024_SistemaSerramento_2019

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ISSN 2283-7213

SERRAMENTO

Poste Italiane spa - Sped. Abb. Post. - D.L. 353/2003 (Convertito in legge 27/02/2004 n. 46), art. 1, comma 1 - LO/M/ - euro 10,00 - In caso di mancato recapito rinviare all’ufficio CMP Roserio (Mi) per la restituzione al mittente che si impegna a pagare la relativa tariffa - Editrice webandmagazine s.r.l. - Via Valla, 16 - I-20141 Milano - www.webandmagazine.media

SISTEMA

NU M ER O 24 - GI U GNO 2019

LA RIVISTA TECNICA DEL SERRAMENTO E DEI MATERIALI: ACCIAIO, ALLUMINIO, COMPOSITO, LEGNO, OTTONE, PVC E VETRO

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Outlook: la posa in opera guadagna due norme COLFERTexpo: gli strumenti per il serramentista La nuova frontiera della falegnameria Zacchello Technology Without Compromises come strategia Dalla persiana antica ai sistemi di automazione MADE per il sostegno dell’edilizia privata e le PMI


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coordinamento generale general coordination franco riccardi logistica@webandmagazine.com ufficio grafico graphic layout ufficiografico@webandmagazine.com

numero 24 - giugno 2019 N U M E R O 2 4 - GI U GN O 2 0 1 9

giornalisti journalist adello negrini, roberta bocca, pietro ferrari, paolo ferrari, felice ragazzo, paolo rolandi, cinzia russo, alessio santucci, michela vassena, mauro zamberlan, redazione@webandmagazine.com

Outlook: la posa in opera guadagna due norme COLFERTexpo: gli strumenti per il serramentista La nuova frontiera della falegnameria Zacchello Technology Without Compromises come strategia Dalla persiana antica ai sistemi di automazione MADE per il sostegno dell’edilizia privata e le PMI

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amministrazione administration amministrazione@webandmagazine.com web and media advertising web and media advertising silvia maestri direzione marketing advertising@webandmagazine.com beatrice guidi advertising@webandmagazine.com gloria murrighili mkt@webandmagazine.media Trimestrale: Poste Italiane spa Sped. Abb. Post.D.L. 353/2003 (Convertito in legge 27/02/2004 n.46), art. 1, comma 1 - LO/MI/ registro degli operatori di comunicazione - roc 23567 registro mondiale delle pubblicazioni ISSN 2283 -7213 international standard serial number rivista trimestrale quarterly magazine una copia one copy euro 10,00 abbonamento annuo italia euro 30,00 a year’s subscription abroad euro 60,00 Modalità di pagamento abbonamento tramite bonifico bancario con tutti i vostri dati e causale utilizzando i seguenti IBAN:

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I TEMPI CAMBIANO. E NOI COSA FACCIAMO? THINK WEINIG

Oggi un lotto da 100 pezzi, domani pezzi unici, dopodomani tutto giĂ pronto. In tempi di grandi cambiamenti ogni giorno ci sono nuove sfide da affrontare. Ho bisogno di un partner che non si limiti a vendermi un macchinario, ma che mi porti verso il futuro con una consulenza personale a tutto tondo e con soluzioni scalabili e flessibili. WEINIG offre di piĂš. Il primo passo in avanti: think.weinig.com

WEINIG dal vivo: LIGNA 2019 || Padiglione 27


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Summary www.webandmagazine.media - www.webandmagazine.com

numero 24 giugno 2019 006

editoriale FINISHING ANTHOLOGY: IL LIBRO CHE MANCAVA di Sonia Maritan

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outlook LA POSA IN OPERA GUADAGNA DUE NORME di Samuele Broglio

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preview COLFERT GLI STRUMENTI PER IL SERRAMENTISTA di Franco Riccardi

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INDUSTRY EXPERTS BLINDS by VANIN VANIN DALLA PERSIANA ANTICA A QUELLA INTELLIGENTE di Tania Vanin

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on the field FINITURE FONDO E FINITURA A SPECCHIO: IL CASO SZAFA di Elisa Rampazzo

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on the field LAMELLO I VANTAGGI NASCOSTI DI TANGA di Sonia Maritan

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on the field WORKING PROCESS TECHNOLOGY WITHOUT COMPROMISES® di Sonia Maritan

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on the field ZACCHELLO WEINIG GROUP ORMAI FA TUTTO “LEI” di Sonia Maritan

interview FAKRO GIOCARE D’ANTICIPO di Sonia Maritan

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preview Ligna BIESSE GROUP SEMPLICE E COMPATTA di Pietro Ferrari

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interview NEW FINISHING RITORNO AL FUTURO di Sonia Maritan

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preview Ligna MARIO ZAFFARONI & FIGLI INNOVAZIONE TRASVERSALE di Franco Riccardi

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convention PVC FORUM ITALIA RIFLESSIONI SUL MONDO DELLE PLASTICHE di Pietro Ferrari

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exhibition MADE expo UN APPUNTAMENTO CENTRALE PER IL MERCATO DELL’EDILIZIA di Beatrice Guidi


ROBOT DI VERNICIATURA

IL TOCCO PERFETTO DI GHOST-C SUI PEZZI IN MOVIMENTO NEW FINISHING s.r.l. Via 1° Maggio, 52 • 20824 Lazzate (MB) - Italy Telefono +39 (02) 96.72.90.26 • info@cmlfinishing.it • www.cmlfinishing.it


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di Sonia Maritan

Editorial www.webandmagazine.media

FINISHING ANTHOLOGY: IL LIBRO CHE MANCAVA Nonostante la mia grande e personale affezione per Adello Negrini, maggiore è la stima che nutro per i personaggi del suo calibro, e gliel’ho sempre detto che il fatto di portare un nome unico come il suo lo rende perfettamente corrispondente alla sua personalità, inimitabile, quale di fatto è la sua. La mia speranza è che in trent’anni io lo possa eguagliare e così affinare quel suo fare cronaca “tecnica” con quell’adorabile pizzico di sarcasmo che è concesso solo a chi ne sa davvero molte di cose. 80 primavere l’hanno reso più vivace e acuto che mai, perché lui continua a essere un investigatore curioso e intelligente che non invecchierà col suo invidiabile bagaglio pieno di scienza e conoscenza – impossibile da sottrarre, altrimenti lo farei –, forse raccolte dalla sfera medicale ai suoi esordi professionali e poi lungamente attecchite nel mondo della verniciatura applicata alla filiera dell’arredamento e dei componenti per l’edilizia di cui lui è diventato una delle voci più autorevoli. Finishing Anthology è nata così, dalla penna colta, estrosa, abile, esperta e instancabile di Adello, e sarà nella valigia di Web and Magazine diretta a Hannover per l’ormai prossima edizione di Ligna. Si tratta dello “Stato dell’arte dei trattamenti delle superfici” condotta e realizzata dall’osservatorio privilegiato di Adello Negrini, un “Trattato pratico sulla Finitura globalmente intesa”, come lui stesso la definisce, a partire dal vocabolario di tutte le terminologie attinenti al settore specifico e con un’indispensabile premessa sull’“ambiente”, parola cruciale, che coinvolge i “condotti” dell’aria e dell’acqua. Questo manuale ha comportato un grande lavoro, circa 200 pagine, divise in 5 capitoli: “Prodotti Vernicianti”; “Gli impianti, i sistemi e le macchine per la verniciatura”; “La finitura in massa delle superfici metalliche”; “Histories: i Reportage esclusivi” e i “Contributi degli Esperti”, che saprà arricchire chiunque lo vorrà consultare. Incredibile e affascinante la disamina sulle tipologie di vernici che alla stregua dell’abito che indossiamo restituiscono a livello “epidermico” la nostra prima impressione di ogni oggetto e manufatto di cui osserviamo cromia, luminosità, texture, eleganza, finitura …fino alla frontiera nanotecnologica che ha il fascino dell’invisibile, eppure una resa che si può toccare!

Sonia Maritan con Adello Negrini, il 6 Novembre 2018, all’agriturismo “La Camilla” di Concorezzo, provincia di Monza Brianza. Nel secondo capitolo l’innovazione si può toccar con mano, non solo per la dimensione dei robot ma anche perché è possibile misurare il risultato ottenuto, secondo la tipologia di vernice e di macchina in scala industriale preposta ad applicarla, su superfici eterogenee che ambirebbero di essere sprovviste di spigoli. I solidi sospesi – che devono poi essere rilasciati negli scarichi industriali – diventano protagonisti per la finitura in massa delle superfici metalliche, nel capitolo successivo, in quest’ambito si apre un importante spiraglio che offre un nuovo modo di utilizzo nell’industria moderna con macchine a vibrazione o a disco rotante. Il penultimo capitolo ci porta nel vivo dei reportage, dove Adello ci racconta da diverse angolazioni – zoomando sull’unicità dell’“impresa” – cosa significhi oggi essere artigiani-artisti


A CURA DI ADELLO NEGRINI AND collana web magazine book

FINISHING ANTHOLOGY

ANNUARIO SULLO STATO DELL’ARTE DEI TRATTAMENTI DELLE SUPERFICI

anni veste di funzione, disegno, forma, luce e colore l’Università Statale di Milano, il giardino della casa di Alessandro Manzoni o Piazza della Scala. Uno sguardo contemporaneo, tra passato e futuro, che mette in scena scritture di luce, metafore e segni urbani nel viaggio del tempo e dello spazio: usando il colore nel suo aspetto più emozionale. Angelo Arcidiacono ci riporta a chi il colore lo studia in laboratorio e alle performance prestazionali ed estetiche elevate ormai raggiunte, ai prodotti basati sull’utilizzo di nanotecnologie sviluppati da molti anni in alcuni ambiti – non nel settore delle vernici per legno – e termina auspicando l’utilizzo di prodotti ad acqua come soluzione al problema delle emissioni di sostanze organiche nell’atmosfera. Infine, Giulio Cappellini, ci ricorda come il vero design crei oggetti destinati a durare nel tempo e non a seguire mode del momento, a come debba essere promosso e raccontato: bisogna mostrare al consumatore finale la ricerca e la qualità che ci sono in un prodotto.

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adottando le tecnologie più spinte di cui lui è il primo estimatore. Infine, gli autorevoli contributi degli esperti chiudono il trattato, quello di Alessandro Palazzo restituisce lo stato dell’arte del serramento odierno, che come elemento di finitura edile citato fra le case history di Finishing Anthology si è ritenuto indispensabile contestualizzare, un sistema complesso a cui è deputata una funzione “vitale” nell’era della Blue Economy, del quale lui è uno dei più autorevoli specialisti. Felice Ragazzo, che dell’ortodossia della stereotomia è Maestro indiscusso, vira verso un nuovo cammino più in sintonia con la natura organica del materiale-legno, rimarcando che gli spigoli sono portatori di fragilità anche nel rapporto smussatura-spruzzatura e questo apre portali futuri su processi di verniciatura di tenore più avanzato che innanzitutto sovvertano il principio costruttivo dei manufatti stessi sfruttando l’interazione tra meccanica, elettronica e informatica. Luca Trazzi, in questo ritratto diventa un designer “urbano”, un poeta della luce che in occasione del Fuorisalone degli ultimi

ANNUARIO SULLO STATO DELL’ARTE DEI TRATTAMENTI DELLE SUPERFICI a cura di Adello Negrini

AND collana web magazine book

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di Samuele Broglio

outlook

Sono state di recente approvate in CT33 GL12 UNI due nuove norme relative alla posa in opera dei serramenti appartenenti alla “serie 11673”, che dal punto di vista pratico si occupano della formazione del personale e della convalida dei risultati di detta formazione e che vanno ad aggiungersi alla UNI 11673-1 relativa alla progettazione del giunto di posa già pubblicata dall'Ente Normatore nazionale; i due documenti hanno ormai passato la fase di inchiesta pubblica e quindi sono pronti per la pubblicazione definitiva. Le associazioni rappresentative del settore serramento sono quelle abilitate a erogare il servizio di formazione e operano nell'esclusivo interesse collettivo dei loro associati.

LA POSA IN OPERA GUADAGNA DUE NORME A meno di inattese sorprese, le due nuove norme relative alla posa in opera dei serramenti appartenenti alla “serie 11673”, alle quali una volta pubblicate verranno attribuiti rispettivamente il codice UNI 11673-2 e UNI 11673-3, dovrebbero divenire operative entro pochi mesi rendendo così quasi completo il quadro nazionale della normazione relativa all'installazione dei serramenti. Tale quadro normativo, oltre a essere oggettivamente necessario al fine di regolamentare un aspetto basilare come la posa in opera non trattato dalla normazione europea sui prodotti da costruzione (non per dimenticanza o per negligenza degli enti europei, ma per il fatto che gli aspetti legati alle attività in opera non possono essere trattate normativamente a livello comunitario ai sensi dei Trattati), risulta essere funzionale alla corretta applicazione nel settore serramenti della legislazione nazionale relativa alle professioni non organizzate in ordini o collegi: legge 4/2013. Infatti, ai sensi della citata legge la qualificazione della prestazione professionale si basa sulla conformità alle norme tecniche UNI, conformità che può essere sia alla base dell'attestazione relativa agli standard qualitativi e di qualificazione professionale che gli iscritti sono tenuti a rispettare nell'esercizio della propria professione rilasciata dall'associazione professionale stessa, sia formalmente certificata da un appo-

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sito Ente terzo a ciò accreditato ai sensi del Regolamento CE 765/2008. Dati anche gli aspetti giuridici della cosa è quindi evidente come l'avere un completo quadro normativo relativo alla posa in opera dei serramenti sia cosa più che auspicabile, così da regolamentare finalmente l'aspetto legato all'installazione che, a fronte di un prodotto pesantemente normato quale il serramento, non poteva più essere lasciata in un limbo privo di regole comuni e quindi dominato dall'iniziativa più o meno condivisibile dei singoli soggetti. Dal punto di vista pratico queste due norme si occupano della formazione del personale e della convalida dei risultati di detta formazione, e non degli aspetti tecnico-operativi della posa in opera, già ampiamente trattati nella parte 1 della serie 11673. La normazione degli aspetti legati alla formazione personale e alla convalida dei risultati è fondamentale in un campo come l'installazione, nel quale non è pensabile basare la valutazione della conformità su di un processo basato su prove iniziali di tipo e controllo produzione come avviene per la Marcatura CE del prodotto, in quanto le operazioni in cantiere si fondano sulla corretta comprensione e risoluzione delle specifiche problematiche riscontrate nel particolare sito e potenzialmente variabili da caso a caso, e non già sulla precisa


ripetizione di modalità operative studiate in precedenza e il cui risultato è stato preventivamente determinato tramite prove su di un campione di prodotto. Le due nuove norme trattano rispettivamente di: • UNI 11673-2: Requisiti di conoscenza, abilità e competenza degli installatori di serramenti; i requisiti di cui sopra sono specificati in relazione alle attività svolte dal singolo soggetto, in base al suo livello di qualifica e inquadrati in base al Quadro Europeo delle Qualifiche (EQF), al fine di rendere il più omogeneo possibile il processo di valutazione dei soggetti partecipanti ai singoli corsi. • UNI 11673-3 - Requisiti minimi per l'attività di formazione non formale per gli installatori/posatori di serramenti: nella norma sono specificati sia i contenuti minimi del corso di formazione divisi per livello di qualifica sia i requisiti minimi delle organizzazioni che erogano la formazione tramite il predetto corso. Sostanzialmente l'obiettivo delle due nuove norme è quello di garantire, nella maniera più efficace possibile: • una chiara individuazione dei livelli di qualifica dei soggetti posatori con relative capacità e competenze ben specificate e inquadrate nel quadro di qualifica europeo; • una formazione e una valutazione omogenee e tali da far sì che non vi siano apprezzabili differenze nella preparazione e nella competenza di soggetti aventi pari livello di qualifica; • che le organizzazioni che svolgono attività di formazione siano prive di conflitti di interesse e siano indipendenti, imparziali e trasparenti. In estrema sintesi sono previste tre figure professionali, ossia: • installatore/posatore junior (EQF livello 2): si tratta in pratica di un semplice aiutante, abilitato solo ad assistere soggetti aventi un livello di competenza più elevato e a collaborare alle operazioni di posa, ma senza avere alcuna autonomia operativa. Per questa figura professionale non è previsto un programma di corso specifico ma solo un esame di valutazione; • installatore/posatore senior (EQF livello 3): si tratta di un operatore in


outlook grado di eseguire in totale autonomia qualsiasi attività di posa avvalendosi dell'aiuto diretto di soggetti aventi livello di qualifica inferiore, ma che non può organizzare il lavoro di altre squadre di posa; • installatore/posatore caposquadra (EQF livello 4): si tratta di un operatore completo in grado non solo di svolgere autonomamente qualsiasi attività di installazione sia da solo che avvalendosi dell'aiuto di soggetti sia di pari qualifica sia aventi qualifica inferiore, ma anche di interfacciarsi con progettista, direttore lavori e committente, e inoltre di coordinare il lavoro di una o più squadre di installatori. Per ogni singola figura professionale vengono dettagliati, in appositi capitoli completi di tabelle riassuntive: • compiti attribuibili durante le operazioni di posa; • conoscenze, abilità e competenze necessarie allo svolgimento degli specifici compiti; • contenuti minimi del programma formativo e relativa durata minima del corso; • contenuti minimi del programma di aggiornamento periodico e relativa durata minima del corso. All'interno delle norme inoltre vengono anche descritti: • aspetti etici e deontologici applicabili alle organizzazioni che effettuano l'attività di convalida (ossia in pratica i soggetti esaminatori); • aspetti etici e deontologici applicabili ai posatori nell'esercizio del loro mestiere; • requisiti minimi delle organizzazioni che effettuano l'attività di formazione; • requisiti minimi degli ambienti in cui viene svolta la formazione e degli strumenti utilizzati. Per quanto riguarda le organizzazioni abilitate a erogare il servizio di formazione e quindi organizzare corsi a norma, è degno di nota il fatto che esse debbano avere al loro interno o avere una collaborazione con le associazioni rappresentative del settore serramento (la norma per inciso concede anche agli ordini professionali l'autorizzazione di organizzare corsi di installazione). Su questo aspetto è nata un'accesa diatriba, sia all'interno del tavolo di lavoro che in fase di inchiesta pubblica, durante la quale si è giunti a sostenere che la clausola di cui sopra potesse essere lesiva della libera concorrenza sul mercato e che fosse stata inserita al mero scopo di favorire commercialmente le associazioni di categoria. Tale tesi non ha fondamento, anzitutto in quanto una

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norma non specificamente richiamata in una legge non rappresenta un vincolo assoluto per il mercato, in quanto essendo un documento ad adozione volontaria non impedisce di per sé operatività differenti dal testo normativo (per esempio la Marcatura CE non è resa obbligatoria dalla Norma ma dal Regolamento, e una Norma anche se approvata da CEN e pubblicata dagli Enti Nazionali non ha valore se non richiamata in Gazzetta Ufficiale), e quindi non è in grado di ledere la libera concorrenza del mercato stesso; quanto poi all'accusa di favorire commercialmente le associazioni sarà necessario ricordare che un'associazione di livello nazionale trae il suo sostentamento (non i suoi utili, essendo non un'azienda ma un ente senza scopo di lucro, nel quale oltretutto i dirigenti operano senza remunerazione alcuna) principalmente dal tesseramento dei soci e non da altre iniziative che incidono ben poco nel bilancio generale del sistema. La clausola di cui sopra è stata inserita solo perché è stata volontà del tavolo UNI di evitare che possa essere definita come “a norma” una formazione troppo aziendalista come quella che fisiologicamente rischierebbe di essere erogata da aziende del settore dei sistemi di fissaggio/sigillatura qualora potessero operare senza il filtro dei soggetti privi di interessi commerciali diretti; in tale ottica i principali soggetti in grado di esercitare un ruolo di tutela risultano essere le associazioni, le quali per definizione operano nell'esclusivo interesse collettivo dei loro associati, i quali nel caso in fattispecie sono i produttori/installatori di serramenti a esse aderenti. Quanto sopra è una sintesi estremamente compressa del contenuto delle due nuove norme concernenti la posa in opera, norme che lo scrivente esorta ad acquistare qualora si voglia raggiungere una conoscenza più approfondita della materia e che si auspica vengano seguite con la massima scrupolosità da tutti i soggetti che vorranno erogare formazione in questo campo. Ora il GL12 UNI sta intraprendendo l'opera di redazione della norma relativa alla verifica ex post della posa in opera (verifica in cantiere), che una volta pubblicata presumibilmente assumerà il codice di UNI 11673-4; con quest'ultima norma il quadro dovrebbe essere del tutto completo e si potrà così progettare un giunto di posa, formare ed esaminare il personale addetto all'installazione e inquadrarlo in maniera omogenea, e infine, se necessario, valutare oggettivamente e in maniera unificata il risultato finale delle operazioni compiute.



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di Franco Riccardi Preview Colfert

www.colfertexpo.it

Venerdì e sabato 13 e 14 settembre, dalle 9,00 alle 18,00, saranno le giornate dei serramentisti, quelle in cui raccogliere le idee e gli strumenti per qualificare il serramento. COLFERTexpo 2019, un marchio noto che non ha mai deluso la sua categoria di riferimento, realizzerà l’edizione autunnale con 140 espositori attesi che, negli oltre 6.000 metri quadrati di Pordenone Fiere, mostreranno l’innovazione e l’eccellenza del settore diviso in sette aree tematiche, dal ferro-alluminio, al legno, al PVC, al prodotto finito, alla sicurezza, all’utensileria e alla posa in opera.Proprio la necessità di maggiore spazio espositivo ha indotto Colfert a spostarsi a Pordenone.

GLI STRUMENTI PER IL SERRAMENTISTA COLFERTexpo, la manifestazione biennale promossa da COLFERT, giunge quest’anno alla sua nona edizione; l’appuntamento è dal 13 al 14 settembre a Pordenone Fiere, luogo in cui sarà riconoscibile dopo quasi 20 anni il marchio Colfert, ormai specializzato nel mettere in luce il mondo del serramento in tutte le sue sfaccettature. La nona edizione di COLFERTexpo – in programma nelle giornate del 13 e 14 settembre 2019 a Pordenone Fiere, dalle 9,00 alle 18,00 – punta a mettere in contatto, nei due giorni dell’evento, serramentisti, rivenditori, showroom, installatori, posatori, contract, imprese di costruzioni e progettisti con i produttori della filiera del serramento, dagli accessori al prodotto finito. “Idee e strumenti per qualificare il serramento” è il leitmotiv che anche quest’anno guiderà la due giorni a Pordenone ed esprime appieno l’intenzione di COLFERTexpo di rafforzare i legami tra le aziende e i produttori di settore. La manifestazione si confermerà essere un momento di grande

rilevanza per gli operatori professionali e per l’intera filiera del serramento grazie all’ampio ventaglio di espositori che presenzieranno e per le differenti aree tematiche che popoleranno i padiglioni. I partecipanti potranno scegliere di personalizzare la propria visita, potendo al contempo disporre di una panoramica su tutte le novità di prodotto che a COLFERTexpo potranno essere provate e toccate con mano. 140 gli espositori previsti, tra i quali serramentisti che hanno deciso di presentarsi come interlocutori per le altre aziende del settore, a conferma di come COLFERTexpo sia il luogo ideale dove incontrare nuovi partner con cui collaborare per realizzare progetti d’innovazione. Spicca tra le novità della nona edizione la location scelta per la manifestazione che quest’anno si svolgerà nel polo fieristico di Pordenone, precisamente nei padiglioni 8 e 9, l'ala nord di Pordenone Fiere, quella di più recente costruzione e perfettamente servita sia dalla rete autostradale sia


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da quella ferroviaria. Oltre 6.000 metri quadrati di superficie, accoglieranno le novità di prodotto di tutta la filiera in tema di ferramenta e accessori per i serramenti, sistemi di oscuramento, protezione e sicurezza, involucro edilizio e schermature. Sempre in tema di novità, vanno sottolineati altri due aspetti: la presenza di un nuovo strumento digitale per le attività promozionali in fiera e la suddivisione dei percorsi espositivi in sette aree tematiche. «Anche quest’anno COLFERTexpo si propone come luogo di incontro e scambio per i professionisti del serramento. Un vero e proprio hub pensato per le aziende, dove conoscere il meglio dei prodotti in tema di ferramenta e accessori per i serramenti, sistemi di oscuramento, protezione e sicurezza, involucro edilizio e schermature, suddivisi in sette differenti aree tematiche: alluminio-ferro, legno, PVC, prodotto finito, posa in opera, sicurezza e utensileria. Gli oltre 5000 visitatori attesi (da Veneto, Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige, Emilia Romagna e Lombardia) avranno la possibilità di valutare soluzioni competitive per le diverse categorie di prodotto, toccare con mano e testare innumerevoli articoli, fissare incontri con gli espositori,

implementare la propria rete di contatti, essere aggiornati, crescere professionalmente e, non per ultimo, reperire nuovi spunti per far crescere la propria realtà aziendale. L’appuntamento è quindi a Pordenone Fiere, padiglioni 8 e 9, dal 13 al 14 settembre 2019 con COLFERTexpo: idee e strumenti per qualificare il serramento» sottoinea Mirco Zanato, A.D. COLFERT S.p.A.

COLFERT IN PORDENONE Friday and Saturday 13 and 14 September, from 9.00 to 18.00, will be the days of the fabricators, those in which to collect ideas and tools to qualify the window. COLFERTexpo 2019, a well-known brand that has never disappointed its reference category, will carry out the annual edition with 140 expected exhibitors who, in the over 6,000 square meters of Pordenone Fiere, will show the innovation and excellence of sector divided into seven thematic areas, from iron-aluminum, to wood, to PVC, to the finished product, to safety, tooling and installation. Just the need for more exhibition space led Colfert to move to Pordenone.

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La rubrica Industry Experts Blinds propone questa volta un excursus sull’affascinante storia della persiana, l’avvento nel secolo scorso di materiali innovativi come l’alluminio fino ad arrivare ai sistemi di automazione per l’apertura e la chiusura degli scuri che permettono enormi vantaggi. di Tania Vanin

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DALLA PERSIANA ANTICA A QUELLA INTELLIGENTE Il sistema di oscuramento nel corso degli anni, ha avuto una continua evoluzione generata soprattutto dall’esigenza del cliente, sempre più focalizzato sulle prestazioni del prodotto rispetto alla sua natura estetica. Le funzionalità e caratteristiche richieste, sono sempre più rigorose e hanno indotto questo settore a cercare di proporre sempre nuove soluzioni, rivolte a soddisfare le molteplici esigenze. Il Gruppo Vanin, realtà storica molto affermata in tutta Italia per la produzione di oscuranti in legno di qualità, per rimanere in linea con le richieste del cliente, conservando nel contempo l’oscuramento tradizionale per eccellenza,

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ha inserito da anni nella propria produzione di Scuri e Persiane anche l’Alluminio, materiale lavorato con profili che ricordano le linee lisce e pulite del legno, mutuando in qualche modo conoscenza e perizia tecnica dal prodotto capostipite.

! IL FASCINO DELLA STORIA Fin dall’antica Persia si narra che i gelosi mariti persiani, per impedire alle proprie donne di essere anche solo intraviste dall’esterno da altri uomini, abbiano inventato il sistema a lamelle fisse od orientabili, ancora oggi dette “gelosie” e più comunemente chiamate appunto Persiane.


Alcune foto di Persiane in Alluminio particolari realizzate dal Gruppo Vanin a Tres in provincia di Trento: Persiane modello misto, Stecca Orientabile vano inferiore e pannello Bugnato vano superiore.

TRADITION AND COMFORT The darkening system over the years, has had a continuous evolution generated above all by the customer's need, increasingly focused on product performance compared to its aesthetic nature. the functionalities and characteristics required, are increasingly rigorous and have led this sector to try to always propose new solutions, aimed at satisfying the multiple needs. The Vanin Group, a well-established historical reality throughout Italy for the production of quality wooden blinds, to remain in line with the customer's requests, at the same time preserving the traditional blackout par excellence, has been using aluminum for years in its production of darkening systems, a material worked with profiles that recall the smooth and clean lines of wood, borrowing in some way knowledge and technical expertise from the parent product.

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INDUSTRY EXPERTS BLINDS by VANIN

Sistemi mobili, racchiusi in un’intelaiatura, sono documentati sin dalle più antiche civiltà: le testimonianze e le informazioni più dirette dell’uso di queste soluzioni in strutture civili provengono dagli scavi archeologici di Pompei ed Ercolano e testimoniano quanto fin da allora esistessero strutture a forma di telaio costruite in prevalenza di legno o marmo, ma anche di ferro o bronzo. Nel medioevo la finestra cambia forma, nelle cattedrali e nei castelli, cessa l’abitudine di chiudere le aperture con oscuranti o finestre: modificate per divenire feritoie lunghe e strette con la finalità di rispondere a esigenze prettamente difensive. Nelle case civili del tempo si perse del tutto l’uso della finestra e l’unico passaggio di luce e aria veniva affidato alla porta di ingresso, unitamente a dei buchi nel soffitto.


industry experts blinds by Vanin

La vera diffusione del manufatto di nostro interesse, avviene nel corso del ‘700, quando si moltiplicano gli edifici impreziositi da scuri di qualsiasi foggia; in seguito, con l’avvento della ricerca e della tecnica sui nuovi materiali, a metà del ‘900, viene introdotto un altro tipo di materiale la cui resistenza agli agenti atmosferici si rivela fin da subito una caratteristica vincente: l’Alluminio.

! RITORNO AL PRESENTE A oggi la richiesta di oscuranti in alluminio cresce sempre di più: le tipologie dei prodotti Vanin riescono a rispondere alle principali richieste del cliente, si integrano armoniosamente sia nelle costruzioni moderne sia nelle costruzioni classiche e presentano linee arrotondate, realizzate in molteplici finiture RAL, effetti legno e sublimati. Le caratteristiche eccezionali di resistenza e durata, l’accuratezza nella scelta di cerniere e ferramenta di chiusura conferiscono al prodotto finale caratteristiche estetiche e qualitative molto elevate. Possiamo confermare che costituiscono le soluzioni più ambite per la protezione delle finestre dai raggi solari, rappre-

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INDUSTRY EXPERTS BLINDS by VANIN

Altri oscuranti di Alluminio realizzati dal Gruppo Vanin: Persiane a doppio pannello Bugnato a Quattro Castella in provincia di Reggio Emilia e Scuretto Dogato Verticale a Spino d’Adda in provincia di Cremona. In basso a destra un esempio di realizzazione a Piazzola sul Brenta di uno Scuretto Dogato con predisposta la motorizzazione per la movimentazione delle ante.

sentative della tradizione, del gusto e dell’estetica di un’abitazione. In particolare, riteniamo possa essere concretamente interessante riportare l’esempio di una realizzazione per descrivere le caratteristiche fondamentali del prodotto quando prende vita in fase di posa. Nelle immagini mostriamo un complesso abitativo altoatesino nel quale il cliente di Vanin, AlpiFenster di Rifiano in provincia di Bolzano, ha installato le finestre e scelto di inserire una particolare Persiana in Alluminio che raccoglie in un solo prodotto due diverse tipologie. Sicuramente più ardua la commessa per l’azienda produttrice a causa della doppia varietà di gamma: nel vano superiore è stata inserita una bugna, mentre nel vano inferiore una persiana orientabile. Molto delicata anche la scelta del colore che risulta particolarmente valorizzante per il contesto costruttivo. La scelta delle bugne è una buona alternativa se non si vuole far passare la luce ed è una delle soluzioni che Vanin srl propone per oscurare completamente ad ante chiuse. Nelle immagini è possibile notare un’altra abitazione, dove troviamo lo stesso tipo di applicazione con telaio e ferramenta a scavalco, ma in questo caso si tratta dei modelli Dogato a doghe verticali e di una Persiana con doppio pannello Bugnato.


industry experts blinds by Vanin

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MOVIMENTAZIONE E COMFORT: SINERGIA VINCENTE Rispetto la tipologia di persiana classica, vi è un aspetto che forse ha frenato lo sviluppo di questa tipologia di oscuramento: la scomodità dell’apertura e della chiusura delle ante. Il movimento di aprire le finestre, sporgersi verso l’esterno, può risultare “seccante”, persino impraticabile per persone con limitata capacità motoria; inoltre consente una facile entrata di freddo causando sbalzi termici all’interno dell’ambiente. Vanin srl per ovviare a queste scomodità propone dei sistemi di automazione per l’apertura e la chiusura degli scuri permettendo enormi vantaggi: Comodità, perché non è più necessario aprire manualmente le finestre ogni volta, ma basta premere un pulsante su un telecomando o addirittura selezionare il programma direttamente dallo smartphone, anche a distanza, e movimentarle simultaneamente in silenziosa armonia. Sicurezza, perchè il sistema blocca gli scuri in posizione aperta o chiusa arrestandosi automaticamente se dovesse incontrare un ostacolo. Gli automatismi Vanin si adattano a tutte le esigenze, disponendo di una forma modulare customizzabile, per aprire e chiudere qualunque tipologia di persiana esistente, senza complicazioni per dimensioni e peso in quanto la scheda elettronica si adegua a tutte le misure e i pesi possibili per compensare l’azione del vento esercitata sullo scuro. Il sistema risulta inoltre predisposto per essere inserito in un sistema domotico strutturato per ottimizzare la gestione della casa, nonché programmato per essere anche completamente autonomo grazie a dei sensori di controllo in

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grado di prendere la decisione migliore anche in assenza del proprietario. Implementabili in qualsiasi tipo di applicazione e chiusura, le soluzioni con traverse a vista propongono un’installazione estremamente discreta, semplice nella predisposizione, dove il prodotto coniuga un design raffinato, realizzato e concepito attorno alla meccanica, con un alto livello di sicurezza. Il sistema può essere previsto anche a scomparsa con i soli braccetti della movimentazione visibili, con casse e traverse inserite nel traverso superiore o nella spalla in EPS del controtelaio isolante ThermoCasse® oppure studiato a progetto con soluzioni alternative in base alla situazione muraria. Concludiamo, quindi mostrando un esempio di una predisposizione particolare a Piazzola sul Brenta in provincia di Padova, dove Vanin aveva precedentemente fornito gli scuri in alluminio e dove non era stato previsto nessun controtelaio; e il cliente successivamente ha espresso la richiesta di inserire la motorizzazione senza eseguire lavori di muratura. Il progetto ideato da un tecnico dell’azienda ha previsto quindi un prolungamento del telaio in appoggio alla finestra dentro il quale è stato inserito il motore. Il risultato finale è stato ottimo, il motore è completamente nascosto all’interno del telaio che sembra stato pensato appositamente a due doghe per riprendere l’estetica delle ante. Ripercorrere la storia della persiana, riteniamo abbia reso ancora più eloquente il grado di evoluzione che questo manufatto ha raggiunto in termini di materiali, integrazioni digitali, sistemi di apertura e movimentazione nel contesto della sfera domotica, quella cioè della casa intelligente e autonoma dell’era contemporanea.


Saremo presenti alla Ligna di Hannover

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Con la nuova linea di finestre a bilico dotate di vetro termoisolante T4, Fakro risponde all’abbassamento dei requisiti termici minimi, richiesto dalle normative vigenti. Un esempio, fra i prodotti presentati alle ultime fiere, per rappresentare la corsa inarrestabile di questa realtà, raccontata anche attraverso le parole di Bruno Pernpruner in occasione di Klimahouse.

di Sonia Maritan Interview Fakro

www.fakro.it

GIOCARE D’ANTICIPO

! L’INTERVISTA SUI PRODOTTI Per il 2019/2021, la normativa prevede, a livello italiano, un abbassamento dei requisiti termici minimi, necessari per nuove costruzioni e ristrutturazioni. Fakro, da sempre attenta a evolvere le proprie soluzioni in termini di innovazione tecnologica e adeguamento energetico nel settore delle finestre da tetto, presenta oggi una nuova linea di finestre a bilico, in grado di rispondere perfettamente ai nuovi requisiti: si tratta dei modelli FTP-V, FTW-V e FTU-V, con vetro termoisolante T4. È Bruno Pernpruner, Direttore di Fakro Italia, a spiegarci in sintesi la normativa, illustrando poi più approfonditamente le peculiarità dei nuovi serramenti introdotti sul mercato dall’azienda. «In termini di nuove costruzioni e ristrutturazioni – afferma Pernpruner – si passerà da coefficienti di 1,80 a 1,40 W/ mK, per quanto concerne la zona climatica E; considerando invece la zona climatica F, che riguarda principalmente le aree più elevate del nord, i valori richiesti varieranno da 1,50 a 1,1 W/ mK. In contesti di riqualificazione energetica inoltre, i coefficienti necessari in queste due zone non saranno più di 1,90 e 1,70 ma di 1,40 e di 1,00 W/ mK. Anticipando l’entrata in vigore di tale normativa, alcune regioni italiane l’hanno già recepita, parzialmente o integralmente, dallo scorso anno». «Con i modelli a bilico, dotati di vetro T4 – prosegue il Direttore di Fakro Italia – Fakro ha innanzitutto ampliato ulteriormente la propria gamma prodotti, al contempo proponendo una soluzione in grado di inserirsi adeguatamente nel mutato scenario normativo. I serramenti FTP-V, FTW-V e FTU-V presentano infatti un coefficiente di trasmittanza termica Uw di 1,1 W/mK, ideale quindi relativamente a nuove costruzioni o ristrutturazioni; installate con lo speciale raccordo EHV-AT Thermo, queste finestre raggiungono un coefficiente di 1,0 W/mK, valore idoneo invece laddove si prenda in considerazione una riqualificazione energetica».

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Il modello in un’ambientazione classica.

Nuova linea di finestre a bilico dotate di vetro termoisolante T4, una soluzione di grande risultato tecnico.


Soluzioni arredative di grande razionalità ed efficienza termica.

Di quale crescita parliamo per Fakro? «L’azienda – che, con 3300 dipendenti, è a oggi presente in 50 paesi e ha al suo attivo 16 società di distribuzione nonché 12 stabilimenti produttivi per una superficie di 200 mila metri quadri – ha proseguito il trend di ascesa che la contraddistingue dalla fondazione, con una crescita sostanziale, a due cifre».

La crescita in Italia invece? «Da quando è sorta, la filiale italiana incrementa le proprie quote ogni anno e il risultato ottenuto nel 2018 è stato addirittura superiore alle scorse annate. Dal 2011, vale a dire da quando abbiamo iniziato a commercializzare i prodotti Fakro sulla penisola direttamente tramite la filiale Fakro Italia srl, il mercato è cambiato moltissimo: l’assoluta prevalenza delle ristrutturazioni sul “nuovo” comporta oggi una molteplicità di ordini più esigui con un conseguente aggravio della logistica».

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! L’INTERVISTA ALL’AZIENDA In occasione di Klimahouse 2019 visitiamo lo stand di Fakro dove Bruno Pernpruner, Direttore di Fakro Italia, racconta a Sonia Maritan, che visitò la casa madre qualche anno fa, i continui sviluppi del secondo player nel settore delle finestre da tetto. Da quando visitai Fakro, a Nowy Scz in Polonia, avete fatto un tunnel e al di là della ferrovia avete costruito altri capannoni! «Ci trovavamo su un terreno che non permetteva più sviluppo, perché da una parte c'era la strada principale e dall'altra la ferrovia. Ci siamo allargati e abbiamo realizzato una galleria sotto la ferrovia, per sfruttare lo spazio al di là di questa, dove, nel frattempo, avevamo costruito tre capannoni per incrementare la produzione del pvc e per dare spazio all'accessoristica in metallo nonché alla vetreria. Quest’ultima è stata ampliata, divisa per settori produttivi ed evoluta con l’inserimento di nuovi macchinari, come lo specifico impianto per il vetro temperato e un’avanzata macchina per il taglio automatico. L’azienda ha inoltre migliorato anche il magazzino con l’apertura di numerosi punti di carico, rendendo così la logistica interna molto più snella ed efficace. Infine, abbiamo ottimizzato il reparto dell'elettronica».

Comporta anche il tailor made? «Il settore delle finestre da tetto è contraddistinto in generale da standard abbastanza rigidi. Disponendo dell’intero ciclo produttivo – dal vetro, al legno, all’alluminio – Fakro offre invece il vantaggioso plus di essere flessibile nella produzione; ciò ci permette di concretizzare anche le visioni dei più arditi architetti, grazie a finestre personalizzate e fuori standard per quanto concerne forme, dimensioni e colori. Proprio per questo, il motto del nostro presidente, Ryszard Florek – che ha fondato l’azienda nel 1991 – è: “non c'è nulla che Fakro non possa fare”, ovviamente parlando di finestre da tetto». Se doveste fare una stima in merito ai materiali utilizzati per le finestre da tetto, anche approssimativa fra pvc e legno? «Il pvc, nelle finestre da tetto, viene utilizzato molto poco – solitamente in ambienti in cui vi sia il problema dell’umiNella foto a fianco, un momento allo stand di Fakro a Klimahouse 2019 dopo l’intervista di Sonia Maritan a Bruno Pernpruner. Da sinistra a destra: l’Amministratore unico Jaroslaw Stadnik, il Direttore di Fakro Italia Bruno Pernpruner, Sonia Maritan e l’Agente di Fakro Italia Ugo Bonifacio.

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Interview Fakro www.fakro.it

dità, come bagni e cucine – e rappresenta solo un 5% del mercato; la parte da protagonista la fa senz’altro il legno, anche perché la gran parte dei sottotetti sono proprio in questo materiale. A Klimahouse, abbiamo tra l’altro esposto una nuova finitura sbiancata che lascia intravedere la venatura del legno, contrariamente al bianco laccato poliuretanico che presenta una finitura coprente. Questa nuova soluzione risponde al meglio al crescente mercato dei sottotetti sbiancati, con i quali si coordina». L'azienda non spinge un prodotto o l'altro? «La forza del Gruppo Fakro non sta in un singolo prodotto, ma nell’offerta di una gamma estremamente ampia di soluzioni, presentate in molteplici modelli e finiture, disponibili con numerose tipologie di vetrate».

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Fakro ha i suoi posatori? «Abbiamo una rete di installatori che sono da noi formati. La nostra azienda crede fermamente nell’importanza della qualità del prodotto, dell’innovazione tecnologica e della cura del dettaglio in esso insite ma, al contempo, siamo consci di quanto sia fondamentale la professionalità di chi, quel prodotto, lo va a installare o a manutenere. A un prodotto di elevato valore crediamo sia necessario affiancare installazioni a regola d’arte e un’assistenza ai massimi livelli. Attribuendo dunque un ruolo di assoluta rilevanza alla formazione dei propri partner tecnici, Fakro ha strutturato negli anni un vero e proprio sistema di corsi, con l’obiettivo di migliorare il loro grado di competenza sull’intero territorio nazionale».

! IDENTIKIT FTP-V, FTW-V E FTU-V Realizzati in legno di Pino accuratamente selezionato (privo di nodi) e impregnato sottovuoto (metodologia più efficace di molti altri sistemi d’impregnazione, in grado di rendere il legno resistente anche alle muffe più insidiose), i tre nuovi modelli Fakro variano in merito alla finitura: FTP-V è rivestito da due mani di vernice acrilica trasparente e si presenta quindi in color legno naturale; FTW-V è rifinito con due mani di vernice acrilica di colore bianco; infine, FTU-V presenta tre mani di vernice poliuretanica di colore bianco che crea una superficie duratura e perfettamente liscia e rende questo serramento ottimale anche per gli ambienti a elevata umidità. Dotate di un’area vetrata molto ampia che è possibile valorizzare con tutti gli accessori Fakro – dalla tenda parasole all’avvolgibile esterno, o ancora dalle tende oscuranti/ombreggianti alle tende plissettate – le finestre FTP-V, FTW-V e FTU-V presentano il sistema topSafe, utile a rafforzare la costruzione del serramento per una maggiore resistenza contro l’effrazione; la ventilazione V40 che permette un ottimale ricambio d’aria anche a finestra chiusa, conferendo maggior salubrità agli ambienti anche durante la stagione invernale o in caso di mal tempo; la tecnologia thermoPro che non solo abbassa la trasmittanza termica migliorando l’efficienza energetica delle finestre, ma aumenta la loro impermeabilità all’aria e garantisce un migliore scarico della condensa. Grazie al battente del serramento che può ruotare di 180° ed è munito di un mirato sistema di bloccaggio, questi modelli permettono operazioni di pulizia più agevoli e sicure. Un cenno va fatto anche alla maniglia – posta nella parte inferiore del battente e quindi nel punto più facilmente raggiungibile del serramento – contraddistinta da una microapertura a due scatti. Le nuove finestre sono infine disponibili anche in versione automatizzata, con sistema Z-Wave.

THE CHOICE OF FAKRO Made of carefully selected pine wood (free of knots) and vacuum impregnated (the most efficient method of many other impregnation systems, able to make wood resistant to even the most insidious mold), the three new Fakro models vary with regard to the finish: FTP-V is coated with two coats of transparent acrylic paint and is therefore in natural wood color; FTWV is finished with two coats of white acrylic paint; finally, FTU-V has three coats of white polyurethane varnish that creates a long lasting and perfectly smooth surface and makes this window frame optimal even for environments with high humidity.


FINITURA ALL’ACQUA PER INTERNI ED ESTERNI, STUDIATA PER PVC, ABS, E POLIURETANO ESPANSO !"#$%&'()*)+,-"*)..'/'*0'12)30'41562+0'0**708920' ,.6+,:0:,16,'3,+.065*,;'5<,0*,'=,+'41,.6+,;'=)+6,; 0++,<5','=+)4*5'51':06,+50*5'=*0.6585'<53,+.5> ?88,**,16,'0<,.5)1,> @665:0'+,.5.6,1A0'0**70BB+,..5)1,'<,B*5''0B,165' 06:).C,+585> D==*580A5)1,'0'.=+2AA)':0120*,','026):0658)> ?..5880A5)1,'0'6,:=,+062+0'0:E5,16, ,'0<'0+50'80*<0>

Disponibile in tutti i colori desiderati con opacità da 15 a 60 gloss.

Per dettagli su questa soluzione, visiti www.milesi.com: potrà contattarci direttamente o conoscere il Rivenditore autorizzato Milesi più vicino a lei.


I preparativi per la partenza di Ghost-C sono in corso, sarà la “stella” dello stand di CML Finishing srl nella Hall 17 Stand F 19 di Ligna. Dopo essersi fregiato del Primo premio nella sezione finitura degli Xia Xylexpo Innovation Awards 2018 è pronto per le luci della ribalta del mercato mitteleuropeo. Gianluca Toppi, demiurgo di Ghost-C da cui attingere ogni possibile segreto per entrare maggiormente nei dettagli di questa tecnologia, ne parla con noi.

di Sonia Maritan

Interview New Finishing www.cmlfinishing.it

RITORNO AL FUTURO La nuova frontiera della finitura di serramenti in legno è caratterizzata da una forte automazione e da un’ampia portata innovatrice, evidente in impianti come Ghost-C, presentato a Xylexpo 2018 da CML Finishing, vincitore del primo premio nella sezione finitura degli Xia Xylexpo Innovation Awards 2018. Che cosa rende particolarmente prestante questo impianto? Ci risponde Gianluca Toppi di CML Finishing, padre del progetto. «Ghost-C non è un impianto come tutti gli altri: il robot coniuga la minuta precisione alla capacità di adattamento. Due caratteristiche, queste, indispensabili a garantire ai serramenti di legno un futuro competitivo, in un momento di mercato in cui a prevalere sembra essere ormai il prodotto in PVC». Alcune immagini di Ghost-C a Xylexpo 2018 e durante la premiazione di Xia Xylexpo Innovation Awards 2018.

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Dunque, Ghost-C è un innovativo robot di verniciatura, la cui peculiarità, rispetto ai comuni robot antropomorfi, è quella di coniugare la precisione all’adattabilità di lavoro su pezzi di differenti dimensioni, come? «Ghost-C, grazie ai suoi sei assi cartesiani e al suo sistema di lettura in collegamento con un CNC di notevoli potenzialità, è in grado di riconoscere forme e dimensioni dei serramenti sui quali deve operare. Le informazioni così ottenute vengono rielaborate dal CNC e trasmesse al robot che in questo modo adatta la sua attività al tipo di prodotto sottoposto alla finitura. Le conseguenze sono evidenti: il robot si adatta al serramento, garantendo una lavorazione su misura e uno spessore del film verniciante tale da accrescere la garanzia


di durata della rifinitura in legno. D’altra parte, il motivo per cui il PVC ha superato negli ultimi anni la quota di mercato del legno è legato proprio alla necessità di manutenzione ridotta che quest’ultimo richiede e ai costi inferiori di acquisto».

A proposito di questo mi sovviene un esempio calzante, emerso durante una recente tavola rotonda proprio dedicata alla percezione che all’esterno si ha della finestra di legno: negli Anni 60 e 70 si chiedeva quanto venisse garantita un’autovettura alla ruggine, problema risolto con il processo di zincatura. Dovremmo quindi forse addentrarci su un livello più tecnico per trasferire le potenzialità di questo impianto verniciante? «I vantaggi di Ghost-C vanno ben oltre quanto affermato sin qui, anzi si dispiegano su un piano più tecnico-specialistico. Il robot è infatti un impianto lotto 1 (forma, dimensione, colore), caratterizzato dalla continuità del flusso dati e dalle soluzioni tecniche dei suoi componenti. Infatti, grazie al suo percorso di auto-apprendimento il robot è in grado di verniciare porte, telai e finestre in un processo continuo e personalizzato. L’alta precisione nell’applicazione ci permette di garantire spessori di vernice costanti.

Con l’aiuto di questa tecnologia di applicazione possiamo quindi garantire lunga vita alle nostre finestre di legno».

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Il tallone d’Achille della finestra di legno è legata alla manutenzione del prodotto nel corso degli anni. Gli esperti promettono che fra una decina di anni anche questo problema sarà superato e questo grazie alla tecnologia dei prodotti vernicianti e delle tecnologie utilizzate per la loro applicazione. Trovo quindi del tutto naturale che questa scommessa rappresenti la vostra mission, credo sia grazie a esperti come voi che raggiungeremo l’obiettivo: è così? «Migliorare le prestazioni del materiale per garantire un futuro ai serramenti di legno, che costituiscono un prodotto di gran lunga più elegante ed esteticamente attraente di quello in PVC: sì, posso affermare che sia questo l’obiettivo di New Finishing srl».

Possiamo quindi affermare che tecnologie come Ghost-C, sistema a elevato grado di flessibilità operativa che verrebbe da definire “smart”, siano nate proprio per rispondere alle necessità attuali? «In effetti, Ghost-C, sistema a elevato grado di flessibilità operativa è in grado di verniciare telai, porte e finestre in continuo attraverso un processo di autoapprendimento. Chi lavora con Ghost-C può in questo modo coniugare una soluzione high-tech altamente automatizzata con un notevole risparmio in termini di tempo ed economici con il vantaggio di una grande elasticità. Spieghiamoci meglio. Il risparmio dei tempi è legato all’azione di tracking del serramento sottoposto alla finitura, che Ghost-C è in grado di attuare. Il robot infatti può iniziare il processo di verniciatura senza dover aspettare che il serramento abbia terminato il processo di traslazione dall’esterno all’interno della cabina, grazie a un processo di lavorazione continuo. Per quanto riguarda invece l’elasticità di Ghost-C, si deve parlare di illimitate capacità dimensionali: il robot infatti è adatto a rifinire serramenti di qualsiasi forma e dimensione, conformando le proprie operazioni alle loro caratteristiche. Una guida a terra e lo slittamento dell’asse cartesiano principale – asse x – permettono infatti di eseguire il processo di rifinitura anche sui serramenti di maggiori dimensioni, la cui rotazione non è mai ostacolata dal robot, che può comodamente essere parcheggiato in un’area di parking. È importante sottolineare quest’ultima caratteristica di GhostC, estranea ad altre tipologie di impianti di verniciatura, fissi».

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BACK TO THE FUTURE

Interview New Finishing www.cmlfinishing.it

Work in progress for Ghost-C: the robot is going to be the headlight of the CML Finishing’s stand at Ligna, Hall 17, Stand F 19. After winning the first price at the Xia Xylexpo Innovation Awards 2018 it is ready for the footlights of the Middle-European market. Gianluca Toppi is the demiurge of Ghost-C and from him we can draw any possible secret about this robot: he will tell us all the peculiarities of this brand new technology.

Per il primo posto, coerentemente, un trofeo ligneo: il “Nano di cedro massiccio” di RIVA1920.

Fra le qualità di Ghost-C, è stato citato anche il risparmio in termini economici, non meno importante! «Certamente non trascurabile. Tocchiamo, dunque, anche il tasto dell’economia, in termini di risparmio in prodotti vernicianti utilizzati: l’alta precisione dell’impianto richiede l’utilizzo di ugelli di spruzzatura con angoli ridotti, che riducono di gran lunga l’over-spray. Ghost-C in poche parole: automazione, innovazione tecnologica, risparmio di tempi e di prodotto, elasticità e adattabilità. Il tutto in vista di un ampliamento delle garanzie e delle innovazioni tecnologiche offerte al mercato del serramento di legno. Serramento di legno il cui futuro è ancora tutto da costruire e non certo da dimenticare: tornare alla promozione di prodotti in legno sul mercato dei serramenti non è oscurantismo o tradizionalismo, ma significa tornare sugli errori per correggerli e migliorarli e guardare al futuro. Significa, in poche parole, tornare al futuro».

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Ci vediamo alla prossima edizione di Ligna . dal 27 al 31 maggio 2019? «Noi ci saremo, saremo presenti a Hannover alla prossima edizione di Ligna – Hall 17 Stand F 19 – con l'intenzione di espandere i nostri mercati di vendita, saremo orgogliosi di darvi il benvenuto al nostro stand per presentare la nostra macchina e avere l'opportunità di stipulare accordi commerciali futuri con i nuovi clienti, lieti anche di rispondere alle domande dei giornalisti in merito alla nostra strategia espansionistica».

The new boundary of wooden doors and windows’ finishing is marked out by strong automation and wide, innovative reach. This is clearly showed in a machinery like Ghost-C, which was presented by CML Finishing srl at Xylexpo 2018. There the robot won the Xia Xylexpo Innovation Awards 2018. What is it that is able to make this robot so efficient? Let’s hear from Gianluca Toppi from New Finishing srl and “father” of the project. «Ghost-C isn’t a machinery like the others: the robot combines detailed precision and adaptability. These are needful features, in order to guarantee a competitive future for wooden doors and windows. This is very important, especially in the nowadays market, where products in PVC are the headlights». So, Ghost-C is an original painting robot, if we compare it with the common anthropomorphous robots we see that its peculiarity is the combination of precision and adaptability. In fact it is able to work on products of different dimensions: how is it possible? «Ghost-C, thanks to its six Cartesian axes and to its reading system, connected to a very powerful CNC, it is able to recognize shapes and dimensions of the products on which it is working. The obtained information are reworked by the CNC and sent to the robot. This way, it is able to adapt its activity at the type of product in finishing. We can see some obvious consequences: the robot adapts to the product, ensuring a custom.-made processing and painting-film thickness such that it increases the endurance’s guarantee of the wooden finishing. On the other hand, the reason why in the last years PVC overcame the market share of wood is linked exactly to wood’s need of maintenance. PVC is much less expensive, in this respect». The Achilles heel of wooden windows is linked to the maintenance of the product during the flow of time. Experts promise that in ten year this problem will be exceeded and that it will happen thanks to the technology of painting products and their applications. I think it is perfectly natural that this bet is your mission: through experts, like you of New Finishing are, we will reach the goal. Won’t we?


«Yes, I can tell you this: the New Finishing main purpose is to improve the material performance in order to ensure a future for the wooden doors and windows. These represent way much better and more elegant products than those in PVC».

Can we say that technologies like Ghost-C, a high level plant characterized by operational flexibility –“smart”, we can say-, are born in order to meet the current needs? «Ghost-C is able to paint frames, doors and windows in continuity, through a process of self-learning. The ones who work with GhostC are able to combine a high-tech solution, highly automatized, with a huge saving in terms of time, flexibility and economy. Let us explain better. The saving of time is linked to the tracking of the product in finishing; in fact, the robot can begin the painting process without waiting that the product ends the translation process from the outside to the inside of the painting cabin, thanks to a continuous working process. About the flexibility instead, we can say that the robot has unlimited dimensional capabilities: the robot is suitable to finish products of any shape or dimension, adapting its operations to their features. A ground guide and the slip of the Cartesian axis – axis x – allow the robot to run the finishing process also on bigger doors or windows. Their rotation is never hindered by the robot, which can easily be parked in a parking area. It is important to underline this last feature of Ghost-C, because it is brand new and not know by other types of fixed, painting machineries»

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I was thinking about a case in point, which emerged during a recent panel discussion dedicated to the exterior perception of wooden windows: during the sixties and the seventies people asked how much a car could be ensured from rust and the problem was solved thanks to the galvanizing process. Should we go into a more technical level in order to enlighten the potential of this painting machinery? «Ghost-C benefits go way much deeper than I have already said, to say it better: they unfold on a more technical and specialized level. In fact, the robot is a plant lot one (shape, dimension and color), characterized by the data flow continuity and by the technical solutions of its components. Thanks to the self-learning path, the robot is able to paint doors, frames and windows in a continuous and custom process. The high precision of the application allow us to ensure the constant thickness of the painting. With this technology of application we can guarantee a long lifetime to our wooden windows»

Among the features of Ghost-C we mentioned also the economic saving: not less important! «For sure, it cannot be neglected. We are talking about the economic saving in terms of economizing the painting products utilized. The high precision of the plant request the use of spray nozzles with reducted angles, this way it is possible to reduce a lot the over spray. Ghost-C in short words: automation, technological innovation, saving of time and painting products, flexibility and adaptability. All of this in order to extend the guarantees and the technological innovations offered to the wooden doors and windows’ market. The future of the wooden products is meant to be constructed e not to be forgotten: we have to come back to the promotion of wooden products on the doors and windows’ market. It is not obscurantism or traditionalism, but it means to come back on our mistakes to change and better them. It means to look forward to the future. In other words, it means to come back to the future» Shall we see at the new Ligna’s edition, from the 27th to the 31st, May 2019? «We are going to be there, we are going to attend the next edition of Ligna, in Hannover – Hall 17, Stand F 19 – with the intention to expand our sales market. We will be proud to welcome you at our stand and to introduce you to our machine. We will also be happy to have the occasion of sealing new trade agreements with clients to be, happy also to answer journalists’ question about our expansionist strategy».

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di Pietro Ferrari Convention PVC Forum Italia

www.pvcforum.it

Ecosostenibilità, economia circolare, normative e strategie industriali in un incontro, del 28 marzo scorso a Milano, di PVC Academy, il primo di quattro eventi previsti nel corso dell'anno per analizzare le strategie messe in campo per la sostenibilità ambientale.

RIFLESSIONI SUL MONDO DELLE PLASTICHE

Per il secondo anno PVC Academy si è presentata nel 2019 con quattro incontri dedicati a tematiche che coinvolgono gli attori della catena del PVC per sottolineare alcuni aspetti fondamentali rivolti alla sostenibilità ambientale del mondo produttivo. Le materie plastiche sono sotto riflettori che creano una particolare attenzione la quale potrà avere una ricaduta positiva se gli operatori effettueranno una decisa inversione di rotta che vedrà il loro coinvolgimento nell’intero ciclo di vita del prodotto. Analizzare le strategie messe in campo per la sostenibilità ambientale è il modo più intelligente per affrontare il nuovo mercato che si baserà inevitabilmente in futuro su nuovi sistemi di business legati in modo indissolubile al recupero e al riciclo dei prodotti a fine vita. Il primo dei quattro incontri programmati per il 2019 ha avuto luogo a Milano il 28 marzo e ha visto una profonda disamina delle Plastic Strategy e del Reach interpretati da PVC Forum Italia.

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! GLI IMPEGNI DELLE ASSOCIAZIONI E DELL’INDUSTRIA Il primo dei relatori intervenuti è stato Roberto Saettone di PlasticsEurope Italia che ha illustrato le strategie a livello di associazioni e industrie per rispondere alle richieste della Commissione Europea che intende trasformare l’Europa sulla base di un’economia più circolare ed efficiente in materia di risorse: PlasticsEurope supporta pienamente questo obiettivo. È evidente come le materie plastiche abbiamo un ruolo cruciale da svolgere nella costruzione di un futuro più sostenibile. Grazie alla loro combinazione unica di leggerezza, durabilità e altre proprietà intrinseche, le materie plastiche

contribuiscono alla riduzione delle emissioni e all’uso più efficiente di risorse in una vasta gamma di settori e applicazioni quotidiane. Grazie alla loro versatilità e capacità di innovazione, anche i materiali plastici presentano caratteristiche ottimali per supportate tecnologie innovative e sostenibili. Tuttavia, è necessario affrontare, per taluni tipi di rifiuti di plastica, le sfide relative alle opzioni di smaltimento in discarica e alla fine del ciclo di vita per raggiungere il suo massimo potenziale in un’economia circolare. Con questo spirito di impegno per le generazioni future, PlasticsEurope ha deciso di proporre una serie di obiettivi ambiziosi e iniziative fino al 2030. L’impegno volontario Plastic 2030 si concentra sulla prevenzione delle dispersioni di materie plastiche nell’ambiente e sul miglioramento dell’efficienza delle risorse e sulla circolarità delle applicazioni di confezionamento di materie plastiche. PlasticsEurope mirerà a raggiungere l’obiettivo del 100% di riutilizzo riciclo e/o recupero di tutti gli imballaggi in materie plastiche nell’UE-28, Norvegia e Svizzera entro il 2040.


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L’obiettivo prioritario di questo impegno è quello di raggiungere il 60% di riutilizzo e riciclo degli imballaggi di materie plastiche per il 2030. ! AGIRE IN AMBITI DIVERSI Le prassi da mettere in atto sono state illustrate nell’intervento di Roberto Saettone. In primo luogo aumentare gli sforzi lungo la catena del valore per includere gli aspetti di eco-progettazione e per fornire soluzioni di packaging sostenibili, ad esempio, facilitando la riusabilità e riciclabilità, in secondo luogo collaborare con i riciclatori e le autorità pubbliche sull’applicazione di sistemi di raccolta differenziata dei rifiuti. In terzo luogo promuovere finanziamenti pubblici e privati, infine investire in ricerca e sviluppo di tecnologie innovative per riciclo e smistamento dei rifiuti. Un altro importante pilastro dell’impegno volontario riguardo le materie plastiche per il 2030 è costituito da un ulteriore aumento delle attività esistenti volte a promuo-

vere progetti educativi in tutti gli Stati membri con obiettivi di prevenzione e diminuzione della dispersione nell’ambiente dei rifiuti. Tali sforzi saranno completati da ulteriori azioni volte a migliorare l’efficienza delle risorse delle materie prime, accelerando l’innovazione svolta a stimolare la loro circolarità. Ciò comporterà ulteriori ricerche sulle materie prime alternative, includendo aggiornamenti continui dei cicli di vita e degli EPD. Nelle foto centrali: l’inizio dei lavori e la sala convegni con il pubblico folto e interessato. Nella prima foto in alto a sinistra, l’intervento di Roberto Saettone. Nella foto in alto a destra, un momento del coinvolgente intervento di Giulio Ceppi. Nella foto sopra, l’intervento di chiusura di Stefano Arpisella.

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Convention PVC Forum Italia www.pvcforum.it

A sinistra, un quadro sconfortante. In basso, gli sponsor del riciclo chimico delle plastiche.

PlasticsEurope lavorerà su piani d’azione concreti e sugli indicatori di performance a partire dal 2019. Sarà pubblicata una relazione annuale sullo stato di avanzamento e sulla valutazione dei progressi. La realizzazione di questi ambiziosi obiettivi dipenderà anche dall’impegno e dal sostegno dei decisori politici a livello europeo, nazionale e locale, per garantire l’attuazione di adeguati quadri normativi, nonché la mobilitazione di finanziamenti pubblici. Plastics Europe indica dieci obiettivi da percorrere sinergicamente da parte delle associazioni e da parte delle singole aziende.

Nel suo lucido intervento, Roberto Saettone è anche sceso nel dettaglio su questi dieci “comandamenti” che costituiscono le linee di sviluppo della strategia da seguire. 1) In primo luogo, con l’Operation Clean Sweep si opera all’interno delle aree produttive per impedire che scarti e impurità vengano dispersi nell’ambiente;

Un pool di industrie di primo piano contro l’inquinamento.

Pietro Ferrari ha seguito il convegno per Sistema Serramento.


IN THE WORLD OF PLASTICS

2) In secondo luogo si lavora per impedire che la plastica si disperda nell’ambiente terrestre; 3) In terzo luogo si organizzano programmi educativi per studenti; 4) In quarto luogo si cerca di creare esempi alternativi ai tradizionali, utilizzabili come feed stocks; 5) In quinto luogo si mantengono costantemente aggiornati i dati di LCA; 6) In sesto luogo si analizzano i flussi di raccolta dei rifiuti; 7) In settimo luogo, si creano guide di riferimento per i produttori di packaging; 8) In ottavo luogo, si partecipa al processo di standardizzazione per poter aprire un dialogo con gli stakeholder; 9) In nono luogo, si crea e si diffonde la consapevolezza della filiera, utilizzando gli strumenti creati da GPA (Global Plastic Alliance) e WPC (World Plastics Council); 10) Infine si incrementa la percentuale di riciclo e/o di riutilizzo. Nel suo intervento Saettone ha anche delineato il quadro, non tranquillizzante, della situazione dell’inquinamento dei mari da parte delle materie plastiche, ma non ha mancato di sottolineare anche l’esigenza che la nor-

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For the second year, PVC Academy presented four meetings dedicated to issues that involve the players in the PVC chain to highlight some fundamental aspects of environmental sustainability in the production world. Plastics are in the spotlight that create a special attention that can have a positive impact if the operators make a decisive turnaround that will see their involvement in the entire product life cycle. Analyzing the strategies put in place for environmental sustainability is the smartest way to face the new market that will inevitably be based in the future on new business systems linked in an indissoluble way to the recovery and recycling of end-of-life products. The first of four meetings scheduled for 2019 took place in Milan on March 28th and saw a profound examination of the Plastic Strategy and Reach interpreted by PVC Forum. In his lucid intervention, Roberto Saettone has also gone into detail on the ten "commandments" which constitute the lines of development of the strategy to be followed by Firms and operators. 1) Firstly, with the Operation Clean Sweep you operate within the production areas to prevent waste and impurities from being released into the environment. 2) Secondly, we work to prevent the plastic from being dispersed in the earth's environment. 3) Thirdly we organize educational programs for students. 4) Fourth, we try to create alternative examples to the traditional ones, which can be used as feed stocks. 5) Fifthly, the LCA data is kept constantly updated. 6) In sixth place the waste collection flows are analyzed. 7) Seventhly, reference guides are created for packaging manufacturers. 8) In eighth place, you participate in the standardization process in order to open a dialogue with stakeholders. 9) In the ninth place, awareness of the supply chain is created and spread, using the tools created by GPA (Global Plastic Alliance) and WPC (World Plastics Council) 10) Finally, the percentage of recycling and / or re-use is increased.

mativa di fonte comunitaria e le esigenze di una gradualità e razionalità dei processi virtuosi di sostenibilità, di cui gli esponenti del mondo produttivo sono i primi a volersi far carico, si incontrino sulla frontiera della ragionevolezza. ! IL DESIGN ECO-SOSTENIBILE NON È UN GIOCO Il secondo dei relatori del convegno è stato Giulio Ceppi, architetto e designer, che ha illustrato con alcuni esempi del suo straordinario percorso progettuale, l’importanza di un approccio alle problematiche in cui si declina il principio “fare dei vincoli una opportunità”, un approccio molto elastico e resiliente alle problematiche, tradotto in una serie di realizzazioni che costituiscono una spinta a liberare la mente progettuale e ad ampliare le prospettive nella soluzione dei problemi e nel confronto con le realtà normative ed economiche. I lavori del convegno sono stati chiusi dall’intervento di Stefano Arpisella di Centro Reach che ha fornito agli operatori presenti le ultime novità in termini di normative e adempimenti in materia di importazione ed etichettatura dei prodotto chimici, non senza soffermarsi sulle tematiche assai poco tranquillizzanti in termini di Brexit.

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Il mercato europeo per Finiture si amplia sempre di più e anche la richiesta di qualità in un mercato globale – e in un mondo che si fa sempre “più piccolo” – richiede di essere massima perché la tecnologia la rende potenzialmente disponibile per tutti: l’azienda ungherese Szafa è fra quelle che hanno recentemente compiuto questo passo aggiornando tutto l’impianto di verniciatura. Tecnologia che sarà in mostra anche all’imminente edizione di Ligna a cui Finiture come di consueto presenzierà cogliendo l’opportunità di una vetrina internazionale.

di Elisa Rampazzo

On the field Finiture www.finiture.it

FONDO E FINITURA A SPECCHIO: IL CASO SZAFA

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Uno degli ultimi impianti installati all’estero da Finiture è stato studiato per rispondere alle esigenze di Szafa a Körmend in Ungheria, un produttore di porte e finestre in legno, che ha fatto di flessibilità e di risparmio energetico i suoi punti di forza. Si tratta dell’aggiornamento di un impianto di Finiture, al quale è stato aggiunto un robot di spruzzatura, di cui descriviamo nel dettaglio il layout. L’impianto verticale parte da una zona di carico-scarico, dove vengono appesi i profili, che sono trasportati da un impianto di movimentazione birotaia a barre con doppio punto di aggancio; il gruppo di traino è dotato di inverter

per regolare la velocità. La lunghezza totale del percorso è di 140,8 metri, per un totale di 102 barre. I profili passano attraverso uno scanner ottico verticale, dove viene elaborata un’immagine digitale del pezzo, per poi entrare in cabina di spruzzatura, dove il robot antropomorfo RAS opera una prima applicazione di fondo. Una parete di recupero Rever, posta dietro al profilo, viene raffreddata e mantenuta costantemente e uniformemente a temperatura di condensazione per formare una pellicola di umidità che mantiene inalterate fluidità e caratteristiche chimico-fisiche del prodotto che vi si deposita. Grazie al basso attrito, la vernice fluisce in un raccoglitore e viene in-


Una volta essiccati, i profili tornano nella stessa cabina, scorrendo però sul lato opposto, e il robot prosegue con la spruzzatura del prodotto verniciante. Qui una seconda parete di recupero è addetta al recupero della vernice. Nel caso di Szafa, il robot di spruzzatura è stato aggiunto a una linea precedentemente installata sempre da Finiture, per rispondere al crescente bisogno di customizzazione e flessibilità della produzione. Grazie al robot, l’operatore può infatti intervenire su una serie di parametri, quali: distanza della pistola dal pezzo, velocità di spruzzatura, numero di passaggi, parti del pezzo da verniciare, verniciatura incrociata, eventuale esclusione dell’effetto elettrostatico (se installato) e oltre 100 parametri aggiuntivi. La configurazione a 6 assi controllati e mezzo asse indipendente permette di

CUSTOMIZATION AND FLEXIBILITY WITH A SPECIAL CARE FOR ENERGY SAVING

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teramente recuperata e riutilizzata. L’intera parete trasla automaticamente per consentire la rotazione del pezzo da verniciare grazie a un sistema di movimentazione pneumatico con comando a pedale e ritorno automatico. I pezzi trattati proseguono poi in direzione di un tunnel di essiccazione LDP, che estrae l’umidità mediante ciclo frigorifero ad alta efficienza con recupero del calore di condensazione, garantendo tempi di essiccazione più rapidi con minore apporto d’energia. Ulteriore risparmio, sia energetico sia in termini di costi d’installazione, si ha anche grazie al movimento d’aria a circuito chiuso, che non comporta emissioni d’aria calda all’esterno. Il sistema garantisce parametri di essiccazione costanti tutto l’anno, indipendentemente dalle condizioni ambientali.

One of the latest systems installed abroad by Finiture has been designed to meet the needs of Szafa in Körmend in Hungary, a manufacturer of wooden doors and windows, which has put in flexibility and energy savings its strength. It is the updating of a Finiture plant, to which a spraying robot has been added, whose layout we describe in detail. The vertical plant starts from a loading-unloading area, where the profiles are hung, then are transported by a two-rail handling system with double hooking point; the drive unit is equipped with an inverter to regulate the speed. The total length of the route is 140.8 meters, for a total of 102 bars. The profiles pass through a vertical optical scanner, where a digital image of the piece is processed, to then enter the spray booth, where the anthropomorphic RAS robot operates a first basic application. A Rever recovery wall, located behind the profile, is cooled and maintained constantly and uniformly at condensation temperature to form a film of moisture that maintains the fluidity and chemical-physical characteristics of the product deposited there. Thanks to the low friction, the paint flows into a collector and is entirely recovered and reused. The entire wall translates automatically to allow rotation of the piece to be painted, thanks to a pneumatic movement system with pedal control and automatic return. The treated pieces then continue in the direction of an LDP drying tunnel, which extracts the humidity by means of a high-efficiency refrigeration cycle with recovery of the condensation heat, ensuring faster drying times with less energy input. Further savings, both in terms of energy and installation costs, is also due to the closed-circuit air movement, which does not involve emis-

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On the field Finiture www.finiture.it

sions of hot air to the outside. The system guarantees constant drying parameters throughout the year, regardless of environmental conditions. Once dried, the profiles return to the same cabin, however, flowing on the opposite side, and the robot continues with the spraying of the painting product. Here a second recovery wall is assigned to paint recovery. In the case of Szafa, the spraying robot was added to a line previously installed by Finiture, to meet the growing need for customization and production flexibility. Thanks to the robot, the operator can in fact intervene on a series of parameters, such as: distance of the gun from the piece, speed of spraying, number of passages, parts of the piece to be painted, cross painting, possible exclusion of the electrostatic effect (if installed ) and over 100 additional parameters. The configuration with 6 controlled axes and independent half axis allows any trajectory to be executed with precision. The robot also guarantees rapid change of color and adaptability to all painting styles. Once the painting process is completed, the profiles are moved to a second drying tunnel, and then returned to the unloading area, once the cycle is finished. The entire system is monitored by an electrical panel in accordance with EC, equipped with an active safety system that monitors the operating conditions and stops the system in the event of an anomaly. The objectives that Szafa had set itself are completely satisfied: customization and flexibility of production, but also energy savings along the production process.

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!"FINITURE RILEVA IL KNOW-HOW TAMBONE Allo scopo di completare la propria gamma di prodotti e fornire al cliente il servizio piĂš completo e personalizzato possibile. Una nuova gamma di prodotti che permette a Finiture di integrare nel proprio ciclo produttivo le attrezzature necessarie alla fase di post verniciatura. A tal fine, l'azienda ha rilevato il knowhow e l'esperienza del marchio Tambone, noto sui mercati come leader nel settore. La sinergia Finiture-Tambone offre soluzioni per il montaggio di vetri, ferramenta e guarnizioni, nonchĂŠ per la movimentazione e la logistica dei prodotti finiti.


estraibili. Una fotocellula posta all'ingresso della macchina attiva la pompa di ricircolo e le lame d'aria solo per il tempo necessario all’impregnazione del pezzo. Il prodotto viene applicato tramite ugelli nella seconda camera, mentre una serie di lame d’aria nella prima camera impedisce l'eventuale fuoriuscita del prodotto all'esterno della macchina. Dopo la camera di impregnazione, una serie di lame d'aria rimuove il prodotto in eccesso. La macchina è dotata di due serbatoi per la raccolta di liquidi, per mantenere pulita l'area di lavoro. L'operazione a circuito chiuso garantisce il minimo consumo di prodotto e il sistema di tubi e ugelli automatizza la pulizia interna. Una volta impregnati, i pezzi passano attraverso il tunnel di essiccazione Pro Dry e la spazzolatrice Pro Sand, per essere trasportati infine nell'area di scarico da un trasportatore a rulli orizzontale.

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eseguire con precisione qualsiasi traiettoria. Il robot garantisce inoltre rapidità nel cambio colore e adattabilità a tutti gli stili di verniciatura. Completato il processo di verniciatura, i profili sono trasportati in un secondo tunnel di essiccazione, per poi tornare alla zona di scarico, una volta finito il ciclo. L’intero impianto è monitorato da un quadro elettrico a norma CE dotato di sistema di sicurezza attiva che controlla le condizioni di funzionamento e arresta l’impianto in caso di anomalia. Completamente soddisfatti risultano così gli obiettivi che Szafa si era prefissata: customizzazione e flessibilità della produzione, ma anche il risparmio energetico lungo il processo produttivo. Impianti come questo derivano dal know how di Finiture che ha fatto della customizzazione il suo cavallo di battaglia. Anche quest’anno l’azienda conferma la propria presenza a LIGNA. Lo stand (B32, Hall 17) esporrà un impianto verticale con robot antropomorfo per il trasporto aereo e la verniciatura di profili appesi costituito da un sistema di movimentazione birotaia con tecnologia Power & Free per il trasporto dei profili stessi. La spruzzatura è simulata dal robot antropomorfo RAS, con configurazione a 6 assi, che garantisce rapidità nel cambio colore e adattabilità a tutti gli stili di verniciatura. Grazie all’implementazione del software WinPaint, il robot può spruzzare sia in verticale sia in orizzontale, seguendo con precisione forme regolari e irregolari. Allo stand sarà esposto anche un impianto di impregnazione orizzontale a flow coating con rulliera di trasporto, tunnel di essiccazione e spazzolatrice per profili, costituito dal flow coating Pro Flow Evo 1, che dispone di cinque camere indipendenti d’ingresso, impregnazione, soffiaggio e profilatura, in cui i profili sono trasportati da rulli motorizzati

Giovanni Sedino con Alessio Tambone.

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di Pietro Ferrari

On the field Lamello www.lamello.it

L’operatore ci racconta i molteplici aspetti positivi del nuovo utensile di Lamello per la rimozione dei serramenti.

I VANTAGGI NASCOSTI DI TANGA Abbiamo definito Tanga di Lamello come “un concentrato di potenza” in grado di garantire nel modo più agevole la rimozione dei serramenti nel vecchio telaio della finestra. Tanga DX200 è un nuovo utensile proposto da Lamello che, con un peso ridotto, sviluppa 1700 W e consente una profondità di taglio di 70 millimetri. La sua caratteristica più importante a livello prestazionale è la possibilità di intervenire senza nessun danneggiamento della spalletta del vano finestra. Oltre all’asportazione pulita del vecchio controtelaio della finestra dalla muratura circostante, con nessuna necessità di interventi aggiuntivi di restauro da parte dell’imbianchino o dello stuccatore, Tanga DX200, genera solo una quantità minima di polvere e sporco, permette un risanamento ra-

pido e conveniente con un minor tempo di intervento presso il cliente e una maggiore praticità durante la lavorazione.

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! IL PARERE DELL’OPERATORE Per avere dei riscontri di prima mano dall’utilizzatore, siamo andati con Simone Rocchetto, dimostratore tecnico commerciale di Lamello, presso la Fratelli Bergamaschi, una classica azienda produttrice di serramenti in legno che opera nell’area Lombarda. Ci dice Pietro Severino, responsabile qualità dell’azienda: «Noi siamo attivi da quarant’anni, lavorando prevalente-


A sinistra, in basso: Simone Rocchetto, dimostratore tecnico commerciale di Lamello con Pietro Severino, responsabile qualità dell’azienda Fratelli Bergamaschi con il posatore Giancarlo Bottarelli. A sinistra, Pietro Ferrari con Simone Rocchetto sul cantiere.

Come è nata l’idea di utilizzare Tanga? Pietro Severino – «Per risolvere quei problemi che nascono quando si va a operare nelle case vecchie per la sostituzione dei serramenti, in ambienti in cui non possono essere montati dei ponteggi esterni con relativi guadagni in termini di luce. Con Tanga tagliamo il telaio vecchio di due o tre centimetri e installiamo la nostra finestra. In questo modo evitiamo di smurare tutta la parte interna, cosa che creerebbe dei problemi anche alla casa in sé, tagliando troviamo all’interno dei chiodi da dieci, quindici centimetri, perché le case molto vecchie di Milano avevano gli infissi fissati al muro con questi lunghi chiodi. Quando arriva in quel punto la lama taglia di netto i chiodi,

THE OPERATOR'S OPINION Tanga DX200 is a powerful multipurpose cutter equipped with a 1700 W motor for the efficient removal of old window frames by cutting into the wood frame. The all-round cut allows windows to be removed without damaging the surrounding brickwork or the windowsill. The Tanga DX200 is characterised by its impressive 70 mm cutting depth, smooth-running guidance and powerful motor for high working speed. To get first-hand feedback from users, we went with Simone Rocchetto, Lamello technical sales demonstrator, at Fratelli Bergamaschi, a classic manufacturer of wooden doors and windows that operates in the Lombardy area. Pietro Severino, quality manager of the company, tells us: "We have been active for forty years, working on Milan, we do something in Suditalia and we are turning abroad. We have four teams of layers who often use Tanga”. Pietro Ferrari - How did the idea of using Tanga come about? Pietro Severino - To solve those problems that arise when working in old houses to replace doors and windows, in environments where external scaffolding cannot be mounted with relative gains in terms of light. With Tanga we cut the two or three centimeters old frame and install our window.

Compatto ed efficiente l’utensile Tanga di Lamello.

anche se questo implica una forte usura. Tanga però è utile perché evita tutti questi inconvenienti, colature e striature esterne, non comporta polvere e il cliente è contento perché il lavoro è semplice e pulito. Se spacchiamo i muri vecchi sappiamo benissimo che è un disastro, perché da un piccolo foro si trovano poi vuoti, pietre e materiali diversi. Invece tagliando in tre centimetri di legno, entriamo in luce, applichiamo i coprifili e siamo a posto. Questo è l’ideale quando si ha a che fare con edifici da ristrutturare. La problematica nostra è di non creare disturbo al proprietario di casa, perché, spesso, i proprietari di casa sono per-

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mente su Milano, facciamo qualcosa in Suditalia e ci stiamo rivolgendo all’estero. Abbiamo quattro squadre di posatori che usano spesso Tanga».

n this way we avoid clearing the whole interior, which would also create problems for the house itself, cutting into ten, fifteen centimeter nails, because the very old houses in Milan had fixtures fixed to the wall with these long nails. When it arrives at that point the blade cuts the nails cleanly, even if this implies heavy wear. Tanga however is useful because it avoids all these inconveniences, dripping and external streaks, it does not involve dust and the customer is happy because the work is simple and clean. If we break the old walls we know very well that it is a disaster, because from a small hole there are then voids, stones and different materials. Instead, cutting into three centimeters of wood, we come to light, we apply the trims and we are in place. This is ideal when dealing with buildings to be restored. Pietro Severino - Our problem is not to disturb the home owner, because home owners are often fussy people, sometimes of a certain age, who live in historic houses, who don't want dust. Other positive factors of Tanga are the time, the practicality, the absence of dust thanks to the aspirator mounted on the machine. Simone Rocchetto - Times are getting shorter, the service we give to the customer is improved and it is the only weapon left to the wooden window manufacturers like us who have made a decisive and determined choice for the wood that excludes the product in other materials.

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On the field Lamello www.lamello.it

Leggero e maneggevole.

sone pignole, talvolta di una certa età, che vivono in case storiche, che non vogliono polvere. Altri fattori positivi di Tanga sono il tempo, la praticità, l’assenza di polvere grazie all’aspiratore montato sulla macchina». Simone Rocchetto – «I tempi si accorciano, il servizio che diamo al cliente si migliora ed è l’unica arma che è rimasta ai serramentisti in legno come noi che abbiamo fatto una scelta decisa e determinata per il legno che esclude il prodotto in altri materiali». ! VISITA AL CANTIERE A poca distanza dalla sede della Fratelli Bergamaschi a Romano di Lombardia visitiamo una cantiere aperto dove abbiamo modo di parlare con Giancarlo Bottarelli, un posatore che ha avuto modo di utilizzare sovente Tanga di Lamello. «È un bell’attrezzo – ci dice – si potrebbe migliorare il sistema di spinta, perché stando sulla scala risulta un po’ duro. Ci vorrebbe un servomeccanismo per diminuire lo sforzo. Dovendo tagliare sui vecchi stipiti con le zanche all’esterno e i

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Un falso telaio immediato.

vecchi chiodi da dieci centimetri, una volta toccato il ferro, la lama è dura. Fin che si lavora a terra non c’è problema ma quando si deve montare sulla scala per tagliare in alto o il traverso, se ci fosse qualcosa che aiuta, sarebbe gradito. Il vantaggio è comunque enorme in termini di tempo, di risparmio di lavoro e di impegno su impianti murari vecchi e difficilmente governabili. Se si potesse smurare e poi tassellare sarebbe meglio, ma il disagio in casa del cliente diventerebbe così enorme, andando a tagliare c’è una bella differenza». Simone Rocchetto – «Se viene via la parete portante poi non sai neanche come ancorarti. Devi mettere delle zanche o dei tasselli di legno, invece con Tanga di Lamello è come se tu realizzassi un falso telaio». Giancarlo Bottarelli – «Si può migliorare qualcosa anche sull’aspirazione delle polveri». Simone Rocchetto – «Lamello è costantemente impegnata a migliorare quei particolari che ancora non sono del tutto sistemati per il cliente, nel caso dei tubi di aspirazione consigliamo un diametro più ridotto e una presa laterale». Giancarlo Bottarelli – «Rispetto al motore non possiamo dire nulla, è un motore potente e non scalda e si presta bene al lavoro percussivo che deve essere svolto». Simone Rocchetto – «Anche per le lame, che operando sul metallo sono sottoposte a una forte usura, abbiamo messo a punto una nuova lama marcata Lamello in grado di assorbire meglio l’utilizzo sulle parti metalliche. Un voto largamente positivo per Tanga Lamello che soddisfa l’operatore sul campo e incoraggia le aziende a investire in esso grazie alla implicazioni positive del suo utilizzo».


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IDENTIKIT TANGA Tra i vantaggi operativi di Tanga DX200, vanno sottolineati i seguenti: si tratta di un utensile estremamente maneggevole che garantisce la massima profondità di taglio e prestazione su un minimo ingombro con un peso ridotto. Facili da eseguire sono anche i tagli angolari o longitudinali grazie a una rapida rotazione della piastra di base, tutto questo con una profondità di taglio di 70 millimetri per una rimozione pulita dell’infisso. La guida su asta scorrevole antipolvere garantisce non solo la sicurezza di lavorazione ma anche la lunga durata dell’utensile. Scendendo ancora in dettaglio troviamo, rispetto a utensili analoghi, una riduzione di peso di 900 grammi, da 5,4 a 4,5 chilogrammi, particolarmente apprezzabile per lavori scomodi sopra testa. Un’unica piastra di base permette di effettuare sia il taglio longitudinale sia il taglio angolare, la sostituzione della piastra di base può essere effettuata con dispositivo di sfera a pressione per uno scorrimento più agevole della stessa, l’attacco a serraggio rapido permette una sostituzione celere dell’utensile, senza perdita di viti. Un apposito angolo a incastro rimovibile funziona come protezione antipolvere e facilita la lavorazione nei tagli angolari. L’ergonomia, poi, non è stata trascurata e un’ampia impugnatura e motore sottile permettono una grande maneggevolezza dell’utensile. È disponibile, infine, un dispositivo per la regolazione dell’altezza di taglio, come accessorio. A un corredo di dischi e di seghe circolari di diversi diametri si aggiungono squadra d’appoggio e regolatore di altezza per realizzare un sistema coerente e funzionale per la rimozione del telaio del serramento.

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di Sonia Maritan

On the field Working Process www.working-process.com

La flessibilità tecnologica di un impianto Working Process implica un legame col progettista, col disegno e con l'idea stessa di finestra. Alla Working Process progettano impianti che danno sfogo alla creatività pur restando legati alle necessità più concrete della finestra e delle sue prestazioni: si è invertita la storia, adesso è la macchina che crea il serramento coinvolgendo tutti i player. Ne parliamo con i protagonisti di quest’azienda che guarda lontano…

TECHNOLOGY ® WITHOUT COMPROMISES

La qualità del processo produttivo viene in questo modo misurata e monitorata in tutte le sue fasi, fino alla consegna! «Questo è frutto di una scelta precisa, una filosofia che abbiamo denominato TWC® – Technology Without Compromises – che da questo mese è diventato un marchio registrato. Questa filosofia si applica a tutto ciò che si pensa, si progetta, si costruisce in azienda, tutti noi cerchiamo di pensare soluzioni senza compromessi tecnologici. La filosofia TWC® rappresenta la nostra scelta di posizionare un prodotto o l’intera gamma di prodotti, al vertice tecnologico di riferimento del mercato. Per ottenere questo risultato, TWC®, sceglie in tutti i punti del progetto macchina, compresi i dettagli, di non scendere a nessun compromesso tecnologico, privile-

Paolo Perservati, Direttore Comm.le e Marketing di Working Process.

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! IN UFFICIO «Noi invitiamo i clienti contestualmente a un test d'accettazione ovvero la convalida da parte del cliente della consegna dell'impianto, perché questo si verifichi, si devono rispettare delle condizioni contrattuali a livello tecnico: capacità e mix produttivi, lavorabilità di tutti i prodotti definiti, cadenze su turni giornalieri – ci racconta Paolo Perservati, accogliendoci in azienda, in qualità di Direttore Comm.le e Marketing. Se durante questo test vengono rispettate queste condizioni, il cliente dà l'OK per la consegna. Se non si verificano queste condizioni, Working Process si fa carico di eseguire tutte le modifiche per raggiungere questo risultato, questo momento per noi si chiama TWC® Acceptance».

Da sinistra a destra: Sonia Maritan, Paolo Perservati e Samuele Speroni.


giando la soluzione che darà beneficio nel tempo, rispetto alla logica economica dell’immediato. I nostri processi di gestione della commessa, prevedono una fase iniziale di analisi ancor prima di acquisire l’ordine, confronti tecnici e quant'altro. Acquisito l'ordine, viene designato un capo commessa il quale tira le fila di tutto e delle persone coinvolte in questo progetto, dal cliente, all'utensiliere, alla software house, al progettista/designer di finestre. Si tratta praticamente di un trait d'union tra gli autori che partecipano a questo progetto. All'interno di questo percorso creiamo diversi kick-off meeting, perché noi quel concetto finale di accettazione lo applichiamo anche a più processi di analisi e di studio». Potrebbe essere d’aiuto un esempio pratico per meglio entrare nella logica di Working Process. «Se l'utensiliere studia una progettazione per il prodotto finestra, questa dev'essere convalidata anche dalla software house, da noi, a volte addirittura dal fornitore di legname, della ferramenta, dei vetri e per ultimo condivisa e approvata dal cliente. Creiamo sempre questi momenti di confronto per convalidare ogni passaggio del progetto complessivo. Questo ci ha consentito di arrivare, pur attraverso un procedimento molto impegnativo e costoso, alla fase finale di accettazione e di consegna con un impianto molto complesso, ma con dei tempi di avviamento decisamente molto ridotti, a volte anche sette volte meno dei tempi convenzionali di avviamento di un impianto. Si tratta di un percorso trasversale a tutte le fasi, dall'ordine all'analisi alla fase di consegna che illustra uno dei concetti della filosofia TWC®, questo ai clienti piace molto».

L’ambizione di qualità vi ha spinto a progettare secondo la filosofia TWC®, oggi un marchio registrato, e questo implica di non guardare alla logica economica dell’immediato: una scelta coraggiosa! «Tutti noi, quando dobbiamo acquistare un prodotto, spesso facciamo il più grande errore: guardiamo il suo costo iniziale. Dimenticando che il vero costo e beneficio della scelta, la potrò fare solo alla fine di vita del mio investimento. La miglior scelta ci dà un grande vantaggio ogni giorno. Ogni secondo del suo utilizzo, per 10, 15 anni. Oltre a dare al cliente la possibilità di costruire prodotti irrealizzabili per altri, con una precisione e qualità elevatissima, grazie alla qualità dei componenti scelti, l’impatto del costo annuo di utilizzo, sarà notevolmente conveniente.

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Sonia Maritan e Paolo Perservati incontrano Matteo Ramacci.

Inizia il tour nel reparto produttivo.

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On the field Working Process www.working-process.com

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Sonia Maritan e Paolo Perservati. La filosofia TWC® è una scelta lungimirante. Mette il rispetto per il cliente al primo posto, nella condizione ideale e chiara di analizzare l’investimento in una logica economica corretta. Quella, di guardarlo alla fine del suo ciclo vitale e non al suo inizio». In questo modo si acquisisce non solo un processo produttivo, ma anche un linguaggio definito e trasversale che rende molto più comprensibile a tutti l’intero percorso. «Io questo lo definisco un “Business Intelligente”, all’italiana. Certo, i Big Data sono importanti e ne teniamo conto da tempo, l'intelligenza artificiale altrettanto, però non garantiscono dei benefici così tangibili per il cliente. Per il cliente è tangibile il fatto che la consegna arrivi puntualmente, rispettando prestazioni e qualità e che entro trenta giorni sia in grado di andare in produzione e la forza vendita sia in grado di commercializzare i nuovi prodotti, legati a un investimento certamente importante, con tempi garantiti. Il ‘Business Intelligente’ significa andare a parlare con tutti coloro che partecipano al progetto, andando a fluidificare i processi. Stiamo cercando di applicare anche delle procedure standard, ma nei limiti del ragionevole: siamo un'azienda piccola e non vogliamo irrigidire i flussi di lavoro e di pensiero. Oggi, grazie alla filosofia TWC®, abbiamo raggiunto l’apice dell’innovazione tecnologica: grazie al coinvolgimento di tutte le persone che lavorano in Working Process e di tutti i partner esterni, abbiamo superato i limiti convenzionali delle macchine.

Le nostre idee, si sono tradotte in veri e propri impianti all’avanguardia in grado di rispecchiare i nostri clienti sotto ogni aspetto». Come si concretizzano queste logiche nei risultati dell'azienda? «Il 2018 è stato un anno fantastico per noi, per la prima volta abbiamo superato i venti milioni di ingresso ordini, tenendo presente che l'anno precedente eravamo a undici milioni


Cambiando ufficio incontriamo alcune figure importanti e direttamente legate al TWC® adottato da Working Process, la filosofia di cui abbiamo parlato sin qui. «Samuele Speroni segue il processo di gestione della commessa, nel caso specifico quello del cliente tedesco Rauh SR Fensterbau GmbH che sembra prospettarsi come una mansione un po' impegnativa e innovativa e fa il lavoro di coordinamento tra tutte le figure, un ruolo determinante! E con Matteo Ramacci, che rappresenta la seconda generazione di CML, stiamo cercando di portare avanti una filosofia Kaizen: infatti, in questo ufficio ti vedi circondata da una serie di manifesti, che con i loro semplici concetti di visual rappresentano l’inizio del percorso TWT®. Sulle pareti, abbiamo illustrato ogni impianto con il layout e la scheda tecnica della macchina, con le specifiche tecniche, gli utensili, il software, le condizioni di vendita: è importante che queste cose vengano visualizzate, perché in una

riunione dove sono presenti tutti i responsabili non c’è l’idea di tutto quello che c’è da fare, invece così viene raffigurata la portata dell’impegno. Noi qui facciamo una riunione settimanale, dove aggiorniamo continuamente le varie parti operative perché è giusto che ogni attività di un’area funzionale impatti sempre su un’altra area e quindi tutti – i rappresentanti di ogni area – devono raccogliersi attorno a un tavolo per condividere le criticità. Nella riunione successiva si decide cosa fare, chi fa cosa, quando lo fa e che miglioramento porta. Visibilità pianificata nel raggio di un anno». Chiediamo a Matteo Ramacci quali siano i passaggi più delicati nel suo ruolo. «Mi occupo di coordinare le attività progressive, idealmente controllo quello che avverrà, il planning viene allegato all’ordine consegnato al cliente e questo implica che andranno rispettate le date di ogni step previsto. La seconda data più importante è quella della consegna al cliente».

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di ingresso ordini. Questo significa un incremento delle vendite di oltre il 50% che produrrà un forte aumento del fatturato. Abbiamo il 2019 occupato e come slot produttivi siamo ormai nel 2020, quest'anno produrremo diciotto impianti e gli altri andranno in produzione l'anno successivo. Stiamo cercando di capire come entrare anche in Cina dialogando con i più grossi rivenditori cinesi e abbiamo messo una bandierina anche nel mercato canadese, dove consegneremo un importante impianto».

! IN REPARTO Paolo Perservati ci mostra alcuni impianti pronti per la consegna. «Stiamo smontando questo impianto che abbiamo messo in accettazione la settimana scorsa, va al cliente Snidex AB in Svezia, un’azienda del Gruppo norvegese Dovista A/S, il più grande produttore al mondo di porte e finestre in grado di produrre con oltre 4000 addetti circa 6mila telai al giorno, poiché hanno consorziato le dieci più grandi aziende della Scandinavia. Questa invece è una macchina che andremo a consegnare tra venti giorni e andremo in accettazione, è Sarl FermenBois, un cliente francese. Questo è Menuiserie Zimmermann, un altro cliente francese». Poi ci troviamo di fronte all’impianto realizzato per Rauh, di cui ci era stata anticipata in ufficio l’entità del progetto molto impegnativo. «Questo di Rauh è un impianto molto molto particolare. La richiesta esplicita del cliente è stata la seguente: “io voglio lavorare con una macchina senza

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presidio”, il che implica che noi dovevamo prevedere un magazzino di stoccaggio IMML, Intelligence Magazine Multi Level, che può contenere 1500 pezzi con una stazione di carico; il cliente ha richiesto anche una macchina che all’occorrenza possa caricare in modo tradizionale. In questo modo è possibile immagazzinare le tipologie legnose più frequenti, gli spessori più ricorrenti e decidere di lavorare in modo sicuramente più produttivo e flessibile, caricando da un lato, oppure caricando dall’altro quando sono richiesti dei pezzi speciali. La cosa difficile è stata coniugare le due cose: l’impegno è stato quello di andare a integrare tutte queste parti in una macchina nella quale confluisse un’unica parte operativa».

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Questa macchina riesce a gestire sia flussi a lotto uno sia flussi di componenti più standard selezionando la propria operatività in base al tipo di flusso di alimentazione… «Non solo, ma è anche in grado di tenere conto dei vari tipi di legno utilizzati, anche su un unico prodotto: il nostro supervisore è in grado di gestire tutti questi prodotti. Ci sono altre aggiunte, il prodotto è alimentato dal magazzino, ma abbiamo su richiesta del cliente messo una stazione intermedia, dove andiamo a immagazzinare i pezzi e a forare e a intestare per fare i fori di giunzione in modo che gli elementi quando vengono caricati in macchina hanno già una prelavorazione ancora più produttiva e flessibile. Qui c’è l’altra zona di carico, ma la cosa più interessante è che questa ha un carico e uno scarico: può essere anche uno

scarico perché ci sono alcuni pezzi che possono essere scaricati prima – senza interrompere il ciclo – perché magari hanno delle caratteristiche diverse, pezzi speciali che normalmente richiedono più tempo per essere finiti. Questa macchina è lunga 20,5 metri. Un grande polmone contiene 1500 pezzi che vengono prelevati in automatico con un sistema a ventose. La scorniciatrice precede questo polmone di carico, i pezzi vengono caricati, vengono stoccati nel magazzino. Tutti i pezzi vengono manipolati con un sistema di carico a ventose e a depressione e vengono stoccati per pile affini nel magazzino che può ricevere qualsiasi tipo di legno in qualsiasi dimensione, sezione e larghezza. Ogni pezzo caricato viene codificato dal supervisore che registra dove viene depositato. Questo perché, contenendo il magazzino 1500 pezzi, più mix si ottiene più vantaggio si ha, ma è indispensabile che la macchina sappia cosa ha caricato, sia che abbia un codice oppure no. Questo magazzino andrà quindi a prelevare quello che serve in base alle richieste della commessa». E dato che ha già scansito quello che ha stoccato andrà a prelevare quella specifica morfologia di pezzi? «L’impianto alla fine li mischia e sistema in base alla sua comodità – ci spiega Emanuele Sbarufatti che presidia il centro di lavoro – poi però li andrà a tirare fuori in base a come servono alla macchina. L’operatore, in una macchina classifica la stessa cosa manualmente».


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Chiediamo a Emanuele Sbarufatti quando sia stato terminato questo impianto. «Questo impianto è stato terminato in questi giorni (29 gennaio 2019 ndr) e adesso stiamo testando tutte le configurazioni dei prodotti. Va tenuto presente che in questi giorni abbiamo quattordici prodotti con relative varianti da testare. Working Process fa i test di tutti i prodotti del cliente in sede per ridurre drasticamente i tempi di avviamento impianto». Il centro di lavoro che abbiamo di fronte è davvero grande e siamo curiosi di sapere che capienza abbia il magazzino utensili. «Sono 258 posti per utensili ma abbiamo soluzioni ancora più performanti. In fase di montaggio cinque elettromandrini sono in grado di montare un utensile ciascuno e lavorare contemporaneamente o indipendentemente, mascherando i tempi di attezzaggio e cambio utensili, pari a zero». «Qui abbiamo due assi C e poi abbiamo tre assi tiltanti – aggiunge Paolo Perservati –. Molte operazioni in profilatura vengono effettuate con le teste inclinate, in modo da poter avere benefici in termini di finitura, aspirazione e poi un angolo d’impatto più dolce – rispetto a una testa in verticale – può andare a velocità decisamente superiori, anche questa è una nostra prerogativa». Assieme agli utensilieri – precisa Emanuele Sbarufatti – si studia la formula migliore per ottimizzare le cicliche di pro-

cesso e cambio utensile in modo da ridurre ulteriormente i tempi di lavorazione». Infine, dopo tanto parlarne, l’impianto Rauh lo vediamo in funzione e Paolo Perservati ci illustra tutte le lavorazioni che compie. «I pezzi arrivati dal magazzino vanno alla stazione di taglio e di intestatura, poi, quando serve, viene effettuata la foratura, in condizioni normali un pezzo via l’altro. I pezzi vengono allineati e poi vengono posizionati dal manipolatore, carichiamo sempre più pezzi possibili sulle pinze di bloccaggio. Con dieci pinze lavoriamo dieci pezzi contemporaneamente.

Sonia Maritan e Paolo Perservati.

HEROES dall'alt

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Il primo ciclo è partito, prima lavora le teste, il profilo esterno poi quello interno, i pezzi lavorano tutti contemporaneamente. Smetteranno quelli e lavoreranno i pezzi in attesa già caricati sul manipolatore, quindi tempi zero di carico e attrezzaggio. Questo è un chiaro esempio di unione del concetto di linea

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Sonia Maritan con Massimo Schiavetta.

con quello di centro di lavoro, abbiamo una tecnologia che non è più Working Process e CML, ma sono diventate un tutt’uno. La flessibilità vera è sempre dettata dal processo: parlare di flessibilità sulla macchina dice poco, è scontato che possa fare tutto, è un concetto datato, scontato e acquisito! Mentre la flessibilità sul processo implica di poter gestire com-

Da sinistra a destra: Diego Ramacci, Paolo Perservati e Sonia Maritan.


messe in entrata e in uscita con cadenze diverse in modo da dar spazio a processi come la finitura, l’assemblaggio, la ferramenta eccetera». Sul finire, ci raggiunge anche Massimo Schiavetta che porta alla nostra attenzione il dialogo "tipo" con il cliente,

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ma anche quello ideale, quello da cui poi scaturisce, di fatto, un ordinativo. «Innanzitutto, credo sia necessario sapere quali sono le macchine che non c’erano prima, ad esempio, per fare il serramento minimale. Ed è fondamentale interpretare le necessità del cliente: sapere quante finestre produce al giorno e cosa sogna il cliente-produttore. Io credo che vorrebbe creare una finestra che rappresenti realmente una forte innovazione, ma per questo è necessario che qualcuno riesca a portare in pratica questa cosa, cioè la macchina che fa la produzione della finestra. Bisogna entrare nella visione del cliente, una vera e importante innovazione non può essere portata avanti da una sola figura, tutti devono essere coinvolti: legno, utensili, software, macchina. Qual è l’unico modo per inventare un sistema che renda obsoleto quello che è stato fatto fino a ieri? Vanno creati i presupposti per cui la finestra così com’era concepita prima diventi "inguardabile". Ecco che anche dal punto di vista del produttore acquisterà senso fare qualcosa di nuovo, e un cliente già attivo troverà vantaggioso fare un nuovo investimento». Con Paolo Perservati e Massimo Schiavetta ci lasciamo domandoci a vicenda quale variazione di tendenza sia in atto nel minimale. Ne riparleremo, ma a giudicare dai prodotti finiti che vedo installati, emerge un livello di tecnologia tale da rendere necessari impianti continuamente aggiornati e sofisticati.

THE CREATIVE MACHINE The technological flexibility of a Working Process system implies a link with the designer, with the design and with the very idea of a window. To the Working Process they design systems that give vent to creativity while remaining tied to the most concrete needs of the window and its performance: history has been reversed, now it is the machine that creates the window frame involving all the players.

Sonia Maritan con Diego Ramacci.

Siamo presenti a Ligna Padiglione13 - Stand C 40

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On the field Zacchello - Weinig Group www.zacchelloinfissi.it - www.weinig.com di Sonia Maritan

Dell’entusiasmo per la tecnologia tedesca la Zacchello Infissi non fa mistero, come raccontano Vania Zampieri e Lorenzo Zacchello ai nostri microfoni, e il peso del servizio non è inferiore alla qualità attribuita al centro di lavoro: una misura che deriva anche dall’iter razionale con il quale i tecnici hanno consegnato, avviato e monitorato il rodaggio dell’impianto. La falegnameria ha da sempre chiaro il livello qualitativo della propria produzione, come dimostrano i loro serramenti installati negli Anni 80 ancora in buono stato, oggi però Conturex Compact – di Weinig con il tecnico commerciale Rudolf Markt – ha cambiato la loro vita. “Da quando c’è Conturex mi sembra di essere in ferie: fa tutto lei”, ha affermato Daniele Zacchello!

ORMAI FA TUTTO “LEI” Quando ci si trova in una falegnameria con angolari e pezzi di legno sparsi in ogni angolo fin negli uffici, non si può che iniziare parlando di legno, un tema che mette a proprio agio tutti: Pietro Ferrari in visita all’azienda con me, Rudolf Markt in rappresentanza di Weinig, Vania Zampieri e Lorenzo Zacchello con i tre figli, che in un misto di timidezza e orgoglio raccontano la storia della loro impresa che si impasta inevitabilmente con la vita privata. A Fossalta di Trebaseleghe, in provincia di Padova, l’11 marzo scorso visitiamo così una realtà del tutto caratteristica, a conduzione familiare, figlia del suo territorio e come spesso accade unica nel suo genere, ed è proprio questo a rendere il tessuto imprenditoriale italiano inimitabile. «L'azienda nata nel 1983, produceva copritermosifoni, panche, porte da interno, finestre da esterno, faceva manutenzioni e altre piccole cose – racconta Lorenzo Zacchello –. Lavoravamo solo massello di Pino, Abete e Larice, il lamellare non era ancora in uso per la falegnameria. Oggi, invece, produciamo serramenti rigorosamente su misura di legno lamellare di varie specie legnose».

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'Come stanno' i serramenti degli anni Ottanta che ha installato allora? «Sono ancora in buono stato per gli standard qualitativi di quegli anni. Le vernici tixotropiche allora in uso, però, erano troppo rigide e con il tempo questo poteva provocare uno sfogliamento degli strati di vernice. Fortunatamente in quel senso si sono fatti notevoli balzi in avanti, soprattutto con l’arrivo di prodotti all’acqua che garantiscono maggior durata nel tempo e resistenza agli agenti atmosferici. E pensare che proprio a causa delle vernici tixotropiche ventisei anni fa, quando ancora ci occupavamo direttamente del ciclo di verniciatura, si è verificato un incendio che ha distrutto completamente la nostra azienda». «Da allora abbiamo scelto di affidare la verniciatura a una

Da sinistra a destra: Rudolf Markt, Sonia Maritan, Vania Zampieri e Lorenzo Zacchello.

Da sinistra a destra Lorenzo Zacchello, Vania Zampieri e Sonia Maritan durante l'intervista.

ditta specializzata – aggiunge Vania Zampieri – ma prestiamo comunque molto attenzione a questa fase di lavorazione, facciamo dare una mano di vernice in più, perché al cliente arrivi la qualità». Insomma, ventisei fa dopo l’incendio, avete cambiato rotta? «Di fronte all’azzeramento totale dell’azienda, senza più un tetto sopra la testa, seduti su quattro sedie e circondati solo dalle macerie del capannone distrutto, ci siamo rimboccati le maniche e abbiamo deciso di investire sulla moderna tecnologia per dare nuovo slancio alla nostra attività.


SERVICE AND QUALITY

Abbiamo impegnato trecento milioni per la ricostruzione della sede produttiva e l’acquisto di nuovi macchinari». Legno di qualità, vernici performanti, ferramenta moderna, investimento in tecnologie evolute: un serramento di legno fatto ‘a regola d’arte’ non può costare poco! Il settore legno deve imparare a vendere bene il serramento di qualità. Che cosa è cambiato oggi? «Un tempo il problema non era vendere, bensì produrre… ora è l’esatto opposto! Il settore edilizio non è più florido come un tempo, a grandi lotti si sono sostituite unità abitative di dimensioni più ridotte – riprende Lorenzo Zacchello –. Inoltre, da un lato i clienti di oggi sono sempre più informati ed esigenti e, dall’altro lato, il numero dei competitors è cresciuto. Per restare al passo è necessaria una forte flessibilità di produzione, oltre alla qualità del prodotto e a un’adeguata e performante posa in opera». La Conturex Compact di Weinig è l’ultimo acquisto di agosto 2018? «Sì, ed è diventata la punta di diamante! Quando a Norimberga l'abbiamo vista, nel 2016, ci aveva subito colpito ma eravamo titubanti, dovevamo discuterne e capire se potesse fare al caso nostro. A essere sinceri ci preoccupava anche la distanza da Weinig, la cui casa madre è tedesca, e la possibile difficoltà di comunicazione. Poi abbiamo avuto modo di recarci in visita in una falegnameria in Austria e vedere la macchina al lavoro. Lì abbiamo capito che l’efficacia della macchina superava di gran lunga il potenziale ostacolo della lingua e abbiamo smesso di ve-

Quali vincoli sono stati superati per l’installazione di questo centro di lavoro? «Nel capannone c'è poco spazio – risponde Rudolf Markt –, quindi abbiamo dovuto adeguarci un po' anche alle misure del reparto produttivo, e poi accertarci che Conturex Compact potesse fare tutti i prodotti dell’azienda». Si tratta di tipologie di serramento particolare come lo “speciale”: l’oblò, l'arco, etc? «Sono certamente realizzabili anche i prodotti “speciali” di ogni tipo – acconsente Lorenzo Zacchello –, la macchina è sempre pronta a tutto, sono disponibili venti diversi modelli di serramento e l’alto livello di finitura è costante per ciascuno di essi». «Si riesce a personalizzare il serramento in base alla richiesta del cliente» – aggiunge Vania Zampieri.

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Zacchello Infissi makes no secret of the enthusiasm for German technology, as Vania Zampieri and Lorenzo Zacchello tell our microphones, and the value of the service is not inferior to the quality attributed to the work center: a measure that also derives from the rational process with which Weinig technicians delivered, started and monitored the plant break-in. The joinery has always made clear the quality level of its production, as shown by their windows and doors installed in the 80s, which are still in good condition, but today Conturex Compact - by Weinig, with its technical salesman Rudolf Markt - has changed their lives. "Since there is Conturex it seems to me to be on vacation," said Daniele Zacchello!

derlo come un problema. Da quel momento è cominciata la trattativa vera e propria».

Approssimativamente, possiamo stimare una produzione media di venti serramenti al giorno? «Sì, va tenuto in considerazione che la nostra non è una linea industriale, perché la volontà è quella di preservare l’identità artigianale che ci contraddistingue fin dagli inizi. Questa è anche la caratteristica che ci permette di offrire

Il Conturex Compact di Weinig acquistato la scorsa estate.

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On the field Zacchello - Weinig Group www.zacchelloinfissi.it - www.weinig.com

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molte personalizzazioni, cosa molto difficile nelle grandi produzioni seriali, ciononostante il ritmo produttivo rimane incalzante – dichiara Lorenzo Zacchello –. Oltre al cliente privato e alle imprese edili lavoriamo anche per altri falegnami e siamo in grado di servirli con rapidità». Dunque, lavorate conto terzi assicurando una qualità maggiore del prodotto finale grazie alla tecnologia sofisticata di cui disponete, e fornite anche le relative garanzie? «Circa il 20% della nostra produzione è dedicata ai falegnami, a cui forniamo un prodotto grezzo o finito secondo le loro esigenze. Li seguiamo fornendo loro supporto tecnico e la garanzia di prodotti certificati».

Come si dipana il layout produttivo? «Tutto inizia dall'ufficio, con il contratto e la conferma d'ordine – racconta Lorenzo Zacchello –. Da lì, la commessa viene elaborata e trasmessa alla Conturex. I pezzi vengono sezionati, controllati da un operatore, e poi inseriti in macchina. Quest’ultima procede in completa automazione ed è in grado di operare senza presidio umano, che si rende necessario solo per questioni di sicurezza. Si possono programmare un tot di ore di lavoro, questo fa si che il ciclo produttivo non si interrompa neanche negli intervalli di pausa pranzo».

Il vostro entusiasmo per la tecnologia tedesca e per l’acquisto di Conturex Compact è davvero palpabile: i risultati sono, in effetti, concreti! «Grande puntualità e precisione nelle fasi di consegna, di montaggio e di messa in funzione della macchina – conferma Lorenzo Zacchello –, tale è la soddisfazione che alla fine non ricordo più il costo della macchina, che richiederà un paio d'anni per essere ammortizzato». «Ci siamo sentiti fin da subito in buone mani» – sottolinea Vania Zampieri –. «La macchina non si è mai fermata da agosto» – la incalza Lorenzo Zacchello –.

Questa tecnologia vi ha indotto a rivedere la fattura del vostro serramento: con la Conturex Compact è possibile fare qualcosa che prima non si poteva realizzare? «Sì, abbiamo migliorato nella qualità, nella finitura, nella precisione – racconta Lorenzo Zacchello –. I pezzi che prima dovevano necessariamente essere eseguiti a mano, ora vengono realizzati dalla macchina. La grandezza della Conturex sta nella sua estrema flessibilità anche in relazione alle dimensioni dei pezzi. Può lavorare un traverso di quattro metri e cinquanta, facendo una ripresa senza difetti. Anche in termini di sezioni la forbice è ampia, passiamo da sezioni molto larghe a sezioni molto strette – in linea con la tendenza minimalista del mercato – con molta facilità». «C'è anche un basso rischio riguardo ai possibili infortuni» – Aggiunge Vania Zampieri –.

Chiediamo, a questo punto, a Rudolf Markt quale sia il segreto della Weinig! «Il software è molto importante, far partire una macchina non è difficile, ma poi bisogna farla lavorare bene. Bisogna dare l'appoggio giusto al cliente. Abbiamo creato un software di controllo remoto con personale che parla italiano».

Questo inverte totalmente il modo di lavorare e di concepire il prodotto: con tecnologie così prestanti, moderne e veloci, anche l'architetto si sta avvicinando di più a chi produce e quindi l'intermediazione fra gli operatori della filiera si è snellita! «Non è più il falegname che va a proporre la finestra, ma è il cliente stabilisce la fattura finestra». – conferma Rudolf Markt –


Infine, andiamo a vedere la Conturex Compact firmata Weinig e in officina troviamo Daniele, il figlio di Lorenzo Zacchello. «Da quando c'è la Conturex mi sembra di essere in ferie: fa tutto lei – esordisce Daniele Zacchello –. Arriva il semilavorato, pretagliato e piallato, poi l’operatore a bordo macchina controlla la sequenza sulla base di una lista di taglio e carica i pezzi sul magazzino frontale. Successivamente la macchina controlla spessore, sezione e lunghezza. Superata questa fase, i quadrotti entrano nel ciclo di lavorazione e il centro di lavoro fa tutto in automatico. Una volta completate le varie operazioni, i pezzi finiti vengono immessi nel magazzino in uscita. Quando la macchina scarica per noi la finestra è finita, c'è solo da levigarla. In meno di mezzora anche questa operazione viene conclusa». L’entusiasmo di chi lavora direttamente sulla macchina è sempre più evidente. «Mi ha facilitato moltissimo la vita, perché da molte fasi di lavorazione siamo passati a una. Mentre prima le lavorazioni venivano fatte su più macchine e in più riprese del pezzo, ora abbiamo una sola fase in cui Conturex fa tutto il lavoro. Due giorni prima dell’arrivo dell’impianto abbiamo dovuto smantellare la vecchia linea ed eravamo preoccupati circa il processo di insediamento e primo funzionamento della nuova macchina, temevamo sarebbe stato lungo. Invece, nell’arco di tre settimane, la Conturex era

pronta per lavorare senza difficoltà tutti i modelli di serramenti progettati, proprio come promesso da Weinig. È stata la minuziosa pianificazione che i tecnici di Weinig hanno effettuato nei mesi precedenti che ha reso l’installazione così facile, certo non sono mancate le problematiche, ma interfacciandosi anche con i professionisti di Leitz sono state prontamente ed efficacemente risolte».

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Qual è il vostro target di riferimento? «Noi ci rivolgiamo al progettista, l’architetto, il geometra o l’utente finale e il prodotto lo seguiamo dalla firma del contratto fino all'installazione – risponde Lorenzo Zacchello –. Spaziamo dalle realizzazioni più moderne al restauro di ville antiche».

L’impianto è molto compatto! «Siamo dovuti intervenire soprattutto per la lunghezza e per lo spazio – precisa Rudolf Markt – per il resto l’impianto è abbastanza standard». Infine, facciamo una foto con la famiglia al completo: Vania Zampieri, Lorenzo Zacchello e i figli Daniele, Aurora ed Elena, oltre alla piccola creatura che mostra i tratti somatici degli Zacchello; una garanzia della terza generazione che cresce e rassicura riguardo alla longevità di Zacchello Infissi s.r.l..

Da sinistra a destra: Rudolf Markt, Elena Zacchello, Vania Zampieri, Lorenzo Zacchello, Aurora Zacchello, Daniele Zacchello con il primogenito e Sonia Maritan.

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SEMPLICE E COMPATTA

Le più recenti soluzioni BiesseGroup per il serramento conciliano semplicità d’uso e prestazioni : il nuovo multicentro WinLine 16 produce standard e speciali con la massima semplicità. Il legno profuma, ha colori differenti in base al taglio e non e mai uguale, per questo ogni prodotto realizzato in legno e un pezzo unico. È il materiale da sempre preferito dagli artigiani che ne conoscono i segreti, i pregi e i difetti e sanno trasformarlo in prodotti di qualita, funzionali e belli. È sicuramente il materiale piu gradevole che si possa usare per la

di Pietro Ferrari

Preview Ligna Biesse Group www.biessegroup.com

Biesse Win Line 16.

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La fresa in azione.

realizzazione dei serramenti, in grado di dare calore e bellezza all’ambiente in cui e installato. Negli ultimi anni, non a caso, tutti i produttori di serramenti di altri materiali hanno cercato di imitarne la finitura, ma nessun materiale e in grado di “emozionare” come il legno. In passato i falegnami lavoravano il legno avvalendosi di at-


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Lavorazione di curvi su centri di lavoro Biesse.

trezzi manuali e tecniche tradizionali che richiedevano lunghi tempi di esecuzione. Le tecnologie di oggi offrono a tutte le aziende manifatturiere, grandi e piccole imprese che hanno spesso i tratti tipici delle aziende artigiane, la possibilita di evolvere attraverso un cambiamento che semplifica e ottimizza le fasi di progettazione e produzione. Biesse, azienda leader nella tecnologia per la lavorazione di legno, progetta, realizza e distribuisce soluzioni tecnologiche che valorizzano e supportano l’abilita tecnica e la

conoscenza dei processi e dei materiali. Tra le ultime novita nel campo delle macchine dedicate alla lavorazione dei serramenti emerge WinLine 16. WinLine 16 e il nuovo multicentro dedicato agli artigiani e alle piccole industrie che vogliono aumentare la loro produzione e alla media e grande industria per realizzare piccoli lotti fuori misura o rifacimenti. Produce serramenti standard e speciali, compresi gli archi, con la massima semplicita mentre l’operatore si dedica ad altre attivita.

WINLINE 16: SIMPLE, COMPACT AND PRECISE WITHOUT DEMANDING OPERATOR SUPERVISION Wood has a smell of its own and colours that can vary depending on how it's cut. No two pieces are alike, making every product unique. As a material, it has always been beloved by artisans, who know its strengths, weaknesses and secrets and knowingly craft beautiful and functional products from wood. Wood is certainly the most welcoming material one can use for doors and windows offering a touch of warmth and beauty to any environment. It's no surprise that in recent years every producer manufacturing doors and windows with materials other than wood has attempted to imitate wood in some way, but none can compare to the real thing. The carpenters of the past crafted wood using manual tools and traditional, but time-consuming, techniques. Today's technologies provide all manufacturing companies - including both large and small businesses, which often have features that are typical of artisan producers - with the opportunity to evolve and grow, through a process of change which simplifies and optimises the design and production phases. Biesse is a leader in wood machining technology. The company designs, produces and distributes technological solutions that enhance the technical skills and know-how of those who work in the field. WinLine 16 stands out among recent developments in the world of machining dedicated to doors and windows.

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www.zaffaroni.com di Franco Riccardi Preview Ligna Mario Zaffaroni & Figli

INNOVAZIONE TRASVERSALE Fedele alla tradizione ormai consolidata negli anni, la Zaffaroni di Turate (Como - Italia) rinnova la propria presenza alla fiera internazionale Ligna in Hannover presentando innovazioni nell’ambito della sezionatura multilame trasversale. Oggetto di alcune tra le ultime e inedite installazioni del fabbricante di macchine sono la sezionatrice multilame trasversale con albero superiore serie “MSR-TR”. Come per la ormai nota e fortunata serie “MSR”, la recentemente nata sfrutta la presenza di un albero portautensili con capacità fino ai 1.900 mm per la sezionatura trasversale o troncatura di elementi senza alcuna dimensione minima di taglio. Il sistema di traino è stato risolto con delle cinghie dentate di precisione e tasselli spintori che assicurano la squadra degli elementi da sezionare. Mentre l’alimentazione delle barre a troncare è affidata a una tramoggia verticale alimentata sia manualmente che automaticamente. Differente applicazione interessa invece la neonata serie “MTT” che soddisfa le esigenze di sezionatura trasversale o troncatura di volumi industriali di barre già

TRANSVERSAL INNOVATION

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Faithful to the tradition consolidated over the years, the Zaffaroni of Turate (Como - Italy) renews its presence at the international fair Ligna in Hannover presenting innovations in the field of transversal multi-blade cutting. Object of some of the last and unreleased installations made by the machine manufacturer, is the crosswise multi-blade saw with topspindle "MSR-TR" series. As for the now well-known and successful "MSR" series, the recently-born series exploits the presence of a tool holder spindle with capacity up to 1900mm for transversal cutting or parts sawing without any minimum cutting size. The feeding system has been solved with precision toothed belts and pushing dogs that ensure the precise squareness of the elements to be cut. While the loading of the bars is entrusted by a vertical hopper that could be fed manually and automatically both.


In questa occasione la serie è stata arricchita di un’unità a forare modello “5f2” con mandrini verticali e orizzontali indipendenti per risolvere le esigenze di foratura anche passante nella produzione di pensili e fusti per l’arredamento. In queste fotografie: la sezionatrice multilame per tagli trasversali “MTT”. La sezionatrice multilame per tagli trasversali “MSR-TR”. Il carrello porta-teste con unità a forare tipo “5f2”. Il Centro di lavoro per il “Folding” serie “STM”.

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avvolte con pellicole decorative di differenti materiali e geometrie. Il sistema di trasporto a cinghie con tasselli spintori offre i pezzi da lavorare alle teste superiori che indipendentemente posizionate alla quota programmata sezionano le barre in elementi fino a un minimo di 400 mm di lunghezza. La presenza di unità a incidere assicura sempre il taglio ottimale senza scheggiatura in fase di uscita dell’utensile, specialmente con geometrie e con i più difficili materiali di rivestimento. A completamento di questa serie di novità l’azienda segnala anche il continuo rinnovamento della serie di centri di lavoro “STM” dedicati alla tecnologia del “Folding”.

On the other hand, the new "MTT" series satisfies the requirements of transversal sawing or cutting-off of industrial volumes of bars already wrapped with decorative films of different materials and geometries. The belt transport system with pushing dogs offers the workpieces to the top-sawing heads that, independently positioned at the programmed quote, cut the bars into elements down to a minimum of 400mm in length. The presence of engraving units always ensures optimal cutting without chipping during the tool exit, especially with geometries and with the most difficult coating materials. To complete this series of innovations, the company also reports the continuous renewal of the series of "STM" working centers dedicated to the "Folding" technology. On this occasion, the series has been enriched with a “5f2” model drilling unit featuring independent vertical and horizontal spindles to solve drilling requirements, including passing-through holes in the production of hanging furniture and furniture cabinets.

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90mila visitatori con un 10% dall’estero per MADE expo a Milano, la manifestazione di riferimento per l’edilizia e l’architettura che si è conclusa a Milano sabato 16 marzo con la presenza di circa 900 espositori su 47.500 m2 di superficie netta espositiva. L’intenso dibattito che si è sviluppato nei giorni di fiera sulla necessità di sbloccare i cantieri per un rilancio dell’economia e dare una spinta al PIL ha contribuito amettere l’argomento al centro dell’agenda politica.

di Beatrice Guidi Exhibition MADE expo

www.madeexpo.it

UN APPUNTAMENTO CENTRALE PER IL MERCATO DELL’EDILIZIA

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Una manifestazione caratterizzata da segnali incoraggianti la nona edizione della più importante manifestazione in Italia per l’edilizia e l’architettura. Il dibattito, che si è sviluppato sulla necessità di sbloccare i cantieri e dare impulso all’edilizia per rilanciare l’economia, ha contribuito a met-

tere questi argomenti al centro dell’agenda delle politiche governative. Il mondo delle costruzioni vuole rilanciare il settore dimostrando di essere pronto a un cambiamento nel segno dell’innovazione guidato da comfort, sicurezza, sostenibilità e tecnologia e volendo in questo modo contribuire a fornire un impulso all’economia nazionale. Questi sono i segnali di fiducia e volontà di guardare al futuro con ottimismo emersi dalla nona edizione di MADE expo, confermati anche dai dati diffusi dall’Osservatorio ANCE sul mercato delle costruzioni 2018 che registrano una variazione positiva dell’1,5% del fatturato (128 miliardi di euro) sull’anno precedente. La manifestazione di riferimento per l’edilizia e l’architettura si è conclusa a Milano sabato 16 marzo con la presenza di circa 900 espositori su 47.500 m2 di superficie netta espositiva, e ha registrato più di 90.000 presenze, di cui circa il 10% straniere. La manifestazione è in corso di certificazione ISFCERT. Una manifestazione all’insegna della sostanza e della qualità, dal tema portante della “Qualità dell’abitare” all’alto livello di prodotti e soluzioni nell’edilizia, negli


Alcune immagini rappresentative dell’edizione di MADEexpo che si è conclusa a Milano il 16 marzo scorso.

! MADE EXPO 2019, GUARDANDO AL FUTURO La componente fieristica è stata integrata, come da format distintivo di MADE expo, da un intenso programma di formazione tecnica e culturale con oltre 250 tra eventi e convegni che hanno visto intervenire esperti di diverse discipline e grandi nomi dell’architettura quali Mario Cucinella, Renzo Piano BW, Andreas Kipar, One Works, Snøhetta coinvolgendo più di 14.000 persone di cui 6.000 nel solo programma di convegni BuildSMART! Numerose personalità istituzionali hanno voluto testimoniare la loro vicinanza e supporto alle imprese presenti a MADE expo quali il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Giancarlo Giorgetti, il Ministro per il Sud Barbara Lezzi, il Vice Ministro allo Sviluppo Economico Dario Galli, i Sottosegretari del Ministero dello Sviluppo Economico Davide Crippa e

Michele Geraci, il Presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, il Sindaco di Milano Giuseppe Sala e una nutrita rappresentanza di parlamentari ed europarlamentari. «L’edizione 2019 di MADE expo ha dimostrato tutto il valore di una filiera chiave per lo sviluppo del Paese grazie a un’attenzione sempre maggiore verso la sostenibilità ambientale e l’edilizia verde. Negli ultimi anni c’è stato un forte impulso del settore verso la riqualificazione: ecobonus, sisma-bonus e bonus verde hanno favorito gli investimenti dei cittadini. Misure che possono continuare a svolgere un’azione fondamentale se saranno stabilizzate e allargate alla riqualificazione urbana. Per questo è fondamentale che le istituzioni mettano in atto politiche di sostegno e sviluppo per l’edilizia privata che, oltre a supportare le PMI, garantirà al nostro Paese nuovi posti di lavoro e un ruolo guida nella lotta al cambiamento climatico con città sempre più green e sostenibili», spiega Emanuele Orsini, Presidente di FederlegnoArredo. «MADE expo si è confermato il luogo delle connessioni per il mondo dell’edilizia e del design funzionale. Una sede nella quale costruire e consolidare rapporti con il mercato e rafforzare il dialogo con le istituzioni. Ogni comparto ha dato il suo contributo in ottica collaborativa con gli altri dimostrando che le costruzioni possono essere un elemento di propulsione e dinamismo per l’economia italiana», dichiara il Presidente di MADE expo Massimo Buccilli. «Le imprese che hanno aderito a MADE expo si sono presentate al meglio credendo nel nostro progetto e hanno portato soluzioni frutto di creatività, concretezza e tanta ricerca e sviluppo. Avendo constatato l’elevato grado di interazione che si è sviluppato in questi giorni di fiera, siamo sicuri che i numerosi operatori qualificati nazionali e

sistemaserramento - giugno 2019

interni e finiture e nell’involucro e serramenti che sono stati portati all’attenzione di progettisti, imprese, contractor, distributori e operatori specializzati quali i serramentisti. Un luogo di incontro per tutti gli attori della filiera dove i materiali e le soluzioni sono state davvero “vissute” e toccate con mano, un volano di relazioni da consolidare nel breve e nel lungo termine. Questo anche per i 180 progettisti, contractor e buyer provenienti da più di 20 Paesi che, grazie al supporto strategico di ICE, hanno potuto sviluppare più di 1.000 incontri b2b con le aziende italiane espositrici durante MADE expo.

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internazionali che hanno preso parte alla manifestazione abbiano apprezzato la qualità dell’offerta e la professionalità degli espositori», conclude Giovanni Grassi, Direttore Generale di MADE. L’appuntamento è per la decima edizione di MADEexpo che rappresenterà nel 2021 un anniversario speciale.

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ENCOURAGING SIGNS FOR MADE expo The ninth edition of the most important construction and architecture event in Italy ended with encouraging signs. The debates which centred on the need to unblock building sites and relaunch the construction sector in order to boost the economy helped put these issues at the top of government policy agendas. Milan, March 18th 2019. The construction world is keen to re-launch the sector by showing itself ready for change marked by innovation and driven by comfort, safety, sustainability and technology and thus contributing to boosting the national economy. These are the signs of confidence and willingness to look to the future with optimism that emerged from the ninth edition of MADE expo, also confirmed by the data released by the ANCE Observatory relating to the 2018 construction market which recorded a positive increase of 1.5% in turnover (128 billion) compared to the previous year. Italy’s most important building and architecture event ended in Milan on Saturday 16th March with the presence of around 900 exhibitors to 47,500 square metres of exhibition space and more than 90,000 visitors of which about 10% were from abroad. The event is currently undergoing ISFCERT certification. The intense debates that took place during the event on the need to unblock building sites in order to boost the economy and GDP helped put the topic at the top of the political agenda. The event was notable for substance and quality, from the principal theme of “Quality of living” to the high level of products and solutions in construction, interiors and finishes and in claddings, doors and windows that were brought to the attention of designers, companies, contractors, distributors and specialized operators such as window and door manufacturers. A meeting place for all those involved in the sector where materials and solutions have been truly “experienced hands-on”, both seen and touched and a driving force for relationships to be consolidated in both the short and long term. The same also applies to the 180 designers, contractors and buyers from more than 20 countries who, thanks to ICE's strategic support, were able to have more than 1,000 B2B meetings with Italian exhibiting companies during MADE expo. As is normal with MADE expo’s distinctive format, the event was integrated with an intense technical and cultural training programme with over 250 events and conferences featuring the participation of experts from different disciplines and big names in architecture such as Mario Cuci-

nella, Renzo Piano BW, Andreas Kipar, One Works and Snøhetta involving more than 14,000 people, 6,000 of whom in the BuildSMART conference programme alone! A number of institutional figures were keen to show their support for the companies present at MADE, including Giancarlo Giorgetti, Undersecretary to the Cabinet President, Barbara Lezzi the Minister for the South, Dario Galli the Deputy Minister for Economic Development, Davide Crippa and Michele Geraci Undersecretaries at the Ministry for Economic Development, Attilio Fontana the President of the Lombardy Region, the Mayor of Milan Giuseppe Sala and a large representation of parliamentarians and MEPs. “The 2019 edition of MADE expo demonstrated the value of a key supply chain for national development thanks to increasing attention to environmental sustainability and green construction. In recent years there has been a significant movement in the sector towards redevelopment: eco-bonuses, earthquake bonuses and green bonuses have encouraged investments by ordinary people. These measures can continue to play a fundamental role if they are established and extended to urban redevelopment. For this reason it is essential that our institutions provide political support and development for private building that in addition to supporting SMEs will guarantee new jobs for the country and a leading role in the fight against climate change with increasingly green and sustainable cities” explained Emanuele Orsini, President of FederlegnoArredo. "MADE expo has been confirmed as the focus for connections for the world of construction and functional design and a venue in which to build and consolidate relationships with the market and strengthen dialogues with institutions. Each sector has made its contribution from a collaborative point of view with others demonstrating that construction can be a propulsive and dynamic element for the Italian economy ", declared MADE expo President Massimo Buccilli. “Those businesses that were at MADE expo have appeared in the best possible light by believingin our project as well as bringing solutions that are the result of creativity, seriousness and a vast amount of research and development. Having noticed the high level of interaction that developed during the event, we are sure that the numerous highly qualified national and international players who took part appreciated the quality of what was on offer and the professionalism of the exhibitors" concludes Giovanni Grassi, MADE expo General Manager. Everything now points towards the next edition of MADE expo, eagerly anticipated as it represents the event’s 10th anniversary.



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