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CITY STREAMING ! NUMERO 15 ! OTTOBRE 2018

! UNA FINESTRA SUL MONDO DEL COSTRUIRE E DEGLI SPAZI ESTERNI

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HARPACEAS INNOVATION DAY: LA DIGITALIZZAZIONE DEL PROGETTO TRASFORMA LA FILIERA DI PIETRO FERRARI

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di Pietro Ferrari

UN MONDO IN COSTANTE EVOLUZIONE

Mai come in questo scorcio del 2018 appaiono in forte accelerazione la tecnologia e le procedure del comparto edilizio. Sempre più la cultura del settore si arricchisce di connessioni e di sinapsi che trasformano sempre più il costruire in una scienza esatta. Così dev’essere, visto che costruire diventa sempre più garantire sicurezza e affidabilità per un’utenza sempre più affollata e intensa nell’utilizzo degli spazi urbani e interurbani, pubblici e privati.

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Costruire diventa sempre più, e in questo le nuove tecnologie di gestione diventano sempre più utili, progettare la manutenzione e gestire il tempo di vita del manufatto, per evitare che opere costruite al principio con la massima cura e attenzione diventino una trappola per gli utenti e una sconfitta per una tecnologia costruttiva di decenni prima. Dunque mai come in questo numero registriamo l’affollarsi opportuno e salutare di convegnistica e strumenti di coltura del settore, niente di più auspicabile e salutare per il mondo del costruire del nostro tempo.

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L’ARCHITETTO BRASILIANO CARLA JUAÇABA A CERSAIE 2018 IL LUOGO E LA CONTINUITÀ Dopo una prima partecipazione nel 2013, è tornata a Cersaie a distanza di cinque anni la progettista brasiliana Carla Juaçaba, nell’ambito del programma culturale "costruire abitare pensare", con una conferenza - introdotta dallo storico dell’architettura Francesco Dal Co. Nata a Rio de Janeiro nel 1976, ha iniziato la sua attività in modo indipendente nel 2000 e si è aggiudicata la prima edizione del premio internazionale ArcVision Women and Architecture nel 2013. Il suo studio attualmente è impegnato in progetti pubblici e privati relativi a programmi abitativi e culturali. Con un interesse specifico per la poetica della tettonica e il suo potenziale espressivo, Carla Juaçaba ha sviluppato un'attenzione particolare per il luogo dal punto di vista della continuità culturale e della percezione fenomenologica. Ha col-

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laborato con l'architetto Gisela Magalhaesper per un progetto sulle arti indigene e i musei storici brasiliani, con l'architetto Mario Fraga al progetto “Casa Atelier”, con la regista Bia Lessa per il celebre “Pavilion Humanidade” 2012 in occasione di Rio+20. Assieme ad altri nove architetti internazionali, tra i quali Norman

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Foster ed Eduardo Souto de Moura, recentemente Carla Juaçaba è stata protagonista di “Vatican Chapels”, il padiglione curato da Francesco Dal Co sull’Isola di San Giorgio Maggiore per conto del Pontificio Consiglio della Cultura, in occasione della prima partecipazione della Santa Sede alla Biennale di Architettura di Venezia: 10 diverse cappelle, progettate da altrettanti architetti, ispirate alla “Skogskapellet”, la “cappella nel bosco” costruita da Gunnar Asplund nel 1920 nel Cimitero di Stoccolma. Sempre a Venezia, il suo lavoro può essere ammirato anche nell’ambito della

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Mostra, curata quest’anno da Grafton Architects, grazie all’installazione “Ballast” (zavorra, in inglese), ovvero dei totem in cemento che costituiscono piacevoli luoghi di relax, richiamando al contempo l’idea del peso e della massa del materiale.

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di Pietro Ferrari

HARPACEAS INNOVATION DAY: LA DIGITALIZZAZIONE DEL PROGETTO TRASFORMA LA FILIERA

Grande successo per la prima edizione dell’Harpaceas Innovation Day, l’appuntamento organizzato da Harpaceas che ha coinvolto i professionisti delle costruzioni in un racconto focalizzato sulla digitalizzazione del progetto in tutte le fasi della filiera attraverso storie di successo "BIM oriented". Organizzato da Harpaceas – the BIM Expert – con il patrocinio di ASSOBIM, la prima edizione dell’Harpaceas Innovation Day ha visto la partecipazione di 200 professionisti del mondo delle costruzioni provenienti da tutta Italia. Un evento, quello svoltosi a Milano il 2 ottobre scorso, particolarmente riuscito grazie ad una agenda di interventi ricca di spunti e proposte in grado di raccontare i nuovi cambiamenti della filiera delle costruzioni attraverso le esperienze e la professionalità di Harpaceas che accompagna i suoi clienti nel percorso all’implementazione del BIM.

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L’appuntamento è stato l’occasione innanzitutto per incontrarsi e fare network, per confrontarsi su idee e progetti, per far nascere nuove opportunità di business con altri attori della filiera delle costruzioni. A introdurre i lavori è stato Luca Ferrari, Direttore Generale Harpaceas, che dopo aver ringraziato i presenti ha sottolineato i vantaggi che la digitalizzazione può portare a tutta la filiera delle costruzioni e come la “BIM vision” di Harpaceas possa essere di supporto e aiuto a tutti coloro che vogliono intraprendere la strada dell’implementazione del BIM. La visione di Harpaceas verso il BIM è stata raccontata in dettaglio da Piergiorgio Galantino, Direttore Settore BIM Architettonico e Impiantistico Harpaceas, Carmine Robbe, Direttore Settore BIM Strutturale Harpaceas, e Paolo Sattamino, Direttore Settore Calcolo Strutturale e Geotecnico Harpaceas, che hanno sviluppato temi dedicati all’ecosistema della progettazione, sempre più in dialogo e condivisione con gli altri attori attraverso l’interoperabilità e la collaborazione. Il successivo intervento tenuto da Paolo Odorizzi, Direttore Tecnico

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Luca Ferrari.

Piergiorgio Galantino.

Carmine Robbe.

Harpaceas, Delegato nazionale presso Technical Committee 442 CEN, ha fatto luce sul percorso normativo che sta affrontando l’Italia (UNI, DM 560) e il resto d’Europa (CEN) per la digitalizzazione del settore Costruzioni. Nella seconda parte della mattinata con l’intervento di Paolo Bertini, Direttore Settore Digital & BIM Project and Construction, Harpaceas si è parlato di Model e Code Checking per il controllo e verifica rispetto a normative dei modelli BIM, la gestione del Common Data Envinronment (ACDat per UNI 11337) e il calcolo strutturale, la prevenzione sismica e il calcolo geotecnico. Daniele Torsello Responsabile Commerciale ICMQ ha invece spiegato le dinamiche organizzative dei corsi di formazione Harpaceas per ottenere la certificazione ICMQ come BIM Manager, BIM Coordinator e BIM Specialist.

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Paolo Sattamino.

Paolo Odorizzi.

UN INTENSO POMERIGGIO Il pomeriggio è stato suddiviso in quattro sessioni parallele dedicate a tematiche specifiche. In ogni sessione sono stati presentati progetti e case studies BIM oriented di imprese e studi di progettazione che con l’utilizzo di soluzioni presenti nell'offerta Harpaceas hanno già avviato il loro processo verso un sistema di lavoro "BIM oriented". Le sessioni parallele hanno visto i seguenti temi e protagonisti: • Progettazione Costruttiva: Ing. Piero Petrucco, ICOP; Ing. Sabatino Tonacci e Geom. Paolo Biggeri, EXA Engineering; Ing. Paolo Sattamino, Harpaceas. • Progettazione Architettonica e Impiantistica: Geom. Marco Palazzotto, Studio Associato Rinnova; Ing. Massimo Bocchi - Studio Bocchi. • Controllo e Gestione dei dati di commessa: Ing. Arch. Andrea Vanossi, CMB Cooperativa Muratori e Braccianti di Carpi; Mr. Petri Luoma, Solibri Inc.; Dott. Andrea Minerdo, coBuilder. • Calcolo Strutturale e Geotecnico: Ing. Davide Masera, Masera Engineering Group; Ing. Paolo Ruggieri e Ing. Luca Givonetti, ENARCH;

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Ing. Riccardo Boesso e Ing. Giuseppe Colleselli, Studio Colleselli & P. Ingegneria Geotecnica. Al temine delle sessioni specialistiche Alessio Bertella, BIM Consultant Harpaceas e Alessandro Frascari, Direttore Tecnico SITECO, hanno raccontato i servizi per il BIM di Harpaceas e il percorso necessario per introdurre il BIM in azienda attraverso una chiara strategia aziendale che punti a ottenere una gestione integrata delle informazioni tra i diversi attori della filiera. A conclusione della giornata si è tenuta una tavola rotonda, un momento di confronto tra protagonisti di una filiera BIM oriented; dal Committente Pubblico - Ing. Cinzia Gatto Funzionario Ingegnere, Provveditorato OO. PP. Lombardia ed Emilia Romagna - al Committente Privato - Ing. Sara Giuliano, Project Manager, Quadratec srl - QC Terme -, dal Produttore - Dott. Franco Daniele, Titolare Tecnostrutture -

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al Progettista - Ing. Mauro Eugenio Giuliani, Managing Partner, Redesco Progetti srl - fino all’Impresa di Costruzioni - Ing. Arch. Andrea Vanossi, BIM Manager, CMB Cooperativa Muratori e Braccianti di Carpi - e al BIM Manager - Ing. Elisa Spallarossa. Harpaceas Innovation Day è stato un appuntamento davvero unico nel suo genere che ha portato alla scoperta di come il BIM e la digitalizzazione del progetto siano la strada del successo, come hanno dimostrato durante la giornata le testimonianze di quelle realtà che hanno già scelto il percorso dell'innovazione e dell'evoluzione tecnologica applicata al processo costruttivo.

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IL SOGNO DEI TIFOSI UN NUOVO STADIO ALL’ALTEZZA DEI SOGNI DEI TIFOSI CAGLIARITANI Il Cagliari Calcio ha scelto di affidare alla societa Sportium, pool di professionisti formato da Progetto CMR, iDeas, B&L Real Estate e Manica Architecture, l’incarico per la modifica del progetto preliminare del nuovo stadio, per portare la capienza complessiva a 25.200 spettatori. La revisione includera inoltre la possibilita di estendere a 30.000 il numero di posti disponibili qualora l’Italia dovesse

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ospitare gli Europei del 2028 e Cagliari fosse designata tra le sedi.Il concept per il nuovo stadio del Cagliari, a firma dell’arch. Massimo Roj di Progetto CMR e presentato da Sportium a fine febbraio, si era aggiudicato il maggior numero di preferenze sia da parte della comunita cagliaritana che dalla societa sportiva. Dare vita ad una vera e propria smart arena, perfettamente integrata nell’ambiente esterno: e questo l’obiettivo del progetto, che si caratterizza per il forte legame con il contesto, la flessibilita e la sostenibilita. L’impianto e prima di tutto uno stadio di calcio pensato per i tifosi, studiato per favorire la migliore visione del gioco e per creare un effetto “muro di tifo” d’impatto.

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Il calcio non e pero l’unico e solo grande protagonista: la nuova struttura includera anche ampi spazi complementari e multifunzionali, con servizi che spaziano dall'ospitalita al divertimento e alla ristorazione, permettendo all’impianto di essere utilizzato e vissuto tutto l’anno. Morfologicamente coerente ed integrato con l’ambiente circostante e con la citta di Cagliari, il complesso ne richiama costantemente le peculiarita sia cromatiche che materiche, travalicando la propria natura di luogo per diventare icona di tutta la citta e della Sardegna, come se fosse sempre stato parte di essa. In tale contesto fondamentale e strategica si e rivelata l’attivita svolta da Progetto CMR, partner di Sportium, che ha contribuito appor-

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tando la propria esperienza nello sviluppo di progetti di rigenerazione urbana sostenibile e smart cities in Italia e nel mondo. Come affermato dall’arch. Giovanni Giacobone, Presidente di Sportium: “Con questo progetto vogliamo che il nuovo stadio di Cagliari possa diventare l’orgoglio dei tifosi, della citta e della squadra, un punto di eccellenza da ammirare ed imitare”. Una volta terminato il lavoro entro il 30 settembre 2018, e approvate le relative modifiche, la fase successiva prevede la progettazione esecutiva dell’impianto.

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IL CRISTALLO PROTAGONISTA UN’IMPONENTE VESTE DI CRISTALLO PER LA RYERSON UNIVERSITY DI TORONTO GRAZIE A THERMIX, I DISTANZIATORI A BORDO CALDO ENSINGER Prelco, importante costruttore canadese di vetri isolanti, ha creato una speciale veste di cristallo per lo Student Learning Centre della Ryerson University, avvalendosi dei distanziatori a bordo caldo Ensinger.Il progetto dello Student Learning Centre, edificio che collega il quartiere commerciale cittadino al campus della Ryerson University di Toronto, nasce da precise esigenze di ottimizzazione degli indici di isolamento termico e dalla specifica intenzione di rendere gli spazi interni il più luminosi possibile. Per raggiungere tali risultati, la società Prelco ha realizzato gli elementi vetrati isolanti serigrafati e ad alte prestazioni dotandoli inoltre dei distanziatori a bordo caldo Thermix di Ensinger. Concepito per creare una molteplicità di spazi dedicati all’apprendimento, l’interazione e ad attività commerciali, lo Student Learning Centre è diventato l'emblema della Ryerson University, che conta più di 38.000 studenti a Toronto.

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La facciata sospesa, dotata di vetratura tripla con distanziatori a bordo caldo certificati per case passive, è garanzia di elevata efficienza energetica e di un comfort termico privo di effetto condensa. Il vetro sottoposto a stampa digitale, con applicazione di agglomerati ceramici sul lato esterno per l'ottenimento di un particolare design, offre una protezione dall'abbagliamento e dal calore solare, creando al contempo una lucentezza dinamica, in grado di esaltare l’estetica dell’edificio e renderlo simile ad una gemma. L’ISOLAMENTO Poiché a Toronto l'escursione termica è notevole, Prelco ha consigliato di adottare elementi vetrati isolanti tripli con rivestimento Low E, distanziatori a bordo caldo e riempimento con Argon. In questo modo, è stata ampliata la parte vetrata dell'edificio, passando dal 40% al 60%. La società Prelco ha stampato e montato 3.000 elementi vetrati isolanti per un totale di 5.100 m2. Al fine di ridurre al minimo la perdita di energia e il pericolo di condensa nella zona del bordo delle la-

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stre di vetro, le due camere della tripla vetrata basso-emissiva sono state dotate di distanziatori altamente isolanti. Con un indice UW di soli 0,96 W/m2K in aggiunta alla luce del giorno, che riduce il fabbisogno di illuminazione artificiale, la facciata garantisce un'elevata efficienza energetica in linea con quanto richiesto dalla certificazione LEED, esplicitamente richiesta dal committente, tanto da averne ottenuto il livello oro. "Grazie all’abbinamento al vetro ad alte prestazioni ed al riempimento con gas inerte, l’utilizzo di distanziatori Thermix a bordo caldo, invece di quelli standard in alluminio, consentono un miglioramento del valore U della finestra del 10 - 20%", ha spiegato Mike Gainey Product Manager Thermix di Ensinger per l’area del Nord America. Su questo progetto è stata adottata una larghezza del distanziatore Thermix di 13 mm, facile da lavorare e piegare, che garantisce al contempo elevata stabilità e rigidità strutturale. “Queste caratteristiche assicurano inoltre un'eccellente resistenza agli elevati carichi del vento: come dimostrato da test,

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gli elementi vetrati isolanti con i distanziatori Ensinger fronteggiano anche venti umidi con velocità di 130 km/h," ha aggiunto Gainey. L’ILLUMINAZIONE Dal punto di vista dell’efficienza illuminante, Prelco ha implementato il design della Zeidler Partnership Architects in collaborazione con Snøhetta. Tramite una stampante digitale con inchiostro ceramico su vetro prodotta dalla Dip-Tech, gli elementi vetrati isolanti sono stati corredati di complessi motivi modellati, che hanno consentito anche il controllo dell'ombreggiatura e del riscaldamento solare, creando nel contempo una lucentezza dinamica, in grado di esaltare il design dell’edificio. INFORMAZIONI SU PRELCO Prelco inc., la cui sede principale è a Rivière-du-Loup nel Québec, è il costruttore leader in Canada di prodotti speciali in vetro per architettura, trasporti e sicurezza. Dei prodotti di Prelco fanno parte fra l'altro elementi vetrati isolanti, parapetti a vetri e vetro temprato, laminato, curvato e serigrafato, vetro antiproiettile e antisfondamento. Fondata nel 1953, Prelco è oggi un'impresa certificata ISO 9001 con più di 700 dipendenti nelle 11 diverse sedi e si avvale di oltre 60 anni di esperienza nella produzione, nonché nella ricerca e nello sviluppo. Per ulteriori informazioni, visitare il sito www.prelco.ca. INFORMAZIONI SU THERMIX

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I distanziatori Thermix migliorano il taglio termico di finestre, porte e facciate con vetrate isolanti consentendo di risparmiare energia e, pertanto, anche spese di riscaldamento e climatizzazione, nonché di limitare le emissioni di CO2. I distanziatori Thermix consentono, come sistema composito ai bordi della vetratura isolante, di creare un “bordo caldo” permettendo alle finestre di sembrare dotate di vere e proprie traverse e di fornire un eccellente isolamento. Entrambi i prodotti possono essere lavorati in modo facile ed efficiente. Angolari e giunti longitudinali garantiscono inoltre la massima sicurezza strutturale. Thermix è un marchio Ensinger, una della imprese leader tra gli specialisti di materiali plastici ad elevate prestazioni. Per ulteriori informazioni consultare: www.thermixspacer.com INFORMAZIONI SU ENSINGER Il gruppo Ensinger si occupa dello sviluppo, della produzione, nonché della distribuzione e vendita di compound, semilavorati, profili e componenti tecnici, realizzati in materiali plastici ad elevate prestazioni. Ensinger si serve a tal fine di molteplici processi di produzione, fra cui estrusione, lavorazione meccanica e stampaggio ad iniezione. Con 2.400 dipendenti suddivisi fra le 33 sedi, Ensinger è presente con stabilimenti di produzione e filiali commerciali in tutto il mondo. Per ulteriori informazioni consultare: www.ensingerplastics.com.

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IL NUOVO QUARTIERE DOMRÖMER DI FRANCOFORTE TRE GIORNI DI FESTA HANNO AVUTO LUOGO, DAL 28 AL 30 SETTEMBRE, PER LA CERIMONIA D’APERTURA DELLA “NUOVA CITTÀ VECCHIA” Francoforte torna indietro nel tempo, riportando alla vita una parte della sua ricca storia: completamente distrutto dopo la Seconda Guerra Mondiale, ora grazie ad anni di ristrutturazione, torna all’antico splendore il quartiere di DomRömer, situato tra la Cattedrale degli Imperatori (Dom) e il Römer City Hall. Dal 28 al 30 settembre si terrà una grande festa per celebrare il nuovo “antico cuore” di Francoforte e festeggiare un vero e proprio evento che rimarrà nella storia della città. I festeggiamenti avranno inizio con una cerimonia presso la chiesa di Paulskirche per poi coinvolgere l’intero quartiere in ben tre giorni di festa, tra eventi culturali, concerti e mostre speciali. Al Deutshche Arckitekturmuseum dal 22 settembre 2018 al 3 marzo 2019, si terrà la mostra “Il nuovo ‘vecchio’ quartiere rinnovato. L’architettura tra la Cattedrale e il Römer dal 1900” in cui si potrà osservare lo sviluppo urbano della città vecchia e ripercorrere le fasi che

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hanno accompagnato il progetto di ristrutturazione. Oltre a mostre permanenti e temporanee, il quartiere ospiterà per l’occasione numerosi concerti all’interno del Römerberg o lungo le sponde del fiume Main. Il venerdì e il sabato sera, per concludere la giornata in bellezza, si alterneranno sul palco spettacoli e performance teatrali. Il quartiere sarà aperto al pubblico già da questo giugno, quando verranno rimosse le ultime barriere di protezione,

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e lo si può visitare grazie a tour guidati giornalieri. In questo modo sarà possibile scoprire una città cosmopolita e in continua evoluzione, che guarda al futuro ma non dimentica il suo passato, tra palazzi storici e architetture artistiche. MILLE POSSIBILITÀ Francoforte è la città delle mille possibilità. È una città metropolitana, dallo skyline moderno, dove la notte si festeggia, ma di giorno ci si rilassa nei parchi, dove fare shopping, ma anche scoprire una storia emozionante.Nel centro della città si trova il vecchio quartiere, il DomRömer che era stato completamente distrutto dai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, ma è oggi in fase di ricostruzione grazie alle planimetrie storiche e i vecchi modelli. Altro cuore culturale della città, il quartiere dei musei che si estende intorno al nuovo Historischen Museum Frankfurt e crea una grande connessione tra la città e la sua storia.I più importanti musei della città si trovano infatti sulla riva del

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fiume Meno e danno un carattere unico e originale a questa zona della città. Francoforte è una città innovativa, in continua evoluzione e aperta a nuove idee e cambiamenti, ma allo stesso tempo, ha a cuore le sue tradizioni e la sua storia. La capitale del "Applwein" o vino di mele, ha mantenute intatte le proprie tradizioni gastronomiche come la famosa Grüne Sauce o Salsa Verde e l’Handkäs, un formaggio locale dal sapore pungente. Ma senza dimenticare però la cucina gourmet (Francoforte vanta 8 ristoranti stellati) e la cucina creativa di strada, che mescola prodotti locali e internazionali. Sempre grazie alla sua posizione strategica vicino alla zona di Rhein-Main, Frankfurt offre una base ideale per esplorare la regione. Intorno alla metropoli si trovano pittoresche cittadine medievali con le tradizionali case a graticcio, castelli e siti Patrimonio mondiale dell'umanità UNESCO.

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IL CEMENTO, MATERIA NOBILE, DIVIENE IDEA DI SPAZIO IDEAL WORK® RINNOVA LA PROPRIA IMMAGINE AZIENDALE, CON UN NUOVO LOGO, PAYOFF E GRAFICHE CONTEMPORANEE PER RIPOSIZIONARSI SULLA FASCIA PIÙ ALTA DEL MERCATO. PERCHÉ IDEAL WORK® NON CREA SOLO PAVIMENTI E RIVESTIMENTI IN CEMENTO, MA INTERPRETA LO SPAZIO COME UN ABITO CUCITO SU MISURA, FATTO A MANO E IRRIPETIBILE “Think Concrete”: è questo il nuovo payoff scelto da Ideal Work per il restyling della propria immagine aziendale.Nuovo payoff, nuovo logo e nuovo posizionamento, guidati dal concetto di “ripensare il cemento”: “think”, pensare in inglese, rimanda al

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concept progettuale e, completato dalla parola “concrete” (cemento), è un invito a trattare il cemento, come il materiale perfetto per creare una specifica idea di spazio, unico, moderno, raffinato e di tendenza. Il cemento rappresenta infatti la possibilità assoluta di creare degli spazi di design inediti, innalzando il valore del progetto; materia dalla grande duttilità e malleabilità, il cemento è personalizzabile nei colori e negli effetti, e permette quindi di poter dare ad ogni ambiente un’impronta originale e innovativa. Motivo per cui grandi architetti come Zaha Hadid o Tadao Ando o Oscar Niemeyer hanno scelto proprio di utilizzarlo per le loro opere ed oggi molti designer ne apprezzano le qualità. Ma “concrete” rimanda anche al concetto di concretezza, che per Ideal Work® è un valore che guida ogni azione, dal rapporto con i clienti all’approccio al mercato.Al payoff si aggiunge un nuovo logo, minimalista, per conferire ad Ideal Work® un’immagine ancor più contemporanea: ecco che tutto si semplifica e diviene geometrico, il marrone

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del logo precedente si trasforma in nero, per una maggiore eleganza e il font diviene regolare ed essenziale; unico elemento grafico una linea che parte dalla “W” di Work e circonda tutto lo spazio creando un quadrato, a simboleggiare la caratteristica primaria delle superfici Ideal Work®: la continuità. Un restyling che traduce concretamente l’intento di rivolgersi alla fascia più alta del mercato, e che mira ad innalzare la percezione del cemento a materia nobile, con cui realizzare spazi davvero originali: le superfici Ideal Work® sono infatti creazioni uniche e irripetibili che regalano esclusività a qualsiasi luogo in cui prendono posto, connotando case, locali pubblici, uffici, spazi commerciali ed espositivi, musei, negozi e ristoranti. Questo perché le superfici sono fatte a mano da artigiani qualificati e aggiornati su tutte le tecniche ed i segreti per lavorare al meglio il cemento; veri e propri “consulenti” capaci di individuare sempre la soluzione più adatta ad esprimere la volontà del committente.Oltre al logo ed al payoff, saranno presentati anche i nuovi cataloghi, realizzati anch’essi con una grafica

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nuova e moderna, già dalla copertina, che rievocherà la matericità e le caratteristiche estetiche dei prodotti che verranno presentati, mentre all’interno vi saranno molti esempi di applicazione nei più svariati campi, al fine di presentare al meglio tutti i tipi di realizzazione possibili. Maggiori informazioni: www.idealwork.it.

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UNA CASA DI CARTONE EDILIZIA SOSTENIBILE: SCIUKER FRAMES PARTNER DI TBOX, LA PRIMA CASA DI CARTONE ONDULATO PROGETTATA ALL’UNIVERSITÀ DI CATANIA Presentata presso la città Universitaria di Catania Test-Box, la prima casa al mondo costruita con struttura portante in cartone ondulato. Il prototipo abitativo, che unisce sostenibilità e design, è stato realizzato dagli studenti di #T-BOX Masterclass, ideato da Archicart. Gli infissi della Test-Box sono stati realizzati da Sciuker Frames, che ha messo a disposizione finestre naturali in legno alluminio della collezione Skill. La missione dell’azienda è produrre finestre ecosostenibili che migliorano il Pianeta. Ecologia, sostenibilità e design: questi i concetti alla base di TestBox, il primo prototipo abitativo al mondo costruito con struttura portante in cartone ondulato. Presentato oggi presso la Città Universitaria di Catania, l’edificio di 20 m2 è stato realizzato da #T-BOX Masterclass, evento di alta formazione ideato dalla start up Archicart con la collaborazione dell’Università di Catania, che vede impegnati 31 studenti di Ingegneria Edile-Architettura. Sciuker Frames, data la costante attenzione allo sviluppo di prodotti

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sostenibili per l’architettura e la bioedilizia, ha partecipato al progetto come partner tecnico, mettendo a disposizione le proprie finestre naturali in legno alluminio della collezione Skill, selezionate per la qualità dei materiali, i bassi costi di manutenzione e le elevate prestazioni energetiche. Infissi di qualità permettono infatti di avere un minore impatto sull’ambiente, poiché trattengono il calore durante l’inverno e limitano l’ingresso di aria calda nei periodi estivi.

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“Siamo orgogliosi di far parte di questo progetto di edilizia a basso impatto, che punta all’abbattimento dei costi ambientali di dismissione e al rispetto per la natura garantendo allo stesso tempo comfort abitativo”, spiega Gennaro Fosso, Executive Manager di Sciuker Frames. “La casetta con struttura portante in cartone ondulato dimostra che entro 5-6 anni sarà possibile immaginare costruzioni 100% ecosostenibili. Per questo sosteniamo la visione di questi ragazzi e l’importante iniziativa, che rispecchia perfettamente la missione aziendale di Sciuker Frames, da sempre attenta a coniugare processi produttivi, creatività e materiali naturali. Con T-Box si gettano le basi per l’innovazione dell’architettura, affinché vada in una direzione sempre più green, sperimentando un nuovo sistema costruttivo per realizzare case sicure, resistenti e sostenibili”.

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COS’È T-BOX Cuore pulsante del progetto T-Box è la tecnologia brevettata dei pannelli in cartone ondulato, utilizzati per costruire la struttura portante e i sistemi di chiusura verticale e orizzontale. I fogli di cartone multistrato, migliorato ulteriormente con riempimenti naturali, sono stati tagliati e piegati su misura e riempiti all’interno di materia termoisolante. L’intera struttura è stata poi rivestita con una facciata tessile che protegge la superficie esterna dagli agenti atmosferici, perfeziona la condotta termofisica dell’involucro e garantisce una design unico e riconoscibile. A partire da settembre 2018 e per 12 mesi, si svolgerà la seconda fase della masterclass, dedicata al monitoraggio e alle verifiche tecniche del manufatto. Saranno valutate le sue prestazioni termo-fisiche e il comfort ambientale interno, con l’obiettivo di immaginare edifici che siano recuperabili una volta arrivati a fine vita: le strutture in cartone infatti si smontano e si spostano con facilità e allo stesso tempo sono sicure e sostenibili. Inoltre,

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T-Box punta a ridefinire l’architettura emergenziale: temporaneo non deve tradursi in assenza di comfort ambientale. I test sulla Test-Box costruita in Cittadella serviranno proprio a validare questa tesi. CHI È SCIUKER FRAMES Da circa un quarto di secolo Sciuker Frames progetta, produce e commercializza finestre ecosostenibili in legno alluminio e in legno vetro strutturale che migliorano il Pianeta, con un’elevata attenzione alla qualità ed allo stile dei prodotti, realizzati con selezionate materie prime ecosostenibili e lavorazioni italiane. Sciuker Frames ha creato un rivoluzionario sistema di infissi basato sulla tecnologia brevettata e proprietaria Stratec, grazie alla quale l’azienda realizza prodotti “tailor made” in grado di coniugare comfort, estetica ed efficienza energetica. Oggi Sciuker Frames è presente in modo capillare su tutto il terri-

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torio nazionale con circa 300 rivenditori e 2 store gestiti direttamente. L’azienda è altresì presente all’estero con uno store diretto in Svizzera. Per informazioni: www.sciuker.it, 4planet.sciuker.it.

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520 WEST 28 STREET: DESIGN RESIDENTIAL CONDOMINIUM A NEW YORK TH

STAHLBAU PICHLER PARTECIPA AL PRIMO PROGETTO DELLO STUDIO ZAHA HADID ARCHITECTS NELLA GRANDE MELA Erano gli anni Trenta del secolo scorso, del millennio scorso, quando a New York venne realizzato un edificio simbolo, destinato a cambiare il concetto di edilizia nel mondo. Nacque quello che e ancora oggi considerato uno dei piu celebri impieghi dell’acciaio nelle costruzioni, il Chrysler Building, tra i primi grattacieli realizzati in inox. Negli anni ’30 lo skyline di Manhattan aveva gia definito il suo stile, riflesso dei cambiamenti architettonici spinti della Scuola di Chicago a fine ‘800 e nella seconda meta del secolo scorso, una nuova concezione del progettare aveva dato impulso ad uno sviluppo verticale della citta con la messa in opera di edifici dalle altezze impressionanti.

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Oggi New York rivoluziona ancora il mondo delle costruzioni e lo fa puntando sull’architettura, sul design, su nuovi concetti costruttivi che rendono fluido cio che per natura e rigido, ma lo fa tenendo fede alla sua anima, quella metallica. La simbiosi tra acciaio e vetro incarna ancora il sogno americano: vivere a New York nel piu bell’edificio residenziale della nuova Manhattan. UN SOGNO DA VIVERE La compenetrazione tra arte e architettura si esplica nelle 39 abitazioni, disponibili dai 90 fino ai 550 metri quadri di superficie ciascuna e contraddistinte dall’ampio uso della tecnologia e da finiture lussuose. Una piscina olimpionica sotterranea di 25 metri e uno dei numerosi servizi a disposizione dei residenti, insieme a un teatro IMAX e ad una palestra attrezzata. Al livello strada l'edificio ha quattro gallerie d'arte e un giardino delle sculture per esposizioni

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di opere d'arte. Sorge sulla West 28th Street e si affaccia sull’High Line di New York, hub culturale per galleristi ed eventi, l’edificio commissionato da Related Companies a Zaha Hadid Architects. L’esplosione di dinamicita del contesto urbano e stata trasferirla al corpo e all’anima dell’edificio attraverso un design audace. Design Residential Condominium e uno straordinario edificio residenziale disposto su 11 piani destinato a tracciare un segno indelebile sulla mappa architettonica della citta. Un intervento avveniristico che aprira la strada alle future realizzazioni nell’area occidentale di Manhattan.

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IL VOLTO DELLA NUOVA BELLEZZA NEWYORKESE Stahlbau Pichler ha orgogliosamente fatto parte del team di lavoro che ha dato vita e forma a questo progetto indiscutibilmente unico e innovativo e lo ha fatto attraverso la progettazione delle facciate, elementi architettonicamente e funzionalmente essenziali nel complesso dell’opera. Esse si esplicano in un’integrazione di volumi che scorrono l’uno nell’altro. Uno studio approfondito della particolare architettura ha permesso all’azienda di Bolzano di realizzare una facciata a cellule e speciali serramenti apribili in parallelo capaci di riprodurre l’esperienza spaziale fortemente voluta dall’architetto.

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Un’imponente facciata di metallo inossidabile e pensata come un insieme di elementi in vetro e acciaio collocati in differenti posizioni che si intrecciano e si sviluppano in due tonalita: bronze e silver. Una sfumatura materica e al contempo cromatica si fa interprete della sinuosita della composizione, mettendo in risalto la fluidita della residenza tra la linearita dei grattacieli intorno. PRONTI PER IL FUTURO Un progetto che fa evaporare la linea di demarcazione tra distretto culturale e area residenziale attraverso l’affascinante interazione tra la citta stessa e la distintiva fluidita della silhouette dell’edificio, immediatamente riconoscibile nello skyline newyorkese. E un’astronave che riesce a trasportare 520 West 28th Street nel futuro, il che e tutto dire: infondo siamo a New York.

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STAHLBAU PICHLER PER 520 WEST 28TH DI NEW YORK Design assist: 4 mesi Value engeneering: 3 mesi .Normative test uragani con direttive americane Studio e produzione di un sistema personalizzato di apertura a pantografo completamente motorizzato all’interno del profilo con sensori di sicurezza per la chiusura automatica.

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Tipologia 4200 sq.m. cellule con vetri diritti 800 sq.m. cellule con vetri curvi2000 sq.m. cellule apribili a pantografo (40% di cellule trapeziodali) Trasporto da Bolzano in container per via aerea e marittimo Tempistiche. Inizio e fine del progetto: 11.2014 - 11.2017 . Ph. Oskar DaRiz

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DALLA TERRA ALLA CASA GAIA, UN NUOVO MODELLO ARCHITETTONICO ECOSOSTENIBILE, PROGETTATO DA WASP E REALIZZATO ATTRAVERSO LA NUOVA STAMPANTE 3D CRANE WASP IN COLLABORAZIONE CON RICEHOUSE In occasione dell’evento “Viaggio a Shamballa” e della conferenza “A call to save the world”, WASP presenta Gaia, un caso studio di costruzione stampata in 3d attraverso la nuova tecnologia Crane WASP con materiali naturali provenienti dal territorio circostante e forniti da RiceHouse. L’impegno dell’azienda italiana, fin dalle origini nel 2012, è stato costantemente rivolto allo sviluppo di strumenti per la fabbricazione additiva a scala architettonica e l’inaugurazione di Gaia rappresenta un importante traguardo, anche alla luce di tutte le ricerche condotte nei settori di stampa 3d, design e scienza dei materiali, ricerche che nel 2015 si sono concretizzate con la presentazione mondiale della Big Delta WASP 12 metri. Gaia, denominata tale per l’utilizzo di terra cruda come principale legante della miscela costituente, può essere considerata un nuovo modello architettonico ecosostenibile con particolare attenzione

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all’impiego di materiali naturali di scarto, provenienti dalla filiera produttiva del riso e orientati alla realizzazione di murature particolarmente efficienti dal punto di vista bioclimatico e di salubritĂ degli ambienti. Tale ricerca è stata possibile anche attraverso la collaborazione con RiceHouse, startup italiana che opera nel campo della bioedilizia attraverso l'uso degli scarti provenienti dalla produzione del riso. Per la realizzazione di Gaia, RiceHouse ha fornito le fibre vegetali attraverso le quali WASP ha sviluppato una mescola composta per il 25% da terreno prelevato in sito (30% argilla, 40% limo e 30% sabbia), per il 40% da paglia di riso trinciata, per il 25% da lolla di riso e il

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10% da calce idraulica. La mescola è stata impastata attraverso l’uso della molazza, in grado di rendere il composto omogeneo e lavorabile. Gaia è un modulo altamente performante sia dal punto di vista energetico che della salubrità indoor, con un impatto ambientale quasi nullo. Stampata in poche settimane grazie alla sua muratura, non necessita né di riscaldamento né di un impianto di condizionamento, in quanto mantiene al suo interno una temperatura mite e confortevole sia d'inverno che d'estate. Il progetto bioclimatico firmato RiceHouse, oltre a sfruttare l'apporto passivo del sole grazie all’orientamento a Sud-Ovest dove è posizionata una grande vetrata per ottimizzare la luce naturale, è centrato nella definizione delle stratigrafie sia nella copertura, rea-

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lizzata in legno con un isolamento in calce-lolla (RH300), sia nel massetto contro terra realizzato in calce-lolla, leggero ma termico per permettere di raggiungere un fabbisogno energetico pari a una classe A4. La parete monolitica stampata in 3d è poi stata rifinita internamente con una rasatura in argilla-lolla (RH400), levigata e oliata con oli di lino. Tiziana Monterisi (RiceHouse, Ceo): “Gaia è stata realizzata esclusivamente con materiali naturali quali terra cruda, paglia trinciata, lolla e legno ed è altamente performante dal punto di vista energetico e ambientale”. L’involucro esterno, completamente stampato in 3d in sito attraverso la stampante Crane WASP, è stato progettato con la finalità di integrare al proprio interno i sistemi di ventilazione naturale, di isolamento termo-acustico e di impiantistica. La deposizione del materiale a base di terra cruda, paglia e lolla di riso viene controllata attraverso articolati intrecci in grado di conferire al contempo solidità costruttiva e variazione geometrica lungo l’in-

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tero sviluppo murario. La versatilità della progettazione computazionale viene infatti resa possibile nella pratica costruttiva grazie alla precisione e alla velocità della tecnologia 3d, ottenendo geometrie complesse, difficilmente replicabili con i sistemi tradizionali di costruzione. La realizzazione dell’involucro stampato in 3d, per un totale di 30 m2 di parete dallo spessore di 40 cm, ha richiesto complessivamente 10 giorni. Sulla base dei dati sperimentati con Gaia è possibile immaginarsi in maniera concreta nuovi scenari economici, in cui un ettaro di risaia coltivata è in grado di produrre 100 m2 di superficie co-

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struita. L’esperienza di Gaia offre l’occasione per divulgare le molteplici potenzialità che la stampa 3d può ancora esprimere grazie alle risorse presenti nel territorio agricolo mondiale, garantendo livelli minimi di impatto ambientale a fronte di infinite soluzioni progettuali, indispensabili per le nuove frontiere dell’abitare. IL PROGETTO Gaia Inaugurazione: 6-7 Ottobre 2018; Luogo: Via Castelletto 104, Massa Lombarda (RA); Progettazione: WASP; In collaborazione con: RiceHouse Stampante 3d, Crane WASP; Superficie: 20 m2; Involucro stampato: 30 m2; Materiali: Terra cruda, paglia, lolla di riso, calce; Tempi di realizzazione: 10 giorni.

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IL BIM CON ARCHICAD A SAIE 2018 GRAPHISOFT, AZIENDA LEADER NELLO SVILUPPO DI SOFTWARE BIM, PARTECIPA A SAIE 2018, LA FIERA DI RIFERIMENTO PER LE TECNOLOGIE PER L’EDILIZIA E L’AMBIENTE COSTRUITO 4.0, IN PROGRAMMA A BOLOGNA FIERE DAL 17 AL 20 OTTOBRE Al Padiglione 33, GRAPHISOFT ha presentato le ultime novità di prodotto, i servizi di consulenza e spazi appositamente dedicati per accogliere i visitatori, fornire loro tutte le informazioni necessarie e far loro vivere al meglio l'incontro con il mondo ARCHICAD. Tutto all'insegna di una sola parola: BIM, il rivoluzionario approccio alla progettazione architettonica di

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cui GRAPHISOFT è l'indiscusso pioniere. Per quanto riguarda i software, il protagonista indiscusso è ARCHICAD 22, l'ultima release del celebre software BIM di GRAPHISOFT. ARCHICAD 22 implementa una serie di nuovi strumenti e soluzioni in grado di migliorare il flusso di lavoro sia nella progettazione che nella documentazione introducendo significativi sviluppi legati alla modellazione, alla gestione delle informazioni e alle prestazioni 2D. La principale novità proposta nella nuova versione è il flusso di lavoro con Façade Design rimasterizzato di ARCHICAD, che fornisce un ambiente di progettazione flessibile per i progettisti ed è pensato per creare facciate esterne o in-

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terne utilizzando strutture modulari e modelli gerarchici facilmente personali. Questi miglioramenti funzionali come la nuovissima gestione delle proprietà tramite formule algebriche, si focalizzano sulla “I” dell’acronimo BIM, incrementando il valore del software sia per gli utenti ARCHICAD che per tutti gli altri partecipanti al progetto. I visitatori, inoltre, potranno approfondire la conoscenza con tutte le altre proposte e i servizi offerti dalla branch italiana di GRAPHISOFT, come gli innovativi BIMCLOUD e BIMx. Proprio BIMx avrà nello stand una postazione dedicata: i visitatori avranno così la possibilità di provare la nuova funzionalità in BIMx che sfrutta la realtà aumentata, un modo

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"immerviso" di navigare in uno spazio 3D semplicemente ruotando la testa nella direzione desiderata grazie al visore Google Cardboard versione 2.0. Le novitĂ non mancano anche per quanto riguarda la presentazione dei software e l'esperienza per il visitatore: GRAPHISOFT ha previsto due nuovi teatrini a ingresso libero, uno per le demo di ARCHICAD 22 (previste ogni ora a ciclo continuo), l'altro dedicata ad ospitare workshop e momenti di approfondimento su temi legati al mondo BIM e al suo sviluppo.

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POLITECNICA E TEKLA STRUCTURES PER IL PALAZZO DI VARIGNANA RESORT & SPA

POLITECNICA È TRA LE PRIME SOCIETÀ AD AVER ADOTTATO LA PROGETTAZIONE BIM, E UTILIZZA TEKLA STRUCTURES PER MOLTI DEI SUOI PROGETTI. TRA QUELLI PIÙ RECENTI, UNO DEI PIÙ INTERESSANTI È

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IL PROGETTO PER L'AMPLIAMENTO DELLA STRUTTURA RICETTIVA DI PRESTIGIO DENOMINATA "PALAZZO DI VARIGNANA RESORT & SPA"

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Politecnica è una delle maggiori società italiane di progettazione integrata per l'architettura, ingegneria e urbanistica. Ha sviluppato progetti in ogni campo, pubblico e privato, nella scuola e nella sanità, nell’industria, nei servizi, nelle infrastrutture e con la divisione internazionale ha realizzato opere civili e infrastrutturali in numerosi Paesi in via di sviluppo nell’ambito di Progetti finanziati da Donors Internazionali (International Financial Institutions). Politecnica offre servizi conformi al Sistema di Qualità ISO9001 e UNI EN ISO 14001:2004, ha ottenuto il Rating di Legalità con il punteggio massimo, è membro del Green Building Council e promuove le migliori pratiche di sostenibilità ambientale in compliance con protocolli LEED. Politecnica è tra le prime società ad aver adottato la progettazione BIM (Building Information Modelling), e utilizza

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Tekla Structures per molti dei suoi progetti. Tra quelli più recenti, uno dei più interessanti è il progetto per l'ampliamento della struttura ricettiva di prestigio denominata "Palazzo di Varignana Resort&Spa". Nel caso in esame Politecnica è stata incaricata dalla Società Palazzo di Varignana S.r.l. della redazione del progetto preliminare, definitivo, esecutivo e della direzione lavori per la costruzione di 44 nuove camere e suite connesse alla struttura ricettiva esistente. Per questo progetto Politecnica ha deciso di avvalersi del software Tekla Structures utilizzando la metodologia BIM.

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L’elegante complesso è situato in località Varignana, piccola frazione del Comune di Castel San Pietro Terme, in provincia di Bologna. Nasce attorno all’elegante villa settecentesca della famiglia Bentivoglio, immersa nel paesaggio collinare bolognese dove si alternano declivi a uliveti e vitigni, campi arati e zone boschive. L’idea progettuale nasce dal desiderio di rispettare la natura del luogo puntando particolarmente l’attenzione sul rapporto che la struttura ricettiva ha con il paesaggio e l’ambiente circostante garantendo le soluzioni più adeguate al massimo confort dei clienti. “Nell’assecondare la geomorfologia della collina – racconta l'Ing. Giovanni Gamberini,

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strutturista di Politecnica. - si è pensato di realizzare tre volumi, posti a quote tra loro differenti, ma connessi mediante due tunnel aerei collegati dalla cima della collina con il nucleo del gruppo scale. La nuova edificazione consente di raggiungere i vani di distribuzione alle camere da cui si scende ai vari livelli del nuovo complesso”. La struttura è in carpenteria metallica composta da pilastri tubolari riempiti di calcestruzzo armato. La geometria dei pali di fondazione segue l’andamento del terreno adattandosi al territorio. I tunnel che collegano i diversi corpi del complesso hanno un’estensione di 50 metri e sono ancorate a monte, concettualmente “libere” di scorrere verso valle. Attraverso queste due strutture si raggiungono i corpi scala e in fine i corridoi che conducono alle camere. I nuovi edifici sono volutamente tre per produrre le giuste interruzioni del

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costruito e riequilibrare l’ingresso della natura nei punti di rottura stessi tra gli edifici. "Con Tekla Structures abbiamo modellato tutto in BIM - precisa Giovanni Gamberini -: le casserature, le armature e il tracciamento delle casserature nello spazio con una particolare attenzione all’interconnessione tra i pilastri tubolari, le armature di platea e le gabbie di armatura dei pali di fondazione". La percezione del nuovo manufatto è stato oggetto di una lunga indagine al fine di ridurne l’impatto e non creare distonie con il paesaggio circostante. "Sotto il profilo dello studio dell'impatto ambientale - spiega Giovanni Gamberini è risultata fondamentale la modellazione tridimensionale

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e integrata con Tekla Structures in ambiente BIM. Dapprima per focalizzare con adeguata cura il rispetto della morfologia del luogo poi, dati i forti limiti urbanistici legati alle altezze e alle superfici, per controllare in modo costante i rapporti di altezze, estensioni e caratteristiche costruttive dell’edificio”. In linea con la filosofia Open BIM, Tekla Structures supporta la certificazione IFC e garantisce l’interoperabilità del software permettendo quindi la perfetta collaborazione tra tutte le parti in causa e l’interazione tra i diversi progetti da quello architettonico a quello strutturale a quello impiantistico. Questa caratteristica nel progetto del Palazzo di Varignana Resort&Spa ha permesso un perfetto coordinamento di tutte le professionalità coinvolte nella realizzazione della commessa.

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DALLA CAMPAGNA AL LUXURY

Il progettista Marco Marino.

UN’ANTICA MASSERIA NELLE TERRE DELLA CAMPAGNA NOBILE LAZIALE SI TRASFORMA IN UN AGRITURISMO A 5 STELLE GRAZIE AL PUNTO VENDITA BIGMAT DI ROMA La tenuta agricola Borgo Pallavicini Mori, un tempo appartenuta all’antico casato principesco degli Altieri di Roma e ora di proprietà della famiglia Pallavicini Mori, ospita oggi un accogliente agriturismo circondato da maestosi alberi di quercia e testimonianze delle civiltà etrusca e romana. Il borgo, a venti minuti dal centro della Capitale, si trova sulla via Tiberina tra la piana del Tevere e le suggestive colline a Nord di Roma, ricche di

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Giuseppe Poduti, titolare di BigMat Colamariani&Poduti.


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boschi secolari e campi, ville rustiche e fattorie.L’imponente intervento di ristrutturazione, che ha coinvolto l’intero edificio, è stato realizzato e curato nei minimi dettagli dall’impresa Archedim s.r.l. di Roma con la consulenza tecnica e i materiali forniti da BigMat Colamariani & Poduti di Roma. RECUPERO IN CHIAVE DELUXE I lavori di ristrutturazione dell’agriturismo Borgo Pallavicini Mori sono stati effettuati grazie ad alcuni fondi europei per il restauro e ripristino di antichi edifici e “la disponibilità dei finanziamenti, a volte a singhiozzo, ha condizionato le tempistiche dei lavori” spiega l’architetto Marco Marino, direttore tecnico del progetto e titolare di Archedim insieme al padre Renato.

65 Stefano Tuccio.


A occuparsi della fornitura della quasi totalità dei materiali edili è stato BigMat Colamariani & Poduti, collocato proprio a pochi km dalla tenuta, come conferma il responsabile commerciale Alessandro Pirrone: “La nostra vicinanza è stata strategica per il cantiere che lavorava a ritmi spesso alternanti, essere in zona ci ha aiutati a intervenire prontamente quando era necessario e la corretta gestione logistica della fornitura in cantiere è stata essenziale al fine della realizzazione”. Il recupero e la ristrutturazione dell’azienda agricola sono stati portati a termine nel 2017 dopo 8 anni di lavori, “la costruzione aveva “solo” 100 anni e non è stato necessario rispettare particolari vincoli dettati dalla Soprintendenza dei Beni Culturali – spiega l’architetto Marino –. Abbiamo però posto una grandis-

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sima attenzione al recupero di tutti gli elementi di pregio storico, abbiamo ad esempio mantenuto le murature originali risanandole e riqualificandole dove possibile, mentre abbiamo dovuto rifare totalmente il tetto che è stato ricostruito secondo tradizione con capriate in castagno”. L’obiettivo dell’intervento è stato quello di riqualificare gli edifici esistenti creando una struttura ricettiva di alto livello, un “agriturismo di lusso” che potesse anche essere location per cerimonie ed eventi congressuali.

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Una superficie di 4mila m2 quella della tenuta, di cui 800 m2 di interni suddivisi equamente tra la sala ricevimenti con ristorante e gli uffici, spazi che sono stati rispettivamente ricavati dalle stalle e dalla rimessa dei mezzi agricoli. Oltre al corpo centrale, dove è collocata la reception e la sala conferenze/ricevimenti per 300 persone, si trovano poi altri tre edifici esterni di circa 200 m2 ciascuno, con 2 piani e una mansarda. Si tratta delle ex abitazioni del fattore e del personale agricolo da cui sono stati ricavati ora le 2 suite e i 12 appartamenti con camera da letto e cucina dedicata. “Dalla porcilaia – racconta l’architetto Marino – è stata ricavata la spa, il vecchio fienile è ora la sauna e dal magazzino di stoccaggio delle merci abbiamo creato la zona piscina. L’antico fontanile in mezzo alla piazzetta, su cui si affacciano gli edifici,

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è stato completamente restaurato; resta ancora da ristrutturare un ultimo edificio per il quale la proprietà, al momento, non ha scelto la destinazione d’uso”. UNA COLLABORAZIONE COMPLETA Non solo recupero storico e tradizione ma anche innovazione ed elevate performance grazie alle soluzioni tecniche suggerite da BigMat Colamariani & Poduti. “Durante la progettazione e la scelta dei materiali ci siamo fo-

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calizzati molto sull’aspetto termico e sulla coibentazione sia delle strutture e dei soffitti, che abbiamo realizzato con i prodotti Index, sia delle pareti esterne con gli intonaci termici Kerakoll» conferma il direttore tecnico dei lavori. Tra i prodotti utilizzati anche i collanti, le pitture e le malte Biocalce Kerakoll; per i massetti è stato scelto il pre miscelato leggero e isolante BigCem Classic a marchio BigMat, mentre il calcestruzzo CentroStorico di Leca, adatto per il consolidamento e il restauro delle strutture, è stato applicato negli spazi della hall e degli uffici. Per alcune facciate sono stati usati prodotti Fassa Bortolo mentre con il pannello Stiferite GT e i prodotti Saint-Gobain Weber si è intervenuti sulla coibentazione delle coperture. “Per l’impermeabilizzazione sono state scelte le soluzioni Volteco, in particolare per la piscina abbiamo usato il prodotto Plastivo 250 – spiega Pirrone –. Per il tetto ventilato sono stati usati pannelli e guaine Index; con le resine Kerakoll abbiamo rifatto i pavimenti mentre le grondaie e i canali in rame sono stati ricostruiti con gli antichi fregi”.

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Una partnership di successo e storica quella tra Archedim e BigMat Colamariani & Poduti, in cui la consulenza specializzata di Alessandro Pirrone è stata strategica nella scelta dei materiali più innovativi per realizzare un intervento a regola d’arte, come conferma entusiasta l’architetto Marino: “È uno dei migliori partner della zona e a loro mi rivolgo spesso per la perfetta conoscenza dei materiali, sempre aggiornata sulle ultime novità del mercato; con tutto lo staff si riesce a instaurare un eccellente rapporto basato sul confronto quotidiano e sullo scambio di know-how per finalizzare al meglio gli interventi e trasformare in realtà il progetto architettonico”. IL RUOLO DI BIGMAT “BigMat Colamariani & Poduti è un punto di riferimento per i progettisti e i costruttori di Roma e dell’Italia centrale” commenta l’architetto Marino di Archedim. Attivo da oltre 50 anni, e nel Gruppo BigMat dal 2007, ha fornito l’80% dei materiali utilizzati nella ristrutturazione di Borgo Pallavicini Mori occupandosi anche

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della consulenza e del noleggio delle attrezzature. Il Punto Vendita offre un’ampia gamma di prodotti e materiali per l’edilizia, ferramenta e idraulica ma anche arredobagno, cucine a marchio Lube, finiture, rivestimenti, serramenti, prodotti per l’outdoor e la climatizzazione, all’interno di uno showroom da 250 m2. Diciassette i dipendenti guidati da Giuseppe Poduti che operano con competenza per aiutare progettisti e imprese nella scelta di soluzioni per costruire e ristrutturare oltre a garantire assistenza in cantiere, supporto per i finanziamenti a privati e imprese, per le detrazioni fiscali e la riqualificazione energetica. IL PROGETTISTA Architetto e titolare di Archedim, con sede a Roma, svolge attività nel campo dell’edilizia in tutta Italia, con particolare specializzazione nel restauro di immobili e nei consolidamenti intervenendo frequentemente su edifici di pregio architettonico. Accreditata presso la Sovrintendenza dei Beni Culturali, l’impresa è specialista nel restauro di monumenti e palazzi storici ma anche nell’edilizia civile, nell’interior design e nella realizzazione impianti e domotica oltre alla manutenzione a lungo e breve termine. L’architetto Marino ha seguito l’intero progetto della ristrutturazione di Borgo Pallavicini Mori tenendo i rapporti tra la progettazione e la committenza, curando la direzione lavori e la scelta dei materiali in collaborazione con BigMat Colamariani & Poduti.

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I NUMERI DI UN INTERVENTO Tipo d’intervento: Ristrutturazione e recupero di un’antica azienda agricola; Luogo: Roma; Superficie totale: 4mila m2; Direttore Tecnico: architetto Marco Marino; Impresa esecutrice dei lavori: Archedim s.r.l.; Progettista: architetto Alberto Parboni Arquati; Tempi d’intervento: lavori terminati nel 2017; Classe energetica: Classe A+; Materiali forniti da: BigMat Colamariani & Poduti di Roma.

75 Stefano Tuccio.


IL GRAN FINALE

L’ULTIMA TAPPA ROMANA DI ARCHITECTSPARTY Gli ArchitectsParty TEN si conclude con l’ultima tappa romana dal 24 al 26 ottobre. I party itineranti negli studi di architettura sono giunti quest’anno aldecimo compleanno e hanno festeggiato con un nuovo claim che ha valorizzato il coinvolgimento tra gli attori del settore e gli appassionati di questo mondo creativo: “ArchitectsParty: Meet, Smile, Talk, Repeat!”. Gli studi coinvolti nell’ultima tappa romana sono dieci: BICUADRO

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Factory, COLLIDANIELARCHITETTO, ERA - Enrico Realacci Architectures, IDS Pietro Infante Architetto, Marco Casali, mp2a architetti associati, NEXT Urban Solutions, NSPAZIO, Studio SPERI, STUDIOTAMAT. Come nei precedenti appuntamenti il pubblico che parteciperà sarà protagonista in prima persona con una serie di iniziative. Oltre a votare live il miglior party, con apposite schede fornite durante le serate, al terzo studio che riuscirà a visitare riceverà in omaggio la bag ufficiale firmata TOWANT. Inoltre sarà invitato a raccontare gli ArchitectsParty tramite un videominuto. I filmati ri-

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cevuti saranno pubblicati sui canali social e sul sito di TOWANT in una sezione speciale. Come designer partner vi sono importanti aziende di settore: Ceramica Sant'Agostino, Dornbracht, Effegibi, Flos, K-array, Kaldewei, Mafi, Reynaers Aluminium, Rubelli, Telmotor. Food e Drink partner saranno come sempre i salatini Lorenz By Loacker e Birra Menabrea, con una bottiglia personalizzata che riporta il nuovo claim. Web Partner dell’iniziativa Architonic. Le tappe italiane di questo 2018 hanno ripercorso le stesse città della prima edizione: Firenze, Milano e Roma. Il format è stato ideato da TOWANT, agenzia dedicata all'organizzazione di eventi di architettura in Italia e all'estero, che collabora con alcuni dei più

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importanti brand del design italiano e internazionale. Tra gli eventi organizzati vi sono ArchichefNight, gli appuntamenti a tavola dove lo Chef è l'architetto; DJ Arch Night, serata itinerante negli showroom del design dove il dj è l'architetto; ArchiBike una visita in bici alla scoperta dei luoghi segnalati dai protagonisti della progettazione contemporanea.

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LO SPETTACOLO DEL BIM DIGITALIZZAZIONE DELLA STAZIONI DI MILANO ED ESEMPI DI DIGITALIZZAZIONE DI PONTI E RETI FERROVIARIE BIM Italy, frutto della collaborazione tra CRESME, Harpaceas, in2it e la tedesca LocLab Consulting, ha oggi presentato a Milano un prodotto che si puo definire “spartiacque” nel campo della progettazione, della manutenzione e della gestione di immobili e/o opere civili: il digital twin, (gemello digitale), ovvero la copia digitale dinamica della stazione Centrale di Milano che i tecnici di BIM Italy hanno realizzato dopo aver scattato circa 6000 fotografie. Fra gli obiettivi di BIM Italy c’e proprio quello di supportare la transizione della filiera AECO dall’economia dell’era industriale all’economia digitale, contribuendo a risolvere i problemi di assestamento nel modo in cui manager, lavoratori, fabbriche, processi economici e regolamentazione statale devono essere riprogettate. Grazie al Digital Twin diventa quindi piu facile interagire con l’immobile e nell’immobile per gli scopi piu differenti: testare nuove soluzioni architettoniche o verificare piani di sicurezza, affittare i locali commerciali ed effettuarvi progetti di rinnovo, pianificare ed effet-

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tuare ispezioni agli impianti, o anche solo, piu semplicemente, catalogare e archiviare documenti, schede tecniche ed informazioni necessarie alla gestione e manutenzione dei suoi singoli componenti. “Non si tratta di un filmato o di un rendering di presentazione” – afferma Lorenzo Bellicini Direttore del CRESME bensì di un vero e proprio modello BIM navigabile in 3D i cui oggetti e componenti sono collegati alle informazioni necessarie a chi deve poi gestire e manutenere facciate, mura, impianti tecnologici e tutte le altre facilities presenti in Stazione”. “L’utilita del digital twin e trasversale a tutte le industrie manifatturiere operanti in vari settori industriali – afferma Luca Ferrari, Direttore Generale di Harpaceas - La grande novita odierna e aver mostrato una tecnologia efficace, efficiente e soprattutto veloce per creare un gemello digitale di uno dei palazzi storici piu significativi del nostro Paese, sicuramente la stazione italiana piu

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ricca dal punto di vista monumentale”. Durante il suo intervento, Ilka May, Amministratore delegato di LocLab Consulting, ha anche mostrato gli utilizzi della tecnologia su binari e ponti, purtroppo tema molto caldo oggi in Italia. “Per porre sotto controllo e monitorare lo stato di efficienza delle infrastrutture italiane e deI suoi componenti impiantistici” - ha affermato Ilka May - “occorre un processo di rilievo allineato all’industria 4.0 che produca modelli accurati, in tempi rapidi e a costi bassi. Solo cosi si potra disporre di veri e propri database visuali accessibili in remoto e collegabili a sensori per controllare in tempo reale lo stato di salute dell’opera civile e soprattutto sapere dove e quando intervenire per gestire le urgenze”. “Oggi piu che mai e il momento del gemello digitale, ovvero la capacita di simulare per quanto possibile non solo il prodotto, ma anche i processi che afferiscono a produzione e manutenzione” - afferma Mario Caputi, Amministratore di in2it - “Siamo nell’epoca dell’accelerazione. Anche se gli essere umani e le societa susseguitesi nella storia si sono costantemente adattati al cambiamento, oggi il ritmo del progresso tecnologico sta accelerando cosi rapidamente che ha superato la velocita media alla quale la maggior parte delle persone riesce ad assorbire tutti questi cambiamenti. Molti di noi non riescono piu a tenere il passo; una cosa simile - conclude Caputi - e accaduta 120 anni

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fa durante la seconda rivoluzione industriale con l’introduzione dell’elettricita. Alle industrie non bastava semplicemente di essere raggiunte dalla rete elettrica per accelerare la loro produttivita: dovevano essere completamente riprogettate assieme ai loro processi operativi. Sono occorsi trent’anni finche una generazione e andata in pensione e una nuova generazione abbia potuto raccogliere tutti frutti della produttivita generata da una nuova fonte di alimentazione”. In Italia l’uso della modellazione informativa sara obbligatorio a partire dal 2019 per la progettazione e la costruzione di opere pubbliche di importo superiore ai 100 milioni di euro e verra progressivamente esteso agli appalti di importo inferiore entro il 2025; grazie a BIM Italy la tecnologia della modellazione informativa si arricchisce di ulteriori possibilita per un piu efficiente processo di progettazione, costruzione e gestione di infrastrutture e edifici.

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LA SERRATURA SI EVOLVE CONTRO LE SFIDE DEL CRIMINE DIERRE ASSOCIA TECNOLOGIA ED ELEGANZA Che sia a cilindro o a doppia mappa, anche nel campo delle serrature Dierre ha sviluppato soluzioni brevettate in grado di bloccare i più elaborati tentativi di effrazione, sia che si tratti di attacchi distruttivi sia nei casi di manipolazione. L’azienda leader nella produzione di porte blindate progetta e costruisce internamente, nella sede di Villanova d’Asti, tutte le componenti delle sue chiusure di sicurezza. I meccanismi sono abbinati a chiavi di ultima generazione, anche in versione elettronica o key card, fino ad arrivare ai lettori di impronte digitali e all’App per l’apertura a distanza della porta.

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DAL VECCHIO NOTTOLINO AL CILINDRO DESMODROMICO Tutti i cilindri Dierre, raggruppati nelle linee New Power e D-Up, dispongono di sistemi di protezione contro la manipolazione anti-bumping e lockpicking. L’azienda ha infatti sviluppato prodotti di derivazione automobilistica che, al posto dei classici pistoncini, utilizzano un sistema di lamelle laterali con trappole di vario tipo: è il cosiddetto cilindro desmodromico. In questo modo la serratura a cilindro acquisisce una notevole resistenza a ogni tipo di effrazione e, inoltre, si blocca irreversibilmente quando viene utilizzata una chiave non originale.

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Grazie al brevetto Lock Blocking System queste serrature sono inoltre in grado di resistere anche ad attacchi di tipo distruttivo. È il caso della cosiddetta "tecnica del tubo", chiamata così perché il ladro utilizza appunto un tubo per spezzare il cilindro della serratura e aprire la porta. DOPPIA MAPPA: STOP AL GRIMALDELLO BULGARO Le serrature a doppia mappa sono le più diffuse in Italia e, purtroppo, le più amate dagli scassinatori che per forzarle utilizzano il famigerato grimaldello bulgaro: uno strumento in grado di aprire le

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serrature a doppia mappa riproducendo il profilo della chiave originale. Per bloccare questo tipo di furti Dierre ha brevettato Lock Trap System. Il sistema entra in funzione appena il grimaldello bulgaro viene inserito nella serratura, bloccandone completamente il funzionamento e impedendo l’ingresso nell’abitazione. Una trappola per “topi d’appartamento” che si disattiva una volta che il grimaldello viene estratto dalla serratura. A questo punto la chiave originale torna a funzionare correttamente, senza ulteriori disagi. attacco di manipolazione PERDERE LE CHIAVI NON È PIÙ UN PROBLEMA In caso di smarrimento della chiave invece, entra in funzione un ulteriore brevetto Dierre, MIA, che consente la sostituzione in au-

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tonomia del blocchetto centrale nel giro di pochi minuti e senza l’intervento di un tecnico specializzato. Una soluzione efficace che tutela la privacy e mette al riparo da costi imprevisti. Lock Trap System e MIA sono disponibili di serie su tutte le porte Dierre con serratura a doppia mappa e possono essere integrati anche sulle vecchie porte blindate sostituendo la precedente serratura con modelli Dierre di nuova generazione. Social: #Dierre presenta #serrature antiscasso contro il grimaldello bulgaro e le piĂš elaborate tecniche di effrazione. Dierre è il marchio italiano leader mondiale nella produzione di porte blindate, porte per interni e chiusure di sicurezza. Fondata nel 1975 da Vincenzo De Robertis l'azienda ha tra i suoi punti di forza la capacitĂ di coniugare ricerca tecnologica e design, con una grande attenzione alla personalizzazione dei dettagli.

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Nel catalogo Dierre anche rivestimenti per porte di sicurezza, porte tagliafuoco, controtelai per porte a scomparsa, porte scorrevoli, chiusure per garage e casseforti. Informazioni: www.dierre.com.

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STANDARD LEED V4 ®

MAPPATURA DEI PRODOTTI TERMOISOLANTI STIFERITE Pubblicato il Quaderno Tecnico della Mappatura dei prodotti Stiferite rispetto allo standard LEED® V4. La certificazione LEED® V4 riguarda l’edificio e non i prodotti/materiali che lo compongono, i prodotti utilizzati possono però contribuire al conseguimento dei crediti purché conformi ai requisiti richiesti. La mappatura dei prodotti Stiferite è finalizzata a supportare le scelte di progettisti e committenti esplicitando la conformità dei prodotti ai requisiti previsti e valorizzando i crediti che possono essere ottenuti grazie anche al loro contributo. La versione del protocollo LEED® v4 è, a partire dalla fine del 2016, l’unica in vigore e prevede che le certificazioni vengono rilasciate direttamente da US GBC.

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di Pietro Ferrari NUMERISTREAMINGCITY

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NUMERISTREAMINGCITY

La mappatura dei prodotti Stiferite è stata eseguita secondo il protocollo LEED® v4 BD+C che si utilizza per le seguenti tipologie di edifici: NEW CONSTRUCTION & MAJOR RENOVATION - CORE & SHELL - SCHOOLS RETAIL - DATA CENTERS - WAREHOUSES AND DISTRIBUTION CENTERS – HEALTHCARE – HOSPITALITY. I pannelli isolanti STIFERITE contribuiscono al raggiungimento dei requisiti previsti in 6 Categorie: • Processo Integrato; • Sostenibilità del Sito; • Energia e Atmosfera; • Materiali e Risorse; • Qualità ambientale interna; • Innovazione. Scaricabile dal sito all'indirizzo: www.stiferite.com/poliuretano_quaderni_tecnici.html

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STREAMING TOWANT Tel. +39/0571 1600686 staff@towant.it Marta Ascani mobile +39/338 1863200 www.martascani.com

Graphisoft Ufficio Stampa Sillabario srl Giacomo Galli Tel. +39/02 87399276 mobile +39/333 3701412 sillabario@sillabariopress.it

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Harpaceas Ufficio Stampa Harpaceas Sillabario srl Via Alvise Cadamosto, 8 20129 Milano Tel. +39/02 87399276 sillabario@sillabariopress.it Giacomo Galli mobile +39/333 3701412

Dierre Threesixty di Gabriella Braidotti Tel. +39/011 547471 Tel. +39/348 3152102 www.threesixty.it Ensinger Ufficio stampa Ensinger Italia Paola Taboga Tel. +39/02 262 257 95 taboga@paolataboga.it

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Francoforte Martinengo Via Vincenzo Monti, 9 20123 Milano Tel. +39/02 4953 6650 r.a. martinengo@martinengocommunication.com www.martinengocommunication.com

Ideal Work Goodwill PR Rif.: Giada Molinaroli giada.molinaroli@goodwillpr.it Giulia Maggi giulia.maggi@goodwillpr.it Tel. +39/045 8204222 www.goodwillpr.it RiceHouse Melismelis Tel. +39/02 33600334 Claudio Motta claudio.motta@melismelis.it Roberta Ruocco roberta.ruocco@melismelis.it Schueco Ufficio Stampa: Goodwill PR Tel. +39/045 8204222 silvia.sandri@goodwillpr.it

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indirizzi Sciuker Ufficio stampa Prodotto Sciuker Frames Press Play Comunicazione e pubbliche relazioni www.agenziapressplay.it Sara Ferrari Tel. +39/349 723 5611 sara@agenziapressplay.it Alessandro Tibaldeschi Tel. +39/+39 333 6692430 ale@agenziapressplay.it

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Wasp Ufficio Stampa WASP Maurizio Andreoli Tel. +39/335 8082995 ufficiostampa@wasproject.it

Ufficio Stampa Finanziario Sciuker Frames Close to Media societĂ fondata da Elisabetta Neuhoff Adriana Liguori Tel. +39/345 1778974 adriana.liguori@closetomedia.it Giorgia Cococcioni Tel. +39/+39 02 70006237 giorgia.cococcioni@closetomedia.it Ufficio comunicazione Sciuker Frames Marika Marciano marika.marciano@sciuker.it Giovanni Cuccuini giovanni.cuccuini@sciuker.it

Stifterite Studio Emme Srl Corso Palladio,155 36100 Vicenza Tel. +39/0444 327206 Fax +39/0444 809819 us_stiferite@studioemmesrl.it

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