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NUMERO 30 APRILE 2018

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T ACCUINO P ERSONE P RODOTTI P ROGETTI T RADING E VENTI

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AMES E ZED_COMM

AMES, AZIENDA TEDESCA CHE PROPONE ARREDI E COMPLEMENTI TIPICI DELL’ARTIGIANATO COLOMBIANO CHE PORTANO LA FIRMA DEL DESIGNER SEBASTIAN HERKNER, HA SCELTO DI PRESENTARSI ALLA STAMPA ITALIANA, IN OCCASIONE DEL SALONE DEL MOBILE, AFFIDANDO A ZED_COMM L’ATTIVITÀ DI UFFICIO STAMPA E MEDIA RELATION. LE COLLEZIONI AMES NASCONO DALLA PROFONDA CONOSCENZA DELLA COLOMBIA - PAESE DI RARA BELLEZZA QUASI AL CONFINE CON IL 'REALE', TANTO DA AVER DATO VITA ALLA FAMOSA CORRENTE ARTISTICA DEL 'REALISMO MAGICO' – E DALLE CONOSCENZE CULTURALI E ARTIGIANALI, E CONTEMPORANEAMENTE SONO LA PERFETTA ESPRESSIONE DELLA FUSIONE TRA REALTÀ E MAGIA. MATERIALI, COLORI E FANTASIE, TIPICI DEL PAESE SUDAMERICANO SONO ESALTATI DALL’INVENTIVA E DALL’ESPERIENZA DEL DIRETTORE CREATIVO ANA MARÌA CALDERÒN KAYSER E DEL DESIGNER SEBASTIAN HERKNER CHE LI HANNO TRASFORMATI IN PRODOTTI DI DESIGN, UNICI ED ESCLUSIVI.


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ANTONIOBULLOWORKSHOP E BUSA & ASSOCIATI

ANTONIOBULLOWORKSHOPAFFIDA L'ATTIVITÀ DI PR E UFFICIO STAMPA A BUSA & ASSOCIATI. IL DESIGNER ANTONIO BULLO, NOTO PER LA SUA ESPERIENZA NEL MONDO DEL BAGNO, PRESENTA AL MERCATOLA PROPRIA LINEA DI ARREDI E COMPLEMENTICON IL SUOMARCHIO ANTONIOBULLOWORKSHOP. "INCORAGGIATO DALLE QUALITÀ UMANE E DALLE CAPACITÀ TECNICHE DI ARTIGIANI ITALIANI HO DATO VITA A QUESTA MIA ULTERIORE ESPERIENZA.UNA PRODUZIONE DI DESIGN CHE CALIBRA LA STORIA CON IL NUOVO, EVITANDO IL MINIMALISMO OMOLOGATO E I DOGMI DELL'ATTUALITÀ. TUTTO QUESTO ANDANDO OLTRE L'ESTETICA REGOLATA DAL MONDO DELMERCATO, LIBERANDO LA CREATIVITÀ DALLA STANDARDIZZAZIONE. L'OBIETTIVO È QUELLO DI OFFRIRE UN PRODOTTO DEDICATO, CHE NON SIA SOLO SEMPLICE DECORAZIONE, MA CHE ESPRIMA LA QUALITÀ DEL SUO CONCETTO".


AZZURRA E ROTA&JORFIDA COMMUNICATION & PR ROTA&JORFIDA | COMMUNICATION & PRHA INIZIATO UNA NUOVA COLLABORAZIONE CON AZZURRA, AZIENDA SPECIALIZZATA NELL'ARREDO BAGNO. OGGI L'AZIENDA HA UNA PRODUZIONE DI CIRCA 300.000 PEZZI L’ANNO, DISTRIBUITI NON SOLO IN ITALIA, MA ESPORTATI IN TUTTO IL MONDO. DALL’EUROPA AI VICINI PAESI EXTRA CEE, DALLA RUSSIA ALL’AUSTRALIA E ALL’AMERICA ATTRAVERSO BEN 35 PAESI IN OGNI CONTINENTE.

BERTOCCI E FABIO LUCIANI COMUNICAZIONE

È ENTRATO A FAR PARTE DEL PORTFOLIO CLIENTI DI FABIO LUCIANI COMUNICAZIONE, BERTOCCI, STORICO MARCHIO NELLA PRODUZIONE DI ACCESSORI PER IL BAGNO. LA MISSIONE DELL'AZIENDA È OGGI QUELLA DI PROPORRE SISTEMI INTEGRATI DI ARREDO PER LA STANZA DA BAGNO, CON PRODOTTI DI DESIGN E DI QUALITÀ, IN LINEA CON LE TRASFORMAZIONI DI COSTUME, DI MODA, DI GUSTO E DI STILE.


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ZALABA DESIGN E BM COMMUNICATION ZALABA DESIGN È TRA I CLIENTI DI BM COMMUNICATION CHE, CON ORGOGLIO, RACCONTA LA STORIA DI QUESTA AZIENDA DI FAMIGLIA CON SEDE A ZURIGO, SPECIALIZZATA NELLA PRODUZIONE DI MOBILI CARATTERIZZATI DA UN DESIGN DI GRANDE TRADIZIONE E DA UNA MANIFATTURA MADE IN ITALY DI ALTISSIMA QUALITÀ ARTIGIANALE. OGGI È LA GIOVANE DESIGNER GINGER ZALABA A CONDURRE L'AZIENDA E A PORTARE AVANTI L'EREDITÀ DI SUO NONNO OTTO KOLB, ARCHITETTO E INDUSTRIAL DESIGNER EDUCATO AI PRINCIPI DEL MODERNISMO TEDESCO DEGLI ANNI VENTI E TRENTA. LEGATO ALLA SCUOLA THE NEW BAUHAUS – FONDATA NEL 1937 A CHICAGO DA LASZLO MAHOLY-NAGY PER MANTENERE VIVO IL PENSIERO CREATIVO DELLA BAUHAUS TEDESCA DA POCO SOPPRESSA – OTTO KOLB È STATO UNO DEI PRINCIPALI PROTAGONISTI DELLA DIFFUSIONE DEL DESIGN MODERNISTA IN EUROPA E NORD AMERICA ANNI CINQUANTA E SESSANTA. OGGI GLI ORIGINALI DI KOLB SONO MOLTO RARI E APPARTENGONO ALLE COLLEZIONI DI ALCUNI DEI PIÙ IMPORTANTI DESIGN-MUSEUM DEL MONDO. I PEZZI DELLA COLLEZIONE LOVE – SEDIA, SEDIA LOUNGE, SGABELLO, TAVOLO E TAVOLO CAFFÈ - SONO LEGGERI COME L'ARIA E ISPIRATI AL PROTOTIPO DI SEDIA LOUNGE CHE OTTO KOLB PRODUSSE NEL 1950. IL DESIGN ESSENZIALE DEI PRODOTTI VALORIZZA LA MANIFATTURA E LA PREZIOSA ESSENZA DEI MATERIALI: LA MIGLIORE PELLE ITALIANA IN TANTISSIME VARIANTI DI COLORE, L'ACCIAIO, IL MARMO E IL LEGNO PIÙ PREGIATI.


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NUOVA COLLABORAZIONE CON L’ARCHITETTO SAPEY

ROTA&JORFIDA | COMMUNICATION & PR HA IL PIACERE DI COMUNICARE L'INIZIO DELLA NUOVA COLLABORAZIONE CON L'ARCHITETTO TERESA SAPEY. NEI LUOGHI RESIDUALI DELLA CONTEMPORANEITÀ, NEGLI HOTEL, NEGLI EDIFICI ABITATIVI PRIVATI,NEGLI ESERCIZI COMMERCIALI, NELLE ILLUMINAZIONI, TERESA SAPEY INDAGA INCESSAMENTE LA VITA UMANA E LO SPAZIO ABITATO, ATTRAVERSO LA LUCE E IL COLORE, PRESENZA COSTANTE NEI SUOI PROGETTI E PURA ESPRESSIONE DI SENTIMENTO.

ADP COMUNICAZIONE CON RITZWELL ADP COMUNICAZIONE DA GENNAIO 2018SEGUIRÀ LA COMUNICAZIONE DIRITZWELL, IMPORTANTEBRAND GIAPPONESEDI ARREDAMENTO D'INTERNI,RECENTEMENTE INSIGNITO DEL PRESTIGIOSO PREMIO GOOD DESIGN AWARDS DEL CHICAGO ATHENAEUM MUSEUM OF ARCHITECTURE AND DESIGN. IL MARCHIO, CON SEDE A FUKUOKA DAL 1992 E SHOW ROOM MONOMARCA A TOKYO E OSAKA, SI È IMPOSTO A LIVELLO INTERNAZIONALE PER IL DESIGN, L'UTILIZZO DI MATERIALI NATURALI DI ALTISSIMA QUALITÀ E GLI ELEVATI STANDARD DI LAVORAZIONE, CHE CONNOTANO IN PARTICOLARE I SUOI IMBOTTITI IN PELLE. LA CULTURA E LA SENSIBILITÀ DEL PAESE DEL SOL LEVANTE GIOCANO INFATTI UN RUOLO FONDAMENTALE NELLA REALIZZAZIONE DIPRODOTTI D'ECCELLENZA, FRUTTO DEL FELICECONNUBIO TRA TECNOLOGIA E PREZIOSO LAVORO ARTIGIANALE, ALLA RICERCA DI UNA QUALITÀ CLASSICA E DEL TUTTO SENZA TEMPO.


DI MONICA ZANI

CAMBIO DI ABITUDINI Parliamo di acquisti. Anche nel settore dell’arredamento, il compratore consulta il web e i social network quando è ancora alla ricerca di ispirazione, recandosi in negozio per vedere e toccare i mobili opzionati, torna per confermare le decisioni e infine si recano nel negozio di prossimità per concludere l’affare o sfruttano le promozioni e le offerte speciali a volte disponibili sugli eCommerce. I Il trend del commercio elettronico, è sempre piu positivo. Sempre più persone in Italia si informano e acquistano prodotti e/o servizi direttamente online, dai prodotti più disparati, a quelli di nicchia, oltre ad avere pareri, opinioni e commenti su ogni singolo prodotto che si vuole acquistare. Senza parlare della comodità, della facilià e della convenienza (scegliendo da casa i prodotti si salta saltando il passaggio della distribuzione e quindi il prezzo è inferiore). Dati recenti confermano il trend crescente dicono che la vendita on line di prodotti e servizi ha rappresentato, nel 2015, il 7,4% del totale del mercato di vendita al dettaglio a livello globale: complessivamente 1.671 miliardi di dollari, oltre 350 miliardi di dollari in più del 2014. Le previsioni formulate in proposito dicono che entro il 2029 il valore delle vendite on-line raddoppierà, raggiungendo oltre 3,5 miliardi di dollari che, comunque, costituirà solo il 12% degli acquisti totali. Da queste cifre risulta chiaro che il mercato dell’e-commerce continuerà a crescere esponenzialmente. Per quanto riguarda l’Italia la situazione è la seguente: • L’81% degli italiani paga online con PayPal, carta di credito o prepagata; • il 44% delle aziende online vende sui marketplace; • Il 75% di chi naviga online visita gli e-commerce da smartphone e tablet per 1 ora e 39 minuti al giorno; • 18,8 milioni di italiani comprano online


EUGENI QUITLLET

Nato a Ibiza nel 1972, Eugeni Quitllet si è laureato presso la Llotja Art School di Barcellona e ama definirsi disoñador, neologismo che deriva dall’unione delle parole designer e soñador. La sua attività si rivolge principalmente al mondo dell’industrial design e tra le sue creazioni si annoverano oggetti caratterizzati dal binomio eleganza - sinuosità. Il suo sguardo è rivolto a futuro e questa sua propensione porta alla realizzazione di oggetti-sculture capaci di giocare sul contrasto vuoto-pieno. Quitllet ha ricevuto molteplici premi e riconoscimenti in ambito internazionale, come il Good Design Award, il Red Dot Design Award, il German Design Award, la menzione speciale del Compasso d’Oro e, nel 2016, la nomina di Designer of the Year in occasione di Maison&Objet. Pedrali ha stretto un nuovo sodalizio artistico e progettuale con il designer, che si concretizza nella realizzazione di due nuovi prodotti, frutto di una ricerca stilistica capace di coinvolgere forme e materiali. La scelta deriva dalla totale sintonia tra l’azienda e la filoso-

Sedia Cloud-io di Kartell 2015


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fia di Quitllet: i prodotti disegnati dallo spagnolo insignito nel 2016 della menzione ‘Designer of the year’ nascono dalla ricerca di emozioni e sono ispirati dal Anello da sogno di sogno, Scultura desiderio di in alluminio anodizzato, 2016 realizzare qualcosa capace di durare nel tempo, sia concretamente, sia stilisticamente, punto di forza e requisito indispensabile per i prodotti dell’azienda italiana. La collaborazione è quindi nata da un entusiasmo reciproco, come afferma Quitllet: ‘dopo un primo incontro due anni fa è scaturita la volontà di creare qualcosa di nuovo con materiali che Vigilia, lampadario realizzato in diversi, alluminio estruso anodizzato, 2016 avesse una storia e dei valori. La forza che ho visto in Pedrali è stata la forte intensità e il desiderio di realizzare questo sogno insieme’.


Ona di Lexon, altoparlante Bluetooth e radio AM / FM analogica con batteria ricaricabile, 2016

Stone, sedia impilabile monoblocco impilabile in polipropilene. Di Habitat, 2016/2017

Sedia Africa di Vondom, 2014

Sedia Elle di Alias, 2012


Sveglia digitale LCD Dream Time di Lexon, 2015

Dream Tools for Lexon, una collezione eterea e vibrante composta da quattro oggetti per l'ufficio Bloom, lampada da interno ed esterno in polietilene rotostampante con luce a led RGB. Di Vondom, 2015 Posate L'Ame di Christofle, 2014

Vasi trasparenti in PMMA Shine U Shine di Kartell, 2013

Lampada satelight-di Foscarini, 2017

Lampada Light Air di Kartell, 2014


VILLA PRIVATA SEVENDIALS

La villa privata Sevendials, situata nel piccolo paesino di Mottram St Andrew, nel nord ovest dell’Inghilterra. Immersa nel verde di una collina, è circondata da un giardino dove, tra querce e betulle, si scorge una meravigliosa veduta della contea di Cheshire, nel Galles del nord. Una contea rurale, dove natura e paesaggio riescono ancora a convivere armo-


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niosamente con il progresso. Linee dolci la definiscono: rette di pianura che si trasformano gradatamente nelle curve delle soavi colline che contraddistinguono il territorio. Distese verdi punteggiate di paesini che dialogano rispettosamente con il paesaggio circostante. E di tutto ciò sembra aver tenuto perfettamente conto lo studio architettonico theCAVE architecture + design nel progettare una villa che, nonostante la sua modernità, rimane complice dell’ambiente in cui è inserita. Un conseguimento reso più facile, probabilmente, dalla storia della contea stessa, il cui capoluogo,


la storica città di Chester fondata dai Romani, offre un inestimabile patrimonio architettonico. Da migliaia di anni, infatti, storia, natura e architettura procedono di pari passo in questa regione, e la villa Sevendials ne è un fortunato esempio. Si tratta di un’abitazione lussuosa nonostante la scelta di adottare forme essenziali. Conferendole l’aspetto di una composizione scultorea, esse la rendono moderna e attuale, senza però dover rinunciare a una profonda integrazione con l’ambiente naturale. La scelta dei colori, delle linee, delle forme e dei materiali contribuisce a rendere la villa parte integrante del paesaggio. Ne deriva una costruzione in cui convivono in modo armonioso


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dettagli di alto design e richiami alla natura. La pianta, a forma di L, sembra essere stata progettata per abbracciare il tramonto, mentre il tetto, che funge da terrazza, prolunga quel dialogo tra architettura e ambiente che contraddistingue l’intero progetto. Un dialogo tra interno ed esterno reso possibile sia dal tetto-terrazza - che offrendo uno spazio ulteriore di vita all’aperto, crea un’area di congiunzione tra vita domestica e vita all’esterno -, sia dalle ampie vetrate che accolgono la luce naturale e il paesaggio, portandoli all’interno dell’abitazione stessa, e ancora dalla piscina intern, in cui l’elemento acqua sembra appartenere al contempo all’ambiente antropico e a quello naturale. Lo spazio abitativo si suddivide tra due piani, su un’area di oltre 600 m2, compresi un ufficio, una zona relax e una suite per gli ospiti. La vasta zona giorno, che consiste in un’ampia cucina open-space, sala da pranzo e soggiorno, dà sul giardino privato e offre suggestive vedute dei boschi che si estendono a sud e che, grazie alle ampie vetrate a tutta altezza, sembrano avere accesso all’interno dell’abitazione colmandola di natura.


Neanche l’orientamento della struttura è casuale infatti, prima che i progetti iniziali venissero abbozzati, su richiesta del cliente, il progettista ha trascorso ben tre mesi nell’abitazione che sorgeva precedentemente sul luogo su cui ora si erge Sevendials, assaporando e vivendo direttamente la vera essenza del luogo, la forte presenza della natura, i percorsi quotidiani della luce solare. Un’esperienza che ha permesso di rendere più forte la comunicazione tra dimora e ambiente e di disporre ogni stanza in modo tale che venisse inondata costantemente dalla luce naturale del sole. Un ampio porticato a sbalzo in zinco percorre l’intera lunghezza della struttura, fornendo protezione dalla luce solare nei mesi estivi, ma allo stesso tempo consentendo ai bassi raggi invernali di penetrarvi indisturbati nei mesi invernali. Esso fornisce, inoltre, spazio esterno coperto in cui è possibile sedere per ammirare il panorama e, grazie alla cucina esterna con forno a legna, anche consumare pasti in famiglia e tra amici.


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Fondamentale, per mantenere inalterate queste caratteristiche di sintonia tra ambiente interno ed esterno, era trovare una porta che valorizzasse dialogo e apertura senza dover rinunciare al senso intrinseco di protezione e sicurezza. Una porta blindata che rispettasse il leit-motiv che percorre l’intera struttura, ma che al contempo garantisse intimità e privacy. È stata scelta Synua di Oikos Venezia, la blindata dalle infinite possibilità di personalizzazione. Di grandi dimensioni (fino a 2,2 metri di larghezza per 3 di altezza) con apertura a bilico e complanare al muro. In questo caso è stata scelta la versione con rivestimento in gres effetto cor-ten ruggine in 9 settori di cui uno nero completo di maniglione orizzontale, nero anch’esso, come anche i profili. Abbinata a un fianco luce di notevoli dimensioni, essa contribuisce a conferire luce e spaziosità all’ambiente e garantisce la prosecuzione del dialogo tra interno ed esterno, richiamando le grandi vetrate laterali. Sebbene Synua, come le altre porte di sicurezza del leader Oikos Venezia, consenta di scegliere un diverso rivestimento tra interno ed esterno, così da assecondare qualsiasi esigenza in termini di materiali e colori, si è preferito qui optare per la


coerenza dei rivestimenti con un contrasto di grande effetto tra l’asprezza e apparente ruvidezza dell’effetto ruggine del gres porcellanato cor-ten, l’opacità dei rivestimenti interni, e la lucentezza e modernità delle grandi vetrate e delle candide pareti. Bianco, nero e grigio scuro i colori predominanti nelle scelte d’arredo, sia all’interno che all’esterno della villa.

Scheda Project: Villa privata Sevendials Committente: Utente privato Architetto: theCAVE architecture + design Partner Lakes Doors Architectural Luogo: Cheshire, UK Anno progetto: 2014 Anno completamento: 2017


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UNA VILLA IN SPAGNA Questo progetto realizzato da Loft Buro Loft Buro in Costa Brava può essere definito un perfetto esempio di sinergia tra pensiero internazionale e produzione italiana d’eccellenza. Alla base del concept elaborato dagli architetti ucraini per una grande villa con vista sul mare dove esterno e interno dialogano in maniera totale, ci sono riferimenti formali ben precisi. Il modello di ispirazione può essere infatti rintracciato nei monumentali waterfront tipici delle città portuali nel periodo dell’Art Déco, New York e Shanghai in particolare, mentre il decoro, fatto di marmi, vetrate colo-



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rate, sculture e giochi d’acqua è un omaggio alla grande tradizione delle ville di piacere del barocco italiano. Basti pensare alla monumentale porta d’ingresso alta quattro metri, realizzata in mogano e decorata con sculture sul motivo delle ali. Anche nel giardino non mancano importanti segni, come le sculture di fenicotteri opera di un artista ucraino, la vetrata Art Déco sul retro della villa che si apre su un romantico angolo dove si trova una piccola cascata e la cucina aperta sulla grande piscina all’aperto. Importanti anche i rivestimenti a parete tra cui i mosaici che decorano la piscina indoor. Proprio per ricreare questa atmosfera sfarzosa ed evocativa Loft Buro si è rivolta totalmente ad aziende italiane top del luxury: Fendi, Tura, Arte Veneziana, Turri, Visionnaire, Colombostile, Elledue, DL Decor, Bellotti, Francesco Molon per i mobili; Visionnaire, Lavai, Glass&Glass per l’illuminazione; Antolini per



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i marmi; Sicis per i mosaici; Sarahi per i tappeti; Nuova Cev e Mario Cioni per gli oggetti di cristallo; Silvi per i decori; Alchymia per i pannelli. Un progetto ambizioso, un omaggio al talento creativo e al meticoloso sforzo di artigiani e manodopera.


‘STORIE. IL DESIGN ITALIANO’, L’UNDICESIMA EDIZIONE DEL DESIGN MUSEUM DELLA TRIENNALE

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Triennale Design Museum, il primo Museo del design italiano, è stato inaugurato in Triennale nel dicembre 2007. Un museo ‘mutante’, che ogni anno, per 10 anni, ha cambiato ordinamento e allestimento per offrire di volta in volta risposte diverse alla medesima domanda di fondo: che cos’è il design italiano? L’undicesima edizione del Triennale Design Museum, dal titolo ‘Storie. Il design italiano’, racconta la storia del design italiano attraverso una plura-


by Monica Zani

lità di storie, che concorrono a definirne la complessa natura. La storia e le storie del design italiano raccontate attraverso 180 pezzi iconici del Novecento, 5 focus tematici – Geografia, Comunicazione, Politica,Tecnologia ed Economia –, tanti quanti i curatori: Chiara Alessi, Maddalena Dalla Mura, Manolo De Giorgi, Vanni Pasca, Raimonda Riccini. Il percorso del Museo ha un duplice andamento: da una parte il dispiegarsi della storia in modo diacronico, dall’altra lo sviluppo di cinque approfondimenti tematici


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che permettono di leggere il design attraverso la lente di altre discipline. Una selezione di 180 opere - per la maggior parte provenienti dalla Collezione Permanente del Triennale Design Museum, realizzate tra il 1902 e il 1998 e individuate come le piÚ rappresentative del design italiano per il loro portato di innovazione tecnico-formale, per l’estetica, per la sperimentazione, per la riconoscibilità e il successo di pubblico - introduce la problematica di quali debbano essere


by Monica Zani

i pezzi imprescindibili esposti in un Museo del design e di cosa possa essere considerato una ‘icona’ e, ancora, se questo termine sia realmente efficace quando applicato al contesto del design ‘Storie’ è una mostra antologica che parla di progetti e progettisti in sequenza cronologica, l’invenzione del made in Italy affiancata all’evoluzione del Paese. È quanto di più vicino a un museo (permanente) si sia visto nell’ambito del design. Il presidente della Triennale, Stefano Boeri afferma: “questa mostra ci convince ancora di più dell’importanza


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che avrebbe per Milano la presenza nel palazzo della Triennale di un museo permanente del design. Un Museo del Design alla Triennale deve saper testimoniare la storia ancora viva di un gruppo di oggetti iconici, ma anche e forse soprattutto raccontare come Milano sia rimasta il luogo privilegiato per progettisti e imprenditori che ancora oggi scelgono, qui e ora, di accettare il rischio creativo — e insieme relazionale e affettivo — dell’innovazione. La sfida è aperta”. Silvana Annicchiarico, direttore del Museo del Design, spiega: “Per un decennio ci siamo in-


by Monica Zani

terrogati sul perché di un museo del design, su quale tipo di visitatore volevamo intercettare. Con le nostre mostre a tema abbiamo fatto un’operazione culturale e costruito un pubblico che quindici anni fa non esisteva. Forti di questa esperienza, l’anno scorso abbiamo iniziato a discutere su altri possibili format, oggi impensabili se prima non ci fosse stato questo lavoro preliminare di carotaggio.“


Script Carta da parete realizzata da Eijffinger e distribuita sul mercato italiano in esclusiva da Agena, caratterizzata dal decoro con fenicotteri, in gruppo, che si susseguono in piedi, ma anche in ‘pose’ piĂš giocose, in sella a una bicicletta. Le carte da parati della collezione Script sono distribuite in rolli di dimensioni 0,52x10,00 m, o in set di dimensioni altezza 2,8 0m x larghezza 1,86 m e realizzate in tessuto non tessuto lavabile


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Tangram Il nuovo decoro ispirato al famoso rompicapo cinese e nato dalla collaborazione tra Ancap e l’Istituto San Zeno di Verona, arriva dall’estremo Oriente. Sei geometrie che ricreano le forme di animali, si posano sulla tazza in porcellana Giotto, già iconica per la sua forma eclettica e originale e che con Tangram arricchisce la serie dei ‘Colori di Giotto’. Declinato in sei diversi soggetti, Tangram si posa su tazze da caffè e cappuccino, ma anche su caffettiere, teiere, lattiere e porta bustine

Culti Illustrators Prima capsule collection di Culti Milano, che narra, attraverso il segno grafico di tre brillanti autori italiani, un racconto olfattivo che sollecita i sensi in un mix di design, arte, colore, profumo, esclusività. Luca Font, Marco Goran Romano e Natalia Resmini restituiscono, attraverso la rivisitazione della grafica dei diffusori ambiente da 500 e 4300 ml della linea Stile Classic, la loro personale interpretazione dello charme dell’azienda. Tre special editions ispirate a tre profumi iconici, ad un ricordo, al risveglio di una sensazione

Swing Continua la collaborazione tra Ethimo e Patrick Norguet con l'ampliamento di gamma della collezione Swing, gtramite il sofà modulare in alluminio e teak. Le molteplici possibilità di composizione lo rendono ideale per arredare anche gli spazi più ampi. Le ampie sedute del divano sono completate da cuscini realizzati in un tessuto completamente impermeabile


The Omelette Nuova padella firmata KnIndustrie e pensata per preparare frittate dall’accattivante forma quadrata che trova ispirazione nella tradizionale Tamagoyaki, padella giapponese utilizzata per la preparazione della frittata di uova e dei bento. The Omelette, disegnata da Lara Caffi per la collezione Beyond Basic, si distingue per la sua forma inusuale e originale cambiando in modo radicale la classica presentazione di una frittata. Di forma quadrata è in acciaio con fondo antiaderente e manico in wengè. Misure: 21x21 cm


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Oster Classic Frullatore con quattro lame in acciaio inox, studiate per catturare il cibo e per triturare anche il ghiaccio ed è dotato della tecnologiaAll Metal Drive, che assicura resistenza e maggiore durata nel tempo. Il vaso in vetro borosilicato resistente agli shock termici è provvisto di coperchio con dosatore, per facilitare l’introduzione di nuovi ingredienti durante la preparazione dei frullati

Linea Dino Contenitori in diversi formati a seconda dell’alimento da trasportare. È uno snack box con tre contenitori separati, per trasportare un pasto completo, disponibile in tre allegri colori. Contenitore grande: 20x14 cm - altezza 6,5cm: contenitori piccoli: 12x9 cm - altezza 5,5 cm

Osa ‘dcor’ L’inedita collezione ‘dcor’, realizzata da ArtÙ Design Studio per Unical, è stata ideata per vivere in armonia simbiotica con l’oggetto caldaia, elemento di grande valore tecnologico, che subisce il fascino di un elemento decorativo dalla debordante energia creativa. Un rapporto che si risolve in una continua diatriba tra forza tecnica, cuore di Unical, e l’essenza di una componente ornamentale, un confronto destinato a lasciare il segno nel tempo


Gordon I ventilatori oscillanti della Serie Gordon, disegnati da F. Trabucco & Associati per Vortice, sono disponibili in due modelli da tavolo (diametri 30 – 40 cm) in colore grigio chiaro, un modello a colonna (diametro 40 cm) in colore grigio chiaro o nero e due modelli da parete (diametri 30 e 40 cm) in colore grigio chiaro. Realizzati in resina termoplastica antiurto, hanno 3 velocitĂ , griglia di protezione asportabile per una facile pulizia, testa del ventilatore inclinabile e orientabile con rotazione di 90°, cavo di alimentazione modello da tavolo 1.8 m, modello a colonna 3 m


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Quadrat Pool Relax Quadrat Pool Relax, disegnata da Ludovica+Roberto Palomba per Zucchetti.Kos, è una minipiscina a sfioro che abbina una zona solarium con lettino imbottito. Pensata per incontrare esigenze outdoor e indoor, la vasca free standing si distingue per le dimensioni contenute e una geometria scultorea

Lita Lita, disegnata da David Dolcini per Luceplan, è una famiglia di lampade da tavolo, terra, sospensione, parete/plafone con diffusore in vetro soffiato opalino, illuminato omogeneamente da sorgenti tradizionali o retrofit LED disponibile in quattro dimensioni e struttura in legno

Echo Locker Il sistema di contenitori per uso personale Echo Locker di Dieffebi è condiviso dal concept costruttivo e grafico inedito, che permette non solo di eliminare l’effetto a casellario tipico di questa tipologia di prodotti, ma anche di integrare diverse soluzioni estetiche, tecnologiche e di aggregabilità


O D E R R A O N G E L R E D FE APRE PORTE A C I R O T S E D E S A DELLA SU

sede storica per a su lla de e rt po re ap o ed Il gruppo FederlegnoArrallazione di Stefano Boeri Architetti. una mostra-evento, instidere con la cittĂ un pezzo di storia e valoPorte aperte per condiv made in Italy, inteso come cultura del prorizzare il cuore del designnovazione e sviluppo per tutto il capoluogo getto e come driver di in o, la Federazione milanese. ed rr oA gn rle de Fe , ia or st a Per la prima volta nella sua le aziende italiane del settore e che, trache dal 1945 rappresentEventi Spa, promuove e organizza il Salone mite Federlegno Arredo erto al pubblico la sua sede in foro Buonadel Mobile.Milano, ha ap io serale, da martedĂŹ 17 a sabato 21 aprile, parte 65 a Milano, in orar dalle 18.30 alle 21.30. direzione di varcare un confine, quello tra il Una scelta che va nella quartiere fieristico di Rho Fiera e la cittĂ di Salone che ha luogo nel Milano.


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ta e accogliente, nella er ap ’ sa ‘ca a un no an er nt “I nostri uffici dive stro settore”, spiega il no il r pe no an ll’ de te an rt settimana più impo Emanuele Orsini. o, ed rr oA gn rle de Fe di te en presid zione nuova, perché de-o re di a un e er nd re ap tr in di “Abbiamo scelto sempre di più un luog i nt se re pp ra po up Gr ro st sideriamo che il no , di identità, oltre che la za an nt se re pp ra di , lto co di incontro, di as L’apertura della nostra ri. lo va ri st no i de le ea id e reale sede fisica ore operativo’ del Salone ‘cu l de ile ib ng ta o gn se un sede vuole essere am che ogni giorno crea te ro st no il o tt tu di e , no del Mobile di Mila aprile una fiera di eccelad zi iz al re si hé rc pe li ta le basi fondamen lenza mondiale”. derlegnoArredo è comFe di o zz la pa l de ta ia cc fa Per l’occasione la sso. pletamente illuminata di ro


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CARL HANSEN & SØN NEL DISTRETTO DEL DESIGN DI SAN FRANCISCO SUBITO DOPO LA RECENTE APERTURA DEL FLAGSHIP STORE DI STOCCOLMA, CARL HANSEN & SØN INAUGURA LA NUOVA SEDE DEL PUNTO VENDITA DI SAN FRANCISCO,CHE RAPPRESENTA UNA VETRINA VOLTA A MOSTRARE L'A MPIA COLLEZIONE DELL'AZIENDA DANESE CHE COMPRENDE ARREDI FIRMATI DA DESIGNER COME HANS J. WEGNER, OLE WANSCHER, MOGENS KOCH, POUL KJÆRHOLM, FRITS HENNINGSEN E DAGLI INNOVATIVIANKER BAK E NAJA UTZON POPOV. LO SPAZIO DI 190 METRI QUADRATIOFFRE UN’ATMOSFERA INTIMA ISPIRATA AI MATERIALI NATURALI, CON UN’ILLUMINAZIONE ACCOGLIENTE E MOBILI IN UNA GAMMA DI MATERIALI CHE VANNO DAL ROVERE OLIATO BIANCO AL NOCE, CON TOCCHI DI COLORE ROSA TENUE E VERDE MUSCHIO. UNA CUCINA CON ISOLA SU MISURA, REALIZZATA A PARTIRE DALLE LIBRERIE DI MOGENS KOCH, OFFRE UN’AREA CAFFETTERIA CON ZONA LOUNGE DOVE I CLIENTI POSSONO RILASSARSI E APPREZZARE L'AMBIENTE CIRCOSTANTE. LA LUCE E LE AREE BOSCHIVE DELLA WEST COAST ALIMENTANO L'ENFASI SUI MATERIALI NATURALI DEL FLAGSHIP STORE CREANDO ARMONIA TRA L'ESTETICA MINIMALISTA DANESE E LO STILE MODERNO CALIFORNIANO.


PUNTO VENDITA DI NUOVA GENERAZIONE PER DIVANI & DIVANI BY NATUZZI DIVANI & DIVANI BY NATUZZI, HA INAUGURATO A TAVAGNACCO, IN PROVINCIA DI UDINE, UN NUOVO STORE CHE SI AGGIUNGE AI 78 GIÀ PRESENTI IN ITALIA. CON OLTRE 400 MQ DI ESPOSIZIONE E 22 SET, È IL PRIMO PUNTO VENDITA IN ITALIA PROGETTATO CON IL NUOVO CONCEPT RETAIL DIVANI&DIVANI CHE RIFLETTE IL PERCORSO DI RILANCIO E RIPOSIZIONAMENTO INIZIATO DAL BRAND NEL 2017. IL PERCORSO HA PREVISTO OLTRE AL NUOVO DESIGN DEI PUNTI VENDITA, ANCHE IL RESTYLING DEL LOGO, UNA NUOVA IDENTITÀ VISIVA ALL’INTERNO DI TUTTA LA RETE VENDITA E DI TUTTE LE PIATTAFORME ONLINE, UN NUOVO SITO WEB E LA PRODUZIONE DI IRONICI E IMPATTANTI VIDEO, CHE ENFATIZZANO DINAMICAMENTE LE CARATTERISTICHE DI INNOVAZIONE E TECNOLOGIA DELLA NUOVA COLLEZIONE DI DIVANI, POLTRONE E COMPLEMENTI D’ARREDO. IL NUOVO CONCEPT DI NEGOZIO DIVANI&DIVANI È STATO CREATO IN COLLABORAZIONE CON IL DESIGNER FRANCESE PATRICK NORGUET, GIÀ CONSULENTE PER DIVERSI BRAND INTERNAZIONALI. UN PUNTO VENDITA COMPLETAMENTE RINNOVATO NELL’IMMAGINE COMPLESSIVA E NEI COLORI, A PARTIRE DALL’INSEGNA, REALIZZATA NEL NUOVO COLORE BLU OCEANO, E DALLA VETRINA, CHE CONSENTIRÀ DI VALORIZZARE I PRODOTTI IN PROMOZIONE. L’INTERNO DELLO STORE È STATO PENSATO PONENDO AL CENTRO IL CLIENTE E L’ESPERIENZA DI ACQUISTO: L’ARCHITETTURA, I MATERIALI E I DISPLAY PER LA COMUNICAZIONE, CREANO UN’ATMOSFERA INTIMA E FAMILIARE ENFATIZZANDO I VALORI UNICI E DISTINTIVI DEL BRAND, TRA CUI IL 'COMFORT ASSOLUTO', CHE DIVENTA POSIZIONAMENTO STESSO DEL BRAND ED END-BENEFIT PER IL CONSUMATORE.


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ITALGRANITI GROUP: ESPOSIZIONE E RELAZIONE ITALGRANITI GROUP, REALTÀ DINAMICA E INNOVATIVA DA OLTRE VENT’ANNI PROTAGONISTA DEL SETTORE CERAMICO, HA SCELTO MILANO PER L’APERTURA DEL SUO PRIMO FLAGSHIP STORE, SAPIENTE ESPRESSIONE DELL’EVOLUZIONE TECNOLOGICA DELL’AZIENDA CHE PORTA IN TUTTO IL MONDO PRODOTTI CHE RAPPRESENTANO AL MEGLIO LA CULTURA ESTETICA E L’ECCELLENZA STILISTICA E TECNICA DEL 'MADE IN ITALY'. SU 165 METRI QUADRI, SVILUPPATI SU DUE LIVELLI IN VIA STATUTO, CURATO DA CENTRO STILE MILANO, STUDIO DI PROGETTAZIONE CON CUI L’AZIENDA COLLABORA DA DIVERSI ANNI, PRENDE VITA UNO SPAZIO ESPOSITIVO DEDICATO ALLE NUOVE COLLEZIONI PENSATE PER IL PANORAMA ARCHITETTONICO E L’INTERIOR DESIGN CONTEMPORANEO, MA ANCHE UN LUOGO DI RELAZIONE, INCONTRO E SPERIMENTAZIONE ATTORNO AI NUOVI LINGUAGGI DE-


CORATIVI, VICINO AL PROGETTISTA E AL CONSUMATORE FINALE A CUI ITALGRANITI PROPORRÀ UN MODO INNOVATIVO DI CONCEPIRE E FRUIRE LA CERAMICA. PROPRIO CON QUESTO OBIETTIVO, AD ACCOGLIERE IL PUBBLICO ALL’INGRESSO, IL NUOVO PROGETTO MEGA, LASTRE IN GRES PORCELLANATO CHE RAGGIUNGONO LA MISURA DI 160X320 CM CON UNO SPESSORE DI SOLI 6MM, INTERPRETANDO AL MEGLIO I MARMI PIÙ ESCLUSIVI, LE PIETRE PIÙ RICERCATE E L’AUTENTICA ENERGIA DEI METALLI. LIBERANDO LE SUPERFICI DAL RETICOLO DI POSA, LE NUOVE LASTRE DONANO AGLI SPAZI LA SENSAZIONE DI AMPLIAMENTO CON UN FORTE IMPATTO SCENOGRAFICO E, GRAZIE AL MINIMO SPESSORE, TROVANO FACILE IMPIEGO ANCHE NELLA REALIZZAZIONE DI MOBILI E COMPLEMENTI D’ARREDO OLTRE A PORTE, TAVOLI, PIANI LAVORO, TOP BAGNO E CUCINA, PIATTI DOCCIA, SENZA PORRE ALCUN LIMITE ALLA LIBERTÀ ESPRESSIVA. INOLTRE, A RENDERE OMAGGIO ALLA NUOVA EDIZIONE DI EUROCUCINA, MEGA SARÀ IMPIEGATO NELLA REALIZZAZIONE DI DUE COMPOSIZIONI PROTAGONISTE DEL NUOVO SPAZIO: UN TOP DA CUCINA CON BASE IN METALLO COORDINATO AD UN ARMADIO PORTA UTENSILI E UN BAGNO OPEN CON DOCCIA E MOBILE CON LAVABO COMPLETAMENTE REALIZZATI IN GRES PORCELLANATO CHE, COMBINANDO BELLEZZA E ALTA QUALITÀ, BEN SI ADATTA AD OGNI TIPOLOGIA DI AMBIENTE. PARTE DEL PROGETTO MEGA SARÀ PRESENTATA ANCHE LA NUOVA PROPOSTA METALINE, ISPIRATA ALLE POTENZIALITÀ ESPRESSIVE DELLE SUPERFICI METALLICHE IN CUI LA MATERIA DISEGNA NUOVI CANONI ESTETICI. IL GRES PORCELLANATO IN QUESTA NUOVA COLLEZIONE UNISCE, INFATTI, L’ALTA TECNOLOGIA INDUSTRIALE AD UNA METICOLOSA RICERCA SUI MATERIALI INTERPRETANDO AL MEGLIO LE NUOVE ESIGENZE DELL’ARCHITETTURA CONTEMPORANEA.


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LIVING DIVANI A PECHINO LIVING DIVANI È STATO RECENTEMENTE DI SCENA A PECHINO, IN OCCASIONE DELL’A PERTURA DEL NUOVO SHOWROOM CASA VERA, RIVENDITORE DEI PRODOTTI DELL’AZIENDA NELLA CAPITALE CINESE. CONSULENTE DAL 1998 DI CLIENTI PRIVATI CINESI PER PROGETTI IMMOBILIARI DI ALTO LIVELLO, CASA VERA SI PROPONE DI PORTARE IN CINA NON SOLTANTO I MIGLIORI MARCHI, MA SOPRATTUTTO LO STILE DI VITA E LA CULTURA DEL DESIGN ITALIANO. IL PROGETTO DEL NUOVO SHOWROOM DEDICA 3 MACRO-AREE A LIVING DIVANI, OFFRENDO UNA SELEZIONE RIGOROSA DI ARREDI INDOOR E OUTDOOR. ACCOGLIE IL VISITATORE ALL’INGRESSO TRASPORTANDO IMMEDIATAMENTE NEL MONDO DI PUREZZA FORMALE LIVING DIVANI IL DIVANO MODULARE EXTRASOFT. UN’AREA È RISERVATA ALLA FAMIGLIA JELLY, COMPOSTA DA TAVOLINO E DA DUE MINI JELLY, POLTRONCINE IDEALI PER STUDI E UFFICI, MA ANCHE PER AMBIENTI DOMESTICI DEDICATI ALLA SOCIALITÀ E ALLA RIFLESSIONE. AMBIENTAZIONI INDOOR E OUTDOOR, CHE POSSONO VIVERE SIA ALL’INTERNO DELLE PARETI DI UNA CASA CHE NEGLI SPAZI PIÙ RAFFINATI DEL CONTRACT. D’ISPIRAZIONE BORGHESE L’AREA LIVING DOVE È PROTAGONISTA IL DIVANO DUMAS IN PELLE, CHE RIPROPONE, RINNOVATO, IL COMFORT PER ECCELLENZA DATO DA FORME IMBOTTITE GENEROSE E VIVIBILI. IL TERZO ANGOLO DEDICATO A LIVING DIVANI È DOMINATO DALLE PROPORZIONI ARMONIOSE DEL DIVANO SOFTWALL, UNA PRESENZA CAPACE DI SUGGERIRE CON ELEGANZA CALORE E FAMILIARITÀ.


A LONDRA UN MONOMARCA MINOTTICUCINE RECENTEMENTE INAUGURATO IL PRIMO SHOWROOM MONOMARCA LONDINESE MINOTTICUCINE, PARTE DEL GRUPPO ASSO, IN MARKET PLACE. UNA POSSIBILE 'VERSIONE BRITISH' DI MINOTTICUCINE ERA GIÀ STATA FATTA TRAPELARE NEGLI ULTIMI MESI DAL GRUPPO ASSO CHE, FIN DAL MOMENTO DELL’ACQUISIZIONE DEL CELEBRE MARCHIO VERONESE, NEL 2014, HA POSTO IN ESSERE INVESTIMENTI IMPORTANTI PER LA SUA CRESCITA SUL MERCATO INTERNAZIONALE. NE SONO UNA PROVA LE RECENTI APERTURE DI NEGOZI MONOMARCA A MIAMI, ALGARVE, VANCOUVER, VIENNA E SEOUL, IL POSIZIONAMENTO A BARCELLONA, A NEW YORK E L’IMPLEMENTAZIONE DI SPAZI MULTIMARCA GIÀ ESISTENTI, COME STOCCOLMA, HONG KONG, TOKYO.

MANAGEMENT A CAPO DEL GRUPPO ASSO DA SINISTRA A DESTRA: STEFANO VENTURINI - RESPONSABILE GESTIONE STUDIO E SVILUPPO LAYOUT- , MONICA VENTURINI - RESPONSABILE MARKETING E QUALITÀ, SICUREZZA -, MARCELLA VENTURINI - RESPONSABILE AMMINISTRATIVO CONTROLLO GESTIONE E FINANZA -, GIOVANNI VENTURINI - PRESIDENTE E AMMINISTRATORE -, VITTORIO ZARDINI - SOCIO E VICE PRESIDENTE -, ANDREA ZARDINI - RESPONSABILE GESTIONE ACQUISTI E LOGISTICA -, ALICE ZARDINI - RESPONSABILE GESTIONE ACQUISTI E LOGISTICA


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VIVA, IL BRAND VOLA IN CINA PROSEGUE CON SUCCESSO IL CONSOLIDAMENTO DEL MARCHIO VIVA PORTE IN TUTTO IL MONDO. IL PROGETTO DI ESPANSIONE SI INSERISCE IN UNA NUOVA VISIONE DI CRESCITA AZIENDALE CHE MIRA A PRESIDIARE I PIÙ IMPORTANTI MERCATI ESTERI, SVILUPPANDO COSÌ IN LOCO SOLUZIONI TAYLOR MADE IN BASE ALLE ESIGENZE TECNICHE ED ESTETICHE DI OGNI PAESE. DOPO L’A PERTURA DELLO SHOWROOM A TEL AVIV IN ISRAELE, VIVA PORTE AFFERMA LA SUA PRESENZA ANCHE A PECHINO. È STATO INAUGURATO IL 16 MARZO UN NUOVO SPAZIO IN COLLABORAZIONE CON IL PARTNER LOCALE CASA VERA, RIVENDITORE DEI PRODOTTI DELL’AZIENDA NELLA CAPITALE CINESE CHE SI PROPONE DI PORTARE IN CINA NON SOLTANTO I MIGLIORI MARCHI, MA SOPRATTUTTO LO STILE DI VITA E LA CULTURA DEL DESIGN ITALIANO. IL CONCEPT È STATO FIRMATO DALL'ARCHITETTO E DESIGNER ITALIANO ENZO EUSEBI CHE NE HA CURATO IL LAYOUT E GLI ALLESTIMENTI VALORIZZANDO CON ELEGANZA I PRODOTTI E PORTANDO IN SCENA REALI ESEMPI DI SOLUZIONI ABITATIVE. IN MOSTRA NEL NUOVO SHOWROOM,


ALL’INTERNO DELL’AREA DI CASA VERA, UNA SELEZIONE DEI MODELLI DI PORTE DELLA COLLEZIONE VIVA, CARATTERIZZATA DALL’UNICITÀ DELLO SPESSORE DI 58 MM. LO SPAZIO INAUGURATO A PECHINO DA VIVA PORTE, IMPORTANTE PRESIDIO PER AFFERMARE IL BRAND SUL MERCATO CINESE, SI PONE L’OBIETTIVO DI DIVENTARE UN LUOGO D'INCONTRO E CONFRONTO TRA ARCHITETTI E DESIGNER DELLA CITTÀ, NONCHÉ DI SUPPORTO OFFRENDO SOLUZIONI PERSONALIZZATE PER I PROFESSIONISTI DI SETTORE.


FRIDA KAHLO. OLTRE IL MITO

Dall’1 febbraio al 3 giugno 2018 il MUDECMuseo delle Culture di Milano celebra Frida Kahlo (1907 – 1954) con una grande e nuova retrospettiva. Un’occasione per vedere, in un’unica sede espositiva, dopo 15 anni tutte


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le opere provenienti dal Museo Dolores Olmedo di Città del Messico e dalla Jacques and Natasha Gelman Collection, le due più importanti e ampie collezioni di Frida Kahlo al mondo, e con la partecipazione di autorevoli musei internazionali hanno prestato alcuni dei capolavori dell’artista messicana mai visti nel nostro Paese. 'Frida Kahlo. Oltre il mito' è un progetto espositivo frutto di sei anni di studi e ricerche,


che si propone di delineare una nuova chiave di lettura attorno alla figura dell’artista, evitando ricostruzioni forzate, interpretazioni sistematiche o letture biografiche troppo comode e con la registrazione di inediti e sorprendenti materiali d’archivio. La mostra, curata da Diego Sileo, intende andare oltre tale visione semplicistica della relazione tra la vita e l’opera dell’artista messicana, dimostrando che per un’analisi seria e approfondita della sua poetica è necessario spingersi al di là degli angusti limiti di una biografia e andare oltre quel mito consolidato e alimentato dalle mode degli ultimi decenni. L’appuntamento milanese evidenzia come Frida Kahlo nasconda ancora molti segreti e racconta - attraverso fonti e documenti inediti svelati nel 2007 dall’archivio ritrovato di Casa Azul (dimora dell’artista a Città del Messico) e da altri importanti archivi qui presenti per la prima


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volta con materiali sorprendenti e rivoluzionari (archivio di Isolda Kahlo, archivio di Miguel N. Lira, archivio di Alejandro Gomez Arias) - nuove chiavi di lettura della sua produzione. Dalle indagini realizzate in Messico in prima persona dal curatore sono emersi alcuni temi e tematiche principali - come l’espressione della sofferenza vitale, la ricerca cosciente dell’Io, l’affermazione della 'messicanità', la sua leggendaria forma di resilienza - che permettono ai visitatori di percepire la coerenza profonda che esiste, molto più in là delle sue apparenti contraddizioni, nell’opera di Frida Kahlo. Gli stessi temi si riflettono nel progetto d’allestimento della mostra, che si sviluppa - secondo un criterio analitico delle opere - attraverso quattro sezioni: Donna, Terra, Poitica, Dolore.


JOAN MIRÓ: MATERIALITÀ E METAMORFOSI

Joan Miró, Peinture, Estate 1936. Olio, caseina, catrame e sabbia su Masonite, 78x108 cm. Filipe Braga, © Fundação de Serralves, Porto. Per tutte le opere di Joan Miró ©Successió Miró by SIAE 2018

Joan Miró, Personnage, étoile, Mar 1978, Olio e matita su cartone, 58,5x41. Filipe Braga, © Fundação de Serralves, Porto. Per tutte le opere di Joan Miró ©Successió Miró by SIAE 2018


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La Fondazione Bano e il Comune di Padova accolgono, in prima mondiale al di fuori del territorio portoghese, l’importantissima Collezione Miró conservata nella città di Porto, nella sede di Palazzo Zabarella, nel cuore di Padova, dal 10 marzo al 22 luglio 2018. Organizzata da Fundação de Serralves – Museu de Arte Contemporânea, Porto, la mostra 'Joan Miró: Materialità e Metamorfosi', riunisce ottantacinque tra quadri, disegni, sculture, collages e arazzi, tutti provenienti dalla collezione di opere del maestro catalano di proprietà dello Stato portoghese. Nella sua esplorazione della materialità, Miró fu eguagliato forse solo da Paul Klee. Di certo Miró allargò in maniera decisiva i confini delle tecniche di produzione artistica del Ventesimo secolo; e il percorso espositivo, focalizzandosi sulla trasformazione dei linguaggi pittorici che l’artista catalano iniziò a sviluppare nella prima metà degli anni Venti, documenta le sue metamorfosi artistiche nei campi del disegno, pittura, collage e opere di tappezzeria. La sequenza di opere proposta dalla mostra, evidenzia il pensiero visuale di Miró, il modo in cui egli ha saputo lavorare con tutti i sensi, dalla vista al tatto, ed esplora, al contempo, i processi di elaborazione delle sue creazioni. L’importante Collezione Miró che debutta a Padova ha una storia recente piuttosto fortunosa. Le opere furono di proprietà del Banco Português de Negociós, che tra il 2004 e il 2006 le aveva acquistate da una importante collezione privata giapponese. Il Banco nel 2008 venne nazionalizzato dallo Stato portoghese che, in fase di forti difficoltà economiche, decise di mettere sul mercato la prestigiosa Collezione. Incaricata della vendita fu Chri-


Joan Miró, Personnage, 27 gen 1960. Olio e pastello a cera su cartone, 105x75 cm. Filipe Braga, © Fundação de Serralves, Porto. Per tutte le opere di Joan Miró ©Successió Miró by SIAE 2018

stie’s che, nel 2014, decise di porla all’asta presso la sua sede di Londra. Ciò ha portato a una protesta immediata, e l’asta è stata prima rinviata e poi cancellata, così le opere di Miró sono rimaste in Portogallo. Sono state esposte pubblicamente per la prima volta al Museo Serralves di Porto, tra ottobre 2016 e giugno 2017, in una mostra che ha avuto oltre 240.000 visitatori, un evento che si è dimostrato essere una delle mostre di maggior successo della re-


STREAMING Joan Miró, Toile brûlée 3, 4 - 31 dic 1973. Acrilico su tela bruciata, 195x30 cm. Filipe Braga, © Fundação de Serralves, Porto. Per tutte le opere di Joan Miró ©Successió Miró by SIAE 2018

cente stagione espositiva portoghese. Prima di raggiungere Padova, la collezione è stata ospitata anche dal Palazzo Nazionale Ajuda a Lisbona con lo stesso titolo, Joan Miró: Materialità e Metamorfosi. La mostra che Palazzo Zabarella propone al suo pubblico copre un periodo di sei decenni della carriera di Joan Miró, dal 1924 al 1981. Concentrandosi in particolare sulla trasformazione dei linguaggi pittorici che l’artista catalano iniziò a sviluppare nella prima metà degli anni Venti. Documenta le sue metamorfosi artistiche nei campi del disegno, pittura, collage e opere di tappezzeria. Il pensiero visuale di Miró, il modo in cui lavora con i sensi, dalla vista al tatto, e i processi di elaborazione delle sue opere si osservano nel dettaglio. Nel corso della carriera, Joan Miró (1893-1983) ribadì sempre l’importanza della materialità come fondamento della propria pratica artistica. Ciò non significa che i materiali gli imponessero tutti gli aspetti della raffigurazione: in diversi momenti egli produsse elaborati bozzetti preparatori anche per le opere più spartane e apparentemente spontanee. Ma è fuor di dubbio che il rapporto tra mezzo e tecnica abbia influito su tutti gli aspetti della sua produzione, dai primi quadri e collages fino agli ultimi lavori sotto forma di sculture e arazzi. L’inventario dei supporti fisici utilizzati da Miró in settant’anni di attività artistica comprende materiali tradizionali, come tela (montata su telaio o meno, strappata, logorata o perforata), diversi tipi di carta da parati, pergamena, legno e cartone (ritagliato e ondulato), ma anche vetro, carta vetrata, iuta, sughero, pelle di


Joan Miró, Apparitions, 30 ago 1935. Gouache e inchiostro di china su carta, 30.5x37 cm. Filipe Braga, © Fundação de Serralves, Porto. Per tutte le opere di Joan Miró ©Successió Miró by SIAE 2018

pecora, fibrocemento, ottone, truciolato, Celotex, rame, foglio di alluminio e carta catramata. I materiali – che instaurano sempre un equilibrio delicato con il supporto – includono olio, colori acrilici, gessi, pastelli, matite Conté, grafite, tempera all’uovo, gouache, acquerello, vernice a smalto, inchiostro di china, collage, stencil e dacalcomanie. Applicati in maniera innovativa su basi sia tradizionali che poco ortodosse: gesso, caseina e catrame, talvolta combinati con una


Joan Miró, Nature morte au papillon, 18 set 1935. Gouache e inchiostro di china su carta, 30.5x37 cm. Filipe Braga, © Fundação de Serralves, Porto. Per tutte le opere di Joan Miró ©Successió Miró by SIAE 2018

eclettica gamma di oggetti comuni e materiali quotidiani, come linoleum, corda e filo. Nel duplice ruolo di artefice e trasgressore della forma del modernismo del Ventesimo secolo — pittore e antipittore al tempo stesso — Miró sfidò il concetto stesso di specificità del mezzo, come questa ampia rassegna ha il merito di evidenziare in modo spettacolare.


TRANQUILLO CREMONA - RITORNO A MILANO


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Tranquillo Cremona, In ascolto, 1874-1878, olio su tela, 115,5x129,5 cm


Dal 16 marzo al 31 maggio 2018 alle Gallerie Maspes di Milano una mostra rende omaggio a Tranquillo Cremona (1837-1878), il più celebre esponente della Scapigliatura. L'artista, insieme a Giuseppe Grandi e a Daniele Ranzoni, è stato il protagonista assoluto di questa stagione dell'arte italiana, che trova il suo ideale avvio nell'esperienza di Giovanni Carnovali, detto il Piccio e proseguita nel tempo attraverso la sperimentazione di Luigi Conconi e di una fitta schiera di seguaci. La Scapigliatura intendeva proporre un linguaggio pittorico innovativo, lontano da ormai stereotipati modelli accademici, attento a temi sensibili nei confronti dei cambiamenti sociali e culturali dell’epoca, espresso attraverso una stesura vaporosa, fatta di pennellate morbide e vibranti alla luce diretta, per certi versi parallelo all'Impressionismo francese. L’evento, nato da un’idea di Francesco Luigi Maspes e curato da Sergio Rebora, col patrocinio del Comune di Milano, della Città Metropolitana, della Regione Lombardia, della Commissione Europea, riunisce a Milano, dopo quasi un secolo, i due capolavori del pittore scapigliato, Melodia e In ascolto, il più importante dittico dell’artista e forse il più popolare pendant della pittura europea di fine Ottocento, realizzato da Tranquillo Cremona tra il 1874 e il 1878 su commissione del noto industriale tessile Andrea Ponti per la sua villa di Varese, e che non vide mai la sua posa in opera nella dimora.


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Tranquillo Cremona, Melodia, 1874-1878, olio su tela, 115x129 cm

Tranquillo Cremona, In ascolto (part.), 1874-1878, olio su tela, 115,5x129,5 cm

Tranquillo Cremona, Melodia (part.), 1874-1878, olio su tela, 115x129 cm


Mostra delle opere di Tranquillo Cremona e dell’arte lombarda del suo tempo, Sala del Petrarca, Castello Visconteo, Pavia, 1938

I due quadri vennero presentati al pubblico insieme per la prima volta nel 1878, in occasione della Mostra postuma delle opere di Tranquillo Cremona organizzata da Vittore Grubicy De Dragon nel Ridotto del Teatro alla Scala di Milano, quindi nel 1912 alla rassegna dedicata al pittore dalla Biennale di Venezia e nel 1929 alla mostra per celebrare il cinquantesimo anniversario della sua morte nella Sala delle Cariatidi di Palazzo Reale a Milano. Nel 1938, per l’ultima volta insieme, la coppia di tele condivise gli spazi della Sala del Petrarca accanto al celeberrimo L’edera alla mostra Tranquillo Cremona e gli artisti lombardi del suo tempo, svoltasi al castello Visconteo di Pavia. X Esposizione internazionale d’Arte della Città di Venezia. Sala 21 - Mostra retrospettiva di Tranquillo Cremona, Venezia, 1912


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Tranquillo Cremona, Melodia (part.), 1874-1878, olio su tela, 115x129 cm

Tranquillo Cremona, Melodia (part.), 1874-1878, olio su tela, 115x129 cm

Il volume che accompagna l'esposizione (Gallerie Maspes edizioni) contiene un testo di Sergio Rebora dedicato alla lettura dei due capolavori del pittore scapigliato, alla loro genesi, alla loro storia collezionistica e alla loro fortuna d'immagine. A esso segue una ricca sezione di apparati a cura di Elisabetta Staudacher, che ricostruisce la storia delle rassegne monografiche dedicate al pittore e a cui cui furono presenti insieme i due dipinti, integrata da altri contributi di Gianfranca Lavezzi, Elena Manara, Raffaella Ponte.


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