possiamo definire ecologica: un binomio vincente che crea un prodotto green. Naturalmente in questo binomio le resine rinnovabili porteranno a un ulteriore valore aggiunto nel campo delle vernici all’acqua.
cato di nicchia, cui questo manufatto dovrebbe puntare: un mercato di alta qualità, in cui proporre serramenti tecnologici con un’immagine contemporanea. Eco sostenibilità, qualità, design, attualità, sono i valori che distingueranno il serramento di domani (non solo in legno). È necessario dare dei contenuti semplici e sintetici ai prodotti, in modo che l’utente finale li sappia assimilare immediatamente. Quali sono? Eco-sostenibilità e design! La materia prima, dal legno alla vernice, deve essere però di qualità, solo così è coerente il messaggio di fondo. Come distinguersi sul mercato? Oggi il mercato è molto vasto e selettivo,
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Come trasmettere le qualità del legno? Una concezione contemporanea di questa filiera, deve trasmettere un linguaggio innovativo soprattutto in termini formali, e questo nel settore del legno avviene principalmente mettendo a nudo le caratteristiche principali delle diverse specie lignee: la loro naturalezza, resistenza, bellezza, trasformabilità, capacità di rigenerazione, versatilità. Un manufatto che riporta con sincerità l’aspetto vissuto dell’albero. La natura è bellezza e la bellezza ispira creatività. Il valore aggiunto è dato dalla qualità e dalla possibilità di creare pezzi unici, e il fattore estetico diventa in questo senso caratteristica indispensabile per un mer-
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quindi risulta fondamentale l’unicità del prodotto: l’utente cerca quel determinato prodotto, per quella specificata “atmosfera”, perché combaci perfettamente con il suo gusto. Il compito del produttore-rivenditore è quello di studiare quale sia la proposta adatta per offrire una risposta adeguata ma anche personalizzata al fruitore. Per connotare il settore risulta fondamentale differenziare l’offerta e nello stesso tempo caratterizzarla. Un secondo punto chiave per riuscire a creare opportunità dal settore legno è quello di fare sistema: è necessario un continuo lavoro di ricerca e sviluppo, che negli ultimi anni è stato trascurato, che deve coinvolgere diversi operatori della filiera. Indubbiamente la quota del legno per le finestre è scesa molto anche in Italia (dati Enea 2013: 45% PVC, 23% metallo, 22% legno e 10% misto), ma non si tratta tanto di invertire questa tendenza, quanto di dare una collocazione adeguata a un prodotto di alta gamma qual è il serramento in legno. Qual è la chiave vincente? La chiave vincente è differenziare il prodotto! Si è passati dal consumatore passivo al consumatore attivo che vuole il dialogo per attivare la sua relazione con il pro-
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dotto, vuole capire come nasce (materia prima), come è lavorato (credibilità produttiva), i benefici che offre (performance tecniche), chi garantisce i benefici (certificazioni). Questo materiale ha compiuto un “viaggio”, dal legno naturale alla sua evoluzione nell’ambiente costruito, trasponendo la sua tradizione storica all’era contemporanea, attraverso: la tracciabilità della filiera, la qualità certificata (CoC / Fsc / Pefc / Due Diligence), l’evoluzione delle tecnologie e del contenuto estetico applicati a tutta la filiera produttiva, l’ecosostenibilità del processo produttivo, ma anche del ciclo di vita del manufatto (Cradle to Cradle). In conclusione? Terminando con “La grande bellezza”, che ho trovato citata anche in un mio editoriale del marzo 2014, ci stiamo lasciando alle spalle un periodo difficile, che mi ricorda il clima frivolo che permea di sé questo film da Oscar in cui tutto sembra svuotato di valore. E proprio questo vissuto così cupo invoca bellezza. La natura, che ha un bagaglio di tre milioni e mezzo di anni in Ricerca & Sviluppo, è la grande maestra che ci insegna come costruire città simbiotiche con l’ambiente e le sue risorse, luoghi migliori e più belli. La finestra non deve solo garantire sostenibilità ambientale, isolamento termico e acustico, resistenza meccanica. Una finestra è molto di più! Chi è a capo di un'azienda per emergere deve farsi venire delle idee su come creare un nuovo prodotto o un nuovo servizio, su come interfacciarsi col bisogno del mercato, dei consumatori, degli utenti dei fabbricati, e poi le deve rinnovare continuamente. Abbiamo il patrimonio immobiliare più vecchio del mondo, le città e i luoghi più belli e ricchi di arte, ma questo patrimonio ha bisogno di essere “aggiustato”!
di Samuele Broglio
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Samuele Broglio.
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Questo articolo restituisce il tema trattato come relatore da Samuele Broglio in occasione del Convegno del 9 febbraio scorso a Sommariva Perno in provincia di Cuneo, restituito nella rubrica convention Cortevesio e Ica. A seguito della pubblicazione nel mese di Giugno 2015 del Decreto Requisiti Minimi in edilizia si è innescato un processo, composto di successivi decreti nazionali e di regolamenti regionali, che ha sensibilmente variato il quadro dei requisiti prestazionali richiesti ai serramenti, quadro nel quale spicca particolarmente il nuovo livello di trasmittanza termica richiesto agli stessi. Su questo problema giunge in aiuto quanto disposto dal Regolamento Prodotti da Costruzione, che permette alle micro-imprese di auto-eseguirsi le prove di tipo…
NON NAUFRAGARE IN UN MARE DI NORME Il Decreto Requisiti Minimi pubblicato a Giugno 2015, nella sua stesura nazionale, prevederebbe l'entrata in vigore dei nuovi requisiti a partire dal 2021, ma alcune altre disposizioni quali per esempio il Decreto Regionale della Regione Lombardia e il Decreto sui Criteri Ambientali Minimi negli acquisti della Pubblica Amministrazione, hanno drammaticamente accelerato il processo rendendo obbligatori fin da subito nei campi di loro pertinenza, i valori che invece avrebbero dovuto entrare in vigore solo tra alcuni anni. Al fine di visualizzare correttamente la problematica sarà necessario ricordare che, a differenza del passato nel quale i valori richiesti erano facilmente raggiungibili con le risorse della tecnologia disponibile, i nuovi livelli prestazionali (1,4 W/mqK in Zona E e soprattutto 1,0 W/mqK in Zona F) sono molto prossimi ai limiti tecnologici di un prodotto con composizione “normale”; ciò obbligherà i produttori a conoscere con molta precisione sia le modalità di calcolo sia le regole di estensione concesse dalla Normazione Armonizzata specifica, in quanto solo l'utilizzo pieno delle regole e delle semplificazioni concesse potrà permettere di evitare da un lato inutili incrementi di costo del prodotto e dall'altro gli sgradevoli contenziosi inevitabili in caso di errore. A fronte di quanto sopra esposto è facile, dopo aver effettuato un minimo numero di semplici calcoli utilizzando la
formula prevista dalla UNI EN ISO 100771, che la normale metodologia di determinazione basata sull'impiego dei valori di Uf forniti dalla tabella D.2 e di psi_g forniti dalle tabelle E.1 ed E.2 (0,06 per canalini warm-edge e 0,08 per canalini normali - Nota1) della succitata norma non siano assolutamente più sufficienti a rimanere al di sotto dei valori richiesti, soprattutto se il serramento è destinato a uno stabile sito in Zona F. Oltre a ciò qualora si effettui il calcolo in misura reale è praticamente impossibile con un serramento “non monstre” rimanere entro i limiti con serramenti di piccola dimensione, anche qualora si utilizzino per esempio i valori di Uf ricavati mediante analisi dei nodi attraverso il metodo degli elementi finiti previsto dalla UNI EN ISO 10077-2, metodo che, inoltre, se applicato su larga scala a tutta la potenziale produzione rischia di rivelarsi eccessivamente costoso per aziende di medio-piccola dimensione. Come uscire quindi da questo impasse? È necessario anzitutto considerare che il Decreto Requisiti Minimi, quantomeno dal punto di vista dei serramentisti, divide sostanzialmente gli interventi in due macro-aree, ossia: • Nuove costruzioni, ampliamenti e ricostruzioni + ristrutturazioni importanti di primo livello (ossia interventi che coinvolgono più del 50% della superficie disperdente totale dell'intero edificio), che sono sottoposti alle prescrizioni di
Questa differenziazione, che potrebbe sembrare del tutto ininfluente per il settore serramenti ed essere materia di interesse solo per i tecnici progettisti e/o certificatori, in realtà coinvolge pesantemente i serramentisti, in quanto le due modalità di valutazione legate alla tipologia di intervento si correlano con quanto previsto in materia di determinazione prestazionale dalla normativa di Marcatura CE UNI EN 14351-1. Nello specifico: • Il sistema dell'edificio di riferimento applicato alla prima macro-area prevede la valutazione della prestazione energetica generale dell'intero edificio e il suo confronto con la similare prestazione data da una costruzione nella quale a parità di disegno i componenti reali siano sostituiti da componenti teorici aventi i valori dati dalle tabelle ministeriali; i valori di Uw quindi servono per il calcolo della dispersione termica globale dell'edificio per cui, come previsto dalle tabelle E della UNI EN 14351-1 dovranno essere determinati sulla misura reale del serramento (tabelle E.1 nota d ed E.2 nota c). Trattandosi di edificio di riferimento però il valore dato dalle tabelle ministeriali non è da intendersi come valore di soglia, ma bensì come
valore di riferimento per quanto riguarda l'impatto totale della fornitura sul bilancio energetico dell'intero edificio e quindi non si dovrà valutare il singolo serramento, ma in pratica dovrà essere presa in esame la media ponderata dell'intera fornitura. • Il sistema applicato alla seconda macro-area invece si basa sui valori di soglia senza alcun altro tipo di valutazione, e quindi verrà applicato un semplice criterio di passa - non passa; trattandosi di valore di soglia però la misura da utilizzare per il calcolo è quella data dalle tabelle E.1 rigo 4.12 in caso di finestre (le porte balcone, come ormai appurato in TC33 WG1, sono finestre dal punto di vista normativo) e dalla tabella E.2 rigo 4.12 per le porte pedonali (Nota2). Anche se ciò non era necessario data la preminenza della normazione europea su quella nazionale, questa interpretazione è stata confermata pure da MISE nelle sue ultime FAQ esplicative (vedi Decreto Requisiti Minimi- FAQ seconda serie- FAQ 2.54).
Un'immagine dell'azienda ES Finestra specializzata nel serramento tutto vetro.
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cui alle tabelle contenute in Appendice A del Decreto e vengono valutati con il sistema dell'edificio di riferimento. • Ristrutturazioni importanti di secondo livello (ossia interventi che coinvolgono tra il 50% e il 25% della superficie disperdente) + riqualificazioni energetiche (ossia interventi che coinvolgono meno del 25% della superficie disperdente dell'intero edificio), che sono sottoposti alle prescrizioni di cui alle tabelle contenute in Appendice B del Decreto e vengono valutati con il sistema dei valori di soglia già in uso nella decretistica precedente (per esempio D.lgs. 192 e 311).
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Risolto il problema delle misure sulle quali effettuare il calcolo rimane da risolvere il problema della determinazione dei valori dei componenti l'infisso, risultato che data la necessità di dichiarare prestazioni più elevate non può più venire raggiunto mediante i vecchi e conosciuti sistemi tabellari, ma purtroppo in alcuni casi, specificamente per il settore legno, nemmeno mediante la semplice e poco costosa metodologia del cascading.
Un'immagine del settore produttivo della fabbrica di infissi in legno Dear.
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addetti e meno di 2mln di € di giro d'affari) di trattare i prodotti sottoposti ad AVCP3 come sono i serramenti, AVCP che ricordo prevede l'esecuzione dei test presso un Ente Notificato, come se fossero sottoposti ad AVCP4 e quindi in pratica di auto-eseguirsi le prove di tipo (vedi Reg.305/11 Art.37); nello specifico quindi viene bypassata ogni disposizione di norma (la norma, come cita anche la OJEU, è sempre perdente nei confronti del Regolamento in caso di non corrispondenza tra i due documenti) e quindi il micro-imprenditore potrà tranquillamente acquistare uno specifico software e, dopo aver applicato la procedura di validazione prevista all'interno della UNI EN ISO 10077-2 (vedi Annex D), eseguire tutti i calcoli necessari a determinare i valori di Uf dei singoli nodi della sua produzione.
Infatti, soprattutto per la Zona F, in caso il cliente richieda specificamente legni duri (per esempio Rovere, Iroko, Meranti ecc...), non si potrà più eseguire un serramento a struttura omogenea (per esempio tutto Rovere), ma si dovrà optare per strutture disomogenee (per esempio Rovere con “cuore” in Abete o con strati di materiale ad alte prestazioni termiche come sughero o poliuretano), le Nota1; il valore di psi_g fornito dal vetraio quali dovendo venire declinate nelle non può assolutamente venire inserito tal specifiche sezioni decise dal serramenti- quale nella formula di calcolo della trasmitsta daranno luogo a una tale varietà di combinazioni ben difficilmente ricopribili da un cascading; oltre a ciò rimane il problema dello psi_g per il quale non ci si potrà più avvalere del comodo 0,06 W/mlK dato dalla UNI EN ISO 10077-1 in quanto non più sufficiente a raggiungere i livelli richiesti. Quanto sopra potrebbe essere un grave problema per le microimprese, in quanto determinare i valori di Uf e di psi_g pertinenti di ogni singolo nodo possibile in una produzione mediamente variegata (per esempio composta da un 68 mm e un 80 mm eseguiti nelle tipologie di apertura più comuni) potrebbe richiedere alcune diecine di calcoli, con pesante esborso economico correlato. Su questo problema giunge in aiuto quanto disposto dal Regolamento Prodotti da Costruzione, che permette alle micro-imprese (ditte con meno di 10
Nota2: le misure di riferimento sono 1,23 (+/-25%) x1,48 (-25%) valida per tutte le
misure di finestra possibili (la validità è vincolata alla presenza di un vetro con Ug inferiore a 1,9 W/mqK, valore a oggi ampiamente raggiunto da tutti i vetri in commercio), 1,23 (+/-25%) x 2,18 (+/-25%) valida per le porte con superficie al di sotto dei 3,6mq e 2,00 (+/-25% x 2.18 (+/-25%) valida per porte con superficie oltre i 3,6mq. Le variazioni tra parentesi sono applicabili a discrezione del produttore e quindi, per esempio, il calcolo su una misura rappresentativa di 1,53x1,48 è perfettamente legittimo per tutte le finestre; la Norma non indica il numero di ante, ma dato che la determinazione dovrebbe essere eseguita in caso sfavorevole a mio avviso sarebbe opportuno utilizzare la composizione a 2 ante, soprattutto se si applica la massima misura concessa.
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tanza termica, in quanto la norma UNI EN ISO 10077 (vedi Annex E, capo E.1) descrive tale valore come “la conduzione termica addizionale dovuta all'interazione tra telaio, vetro e distanziale, ed è influenzata dalle proprietà termiche di tutti questi componenti”; in base a ciò, essendo impossibile che il vetraio abbia conoscenza delle proprietà termiche del telaio del serramento prodotto dal serramentista, è evidente come il valore da lui fornito, per quanto ipoteticamente valido dal punto di vista numerico, non possa in nessun modo essere considerato valido dal punto di vista normativo senza previa valutazione da eseguirsi ai sensi della UNI EN ISO 10077-2.
di Giuseppe Neri
PREVIEW MADE expo intermateriale
www.madeexpo.it
Dall’8 all’11 marzo si terrà la fiera internazionale dell’architettura e delle costruzioni MADE expo, Milano Architettura Design Edilizia: che offrirà una visione multispecializzata su materiali, sistemi costruttivi, serramenti, involucro, finiture e superfici, software e servizi. Quattro i saloni tematici: costruzioni e materiali, involucro e serramenti, interni e finiture, software, tecnologie e servizi che propongono un’integrazione e contaminazione tra i diversi settori. Il focus di questa preview presenta alcune delle novità che sarà possibile visitare al Salone dedicato all’involucro e i serramenti.
DAL DIRE AL FARE Al nastro di partenza MADE expo, la fiera internazionale del progetto e delle costruzioni, un grande evento multi-specializzato e di respiro internazionale, ideato e concepito come cantiere di idee e business integrato. Giunta alla sua ottava edizione conferma il suo ruolo di osservatorio privilegiato sul panorama dell’architettura e dell’edilizia, alimentando il connubio tra domanda e offerta, tra progettazione e produzione, grazie a una struttura tra le più dinamiche nel panorama fieristico internazionale in grado di cogliere le spinte propulsive del mercato che, come confermano le previsioni ANCE inerenti al 2017, tornerà a crescere. Soprattutto MADE expo è “luogo di business” – grazie al gran numero di relazioni e contatti che è in grado di creare tra professionisti e aziende – e network capace di facilitare e creare occasioni di scambio, formazione e aggiornamento continui, anche con crediti formativi, su temi chiave per il settore: costruire, recuperare e ristrutturare in modo sostenibile, efficiente e sicuro; resistenza antisismica; riqualificazione e rigenerazione delle periferie (cohousing, sharing e nuovi stili di abitare, sustainable urbanscapes...); ma anche evoluzione tecnologica e nuovi modi di progettare e costruire (BIM, digitalizzazione del settore…). «L’edizione 2017 di MADE expo – analizza il presidente di MADE expo, Roberto Snaidero – rappresenterà un fondamentale momento di confronto tra imprese e istituzioni per dare un contri-
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buto alla crescita economica e alla trasformazione del nostro Paese e delle nostre città. Grazie a un mix unico di innovazione e competenza, la manifestazione presenta e mette a disposizione del mercato gli strumenti indispensabili per portare avanti questo ambizioso progetto. Anche quest’anno, dunque, MADE expo sarà un grande evento esperienziale, un luogo fisico dove scoprire, vedere, conoscere, toccare, decidere. In sintesi un grande evento in grado di fungere da spinta verso i mercati internazionali e far ripartire quelli nazionali». Sostegno è stato espresso anche dall’Associazione nazionale delle imprese edili ANCE che, come spiega il presidente, Gabriele Buia: «Riconosce pienamente la qualità e l’importanza di MADE expo come manifestazione fieristica capace di generare opportunità di business per tutti i propri associati. Motivo per rinnovare la collaborazione
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con MADE expo e lavorare insieme per generare valore in favore di tutta l’industria delle costruzioni». Dall’8 all’11 marzo MADE expo sarà dunque centro di attrazione per gli operatori di tutto il mondo e – contemporaneamente – darà vita a un format innovativo mirato all’accompagnamento delle aziende nei Paesi emergenti e sui mercati esteri prioritari. Data la forza della fiera, ICE (Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizza-
zione delle imprese italiane) ha scelto MADE expo come una delle manifestazioni internazionali fondamentali per far crescere il giro di affari delle aziende italiane confermandone inoltre il ruolo di manifestazione guida nella trasformazione del mondo delle costruzioni. «Il successo crescente di Made expo è anche frutto della pianificazione mirata e delle sinergie messe in campo con FederlegnoArredo in direzione di una sempre maggiore internazionalizzazione del sistema. Quest’anno, oltre a curare l’incoming di delegazioni estere provenienti da oltre 40 Paesi, l’ICE supporterà un roadshow di presentazione della fiera che toccherà le città di Dubai, Algeri, Casablanca, Mosca, Zurigo e Londra, oltre a un piano di comunicazione che vede coinvolte le maggiori testate internazionali di settore», spiega Michele Scannavini presidente ICE. Una delle mission di MADE expo è di offrire reali opportunità di business agli espositori, come nel caso dell’accordo con Arexpo (la società che ha il compito di sviluppare l’intero sito di Expo 2015 trasformandolo in un parco scientifico e tecnologico di eccellenza globale) che punta a valorizzare gli investimenti già fatti sull’area da qui alla realizzazione del masterplan. «Desideriamo che quest’area diventi un laboratorio di “rigenerazione urbana”. Offriremo quindi il know how delle imprese del sistema dell’abitare a sostegno di questo progetto cruciale di “nuova città”, entrando in collaborazione con Arexpo su più livelli», sottolinea Giovanni De Ponti amministratore delegato MADE Eventi. «Il primo passo è provare a sfidare la creatività delle imprese, dei progettisti, magari di tanti giovani imprenditori, su un progetto temporaneo di rigenerazione di uno dei cluster di Expo, ancora presenti nel sito. Svilupperemo un bando di concorso per identificare possibili nuovi usi del Cluster,
PREVIEW MADE expo
Nelle pagine di apertura e in questa alcune immagini del MADE expo relative alla scorsa edizione.
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offrendo al vincitore l’opportunità di gestirne lo spazio per un periodo a breve-medio termine quantificabile in circa tre anni, così da svilupparvi la propria idea di business». Soddisfazione condivisa anche da Giovanni Azzone, presidente di Arexpo secondo il quale la collaborazione con MADE expo: «Consentirà già nel breve periodo di avere un importante apporto di innovazione e creatività utile anche a riempire di contenuti la gestione transitoria del Parco Experience che permette, tra l’altro, di evitare ogni forma di degrado dell’area dove si è svolta l’Esposizione Universale del 2015. Si potrà dar vita, all’interno del sito, a una vetrina di innovazione per le imprese coinvolte in questo accordo, anche in prospettiva delle opportunità che il masterplan individuerà per il progetto complessivo di trasformazione territoriale dell'area. In queste settimane, infatti, è in corso la gara che porterà all’individuazione del soggetto che, insieme ad Arexpo, disegnerà e svilupperà il futuro dell’ex sito Expo». Infine, particolare attenzione alle generazioni future come nel caso di Carousel for Life, il progetto che FederlegnoArredo ha deciso di lanciare a MADE expo generato da una ricerca condotta sull’architettura per l’infanzia, finalizzato a orientare una nuova visione che definisca criteri qualitativi di progettualità e produzione, affermando i bambini al centro del mondo. «È un progetto ambizioso che FederlegnoArredo ha deciso di promuovere con entusiasmo con lo scopo di legare progettazione, produzione e mondo dell’infanzia innescando una nuova reattività che potrà creare prospettive inedite in svariati settori, lungo tutta la nostra filiera, facendo leva su nuovi auspicati criteri qualitativi dell’architettura destinata ai giovanissimi che non può più prescindere da sistemi in grado di garantire luoghi sicuri e salubri»,
spiega Emanuele Orsini, membro cda MADE expo. Grande attesa e grandi aspettative dunque per MADE expo 2017 che, sottolinea Cristina Tajani, Assessore alle Attività Produttive del Comune di Milano: «Conferma Milano capitale del fare e del bello. Per quattro giorni la città si trasformerà nel centro mondiale del progettare e del costruire con una particolare attenzione alle finiture d’interni e al design confermando ancora una volta il ruolo di fiera leader in Italia e tra le più importanti al mondo. MADE expo rappresenterà dunque un’anticipazione della design Week milanese». La vetrina che segue è rappresentativa del Salone del MADE dedicato all’involucro e ai serramenti, che si estende nei padiglioni 1-2-3-4 e che rappresenta tutta la filiera in tema di serramenti, tende, sistemi di oscuramento, protezione, involucro edilizio e coperture. Serramentisti, installatori, distributori, rivenditori, architetti, progettisti, costruttori possono confrontarsi con l’intera filiera produttiva, che parte dalle macchine per la lavorazione dei serramenti in tutti i materiali (legno, alluminio, pvc) per arrivare ai prodotti finiti più innovativi.
www.allfer.it
ALL FER
PAD. 04 - STAND N06
PROGETTO SICUREZZA
Infisso Serena L’infisso “Serena” della All.Fer. S.r.l., realizzato in legno/alluminio rappresenta una soluzione inedita, unica e assolutamente innovativa nel campo degli infissi esterni e di sicurezza. Questo infisso non solo possiede tutti i requisiti e le caratteristiche per fornire un ottimo isolamento termico e acustico, ma offre anche la solidità e la sicurezza di un infisso antieffrazione certificato in classe CR4, unico nel campo degli infissi esterni.
acciaio, rappresenta la soluzione ideale per avere la garanzia di resistenza alle intrusioni di una persiana in acciaio, ma grazie alle speciali lavorazioni senza saldature assicura l’assenza di formazione di ruggine, garantendo lunga vita al prodotto e mantenendo inalterati i valori di resistenza antieffrazione CR3.
ellepi S.r.l.s. Pergole, gazebo, complementi di arredo, grigliati, recinzioni, fioriere…, progettati e realizzati interamente in alluminio per conservare la loro bellezza intatta nel tempo, evitando al cliente finale spese di manutenzione dovute a invecchiamento e deterioramento. I prodotti possono essere realizzati, oltre che in tutti i colori, anche nei colori effetto legno, a seconda che il cliente preferisca uno stile classico o moderno. Preventivi Blindotech personalizzati realizzati su progetto, La persiana “Blindotech” della All.Fer. anche del cliente, corredati di immagini s.r.l., realizzata con profili in alluminio e render 3D completano l'offerta.
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www.alumil-italia.com
ALUMIL
PAD. 03 - STAND A11-C16
LUCE ASSOLUTA
SUPREME S700
Perfetto connubio tra architettura “trasparente”, efficienza energetica e alta sicurezza Scorrevole alza e scorri per infissi di grandi dimensioni. Elevato isolamento termico e massima sicurezza. Il design dei profili minimal garantisce massima illuminazione e minima superficie in vista. In particolare, la larghezza del montante centrale è di solo 47 mm in vista per una massima visibilità con profili rinforzati per un’altezza della porta fino a 3,00 metri. L’isolamento termico EN ISO 10077-2: Uw = 1,1 W/m2K (per dimensioni della finestra 5,00 x 2,50m: Ug=0,7 W/m2K).
SUPREME S650 PHOS
Soluzione dal design minimale per scorrevoli con struttura di alluminio Ideale per progetti con ampi spazi vetrati. Robusto, elegante, garantisce elevata funzionalità e design architettonico minimal: massima illuminazione naturale e minima superficie in alluminio visibile. In particolare, la larghezza del montante centrale è di soli 25 mm di alluminio visibile ed è dotata di carrelli in acciaio inossidabile. Nella versione E-Motion è dotata di funzionamento motorizzato silenzioso e sicuro. L’isolamento termico - EN ISO 10077-2: Uw = 1,1 W/m2K (Per dimensioni della finestra 5,00 x 2,50m: Ug=0,7 W/m2K).
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www.celegon.it
CELEGON
PAD. 05 - STAND S12-S14
NUOVE ESPERIENZE DI MOVIMENTO
i visitatori potranno toccare con mano questo sistema innovativo, analizzarne le specifiche tecniche e scoprire le potenzialità di utilizzo.
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COMPACK Living Completamente italiana e specializzata nella produzione di sistemi di ferramenta per porte, Celegon Srl sarà presente quest’anno a Made Expo con importanti novità. Grazie alla collaborazione di affermati designer del settore, Celegon vanta la progettazione e produzione di uno dei sistemi per porte che hanno rivoluzionato il concetto di serramento: Compack Living. Il sistema Compack Living è un’innovativa ferramenta per porte pieghevoli senza binario, disponibile nelle versioni 90 gradi (con anta ripiegata ortogonalmente alla parete) e 180 gradi (con anta in apertura posizionata a filo della parete). Durante la fiera,
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ERGON Living Seconda importante presenza al Padiglione Celegon, sarà Ergon Living, il pluripremiato sistema di ferramenta rototraslante che riduce lo spazio di ingombro dell’anta del 50% rispetto ai sistemi di chiusura tradizionali. In particolare sarà possibile provare la nuova ferramenta Ergon Living T.E. Slim, con la quale è possibile utilizzare ante con dimensioni standard e stipiti piani con spessore da 30 a 40 mm.
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Push&Go EVO I visitatori di MADE expo potranno assistere alla presentazione in anteprima mondiale di Push&Go EVO, l’innovativo sistema di sblocco rapido per porte a doppia anta con riscontro magnetico. Nei serramenti a doppia anta, solitamente, lo sblocco dell’anta secondaria avviene tramite uno scomodo catenaccio a leva. Con il sistema Push&Go EVO, invece, l’operazione si riduce alla semplice pressione di un pulsante posizionato a filo del bordo dell’anta. Tale sistema, capace di gestire l’apertura delle porte in maniera semplice e veloce, risulta fondamentale per tutti gli ambienti pubblici, soprattutto quelli nei quali è necessario gestire situazioni di emergenza quotidianamente e con estrema rapidità. Le tecnologie di apertura Celegon sono in continua evoluzione per ottimizzare gli spazi abitativi e gli ambienti pubblici.
www.imq.it
CSI GRUPPO IMQ PAD. 04 - STAND M11
SICUREZZA ANTINCENDIO CON LE ‘PROVE DI RESISTENZA AL FUOCO’ doveroso, e CSI è attualmente una realtà affidabile a cui rivolgersi per avere una garanzia di alta qualità e professionalità. CSI è Organismo Notificato (codice 0497) per il rilascio della certificazione ed è autorizzato a eseguire le prove sotto elencate utilizzando l’attrezzatura del fabbricante, in conformità all’art. 46 del Regolamento (UE) n. 305/2011». CSI è attrezzato per eseguire nei propri laboratori le prove necessarie al rispetto di tutti i requisiti imposti dalla nuova norma EN 16034, quali: • Prova di resistenza al fuoco secondo la norma EN 1634-1 standard - Questa prova valuta la capacità della porta di mantenere l'integrità per un determinato periodo di tempo, (30, 60, 90 o 120 minuti), così come le sue proprietà isolanti. • Prova di tenuta dei fumi secondo la norma EN 1634-3 - Capacità di una chiusura di limitare il passaggio di fumi, sia a temperatura ambiente, che in temperatura (a 200 °C). • Abilità di rilascio - Capacità di un dispositivo elettromeccanico fermaporta di rilasciare correttamente una porta tagliafuoco o a controllo di fumo, in caso di assenza improvvisa di energia elettri-
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CSI, società del Gruppo IMQ – che opera nel settore della verifica della conformità di prodotti e sistemi aziendali ai requisiti di sicurezza, qualità e prestazione –, presenterà i nuovi servizi di testing offerti ai produttori di serramenti tagliafuoco, per rispondere ai requisiti richiesti dalle più recenti normative europee. La società presenterà i suoi servizi di testing di resistenza al fuoco su porte e serramenti, in conformità con la norma EN 16034 “Porte pedonali, porte industriali, commerciali, da garage e finestre apribili – Norma di prodotto, caratteristiche prestazionali – Caratteristiche di resistenza al fuoco e/o controllo del fumo” entrata in vigore nel novembre del 2016, che introduce la marcatura CE di questi prodotti conformemente al Regolamento (UE) n. 305/2011. «Al MADE Expo metteremo in campo tutta la nostra esperienza pluriennale come Centro di Certificazione e Analisi comportamentale» dichiara Raoul Gatti, CEO della Divisione Testing Inspection Certification di CSI S.p.A. «Nel campo delle costruzioni, l’innovazione passa anche per la sicurezza e, soprattutto, la prevenzione di eventi incidentali. Verificare l’idoneità dei propri prodotti è fondamentale e
PREVIEW MADE expo
ca, e di consentirne la corretta chiusura, sotto il controllo del dispositivo di auto chiusura. • Durabilità dell’abilità di rilascio Capacità di un dispositivo elettromeccanico fermaporta di sostenere cicli di chiusura, quando sia stata tolta alimentazione elettrica, sia mediante il dispositivo di auto-chiusura che mediante trazione meccanica. • Auto-chiusura - Capacità di una porta di effettuare l’operazione di chiusura, guidata dal dispositivo di auto-chiusura e di impegnarsi correttamente nei dispositivi di impegno predisposti. • Durabilità dell’auto-chiusura modalità di verifica (degrado secondo EN 1191 o EN 12605) - La verifica deve essere effettuata secondo quanto prescritto dalla EN 1191 per le porte pedonali e dalla EN 12605 per le chiusure industriali, sottoponendo la porta a una serie di cicli, di apertura e chiusura e, successivamente classificare la porta in base alla EN 13501-2. CSI nei suoi laboratori equipaggiati con avanzate attrezzature e apparecchiature di testing e di diagnosi, di analisi e di elaborazione dati, effettua numerosi altri test correlati al mondo del serramento antincendio, come quelli sulla permeabilità all’aria e all’acqua, l’antieffrazione, l’acustica, la trasmittanza termica e molto altro, sempre in costante aggiornamento con le nuove normative.
Ensinger presenta un nuovo profilo termoisolante per intelaiature in metallo di finestre/porte e facciate insulbar LO (Lambda Optimized).
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www.insulbar. It/de
ENSINGER
PAD. 03 - STAND F23 G20
PROFILO ISOLANTE CON VALORE LAMBDA OTTIMIZZATO PER SERRAMENTI IN ALLUMINIO
Ensinger ha lanciato sul mercato italiano, insulbar LO: un nuovo profilo altamente termoisolante per finestre, porte e facciate in alluminio. Con un valore lambda di soli 0,18 W/m²K, il nuovo profilo rende possibile un migliore valore Uf con la stessa profondità di telaio oppure una minor profondità di telaio con il medesimo valore Uf. Grandi superfici vetrate, profili snelli, ele-
vata efficienza energetica, mantenendo un ottimo taglio termico: questi sono i requisiti ideali di progetto che sia gli architetti sia i committenti desiderano ottenere e a cui l’azienda ha risposto con una soluzione innovativa. «Siamo riusciti a ridurre la conducibilità termica del profilo isolante di un ulteriore 40%», ha dichiarato Jan Danger, General Manager del settore Prodotti edili presso Ensinger. «Grazie a insulbar LO con lambda ottimizzato, è possibile realizzare telai dall'aspetto snello e al tempo stesso rispondenti alle aspettative più elevate in tema di proprietà isolanti». Con un coefficiente di conduzione termica () di soli 0,18 W/m²K, il nuovo profilo isolante insulbar LO si presenta all’esterno con la consueta superficie liscia e compatta. Il miglioramento dell’efficienza isolante dipende dall’anima porosa: nel blend di polimeri – PA 66 e PPE – rinforzati con fibre di vetro, si trovano infatti microscopiche cavità chiuse che costituiscono una particolare struttura ottenuta tramite un processo particolare brevettato da Ensinger. Le proprietà termoisolanti risultano così migliorate e, inoltre, la barretta è più leggera di un profilo in materiale standard. insulbar LO risponde anche ai requisiti previsti dalla norma DIN EN 14024 per quanto attiene alla resistenza a trazione trasversale e al taglio longitudinale (rapporto di prova dell'istituto ift di Rosenheim). Estruso con estrema precisione, insulbar LO è disponibile nelle consuete geometrie previste per i prodotti standard ma anche in versioni e design personalizzati. La variante LEF, ad esempio, grazie a una pellicola a bassa conduttività termica sulla pinna del profilo, minimizza le dispersioni di energia derivanti da irraggiamento termico. insulbar LO consente inoltre di procedere facilmente al processo di anodizzazione e alla verniciatura con polveri dopo l’assemblaggio. Il nuovo prodotto rappresenterà il focus tematico anche della partecipazione Ensinger alla fiera MADEexpo di Milano.
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www.italplastick.com
ITAL-PLASTIK
PAD. 03 - STAND V01-Z04
LA SOLUZIONE PERFETTA PER OGNI STILE ARCHITETTONICO
Novità in casa Ital-Plastick. L’azienda italiana con sede a Cittadella (PD), specializzata nella produzione integrata degli infissi in PVC, presenta il nuovo modello di cassonetto, espressione di innovativa concezione strutturale, tecnologica e di design. Grazie alla brevettata soluzione di bloccaggio a clipse, che consente un’agevole e immediata ispezione, la manutenzione ordinaria potrà essere effettuata comodamente in pochi minuti. Di estrema facilità anche la realizzazione della struttura stessa: in assenza di attrezzatura idonea per la
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saldatura, l’assemblaggio risulta possibile mediante alcune squadrette di semplice utilizzo che fissano agli angoli il profilo tagliato a 45 gradi, garantendo perfettamente i 90 gradi e mantenendo inalterate le ottime performance estetiche. Proprio per rispondere alle esigenze architetturali, il cassonetto dal design pulito ed essenziale è provvisto di ulteriori prolunghe a incastro o di riduzioni a misura per una completa personalizzazione del sistema, senza porre alcun vincolo al suo corretto funzionamento e armonizzandosi perfettamente con ogni stile architettonico. Pratico e funzionale, il cassonetto ItalPlastick unisce alle caratteristiche strutturali tutte le più elevate prestazioni tecnologiche ed energetiche, garantendo una perfetta tenuta all’aria, una minima conducibilità termica e un isolamento acustico assoluto. Il sistema modulare cassonetto si presenta in quattro differenti versioni. Tutti i profili necessari sono disponibili sia in colorato di massa, sia rivestiti con pellicole a imitazione legno.
www.sunbell.it
SUNBELL
A sinistra in basso, Mariangela, Pierpaolo e Francesca Zuelli, titolari di Sunbell.
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A sinistra, la tenda veneziana in legno, linea Basic.
INNOVAZIONE E DESIGN: LA NUOVA FRONTIERA DELLA TENDA
rare l’attenzione degli ospiti e dei clienti. Sunbell lo ha intuito in tempi non sospetti, nella seconda metà degli anni ‘70, quando ha iniziato a lavorare, con sapienza e visione strategica, e in modo innovativo, alla rivoluzione di un elemento d’arredo spesso sottovalutato, come la veneziana. Da semplice dispositivo oscurante, utilizzato per regolare la luminosità degli ambienti e garantire la privacy degli abitanti della casa o dei clienti di un’attività commerciale e professionale, con Sunbell la veneziana è rinata, diventando un elemento di design, innovazione, eleganza e praticità. Sunbell: la storia di una visione I sistemi di tende Sunbell nascono nel 1977 da un sapiente lavoro artigianale e dall’ingegno e dall’intuizione del fondatore, Giuseppe Zuelli. Da allora, l’azienda è diventata un punto di riferimento in Italia e in Europa nel set-
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L’arredamento d’interni non riguarda solo la scelta dei mobili, come erroneamente si è portati a pensare, ma comprende anche la componente strutturale di un immobile, dalla pavimentazione ai rivestimenti, passando per le porte, gli infissi e i serramenti. Arredare una casa, un ufficio, un’attività commerciale, vuol dire dedicare cura e attenzione ai dettagli, perché sono proprio quelli che, alla fine, riescono ad atti-
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tore, con risultati degni di nota: Oltre 1 milione di tende prodotte; Capacità produttiva di 80mila tende l’anno; Ricerca&Design per sistemi di tende made in Italy e innovativi; Tecnologia&Soluzioni per l’abitare contemporaneo.
Rimuove l’ingombro della veneziana esterna; Protegge la veneziana dalla polvere e dagli agenti atmosferici esterni; Arreda l’ambiente in modo semplice, elegante e pratico.
Grazie alla sua struttura, la tenda interna al vetrocamera consente una illuminazione dell’ambiente regolabile in modo La fusione del lavoro artigianale con perfetto, creando la giusta atmosfera in nuove tecniche e materiali di costruzio- ogni stanza della casa, ufficio o attività ne, e l’attenzione sempre crescente per il commerciale e professionale. design e la cura estetica del prodotto finale, hanno permesso a Sunbell di Tenda interna al vetrocamera: imporsi sul mercato italiano e internazio- alla scoperta della linea Crystal nale, conservando la fiera attitudine La linea di tende di design interne al Made In Italy. vetrocamera made in Sunbell è denomiQuando la manualità, l’esperienza e la nata Crystal. creatività incontrano le nuove tecnologie, Il prodotto è composto da 5 elementi i risultati sono sotto gli occhi di tutti. principali, che riportiamo di seguito.
In alto, la tenda tecnica interna al vetrocamera, linea Crystal.
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La tenda interna al vetrocamera: una piccola rivoluzione Verso la fine degli anni ‘90, con la diffusione degli infissi dotati di vetrocamera – ovvero la presenza di una doppia lastra di vetro all’interno del telaio della finestra, in modo da formare una “camera” che funga da isolante termico – Sunbell ebbe un’idea che, nel giro di pochissimo tempo, avrebbe cambiato per sempre la storia dell’azienda: inserire una veneziana direttamente all’interno del vetrocamera. Nascono così, nel 2000, i primi sistemi di tenda di design in vetrocamera. Quali sono i vantaggi di questa soluzione? I più importanti sono senza dubbio tre:
Up&Down Batteria È il primo e unico sistema a batteria ricaricabile con brevetto europeo, dotato di attuatore magnetico senza fili e gestione elettronica esterna al vetro. Dal design innovativo, il prodotto si caratterizza per funzionalità, flessibilità e resistenza: non necessita di impianti elettrici dedicati e si adatta anche a serramenti scorrevoli. Si tratta di una soluzione molto pratica che consente la gestione della tenda all’interno del vetro, sia in termini di apertura e chiusura che in regolazione delle alette, tramite un semplice radiocomando esterno con batterie ricaricabili al litio.
due magneti in modo da posizionare la tenda nel modo desiderato. La tenda veneziana interna al vetrocamera Crystal è disponibile in varie finiture, come legno e alluminio, e in diverse colorazioni, con una predilezione per i colori tenui, come il beige, il bianco, il marrone e il celeste. Veneziana Crystal: eleganza e praticità Abbiamo sottolineato il valore innovativo della tenda interna al vetrocamera realizzata dall’azienda Sunbell, ma scegliere il prodotto Crystal vuol dire anche puntare su eleganza e praticità. Le finestre con tenda interna al vetrocamera hanno un fascino innegabile, sono eleganti, raffinate, e si adattano alla perfezione a ogni tipo di stile di arredamento, in particolare a soluzioni moderne e contemporanee, come l’industrial design. Al fascino e alla resa estetica, va affiancata la praticità di un prodotto che consente, con un semplice click su un radiocomando, oppure azionando dei comandi manuali presenti sulla finestra, di regolare la luminosità o di oscurare gli ambienti in base alle proprie necessità, per far entrare la luce del sole ma al tempo stesso garantire la privacy. Il prodotto perfetto, per ogni esigenza. Sunbell, il futuro è qui Una volontà d’innovazione che è continua spinta per Sunbell, portando l’azienda a un continuo processo di crescita e rinnovamento. È così che nel 2017 nasce la nuova linea di tende a rullo, ennesima dimostrazione della capacità di Sunbell di reinventare il passato. Estetica, ricerca dei materiali e cura dei dettagli sono il fulcro da cui nasce questa nuova linea e che la rende ideale per vestire con eleganza e stile italiano ogni ambiente.
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Alla base del funzionamento della veneziana una semplice trasmissione magnetica, che attiva gli impulsi di movimento della tenda. Un prodotto davvero originale, che può essere inserito agevolmente in ogni tipologia di vetrocamera e che è disponibile anche nella versione con pannello fotovoltaico. Suncen Sistema elettrico innovativo e funzionale, Suncen è ideale nel caso in cui sia necessario movimentare una o più tende contemporaneamente tramite pulsante a muro, oppure tramite un radiocomando a distanza. Compatibile con sistemi di domotica, Suncen non richiede interventi di pulizia della schermatura. L’elettronica posizionata fuori dal vetro garantisce resistenza e affidabilità nel tempo. Sunpass Tra le prime innovazioni motorizzate proposte da Sunbell, il sistema Sunpass si distingue per la membrana ultrasottile applicata direttamente sul vetro. Consente la movimentazione di tende singole oppure in gruppo. Sunround Il sistema Sunround permette di regolare la luminosità degli ambienti attraverso la rotazione di un piccolo pomolo che orienta le lamelle, chiudendole o aprendole a seconda delle esigenze. Impossibile da manomettere, è la soluzione ideale per gli edifici pubblici, come scuole, uffici e ospedali. Suncord È il sistema magnetico manuale che consente il sollevamento e l’orientamento delle lamelle attraverso l’utilizzo di due magneti, uno esterno e l’altro interno al vetro. Il comando esterno applicato sul cristallo è costituito da una corda chiusa ad anello che, in movimento, fa ruotare i
di Sonia Maritan
EXPERTISE ROMITI
legno
www.romitilegno.it
Un insolito contenzioso legato alla qualità della verniciatura, rivelatasi ottima: la percezione dell’anomalia, impegna all’osservazione ravvicinata, trattandosi di una variazione di tonalità e non di colore, ma molti utenti incapaci di comprendere la peculiarità del fenomeno, la classificano come una difettosità della qualità della verniciatura.
QUALITÀ DELLA VERNICIATURA DEL PINO SILVESTRE Il pino silvestre è la specie legnosa più diffusa nella produzione di serramenti per la propria valenza tecnologica, oramai consolidata, nella tipologia di semilavorato lamellare finger-joint. Un legno con ottimo rapporto qualità-prezzo che presenta delle porzioni inomogenee in quanto marcate da sensibili contrasti cromatici. In questa specie legnosa, il limite tra gli anelli annuali è chiaramente riconoscibile per la chiara differenza di densità e spessore delle pareti cellulari del legno tardivo e di quello primaverile. Il disegno caratteristico tracciato dalla venatura non è ancora evidente allo stato fresco, appare marcarsi sia al tatto che alla vista, con il più intenso scurirsi dell’alburno fino al color miele e con sfumature rosso brune del durame. Alcune volte, il fenomeno dell’equilibratura igroscopica del legno implica dei ritiri di anelli con diverse densità e lo scorrimento degli stessi con un processo di alterazione che pare ricondurre – in modo ingannevole perché non vero – a una carenza di levigatura. Mentre le alterazioni fisiche non sono più reversibili e tangibili, quelle cromatiche sono, in prima battuta, inesistenti sulla verniciatura semitrasparente o tonalizzata. Queste possono dare delle variazioni sensibili della tonalità se la finitura sarà del tipo bianca “semicoprente” con una variabilità di risultato che è funzione della concentrazione, più o meno intensa, al variare dei pigmenti usati per la formulazione delle resine.
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1 e 2: La superficie verniciata può sviluppare delle anomalie dovute al fenomeno della equilibratura del legno, dopo la verniciatura. 3: I fenomeni di marcatura cromatica del supporto sono tardivi e appaiono in modo sfumato.
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I due fenomeni descritti, morfologici (rugosità della superficie) e dell’apparenza della superficie (variazione della tonalità) sono inconvenienti marginali che non potranno classificarsi nella categoria dei difetti, ma delle anomalie. L’ultimo è spesso marcato e diffuso per ampie porzioni, appare dopo lungo periodo (tre/sei mesi) dalla consegna e, come nel caso in questione resta invisibile fino alla consegna dei serramenti. Nel caso di fattispecie illustrato dalle immagini, la verniciatura è stata effettuata da oltre tre mesi, ma presenta un sorprendente fattore di “attenuazione” della copertura, limitato a piccole porzioni diffuse nel solo 3 % dei componenti dei serramenti. La vernice, bene applicata con il giusto spessore (di 180 micron umidi), assume l’aspetto di una “velatura” per alcune porzioni così differenziate nel colore del legno e dunque tonalizzate nell’aspetto finale della copertura, con una sorta di efflorescenza del supporto. La differenza di colorazione, si traduce in una banale variazione della tonalità della parte esterna, ma molti utenti inca-
EXPERTISE
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4 e 5: Il legno potrà presentare delle variazioni cromatiche che affiorano in superficie per ampie porzioni. 6: La percezione della anomalia, impegna all’osservazione ravvicinata, trattandosi di una variazione di tonalità e non di colore.
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paci di comprendere la peculiarità del fenomeno, la classificano – in modo imprudente e sproporzionato – come una difettosità della qualità della verniciatura. Ben diversamente, la resina filmante è bene adeguata ad assolvere alla funzione richiesta di protezione, e non presenta nessun deficit prestazionale. Sul punto è bene stigmatizzare che il supporto è stato trattato con una mano di prodotto impregnante e una mano di intermedio, propedeutico al miglior aggrappaggio del film bianco semicoprente (pigmentato) finale. Il parere della perizia stragiudiziale è stato confortante: trattasi di un carattere che afferisce all’apparenza del serramento e non inficia la sua durabilità e stabilità del sistema di verniciatura impiegato. I serramenti esterni non possono – giusto per la loro naturale collocazione outdoor – detenere dei requisiti di regolarità e continuità dell’apparenza ispirati ai mobili di arredamento per l’interno, questo principio è sistematico nell’approccio comune ma dovrà essere sdoganato alla verifica di qualità richiesta sui serramenti che sono prodotti eminentemente deregolati alle pretese di apparenza, per la loro particolare destinazione d’uso.
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L’INDUSTRIA DEL MOBILE
aprileapril 2016 anno 58
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335 febbraio 2016 anno 95 dal 1922
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l’energia su misura, per le aziende e per l’ambiente
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dal 1924
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divisione contract
di Sonia Maritan
FOCUS EKU alluminio
www.eku.it
Approfondiamo il tour promozionale dei nuovi serramenti in alluminio della gamma Eku Perfektion, partita il 4 novembre scorso da Sesto San Giovanni a Milano, di cui abbiamo già trattato nello scorso numero, dando qui particolare rilievo ai relatori della giornata: Marco Galliani l’AD del Gruppo Profilati, Mauro Durazzi il direttore commerciale della divisione profili per l’edilizia di Profilati, Pietro Gimelli che presenta il progetto del “supermarchio” del serramento, Gianluca Buscaroli ed Enrico Contarato che raccontano nel dettaglio i nuovi prodotti di Eku e Antonio D’Albo del Consorzio LegnoLegno che tratta con Alessandra Parmeggiani delle recenti iniziative per la qualificazione della posa in opera. In definitiva questa lunga trattazione non si limita a proporre i prodotti Eku, seppur intrisi di innovazioni, ma affronta tematiche cruciali per il settore, quali mercato, normativa e posa in opera, che sono indispensabili strumenti di lavoro per il serramentista.
QUANDO IL PRODUTTORE DI PROFILATI "FA SCUOLA" Il Gruppo Profilati ha presentato al mercato il completamento della gamma Eku Perfektion e gli innovativi sistemi per far fronte ai requisiti stringenti di trasmittanza termica che sono entrati in vigore in Lombardia e in Emilia Romagna a partire dal 1° gennaio 2017. Il tour, iniziato il 4 novembre a Sesto San Giovanni in provincia di Milano, è poi proseguito il 18 a Treviso, presso Alpex, centro distributivo del Gruppo, quindi ha fatto tappa a Roma il 2 dicembre presso l’Eku Sistemi Roma. Nei primi mesi del 2017, subito dopo il BAU di Monaco dove li abbiamo incontrati e abbiamo intervistato Marco Galliani, il 10 febbraio vi è stato l’incontro presso C&S Profilati Puglia, centro distributivo di Taranto e poi il tour si concluderà a Bologna. MARCO GALLIANI: PROTAGONISTI I PRODUTTORI «Lo scopo del primo incontro – afferma Marco Galliani, AD del Gruppo Profilati, che ha aperto i lavori – come di quelli successivi, è quello di fornire ai serramentisti gli strumenti per competere di più e meglio sul mercato. I nuovi prodotti, così come tutte le soluzioni della gamma Perfektion, sono stati sviluppati perseguendo la continuità di quella filosofia di differenziazione partita due anni fa che si concretizza oggi in due concetti: alta qualità progettuale e massima semplificazione costruttiva. Anche il Perfektion Slide, scorrevole dalle linee minimal, può essere interamente costruito dal serra-
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MAURO DURAZZI: SERRAMENTISTI QUALIFICATI Il valore di questi prodotti, però, va adeguatamente sottolineato e presentato al consumatore. Come ricorda Mauro Durazzi, Direttore commerciale della divisione profili per l’edilizia di Profilati, il produttore di infissi in alluminio è bravissimo nella produzione, ma meno nella capacità di vendita. Un limite che si è fatto sentire durante il crollo del mercato, ridotto del 50% dal 2008 a oggi, e l’arrivo delle nuove regole per il mondo del serramento (certificazione energetica, marcatura CE, ecc.). Occorre quindi correre ai ripari e cercare di riguadagnare quelle quote di mercato perse a favore del PVC. Un aiuto in tal senso può venire dall’iniziativa promozionale di Unicmi. «Con Pietro Gimelli di Unicmi abbiamo
Nella pagina a sinistra Marco Galliani, AD del Gruppo Profilati, durante l'intervista a Sesto San Giovanni (Mi) è insieme a Sonia Maritan. Qui sotto e nella pagina successiva Mauro Durazzi, Direttore commerciale EKu, durante il suo intervento.
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mentista nella sua officina. In questo modo i serramentisti saranno attori autonomi del proprio mercato grazie a prodotti di alta gamma. Del resto solo posizionandosi in una fascia non aggredibile dalla concorrenza, si possono salvaguardare i propri margini e guadagnare». Entrando più nello specifico Marco Galliani afferma ancora, rivolgendosi alla platea: «Non c’è nessun altro prodotto di questo tipo che possa essere interamente fatto dai serramentisti, tutti questi prodotti hanno componenti integrali o parziali che normalmente vengono forniti dalla casa madre. Questo è un prodotto del quale potete acquistare le barrette come fate con i prodotti normali e lo potete realizzare interamente nelle vostre officine e questo vi consente di essere totalmente attori sul mercato per un prodotto di fascia altissima. Perfektion Slide riceve il massimo della sua espansione tecnologica ed estetica nel “nuovo”, in quanto nella sostituzione è un po’ complesso farlo, però anche nella sostituzione ha una sua validità. Noi siamo una delle pochissime aziende di estrusori che ha investito in modo massiccio in questi anni, per creare un discorso coerente finalizzato a far fare un salto di qualità all’offerta del mercato che rappresentiamo. C’è poi un fenomeno che sottolinea la validità delle nostre scelte, rappresentata da molti serramentisti che sono tornati all’alluminio, perché gli altri prodotti non fanno guadagnare. Il guadagno è la cartina al tornasole dell’efficienza, il guadagno è un diritto e un dovere verso i nostri dipendenti, se noi mettiamo della passione dobbiamo guadagnare. Sostanzialmente adesso declineremo tutto quello che abbiamo detto nei dettagli tecnici: “Il rafforzamento vostro è la nostra forza di permanenza”».
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condiviso delle attività importanti, perché le normative nel nostro settore, richiedono oggi un approccio più mirato. Prima non c’erano regole: l’andamento degli investimenti delle costruzioni in Italia fino al 2007 era entusiasmante, ma in questi anni si è ridotto del 50%. La certificazione energetica è diventata obbligatoria anche nel serramento e nel 2010 è diventata obbligatoria la marcatura CE, cioè tutto ciò che riguarda gli aspetti procedurali dell’attività produttiva. Indubbiamente le regole sono arrivate proprio nel periodo peggiore quando il mercato era in forte contrazione e tutto questo ha contribuito a irrigidire il mercato, perché i serramentisti che in qualche modo avevano il vantaggio di essere annoverati fra coloro che facevano prodotti di qualità con processi produttivi di qualità, sono stati assorbiti in un contesto generale. Va anche sottolineato che la capacità commerciale del serramentista non eccelle. In questi anni abbiamo cercato di supportarvi evitando che in alcune aree il serramento di alluminio fosse troppo penalizzato, abbiamo fatto dei brainstorming abbastanza importanti, rilevando che se da un lato il mondo della costruzione era in crisi, dall’altro perlomeno il mondo della ristrutturazione manteneva un andamento positivo. In ogni caso le aziende devono muoversi e per muoversi devono fare nuovi prodotti e nuovi sistemi, ma nel contempo noi riteniamo importante fare qualcosa per il settore dell’alluminio per far sì che i serramentisti vengano alleggeriti e per dare più slancio alla propria attività. L’iniziativa che Pietro Gimelli vi illustrerà, in maniera molto più approfondita, parte da queste premesse e consiste nel creare un gruppo di serramentisti identificabili con il supermarchio: marchio CE e normative vigenti vi classificano come serra-
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mentista di qualità, il quale prevede che a fronte di un’installazione, un ente terzo controlli l’operato. Il problema però è che questa volontà di implementare la qualità si scontra con un mercato che è calante e poco propenso a cogliere il cambiamento. Questo ci ha indotto a tentare di rendere più forte l’attività di informazione e assieme ai colleghi di Unicmi abbiamo cercato di creare un comparto del serramento di alluminio che dia più importanza alla logica della comunicazione: quando viene impiegato un componente di alluminio in un mobile questo si qualifica, mentre nel serramento no! Questo significa che c’è qualcosa che non va, bisogna agire, creando valore attorno al serramento in alluminio. Ci siamo allora chiesti cosa in questo momento sia rappresentativo della novità? Il mondo del web. Tutto ciò che è comunicazione passa dal web. Il mondo del web è molto apprezzato da chi vuole conoscere, non comprare (perché l’Italiano
PIETRO GIMELLI: IL PROGETTO DEL “SUPERMARCHIO” Pietro Gimelli, Direttore generale di Unicmi, ha quindi presentato in anteprima il progetto di comunicazione digitale volto a riconquistare quote di mercato a favore del serramento in alluminio. «La prima cosa che abbiamo constatato è che l’82% delle persone che hanno iniziato il percorso di acquisto di un serramento avevano prima cercato su internet, questo è un dato fondamentale. Su moltissimi intervistati, tra gli acquirenti determinati a comprare un serramento di allu-
In questa pagina e nella successiva Pietro Gimelli, Direttore generale Unicmi, mentre illustra InFissaPer, la compagna pubblicitaria nata per promuovere il serramento in alluminio, che nel riquadro colorato viene approfondita. A questo progetto di comunicazione digitale dedicato all’alluminio e ai serramenti in alluminio hanno aderito i principali players del comparto.
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non lo fa). Il comparto ha deciso di fare un’azione a sostegno del settore con una campagna di sensibilizzazione sulla qualità del serramento di alluminio, attraverso il web. Abbiamo un nuovo sito che viene gestito in maniera quotidiana: informazione sulla persiana, sugli scorrevoli, sulla trasmittanza, questi temi vengono catapultati sui social come face book, instagram, prendendo il privato a portandolo sul sito. Nel sito ci sarà una sezione dedicata alle aziende partner. Personalmente non credo che questa attività porterà risultati in termini di vendita ma è sufficiente che porti a degli effetti di comunicazione. Questo poi è propedeutico rispetto alla promozione del supermarchio: un gruppo di serramentisti qualificati selezionati da noi all’interno di questo sito. Su questi serramentisti opereremo a breve anche riguardo l’installazione».
minio, la maggior parte è stata poi convinta dal rivenditore a optare per un serramento in PVC. Questo significa che noi abbiamo un problema a rappresentare la qualità del nostro prodotto. Abbiamo accettato la sfida delle prestazioni energetiche e ci siamo concentrati solo su quelle, senza dire che sono luminosi, si possono fare più grandi, sono molto più belli e lavorabili. Abbiamo detto solo che avevano le stesse prestazioni tecniche del PVC. Il sistema diverso parte dall’idea che bisogna dire che abbiamo dei prodotti superiori. Dopo il passo iniziale, bisogna fare quello successivo e dire quali sono i serramentisti che si distinguono per qualità superiore. Noi, fin qui, dopo tanti depliant, dispense, etc, non abbiamo concluso niente, gli altri hanno investito moltissimo nella comunicazione in televisione. Questa volta non è così: abbiamo i grandi produttori di componenti per i serramenti in alluminio che hanno deciso di investire molto denaro e faranno un grande “rumore”, tutti si devono sintonizzare su questo “rumore”, che deve essere legato alla voglia di qualificarsi e distinguersi e dopo verrà il vostro turno e dovrete “ballare” voi. Per dodici mesi il serramento di alluminio sarà alla ribalta dei pensieri del consumatore. Il nostro obiettivo è addirittura di parlare
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a chi del serramento non importa nulla. Questa cosa parte a breve con un marchio specifico». Pietro Gimelli, poi restituisce un’interessante analisi del mercato riguardo i fruitori internauti a cui si rivolgerà la campagna – ormai, mentre scriviamo, avviata – a favore del serramento in alluminio. «Il mercato dei serramenti in alluminio è in contrazione perché non si fanno nuove costruzioni e ancora per un anno non se ne faranno. Devono ripartire le infrastrutture obbligatoriamente. Nel recupero però si vendono quattro milioni di finestre. Ci sono
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LE AZIENDE PARTNER IN FISSA PER si candida dunque a diventare il punto di riferimento per chi desidera coniugare bellezza e sicurezza, sostenibilità ambientale e sostenibilità economica dell’investimento nel tempo, protezione della propria intimità e luminosità, status e consapevolezza. È anche uno strumento utile per scegliere la qualità all’interno dell’offerta di mercato: una vetrina attraverso la quale conoscere i principali marchi di prodotto e
componenti del serramento in alluminio. IN FISSA PER è realizzata esclusivamente su piattaforma web perché l’universo digitale rappresenta oggi il luogo ideale per consolidare la propria immagine di brand, creare valore e promuovere la qualità dei propri prodotti. Gli utenti web nel nostro Paese sono infatti in continua crescita: 42,2 milioni di italiani possono accedere a Internet da qualsiasi strumento e luogo e sono 29,5 milioni gli italiani dai due anni in su che navigano almeno una volta al mese. La total digital audience nel giorno medio, invece, è rappresentata da 22,8 milioni di utenti, online per 2 ore e 13 minuti. Una presenza digitale costante e curata diventa fondamentale, quindi, per comunicare con i propri target di riferimento e trasmettere idee e valori. Il web e i social giocano un ruolo sempre più importante anche nei processi che determinano le decisioni d’acquisto degli utenti: dai dati di consumo sulla fruizione mensile, emerge che il 93,4% degli utenti online consulta siti o applicazioni di ricerca (sotto la categoria “search”) e l’87,3% i social network. In questo contesto, Unicmi e le principali aziende della filiera italiana del serramento in alluminio hanno scelto di investire in modo innovativo, sul digital e sul social (Facebook, Instagram, Linkedin, Youtube, Google Plus), scommettendo sulle potenzialità della piattaforma digitale e sull’autorevolezza di una comunicazione di un intero sistema industriale.
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615mila acquirenti di finestre a cui bisogna spiegare che l’alluminio è migliore. Il progetto che abbiamo in mente è quello di recuperare quote di mercato dal PVC e dal legno: chi vuole una bella finestra la vuole d’alluminio. Questo è il primo obiettivo. Bisogna scordarsi della prestazione energetica, quello è un prerequisito. Tutte queste qualità sono le qualità dell’alluminio. Il progetto prevede di influenzare tutti i momenti del percorso d’acquisto, dal primo momento in cui si ragiona di casa e di serramento, il potenziale cliente deve incontrare su internet prima di tutto i serramenti di alluminio: seicentomila persone nei prossimi dodici mesi. L’alluminio deve rappresentare una scelta legata a un gusto, a un principio e a un bisogno. Per questo abbiamo raccolto la grande disponibilità dei produttori di profilati. Voi utilizzate questi argomenti e replicateli. Createvi una pagina Facebook. 37,7milioni di italiani utilizzano internet tutti i giorni, 15 milioni di italiani acquistano on line, 28 milioni di italiani sono sui social network. Estetica, design, durata, sostenibilità, assenza di manutenzione, sono le qualità del serramento in alluminio, che però nella campagna non verranno enunciate direttamente: parleremo invece di utilizzi prestigiosi dell’alluminio e li legheremo a un ragionamento sul serramento. La scelta di fare una campagna solo su internet è motivata dal fatto che volenti o nolenti il consumatore prima di acquistare si informa sul web, per 12 mesi attraverso digital advertising, social network e un sito dedicato, si promuoveranno le caratteristiche e i benefici del serramento in alluminio: abbiamo bisogno di far rumore, di raccontare al mercato quanto “figo” è il serramento in alluminio”. Ci saranno 56 milioni di impressions sulla qualità dei serramenti in
IL MESSAGGIO DELL’ASSOCIAZIONE IN FISSA PER è un progetto di comunicazione digitale dedicato all’alluminio e ai serramenti in alluminio, promosso da UNICMI, Unione Nazionale delle Industrie delle Costruzioni Metalliche, dell’Involucro e dei serramenti e dalle più rappresentative Aziende italiane della filiera industriale dell’involucro edilizio e pensato per fornire al consumatore italiano tutte le informazioni utili per apprezzare le qualità e le caratteristiche dell’alluminio. IN FISSA PER è una campagna realizzata non da una singola Azienda per un singolo brand, bensì da un’associazione e dai principali players del comparto, finalizzata a evidenziare le peculiarità di un materiale, l’alluminio, e la sua interazione con il vetro e le tecnologie più sofisticate per la realizzazione di finestre di alta qualità. IN FISSA PER rappresenta quindi il primo importante step di un intero comparto industriale per fare sistema e diffondere informazioni sul serramento italiano di qualità di alluminio, attraverso le innumerevoli suggestioni emozionali che l’alluminio rappresenta nella vita quotidiana di milioni di donne e di uomini e attraverso gli skills qualitativi che solo una finestra di alluminio può offrire nel tempo.
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Nella foto a destra Gianluca Buscaroli, Responsabile dell'Ufficio tecnico, mentre illustra i recenti aggiornamenti tecnici.
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alluminio sulla rete, non è mai successo che un comparto industriale investisse così tanti soldi solo su internet, non c’è nessuna industria di serramenti in PVC che investa un quarto di quello che investiamo noi. 850mila persone matematicamente verranno sul nostro sito, che parlerà di alluminio in tutte le sue eccellenze. Anche se poi sta a voi venderli! Abbiamo fatto l’analisi dei prezzi medi dei serramenti in legno, in alluminio, in PVC, a Nord, Centro, Sud e Isole. Sappiamo che se si tratta di prodotti buoni anche quelli in PVC non costano così poco. Abbiamo mandato due architetti e abbiamo chiesto loro di avere questi prezzi: ci sono voluti due mesi e mezzo per avere 200 preventivi inerenti il PVC, tre mesi per avere quelli del legno, cinque mesi per avere quelli concernenti l’alluminio. Bisogna invece rispondere in termini più tempestivi con i preventivi. Il sito è solo il luogo indispensabile per far confluire la comunicazione, poi comincia il resto, che dipende da voi. I serramenti di alluminio hanno bisogno di un marchio di qualità per la posa. Bisogna qualificarsi, perché la posa è un servizio serio che prevede di essere capaci e di rispettare precise regole per distinguersi. Noi abbiamo preso l’impegno di presentare entro il primo trimestre del 2017, il marchio di qualità della posa del serramento in alluminio, con verifica casuale ogni due anni, con le prove, con i corsi di qualificazione. È un altro bell’argomento di vendita. Dal marchio di qualità sulla posa al marchio di qualità sul prodotto – che non vada però a ledere i gruppi industriali che hanno i loro prodotti – ci occuperemo di ogni aspetto». La campagna, che ha richiesto un investimento di 400mila euro, punterà a raggiungere 56 milioni di impression
e a intercettare 850 mila potenziali acquirenti portandoli sul sito. L’iniziativa fa parte del progetto di un “supermarchio” per il serramento in alluminio, comprensivo di una posa in opera qualificata – elemento oramai imprescindibile – elaborato da Unicmi con la collaborazione di primari gammisti e accessoristi. GIANLUCA BUSCAROLI: AGGIORNAMENTI NORMATIVI Tra i protagonisti della giornata vi sono stati i nuovi prodotti. Gianluca Buscaroli, Responsabile dell’Ufficio tecnico, ha presentato dapprima il sistema EKU 66 TT High Performance che pur avendo una sezione ridotta dei profili (telaio da 66 mm offre un alto grado di prestazione termica, reso possibile dall’impiego di barrette, guarnizioni e inserti isolanti realizzati con nuovi materiali a bassissimo valore lambda. L’EKU 66 TT HP rappresenta quindi la soluzione ideale per quelle Regioni, come la Lombardia e l’Emilia Romagna, che hanno anticipato l’obbligo degli edifici a energia quasi zero rispetto alle scadenze fissate dalla normativa nazionale e dalla
In questa pagina i disegni tecnici e le isoterme del sistema Eku 66 TT High Performance, dotato di barrette, guarnizioni e inserti isolanti realizzati con nuovi materiali a bassissimo valore lambda.
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Nella pagina a destra, i disegni tecnici dei nodi del nuovo sistema Eku Perfektion Slide.
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direttiva europea 2010/31/UE. Il suo primo intervento riguarda proprio gli aggiornamenti normativi. «Dal 26 giugno 2015 sono stati emessi tre nuovi decreti dal Ministero dello Sviluppo Economico sull’efficienza energetica che sono entrati in vigore dal primo ottobre del 2015. Con questi decreti si va dagli interventi che coinvolgono meno del 25% degli edifici a quelli a emissione quasi zero, che nel giro di qualche anno saranno la norma. All’interno di questi decreti abbiamo la definizione dei requisiti minimi secondo il livello di intervento. Per edifici di nuova costruzione si intendono quei fabbricati il cui titolo abilitativo sia stato richiesto dopo l’entrata in vigore del decreto. Sono assimilati agli edifici di nuova costruzione gli edifici sottoposti a demolizione e ricostruzione, qualunque sia il titolo abilitativo necessario, e gli ampliamenti di edifici esistenti la cui nuova porzione abbia un volume lordo climatizzato superiore al 15% di quello esistente o comunque superiore a 500 m3. Per interventi di ristrutturazione importante di primo livello si intendono quelli che interessano l’involucro edilizio con un’incidenza superiore al 50% della superficie disperdente lorda complessiva dell’edificio, comprendendo anche la ristrutturazione dell’impianto termico per il servizio di climatizzazione invernale e/o estiva asservito all’intero edificio. Per interventi di ristrutturazione importante di secondo livello si intendono quelli che interessano l’involucro edilizio con un incidenza superiore al 25% della superficie disperdente lorda complessiva dell’edificio e possono interessare l’impianto termico per il
servizio di climatizzazione invernale e/o estiva. Negli interventi di riqualificazione energetica rientrano gli interventi non riconducibili agli interventi succitati e che hanno un impatto sulla prestazione energetica dell’edificio. Rientrano quindi anche: • le ristrutturazioni che interessano l’involucro edilizio con un incidenza inferiore o uguale al 25% della superficie disperdente lorda complessiva dell’edificio e/o consistono nella nuova installazione, nella ristrutturazione di un impianto termico asservito all’edificio o di altri interventi parziali, ivi compresa la sostituzione del generatore; • gli ampliamenti di edifici esistenti la cui nuova porzione abbia un volume lordo climatizzato inferiore o uguale al 15% di quello esistente o comunque inferiore a 500 m3. Per la riqualificazione energetica e ristrutturazione di secondo livello per i serramentisti e i rivenditori di porte e finestre è soprattutto importante il decreto su “Applicazione delle metodologie di calcolo delle prestazioni energetiche e definizione delle prescrizioni e dei requisiti minimi degli edifici” che riporta in Tab. 4 dell’Appendice B i valori Uw da rispettare nel caso di riqualificazione energetica e ristrutturazione di secondo livello. Il valore di riferimento per la riqualificazione energetica è di 3,20 U (W/m2K) per la zona A e B, per la zona C è di 2,40, per la zona D è di 2,10, per la zona E di 1,90 e per la zona F di 1,70, da rispettare per tutti gli edifici dal 1 luglio 2015. Questi valori saranno abbassati progressivamente, infatti, nel 2021 il valore di riferimento per la riqualificazione energetica è di 3,00 U (W/m2K) per la
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zona A e B, per la zona C è di 2,00, per la zona D è di 1,80, per la zona E di 1,40 e per la zona F di 1,00 (vedi tabella). In Lombardia bisogna arrivare quindi al valore di 1,40 U (W/m2K). Tabella 4/Appendice B
Per le nuove costruzioni e le ristrutturazioni di primo livello, i limiti di trasmittanza termica per i serramenti devono essere indicati nel capitolato e devono essere allineati con quanto previsto dalla relazione tecnica (ex relazione di conformità Legge 10/91), necessariamente depositata in comune insieme alle tavole progettuali al fine di ottenere il titolo abitativo all’intervento (es. Permesso di costruire per quanto riguarda la nuova costruzione), sulla base dei valori definiti per l’edificio di Tabella 4/Appendice A
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riferimento riportati nella Tabella 4 dell’Appendice A del decreto precedentemente menzionato sui requisiti minimi (vedi tabella).. Con questi decreti la relazione tecnica, che deve essere redatta da un tecnico abilitato, è obbligatoria anche per la riqualificazione energetica e nel caso di sostituzione di pochi serramenti diventa un costo significativo rispetto all’effettivo valore della commessa: per questo le Associazioni di settore stanno richiedendo l’introduzione di una relazione tecnica semplificata meno onerosa. Un altro aspetto importante di questi tre decreti è anche il valore di trasmissione solare, che deve essere dichiarato e inferiore a 0,35 ggl+sh. Ulteriore questione delicata è rappresentata dal coefficiente globale di scambio termico H’T in funzione del rapporto area/volume dell’edificio. Ci possono essere casi in cui la parte opaca dell’involucro, quella che solitamente presenta valori molto bassi di trasmittanza termica, è ridotto al minimo o addirittura non esiste e quindi la parte trasparente potrebbe non raggiungere i valori del decreto: ci si aspetta una modifica del decreto per non precludere del tutto i valori di facciata continua. Questi decreti hanno dei punti che non sono chiari e penalizzano il nostro lavoro. Dopo una lunga attesa, il Ministero dello Sviluppo Economico (MISE) ha chiarito molti punti sollevati da UNICMI e altre associazioni ed enti di categoria sui decreti in materia di efficienza energetica in edilizia del 25 Giugno 2015 (Decreto Requisiti Minimi, Decreto Linee Guida Attestato di Prestazione Energetica). Tra i chiarimenti più attesi compare quello relativo alla prescrizione del
specificando che, nel caso di interventi di riqualificazione energetica così come definiti dal Decreto Requisiti Minimi, essa possa essere compilata in modo parziale limitandosi a dichiarare: • la permeabilità all’aria e la trasmittanza termica dei serramenti di nuova fornitura; • il soddisfacimento della verifica della trasmittanza dei serramenti di nuova fornitura con i valori limite previsti dal Decreto Requisiti Minimi in funzione della zona climatica; • la trasmittanza dei serramenti esistenti oggetto di sostituzione; • il soddisfacimento della verifica del valore del fattore di trasmissione solare totale gtot per le chiusure tecniche trasparenti delimitanti il volume climatizzato verso l’esterno con orientamento da Est a Ovest, passando per Sud con il valore limite di 0,35 previsto dal
Sopra, alcune immagini di isoterme del nodo centrale, dell'anta interna e di quella esterna di Eku Perfektion Slide.
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Decreto Requisiti Minimi sul fattore di trasmissione solare totale ggl+sh che, di fatto, a oggi, risultava inapplicabile. Il MISE ha chiarito che il requisito sul fattore di trasmissione solare totale ggl+sh può essere inteso come limite sul parametro di trasmittanza energetica solare totale gt (sinonimo gtot), definito a livello delle norme tecniche armonizzate di riferimento, obbligatorie per l’immissione sul mercato delle schermature solari (chiusure oscuranti, tende esterne). Tale requisito – ottemperabile in presenza di qualsiasi tipologia di schermatura solare (chiusure oscuranti, tende esterne) in posizione interna, esterna e integrata nella vetrazione – è da calcolare ai sensi delle norme tecniche europee di riferimento (UNI EN 13363-1 oppure UNI EN 13363-2, UNI EN 14501) richiamate anche dal Decreto Requisiti Minimi. Il MISE ha poi fornito indicazioni in relazione all’obbligo di relazione tecnica
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In questa pagina e in quella a destra particolari tecnici dei carrelli registrabili dello scorrevole Eku Perfektion Slide.
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Decreto Requisiti Minimi (con l’eccezione per la categoria E.8). Viene inoltre specificato che – solo nel caso di riqualificazione energetica e in presenza di chiusure oscuranti o di tipologie di superfici trasparenti per le quali risulti soddisfatta la verifica del valore del fattore di trasmissione solare totale gtot – la relazione tecnica possa essere sostituita dalla dichiarazione dell’impresa esecutrice attestante la trasmittanza dei serramenti esistenti sostituiti e dalla documentazione attestante la marcatura CE sui serramenti di nuova fornitura redatta dal Fabbricante.
Tale documentazione dovrà obbligatoriamente riportare la trasmittanza termica, la permeabilità all’aria dei serramenti di nuova fornitura e il valore del fattore di trasmissione solare totale gtot. In presenza di chiusure oscuranti il valore del fattore di trasmissione solare totale può non essere riportato, in quanto si considera automaticamente soddisfatta la verifica del valore limite di 0,35 previsto dal Decreto Requisiti Minimi (con l’eccezione per la categoria E.8). L’ultimo chiarimento di interesse per il settore fornisce indicazioni sulla
modalità di valutazione della trasmittanza delle chiusure trasparenti/opache, ai fini del rispetto dei limiti ministeriali previsti in funzione della zona climatica nell’ambito degli interventi di ristrutturazione di secondo livello e di riqualificazione energetica. Il MISE specifica che la trasmittanza può essere valutata ai sensi delle metodologie di prova o di calcolo, e relative regole di estensione dei risultati, previste dalle norme di prodotto di riferimento per l’apposizione della marcatura CE e dalle norme tecniche ivi richiamate. Conseguentemente per i serramenti soggetti alla norma di prodotto UNI EN
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Nella pagina a fianco in alto a destra due particolari tecnici di Eku 66 TT HP e poi una serie di disegni tecnici delle soluzioni di chiusura multipunto e vano telaio di Eku Perfektion Slide.
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14351-1 la trasmittanza termica può essere valutata ai sensi della norma UNI EN ISO 10077-1 con il metodo del serramento campione/normalizzato e con le relative regole di estensione dei risultati previsti dalla UNI EN 14351-1 stessa, così come indicato anche dalle regole di accesso alle detrazioni fiscali del 65% per gli interventi di sostituzione delle chiusure trasparenti/opache. Nessun chiarimento invece è stato fatto riguardo il valore del coefficiente globale di scambio termico. Come è noto sia la Lombardia che l’Emilia Romagna hanno anticipato di due anni l’obbligo degli edifici a energia quasi zero rispetto le scadenze fissate dalla normativa nazionale e dalla direttiva europea 2010/31/UE. La Lombardia è stata la prima regione italiana ad avere per legge, dal 1° gennaio 2016, gli edifici a energia quasi zero per nuove costruzioni e ristrutturazioni di primo livello, sia pubblici che privati, imposti dalla direttiva europea 2010/31/UE anticipando la
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Sopra un particolare tecnico e l'illustrazione dei vantaggi del sistema Eku 66 TT High Performance. Sotto la tabella riporta i valori di trasmittanza termica Uw delle serie Eku.
scadenza prevista dai decreti nazionali, con un drastico taglio delle trasmittanze termiche dei componenti finestrati. Solo nel caso di riqualificazione energetica e ristrutturazione di secondo livello era previsto lo slittamento al 1° gennaio 2017, e adesso per tutte le tipologie di intervento si deve far riferimento al valore di Uw di 1,40 (W/m2K) per la zona climatica E. Sulla scia della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale dei tre decreti sull’efficienza energetica anche la Regione Emilia Romagna ha provveduto ad aggiornare, come la Regione Lombardia, la disciplina sui requisiti minimi di prestazione energetica degli edifici e la certificazione energetica. Rispetto a quanto indicato nei decreti nazionali, per gli edifici pubblici, tale scadenza è stata anticipata al 1° gennaio 2017, mentre per gli edifici privati, nuovi e ristrutturati si parte dal 1° gennaio 2019 e c’è rispettivamente un anno e tre anni di tempo per adeguarsi a questi nuovi valori». GIANLUCA BUSCAROLI: PERFEKTION SLIDE ED EKU 66 TT HP Nel suo intervento quindi Gianluca Buscaroli ha sottolineato come il sistema Eku 66 TT HP abbia le potenzialità per inserirsi in ogni contesto architettonico offrendo un alto isolamento termoacustico, resistenza e sicurezza: un ulteriore punto di forza è la possibilità di montare qualsiasi tipo di vetro antisfondamento a mono e doppia camera. Attraverso dei kit supplementari, infine, l’anta-ribalta di Eku 66 TT HP può arrivare alle più alte classi di antieffrazione. L’attenzione si è poi spostata sulle caratteristiche del nuovo EKU Perfektion Slide, scorrevole minimal (mostra centrale di soli 30 mm) studiato in modo tale da facilitare il serramentista sia in
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Sopra due esempi di EKU Perfektion Slide. Sotto due rendering del Perfektion Light e due disegni che illustrano la finestra battente e la porta finestra 1 e 2 ante con vetro doppio e triplo.
fase di lavorazione sia in fase di montaggio. Tra le caratteristiche principali: carrelli con ruote parallele che possono portare carichi fino a 500 Kg, profili a taglio termico, vetrazione con guarnizioni e sigillature strutturali parziali, possibilità di inserimento di una doppia vetrocamera. Anche in questo caso prestazioni d’eccellenza: uno scorrevole a 2 ante, 3.000×2.500 mm, con vetro Ug pari a 0,6 W/m2K, Psi uguale a 0,05 W/mK offre una trasmittanza termica Uw di 1,12 W/m2K con il telaio in vista e 0,84 W/m2K con telaio incassato. «Perfektion Slide è stato studiato con delle basi progettuali fissate fin dall’inizio. Purtroppo per le nuove normative anche dal punto di vista dell’efficienza energetica siamo costretti a inserire
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anche un tipo diverso di vetrazione, quindi abbiamo studiato un upgrading in modo da inserire anche una vetrazione tripla. Una cosa importante è che si tratta di un’anta che può essere vetrata con sigillature parziali, quindi se abbiamo delle ante, di misura normale, si può utilizzare una vetrazione classica e non un’anta strutturale che impone di portare l’anta dal vetraio che realizzi poi la sigillatura. Le guarnizioni di vetrazione danno anche un’estetica finale al prodotto, perché le sigillature in alcuni casi possono non venire bene. L’altezza della cava è di quindici millimetri e permette l’inserimento del vetro all’interno dell’anta. L’altra base importante è quella di disporre di componenti standard della gamma Perfektion: tra cui le barrette e le squadrette esterne. Ulteriore aspetto importante per un prodotto minimale come questo è la facilità di montaggio che prevede la soluzione con tagli a 45 gradi: non abbiamo snaturato questo telaio con dei tagli a 90 gradi, ma tagliamo il telaio e inseriamo le squadrette con le spine per restare nello standard delle vostre officine. Abbiamo condito il tutto con il carrello e la chiusura di nuova concezione, altro fattore del progetto è il telaio a scomparsa. Nel mercato ci sono anche prodotti con la mostra di 20-22 mm, si tratta di ante strutturali, con la scelta adottata dal Perfektion Slide la mostra è comunque molto ridotta, e inoltre abbiamo semplificato il montaggio: il serramentista può montare la vetrazione da solo. Abbiamo sia l’anta che il telaio a taglio termico. I carrelli sono registrabili e hanno una portata di 500 chili per anta: si possono quindi realizzare vetrazioni molto grandi».
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la quantità di nozioni vada spesso a scapito della qualità e dell’attendibilità delle stesse. Ad esempio si fa largo uso del concetto dei risparmio energetico, ma non si parla mai delle prestazioni ARIA, ACQUA e VENTO. Si dà per scontato che tutte le finestre assolvano queste funzioni di protezione dagli agenti atmosferici però sono i serramenti di qualità ad assicurarle davvero. È aumentata l’attenzione alla salvaguardia dell’ambiente, all’ecologia e al benessere della persona, è aumentata la sensibilità nei confronti del risparmio energetico, e agli sgravi fiscali messi in atto dal governo. Tutti i nostri competitor (in particolare gli altri materiali) puntano esclusivamente alla soddisfazione di questo requisito e in effetti la casa del futuro sarà una casa a elevato comfort abitativo e tre sono gli elementi fondamentali di un infisso per contribuire al raggiungimento di questo obiettivo: acustica, luminosità e termica. La LUMINOSITÀ degli ambienti, per noti limiti meccanici di molti prodotti,
Nell’immagine a sinistra Eku Perfektion Slide, sopra i render di Eku Perfektion Light.
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ENRICO CONTARATO: EKU PERFEKTION LIGHT In tema di prodotti anche l’intervento di Enrico Contarato, Responsabile Distribuzione Diretta, che ha presentato l’EKU Perfektion Light (light come luce, leggerezza e semplicità di assemblaggio), il serramento con il tuttovetro interno. Light è verbo (illuminare), avverbio (facilmente) e aggettivo (luce). Prima di arrivare alla presentazione vera e propria, Contarato ha sottolineato l’importanza di comunicare a un acquirente sempre più consapevole, esigente e informato (grazie a internet) i vantaggi del serramento in alluminio. Gli elementi fondamentali che costituiranno il comfort abitativo saranno non solo la prestazione termica, ma anche la luminosità, la sicurezza (antieffrazione) e l’isolamento acustico. Con il Perfektion Light si sono voluti riunire tutti questi vantaggi in un unico prodotto, si è puntato ancor di più sul serramento come elemento di arredo, consapevoli che è la donna a deciderne l’acquisto. Si tratta quindi di un serramento che punta a una estetica ricercata e minimale, ad alte prestazioni e a un’elevata personalizzazione: ad esempio anche la serigrafia del vetro può essere richiesta di vari colori (bianca, nera, beige, grigia, marrone e rossa) in modo da abbinarla al diverso colore del profilo; si possono scegliere maniglie di design, ecc. Il serramento nasce dalla collaborazione con ES Finestra che fornisce direttamente l’anta tuttovetro. «Oggi ci troviamo di fronte a un acquirente molto più consapevole ed esigente. La facilità di reperimento delle informazioni è legata principalmente all’utilizzo di internet, con il rischio che
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non è enfatizzata ma è parte fondamentale del comfort abitativo. Per aumentarla è necessario avere la massima superficie vetrata possibile. Sempre più vetro e sempre meno infisso in vista: questo è l’attuale trend. L’ISOLAMENTO ACUSTICO è sempre più importante nella scelta della finestra e secondo noi rappresenterà il trend prestazionale del futuro. Tutta la linea dei prodotti Perfektion, e quindi anche l’ultimo nato Perfektion Light, sono pensati con ferramenta a scomparsa per evitare il taglio della guarnizione interna. Alta permeabilità all’aria infatti significa alto abbattimento acustico! Stanno però prendendo piede nuove richieste da parte del privato. Un altro fattore fondamentale nella scelta è infatti quello della SICUREZZA. La buona resistenza all’antieffrazione della ferramenta e la possibilità di aumentare i punti di chiusura sono motivi importanti nella scelta della finestra e ottime argomentazioni per la vostra vendita. Tuttavia la vera novità è
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l’aumentata attenzione al DESIGN. Il gusto estetico è cambiato e richiede linee pulite, sobrie e minimi ingombri. Il vetro è diventato l’elemento portante dell’involucro architettonico. Profili che spariscono alla vista, e perché no, al tatto. Abbiamo quindi studiato un prodotto che potesse soddisfare tutte queste nuove esigenze. Un prodotto che racchiudesse al suo interno le richieste del mercato in termini di efficienza e design, e che potesse essere personalizzato attraverso la possibilità di dotarlo di un maggior abbattimento acustico, di una miglior performance termica oppure ancora di una maggiore sicurezza. Da tutte queste richieste nasce una nuova linea Perfektion che vi permetterà di differenziarvi e di qualificarvi agli occhi dell’utente finale, specialmente di quello più esigente. L’infisso è visto come un vero e proprio complemento d’arredo, non è più visto come la chiusura di un foro quindi deve avere tutti i requisiti prestazionali
In queste pagine i render del nuovo sistema Eku Perfektion Light. Nell'immagine sotto il kit di presentazione delle possibili finiture di Eku Perfektion Light.
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ma dev’essere anche appagante alla vista, quello che abbiamo cercato di soddisfare è l’aumentata attenzione al design. Prendiamo tutto quello che ho detto lo condensiamo all’interno di un infisso e il gioco è fatto. Il nostro ufficio tecnico ci ha messo due anni a condensare tutto in questo prodotto e creare un prodotto così piccolo e stretto dove ci sia la possibilità di avere le prestazioni a cui siete abituati, quindi una cosa è pensare un’idea e una cosa è farla. Quello che noi abbiamo immesso sul mercato è un prodotto che riunisce efficienza, design, abbattimento acustico, performance termica e sicurezza. Tutto questo per differenziarvi e qualificarvi. Il PerfeKtion Light nasce dalla sinergia tra il Gruppo Profilati con ES Finestra, vincitrice del premio Compasso D’Oro 2014 con la finestra tutto vetro, premio che in Italia non si vinceva da quarant’anni nel campo delle strutture. Grande vetrazione, semplicità di installazione, il PerfeKtion Light è l’unione tra il classico telaio del Perfektion e la parte tecnologica brevettata di ES Finestra, l’insieme di queste cose è un prodotto minimal con 58 millimetri di superficie tra anta e telaio
e sulla parte interna dà la sensazione del solo vetro. Nel nodo centrale si può averlo a due ante, due vetri che si accoppiano tra loro. Nel nodo centrale del due ante l’ingombro è solamente di 69 mm, cioè qualcosa che supera qualsiasi competitor anche di altri metalli. Una nuova linea che passa dalla classica anta a un effetto magnifico dalla parte interna: una finestra tutto vetro. PerfeKtion Light permette di soddisfare ogni aspettativa ma anche di poter aggredire alcune fette di mercato in mano a qualche gammista blasonato. Di fatto è una spirale crescente: maggior luminosità, maggio comfort abitativo, maggior risparmio termico, maggiore detrazione. I valori di trasmittanza termica vengono abbassati dalla superficie vetrata. Viene montata solo l’anta a ribalta o normale, sempre però a scomparsa. Possiamo decidere quanto vogliamo spingere sull’acceleratore della ventilazione termica: il classico vetro da uno ma anche una doppia vetrocamera, il campione è a triplo vetro, l’unica cosa che cambia è la cover esterna. Su entrambi possiamo decidere di avere di più, con un abbattimento con una o due lamine di pvv nella parte esterna. La tecnologia racchiusa al suo interno vi permette di proporre un’anta tutto vetro per differenziarvi
di Sonia Maritan
INTERVIEW EKU BAU alluminio
www.eku.it
Nella pagina a destra, render del nuovo sistema Eku Perfektion Light, nella foto di gruppo sotto, da sinistra: Marco Galliani, Sonia Maritan, Mauro Durazzi e Gianluca Buscaroli.
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dal resto del mercato. Un’anta che racchiude al suo interno la scomparsa a 180° e che alloggiata nel telaio minimal di Eku Perfektion riesce a ridurre la sezione di ingombro laterale in soli 58 mm di puro design e può anche avere la configurazione per avere livelli più elevati di anti effrazione. Tutto questo significa ancora maggiore luce, ancora maggior confort abitativo, ancora una minore massa radiante e quindi ancora una maggior performance termica. ll telaio è quindi quello classico del PerfeKtion mentre l’anta nasce dalla collaborazione con ES Finestra che fornisce delle cover di adattamento. Nel vetro chiaro con serigrafia nera, nel vetro opaco con serigrafia bianca, beige, marrone, rossa. Su tutti i tagli termici possiamo fare il bicolore, un altro valore aggiunto che risponde alla personalizzazione richiesta anche per le finestre. La maniglia di base si chiama “Ultra” e abbiamo un’ampia scelta di maniglie, colori, vetri, serigrafia e infine la possibilità di scegliere ogni tipo e combinazione. I vantaggi più evidenti sono estetici avendo aumentato la superficie trasparente della finestra del 20%. Per lo stesso motivo i valori di trasmittanza termica si sono ridotti ulteriormente. Le guarnizioni sono continue e senza interruzioni quindi abbiamo già di base un buon abbattimento acustico. PerfeKtion Light è una nuova generazione di finestre che, oltre a soddisfare le necessità legate alle prestazioni e all’estetica risulta un evoluzione dell’infisso che permette di distinguervi nel mercato. Con l’aggiunta di questo prodotto riteniamo di poter soddisfare in maniera concreta ed esaustiva qualsiasi richiesta estetica del privato e addirittura, di
poter aggredire una parte di mercato. Tutto questo per dire che vogliamo dare un prodotto innovativo solo a un parco di clienti selezionati. Vogliamo fare in modo che una parte di clientela ci segua in maniera molto esclusiva. È disponibile un configuratore del prodotto che con pochi input crea tutta una serie di ipotesi di prodotto che poi evidenzia anche il costo d’acquisto e che può essere utilizzato anche come preventivatore per il cliente. Profilati vi fornirà i componenti del telaio ed ES Finestra vi fornirà l’anta». ANTONIO D’ALBO: GLI ESPERTI DI POSA IN OPERA La giornata si è chiusa con l’intervento dell’ingegner Antonio D’Albo del Consorzio LegnoLegno, che ha evidenziato la necessità per il serramentista di qualificarsi soprattutto nella posa in opera. Dopo una carrellata estremamente sintetica degli aggiornamenti normativi e legislativi delle caratteristiche dei serramenti esterni, ha sottolineato l’importanza della progettazione della posa in opera. Alessandra Parmeggiani infine ha presentato il corso del Consorzio LegnoLegno “Io mi qualifico perché ci guadagno” per diventare esperti nella posa in opera secondo la nuova norma relativa ai requisiti di progettazione dei sistemi di posa, ed essere inseriti nel 1° Albo Nazionale di Installatori Qualificati di serramenti esterni istituito appunto da LegnoLegno. Anche questo può diventare uno strumento per sottrarsi alla pura concorrenza del prezzo e posizionarsi in quella fascia d’alta gamma nella quale si collocano le soluzioni Eku Perfektion: serramenti belli, sicuri, prestazionali e capaci di far guadagnare di più.
Tutto questo implicherà un cambiamento di target e nuove aspettative per questo mercato? «È inevitabile. Il mercato del serramento è una realtà ineludibile, se non è aumentata la capacità produttiva in modo significativo negli anni precedenti, ed è stato mantenuto un equilibrio tra scelta di prodotto e capacità produttiva è possibile orientarsi laddove la redditività sia premiante. Il serramento non è un prodotto in declino, ha avuto una contrazione per evidenti motivi, come l’automobile, ma prima o poi, se le finestre lasciano entrare acqua sarà necessario fare l’investimento per sostituirle, senza parlare della nuova costruzione. Certo, sono prodotti che devono essere capiti e digeriti perché è chiaro che ci vuole anche una percezione da parte dell’utente finale che è lenta e quindi è necessaria una scolarizzazioLA PRIMA VOLTA AL BAU: INTERVISTA A MARCO GALLIANI Il 4 novembre, a Sesto San Giovanni, in provincia di Milano, durante un breve scambio in occasione dell’inaugurazione del tour di Eku, Marco Galliani, AD del Gruppo Profilati, ce lo aveva già anticipato. «Voglio un prodotto che sia più luminoso, che con il 40% di mostra in meno mi dia il 27% di luminosità in più, un prodotto che dal punto di vista tecnologico sia impeccabile: per lo studio della barretta di taglio termico ci abbiamo messo otto mesi, abbiamo speso un sacco di soldi, perché non andava mai bene, si storcevano tutte. C’è una complessità intrinseca nel prodotto finestra che non è spendibile in termini tecnologici, perché quello che c’è dentro è occulto ed è percepito solamente dai tecnici, mentre per tutti è semplicemente visibile una cornice».
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INTERVIEW EKU
ne di queste innovazioni, alla stregua degli alimenti salutisti dei quali quindici anni fa non si interessava nessuno». Adesso però siamo a Monaco di Baviera: è la prima volta che esponete al Bau? «Sì, è la nostra prima volta e siamo molto soddisfatti del gran numero di visitatori». Il vostro prodotto desta curiosità? «Non solo sono incuriositi dal Perfektion Light, ma abbiamo ricevuto moltissime richieste di informazioni riguardo a tutti i nostri prodotti. Proprio per questo abbiamo deciso di presentarci al Bau: per far conoscere i nostri prodotti che vengono apprezzati anche per il loro design».
Nella fotografia sopra, da sinistra: Marco Galliani, Sara Galliani, Sonia Maritan, Mauro Durazzi e Gianluca Buscaroli. Nella pagina a destra un dettaglio di Perfektion Light.
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Come si connota, secondo lei, lo stile italiano agli occhi di un visitatore straniero? «La cosa più importante è offrire soluzioni che siano innovative, quindi che siano di design, che siano tecniche e prestazionali, ma che siano sempre soluzioni innovative. Noi, è evidente, dobbiamo confrontarci sul mercato con realtà molto importanti, è quindi necessario per Eku focalizzarsi nell'area di mercato che naturalmente ci compete e nella quale però possiamo difenderci egregiamente. Se in Italia diamo per scontato il made in Italy, enfatizzando il design e la qualità, queste stesse caratteristiche all’estero vengono percepite, vissute e apprezzate automaticamente come stile italiano, soprattutto dove esiste una cultura portata verso prodotti che siano più eleganti: il made in Italy è per antonomasia apprezzato».
Una fascia medio-alta dunque che si rivolge a un ampio target dal punto di vista della destinazione d'uso? «Siamo presenti sia in Italia che all'estero sul mercato residenziale e non residenziale laddove questo mercato cresce».
Allude a una fascia di mercato alta? «È chiaro che l'alluminio ha già dimostrato negli ultimi anni di essere un prodotto di fascia alta. Nell'ambito di questa fascia alta c'è un settore, dicia-
Voi siete fra le aziende partner della campagna “IN FISSA PER” realizzata da UNICMI: crede che porterà a una svolta? «Dobbiamo dare all'alluminio un’immagine che in questo momento,
mo di lusso, di cui fa parte il segmento delle Audi e delle Mercedes, per creare una metafora con il mondo delle automobili, ma c'è anche un settore medio, di cui fanno parte case produttrici come Fiat, Renault ecc. che hanno un mercato molto interessante. In questa fascia possiamo inserire anche la fascia produttiva media della Mercedes, dell’Audi e della BMW. È proprio in quest'ultima fascia che la nostra azienda può competere egregiamente».
almeno in Italia, non ha ancora, questo perché nel nostro Paese il mercato è ancora fortemente tradizionale. La campagna “IN FISSA PER” è un'azione meritevole, che sicuramente susciterà interesse per un prodotto che ha nella versatilità e nella qualità i suoi elementi vincenti».
distributivo privilegiato, perché sono persuaso che ognuno dovrebbe cercare di fare al meglio il proprio mestiere e sono convinto che il mondo della serramentistica in Italia potrebbe esprimere ancora delle grandi eccellenze. Va sostenuto e non bypassato».
Basta la finestra oppure è necessario offrire tutto quello che ruota intorno alle chiusure di un’abitazione? «È necessario avere un prodotto di grande qualità e attorno a questo costruire una gamma, non è detto che il prodotto in sé possa essere vincente: un proDa dove nasce l'idea di una finestra dotto di grande successo attorno a sé come questa? «Si è trattato anche di può costruire un marchio». una scelta di marketing ispirata a un quesito preciso, e cioè: come possia- La finestra è diventata più bella? «La mo in qualità di EKU competere con le bellezza c’è, ma la scelta della gestioforti realtà presenti sul mercato? ne della luminosità si può ottemperare La risposta è stata semplice: semplifi- solo se c’è la luminosità. In una zona cando la vita ai nostri clienti, è la di grande insolazione rivolta a Sud nostra “mission” semplificare la vita ai bisogna adottare dei sistemi di protenostri potenziali clienti, così è nata una zione, ne esistono di molto efficaci: finestra performante, rivoluzionaria, dalle lamelle alle persiane. La gestiomoderna e semplice da montare allo ne della luce è un fattore importante stesso tempo». che però parte dal presupposto che ci deve essere». Quali obiettivi in termini di vendite vi siete prefissati? «Pensiamo di poter arrivare a un 30% tra Italia ed estero, all’estero c’è una penetrazione più rapida». Essere al Bau, indica quale sia la strada intrapresa: una vetrina per EKU e una spinta a far crescere l'immagine internazionale di questa azienda? «Certamente».
Utilizzate un linguaggio diverso per raccontare il prodotto, distinguendo fra mercato interno ed estero? «Sì, paradossalmente devo dirle che all’estero ci sono delle capacità di vivere il mondo del serramento in modo più evoluto che in Italia, nel nostro Paese ci sono delle “incrostazioni” che sono un po’ difficili da grattar via». Il canale distributivo in Italia rimane quello tradizionale? «Certo, attraverso il serramentista, che rimane il canale
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