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OBSERVATORY CONTRACT

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NAUTICA

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HOSPITALITY ENTERS THE RECOVERY PHASE AND LOOKS AT NEW TARGETS

di Mauro Spinelli CSIL, Centro Studi Industria Leggera

After passing yet another quarter with negative results on the demand side, the hospitality sector returns for the first time since the beginning of the pandemic to look at the future in a positive way and with more concrete elements. The loss of 180,000 international tourist arrivals worldwide between January and March 2021, i.e. 83% compared to the same quarter of 2020 (Source: UNWTO), which had been only partially affected by the pandemic, is now the past, while the progression of vaccination plans and the reopening of state frontiers are, today, the key elements for the resumption of the movement of tourists at an international level and therefore constitute the basis for looking at the future with greater confidence. On the other hand, some positive signs on the medium and long term come from the supply side. According to Lodging Econometrics in the first quarter of 2021 the number of hotels and related rooms under construction in Europe increased by 5% and 6% respectively, accounting for a total of 1,928 projects and 310,523 rooms in the pipeline. In this scenario, it is also possible to foresee a gradual recovery for the contract furniture sector, rather than a real rebound, a growth trend that will probably embrace a period of at least three years before market values return to the pre-Covid level. The reason for such a longlasting recovery is mainly linked to the slower pace of non-residential investments. But, in this case, it should not be forgotten that the crisis linked to Covid, before being economic, is above all a health crisis and this has already led to a profound change in the way of conceiving sharing spaces in general from hotels to resorts, from restaurants to cruise ships. It is a 'new game' that leads to rethink the role of the hotel by expanding its potential, from a simple accommodation facility to a community incubator capable to attract various kinds of users. The introduction of smart technologies and new formulas dedicated to business or freelance customers with co-working spaces in the lobbies, the student hotels for the youngest or even the structures dedicated to seniors are just some of the possibilities to be found in the present phase. Of course, the role of furniture becomes even more fundamental since furnishings serve to make the environment more attractive, functional, livable and safe. From this point of view, the design of the common areas has undergone an impressive transformation, from somewhat anonymous spaces set up with reception desks and seats to embracing environments, where design, colour and lighting are taking centre stage.

Sunway Putra Hotel_Lobby_Kuala Lumpur

L’HOSPITALITY ENTRA NELLA FASE DI RIPRESA E GUARDA A NUOVI TARGET

Dopo aver superato l’ennesimo trimestre con risultati negativi dal lato della domanda, il settore dell’hospitality torna, per la prima volta dall’inizio della pandemia, a guardare al futuro in modo positivo e con maggiori elementi di concretezza. La perdita di 180mila arrivi internazionali di turisti a livello mondiale fra Gennaio e Marzo 2021, cioè - 83% rispetto allo stesso trimestre del 2020 (dati di fonte UNWTO), che era stato un trimestre solo parzialmente condizionato dalla pandemia, rappresenta ormai il passato, mentre la progressione dei piani di vaccinazione e le riaperture dei confini degli Stati sono, oggi, gli elementi cardine per la ripresa della circolazione dei turisti a livello internazionale e costituiscono, quindi, le basi per guardare al futuro con maggiore fiducia. D’altra parte, alcuni segnali positivi per il medio lungo periodo arrivano proprio dal lato dell’offerta. Secondo Lodging Econometrics, nel primo trimestre 2021, in Europa il numero di hotel e le relative stanze in costruzione aumenta rispettivamente del 5% e del 6%, per un totale di 1,928 progetti e 310,523 stanze. In questo scenario è possibile ipotizzare anche per settore degli arredi contract una ripresa graduale, piuttosto che un vero e proprio rimbalzo, una tendenza di crescita che abbraccerà verosomilmente un arco di tempo di almeno tre anni prima che i valori del mercato tornino a livello pre-Covid. Il motivo di un recupero così lungo nel tempo è, principalmente, legato alla maggiore lentezza con cui generalmente ripartono gli investimenti non-residenziali. Ma, in questo caso, non va dimenticato che la crisi legata al Covid, prima che economica, è soprattutto una crisi sanitaria e questo ha già comportato una profonda modifica nel modo di concepire gli spazi di condivisione in generale dagli hotel ai resort, dai ristoranti alle navi da crociera. Si tratta di un ‘rimescolamento delle carte’, che mette in discussione la figura dell’hotel ampliandone le potenzialità: da semplice struttura ricettiva a incubatore di comunità che riesca ad attrarre utenti di vario genere. L’introduzione delle tecnologie smart e nuove formule dedicate alla clientela business o freelance con spazi di co-working nelle lobby, gli students hotels per i più giovani o anche le strutture dedicate alla fascia senior, sono solo alcune delle possibilità delle quali si discute in questa fase. Naturalmente, il ruolo degli arredi diventa ancor più fondamentale nel momento in cui l’arredamento serve a rendere l’ambiente attrattivo, funzionale, vivibile e sicuro. Da questo punto di vista, la progettazione degli spazi comuni ha subìto una trasformazione impressionante, da luoghi un po’ anonimi, allestiti con banchi reception e sedute ad ambienti coinvolgenti, dove il design, il colore e l’illuminotecnica la fanno da padrone.

Starhotels E.c.ho_Milano_Lobby

Starhotels E.c.ho_Milano_Ristorante Orto

Barovier&Toso_Bulgari Restaurant Tokyo

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