028_SistemaSerramento_2020

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ISSN 2283-7213

SERRAMENTO

Poste Italiane spa - Sped. Abb. Post. - D.L. 353/2003 (Convertito in legge 27/02/2004 n. 46), art. 1, comma 1 - LO/M/ - euro 10,00 - In caso di mancato recapito rinviare all’ufficio CMP Roserio (Mi) per la restituzione al mittente che si impegna a pagare la relativa tariffa - Editrice webandmagazine s.r.l. - Via Valla, 16 - I-20141 Milano - www.webandmagazine.media

SISTEMA

NU M ER O 28 - GI U GNO 2020

LA RIVISTA TECNICA DEL SERRAMENTO E DEI MATERIALI: ACCIAIO, ALLUMINIO, COMPOSITO, LEGNO, OTTONE, PVC E VETRO

! Samuele Broglio: “inutile il DPCM n.34 per le PMI del settore” ! Il pensiero disobbediente di “domani” ritratto da Patrizia Esposito ! Il “metallo” cavalca il serramento minimale fra A@W e Batimat ! Filippo Macigni rileva l’impatto multi-livello del Rating di Legalità ! Davide Maria Giachino espone l’evoluzione dei sistemi di posa ! Il confronto fra i mercati in una riflessione di Adello Negrini ! Il mercato italiano del serramento in PVC cresce e sfiora il 40%




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N U M E R O 2 8 - GI U GN O 2 0 2 0

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! Samuele Broglio: “inutile il DPCM n.34 per le PMI del settore”

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! Il pensiero disobbediente di “domani” ritratto da Patrizia Esposito ! Il “metallo” cavalca il serramento minimale fra A@W e Batimat ! Filippo Macigni rileva l’impatto multi-livello del Rating di Legalità ! Davide Maria Giachino espone l’evoluzione dei sistemi di posa ! Il confronto fra i mercati in una riflessione di Adello Negrini ! Il mercato italiano del serramento in PVC cresce e sfiora il 40%

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EDITORIALE

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OUTLOOK

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FINANCIAL EXPERT RATING DI LEGALITÀ: DA STRUMENTO SCONOSCIUTO A ELEMENTO STRATEGICO DI DISTINZIONE PER LE IMPRESE di Filippo Macigni

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CONSULTING IL PENSIERO DISOBBEDIENTE: COSÌ ANDRÀ IL NUOVO MONDO di Patrizia Esposito

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ARCHITECT EVOLUZIONE DEI SISTEMI DI POSA DEI SERRAMENTI di Davide Maria Giachino

RILANCIO A CHI? di Samuele Broglio

numero 28 giugno 2020

SUPERBONUS 110% di Sonia Maritan

UN RINGRAZIAMENTO SPECIALE A TUTTI I PARTECIPANTI DEL NUMERO PER LA PREZIOSA COLLABORAZIONE: Angela Amato, Alessandra Bellacosa, Aida Berrada, Giada Bordoni, Bruno Bràs, Samuele Broglio, Roberto Brovazzo, Silvia Casazza, Fabrizio Celestini, Andrea Dariol, Fabio De Cillis, Gert De Roover, Patrizia Esposito, Luca Federle, Mauro Fistarol, Silvia Galvani, Nicola Geromel, Davide Maria Giachino, Luca Giussani, Carla Gonçalves, Tomas Lorenzini, Filippo Macigni, Rino Macigni, Alessia Magarotto, Barbara Maggi, Laura Michelini, Stefano Molinari, Vladimiro Monticelli, Andrea Morbiato, Mattia Moretto, Maurizio Motta, Adello Negrini, Pedro Parreira, Nicola Pedrotti, Filippo Pellitteri, Nanni Pugnetti, Martin Rauscher, David Reis, Virginie Ruiz, Gabriele Sala, Giovanni Sedino, Duncan Singer, David Tamburi, Thomas Thierry, Carlo Tenzon, Franco Tenzon, Roberto Tommasoni, Eleonora Vio, Mauro Zamberlan, Chiara Zanini, Daniele Zanuttini, Andrea Zorzi, Alberto Zuani, Cristian Zuani, Massimiliano Zuani, Tomas Zuani. Per il trendaduesimo sfogliabile sulla versione web della rivista Sistema Serramento n° 28/2020 (questo numero ha, infatti, una doppia anima fluida e cartacea) dedicato all’Osservatorio (che verrà interamente raccolto anche con altri contributi su FAREITALIA n° 10/2020) realizzato nel periodo del lockdown, ringraziamo per il loro contributo: Thomas Allocca, Angelo Artale, Costanza Balzarotti, Giusy Bettoni, Michele Bigon, Roberto De Lorenzo, Domenico De Masi, Patrizia Esposito, Pietro Giovanni Ferrari, Davide Maria Giachino, Yorgo Lykouria, Simone Micheli, Samuel Olla, Roberto Navello, Paolo Perservati, Filippo Pellitteri, Felice Ragazzo, Giovanni Sedino, Franco Tenzon, Mauro Zamberlan. Abbiamo citato e ringraziamo anche: Emanuel Abertegger, Carlo Bagnoli, Gabriele Buia, Laura Burdese, Muhammad Yunua, Giuseppe Lupo, Alberto Mattiello, Guglielmo Pelliccioli, Lucrezia Reichlin, Ferruccio Resta, Christian Terfrüchte e Slavoj Zizek. Per la sezione sfogliabile sulla versione web della rivista Sistema Serramento n° 28/2020 dedicata al focus sul “Minimal window” ringraziamo: Angela Amato, Ottavia Amato, Mauro Barbon, Ivano Bigaran, Laura Canever, Daniela Coluzzi, Studi FederlegnoArredo, Gianni Fiocca, Daniele La Sala, Tomas Lorenzini, MCS & Partners, Kristin Oberrauch, Francesco Pastoressa, Marco Pavanello, Bruno Pernpruner, Studio Pedevilla Architects, Carlo Tenzon, Franco Tenzon, Paolo Vanin, Tania Vanin, Mauro Zamberlan.


numero 28 giugno 2020

Summary www.webandmagazine.media - www.webandmagazine.com

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OPINION UNA GUERRA INUTILE di Adello Negrini

ON LINE OBSERVATORY www.webandmagazine.media di Sonia Maritan

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MEETING ROVERPLASTIK UN PARTNER ALL’AVANGUARDIA di Sonia Maritan

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MARKET PVC FORUM ITALIA IL MERCATO ITALIANO DEL SERRAMENTO IN PVC REGISTRA UN SEGNO POSITIVO ON LINE MINIMAL WINDOW PER IL QUINTO ANNO CONSECUTIVO www.webandmagazine.media di Gloria Murrighili di Sonia Maritan

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INNOVATION UNIFORM QUANDO UNA FINESTRA NON È SOLO UNA FINESTRA di Tomas Lorenzini

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ON THE FIELD TWT QUANDO LA SINERGIA PORTA AL CAMBIAMENTO seconda parte di Sonia Maritan

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INTERVIEW CAPOFERRRI 125 ANNI DI CRESCITA DI UN BRAND di Sonia Maritan

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IDENTIKIT EXEL COMPOSITES UNA FINESTRA SU UN MONDO PIÙ VERDE di Gert De Roover

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INTERVIEW MIXLEGNO GROUP LA FINESTRA CHE VUOI TU di Sonia Maritan

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INDIRIZZI UTILI

REPORT BATIMAT: IL DESIGN MINIMALE DELL'ALLUMINIO UNA VETRINA INTERNAZIONALE IN LUCE di Sonia Maritan FORSTER, HYLINE, MONTICELLI, SCHÜCO, TECHNAL, GERCIMA, CASEITALY, ICE AGENZIA


SUPERBONUS 110% di Sonia Maritan Editorial

In questo editoriale lasciamo spazio all’emendamento firmato da sedici associazioni di categoria il 25 maggio scorso, vitale per tutti i serramentisti italiani, non importa di quale tipologia di prodotto trattino o quale sia il materiale che caratterizza i loro manufatti, come non conta il colore politico, ma solo l’evidente inadeguatezza del DPCM n.34/2020 che sembra non tener in minimo conto il vantaggio derivante dai singoli interventi (siano essi relativi alla caldaia o ai serSonia Maritan a Parigi durante il Batimat 2019. ramenti) e il valore delle PMI nonostante rappresentino la ricchezza più grande del nostro Paese; di cui noi apprezziamo la loro maestria e la loro tenacia da decenni, quelle stesse imprese eroiche che hanno superato la crisi del 2008! Segnaliamo che nel frattempo gli interventi di sostituzione dei serramenti esterni rimangono detraibili al 50% in 10 anni. Prima di lasciarvi alla proposta risolutiva delle associazioni di categoria, segnaliamo che questo numero ha una doppia anima: fluida e cartacea, infatti alcune pagine verranno aggiunte solo per la versione sfogliabile sul web perché inerenti a un Osservatorio dedicato a questo particolare momento di post Covid- 19 che insieme ai commenti di rappresentanti di altri settori saranno raccolti anche in un FAREIATALIA concepito ad hoc. Un'altra sezione online i titolata "Minimal window" amplia il focus sul "minimale" a cui è dedicato questo numero.

UN EMENDAMENTO AL DL RILANCIO PER FAR RIPRENDERE A LAVORARE LE PMI DA SUBITO

Le Associazioni italiane rappresentative del settore dei prodotti e degli impianti per la riqualificazione energetica prendono atto che il Decreto legge n.34/2020 “Rilancio”, che contiene agli articoli 119 e 121 il Super ecobonus 110% e la disciplina della cessione del credito, è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Constatata la flebilissima domanda di cambiare serramenti e schermature da parte delle famiglie italiane (ancora impaurite dalle implicazioni sanitarie ed economiche derivanti dalla pandemia Covid19), le Associazioni propongono al Governo e al Parlamento un emendamento che, se sarà accolto, renderà sostenibili e appetibili da parte dei consumatori anche i singoli interventi (ovvero quelli che in massima percentuale dal 2007 a oggi avevano permesso un grande risparmio energetico al Paese, attualmente esclusi dall’articolato del superbonus) compreso le sostituzioni di serramenti e di schermature solari. Le proposte che saranno inviate, in un unico emendamento, al Governo e al Parlamento per essere introdotte durante l’iter di conversione in Legge del DL 34/2020 sono queste: 1. Aumento al 70% dell’aliquota di detrazione prevista per i singoli interventi di sostituzione di infissi o schermature solari in luogo dell’attuale 50% dal 1° luglio 2020 al 31 dicembre 2021. 2. Abbassamento a 5 annualità del recupero del credito anche per i singoli interventi in luogo delle 10 previste, equiparando la normativa a quanto previsto per gli interventi di riqualificazione complessiva inseriti nel superbonus del 110%. Cinque annualità sia nel caso di recupero fiscale diretto da parte del committente dell’intervento, sia da parte di soggetti terzi, in caso di cessione del credito o di sconto in fattura. Per senso di responsabilità nei confronti del Bilancio dello Stato, per motivazioni di equità (massimo accesso al provvedimento da parte delle famiglie italiane e conseguentemente lavoro per il numero più ampio possibile di PMI) e affinché le modifiche proposte non producano maggiore spesa erariale l’intero sistema industriale italiano del settore dei prodotti e degli impianti per la riqualificazione energetica propone che per gli interventi di sostituzione di serramenti che accederanno alle detrazioni del 70%, il valore massimo di detrazione per ciascuna unità immobiliare sia abbassato a 30.000 euro in luogo dell’attuale tetto di spesa fissato in 60.000 euro. Confidando che Governo e Parlamento accolgano queste proposte volte ad assicurare lavoro in tempi brevi anche a migliaia di PMI, scongiurando la loro sofferenza economica e il rischio di licenziamenti, le Associazioni terranno costantemente informati i propri Soci e gli operatori di mercato sui prossimi sviluppi.

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di Samuele Broglio

OUTLOOK

RILANCIO A CHI?

Emerge una preoccupante inadeguatezza di una classe dirigente del tutto non in linea con i difficili doveri a essa imposti dal periodo attuale. Il “Decreto Rilancio” non si dimostra più utile per il mercato del già poco utile spiegamento di interventi visti in precedenza, soprattutto se considerato dal punto di vista delle piccole imprese del settore serramento. Risulta ancora impossibile compiere un'analisi completa e approfondita del Decreto in mancanza dei decreti attuativi, ma è assai difficile che chi sia stato escluso da un beneficio, ossia i serramenti, possa venire ripescato in fase attuativa. L’art.119 prevede che le spese sostenute per la sostituzione dei serramenti potranno essere ricomprese nel bonus del 110% solo se affrontate congiuntamente alla spesa per gli interventi sugli involucri e/o per gli interventi sugli impianti, senza variare i limiti di spesa previsti per tali interventi. Commentare le modalità di risposta scelte dal nostro sistema istituzionale per reagire alla crisi derivante dal Coronavirus senza scadere in una polemica sterile e qualunquista risulta essere cosa assai ardua, in quanto purtroppo pare proprio che il nostro ceto politico-dirigente si sia dimostrato molto più abile ed efficiente nello stilare tonitruanti proclami che nell'orchestrare e, soprattutto, nel mettere in pratica azioni realmente efficaci per aiutare il sistema economico a superare la crisi derivante dal lockdown imposto a tutta la nazione. Tra promesse legate all'arrivo dei 600  agli artigiani in pochi giorni miseramente disattese, ulteriori promesse su di un incremento dei 600  a 800  poi puntualmente rimangiate in sede di decreto, proclami relativi ai prestiti da 25.000  erogati senza burocrazia e in un tempo compreso tra i quattro giorni (Gualtieri) e addirittura il singolo giorno (Patuelli dell'ABI) ancor più disattesi, anticipazioni festose su interventi epocali di finanziamento a fondo perduto alle imprese poi sfumati nel nulla, tutto quello a cui abbiamo realmente assistito si è per lo più limitato a misere crisi dei sistemi informatici degli Enti pubblici, ritardi epocali nell'erogazione della Cassa Integrazione ai dipendenti, richieste capestro alle aziende che si siano ardite a cercare di ottenere i finan-

ziamenti bancari previsti dai vari decreti “qualcosa-Italia” (le belle interviste rilasciate dalla nostra collega Silvia Gorlini – Founder SANTASOFIA27 & Co-owner GORLINI – ne sono un ottimo esempio) e altre misere prove di inadeguatezza di una classe dirigente del tutto non in linea con i difficili doveri a essa imposti dal difficile periodo attuale. Ahimè, anche la parte relativa agli incentivi per l'edilizia previsti dal recente “Decreto Rilancio” (già “Decreto Aprile” poi “Decreto Maggio” e poi probabilmente chiamato “Decreto Rilancio” per non avere più vincoli di tempo) non si dimostra più utile per il mercato del già poco utile spiegamento di interventi visti in precedenza, soprattutto se considerato dal punto di vista delle piccole imprese (ma non dicevano di voler aiutare proprio quelle? Boh...) del settore serramento. Chi vi scrive ammette di non poter eseguire un'analisi completa e approfondita di quelle che saranno le procedure pratiche di attuazione dei disposti del “Decreto Rilancio”, in quanto solo questo decreto, oltretutto in pazzesco ritardo rispetto alla sua approvazione, è stato a oggi pubblicato, mentre mancano del tutto degli elementi importanti quali i decreti attuativi, i quali possono, come spesso hanno fatto in passato, quasi stra-


Premesso quanto sopra vediamo di analizzare, logicamente in rapporto all'attività delle nostre imprese ed evitando per brevità e comodità di toccare ambiti che non ci riguardano direttamente se non come cittadini potenziali fruitori del beneficio, cosa prevedono gli artt.119 e 121. In pratica l'articolo 119 del “Decreto Rilancio” prevede che certi particolari interventi di miglioramento dell'involucro edilizio vedano innalzata la soglia della detrazione fiscale dal “vecchio” 50% a un iperbolico 110%, cosa questa che dovrebbe rendere questi interventi non solo appetibili ma addirittura irresistibili. Purtroppo per noi però tali interventi, se rivolti alla riqualificazione energetica sono così strutturati: • devono avvenire sulle superfici opache verticali e orizzontali dell'edificio (in pratica muri e coperture), • interessare almeno il 25% della superficie disperdente dell'intero edificio (se poi fosse un'abitazione “tutto vetro” o quasi come si opererebbe? Ri-boh...), • essere effettuati con materiali isolanti che rispettano i criteri stabiliti dai CAM (criteri ambientali minimi) redatti per gli appalti pubblici,

sistemaserramento - giugno 2020

volgere nei dettagli ciò che pareva chiaro nel quadro generale. Si sa, se è vero che il diavolo si nasconde nei dettagli è ancor più vero che in documenti complessi e a volte incomprensibili quali i decreti attuativi italiani ci sguazza felice come un girino in una pozzanghera, e quindi è possibile che quanto da me scritto oggi sia smentito domani; normalmente però i decreti attuativi servono solo a complicare e non a semplificare, a escludere e non a includere, e quindi è assai difficile che chi è stato escluso da un beneficio (ossia nel caso in fattispecie noi serramentisti e i nostri prodotti) possa per magia venire ripescato in fase attuativa. È inoltre vero che il “Decreto Rilancio” deve ancora passare al vaglio delle Camere, nelle quali in fase di conversione in legge tutto teoricamente può ancora accadere, ma è altrettanto vero che questo decreto ritardatario è frutto di un lungo lavoro di sintesi volto a non far litigare il Pd con Italia Viva, a non far scontrare i Cinquestelle con Liberi e Uguali ecc... dando a ogni “azionista” del governo una bandierina da piantare su di una ipotetica cartina, cosa questa che ne rende veramente difficile qualsiasi modifica sostanziale.

DAL 2012 la DITTA “SAMUELE BROGLIO CONSULENZE E PERIZIE” svolge attività di consulenze e perizie legali, nello specifico Samuele Broglio è consulente tecnico-normativo e perito in cause legali e vanta: • una conoscenza approfondita della regolamentazione europea in materia di prodotti da costruzione; • una conoscenza approfondita della normativa armonizzata europea e nazionale in materia di serramenti e di legno in genere; • una conoscenza pratica delle lavorazioni nel settore legno e serramenti in genere. UN ESPERTO A TUTTO TONDO DEL SETTORE SERRAMENTO - DAL 2007 MEMBRO DELL’UNI CT 33 GL12 (EX UNI GL870101) “PORTE FINESTRE CHIUSURE OSCURANTI E RELATIVI ACCESSORI”; SAMUELE BROGLIO - DAL 20/02/2014 MEMBRO DEL CEN TC33 PLENARY “DOORS WINDOWS SHUTsamuelebroglio@alice.it TERS BUILDING HARDWARE AND CURTAIN WALLING” (RUOLO “OBSERVER”); - DAL 16/04/2014 MEMBRO DEL CEN TC33 WG1 “WINDOWS AND DOORS” (RUOLO “COMMITTE MEMBER”); - DAL 10/06/2015 MEMBRO DELL’UNI CT022 GL12 “FINITURE PER LEGNO (MISTO LEGNO MOBILI)”; - COLLABORATORE SPECIALIZZATO DI SVARIATE TESTATE TECNICHE NEL SETTORE SERRAMENTI.

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OUTLOOK

• essere effettuati solo e unicamente sulla prima casa e non su seconde case, • non essere effettuati su stabili adibiti ad attività commerciali (quindi no su negozi, alberghi ecc...), • l'intervento deve dare un miglioramento della classe energetica dell'edificio di due classi almeno (per esempio dalla classe E alla C) o se non possibile (come per un edificio già in classe B) il raggiungimento della classe massima, • il raggiungimento del “salto” di due classi dovrà essere dimostrato tramite redazione di A.P.E. (in caso lo stabile non sia mai stato certificato, verosimilmente, serviranno due A.P.E., uno pre intervento e l'altro post), • la detrazione verrà calcolata su di una somma non superiore ai 60.000  per unità immobiliare; spese eccedenti tale cifra non andranno in detrazione. Danno diritto al bonus del 110% anche interventi di sostituzione degli impianti di climatizzazione estiva o invernale con impianti a condensazione di classe A, con impianti a pompa di calore, ibridi, geotermici o con impianti di microcogenerazione sia in edifici unifamiliari sia in condomini, con un tetto massimo di spesa di 30.000  per ogni unità immobiliare. Tutti gli interventi di cui sopra dovranno essere effettuati in un arco temporale compreso tra l’1 luglio 2020 e il 31 dicembre 2021. E i nostri serramenti? Ebbene le spese sostenute per la sostituzione dei serramenti potranno essere ricomprese nel bonus del 110% solo se affrontate congiuntamente a una o più delle spese di cui sopra, ma senza variare i limiti di spesa precedentemente citati (60.000  per gli interventi sugli involucri e 30.000  per gli interventi sugli impianti anche se in congiunzione con la sostituzione dei serramenti). L'articolo 121 del “Decreto Rilancio”, invece (l'Art. 120 parla di adeguamento Covid degli ambienti di lavoro) stabilisce che i bonus fiscali derivanti dagli interventi sopra citati, oltre che essere utilizzati direttamente dal soggetto che sostiene le spese, possano: • venire trasformati in uno sconto pari al 100% da parte del fornitore, il quale potrà decidere se sfruttarlo direttamente (sempre in 10 anni) o se cederlo a soggetti terzi comprese banche e intermediari finanziari i quali lo sfrutteranno a loro volta,

• venire trasformati in un credito d'imposta (parrebbe pari al 110% della spesa) che il soggetto che ha sostenuto le spese potrà cedere direttamente ad altri soggetti compresi banche e intermediari finanziari. Le possibilità di cui sopra, potranno venire applicate anche a: • recupero del patrimonio edilizio (leggi ristrutturazioni), • riqualificazione energetica (logicamente si intendono gli interventi non elevati al 110%), • adeguamento antisismico, • recupero e restauro di facciata, • installazione di impianti fotovoltaici, • installazione di colonnine per la ricarica di veicoli elettrici. Naturalmente la possibilità di trasformare il bonus fiscale in credito d'imposta cedibile o in sconto in fattura non varia le percentuali di calcolo della detrazione, che rimangono le stesse già in uso prima di questo decreto e alle quali siamo già abituati (per esempio il 50% per la sostituzione di serramenti). A mio avviso non si comprende bene se l'asseverazione della congruità delle spese sostenute, richiesta specificamente nell'art.119 in caso di trasformazione del bonus del 110% in credito d'imposta o di sconto in fattura, sia da applicarsi anche nel caso si voglia trasformare un eventuale bonus inferiore (per esempio il 50% per l’intervento sui serramenti) nello stesso tipo di credito; a ora mi verrebbe da dire di no, non essendo reperibile tale clausola nell'Art.121, ma credo che maggiori chiarimenti verranno introdotti nei precitati decreti attuativi. Mancano a mio avviso alcune importanti delucidazioni, ad esempio se in caso di intervento complessivo che riguardi più tipologie di componente (per esempio isolamento dei muri + coibentazione del tetto con contestuale sostituzione dei serramenti) sia obbligatorio avere un unico fornitore che svolga il ruolo di general contractor oppure se un soggetto che non voglia optare per il “chiavi in mano” possa organizzare da sé magari con l'aiuto di un tecnico di fiducia un intervento complesso provvedendo poi al pagamento separato (o alla cessione separata del credito d'imposta) alle sin-


riproposte come attori fondamentali di nuovo in grado di imporre in buona parte le loro regole ai fornitori. Spero solo che la politica della “massima resa con minima spesa” tradizionalmente cara a tale tipo di imprese, che negli anni passati ha creato la suicida battaglia dei prezzi tra i produttori di serramenti nazionali, oggi non porti a massicci ordini di serramenti “made in Est-Europa” motivati dalla incontestabile maggior convenienza economica di prodotti provenienti da paesi a minor costo del lavoro e minor pressione fiscale. Ciò, almeno per il nostro settore, si trasformerebbe in un notevole rilancio, non però delle imprese nazionali ma di quelle di altri Paesi che francamente non hanno bisogno del nostro aiuto essendo già ben aiutate dai trasferimenti comunitari. Spero, ma francamente poco mi fido.

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gole aziende operatrici, ma penso che anche tali particolari verranno meglio trattati nei già citati decreti di attuazione. In ogni caso una cosa è certa; chi dei nostri clienti avesse sperato di poter eseguire un lavoro di sostituzione dei serramenti usufruendo di una detrazione del 110% verrà tristemente deluso, e chi di noi abbia sperato che questo incremento della detrazione fosse il modo di rilanciare il suo business lo sarà ancora di più. Gli unici soggetti che potranno essere contenti del contenuto del “Decreto Rilancio” saranno le imprese edili più grosse e strutturate, in grado di proporre un intervento integrato “chiavi in mano senza pensieri e senza spese (tanto c'è il 110%)”; queste imprese, alle quali l'evoluzione del mercato passato negli anni dalla nuova costruzione alla riqualificazione dell'esistente, aveva in parte sfilato di mano il bastone del comando per cederlo ai piccoli artigiani, si trovano ora per legge


FINANCIAL EXPERT di Filippo Macigni

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RATING DI LEGALITÀ: DA STRUMENTO SCONOSCIUTO A ELEMENTO STRATEGICO DI DISTINZIONE PER LE IMPRESE

Con il rilascio del Rating di Legalità, con il Decreto del MEF-MISE n.57 del 20/02/2014, è come se l'azienda fosse stellata. Quattro i requisiti basilari per ottenerlo e quattro i benefici strategici che questo permette di avere con il suo impatto multi-livello: etico, finanziario-bancario, sul piano delle agevolazioni pubbliche, commerciale-mediatico. Nel 2012, con l’articolo 5-ter del Decreto Legge 1, si venne a istituire un nuovo elemento per incentivare l'introduzione di principi etici nei comportamenti all’interno delle imprese: il Rating di Legalità, rilasciato dall’AGCM (Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato). Consiste in un riconoscimento a livello nazionale, concretizzato in ‘Stelle’ - fino a un massimo di tre, che viene concesso a tutte le imprese italiane. I requisiti basilari per ottenerlo sono fondamentalmente quattro: a. un fatturato minimo di due milioni di Euro, riferito alla singola impresa o al gruppo di appartenenza, b. essere iscritti da almeno due anni al Registro delle Imprese, c. essere in possesso della firma digitale d. essere in regola con il pagamento dei contributi assistenziali e previdenziali. Fine.

Dunque qual è il vantaggio immediato di questo riconoscimento? Apparentemente nessuno, quindi inutile... E questo, fondamentalmente, è stato il pensiero della maggior parte delle imprese, che, pur avendo i requisiti, non hanno richiesto il Rating, vedendolo solo come un elemento aggiuntivo e non obbligatorio, in mezzo alla già preponderante selva di certificazioni e procedure burocratiche essenziali da mantenere in vita o comunque già presenti. Negli ultimi tre anni circa, però, si è assistito a una diffusione di tale strumento. Perché? La risposta, come spesso accade, risiede in una maggiore consapevolezza dei benefici non immediati, ma di medio lungo periodo che si possono avere grazie al possesso del Rating, probabilmente anche grazie alle prime comparazioni effettuate tra i soggetti che l’hanno richiesto e chi no. Volendo scendere in dettaglio, infatti, il Decreto del MEFMISE n.57 del 20/02/2014, ha precisato che il possesso del


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Rating di Legalità diventa un vantaggio strategico su due fronti. Il primo si attiva alla richiesta di un finanziamento: il Rating di Legalità è una forma di garanzia per l’impresa e qualora le banche non ne tenessero conto, devono trasmettere alla Banca d’Italia una dettagliata relazione sulle ragioni della decisione presa, incentivando così l’erogazione di linee di credito. Un secondo elemento incentivante consiste nelle possibili premialità che possono ottenere le imprese, grazie proprio al Rating, nel momento che decidono di partecipare a un bando per l’erogazione di contributi europei o nazionali o regionali - questi ultimi di solito i più sostanziosi. Il Decreto 57 del 2014 esplicita che si può, alternativamente e sempre a discrezione del bando case-by-case: 1) Ottenere un punteggio più alto in graduatoria, che può diventare essenziale in caso in cui a più imprese venga assegnato lo stesso punteggio. È il caso più classico che viene previsto ormai nella quasi totalità dei bandi; 2) Una maggiorazione dell’agevolazione: una percentuale più alta di quota a fondo perduto o di finanziamento agevolato (es. I voucher delle Camere di Commercio per la digitalizzazione 4.0, pubblicati da inizio 2019 a macchia di leopardo dalle Camere di Commercio di tutta Italia); 3) Una quota del plafond stanziato per un bando viene riservato a chi ha il Rating di Legalità. Ciò significa che, a prescindere dalla quantità di domande presentate, quella impresa avrà un numero di concorrenti decisamente minori rispetto alla totalità, proprio perché detiene tale riconoscimento (una sorta di ‘ingresso VIP’). È il caso più raro, ma esiste. Come possiamo vedere, esistono tre livelli su cui il Rating di Legalità può incidere e incentivare: - piano procedurale, per stimolare l’introduzione di principi etici nei comportamenti interni alle aziende; - piano finanziario, verso le banche; - piano degli investimenti, agevolando la partecipazione a bandi. Fino a qui, abbiamo parlato di agevolazioni normalmente derivate dal possesso del Rating. Ma ultimamente stiamo gradualmente assistendo a un’altra conseguenza non prevista, nella mente del Legislatore: la pubblicizzazione di questo riconoscimento da parte delle imprese, al momento del suo ottenimento, anche da parte di soggetti economici di notevoli dimensioni. In un mercato estremamente concorrenziale dove la Qua-

lità Percepita di un prodotto è l’ago della bilancia che fa decidere al cliente di acquistare o abbandonare la trattativa, un’azienda può offrire sicurezza e stabilità, mostrando al mercato che ciò che vende è il risultato di una serie di regole create secondo principi etici, sia a livello comportamentale che procedurale. Comunicare questo concetto può essere decisivo nel fare emergere un’impresa da un mercato dove il rischio di livellamento e appiattimento generale è sempre dietro l’angolo. In questo caso quello che conta è avere il Rating e comunicarlo; avere uno o due o tre stelle è secondario. L’importante è comunicare il suo possesso. Possiamo quindi aggiungere il quarto beneficio del Rating, ovverosia l’effetto mediatico derivato dal suo ottenimento. Una sorta di esternalità positiva. E da qui possiamo spiegare la ragione della recente e graduale fama che sta acquisendo questo strumento, con il suo impatto multi-livello: etico, finanziario - bancario, sul piano delle agevolazioni pubbliche, commerciale-mediatico. Dobbiamo sempre ricordare che, in ogni caso, questi quattro livelli sono, all’atto pratico, quelli più importanti e basilari per ogni azienda (diffusione, Qualità Percepita, investimenti). Raramente esistono altri strumenti in grado di fornire benefici a così ampio raggio.

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CONSULTING di Patrizia Esposito

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IL PENSIERO DISOBBEDIENTE: COSÌ ANDRÀ IL NUOVO MONDO

Dalla conoscenza del settore e dall’esperienza diretta nelle aziende Patrizia Esposito concepisce consulenze specifiche per il cliente riguardo a come affrontare le diverse problematiche che si presentano nella comunicazione e nella vendita. Da molti anni si affronta la Vendita con un metodo passato e si giustificano gli scarsi risultati con la crisi iniziata nel 2008 e ora, le difficoltà saranno ulteriormente ingigantite dalla pandemia, invece il problema di fondo sarà lo stesso, anche nel dopo Covid- 19, se “non si cambiano le abitudini”. Quando il mercato riprenderà, la cosa più importante sarà imparare a conoscere la strategia del cliente e il punto di discussione focale continuerà a essere “comunicare il serramento al cliente”. Siamo abituati a valutare le conquiste in ogni ambito come il risultato delle nostre facoltà razionali, logiche. Oggi abbiamo visto i limiti di queste convinzioni e dell'Homo oeconomicus, uomo le cui principali caratteristiche sono la razionalità e l'interesse esclusivo per la cura dei propri interessi individuali. Si usava parlare di economia, di mercato e di finanza come se fossero oggetti da poter gestire e prevederne le dinamiche, eppure sono diventati sovrani dei nostri stati emotivi, e ci hanno guidati illudendoci con un senso di onnipotenza nella corsa compulsiva verso il successo. La domanda da farsi in questo momento, non è cosa accadrà domani, piuttosto riflettere su quale sia il significato di successo e quale è la visione nella costruzione di un nuovo modello di business... La competizione aggressiva ci ha reso fragili e ha condizionato le relazioni personali e sociali. Troppo spesso parliamo di benessere in maniera confusa, con superficialità, dimenticando il suo valore. Quindi la domanda da porsi è: chi è una persona di successo? Colui o colei che ha raggiunto il potere economico, seguendo le regole del business con caparbietà, virilità e competizione. Perché è così che va il mondo... da sempre.

Dicevano. Ma cosa accadrà, nel dopo Coronavirus? Sicuramente avremo una maggiore attenzione nelle relazioni e mi auguro ci sarà l'abbandono della forte competizione che ha messo gli uni contro gli altri.


chino i comportamenti, ma partecipare in prima persona al cambiamento. 5. Nuovi Scenari: più responsabilità e consapevolezza nei confronti dell'impatto che le azioni dei singoli hanno sul pianeta e sulla vita in generale. Il Sistema Umano si Evolve. Voglio aggiungere una riflessione sulla Creatività, che fino a oggi è spesso addomesticata alla razionalità: la Creatività ci aiuterà nell'utilizzare la nuova tecnologia non come forma di controllo per interessi esclusivamente economici, ma per migliorare la nostra vita.

THE DISOBEDIENT THOUGHT: THIS IS HOW THE NEW WORLD WILL GO From knowledge of the sector and direct experience in companies Patrizia Esposito conceives specific consultancy for the customer regarding how to deal with the various problems that arise in communication and sales. For many years the sale has been approached with a past method and the poor results are justified with the crisis that began in 2008 and now, the difficulties will be further magnified by the pandemic, instead the basic problem will be the same, even after Covid-19, if "habits are not changed". When the market resumes, the most important thing will be to learn about the customer's strategy and the focal point of discussion will continue to be "communicating the window to the customer".

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Ci ricorderemo della nostra Cultura, qualità reale (non virtuale) che ci ha distinti nell'Arte, nella Ricerca, nella Scienza, nella nostra Umanità. Il successo avrà un significato diverso, sicuramente avremo bisogno di un Business Umano. Dei vincoli imposti durante l'emergenza Coronavirus, voglio indicare quali sono le opportunità per pensare a una nuova Visione aziendale. 1. Evitare i contatti fra le persone: questo limite apre a un'attenzione particolare nella relazione e nella comprensione, per questo Saper Comunicare e Saper Ascoltare saranno gli elementi fondamentali nella nuova strategia aziendale. 2. Smart Working: il lavoro da casa è un'opportunità ma vuol dire anche isolamento, da qui ci sarà l'aumento del Valore della Presenza Umana e della sua Ricchezza nella relazione dal vivo. 3. Emergenza: imparare a gestire le situazioni imprevedibili e in emergenza porterà a una Leadership Adattiva e Agile, in grado di individuare processi e interventi con soluzioni veloci e in tempo reale; quindi una nuova mentalità, molto lontana dalla frase categorica: “Abbiamo sempre fatto così...” 4. Attenzione al possibile contagio: è diventato chiaro che siamo parte del problema, esso non è esterno a noi, quindi, la Persona è il Cambiamento; non si può essere solo osservatori e continuare ad aspettare che gli altri modifi-

Maturità artistica conseguita con grande soddisfazione e con il massimo dei voti, studia presso la ESE –European School of Economics. Successivamente ottiene il Ph.D. Psychology e si specializza nell'area della comunicazione strategica e della formazione. Ha collaborato con importanti realtà aziendali nel settore del serramento e dell’edilizia proponendo nuovi metodi di comunicazione focalizzati nel migliorare la conoscenza del mercato. Ha scritto l'e-book “COMUNICAZIONE+ ASCOLTO Benessere Integrato per le Aziende Innovative” in collaborazione con 4 aziende clienti che hanno portato la loro testimonianza del lavoro svolto nella comunicazione d'immagine e di personal coaching. Negli ultimi anni si specializza in psicologia dei comportamenti , progettando corsi di leadership e di coaching su misura. patrizia@gruppoventidue.com www.gruppoventidue.com

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di Davide Maria Giachino the architect

Riportiamo la relazione del professor Davide Maria Giachino – dando seguito alle prime tre Sessioni pubblicate sotto la rubrica Convention GVL su Sistema Serramento n° 27 – che ha chiuso il convegno del 28 novembre 2019 presso il Politecnico di Torino, con il titolo “Fenestram: l’innovazione del serramento di legno per la qualità ambientale in architettura” – organizzata da Ica Academy e il “Gruppo Valore Legno” con il patrocinio del Politecnico e dell’Ordine degli architetti di Torino –, con la IV Sessione, insieme a Samuele Broglio (il cui intervento è stato pubblicato sotto la rubrica Outlook su Sistema Serramento n° 26. Un intervento che trasmette una visione olistica acuita dalla sua professione di architetto, una disamina ampia e interessante che è stata capace, come difficilmente avviene, di contestualizzare il serramento nel mondo in cui realmente prende vita, quello architettonico. La quarta e ultima Sessione del convegno tenutosi l’autunno scorso al Politecnico di Torino, sponsorizzato dal GVL, è stata introdotta da Davide Maria Giachino | Politecnico di Torino DAD con la sua lezione dal titolo “Evoluzione dei sistemi di posa dei serramenti”, protagonista di questo articolo, premettendo che la relazione di Samuele Broglio con il titolo “Cosa consegnare (...e cosa no)” che ha chiuso questa ultima Sessione, è già stata pubblicata e constava di un contributo inerente lo schema certificativo stabilito dal format europeo e cosa e come si deve dichiarare la prestazione dei serramenti.

EVOLUZIONE DEI SISTEMI DI POSA DEI SERRAMENTI

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!"Come incipit per la mia presentazione voglio ricordare un aneddoto che raccolsi alcuni anni fa a New York da un collaboratore dello studio Coke+Fox Architects: “un cliente che entra nella Bank of America deve per prima cosa avere un contatto con una maniglia di legno”. Racconto spesso questo episodio perché è piuttosto significativo della potenza comunicativa ed espressiva che può avere il

legno anche in riferimento a un dettaglio apparentemente irrilevante, se paragonato alla dimensione di un grattacielo di acciaio alto ben 366 metri. Un tema che mi coinvolge in modo particolare quando si parla di legno è quello legato al concetto di qualità, intesa a 360°. Qualche anno fa ho avuto il piacere di partecipare alla nascita del GQL (Gruppo Qualità Legno) del quale attualmente faccio parte come membro del direttivo. L’intento del gruppo è stato sin dal suo esordio quello di promuovere la conoscenza e la cultura del legno. Come si legge testualmente nel Manifesto del gruppo: “La cultura del legno è stata, infatti, molto spesso evocata, ma poco praticata; ne è un indicatore inconfutabile, il limitato numero di corsi nelle università italiane”. Qualità, cultura e conoscenza sono termini legati da un unico filo conduttore che va perseguito con perseveranza a tutti i livelli.

Nella foto a sinistra, un momento dell'intervento di Davide Maria Giachino al Politecnico di Torino. Nella foto in alto a destra, studenti al corso. Nella foto al centro a destra, il profilo di serramento, edificio del 1954.


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Su questo fronte il Politecnico di Torino sta facendo la sua parte in modo egregio e il Master di 2° livello in Architettura delle costruzioni di legno svoltosi nell’A.A. 2018-19 ne è la prova tangibile, così come l’Atelier del progetto sostenibile al 1° anno della laurea magistrale, del quale faccio parte insieme ai professori. Carlo Ravagnati e Valerio Roberto Maria Lo Verso, che prevede esperienze progettuali esclusivamente impiegando il legno. Bisogna però riconoscere che oltre al lavoro degli Atenei, ci deve essere un serio impegno del mondo imprenditoriale. La recente crisi finanziaria ha spinto molte imprese a investire nella costruzione di nuovi complessi edilizi di legno, convertendo spesso precedenti progetti pensati in cemento armato, senza valutare con attenzione le problematiche di una così drastica inversione di percorso. L’architettura del legno si è un po’ capovolta, l’industria delle costruzioni ha cercato negli anni di cancellare l’archetipo dell’edificio di legno, perché ricordava la casa di Heidi, tramutandolo in un organismo sempre più moderno e contemporaneo, dove il legno è stato “annullato”. Sono innumerevoli anche i casi di edifici integralmente di legno, ma con componenti come serramenti di PVC, una contraddizione?

L’industria del serramento di legno ha compiuto passi da gigante e ha dimostrato la sua potenzialità e capacità di competere ad altissimo livello con altri materiali altrettanto performanti come l’alluminio e il PVC. La norma UNI 11673-1 del 2017 ha avuto un forte impatto positivo nel mondo delle costruzioni definendo i criteri di posa e i requisiti di progettazione, colmando un vuoto significativo; pensiamo a quanti serramenti ultra prestazionali sono stati posati erroneamente vanificando investimenti importanti da parte dei committenti. I più recenti sviluppi della UNI 11673 - 2 - 3 (parti seconda e terza) pubblicate a settembre 2019, contribuiranno a migliorare ulteriormente la filiera del serramento. In particolare la parte 2 definisce i requisiti relativi all’attività professionale del posatore sottolineando espressamente: “[…] soggetto operante professionalmente nell’ambito della relativa posa in opera di edifici sia di nuova costruzione sia esistenti, in termini di conoscenza, abilità e competenza in conformità al Quadro Europeo delle qualifiche” e sottolineo la parola conoscenza. In altri paesi europei, come ad esempio la Francia, il posatore di serramenti deve essere dotato di una sorta di patentino, così come il posatore di isolanti e di cappotti termici.

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Il convegno “Fenestram: l’innovazione del serramento di legno per la qualità ambientale in architettura”, tenutosi al Politecnico di Torino il 28 novembre scorso, ha dimostrato le potenzialità di un settore per troppo tempo sottovalutato e che oggi deve uscire allo scoperto facendo sistema; mentre alcuni mestieri scompaiono in modo darwiniano, altri stanno emergendo, il settore del serramento deve reagire sfruttando l’innovazione tecnologica per offrire qualcosa di davvero nuovo e non repliche del passato. Evviva il serramento di legno!

the architect

Modulo pratico dimostrativo all’Environment Park.

Su questo tema mi piace ricordare una recente esperienza che ho vissuto, forse unica nel suo genere in Italia, nell’ambito del progetto Interreg V-A Francia - Italia (ALCOTRA) (2014 - 2020) “Implementazione dei dispositivi innovativi di formazione pratica su installazione FER e cappotto termico”, portata avanti tra i diversi partner dall’Environment Park di Torino. Ai ragazzi della scuola secondaria partecipanti ai corsi, veniva effettuata una formazione praticoteorica impostata sul modello francese, inerente la posa dei serramenti di legno, grazie al coinvolgimento di alcune aziende piemontesi come Cobola serramenti e Abitare legno. È stata una piacevole attività non solo formativa che ha coinvolto molti ragazzi e professori e che ha dimostrato quanto oggi sia necessario e utile promuovere iniziative di questo genere capaci di far emergere vecchie doti assopite, come la manualità, l’inventiva, l’ingegnosità, che da sempre contraddistinguono l’Italia nel mondo.

Noi non dobbiamo pretendere di essere "i migliori", Ma noi dobbiamo diventare "migliori” (Silvano Petrosino Firenze 2015)

Posatore specializzato al corso.

EVOLUTION OF SYSTEMS INSTALLATION OF THE WINDOWS

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Here is the report by Professor Davide Maria Giachino – following up on the first three Sessions published under the Convention GVL column on Sistema Serramento number 27 – which closed the conference of 28 November 2019 at the Politecnico of Turin, with the title "Fenestram:Innovation of the wooden frame for environmental quality in architecture" – organized by Ica Academy and the "Gruppo Legno Legno" with the patronage of the Politecnico and the order of architects of Turin -, with the IV Session, together with Samuele Broglio whose intervention was published under the outlook column on Sistema Serramento number 26. An intervention that conveys a holistic vision sharpened by his profession as an architect, a wide and interesting examination that was able, as hardly happens, to contextualize the window in the world in which it really comes to life, the architectural one. The fourth and final Session of the conference held last autumn at the Politecnico of Turin, sponsored by the GVL, was introduced by Davide Maria Giachino, Politecnico di Torino DAD with its lecture entitled "Evolution of door and window installation systems", protagonist of this article, assuming that Samuele Broglio's report with the title "what to deliver (... and what not)" that closed this last Session has already been published and consisted of a contribution concerning the certification scheme established by the European format and what and how the performance of the doors and windows must be declared.


Lasciamo spazio a una riflessione di Adello Negrini, noto giornalista nel campo delle finiture e autore di “Finishing Antology” edito da Web and Magazine, che si è dedicato particolarmente al settore del mobile e serramento dall’angolazione tecnologica che attiene al trattamento delle superfici soprattutto per la materia legno. Come afferma anche lui, continua, in effetti, a essere arduo porsi semplicemente dalla parte della qualità e forse solo facendo sistema certi limiti si potrebbero superare. Oggi il legno - alluminio è diventato più appetibile perché grazie allo sviluppo tecnologico dei sistemisti il prezzo si è abbassato. Per le PMI del settore legno la lunga crisi economica ha reso in molti casi difficile investire in nuove tecnologie (e si è arrivati a livelli di ricarico troppo bassi, ben prima di questa pandemia), ma hanno voluto resistere alla tentazione di un profitto maggiore con la commercializzazione del PVC (per una loro coerenza "etica") e d'altro canto alcune aziende che producono PVC si sono attrezzate per proporre anche gli altri materiali e guardare avanti... E, cosa dire dei materiali compositi?! È la guerra tra finestre in legno da una parte, e finestre in PVC, alluminio e acciaio dall'altra, o in molti casi fra il PVC contro gli altri perché anche schierati insieme rimangono minoritari. Ma perché è una guerra inutile, e in più distraente da quelli che dovrebbero invece essere gli obiettivi da perseguire? Perché essa è tipica della nostra cultura, eccellente, ma anche presuntuosa, quindi non portata a riflettere sul fatto che non porta a nulla il ritenersi depositari di valori che ne escludono altri, in Adello Negrini. uno scontro improduttivo, perdente e senza sbocchi. A questo si aggiunga l'ostinata difesa in cui si arrocca da sempre il mondo artigianale, restìo a riconoscere come valide creazioni poco da "bottega" e troppo "industriali".

IL PUNTO È UN ALTRO

È il caso di ricorrere, per fare chiarezza, a una considerazione di marketing. Le finestre in legno sono quelle tradizionali – unicamente per il materiale al quale richiamano –, oggi peraltro con il plus-valore della moderna tecnologia posta in essere nella loro progettazione e fabbricazione, che conferisce loro nuove caratteristiche prestazionali, oltre a quelle estetiche. Sono le finestre delle soluzioni abitative "classiche", con arredi e complementi (porte interne, pavimenti e quant'altro), che armonicamente convivono come in uno showroom

che si concede poche necessarie "invasioni" di modernità (la televisione, gli elettrodomestici). Le finestre in PVC e in altri materiali non lignei, sono le finestre delle case per le giovani coppie, dei nuovi studi professionali, degli alberghi di recente costruzione, tutti luoghi abitati che prediligono la funzionalità e il minimalismo, non "interessati" al calore che il "vecchio legno" comunica.

di Adello Negrini opinion

UNA GUERRA INUTILE

DUE MERCATI

Non stiamo compilando una classifica, ma una classificazione di due "mercati" non in concorrenza, ma in essere in una società che cammina e si rinnova nei gusti e nelle scelte. Analizziamo ora brevemente questi due mercati. Quello "moderno" ha dalla sua l'elevato potere di acquisto delle aziende, soprattutto se multinazionali: lo testimoniano le frequenti e assai costose presenze nei canali televisivi nazionali (con spot e programmi offerti). Poco contano i costi di acquisto, lo smaltimento e il design (oggi il design è una costante generalizzata, non distintiva). Conta la "martellante" forza persuasiva del piccolo schermo. Quello "tradizionale" soffre invece di mancanza di coesione, di individualismi anch'essi tipici di noi brava gente (...ma brava davvero!) del mondo produttivo. Occorre porvi rimedio, anche con una campagna collettiva (ricordate "Chi beve Birra…?"), magari sponsorizzata da Federlegno Arredo.

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www.roverplastik.it di Sonia Maritan MEETING ROVERPLASTIK

Il press day di Roverplastik, come di consueto ha preceduto la fiera di Klimahouse a Bolzano, moltissime le novità di prodotto che via via tratteremo in questo numero – con le nuove guarnizioni FIREdB – e nei prossimi di Sistema Serramento con altre innovazioni, ma quello che si percepisce e colpisce di questa dinamica azienda specializzata nelle tecnologie legate alla costruzione del foro finestra è anche la strategia che nel corso degli anni ha messo in atto. Il 21 gennaio scorso, Loris Bettinazzi, AD di Roverplastik, la restituisce alla stampa tecnica riunita presso la sede di Roverplastik a Volano, in provincia di Trento. «Fino al 2010 il mercato era più semplice, quasi si autoregolava. Poi questo non è stato più valido e, come tutti, abbiamo dovuto evolverci. Abbiamo abbracciato una visione innovativa e investito moltissimo in R&S perché sapevamo che una concezione più moderna dell’azienda sarebbe stata una strategia vincente. Negli ultimi anni abbiamo anche riorganizzato il management in modo corale per portare più voci nel processo decisionale, per condividere le idee di tutto il team, unire le menti e confrontarci costantemente, mettendo in gioco le competenze e la creatività di ciascuno». I numeri danno ragione alla vision dell’azienda con un fatturato 2019 che ha raggiunto e superato l’obiettivo prefissato. L’azienda intende continuare ad ascoltare attentamente il mercato: è anche in quest’ottica che Roverplastik, da sempre proiettata nella ricerca di innovazioni tecniche che consentano all’utente finale un miglioramento del livello di comfort abitativo e che dimostra sempre più attenzione verso il settore dell’antincendio e delle sue più recenti normative, ha sviluppato le nuove guarnizioni FIREdB.

UN PARTNER ALL’AVANGUARDIA

! FIREdB, UN NUOVO MARCHIO PER NUOVE GUARNIZIONI FIREdB è il nuovo marchio di Roverplastik dedicato alle guarnizioni intumescenti attive per porte interne in legno che oggi include le innovative guarnizioni con aletta di incastro, capaci di assicurare le tre funzioni di tenuta ai fumi, al fuoco e acustica.

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Proprio in occasione del press day 2020, Roverplastik ha presentato il nuovo marchio FIREdB creato per raccogliere e identificare le sue guarnizioni intumescenti attive, tra cui le ultime nate, dotate di aletta di tenuta che consente di assolvere anche alla funzione di tenuta acustica oltre a quella ai fumi e al fuoco. L’utilizzo delle guarnizioni FIREdB con aletta di tenuta, infatti, migliora le prestazioni acustiche in quanto, in condizioni normali di utilizzo, l’aletta di tenuta aggiuntiva fa da barriera al rumore che naturalmente si diffonde attraverso il bordo nella fuga tra anta e telaio. L’introduzione della famiglia FIREdB, in linea con le più re-


The Roverplastik press day, as usual preceded the Klimahouse fair in Bolzano, many product innovations that we will gradually deal with in this issue - with the new FIREdB seals - and in the next for Sistema Serramento, but what is perceived and what is striking about this dynamic company specialized in technologies related to the construction of the window hole is also the strategy it has put in place over the years. On 21 January, Loris Bettinazzi, CEO of Roverplastik, returned it to the technical press gathered at the Roverplastik headquarters in Volano, in the province of Trento. “Until 2010 the market was simpler, almost self-regulating. Then this was no longer valid and, like everyone else, we had to evolve. We embraced an innovative vision and invested heavily in R&D because we knew that a more modern conception of the company would be a winning strategy. In recent years we have also reorganized the management in a choral way to bring more voices into the decision-making process, to share the ideas of the whole team, unite the minds and constantly compare ourselves, bringing into play the skills and creativity of each”. The numbers confirm the company's vision with a 2019 turnover that has reached and exceeded the set target. The company intends to continue listening carefully to the market: it is also with this in mind that Roverplastik, which has always been projected in the search for technical innovations that allow the end user to improve the level of living comfort and which shows ever more attention to the sector fire prevention and its most recent regulations, has developed the new FIREdB gaskets.

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AN AVANT-GARDE PARTNER

Nella foto in alto a sinistra Aldo Guardini e a destra Loris Bettinazzi. FIREdB è il nuovo marchio di Roverplastik dedicato alle guarnizioni intumescenti attive con la triplice funzione di tenuta fumi, fuoco e acustica.

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La gamma di guarnizioni intumescenti e guarnizioni intumescenti attive di Roverplastik è stata arricchita con nuove soluzioni a incastro, per un’applicazione rapida e dalla massima resa estetica.


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L’architetto Sonia Maritan al press day 2020 di Roverplastik, in questa occasione è stato presentato il nuovo marchio FIREdb.

centi normative in materia, estende e consolida la proposta di Roverplastik per il settore antincendio, confermando l’azienda come un attore sempre più innovativo e capace di rispondere alle esigenze di un mercato in costante evoluzione. ! CARATTERISTICHE DELLE NUOVE GUARNIZIONI FIREdB CON INCASTRO Sotto il nuovo marchio FIREdB, Roverplastik ha inserito i nuovi modelli di guarnizioni intumescenti attive dotate di gambo d’incastro che – oltre a rendere le porte interne in legno a prova di incendio, a tenuta ai fumi freddi e caldi e a ridurre il passaggio di rumore tra l’anta e il telaio – consentono allo stesso tempo un’applicazione rapida, senza sbavature e dall’ottima finitura estetica. Queste nuove guarnizioni Roverplastik, alternative alla tradizionale versione con biadesivo, possono essere applicate allo stipite industrialmente in modo automatico insieme alle guarnizioni di battuta, in un unico passaggio. Diversamente dalla versione adesivizzata, che richiede la rimozione della pellicola protettiva e di un tempo di maturazione prima di una piena adesione, l’inserimento a incastro garantisce da subito una tenuta sufficiente a rendere lo stipite lavorabile per l’applicazione di cerniere e riscontri. Essendo rimovibili in cantiere, altro vantaggio è quello di poter nascondere le viti di ancoraggio dello stipite per un risultato estetico di eccellenza.

! IL CONTESTO TECNICO E NORMATIVO Le nuove guarnizioni intumescenti della famiglia FIREdB arricchiscono la gamma di Roverplastik di prodotti studiati per le porte con caratteristiche antincendio, alle quali sia le norme di prodotto sia il Codice di Prevenzione Incendi riconoscono un ruolo fondamentale nel prolungare il tempo di esodo, proteggendo le vie di fuga dall’invasione dei fumi, statisticamente la maggior causa di decesso in caso di incendio. L’ingegner Aldo Guardini, Direttore Tecnico di Roverplastik, spiega: «È nata da qui l’idea di trasformare le tradizionali guarnizioni intumescenti – alle quali viene richiesto di intervenire espandendo e bloccando in posizione la porta nelle fasi di contenimento dell’incendio – in guarnizioni di tenuta attive, capaci di svolgere una funzione di barriera aggiuntiva contro la propagazione dei fumi. Successivamente, abbiamo riscontrato con test di laboratorio come assicurino anche eccellenti valori di tenuta acustica: il nome FIREdB, scelto per il marchio che le identifica, esplicita immediatamente le funzioni di queste guarnizioni. Per esempio, semplicemente sostituendo sul telaio la sola guarnizione intumescente con una FIREdB il produttore di porte può ambire a superare le nuove prove di tenuta ai fumi a 200°C senza stravolgere il proprio sistema porta. L’aletta, che agisce sul fianco e non sul fronte della porta – prosegue Guardini – rimane attiva in termini di tenuta nonostante la deformazione dell’anta, indotta dal caldo che si sviluppa sul lato dell’incendio, per una tenuta ai fumi fino all’espansione completa della parte intumescente. Ecco che per una porta omologata REI si risolve in modo semplice ed elegante la tenuta tra anta e telaio, per superare la fase di tenuta ai fumi fino a 200°C senza intervenire con altri sistemi di contenimento della deformazione dell’anta». «A quest’azione, fondamentale per allungare i tempi di esodo proteggendo le vie di fuga dall’invasione dei fumi – conclude l’ing. Guardini –, si aggiunge un sensibile miglioramento delle prestazioni acustiche della porta: la stessa aletta di tenuta, in condizioni normali di utilizzo, è una barriera al passaggio del rumore che si diffonde dal bordo dell’anta, tra anta e telaio. Prove a confronto hanno dimostrato come una porta, semplicemente sostituendo le guarnizioni originali con le FIREdB di Roverplastik, possa migliorare notevolmente le sue prestazioni, a garanzia anche di un maggior comfort abitativo».



www.pvcforum.it di Gloria Murrighili market PVC FORUM ITALIA

IL MERCATO ITALIANO DEL SERRAMENTO IN PVC REGISTRA UN SEGNO POSITIVO PER IL QUINTO ANNO CONSECUTIVO Secondo le ultime stime da parte degli operatori ed esperti di settore, nel 2019 il mercato del serramento in Italia, considerando tutti i materiali alternativi, copre 5,7 milioni di unità finestra. Di queste circa 2.250.000 sono serramenti in PVC, con un’incidenza di circa il 40% sul mercato complessivo. Un dato molto significativo soprattutto se paragonato con quello del 2000 quando la finestra in PVC rappresentava il 15% del mercato.

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! Come ormai da diversi anni, il Gruppo Serramenti e Avvolgibili di PVC Forum Italia presenta l’annuale ricerca di mercato sul serramento in PVC in Italia effettuata sulla base dei dati raccolti in collaborazione con 10 aziende associate (Alphacan, Aluplast, Deceuninck, Finstral, Gealan, Profine, Rehau, Salamander, Schüco e Veka) che insieme rappresentano la maggior parte del mercato dei serramenti polimerici. Il 2019 si chiude con un + 4,8% rispetto all’anno precedente,

registrando una crescita per il quinto anno consecutivo spinta soprattutto dalla sostituzione nel settore residenziale. Sono quasi 10 milioni i metri lineari di telaio per finestre in PVC immessi sul mercato italiano dalle aziende del Gruppo a fronte di circa 9,5 milioni nel 2018. Registrano un leggero incremento i profili per telai bianchi pur rimanendo, con il 52%, ancora molto vicini ai profili pellicolati (48%). Si precisa che sono esclusi dal calcolo i profili persiana mentre sono compresi quelli per finestre scorrevoli.


Il conseguente giro d’affari prodotto è stato di circa 615 milioni di euro, con un’influenza non marginale sul PIL nazionale. Segnali di costante crescita arrivano anche dal settore del riciclo. L’ultimo Bilancio di VinylPlus, l’Impegno volontario per la sostenibilità dell’industria europea del PVC, riporta un riciclo totale di 739.525 tonnellate di PVC in Europa nel 2018, con un incremento del 15% rispetto all’anno precedente. Risultato già molto vicino all’obiettivo iniziale di riciclare 800.000 ton/annue entro il 2020 poi aggiornato a 900.000 entro il 2025 e a un milione entro il 2030. Rispetto al totale delle tonnellate provenienti dalle diverse applicazioni, 326.276 (il 44%) derivano dal recupero e riciclo di profili finestra e prodotti correlati. A breve uscirà il nuovo Bilancio con i volumi riciclati nel 2019.

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Calcolando circa 6 metri di profilo telaio per ciascuna finestra campione, le unità serramento in PVC prodotte nel 2019 sono state complessivamente 1.656.719. Traducendo il dato in tonnellate, sono 29.700 sulla base di un peso medio di 18 Kg per serramento. A queste quantità vanno aggiunte le unità finestra importate dall’estero non facilmente quantificabili data la complessità del mercato. Si stima comunque un incremento di circa 80.000 unità, per un totale di 600 mila, spinto anche dagli incentivi fiscali per la sostituzione dei vecchi serramenti. Aggiungendo questi volumi importati, è possibile valutare la rappresentatività totale del PVC nel mercato del serramento che è, come all’inizio riportato, di circa 2.250.000 unità finestra.

IDENTIKIT PVC FORUM ITALIA Il PVC Forum Italia è l’associazione italiana che riunisce le principali aziende di produzione, compoundazione e trasformazione del PVC, i produttori di additivi e di macchine trasformatrici. Con sede a Milano, il PVC Forum è parte del Network europeo dei PVC forum collegati a ECVM (European Council of Vinyl Manufacturers), l’associazione europea dei produttori di PVC, a sua volta divisione dell’associazione dei produttori europei di materie plastiche (PlasticsEurope).

PVC E FUOCO: ALLEATI O RIVALI? PVC Forum Italia organizza percorsi formativi e informativi attraverso PVC Academy e il 14 novembre 2019 nella consueta location del Novotel Milano Linate ha tenuto il corso dal titolo “PVC e fuoco: alleati o rivali?”. La sicurezza antincendio è un aspetto fondamentale nella progettazione degli edifici indipendentemente dal tipo e dalla natura dei prodotti e componenti utilizzati. È necessario adottare misure efficaci per prevenire o ridurre al minimo le probabilità di incendi che possano provocare vittime, lesioni o danni materiali. E qual è il comportamento al fuoco del PVC? Certamente il polimero presenta molti aspetti positivi (ha più alti risultati di reazione al fuoco rispetto a ogni altro materiale termoplastico, incide solo minimamente sull’avvio dell’incendio e non contribuisce alla propagazione delle fiamme) e altri aspetti peculiari che sono stati singolarmente affrontati nel corso che ha proposto un’analisi veritiera e obiettiva sulle sue performance. Giombattista Traina dell’Istituto Giordano ha affrontato le metodologie e la normativa nazionale ed europea in tema di classificazione al fuoco dei materiali edili tra cui il PVC. Camillo Cardelli di IPool srl ha parlato di come cambia il comportamento al fuoco del PVC additivato con particolari sostanze. L’incontro si è concluso con la presentazione da parte di Marco Piana (PVC Forum Italia) della ISO/TR 20118, la prima norma internazionale sul comportamento al fuoco del PVC entrata in vigore ad aprile 2019. La PVC Academy ripartirà con nuove tematiche e approfondimenti nella terza edizione del 2020.

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Come afferma Friedensreich Undertwasser “le case non sono fatte di muri, ma di finestre” e questo vale soprattutto quando il serramento esterno è in grado di coniugare design, tecnologia e domotica rappresentandosi in una veste che la rende seducente come altri componenti di design del lay out abitativo. La linea magis40, un modello open-in caratterizzato da numerosi e significativi plus estetici e prestazionali esprime al meglio il DNA di Uniform sempre capace di mostrare tutto il mondo che vive là fuori in modo nuovo.

QUANDO UNA FINESTRA NON È SOLO UNA FINESTRA

di Tomas Lorenzini innovation UNIFORM

www.uniform.it

Ecco perché la finestra dovrebbe offrire all’architetto la possibilità di lasciare la massima libertà di interpretazione, abbattendo quei vincoli progettuali che potrebbero portare a una invasività o, al contrario, a una sottostima della stessa. Una libertà senza schemi dove i protagonisti sono la luce e la parete. In questo contesto contemporaneo, viene a inserirsi l’ultima proposta di Uniform , da sempre protagonista del Sistema Finestra. Fra le novità proposte dall’azienda, un posto di rilievo spetta alla linea magis40, un modello open-in caratterizzato da numerosi e significativi plus estetici e prestazionali.

! In quanto apertura su aria e luce, da sempre la finestra simbolizza la ricettività. Nel tempo, altri valori, altre prestazioni, si sono poi aggiunti. Fra questi, l’isolamento termico e acustico, la tenuta agli elementi naturali quali il vento, l’acqua, gli sbalzi termici. Anche l’aspetto estetico ha assunto, via via, caratteristiche sempre più importanti, con interventi strutturali sulle forme, sui materiali utilizzati, sulle modalità di installazione, sullo stesso concetto di design dell’elemento finestra. E oggi si può affermare che la finestra è sempre più parte integrante nell’intero complesso di arredo della casa, o di qualsiasi altra struttura abitativa, tanto che un grande interprete dell’architettura e delle arti, Friedensreich Undertwasser, afferma che le case non sono fatte di muri, ma di finestre.

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Le immagini restituiscono nei dettagli tutta la preziosità della linea magis40 che racchiude ed esalta tutta la tecnologia di uni_one con un esclusivo sistema di bloccaggio a scomparsa degli elementi fissi brevettato da Uniform cosi come è brevettato il profilo anta senza battute.


tono una maggiore fruizione della luminosità esterna, senza per questo dover rinunciare al calore del materiale ligneo. In questa linea, l’anta in legno, che misura solo 40 mm di sezione a vista e la ferramenta a scomparsa, completamente invisibile, garantiscono un aspetto estetico minimal e discreto, che lascia ampio spazio al protagonismo della superficie vetrata. Da sottolineare il grande lavoro tecnico effettuato per offrire una equivalenza estetica fra l’elemento fisso e quello apribile, sia nella vista interna che in quella esterna, anche grazie a un esclusivo sistema di bloccaggio a scomparsa degli elementi fissi brevettato dall’azienda cosi come è brevettato il profilo anta senza battute. Grazie poi alla posa filo muro, che permette di nascondere totalmente il telaio in legno, magis40 si rende una soluzione particolarmente indicata nelle nuove costruzioni, mentre nel caso di opere di ristrutturazione l’impiego di coprifili sovra intonacabili permette una grande facilità di intervento e posa in opera. Per quanto riguarda le prestazioni, va evidenziato che magis40 dichiara un valore di isolamento termico fino a Uw = 0.72W/m2K, un risultato che nessun serramento con le stesse caratteristiche minimal, in alluminio o acciaio, è oggi in grado di eguagliare. Livelli prestazionali altissimi anche per l’isolamento acustico, per la tenuta al vento, all’acqua, alla permeabilità dell’aria. Ecco perché con magis40 diventa riduttivo parlare solamente di finestra.

sistemaserramento - giugno 2020

magis40, disponibile anche in un modello alzante scorrevole (HS-magis40) e in un modello open-out (format38), permette l’inedita possibilità di disegnare la parete, liberandola da qualsiasi altro elemento di disturbo, rendendo lo spazio e la luce protagonisti dell’arredo. Il suo design rende possibile decidere se la finestra può assumere il ruolo di protagonista o diventare un elemento più discreto nel lay out abitativo. magis40 racchiude ed esalta la tecnologia di uni_one e viene arricchita da profili in legno molto sottili, che permet-

WHEN WINDOW IS NOT JUST A WINDOW As Friedensreich Undertwasser states "houses are not made of walls, but of windows" and this is especially true when the external window frame is able to combine design, technology and home automation, representing itself in a guise that makes it seductive like other design components of the residential lay out as does the magis40 line, an open-in model characterized by numerous and significant aesthetic and performance advantages that adds something by expressing the DNA of Uniform always capable of showing the world that lives out there in a new way.

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di Sonia Maritan interview CAPOFERRRI

www.capoferri.it

Fondata ad Adrara San Martino nel 1894, inizialmente come falegnameria artigianale, in oltre un secolo di storia è cresciuta nelle dimensioni, nelle risorse tecniche, nelle competenze, nelle ambizioni, fino a essere oggi un player globale. Tradizionalmente specializzata nel serramento, che tuttora rappresenta il core business dell’azienda, nel tempo si è distinta per la capacità di svolgere progetti senza limiti di scala o di genere, arrivando a creare una divisione contract dedicata. Capoferri eccelle nel progetto, tanto più complesso e difficile quanto più efficiente si manifesta la propria capacità risolutiva. L’azienda nel 2019 ha partecipato ad Architect@Work, dove abbiamo incontrato Chiara Zanini (Marketing Director) e Luca Giussani (Sales Manager Italia).

125 ANNI DI CRESCITA DI UN BRAND

! Con Chiara Zanini e Luca Giussani parliamo di un’azienda arrivata alla quinta generazione, oggi guidata da Sergio Capoferri e dai figli – Francesco, Paolo e Luca – che hanno alimentato la tradizione portando l’azienda all’avanguardia nella tecnica: unendo alla qualità manifatturiera dell’artigiano le risorse tecnologiche e gestionali della grande industria. Parliamo della finestra esposta che Luca Giussani ci illustra: elegante, contemporanea e minimale. «Questa è una finestra strutturalmente metallica con una cover piuttosto consistente e che lavora – nel nostro caso non è quasi mai una cover sottile –, quindi che non ha soltanto una valenza estetica.

La struttura metallica però consente di ridurre molto il profilo del prospetto, viceversa se avessi avuto una struttura lignea con rivestimento metallico avrei dovuto avere dimensioni superiori sia di spessore e sia soprattutto di cornice». Nella foto in alto, da sinistra Luca Giussani, Chiara Zanini e Sonia Maritan durante l’incontro all’Architect@Work 2019 di Milano. Nella foto a sinistra, un momento dell’intervista di Sonia Maritan a Luca Giussani all’Architect@Work 2019 di Milano.

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Alcune realizzazioni di Capoferri con i grandi serramenti come protagonisti.


l’ambiente che illumina; per cui ho la possibilità di abbinare questa finitura agli interni, al pavimento e creare un coordinamento stilistico nel progetto di interior design».

Pietro Ferrari, editore di Web and Magazine, chiede quale metallo sia stato usato per il modello esposto ad Architect@Work. «In questo caso il serramento ha l’anima centrale in acciaio inox e il layer esterno in bronzo. Inoltre, mostriamo alcune delle possibili finiture e dei possibili materiali che si possono avere sul serramento, dico alcune perché non abbiamo limiti nella nostra “cartella colori”, anche se, comunque, è sempre nostra cura informare il cliente e il progettista su quali legni e quali metalli sia meglio usare e quali siano da evitare: la finestra lavora, non è un mobile. Il fatto di avere questa parte interna così consistente anche dal punto di vista della massa, ovviamente la rende più importante perché questo profilo lo vedo e lo vivo, la sua presenza ha un impatto considerevole sulla stanza in cui è collocato e la finestra diventa parte del progetto del-

Oggi, il marchio Capoferri si rivolge a un target alto e un mercato sempre più globale? «Centoventicinque anni di ricerca, di elevata professionalità e di solida tradizione artigiana hanno trasformato un piccolo laboratorio in una realtà imprenditoriale internazionale, leader nei serramenti speciali e oltre, indubbiamente per un target che li possa apprezzare. Attiva pressoché in ogni continente, l’azienda dimostra una natura tanto eclettica nella parte tecnica quanto dinamica nella capacità di collaborare con alcuni dei protagonisti della scena internazionale: da Renzo Piano a Michele de Lucchi, da David Chipperfield a Bohlin Cywinski Jackson ad Antonio Citterio & Partners, solo per citarne alcuni. Il mercato interno che copre circa il 40% del fatturato è ancora importante, ma certo lo è anche il resto del mondo con l’altro 60%».

sistemaserramento - giugno 2020

Questo bilico minimale, in effetti, è ardito e coerente con quello che ci si aspetta da un brand noto come Capoferri, un’azienda dedicata da sempre alla ricerca della bellezza e dell’innovazione tecnica. Un’azienda continuamente pronta ad accogliere nuove sfide progettuali con l’ambizione di rendere possibili i desideri e risolvere le esigenze più complesse dei progettisti? «La nostra mission è essere al servizio dell’architettura; oggi ci troviamo ad Architect@Work per mostrare la nostra capacità a portare nuove soluzioni e in questo caso, premesso che i tipi di apertura vengono proposti a seconda del progetto, il bilico rappresenta una possibilità molto funzionale nel momento in cui si ha una grande apertura e si desidera avere un unico vetro, perché questo sistema distribuisce il peso uniformemente».

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interview CAPOFERRRI www.capoferri.it

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Quali sono i vostri canali di comunicazione? «In Italia il brand è il primo traino, noi facciamo 125 anni quest’anno: siamo rimasti ormai in pochi a poter vantare una tradizione del genere. Indubbiamente abbiamo quindi dalla nostra la possibilità di contare su referenze e collaborazioni che oltre a darci lustro producono un importante effetto passaparola che è certamente alla base della nostra comunicazione. Abbiamo poi cercato di trasferire queste nostre referenze anche online, sul nuovo sito capoferri.it che illustra tutti i nostri migliori progetti così come tecnologia e materiali e ha l’obiettivo di comunicare verso il mondo di architetti, contractor, sovraintendenti. Giorno per giorno raccontiamo qualche piccolo pezzo dei nostri migliori progetti anche attraverso i social network: i nostri canali “Capoferri serramenti” raccontano molto dei nostri anni di lavoro, passione e dedizione».

125 YEARS OF GROWTH OF A BRAND Founded in Adrara San Martino in 1894, initially as an artisan carpentry, in over a century of history it has grown in size, in technical resources, in skills, in ambitions, to become a global player today. traditionally specialized in the window frame, which still represents the company's core business, over time it has distinguished itself for its ability to carry out projects without limits of scale or gender, creating a dedicated contract division. Capoferriexcels in the project, the more complex and difficult the more efficient its resolving capacity is. In 2019 the company participated in Architect@Work, where we met Chiara Zanini (Marketing director) and Luca Giussani (sales Manager Italy).



Mixlegno group, di San Biagio di Callalta in provincia di Treviso, propone soluzioni tecnologicamente avanzate e design d’avanguardia con l’obiettivo di dare espressione alle più particolari e ambiziose richieste di mercato. Abbiamo conosciuto l’azienda sul finire del 2019 in occasione di Architect@Work, dove abbiamo incontrato l’architetto Andrea Dariol, project manager di Mixlegno group, che ci ha raccontato un’azienda apprezzata dai più importanti studi di architettura per l’elevata versatilità dei reparti di progettazione e produzione: ogni realizzazione diviene completamente custom made per dare forma alle più esigenti idee e richieste.

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di Sonia Maritan interview MIXLEGNO GROUP

www.mixlegno.it

LA FINESTRA CHE VUOI TU La passione per il legno e i metalli pregiati e ricercati come il bronzo, il legame con il valore artigianale, uniti a una costante ricerca di innovazione tecnica ed estetica rappresentano il fil rouge che da sempre caratterizza l’agire di Mixlegno group, di cui parliamo con l’architetto Andrea Dariol, richiamati dal serramento lucido specchiato esposto ad Architect@Work, indubbiamente inconsueto! «Avevamo il desiderio di portare in fiera un serramento che non fosse un prodotto già visto o almeno lo speravamo. Si tratta di una placcatura in titanio. Noi concepiamo il serramento come un elemento di design che si possa vestire, dalla finitura al più piccolo dettaglio, e che risponda esattamente al desiderio del cliente: chiediamo al committente come vuole il serramento e lo realizziamo su misura, nel senso estetico e quindi anche in termini di finitura. Quest’anno abbiamo presentato questa finestra in titanio, ma in azienda abbiamo anche il placcato oro 24 carati! Sul mercato ci posizioniamo nella fascia di alto livello, lavoriamo soprattutto all’estero ma anche in Italia, rispondendo alle più svariate richieste sai in termini di estetica sia di tecnica. Storicamente specializzata nella realizzazione di serramenti di altissima qualità, l’azienda ha saputo distinguersi negli anni per la sua capacità di dare esatta espressione alle idee dei propri committenti, senza limiti di tipologia e dimensione. Nel tempo ha sviluppato diverse tipologie di prodotto utilizzando differenti materie prime applicate a molteplici soluzioni come ad esempio le facciate continue, gli elementi ad arco, i serramenti antiproiettile, i lucernari e molto altro. La tecnologia Mixlegno group consente l'utilizzo di qualsiasi tipo di legno o metallo oltre a materiali ricercati come le pietre e i pellami più preziosi che utilizziamo per lo più nei complementi d’arredo. Il legno e i metalli vengono lavorati a mano da maestri che condividono esperienza e passione quotidianamente. L’azienda fornisce legni antichi

Un momento dell’intervista di Sonia Maritan all’architetto Andrea Dariol durante l’incontro ad Architect@Work 2019 di Milano.

con certificati di autenticità. La tenacia e l’ambizione che da sempre la caratterizzano, portano l’impresa ad accogliere sempre nuove sfide architettoniche e progettuali, dando espressione alle idee più particolari, con l’obiettivo di dare forma alle più complesse esigenze di mercato. Questo il messaggio che vuole esprimere l'unica finestra qui esposta». Una finestra prestazionale e vestita con qualunque finitura il cliente richieda? «Assolutamente sì, l’azienda propone un’ampia gamma di serramenti in legno realizzati in diverse tipologie abbinati ai metalli: in bronzo, alluminio, acciaio, rame, di porte interne e di complementi. Si distingue inoltre per le produzioni d’avanguardia che combinano il calore del legno e le qualità tecniche del metallo come il legno - bronzo, il legno - alluminio e anche il legno - rame. Il legno viene impreziosito anche grazie al legame con gli acciai più performanti e architettonicamente estetici. L’azienda guidata da Andrea Zorzi propone soluzioni estetiche e tecnologie mo-


derne, con l’obiettivo di offrire al mercato un prodotto sempre più performante e innovativo. Il continuo sperimentare materiali, estetiche, finiture e accostamenti differenti, unito a una continua attività di ricerca e sviluppo, consente all’azienda di affrontare le più problematiche soluzioni di design, rendendo possibile assecondare anche le richieste di grande complessità e prestigio. Tutti i profili in bronzo, rame e alluminio sono nostri estrusi e quindi prodotti unici nel mercato. Lo stesso vale per le estetiche in legno che vengono disegnate internamente e riportate poi sul prodotto. Questo dà la possibilità al professionista di potersi esprimere liberamente nel disegnare le linee stilistiche del prodotto desiderato, personalizzando le sagomature sia delle tipologie di legno sia del bronzo, alluminio e rame: assecondando davvero il suo estro dando vita al progetto di quella precisa finestra! L’intero ciclo produttivo viene gestito all’interno tra i reparti di progettazione, falegnameria, carpenteria, calandratura dei metalli, brunitura, verniciatura e assemblaggio. L’azienda segue altresì tutta

la gestione del cantiere: il trasporto, la posa e il post-vendita». In che modo comunicate il vostro brand? «Lavorando con l’estero il digitale svolge un ruolo determinante così come la comunicazione sui social. Da poco è online il nostro nuovo sito in cui abbiamo dato molta importanza allo story telling. Diamo comunque sempre attenzione anche al cartaceo perché ci permette di avere quella sensazione materica e di legame con il prodotto per noi fondamentale. A questo si aggiunge il passaparola, che funziona sempre nel migliore dei modi, fino a una comunicazione specifica verso gli architetti che sono interessati ai prodotti particolari come il nostro e con cui collaboriamo per gestire un certo tipo di progetto».

sistemaserramento - giugno 2020

Alcune immagini del reparto produttivo di Mixlegno group: le lavorazioni dei più pregiati metalli e delle diverse specie di legno.

Qual è il vostro mercato di riferimento? «Il 95% del nostro mercato è estero. Tra i nostri ultimi progetti segnaliamo il Fitz Roy building di New York per il quale abbiamo studiato e realizzato una soluzione di serramenti in legno e rame. Grazie a questo importante progetto siamo stati premiati come miglior azienda produttrice per il settore dei serramenti del Nord Italia dalla rivista BUILD Construction & Engineering».

THE WINDOW YOU WANT Mixlegno group, from San Biagio di Callalta in the province of Treviso, offers technologically advanced solutions and cutting-edge design with the aim of giving expression to the most particular and ambitious market requests. We met the company at the end of 2019 on the occasion of Architect@Work, where we met the architect Andrea Dariol, project manager of the Mixlegno group, who told us about a company appreciated by the most important architectural firms for its high versatility of the design and production departments: each realization becomes completely custom made to give shape to the most demanding ideas and requests.

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interview MIXLEGNO GROUP www.mixlegno.it

In queste foto: una realizzazione in California per la quale sono stati studiati e realizzati una serie di scorrevoli in Sapelli a totale scomparsa interno muro.

Pietro Ferrari, Editore di Web and Magazine, complimentandosi chiede se siano partiti dal legno. «Sì dal legno. Per me poi è un materiale particolare, sono un ex veneziano trapiantato a Treviso e proprio a Venezia avevo fatto un lavoro con Mixlegno group come architetto e dopo diversi anni mi sono trovato a lavorare proprio per quest’azienda che in effetti potremmo definire come una falegnameria moderna; perché realizziamo anche i complementi come facevano una volta i Mastri Falegnami e quindi boiserie in legno ma anche in bronzo. Abbiamo realizzato anche tavoli e mobili su misura disegnati dal cliente e anche da noi». Infine, dopo aver ripercorso questa visita ad A@W, torniamo al presente – al momento in cui stiamo confezionando il numero dedicato al focus qui presentato (maggio 2020 ndr) e abbiamo il piacere di intercettare in azienda Eleonora Vio – e chiediamo a Mixlegno group come stia affrontando questa pandemia: quali soluzioni abbia messo in campo per il dopo Covid- 19? E quali riflessioni ha portato questa pandemia (non solo rispetto l’attività produttiva)? «Al rientro dal lockdown imposto dal governo, ci siamo dedicati prima di tutto alla messa in sicurezza dei nostri dipendenti – afferma Andrea Zorzi –. Fortunatamente gli ampi spazi che abbiamo a disposizione nei nostri reparti ci permettono di lavorare con le dovute attenzioni. Affrontiamo la situazione mettendo il meglio di noi come sempre ed è questo che abbiamo voluto comunicare con l’ultimo video pubblicato qualche giorno fa sui nostri social e che potete trovare al seguente link: https://www.youtube.com/watch?v=s4Zl-QpoHzU oppure presso il nostro canale YouTube Mixlegno group. Indubbiamente questa situazione ha portato alcune difficoltà soprattutto nella possibilità di dare supporto in cantiere sia per Nelle immagini di destra: una realizzazione in India il cui progetto ha previsto una grande facciata in bronzo e una serie di serramenti in legno di Teak di piantagione.

lo studio di soluzione sia per la posa dei nostri serramenti, ma siamo fiduciosi che la situazione possa presto tornare alla normalità. Il nostro ufficio tecnico e tutta la produzione prosegue così come il nostro supporto commerciale. Gli strumenti che abbiamo oggi a disposizione permettono di accorciare le distanze anche se non vediamo l’ora di poter invitare i nostri clienti a farci visita di persona e riprendere al pieno le nostre attività».



Poste Italiane spa - Sped. Abb. Post. - D.L. 353/2003 (Convertito in legge 27/02/2004 n. 46), art. 1, comma 1 - LO/M/ - euro 10,00 - In caso di mancato recapito rinviare all’ufficio CMP Roserio (Mi) per la restituzione al mittente che si impegna a pagare la relativa tariffa - Editrice webandmagazine s.r.l. - Via Valla, 16 - I-20141 Milano - www.webandmagazine.media

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! Il design chiama il legno, secondo Adello Negrini ! L’autodeterminazione della trasmittanza termica ! Quale sarà l’obiettivo principale dell’utensile? ! PVC sostenibile: cresce il volume del suo riciclo ! Nella città dei fiori rinasce l’Hotel Miramare ! Foggia e dimensioni della finestra nella storia ! Le nostre interviste a Christian Mango, Enrico Scarpa e Gianluca Toppi

Sistema Serramento è un trimestrale che tratta dell’evoluzione del serramento nei diversi materiali, come il pvc, il metallo, i materiali compositi e il legno. La rivista si rivolge a tutti gli attori coinvolti nella realizzazione di un prodotto divenuto ormai “sistema”, in tutte le sue declinazioni materiche, per i ruoli che svolge di chiusura della parte più vulnerabile dell’involucro edilizio e barriera climatica e acustica essenziale, ma anche elemento di fascino che lo rende determinante nel connotare il ritmo della facciata o materia di design decisiva per porte da interno “estensibili” all’ambito dell’arredamento. Inoltre, la rivista è sfogliabile gratuitamente su tre portali: www.webandmagazine.media www.webandmagazine.com https://issuu.com/web-and-magazine Siamo presenti anche sulle pagine della casa editrice di Facebook e Instagram. I video sono caricati sul nostro canale YuoTube e nel nostro sito. Ogni uscita è anche promossa con l’invio di Newsletter periodiche che incrementano costantemente i dati di diffusione della rivista. ! MODALITÀ DI PAGAMENTO ABBONAMENTO tramite bonifico bancario con tutti i vostri dati e causale utilizzando il seguente IBAN: CREDITO VALTELLINESE: IT24T0521601633000000005133, BIC/SWIFT BPCVIT2S

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Lo stato dell’arte degli “amati” incentivi La buona durata dei serramenti di PVC La solidità di persiane e scuri di alluminio Il serramento che non c’era è lungo 22 metri La tecnologia diffusa della formula “Lego” I numeri da record del prossimo BAU

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! MADE per il sostegno dell’edilizia privata e le PMI

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Vademecum sulla Marcatura CE/Dop/Label Fare impresa con l’Azienda AD VALORAE La ricerca neuro-scientifica “Lively Colours” La voce di Jürgen Köppel, presidente Eumabois Uno sguardo sulla finestra dalla parte del legno La genesi degli utensili, i suoi segreti e traguardi

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! Outlook: la posa in opera guadagna due norme ! COLFERTexpo: gli strumenti per il serramentista ! La nuova frontiera della falegnameria Zacchello ! Technology Without Compromises come strategia ! Dalla persiana antica ai sistemi di automazione

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Il primo serramentista quotato in Borsa Il Marchio di posa garantito 10 anni Nel cuore della tecnologia con gli utensilieri Persiane e scuri di legno secondo l’esperto Il PVC nell’economia circolare Un nuovo standard nel flow coating

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Sistema Serramento is a quarterly that deals with the evolution of the window in different materials, such as PVC, metal, composite materials and wood. The magazine is aimed at all the actors involved in the creation of a product that has now become a "system", in all its material forms, for the roles it plays in closing the most vulnerable part of the building envelope and essential climatic and acoustic barrier, but it is also an element of fascination that makes it decisive in connoting the rhythm of the facade or decisive design material for “extensible” interior doors to the furnishing area. The magazines are browsable for free on three websites, www.webandmagazine.media, www.webandmagazine.com and https://issuu.com/web-and-magazine. We are on Facebook, Instagram and YouTube. Besides each issue is promoted through periodical newsletters which increases the global diffusion.



































www.batimat.com di Sonia Maritan REPORT BATIMAT: il design minimale dell'alluminio

L’ultima edizione del Batimat è diventata particolarmente preziosa, considerato l’annullamento o la posticipazione delle principali fiere che erano previste nella prima metà del 2020, e mentre le riflessioni, in attesa che i motori nei capannoni produttivi delle aziende riprendano a rombare a pieno regime, riguardano per il futuro – che gli scienziati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità ci descrivono come un'era di epidemie che saranno parte del mondo in cui viviamo ora –, un modo diverso di comportarci verso le persone, un miglioramento del nostro atteggiamento verso la natura e un cambiamento nel nostro modo di vivere, continuiamo a raccogliere pensieri e scambiare idee. Lo stimolo nuovo potrebbe diventare quello di fare progresso “davvero” – portando valore a tutti i livelli del processo –, dando a questa parola un significato autentico, e certo questo porta nuove sfide nel creare prodotti di qualità: le aziende a cui diamo voce lo hanno dimostrato in tante altre fasi di cambiamento, come dimostrano anche le interviste fatte in occasione del Batimat dal 4 all’8 novembre 2019 a Parigi, a cui dedichiamo nel finale di ogni dialogo un aggiornamento che riporti a questo difficile presente raccogliendo la testimonianza di chi guarda al domani in modo diverso e propositivo. Il frutto del terreno che viene coltivato, e crea il PIL di ogni paese, zoomato da vicino assume sempre caratteristiche peculiari e per questo affascinanti.

UNA VETRINA INTERNAZIONALE IN LUCE

A Parigi abbagliati dalla sua luce – che diventa sempre “più grande” con i profili metallici minimali – abbiamo creato uno speciale sul serramento di metallo e riportiamo le parole di Forster, Hyline, Schüco, Technal premiati all’Innovation Aword del Batimat 2019 e Monticelli che con la sua specializzazione tutta italiana in angoli di giunzione ha compiuto 50 anni, ma anche con qualche approfondimento particolare sul serramento, come quello ligneo di Gercima che adotta un impianto di verniciatura made in Italy e a proposito di mercato italiano con un focus su Caseitaly e ICE.

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Sonia Maritan all'ingresso della fiera e poi nell'area innovazioni (il banner riporta tutte le sezioni premiate) dove sono state selezionate alcune interviste inerenti l'Innovation Award 2019, anche raccontate nei workshop durante la manifestazione.


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FORSTER www.forster-profile.ch

Sonia Maritan con Nicolas Kestenaar.

sistemaserramento - giugno 2020

Forster (rappresentata in Italia da www.tubifer.it) sviluppa e produce sistemi di profili di alta qualità e durevoli per elementi e applicazioni ad alta efficienza energetica nel campo della sicurezza degli edifici in acciaio e acciaio inossidabile. In particolare: porte antincendio, finestre antincendio, vetri antincendio e facciate antincendio; porte, vetri e facciate antieffrazione e antiproiettile; porte, finestre, vetri e sistemi di facciata isolati; sistemi per finestre, porte e vetri che non sono separati termicamente. Per Forster, al fine di attuare coerentemente la sua politica di qualità e ambientale in tutti i settori e di espandere ulteriormente gli standard raggiunti, è essenziale un sistema efficiente di gestione della qualità e dell'ambiente. L’azienda è certificata secondo la gestione della qualità ISO 9001 e ISO 14001 (gestione ambientale).

Allo stand di Forster Nicolas Kestenaar ci illustra un prodotto nuovo caratterizzato da profili multifunzionali in acciaio ad alta efficienza energetica. «Premesso che noi proponiamo soluzioni sicure ed energeticamente efficienti per porte, finestre e facciate e produciamo sistemi di profili Forster in acciaio e acciaio inossidabile, Omnia è un prodotto sviluppato recentemente, premiato all’Innovation Award 2019 del Batimat,che con un unico sistema di profili consente di realizzare porte e vetrate con un ottimo isolamento termico, costi di stoccaggio ridotti e progettazione semplificata. Oltre alla protezione termica, garantisce l’isolamento acustico e quello anti esplosione, ed è anche resistente ai proiettili. Questo prodotto ha una resistenza termica maggiore rispetto ad altri prodotti della stessa tipologia di profilo, noi forniamo il profilo e poi il vetro deve avere caratteristiche compatibili con il nostro profilo. Il profilo (40 mm) d’acciaio costituisce l’ossatura e possiamo realizzare porte alte fino a 3,4 metri e con una larghezza dell'anta illimitata fino a massimo 400 kg di peso dell'anta con sistema di chiusura a tre punti, quindi l’altezza della finestra è limitata dalla ferramenta. Il design costruttivo brevettato consente di realizzare con Omnia soluzioni modulari su misura per applicazioni esterne che danno numerosi vantaggi: protezione antincendio EI230 senza aggiunta di refrigerante nei profili; porte isolate termicamente e marcate CE secondo la norma di prodotto EN 14351-1 con triplo vetro isolante e diverse combinazioni/prestazioni; facile elettrificazione per controlli di accesso e sistemi meccatronici come serrature, azionamenti e sensori grazie a profili aperti; rapida dotazione successiva con componenti aggiuntivi di porte esistenti con lavorazione minima

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del profilo nell'area degli isolatori; 100% acciaio, in quanto non ci sono isolatori VTR o in plastica e quindi completamente riciclabili, particolarmente resistenti e sostenibili». Vediamo insieme un secondo prodotto: Forster Unico XS. «Gli elementi realizzati per “Forster Unico” hanno l'esclusiva struttura “a graticcio” che può essere utilizzata all'interno e all'esterno.

In particolare, allo stand è esposto Forster Unico XS caratterizzato da profili ultrasottili per finestre e vetri con ottimo isolamento termico, di cui il modello Forster Unico HI viene proposto specificatamente per costruzioni altamente isolate termicamente. Con l'estensione del sistema Forster unico XS, sono possibili finestre termoisolanti e vetri fissi con profili in acciaio assolutamente più sottili in un'ampia varietà di applicazioni. Questo vale per le diverse varianti di apertura e per il riempimento di otturazioni fino a 60 mm, che consentono valori U più performanti e valori di isolamento acustico eccellenti (finestre Minergie). La costruzione unica del profilo, realizzata al 100% in acciaio, è eccellente per il restauro di vecchi edifici, edifici storici e moderne strutture in vetro. Unico XS, è ancora più resistente di Omnia, recentemente abbiamo sviluppato delle nuove guarnizioni; quella che c’era prima era in silicone, questa è più resistente e ha un isolamento termico migliore – il sistema di guarnizione è fondamentale per la tenuta –, e la ferramenta a scomparsa è tutta nascosta, le dimensioni arrivano fino a 2 metri e 50 di altezza e 2 metri e 40 di larghezza».

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HYLINE www.hyline-bsi.com

“Hyline rappresenta l'alta moda internazionale della carpenteria in alluminio, acciaio e vetro”, questo il pay off con cui si presenta l’azienda nutrita dalle sue radici ancorate nell'architettura. Dall'idea, alla sua realizzazione, al suo utilizzo, il concetto Hyline è un elemento vivente, che sa come trasformare l'idea dell'architetto in realtà grazie a una grande padronanza dei materiali e della loro trasformazione.

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Sonia Maritan con Bruno Bràs.


HYLINE nello spirito dell'architettura minimalista con le massime aperture, offre soluzioni di pannelli fissi che supportano complesse vetrate in vetro singolo, doppio e triplo, compatibili con tutte le serie. Completamente integrati nel telaio, i telai fissi si rendono invisibili per consentire l'ingresso di luce fino a 18 m. Inoltre, gli apparecchi postless ad angolo conferiscono alla libertà architettonica un nuovo senso di vita, nonché impermeabilità, prestazioni termiche e acustiche. Il concept premiato è nato quindi dall’estremizzazione della nostra tecnologia e quindi della completa scomparsa della struttura in alluminio. L'esterno e l'interno si fondono completamente rimuovendo qualsiasi ostacolo materiale sul pavimento, sulle pareti e sul soffitto. Una sola fessura, che consente lo scorrimento della finestra, è visibile sul pavimento. La sua larghezza di 8 mm è più sottile di quella di un tacco a spillo, rendendo i cuscinetti completamente invisibili e prevenendo le incrostazioni del dispositivo».

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Dopo 10 anni al servizio dell'industria dell'alluminio nel settore edilizio, Hyline trova entusiasmante contribuire alla costruzione di un'opera che delizierà durevolmente coloro che la vivono come quelli che la guardano. La finestra e la porta non sono più barriere, oggetti passivi ma elementi attivi che creano comfort, energia e prestazioni ambientali. La visione che permettono è illimitata grazie alla finezza delle strutture e alle dimensioni immense delle aperture: sono manufatti fatti di luce che permettono di far godere appieno il paesaggio diventandone parte. Bruno Bràs, Ceo di Hyline, con Aida Berrada addetta alla comunicazione per la Francia, ci racconta la “Finestra invisibile” di Hyline, la finestra scorrevole senza profili visibili, premiata all’Innovation Award 2019 all’ultima edizione del Batimat! «“La finestra invisibile” è proposta in un’ampia gamma di modelli per un mercato di fascia alta, tutti con la cornice invisibile che consente di ottenere una finestra scorrevole senza cornice! Da HY30, la porta-finestra scorrevole minimalista con doppi vetri spessi 28 mm fino a 3,5 m di altezza o 9 m di superficie a HY40 con vetri spessi 38 mm fino a 6 m di altezza o 18 m di superficie. Con un'assoluta eleganza, la finestra scompare grazie al suo montante centrale da 18 mm e alla sua soglia integrata che oscura completamente il telaio nel terreno: effetto senza soglie delle porte. Anche HY50, nella versione scorrevole, è progettata per ospitare vetri spessi 48 mm fino a 6 m di altezza o 18 m di superfici vetrate. In entrambi i modelli, la struttura consente di integrare le tende con tela opaca (oscuramento totale) o traslucido (gestione del guadagno solare) nella vetratura e può essere dotata di zanzariere e persiane. Anche la nostra finestra a ghigliottina, HYGUI, offre un’apertura totale.

I serramenti di questa gamma raggiungono dimensioni veramente considerevoli, prevedono anche l’utilizzo di altri materiali? «Inquadrano davvero il paesaggio, ad esempio HYPI è una grande porta a vetri che può arrivare fino a 350 kg per finestra. Per dimensioni ancora più estreme HYPI Steel fino a 700 kg per finestra e 18 m2 di vetri. Su questa porta è disponibile anche un'opzione di motorizzazione. Rispetto ai materiali, pur mantenendo la tecnologia e le grandi dimensioni della porta HYPI, Hyline offre, per chi lo desidera, una copertura in legno totale. Il design è personalizzabile per ciascuna delle due facce interne ed esterne.

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REPORT BATIMAT: il design minimale dell'alluminio www.batimat.com

È anche possibile far realizzare questa decorazione dall'ebanista di propria fiducia. Le opzioni disponibili sono la chiusura multipunto, la chiusura motorizzata e persino la porta di apertura motorizzata. Ancora, HYWOOD è la soluzione scorrevole per chi desidera la finezza dell'alluminio Hyline, le sue ampie aperture e il comfort sensoriale offerto dal legno. Con uno spessore dei profili centrale e perimetrale di 45 mm è la migliore soluzione mista sul mercato». Realizzate anche vetrate curve? «Sì, HYARC nasce per chi ha una visione opposta rispetto l'architettura contemporanea piana e lineare. Questo sistema, adatto per usi interni ed esterni grazie alle eccellenti prestazioni termiche e acustiche, offre volumi di vetro curvi. Nuove possibilità sono così a disposizione dell'architetto e dei progetti di costruzione più arditi: ammorbidire i contorni di una stanza, rivoluzionare l'aspetto di una facciata per un numero infinito di soluzioni che consentono l'apertura verso un'architettura con forme organiche».

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Infine, dopo aver restituito l’incontro avvenuto in occasione del Batimat, torniamo al presente – al momento in cui stiamo confezionando il numero dedicato al focus qui presentato (maggio 2020 ndr) – e chiediamo all’azienda come

stia affrontando questa pandemia: quali soluzioni abbia messo in campo per il dopo Covid- 19. E quali riflessioni ha portato questa pandemia (non solo rispetto l’attività produttiva). «In effetti, è una buona occasione per porre la domanda che ci stai facendo. Per quanto riguarda la situazione attuale di Covid- 19, abbiamo cercato di trasformare questo periodo in un'opportunità per migliorare noi stessi e guardare al futuro come a una grande sfida per imparare che nulla può essere sicuro al 100% quando si verifica qualcosa come questa pandemia che ha fermato il mondo intero. Fortunatamente in Hyline abbiamo investito molto nella digitalizzazione e nel servizio web, e questo ha generato in questo momento un flusso di lavoro importante e per il momento non sentiamo troppo questo arresto dell'economia. In realtà abbiamo in corso di realizzazione progetti per 32 milioni di euro e possibili attività a cui dare corso per 51 milioni di euro e un team molto motivato che lavora da casa per migliorare continuamente prodotti e servizi. Stiamo usando questo tempo per organizzare meglio il lavoro, perché nella normalità del quotidiano il numero di email, riunioni, chiamate e così via, occupano una parte importante della giornata, e questo significa che a volte non abbiamo il tempo di cui avremmo bisogno per fermarci, pensare, prepararci e comportarci come dovrebbe essere disponendo di una temporalità adeguata; perché tutti ormai richiedono servizi immediati e grande reattività e di conseguenza abbiamo bisogno di molte ore extra per organizzare la nostra corrispondenza via e-mail e rispondere come sarebbe opportuno fare.


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Sonia Maritan fra Vladimiro Monticelli (a sinistra) e Nanni Pugnetti (a destra).

In occasione di Batimat 2019, L.M. Monticelli festeggiava i suoi primi 50 anni e a noi sembrava doveroso celebrare mezzo secolo di storia di una delle aziende italiane che danno significato alla parola “made in Italy”. In questa occasione incontriamo Nanni Pugnetti, Senior Management dell’azienda, che ci racconta come si sia sviluppato il know-how legato alle giunzioni, sia per le finestre sia per l’arredamento. «I mobili sono arrivati dopo, l’azienda è nata per servire il settore del serramento, poi negli anni 90 è arrivato l’alluminio in maniera preponderante anche nel settore mobile e allora abbiamo sviluppato qualche prodotto anche in questo ambito».

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Hyline è molto vicina ai clienti anche in questo momento difficile, perché l’azienda dispone di un servizio di assistenza clienti, una piattaforma digitale online (MYHyline), e quando si è manifestata la pandemia, riteniamo di essere stati pronti anche per questa grande sfida e l'organizzazione ha funzionato molto bene. Oggi posso dire che Hyline uscirà da questo momento di pandemia molto più forte, stiamo preparando la presentazione di nuovi prodotti che genereranno grande interesse nel mercato e porteranno più distributori, promotori, architetti e nuovi clienti al mondo di Hyline. Stiamo costruendo una nuova fabbrica per produrre in modo più rapido e migliore, stiamo lavorando ora su due turni perché abbiamo raccolto ordini in eccesso e stiamo reclutando nel nostro staff giovani apprendisti che cresceranno in azienda, ci piace insegnare, siamo contenti di poter dare opportunità, siamo un'azienda giovane con una mentalità dinamica e con un ottimo staff. Il mio desiderio e la mia visione mirano a fare di Hyline una grande azienda, in cui la perfezione dei dettagli e una visione senza confini siano condivisi da tutto il gruppo. Non desideriamo essere molto grandi, desideriamo essere molto bravi in ciò che facciamo, in ciò che consegniamo e rispettando le aspettative generate dai nostri clienti, perché ciò che percepiamo è un'ottima riconoscibilità del marchio da parte loro e di grande apprezzamento del nostro prodotto».

MONTICELLI www.monticelli.it

L.M. Monticelli è specializzata, a livello mondiale, in angoli di giunzione: dalla progettazione allo sviluppo, fino alla realizzazione del pezzo finito. Il ciclo completo del prodotto avviene negli stabilimenti italiani ed è seguito con dedizione da tutte le risorse aziendali. L’attenzione costante è sinonimo di elevata qualità, di standard eccellenti a garanzia di squadrette perfette. L’azienda offre al mercato una vasta gamma con più di 4000 articoli e la possibilità di progettare e realizzare giunzioni ad hoc, aprendo al mondo dei profilati nuove e inaspettate possibilità. Altezza, larghezza, angolazioni complesse, fuori misura non sono più un problema ma un punto di partenza per creare soluzioni di impatto, perfettamente in squadro e resistenti al tempo e all’usura.

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Il vostro know how verte sulla specializzazione in angoli di giunzione? «La nostra a oggi è l’unica azienda specializzata esclusivamente in angoli di giunzione, dalla progettazione allo sviluppo, fino alla realizzazione del pezzo finito prodotto nel nostro stabilimento a Osimo in provincia di Ancona. Realizziamo angoli di giunzione per facciate, finestre, porte e tutto quello che appartiene al mondo del serramento in alluminio». 50 anni rappresentano un traguardo importante, come è cambiato il vostro mondo? «Naturalmente in 50 anni si è sviluppato molto: il fondatore si chiamava Domenico Monticelli, e quando intorno agli Anni 60 si stava sviluppando molto il settore edilizio non c’era ancora un sistema standard per assiemare i telai. Lui seppe impreziosire l’idea del fratello, che ebbe questa intuizione e la congeniò, iniziando con una fabbrica a livello artigianale che faceva gli stampi in conchiglia a mano! Tuttora quando incontriamo persone che lo conoscevano, non mancano mai di ricordare che grand’uomo sia stato: determinato, instancabile, onesto, generoso ed estremamente giusto». Nei decenni successivi il vostro prodotto è stato coinvolto nella risposta del comparto edilizio al risparmio energetico? «Il prodotto ha sostenuto questo importante cambiamento per concorrere all’obiettivo del risparmio energetico assecondando i grandi sviluppi che i sistemisti hanno introdotto con il taglio termico e da quel momento in poi, noi ci siamo concentrati su questa strada, abbiamo continuato a sviluppare e approfondire sempre di più il concetto di giunzione. Siamo passati dalla “bottega artigianale” come amava definirla Domenico Monticelli, a un’industria con 210 persone e più del 70% del fatturato è estero».

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Quali sono i mercati di maggior interesse? «Sicuramente i mercati europei sono quelli più sviluppati e vicini, però abbiamo constatato che stanno crescendo anche i mercati del Nord Africa e dell’America. Il mercato Italia per noi ormai si è stabilizzato. La nostra presenza al Batimat – questa per noi è la quarta edizione ed è importante esserci per osservare da vicino il mercato francese che è cambiato molto – ha proprio lo scopo di puntare a consolidare il mercato europeo: il settore ci conosce, però essere alle fiere vuol dire incontrare i clienti e conoscerne di nuovi.

Adesso stiamo guardando con interesse al Medio Oriente che si sta sviluppando. I Paesi Arabi stanno gradualmente cambiando e potrebbero diventare un mercato interessante». C’è un prodotto, in particolare, che è particolarmente apprezzato nel settore del serramento metallico? «In effetti, niente è stato superato dalla storia. La serie di prodotti storici la vendiamo ancora in un milione di pezzi, magari localmente – in Europa –, questi articoli andavano venti anni fa e adesso ce li richiedono in altri mercati che si stanno sviluppando; però sul mercato globale possiamo dire che i nostri prodotti sono ancora tutti attuali. Negli ultimi anni la richiesta si sta spostando da un prodotto più standard al “su misura”, forse perché in precedenza le trafilerie avevano interesse a “fare i numeri”, mentre adesso prevale la tendenza di personalizzare alcuni progetti anche per i prodotti di routine: abbiamo 4500 articoli, a catalogo ne avremo 800 ma tutto il resto è “su disegno”». Quali sono i cambiamenti più significativi guardando l’azienda in prospettiva? «Stiamo formando la terza generazione, abbiamo cominciato a inserire i figli: sono già in azienda e ci stanno affiancando così incominciano a masticare le dinamiche del mercato. Il ricambio generazionale in corso è un cambiamento importante».


Infine, dopo aver restituito l’incontro avvenuto in occasione del Batimat, torniamo al presente – al momento in cui stiamo confezionando il numero dedicato al focus qui presentato (maggio 2020 ndr) – e chiediamo a Nanni Pugnetti come l'azienda stia affrontando questa pandemia: quali soluzioni abbia messo in campo per il dopo Covid19. E quali riflessioni ha portato questa pandemia (non solo rispetto l’attività produttiva). «Dopo il periodo di chiusura, abbiamo avuto il tempo di ri-

flettere e nel contempo migliorare in seno all'azienda i processi di sicurezza seguendo le normative, l'attività è ripartita con regolarità affrontando il lavoro in maniera diversa, incrementando ove possibile lo smart working. Siamo tutti partecipi di una situazione che mai avremmo voluto vivere e consapevoli che la crisi finanziaria che ci ha colpito e ci colpirà nel prossimo futuro sarà pesante, noi da parte nostra faremo tutto il possibile per superare questo tsunami, ora dopo tante parole le istituzioni dovrebbero pensare ai fatti, perché non si vive di promesse».

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SCHÜCO www.schueco.it

Schüco è nota sul mercato per la sua specializzazione in sistemi in alluminio per finestre, porte e facciate di alta qualità. Milioni di prodotti Schüco vengono utilizzati in tutto il mondo e soddisfano i più elevati requisiti di design, comfort, sicurezza ed efficienza energetica. Innovazione, partnership, eccellenza e responsabilità definiscono il successo dell’azienda tedesca che nell’ambito dell’involucro edilizio è sinonimo di innovazione continua. La società che si rivolge a più target è un partner competente per investitori, architetti e serramentisti di tutto il mondo, tutela nel contempo le risorse e si assume la responsabilità nei confronti delle persone e dell'ambiente realizzando prodotti sostenibili. Schüco raggiunge l'eccellenza offrendo qualità certificata e design pluripremiato: per questo marchio innovazione significa migliorare quello che già esiste e creare continuamente qualcosa di nuovo.

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L’intervista allo stand di Monticelli la chiudiamo con il titolare dell’azienda, il figlio del fondatore Vladimiro Monticelli che nasce proprio in Francia! «Sì, sono nato in Francia, così come i miei fratelli – tranne mia sorella Sonia, la maggiore, a cui sono seguiti Guerrino, Oliviero e infine io – perché mio padre era andato in Francia per cercare lavoro e ci è rimasto 14 anni, là "si è fatto un po' le ossa" per poi tornare in Italia sapendo che mio zio aveva ideato un giunto per fissare i profili in alluminio delle finestre: un gran personaggio che inventava sempre le cose e poi le lasciava lì! Un creativo che non sapeva approfittare dell’occasione, un genio incompreso lo potremmo definire, chiamato Zio Reticchio – penso fosse un soprannome. Mio padre insieme a suo fratello ha dato concretezza alla sua idea, proponendo di realizzare questo giunto in alluminio e fare una piccola produzione. Hanno iniziato in soffitta a fondere questi pezzi uno a uno, poi prendevano le scatole delle banane li mettevano dentro e andavano a venderle, c’era tanto legno e l’alluminio partiva in quegli anni. Poi hanno deciso di industrializzarlo, quindi mio padre nel 1969, avviato il processo, ha iniziato a fare produzione, e con questo grande passo nella produzione è partito tutto e non si è più fermato, fino a oggi. Oggi abbiamo un magazzino completamente automatizzato, anche il processo produttivo è seguito da robot, le macchine assemblatrici sono tutte robotizzate quindi produciamo a una velocità incredibile. Va però sottolineato che dopo l’ultima crisi del 2008, siamo passati da 360 dipendenti a 220. Il lato positivo è che siamo riusciti a industrializzare perché era questa la strada. Il rovescio della medaglia è che purtroppo il costo maggiore del prodotto è proprio dato dalla manodopera, quindi va bene l’automatizzazione e la robotizzazione però dobbiamo anche dare la possibilità di lavorare alle persone perché le imprese sono fatte da persone».

Sonia Maritan con David Tamburi di Schüco Francia.

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particolarità di avere lo stesso profilo del sistema di facciata FWS 35 PD che lo accoglie garantendo una resa estetica coerente al concept minimale complessivo. La “tecnologia Seamless” è quella che garantisce l’integrazione fra più tipologie di apertura di questo sistema minimale, che si caratterizza per la sua massima trasparenza grazie al profilo sottile della facciata in alluminio: lo spessore in questo modello è di soli 3 cm e mezzo. Ci sembra doveroso ribadirlo»!

Con David Tamburi parliamo di FWS 35 PD, un sistema di facciata premiato all’Innovation Award 2019 in occasione dell’ultima edizione del Batimat, in particolare (nella fotografia allo stand) la facciata integra un prodotto scorrevole che si chiama ASE 67 PD, progettato in Italia. Quali sono più in generale le caratteristiche di questo sistema? «Pensiamo che per un’architettura trasparente che soddisfi esigenze sempre più ambiziose non servano solo ampie superfici vetrate per avere un risultato davvero impeccabile, ma l’impiego di profili dall’estetica minimalista e snella. La nuova facciata panoramica Schüco FWS 35 PD Panorama Design viene ora a colmare il divario tra i requisiti di estetica e di snellezza. Nell'ambito dei sistemi in alluminio, l'innovativa facciata in alluminio è progettata con un’esclusiva sezione in vista di soli 35 mm e, allo stesso tempo, vanta valori di isolamento termico a livello di Casa Passiva. Oltre all’eccellente qualità architettonica del sistema, particolare attenzione è stata prestata anche alla semplicità e all’efficienza di lavorazione e posa in opera. Nuovi componenti preassemblati velocizzano considerevolmente i processi di realizzazione in fabbrica. Un sistema ottimizzato di collegamento alle opere edilizie e l’innovativo fissaggio brevettato delle copertine riducono la necessità di interfacce e consentono un montaggio più efficiente e sicuro, con buone tolleranze».

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Dunque della facciata protagonista è parte anche il sistema scorrevole ASE 67 PD, anche questo sicuramente degno di nota! «L’elemento scorrevole ASE 67 PD (Panorama Design) ha la

Allo stand di Schüco, in visita al Batimat, incontriamo anche l’ingegner Luca Federle, Product Manager di Schüco Italia, che con un suo commento finale ci restituisce l’anima tecnica di questi prodotti oggetto di continue innovazioni ed evoluzioni! «La gamma di sistemi in alluminio FWS di Schüco libera la creatività progettuale realizzando pareti vetrate completamente trasparenti: una simbiosi tra design e tecnologia sorprendente, premiata, nella versione con anta apribile a scomparsa FWS 60 CV, anche con il prestigioso iF Design Award Gold 2016. L’obiettivo è quello di concorrere a realizzare involucri edilizi sempre più ambiziosi sotto ogni punto di vista. Senza dimenticare che, grazie all’utilizzo dell’alluminio, materia prima completamente riciclabile, Schüco sta continuando il suo impegno nei confronti di un’edilizia sostenibile e ad alta efficienza energetica».

Nella foto di gruppo la delegazione italiana di Schüco Italia in visita al BATIMAT 2019, da sinistra a destra: Mattia Moretto - Product Manager Schüco Italia, Luca Federle – Product Manager Schüco Italia, Andrea Morbiato - New Product Development Manager Schüco Italia, Nicola Geromel – Product Manager Schüco Italia e Thomas Thierry - Product Manager sistemi scorrevoli – Schüco France.


boratori, clienti e fornitori. Siamo confidenti in una ripresa del settore delle costruzioni – continua l’ingegner Roberto Brovazzo, Direttore Generale di Schüco Italia – non sarà facile all’inizio, dovremo mettere in campo tutte le nostre energie e la nostra flessibilità per adattarci a un mondo diverso e in rapida evoluzione».

Dopo aver restituito l’incontro avvenuto in occasione del Batimat con David Tamburi per Schüco Francia e Luca Federle per Schüco Italia arriviamo al presente – al momento in cui stiamo confezionando il numero dedicato al focus qui presentato (maggio 2020 ndr) –, con un autorevole rappresentante di questa realtà, l’ingegner Roberto Brovazzo, Direttore Generale di Schüco Italia, e gli chiediamo come stia affrontando questa pandemia l’azienda: quali soluzioni abbia messo in campo per il dopo Covid- 19. E quali riflessioni ha portato questa pandemia (non solo rispetto l’attività produttiva). «La passione e il lavoro di Schüco Italia non si sono mai fermati del tutto: grazie all’organizzazione in smart working e alla tecnologia l’Azienda ha garantito continuità nelle attività di assistenza, progettazione e consulenza commerciale. Attività che sono ripartite con regolarità dopo aver intensificato la messa in sicurezza dello stabilimento di Padova e adottato ancor più stringenti procedure operative a tutela della sicurezza di tutti. Infatti, abbiamo affrontato il nostro lavoro in modo diverso, adattando le nostre abitudini e la nostra vita quotidiana per tutelare i nostri colla-

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Roberto Brovazzo.

Cambierà anche il vostro modo di comunicare il prodotto? «Preso atto della decisione della casa madre di non partecipare al BAU 2021, Schüco Italia è già al lavoro per costruire un’iniziativa sul territorio nazionale per la primavera del prossimo anno che permetterà di portare le novità tecniche lungo la penisola italiana con l’obiettivo di confermare la vicinanza ai propri clienti partner e di supportarli con attività di promozione e comunicazione locale. Per farsi trovare pronta, proprio in questi giorni (metà di maggio 2020 ndr) l’azienda sta lavorando per offrire nuovi strumenti di lavoro, nuovi prodotti e servizi per cogliere le nuove opportunità che questa situazione presenterà. In primis con una riorganizzazione dell’offerta formativa della “Scuola della Qualità” – corsi di formazione specifici dedicati alla rete di serramentisti Partner – per continuare a far crescere le competenze sia attraverso dei webinar condotti dai formatori Schüco sia tramite l’utilizzo della piattaforma di e-learning “Schüco Learning Zone”. Saranno affrontate tematiche attuali relative alle sfide poste da questa fase di ripresa “post-Covid19” – conclude Brovazzo –, come ad esempio sicurezza in officina e cantiere, fiscalità e finanza, strumenti di marketing per acquisire nuovi clienti e servirli con tempestività e professionalità. È quindi priorità concentrarsi sulle iniziative e le azioni che si possono realizzare per sostenere al meglio le aziende partner durante questo periodo di incertezza con rinnovato impegno e serietà per rafforzare i valori che costituiscono l’unicità e l’identità di Schüco».

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TECHNAL www.technal.com

L’immenso mondo di Technal by Hydro tratta innumerevoli settori (Automobili, Marino & Offshore, Trasporti, Infrastrutture, Stampa, HVACR, Elettronica, Confezionamento, Design industriale, Solare ed energia e Ingegneria in generale) oltre a quello legato all’Edilizia e le costruzioni che si divide a sua volta in sottosettori: Porte e finestre, Sistemi scorrevoli, Facciate, Profili per edilizia e Sicurezza. Oggi, la maggiore sfida nella costruzione dei grattacieli è rappresentata dall’installazione delle facciate. Le soluzioni in alluminio sono la risposta, secondo il Gruppo, che con i marchi di sistemi edili – Sapa, Technal e Wicona – ha sviluppato “sistemi unitari” per l’architettura moderna. Le città si stanno espandendo in altezza e spesso le facciate degli edifici più alti non possono essere installate dall’esterno per mezzo di ponteggi o piattaforme sospese. I sistemi unitari sono costituiti da pannelli fabbricati e preassemblati. Questi vengono trasportati in cantiere, dove gli addetti li installano sulla struttura in acciaio o calcestruzzo rimanendo all’interno dell’edificio per mezzo di una gru situata all’esterno. Negli stabilimenti sparsi in tutto il mondo vengono sviluppati e fabbricati anche profili in alluminio sottili e robusti personalizzati per facciate specifiche.

Al Batimat incontriamo il signor Jean in rappresentanza di Technal, il marchio che ha avuto più premiazioni nell’Innovation Award 2019, in particolare nel settore “Finestre e facciate”con 4 riconoscimenti per Technal e due per Wicona: rispettivamente la doppia finestra scorrevole Soleal 2 EN 1, la facciata E+C a basso consumo di energia positiva, la finestra antirumore e la finestra climatica connessa, mentre per Wicona la smart window Evo e Wicline 75 max. Iniziamo parlando della facciata E+C a basso consumo di energia positiva, la facciata che trasforma il vento, la pioggia e il rumore in una fonte di energia! «L’idea è di avere una facciata rivestita dalle lamelle di alluminio che produce energia sfruttando l’energia naturale, qui è stato simulato il vento, ma possiamo immaginarla bagnata da gocce di pioggia che cadono e fanno vibrare le lamelle le quali creano energia.Questa è un’idea in germoglio che può svilupparsi in molti modi, l’energia è possibile utilizzarla all’interno della casa, sfruttando il rivestimento intelligente di una facciata o di una protezione solare, quindi utilizzando i fenomeni naturali che interagendo sulla facciata producono energia.

Sonia Maritan con il signor Jean in rappresentanza della delegazione Technal France.

Da qui a due tre anni avrà degli sviluppi, e questo primo modello di finestra climatica che riscalda o raffredda è quasi pronto per la commercializzazione ed è stato presentato due anni fa alla precedente edizione del Batimat; quest’anno è stato aggiunto il sistema di filtrazione d’aria, infatti il sistema ha una piccola pompa di calore all’interno che raffredda o riscalda l’aria secondo la stagione. Praticamente si tratta di una finestra che all’interno della struttura del telaio accoglie un elemento di climatizzazione e filtrazione». Il secondo premio nell’Innovation Award 2019 a marchio Technal è astato attribuito alla doppia finestra scorrevole 2 EN 1, modello Soleal. «Questo sistema scorrevole permette di ventilare l’ambiente garantendo protezione acustica, sicurezza e anche protezione contro gli insetti. Si tratta di un’apertura per la ventilazione che può essere integrata nel sistema finestra, è una presa d’aria. Non si tratta di una finestra a vasistas, perché se fosse collocata in città aprendola entrerebbe


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Anche la finestra antirumore, altro prodotto premiato all’Innovation Award 2019 dell’ultima edizione del Batimat, è interessante. «La scritta “Acoustic flap” fa riferimento alla famiglia di modelli, perché il sistema di può integrare su tutti i modelli Soleal, e si riescono a filtrare sia i toni alti che quelli bassi. La finestra che riduce il rumore durante la ventilazione e garantisce la protezione dalle zanzare è la nostra finestra antirumore». Anche la “finestra climatica connessa” è stata preamiata! «La “finestra climatica connessa” è un sistema per controllare a distanza la temperatura e la qualità dell'aria all'interno».

Gercima Industria de Janelas è un'azienda con sede a Negreiros, comune di Barcelos, con 27 anni di esperienza nella produzione di finestre in legno, la cui destinazione principale sono i mercati nazionali e francesi. Con un team di tecnici altamente competenti nell'area, mira a fornire soluzioni ai propri clienti, soddisfacendo tutte le loro esigenze. L’azienda con una superficie di circa 4.000 m2 coperti e 6.000 m2 di materiale in legno, dispone di macchinari all'avanguardia per la lavorazione del legno, come un impianto per la finitura di alta gamma, conferendo così al processo tecnologico di produzione un livello industriale molto innovativo. A completamento uno showroom con un servizio e uno spazio espositivo per i prodotti.

sistemaserramento - giugno 2020

anche l’inquinamento, il rumore e gli insetti, mentre questo serramento ha una barriera anti rumore, le retine visibili sono degli assorbitori di rumori e rompono le onde sonore».

GERCIMA www.gercima.com.pt

David Reis con le sue parole ci trasferisce maggiormente l’anima di questa realtà e ci spiega la sua presenza al Batimat. «L’azienda è nata nell’88 con un socio che poi si è ritirato nel 1992 e quindi ho continuato io con un dottore commercialista che ha la passione per il legno; perché, va precisato, noi abbiamo sempre fatto finestre di legno, e spero di arrivare a oltre 50 anni considerato che ho tre figli maschi! Abbiamo voluto partecipare a questa fiera perché lavoriamo molto in Francia, anche perché il nostro modello di finestra è molto adatto alle ristrutturazioni che in questo Paese rappresentano una parte importante del mercato edilizio».

Sonia Maritan con David Reis (al centro) e il titolare di Finiture Srl Giovanni Sedino (a destra).

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REPORT BATIMAT: il design minimale dell'alluminio www.batimat.com

David Reis allo stand Gercima con il titolare di Finiture Srl, Giovanni Sedino, in visita al Batimat 2019.

L’azienda si è nel tempo attrezzata con macchinari all'avanguardia come l’impianto verniciante che porta una firma italiana perché è stato costruito da Finiture srl, un’azienda del padovano! «Abbiamo sempre considerato l’aggiornamento tecnologico indispensabile per la nostra produzione. L’acquisto dell’impianto di Finiture risale al 2004 ed è una linea tradizionale che ci permette di realizzare il prodotto finito presso il nostro reparto produttivo rispondendo della qualità totale del manufatto per soddisfare una parte del mercato francese e di quello spagnolo ma principalmente quello portoghese. Lavorare per il mercato della ristrutturazione significa rifare le finestre esistenti su disegno della facciata storica con le prestazioni tecnologiche di oggi, rendendole più resistenti, dotandole di prestazioni idonee per rispondere alle esigenze dettate dal risparmio energetico come ad esempio il triplo vetro».

centrato perché abbiamo fatto conoscere il marchio Caseitaly. A novembre dello stesso anno abbiamo partecipato al SIB di Casablanca in Marocco, dove abbiamo avuto la partecipazione di 34 delle nostre aziende. L’esposizione è stata molto interessante, e pensiamo di ritornarci in quanto siamo convinti che nei paesi del nord Africa ci sia la volontà di sviluppare il mercato, ed esistono delle opportunità anche per noi. A gennaio del 2019 siamo stati al BUDMA a Poznan in Polonia, anche questa è stata una fiera interessante per capire meglio il mercato. In questo caso siamo andati nella “tana del lupo” perché a livello di volumi di finestre noi abbiamo sicuramente meno capacità produttiva, ma a livello di qualità e tipologie non ci batte nessuno. A maggio 2019, siamo andati al Construmat di Barcellona che tutto sommato ci ha molto deluso. Personalmente la conoscevo, avendo partecipato negli anni passati diverse volte, ma purtroppo questa manifestazione così come altre è molto scaduta ed è risultata davvero di scarso interesse. Ci hanno consigliato di partecipare a VETECO di Madrid in quanto il mercato spagnolo è considerato piuttosto dina-

Quale tipologia di legno adottate? «Utilizziamo materiale africano, quindi molto resistente e con una fibra molto compatta».

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CASEITALY www.caseitaly.it

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La Presidente di ANFIT e Caseitaly Laura Michelini, ci accoglie nel grande stand di Caseitaly, un format nato due anni fa, all’ultima edizione del Batimat di Parigi. «Alla fine del 2017, abbiamo iniziato con la prima fiera (R+T a Stoccarda), presentando il progetto solo tramite alcune slides per poi parteciparci al Fensterbau Frontale di Norimberga di marzo 2018 con il “cuore in mostra” perché lo spazio a disposizione non era sufficiente per inserire gli stand da dedicare alle aziende. La presentazione ha comunque riscontrato un grande interesse e il nostro obiettivo è stato

Sonia Maritan con Laura Michelini, Presidente ANFIT e Caseitaly.


mico. Oggi è il primo di giorno della manifestazione Batimat di Parigi che per il progetto di Caseitaly è anche l’ultima e l’ho trovata un po’ fiacca vedremo come si svolgerà nei prossimi giorni. Il Ministero dello Sviluppo Economico ha finanziato il progetto presentato da Caseitaly e l’investimento è stato gestito tramite ICE».

Che cosa è stato determinante per l’accettazione del progetto di Caseitaly da parte del Ministero dello Sviluppo Economico? «Il progetto stesso, l’internazionalizzazione, abbiamo individuato l’esigenza di ogni azienda che singolarmente non riesce ad affrontare i costi per partecipare a una fiera estera. Quindi dare l’opportunità a un costo molto contenuto di far conoscere il made in Italy rappresenta un’occasione concreta per molti produttori per sondare un nuovo mercato senza dover investire delle fortune». All’incirca quanto costa a un’azienda partecipare a una fiera con Caseitaly? «Il primo progetto, che comprendeva il pacchetto di 5 fiere in due anni, costava 13.500 euro». Per il prossimo biennio possiamo anticipare qualcosa ai nostri lettori? Prima parlava dell’idea di andare nei Paesi in via di sviluppo… «Sì l’idea iniziale era questa, dobbiamo però valutare che ci sono aziende nostre associate che già partecipano il prossimo anno a Fensterbau in Germania o al MADE di Milano e diventa difficile coinvolgerle a un altro evento internazionale: in un anno per un produttore due fiere internazionali potrebbero essere troppe. Stiamo valutando di indirizzare tutti i nostri sforzi sul BIG FIVE di Dubai a Novembre, ma i costi sono sicuramente più elevati. Un’altra possibilità sarebbe di tornare in Marocco, dove abbiamo un progetto da realizzare per i prodotti del made in Italy».

sistemaserramento - giugno 2020

La missione di portare il made in Italy nel mondo ha preso il via concretamente: Caseitaly accoglie qualunque azienda legata al comparto edilizio? «Abbiamo aperto a tutte le aziende del comparto edilizio e chi vuole partecipare è libero di farlo ed è il benvenuto. Per il prossimo anno 2020 il progetto è quello di guardare verso i Paesi in via di sviluppo, come il Marocco, l’Egitto, il Senegal».

Le aziende aderenti a Caseitaly (Agostini Group, Arco Industrie, Armo, Ballan, Cerrato chiusure metalliche, Cooperativa serramenti Coserplast, Edilcass, Ferrato Group, Florida tende, Frigerio living, Grifo Flex, Gruppo Norton, Isolcasa, KM Impianti, Lupak Metal, Palagina, Pontina Stampi, Resstende, Risposta Serramenti, Scaglioni, Seraplastic, Serrande Filippi, SGS, SICC, Sicurpla, Silvelox group, Solito, S.P.I., Taraborrelli V&T, Tresoldi metalli, Tubozeta, Unimetal di Idrocentro e Zero 5) hanno fatto tutte e 5 le fiere di questo primo biennio? Forse, sarebbe utile pensare a delle fiere specifiche per gruppi, soprattutto se si ampliassero le categorie? «Sì, certo, anche perché non interessano a tutti gli stessi mercati, ad esempio abbiamo degli associati che qui in Francia non sono venuti perché non credono nel mercato francese, diciamo che la totalità è stata presente solo in Marocco». Venendo al presente, mentre ci apprestiamo a pubblicare questo reportage sul Batimat, stiamo vivendo la così detta “Fase 2” del Covid- 19 ed è sicuramente degna di nota la lettera aperta inviata al Governo condivisa fra moltissime associazioni di settore fra cui ANFIT e l’emendamento arrivato mentre scrivo (25 maggio 2020 ndr) a cui dedichiamo l’editoriale perché rappresenterebbe una vera salvezza per il settore! «L’emergenza determinata dalla pandemia Covid- 19 e dal conseguente lockdown produttivo determinerà in ogni caso, nel 2020, una fortissima riduzione dei fatturati delle aziende, che non potrà essere recuperata neppure in parte nel secondo semestre dell’anno se non entreranno in vigore immediatamente misure straordinarie in grado di indurre una ripresa della domanda soprattutto da parte del consumatore finale, che nei prossimi mesi sarà caratterizzato da grandi difficoltà economiche del budget familiare e da una scarsissima propensione agli acquisti. Il Decreto “Rilancio” non contiene nessuna di queste misure immediate mentre quelle contenute sono addirittura dannose. Le Associazioni firmatarie di questo appello chiedono l’integrazione nell’eventuale aliquota rafforzata del 110% di tutte le tipologie di intervento previste sino a oggi nel regime delle detrazioni fiscali per la riqualificazione energetica degli edifici, o – in alternativa – misure che premino comunque significativamente e nel breve periodo tutti gli interventi, a partire dai più agili e immediati e comprendendo, ovviamene, anche gli interventi complessivi».

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REPORT BATIMAT: il design minimale dell'alluminio www.batimat.com

CASEITALY è un format innovativo per promuovere efficacemente le aziende del settore dell’involucro edilizio, i prodotti, i valori “made in Italy” delle aziende. Il progetto nasce dalla condivisione strategica di quattro importanti associazioni di settore, ACMI, ANFIT, ASSITES, PILE con il supporto e la regia della Federazione FINCO e il decisivo sostegno del Ministero dello Sviluppo Economico attraverso ICE Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane. L’iniziativa scaturisce dalla comune necessità delle aziende del settore di incrementare sensibilmente la loro quota di export in un mercato in cui la stragrande maggioranza delle realtà aziendali operanti nel settore specifico è costituito da medie e piccole imprese che possono incontrare difficoltà a promuoversi efficacemente e a intercettare le opportunità provenienti dai mercati internazionali. L’obiettivo primario è quindi quello di valorizzare il made in Italy dell’involucro edilizio che si concretizza nelle identità delle centinaia di imprese e dei loro operatori che, a oggi, rappresentano un’eccellenza riconosciuta dal mondo intero. Le aziende aderenti sono Agostini Group (www.agostinigroup.com), Arco Industrie (www.arcoindustrie.it), Armo (www.armoweb.com), Ballan (www.ballan.com), Cerrato chiusure metalliche (www.cerratospa.com), Cooperativa serramenti Coserplast (www.coserplast.it), Edilcass (www.edilcass.it), Ferraro Group (www.ferraroporte.com), Florida tende (www.floridatende.it), Frigerio living (www.frigerioliving.com), Grifo Flex (www.grifoflex.it), Gruppo Norton (www.grupponorton.it), Isolcasa (www.isolcasa.it), KM Impianti (www.kmimpianti.it), Lupak Metal (www.lupak metal.com), Palagina (www.palagina.eu), Pontina Stampi (www.pontinastampi.it), Resstende (www.resstende.it), Risposta serramenti (www.rispostaserramenti.it), Scaglioni (www.scaglioni.it), Seraplastic (www.seraplastic.it), Serrande Filippi (www.serrandefilippi.com), SGS (www.sgs-sistemi.it), SICC (www.sicc-italia.it), Sicurpal (www.sicurpal.it), Silvelox Group (www.silvelox.it), Solito (www.solitosrl.it), S.P.I. (www.spifinestre.it), Taraborrelli V&T (www.taraborrelli.it), Tresoldi metalli (www.tresoldimetalli.it), Tubozeta (www.tubozeta.it), Unimetal di Idrocentro (www.unimetal.net) e Zero 5 (www.zero5.it).

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ICE AGENZIA www.ice.it

Per Caseitaly interpelliamo anche ICE - Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane, in occasione del Batimat abbiamo incontrato l’Analista di mercato junior al consumo di ITA (Italian Trade Agency) Fabrizio Celestini che ci restituisce un quadro interessante del mercato francese con il Vicedirettore dell'Ufficio di Parigi Maurizio Motta che fornisce ai nostri lettori un aggiornamento molto concreto del presente riguardo le misure di impatto immediato attivate dall’agenzia per le imprese.

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Nell’ambito della propria missione, diretta ad aiutare le Piccole e Medie Imprese italiane nei loro processi di internazionalizzazione e a far loro conoscere nuovi mercati di sbocco per le proprie produzioni, l’ICE - Agenzia ha organizzato in collaborazione con Caseitaly la partecipazione di 24 aziende italiane alla fiera Batimat 2019, realizzando una collettiva di oltre 700 m nello spazio dedicato agli infissi e ai serramenti. La collettiva, ultima tappa di una serie di fiere internazionali, è la conferma della proficua collaborazione con Caseitaly, un format innovativo nato per promuovere efficacemente le

Sonia Maritan con Fabrizio Celestini in rappresentanza di ICE Agenzia.


Passando all’esame del macrocomparto dell’edilizia in Francia, con attenzione anche ai lavori pubblici e alle grandi opere, siamo in presenza di un settore molto importante, che nel 2018 ha registrato un fatturato di 140 miliardi di euro, grazie alla presenza nel settore di quasi 400 mila imprese e più di un milione di addetti. Si tratta di un settore trainante dell’economia francese, anche grazie a progetti di notevole dimensione come il progetto connesso allo svolgimento dei Giochi Olimpici 2024, per il quale è previsto un investimento pari a 3 miliardi di euro per opere di rinnovamento e costruzione, oppure il “Grand Paris Express”, che interesserà circa 7 milioni di abitanti e per il quale è stato previsto un budget di 35 miliardi di euro, destinato ad ampliare il sistema ferroviario e di metro – già molto dinamico nel centro città – anche a livello di periferie e zone limitrofe, che potranno così raggiungere in modo più rapido il centro di Parigi. Analizzando più in dettaglio il settore dei materiali e prodotti da costruzioni, siamo in presenza di un mercato molto florido, che ha registrato nel 2018 un fatturato di 45 miliardi di euro, investendo 225 milioni di euro nella ricerca e nello sviluppo. All’interno di questo settore è ricompreso il mercato delle finestre e delle porte. Nel 2018 le importazioni francesi di porte, finestre e tende hanno raggiunto il valore di 917 milioni di euro (+5% rispetto al 2017). L’Italia è risultato il terzo Paese fornitore, dopo la Germania e la Cina, con un export pari a 100 milioni di euro (+23% rispetto al 2017). Tale posi-

zione è stata confermata anche con riferimento ai primi sei mesi del 2019, durante i quali il valore dell’export italiano, seppur in leggera diminuzione rispetto allo stesso periodo del 2018, ha comunque raggiunto la cifra di 50 milioni di euro. L’attuale momento di estrema difficoltà, anche economica, che stiamo vivendo a causa della pandemia, non ci permette al momento di avere un quadro chiaro degli sviluppi, che potrà avere il mercato francese dell’edilizia nel breve periodo. Tuttavia, dall’analisi appena fatta scaturisce un mercato dalle ampie opportunità, attento a nuovi prodotti e soluzioni, sicuramente di interesse per le nostre imprese, non solo per la vicinanza, ma anche perché la qualità del prodotto italiano risulta qui molto apprezzata. Cosciente del difficile momento che le nostre imprese stanno affrontando, l'Agenzia ICE, da sempre al loro fianco, a seguito dell'emergenza dovuta al diffondersi del virus Covid-19, è intervenuta a favore del sistema produttivo italiano con misure di impatto immediato: • realizzando un nuovo catalogo dei servizi, in modo da offrire alle imprese nuovi servizi gratuiti; • adottando misure straordinarie di sostegno 2020 destinate ad annullare i costi di partecipazione alle iniziative promozionali delle imprese italiane, nonché a prevedere rimborsi per le spese già sostenute; • mettendo a disposizione delle imprese italiane una serie di strumenti completamente gratuiti e immediatamente fruibili: news dai mercati e un programma formativo multimediale di Export Management; • offrendo consulenza gratuita da remoto attraverso i propri flying desk per sostenere le nostre imprese sui mercati esteri. Inoltre, al fine di sviluppare l’utilizzo dell’e-commerce da parte delle nostre imprese, l’ICE stringerà nuovi accordi con market-place leader per promuovere le visualizzazioni dei prodotti italiani, seguendo il modello di quanto già stipulato con Amazon o Alibaba, con l'obiettivo, da qui a fine 2021, di costituire numerose vetrine del Made in Italy sulle più importanti piattaforme, nonché sostenere la formazione di Temporary Export Manager favorendo l’evoluzione di questi ruoli verso i canali digitali per l’export. Infine, ma non meno importante, l’ICE sta acquisendo i diritti di una piattaforma di fiera online per poterla mettere a disposizione del sistema fieristico italiano a partire dalle edizioni autunnali, con l’obiettivo di consentire la partecipazione, anche virtuale, alle fiere da parte dei visitatori e sviluppare in misura maggiore le relazioni commerciali BtoB.

sistemaserramento - giugno 2020

aziende italiane, i loro valori e i loro prodotti e servizi, e per sostenerle nel loro processo di sviluppo internazionale attraverso la partecipazione a fiere, conferenze ed eventi di networking. Altrettanto importante è il rapporto di collaborazione in atto da diversi anni con la FINCO e con le quattro Associazioni di categoria in essa riunite, che ci consente di confrontarci con le imprese del settore, ponendo attenzione ai loro programmi di espansione verso i mercati esteri e alle concrete esigenze che ne derivano. Nel corso di Batimat 2019 il padiglione Italia è stato il luogo privilegiato di incontri tra le eccellenze italiane rappresentate dalle aziende partecipanti all’iniziativa e i professionisti francesi e internazionali del settore dell’edilizia (architetti, distributori, importatori), in particolar modo grazie all’organizzazione di sessioni di incontri BtoB, ma anche attraverso un networking dinner, che ha permesso ai diversi operatori locali del settore di entrare in contatto con le nostre società anche in un contesto più conviviale, esterno alla fiera.

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REPORT BATIMAT: il design minimale dell'alluminio www.batimat.com

AN INTERNATIONAL SHOWCASE IN LIGHT

The latest edition of Batimat has become particularly valuable, considering the cancellation or postponement of the main fairs that were scheduled in the first half of 2020, and while the reflections, waiting for the engines in the production halls of the companies to resume full rumbling regime, concern for the future - which the scientists of the World Health Organization describe us as an era of epidemics that will be part of the world we live in now -, a different way of behaving towards people, an improvement of our attitude towards nature and a change in our way of life, we continue to collect thoughts and exchange ideas. The new stimulus could become that of making progress "really" - bringing value to all levels of the process -, giving this word an authentic meaning, and certainly this brings new challenges in creating quality products: the companies we give voice to have shown in many other phases of change, as also the interviews made on the occasion of the Batimat from 4 to 8 November 2019 in Paris show, to which we dedicate an update at the end of each dialogue that brings back to this difficult present by collecting the testimony of those who look to tomorrow in a different and purposeful way. The fruit of the land that is cultivated, and creates the GDP of each country, zoomed in close-up always takes on peculiar and therefore fascinating characteristics. In Paris dazzled by its light - which is getting “bigger” with minimal metal profiles - we created a special on the metal window frame and we report the words of Forster, Hyline, Schüco, Technal awarded at the Innovation Aword of Batimat 2019 and Monticelli which with its all-Italian specialization in joint angles has turned 50, but also with some special details on the window frame, such as the wooden one by Gercima which adopts a painting system made in Italy and on the Italian market with a focus on Caseitaly and ICE.

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Alcune immagini di aziende rappresentative della sfera del serramento che esponevano al Batimat di Parigi, tenutosi dal 4 all’8 novembre 2019, e confermatosi ancora una volta una fiera di riferimento per il settore.




































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di Sonia Maritan on the field TWT

www.twt.tools

La visitata all’azienda TWT di Rovereto il 30 gennaio 2020, in provincia di Trento, si è svolta in tre diversi momenti che stiamo proponendo in altrettante parti: nel numero di Sistema Serramento numero 27 abbiamo restituito il tavolo di lavoro del mattino che era incentrato sulle risposte del Presidente di TWT Filippo Pellitteri. Un secondo tavolo tecnico che si è svolto nel pomeriggio della stessa giornata è oggetto di questo numero e alla visita del reparto produttivo dedicheremo una parte del prossimo numero 29 in distribuzione a Xylexpo 2020. TWT ha compiuto un importante percorso dal 2016 a oggi che si caratterizza con la forte specializzazione nella produzione di utensili per la lavorazione di finestre in legno e legno - alluminio rappresentando attualmente la più importante realtà italiana del settore.

QUANDO LA SINERGIA PORTA AL CAMBIAMENTO

seconda parte

Il tavolo di lavoro del pomeriggio si raccoglie intorno ai responsabili dei vari ambiti strategici dell’azienda direttamente interessati in qualità di soci TWT al suo successo, infatti la divisione commerciale è di pertinenza di Tomas Zuani, l’ufficio tecnico di Massimiliano Zuani, il back office di Silvia Galvagni e la produzione di Alberto Zuani. Che a ogni sfera faccia capo un rappresentante di questa società direttamente coinvolto in quanto contitolare dell’impresa rappresenta probabilmente uno dei punti cruciali nel successo di questa impresa.

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Sonia Maritan e Silvia Galvagni.

Un'altra figura determinate è quella del New Business Developer Nicola Pedrotti, ma anche quella del consulente partner di StudioCentro Marketing Mauro Zamberlan, che come agenzia cura la comunicazione per TWT. Con noi, oltre alla sottoscritta, c’è anche Pietro Ferrari, editore di Web and Magazine.

Riprendiamo i lavori del pomeriggio parlando della fusione che avvenne nel 2016 fra i marchi che oggi confluiscono in TWT, una strategia imprenditoriale unica in Italia che rende

Da sinistra a destra Alberto, Massimiliano e Tomas Zuani, e Silvia Galvagni.


questo Gruppo di utensilieri il più grande a livello nazionale, e di come questo processo attualmente si stia ancora completando in alcuni suoi aspetti: ognuno di voi può portare una sua testimonianza in questo senso! «Sì, penso che il percorso di ognuno di noi dia la misura di quante siano le strade che si sono incrociate e le esperienze che si sono sommate – esordisce Silvia Galvagni – io, ad esempio ho iniziato nel 2008 a lavorare con Mario Baldo, che è il socio storico fondatore di Rekord insieme a mio padre – che aveva a sua volta già svolto un ruolo di direzione tecnica in Rekord prima della fusione – e ho quindi iniziato la mia esperienza in Rekord, poi nel 2016 abbiamo affrontato il nuovo progetto con TWT, e nel 2019 Mario Baldo ha lasciato il testimone di Amministratore delegato a Filippo Pellitteri, già presidente del Gruppo». Il passaggio da un tipo di azienda tradizionale a una realtà completamente diversa rappresenta una sfida avvincente? «Sì diciamo che l’abbiamo vissuta come una sfida affrontata con molto coraggio ed entusiasmo, poi soprattutto in un’ottica di futuro l’abbiamo tutti considerata la scelta più giusta, volta proprio a una crescita importante considerato che rappresentiamo la seconda generazione per entrambe le aziende e avevamo voglia di investire su questo progetto in cui crediamo molto». «L’amalgamarsi tra le persone è stato un processo che si è ormai completato a pieno – rincalza Tomas Zuani –, e anche i riscontri commerciali sono oggi decisamente tangibili a livello internazionale.

Ad esempio nei mercati scandinavi stiamo rafforzando una collaborazione con un'azienda importante e ben strutturata che da molti anni promuove i nostri prodotti. Possiamo affermare che questo “essere più grandi e solidi” ci ha permesso di entrare in contatto con più facilità con i maggiori produttori di infissi presenti in quei paesi, per tradizione fortemente legati alla lavorazione del legno. Proporci nella nuova veste di Gruppo TWT, ci ha dato l'opportunità di poter diventare partner di queste aziende che, prima di scegliere un nuovo fornitore, ne controllano scrupolosamente la solidità poiché esso diventa parte essenziale per lo sviluppo del loro business. Si tratta quindi di una risposta positiva proveniente dal mercato che è in linea con uno degli obiettivi aziendali: stabilire un dialogo con i leader della produzione di finestre in legno. Questo nuovo assetto ci ha dato maggior consapevolezza del nostro ruolo e allo stesso tempo investito di maggior responsabilità». Un altro passaggio importante è rappresentato dall’unificazione del brand anche per i prodotti? «Certamente. Zuani e Rekord si sono evolute progettando nuove soluzioni per infissi in legno e creando nuovi sistemi di utensili da taglio. Per TWT non poteva essere diverso. Fatto tesoro dell'esperienza ultra quarantennale delle storiche aziende, siamo pronti in questi giorni alla presentazione del nuovo infisso della gamma Esperia, primo nato in casa TWT. Anche la tecnologia di taglio sarà interessata da nuove soluzioni 100% studiate, concepite e realizzate dalla nuova azienda.

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on the field TWT www.twt.tools

Alberto Zuani.

Massimiliano Zuani.

Queste innovazioni ci permetteranno di dare maggior valore al brand TWT e staccarci dal passato. Un processo di innovazione che ha richiesto del tempo perché, come è facile immaginare, la gestione del quotidiano è impegnativa quando si sommano aziende con un grande trascorso e un grande bagaglio tecnico da gestire». Ci parlate del primo prodotto marcato TWT? «Con piacere. Presenteremo Esperia Innova, progetto dedicato al serramento in legno - alluminio facile da realizzare, caratterizzato da linee pulite e minimaliste. L'obiettivo dello studio è stato quello di arrivare a definire un nuovo modo di costruire il serramento in legno - alluminio. Potremo offrire ai nostri clienti un nuovo “strumento” per accrescere la loro competitività e acquisire nuove fasce di

Silvia Galvagni.

mercato. A Norimberga sarebbero arrivati anche i nuovi sistemi di fissaggio dell'inserto: Laser S e Laser HP. Il “debutto” del sistema Laser S è avvenuto in anteprima all'ultima edizione Eurobois di Lione per il quale riportiamo le caratteristiche tecniche in un riquadro dedicato in questa II parte». Come sappiamo il Fensterbau Frontale e l’Holz-Handwerk di Norimberga previsti a marzo sono stati rimandati a causa del Covid- 19, ma in un box a parte, e in previsione di Xylexpo il prossimo autunno, dedichiamo un approfondimento all'innovativo Laser S. Ci aveva comunque già anticipato qualcosa Massimiliano Zuani durante l’incontro. «Riguardo i sistemi utensili, i laser S e laser HP sono i due sistemi di fissaggio del coltello che per quanto riguarda alcuni

WHEN SYNERGY LEADS TO CHANGE The visit to the TWT company in Rovereto on 30 January 2020, in the province of Trento, took place in three different moments that we are proposing in as many parts: in the issue of Sistema Serramento number 26 we returned the morning work table that was focused on the responses of TWT President Filippo Pellitteri. A second technical table that took place in the afternoon of the same day is the subject of this issue and we will dedicate a part of the next number 28 in distribution to Xylexpo 2020 to visit the production department. TWT has made an important journey from 2016 to the present day which is characterized by its strong specialization in the production of tools for working with wood and wood - aluminum windows, currently representing the most important Italian company in the sector.

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Tomas Zuani.


Nel prossimo numero entreremo nel vivo delle tecnologie TWT, visitando il reparto produttivo con Alberto Zuani, l’anima più tecnica di questa grande famiglia.

LASER S: IL FUTURO PRENDE FORMA Laser S di TWT ha avuto il suo debutto a febbraio di quest’anno in occasione di Eurobois a Lione. È un utensile di nuova concezione in cui è stato sintetizzato il know-how di Zuani, Rekord e Garniga. Tra le sue caratteristiche vi sono: • Nuove geometrie di taglio, appositamente studiate per ottenere una migliore finitura superficiale in ogni tipo di lavorazione (particolare 1); • Sistema di autoposizionamento assiale su coltelli standard e sagomati; • Sistema del tassello innovativo con Spoiler che garantisce una migliore evacuazione del truciolo (particolare 2); • Riduzione degli accumuli di resine grazie a corpi frese puliti da scarichi superflui; • Inserto cilindrico in widia integrale a fissaggio frontale radiale: più lavorazioni eseguite da un unico inserto (particolare 3); • Posizionamento autocentrante e sostituzione semplificata dell’inserto Foil RS grazie al sistema di “espulsione” controllata del tassello; • Minore rumorosità e annullamento di tutte le tolleranze meccaniche sugli inserti.

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sistemaserramento - giugno 2020

particolari a livello di taglienti si caratterizzano con concetti innovativi. Naturalmente si tratta di progetti iniziati parecchio tempo fa e che hanno richiesto tutta una fase di prove e di fabbricazione di prototipi. Ora abbiamo individuato il prodotto finale, stiamo solo portando a termine alcuni dettagli, ma ci stiamo preparando per poterli realizzare. Parallelamente abbiamo studiato anche nuovi sistemi di infisso che è quello che poi ci permette di produrre utensili e siamo molto soddisfatti sia di Esperia Innova e sia di TWT Style che abbiamo concepito insieme alla filiale tedesca come concept e che si possono esportare anche in altri stati».

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di Gert De Roover IDENTIKIT EXEL COMPOSITES www.exelcomposites.com

Nell’ambito della decima edizione annuale della settimana dedicata all’edilizia sostenibile mondiale, la World Green Building Week, che si è svolta nel settembre del 2019, il congresso mondiale delle associazioni operanti nel settore dell’edilizia sostenibile (WorldGBC) ha espresso una visione decisamente audace: entro il 2030, gli edifici di tutto il mondo dovrebbero ridurre del 40% le emissioni di carbonio incorporate. Per raggiungere questo obiettivo è necessario apportare delle modifiche all’infrastruttura degli edifici. Qui, Gert De Roover, responsabile del segmento edilizia, costruzioni e infrastrutture presso Exel Composite, azienda specializzata nel campo della tecnologia per la realizzazione di materiali compositi, spiega perché questi ultimi possono contribuire alla spinta propulsiva verso edifici maggiormente sostenibili.

UNA FINESTRA SU UN MONDO PIÙ VERDE

! Secondo WorldGBC (il congresso mondiale delle associazioni operanti nel settore dell’edilizia sostenibile), il settore edile è responsabile del 39% delle emissioni globali di carbonio legate all’energia. Di questo 39%, il 28% proviene dalla fase operativa “in uso” per riscaldare, alimentare e raffrescare gli edifici, mentre l’11% va attribuito alle emissioni di carbonio incorporate, vale a dire il carbonio rilasciato durante la costruzione e la produzione di materiali. Ma indipendentemente dalla provenienza delle emissioni di carbonio, il settore deve affrontare l’inefficienza energetica durante l’intero ciclo di vita di un edificio. Un modo per migliorare l’efficienza di un edificio consiste nello stabilire dove avviene lo spreco energetico. Un ambito che contribuisce a un’alta percentuale di energia sprecata riguarda i punti di ingresso e uscita di un edificio, ovvero le sue porte e finestre. Vediamo perché, secondo il team di Exel Composite, porte e finestre realizzate con materiali compositi favorirebbero l’efficienza energetica, mentre tutti i materiali tradizionali porrebbero qualche limitazione.

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! MANTENERE IL CALORE ALL’INTERNO In media, circa il 30% del calore di un edificio fuoriesce dalle sole finestre. Durante i mesi più freddi, gli sforzi del sistema di riscaldamento di un edificio possono risultare vani, in quanto gran parte della spesa e dell’energia per mantenere una temperatura desiderabile nell’edificio va sprecata. A differenza del metallo, i materiali compositi in fibra di vetro sono isolanti termici efficaci, e questo li rende i can-

didati ideali per i serramenti. In genere, il taglio termico viene normalmente applicato agli infissi in alluminio poiché i normali infissi, a causa del cosidetto ponte termico, non sono in grado di garantire una copertura termica perfetta. Per risolvere questo problema, le aziende hanno iniziato a realizzare un profilo specifico detto infisso a taglio termico.


! COSTRUITI PER DURARE In generale tutti i materiali tradizionali pongono qualche limitazione. Quando un telaio in legno è soggetto a variazioni di condensa e umidità, rischia di deformarsi, gonfiarsi

o contrarsi. Ciò potrebbe influire sulle condizioni e sul funzionamento della finestra o della porta e creare uno spazio di tiraggio per fughe di aria calda e fuoriuscite di aria fredda. L’esposizione prolungata all’umidità può persino causare la formazione di muffa. A differenza del legno, la fibra di vetro non si espande né si contrae quando esposta a condizioni bagnate o umide e non marcisce, il che significa che può durare più a lungo e funzionare in modo efficiente in qualsiasi condizione ambientale. Anche un altro materiale per finestre e porte, il polivinilcloruro (PVC), non si gonfia né si deforma come il legno, eppure presenta problematiche specifiche. Il PVC può spostarsi facilmente, quindi inserti in metallo sono inseriti tra i telai esterni e interni della finestra per emulare la rigidità strutturale del legno. Tuttavia, il problema sorge quando la sigillatura che lega questi elementi tra loro non viene mantenuta, impedendo al materiale di lasciare le intem-

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Questi tipi di infissi permettono di ridurre notevolmente infiltrazioni d’aria ed eventualmente acqua grazie a una lavorazione che si basa sul principio dell’interruzione della continuità metallica, quindi della barriera continua tra i telai della finestra interna ed esterna che impedisce la dispersione di energia termica. Pur essendo efficace, questo metodo di isolamento richiede telai più spessi, cosa che può alterare l’aspetto desiderato delle finestre. Invece, grazie alle proprietà isolanti di materiali compositi come la vetroresina, non è necessario un taglio termico, poiché il materiale è in grado di garantire da solo l’efficienza termica.

A WINDOW TO A GREENER WORLD SCM As part of the tenth annual World Green Building Week, which took place in September 2019, the World Green Building Council (WorldGBC) issued a bold vision for how buildings around the world can reach 40 per cent less embodied carbon emissions by 2030. To meet this goal, changes need to be implemented throughout a building’s infrastructure. Here, Gert De Roover, building, construction and infrastructure manager at leading composites technology company Exel Composites, explains why composite materials contribute to the drive for greener buildings. According to WorldGBC, buildings and construction are responsible for 39 per cent of global energyrelated carbon emissions. Out of this, 28 per cent come from the operational “in use” phase to heat, power and cool buildings while eleven per cent of these emissions are attributed to embodied carbons — the carbon released during construction and material manufacturing. But no matter where these carbon emissions come from, the sector must tackle energy inefficiency across the entire building lifecycle. A way of improving building efficiency is to evaluate where energy is wasted. One area that contributes to a large portion of wasted energy is through a building’s entry and exit points, or its windows and doors. KEEP IN HEAT IN On average, around 30 per cent of a building’s heat escapes through its windows alone. During colder months, the efforts of a building’s heating system can be in vain as much of the expense and energy to keep the building at a desirable temperature goes to waste. Unlike metal, fiberglass composite materials are effective thermal insulators, making them the ideal candidate for window and door frames. Typically, insulation in an aluminium window frame is referred to as a thermal break — the continuous barrier between the inside and outside window frames that prevents thermal energy loss. While effective, this insulation method requires thicker frames, which can alter the desired appearance of windows. The insulating properties of composite materials such as fiberglass mean that there is no need for a thermal break, as the material is capable of ensuring thermal efficiency alone. BUILT TO LAST When a wooden frame faces changes in moisture and humidity, it risks warping, swelling, or contracting.

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perie all’esterno e mantenere il calore all’interno. Questi inserti creano complessità e la complessità può comportare costi. I telai delle finestre in vetroresina non richiedono inserti strutturali, poiché il materiale rigido è realizzato in un unico profilo. ! UNA COMBINAZIONE DI FORZE Dal punto di vista delle prestazioni dei materiali, la fibra di vetro offre numerosi vantaggi rispetto ai materiali tradizionali. Innanzitutto presenta la rigidità e la forza necessarie senza bisogno di aggiungere sostanze indurenti, e questo semplifica il processo di produzione. In secondo luogo, la fibra di vetro è resistente all’espansione termica, alla corrosione e alla formazione di muffa. Questo si traduce in una minore manutenzione nell’arco di vita del telaio di una porta o di una finestra. In terzo luogo, i telai in fibra di vetro costituiscono un ottimo isolante che aiuta a trattenere il calore o il raffrescamento in modo da contribuire al risparmio energetico. Indipendentemente dalla destinazione d’uso dei materiali compositi, i vantaggi offerti dal materiale influiranno notevolmente sull’efficienza di porte e finestre. Grazie all’esperienza maturata nel campo ingegneristico e produttivo,

Exel Composite realizza profili per porte e finestre a costi competitivi, in grado sia di soddisfare l’aspetto estetico sia di contribuire al risparmio sui costi per tutta la vita utile della finestra. Al fine di migliorare la sostenibilità, i proprietari di case e le imprese di costruzione dovranno adottare una serie di misure volte a ridurre gli sprechi energetici. Le finestre e le porte rappresentano una necessità in qualsiasi casa, ma l’energia sprecata che fuoriesce da esse è tutt’altro che necessaria. Per affrontare il problema dello spreco energetico e migliorare l’efficienza i materiali compositi per finestre e porte rappresentano indubbiamente un’opzione vantaggiosa.

IDENTIKIT EXEL COMPOSITES Exel Composites, una società tecnologica globale con sede in Finlandia, è fra i più grandi produttori al mondo di soluzioni composite a poltrusione e pullwinding (pultrusione preceduta dall’avvolgimento delle fibre). La presenza globale dell’azienda nell’ambito di produzione, ricerca e sviluppo e vendite serve clienti operanti in un’ampia gamma di settori e applicazioni. Grazie a 60 anni di esperienza nei materiali compositi e di knowhow tecnico, lavora a stretto contatto con i suoi clienti per progettare e produrre soluzioni composite di elevata qualità utilizzando fibra di carbonio, fibra di vetro e altri materiali ad alte prestazioni. I materiali compositi di Exel Composites aiutano a ridurre il peso, migliorare le prestazioni e diminuire i costi totali del ciclo di vita, contribuendo nel contempo ad aumentare l’efficienza energetica e a supportare la sostenibilità ambientale. Exel Composites dà lavoro a circa 650 dipendenti innovativi e orientati al cliente in tutto il mondo ed è quotata alla borsa Nasdaq di Helsinki.

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IDENTIKIT DI GERT DE ROOVER Gert De Roover ha 15 anni di esperienza nel settore dei materiali compositi. Arrivando dall’azienda di costruzione Hilti ha iniziato la sua carriera in Exel Composites nel ramo vendita fino a diventare responsabile delle vendite, per poi proseguire il suo percorso diventando responsabile del segmento edilizia, costruzioni e infrastrutture. Crede nel potenziale dei materiali compositi per le loro proprietà versatili, resistenti e durevoli. Ha una passione per l’architettura, il design, gli autoveicoli classici e lo sport.


COMBINING FORCES From a materials performance perspective, fiberglass offers several benefits over traditional materials. First it has the stiffness and strength without the need for adding stiffeners, and this simplifies the manufacturing process. Secondly, fiberglass is resistant to thermal expansion, corrosion and rot. This means less maintenance over the lifespan of the window or door frame. Thirdly, fiberglass frames are a great insulator helping to retain heat or cooling to help save energy. No matter where you use composites, the benefits of the material will greatly impact the efficiency of windows and doors. With our engineering and manufacturing experience, we produce costcompetitive window and door profiles that meet both your desi-

red aesthetic and which help save costs across the window’s lifetime. In order to improve sustainability, homeowners and construction companies will have to take a number of measures to reduce unnecessary energy loss. Windows and doors may be a necessary feature in any home, but the wasted energy that escapes out of them is anything but needed. To tackle lost energy and improve efficiency, composite materials for windows and doors are an advantageous option. As well as these products, particularly suitable for the needs of German businesses in the industry, SCM can offer a wide variety of solutions for doors and windows including stand alone machines, angular machining centres and high automation and productivity integrated cells and lines. ABOUT EXEL COMPOSITES Exel Composites, a global technology company headquartered in Finland, is the world’s largest manufacturer of pultruded and pull-wound composite solutions. Our global manufacturing, R&D, and sales footprint serves customers across a broad range of industries and applications. With 60 years of composites experience and engineering expertise, we work closely with our customers to design and manufacture high quality composite solutions using carbon fiber, fiberglass, and other high-performance materials. Our composites help reduce weight, improve performance, and decrease total life cycle costs, all while helping increase energy efficiencies and supporting environmental sustainability. Exel Composites employs approximately 650 innovative and customer-focused employees around the world and is listed on the Nasdaq Helsinki exchange. To find out more about our offering and company please visit www.exelcomposites.com.

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This could impact the condition and operation of the window or door, and create draught space for warm air to escape and cold air to leak out. Repeated exposure to moisture may even cause rot. Unlike wood, fiberglass doesn’t expand or contract when exposed to wet or humid conditions, and it does not rot, meaning it can last longer and work effectively in any environmental conditions. While another common window frame and door material, polyvinyl chloride (PVC), does not swell or warp like wood, it presents its own challenges. PVC can be easily misshapen, so metal inserts are sandwiched between the exterior and interior frames of the window to match wood’s structural stiffness. However, the problem arises when the seal binding these elements together isn’t maintained – stopping it from keeping the elements out and the heat in. These inserts create complexity, and complexity can create costs. Fiberglass window frames do not require structural inserts, as the stiff material is manufactured in a single profile.

In apertura e in queste pagine, alcune realizzazioni di Exel Composite produttrice di finestre e porte in materiali compositi.

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BORDI LEGNAMI MATERIALI DI FINITURA levigatura verniciatura nobilitazione rivestimento TECNOLOGIE AUSILIARIE TECNOLOGIE DI FINITURA levigatura verniciatura nobilitazione rivestimento

BORDI

TECNOLOGIE DI PRODUZIONE sezionatura foratura bordatura fresatura anubatura inserimento della ferramenta impianti di produzione pellets

info@plastivar.com - sales@plastivar.com www.plastivar.com PLASTIVAR s.r.l. 23879 Verderio (Lecco) Viale Rimembranze, 1 telefono +39/039 510662 - fax +39/039 510663 Produzione bordi in ABS e accoppiato alluminio.

LEGNAMI

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