358_ILLEGNO_2019

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Poste Italiane spa - Sped. Abb. Post. - D.L. 353/2003 (Convertito in legge 27/02/2004 n. 46), art. 1, comma 1 - LO/MI/ - euro 10,00 - In caso di mancato recapito rinviare all’ufficio CMP Roserio (MI) per la restituzione al mittente che si impegna a pagare la relativa tariffa - Editrice Web and Magazine s.r.l. - Via Valla, 16 - I20141 Milano - www.webandmagazine.media

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358 dicembre 2019 - anno 98 dal 1922


ITALIA

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! 358 DICEMBRE 2019        

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02

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SOMMARIO

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! 358 DICEMBRE 2019

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EDITORIALE

LA BELLEZZA E LA NECESSITÀ

28

Pietro Ferrari

08

FOCUS INNOVAZIONE LEGNO

a cura della redazione

32

08 DOMOTEX

Pietro Ferrari

RIFLESSIONI SUL LEGNO E LE SUE PROPRIETÀ

34

42

LAUGENLODGE UNA CASA SULL’ALBERO PER VIVERE IMMERSI NELLA NATURA

44

ADLER LODGE RITTEN NEL BOSCO E NEL LEGNO Beatrice Guidi

22

ARTE E PROGETTO AHEC LA SEDUTA COME STARGATE Pietro Ferrari

TECNOLOGIE euroTECH LA VENTOSA PORTATILE "NEMO": UNA RIVOLUZIONE PER IL SUO MERCATO

FORESTA PANGUANETA LA SOSTENIBILITÀ AI VERTICI Pietro Ferrari

46

Beatrice Guidi

ARTE E PROGETTO

SCM LA FALEGNAMERIA AI MASSIMI LIVELLI

a cura della redazione

a cura della redazione

ARTE E PROGETTO

TECNOLOGIE

Pietro Ferrari

AZIENDE E PRODOTTI 14 CP PARQUET

UNA VERNICE DI BENESSERE 15 WOODCO I CLASSICI FIRMATI 20 TEAM 7 IL LEGNO MULTIUSO

20

TECNOLOGIE WEINIG GROUP POTENZA E PRECISIONE

intervista 10 GIULIO CEPPI

18

METSÄ WOOD VITA SOSTENIBILE A VERKSBYEN

di Pietro Ferrari

UN APPUNTAMENTO CHE RITORNA A DOMOTEX 2020

14

ARTE E PROGETTO

FORESTA EGGER PROMUOVERE LA SILVICOLTURA SOSTENIBILE Pietro Ferrari

48

FORESTA SVEASKOG NUOVI SVILUPPI NELLA TECNOLOGIA FORESTALE Franco Riccardi


50

FORESTA ATIBT CERTIFICAZIONE FORESTALE IN AFRICA CENTRALE Pietro Ferrari

52

EVENTI EPF/ASSOPANNELLI PAOLO FANTONI UN SISTEMA NORMATIVO IN SCONCERTANTE EVOLUZIONE Pietro Ferrari

56

EVENTI RILEGNO UN NUOVO CONTENITORE DI LEGNO PER IL BIOLOGICO Pietro Ferrari

60

EVENTI MCE – MOSTRA CONVEGNO EXPOCOMFORT BIE – BIOMASS INNOVATION EXPO SOTTO IL SEGNO DEL RISPARMIO ENERGETICO Pietro Ferrari

64

EVENTI FSC ITALIA LA SITUAZIONE DELLE FORESTE ITALIANE: DIECI MITI DA SFATARE Pietro Ferrari

68

EVENTI TRIENNALE DI MILANO CONSORZIO RILEGNO TUTTA LA POESIA DEL LEGNO Franco Riccardi

70

EVENTI HOLZ-HANDWERK - FENSTERBAU/FRONTALE UN SUCCESSO CHE CONTINUA Pietro Ferrari

72

INDIRIZZI UTILI


IL SALONE DEL LEGNO, MACCHINE PER LA LAVORAZIONE, ACCESSORI E COMPONENTI

4-7 FEBBRAIO 2020 EUREXPO LIONE FRANCIA

IL PRINCIPALE PUNTO DI INCONTRO PER I PROFESSIONISTI DELL’INDUSTRIA DEL LEGNO E DEL SETTORE LEGNO IN FRANCIA • Prima lavorazione • Seconda lavorazione • Forniture per l’industria • Trattamenti e fi niture • Robotica e automatizzazione • Legname e materiali derivati • Strumentazione

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!"EDITORIALE

LA BELLEZZA E LA NECESSITÀ ! Il legno ci sorprende sempre per la sua multiforme bellezza, il legno oggi è un materiale“romantico”, antico e un po’ desueto ma il legno è anche uno dei materiali del futuro: la nuova sensibilità ambientalistica ce lo fa raffigurare come uno dei pilastri dell’economia del domani. Bisognerebbe rendere un silenzioso omaggio a coloro che negli anni delle “magnifiche sorti e progressive”, timidamente, coraggiosamente, qualche volta aggressivamente, prendevano posizione per quei valori che oggi tutti, troppo coralmente, mettono alla base di ogni gesto, dalla pubblicità dei biscotti alla propaganda dell’auto elettrica. Troppo bello per essere vero, ma è così

di Pietro Ferrari redazione@webandmagazine.com

che anche il legno si è ritrovato protagonista più di una volta di storie di pressioni e di tensioni come una delle risorse scarse di cui il nostro pianeta è depositario, scarse non in assoluto ma perché su di esse grava una domanda difficilmente sostenibile. Le giornate internazionali di Holzbau Forum, svoltesi a Innsbruck all’inizio di dicembre, registrano come un sensibile sismografo, tutte le scosse di assestamento del commercio e dell’industria del legno e nel prossimo appuntamento nazionale, che si svolgerà a Lazise, si parlerà di costruire in legno nell’era dei cambiamenti climatici: la bellezza e la necessità non sono mai state così vicine. Pietro Ferrari

! BEAUTY AND NECESSITY Wood always surprises us for its multi-faceted beauty, wood today is a "romantic" material, ancient and somewhat extravagant, but wood is also one of the materials of the future: the new environmental sensibility makes us see it as one of the pillars of tomorrow's economy. It would be necessary to render a silent homage to whose that in the years of the "magnificent and progressive fates", timidly, courageously, sometimes aggressively, took positions for those values that today all, in a too unanimous way, put at the base of every gesture, from the advertising of biscuits to the promotion of elec-

tric cars. Too good to be true, but it is so that even wood has found itself the protagonist more than once of stories of pressure and tensions as one of the scarce resources of which our planet is depositary, scarce not in absolute but because on them weighs down a request difficult to sustain. The international days of Holzbau Forum, held in Innsbruck at the beginning of December, record as a sensitive seismograph, all the a"ershocks of trade and the wood industry and in the next national appointment, which will take place in Lazise, we will talk about wood buildings in the age of climate change: beauty and necessity have never been so close.

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!

FOCUS

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WOOD.WORKS ! DOMOTEX ! www.domotex.de

redazione@webandmagazine.com di Pietro Ferrari

UN APPUNTAMENTO CHE RITORNA A DOMOTEX 2020 WOOD.WORKS – CONTINUA IL VIAGGIO DEL LEGNO ATTRAVERSO LE DIMENSIONI DEL BENESSERE. ! In linea con i trend di sostenibilità e impiego di materiali na- zare qualità e caratteristiche del legno, legate al concetto di beturali, la seconda edizione della mostra di design“made in Italy” si presenta a Domotex 2020 analizzando le funzionalità tecniche ed estetiche dei materiali a base legno. Wood.Works analizza la materia legno come elemento indispensabile per conferire un senso di benessere agli ambienti indoor. Dopo il successo di Wood.Lifecycle ad Hannover e a Milano nel 2019, la materia legno è ancora protagonista alla prossima Domotex, lo show internazionale del flooring ad Hannover dal 10 al 13 gennaio 2020. All’interno dell’area Framing Trends (che quest’anno sarà collocata nella hall 8), diverse aziende italiane quali Arkimia, Elitis, Materica, Parital, Randa Line, Tabu e Wood-Skin per citarne alcune, proporranno prodotti e soluzioni creative, tese a valoriz-

nessere. Come per la precedente edizione, la direzione artistica è affidata all’expertise dell’architetto Giulio Ceppi, founder di Total Tool Milano, mentre il project management a TE.AM. Group.

PROPRIETÀ E APPLICAZIONI DEL LEGNO CHE MIGLIORANO LA QUALITÀ DEGLI AMBIENTI La mostra si articola in cinque aree tematiche specifiche - purificazione, resistenza all’acqua, controllo acustico, gestione della luce ed esperienza tattile – nelle quali si collocano le realizzazioni delle aziende, in molti casi create ad hoc per l’occasione. Queste ultime metteranno in luce particolari proprietà del legno che contribuiscono a migliorare la qualità degli ambienti attraverso varie applicazioni: dall’isolamento acustico, alla impermeabilità, nuove sensazioni tattili, fino all’azione antibatterica. L’installazione è perfettamente coerente con Atmysphere, il tema conduttore di Domotex 2020, che si ispira alla crescente attenzione della società verso uno stile di vita salutare. Quest’ultimo è determinato in primis dalla qualità dell’ambiente domestico e lavorativo e degli arredi che ci circondano. In tale ambito, l’utilizzo di materiali naturali e il loro riciclo svolge un ruolo fondamentale.

IL DIALOGO SENSORIALE DEL LEGNO CON L’AMBIENTE CIRCOSTANTE Il legno “vivo” di Parital.

08

La firma dell’architetto Ceppi è riconoscibile attraverso l’utilizzo innovativo della materia legno, analizzata in questo con-


dicembre 2019

Il logo di WOOD.WORKS.

testo da una prospettiva che ne esalta le caratteristiche benefiche. Dichiara infatti che “(…) Il legno è per sua natura un materiale vivo e organico, da sempre legato al concetto di ‘benessere’ in tutta la sua evoluzione storica: oggi nuove potenzialità tecniche ci permettono di esasperarne ancor più prestazioni relative alle qualità tattili, alla resistenza all’acqua, al controllo acustico, alla profumazione in atmosfera, fino all’interazione con la luce.” È inoltre affascinante osservare l’interazione del legno con l’ambiente circostante e la sua versatilità nel creare sinfonie con gli altri materiali. “In mostra racconteremo – dichiara quanto il legno sensorialmente dialoghi con noi in forme nuove e inattese, rivelandosi una materia sempre più viva e altamente bio-compatibile”.

Le raffinate soluzioni di Tabu.

Woodskin, soluzioni per tutti i contesti.

Atmysphere all’interno del padiglione 8.

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!

FOCUS intervista

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GIULIO CEPPI ! DOMOTEX ! www.domotex.de

redazione@webandmagazine.com di Pietro Ferrari

RIFLESSIONI SUL LEGNO E LE SUE PROPRIETÀ PARLIAMO CON GIULIO CEPPI CHE CI PROPONE UNA VISIONE ATTUALE DEL LEGNO E UNO SGUARDO SU UN MATERIALE “FUTURIBILE”. ! Nei locali di Total Tool, nel cuore della Milano in rapida trasformazione tra Porta Garibaldi e Porta Volta, incontriamo l’architetto Giulio Ceppi che del format espositivo presente a Domotex nel 2019 e in realizzazione per il 2020, di cui abbiamo parlato nelle pagine precedenti, è l’ideatore. È lui a spiegarci il senso di quello che definisce “un ragionamento” sul legno. Giulio Ceppi – L'anno scorso abbiamo realizzato a gennaio una prima edizione di questo ragionamento sul legno che verrà replicato quest'anno nell'edizione 2020 di Domotex; nel 2019, proprio perché era una prima fase di riflessione che veniva condivisa con la fiera, ci era sembrato interessante raccontare il percorso di innovazione del legno dal punto di vista dell'intera filiera, dal produrre la materia prima, nel trasportare un albero, fino alla posa innovativa di un parquet o al suo riciclo a fine uso. Questo perché, alla fine, per noi progettisti, è importante capire che l'innovazione non sta solo feticisticamente in quello che ti trovi davanti come manufatto, ma nel modo in cui è stato fabbricato o costruito, e soprattutto, se innovazione oggi più che mai deve avere un contenuto di sostenibilità: bisogna sapere di

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dicembre 2019

ogni prodotto quello che è successo prima, nella fase di produzione, e quello che succederà poi, alla fine della sua vita utile. Per il primo anno abbiamo quindi scelto un approccio propedeutico, quasi didascalico o sistemico: abbiamo guardato come la filiera del legno si sta rinnovando, a monte del prodotto, nel semilavorato: un mondo quest’ultimo quasi invisibile, perché l’approccio dell’architettura e del design celebra sempre la creazione finale. Io invece lavoro molto sul processo a monte perché l'innovazione non sta certo solo nel prodotto o nel decoro: quello è un aspetto importante, ma non più sufficiente. Abbiamo quindi esplorato tutta la filiera, scegliendo una ventina di aziende quasi tutte italiane, piccole, medio-piccole, con qualcuna anche grande: da Celenit a Tabu che sono aziende note, ma anche scoprendo che a Bari c'è Eumakers che realizza, unica in Europa, un filamento per la stampa 3D da scarto di legno, creando un cortocircuito notevole. Tra i grandi c’era Kerakoll che ha interpretato uno dei temi più interessanti: l’ibridazione del legno con altri materiali, dato che non si può pensare che esista solo il legno in un interno.

Pietro Ferrari – Nelle costruzioni ci sono realizzazioni splendide che accoppiano le proprietà del legno con quelle del cemento e del ferro. Giulio Ceppi – È proprio lì che si lavora: un outsider come Kerakoll che arriva dalle resine entra nel legno con una logica sistemica per offrire un coordinato cromatico tra superfici orizzontali e verticali, tra legno, resine e cementi. L'anno scorso abbiamo portato avanti questo ragionamento all'interno di un padiglione di tendenze, non in una zona commerciale della fiera ma in una zona di presentazione e di riflessione culturale dove c'erano scuole di design, artisti che avevano operato interventi creativi, piccole mostre didascaliche, risultati di concorsi. Una zona concepita per motivare l'attenzione e stimolare il cervello dei visitatori. Un anello rappresentava la filiera costituita da casi esemplari, avevamo fatto anche alcuni giochi sul tema di tutta questa area che era "connectivity" e che mirava a riportare in maniera molto iconica e pop su pannelli in Celenit dei chip con degli esiti figurativi, cercando di giocare un po' sulla digitalizzazione del legno.

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FOCUS intervista

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GIULIO CEPPI ! DOMOTEX ! www.domotex.de

Abbiamo poi portato questa esperienza alla mostra Smart City che curo dal 2018 alla Design Week per Material Connexion, con piccolo presidio qui a Milano proprio per portare il Domotex dentro il contesto del FuoriSalone, selezionando alcune delle scelte che già avevamo portato da Hannover.

COMFORT E BENESSERE 2020 Quest'anno, per il 2020, poiché è cambiata la tematica di tutto il padiglione con un titolo che gioca intorno al benessere, al comfort, ideale rispetto al legno per la sua empatia con la nostra natura organica, abbiamo pensato cinque ambiti per raccontare il contesto di benessere nelle sue differenti funzionalità

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in rapporto con il legno. Dunque le categorie che abbiamo individuato, esasperando alcune qualità del legno, sono cinque e arrivano anche a dei paradossi rispetto alla natura storica del materiale. Ad esempio, una categoria è la qualità dell'aria e di trattamento dell'atmosfera per il fatto che il legno riduce le proprie emissioni nocive e ha da sempre delle caratteristiche di profumazione e di purificazione dell'ambiente, ma in aggiunta proprietà antibatteriche che aiutano a ridurre la pulizia e la manutenzione. Un secondo tema è la resistenza all’acqua, considerato che il legno oggi sta sia all'interno che all'esterno, con il grosso tema dell’outdoor e con il focus, oggi di gran moda, della continuità


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di esterno e interno. Poi c'è la categoria, facile ma importante, delle qualità tattili: anche qui abbiamo ricreato alcuni paradossi come i legni morbidi, i legni impiallacciati con le schiume a isteresi piuttosto che le lavorazioni laser capaci di conferire caratteristiche “altre” al materiale. La quarta categoria è quella più forzata tra tutte queste: il rapporto con la luce. Oggi con i led e con i livelli di spessori minimi consentiti dalle tecniche di taglio, diventa possibile pensare al legno come emittente di luce: la luce ormai è dentro il legno che, anche nella plancia delle automobili di prestigio, illuminandosi in modo apparentemente naturale col sopraggiungere del buio. Ultima, ma non certo meno importante, è tutta la categoria delle qualità acustiche del legno: dai ristoranti agli uffici, il legno assorbe il suono per sua natura oppure può essere ulteriormente strutturato per rompere le onde acustiche. I partecipanti all’edizione 2020 saranno una quindicina , in rappresentanza di tendenze anche molto diverse. Pensiamo alla tendenza all'imitativo, che personalmente mi piace solo quando diventa estremamente pop: ci sono schiume modellate in 3d (Elitis) che imitano la venatura del legno con una funzione acustica e tattile molto evidente, giocando con la venatura del legno. Ci sono proposte di spruzzatura ad alta temperatura di ossidi di materiali metallici (Materica) con cui si riesce a intervenire penetrando il legno, che, essendo poroso di sua natura, assorbe le finiture metalliche, “bronzificandosi”: quasi una trasmutazione, qualcosa di bizzarro, un monstrum, nel senso latino del termine, ma interessante, perché non è banale imitazione ma ibridazione nel vero senso della parola. Si lavora molto con effetti altorilievo e bassorilievo, il legno può

diventare tessile, una filigrana, sempre con una grande attenzione alla filiera. Suggeriamo ai produttori di arredi di inserire la madreperla, un materiale lontano, tracciando il prodotto, certificando tutta la filiera, dando anche dei proventi al villaggio dei pescatori che la recuperano dal mare, ragionando poi su come inserire con eleganza e con delicatezza la madreperla nel legno, in una boiserie o in un piano di tavolo: la madreperla porta luce dando un soffio di vita al legno. Ultimissima novità con applicazioni molto originali di controsoffitti, dinamici, che si possono muovere (Woodskin). Avremo tutti questi spunti nel nostro spazio al Domotex 2020 in una logica espositiva molto semplice con un pannello standard. Questo è il lavoro che stiamo, sviluppando sperando che sia di promozione del materiale legno in generale, ma anche delle aziende italiane che sono la maggior parte dei nostri espositori, in conformità con gli obiettivi di Deutsche Messe Italia per rendere popolare nel nostro Paese una fiera non ovvia come Domotex. Pietro Ferrari – Concludiamo con una sintesi di quello che lei ha voluto raccontare in queste due mostre nell’ambito di Domotex. Giulio Ceppi – La sintesi è che il legno ha molto più potenziale e molta più giovinezza di quello che ci si aspetta. Dietro al legno c'è una ricerca viva e molto attuale, a volte anche provocatoria forse, così come anche abbiamo voluto rappresentarla in questa mostra, con degli eccessi che però rendono il materiale contemporaneo. Non mi piace l’idea di pensare che il legno sia solo classicità o sia una soluzione aristocratica: come ogni materiale

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FOCUS intervista

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GIULIO CEPPI ! DOMOTEX ! www.domotex.de

ha tante sfaccettature, tante vite possibili, ma anche una dimensione attuale fatta di innovazione, di capacità di rinnovamento. Ma soprattutto il legno è un materiale a elevatissima compatibilità con ciò di cui noi stessi siamo fatti: perché siamo noi stessi organici e deperibili. Il legno, rispetto ad altri materiali, ha una fragilità, una resilienza, per usare un termine di moda, che fa sì che ci somigli tanto. Altri materiali gridano di più, sono apparentemente più solidi, alla fine sono però molto meno longevi di quello che pensiamo oppure invecchiano male. Tendenzialmente il legno invecchia sempre bene, acquistando fascino, è facile da mantenere, ha il vantaggio di essere organico e la capacità di gestire il proprio tempo: questo è particolarmente significativo oggi in un frangente in cui l'architettura e il progetto non sono più fatti solo di spazio e noi progettisti non siamo più gli apostoli dello spazio. La committenza di oggi vuole sapere da dove vengono le cose, ma soprattutto quanto dureranno e quando gli costerà tenerle in piedi e in buona salute. Oggi, finalmente, abbiamo capito che lo spazio è fatto anche di tempo.

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! REFLECTIONS ON WOOD AND ITS PROPERTIES We had the pleasure of meeting Giulio Ceppi who was the creator of the Domotex exhibition format in 2019 and will also be in 2020. He explains us the meaning of what he calls "an argument" about wood. Last year, in January, we made a first edition of this reasoning on wood that will be replicated this year in the 2020 edition of Domotex; in 2019, because it was the first phase of reflection that was shared with the fair, it seemed to us interesting to talk about the path of innovation of Domotex, Hannover, Germania dal 10 al 13 gennaio 2020.


dicembre 2019

wood from the point of view of the entire supply chain, from producing the raw material to transporting a tree, up to to the innovative laying of a parquet or to its recycling at the end of its use. This is because, in the end, for us designers, it is important to understand that innovation is not only fetishistically in what you find yourself as an artifact, but in the way it was manufactured or constructed, and above all, if today, more than ever, innovation must have a sustainability content. You need to know about each product what happened in the production phase and what will happen then, at the end of its useful life. For the first year we chose a propaedeutic, almost didactic or systemic approach: we looked at how the wood supply chain

is being renewed in the semi-finished product: we have therefore explored the entire supply chain, choosing about twenty almost all Italian companies, small, medium-small, with some even large. This year, for 2020, as the theme of the whole pavilion has changed with a title that plays around wellbeing, comfort, ideal compared to wood for its empathy with our organic nature, we have designed five areas to tell the story of context of wellbeing in its different functions in relation to wood: air quality, water resistance, tactile qualities, relationship with light and acoustic qualities.

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AZIENDE E PRODOTTI

CP PARQUET

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UNA VERNICE DI BENESSERE FINITURE IGIENIZZANTI DA CP PARQUET. CP Parquet lancia sul mercato una rivoluzionaria vernice igienizzante arricchita con ioni d’argento: in armonia con la natura e con il benessere dell’uomo, il nuovo prodotto dell’azienda è a base d’acqua, dunque biocompatibile e senza rischi per la salute. Il suo funzionamento è semplice e meccanico: dal momento in cui un microrganismo entra in contatto con la superficie del legno protetta da questa speciale vernice, gli ioni d’argento si attivano e ne azzerano la carica batterica. Una soluzione ideale in grado di coniugare bellezza e funzionalità in tutti gli ambienti dove si vogliono garantire elevati standard igienici. Infine, grazie alla protezione igienizzante, i pavimenti richiedono una minor pulizia ed è possibile ridurre l’uso dei detersivi, rispettando l’ambiente.

www.cpparquet.it

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WELLNESS SURFACES

CP Parquet launches a revolutionary hygienic paint enriched with silver ions: in harmony with nature and with human well-being, the new product of the company is water based, therefore biocompatible and without risks to health . Its operation is simple and mechanical: from the moment a micro-organism comes into contact with the surface of the wood protected by this special paint, the silver ions are activated and reset the bacterial load. An ideal solution that combines beauty and functionality in all environments where high hygiene standards are to be guaranteed. Finally, thanks to the sanitizing protection, the floors require less cleaning and it is possible to reduce the use of detergents, respecting the environment.

I CLASSICI FIRMATI

WOODCO

WOODCO E I NUOVI PARQUET IN NOCE SIGNATURE. Woodco ha lanciato le nuove proposte in noce della collezione di parquet Signature. Una materia prima di grande valore, amata per le sue cromie espressive, che conferisce a ogni ambiente uno stile ricercato e inimitabile. Il noce è un legno pregiato, elegante e dal carattere forte. La sua pianta d’origine è un albero da frutto maestoso, capace di vivere oltre un secolo e di arrivare a venticinque metri d’altezza. Crescendo in diverse regioni del mondo, il noce si presenta con tonalità e variazioni cromatiche anche molto differenti tra loro, che restituiscono pavimenti vibranti e ricchi di personalità. La collezione di parquet Signature di Woodco propone sei nuove colorazioni in noce caratterizzate da sfumature intense e suggestive, dedicate a tutti gli amanti delle mille sfaccettature del legno.

www.woodco.it

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AZIENDE E PRODOTTI

SEI COLORAZIONI PREGIATE Veste di Monaco, Zibellino, Bruno di Marte, Foglia di Tabacco, Cammello e Noce Naturale. Sono queste le proposte in noce di Signature. Parquet di alta qualità ideali per valorizzare tutte le stanze della casa e qualsiasi tipo di stile, da quello minimalista a quello più tradizionale. Ma non solo: l’utilizzo di vernici all’acqua – atossiche, senza solventi e protettive della superficie – e di olio naturale, che nutre e protegge la fibra del legno, assicura inoltre pavimenti privi di sostanze nocive, quindi salubri e innocui per la salute delle persone e dell’ambiente. SIGNATURE, LA COLLEZIONE Cos’è che distingue un’opera d’arte e la rende irripetibile in tutto il mondo? La firma dell’artista, simbolo di eccellenza e originalità. Il concetto alla base di Signature è proprio questo: pavimenti in legno esclusivi, firmati da artigiani italiani esperti. Questa collezione preziosa di parquet, nata dalle menti creative di Woodco, è riservata all’interior design più audace che non teme l’unione tra classicità e contemporaneità. Signature è l’emblema della maestria, della cura centimetro dopo centimetro e della ricerca costante di unicità.

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www.woodco.it

WOODCO AND THE SIGNATURE WALNUT FLOORING

Woodco propose the new walnut floor from the Signature parquet collection. A raw material of great value, appreciated for its expressive colors, which gives each room a refined and inimitable style. Walnut is a precious, elegant wood with a strong character. Its plant of origin is a majestic fruit tree, able to live over a century and reach twenty-five meters in height. Growing in different regions of the world, the walnut tree presents itself with very different shades and chromatic variations, which give back vibrant and rich floors. The Woodco Signature parquet collection offers six new walnut colors characterized by intense and suggestive shades, dedicated to all lovers of the thousand facets of wood. Six precious colors - Veste di Monaco, Zibellino, Bruno di Marte, Tobacco Leaf, Camel and Natural Walnut. These are the Signature Walnut proposals. High quality parquet floors, ideal for enhancing all the rooms in the house and any style, from the minimalist to the more traditional one. But not only: the use of water-based paints - non-toxic, solvent-free and protective of the surface - and of natural oil, which nourishes and protects the wood fiber, also ensures floors free of harmful substances, therefore healthy and harmless for the health of people and the environment. Signature, the collection - What distinguishes a work of art and makes it unique in the whole world? The artist's signature, a symbol of excellence and originality. The concept behind Signature is precisely this: exclusive wooden floors, signed by expert Italian craftsmen. This precious collection of parquet, born from the creative minds of Woodco, is reserved for the most daring interior design that does not fear the union between classicism and contemporaneity. Signature is the emblem of mastery, care centimeter by centimeter and the constant search for uniqueness.

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AZIENDE E PRODOTTI IL LEGNO MULTIUSO

TEAM 7

CINQUE PROPOSTE DI DESIGN IN LEGNO NATURALE FIRMATE TEAM 7.

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Linee pulite, materiali naturali e funzionalità intelligenti: le proposte per la casa firmate TEAM 7 sfoggiano un design ispirato alla natura, essenziale e ricercato al tempo stesso. I piccoli complementi d’arredo, in particolare, sono pensati per svolgere numerose funzioni ed essere sfruttati in diversi ambienti della casa, consentendo così di massimizzare anche gli spazi più piccoli. Unico grande protagonista: il legno naturale, puro e autentico. Proveniente da selvicoltura sostenibile, lavorato a poro aperto dalle sapienti mani degli artigiani austriaci, incollato con colle atossiche prive di formaldeide e trattato con soli oli naturali. Il legno naturale di TEAM 7 dona calore all’ambiente e contribuisce a creare un clima salubre, regolando l’umidità dell’aria e intrappolando gli odori. Specchio haiku, design Sebastian Desch Compatto e concreto, l’elegante specchio da appoggio haiku è ispirato alle poesie giapponesi da cui prende il nome. La sua cornice bisellata in puro legno massello è inclinata verso l’interno e invita lo sguardo a focalizzarsi sull’essenziale. Può essere collocato a pavimento, oppure appeso al muro. Leggermente inclinato, può essere anche disposto in appoggio alla parete. haiku offre numerose possibilità di configurazione. Se progettato come specchio, può essere completato da un’asta verticale, collocata in posizione asimmetrica all’interno della cornice. Su richiesta, può essere realizzato anche con un pannello in legno naturale, accessoriato con ganci perfetti per accogliere indumenti, borsette o chiavi, oppure come combinazione tra specchio e pannello in legno.


Tutte le versioni di haiku possono essere dotate sia di un pratico piano d’appoggio, sia di illuminazione LED indiretta che si attiva tramite sensore e può essere spenta comodamente con un semplice movimento del piede. Appendiabiti hood, design Sebastian Desch A completamento o in alternativa alle soluzioni a muro, al guardaroba nascosto o all’armadio chiuso, TEAM 7 presenta il nuovo appendiabiti hood. La figura di hood, slanciata verso l’alto, ricorda un albero dall’ampia chioma. Le quattro gambe in legno massello, ben piantate a terra, si riuniscono in un nodo centrale a forma di stella che, con le sue curve morbide e i suoi spigoli arrotondati, è un omaggio all’arte della lavorazione artigiana del legno naturale. Con i suoi ampi bracci, hood offre spazio a sufficienza per abiti e giacche, mentre per borse e accessori sfoggia dei pratici supporti a mezza altezza. Collegando due elementi base tramite un’asta, hood diventa hood+, ampio attaccapanni di larghezza 110 o 130 cm, perfetto per l’ingresso e la zona notte.

FIVE DESIGN PROPOSALS IN NATURAL WOOD SIGNED TEAM 7 Clean lines, natural materials and intelligent features: the TEAM 7 home proposals feature a design inspired by nature, essential and refined at the same time. The small furnishing accessories, in particular, are designed to perform numerous functions and be exploited in different rooms of the house, thus allowing to maximize even the smallest spaces. The only great protagonist: natural, pure and authentic wood. Coming from sustainable silviculture, worked in open pore by the expert hands of Austrian artisans, glued with non-toxic formaldehyde-free glues and treated with natural oils only. The natural wood of TEAM 7 gives warmth to the environment and helps to create a healthy climate, regulating the humidity of the air and trapping odors.

www.team7.it

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ARTE E PROGETTO

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LAUGENLODGE ! www.laugenlodge.it

redazione@webandmagazine.com di Beatrice Guidi

UNA CASA SULL’ALBERO PER VIVERE IMMERSI NELLA NATURA UN’OASI DI PACE E DI BENESSERE, REALIZZATA INTERAMENTE IN LEGNO, SECONDO CRITERI DI BIOEDILIZIA. ! Tutto nasce da un albero, o meglio da un Nussbaum, un ri- "Io sono cresciuto qui - spiega Thomas Egger - volevo che tutto

photo: Ivo Corra´

goglioso albero di noce che da oltre un secolo si affaccia su una ridente vallata in Val d’Ultimo e intorno al quale è stata realizzata una deliziosa casa vacanza. Siamo a San Pancrazio, un piccolo borgo alle porte di Merano, a oltre 700 metri di altezza. Se, stufi dello stress cittadino, si desidera staccare la spina per qualche giorno, un soggiorno qui potrebbe essere la ricetta ideale per ritrovare il piacere olistico del contatto con la natura. Perché, entrando nel Laugenlodge, il benessere avvolge tutti i sensi: l’occhio spazia nel verde, si respira aria pulita dall’intenso profumo di legno, mentre gli unici suoni che l’orecchio riesce a percepire sono il cinguettio degli uccelli e il mormorio dell’acqua del ruscello… Tutto nasce da un albero – dicevamo – o meglio dalla volontà del committente di valorizzare il terreno di famiglia per costruire una casa dove poter dimenticare i ritmi frenetici cittadini e poter vivere all’insegna della sostenibilità. Una motivazione che lo ha portato a rivolgersi allo Studio Solarraum, che ha fatto della ecocompatibilità la mission dei suoi progetti.

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rimanesse intatto esattamente come nei miei ricordi. Volevo costruire una casa nella quale poter ritrovare il benessere, in estate come inverno. L’albero “abbraccia” la struttura, ha l’effetto di un ombrellone naturale, regala una deliziosa frescura d’estate e fa filtrare la luce del sole d’inverno, quando le foglie si diradano”. Oscar Stuffer, il progettista che ha consentito di tradurre in realtà l’idea di una casa dove il legno fosse l’unico e indicusso protagonista, spiega i motivi di alcune scelte: “abbiamo rinunciato anche a costruire la soletta in calcestruzzo: in qualche modo avrebbe stonato con la naturalezza del legno della struttura sovrastante”. Nasce così da una straordinaria comunione di intenti tra committente e progettista, questa particolarissima casa sull’albero, quasi una palafitta in versione alpina.

LEGNO SÌ, MA A CHILOMETRO ZERO Fortemente radicato nella tradizione e nel territorio, il committente ha avanzato anche un’altra richiesta particolare: coinvol-


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gere un carpentiere locale e utilizzare legno rigorosamente ricavato in loco. Una volta essiccato, il legno è stato preassemblato e poi montato in cantiere in versione grezza, perché la lavorazione successiva avrebbe potuto compromettere la naturalità del materiale. Il tutto in tempi brevi: in sei mesi la casa ha preso forma ed è stata resa abitabile. Il legno è il filo conduttore, dalla A alla Z: il pacchetto parete è costituito da 20 cm di legno massiccio, 16 cm di fibra di legno, un’ intercapedine per la ventilazione naturale e altri 5 cm di legno. In alcuni punti “nevralgici”, la parete è stata rivestita con uno strato di argilla grezzo e non spatolato che, oltre ad assumere una valenza estetica, contribuisce positivamente alla regolazione dell’umidità. Rigorosamente naturali e alternativi anche i complementi d’arredo: dagli armadi costruiti con assi di legno non trattati, al ramo utilizzato come corrimano della scala, al paiolo trasformato in lavandino. E soprattutto, nel processo costruttivo, non è andato perso nulla: sono stati recuperati anche i minimi scarti del legno per realizzare per esempio le maniglie e l’oggettistica domestica. Una stufa riscalda gli ambienti in una morbida atmosfera, ma è prevista a breve anche l’installazione di un impianto fotovoltaico da 10 kW, dotato di sistema di accumulo. I consumi sono comunque ridotti a 45 kWh/m2 anno, un valore ottimo, considerando che ci troviamo a 750 m di altitudine. La casa sull’albero oggi è una deliziosa casa vacanza. Costruita su 2 piani, con un ampio soggiorno con vetrate e balconata affacciate sul Nussbaum, angolo cottura, una camera da letto e

un bagno a piano terra, una scala che conduce al piano superiore, un’altra deliziosa camera da letto dotata di servizi. Un piccolo angolo di natura in 73 m2 netti.

DIETRO LE QUINTE DEL PROGETTO Località: San Pancrazio (Bolzano); Commi"ente: Egger Thomas; Fine lavori: Dicembre 2017; Superficie: 105 m2; Volume: 350 m3; Consumo energetico: 45 kWh/m2 anno. !

! PROJECT TEAM Archite"o: Barbara Wörndle - Solarraum; Energy designer: Solarraum – Ing. Oscar Stuffer; Execution team: Solarraum – Ing. Oscar Stuffer; Ingegnere stru"urista: Andreas Erlacher. ! MAIN CONTRACTORS Impresa di costruzione e carpenteria: Ligna Construct; Finestre: Heiss s.r.l.

! A TREE HOUSE TO LIVE IMMERSED IN NATURE An oasis of peace and well-being, made entirely of wood, according to green building criteria. Everything comes from a tree, or rather from a Nussbaum, a lush walnut tree that for over a century has been overlooking a charming valley in Val d’Ultimo and around which a delightful holiday home has been built. We are in San Pancrazio, a small village on the outskirts of Merano, at a height of over 700 m. If, tired of city stress, you want to switch off for a few days, a stay here could be the ideal recipe to rediscover the holistic pleasure of contact with nature. Because, entering the Laugenlodge, wellness envelops all the senses: the eye sweeps through the greenery, you can breathe clean air with an intense wood fragrance, while the only sounds the ear can hear are the chirping of birds and the murmur stream water ... Everything is hidden by a tree - we were saying - or rather by the will of the customer to enhance the family land to build a house where we can forget the hectic pace of the city and be able to live in a sustainable way. A motivation that led him to turn to the Solarraum Studio, which made the mission of his projects an eco-compatibility. Un ambiente tra gli alberi e gli spazi tra l’esterno e l’interno, a contatto con la natura. Interni caldi e confortevoli.

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ARTE E PROGETTO

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ADLER LODGE RITTEN ! www.adler-resorts.com

redazione@webandmagazine.com di Beatrice Guidi

NEL BOSCO E NEL LEGNO ECLETTISMO, ORIGINALITÀ E STILE, TRA ARTE TRIBALE E ALPIN STYLE: IL NUOVO ADLER LODGE RITTEN, UN RIFUGIO NELL’INCANTO BOSCHIVO DEL RENON. ! Il Lodge è stato ideato e progettato da Andreas e Klaus Sanoner insieme all’architetto Hugo Demetz e allo studio G22 Projects e costruito in bio-edilizia, secondo il concept della “foresta”, con materiali naturali perlopiù autoctoni, divenendo esso stesso parte del paesaggio. I proprietari della struttura volevano creare un luogo rilassante perfetto per il ritiro, che rispettasse il più possibile la natura del territorio e che addirittura si nascondesse nel bosco. Il legno dipinto di nero con cui sono stati rivestiti sia il corpo centrale, sia gli chalet è stato utilizzato per ridurre al massimo l’impatto nella natura del luogo. Il Main Lodge, 2 complessi con 20 suite, 20 chalet: tutti panoramici verso il cielo e il paesaggio. ll Lodge è costituito da un corpo centrale di 3 piani (Main Lodge) con soffitti alti e grandi open space che regalano una piacevole sensazione di libertà e leggerezza. Nel piano terra si trova l’area wellness che comprende: SPA, infinity pool, bagno turco, sala relax e l’area fitness; al secondo piano sono situate la reception con il grande camino centrale e un’area lounge; al terzo piano, trovano posto la cucina a vista e il ristorante vetrato anche nella parte superiore, per cenare “sotto le stelle”. A fianco del corpo centrale sono presenti due complessi comprendenti 20 luminose junior suite con propria biosauna e intorno sorgono 20 suggestivi e spaziosi chalet (a uno o due piani) con grandi vetrate anch’essi, tutti dotati di sauna e caminetto, e alcuni situati intorno a un laghetto naturale.

UN’ARCHITETTURA ESSENZIALE E NATURALE, CHE SI FONDE CON IL PAESAGGIO Le linee sono pulite ed essenziali, ma mai banali: c’è sempre un dettaglio inedito che sorprende o affascina. L’architettura, s’ispira al famoso architetto austriaco Clemens Holzmeister, che nel 1926 aveva progettato l’ala principale dell’Hotel ADLER di Ortisei; per esempio sugli chalet si possono osservare inedite teste di aquila, drago e gufo, realizzate da un artigiano del luogo (una cifra distintiva di ADLER). O ancora si può ammirare

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Gli chalets in una suggestiva vista notturna.

l’originale ascensore in ferro battuto decorato che fa da collegamento tra tutti i piani creando una continuità verticale. I vari corpi sono costruiti interamente in legno naturale, secondo i requisiti dell’architettura eco-compatibile e certificati Klimahouse Nature , la più alta categoria di Klimahouse. Il legno con il suo calore e la sua bellezza è il materiale più utilizzato: possiamo ammirare legni di abete rosso e larice non trattati, pavimenti in rovere. Altro materiale predominante è il vetro: la sua trasparenza consente il massimo dialogo tra interni ed esterni.

NEGLI INTERNI Internazionalità e contaminazione di stili in uno spazio disegnato e reso rilassante dalla luce. Arte africana e dei nativi d’America, tocchi in stile alpino, tavole decorate artigianali, arredi classici e di artigianato locale: nel Lodge lo stile è assolutamente eclettico e trae ispirazioni da luoghi esotici lontani cosi come dal territorio in cui si inserisce. Osservando le pareti si notano intarsi di tessuto con decorazioni tribali e colori sgargianti: queste pareti decorate sono costituite da panelli in legno stampati con innovative macchine, un’invenzione dell’architetto Demetz, realizzata con maestria da un’impresa artigiana altoatesina; le singole tavole sono pial-


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late controvento per dare l’effetto del bassorilievo. Lo spazio è valorizzato da un uso sapiente della luce, sempre soffusa e a illuminare solo le parti necessarie, lasciando il tutto il più naturale possibile, per creare un ambiente di estrema piacevolezza, rilassante e accogliente. I soffitti fonoassorbenti e una progettazione accurata che presta attenzione all’isolamento acustico, contribuiscono a creare quest’atmosfera di assoluto relax e quiete. La lobby, uno scrigno di legno.

! A LODGE IN THE WOOD

The Lodge was conceived and designed by Andreas and Klaus Sanoner together with the architect Hugo Demetz and the G22 Projects studio and built in bio-building, according to the concept of the "forest", with natural materials mostly native, becoming itself part of the landscape . The owners of the structure wanted to create the perfect relaxing place for the retreat that respected the nature of the territory as much as possible and even hid in the woods. The black-painted wood with which both the central body and the chalets were covered was used to minimize the impact on the nature of the place. The Main Lodge, 2 complexes with 20 suites, 20 chalets: all panoramic towards the sky and the landscape The Lodge consists of a 3-storey central body (Main Lodge) with high ceilings and large open spaces that give a pleasant feeling of freedom and lightness. On the ground floor there is the wellness area which includes: SPA, infinity pool, Turkish bath, relaxation room and fitness area; on the second floor there is a reception area with a large central fireplace and a lounge area; on the third floor, there is the open kitchen and the glazed restaurant also in the upper part, for dining "under the stars". Next to the central body there are two complexes comprising 20 luminous junior suites with their own bio-sauna and around them there are 20 suggestive and spacious chalets (one or two floors) with large windows too, all equipped with sauna and fireplace, and some situated around to a natural pond.

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ARTE E PROGETTO

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AMERICAN HARDWOOD EXPORT COUNCIL

redazione@webandmagazine.com di Pietro Ferrari

LA SEDUTA COME STARGATE LA QUERCIA ROSSA AMERICANA PROTAGONISTA DI UN PROGETTO DELL’ACCADEMIA DI BELLE ARTI DI VARSAVIA CON TOMEK RYGALIK E SWALLOW'S TAIL FURNITURE. ! Presso l'Accademia di Belle Arti di Varsavia, si può osservare Natural Born, con l'approccio creativo di Tomek Rygalik (lead designer dello Studio Rygalik) caratterizzato da una progettazione sostenibile con materiali rinnovabili. L'installazione finale è incentrata su un'unica sedia in quercia rossa americana, che esplora il design, lo sviluppo e il consumo dei beni di uso quotidiano. L'American Hardwood Export Council (AHEC) ha collaborato con Tomek Rygalik dello Studio Rygalik e con lo studio polacco Swallow's Tail Furniture, per sviluppare una sedia, uno dei prodotti più antichi e funzionali che usiamo quotidianamente. Tomek Rygalik ha iniziato il suo lavoro concettuale da zero esplorando il materiale e le sue potenzialità, non solo in termini di estetica, ma anche di funzionalità. Il progetto Natural Born si concentra sulla comprensione del materiale, diventando il focus sia del design sia del concetto. La sedia Natural Born si propone di presentare un nuovo modo di pensare il design. Si tratta dell'abbandono di un design troppo complicato, che spesso non è legato alla funzione finale del prodotto. In un momento di consumo eccessivo, il designer Tomek Rygalik parla dell'urgente necessità di progettare in modo sostenibile. Egli ha visto un enorme potenziale nella quercia rossa americana, dettato da alcuni fattori, come il luogo in cui è cresciuta, un luogo di origine degli alberi che può cambiare colore e venatura, o in base a come il legno è finito. "Le caratteristiche semplici ma diverse delle tavole di quercia rossa americana sono state per me fonte di ispirazione. Invece di cercare e poi imporre una forma immaginaria, ho pensato al modo più breve per trasformare il materiale direttamente dalla foresta, cioè il suo luogo di origine, al prodotto finito. I pezzi di legno di base sotto forma di semplici tavole creano una solu-

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Tomek Rygalik.

zione davvero funzionale. Volevo che il design della sedia non richiedesse molta energia e ore di lavoro. La sedia Natural Born è un mobile semplice, resistente, confortevole e completamente naturale con un'impronta di carbonio molto bassa"spiega Tomek Rygalik. Magdalena Hubka di Swallow's Tail Furniture ha inoltre sottolineato che il vero valore viene dal materiale utilizzato, che può attrarre consumatori sempre più stanchi dei materiali ripetitivi che hanno visto fino a oggi.

IMPRONTA DI CARBONIO ESTREMAMENTE BASSA L'impronta di carbonio di Natural Born è estremamente bassa per un prodotto di alta gamma, probabilmente di lunga durata


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Tomek Rygalik tra le sue sedie.

e da sostituire solo occasionalmente. Con 9,84 kg di CO2 eq., l'impronta di carbonio della sedia è la stessa di quella di una tipica auto europea che percorra meno di 100 km e pari alle emissioni di carbonio della media europea in un periodo di dodici ore.

UNA SEDIA PER DEFINIRE UN'EPOCA Tomek Rygalik spiega che una sedia può essere un vero rappresentante delle idee e dell'attualità di ogni epoca. In questo caso particolare, Natural Born incarna la sostenibilità e la crescente responsabilità di designer e produttori: devono offrire prodotti durevoli e di alta qualità utilizzando materiali belli, di lunga durata, abbondanti e non dannosi per il nostro pianeta. Il volume di quercia rossa americana in piedi è quasi un quarto della foresta di legno di latifoglia nordamericana e di anno in anno l'aumento di volume supera notevolmente la sua raccolta.

DALLA FORESTA ALLA SEDIA Il progetto Natural Born è nato grazie alla collaborazione con

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Magdalena Hubka.

il Dipartimento di Design dell'Accademia di Belle Arti di Varsavia (Wybrzee Kociuszkowskie 37). I visitatori avranno l'opportunità di vedere l'installazione artistica che interpreta il processo di creazione della sedia Natural Born dal 26 settembre al 12 ottobre. Inoltre, la mostra mette in evidenza anche temi importanti nella discussione sul processo di fabbricazione, l'ecologia e il ruolo del designer. "La quercia rossa americana ha un enorme potenziale nell'industria del mobile polacca. Questo straordinario materiale merita l'attenzione, perché non solo può essere utilizzato per molte applicazioni diverse, ma è diverso, altamente sostenibile e crea prodotti che dureranno per generazioni" - spiega David Venables, direttore di AHEC Europe.

LA QUERCIA ROSSA AMERICANA Oltre il 96 per cento della massa totale della sedia è costituito da quercia rossa americana, uno dei legni di latifoglia americani più abbondanti, con un patrimonio forestale equivalente a circa 2,48 miliardi di metri cubi, il 18 per cento della risorsa totale di legno di latifoglia statunitense. Ogni anno, il volume di quercia rossa nelle foreste americane cresce in media di 55 milioni di metri cubi, di cui solo 34 milioni di metri cubi vengono raccolti. Questo significa che il volume delle foreste di legno di latifoglia degli Stati Uniti si espande di 21 milioni di metri cubi all'anno.

AMERICAN HARDWOOD EXPORT COUNCIL

Magdalena Hubka e Piotr Grzybowski.

AHEC è la principale associazione internazionale dei produttori di legni di latifoglia americani, che da oltre 30 anni è all'avanguardia nella promozione internazionale del legno di latifoglia, costruendo con successo un marchio distintivo e creativo. Riconoscendo il ruolo chiave che il design gioca nell'uso innovativo, AHEC aiuta l'industria americana del legno di latifoglia

Photography: Maciej Cioch and Yassen Hristov

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ARTE E PROGETTO

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AMERICAN HARDWOOD EXPORT COUNCIL

Natural Born, una sedia archetipale.

a sviluppare nuove opportunità costruendo un rapporto con la comunità globale del design. In Europa AHEC è rinomata per le sue ambiziose collaborazioni con architetti e designer internazionali per esplorare il potenziale dei legni di latifoglia americana e ispirare un maggiore uso di questi materiali sostenibili.

TOMEK RYGALIK Tomek Rygalik è il lead designer dello Studio Rygalik che si occupa di architettura e prodotti per aziende e marchi internazionali, tra cui Cappellini, Profim, Moroso, Noti, Ghidini, Comforty, Paged, Siemens, Heineken o Ikea; fondatore e direttore creativo del marchio di mobili e accessori TRE Product; co-creatore del campus creativo SOBOLE ed educatore con una vasta esperienza grazie al dottorato di ricerca in disegno industriale, ha tenuto un corso di design presso il Dipartimento di Design dell'Accademia di Belle Arti di Varsavia. Il suo lavoro si concentra sul coinvolgimento della natura con nuove tipologie, longevità e semplicità che mirano a elevare responsabilmente la qualità della vita quotidiana.

STUDIO RYGALIK Lo studio fondato da Tomek Rygalik nel 2006 realizza progetti globali di vario tipo. Lo spettro di attività è molto ampio: dalla progettazione del prodotto, sviluppo e implementazione a implementazioni specifiche, progettazione e costruzione e produzione di serie limitate, nonché strutture sperimentali,

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esperienze culinarie complete e workshop che esplorano il rapporto tra design e cibo. Oltre alla cooperazione con l'industria, che costituisce la base principale dell'attività, lo Studio Rygalik si impegna spesso in progetti realizzati per istituzioni culturali che consentono attività sperimentali. Tra i lavori realizzati dallo Studio Rygalik figurano progetti per marchi come Absolut, Artek, Cappellini, Comforty, Dupont/Corian, Ghidini, Heal's, Heineken, Ideal Standard, IKEA, Moroso, Noti, Paged, Pfleiderer, Profim, Siemens, per istituzioni come BOZAR a Bruxelles, Museo POLIN, Grand Theatre - National Opera e mobili dedicati alla presidenza polacca dell'Unione Europea. Negli ultimi anni, il lavoro dello Studio è stato presente a Berlino, Dresda, Francoforte, Lodz, Londra, Milano, Monaco, New York, Tokyo, Poznan, Parigi, Varsavia, Valencia e Vienna. Sono stati anche pubblicati sulla stampa internazionale: Icon, Interni, Wallpaper, Experimenta, Blueprint, New York Times, Financial Times e Forbes.

SWALLOW'S TAIL FURNITURE Il marchio Swallow's Tail Furniture è stato creato e sviluppato da due diplomati dell'Accademia di Belle Arti di Wroclaw: Magdalena Hubka e Piotr Grzybowski. Progettano mobili dal 1999, ma hanno deciso di lanciare Swallow's Tail Furniture nel 2014. I loro progetti di mobili sono veri e propri capolavori, tutti concepiti con un forte concetto e passione, sviluppati con una grande attenzione ai dettagli e all'impegno di un intero team di


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! A WOODEN STARGATE

Una suggestiva fantasia di sedie.

At the Academy of Fine Arts in Warsaw, Natural Born is present, with the creative approach of Tomek Rygalik (lead designer of Studio Rygalik) characterized by sustainable design with renewable materials. The final installation focuses on a single American red oak chair, which explores the design, development and consumption of everyday goods. The American Hardwood Export Council (AHEC) has collaborated with Tomek Rygalik of Studio Rygalik and with the Polish firm Swallow's Tail Furniture, to develop a chair - one of the oldest and most functional products we use every day. Tomek Rygalik started his conceptual work from scratch exploring the material and its potential - not only in terms of aesthetics, but also in terms of functionality. The Natural Born project focuses on understanding the material, becoming the focus of both design and concept. The Natural Born chair aims to present a new way of thinking about design. This is the abandonment of a design that is too complicated, which is o!en not linked to the final function of the product.

designer , costruttori ed esperti di tecnologia. Il processo di sviluppo si riferisce ai valori di base del design, tra cui naturalezza, autenticità e vicinanza. Le loro collezioni di mobili sono realizzate con specie di legno nobile, con funzionalità e qualità integrate nel processo di costruzione.

IL DIPARTIMENTO DI DESIGN DELL'ACCADEMIA DI BELLE ARTI Il Dipartimento di Design dell'Accademia di Belle Arti di Varsavia offre lezioni agli studenti dal 1977. Il programma riflette l'approccio globale alla progettazione combinando design del

prodotto, comunicazione visiva, spazio e design della moda con informazioni di mercato, tecnologie, scienze sociali, arte e cultura. Il design, che è presente in tutte le aree della vita di tutti i giorni, riguarda non solo prodotti e grafica industriale, ma anche servizi ed esperienze. Il design è un processo che porta alla creazione di nuove soluzioni che riflettono i valori essenziali degli utenti, sia a livello funzionale che estetico, ma anche negli aspetti emotivi. Agli studenti viene insegnato questo processo per identificare in modo efficace le esigenze degli utenti e creare soluzioni che rispondano a problemi reali, pur dimostrando rispetto per l'ambiente.

Tavole di quercia rossa americana.

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ARTE E PROGETTO

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AMERICAN HARDWOOD EXPORT COUNCIL

At a time of excessive consumption, designer Tomek Rygalik talks about the urgent need to design in a sustainable way. He saw enormous potential in American red oak, dictated by some factors, such as the place where it grew; a place of origin of the trees can change color and grain, or how the wood is finished. "The simple but different characteristics of the American red oak boards have been a source of inspiration for me. Instead of trying and then imposing an imaginary form, I thought of the shortest way to transform the material directly from the forest, that is its place of origin , to the finished product. The basic pieces of wood in the form of simple boards create a truly functional solution. I wanted the design of the chair to not require much energy and hours of work. The Natural Born chair is a simple, resistant, comfortable piece of furniture. completely natural with a very low carbon footprint" - explains Tomek Rygalik. Magdalena Hubka of Swallow's Tail Furniture also pointed out that the real value comes from the material used, which can attract ever more tired consumers of the repetitive materials they have seen to date. American Hardwood Export Council AHEC is the main international association of American hardwood producers, which for over 30 years has been at the forefront of the international promotion of hardwood, successfully building a distinctive and creative brand for American hardwo-

Al lavoro nello stabilimento Swallowtail.

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ods. Recognizing the key role that design plays in the innovative use of hardwood, AHEC helps the American hardwood industry to develop new opportunities by building a relationship with the global design community. In Europe AHEC is renowned for its ambitious collaborations with international architects and designers to explore the potential of American hardwoods and inspire greater use of these sustainable materials. Tomek Rygalik Tomek Rygalik is the lead designer of Studio Rygalik that deals with architecture and products for international companies and brands, including Cappellini, Profim, Moroso, Noti, Ghidini, Comforty, Paged, Siemens, Heineken or Ikea; founder and creative director of the TRE Product brand of furniture and accessories; co-creator of the SOBOLE creative campus and educator with extensive experience thanks to his research doctorate in industrial design, and held a design course at the Design Department of the Academy of Fine Arts in Warsaw. His work focuses on the involvement of nature with new typologies, longevity and simplicity that aim to raise the quality of daily life responsibly. Studio Rygalik The studio founded by Tomek Rygalik in 2006 implements comprehensive projects of various types. The spectrum of activities


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is very wide - from product design, development and implementation to site-specific implementations, design & build and the production of limited series as well as experimental facilities, comprehensive culinary experiences and workshops exploring the relationship between design and food. In addition to cooperation with industry, which is the main basis of activity, Studio Rygalik o!en engages in projects implemented for cultural institutions that allow for experimental activities. Among the works carried out by Studio Rygalik are projects for brands such as Absolut, Artek, Cappellini, Comforty, Dupont/Corian, Ghidini, Heal's, Heineken, Ideal Standard, IKEA, Moroso, Noti, Paged, Pfleiderer, Profim, Siemens, for institutions such as BOZAR in Brussels, POLIN Museum, Grand Theater - National Opera and furniture dedicated to the Polish European Union Presidency. In recent years, the Studio's work has been seen in Berlin, Dresden, Frankfurt, Lodz, London, Milan, Munich, New York, Tokyo, Poznan, Paris, Warsaw, Valencia and Vienna. They were also published in the international press: Icon, Interni, Wallpaper, Experimenta, Blueprint, New York Times, Financial Times and Forbes. Swallow’s Tail Furniture The Swallow’s Tail Furniture brand has been created and developed by two graduates of the Wroclaw Academy of Fine Arts: Magdalena Hubka and Piotr Grzybowski.

dicembre 2019

They have been designing furniture since 1999, but they decided to launch Swallow’s Tail Furniture in 2014. Their furniture designs are real masterpieces – all conceived with a strong concept and passion, developed with a great a#ention to detail and commitment of an entire team of designers, builders and technology experts. The development process refers to the basic values of design, including naturalness, authenticity, and proximity. Their furniture collections are made from noble wood species, with functionality and quality built into the construction process. The Department of Design of the Academy of Fine Arts The Department of Design of the Academy of Fine Arts in Warsaw has been offering tuition to students since 1977. The syllabus reflects the comprehensive approach to design by combining product design, visual communication, space and fashion design with market intelligence, technologies, social sciences, arts and culture. Design, which is present in all areas of everyday life, concerns not only industrial products and graphics, but also services and experiences. Design is a process which leads to creating new solutions that reflect the essential values of users, both on functional and aesthetical levels, but also in the emotional aspects. Students are taught this process to effectively identify user needs and build solutions that respond to real problems, while showing respect for the environment.

Le differenti finiture.

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ARTE E PROGETTO

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METSÄ WOOD ! www.metsawood.com

redazione@webandmagazine.com

VITA SOSTENIBILE A VERKSBYEN PAVIMENTI E STRUTTURE CON KERTO LVL.

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L’installazione dei soffitti.


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! L'intera area di Verksbyen in Norvegia presenta il futuro della vita sostenibile e il Kerto® LVL (legname laminato impiallacciato) di Metsä Wood fa parte della storia. Gli elementi prefabbricati che incorporano LVL sono utilizzati nella costruzione di un blocco di condomini ecologici. Il nuovo quartiere verde di Fredrikstad, Verksbyen, diventerà la casa di 5mila persone entro i prossimi dieci anni. Mira ad essere il progetto abitativo più innovativo della Norvegia. A lungo termine, lo sviluppatore, Arca Nova Bolig, ha piani ambiziosi per cambiare il mercato immobiliare allo stesso modo in cui Tesla ha trasformato l'industria automobilistica. Tutti credono fermamente nella crescente domanda di edilizia sostenibile, che è la spina dorsale del concetto di Future Living di Arca Nova. "Siamo riusciti a ridurre le emissioni di CO2 in vari modi. Le case sono costruite con elementi in legno secondo lo standard della casa passiva e l'elettricità è prodotta con energia solare e riscaldamento con energia solare termica. La tecnologia Smart House con controllo vocale aggiunge un tocco in più a tutto questo. Di conseguenza, gli abitanti non solo vivranno in modo sostenibile, ma godranno anche di costi di vita ridotti”, afferma Ruben D. Hansen, CEO di Arca Nova Bolig, parte del Gruppo Arca Nova. Metsä Wood è un partner importante nel progetto in quanto il costruttore Arca Nova Bolig utilizza i prodotti Kerto® LVL. Il costruttore ha anche avuto l'aiuto di Metsä Wood per lo sviluppo del proprio concetto di costruzione per la realizzazione di alti condomini in legno. Arca Nova Bolig sta costruendo un totale di cinque edifici di appartamenti a cinque piani che incorporano pannelli Q e travi a S in Kerto® LV nelle pareti e negli elementi del pavimento. Gli edifici sono situati nell'area di Capjon Park a Verksbyen, vicino a un bellissimo lago chiamato Sorgenfridammen.

rante la costruzione", afferma Hansen. Grazie agli elementi prefabbricati, Arca Nova Entreprenør sta costruendo rapidamente nel Parco Capjon: un piano alla settimana. Sono solo cinque settimane per un edificio. Gli elementi murali per il primo edificio sono stati prodotti da Punkaharjun Puutaito in Finlandia, e gli elementi del pavimento sono stati prodotti da una società finlandese, VVR Wood. Per i prossimi edifici, Arca Nova Entreprenør realizzerà parte della produzione di elementi nella propria fabbrica in Estonia.

TELAIO CON ELEMENTI LVL PREFABBRICATI Nei primi tre piani, la struttura portante è costituita da elementi a parete, realizzati con pannelli Q in Kerto® LVL da 67 mm di spessore. Inoltre, le travi a S Kerto® LVL sono state incollate e avvitate all'esterno degli elementi per irrigidire e stabilizzare la costruzione. Le travi a S vengono utilizzate anche per l'installazione di uno strato isolante. Nei due piani superiori è presente una tradizionale struttura in legno rinforzata con piastre CLT per sostenere i carichi. "Abbiamo una struttura rigida, ma elegante e sottile, che trasferisce il vento forte, la neve e i carichi sismici alle fondamenta in cemento", sottolinea Hansen. Il piano intermedio è costituito da elementi, che formano una piastra rigida per trasferire i carichi alle pareti terminali e alle pareti tra gli appartamenti. Ogni elemento è costituito da pannelli Q Kerto® LVL nella parte superiore e travi a S Kerto® LVL come nervature e flangia inferiore. La struttura unica consente piani fino a nove metri di luce.

TEMPI RAPIDI PER LA COSTRUZIONE Il primo edificio a più piani sarà terminato entro la fine di quest'anno e il resto entro la fine del 2020. È facile capire perché Arca Nova Bolig e Metsä Wood sono partner fantastici. Hansen evidenzia la leggerezza e la capacità di carico dei prodotti Kerto® LVL. Costruire con legno proveniente da fonti sostenibili è anche un modo ecologico e sostenibile per costruire ora e in futuro. “Costruendo con elementi prefabbricati utilizzando i prodotti Kerto® LVL, riduciamo sostanzialmente i tempi di costruzione e le emissioni di CO2 rispetto al modo tradizionale di costruire con acciaio e cemento. Inoltre, l'accuratezza dimensionale di Kerto LVL è un vantaggio, poiché i materiali non si riducono du-

La posa dei soffitti.

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ARTE E PROGETTO

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METSÄ WOOD ! www.metsawood.com MATERIALI ALTAMENTE RESISTENTI AL FUOCO I condomini a più piani sono costruiti secondo rigide norme antincendio. L'edificio ha un sistema di irrigazione installato. Le pareti esterne sono costruite come pareti R90 e gli elementi del pavimento intermedio sono costruiti come pavimenti REI60. Parte del concetto di fuoco è l'uso massiccio di Kerto® LVL, che ha una resistenza al fuoco di 60 minuti, che è combinato con pannelli di gesso per fornire uno strato di protezione antincendio nei pavimenti.

COOPERAZIONE A LUNGO TERMINE Il progetto.

CONNESSIONI FORTI Varie piastre e parti in acciaio, bulloni, viti e aste incollate vengono utilizzate insieme agli elementi del pavimento e della parete per creare una struttura rigida, stabile e massiccia. Gli elementi a parete di questi edifici a più piani sono collegati con bulloni a piastre in acciaio sul fondo e le travi sono assemblate tra gli elementi con forti angoli in acciaio. Il telaio è collegato agli elementi del pavimento con parti in acciaio adiacenti e bulloni massicci.

Suggestivi rendering del progetto.

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Hansen parla di Metsä Wood in modo positivo. Arca Nova ha voluto sviluppare il proprio concetto di costruzione per costruire alti edifici in legno ed è rimasto colpito dal sistema Kerto-Ripa® design di Metsä Wood. "Hanno supportato il nostro apprendimento con il loro aiuto e le loro conoscenze. È stato bello visitare la fabbrica di Metsä Wood e vedere edifici vetrina in Finlandia. La nostra collaborazione è stata vitale per il nostro successo nel creare un nuovo sistema di progettazione per il mercato immobiliare norvegese", afferma Hansen .


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! SUSTAINABLE LIVING IN VERKSBYEN FLOORS AND STRUCTURE USING KERTO LVL The whole Verksbyen area in Norway presents the future of sustainable living – and Metsä Wood’s Kerto® LVL (laminated veneer lumber) is part of the story. Prefabricated elements incorporating LVL are used in the construction of a block of ecological apartment buildings. Fredrikstad’s new green neighbourhood, Verksbyen, will become home for 5,000 people within the next 10 years. It aims to be Norway’s most innovative housing project. In the long run, the developer, Arca Nova Bolig, has ambitious plans to change the housing market in the same way as Tesla has transformed the car industry. It is a lot said, but they strongly believe in growing demand for sustainable building, which is the backbone of Arca Nova’s Future Living concept. “We have managed to reduce CO2 emissions in a variety of ways. The houses are built with timber elements according to the passive house standard, and electricity is produced with solar energy and heating with solar thermal energy. Smart house technology with voice control adds an extra touch to all of this. As a result, the inhabitants will not only live sustainably, but enjoy reduced living costs too,” says Ruben D. Hansen, CEO of Arca Nova Bolig, part of the Arca Nova Group. Metsä Wood is an important partner in the project as the constructor Arca Nova Bolig uses Kerto® LVL products. The constructor also had help from Metsä Wood for developing its own construction concept to build tall timber apartment buildings. Arca Nova Bolig is building a total of five five-storey apartment buildings incorporating Kerto® LVL Q-panels and S-beams in the wall and floor elements. The buildings are situated in the Capjon Park area in Verksbyen, close to a beautiful lake called Sorgenfridammen. The first multi-storey building will be finished by the end of this year, and the rest by the end of 2020. It is easy to understand why Arca Nova Bolig and Metsä Wood make such great partners. Hansen highlights the lightness and load bearing capacity of the Kerto® LVL products. Building with sustainably sourced wood is also an environmentally friendly and sustainable way to build now and in the future. “Constructing with prefabricated elements using Kerto® LVL products, we reduce both building time and CO2 emissions quite substantially compared to the traditional way of building with steel and concrete. Also, the dimensional accuracy of Kerto LVL is a benefit, as the materials do not shrink during construction,” says Hansen. Thanks to the prefabricated elements, Arca Nova Entreprenør is building at a fast pace in Capjon Park: one floor a week. That is just five weeks for a building.

The wall elements for the first building were produced by Punkaharjun Puutaito in Finland, and the floor elements have been produced by a Finnish company, VVR Wood. For the next buildings, Arca Nova Entreprenør will carry out part of the element production at its own factory in Estonia. Frame with prefabricated LVL elements - In the first three floors, the load bearing structure consists of wall elements, which are made with 67 mm thick Kerto® LVL Q-panels. In addition, Kerto® LVL Sbeams have been glued and screwed on the outside of the elements to stiffen and stabilize the construction. The S-beams are also used for installing an insulation layer. In the two top floors, there is a traditional timber frame construction reinforced with CLT plates to take up the loads. “We have a stiff, yet elegant and slim structure, which transfers the heavy wind, snow and seismic loads to the foundation made of concrete,” points out Hansen. The intermediate floor consists of elements, which form a stiff plate to transfer the loads to the end walls and the walls in between the apartments. Each element consists of Kerto® LVL Q-panels on the top and Kerto® LVL S-beams as ribs and bo"om flange. The unique structure allows floors of up to 9 metres in open span. Strong connections - Various steel plates and parts, bolts, screws and glued-in rods are used together with the floor and wall elements to create a stiff, stable and massive construction. The wall elements of these multi-storey buildings are connected with bolts to steel plates on the bo"om, and the beams are assembled in between the elements with strong steel angles. The frame is connected to the floor elements with adjacent steel parts and massive bolts. Highly fire-resistant materials - The multi-storey apartment buildings are built according to strict fire-safety regulations. The building has a sprinkler system installed. The exterior walls are constructed as R90 walls, and the intermediate floor elements are constructed as REI60 floors. Part of the fire concept is the massive use of Kerto® LVL, which has 60 minutes fire resistance, which is combined with gypsum boards to provide fire protection layer in the floors. Long-term cooperation - Hansen talks about Metsä Wood in a positive way. Arca Nova wanted to develop its own construction concept to build tall timber apartment buildings and was impressed with Metsä Wood's Kerto-Ripa®design system. "They have supported our learning with their help and knowledge. It was great to visit Metsä Wood's mill and see showcase buildings in Finland. Our cooperation has been vital for our success to create a new design system for the Norwegian housing market," says Hansen.

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TECNOLOGIE

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WEINIG GROUP ! www.weinig.com

redazione@webandmagazine.com di Pietro Ferrari

POTENZA E PRECISIONE L’IMPIEGO DELLA TECNOLOGIA DI SCANSIONE PERMETTE DI INCREMENTARE NOTEVOLMENTE LA RESA DEL LEGNO. CON LA SERIE COMBISCAN SENSE, WEINIG RISPONDE ALLE PIU ELEVATE RICHIESTE DI POTENZA. ! CombiScan Sense e uno scanner per il riconoscimento dei difetti del legno sui 4 lati. Rispetto alla generazione che ha rimpiazzato, la sensoristica e stata ulteriormente ottimizzata e la precisione di riconoscimento migliorata. Tra le novita vi sono il compatto modulo a infrarossi low power e le videocamere laser e a colori. Lo scanner e dotato di un puntatore laser per il riconoscimento della direzione delle fibre. Esso consente inoltre il riconoscimento con tecnologia “Dual Scatter” e il riconoscimento su 2 lati delle crepe in diagonale. Roughness+ permette di riconoscere eventuali punti non piallati. È inoltre disponibile il modulo Random Width per le larghezze variabili. Concepito come sistema modulare, il CombiScan Sense con l’aggiunta di sensori puo essere adattato alle sempre nuove esigenze. La redditivita dell’intero processo si decide a partire dalla fase di troncatura. CombiScan Evo R 200 assicura la massima ottimizzazione. Con il CombiScan Evo R 200, Weinig mette a disposizione il consolidato scanner per l’ottimizzazione della troncatura in 2D. Nell’ottimizzazione in 2D, quelli che saranno i successivi prodotti da taglio vengono presi in considerazione gia in fase di ottimizzazione, in modo da accrescere nettamente il valore e la resa dell’intero processo. La tecnologia Dual Scatter consente il riconoscimento ottimale dei difetti con la massima qualita e con una scansione il piu breve possibile. Un ulteriore vantaggio dello scanner e rappresentato dal posizionamento automatico delle videocamere. L’interfaccia utente migliorata rende l’uso del CombiScan Evo R 200 ancora piu comodo, rende piu rapida la regolazione e amplia le opzioni per la raccolta di statistiche e dati. Con l’aggiunta di sensori, lo scanner puo essere adattato in qualsiasi momento alle sempre nuove esigenze.

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!"POWER AND PRECISION The CombiScan Sense is a scanner that provides 4-sided wood defect detection. Com pared to the generation that it is replacing, the sensor technology has been optimized even further and the detection accuracy has been further improved. The space saving low power X-ray module and the laser and color cameras are new features. The scanner is equipped with a dot laser that detects the fiber orientation. In addition, it allows detection using Dual Sca!er technology, as well as 2-sided detection of oblique cracks. Roughness+can be used to detect unplaned areas. Furthermore, a random width module is available. Designed as a modular system, the CombiScan Sense can be upgraded to meet growing needs through the addition of sensors. The profitability of the entire process is decided during the ripping process. The CombiScan Evo R 200 ensures maximum optimization. The CombiScan Evo R 200 is Weinig’s tried and trusted scanner for 2D ripping optimization during the ripping process. In 2D optimization, the later crosscut products are already taken into account as part of the optimization, meaning that the value and yield of the overall process is significantly increased. Dualsca!er technology allows optimal defect detection with the highest level of quality and extremely short scanning times. Another great feature of the scanner is the automatic camera positioning. The improved user interface makes the CombiScan Evo R 200 easier to handle, plus it speeds up configuration and expands the options for collecting statistics and data. By adding more sensors, the scanner can be upgraded to meet growing needs at any time.







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TECNOLOGIE

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SCM ! www.scmgroup.com

redazione@webandmagazine.com di Pietro Ferrari

LA FALEGNAMERIA AI MASSIMI LIVELLI

LE NOVITÀ PIÙ RECENTI PROPOSTE AL FALEGNAME DA SCM GROUP. Il modello class px350i.

! Sono molte le novità che la sezione Macchine per falegnameria di SCM ha presentato alla scorsa Ligna di Hannover 2019. A completamento della gamma a doppia inclinazione, nell’ambito delle seghe circolari, è stata presentata class si x, macchina di livello medio alto, che si colloca subito prima della storica L’invincibile, ma con un costo minore. Il diametro lama massimo utilizzabile (senza incisore) è di 550 millimetri, mentre con incisore si arriva ad un massimo di 450 millimetri. Il nuovo gruppo incisore (opzionale) avrà in dotazione l’incisore espandibile. A migliorare l’ergonomia di questo modello si aggiunge un co-

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modo vano portalame, posto sotto il carro scorrevole, integrato nella macchina stessa. Conclude l’elenco dei punti di forza, il sistema esclusivo SCM di autotensionamento della cinghia che garantisce una maggiore performance e longevità. Tra le macchine completamente automatiche la prima novità riguarda la tecnologia seghe circolari: si tratta della class px 350i, nuova sega circolare a carro mobile con lama inclinabile fino a 46°. Questa sega, che può ospitare lame fino a 350 mm (fino a 300 mm utilizzando la funzione incisore), permette di lavorare in


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La battuta superiore a bordo di class px350i.

massima sicurezza e con ingombri ridotti, grazie alla sua particolare struttura e metodologia di lavorazione che prevede un pressore a garanzia della perfetta tenuta del pannello, proteggendo al tempo stesso l'operatore. Il controllo "Ready" posizionato sul pensile, garantisce la movimentazione motorizzata e programmata dell'inclinazione lama e della battuta posteriore che è motorizzata e programmabile, assicurando un posizionamento rapido e preciso e riducendo il movimento dell'operatore. Un’altra novità tra le macchine automatiche è startech cn plus, la forafresatrice più economica del gruppo SCM e la migliore, per rapporto qualità/prezzo, nella categoria entry level. La macchina è completamente automatica e a pannello passante, con una elevata velocità di esecuzione, grande potenza

dell’elettromandrino della testa a forare e senza nessun bisogno dell’operatore per completare la lavorazione. Il PC a bordo macchina è equipaggiato con il software SCM Maestro per garantire una maggiore comunicabilità tra macchina e progetti. Inoltre, l’accostatore del pannello è automatico, a garanzia di una reale e totale automaticità della forafresatrice. Rimanendo sempre nell’ambito delle foratrici automatiche, un’altra novità è startech cn v: un modello completamente automatico che si distingue per prezzo concorrenziale associato a una buona produttività. La testa a forare a 11 mandrini più lama per scanalatura schienale, lavora in accoppiata con una presa pannello a pinza e lettore di bar code, per rendere il lavoro veloce ed efficace, senza interruzioni.

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TECNOLOGIE

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SCM ! www.scmgroup.com

Tra le bordatrici, da qualche anno astro nascente nella sezione macchine per falegnameria di SCM, l’ultima novità è rappresentata da minimax me 40: stesso ingombro dei modelli esistenti, ma basamento completamente riprogettato che permette di alloggiare il gruppo arrotondatore, per garantire una finitura di livello superiore e in grado di lavorare anche il bordo in legno massello; tutto questo riassunto nel prezzo più concorrenziale di mercato. Infine la nuova gamma di rusticatrici formula str 32 e str 62, tipologia di macchina che rappresenta una novità assoluta nel catalogo SCM. La struttura robusta, il sollevamento gruppi su 4 colonne, il doppio gruppo operatore che permette di ottenere

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la finitura desiderata in un unico passaggio, rendono questi modelli di rusticatrice un“must” nella falegnameria di ogni artigiano, in linea con la tendenza crescente da parte del mercato a svolgere lavorazioni di questo tipo. La gamma è disponibile sia nella versione per rusticatura, sia nella versione con spazzole abrasive per levigare, dotata di inverter per regolazione velocità sulle spazzole. L’usabilità e l’efficacia di questi modelli sono garantite dal tappeto in gomma ad alta aderenza, dalle cappe di aspirazione di grande diametro per una aspirazione efficace, dalla regolazione rapida dei gruppi pressori e dal sollevamento con volantini frontali.


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La lama inclinata in azione.

! JOINERY AT THE TOP SCM’s joinery machinery department presented many new developments at LIGNA 2019. To complete the double tilting range of circular saws, SCM presented the class si x. A mid to high range machine, it slots in the range just before the legendary L’invincibile, but boasts a more affordable price. The maximum blade diameter that can be used (without scoring blade) is 550 mm, whilst with the scoring blade the maximum is 450 mm. The new scoring saw unit (optional) is fi"ed with an expandable scoring saw. The machine ergonomics are further improved with a useful blade holder compartment, under the sliding carriage, integrated in the machine. The machine’s features are rounded off with SCM’s exclusive self-tensioning system for the belt, which guarantees greater performance and a longer life. The latest developments for completely automatic machines can be found in the circular saw technology: the class px 350i, a new circular saw with a mobile carriage and a blade that can be tilted up to 46°. The saw houses blades up to 350 mm (300 mm when using the scoring saw function). Operators can work in utmost safety and in limited spaces, thanks to the unique structure and machining process, which includes a presser to ensure that the panel is clamped perfectly, as well as protecting the operator at the same time. The “Ready” control on the suspended wall unit, guarantees the motor-driven and programmed movement of the blade tilting and of the rear stop, ensuring a fast and precise positioning and reducing the movement of the operator. Another new development found in the automatic machines is the startech cn plus, SCM’s most affordable drilling and routing machine and the machine with the best quality/price

ratio in the entry-level category. The machine is completely automatic and through panel, with a fast execution speed, considerable power in the drilling head electrospindle and it does not require the operator to complete the machining. The machine PC includes the SCM Maestro so#ware, which guarantees a higher level of communication between machine and projects. The panel aligner is automatic, guaranteeing a true and comprehensive automation of the drilling and routing machine. Remaining with the automatic drilling machines, we find another new development with the startech cn v: a completely automatic machine that stands out for its competitive price married with a good level of productivity. The 11 spindle + grooving cut blade drilling head, operates with a panel clamp and barcode reader, to render the work fast and effective, without interruptions or jams. Changing technologies let’s take a look at edgebanders, which in recent years have been the rising stars of SCM’s joinery machines. This year SCM presents the new version of the famous minimax me 40. Taking up the same amount of space, the base has been completely redesigned to house the corner rounding unit, thus guaranteeing a higher level of finish and the possibility of machining solid wood edges. All the above wrapped up in the most competitive price on the market. Furthermore the new range of formula str 32 and str 62 brushing machines is another important new entry. The sturdy structure, the unit li#ing on 4 columns and the double machining unit that allows users to achieve the desired finish in a single passage, render this brushing machine a must in the woodworking workshop of any artisan who wants to stay abreast of the latest trends and perform these types of machining operations. The machine is available in the rustication version and in the version with abrasive brushes for sanding, along with inverter, to adjust the speed of the brushes. The ease of use and effectiveness of this machine are guaranteed with the high grip rubber mat, the efficient extraction provided by the large-diameter extractor hoods, the quick adjustment of the presser units and the li#ing with front handwheels.

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TECNOLOGIE

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euroTECH ! www.eurotech.com

redazione@webandmagazine.com di Pietro Ferrari

LA VENTOSA PORTATILE "NEMO": UNA RIVOLUZIONE PER IL SUO MERCATO UN’ASPIRAZIONE PARTICOLARMENTE POTENTE CHE FUNZIONA ANCHE SU SUPERFICI RUVIDE, STRUTTURATE E UMIDE. ! euroTECH implementa soluzioni di movimentazione e trasporto standardizzate e personalizzate nel campo della tecnologia del vuoto. La ventosa portatile a batteria "Nemo" è un altro prodotto pionieristico nel portafoglio di euroTECH. Il dispositivo di aspirazione "Nemo" mobile, elettrico e portatile può essere collegato a quasi tutte le superfici. Raggiunge una forza di tenuta fino a 170 chilogrammi, consentendo di spostare e posizionare in modo sicuro il materiale. Il vacuometro installato con un'area rossa/verde viene utilizzato per il monitoraggio. Una pompa per vuoto integrata nell'impugnatura crea la pressione negativa richiesta. Quando la pompa raggiunge la pressione negativa sicura, viene spenta. Se il vuoto nel dispositivo di aspirazione diminuisce, la pompa si riaccende automaticamente. La ventosa portatile "Nemo" è un sistema pionieristico per il sollevamento e il tra-

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sporto di oggetti piatti. Può sollevare praticamente tutte le superfici, da quelle lisce a quelle strutturate, ed è lo strumento perfetto per un'ampia varietà di professioni. Dalle costruzioni al magazzino, dal service alla fabbrica: ovunque il sollevamento pesante sia all'ordine del giorno, questo potente strumento minimizza il rischio di danneggiare materiali costosi, massimizza la produttività e riduce il carico di lavoro fisico coinvolto. euroTECH offre soluzioni di movimentazione e trasporto nel campo della tecnologia del vuoto. La società sviluppa sistemi e componenti per vuoto specifici del cliente per attività di movimentazione automatizzata. Grazie al sistema di costruzione modulare euroTECH, i componenti possono essere regolati in modo flessibile per soddisfare le esigenze dei singoli clienti e le parti di ricambio possono essere installate in modo rapido e conveniente.


! THE ‘NEMO’ HANDHELD SUCKER: A REVOLUTION ON THE MARKET FOR HANDHELD SUCKERS The mobile, electric, handheld ‘Nemo’ vacuum device can a!ach itself to almost all surfaces. It achieves a holding force of up to 170 kg, allowing to move and securely place down the material. The installed vacuum meter with a red/green area is used for monitoring. A vacuum pump integrated into the handle creates the required negative pressure. This features an economy circuit. Once the pump reaches the safe negative pressure, it is switched off. If the vacuum in the suction device drops, the pump automatically switches on again. The ‘Nemo’ handheld sucker is a pioneering system for li#ing and transporting flat items. It can li# virtually all surfaces, from smooth to structured, and is the perfect tool for a wide variety of profession. From construction to warehousing, from service to the factory: wherever heavy li#ing is the order of the day, this powerful tool minimises the risk of damaging expensive material, maximises productivity and reduces the physical workload involved. euroTECH offers handling and transport solutions in the field of vacuum technology. The company develops customer-specific vacuum systems and components for automated handling tasks. Thanks to the euroTECH modular construction system, the components can be flexibly adjusted to meet individual customer requirements and spare parts can be installed in a quick and cost-saving manner.


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EVENTI

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PANGUANETA ! www.panguaneta.com

redazione@webandmagazine.com di Pietro Ferrari

LA SOSTENIBILITÀ AI VERTICI PIOPPICOLTURA E SERVIZI NATURALI PER RISPONDERE ALLA CRISI CLIMATICA: PANGUANETA E CAMPIONE DI SOSTENIBILITA .

! Conservazione della biodiversita, stoccaggio della CO2, riduzione dell’erosione del suolo e valorizzazione turistico-ricreativa e paesaggistica: per la prima volta, il benessere prodotto dalla pioppicoltura sostenibile lungo alcune aree golenali del Po e lungo il fiume Oglio e stato misurato scientificamente secondo la procedura di certificazione internazionale del Forest Stewardship Council® (FSC®). Alberi e piantagioni come migliori alleati per combattere gli impatti negativi del climate change: arriva dall’Italia un contributo positivo per rispondere all’emergenza climatica con la certificazione dei servizi naturali di 352 ettari di pioppeto nelle province di Mantova e Parma, a poche settimane di distanza dal Climate Action Summit dell’ONU, la conferenza mondiale organizzata a New York per discutere nuovi percorsi e azioni pratiche. Panguaneta s.p.a. diventa così la prima grande realta del settore ad aver ottenuto con la sua Azienda Agricola Rosa Anna e Rosa Luigia s.s. la verifica degli impatti di gestione su quattro importanti fattori come conservazione della biodiversita, stoccaggio della CO2, riduzione dell’erosione del suolo e miglioramento del paesaggio. L’azienda mantovana, che nel 2020 festeggera i 60 anni dalla fondazione, ha una lunga storia di sostenibilita alle spalle: dalla filiera a km 0 alla certificazione dei prodotti e dei processi secondo riconosciuti standard interna-

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zionali, dalla limitazione nell’uso di fitofarmaci all’uso degli scarti di lavorazione per la produzione di energia, Panguaneta ha recentemente stretto un accordo con il Parco Regionale Oglio Sud per la gestione di 20 ha di boschi nelle aree golenali distribuite nella confluenza tra i fiumi Oglio e Po. L’accordo di gestione e stato sottoscritto per rispondere ai requisiti dello standard di gestione forestale sostenibile FSC®, che richiede ai pioppicoltori di riservare almeno il dieci per cento della superficie gestita ad aree naturali e programmi di conservazione della biodiversita.


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I SERVIZI NATURALI VERIFICATI Il pioppeto certificato FSC® ha ottenuto la certificazione dei servizi ambientali secondo un metodo promosso da FSC®, organizzazione internazionale non governativa, indipendente e senza scopo di lucro, nata nel 1993 per promuovere la gestione responsabile di foreste e piantagioni. Grazie al supporto tecnico di Etifor, spin-off dell’Universita di Padova, Panguaneta ha potuto calcolare scientificamente gli impatti positivi della gestione responsabile dei propri pioppeti, con numeri da primato: 37 gli ettari dedicati alla conservazione della biodiversita, pari a quasi 61 campi da calcio; 1.866 tonnellate di CO2 stoccate, equivalenti alle emissioni annuali di 145 famiglie italiane; 123 tonnellate di suolo sottratto all’erosione, un peso equiparabile a quello di 45 elefanti africani; 352 ettari di aree valorizzate per scopi turistico-ricreativi e paesaggistici. Panguaneta e stata la prima grande azienda di trasformazione del pioppo a verificare i benefici della gestione responsabile delle sue attivita e la seconda realta in Italia a ottenere questa verifica. "Siamo orgogliosi di questo progetto e di aver gettato le basi per le imprese per un nuovo modo di intendere l'impegno per il pianeta – afferma Miriam Tenca, AD Panguaneta – una sostenibilita di impresa, attenta al futuro, alle persone, al territorio, alle tecnologie e aperta a nuove forme di collaborazione con partner strategici come Etifor e FSC. La sfida e di lavorare in sinergia e aprire il proprio business a scelte e investimenti di qualita e rispettosi dell'ambiente".

rende vitali per la salvaguardia delle foreste naturali, che altrimenti sarebbero sottoposte a una pressione maggiore. Piantagioni gestite con principi di sostenibilita possono inoltre dare un contributo decisivo nello stoccaggio del carbonio e nella conservazione della biodiversita, fornendo vantaggi reali alle comunita del territorio. L’importante traguardo raggiunto in questi giorni da Panguaneta, il primo di questo tipo nel settore, si allinea cosi anche agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (Sustainable Development Goals, SDGs), 17 punti di azione inseriti all’interno dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile dell’ONU: in particolare, la verifica dei servizi naturali delle aree verdi di Panguaneta risponde agli obiettivi 12 (produzione e consumo responsabili), 13 (lotta contro la crisi climatica), 15 (vita sulla Terra) e 17 (partnership per gli obiettivi).

PIOPPICOLTURA E SVILUPPO SOSTENIBILI Le piantagioni forestali - come i pioppeti in Italia – sono formazioni forestali artificiali e rappresentano solo il 7% delle foreste mondiali; tuttavia, circa un terzo dei prodotti in legno e carta utilizzati ogni giorno proviene da piantagioni: un fattore che le ! FIRST IN THE SECTOR Panguaneta s.p.a. becomes the first major company in the sector to have obtained with its Rosa Anna and Rosa Luigia s.s. verification of management impacts on four important factors such as biodiversity conservation, CO2 storage, soil erosion reduction and landscape improvement. The Mantua company, which will celebrate its 60th anniversary in 2020, has a long history of sustainability behind it: from the 0 km supply chain to the certification of products and processes according to recognized

international standards, from the limitation of the use of pesticides to the use of processing waste for energy production, Panguaneta has recently signed an agreement with the Oglio Sud Regional Park for the management of 20 hectares of wooded areas distributed in the confluence of the Oglio and Po rivers. The management agreement is it was signed to meet the requirements of the FSC® sustainable forest management standard, which requires poplar growers to reserve at least 10% of the managed area for natural areas and biodiversity conservation programs.

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FORESTA

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GRUPPO EGGER ! www.egger.com

redazione@webandmagazine.com di Pietro Ferrari

PROMUOVERE LA SILVICOLTURA SOSTENIBILE

IL GRUPPO EGGER RICEVE IL CERTIFICATO ISO 38200.

! Egger implementa un nuovo standard valido a livello globale per la trasmissione di informazioni lungo la catena di approvvigionamento del legno e dei prodotti a base di legno. La ISO 38200 fornisce uno standard valido a livello globale, riconosciuto a livello internazionale per la catena di prodotti in legno e prodotti a base di legno. Regola la trasmissione di informazioni lungo la catena di approvvigionamento: dalla registrazione alla consegna al cliente finale. Come uno dei primi produttori di materiali a base di legno in tutto il mondo, il gruppo Egger soddisfa gli elevati requisiti del nuovo standard. Il gruppo Egger è noto come promotore e catalizzatore diretto della silvicoltura sostenibile e della gestione responsabile delle risorse. Gli appalti sostenibili sono una cosa ovvia per Egger, compresa la conformità alle leggi nazionali ed europee, come il Regolamento UE sul legname (EUTR). Al fine di essere all'altezza delle sue responsabilità e del ruolo di pioniere, Egger ha ora ampliato il suo sistema di due diligence (DDS) per includere gli standard della nuova ISO 38200.

ISO 38200: TRASPARENZA DAL PUNTO DI ACCESSO AL CLIENTE FINALE Con la ISO 38200, l'Organizzazione internazionale per la standardizzazione (ISO) ha creato un altro standard fondamentale riconosciuto a livello internazionale e valido a livello globale. Regola il trasferimento di informazioni lungo l'intera catena di prodotti in legno e prodotti a base di legno. La tracciabilità del legno o dei prodotti a base di legno è resa più trasparente e la prova dell'origine e della legalità è garantita attraverso un monitoraggio continuo della catena di approvvigionamento. Oltre

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agli aspetti generali di controllo e ispezione, lo standard classifica anche criteri sociali, criteri ambientali e requisiti DDS.

CHIARO IMPEGNO PER LA SILVICOLTURA SOSTENIBILE La nuova norma ISO 38200 aiuta anche Egger ad attuare gli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite e consente anche a Egger di presentare i suoi indicatori di sostenibilità in modo ancora più completo e dettagliato. "L'azione lungimirante, che è anche orientata alle generazioni future, si basa sulla sostenibilità ecologica, economica e sociale ed è sempre stata la nostra pratica consolidata. Con l'implementazione a livello di gruppo dello standard ISO 38200, stiamo stabilendo un ulteriore passo verso la promozione di una silvicoltura sostenibile oltre a soddisfare tutti i requisiti legali ", sottolinea Walter Schiegl, responsabile della tecnologia, della produzione e degli acquisti all'interno della direzione del gruppo Egger.


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! EGGER GROUP RECEIVES ISO 38200 CERTIFICATE

Il certificato ISO38200 ricevuto da Egger.

The Egger Group is known as an outspoken promotor and catalyser of sustainable forestry and the responsible handling of resources. Sustainable procurement is a ma%er of course for Egger, including compliance with national and European laws, such as the EU Timber Regulation (EUTR). In order to live up to its responsibilities and pioneer role, Egger has now expanded its due diligence system (DDS) to include the standards of the new ISO 38200. ISO 38200: Transparency from the point of logging to the end customer - With the ISO 38200, the International Organization for Standardisation (ISO) has created another crucial internationally recognised and globally valid standard. It regulates the transfer of information along the entire product chain of wood and wood-based products. The traceability of wood or wood-based products is made more transparent, and proof of origin and legality is guaranteed through continuous monitoring of the supply chain. In addition to general aspects of control and inspection, the standard also categorises social criteria, environmental criteria, and DDS requirements. Clear commitment to sustainable forestry - The new ISO 38200 standard also helps Egger with the implementation of the UN Sustainable Development Goals and also enables Egger to present its sustainability indicators in an even more comprehensive and detailed manner. "Forward-thinking action, which is also geared to future generations, is based on ecological, economic, and social sustainability and has always been our established practice. With the Group-wide implementation of the ISO 38200 standard, we are se%ing a further step towards promoting sustainable forestry beyond meeting all legal requirements, “ stresses Walter Schiegl, who is responsible for technology, production, and purchasing within the Egger Group Management.

L’edificio amministrativo del quartier generale di Egger.

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FORESTA

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SVEASKOG E SVENSKA SKOGSPLANTOR ! www.skogsplantor.se

redazione@webandmagazine.com di Franco Riccardi

NUOVI SVILUPPI NELLA TECNOLOGIA FORESTALE DA UNA COLLABORAZIONE CON SVEASKOG E SVENSKA SKOGSPLANTOR.

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! La macchina per piantare alberi in aree forestali entra in una nuova fase. Test sul campo si sono svolti a novembre. Lo sviluppo della piantatrice Plantma X sta procedendo e nella primavera del 2020 si prevede che la macchina sarà messa in funzione. I lavori per la nuova trapiantatrice Plantma X, sviluppata da Grangärde Konsult&Innovation in collaborazione con Sveaskog e Svenska Skogsplantor, entrano nel vivo. “Il lavoro di sviluppo procede secondo il progetto. Rimangono solo pochi componenti da assemblare”, ha dichiarato Roger Johansson, Business Area Manager presso Svenska Skogsplantor. Il primo prototipo della macchina è programmato per essere messo in funzione nella primavera del 2020, quando preparerà ! MACHINE FOR PLANTING FOREST PLANTS GOES INTO NEW PHASE The development of the planting machine Plantma X is moving forward. In November, field tests began and in spring 2020 the machine is expected to be put into operation. Work on the upcoming planting machine, Plantma X, which is being developed by Grangarde Konsult & Innovation in collaboration with Sveaskog and Svenska Skogsplantor will enter the next phase. “Development work goes according to project plan. There are only a few components le! to assemble” - says Roger Johansson, Business Area Manager at Svenska Skogsplantor. The first prototype of the planter is planned to be put into ope-

e pianterà circa 400 ettari sui campi nel Bergslagen meridionale e settentrionale. Durante l'estate, Plantma X opererà nel sud della Norrland e nel Västerbotten. “Lo sviluppo di questa macchina per piantare è un grande passo verso il miglioramento dell'efficienza e della redditività del settore del rimboschimento” – ha commentato Roger Johansson. Svenska skogsplantor è una delle aree di business all'interno di sveaskog. Svenska skogsplantor, leader di mercato con un fatturato di circa 325 milioni di corone svedesi, è la più grande fornitrice di semi, piante e servizi di rigenerazione per le foreste svedesi. I clienti dell'azienda sono per la maggior parte operatori dell'industria forestale svedese e numerosi proprietari di foreste finlandesi e norvegesi. ration in the spring of 2020 when it will prepare and plant approximately 400 hectares on Sveaskog's fields in the southern and northern Bergslagen. During the summer, Plantma X will operate in southern Norrland and in Vasterbo"en. “Developing this planting machine is a big step towards improving the efficiency and profitability of the rejuvenation business”, concludes Roger Johansson. Svenska Skogsplantor is one of the business areas within Sveaskog. Svenska Skogsplantor is the biggest and market-leading supplier of seeds, plants and regeneration services for Swedish forests. The company’s customers make up most of the Swedish forestry industry, as well as numerous owners of forests in Finland and Norway. Svenska Skogsplantor has a turnover of around 325 million Swedish Kronor.

ANNUARIO SULLO STATO DELL’ARTE DEI TRATTAMENTI DELLE SUPERFICI

A CURA DI ADELLO NEGRINI AND collana web magazine book

FINISHING ANTHOLOGY

Progetto1:Layout 1 07/05/19 11:56 Pagina 1

ANNUARIO SULLO STATO DELL’ARTE DEI TRATTAMENTI DELLE SUPERFICI A CURA DI ADELLO NEGRINI AND collana web magazine book

www.webandmagazine.media

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FORESTA

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ATIBT ! www.atibt.org ! www.fair-and-precious.org

redazione@webandmagazine.com di Benoît Jobbé-Duval

CERTIFICAZIONE FORESTALE IN AFRICA CENTRALE UN CIRCOLO VIRTUOSO IN CUI SVILUPPO E CONSERVAZIONE COINCIDONO. Benoit Jobbe-Duval (credit ©FAO Roberto Cenciarelli).

! Le foreste tropicali ricoprono appena il 7% della superficie del pianeta, ma accolgono circa il 50% della sua biodiversità. Questi ricchissimi ecosistemi regolano gli equilibri idrici mondiali e il clima, sostenendo in maniera diretta la vita di oltre un miliardo di persone. L'impatto negativo dello sviluppo economico globale sulla biodiversità e le difficoltà nel frenare il cambiamento climatico sono fatti, oggi, indiscutibili. La consapevolezza del ruolo fondamentale giocato dalle foreste tropicali negli equilibri ecologici globali è presente presso alcune delle principali istituzioni e iniziative internazionali (FAO, Unione Europea, One Planet Summit, tra le altre). Esse evidenziano l'importanza che i gestori forestali, già da molti anni, hanno assunto nella preservazione degli ecosistemi, avviando una riflessione approfondita sul futuro delle foreste del Bacino del Congo e dell’Africa centrale, regione che ospita una parte importante delle foreste tropicali mondiali. Un’iniziativa francese, che presto diverrà europea, denominata Strategia nazionale di lotta alla deforestazione “importata” (SNDI, Stratégie Nationale de Lutte Contre la Déforestation Im-

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portée, cfr. sotto), costituisce un approccio originale che necessita però di un’attuazione urgente al fine di prevenire la scomparsa delle foreste per fare spazio a piantagioni di soia o di olio di palma: l’obiettivo è arrestare la deforestazione generata dall’importazione di prodotti forestali o agricoli. Infatti, mentre si sente spesso parlare di iniziative concrete volte al rimboschimento, è molto più raro vedere proposte soluzioni concrete per combattere la deforestazione. Mentre i gestori forestali certificati estraggono le risorse nel rispetto degli ecosistemi, altri attori hanno pratiche molto meno scrupolose in merito all'ambiente e alle conseguenze sociali ed economiche del suo degradarsi. Oggi sappiamo che la deforestazione delle aree tropicali rilascia, con effetto immediato, in media 300 tonnellate di CO2 per ettaro (per non parlare della conseguente perdita di biodiversità), mentre gli effetti positivi del rimboschimento, in termini di cattura di carbonio, si faranno sentire solo tra 10, 15 o addirittura 20 anni, a un tasso di 100 tonnellate di CO2 per ettaro. Va ricordato a tal proposito che, secondo uno studio delle Nazioni Unite, il costo stimato per la società di una tonnellata di carbonio è pari a 100 dollari.

Vari aspetti del mondo del legno tropicale.


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Alla luce di ciò, è chiaro che salvaguardare le foreste tropicali risulta essere il modo più efficace, e di gran lunga più redditizio, per ridurre le nostre emissioni di carbonio. Gli effetti positivi della certificazione sono anche sociali. Criticato ingiustamente per troppo tempo, il settore forestale dell'Africa centrale costituisce in quest’area la seconda fonte di impiego dopo la pubblica amministrazione, in aree in cui i servizi pubblici risultano, in realtà, spesso assenti. Con la certificazione forestale è emerso un circolo virtuoso tra occupazione e conservazione della foresta e i benefici sociali ed economici dei servizi che le aziende forestali certificate forniscono sono stimati in diverse centinaia di miliardi di dollari.

Queste aziende sono senza dubbio i migliori ambasciatori di quello spirito di responsabilità di cui l'Europa vuole essere portabandiera. È fondamentale che il settore forestale sia meglio compreso dalla società civile e dagli enti pubblici e privati che hanno le risorse per sostenerlo, perché si avverte oggi l'urgente necessità di spostare il settore delle foreste tropicali verso una certificazione su più ampia scala. Benoît Jobbé-Duval è il Direttore esecutivo della International Tropical Timber Technical Association (ATIBT), un'associazione fondata nel 1951, la cui missione è di servire l'industria del legno tropicale, dalla foresta al consumatore finale.

One Planet Summit è una piattaforma, nata in occasione della COP 21 di Parigi, con l’obiettivo di proporre progetti al servizio della comunità internazionale al fine di accelerare la transizione globale verso un'economia a basse emissioni di carbonio. L'occupazione, l'innovazione e la creazione di opportunità economiche sono al centro delle preoccupazioni dei vertici del One Planet Summit. Per realizzare il cambio di paradigma auspicato, i principali fondi sovrani, gli investitori istituzionali o le banche di sviluppo sono pronti ad agire per cambiare i modelli di investimento. Le grandi imprese affermano così la loro responsabilità di fronte ai cambiamenti climatici e stanno adottando misure per riconsiderare i rischi climatici, sociali e ambientali propri dei loro modelli economici. Dal 2008, la SNDI agisce per bloccare, entro il 2030, l'importazione di prodotti forestali o agricoli non sostenibili e che contribuiscono alla deforestazione. L'obiettivo è ridurre la deforestazione, il degrado forestale e degli ecosistemi nei paesi di origine. Questi sforzi sono in linea con l'obiettivo dell'Unione Europea, sottoscritto dalla Francia nel 2008, di "dimezzare la deforestazione tropicale lorda rispetto ai livelli attuali, entro il 2020" e di "arrestare il declino della copertura forestale globale entro il 2030".

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EVENTI

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EPF/ASSOPANNELLI ! PAOLO FANTONI ! www.federlegnoarredo.it

redazione@webandmagazine.com di Pietro Ferrari

UN SISTEMA NORMATIVO IN SCONCERTANTE EVOLUZIONE ! Incontriamo, a margine della conferenza EPF/Assopannelli a Sicam in ottobre, Paolo Fantoni, che ci racconta cosa succede in Europa nel campo della normativa sulle emissioni. Pietro Ferrari – Di cosa parliamo oggi a proposito di normativa? Paolo Fantoni – L’industria italiana in questo momento supporta la sua internazionalizzazione con uno sforzo elevato nel sostenere i prodotti con le opportune certificazioni in un momento in cui soprattutto in Germania c’è un accavallarsi di normative nuove, quelle sulle VOC e quelle sugli E 0,5 che richiedono all’industria italiana un aggiornamento. Per fortuna anche se con un po’ di ritardo i laboratori italiani si sono preparati a questo, si sono attrezzati con investimenti importanti: abbiamo appena sentito che il Catas, oltre alle trenta camere di prova di cui dispone, ne sta acquistando altre trenta, per sopportare l’onda d’urto che si sta preparando sulla richiesta di certificazioni. L’amaro in bocca rimane sulla prospettiva di medio termine, in cui questa attività che ha una visione solamente nazionale offre la sponda ad analoghe altre iniziative di altri Paesi che pretendono, sempre in virtù di una salvaguardia del diritto di precauzione sulla salute, di ergersi a legislatori con norme non tanto distanti dal punto di vista quantitativo ma distanti dal punto di vista normativo in termini di certificazione. Iniziative queste che inducono al mercato solo una richiesta di ulteriori costi di certificazione.

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L’EXPORT ITALIANO DEVE CONFRONTARSI CON MILLE DIFFICOLTÀ, TRA QUESTE LE NORMATIVE DISOMOGENEE E “SOVRANISTE” NON SONO LE MINORI, COME CI SPIEGA PAOLO FANTONI, PRESIDENTE DI EPF.

Noi come associazione europea stiamo cercando di fare professione di fede sulla necessità di arrivare a logiche condivise, a normative sempre più armonizzate e ogni nostro richiamo, ogni nostro comunicato stampa, ogni nostra attività di sensibilizzazione, sia a livello nazionale sia a livello europeo, è orientata al richiamo di principi per cui le norme, se armonizzate, vanno nella direzione della difesa di una logica del libero mercato, diversamente ritorniamo al Medioevo. A sinistra, Paolo Fantoni, presidente di EPF e un momento della conferenza Assolegno ed EPF nel corso di Sicam a Pordenone: da sinistra Sebastiano Cerullo, direttore generale Federlegno-Arredo, Nicoletta Azzi, presidentessa Assopannelli e Paolo Fantoni, presidente EPF.


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Facendo dei passi indietro nella direzione di una logica oggi presente in alcuni segmenti della filiera del legno, come quello dell’edilizia, in cui purtroppo i produttori si scontrano con richieste di normative, legate ai temi dell’antincendio, che sono talmente onerose in termini di certificazioni e in termini di adeguamento di prodotto che, nella realtà, mortificano la logica del libero mercato, con conseguenze negative alla fine sul consumatore europeo, deprimendo la logica di prodotti che possono essere intercambiabili e scambiati da Lisbona a Stoccolma. Queste iniziative rappresentano una fase di crisi del modello industriale e deprimono la possibilità di far emergere dei campioni europei, con la mortificazione della grande industria che si riflette nei confronti della piccola industria che si deve far carico di certificazioni per tutti e per ciascuno dei Paesi europei e, di conseguenza, si vede circoscritta a una sua logica esistenziale limitata al territorio regionale o nazionale, senza la possibilità economica di sostenere i costi della certificazione per ogni Paese. Pietro Ferrari – Una sfida che riguarda anche il settore del mobile? Paolo Fantoni – Oggi il mercato nazionale del mobile, come ben sappiamo, dovrà affrontare nei prossimi sei mesi una sfida importante nel fare normare i prodotti E1-1/2, adempimento per cui il problema non sarà tanto l’acquisto della materia prima base, poiché sappiamo benissimo che, nel 99 per cento dei casi, un pannello mdf, truciolare o Osb impiallacciato, laminato, nobilitato o rivestito nei diversi modi rientra di default nei limiti E11/2, perché – è giusto che si sappia - il solo rivestimento è sufficiente per ridurre, in termini approssimativi, di circa l’80 per cento il livello delle emissioni. Questo mette chiaramente in evidenza che il problema non è, in questo momento, ancora economicamente rilevante nella produzione del pannello quanto nella necessità di certificazione. Altro scenario sarà se un domani la richiesta dovesse modificarsi dall’E1 ½ del pannello rivestito all’E 1 ½ come certificazione del pannello cuore. Pietro Ferrari – Si potrà arrivare anche a questa pretesa? Paolo Fantoni – Questa è l’aspettativa di Ikea per esempio. Tutto ciò ha una sua logica, perché a livello europeo c’è una certa diversità di vedute tra chi riteneva che la verifica del pannello a pannello rivestito fosse sostanzialmente un palliativo e che la prassi seria nei confronti del consumatore sarebbe stata quella di attestarne la sua valenza a pannello grezzo e non a pannello rivestito e da qui nascono rischi e opportunità diverse.

Pietro Ferrari – Stiamo parlando di un “sovranismo normativo”? Paolo Fantoni – Le forze che stanno dietro a queste dinamiche non si rendono conto dei pericoli che si celano dietro la definizione di norme nazionali e dei rischi che atteggiamenti di un certo tipo si portano dietro. Pietro Ferrari – Come si sta muovendo Epf in questo difficile contesto? Paolo Fantoni – Noi abbiamo la necessità, come Federazione, di confrontarci e di dialogare a pari livello con le Federazioni e le Istituzioni europee, perché nelle more c’è la scarsa disponibilità delle istituzioni e dei governi nazionali a confrontarsi con istituzioni di carattere europeo, questo rappresenta un limite ma è una regola comportamentale, per cui la nostra attività è da un lato rivolta alla sensibilizzazione di tutti i nostri membri europei sulla necessità di andare per norme armonizzate, perché loro stessi, in caso contrario, ne pagherebbero le conseguenze, dall’altro il grosso lavoro che stiamo svolgendo con la Commissione Europea è quello di prevenire e considerare questo fatto: molte cose sono collegate a una iniziativa che noi abbiamo preso tre anni fa, quando abbiamo posto la Commissione stessa davanti alla necessità di omogeneizzare una situazione disomogenea legata proprio alla emissione di formaldeide. Perché in Europa vi sono sette Paesi che hanno reso cogente il limite dell’E1, venti in cui la legge lascia liberamente circolare prodotti E2 di tutti i tipi da tutti i Paesi, quando noi come Federazione abbiamo posto l’obbligo ai nostri membri di produrre solamente pannelli E1. Per ottenere un’armonizzazione, avevamo iniziato un percorso di contatto dei singoli governi presso i quali l’E1 non era ancora obbligatoria. Il nostro successo è stato quasi nullo. Pietro Ferrari – Come avete reagito? Paolo Fantoni – A quel punto abbiamo comunicato alla Commissione Europea la necessità di emettere una direttiva che eli-

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EVENTI

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EPF/ASSOPANNELLI ! PAOLO FANTONI ! www.federlegnoarredo.it

mini l’E2, ponendo l’E1 come limite cogente a tutte le legislazioni europee. La risposta è stata affermativa ed è stata accompagnata dalla richiesta di iniziare un percorso attraverso il quale è stato richiesto di formulare per il tramite dell’Agenzia Europea delle sostanze chimiche un protocollo che dichiarasse che l’E1 era da considerarsi un livello di emissioni accettabile e sicuro, suggeribile alla Commissione Europea come tetto adottabile. L’Eca ha prodotto un documento di 180 pagine che dichiara che l’E1 è un livello più che sicuro ed economicamente conseguibile, esprimendosi nei confronti di DG Environment col suggerimento di agire in questo senso. Nell’elaborato processo decisionale europeo, però, la Commissione deve richiedere anche il parere di altri organismi, i quali in questo momento (ottobre 2019 ndr) stanno affermando che l’E1 non è un’ipotesi percorribile; da qui si aprono degli scenari abbastanza inquietanti, ovvero che queste commissioni o questi comitati suggeriscano qualcosa di diverso, come uno standard più basso dell’E1 a livello europeo, prima che questo stesso standard sia stato incluso nelle normative di tutti i Paesi aderenti. Mi sembra evidente l’incongruenza di questa situazione, noi, come Epf, stiamo, però, perseguendo, in primo luogo l’elimina-

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zione dell’E2 che è un limite anacronistico, in secondo luogo affermiamo quanto segue: stabiliamo pure una classe di emissione più bassa, cosa su cui peraltro ci stiamo impegnando ma cerchiamo di renderla per il momento iniziale volontaria, lasciando alla volontà dei singoli governi e alla maturazione dei tempi il fatto che questo nuovo standard abbia a diventare obbligatorio. Cerchiamo prima di rendere obbligatorio l’E1, cosa che attualmente non è. Pietro Ferrari – L’altro grande tema, quello delle Sostanze Organiche Volatili (VOC), potrebbe diventare un altro discreto mal di testa anche nel futuro, perché siamo di fronte a un’indeterminatezza classificatoria e a una moltiplicazione potenzialmente illimitata di richieste certificative. Come si può difendersi da una proliferazione indiscriminata di adempimenti? Paolo Fantoni – Sono due problematiche speculari in cui valgono le stesse considerazioni che abbiamo fatto poc’anzi. Possiamo solo dire che la Commissione Europea ha inviato recentemente un’ammonitoria al Governo Tedesco in cui gli richiede modifiche alla Legge sulle sostanze organiche volatili entrata in vigore il primo ottobre o la Commissione stessa porterà alla Corte dell’Aia la Germania, anche su questo provvedi-


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mento, così come sono stati portati precedenti provvedimenti che hanno trovato un loro compimento il 10 aprile e che erano relativi a normative sui pavimenti per spazi ginnici. Questo è un movimento “coreografico” del momento ma, certamente, il problema delle sostanze organiche volatili è un problema molto delicato, perché certe specie legnose rischiano di veder compromessa la loro fruibilità, pensiamo alle emissioni del legno di rovere, ampiamente utilizzato nei pavimenti e a rischio di bando. Devo, però, riportare con una certa soddisfazione la presa di posizione della nostra Associazione tedesca dei pannelli (WHI) che ha giustamente criticato la legge tedesca sulle VOC (Volatile Organic Compounds), facendo riferimento proprio ai valori positivi che gli aromi emessi dal legno rappresentano per il genere umano, valori supportati da autorevoli analisi scientifiche che ne confermano i benefici per la persona e che, invece, rappresentano per la normativa tedesca degli elementi che ne casserebbero la possibilità d’impiego nei pannelli, tant’è che l’Osb e il pannello truciolare non potrebbero più essere prodotti, secondo questa normativa, in pino ma solo in pioppo o poche altre essenze. In prospettiva, per aggiungere un paradosso al paradosso, nel settore della bio-edilizia il fatto di non poter più costruire strutture in legno naturale sembrerebbe antistorico.

Pietro Ferrari – Cosa possiamo dire a conclusione di questa conversazione che richiama segnali che per essere di settore non sono meno gravidi di inconvenienti per l’Europa? Paolo Fantoni – Concluderei con un richiamo al buon senso ma, soprattutto, con il richiamo a una condivisione delle scelte, perché il grosso rischio è proprio quello che ogni Paese abbia un suo “ufficio tecnico” che, pur cercando di avvalersi del principio di precauzione sugli aspetti relativi alla salute pubblica, finisca per alzare delle barriere tecniche di cui, oggi come oggi, veramente non si sente il bisogno. Il messaggio più necessario e più positivo per le aziende, visto che probabilmente la Legge sull’E1 ½ entrerà in vigore in Germania, è che la preoccupazione deve esserci ma che tecnicamente la opportuna sottomissione dei componenti da loro lavorati, nel momento in cui sono anche di pannello truciolare anche E1 ma nobilitati, impiallacciati, rivestiti con PET o con pellicole simili, siano conformi alle richieste del Governo tedesco. È un impegno tecnico, un impegno di tempo e denaro ma, tutto sommato, rientra ancora tra gli elementi consueti che la burocrazia impone alle nostre aziende per stare sul mercato. Pensiamo comunque che non finisca qui e che ci siano elementi evolutivi che spingano l’industria europea a trovare modo di sedersi a tavoli in cui l’armonizzazione delle regole abbia a prevalere e a ridurre la farraginosità anche burocratica della normativa.

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EVENTI

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RILEGNO ! www.rilegno.org

redazione@webandmagazine.com di Pietro Ferrari

UN NUOVO CONTENITORE DI LEGNO PER IL BIOLOGICO

Natura in natura.

IN OCCASIONE DI ECOMONDO, RILEGNO HA LANCIATO UN CONCORSO DI IDEE PER RIPENSARE LA CASSETTA DI LEGNO QUALE NUOVO IMBALLAGGIO PER I PRODOTTI BIOLOGICI ALL’INSEGNA DEL MOTTO “LA NATURA TRASPORTA LA NATURA”. ! L’economia circolare passa anche dai materiali che utilizziamo. Come possiamo usare il legno per realizzare nuove soluzioni progettuali per contenere e trasportare il biologico? Questa l’idea alla base del contest che Rilegno, il consorzio ambientale per il recupero e il riciclo degli imballaggi in legno, ha lanciato in occasione di Ecomondo, la fiera internazionale dell’economia circolare, in corso in questi giorni presso la Fiera di

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Rimini. La sfida è quella di reinventare la cassetta di legno per ideare un nuovo contenitore per i prodotti biologici, ripensando il rapporto tra oggetto fisico, beni di consumo in esso contenuti, relazione con la filiera commerciale (dalla logistica al punto vendita) e rapporto con il consumatore. La cassetta di legno, quella che vediamo al mercato piuttosto che nel negozio sotto casa, è un oggetto apparentemente co-


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! REINVENTING THE WOODEN BOX The circular economy also passes from the materials we use. How can we use wood to create new design solutions to contain and transport the organic? This is the idea behind the contest that Rilegno, the environmental consortium for the recovery and recycling of wooden packaging, launched on the occasion of Ecomondo, the international circular economy fair, currently underway at the Rimini Fair. mune, ma che racchiude un mondo di valori economici, culturali e sociali. Un imballaggio che è metafora fisica di un processo: riciclo, economia circolare, utilizzo delle materie prime naturali. Le cassette di legno rappresentano, infatti, un imballaggio sostenibile e green in grado di garantire una reale economia circolare. In Italia se ne producono ogni anno circa 450milioni, destinate in gran parte al settore ortofrutticolo, perché il legno per sua natura è un materiale adatto al contatto alimentare: alcuni studi, promossi da Assoimballaggi e Rilegno, evidenziano come le cassette in legno risultano avere il più basso impatto ambientale dal punto di vista emissivo (gas a effetto serra, eutrofizzazione, acidificazione, rilascio di smog fotochimico) e dell’ecotossicità. A monte della filiera delle cassette in legno vi è la pioppicoltura che, oltre a essere una fonte di approvvigionamento di legno, svolge importanti funzioni paesaggistiche e ambientali, mentre a fine vita le cassette entrano nel sistema di raccolta e riciclo degli imballaggi in legno gestito da Rilegno, diventando nuova materia prima. Il contest promosso da Rilegno è aperto a tutti, e in particolare rivolto a studenti e professionisti del design e dell’architettura,

The challenge is to reinvent the wooden box to create a new container for organic products, rethinking the relationship between physical object, consumer goods contained in it, relationship with the commercial chain (from logistics to the point of sale) and relationship with the consumer. The wooden box, the one we see at the market rather than in the shop below the house, is a seemingly common object, but one that contains a world of economic, cultural and social values. Packaging that is a physical metaphor of a process: recycling, circular economy, use of natural raw materials. d i età

Le classiche cassette di legno.

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RILEGNO ! www.rilegno.org Lo schema del percorso circolare delle cassette di legno.

non inferiore ai 18 anni e con la possibilità di partecipare in gruppo. Sarà possibile candidare i progetti fino al 2 marzo 2020 attraverso il sito www.contest.rilegno.org.

UN CONTEST IMPORTANTE Una giuria di qualità selezionerà i lavori più interessanti in base all’originalità, ai valori simbolici del progetto, alla fattibilità tecnica ed economica e alla riproducibilità su scala industriale. Al primo classificato andrà un riconoscimento in denaro pari a 10.000 Euro, premi anche al secondo e terzo classificato, così come ai progetti meglio comunicati su Instagram (#rilegnocontest). L’iniziativa si concluderà con la premiazione dei vincitori durante la Milano Design Week 2020. “Questo contest legato al design e alla creatività è un progetto pensato per valorizzare il legno, gli imballaggi in legno e l’impegno per un futuro sostenibile”, dichiara Nicola Semeraro, Presidente di Rilegno. “Un progetto che richiede una visione sull’imballaggio del futuro per il biologico, perché siamo tutti chiamati a prendere consapevolezza su come affrontare il tema ambientale e il corretto utilizzo delle risorse. L’obiettivo è quello di sensibilizzare l’opinione pubblica sul fatto che un contenitore realizzato con materiale 100% naturale è una scelta sostenibile, igienica e sicura, soprattutto per il consumatore. Il legno è per sua natura il vero imballaggio

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green, è la natura che trasporta la natura. E, grazie al lavoro di Rilegno, le cassette, così come gli altri imballaggi, vengono recuperate e il legno torna a nuova vita in un'ottica di vera economia circolare”. “Con questo concorso”, conclude Semeraro, “ci rivolgiamo in particolare ai giovani perché siamo convinti che da loro e dalla loro rinnovata attenzione ai temi della sostenibilità e dell’ambiente possano venire le idee migliori”.

DUE PAROLE SU RILEGNO Rilegno, nato a seguito del decreto Ronchi nel 1997, ha il compito di organizzare e garantire in tutta Italia la prevenzione, il recupero e il riciclo degli imballaggi in legno. In oltre 20 anni di attività la filiera gestita dal Consorzio è diventata un’eccellenza riconosciuta in tutta Europa. Rilegno ogni anno recupera il 63% degli imballaggi immessi al consumo, pari a 1.932.583 tonnellate nel 2018, e li trasforma principalmente in pannelli per realizzare mobili. Con i suoi 2.000 consorziati Rilegno promuove la cultura e l’innovazione di un’economia circolare del legno verso un futuro sostenibile. Rilegno fa parte del sistema CONAI, il consorzio privato senza fini di lucro costituito da circa 850.000 aziende produttrici e utilizzatrici di imballaggi che ha la finalità di perseguire gli obiettivi di legge di recupero e riciclo dei materiali di imballaggio.



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EVENTI

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MCE ! BIE ! www.mcexpocomfort.it ! www.bie-expo.it

redazione@webandmagazine.com di Pietro Ferrari

SOTTO IL SEGNO DEL RISPARMIO ENERGETICO

MCE E BIE PUNTANO I RIFLETTORI SU UN ARGOMENTO ORMAI VITALE PER L’INTERA UMANITÀ.

! MCE – Mostra Convegno Expocomfort, la biennale leader mondiale nell’impiantistica civile e industriale, nella climatizzazione e nelle energie rinnovabili insieme a BIE – Biomass Innovation Expo dedicata alle biomasse legnose, presentano un’edizione 2020 all’insegna dell’efficienza energetica, dell’internazionalita e del business, dal 17 al 20 marzo 2020 in Fiera Milano. Il 93% degli spazi espositivi gia occupati, 1.800 aziende iscritte, a oggi, con un +7% dall’estero (rispetto allo stesso periodo dell’edizione 2018) e un’ottima performance della Turchia, Paese Ospite dell’edizione 2020. Il trend di crescita degli espositori esteri esalta il marcato respiro internazionale, che costituisce da sempre uno dei punti di forza di MCE – Mostra Convegno Ecpocomfort, e dallo scorso anno anche di BIE – Biomass Innovation Expo, in grado di richiamare oltre 160mila operatori professionali, di cui oltre 41mila dall’estero, quali piattaforme uniche per confrontarsi con il mercato, sviluppare nuovi contatti “one to one” e dunque creare opportunita di business.

La conferenza stampa di MCE e di BIE.

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Eventi che si avvalgono di un articolato piano di attivita di promozione, che spazia dal tradizionale Tour all’estero, quest’anno partito dalla Turchia e arrivato ai paesi Scandinavi, all’incoming di delegazioni da quei paesi esteri che offrono maggiori opportunita di sviluppo. A queste attivita si vanno ad aggiungere le iniziative di comunicazione rivolte al mercato interno, grazie al prezioso supporto di tutte le Associazioni di settore, Enti e Istituzioni e all’utilizzo dei nuovi mezzi di comunicazione.


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e 10, dove grazie alla preziosa integrazione con BIE – BIOMASS INNOVATION EXPO sara possibile avere una panoramica ancora piu completa su prodotti e soluzioni per il riscaldamento e la produzione di energia da biomassa e combustione delle sostanze legnose, offrendo agli operatori professionali delle due filiere, l’opportunita di conoscere nuovi strumenti utili per il loro business. Il saluto di benvenuto di Paolo Borgio, direttore venue e manifestazioni terze di Fiera Milano.

LE ENERGIE RINNOVABILI PROTAGONISTE IN FIERA A BIE

Una delle novita piu importanti di MCE e BIE 2020 e il nuovo layout che ha rivisto l’intera disposizione dei padiglioni per costruire un percorso che permetta, a espositori e visitatori, di comprendere al meglio l’evoluzione di un mercato, dove integrazione, innovazione, efficienza energetica e risparmio delle risorse passano, sempre di piu, da una dimensione digitale, volta a migliorare il comfort e riuscire a ottimizzare i consumi degli edifici residenziali, industriali e del terziario. Una configurazione degli spazi espositivi che vedra il mondo della climatizzazione, del condizionamento, della refrigerazione andare a occupare, oltre agli storici padiglioni 13/15 e 22/24, anche il padiglione 9/11, dove insieme a THATS’ SMART, l’area espositiva e workshop punto di incontro fra mondo elettrico e termico, sara allestito il fulcro dell’innovazione del presente e del futuro; la tecnica sanitaria, il trattamento acqua, l’attrezzeria e utensileria si troveranno nuovamente nei padiglioni 14/18, mentre il settore della componentistica sara collocato ai padiglioni 2/4, avvicinandosi ai tradizionali spazi dedicati al riscaldamento e ai servizi per la progettazione, nei padiglioni 1/3, 5/7

BIE – Biomass Innovation Expo, grazie alla sua nuova collocazione, andra, quindi, a completare il quadro dei prodotti e soluzioni legati alle energie rinnovabili, da sempre presenti a MCE, offrendo una panoramica su stufe, caminetti, caldaie a legna e pellet, termocamini, termostufe, accessori, bruciatori, canne fumarie, macchine e tecnologie fra le piu innovative per uso domestico ma soprattutto riservate al mondo industriale dove innovazione e efficienza e normative possono contribuire al raggiungimento degli obiettivi del PNIEC 2030. MCE e BIE 2020 metteranno in scena, ancora una volta, quanto di piu innovativo e presente su un mercato, quello dell’efficienza energetica, al centro delle due manifestazioni che nel nostro Paese nel 2018 - secondo i dati di una ricerca Energy&Strategy Group del Politecnico di Milano - ha registrato un totale di investimenti pari a 7,1 miliardi di euro, con un potenziale di mercato che al 2021 potrebbe arrivare, nello scenario piu positivo, a 27,84 miliardi di euro. Come sempre, fiore all’occhiello di MCE e BIE, sara il ricco programma di convegni, workshop, eventi e iniziative gia consolidate, come Percorso Efficienza & Innovazione, Labgrade, la Competition dedicata ai giovani talenti, gli eventi per la Setti-

L’introduzione di Paolo Pierini, managing director di Reed Exhibitions Italia, che farà da coordinatore e interverrà per illustrare l’edizione 2020 di MCE e di BIE.

L’assessore a mobilità e lavori pubblici, Marco Granelli.

UN NUOVO LAYOUT

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EVENTI

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MCE ! BIE ! www.mcexpocomfort.it ! www.bie-expo.it

Alberto Montanini, vicepresidente ANIMA e presidente Assotermica.

Roberto Saccone, anch’esso vicepresidente ANIMA e presidente Assoclima.

mana delle Energie Sostenibili, in collaborazione con il Comune di Milano, e quelle con il sostegno di tutte le Associazioni Partner delle manifestazioni, accanto ad alcune nuove attivita, come il Super Esperto di MCE LAB, l’attivita di comunicazione creata per la divulgazione delle informazioni al pubblico generico, che grazie alla nuova figura, ha lanciato una collana editoriale di Guide per avvicinare il cittadino a tecnologie e soluzioni in materia di efficienza energetica disponibili sul mercato, e aiutarlo nella scelta per avere uno stile di vita piu sostenibile e rispettoso dell’ambiente.

UNO STUDIO SUL TREND DI SVILUPPO DEI PRODOTTI DI RISCALDAMENTO A BIOMASSA MCE - Mostra Convegno Expocomfort, la fiera biennale leader mondiale nell’impiantistica civile e industriale, nella climatizzazione e nelle energie rinnovabili e BIE - Biomass Innovation Expo 2020, dedicata alle biomasse legnose per il riscaldamento, che si svolgeranno in concomitanza dal 17 al 20 marzo 2020 in Fiera Milano, hanno presentato il 26 novembre i dati dello studio commissionato all’Energy&Strategy Group del Politecnico di Milano dedicato ai trend di sviluppo dei prodotti di riscaldamento a biomassa legnosa nel mercato residenziale del nostro Paese. Lo studio, si sviluppa a partire da una fotografia sulle tipologie delle biomasse legnose disponibili per il mercato residenziale, dalla classificazione delle differenti tipologie di caldaie a legna presenti sul mercato, delle normativevigenti, inparticolare, i diversi meccanismi di incentivazione, detrazioni fiscali per ristrutturazione edilizia e riqualificazione energetica, e quelli previsti dal Conto Termico 2.0, misure non

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Enrico Celin, presidente ANGAISA.

Francesca R. D’Ambrosio, presidentessa AICARR.

cumulabili fra loro, per arrivare a fare un quadro su quanto tecnologia e normativa incidono sullo sviluppo del mercato. Entrando nel dettaglio, nel 2018, circa il 20% del fabbisogno termico del nostro paese e stato coperto da fonti di energia rinnovabili, con una produzione equivalente pari a 11,3 Mtep. Di questi ben il 67% derivano dalle biomasse solide, seguite dalle pompe di calore con il 27% della produzione totale, in quota minore le altre tecnologie. Il parco di caldaie a biomassa, sempre nel 2018, registrava 500.000 unita (il trend di vendita degli ultimi anni 5 anni e di circa 15.000-16.000 all’anno), di cui 79% (400.000 unita) a legna, 16% a pellet (75.000) e il 5% a cippato (25.000), a queste si possono aggiungere 11.000.000 di apparecchi domestici di cui 2,6 alimentati a pellet. Piu in dettaglio, sono le caldaie di piccole dimensioni, con una potenza nominale minore di 100 kW, utilizzate prevalentemente nel settore domestico che rappresentano circa il 97% del totale, che negli ultimi dieci anni hanno visto una crescita decisa, anche se con periodiche fluttuazioni, a differenza invece di quelle di grande dimensioni, con potenza nominale superiore ai 100 kW, che hanno subito una forte contrazione. Per quanto riguarda lo scenario futuro, specialmente per le biomasse utilizzate nel settore termico, dopo una costante crescita nel periodo 2011-2017, trainata dagli incentivi del Conto Termico e dalle detrazioni fiscali, si prevede un andamento stabile se non una contrazione, nonostante che nel PNIEC anche al 2030, le biomasse dovrebbero essere la prima fonte di energia rinnovabile per la produzione termica con un valore compreso tra i 7 e gli 8 Mtep di generazione. Uno futuro fra luci e ombre, quindi, in quanto lo sviluppo delle FER termiche e correlato all’innovazione tecnologica che permette di presentare


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sul mercato prodotti e soluzioni ad alta efficienza e in grado di contenere le emissioni degli impianti a biomassa ma anche dall’incidenza degli aspetti normativi che possono favorire o meno lo sviluppo di questo mercato, promuovendo, per esempio, gli impianti ad alta qualita ambientale e il rinnovo e la riconversione dei vecchi impianti, anche con nuove forme incentivanti. Un ruolo importante sara riservato invece al teleriscaldamento dove, al 2030, si prevede una produzione di energia termica derivante da biomasse pari a 1640 GWh, con un incremento di circa 700 GWh rispetto alla situazione odierna. “Una ricerca – ha dichiarato Massimiliano Pierini, Managing Director di Reed Exhibitions Italia – che anche per quest’edizione abbiamo commissionato all’Energy&Strategy Group per offrire delle indicazioni sui trend di mercato, che ci auguriamo utili per ! UNDER THE SIGN OF ENERGY SAVING MCE - Mostra Convegno Expocomfort, the biennial world leader in civil and industrial plant engineering, air conditioning and renewable energy together with BIE - Biomass Innovation Expo dedicated to woody biomass, present a 2020 edition in the name of energy efficiency, of the internationality and business. MCE - Mostra Convegno Expocomfort, the biennial world-leading exhibition in civil and industrial plant engineering, air conditioning and renewable energy that will take place concurrently with BIE - Biomass Innovation Expo, reserved for the world of wood biomass heating, from 17 to 20 March 2020 at Fiera Milano, 93% of the exhibition spaces already occupied, 1,800 companies registered to date, with a + 7% from abroad (compared to the same period of the 2018 edition) and an excellent performance of the Turkey, Guest Country of the 2020 edition. The growth trend of foreign exhibitors enhances the marked international scope, which has always been one of the strengths of MCE - Mostra Convegno Ecpocomfort, and since last year also of BIE - Biomass Innovation Expo, able to recall over 160 thousand professional operators, of which over 41 thousand from abroad, as unique platforms to deal with the market, develop new "one to one" contacts and thus create business opportunities. Events that make use of an articulated promotional activity plan, which ranges from the traditional Tour abroad, this year starting from Turkey and arriving to the Scandinavian countries, to the arrival of delegations from those foreign countries that offer greater development opportunities.

tutta la filiera, che potra poi trovare a MCE e a BIE, nel padiglione 10, una panoramica delle piu moderne tecnologie e soluzioni disponibili per uso domestico ma anche industriale.”

Vittorio Chiesa, direttore Energy&Strategy Group del Politecnico di Milano.

Egisto Canducci di MCE Lab.

These activities are complemented by communication initiatives aimed at the internal market, thanks to the invaluable support of all sector associations, organizations and institutions and the use of new media. A new layout - One of the most important innovations of MCE and BIE 2020 is the new layout that has revised the entire layout of the pavilions to build a path that allows exhibitors and visitors to be#er understand the evolution of a market, where integration, innovation , energy efficiency and resource savings increasingly go from a digital dimension, aimed at improving comfort and being able to optimize the consumption of residential, industrial and tertiary buildings. A configuration of the exhibition spaces that will see the world of air conditioning, air conditioning and refrigeration occupy, in addition to the historic halls 13/15 and 22/24, also pavilion 9/11, where together with That’s smart, the area exhibition and workshop, a meeting point between the electrical and thermal world, the fulcrum of the innovation of the present and the future will be set up; the sanitary technique, the water treatment, the tooling and tools will be found again in pavilions 14/18, while the component sector will be placed in pavilions 2/4, ge#ing closer to the traditional spaces dedicated to heating and design services, in Halls 1/3, 5/7 and 10, where thanks to the valuable integration with BIE - Biomass Innovations Expo it will be possible to have an even more complete overview of products and solutions for heating and energy production from biomass and combustion of woody substances, offering professionals in the two supply chains the opportunity to learn about new tools useful for their business.

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EVENTI

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FSC ITALIA ! https://it.fsc.org/it-it redazione@webandmagazine.com di Pietro Ferrari

LA SITUAZIONE DELLE FORESTE ITALIANE: DIECI MITI DA SFATARE ! “I boschi italiani stanno sparendo”. “Dalle foreste si ricava solo carta e legno”. “I boschi sono di tutti”. Quante volte sui media o sui social network leggiamo affermazioni di questo tipo? In realtà, quanto sono vere e quanto ne sappiamo davvero, come cittadini, sulla situazione delle foreste italiane e quanto anche noi a volte siamo vittime di informazioni superficiali e imprecise che mistificano poi gli interventi necessari? FSC Italia, rappresentante per il nostro Paese della Ong internazionale che da 25 anni si occupa di promuovere la gestione forestale responsabile, ha messo alla prova le credenze più diffuse, sfatando dieci miti consolidati. 1. I boschi italiani stanno scomparendo

Falso: i boschi italiani sono in continua espansione. Dalla fine della prima guerra mondiale a oggi, la superficie forestale italiana è triplicata. Se negli anni venti erano censiti in Italia circa 4 milioni di ettari di boschi, oggi se ne contano più di 11 milioni. Solo nell’ultimo decennio la superficie forestale italiana è aumentata del 5,8%, pari a circa 77 mila campi da calcio (ri)prendendosi gli spazi abbandonati delle nostre colline e montagne (fonte: Crea).

2. Bosco significa solo legname

Falso: il legname è solo uno dei tanti servizi e prodotti forniti dai boschi. Alberi e piante ci offrono infatti protezione del suolo dall’erosione e dal dissesto idrogeologico, regolazione del ciclo dell’acqua, fissazione del carbonio, habitat per la biodiversità e

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infine spazi per attività sportive, educative, terapeutiche e ricreative. L’insieme di tutti questi prodotti e servizi prende il nome di servizi naturali o ecosistemici.

3. I boschi italiani sono tutti naturali Falso: i boschi italiani sono il risultato dell’azione dell’uomo. L'88% di queste aree è al giorno d’oggi antropizzata e di origine semi-naturale. I paesaggi forestali italiani, infatti, sono stati modellati dall’uomo nel corso dei secoli e si ritrovano semplificati nella struttura e nella composizione di specie (fonte: Inventario Nazionale delle Foreste e dei Serbatoi di Carbonio). 4. I boschi non vanno toccati Falso: una buona gestione dei boschi permette di valorizzarne i prodotti e i servizi senza comprometterne le funzionalità. Certo, i boschi non hanno bisogno dell’uomo, ma siamo invece noi ad avere bisogno dei boschi e la gestione attiva è l’unico strumento capace di mitigare gli effetti derivanti dai cambiamenti climatici, dall’instabilità idrogeologica, dagli incendi, dalla diffusione di patogeni e di specie invasive. 5. Chi pianta è buono, chi taglia è cattivo

Falso: tagliare un albero non è di per sé un crimine, se fatto secondo piani di gestione responsabile. Quando il taglio viene effettuato da operatori specializzati e secondo una pianificazione ben precisa, applichiamo un approccio di selvicoltura naturalistica, ossia un sistema dove gli alberi vengono tagliati in modo selettivo, mirando a imitare le dinami-


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PER LA GIORNATA NAZIONALE DEGLI ALBERI, CHE SI TIENE IN TUTTA ITALIA GIOVEDÌ 21 NOVEMBRE, FSC ITALIA HA MESSO ALLA PROVA DEI FATTI LE CREDENZE PIÙ DIFFUSE. CON QUALCHE SORPRESA.

! IL FOREST STEWARDSHIP COUNCIL (FSC)

che naturali del bosco e favorendo la rinnovazione naturale delle specie.

6. Più legno e carta vuol dire meno boschi Falso: il legno è il materiale di origine biologica, rinnovabile e riciclabile, più importante a disposizione dell’uomo sulla terra. Possiamo quindi usarlo in maniera sostenibile, ad esempio tagliando le piante seguendo i ritmi naturali di rigenerazione del bosco. L’impiego del legno sostituisce poi l’uso di materiali derivanti da fonti fossili inquinanti come la plastica. Se certificato FSC®, garantisce infine la gestione responsabile della foresta di origine.

The situation of Italian forests: ten myths to debunk "Italian woods are disappearing". "From the forests we only get paper and wood". "The woods belong to everyone". How many times in the media or on social networks do we read statements of this type? In reality, how real and how much do we really know, as citizens, about the situation of Italian forests and how o!en we too are victims of superficial and imprecise information that then mystifies the necessary interventions? FSC Italia, representing for our country by the international NGO that has been promoting responsible forest management for 25 years, tested the most widespread beliefs, debunking ten consolidated myths.

7. I boschi italiani sono di tutti Falso: il 63% dei boschi italiani risulta di proprietà privata, individuale o familiare. Il restante 34% dei boschi è invece di proprietà pubblica, molto spesso di organi territoriali come i Comuni. Solo il 3% dei boschi italiani non ha proprietario o esso risulta sconosciuto (fonte: Agenzia europea per l’Ambiente).

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EVENTI

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FSC ITALIA ! https://it.fsc.org/it-it

9. Le nostre foreste non valgono nulla

Falso: il valore economico prodotto dalle foreste italiane è di 450 euro per ettaro all’anno, pari a 85 euro per cittadino. Dobbiamo tenere presente che il bosco protegge le nostre case dall’erosione del suolo e dalle alluvioni, ci assicura acqua pulita e produce l’ossigeno che respiriamo: tutto questo fa una bella differenza nel nostro portafoglio - e nella nostra vita (fonte: Rapporto The Economics of Ecosystems & Biodiversity).

8. Il fuoco è nemico dei boschi

Parzialmente falso: il fuoco è in realtà un elemento che ha un preciso ruolo negli ecosistemi forestali, in particolare quelli mediterranei. Tuttavia, gli incendi di origine naturale (ad esempio quelli causati dai fulmini) in Italia sono molto rari. Il vero nemico dei boschi è in realtà l’abbandono dei terreni e la negligenza dell’uomo che, sommati ai cambiamenti climatici, portano a un aumento degli incendi e della loro capacità distruttiva.

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10. Quindi va tutto bene? Purtroppo no: la situazione italiana è lontana dal principio della gestione forestale sostenibile. I boschi ricoprono ormai circa il 40% del territorio italiano (Fonte: RAF Italia), ma ne utilizziamo solo una minima parte: questo abbandono è un’occasione mancata di sviluppo che ci porta a essere tra i principali importatori di legname in Europa, oltre a esporci a rischi sempre maggiori a causa del dissesto idrogeologico e degli incendi.


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IL FOREST STEWARDSHIP COUNCIL (FSC) Creato nell’ottobre 1993, il Forest Stewardship Council (FSC) è un’organizzazione non governativa e no-profit che include tra i suoi 900 membri internazionali gruppi ambientalisti (WWF e Legambiente) e sociali, comunità indigene, proprietari forestali, industrie che lavorano e commerciano il legno e la carta, gruppi della grande distribuzione organizzata, ricercatori e tecnici, che operano insieme allo scopo di promuovere in tutto il mondo una gestione responsabile delle foreste. L’Ong è governata da un organo decisionale sovrano, l’Assemblea Generale dei Soci, suddiviso in 3 Camere (Sociale, Ambientale ed Economica), con eguale potere di voto. FSC Italia nasce nel 2001 come associazione no-profit, in armonia con gli obiettivi di FSC International. Anche in Italia il marchio FSC ha assunto un ruolo di primo piano nel mercato dei prodotti forestali quali legno, carta e prodotti non legnosi (come ad esempio il sughero), collocando il nostro Paese al secondo posto nella classifica internazionale di certificazioni FSC della Catena di Custodia (Chain of Custody, CoC). FSC si propone come punto di riferimento nella legalità e sostenibilità della filiera legno-carta, in accordo con i più attuali standard di gestione responsabile della risorsa forestale. Il marchio identifica i prodotti contenenti legno proveniente da foreste gestite in maniera corretta e responsabile secondo rigorosi standard ambientali, sociali ed economici. La foresta di origine viene infatti controllata e valutata in maniera indipendente in conformità a questi standard (principi e criteri di buona gestione forestale), stabiliti e approvati dal Forest Stewardship Council International tramite la partecipazione e il consenso di tutte le parti interessate.


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EVENTI

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TRIENNALE MILANO ! www.triennale.org

redazione@webandmagazine.com di Franco Riccardi

TUTTA LA POESIA DEL LEGNO ALLA TRIENNALE DI MILANO UNA MOSTRA E UN’INSTALLAZIONE DEDICATA ALLA POESIA REALIZZATA INTERAMENTE IN LEGNO RICICLATO DAL CONSORZIO RILEGNO. L’opera è la riproduzione dell’originale in vetro e acciaio ospitata dal 2018 nella Fattorie di Celle a Santomato di Pistoia: un luogo speciale che ospita la collezione di arte ambientale messa insieme a partire dagli anni Settanta da Giuliano Gori. La Serra dei Poeti è ispirata al paraboloide iperbolico, espressione plastica del concetto fisico di “resistenza per forma” che Veronesi accosta idealmente alla poesia. La serra come monumento alla poesia perché la serra, secondo Veronesi, è il luogo in cui germina la vita nuova, vulnerabile e delicata, ma destinata a radicarsi e a diventare forte e potente; e la poesia è anch’essa incubatrice del nuovo, bisognosa di protezione e apparentemente fragile, ma destinata a resistere al tempo non meno che alle forze che la contrastano.

L’artista Sandro Veronesi con la sua opera.

! “La Poesia è di tutti” è il titolo della mostra realizzata dalla Fondazione Corriere della Sera e da “La Lettura”, supplemento culturale del quotidiano di via Solferino, inaugurata il 15 novembre alla Triennale di Milano. Una mostra in cui la Poesia è “esposta” in una dimensione originale, caratterizzata dalla contaminazione di forme e contenuti: artisti figurativi in dialogo con i versi di autori di ieri e di oggi, poesie visive, performance, letture e installazioni. Pezzo forte della mostra è la monumentale installazione La Serra dei Poeti ideata dallo scrittore e architetto Sandro Veronesi e realizzata interamente in legno riciclato da Rilegno (Consorzio ambientale per il recupero e il riciclo degli imballaggi in legno), esempio di come poesia e creatività possano dialogare con scienza e tecnica.

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L’installazione La Serra dei Poeti.

“Abbiamo accettato con entusiasmo la sfida di riprodurre in legno riciclato l’opera di Sandro Veronesi, perché crediamo davvero che nel legno ci sia poesia”, dichiara Nicola Semeraro, Presidente di Rilegno. “C’è poesia nel difendere una risorsa che non ha padroni e che è utile a chiunque. C’è poesia nel non sprecarlo, nel riciclarlo come segno di gratitudine verso un materiale naturale che accompagna le nostre vite. Questa è la filosofia che guida anche il lavoro di Rilegno”, aggiunge Semeraro, che ispirandosi alla ciclicità della natura ha saputo creare in Italia un sistema di riciclo degli imballaggi in legno che è un vero esempio di economia circolare, considerando che i 2 milioni di tonnellate di legno raccolto e riciclato ogni anno diventano al 95% nuova materia prima, nello specifico pannello truciolare, vera linfa vitale per l’industria del legno arredo. Una gestione efficiente del riciclo del legno che in poco più di 20 anni ha creato una “nuova” economia, che ha prodotto risultati importanti sia in termini ambientali, sia per la capacità di creare sviluppo e occupazione”. ! A HYPERBOLIC WOOD "Everyone's Poetry" is the title of the exhibition created by the Corriere della Sera Foundation and by "La Le!ura", a cultural supplement to the via Solferino newspaper, inaugurated on November 15th at the Milan Triennale. An exhibition in which the Poetry is "exposed" in an original dimension, characterized by the contamination of forms and contents: figurative artists in dialogue with the verses of authors of yesterday and today, visual poems, performances, readings and installations. A highlight of the exhibition is the monumental installation La Serra dei Poeti designed by the writer and architect Sandro Veronesi and made entirely of recycled wood from Rilegno (Environmental consortium for the recovery and recycling of wooden packaging), an example of how poetry and creativity can dialogue with science and technology. The work is a reproduction of the original in glass and steel housed since 2018 in the Fa!orie di Celle in Santomato di Pistoia: a special place that hosts the collection of environmental art put together since the seventies by Giuliano Gori. The Serra dei Poeti is inspired by the hyperbolic paraboloid, a plastic expression of the physical concept of "resistance by form" that Veronesi ideally approaches to poetry. The greenhouse as a monument to poetry because the greenhouse, according to Veronesi, is the place where new life germinates, vulnerable and delicate, but destined to take root and become strong and powerful; and poetry is also an incubator of the new, in need of protection and apparently fragile, but destined to withstand time no less than the forces that oppose it.

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EVENTI

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HOLZ-HANDWERK - FENSTERBAU/FRONTALE

redazione@webandmagazine.com di Bearice Guidi

UN SUCCESSO CHE CONTINUA BRILLANTE COME NON MAI L’APPUNTAMENTO EUROPEO DI HOLZHANDWERK-FENSTERBAU/FRONTALE. ! Tra i grandi casi di successo nel panorama fieristico europeo, l’abbinata HolzHandwerk-Fensterbau/Frontale celebra con la prossima edizione i vent’anni di percorso, un percorso che, pur segnato dalle crisi economiche, piccole e grandi, che hanno afflitto gli ultimi due decenni, è apparso in costante crescita, a testimonianza di una formula corretta e dell’impegno di uno staff di prim’ordine in Germania e, per quel che riguarda il nostro Paese, in Italia. La conferenza stampa svoltasi a Milano il 21 novembre aveva perciò un po’ il sapore di una festa. Questo senso di positività era corroborato dal fatto che, nonostante la congiuntura attuale nel mondo delle macchine non sia delle migliori, un mercato dell’edilizia relativamente tonico e brillante in Germania contribuisca a mantenere alto il numero di partecipanti alla manifestazione bavarese e cospicue le aree espositive richieste. A Milano, il 21 novembre scorso è stata presentata l’accoppiata di fiere che si svolgerà dal 18 al 21 marzo a Norimberga: erano presenti al tavolo dei relatori Elke Harris, responsabile di Fensterbau-Frontale, Stefan Dittrich, responsadile di Holzandwerk, Dennis Bieselt di VDMA (l’associazione tedesca dei produttori di macchine per la lavorazione del legno) e Waldemar Dörr di GFF (Fachverband Glas-Fenster-Fassade) Nell’edizione 2020 Fensterbau Frontale occuperà dieci padiglioni ed insieme a Holz-Handwerk impegnerà l’intero spazio espositivo della fiera di Norimberga. Con 813 espositori da quaranta Paesi, Fensterbau Frontale si è confermato il salone leader a livello mondiale del comparto finestre, porte e facciate, delle relative tecnologie, dei componenti e degli elementi costruttivi, oltre che dei macchinari e del programma di servizi. “Oggi (data della conferenza) l’edizione 2020 vanta già un maggior numero di espositori e di superficie occupata rispetto al

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www.holz-handwerk.de ! www.frontale.de

2018 – ha spiegato Elke Harriss responsabile della manifestazione – la mancanza di nuovi spazi espositivi unita alla richiesta delle aziende, anche italiane, di poter disporre di maggiore superfici pone degli oggettivi limiti alle domande che saremo in grado di accettare”. Anche Holz-Handwerk (che il prossimo anno festeggia il 20esimo) ha confermato nel 2018 il suo ruolo trainate; i 515 espositori del comparto della lavorazione del legno provenienti da 19 Paesi hanno presentato un’offerta completa di prodotti innovativi, introducendo gli ultimissimi sviluppi tecnologici. E pure per l’edizione 2020 saranno ancora una volta le imprese italiane le più numerose dopo quelle tedesche. Focus centrale di entrambi i saloni la digitalizzazione. Anche per una azienda artigiana La digitalizzazione permette di raggiungere un livello di interazione fra competenze, servizi e soddisfazione del cliente finora inarrivabile, a vantaggio della pianificazione, del controllo e della trasparenza. “La perdurante crescita del mercato delle costruzioni in Germania sta creando problemi non solo di tempi ma anche di reperimento di imprese per effettuare i lavori di finitura” ha sottolineato Dennis Bieselt, docente VDMA, tracciare i numeri del mercato internazionale e nazionale. Difficoltà alla quale pure in Germania si aggiunge quella «del reperimento di giovani interessati e sufficientemente preparati» ha ricordato Waldemar Dörr , A.D dell’associazione di GFF. In simili condizioni, come si attua il processo di digitalizzazione di un’impresa artigiana? Per rispondere a questa domanda, la società G+F Verlags-und Beratungs-GmbH, in collaborazione con l’Ente Fiera di Norimberga, ha organizzato un forum ad hoc, dal titolo: “Soluzioni pratiche per la digitalizzazione dell’impresa

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artigiana”, il cui programma completo sarà consultabile da dicembre sul sito della manifestazione. Filo conduttore degli stand e del programma di eventi collaterali di entrambe le manifestazioni saranno: smart Home, automazione, sicurezza, efficienza energetica e sostenibilità, comfort, ma anche design ed estetica. In particolare, nel Forum Fensterbau forntale affrontate tematiche come la ventilazione, le abitazioni conformi alle esigenze degli anziani, lo sfruttamento della luce naturale e la formazione delle nuove leve nell’artigianato. Giunto alla sua decima edizione, anche quest’anno il Forum Architettura-FinestreFacciate si rivolgerà in particolare ad architetti e ingegneri. La mostra speciale “Fenestration Digital”, organizzata in collaborazione tra ift Rosenheim e l’Ente Fiera di Norimberga, avrà come argomenti principali per il 2020 i processi digitali, i prodotti, i controlli e i servizi. Non pochi anche gli eventi in programma nell’ambito di Holz-Handwerk. Una manifestazione che, da qualche anno, ha preso il volo per i mercati mondiali con l’acquisizione di tre manifestazioni in India: sono oggi targate Norimberga DelhiWood, IndiaWood a Bangalore e MumbaiWood. Un percorso di espansione che crea una piattaforma di grande rilievo in Asia.

! A NEVERENDING SUCCESS Among the great success stories in the European trade fair scene, the combined Holz-Handwerk-Fensterbau/Frontale celebrates with its next edition the twenty-year journey, a path that, although marked by economic crises, small and large, that have plagued the last two decades, it has appeared in constant growth, bearing witness to a correct formula and the commitment of a first-rate staff in Germany and, as regards our country, in Italy. The press conference held in Milan on November 21st therefore had the taste of a party. This sense of positivity was corroborated by the fact that, despite the current economic situation in the world of machines is not the best, a relatively tonic and brilliant building market in Germany contributes to maintaining a high number of participants in the Bavarian event and large exhibition areas requests. In Milan, on 21 November, the pair of fairs that will take place from 18 to 21 March in Nuremberg was presented: Elke Harris, head of Fensterbau-Frontale, Stefan Di"rich, Dennis Bieselt of VDMA (German association of woodworking machinery manufacturers) and Waldemar Dörr of GFF (Fachverband Glas-Fenster-Fassade).

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HOLZHOF srl HOLZMATIC ENGINEERING srl

M

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S

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SECAL srl SEGNA LEGNAMI snc SOCIETÀ LEGNAMI PAGANONI SOLIANI F.lli

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TERMOLEGNO srl TRAVO GIULIO

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WDE MASPELL srl

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Il Legno, con periodicità bimestrale, costituisce un sicuro punto di riferimento per il settore riscuotendo una puntuale attenzione tra operatori commerciali, trasformatori e utilizzatori della materia prima legno e dei suoi derivati, di semilavorati e di prodotti finiti in tutti i settori di impiego. Tratta argomenti quali la produzione forestale, l’importazione e il commercio di legname, la trasformazione e la produzione di semilavorati, le macchine e le tecnologie per la prima lavorazione del legno, per l’essiccazione e per la trasformazione e l’utilizzo delle biomasse. La rivista ospita le quotazioni dei legnami fornite dalla Camera di Commercio di Milano.

Il Legno, every two months, is a sure point of reference for the sector, receiving a high attention among commercial operators, processors and users of the raw material wood and its derivatives, of semi-finished and finished products in all sectors of use. It deals with topics such as forest production, import and trade of timber, processing and production of semi-finished products, machines and technologies for the first processing of wood, drying and transformation and use of biomass .

Il Legno can be also browsed for free on three portals: www.webandmagazine.media, www.webandmagazine.com and https://issuu.com/web-andIl Legno è anche sfogliabile gratuitamente su tre portali: www.webandmagazine.media, www.webandmagazine.com e https://issuu.com/web-and- ma- magazine, and promoted through our Facebook, gazine, e promossa attraverso le nostre pagine Facebook, Linkedin e LinkedIn and Instagram pages. The videos realized by editorial staff are hosted on You Tube. Instagram. I video realizzati dalla redazione sono visibili su You Tube.

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