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EDITORIALE

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AZIENDE E PRODOTTI

AZIENDE E PRODOTTI

EDITORIALE UN INCUBO SENZA FINE?

Mentre scriviamo questo editoriale dell’ultimo numero del 2021 del Legno non possiamo fare a meno di pensare alle prime avvisaglie “cinesi” dell’inizio della pandemia del Covid era lo scorcio dell’anno 2019 e molti di noi pensavamo che si trattasse di qualcosa che riguardava soltanto il gigante asiatico e la voracità del suo popolo nel cibarsi di animali strani ed esotici che a noi Occidentali davano il voltastomaco solo a guardarli. D’altra parte il compianto Filippo di Edinburgo, ottimo militare e ottimo principe consorte ma anche formidabile ”gaffeur” internazionale, ebbe a citare, o a inventare, (le cronache non lo documentano( la seguente frase: “se ha quattro gambe e non è una sedia, se vola e non ha un motore, se nuota e non è un sommergibile, i cantonesi lo mangiano.” In quei mesi ondate di compassioni si riversarono sul malcapitato popolo cinese, finché sulle reti che questo popolo aveva diramato su tutta la terra si comincio a condividere la sua sorte in tutto il mondo fin nel più remoto arcipelago della Micronesia. Oggi, dopo due anni e milioni di morti e lutti, non ne siamo fuori, se non per il rimedio risicato ma necessario che la vaccinazione globale ci offre, mentre il diabolico gioco della varianti mette sotto pressione la scienza. Nel frattempo, poiché i Cavalieri dell’Apocalisse non marciano mai soli, alla pestilenza e alla morte si aggiunge la carestia, carestia di materie prime, carestia di mano d’opera per le aziende. Questi fenomeni sembrano il portato dello stop and go a cui la pandemia ha sottoposto i sistemi economici di tutto il mondo. Speriamo che la memoria storica che ancora ci documenta le spaventose stragi del ventesimo secolo ci risparmi almeno il galoppo dell’ultimo cavaliere e la scienza ci riporti ragionevolmente nell’alveo della normalità.

di Pietro Ferrari

AN ENDLESS NIGHTMARE?

As we write this editorial of the last issue of 2021 of Legno we cannot help but think of the first "Chinese" signs of the beginning of the Covi pandemic: it was the end of the year 2019 and many of us thought that it was something which concerned only the Asian giant and his voracity in eating strange and exotic animals that we Westerners made sick just by looking at them. On the other hand, the late Philip of Edinburgh, an excellent military and excellent prince consort but also a formidable international "gaffeur", had to quote, or invent, (the chronicles do not document it ": If it has four legs and it is not a chair, if it has got two wings and it flies but is not an aeroplane and if it swims and it is not a submarine, the Cantonese will eat it" In those months waves of compassion poured out on the unfortunate Chinese people, until the networks that these people had spread all over the earth began to share their fate all over the world, even in the most remote archipelago of Micronesia. Today, after two years and millions of deaths and griefs, we are not out of it, if not for the narrow but necessary remedy that global vaccination offers us, while the diabolical game of variants puts pressure on science. In the meantime, since the Horsemen of the Apocalypse never march alone, famine, famine of raw materials, famine of labor for companies is added to the pestilence and death. These phenomena seem to be the result of the stop and go to which the pandemic has subjected economic systems all over the world. We hope that the historical memory that still documents the terrifying massacres of the twentieth century will spare us at least the gallop of the last knight and science bring us back to the bed of normality.

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