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NUMERO 23 - GIUGNO 2017

STREAMING

Y T CI

EDITORIALE REPORTAGE PERSONE PROGETTI PRODOTTI EVENTI MOSTRE TRADE NORMATIVE PROMEMORIA INDIRIZZI www.webandmagazine.media • www.webandmagazine.com


PERCHÉ SUSSISTA LA BELLEZZA

Ancora una rivista (su carta, sul web, sul telefono, proiettata sul muro): se ne sentiva la mancanza? No di certo, ma continuiamo a vedere gli orrori costruttivi, nel mondo ma anche nella bella Europa, portare nelle cittĂ e nelle campagne offese e disordine nella vita delle persone. Continuiamo a vedere la gente soffrire ed essere messa a disagio nel cuore stesso della propria esistenza: nella casa, continuiamo a vedere le persone in coda in squallidi e grigi uffici pubblici (pensiamo a chi ci lavora ogni giorno) e ci diciamo, anche se fosse di troppo, meglio esagerare e dare un piccolo contributo alla

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EDITORIALESTREAMINGCITY

riflessione sul bello nel costruire e nell’arredare gli esterni e sul confortevole, sull’etico, sul sostenibile nel vivere gli spazi esterni. Questo mensile on-line fa da contraltare al nostro Streaming che, dopo un anno di pubblicazione, ha raggiunto l’obiettivo di documentare l’arredamento degli spazi interni e diventa mensile con il titolo di Streaming Home. Lo affianchiamo con Streaming City, una finestra sul mondo del costruire e degli spazi esterni che penso possa dare a chi lo sfoglia (virtualmente s’intende) uno sguardo agile e una rassegna sempre aggiornata sul tema. La voglia di bello e di vivibile è sempre dentro di noi, soffocarla e reprimerla è un delitto (e dovrebbe essere forse un reato), non ci sono mai, invece, troppe voci per raccontare ciò che è bello, armonioso, positivo e virtuoso, e il mondo del costruire non fa eccezione. Perciò saremo felici di aver attirato un poco di attenzione da parte del pubblico.

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PARIGI NELL’ERA DELLA SOSTENIBILITÀ Un incontro tra realtà diverse per dimensioni e ruolo mette in luce le tematiche portanti della riflessione sulla città sostenibile. Nel novembre del 2017 si è svolto a Milano, alle vertiginose altezze di Palazzo Lombardia, un incontro di presentazione della manifestazione fieristiche legate al cluster urbanismo, viabilità e sostenibilità ambientale. Gli organizzatori dell’incontro, Promosalons di Milano, hanno saputo fare di questa occasione un momento di riflessione sulle tematiche delle aree urbane, giocato sul confronto Milano-Parigi che non ha mancato di suscitare l’interesse dei presenti. PARIGI, POLO FIERISTICO DI CENTRALITÀ EUROPEA Quella di Parigi è la prima regione economica d’Europa: il suo PIL è il più elevato, 642 milioni di euro nel 2015, equivalente al trenta per cento del PIL francese, dodici milioni di abitanti, sei milioni e centomila occupati, 944mila aziende. Il tutto al centro di un mercato di più di 500 milioni di consumatori. Altri parametri non sono meno significativi: la concentrazione più elevata di imprese presenti nella classifica Fortune 500 in Europa, la Regione leader per lo sviluppo di start-up in Europa, il primo parco immobiliare fi aziende in Europa: 52 milioni di metri quadrati di uffici, trenta milioni di metri quadrati di locali destinati ad attività e trenta milioni di metri quadrati di depositi. UN PROGETTO EUROPEO DI STRAORDINARIO RESPIRO Il progetto Grand Paris è un progetto di sviluppo economico e di sistemazione dell’agglomerazione parigina finanziato dal governo e dalle amministrazioni locali con lo scopo di migliorare gli ambienti di vita degli abitanti , correggere le diseguaglianze territoriali e costruire una città sostenibile.

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REPORTAGESTREAMINGCITY

Si parla di un investimento di 27 miliardi di euro per la costruzione di una circonvallazione attorno a Parigi tramite una metropolitana automatica, il Grand Paris Express entro il 2030, saranno costruiti 200 chilometri di linee di metropolitana automatica con 68 nuove stazioni che collegheranno i poli del Grand Paris, i tre aeroporti e le stazioni dell’alta velocità. Tutto questo accompagnato da sette miliardi di euro d’investimento per la modernizzazione e l’espansione dell’attuale rete dei trasporti da qui al 2017. Innervati da questa rete, verranno realizzati nuovi poli d’atitvità: tre quartieri d’affari, cinque campus dedicati alla ricerca, all’innovazione e all’insegnamento superiore, nove luoghi di produzione, servizi e logistica. Il residenziale sarà coinvolto in questo progetto con la realizzazione di cento nuovi quartieri che accoglieranno unità abitative e attività commerciali, poli universitari e centri culturali, in particolare nelle vicinanze delle stazioni: è prevista una cadenza di settantamila alloggi all’anno. Ma il progetto Grand Paris vuole anche creare una città del domani, sostenibile, inventiva e solidale. Questo progetto di propone di rendere Paris Region una metropoli del XXI secolo particolarmente attrattiva. Sarà una metropoli in grado di affrontare le problematiche del cambiamento climatico, una città sostenibile che consuma meno e meglio, che rappresenta un luogo della sobrietà, della protezione degli spazi naturali e de miglioramento degli ambienti di vita.


LA BELLEZZA SI FA REALTÀ “L’architetto è un mediatore della bellezza, capace di trasferire valori tecnici ed estetici all’interno degli ambienti che vengono costruiti o ristrutturati” “È un ruolo che in numerose circostanze si tende a marginalizzare all'atto creativo, fraintendendone le competenze professionali, che sono invece indispensabili per il corretto sviluppo del progetto." Queste recenti dichiarazioni al quotidiano La Repubblica riassumono la concezione del ruolo di architetto di Marco Piva e si sono espresse di recente in alcune realizzazioni di prestigio come la Citta della Luce o i grattacieli di cristallo in Cina. Le aree di attivita sono il master planning, l’architettura, l’interior e l’industrial design. L’attivita varia dalla progettazione in grande scala per lo sviluppo di strutture residenziali e turistiche, alla progettazione di interni, per giungere sino alla definizione di specifici prodotti per uso domestico o collettivo. Lo Studio Marco Piva realizza progetti per piani di area, master plans, per complessi residenziali ed uffici, per alberghi, villaggi turistici, centri congressi, sale meeting, gallerie espositive, mostre tematiche e scenografie urbane ed e coinvolto con i suoi lavori in alcuni dei siti piu importanti del mondo. Le assidue ricerche sui caratteri formali e funzionali degli spazi, sulle tecnologie e sui materiali, sviluppate con grande attenzione per l’ambiente, sono gli elementi fondativi della filosofia di pianificazione e di progetto dello Studio, perseguendo inoltre la continuita progettuale tra architettura e interior design, componente strategica per lo sviluppo di progetti vincenti. Lo Studio ha la sua sede principale in Milano, considerata la “Capitale” dell’industrial design e del fashion design. Le filiali sono a Dubai e Abu Dhabi (U.A.E), San Pietroburgo e Mosca (Russia), Mumbai (India), Pechino e Shanghai (Cina), Doha (Qatar), Los Angeles (USA). In tale contesto creativo, multiculturale e innovativo, lo Studio Marco Piva sviluppa la sua at-

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PERSONAGGISTREAMINGCITY

tivita centrandola sulla tradizione colta del progetto e sui piu attenti sistemi di produzione, i fattori di innovazione concettuale e stilistica, elementi necessari per affrontare in modo originale la complessita del progetto. Ma soprattutto l’attenzione assiduamente mirata alle esigenze dei viaggiatori, alle loro abitudini e ai lorocomportamenti, costituisce il punto focale del lavoro di ricerca e progettazione dello Studio, che si traduce in nuove concezioni spaziali, in ambienti affascinanti e scenografici. LA CITTÀ DELLA LUCE L’installazione denominata City of Light costituisce un ulteriore momento di ricerca relativo al rapporto che si instaura tra materia e luce nei progetti di Architettura di Marco Piva. City of Light si sviluppa anche a seguito di precedenti episodi di architettura/scultura realizzati da Marco Piva nel contesto del progetto di architectural artworks "Light Columns”. In un gioco di scale e volumi, alcuni elementi stereometrici di varia altezza nascono e crescono verticalmente a simulare l’ambiente architettonico di un’immaginaria Down Town. L’installazione e costituita da 20 blocchi realizzati in marmo bianco assoluto SIVEC lucidato, supportati da strutture in honeycomb opalino in grado di trasmettere uniformemente la luce attraverso la materia lapidea. Le facce interne contrapposte dei blocchi verticali sono realizzati in metallo. La piastra di appoggio a terra, che richiama la trama di un impianto urbanistico a maglia regolare, contiene il sistema di proiettori/diffusori LED a luce ultrafredda. City of Light, che appare marmorea e “pesante” alla luce del giorno, si smaterializza e si alleggerisce smaterializzandosi al calare della notte.


COMPATTO E DUREVOLE PER GLI ESTERNI Impegnata in una costante ricerca di nuovi prodotti in grado di unire elevate prestazioni tecniche a decori e finiture raffinate e uniche, Abet Laminati ha recentemente rinnovato il catalogo MEG (Material Exterior Grade), il laminato specifico per applicazioni esterne e ideale per l’architettura. È possibile così scegliere tra una selezione di superfici che spaziano dai colori neutri a quelli più accesi e brillanti, o che offrono texture calde e naturali tipiche del legno fino ad arrivare a materiali più tecnici che rimandano al metallo o al cemento. Il MEG è un prodotto da costruzione costituito da un’anima rigida abbinata a una superficie decorativa composta da resine termoindurenti resistenti alle intemperie. Compatto e durevole, specificamente progettato per facciate ventilate e altre applicazioni esterne, il MEG fornisce prestazioni tecniche che Residence Tassin. lo rendono adatto al settore edilizio, dove costituisce un’ottima alternativa ai materiali tradizionali.

UNA COLLABORAZIONE IN UN IMPIEGO FONDAMENTALE È proprio grazie a questo importante impiego nel settore edile che nasce la collaborazione tra Abet Laminati e Brianza Plastica, una tra le aziende più qualificate nel settore dell’isolamento di coperture e facciate, che ha scelto il MEG applicato

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ai pannelli Isotec Parete, per la realizzazione di un sistema di facciata ventilata dalle elevate prestazioni energetiche, con una finitura tecnica dal piacevole contenuto estetico. La combinazione tra le superfici in MEG di Abet Laminati e i pannelli termoisolanti Isotec Parete di Brianza Plastica offre vantaggi quali l’eliminazione dei ponti termici, il risparmio energetico, la protezione dall’umidità e la durabilità con una soluzione semplice, economica e veloce da realizzare e da vestire grazie alle moltissime varianti decorative disponibili. All’ultimo MADE Expo, il MEG è stato il protagonista indiscusso: tutto lo stand, su cui sono state presentate le novità Abet Laminati, era infatti realizzato con questo materiale.

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Un edificio residenziale a Bra. Dalle pareti per le quali si è scelto il decorativo della collezione Serigrafia firmata da Alessandro Mendini a grandi superfici caratterizzate dall’utilizzo della tecnica di stampa digitale Abet Digital, che rende il MEG un materiale altamente personalizzabile anche nella realizzazione di facciate ventilate.

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UNA RECINZIONE RESIDENZIALE BETAFENCE Si chiama Residenza Borgogna non a caso: il nuovo edificio costruito di recente a Paderno Dugnano (Milano) si presenta come immobile di lusso realizzato con materiali e finiture di alta qualità e dettagli accuratamente progettati nell’inusuale colore omonimo. La tonalità calda e intensa del borgogna conferisce alla costruzione omonima un tono signorile e opulento, sposandosi al meglio con un’architettura rigorosa d’imponente classicità e graziosi richiami liberty. Una residenza bella, efficiente ed ecologica: ospitante 8 appartamenti di pregio in alta classe energetica, l’edificio è dotato infatti di impianti tecnologici innovativi, che utilizzano prevalentemente energie rinnovabili. La più grande particolarità è però l’inserimento in un parco meraviglioso di 300 m2 nel quale è presente anche una piccola collina con cedri, tassi e piante secolari. In questo contesto di rara bellezza era necessario scegliere una recinzione protettiva di pregioestetico, capace di dare un tocco di raffinatezza senzarisultare invasiva nel paesaggio circostante. L’impresa edile costruttrice si è rivolta a Betafence, azienda leader nell’ambito delle recinzioni per la protezione della casa e del giardino. Da un’attenta valutazione, i tecnici Betafence hanno consigliato l’impiego di Decofor, una recinzione di tipo decorativo, con una particolare curvatura verso l’alto e un buon livello di sicurezza garantito.

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La personalizzazione con il color borgogna ha permesso di richiamare tutti li altri elementi ornamentali della costruzione, in un gioco di armonia cromatica nobile e originale. Gli speciali trattamenti protettivi del rivestimento, fanno sĂŹ che la recinzione mantenga un aspetto perfetto nel tempo, preservando il decoro dello stabile negli anni.

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PANNELLO DECOFOR® ARCO Presenta una struttura articolata in grado di conferire al sistema un’elevata rigidità: il pannello è costituito, infatti, da robusti fili elettrosaldati (con doppio filo orizzontale da 8 mm e verticale da 6 mm) a maglie rettangolari (200x65 mm) abbinati a pali a sezione quadrata in lamiera di acciaio zincata (con sezione 60 x 60 x 1,50 mm dotati di cappuccio provvisto di sfera metallica ornamentale), saldati con sicuri collari di fissaggio. Facile da installare.

CANCELLO DECOFOR® Il panello di recinzione Decofor® Arco si abbina perfettamente ai cancelli Decofor® Arco. Disponibili nella versione pedonale, con serratura elettrica e carraio, predisposto per la motorizzazione, i cancelli Decofor® Arco sono ideali per tutte le applicazioni di edilizia residenziale. Caratterizzati da un riquadro tubolare rettangolare 60x40x2 mm e cerniere regolabili che permettono di ottenere l’apertura delle ante fino a 180°, i cancelli presentano un sistema di pali (con sezione 80x80x3 mm pedonale, 100x100x3 mmm carraio) estremamente resistenti e robusti. Il sistema completo è disponibile nel colore nero della gamma RAL o in altri colori su richiesta.

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DA EDIFICIO RURALE A COMPLESSO RESIDENZIALI DI PREGIO Giovani coppie in cerca della prima casa, nuclei mono famigliari, single o anche pendolari e trasfertisti che per lavoro viaggiano molto, la demografia italiana sta cambiando e con essa anche le esigenze abitative. L’edilizia deve inevitabilmente tener conto di queste nuove necessità e modellarsi su di esse, concentrandosi sulla progettazione di complessi multi residenziali e sulla riqualificazione di quelli esistenti che uniscano spazi pubblici e privati creando soluzioni abitative agili e pratiche senza perdere però di vista caratteristiche costruttive importanti come il comfort, la gestione intelligente dello spazio, la compatibilità con l’ambiente esterno. La realizzazione del complesso residenziale Casa Ostiana, in provincia di Roma, è un ottimo esempio di come poter recuperare il costruito esistente per adattarlo ai nuovi trend abitativi senza perdere il legame con il territorio e curando l’estetica della costruzione.

IL CONTESTO E L’EDIFICIO ESISTENTE BigMat Edil Palmieri di Segni (Rimini) e lo Studio Ipotesi “U” sono stati i protagonisti della ristrutturazione di un edificio rurale del 1985 da cui sono stati ricavati 8 unità abitative semiarredate da affittare. L’edificio sorge a Colleferro (RM) in una zona immersa nella quiete ma a pochi chilometri dal centro urbano e dai principali servizi, sulla via Consolare Latina e a 50 chilometri dalla Capitale, luogo ricco di storicità e insediamento antico risalente all’età del bronzo.

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L’INTERVENTO La volontà dei committenti del progetto è stata chiara fin da subito: recuperare, ristrutturare e riusare un vecchio edificio rurale per realizzare mini appartamenti da affittare ai trasfertisti delle fabbriche vicine e a giovani coppie. In un momento in cui l’urbanistica esorta a non cementificare ma invita a riutilizzare l’esistente, i committenti hanno accolto e messo in pratica tale esortazione. Il complesso di appartamenti è visibile dalla strada consolare, vicino a un vecchio casale antico di epoca latina. La struttura esterna è dinamica e molto particolare, caratterizzata visivamente dal rivestimento in mattoni facciavista e da un portico di 120 m2 con travi di legno lamellare curvo. Situato in una zona panoramica, l’edificio non aveva spazi privati all’aperto come terrazzi e portici, ed è stata quindi inserita un’appendice al complesso esistente realizzata con travi di legno lamellare: un’architettura contem-

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poranea e completamente aperta sul panorama che ha creato dei soggiorni all’aperto per ciascun mini appartamento. Grande professionalità e maestria artigianale nella messa in opera della facciata come sottolinea l’architetto Roberto Felici dello Studio Ipotesi “U”: «In cantiere ha operato un gruppo di lavoro straordinario, il risultato ottenuto è eccellente soprattutto grazie ai professionisti che hanno contribuito con grande dedizione». Ogni unità è composta da una camera da letto, un bagno e un soggiorno con angolo cottura; dotati di terrazza porticata, termocamino, sistema di allarme, illuminazione notturna a LED, isolamento acustico, isolamento termico, finestre a taglio termico, piazzale condominiale, posti auto, cantina e zona barbecue. I nuovi appartamenti sono stati progettati in modo funzionale e ben rifiniti, realizzati con materiali di prima qualità e, come spiega l’architetto Felici, «sono stati tutti affittati velocemente perché rispondono a una domanda reale nel territorio e si trovano in una zona panoramica molto bella, accanto a un vecchio casale in una zona che si dice fosse anche territorio di caccia di Caio Giulio Cesare». Il ricorso all’isolamento a cappotto, abbinato a un isolamento termico del tetto, ha permesso di raggiungere la classe energetica A per l’intero edificio. Alla realizzazione del progetto hanno collaborato oltre all’architetto Roberto Felici anche l’ingegner Aldo Tedeschi per la progettazione, e l’impresa Dierre Edilizia di Mauro Deodati per la realizzazione dei lavori. I lavori di posa delle piastrelle sonostati eseguiti da Elio Rinaldi D.I., azienda nata nel 1988 a Segni e attiva in provincia di Roma e Frosinone nella realizzazione di opere di elevato valore architettonico. La partnership con BigMat Edil Palmeri è stata fondamentale per una ristruttura-

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zione curata nei dettagli costruttivi ma anche dal punto di vista estetico grazie alla fornitura di materiali e prodotti di grande qualità. «Trattandosi di un edificio di oltre 30 anni, mai abitato peraltro, abbiamo dovuto risolvere alcune problematiche relative all’isolamento termico dell’edificio oltre che al consolidamento della muratura» spiega Massimo Palmieri, titolare di BigMat Edil Palmieri; per farlo sono stati utilizzati i blocchi termici rettificati BIO-PLAN di Wienerberger e il pannello di polistirene grafitato ECAP GTX da 100 mm di Edilteco per il rivestimento a cappotto di tutto l’edificio. Per l’isolamento termico e la ventilazione del tetto è stato applicato il pannello Isotec XL di Brianza Plastica, con uno spessore di 100 mm; il coppo Max di San Marco Laterizi è stato invece impiegato per la copertura. Le membrane bituminose autoadesive con isolamento termico Isobase di Index sono state utilizzate per l’isolamento termico e la copertura delle travi in lamellare curvo in facciata; collanti, intonaci e rasanti sono di Weber. È stata prestata attenzione anche al comfort acustico con le membrane e i pannelli di Isolmant per l’isolamento della muratura verticale e dei solai, e alla scelta di tubi e accessori Redi Phonoline per la riduzione del rumore degli impianti idraulici in tutto l’edificio. Per lo scarico fumi sono state scelte canne inox, mono e doppia parete, di Landini e gli impianti di depurazione sono a firma Rototec. Altrettanta cura è stata posta nella scelta delle finiture per l’interno con i grès porcellanati Del Conca e Pastorelli per le pavimentazioni, i rivestimenti interni ed esterni alle abitazioni e per gli spazi comuni. Per le pitture esterne e interne sono stati applicati prodotti Kerakoll e in ogni appartamento è stato posto un camino interno.

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ESTETICA IN FACCIATA «La filosofia che ha guidato questo progetto è scaturita da una profonda lettura della società attuale e cosa possa essere l’architettura oggi – racconta l’architetto Roberto Felici–. Una società tremolante, insicura, senza radici solide può produrre un’architettura altrettanto “ballerina” e mobile, ma non per questo non bella e incisiva, anche intrigante e divertente. La leggerezza vince sulla forza di gravità». Tutto il pensiero dell’architetto Felici è espresso nella facciata del complesso residenziale che, ispirata alla danza e all’architettura in movimento e in costante evoluzione, raffigura quasi il profilo di figure danzanti, ricreate con un materiale tradizionale e tipicamente rurale i mattoncini facciavista per una eccellente realizzazione di particolari inconsueti. «La mia idea di architettura si basa sul riutilizzo e il recupero di materiali tradizionali, come la pietra o il legno, con BigMat Edil Palmieri abbiamo instaurato un rapporto collaborativo e propositivo, soprattutto nella ricerca dei materiali e delle soluzioni – racconta l’architetto Felici –. Il titolare Massimo Palmieri e il suo staff sono sempre pronti a cogliere idee innovative».

IL RUOLO DI BIGMAT BigMat Edil Palmieri da oltre 50 anni è punto di riferimento nel settore dell’edilizia e delle ceramiche nella zona di Segni (Rimini). L’azienda, nata da Alfredo e Ostiana Palmieri nel 1962, è stata portata avanti dal figlio Massimo che ne ha preso le

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redini nel 1989. Primo Socio BigMat del Lazio, nel 2006, Edil Palmieri ha fatto dell’innovazione, della conoscenza tecnica e della soddisfazione di tutte le tipologie di clienti, dal professionista al privato, una sfida quotidiana: ciò che muove l’azienda, è l’amore per la casa. L’esperienza e la professionalità tramandate di padre in figlio hanno consentito all’attività di crescere e migliorare. Passo fondamentale è stato la ristrutturazione e l’ampliamento della sede nel 2006, con l’inaugurazione del nuovo showroom per le finiture d’interno e l’apertura a nuovi sistemi costruttivi, che spaziano dal legno lamellare ai sistemi di costruzione a secco, fino alle novità in tema di isolamento termico. «Il progetto del complesso di mini appartamenti è frutto di una collaborazione solida e duratura con l’architetto Felici» aggiunge Massimo Palmieri. Negli anni è diventato un punto di riferimento per architetti, arredatori e aziende edilizie; nel Punto Vendita è possibile trovare un vasto assortimento di prodotti: pavimenti e rivestimenti, finiture, mobili e arredobagno, parquet, materiali edili, termici, idraulici e cartongesso. BigMat Edil Palmieri offre un servizio di progettazione e fornitura di strutture e tetti in legno lamellare. Roberto Felici • Laureato in Architettura presso l’Università La Sapienza di Roma e iscritto all’Ordine degli Architetti di Roma, è intervenuto in diversi dibattiti e convegni sull’architettura e sul design in tutta Italia. Studioso di urbanistica è stato assessore all’Urbanistica e Ambiente a Colleferro (RM) dal 1994 al 2002, periodo durante il quale ha condotto nuovi programmi urbanistici per complessi di riqualifi-

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cazione e di recupero oltre alla realizzazione di nuovi piani di viabilità e opere pubbliche. È stato componente e poi presidente della Commissione Edilizia Urbanistica del Comune di Colleferro (RM) dal 1994 al 1997, oltre ad essere stato componente della Commissione Urbanistica del Comune di Gavignano (Rimini). Ha partecipato al concorso di design “Mexi design Contest” dove il suo progetto è stato segnalato così come al concorso internazionale di design Kortrijk in Belgio, al concorso internazionale SUN DESIGN 91 di Rimini e a “La casa più bella del mondo” concorso internazionale di architettura di Reggio Emilia. Aldo Tedeschi • Laureato in Ingegneria Civile Edile presso l’Università degli Studi “La Sapienza” di Roma è iscritto all’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Roma ed esercita l’attività professionale prevalentemente nel settore dei lavori pubblici e dell’urbanistica. Mauro Deodati • Titolare di Dierre Edilizia di Colleferro (Rimini), impresa di costruzioni che opera dal 1992 nel settore delle costruzioni e ristrutturazioni, sono specializzati anche nella rimozione dell’amianto e nei lavori aerei con piattaforme; collaborano con BigMat Edil Palmieri da oltre 20 anni.

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TUTTI I NUMERI DELL’INTERVENTO • Tipo di intervento: ristrutturazione di edificio rurale in complesso di mini appartamenti • Luogo: Colleferro (Rimini) • Progettisti: architetto Roberto Felici dello Studio Ipotesi “U” e ingegner Aldo Tedeschi • Direttore dei lavori: ingegner Aldo Tedeschi • Impresa costruttrice: Dierre Edilizia • Posatore piastrelle: Elio Rinaldi D.I. • Posatore mattoni facciavista: Ge.Ma. Edilizia • Tempi di intervento: 18 mesi circa • Classe energetica: raggiunta la Classe A • Materiali forniti da: BigMat Edil Palmieri di Segni (Rimini)

BIGMAT Chi è BigMat? BigMat, fondato nel 1981, è il Gruppo leader in Italia e in Europa di materiali per costruire, ristrutturare e rinnovare. Con 892 Punti Vendita (191 in Italia) è presente in 8 paesi (Belgio, Francia, Italia, Portogallo, Repubblica Ceca, Slovacchia, Spagna e dal 2015 anche a Malta) e ha un fatturato complessivo di 2 miliardi di euro.

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BigMat si rivolge principalmente ai professionisti del settore dell’edilizia, ma anche ai consumatori privati, offrendo i migliori prodotti e sistemi costruttivi del mercato e svolgendo un’importante attività di interconnessione nella filiera edile tra produttori e clienti finali, sempre nell’ottica di contribuire alla realizzazione di edifici ecosostenibili e ad alto comfort abitativo. Ogni Punto Vendita BigMat è un centro specializzato per soluzioni all’avanguardia e attente all'ambiente, che vanno dai materiali edili ai sistemi in legno, dalle finiture d'interni fino ai rivestimenti e arredi da esterno. Ha in media oltre 5mila referenze in pronta consegna selezionate e certificate a livello internazionale e nazionale. Il marchio BigMat viene utilizzato anche per identificare una linea di prodotti professionali per tutte le esigenze dell'operatore edile e dell'appassionato evoluto e competente. BigMat si rivolge anche al privato, all’architetto e all’interior designer per aiutarli nella progettazione e nella scelta dei materiali per la ristrutturazione, il restyling o la creazione di nuovi ambienti della casa, grazie a spazi espositivi presenti su tutto il territorio nazionale e grazie ad HABIMAT, una rete di showroom d’interni specializzati.

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VIVERE L’OUTDOOR In linea con il design del progetto architettonico di uno spazio outdoor a Pordenone nel suo complesso, l’esclusiva pergola XTESA di KE è stata scelta dalla famiglia committente per impreziosire lo spazio esterno del terrazzo dell’abitazione di residenza. Si tratta infatti di un edificio monofamiliare su tre livelli, dove il tradizionale concetto distributivo dei luoghi è stato “ribaltato”, posizionando la zona giorno e la cucina al terzo piano. Il tutto, per poter godere di una vista sulle alpi friulane. In questo contesto così particolare, lo spazio outdoor funge da “trait d’union” tra interno ed esterno, tra living e cucina. Il sistema XTESA è stato individuato come soluzione ideale, perché, con la sua struttura leggera, ha garantito non solo la copertura di un’ampia superficie senza bisogno di appoggi intermedi, ma anche la levità e la permeabilità visiva senza soluzione di continuità, diventando parte integrante dell’architettura della casa. Ma non è tutto, XTESA è stata integrata con l’optional kit per l’illuminazione a led, come ulteriore segno distintivo del manufatto.

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Un minimalismo elegante, supportato da una tecnologia in continua evoluzione caratterizzano questo prodotto KE, espressione di una rinnovata interpretazione dei sistemi ombreggianti, che diventano veri e propri “oggetti di design”.

CARATTERISTICHE DEL PROGETTO Nome progetto: intervento spazio outdoor adibito a terrazzo; Luogo: Pordenone; Progetto: Architetto Filippo Caprioglio – via delle Industrie, 23/2 - Mestre (VE); Committente: privato; Area coperta/misure: 30 m2 ca; Nome prodotto/sistema: pergola XTESA con tessuto ad arrotolamento dotata di kit luci & led.

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XTESA: struttura a moduli affiancabili senza limitazione di misure in larghezza Tenuta all’acqua garantita da: - sistema zip - guarnizioni laterali - tensionamento telo elettronico Resistente al vento Classe 3 secondo la norma UNI EN 13561. Minimo ingombro a parete (220 x 380 mm). Pendenza ridotta (min. 7°). Assenza profili di sostegno del telo. Velocità d’installazione. Optional: - kit luci led; - kit musica; - timpani; - vetrate scorrevoli o ad impacchettamento; - tende verticali laterali con zip; - sensori climatici per movimentazione tessuto. Protetta da Brevetto Europeo e Modello Ornamentale.

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RISPOSTE A DOMANDE DIFFICILI Le finestre dei tre edifici di dieci piani del complesso Piranesi 44, nella zona di Porta Vittoria a Milano, sono state oggetto di un approfondito lavoro di progettazione integrata, con l’obiettivo di rispondere agli elevati requisiti di isolamento necessari per conseguire la Classe A. Un team tra impresa e serramentista, ben coordinato da Alpac, che ha poi fornito 700 monoblocchi prefabbricati per finestre e portefinestre: grazie al monoblocco PRESYSTEM è stato possibile realizzare un isolamento termico e acustico totale su tutti e quattro i lati, anche a fronte di un serramento con fissaggio a metà muro, con una soluzione che ha unito alta efficienza energetica ad una massima praticità di posa. Il nodo finestra è stato poi presidiato con una soluzione appositamente studiata per permettere un fissaggio meccanico-strutturale del serramento in grado di resistere a forti spinte di vento. Tutti i requisiti, sia quelli di tenuta al vento che quelli di acustica e termica, sono stati conseguiti anche nei cento fori finestra con luce superiore ai tre metri e serramento scorrevole. La parte ispezionabile del sistema è stata inoltre progettata in maniera speciale per facilitare la manutenzione successiva, ed è stata realizzata una particolare ispezione in grado di massimizzare l’isolamento termico. «Nelle moderne costruzioni, soprattutto se in Classe A, il foro finestra rappresenta un elemento cruciale che richiede soluzioni adeguate e rispondenti alle richieste dell’edilizia sostenibile – afferma Denis Cerbaro (responsabile di progetto Alpac) – Una progetta-

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zione integrata è fondamentale, ed è il motivo per cui siamo stati scelti, per la capacità di coordinarci con i diversi attori coinvolti ed unire competenze ed esperienze nell’individuare la soluzione ideale. Per questo complesso, ad esempio, è stato messo a punto un monoblocco speciale compatibile con le diverse finiture murarie, cappotto e facciata ventilata: abbiamo fornito un unico prodotto invece che due diverse tipologie di monoblocco, così da rendere più semplici e rapidi per l’impresa i lavori di posa e gestione dei materiali, economizzando i costi di cantiere». Impresa vicentina dalla forte e riconosciuta esperienza nel settore, Alpac si è inserita quindi a pieno titolo in questo progetto di edilizia residenziale ad alta efficienza. Un complesso rifinito nei minimi dettagli, dalle grandi vetrate, spaziose terrazze e facciate dotate di soluzioni architettoniche particolari, nell’ottica del comfort e del benessere, garantita dal perfetto isolamento termoacustico, salvaguardando il risparmio energetico, e nel rispetto dell’estetica degli edifici.

ABOUT ALPAC ALPAC da 35 anni progetta e produce sistemi avanzati di gestione del foro finestra: monoblocchi termoisolanti per avvolgibili, frangisole, tenda oscurante, scuri e persiane, cui si aggiunge la nuova linea di monoblocchi INGENIUS con VMC integrata.

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ALPAC è la prima impresa nel settore del risparmio energetico e dell’eco-sostenibilità ad avere fatto propria la filosofia del Lean Production System basata sull’efficienza produttiva e sul miglioramento continuo. Molti sono gli investimenti dedicati alla ricerca e sviluppo per portare il mercato verso nuovi standard edilizi, rispondenti alle normative più recenti e all’odierna richiesta di una cultura ecosostenibile. ALPAC promuove la cultura dell'efficienza energetica ed è partner CasaClima e membro AIPE. Collabora con imprese e progettisti per sviluppare soluzioni su misura per ogni specifica esigenza ed ha isolato le finestre di CityLife-Residenze Libeskind a Milano, di Città Contemporanea a Milano, di Frassinetti25 a Milano (arch. Cino Zucchi), di Porto Fluviale a Roma e dei Giardini Sospesi a Varese.

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ISOLAMENTO TERMICO IN ALTA QUOTA CON SCHÖCK THERMOANKER

Da giugno 2015, il rifugio totalmente rinnovato sul massiccio Zugspitze in Germania offre un notevole grado di comfort a escursionisti e visitatori, oltre ad un’ottima sicurezza strutturale contro le valanghe e le intemperie caratteristiche dell’ambiente alpino. Nei lavori di adeguamento agli standard moderni, il rifugio “Höllentalanger” a 1387 metri di altitudine ha puntato sull’estrema sicurezza e funzionalità della struttura, con un particolare riguardo all’isolamento termico con l’armatura Schöck Thermoanker. Gli ospiti possono ora usufruire dei circa 100 posti letto per un pernottamento in un ambiente totalmente sicuro e protetto nonostante l’imprevedibilità degli agenti atmosferici, al riparo dagli effetti indesiderati dovuti ad un isolamento termico non adeguato. «Schöck Thermoanker rappresenta l’alternativa ideale alle tradizionali soluzioni di ancoraggio per le pareti a doppia lastra e per le pareti prefabbricate. Può essere considerato il materiale del futuro per le aziende di prefabbricazione e per gli strutturisti» dichiara l’ing. Piero Bernabè, responsabile tecnico di Schöck Italia, azienda leader nei sistemi per l’isolamento termico ed acustico. «Grazie alla sua bassissima conducibilità termica, Schöck Thermoanker presenta straordinarie proprietà isolanti:

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(Foto Schöck)

Il rifugio è stato progettato con un riguardo per l’inserimento armonico nell’ambiente alpino . Il seminterrato è stato realizzato con pannelli prefabbricati e gli elementi di armatura Schöck Thermoanker per assicurare un perfetto isolamento termico. Il materiale da costruzione è stato trasportato in quota con l’ausilio di un elicottero. Schöck Thermoanker rappresenta la soluzione innovativa per facciate energeticamente efficienti. Una termografia mostra l’efficacia di Schöck Thermoanker sui ponti termici.

l’elemento funge da collegamento nelle pareti a doppia lastra impedendo la formazione di ponti termici. Servendo sia da elemento di raccordo che da distanziatore, è indicato sia per l’ancoraggio di facciate in appoggio che per quelle a sbalzo e consente la produzione di elementi prefabbricati in calcestruzzo, perfettamente isolati dall’interno, di grandi dimensioni». Le straordinarie proprietà isolanti di quest’elemento sono state dimostrate all’esame termografico: grazie all’impiego di Schöck Thermoanker è possibile evitare la formazione di ponti termici nella parete prefabbricata, con un conseguente risparmio energetico grazie all’efficace isolamento termico. Schöck Thermoanker può essere inserito facilmente nello strato isolante già perforato, permettendo di rinunciare alla dispendiosa schiumatura degli interstizi dei giunti presenti tra gli elementi in acciaio. La sfida di questo progetto era la posizione del rifugio e le caratteristiche dell’ambiente circostante, che hanno concesso lo svolgimento dei lavori solo nei mesi estivi ed il trasporto del materiale da costruzione in elicottero. Oltre ad un processo costruttivo semplice e veloce, i pannelli prefabbricati dotati degli elementi Schöck Thermoanker assicurano un efficace isolamento termico, fondamentale nell’ambiente alpino soggetto all’imprevedibilità degli agenti atmosferici. Schöck Thermoanker, in fibra di vetro e rinforzato da materiale plastico, minimizza efficacemente i ponti termici e migliora notevolmente le proprietà isolanti delle pareti. Quest’armatura è altamente resistente alla trazione, durevole e presenta una bassissima conducibilità termica.

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Il massiccio montano tedesco Zugspitze, che raggiunge i 2962 metri di altitudine, è una delle mete più ambite da escursionisti e amanti della montagna. A 1387 metri s.l.m., i visitatori si imbattono nel rifugio “Höllentalanger”, esistente dal 1893 e chiuso nel 2013 per l’estrema necessità di lavori di riqualificazione. La ristrutturazione è iniziata a maggio 2014 ed è stata portata a termine a giugno dell’anno successivo: la parete posteriore dell’edificio terrazzato, i muri portanti e quelli trasversali sono stati realizzati in cemento armato. Il seminterrato è stato costruito utilizzando dei pannelli isolanti prefabbricati. I pannelli isolanti del seminterrato sono stati accoppiati utilizzando gli elementi Schöck Thermoanker, che assicurano stabilità e isolamento, dimostrandosi una soluzione innovativa ed efficace per facciate energeticamente efficienti e per un ottimo comfort abitativo.

CARATTERISTICHE DEL PROGETTO Nome progetto: Rifugio Höllentalanger; Luogo: Höllental, 1387 m s.l.m., Grainau, Baviera, Germania; Tipo di intervento: Riqualificazione; Incarico: Club Alpino Tedesco, Sezione di Monaco di Baviera; Realizzazione: da maggio 2014 a giugno 2015; Architetto/progettista: Stephan Zehl, Architetti Homann Zehl, Monaco; Impresa edile generale: H. Nagelschneider GmbH & Co. KG, Monaco; Elementi Schöck: Schöck Thermoanker H e D.

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ELEGANZA E SOSTENIBILITÀ Villa Nemes, residenza unifamiliare di circa 210 m2, è situata sulle colline che si affacciano sul golfo di Imperia. Un progetto di casa ad alta efficienza, dal minimo impatto ambientale, che gioca con le caratteristiche terrazze del paesaggio ligure, diventando armoniosamente parte di esso. L'edificio è composto da due volumi, su un unico piano, disposti seguendo la morfologia del terreno; questi hanno il tetto verde e gli spazi che circondano la villa sono sistemati con essenze della macchia mediterranea, il tutto per contribuire all’inserimento nel contesto e minimizzare l’impatto. Anche le facciate, pensate con lo stesso scopo, sono rivestite in pietra naturale e presentano grandi aperture rivolte verso lo splendido panorama della valle e del mare. Il patio esterno e i frangisole creano delle piacevoli zone filtro e d'ombra, mediando tra interno ed esterno. Seguendo la linea progettuale di una realizzazione il più possibile in armonia con l'ambiente, per il rivestimento degli spazi esterni è stato scelta l'essenza naturale Ipe Lapacho di Déco, usata dall'azienda esclusivamente nella versione Ipe KD (Kiln Dried – essiccato al forno) che garantisce la massima performance e stabilità in qualsiasi destinazione d’us o esterno. Questa è stata impiegata per il rivestimento del bordo piscina, nel profilo 19x90 mm, installato con viti a vista, e per circa 250 metri quadrati di sviluppo, massimizzando la superficie permeabile. Caratteristica di Ipe Lapacho sono le sue variegate sfumature di colore che variano nel tempo e che, grazie agli oli specifici utilizzati da Déco per il decking, può assumere l'elegante colore di Villa Nemes.

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L'essenza resiste piÚ di 35 anni dalla posa mantenendosi immune da umidità , parassiti e sollecitazioni e presenta una resistenza al fuoco paragonabile a quella del calcestruzzo. Oltre alle caratteristiche descritte, al progetto per essere considerato ad alta efficienza, con prestazioni a livello di una casa passiva, sono stati applicati i seguenti principi di sostenibilità : - Architettura semiipogea utilizza il terreno come volano termico diminuendo le dispersioni; - Tetto verde per aumentare lo sfasamento termico della copertura, ridurre l’impatto ambientale;

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- Utilizzo di pavimentazione esterne in ghiaia e legno per massimizzare la permeabilità; - Grandi aperture vetrate e lucernari per sfruttare la luce naturale; - Involucro altamente isolato con eliminazione dei ponti termici; - Grande utilizzo di fonti di energia rinnovabili con pannelli termici e fotovoltaici; - Riscaldamento a pavimento che utilizza il calore prodotto dai pannelli e integrato con pompa di calore ad alto rendimento; - Ventilazione Meccanica per mantenere una qualità dell’aria interna ottimale riducendo i consumi energetici; - L’impianto non prevede l’utilizzo di combustibili fossili; - Riutilizzo della pietra naturale ricavata dallo scavo per il rivestimento delle facciate; - Serramenti con elevate prestazioni termiche.

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EKU 66 TT HIGH PERFORMANCE SODDISFA I PIÙ SEVERI REQUISITI RIGUARDANTI L’EFFICIENZA ENERGETICA DEI SERRAMENTI La progettazione dei sistemi Eku ha raggiunto l’obiettivo di integrare il design ad elevate performance grazie all’impiego di nuovi materiali e tecnologie. Caratteristiche chiave della linea Eku 66 TT HP sono la leggerezza, la luminosità, la resistenza agli agenti atmosferici, la sicurezza all’effrazione, la sezione ridotta dei profili (telaio da 66 mm) e un alto grado di prestazione termica reso possibile dall’impiego di barrette, guarnizioni e inserti isolanti realizzati con nuovi materiali a bassissimo lambda. Tutto è stato accuratamente studiato fin nei minimi dettagli per aumentare il comfort abitativo e ridurre i costi energetici senza diminuire la sicurezza, l’abbattimento acustico e la resistenza alle intemperie. Le potenzialità applicative di Eku 66 TT HP si inseriscono con piena soddisfazione in ogni contesto architettonico offrendo comfort, sicurezza, resistenza, risparmio energetico, isolamento termico e acustico. Anche le portate sono un altro punto di forza e permettono di montare qualsiasi tipo di vetro antisfondamento a mono e doppia camera.

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Attraverso dei kit supplementari l’anta-ribalta di Eku 66 TT HP può arrivare alle più alte classi di antieffrazione. Gli infissi Eku possono essere personalizzati scegliendo due tipi di sagomatura, stondata e squadrata, con un ricco assortimento di finiture e colorazioni, dai colori RAL alle finiture speciali effetto legno o acciaio, in perfetta sintonia con le moderne tendenze.

PRESTAZIONI DI EKU 66 TT HIGH PERFORMANCE

• Un modello campione ad un’anta 1230x1480 mm, con una vetrocamera Ug da 1,0 W/m2K e Psi da 0,05 W/mk assicura una trasmittanza termica Uw di 1,27 W/m2K. • Un modello campione a due ante 1535x1480 mm, con una vetrocamera Ug da 1,0 W/m2K e Psi da 0,05 W/mk offre una trasmittanza termica Uw pari a 1,35 W/m2K. • Abbattimento acustico Rw = 45 dB. • Permeabilità all’aria: Classe 4.

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• Tenuta all’acqua: Classe E1500. • Resistenza al vento: Classe C5.

I VANTAGGI DI EKU 66 TT HIGH PERFORMANCE

• Eccezionale isolamento termico e ottima efficienza energetica. Valori di trasmittanza termica Uf dei profili tra i più bassi della propria categoria. Vetrocamera basso-emissivo con doppio o triplo vetro. • Alta resistenza, massima sicurezza. Un sistema per finestre che risponde egregiamente alle esigenze di contenimento acustico, resistenza alle avversità atmosferiche ed elevate caratteristiche di sicurezza antieffrazione. • Snellezza dei profili e una più ampia superficie vetrata. (A partire da 48 mm) consente una maggiore superficie vetrata e dà più risalto alla luce naturale.

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IoT, EDILIZIA E SMART ROAD: PONTI E CASE IN SICUREZZA CON LA “SCATOLA NERA” CHE MONITORA LE STRUTTURE Prevenire crolli e monitorare lo stato dell’edilizia attraverso soluzioni innovative basate sul paradigma IoT (Internet of Things): è quello che fa SHBox™, la “scatola nera delle infrastrutture” ideata da Sysdev (www.sysdev.eu). Attraverso sensori strutturali wireless e una piattaforma cloud per l’archiviazione e l’elaborazione dei dati, Sysdev permette di monitorare in tempo reale oscillazioni, cedimenti e variazioni strutturali di edifici, ponti e viadotti, e rilevare i danni, così da migliorare anche a distanza il controllo del territorio ed intervenire in caso di necessità. In Italia, oltre il 22% degli edifici risulta in stato di conservazione mediocre o pessimo e si stimano all'incirca 1500 Km di viadotti, ponti e gallerie da sottoporre a monitoraggio in quanto soggetti ad un invecchiamento delle strutture e prossimi al fine vita. Ne sono purtroppo conferma i recenti crolli di due ponti ad Annone Brianza e Fossano. Si fa quindi sempre più forte l’esigenza di fare riferimento a tecnologie in grado di prevenire e monitorare l’edilizia: con questo scopo è nata Sysdev Srl, azienda italiana che propone una soluzione innovativa, SHBox™, per il monitoraggio strutturale (Structural Health Monitoring SHM) basata sul paradigma Internet of Things. SHBox™ è la prima “Scatola nera delle infrastrutture” che consente di controllare lo stato di salute degli edifici, ossia monitorare in tempo reale oscillazioni, cedimenti e variazioni strutturali attraverso l’impiego

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di sensori strutturali wireless, di infrastrutture di rete per la raccolta dei dati (gateway) e di una piattaforma cloud per l’elaborazione e l’archiviazione pluridecennale dei dati.

COME FUNZIONA LA TECNOLOGIA SYSDEV

Basati sul paradigma IoT (Internet of Things), i sensori progettati da Sysdev sono dispiegabili in numero elevato e sono caratterizzati da basso costo, dimensioni ridotte e facilità di installazione e minimo consumo energetico. Una volta applicati sulle strutture, sono in grado di percepirne ogni movimento e vibrazione e, Esempi di crolli di edifici e ponti.

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Applicazione su un muro di cemento.

grazie a trasmettitori a lunga portata, di segnalare in tempo reale eventuali anomalie o criticità, garantendo un controllo capillare e costante. I dati forniti possono essere aggregati ed elaborati direttamente tramite una piattaforma cloud, in modo tale da ricostruire il digital twin, l’immagine digitale dell’ambiente reale monitorato. In più, l’utente può scegliere quali parametri privilegiare per una specifica analisi (deformazione, temperatura, inclinazione, evento sismico). «Con la tecnologia SHBox™ di Sysdev è possibile valutare l’integrità di una struttura anche a distanza, in tempo reale e con grande risoluzione, grazie al numero di sensori utilizzati, senza bisogno di modelli matematici della struttura, costosi o impossibili da elaborare», spiega Marco Bonvino, CEO di Sysdev. «Inoltre, con la visualizzazione grafica dei sensori su modello 3D navigabile della struttura si può avere una visione complessiva e immediata dello stato di salute strutturale. Questo permette anche di lavorare per migliorare la resilienza del territorio artificiale, cioè la capacita di un’area di tornare funzionale dopo un evento catastrofico». La tecnologia Sysdev si può rivelare quindi fondamentale per supportare il coordinamento dei soccorsi in caso di evento catastrofico ma anche e soprattutto per prevenire situazioni di emergenza, rappresentando uno strumento indispensabile per i gestori di edifici pubblici e storici, di infrastrutture strategiche come aeroporti e sta-

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zioni o di infrastrutture di comunicazione come autostrade e ferrovie per la manutenzione a distanza e l’intervento preventivo. In particolare, nei territori in cui il rischio terremoti è più elevato, i sensori Internet of Things consentono di capire cosa è successo alla costruzione e di valutarne l’agibilità senza mettere a rischio gli operatori.

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IL PIACERE DI SFOGLIARE LE NOVITÀ ISOLMANT Il settore della ristrutturazione ha favorito negli ultimi anni una crescita molto interessante dell’edilizia leggera, con il cartongesso sugli scudi grazie alle sue caratteristiche intrinseche, di leggerezza, di facile lavorabilità e adattabilità alle più svariate applicazioni. Ma il nuovo mercato chiede sempre di più: non sono suf cienti i materiali per soddisfare le richieste delle nuove tecniche di intervento, oggi si deve parlare di vere e proprie soluzioni sistemiche, prodotti che da un lato siano in grado di garantire precise prestazioni, e dall’altro lato consentano all’applicatore di operare nella mas- sima semplicità e, nel contempo, assicurare interventi a regola d’arte. Il “Sistema Ristrutturazione Isolmant” oggi si focalizza, per quanto riguarda il risanamento delle partizioni orizzontali, sulla gamma IsolGypsum, che ha messo tutti d’accordo con una varietà di soluzioni per il risanamento acustico e termico innovative, altamente prestazionali, sicure e facili da mettere in opera. Inoltre, le soluzioni del Sistema Isolmant sono arricchite dagli accessori (per esempio il Nastro Orditura Cartongesso e la Fascia Tagliamuro), ma anche, nel caso della realizzazione di una parete più complessa, da un’ampia gamma di materiali isolanti testati per soddisfare qualsiasi richiesta della progettazione. Per presentare adeguatamente questa tecnologia, Isolmant ha realizzato il Catalogo “Strutture in cartongesso, risanamento acustico e termico”, che introduce alle soluzioni per ristrutturare, suddivise per i diversi settori d’intervento. Vengono quindi presentati i sistemi per il risanamento acustico e termico su parete divisoria, quelli per parete di-

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visoria leggera, per parete divisoria mista e per il risanamento acustico a soffitto. Il tutto, arricchito da una sezione dedicata alle modalità di posa e da una preziosa guida ai diversi tipi di applicazioni, dove i prodotti della Linea IsolGypsum offrono la soluzione ai vari problemi di acustica e termica. Con IsolGypsum Perfetto, la lastra in cartongesso è accoppiata con Isolmant Perfetto, il pannello in IsolFIBTEC da 20 mm, la speciale bra in poliestere a densità differenziata, comune a tutti i prodotti della Linea Perfetto, per uno spessore totale di 32,5 mm. Si tratta di un prodotto leggero ma altamente performante, in grado di aumentare il potere fono isolante di una parete debole di 11 dB. Per il risanamento termico a bassissimo spessore c’è IsolGypsum Special, dove la lastra in cartongesso da 12,5 mm viene accoppiata a Isolmant Special, il prodotto base della linea sottomassetto di Isolmant, dello spessore di 10 mm. Per potenziare l’isolamento acustico di una controparete, la tecno-

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logia Isolmant pro- pone IsolGypsum Telogomma, una lastra in cartongesso accoppiata a Isolmant Telo- gomma, un manto massivo elastodinamico a base di gomma EPDM a mescola speciale con cariche minerali. Il tutto per uno spessore di soli 14,5 mm, e un isolamento che agisce con successo anche sulle basse frequenze. Ultima novità nata nei laboratori Ricerca e Sviluppo di Isolmant, IsolGypsum Telogomma D+, una lastra in gesso rivestito con densità controllata che sfrutta l’alto potere isolante di IsolGypsum Telogomma da 0,7mm, per offrire un confort acustico eccellente in soli 13,2 mm di spessore. Il nuovo Catalogo Tecnico dedicato alla ristrutturazione pone in evidenza tre veri e propri plus che stanno pienamente convincendo sia il mondo della progettazione, sia quello degli operatori professionali. In primo luogo, i bassi spessori che rispondono perfettamente alle esigenze dei professionisti ma anche dei clienti nali, perché non sottraggono prezioso spazio ai locali. Un aiuto in questo senso arriva dalle indicazioni sulla posa, che prevede il placcaggio dei pannelli con un adesivo speci co sulle strutture esistenti – quindi non necessitano sottostrutture di sostegno – a garanzia di un lavoro semplice, rapido e che soprattutto non richiede interventi murari. Il resto lo fa la gamma IsolGypsum che, grazie alla versatilità dei suoi prodotti, risolve differenti problematiche acustiche, termiche e anche struttu-

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rali, che si adattano perfettamente non solo a ogni tipo di abitazione, ma che trovano largamente impiego anche in negozi, ambienti pubblici e scuole. Oltre alle applicazioni standard, l’Ufficio Tecnico Isolmant, dopo accurata valutazione delle problematiche, progetta interventi su misura, offrendo quindi un puntuale supporto tecnico sia ai professionisti, sia ai partner commerciali della distribuzione edile. Il nuovo Catalogo “Strutture in cartongesso, risanamento acustico e termico� si propone quindi come un valido strumento di informazione per progettare la ristruturazione con soluzioni di alta tecnologia. Una richiesta precisa del mercato, una risposta altrettanto puntuale da parte di Isolmant.

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LA GRANDE MELA SI DIVERTE

Lo storico produttore di arredi urbani per città, parchi e spazi pubblici leader di mercato in Norvegia - è stato scelto per decorare Times Square, il cuore pulsante della Grande Mela, con un divertente mix di tavoli, sedie e panchine. Quest’anno per la prima volta Vestre, leader di mercato norvegese nella

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produzione di arredi urbani, è stato tra i protagonisti della Milano Design Week con “Nordic Life in Urban Spaces”, un’installazione in scena all’Opificio 31 che ha posto sotto i riflettori elementi d'arredo colorati e funzionali, disegnati per trasformare gli spazi pubblici delle moderne metropoli con vivacità e con una forte impronta di design. Proprio nel corso di questa esposizione, Vestre è stata informata di aver vinto una importante gara per la fornitura di sedie, panchine e tavoli a Times Square, il cuore più autentico di New York City secondo molte persone, durante la fiera del Design che si svolge dal 3 al 24 maggio 2017. Questo lavoro fa parte di un grande progetto firmato dal famoso studio internazionale di architettura Snøhetta – con il quale Vestre collabora da lungo tempo – che è durato otto anni e che ha visto una delle destinazioni più gettonate degli Stati Uniti trasformarsi da zona rumorosa e congestionata dal traffico in piazza pubblica di prim'ordine grazie all'aggiunta di 25.000 metri quadri di area esclusivamente pedonale.

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COMFORT INTERNO E FACCIATE BELLE E PROTETTE Colorclima, la collezione colori per esterni di Viero con pigmenti termoriflettenti, previene il surriscaldamento della facciata, anche in caso di colori pieni e scuri. MAI PIÙ LIMITAZIONI NELLA SCELTA DEI COLORI, CON COLORCLIMA Colorclima, la collezione colore per facciate di Viero, contiene innovativi pigmenti termoriflettenti, in grado di riflettere l’irradiazione solare, garantire un migliore clima interno e proteggere la facciata isolata con cappotto termico da nocivi sbalzi termici.Colorclima, rispetto ai colori tradizionali, fa sì che gran parte del calore non venga assorbita dalla facciata, bensì riflessa. Questa proprietà termoriflettente conferisce a privati e progettisti la massima libertà progettuale e nella scelta dei colori. Con i colori tradizionali, infatti, le facciate isolate con cappotto termico non possono essere tinteggiate in colori pieni e scuri. Questi causerebbero il surriscaldamento della facciata, nocivo per il cappotto.

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Con Colorclima, invece, tutto è possibile. Grazie all’ottimo potere coprente e alla maggiore durevolezza rispetto ai prodotti tradizionali, Colorclima consente di risparmiare nella quantitĂ di prodotto, nei tempi di posa e nella manutenzione. Le facciate tinteggiate con Colorclima sono resistenti al fisiologico scolorimento della tinta, dovuto agli sbalzi di temperatura e agli agenti atmosferici.

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COLORCLIMA: LA GAMMA COLORE Colorclima propone sei differenti palette colore: • Palette colori Essenziali: rigorosi e minimali, in puro stile post-industriale; • Palette colori Innovativi: contemporanei e futuristici, mediterranei e cosmopoliti; • Palette colori Naturali: evocativi ed ecologici, dal sapore paesaggistico; • Palette colori Solari: iconici e attuali, per un’architettura in piena luce; • Palette colori Lavici: esuberanti e attrattivi, verso volumi e forme inedite; • Palette colori Minerali: solidi, concreti e di estrema duttilità interpretativa. Viero è una società del Gruppo Cromology Italia, ed opera da 50 anni nel campo dell’edilizia professionale proponendo una vasta gamma di soluzioni per la facciata: • Prodotti di preparazione per la facciata • Finiture per la facciata • Risanamento del calcestruzzo

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• Deumidificazione, malte e rasanti a calce • Vieroclima, sistema di isolamento termico a cappotto • Sistema elastomerico • Prodotti speciali

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LUMINOSE E VERSATILI, LE NUOVE FINESTRE VERTICALI FAKRO INNOVIEW La linea Innoview di Fakro segna l’entrata dell’azienda nel mercato delle finestre verticali. Gruppo internazionale in costante crescita e secondo player mondiale nel settore delle finestre da tetto, Fakro arricchisce con questa nuova tipologia di prodotti la sua già vasta gamma di serramenti. Le ampie vetrate della linea Innoview annullano il confine tra ambiente esterno ed interno e cambiano la percezione degli spazi. Realizzabili su misura fino a 12 metri in orizzontale e 2,8 metri in verticale nonché personalizzabili in molteplici forme, le nuove finestre verticali Fakro inondando di luce la casa, amplificando considerevolmente lo spazio all’interno. Grazie all’innovativo accoppiamento di telaio ligneo e rivestimento in alluminio, la linea presenta un’estetica pulita ed attuale, capace di adattarsi a diversi stili di arredo, valorizzando gli interni in cui le finestre sono inserite. Al design esclusivo e accattivante si associano le elevate prestazioni delle finestre verticali Fakro: da una parte significative performance in termini di isolamento termico e acustico, dall’altra robustezza e durabilità grazie all’utilizzo di materiali selezionati. All’interno di questa esclusiva linea, sono presenti anche le porte scorrevoli. Quest’ultime, sono dotate di protezione antiscasso in classe RC2, per garantirne la sicurezza e la resistenza all’effrazione. Le soluzioni tecniche adoperate, come il sistema di chiusura silenziosa

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soft close, la bassa soglia a 10 camere a risparmio energetico e le guide di scorrimento, rendono le porte e le finestre Innoview una soluzione altamente funzionale di elevata qualità. Le finestre verticali Fakro possono infine essere dotate di tende parasole oscuranti esterne VMB, che garantiscono una protezione 8 volte superiore rispetto alle tradizionali tende interne e sono in grado di abbassare la temperatura dell’abitazione fino a 10°C.Una nuova tipologia di prodotti, quelli Innoview, che dimostrano la vocazione alla ricerca e all’innovazione dell’azienda, il cui obbiettivo è da sempre quello di proporre soluzioni all’avanguardia.

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TRASFORMAZIONE DI PVC IN ITALIA: NEL 2016 MERCATO ANCORA STABILE Sono 650.000 le tonnellate di PVC complessivamente trasformate in Italia nel 2016. Dopo anni difficili per tutta l’economia e di conseguenza anche per il settore della plastica, dal 2014 si registra una stabilizzazione del marcato con volumi analoghi negli ultimi 3 anni. È quanto emerge dallo studio “Il consumo di PVC in Italia – 2016”, realizzato annualmente da Plastic Consult (www.plasticconsult.it) per conto del PVC Forum Italia. PVC rigido (332.000 tonnellate in aumento rispetto al 2015) e PVC plastificato (318.000 tonnellate in lieve calo) si dividono quasi equamente il consumo complessivo. Tra le tecnologie produttive, per il PVC rigido segnaliamo in aumento l’estrusione di profilati per battiscopa, porte a soffietto, recinzioni, cabine balneari e altro. Così come il rivestimento dei cavi e la calandratura per il PVC plastificato. Analizzando i diversi settori applicativi, l’edilizia assorbe 197.500 tonnellate e rappresenta il 30,4% del mercato totale, dato stabile rispetto all’anno precedente. Al suo interno le tubazioni si confermano la principale applicazione con 94.500 tonnellate trasformate (inclusi i tubi per fluidi industriali) principalmente per fognature, tubi di scarico e tubi in pressione. Per quanto riguarda i serramenti e gli avvolgibili, i volumi prodotti in Italia si attestano su valori simili all’anno precedente. Il secondo settore applicativo per consumi, l’imballaggio, copre il

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NORMATIVESTREAMINGCITY

14,2% del mercato complessivo del PVC con 92.000 tonnellate in lieve calo rispetto al 2015. Crescono elettricità , articoli medicali e prodotti per usi tecnici e vari (valigeria, lastre espanse, nastri trasportatori..). Restano importanti i volumi di compound esportato: 24.000 tonnellate per il PVC rigido (valore analogo a quello del 2015) e 62.000 tonnellate per quello plastificato (in calo). La produzione totale di PVC riciclato in Italia nel 2016 è valutabile intorno alle 90 Kton (pre consumo + post consumo).

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NORMATIVESTREAMINGCITY

Il PVC da riciclo viene di solito utilizzato in taglio con percentuali variabili di polimero vergine. Il PVC rigido recuperato trova una “seconda vita” soprattutto nella produzione di tubi, profilati e monofili per spazzole. Per quello plastificato, che assorbe il grosso del riciclato post consumo, i principali impieghi si hanno nella realizzazione di tubi da giardino e di membrane impermeabilizzanti, oltre a volumi importanti che trovano sbocco nel settore delle calzature (suole). In Europa l’ultimo Bilancio di VinylPlus, Impegno Volontario dell’industria del PVC per la sostenibilità, conferma un trend del riciclo in costante crescita. Sono 568.696 le tonnellate di PVC complessivamente riciclate lo scorso anno, + 10,44% rispetto al 2015 e in linea con l’obiettivo dichiarato di recuperarne 800.000 all’anno entro il 2020. I maggiori volumi provengono da profili finestra e prodotti correlati e da cavi. Dal 2000 a oggi VinylPlus ha recuperato e riciclato oltre 3,5 milioni di tonnellate di PVC.

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ASSOTENDE DIVENTA L’UNDICESIMA ASSOCIAZIONE DI FEDERLEGNO Con un voto unanime gli imprenditori hanno deciso di dare rappresentanza ufficiale ai colleghi delle tende e delle schermature solari che già dal 2014 sono attivi nella federazione mediante un gruppo di lavoro coeso e dinamico. «Pur non avendo mai avuto problemi di rappresentanza all’interno della federazione che, ci tengo a sottolinearlo, si è sempre mostrata attenta alle nostre istanze, la nascita di Assotende rappresenta un indubbio salto di qualità dal quale trarranno giovamento sia le aziende associate sia quelle che decideranno di entrare a far parte di questa nuova famiglia», spiega il coordinatore Gianfranco Bellin (Ceo di Gibus spa). «Quello di oggi è un voto molto importante – sottolinea il presidente di FederlegnoArredo, Emanuele Orsini – che suggella l’impegno della federazione a rappresentare il sistema casa nella sua interezza. Non solo, la nascita di Assotende oltre a rafforzare il ruolo delle imprese associate all’interno della fiera MADE expo di cui già oggi rappresentano una componente importante, consentirà loro di sfruttare al meglio le numerose iniziative organizzate per favorire l’apertura di nuovi mercati esteri».

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SUCCESSO PER INTERSOLAR Tre giorni di padiglioni affollati e grande entusiasmo fra espositori e visitatori: si è concluso oggi Intersolar Europe, il principale salone internazionale dell’industria solare e dei suoi partner. Dal 31 maggio al 2 giugno, 1.100 espositori da 51 Paesi hanno presentato soluzioni e prodotti innovativi nella vetrina internazionale. La più grande rassegna di batterie e sistemi di stoccaggio dell’energia, svoltasi in contemporanea. Al centro della scena c’era il tema dell’energia rinnovabile intelligente. Nel 2017 le due manifestazioni hanno occupato un padiglione in più rispetto all’anno precedente, accogliendo complessivamente 40.000 visitatori. Un altro passo verso un futuro di energia sostenibile: secondo SolarPower Europe, nel 2017 l’installazione annuale di impianti fotovoltaici supererà per la prima volta la soglia degli 800 Gigawatt (GW), dopo aver registrato un incremento del 50 percento già nel 2016. Nell’ambito dell’edizione di Intersolar Europe Conference, SolarPower Europe ha presentato gli ultimi dati del Global Market Outlook for Solar Power 2017–2021. Lo sviluppo del settore energetico è ormai entrato in una nuova dimensione. “La nostra visione di ‘24 ore di luce solare’ preannuncia un futuro nel quale tutta l’energia verrà prodotta da fonti rinnovabili,” dice Martin Hackl, Global Director of the Solar Energy Division di Fronius International GmbH.

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EVENTISTREAMINGCITY

“Realizzeremo questa visione puntando sui quattro pilastri del futuro: generazione, distribuzione, stoccaggio e consumo di energia intelligenti ed efficienti”. CONNETTIVITÀ INTELLIGENTE: ENERGIE RINNOVABILI “SMART” Sull'onda della crescente digitalizzazione, il settore dell'energia sta vivendo una profonda trasformazione; per questo motivo il mondo dell'energia ha occupato un posto centrale a Intersolar ed ees Europe. Le edizioni di quest’anno si sono focalizzate sulle soluzioni per collegare in maniera intelligente diverse tipologie di produzione di

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energia, sui sistemi di stoccaggio e sull'utilizzo ottimale dell'energia. I visitatori hanno scoperto tutto ciò che bisogna sapere sulle sfide dell’integrazione efficiente, sicura ed economica delle energie rinnovabili e sui nuovi modelli di business che emergeranno nel settore dell’energia di domani. “La digitalizzazione è indispensabile per collegare tutti gli elementi chiave del settore, cioè elettricità, riscaldamento e mobilità, in modo più intelligente ed efficiente. Servono soluzioni che consentano la comunicazione fra queste diverse aree e un'ottimizzazione trasversale ai vari settori," spiega il Dott. Bernd Koch, Director of Decentralized Energy Systems di Siemens AG. La mostra speciale Smart Renewable Energy e l’omonimo forum sono stati un enorme successo fra i visitatori. Espositori e ricercatori hanno presentato le proprie soluzioni che contribuiscono alla realizzazione di una rete elettrica intelligente ed efficiente nella quale interagiscono fonti energetiche rinnovabili e sistemi di stoccaggio. Le tecnologie intelligenti che analizzano e ottimizzano la produzione e il consumo di energia, oltre a collegare fra loro diversi pezzi di apparecchiature tecniche, sono state un elemento centrale di questo dibattito. “Il nuovo mondo dell’energia è decentralizzato e rinnovabile... e ormai da tempo si è allargato oltre la sola produzione. Per accrescere la consapevolezza in questo ambito, dobbiamo sviluppare soluzioni che siano quanto più semplici

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possibile per i clienti, come ad esempio il nostro SolarCloud. Questo è l’unico modo per dare loro l'opportunità di partecipare in prima persona al nuovo mondo,” dice Franco Gola, Vice President of PV & Batteries di E.ON Energie Deutschland GmbH.

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CLAUDIO PICHLER DI RIWEGA È IL NUOVO PRESIDENTE AISMT Nel mese di giugno sono stati eletti i vertici di AISMT – Associazione Italiana Schermi e Membrane Traspiranti. Succede al presidente uscente Gabriele Nicoli, Claudio Pirchler dal 2009 direttore tecnico di Riwega. Nel ruolo di vicepresidente è stato eletto Giulio Menegatti, direttore marketing di Monier mentre la segreteria è stata affidata a Muriel Serres, communication manager di Icopal. L’Associazione Italiana Schermi e Membrane Traspiranti AISMT è stata fondata nel 2008 per volontà di 5 aziende leader del settore, con l’obiettivo di regolamentare la qualità e l’impiego degli schermi e delle membrane traspiranti nelle costruzioni, per assicurare il massimo ottenimento dei vantaggi derivanti dall’utilizzo di questi prodotti.

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Aziende socie dell’Associazione sono: • Dörken Italia, Gruppo Dörken www.doerken.it • Icopal, Gruppo Icopal www.icopal.it • Klöber Italia www.kloeber.it • Monier (Wierer e Braas) www.monier.it • Riwega www.riwega.com A marzo 2017 AISMT ha inoltre pubblicato la nuova guida tecnica gratuita dal titolo “L’involucro edilizio a qualità aumentata”, presentata durante un convegno organizzato da AISMT, in occasione di MADE expo, con la presenza per professor Norbert Lantschner. Nella guida vengono messi in evidenza elementi imprescindibili e garantiti dagli SMT, come la tenuta all’aria, per un involucro 2.0 e un’alta efficienza energetica dell’edificio. Completano il testo una serie di esempi tecnici, completi di schemi tetto di facile fruizione, sulle best practice per ristrutturare utilizzando gli SMT, e gli aggiornamenti della nuova Normativa UNI 11470:2015 e dalla Legge 90/2013 attuata dai Decreti del 26/06/2015. È possibile scaricare gratuitamente la guida in pdf, previa registrazione sul sito dell’Associazione (a questo link: http://aismt.it/guidete…/registrazione-area-guide-tecniche), verrà inviata via email la password per accedere all’Area Download Guide Tecniche.

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La guida è anche liberamente sfogliabile sul sito www.aismt.it e su piattaforma issuu: https://issuu.com/aismt/docs/guida_aismt_2017_web LA MISSION DI AISMT AISMT si prefigge di sviluppare e promuovere, in modo unitario, l’impiego degli schermi e delle membrane traspiranti nelle costruzioni; creare degli standard di qualità sia di prodotto sia di utilizzo; contribuire alla creazione di normative nazionali, che oggi non esistono per questa tipologia di prodotti; assicurare la rappresentanza della professione presso le istituzioni pubbliche, organismi pubblici e privati, nazionali e internazionali; studiare ogni domanda d’ordine tecnico, economico, professionale e sociale, e agire presso le autorità competenti per le riforme necessarie; promuovere e coordinare incontri e studi al fine di favorire la collaborazione, in qualunque modo e forma con le scuole, i licei, le università e altri istituti didattici. AISMT ha creato al suo interno 2 commissioni: • Commissione scientifica, che ha lo scopo di classificare e verificare la qualità dei prodotti, elencarne le caratteristiche, studiare e definire i corretti impieghi per i differenti sistemi costruttivi. • Commissione marketing, che sviluppa la promozione dei prodotti

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in Italia e la comunicazione dell’associazione. AISMT, associazione senza scopi di lucro, si prefigge inoltre di avere nella propria base associativa dei soci sostenitori come università, istituti di ricerca, istituzioni pubbliche, associazioni. AISMT vuole essere un’officina dove gli operatori del settore, le istituzioni e i cittadini possano trovare un interlocutore per approfondire e sviluppare queste tematiche, trovare le risposte necessarie, stabilire un dialogo costruttivo di interscambio. Per crescere insieme e creare un’edilizia e un abitare migliore, in sintonia con l’ambiente.

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RECUPERO E RIUSO Recupero e riuso. Queste le parole d’ordine per lo spazio estivo de La Tela di Rescaldina che viene inaugurato ufficialmente a giugno. Per tutta l’estate il cortile dell’osteria sociale sorta all’interno di uno stabile sottratto alla criminalità organizzata diventa “La Tela Defò”: uno spazio all’aperto che il gruppo di lavoro Materica 31 ha arredato con oggetti nati dal recupero di materiali destinati alla discarica. «Siamo particolarmente orgogliosi di questo nuovo spazio osserva Giovanni Arzuffi portavoce di Arcadia la cooperativa che gestisce La Tela -. Non solamente perché propone una filosofia basata sul riutilizzo, contro lo spreco. Ma soprattutto perché è sorto grazie alla rete che il gruppo di lavoro composto da professionisti del mondo della comunicazione e del design ha saputo creare con diverse aziende del territorio, con la collaborazione del Comune di Rescaldina. Ciascuna impresa ha donato parte dei propri materiali di scarto che, nelle mani dei volontari, sono diventati oggetti di arredo. È lo scopo de La Tela: essere non solamente luogo di socialità e di condivisione, ma anche uno spazio dove nascono e si sviluppano le idee». Per l’allestimento, Materica 31 è andato rovistare negli scantinati e nei magazzini alla ricerca di oggetti cui dare nuova vita. «Siamo partiti frugando nel retrobottega de La Tela», premette Simona Giustizieri che insieme con Alessandra Pescio e Marika Giustizieri ha dato vita al gruppo di lavoro. «Qui abbiamo trovato scarti

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di packaging alimentare e pezzi di arredamento dismessi. Quindi, con l’importante collaborazione del Comune di Rescaldina, ci siamo presentati alle aziende della zona alla ricerca di materiali non più utilizzati cui però potevamo dare nuova vita e un nuovo uso. La risposta è stata sorprendente». Con un po’ di inventiva e tanta manualità, vecchie cassette della frutta si sono trasformate in una libreria, i grandi contenitori dei pelati sono diventati vasi. Da pallet e legno di seconda scelta, opportunamente trattati e lavorati, sono nati divanetti, tavolini e il palco; con le stoffe di recupero sono stati abbelliti i vasi, è stata fatta la copertura dell’area esterna ed imbottite le sedute, ma anche sono state costruite le tende/gioco per i bambini. «L’obiettivo non era solamente arredare uno spazio, ma anche e soprattutto trasmettere un preciso messaggio per fare del riuso una pratica della nostra vita quotidiana», prosegue Giustizieri. «Materica 31 è un gruppo di giovani che presto si costituiranno in associazione. Il nostro obiettivo è diventare un laboratorio di idee con lo scopo di diffondere una maggiore sensibilità ambientale attraverso la gestione di risorse riciclabili e riusabili. Ci stiamo già attivando per organizzare corsi, laboratori e progetti da proporre a grandi, piccoli e scuole». In occasione dell’inaugurazione, negli spazi de La Tela Defò sarà allestita una piccola mostra con la presentazione della storia degli oggetti utilizzati per l’allestimento.

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UNESCO, I MATERIALI DEL FUTURO PROTAGONISTI A PARIGI Cementi che si illuminano garantendo più sicurezza durante le ore notturne, cementi che abbassano la temperatura al suolo rifrescando le nostre città, cementi che si riparano da soli garantendo una maggiore durabilità degli edifici e delle opere pubblica, cementi che si autopuliscono contribuendo ad abbattere lo smog nelle grandi città, cementi che riducono il rumore tra un piano e l’altro nelle case, cementi intelligenti che controllano lo stato delle strade

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in caso di pioggia e ghiaccio, cementi trasparenti attraversati dalla luce, cementi che si trasformano in tessuti... Sono alcuni degli esempi di Smart Material, i cementi del futuro per le smart city, presentati da Italcementi a Parigi in occasione del Simposio “The Future of Cement” organizzato dall’Unesco, l’organizzazione delle Nazioni Unite per l'educazione, la scienza e la cultura, che si è tenuto a Parigi dal 6 all’8 giugno 2017. “Oggi il cemento offre performance innovative che possono contribuire a migliorare la qualità della vita nelle nostre città. Una superficie di 1.000 m2 realizzata con prodotti fotocatalitici a base del principio attivo TX Active brevettato da Italcementi equivale a eliminare l'inquinamento provocato da 30 veicoli a benzina o 10 veicoli diesel, oppure una pavimentazione chiara in calcestruzzo drenante riesce ad abbassare anche di 30°C la temperatura superficiale rispetto a una pavimentazione in asfalto – ha dichiarato Enrico Borgarello, direttore innovazione di prodotto del gruppo Hei-

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delbergCement, e relatore al Simposio di Parigi – In i.lab Italcementi, il centro innovazione di prodotto presso il Kilometro Rosso di Bergamo, stiamo studiando e sperimentando nuove soluzioni e applicazioni grazie al cemento e al calcestruzzo utilizzabili dai progettisti per rendere rispondere alle richieste del mercato, sempre più attento ai temi della sostenibilità e della qualità della vita”.

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