011 Strutturalegno

Page 1

Poste Italiane spa - Sped. Abb. Post. - D.L. 353/2003 (Convertito in legge 27/02/2004 n. 46), art. 1, comma 1 - LO/MI/ - euro 10,00 - In caso di mancato recapito rinviare all’ufficio CMP Roserio (Mi) per la restituzione al mittente che si impegna a pagare la relativa tariffa - Editrice webandmagazine s.r.l. - Via Valla, 16 - I-20141 Milano - www.webandmagazine.media

Particolare del padiglione francese a Expo 2015

sTruTTuraLEGNO ISSN 2283-8651

011 2015 dicemBre english TeXT

www.weBandmagazine.media • www.weBandmagazine.com Articoli con video attivi

BamBoo TimBer: l'unico rimedio è l'archiTeTTura in legno

la qualiTà dei TeTTi cresce grazie a Tecnologia e sofTware

il legno divenTa spazio puBBlico ma anche "nido" privaTo


VINAVIL 2259 L D3 ESENTE DA FORMALDEIDE

• ELEVATA RESISTENZA ALL’ACQUA SECONDO CLASSE D3 DELLA NORMA EN 204 • ELEVATA RESISTENZA AL CALDO SECONDO EN 14257 (WATT ‘91) • BUONA RAPIDITA’ DI PRESA

VINAVIL 2259 L è una dispersione acquosa di acetato di polivinile al 48% di solidi da utilizzare come adesivo monocomponente resistente all'acqua, classe D3 esente da cloruri, metalli anfoteri e formaldeide, pH 5.

• ECCELLENTE RESISTENZA AL CREEP (EN 14256) • pH 5 NON CORRODE I METALLI • ESENTE DA FORMALDEIDE

VINAVIL 2256 L

D4 MONOCOMPONENTE

• RESISTENZA ALL’ACQUA SECONDO CLASSE D3 DELLA NORMA EN 204

VINAVIL 2256 L è una dispersione acquosa di acetato di polivinile al 48% di solidi da utilizzare come adesivo monocomponente resistente all’acqua, classe D4 secondo la norma EN 204.

• OTTIMO POTERE COLLANTE SU LEGNI DURI CON ELEVATA PERCENTUALE DI SFIBRAMENTO/ASPORTAZIONE DEL LEGNO • ELEVATO POTERE COLLANTE E RESISTENZA A CALDO SECONDO EN 14257 (WATT ‘91) • OTTIMA RAPIDITA’ DI PRESA • ECCELLENTE RESISTENZA AL CREEP SECONDO EN 14256 • ESENTE DA FORMALDEIDE

VINAVIL s.p.a.

Via Valtellina, 63 - 20159 Milano Italia vinavil@vinavil.it - www.vinavil.com


Falegnameria Mohr Andelsbuch architetto: Andreas Mohr, progetto: merz kley partner ZT GmbH, struttura: BauBuche GL70

Una nuova dimensione nell’edilizia in legno Una tecnologia di fabbricazione completamente nuova consente a Pollmeier di produrre in maniera economica pregiati pannelli microlamellari in faggio europeo. Il prodotto così ottenuto viene definito « BauBuche » (faggio da costruzione) ed è il risultato della lavorazione di materie prime provenienti esclusivamente da boschi regionali a gestione sostenibile. Grazie alla sua straordinaria resistenza, BauBuche consente di ottenere spessori molto più ridotti rispetto a quelli dei prodotti in legno di conifera. La pregiata ottica del legno di latifoglie e l’ottima qualità della superficie rendono il BauBuche ideale per strutture a vista oltre che per la realizzazione di mobili, scale e finiture interne. L’economica tecnologia di lavorazione garantisce poi che le strutture in BauBuche offrano

Panello BauBuche S / Q

un prezzo comparabile a quello dei tradizionali prodotti realizzati in legno di conifera.

Trave BauBuche S Trave BauBuche GL70 BauBuche Tavolato

N/mm2

kg/m3

N/mm2

70

730

16.800

BauBuche

48

480

13.800

Microlamellare in abete

28

410

12.600

Legno lamellare in abete (GL28)

120

2.700

70.000

Alluminio

2.850

210.000

resistenza

235

densità

modulo di

Resistenza alla flessione, densità e modulo di elasticità

Acciaio strutturale (S235)

alla flessione

caratteristica

elasticità

del microlamellare BauBuche rispetto ad altri materiali

caratteristica

+49 (0)89 693 392 - 50 | baubuche@pollmeier.com | www.pollmeier.com Ordinate per Email i campioni BauBuche a titolo gratuito


SOMMARIO www.webandmagazine.media www.webandmagazine.com

022

strutturalegno pagina 004

chronichae Mondial du Bâtiment

042

technica di Pietro Ferrari

un tReff cOn 30 cAndelIne dA SpeGneRe!

un traguardo di tutto rispetto in un contesto di ricca proposta tecnologica.

di Sonia Maritan

Il fORMAt deI tRend e dell’InnOVAzIOne

Si è appena concluso il Salone del Batimat, tenutosi dal 2 al 6 novembre al parc des expositions a Villepinte, una manifestazione caratterizzata da un’ottima logistica, nonostante l’affluenza significativa, vivace e interessata alla proposta fieristica.

024

chronichae ComoCasaClima di Sonia Maritan

046

constructio di Beatrice Guidi

unA “cASA tecnOlOGIcA” peR GlI uffIcI dI SKY-nRG

la quercia al centro dell’azienda è il simbolo per portare il messaggio di SKY-nRG, specializzata in soluzioni tecnologiche d’efficienza energetica, che opera riconoscendo il legame primario di sopravvivenza che deve tornare a esserci tra l’uomo e la natura e utilizzando legname da costruzione proveniente esclusivamente da boschi di conifere a riforestazione controllata.

KlIMAhOuSe cOnquIStA lA lOMBARdIA

004

editoriale

Il ceRchIO SI chIude

006

di Sonia Maritan

anticipatio Progetto Fuoco

InteRnAzIOnAlItà e AppROfOndIMentI teMAtIcI

di Pietro Ferrari

continua ad arricchirsi di temi la decima edizione di progetto fuoco, biennale internazionale di impianti e attrezzature per la produzione di calore ed energia dalla combustione di legna, in programma in febbraio a Verona.

010

anticipatio di Beatrice Guidi

…In AtteSA deI SAlOnI dellA fRAncOnIA

I due saloni della franconia: fensterbau frontale e holz-handwerk apriranno di nuovo i battenti dal 16 al 19 marzo 2016, attirando ancora una volta oltre 100.000 visitatori professionali al centro espositivo di norimberga.

012

madake

BAMBOO tIMBeR

di Thomas Allocca

per la sconfitta dell’Antropocene, la nuova era di cui parlano alcuni scienziati, l’era dell’uomo, il parassita distruttore, l’unico rimedio e l’architettura in legno, per trasformare l’architettura da ragione di dis-equilibrio terrestre a viatico di riscatto, fucina di ri-equilibrio nel senso più nobile del concetto di “sostenibilità”. Bamboo per una nuova architettura in legno che possa riscattare la sconfitta dell’Antropocene.

016

enarratio

lA K2 ‘SVettA’ AncORA peR dARe quAlItà AI tettI

comocasaclima powered by Klimahouse si è svolta a erba in provincia di como presso lario fiere dal 13 al 15 novembre 2015 e ha registrato 5.000 visitatori, con oltre 900 presenze ai 20 appuntamenti di formazione in programma nell’arco dei 3 giorni di fiera. thomas Mur, direttore di fiera Bolzano, ci ha però anticipato qualcosa anche della prossima edizione di Klimahouse a Bolzano, la progenitrice di questi eventi itineranti, che negli anni si stanno moltiplicando…

028

chronichae Tecnosugheri

Il pRIncIpe deGlI ISOlAntI

di Marco Basileo

Oltre a essere il solo sughero certificato per progetti bio, corkpan è un investimento economico garantito a vita: le prestazioni offerte il primo giorno sono assicurate anche dopo più di 50 anni. tutti i segreti del “pannello bruno” in un viaggio a Venda novas, all’interno dello stabilimento portoghese di Amorim, partner di tecnosugheri.

032

VetRO, leGnO, pIetRA e I cOlORI dellA nAtuRA

Monterosa terme, a champoluc nel comune di Ayas in provincia di Aosta, è il progetto dell’Architetto fabrizio Bianchetti, con Architettura tre, che si è aggiudicato il premio internazionale pIScInA& WellneSS – BARcelOnA 2015. Il centro benessere, inserito in un ambiente naturale di grande valore, che diviene la principale fonte d’ispirazione per integrarlo con il suo contesto, è stato realizzato con materiali naturali e linee molto semplici, seppur suggestive.

proiectum privatis

l’AttInIA e Il pAGuRO, unA cASA dI leGnO Sul tettO

di Roberta Bocca

una “intrusione” architettonica scaturita dallo studio approfondito del complesso edilizio, frutto di molti ampliamenti e superfetazioni in vario stile dagli anni settanta fino a oggi, quasi come “un'attinia che si attacca alla conchiglia del paguro per avere una base certa e trarne vita”.

di Sonia Maritan

con luca dal Bianco, Amministratore delegato della filiale Italiana hundegger Italia Srl e il suo Responsabile commerciale, ugo campeotto, ci troviamo alla Bragato legnami, dove Giuseppe Bragato e il figlio Rudy ci illustrano la loro azienda, fieri del centro di lavoro cnc modello K2 dell’hundegger, appena acquistato. un’interessante strategia quella che hundegger, con il motto «usato sì, ma come nuovo», ha messa in atto, perché rende possibile l’investimento in tecnologia anche per aziende più dimensionate. I risultati entusiastici arrivano direttamente dalla voce di Rudy Bragato, mentre con Giuseppe Bragato tratteggiamo l’inizio di questa realtà, addentrandoci nella sua storia, e in quell’impasto di legno e uomo che è valso a questa azienda il suo “pezzettino” di soddisfazione.

040

constructio

pASSIVA "dA cApO A pIedI"

di Elvira Lo Cicero

Il corretto orientamento rispetto al sole è il principale requisito di una costruzione passiva, coadiuvato dall’idonea coibentazione dell'involucro. Anche nel volume dei quattro box è stato posato un cappotto più sottile, e quattro portoni sezionali dotati di thermoframe, ovvero con profilo del telaio a taglio termico dalla muratura e guarnizioni supplementari, che incrementano ulteriormente il grado di isolamento.

052

constructio

Il leGnO e Il BeneSSeRe ABItAtIVO

di Elvira Lo Cicero

nordhaus costruisce una villa privata a pistoia.

proiectum public 054 constructio di Danilo Pierucci

036

050

technica

pROtezIOne A VentO e pIOGGIA peR cOStRuIRe cOMfORt ABItAtIVO

di Beatrice Guidi

con Wigluv, Siga offre un nastro adesivo ad alta prestazione per realizzare uno strato a tenuta di vento su tetti e facciate. questo strato impedisce l'infiltrazione e la circolazione di aria fredda nella costruzione, fenomeni che riducono l'effetto d'isolamento termico, e offre quindi un maggiore comfort abitativo e un minore consumo di energia. lo strato a tenuta di vento, inoltre, protegge il tetto dai parassiti, permettendo così di fare a meno di prodotti chimici per la protezione del legno.

lA SIlhOuette cOnteMpORAneA dellA cASA In leGnO

di Beatrice Guidi

un nuovo progetto di edilizia in legno firmato Rubner haus reinterpreta il modello di villa unifamiliare in chiave moderna nel segno dell’efficienza energetica.

059

DIRECTORY


EDITORIALE di Sonia Maritan

Il cerchio si chiude L’Architetto Fabrizio Bianchetti, presidente della giuria di tecnici ed esperti del “Klimahouse Trend“ – premio assegnato annualmente per sistemi e prodotti per l’architettura con una elevata attenzione agli aspetti costruttivi ed energetici – insieme ad Architettura Tre (Paolo Venturotti, Mauro Rosini e Luca Melotto) è anche il progettista di Monterosa Terme, realizzato in località Champoluc nel comune di Ayas (Aosta), vincitore del premio internazionale “Piscina &Wellness Barcelona”, un centro benessere destinato a divenire una delle maggiori strutture wellness del Nord Italia. Quando gli abbiamo chiesto, in occasione di “Monterosa Terme” che trovate fra queste pagine, cosa abbia comportato utilizzare il legno come materiale costruttivo, ci ha risposto: “Il legno è forse il più antico materiale da costruzione impiegato dall'uomo nella realizzazione del proprio spazio abitativo: il Rascard, la costruzione tipica Valdostana, è, infatti, di legno, sovente di tronchi appena sbozzati, intagliati, incastrati e sovrapposti a formare la struttura e il rivestimento dell'edificio o ammirevoli loggiati e balconi. Nel caso di Monterosa Terme l'attenzione verso questo materiale è stata guidata, direi quasi sollecitata, dall'attenzione che abbiamo voluto porre al luogo, alle sue tradizioni e alle sue architetture tipiche. All'uso di questo materiale dell'architettura tradizionale del luogo si ispira la realizzazione di Monterosa Terme, pur utilizzando questo nobile materiale in un linguaggio contemporaneo e senza cedimenti vernacolari”. Il legno, come dimostra il progetto di Daniele Menichini è un materiale ideale anche per realizzare sopralzi in edifici esistenti. Il progetto di ampliamento per ricavare un'abitazione privata in un complesso adibito a hotel, a Revine Lago (Treviso), illustrato in questo numero di Struttura Legno, si basa sul recupero dell'ultimo piano dell'edificio, attraverso il taglio di una porzione del tetto e il posizionamento di un modulo ecosostenibile in legno sulla terrazza, collegato all'edificio esistente. Un semplice parallelepipedo in legno, che ospita un grande open space, in cui si crea un cannocchiale visivo verso il paese e la montagna, creando una forte relazione con l'ambiente circostante. L'intero intervento è concepito su tecniche impiantistiche, materiali e soluzioni che, in coerenza con la filosofia progettuale ecoresponsabile dello studio, vanno alla ricerca dell'impatto ambientale più vicino possibile allo zero, anche attraverso l'utilizzo di fonti energetiche alternative ben nascoste e integrate. Allo stesso modo, le aziende seguono questa strada, e Luca Dal Bianco, Amministratore Delegato della filiale Italiana Hundegger Italia Srl, afferma, alla fine di un’interessante intervista che ha la velleità di trasmettere, ai lettori, quale sia il percorso di realtà come quella di Bragato Legnami: “Con la perfezione che dà il lavoro della macchina, è cambiato anche il mercato del tetto, che cerca

maggior qualità, sempre più, e considera il tetto come un mobile”. Secondo il Sole 24 Ore, nel 2016 il 15% delle nuove case costruite in Italia, saranno in legno. Anche l’articolo di Maria Chiara Voci, “Certificazioni volontarie, crescita record nel 2015”, sullo stesso quotidiano, conferma come l'impegno verso la qualità abitativa sia sempre più tangibile. “Nel Paese sta crescendo l’attenzione verso l’edilizia di livello, complice la recente revisione legislativa, che ha portato lo Stato a recepire la direttiva europea sull’efficienza energetica”. Oltre all’Attestato di prestazione (Ape), però sono le certificazioni volontarie, cioè quei protocolli studiati da enti e organizzazioni nazionali e internazionali che stanno collaborando al raggiungimento di un patrimonio edilizio energeticamente più efficiente. La Certificazione CasaClima che in Italia ha fatto da apri pista, il Green Building Council (tarata sul modello statunitense) che gestisce in Italia il rilascio dell’internazionale Leed o, lo standard Minergie (protocollo svizzero), sono accomunate dall’obiettivo di diffondere sempre più una cultura dell’efficienza energetica ad ampio raggio, diffondendo un "sapere" green anche fra gli utenti finali, una propensione alla sostenibilità che nel legno trova il suo miglior alleato! Costruzioni che oltrepassano qualunque frontiera, come nel caso di CasaClima Gold, perché non ci si limita “semplicemente” a garantire il risparmio energetico, si punta a difendere la salute di chi ci vive, oltre che acuire l’attenzione verso soluzioni per la salvaguardia del pianeta: un obiettivo che porta a costruzioni di alta qualità. Non ci si accontenta più di avere la certificazione, ma cresce la richiesta di committenti e progettisti a raggiungere le classi più alte dei protocolli volontari per creare edifici che non consumano o addirittura producono energia in surplus. In definitiva, come sostiene Fabrizio Bianchetti, “Il legno è ‘rinato’ negli ultimi anni, perché si sono riscoperti le caratteristiche e i pregi di questo materiale sostenibile da costruzione che protegge dall’inquinamento acustico, atmosferico ed elettromagnetico, economicamente vantaggioso, leggero, invulnerabile al sisma ma anche influenzabile dalle condizioni ambientali in cui si inserisce. Costruire con il legno vuole dire, però, imparare a conoscerlo e ad amarlo per interpretarne correttamente le caratteristiche e i limiti, per impiegarlo nei modi corretti e apprezzarne i naturali segni dell'invecchiamento”.

www.webandmagazine.media www.webandmagazine.com

strutturalegno pagina 005

Il colore del Natale per augurare Buone feste a tutti!


ANTICIPATIO

PROGETTO FUOCO Pietro Ferrari www.progettofuoco.com

strutturalegno pagina 006 007

Internazionalità e approfondimenti tematici Continua ad arricchirsi di temi la decima edizione di Progetto Fuoco, biennale internazionale di impianti e attrezzature per la produzione di calore ed energia dalla combustione di legna, in programma in febbraio a Verona.

Il mondo del riscaldamento con la legna che ha in Progetto Fuoco la sua più grande manifestazione fieristica a livello mondiale in programma a Veronafiere dal 24 al 28 febbraio 2016, sarà ancora più caratterizzato dall’impulso all’internazionalizzazione. Lo conferma Raul Barbieri, direttore di Piemmeti, società organizzatrice di Progetto Fuoco: “Fin dalla chiusura della scorsa edizione 2014 abbiamo dato impulso a una forte promozione all’estero, partecipando a fiere, lavorando in sinergia con le Camere di Commercio italiane all’estero per organizzare delegazioni di operatori stranieri al prossimo appuntamento di febbraio 2016, invitandone anche da mercati nuovi ed emergenti”. Un’attenzione sempre crescente verso l’estero si

traduce anche in aumento del numero degli espositori, e per questo Progetto Fuoco 2016 conterà sull’ampliamento dello spazio espositivo: saranno infatti 7 i padiglioni occupati oltre alle aree esterne del quartiere fieristico veronese, che si conferma così sempre di più appuntamento irrinunciabile per gli operatori del settore; verrà ampliato ulteriormente anche l’impianto di aspirazione fumi, cui si collegheranno caminetti e stufe: nella scorsa edizione gli impianti accesi e funzionanti erano ben 250! A Verona, nei cinque giorni di svolgimento della Manifestazione, il gotha della produzione mondiale proporrà l’intera gamma di attrezzature, sistemi e prodotti: dai caminetti alle stufe a legna e a pellets, dalle cucine a legna, alle termocucine, dal pellet ai prodotti per la pulizia, dalle caldaie


ANTICIPATIO_PROGETTO FUOCO

pluricombustibile ai silos per stoccaggio, dalle macchine spaccalegna agli accessori per fumisteria, ecc. I numeri della scorsa edizione confermano, negli anni, la costante crescita di Progetto Fuoco: 653 espositori di cui 248 stranieri su 85.000 metri quadri, 75.000 visitatori di cui 9.000 esteri. Chi espone a questa Mostra internazionale di impianti e attrezzature per la produzione di calore ed energia dalla combustione di legna, sa che trovandosi al centro dell’universo del settore incontrerà operatori di tutto il mondo e avrà una visibilità difficilmente riscontrabile altrove; inoltre entrerà in contatto con i centri di studio e progettazione delle nuove tecnologie applicate agli impianti, da quelli domestici a quelli di grandi dimensioni. Il programma dei cinque giorni di convegni,


strutturalegno pagina 008 009

ANTICIPATIO_PROGETTO FUOCO

work-shop e incontri tecnici è curato da Piemmeti e dal suo sponsor tecnico AIEL, con la collaborazione dell’Università di Padova, di altri Istituti Universitari e dalle più importanti Associazioni di categoria. Per meglio connotare gli ambiti di utilizzo e i vantaggi del riscaldamento mediante biocombustibili a legna, la manifestazione affianca tre aree dedicate: PF Technologie (grandi impianti a biomassa), Italia Legno Energia (la legna nei nostri boschi) PF International Pellet Market (mercato internazionale del pellet). Promuovendo l’uso della legna Progetto Fuoco diffonde alcuni principi non ancora del tutto conosciuti dai consumatori finali: risparmio e abbattimento dei consumi, possibilità di accedere agli incentivi del Conto Termico, sicurezza e sostenibilità per il minor inquinamento da combustibili fossili e salvaguardia dei boschi italiani che sono in continua crescita.

LE GIORNATE DELLE BIOMASSE

AIEL, l’Associazione Italiana Energie Agroforestali, partner tecnico di Progetto Fuoco, organizzerà, in occasione di Progetto Fuoco cinque giorni

di eventi, raggruppati sotto il nome di BiomassDay dedicati a tutto il pubblico in visita alla manifestazione, dal professionista (produttori di biocombustibili, installatori, manutentori, progettisti, commercialisti, operatori di istituti di credito, ecc.) all’utilizzatore finale degli impianti a biomasse, a scala domestica, civile e industriale."La struttura convegnistica di Progetto Fuoco 2016 dichiara Raul Barbieri, direttore di Piemmeti spa, organizzatrice di Progetto Fuoco - mira a diffondere la cultura del riscaldamento a biomassa attraverso attività di comunicazione ad hoc sia per il grande pubblico che per gli addetti ai lavori". Cinque giorni che, in collaborazione con le principali istituzioni del mondo delle bioenergie, vedranno protagonista lo stand di AIEL al Padiglione 11, presso il quale si terranno workshop, incontri divulgativi e dimostrazioni dedicati al riscaldamento a biomassa. Accanto a queste attività declinate per il grande pubblico, in programma ci sono tre importanti momenti di approfondimento tematico che ruotano intorno a tre argomenti di forte attualità e interesse per il pubblico professionale: pellet, energia termica e minicogenerazione. "Questi


ANTICIPATIO_PROGETTO FUOCO

sono i temi pi첫 attuali per gli addetti ai lavori - aggiunge Marino Berton, direttore di AIEL, partner tecnico della manifestazione - e insieme ai workshop tecnici realizzati nel nostro stand rappresentano un momento di formazione, informazione e aggiornamento che contribuisce a rendere Progetto Fuoco l'evento di riferimento internazionale del settore".


ANTICIPATIO

FENSTERBAU FRONTALE + HOLZ-HANDWERK Beatrice Guidi www.norimbergalvolo.it

strutturalegno pagina 010 011

…in attesa dei Saloni della Franconia I due saloni della Franconia: Fensterbau Frontale e Holz-Handwerk apriranno di nuovo i battenti dal 16 al 19 marzo 2016, attirando ancora una volta oltre 100.000 visitatori professionali al Centro espositivo di Norimberga. A pressoché sette mesi dalla manifestazione la Fensterbau Frontale registra già una fortissima richiesta: dal 16 al 19 marzo 2016 il Centro Esposizioni Norimberga si trasformerà di nuovo nel polo d'incontro globale del settore quando, appunto, il "who is who" della produzione di finestre, porte e facciate presenterà innovazioni e trend in ben undici padiglioni. I sondaggi svolti tra il pubblico confermano questo positivo quadro generale: dal rilevamento effettuato dall'espositore Roto Frank AG, ad esempio, risulta che il 95% dei clienti intervistati valuta il salone da importante a molto importante per il comparto. Oltre a ciò si è constatata una permanenza media in fiera di 14,2 ore, ovvero poco meno di due giornate, il che attesta la forte disponibilità al dialogo e il profondo interesse del pubblico professionale ai prodotti e alle soluzioni esposte. Ragione primaria

della visita alla Fensterbau Frontale è stata, oltre alla vasta proposta merceologica e all'opportunità di confrontare direttamente le offerte nonché godere di una panoramica generale, la possibilità di incontrare tutti i player principali del settore in modo compatto e sotto un unico tetto. "Il risultato del sondaggio conferma ancora una volta la pole position della Fensterbau Frontale sul mercato", questo il commento compiaciuto della responsabile della manifestazione, Elke Harreiß della NürnbergMesse. "Dobbiamo questo ruolo di vertice soprattutto ai nostri espositori che arrivano sempre a Norimberga con un bagaglio ricco di innovazioni avvincenti per dare così forma, insieme a noi, al salone leader mondiale. I dati rilevati dimostrano che siamo assolutamente nel giusto con la nostra strategia e i requisiti di qualità da noi perseguiti, spronandoci a mantenere su un alto livello i nostri servizi e la soddisfazione del nostro pubblico con idee sempre nuove". Per quanto concerne il bilancio generale l'85% dei clienti Roto intervistati ha indicato di essere stato soddisfatto della propria visita in fiera. I sondaggi effettuati dalla stessa NürnbergMesse tra gli espositori mostrano un quadro altrettanto positivo. Ad esempio poco meno del 75% delle aziende intervistate nel 2014 ha confermato di aver appunto raggiunto al salone i suoi destinatari principali; due terzi sono riusciti ad allacciare molti o moltissimi contatti d'affari e quasi il 90% confida in una buona attività post fiera. "In linea con l'alto tasso di soddisfazione tra il pubblico e il forte interesse degli espositori, per il 2016 prevediamo di nuovo un riscontro consistente", riassume Harreiß. Circa 109.000 visitatori professionali hanno raggiunto Norimberga nel 2014 per partecipare ai due affermati saloni HolzHandwerk e Fensterbau Frontale. Una delle novità dei saloni Fensterbau Frontale e Holz-Handwerk è l'orario di apertura dalle 10 alle 19, per evitare il traffico delle ore di punta e rispondere all'accresciuto volume di traffico delle ultime manifestazioni. "Slittando di un'ora l'orario di apertura siamo riusciti a studiare di concerto una soluzione che risponde al desiderio di molti espositori e visitatori", commentano i responsabili delle due manifestazioni, Elke Harreiß e Stefan Dittrich. "In cooperazione con l'ente per il turismo del comune di Norimberga, servendoci di procedure sofisticate, abbiamo analizzato il volume di traffico registrato in


ANTICIPATIO FENSTERBAU FRONTALE + HOLZ-HANDWERK

occasione delle edizioni precedenti individuando un inizio posticipato della fiera come misura valida ed efficace per permettere a tutti gli operatori coinvolti di arrivare più comodamente a destinazione. L'utilizzo dei mezzi pubblici alle condizioni speciali da noi concordate costituisce inoltre un'alternativa che fa risparmiare denaro e, soprattutto, tempo". Infine, per facilitare la trasferta di espositori, visitatori e stampa, la NürnbergMesse Italia Srl organizzerà il 16 marzo 2016 un volo diretto per visitare in giornata le due manifestazioni: pacchetto comprensivo di viaggio a/r, shuttle dall’aeroporto verso la fiera e ritorno, tessera ingresso, catalogo e voucher per uno snack. Insomma, pacchetto completo per concentrarsi solo sui due Saloni della Franconia! La Fensterbau Frontale è il salone internazionale specializzato in finestre, porte e facciate. Ogni due anni i costruttori di finestre e facciate, falegnami, architetti e operatori del commercio si informano sulle ultime novità nel campo dei sistemi profilati, dei semilavorati, dei materiali, dei supporti di costruzione, degli elementi costruttivi, del vetro in architettura, della ferramenta, delle tecniche di fissaggio, delle tecniche di sicurezza, dei macchinari e degli impianti. La fiera si svolge ogni due anni insieme alla Holz-Handwerk (il salone specialistico dedicato alla lavorazione secondaria del legno), il cui ventaglio merceologico spazia dalle macchine per la lavorazione del legno, gli utensili elettrici e pneumatici, le tecniche di fissaggio, la ferramenta, gli elementi costruttivi e i sistemi a incasso fino alle varie tipologie di legno e di materiali a base legnosa.


mAdAkE

HOmO ArCHITECTUs Thomas Allocca www.wooden-architecture.org

strutturalegno pagina 012 013

Bamboo Timber Per la sconfitta dell’Antropocene, la nuova era di cui parlano alcuni scienziati, l’era dell’uomo, il parassita distruttore, l’unico rimedio e l’architettura in legno, per trasformare l’architettura da ragione di dis-equilibrio terrestre a viatico di riscatto, fucina di ri-equilibrio nel senso più nobile del concetto di “sostenibilità”. Bamboo per una nuova architettura in legno che possa riscattare la sconfitta dell’Antropocene. A sentir parlare gli esperti di Global Warming (GW) ormai il processo è irrevocabile. L’uomo avrà sulla coscienza la fine di ogni forma di vita del pianeta, è solo una questione di tempo. Troppe le emissioni di gas serra degli ultimi due secoli, il pianeta non riesce più a metabolizzarle, e l’atmosfera si è modificata a tal punto da aver innescato un irreversibile processo di surriscaldamento del pianeta, con minime percentuali annue ma sufficienti a mandare in crisi la biosfera e le sue leggi di equilibrio costruite in milioni di anni di evoluzione. Alcuni scienziati parlano già da anni di una nuova era, l’Antropocene, l’era dell’uomo, il parassita distruttore. In questo scenario catastrofico dovrebbe essere privo di ogni senso occuparsi ancora di sostenibilità dei materiali da costruzione, di come ridurre le emissioni soprattutto di biossido di carbonio (CO2), il più famigerato dei gas serra, e di come trasformare l’architettura da ragione di dis-equilibrio terrestre a viatico di riscatto, fucina di ri-equilibrio nel senso più nobile del concetto di “sostenibilità”. Ebbene, in realtà non si tratta di un nonsenso ma della presa di coscienza da parte dell’uomo più evoluto – e per evoluto intendo capace di empatia – di visione biocentrica e non antropocentrica della vita, che in fondo la catastrofe sarà solo relativa all’uomo, perché la Terra continuerà a esistere anche dopo l’Antropocene, come fa da milioni di anni già da prima dell’uomo e come farà per milioni di anni ancora dopo l’uomo. Chi si sta negando il futuro è solo l’uomo, e se proprio l’innesco è ormai attivo, beh, tanto vale fare il meglio possibile per cercare almeno di ritardare l’estinzione del genere umano. Nell’ambito della sfida contro il GW, due le strategie prospettate a livello internazionale dai massimi esperti di ambiente e cambiamento climatico della United Nation Organization (UNO). La prima, una strategia di “adattamento”, cioè soluzioni che consentano di attutire il colpo al

meglio, limitando i danni al minimo, e nello specifico ambito dell’architettura questo adattamento si può interpretare soprattutto in termini di sistemi di raffrescamento naturale, case termoregolate con il minimo dispendio di energia e la minima richiesta di emissioni di CO2, materiali e sistemi costruttivi in grado di farsi scivolare addosso l'innalzamento di temperatura e l'acidificazione di aria, acqua, suolo. La seconda, una strategia di “mitigazione”, ovvero soluzioni che contribuiscano nel frattempo al ral-


mAdAkE_HOmO ArCHITECTUs

lentamento del processo, qualunque sia la sua portata, per spostare il problema il più possibile in termini spazio-temporali, diluirne gli effetti, rallentarne il più possibile lo sviluppo ulteriore. recuperare in sostanza più tempo possibile per studiare soluzioni di maggior efficacia e ripristino del sistema, e nello specifico ambito dell’architettura questa strategia comporta soprattutto la considerazione di un ritorno alle origini, all’utilizzo del materiale più mitigante oggi possibile e da sempre riconosciuto sostenibile: il legno. ma parlare di legno nell’ambito dell’architettura sostenibile secondo i criteri UNO contro il GW va ben oltre la semplice applicazione di componenti a base di legno, ben oltre la semplice interpretazione del concetto di mitigazione volta a ridurre al minimo gli impatti inquinanti di materiali non legnosi sostituendoli con pari-performanti ma di legno. La valutazione di materiali da costruzione e processi prevede altresì una Life Cycle Analysis (LCA) con criteri che partono da più lontano, dalla foresta di origine di quello stesso legno, e vanno ben oltre lo

THE GrEEN WILL sAvE THE BLUE Against the Anthropocene, the Human Era, the Era of the destroyer parasite, wooden architecture can play a foundamental role in bringing back the balance between Man and Nature. Wooden architecture, in a few words, can guarantee the most sustainable architecture, but much more than timber from trees it is from some timber bamboo species we can have the most extraordinary sources, both for raw materials and for carbon credits, to support the concept of sustainable architecture in the most effective way. International experts on Global Warming (GW) have no more doubts on the matter, the process is already without way back, man will be soon responsable of the extintion of several forms of life, itself included. Too much the greehouse gases (GHGs) emissions of the last two centuries, the planet is not anymore capable to metabolize them and the atmosphere temperature is changed, with minimal rates but enough to activate worrisome side-effects, due to global warming, are affecting the whole biosphere and its balances built in millions of years of natural evolution. In this catastrophic scenario, it could appear without any sense to still work to guarantee the sustainability of building materials, to reduce GHGs with carbon dioxide


mAdAkE

HOmO ArCHITECTUs

strutturalegno pagina 014 015

smaltimento finale, alle nuove foreste che quel legno dismesso deve generare. In altre parole, la sfida del GW ha rimesso in discussione il legno già considerato sostenibile, ma in termini di maggior efficacia, poiché non basta più garantire che le foreste siano gestite in modo sostenibile, non basta più garantire che l’architettura sia soprattutto fatta di legno, non basta più garantire che i processi siano a basso impatto ambientale, e non basta più semplicemente garantire che a fine ciclo, anche dopo mille ricicli, le componenti siano smaltite in modo sicuro. Occorre, invece, una nuova mentalità, più complessa e sistemica, ben oltre i limiti spazio-temporali fino a ora adottati, una concezione dell’architettura in legno come sostenibile per eccellenza, ma soprattutto in quanto produttrice di energia e non piuttosto semplicemente come quella che, a parità di prestazioni, ne richiede meno di altre. È nell’ambito di questa nuova era dell’architettura in legno che prende forza la risorsa bamboo come fonte di legno, quello che possiamo generalizzare come “bamboo timber”, sia esso prodotto dalla specie più piccola, alta un paio di metri a quella gigante, fino a quaranta metri di altezza, con

culmi fino a quaranta centimetri di diametro. È da questa evoluzione del concetto di architettura in legno, dal cambiamento della prospettiva, più allargata e mirata, che l’interesse per i bamboo sta prendendo sempre più piede a livello internazionale. E di bamboo da legno questa rubrica tratterà: ricerca, applicazioni, tendenze, potenzialità, di una risorsa incredibilmente sostenibile, benché ancora poco nota nelle sue massime potenzialità alle stesse terre madri del pianeta, che ne hanno


mAdAkE_HOmO ArCHITECTUs on top of the list, to guarantee Architecture as less invasive as possible, not anymore reason of disbalance but of harmonic dialague between the parts, Man and Nature, not anymore reason of pollution but to build prosperity, not way of pain but viaticum of redemption, in other words it could appear a loss of time to still think to sustainable architecture in a such mad frentic pollutant world, like to be worried about the color of the car to buy when we have our driving-licence expired... and yet, it has a sense, still a sense and now more than before, because it is in difficult that we look for the best solutions with higher efforts than when relaxed, and it is from the cruel future has been previewed that we have started to look for new alternative and more effective ways to guarantee to us a longer existance. It is from the delirium of being always more like addicted to energy consumption, even knowing the consequences, that the extraordinary resource "bamboo" has been turned under international attention, new spotlights for it and always more productive sectors are showing interest for them, from food to medicine, from cosmetics to tissues, from daily-life stuff to high-tech and building products. At least 2000 types of bamboo have been already classified all around the world, from dwarf to giant, with some of them capable to guarantee such remarkable high quality of timber and huge yields more than trees to be considered the new Cornucopia for sustainable architecture. Madake is the Japanese name of the giant timber bamboo Phyllostachys Bambusoides, among the most interesting species for wooden architecture, my object of research since ten years with the foundation in Italy of the Madake Bamboo Collection and the Madake Project to promote plantations and knowledge on timber bamboos at international scale. Madake is the space where I will write about timber bamboos for wooden architecture as the plants will save the planet, as the Green will save the Blue.

le piantagioni più estese e la storia più antica. Bamboo per una nuova architettura in legno che possa riscattare la sconfitta dell’Antropocene, per lo meno finendo con dignità, poter dire “a tutti è concesso commettere errori, e sebbene siam finiti male abbiamo fatto il possibile poi per rimediare”. I bamboo da legno sono una fonte inesauribile di materia prima per l’architettura, ben più degli alberi poiché più veloci a parità di biomassa e di superficie, e le potenzialità di applicazione che si stanno scoprendo sono entusiasmanti, e il loro ruolo è

ormai considerato da molti esperti del settore come necessario, imprescindibile, la via più breve ed efficace a garanzia della massima sostenibilità dell’architettura, il miglior contributo possibile da parte dell’Homo Architectus, nell’ambito delle strategie di mitigazione dei cambiamenti climatici, contro la catastrofica prospettiva del GW, dove a nulla sarà servito aver dimostrato che dopo milioni di anni ci siamo evoluti più dei dinosauri se alla fine anche noi ci saremo estinti. Con la nascita del concetto di “sviluppo sostenibile” l’architettura in legno ha dato la possibilità all’arte e alla scienza del costruire di mettersi in gioco e tracciare una strada maestra verso la sostenibilità delle città e del territorio. Con i bamboo oggi la strada maestra viene allargata e rettificata per un viaggio verso la sostenibilità, più diretto, più comodo, più sicuro, più affascinante. Con i bamboo l’architettura in legno evolve, e se sopravvivremo anche all’Antropocene, il nuovo stadio evolutivo sarà quello della Bamboo Age, l’Era dei Piantatori di Bamboo.


ENARRATIO

HUNDEGGER Sonia Maritan www.hundegger.it www.legnamibragato.it www.sema-soft.it

strutturalegno pagina 016 017

La K2 ‘svetta’ ancora per dare qualità ai tetti Con Luca Dal Bianco, Amministratore Delegato della filiale Italiana Hundegger Italia Srl e il suo Responsabile Commerciale, Ugo Campeotto, ci troviamo alla Bragato Legnami, dove Giuseppe Bragato e il figlio Rudy ci illustrano la loro azienda, fieri del centro di lavoro CNC modello K2 dell’Hundegger, appena acquistato. Un’interessante strategia quella che Hundegger, con il motto «usato sì, ma come nuovo», ha messa in atto, perché rende possibile l’investimento in tecnologia anche per aziende più dimensionate. I risultati entusiastici arrivano direttamente dalla voce di Rudy Bragato, mentre con Giuseppe Bragato tratteggiamo l’inizio di questa realtà, addentrandoci nella sua storia, e in quell’impasto di legno e uomo che è valso a questa azienda il suo “pezzettino” di soddisfazione.

Siamo alla Bragato e nel deposito, Giuseppe Bragato ci illustra le diverse tipologie, sembra una ordinata e pulita “biblioteca en plein air” in cui ogni bancale raccoglie la sua catasta di tavole lignee. “Questo è tavolame in ciliegio, Kirsch: un colore bellissimo, un mio amico falegname mi ha fatto un massiccio ‘così alla buona’. E qui c’è il larice che arriva dall’Austria e dalla Germania. Questo è rovere, e ci sono perline di abete e di larice, tavolame in frassino, e ancora rovere, abete, sempre rovere, larice e questi masselli sono di abete... Questo è olmo, del suo color rosso: delle tavole stupende”. Qual è l’utilizzo di queste perline? “Per la copertura del sottotetto, sono per-

line che vanno in battuta con l’incastro a scalino che si usava una volta, in montagna. Sono prodotti adatti per il restauro che prevedono sin dall’origine una lavorazione diversa. Questo invece è tiglio”. La sua vita è così impastata di legno che ogni incontro descritto da lui lo evidenzia, anche quando gli chiedo come sia nata l’idea di aprire un’azienda sua. “Nella ditta dove lavoravo, il titolare non aveva figli e aveva una bella segheria, era un signore di Trieste che ha rilevato la segheria dai titolari precedenti che avevano chiuso; i quali commercializzavano moltissimo legno, e grandi quantitativi di tronchi, erano importatori di legnami dai Paesi dell’Est: fornivano anche Pietro Della


ENARRATIO_HUNDEGGER

Valentina. A un certo punto, dopo parecchi anni, tutto è passato al signore di Trieste. E ho lavorato parecchi anni con lui presso la sua azienda, sulla sega tronchi Primultini e poi lui ha chiuso perché aveva una figlia che non avrebbe dato seguito alla sua attività.

Dopo aver lavorato diversi anni con lui, quando lui ha interrotto l’attività, sono andato quattro anni sotto padrone, e andavo giù in ‘Meridione’, finché a un certo punto ho pensato di sfruttare un mio terreno e la mia esperienza. Ho aperto quest’azienda nel 1988, partendo da zero, grazie al prezioso aiuto di mia moglie, che ancora adesso è un pilastro fondamentale dell’azienda”. Così ha iniziato a occuparsi lei di commercializzazione di legname? “L’Austria la conoscevo, mi arrangiavo a parlare un po’ il tedesco, e ho ritrovato una segheria vicino a Klagenfurt dalla quale ero stato diverse volte quando andavo a collaudare i materiali: mi ha dato il primo autotreno senza chiedermi alcun pagamen-

to! Qui non c’era niente, era tutta vigna. Ho cominciato pian piano, con moderazione, mi piace il lavoro e mi piace essere preciso”. Solo commercio? “Se qualcuno mi chiedeva qualche lavorazione, andavo da un mio amico, perché qui non possedevo nessuna macchina, e poi generalmente mi occupavo solo di commercio, seppur continuando a investire fino a riuscire a ‘prendermi’ anche un impianto Hundegger”. Luca Dal Bianco, che a questo punto si sente parte della storia della famiglia Bragato, puntualizza “Anche perché trent’anni fa questo era il territorio del mobile che poi col tempo è andato diminuendo”. Quando è che avete cominciato con i tetti? “Risale a circa quindici anni fa il primo acquisto e a qualche mese fa quello relativo al nuovo impianto.

Alcuni immagini della sede di Bragato Legnami: da sinistra Ugo Campeotto, Pietro Ferrari e Giuseppe Bragato. Dietro Luca Dal Bianco con Rudy Bragato.


ENARRATIO

HUNDEGGER

strutturalegno pagina 018 019

Nella foto sotto Giuseppe Bragato con Sonia Maritan, nella foto di gruppo ritratti con Pietro Ferrari e Luca Dal Bianco. In alto con Ugo Campeotto. Nella pagina a destra Sonia Maritan organizza gli step dell'intervista, sotto con Rudy Bragato. In alto a destra insieme a Luca Dal Bianco.

È mio figlio Rudy prevalentemente che lo utilizza”. Chiedo allora a lui cosa significhi disporre della tecnologia Hundegger adesso. “Significa fare un tetto, invece che in una settimana, in mezza giornata o in una giornata, dipende dalla metratura, ma certo ora è tutta un’altra musica”. E Pietro Ferrari aggiunge “Soprattutto è da evidenziare il valore in termini di qualità”. A Rudy Bragato, fra i due figli di Giuseppe quello che si è lasciato contagiare dalla passione per il legno, chiediamo quando sia entrato in azienda. “Ho lavorato per qualche anno con un amico di mio padre nel settore mobiliero, e dopo aver fatto il militare sono entrato in azienda. Era da diversi anni che la macchina era in valutazione per essere acquistata, era necessaria per ‘chiudere il cerchio’, considerato che abbiamo anche la fortuna di avere dei carpentieri che son molto bravi”. Certo, perché non finisce lì, con il taglio dei pezzi, poi vanno assemblati da qualcuno che sia competente nel farlo. Quindi voi collaborate con questi carpentieri che

poi posano il tetto? “Sì, non è più come una volta, oggi si tratta di gente specializzata, che frequenta regolarmente i corsi di aggiornamento ed è giusto che sia così. Alla fine quando si è concluso il lavoro vengono inviate le certificazioni della posa come garanzia che sia stata eseguita a regola d’arte, e quindi la tranquillità di sapere, che dall’inizio alla fine, il nostro lavoro sia svolto in un certo modo. E poi, l’imput arriva comunque dalla filiera, perché gli studi di progettazione chiedono le certificazioni”. Così dal 95 a oggi, l’asticella della qualità si è alzata parecchio, oggi mediamente quanti tetti fate? “All’inizio davamo solo le travature, mentre adesso in un anno realizziamo circa 25-30 tetti senza le pompeiane. Siamo andati avanti, nonostante la crisi, anche a livello di ristrutturazioni e di restauri. La crisi c’è stata ma abbiamo fatto fronte bene, anche grazie al passaparola e alla buona nomea che abbiamo”. Quale ulteriore sviluppo avrà l’azienda? Con la K2 si triplicherà il numero di tetti? “Speriamo. Di certo è possibile soddisfare più commesse, e poi è importante mostrare al cliente, sia esso il committente privato oppure l’azienda, che siamo strutturati e guardando al futuro, solo la tecnologia può aiutare in questo senso”. Rispetto lo sviluppo, dal punto di vista tecnologico del tetto, oltre ad abbreviare i tempi si garantisce una qualità più elevata? “La tecnologia ha bussato alla nostra porta nel lontano ottobre 2009 con l'acquisto del software Sema che ci ha permesso di avere disegni esatti per il taglio manuale e di offrire disegni dettagliati al committente offrendo render realistici ai fini commerciale e tecnico al livello di montaggi e quote cantiere. Grazie ai disegni esecutivi sviluppati dal software potevamo tracciare a mano il legno, posto sui cavalletti e realizzare gli incastri a coda di rondine attraverso una dima. Adesso è possibile disegnare con il software Sema e trasmettere automaticamente i dati alla K2 per avere lavorazioni precise e immediate”. Il processo si è abbreviato e qualificato. “Sì, e si è anche semplificato tutto, in pratica adesso il semilavorato viene piallato sull’impianto Hundegger preesistente, è così che inizia tutto, poi


ENARRATIO_HUNDEGGER

portato sul nuovo centro di lavoro di Hundegger, che recepisce dall’ufficio i dati da inserire sulla macchina. Si eseguono delle prove, per ‘misurare’ le tolleranze della macchina, che si tratti di incastri a coda di rondine o di una capriata, e se la prova finale è idonea, si procede con la produzione. Così in una giornata si realizzano tutti i pezzi che vanno a comporre un tetto di circa 180 metri quadrati di due falde”.

Dopo il full immersion nella produzione delle capriate lignee, ci rechiamo insieme al ristorante, dove Luca Dal Bianco ha l’occasione di raccontarci meglio la strategia Hundegger messa in atto e che ha reso possibile l’investimento di un’azienda come quella di Giuseppe Bragato. “Io partirei col motto «Usato sì, ma come nuovo». L’azienda Hundegger negli ultimi anni ha investito anche nel recupero e nel restauro delle macchine usate, è un mercato che quasi tutti i costruttori tendono a tralasciare, perché si concentrano sul nuovo. Invece noi abbiamo visto in questo ambito molte potenzialità: anche un mezzo per poter arrivare a soddisfare più persone, ove magari l’investimento di un macchinario nuovo risulta difficile, anche per motivazioni legate al momento difficile che sta attraversando il nostro mercato; e poi costituisce un’altra fonte di guadagno per Hundegger”. Pietro Ferrari, rileva anche la qualità iniziale delle macchine vendute che hanno di base una struttura forte e una potenzialità di vita lunga. “Sicuramente, la meccanica la fa da padrone” – afferma prontamente Luca Dal Bianco –, “per questo anche noi abbiamo puntato a un restauro fatto proprio dall’azienda che le costruisce, perché sa dove mettere le mani e sa quali sono i pezzi che devono essere sostituiti e questo è un lavoro che nessun altro può fare. Però bisogna investire delle risorse per fare questa operazione e quindi la Hundegger ha messo a disposizione un nuovo capannone solo per la ristrutturazione di questi macchinari. Si tratta in sostanza di una scelta sia commerciale sia di immagine. Perché dare a un’azienda una macchina usata che porta il nome Hundegger richiede, cosa importantissima, che sia anche della qualità Hundegger. Quindi se la qualità passa attraverso un restauro gestito dall’Hundegger, la stessa rappresenta una garanzia”. Una sorta di divisione


ENARRATIO

HUNDEGGER

strutturalegno pagina 020 021

Hundegger dedicata al rinnovo delle macchine che è importante far conoscere al settore – affermo io. “È una strategia che noi spingiamo, anche con i nostri clienti a livello commerciale, nel dire che, se la loro intenzione è di andare verso il parco macchine dell’usato, possono rivolgersi direttamente a noi, che, da oggi, diamo anche macchinari restaurati con tanto di garanzia”. Esattamente come si farebbe con una macchina nuova. “Certo, anche perché, nel caso specifico dell’azienda Bragato, ha visto la macchina in funzione dal vecchio cliente che ha fatto a sua volta l’investimento in una macchina nuova, acquistando un impianto con caratteristiche diverse dalla precedente. Di seguito abbiamo concordato insieme alla ditta Bragato Legnami per la macchina acquistata, delle modifiche importanti da apportare, con l’inserimento di alcuni accessori di nuova costruzione, secondo le sue specifiche esigenze”. Quindi una personalizzazione della macchina usata, puntualizza Pietro Ferrari. Mi incuriosisce allora conoscere l’età dell’impianto e in quale modo un centro di lavoro CNC dell’Hundegger, modello K2, sia stato adattato alle esigenze del

cliente. “L’impianto ha dieci anni ed è stato dotato di accessori nuovi, originali, di nuova costruzione, secondo le esigenze di Rudy Bragato, come il gruppo a intaglio che per lui era importante perché permette di fare tutte le scanalature di testa per l’inserimento delle piastre; ma è stato aggiunto anche un gruppo a forare verticale. I due accessori assieme, originariamente la macchina non li aveva, ma grazie alla concezione modulare della K2 è stato possibile realizzare l’ampliamento voluto dal cliente. Ecco perché dico: «Usato sì, ma come nuovo». In realtà questa K2 ha degli accessori che sono di nuova costruzione, e studiati ad hoc come potremmo fare per un nuovo impianto”. Indaghiamo anche come avvenga, dal punto di vista finanziario, la transazione della macchina usata al nuovo cliente, e ci risponde Ugo Campeotto, Responsabile Commerciale di Hundegger, che ha assistito personalmente per la trattativa inerente l’acquisto della K2. “Cerchiamo di convincere i clienti a rivolgersi direttamente alla Hundegger per l’usato; così da poter contare sulla forma di garanzia e di originalità dei pezzi che vengono montati sulla macchina, perché le macchine Hundegger hanno molto appeal sul mercato ed è per questo che molti cercano di venderle come usato, però è soprattutto un’azienda che ha investito per mantenere la qualità a un certo livello e l’unica che si possa far garante della messa a punto di una sua macchina usata per garantire a questa nel tempo il suo miglior funzionamento”. Ovviamente, se questo avvenisse direttamente tra chi le utilizza, si perderebbe questo passaggio importante e decisivo anche nel garantire l’acquirente dell’usato Hundegger! “Infatti, questo accade soprattutto quando avviene il passaggio tramite rivenditori, diciamo ‘non autorizzati’, che garantiscono una certa manutenzione, chissà con quali criteri!” E qui interviene Giuseppe Bragato, che con spontaneità, schiettezza e trasparenza porta la sua testimonianza al tavolo. “Io avevo avuto l’occasione di spendere molto di meno, però non ho concluso l’acquisto perché non avrei avuto nessuna garanzia e non avrei potuto contare su un certo servizio”.


ENARRATIO_HUNDEGGER

Rivolgendomi a Luca Dal Bianco sul finire di un pranzo denso di parole e pietanze, chiedo quando sia stato dato corso a questo rinnovo del parco macchine usate. “Da circa quattro anni Hundegger ha investito in questo progetto, con un reparto riservato a questo che opera con personale dedicato, adesso siamo praticamente nella fase così detta conclusiva per quanto riguarda la ristrutturazione. Sono tante le macchine vendute in Italia da Hundegger, oltre 400 unità”. Un parco macchine importante. “Sì, e gli investimenti che si fanno in questo momento anche in Italia sono appunto sulla sostituzione di queste macchine che hanno fatto la loro storia. Bisogna dare merito a chi ha fatto questo. Erano anche anni in cui l’edilizia tirava e l’innovazione che portava questo macchinario era grande e importante. Oggi, se parliamo di mercato, c’è sicuramente una ripartenza, lo notiamo da inizio anno, che ci ha portato alla vendita di diversi impianti di nuova costruzione”. Ugo Campeotto conferma “C’è molto fermento e sono molto positivo e cerco di trasmettere questa positività da un cliente all’altro: è davvero importante

trasferire una testimonianza come quella di Bragato Legnami”. Mi piace sentir parlare dell’Italia in modo più brioso. “Di certo le aziende importanti che vogliono andare avanti investono. Noi ci mettiamo a disposizione per far crescere i nostri clienti”. E avremo tetti sempre più performanti, grazie anche alla sinergia fra il centro taglio Hundegger e il software Sema, che permettono lavorazioni sempre più complesse e precise. “Con la perfezione che dà il lavoro della macchina è cambiato anche il mercato del tetto, che cerca più qualità, soprattutto il ‘cliente tipo’ dell’azienda Bragato che ristruttura o realizza il nuovo e considera il tetto quasi come un mobile di pregio”.

Il centro di lavoro CNC dell’Hundegger, modello K2, acquistato da Bragato Legnami, un impianto che è stato totalmente rinnovato e personalizzato secondo le esigenze del cliente.


CHRonICHAE

MondIAL du BâTIMEnT Sonia Maritan www.lemondialdubatiment.com

strutturalegno pagina 022 023

Il format dei trend e dell’innovazione Si è appena concluso il Salone del Batimat, tenutosi dal 2 al 6 Novembre al Parc des Expositions a Villepinte, una manifestazione caratterizzata da un’ottima logistica, nonostante l’affluenza significativa, vivace e interessata alla proposta fieristica.

Ancora una volta ho apprezzato il Parc des Expositions a Villepinte che trovo nel layout progettuale estremamente funzionale, fra i nostri preferiti rispetto alle moltissime fiere visitate a livello internazionale. Le impressioni raccolte, fra i diversi espositori italiani, sono state ottime. Le aziende stanno internazionalizzando e le più autorevoli lo fanno da anni, il mercato difficile di questi anni ha accelerato questa tendenza diventata un’opportunità e molte aziende italiane stanno già raccogliendo riscontri positivi sul mercato francese. Inoltre hanno apprezzato il format e la sua efficacia, che costituisce anche una vetrina internazionale. Parlare con gli espositori, indagare le novità che propongono ci ha consentito di raccogliere queste informazioni ma anche di “sentire” il polso del mercato, e cogliere i trend principali. Ve ne daremo prossimamente conto sulle riviste di Web and Magazine. Riguardo il Concorso delle Innovazioni ne ho individuate alcune sicuramente degne di nota, e per valorizzare ulteriormente le novità, credo che si

potrebbe dare ancora più enfasi a questo progetto, accentuando al di là delle premiazioni, un percorso volto a evidenziare quante più tendenze possibili lungo il tracciato espositivo nel suo complesso, per raccontare anche altri espositori meritevoli. Penso, ad esempio, a una novità trovata nell’ambito del padiglione dedicato al serramento che avrebbe interessato molto anche chi ha visitato solo il padiglione di Ideobain, e che in questo modo sarebbe potuta emergere, ad esempio grazie a “link” creati dalla fiera stessa anticipatamente, che oggi gli strumenti digitali consentono. Giudico quindi la presentazione delle innovazioni sui Totem posizionati all’interno del salone molto valorizzanti sia per chi era coinvolto direttamente sia per il visitatore che poteva facilmente individuare le novità più rilevanti, così che i totem costituivano una guida dell’itinerario. Anzi, un’utilità strategica quella dei totem, al punto che sarebbe auspicabile un suo ampliamento, lasciando i totem come “alberi maestri” ma ampliando il concetto a dei tracciati secondari che completino l’itinerario delle novità


CHRonICHAE _MondIAL du BâTIMEnT

che, attraverso gli espositori, il Mondial du Bâtiment propone, e …proporrà di nuovo nel 2017! Parlando di questa fiera, vogliamo anche evidenziare che lunedì 16 novembre la maggioranza dei membri di unIMEV (l'unione Francese delle Professioni Fieristiche) si è riunita per sottoscrivere una dichiarazione unitaria di tutto il settore degli eventi. Tutti gli operatori della filiera (organizzatori di saloni/fiere/congressi/eventi; parchi espositivi/centri congressi/ palazzetti dello sport; fornitori; centri studi…) hanno espresso la loro infinita tristezza in seguito ai terribili attentati che hanno sconvolto Parigi e la Regione l’Île-de-France la sera del 13 novembre e manifestano vicinanza e solidarietà ai familiari e parenti delle vittime. “La sicurezza degli eventi, e delle persone in prima istanza, è da sempre una preoccupazione degli attori della nostra filiera. Oggi tutti gli operatori del settore hanno deciso di intensificare gli sforzi per garantire la sicurezza dei partecipanti (espositori, visitatori, congressisti, spettatori, sportivi, giornalisti, collaboratori…) agli eventi che si svolgono in Francia. In questo contesto, siamo fieri di operare in una filiera che promuove le relazioni umane e i rap-

porti sociali, economici e culturali, e che partecipa allo sviluppo della Francia. Gli eventi dovranno continuare ad aver luogo in quanto momenti di scambio, condivisione e di incontro. È per questo motivo che la maggior parte degli organizzatori ha deciso di confermare le manifestazioni in programma”. Questa la lettera scritta, e pubblicata sul nostro sito il 16 novembre, da Thierry HESSE, il Presidente di UNIMEV. E a proposito della capitale francese in occasione del Bâtiment, i Saloni Francesi avevano organizzato anche un itinerario “out” di tre interessanti siti, che mi ha consentito di conoscere la Parigi contemporanea, riflesso concreto del tema trattato al Mondial du Bâtiment, e di instaurare un dialogo più “intimo” con una città davvero amabile, che ho trovato entusiasmante anche in questi suoi nuovi volti. dal grattacielo di vetro visitato a La defence inserito fra moltissime altre architetture “di luce”, efficiente nei consumi energetici; al nuovo e ampissimo tessuto urbano intorno al nucleo dell’Arena che si sta connotando per valorizzare ancor più il quartiere La defence in futuro; fino all’indimenticabile e poetica esperienza di visitare la Philharmonie di Jean nouvel!


ChRoniChAe

CoMoCASACLiMA Sonia Maritan www.comocasaclima.it

strutturalegno pagina 024 025

Klimahouse conquista la Lombardia ComoCasaClima powered by Klimahouse si è svolta a Erba in provincia di Como presso Lario Fiere dal 13 al 15 novembre 2015 e ha registrato 5.000 visitatori, con oltre 900 presenze ai 20 appuntamenti di formazione in programma nell’arco dei 3 giorni di fiera. Thomas Mur, Direttore di Fiera Bolzano, ci ha però anticipato qualcosa anche della prossima edizione di Klimahouse a Bolzano, la progenitrice di questi eventi itineranti, che negli anni si stanno moltiplicando…

La new entry nella famiglia delle fiere Klima di Fiera Bolzano, ComoCasaClima powered by Klimahouse si è svolta dal 13 al 15 novembre presso Lario Fiere a Erba in provincia di Como con l’ampio sostegno delle istituzioni e delle associazioni di categoria locali e con la presenza di 112 aziende e 5.000 persone che hanno voluto conoscere le loro novità di prodotto, tecnologie e servizi. Risparmiare e abitare meglio è un imperativo trasversale per la nostra penisola. Web and Magazine partecipa all’inaugurazione della prima edizione e raccoglie l’entusiasmo del Presidente di Lario Fiere, Giovanni Ciceri, che dopo le parole di benvenuto chiude con un auspicio “Quando la sperimentazione incontra il talento, allora si genera economia”. Ma anche del Presidente dell'agenzia CasaClima, Stefano Factor, che sottolinea Presidente di Lario Fiere Giovanni Ciceri. con una certa fierezza quanto sia cambiato in 10 anni, quando un padiglione dedicato alla sostenibilità nell’ambito di una fiera edile aveva un’allure quasi “esotica”, da allora moltissimi gli edifici certificati a Bolzano e in provincia, orami obbligatoria per ogni concessione edilizia con controlli e test finali di tenuta all’aria, a cantiere ultimato. Un percorso da compiere su tutto il territorio nazionale “Quel 70% di edilizia che è stata costruita prima del 1975 speriamo che possa essere risanata perché costituisce un ‘buco’ energetico”, afferma infine Stefano Factor. “Klimahouse ormai è un marchio ben posizionato”, afferma Thomas Mur, direttore di Fiera Bolzano alla sua prima edizione fuori casa, “un prodotto che si basa su aziende espositrici selezionate da Fiera Bolzano e dall’Agenzia CasaClima di Bolzano per garantire un’alta qualità, il tutto accompagnato da un ricco programma informativo elaborato dai partner nazionali e locali e le visite guidate a Presidente dell'agenzia CasaClima Stefano Factor. CaseClima sul territorio locale.

È questa la formula di successo”, conclude Thomas Mur. A Como poi, oltre alla notorietà del format Klima, a livello internazionale, ha giocato un ruolo importante anche la semina “ecosostenibile” sul territorio di Alessandra Orsenigo e Fabiano Trabucchi che nel 2011 avevano iniziato a proporre una fiera locale su questo importante tema. “ComoCasaClima è stata rilanciata con il marchio ‘powered by Klimahouse’, in un territorio già molto preparato e ricettivo, che aspettava il ritorno di questa fiera, nata nel 2011 e per tre volte organizzata a Villa Erba di Cernobbio in provincia di Como. Il cambio di location è stato decisivo, Lario Fiere ha un quartiere ideale e in una posizione centrale, di crocevia fra diverse province”, afferma Luca Bizzotto, project manager delle fiere Klimahouse itineranti. Klimahouse ha un'impostazione chiara di qualità e di professionalità, questo è stato sottolineato da tante aziende presenti. “Quello che ha colpito e allo stesso tempo fatto piacere al nostro team è


ChRoniChAe_CoMoCASACLiMA

L'inaugurazione ufficiale della Fiera all'ingresso principale con il nuovo Direttore di Fiera Bolzano Thomas Mur a sinistra.

che molte aziende ci hanno detto che nei padiglioni si respirava l’aria di Klimahouse”, ha spiegato Celine Faini, del project team di ComoCasaClima. A dare veridicità alla sensazione degli organizzatori sono proprio i commenti degli espositori: “Klimahouse è un riferimento per noi ed è per questo che partecipiamo a ComoCasaClima”, afferma Roberto Amarese, direttore tecnico di Mornicolegnami. Anche il titolare dell’azienda Eco Idee, Marco Colombo, ci ha raccontato: “La scelta dei materiali è fondamentale, Klimahouse a Bolzano è stata per noi un modello e ora ComoCasaClima è la piattaforma giusta per lanciare il nostro marchio”. Della stessa opinione anche il responsabile commerciale di Novello Case, Alessandro Villa: “Klimahouse è il riferimento per un’edilizia responsabile e per noi è importante rivolgerci a questa platea”. Francesco Pozzi di Pozzi Albino afferma: “Klimahouse fa crescere la cultura dell’utilizzo di

L'inaugurazione ufficiale della Fiera all'ingresso principale.


ChRoniChAe

CoMoCASACLiMA

strutturalegno pagina 026 027

materiali naturali ed ecosostenibili dove ancora prevale il cemento”. Con riferimento a un modello fieristico vincente che si rivolge a professionisti, Amministratori Locali e utenti finali, la manifestazione ha presentato una panoramica a 360° su riqualificazione, ristrutturazione, certificazioni energeticoambientali, normative e sistemi evoluti di gestione. e per la certificazione di qualità, la tavola rotonda di sabato 14 novembre ha messo a confronto le linee guida dei tre protocolli di Casa Clima, Leed e Minergie, con l’obiettivo di diffondere sempre più una cultura dell’efficienza energetica ad ampio raggio, ciascun protocollo con le proprie specificità ma nell’ambito di un interesse convergente. Il prossimo appuntamento a Como sarà per l’autunno 2017! Terminiamo annunciando l'anteprima di un progetto innovativo che verrà presentato nell'ambito di Klimahouse 2016 a Bolzano. Durante il pranzo con la stampa tecnica di settore, è stata infatti presentata INSIGHT, un’esposizione tematica sulle tecnologie impiantistiche più all’avanguardia disponibili sul mercato per gli edifici moderni e ad alta efficienza energetica. L’installazione composta da quattro moduli distribuiti su due livelli, offre al visitatore un percorso guidato alla conoscenza dei moderni sistemi impiantistici: domotico, di riscaldamento, raffrescamento e controllo della qualità dell’aria. il design nascosto! Un percorso espositivo raccontato come un viaggio all’interno del corpo umano: “sotto la pelle”, a rappresentazione di un involucro energeticamente performante, si possono scoprire i diversi organi e le loro connessioni, ossia l’impiantistica che “si nasconde” dentro ogni moderno edificio, con canalizzazioni e collettori (vene e arterie), il sistema di generazione (il cuore) e l’impianto elettrico e domotico (il

ComoCasaClima 2015, foto di MarcoParisi.


ChRoniChAe_CoMoCASACLiMA

cervello e il sistema nervoso). “Klimahouse, come fiera leader nel settore dell’edilizia corresponsabile vuole mostrare le tecnologie più innovative e avanzate disponibili in questo momento sul mercato”, afferma Thomas Mur, “abbiamo quindi pensato di non realizzare una semplice casa modello, ma di rendere visibile

quello che normalmente in una casa non si vede. Daremo il giusto spazio in questa installazione, molto visibile in piazza fiera a Bolzano e offriremo la giusta visibilità anche alle aziende che hanno contribuito a questa installazione”. Il prossimo appuntamento a Bolzano sarà dal 28 al 31 gennaio 2016, dalle ore 9.00 alle 18.00!

Un momento del pranzo con la stampa tecnica e dell'anteprima del progetto innovativo inSiGhT che verrà presentato nell'ambito di Klimahouse 2016 a Bolzano.


CHRONICHAE

TECNOSUGHERI Marco Basileo www.tecnosugheri.it

strutturalegno pagina 028 029

Il principe degli isolanti Oltre a essere il solo sughero certificato per progetti bio, Corkpan è un investimento economico garantito a vita: le prestazioni offerte il primo giorno sono assicurate anche dopo più di 50 anni. Tutti i segreti del “pannello bruno” in un viaggio a Venda Novas, all’interno dello stabilimento portoghese di Amorim, partner di Tecnosugheri.

Pochi istanti prima di entrare nel laboratorio di prova di comportamento al fuoco, Carlos Manuel Silva Oliveira, Ceo di Amorim Isolamentos, spegne l'ennesima sigaretta e invita gli ospiti a procedere verso il cannello ossidrico. Raggiunge il gruppo e scambia qualche parola con il tecnico in camice bianco. L'operatore accende il cannello: nel punto più alto, la fiamma scalda a una temperatura di circa 700° C. Carlos posa sul vertice della fiamma un pannello di sughero bruno, e l'intuito ti spinge a immaginare che prenderà fuoco in pochi secondi. Invece no. Carlos estrae dalla tasca il telefono portatile, il portafoglio, qualche banconota, le preziose sigarette: appoggia tutto sul pannello di sughero. E non succede niente. “Ho grande fiducia nel mio prodotto”, annuncia. Il quadrato di sughero resiste, non riesce neanche a scaldarsi vigorosamente. Puoi appoggiarci il palmo della mano: la temperatura è sopportabile.

Ne sale un piacevole un profumo di tostato, tipico del sughero portoghese: quello proveniente dal nordafrica, al contrario, avrebbe rilasciato un sentore di bruciato. Dopo la prodigiosa dimostrazione, sul cannello ossidrico prendono posto altri due materiale definiti isolanti: la fibra di legno, che si annerisce e prende fuoco in meno di un minuto. E poi un rettangolo di polistirolo, che si fonde, colando come candida lava, in tre secondi netti. Qual è l'isolante migliore, adesso? Rispondere è perfino imbarazzante. E allora perché, viene da chiedersi, continuano a essere largamente utilizzati materiali dall'efficienza così inferiore? La legge del mercato è spietata, e tende a livellare l'offerta verso il basso: ma la qualità si paga, e questa dimostrazione è stata più che sufficiente per comprendere che la differenza economica si paleserà nel tempo oppure in condizioni eccezionali, e non semplicemente al momento dell'acquisto.


CHRONICHAE_TECNOSUGHERI

Proteggersi dagli imprevisti ha un prezzo, e solo la conoscenza di ogni aspetto del prodotto permette di valutare costi e benefici. Qui, a pochi chilometri da Lisbona, scegliere il meglio diventa una questione elementare. Assistere alla produzione del pannello di sughero Corkpan per l'isolamento termo-acustico, e avere la possibilità di testimoniarne la natura biologica è un'esperienza unica, aperta a tutti i professionisti e resa possibile, ogni anno, da Tecnosugheri. In un periodo storico in cui tutto è magicamente diventato “green” e il concetto di ecosostenibile e naturale si è trasformato in retorica, l'esigenza di toccare con mano i prodotti scelti per i propri progetti di bioedilizia è sostanziale. Tecnosugheri, azienda milanese che da mezzo secolo è specializzata dell'isolamento termo-acustico in sughero, ogni anno organizza un viaggio formativo a Lisbona, accompagnando architetti, progettisti e stampa specializzata alla scoperta della filiera corta e naturale del sughero. L'azienda lombarda, partner commerciale della portoghese Amorim di Venda Novas, in Alentejo, è da oltre 20 anni l’importatore esclusivo in Italia del sughero bruno Corkpan. Una scelta che l'ha resa un riferimento per tutti i professionisti dell’edilizia e in particolare per il mondo della bio-edilizia, poiché il pannello Corkpan è a tutt'oggi il solo sughero certificato per progetti bio. “Fin dagli anni 50 Tecnosugheri faceva produzione con lo stesso metodo di tostatura del sughero che viene utilizzato da Amorim”, racconta Giacomo Maffezzini, titolare dell'azienda, “ma ovviamente in maniera più artigianale. Si utilizzava il sughero che arrivava dalla Sardegna. Si trattava di realizzazioni che riguardavano sempre l’ambito dell’edilizia, con pannelli in sughero tostato per l’isolamento”. Come è nata l’affiliazione con Amorim? “Proseguire con la produzione dopo il 1990

non aveva più senso, tenendo conto dei volumi trattati e di una serie di adeguamenti che avremmo dovuto operare sui nostri impianti. Perciò abbiamo deciso di far valere tutta l’esperienza accumulata negli anni nel settore della bioedilizia con il sughero tostato distribuendo i prodotti Amorim, che è la più grande commercializzatrice di sughero a livello mondiale”.

LE FASI PRODUTTIVE

Il viaggio permette, in un raggio di qualche decina di chilometri, di poter assistere a tutte le fasi produttive: dall'estrazione della corteccia dalla quercia da sughero, alla macinazione, dal processo termico di tostatura alla squadratura dei blocchi, il tutto nel massimo rispetto dell'ambiente, come testimoniato dalla certificazione ABAB-ICEA e Natureplus della produzione Amorim. Il programma ha ripercorso la filiera produttiva del pannello di sughero Corkpan cominciando proprio dalla decortica dalla quercia, un'arte manuale che si svolge nel bosco, circondati da alberi a perdita d'occhio in un silenzio irrea-


CHRONICHAE

TECNOSUGHERI

strutturalegno pagina 030 031

le. Alcuni precisi colpi di accetta e la veste di sughero si scolla dal tronco, solida e intatta, umida e luccicante di resina sugherina. Un colpo di accetta troppo vigoroso inciderebbe il tronco, molestando la crescita successiva, per la quale bisogna attendere un periodo di tempo non inferiore a 9 anni. Un colpo di accetta troppo lieve non è sufficiente, e ha l'unico effetto di fiaccare le braccia dell'operatore. Si tratta di un lavoro difficile e faticoso, che soltanto la sensibilità di mani esperte può portare a compimento. Non esistono macchine in grado di effettuarlo. E nessuno pensa di progettarle. Successivamente si passa alla visita in fabbrica, e assistere alla produzione del blocco di sughero attraverso l'immissione di vapore in uno stampo contenente corteccia macinata, restituisce il giusto significato al concetto di bioarchitettura e di ecosostenibilità. L’agglomerato di sughero espanso autocollato, infatti, è il risultato del processo termico di tostatura che permette di ottenere la fusione delle sostanze cerose contenute nel sughero. Con la fusione, queste sostanze agiscono da collante naturale, permettono l’aggregazione dei granuli, rendendo il pannello compatto e rivestono i singoli granuli con uno strato protettivo che li rende impermeabili. Il processo non altera le caratteristiche del sughero ma le amplifica, determinando l’aumento del volume del singolo granulo e il miglioramento del potere coibente. La struttura cellulare del sughero, dopo il trattamento, presenta una elevata traspirabilità pur essendo insensibile all’umidità e all’acqua. Ne deriva una stabilità dimensionale eccezionale in ogni condizione. Un altro piccolo esempio di biosostenibilità? Osservare le cicogne, che nidificano pacifiche sulle ciminiere dello stabilimento. L'ultima fase del viaggio formativo, che quest'anno ha nominato 40 “ambasciatori del sughero”, ha previsto visite in cantiere nonché a edifici già completati come il Collegio Pedro Arrupe, una scuola polifunzionale di Lisbona interamente rivestita (cappotto), con 8mila metri quadrati di sughero Corkpan Md Facciata. Alla fine del processo di lavorazione, emergono tre prodotti principali: il pannello in sughero espanso autoincollato puro Corkpan, che presenta eccellenti caratteristiche di coibenza, diminuzione del coefficiente di conduttività termica del 30%, elevata inerzia termica, ottima traspirabiità e stabilità dimensionale, anche a contatto con acqua, umidità e calore e resistenza all'attacco degli agenti chimici e biologici. La versione a maggior densità di Corkpan è il pannello MD Facciata, utilizzato per realizzare cappotti faccia a vista, che si caratterizzano dall'assenza di qualsiasi manutenzione futura. Corkgran Tostato, otte-

nuto dalla granulazione del pannello Corkpan, disponibile in diverse granulometrie, a seconda degli impieghi richiesti. Questa linea di prodotti ecologici può essere impiegata per l'isolamento di coperture a falde, tamponamenti verticali, isolamenti di pavimenti, sottofondi e solai in genere, isolamento di coperture e piani praticabili (conduttività termica dichiarata a 10°C:λd= 0,039 W/m°K): il sughero Corkpan è un investimento economico garantito a vita e le prestazioni termiche offerte il primo giorno sono garantite anche dopo più di 50 anni, come dimostrato da test effettuati sul pannello impiegato in celle frigorifere industriali, dopo 45 anni di utilizzo, e su abitazioni in cui il cappotto termico è stato realizzato nel 1927 in USA. Nessun altro materiale è in grado di garantire un lambda praticamente inalterato per tutta la vita utile dell'edificio. La gamma si completa, infine, con il pannello Corkoco, realizzato attraver-


CHRONICHAE_TECNOSUGHERI

so l'accoppiamento semplice di una lastra di fibra di cocco al pannello in sughero Corkpan e nella versione sandwich con il pannello di Corkpan interposto fra due lastre di fibra di Cocco. I campi d'impiego previsti comprendono sottotetti, coperture a falde direttamente sottotegola, copertura a falde su struttura in legno,

mansarde, intercapedini, isolamento di solai interpiano (calpestio), isolamento acustico per divisori. Inodore e inattaccabile da insetti o roditori, Corkoco presenta ottime prestazioni termoacustiche, isolando sia alle alte che alle basse frequenze sonore.


PRoIECTUM PUbLIC FAbRIzIo bIANChETTI Danilo Pierucci www.fabriziobianchetti.com

strutturalegno pagina 032 033

Vetro, Legno, Pietra e i colori della natura Monterosa Terme, a Champoluc nel comune di Ayas in provincia di Aosta, è il progetto dell’Architetto Fabrizio Bianchetti, con Architettura Tre, che si è aggiudicato il Premio internazionale PISCINA& WELLNESS – BARCELONA 2015. Il centro benessere, inserito in un ambiente naturale di grande valore, che diviene la principale fonte d’ispirazione per integrarlo con il suo contesto, è stato realizzato con materiali naturali e linee molto semplici, seppur suggestive. Il progetto iniziato nell’aprile del 2012 con l’aggiudicazione del concorso, con la formula dell’appalto integrato, e proseguito nel marzo 2013 con l’apertura del cantiere, si è da poco concluso con la messa in esercizio di MomterosaTerme in località Champoluc nel comune di Ayas (Aosta). Il progetto dell’Architetto Fabrizio Bianchetti, con Architettura Tre, dopo due anni di intensi lavori è giunto così a compimento ed è stato consegnato alla Val d’Ayas un nuovo e articolato spazio benessere e un auditorium polivalente affacciati verso il Monte Rosa. La realizzazione di Monterosa Terme, inaugurata lo scorso luglio, ha previsto il recupero dell’ex palazzo del ghiaccio per trasformarlo in un centro benessere destinato a divenire, grazie alla sua posizione al centro del comprensorio del Monte Rosa, e grazie alle sue dimensioni, una delle più importanti strutture wellness del Nord Italia. Il progetto trae ispirazione dai materiali del luogo: l’acqua, la pietra e il legno per farli divenire i medium espressivi della soluzione compositiva. Il

In queste pagine e in quelle successive, i disegni, le fotografie dell’interno e dell’esterno del centro benessere Monterosa Terme, realizzato in località Champoluc nel comune di Ayas (Aosta), e destinato a diventare una delle più importanti strutture wellness del Nord Italia.

centro benessere accoglie un’area SPA e wellness, spazi relax, l’estetica, il fitness, una palestra di roccia, un ristorante e un auditorium polivalente. Tra i pregi dello stabilimento figura senza dubbio la posizione, che lo vede sorgere su uno spazio pianeggiante, circondato a stretta distanza da aree boschive di grande bellezza e “allineato” con il Monte Rosa. La grande parte delle ampie vetrate del centro si affacciano, infatti, proprio sul ghiacciaio di questo imponente massiccio, il più esteso delle Alpi, alto 4.634 metri e la suggestione che viene alla mente è quella che l’acqua e i vapori “dialoghino” a distanza con il ghiaccio che copre la sommità del Monte Rosa e con il torrente Evançon che scorre proprio a fianco della struttura. Quasi un’immersione totale nell’acqua, a ragione ritenuta la generatrice di benessere per eccellenza. Nell’ottica di dare vita a un vero e proprio dialogo tra l’offerta termale, il territorio e gli ospiti, il centro ha declinato, tra spazi interni ed esterni, un mondo letteralmente composto di tutte le trasformazioni


PRoIECTUM PUbLIC_FAbRIzIo bIANChETTI

possibili dell’acqua – in modo naturale – che comprendono vapore a differenti temperature, compresenza con sali minerali benefici, getti a diversi gradi di pressione… La completezza dell’offerta del centro fa sì che sia un vero e proprio universo dove ogni persona riesce a trovare un’opportunità per recuperare l’equilibrio tra corpo e mente, disintossicarsi, rimettersi in forma o semplicemente rilassarsi portandosi a casa una preziosa scorta di energia rigenerante: percorsi specialistici, trattamenti riequilibranti e antiage, rituali curativi e cosmetici, cerimonie disintossicanti, attività ricreative e antistress… L’ubicazione straordinaria del nuovo centro, lungo un torrente di acqua cristallina, con una quinta di grande impatto come quella dei boschi di conifere e delle vette alpine, ha felicemente dettato la cifra stilistica del progetto che ha tra i suoi punti di forza l’impiego di materiali a basso impatto visivo e armonicamente “accordati” con i colori della natura: vetro, legno, pietra, ceramiche in nuance con le tinte del bosco autunnale, rivestimenti delle differenti vasche in pietra grigia che riproduce l’effetto del verde-turchese dell’acqua au naturel, sculture lignee realizzate da artisti valdostani che si rifanno al ciclo vitale acquatico. Lo studio dei colori, materiali ed elementi decorativi è stato effettuato all’insegna dell’armonia seguendo un concetto olistico di sostenibilità ambientale e di “accordo” con il contesto di riferimento al fine di offrire all’ospite un’esperienza che porti un benessere integrato, espressione dell’esprit vivant del luogo.

IDENTIKIT PROGETTO

Opera: Monterosa Terme Riconversione dell’ex palazzo del Ghiaccio in centro benessere ad AYAS (Aosta) Committente: Amministrazione Comunale di Ayas Progetto: Fabrizio bianchetti architetto (capogruppo) con Architetturatre (Arch. Mauro Rosini, Arch. Paolo Venturotti, Geom Luca Melotto) Esecuzione: FPSM costruzioni, Aosta Consorzio re-energie, Aosta


PRoIECTUM PUbLIC FAbRIzIo bIANChETTI Danilo Pierucci

www.fabriziobianchetti.com

strutturalegno pagina 034 035

Fabrizio bianchetti con Architettura Tre (Paolo Venturotti, Mauro Rosini e Luca Melotto).

UN PREMIO INTERNAZIONALE PER L’INNOVAZIONE E LA SOSTENIBILITÀ “Piscina &Wellness Barcelona” è un premio internazionale, organizzato da ITeC - Istituto di Tecnologia della Catalogna, che vuole promuovere l’innovazione e la sostenibilità dei progetti per il comparto piscine e benessere e nella edizione 2015 ha assegnato nella categoria “centri Wellness” il primo premio a Monterosa Terme, realizzato in località Champoluc nel comune di Ayas (Aosta), su progetto dell’architetto Fabrizio Bianchetti (capogruppo) e di Architettura Tre (Paolo Venturotti, Mauro Rosini e Luca Melotto). Al premio hanno partecipato con proprie candidature, pervenute da 12 paesi, le realizzazioni più rappresentative del settore e il premio è stato assegnato a Monterosa Terme con la seguente motivazione: “Il progetto fa parte di un ambiente naturale di grande valore, che diviene la principale fonte d’ispirazione per integrare l’installazione con il suo contesto. L’apertura degli spazi interni verso quelli esterni offre quindi una interessante integrazione ludica, senza rinunciare all’intimità degli ambienti. Il tutto realizzato con materiali naturali, linee


PRoIECTUM PUbLIC_FAbRIzIo bIANChETTI L’ARCHITETTO RISPONDE Cosa ha comportato per Fabrizio Bianchetti utilizzare il legno come materiale costruttivo? Il legno è forse il più antico materiale da costruzione impiegato dall'uomo nella costruzione del proprio spazio abitativo, nell'impeto del grande rinnovamento edilizio intervenuto nella seconda metà del secolo scorso si era però dimenticato il suo impiego a vantaggio di materiali che apparivano più "contemporanei". Negli ultimi anni però il legno è "rinato": si sono riscoperte le caratteristiche e i pregi di questo materiale sostenibile da costruzione che protegge dall’inquinamento acustico, atmosferico ed elettromagnetico, economicamente vantaggioso, leggero, invulnerabile al sisma ma anche influenzabile dalle condizioni ambientali in cui si inserisce. Nel caso di Monterosa Terme l'attenzione verso questo materiale è

Monterosa Terme è organizzato in più macro-aree, pur tra loro integrabili, dedicate a specifiche funzionalità e una serie di vasche legate a diverse forme di trattamento, resi ancora più speciali dalla vista spettacolare sul ghiacciaio del Monte Rosa durante le ore diurne e dalle cascate di miriadi di stelle in quelle serali. Insomma, un luogo ideale per rilassarsi all’aria aperta a stretto contatto con un paesaggio di straordinaria bellezza, fra l’area garden, beauty & treatments, wellness, fitness, e le innumerevoli vasche dedicate al benessere. All’interno dell’area pool, posta in posizione sopraelevata, vi è un’area dedicata alla ristorazione. Una scala protetta da vetri trasparenti conduce a un livello, dominante sulle piscine e con vista verso il Monte Rosa, in cui possa essere piacevole fare una sosta, rinfrescarsi e assaggiare le specialità locali. Completa la dotazione di servizi della struttura un’area auditorium polivalente, collocata, adiacente alla hall d’ingresso, per consentire l’uso in contemporanea (o indipendente) con l’attività del centro benessere. L’auditorium è composto da due sale modulari,

stata guidata, direi quasi sollecitata, dall'attenzione che abbiamo voluto porre al luogo, alle sue tradizioni e alle sue architetture tipiche. Il Rascard, la costruzione tipica Valdostana, è infatti di legno, sovente di tronchi appena sbozzati, intagliati, incastrati e sovrapposti a formare la struttura e il rivestimento dell'edificio o ammirevoli loggiati e balconi. All'uso di questo materiale dell'architettura tradizione del luogo si ispira la realizzazione di Monterosa Terme, pur utilizzando questo nobile materiale in un linguaggio contemporaneo e senza cedimenti vernacolari. Costruire con il legno vuole dire, però, imparare a conoscerlo e ad amarlo per interpretarne correttamente le caratteristiche e i limiti, per impiegarlo nei modi corretti e apprezzarne i naturali segni dell'invecchiamento.

che possono essere unite o divise da una parete fonoisolante e manovrabile. L’area può ospitare fino a 380 posti a sedere e 490 persone per eventi in piedi. Nell’area auditorium polivalente è possibile organizzare differenti tipologie di eventi: (meeting, conferenze, concerti, esposizioni, presentazioni letterarie…). In definitiva, è un benessere che si percepisce anche a distanza, avvicinando il corpo e la mente verso lo stesso obiettivo, quello del benessere, al quale ha fortemente contribuito anche il concept progettuale di Fabrizio bianchetti che con un tocco leggero ed elegante ha creato un dialogo rispettoso fra l’ambiente antropico e quello naturale!

Nella pagina a sinistra, alcuni momenti della cerimonia di premiazione del premio internazionale “Piscina &Wellness barcelona”, organizzato da ITeC – Istituto di Tecnologia della Catalogna, in cui Fabrizio bianchetti con Architettura Tre riceve il primo premio per la categoria “centri Wellness” con il progetto del centro benessere Monterosa Terme.


PROiecTUM PRiVaTiS Daniele Menichini Roberta Bocca www.studiomenichini.it

strutturalegno pagina 036 037

L’Attinia e il paguro, una casa di legno sul tetto Una “intrusione” architettonica scaturita dallo studio approfondito del complesso edilizio, frutto di molti ampliamenti e superfetazioni in vario stile dagli anni settanta fino a oggi, quasi come “un'attinia che si attacca alla conchiglia del paguro per avere una base certa e trarne vita” il progetto di ampliamento per ricavare un'abitazione privata, all'interno di un complesso edilizio adibito a hotel, si basa sul recupero dell'ultimo piano dell'edificio, e della grande terrazza a tasca che era a servizio delle camere. l'idea per la residenza privata Grava-Pigneri a Revine lago, è volutamente molto semplice, volta a creare un segno contemporaneo di estrema pulizia di linee e volumetria; il tutto attraverso il taglio di una porzione del tetto e il posizionamento di un modulo eco-sostenibile in legno sulla terrazza, collegato all'edificio esistente. Una “intrusione” architettonica scaturita dallo studio approfondito del complesso edilizio, frutto di molti ampliamenti e superfetazioni in vario stile dagli anni settanta fino a oggi, quasi come “un'attinia che si attacca alla conchiglia del paguro per avere una base certa e trarne vita”. l'architettura dell'ampliamento è costituita da un

parallelepipedo in legno, che ospita un grande open space dedicato al living e alla cucina e in cui si crea un cannocchiale visivo verso il paese e la montagna, dando spazio a grandi aperture che mettono in contatto con l'ambiente circostante, dove il piacere di vivere viene enfatizzato da questi scorci naturali.


PROiecTUM PRiVaTiS_Daniele Menichini

la struttura tecnica è piuttosto lineare ma allo stesso tempo complessa ed è nascosta dal rivestimento in tavolato di legno trattato con cere naturali. il telaio in travi di metallo e piastre di fissaggio asimmetriche consente l'ancoraggio alle strutture esistenti di travi e pilastri in cemento armato e crea un nodo strutturale antisismico abilitato alla perfetta distribuzione dei carichi, sopra il quale è posizionato il sistema di costruzione in legno più leggero e a basso impatto ambientale. la zona notte e i locali di servizio sono stati ricavati da 7 vecchie camere poco utilizzate, facendo in modo che la nuova configurazione planimetrica fosse il più possibile vicino all’originale così da non dover pesantemente intervenire sulle strutture murarie consolidate. l'intero intervento di ampliamento e ristrutturazione è concepito su tecniche impiantistiche, materiali e soluzioni che, in coerenza con la filosofia progettuale eco-responsabile dello studio, vanno alla ricerca dell'impatto ambientale più vicino possibile allo zero, anche attraverso l'utilizzo di fonti energetiche alternative ben nascoste e integrate. Un originale rapporto tra “vecchio e nuovo”, che sfocia in un accento architettonico contemporaneamente forte e discreto, in linea con le nuove direttive sul consumo di suolo zero.

alcune viste interne della residenza privata Grava-Pigneri a Revine lago, e in particolare della parte concernente il recupero dell'ultimo piano dell'edificio su progetto dell’architetto Daniele Menichini.


PROiecTUM PRiVaTiS Daniele Menichini Roberta Bocca www.studiomenichini.it

strutturalegno pagina 038 039

The Sea aneMOne anD The heRMiT cRaB, a WOODen hOUSe On The ROOF

After an in depth study of the building complex, resulting from many additions and accretions in various styles from the seventies until today, an architectural “intrusion” emerged almost like a “sea anemone that attaches itself to a crab’s shell as a reliable base from which to draw life from” This expansion project, in order to create a private home within a building complex, is based on the recovery of the top floor of a building used as a hotel, and its large pocket terrace. This is the private residence Grava-Pigneri Revine Lago. The deliberately simple idea is aimed at creating a contemporary display of extremely clean lines and volumes by cutting through a portion of the roof and adding an eco-friendly wooden structure onto the terrace, connected to the already existing building. After an in depth study of the building complex, resulting from many additions and accretions in various styles from the seventies until today, an architectural “intrusion” emerged almost like a “sea anemone that attaches itself to a crab’s shell as a reliable base from which to draw life from”. The extension’s architecture consists of rectangular beams and timber housing a large open space dedicated to the living room and kitchen. From this space you can view the village and the mountain just as though you’re looking through a telescope, with large openings that connect you with the beautiful surroundings where the pleasure of living is emphasised by these natural views. The technical structure is both straightforward yet complex at the same time and is hidden by planks of wood treated with natural waxes.


PROiecTUM PRiVaTiS_Daniele Menichini

Studio di architettura Daniele Menichini Daniele Menichini, architetto e designer, nasce a engelberg in Svizzera nel 1968. nel 1995 si laurea presso la Facoltà di architettura di Firenze e nel 1996 fonda lo “Studio di architettura Daniele Menichini”, che si occupa di progettazione, interni, allestimenti, design, comunicazione visiva e art direction di aziende nel settore dell’arredamento home e contract. all’accurata ricerca teorica affianca un attento lavoro pratico nel campo dell’architettura degli interni dedicandosi allo studio delle problematiche dell’abitare, del vivere contemporaneo, dell’ospitalità, della ricettività, della vendita in showroom, della ristorazione, del divertimento e del benessere. Sin dagli inizi dell'attività lo stile progettuale si è subito contraddistinto per la contemporaneità delle linee, la matericità, il colore, l'atmosfera, l'emozionalità e la multisensorialità dello spazio con particolare attenzione allo sviluppo di concept eco-based e al dettaglio a partire da un percorso formativo tecnico, creativo e manageriale basato su ricerche e progetti in tema di progettazione integrata e sostenibile riferita ai Paesi del nord europa che con le esperienze maturate hanno portato alla stesura dei progetti “green room” e “green_zero”.

The frame, made of metal beams and asymmetrical mounting plates, allows anchorage to the already existent structure made of beams and reinforced concrete columns. Through this process we have created an anti-seismic structural knot that enables perfect load distribution above which sits the lighter wooden construction of low environmental impact. The sleeping area and service facilities were obtained from seven old seldom used rooms, and in order to avoid radical intervention on the building’s consolidated walls, we stayed as close as possible to the original layout’s configuration. The entire extension and renovation project was designed around installation techniques, materials and solutions in keeping with eco-responsible design philosophy studies. These studies search for hidden and integrated alternative energy sources in order to have a close to zero impact on the environment. An original relationship between "old and new" results in a strong and discreet architectural note that is in line with the new ground zero consumption guidelines.

la vista esterna della residenza privata Grava-Pigneri a Revine lago, e in particolare il recupero dell'ultimo piano dell'edificio su progetto dell’architetto Daniele Menichini.

Architect and designer Daniele Menichini was born in Engelberg, Switzerland, in 1968. In 1995, he was awarded a degree in Architecture from the University of Florence. In 1996, he found the firm “Studio di Architettura Daniele Menichini”, which engages in project development, interiors, fitting, design, visual communications, and art direction for companies in the home and contract furniture industry. In addition to thorough theoretical research, Daniele has tackled with accurate practical studies in the architectural field of interior design, committing with all issues regarding housing, contemporary living, accommodation solutions, hospitality industry, sale showrooms, food industry, as well as entertainment and wellness sectors. Since the inception of his career, his style has stood out for the contemporary pattern of lines, the materiality and use of colour, the creation of ambience and emotions, the multiple perception of space, together with his careful attention to the development of environment-friendly concepts and care for details. His approach is rooted in a technical, creative and managerial training path based on researches and studies analysing the integrated and sustainable development of projects in Northern European countries. All this, together with his personal experiences, has led to the development of the projects Green Room and Green_zero.


TECHNICA

SIGA Beatrice Guidi www.siga.ch

strutturalegno pagina 040 041

Protezione a vento e pioggia per costruire comfort abitativo Con Wigluv, Siga offre un nastro adesivo ad alta prestazione per realizzare uno strato a tenuta di vento su tetti e facciate. Questo strato impedisce l'infiltrazione e la circolazione di aria fredda nella costruzione, fenomeni che riducono l'effetto d'isolamento termico, e offre quindi un maggiore comfort abitativo e un minore consumo di energia. Lo strato a tenuta di vento, inoltre, protegge il tetto dai parassiti, permettendo così di fare a meno di prodotti chimici per la protezione del legno. Wigluv è il nastro adesivo per sigillature a tenuta di vento e antipioggia che garantisce una performance particolarmente alta, grazie alle sue tre qualità garantite contemporaneamente, essendo flessibile, aperto alla diffusione e impermeabile all'acqua. Grazie al suo valore sd < 2 m, fa sì che l'umidità fuoriesca per diffusione dall'edificio ma, essendo impermeabile, impedisce al contempo all'umidità di infiltrarsi all'interno. In questo modo non si formano accumuli di acqua di condensa sotto alla sigillatura. Grazie al suo substrato permeabile dall'interno verso l'esterno e alla sua elevata aderenza, Wigluv è utilizzabile anche su superfici lievemente umide, come i teli per tetti, e ciò consente di lavorare anche nei tempi di transizione. Lo stesso vale per le temperature estreme: Wigluv è termostabile a temperature comprese tra -40 e +100 °C e può essere applicato senza alcun problema su superfici prive di ghiaccio a partire da una temperatura di -10 gradi come pure alle elevate temperature estive. È adatto per la sigillatura sicura e durevole di sovrapposizioni, per il collegamento dei teli per tetti a fessure circolari o ad angoli e per collegare esternamente le finestre per tetti al sottotetto. Poiché è stabile ai raggi UV e resiste fino a dodici mesi all'esposizione agli agenti atmosferici, questo nastro adesivo a tenuta di vento e antipioggia consente anche interruzioni dei lavori. Wigluv può essere utilizzato su tutti i teli sotto-tegola, i teli sotto i soffitti, quelli per facciate e le membrane drenanti comunemente disponibili in commercio; operatori e artigiani possono quindi continuare a utilizzare senza alcuna limitazione i prodot-


TECHNICA_SIGA

ti che preferiscono. Sono sottofondi idonei pannelli di compensato lisci in legno duro, metallo e plastica rigida. Essendo molto flessibile, questo nastro adesivo facilita il lavoro. Si adatta con precisione a qualsiasi forma e permette persino di effettuare correzioni di direzione, poiché il sottofondo viene delineato con il nastro. Wigluv è flessibile, ha una forte aderenza e assieme al primer SIGA-Dockskin è adatto per collegare la pellicola ai muri e all'intonaco, pertanto è utilizzabile anche per realizzare coperture provvisorie che proteggono l'edificio durante la fase di costruzione. Con questo prodotto si può anche fissare provvisoriamente il telo sotto-tegola al camino in attesa del montaggio finale della lamiera d'intelaiatura. Per una maggiore sicurezza di lavoro sul

Wigluv, il nastro adesivo ad alta prestazione per involucri edilizi: flessibile, aperto alla diffusione e impermeabile all'acqua.

tetto e per una lavorazione più rapida, specialmente per la realizzazione di dettagli che richiedono solo strisce corte di nastro adesivo, c'è il portanastro Siga: basta inserire il rotolo nel portanastro e tagliare il nastro adesivo in segmenti della lunghezza desiderata con la lama integrata. Le mani restano libere, il rotolo non può cadere e non si sporca. Nelle sovrapposizioni dei teli sotto-tegola o dei teli per facciate si possono applicare strisce lunghe di Wigluv come di consueto, direttamente dal rotolo. Come tutti i prodotti adesivi Siga ad alta prestazione, anche Wigluv è atossico ed è prodotto senza l'aggiunta di solventi, sostanze che innalzano il punto di ebollizione, formaldeide, cloro o plastificanti. Questo nastro adesivo è tutelato da brevetto per modello di utilità ed è oggetto di domanda di brevetto depositata.


TecHnica

WeinMann Pietro Ferrari www.weinmann-partner.de

strutturalegno pagina 042 043

Un treff con 30 candeline da spegnere! Un traguardo di tutto rispetto in un contesto di ricca proposta tecnologica. Ha avuto luogo a Sankt Johann, in Germania, nella sede dell'azienda, il Weinmann Treff 2015. Hansbert Ott, amministratore delegato della dinamiche realtà inserita nel Gruppo Homag, ha fatto gli onori di casa, presentando un percorso di di tecnologie in azione e una serie di attività convegnistiche di grande interesse.

La ProPoSTa TecnoLoGica

Pietro Ferrari in visita al Weinmann Treff 2015.

Un'ampia e articolata area destinata al service e al software proprietario dell'azienda accoglieva, subito dopo la reception, i visitatori ed era seguita dagli stand dei fornitori di software e di utensili per la lavorazione del legno e la carpenteria. Quattro aree presentavano dimostrazioni dal vivo di varie tecnologie d'avanguardia prodotte dalla Weinmann Holzbausystemtechnik GmbH. in primo luogo la macchina multifunzione a ponte WMS con il tavolo di lavoro di efficacissima concezione: l'enorme campo di applicazione confermava ancora una volta che il ponte multifunzione Weinmann WMS è un vero tuttofare. Dal lavoro di carpenteria classica alla produzione di caravan, la macchina può essere utilizzata per il fissaggio automatico (chiodatura, bloccaggio o anche avvitamento) e per la lavorazione (taglio, fresatura, foratura, marcatura, etichettatura, incollaggio e dimensionamento) della struttura. inoltre, non solo elementi del telaio di legno possono essere trattati, ma possono essere prodotti facilmente ed efficacemente anche materiali come, ad esempio, elementi sandwich. i carpentieri apprezzano particolarmente questo modello multifunzione grazie alla sua versatile gamma di applicazioni, alle scarse esigenze di spazio e alla maneggevolezza. in secondo luogo è stata presentata la macchina per carpenteria WBS 140. Poi l'impianto per carpenteria WBZ160 powerSiX, già presentato alla Ligna. La lavorazione su sei lati è una caratteristica fondamentale di questa macchina che garantisce maggiore flessibilità nella lavorazione del telaio. oggi, numerose carpenterie utilizzano questa macchina Weimann che offre la massima capacità: non solo apre innumerevoli opzioni di elaborazione,


TecHnica_WeinMann

Le aziende di software e di utensili ospiti del Treff hanno costituito una fiera nella fiera.

La macchina WBZ160, tra i protagonisti del Treff. ma, allo stesso tempo, presenta un elevato rendimento. non basta, i progettisti Weinmann hanno fatto un nuovo grande sforzo: l'unità a pavimento di nuova concezione permette di produrre una più ampia gamma di pezzi, ma richiede anche una quantità di spazio invariata. così la maggior parte delle fasi di lavorazione necessarie vengono eseguite su tutti e sei i lati, senza alcuna operazione di ribaltamento, in questo modo i giunti blockhouse classici ora possono essere creati con facilità. ad esempio, il blocco scanalature a coda di rondine e connessioni su entrambi i lati può essere creato rapidamente e facilmente lavorato su arcarecci e travi di colmo. ciò non solo consente un più alto livello di precisione, ma aumenta anche la velocità di elaborazione e semplifica la gestione. Da non dimenticare la facilità in termini di maneggevolezza: la struttura non deve essere trasportata fuori, ruotata,e poi trasportata nuovamente. essa viene realizzata nella stessa posizione in cui viene eseguita la lavorazione per gli altri lati del pezzo da lavorare. Questo processo garantisce un livello molto più elevato di accuratezza. concludeva la panoramica, infine, la stazione per l'applicazione delle cornici WeM 150.

nella foto centrale: l'area di presentazione del software proprietario Weinmann.

aspetti della manifestazione.


TecHnica

WeinMann

strutturalegno pagina 044

La conveGniSTica

Hansbert ott introduce il programma di convegnistica.

Giovedì 12 novembre per l'intera giornata e venerdì 13 novembre al mattino si sono susseguite una serie di conferenze di grande interesse su temi inerenti alle tecnologie di costruzione. Wolfgang Bock, di GranIT GmbH ha illustrato le tecniche di controllo di produzione e di ottimizzazione per la produzione di case prefabbricate. Stefan Bauereiss, della Engelhardt&Geissbauer GmbH, nella stessa mattina di giovedì, ha presentato le procedure per una maggiore flessibilità nella costruzione di case a ossatura legno. nel pomeriggio sono state proposte da Manfred Hölz della SchwörerHaus KG tecnologie sfidanti per le moderne costruzioni in legno massiccio. La mattina di venerdì è stato Roland Weingärtner di Weingärtner Holzbau a presentare le più aggiornate e flessibili tecnologie di lavorazione di travi e Wilhelm Bauer di ZimmerMeisterHaus-Gruppe a illustrare i fattori di successo nella costruzione di case prefabbricate. La sera di giovedì ha visto clienti e amici di Weinmann in una vivace festa per celebrare i trent'anni dell'azienda.

in due belle giornate di novembre, Weinmann accoglie i suoi visitatori, nell'anno del trentennale.


eternitycomfort Elementi per la ventilazione e accessori Membrane traspiranti Tecnica per l’impermeabilizzazione

safetymania Sistemi per la sicurezza

eurostandard Euro Standard & components

Il meglio per tetto e parete Riwega Srl Via Isola di Sopra, 28 · I-39044 Egna (BZ) Tel. +39 0471 827 500 · Fax +39 0471 827 555 info@riwega.com · www.riwega.com


CONSTRUCTIO

ABB SACE Beatrice Guidi www.abb.it

strutturalegno pagina 046 047

Una “casa tecnologica” per gli uffici di SKY-NRG La quercia al centro dell’azienda è il simbolo per portare il messaggio di SKYNRG, specializzata in soluzioni tecnologiche d’efficienza energetica, che opera riconoscendo il legame primario di sopravvivenza che deve tornare a esserci tra l’uomo e la natura e utilizzando legname da costruzione proveniente esclusivamente da boschi di conifere a riforestazione controllata. Non capita spesso di trovarsi di fronte a un esemplare di quercia da sughero collocato presso la reception di un’azienda, circondato dalle scale che portano agli uffici del primo piano e illuminato di luce naturale grazie a un ampio lucernario collocato in cima alle scale stesse. Ma è proprio questo il primo impatto visivo che il visitatore riceve entrando nella nuova sede della SKY-NRG di Castiglione delle Stiviere, in provincia di Mantova, società specializzata in soluzioni tecnologiche d’efficienza energetica, comprese la progettazione e la realizzazione di case in legno ad alta efficienza. Come mai, ci si domanda subito, questa decisione di collocare una sorta di aiuola con un albero all’ingresso? La risposta la danno i soci fondatori e ci dicono che la quercia ha un significato simbolico, perché l’azienda ha scelto di operare riconoscendo, anzitutto, il legame primario di sopravvivenza che deve tornare a esserci tra l’uomo e la natura. In virtù di questo, l’azienda utilizza legname da

costruzione proveniente esclusivamente da boschi di conifere a riforestazione controllata, impiegando pannelli prodotti da ditte partner certificate per realizzare edifici a bassissimo impatto ambientale, conformi ai principi della bioarchitettura e dotati di tecnologie innovative. Nella realizzazione delle abitazioni “chiavi in mano” come negli interventi di sola riqualificazione energetica, sia elettrica che idraulica, SKY-NRG si occupa anche di tutti gli aspetti relativi agli impianti attraverso il proprio studio interno di progettazione; l’obiettivo è quello di puntare sempre a un’impiantistica di livello medio-alto per qualità e funzionalità. In quest’ottica rientra la scelta di applicare i sistemi di home e building automation e di rivolgersi a un partner qualificato come ABB che, inoltre, offre sistemi “aperti” a standard internazionale KNX, e quindi compatibili con tutti i sistemi che utilizzano lo stesso sistema, anziché proprietari (che quindi non sono compatibili con sistemi di altri player e necessitano di ulteriori soluzioni per interfacciarsi tra loro).


CONSTRUCTIO_ABB SACE

BASSISSIMO CONSUMO ENERGETICO, SALUBRITà, COMfORT

La possibilità di constatare direttamente le migliori soluzioni messe in pratica è più efficace di qualsiasi descrizione, perciò SKY-NRG ha realizzato la propria sede in legno, seguendo i rigorosi standard delle “case passive” che rappresentano il prodotto stesso proposto dall’azienda e i principi di cui si fa portatrice. Il risultato è un edificio nel cui progetto è stata posta particolare attenzione al benessere psico-fisico delle persone e al miglioramento della vita lavorativa, offrendo livelli elevati di comfort e salubrità degli ambienti, il tutto focalizzato sulla minimizzazione dei consumi di energia. Una pompa di calore aria-acqua ad alta efficienza, con accumulo solare integrato, fornisce acqua calda e fredda per la climatizzazione e acqua calda sanitaria, a costo zero nei mesi estivi e minimo nei mesi invernali. L’applicazione di sistemi radianti, a pavimento al piano terra e a soffitto al primo piano, ha poi permesso di incrementare le possibilità di risparmio energetico grazie all’abbassamento della temperatura dell’acqua di riscaldamento e all’aumento della temperatura dell’acqua di raffrescamento, riducendo così al minimo il delta termico che la generazione tramite pompa di calore deve affrontare. Un impianto di ventilazione meccanica garantisce un costante ricambio d’aria, tale da assicurare un elevato confort alle persone, mantenere sani gli

ambienti e contribuire al risparmio energetico, immettendo aria pulita alla stessa temperatura di quella interna estratta. Lo stesso impianto permette di mantenere costante anche l’umidità nel periodo estivo, deumidificando quando necessario e permettendo di raffrescare gli ambienti tramite i sistemi radianti. La velocità di ricambio d’aria è regolata anche in funzione della concentrazione di CO2, che viene costantemente monitorata per evitarne accumuli nocivi. La regolazione dei parametri che garantiscono comfort e benessere è realizzata dal sistema di building automation per ogni singolo ambiente, in funzione dei dati rilevati dalle sonde di temperatura, umidità e concentrazione di CO2.

ILLUMINAzIONE, SCENARI E ALTRE fUNzIONI

Il controllo completo degli impianti dell’edificio può essere effettuato sia dai tablet dislocati nei diversi ambienti e connessi al sistema di building automation, sia da remoto con qualsiasi dispositivo mobile connesso a Internet. La regolazione dell’illuminazione è in funzione della presenza di persone e del livello di luminosità rilevati dagli appositi sensori. Per ogni ambiente è possibile la forzatura manuale istantanea o su programma temporale. Tutti gli apparecchi illuminanti sono a LED, controllati con un sistema a protocollo DALI interfacciato con il sistema KNX. Diversi scenari di luce sono stati configurati anche per creare piace-

La sede di SKY-NRG a lavori ultimati, dalla reception con la Quercia centrale, agli uffici, ogni singolo ambiente è dotato della regolazione dei parametri che garantiscono comfort e benessere grazie al sistema di building automation, in funzione dei dati rilevati dalle sonde di temperatura, umidità e concentrazione di CO2.


CONSTRUCTIO

ABB SACE

strutturalegno pagina 048 049

voli effetti visivi, come la suggestiva illuminazione della quercia presso la reception in caso di eventi o incontri tecnici con esterni. All’illuminazione notturna sono dedicati tre scenari, uno dei quali è stato appositamente creato per valorizzare le “spaccature” nella configurazione architettonica degli esterni. Uno scenario “chiusura” consente di effettuare con un unico comando lo spegnimento di tutte le luci interne e contemporaneamente di attivare il sistema di sicurezza notturna. La sala conferenze dispone di tre scenari per la gestione dell’illuminazione e il posizionamento delle tende in funzione dell’utilizzo e delle necessità di proiezioni. La sala è inoltre dotata di un’unità di interfaccia priOn che dispone di un display a colori da 3,5” e di un pulsante rotante che permette di svolgere alcune delle funzioni più importanti presenti sui tablet e relative all’intero edificio. Sono gestite dal sistema di building automation anche le funzioni dell’impianto d’irrigazione del giardino, sottoposto alle rilevazioni dei sensori di pioggia e a un programma orario prestabilito. Il costante monitoraggio dell’energia utilizzata è un importante strumento che consente di avere la consapevolezza dei consumi effettivi, classificarli in base alla loro reale necessità e, quando richiesto, avviare azioni decisive ai fini di un’ottimizzazione dei consumi stessi. Nel caso specifico questo controllo viene fatto gra-


CONSTRUCTIO_ABB SACE

zie ai contatori elettronici installati nei quadri elettrici di distribuzione e interfacciati con il sistema KNX, al quale trasmettono tutti i dati necessari per le successive elaborazioni. Le pulsantiere della serie priOn e gli apparecchi compatti a standard KNX, installabili a incasso con le placche della serie civile Mylos di ABB, completano l’insieme dei dispositivi d’ingresso del sistema di automazione e si integrano perfettamente nelle scelte estetiche di elevata qualità che hanno guidato il progetto per la nuova sede dell’azienda castiglionese.

Si ringraziano per la collaborazione il geometra Francesco Confortini e la Direzione di SKY-NRG.


ConsTRuCTIo

HöRmann Elvira Lo Cicero www.hormann.it

strutturalegno pagina 050 051

Passiva "da capo a piedi" Il corretto orientamento rispetto al sole è il principale requisito di una costruzione passiva, coadiuvato dall’idonea coibentazione dell'involucro. Anche nel volume dei quattro box è stato posato un cappotto più sottile, e quattro portoni sezionali dotati di Thermoframe, ovvero con profilo del telaio a taglio termico dalla muratura e guarnizioni supplementari, che incrementano ulteriormente il grado di isolamento.

L'InTERvIsTa a un uTEnTE EspERTo

La residenza a schiera recentemente completata a Lavis, in provincia di Trento, si distingue per le ottimali soluzioni mirate al contenimento dei consumi energetici, fra cui i portoni sezionali Hörmann impiegati nei box. Realizzata in soli undici mesi, l'abitazione plurifamilare della famiglia Vulcan è un esempio di progettazione integrata applicata all'edilizia residenziale. La costruzione rispetta i rigorosi parametri imposti dal protocollo energetico Passivhaus, che prevede un consumo massimo di 15 kWh per metro quadrato all'anno con il solo impiego di impianti di ventilazione e produzione di acqua calda sanitaria. I tre appartamenti, totalmente indipendenti, sono stati realizzati con una struttura portante in pannelli prefabbricati tipo X-Lam, in legno di provenienza certificata, appoggiata su fondazioni in calcestruzzo armato. Elevati valori termoisolanti dell'involucro edilizio, assenza di ponti termici e serramenti performanti sono il presupposto tecnico-energetico di un edificio che rielabora i caratteri del linguaggio architettonico locale alla luce delle esigenze estetiche e prestazionali contemporanee.

L'ing. Leonardo Vulcan è comproprietario dell'edificio: “Assieme ai miei fratelli abbiamo deciso di realizzare un complesso residenziale nel quale poter abitare con le nostre famiglie. Personalmente mi sono occupato della progettazione strutturale e della direzione lavori, attività che svolgo normalmente all'interno della società di progettazione Armalam. La realizzazione è stata affidata ad Armalab, impresa appartenente allo stesso gruppo, specializzata nella costruzione di edifici sostenibili passivi (Nearly Zero Energy Building) e attivi (Zero Energy Building), secondo criteri di qualità edilizia certificati da enti terzi italiani ed europei”. Quali aspetti caratterizzano l'edificio? “Il corretto orientamento rispetto al sole è il principale requisito di una costruzione passiva, nella quale oltre la metà del fabbisogno termico è fornito dall'irraggiamento solare che entra attraverso le grandi superfici vetrate rivolte a sud. Ovviamente la coibentazione dell'involucro svolge un ruolo importantissimo sia per le superfici murarie, sia per i serramenti”. per questa ragione sono state adottate soluzioni costruttive specifiche e l'impresa si è affidata a fornitori e posatori di provata fiducia e competenza, selezionando prodotti di elevato livello qualitativo e dalle prestazioni certificate. “Ad esempio: dal punto di vista termico il volume


ConsTRuCTIo_HöRmann

IL box THERmofRamE gaRanTIsCE IL massImo IsoLamEnTo TERmICo

dei quattro box - situati sul retro ed esposti a nord risulta indipendente rispetto al resto dell'edificio. Trattandosi di spazi accessori, infatti, non c'era la necessità di riscaldarli, gravando così sulle prestazioni energetiche dell'intera costruzione. In corso di realizzazione è stato posato un cappotto più sottile, ma abbiamo comunque voluto impiegare i prodotti più performanti presenti sul mercato, selezionando dei portoni sezionali Hörmann che assicurano un ottimo livello di coibentazione termica e di tenuta all'aria, tali da garantire che la temperatura all'interno dei box non scenda eccessivamente anche quando fuori fa molto freddo”. Siete soddisfatti della scelta? “Sicuramente. Avevamo già utilizzato i prodotti Hörmann in altre realizzazioni, perciò i risultati non sono stati una sorpresa. Durante l'inverno la temperatura nei box non è mai risultata inferiore a 15°C, a vantaggio della funzionalità e della durata delle autovetture. In questo caso – conclude l'ing. Vulcan - abbiamo apprezzato anche il ridotto ingombro del sistema di scorrimento”.

Due vedute della casa passiva costruita a Lavis dalla famiglia vulcan. L'area delle autorimesse.

L'edificio passivo a schiera di Lavis (Trento) è dotato di quattro portoni sezionali Hörmann modello Lpu40 dotati di Thermoframe, ovvero con profilo del telaio a taglio termico dalla muratura e guarnizioni supplementari, che incrementano ulteriormente il grado di isolamento rispetto al modello standard, interrompendo la dispersione del calore attraverso il telaio in acciaio. Tutti equipaggiati con coppie di profili angolari verniciati, i portoni sezionali Lpu40 sono del tipo con greca L, impreziositi dalla finitura silkgrain (effetto seta) con colorazione grigio pietra RaL 7030 (esterno) e RaL 9002 (interno), e presentano un'altezza di 2.250 mm. Due di essi sono larghi 4.750 mm, dotati di applicazione Z (per portoni con molla a trazione); gli altri due, larghi 2.500 mm, utilizzano l'applicazione n (per portoni con sistema di molle a torsione). per tutti, la motorizzazione supramatic p è attivata da trasmettitori a 4 tasti e ricevitori, più pulsante interno, con funzionamento controllato da fotocellula. a corredo sono state fornite maniglie e serrature. Il portone è stato fornito dalla concessionaria Hörmann, for.x s.r.l. di pergine valsugana, Trento (agenzia area Domo snc di Zamboni Roberto e De angelis Roberto).

un portone sezionale Hörmann Lpu40 aperto e chiuso montato nella casa di Lavis.


ConStrUCtIo

nordhaUS Elvira Lo Cicero www.nordhaus.it

strutturalegno pagina 052 053

Il legno e il benessere abitativo

Nordhaus costruisce una villa privata a Pistoia.

Scegliere una casa in legno rappresenta oggi una soluzione eccellente per il proprio comfort e benessere abitativo. Caldi e accoglienti, energeticamente efficienti e antisismici, gli edifici in legno garantiscono numerosi vantaggi per chi vuole vivere all’insegna dell’armonia con la natura. In conformità di questi principi, la ditta Nordhaus ha costruito una villa privata a Pistoia: una costruzione realizzata nel pieno rispetto dei dettami CasaClima con involucro termico ad alta efficienza, serramenti a triplo vetro, ventilazione meccanica controllata, tenuta all’aria dell’edificio, minimizzazione dei ponti termici. Per questa realizzazione è stata scelta la tipologia costruttiva X-Lam. L'X-Lam è il più tecnologico tra i cosiddetti legni ingegnerizzati e risulta essere un materiale particolarmente resistente, poiché grazie alla sua composizione a più strati incrociati, cioè ruotati ad angolo retto uno rispetto all'altro, è in grado di assorbire e di trasmettere alle fondamenta sollecitazioni e forze provenienti da ogni direzione. Il riscaldamento e il raffrescamento estivo sono ottenuti con pompa di calore aria/acqua e con impianto radiante a pavimento.

VentILazIone ControLLata

Questa abitazione di alto livello è stata predisposta con un sistema di ventilazione controllata, un impianto che consente un ricambio di aria ottimare recuperando al tempo stesso il calore residuo contenuto nell'aria che si espelle. Basti pensare all'anidride carbonica sviluppata dalle persone che nelle ore si accumula nelle stanze: è sufficiente questo a farci comprendere che è

importante migliorare la qualità dell’aria in casa. I nuovi serramenti, le nuove metodologie costruttive migliorano l’isolamento, ma a differenza di quanto accadeva un tempo, richiedono di arieggiare frequentemente i locali. Per evitare che spalancando le finestre d’inverno si sprechi tanta energia termica, per garantire il ricambio d’aria anche quando non possiamo attuarlo fisicamente o ce ne dimentichiamo, la ventilazione meccanica degli spazi abitativi con recupero energetico diventa indispensabile. Un impianto di Ventilazione Meccanica Controllata (VMC) risolve questi problemi e in più alza la qualità dell’aria interna, recupera il calore che altrimenti andrebbe perso arieggiando i locali, abbassa l’umidità relativa interna dell’ambiente ed è ideale per chi soffre di allergie poiché con questo sistema, pollini, spore, polvere presenti all’esterno vengono filtrati. Questo edificio è stato realizzato tenendo conto di risparmio energeti-


ConStrUCtIo_nordhaUS

In breve

Tipologia: casa unifamiliare Luogo: Pistoia (Pistoia) Committente: privato Progetto esecutivo: nordhaus s.r.l. Progetto architettonico: architetto Marco Cipriani Progetto strutturale: ingegner roberto Bezzi Sistema costruttivo: pannello a strati incrociati (X-Lam) Classe energetica: Casa Clima-classe a Riscaldamento: con pompe di calore con VMC (Ventilazione Meccanica Controllata)

co e sostenibilità ambientale adoperando le migliori tecnologie e i migliori materiali da costruzione. nell’ambiente principale dell’unità abitativa è garantito un fattore di luce diurna medio FmLD ≥ 2%. nordhaus ha dunque realizzato una casa amica dell’ambiente dove gli impianti di riscaldamento non sono più una delle maggiori fonti di inquinamento atmosferico, poiché i sistemi costruttivi adoperati consentono di risparmiare l’ottanta per cento di energia rispetto a un edificio tradizionale, e di ridurre proporzionalmente l’emissione di sostanze inquinanti nell’aria: polveri sottili, ossido di carbonio, ossidi di azoto e idrocarburi, eccetera. Questa villa rientra così nella certificazione Casa Clima in Classe A.

L’azIenda e Le SUe CertIfICazIonI

nordhaus utilizza solo legno proveniente da boschi trentini provvisti di marchio Pefc. È partner fondatore del sistema di certificazione ARCA; il primo sistema di certificazione italiano per le costruzioni in legno. arCa garantisce la durabilità, la sicurezza contro il sisma e il fuoco, il comfort, il risparmio energetico e la sostenibilità della casa in legno. L’azienda nordhaus assicura una progettazione certificata Passivhaus. Questa certificazione è garantita solo alle aziende in cui uno o più progettisti abbiano frequentato il corso europeo CEPH e superato l’esame conclusivo. nordhaus è inoltre membro dell’iPHA International Passivhaus Association (Associazione Internazionale Casa Passiva), una rete di progettisti, ricercatori, produttori e costruttori che mira a promuovere la Casa Passiva e a diffondere la conoscenza di questo standard costruttivo a un pubblico sempre più vasto.


COnSTRUCTiO

RUBneR HAUS Beatrice Guidi www.haus.rubner.com

strutturalegno pagina 054 055

Un nuovo progetto di edilizia in legno firmato Rubner Haus reinterpreta il modello di villa unifamiliare in chiave moderna nel segno dell’efficienza energetica.

La silhouette contemporanea della casa in legno L’AziendA

Rubner Haus è pioniere e portavoce da oltre cinquant'anni di una cultura dell’edilizia in legno a basso impatto ambientale, in questa logica ha realizzato un nuovo progetto abitativo nella zona nord-ovest di Milano. Grazie alla scelta attenta dei materiali, che vede il legno in primo piano, l’edificio residenziale ridisegna il classico modello di villa unifamiliare con una decisa impronta di contemporaneità.

il progetto è un esempio virtuoso di sostenibilità: grazie alla favorevole morfologia del terreno, la maggior parte degli affacci della nuova unità residenziale gode della migliore esposizione lungo

l'orientamento che va da nord-est a sud-ovest, beneficiando così del maggior apporto solare lungo l'intero arco della giornata a favore di un apprezzabile riscaldamento passivo. La posizione strategica dell’edificio, unita alle alte performance della struttura in legno e all’impianto di riscaldamento a pannelli radianti con pompa di calore elettrica, alimentata da pannelli solari, rende l’abitazione ad altissimo tasso di efficienza energetica. La struttura portante del nuovo corpo edilizio, per la parte fuori terra, è costituita da elementi prefabbricati in legno completamente personalizzati e realizzati “su misura” per questo progetto; l’obiettivo era quello di creare uno spazio funzionale e allo stesso tempo altamente performante. Tutte le case realizzate con il legno Rubner Haus, infatti, sono in grado di combinare design, alta efficienza, sostenibilità e innovazione grazie all’impiego di tecnologie costruttive all’avanguardia che consentono una notevole riduzione delle emissioni di CO2.


COnSTRUCTiO_RUBneR HAUS Vedute esterne del progetto residenziale dell’architetto Fabrizio Lazzati realizzato a Milano da Rubner Haus.

Il Gruppo Rubner

Il Gruppo Rubner, specializzato a livello europeo nella progettazione e costruzione di edifici residenziali e pubblici in legno, ambito di cui è pioniere, ha sede a Chienes, in Alto Adige. L’attività nasce nel 1926 come segheria a conduzione famigliare ed evolve negli anni attraverso lo sviluppo integrato dell’intera filiera dell’edilizia in legno. Con un fatturato di 357 milioni di euro nel 2014 e sedi in Italia, Germania, Austria, Francia, Polonia e Slovenia, il Gruppo conta 1.614 collaboratori di cui 760 in Alto Adige (31.12.2014) accomunati da una vera e propria passione per il legno. E questa stessa passione anima ancora oggi la famiglia dei proprietari rappresentata da Stefan, Peter, Joachim e Alfred Rubner. Sotto la guida di Peter Rubner, Presidente del Gruppo, oggi Rubner gestisce un’attività suddivisa in cinque settori strategici: industria del legno, strutture in legno, grandi progetti ‘chiavi in mano’, case in legno e porte in legno. Da sempre impegnato in Ricerca & Sviluppo, Rubner dispone di un reparto altamente specializzato dedicato alla progettazione di strutture in legno all’avanguardia, in grado di gestire in toto anche le soluzioni costruttive più complesse con progetti individuali ‘su misura’. www.rubner.com


COnSTRUCTiO

RUBneR HAUS

strutturalegno pagina 056 057


COnSTRUCTiO_RUBneR HAUS

L'ARCHiTeTTO

L’Architetto Fabrizio Lazzati, progettista dell’edificio, commenta: “L’abitazione è una reinterpretazione all’avanguardia del modello della villa unifamiliare, sia nelle forme sia nella scelta dei materiali e delle soluzioni architettoniche adottate. Il fabbricato, infatti, si muove su un registro diverso rispetto all’ambiente circostante, pur integrandosi alla perfezione, per la sua composizione architettonica e per lo studio dell’impaginato volumetrico. L’alta professionalità, la competenza tecnica, e l’efficienza di un partner come Rubner Haus hanno consentito la realizzazione di questo progetto abitativo in cui soluzioni architettoniche e ambiente si fondono insieme per diventare un unico elemento”, continua Lazzati. La struttura dell’edificio, oltre a essere a basso impatto ambientale, si caratterizza per il suo stile inedito. La copertura a doppia falda unica, orientata a sud-est per i due blocchi che accolgono la zona notte al piano primo, e piana, a coprire i volumi dell'ingresso e del corpo scala, disegna un profilo che si discosta dalla tipologia classica dei tetti a due falde pur richiamandone comunque l'idea. La composizione architettonica innovativa è ancora più evidente negli alzati che articolano i diversi fronti dell’edificio sfruttando i cambiamenti di livello, sia sul piano verticale sia su quello orizzontale, conferendo alla struttura una complessiva immagine di leggerezza. L’edificio, inoltre, si sviluppa su due livelli met-

tendo in stretta relazione gli interni con l’esterno: la zona giorno al piano terra ha una forte connessione con il giardino grazie alle ampie aperture, mentre la zona notte al primo piano è caratterizzata da ampi balconi e terrazzi. “Questo progetto dell’Architetto Fabrizio Lazzati ha rappresentato una sfida estremamente stimolante per Rubner Haus e tutto il suo reparto tecnico” afferma Werner Volgger il direttore Vendite e Marketing di Rubner Haus. “Abbiamo voluto costruire una villa che fosse in armonia con il paesaggio e gli edifici circostanti ma che al tempo stesso riuscisse a esprimere la propria personalità nel segno dell’efficienza energetica. Realizzare la struttura portante fuori terra in legno ha permesso di ottenere un involucro estremamente performante e capace di garantire alti livelli di protezione dell’edificio dal freddo e dal caldo”.

Alcune vedute degli spazi interni.



DIRECTORY AGENTI di G. Boller e C. Via Pozza 12 - 38040 Vattaro (Trento) tel. +39/0461 848542 r.a. - fax +39/0461 847498 info@medialegno.it Travi lamellari - Bilam e KVH - Spigolati massicci Segati in abete: per l’edilizia, lamellari, piallati Materiale per imballo.

TRA.WOOD s.r.l. Sede Legale: Corso Re Umberto, 8 10121 Torino Amministrazione Strada Santa Margherita, 159 10131 Torino tel +39/011 8194519 Customer Care tel +39/039 6180091- fax +39/039 6882686 info@trawood.it - www.trawood.it NORD AMERICA: Conifere - Latifoglie - Pavimenti - Lamellari Hemlock, Douglas Fir, Rovere Bianco, Frassino. SUD AMERICA: Decking. EUROPA: Lamellari per finestre in Pino, Abete, Larice Europeo e Siberiano. Certificati ambientali disponibili a richiesta cliente.

ECOLLE ADESIVI COLLANTI CONCORDE s.r.l. ADESIVI SPECIALI PER L’INDUSTRIA Via Schiaparelli 12 - Zona Industriale 31029 Vittorio Veneto (Treviso) tel. +39/0438 912121 - fax +39/0438 501822 info@collanticoncorde.it www.collanticoncorde.it Collanti Concorde produce l’adesivo poliuretanico “XILOBOND T “ certificato secondo la norma EN 15425 e con “Attestato di Conformità” dell’MPA di Stoccarda del 13.02.2015. Lo XILOBOND T è idoneo per la produzione di legno lamellare per prodotti quali KVH, bilama, trilama e per pannellature portanti strutturali tipo XLAM; per strutture lignee in bioedilizia e costruzione edifici prefabbricati; per l’incollaggio di specie legnose termotrattate (tipo THERMOWOOD). Collanti Concorde produce altresì una vasta gamma di colle viniliche, ureiche, termofondenti, poliuretaniche e polimeri innovativi.


COMMERCIANTI

s.a.s.

1359-CPD-0111 1359-CPD-0423

SOFTWARE

Via 4 Novembre 71 38030 Roverè della Luna (Trento) tel +39/0461 658553 - fax +39/0461 658548 info@segnalegnami.it - segna@pec.segnalegnami.it www.segnalegnami.it Segheria, travi Uso Trieste, travi Uso Fiume, travi Spigolati e Torniti in Abete, Larice e Rovere, Lamellari - Piallatura e spazzolatura travi e tavolato - Progettazione e taglio strutture in legno - ESSICAZIONE TECNICA DELLE TRAVI.

LEGNAMI

EDILIZIA srl

Valle d’Anterselva 1 39030 Rasun-Anterselva (Bolzano) tel +39/0474 496128 r.a. - fax +39/0474 496192 info@holzhof-prugger.com www.holzhof-prugger.com Legname per edilizia e imballaggio. Travi lamellari. Produzione listelli e morali abete.

C.so Svizzera 185 - Int. 003 - P. 2 - Sc. D 10149 TORINO tel +39/011 7509020 r.a. - fax +39/011 7509005 info@dinunziolegno.it - www.dinunziolegno.it Rappresentanze: segati resinosi e di latifoglie • travi lamellari • KVH - BILAMA • pannelli per casseforme • perline • tronchi • Travi U.T • compensati • X-LAM • elementi per pallets • pellet.

hsbITALIA di Pallaver geom. Andrea Via San Giovanni Nepomuceno, 5 - 38121 Trento tel. +39/0461 983044 - fax +39/0461 1631078 www.hsbcad.it - www.hsblabs.com Software su base Autocad per progettazione 3D di costruzioni in legno e comando centri taglio CNC.

• SEMA Italia: Emanuele Prada cell. 349 2314267 - tel. 0461 391662 fax 0461394784 emanuele.prada@sema-soft.com • Assistenza: Michele Segnana tel. 0461 391662 - fax 0461394784 support.it@sema-soft.com

IMPIANTI DI ESSICCAZIONE E VAPORIZZAZIONE

Tecnosugheri s.r.l. Via Privata Goito, 7 20037 Paderno Dugnano (Milano) tel +39/0299500134 - fax +39/02 99485201 info@tecnosugheri.it www.tecnosugheri.it Specialista di sistemi di isolamento termo-acustico naturali, Tecnosugheri è importatore e distributore dei principali marchi di sughero auto-espanso e auto-collato (ICB) portoghesi. Il sughero tostato ICB, dotato di marcatura CE e di certificazioni natureplus, è un materiale isolante, 100% naturale, che si caratterizza per la totale insensibilità ad acqua, umido ed agenti atmosferici, per la durabilità illimitata e per la costanza delle prestazioni coibenti anche dopo oltre 50 anni di impiego.

Da 40 anni al vostro servizio Via G. Marconi 30 - 31010 Maser (Treviso) tel +39/0423 923170 - fax +39/0423 546170 mart.legno@libero.it - www.martignagolegno.it Latifoglie europee ed americane. Legnami Esotici. Resinosi. Tronchi e boules. Lamellari per serramenti.

Paganoni Legno s.r.l. di Imola Legno s.p.a. Sede legale: Via Don Luigi Sturzo, 10 40026 Imola (Bologna) tel +39/0542 630411 (15 linee) - fax +39/0542 640418 Deposito: Via Orobie, 8 24030 Medolago (Bergamo) tel +39/035 493601 - fax +39/035 4936040 paganoni@paganonilegno.it www.paganonilegno.it

VERLAM s.a.s. di Andrea Casellato & C. Via Cornazzano, 1212 41028 Serramazzoni (Modena) Info tecniche e commerciali: hsbITALIA telefono: +39/0461 983044 info@verlam.com - www.verlam.com Verlam software per il calcolo strutturale di strutture in legno, solai, connessioni acciaio legno , case in legno sia con pareti XLAM che a TELAIO. Archivi connettori liberamente implementabile. Una soluzione semplice ed affidabile che permette un’analisi approfondita di tutti gli aspetti prescritti secondo NTC 2008 in modo rapido e preciso.


DIRECTORY SISTEMI DI FISSAGGIO

RIVIT s.r.l. Via Marconi, 20 - Località Ponte Rizzoli 40064 Ozzano dell’Emilia (Bologna) tel +39/051 4171111 - fax +39/051 41771119 info@rivit.it - www.rivit.it Leader in Italia per la produzione e distribuzione di fasteners, sistemi di fissaggio rapidi, viteria utensili e macchine per la lavorazione della lamiera.

TRAVI LAMELLARI TECNOLOGIE srl

CONCRETE s.r.l. Via della Pieve, 19 - 35121 Padova tel. +39/049 8754720 - fax +39/049 8755234 info@concrete.it - www.concrete.it

Sismicad Legno Il software semplice e completo per il calcolo sismico di strutture in legno con le norme italiane. Gestisce pareti in legno X-LAM, Platform-Frame nonché con altre tecnologie e pannelli dotati anche di fogli di controvento in OSB, gessofibra etc. Prevede collegamenti tipo Holddown e particolari condizioni di vincolo non-lineari. Tratta anche verifiche di colonne, travi, arcarecci e delle loro giunzioni con piastre in acciaio o alluminio e viti, chiodi o bulloni. Tutte le verifiche prevedono relazioni tecniche e disegni. Il software per i moderni professionisti del calcolo strutturale proposto da chi tratta questi strumenti da venticinque anni.

MACCHINE PER SEGHERIE Via Ciro di Pers 68 - 33030 Maiano (Udine) tel +39/0432 959036 - fax +39/0432 959036 info@modesto.it Refilatrici, troncatrici.

HASSLACHER NORICA TIMBER Feistritz, 1 - 9751 Sachsenburg - Austria tel. +43/4769 2249-0 - fax +43/4769 2249-129 info@hasslacher.at - www.hasslacher.at Pannelli X-Lam, travi lamellari diritte e curve, Duo/Trio, legno massiccio da costruzione GLT, perline & piallati, pannelli gialli, segati, pellet, sistemi completi per la costruzione.

VERNICI PER LEGNO PRIBO s.r.l. Via Nazionale, 12 - 38087 Lardaro (Trento) tel. +39/0465 901945 - fax +39/0465 901959 info@pribo.it - www.pribo.it Progettazione e forniture macchine e impianti per la lavorazione del legno. Tecnologie per la segheria. Piallatrici per legno rotondo. Macchine per impregnare e antichizzare. Macchine per la produzione di truciolo per lettiere di animali. Trituratori per pallets e casse in legno. Tavoli di montaggio per pareti in legno.

INDUSTRIA CHIMICA ADRIATICA s.p.a. Via Sandro Pertini, 52 62012 Civitanova Marche (Macerata) tel. +39/0733 8080 - fax +39/0733 808140 info@icaspa.com - www.icaspa.com


strutturalegno

011 dicembre 2015

COLOPHON DIRETTORE RESPONSABILE EDITOR IN CHIEF SONIA MARITAN REDAZIONE@WEBANDMAGAZINE.COM GIORNALISTI JOURNALISTS ROBERTA BOCCA, BEATRICE GUIDI, PIETRO FERRARI, PAOLO FERRARI, MARCO BASILEO REDAZIONE@WEBANDMAGAZINE.COM COORDINAMENTO GENERALE GENERAL COORDINATION FRANCO RICCARDI LOGISTICA@WEBANDMAGAZINE.COM

EDITRICE WEBANDMAGAZINE S.R.L. SEDE LEGALE: VIA GIACOMO LEOPARDI, 14 - 20123 MILANO ITALIA SEDE OPERATIVA: VIA VALLA, 16 - 20141 MILANO ITALIA TELEFONO +39/02 84173130 TELEFONO +39/02 84173121 (MARKETING) FAX +39/02 42101945 AMMINISTRAZIONE@WEBANDMAGAZINE.COM WWW.WEBANDMAGAZINE.MEDIA WWW.WEBANDMAGAZINE.COM

MODALITA’ DI PAGAMENTO ABBONAMENTO TRAMITE BONIFICO BANCARIO CON TUTTI I VOSTRI DATI E CAUSALE UTILIZZANDO I SEGUENTI IBAN: BPM: IT87D0558401648000000004797 - BIC/SWIFT BPMIITMMXXX BANCO POSTA: IT 49 O 0760101600001016593780 CREDITO VALTELLINESE: IT24T0521601633000000005133 - BIC/SWIFT BPCVIT2S OPPURE CON VERSAMENTO SUL C.C.P. NUMERO 1016593780 INTESTATO A WEB AND MAGAZINE S.R.L.

I NOMI, LE DITTE E I PRODOTTI CITATI REDAZIONALMENTE SONO PUBBLICATI SENZA RESPONSABILITA’ DELL’EDITORE; TESTI E FOTOGRAFIE, ANCHE SE NON PUBBLICATI, NON VENGONO RESTITUITI NAMES, FIRMS AND PRODUCTS WICH ARE QUOTED EDITORIALLY ARE PUBLISHED WITHOUT PUBLISHER’S RESPONSABILITY; TEXTS AND PHOTOS, ALTOUGH UNPUBLISHED, ARE NOT RETURNED INFORMATIVA EX D. LGS.196/03 – WEBANDMAGAZINE S.R.L., TITOLARE DEL TRATTAMENTO TRATTA I DATI PERSONALI LIBERAMENTE CONFERITI PER FORNIRE I SERVIZI INDICATI. PER I DIRITTI DI CUI ALL'ART. 7 DEL D. LGS N. 196/03 E PER L'ELENCO DI TUTTI I RESPONSABILI DEL TRATTAMENTO RIVOLGERSI AL RESPONSABILE DEL TRATTAMENTO, INFO@WEBANDMAGAZINE.COM. I DATI POTRANNO ESSERE TRATTATI DA INCARICATI PREPOSTI AGLI ABBONAMENTI, AL MARKETING, ALL'AMMINISTRAZIONE E POTRANNO ESSERE COMUNICATI A SOCIETA’ ESTERNE PER LA SPEDIZIONE DEL PERIODICO E PER L'INVIO DI MATERIALE PROMOZIONALE. IL RESPONSABILE DEL TRATTAMENTO DEI DATI RACCOLTI IN BANCHE DATI A USO REDAZIONALE E’ IL DIRETTORE RESPONSABILE A CUI CI SI PUO’ RIVOLGERE, PER I DIRITTI PREVISTI DAL D. LGS. 196/03, PRESSO: EDITRICE WEBANDMAGAZINE S.R.L., VIA VALLA, 16 - MILANO.

WWW.FACEBOOK.COM/PAGES/WEB-AND-MAGAZINE-SRL/112897805431558

UFFICIO GRAFICO GRAPHIC LAYOUT UFFICIOGRAFICO@WEBANDMAGAZINE.COM AMMINISTRAZIONE ADMINISTRATION AMMINISTRAZIONE@WEBANDMAGAZINE.COM GESTIONE ARCHIVIO DATI DATABASE MANAGEMENT DANIELA FARAONI INFO@WEBANDMAGAZINE.COM WEB AND MEDIA ADVERTISING WEB AND MEDIA ADVERTISING SILVIA MAESTRI DIREZIONE MARKETING ADVERTISING@WEBANDMAGAZINE.COM BEATRICE GUIDI ADVERTISING@WEBANDMAGAZINE.COM ESTERO ABROAD HELGA ALMES CARDI (HELGA.CARDI@LIBERO.IT) (MOBILE: +39/342 3642126) TRIMESTRALE: POSTE ITALIANE SPA SPED. ABB. POST.D.L. 353/2003 (CONVERTITO IN LEGGE 27/02/2004 N.46), ART. 1, COMMA 1 - LO/MI REGISTRO DEGLI OPERATORI DI COMUNICAZIONE - ROC 23567 REGISTRO MONDIALE DELLE PUBBLICAZIONI ISSN 2283-8651 RIVISTA TRIMESTRALE QUARTERLY MAGAZINE UNA COPIA ONE COPY EURO 10,00 ABBONAMENTO ANNUO ITALIA EURO 30,00 A YEAR’S SUBSCRIPTION ABROAD EURO 60,00 GESTIONE EDITORIALE EDITORIAL MANAGEMENT

8

backup gestioni editoriali

STAMPA CPZ SPA VIA LANDRI, 37/39 I-24060 COSTA DI MEZZATE (BERGAMO)



www.hundegger.it

Innovazioni per la carpenteria in legno


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.