Poste Italiane spa - Sped. Abb. Post. - D.L. 353/2003 (Convertito in legge 27/02/2004 n. 46), art. 1, comma 1 - LO/MI/ - euro 10,00 - In caso di mancato recapito rinviare all’ufficio CMP Roserio (MI) per la restituzione al mittente che si impegna a pagare la relativa tariffa - Editrice Web and Magazine s.r.l. - Via Valla, 16 - I20141 Milano - www.webandmagazine.media
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355 giugno 2019 - anno 98 dal 1922
ITALIA
HRVATSKA
din novoselec
MAGYARORSZG
FRANCE
Segheria 4.0 La segheria del futuro Tracciabilità continua, dal tronco alla tavola Alla 23° edizione della LIGNA, Microtec presenta “la segheria del futuro”. Grazie alle sue !"#$%&"'&(&')*+,-)*(*(&''".-)&.*(*(-##/&01#*0*')-%&"'*(2*##/&')*##&+*'%-(-,)&34&-#*5 "+'&(),"'4"(1$6(*!!*,*(),-44&-)"(3'"(-##*(!$*()-."#*(-)),-.*,!"($'/7&01,"')-(2&+&)-#*78
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Visitateci alla LIGNA 2019: Hall 25 Stand F39 (tecnologie per la segheria) e Hall 27 Stand F27 (lavorazione del legno) microtec.eu
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COLOPHON
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! 355 GIUGNO 2019
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EDITORIALE
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LA PAROLA A...
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FOCUS
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NOSTRA SIGNORA DI PARIGI !"Pietro Ferrari
DAVID VENABLES AHEC UOMO E FORESTA, UN BINOMIO INSCINDIBILE !"Pietro Ferrari
IL LEGNO AL SALONE DEL MOBILE DI MILANO PAULOWNIA RIVA 1920 ALIAS THE WISHING TREE AHEC CORÀ 1919 SUMITOMO GRUPPO SAVIOLA !"Sonia Maritan e Pietro Ferrari
355 giugno 2019
AZIENDE
MICROTEC UNA CONTINUA CRESCITA TECNOLOGICA !"Pietro Ferrari
AZIENDE
FAL DI BRUGNARA E CHISTE' L'ÉLITE DEL COSTRUIRE IN LEGNO !"Pietro Ferrari
TECNOLOGIE
G.& P. GARBELLOTTO WEINIG GROUP LA TECNOLOGIA E LA TRADIZIONE !"Sonia Maritan e Pietro Ferrari
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TECNOLOGIE
PROTEAM PROGETTIAMO E REALIZZIAMO LE VOSTRE IDEE
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TECNOLOGIE
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WECYOU IL METRO ELETTRONICO BLUETOOTH
TECNOLOGIE
ROMANUTTI LEGNO LA CULTURA DELL’ESSICCAZIONE
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WDE MASPELL LIGNA 2019, DA 44 ANNI WDE MASPELL È PRESENTE
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EVENTI
FLORIAN 7° MEETING ANNUALE FLORIAN !"Franco Riccardi
CONLEGNO
VECCHIE FAVOLE, REALTÀ ATTUALI !"Pietro Ferrari
SCENARI
FITOK CONTRO LE MUFFE UNA DIFESA RAGIONATA !"Pietro Ferrari
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!"EDITORIALE di Pietro Ferrari redazione@webandmagazine.com
NOSTRA SIGNORA DI PARIGI ! È difficile non parlare di quanto avvenuto a Parigi il tardo pomeriggio, la sera e la notte del 15 aprile scorso, benché il tema sembri più adatto a una testata generalista. Ma la nostra rivista Il Legno si chiama così e si chiama così quella materia prima viva e antica che costituiva la parte sommitale di questo magnifico edificio. I francesi la chiamavano La Foresta, perché dalle maestose foreste che circondavano la città provenivano i tronchi che
andavano a costituire la carpenteria della cattedrale, come se quelle alberature maestose fossero tornate, sotto la regia sapiente dell’artefice umano, a vivere una nuova vita maestosa e silente. La frenesia mediatica ha confezionato un campionario di sciocchezze e di approssimazioni, di valutazioni e di progetti per il futuro in cui trovavano posto le più mirabolanti soluzioni materiche, meglio se a base sintetica. Il settore ha lavorato bene in termini di comunicazione se la fesseria suprema,“il
legno brucia”, è stata sciorinata con moderazione: forse metteva in soggezione la maestosa prestazionalità di un materiale che ha sfidato i secoli ma non la fatalità di un cantiere animato dalle migliori intenzioni che si sono tradotte in sciagura. Altre e contraddittorie sono state le ipotesi per la ricostruzione delle parti distrutte dell’edificio, speriamo che emerga da queste ipotesi la parola legno, al suo meglio.
! NOTRE DAME DE PARIS It is difficult not to talk about what happened in Paris the late a"ernoon, evening and night of last April 15th, although the theme seems more suitable for a generalist newspaper. But our magazine Il Legno is called this and is thus called the living and ancient raw material that was the summit of this magnificent building. The French called it La Foresta, because from the majestic forests that surrounded the city came the logs that went to make up the carpentry of the cathedral, as if those majestic trees had returned, under the wise direction of the human cra"sman, to live a majestic life and silent. The media frenzy produced a sample of nonsense and approximations, evaluations and plans for the future in which the most amazing material solutions, preferably synthetic based, found their place. The sector has worked well in terms of communication if the supreme crap, "wood burns", has been ruled out with moderation: perhaps it put in awe the majestic prestige of a material that defied the centuries but not the fatality of a building maintenance site moved by be#er intentions that have resulted in disaster.
The hypotheses for the reconstruction of the destroyed parts of the building are many and confused, we hope that, as in the remarks of Renzo Piano, the word wood, at its best, emerges from these hypotheses.
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!"LA
PAROLA A... DAVID VENABLES
!"AHEC !"www.americanhardwood.org
di Pietro Ferrari redazione@webandmagazine.com
UOMO E FORESTA, UN BINOMIO INSCINDIBILE ! Una conversazione con David Venables, direttore Europa di AHEC. ! “La foresta è giovane e piena di vita” intitolava uno dei suoi più profondi brani musicali Luigi Nono, indimenticabile maestro della musica del Novecento: queste parole commentano bene la conversazione che abbiamo avuto di recente con David Venables, direttore di AHEC Europe, appassionato e quasi lirico interprete dei valori del legno. Pietro Ferrari – Parliamo di legno e inevitabilmente di foresta, quanto è importante “la fabbrica del legno” per la vita sulla terra? David Venables - Le foreste sono vitali per il pianeta, essenziali per mantenere un equilibrio ecologico di vita e una stabilità dell’ecosistema. Un rapporto tra uomini e foreste è assolutamente fondamentale, c’è sempre stato. Abbiamo vissuto nelle foreste, abbiamo avuto accesso a risorse, cibo e materiali. Oggi l'equilibrio del pianeta e del suo ecosistema, tra popolazione in crescita e industrializzazione, è stato duramente messo sotto pressione. Così da una parte c’è una grande attenzione e sensibilità emotiva intorno alle foreste, dall’altra un grande amore per il legno, sviluppato nel corso dei secoli attraverso l’utilizzo di questo materiale per creare strumenti con cui mangiare, sedute, strutture in cui vivere o per ricavarne
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David Venables presso l’installazione Multiply al Fuorisalone di Milano, alla sua destra Michael Snow, executive director di AHEC.
prodotti chimici con cui tingere e conciare il cuoio per esempio. Alberi e materiali che ne derivano, sono una parte essenziale della nostra vita e dobbiamo guardare a essi con molta attenzione rispetto alla situazione attuale. Pietro Ferrari – Tra le approssimazioni che affliggono il nostro tempo c’è la convinzione che il legno sia una specie in via di estinzione da preservare in modo ossessivo, cosa possiamo dire su questo tema? David Venables - Comprensibilmente si è diffusa molta preoccupazione per la
deforestazione (per la maggior parte non legata all'industria del legno, cosa che molte persone ignorano). A lungo siamo stati ostaggio del malinteso che al problema si potesse ovviare semplicemente reimpiantando tutto, ma non si può. Abbiamo imparato che i migliori sistemi ecologici e le migliori biodiversità si creano quando è la natura nel corso degli anni a sviluppare foreste naturali: dovremmo quindi fare tutto il possibile per preservarli. Solo ora, come società, cominciamo a capire l'impatto delle nostre scelte sul pianeta in termini di gas serra, accumulo dei rifiuti plastici, im-
giugno 2019
! MAN AND FOREST AN INSEPARABLE PAIR Un patrimonio protetto dalla notte dei tempi.
Forests are vital to the planet, essential for maintaining an ecological balance of life and ecosystem stability. A relationship between men and forests is absolutely fundamental, there has always been. We lived in the forests, we had access to resources, food and materials. Today the balance of the planet and its ecosystem, between growing population and industrialization, has been severely put under pressure. So on the one hand there is a great a!ention and emotional sensitivity around the forests, on the other a great love for wood, developed over the centuries through the use of this material to create tools with which to eat, sit, structures to live or to make chemical products with which to dye and tan leather for example. Trees and materials that derive from it are an essential part of our life and we must look at them very carefully with respect to the current situation. This does not mean not using wood. Compared to other materials, for example, wood is renewable: it will grow again if we allow it. We work closely with hardwood forests, we work closely with the wood industry in North America and particularly in the United States. A hundred years ago, those forests were used for mining and prop construction. In the early 1900s, the eastern forests of the United States had been heavily deforested to support the development of the industry. At the time they realized that much of that forest area had been lost and a great deal of concern spread. Most of today's legislation on forest protection comes from that period. And the wonderful thing is that nature is so powerful that it was enough to take a step back to grow back more luxuriant than before. If you now fly over Virginia and Pennsylvania, you will see nothing but enormous expanses of trees for hours, hours and hours. And this is proof that nature can compensate its resources independently. So now it is up to us to find a balance between cultivating what is needed to feed us, the natural materials we need, reducing our dependence on fossil fuels and finite resources, such as minerals. We should put more emphasis on resources that are renewable, whether it is energy, water or sun to develop energy, whether it is wood as a building material, but also as fuel. The advantage of wood is that when building a house or a table, carbon is not released into the atmosphere, trees are incredible carbon storers, vital for reducing CO2 emissions into the atmosphere. We know that, in most developed countries, 40% of carbon emissions come from the built environment: if we could reduce them, we would make a huge difference to our long-term climate change goals. Leaving unused forests will not help, as pressure will continue to be exerted on the use of concrete, concrete, iron or steel plastic products. It is important that we become more aware as consumers, bearing in mind that our demands put pressure on the earth. And as developed countries we should not only make use of other people's resources, but help less developed countries preserve them, preserve their forest environments, develop sustainable and conscious use of them.
Foreste di latifoglia americane.
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!"LA
PAROLA A... DAVID VENABLES
patto di alcuni settori industriali come quella del cemento sui corsi d'acqua (estrazione degli inerti di fiume per fare il calcestruzzo), e le sfide che dovremo fronteggiare per alimentare la popolazione in crescita, consentire lo sviluppo dei Paesi meno sviluppati, mantenere l’equilibrio in quelli sviluppati. Consumiamo così tanto e tutto quello che consumiamo ha ulteriori ricadute sull’ambiente anche dopo il suo ciclo di vita, in termini di rifiuti per esempio. Ciò non significa non usare il legno. Rispetto ad altri materiali, per esempio, il legno è rinnovabile: crescerà di nuovo se glielo permettiamo. Lavoriamo a stretto contatto con le foreste di legno di latifoglia, lavoriamo a stretto contatto con l'industria del legno in Nord America e in particolare negli Stati Uniti. Un centinaio di anni fa, quelle foreste venivano utilizzate per l'estrazione mineraria e la costruzione di puntelli. Nei primi del 900, le foreste orientali degli Stati Uniti erano state pesantemente deforestate per supportare lo sviluppo dell’industria. All'epoca si resero conto che gran parte di quella superficie forestale era andata perduta e si diffuse una gran preoccupazione. La maggior parte della legislazione odierna in materia di protezione delle fo-
!"AHEC !"www.americanhardwood.org
reste deriva proprio da quel periodo. E la cosa meravigliosa è che la natura è così potente che è bastato fare un passo indietro perché ricrescesse più rigogliosa di prima. Se ora sorvoli Virginia e Pennsylvania, non vedrai altro che enormi distese di alberi per ore, ore e ore. E questa è la prova che la natura Qualcosa di magico, molto di economico, può compensare autonomama nel rispetto della natura. mente le sue risorse. Quindi ora spetta a noi trovare un equilibrio tra il coltivare ciò che La cultura del rinascere serve a nutrirci, i materiali naturali di cui Pietro Ferrari - L’attenzione per la conabbiamo bisogno, la riduzione della no- servazione del manto forestale non è stra dipendenza da combustibili fossili e però cosa di oggi… risorse finite, come per esempio i mine- David Venables - Le aziende a gestione rali. Dovremmo porre maggiore enfasi famigliare che rappresentiamo in Nord sulle risorse che sono rinnovabili, sia che America rimangono sempre abbastanza si tratti di energia, acqua o sole per svi- perplesse quando gli si pone la queluppare energia, sia che si tratti di legno stione della sostenibilità e della certificacome materiale per costruire, ma anche zione della gestione delle foreste perché come combustibile. Il vantaggio del è da generazioni che se ne prendono legno è che quando si costruisce una cura, ben consapevoli che se vogliono casa o un tavolo, il carbonio non viene ri- produrre un bel materiale devono custolasciato nell'atmosfera, gli alberi sono dire questi luoghi, preservare la biodiverdegli incredibili immagazzinatori di car- sità, mantenere intatta la fauna bonio, vitali per ridurre le emissioni di selvatica. Ciò è sempre stato e non ha bisogno di cambiare. Quello che invece CO2 nell'atmosfera. deve cambiare è globalmente il nostro atteggiamento verso il legno come materiale. Non dobbiamo aver paura che scompaia, ma dobbiamo considerare tutte le risorse del legno nel loro insieme e capire che alcune sono buone per certe cose e che altre, poco utilizzate, potremmo usarle di più. Quindi, ancora una volta si tratta di trovare un equilibrio. In Europa, siamo meno dipendenti dai legni di latifoglia tropicali rispetto a quanto accadeva David sale in cattedra…con garbo e competenza. 20-30 anni fa, perché abbiamo
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trovato come lavorare i nostri legni di latifoglia europei e riguardo ai legni di latifoglia in Nord America che crescono ogni anno in eccesso, stiamo imparando come applicarli in base alle esigenze (mobili o strutture). Pietro Ferrari - Come possiamo definire il fenomeno di ripresa del costruire in legno? Davide Venables - È un momento entusiasmante: stiamo assistendo a una nuova rivoluzione in cui accanto a edifici di grandi dimensioni in acciaio e calcestruzzo, vediamo sorgere edifici di grandi dimensioni in legno più sostenibili. Il materiale legno ha fatto grandi passi avanti negli ultimi decenni: le prestazioni sono ormai analoghe a quelle di acciaio o cemento ma con un peso della struttura e un impatto sull’ambiente durante la produzione e la lavorazione significativamente inferiori. Inoltre, oggi disponiamo di prodotti in legno innovativi che ci fanno scoprire applicazioni impensabili alcuni anni fa. Per esempio, anni fa abbiamo commissionato alcuni test che hanno dimostrato che il Tulipier americano è un legno sostenibile con un rapporto resistenza/peso incredibile e unico, cosa che ha dato il via a una serie
…in esterni
di esplorazioni, come ad esempio Multiply di Andrew Waugh che ha dimostrato il potenziale strutturale del CLT in Tulipier americano – da sempre utilizzato per modanature e cornici – e la sua redditività come materiale da costruzione sostenibile. Il Tulipier termicamente modificato è un altro prodotto estremamente innovativo: si porta il legno a 200 gradi di modo che rilasci zuccheri Le magie dell’American Hardwood.. in interni. e umido, e si ottiene un prodotto legno, con un effetto più scuro, perfetto per gli esterni che resiste all’at- richieste esercitano pressioni sulla terra. tacco di insetti e funghi (es: Maggie Cen- E come Paesi sviluppati dovremmo non solo usufruire delle altrui risorse, ma aiuter di dRMM). Penso che ci sia ancora molto da fare, tare i Paesi meno sviluppai a preservarle, anche in termini di informazione su a custodire i loro ambienti forestali, a svicome sia possibile estrarre legno preser- lupparne un uso sostenibile e consapevando la foresta. Stiamo iniziando a con- vole. netterci con il pubblico, la gente comincia a capire che si possono avere entrambi, le foreste, la fauna selvatica e la biodiversità attraverso tecniche di raccolta selettiva enormemente migliorate negli ultimi 20 anni - ma si può avere anche un materiale davvero prezioso come il legno. Sappiamo che, nella maggior parte dei Paesi sviluppati, il 40% delle emissioni di carbonio proviene dall'ambiente edificato: se riuscissimo a ridurle, faremmo un'enorme differenza rispetto ai nostri obiettivi a lungo termine in materia di cambiamenti climatici. Lasciare le foreste inutilizzate non aiuterà, perché si continueranno a esercitare pressioni sull’uso di cemento, calcestruzzo, ferro o acciaio, prodotti in plastica. È importante che diveniamo più consapevoli come consuma…e in elevazione. tori, aver presente che le nostre
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!"FOCUS
IL LEGNO AL SALONE DEL MOBILE DI MILANO
!"www.salonemilano.it
di Sonia Maritan e Pietro Ferrari redazione@webandmagazine.com
LEGGEREZZA E ARMONIA ! La sedia creata da Fuschini, brand di design portoghese, è stata presentata ufficialmente il 9 aprile a Milano, al Design Language, durante la Design Week meneghina. ! Leggerezza, eleganza e innovazione per Cadeira Manuel, il nome della sedia che pesa soltanto 1,2kg: è stata costruita in fine legno di Paulownia, materiale altamente pregiato, usato anche nelle finiture delle Rolls Royce. Il clone di Paulownia, 30% più leggero rispetto a qualsiasi altro tipo di legno di essenza dura, dona al mobile un effetto e un risultato finale differente e unico, di eleganza estrema, ma anche molto resistente. Gio Ponti e l’artigianato portoghese, due culture, una sedia dalle linee eleganti e quasi eteree, Cadeira Manuel è il connubio perfetto fra l’Italia e il Portogallo. Il design è stato ispirato dai concetti di leggerezza, semplicità e stabilità, materializ-
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! LIGHTENESS AND STYLE Cadeira Manuel is a mix between Italy and Portugal: the design was inspired by the concept of lighteness, simplicity and stability of the Superleggera chair by Gio Ponti. The wood is a vairety of Paulownia,30 percento lighter as every kind of hardwood. zati dalla Superleggera di Gio Ponti, mentre l’impagliatura è un tributo alla tradizione secolare dell’artigianato del Nord del Portogallo. Eliminando il superfluo rimane l’essenziale: il design e la tradizione. Un salotto tutto portoghese, la collezione presentata da Fuschini al Desing Language è composta non solo dalla
sedia Manuel, ma anche da altre due sedie ispirate alle creazioni di Charlote Perriand e Pierre Jeanneret, una console e un tavolino decorato come le famose piastrelle portoghesi, gli azulejos. Il salotto tutto portoghese, creato dai due architetti fondatori del brand, Sara Oom e Vasco Mayer, è totalmente disegnato e prodotto in Portogallo.
HOLZMATIC ENGINEERING s.r.l.
Zona Artigianale Rasun, 19 - 39030 Rasun Anterselva holzmatic@rolmail.net - www.holzmatic.it
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LE DODICI ECCELLENZE ! Il legno si fa tavolo e specchio di dodici eccellenze in questo progetto di Riva 1920. ! Timeless rappresenta il punto di incontro e di fusione di dodici eccellenze italiane, unite in un unico progetto. Riva 1920 è stata capace di creare un’aggregazione di aziende chiamate a dare il proprio contributo e testimonianza in favore di un’iniziativa unica nel suo genere. Realtà aziendali leader di settore e specializzate in canali produttivi di diversa natura, esprimono la propria unicità nella realizzazione di un tavolo e non solo, presentati in occasione della kermesse milanese del Salone del Mobile 2019. L’azienda canturina esprime sé stessa attraverso un piano in Kauri legno mille-
nario della Nuova Zelanda della lunghezza di 5 metri con inserti in resina. Circa 50.000 anni fa, alla fine dell'ultima era glaciale, una serie di cataclismi ancora oggi inspiegati ha abbattuto intere foreste di Kauri sommergendole di acqua e di fango. Le particolari caratteristiche di tale fango e la mancanza assoluta di ossigeno hanno permesso a queste piante, rimaste intrappolate nelle paludi per 30/40/50 mila anni, di sfidare i processi chimici di decomposizione e di pietrificazione per arrivare intatte fino ai nostri giorni. Scavando nel terreno si incontrano vere
e proprie “miniere di legno”; l’eccezionalità sta nel fatto che nonostante la permanenza millenaria sotto il fango questi tronchi risultano perfettamente conservati e presentano le stesse caratteristiche di un legno appena tagliato. “Essere promotori di questa iniziativa rappresenta un vero onore e un privilegio”, afferma Maurizio Riva, imprenditore del legno che insieme al fratello Davide e alla sorella Anna, è alla guida dell’azienda di famiglia fondata quasi 100 anni fa. “L’idea alla base di questo progetto – continua Maurizio Riva - era quella di
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!"FOCUS
IL LEGNO AL SALONE DEL MOBILE DI MILANO
provare a coinvolgere una serie di amici imprenditori uniti nella stessa condivisione di intenti, presentarsi come un’unica entità e non come singole aziende. Questo perché credo che soprattutto oggi sia importante dare un segnale concreto e tangibile in questa direzione. Unire e aggregarsi rappresenta una svolta per quelle realtà che ogni giorno si fanno portavoce del made in Italy nel mondo. Non importa il settore merceologico di appartenenza, quello che conta è l’italianità, il saper fare, l’eccellenza. “Fare rete”, questa dovrebbe essere la parola chiave per una svolta a livello nazionale. Noi abbiamo cercato di creare qualcosa di unico, sensazionale e senza tempo e per questo abbiamo dato vita al tavolo Timeless che insieme a una seduta in vetro esprimono al massimo lo spirito di condivisione. Al termine del Salone del Mobile, è prevista una mostra itinerante della durata di tre anni, che darà visibilità al tavolo e ai suoi protagonisti in diverse occasioni in Italia e ci auguriamo anche sul panorama internazionale”.
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!"www.salonemilano.it
! TWELVE EXCELLENCES Timeless represents the meeting and merging point of twelve Italian excellences, united in a single project. Riva 1920 was able to create an aggregation of companies called upon to make their own contribution and testimony in favor of a unique initiative of its kind. Leading companies in the sector specialized in production channels of different nature, express their uniqueness in the creation of a table and not only, presented at the Milan Salone del Mobile 2019 kermesse. The company canturina expresses itself through a plan in Kauri millennial New Zealand wood of the length of 5 meters with resin inserts. About 50,000 years ago, at the end of the last ice age, a series of cataclysms still today unexplained brought down entire forests of Kauri, submerging them in water and mud. The particular characteristics of this mud and the absolute lack of oxygen have allowed these plants, trapped in the swamps for 30/40/50 thousand years, to challenge the chemical processes of decomposition and petrification to arrive intact up to our days. Digging in the ground you meet real "wood mines"; the exceptionality lies in the fact that despite the millennial stay under the mud these trunks are perfectly preserved and have the same characteristics as a freshly cut wood.
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Il tavolo Timeless racchiude al suo interno un orologio esclusivo e innovativo realizzato da La Vallée, frutto di diversi anni di ricerca e sviluppo. Il meccanismo M30TP di cui è dotato è completamente a vista e incorpora un calendario perpetuo progettato con una meccanica che rivoluziona i canoni dell’orologeria tradizionale. La sua architettura appositamente concepita fonde insieme per la prima volta struttura portante e meccanismo. Tutte le informazioni del calendario perpetuo sono visualizzate su grandi dischi a scatto con velocità controllata magneticamente che ruotano all’interno di componenti della struttura disposta su più livelli. L’innovativo design di questo orologio permette di visualizzare tutte le informazioni incluso quelle delle ore e dei minuti, da entrambi i lati del tavolo. Questa realizzazione esclusiva vanta ben 12 innovativi dispositivi in at-
tesa di brevetto tra cui: un bilanciere con compensazione termica regolabile, un’indicazione di carica completamente integrata nel bariletto e un calendario a ridotto numero di componenti e regolazione bidirezionale. Questo capolavoro di meccanica mostra in posizione centrale, un grande scappamento tourbillon“volante” privo di gabbia e ponti che può oscillare alla stessa frequenza del battito cardiaco del suo possessore. La base progettata dall’artista di fama internazionale Helidon Xhixha si compone di due parti perfettamente integrate: la prima in acciaio sovrapposta a una in marmo bianco Statuario Altissimo fornito da Henraux. Il progetto di Xhixha nasce dall'idea di fondere passato e presente progettando una base capace di unire due materiali eterni e senza tempo: il marmo, un ma-
teriale nobile che nei secoli ha saputo raccontare la storia dell'arte attraverso i grandi artisti che lo hanno scolpito, e l'acciaio inossidabile, un materiale contemporaneo appartenente all'universo tecnologico e industriale. La superficie in acciaio inox è realizzata da Xhixha scolpendo il materiale con una tecnica di lavorazione a freddo: l'acciaio è plasmato dall'artista, poi saldato, molato e infine lucidato per ottenere l'effetto specchiante. Tra i due materiali corre internamente una fascia luminosa a LED in grado di illuminare e far risaltare ancora di più la base, creando un effetto di luce dirompente tra marmo e acciaio. A completamento del progetto, una seduta in vetro di Murano disegnata dall’architetto Marco Piva e realizzata da Massimiliano Schiavon Art Team dal nome Blow, lavorata nel rispetto dell’antica arte dei soffiatori veneziani.
MICHELE DE LUCCHI E IL PROGETTO TRIGONO ! Il legno in bella vista nel progetto di Michele De Lucchi per Alias. ! Nel binomio artigianalità e tecnologia si racconta la visione di Alias, che Michele De Lucchi riesce a intrepretare con abilità magistrale perché rappresenta il suo modus operandi. A dar forma in maniera concreta alla perfezione di tale dualismo è il progetto trigono, che consolida la lunghissima collaborazione fra il creativo e l’azienda. Se De Lucchi incarna il concetto di homo faber contemporaneo, il suo divano è un concentrato di saperi e di arti. La componente manifatturiera è inter-
I differenti aspetti di Trigono nella esposizione milanese.
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! THE WOOD TO BE SEEN In a space between cra"amanship and technology is located the vision of Alias, told by MIchele De Lucchii in a subtle and deep skillness coherent with his way to operate. The Trigono Project deepens the longest collaboration between the designer and the firm.
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pretata dalla struttura in legno a vista, quella tecnologica dalla raffinata sperimentazione sui temi di leggerezza e resistenza, quella artistica dall’esperienza emozionale scaturita da una forma sorprendente. Un incontro di geometrie, un gioco di pieni e vuoti caratterizzano Trigono, il divano che risulta sempre diverso a seconda del punto di vista dal quale lo si osserva. È un’architettura che si costituisce di due cavalletti laterali, una trave centrale e un sistema di cin-
ghie su cui poggiamo i cuscini: la seduta è sospesa e a sbalzo sulla struttura. Ricco di dettagli, Trigono è il risultato di raffinati accorgimenti e di una straordinaria cura dei dettagli, come il tessuto dei cuscini che viene ripreso nelle fasce di sostegno dello schienale, in un raffinato andamento lamellare. La collezione è composta da divani a due e tre posti e da una poltrona. Un cuscino zavorrato che funge da bracciolo completa la proposta.
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! Un’installazione collettiva nel giardino segreto dei chiostri di San Barnaba.
L’ALBERO DEI DESIDERI ! The Wishing Tree è un’istallazione collettiva che è stata inaugurata il 9 aprile alle ore 18.30 all’interno dei chiostri di San Barnaba durante Milano Design Week 2019. L’installazione è nata dalla collaborazione del ristorante Il Chiostro di Andrea, guidato dallo chef Andrea Alfieri con le aziende di design Curiousa&Curiousa – illuminazione per esterni, Pink Pampas – complementi d’arredo e Vitra che partecipa con le gift cards disegnate per l’azienda da Alexander Girard e Charles e Ray Eames. Protagonista del progetto è stao il grande Lauro all’interno del Chiostro delle Statue in Via San Barnaba 48, allestito con i pensieri di artisti, designer e ospiti dei chiostri intorno ai temi della pace e dell’accoglienza, in armonia con il percorso che dalla fine dell’Ottocento muove le attività della Società Umanitaria all’interno di questo spazio del XV secolo, dedicandosi all’ elevazione intellettuale e morale dei cittadini, con una intensa attività sociale e culturale. I desideri legati agli alberi hanno origine dalla cultura cinese
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dall'epoca della dinastia Qing (1644-1912) e da quella giapponese, che durante la festività Tabata, vede appendere tanzaku – biglietti scritti a mano – ai bambù per un’intera giornata.
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In entrambe le tradizioni il desiderio si realizza nel momento in cui viene legato all’albero. Il Lauro si è prestato così, per l’intera settimana a diventare il confidente del po-
polo del design che ha partecipato con il proprio pensiero/desiderio all’installazione collettiva. Il progetto è stato curato da Francesca Ballini e Valentina Manfredi.
! THE WISHING TREE The Wishing Tree is a collective installation inaugurated on the 9th april at 18.30 in San Barnaba’s cloisters during the 2019 edition of the Milano Design Week. The installation was born from the collaboration of the restaurant “Il Chiostro di Andrea”, led by chef Andrea Alfieri, with design companies Curiousa & Curiousa with outdoor lighting, Pink Pampas with its furnishing accessories and Vitra. that participates with the gi" cards designed for the company by Alexander Girard and Charles and Ray Eames. The great laurel (bay-tree) inside the Statue’s Cloister in Via San Barnaba 48 is the project’s real protagonist. It will be dressed with the thoughts of artists, designers and the cloister’s guests, on the themes of peace and hospitality. This is in harmony with the path that, from the end of the 19th century, moved the activities of the Humanitarian Society within this space of the 15th century, dedicating itself to the citizen’s intellectual and moral elevation with their intense social and cultural activities. Wishes linked to trees originate from Chinese culture, specifically from the start of the Qing dynasty (1644-1912) and from the Japanese one, during the Tabata festivity tanzaku - handwri#en tickets – are hung from bamboo for a whole day. In both traditions the wish comes true the moment it’s tied to the tree. For the whole week, the laurel lends itself in becoming the design people’s confidant, who participate with their own thoughts, desires and wishes in the collective installation, presented during the closing cocktail party on April 14th from 6.30pm.
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UN MONDO DI LATIFOGLIE
! Crescono le possibilità di utilizzo delle latifoglie e cresce la sensibilità del costruire in legno. ! È ormai una consuetudine la visita delle emozionanti costruzioni in legno realizzate da AHEC (American Hardwood Export Council) che nei giorni della Milano Design Week arredano maestosamente eppure con grande eleganza il cortile della Ca’ Granda, anche quest’anno non ha fatto eccezione. Interamente realizzato in Tulipier americano, MultiPly, il padiglione alto dieci metri a impatto ambientale zero, ha dominato il cortile dell'Università degli Studi di Milano, alla mostra curata da Interni - Human Spaces per la Milano Design Week (Fuorisalone). Dalle stime delle Nazioni Unite emerge che il 55% della popolazione globale vive in aree urbane, una cifra che si prevede aumenterà sino al 68% entro il 2050. Con poche eccezioni, le città diventeranno sempre più grandi e più numerose.
La rapida urbanizzazione, insieme a eventi meteorologici più frequenti ed estremi legati ai cambiamenti climatici globali, sta esacerbando l'impatto di minacce ambientali quali terremoti, alluvioni, ondate di calore. Rendere le città più resilienti e pronte a rispondere queste nuove sfide richiede un'attenzione urgente. Nata dall’innovativa collaborazione tra Waugh Thistleton Architects, American Hardwood Export Council (AHEC), ARUP e SEAM, Multiply illustra come la costruzione modulare a strati incrociati in legno di latifoglia americano possa essere una soluzione praticabile alle sfide del futuro. La grandiosa prospettiva del cortile dell’Università Statale, arredato dal Multiply. (foto Giovanni Nardi) Le colonne classiche e le sfumature del legno. (foto Giovanni Nardi)
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Strutture in armonia reciproca. (foto Giovanni Nardi)
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"L'ambizione principale di questo progetto è di discutere pubblicamente riguardo a come poter affrontare le sfide ambientali attraverso una costruzione innovativa e conveniente", afferma Andrew Waugh, co-fondatore di Waugh Thistleton. "Siamo a un punto di svolta sia in termini di abitazioni che di emissioni di CO2, e riteniamo che la costruzione attraverso l’utilizzo di un materiale versatile e sostenibile come il Tulipier americano sia un modo importante per affrontare questi problemi". “Waugh Thistleton Architects è stato pioniere riguardo gli usi innovativi del legno nella costruzione per decenni. MultiPly esplora un nuovo modo di costruire più sostenibile, unendo un materiale carbon-negative facilmente disponibile – il Tulipier americano - con il design modulare", afferma David Venables, direttore europeo di AHEC. “Lo scopo di questo progetto è quello di dimostrare che è possibile costruire in massa, in legno, in modo modulare ed economico, soprattutto quando si hanno pannelli riutilizzabili. La nuova struttura risponde alle esigenze dell’ambiente e offre una straordinaria esperienza di visita e nuove vedute prospettiche dello storico cortile milanese".
I 40 m3 di Tulipier americano utilizzati per MultiPly immagazzinano l'equivalente di 28 tonnellate di anidride carbonica e vengono sostituiti in cinque minuti attraverso una crescita naturale nell’intera foresta americana. MultiPly è costituito da una serie labirintica di spazi interconnessi che si sovrappongono e si intrecciano. È stato concepito e costruito per incoraggiare i visitatori a riflettere sul modo in cui progettiamo e costruiamo le nostre case e città. La struttura tridimensionale è costruita con un sistema flessibile, composto da 16 moduli di Tulipier lamellare a strati incrociati (CLT) con giunti fabbricati digitalmente. Arrivata sotto forma di kit, le diverse parti sono state assemblate in modo semplice e silenzioso in meno di una settimana. Multiply è stato uno dei progetti principali del London Design Festival, esposto nel Sackler Courtyard del V&A di Londra nel settembre 2018. Il padiglione dimostra come, attraverso l'utilizzo di costruzioni in legno e modulari, gli edifici possono essere smontati, riconfigurati e riallocati alla fine del loro utilizzo. Essendo formato da moduli, il padiglione è stato smontato facilmente
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a Londra e rimontato in una configurazione completamente nuova a Milano. "Gli architetti italiani sembrano entusiasti del legno come materiale da costruzione e delle sue potenzialità, proprio come lo siamo noi nel Regno Unito. Siamo quasi sul punto di convincere le aziende europee produttrici di CLT della fattibilità commerciale del CLT in legno di latifoglia americano come prodotto dalle prestazioni più performanti, parte di quel mix di materiali in legno ingegnerizzati da utilizzare nell'edilizia”. “Quando Andrew Waugh parla della rivoluzione nell’edilizia, parla dell'intera gamma dei diversi sistemi in legno", aggiunge Venables. "Portare MultiPly a Milano in una nuova configurazione ha portato con sé nuove sfide", afferma Simon Bateman, ingegnere strutturale di ARUP. "Abbiamo costruito in altezza rispetto all’esperienza londinese, da una base più stretta e in un luogo più ventoso: questo ha significato come prioritario controllare che la struttura fosse stabile. Abbiamo poi dovuto rivedere a fondo i fissaggi tra i diversi box per la nuova configurazione e, quando necessario, ne abbiamo aggiunti di nuovi, il che è stato relativamente semplice grazie alla forma modulare.
Fasi di lavorazione.
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Abbiamo dovuto realizzare tutto questo in un lasso di tempo molto breve tra la rielaborazione del concept iniziale e l’arrivo sul posto dei moduli in sole otto settimane. E ancora una volta abbiamo creato una struttura che ha mantenuto le caratteristiche che hanno reso l’originale MultiPly così divertente, come i moduli che sembrano sfidare la gravità e il labirinto verticale". Il Tulipier americano proviene dagli Stati Uniti, dove la superficie forestale dei legni di latifoglia americani si sta espandendo con una misura di un campo da calcio al minuto, e supera già i 110 milioni di ettari, equivalenti all'area sommata di Francia e Spagna. Questo rende il materiale sostenibile e rispettoso dell'ambiente, soprattutto perché è uno dei legni di latifoglia americani più abbondanti, che rappresentano il 7,7% del volume totale delle foreste di latifoglie americane. Ogni anno, anche dopo la raccolta, il volume di Tulipier nella foresta statunitense cresce di 19 milioni di m3, l'equivalente di oltre 19 piscine olimpiche al giorno. MULTIPLY Durante il giorno, l'installazione in Tulipier americano alta 10 metri promette di essere divertente e giocosa. Gli spazi labirintici condurranno infatti i visitatori verso una serie di scale, corridoi e spazi aperti, invitandoli a esplorare il poten-
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ziale del legno in architettura. Di sera, con un'illuminazione leggera progettata da SEAM, il padiglione diventerà uno spazio silenzioso e contemplativo, consentendo ai visitatori di riflettere sulla bellezza del suo materiale naturale. Marci Song, direttore di SEAM, ha commentato: "Abbiamo lavorato a numerose installazioni con AHEC e i loro rinomati progettisti che spingono i limiti della materialità e dell'integrità strutturale del legno. Come opera d'arte e grande struttura architettonica, la sfida era trovare il modo in cui poter illuminare ogni modulo e come portare un alto livello di coinvolgimento del visitatore attraverso l'illuminazione e l'interazione della luce durante la notte. Per il Fuorisalone di Milano, la collocazione del padiglione nel cortile dell'Università degli Studi di Milano l’abbiamo pensata direttamente adiacente alle facciate. Questo ha posto nuove sfide su come vengono vissute le scatole riconfigurate e come si vedranno dal livello del suolo all'interno del cortile e dal livello del colonnato superiore". Cenan Afsarpour, designer di SEAM, aggiunge: "Lo sviluppo dello schema di illuminazione si è intrecciato alle necessità architettoniche; non solo tutti i passaggi sono illuminati, ma ora anche tutte le aperture che si affacciano sul cortile. Per ottenere una nuova identità, che mantenga però i dettagli originali, la programmazione dei giochi di luce sequenziali è stato uno sviluppo chiave. Una volta accesa, l'illuminazione si snoda attraverso una sequenza di scene progettate e programmate appositamente per l'occasione. È stata la disposizione dei palchi e il loro rapporto visivo con il cortile a determinare le sequenze, che mirano ad accentuare la verticalità del padiglione e a dare una luce calda alle aree accessibili". Per MultiPly è stata utilizzata una tecnica di ingegneria del legno nota come a
strati incrociata, in cui le tavole di legno vengono posate perpendicolarmente l'una all'altra e incollate insieme per formare pannelli molto robusti, rigidi e stabili. Il legno lamellare a strati incrociati (CLT) è tradizionalmente realizzato in legno di conifere. Tuttavia, insieme ad Arup, AHEC ha sperimentato nell'ultimo decennio il CLT prodotto con Tulipier americano caratterizzato da una rapida crescita. Le ricerche e i progetti intrapresi hanno dimostrato che in termini di peso, il Tulipier CLT è più resistente dell'acciaio e del calcestruzzo e può essere lavorato a tolleranze incredibilmente elevate. È ideale per la prefabbricazione e il montaggio rapido, in quanto riduce i tempi di costruzione di circa il 30%. Il Tulipier è un legno di latifoglia americana economico e facile da lavorare, incredibilmente resistente per il suo peso. L'uso del tulipier CLT mostra che le grandi costruzioni in legno possono essere costruite senza l'uso di cemento o acciaio. Queste proprietà, insieme al suo aspetto freddo simile al marmo, rendono il Tulipier un legno di latifoglia perfetto per le costruzioni innovative in legno. Le tavole di Tulipier sono importate dagli Stati Uniti, ma i pannelli per MultiPly sono stati prodotti nel Construction Scotland Innovation Centre (CSIC). MultiPly è la prima struttura realizzata in legno di latifoglie americano CLT prodotto nel Regno Unito.
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WAUGH THISTLETON ARCHITECTS Waugh Thistleton è uno studio orientato alla ricerca, dedicato alla progettazione di edifici e luoghi di altissima qualità architettonica, con particolare attenzione all'impatto sull'ambiente. Lo studio pratica la sostenibilità nel senso più ampio del termine, concentrandosi non solo sull'energia in uso, ma anche sull'energia incorporata e la longevità. Il team crede fermamente che la sostenibilità e le soluzioni di design a livello mondiale dovrebbero essere la stessa cosa. Il loro approccio olistico si basa sui principi di riduzione, riutilizzo, riciclaggio. Sforzandosi in ogni momento di produrre soluzioni di design innovative e fantasiose che sfruttino le migliori tecnologie, la qualità dei loro edifici e il loro impegno nell'utilizzo della costruzione in legno, Waugh Thistleton ha guadagnato una reputazione internazionale in architettura e design ecosostenibili. www.waughthistleton.com - @waughthistletonarchitects AHEC American Hardwood Export Council è all'avanguardia nella promozione del legno in Europa da oltre 20 anni, sviluppando con successo un marchio distintivo e creativo per i legni di latifoglia americani. Il supporto di AHEC per alcuni progetti strutturali creativi come Timber Wave, Endless Stair e The Smile, per il London Design Festival, dimostra le prestazioni e il potenziale estetico di questi materiali sostenibili, fornendo anche una preziosa ispirazione. AHEC ha aperto la strada alla valutazione dell'impatto ambientale (VIA), un approccio che è stato adottato da altre industrie. Questo misura una serie di impatti: la domanda di energia primaria (da fonti rinnovabili e non rinnovabili); potenziale di riscaldamento globale; potenziale di acidificazione; potenziale di eutrofizzazione; e potenziale di creazione di ozono fotochimico.
AHEC ha lavorato con molti grandi architetti - David Adjaye, Alex de Rijke, Alison Brooks e ora Waugh Thistleton - per dimostrare le proprietà strutturali, estetiche e ambientali del tulipier americano. www.americanhardwood.org - @ahec_europe ARUP Con oltre 80 uffici in 35 paesi, Arup ha oltre 13.000 progettisti, designers, ingegneri e consulenti, che offrono progetti innovativi in tutto il mondo con creatività e passione. www.arup.com - @arupgroup SEAM DESIGN Dalla sede centrale di Londra e dallo studio di Bangkok, SEAM Design fornisce servizi indipendenti di progettazione per illuminazioni architettoniche a clienti, architetti e altri consulenti in tutto il mondo. A supporto di questo ampio portafoglio, c'è il loro team di designer esperti, il cui background professionale e accademico tocca tutti gli aspetti del design, andando oltre le competenze di base attraverso interessi eccezionali nella sperimentazione, nel design emergente e nelle nuove tecnologie. SEAM è stato partner di progettazione di numerose installazioni pluripremiate per AHEC, tra cui Timber Wave, Endless Stair e The Smile. www.seam-design.com - @seamdesign
Sonia Maritan raccoglie le parole di Michael Snow e David Venables, riguardo l'installazione MultiPly. Sonia Maritan sulla MultiPly.
! MULTIPLY IN A NUTSHELL MultiPly is a maze-like series of interconnected spaces that overlap and intertwine designed to encourage visitors to re-think the way we build our homes and cities. The 9-metre high American tulipwood installation leads visitors through a series of stairs, corridors and open spaces inviting them to explore the potential of wood in architecture. The project confronts two of the current age’s biggest challenges – the pressing need for housing and the urgency to fight climate change, and presents the fusion of modular systems and sustainable construction materials as a solution.The three-dimensional structure will be built using a flexible system, comprised of 17 modules of American tulipwood cross- laminated timber (CLT) with digitally fabricated jointed. Like a piece of flat-packed furniture, MultiPly will arrive as a kit of parts and will be simply and quietly assembled in under a week. Because it is built out of modules, it can be taken apart and reassembled in a new home a"er the London Design Festival.
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ALL’INSEGNA DEL DESIGN ! Corà 1919 celebra un il suo centenario.
! Un anniversario celebrato con progetti concreti. Quello con “The B.night, long live Batman”, una ambientazione creata dallo Studio Rotella con elementi di arredo annoverabili fra le maggiori firme delle eccellenze italiane, dove Corà1919, per celebrare una festa super esclusiva e noir, si era trasformato nel “sarto” dei rivestimenti lignei con due delle sue collezioni di pavimenti naturali: Wave e Fabbrica 4.0. E un altro progetto en plein air, realizzato a titolo personale,
che in questo focus dedicato al Fuorisalone 2019 mettiamo in luce. Si tratta di Milano design Forest: il “bosco” dei legni, a significare come il bosco urbano cresca nella coscienza collettiva per colorare di verde le città contemporanee fatte di case e materiali sostenibili, nelle quali gli architetti di grido lanciano questo messaggio e scelgono il legno come materia per costruire il futuro. Durante la design week milanese, il proseguimento di Monte Napoleone – pre-
Sonia Maritan all’ingresso dell’installazione di via Croce Rossa a Milano.
Ettore Corà saluta dalla sua pianta preferità.
Una panoramica dell’installazione.
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cisamente via Croce Rossa 2 – era ombreggiato da un bosco a simboleggiare questa scelta: alberi nati un secolo fa, dalla semina umile di uomini che, esplorando i paesi più disparati del globo, hanno scelto e portato a conoscenza di aziende e artigiani italiani legni pregiati ancora sconosciuti. Corà festeggia il suo primo secolo di sto-
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! IN THE NAME OF DESIGN At the FuoriSalone Milan 2019, Corà celebrated his anniversary with three interesting projects: with "Milano design Forest: the wood of the woods", in the square where Via Monte Napoleone ends in Milan, a concept that dressed the trees of Corà Parquet with woods, colors and workmanship, a suggestive open-air gallery of "wooden foliage" that do#ed the center of Milan: ten trees depicted the decades of the last century, made of choices, emotions, perfumes, folds of time, to tell the strength of a company that has its roots in wood. with "The B.night, long live Batman", a se#ing created by Studio Rotella with furnishing elements that can be counted among the major La notte aggiunge suggestione alla scena. names of Italian excellences, Corà1919, to celebrate a super exclusive and noir party, had beria promuovendo la conoscenza del come the tailor of the wooden claddings with two of its natural flooring collections: Wave legno, quello vero, fatto della storia soand Fabbrica 4.0. The parquet with its dark shades met the harmony, the class and the style stenibile di Paesi che vivono di questo of the fil noir that accompanied the whole evening. materiale e di mani che lo lavorano porwith a moment of conviviality created for the Fuorisalone 2019 at its flagship store in via tando con sé la storia di quel legno: San Damiano 5, shared with Albed, in which the Corà parquet collections are permanently unico, rinnovabile e riciclabile, naturalexhibited in an environment to be discovered. mente vivo e resistente. L’azienda raccoglie così l'attuale sfida del settore volta a esplorare nuovi sce- Sulla chioma di ogni albero diverse tipo- dell’ultimo secolo, fatto di scelte, emonari che assecondino la convergenza tra logie legnose rappresentano alcune delle zioni, profumi, pieghe del tempo, e racil design e la creazione di finiture natu- innumerevoli possibilità decorative a di- contano la forza di un’azienda che ha nel rali: superfici orizzontali diventano rive- sposizione del mondo dell’interior design: legno le sue radici.I pannelli riportavano stimenti parietali e arredamento facendo un sistema modulare di rivestimenti e ar- pensieri sintetici per rafforzare la metadialogare gli ambienti in un continuum redo dal design innovativo e funzionale. fora fra il materiale naturale e la persona Dieci alberi che raffigurano le decadi che lo vive. stilistico.
Ogni Anniversario importante richiama l’inizio, quello raccontato da fotografie in bianco e nero un po’ consunte dal tempo che scorrono a ritroso fino al fondatore Domenico Corà che ha iniziato la sua attività di segagione dei tronchi di abete sull’Altopiano di Asiago nel 1919. Un’azienda di respiro mondiale che apre il primo deposito in Carinzia nel 1936, e che da sempre votata all’innovazione diventa la prima azienda italiana a introdurre, su scala industriale, il processo di essiccazione del legno. La tecnologia è stata sempre un punto di forza, frutto di investimenti importanti e ininterrotti nei settori della prima e seconda lavorazione, nella logistica, nelle infrastrutture e anche nel prodotto finito. Questo viaggio lungo un secolo, fra legno e comunicazione, ha diffuso uno spirito innovatore plasmato di grandi esempi di creatività italiana.
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IL GRUPPO SUMITOMO AL FUORI SALONE
! Un ulteriore step verso un utilizzo del legno sempre più consapevole, in previsione dell’appuntamento del 2041, quando sarà realizzata la W350, la torre interamente costruita in legno che rivoluzionerà l’edilizia abitativa, supportato da una filosodia del legno di grande profondità. L’utilizzo del legno favorisce la concentrazione. Il legno facilita la memoria. Il legno induce a rilassarsi. Il legno aiuta a gestire più facilmente lo stress. Il legno ci permette di percepire più lentamente lo scorrere del tempo. Il legno fa in modo che la luce artificiale sia rilessa in modo soft, senza danneggiare la vista. Le venature del legno, disposte orizzontalmente, aumentano l’attività cerebrale. Questi sono sette benefit, scientificamente provati, che il legno apporta alle nostre vite se adoperato in diverse solu-
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zioni abitative, dagli spazi domestici agli ambienti di lavoro e di apprendimento. Materiale nobile e versatile, il legno non è solamente uno dei prodotti da costruzione più antichi, ma può avere un ruolo primario per il futuro dell’edilizia abitativa e per migliorare la salute delle persone che oramai trascorrono il 90% della propria giornata all’interno di uno spazio chiuso, impattando positivamente sull’uomo con notevoli vantaggi fisici e psicologici. Questa è solo l’ultima frontiera varcata da Sumitomo Forestry Group (divisione aziendale del gruppo giapponese Sumitomo, dal 1691 specializzata nella lavorazione del legname, che, nei secoli, ha sviluppato un know how tale da renderla leader a livello mondiale in questo settore unitamente all’impegno per la tutela ambientale, all’insegna di uno stile di vita sempre più green. Antesignani, è dal 1903 che Sumitomo Forestry Group si impegna a preservare le risorse che l’ambiente ci offre con l’istituzione dell’ Operation Forestry Plan che
si basa sul principio di “sustainable forestry” per cui è previsto il continuo rinnovo degli alberi utilizzati. Per la prima volta presente alla Milano Design Week, Sumitomo Forestry Group (http://sfc.jp/english/) ha tradotto la sua filosofia aziendale in alcune soluzioni di design, elementi modulari dalle forme ovali, che hanno come obiettivo quello di rendere più naturali e funzionali gli ambienti abitativi, incoraggiando così nuovi utilizzi dei materiali e più validi criteri di scelta degli oggetti di cui ci circondiamo, per uno stile di vita sostenibile all’insegna del motto “Happiness grows from trees”. Gli elementi modulari decorativi a soffitto si presentano come grandi petali di legno, strutture leggere in sospensione che, enfatizzando esteticamente la bellezza del materiale e la sua leggerezza ottenuta con tecniche di lavorazione all’avanguardia, agiscono sulla limitazione dell’impatto acustico e sull’illuminazione degli ambienti rendendo la luce più naturale.
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Le partizioni da tavolo mantengono anch’esse forme fluide e leggere, realizzate in diverse tonalità naturali, e producono effetti positivi ricreando uno spazio personale più accogliente dove i livelli di stress diminuiscono. Oltre alla funzione di restorative design che rinsalda il legame tra uomo e natura all’insegna di una nuova consapevolezza, i moduli si presentano come versatili strutture di interior decor e possono essere utilizzate per un’infinità di applicazioni. L’installazione, che riproduce un ambiente che interagirà con i visitatori, mostrerà come è possibile beneficiare dei sette vantaggi che il legno può produrre, frutto della ricerca e dal know how secolare nella lavorazione del legno di Sumitomo Forestry. Non solo, durante l’esposizione le indagini già precedentemente condotte si arricchiranno di ulteriori dati coinvolgendo il pubblico, per soddisfare nuove necessità e implementare così l’utilizzo del materiale per raggiungerle. Questo è solo un ulteriore passo verso la realizzazione del progetto visionario di Sumitomo Forestry Group - Changing City into Forest - che prevede l’utilizzo del legno a 360 gradi per riformulare la città. In occasione del 350esimo anniversario della sua fondazione che cadrà nel 2041, l’azienda ha annunciato la costruzione della torre W350, un grattacielo di 350 m interamente realizzato in legno. L'obiettivo è quello di creare città rispettose dell'ambiente unicamente costruite con il legname, in modo che diventino “foreste” urbane grazie a un maggiore impiego dell'architettura in legno per edifici di grandi dimensioni. Questo piano di sviluppo è stato preparato principalmente presso Tsukuba Research Institute, il dipartimento di ricerca di Sumitomo Forestry, dove sono sviluppate nuove tecnologie di costruzione sostenibili e green.
SUMITOMO FORESTRY CO., LTD Ramo aziendale di Sumitomo, holding giapponese diffusa in tutto il mondo e fondata nel 1615 dal monaco buddista Masatomo Sumitomo, Sumitomo Forestry Group si avvale di una rete mondiale di aziende che utilizzano il legno sulla base di un rispetto verso l’ambiente e le sue risorse. Il gruppo si impegna in diversi settori quali la gestione forestale, la produzione e la distribuzione di legname e materiali da costruzione, abitazioni ed edifici, abitazioni all'estero e immobiliare, e l'ambiente e l'energia. http://sfc.jp/english/ KOSUKE ARAKI Nato a Ginevra, in Svizzera nel 1988, Araki è un designer giapponese attualmente residente a Tokyo. Dopo essersi diplomato nel 2010 presso il dipartimento di Product Design della
Tama Art University, ha completato il corso di Design Products del Royal College of Art nel 2013. Ha vinto il Grand Prix Lexus Design Award 2016 ed è stato selezionato per la categoria Emerging Designer of the Year del Dezeen Awards 2018. Nel 2019, il suo lavoro sarà acquisito dalla collezione permanente di The V & A. www.kosuke-araki.com AKIRA MURAOKA Nato a Kanagawa nel 1986, Muraoka è un designer giapponese che collabora attivamente con Shiseido Group. Si è laureato presso il dipartimento di design del prodotto della Tama Art University nel 2010. Ha vinto numerosi premi tra cui il Red Dot Design Award, l’iF Design Award Gold e il Grand Premio Lexus Design Award 2016. www.akiramuraoka.com
! SUMITOMO AT FUORISALONE IN MILAN For the first time present at Milan Design Week, Sumitomo Forestry Group (h#p://sfc.jp/english/) has translated its corporate philosophy into some design solutions, modular elements with oval shapes, which aim to make more natural and functional living environments, thus encouraging new uses of materials and more valid criteria for choosing the objects we surround ourselves with, for a sustainable lifestyle based on the mo#o “Happiness grows from trees”. The decorative modular elements on the ceiling look like large wooden petals, light suspended structures that, by aesthetically emphasizing the beauty of the material and its lightness obtained with cu#ing-edge processing techniques, act on the limitation of the acoustic impact and on the lighting of environments making the light more natural. The table partitions also maintain fluid and light shapes, made in different natural shades, and produce positive effects recreating a more welcoming personal space where stress levels decrease. In addition to the restorative design function that strengthens the bond between man and nature in the name of a new awareness, the modules present themselves as versatile interior decor structures and can be used for an infinite number of applications. The installation, which reproduces an environment that will interact with visitors, will show how it is possible to benefit from the seven advantages that wood can produce, the result of research and centuries-old know-how in the wood processing of Sumitomo Forestry.
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IL LEGNO AL SALONE DEL MOBILE DI MILANO
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IL GRUPPO E LA POESIA DELLA MATERIA ! Un viaggio interattivo e immersivo finalizzato – attraverso un gioco di luci, suoni e profumi – a stimolare una riflessione sui temi dell’ecosostenibilita e dell’economia circolare: e Metamorphosis’s Experience, l’istallazione multisensoriale ideata e creata da Saviola l’unica azienda al mondo in grado di realizzare un pannello truciolare melaminico di elevato contenuto stilistico e allo stesso tempo 100% ecologico, ottenuto utilizzando esclusivamente legno postconsumo. L’installazione, che era visitabile dal 9 al 14 aprile durante la Milano Design Week in Piazza Castello, si presenta come un sistema modulare a spirale, studiato per trasmettere un’idea di movimento composto da quattro ambienti-contenitori. Attraversandoli il visitatore potra fare esperienza diretta di tutto il ciclo produttivo: dalla materia prima al prodotto finito, fino alla sua definitiva applicazione nello spazio. Nel primo ambiente “Materia prima” viene mostrato l’inizio del processo produttivo; nel secondo container, denominato “Prodotto”, il pannello melaminico 100% riciclabile prende la forma di stalagmiti che fuoriescono dal pavimento formando una texture decorativa di grande effetto. Si passa poi al terzo modulo,“Architettura d’interni”, uno spazio in cui la sovrapposizione di diversi pannelli che rimandano a materiali differenti crea un ambiente architettonico davvero inusuale. Il pubblico e invitato a passare infine nel quarto e ultimo ambiente, “Piazza”, un contenitore dove la materia prima - il legno post-consumo - predomina grazie all’allestimento di una pi-
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Suggestive immagini dell’installazione Methamorphosis’s Experience di Saviola in Piazza Castello.
scina scenografica. Attraverso questo progetto l’azienda intende trasmettere un messaggio semplice e chiaro: l’ecosostenibilita e diventata un’esigenza imprescindibile dei nostri tempi e anche i materiali devono essere in linea con questa filosofia. Il know-how maturato da Saviola in quasi sessant’anni di attivita trova infatti la sua massima espressione nel pannello – il primo a essere certificato FSC 100% recycled – capace di abbinare al rispetto dell’ambiente uno stile e un design interamente made in Italy. Un prodotto che oggi consente all’architetto o al designer di disporre di un materiale unico per l’ambientazione degli interni, scegliendo la tipologia di pannello a lui piu consona, da un catalogo
che presenta abbinamenti originali di decori e finiture che traggono ispirazione dai materiali presenti in natura, quali pietre, marmi, metalli, tessuti, e, ovviamente, legni. E tutto questo grazie a un processo produttivo che va oltre i limiti dell’economia circolare, capace di dare vita a prodotti migliori di quelli di partenza, sia sul piano funzionale sia su quello estetico. Una filosofia dunque di upcycling e non solo di recycling, che Saviola ha saputo tradurre in realta. Metamorphosis’s Experience si inserisce all’interno del polo creativo DDN PHUTURA, la manifestazione del Fuorisalone milanese organizzata e curata dal gruppo editoriale DDN, situata negli spazi tra Via Beltrami (ex spazioExpo
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! A MAGICAL JOURNEY An interactive and immersive journey aimed - through to play of lights, sounds and fragrances - to stimulate reflection on the themes of eco-sustainability and circular economy: it is Metamorphosis's Experience, the multi-sensory installation conceived and created by Saviola - the only company in the world able to produce a melamine particle board 100% ecological, obtained using exclusively post-consumer wood. The installation, which could have visited from 9 to 14 April during Milan Design Week in Piazza Castello, looks like a modular spiral system, designed to convey an idea of movement. By passing through them, the visitor can experience the entire production cycle: from the raw material to the finished product, up to its final application in space.
Gate), Piazza Castello e Piazza del Cannone (Parco Sempione) e dedicata alle modalita dell’abitare e del vivere lo spazio urbano nel prossimo futuro. IL GRUPPO SAVIOLA Il Gruppo Saviola, realta italiana con oltre 50 anni di storia alle spalle, e un si-
meria in industria di pannelli truciolari cavalcando in pieno il boom economico; ma la vera svolta si ha nel 1992 quando l’imprenditore di Viadana comprende prima di tutti che il legno post-consumo puo avere una nuova vita: nasce il Pannello Ecologico, fiore all’occhiello di questa realta. Oggi il Gruppo con sede a Viadana (Mantova), il cui Presidente e Alessandro Saviola, e composto da quattro Business Unit: Saviola, Sadepan, Composad e Saviolife operanti rispettivamente nei settori del legno, della chimica, della produzione di mobili in kit e nel “Life science”, con un fatturato consolidato nel 2018 di oltre 600 milioni di Euro e con oltre 1400 dipendenti distribuiti nei 13 siti produttivi in Italia e nel mondo oltre a un design center in Germania.
stema industriale integrato verticalmente e orizzontalmente capace di raggiungere numerosi primati nei diversi mercati in cui compete, sia per volumi di produzione sia per tecnologie adottate. La storia ha inizio nel 1963, quando il fondatore Mauro Saviola ebbe l’intuizione di trasformare la propria attivita di falegna-
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!"AZIENDE !"MICROTEC !"microtec.eu redazione@webandmagazine.com
UNA CONTINUA CRESCITA TECNOLOGICA
! Microtec, azienda di Bressanone, nasce nel 1980 con l’idea di impiegare l’elaborazione digitale delle immagini per dare risposte alle esigenze di diversi settori industriali che vogliono avere certezze sulla qualità dei loro prodotti. Il primo campo di applicazione è nel settore della lavorazione industriale della frutta. In seguito vengono sviluppate le prime apparecchiature opto-elettroni-
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che per l’analisi del legno, che è ancora l’attività principale di Microtec. Non esiste processo nel settore del legno che non possa essere ottimizzato, razionalizzato e velocizzato con una soluzione Microtec. Da allora Microtec è cresciuta e ha espanso il suo portafoglio tecnologico con molteplici soluzione innovative diventando il leader tecnologico nei si-
stemi di misurazione e il controllo dei processi automatizzati per l’industria del legno. Alla sua gamma di soluzioni, usando sempre gli strumenti più moderni oggi si aggiunge anche l’intelligenza artificiale. Le reti neurali create dall’ azienda brissinese possono contare su immense moli di dati etichettate/categorizzate con cura, grazie all’esperienza e alla cono-
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scenza degli addetti alla qualità dell’ azienda. Utilizzando questi dati e adattando le ultime innovazioni in campo dell’intelligenza artificiale, il reparto di ricerca e sviluppo ha creato soluzioni a problemi difficilmente affrontabili con un approccio tradizionale. In generale, integrando gli algoritmi esistenti con le novità portate dall’avvento dell’intelligenza
La Microtec è stata insignita dei seguenti premi: 2009 Honorable Mention al Red Dot Design Award a Essen (D); 2014 Vincitore del premio Innovazione ADI Design Index a Milano; 2105 Vincitore del premio IF Design Award a Monaco di Baviera; 2016 Vincitore del premio Imprese per l’innovazione Andrea Pininfarina a Roma Federico Giudiceandrea fondatore e CEO della ditta ha a sua volta conseguito i due più importanti premi nel settore della tecnologia applicata alla lavorazione del legno: Vincitore del Schweighofer Prize nel 2013 a Vienna per lo sviluppo delle tecniche di analisi non distruttiva per la misura delle caratteristiche statiche del legno. Vincitore del Markus Wallenberg Prize nel 2016 a Stoccolma per lo sviluppo del primo tomografo. ! OPTIMISATION OF PROCESSES IN WOOD SECTOR
artificiale, Microtec può offrire controlli di qualità sempre più precisi e accurati in ogni settore industriale in cui opera. Oggi Microtec, che oltre alla sede centrale di Bressanone ha sedi anche a Mestre ed a Vancouver in Canada, impiega più di 150 dipendenti e reinveste il 15% del suo fatturato in ricerca e sviluppo, svolta anche grazie a una rete di oltre 80 partner scientifici istituzionali. La Microtec esporta i suoi prodotti in più di 40 paesi, dal Canada alla Nuova Zelanda, dalla Norvegia al Sud Africa. Il 95% del suo fatturato viene realizzato all'estero. La grande passione per l’innovazione, la costante ricerca di soluzioni tecnologiche d’avanguardia e l’attenzione alle esigenze del cliente fanno dell’azienda il leader incontrastato del settore.
Microtec, a company from Bressanone, was founded in 1980 with the idea of using digital image processing to respond to the needs of different industrial sectors that want to be certain about the quality of their products. The first field of application is in the industrial fruit processing sector. Later, the first opto-electronic equipment for wood analysis was developed, which is still the main activity of Microtec. There is no process in the wood sector that cannot be optimized, rationalized and speeded up with a Microtec solution. Since then Microtec has grown and expanded its technological portfolio with multiple innovative solutions, becoming the technological leader in measurement systems and the control of automated processes for the wood industry. To its range of solutions, always using the most modern tools today also artificial intelligence is added.
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!"AZIENDE !"FAL DI BRUGNARA E CHISTE' !"www.fal.tn.it di Pietro Ferrari redazione@webandmagazine.com
L'ÉLITE DEL COSTRUIRE IN LEGNO
! Da Fal qualità e servizio ai massimi livelli.
Luca Brugnara in occasione di un intervento pubblico.
! Incontriamo, nella sede di Lavis, alle porte di Trento, Luca Brugnara, amministratore delegato della Fal per fare il punto sui progetti di sviluppo dell’azienda. Pietro Ferrari - In questo momento Fal ha impostato una filosofia vincente nella filiera delle costruzioni in legno, come si sta sviluppando questo percorso? Luca Brugnara - Abbiamo capito cosa vuole il mercato! Non siamo i fornitori, del“prendere o lasciare”, puntiamo tutto sulla qualità e sulla soddisfazione del cliente a 360°. Studiamo ogni giorno il mercato nei minimi dettagli, interpellando un universo che va dal singolo carpentiere fino al manager della grande impresa di costruzioni e ci siamo resi conto di quanto il mercato sia cambiato e continui a cambiare. Tutti sanno che nell’edilizia si lavora costantemente nell’emergenza e le aziende hanno bisogno di partner in grado di gestire questa situazione.
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Una parete pronta a essere consegnata.
Si verificano situazioni paradossali: i preventivi giacciono sulle scrivanie per mesi e tutto d’un tratto vengono confermati con consegna immediata! La nostra azienda si è attrezzata per gestire tali situazioni mettendo a disposizione del cliente la propria esperienza decennale. Abbiamo organizzato una squadra di progettisti specializzati: un ufficio tecnico completo per rispondere alle esigenze del cliente 24 ore su 24! Siamo diventati parte integrante delle aziende nostre clienti! Come una seconda sede operativa!
Lo studio di mercato, che è durato più di un anno, ci ha portato a coniare il nostro nuovo slogan: "sosteniamo i tuoi progetti". Siamo organizzati con una linea di produzione industriale dotata di impianti a controllo numerico ma disponiamo di squadre di carpentieri specializzati in grado di gestire i lavori manuali di finitura e soprattutto le emergenze. Pietro Ferrari - Questo è importante, indipendentemente, se ho ben capito, dalle dimensioni dell'azienda cliente e
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dalle dimensioni del progetto: si studiano e si realizzano progetti di qualsiasi tipo e dimensione quindi si può andare, della tettoia dalla villa singola al palazzetto dello sport, non ci sono limiti? Luca Brugnara – Assolutamente! Va sottolineato però che noi non ci occupiamo della posa, per scelta. Non vogliamo andare in cantiere per non fare concorrenza ai nostri clienti! Il nostro cliente standard è di piccole dimensioni e noi siamo in grado di fornire il materiale senza imporre quantitativi e tempi di consegna rigorosi e tassativi; le consegne vengono gestite con estrema elasticità e in base alle esigenze del cliente. Pietro Ferrari - A che livello di semilavorato arrivate? Luca Brugnara - Noi arriviamo al pacchetto del tetto e della casa in legno tagliato a misura pronto da posare: questa è la nostra impostazione. La consegna avviene direttamente in cantiere ma non effettuiamo lo scarico; i nostri mezzi non sono dotati di gru proprio per sottolineare la nostra qualifica di fornitore di semilavorato! A monte, abbiamo un ufficio tecnico composto da sei progettisti, proprio per dare un servizio di elevata professionalità. Tre macchinari, due più adatte al lavoro in linea e una concepita maggiormente come sostituto del carpentiere, realizzano i componenti progettati in ufficio e trasferiti alla produzione. L'accuratezza della finitura è importante, perché il cliente, oggi, vuole un "opera d'arte", quasi un“oggetto d'arredamento” nelle parti interne a vista. Anche per questo, a partire dal gennaio del 2019, ab-
biamo introdotto un sistema di qualità più“spinto” dove il reparto di finitura, alla fine del ciclo produttivo, ha l'onere di verificare la qualità del manufatto. Pietro Ferrari - Il concetto di qualità è importante... Luca Brugnara - Lo sforzo che facciamo noi a livello di marketing è proprio quello di far capire al cliente che non si può rovinare il mercato per il miraggio della quantità e quindi del prezzo: se si sceglie il legno, lo si sceglie in un'ottica di qualità e basta! La casa in legno, in X-Lam, non deve avere compromessi in termini di qualità: se si specula sul materiale nel costruire una casa in legno, si commettono errori irreversibili. Del mattone c'è marca e marca, del calcestruzzo c'è qualità e qualità ma l'XLam, se lo paghi il giusto prezzo vale, dura, è certificato, se, invece, cominci a pagarlo poco, accettando un prodotto, per carità, sempre certificato ma di qualità scadente, nel giro di cinque, dieci anni, il mercato comincerà a manifestare case con difetti, il cliente finale comincerà a dire: "Guarda un po' che errore ho commesso, costruendomi la casa in legno."
Dettagli delle accuratissime lavorazioni.
Pietro Ferrari - ....senza trascurare il problema della posa... Luca Brugnara - Questo è un altro problema non da poco: se chi posa è certificato, ha fatto i corsi, è più caro ma effettua un lavoro a regola d'arte, se invece si improvvisa la casa non dura. Fal si sforza quotidianamente nel diffondere questa filosofia e i clienti selezionati condividono questo pensiero. Pietro Ferrari - Con la vostra impostazione, voi mantenete vive le realtà locali e un tessuto di costruttori medio-piccoli in grado di dare vivacità e servizio al settore. Luca Brugnara - Fal è presente sul mercato dal 1962 e dopo un percorso di ristrutturazione gestionale, che è partito nel 2015, ci proponiamo oggi con un
La funzione dello stoccaggio del materiale è nel dna deil’azienda.
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!"AZIENDE !"FAL DI BRUGNARA E CHISTE' !"www.fal.tn.it
Il rapporto col cliente è rapido e diretto.
tagliare è sufficiente investire nei macchinari giusti ma il servizio all’avanguardia e la cura del cliente a 360° è una caratteristica che pochi centri taglio in Italia hanno. Questa è la nostra proposta ed è basata sul modo di concepire un servizio che non sta nel consegnare un bene ma nello sposare una filosofia.
Pietro Ferrari - Lo definirei un servizio carico di un valore aggiunto rappresentato da vostre prestazioni nei confronti di un cliente intermedio che poi si riversano in termini di soddisfazione e vantaggio sul cliente finale.
volto nuovo, anche a livello di marketing, proponendo ai progettisti la nostra filosofia con il lancio di un modello di costruzione “tipo Fal” da “prescrivere al cliente”, sposando il nostro modo di operare che garantisce una serie di plus: un geometra a disposizione, la pronta consegna del materiale, la consegna sul cantiere, un post-vendita all'avanguardia. Parliamoci chiaro: avere un magazzino non è niente di straordinario, per
Lo studio tecnico in azione.
! A WINNING PHILOSOPHY Fal has been present on the market since 1962 and a!er a path of managerial restructuring, which started in 2015, proposes itself today with a new look, also in terms of marketing, offering designers philosophy with the launch of a construction model " type Fal ”to“ prescribe to the customer ”, combining its way of working which guarantees a series of pluses: a surveyor avai-
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Un team di prima forza.
lable, the prompt delivery of the material, delivery to the site, a cu#ing-edge post-sale. Let's face it: having a warehouse is nothing out of the ordinary, to cut timber it is enough to invest in the right machinery but cu#ing-edge service and 360 ° customer care is a characteristic that few cu#ing centers in Italy have. This is our proposal and is based on the way of conceiving a service that does not consist in delivering an asset but in marrying a philosophy.
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FAL di Brugnara e Chistè s.r.l.
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!"TECNOLOGIE
!"G.& P. Garbellotto !"www.garbellotto.com !"Weinig Group !"www.weinig.com
di Sonia Maritan e Pietro Ferrari redazione@webandmagazine.com
LA TECNOLOGIA E LA TRADIZIONE ! La refilatrice Variorip Raimann 310 (Gruppo Weinig) potenzia e ottimizza
le competenze produttive di Garbellotto, uno dei leader mondiali nella costruzione di grandi botti. ! Per chi frequenta il settore del legno, una visita presso la G.& P. Garbellotto a Conegliano è una sorta di pellegrinaggio, poiché questa azienda rappresenta una narrazione del settore legno in grado di unire la funzione commerciale nel mondo prezioso delle latifoglie e una profonda antica sapienza industriale nella produzione delle grandi botti in legno, vere architetture che uniscono il pregio del materiali alla sapienza del mastro bottaio. È Piero Garbellotto a raccontarci la storia affascinante, a tratti epica, di una famiglia e di un’azienda che, attraverso le mille vicissitudini della storia, ha portato avanti un impegno che ne fa oggi una delle bandiere del made in Italy “Noi esistiamo dal 1775, per iniziativa del mio avo Giuseppe Garbellotto, che da falegname si specializza nella produzione di botti da cantina. La produzione di questo articolo continua per tutto il Settecento, per tutto l’Ottocento, a cavallo tra l’Otto e il Novecento diventiamo anche fornitori delle cantine imperiali asburgiche. La produzione fiorisce ininterrottamente fino alla Prima Guerra Mondiale: a seguito della rotta di Caporetto viene interrotta, il nostro laboratorio che allora si trovava a San Fior, viene
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Sonia Maritan con Piero Garbellotto.
occupato dalle truppe austriache e trasformato in un posto di comando. La mia famiglia viene sfollata a Conegliano. Mio nonno riparte nel 1920 e, riorganizzando l’attività con logica industriale, si trasferisce nell’allora periferia di Conegliano e continua la produzione di botti da cantina. Iniziano le prime esportazioni, specialmente nelle colonie italiane del tempo. Nella Seconda Guerra Mondiale, abbiamo una seconda battuta d’arresto, perché l’azienda viene distrutta dai bom-
bardamenti alleati. Riparte mio padre, assieme a mio nonno, nel dopoguerra, costruendo l’attuale sede e affiancando alla produzione delle botti il commercio e l’industria dei legnami. Garbellotto diventa presto uno dei principali importatori di legno dall’allora Jugoslavia, per poi distribuire principalmente il legno di latifoglie in Italia. Parallelamente continua la produzione delle botti. A seguito, poi, del crollo del mondo sovietico, attorno al 1991, cambia anche il mercato, perché, anteriormente a que-
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Da sinistra, Rudolf Markt, Piero Garbellotto e Sonia Maritan.
Sonia Maritan con Manolo Pat, all’interno dello stabilimento Garbellotto.
! A POSITIVE CHOICE For those who have acquaintance in the wood sector, a visit to the G. & P. Garbello!o in Conegliano is a sort of pilgrimage, as this company represents a narration of the wood sector able to combine the commercial function in the precious world of deciduous trees and a deep one ancient industrial knowledge in the production of large wooden barrels, true architectures that combine the value of materials with the wisdom of the master cooper. The company found itself having to renew the trimming plant. For the production of barrels, we need staves, then trimmed boards and, for the timber to be traded, we need to produce trimmed boards, because the Northern European markets only buy edged timber.
sto evento, per andare in Jugoslavia ad acquistare legno bisognava garantire importanti partite da enormi segherie statali e poi si effettuava la distribuzione in Italia. Adesso esistono molte segherie private per cui il nostro lavoro è cambiato e anche noi oggi abbiamo una segheria in Croazia da dove partiamo per fare la nostra distribuzione in Italia. Questo per quanto riguarda il comparto del commercio legname, settore in cui siamo attivi dal 1950 circa. Per quanto riguarda l’industria delle
The goal was to optimize the wood on one side and optimize time on the other. Thanks to this technology Garbello!o has reduced the times per cubic meter by sixty percent. This gave him such an advantage that, having initially invested in this machine for the production of staves, it was then used to carry out all the other operations as well. But not only that, a year and a half later he invested himself in a second trimming machine, and this was requested a li!le wider to be able to use it with everything, no excluded material. The choice was positive for various reasons: first because it is very simple, second because it has spare parts technologies that do not require specialized mechanics but with the change or addition of blade system ensures total simplicity, thirdly it is a machine that works quickly and in complete safety.
botti, noi continuiamo a esportare botti in tutto il mondo, nel settore delle botti di grandi dimensioni, siamo l’azienda di riferimento nei mercati internazionali”. Pietro Ferrari - Le vostre grandi botti sono delle vere e proprie costruzioni di legno… Piero Garbellotto - La botte grande è un po’ una caratteristica originaria dell’Italia: Plinio il Vecchio, in epoca romana, ci dice che, nella Gallia Cisalpina, l’attuale pianura padana il vino viene stoccato in
botti grandi come una casa per evitare che si ghiacci d’inverno. Nella nostra zona, la storia della produzione delle botti è antica. Conegliano poi è fiorita, perché ai tempi dell’Impero Asburgico, era stata realizzata una linea ferroviaria che collegava Zagabria con la città ed era quindi più facile approvvigionarsi di legno. Oggi l’apporto tecnologico è diventato sempre maggior, pur mantenendosi salda la rilevanza dell’artigianalità dei procedimenti produttivi.
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!"TECNOLOGIE
!"G.& P. Garbellotto !"www.garbellotto.com !"Weinig Group !"www.weinig.com
La refilatrice Variorip 310 di Raimann nello stabilimento Garbellotto.
LA TECNOLOGIA Sonia Maritan - Quindi nella tecnologia della produzione delle botti il dialogo con Weinig è partito da una vostra richiesta e ha portato a una soluzione particolarmente efficace. Piero Garbellotto - Noi ci siamo trovati a un certo punto nella posizione di dover rinnovare l’impianto di refilatura, io avevo visto in funzione presso colleghi delle refilatrici automatizzate, però queste ultime lavoravano sempre secondo uno schema tradizionale che mi sembrava vecchio: un tavolo con una sega
Rovere di altissima qualità per le botti di Garbellotto.
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circolare che si muove avanti e indietro mentre la tavola viene appoggiata e refilata su entrambi i lati. Definisco vecchio questo processo, e questa è la mia personalissima opinione, perché si effettua alla fine solo un taglio per volta. D’altra parte, le multilame di vecchia generazione funzionavano con alberi fissi con delle seghe rotative fisse e di conseguenza non si poteva modificare l’ampiezza del taglio per eliminare i difetti, ma si alimentava la macchina con la tavola intera e venivano fuori degli spessori predefiniti con degli scarti enormi che infatti erano utilizzati per fabbricare listelli o prodotti di basso prezzo. Noi, per produrre le botti, abbiamo bisogno di produrre le doghe, quindi delle assi refilate e, per il legname da commerciare, abbiamo bisogno di produrre del refilato, perché il mercato del Nord Europa compra soltanto del legname refilato. Quindi ci siamo rivolti a Rudolf Markt della Weinig e, parlando inizialmente di questa refilatrice, lui ci ha consigliato questa multilame che permette di ottimizzare il taglio e avere meno spreco.
Veduta aerea .
Rudolf Markt - È importante questo, perché il legno che utilizza la ditta Garbellotto è un legno molto pregiato e di conseguenza, costoso. Piero Garbellotto - Per noi è importante ottimizzare il legno da un lato e ottimizzare il tempo dall’altro. Grazie a questa tecnologia abbiamo diminuito i tempi per metro cubo del sessanta per cento. Questo ci ha dato un tale vantaggio che, avendo investito inizialmente su questa macchina per la produzione delle doghe, poi l’abbiamo utilizzata per effettuare anche tutte le altre operazioni. Ma non solo, siamo andati così bene che un anno e mezzo dopo abbiamo investito in una seconda refilatrice, e questa l’abbiamo chiesta un poco più larga per poterla utilizzare con tutto, nessun materiale escluso. Io devo dire con grande franchezza che è una macchina che consiglierei per varie ragioni: primo perché la sa utilizzare anche un bambino, secondo perché ha delle tecnologie di ricambistica che non richiedono meccanici specializzati ma con il sistema di cambio o aggiunta di lama siamo a una semplicità totale, in
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La materia prima disponibile in abbondanza ci ricorda anche l’anima commerciale dell’azienda.
terzo luogo è una macchina che lavora velocemente e in completa sicurezza. La sicurezza è importante e, a parer mio, non deve solo rispettare i canoni di legge ma dev’essere a prova di “mona” come diciamo in Veneto, perché trenta secondi di disattenzione capitano a chiunque. S.iamo in sostanza molto soddisfatti delle prestazioni del macchinario. Pietro Ferrari - Com’è il procedimento di lavorazione? Rudolf Markt - Si posiziona il pacco con l’impiego di un operatore, attraverso il pannello di controllo l’operatore muove le lame, concentrandosi sulle caratteristiche della tavola e su come ricavarne la resa migliore, la macchina trascina il pezzo in automatico, mediante un dispositivo laser, l’operatore può vedere come si posizionano le lame e può far partire la lavorazione, escono le doghe o le tavole finite, in scarico c’è un operatore che si occupa di controllare se tutto va bene e, poi, vengono tagliate in linea le doghe della misura richiesta, vengono effettuati quattro o più tagli a passaggio. Subito dopo la realizzazione delle doghe si
passa al sistema NIR. La macchina puòfare gli spessori prodotti da 15 a 115 millimetri. Pietro Ferrari - Recupero di efficienza, ma anche recupero a livello di sfridi di materiale? Piero Garbellotto - Sicuramente possiamo dire che è una macchina che “consuma” meno legno, la possibilità di avere più lame che siano anche mobili permette di produrre più velocemente delle doghe o delle tavole refilate. Questa macchina permette di scartare di meno anche se l’operatore non è particolarmente esperto. Sonia Maritan – Di quali livelli di produttività parliamo? Piero Garbellotto - Con le multilame Weinig siamo in grado di produrre per cinquanta millimetri di spessore, facciamo quindici metri cubi al giorno su un prodotto standard, con la vecchia tecnologia erano quattro. Per le botti è più difficile quantificare, perché i pezzi che si tagliano sono differenti.
Pietro Ferrari - Affrontate diverse varietà legnose? Piero Garbellotto - Noi lavoriamo per il settanta per cento Rovere ma anche Larice, Faggio, Castagno e altre latifoglie, quindi legnami duri, con una certa resistenza che hanno bisogno di prestazioni di macchinari di conseguenza. Le specie che utilizziamo per la nostra attività industriale sono le stesse che trattiamo anche per il commercio, con l’aggiunta di Faggio, Castagno, Acero, Acacia, Ciliegio, Frassino. Sonia Maritan - Sono destinazioni varie? Piero Garbellotto - Il nostro mercato principale è ancora quello della produzione delle antine e del massello in generale e anche di componentistica per le finestre e l’edilizia in generale, esclusi ovviamente gli usi strutturali. Attualmente a livello mondiale il Rovere è venuto a crescere in maniera eccezionale e questa cerscita ha giustificato pienamente la nostra scelta di acquistare una segheria direttamente in Croazia, cosa che, dal punto di vista della nostra produzione industriale, ci permette di avere il controllo di tutta la filiera.
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!"TECNOLOGIE
!"G.& P. Garbellotto !"www.garbellotto.com !"Weinig Group !"www.weinig.com
La varietà di legno copre tutte le specie classiche.
IL LEGNO E IL VINO, UNA DIALETTICA COMPLESSA Pietro Ferrari - Perché la qualità del materiale è così importante nella fabbricazione delle botti? Piero Garbellotto - Lì c’è un aspetto che è importante in particolare per noi, il contenuto aromatico.
Il legno ha un aroma particolare, quindi il vino viene messo nelle botti di legno, perché abbia uno scambio di aromi e un arrotondamento degli spigoli che può avere, ma anche per ricevere una cessione di sostanze aromatiche dal legno al vino, che sono i cosiddetti aromi terziari, cioccolata, liquirizia, spezie, vaniglia
Rudolf Markt, Manolo Pat e Pietro Ferrari.
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soprattutto, caratteristica peculiare del Rovere. In questo senso abbiamo ottenuto un brevetto mondiale: una macchina che utilizza la tecnologia a infrarossi per riconoscere la concentrazione aromatica del Rovere in modo di fornire le botti con le caratteristiche aromatiche che la cantina richiede. Quindi le nostre botti sono su misura per quanto riguarda le dimensioni, grazie anche alla multilama Weinig, ma anche su misura per quanto riguarda il risultato aromatico grazie al nostro brevetto Botti & Barriques NIR® che definisce le quattro tipologie di aromi utilizzate per ottenere diversi risultati sui vini, escludendo la quinta che non rilascia aromi gradevoli. Sonia Maritan - Attraverso un percorso di normativa e certificazione, il vostro lavoro di commercianti di legno è diventato più difficile? Piero Garbellotto - No, le normative fanno chiarezza. PEFC e FSC sono importanti perché certificano che il legno
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che viene acquistato proviene da foreste gestite con criteri di sostenibilità da tutti i punti di vista. Le foreste sono un patrimonio delle varie nazioni, dai Paesi Balcanici alla Francia, alla Germania, all’Austria per altre specie legnose. Dobbiamo saper preservare queste foreste e permetterne lo sfruttamento sano e corretto, in modo tale da poter continuare, come ai tempi di Giuseppe Garbellotto, a lavorare questo materiale con rispetto. Il protocollo di Kyoto impone oggi, per chi vi aderisce, delle regole ben precise. Quando parliamo di una superficie forestale europea che, dal 1958 a oggi, è aumentata del 27, 28 per cento, diamo un segnale concreto, certo, se poi ci rifacciamo a continenti come l’Africa ci sono dei problemi. Sonia Maritan - Guardiamo anche agli Stati Uniti, dove l’AHEC che rappresenta la foresta americana di latifoglie fornisce un’app che, in tempo reale, ci racconta come cresce la superficie boschiva e come cambia la sua composizione. UNA PASSEGGIATA TRA LE BOTTI Manolo Pat, responsabile del magazzino legnami e della logistica ci fa da guida nello stabiliemento: “Non è possibile nel nostro lavoro – ci dice - prescindere né dalla scelta del legno né dall’accuratezza della lavorazione, perché anche se alcuni passaggi possono essere affidati alle macchine, su altri dobbiamo personalizzare artigianalmente la lavorazione”. Pietro Ferrari - Recuperate gli scarti di lavorazione? Manolo Pat - Tutte le polveri finiscono in una caldaia che serve per il riscaldamento e per l’essiccazione del legname per la vendita. La botte ha la forma più diversa a seconda di come il cliente ha
Le botti sono di “casa” alla Garbellotto.
organizzato gli spazi della cantina, spesso si tratta anche di cantine storiche con morfologie particolari.
dai sei agli otto anni di stagionatura, bisogna che non ci siano nodi o fessure sulla doga.
Pietro Ferrari - Come si difende il legno, perché anche in questo campo c’è la battaglia con altri materiali? Manolo Pat - Il legno è un prodotto vivo che dà un contributo di aromi al vino, mentre l’acciaio o il cemento sono inerti da questo punto di vista. Un calo di interesse per i vini barricati sta riportando in auge le botti di dimensioni maggiori che hanno un rilascio più moderato di aromi sul totale del vino contenuto. Esistono quattro o cinque produttori mondiali di botti di grandi dimensioni e noi siamo gli unici in Italia. Si studia il legno e si costruisce la botte oltre che per il vino anche per l’aceto balsamico o altri liquidi preziosi. Per fare un certo tipo di botti non possiamo accontentarci di prendere il legno e usarlo. Il legno deve essere in primo luogo stagionato naturalmente, devono passare dagli otto ai dodici mesi per centimetro di spessore, prima di poterlo utilizzare: per uno spessore di otto centimetri sono
Sonia Maritan - Come si perpetua la cultura del mastro bottaio? Manolo Pat - Noi affianchiamo le maestranze più giovani a quelle più esperte. Non c’è una scuola vera e propria, noi tramandiamo l’esperienza in azienda. Stiamo cercando anche di aiutare i giovani a capire certe caratteristiche del lavoro da bottaio. Tutto parte dal legno, una materia prima che non ha uno standard. Personalmente i primi tre mesi in azienda li ho passati fuori sede con i collaudatori e vedere i legni e ancora non so tutto quello che sanno loro. Oggi veniamo aiutati dall’evoluzione tecnica, come dagli amici della Weinig che ci hanno fornito il nuovo macchinario che per noi è stato un valore aggiunto importante. Quindi unendo l’evoluzione tecnica con le conoscenze dei nostri mastri bottai e dei nostri collaudatori stiamo portando avanti questa antica tradizione che fa onore al made in Italy.
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!"TECNOLOGIE !"PROTEAM !"www.proteamsrl.it redazione@webandmagazine.com
PROTEAM: PROGETTIAMO E REALIZZIAMO LE VOSTRE IDEE
! PROTEAM è una dinamica realtà, con base operativa a San Bonifacio, tra Vicenza e Verona, costituita da un team giovane e motivato. Nasce dall’idea di un gruppo di tecnici, Adriano Matcovich, Luigi Boseggia e Fabrizio Zarantonello. Forte di una propria gamma di prodotti sviluppati per innovare il settore dell'essiccazione e della sterilizzazione, opera
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in Italia e in Europa, ma anche in Africa, Asia e Sudamerica attraverso una rete di collaboratori e rivenditori frutto della fiducia acquisita in decenni di attività nel settore. È un'azienda dinamica e versatile, grazie al grande bagaglio tecnico acquisito dai soci fondatori in vari settori industriali. Oltre alla progettazione e produzione di
essiccatoi per il legno Proteam si occupa di realizzare progetti su richiesta del Cliente, come per esempio la linea di verniciatura pallet costruita per un importante produttore di pallet Italiano. Questo a dimostrazione che il nostro impegno non si ferma ma si allarga per linee logiche di sviluppo nelle più svariate applicazioni possibili.
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Il core business di Proteam resta comunque la progettazione e costruzione di essiccatoi per legno, la sfida è di creare impianti che utilizzino il minor quantitativo di energia possibile per ogni ciclo. Lo sforzo, dalla progettazione alla realizzazione, è rivolto alla qualità. Fornire al cliente un impianto che possa produrre un prodotto della massima qualità con il minor spreco di energia possibile rappresenta il nostro più importante obiettivo. STERILIZZAZIONE DEI MATERIALI DA IMBALLAGGIO Il sistema per la sterilizzazione del materiale da imballaggio PRO-HT, creato per
essere estremamente versatile e per essere affiancato anche a impianti di essiccazione prodotti da terze parti. Il nostro software PRO-HT, installato ormai presso un centinaio di clienti in Italia e all'estero, è in grado di adattarsi facilmente alle varie normative. Siamo tra i primi produttori ad aver omologato le sonde di processo per il trattamento HT in Italia e con i migliori risultati di qualità; ciononostante le stesse sono continuo oggetto di studio per migliorarne al massimo le caratteristiche, riducendo gli errori di misura al fine di conseguire un risparmio energetico nei processi HT che, per i nostri Clienti, si traduce in un risparmio economico.
UN NUOVO SOFTWARE PER L’ESSICCAZIONE Dopo l’esperienza nel campo della sterilizzazione, Proteam lancia sul mercato il nuovo software per l’essiccazione e sterilizzazione BRAVO, un prodotto con un nome volutamente incisivo ed efficace che sta già funzionando presso alcune aziende Clienti: Si tratta di un software autoprodotto che rivoluziona il concetto fin qui conosciuto dei sistemi per l'essiccazione del legno. Si caratterizza soprattutto per l'innovativa interfaccia di programmazione che permette di visualizzare la cella in qualsiasi istante si voglia e con qualsiasi dispositivo, Pc, Mac, Smartphone e Tablet indipendentemente dalla sua anzianità e dal sistema operativo installato senza necessità di ricorrere a software di remotazione di terze parti. Di fatto abbiamo slegato il Nostro software dal frenetico sviluppo di hardware e sistemi operativi. Siamo convinti di proporre un prodotto informatico unico e user friendly. BRAVO permette di visualizzare dallo stesso dispositivo e nello stesso momento, anche impianti dislocati su siti differenti. Il software permette la visualizzazione contemporanea da parte di più utenti anche con diversi livelli di accesso ed è in parte personalizzabile a discrezione del Cliente.
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!"TECNOLOGIE !"PROTEAM !"www.proteamsrl.it
RISPARMIO ENERGETICO IN PRIMO PIANO Oggi Proteam è attiva in un contesto in cui la tecnologia si è evoluta al punto che per l’operatore è diventato fondamentale oltre al concetto di essicca-
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zione il costante miglioramento della qualità del prodotto e l’ottimizzazione dei consumi del processo stesso. Abbiamo concepito e sviluppato dei sistemi che, in modo discreto e autonomo, si affiancano ai controlli esistenti nella gestione dell'impianto di essiccazione, diminuendo l’impiego di
energia richiesta, abbreviando i tempi di ciclo e migliorando al contempo la qualità del prodotto finale. PRO-ESS è un sistema che legge il comportamento dell'essiccatoio e lo ottimizza portando ad un risparmio anche del trenta per cento di energia (elettrica e termica), diminuendo i tempi di essiccazione di almeno il venti percento. PRO-PRS è l'alternativa agli inverter in tema di risparmio energetico adatto ad impianti di essiccazione per il legno. Gestisce lo spegnimento/accensione controllato di uno o più ventilatori in modo ciclico e in relazione all'umidità del legno garantendo un considerevole risparmio energetico mantenendo costante la durata dei cicli di essiccazione.
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! LIGNA 2019, 44 YEARS OF WDE MASPELL ATTENDANCE PROTEAM is a stabilized company, leader in the sector of wood treatments and drying systems. It was born from the common interest and long-standing experience of a group of highly specialized professionals in the field of wood drying systems: Adriano Matcovich, Luigi Boseggia and Fabrizio Zarantonello. PROTEAM offers a wide range of products focused on innovation for wood drying and sterilizing processes to a worldwide market. This is possible thanks to a strong network of partners and retailers, as a result of the confidence gained over decades of activities in this sector. It is a dynamic and versatile company, thanks to its wealth of experience in several industrial sectors. A part from the design and realization of wood drying systems, PROTEAM also deals with specific technical and challenging projects such as the pallet painting process made for an Italian pallet producer firm. The core business remains the design and construction of wood drykilns, but special a'ention is also paid to the development of new optimized plants with integrated systems that minimize thermal and electrical utilities. The main purpose is therefore to provide the client with a highly reliable plant, able to produce higher quality products with minimum energy consumption.
smartphone and tablet. No third party remote control so(ware is required. We have actually separate our so(ware from the evolution of the operating systems that sometimes were making obsolete and useless the dedicated so(ware. The simple and user-friendly interface gives a clear view of all the data of the process. With BRAVO it’s possible to manage drikilns dislocated in different plants with no quantity limitations. Different operators, with different access levels, may check the drykiln at the same time too. The interface is partially customizable from the client.
ENERGY SAVING IN FIRST PLACE The technology of the drykilns is evolving very fast. For the operator, besides the drying process, it is fundamental the constant improvement of the quality of the product and the energy consumption optimization. PROTEAM developed two systems that, in a discrete and independent way, working together with the installed drykiln control unit, provides energy and cycle time saving and in the meantime the quality of the final product. PRO-ESS a PLC plus touch screen system that optimize the drying cycle process. It can reduce the cycle time of a 20% and the total energy consumption of a 30%. PRO-PRS represent an alternative to the frequency converters in the field of electric power saving for wood drykilns. By a smart and optimized utilization of the propellers during the drying HIGH TEMPERATURE TREATMENT PROCESS phase, it assure a consistent power saving keeping the total drying The high temperature treatment system for packaging material cycle time unchanged. PRO-HT has been developed to be extremely versatile and to be installed also on drykilns of other producer. This system, actually PALLET PAINTING LINE running in more than 100 installations placed in Italy and Wor- Proteam recently presented a new product, a pallet painting line. ldwide, is capable to adapt to all the different countries standards. Designed and developed to respond at the major production We have achieved a certificate of approval in Italy with the best needs, it reduce the costs of the painting process. quality results; a continuous research, in order to improve the per- Following some of the most important characteristics of the line: formance of the probes and the other components of the system, • Paint waist reduced to the minimum thank to airless high presallows our customers to save time and energy. sure pumps; . • Colour uniformity thanks to a special so(ware designed by ProA NEW SOFTWARE FOR DRYKILNS MANAGING team and brushless high precision motor; PROTEAM introduce the new so(ware for wood drying and high • Speed: load / download time cycle 45seonds; temperature process “BRAVO”, a product with a very catching • Productivity: 18 pallets in 45 seconds; name. It’s a so(ware completely developed by PROTEAM that re- • Energy saving: the over-spray exhausting fan is driven by a fredefine the concept of the wood drying control systems known quency converter, it works in full speed only during the painting until today. A part the improvements on the drying process, the process, during all the other phases the speed of the fan is redumain and most relevant characteristic is the innovative interface ced; that allow visualizing the drykiln in every device as PC, MAC, • Touch-screen panel to collect cycle and production data.
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!"TECNOLOGIE !"WECYOU !"www.wecyou.it
IL METRO ELETTRONICO BLUETOOTH ! IL CUBATORE è uno dei prodotti di punta della società WECYOU, che sviluppa sistemi per l’industria del legno ed è l’unico e moderno dispositivo per misurare e classificare tavolame e tronchi creando automaticamente una distinta di misurazione. È stato concepito per velocizzare il lavoro dei collaudatori di legname. Creato e brevettato nel 1994, si presenta oggi nella nuova versione arricchita con il metro elettronico bluetooth.
PERCHÈ UTILIZZARE IL CUBATORE
• Mani libere: eliminazione di carta e penna; • Azzeramento degli errori di inserimento dati;
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• Gestione del magazzino: creazione e carico automatico della distinta in magazzino; • Semplicità di utilizzo del software; • Interfacciabile con le più comuni piattaforme gestionali e pacchetto Office.
FUNZIONAMENTO
• Configurazione delle caratteristiche del pacco e/o del lotto da misurare; • Memorizzazione e calcolo del volume della tavola e/o del tronco in automatico; • Visualizzazione in tempo reale delle informazioni del pacco e/o del lotto in lavorazione. MISURAZIONE TAVOLA PER TAVOLA
• Misurazione tramite il metro elettronico di lunghezza e larghezza.
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! IL CUBATORE IL CUBATORE is one of the leading products of the WECYOU, which develops systems for the wood industry and is the only and modern device to measure and classify timber and logs by automatically creating a measurement list. It was designed to speed up the work of timber testers. Created and patented in 1994, it appears today in the new version enriched with the bluetooth electronic meter. WHY USE IL CUBATORE • Hands free: elimination of pen and paper, • No data entry mistakes, • Warehouse management: creation and automatic loading of the warehouse list, • Easy to use so!ware, • Interfaceable with the most common management platforms and Office package. HOW IT WORKS • Configuration of the characteristics of the package and/or batch to be measured, • Automatic storage and volume calculation of the table and/ or log, • Real-time display of package and/or batch information.
MEASUREMENT TABLE BY TABLE WITH SAME LENGTH • Measurement detection with automatic recognition of the type (length or width) based on customizable parameters. • Automatic se#ing of the table length based on the last one measured if the recognized measure is a width. MULTI-PACKAGE MEASUREMENT • Selection of the package to be measured, • Length measurement and related display, • Width measurement and related display. MEASURING BY HEAD • Length measurement and related display, • Sequential measurement of widths and related display up to varying length. LOG MEASURING • Measurement of the log length and related display, • Measurement of log diameters and related display. PRINT LABELS • Selection of packages and generation of the barcode containing all the information relating to the single package and to the company.
MEASUREMENT TABLE BY TABLE • Measurement of length and width by electronic meter.
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!"TECNOLOGIE !"WECYOU !"www.wecyou.it
MISURAZIONE TAVOLA PER TAVOLA STESSA LUNGHEZZA
• Rilevamento della misura con riconoscimento automatico della tipologia (lunghezza o larghezza) sulla base di parametri personalizzabili; • Impostazione in automatico della lunghezza della tavola sulla base dell’ultima misurata se la misura riconosciuta è una larghezza. MISURAZIONE MULTI-PACCO
• Selezione del pacco da misurare; • Misurazione della lunghezza e relativa visualizzazione; • Misurazione della larghezza e relativa visualizzazione. MISURAZIONE PER TESTA
• Misurazione della lunghezza e relativa visualizzazione; • Misurazione sequenziale delle larghezze e relativa visualizzazione fino al variare della lunghezza. MISURAZIONE TRONCHI
• Misurazione della lunghezza del tronco e relativa visualizzazione; • Misurazione dei diametri del tronco e relativa visualizzazione.
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STAMPA ETICHETTE
• Selezione dei pacchi per cui generare il codice a barre contenente tutte le informazioni relative al singolo pacco e all'azienda. SOFTWARE GESTIONE MAGAZZINO
• Software creato appositamente per la gestione dei pacchi e dei tronchi; • Gestione del legname caricato automaticamente dal Cubatore o manualmente; • Funzionalità avanzate di ricerca, stampa, modifica e cancellazione; • Esportazione dei dati in EXCEL, CSV, TXT, ecc; • Possibilità di stampa Packing List e Tally Sheet con gestione degli incrementi commerciali.
DESCRIZIONE TECNICA Caratteristiche tecniche • Palmare Android; • APP per cubatura tavole e tronchi; • Metro elettronico bluetooth; • Programma in cloud per gestione magazzino pacchi e tronchi.
Il CUBATORE è ormai diffuso e apprezzato dai principali operatori del settore. Ce ne parla Andrea Dal Lago della Dal Lago s.p.a. che lo utilizza da 3 anni. Signor Dal Lago da quanto tempo utilizza IL CUBATORE? “Lo utilizziamo giornalmente già da tre anni, con 5 squadre di lavoro”.
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WAREHOUSE MANAGEMENT SOFTWARE • So!ware created specifically for the management of packages and logs, • Management of timber automatically loaded by the Cubatore or manually, • Advanced search, print, edit and delete features. • Data export to EXCEL, CSV, TXT, etc, • Possibility of printing Packing List and Tally Sheet with management of commercial increases. TECHNICAL DESCRIPTION Technical features • Android handheld, • APP for cubing tables and logs, • Bluetooth electronic meter, • Cloud program for package and log warehouse management. IL CUBATORE is now widespread and appreciated by the main operators in the sector, such as Mr. Andrea Dal Lago of Dal Lago s.p.a, who has been using it for 3 years. Mr. Dal Lago how long have you been using IL CUBATORE? We’ve been using it for 3 years, daily with 5 working teams. How useful is it for your business? The work of testing, selection and measurement is increasin-
Quanto è utile alla sua attività? “Il lavoro di collaudo, selezione e misurazione, è sempre più complesso e necessita di tecnologia sempre più avanzata. La tradizionale attività di misurazione effettuata una volta nel piazzale con carta e penna oggi è finalmente superata da un sistema che consente di operare a mani libere e automatizzare l’operazione di creazione e carico della distinta”. Quali sono in concreto i vantaggi? “Sicuramente il risparmio di tempo e l’eliminazione degli errori di trascrizione e rilevazione, nonché l’immediatezza nell’avere le distinte dei pacchi prodotti. In pratica si elimina il lavoro di una o due persone con conseguente risparmio di costi”.
gly complex and requires more and more advanced technology, the traditional measurement activity carried out once in the square with paper and pen is now finally overcome by a system that allows hands-free operation and automate the operation of creation and loading of the bill. What are the advantages in practice? Definitely saving time and eliminating transcription and detection errors, as well as the immediate lists of the packages produced. In practice the work of one or two people is eliminated with consequentely costs savings. How long does it take for the amortisation? The times depend on the frequency of the measurement activity and since in our case it is daily and intense, the cost has been recovered in a very short time, 2 months at most. Is the operation complex? Quite the contrary, learning is almost immediate and the installed APP interfaces with our management system, therefore the loading list is entered directly into our system from which it can be reprocessed and printed. Would you recommend IL CUBATORE? Without a doubt, especially with the recent introduction of the new electronic meter that makes the device extremely reliable and complete.
In quanto tempo ha ammortizzato il costo? “I tempi dipendono dalla frequenza dell’attività di misurazione e poiché nel nostro caso è quotidiana e intensa, il costo è stato recuperato in tempi molto brevi, 2 mesi al massimo”. Il funzionamento è complesso? “Tutt’altro, l’apprendimento è quasi immediato e l’APP installata si interfaccia con il nostro gestionale pertanto la distinta di carico viene immessa direttamente nel nostro sistema dal quale può essere rielaborata e stampata”. Consiglierebbe IL CUBATORE? “Senz’altro, specie con la recente introduzione del nuovo metro elettronico che rende il dispositivo estremamente affidabile e completo”.
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!"TECNOLOGIE !"ROMANUTTI LEGNO !"www.romanuttilegno.it redazione@webandmagazine.com
LA CULTURA DELL’ESSICCAZIONE ! Romanutti Legno, dall'impegno pionieristico alle tecnologie più avanzate. ! Un’esperienza antica, lasciata in mani giovani, motivate e proiettate nel futuro. È questo il biglietto da visita di Romanutti Legno, azienda situata a San Giovanni al Natisone (Udine), che oggi si colloca tra le prime realtà in Europa per l’essiccazione tradizionale e sottovuoto di ogni tipo di essenza legnosa. Nata dall’intuizione pionieristica del suo fondatore, Mario Romanutti, primo imprenditore nel Triangolo della Sedia a proporre forni per l’essiccazione del legno, che con occhio vigile e mente aperta ha adottato tutto ciò che poteva migliorare i processi d’essiccazione fino ad arrivare a una conduzione dell’essiccazione completamente computerizzata, l’azienda è guidata dai figli
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Francesco e Francesca, che con la stessa passione e perizia di Mario forniscono il migliore servizio di essiccazione ed evaporazione del legno per i clienti nazionali ed europei. Sulla base della tipologia della materia da lavorare, del prodotto che il cliente vuole realizzare e di variabili come l’umidità, l’ambiente e la finalità di utilizzo, lo spessore, il tipo di legno, persino la stagione e il tempo intercorso dal passaggio alla segheria, Romanutti Legno consiglia quale procedura di essiccazione intraprendere - tradizionale o sottovuoto per ottenere il migliore risultato. Con accuratezza e accortezza, procede al controllo del materiale in arrivo, al lavoro manuale di carico e scarico degli impianti e ai processi di essiccazione.
All’esperienza sul campo si è da sempre unita la sensibilità dell’utilizzo della tecnologia di ultima generazione: l’azienda, infatti, dispone di forni, 7 tradizionali e 27 sottovuoto, per garantire il massimo risparmio di tempo, la sicurezza del procedimento e un risultato ineccepibile. La lavorazione funziona a ciclo continuo e in caso di anomalie all’impianto un allarme computerizzato avverte via cellulare il responsabile che risolve e riattiva il ciclo in tempo reale. Inoltre, nei suoi 4.000 m2 di magazzino, Romanutti Legno custodisce in spazi capienti e sicuri i materiali dei propri clienti, venendo incontro alle loro tempistiche ed esigenze. La ricerca della qualità e la vocazione al perfezionamento sono una costante per
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! ROMANUTTI LEGNO, FROM THE PIONEERING START UP TO THE MOST ADVANCED TECHNOLOGIES
l'azienda fin dalla sua costituzione e per dar seguito a questo impegno Romanutti Legno si è certificata ISO 9001, un sistema di gestione della qualità che dimostra come la struttura organizzativa interna sia coerente e capace di svolgere l’attività con serietà, responsabilità e continuità, rendendo la gestione di ogni fase lavorativa più strutturata e documentabile, dando significato al processo di crescita organizzativa dell’impresa.
An ancient experience, le! in young hands, motivated and projected into the future: this is the business card of Romanu"i Legno, a company located in San Giovanni al Natisone (Udine), which today ranks among the first firms in Europe for traditional and vacuum drying of all types of wood. Born from the pioneering intuition of its founder, Mario Romanu"i, the first entrepreneur in the Triangle of the Chair to propose wood drying ovens, which with a watchful eye and an open mind has adopted everything that could improve drying processes until you get there to a completely computerized drying management, the company is led by his sons Francesco and Francesca, who with the same passion and expertise as Mario provide the best drying and evaporation of wood for national and European customers. Based on the type of material to be processed, the product that the customer wants to achieve and variables schemes such as humidity, the environment and purpose of use, thickness, type of wood,
even the season and the time elapsed from the passage at the sawmill, Romanu"i Legno advises which drying procedure to take - traditional or vacuum - to obtain the best result. Accurately and carefully, it checks the incoming material, the manual work of loading and unloading the plants and drying processes. The experience in the field has always combined the sensitivity of using the latest generation of technology: the company, in fact, owns ovens, 7 traditional and 27 vacuum-packed, to ensure maximum time savings, the safety of the procedure and an irreproachable result. The processing works in a continuous cycle and in the event of system anomalies a computerized alarm informs via cell phone the person who resolves and reactivates the cycle in real time. Moreover, in its 4,000 square meters of warehouse, Romanu"i Legno keeps the materials of its customers in wide and safe spaces, meeting their timing and needs. The pursuit of quality is a constant for the company since its establishment and to follow this commitment Romanu"i Legno has been certified ISO9001, giving meaning to the process of organizational growth of the company.
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!"TECNOLOGIE !"WDE MASPELL !"www.wde-maspell.it redazione@webandmagazine.com
LIGNA 2019, DA 44 ANNI WDE MASPELL È PRESENTE ! A fine Maggio l’appuntamento con Ligna, la biennale più importante dedicata alle macchine per la lavorazione del legno, si terrà come di consueto ad Hannover. La MASPELL vi partecipò la prima volta nel 1975. Gli ingegneri Vincenzo ed Ernesto, padre e figlio, presentarono al mondo il primo macchinario industriale che provvedeva all’essiccazione con il metodo sottovuoto. Prima di allora questa applicazione a bassa pressione non era conosciuta, se non nella teorizzazione scientifica; l’azienda la sperimentava già nel 1962 quando fu costruito il primo prototipo. Durante la fiera, la curiosità e l'incredulità dei visitatori sono ancora ricordate dall’ing. Ernesto Pagnozzi: “La fila al nostro stand era consistente tanto che io e gli altri commerciali quasi non bastavamo a soddisfare la richiesta e le nostre giornate passavano alle scrivanie senza neanche poter pensare di alzarci per non destare disappunto nelle molte persone che volevano più informazioni”. Questa insistenza è ben giustificata quando viene proposto un macchinario che riscrive i tempi di essiccazione del legno, diminuendoli fino a 10 volte rispetto a ciò che si è abituati, che rivede al ribasso i costi energetici, che riduce fortemente l’inquinamento e che, soprattutto, ottiene una qualità finale di ottimo
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livello in termini di omogeneità e contenimento dei difetti, tra i quali le deformazioni e le spaccature del materiale. Oggi, nell’anno 2019, la WDE MASPELL si presenta a Ligna con diversi brevetti internazionali, l’ultimo dei quali riguarda il trattamento di modificazione termica ad alta temperatura sottovuoto denominato TermoVuoto, con applicazioni ottimizzate sia per mercato del legno massiccio che per il mercato delle lamelle, un marchio registrato VacWood®
e con uno studio riguardo il rapporto fra impiego di energia ed emissioni di CO2 nel mondo dell’essiccazione. Il Termo Vuoto è una tecnologia che nasce nel 2008 e oggi, a più di dieci anni di distanza, permette di produrre legno termicamente modificato con caratteristiche incrementate di durabilità, stabilità e mantenimento delle caratteristiche meccaniche del legno. La tecnologia ha abbattuto le emissioni del 99,6% rispetto a trattamenti analoghi e non utilizza ad-
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ditivi chimici. Grazie al progetto TV4NEWOOD (www.tv4newood.it) finanziato dal programma Europeo CIP Eco Innovation nel 2013, la tecnologia è stata testata su 7 tipologie di legno europee sotto il marchio registrato VacWood®. I risultati entusiasmanti hanno spinto la WDE Maspell a voler sperimentare l’applicazione della tecnologia innovativa anche per la produzione di legni inge-
gnerizzati: lamellari, pannelli e incollati di varie tipologie partendo dal legno Termo Vuoto trattato Vacwood®. Nel 2016 la tecnologia della WDE Maspell è stata riconosciuta come “Best Practice” da parte dell'UNIDO (Organizzazione delle Nazioni Unite per lo sviluppo industriale) ed è stata presentata nei paesi che del bacino mediterraneo come tecnologia innovativa (Tunisia, Libano, Marocco, etc...). In seguito la WDE MASPELL ha vinto un progetto Horizon 2020 Sme Inst
! LIGNA 2019, 44 YEARS OF WDE MASPELL ATTENDANCE At the end of May, the appointment with LIGNA, the most important biennial fair, dedicated to woodworking machines, will be held as usual in Hannover. MASPELL has been there for the first time in 1975. The engineers Vincenzo and Ernesto, father and son, showed to the world the first industrial machine that provided for wood drying with the vacuum method. Before that this low pressure application was not known, except in scientific theory; the company was already experimenting in 1962 when the first prototype was built. During the fair, visitors curiosity and disbelief are still remembered by Ing. Ernesto Pagnozzi: "The queue at our booth was so substantial that the other salesmen and me were almost not enough to satisfy the request and our days were spent at the desks without not even being able to think of ge&ing up to avoid arousing disappointment in the many people who were waiting for more information" This a&ention is well justified when the proposed machine rewrites the wood drying times, decreasing them up to 10 times compared to conventional experience, which allows to revise down energy costs, to reduce pollution and which, above all , obtains a final quality of excellent level in terms of final moisture content homogeneity and very low defects, including deformations and cracking of the material. Today, in the year 2019, WDE MASPELL comes to LIGNA with several international patents, which the last of them concerns the high temperature vacuum thermal modification treatment named TermoVuoto, the new applications optimized both for solid wood and veneers market, VacWood® a registered trademark and also with a study on the relationship between energy use and CO2 emissions in the drying world. The Termo Vuoto is a technology that was born in 2008 and today, more than ten years later, it allows the production of thermally modified wood with increased characteristics of durability, stability and maintenance of the mechanical characteristics of wood. The technology has cut emissions by 99.6% compared to similar treatments and does not use chemical additives. Thanks to the TV4NEWOOD project (www.tv4newood.it) funded by the European CIP Eco Innovation program in 2013, the technology was tested on 7 European types of wood under the VacWood® registered trademark. The exciting results have prompted WDE Maspell to want to experiment with the application of innovative technology also for the production of engineered woods: various types of laminated wood, panels and glued materials starting from Vacwood-treated Termo Vuoto wood. In 2016 the technology of WDE Maspell was recognized as "Best Practice" by UNIDO (United Nations Organization for Industrial Development) and was presented in the countries of the Mediterranean basin as an innovative technology (Tunisia, Lebanon, Morocco, etc ...). Subsequently, WDE Maspell won a Horizon 2020 Sme Inst Phase 1 project and completed the feasibility study on treated
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!"TECNOLOGIE !"WDE MASPELL !"www.wde-maspell.it
Lo stand della prima partecipazione a Ligna.
Phase 1 ed ha perfezionato lo studio di fattibilità relativo ai legni ingegnerizzati termovuoto trattati. Nel 2018 ha ottenuto, un ulteriore riconoscimento il“Seal of Excellence” rilasciato dalla Commissione Europea a garanzia di pregio e validità della tecnologia e del business plan.
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Oggi Termo Vuoto è installato in più di 25 unità, in 9 paesi e 4 continenti. Il marchio VacWood® comincia ad unire i produttori di legno Termo trattato sottovuoto con l’ambizione di proporre al mercato un prodotto omogeneo, garantito e reperibile in maniera certa e diffusa. La WDE MASPELL continua ad innovare attraverso nuovi progetti europei di sviluppo e l'accesso a nuovi mercati come Polonia, Ucraina e Russia. Questi ultimi sono particolarmente interessati all’essiccazione delle lamelle, lo strato pregiato dei pavimenti multistrato e l’essiccazione del parquet. Il sistema a pressa, brevettato nel 1980, esercita sulla catasta di legno un peso variabile fino a 9 tonnellate a metro quadro ottenendo, come risultato, delle lamelle senza fessure e perfettamente piane perfino in presenza di nodi.
Un risultato eccellente che permette di recuperare anche il materiale di scarto e di cominciare il processo dalle lamelle appena tagliate con spessori variabili fra 3,5 e 8 millimetri, cosa che per alcune specie legnose come il rovere potrebbe comportare spaccature e conseguente perdita di materia prima. I tempi di essiccazione sono estremamente apprezzabili in quanto il processo si completa in 9-11 ore. Questi risultati hanno destato l’interesse dei paesi dell’est che stanno diventando leader del settore e che, dopo prove sui loro legni, cominciano ad acquistare impianti capaci produrre 300.000 – 1.000.000 metri quadri annui di materiale. Sulla scia di questa applicazione la WDE MASPELL sta investendo molto nella ricerca sulle tecnologie capaci di variare a piacere nel corso dell’essiccazione la
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pressione sulla catasta di legno per raggiungere la massima resa in termini di qualità e tempo d’essiccazione, come pure su nuove tecnologie per migliorare l’accuratezza della lettura di umidità del legno, totalmente diverse dalla misura elettrica della umidità. Il sistema di controllo utilizzato e sviluppato da diversi anni, che vanta l’utilizzo di diversi server in giro per il mondo, permette sia la condotta e l’assistenza remota dei macchinari, sia la raccolta ed organizzazione dei dati. Queste caratte-
ristiche rispettano i canoni dettati dall’industria 4.0 potendo così accedere alle agevolazioni fiscali attive sul territorio nazionale ed internazionale. Essiccazione tradizionale o essiccazione sottovuoto? La WDE MASPELL consiglia da sempre i suoi partner nella scelta del macchinario più adatto alla propria produzione, proponendosi talvolta come tecnologia complementare a quella tradizionale. Il team aziendale, di natura anche fortemente tecnica, è capace di elaborare in
breve tempo, grazie alla sua esperienza ed allo sviluppo di complessi programmi di calcolo, consumi e costi a metro cubo dell’essiccazione. Da tempo l’Europa sta investendo molto nel bilancio di emissioni di CO2; sulla scia di questa politica la WDE MASPELL ha intrapreso uno studio dal suo punto di vista scoprendo delle interessanti correlazioni fra tali emissioni, il loro stoccaggio e impiego energetico. I primi risultati sono molto interessanti ed aggiungono ancora più valore alla famiglia del sottovuoto.
vacuum-engineered wood. In 2018 it obtained a further recognition of the "Seal of Excellence" issued by the European Commission to guarantee the value and validity of technology and business plans. Today TermoVuoto has been installed in more than 25 units, in 9 countries and 4 continents. The VacWood® brand begins to unite under vacuum thermo treated wood producers with the aim to offer to the market a homogeneous product, guaranteed and available in a certain and widespread manner. The Wde Maspell continues to innovate through new European development projects and access to new markets such as Poland, Ukraine and Russia. The la&er are particularly interested in the drying of the veneers, the valuable layer of multilayer floors and the drying of the parquet. The press system, patented in 1980, has a variable weight on the wooden stack of up to 9 tons per square meter, obtaining veneers without cracks and perfectly flat even in the presence of knots. An excellent result that allows to recover even the waste material and to start the process from the freshly cut lamellas with thicknesses varying between 3.5 and 8 millimeters, which for some wood species like oak could cause cracks and consequent loss of raw material . Drying times are a record as the process is completed in between 9-11 hours. These results have aroused interest in the Eastern countries that are becoming leaders in the sector and that, a(er tests on their wood, begin to purchase plants capable of producing between 300,000 - 1,000,000 square meters of material per year. In the wake of this application, WDE MASPELL is investing heavily in research into technologies capable of varying the conditions on the wood stack providing maximum yield in terms of quality and drying time, as well as on new technologies to improve the accuracy of wood moisture readings. The control system used and developed for several years, which can rely on the use of different servers around the world, allows both the user and remote assistance control of machinery. This system respects the canons dictated by the Industry 4.0, thus being able to access tax benefits active in the national and international territory. Traditional drying or vacuum drying? WDE MASPELL has always advised its partners in choosing the most suitable machine for its production. The company team, of a highly technical nature too, is able to process in a short time consumption and costs per cubic meter of drying, thanks to its experience and the development of complex calculation programs. Europe has long been investing heavily in the CO2 emissions balance; in the wake of this policy, WDE MASPELL has undertaken a study from his point of view, discovering some interesting correlations between CO2 emissions and storage applied to industrial drying machine processes. The first results are very interesting and add even more value to the vacuum family.
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!"EVENTI !"FLORIAN !"www.florianinc.com di Franco Riccardi redazione@webandmagazine.com
7° MEETING ANNUALE FLORIAN ! Si è tenuto lo scorso 19 aprile, presso la sala conferenze dell'Hotel Fior a
Castelfranco Veneto, l'ormai consueto Meeting annuale organizzato da Florian che ha visto la partecipazione dei protagonisti finanziari e politici del territorio. casione del 7° meeting annuale, i rappresentanti delle banche e gli operatori finanziari e assicurativi per presentare i risultati economici dello scorso anno e le prospettive future del Gruppo e per sensibilizzare gli istituti di credito a persona-
Franco Riccardi con Antonio Battaglia.
! Come ormai tradizione l’azienda a conduzione familiare guidata dal Presidente Elvio Florian, divenuta leader europeo nel settore del legno di latifoglia con sede a Riese Pio X, in provincia di Treviso e con il ventaglio delle sue società sparse in Croazia, Repubblica Ceca, Ungheria e Francia, ha incontrato, in oc-
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Una veduta della sala.
lizzare i propri strumenti finanziari in base alle caratteristiche dell’azienda, come avviene nei paesi anglosassoni. Dopo il saluto da parte del presidente Elvio Florian e delle autorità politiche nazionali, della Regione Veneto, della Pro-
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Antonio Battaglia.
Andrea Lavorenti.
Sebastiano Cerullo.
Stefano Florian.
Elvio Florian.
vincia di Treviso e dei Sindaci del territorio, che hanno posto l’accento sull’importanza del Gruppo per lo sviluppo economico del territorio in cui ha le sue radici, è stata la volta di Antonio Battaglia, Manager della Florian s.p.a. che ha illustrato una panoramica dei trend di
settore sottolineando l’importanza degli investimenti dell’azienda volti a realizzare l’ambizioso progetto di “filiera integrata” che sta alla base della filosofia aziendale di Florian ponendo l’accento sull’importanza delle certificazioni di prodotto che aiutano molto nell’export nei vari mercati mondiali. Un’analisi particolare è stata dedicata agli investimenti infrastrutturali, dove per infrastrutture si intendono la produzione ma anche i magazzini, i terreni e i depositi del legname. Nel suo intervento Sebastiano Cerullo, Direttore Generale di Federlegno-Arredo, ha portato il saluto dell’Associa-
zione, della quale fa parte Florian, e ha illustrato l’attività di FLA a sostegno dei suoi membri. Come di consueto l’intervento più approfondito dal punto di vista economico è venuto da Andrea Lavorenti, della Direzione generale e finanza di Florian s.p.a., che ha illustrato i dati finanziari del 2018, che nella seconda parte dell’anno ha portato un rallentamento generale nel settore, ma nonostante questo è stato per il Gruppo un anno di conferme, raggiungendo gli obiettivi prefissati, con un exploite della divisione pavimenti che ha avuto un + 40% diventando in pochi anni
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!"EVENTI !"FLORIAN !"www.florianinc.com il primo produttore nazionale di pavimenti in legno. Il focus centrale dell’incontro lo ha sviluppato Stefano Florian, CEO Florian s.p.a., e ha riguardato il nuovo impianto per la produzione di pellet Din Novoselec in Croazia, un investimento di 6 milioni di euro che conclude il progetto di filiera integrata del Gruppo. Infatti, gli scarti di produzione di tutte le aziende saranno inviati in questo nuovo impianto, che sorge su di un’area di ben 35.000 m2 e che avrà una produzione di 60.000 tonnellate annue di pellet, trasformando quello che una volta era considerato solo uno scarto di poco valore in un importante business. Questo anche alla luce del fatto che il mercato italiano è il primo al mondo per consumo di pellet per il riscaldamento con oltre 3,3 milioni di tonnellate annue, in quanto i consumatori sono sempre più interessati all’acquisto di questo materiale ecologico ed economico che aiuta a ridurre drasticamente il conto energetico delle abitazioni domestiche. L’impianto è realizzato con tutti gli accorgimenti tecnici necessari a produrre solo pellet certificato EN PLUS A1, una garanzia che esamina costantemente tutta la catena, dalla ricezione della materia prima alla produzione, dallo stoccaggio del combustibile fino alla consegna del prodotto al consumatore finale rendendo operativo lo standard europeo del pellet. Le conclusioni dell’incontro, sono affidate al presidente Elvio Florian che afferma “il 2018 si è caratterizzato per un andamento particolare; nei primi sei mesi tutto procedeva regolarmente, nella seconda parte dell’anno invece si è percepito un generale rallentamento del settore, dovuto a una congiuntura economica mondiale causata da differenti
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Un momento della festa.
! AN EUROPEAN LEADER As a tradition, the family-run company Florian led by President Elvio Florian, who became a European leader in the hardwood sector based in Riese Pio X, in the province of Treviso and with the range of his companies sca!ered throughout Croatia, the Czech Republic, Hungary and France, met with representatives of banks and financial and insurance operators to present last year's economic results and the Group's future prospects at the 7th annual meeting. and to raise awareness among credit institutions to personalize their financial instruments based on the characteristics of the company, as is the case in the Anglo-Saxon countries. A"er the greeting by President Elvio Florian and the national political authorities, the Veneto Region, the Province of Treviso and the Mayors of the territory, who emphasized the importance of the Group for the economic development of the territory in which it has its roots, was the turn of Antonio Ba!aglia, Manager of Florian spa which illustrated an overview of the trends in the sector, underlining the importance of the company's investments aimed at realizing the ambitious “integrated supply chain” project which is at the basis of Florian's corporate philosophy with an emphasis on importance product certifications that help a lot in exporting to various world markets. A particular analysis was dedicated to infrastructural investments, where infrastructure means production but also warehouses, land and timber deposits.
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FSC: garantisce all’utente finale di riconoscere i prodotti fabbricati con materie prime provenienti da foreste gestite in modo corretto e responsabile dal punto della tutela dell’ambiente e delle condizioni lavorative e sociali di chi lavora. PEFC: a garanzia che la materia prima utilizzata per la produzione della carta e dei prodotti in legno provenga da foreste gestite in modo sostenibile. INDOOR AIR COMFORT (IAC): certificazione Eurofins, strumento innovativo che attesta la conformità di un prodotto ai bassi criteri di emissioni di VOC (volatile organic compounds) stabiliti in Europa.
fattori, come per esempio la Brexit, che sta creando un clima di incertezza in Inghilterra, e la guerra dei dazi USA - Cina. Nonostante questo – prosegue i presidente – è stato un anno di conferme, abbiamo portato a compimento ciò che ci eravamo prefissati. Il 2019 lo vedo in modo positivo: sicuramente tutti i fattori economici-sociali continueranno a influenzare il mercato ma gli investimenti che il Gruppo ha sostenuto finalmente daranno i loro frutti portando a una si-
tuazione di maggiore stabilità per l’azienda”. CERTIFICAZIONI DEL GRUPPO FLORIAN CE: la marcatura attesta la conformità del pavimento in legno secondo gli standard della Comunità Europea, a tutela della qualità e della sicurezza del consumatore, requisito essenziale per la commercializzazione del prodotto all’interno del territorio europeo.
CATAS MEMBER: Florian è membro di Catas, noto laboratorio accreditato per le prove, le analisi e la ricerca per il settore legno-arredo. I prodotti vengono sottoposti ogni anno a specifici test che certificano la qualità, la resistenza e la durabilità di ogni componente. AIEL (Associazione Italiana Energie Agroforestali): raggruppa le imprese che operano lungo la filiera legno-energia, dai produttori di bio-combustibili legnosi ai produttori delle tecnologie per trasformarli in calore ed energia con l’obiettivo di garantire la corretta e sostenibile valorizzazione energetica delle biomasse agroforestali, in particolare i biocombustibili legnosi. I NUMERI DI FLORIAN GROUP 17 aziende; 2.900 clienti in 78 Paesi nel mondo; 10.200 consegne in un anno; 310.000 m3 di materiale trattato dal gruppo; 850.000 m2 di proprietà e di depositi legnami.
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!"SCENARI !"CONLEGNO !"www.conlegno.eu di Pietro Ferrari redazione@webandmagazine.com
VECCHIE FAVOLE, REALTÀ ATTUALI ! Un’ iniziativa positiva quella di Conlegno, per raccontare la realtà del ma-
teriale più antico del mondo nel settore delle costruzioni.
! Sempre più richiesto per le sue caratteristiche intrinseche, il legno è in grado di rendere gli edifici sostenibili e durevoli. Ma le case in legno sono più o meno resistenti di quelle in cemento? Consumano più o meno di quelle tradizionali? A fare chiarezza sulle molte leggende che ancora ruotano attorno a questo materiale ci pensano gli esperti di Conlegno, Consorzio per la tutela del legno e del sughero. Gli ultimi anni hanno visto il legno diventare il nuovo protagonista del mondo dell’edilizia. In ogni parte del globo sono sorti o sono in cantiere edifici realizzati in questo materiale: dalla Social Housing più grande d’Europa di via Cenni a Milano, passando per gli 85 metri di altezza di Mjøstårne, il grattacielo in legno più
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alto del mondo situato in Norvegia, fino all’edificio in costruzione a Tokyo che, come racconta CNBC, raggiungerà i 350 metri di altezza, arrivando quindi a misurare quasi 4 volte il Big Ben. Nonostante la sua diffusione sia in aumento, sono ancora molte le leggende che circolano sulle case in legno, e che Conlegno, Consorzio Servizi Legno Sughero, si impegna a sfatare per promuovere l’utilizzo di questo materiale sostenibile e vantaggioso. Inoltre, le certificazioni e i sistemi di monitoraggio costantemente sviluppati e migliorati dal Consorzio, contribuiscono a trasformare affermazioni vere in passato in pregiudizi superati. “Secondo i dati ISTAT il mercato immobiliare sta vivendo una lenta ripresa. A ritmi ben più elevati aumenta, invece, la richiesta di case con struttura in legno – spiega Alberto Cavalli, responsabile area tecnica Legno Strutturale di Conlegno – Dall’ultimo rapporto di FederlegnoArredo emerge, infatti, che l’Italia si colloca al quarto posto in Europa per capacità produttiva e volumi di mercato gestiti nel settore, segnando una costante crescita dimensionale. Un incremento che va ricercato in una maggiore attenzione alla sostenibilità, nell’affidabilità dei sistemi
costruttivi e nella professionalità delle aziende del settore”. Ecco l’elenco dei 10 più comuni miti da sfatare sugli edifici in legno secondo Conlegno: 1) Il legno crolla più facilmente rispetto ad acciaio e cemento: al contrario, le connessioni realizzate per unire gli elementi in legno sono capaci di disperdere l’energia generata dal sisma. I rapporti massa/resistenza sono più vantaggiosi rispetto a quelli delle costruzioni in calcestruzzo o muratura e, dal momento che le sollecitazioni in caso di terremoto sono proporzionali alla massa della costruzione stessa, risultano di molto inferiori. 2) Le case in legno sono tutte simili, lasciano meno spazio alla progettazione: nulla di più falso perché il legno permette di combinare essenze diverse e giocare con trattamenti e finiture oltre che di realizzare edifici con forme differenti. Una versatilità che accresce la qualità abitativa e che, insieme ad altre qualità di questo materiale, contribuisce a rendere le case in legno più confortevoli e accoglienti. 3) Le case in legno consumano più energia rispetto a quelle tradizionali: falso,
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! OLD CANTS AND MODERN REALITIES Increasingly in demand due to its intrinsic characteristics, wood is able to make buildings sustainable and durable. But are wooden houses more or less resistant than concrete ones? Do they consume more or less than traditional ones? The experts at Conlegno, the Consortium for the protection of wood and cork, make the many legends that revolve around this material clear. The last few years have seen wood become the new protagonist of the construction world. In every part of the globe, buildings made of this material have emerged or are in the pipeline: from Europe's largest Social Housing in Via Cenni in Milan, passing through the 85 meters high of Mjøstürne, the tallest wooden skyscraper in the world located in Norway, up to the building under construction in Tokyo which, as told by CNBC, will reach a height of 350 meters, thus reaching the point of measuring almost 4 times the Big Ben. Despite its increasing popularity, there are still many legends circulating about wooden houses, and that Conlegno, Consorzio Servizi Legno Sughero, is commi!ed to debunking to promote the use of this sustainable and advantageous material. Furthermore, the certifications and monitoring systems constantly developed and improved by the Consortium contribute to transforming true statements in the past into outdated prejudices. "According to ISTAT data, the real estate market is experiencing a slow recovery. On the other hand, the demand for houses with a wooden structure increases at a much higher rate - explains Alberto Cavalli, head of Conlegno's Structural Wood technical area - From the last FederlegnoArredo report, in fact, emerges that Italy is in fourth place in Europe for production capacity and market volumes managed in the sector, marking a constant growth in size. An increase that must be sought in a greater focus on sustainability, the reliability of construction systems and the professionalism of companies in the sector ". Here is the list of the 10 most common myths to debunk about wooden buildings according to Conlegno: 1) The wood collapses more easily than steel and cement: on the contrary, the connections made to join the wooden elements are capable of dispersing the energy generated by the earthquake. The mass / strength ratios are more advantageous than those of concrete or masonry constructions and, since the stresses in the event of an earthquake are proportional to
the mass of the construction itself, are much lower. 2) The wooden houses are all similar, they leave less space to the design: nothing more false because the wood allows to combine different essences and play with treatments and finishes as well as to realize buildings with different shapes. A versatility that increases the quality of living and that, together with other qualities of this material, contributes to making the wooden houses more comfortable and welcoming. 3) Wooden houses consume more energy than traditional ones: false, this type of building can be completely built according to the canons of green building by choosing the appropriate materials and ensuring the highest levels of energy efficiency. To date, houses are still too energetically inefficient so that, according to research by the International Energy Agency, the energy consumed inside buildings is higher than that used by industry and transport. Building wooden buildings is a responsible choice that can reduce polluting emissions by 40%. 4) Wooden houses contribute to deforestation: preferring wood means making a conscious and responsible choice that will have positive implications locally and globally. Today, the certification systems let us know if the material comes from forests that are managed in a sustainable and legal way, in compliance with current regulations and without damaging the environment. Furthermore, if the product is local, it allows to promote and enhance its territory and its economy. 5) The wooden houses cost more than the traditional ones: in reality they are much more advantageous. A wooden house is cheaper than those built with other technologies because construction times are lower, with consequent reduction in site costs. For example, the Cross Lam Tower, the wooden tower being built in Jesolo, will grow by one floor in just three working days according to the project. 6) The wooden houses have a shorter duration than the traditional ones: the wooden buildings can have a centennial life. This is demonstrated by the old building of the New Zealand Government, completed in 1876 and currently home to the Victoria University of Wellington, made entirely of kauri wood. The durability of wooden buildings is closely linked to the construction quality, to the use of wood. 7) Wooden houses catch fire more easily: this is probably the most common clichĂŠ about wooden houses. The fact that wood is a combustible material does not make it less resistant to fire. This is due to the fact that this material has a predictable fire behavior: the wood carbonizes at a speed of about 0.7-
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!"SCENARI !"CONLEGNO !"www.conlegno.eu
questo tipo di edificio può essere completamente realizzato secondo i canoni della bioedilizia scegliendo gli opportuni materiali e assicurando i massimi livelli di efficienza energetica. Ad oggi, sono ancora troppe le case energicamente inefficienti tanto che, secondo una ricerca dell’International Energy Agency, l’energia consumata all’interno degli edifici è superiore a quella utilizzata dall’industria e dai trasporti. Costruire edifici in legno rappresenta una scelta responsabile in grado di ridurre del 40% le emissioni inquinanti. 4) Le case in legno contribuiscono al disboscamento: preferire il legno significa fare una scelta cosciente e responsabile che avrà implicazioni positive a livello locale e globale. Oggi, i sistemi di certificazioni permettono di sapere se il materiale proviene da foreste gestite in maniera sostenibile e legale, nel rispetto delle norme vigenti e senza danni all’ambiente. Inoltre, se il prodotto e locale, permette di promuovere e valorizzare il proprio territorio e la sua economia. 5) Le case in legno costano di più rispetto a quelle tradizionali: in realtà sono ben più vantaggiose. Una casa in legno è più economica rispetto a quelle costruite con altre tecnologie poiché i tempi di costruzione sono inferiori, con conseguente riduzione dei costi di cantiere. Ad esempio, la Cross Lam Tower, la torre in legno in costruzione a Jesolo,
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crescerà di un piano in soli tre giorni lavorativi secondo il progetto. 6) Le case in legno hanno durata più breve rispetto a quelle tradizionali: gli edifici in legno possono avere una vita centenaria. Lo dimostra l’antico edificio del Governo neozelandese, completato nel 1876 e attualmente sede della Victoria University of Wellington, realizzato interamente in legno kauri. La durabilità degli edifici in legno è strettamente legata alla qualità costruttiva, all’impiego di accorgimenti tecnici adeguati e all’utilizzo di materiali idonei. 7) Le case in legno prendono fuoco più facilmente: è probabilmente questo il luogo comune più diffuso sulle case in legno. Il fatto che il legno sia un materiale combustibile non lo rende meno resistente agli incendi. Ciò si deve al fatto che questo materiale ha un comportamento al fuoco prevedibile: il legno carbonizza alla velocità di circa 0,7-1 mm al minuto ma, mentre la superficie viene intaccata, la parte interna conserva le proprie caratteristiche meccaniche inalterate. 8) Le case in legno sono adatte solo a zone di montagna: si è abituati a pensare alle case in legno come edifici che sorgono soprattutto in montagna. Tuttavia, possono integrarsi in qualsiasi contesto dal momento che, se richiesto, la struttura di legno può essere completamente nascosta alla vista prevedendo una finitura di facciata con un isolamento a cappotto intonacato; così facendo l’edificio sarà in linea con quelli circostanti. 9) Non è possibile richiedere un mutuo su una casa in legno: questa affermazione era vera fino a qualche tempo fa, ma oggi esistono è possibile contare su prodotti specifici per le case di legno. Esistono, inoltre, schemi di certificazione privata come S.A.L.E., il Sistema Affidabilità Legno Edilizia messo a punto da As-
solegno e Conlegno per individuare costruttori di case di legno di qualità e favorire l’accesso al mutuo e ai prodotti assicurativi destinati alle case costruite in bioedilizia. 10) Le case in legno non necessitano di terreni edificabili: falso, dal punto di vista dell’iter progettuale seguono le stesse norme delle case in muratura e i medesimi regolamenti in tema di autorizzazioni e permessi costruttivi. 1 mm per minute but, while the surface is affected, the inner part retains its own unaltered mechanical characteristics. 8) The wooden houses are suitable only for mountain areas: we are used to thinking of wooden houses as buildings that arise above all in the mountains. However, they can be integrated in any context since, if required, the wooden structure can be completely hidden from view by providing a façade finish with plastered insulation; doing so the building will be in line with the surrounding ones. 9) It is not possible to request a mortgage on a wooden house: this statement was true until some time ago, but today it is possible to count on specific products for wooden houses. There are also private certification schemes such as S.A.L.E., the Building Wood Reliability System developed by Assolegno and Conlegno to identify builders of quality wooden houses and to facilitate access to mortgages and insurance products for homes built in green building. 10) The wooden houses do not require building land: false, from the point of view of the design process, they follow the same rules as for masonry houses and the same regulations regarding construction permits and permits.
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!"SCENARI !"FITOK !"https://fitok.conlegno.eu di Pietro Ferrari redazione@webandmagazine.com
CONTRO LE MUFFE UNA DIFESA RAGIONATA ! Gli esperti di Fitok consigliano un approccio efficace per gli imballaggi in legno.
! Se messi nelle condizioni di proliferare, funghi e muffe attaccano il legno causando non solo un danno estetico, ma soprattutto perdite di tempo e denaro alle frontiere. Prediligere imballaggi essiccati, contenere l’umidità e l’utilizzo di nylon per lo stoccaggio, intervenire alla prima manifestazione di contaminazione sono solo alcuni accorgimenti da adottare per operare in condizioni ottimali. Nell’immaginario collettivo la muffa viene considerata un fenomeno dan-
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noso per la salute perché associata ai fastidiosi microrganismi che proliferano nelle case causando, soprattutto nei più piccoli, disturbi respiratori. Tuttavia, muffa e funghi non costituiscono un pericolo quando sono presenti sugli imballaggi in legno perché, a differenza degli insetti alieni che possono causare la distruzione dell’intero ecosistema di un Paese, non comportano rischi di infestazione e non intaccano le proprietà meccaniche del legno. Si tratta, infatti, di elementi del tutto na-
turali che generano alterazioni cromatiche nel pallet, proprio perché costituito da materiale di origine biologica, e che non hanno ripercussioni sulla salute dell’uomo. Il danno estetico causato dalla presenza della muffa sugli imballaggi può però dare luogo a contestazioni nel Paese di destinazione, con conseguenti perdite di tempo e denaro alle dogane. Danni ingenti per l’economia se si considera che l’Italia è al 9° posto nella classifica dei Paesi che più esportano al mondo, per un totale di 460
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milioni di euro, secondo i dati del Ministero dello sviluppo economico. “I trattamenti fitosanitari IPPC/FAOFITOK ai quali sono sottoposti gli imballaggi in legno destinati agli scambi tra Paesi di diversi continenti hanno lo scopo di eliminare gli organismi nocivi da quarantena eventualmente presenti sul legno – spiega Daniela Frattoloni, Coordinatrice del Comitato Tecnico FITOK di Conlegno – Tuttavia, tali trattamenti non impediscono il proliferare di muffe o funghi da azzurramento in quanto non considerati, a livello internazionale, pericolosi per l’uomo e l’ambiente. Il rafforzamento delle barriere commerciali messo in atto da molti Paesi negli ultimi anni sta però minando gli scambi internazionali a causa dell’inasprimento dei controlli alle frontiere. Per arginare questo fenomeno, FITOK si sta impegnando a formare operatori e produttori del settore degli imballaggi al fine di diminuire i casi di controversie doganali e garantire la sicurezza dei prodotti trasportati. Fondamentale è investire anche nella ricerca per trovare soluzioni all’avanguardia: Conlegno, in collaborazione con Rilegno e Assoimballaggi, ha infatti commissio-
nato all’Università degli Studi di Torino, dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari, uno studio sulle muffe per valutare eventuali rimedi efficaci al problema.” Va sottolineato che nessun pallet in legno può essere garantito come privo di muffa, sia essa superficiale o profonda (funghi cromogeni da azzurramento), poiché le spore fungine sono costantemente presenti nell'aria, ma pochi sem-
! AGAINST MOLD AND FUNGI If placed in conditions of proliferation, fungi and mold a!ack wood causing not only aesthetic damage, but above all loss of time and money at the borders. Prefer dry packaging, contain moisture and use nylon for storage, intervene at the first manifestation of contamination are just a few steps to take to operate in optimal conditions. In the collective imagination, mold is considered a phenomenon that is harmful to health because it is associated with the annoying microorganisms that proliferate in the home, causing, especially in the smallest, respiratory disorders. However, mold and fungi are not a danger when they are present on wooden packaging because, unlike the alien insects that can
plici accorgimenti possono contribuire ad arginare il fenomeno. Di seguito i suggerimenti di Conlegno, Soggetto Gestore in Italia del Marchio IPPC/FAO per l’ISPM n. 15 attraverso il Comitato Tecnico FITOK, da mettere in pratica durante tutta la filiera per tenere lontani funghi e muffe: 1) Materia prima: selezionare il legno da usare per la realizzazione degli imballaggi. È importante utilizzare il legno
cause the destruction of the entire ecosystem of a country, they do not involve risk of infestation and do not affect the mechanical properties of wood. It is, in fact, completely natural elements that generate chromatic alterations in the pallet, precisely because it consists of material of biological origin, and that do not have repercussions on human health. However, the aesthetic damage caused by the presence of mold on the packaging can give rise to disputes in the country of destination, with consequent loss of time and money to customs. Significant damage to the economy if we consider that Italy is in 9th place in the ranking of the most exported countries in the world, for a total of 460 million euros, according to data from the Ministry of economic development.
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!"SCENARI !"FITOK !"https://fitok.conlegno.eu dopo breve tempo dal taglio per evitare che i funghi inizino a crescere sulla sua superficie. Inoltre bisogna fare attenzione che tra le scorte non sia presente legno umido o già attaccato da muffa o funghi che potrebbero colonizzare anche gli altri pezzi immagazzinati. 2) Trattamento: prediligere i pallet essiccati. Il trattamento fitosanitario di tipo HT, conforme allo standard ISPM n.15, non è in grado di assicurare che non compaiano funghi cromogeni profondi o muffe superficiali. Richiedere al produttore di completare il trattamento termico con il ciclo di essiccazione ad un contenuto di umidità inferiore al 20% è un’attenzione in più caldamente consigliata che rendere l’imballaggio anche più stabile in termini di dimensioni e deformazione. 3)Trasporto: prima di caricare le merci pallettizzate su rimorchi o container, occorre verificarne la loro pulizia e integrità. In particolare occorre verificare che non ci sia acqua stagnante e che il pianale di carico non sia umido e sia privo di infiltrazioni. La condensa, l’oscurità e la mancanza di ventilazione sono fattori da tenere in considerazione, soprattutto se i pallet devono essere trasportati per distanze lunghe. 4) Scarico e stoccaggio: mantenere il pallet in condizioni ambientali che non consentano al legno di riacquistare umidità. I pallet devono essere scaricati dai rimorchi al momento della consegna e riposti in un'area protetta dalle precipitazioni, adeguatamente illuminata e ben ventilata con un drenaggio sufficiente per eliminare qualsiasi ristagno d'acqua proveniente da altre fonti di umidità. È necessario che il contenuto di umidità del legno resti inferiore al 20% dal momento della produzione del pallet fino alla consegna finale delle merci pallettizzate. Il principio FIFO "first in first out" è particolarmente utile perché prevede che i primi pallet ad essere movimentati siano i primi ad essere entrati in magazzino così da tenere sotto controllo le variazioni delle loro condizioni prima che la muffa proliferi. 5) Immagazzinaggio: evitare di conservare le merci su pallet avvolti da nylon o plastiche termoretraibili. L'applicazione di un involucro in plastica al pallet, soprattutto quando il prodotto è caldo, è causa della formazione di condensa sulla superficie interna della pellicola utilizzata. L’umidità così intrappolata, l'assenza di ventilazione e il calore che si crea fra la merce pallettizzata e l'involucro plastico costituiscono le condizioni ideali per la formazione delle muffe. Risulta particolarmente utile collocare fra le merci imballate e la superficie di carico del pallet una membrana protettiva, per impedire all'umidita presente di essere assorbita dal pallet. Anche gli involucri in plastica perforata, se uniformemente distribuiti sul carico, aiutano a contenere l’umidità poiché contribuiscono a migliorare la ventilazione.
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