ILLEGNO settembre

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333 settembre 2015 anno 94 333 september 2015 year 94

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iL SOM MARIO 004 005_SETTEMBRE_2015

06 EDITORIALE CAMMINARE CON IL LEGNO

di Pietro Giovanni Ferrari

08 CONVEGNO VERO LEGNO

VERO LEGNO “RINASCE”

di Sonia Maritan

Il 26 maggio scorso, nel seicentesco Palazzo Arese Borromeo di Cesano Maderno, si è tenuto il convegno annuale di Vero Legno e quella preziosità cui questo materiale rimanda è stata in tutti i modi inneggiata, attraverso quella che a tutti gli effetti potremmo definire una nuova rinascita dell’Associazione.

16 FOCUS LIGNA

AHEC

LA FELICITÀ PER TUTTI

La scultrice Laura Ellen Bacon e il designer e produttore di mobili Sebastian Cox hanno collaborato alla creazione di un’elaborata scultura in legno di ciliegio e acero americani.

20 TECNOLOGIE WEINIG

MASSIMA EFFICIENZA

di Pietro Ferrari

Weinig: la tecnologia d’assalto.

26 TECNOLOGIE

SERRA MASCHINENBAU

INNOVAZIONI SERRA ALLA LIGNA

La prima tecnologia multiteste con seghe a nastro e una nuova tecnologia di affilatura a secco.

28 TECNOLOGIE SECAL

UN MARCHIO SINONIMO DI QUALITÀ

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28 NOTIZIE 42 QUOTAZIONI


44 PRODOTTI

50 PROGETTI

SOTTO IL SEGNO DEL LEGNO

CAMMINARE SULLA NATURA

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46 PRODOTTI

52 PRODOTTI

IL FASCINO DEL PARQUET IN LARICE

LE SUGGESTIONI DEL LEGNO

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Da WoodCo un look naturale per atmosfere neoromantiche.

48 PRODOTTI

SHERWIN-WILLIAMS SAYERLACK

TREND NATURALISTICO

La verniciatura a effetto naturale Sayerlack: il legno bello senza trucco. di Sonia Maritan

RIVA 1920

La storia di Riva 1920 con i suoi 95 anni di lavorazione del legno in una retrospettiva.

54 PRODOTTI CAPDELL

ABLE, L’ANIMA DEL LEGNO

Il design di Fiorenzo Dorigo esprime tutta la potenzialità del legno.

56 EVENTI

BATIMAT PARIGI FRANCIA

BATIMAT COME PIATTAFORMA UNICA DEL COSTRUIRE

Opportune sinergie nel mondo fieristico. di Sonia Maritan e Pietro Giovanni Ferrari

60 SCENARI MUTUO BIOEDILIZIA

Opportune sinergie nel mondo fieristico.

62 EVENTI ATIBT

LEGNO TROPICALE: TESORO E RISORSA

L'ATIBT per un uso responsabile di un materiale prezioso.

di Tullia Baldassari Hoeger von Hoegersthal

68 EVENTI

PAESAGGIO NOMADE

LA FELICITÀ PER TUTTI

La Fondazione Museo Tino Sana e il Gruppo Legno di Confindustria Bergamo ha presentato a Bergamo la mostra “Paesaggio Nomade”.. di Sonia Maritan e Pietro Giovanni Ferrari

72 INDIRIZZI UTILI


EDIT ORIALE Pietro Ferrari 006_SETTEMBRE_2015

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CAMMINARE CON IL LEGNO

In passato avveniva: il popolo camminava con il legno, oggi il legno è alta tecnologia come l'Accoya® utilizzato per la realizzazione di queste calzature, non comodissime ma sicuramente imponenti. Oggi, invece, non è solo il popolo ma il mondo intero a camminare con il legno, legno tecnologico, però.

Sono numerosi gli esempi che ci riportano alla centralità del legno nel mondo moderno: dal legno si possono infatti ottenere risposte convincenti agli interrogativi e alle richieste delle società attuali, risposte a bisogni primari che sono divenuti sempre più interconnessi con le grandi domande dell'ecosostenibilità. Allora il legno è, sotto forma di pellet e bricchetti, fonte di calore e sistema di riscaldamento. Il legno è, sotto forma di travi, di travi lamellari, di pannelli X-lam, materiale strutturale utilizzato nelle costruzioni, dalle villette ai più imponenti edifici pubblici, spesso abbinato ad altri materiali come il cemento o il ferro, o il vetro o l'alluminio. All'interno delle case che abitiamo, il legno sotto forma di massello o di pannello truciolare, mediodenso o fibrolegnoso, serve alla fabbricazione di mobili e di arredi, non solo, serve a realizzare pavimentazioni e rivestimenti murali. Negli spazi aperti è ideale per l'arredo urbano e per la segnaletica.

Il legno è una fonte energetica e una fonte di materia prima rinnovabile, purifica l'aria e una volta utilizzato per i manufatti più svariati è riutilizzabile. Per questo, noi che abbiamo il privilegio di pubblicare una rivista che si chiama con questo nome, una delle più antiche testate di settore in Italia, siamo orgogliosi di annunciare un ulteriore incremento dell'impegno redazionale ed editoriale su questa testata: i nostri lettori dal 2016 potranno rendersi conto di come abbiamo intensificato il nostro sforzo per descrivere le complesse dialettiche di questo materiale, per cercare il punto di equilibrio nelle tensioni che attraversano l'utilizzo di questo materiale su cui si carica il peso del ruolo di una commodity molto particolare, ricca, articolata, che richiede la massima attenzione, attenzione che ci impegniamo a portare al massimo livello, con umiltà e intelligenza.


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CON VEGNO

VERO LEGNO www.verolegno.it di Sonia Maritan 008 009_SETTEMBRE_2015

Il 26 maggio scorso, nel seicentesco Palazzo Arese Borromeo di Cesano Maderno, si è tenuto il convegno annuale di Vero Legno e quella preziosità cui questo materiale rimanda è stata in tutti i modi inneggiata, attraverso quella che a tutti gli effetti potremmo definire una nuova rinascita dell’Associazione.

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VERO LEGNO “RINASCE”

Nonostante le difficoltà degli ultimi anni, di cui ha risentito anche un’Associazione radicata come Vero Legno, Renato Mauri all’apertura del convegno rivela come con grande determinazione si sia deciso di proseguire: “Il 2 febbraio scorso gli associati si sono riuniti per stabilire se chiudere o no il Consorzio Vero Legno, purtroppo le difficoltà di questi ultimi anni ne hanno minato le fondamenta. Ma abbiamo deciso di andare avanti!” Di farlo, come sottolinea il Presidente Alessandro Calcater-

ra, mantenendo la sua missione primigenia: la valorizzazione dei prodotti con il marchio Vero Legno, quella di un’Associazione costituita da molte e importanti aziende italiane, artigiane e industriali, operanti nel settore del legno-arredo che si propone da 19 anni di sviluppare e promuovere le imprese associate, e la tutela ai consumatori con la certificazione di prodotto. “Abbiamo scelto di esserci, di restare con il contributo associativo dimezzato, decisione presa quando la crisi ha iniziato a ‘mordere’ molte delle nostre realtà imprenditoriali, ma allo stesso tempo abbiamo deciso di rilanciare il Consorzio, e trovare un modo per investire in tec-

nologie e nuovi mezzi di comunicazione, che permettono buoni risultati con minori sforzi economici. L’impegno degli associati e dei consiglieri è così raddoppiato e tre sono i grandi temi che si è deciso di portare avanti: il made in Italy, il nuovo sito e il barcode”. Stefano Scardanzan, tratta del progetto legato al made in Italy. “L’Associazione nasce per tutelare i prodotti in vero legno da quelli a sua imitazione, rivestiti in carta stampata, melamminica o altro, in un periodo in cui la normativa sulla trasparenza del prodotto era lacunosa o inesistente. Il Consorzio si è fatto carico della tutela al consumatore attraverso


Nella prima foto a sinistra: l'intervento del presidente Alessandro Calcaterra. Nella seconda foto a sinistra: il monumentale palazzo Arese Borromeo ha ospitato il convegno di rilancio del Consorzio VeroLegno. Nelle foto sopra: il pubblico attento e numeroso tra cui non mancavano esponenti di primo piano del settore legno. Nella foto a sinistra: il tavolo dei relatori nel corso della manifestazione in cui sono state proposte impostazioni innovative e nuovi ruoli per il Consorzio.

una serie di servizi come la realizzazione della scheda prodotto per i consorziati, un elemento di trasparenza importante per la conoscenza del prodotto, un numero verde per la consulenza e la promozione dell’Associazione. Oggi il consumatore, quando si reca in un negozio, al 90% sa già cosa deve acquistare, quindi se desidera arredare casa e ha un budget di 30.000 Euro andrà da un mobiliere, mentre un ragazzo giovane con possibilità più limitate andrà al supermercato del mobile a cercare qualcosa di più economico; comunque si tratta di un utente ‘evoluto’ che ha le idee chiare su quello che vuole acqui-

stare. Al mutamento del consumatore, corrisponde quello degli associati che a questo si rivolge: da qui è partita l’idea di adattare l’offerta alle nuove esigenze degli associati con la proposta Vero Legno Cert, la certificazione di Vero Legno”. Una nuova certificazione dunque, che aggiunge anche il valore identitario. Come nel 2013 era stato introdotto il marchio Vero Legno Massello, la novità portata avanti nel 2015 è il nuovo marchio Vero Legno made in Italy, che non significa solo, come da normativa, che l’ultima lavorazione sostanziale sia stata prodotta in Italia, ma innanzitutto che sia un prodotto in vero legno, italiano: progettato e prodotto in Ita-


CON VEGNO

VERO LEGNO

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La stampa di settore presente all'evento: Paola Govoni direttore di World Furniture, Pietro Ferrari, direttore de Il Legno e L'Industria del Mobile e Sonia Maritan, direttore di Sistema Serramento e Struttura Legno.

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lia, di qualità perché realizzato con la cura del dettaglio e con il design che da sempre contraddistingue il made in Italy. “Il made in Italy è sinonimo in Italia e all’estero di qualità e di design: un termine riconosciuto a livello globale. Non esisteva prima un marchio di qualità specifico del settore legno, che oltre al prodotto certificasse anche l’origine italiana valorizzando lo stile e la qualità dell’artigianato italiano. Questo marchio, oltre che la certificazione di prodotto rappresenta anche un’opportunità per il commerciante. A partire dalla bozza di disciplinare predisposta, seguiranno i passi successivi, come individuare per i vari settori di Vero Legno, quali: serramenti, mobili, materia prima, case in legno; le specifiche caratteristiche di prodotto, e quindi i requisiti che poi saranno implementati all’interno del disciplinare. Il passo ulteriore sarà l’approvazione del disciplinare per l’uso del marchio e l’avvio del sistema di certificazione per il rilascio delle prime attestazioni, per poi proseguire analizzando i risultati e implementando le eventuali migliorie, sia per quanto concerne il processo di certifi-

cazione sia riguardo i requisiti della stessa, sino ad arrivare al sistema completo e funzionante. Insomma, uno strumento per voi soci, formato non solo dal certificato ma anche dal nuovo sito, e da eventi promozionali e culturali”. Il secondo tema, per voce di Andrea Perpignani, approfondisce la promozione del codice QR, abbreviazione di Quick Response Code, un codice a barre bidimensionale, che memorizza informazioni generalmente destinate ad essere lette tramite un telefono cellulare o uno smartphone, un codice da associare ai prodotti, proprio come avviene per gli alimenti al supermercato. Questo rende usufruibile la scheda prodotto in modo molto più immediato. “Si tratta di un servizio strutturato per la visualizzazione della scheda prodotto in modalità mobile. La lettura del codice QR dà una grande dinamicità al servizio, oltre a una rapida aggiornabilità, anche volta a sostituire il cartaceo. Una semplice applicazione App abbinata al barcode rende usufruibile il servizio: scheda prodotto + certificazione Vero Legno del prodotto taggato, rendendo qualunque utente autonomamente in grado di raccogliere le informazioni in tempo reale. Queste possono ampliarsi rispetto quelle contenute tradizionalmente nella sola scheda prodotto, in una sorta di micro sito che può contenere innumerevoli informazioni attraverso immagini, video, link, pdf, così da proporre una presentazione completa del prodotto o dell’azienda. Spesso gli associati si lamentano dell’assenza di un interlocutore preparato sul punto vendita, che non mostra la scheda prodotto o non descrive il manufatto adeguatamente; questo certificato di autenticità invece, attraverso l’App ‘dice’ tutto con ineccepibile precisione”. La relazione di Andrea Perpignani termina con una piccola dimostrazione dedicata alla realtà aumentata, una sorta di evoluzione del codice QR, anche se in realtà si tratta di due strumenti affiancabili perché complementari, di cui scegliere diverse confi-


gurazioni secondo la specifica utilità. Questa applicazione, volta come dicono le parole stesse ad ‘aumentare la realtà’, ha delle grandi potenzialità nell’ambito della comunicazione digitale. La dimostrazione si esplica quindi mostrando la stampa di un foglio raffigurante un mobile, il quale riporta un crittogramma detto tag, che attraverso un App carica il video facendo ‘vivere’ il mobile, in un filmato che lo colloca in un’ambientazione e durante il quale il mobile viene ruotato, aperto e chiuso, mostrandosi in tutte le sue parti, esattamente come se lo vedessimo nella realtà. Il foglio statico diventa così dinamico e di questo è possibile, ad esempio, produrne n° copie e distribuirle con l’applicazione Vero Legno a un evento per divulgare determinati contenuti. Il convegno prosegue poi con Paola Demariano che illustra il nuovo sito. “L’idea è di rinnovare la comunicazione rendendola chiara, di facile fruizione, creando un volto nuovo al sito non solo riguardo la veste grafica con la quale si presenta ma anche per la parte strutturale, che lo renda fra l’altro usufruibile da ogni tipo di supporto digitale con strumenti come lo smartphone e il tablet. Una posizione di rilievo lo avrà il barcode, anche nel sito, per il quale verrà segnalata la posizione in cui viene collocato sul prodotto, in modo che l’utente alla ricerca del manufatto in vero legno, saprà attraverso il codice QR come individuarlo in modo immediato. Rilevante anche la distinzione fra le due aree, una dedicata all’utente privato che può accedere alla tipologia di prodotto che lo interessa per categorie e l’altra destinata all’area business legata a prodotti che non sono riservati all’utente finale.” Nella gallery tematica si crea un parallelismo fra oggetti di valore unanimemente riconosciuto, come un diamante o un'auto d’epoca, e i diversi manufatti di matrice lignea. Questo permette all’utente finale di accedere a un ventaglio di prodotti potenzialmente appetibili come una cucina, un pavimento, un mobile, una porta o una casa in legno, e al produttore di essere presente in home page con il proprio logo, rappresentandosi attraverso quel pro-

dotto. Facebook, Twitter e Istagram sono invece i social network su cui sarà presente Vero Legno. Chiude la serata, l’Architetto Stefano Marelli, che espone questo nuovo volto di Vero Legno anche dal punto di vista della proposta culturale. Le sue parole sono accompagnate da un video che racconta il restauro di una sedia di legno. “Nata con lo scopo ben preciso di essere una seduta, questa sedia, con il tempo ha avuto un certo deperimento, un calo in valore e funzionalità, e oggi richiede di essere sistemata. Mi piace pensare che la sedia rappresenti un po’ il

Un intermezzo di alta cultura, in visita a Palazzo Arese Borromeo.


CON VEGNO

VERO LEGNO

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Sonia Maritan, direttrice di Sistema Serramento e di Struttura Legno, porta i saluti della nostra casa editrice al Consorzio.

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Consorzio Vero Legno, che, allo stesso modo, ha necessità di acquisire nuovo vigore, pur mantenendo la sua struttura e riconoscendone ancora il ruolo fondamentale. Ha bisogno di essere maggiormente e ulteriormente valorizzato, arricchito, ha urgenza di acquisire nuovo entusiasmo, di avere più fermento, che sarà determinato, da una parte, dall’esperienza apportata dai soci storici e dall’altra dalla freschezza di pensiero e dalla voglia di partecipare dei nuovi arrivati. Guardando il video, attraverso un’altra chiave di lettura, mi piace evidenziare le lavorazioni che sono state eseguite per restaurare la sedia, azioni anche semplici ma che sono espressione del mondo del legno, che sono rappresentative di quel saper fare, di quella esperienza e di quella passione, che ha reso grande, famoso e conosciuto il lavoro di tanti artigiani e di molte aziende, costantemente riconosciuto per bellezza, per maestria, per perfezione e per cura del dettaglio in tutto il mondo. È dunque da questa duplice lettura del video, ossia, da una parte, la volontà di arricchire il programma del Consorzio Vero Legno e dall’altra, la necessità di dare visibilità e sostegno alle imprese associate, che nasce l’idea di proporre e promuovere nuove iniziative di

carattere culturale, che abbiano lo scopo di far conoscere e mettere in risalto il grande lavoro che voi artigiani, imprenditori e progettisti del legno, mettete in atto ogni giorno, nelle vostre botteghe, nelle vostre aziende, nei vostri studi. Mostre, eventi, esposizioni e retrospettive temporanee che nasceranno dalla collaborazione tra il consorzio e i soci interessati a far conoscere il proprio lavoro, le proprie opere, le proprie eccellenze, le proprie esperienze e le proprie passioni, e creeranno un’interazione e una collaborazione finalizzate alla crescita del proprio territorio, sia in campo pubblico che privato. Ancora saranno organizzati concorsi rivolti a progettisti e studenti, che risveglieranno la necessaria sinergia tra chi progetta e chi realizza, tra designer e aziende manifatturiere, per dare ancora più risalto al made in Italy”. Questi i contenuti che emergono dal Convegno annuale del Consorzio, a cui segue la visita al Palazzo Arese Borromeo di Cesano Maderno e un breve scambio con il Presidente di Vero Legno, prima della cena, che chiude la serata. Con Alessandro Calcaterra, parliamo dell’impegno importante di rinnovare questa Associazione, composta da 150 soci, in un momento così difficile di mercato, sia per gli associati sia per l’Associazione stessa, e gli chiedo quale sia la cosa su cui punta maggiormente per fare in modo che questa rinascita si concretizzi. “La scelta di affidarsi ai social media, per coinvolgere maggiormente i soci è impegnativa, perché abbiamo a che fare con una situazione territoriale dove le aziende sono abituate a fare da sé e a non guardare neanche tanto al di fuori del loro mondo, ma secondo me rappresenta il fattore che può cambiare tutto. Nel senso che oggi, quando all’associato chiedi di inviare al Consorzio tutta la documentazione concernente l’azienda per presentarla a una fiera, dimostra una certa reticenza: non ci si crede più di tanto. Mentre questo approccio implica per Vero Legno di poter essere a totale disposizione dell’associato per garantirgli un servizio completo: una comunicazione multicanale e costante, ritagliata su misura per la


specifica realtà imprenditoriale. Anche per l’associato che non ha mai curato la propria immagine, ma fa dei prodotti meravigliosi che non è in grado di trasmettere a nessuno, con il nuovo sito che ha un approccio redazionale ‘giornalistico’ è possibile coinvolgere un giornalista e garantire al produttore un supporto che lo guidi alla comunicazione più idonea per lui”. In questo modo avrebbero un servizio ma anche una ‘guida’ che li sprona ad aprirsi all’esterno. “Sì, perché ci sono aziende che non hanno mai cercato di fare una presentazione, fosse anche molto piccola come un pdf o un pieghevole. Con questo strumento gli diamo la possibilità di farlo”. Siamo in un momento per la comunicazione di cambiamento epocale e non a caso organismi come Vero Legno affrontano attraverso lo strumento digitale, un’evoluzione innanzitutto in termini di visibilità, potenziando il servizio creato come solo la ‘rete’ permette di fare. Allo stesso modo, noi come molti altri editori, proponiamo simultaneamente la versione fluida e cartacea della rivista. “Può essere interessante per ogni singolo associato e fa parte di una logica per cui più aziende, ‘obbligate’ ad andare in ‘rete’ assieme per ottimizzare le risorse, mettono in comune la progettazione piuttosto che certi tipi di lavorazione artigianale”. Una sinergia che può funzionare. “Funziona concretamente, anche se c’è stata una grossa ‘barriera’ da abbattere. La riflessione che il consiglio ha fatto sul made in Italy arriva alla domanda: come lo caratterizziamo? In realtà, se si comincia a contare la percentuale di prodotto fatto in Italia sul totale del manufatto, non si arriva da nessuna parte. In Italia di legno non ne abbiamo, arriva ‘da fuori’, però ci sono delle persone che da tre generazioni fanno determinati mestieri, lungo tutta la filiera, con delle professionalità diffuse molto importanti e che rappresentano in sé il concetto di gestione e amore artigianale nei confronti del prodotto, anche in una filiera che oggi è perfettamente industriale”. È nell’idea artigianale il made in Italy? “Quello che lo caratterizza è la specificità dell’essere artigiano, nel senso di fare le cose sempre in ogni momento con

amore e pazienza, nel modo in cui pensi che vada fatto, anche quando non vedi immediatamente il risultato economico. Quando parli con un imprenditore che ha un’azienda molto importante, di successo, che ti confida di recarsi in azienda alle sei e mezza di mattina, di non tornare a casa per il pranzo e di non riuscire ad andarsene prima delle otto di sera, quello è amore”! Il seicentesco Palazzo Arese Borromeo di Cesano Maderno, come la maggior parte degli edifici antichi di cui è costellato il nostro Stivale, è disadorno degli arredi originali, io credo che la ricostruzione ‘in stile’ del mobilio ricomporrebbe il quadro originale e ridonerebbe a quell’incantevole enfilade di stanze affrescate, l’atmosfera primigenia. Un ‘esercizio’ di cui Vero Legno si potrebbe far portavoce, insieme alle amministrazioni locali, aprendo la strada a un recupero integrale delle ricchezze architettoniche italiane, che hanno bisogno dello stesso amore che solo chi lavora il legno sa mettere. Questa l’idea che mi ispira la visita del luogo in cui la serata ci accoglie.

Vero Legno e la Due Diligence Il Consorzio VeroLegno ha in programma il prossimo 8 ottobre un convegno presso la sede di Corà Legnami a Vicenza, che tratterà la Due Diligence ma anche della progettazione con il legno e delle tendenze nel design e nell’architettura. Riguardo la Due Diligence, il 3 marzo 2013 è entrato in vigore in tutti gli Stati Membri dell’Unione europea il nuovo regolamento 995/2010 una norma innovativa e promossa per contrastare il commercio di legname illegale. Rientra nel quadro degli impegni in corso negli Stati europei, per affrontare il problema della deforestazione selvaggia dovuta al taglio illegale e riguarda tutta la filiera del legno. Nella pagina successiva il programma completo del Convegno.


CON VEGNO

VERO LEGNO www.verolegno.it 014_SETTEMBRE_2015

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L'ECODESIGN NASCE DA UN SEME Dove: Sede di Corà Domenico & Figli SpA ad Altavilla Vicentina (Vicenza) – Viale Verona, 1 Quando: 8 Ottobre 2015, h. 15,00 Visita Azienda e h. 16,00 Convegno sul tema Come: 1 h visita aziendale + 2 h convegno + 1 h aperitivo con buffet Chi: Produttori, commercianti, rivenditori e progettisti Format del Convegno • Scopo: Divulgare la cultura del legno anche in modalità itinerante per aumentare le possibilità di networking B2B • Oggetto: Un convegno che racconta la nuova immagine di Vero Legno come Associazione di riferimento, attraverso contenuti legati ai regolamenti per il commercio del legname fino al progetto del materiale che prende forma, dal micro al macro, creando ecodesign, cultura e bellezza • Visita guidata alla storica azienda Corà Domenico & figli S.p.A., nata nel 1919, che con quasi un secolo di storia, costituisce la prima tappa di un viaggio nel legno • Aperitivo con buffet e dialoghi intorno al legno

Temi del Convegno • Sonia Maritan: Chairwoman, Architetto e Direttrice di testate del settore che conduce l’incontro “L’ecodesign nasce da un seme” • Ettore Corà: i saluti dell’Amministratore Delegato di Corà Domenico & Figli SpA • Domenico Corà: i saluti del Presidente del raggruppamento Legno-arredo di Confindustria Veneto • Alessandro Calcaterra: i saluti del Presidente di Vero Legno rivolti al nuovo volto del Consorzio • Andrea Perpignani e Piero Todorovich: “Qualunque supporto digitale per il nuovo sito di Vero Legno è volto a creare realtà aumentata” • Stefano Scardanzan: “il made in Italy di Vero Legno offre il primo marchio di qualità per il settore” • Stefano Marelli: “le iniziative culturali di Vero Legno fan brillare il made in Italy attraverso mostre, eventi, esposizioni e concorsi” • Stefano Dezzutto: il “Regolamento Legno” dalla voce del Referente di Fedecomlegno/Federlegno Arredo: “EUTR partono i controlli: consigli e istruzioni per l'uso” • Ettore Corà: Associato e Testimonial del Consorzio Vero Legno, racconta il progetto che ha presentato al Cersaie “il design ‘naturale’: il parquet si estende alla parete e/o diventa elemento di design per vestire la casa”, con Massimo Broglio l’architetto che ha curato la parte progettuale. • Massimo Facchinetti: “il ritorno alla natura: la dimensione del legno, dal micro al macro, dall’oggetto di design alla casa”


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AHEC www.americanhardwood.org 016 017_SETTEMBRE_2015

La scultrice Laura Ellen Bacon e il designer e produttore di mobili Sebastian Cox hanno collaborato alla creazione di un’elaborata scultura in legno di ciliegio e acero americani.

Laura Ellen Bacon e Sebastian Cox.

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LA FELICITÀ PER TUTTI

The Invisible Store of Happiness, alto tre metri, è un inno al legno e all’abilità di lavorarlo. Due dei più brillanti talenti inglesi – il designer e produttore di mobili Sebastian Cox e l’artista Laura Ellen Bacon – hanno impiegato tre mesi per fabbricare questa struttura in legno di latifoglie americane che è stata esposta durante la Clerkenwell Design Week (CDW, 19-21 maggio) sotto l’arcata che dà accesso allo storico Museum of the Order of St John a Londra. Questa installazione di grande impatto lavorata a mano in ciliegio e acero americani è costituita da una possente struttura curvata a vapore che dà origine a più sottili strisce di legno intrecciate che sono state tagliate e lavorate in modo da piegarsi e confluire in un vortice di forme e di texture. “Come scultrice, sono stata molto contenta di aver potuto ottenere con questi legni una forma così raffinata, che corrisponde pienamente all’idea che volevo realizzare” dice Laura Ellen Bacon. “So che questo risultato è stato possibile grazie alla piena collaborazione con Sebastian: abbiamo amalgamato i nostri linguaggi espressivi, come si mescolano due colori per ottenere una nuova sfumatura”. E aggiunge: “Da parte mia, volevo trovare il modo di trasferire l’atto del creare in una forma solida di contenimento, un po’ come si fa quando si crea un nuovo profumo e lo si versa in un contenitore. Lavorando su proporzioni, solidità e precisione abbiamo potuto usare il legno come se fosse un profumo.” L’American Hardwood Export Council (AHEC) ha sostenuto il progetto per favorire la sperimentazione con questi legni e per valorizzarne il potenziale. Sebastian Cox lavora il legno in un modo diverso da tutti gli altri. E Laura Ellen Bacon, con la sua sensibilità artistica già espressa in tante sculture

realizzate in legno di salice, è stata il complemento perfetto all’approccio di Sebastian al legno. “Quando il progetto è partito non avevamo idea di dove saremmo arrivati” dice David Venables, direttore europeo dell’AHEC. “Ma sapevamo che il risultato sarebbe stato sicuramente ambizioso, eseguito in modo perfetto e di grande impatto. Il nostro compito era quello di trovare le persone giuste, dar loro credito e lasciare che il progetto si sviluppasse. Creare è una questione di rapporti e ogni volta che noi seguiamo uno di questi progetti impariamo tutti un po’ di più sulla collaborazione. Io credo che questo sia molto utile.” Sebastian Cox ha ideato il progetto e, spinto dal suo crescente interesse per l’analisi del ciclo di vita (Life Cycle Assessment, LCA), lo ha proposto all’AHEC. Cox è conosciuto soprattutto per la produzione di mobili con utilizzo di legno proveniente dalle foreste inglesi gestite in modo sostenibile, ma era molto interessato alla ricerca che da tempo l’AHEC sta conducendo sulla LCA e per questo si è rivolto a Venables. Ha poi chiesto a Laura Ellen Bacon, di cui conosceva le poetiche sculture in legno di salice, di unirsi a lui in questo progetto. “The Invisible Store è diventato per me un contenitore di molte cose” dice. “E’ cominciato come un contenitore della nostra passione condivisa del fare, ma mentre il progetto si sviluppava è diventato il contenitore di molto di più: educazione, ambizione, fierezza, lunghe notti di lavoro, vapore, sperimentazione, quantità sconosciute, passione, tazze di tè, imprecazioni e così via! Non avremmo potuto portare a termine il progetto senza la creatività, l’esperienza e la calma di Laura.”

LA CREAZIONE DELL'INVISIBLE STORE OF HAPPINESS L’acero e il ciliegio sono stati sagomati in una cornice di forma ellittica che mostra un’impeccabile lavorazione su larga scala costitui-


ta da grandi archi in legno di ciliegio curvato a vapore, connessi fra di loro con giunzioni quasi completamente prive di colla. Mediante una complessa lavorazione a macchina i componenti di questa struttura solida sono stati tagliati a strisce e resi flessibili mediante immersione nell’acqua del Tamigi, che scorre sul retro della falegnameria di Sebastian a Woolwich, quartiere a sud est di Londra. Le strisce sono state energicamente manipolate a mano, ruotandole nello spazio per creare un vortice di forme e texture, e sono trattenute dalla solida struttura esterna dell’installazione. “La sfida più grande è stato il numero di incognite, alle quali abbiamo fatto fronte settimana dopo settimana usando il pensiero condiviso e una metodologia di risoluzione dei problemi legata al design. C’erano domande tecniche che restavano senza risposta a causa della natura innovativa della scultura.” dice Sebastian Cox. “La curvatura a vapore avrebbe funzionato? Si, dopo la terza settimana e alcuni sostegni metallici. Molti altri interrogativi tecnici si sono presentati e sono stati risolti nel corso delle settimane.”

LA SOSTENIBILITÀ Le foreste americane di latifoglie sono gestite in modo sostenibile. Inoltre, ormai da alcuni anni, l’AHEC si è concentrata sul profilo ambientale dei suoi progetti producendo per ognuno una valutazione ambientale del ciclo di vita (Life Cycle Assessment, LCA) con l’aiuto degli esperti della società di consulenza Thinkstep (già PE International). Per l’Invisible Store of Happiness è stato stilato un profilo ambientale usando le più recenti tecniche di modellazione LCA. David Venables dice: “Ora possiamo produrre accurati profili ambientali per ogni proget-

Le fasi di lavorazione.

to di cui ci occupiamo. Il fatto che possiamo raccogliere i dati e trattare con modelli matematici i prodotti in legno è altrettanto importante dei risultati che ne ricaviamo. Perché? Perché questo mostra all’industria che cosa si può fare e mette anche sull’avviso la comunità dei designer su cosa c’è dietro l’angolo. Io posso immaginare che in un futuro non lontano tutti i prodotti dovranno essere corredati di una valutazione ambientale basata su un’analisi scientifica del loro ciclo di vita.” Sebastian Cox dice: “ Noi possiamo usare i dati forniti dall’AHEC e dal US Forest Service anche per calcolare in quanto tempo il legno che adoperiamo viene rimpiazzato nelle foreste americane grazie alla rigenerazione naturale. Io credo che tutta la comunità del design dovrebbe essere più consapevole della LCA e che dovremmo dedicarci a misurare l’impatto ambientale delle cose che progettiamo e produciamo. Allo stesso modo, le persone dovrebbero poter conoscere il reale impatto ambientale delle cose che comprano e che tengono in casa. Progetti come questo dimostrano l’importanza dell’analisi LCA.” Per dare un esempio della sostenibilità delle foreste americane di latifoglie possiamo dire che ci sono voluti meno di 2 minuti perché la


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AHEC

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iL foresta rimpiazzasse i 100 metri cubi di tronchi di tulipier (American tulipwood) tagliati per produrre i pannelli CLT (cross laminated timber, o X-Lam) con cui è stata costruita la Endless Stair (progetto AHEC al London Design Festival 2013). Per rimpiazzare l’intera quantità di legno usata nel progetto AHEC The Wish List (London Design Festival 2014) sono bastati 2 secondi. Naturalmente, è la grande estensione della foresta statunitense, la cui superficie è pari a quella di Inghilterra, Francia e Italia messe insieme, a rendere possibile questo, unitamente al fatto che ogni anno il volume di legno in crescita supera di gran lunga il volume di legno tagliato. I legni di latifoglie americane hanno un basso impatto ambientale in ogni momento del loro ciclo di vita, a partire dal punto di estrazione. La gestione forestale nel settore non è di tipo intensivo, anche grazie al fatto che la maggior parte delle foreste di latifoglie sono possedute e curate da singoli proprietari, famiglie o piccole aziende e non da grandi corporazioni del legno. Le singole proprietà sono relativamente piccole, di norma sotto i 10 ettari, e questo limita il volume delle operazioni di taglio degli alberi. La motivazione principale che spinge ad acquistare un pezzo di foresta non è di solito di tipo economico, e neanche l’intenzione di produrre legname, ma semplicemente la soddisfazione di possedere un’area verde. Poichè la produzione di legname e il ritorno economico dell’investimento a favore degli azionisti non sono obiettivi primari, i proprietari di foreste di latifoglie negli Stati Uniti tendono a gestirle in modo meno aggressivo e a far crescere le loro foreste con tempi di rotazione più lunghi. Il taglio selettivo è tipico, e riguarda la rimozione solo di alcuni alberi per ettaro piuttosto che il taglio completo di tutti gli alberi che si trovano su una determinata area. Dopo il taglio, i proprietari di foreste solitamente fanno affidamento sulla rigenerazione naturale,

che è abbondante nei terreni molto fertili delle foreste americane. Non c’è bisogno di aggiungere fertilizzanti chimici e non vengono usate specie esotiche “non native” o geneticamente modificate.

Vero Legno e la Due Diligence I protagonisti Sebastian Cox è famoso per l’utilizzo dell’antica tecnica di gestione degli alberi tramite la ceduazione, che fornisce abbondanza di legname e salvaguarda una foresta sana e diversificata. I lavori di Sebastian sono semplici nella forma, funzionali, discreti, leggeri e durevoli e mostrano anche una forte connessione con il processo realizzativo grazie al ricorso a giunti visibili e a una costruzione chiara. Producendo ogni pezzo a mano, i suoi progetti sono prevalentemente sviluppati al tavolo da lavoro piuttosto che in CAD. www.sebastiancox.co.uk Twitter: @sebcoxfurniture Laura Ellen Bacon è un’artista britannica che vive e lavora nel Derbyshire. Le sue sculture sono più spesso create direttamente nel luogo di destinazione, in campagna o in città, come a Chatsworth, la Somerset House a Londra e il New Art Centre a Roche Court. Il lavoro di Laura è adatto anche per ambientazioni interne, da residenze private a gallerie: tra queste, il Sainsbury Centre a Norwich (2011), il Jerwood Space a Londra (2010) e The Saatchi Gallery a Londra per “Collect” (2013). www.lauraellenbacon.com Twitter: @LauraEllenBacon


Il manufatto in opera.

Le belle venature del ciliegio.

AHEC Da oltre 20 anni l’American Hardwood Export Council (AHEC) è in prima linea nella promozione del legno di latifoglia americano in Europa, per il quale ha costruito con successo un brand distintivo e creativo. Il sostegno di AHEC a progetti di design creativo come The Wish List per il London Design Festival e FIVE alla Clerkenwell Design Week 2014 evidenzia il potenziale di resa di questi materiali sostenibili e costituisce una preziosissima fonte di ispirazione. www.americanhardwood.org Twitter: @ahec_europe La Clerkenwell Design Week Uno degli eventi più amati nel calendario dell’industria del design – è un festival di tre giorni che con cadenza annuale riunisce tutta la comunità del design che da tempo si è stabilita a Clerkenwell. Ormai giunto alla sua sesta edizione, l’evento è oggi un’esposizione imperdibile per gli esponenti del design britannico e internazionale. L’anno scorso ha attirato oltre 32.000 architetti e designer, e 250 marchi dal Regno Unito e dal mondo. Il nome Clerkenwell deriva da Clerks’ Well in Farringdon Lane, dove nel Medio Evo gli officianti della parrocchia di Londra eseguivano i famosi Medieval Mystery Plays. Successivamente alla rivoluzione industriale, l’area ha iniziato a ospitare laboratori, stamperie, orologiai e gioiellieri. Oggi i lavori artigianali tradizionali, come la stampa e la rilegatoria, sono ancora fiorenti, così come il graphic design. Negli ultimi 20 anni i caratteristici palazzi di Clerkenwell si sono trasformati in spazi perfetti per importanti studi professionali e laboratori, e hanno attirato un numero senza precedenti di studi di architettura, design e creativi. Le attività di portata internazionale che hanno stabilito a Clerkenwell la propria sede hanno reso il quartiere il più importante generatore di creatività e

innovazione della Gran Bretagna: servendo un’infinita varietà di altre industrie facilmente accessibili da tutta Londra, Clerkenwell è ormai sede di tantissime nuove agenzie di stampa, studi grafici e di design interattivo, nonché di oltre 200 studi di architettura, con una densità per metro quadrato superiore a qualunque altro luogo sul pianeta. Inoltre, Clerkenwell ospita oltre 60 showroom di design. www.clerkenwelldesignweek.com Twitter: @cdwfestival #cdw2015 Il Museo dell’Ordine di San Giovanni racconta una storia unica e affascinante, la storia dell’Ordine di San Giovanni, dalle sue origini nell’undicesimo secolo in Terra Santa, fino al suo ruolo odierno con St John Ambulance e il St John Eye Hospital a Gerusalemme. Questa storia evidenzia come, dalla fondazione di un ospedale per la cura dei pellegrini malati nella Gerusalemme dell’undicesimo secolo, l’Ordine di San Giovanni abbia saputo mantenere il suo ruolo assistenziale fino a oggi, lavorando a numerosi progetti umanitari nel mondo. Il Museo ha due sedi a Clerkenwell: il St John’s Gate, che risale al 1504; e la Chiesa del Priorato di San Giovanni con la sua antica Cripta del dodicesimo secolo. www.museumstjohn.org.uk

Credits Photography credit: Petr Krecji and Jon Cardwell LIGHTING DESIGN Inverse www.inverselighting.co.uk With special thanks to our timber donators: WHEELAND LUMBER COMPANY, INC wheelandlumber.com BINGAMAN & SON LUMBER, INC bingamanlumber.com CERSOSIMO LUMBER CO., INC cersosimolumber.com ALLEGHENY WOOD PRODUCTS alleghenywood.com BLUE RIDGE LUMBER blueridgelumber.com J & J LOG AND LUMBER Timber facilitated by: MORGAN TIMBER morgantimber.co.uk NHG TIMBER nhgtimber.co.uk


TECN OLOGIE

WEINIG www.weinig.com di Pietro Ferrari 020 021_SETTEMBRE_2015

Weinig: la tecnologia diventa d’assalto.

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MASSIMA EFFICIENZA

Il Gruppo Weinig ha ribadito la sua "iniziativa tecnologica 2015" alla Ligna con una serie di proposte innovative. I temi centrali sono stati l'efficienza delle risorse, la flessibilità e la produzione in rete. Weinig ha anche messo in luce la sua esperienza come fornitore completo di macchine e sistemi per la lavorazione del legno massiccio con una serie di nuovi sviluppi pionieristici. Weinig Concept, il braccio di ingegneria della società, ha presentato la tecnologia del sistema attraverso linee di produzione complesse. Il nuovo Powermat offre grandi risparmi potenziali che la nuova generazione di macchine consente ai clienti con una scelta di modelli diversi. Tutti montano l'innovativo sistema di comando Comfort Set. I punti comprendono il supporto grafico e la guida operatore durante l'installazione, il posizionamento del mandrino veloce e preciso con assi a controllo numerico e le variazioni di quota, mentre la macchina è in funzione. È disponibile un pacchetto finestra. I modelli Powermat sono consigliati per l'elaborazione dei profili molto complessi e anche per permettere la creazione di superfici strutturate. Grandi dimensioni in larghezza da 60 a 450 millimetri sono le proposte delle nuove macchine Hydromat 45.

Veduta dello stabilimento Weinig a Tauberbischofsheim.

L'elevata velocità di mandrino e il sistema di giunzione garantiscono qualità di superficie di prima classe. La regolazione assiale dei mandrini orizzontali garantisce una lunga durata e anche risparmio nell'usura dei taglienti. Gli alberi verticali consentono un'elevata efficienza delle risorse. Elevata sicurezza di processo con il sistema Plus e un nuovo link a tutti i processi a monte della produzione con un unico software System Plus. Le sue capacità vanno dalla creazione e gestione di disegni di utensili, di disegni di profilo e dati di produzione a definizione del processo di produzione stesso. Ci sono inoltre interfacce con il gruppo di affilatura e controlli. Un programma CAD è integrato anche nel System Plus e riduce significativamente il numero di stadi di processo dall'idea prodotto al profilo finito.


Folto e interessato il pubblico allo stand Weinig.

COMPLETAMENTE AUTOMATIZZATO Il nuovo Rondamat 1000 è stato progettato per un processo completamente automatizzato di profilazione frese e utensili fino ad una larghezza dello strumento di 360 millimetri. Il profilo è lavorato in un vuoto completo, rendendo inutile la produzione di modelli. Dopo l'installazione, la macchina lavora senza presidio. Un cambio utensile automatico con tre spazi aumenta la redditività. Nuove unità di elaborazione e sistemi di strumenti per la finestra Conturex CNC di bloccaggio da quando ci sono finestre in legno, gli angoli e le connessioni dei traversi orizzontali e verticali, montanti e barre di verniciatura sono state le zone più sensibili. La qualità di questi collegamenti stand e cade sull’ incollaggio e la precisione della lavorazione trasversale e longitudinale. Oltre ai

metodi convenzionali, i nuovi sistemi ad alta tenuta di giunti d'angolo a tenone si stanno sempre più diffondendo nel mercato delle porte e finestre. I primi risultati mostrano un miglioramento materiale in termini di resistenza alla flessione e alla rottura di queste connessioni. La produzione di queste articolazioni ad angolo è riservata quasi esclusivamente ai centri a controllo numerico. Il concetto di Weinig Conturex con la sua configurazione aperta e flessibile è su misura proprio per arrotondare la produzione tenone. Usando le nuove unità di elaborazione e sistemi di utensili di bloccaggio, il Conturex raggiunge precisione e produttività ottimale. Anche la produzione di un mix di giunzioni diverse non è un problema. La nuova stazione di pulizia degli utensili mantiene alta la costanza di lavorazione e ha una notevole influenza sulla durata di vita del prodotto. L'effetto dei


TECN OLOGIE

WEINIG

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Nella prima foto sopra: Weinig Easy Scan Plus. Nella seconda foto sopra: Weinig CombiScan Evo, l'evoluzione della specie.

Weinig HS2000-6000, precisione e produttività su larga scala.

iL diversi tipi di legno, in particolare delle specie di pino, sulle lame, è spesso completamente sottovalutato. Durante la fresatura si formano strati di resina e colla che si bloccano nell'area del chip e sul corpo dell'utensile. Questi accumuli e depositi nella zona dei chip normalmente hanno gravi conseguenze per la vita di servizio ed in particolare per la qualità della superficie e aumentano il consumo di energia. Strumenti su sistemi CNC lavorano con velocità significativamente superiori rispetto a macchine tradizionali e, quindi, reagiscono in maniera più sensibile alle influenze summenzionate. Il risultato è un maggior squilibrio e asportazione di truciolo irregolare. La pulizia regolare dei preziosi strumenti è, dunque, altamente consigliata per ragioni di costo-efficacia. Il livello di cura è adattato alla condizione degli utensili. Ancora una volta, Weinig ha mostrato lo spirito di innovazione. Una stazione di pulizia degli utensili completamente automatica con controllo del programma si occupa di questo. Di notte, durante i turni liberi o nei fine settimana, il sistema di lavaggio prende i relativi strumenti, li pulisce e li restituisce al punto di efficienza appropriata. La nuova gestione fermavetro incorpora la fase di lavoro efficiente in tutto il processo di produzione di finestre. Powermat formatta la lavorazione e i profili dei listelli fermavetro. Il fermavetro viene rimosso automaticamente alla uscita e segato. Il listello può essere poi reimmesso nel processo di produzione.

LA NUOVA GENERAZIONE DI INCOLLAGGIO E SPINATURA UNIPIN Con la nuova interfaccia utente e l'ottimizzazione dei processi per migliorare le prestazioni, Weinig sta entrando nella prossima generazione della UniPin. Sia in linea con Conturex o come macchina singola, il nuovo Weinig UniPin è un sistema CNC migliorato sempre più indispensabile. Su una finestra a due ante con pilastro centrale e contro-angolo o angolo giuntato a spine, almeno 56 tasselli possono essere inseriti. Questo significa una capacità giornaliera di 1.120 tasselli con venti finestre, il tutto con una qualità costante e, soprattutto, esattamente la stessa quantità di colla e profondità di inserimento. Solo così può essere garantito un collegamento ad alta qualità di angoli delle finestre. La nuova generazione è dotata di nuovi comandi rapidi e lavorazione doppia opzionale. Inoltre, è stata sviluppata una interfaccia utente notevolmente migliorata. Il Concetto Weinig Business Unit è specializzato nella progettazione di linee di produzione completa. I visitatori dello stand Weinig hanno potuto conoscere tutto ciò che riguarda la linea dalla progettazione all'installazione del sistema. La soluzione di sistema comprende un processo di produzione innovativo per strati centrali. Weinig ha molti brevetti in corso sul processo di incollaggio "blocco con giunti". Con questo processo, Weinig sta fornendo gli standard in termini di uso efficiente delle risorse. Sia in piallatura, in incollaggio, trasversali o a strappo, sono utilizzate tecnologie che creano significativi risparmi e maggiore recupero del legno. L'incollaggio Block è anche più affidabile


e molto meno costoso rispetto ai processi tradizionali. Il potenziale valore aggiunto inizia con il taglio del legno tondo come blocco di incollaggio e consente l'uso di una gamma di dimensioni del legname segato con lo stesso prodotto finale. L'elevata flessibilità del sistema apre anche a una serie di altri prodotti, partendo dal blocco incollato, inclusi strati superiori, elementi per la costruzione in legno, profili CLT a lamelle e anche telai della porta sbozzati. Il punto focale del sistema, la ProfiPress C garantisce un perfetto allineamento in lunghezza. Il ProfiPress C è progettato per applicazioni speciali come la pressatura a freddo e, pertanto, non richiede energia per l'indurimento della collacon l'eccellente distribuzione della forza di pressatura, il volume di adesivo necessario può essere ridotto al minimo. WEINIG INTERFACE La nuova interfaccia utente standard per tutte le macchine Weinig è stata presentata per la prima volta alla Ligna. L'interfaccia è stata sviluppata per offrire una coerenza utente in funzione e un menu di navigazione attraverso l'intera gamma di prodotti Weinig. Ciò significa che le singole macchine e applicazioni software creano una perfetta unità che funziona insieme ottimamente. Il funzionamento intuitivo è facile da imparare. A Ligna, la nuova interfaccia utente è stata presentata in mostra con ottimizzazione fornita da troncatrici della linea Dimter e il software

Optipal. La produzione di pannelli singoli con il nuovo Weinig ProfiPress L II si rivolge soprattutto alle falegnamerie più ambiziose ed è progettato per la produzione di pannelli personalizzati. Il grado di automazione di una macchina è la base dell'efficienza del personale. Sia il posizionamento delle lamelle incollate sia il trasferimento delle lamelle dalla stazione di incollaggio per il nastro di alimentazione o la catena di alimentazione sono automatiche. I cilindri pressa vengono selezionati automaticamente. LE SOLUZIONI DI TAGLIO La vasta gamma di troncatrici Dimter da Weinig è stata arricchita con una serie di miglioramenti ed estensioni. Il nuovo OptiCut 250 - che è stato presentato a Hannover come soluzione scanner in linea con le nuove EasyScan + - beneficia dell'evoluzione costante della serie Performance. Un nuovo design, una nuova e più grande interfaccia utente touch-screen e un concetto di macchina prestazionali ottimizzate per incentivare l'attrattiva di questa gamma. Per la finestra OptiCut S 50, l'aiuto di allineamento per i pacchetti nella tabella di alimentazione è ora disponibile. L'opzione collaudata della serie OptiCut S 90 prevede una maggiore precisione nella lunghezza e nella sicurezza dei processi. Le opzioni per il riconoscimento del pezzo sono state estese anche per i modelli delle serie OptiCut S 50, OptiCut S 90 e OptiCut 450 FJ +. La gamma si estende ora dal semplice riconoscimento di pezzi e applicazione di alta definizione dei loghi grafici anche ad alte velocità di avanzamento in uscita tipiche di un OptiCut 450 Quantum o FJ +. Oltre al maggiore grado di automazione, i vantaggi consistono in sicurezza di processo ottimale e creazione di valore. Anche a Ligna è stata esposta per la prima volta una soluzione di sistema che si basa su OptiCut S 90

Powermat 700, veduta in dettaglio.

Powermat 700.


TECN OLOGIE

WEINIG

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Il servizio su Internet.

Le App del servizio Weinig.

iL Speed. Questo sistema trasversale raggiunge prestazioni che possono altrimenti essere raggiunte solo a ciclo continuo di lavorazione, impressionando anche con la sua elevata precisione di lunghezza. La tecnologia offensiva si estende anche alla OptiCut 450 FJ +. La nuova tecnologia VarioStroke rende la sega di taglio non solo veloce ma anche più rigida e flessibile. La nuova tecnologia (in attesa di brevetto) impressiona con tempi di taglio da 65 ms e con qualità di taglio senza precedenti. Con VarioStroke, fissa altezze di taglio e riduce i tempi di ciclo ad alta velocità. L'unità di servo taglio crea istantaneamente il ciclo di taglio più breve per ogni sezione trasversale; una caratteristica prestazione che non dovrebbe essere sottovalutato nel caso di taglio delle frequenze oltre 200 tagli/min. TAGLIO OTTIMIZZATO CON IL NUOVO PROFIRIP 340 La sega multilame completamente di nuova concezione ProfiRip 340 è progettata per il recupero del legno. Un ruolo significativo è svolto dal software integrato TimberMax 3.0 per ottimizzare la qualità pre-taglio. Liste di taglio possono essere inserite e la diagnostica della macchina eseguita tramite la connessione di rete RaiNet dall'ufficio. Il programma di ottimizzazione RipAssist per l'ottimizzazione larghezza automatica delle schede ora offre prestazioni ancora migliori. Nella versione avanzata "Pro", la larghezza della tavola è ora misurata automaticamente con merce. Il software stesso è stato dato in un aggiornamento e può ora ottimizzare anche combinazioni di configurazioni fisse di diverse lame per seghe fisse e di lame regolabili. Ora è anche possibile prendere in con-

siderazione la larghezza variabile della striscia. Questo significa anche maggiori rendimenti dei materiali. LA MISURAZIONE AUTOMATICA AUMENTA ANCHE LA PRODUTTIVITÀ Il nuovo ProRip Assis è stato presentato a Ligna insieme al VarioRio 310 multi-blade. A Ligna, Weinig ha saputo dimostrare la sua competenza in questo processo con un sistema high-end, comprensivo di un ProfiRip 450 e uno scanner Weinig Com-Biscan. Il ProfiRip 450 velocità con rullo di alimentazione è progettata per velocità fino a 160 metri al minuto.Il bloccaggio pneumatico garantisce un funzionamento senza attrezzi. Il nuovo modello prevede l'aggiunta "Evo" ed è notevole per le sue prestazioni di rilevamento ottimizzate. Questo è principalmente attribuibile a nuove telecamere ad alte prestazioni, che utilizzano risoluzioni più elevate per rilevare piccoli difetti del legno anche ad alte velocità di attraversamento. Come risultato, nodi puntiformi e altri piccoli difetti possono essere rilevati con facilità. Rimanendo sempre fedeli al principio che più informazioni si hanno, migliori saranno i risultati della scansione e più alto sarà il rendimento del legname, il CombiScan Evo utilizza ora fino a tre telecamere per lato. Per difetti all'interno del bosco, lo scanner può anche essere dotato di sensori a raggi X ad alte prestazioni. AUMENTANO LE OPZIONI CON L'INNOVAZIONE Lo scanner scansiona la parte anteriore della scheda dopo il taglio a sega. Nei piallati in particolare, ciò consente di differenziare qualità individuali secondo un modello interno. I difetti nelle parti di troncatura possono essere rilevati e rimossi. Questo produce un tasso di errore ridotto in processi a valle, come la giunzione a dito o la lavorazione con macchine doppie. Lo scanner front-end può essere adattato per le seghe in qualsiasi momento. Top di qualità grazie al sistema di ri-


levamento GlueEye nell'applicazione di colla GlueEye offre un controllo visivo dell'applicazione della colla per i sistemi HS. L'applicazione della colla corrente viene confrontato per la copertura con un'immagine master preparata utilizzando telecamere a colori. Lamelle con incollaggio difettoso sono indicate sul pannello a sfioramento e respinte basandosi sulle tolleranze definite. La linea di giunzione a pettine si arresta dopo un numero preselezionato di incollaggi difettosi successivi. La nuova generazione di legno è stata presentata con un'animazione alla Ligna. Il concetto è previsto per il lancio sul mercato nel prossimo futuro. TENONATURA DOPPIA, LA PROSSIMA FASE DI EVOLUZIONE PER LA PROFISHAPE Al Ligna 2013, la prima di ProfiShape di Weinig è andata in scena. Due anni più tardi, la tenonatura doppia è tornata nello stand nella prossima fase della sua evoluzione. Il sistema in mostra era impostata per 50 parti / minuto per creare un profilo maschio e femmina. La macchina è dotata di due unità taglio e tre unità di fresatura su ogni lato. La regolazione motorizzata del lato destro della macchina consente una maggior accessibilità della macchina. Il controllo automatico delle camme della catena modifica le distanze tra camma e camma secondo la larghezza del materiale. Il posizionamento servo che si adatta allo spessore del materiale è automatico. Weinig app con aggiunta di The Weinig App-Suite combina le informazioni e la convenienza su un nuovo livello per l'operatore del legno. Usi molteplici della app offrono un deciso vantaggo rispetto ad altri presenti sul mercato. L'utente può trovare le funzioni per i calcoli angolari, i calcoli della lunghezza residui per incollaggio bordo e una calcolatrice. Il punto forte è il tagging e la possibilità di commentare foto e video. Ci sono anche ulteriori funzioni utili nell'area di servizio di App-Suite. Al tocco di un dito, il cliente può visualizzare tutto il suo parco macchine Weinig. Un altro colpetto sull'icona del telefono e può essere collegato al suo interlocutore. E 'altrettanto facile per accedere al "monitoraggio Macchine", dove i clienti possono vedere informazioni dettagliate circa la disponibilità per il funzionamento delle loro macchine - ovunque si trovino. I RISULTATI PARLANO CHIARO Grande successo per Weinig alla più importante fiera di settore a livello mondiale per l’industria del legno. Il fornitore di tecnologia

per la lavorazione del legno massello e dei materiali in legno leader del settore ha registrato un numero elevato di ordini e un vivo interesse da parte dei clienti. Nella divisione Legno massello sono stati venduti 190 macchinari e impianti, pari a un incremento del 21 per cento rispetto alla scorsa edizione di Ligna. Anche la consociata Weinig Holz-Her ha registrato risultati positivi. L’azienda specializzata nei materiali in legno ha segnato un incremento degli ordini del 5 per cento. Ad Hannover, infatti, 75 macchinari Holz-Her hanno trovato un acquirente. Con un totale di quasi 4.500 mq, Weinig e Holz-Her sono stati tra i maggiori espositori di questa edizione. Durante i cinque giorni della fiera i due stand del gruppo Weinig sono stati visitati da esperti del legno provenienti da 91 paesi. “In presenza di un buon clima degli investimenti, con le nostre innovazioni abbiamo lasciato il segno”, ha dichiarato Wolfgang Pöschl, Presidente del Consiglio di Amministrazione. Al motto di “Offensiva tecnologica 2015”, Weinig ha presentato novità lungo tutta la catena di produzione del valore. L’attenzione si è concentrata in particolare sul nuovo livello evolutivo dei macchinari per piallatura e profilatura. Altri temi centrali sono stati inoltre il centro CNC per la produzione di finestre e la tecnica di separazione con scanner integrato. Uno spazio dedicato è stato riservato al tema del futuro della produzione in rete. Weinig Concept ha presentato complesse soluzioni di produzione per l’industria del legno. Nella divisione Materiali in legno è stata presentata la nuova generazione di bordatrici, che rendono i bordi a laser interessanti anche per l’artigianato. Durante la conferenza stampa, che ha visto la partecipazione di un folto pubblico, Weinig ha potuto annunciare risultati positivi. Lo scorso hanno il fatturato è aumentato del 6,3%. Wolfgang Pöschl ha dichiarato inoltre che nel 2015 i risultati dell’azienda hanno finora superato gli obiettivi. Ligna, dal canto suo, con un incremento di visitatori del 5% e una quota estera del 40 per cento circa, ha segnato nuovi record. Significativo è stato il numero ancora crescente di decision maker, la cui presenza caratterizza da sempre la fiera leader del settore. Il nuovo direttore Vendite e Marketing di Weinig Gregor Baumbusch ha riassunto così gli esiti della fiera: “Questa mia prima presenza a Ligna ha superato tutte le mie aspettative. Sono stato particolarmente colpito dalla dinamicità del settore.” Sia nella divisione Legno massello che nella Lavorazione dei materiali in legno Weinig prevede una forte attività post-fiera.

Weinig Rondamat 1000.

Weinig Conturex 125.

Weinig Conturex Compact.

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Weinig Cube, la compattezza e l'affidabilità.

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TECN OLOGIE INNOVAZIONI SERRA iL ALLA LIGNA

SERRA MASCHINENBAU www.serra.de 026 027_SETTEMBRE_2015

La prima tecnologia multiteste con seghe a nastro e una nuova tecnologia di affilatura a secco.

Modello a più teste: taglio trasversale con un massimo di cinque teste e sistema di ritorno automatico del legno.

Per i 25 anni di Serra Maschinenbau, il produttore leader di segherie mobili festeggia il suo successo in tutto il mondo anche con la sua tecnologia di segagione stazionaria così come con i suoi impianti di segherie industriali. Non importa se stiamo tagliando legno siberiano congelato o legni duri estremi in Perù, le segherie Serra lavorano nelle condizioni più difficili di tutto il mondo in più di 75 paesi, come conferma il direttore generale della società di proprietà della famiglia Fritz. Per una maggiore produttività e tempi di produzione più rapidi l'azienda ha presentato le sue innovazioni allo scorso Ligna. La prima tecnologia multiteste con lame a nastro larghe, modello MK402: questo nuovo modello è disponibile con attrezzatura fino a un massimo di cinque lame a nastro in fila. L'idea di questo modello è di usarlo come un taglio trasversale in combinazione con un altro impianto Serra e andare a sostituire le seghe circolari standard (taglio trasversale). La sua larghezza di taglio di 40 centimetri e la sua piccola incisione di taglio di due millimetri, insieme con il suo basso consumo energetico e basso investimento sono una seria al-

ternativa ai sistemi standard. Il sistema di alimentazione idraulico insieme al suo trasportatore automatico, consente all'operatore di procedere senza problemi anche con il legno più duro disponibile. È stata rilevata dai produttori di pavimenti e dai produttori di pallet una grande necessità di questa tecnologia, soprattutto perché a più tagli e con legname corto è possibile aumentare molto di più la produttività, dice il direttore generale della società. Con il nuovo affilatore Shark 200, Serra presenta una nuova tecnologia. Una grande ruota smerigliatrice di 300 millimetri e un profiler con punta di diamante integrato garantiscono una nitidezza perfetta. Il vuoto da integrare per la polvere di affilatura e la facilità d'uso dell’affilatore sono un altro dei suoi

Nella foto: Shark 200, innovazione nella tecnologia di macinazione a secco: lo squalo 200 con grandi ruote grinder e aspirazione integrata. Un profiler fisso offre una finitura perfetta.


vantaggi. L'affilatura di una lama con una lunghezza di 5.700 millimetri prende un quarto del tempo di ciò che un impianto tradizionale richiederebbe. Il concetto di questa tecnologia è già protetto presso l'ufficio brevetti. Serra ha presentato anche un modello dimostrativo del AFRCIA XE 160, già noto in tutto il mondo che è stato appositamente sviluppato per impianti di lavorazione del legno industriali e per legni duri estremi con un diametro fino a 160 centimetri. In realtà questo modello di segheria serve ad aiutare la Liberia nella battaglia contro Ebola per il taglio del legno di costruzione per ospedali. Presso lo stand esterno (FG L03/0) è stata esposta una gamma completa di segherie in azione. Per quanto segheria professionale ad un prezzo ottimale la società Serra presenterà il modello Alpina KE90 con 6,7metri di lunghezza di taglio di serie, la gestione del registro estensibile e idraulico. Il motore principale 18,5 Kw aziona la lama 80 millimetri attraverso i tronchi con un diametro fino a 90 cm. Il nuovo modello Montana MD110 è interessante per i segantini contrattuali, una segheria completa di un motore diesel come motore principale. Diverse lunghezze di taglio sono disponibili. Il suo diametro massimo è di 110 centimetri e utilizza lame di larghezza fino a 120 millimetri. Anche la più grande segheria mobile di Serra è stata presentata in azione. La Baviera SE 135 con un motore di 22 kW (opzionale 32 Kw) può tagliare con lame fino a 140 millimetri di larghezza e tronchi con un diametro fino a 135 centimetri. Con i suoi dispositivi idraulici per il registro di gestione l'operatore può caricare facilmente il registro, girare il tronco, spostare il registro avanti e indietro e livellare il registro. L'operatore può anche bloccare il registro e tirarlo verso il basso e automaticamente si può rimuovere il legname. Tutte le segherie sono dotate di un sistema di posizionamento computerizzato che a seconda del modello ha funzioni diverse, come ad esempio la precisione della lama, il controllo automatico della velocità di taglio ed il taglio completamente automatico. I sistemi automatizzati di queste segherie e la loro produzione viene sempre più svilup-

pata, raggiungendo livelli che nessuno concepiva in passato, in particolare nel settore industriale. Serra propone anche una segheria per produttori privati più piccoli. Il Fe50 per tronchi con diametro fino a 50 cm, disponibili in diverse lunghezze di taglio. Serra rappresenta l'originale tecnologia a lama larga, il che è molto importante per il proprietario e direttore generale di Serra Johann Fritz dopo 25 anni di successo nel mercato internazionale. I nostri clienti apprezzano tutto ciò e questo è importante perché Serra produce anche le lame nel proprio stabilimento nella regione bavarese della Germania. “Abbiamo sempre la stessa esperienza dei clienti provenienti da paesi come Sumatra, Dubai, o Kenya che finiscono per essere stupiti di come le lame Serra possono facilmente e precisamente effettuare il taglio di legni duri come Azobe, Okane, Tauari, Zapote, Greenheart tra gli altri”, dice il titolare della società. Impianti di lavorazione del legno mobile o fissi o industriali, ogni modello è su misura e verrà installato e formato.

Nella prima foto in alto: Shark 200, la vite per controllare l'avanzamento e dietro la scala per la regolazione dell'angolo dente. Nella seconda foto: Shark 200, una grande ruota smerigliatrice con diametro di 300mm e profiler per il profilo ottimale.


TECN OLOGIE

SECAL www.secalsrl.com 028 029_SETTEMBRE_2015

Da Secal impianti di essiccazione in tutto il mondo.

iL

UN MARCHIO SINONIMO DI QUALITÀ


In un mercato sempre più difficile, la Secal è rimasta fedele al proprio principio di ricerca della qualità globale, continuando a proporre un prodotto di alta qualità ad un prezzo concorrenziale. Le migliaia di impianti, installati in ogni parte del mondo, sono il risultato di un successo che non ha lasciato spazio a compromessi sulla qualità. L’esperienza maturata è garanzia dell’alto livel-

lo qualitativo degli impianti Secal, identificati da alcuni tratti distintivi che li rappresenta sul mercato, come la robusta struttura, l’esclusivo sistema di isolamento e soprattutto il sistema elettronico di controllo. Grazie all’esperienza acquisita insieme a clienti che trattano le più diverse essenze e in condizioni climatiche molto diverse, Secal ha sviluppato soluzioni per ogni singolo problema di essiccazione. L’elettronica di controllo Secal è un sistema configurabile ed espandibile, in funzione delle necessità del singolo utente ed è caratterizzato dalla facilita d’uso e da un livello di affidabilità elevatissimo. Inoltre, alcune esclusive opzioni sono particolarmente apprezzate dagli operatori. Nel post vendita sono sempre disponibili i servizi di telecontrollo e teleassistenza, pezzi di ricambio e consulenza. La cultura della qualità in Secal è uno stile di lavoro, un modo di intendere ogni fase dei processi sia di progettazione, che di produzione e vendita. Il nostro staff, professionale e amichevole, sarà lieto di trovare le soluzioni giuste per voi! Programma di produzione Impianti d’essiccazione per legno di tipo convenzionale, funzionanti ad acqua calda, surriscaldata, vapore ed olio diatermico, con capacità fino a 300 m3 /ciclo. Impianti d’essiccazione funzionanti con bruciatore diretto a gas metano o GPL. Impianti d’essiccazione tipo tunnel, per essiccazioni rapide. Impianti di vaporizzazione con sistema diretto, indiretto e misto. Impianti per il trattamento termico (sterilizzazione) degli imballaggi in legno e pallet conformi alla normativa IPPC/FAO ISPM-15. Pre-essiccatoi. Impianti di essiccazione per materiali igroscopici diversi dal legno. Impianti “chiavi in mano” completi di caldaie per la combustione degli scarti della lavorazione del legno.


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030 031 SETTEMBRE_2015

GESTIRE IL PATRIMONIO FORESTALE “È urgente promuovere e dare continuità alla gestione attiva del patrimonio forestale, quale strumento indispensabile per lo sviluppo delle filiere produttive legate ai prodotti legnosi destinate all’edilizia, all’arredamento e alla produzione di energia rinnovabile, la tutela del territorio e la salvaguardia ambientale e paesaggistica, la conservazione delle componenti bio-culturali del territorio italiano, la protezione e prevenzione del dissesto idrogeologico e degli incendi". Lo dichiara in una nota il presidente di Aiel, Associazione italiana energie agroforestali, Domenico Brugnoni, in vista dell'Assemblea annuale dei soci che si è tenuta a Verona il 26 giugno (ore 9,30 - Palaexpo VeronaFiere) dal titolo "La sfida sostenibile dell'energia da biomasse». “Oltre un terzo del territorio nazionale - continua Brugnoni - è costituito da boschi e foreste, negli ultimi 60 anni la superficie forestale è più che raddoppiata passando da 5 a quasi 11 milioni di ettari. Questa crescita non rappresenta il frutto di vere e proprie politiche ma, paradossalmente, il risultato dell’abbandono. I boschi, sempre di più, possono rappresentare per il nostro Paese un'importante occasione di crescita e sviluppo imprenditoriale sostenibile, costituendo la base, non delocalizzabile, di un sistema economico che nella produzione di beni ecocompatibili e servizi ecosistemici può tro-

vare ampie opportunità di crescita e innovazione». “La materia forestale rimane un tema d’interesse strategico trasversale a diverse politiche (economica, ambientale, sociale, culturale). Ma una crescente sovrapposizione di competenze e ruoli a livello nazionale, regionale e locale con incertezze, contenziosi e appesantimento negli iter burocratici determinano uno svantaggio degli operatori del settore e scarsa efficacia delle politiche». Spiega il direttore generale di AIEL, Marino Berton, che aggiunge: “Vi è l’urgente necessità di realizzare un adeguamento degli indirizzi nazionali in materia forestale (fermi al D.lgs. 227/2001) per il riordino della disciplina del settore e delle sue filiere, al fine di promuovere e dare continuità alla gestione attiva e sostenibile del patrimonio forestale nazionale, alla sua tutela e valorizzazione, nonché per accrescere la competitività del settore e creare nuove opportunità occupazionali”.


IL TAVOLO YPS DI TEAM 7 VINCE IL RED DOT DESIGN AWARD Team 7, azienda austriaca leader in Europa nella produzione di mobili e complementi in legno massello di design, anche quest’anno vince il Red Dot Design Award, uno dei premi più rinomati al mondo che viene assegnato ai lavori che si distinguono per la particolare qualità del design. Ad ottenere l’ambito riconoscimento è stato il tavolo yps. Dotato di gambe svasate a forma di “Y”, il tavolo in legno naturale yps risulta elegante, nobile e leggero nonostante le dimensioni, quasi come una scultura. La “Y” come forma fondamentale delle gambe crea una superficie di appoggio particolarmente stabile, permettendo al contempo ampia libertà di movimento per chi è seduto. Grazie ai bordi obliqui, il piano del tavolo yps acquisisce un elemento moderno e dinamico,

mentre dettagli marcati, come la fascia sul bordo frontale, testimoniano la lavorazione artigianale tradizionale. Anche l’aspetto dei pannelli indeformabili altre strati realizzati a mano, nonché le giunzioni in legno accuratamente rifinite sottolineano la pregiata qualità di TEAM 7: sensuale, autentica, originale e particolarmente precisa nella realizzazione estetica. In abbinamento al tavolo yps TEAM 7 propone la panca yps. Disponibile come panca in linea o panca angolare, con rivestimento in tessuto o pelle, con o senza schienale, la panca yps si inserisce armoniosamente in ogni ambiente contemporaneo. La comoda imbottitura a molle insacchettate spicca grazie all’impuntura a forma di Y.

FOTO DELMESE photo by Paola Govoni

Castello di caccia Isola di Rügen, Mar Baltico


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032 033_SETTEMBRE_2015

IL PALLET A 360 GRADI Le novità di Conlegno a IPACK-IMA 2015 posizionato all’interno del padiglione 10 e arredato con gli innovativi arredi “800x1200 Eco-Design”, lo stand di Conlegno, il consorzio di imprese che promuove e gestisce i marchi tecnici del comparto legno, ha garantito agli operatori del settore la conoscenza e l’approfondimento dei principali marchi del Consorzio (EPAL, Fitok, LegnOK) oltre ad aggiornare sulle ultime novità inerenti alle Due Diligence di cui Conlegno dal 18 agosto 2013 è Monitoring Organization riconosciuta dall’Unione europea. Due anni che hanno visto un’intensa attività di informazione e sensibilizzazione presso le aziende italiane che già in 121 si sono iscritte al sistema di LegnOK per minimizzare il rischio di importare legno o prodotti da esso derivati di origine illegale. La fiera è stata l’occasione per presentare alla stampa alcune novità particolarmente attese: l’indagine della Liuc – Università Cattaneo promossa dal Comitato Tecnico Epal di Conlegno dal titolo “Indagine sulle ragioni di scarto dei pallet in fase di scarico presso i CE.DI. della GDO”, a cura di Fabrizio Dallari, un’analisi di monitoraggio sulla qualità dei pallet UIC circolanti sul mercato italiano, e la pubblicazione “Enciclopedia del pallet di legno” a cura di Sebastiano Cerullo. “La scelta di presentarci a IPACK IMA nasce dalla volontà di confermare Conlegno come interlocutore privilegiato per le imprese del settore imballaggi e logistica interessate a conoscere un mercato sempre più globalizzato, articolato e complesso”, ha commentato Fausto Iaccheri,presidente Conlegno. “Sono certo che le imprese sapranno cogliere questa preziosa occasione di formazione garantita dai tecnici del Consorzio che per tutta la durata della manifestazione saranno presenti per offrire consulenza e consigli pratici sui numerosi marchi e servizi gestiti da Conlegno.” Come si è detto, in occasione di Ipack IMA 2015, è stata presentata alla stampa specialistica la nuova Enciclopedia del pallet di legno, a cura di Sebastiano Cerullo, che ha seguito in prima persona l’introduzione del sistema EPAL in Italia, l’applicazione dello standard ISPM 15 e la creazione del marchio PALOK sui pallet. Cerullo sta inoltre seguendo l’applicazione dell’EUTR a livello nazionale. La Enciclpedia del pallet di legno è una pubblicazione patrocinata da Conle-

gno e Rilegno, molto attesa dal settore perché affronta finalmente in maniera esaustiva il mondo del pallet dalla nascita fino a oggi, la sua storia, l’inquadramento nella legislazione nazionale e internazionale, gli aspetti pratici ed operativi degli standard, la gestione dei trattamenti fitosanitari, la tracciabilità. Uno strumento fondamentale in un momento in cui ai grandi cambiamenti affrontati nell’ultimo decennio, altri stanno per verificarsi per quanto riguarda la struttura produttiva che coinvolge il sistema pallet. Un sistema pallet economico deve presentare una concezione modulare, un accurata progettazione e una facile riparabilità e riutilizzabilità per rispettare i requisiti di sicurezza e le nuove esigenze ambientali inerenti agli imballaggi; deve inoltre sfruttare al meglio la capacità di carico dei pallet stessi, evitare al massimo le corse a vuoto e deve essere applicabile nella maggior parte dei settori. Inoltre, se destinato a merci dirette all’estero, il pallet deve rispettare i requisiti fitosanitari stabiliti dalla Comunità Internazionale. Va inoltre ricordato che la stessa Ue ha riconosciuto il ruolo ecologico del pallet che, grazie alla sua capacità di stoccaggio di CO2 aiuta a combattere l’effetto serra. Scrive Cerullo nella premessa al suo lavoro enciclopedico: “E’ incredibile pensare che il pallet di legno da più di 70 anni è sempre lo stesso. Nonostante la sua semplicità (tavole di legno, blocchetti e chiodi) rispetto ad altri prodotti che sono scomparsi, lui è ancora lì. Oggi il pallet in legno è arrivato alla sua piena maturità, ma per rimanere il miglior mezzo di movimentazione delle merci esso dovrà prepararsi a rispondere a esigenze in continua evoluzione n termini tecnici, economici, di servizio, fitosanitari ed ambientali. (…) Purtroppo in Italia l’industria non ha ancora compreso pienamente l’importanza dell’utilizzo dei pallet ed occorrerà sempre più fornire informazioni tecniche su questo importante strumento logistico che ancora oggi è la base del trasporto moderno a livello nazionale ed internazionale. La rete di produttori e di riparatori di pallet di legno potranno fornire il miglior prodotto del mondo, ma se gli utilizzatori industriali non dedicheranno del tempo per la conoscenza e gestione del pallet stesso, il pallet sarà sempre un problema, di qualunque qualità e colore esso sia.” Un secondo importante


strumento rivolto agli operatori dell’imballaggio è il volume Compendio del trasporto internazionale a uso degli imballatori, curato da Maurizio Favaro dell’Università Ca’ Foscari di Venezia dietro mandato del Gruppo di lavoro “Trasporti” di Assoimballaggi. Il volume si propone quale riferimento in particolare per le aziende che producono imballaggi industriali di legno, contenendo al suo interno anche un glossario terminologico di grande utilità. Fra i temi trattati: il trasporto da funzione esecutiva del contratto di compravendita a fattore critico di successo; il complesso aspetto legislativo della funzione logistica con i relativi contratti tipici; trasporto e spedizione e i relativi inquadramenti giuridici, il trasporto merci nelle sue diverse modalità, la movimentazione dei materiali del cliente; tecnica mercantile. Pallet: la sicurezza al primo posto Conlegno ha realizzato in stretta collaborazione con Indicod ECR un’analisi di monitoraggio sulla qualità tecnica dei pallet a marchio EUR di proprietà UIC-Union International Chemins de Fer. L’indagine è stata sollecitata da aziende aderenti al gruppo specifico sul pallet di ECR che aveva segnalato la difficoltà nel distinguere il pallet a marchio EUR a quello a marchio EPAL, ovvero il pooling internazionale di interscambio che la stessa Indicod ECR riconosce come il bancale interscambiabile alla pari fra aziende della supply chain. Il marchio EPAL è uno degli standard tutelati dal consorzio ConLegno. Già alla metà del 2013 sorge il problema della coesistenza di due circuiti. UICUnione Internazionale delle ferrovie, aveva deciso di portare avanti il progetto “Il futuro dell’Euro pallet” contestualmente al ritorno al pallet EUR in modalità indipendente dalla cooperazione con il sistema di certificazione della qualità di EPAL. Fino a quel momento i bancali erano marchiati con entrambi i loghi EPAL e EUR e ECR accettava soltanto come interscambiabili quelli con il doppio contrassegno: il solo marchio EUR, infatti, era ancora utilizzato su produzioni di pallet non controllate di alcuni paesi dell’Est Europa. Il gruppo di lavoro ECR scelse quindi di lasciare invariate le proprie raccomandazioni sull’interscambiabilità e di ribadire che l’unico bancale riconosciuto rimaneva

EPAL. In quell’occasione, EPAL decise di sostituire la marcatura sul secondo blocchetto ripetendo il marchio EPAL e mantenendo inalterata la qualità tecnica, gli standard, la frequenza dei controlli. Eventuali deroghe a questa decisione di ECR di preferire EPAL sarebbero nate solo da una attenta valutazione delle caratteristiche qualitative dei diversi pallet. L’inchiesta ha richiesto due mesi di verifiche, con la stesura di 64 rapporti, 260 campioni esaminati in tutta Italia presso aziende di produzione e riparazione secondo gli standard previsti dalle schede tecniche (fiche UIC n. 435-2 e 435-4): il 92% dei campioni di pallet EUR (UIC) non è risultato conforme, pari a 239 campioni. Tra i difetti minori prevale l’assenza della graffa dell’avvenuto controllo di produzione mentre quelli di riparazione sono numericamente trascurabili. La maggior parte dei problemi sono inerenti alla struttura e la conseguente sicurezza: spessori, larghezze di tavole e traverse, altezze dei blocchetti sono le voci più ricorrenti di difformità dallo standard. L’indice è di 2,85 difetti per pezzo, i difetti strutturali complessivi sono 511. Ungheria, Germania, Repubblica Ceca e Spagna sono le nazioni di provenienza più frequenti dei pallet difettosi. Il fenomeno si spiega con il vantaggio economico derivante dal ricorso a legni diversi e spessori ridotti: per esempio, usare tavole da 20 mm anziché 22 significa guadagnare 70 centesimi di euro per pezzo e su 10.000 pezzi si arriva a un guadagno di 7.000 euro. Ciò comporta per molte aziende un danno derivante da una forma di concorrenza sleale, ma aumenta soprattutto il rischio di rottura dei bancali con danni potenziali ai lavoratori di manifatture, logistiche e centri distributivi. Un blocchetto più basso ha costi meno elevati, ma comporta rallentamenti e perdite ai magazzini automatici, rischi di rotture e cadute con danni a persone, merci, impianti. Il problema qualitativo evidenziato riguarda oggi pallet perlopiù nuovi , mentre il numero dei bancali riparati resta al momento esiguo perché il parco pallet “solo EUR” ha cominciato a formarsi in modo consistente soltanto nel 2014; nel tempo ,però, le riparazioni non cambieranno di molto la bassa qualità originaria. Alla luce di questi risultati il gruppo di lavoro di Indicod-ECR dichiarerà l’interscambiabilità tra i

due pallet mettendo a rischio la sicurezza di operatori, clienti e merci? O chiederà piuttosto più rigorosi controlli a UIC prima di valutare questa eventualità? Avere un parco pallet ibrido può essere accettabile, ma non alle attuali condizioni che pregiudicano la sicurezza e la funzionalità. Ad avvantaggiare il sistema EPAL si aggiunge, oltre alla conferma della raccomandazione di Indicod ECR, la possibilità per produttori e riparatori omologati a EPAL di usufruire delle riduzioni del contributo ambientali CONAI previste dall’adesione al sistema PEREPAL che, monitorando costantemente in collaborazione con Rilegno i flussi di nuovo e usato in vista del riutilizzo, crea di fatto una riduzione dei costi esposti in fattura e una bolletta logistica più leggera per l’intera filiera. Assoimballaggi a Ipack 2015: una presenza tecnologica In occasione di una delle manifestazioni internazionali più di richiamo per i fornitori di tecnologie e materiali per il packaging, il processing e la logistica interna, Assoimballaggi ha presentato due Software, uno per il calcolo della portata dei pallet di legno, l’altro per il dimensionamento di imballaggi industriali di legno. Il Software a disposizione dei soci di Assoimballaggi è in grado non solo di proteggere i pallet di legno, ma anche di calcolarne la portata massima; in questo modo le aziende del settore interessate potranno soddisfare le richieste da parte dei clienti della possibilità di stimare la portata del bancale di legno.I soci potranno inoltre usufruire di un servizio di assistenza erogato da Assoimballaggi nella fase di installazione del programma e del servizio di formazione in giornata per consentire agli utenti di utilizzare già da subito le potenzialità del software. Nell’ambito del progetto di qualificazione del settore degli imballaggi industriali di legno, Assoimballaggi ha deciso di rendere disponibile anche uno strumento capace di contribuire alla rilevazione dei parametri di costo, sviluppando un software tecnico-gestionale da mettere a disposizione delle imprese, realizzato grazie al patrocinio di Rilegno.


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034_SETTEMBRE_2015

BERTOLOTTO PORTE A SOSTEGNO DEL CONCORSO NAZIONALE PER IL MOBILE DI SALUZZO Bertolotto Porte conferma anche per il 2015 l’impegno culturale a favore del territorio cuneese, sostenendo la quarta edizione del Concorso Nazionale per il Mobile di Saluzzo, organizzato dalla Fondazione Amleto Bertoni, l’ente strumentale del Comune di Saluzzo costituito per lo sviluppo turistico e la valorizzazione della città e del suo territorio. “Le due facce della porta” è il tema che i partecipanti dovranno approfondire, considerando la trasformazione in atto del concetto di porta: da elemento di passaggio per dividere gli spazi ad oggetto d’arredo in grado di trasferire agli ambienti uno stile distintivo come un’opera d’arte. Il progetto dovrà quindi esprimere questa duplice valenza della "porta", intesa come elemento decorativo e di arredo, oltre all'aspetto meramente "funzionale", quindi l’unicità tipica di un oggetto d’arte e l’esclusività di un prodotto di design riproducibile in serie. Lo scopo del concorso è infatti quello di creare un prodotto realizzabile sia artigianalmente che industrialmente".

Il Premio speciale Bertolotto Porte spa, destinato al progetto più interessante a fini commerciali, sarà di Euro 2.000,00. Inoltre quest’anno con il supporto di una propria commissione interna, l’azienda piemontese valuterà tutti gli elaborati e selezionerà quelli che potrebbero entrare a far parte della collezione Bertolotto Porte. I progetti scelti verranno premiati con una royalty sulle vendite del prodotto realizzato per la durata a vita della messa in commercio. Accanto al premio speciale dell’azienda, la Fondazione Amleto Bertoni assegnerà altri 4 diversi riconoscimenti economici finanziati da altri enti pubblici e privati, oltre ad eventuali menzioni d’onore e/o segnalazioni. Dopo l’assegnazione dei vincitori, una selezione dei progetti verrà esposta in una mostra presso la sede della Fondazione Amleto Bertoni in Piazza Montebello 1 a Saluzzo (Cuneo).


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036 037 _SETTEMBRE_2015

EPAL NELLA REPUBBLICA CECA Le leggi di protezione del marchio si estendono alla Repubblica Ceca, permettendo di agire ancora più fortemente di prima contro le contraffazioni e le riparazioni non autorizzate di pallet EPAL euro nella Repubblica ceca. In precedenza, i pallet euro sono stati forniti solo in un modo molto limitato in base alle leggi di tutela dei marchi nella Repubblica ceca. Estendendo le leggi, i diritti di marchio dei proprietari possono anche essere più efficacemente sostenuti per europallet. Per il e.V. European Pallet Association (EPAL), questo è un passo importante verso un migliore controllo della qualità del pool di pallet nella Repubblica Ceca e al miglioramento sostanziale della situazione per entrambi i licenziatari EPAL così come gli utenti di pallet EPAL Euro. Al fine di facilitare l'attuazione coerente della nuova legislazione, l'Accademia EPAL ha offerto alle autorità doganali un workshop di due giorni volto a individuare i pallet contraffatti, che ha avuto luogo alla fine di aprile 2015 nella Repubblica Ceca. Sono previsti anche corsi di formazione per gli utenti di pallet EPAL Euro. L'obiettivo formativo principale è ancora una volta, identificare i pallet contraffatti EPAL a prima vista e, quindi, per proteggere i dipendenti dei beni da rischi potenzialmente gravi.

Le leggi sulla protezione dei marchi sono cambiate a favore di titolari di marchi nella Repubblica Slovacca. L'autorità doganale slovacca ha promesso il supporto necessario per Dana Babušíková, il rappresentante EPAL nella Repubblica Ceca e in Slovacchia. Nei prossimi mesi, all'Accademia EPAL verranno tenuti corsi di formazione per funzionari doganali e gli utenti in Slovacchia. "Stiamo facendo esattamente come abbiamo promesso ai costruttori e ai meccanici in possesso di una licenza di EPAL, che hanno per molti anni chiesto un miglioramento dei mercati in Repubblica Ceca e in Slovacchia", spiega Dana Babušíková. Le autorità doganali sono già state in grado di fornire alcuni primi risultati in appena due settimane dopo il primo corso di formazione in Accademia EPAL nella Repubblica Ceca, dopo aver individuato quasi 1.300 pallet contraffatti.


LISTONE GIORDANO A CERSAIE 2015 Un racconto progettuale di una materia viva e mutevole che ha saputo accompagnare l’evoluzione dell’abitare nel corso dei millenni. Il legno come superficie di supporto, come rivestimento, come arredo per le nostre attività quotidiane: lo spazio di oltre 150 mq, collocato al padiglione 22 della fiera di Bologna e progettato da Marco Tortioli Ricci dello studio grafico Bcpt, narra dell’azienda umbra e del suo approccio assolutamente unico al tema del legno. L’installazione si configura come un grande spazio aperto che vuole diventare un luogo ideale per il co-working, per lo scambio di idee e il confronto: il prodotto non è più una cosa da guardare con distacco ma si tramuta in componente interattivo con cui stabilire un confronto diretto. Così le collezioni, tratte dalle tre anime di Listone Giordano – Classica, Natural Genius e Atelier – assumono l’aspetto di grandi fasce che plasmano l’allestimento: il parquet ora è una semplice superficie, orizzontale o verticale, ora è invece un volume tridimensionale che disegna delle superfici sopraelevate dove poter dialogare e toccare con mano le proprietà del materiale.

IL NUOVO APPUNTAMENTO KLIMA ORGANIZZATO DA FIERA BOLZANO IN LOMBARDIA Alla sua prima edizione quest'anno, è quasi alle porte: dal 13 al 15 novembre presso Lario Fiere ad Erba va in scena ComoCasaClima powered by Klimahouse, la nuova piattaforma per l'edilizia ad alta efficienza energetica in una regione dal grande potenziale che richiama anche il mercato svizzero. Riqualificazione, ristrutturazione, normative e sistemi evoluti di gestione degli immobili per il rilancio del mercato delle costruzioni. Questi i temi caldi che verranno affrontati nell'arco delle tre giornate di ComoCasaClima powered by Klimahouse nell'ambito degli incontri formativi e informativi con uno sguardo di prospettiva e di crescita.


NOT IZIEiL www.webandmagazine.media www.webandmagazine.com

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MADEEXPO È ANCHE ON THE ROAD Un evento espositivo itinerante che farà conoscere al pubblico professionale e ai privati nuove idee e proposte per costruire e ristrutturare la casa. È il format innovativo e flessibile di Casa MADE, iniziativa dei promotori della fiera MADE expo, rassegna biennale di architettura, design ed edilizia. Casa MADE si svolge in nove città da nord a sud con l’obiettivo di far vivere i prodotti in un contesto vivace e dinamico. Tre giornate che includono il week end dedicate sia al pubblico professionale sia al pubblico privato. La casa è il luogo in cui i prodotti trovano applicazione, e il principale investimento delle famiglie italiane. Per rispondere alle esigenze contemporanee di comfort, risparmio energetico, sicurezza e qualità richiede nuovi materiali e soluzioni performanti sia in fase di costruzione sia di riqualificazione. Grazie a Casa MADE le soluzioni più innovative e competitive vengono veicolate direttamente agli utenti finali, e a tutti i professionisti che si occupano di costruire e ristrutturare. Primo appuntamento a Firenze (20/22 novembre). Seguiranno Padova (27/29 novembre), Bari (15/17 gennaio 2016), Roma (29/31 gennaio), Parma (12/14 febbraio), Verona (19/21 febbraio), Rimini (26/28 febbraio), Catania (11/13 marzo), Torino (6/8 maggio). La partecipazione è riservata a produttori, importatori e distributori di materiali e tecnologie per la costruzione, prodotti per l’involucro edilizio, serramenti, materiali e

finiture per l’architettura d’interni e servizi per la casa. Sono previste aree multifunzionali che ospiteranno appuntamenti di approfondimento e aggiornamento, nonché dimostrazioni live dedicate all’utilizzo, alla posa e alla conoscenza diretta dei prodotti degli espositori. «Il progetto Casa MADE certifica l’impegno di MADE expo nei confronti delle aziende. MADE expo non si ferma ma, in attesa dell’edizione del 2017, propone un nuovo concetto di prossimità all’utente finale, cogliendo un’esigenza di mercato emergente», commenta l’amministratore delegato Giovanni De Ponti. «Casa MADE permette agli espositori di raggiungere il loro target, dal rivenditore al consumatore finale, sul territorio. Inoltre, il layout sviluppato ad hoc in funzione di ogni tappa permette di stimolare l’interesse anche di rivenditori e distributori, ampliandone la visibilità locale». A questo si aggiunge una forte spinta sul versante estero, a partire da MADE expo WorldWide in programma a Mosca dal 15 al 18 ottobre 2015, a cui si aggiunge un fitto programma di nuove missioni all’estero.


LA SCALA SU MISURA PER IL NUOVO UNICREDIT PAVILLON DI MILANO Spazio per eventi, meeting, conferenze, esposizioni: UniCredit Pavillon è la struttura polifunzionale sorta nei pressi dell'Headquarters del Gruppo in piazza Gae Aulenti e inaugurata lo scorso luglio, progettata dallo studio Michele De Lucchi. L'architetto ha pensato e disegnato anche la scala che collega l'auditorium del pian terreno alla Passerella dell'Arte, sistema espositivo flessibile destinato a mostre temporanee, che potrà essere utilizzato anche per creare percorsi narrativi visuali a supporto delle altre attività ospitate dall'edificio. Per la realizzazione della scala lo studio si è affidato a Fontanot, azienda leader nel settore che, forte di un notevole know-how e una costante attività di ricerca è in grado di realizzare prodotti versatili e dall'alto contenuto tecnologico, rispondendo anche alle esigenze di progetti su misura. La scala elicoidale realizzata per UniCredit Pavillon presenta strutture laterali in acciaio di carbonio verniciato e una struttura portante composta da lamiere di spessore variabile. I gradini e i pianerottoli sono rialzati in legno massello di rovere fiammato con finitura naturale mentre nella parte di calpestio sono stati incastonati 3 listelli d’acciaio inox. Al piano d'arrivo la balaustra è realizzata con pannelli in cristallo temperato, illuminati da un sistema lineare a led.


SPECIALE FESTA DEL LEGNO Dopo il successo di pubblico registrato in occasione del weekend porte aperte del 19/20 Settembre e dei due eventi a programma, Pininfarina 18 Settembre e Carlo Cracco 21 Settembre, Riva 1920 è nuovamente pronta ad aprire le porte dello Showroom, del Museo del Legno e dell’unità produttiva di via Milano 137 (Cantù). Durante il weekend del 26/27 Settembre, dalle 10:00 alle 18:00, i visitatori potranno ammirare sculture, installazioni ed oggetti di varia natura realizzati in legno e potranno assistere a dimostrazioni e lavorazioni del legno. Per i più piccoli sia sabato che domenica a partire dalle 15:00 alle 18:00 è previsto un intrattenimento ludico e laboratori didattici utilizzando il legno. Ultimo dei tre eventi a calendario, Mario Bellini in data 2 Ottobre alle ore 20.30, iscrizioni eventi@riva1920.it (evento aperto ai soli accreditati). La manifestazione è stata ripresa dalle telecamere di Studio Aperto che ha mandato in onda uno speciale Festa del Legno durante l'edizione delle 18.30 di domenica 20 Settembre.

AL LAVORO PER XYLEXPO 2016! Ripresi a pieno ritmo, dopo la pausa estiva, i lavori per la prossima edizione di Xylexpo, la biennale internazionale delle tecnologie e delle forniture per l’industria del legno e del mobile che si terrà a FieraMilano-Rho da martedì 24 a sabato 28 maggio 2016. Anzi, per alcune attività non si è mai interrotta! Fra questi gli incontri e gli eventi che fanno parte del road-map di Xylexpo 2016, appuntamenti organizzati in occasione dei più importanti eventi della filiera durante i quali presentare la storica rassegna agli operatori dell’informazione, a buyer, importatori, distributori. Una fiera che rimane un punto di riferimento negli anni pari, la più importante fiera internazionale, sempre capace di attrarre espositori e visitatori da tutto il mondo. Un punto di riferimento per l’industria italiana delle tecnologie ma anche per i costruttori internazionali, che ben conoscono le caratteristiche, le qualità, le potenzialità del mercato italiano, pur in una stagione non certo delle più semplici dal punto di vista dei risultati economici. A oggi le adesioni fanno pensare che sarà una buona edizione di Xylexpo: grazie anche alla scelta degli organizzatori di premiare le aziende che si iscrivono entro determinate scadenze la lista degli espositori, per quanto provvisoria, è certamente ben frequentata. I “ritorni” dei grandi gruppi nella passata edizione, la conferma della loro presenza per il 2016, le conferme di molti dei più grandi interpreti mondiali di questa tecnologia (fra cui nomi del calibro di Barberan e Felder Group, solo per citare due delle adesioni più recenti) garantiscono che la prossima edizione del “maggio milanese” è assolutamente da non perdere!

“Anche se la situazione è meno attraente rispetto agli anni prima della crisi” – ha commentato Dario Corbetta, direttore della manifestazione e di Acimall, l’associazione che riunisce i produttori italiani di tecnologie, utensili e attrezzature per il legno e il mobile organizzatrice della rassegna – il mercato italiano rimane uno fra i più rilevanti al mondo per consumo di tecnologie. I segnali di una possibile, robusta ripresa cominciano tuttavia a intravedersi e Xylexpo 2016 si preannuncia come l’edizione più frizzante di questo decennio. Stiamo parlando di una rassegna che è e sarà un capitolo importante della storia di questo settore, una biennale che nel 2016 festeggerà le 25 edizioni, cinquant’anni al fianco degli operatori. Un momento importante e che vogliamo sia di stimolo, di rilancio, di supporto all’industria della trasformazione del legno e dei suoi derivati che nel nostro Paese è una eccellenza assoluta, così come in tutto il mondo è una pietra di paragone, una proposta che mostra di essere guardata sempre con grande attenzione dalle imprese internazionali, dalle piccole falegnamerie artigiane ai grandi gruppi industriali”. Al buon andamento delle adesioni sta indubbiamente contribuendo anche la campagna promozionale indirizzata verso gli espositori, che ha preso il via nelle scorse settimane in 80 nazioni, oltre all’azione della rete commerciale che sta proponendo l’appuntamento milanese in tutti quei Paesi del mondo dove esiste una produzione di tecnologie per il legno, a cui presto farà seguito una analoga azione per “portare” a Milano operatori, utilizzatori, operatori.


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> 042 SETTEMBRE 2015

QUOTAZIONI

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IL PREZZO MEDIO DEL LEGNAME SULLA PIAZZA DI MILANO

Rilevazione della Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Milano dei prezzi minimi e massimi dall’importatore o dal grossista all’utilizzatore finale, Iva esclusa. Rilevazioni del Giugno 2015

SEGATI E SQUADRATI DI CONIFERE

ABETE TAVOLAME - SPESSORI DA MM 20 A 60, LARGHEZZE CM 16 IN AVANTI, LUNGHEZZA M 4

assortimento primo/secondo assortimento secondo assortimento terzo falegnameria assortimento terzo assortimento quarto assortimento fianchi

m3 m3 m3 m3 m3 m3

635,00 545,00 400,00 305,00 255,00 245,00

705,00 605,00 420,00 320,00 275,00 265,00

sottomisure, spess. da mm 20 a mm 30, lungh. m 4: assortimento terzo assortimento quarto

m3 m3

225,00 210,00

245,00 220,00

sovrapprezzi: per lo spessore di mm 20: q 20,00 al m3; per merce prismata: q 25,00 al m3; per piallati su una faccia e due fili: q 40,00 (+) al m3; per sezionatura a misura (per taglio): q 5,00 al m3; per merce essiccata: + 15% (+) al m3; per trattamento HT ISPM 15 FAO per merce fresca da euro 20,00 a euro 30,00 secondo spessore al m3

morali e travetti sez. comm. lungh. m 4 per imballo e armatura morali e travetti sez. comm. lungh. m 4 scelti per tetti listelli da m 4 in avanti, sezioni e lunghezze commerciali smezzole mercantili, sez. comm. fino a m 4,50 smezzole mercantili, sez. comm. da m 5 in avanti travi squadrate uso Trieste, lung. comm. sezioni: fino a cm 13/16 da cm 16/19 in avanti travi in abete lamellare sezioni e lunghezze commerciali (qualità a vista)

m3 m3 m3 m3 m3

245,00 380,00 265,00 355,00 380,00

265,00 395,00 300,00 380,00 420,00

m3 m3 m3

195,00 245,00 665,00

205,00 255,00 705,00

assortimento primo/secondo assortimento secondo assortimento terzo falegnameria assortimento quarto/quinto

m3 m3 m3 m3

640,00 560,00 350,00 n.q.

700,00 600,00 365,00 n.q.

assortimento U/S assortimento quinto

m3 m3

360,00 315,00

390,00 355,00

assortimento U/S assortimento quinto

m3 m3

330,00 310,00

360,00 330,00

base spess. mm 52 in tavole refilate - KD in tavole non refilate (prima qualità) - KD

m3 m3

500,00 430,00

530,00 460,00

assortimento primo (n. 2 clear - con max 15% n. 3 clear), base spessore mm 78 - KD assortimento secondo (n. 4 clear), base spessore mm 78 - KD componenti per serramenti in douglas KD (essiccato) - VG

m3 1.180,00 1.270,00 m3 980,00 1.020,00 m3 1.180,00 1.230,00

assortimento primo (n. 2 clear con max 15% n. 3 clear), base spessore mm 78 - KD assortimento secondo (n. 4 clear), base spessore mm 78 - KD componenti per serramenti in hemlock KD (essiccato) - VG

m3 m3 m3

meranti rovere pino del nord

m3 820,00 900,00 m3 1.500,00 1.800,00 m3 820,00 900,00

LARICE TAVOLAME - SPESSORI DA MM 20 A 80, LARGHEZZE CM 16 IN AVANTI, LUNGHEZZA M 5

PINO DEL NORD TAVOLAME - SPESSORI, LARGHEZZE E LUNGHEZZE COMMERCIALI ABETE DEL NORD TAVOLAME - SPESSORI, LARGHEZZE E LUNGHEZZE COMMERCIALI PITCH-PINE, YELLOW-PINE

DOUGLAS FIR IN TAVOLE - SPESSORI LARGHEZZE E LUNGHEZZE COMMERCIALI

HEMLOCK IN TAVOLE - SPESSORI LARGHEZZE E LUNGHEZZE COMMERCIALI

COMPONENTI LAMELLARI A TRE STRATI PER SERRAMENTI, SEZIONE STANDARD

690,00 590,00 730,00

730,00 630,00 760,00


• EUROPEE IN TAVOLE DI BUON ASSORTIMENTO, CON STAGIONATURA COMMERCIALE

faggio naturale (fino a mm 60 di spessore) faggio evaporato (fino a mm 60 di spessore) rovere frassino

• EXTRAEUROPEE IN TAVOLE REFILATE ALL’ORIGINE ED ESSICCATE AL FORNO, ASSORTIMENTO F.A.S.

• TROPICALI IN TAVOLE REFILATE DI BUON ASSORTIMENTO ED ESSICCATE AL FORNO

abura/bahia akatio - aniegré samba - wawa ayous iroko mogano sipo-utile ramin, base spess. mm 27

• NAZIONALI CON STAGIONATURA COMMERCIALE

noce scelto pioppo non refilato per falegnameria pioppo refilato rovere scelto

• COMPENSATI DI BUONA QUALITÀ, DIMENSIONI NORMALI

pioppo, spessore mm 4 multistrati pioppo, spessore mm 10 multistrati pioppo, spessore mm 20 multistrati betulla Russia, spessore mm 12 multistrati betulla fenolico con film antiscivolo, spessore mm 30 fenolici resinosi CDX, base spessore mm 10 compensato okumé, base spessore mm 15

• ESOTICI MULTISTRATI E PANIFORTI LISTELLARI CON PIOPPO ALL’INTERNO

spessore mm 10 meranti spessore mm 20 paniforti listellari con pioppo all’esterno, spessore mm 18 controplaccati mogano, spessore mm 4 - 5 strati controplaccati akatio, spessore mm 4 - 5 strati

• PANNELLI TRUCIOLARI E AGGLOMERATI DI BUONA QUALITÀ, DIMENSIONI NORMALI

truciolari standard, calandrati, spessore mm 4 truciolari standard, spessore mm 18 truciolari tutto pioppo, spessore mm 20 truciolari ignifughi classe 1, spessore mm 18 truciolari idrofughi, V100, base mm 18 truciolari nobilitati legni vari e colori spessore mm 20 truciolari nobilitati, bianco, 120 gr, spessore mm 20 truciolari controplaccati akatio, spessore mm 19 medium density fiberboard (MDF), base spessore mm 4 medium density fiberboard (MDF), base spessore mm 19 medium density fiberboard (MDF), ultralight spessore mm 19 truciolari oriented strand board (OSB), base spessore mm 9 pannelli di fibra di legno, tipo normale, base spessore mm 3,2 lamellare finger-joint in massello (faggio), spessore mm 32

• PANNELLI PER L’EDILIZIA

abete, per casseforme mm 27 trave doppia T (h. 20)

• PERLINE GREZZE DA RIVESTIMENTO

abete, spessore mm 10 assito abete maschiato (per sottotetto) mm 21 pino, spessore mm 10

465,00 620,00 695,00 825,00 825,00 1.060,00 695,00 775,00 SETTEMBRE 2015 043

m m3 m3 m3 m3 m3 m3 m3

1.020,00 1.800,00 850,00 1.000,00 1.020,00 1.350,00 490,00 700,00

1.070,00 1.900,00 900,00 1.070,00 1.970,00 1.420,00 530,00 750,00

m3 650,00 m3 900,00 m3 420,00 m3 600,00 m3 1.050,00 m3 980,00 m3 n.q.

750,00 1.050,00 440,00 630,00 1.090,00 1.080,00 n.q.

m3 2.500,00 m3 240,00 m3 170,00 m3 850,00

3.700,00 260,00 185,00 950,00

3

m2 m2 m2 m2 m2 m2 m2

3,75 6,40 10,90 9,00 33,00 5,50 15,50

4,25 6,90 11,40 10,50 40,00 6,00 17,50

m2 m2 m2 m2 m2

7,80 10,50 13,00 7,00 7,00

8,80 11,50 13,50 7,50 7,50

m2 m2 m2 m2 m2 m2 m2 m2 m2 m2 m2 m2 m2 m2

1,80 4,20 5,10 8,00 7,30 10,50 8,10 14,50 1,70 6,00 6,00 2,35 1,40 45,00

2,10 4,50 5,40 8,40 7,60 11,00 8,60 16,50 1,90 7,00 7,00 2,85 1,70 70,00

m2 m

12,80 7,30

13,80 7,80

m2 m2 m2

6,80 8,50 7,80

7,50 9,00 8,60

SEGATI DI LATIFOGLIE SEMILAVORATI

rovere americano rosso/bianco, base mm 27 rovere americano rosso/bianco , base mm 52 frassino, base mm 27 frassino, base mm 52 ciliegio americano, base mm 27 ciliegio americano, base mm 52 noce satiné, base mm 52 yellow poplar (tulipier), base mm 52

m3 m3 m3 m3


PRO DOTTI

ALI PARQUETS www.aliparquets.com 044 045_SETTEMBRE_2015

Sempre innovativi nella tradizione i prodotti Ali Parquets.

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SOTTO IL SEGNO DEL LEGNO


Ali Parquets, anche quest’anno sarà protagonista a Cersaie facendo toccare con mano i propri prodotti e mostrare al mondo che come il legno c’è solo il legno. L’azienda che da oltre 70 anni crea veri e propri monoliti in legno , durante la manifestazione fieristica più importante del settore, presenterà un’ampia serie di nuovi prodotti, tra cui le nuove colorazioni della Linea Premass. La perfezione di lavorazione di PreMass permette di andare incontro in maniera sempre più efficace ai gusti attuali.

La possibilità di usare in gradazione cromatica quattro tonalità di grigio , colorazione oggi molto apprezzata dagli interior designer, permette di creare un originale e piacevole effetto d’insieme soprattutto se applicata con montaggio a spina di pesce, sempre più spesso rievocata anche in ambienti moderni. Ali Parquets si presenterà al Cersaie con un cambio radicale di look: l’azienda si rilancia e si rinnova con il nuovo catalogo più che mai ricco di suggestioni e di atmosfere legate a viaggi lontani. Una nuova veste, un modo nuovo per garantire al suo pubblico un prodotto in sintonia con il pianeta che trasmette emozioni e sensazioni che fa sentire in equilibrio, per creare un contatto con la natura che vive in noi e nei luoghi del nostro abitare.

SETTANT'ANNI DI MONOLITI IN LEGNO Ali Parquets da ormai oltre 70 anni crea veri e propri monoliti in legno destinati a durare per generazioni. Si tratta di un parquet in massello che coniuga il prestigio del più nobile dei legni alla sua forma più naturale; grazie ad una accurata e attenta lavorazione i tronchi vengono sezionati e lavorati in listoni massicci, unici e irri-

petibili nelle loro venature e sfumature per un parquet monolitico di spessore fino a 14 mm interamente in legno nobile. Grazie alla sua accurata finitura questo materiale offre una estrema praticità di messa in opera: pur essendo in legno massello come i parquet tradizionali, al contrario di questi non richiede alcuna levigatura e finitura in opera e risulta dunque immediatamente calpestabile e vivibile. I prodotti Ali Parquets si contraddistinguono da tutti gli altri prodotti presenti sul mercato per le loro eccezionali caratteristiche: particolari lavorazioni manuali eseguibili su richiesta, infinite personalizzazioni di pigmentazioni e finitura, dimensionamento dei formati su richiesta del progettista, altissimo valore intrinseco e garanzia di durata infinita da godere per più generazioni. PreMass Cover Rovere Cinder, Cloud, Sand e Storm Posa a Spina.


PRO DOTTI

WOODCO www.woodco.it 046 047_SETTEMBRE_2015

Da WoodCo un look naturale per atmosfere neoromantiche.

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IL FASCINO DEL PARQUET IN LARICE


Venature ben delineate, sottotono rosato, leggero profumo di resina: un pavimento in larice apre le porte della casa alla natura. Le sue tonalità uniche, caratterizzate da differenze cromatiche a contrasto e piccoli nodi scuri, permettono di realizzare progetti di grande effetto dove il parquet non è solo un semplice rivestimento, ma reale elemento di interior design.

Rispetto ai legni delle latifoglie, il larice è un’essenza più tenera e leggera. Tuttavia, per le sue buone doti di stabilità e tenuta, è una delle poche conifere utilizzate per realizzare pavimenti. Woodco ne ha reinterpretato la personalità esaltandone soprattutto la naturalezza: nella collezione Contatto di Alpen Parkett, marchio che distingue i prodotti di eccellenza dell’azienda, questo particolare legno viene proposto in due varianti spazzolate, bisellate e rifinite con olio cera, il quale oltre a nutrire e proteggere la fibra del legno, garantisce un residuo secco composto esclusivamente da oli naturali, per pavimenti sicuri e privi di emissioni di sostanze nocive. Disponibili in tavole da 1820x190x14 mm, le due proposte in larice della collezione Contatto vantano del sistema di aggancio a secco Uniclic, che riduce notevolmente i tempi di installazione del parquet (fino al 30%) permettendo alle tavole di bloccarsi saldamente l’una con l’altra con una sola, semplice, mossa. Facile e veloce, Uniclic garantisce stabilità nel tempo, omogeneità nella posa e nessuna possibilità di fessurazione, rivelandosi perfetto non solo per pose flottanti, ma anche per pose incollate o su massetto riscaldato.

Nella foto a sinistra: la collezione Contatto, parquet Keer. Tavole in larice con superficie spazzolata, bisellata e rifinita con olio extra bianco. Nella foto sopra: la collezione Contatto, parquet Mairie. Tavole in larice con superficie spazzolata, bisellata e rifinita con olio naturale.


PRO DOTTI

SHERWIN-WILLIAMS SAYERLACK www.sayerlack.com 048 049_SETTEMBRE_2015

La verniciatura a effetto naturale Sayerlack: il legno bello senza trucco.

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TREND NATURALISTICO

Le tendenze del design per mobili, porte e complementi d’arredo, richiedono sempre più finiture per il legno che ne conservino inalterato l’aspetto naturale. Gli interior designer stanno infatti riscoprendo la straordinaria versatilità e il calore di questo materiale nel suo aspetto naturale, nel suo essere vivo, richiamandosi anche alle tendenze naturalistiche che ricercano l’equilibrio e la stabilità interiore nell’essenzialità e nella razionalità del contatto con queste materie. La luminosità del legno naturale riflette la luce nell’ambiente e, non esistendo in natura due alberi identici, ogni singolo manufatto rimarrà unico. Il legno naturale non ha però le necessarie resistenze chimiche e fisiche, né le finiture a effetto naturale a base di olio garantiscono questa protezione. Per questo il legno deve essere trattato con prodotti appositamente formulati. La sfida non è stata facile da affrontare ma il laboratorio R&D di Sherwin-Williams Italy ha ottenuto, anticipando in precedenza i tempi con la finitura all’acqua AT 601/00 Natural Wood, risultati eccezionali che valorizzano il lato più bello del legno, il suo più grande valore. AFV 2318/00 è un nuovo fondo-finitura bicomponente all’acqua che grazie alle elevate prestazioni chimico fisiche come l’eccezionale resistenza alla lucidatura e al graffio, la resistenza alle macchie e ai detergenti e la resistenza all’ingiallimento provocato dalla luce, ne permette l’utilizzo per tutto l’arredamento d’interni: non solo porte, camere o soggiorni, ma anche cucine e bagni. Il grande traguardo raggiunto consiste nell’aver ottenuto tutte queste caratteristiche su

supporti chiari, difficili da proteggere da macchie quali quelle di vino, caffè e ammoniaca, con opacità della superficie trattata prossima allo zero e mantenendo la trasparenza sulle essenze scure. Ottimi anche i risultati ottenibili su manufatti in precomposto, che escludono viraggi della tonalità di colore attraverso la buona protezione dalla luce, anche su manufatti termotrattati, sempre più presenti sul mercato, utilizzando uno specifico catalizzatore. Per coprire questa variabilità di supporti con un unico prodotto i catalizzatori da utilizzare sono AH 1564/00 per i legni e i precomposti chiari, AH 1550/00 per rendere il legno naturale più ravvivato, AH 1503/00 per i supporti scuri, allo scopo di esaltare la trasparenza. Anche l’isolamento dei legni tannici è ottimo, tanto da non prevedere un trattamento del supporto grezzo con un isolante specifico. Le prestazioni del ciclo a due mani su faggio, testato dai laboratori dell’istituto di certificazione Catas, superano i requisiti degli standard R4 IKEA (IOS MAT-0066) e i test di resistenza delle superfici ai liquidi freddi EN


12720:2013 raggiungendo la classe B secondo CEN/TS 16209. Sayerlack ha realizzato anche un ciclo a solvente a effetto naturale con performance eccezionali: il fondo finitura TZL 3471/00 acrilico a bassissimo glossaggio, garantisce elevata durezza e alta resistenza al graffio, con buona morbidezza e ottima bagnabilità. Nel caso si desiderasse esaltare la morbidezza si può utilizzare la finitura all’acqua AT 601/00 Natural Wood, utilizzabile sia come monocomponente che come bicomponente, che oltre a mantenere l’aspetto naturale del legno gli conferisce un particolare effetto touch. Particolarmente indicata per la finitura di mobili, complementi d’arredo o comunque dove sia necessaria una finitura dall’aspetto naturale, morbida e vellutata.

Ovunque nel mondo e qualunque sia la superficie da verniciare, Sherwin-Williams fornisce soluzioni innovative che garantiscono i risultati migliori. Vocazione all’innovazione e alla sostenibilità, forza tecnologica, impegno in ricerca e sviluppo, capacità di ascoltare e servire i mercati con soluzioni all’avanguardia, efficaci e sicure: Sherwin-Williams Italy è oggi il punto di riferimento del mercato delle finiture per legno, vetro, metallo e plastica, attraverso riconosciuti brand internazionali. Nel 2010 il colosso americano delle vernici The Sherwin-Williams Company ha acquistato Sayerlack e Becker Acroma che deteneva anche il marchio Oece, creando un leader globale nelle vernici per legno. The Sherwin-Williams Company, che occupa più di 30.000 persone, è la prima azienda di vernici negli Stati Uniti e la terza nel mondo. Dal 1 gennaio 2013 le due entità legali Sayerlack S.r.l. e SWIC sono diventate un’unica società: SherwinWilliams Italy S.r.l. Sherwin-Williams Italy conta tre stabilimenti produttivi in Italia: Pianoro (BO), Mariano Comense (CO) e Cavezzo (MO), e distribuisce i propri prodotti in oltre 80 paesi del mondo, al servizio di oltre 40.000 clienti. L’azienda sviluppa, produce e distribuisce i propri prodotti a marchio Sayerlack, Linea Blu, Oece e Sherwin-Williams. Sayerlack è un marchio di Sherwin-Williams Italy, da 60 anni sinonimo di soluzioni innovative per il trattamento e la finitura del legno. I prodotti Sayerlack si distinguono grazie a una consolidata tradizione e a una forte componente innovativa. Nel 1988, grazie a importanti interventi in tecnologia e ricerca e sviluppo, Sayerlack è stata la prima azienda in Italia a produrre vernici per legno all’acqua. I risultati raggiunti in termini di compatibilità ambientale, performance e innovazione, garantiscono oggi a Sayerlack la leadership nel mercato europeo delle vernici per legno. Sayerlack è il marchio in grado di soddisfare le esigenze di tutti i settori esistenti nell’industria del legno - dall’arredamento alla falegnameria, dalle strutture per esterni ai mobili da giardino, dai cantieri navali all’edilizia, dal settore automobilistico agli strumenti musicali - del vetro, del metallo e della plastica.


PRO GETTI

FIEMME 3000 www.fiemme3000.it 050 051_SETTEMBRE_2015

Fiemme 3000, sotto il segno della biocompatibilità.

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CAMMINARE SULLA NATURA

Risale al 1993 la scommessa di Fiemme 3000, azienda di pavimenti in legno biocompatibili con sede a Predazzo, nel cuore della Val di Fiemme, di riuscire ad entrare nel mondo dell’edilizia da una porta diversa. Esaltando il valore e non il prezzo. Puntando sulla qualità, piuttosto che sulla quantità. Tendendo al benessere e non al “benavere”.

L’azienda nel 2013 ha dato vita a una nuova gamma di 5 serie per 88 legni dal naming emozionale dove ritrovare i plus di biocompatibilità, qualità, durata e bellezza: Luci di Fiemme, Fior di Fiemme, Boschi di Fiemme, Fiemme Antica, Mani di Fiemme. Oggi, a distanza di 2 anni, la produzione si arricchisce di 12 nuovi roveri. 9 per la Boschi di Fiemme, 1 per Fiemme Antica e 2 pregiate tavole (produzione limitata) dalla speciale finitura – Fior Fiore di Fiemme – entra a far parte di Fior di Fiemme. IL LEGNO PROTAGONISTA Per realizzare il sogno di un’azienda che valorizzasse l’etica oltre all’estetica, Marco Felicetti, amministratore delegato di Fiemme 3000, è partito da un elemento parte del suo DNA: il legno. La sola Val di Fiemme, con i suoi 60 milioni di alberi, è una delle valli trentine più ricche di questo prezioso materiale. E Felicetti, “predazzano doc”, ha saputo sfidare il mercato sin dalla nascita dell’azienda partendo da un assunto preciso: sviluppare un prodotto che sapesse soddisfare i bisogni di salubrità, durata e bellezza, sulla base di una nuova idea di edilizia, che avesse come concetto protagonista quello dell’“abitare bene”. Per vincere questa sfida, Fiemme 3000 fa semplicemen-


te quello che sa fare meglio: sceglie il legno migliore, lo lavora con amore e attenzione, rispettandone l’essenza e le qualità, fino a trasformarlo in un prodotto solido, che mantiene e valorizza l’animo salubre e naturale della sua materia prima. Camminare su un pavimento Fiemme 3000 significa entrare in contatto con la sua storia, che origina nelle foreste incantate della Val di Fiemme per approdare all’interno delle case con tutta la forza della sua naturalezza. Un processo autentico che nasce da una strutturata filiera imprenditoriale, ma che conserva ancora quell’anima così semplicemente artigianale, di persone che fanno della passione per questo mestiere il loro valore aggiunto. TRATTAMENTO FIEMME BIO PLUS Dopo anni di lavoro nel settore Ricerca e Sviluppo, a Fiemme 3000 è approdato un trattamento rivoluzionario. Si tratta di un olio speciale, rigorosamente biocompatibile, studiato per nutrire e preservare la bellezza del legno dei boschi fiemmesi. Fiemme 3000 Bio Plus utilizza più di 50 sostanze vegetali e minerali sapientemente miscelate, che nutrono il legno nella sua struttura più profonda, senza occluderne i pori e ripristinandone le capacità autoprotettive che inevitabilmente si perdono durante i processi di lavorazione. POSA FLOTTANTE: STABILITÀ E PERFEZIONE PER IL LEGNO Il legno Fiemme 3000, grazie alla sua grande stabilità dimensionale, è particolarmente adatto alla posa flottante, tecnica che risulta efficace e in sintonia con i dettagli della bioedilizia, senza l’utilizzo di prodotti chimici pericolosi. Scegliendo la posa flottante si realizza il pac-

chetto legno-trattamento-posa che rispetta meglio i principi della biocompatibilità, con una serie importante di vantaggi: Le tavole vengono semplicemente incastrate tra loro con della colla vinilica negli incastri: il legno quindi rimane intatto e 100% naturale Non si introducono colle tossiche sotto il pavimento che rimane libero dal massetto. È possibile riparare eventuali aree o tavole danneggiate in modo semplice e veloce. Al momento di un eventuale smantellamento del pavimento non si coinvolge il sottofondo: vengono così evitati costi e disagi enormi. Il pavimento si consuma più lentamente. LE CERTIFICAZIONI Il legno Fiemme 3000 è certificato PEFC (Pan European Forest Certification) e FSC (Forest Stewardship Council) perché è selezionato esclusivamente tra le essenze coltivate con pratiche di selvicoltura e piani di gestione responsabili che si attengono a rigorosi standard ambientali, sociali ed economici e garantiscono la corretta preservazione del patrimonio boschivo, preziosa risorsa rinnovabile. Oltre alla materia prima, assolutamente priva di residui tossici e radioattivi, anche tutte le fasi di lavorazione, dall’assemblaggio delle tavole alla loro oliatura e posa, sono certificate e garantite 100% biocompatibili. Per ottenere prestazioni eccellenti e totale biocompatibilità, collaboriamo con aziende e istituzioni impegnate nella ricerca scientifica e tecnologica che verificano e testimoniano ufficialmente la qualità dei nostri prodotti con Certificati e Attestati. Sigillo finale di questa filiera virtuosa è il Certificato di Autenticità che accompagna i nostri prodotti: carta d’identità del pavimento, certifica che il nostro processo produttivo prevede attività di ricerca e verifica all’avanguardia, tecnologie e materiali di qualità superiore, attenzione al miglioramento delle prestazioni ambientali, un servizio affidabile e completo nella consegna e nell’assistenza alla posa e alla manutenzione.


PRO GETTI

RIVA 1920 www.riva1920.it 052 053_SETTEMBRE_2015

La storia di Riva 1920 con i suoi 95 anni di lavorazione del legno in una retrospettiva.

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LE SUGGESTIONI DEL LEGNO

Il 2015 è un anno importante per Riva 1920, che festeggia i suoi 95 anni e lo fa attraverso una retrospettiva degli ultimi vent'anni di attività. Si tratta di ripercorrere le tappe fondamentali della storia dell’azienda attraverso i pezzi iconici della collezione e di rendere omaggio ai designers che negli anni hanno contribuito al successo di Riva 1920. L’allestimento ha visto i mobili esposti su cantilever da magazzino posizionati su tutte le pareti dello stand, sia all’interno che all’esterno. Lo sviluppo verticale della presentazione ha avuto l’intento di rievocare un’officina/laboratorio, dove le idee prendono forma e ogni progetto diventa reale. La sensazione è stata quella di essere completamente avvolti dal mondo Riva 1920 e dai suoi valori: passione, tradizione, innovazione e design nel pieno rispetto della filosofia aziendale tesa al rispetto della natura e della sostenibilità. In mostra oltre 100 prodotti di altissima qualità e pregio studiati nei minimi dettagli che si sono presentati al pubblico per quello che sono: benfatti, concreti, solidi, duraturi e dai quali è emerso tutto il fascino di questo straordinario materiale che è il Legno. Portare questo concept al Salone, ha voluto dire condividere il tema di Expo 2015, ossia fare scelte consapevoli e trovare il giusto equilibrio tra disponibilità e consumo di risorse, sia per quanto riguarda il “contenuto” che il “contenitore”. Dopo la fiera ogni elemento strutturale dello stand è stato riutilizzato e ha trovato la sua collocazione in azienda.

Per questa edizione del Salone del Mobile Riva 1920 ha deciso di puntare molto sui tavoli con alcuni nuovi modelli tra i quali Infinity design CR&S Riva 1920 dotato di un sistema di prolunghe progressive, Cape Kennedy design Tom Kelley e Jump design Studio Balutto Associati caratterizzati da top in massello a liste incollate e gambe lineari in metallo, Rialto Table design Giuliano e Gabriele Cappelletti, caratterizzato da una canalina Astrati. in metallo che corre lungo tutta la superficie del top e Luca tavolo con top in legno di cedro design CR&S Riva 1920. LA TRADIZIONE In prima fila all’interno dello stand si sono potuti ammirare Riflessi Millenari, un tavolo che rappresenta una vera opera d’arte, combinazione di un basamento in acciaio disegnato da Helidon Xhixha e di un top in legno di Kauri millenario della Nuova Zelanda impreziosito da inserti in resina colata nelle fessure della tavola e GoodWood un nuovo tavolo disegnato dall’Arch. Terry Dwan, massima espressione del design sostenibile, che si compone di tanti piccoli blocchetti di legno di “recupero” lavorati con resina, che vanno a creare un top a “mosaico”. Non potevano mancare un’area dedicata alle Briccole, legno ricavato dai pali della laguna di Venezia, con diversi pezzi in esposizione e una zona destinata ai progetti che hanno segnato la storia di Riva 1920, come il progetto "Ground Zero, Ground Heroes" dedicato alle famiglie dei pompieri italo-americani che hanno perso la vita durante le


Button.

operazioni di soccorso dell’11 Settembre 2001 e il progetto “Barrique, la terza vita del legno”, ideato per la Comunità di San Patrignano. La parte esterna dello stand ha messo in mostra numerosi sgabelli in Cedro e alcuni mobili spaccati e destrutturati in grado di mostrare la composizione, la struttura e l’anima del mobile stesso. Fanno l’ingresso nella collezione di monoliti in cedro gli sgabelli Astrati design Michele De Lucchi, Expò design Sergio Bizzarro e Alessia Galimberti, One Love design Gianni Veneziano/Luciana Di Virgilio_Veneziano+Team, Button design Luca Martorano e Mattia Albicini, Miss Champagne design Isabelle Rigal e la seduta HANDY design Antonella Scarpitta. Dopo il successo della Fly Reserve lanciata in gennaio in occasione della Fiera di Colonia, la gamma degli elementi contenitori a firma dei due designer Giuliano e Gabriele Cappelletti si arricchisce di Fly Vanity, pensato per l’universo

CapeKennedy.

Cerfoglio.

femminile e Fly Storage, destinato alla zona living. Per quanto riquarda le credenze da segnalare due novità Cerfoglio New design Riccardo Arbizzoni caratterizzata da frontali in radica di rovere e Rialto Fly design Giuliano Cappelletti presentata in gennaio in radica di noce e ora riproposta in legno di Briccola. Completa la serie delle nuove proposte la libreria a torre Pillar design CR&S Riva 1920 con base girevole, pensata per risolvere i problemi di spazio grazie ad uno sviluppo verticale. Accanto all’utilizzo dei legni di riuso quali Kauri, Briccole e Cedro, saranno presentati i legni di riforestazione americani quali: noce, rovere e ciliegio (in collaborazione con AHEC - American Harwood Export Council), essenza che ritorna in auge in occasione del 95° anniversario e che verrà impiegata nella libreria Piano design Renzo Piano, nella credenza Wabi Small design Setsu e Shonobu Ito e nel tavolo Sky design CR&S Riva 1920. Grande novità per questa 54° Edizione del Salone del Mobile, è stata l’ingresso di Riva 1920 nel segmento degli arredi Outdoor attraverso la collezione di pezzi in cedro che posizionati all’esterno e con il passare del tempo, assumono una raffinata tonalità color grigio tortora.


PRO GETTI

CAPDELL www.capdell.com 054_SETTEMBRE_2015

Il design di Fiorenzo Dorigo esprime tutta la potenzialità del legno.

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ABLE, L’ANIMA DEL LEGNO

Tecnicità e calore, la potenza espressiva della materia resa da un tratto stilistico puro e forte che media tra design e funzione. Able è una collezione di tavoli che esalta la matericità del legno proposto con una finitura “al naturale” come fosse appena uscito dalla segheria, contrapposto alle barre strutturali in lamiera con particolari a vista che costituiscono lo scheletro del tavolo. Le proporzioni giocano sulla dicotomia stilistica fra la solida struttura delle gambe in massello di faggio o rovere leggermente inclinate e l’elegante sottilissimo piano che rende l’insieme filante e aerodinamico. La lamiera strutturale si chiude a “U” a perfetto filo intor-

no alle gambe per fissarle creando un particolare stilistico di notevole pregio e fattura. La collezione Able presenta diversi tipi di tavoli in diverse misure compresi eleganti tavolini d’appoggio. Il piano è proposto nella versione legno o in vetro temperato 12 mm laccato nella parte sottostante.


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EV ENTI

BATIMAT www.batimat.com di Sonia Maritan e Pietro Ferrari 056 057_SETTEMBRE_2015

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Opportune sinergie nel mondo fieristico.

BATIMAT COME PIATTAFORMA UNICA DEL COSTRUIRE Dal 2 al 6 novembre 2015, i tre saloni principali del settore edile, Batimat, Interclima+Elec e Ideobain, si svolgeranno presso il quartiere fieristico di Paris Nord Villepinte per costituire il primissimo Mondial du Bâtiment, una piattaforma unica che si rivolge a tutti gli operatori del settore edile e dell’architettura, raggruppando l’offerta più esauriente al mondo in termini di soluzioni, innovazioni, eventi collaterali e sessioni di formazione. Con oltre 2 600 espositori francesi e internazionali e oltre 350 000 visitatori attesi, il Mondial du Bâtiment - nuovo nome dato all’insieme dei tre saloni Batimat, Interclima+Elec e Ideobain, riuniti per la pri-

ma volta nel 2013 - conferma il proprio ruolo di evento leader e di riferimento, capace di favorire le sinergie tra i diversi comparti, valorizzando l’innovazione come elemento trainante del settore. Questa edizione 2015 si afferma in-

nanzitutto come luogo di business unico e privilegiato, in grado di promuovere il contatto diretto tra espositori e visitatori, clienti e potenziali clienti provenienti dalla Francia e da tutto il mondo. Il nuovo format si fonda su tre grandi elementi principali: Innovazione - con la 33a edizione del Concorso dell’Innovazione, evento unico e trasversale, che premia i prodotti/soluzioni innovativi presentati al salone, le realizzazioni


“smart” e gli architetti innovatori nel loro approccio alla performance energetica. Le presentazioni video dei prodotti candidati e i vincitori saranno presentate nei nuovi spazi dedicati all’innovazione in ognuno dei padiglioni: le Torri dell’Innovazione. Informazione - grazie ai due nuovi spazi dedicati e situati al centro di ogni padiglione: forum, spazio informativo che propone un vasto programma di conferenze & workshop organizzati dagli espositori, gli Spazi Dimostrazione, che consentono ai visitatori di vedere, toccare e comprendere i nuovi prodotti. Dimensione Business - Mette a disposizione strumenti concreti che consentono di moltiplicare le opportunità di contatto e di confronto tra visitatori ed espositori. Per esempio: gli spazi caffè & networking all’uscita dei Fo-

Un momento della presentazione del trittico parigino a Milano nel mese di gennaio.

rum, i percorsi di visita (tematici o per professione) su misura, la preparazione on-line di visite prima dell’apertura del salone, la possibilità per gli espositori di entrare in contatto con i visitatori preregistrati, o ancora l’organizzazione degli appuntamenti di lavoro tramite un social network dedicato.


EV ENTI

BATIMAT

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La conferenza ha visto la presenza compatta della stampa italiana.

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DUE PAROLE SU TRE SALONI In occasione della conferenza stampa milanese di Batimat, Sonia Maritan, direttrice di Sistema Serramento e Struttura Legno e Pietro Ferrari, direttore de Il Legno hanno incontrato Catherine Rousselot, direttore marketing e comunicazione della manifestazione, che ha tracciato un primo bilancio del trasferimento a Villepinte, il grande quartiere fieristico a pochi chilometri dall’aeroporto internazionale Charles de Gaulle, determinato da un imponente progetto urbanistico in previsione a Parigi ma anche dalla vetustà sempre più evidente del quartiere di Porte de Versailles, ormai poco adatto a ospitare una fiera “pesante” come la concentrazione dei tre eventi legati all’edilizia che porta il nome di Mondial du Bâtiment. “Il trasferimento da Porte de Versailles lo consideriamo un’opportunità dal punto di vista logistico e un importante contributo alla professionalizzazione dei saloni, svincolati da un contesto urbano così soffocante. Quindi possiamo dire che ci troviamo ormai di fronte a un salone professionale, che può fruire anche della razionale organizzazione degli spazi garantita

dalla struttura moderna del quartiere di Villepinte. La possibilità di suddividere in aree tematiche precise le manifestazioni ci permette di fruire di percorsi estremamente razionali aiutati dalla nuova segnaletica che esordirà nell’edizione 2015.” Ovviamente la prossimità all’aeroporto, la RER e la stazione di TGV presso la fiera, un sistema di navette gratuite che partono da tutte le stazioni di Parigi al mattino e rientrano la sera sono altre caratteristiche che esaltano la logistica della manifestazione. Vantaggi anche per l’espositore nell’allestimento e nello smontaggio dello stand. Sembra anche di poter prevedere che l’edizione 2015 di Batimat si svolgerà in un quadro economico moderatamente positivo: “I segnali attuali - ci dice Catherine Rousselot - sembrano convergere verso uno scenario positivo, in tutto il mercato europeo, soprattutto se si considerano tecnologie, materiali e procedimenti innovativi. Sarà proprio l’innovazione a permettere alle aziende francesi ed europee di vedere questo scenario sotto una luce nuova. Un’innovazione legata al business, con un taglio molto concreto, un taglio che riguarderà anche la convegnistica.” L’integrazione tra le fiere si è fatta sempre più stretta fino ad arrivare a fare un’unica fiera di Batimat, idéoBain e Interclima. “Ci si è persuasi - commenta la direttrice dei Saloni che era opportuno creare una forte sinergia tra le manifestazioni e si è proceduto, superando gli antagonismi, a gestire gli espositori in comune come un unico patrimonio.” Sonia Maritan auspica un posto nella convegnistica per un confronto tra le diverse vie al-


Sonia Maritan con Catherine Rousselot.

la riqualificazione edilizia che caratterizzano i diversi Paesi europei o anche le diverse logiche di approccio a edifici differenti per storicità, funzioni o valore architettonico: un tema fondamentale per un contesto internazionale come quello dei saloni parigini.”Sono effettivamente interessanti questi confronti e già in passato sono stati sviluppati questi temi sottolineando i diversi approcci nei diversi Paesi - conferma Catherine Rousselot - soprattutto va sottolineata l’importanza di un interscambio, proprio perché gli architetti e gli ingegneri europei lavoreranno sempre più su piattaforme comuni, che creeranno un linguaggio in grado di superare le barriere nazionali.” Pietro Ferrari con Catherine Rousselot.


SCE NARI

MUTUO BIOEDILIZIA 060 061_SETTEMBRE_2015

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MUTUO BIOEDILIZIA

Banco Popolare e FederlegnoArredo presentano “Mutuo Bioedilizia”, un nuovo prodotto di Mutuo Casa dedicato alle imprese costruttrici in bioedilizia che risultino in possesso della certificazione S.A.L.E.

Sistema Affidabilità Legno Edilizia è questo il significato dell’acronimo S.A.L.E., una certificazione che prova la rispondenza dei processi produttivi e dei prodotti realizzati a determinati criteri qualitativi, fissati da uno specifico protocollo di qualità a garanzia sia del-

l’acquirente che dell’eventuale banca finanziatrice. La certificazione S.A.L.E. ideata da FederlegnoArredo ha proprio lo scopo di garantire sia le società assicurative sia gli istituti bancari che la riconoscono come requisito necessario e sufficiente per poter concedere coperture assicurative e, soprattutto, la concessione di mutui fondiari. Grande soddisfazione esprime Roberto Snaidero, Presidente FederlegnoArredo: “Attraverso il presente prodotto bancario si mette fi-


nalmente a disposizione degli associati che scelgono la qualità del costruito mediante il protocollo S.A.L.E., un mezzo efficace per favorire un’ulteriore diffusione delle tecnologie costruttive in legno all’interno del panorama edile nazionale”. Il comparto delle costruzioni in bioedilizia rappresenta uno dei pochi settori in Italia a non risentire della crisi del mercato immobiliare. Nel corso degli ultimi anni, infatti, la domanda ha registrato una costante crescita che si è progressivamente estesa dalla zone montane a

tutto il territorio nazionale. Per favorire questo fenomeno, in occasione dell’Assemblea Annuale di Assolegno, associazione di FederlegnoArredo in rappresentanza delle industrie del legno, che si è tenuta a Verona, è stato presentato “Mutuo BioEdilizia” del Banco Popolare. Si tratta di un mutuo fondiario a tasso variabile, fisso e variabile con opzione di passaggio a tasso fisso, erogabile anche a stato avanzamento lavori, offerto a condizioni particolarmente vantaggiose. Prevede una durata massima di 25 anni con una copertura fino al 70% del valore dell’immobile (o del prezzo di acquisto, se minore) e per un importo massimo finanziabile di 350 mila euro. “Il settore della Bioedilizia è una realtà che si sta imponendo grazie agli elevati standard di qualità e innovazione - commenta Paolino Donnarumma, Responsabile Sviluppo del Banco Popolare – è un segmento del mercato immobiliare in cui crediamo e proprio per questo abbiamo studiato un prodotto dedicato, competitivo nelle condizioni ma soprattutto versatile, in grado di adattarsi alle diverse esigenze del cliente”.


EV ENTI

ATIBT www.atibt.org/milan-2015-it/4588982659 www.atibt.org di Tullia Baldassari Hoeger von Hoegersthal 062_ 063_SETTEMBRE_2015

Š EU FAO FLEGT.

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L'ATIBT per un uso responsabile di un materiale prezioso.

LEGNO TROPICALE: TESORO E RISORSA


© UWE BINHACK.

Nel corso dello scorso anno, l'Association Technique Internationale des Bois Tropicaux (ATIBT) ha affrontato varie sfide riguardanti le foreste tropicali. L'obiettivo, oggi come allora, resta quello di promuovere un uso responsabile di queste preziose risorse e dei prodotti che da esse hanno origine. Le popolazioni autoctone e l’ambiente sono il fulcro delle azioni che l’ATIBT intende promuovere nel 2015 e che l’Associazione continua a declinare lungo tre assi strategici fondamentali: la gestione responsabile delle foreste, la trasformazione del legno in prodotti di punta e i mercati. Vero e proprio filo d’Arianna, lo sviluppo, promosso da attori e aziende responsabili: quelli, appunto, della filiera del legno tropicale.

Sviluppo che contribuisce a migliorare il livello alimentare e di istruzione delle comunità locali coinvolte nelle attività della filiera, dagli abitanti della foresta ai commercianti dei prodotti tropicali. Ovunque nel mondo, le foreste assolvono a un ruolo cruciale per la sicurezza alimentare delle popolazioni rurali. Non solo: la loro presenza è determinante per la creazione di posti di lavoro, per fornire energia, oltre ad alimenti nutrienti e medicinali. L’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO) sostiene che 1,6 miliardi di persone dipendono dalle foreste per la propria sussistenza. Il Dipartimento degli affari economici e sociali dell’ONU indica che circa il 61% della popolazione africana, circa 675 milioni di persone, vive in zone rurali. ll 2% del PIL dei Paesi dei bacini

tropicali proviene dalle foreste; la percentuale aumenta sensibilmente in diversi Paesi presi singolarmente. Se invece pensiamo alle fonti di energia, 660 milioni di persone in Africa dipendono dal legno da ardere per la cottura dei cibi. UN FORUM NELL'AMBITO DELL'EXPO 2015 I membri dell’ATIBT sono consapevoli del valore delle foreste tropicali per le popolazioni locali e per il pianeta; ecco perché hanno deciso di condividere la ricchezza delle foreste tropicali con i 20 milioni di visitatori attesi all’Esposizione Universale “EXPO Milano 2015”. Foreste tropicali che occupano di diritto un posto d’onore all’interno del tema scelto per l’Expo: “Nutrire il pianeta, energia per la vita”.

© EU FAO FLEGT.


EV ENTI

ATIBT

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Evelyne Mouambe, Zoulabouth/Rep. del Congo © INTERHOLCO.

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Non a caso, il legno tropicale è stato scelto quale materiale d’eccezione per numerosi padiglioni, scelta che ben si sposa con un criterio fondamentale di fondo che informa EXPO a 360°, ovvero, la sostenibilità. Il Forum ATIBT 2015 si terrà durante Expo Milano 2015 per compiere un’opera di sensibilizzazione sul ruolo determinante che la gestione responsabile delle foreste tropicali, così come il commercio di prodotti provenienti da foreste ben gestite, rivestono. La nostra Associazione prevede un’affluenza al Forum di circa 180-250 partecipanti; insieme, abbiamo scelto di mostrare al mondo intero perché e in che modo il legno tropicale ha un ruolo fondamentale nell’alimentare il pianeta e nel rifornirlo di energia (creativa) per la vita: la nostra vita e quella delle generazioni che verranno. IL FORUM ATIBT 2015 IN SEI PORTATE I temi affrontati nel forum saranno, in dettaglio, i seguenti: 1. Legno tropicale: la sostenibilità è alla radice Non saranno i prodotti chimici, concorrenziali al legno tropicale che invece non ha bisogno di trattamenti, a salvare la foresta. E’ necessario salvare la foresta perché essa ha un valore: quindi il suo legno va utilizzato e valorizzato, a condizione di assicurarne la sopravvivenza. I risultati di una foresta ben gestita sono comunità locali che hanno accesso a una migliore alimentazione, a cure sanitarie, all’istruzione, in una parola, allo sviluppo. Nello stesso tempo, anche la fauna e la flora prosperano. Questo è il significato della parola “ecosistema”, questo è l’ubi consistam di una gestione responsabile. 2. Mercato europeo e volontà politica: revisione, incentivi, riconoscimento Il 2015 è l’anno in cui il Regolamento dell’Unione Europea sul Legno (EUTR) subirà una revisione: quali sono i suggerimenti delle Federazioni del legno presenti sul territorio europeo? I sistemi di “due diligence” possono essere armonizzati? Quali i metodi di controllo a disposizione delle pubbliche amministrazioni? Le politiche di acquisto del legno da parte delle pubbliche amministrazioni sono improntate alla coerenza? Cosa ne è dei marchi sostenibili?

3. Il progetto marketing dell’ATIBT spalanca il futuro ai legni tropicali Il legno è il solo materiale di costruzione che cresce. Pozzo di CO2, motore di sviluppo, materiale di qualità, versatile e naturale: come metterlo in risalto al posto giusto, nel momento giusto? Prerequisito: un’analisi della propensione all’acquisto. Presentazione dei risultati dello studio pilota che l’ATIBT ha lanciato in Francia e passi successivi. www.atibt.org

© TULLIA BALDASSARRI H VON H.

© EU FAO FLEGT.


EV ENTI

ATIBT

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© OLMAN SERRANO/FAO.

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© ROUGIER.

4. Artefici di un futuro sostenibile: a colloquio con designers e architetti I legni tropicali sono legni preziosi destinati a un uso di altissimo livello. L’ATIBT desidera invitare gli architetti e i designer a «entrare nella foresta». A toccare le meraviglie delle essenze tropicali con le proprie mani. A lasciarsi ispirare dalla tavolozza dei loro colori, dalla varietà delle loro proprietà, ai fini di una scelta di qualità che, mai come oggi, è una scelta ecologica compiuta in assoluta sicurezza. 5. Signori, si cambia: dati, tendenze e intelligence di settore Analisi storica delle statistiche dei legni tropicali su un periodo di 10 anni, presentata per essenza, per prodotto e per Paese. Obiettivo: evidenziare i percorsi, le tendenze, i settori più promettenti. In breve, tracciare l’identikit del tropicale che verrà.

6. Legni tropicali e rinascimento africano: i mercati locali ad alto potenziale L’attuale crescita demografica dell’Africa può catalizzare una crescita economica. Sin d’ora, una borghesia fiorente sceglie il legno tropicale trasformato in terrazze e decking di qualità per realizzare costruzioni innovative. L’Africa mostra il potenziale della filiera dei legni tropicali.

© LUCA ZANETTI/PRECIOUS WOODS.


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EV ENTI

PAESAGGIO NOMADE di Sonia Maritan e Pietro Ferrari 068 069_SETTEMBRE_2015

La Fondazione Museo Tino Sana e il Gruppo Legno di Confindustria Bergamo ha presentato a Bergamo la mostra “Paesaggio Nomade”.

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LA FELICITÀ PER TUTTI

In occasione della terza edizione de “Il legno dalla Natura alle Cose”un momento espositivo di grande rilievo nel cuore della Città Alta. La manifestazione "Paesaggio Nomade", grazie alla volontà di un gruppo di aziende del settore legno, intende sensibilizzare l'opinione pubblica sull'uso del legno come materia prima. “Usiamo il legno proteggiamo l'ambiente” è il principio che anima Il Legno dalla Natura alle Cose. Il legno è una materia prima ecosostenibile, velocemente rinnovabile, il cui uso favorisce l’equilibrio e combatte l’effetto serra.

In occasione dell'evento che coinvolge la città alta di Bergamo "I maestri del paesaggio-international meeting of the Landscape and Garden" il legno dalla natura alle cose si presenta con la mostra "Paesaggio Nomade" curata dallo studio Basaglia Rota Nodari, che ha progettato anche l’allestimento. "L’uso responsabile del legno come materia prima favorisce lo sviluppo delle foreste naturali mantenendole “giovani” cioè in grado di svilupparsi e continuare ad assorbire la co2. Un dato che può sorprendere è che per esempio in Europa le superfici boscate sono in continuo aumento e solo il 64 per cento di questo aumento viene destinato al taglio”, ci spiega Guido Sana ideatore de Il Legno dalla Natura alle cose, “Vogliamo dire che è ecologicamente corretto tagliare un albero adulto da cui ricavare il legno per gli oggetti che usiamo nella vita di tutti i giorni: potrebbe sembrare una provocazione ma non lo è ed i dati lo dimostrano".

UNA PRESENZA NUTRITA DI AZIENDE Numerose sono le aziende del settore legno che ogni anno aderiscono alla manifestazione; per questa edizione sono: Bertoli Valentino, Ceroni & Partners, Falegnameria Adda, Falegnameria Guerinoni, Fratelli Mager, Fas Pendezza, Filippi Legnami, Gamba Imballaggi, Gamba Serramenti, Imex, Le Soprano, Legnami Zanella, Loue, Losa Legnami, Maxcolor, Minelli, Mobilificio Fattorini, Riva Yacht, Società Legnami Paganoni, Sartirani Legnami, Tino Sana, Valsecchi 1918, Wood Friend. Tutte unite nella forte passione per un materiale che oltre che essere vivo, naturale, conserva l'anidride carbonica assorbita dall'ambiente e non la restituisce fino quando non lo si brucia o si decompone.


Lo spazio esterno che ospita la mostra "Il legno dalla natura alle cose".

Alberto Basaglia e Natalia Rota Nodari all'interno dello spazio espositivo.

Il progetto dell'allestimento sposa il tema della manifestazione "I maestri del paesaggio": “Il paesaggio che nutre: le colture agrarie fanno paesaggio". "Abbiamo voluto raccontare il mondo del legno come una coltura agricola: filari di alberi stilizzati che si ergono su di un campo nero di sughero rappresentano la rinascita di un ambiente deturpato dalla deforestazione. Dagli alberi è possibile estrarre tesori preziosi grazie alla maestria di chi sapientemente sa trasformare questo materiale così nobile”. Spiega Alberto Basaglia. "E’ un viaggio quello che questi oggetti compiono, dal paesaggio naturale migrano verso nuovi ambienti e luoghi più antropizzati mantenendo il loro carattere primordiale”, precisa Natalia Rota Nodari.

A fare da corollario alla mostra si sono svolti i laboratori per i bambini organizzati dalla Fondazione Museo del Falegname e la scuola di Falegnameria del CFP di Curno la mattina del 13 settembre. Inoltre si è tenuto il Woody Night Show l’11 settembre 2015:

Due vedute dello spazio espositivo.


EV ENTI

PAESAGGIO NOMADE www.americanhardwood.org 070 071_SETTEMBRE_2015

Commentando il progetto con Alberto Basaglia.

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musica, arte, sapori e tanto legno. La mostra si è estesa anche per le vie di Città Alta ed in Città Bassa. Paesaggio Nomade è rappresentato da una piccola isola verde viaggiante; vuole trasmettere il concetto che il paesaggio è anche nutrimento dello spirito. Chi viene a visitare Bergamo e Città Alta in questi giorni può nutrirsi di ciò che ha visto e chiudere in un baule ideale le sensazioni vissute e portarsele con se pronte all’uso in contesti non altrettanto suggestivi…un piccolo cestino da pic nic da cui in ogni momento posso estrarre in tutto relax qualche piccola prelibatezza preparata in casa. L'evento è stato patrocinato da Confindustria Bergamo, Federlegno Arredo, Ersaf, Afi e dal Comune di Bergamo. I sostenitori dell’iniziativa sono: Legno system di Madignano, Vami di Grassobbio, Elettro Impianti di Pedrengo, Cooperativa l’Albero di Almenno San Salvatore, Clay Paky di Seriate, Ellepigrafica di Curno e Diemmebi di Vittorio Veneto.

Sonia Maritan e Pietro Ferrari davanti al "Paesaggio Nomade".

LA PAROLA AI PROTAGONISTI Abbiamo avuto l'occasione di essere presenti come riviste Il Legno e Struttura Legno all'inaugurazione della manifestazione e di rivolgere alcune domande ad Alberto Basaglia e a Guido Sana, rispettivamente ideatore con Natalia Rota Nodari dell'allesti-


Due parole con Guido Sana.

mento, e responsabile del museo Tino Sana. “La terza edizione e la prima fuori dal Museo, la seconda in città bassa e la prima che facciamo nel contesto della città alta con i Maestri del Paesaggio - ci dice l’architetto Basaglia - Il Legno dalla natura alle cose vuole affermare che il legno e i legni tagliati per trasformarli in oggetti sono qualcosa di ecologico, perché gli oggetti mantengono la CO2 al loro interno e quindi non la rilasciano nell’ambiente fino a quando non vengono distrutti e bruciati, esprimono il concetto che i boschi devono essere coltivati, non deve esserci uno scempio ma una coltivazione dei boschi intelligente, La nostra idea è stata quella di rappresentare con queste grandi scatole di spedizione alte tre metri e di ottanta per ottanta centimetri da un lato, nell’allestimento, l’idea dei filari del bosco, dall’altra gli oggetti di queste 23 aziende bergamasche già all’interno degli imballi e pronti a partire per tutto il mondo, a terra c’è il truciolo, cioè un elemento naturale, che ricorda il sottobosco. Dall’altra parte abbiamo voluto rappresentarlo come un elemento di imballaggio uscito dalle casse per mostrare i prodotti al loro interno, le casse all’interno sono dorate per affermare la preziosità dei prodotti di queste tre aziende. Anche l’impianto elettrico, con questi cavi di connessione tra una cassa e l’altra è voluto per rappresentare un po’ la connessione che c’è tra tutte le aziende che potrebbero essere anche concorrenti ma sono unite per affermare la cultura del legno ma anche la sinergia che c’è tra loro.”

“Made in Bergamo .”suggerisce Sonia Maritan. “Made in Bergamo - replica - ma anche sinergia tra aziende: aziende che forniscono servizi, come la verniciatura, che collaborano con altre aziende della zona che realizzano altri e diversi manufatti in legno.” Ascoltiamo anche il commento di Matteo Sana, anima con il padre Tino Sana del Museo omonimo e delle iniziative locali come la presente, e gli chiediamo quali sono le nuove frontiere di queste iniziative dopo la conquista della location più alta di Bergamo. “Il progetto che stiamo inseguendo è quello di una edizione internazionale che coinvolgerà aziende giapponesi e brasiliane. Iniziativa che nasce da contatti con fornitori del settore e ci si sta già lavorando.” Sonia Maritan definisce questo progetto come una sinergia tra le aziende espositrici in viaggio, dentro questi imballi già preparati, per il mondo. “E’ una visione - conclude Matteo Sana - che ci piacerebbe portasse al risultato che le aziende del mondo parlino lo stesso linguaggio in materia di ecologia e di amore per il legno.”


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BASSO LEGNAMI srl BAUMANN srl BIANCHI DOTT. FRANCESCO snc BIGONDRY srl

commercianti carrelli elevatori commercianti impianti di aspirazione essiccazione e verniciatura scaffalature metalliche agenti/Agelegno

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D E F G

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PAGINA

M

AZIENDA

CATEGORIA

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commercianti commercianti agenti/Agelegno agenti/Agelegno commercianti macchine per la lavorazione del legno lamellari per serramenti segherie

78 77 79

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73 78

PAGANONI srl PARLATO A. srl PATTI LEGNAMI srl

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ESPOLEGNO srl

commercianti

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080_SETTEMBRE_2015

AZIENDA

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74 72 79 74 72 79

O P

79

F.A.L. srl FLORIAN LEGNO spa FOSCALE EUGENO LEGNAMI

commercianti commercianti commercianti

75 75 75

GARBELLOTTO G. & P. spa GENERAL TIMBER BROKER SrLS GM SISTEMI

78 72

GRIBAUDO LEGNAMI srl GUASTELLA LEGNAMI

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79 78 75

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INDUSTRIA CHIMICA ADRIATICA spa ICA spa - Divisione ITALIAN COATINGS ITAT

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commercianti

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PICCIOCCHI MARIO spa PIERACCINI sas PRIBO srl

R

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S

SECAL srl SEGNA LEGNAMI snc SOCIETÀ LEGNAMI PAGANONI SOLIANI F.lli STORI srl STRATEX spa

T

TECLEGNO srl

76 78

TIMTRADE srl TRA.WOOD srl

commercianti perlinati impianti di aspirazione essiccazione e verniciatura agenti agenti/Agelegno

UPM-KYMMENE srl

filiali di ditte estere

77

TERMOLEGNO srl

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