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Poste Italiane spa - Sped. Abb. Post. - D.L. 353/2003 (Convertito in legge 27/02/2004 n. 46), art. 1, comma 1 - LO/MI/ - euro 10,00 - In caso di mancato recapito rinviare all’ufficio CMP Roserio (Mi) per la restituzione al mittente che si impegna a pagare la relativa tariffa - Editrice webandmagazine s.r.l. - Via Valla, 16 - I-20141 Milano - www.webandmagazine.media

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issue_016 febbraio 2019

Magazine dedicated to textiles, from yarn to fabric, for furnishing and fashion industry

La rivista tecnica per il settore tessile dal filato al tessuto

wool is back

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COLOPHON FEBBRAIO 2019

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SOMMARIO FEBBRAIO 2019

14 8 07 EDITORIALE La cultura visiva Visual culture di Beatrice Guidi

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PERCORSO SETA OSSERVATORIO DEL DISTRETTO TESSILE DI COMO Un quadro positivo, pur in uno scenario rallentato di Beatrice Guidi

INCONTRI MICHELE BOCCHESE Il fascino del passato e il dinamismo del presente The charm of the past and the dynamism of the present di Pietro Ferrari

COLOURS MIMAKI Innovazione nella stampa digitale Mimaki Tiger 1800B MkII, a fusion of innovation and design di Pietro Ferrari

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PERCORSO COTONE FILMAR ColorAMA Award for Sustainability 2019 ColoRAMA Award for Sustainability 2019 di Pietro Ferrari

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COLOURS BERTO E.G. INDUSTRIA TESSILE Un Pianeta da salvare Saving the Planet di Pietro Ferrari

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PERCORSO COTONE IAFIL – INDUSTRIA AMBROSIANA FILATI Puntare su qualità e ricerca Quality and research di Beatrice Guidi 20

PERCORSO LANA TOLLEGNO 1900 L’innovazione protagonista, ma nel segno della sostenibilità The strength of innovation di Pietro Ferrari 28

PERCORSO LINO MASTERS OF LINEN® DREAM LAB Masters of Linen® Dream Lab per il grande pubblico Linen in Paris di Beatrice Guidi

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ART & TEXTILES ROSANNA SCHIAFFINO E LA MODA. ABITI DA STAR Rosanna Schiaffino, la donna, la star, e la moda Rosanna Schiaffino di Paola Govoni 46

EVENTI FILO FILO MILANO Un filo dorato “sostenibile” di Sonia Maritan 50

EVENTI CARVICO E JERSEY LOMELLINA Aspettando Tokyo 2020 Waiting for Tokyo 2020 di Beatrice Guidi


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EVENTI FILPUCCI L’imbarazzo della scelta Innovations and trends di Pietro Ferrari

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TESSILE TECNICO DICKSON Colori parigini The Dickson Orchestra fabrics wear the new Parisian newsstands di Pietro Ferrari 59

TESSILE TECNICO ANEMOTECH Un mondo più pulito di Pietro Ferrari 60

SCENARI FEDERCANAPA Il punto sulla canapa e le sue applicazioni industriali e terapeutiche di Pietro Ferrari

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EDITORIAL

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La cultura visiva La strada e lo sport sono stati i due principali temi che hanno ispirato il progetto espositivo messo in mostra all’ultima edizione di Pitti Immagine Filati 84 appena conclusa. La strada e le sottoculture giovanili rappresentano lo scenario che fa da sfondo ai nuovi modi di vestire e ai nuovi modi di

vivere, tutto declinato verso una nuova evoluzione dello sportswear. La RICERCA e la continua sperimentazione nel campo della trasformazione delle materie prime si ripropone nella combinazione di fibre naturali con fibre sintetiche, generando filati unici e performanti.

VISUAL CULTURE The street and the sport were the main themes that inspired the exhibition project at the latest edition of Pitti Immagine Filati 84 just ended. The street and the youth subcultures are the scenario, the background to new ways of dressing and new ways of living,

all declined towards a new evolution of sportswear. RESEARCH and continuous experimentation in the field of transformation of raw materials is proposed in the combination of natural fibers with synthetic fibers, generating unique and performing yarns.

Crediti: AKAstudio - collective

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writer Beatrice Guidi


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INCONTRI MICHELE BOCCHESE writer Pietro Ferrari www maglificiomiles.it www confindustria.vicenza.it

Il fascino del passato e il dinamismo Azienda e associazione sono le due facce dell'impedel presente gno di Michele Bocchese Incontriamo Michele Bocchese (nella foto) nella magnifica sede di Confindustria Vicenza, non un'esibizione di ricchezza ma l'immagine di una potente e attiva realtà industriale innervata in una provincia tra i più splendidi del nostro Paese. Quello di Vicenza - ci dice - è un territorio molto importante dal punto di vista del tessile abbigliamento. Dò il mio supporto alla nostra associazione locale ormai da parecchi anni, sono entrato in azienda nel 2002, e dopo un paio d'anni ho iniziato a frequentare il mondo associativo, perché credo che sia comunque un'opportunità di networking e anche di crescita personale e professionale. Il mondo delle associazioni , qualunque esse siano associazioni di industriali, di artigiani, di commercianti - ha un grande vantaggio che è quello di consentire l’incontro tra colleghi in quello che io definisco un campo neutro: quando ti trovi tra colleghi in contesti istituzionali, uno dei valori aggiunti è proprio quello di poter dire che ci si trova a parlare di argomenti non legati specificamente al business dei singoli imprenditori ma a ragionare su tematiche con un interesse più allargato per il settore. Si tratta di un contesto in cui si impara molto, perché rappresenta anche l’occasione di organizzare e di seguire dei convegni e di invitare delle persone che raccontano cose interessanti e soprattutto che crea lo spunto di conoscersi tra colleghi. Ho sempre pensato che questo tipo di frequentazione fosse una cosa positiva e anche molto utile, per essere parte del quale anche i colleghi, pur presi come accade dall’operatività quotidiana, dovrebbero ritagliarsi degli spazi. Intorno al 2005 sono stato vicepresidente e, poi, presidente della sezione di Vicenza del settore moda per quattro anni. Nell’ultimo anno sono diventato presidente di Confindustria Moda Vicenza e per cinque anni ho seguito questo tema a livello Veneto. Cinque anni fa con il nuovo Presidente di Sistema Moda Italia, Claudio Marenzi sono stato invitato a en-

che in questa intervista ci racconta di questi due poli della sua attività che si supportano a vicenda per costruire una visione globale della realtà.

trare in squadra e sono stato per quattro anni consigliere di presidenza di Sistema Moda Italia con la delega alla politica industriale, proprio perché mi interessava lavorare in questo campo. Questo perché ritengo che, in italia, all’interno del sistema moda si è fatto molto poco a questo livello. Ho avuto la fortuna, chiaramente assieme al presidente Marenzi, di lavorare con il ministro Calenda e devo dire che, tra l'impegno della politica relativa a Impresa 4.0 e la sensibilità per gli eventi del nostro settore, si è dimostrato un uomo molto lungimirante. Ho


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 Sfilata Master in Knitwear for womenswear Central St. Martin's.

partecipato a riunioni molto interessanti in cui il Ministro ci diceva, in modo simpatico, "cosa dovevamo fare": poteva sembrare una provocazione ma è risultata un'impostazione molto proficua e ha aiutato il consolidamento del mondo delle fiere oltre ad aver dato un impulso importante alle politiche del settore.

! MUOVERSI ASSIEME Con il nuovo Presidente, Marino Vago, eletto nell’aprile 2018, io sono “ritornato a casa” e dal giugno 2018 sono tornato a fare il Presidente del settore Moda di Confindustria Vicenza. Questo è stato un ritorno per me molto importante, perché l’esperienza che ho raccolto prima come Confindustria Veneto poi come Sistema Moda Italia ha permesso di portare a livello locale una serie di input molto preziosi. La prima cosa che ho fatto nel passato mandato in Confindustria Moda Veneto è stata quella di aggregare alcune categorie del nostro settore. L’abbiamo chiamato Tavolo Veneto della Moda, un'iniziativa che ha dato spazio importante anche alle imprese artigiane, questo perché l’impresa italiana è un’impresa a rete basata su un concetto di filiera, quindi se oggi il sistema Paese nel mondo fashion funziona è perché c’è una rete di piccolissime, piccole e medie aziende che collaborano in modo totalmente sinergico, e questo modo di agire rappresenta veramente uno dei nostri punti di forza.

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Sappiamo anche che, nel corso dell’ultimo decennio, questo settore è stato molto ridimensionato, perché da 600-650mila unità possiamo contare oggi solo su 400mila addetti, pur restando leader in tutta l’Europa comunitaria, dove il Veneto che è secondo a parità con la Toscana, in termini di dimensioni di mercato, si distingue per la complessità e la ric-


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INCONTRI MICHELE BOCCHESE

 Abiti realizzati con tecnologia 3D, Crafting the future - storie di artigianalità e tradizione - Mudec Milano.

chezza della sua filiera: si parte a monte, dove abbiamo l’industria tessile, con nomi come Rossi e Marzotto, che pure hanno subito grandi evoluzioni. Poi si va alle varie realtà di trasformazione, in cui trova posto il grande settore del denim, vedi Gas e Diesel.

Nel mondo della maglieria troviamo nomi come Benetton e Stefanel che a loro volta ha gemmano tutta una serie di realtà simili. Ovviamente è rimasto il top di gamma, il resto, di livello basso e mediobasso, è migrato in altri Paesi. La confezione vede realtà, difficilmente imitabili come Ravazzolo e la Belvest che realizzano abiti formali da uomo. Noi, in questo settore, abbiamo ancora 70mila addetti, una cifra ragguardevole. Il posto del Veneto è dunque molto importante, perché, a differenza del Piemonte, della Lombardia e della Toscana che concentrano la produzione in luoghi molto caratterizzati, nella cultura dell’imprenditore veneto informata a una riservatezza forse eccessiva ma anche a una concretezza notevole non si identifica in una narrazione nel tessile, pur essendo la provincia di Vicenza il quarto esportatore nel tessile con poli industriali diffusi. La necessità di metterci insieme per raccontarci è forte a livello veneto, così abbiamo creato come Confindustria, Confartigianato, CNA, poi come Confesercenti e Confcommercio un tavolo della moda che ha affrontato il tema della contraffazione sia sul fronte istituzionale sia nella lotta al fenomeno. Confartigianato ha presentato un teatro sociale che si intitolava “Tutto quello che sto per dirvi è falso”, uno spettacolo che abbiamo finanziato come Tavolo Veneto della Moda e Regione Veneto: hanno avuto


textures luogo prima una quindicina di rappresentazione riservate e poi un centinaio di rappresentazioni in tutta Italia. Da lì in poi il tutto si è mosso autonomamente, grazie al fatto che abbiamo dato il la a un’iniziativa che aveva un suo perché, tant’è che questo formato teatrale è stato portato per tutta l’Italia ed è stato, addirittura, la prima pièce teatrale rappresentata nel Parlamento Italiano con il beneplacito del MISE e della Commissione Europea. Questa e altre iniziative dimostrano che muoversi assieme porta a una maggior possibilità di ottenere dei risultati in termini di finanziamenti e di operatività. In questo caso l’esperienza è stata preziosissima, perché tutti abbiamo capito che l’unione fa veramente la forza. Siamo anche arrivati a capire meglio quali erano le problematiche degli altri comparti. Un altro tema di grande rilievo affrontato in questo contesto una decina di anni fa è stato quello degli archivi aziendali, abbiamo chiesto e ottenuto di fare un progetto legato agli archivi aziendali in base a bandi istituiti dalla Regione Veneto, cosa non facile su base regionale, ancora meno su base nazionale o comunitaria. La Regione si interrogava su dei progetti di innovazione e noi li abbiamo interpretati a livello degli archivi aziendali. Questo progetto è stato molto interessante, perché nel suo contesto abbiamo messo insieme grandi aziende e piccole aziende, dalle multinazionali alle aziende artigianali, che hanno concorso e si sono unite per ottenere questo finanziamento, da utilizzare per rivedere il proprio archivio aziendale, ottimizzare il know-how relativo e via dicendo. Questo sono le cose a cui le associazioni di categoria devono puntare: mettere assieme le aziende, farle contare, portare risultati concreti, proprio perché la capacità di aggregazione fa parte dei valori aggiunti portati del mondo associativo. Venendo a oggi, ci troviamo in un periodo molto particolare, nel senso che, se guardiamo agli ultimi due o tre anni, è successo che, di fatto, a livello occupazionale, la situazione si è stabilizzata: il lato positivo è che la crisi, pur avendo lasciato “morti e feriti” è terminata e i sopravvissuti sono più forti e competitivi. Quindi il fatto che le aziende abbiano interrotto questa fase di riduzione del personale è positivo ma pone anche a noi aziende il problema del ricambio generazionale e della ricerca di professionalità adatte al nostro settore, oltre a quello di motivare i giovani a capire che il nostro settore è importante e invitarli a entrarci. Tutto questo fa sì che noi abbiamo iniziato recentemente un lavoro per mappare quelli

che sono i fabbisogni delle aziende e cercare di collaborare con il mondo della scuola proprio per aiutare i giovani a rivolgersi al nostro settore. A novembre abbiamo incontrato l’Assessore Regionale Elena Donazzan con cui abbiamo messo in atto un brainstorming presso un’azienda bellissima, la Selleria Equipe, un produttore d'élite di selle e finimenti per cavalli. Abbiamo deciso, dopo questa esperienza, di indire una parte delle riunioni del Consiglio Moda di Vicenza presso le aziende in modo di conoscerci a vicenda.

! FORMAZIONE LAVORO La competitività risiede oggi, nei Paesi evoluti, in tutti settori ma in particolare nel nostro, nella qualità dei collaboratori. In un settore come il nostro che è molto tecnico, la scuola è fondamentale ed è drammatico quello che sta per accadere. Quota 100 per noi è un grosso problema, la disoccupazione nel nostro territorio è a livelli bassi, le aziende negli ultimi anni hanno sopperito alla necessità di inserimento di nuovi collaboratori anche, purtroppo, a causa delle realtà produttive che hanno cessato l’attività. Dal punto di vista della stabilizzazione degli addetti, Quota 100 è problematica: si crea una tale pressione e una tale insicurezza verso il futuro che le persone accedono alla pensione perché non sanno come si evolverà la legislazione in futuro. Questo è uno dei problemi nel nostro Paese e chi va in pensione ci va anche contro le proprie convenienze. Al contrario chi ha la certezza di andare avanti senza problemi, lavora qualche anno in più. Nel Veneto, un terzo del personale impiegato nelle aziende ha più di cinquant’anni, pensiamo in un decennio quali problemi andranno a manifestarsi. Nell'ultimo decennio, visto il tutto da un’altra prospettiva, il nostro settore, sottoposto a una crisi epocale, è arrivato a essere poco appealing, considerato il fatto che le aziende chiudevano i battenti a grappoli, quindi chi cercava lavoro sceglieva altri settori. Oggi il settore tessile è sicuramente stabilizzato, ci sono una serie di nuove professioni al suo interno ci sono situazioni ben retribuite che costituiscono una alternativa a impieghi precari e con poche prospettive. Oggi noi dobbiamo ricostruire questo story-telling facendo capire a ragazzi a genitori come esistano ruoli e mansioni altamente professionali. Ci sono ruoli in cui si gestiscono tecnologie complesse, occorrono sensibilità e competenze di alto livello. Importante è far avvicinare i giovani alle realtà aziendali e, oggi,

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INCONTRI MICHELE BOCCHESE

 Nebula e Landscape, Doppiafirma, dialogo tra pensiero progettuale e alto artigianato Villa Mozart Milano.

anche i docenti devono essere vicini al mondo dell’industria per mantenere vive le proprie competenze. Il lavoro sul territorio è per noi anche un lavoro di sensibilizzazione, di interfaccia con la Regione dove troviamo un’attenzione importante da parte dei pubblici poteri. Certo, non basta più l'aspetto conviviale, bisogna costruire progetti per coinvolgere le aziende sul concreto. Bisogna proporre vicinanza con le aziende, con le tecnologie e i procedimenti produttivi più avanzati. L’altro tema importante è l’innovazione, digitale, di prodotto, o di qualsiasi altra natura, oggi si tratta di un fattore essenziale, altrimenti è difficile giustificare il costo di produzione che noi abbiamo in Europa. Se non innoviamo oggi, siamo fuori dal mercato. In Italia, grazie anche al forte impulso dato da Impresa 4.0, siamo riusciti a portarci in un’ottima posizione. Last but not least, c’è il tema della sostenibilità, è un tema che porta a dei costi che non sempre è possibile recuperare dal mercato. Da un lato ci sono i Millennials che ritengono importante questo tema, sensibili agli enormi sprechi e ai danni generati in passato e nei Paesi emergenti dell’attività della filiera tessile, però dobbiamo anche trovare un equilibrio da parte delle aziende, adeguando le ragione dell’economia a quelle della sostenibilità. Il problema è che non riusciamo a trasferire tutto ciò in un valore aggiunto sul prodotto. C’è, poi, un altro problema che è quello normativo. Se esportiamo tessuti e capi di abbigliamento in taluni Paesi, vedi Cina per tutti, siamo assog-

gettati a controlli esasperati e a normative moto restrittive, non è vero il contrario per le frontiere del mercato europeo: praticamente non ci sono controlli doganali e i prodotti realizzati in Italia e in Europa non utilizzano tessuti conformi alle normative dell’Unione. Purtroppo pur impegnandoci nei confronti dei Governi, noi non riusciremo mai a ottenere dei reali controlli di conformità alla normative ai confini dell’Europa. Questi sono i grandi temi che dobbiamo affrontare a livello normativo e di cultura di settore.

! UN ATELIER INDUSTRIALE Dopo aver generosamente dedicato il tempo della nostra intervista alla attività di associazione, Michele Bocchese non si esime dal parlare un poco di sè e dell'azienda di cui è un AD e della storia di un percorso trigenerazionale nell'industria tessile: "Miles è un maglificio che si occupa di progettazione e di produzione, è un’azienda di famiglia, fondata da mia madre, e rappresenta una delle dinamiche importanti di questo settore a cui, peraltro, accennavo prima. È un settore che è molto cambiato in questi anni, ha avuto una evoluzione tecnologica enorme nel campo della smacchinatura, mentre nel settore della confezione è rimasto uguale nel tempo, un po’ come le macchine da cucire che tuttora si vedono nelle aziende dell’abbigliamento, ed è l’area in cui la manualità è rimasta fondamentale Il nostro è un settore che ha visto un’accelerazione enorme in questa fase, mentre nel resto non è cam-


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biato moltissimo. Noi non abbiamo marchi nostri, produciamo per le grandi griffe: tutto quello che esce da noi va a Parigi, va a Londra, va a Firenze, va a New York ma non esce col nostro marchio, questa è una scelta strategica che abbiamo operato. In tutti questi anni abbiamo sempre e solo lavorato con i marchi di lusso. Facciamo solo Made in Italy, non produciamo un capo fuori dall’Italia e questo è un fattore che negli anni è stato pagante. Questo, più in generale, ha premiato, come nel nostro caso, la parte del settore che è rimasta in Italia. La nostra è una struttura molto articolata tra quelle attive nel settore di lavorazione per le griffe: impieghiamo oltre 120 addetti e molti collaboratori esterni che operano nei loro laboratori tra cui alcuni lavorano quasi esclusivamente per noi. L’azienda è a Vicenza e dispone di tutte le tecnologie di produzione per assecondare le richieste dei clienti che soprattutto nel momento dei campionari richiedono la massima velocità e flessibilità Fondamentale è quindi la progettazione, e qui sono, effettivamente, le persone che fanno la differenza, perché sanno come rendere concrete e realizzabili le idee deli stilisti. Abbiamo partecipato a mostre e laboratori di ricerca, ci siamo confrontati con realtà come Materialize e momenti come Homo Faber a Venezia. Pur in un contesto di grande versatilità e creatività, noi non siamo artigiani, siamo un atelier industriale in cui gestiamo con volumi industriali delle complessità artigiane.

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Il Setificio Bocchese è una realtà storica fondata all’inizio del secolo scorso da mio nonno Giuseppe e portato avanti poi dai figli tra cui anche mio padre. Mia madre invece ha fondando insieme a mio padre il Maglificio Miles, concentrandosi sulla maglieria. Il Setificio era, specializzato nella produzione di tessuti di seta principalmente per il settore Uomo. Un prodotto che nei decenni è andato sempre più in calando sul mercato, mentre concorrenti di maggiori dimensioni entravano sul mercato, forti se non della qualità del volume di fatturato. Quando abbiamo rilevato il Setificio l'abbiamo trasformato in un'azienda tessile di ricerca con una continuità di prodotto che è stata apprezzata da Kiton, da Brioni, da Canali. La presenza sul mercato cinese è stata dura all'inizio ma ci ha portato ha trovare nel Paese il nostro primo mercato. Ho ceduto questa realtà a Marzotto che l'ha inserita come Silk Project, nella linea Tallia di Delfino. In Maglificio Miles mi occupo di sviluppo commerciale e di nuovi progetti, mio fratello Alessandro è il CEO, mentre Nicola segue la produzione, e fortunatamente la fondatrice Silvia rimane ancora una figura importantissima con la sua grinta e determinazione ci ispira costantemente "Le aziende famigliari - conclude Michele Bocchese - possono essere una grandissima forza, perché la famiglia ha in sé degli aspetti di positività, soprattutto nei momenti difficili: siamo sempre molto attenti a quello che ci porta il futuro, con tutto ciò in Italia si può lavorare bene.

 THE CHARM OF THE PAST AND THE DYNAMISM OF THE PRESENT Company and association are the two sides of Michele Bocchese's commitment that in this interview tells us about these two poles of his activity that support each other to build a global vision of reality. Vicenza is a very important territory from the point of view of textile clothing, I have given my support to our local association for several years, I joined the company in 2002, and after a couple of years I started to attend the associative world, because I believe it is an opportunity for networking and also for personal and professional growth. Miles is a knitwear company that deals with design and production, is a family business, founded by my mother, and represents one of the important dynamics of the sector. We produce for the top griffe: everything that comes out of us goes to Paris, to London, to Florence, to New York but does not come out with our brand, this is a strategic choice that we have operated. In Maglificio Miles Michele is CEO and deals with commercial development and new projects, his brother Alessandro is CEO, while Nicola follows the production, and fortunately the founder Silvia still remains a very important figure with her determination and determination inspires them constantly.


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PERCORSO COTONE FILMAR writer Beatrice Guidi www filmar.it

ColorAMA Award for Sustainability 2019 Moda e SDGs: l'importanza della filiera e il ruolo dei giovani per la competitivitĂ delle produzioni sostenibili.


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Il ri-orientamento del sistema moda verso una crescita sostenibile passa inevitabilmente dall’assunzione di consapevolezza ed impegno da parte dei giovani. Con l’obiettivo di sensibilizzare studenti e studentesse al tema del design sostenibile prendendo ispirazione dagli Sustainable Development Goals – SDGs, Filmar s.p.a. – che partecipa all’UN Global Compact e sostiene i suoi Dieci Principi su diritti umani e del lavoro, ambiente ed anticorruzione promuove da tre anni ColorAMA Award. Rispetto alle precedenti edizioni che avevano la finalità di incentivare la creatività dei giovani verso nuovi design, colori e texture per le stagioni future,

ColorAMA Award diventa oggi un importante strumento di dialogo capace di coinvolgere e suscitare l’interesse delle nuove generazioni di giovani fashion designer verso differenti modalità di pensiero e progettazione legate al concetto di sostenibilità.In particolare, la terza edizione del concorso ha invitato i ragazzi di tutto il mondo a proporre progetti ad hoc per la creazione di una capsule collection digitale con i trends e textures per la stagione Primavera/Estate 2020 che prenda ispirazione da almeno uno dei temi proposti dagli SDGs delle Nazioni Unite. I giovani hanno potuto creare le collezioni grazie all’utilizzo della ColorAMA web app, un nuovo

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PERCORSO COTONE FILMAR

servizio digitale che permette la configurazione colore di maglia e calza con filati Filmar in maniera rapida veloce ed ecologica. Grazie al successo riscosso, ColorAMA for Sustainability ha ottenuto il patrocinio del Global Compact Network Italia. Oltre ad essere un contest innovativo, quest’anno ColorAMA si propone come un esempio emblematico di partenariato virtuoso tra il mondo delle istituzioni ed enti internazionali come il Global Compact Network Italia , le imprese del settore tessile e moda e i fashion designer emergenti che hanno preso parte alla commissione giudicatrice e non solo. Insieme ai suoi partner di filiera, il 24 Gennaio durante il Pitti Filati 84, Filmar ha voluto organizzare un momento di confronto e condivisione per dialogare sull'importanza della filiera e il ruolo dei giovani per la competitività delle produzioni sostenibili. Durante la fase conclusiva dell’incontro, è sttato proclamato proclamato il vincitore di questa edizione


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ColorAMA for Sustainability 2019, Lucas Lopes Barcellos del Raffles Design Institute di Singapore, al quale è stato assegnato un premio di 1.500 euro. Una capsule collection con colori vivaci ma allo stesso tempo delicati e coinvolgenti che, attraverso diverse nuance cromatiche che si distanziano dai soliti colori convenzionali, intendono rappresentare lo spirito di una comunità equa, inclusiva e sostenibile. Le studentesse Georgina Norris e Boya Zhao del Designskolen Kolding, Danimarca, si sono aggiudicate il secondo posto con una collezione fresca e creativa perfettamente in linea con gli SDGs scelti oltre che per

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l’aspetto contenutistico che enfatizza molto bene il ruolo dell’innovazione e delle collaborazioni come i due principali catalizzatori dell’Agenda 2030.

 COLORAMA AWARD FOR SUSTAINABILITY 2018 tions’ SDGs. capsule collections have been developed Sustainable growth of the fashion system has to go through the awareness and participation of young people. With the goal of informing and involving students on the subject of sustainable design, Filmar SpA, has been promoting the ColorAMA Award for the last three years. Filmar is a member of the UN Global Compact and shares its Ten Principles on human and work rights, environment and anticorruption. Filmar promotes and works towards the achievement of the Sustainable Development Goals. The ColorAMA Award is an important platform for dialogue, capable of involving and stimulating the interest of new generations of young fashion designers towards different types of thought and design connected to the sustainability concept. In particular, the 3° edition asked young fashion designers from all over the world to propose dedicated projects for the creation of a digital capsule collection taking inspiration from at least one of the topics proposed by United Na-

by using the ColorAMA web app, an innovative digital and environmental friendly tool that allows the configuration of different knitted items by using Filmar yarns. The initiative is organized by Filmar under the patronage of the Global Compact Network Italia. ColorAMA for Sustainability promotes virtuous and fruitful partnership among private sector, schools, institutions and international organizations such as Global Compact Network Italia to enhance and promote an inclusive dialogue to support a new culture of doing business. The partners took part to the contest as member of the jury and not only… Together with its supply chain partners, on 24th January during the Pitti Filati 84, Filmar has organized an opportunity of dialogue to talk about the importance of the supply chain and the role of young generations for the competitiveness of sustainable production models. To conclude the meeting, the jury has proclaimed the winner of this edition ColorAMA for Sustainability 2019, Lucas Lopes Barcellos from the Raffles Design Institute of Singapore, to whom has been awarded a prize of  1,500. A capsule collection with bright and delicate hues that, through different colours nuances far from the usual conventional colors, intend to represent the spirit of an equal, inclusive and sustainable community. Moreover, the students Georgina Norris and Boya Zhao from Designskolen Kolding, Denmark, won the second place with a fresh and creative collection perfectly in line with the chosen SDGs as well as for the content aspect that emphasizes very well the role of innovation and collaborations as the two main catalysts of the Agenda 2030.


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PERCORSO COTONE IAFIL – INDUSTRIA AMBROSIANA FILATI

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writer Beatrice Guidi www iafil.it

Puntare su qualità e ricerca IAFIL – Industria Ambrosiana Filati presenta a Pitti Filati la nuova collezione PE 2020, frutto di un lungo lavoro di Ricerca & Sviluppo fatto dal Creative Team dell’azienda, specializzata in filati di cotone e quindi focalizzata principalmente sull’estivo. Molti gli obiettivi Corporate per il 2019: fra essi uno spicca in maniera decisa e si sintetizza nel fatto di consolidare una nuova dimensione di attività industriale, basata sull’analisi del processo lavorativo estremamente rigorosa e su un modello di funzionamento adatto alle risorse e alla cultura del nostro tempo. Il mercato oggi sottolinea che è finito il momento dell’interesse verso la dimensione macro-quantitativa, che, se anche non a scapito di quella qualitativa, non è certamente in linea con i lotti di produzione ridotti e con le richieste flash dei Brand e dei maglifici. “Puntare su qualità e ricerca è l’unico modo per fare business dall’Italia nel nostro Paese e nel mondo” dichiara Stefano Salvaneschi, Presidente di Iafil “per questo abbiamo investito sulle persone e sulla loro formazione. Abbiamo assunto nuovi tecnici nel nostro reparto di Controllo Qualità, per garantire ai Clienti che i nostri prodotti rispecchino determinate caratteristiche di qualità e di sicurezza, fondamentali per il

 LIFE SILK seta no cruelty.

buon nome dei Brand che ci comperano e per il nostro. Nel 2019 ci internazionalizzeremo inoltre per affrontare l’innovazione di prodotto, contrattualizzando consulenti nei diversi mercati che rielaborino le richieste, indubbiamente a matrice demand-pull, che ne nascono: non spingeremo la nostra strategia arrivando all’apertura di unità locali (siamo comunque una piccola azienda e il momento economico non è dei più facili), ma ci stiamo strutturando attraverso una stabile organizzazione di expertise, per rendere le nostre collezioni veramente internazionali. Abbiamo scelto forme di certificazione volontaria – da Oekotex 100 al GOTS di Icea al protocollo BCI – Better Cotton Initiative – e proponiamo filati a marchio registrato: d’origine o- qualora non esistente garantito dalle procedure di controllo di Iafil. Stiamo definendo il Codice Etico aziendale, che altro non è se non la codificazione visibile di pratiche consolidate da anni di lavoro in Italia e all’interno di unità produttive controllate da leggi e norme.


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 Brushing Balls®, WashingBalls®.

Sul fronte del prodotto stiamo lavorando sugli aspetti: crediamo come momento moda nel lucido e nel luminoso: presenteremo perciò filati in lino, cotone o seta ritorti con il lamé, frutto di lavorazioni speciali che valorizzino il brillio senza renderlo solo “da sera” e il cotone mercerizzato super glossy, frutto di un processo speciale brevettato di mercerizzazione. Puntiamo sul “Love4nature” con filati biologici o sete speciali come Life Silk, un inno alla vita delle farfalle che escono dal bozzolo lasciando una bava di seta non continua, ma capace di dar vita a filati dalla mano caratteristica ed estremamente vellutata. Non dimentichiamo le proposte di filati biologici, ma la vera novità del nostro lavoro per l’attenzione all’ambiente e alle persone sono le Brushing Balls® e le WashingBalls®, le magiche sfere che rivoluzionano i trattamenti di finissaggio. Le prime agiscono sulla garzatura di maglie e tessuti in fibre sia animali che vegetali: una volta per ottenere una morbidezza piacevole si doveva ripetere più volte il lavaggio completo, con l’aggiunta di ammorbidenti siliconici e/o saponi neutri, con dispendio di tempo, acqua e prodotti chimici. Oggi grazie a queste sfere la morbidezza si ottiene nel tumbler di essiccazione e a freddo. Le seconde, grazie a un potente magnete posto al

loro interno che agisce sulla composizione dell’acqua, consentono effetto biocida a soli 30°, zero impatto ambientale, risparmio di detersivi e neutralizzazione del calcare. Le sfere – che Iafil commercializza con operazioni di co-branding con Shima Seiki e con Electrolux Professional per le macchine di maglieria e di follatura – sono coperte da Brevetto Europeo EPO per invenzione industriale depositato a Milano il 02/08/2018 dall’Ing. Sergio Sala, facente parte del Team di Ricerca & Sviluppo di IAFIL. Hanno ottenuto la certificazione GOTS, perché – grazie appunto alla loro azione - consentono ai filati certificati GOTS di restare tali in quanto ammorbiditi senza l’uso di silicone”.

 QUALITY AND RESEARCH IAFIL – Industria Ambrosiana Filati presents the new SS 2020 collection at Pitti Filati, the result of a long Research & Development project by the Creative Team from the company that specialises in cotton yarns and therefore mainly focusing on summer collections. There are a number of corporate goals for 2019: one of them is particularly noteworthy and consists of consolidating a new industrial dimension based on analysing the extremely scrupulous work process and on an operating model that is in line with resources and the culture of our times. Today’s market highlights that interest in the macro-

 PIMA 14 LUX super mercerizzato.

quantity area is over, which, although it did not harm the quality dimension, certainly did not fit well with smaller production lots and with the last-minute requests of brands and knitwear producers. “Aiming for quality and research is the only way to do business from Italy in our country and around the world,” said Stefano Salvaneschi, Iafil Spa President, “which is why we have invested in people and in training them. We have hired new technicians in our Quality Control department, so that clients can be guaranteed that our products reflect certain characteristics in terms of quality and safety, which is fundamental for the reputation of the brands that buy our products and for our own brand reputation.


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PERCORSO LANA TOLLEGNO 1900 writer Pietro Ferrari www tollegno1900.it

L’innovazione protagonista, ma nel segno della sostenibilità La collezione presentata da Tollegno1900 a Pitti Filati punta la lente sui prodotti iconici, attraverso la realizzazione di un unico Book, sintesi ragionata delle linee “Classic”, “Luxury” e “Performance”.

 Una novità, Cottonwool a righe.

“Innovation at work” nei processi, nei prodotti, nei servizi: questo il fondamento su cui Tollegno 1900 struttura il suo futuro che fa di innovazione, ricerca, sostenibilità i suoi punti di forza. Principi solidi, figli di un costante impegno dell’azienda a migliorarsi, a cercare nuove strade funzionali a ottimizzare la propria operatività e a implementare la qualità e il contenuto dei servizi per i propri clienti per facilitarne il lavoro, senza mai dimenticare l’attenzione all’ambiente. Espressione di questa chiara identità 4.0 è “Virtual Yarn Project”, presentato a Pitti Immagine Filati 84. Il servizio, avvalendosi della tecnologia “made in” Shima Seiki, consente di simulare la resa finale del punto, scelto dopo averne definito colore, tipologia

di filato e lavorazione. Una tecnologia all’avanguardia dalle ricadute sostenibili a 360°. “Virtual Yarn Project” consente infatti un taglio evidente nei costi, una limitazione considerevole degli sprechi e una riduzione dei tempi. Non sarà più infatti indispensabile inviare filati, cartelle colori e rocche per verificare il risultato della corrispondenza tra esigenza – filato – colorazione, ma basterà realizzarla digitalmente per poi procedere all’ordine se conforme alle aspettative. La possibilità di effettuare diverse prove (dalle nuance alle lavorazioni) consentirà inoltre la massima personalizzazione di ogni realizzazione, “tailored” sulla base delle esigenze di ogni cliente.


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 Lincoln Germanetti.  Giovanni, Lincoln e Clemente Germanetti.  Panoramica dello stabilimento di Tollegno.  Il depuratore, potente ed efficiente.

Esempio di sustainable business, il piano “virtual” di Tollegno 1900 è inoltre espressione della filosofia green dell’azienda, da sempre in prima linea nel sostenere il rispetto dell’habitat attraverso investimenti e operazioni “a basso impatto”. “Questo servizio – spiega Lincoln Germanetti, AD di Tollegno 1900 - è tra i nostri progetti di punta: avvalendoci di questa piattaforma e della tecnologia che la definisce proseguiremo anche nello sviluppo di nuovi filati e nella sperimentazione di nuovi contesti per il loro utilizzo, riducendo l’impiego di materiali e di energia. Anche la ricerca in materia di colori e trends ne beneficerà, considerata l’ampia possibilità di fare test e valutazioni on stage”.

Voce della proficua collaborazione con Shima Seiki, “Virtual Yarn Project” è stata al centro dello stand allestito per Pitti Immagine Filati. Una postazione hitech gestita dai tecnici di Tollegno 1900 ha mostrato ai visitatori il progetto e fatto loro vivere la “Virtual Yarn Experience”: dalla scelta del colore alla selezione del filato e del punto di lavorazione. Accanto al virtuale, anche una fase reale affidata alla macchina di Shima Seiki, destinata alla realizzazione di accessori. “Da virtual a real: l’esperienza che i nostri clienti potranno fare direttamente sarà il miglior biglietto da visita per comprendere il valore di questo progetto, espressione del nostro modo di intendere l’innovazione”.


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PERCORSO LANA TOLLEGNO

 THE STRENGTH OF INNOVATION Tollegno 1900 structures its future that makes innovation, research, and sustainability its strengths. Solid principles – the result of a constant commitment by the company to improve, to look for new ways to optimize its operations, and to implement the quality and content of services for its customers to facilitate their work, without ever forgetting the attention to the environment. Expression of this clear 4.0 identity is “Virtual Yarn Project”, presented at Pitti Immagine Filati 84. The service, using technology made in Shima Seiki, lets you simulate the final performance of the stitch, chosen after having defined its colour, type of yarn and processing. A cuttingedge technology with far-reaching sustainable consequences. “Virtual Yarn Project” enables in fact a significant cut of costs and a considerable reduction of waste and time. It will in fact no longer be necessary to send yarns, colour cards, and cones to verify the result of the correspondence between need – yarn – colour; you will be able to create it digitally to then proceed to the order if it complies with the expectations. The possibility of trying different variations (from the colours to the processing) will also allow maximum customization of each creation, tailored to the needs of each client. An example of sustainable business, Tollegno 1900's “virtual plan” is also an expression of the company's green philosophy, which has always been at the forefront of supporting the environment through low-impact investments and operations. “This service,” explains Lincoln Germanetti, CEO of Tollegno 1900 “is among our top projects: using this platform and the technology that defines it we will also continue with the development of new yarns and the experimentation of new contexts for their use, reducing the use of materials and energy. The research on colours and trends will also benefit from this, given the ample possibility of carrying out tests and evaluations on stage.” Demonstration of the successful collaboration with Shima Seiki, “Virtual Yarn Project” was at the centre of the stand (I/4-6 Central Ground Floor) set up for Pitti Immagine Filati. A hi-tech workstation managed by Tollegno 1900 technicians showed the project to the visitors and let them try the “Virtual Yarn Experience” live: from the choice of colour to the selection of the yarn and processing technique. Next to the virtual, also a real phase entrusted to the machine by Shima Seiki, designed for the creation of accessories. “From virtual to real: the experience that our customers were able to live directly is the best business

card to understand the value of this project, expression of our way of interpreting innovation.” The “Innovation at work” philosophy was also read throughout the exhibition space, which referred to the claim on its main walls through images and words that made explicit its value and through displayed cloths and products that concretely testify the road taken by Tollegno 1900 towards innovation. One example is the recent partnership with the company Sandonini for the creation of ShoeSocks, the latest generation two-in-one shoe-socks. Rationalizing to innovate: a single book for 2020 - The 2020 spring/summer collection is also an ambassador of this approach. This is confirmed by both the colour card of the nature yarns “Cotton Wool” and “Wool Cot”, digitally made, and the focus on “Harmony 4.0”. Available in a single Book that rationalizes the iconic products of the “Classic”, “Luxury”, and “Performance” lines, the collection confirms “Harmony 4.0” as the main actor, thanks to its 4 hi-tech features: “Total easy care” (the combined action of a consolidated industrial process with the use of new resins make the yarn shrink-proof and machine washable at low temperatures), “Compact” (an ad hoc process controls and brings back to a parallel pattern the fibres protruding from the roving , after having subjected them to a depression of air that makes them more cohesive); "High Twist" (process with a high number of twists that allows to obtain more compact and firm fibres that give the yarn greater strength, a high resistance to abrasion, and a lower pilling), and “Eco Idro” (a treatment fruit of the Tollegno 1900 research, which makes the product water-repellent and very soft to the touch, without impacting the environment because it uses environmentally friendly substances). In addition to the “4 times the performance” variant, Harmony will also be offered in the “traditional J” 1/28 and “Idro” versions. Iconic yarns: the must-haves made in Tollegno 1900 Completing the 2020 Book are high-performance yarns like “Racing” and “Wooltech” and products of casualsmart inspiration – “Sixtywool”, “Abarth”, “Cooper”, and “Pagoda” – which, by making use and enhancing the natural qualities of Merino wool (maximum elasticity, high absorbency, antibacterial and hypoallergenic function), confirm themselves as qualitatively impeccable and versatile (from sports to underwear to leisure). Luxury attitude is the imprinting that instead defines “New Royal” (100% Ultrafine Merino), also available top wash, “Sultano” and “Delice” (Extrafine and silk), “Feeling” (Extrafine, silk and cashmere), and “Vicky” (Extrafine and viscose) which, thanks to their preciousness, have been


textures the forerunners for the opening of new markets that are sensitive to high-standing products. Finally, the mix of linen and Extrafine Merino Wool gives body to “Flaxwool” which, with its medium-light weight, its soft consistency, and a completely renewed colour card (36), completes the Tollegno 1900 range of offers for the next hot season. 2020 trend: Urban Vision - It is the Trends card that represents the innovation factor in terms of colours, thanks to the 42 shades combined with photographic images inspired by the street life by Paolo Mazzanti. Urban Vision is

La filosofia “Innovation at work” ha permeato di sé tutto lo spazio espositivo che ha ripreso il claim sulle sue pareti principali attraverso immagini e parole che ne esplicitavano il valore e tramite teli e prodotti esposti che concretamente testimoniavano la strada intrapresa da Tollegno 1900 verso l’innovazione. Ne è un esempio la recente partnership con l’azienda Sandonini per la realizzazione di ShoeSocks, le scarpe-calze di ultima generazione.

! RAZIONALIZZARE

PER INNOVARE: VERSO IL 2020 Anche la collezione primavera/estate 2020 si è fatta ambasciatrice di questo approccio. Ne sono una conferma sia la cartella colori dei filati “nature” “Cotton Wool” e “Wool Cot”, interamente realizzata in digitale, sia il focus su “Harmony 4.0”. Declinata in un unico Book che razionalizza i prodotti iconici delle linee “Classic”, “Luxury” e “Performance”, la collezione conferma infatti “Harmony 4.0” come interprete principale complici le sue quattro features ad alto tasso tech: “Total easy care” (l’azione combinata di un processo industriale consolidato con l’uso di nuove resine rende il filato irre-

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in fact the theme chosen for the 2020 collection: guideline in the development of the palette is the absence of unique and defined references to seasons, which results in a series of neutral colours with sporadic hints of bright tints ranging from dirty whites to non-grey greys, from musky greens to vintage pinks, passing to the family of blues that prefer the shades of sky blue, turquoise, deep blue, and petroleum blue. The summer reference is instead entrusted to the colours of yellow and orange, yet never extremized. In the name of continuity, instead, the Colours card focuses on classic colours in stock service.

stringibile e lavabile in lavatrice a basse temperature), “Compact” (una lavorazione ad hoc controlla e riporta a un andamento parallelo le fibre che sporgono dallo stoppino, dopo averle sottoposte a una depressione d’aria che le rende più unite); “High Twist” (processo con un alto numero di torsioni che permette di ottenere fibre più compatte e salde che danno al filato una maggiore forza, un’elevata resistenza all’abrasione e un pilling minore) ed “Eco Idro”, trattamento frutto della ricerca Tollegno 1900, che rende il prodotto idrorepellente con una mano molto morbida, senza impattare sull’ambiente perché utilizza sostanze ecocompatibili. Oltre che nella variante “4 volte performante”, Harmony è stato anche proposto nelle versioni “tradizionale J” 1/28 e “Idro”.

! I FILATI ICONICI A completare il Book 2020 ci pensano filati prestazionali come “Racing” e “Wooltech” e prodotti di ispirazione casual-smart - “Sixtywool”, “Abarth”, “Cooper” e “Pagoda” - che, sfruttando e valorizzando le doti naturali della lana merino (massima elasticità, alto potere assorbente, funzione antibat-

 Una novità, New Royal filo giallo.


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 Harmony 4.0.

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terica e ipoallergenica) si confermano qualitativamente ineccepibili e multi-tasking per l’impiego (dallo sport all’underwear sino al tempo libero). Luxury attitude è l’imprinting che definisce invece “New Royal” (100% Merino Ultrafine), proposto anche top wash, “Sultano” e “Delice” (Extrafine e seta), “Feeling” (Extrafine, seta e cashmere) e “Vicky” (Extrafine e viscosa) che, grazie alle loro pregevolezza, hanno fatto da apripista per l’apertura di nuovi mercati sensibili al prodotto di alto standing. Il mix lino e Lana Merino Extrafine dà infine corpo a “Flaxwool” che, con il suo peso medio-light, la sua consistenza morbida e una cartella-colori interamente rinnovata (36), ha completato la gamma di proposte Tollegno 1900 per la prossima stagione calda.

! I TRENDS DEL 2020 La cartella Trends a rappresentare il fattore “innovation” in tema di colori, complici le 42 tonalità abbinate a immagini fotografiche ispirate alla street life realizzate da Paolo Mazzanti. Urban Vision è infatti il tema scelto per la collezione 2020: linea guida nello sviluppo della palette è l’assenza di stagionalità uniche e definite che si traduce in una carrellata di colorazioni neutre con sporadici accenni a tinte accese che spaziano da bianchi sporchi ai griginon-grigi, dai verdi muschiati ai rosa vintage passando alla famiglia degli azzurri che prediligono le tonalità cielo, turchese, blu profondo e petrolio. Il richiamo all’estate è invece affidato ai gialli e agli arancio mai però estremizzati. Nel nome della continuità, invece, la cartella Colours punta su colorazioni classiche a stock service.


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 LANA GATTO, UN INVERNO DI CHARME

Si ispira agli Hotel Luxury sparsi nei 5 continenti la collezione autunno/inverno 2019/20 del marchio di aguglieria che fa capo a Tollegno 1900. Alpaca, Lana Merino e Mohair interpretano un viaggio simbolico nelle suite e nelle lounge degli alberghi che hanno definito lo stile e la moda dell’ultimo secolo. Continental, Plaza o Concorde? Nomi che fanno parte del diario di viaggio di chi sceglie hotel di alto standing come residenza per la propria permanenza. Alberghi di valore che, grazie alla capacità di abbinare raffinatezza, eleganza e glamour, sono diventati icone di stile e simboli di un life style che va oltre l’ospitalità. Lana Gatto li ha scelti come ispirazione per sviluppare la collezione autunno/inverno 2019/20 che fa di ricercatezza e signorilità le sue linee guida e di gusto e garbo le sue note. Vocata alla naturalità, la proposta dello storico marchio del “Gatto” che fa capo a Tollegno 1900, punta su filati di pregio come Alpaca, Baby Alpaca e Lana Merino per dare vita a capi raffinati e accessori impeccabili che non disdegnano però inserti inattesi per dare verve ad una immagine classica. Catenelle, stoppini e soffili disegnano così una collezione leggera ma voluminosa, che promuove morbidezza al tatto e delicatezza sulla pelle a sue principali interpreti senza dimenticare piacevolezza estetica e singolarità dei dettagli. Accade ad esempio che la fibra ottenuta dall’ortica Himalayana diventi una delle componenti (20%) di “Concorde”, filato morbido e naturalmente melange poiché mantiene la colorazione candida originaria della fibra ricavata dalla Wild-Growing Giant Himalayan Stinging Nettle Plant che cresce spontaneamente nelle regioni nepalesi tra i 1.800 e i 3.000 metri di altitudine dove viene raccolta, sfibrata dalle popolazioni locali ed inviata in Italia per essere sgommata e pettinata. Il risultato è un prodotto unico che deve la sua eccellenza alle caratteristiche di questa pianta, riconoscibile sia per l’abbondante fogliame in grado di assorbire grandi quantità di CO2, sia per il “valore” della sua raccolta. Questa operazione, infatti, non necessita di disboscamenti preventivi né dell’utilizzo di pesticidi o di altri prodotti chimici e crea posti di lavoro in zone profondamente svantaggiate, facendosi così capofila di quel “conscious textile” (tessile consapevole) alla base di business sempre più sostenibili.

 Il lusso di Lana Gatto.

LUXURY & GLAMOUR PER LA STAGIONE FREDDA Se naturalità e sostenibilità sono parte della filosofia di “Lana Gatto”, luxury & glamour sono espressione della sua anima fashion. Ne è un esempio “Plaza”, in cui nylon e poliestere vengano infilati nelle fibre di Lana Merino e Alpaca superfine generando un particolare effetto glitter che dona luminescenza ad ogni capo. A meritarsi la ribalta sono anche “Bellevue” (73% Lana Merino, 13% Alpaca e 14% Nylon), bouclè stampato “effetto Chanel”, morbido e sottile, perfetto per outfit stilé e “Continental” (65% Lana Merino, 20% Baby Alpaca e 15% Seta) dall’aspetto tweed, lavorazione a stoppino e immagine unisex, ideale per il tricot di maglioni e capi spalla dall’alto potere termico. Il sodalizio calore & leggerezza definisce anche “Principe”, filato top level della collezione a/i che, grazie ai suoi componenti – Baby Alpaca (46%), Merino fine (32%) e 22% Nylon – all’effetto degradé ton sur ton, alla deli-


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PERCORSO LANA TOLLEGNO 1900

catezza sulla pelle trova in sciarpe e scalda collo la sua migliore espressione. Pensati per gli amanti degli accessori hand made sono infine il tweed “Lancaster” (55% Lana Merino, 41% Acrilico e 4% Poliestere), che con il suo bottonato in colori fluo e le sue nuance vivaci dà vita a cappellini, sciarpe e borse dall’anima casual, e “Majestic”. Con una palette di 15 colorazioni ad alto impatto cromatico, questo filato 57% Lana Merino e 43% acrilico dà “twist” anche al look più basico. Completano la collezione classici come “Super Soft”,

 LANA GATTO’S CHARMING WINTER Continental, Plaza or Concorde? These names form part of the travel diary of those who choose high-end hotels as a residence for their stay. Luxurious hotels which, thanks to the ability to combine refinement, elegance and glamour, have become icons of style and symbols of a lifestyle that goes beyond hospitality. Lana Gatto has chosen these hotels as inspiration to develop the fall/winter 2019/20 collection, making refinement and elegance its guidelines along with taste and gracefulness. Suited for naturalness, the historic brand "Gatto", which belongs to Tollegno 1900, focuses on fine yarns such as Alpaca, Baby Alpaca and Merino Wool to create fine garments and impeccable accessories that do not disdain unexpected inserts so as to liven up a classic image. Chains, wicks and soffili design a light, yet voluminous collection that offers its main interpreters both softness to the touch and delicacy on the skin without overlooking aesthetic pleasure and uniqueness of details. For example, the fibre obtained from the Himalayan nettle is one of the components (20%) of "Concorde", a soft and naturally melange yarn, because it maintains the original white colour of the fibre obtained from the Wild-Growing Giant Himalayan Stinging Nettle Plant that grows spontaneously in Nepalese regions between 1,800 and 3,000 meters above sea level where it is harvested, defibered by the local populations and sent to Italy to be scoured and worsted. The result is a unique product that owes its excellence to this plant’s features, recognizable both for the abundant foliage that is capable of absorbing large amounts of CO2, and for the "value" of its harvest. This process, in fact, does not require preventive deforestation or the use of pesticides or other chemical products and creates jobs in profoundly disadvantaged areas, thus becoming the leader of a "conscious textile" way of thinking which is at the base of increasingly sustainable business.

“Patagonia” (pura lana lavabile in lavatrice che per la sua consistenza è suggerita per la realizzazione di cappotti e giacche), “Alpaca Lux”, in cui un filo di lurex accende una catenella composta prevalentemente da Baby Alpaca (77%) e “Baby Soft”, carezza sulla pelle dei più piccoli grazie al trattamento con aloe della Lana Merino. A rinnovarne l’immagine è inoltre la revisione delle coloriture sulla base dei trend di stagione che puntano su nuance intense nei toni dei bruciati, bordeaux e melanzana e su evergreen come panna, cammello, nero e grigio.

Luxury & Glamour for the cold season - If naturalness and sustainability are fundamental aspects of the "Lana Gatto" philosophy, luxury & glamour are the expression of its fashion soul. An example is "Plaza", whereby nylon and polyester are inserted into the Merino wool and Alpaca superfine fibres, creating a special glitter effect that gives luminescence to each garment. Deserving the limelight, we also find "Bellevue" (73% Merino wool, 13% Alpaca and 14% Nylon), bouclé patterned "Chanel effect" , soft and thin, perfect for stilé outfits and "Continental" (65% Merino wool, 20% Baby Alpaca and 15% Silk) with its tweed-like look, wick weave and unisex image that is ideal for tricot sweaters and outwear with a strong thermal power. Warmth & lightness also define "Principe", the top-level yarn of the f/w collection which, thanks to its components - Baby Alpaca (46%), Merino fine (32%) and Nylon (22%) - has a degradé ton sur ton effect and its delicacy on the skin find its best use in scarves and neck-warmers. And finally, designed for lovers of hand-made accessories, the "Lancaster" tweed (55% Merino Wool, 41% Acrylic and 4% Polyester), with its buttons in fluorescent colours and its bright nuances that give life to hats, scarves and bags with a casual soul, and "Majestic", whose palette of 15 colours with high chromatic impact, made of 57% Merino Wool and 43% acrylic yarn, gives a "twist" to even the most basic look. Completing the collection are classics such as "Super Soft", "Patagonia" (pure machine washable wool recommended for making coats and jackets), "Alpaca Lux", in which a lurex thread lights up a chain stitch composed mainly of Baby Alpaca (77%), and "Baby Soft", a caress on the skin for toddlers thanks to the treatment of Merino Wool with aloe. Renewed, as well, are all the colourings based on the seasonal trends that focus on intense nuances of burnt, burgundy and aubergine tones and on evergreens like cream, camelhair, black and gray.



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PERCORSO LINO MASTERS OF LINEN® DREAM LAB writer Beatrice Guidi www elementimoda.it/linen-dream-lab/

Masters of Linen® Dream Lab per il grande pubblico Per la prima volta il Master Lab di Masters Of Linen si apre al grande pubblico. Nella sua decima edizione, Paris Déco Off 2019 punta su tessile e biancheria attraverso il “laboratorio dei sogni” di Masters of Linen un luogo in cui incontrarsi e ottenere informazioni sulla produzione europea. Per la prima volta un libro di tendenza dedicato, disponibile ai professionisti del design e al pubblico in generale, ha messo in discussione le percezioni su lino: la fibra vegetale che è eco-sostenibile per natura da cui viene fabbricato il tessuto di lino e di cui l'Europa è il maggior produttore mondiale (Francia 80%, Belgio 15%, Paesi Bassi 5%). Se solo il lino suggerisce un colore, le affinità di tintura gli permettono di attraversare tutti i campi cromatici; i suoi usi rinnovati - dalle tende alla tappezzeria, dai rivestimenti delle pareti ai tappeti - fanno sì che la biancheria sia naturalmente presente in ogni stanza della casa; e attraverso le innovazioni degli editori tessili, il lino sia il tessuto del lusso rilassante con grande appeal. Una collaborazione di successo: dal 2013 Masters of Linen ha contribuito alla reputazione di Paris Déco Off con la creazione di un evento che simboleggia ancora oggi l'identità della fibra: le lanterne di lino extra large. L'uso simbolico delle lanterne in lino è un'iniziativa di Masters of Linen nata a Milano: nel 2009, in occasione del Salone del Mobile, via Montenapoleone è stata illuminata da duecento lanterne progettate da altrettanti creatori di moda e design. Linen Dream Lab: lanciato a Parigi nel 2009 e a Milano nel 2010, il Linen Dream Lab è un'area di sperimentazione e ispirazione per inventari tessili e innovazioni tecniche: prospettive creative per l'uso del lino. Interfaccia tra designer europei, produttori


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 LINEN IN PARIS

e dettaglianti che usano il lino, cataloga tendenze prospettiche e proposte in lino al 100%. È un luogo di R & S e sourcing e ha un'area in cui membri e professionisti della CELC - compratori, creatori di tendenze o designer di moda o decorazione domestica - possono incontrarsi privatamente per scambiarsi idee, scoprire nuove possibilità e stimolare la loro immaginazione. Linen Dream Lab non è solo una biblioteca di materiali, si è affermata come un crocevia di progetti creativi, tecnici ed economici.

In its 10th edition, Paris Déco Off 2019 flourishes with a focus on flax and linen through the MASTERS OF LINEN dream lab: a place to meet and to gain information about the European-grown fibre. For the first time a dedicated trend book, available to design professionals and the general public alike, will challenge perceptions about flax: the plant-based textile fibre that is ecoresponsible by nature from which linen fabric is made, and of which Europe is the world’s largest producer (France 80%, Belgium 15%, Netherlands 5%). If the name flax alone suggests a colour, the dye affinities of the fibre allow it to carry all chromatic fields; its renewed uses - from curtains to upholstery, from wall coverings to carpets and trimmings – mean that linen fits naturally in any room of the house; and through innovations by textile éditeurs, linen is the fabric of soothing luxury with wide appeal. A successful collaboration: Since 2013 Masters of Linen has contributed to the reputation of Paris Déco Off by offering an event signature that still symbolises the identity of the event today: the extra-large linen lanterns. The symbolic use of the lanterns in linen is an initiative by Masters of Linen that originated in Milan: in 2009, on the occasion of Sa-


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PERCORSO LINO MASTERS OF LINEN® DREAM LAB

A marzo, un nuovo Linen Dream Lab aprirà a Parigi in un nuovo spazio, sempre al 15 di rue du Louvre nel 1° arrondissement, che sarà disponibile per i professionisti, su appuntamento.

lone del Mobile, via Montenapoleone was illuminated by 200 lanterns designed by as many creators of fashion and design. Linen Dream Lab: Launched in Paris in 2009 and in Milan in 2010, the Linen Dream Lab is an area for experimentation and inspiration that inventories textile and technical innovations: creative perspectives for the use of flax/linen. An interface between European designers, manufacturers and retailers who use linen, it catalogues prospective trends and propositions in 100% linen fibres. It is a place for R&D and sourcing and has an area where CELC members and professionals – buyers, trend offices and fashion or home decoration designers – can meet privately to exchange ideas, discover new possibilities and stimulate their imagination. The Linen Dream Lab is not just a material library, it has established itself as a crossroads for creative, technical and economic projects. In March, a new Linen Dream Lab will open in Paris in a new space, still at 15 rue du Louvre in the 1st arrondissement, which will be available to professionals, by appointment.



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PERCORSO SETA OSSERVATORIO DEL DISTRETTO TESSILE DI COMO writer Beatrice Guidi www textilecomo.com

Un quadro positivo, pur in uno scenario rallentato Il XXVII Osservatorio del distretto tessile di Como ha avuto luogo presso il Centro Tessile Serico spa consortile a Como.


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La XXVII edizione dell’Osservatorio Distretto Tessile di Como si è concentrata sull’analisi dei bilanci delle imprese nel 2017 e su una lettura delle informazioni preliminari disponibili per l’anno in corso. L’analisi di un campione altamente rappresentativo della realtà locale (150 imprese), realizzata dalla Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo, ha messo in luce una situazione di relativa stabilità del fatturato complessivo 2017 delle aziende monitorate (-0,2% la variazione tendenziale). Tuttavia, la stabilità del fatturato è sintesi di performance eterogenee, con una buona metà delle imprese del campione con fatturato in crescita, anche a due cifre, e la restante metà con fatturato in calo. La dispersione dei risultati è visibile anche tra i comparti di specializzazione, con una contrazione dei ricavi di vendita più accentuata per torciture e tessiture, e una situazione molto polarizzata nei converter, che vede imprese mediograndi in crescita e piccole imprese più in difficoltà. In crescita moderata le tinto-stamperie, anche in termini di margini e redditività, a fronte di una situazione finanziaria meno brillante per il campione complessivo. L’aumento generalizzato dei costi che ha caratterizzato il 2017, infatti, si è traslato in una lieve erosione della marginalità e della redditività operativa. Per quanto concerne il 2018, l’inchiesta congiunturale sulla tessitura serica italiana, condotta da Sistema Moda Italia e dal Gruppo Filiera Tessile di Unindustria Como, ha evidenziato una crescita del fatturato pari al 4,8% nel primo semestre, pur in presenza di una stazionarietà dei quantitativi venduti. Il tessuto per abbigliamento femminile, che rappresenta la componente prevalente, ha fatto registrare un incremento di poco inferiore al 5%. L’accessorio tessile (foulards, scialli, sciarpe, stole, parei, bandane, ecc.) si è confermato il più dinamico, con una crescita del 7,5%. La cravatteria ha chiuso il periodo con un dato solo leggermente positivo (+1,3%), che

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PERCORSO SETA OSSERVATORIO DEL DISTRETTO TESSILE DI COMO

sopraggiunge, però, dopo una lunga serie di trimestri sfavorevoli. Le informazioni preliminari disponibili per la seconda parte dell’anno suggeriscono una evoluzione ancora positiva del fatturato distrettuale nel terzo trimestre 2018. Il Distretto Tessile Comasco, pertanto, conferma la sua capacità di stare efficacemente sui mercati globali e di affrontare la competizione internazionale. Tuttavia, la situazione complessivamente favorevole resta l’esito di dinami-

che fortemente diversificate all’interno della filiera. In primo luogo, ancor più che nel 2017, si sta verificando la coesistenza di aziende in forte espansione e di aziende che perdono quote di mercato, a parità di tipologia produttiva. In secondo luogo, lo sviluppo del fatturato distrettuale è sostenuto, più che altro, dal successo del tessuto stampato, mentre il tessuto tinto in filo ed il tessuto tinto in pezza stanno subendo una caduta di attenzione da parte del mondo dello stile.


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Lo scenario per i prossimi mesi resta positivo, sebbene in un quadro di rallentamento dell’economia mondiale e denso di rischi: dal protezionismo a Brexit, agli sfidanti appuntamenti in calendario in Europa. Le imprese del tessile italiano, settore che rimane tra i principali in Europa, potranno approfittare di una domanda mondiale dei prodotti moda di alta gamma che, secondo le stime Intesa Sanpaolo, potrà raggiungere, nel 2021, un livello di circa 42 mi-

liardi di dollari superiore a quello del 2016. Nella parte conclusiva della riunione gli imprenditori comaschi hanno potuto dialogare con Marino Vago, Presidente di Sistema Moda Italia, sui grandi temi che la filiera ritiene decisivi per il proprio futuro: la tracciabilità, la riforma delle regole d’origine PanEuroMed, il controllo del mercato a fronte di forniture non a norma, la sostenibilità, la difesa del Made in Italy e la sua promozione nel mondo.

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COLOURS MIMAKI writer Pietro Ferrari www mimaki.com

Innovazione nella stampa digitale Mimaki alza l'asticella nella tecnologia di stampa digitale. L'ospite Marc van Parys dell'Università di Gand ha brillantemente aggiornato i partecipanti al convegno sulla situazione attuale del mercato tessile e sull'evoluzione tecnica delle macchine, dei processi di applicazione e degli inchiostri. Nel pomeriggio i clienti potenziali e attivi hanno potuto contare su una sessione di dialogo e chiarimenti e su dimostrazioni delle macchine in attività.

! UNA MACCHINA INNOVATIVA  La macchina Mimaki Tiger 1800B MKII.

Si è svolta presso Mimaki Bompan Textile, nei giorni 24 e 25 gennaio 2019 la presentazione del nuovo modello Tiger-1800B MkII di Mimaki, definito come un concentrato di innovazione e design. In particolare il 25 gennaio ha avuto luogo un convegno di presentazione che non solo ha sottolineato le straordinarie caratteristiche di questo modello di stampante, ma ha anche presentato una visione completa del mondo della stampa digitale e della sua evoluzione. Nel corso del convegno, introdotto da Danna Drion, Tobias Sternbeck e Bert Benckhuysen hanno presentato rispettivamente la visione e il futuro di Mimaki Textile e la caratteristiche di Tiger MkII.

 La presentazione di Danna Drion.

 Marco Vanzini, direttore commerciale di MB Tex, ha fatto da maestro di cerimonia e da traduttore.

Dal gennaio 2019, Mimaki introduce sul mercato la nuova versione di Tiger in cui la pesante stampante di design italiano dotata di un sistema a tappeto senza paragoni si combina con l'elettronica di stampa Mimaki e con le tecnologie di base del produttore giapponese come Maps, NRS, MCT e molte altre. Per le aziende che puntano su un alto volume di produzione, Mimaki Tiger MkII rappresenta la giusta soluzione, permettendo di risparmiare sui costi di gestione, con un esercizio prolungato senza operatore e un'alta qualità di stampa ad alta velocità. Queste sono le nuove caratteristiche di stampa in breve:

 Tobias Sternbeck ha illustrato la visione

e le strategie di Mimaki.

 Bert Benckhuysen ha presentato nei dettagli le caratteristiche e le prestazioni di Tiger MKII.


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 Due vedute di Tiger MkII di Mimaki.

MAPS (Mimaki Advanced Pass System): il MAPS è oggi considerato il sistema anti-banding più efficace esistente. MAPS usa un unico algoritmo che calcola il modo più efficiente per disporre le gocce di inchiostro a qualsiasi passo, per evitare l’effetto banding. Questo cambia costantemente in base al colore, alla densità e alla velocità di stampa. NOVITÀ: Con la nuova Tiger MkII, il Mimaki MAPS è attivo già dalla stampa a 1 passo! NRS (Nozzle Recovery System): il sistema Mimaki di ripristino degli ugelli sostituisce gli ugelli ostruiti con quelli aperti, non ancora utilizzati. Questa caratteristica permette la stampa ininterrotta senza operatore e una produttività continua. NRS può essere impostato manualmente dall’operatore. NOVITÀ: NRS è già disponibile dalla stampa a 2 passi!

 L'intervento di Marc van Parys.

 MIMAKI TIGER 1800B MKII, A FUSION OF INNOVATION AND DESIGN From January 2019, Mimaki is introducing its new version of the Tiger, where the Italian designed solid heavy printer with an unparalleled belt system has been merged with Japanese Mimaki electronica to print with Mimaki Core Technologies like Maps, NRS, MCT and many more. For firms looking for a high-volume textile printer, Mimaki Tiger MKII will be the right solution, saving on running costs, increasing unattended printing and delivering high quality prints at a high speed. These are the most important new features at a glance: MAPS (Mimaki Advances Pass System) - Maps is being considered as the most effective anti-pass banding system available today. With every pass, Maps is using a unique algorithm calculation the most effective way of jetting the

 Chi scrive davanti all'ultimo gioiello di MImaki.


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COLOURS MIMAKI

MCT (Mimaki Circulation Technology) e le nuove unità di degasaggio. Il sistema di circolazione continua dell’inchiostro, che include le taniche di inchiostro e tutte le testine di stampa, riduce la perdita degli ugelli e previene la sedimentazione dell’inchiostro. Le nuove unità di degasaggio rimuovono le bolle d’aria e ciò permette un maggior tempo di stampa e una riduzione della frequenza di cicli di pulizia. Controllo automatico di alimentazione: il controllo automatico dell’alimentazione è una delle ultime e più avanzate tecnologie Mimaki ed è ora disponibile sulla nuova serie Tiger MkII. Con il controllo automatico dell’alimentazione Mimaki, tutte le impostazioni sono modificate in automatico in base alle condizioni di stampa, facendo risparmiare tempo e spreco del substrato. Oeko-Tex® certificazione inchiostri per la stampa diretta e sublimatica: i prodotti tessili ottengono lo STANDARD 100, se, sulla base dei criteri Oeko-Tex®, superano positivamente i test chimici, non presentano alcun rischio per la salute e contribuiscono quindi alla protezione del consumatore. Nuovi prezzi invitanti! Ultimo, ma non meno importante… date un occhio ai prezzi altamente competitivi della nuova serie Tiger MkII! Vi preghiamo di contattare il rivenditore locale più vicino a voi per un’offerta incredibile. Lasciatevi accogliere nella nuova era della stampa tessile ad alta produzione con la Mimaki Tiger 1800B MkII.

ink drops to avoid visible banding. This is constantly changing depending on colour, density and printing speed. NRS (Nozzle Recovery System) - Mimaki Nozzle Recovery System is substituting defecting nozzles with open, not used nozzles. This feature enables uninterrupted print operations and continuous productivity. MCT (Mimaki Circulation technology) and new degassing units - Continuous ink circulation, including the ink tanks and all print heads, reduces missing nozzles and prevents ink sedimentation. Mimaki new degassing units remove air bubbles, resulting in a higher printer uptime and a reduction in cleaning frequency. Automatic Feed Control - This advanced controlling of media feeding is one of Mimaki's latest Core Technology and now is available on the new Tiger MKII series. With Mimaki's automatic feed control, all adjustment are set automatically each time the print condition is changing, saving time and media. Oeko-Tex® certified inks for direct and sublimation Textile Products are awarded the Standard 100 label if, on the basis of the extensive Oeko-Tex® criteria catalogue, they have been succesfully tested for chemicals that pose a health risk, and therefore contribute to an effective consumer protection.

 Il pubblico folto e interessato.



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COLOURS BERTO E.G. INDUSTRIA TESSILE www.berto.it writer Pietro Ferrari

Un Pianeta da salvare Una proposta di Berto nel segno dell’ecosostenibilità.

Pianeta e il tessuto simbolo della circolarita e sostenibilita di Berto, azienda di Bovolenta in provincia di Padova, per la AI2019. Infatti, il filo in cotone usato in questi tessuti, deriva dagli scarti di produzione dell’azienda. Quando il processo di tintura dell’ordito si ferma, si verifica uno scarto di produzione non eliminabile: il filo gia tinto all’inizio e alla fine della linea. Questo rifiuto viene rigenerato e trasformato in un nuovo filo. Questo filo viene poi utilizzato per produrre il tessuto Pianeta.

Grazie a questo filo di cotone rigenerato, Berto riesce a risparmiare il 65 per cento di acqua. Durante il processo di tintura, inoltre,viene utilizzata una bozzima naturale e totalmente biodegradabile. Infine, il tessuto viene sottoposto a un processo di finissaggio innovativo che permette il risparmio dell’-85 per cento di acqua e del -32 per cento di emissioni di CO2 per metro di tessuto, rispetto ad un finissaggio standard. Si tratta dunque di una produzione sostenibile a 360 gradi che rappresenta un altro piccolo paso in avanti per salvare il Pianeta.


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ď€ SAVING THE PLANET Planet is the symbol of the circularity and sustainability of Berto for AI2019. In fact, the cotton thread used in these fabrics derives from the company's production waste. When the warp dyeing process stops, there is a non-eliminable production gap: the thread already dyed at the beginning and at the end of the line. This waste is regenerated and transformed into a new thread. This thread is then used to produce the Planet fabric. Thanks to this regenerated cotton thread, Berto manages to save 65 percent of water. Moreover, during the dyeing process, a natural and totally biodegradable bozzime is used. Finally, the fabric is subjected to an innovative finishing process that allows the saving of -85 percent of water and -32 percent of CO2 emissions per meter of fabric, compared to a standard finish. It is therefore a sustainable production at 360 degrees that represents another small step forward to save the planet.


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ART & TEXTILES ROSANNA SCHIAFFINO E LA MODA. ABITI DA STAR writer Paola Govoni

Rosanna Schiaffino, la donna, la star, e la moda

1  1. L’abito lungo da sera in mikado di seta avorio con ricamo a mano e applicazioni di perline, cannette, strass e paillettes dell’atelier Carosa di Roma, fu indossato dall’attrice a una prima all’Odeon di Londra nel 1963.  2. Federico Forquet realizza questa giacca da cerimonia per le nozze di Rosanna Schiaffino con il produttore Alfredo Bini nel 1963. La giacca è in ottoman velour di seta color avorio con fodera di taffetas avorio.

2 Proseguendo in un attento percorso di conservazione, ricerca ed esposizione di abiti e di costumi e nella preziosa azione di valorizzazione della moda come interprete dell’evoluzione del gusto della società attraverso gli anni, Palazzo Morando | Costume, Moda e Immagine ospita nella sua sede di Milano in via Sant’Andrea la bella mostra ‘Rosanna Schiaffino e la moda. Abiti da star’, in programma dal 20 dicembre 2018 al 29 settembre 2019 (Catalogo SilvanaEditoriale). Attraverso una ricca esposizione di abiti appartenuti all’attrice, la mostra offre al visitatore l’occasione di ripercorrere l’arco temporale che va dalla fine degli anni ‘50 fino agli anni ‘90 del Novecento, in un viaggio affascinante che restituisce l’immagine dell’Italia di allora e

ci conduce negli atelier di creatori di moda protagonisti di una straordinaria stagione dell’haute couture e del prêt-a-porter. Durante la sua carriera cinematografica e negli anni successivi, dopo essersi ritirata dalle scene, Rosanna Schiaffino ha conservato un guardaroba significativo, dove sono rappresentate molte importanti firme della moda italiana e internazionale. Oggi, questi abiti sono stati acquisiti dal Comune di Milano e vanno ad aggiungersi alle collezioni delle raccolte civiche, che accrescono così il proprio nucleo di abiti e accessori, a testimonianza della inesauribile vena creativa degli stilisti e della straordinaria capacità sartoriale delle maestranze.


textures  ROSANNA SCHIAFFINO 'Continuing on a careful path of conservation, research and exhibition of clothes and costumes and in the precious action of enhancing fashion as an interpreter of the evolution of the taste of society through the years, Palazzo Morando (Costume, Fashion and Image) hosts in its

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! IL CINEMA SPECCHIO

DELLA SOCIETÀ

La carriera cinematografica di Rosanna Schiaffino copre l’arco di vent’anni, dalla seconda metà degli anni ‘50 alla seconda metà degli anni ’70. L’attrice - nata a Genova nel 1939 – è un prodotto esemplare dello ‘star system’ italiano del dopoguerra. Sostenuta e seguita dalla madre-manager, si afferma giovanissima nei concorsi di bellezza, dove il canone estetico prevalente privilegiava una bellezza naturale, prorompente, mediterranea. Negli anni ‘60, alla ‘sana ragazza di campagna’ e alla ‘borgatara’ dei primi film, subentra l’interprete della generazione che dall’Italia rurale si affaccia agli anni del boom

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headquarters Milan in via Sant'Andrea the nice exhibition‘Rosanna Schiaffino e la Moda. Abiti da star' (Rosanna Schiaffino and Fashion. Star clothes) scheduled from December 20, 2018 to September 29, 2019 (SilvanaEditoriale Catalog). Through a rich display of clothes that belonged to the actress (1939-2009), the exhibition offers the visitor the opportunity to approach the period ranging from the end

4 economico. I film restituiscono un’immagine femminile inserita nel rapido processo di modernizzazione del Paese, dove si evidenziano anche disvalori come l’adulterio, la corsa al consumismo, il mito della ricchezza, la corruzione. Per Rosanna Schiaffino, i ruoli di popolana del centro-sud e di eroina nei film storico-mitologici in costume (venti titoli su una filmografia che ne conta oltre quaranta), lasciano il posto ai ruoli di borghese benestante settentrionale, che possiede l’ultimo modello di automobile, adotta un nuovo taglio di capelli e un trucco più accurato e, soprattutto, sfoggia un nuovo guardaroba, più elegante e raffinato, pensato per valorizzare la donna e la star.

 3. Abito in matelassè double di lana e seta viola con ricamo a mano e applicazione di perline, cannette, paillettes e cristalli (Federico Forquet, 1963) in mostra accanto a un cappotto di lana avorio ricamata in pezza con filati di seta in tinta e lurex oro (Federico Forquet, 1965-1966) e scarpe coordinate (Barrilà, 19651966).  4. Tailleur in lana della linea Optical realizzato dall’atelier di Germana Marucelli (1965-1966).


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ART & TEXTILES ROSANNA SCHIAFFINO E LA MODA. ABITI DA STAR

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 5. Abito da sera corto ricamato a mano con applicazioni di paillettes e perle artificali della collezione alta moda ‘Totem’ di Germana Marucelli, 1967-1968.  6. Gli anni ’70 iniziano con abiti di tendenza zingaresca e hippy. In mostra, un completo di tela di cotone stampata composto da blusa, pantaloni e gilet di Valentino Boutique (a sin.) e un abito in tela di cotone stampata, probabilmente disegnato da Marina Lante della Rovere.  7. Abito da sera lungo di Valentino Couture in crêpe di seta fucsia e velluto di seta nero (1983-1984).  8. Del 1993 il completo composto da camicia e gonna in organza di seta e crêpe di seta con ricamo a mano e applicazioni di rafia in tinta tagliata a frange. Del 1999 la camicia ‘geometrica’ in tela di cotone bianco avorio, crêpe satin panna e organza di seta avorio. Creazioni di Gianfranco Ferrè.

! LA DONNA,

! ABITI E STORIE

Per molti aspetti, il percorso personale di Rosanna Schiaffino ricalca quello professionale, attraverso un’evoluzione costante e un progressivo affinamento del gusto. Molto attenta alla gestione della propria immagine, ha saputo interpretare con intelligenza il ruolo di personaggio pubblico nei vent’anni di carriera cinematografica, così come il ruolo di moglie, di madre e di signora del jet set milanese, una volta ritiratasi a vita privata. La mostra di Palazzo Morando ripercorre tutte le stagioni della vita di Rosanna Schiaffino donna e star, attraverso una selezione di abiti del suo guardaroba, partendo dal primo abito da sera del 1958 fino ai capi degli anni ’90, soffermandosi sugli incontri più significativi con gli stilisti italiani e internazionali, che hanno saputo valorizzare al meglio la sua immagine pubblica e privata e dei quali frequentava abitualmente gli atelier, talora acconsentendo a sfilare come indossatrice d’eccezione. Parliamo di Federico Forquet, Germana Marucelli, Carosa, Battilocchi, Yves Saint Laurent, Valentino, Gianfranco Ferrè.

L’abito da sera ricoperto di paillettes verdi realizzato dalla sartoria romana ‘4 spilli’ nel 1958 – quando l’attrice aveva 19 anni – deve aver avuto un significato speciale per Rosanna Schiaffino, se è vero che lo ha sempre conservato e portato con sé in tutte le case che ha abitato. Consapevole dell’importanza di un guardaroba che potesse ben interpretare il suo stile, inizia a frequentare l’atelier romano di Germana Marucelli e di Aurora Battilocchi, che in quegli anni vestiva l’aristocrazia romana. Nel 1963 assistiamo a un suo significativo cambio di look, in occasione di un evento all’Odeon Theater di Londra, dove l’attrice opta per un trucco leggero, semplici pendenti, i capelli lunghi raccolti in uno chignon e veste un abito da gran sera di Carosa. Nel 1966 il ‘Tempo’ scrive: “la Schiaffino è considerata una delle attrici più eleganti e signorili del mondo cinematografico italiano”. E’ di quello stesso anno l’incontro con il sarto trentenne Federico Forquet con atelier in via Condotti, che crea per lei abiti nel segno di una ‘sobria raffinatezza’. Negli anni che seguono, la Schiaffino aderisce al gusto ‘optical’, ‘unisex’, ‘pop’, ‘etnico’.

LA STAR E LA MODA


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7 Fotografata con minigonna e stivali di vernice nel 1970 con la piccola Annabella, la figlia nata nel 1968, si lascia affascinare dallo stile ‘zingaresco’ e ‘hippy’ degli abiti di Valentino e di Marina Lante della Rovere. Nella seconda metà degli anni ’70, l’attrice si allontana dal cinema e lascia Roma per trasferirsi a Milano. In questo periodo, veste Yves Saint Laurent, di cui sono in mostra alcuni abiti, una giacca sahariana del 1973 e uno smoking della metà degli anni ’70. Negli anni ’80 abbandona la carriera e sposa Giorgio Falck, entrando nella sfera dell’alta borghesia milanese. Nel suo guardaroba, entra prepotentemente il segno di Valentino, che rappresenta un punto di riferimento nel suo gusto personale. Molte foto di quella stagione, la ritraggono anche in tenuta da regata, con uno stile disinvolto ma sempre raffinato. Alla fine degli anni ’80 affianca agli abiti confezionati per lei da Valentino, i capi prêt-a-porter di Gianfranco Ferrè,‘l’architetto della moda’, che introduce per lei modifiche personalizzate ai modelli, crea il suo abito da cerimonia e l’abito da sposa per la figlia Annabella.

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8 L’ultimo capo Ferrè del suo guardaroba è una camicia bianca del 1999. Rosanna Schiaffino è mancata nel 2009 e ci lascia la testimonianza di una donna e di un’attrice, che ha saputo evolversi costantemente attraverso le stagioni della propria vita e che si è fatta interprete di un’eleganza intelligente e misurata, talvolta con l’aggiunta di un pizzico di ironia, sempre piacevole e iconica.

of the ‘50s to the ‘90s of the twentieth century, in a fascinating journey that returns the image of Italy at that time and leads visitors in the ateliers of fashion designers, who were protagonists of an extraordinary season of haute couture and prêt-a-porter. During her film career and in the following years, after having retired from the scenes, Rosanna Schiaffino has kept a significant wardrobe, where many important Italian and international fashion brands are represented. Today, these clothes have been acquired by the City of Milan and are added to the civic collections, which increase their core of clothes and accessories, reflecting the inexhaustible creativity of the designers and the extraordinary sartorial skills of the workers.


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EVENTI FILO writer Sonia Maritan www filo.it

Un filo dorato “sostenibile” Le due ultime presentazioni di Gianni Bologna fanno da spartiacque al 50° anniversario di Filo, la 50° edizione presentata a Milano il 19 giugno e la 51° il 13 dicembre, di cui lui è stato l’ideatore battezzando la nascita di questo evento divenuto ormai un punto di riferimento. Forse per questo lo incarna così profondamente, non solo come esperto del settore che elargisce i trend dei filati, ma come il viaggiatore colto che raccoglie nel suo bagaglio “iperboli creative”, in un’instancabile “caccia” di “senso estetico”. Ascoltare le sue presentazioni, che riportiamo di seguito, arricchisce sempre la platea ben oltre i trend che fa affiorare con le sue esposizioni ricche di immagini, video, musica e parole, di qualcosa di più…

 Presentazione Filo 2019.

! 50 STRADE In occasione della 50ma edizione di Filo è parso giusto ricordare quanta strada è stata percorsa da quando più di 25 anni fa è stata fatta questa “scommessa” sul lancio e sulla riuscita di una manifestazione che aveva un “oggetto” così specifico e delimitato come i filati per tessitura e che ancora non esisteva. Il percorso è stato lungo e sin dall’inizio abbiamo puntato decisamente sulla qualità dei prodotti italiani, in seguito allargato al meglio dei prodotti di altri Paesi.

Prendendo quindi le mosse dai due punti citati: il PERCORSO EFFETTUATO e la QUALITÀ DEI PRODOTTI che veniva raccomandato agli Espositori di presentare, ho pensato fosse doveroso dedicare questa edizione delle Proposte di Sviluppo Prodotto a quei lunghi e affascinanti PERCORSI, a quelle STRADE da sempre battute dall’uomo ed entrate nel mito e a una rinnovata ricerca di una qualche armonia estetica, al concetto del BELLO e della QUALITÀ che oggi pare sempre meno frequente trovare intorno a


textures noi. Nelle scorse stagioni ho quasi sempre lavorato su quei modi vestimentari che rappresentano una enorme parte del mercato e che ci “travolgono” in ogni dove e in ogni momento della nostra vita, lo streetwear, l’inversione dei flussi della creatività (o presunta tale) e così via. Questa volta farò l’esatto contrario. Per celebrare questa “storica” 50a edizione di Filo ho scelto di dedicare le proposte a quel concetto di armonia e bellezza che ormai diventa complesso da trattare e rischioso da affrontare date le condizioni del mercato; quella bellezza che prende ispirazione dal presente e dal passato e che, ormai, siamo in tantissimi ad augurarci di poter rivedere un po’ più diffusa, almeno di quando in quando, sul nostro cammino. Sarà un diversivo volto alla ricerca di una affabulazione evocativa, di un qualcosa di meno incalzante e più disteso. A un pensiero formulato sulla scorta di quanto la vita di ogni giorno ci presenta la cosa può sembrare utopica; il terreno dell’utopia, però, non è sempre sterile visto che esistono alcuni semi che germinano anche in zone aride e portano frutti.

E, inoltre, forse del tutto utopico non è soprattutto se si considerano le ultime analisi di mercato e delle tendenze di fondo che ci invitano a riflettere su un altro punto che pochi sembrano inquadrare nelle giuste dimensioni: quello della parte di mercato sempre più consistente rappresentata dai consumi dei meno giovani. Questa fascia “senior” dispone infatti di maggior reddito rispetto alle fasce giovani e giovanissime (tutte orientate quasi esclusivamente ai beni di uso

47  Il tavolo dei relatori.  L'intervento di Gianni Bologna.  Il pubblico di giornalisti ed esperti del settore.

immediato e di basso prezzo) e dispone, altresì, di una scorta esperienziale su prodotti con un’estetica e una qualità più elaborate. La questione ha molte sfaccettature e potrà, forse, farsi oggetto di una prossima riflessione. Per il momento non dimentichiamo un punto di forza che è, e deve continuare a essere, sempre e comunque essenziale: il Prodotto Italiano. Un Prodotto Italiano non nostalgico ma, come ripetuto più volte, rivolto alla ricerca del Nuovo sulla


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textures  Beatrice Guidi,

EVENTI FILO

direttrice di Textures all'ingresso della sala conferenze alle Stelline.

base del grande sapere artigianale e del gusto per il bello propri di questo Paese. Parliamo allora di tre itinerari che ormai appartengono al mito: “LA VIA DELLE SPEZIE” e “LA VIA DELLA SETA”, che sono state fonte di tanti racconti, di storie splendide e fantasiose, soggetti e oggetti d’arte visiva e musicale e che sono parte integrante del DNA del nostro immaginario da molti secoli. E poi la “ROUTE 66” che da sempre è lo spaccato dell’America per antonomasia, dei suoi usi, costumi e miti che hanno forgiato molta parte del nostro immaginario odierno. Partiamo alla ricerca di qualcosa che appartiene al mito, ma, soprattutto, ci induca a parlare di qualcosa di esteticamente gradevole, qualcosa che ci dia lo spunto per pensare e ricreare una qualche visione attuale di bellezza sulla scorta delle bellezze e delle suggestioni inconfondibili che queste antiche strade

davano a chi le percorreva secoli fa e a chi oggi ne ripercorre i cammini.

Un percorso volto a rintracciare sul cammino fili dorati, colore e luminosità che ritroviamo anche fra i campioni selezionati e poi evidenziati alla fine con le palette colore. Qualcosa di luminoso e di dorato, forse come augurio di questo importante anniversario. La 51° edizione invece sembra ritornare più brutalmente alla realtà, pescando dalle dissonanze che si riscontrano nel quotidiano, sottoposti da una pioggia schizofrenica di immagini che ci tolgono l’immaginazione…

 Sonia Maritan con Paola Govoni di World Furniture.

! 51 DISSONANZE La pletora di immagini che si riversano su di noi ogni giorno ha come risultato primo quello di SOSTITUIRE la nostra immaginazione con un menu raccogliticcio di miraggi che hanno l’importanza e la durata di un attimo e una funzione spesso solo distraente. Se si può parlare di una tendenza non ci si può esimere dal menzionare quella, apparentemente irreversibile, verso la provvisorietà e la circolazione di miti a tempo determinato da consumarsi nel giro di attimi o poco più.

Al di là dell’usuale proposta di materiali tessili in essere ciò che si è tentato di fare in questa sede è proporre una serie di immagini ispirative che possano avere non la funzione di un diaporama da miraggio mediatico bensì un contenuto che almeno provi a includere un significato ulteriore e possa indurre alla creazione di prodotti tessili di un qualche spessore e con un qualche contenuto di innovazione estetica. Per illustrare ciò si è preso spunto da una contrapposizione sempre più pronunciata e presente nella nostra vita quotidiana e ci siamo proposti di sublimarla. La necessità della forza per le condizioni di competizione dentro e fuori l’ambito del lavoro che ci spingono a sviluppare attitudini al combattimento sempre più logoranti e selettive, quasi a livello genetico, e la crescente aspirazione alla quiete e la sempre crescente necessità di “allontanamento”, il desiderio del fare un “passo indietro”, la voglia del “ritiro”, peraltro di ardua realizzazione se non per una esigua minoranza che può accedere a questa condizione. Per quando concerne la materia tessile ambedue i temi sono svolti nello spirito della discordanza, della


textures contrapposizione di cui sopra e dei grandi contrasti, nella ricerca di ibridi, di sovrapposizioni, di profondità diverse nei contenuti estetici, nei materiali e nei colori. I contrasti tessili L’elegante “contrario”: mai tradizionale mai eccessivamente informale mai trasandato. Cotoni corposi, miste cotoniere con lane e man made spesso anche come basi di ulteriori elaborazioni. Materiali tendenzialmente maschili o unisex formale/casual con anche una forte presenza di cotoni molto “forti” come basi per trattamenti di finissaggio. Senza pretese apparenti: aspetti tessili e filati che paiono poveri, ma sono ricercati. Materiali leggermente rustici ma leggeri come etamines di lana grosse e reti di cotone e/o cellulosici, materiali semplici tipo camiceria pesante resi anche eleganti ed elaborati con disegni di t/filo o stampe o sovrastampe. Aspetti grossi, lanosi, voluminosi naturali. Lane: dal medio sino al grosso (comunque alleggerito da presenze di velli di qualità) alle tipologie con pelosità a volte anche lunghe. Grosse lane dolci e anche pelose a pelo corto rielaborate, tessute con superfici rilevate quasi scolpite, sia maschili sia femminili con eleganza “primitiva”. Aspetti serici anche con viscosa e cupro sia in fibra sia in filo continuo lucidi e cascanti. Sete: oltre ai rasi e ai cadì pesanti e di casco rotondo “da peplo” è presente tutta una serie di sete rustiche dalla bourrette alla toussah. Contrapposizione di lucidità e opacità Man made: molto importanti sia nei pesi leggerissimi di monofil per dare aspetti cristallini di trasparenze e madreperlacei sia nelle versioni protettive e performanti dei pesi pesanti e molto pesanti. Materiali per abbigliamento tecnico protettivo normale e anche estremo con grande presenza di man -made. Jersey interlock e scuba. Materiali che si ispirano a plastiche e vetri spessi ma trasparenti e anche con ricami ed embossing. Materiali leggeri e trasparenti che ricordano i ghiacci e le iridescenze dell’alba polare. Decorazioni realizzate con stampe con i jacquard anche di grandi dimensioni e con ancora qualche importanza per il ricamo. Metalli e iridescenze prestando attenzione all’importanza dei toni cromatici di questi. Sono incerti, l’acciaio si ibrida con l’argento e l’oro è rosa o tende al

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bronzo e al rame. Le iridescenze giocano sui toni soffusi dei pastelli madreperlacei. Colorismo quasi sottotono tra durezza, naturalità e supereleganza. Finissaggi che spaziano dal vellutato al serico sino a rigidità e corposità pronunciate, le spalmature sono esteticamente elaborate oppure molto performanti per esaltare la presenza di plus tecnici nel tessuto. Coloritura Colori bianchi sfumati e annebbiati, grigi pallidi, medi e metallizzati, colori primitivi che imitano le tinture naturali. Verdi e blu brumosi. Luci quasi “sintetiche” che si ispirano alle aurore boreali. Colori forti opacizzati, unione di marroni freddi e caldi. Sabbia e pastelli “minerali”. Sarà la sostenibilità, il tema della 51° edizione di Filo, in programma il 27 e 28 febbraio 2019 al Palazzo delle Stelline di Milano. Del tema si parlerà, in particolare, nel corso della tavola rotonda di inaugurazione del Salone, che si terrà alle ore 11.30 del 27 febbraio. «Per la 51° edizione di Filo abbiamo scelto di tornare a parlare di sostenibilità perché si tratta di un tema cruciale per il futuro delle aziende» – spiega Paolo Monfermoso, responsabile di Filo – «Naturalmente, affronteremo la questione con il consueto approccio di Filo, ovvero cercando di offrire alle imprese che partecipano al nostro Salone soluzioni concrete ed efficaci. Per chi svolge la sua attività a monte della filiera produttiva, la sostenibilità non può che essere interpretata come una sostenibilità di processo e non può che dipanarsi lungo tutti i passaggi della produzione. Non a caso, anche l’edizione di febbraio 2019 di Milano Unica – dove Filo sarà presente con una sua installazione – dedica un progetto specifico alla sostenibilità. In questa accezione, la sostenibilità si lega a doppio filo alle innovazioni tecnologiche promosse dal piano Industria 4.0, perché innovazione e sostenibilità sono le due inscindibili facce per garantire al tessile-abbigliamento made in Italy gli strumenti per continuare a competere da leader sui mercati internazionali».

 L'intervento di Paolo Monfermoso.


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EVENTI CARVICO E JERSEY LOMELLINA writer Beatrice Guidi www carvico.com

Aspettando Tokyo 2020 Carvico e Jersey Lomellina a Pitti Immagini Filati con emozione e colore di un’installazione Techno-Luxury.

Carvico e Jersey Lomellina sono state protagoniste della 84esima edizione del Pitti Immagine Filati con la loro installazione Techno-Luxury nello spazio Cavedio di Fortezza da Basso. Tecnico e colore saranno i trend della prossima stagione, complice il grande evento delle Olimpiadi di Tokyo che sposterà l’attenzione di tutti sullo sport, promuovendo una contaminazione che dalla strada si proietta nella moda.

Per raccontare questa tendenza Pitti Immagine Filati, per la prima volta, ha voluto due aziende del tessile simbolo del Made in Italy, Carvico e Jersey Lomellina, come special guest invitate a realizzare un’installazione originale e suggestiva, tra colore e matericità. Techno-Luxury è stato un concentrato di emozione e colore che ha unito terra e cielo, rappresentazione visiva della prossima rivoluzione estetica. La PE 2020


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 Rendering delle eleganti installazioni.

 WAITING FOR TOKYO 2020

è stata contaminazione di forme e materie. Maglia e tecnofibre si sono accostati e completati in una serie di capi iconici: una speciale collezione ispirata al trend dello Spazio Ricerca che pone l’accento sulla metamorfosi dei gusti e dei materiali. Lana, cashmere e fibre naturali si sono unite al tessuto tecnico, in una

Carvico and Jersey Lomellina were between the protagonists of the 84th edition of Pitti Immagine Filati with their TechnoLuxury installation in the Cavedio space of Fortezza da Basso. Technique and color will be the trends of next season, thanks to the great event of the Tokyo Olympics that will shift the attention of everyone on the sport, promoting a contamination that from the road is projected into fashion.

evoluzione che lega passato e futuro: la scelta del formale lascia il passo all’evoluzione tecno-style tipica dei colori e tessuti di Carvico e Jersey Lomellina in un ibrido di grande suggestione che avvicina poli opposti, anticipa le aspirazioni e le mode del futuro. L’idea è stata quella di accorciare le distanze tra due segmenti sempre più vicini, tecnico e prezioso, di valorizzare la grande esperienza di Carvico e Jersey Lomellina nello streetwear e nel beachwear per suggerire contaminazioni, disegnare un nuovo stile e dare forma ai trend della prossima stagione, tra lusso e comfort. Tutto si fa dinamico; complici i giochi olimpici lo sport diventa linguaggio universale e attraversa la moda, stravolgendone gli schemi. Skatebord e surf, strada e mare, così presenti nella storia di Carvico e Jersey Lomellina, approdano sui “catwalk” dell’alta moda per raccontare un nuovo concetto di stile. Curato da Angelo Figus e Alessandro Moradei questo impianto pop–moderno ha rappresentato efficacemente il trait-d’union tra contemporaneità e futurismo, charme e techno-luxury.  VITA è un tecno tessuto eco-sostenibile composto per il 78% da Poliammide ECONYL® e per il 22% da Elastane.

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EVENTI FILPUCCI writer Pietro Ferrari www filpucci.it

L’imbarazzo della scelta A Pitti Filati, Filpucci si conferma leader nella proposta di soluzioni innovative e sostenibili. A Pitti si confermano i fili essenziali e ricchi, puliti e sostenibili. Si aggiungono novità multiformi e versatili, che amplificano il potenziale intrinseco di ogni fibra e dove l’essenza acquista dinamismo e tonicità. L’obiettivo è una nuova matericità, di eleganza sofisticata, moderatamente eccentrica e giocosa per maglie con aspetti insoliti e moderni. A contare sono soprattutto i contenuti sinceri e onesti con cui manifestare l’amore per l’ambiente e il pianeta. La varietà di finezze vuole infine suggerire le stratificazioni tanto care ai Millennials. Un totale di cinquanta filati di alta gamma in collezione, tra cui quindici novità assolute con elevate prerogative sostenibili, garantite per qualità e origine. Sono nuove espressioni di punta proiettate al futuro, possiedono una bellezza semplice, pacata, trasmettono naturalità. Realizzati a regola d’arte, i fili sono easy ed eco-friendly dagli aspetti confortevoli e molto versatili. Si potrebbero definire i nuovi ibridi amici del pianeta. Levigati, gommosi perlacei e dinamici suggeriscono capi in maglia dall’ estetica pulita, spontanea e gentile; propongono aspetti contemporanei tonici e flessuosi, eterei e croccanti. Accompagnano i movimenti del corpo con gradevoli sensazioni di benessere. Gli effetti di superficie come le lievi goffrature, ondulazioni naturali, trasparenze irregolari si ottengono anche con minimi interventi di lavorazione, semplicemente smacchinando il filo, limitando così sprechi di energia e di tempo. Toni gentili come make-up accanto ai bianchi, sfumature con iridescenze e toni screziati, ricche varianti tonali; anche i colori rispettano i canoni eco. La collezione si definisce per gruppi tematici, con mood di tendenza e caratteristiche comuni:

! RESPONSIBLE INNOVATION,

NATURAL CHIC, NEO-COMFORT, BASIC EXOTISMES E SOIRÉE

Responsible Innovation Sintesi preziosa di Natural Chic per essenzialità, sostenibilità eccellente e innovazione.

Chinoise.


textures Tra le novità Indaco 1700 cotone e lino, filo grosso naturalmente rustico e chic; Galatea 30000 lino sottile per lieve effetto goffrato, dolcemente elastico e confortevole; Haiku 4800 cotone 100% organico, meraviglioso cordonetto semimat e di mano asciutta; Bionyco XL 2500 cotone organico makò con fibra poliammidica riciclata, corposo, sofisticato e rotondo, linearità genderless; Comfort 24000 lino e cotone organici con fresco Lyocell, aspetto di trasparenza irregolare, mano confortevole dolcemente sostenuta; Clay 2/100000 cotone sottilissimo rinforzato con poliammide superficie compatta e finissima per maglie effetto seconda pelle; Tela 2500 cotone organico e Lyocell di aspetto grezzo e rusticamente dolce al tatto, per maglie genderless spesse ma leggere e fresche. Le fibre Tutti i cotoni e lini della serie Responsible Innovation sono organici e certificati GOTS in diverse declinazioni di titoli, a volte un mix delle due fibre, rinforzati dall’apporto di sintetici selezionati. Le raffinate viscose sono Enka con certificazione FSC sia totalmente pure che sostenute da fibre sintetiche stretch o eco-friendly. La seta è varietà Mulberry purissima al 100%. La presenza di Lyocell aggiunge comfort naturale e freschezza. I cotoni sono soprattutto biologici e organici ma anche in versione rigenerata. Il nuovo comfort Propone leggerezza fluida trasparenza, diversi gradi di aderenze, confort da seconda pelle. Sono cotoni extrafini, mischie lino-seta, lino-viscosa, lino-lyocell, fibre naturali trattate o mischiate con poliammidi ed elastomeri, viscose certificate, molto ritorte, lisce e compatte. Si distinguono Sub 46000 viscosa Enka e Poliestere stretch extrasottile e coprente, quasi un lievissimo neoprene di gusto sportivo gentile; Gomma 8000 una viscosa rotonda ed elastica con una lieve spalmatura gommosa che accentua la sua nitida e immacolata opacità.

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 INNOVATIONS AND TRENDS Essential and rich, elegant and sustainable yarns are confirmed. Multiform, versatile innovations are added, extending the intrinsic potential of each fibre where the essence acquires dynamism and tone. The aim is a new materiality, of sophisticated elegances, moderately eccentric and playful for knits with unusual, modern appearances. It is above all the sincere and honest contents with which love for the environment and the planet is show that counts. The varieties of fine grades finally suggest the stratifications so dear to Millennials. A total of 49 high-end yarns in the collection, among which 15 absolute innovations with high-level sustainable characteristics, guaranteed for their quality and origin. These are new key expressions projected towards the future, possessing a simple, calm beauty, transmitting naturalness. Created expertly, the yarns are easy and eco-friendly, with a comfortable, highly versatile appearance. They could be defined as new planet-friendly hybrids. Smooth, rubbery, pearly and dynamic suggest knitwear items with elegant, spontaneous and gentle aesthetics; they propose toned and supple, ethereal and crisp contemporary appearances. They accompany the body’s movements with pleasant sensations of wellbeing. The surface effects, like the slight embossings, natural undulations and irregular transparencies, are obtained with minimal processing interventions, simply by weaving the yarn, thus limiting wastage of energy and time. Tones as gracious as make-up alongside whites, shades with iridescences and variegated tones, rich tonal variations, with the colours also respecting ecological rules. The collection is defined by thematic groups with fashionable moods and common characteristics: Responsible Innovation, Natural Chic, Neo-Comfort, Basic Exotismes and Soirée Responsible Innovation, the precious synthesis of Natural Chic in terms of essentiality, excellent sustainability and innovation. Among the innovations, Indigo 1700 cotton and linen, naturally rustic and chic thick yarn; Galatea 30000 fine linen for a light embossed effect, softly elastic and comfortable; Haiku 4800 100% organic cotton, marvellous semimatt and dryhand cordonette; Bionyco XL 2500 organic mako cotton with recycled polyamide fibre, full-bodied, sophisticated and round, genderless linearity; Comfort 2500 linen and organic cotton with fresh Lyocell, the appearance of irregular transparency, comfortable softly sustained hand; Clay 2/100000 ultra-thin cotton reinforced with a compact ultra-fine polyamide surface for second-skin effect knitwear; Tela 2500 organic cotton and Lyocell with a rough appearance and rustically soft to the touch, for genderless knitwear that is thick yet light and fresh.


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EVENTI FILPUCCI I naturali-artificiali Ibridi di aspetto “lussuoso” e pulito. Effetti shantung, spruzzature metalliche e finezze più o meno compatte realizzati in viscosa con varietà di mischie e finezze, per lavorazioni sottili e battute, effetti di semitrasparenze, mani sostenute o cadenze languide. Dévoré 43000 viscosa Enka con certificazione FSC e poliammide riciclata, l’effetto di un tenero shantung; per stili ultrasofisticati. Silcrêpe 28000 100% finissima pura seta cruda. Skyline 6600 viscosa coprente, morbida e spruzzata d’ argento opaco; Chinoise 20000 100% viscosa luminosa e asciutta, di mano scattante come il crepe di seta, un omaggio all’orientalismo. Hologram 44000 viscosa semitrasparente e giocata su cangianze da ologramma, per consistenza sottile e compatta con effetti-colore stupefacenti. Technique 28000 lana sottile e coprente, di mano morbida appoggiata alla fibra man-made spruzzata di lieve luminosità.

! FILI POLIEDRICI E VERSATILI. LA VIA NATURAL CHIC DEL SOSTENIBILE L’intreccio di diversità e culture accelera la trasformazione di gusti e costumi, ri-orienta la moda. Maturano stili di vita e messaggi fashion più che mai pluriformi. Ugualmente incidono ritmi e spostamenti veloci, causa di una dimensione dinamica spaziotempo che supera i concetti di stagionalità. Si esige un’eleganza easy, confortevole, globale. Trovare i giusti codici moda per restare connessi alla realtà mutevole e poliedrica è difficile per l’impresa tessile, ma vitale, soprattutto per quella italiana, capofila nel nutrire l’innovazione e indicare tendenze. Non facile captare le aspettative del consumatore ipersollecitato - priorità, valori, visioni – e tradurle in prodotti concreti. Leader nel mondo per fili fashion creativi e moderni, Filpucci identifica nel binomio naturale-dinamico eco-friendly la formula per dare risposta alle aspirazionalità di stile individuali e sociali e all’impegno nella tutela dell’ambiente. Fili di alta gamma, con quel quid tipicamente italiano che li rende esclusivi diventano anche eco-friendly. La sostenibilità concreta di materiali, tecniche, lavorazioni e finissaggi concorre all’eccellenza finale. Non mera filosofia, bensì ricerca metodica e scientifica, con trasparenza di percorso e molto impegno per inventare una nuova unicità. Il risultato? Una gamma di fili easy, dinamici, confortevoli, portatori di intuizioni e sensibilità preziose, che vogliono offrire nuove chiavi di lettura alle interpre Gomma, Bionyco XL, Bionyco, tela2.


textures The fibres - All the cottons and linens of the Responsible Innovation series are organic and GOTS certified in various expressions of titles, at times a mix of the two fibres, reinforced by the contribution of selected synthetics. The refined viscoses are Enka with FSC certification, both totally pure and sustained by synthetic stretch- or eco-friendly fibres. The silk is a 100% pure Mulberry variety. The presence of Lyocell adds natural comfort and freshness. The cottons are above all biological and organic but also in a regenerated version. New comfort proposes fluid lightness, transparency, various degrees of adherence and second-skin comfort. The cottons are extra-fine, linen-silk, linen-viscose, linenLyocell mixtures, natural fibres treated or mixed with polyamides and elastomers, certified viscoses, very twisted, smooth and compact. Standing out are Sub 46000 viscose Enka and extra-thin stretch- and covering Polyester, almost an ultra-light neoprene with a gentle sporty flavour; Gomma 8000, a round, elastic viscose with a slight rubbery coating that accentuates its neat, immaculate opacity. Natural-artificial hybrids with a “luxurious”, neat appearance. Shantung effects, metallic spraying and more or less compact fine grades created in viscose with varieties of mixtures and fine grades, for slim and beaten processes, semi-transparency effects, sustained hands or languid lilts. Dévoré 43000 Enka viscose with FSC certification and recycled polyamide, the effect of tender shantung; for ultra-sophisticated styles. Silcrêpe 28000 100% ultrafine pure raw silk. Skyline 6600 covering viscose, soft and sprinkled with opaque silver; Chinoise 20000 100% viscose bright and dry, hand agile as silk crêpe, a homage to Orientalism. Hologram 44000 viscose semitransparent and playing with hologram changes, for a slim, compact consistency with amazing colour effects. Technique 28000 thin, covering wool, soft hand supported by manmade fibre sprinkled with light luminosity. Eclectic, versatile yarns. The chic natural path of sustainability - The interweaving of differences and cultures speeds up the transformation of tastes and customs, it reorients fashion. Lifestyles and fashion messages mature that are more multiform than ever. Likewise, fast paces and moves make their mark, the cause of a dynamic space-time dimension that transcends concepts of seasonality. An easy, comfortable, global elegance is demanded. Finding the right fashion codes to stay connected to a changing and versatile reality is hard for textile firms, but it is vital, especially for Italian ones, who are leaders in fostering innovation and indicating trends. It is not easy to grasp the expectations of hyperstressed

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consumers - priorities, values, visions – and translate these into concrete products. A world leader for creative yarns and modern fashion, Filpucci identifies the formula to answer individual and social style aspirations and commitment in safeguarding the environment in the eco-friendly word pairing of natural and dynamic.Top-of-the-range yarns, with that typically Italian twist that makes them exclusive, also become eco-friendly. The concrete sustainability of materials, techniques, processes and finishes contributes towards the final excellence. Not mere philosophy, but rather methodical and scientific research, with a transparency of approach and a great commitment to inventing a new uniqueness. The result? A range of yarns that are easy, dynamic, comfortable, bearers of insights and precious sensitivities, aiming to offer new keys to interpreting global fashion design. Rich in contents, timeless and boundless values, they express a sense of natural beauty and excellence and the bonus of a comfortable wellbeing. Innovative features with a strong identity allow the realisation of aesthetic aspects in line with contemporary dynamics. Alongside classical purity, natural tradition, exotic sensibility and a delicate, elegant sportswear taste. The harmonious interaction of different raw materials with natural and synthetic qualities, the balance between aesthetics and ethics create sophisticated, elegant hybrids in the concept of contemporary and innovative excellence: clean, authentic roots and dynamic performances, a rare added value that will set trends. Many aspects and unusual touches to be translated into desirable knitwear must-haves. Display at the Filpucci Stand: sophisticated whites in a natural chic vein - The trends presented at the Filpucci Stand with the SS20 yarns collection are in tune with the evolution of the concept of Sportswear, with a clear reference to the 1920s, of which the centenary is imminent. The slightly sporty taste of the moderately athletic origins, with vintage elements revisited in a modern vein in the appearances and in the surfaces. The focus of the research is new code suggestions such as convenience and practicality in classic and formal formulas where the concept of "liberation of the body" typical of the sporty spirit of the age is evident. Meaningful allusions to Orientalism – so popular in the 1920s – in the proposals of stitches and knitting processes that incorporate features and functionalities of sportswear. A study that interprets the most contemporary sensibilities and fashion visions of Millennials and of Generation M. The focus of the proposal is on sophisticated transparent


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 Gomma Bionyco XL,Bionyco, tela 3.

EVENTI FILPUCCI

tazioni del fashion design globale. Ricchi di contenuti, di valori senza tempo e confine, esprimono il senso del bello naturale e dell’eccellenza, e il plus di un confortevole benessere. Tratti innovativi con una forte identità consentono di realizzare aspetti estetici in linea con le dinamiche contemporanee. Accanto alla purezza classica, la tradizione naturale, la sensibilità esotica e un delicato, elegante gusto sportswear. L’interazione armoniosa di materie prime diverse con doti naturali e sintetiche, l’equilibrismo tra estetica ed etica creano ibridi sofisticati e puliti nel concetto di eccellenza contemporanea e innovativa: radici clean, autentiche e performance dinamiche, un raro plus-valore che farà tendenza. Tanti aspetti e touch insoliti da tradurre in desiderabili must-have di maglia.

! DISPLAY ALLO STAND

FILPUCCI: I BIANCHI SOFISTICATI IN CHIAVE NATURAL CHIC Le tendenze presentate nello Stand Filpucci con la collezione filati SS20 si sintonizzano sull’evoluzione del concetto di Sportswear, con un chiaro riferimento agli anni Venti di cui è imminente il centenario.  Hologram.


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Il gusto lievemente sportivo delle origini moderatamente athletic, con elementi vintage rivisti in chiave moderna negli aspetti e nelle superfici. Il focus della ricerca punta su suggerimenti new code come comodità e praticità in formule classiche e formali dove è evidente il concetto "liberazione del corpo" proprio dello spirito sport di quell’epoca. Significative allusioni all’orientalismo – tanto caro agli anni Venti – nelle proposte di punti e lavorazioni a maglia che incorporano tratti e funzionalità da sportswear. Uno studio che interpreta le sensibilità e le visioni moda più attuali dei Millennials e della generazione M. Il focus della proposta si concentra su sofisticati effetti matelassé trasparenti, leggerissimi trapuntati di macchina e micro-goffrati di lino; fantasie orientali traforate effetto laser; viscose trattate, cerate, resinate, impermeabilizzate; superfici opache rese lucide e tecniche. Nella palette della collezione una ricca varietà di sfumature di bianco. Ma anche di neutri e di delicati toni pastello, di tocchi scuri che subentrano a supporto dei moderni grafismi.

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 Skyline Hologram, Chinoise.

matelassé effects, ultra-light machine-quilted and micro-embossed linen; Oriental patterns, laser effect pierced; treated, waxed, resined, waterproofed viscoses; opaque surfaces made shiny and technical. In the palette of the collection, a rich variety of shades of white. But also of neutrals and delicate pastel tones, of dark touches that take over to support the modern designs.


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TESSILE TECNICO DICKSON www.dickson-constant.com writer Pietro Ferrari

Colori parigini I tessuti Dickson Orchestra vestono le nuove edicole di Parigi! Nel 2018, la città di Parigi ha lanciato una moderna ristrutturazione dei chioschi di giornali, con l’obiettivo di mantenere viva l’attività di vendita di carta stampata migliorando il comfort sia delle condizioni di lavoro degli edicolanti sia dell’utente che si serve dell’edicola. Le edicole sono ora più moderne e più spaziose, con tetto a cupola e facciate in vetro incorniciate da montanti angolari: come in una boutique, il cliente può entrare all’interno del chiosco e avere sott’occhio tutti i giornali presenti. Per trasformare in realtà tutto questo, c’era bisogno di un tendaggio che riparasse giornali e clienti dalla pioggia e dai raggi UV del sole: così è stata scelta la tela Dickson Orchestra nella tonalità 0853 Olive che ben si sposa con il colore dell'arredo urbano. Il tessuto per tende Dickson Orchestra non è solo un punto di riferimento per non solo: garantisce un'ottima protezione contro i raggi UV, il calore, la luminosità e le intemperie. La sua fibra acrilica tinta, Sunacryl, e il suo trattamento speciale per tende da sole, Cleangard, le conferiscono un'eccellente resistenza del colore nel tempo, oltre che all'acqua e alla sporcizia. Il tessuto per tende da sole Orchestra è consigliato per tutti i tipi di tende, indipendentemente dalla loro posizione e sono disponibili in larghezze di 165, 200, 250 e 320 cm. All'origine del nuovo sistema di chioschi c’è il genio di Matali Crasset, conosciuto per molte opere tra cui la decorazione dell'Eliseo; il designer è stato ispirato dai laboratori e dai tetti di Parigi. Entro il 2019 saranno rinnovati ben 400 chioschi, rendendo molto più piacevole il lavoro degli edicolanti e la fruizione del pubblico.

 THE DICKSON ORCHESTRA FABRICS WEAR THE NEW PARISIAN NEWSSTANDS In 2018, the city of Paris launched a modern renovation of newspaper kiosks, with the aim of keeping print sales alive by improving the comfort of both the working conditions of newsagents and the user who buys. The kiosks are now more modern and more spacious, with a domed roof and glass facades framed by corner posts: as in a boutique, the customer can enter the kiosk and have an eye on all the newspapers present. To turn all this into reality, there was a need for a curtain to protect newspapers and customers from the rain and the UV rays of the sun: so the Dickson Orchestra was chosen in the shade 0853 Olives that goes well with the color of the furnishings urban. Orchestra awning fabric is in fact a reference point for sun protection and more: it guarantees excellent protection against UV rays, heat, light and weather. Its tinted acrylic fiber, Sunacryl, and its special treatment for awnings, Cleangard, give it excellent color fastness over time, as well as water and dirt. Orchestra awning fabric is recommended for all types of blinds, regardless of their position and are available in widths of 165, 200, 250 and 320 cm. At the origin of the new system of kiosks is the genius of Matali Crasset, known for many works including the decoration of the Elysée; the designer was inspired by the laboratories and roofs of Paris. By 2019, 400 kiosks will be renewed, making the work of shopkeepers and the enjoyment of the public much more pleasant.


TESSILE TECNICO ANEMOTECH

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www.thebreath.it writer Pietro Ferrari

Un mondo più pulito theBreath®, una tecnologia innovativa alleata dell’ambiente Un rivoluzionario materiale tessile in grado di combattere lo smog e di purificare l’aria inquinata indoor e outdoor. La tecnologia theBreath® premiata il 14 dicembre a Montecitorio fra le soluzioni più innovative del Paese. Individuare le migliori iniziative dei giovani innovatori italiani promuovendo le eccellenze di carattere sociale, la ricerca scientifica e tecnologica, la formazione e la cultura, l’imprenditoria giovanile e l’innovazione digitale. Questo il fil rouge del Premio Nazionale dei Giovani Innovatori promosso nei mesi scorsi da ANGI, Associazione dedicata al mondo dell’innovazione in ognuna delle sue forme. Suddiviso in diverse categorie, il Premio ha ottenuto l'alto patrocinio del Parlamento Europeo, della Rai, della Agenzia per l'Italia digitale, dell'Agenzia ICE, dell'Assessorato Roma Semplice di Roma Capitale e ha ricevuto il consenso di numerose Istituzioni italiane ed europee. A Roma ha avuto luogo l’evento conclusivo. Montecitorio ha aperto le porte della storica Auletta dei Gruppi per ospitare la cerimonia di premiazione: ventidue, complessivamente, i riconoscimenti assegnati alla presenza di Fabio Rampelli (Vicepresidente della Camera dei Deputati), di Giampaolo Meneghini (Segretario Generale del Parlamento Europeo), di Flavia Marzano (Assessore Roma Semplice del Comune di Roma), di Stefano Scalera (Direttore Generale Ufficio Studi e Analisi del Ministero Economia e Finanza) e di numerose altre personalità.

! MOLTO PIÙ DI UN SEMPLICE TESSUTO. UNA ‘TRAMA’ VINCENTE PER COMBATTERE LO SMOG A salire sul palco dei premiati (per la categoria Mobilità & Smart City) anche Gianmarco Cammi, Direttore Operativo di Anemotech e co-inventore del tessuto theBreath® che racchiude in sé una tecnologia all’avanguardia, applicabile in ambienti sia outdoor sia indoor, in grado di assorbire aria inquinata per poi rimetterla immediatamente in circolo pulita e

purificata. La sua trama è infatti formata da due strati esterni in materiale stampabile e traspirante (con proprietà battericide, antimuffa e anti-odore) e da un’anima intermedia, in fibra carbonica, capace di attrarre, trattenere e disgregare le molecole inquinanti e le sostanze volatili nocive. “Sono in bilico fra emozione e orgoglio nel ricevere oggi, in questo luogo così emblematicamente istituzionale, un riconoscimento che annovera la nostra tecnologia fra le eccellenze innovative del Paese. Al di là del proprio ambito di riferimento, ognuno può provare a fare innovazione seguendo più strade, applicando ingegni, estri e abilità differenti. Ma dietro la parola innovazione c’è sempre, per tutti, la magia di un intento che diventa realtà. Il nostro impegno è quello di sviluppare soluzioni capaci di aiutare le persone a vivere in un habitat più sano, sicuro e sostenibile”. Queste le parole di Gianmarco Cammi, Direttore Operativo di Anemotech e co-inventore della tecnologia theBreath® nel ritirare il Premio.

 IDENTIKIT

Anemotech s.r.l. è una realtà italiana che studia, progetta e sviluppa tecnologie capaci di migliorare la qualità dell’ambiente che ci circonda. La mission è quella di aiutare le persone a vivere in un habitat più sano, sicuro e sostenibile. Nata a Milano nel 2014 e parte integrante del gruppo Ecoprogram, Anemotech ha messo a punto theBreath®, un rivoluzionario materiale tessile, utilizzabile sia outdoor sia indoor, in grado di assorbire e disgregare le sostanze inquinanti dell’aria.


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SCENARI FEDERCANAPA writer Pietro Ferrari www federcanapa.it

Il punto sulla canapa e le sue applicazioni industriali e terapeutiche Federcanapa ha presentato a Milano “Canapa Forum 2018. Ricerca Innovazione Sviluppo” due giorni di studi, dibattiti ed esposizioni per fare il punto sulle applicazioni industriali e terapeutiche della canapa.

 Beppe Croce, presidente di Federcanapa, alla conferenza stampa di CanapaForum.

Si è svolto il 27 e il 28 ottobre, presso il Circolo Filologico Milanese, il primo forum dedicato esclusivamente alle applicazioni industriali e terapeutiche della canapa, promosso e organizzato da Federcanapa, l’associazione di imprese ed esperti costituitasi nel 2016 per tutelare gli interessi dei coltivatori e dei primi trasformatori della canapa Industriale coltivata in Italia. Si è trattato del primo appuntamento italiano che intende approfondire le esperienze concrete (a livello nazionale e internazionale) e le straordinarie opportunità che possono derivare dall’applicazione della canapa industriale in moltissimi ambiti produttivi ed economici: dall’alimentare alla farmaceutica, dalla cosmesi alla carta e al tessile, dalla salutistica all’edi-

lizia, dalle bioplastiche alla zootecnia fino ai nuovi materiali. L’evento ha confermato le attese di un alto profilo e non solo perché di respiro internazionale grazie alla presenza dei più autorevoli protagonisti del settore, con relatori ed espositori provenienti da numerosi paesi europei. Ha segnato soprattutto il debutto del primo disciplinare sulla coltivazione del fiore, documento di fondamentale importanza per la regolamentazione della produzione della canapa, fortemente voluto da Federcanapa, Cia e Confagricoltura per stabilire criteri di qualità nella coltivazione, raccolta e conservazione delle infiorescenze di canapa, delle varietà ammesse nel catalogo europeo, con THC inferiore a 0,2%.


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THC negli alimenti, limiti di THC nelle coltivazioni, usi industriali delle infiorescenze). La giornata di domenica 28 sé stata invece dedicata all’uso terapeutico dei cannabinoidi ed al rapporto tra strutture ospedaliere, medici e pazienti in Italia. Trenta selezionati espositori in rappresentanza di diverse categorie merceologiche hanno messo in mostra ed anche in vendita sia manufatti sia ottime specialità alimentari realizzati con la canapa. Workshop e Corsi di formazione si sono succeduti, inoltre, nelle suggestive aule dello storico palazzo, sede della più antica associazione culturale milanese, oltre alla presentazione del “Premio Tesi di Laurea e di Dottorato sulla Canapa” rivolto ai neolaureati che abbiano discusso una tesi tra il 2016 e il 2018 sull’argomento “canapa” in diversi settori: agronomico, genetico, economico o ingegneristico. Le tesi saranno valutate da una commissione interdisciplinare di esperti, che fanno parte del Consiglio Scientifico di Federcanapa. L’obiettivo è quello di promuovere ricerca, innovazione e creazione di start-up in Italia sull’industria della canapa.

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 Il presidente Beppe Croce e la vicepresidente Rachele Invernizzi.

! LA CANAPA, PROPRIETÀ E OPPORTUNITÀ

Ha dichiarato il Presidente di Federcanapa Beppe Croce: “Il disciplinare impone la tracciabilità del prodotto in tutte le fasi del processo, dal seme fino alla commercializzazione del prodotto. A ottobre saremo ufficialmente operativi con un marchio – che rilasceremo alle aziende – e con un organismo di tutela, incaricato dei controlli su tutto il territorio italiano. Con questa iniziativa desideriamo indicare agli attori di questi nuovi mercati ed alle istituzioni, una direzione possibile per la regolamentazione di questo tipo di prodotti, a garanzia del più totale rispetto dell’ambiente e della salute delle persone”. La giornata del 27 ottobre è stata interamente dedicata all’industria e ha visto la presentazione, al mattino, delle testimonianze internazionali (con servizio di traduzione simultanea) mentre al pomeriggio di quelle nazionali. Si sono trattati anche i temi delle infiorescenze per l’estrazione di princìpi attivi non stupefacenti, le esperienze di automazione dei processi di raccolta e trasformazione delle piante e ai punti critici della normativa italiana ed europea (limiti di

Farine, integratori alimentari, creme per il corpo, farmaci analgesici, vestiti, mattoni, pannolini lavabili, imbottiture per auto... Cosa hanno in comune tra loro? La risposta è semplice, la materia prima, ossia la canapa, risorsa naturale straordinaria ma a lungo trascurata. Troppo spesso associata esclusivamente alla marijuana, la canapa al contrario è una pianta

 Tra i protagonisti del settore, da destra: Milazzo, Croce, Trionfi Honorati, Invernizzi.


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 La trebbiatura.

SCENARI FEDERCANAPA

dalle svariate e sorprendenti proprietà che non a caso le sono valse il soprannome di “oro verde”. L'elenco dei possibili usi peraltro potrebbe continuare a lungo, con più di una sorpresa. Della canapa non si butta via nulla. Persino le polveri risultanti dalla separazione meccanica di fibra e canapulo possono trovare impiego. Sicuramente in pochi immaginano che la canapa potrebbe persino rappresentare un'alternativa al petrolio. E non si parla di fantascienza: correva l'anno 1941 ed Henry Ford, della Ford Motor Company progettava un veicolo con una carrozzeria fatta principalmente di pannelli di fibre di canapa e olio di soia, ma soprattutto alimentata da etanolo da cellulosa di canapa. L'auto ecologica non ebbe lunga vita, ma da allora di strada ne è stata fatta molta. E in compenso oggi sempre più spesso si ricorre alla canapa nell'industria automobilistica, per realizzare gli interni delle auto (imbottiture, cruscotti e altro ancora). Tornando in Italia poi val la pena ricordare come la Lombardia vanti una tradizione storica di prestigio mondiale nella lavorazione della canapa. Qui è sorta già a fine Ottocento la più grande industria europea per la lavorazione della fibra di canapa, il Linificio Canapificio Nazionale, con diversi stabilimenti tra l’Adda e Lodi che davano lavoro a oltre 4mila operai. La ripresa della domanda di canapa in Europa registrata negli ultimi anni è legata a quattro settori principalmente: autoveicoli, bioedilizia, alimentare-salutistico, farmaceutica. Il boom della canapa italiana negli ultimi cinque anni è ormai un dato di fatto. Basti solo dire che si è passati dai circa quattrocento ettari coltivati in Italia nel 2013 agli oltre 4mila seminati quest’anno. In questo scenario è la Lombardia la prima regione produttrice, con 179 ettari (dato Confagricoltura Lombardia) e circa un migliaio di aziende attive. In tal senso

acquisisce un significato ancora più importante il fatto che CANAPAFORUM si sia svolto proprio in un uno dei luoghi più rappresentativi del capoluogo lombardo. Il rilancio della canapa industriale in Italia attualmente è trainato dall’alimentare-salutistica e dalla bioedilizia. In particolare da un semplice, innovativo materiale da costruzione – la calce-canapa – una miscela di calce naturale e canapulo mineralizzato, che si può utilizzare come rivestimento o come mattone. La calce-canapa consente notevoli risparmi energetici e comfort, grazie alle eccellenti proprietà termiche, traspiranti e fonoassorbenti della canapa. “L’Italia è partita con venti anni di ritardo sull’uso della canapa in edilizia – ha dichiarato il presidente di Federcanapa Beppe Croce – rispetto a paesi come Francia, Svizzera o Regno Unito, ma ha saputo recuperare e produrre eccellenze nelle finiture pronte all’uso e nelle tecniche a spruzzo”. Sono ormai oltre cinquecento gli interventi edilizi in calcecanapa in Italia, con esempi illustri come la “Casa di Luce” di Leo Pedone a Bisceglie, che ha ottenuto prestigiosi riconoscimenti internazionali, come il Green Building Solution Award 2016, imponendosi su oltre cento concorrenti da tutto il mondo. Siamo invece ancora indietro sulle regole professionali e sulla normativa” continua Croce. Agli impieghi e alle linee guida per l’uso della canapa in edilizia è stato dedicato un seminario organizzato dal Politecnico di Milano in collaborazione con Federcanapa, sabato 27 settembre nell’ambito di CANAPAFORUM. Per quanto riguarda invece il mercato alimentaresalutistico della canapa, Research and Markets stima una crescita a livello mondiale del 20 per


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63  Da sinistra a destra: La lavorazione.  Il supporto ai coltivatori da parte di Federcanapa.  La calce canapulo per l’edilizia, uno dei mille utilizzi di quata fibra naturale.

cento annuo nel quinquennio 2016-2020. Negli Usa nel 2017 ha raggiunto la cifra di 140 milioni di dollari (ma ancora maggiore è il mercato della cosmesi e del CBD, il Cannabidiolo, rispettivamente di 180 e 190 milioni, dati Hemp Business Journal). In Italia si sono diffusi in questi anni numerosissimi prodotti, acquistabili anche sugli scaffali dei supermercati, ma per lo più di origine straniera. Grava ancora una volta infatti sulla produzione italiana il ritardo della normativa, in particolare per quanto riguarda l’emanazione dei limiti di Thc negli alimenti. Sono comunque fiorite in ogni regione piccole filiere territoriali virtuose di coltivazione e produzione di olio e farine di canapa. Un esempio di qualità poi è la filiera siciliana creata dal Mulino Crisafulli di Caltagirone, realtà che sarà presente a Canapaforum 2018: un mulino storico di lavorazione del grano duro, che oggi ricava dai suoi sette ettari di canapa olio e pasta alla canapa con grano antico locale e birra aromatizzata ai fiori di canapa.

! DISCIPLINARE: PAROLE D'ORDINE TRACCIABILITÀ E QUALITÀ Canapaforum ha anche segnato il debutto del primo “Disciplinare sulla coltivazione del fiore”. Un documento voluto da Federcanapa, Cia e Confagricoltura per stabilire criteri di qualità nella coltivazione, raccolta e conservazione delle infiorescenze di canapa. A muovere i suoi promotori, assolutamente pionieri in questo ambito, la ferma volontà di garantire tre aspetti irrinunciabili: il rispetto dell'ambiente, la salubrità dei prodotti e la tutela dei diritti dei produttori

agricoli e dei lavoratori del settore. Elemento chiave quindi la tracciabilità in tutte le fasi di produzione, dal seme fino all'ultimo passaggio della filiera, ossia la commercializzazione. “In Italia oggi per quanto riguarda la canapa si sta puntando molto sul settore dell'alimentazione e su quello della salute e del benessere: per questo la qualità delle materie prime è un aspetto fondamentale e prioritario” è il commento del presidente di Federcanapa Beppe Croce. “L'intento di questo disciplinare – ha aggiunto – è anche quello di dare una chiara indicazione al Governo italiano su quale sia la via da percorrere nella regolamentazione di questi prodotti”. Il Disciplinare si rivolge ai soli imprenditori agricoli italiani ed enuncia gli elementi stabiliti per comprovare la tracciabilità, e una serie di indicazioni da seguire nella gestione del suolo. Val la pena sottolineare infatti che, applicando i dovuti accorgimenti, la Cannabis sativa L. è una pianta che ha la potenzialità di migliorare il tenore di sostanza organica e la struttura del suolo e rimediare ai danni provocati da decenni di monoculture. A questo scopo il Disciplinare elenca i corretti metodi di concimazione, irrigazione e raccolta, pulizia ed essicazione, fino ad arrivare all'imballaggio e all'etichettatura del prodotto finito. Un organismo di controllo effettuerà le verifiche e alle aziende che risponderanno ai requisiti sarà rilasciato un marchio di qualità e tracciabilità. Il Disciplinare si prenota quindi per essere una guida autorevole cui attenersi per produrre in maniera certificata e tracciata. Uno strumento importante da cui partire per affrontare il tema su tavoli tecnici e dialogare con le istituzioni.



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