025_SistemaSerramento_2019

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ISSN 2283-7213

SERRAMENTO

Poste Italiane spa - Sped. Abb. Post. - D.L. 353/2003 (Convertito in legge 27/02/2004 n. 46), art. 1, comma 1 - LO/M/ - euro 10,00 - In caso di mancato recapito rinviare all’ufficio CMP Roserio (Mi) per la restituzione al mittente che si impegna a pagare la relativa tariffa - Editrice webandmagazine s.r.l. - Via Valla, 16 - I-20141 Milano - www.webandmagazine.media

SISTEMA

NU M ER O 25 - SETT EM B R E 2019

! Il design chiama il legno, secondo Adello Negrini ! L’autodeterminazione della trasmittanza termica ! Quale sarà l’obiettivo principale dell’utensile? ! PVC sostenibile: cresce il volume del suo riciclo ! Nella città dei fiori rinasce l’Hotel Miramare ! Foggia e dimensioni della finestra nella storia

! Le nostre interviste a Christian Mango, Enrico Scarpa e Gianluca Toppi LA RIVISTA TECNICA DEL SERRAMENTO E DEI MATERIALI: ACCIAIO, ALLUMINIO, COMPOSITO, LEGNO, OTTONE, PVC E VETRO






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Summary www.webandmagazine.media - www.webandmagazine.com

numero 25 settembre 2019

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editoriale LA CASA-SERRAMENTO di Sonia Maritan

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opinion NON C’È DUBBIO: IL DESIGN CHIAMA IL LEGNO di Adello Negrini

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convention PVC CRESCE IL VOLUME DEL RICICLO DEL PVC di Pietro Ferrari

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outlook LA LEGGE È LEGGE di Samuele Broglio

trend PVC APPUNTI SUL SERRAMENTO IN PVC di Pietro Ferrari

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INDUSTRY EXPERTS BLINDS by VANIN VANIN LA BELLEZZA VA AMMIRATA di Tania Vanin

market PVC I NUMERI DEL PVC IN ITALIA di Pietro Ferrari

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interview AGOSTINI GROUP LA FINESTRACOMPOSITA di Sonia Maritan


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interview CML FINISHING TECNOLOGIA E FINITURA di Sonia Maritan

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interview MANGO SEMILAVORATI LIGNEI SU MISURA di Sonia Maritan

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project CAFASSO “INFINITAMENTE” LEGNO di Pietro Vigna

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discussion WORKING PROCESS CG SERRAMENTI FRA TRADIZIONE E MODERNITÀ di Paolo Perservati

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identikit FINSTRAL IL MATERIALE PRENDE FORMA di Sonia Maritan

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identikit CMA ROBOTICS L’EVOLUZIONE DEL SERRRAMENTO HA 3 DIMENSIONI di Franco Riccardi

052

identikit ROVERPLASTIK QUANDO IL KNOW HOW È NEI DETTAGLI di Franco Riccardi

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identikit OKNOPLAST LUCE “SCORREVOLE” di Pietro Ferrari

056

identikit TWT UTENSILI TWT-STYLE di Mauro Zamberlan

062

indirizzi


direttore responsabile editor in chief architetto sonia maritan redazione@webandmagazine.com

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 Poste Italiane spa - Sped. Abb. Post. - D.L. 353/2003 (Convertito in legge 27/02/2004 n. 46), art. 1, comma 1 - LO/M/ - euro 10,00 - In caso di mancato recapito rinviare all’ufficio CMP Roserio (Mi) per la restituzione al mittente che si impegna a pagare la relativa tariffa - Editrice webandmagazine s.r.l. - Via Valla, 16 - I-20141 Milano - www.webandmagazine.media

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coordinamento generale general coordination franco riccardi logistica@webandmagazine.com ufficio grafico graphic layout ufficiografico@webandmagazine.com

numero 25 - settembre 2019 NU M E R O 2 5 - S E T T E M B R E 2 0 1 9

giornalisti journalist adello negrini, felice ragazzo, mauro zamberlan, pietro ferrari, pietro vigna, paolo ferrari, paolo perservati redazione@webandmagazine.com

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LA CASA-SERRAMENTO

di Sonia Maritan Editorial

Nell'era della digitalizzazione, conoscenza e knowhow sono a disposizione in tutto il mondo, costantemente, e il livello di qualità, ad esempio, nella produzione di finestre, viene innalzato a livello globale. Fra le tendenze mondiali nel design, l’uso sempre più elevato di materiali compositi rappresenta un dato significativo e la grande sfida è rappresentata proprio dalla varietà quasi illimitata di materiali, le più svariate superfici e decori, nonché gli advanced materials, che innalzano le possibili variazioni a un livello molto elevato. Da questo punto di vista ha attirato la nostra attenzione, in occasione della scorsa edizione di Made Expo, il Concorso di idee progettuali che esplora gli scenari del serramento futuro. Organizzato da Italserramenti con il Creative Industries Laboratory del Dipartimento Design del Politecnico di Milano ha permesso di mettere a fuoco alcuni trend dei prossimi Sonia Maritan con Pietro Ferrari, all’ultima edizione Ligna di Hannover. vent’anni, in particolare: i serramenti “intelligenti” e quelli “multifunzione” legati a un nuovo approccio sistemico del prodotto. Il vincitore, Gabriele Mundula, ci suggerisce che tra 40 anni non vedremo più “serramenti” in quanto tali, ma “case-serramento” con materiali performanti e produzioni in macro 3D. Il progetto Wallwindow parte da una analisi scientifica sulle trasformazioni che l’ambiente sta subendo a causa dei cambiamenti climatici e, in particolare riguardo al problema dell’innalzamento delle temperature globali, che ci impone di rispettare i bisogni del nostro pianeta. Il concetto di finestra intesa come elemento trasparente che funge da filtro tra esterno e interno verrà, secondo il progettista, presto superato per essere sostituito da un componente poliedrico e più performante, in grado di assolvere diverse funzioni contemporaneamente e che sia un valido supporto non solo per l’uomo ma soprattutto per l’ambiente. Un’idea innovativa di “serramentomuro”, possibile fondendo la tecnologia della stampa 3D con lo sviluppo e l’impiego di materiali innovativi del futuro come il grafene, un singolo strato della graffite, sottilissimo, che ha la capacità di diventare trasparente… Da un ateneo all’altro, il progetto ERC di Alfonso Pagani del Politecnico di Torino PRE-ECO svilupperà nuovi modelli matematici che renderanno possibile l’uso industriale dei materiali compositi VAT per l’aeronautica e non solo. Oggi è teoricamente disponibile una nuova classe di materiali compositi laminati, costituiti cioè da numerosi strati di materiali differenti combinati tra loro attraverso un processo di manifattura additiva: i compositi VAT (Variable Angle Tow), in cui le fibre di materiale, generalmente carbonio, sono disposte secondo direzioni curvilinee. Il progetto, altamente multidisciplinare, parte proprio dalla modellizzazione dei materiali compositi secondo una filosofia di progetto damage-tolerant. Le applicazioni aeronautiche di questa metodologia di produzione potrebbero produrre notevoli vantaggi dal punto di vista della sostenibilità ambientale, ad esempio, riducendo il consumo di carburante con un significativo miglioramento delle emissioni globali.

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Non sappiamo se queste considerazioni siano l’ennesimo frutto di un lungo amore per il materiale più bello del mondo, il legno: se così fosse, comunque, non ce ne faremmo un problema, anzi, ne saremmo lieti. Naturalmente si tratta solo di un’opinione personale dello scrivente, derivante dal suo lungo viaggio nel mondo della verniciatura applicata alla filiera dell’arredamento e dei componenti per l’edilizia.

di di Adello Negrini OPINION

NON C’È DUBBIO: IL DESIGN CHIAMA IL LEGNO

Adello Negrini, fra Rinaldo Guagnoni e Sonia Maritan, partecipa a una riunione intorno al legno dedicata a un gruppo di serramentisti piemontesi che hanno richiesto un convegno specifico sul tema.

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! LA “FIRMA” Resta il fatto, resi i dovuti e sinceri onori anche ai materiali di nuova generazione, “nuova” quanto al loro attuale utilizzo soprattutto nella serramentistica (acciaio, alluminio, pvc), materiali che “fanno gruppo” con il legno in vari comparti, con grande dignità e più che apprezzabili risultati che il design chiama il legno. Infatti, osserviamo che il legno continua a essere chiamato in causa allorquando il design

esige una “firma” che lo distingua e lo nobiliti, una “firma” che ancora una volta si chiama appunto “legno”. Una ragione ci sarà, se gli stessi materiali innovativi amano associarsi spesso al legno per goderne le virtù estetiche: la stessa verniciatura è non di rado “a effetto legno”, quasi non si voglia rinunciare a un tocco di autentico design. Arredo e legno sono da sempre insieme, quando l’impegno è “fare eleganza”.


Adello Negrini all’Agriturismo La Camilla a Concorezzo in provincia di Monza Brianza.

È per esempio noto da tempo, come un manufatto squisitamente tecnologico e storicamente costruito in acciaio e più recentemente anche in alluminio, nelle sue versioni più prestigiose, le automobili di lusso per intenderci, abbia all’interno componenti e rivestimenti che definire “di arredamento” non è esagerato: si pensi alle Poltrone Frau di pelle “primo fiore” della Lancia Thema “Ferrari” (il “mito” del Salone di Torino del 1986), quando ancora le nostre automobili non rischiavano di essere contagiate dalle maxidimensioni dei veicoli americani, per citare il caso forse più clamoroso, ma si pensi anche alle sottili lamine multistrato di legno pregiato, la radica di Frassino, Olmo, Pioppo, Mirto, splendidi per le venature e i disegni naturali, che rivestono il cruscotto, la consolle centrale e i pannelli delle porte di molte vetture di altissima gamma (la stessa Lancia Thema “Ferrari”, le Bentley, le Rolls-Royce, le Jaguar). ! DAI PASSEGGINI ALLA NAUTICA Ma non basta: i passeggini per bambini di Foppapedretti, che ovviamente indulgono oggi, non loro malgrado ma in termini intelligentemente evolutivi, all’utilizzo dei nuovi materiali, non rinunciano, in omaggio alla “tradizione lignea” che contraddistingue questa impresa che proprio al legno, alle sue forme, alle sue strutturazioni, deve la sua notorietà internazionale (è uno dei tre brand italiani più

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conosciuti al mondo), ci offrono inserti in legno che conferiscono loro il calore che la satinatura nera del telaio portante, per bella che sia, non può suo malgrado da sola trasmettere. Oggi persino la nautica, dopo il “tradimento” del legno perpetrato a favore della VTR (la vetroresina, plastica rinforzata dal vetro), sicuramente molto più adatta alle produzioni seriali (quando devono vincere i grandi numeri, gli stampi prevalgono sulla mano dell’artigiano carpentiere, un vero artista, ancora ricercato, valga il caso dei costruttori delle Gondole Veneziane), si ricorda del “primo amore”: significativo è il caso dei motori fuoribordo che equipaggiano una barca supertecnologica messa recentemente in mare, rivestiti, sulle quattro calotte bianche che li ospitano, in legno chiaro armonicamente accostato all’arredamento interno. ! FUNZIONALITÀ E DESIGN Per concludere, una considerazione non ultima in ordine d’importanza: “solo il legno”, ci si perdoni la perentorietà dell’affermazione, può fare design. L’acciaio, l’alluminio, il PVC, ottimi per strutture minimali (tipici sono i montanti e i traversi delle finestre e delle porte-finestre), consentono di realizzare meravigliosi serramenti che ci regalano cascate di luce: si tratta di “cornici” di alta qualità, sicuramente molto funzionali, capaci di isolare perfettamente l’ambiente interno e di offrire altre sorprendenti prestazioni. ! LA DOMANDA FINALE È una domanda volutamente provocatoria, e come tale, lo riconosciamo, forse esageratamente “di parte”: riuscireste a immaginarvi un Caravaggio in una cornice di alluminio?

Adello Negrini con Rinaldo Guagnoni.

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L’articolo evidenzia alcune errate interpretazioni relative alle modalità di determinazione della trasmittanza termica ribadendo che esiste la possibilità per le imprese di stabilire da sé – senza intervento di un Ente Notificato – i valori di Uf ai sensi della UNI EN 10077-2 tramite l'uso di software di calcolo dedicati, evidenziando lo stato di subordinazione della Norma UNI EN 14351-1 al Regolamento UE305/11. di Samuele Broglio

outlook

LA LEGGE È LEGGE Durante le mie varie peregrinazioni per l’Italia per tenere conferenze ho purtroppo sentito più volte strane interpretazioni relative alle modalità di determinazione della trasmittanza termica, in merito alle quali non concordo per nulla. Nello specifico mi è capitato più volte, a mio avviso troppe, di sentire che sul territorio si muovono alcuni soggetti i quali affermano che non vi è alcuna possibilità per le imprese di determinare da sé, senza intervento di un Ente Notificato, i valori di Uf ai sensi della UNI EN 10077-2 tramite l'uso di software di calcolo dedicati. Ciò non è vero in quanto in alcune particolari situazioni, per inciso abbastanza comuni in Italia, la possibilità di autodeterminare i valori di Uf esiste ed è chiaramente autorizzata dal quadro normativo-legislativo vigente. Al fine di chiaramente comprendere quali siano i diritti delle aziende in questa materia, è a mio avviso necessario effettuare una completa e oggettiva disamina di tale quadro, fatta la quale diverrà evidente chi può accedere alle semplificazioni di legge e in base a quali regole ciò possa essere fatto.

PREMESSA

È anzitutto necessario comprendere che la Marcatura CE non è imposta dalla Norma di riferimento (nel caso specifico la UNI EN 14351-1), la quale altro non è se non un semplice applicativo tecnico, ma dall'esistenza del Regolamento UE305/11 che, sostituendo la vecchia Direttiva 89/106CEE, crea l'obbligo legislativo relativo alla Mar-

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catura. Una Norma, infatti, non è nulla più di un atto tecnico ad adozione volontaria, il quale diviene obbligatorio solo e unicamente qualora essa sia richiamata all'interno di un documento legislativo, cosa questa che rende la Norma subordinata gerarchicamente alla legge che la richiama. Nel caso specifico della Marcatura CE il vincolo di subordinazione è ancora più rigido e profondo, in quanto le Norme Armonizzate relative ai prodotti da costruzione non sono semplicemente richiamate dal Regolamento che le adotta tal quali come scritte dall'Ente normatore, ma sono addirittura istituite dallo stesso; ciò in pratica significa che, a differenza di quanto accade nel caso di richiamo in legge tramite il quale una norma viene resa obbligatoria così come precedentemente e liberamente scritta dall'Ente normatore, nel caso dei prodotti da costruzione il Regolamento impone l'esistenza delle relative Norme prima che esse vengano scritte e fissa le regole fondamentali in base alle quali esse debbono essere scritte (e che se non rispettate portano al rigetto della Norma), creando quindi uno stato di subordinazione della Norma al Regolamento decisamente rigido e inviolabile. Ciò è chiaramente esplicato nella stessa Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea, in quanto regolarmente all'inizio della comunicazione della Commissione che aggiorna la lista dei titoli e riferimenti delle Norme Armonizzate relative ai prodotti da costruzione si legge che “In caso di conflitto, le disposizioni di cui al regolamento (UE) n. 305/2011 prevalgono su quelle delle norme armonizzate”; tale frase po-


trebbe sembrare inutile, in quanto parrebbe evidente che se una Norma esiste essa sia in perfetto accordo con il Regolamento che la istituisce, ma invece è resa obbligatoria dal fatto che a oggi ancora molte Norme sono state scritte nel rispetto della vecchia Direttiva la quale presentava alcune sostanziali differenze dal punto di vista procedurale rispetto al Regolamento creando così uno scollamento tra testo di legge e testo normativo.

PRECISAZIONE

Tra le Norme scritte “in ambiente Direttiva” e quindi non del tutto allineate con il Regolamento è compresa anche la UNI EN 14351-1 relativa ai serramenti, la quale sin quando non sarà stata riscritta nella nuova revisione (in corso di redazione) risulterà disallineata rispetto al Regolamento; ciò fa sì che, data la frase di cui alla Gazzetta Ufficiale di cui sopra, le risposte ai dubbi procedurali debbano andare cercate non solo nella Norma ma anzitutto nel Regolamento. Premesso ciò, tenendo conto anche di quanto scritto

nell'Allegato ZA della Norma e nei Mandati di riferimento, andiamo quindi a ricercare quali siano le modalità operative da applicare per la determinazione delle caratteristiche prestazionali dei serramenti esterni, caratteristiche tra le quali è compresa anche la trasmittanza termica. Dopo aver attentamente analizzato i necessari documenti, risulta che: 1. per quanto riguarda i serramenti esterni coperti da UNI EN 143451-1 le modalità di determinazione delle caratteristiche non legate alle vie di fuga sono quelle proprie del cosiddetto Sistema di Attestazione e Verifica della Prestazione (da qui in avanti definito come AVCP per brevità) di tipo 3 (vedi Allegato ZA della UNI EN 14351-1 e Mandato M101/M126); 2. la struttura dell'AVCP3 prevede che il fabbricante faccia eseguire le prove di tipo (ITT) presso un Ente Notificato e che possa redigere e gestire in autonomia il controllo produzione in azienda (FPC) (Regolamento 305/11, Allegato V, Punto 1.4);


outlook 3. la Norma prevede, come semplificazione da essa istituita in superamento alle clausole a suo tempo istituite dalla Direttiva, che le caratteristiche prestazionali derivanti da calcolo o tabella possano essere autodeterminate direttamente dal fabbricante, a patto che le basi su cui la determinazione si fonda siano controllate da un Ente Notificato; in pratica per la trasmittanza termica ciò significa che il calcolo di media di cui a UNI EN ISO 10077-1 può essere eseguito dal fabbricante, ma che i valori delle basi su cui esso si fonda (in pratica i valori dei singoli costituenti ossia Ug, Uf e psi_g) debbono venire determinati o quantomeno verificati da un Ente provvisto di notifica; 4. il Regolamento prevede che in caso una caratteristica di un prodotto abbia una prestazione già determinata e il cui valore sia stato riportato in una specifica tecnica armonizzata o in una decisione della Commissione, tale valore potrà essere considerato valido senza prove ulteriori (Regolamento 305/11, Art 36, Comma 1, Lettera a); 5. sempre il Regolamento prevede che le microimprese possano trattare i prodotti da costruzione a cui si applica l'AVCP3 mediante le procedure di cui all'AVCP4 (Regolamento 305/11, Art.37, rigo dal 6 all'8) purché si possa dimostrare tramite una specifica documentazione tecnica che le procedure utilizzate sono equivalenti a quelle previste nella Norma di riferimento (Regolamento 305/11, Art.37, rigo dal 12 al 13) e che altrettanto equivalenti sono i risultati (Regolamento 305/11, Art.2, Comma 15). Nella Norma Armonizzata tale clausola non è presente, ma ciò accade per la semplice ragione che, come scritto sopra, la versione della EN 14351-1 oggi in vigore è ancora scritta in risposta alla vecchia Direttiva nella quale tale clausola non era presente e quindi non poteva essere in essa riportata; 6. la struttura dell'AVCP4 prevede che il fabbricante possa gestire in autonomia sia le prove sul prodotto (ITT) sia il controllo di produzione in fabbrica (FPC) (Regolamento 305/11, Allegato V, Punto 1.5); 7. per microimpresa si intende un'impresa definita come tale nella raccomandazione della Commissione del 6 Maggio 2003 (Regolamento 305/11, Art.2, Comma 27) ossia quella che occupa meno di 10 persone (apprendisti e contratti di formazione esclusi) e ha un fatturato o un totale di bilancio inferiore ai 2mln di Euro (Raccomandazione n.2003/361/CE) Nota: la perdita dello status di microimpresa si ha solo qualora uno o entrambi i parametri siano stati superati per almeno due esercizi consecutivi.

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A fronte di quanto sopra si delineano quindi due situazioni di base: • non microimpresa, ossia al di sopra dei 10 addetti e/o al di sopra dei 2mln di Euro di fatturato: l'azienda non può fare altro che applicare rigorosamente il sistema AVCP3 e quindi ricorrere senza se e senza ma a un Ente Notificato per la determinazione delle caratteristiche. Per quanto riguarda la trasmittanza termica quest'azienda ha sostanzialmente due vie:  utilizzare i valori di Uf e di psi_g contenuti nelle appendici della Norma UNI EN ISO 10077-1 (essendo contenuti nelle appendici di una Norma richiamata nella Norma Armonizzata UNI EN 14351-1, questi valori si ritengono già determinati e quindi non ne necessita la nuova determinazione), acquisire il valore di Ug dal vetraio e quindi procedere autonomamente al calcolo del valore di Uw, come autorizzato dall'Allegato ZA della Norma, con le modalità di cui a UNI EN ISO 10077-1; il risultato però, visto l'utilizzo i valori Uf e psi_g forniti dalla UNI EN ISO 10077-1 i quali sono calcolati in maniera prudenziale, risulterà penalizzante dal punto di vista del risultato finale;  far determinare da un Ente Notificato i valori di Uf e di psi_g dei singoli nodi e poi, utilizzando tali valori in congiunzione con il valore Ug proveniente dal vetraio, procedere alla determinazione del valore di Uw con le modalità previste da UNI EN ISO 10077-1; tale procedura darà valori finali di Uw molto più favorevoli, ma obbligherà l'azienda a un sostanzioso esborso, soprattutto se si vorrà/dovrà coprire un ampio range di combinazioni nodo/materiale. • microimpresa, ossia al di sotto contemporaneamente dei 10 addetti e dei 2mln di Euro di fatturato: data la prevalenza delle clausole derivanti dal Regolamento su quelle riportate in Norma l'azienda potrà avvalersi delle prescrizioni di cui ad Art.37 del Regolamento, seppur non presenti in Norma, e quindi applicando l'AVCP4 determinare in proprio i valori prestazionali dei prodotti. Su questo argomento si riscontra una certa contrarietà da parte della Commissione Europea per quanto riguarda la determinazione di caratteristiche che richiedano una prova fisica (per esempio, la tenuta all'acqua) mentre nulla viene obiettato per quanto riguarda la determinazione per mezzo di calcoli; nel caso della trasmittanza termica l'applicazione dell'Art.37 permette alla microimpresa di autodeterminare i valori di Uf e psi_g tramite apposito software.


CONCLUSIONE

Preso quindi atto del fatto che ai sensi del Regolamento, e quindi ai sensi del documento legislativo che istituisce le Norme Armonizzate e che ha superiore gerarchia rispetto a esse, una microimpresa può provvedere in proprio e in toto alla determinazione del valore della trasmittanza termica sia dell’“aggregato serramento” che dei singoli elementi che lo compongono, rimane il problema di come rispondere alle prescrizioni del Regolamento stesso, e quindi di come dimostrare sia l'equivalenza di procedure richiesta dall'Art.37 che l'equivalenza di risultati richiesta dall'Art.2 comma 15. Utile a tale scopo può essere la procedura messa a punto da SBS e dallo stesso ente europeo descritta in un apposito Position Paper presentato alla Commissione Europea (vedi per informazione https://www.sbssme.eu/sites/default/files/publications/CE%20marking%20s olutions%20for%20construction%20microenterprises_SBS%20position%20paper.pdf); essendo però tale Position Paper pubblicato solo in lingua inglese ritengo utile darne un riassunto in lingua italiana. La procedura in questione si fonda su: • acquisto da parte della microimpresa di un software per la determinazione del valore di trasmittanza termica dei componenti con il metodo degli elementi finiti; tale software deve essere corredato di certificato di validazione ai sensi della UNI EN ISO 10077-2; • formazione del personale ai fini di garantire il corretto utilizzo del software: la formazione dovrà essere validata, internamente alla ditta senza l'intervento di soggetti esterni, tramite le stesse procedure utilizzate per la validazione del software precedentemente acquistato; • esecuzione dei calcoli dei componenti il serramento, con relativa redazione di un rapporto di prova a essi relativo; • riunione del certificato di validazione del software, della documentazione relativa alla formazione del personale e dei rapporti di prova in un unico fascicolo che dimostri il rispetto delle clausole fissate dal Regolamento. Ai sensi poi del Decreto 16 Giugno 2017 n°106, detto “Decreto Sanzioni”, che adegua la normativa nazionale al Regolamento 305/11 per l'azienda che voglia usufruire delle semplificazioni di cui ad Art.37 del Reg. 305/11 sarà necessario dimostrare formalmente la reale natura di microimpresa (vedi art.6 comma 5), richiesta meramente italiana

questa che però obbliga a integrare la procedura di cui sopra con un piccolo quantitativo di sana burocrazia “made in Italy”. Fortunatamente la rispondenza alla legislazione nazionale può facilmente venire raggiunta tramite la produzione e conservazione nella documentazione formale di copia del bilancio che attesti il non superamento del tetto dei 2mln di Euro di fatturato e di visura camerale che dimostri il numero di addetti. Ecco quindi che il quadro si fa chiaro e da esso si ricava senza ombra di dubbio che qualora una microimpresa, in grado di dimostrare di essere tale, voglia autodeterminare i valori di Uf e di psi_g essa potrà farlo e che tale possibilità è “benedetta” sia dalla legislazione nazionale che da quella comunitaria, e questo senza se e senza ma. Forse qualcuno, per motivi che mi sfuggono, non concorderà con quanto sopra, ma a costoro ricordo che “dura lex sed lex” vale in ogni caso, sia quando la dura lex impone alle aziende carichi burocratici che le forzano ad affrontare delle spese sia quando la stessa fornisce loro gli strumenti per ridurre i costi.


Nella città dei fiori uno dei protagonisti è l’Hotel Miramare The Palace, che sorge fra altri palazzi ottocenteschi di sapore liberty, il lussuoso albergo ristrutturato e riaperto al pubblico, il primo febbraio 2018, a pochi giorni dal festival di Sanremo. Campesato Serramenti è fra i fornitori e al rifacimento degli infissi di questa splendida opera architettonica ha contribuito anche Vanin con la Linea Legno nel modello classico: la persiana a stecca aperta. di Tania Vanin

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LA BELLEZZA VA AMMIRATA !

IL CONTESTO STORICO Dal 1870 l’Hotel Miramare ha visto passare nelle sue stanze teste coronate come quella della Regina Elena, statisti come Evita Peron e De Gaulle, artisti come Giacomo Puccini e Antonio Fogazzaro. A pochi giorni dalla settimana della kermesse canora del 2018, in occasione della sua inaugurazione, il Miramare The Palace aveva già registrato il tutto esaurito e il nuovo albergo rispondeva così al suo obiettivo primario: migliorare l’immagine dell’offerta turistica nei confronti di un target internazionale che cerca il lusso e servizi di qualità. All’interno dell’Hotel Miramare The Palace a Sanremo, in

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provincia di Imperia, si rimane incantati di fronte alla bellezza e allo sfarzo utilizzati per gli arredi caratterizzati sin nei dettagli da gusto e classe. Le 50 camere presenti nella struttura originaria sono state completamente rifatte e in parte destinate a suite e junior suite: per l’arredo delle camere è stato scelto un design minimalista con molti oggetti d’arredamento essenziali. Un look moderno, lussuoso e non invadente. A livello cromatico il bianco è dominante, tranne un contrasto netto con nero e rosso. A completamento dell’interior, un ristorante decorato con marmi di grande pregio e lampadari di cristallo, la piscina "a sfioro" con la vista sul mare e il grande parco tropicale con es-


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senze rare e palme tropicali nel quale l’edificio è immerso, che accoglie inoltre le due dependance e un grande living all’aperto ponendo considerevole cura anche agli spazi esterni divenuti veri e propri salotti a cielo aperto da vivere. Il biglietto d’invito più efficace di questa sontuosa opera è la sua facciata: elegante, sobria e proporzionata. L’architetto Matteo Rossi che ha curato il progetto, ha scelto per gli interni linee essenziali, colori pieni e caldi con prevalenza del bianco proprio come prosecuzione dell’esterno, e spazi ampi dove il vuoto è protagonista tanto quanto il pieno, in un’alternanza armonica. Un tratto che ricalca anche il disegno della facciata contraddistinta dall’alternanza dei pieni e dei vuoti, e questi ultimi sono le aperture, finestre rettangolari o ad arco di dimensioni importanti come lo è la loro fattura che nel rispetto del disegno e del materiale originario hanno ripreso vita.

LOOKING AT BEAUTY In Sanremo, the city of flowers one of the protagonists is the Hotel Miramare The Palace, which rises among other eighthundred-year-old palaces of Liberty style, the luxury hotel renovated and reopened to the public last year, on February 1st 2018, a few days before the festival of Sanremo. Campesato Serramenti is among the suppliers and Vanin with the Linea Legno in the classic model: the open slat shutter has also contributed to the renovation of this splendid architectural work.

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IL MATERIALE LEGNO La cultura si sposa sempre con il legno. È facile apprezzare il legno nella sua bellezza naturale, per come è in grado di migliorare la vita ogni giorno con il suo calore, con la sua eleganza e con la sua semplicità. Il legno ha il vantaggio di essere un materiale moderno e una fonte di approvvigionamento in grado di rinnovarsi sempre.

settembre 2019 - sistemaserramento

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industry experts blinds by Vanin

Si distingue per l’alto potere isolante nei confronti dell’ambiente esterno e grazie alle sue caratteristiche permette di mantenere costante il microclima interno degli spazi abitativi. Tuttavia, pur avendo vantaggi termici e caratteristiche inimitabili, le Persiane e gli Scuri di Legno sono diventate negli ultimi anni sempre più prodotti di nicchia, ricercati soprattutto nelle ristrutturazioni, per la sostituzione di oscuranti esistenti grazie alla loro totale personalizzazione. C’è un ritorno del prodotto artigianale, con linee, battute e curvature particolari, quasi impossibili da ricreare con altri materiali, e una attenta scelta del materiale che si è spostata soprattutto verso i legni lamellari, materiali che uniscono le caratteristiche di solidità proprie del legno massello alle possibilità di lavorazione, durabilità e uniformità come ad esempio per i lamellari di Meranti, Abete, Rovere e Accoya©. Vanin, in tutte le sue diverse tipologie di scuri e persiane, ha ottimizzato la produzione mantenendo i prodotti caratteristici e originali della cultura locale. Un esempio che incarna perfettamente il concetto che l’azienda vuole esprimere, di qualità e tradizione della Linea Legno, è appunta la commessa, oggetto di questo articolo, fornita a un suo cliente storico: Campesato Serramenti di Campodoro, in provincia di Padova, il quale ha prodotto e sostituito tutti gli infissi della struttura. L'edificio in questione, l'Hotel Miramare The Palace a Sanremo, è stato ristrutturato e modernizzato di recente con cura e attenzione del

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particolare mantenendo lo stile liberty originario di fine ‘800. Il suo involucro edilizio, il cui colore predominante è il bianco, si contraddistingue con linee essenziali e pulite, fra le quali marmi e cornici ad arco racchiudono i nuovi infissi laccati RAL 9010 compresi di oscurante esterno, rigorosamente di legno. Il modello che si è scelto di installare è la classica Persiana a Stecca Aperta, ma costruita in base a precise richieste atte a rispecchiare le caratteristiche del modello esistente: un’intelaiatura di traversi e montanti da 84 mm circa racchiudente una griglia di stecche inclinate fisse di 46 mm che permettono il passaggio naturale di luce e aria anche ad ante chiuse; montanti centrali da 50 mm inseriti all’interno dei vani che oltre a dividere le stecche per soddisfare un’esigenza estetica, contribuiscono anche alla stabilità delle ante. La ferramenta di sostegno e chiusura, anch’essa in tinta RAL 9010 come le ante, è stata predisposta in base al tipo di applicazione a murare senza battute e con telaio perimetrale e come le persiane è stata posizionata in corrispondenza dei cardini esistenti già presenti in cantiere.


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Dall’interessante resoconto che segue emerge che il PVC cresce con un'evoluzione verso lo sviluppo sostenibile, anche se richiede un cambio di mentalità, affrontando una serie di sfide chiave. Quattro primari produttori di profili – Deceuninck, Finstral, Salamander Industrie Produkte e Internorm – hanno ricevuto il VinylPlus® Product label e sono state 650.000 le tonnellate di PVC trasformate in Italia nel 2018.

CRESCE IL VOLUME DEL RICICLO DEL PVC

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di Pietro Ferrari Convention PVC

Un massimo storico: quasi 740mila tonnellate di PVC riciclate nel 2018, in crescita del 15,6 per cento rispetto al 2017.

Il pubblico del convegno.

Nel 2018 VinylPlus®, l'Impegno Volontario per lo sviluppo sostenibile dell'industria europea del PVC, ha riciclato 739.525 tonnellate di PVC con un aumento del 15,6% rispetto all'anno precedente. I risultati sono stati presentati all'edizione 2019 del VinylPlus Sustainability Forum di Praga, Repubblica Ceca, dove l'industria ha condiviso ulteriori progressi verso l'incremento delle performance di sostenibilità del PVC. Organizzato il 9 e il 10 maggio, il tema di quest'anno “Accelerare l'innovazione” ha esaminato le sfide e le opportunità presentate dalle nuove tecnologie nel plasmare il futuro del settore del PVC nell’ambito dell'economia circolare. Il Forum ha riunito oltre 170 partecipanti provenienti da 32 Paesi tra cui rappresentanti della Commissione Europea, Parlamento Europeo, Ministero dell'Ambiente ceco, Nazioni Unite, ONG, mondo accademico, professionisti, progettisti,

riciclatori e rappresentanti della filiera del PVC. Esperti di alto profilo si sono confrontati sui tre pilastri - economico, sociale e ambientale - della sostenibilità e su come l'innovazione produca un impatto sull'industria del PVC e sul suo percorso verso lo sviluppo sostenibile. Nonostante i vincoli normativi, il Direttore Generale di VinylPlus Brigitte Dero ha annunciato che l'industria del PVC ha riciclato un massimo storico di quasi 740mila tonnellate, il 92,4% dell'obiettivo di VinylPlus per il 2020. Il principale contributo proviene ancora da Recovinyl che ha registrato 734.568 tonnellate di PVC riciclato. Complessivamente, quasi 5 milioni di tonnellate di PVC sono state riciclate dal 2000. «VinylPlus continua a essere all’avanguardia nell'economia circolare», ha commentato Brigitte Dero. «Attraverso il nostro Impegno Volontario, stiamo facendo continui progressi


Il ministro dell’ambiente ceco, Richard Brabec.

Il presidente di VinylPlus Stefan Sommer.

Il direttore generale di VinylPlus Brigitte Dero.

verso i nostri obiettivi di sostenibilità in linea con lo sviluppo di politiche UE che hanno un impatto sul settore delle materie plastiche». Il Forum è stato aperto dal Ministro dell’Ambiente ceco, Richard Brabec, che ha sottolineato la necessità di una gestione sostenibile delle materie plastiche nel contesto dell'economia circolare, che ha auspicato la crescita del riciclo e della domanda di prodotti riciclati. Accogliendo i delegati, il Presidente di VinylPlus Stefan Sommer ha dichiarato: «Il motivo alla base del successo di VinylPlus è l'impegno dell'intera filiera, che prevede la collaborazione di produttori di resina, produttori di additivi e trasformatori di PVC. Per raggiungere ulteriori traguardi, dovremo intensificare la cooperazione con i nostri partner e potrebbe essere necessario identificarne di nuovi». Sommer ha inoltre evidenziato che un «quadro legislativo equilibrato e armonizzato per il riciclo delle materie plastiche è essenziale per garantire il nostro contributo all'economia circolare e per raggiungere il nostro nuovo obiettivo di riciclare almeno 900mila tonnellate entro il 2025».

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Ciò sarebbe in linea con l'obiettivo della Commissione Europea per l'industria delle materie plastiche di riciclare dieci milioni di tonnellate, rimarcando il continuo impegno di VinylPlus con legislatori e istituzioni. ! IL RUOLO DELL’INDUSTRIA Il membro del Parlamento Europeo Martina Dlabajová ha discusso il ruolo dell'industria nell'evoluzione della società e della sua formazione: «È assolutamente opportuno parlare di accelerare l’innovazione perché dobbiamo considerare le sfide e le opportunità del futuro. Cambiamento climatico, sostenibilità e ambiente sono temi importanti che dominano l’attenzione politica». Ha aggiunto: «L'evoluzione verso lo sviluppo sostenibile richiede un cambio di mentalità. Mi capita spesso di citare VinylPlus come esempio di impegno volontario per lo sviluppo sostenibile da parte di un’industria efficiente.

Il membro del Parlamento Europeo Martina Dlabajová.

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di Pietro Ferrari Convention PVC

Solo attraverso la cooperazione con imprese e industria i politici possono prendere decisioni consapevoli». In seguito, Fulvia Raffaelli, Capo Unità alla DG GROW, Commissione Europea, ha evidenziato come il settore edilizio si stia adattando ai tempi digitali. «L’edilizia è spesso percepita come un settore conservatore, ma non lo è. È molto innovativa e la digitalizzazione può davvero aiutare a guidare l'innovazione nella direzione della sostenibilità. Ecco dove dobbiamo concentrarci: guidare la digitalizzazione in questo settore per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità attraverso l'approccio al ciclo di vita, dalla fase di progettazione all'uso e riciclo a fine vita». Illustrando gli Indicatori di Impatto sullo Sviluppo Sostenibile per l’Imprenditoria sia profit che no-profit, Ilcheong Yi, Senior Research Coordinator dell'Istituto di Ricerca per lo Sviluppo Sociale delle Nazioni Unite (UNRISD), ha dichiarato: «Il valore che sostiene i pilastri sociali, economici e ambientali è vitale; lo sviluppo sostenibile non è solo durata. VinylPlus è un buon esempio di approccio olistico a questi valori fondamentali». Jenny Walther-Thoss, funzionario politico di Biomassa Sostenibile e Certificazione Sostenibile al World Wide Fund (WWF), ha tenuto una presentazione su Standard e Certificazioni Ambientali dal punto di vista di una ONG. Ha sottolineato che i prodotti devono adattarsi a un approccio maggiormente olistico all'economia circolare attraverso metodi di produzione più efficienti e un focus sulla longevità del prodotto. Analizzando i sistemi di certificazione, ha posto l'accento sulla necessità di fornire impatto e valore, riconoscendo, in ogni caso, che trovare quell'equilibrio è una questione difficile da risolvere. ! RICONOSCIMENTI E PROSPETTIVE In una cerimonia ufficiale, altri quattro produttori di profili –

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Fulvia Raffaelli, Capo Unità alla DG GROW, Commissione Europea.

Ilcheong Yi, Senior Research Coordinator dell'Istituto di Ricerca per lo Sviluppo Sociale delle Nazioni Unite.

Deceuninck, Finstral, Salamander Industrie Produkte e Internorm – hanno ricevuto il VinylPlus® Product Label. A oggi, otto produttori di profili hanno ottenuto il Product Label per 43 sistemi di profili prodotti in 13 siti europei in 11 Paesi. Basato su criteri di sostenibilità, tra cui approvvigionamento responsabile e additivi, il VinylPlus® Product Label è aperto a tutti i prodotti in PVC per edilizia e costruzioni. Jo Dewulf, Professore di ingegneria bioscientifica all’Università di Gand (Belgio) e nuovo Presidente del Comitato di Controllo di VinylPlus, ha presentato una nota sulla Sostenibilità come Fattore Chiave per le Innovazioni nell'Industria della Plastica e ha riflettuto sull'impatto dell'innovazione per il futuro dell’industria del PVC. Chiudendo il Forum, Arab Hoballah, Team Leader Consumo Sostenibile e Impianti di Produzione (SCP) presso EU-SWITCHAsia, ed ex responsabile SCP al Programma delle Nazioni Unite per l'Ambiente (UNEP), ha sottolineato come l'“eco-innovazione” possa aiutare a superare le sfide di sostenibilità

Arab Hoballah, Team Leader Consumo Sostenibile e Impianti di Produzione (SCP) presso EU-SWITCH-Asia, ed ex responsabile SCP al Programma delle Nazioni Unite per l'Ambiente (UNEP).


VYNILPLUS SUSTAINABILITY FORUM In 2018 VinylPlus®, the Voluntary Commitment for the sustainable development of the European PVC industry, recycled 739,525 tons of PVC with an increase of 15.6% compared to the previous year. The results were presented at the 2019 edition of the VinylPlus Sustainability Forum in Prague, Czech Republic, where the industry shared further progress towards increasing the sustainability performance of PVC. Organized on 9 and 10 May, this year's theme "Accelerating innovation" examined the challenges and opportunities presented by new technologies in shaping the future of the PVC industry in the circular economy.

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affrontate dall'industria del PVC: «Ciò richiede integrazione della sostenibilità con un approccio di ciclo di vita in tutte le attività aziendali e la creazione di nuove soluzioni per soddisfare la domanda del mercato. Non possiamo vivere senza plastica, quindi consentiteci di parlare correttamente dei ‘buoni’». Riflettendo sul Forum, Brigitte Dero ha concluso: «Per quasi 20 anni VinylPlus ha aperto la strada verso un'economia circolare migliorando le prestazioni di sostenibilità del PVC. Creando sempre maggiori collaborazioni e partnership nel perseguire i nostri obiettivi di sostenibilità, porteremo il nostro impegno volontario di settore a livelli sempre più alti». VinylPlus è l’Impegno Volontario dell’industria europea del PVC. Il programma stabilisce un modello di sviluppo sostenibile di lungo periodo per l’industria del PVC affrontando una serie di sfide chiave nell’Europa dei 28, Norvegia e Svizzera.

APPUNTI SUL SERRAMENTO IN PVC

Palette di colori vari e brillanti (cortesia PVC Forum.

Comfort abitativo, estetica e durata del serramento in PVC impiegato come utile componente nella progettazione consapevole. Progettare in modo consapevole significa anche saper utilizzare uno dei componenti più importanti, il serramento, al fine di garantire il più elevato comfort abitativo per chi vive la casa o altro luogo che ci ospita per molte ore al giorno. La finestra oggi deve essere in grado di garantire prestazioni ben superiori rispetto al passato in termini di efficienza, tenuta, durata, risparmio energetico, ecc.. I primi aspetti legati al comfort sono sicuramente l’ottimale temperatura interna degli ambienti (non meno di 20° in inverno e non più di 26° in estate), il giusto ricambio d’aria,

la luminosità e l’abbattimento dei rumori esterni, soprattutto per chi vive nelle grandi città. Il serramento in PVC ha una trasmittanza termica molto bassa (valori di U pari a 0,8 W/m2 K non sono più così innovativi) che garantisce un eccellente e riconosciuto isolamento termico funzionale al clima interno degli ambienti nelle diverse stagioni dell’anno. Oltre al comfort, questa eccellente prestazione del serramento in PVC consente importanti risparmi energetici a vantaggio sicuramente dell’ambiente ma anche del portafoglio dell’utente.

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di Pietro Ferrari Trend PVC

Un’ambientazione creativa e confortevole (cortesi Vynil Plus).

La finestra in PVC è impermeabile all’acqua e ha un’ottima tenuta all’aria. Il ricambio d’aria può avvenire sia in modo naturale sia attraverso innovativi sistemi di ventilazione meccanica controllata (VMC) per assicurare la massima qualità e igiene dell'aria indoor evitando al tempo stesso sprechi energetici. A questo si aggiunge l’ottimo isolamento acustico del serramento in PVC in grado di lasciare all’esterno i rumori della città. L’estetica è certamente un altro elemento che incide fortemente sul concetto di “vivere bene”.

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! IL DESIGN E IL PVC La finestra in PVC si adatta perfettamente, dal punto di vista del design in termini di forme e colori, ai diversi contesti architettonici in cui viene installata (centro storico, abitazione privata, ambiente lavorativo, ecc..). Oltre al bianco, che copre oggi circa il 50% del mercato, le finiture superficiali possono essere realizzate nei colori più vari, anche scegliendo tonalità diverse tra interno ed esterno per superare eventuali vincoli paesaggistici. La metodologia classica per riprodurre i diversi colori nel serramento in PVC è la colorazione in massa in cui il pigmento colorato viene direttamente miscelato con il materiale in fase di produzione. Altre tecnologie utilizzate sono il rivesti-

mento con pellicole acriliche (a freddo o a caldo), la verniciatura e la coestrusione (contemporanea estrusione di uno strato sottile e uniforme di PMMA sul lato esterno del profilo di PVC). I profili di PVC possono essere inoltre rivestiti con elementi in materiali diversi sia sulle superfici esterne sia interne. Tutti questi processi di rivestimento hanno una precisa base normativa. Le norme europee di riferimento per i profili in PVC sono la UNI EN 12608 (parte 1 sui profili non rivestiti e in arrivo parte 2 e 3), la EN 13245-1 e a breve la prEN 513 sulla determinazione della resistenza agli agenti atmosferici artificiali. Dopo aver analizzato le prestazioni funzionali ed estetiche che fanno del serramento in PVC un prezioso alleato per vivere al meglio i nostri ambienti domestici e lavorativi, uno step successivo può essere quello di cercare di rispondere alla domanda: quanto dura? Fino a che punto gli agenti atmosferici quali luce, temperatura, umidità e aria esercitano la loro influenza e su quali proprietà della finestra? Un quesito che può essere ulteriormente declinato distinguendo tra cambiamento delle proprietà fisico-meccaniche e cambiamento dell’aspetto dei profili, per ritornare al discorso dell’estetica. Alcuni studi effettuati negli anni, insieme alla valutazione oggettiva dei serramenti in PVC installati da molto tempo, ci aiutano a rispondere a questo interrogativo. Sono state smontate finestre esposte agli agenti atmosferici nell’Europa centrale per 8-15 anni, confrontando il lato esterno esposto e quello interno riparato. L’analisi ha dimostrato che non sono intervenuti cambiamenti degni di nota nelle proprietà dei serramenti tali da avere un effetto pregiudizievole sulla loro funzionalità o sul loro aspetto superficiale.

Una soluzione Rehau che mostra le possibilità estreme del PVC.


PVC Forum Italia comunica tutti i dati relativi al settore e ci dice che 650.000 tonnellate di PVC sono state trasformate in Italia nel 2018.

Le tonnellate di PVC complessivamente trasformate in Italia nel 2018 sono state 650mila. A questi volumi vanno aggiunti quelli relativi al riciclo post-consumo, con il PVC riciclato che in parte ha sostituito quello vergine in nuovi prodotti. I dati provengono dall’annuale indagine “Il consumo di PVC in Italia – 2018”, realizzata da Plastic Consult per conto del PVC Forum Italia e presentata giovedì 30 maggio da Paolo Arcelli in occasione del secondo corso della PVC Academy 2019 incentrato proprio sul mercato del PVC. Riguardo alla materia prima utilizzata, il 66% viene trasformato direttamente da PVC resina mentre il 34% attraverso il compound. Sempre più vicini i volumi delle 2 tipologie di polimero: il PVC rigido registra 326mila tonnellate, quello plastificato 324mila. Le principali tecnologie utilizzate per il PVC rigido sono estrusione tubi (28,7%), compounding (24,5%) e calandratura (24,2%).

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I NUMERI DEL PVC IN ITALIA

HEROES dall'alt

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di Pietro Ferrari Market PVC

THE NUMBERS OF PVC IN ITALY PVC Forum Italia communicates all the data relating to the sector and tells us that 650,000 tons of PVC transformed in Italy in 2018 A total of 650 thousand tonnes of PVC were processed in Italy in 2018. To these volumes must be added those related to post-consumer recycling, with recycled PVC that partly replaced the virgin in new products. The data comes from the annual survey "PVC consumption in Italy - 2018", carried out by Plastic Consult on behalf of the PVC Forum Italia and presented Thursday, May 30 by Paolo Arcelli on the occasion of the second course of the PVC Academy 2019 centered right on the market of PVC. Regarding the raw material used, 66 percent is processed directly from PVC resin while 34 percent is processed through the compound. The volumes of the 2 types of polymer are getting closer and closer: rigid PVC registers 326 thousand tons, the plasticized one records 324 thousand. The main technologies used for rigid PVC are pipe extrusion (28.7 percent), compounding (24.5 percent) and calendering (24.2 percent). For compounding plastic (43.8 percent), followed by extrusion of tubes / sections and cable coating, both around 11 percent. Construction is reconfirmed as the main application sector with 207,000 tons processed (+ 1.2% compared to 2017) which correspond to approximately 32% of the total market. Followed by packaging (79,500 tonnes equivalent to 12.2 percent) and electrical cables and materials (about 60 thousand tons, 9.2 percent). A very segmented market with a strong incidence of the so-called "other applications" including agriculture, technical articles, medical items and especially export of both rigid and plastic compound.

Per il plastificato compounding (43,8%), seguito da estrusione tubi/profilati e rivestimento cavi, entrambi intorno all’11%. L’edilizia si riconferma il principale settore applicativo con 207mila tonnellate trasformate (+ 1,2% rispetto al 2017) che corrispondono a circa il 32% del mercato totale. Seguita dall’imballaggio (79.500 tonnellate equivalenti al 12,2%) e dai cavi e materiali elettrici (circa 60mila tonnellate, 9,2%). Un mercato molto segmentato con una forte incidenza delle cosiddette “altre applicazioni” tra cui agricoltura, articoli tecnici, articoli medicali e soprattutto export di compound sia rigido che plastificato. ! RICICLO Il PVC rigido riciclato viene principalmente utilizzato per la produzione di tubi, profilati e monofili per spazzole. Per il PVC plastificato, che assorbe il grosso del riciclato post-consumo, gli impieghi principali sono tubi per giardinaggio e membrane impermeabilizzanti oltre a volumi non trascurabili che trovano sbocco nel settore delle calzature (suole).


ROBOT DI VERNICIATURA

IL TOCCO PERFETTO DI GHOST-C SUI PEZZI IN MOVIMENTO NEW FINISHING s.r.l. Via 1° Maggio, 52 • 20824 Lazzate (MB) - Italy Telefono +39 (02) 96.72.90.26 • info@cmlfinishing.it • www.cmlfinishing.it


di Sonia Maritan INTERVIEW Agostini Group www.agostinigroup.com

Agostini Group rappresenta un modo innovativo di concepire il serramento in cui il design si unisce alla tecnologia in prodotti che pensano all’ambiente e garantiscono performance di protezione e isolamento. Ne parliamo al MADE expo 2019 con Enrico Scarpa.

LA FINESTRA COMPOSITA

Agostini propone, anche allo stand di MADE expo 2019, un’ampia gamma di serramenti in alluminio legno Fibex Inside, dalle finestre a battente a quelle scorrevoli, in diverse tipologie di colori e finiture, personalizzabili con una scelta ampia di accessori, dalle maniglie alle serrature fino alle motorizzazioni, per soddisfare ogni esigenza del mercato e adattarsi a tutte le tipologie di abitazioni. In particolare ci colpisce Fibex Inside che presenta una nuova idea, nel modello esposto realizzata con un inserto interno in legno. «Si è un progetto nuovo, le finestre Fibex Inside utilizzano un corpo centrale isolante in Fibex che assicura il massimo isolamento termico e una eccezionale stabilità strutturale. Il sistema raggiunge i massimi livelli di personalizzazione e di design in quanto permette di combinare nella parte interna diversi materiali di finitura.

Abbiamo creato nell’anta uno spazio per ospitare un inserto, in questo caso con il legno, ma è possibile personalizzarlo con il materiale preferito: pietra, mosaico o anche tessuto». La finestra Fibex Inside di quale materiale è composto? «Si tratta di un sistema serramento in materiale composito, composto di fibre di vetro, tutto riciclabile, ma soprattutto è completamente isolante e strutturale, senza bisogno di alcun tipo di rinforzi in alluminio, acciaio o ferro».

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Sonia Maritan durante l’intervista a Enrico Scarpa presso lo stand di Agostini Group al MADE expo 2019 di Milano.


THE COMPO-WINDOW

Si può quindi affermare che l’anima portante è in materiale composito, alla quale è stata applicata una sovrastruttura di alluminio che accoglie una cover come finitura? «Esatto, ma non sempre, a volte mettiamo direttamente il legno sull’anta, questa è una versione che noi definiamo Venice Collection, che comprende l’anta in alluminio con un inserto di legno o pietra, che fa parte comunque della gamma Fibex Inside; sono tutti serramenti in composito però poi personalizzati internamente ed esteriormente in maniera diversa. Sul nostro sito è possibile configurare la finestra secondo i propri gusti».

di design, più elaborata e personalizzabile ha un costo anche differente rispetto al PVC. Diciamo che in proporzione il serramento in composito ha avuto una crescita, un incremento di fatturato molto più alto, anche se in generale l’azienda guadagna maggiormente nel PVC perché si vende a chiunque: costa poco e funziona bene».

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Agostini proposes, also on the MADE expo 2019 stand, a wide range of Fibex In-side wooden aluminum frames, from swing windows to sliding windows, in different types of colors and finishes, customizable with a wide choice of accessories, from handles to the locks up to the engines, to satisfy every need of the market and adapt to all types of homes. In particular, we are struck by Fibex Inside which presents a new idea, in the exposed model made with an internal wooden insert.

L’idea del composito in che anno nasce? «Ormai sono 10 anni che la produciamo, in realtà noi abbiamo più linee produttive, questa è una linea Fibex Inside, interamente di nostra produzione, e poi abbiamo anche la linea di PVC che proponiamo con il sistema di un produttore tedesco». E quale prodotto è stato più richiesto in questi 10 anni? «Sono due target diversi, la linea Fibex Inside essendo più

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di Sonia Maritan

Interview CML Finishing www.cmlfinishing.it

La transmaterialità, che pure coinvolge i prodotti edilizi in misura crescente, negli ambiti che attengono storicamente al materiale legno restano a esso ancorati, sia per tradizione imprenditoriale e sia a causa della nomenclatura di alcuni enti fieristici, federazioni e associazioni etc, che mantengono la desinenza legno nel nome che le rappresenta. C’è poi anche una ragione di preferenza estetica ed etica che giustifica questa “fedeltà”: Ghost-C risponde proprio a questo mercato. Nonostante ciò, le tecnologie più sofisticate e innovative perfezionate intorno al legno risultano congeniali anche per i materiali più “recenti”, fino ai materiali compositi, proprio grazie alla sperimentazione su una moltitudine di specie legnose che rispondono diversamente al prodotto verniciante che le rifinisce.

TECNOLOGIA E FINITURA

Parliamo con Gianluca Toppi, demiurgo di Ghost-C – un impianto verniciante che risponde particolarmente alle esigenze del mercato del serramento in legno –, ma anche esperto di sistemi di verniciatura di diversa tipologia e sui più svariati supporti materici, in un contesto che ormai, anche nel campo serramentistico, attiene alla sfera dell’intermaterialità. Quali sono le tecnologie che caratterizzano il know how di CML Finishing? «CML finishing è specializzata nella produzione di impianti per la verniciatura di serramenti esterni e interni, oltre alla progettazione di impianti customizzati in altri settori quali metallo, plastica e vetro». Il legno, dunque, non costituisce più l'unica branca di applicazione per CML Finishing? «Le tecnologie che abbiamo sviluppato si applicano a svariati materiali, per esempio il metallo e i materiali compositi. Nello specifico abbiamo sviluppato anche sistemi di verniciatura per serramenti in PVC, sistemi di trattamento superficiale del metallo e dei film plastici oltre a tutte quelle applicazioni customizzate che esaltano le alte competenze tecniche del nostro team».

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CML Finishing è specializzata in impianti verticali oppure annovera altre soluzioni per la verniciatura fra le sue proposte? «Grazie alle conoscenze e alle competenze multitasking delle persone coinvolte nel progetto CML Finishing, siamo in grado di sviluppare impianti di verniciatura personalizzati per

Sonia Maritan con Gianluca Toppi allo stand di CML Finishing all’ultima edizione Ligna di Hannover.

la verniciatura di superfici piane (vetro, metallo, plastica), profili (pvc, metallo e legno) e manufatti tridimensionali (finestre, porte, etc.); uno dei core-business dell’azienda è la produzione di impianti completi per la verniciatura di serramenti in legno e PVC. La nostra produzione annovera tutta la gamma di apparecchiature necessarie alla costituzione di impianti estremamente innovativi e flessibili. Tra questi: convogliatori aerei Power and Free, flow-coating a consumo ridotto di prodotti vernicianti, robot di verniciatura a sei assi, forni di asciugatura convenzionali, a infrarossi, piastre catalitiche, lampade UV, sistemi di deumidificazione, etc».


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Ghost-C, allo stand di CML Finishing all’ultima edizione Ligna di Hannover, l’impianto protagonista premiato l’anno precedente a Xylexpo 2018.

Quali ritiene che siano i mercati più interessanti per il vostro business? «In generale, per noi i mercati di riferimento sono i mercati dell’Europa centrale e orientale. Un focus importante per gli impianti di verniciatura del serramento è concentrato sui mercati del nord Europa, ove abbonda il legno, che è materia di primaria necessità per la produzione di porte e finestre. In particolare, consideriamo di nostro interesse tutti quei mercati che hanno sviluppato un alto livello estetico e una precisa qualità di rifinitura. Per esempio, in paesi dove sono molto utilizzati i serramenti in legno e dove le condizioni metereologiche mettono a dura prova la resistenza negli anni del film protettivo di vernice, abbiamo sviluppato in collaborazione con i maggiori produttori di prodotti vernicianti le migliori tecnologie volte al raggiungimento di questi obiettivi». Dal Ligna, come vetrina internazionale, quale tipo di riscontro vi aspettavate? «Partecipiamo da sempre a questa manifestazione e riteniamo che la nostra costante presenza abbia permesso anche in questa edizione 2019 di affermare il nostro brand sui mercati per noi di riferimento. Consideriamo essenziale

questa visibilità per mantenere i contatti con dealers e clienti. D’altra parte, lo scopo di queste manifestazioni è quello di trovare nuovi partners commerciali». Come ritiene che evolverà il settore del serramento per il materiale legno? Quali scelte lo potranno valorizzare? «Ci troviamo oggi in un periodo in cui il prodotto in legno rischia di perdere quote di mercato in favore dei prodotti realizzati con altri materiali che, solo apparentemente, richiedono minore manutenzione. Prodotti che, peraltro, non offrono il medesimo valore estetico e funzionale del legno. Ghost-C, una delle produzioni di cui andiamo maggiormente orgogliosi, è indirizzato proprio in questo senso: conferire al serramento una finitura che rispetti forma e natura del serramento, facendo uso delle modalità più consone alla situazione. L’impianto risponde alle esigenze del serramento di legno, offrendo garanzie e soluzioni tecnologiche. Questo consentirà in un futuro immediato di fronteggiare in modo valido e deciso la concorrenza dei prodotti in PVC e in alluminio. Infatti, rispetto a questi, ciò che mancava al serramento in legno era una garanzia di durata. Grazie a Ghost-C e all’altissima qualità dei prodotti vernicianti di ultima genera-

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Interview CML Finishing www.cmlfinishing.it

zione non è più così: il legno potrà riprendersi quella fetta di mercato che gli spetta di diritto e tradizione. Ghost-è un prodotto altamente tecnologico, costituito da sei assi cartesiani e dotato di un sistema di lettura che, grazie al suo collegamento con un CNC di grandi potenzialità, permette di riconoscere e rielaborare le forme e le dimensioni di porte e serramenti, per poter trasmettere poi queste informazioni al robot. Questo lavoro di finitura, che sfrutta i vantaggi della robotica automatizzata, permette di garantire uno spessore uniforme del film verniciante applicato e una conseguente garanzia di durata del prodotto di legno». Quali iniziative e/o associazione ritiene valide per la divulgazione della cultura del legno nel settore? «Tutte quelle iniziative e associazioni che aiutino a divulgare e promuove la cultura del legno nel settore serramento sono a mio giudizio interessanti, ma a condizione che esse promuovano azioni realistiche ed efficaci: volte a trasmettere il vero valore di questo materiale naturale».

TECHNOLOGY AND FINISHING The transmateriality, which is increasingly involving building products, in the area that concern the wooden material remains linked, both for entrepreneurial tradition, both due to some fair organizations nomenclature, federations and associations and so on. As a matter of fact, these ones maintain the ending “wooden” in their name. In addition, there is an aesthetical and ethical reason for this “loyalty” and Ghost-C answers directly to this market logic. However, the most sophisticated and innovative technologies, customized for wood, result suitable for the newer materials too. In addition, they fit the composite materials, thanks to the experimentation on a wide range of wood species, which answer differently to the paint-fixing product. Let us talk with Gianluca Toppi, creator of Ghost-C, a painting installation that answers perfectly to the market’s needs of wooden windows and doors.

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Una panoramica generale dello stand di CML Finishing all’ultima edizione Ligna di Hannover.


He is also an expert of different types of painting installations and he knows his business about a wide range of material supports. He works in an area, which concerns the transmateriality even in the field of frames.

Do you think that the wood is the only branch of application for CML Finishing or otherwise? «The technologies we developed apply to different materials, for example metal and composite materials. In particular, we also developed painting installations for windows and doors in PVC, surface treatment systems for metal and plastic films, in addition to all the others customized applications which extol our team’s technical skills». Is CML Finishing specialized in vertical installations or does it number other solutions for the painting among its proposals? «Thanks to the knowledges and the multitasking skills of the people involved in the CML Finishing project, we are able to develop customized painting installations for the painting of flat surfaces (glass, metal, plastic), profiles (PVC, metal and wood) and three-dimensional artifacts (windows, doors and so on). The main core-business of the company is the production of complete installations for the painting of windows and doors both wooden and in PVC. Our production number all the range of necessary equipment for the establishment of extremely innovative and flexible installations. Among these we can list the following: air conveyors Power and Free, flow-coating with reduced consumptions of painting products, painting six-axis robot, conventional drying ovens, infrared drying ovens, catalytic plates, UV lamps, and dehumidification systems and so on». Which are the most interesting market areas for your business, in your opinion? «In general our reference markets are the ones in central and eastern Europe. There is also a very important focus for the panting installations on the northern Europe markets, where wood abounds. There, wood is a material of first necessity for the production of doors and windows. In particular, we are interested in all the markets that have developed a high aesthetical level and a precise finishing. To give you an example, we work in those countries where wooden windows and doors are very utilized and where the weather test hard the resistance du-

What did you expect from the international showcase that is Ligna? «We have always taken part in this manifestation and we think that our constant presence as allowed us to strengthen our brand, also in this year’s edition, on the markets in which we are interested. We consider essential this visibility in order to maintain the contacts with our dealers and clients. Anyhow, the aim of these manifestations is to find new commercial partners». How do you think the windows and doors market is evolving for the wooden products? Which are the choices that will exploit it? «We find ourselves, nowadays, in a moment when the wooden product is risking the loss of market shares to products realized in other materials. These materials require less maintenance, but only apparently. Moreover, these materials cannot offer the same aesthetical and functional value as wood. Ghost-C, one of the production we are the most proud of, is directed toward this aim: to confer a finishing respectful of the shape and nature of the window or door, by using the most suitable modalities for each situation. The installation answers the needs of the window or door, by offering warranties and technological solutions. This is what will allow us to validly face, in the near future, the competition of the products in PVC or aluminum. In fact, what the wooden windows and doors has always been missing is a warranty of duration. Thanks to the Ghost-C and to the high quality of the new painting products the situation has changed: now wood can regain its place in the market of windows and doors. A place, I would like to tell, it deserves as a right and as a legacy of tradition. Ghost-C is a high technological product, consisting of six Cartesian axes and equipped with a reading system. This last one, thanks to his link with a CNC of high potential, is able to recognize and rework shapes and dimensions of windows and doors. Then it is meant to transmit this information to the robot. This work of finishing, which makes the most of the advantages of automated robotics, allow us to guarantee the uniform thickness of the film and the resulting warranty of duration.»

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Which are the technologies that represent the know-how of CML Finishing? «CML finishing is into the production of painting installations for internal and external doors and windows, in addition to the design of customized installations in other area, such as the ones of metal, plastic and glass».

ring the years of the protective films for the painting. In these areas we developed the best technologies to gain these targets, in collaboration with the mayor manufacturers of painting products».

Which initiatives and associations do you consider valuable to the disclosure of the culture of woods in your area? «I encourage all of the initiatives and associations which help in disclosing and promoting the culture of wood in the area of the production of windows and doors. I find them all interesting as long as they promote realistic and efficient actions, meant to transmit the true value of this natural material. »

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di Sonia Maritan INTERVIEW MANGO

www.mangosrl.it

La Mango srl è una realtà operante nel mercato dei semilavorati di legno da più di trent'anni, produzione per la quale si avvale dell'assistenza di collaboratori altamente qualificati, dell'impiego di attrezzature e tecnologie all'avanguardia, nonché dell'accurata selezione di ogni materiale utilizzato. L’azienda offre ai suoi clienti servizi studiati su misura e prodotti innovativi eseguiti con capacità produttiva dinamica e flessibile. Fra i semilavorati prodotti si annoverano: battenti coibentati per porte d’ingresso, pannelli coibentati e rivestiti per serramenti esterni, pannelli rivestiti in essenza per porte interne, fermavetri per serramenti esterni e interni, fermavetri speciali per centri storici, oscuranti interni ed esterni, davanzali rivestiti, pannelli di tamponamento per serramenti esterni, rivestimenti per porte blindate quali capiscala intarsiati, pantografati e intelaiati in massello.

SEMILAVORATI LIGNEI SU MISURA

Con Christian Mango ci incontriamo presso la sede del Politecnico di Torino Lingotto e indaghiamo, innanzitutto, la storia della sua azienda. «Mio padre era appassionato di giocattoli di legno, in particolare di camioncini, i quali venivamo prodotti e venduti all’Olivetti, dove lavorava. Successivamente, un falegname gli ha dato la disponibilità per uno spazio, poiché aveva bisogno di qualcuno che facesse dei trafilati e così ha iniziato il suo nuovo lavoro. In seguito, nel 1980, ha fondato la sua azienda e la produzione è diventata importante in termini di trafilati e regolini. Poco dopo è passato a fare le inglesine e da lì è nata la RB Mango (dal suo nome Rocco Benedetto Mango), iniziando così a produrre semilavorati. Adesso che è in pensione dedica di nuovo tempo al suo hobby: la realizzazione dei camioncini di legno».

L’azienda attualmente è in mano alla seconda generazione? «Sì, la rappresento insieme a mio fratello e mia sorella; dopo aver fatto esperienza in altre aziende dal 2003 al 2009, ho iniziato a occuparmi di alcuni aspetti dell’azienda.


A seguire nel 2010 mio fratello e io abbiamo preso in mano le redini dell’attività di famiglia a tutti gli effetti, a cui si è aggiunta anche mia sorella, dopo essersi laureata».

A cosa è attribuibile questa crescita della produzione? «Penso che sia dovuta alle scelte compiute in questi anni: l’operazione di marketing consiste proprio nell’ascoltare il mercato, capire quello che ti sta chiedendo e accontentarlo. Adesso i nostri clienti ci inviano richieste di diverso tipo, conoscendo la gamma della nostra offerta, ma soprattutto hanno capito quale grado di flessibilità ci caratterizza per essere davvero tailor made. Oggi abbiamo 25 diverse tipologie legnose fra cui scegliere per coprire tutto

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Rappresentate un bell’esempio di cambio generazionale: l’azienda ha modificato volto con questo passaggio? «Assolutamente sì, perché nel 2009, quando io sono rientrato, l’azienda era in piena crisi poiché la richiesta di inglesine e di prodotti simili era calata drasticamente. Per questo motivo abbiamo deciso di iniziare a produrre prodotti nuovi che andassero ad aiutare i serramentisti in termini di prestazione energetica e acustica. Questa strategia ha portato alla nascita del battente ecocompatibile, realizzato unicamente con materiali che è possibile smaltire, e stiamo pensando di creare una linea dedicata perché ci sta prendendo tanto tempo e sta diventando una produzione significativa. Tecnologicamente siamo cresciuti tanto, oggi abbiamo dei sistemi di lavorazione come il taglio del massello e tranciati con il laser».

Come vi siete suddivisi le mansioni all’interno dell’Azienda? «Mio fratello, Francesco, si occupa della produzione e l’acquisto di materie prime. Io seguo tutta la parte commerciale, finanziaria, progettistica e mia sorella, Chiara, segue l’avanzamento del lavoro, gestisce l’ufficio amministrativo e la parte logistica».

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Di RB Mango, la prima Mango Srl creata da vostro padre, sono rimasti dei clienti che ancora servite? «Sì, qualcuno lo abbiamo ancora, e a loro volta si sono innovati, fanno una produzione diversa. Tanti altri, invece, purtroppo li ho visti anche chiudere».

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INTERVIEW MANGO www.mangosrl.it

il mercato, poiché in base alla zona cambia il tipo di legno e bisogna usare la stessa specie legnosa scelta per la realizzazione del serramento, al quale i nostri prodotti si coordinano». Voi siete, quindi, i sarti di quei dettagli che costituiscono l’intorno della finestra: parti fondamentali che non denunciano mai la loro paternità in quanto terzisti? «Sono i dettagli che restituiscono l’estetica iniziale, soprattutto rispetto a una finestra lavorata in un modo particolare e che richiede di conseguenza un regolino particolare, un coprifilo coordinato. Sono prodotti che per il serramentista diventano problematici quando gli vengono richiesti questi particolari “su misura” e per i quali gli conviene appoggiarsi a qualcuno che glieli produca». La concorrenza è pressante rispetto a questi prodotti? «Abbiamo dei concorrenti, ma qualcuno produce una cosa, qualcun altro ne fa un'altra, noi invece diamo un servizio completo nel nostro ambito».

Parliamo dei semilavorati di legno e di Lamtech, il battente ecocompatibile che sembra essersi guadagnato, all’interno di Mango Srl, una linea a sé! «Oltre a produrre le porte interne, realizziamo i battenti per le porte d’ingresso delle case, l’anta di legno vera e propria, la quale viene utilizzata dove non montano le porte blindate. La nostra anta ha la particolarità di essere fatta su misura come da richiesta del cliente, garantisce un valore di trasmittanza bassissimo ed è ideale per il mercato delle costruzioni passive, ad esempio per quanto riguarda le case in classe A o case importanti che montano finestre altamente prestazionali per garantire una protezione attiva alla quale concorrono tutti i serramenti esterni. Quando il blindato non è necessario, i nostri clienti ci chiedono di fare


A WIDE RANGE, A FIRTS CLASS SERVICE

dei battenti con certe caratteristiche, e noi siamo in grado di realizzare ogni prodotto su misura». Quindi voi avete un layout produttivo dedicato esclusivamente a Lamtech o comunque siete in fase di potenziamento di questa linea perché la domanda di questo prodotto è alta? «Esattamente, la domanda è alta, stiamo, infatti, realiz-

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Mango srl has been operating in the market of semi-finished wood products for more than thirty years, thanks to the collaboration of highly qualified personnel, to the use of cutting-edge equipment and to technologies, as well as to the careful selection of each material used. The company offers its customers tailor-made services and innovative products ended with dynamic and flexible production capacity. The semi-finished products include: insulated doors for entrance doors, insulated and clad panels for external doors and windows, panels covered in wood for interior doors, glazing beads for exterior and interior doors, special glazing beads for historical centers, internal and external blinds, window sills coated, infill panels for external doors and windows, doors for armored doors such as inlaid stairs head, pantographed and solid wood frames.

Sonia Maritan con Christian Mango.

zando un catalogo ad hoc, perché nel mondo dei falegnami nessuno ha investito sulla porta d’ingresso temendo la concorrenza dei produttori di porte blindate. Il nuovo catalogo nasce con lo scopo di essere distribuito ai privati per mostrare quali tipologie di prodotti possono avere con le nostre ante Lamtech, ormai una realtà a sé». Com’è nato il progetto Lamtech? «Quando ho fatto la mia esperienza lavorativa esterna all’azienda di famiglia, a Milano, ho interagito con l’amministratore, Pietro Pacetti, e siamo rimasti in contatto. Terminata per entrambi questa esperienza a Milano, abbiamo iniziato a collaborare a questo progetto, valorizzando anche la sua esperienza come CEO di diverse aziende, che ha fornito un alto valore aggiunto sul modo di gestire e programmare. La produzione è gestita da mio fratello Francesco e la parte commerciale la seguo io: unire queste tre competenze si è dimostrato vincente».

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www.cafasso.eu - www.vistapanoramicwindows.it - www.csi-spa.com di Pietro Vigna PROJECT CAFASSO

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La minimalità e la bellezza del prodotto protagonista di questo approfondimento sono le caratteristiche di un serramento definito superminimale, in quanto lungo 22 metri che regala un effetto di “finestra sul mondo” assolutamente insolito per un serramento realizzato in legno. Le Corbusier forse avrebbe amato l’idea di una sua “finestra a nastro” così immateriale da divenire “solo” la cornice discreta di un panorama mozzafiato su Torino. I profili anta di soli 23 mm su tutti gli elementi a vista, siano essi montanti o traversi, sono stati realizzati grazie a un innovativo e brevettato sistema di laminazione legno/polimero/fibra: in pratica al legno è stata applicata la normale procedura in uso nel settore dei serramenti metallici. Anche il movimento scorrevole può essere definito per lo meno non convenzionale…

“INFINITAMENTE” LEGNO

Affacciato su Torino e sulla collina di Superga, dall'alto del sesto piano di uno dei più rinomati stabili di questa città, un serramento veramente super-minimale in legno guarda i tetti che lo circondano. Questa lunga finestratura riproduce il passo della pompeiana esterna, un colpo di genio dell’architetto Gino Levi-Montalcini, che con la sua enorme trave lunga più di 22 metri incornicia il serramento; il profilo snello del minimale enfatizza il ritmo dato dai contrafforti che scandiscono la facciata sull’attico e regala – sin dall’interno del lussuoso appartamento – un bel panorama su tutta Torino, a partire dalla Mole Antonelliana! Al primo colpo d'occhio è difficile abbracciare in un'unica soluzione i suoi 22 metri di lunghezza che si sviluppano lungo la totalità della facciata dell'appartamento di lusso che sta alle sue spalle e del quale risulta essere l'unico divisorio dal terrazzo antistante. Il serramento si compone di quattro elementi distinti, simmetrici rispetto all'asse centrale e separati tra di loro da tre

piantoni della sezione di 140 mm; alle due estremità vi sono due elementi fissi della larghezza di circa 4 metri, mentre al centro sono installati due grossi scorrevoli a quattro ante (due ante fisse e due apribili) larghi circa 8 metri. La prima cosa che salta all'occhio guardando i due serramenti scorrevoli é la ridottissima sezione dei profili anta di soli 23 mm che si ripete su tutti gli elementi in vista, siano essi montanti o traversi, enfatizzando la minimalità del prodotto che regala un effetto di “finestra sul mondo” assolutamente insolito per un serramento realizzato in legno.


In apertura, le fotografie del super minimale lungo fra i 22 e i 23 metri, anche ripreso come sfondo della foto di gruppo con (da sinistra a destra) Alessandro Cafasso, Sonia Maritan, Samuele Broglio ed Edoardo Boido. Una tavola appesa in cantiere (a sinistra) restituisce la morfologia d’insieme del nuovo appartamento curato dai progettisti Baietto Battiato Bianco Architetti Associati.

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punti di minimo spessore per pura e semplice debolezza intrinseca del materiale, e dall'altro di incrementare notevolmente la resistenza a flessione degli elementi liberi grazie al superiore modulo elastico dei polimeri rinforzati (un polimero fibrorinforzato presenta, come minimo, un modulo elastico più che triplo rispetto a quello del legno). Anche il movimento scorrevole può essere definito quantomeno non convenzionale per il settore non solo del serramento in legno, ma anche in generale per tutto il mondo dei serramenti, in quanto in luogo delle solite e abituali ruote (più piccole, più grosse, poste sull'anta, poste sul telaio ecc...) si può notare una micro - guida lineare in acciaio inox con movimentazione su carrelli a ricircolo di sfere (proprio così, in versione “micro”: la stessa tecnologia utilizzata sui centri di lavoro) che in uno spazio veramente ridotto a pochi centimetri garantisce lo spostamento di ante di notevole peso. L'utilizzo della tecnologia del ricircolo di sfere, ormai comune nel settore delle macchine utensili ma assolutamente inedita in quello dei serramenti, permette di spostare pesi notevolmente superiori a quelli propri di un sistema alzante scorrevole a fronte di un ingombro veramente ridotto della meccanica, garantisce una movimentazione decisamente fluida anche in caso

Le sezioni di cui sopra, sino a oggi appannaggio dei soli serramenti metallici e considerate irraggiungibili per il settore legno, sono divenute possibili grazie a un innovativo e brevettato sistema di laminazione legno/polimero/fibra sino a ora mai applicato alla produzione di elementi per serramenti. L'aggiunta di un “cuore” di polimero rinforzato in fibra, da un lato ha permesso di superare i limiti legati alla naturale fissilità del legno lungo vena, limiti che in passato avevano impedito la realizzazione di profili così tanto ridotti in quanto gli stessi avrebbero finito per spezzarsi nei

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PROJECT CAFASSO www.cafasso.eu - www.vistapanoramicwindows.it - www.csi-spa.com

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di ante con un peso importante, assicura una durata di funzionamento certamente elevata e inoltre quantificabile mediante appositi strumenti di calcolo, e infine minimizza l'influsso sulla movimentazione e sulla sua durata nel tempo della presenza di eventuale sporco ambientale (i carrelli delle guide a ricircolo di sfere sono dotati di raschiasporco tarati per le polveri delle lavorazioni industriali, molto più aggressive e penetranti del normale sporco domestico); oltre a ciò, anche se nel serramento in questione caratterizzato da ante basse e larghe tale vantaggio non è stato apprezzabile, un movimento su guida rettificata a carrelli a ricircolo di sfere avendo il carrello praticamente incastrato nella guida, elimina tutti i fenomeni di oscillazione durante

il movimento di scorrimento, permettendo di realizzare serramenti scorrevoli con ante strette e alte senza che si corra il benché minimo rischio di deragliamento dei carrelli. Il tipo di movimentazione e lo spazio a esso dedicato impediscono la realizzazione di sistemi del tipo alzante-scorrevole, che richiedono traverse inferiori di dimensione piuttosto elevata e comunque superiore ai 23 mm caratteristici di questo serramento, e quindi non potendo e non volendo fare affidamento per la tenuta dei giunti orizzontali sulle sole guarnizioni a strusciamento, potenzialmente soggette a usura durante la vita del serramento, si è optato per un sistema misto composto sì dalle predette guarnizioni a strusciamento ma anche e soprattutto da un pacchetto di


La porta finestra a 4 ante costituisce il serramento scorrevole di dimensioni minori sul quale si affaccia l’attico all’ultimo piano di Palazzo Novecento …e anche Samuele Broglio.

guarnizioni mobili installate sul telaio e comandate da azionamenti a bilancere; tali guarnizioni vanno a inserirsi in apposite scanalature realizzate sulle traverse le quali creando un giro d'aria supplementare massimizzano la tenuta degli elementi elastici. Le guarnizioni mobili installate su telaio inoltre semplificano nettamente un’eventuale operazione di sostituzione delle stesse in caso di usura anche in presenza di ante di notevole peso e dimensioni. Infatti, le normali guarnizioni installate su anta prevedono, per la loro sostituzione, la rimozione dal telaio dell'anta stessa, operazione spesso assai disagevole qualora si sia in presenza di ante pesanti e non ci si possa più avvicinare al serramento con attrezzature di movimentazione, come per esempio accade se davanti al serramento sia stata realizzata una piscina o trovandosi in contesti urbani che non permettono l'uso di gru o di sollevatori; impiegando le guarnizioni mobili su telaio invece la sostituzione degli elementi di tenuta non richiede lo smontaggio dell'anta, ma solo il suo scorrimento in una specifica posizione di parcheggio ottenuta rimuovendo una determinata parte mobile del telaio, e può essere eseguita comodamente e celermente da un solo addetto senza alcuno sforzo fisico. Inferiormente la soglia risulta totalmente incassata nel pavimento creando quindi un'assoluta complanarità tra il piano esterno e quello interno; lo scarico dell'acqua avviene tramite una doppia serie di asole ricavate nella traversa inferiore del telaio, le quali scaricano l'acqua piovana accumulata nella vasca di raccolta ricavata nella traversa inferiore del telaio, al di sotto del pavimento flottante del terrazzo esterno.

Il bloccaggio delle ante è comandato da una normale maniglia di tipo DK e avviene per mezzo di una chiusura a stringa con funghi posta sul telaio, la quale fa riscontro su nottolini posti sull'anta e avvitati con viti passanti a una contropiastra in metallo posta nella sede vetro, così da evitare lo strappo delle viti dal legno del montante dell’anta. Il serramento, eseguito in legno di Iroko laccato bianco al fine di garantire la massima durata nel tempo a un serramento installato completamente a filo facciata al sesto piano e quindi totalmente esposto agli agenti atmosferici, è stato realizzato dalla ditta Cafasso di Castelnuovo Don Bosco utilizzando componentistica Vista Panoramic Windows©. Vi abbiamo parlato di un serramento che “non c’era”, ma d’altra parte “Palazzo Novecento” – più propriamente Palazzo Gualino perché fu commissionato dal noto finanziere e mecenate biellese Riccardo Gualino e realizzato tra il 1928 e il 1930 su progetto dagli architetti Gino Levi-Montalcini e Giuseppe Pagano – è uno dei primi esempi di architettura razionalista italiana che nel 2018 è stato oggetto di ristrutturazione integrale secondo le direttive dei progettisti Baietto Battiato Bianco Architetti Associati, e rappresenta il primo edificio in Italia – il cantiere è ancora in corso – a conseguire la certificazione LEED v4 for Homes: Multifamily Midrise.

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La tipologia di serramento a saliscendi riprodotta sul disegno originale rispettando anche le dimensioni esistenti che caratterizza tutto Palazzo Gualino è deplanare come da richiesta della committenza per la massima intuitività di funzionamento possibile, e contemporaneamente entrambe le ante si aprono anche a vasistas ad almeno 45 gradi come da istanze del comune di Torino. In un’immagine Alessandro Cafasso e Samuele Broglio che hanno condiviso questo importante progetto.

MINIMAL AND CLASSIC The minimalism and beauty of the product focused in this in-depth analysis are the characteristics of a window called superminimal, as it is 22 meters long and gives an absolutely unusual “window on the world” effect for a wooden window frame. Le Corbusier might have loved the idea of his "ribbon window" so immaterial as to become "just" the discreet frame of a breathtaking panorama of Turin. The door profiles of only 23 mm on all the visible elements, whether uprights or transoms, have been realized thanks to an innovative and patented wood/ polymer/fiber lamination system: in practice the normal procedure was applied to the wood in use in the metal door and window sector. Even the sliding movement can be defined at least unconventional ...

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WORKING PROCESS - CG Serramenti www.working-process.com - www.cgserramenti.it di Paolo Perservati DISCUSSION intorno al legno

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Proponiamo un excursus sulla storia della finestra nel corso delle epoche, fino alla sua versione contemporanea: moderna, minimal e tecnologica. Quella possibile grazie a un aggiornamento tecnologico, come dimostra il caso toscano di CG Serramenti che affianca un impianto Working Process di 12 anni fa, per produrre finestre classiche, a un nuovo centro di lavoro per realizzare finestre minimal legno/legno. Un esempio concreto per raccontare l’evoluzione della finestra, realizzata anche grazie a un partner che ha piena padronanza della tecnologia che propone e del servizio tailor made che sta alla base del suo approccio verso i serramentisti-clienti.

FRA TRADIZIONE E MODERNITÀ

Anche un'azienda giovane, dinamica e costantemente in moto come Working Process, guardandosi indietro, si è interrogata su quale sia la storia della finestra e la forma che ha via via assunto. Sistemi mobili, racchiusi in un’intelaiatura, adottati in strutture civili sono documentati sin dalle più antiche civiltà, provengono dagli scavi archeologici di Pompei ed Ercolano, testimoniando quanto fin da allora esistessero strutture a forma di telaio costruite in prevalenza di legno o marmo, ma anche di ferro o bronzo. Sfogliando le pagine della storia ci accorgiamo che la forma della finestra non è stata sempre la stessa: nelle cattedrali e nei castelli medioevali le aperture diventano feri-

toie lunghe e strette per rispondere a esigenze difensive, mentre nelle case civili dell’epoca il passaggio di luce e aria veniva affidato alla porta di ingresso unitamente ad aperture nel soffitto. Anche ai ripari primordiali dell’uomo, le grotte, si accedeva tramite una sola apertura, che costituiva anche l’unico punto di contatto fra interno ed esterno, principalmente per ragioni di sicurezza; così come nel periodo neolitico, quando le tende delle popolazioni nomadi e le capanne dei primissimi agricoltori erano provviste di un solo passaggio. Proseguendo l’excursus della storia della finestra, ci si accorge che la sua funzione richiamava già quella odierna: nelle civiltà mesopotamiche e in quella egiziana, gli edifici


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pubblici o di culto presentavano nella muratura dei varchi che favorivano il ricambio d’aria nell’edificio e creavano una serie di fasci di luce per illuminare l’interno. Sulla muratura esterna aperture simili si trovano impiegate anche nella civiltà minoica e micenea, e in quella nuragica in Sardegna. Nonostante oggi, in ambito edilizio, sia immediato il collegamento fra vetrazione e serramento, e anche se gli antichi Egizi conoscevano le tecniche di fusione del vetro, non lo usavano per creare delle finestre, perché il principale obiettivo di quei varchi era provvedere alla ventilazione dell’interno per rendere gli ambienti freschi nelle stagioni calde, e quando necessario chiusi al freddo con teli sottili e trasparenti. La scelta di schermare le finestre con il vetro, introducendo questo binomio ormai inscindibile, si diffonde in età romana. Il momento decisivo è il I secolo d.C., quando venne messa a punto la tecnica della soffiatura del vetro, nata nel Medio Oriente. In precedenza, la tecnica più diffusa per la manifattura delle lastre da finestra era quella della colatura del vetro fuso in stampi, che creava un vetro molto spesso. La soffiatura consisteva, invece, nel soffiare una certa quantità di vetro nel telaio mediante una canna di metallo forata, con il risultato di produrre un materiale più sottile. Grazie a questa tecnica, le lastre di vetro a chiusura delle finestre vennero presto adottate sia in edifici pubblici sia privati durante l’Impero romano, come dimostrano i reperti archeologici e le testimonianze letterarie. Perduta la sapienza tecnologica dei Romani, come già anticipato la finestra nel medioevo presenta l’aspetto di una apertura minima ricavata nella muratura dell’edificio.

Benché le forme fossero varie, l’assenza dei vetri e lo spessore dei muri riducevano necessariamente al minimo le dimensioni delle aperture. A proposito di forma, vanno, però menzionate le finestre a bifora, a trifora, a polifora del periodo Romanico, Gotico, e Rinascimentale che tornano in auge nel periodo dell’eclettismo. Di queste, il rosone – finestrone decorativo di forma circolare applicato alle facciate delle chiese di stile romanico e gotico – rappresenta forse il tributo più alto nella realizzazione di un’apertura con la sua meravigliosa capacità di filtrare e colorare la luce. La vetrata dipinta, assemblata attraverso canaletti di piombo, fece la sua apparizione in Occidente all’epoca di Carlo Magno, ma soltanto tra il tardo XI e la prima metà del XII secolo nelle chiese romaniche compaiono i primi grandi cicli.

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Nel periodo gotico la progettazione della finestra negli edifici religiosi beneficia di un significativo progresso tecnologico, che consente di distribuire diversamente i carichi dell’edificio. Le facciate si alleggeriscono e si popolano di finestre ampie e alte, spesso a polifore, ricche di decorazioni: la luce diventa un elemento di definizione degli spazi interni. Altra grande innovazione di questo periodo sono le grandi vetrate colorate – l'arte e tecnica della fabbricazione e della lavorazione del vetro è chiamata "ialurgia"–, che trasformano l’interno delle chiese in scrigni policromi di luce. Negli edifici civili si diffonde l’uso dei serramenti. I vetri sono contenuti in profilati di metallo e la finestra è inserita in una struttura ricavata nella muratura; gli oscuranti sono in legno. Durante l’epoca rinascimentale, la finestra diviene oggetto autonomo di riflessione da parte degli architetti, come testimoniato da Giorgio Vasari che ne “Le Vite” si sofferma a descrivere la forma delle finestre dei palazzi di Firenze e Roma. Come segno di distinzione, i palazzi nobiliari delle città introdussero la finestra architravata, in combinazione con fregi di carattere classico. Non a caso, nasce proprio in quest’epoca una tassa sulle finestre, considerate un segno di grande ricchezza. Solo i palazzi dei ricchi potevano presentare ampie finestre vetrate ad architrave, mentre il popolo non poteva permettersi il vetro e chiudeva ancora le aperture con ante di legno. Durante l’età Barocca, abbandonati gli schemi classici del Rinascimento, la finestra diviene l’elemento più importante della facciata e assume le forme più svariate: rettangolari, quadrate, circolari od ovoidali, ad

arco a tutto sesto o ribassato, a timpano… Caratteristico del periodo Barocco è lo sviluppo della tecnologia del serramento di legno, nata nel Rinascimento. Gli artigiani italiani compiono progressi sia nella lavorazione del serramento di legno, sia nella tecnologia del vetro. La prima tipologia di finestra a serramento di legno è ad anta singola, ma nel giro


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di pochi decenni si diffonde l’uso delle due ante e addirittura delle due ante piegate nel mezzo. Nell’Ottocento, con la diffusione degli edifici di ferro e vetro le finestre si ingrandiscono grazie alla leggerezza delle strutture portanti e allo sviluppo della tecnologia, che consente di usufruire di lastre vetrate di dimensioni sempre maggiori. In quest’epoca i serramenti sono generalmente in ferro per l’edilizia non abitativa, mentre il legno resta il materiale più usato nell’edilizia residenziale. Verso il 1880, fino al primo decennio del Novecento, nasce l’Art Nouveau, complesso fenomeno stilistico, caratterizzato dalla linea sciolta e sinuosa, sviluppatosi con fisionomie particolari in Europa e negli Stati Uniti, che recupera l’eleganza delle forme della natura, dell’arte orientale e di quella gotica, in reazione allo scadimento di gusto provocato dalla diffusione della produzione industriale: anche le finestre assumono un’inconfondibile linea “fiammeggiante” o “a colpo di frusta”. Con il Movimento Moderno, collocato tra le due guerre mondiali, teso al rinnovamento dei caratteri, della progettazione e dei principi dell'architettura, dell'urbanistica e del design, gli architetti improntarono i loro progetti a criteri di funzionalità e a nuovi concetti estetici. Fra i Maestri di uno dei più importanti movimenti della storia dell'architettura, Le Corbusier, che considerava le finestre “il linguaggio dell’architettura”, con il suo trattato del 1923 “Verso un’Architettura” costruisce le sue fondamenta su 5 punti che introducono un nuovo modo di costruire: i pilastri, il tetto a giardino, la finestra a nastro a cui aggiunge la pianta libera e la facciata libera; sperimentando grazie all’introduzione di uno scheletro in cemento armato una nuovo linguaggio. In particolare, ora, grazie a questo nuovo materiale strutturale è possibile installare finestre che tagliano tutta la lunghezza di una parete, permettendo una straordinaria illuminazione degli spazi abitativi e un contatto più diretto con l’ambiente circostante: nascono così le sue celeberrime finestre a nastro che percorrono l’intera facciata dell’edificio.

Emblematica è la Looshaus – sulla Michaelerplatz davanti al Hofburg –, un famoso edificio di Vienna progettato dall'architetto Adolf Loos e uno dei principali esempi del Modernismo viennese, che segna la rinuncia dello storicismo, ma anche della decorazione floreale dello stile secessionista; un approccio progettuale che il popolo ancora non riconosce e che lo porta a definirla la "casa senza sopracciglia" perché sprovvista degli ornamenti sopra le finestre tipiche delle facciate dell'epoca. In questo sintetico viaggio nella storia emerge come la finestra divenga davvero il linguaggio dell’architettura, riflettendo in ogni epoca lo stile dell’edificio con il quale

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WORKING PROCESS - CG Serramenti www.working-process.com - www.cgserramenti.it di Paolo Perservati DISCUSSION intorno al legno

Il reparto produttivo di CG Serramenti in cui è protagonista la nuova Logos Life Evo XS 2353 Executive BBSB per realizzare finestre minimal legno/legno.

convive; vestendosi di orpelli oppure, al contrario, condannando ogni decorazione finalizzata al semplice piacere dell'occhio. Il magistero dei grandi Maestri del Movimento Moderno segna un confine insuperabile, un nuovo lessico estetico e funzionale, un insegnamento che ci porta alla materia di cui è fatto il lavoro del falegname, coadiuvato oggi da una tecnologia così confacente alle sue esigenze da divenire quasi “liquida”. Eppure, ed è qui il nesso fra questo excursus nel passato e le potenzialità del presente, rimane il sapore del sapere artigianale di cui il legno si farà sempre portatore, che, ad esempio, si racconta attraverso la storia di una realtà specifica come quella di CG Serramenti. L’azienda ha la sua origine in una piccola bottega fondata nel 1964 dai due fratelli Giuliano e Gianfranco Canocchi e inizia la sua crescita dagli anni ‘8o, specializzandosi nella falegnameria artigianale fiorentina di alta qualità. L’unione tra le antiche tecniche tradizionali e le continue innovazioni tecnologiche, hanno permesso lo stile unico e inconfondi-

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Lo spazio espositivo di CG Serramenti.

bile dei prodotti CG Serramenti, azienda che affianca un impianto Working Process di 12 anni fa, per produrre finestre classiche, a un nuovo centro di lavoro per realizzare finestre minimal legno/legno. Una realtà del tutto caratteristica quella di questa autentica falegnameria toscana, a conduzione familiare, figlia del suo territorio e come spesso accade unica nel suo genere, perché è proprio questo a rendere il tessuto imprenditoriale italiano inimitabile. Presso la CG Serramenti, ogni attività è concepita sempre come una sfida, perché secondo la filosofia aziendale ogni loro prodotto deve esprimere la qualità totale. La passione profonda per il design, la ricerca, l’eccellenza tecnologica, il rispetto per le tradizioni e il gusto estetico sono i canoni quotidiani di questa impresa. All’interno dell’azienda è presente un team di professionisti tecnico - commerciali capace di suggerire al cliente le soluzioni più idonee alle sue richieste, dando piena disponibilità sia nella scelta dei prodotti sia nell’utilizzo degli stessi in funzione alle specifiche esigenze. Il tecnico sul cantiere non è meno importante della figura commerciale che assiste alla scelta del cliente: il concetto di un prodotto di altissima qualità sposa in pieno la scelta di effettuare l’installazione dei prodotti CG Serramenti con personale altamente qualificato e continuamente aggiornato sulle normative vigenti. Dal lay out produttivo, dotato di due impianti Working Process, una Logos IWC del 2007 e la nuova Logos Life Evo XS 2353 Executive BBSB, nascono prodotti di fattura raffinata che rispondono alle esigenze di un’azienda che ha accuratamente analizzato le dinamiche del mercato, sempre


più complesso e articolato nelle sue richieste. Nascono tre linee: Contemporanea, Classica e della Tradizione. Abbinando alla naturalezza del legno materiali eleganti e raffinati come la pelle, i tessuti e le pitture, CG Serramenti propone in un design ricercato e, sempre più ispirato al mondo della moda, porte e arredi unici nel loro genere per ambienti di carattere e pieni di energia. Legno, pelle, colori brillanti, sensazioni raffinate hanno dato vita alla collezione Armonie Contemporanee”, all’insegna di lusso, design e modernità, per disegnare l’ambiente e soddisfare le sempre più esigenti richieste per l’arredamento moderno e di lusso, evoluzione di prestigio di CG Serramenti. Atmosfera, prestigio e nobiltà contraddistinguono invece Armonie Classiche”. La collezione in assoluto più storica per CG Serramenti è proprio quella classica fatta di essenze nobili, tecniche antiche, finiture di prestigio. Da questi prodotti si può capire quanta esperienza ci sia alle spalle, ma soprattutto quanta attenzione ci sia ancora oggi alle tradizioni fiorentine e alla cultura che hanno trasmesso i falegnami artigiani, generazione dopo generazione. Arti da conservare e tramandare in modo attento e con un po’ di gelosia per tutelarle nel modo migliore. Essenze nobili come il Noce, il Ciliegio, il Castagno, abbinate a una sapiente manodopera di falegnameria, vengono valorizzate da finiture a cera, regalando una qualità indiscussa da vivere nella propria abitazione. Infine, la linea Armonie della tradizione” è costituita da un mix di sapore, fantasia e calore, perché nasce dagli antichi sapori del legno. Questa collezione non poteva certo mancare, in quanto CG Serramenti è situata nel cuore

della Toscana tra colline e vigneti ed è un tutt’uno con la sua terra e la sua tradizione. Per gli antichi casolari in pietra e per i tanti fienili ristrutturati in bellissime abitazioni, vengono prodotte numerose porte modellate con i sapori del passato, manufatti che restituiscono l’atmosfera di un tempo e l’armonia fantastica delle serate con gli amici. Quei momenti intensi davanti al grande camino acceso, quando inevitabilmente si posa lo sguardo sul panorama cercando un istintivo connubio fra lo stile della finestra e le colline dolci punteggiate di oliveti e vigneti, in attesa che da quelle ante socchiuse arrivi il profumo agreste della Toscana ad appagare tutti i sensi. La finestra, dunque, ha moltissime forme: quella di una camera della propria casa, l’ampia vetrata dell’ufficio, la finestra di un antico palazzo rinascimentale, quella policroma di una chiesa gotica, quella della facciata di un palazzo di Le Corbusier, oppure, se pensiamo a CG Serramenti, la finestra ha la forma e la bellezza della Toscana!

THROUGHOUT THE AGES We propose an excursus on the history of the window throughout the ages, up to its contemporary version: modern, minimal and technological. This is possible thanks to a technological update, as shown by the Tuscan case of CG Serramenti, which supports a 10 year old Working Process plant, to produce classic windows, to a new work center for creating minimal wood / wood windows. A concrete example to tell the evolution of the window, realized also thanks to a partner who has full mastery of the technology he proposes and of the tailor-made service that is the basis of his approach to window and door manufacturers.

HEROES dall

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Finstral, al MADE Expo 2019, propone l’innovativa strategia per i propri serramenti partendo dai materiali che prendono forma in una interazione che scaturisce dalle idee e dalle esigenze dei progettisti per personalizzare e comporre liberamente la finestra. A simboleggiare questa innovativa filosofia lo stand era contraddistinto da una parete con finestre appese di tutte le fogge e una moltitudine di colori che come la tavolozza del pittore invitava il progettista a liberare la propria fantasia.

di Sonia Maritan IDENTIKIT FINSTAL

www.finstral.com

IL MATERIALE PRENDE FORMA

Finestra a un'anta FIN-90 Nova-line Plus alluminio-PVC.

Un materiale è tanto versatile quanto lo si considera in grado di esserlo. Comprendere e dare forma ai materiali è un'arte. PVC, vetro, Max-Valor (il triplo vetro), alluminio, legno e ForRes: ecco i materiali con cui vengono realizzati i serramenti Finstral. Ognuno è combinabile in numerosissime varianti e disponibile in un'ampia scelta di colorazioni.

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! ALLUMINIO Da più di trent’anni Finstral impiega l'alluminio per realizzare il lato esterno e interno delle proprie finestre. Questo metallo leggero è resistente alle intemperie, di facile pulizia, dura a lungo nel tempo e offre una vastissima scelta di colorazioni e superfici, tra cui numerosi decori a effetto legno

Porta-finestra alzante scorrevole FIN-Slide Nova-line Plus alluminio-legno con anta di aerazione Vent Cristal.

e tutti i 230 colori RAL. L'alluminio mantiene la sua stabilità dimensionale fino a 500 gradi Celsius: questa caratteristica permette di impiegare superfici dalle tinte scure anche sul lato esterno del serramento. ! VETRO Senza vetro non ci sarebbero finestre. Gli impianti di lavorazione del vetro a Oppeano (VR), Scurelle (TN) e Gochsheim (Germania) sono tra i più moderni a livello europeo, si avvalgono di sistemi completamente automatizzati, dove le lastre di vetro standard grandi fino a 19 metri quadrati vengono tagliate su misura. Per ottenere il vetro isolante si uniscono fino a tre lastre da cui nasce Max-Valor, il triplo vetro attualmente più all'avanguardia d'Europa.


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Finestra anta FIN-Project Ferro-line alluminio-legno.

! PVC Il materiale Finstral per eccellenza. Da cinquant'anni le finestre Finstral hanno un nucleo in PVC duro: perché il PVC isola alla perfezione, si lascia saldare facilmente assicurando sempre una tenuta perfetta, è duraturo e completamente riciclabile e su entrambi i lati offre numerose possibilità di personalizzazione. Una peculiarità che si trova solo in Finstral: le superfici goffrate e satinate. Anziché incollare pellicole adesive sui profili, in Finstral vengono impresse le rifiniture direttamente sul materiale. ! LEGNO Finstral propone finestre con rivestimenti interni di legno massiccio di Rovere o Abete disponibili in 14 diverse colorazioni. Trovandosi sulla parte interna del serramento – e quindi non esposto agli agenti atmosferici – il legno non si deteriora e richiede una manutenzione davvero minima. Nello stabilimento Finstral di Oppeano (VR) è utilizzato legno di provenienza regionale: Abete dell'Alto Adige e Rovere della Slovenia.

Finestra a un'anta FIN-Project Nova-line Twin alluminio-ForRes.

! ForRes ForRes, termine coniato da Finstral, dall'inglese "for", "resistant" e "recycling" è un materiale di recupero realizzato da Finstral sulla base della tecnologia Resysta, impiegando i residui della lavorazione dei propri profili in PVC mescolati a bucce di riso.

AN INNOVATIVE STRATEGY Finstral, at MADE Expo 2019, proposes the innovative strategy for its doors and windows starting from the materials that take shape in an interaction that springs from the ideas and needs of designers to customize and freely create the window. To symbolize this innovative philosophy the stand was characterized by a wall with windows of all the hanging shapes and by a multitude of colors that, like the painter's palette, invited the designer to free his imagination.

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di Franco Riccardi IDENTIKIT CMA Robotics

www.cmarobotics.it

CMA Robotics progetta, realizza e installa la più ampia gamma di robot e impianti per la verniciatura, oggi disponibile sul mercato. Fornisce soluzioni complete: dalla progettazione all'integrazione. Oltre al singolo robot antropomorfo o impianto di verniciatura, CMA Robotics gestisce assieme al cliente la fase d'integrazione del sistema di verniciatura nell'impianto di destinazione.

L’EVOLUZIONE DEL SERRRAMENTO HA 3 DIMENSIONI La società italiana che vanta tra le più ampie gamme al mondo di robot per la spruzzatura, propone i suoi sistemi di visione 3D evoluti con una marcia in più. Da precursori di questa innovazione, presentata sul

mercato 12 anni fa, i componenti del team di CMA Robotics continuano a sviluppare nuove tecnologie, confermandosi tra i progressisti del settore. CMA per avvicinarsi a ogni esigenza del variegato mondo del serramento presenta sul mercato la sua tecnologia 3D, che si basa sul principio della triangolazione e fornisce risoluzioni avanzate ad alta precisione, ideale anche per le realizzazioni più complesse. Gli scanner di visione artificiale CMA Robotics permettono di individuare il prodotto destinato alla verniciatura, partendo dall’acquisizione dell’immagine, ricreandone i

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Sopra, il riconoscimento 3D del serramento da verniciare. 3D recognition of the window to be painted. A sinistra, la colonna scanner 3D lineare CMA. CMA 3D Linear Scanner Column.


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bordi e le specifiche che generano l’analisi dell’intera figura creando le sue traiettorie volte a fornire le informazioni geometriche per la realizzazione dell’oggetto 3D direttamente sullo schermo. Il tutto in maniera istantanea e completamente automatica. Al termine di questo processo si passa all’elaborazione della fattibilità del programma per poi arrivare direttamente alla verniciatura dei prodotti. Attraverso il 3D, il sistema robotizzato CMA rileva la tipologia di serramento e seleziona in completa autonomia la soluzione più adatta, estrapolando tutte le informazioni relative al profilo dell’infisso che genera la traiettoria del robot. CMA fornisce il convogliatore aereo in funzione degli spazi disponibili dell’azienda cliente e personalizza ogni impianto. Dalle richieste meno elaborate alle più avanzate, i prodotti CMA Robotics dominano l’onda dell’innovazione ricoprendo le più disparate necessità del mercato dell’industria 4.0.

Sistema AWPS per la verniciatura automatica di serramenti. AWPS system for automatic painting of windows and doors.

La customizzazione è il punto di forza del servizio offerto dall’azienda. Un’azienda che si distingue nel settore perché offre soluzioni 100% chiavi in mano, fornendo pacchetto hardware, software, robot e impianto personalizzato dotato di tutti gli accessori, garantendo così l’integrazione ottimale anche in un’ottica di affidabilità dell’insieme. Per quanto concerne i sistemi di visione, l’azienda offre la possibilità di scegliere tra una molteplicità di parametri da modificare per andare incontro alle richieste più specifiche. La tecnologia offerta è naturalmente user friendly, intuitiva e veloce, supportata dall’assistenza e formazione costante che CMA garantisce ai propri clienti.

THE EVOLUTION OF THE WINDOW HAS THREE DIMENSIONS CMA Robotics: robots and turnkey solutions for automatic painting. CMA Robotics designs, produces and installs the widest robots and painting plants range available in the market today and it supplies complete solutions from planning to the integration. Besides for each anthropomorphous robot or painting plant, CMA Robotics manages, along with the customer, the whole integration painting system phase into the final plant.

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di Franco Riccardi IDENTIKIT ROVERPLASTIK

www.roverplastik.it

Roverplastik, azienda specializzata nelle tecnologie legate alla costruzione del foro finestra, pone continuamente il suo bagaglio tecnico e di conoscenze a disposizione del settore. Tra i più recenti sviluppi dell'azienda, compaiono due nuove famiglie di guarnizioni intumescenti, una destinata ai serramenti in legno e l'altra alle porte interne in legno, volte a conferire a questi elementi caratteristiche di resistenza al fuoco e di tenuta ai fumi caldi.

QUANDO IL KNOW HOW È NEI DETTAGLI

! NUOVE GUARNIZIONI INTUMESCENTI DI ROVERPLASTIK PER SERRAMENTI DI LEGNO Roverplastik, azienda con oltre 50 anni di esperienza nelle tecnologie legate alla costruzione del foro finestra, in occasione di Klimahouse Bolzano ha presentato una nuova serie di guarnizioni di tenuta e di guarnizioni fermavetro intumescenti, sviluppate per conferire ai serramenti di legno caratteristiche di resistenza al fuoco. Roverplastik è sempre più attenta a questo aspetto: l'azienda, infatti, ha contribuito al manuale di Chemolli Fire “La Marcatura CE di porte tagliafuoco e tagliafumo”, presentato in occasione di MADE, con un intervento legato proprio alle guarnizioni di tenuta e intumescenti.

Aldo Guardini, Direttore Tecnico di Roverplastik, al MADE Expo 2019 mentre presenta la parte riguardante le guarnizioni curata da Roverplastik, del libro “La Marcatura CE di porte tagliafuoco e tagliafumo” a cura di Chemolli Fire.

Bisogna considerare, inoltre, che il foro finestra riveste un ruolo critico in termini di propagazione di un incendio da un piano all’altro di un edificio; per questo, la Guida Tecnica dei Vigili del Fuoco “Requisiti di sicurezza antincendio delle facciate negli edifici civili” indica delle Nuova guarnizione intumescente attiva dinamica (nera) posizionata sul fianco dell’anta dove le deformazioni a caldo non ne pregiudicano la funzione, garantendo la tenuta ai fumi caldi fintanto che espande la parte intumescente.


Roverplastik, a company specialized in technologies related to the construction of the window hole, continually makes its technical knowledge available to the sector. Among the most recent developments of the company, there are two new families of groove gaskets, one for wooden doors and the other for wooden interior doors able to give these elements features of fire resistance and resistance to hot fumes.

A sinistra, il serramento di legno con installate le guarnizioni intumescenti di tenuta e le guarnizioni intumescenti fermavetro di Roverplastik.

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A SHIELD AGAINST FLAME

Sotto, il dettaglio della nuova guarnizione intumescente di tenuta per serramenti di legno proposta da Roverplastik.

prescrizioni sulle caratteristiche di reazione al fuoco dei materiali costruttivi utilizzati in prossimità della finestra. Grazie all’utilizzo delle guarnizioni di Roverplastik, in futuro i serramenti di legno potranno dare un contributo efficace nell’evitare l’uscita o l’ingresso delle fiamme in caso di incendio. Le guarnizioni intumescenti di tenuta per i serramenti di legno proposte da Roverplastik sono costituite da una base intumescente che aggiunge la resistenza al fuoco alle consuete caratteristiche delle guarnizioni di tenuta per serramenti. In caso di incendio, la parte intumescente si espande facendo aumentare di volume la guarnizione, che sigilla così completamente il perimetro tra anta e te-

laio, bloccando il passaggio di fiamme e fumo. In modo analogo, le nuove guarnizioni intumescenti fermavetro di Roverplastik entrano in azione in caso di incendio sigillando il perimetro tra anta e vetro e bloccando il passaggio del fuoco sia verso l’interno, sia verso l’esterno, limitando così il rischio di propagazione “verticale” da un piano all’altro dell’edificio. Con queste guarnizioni innovative, Roverplastik dimostra la sua attenzione al benessere e alla sicurezza abitativa e, in presenza di fiamme e fumo, consente di “guadagnare” preziosi minuti per evacuare l’edificio. ! NUOVE GUARNIZIONI INTUMESCENTI ATTIVE DI ROVERPLASTIK PER PORTE INTERNE La consolidata specializzazione nelle tecnologie legate alla costruzione del foro finestra di Roverplastik si esplica anche con l’introduzione sul mercato della nuova serie di guarnizioni intumescenti attive per le porte interne. Le nuove guarnizioni di Roverplastik sono pensate per ren-

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IDENTIKIT ROVERPLASTIK www.roverplastik.it

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il muro da entrambi i lati della porta interna e presenta una finalità estetica. Anche queste guarnizioni sono coestruse con una base intumescente ma, in questo caso, la parte in PVC morbido ha funzione di finitura ed è deputata a coprire le eventuali imperfezioni della muratura. In caso di incendio, queste guarnizioni sono in grado di impedire il passaggio di fumi caldi e fiamme bloccando il fuoco e consentono di mantenere più basse le temperature sul lato non esposto, a garanzia delle prestazioni del sistema in caso di incendio. Grazie all’utilizzo combinato di entrambe le tipologie di guarnizioni intumescenti attive di Roverplastik, la porta interna in legno avrà funzione tagliafuoco e tagliafumo, per garantire una sicurezza maggiore e più duratura agli abitanti in caso di incendio.

La nuova serie di guarnizioni intumescenti attive di Roverplastik pensate per rendere le porte interne in legno a prova di fuoco, fumi caldi e tenuta all’aria.

Dettaglio della nuova guarnizione intumescente fermavetro per serramenti di legno proposta da Roverplastik.

dere le porte interne di legno a prova di fuoco, fumi caldi e tenuta all’aria, in quanto combinano le caratteristiche di barriera alla fiamma delle guarnizioni intumescenti autoespandenti Risk a quelle di tenuta ai fumi caldi delle guarnizioni STPX. L’azienda propone due tipologie di guarnizioni intumescenti attive da applicare alle porte interne in legno, entrambe con una seconda funzionalità oltre alla capacità di autoespandersi in caso di incendio. La prima tipologia di guarnizioni intumescenti attive di Roverplastik, coestrusa con una base intumescente e una parte in PVC morbido, è progettata per consentire la tenuta ai fumi caldi in caso di temperature oltre i 200°C. Si applica tra l’anta e il telaio e partecipa attivamente al buon funzionamento della porta anche in condizioni normali, ovvero quando non è presente un incendio, lavorando congiuntamente alla guarnizione di tenuta ai fumi freddi tradizionale. In caso di incendio, la parte intumescente si espande sigillando il perimetro della porta e bloccando l’espandersi del fuoco. La seconda tipologia di guarnizioni intumescenti attive proposte da Roverplastik, invece, si applica tra il telaio e


www.oknoplast.it di Pietro Ferrari IDENTIKIT OKNOPLAST

Prolux Slide: la nuova porta finestra scorrevole di Oknoplast.

LUCE “SCORREVOLE”

Prolux Slide è il serramento adatto alle case moderne che si distingue per il tipo di chiusura completamente nuovo e la perfetta tenuta che assicura un elevato comfort termico e un’efficace protezione dal rumore esterno. Perché non unire insieme in un unico prodotto le migliori caratteristiche dei sistemi scorrevoli? È partendo da questa idea che Oknoplast ha realizzato Prolux Slide, una porta finestra unica e innovativa sotto tutti i punti di vista… Un nuovo sistema scorrevole altamente performante con delle caratteristiche eccezionali che lo differenziano dai suoi precedenti. Prolux Slide, perfetto per le case moderne e in linea con le tendenze del momento, si distingue per il tipo di chiusura completamente nuovo, simile a quello utilizzato nelle porte scorrevoli HST: l’anta mobile si alza leggermente e scorre in linea lungo l’apposito binario in parallelo alla parte fissa del serramento. Punto a favore di questo serramento è la ferramenta scorrevole che garantisce una perfetta aderenza tra l’anta e il telaio grazie alle chiusure perimetrali. Ma non solo! Questa stessa ferramenta è in grado di assicurare la massima praticità d’utilizzo grazie a particolari rulli che permettono uno scorrimento fluido e silenzioso anche delle ante di grandi dimensioni. Inoltre, le chiusure aggiuntive assicurano una perfetta impermeabilità all’acqua e all’aria, nonché resistenza ottimale al carico del vento, tanto da rendere questo serramento adatto anche agli edifici molto alti. Grazie alla perfetta tenuta questo innovativo sistema scorrevole

assicura un elevato comfort termico (Uw: 1,3W/m2K) e un’efficace protezione dal rumore esterno. Inoltre, Prolux Slide è dotato di un freno di sicurezza che evita che l’anta scorrevole del serramento possa sbattere violentemente contro il fine corsa; in più, la maniglietta esterna consente un’agevole apertura dell’anta anche da fuori. L’anta può essere bloccata in qualsiasi punto della corsa: lasciando un’apertura di pochi millimetri si può creare una pratica micro ventilazione che permette il ricircolo dell’aria mantenendo comunque la porta in sicurezza. Prolux Slide non è solo pratica e funzionale, ma ha anche un design innovativo, pulito ed essenziale. Le linee chiare e ben definite sono valorizzate dalla ferramenta nascosta mentre la soglia di dimensioni ridotte – più bassa rispetto ad altri modelli come ad esempio PSK – e il profilo sottile dell’anta fissa massimizzano la superficie vetrata. Questo comporta tanta luce di giorno e una vista completamente libera da ingombri per godere del panorama esterno. E per chi ha voglia di cambiare o ha necessità di ristrutturare casa, Prolux Slide è la soluzione ideale! Grazie alle ridotte dimensioni di anta e telaio, questo serramento si rivela una porta finestra scorrevole ideale soprattutto quando si ha la necessità di avere ingombri contenuti per non perdere preziosa superficie in casa.

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A Ligna 2019 le novità TWT catturano l’interesse dei visitatori: durante la manifestazione di Hannover l’azienda ha potuto illustrare novità e progetti futuri a un pubblico interessato di visitatori e partner.

di Mauro Zamberlan IDENTIKIT TWT

www.twt.tools

UTENSILI TWT-STYLE Più di 90mila visitatori provenienti da oltre 100 paesi hanno visitato l’edizione 2019 di Ligna. Di questi oltre 40mila provenienti dall’estero, a conferma dell’appeal internazionale che possiede l’appuntamento di Hannover. Per TWT, Ligna rimane un appuntamento per molti aspetti imprescindibile e rappresenta una delle due fiere più importanti per la filiale presente in Germania. «Ligna 2019, comunque, ha confermato che le fiere dedicate alle macchine e agli utensili per la lavorazione del legno sono sempre più concentrate sulla lavorazione del pannello» sottolinea Cristian Zuani, Area manager TWT. «Le macchine dedicate alla produzione di infissi in legno rappresentano una nicchia di mercato. Il business più rilevante riguarda il mondo del pannello: i grandi numeri provengono da questo settore». ! PROTAGONISTI TWT-STYLE E IL NUOVO SISTEMA DI FISSAGGIO «A Ligna abbiamo mostrato i frutti di un percorso iniziato con la fusione aziendale» racconta Tomas Zuani, Responsabile Back-office e Coordinatore interno TWT. «Tra le novità che hanno catalizzato l’attenzione, senza dubbio vi è stato il progetto TWT-Style che rappresenta una generazione di finestre in legno innovativa per il design, gli elevati contenuti tecnici e i benefici produttivi». TWT-Style offre 5 grandi vantaggi:

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1. Incollaggio strutturale della vetrocamera. Le soluzioni utilizzate nelle finestre TWT-Stye consentono l’incollaggio strutturale del vetro. Il lato interno risulta esteticamente impeccabile grazie all’adozione di una guarnizione che crea un’elegante sigillatura.


L’utilizzo di colle speciali applicate in punti appositamente creati, conferisce all’anta stabilità e durata nel tempo.

3. Maggior tenuta e resistenza al carico di vento. La clip di montaggio del vetro, accessorio fondamentale del sistema TWT-Style, ne consente il pre-carico e il raggiungimento della compressione ideale sulla guarnizione di sigillatura posta internamente.

4. Infinite combinazioni estetiche. Il lato interno della finestra può essere verniciato con prodotti totalmente biocompatibili, esaltando la bellezza naturale del legno con la garanzia di un ambiente esente da sostanze pericolose. Il lato esterno può avere una finitura laccata, garantendo durata e brillantezza nel tempo. 5. Produzione e gestione facilitate della cornice esterna. La cornice esterna viene profilata e recuperata dagli elementi del battente con un passaggio eseguito in macchina.

TWT-STYLE TOOLS

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2. Semplicità nella gestione di due diverse colorazioni. La soluzione costruttiva delle finestre TWT-Style consente di dimenticare le difficoltà tipiche che si incontrano nel realizzare infissi bi-colore. Tempi di verniciatura estremamente ridotti e qualità nettamente superiore ad altri comuni processi.

L’assenza del tradizionale listello fermavetro assieme all’incollaggio del vetro, garantisce una maggiore rigidità della finestra conferendo più resistenza ai tentativi di effrazione.

At Ligna 2019, TWT news catch the attention of visitors: during the Hannover event TWT was able to illustrate news and future projects to an interested audience of visitors and partners. More than 90 thousand visitors from over 100 countries visited the 2019 edition of Ligna. Of these, over 40 thousand from abroad, confirming the international appeal that the Hannover appointment has. For TWT Ligna remains an unavoidable appointment for many essential aspects and represents one of the two most important fairs for the branch present in Germany. «Ligna 2019, however, confirmed that the trade fairs dedicated to machines and tools for woodworking are increasingly concentrated on panel processing», says Cristian Zuani, TWT Area manager. «The machines dedicated to the production of wooden frames represent a niche market. The most important business concerns the panel world: large numbers come from this sector».

TWT-STYLE AND THE NEW FIXING SYSTEM ARE AMONG THE PROTAGONISTS OF THE TWT STAND «At Ligna we showed the fruits of a journey that began with the company merger», says Tomas Zuani, Back-office and Internal Coordinator Manager. «Among the innovations that catalyzed attention, there was no doubt the TWT-Style project that represents a generation of innovative wooden windows for design, high technical content and productive benefits». TWT-Style offers 5 great advantages: 1. The possibility of applying dry glazing on internal side. The solutions used in TWT-Style windows allow for dry glazing on the inside part of the window. This solution eliminates the expensive sealing process and, at the same time, reduces the production time. It has also a very positive effect on the appearance of the window and the aesthetics of its implementation. The problem related to the quality of glazing with silicone ceases to exist at this time. 2. The possibility of easy production of two-color windows. The constructional solution of TWT-Style windows allows you to forget about the difficult and time-consuming performance of two-color windows. This results in significant savings thanks to the facilitation of work organization in painting departments. 3. Higher tightness and resistance to wind load. The glass mounting bracket included in the TWT-Style system allows pre-compression of the glass and obtaining the appropriate pressure on the dry glazing gasket. The absence of the traditional glazing bead joint to the dry glazing ensures greater window rigidity and more resistance to break-in attempts. 4. New architectural possibilities. The inner side of the window can be painted with totally bio-compatible products, enhancing the natural beauty of the wood with the guarantee of an environment free from dangerous substances. The external side can have a lacquered finish, ensuring durability and brilliance over time. 5. The ease of manufacturing the glazing bead is easy. High ease of production of the glazing bead. The external glazing bead is profiled and recovered from window sash elements during their single passage through the machine. Thanks to this, a separate glazing bead profiling is eliminated on a four-sided planer and you can also forget the delicate 45° cutting operations.

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IDENTIKIT TWT www.twt.tools

Il Gruppo TWT allo stand di Ligna 2019.

Si ricava nella parte più esterna, dove troviamo le condizioni migliori anche utilizzando profili a lamelle. Grazie a questo non è più necessario produrre il listello fermavetro in scorniciatrice. Addio alle delicate operazioni di taglio a 45°. Un notevole interesse, inoltre, hanno suscitato da un lato il nuovo sistema di fissaggio che l’azienda sta sviluppando internamente, dall’altro i video in slow motion che evidenziavano i vantaggi dell’evacuazione del truciolo offerti dalle soluzioni di utensili TWT in lavorazione.

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! L’OFFERTA GLOBALTOOLS OTTIENE RISCONTRI LUSINGHIERI Feedback positivo dalla nuova divisione GlobalTools, ossia da un’offerta di utensili che possono trovare applicazione in vari ambiti: si tratta infatti di un range di prodotti che va dalle lame circolari, agli utensili in diamante, dalla foratura alle frese elicoidali, ai mandrini. «A questo proposito» aggiunge Nicola Pedrotti, Responsabile Marketing e divisione GlobalTools, «abbiamo raccolto un certo numero di ordinativi da parte dei nostri maggiori riven-


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ditori per Mistral Q, nuovo utensile a finire con unico inserto in DP (Diamante Policristallino) intercambiabile e autoposizionante, da utilizzare su tutte le principali macchine bordatrici». Mistral Q assicura un’elevata precisione dell’utensile per un’alta qualità di finitura. L’inserto in DP, grazie alla precisione di posizionamento, non ha bisogno di riaffilatura sulla testa. Il design del corpo dell’utensile e l’innovativa geometria dei taglienti garantiscono una significativa riduzione del rumore. Si ha infine una notevole riduzione delle vibrazioni, dovuta alla leggerezza del corpo in alluminio. «Grazie a GlobalTools TWT non guarda a un unico settore, ma cerca di offrire ai propri partners un interlocutore qualificato che propone prodotti professionali sia nel settore del serramento, sia in quello della lavorazione del pannello». «Per quanto riguarda il mondo dell’utensile, secondo me, Ligna 2019 ha confermato una tendenza già in atto, ossia la proposta di utensili in grado di garantire una velocità di lavorazione elevata. TWT ha seguito e seguirà solo in parte questa tendenza: l’evoluzione dell’utensile, che probabilmente presenteremo nel 2020, punterà a soddisfare altre esigenze che riteniamo più importanti. Il nostro obiettivo è proporre al mercato un prodotto che nessuno ha in questo momento e che nessuno ha ancora proposto». Per rimanere aggiornati sulle novità di TWT ci si può iscrivere alla newsletter all’indirizzo twt.tools/it/iscrizione-newsletter.

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A considerable interest, moreover, have aroused on the one hand the new fixing system that the company is developing internally, on the other the slow motion videos that highlighted the advantages of chip evacuation offered by TWT tooling solutions in progress. THE GLOBALTOOLS OFFER GETS FLATTERING FEEDBACK Positive feedback from the new GlobalTools division, that is to say from a range of tools that can be applied in various fields: it is in fact a range of products such as HW circular sawblades, PCD tools, planer heads, drill bits, HW spiral bits, chucks HSK. «In this regard», Nicola Pedrotti, GlobalTools and Marketing Manager, adds, «we have collected a certain number of orders from our major partners for Mistral Q, a new finishing tool with a single insert in PCD (Polycrystalline Diamond) interchangeable and self-positioning, to be used on all the main edge-banding machines». Mistral Q ensures high precision performance tool accuracy for higher finishing quality. The PCD insert due to the high positioning accuracy does not need to be resharpened on the head. The design of tool body and the innovative geometry of the cutting edges guarantee a significant reduction in noise. Finally, there is a significant vibrations reduction due to the lightness of the aluminum body. «Thanks to GlobalTools TWT does not look to a single sector, but tries to offer its customers a qualified partner who offers professional products both in the window and door sector». «As far as the tool world is concerned, in my opinion, Ligna 2019 has confirmed an ongoing trend, that is, the proposal of tools capable of guaranteeing a high processing speed. TWT has followed and will only partially follow this trend: the evolution of the tool, which we will probably present in 2020, will aim to satisfy other needs that we consider more important. Our goal is to offer the market a tool that nobody has at the moment and that nobody has yet proposed». To stay updated on TWT news, you can subscribe to the newsletter at twt.tools/en/newsletter-subscription.


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