TEXTURES issue 003

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Poste Italiane spa - Sped. Abb. Post. - D.L. 353/2003 (Convertito in legge 27/02/2004 n. 46), art. 1, comma 1 - LO/MI/ - euro 10,00 - In caso di mancato recapito rinviare all’ufficio CMP Roserio (Mi) per la restituzione al mittente che si impegna a pagare la relativa tariffa - Editrice webandmagazine s.r.l. - Via Valla, 16 - I-20141 Milano - www.webandmagazine.media

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Verso una nuova MoOd

issue_003 gennaio 2016

La rivista dei tessuti per l'arredamento e dei sistemi di arredo tessile

Heimtextil 2016: la più grande piattaforma per il tessile casa e arredo

Art and Textile

UN PITTORE FIORENTINO DEL SEICENTO

di Paola Govoni

44ª EDIZIONE DI FILO: BILANCIO NETTAMENTE POSITIVO



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In copertina Redaelli Velluti www.redaellivelluti.it

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Heimtextil 2016: la più grande piattaforma per il tessile casa e arredo Art and Textile

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EDITORIALE LA CENTRALITÀ DI HEIMTEXTIL di Pietro Ferrari ARIADNE'S THREAD VESTIRE IL TESSUTO • A LINEA PELLE TRIONFANO LE TEXTURES di Mariadele Mancini DUE PAROLE SU DI NOI FIERE

Heimtextil HEIMTEXTIL 2016: LA PIÙ GRANDE PIATTAFORMA PER IL TESSILE CASA E ARREDO

Padiglione 4: più spazio a rinomate aziende che tornano ad esporree temi innovativi e ulteriore crescita per la stampa digitale di Beatrice Guidi

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FOCUS

MoOd VERSO UNA NUOVA MOOD

Rinnovamento e grinta per un salone di grande rilievo internazionale di Pietro Ferrari

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FIERE

Domotex SEMPRE PIÙ CENTRALE IL RUOLO DI DOMOTEX

Un appuntamento di grande rilevanza nel mese di gennaio a Hannover di Beatrice Guidi

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AZIENDE

Besana UN TAPPETO PER OGNI GUSTO Besana realizza il sogno della personalizzazione estrema del prodotto AZIENDE

Effeitalia SUPERFICI MODERNE E CANGIANTI

Ricca e articolata la proposta di Effeitalia, uno dei principali distributori nazionali nel settore rivestimenti murali e nel tessile d'arredamento per un target di lusso, in collaborazione con aziende tutte del Belgio di Sonia Maritan

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FIERE

Interior Mebel APPUNTAMENTO A INTERIOR MEBEL Un evento di prestigio in Ucraina per mobile, illuminazione-Décor di alta gamma di Beatrice Guidi FIERE

Homi LE TENDENZE IN PRIMO PIANO

Homi si prennuncia come un momento di grande dinamismo di Beatrice Guidi

gennaio 2016

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ART AND TEXTILES

Carlo Dolci UN PITTORE FIORENTINO DEL SEICENTO di Paola Govoni OSSERVATORIO SUI MERCATI

Csil PROPOSTE 2015, NEL SEGNO DELLA RIPRESA Analisi e prospettive di un continente in evoluzione

SOMMARIO


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FIERE Filo 44ª EDIZIONE DI FILO: BILANCIO NETTAMENTE POSITIVO Soddisfazione di espositori e visitatori per la semestrale milaenese di Beatrice Guidi

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FIBRE E FILATI Trevira UNA STAGIONE DI GRANDI APPUNTAMENTI Sostenuta la presenza di Trevira tra fine 2015 e inizio 2016 di Pietro Ferrari

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FIBRE E FILATI

Sinterama e Fidertessile SINTERAMA & FIDERTESSILE

Una partnership d'autore cento per cento made in Italy per il lancio di Newlife™ nel settore dell'arredamento di Pietro Ferrari

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FIBRE E FILATI Lei Tsu LA TORCITURA DA PROTAGONISTI Lei Tsu e la sua fortissima specializzazione sul mobile di Pietro Ferrari

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FIBRE E FILATI TFS UNA FILIERA COMPLETA TFS può orgogliosamente posizionarsi nel cuore di una filiera completa e del tutto italiana di Pietro Ferrari

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FIBRE E FILATI

Tintoria Sala L’IDEA VINCENTE

Con l’articolo ZEUS, la Tintoria Sala conferma la sua vocazione a innovare di Pietro Ferrari

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PUBLIREDAZIONALE Prosetex EVOLUZIONE DI UN'AZIENDA Prosetex dal 1964 accompagna e precede le dinamiche del mercato di Pietro Ferrari

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FIBRE E FILATI Eco•core SOSTENIBILE ED EUROPEO

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PEOPLE

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Filmar IL NASTRO DELLA QUALITÀ Una merceologia diffuso e un presenza mondiale per Filmar di Pietro Ferrari PEOPLE

Emmebi IL TECNICO IN PRIMO PIANO

Un mercato difficile e le risposte di un gruppo di grande scala e di una creatività tutta italiana di Pietro Ferrari

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PEOPLE

Cavagna UNA PARTITA GIOCATA SULLA QUALITÀ E IL SERVIZIO Cavagna srl esprime tutti i valori dell'industria italiana e affronta con determinazione l'evolversi dei canali distributivi di Pietro Ferrari COLOURS

Forza Giovane e Passamani CREATIVITÀ E PASSIONE Un'azienda giovane non solo di nome di Pietro Ferrari

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DISTRIBUZONE

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PROTEZIONE SOLARE Arquati UN BRAND DAL SAPORE FASHION Saper fare, creatività e raffinatezza le qualità che Arquati fa sue, come cifra distintiva della sua italianità. Nata nel 1963, già nel decennio successivo inizia la sua espansione all’estero. Dai profili alle mantovane in legno dei bastoni scorritenda in legno, entra nel mercato dell’arredo per finestra; in seguito la gamma prodotti si amplia a tutti i sistemi di movimento dei tendaggi, e poi ai tendaggi per esterno. Parliamo della storia di questo marchio con Marco Carrara, Responsabile Marketing e Comunicazione dell’azienda e Filippo Fabbi, Direttore Commerciale di Arquat di Sonia Maritan

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PROTEZIONE SOLARE BT Group LA FRESCHEZZA DEL DESIGN Un’azienda all'avanguardia, che si racconta con prodotti d'eccellenza, attraverso una storia degna della miglior imprenditoria made in Italy: fra le novità di quest’anno Pergoclima e Pergomaster, due prodotti altamente tecnologici e come ogni tenda, pergola e gazebo firmati BT, caratterizzati da un design moderno, armonico e funzionale di Sonia Maritan

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COLOPHON

B&B Distribuzione

LA STORIA DELLA BELLEZZA Ripercorrere il cammino di B&B Distribuzione rappresenta un percorso ideale nella introduzione del tessile d'arredo di altissimo livello nel nostro Paese di Pietro Ferrari



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La centralità di Heimtextil Dopo qualche edizione relativamente meno brillante del consueto ritorna a Francoforte quell'aspettativa di completezza di gamma e di forza di proposta che tutti si attendono dalla manifestazione tedesca. La sostanziale capacità di tenuta e di rinnovamento dei grandi appuntamenti fieristici tedeschi si conferma anche nel settore del tessile con l'aspettativa di un'edizione 2016 ai massimi livelli. Ma c'è un altro aspetto che non va trascurato, quello del ritorno di molti espositori italiani che nelle ultime edizioni non avevano preso parte alla manifestazione. Anche questo è un segnale positivo: da una parte il ritorno di molti operatori italiani al principale appuntamento internazionale del settore e dall'altra un senso di ritrovato gusto per la sfida dell'innovazione e della ricerca di nuovi mercati. Saremo a Francoforte in distribuzione della nostra ri-

vista Textures che apparirà con un nuovo, più generoso formato, con una grafica brillante e con un carattere internazionale ancora più accentuato. Saremo lieti di salutare lettori e inserzionisti, nella speranza che quei segnali di inversione di tendenza che si moltiplicano sul mercato siano confermati dalle dinamiche economiche generali e si concretizzino in una robusta ripresa.

Spinning around Heimtextil

After some events that were not as brilliant as usual, Frankfurt is back with a full display of products and a strong proposal, as everyone expects from the German exhibition. The substantial capacity of big German exhibitions to hold on and renew themselves is also reaffirmed in the textile industry, with top expectations for the 2016 edition. But there is another factor to be considered, namely the comeback of many Italian exhibitors who had skipped the recent editions. This is also a positive signal: on one hand, the return of several Italian actors to the industry’s biggest international exhibition, and on the other, a renovated interest in the innovation challenge and the search for new markets. We will be in Frankfurt to distribute our Textures magazine, introducing a wider format with a brilliant design and an even stronger international character. We are looking forward to meeting readers and advertisers, hoping that the increasing signs of a trend reversal on the markets are confirmed by general economic developments and ultimately result into solid recovery.

EDITORIALE

writer Pietro Ferrari



La storia della tessitura è antica quanto quella dell'umanità e, nonostante l'estrema fragilità della materia stessa, frammenti di stoffe molto antiche sono giunti fino a noi. Basti pensare ai lini ritrovati sulle mummie egiziane, alle sete cinesi rinvenute a Palmira, alle lane di Siria e Mesopotamia, che le sabbie ardenti dei deserti hanno conservate intatte nel tempo. Tuttavia non è in questo tipo di narrazione che noi vogliamo entrare, poiché esso appartiene a ben più alto genere di competenze e interesse. Noi, incamminati sulla via dell'immaginazione, abbiamo raccontato il viaggio del filo che intrecciando se stesso ad altri nel seguire obbediente l'intendimento creativo del tessitore, crea un tessuto. Tuttavia la filiera dell'eccellenza italiana non sarebbe conclusa e con essa la nostra narrazione, se non parlassimo anche dell'apporto emozionale di colori e decori che, di volta in volta sapientemente, accentuano la preziosità di Textures, vestendole di luce e fantasia.

La nostra società, esasperatamente orientata all'apparire, stimola una ricerca sempre più complessa e articolata di tecniche decorative atte ad accentuare la nostra percezione del bello. E noi, ancora una volta, ci accingiamo a parlare di Aziende italiane, quelle che, giorno dopo giorno sempre di più, riescono a stupirci con la loro inventiva inesauribile, per indurci a modellare la nostra immaginazione. "E' più facile fabbricare sette fatti che creare un'emozione" sosteneva a ragione Mark Twain.

“A Linea Pelle trionfano le Textures” Nonostante la indiscussa capacità della creatività italiana di giocare, sullo scacchiere internazionale, un ruolo di assoluta eccellenza e avanguardia, non capita spesso di accorgerci che ci troviamo di fronte a una svolta che non è semplicemente estetica, bensì concettuale. All’ultima edizione di Linea Pelle è accaduto che la novità, di cui parlo, ha travalicato i confini dello stile e dell’immagine per farsi messaggio di un nuovo modo di concepire e soddisfare i nostri bisogni al “consumo”. E così, paradossalmente, la pelle, regina della manifestazione che da essa prende il nome, si è fatta da parte, lasciando sfilare sulla passerella il tessuto. Vero tessuto che si veste di finissaggi mirabilmente elaborati, per soddisfare l’esigenza funzionale della

pelle quando diventa prodotto, sia esso una scarpa o una borsa. Vero tessuto che imita, sempre attraverso stampe o finissaggi, la struttura materica della pelle, per conservarne l’aspetto visivo, talvolta persino tattile. Fino ad arrivare alla vera pelle che, quasi a nascondersi, indossa la maschera di un intreccio tipicamente tessile, come uno spigato, un quadrettato o un’altra texture. Che finalmente, davvero, il rispetto della natura intorno a noi, animali compresi, sia entrato a pieno diritto tra le preoccupazioni morali della nostra epoca?

ARIADNE'S THREAD writer Mariadele Mancini

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Vestire il tessuto

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Due parole su di noi

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Per Web and Magazine il 2015 è stato un anno di grande espansione: nuove testate, nuove iniziative sul web e sui social media e un’intensa attività di copertura giornalistica in tutta Europa. La nostra scelta di seguire i settori industriali si è ampliata al mondo del tessile, un comparto illustre e di grande solidità.       Lavorare nell’informazione industriale in questi anni  di crisi non è stato facile come non è stata facile la missione di tanti imprenditori e manager nel guidare le loro aziende in un contesto in cui la concorrenza dagli altri continenti, avvantaggiata da mille fattori, ha rischiato di portare l’Europa verso iL uno scenario di totale deindustrializzazione. Va dato atto all’imprenditoria, al management e alle maestranze del nostro Paese di aver saputo mantenere vive e compatte le filiere produttive nei diversi settori, evitando quella totale perdita di saperi e di capacità produttive che ha pesantemente castigato altri Paesi europei. La voglia e la competenza del fare in Italia è ancora forte. Al fare appartiene anche il nostro lavoro di cronachisti dei settori industriali che ci onorano, leggendo le nostre riviste, frequentando i nostri portali e abbonandosi ai nostri iL’Id 649 NDm UST RIA media cartacei, della loro fiducia. Sta a noi esDEL MOB ILE sere degni di questa fiducia: proviamo a farlo. La nostra informazione è sempre di prima mano, i nostri lettori sanno che “ci mettiamo la faccia”, frequentando fiere e convegni, seguendo le sempre più numerose e approfondite “open house” delle aziende e i simposi delle associazioni, creando contenuti informativi ad alto valore aggiunto, perché vivi e originali, in un dialogo costante con la realtà dei mercati nazionali e internazionali. Siamo attenti poi a tradurre quanto raccolto sul campo o ricevuto attraverso legami che sono e saranno sempre più stretti con le agenzie di comunicazione e con gli uffici stampa in un linguaggio adatto ai diversi media. Media che si integrano a vicenda: le nostre riviste IDM-L’Industria del Mobile, Il Legno, Sistema Serramento, Struttura Legno, Divisione Contract, Textures e Biocasa sono stampate e distribuite postalmente agli abbonati (che ricevono ogni numero della rivista con una puntualità 0532

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I due siti che ho citato prima sono anche veicoli di comunicazione autonomi: inutile pensare che testate trimestrali o bimestrali possano veicolare tempestivamente le novità espresse da settori che stanno, tra l’altro, riprendendo a comunicare in ma-

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che è stata portata al massimo nell’ultimo semestre) e a un universo selezionato di lettori (che ricevono uno o due numeri all’anno).Un’ulteriore modalità di diffusione delle nostre riviste è quella portata avanti presso i nostri stand e dal personale addetto alla distribuzione alle principali fiere nazionali e internazionali. Ma quello che i nostri inserzionisti devono avere ben presente è che le nostre testate, prima ancora di essere stampate, sono sfogliabili gratuitamente on-line dal nostro sito nazionale www.webandmagazine.media e internazionale www.webandmagazine.com. A tutto questo si aggiunge il portale dell'editoria ISSUU, sul quale, all'indirizzo diretto della casa editrice www.issuu.com/web-and-magazine, su sui si possono trovare archiviate tutte le nostre pubblicazioni. Questo significa che la tiratura a stampa viene integrata da una capacità di diffusione on-line virtualmente illimitata in tutto il mondo. Qui vorrei spendere una parola anche sul mito della pubblicazione internazionale: noi siamo convinti che non sia possibile, attraverso le pubblicazioni cartacee, un lavoro di diffusione di notizie, di segnalazione di prodotto, di eventi o di opinioni su scala mondiale di sufficiente efficacia e incisività. Stiamo, per questo, lavorando per rendere sempre più ricco il nostro sito internazionale in lingua inglese che potrà sfruttare tutte le possibilità di diffusione delle informazioni direttamente sulle ali del web, senza sottostare alle pesantezze e ai costi (pressoché insostenibili) del trasferimento di materiale cartaceo.

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niera intensa e a moltiplicare il lancio di nuovi prodotti o varianti di prodotto, dunque tutto ciò che deve essere comunicato velocemente e “bruciato” nell’arco di pochi giorni o, anche, tutto ciò che è importante conoscere con il giusto anticipo deve passare dai siti web. I nostri siti sono anche un veicolo importante di comunicazione pubblicitaria per mezzo di Banner o Skin; particolarmente apprezzati sono le Newsletter, le DeM (Direct email Marketing), le azioni e-blast che vengono veicolate sulla nostra banca dati in costante aggiornamento (come ben sa chi gestisce dei database, anche le anagrafiche invecchiano a grandissima velocità). Ma on line c’è anche una famiglia di pubblicazioni che si intitola Fare Italia, un omaggio al nostro Paese e alla sua capacità creativa, progettuale, produttiva e di comunicazione diviso in quattro filoni diversi: Aziende, Eventi, Persone e Prodotti: qui il lettore non trova vincoli di spazio o di diffusione, ognuno dei temi trattati è approfondito in tutti i suoi aspetti e trova tutto lo spazio di approfondimento che merita. All'interno di queste pubblicazioni si possono attivare links diretti a indirizzi web o caricare tramite il nostro canale You Tube, oltre ai video direttamente prodotti dalla nostra editrice, video direttamente forniti dalle aziende. Ancora on line, esordirà a gennaio 2016, il nuovo settimanale Streaming che porterà sul digitale un flusso di informazioni di prodotto e di progetto commisurato al grande volume di input che i nostri terminali sul mercato ricevono costantemente.

questo termine in un paio di pubblicazioni nel 2015: sono state solo le prime gocce di una pioggia di interattività che nel 2016 rinfrescherà il concetto di comunicazione, collegando le pagine on line con i siti aziendali, con i filmati presenti nella rete, con le pagine di approfondimento tecnico e con le informazioni necessarie per inquadrare i contenuti espressi. Non ci fermiamo qui: un sito per essere vivo deve essere anche continuamente riproposto all’interesse degli internauti attraverso l’utilizzo dei social network più affidabili e frequentati e dei formati più agili come tablet e smartphone. Già oggi, avvalendoci dell'applicazione di issuu, le riviste si possono sfogliare in modo molti semplice. In questo modo pensiamo di dare un ulteriore servizio ai nostro lettori, tempestivamente informati dalla comunicazione in rete e in grado di trovare nei nostri media cartacei approfondimenti tematici e vere e proprie mappature di settore che sono frutto di un lavoro impegnativo e costante sul campo e in sintonia coi protagonisti del mondo produttivo in Italia e nel mondo.

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Le riviste cartacee sfogliabili on line, i due siti, le riviste digitali saranno tutti caratterizzati da un forte contenuto di interattività. Già abbiamo visto qualche esempio di ciò che intendiamo con

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Heimtextil 2016: la più grande piattaforma per il tessile casa e arredo La Heimtextil, fiera leader nel mondo per il tessile casa e arredo, sta vivendo una grande richiesta nell’ambito dei tessuti per decorazione e arredamento. In occasione della Heimtextil 2016, che si svolgerà dal 12 al 15 gennaio, le categorie merceologiche “window” e “upholstery” saranno notevolmente ampliate e occuperanno, oltre ai padiglioni 3.0 e 4.1, anche un grande spazio del padiglione 4.0. “Già all’ultima edizione, rinomati produttori di tessuti per decorazione e arredamento avevano espresso il desiderio di tornare alla Heimtextil. Per motivi di spazio, non eravamo in grado di esaudire le loro richieste”, spiega la direttrice Ulrike Wechsung. “Per la Heimtextil 2016, grazie anche ad una nuova location per il ‘Theme Park’ nel padiglione 6.0, siamo riusciti a mettere a disposizione un’ampia superficie espositiva nel padiglione 4.0, oltre ai padiglioni 3.0 e 4.1. In tal modo, possiamo offrire uno spazio ottimale all’attuale boom dei tessuti per arredamento e decorazione”. Tra le aziende che torneranno alla Heimtextil nel 2016 ci sono anche Enzo Degli Angiuoni, Luilor, Texao, Marzotto Lab, Ratti s.p.a. e Pozzi Arturo dall’Italia, così come Libeco-Lagae, Verbatex e Annabel Textiles dal Belgio e Penelope dalla Turchia. Enzo Angiuoni, CEO di Enzo degli Angiuoni s.p.a., spiega: “La ragione per cui Enzo Degli Angiuoni torna a Francoforte è che la Heimtextil ha molto successo ed è la fiera più importante del settore tessile. Ho iniziato ad esporre a Francoforte più di trent’anni fa con un piccolo stand di 16 metri quadrati. Ci sono voluti anni per ottenere quello spazio.

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Da allora, sono cambiate molte cose per tutti noi”. Nella Heimtextil 2016, Angiuoni vede la possibilità di un nuovo inizio: “Volevo che Enzo Degli Angiuoni partecipasse a questa edizione, pertanto ho suggerito a tanti amici e concorrenti di accompagnarmi ed esporre a Francoforte. Il numero 4 è sempre stato un

Padiglione 4: più spazio a rinomate aziende che tornano ad esporree temi innovativi e ulteriore crescita per la stampa digitale writer Beatrice Guidi web heimtextil.messefrankfurt.com


numero fortunato per noi: Enzo Degli Angiuoni ha sempre esposto nel padiglione 4.1 e nel 2016 saremo nel 4.0.”. Simile anche il punto di vista di Ferdinando Lescio, Manager Home Division di Ratti s.p.a.: “Da alcuni anni, visito regolarmente la fiera a gennaio e devo dire che, di recente, non sono riuscito a resistere alla tentazione di partecipare all’edizione del 2016”. Lescio è certo che sarà un grande successo. “A essere sinceri, non so perché, ma lo sento nell’aria…”. Michela Goir, titolare e Sales Managing Director di Texao s.p.a., ha studiato attentamente la Heimtextil per capire se fosse adatta alla sua azienda. “Il carattere internazionale della fiera è ciò che ci attira di più. Siamo lieti che partecipi un gran numero di produttori europei e sentiamo che sarà un ambiente valido anche per noi”. Anche Bart Vandamme, Sales e Marketing Director di Libeco, è attratto dall’internazionalità della manifestazione: “La Heimtextil mostra un’evoluzione chiaramente favorevole. Il numero di espositori è aumentato e l’atmosfera delle ultime edizioni è stata molto positiva. L’internazionalità dei visitatori rende la fiera un punto di riferimento nel settore. Libeco esporta in tutto il mondo, pertanto la partecipazione alla Heimtextil è perfetta per la nostra strategia. A Francoforte presenteremo le nostre nuove collezioni di lino e speriamo di trovare tanti nuovi clienti internazionali”.

Print IT digital

Inoltre, il padiglione 4.0 offre anche una superficie più ampia dedicata al segmento in crescita della stampa digitale. Qui, all’insegna dell’incoraggiante motto “print IT digital”, la Heimtextil presenta ai visitatori un’offerta completa delle più nuove tecnologie dei produttori mondiali leader di macchine da stampa. Tra queste, Hewlett Packard, Epson, Durst, Xeikon, Mimaki, MS Printing Solutions, Kornit, Reggiani e MTEX Solutions. Il primo giorno (martedì) della Heimtextil 2016, nel padiglione 4, sala Europa, si svolgerà nuovamente la European Digital Textile Conference di WTiN. Il nuovo caffè “Print IT Digital”, al confine con l’area espositiva dei fornitori di macchine da stampa digitale, riprende il tema della stampa digitale e crea un ritrovo per gli addetti al settore. Al centro della Heimtextil, nel padiglione 4.2, si trova nuovamente l’area dedicata ai designer “Designlive”. Qui, oltre 200 studi internazionali mostrano i loro creativi progetti incentrati sui tessuti per la casa. Anche nel 2016, la Heimtextil presenterà l’offerta più grande al mondo di designer tessili. La prossima edizione della Heimtextil a Francoforte sul Meno si terrà da martedì 12 a venerdì 15 gennaio 2016.


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Verso una nuova MoOd

Un momento espositivo in pieno rinnovamento è MoOd di Bruxelles che si è svolto in contemporanea con Indigo nello scorso mese di settembre, la manifestazione ha registrato un buon successo e la soddisfazione di espositori e visitatori, ma questo non ha portato ad arrestare il percorso di rinnovamento che è in corso e si accentuerà nell’edizione 2016 con il cambiamento della data, della location e del concept. È Patrick Geysels che, in una conversazione con il nostro direttore ci spiega la filosofia di questa piccola rivoluzione: Pietro Ferrari - Prima di tutto la grande domanda, si

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cambia di sede…qual è la ragione? è una richiesta che proviene dagli espositori? Geysels - Bisogna fare attenzione, non si tratta solo di un cambio di sede, sono tre cose che vanno insieme, cambiare o ristrutturare il concetto fieristico, è cambiare di sede e sarà ancora un cambiamento di data. Sono tre fattori che devono, tutti assieme, rinforzare a vicenda. Questo è importante: non è solo un cambio di sede, ma si vuole anche cambiare il concetto. Cosa vuol dire? Bisogna attirare dei nuovi espositori legati ai prodotto relativi all’interno con dei nuovi materiali, con delle idee creative, ma anche nella direzione del prodotto tecnico, dove si trovano delle nuove ispirazioni, delle nuove tecniche o delle nuove fibre. In effetti, si tratta di un cambiamento di concept per aggiungere delle nuovo sezioni che sono abbastanza importanti e combinare questo fatto con un cambiamento di sede conferirà all’evento un’atmosfera diversa che darà una nuova spinta all’evento. Cambiare semplicemente di sede non è sufficiente, bisogna mettere assieme i fattori concept, data e sede. Alla sua domanda, se sono gli espositori che mi hanno domandato di cambiare sede rispondo no, non è una richiesta che proviene dagli espositori è il cambiamento di concept che sta alla base della necessità di cambiare sede. Pietro Ferrari - Questo cambiamento di sede è in sostanza il segnale toponomastico di questo cambiamento di concept? Geysels - Si cerca uno spazio diverso, si tratta di un vecchio magazzino ma con una grande luce naturale che entra dall’alto, si tratta di luce naturale. Abbiamo organizzato in questo quartiere fieristico per trant’anni Decosit, abbiamo cambiato da Decosit a MoOd nel

Rinnovamento e grinta per un salone di grande rilievo internazionale writer Pietro Ferrari web www.moodbrussels.com


New concept and venue

2008, questa è la settima edizione di MoOd, va bene, ci siamo chiesti cosa bisogna fare per l’avvenire, si può continuare allo stesso modo e sentire dire che è sempre la stessa cosa, un pò noiosa, bisogna aprire un po’ gli spazi, se si passa da Mood a Indigo si vede che tutto è aperto, c’ è un ambiente del tutto diverso, è per questo che si è detto: bisogna far entrare dell’aria in tutto ciò. Per questo bisogna dire di creare uno spazio nuovo: per gli espositori è importante creare i loro stand con i loro concetti ma noi dobbiamo costruire lo spazio generale che gli accoglie. Ma all’interno di questo contesto dobbiamo rendere possibile di fare altre cose, supportate dal luogo ma supportate anche da una concezione diversa dello spazio. Bisogna cercare

Tour & Taxis is an urban future oriented experience, close to the center of Brussels and easy to reach with public transportation. The historic warehouses bathe in bright natural light and are just perfect for our boutique show. Additional to MoOd's core activity - upholstery, window and wall coverings for the residential and contract market, yarns and Indigo Home surface designers Mood staff will bring in new technologies that reveal the future of textiles. Think of LED, digital printing, E-embroidery, conductive inks,... Will be handpicked interior-related materials and introduce novel materials for interior fashion that will 'wow' exhibitors. And of course they also expand the Launch Pad where start-ups and promising newcomers have their market debut. In short: MoOD and Indigo will bring people together in a playful atmosphere, make them smile and create long lasting business relationships.


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delle nuove idee ispiratrici, bisogna dare ai visitatori delle altre idee. Stiamo ancora cercando, ma , fortunatamente, abbiamo troppo idee e speriamo di realizzarle idee. Pietro Ferrari - MoOd si differenzierà sempre di più da Heimtextil di Francoforte? Geysels - Starà a noi di creare un concept che non entri nella linea di tutte le fiere e crei un ambiente diverso da tutto ciò che esiste in questo momento: non è facile, lo so ma ci proveremo. Pietro Ferrari - Avrete in questa nuova sede, tutto lo spazio che vi serve, anche se ci sarà un incremento di espositori come vi auguro? Geysels - Assolutamente nessun problema. Pietro Ferrari - Gli espositori sono alle prese come sempre con la voglia di mostrare i loro prodotti e con la preoccupazione di non farli conoscere troppo ai concorrenti… Geysels - Personalmente io penso che il mercato è aperto a tutti ma ho anche l’impressione che ci sia un’evoluzione in corso: già da tempo avevo l’idea di lasciar entrare nella fiera aziende cinesi ben selezionate, aziende che avevo visitato, aziende che producevano articoli di gusto europeo a prezzi non particolarmente bassi: in quel momento ho provato e ho suscitato delle reazioni vivaci, in effetti dieci anni dopo gli stand sono aperti e ci sono i Cinesi, c’è tutto ciò che è digitale, Io penso che si tratti di un’evoluzione e non c’è che la creatività e l’innovazione per andare sempre avanti.

Le opinioni degli espositori e dei visitatori

Questo processo di cambiamento sembra comunque incontrare il gradimento degli espositori, ascoltiamo della Manifattura Tessile Calusiese: MTC - Siamo un’azienda familiare, sette della famiglia più diciassette dipendenti. Il nostro forte è negli scozzesi che vanno dal casalingo alla ristorazione. Sull’outdoor siamo attivi da più di cinquant’anni già con

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l’acrilico della Bayer che si comprava in Germania. Continuiamo tuttora col Dralon, il nostro fornitore è il più grande produttore di Dralon che si trova in Romania. L’esterno lo facciamo al cento per cento in Dralon e, invece, l’interno lo facciamo in poliestere e cotone. Pietro Ferrari - Come trovate MoOd? MTC - Per noi è il settimo anno e per noi l’Europa era un incognita e quindi questa fiera è stata di grande aiuto. Per noi è importante incontrare i nostri rappresentanti e aprofittiamo del’occasione per vedere i nostri clienti. Siamo passati dal sette per cento di export al 42 per cento di quest’anno, un impegno costante imputabile soprattutto al settore dell’outdoor. Lavoriamo bene in Germania, in Svezia, in Francia, in Croazia e stiamo sviluppando qualcosa in Ungheria. Ma anche una realtà di grandissime dimensioni come la turca Boytex non sembra disconoscere la funzione centrale di MoOd. Boytex - Noi produciamo tappeti, rivestimenti murali e imbottiti, la nostra produzione è concentrata a Istanbul, salvo che per gli imbottiti che sono prodotti a Bursa. Noi siamo i fornitori dei tessuti per gli imbottiti, noi siamo in grado di esportare cinque milioni di metri al mese in tutto il mondo. Il mercato principale è l’Europa nel suo insieme in particolare il mercato inglese, quello scandinavo e quello tedesco che costituisce il nostro mercato principale. Siamo uno dei maggiori produttori di imbottiti in Turchia con il nostro stabilimento di Bursa. Un altro dei nostri campi di attività sono i materassi, settori in cui siamo tra i primi nel mondo, forse i numero uno perché noi esportiamo 6 milioni di metri quadrati nel mondo. Pietro Ferrari - Il nostro focus e sul tema dei tessili, così saremmo lieti di sapere quali novità avete presentato qui a Mood. Boytex - In MoOd noi presentiamo i principali articoli delle nostre linee di prodotto, noi siamo presenti con un mix completo di prodotti, molti dei quali naturali


acquistiamo da produttori cinesi ma tutte le fasi successive di produzione avvengono direttamente in Turchia, compriamo filati anche dall’Italia, perché la loro qualità è superiore a quella di altre aziende e perché sappiamo cosa acquistiamo e ci garantiscono una qualità costante su tutti gli articoli. Pietro Ferrari - Che sensazione avete a proposito di Mood? Boytex - MoOd è buona a nostro avviso, perché costituisce un appuntamento importante con i nostri partners, purtroppo ogni anno sta diminuendo in termini di espositori: se voi pensate ai primi anni di MoOd: essere un’azienda turca in questa fiera era un sogno. oggi siamo l’unico produttore turco di tessuti qui presente. Ancora dalla Turchia Vanelli non esprime un concetto diverso: Pietro Ferrari - È la vostra prima volta a MoOd? Vanelli - Noi siamo presenti dal 1992. Pietro Ferrari - Avete trovato ogni edizione soddisfacente? Vanelli - La fiera è sempre soddisfacente. Pietro Ferrari - Che tipo di prodotti presentate qui? Vanelli - Abbiamo delle linee in Trevira, abbiamo collezioni di gusto giapponese, abbiamo diverse novità nel campo del tessuto tecnico, abbiamo molti campioni di tessuti stampati. Pietro Ferrari - A proposito di colori qual è il trend per voi? Vanelli - Oro, rame, blu e qualche tonalità di arancio e verde. Pietro Ferrari - E per la prossima edizione sarete ancora qui? Vanelli - Penso di sì.

In conclusione

Possiamo, per concludere, dire che le premesse di un'edizione positiva sono sotto gli occhi di tutti e speriamo che, con l'aiuto di una congiuntura economica positiva, la manifestazione brussellese riscontri nell'edizione 2016 il meritato successo.

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comprensivi di lino, di cotone, ma noi non produciamo prodotti naturali al cento per cento ma misti con prodotti hi-tech e naturali assieme. In questo momento stiamo docalizzandoci su questi prodotti. Lavoriamo però in una logica industriale e cerchiamo di vendere più metri che più disegni, a proposito di disegni stiamo lavorando molto sui multicolori cercando di proporre piuttosto disegni moderni che classici. Ovviamente l’area del Medio Oriente preferisce prodotti lavorati come damaschi classici con effetti lucenti, ma poiché noi ci rivolgiamo prevalentemente al mercato europeo, la maggior parte dei disegni che sono presentati a Mood sono classici, invece dei classici disegni tipo kilim stiamo cercando di proporre motivi moderni e multicolor. Queste sono le nostre idee principali nel campo del tessuto. Stiamo cercando di mettere più natura all’interno dei disegni e, naturalmente, stiamo facendo trattamenti speciali, per esempio trattamenti di pulitura facile, trattamenti di ossigenazione in modo di portare all’interno delle case prodotti sicuri e salutari per i bambini e per gli adulti, da una parte stiamo cercando di proporre quello che il cliente desidera, dall’altra stiamo cercando di offrire prodotti con un certo contenuto di lusso a prezzi accessibili. Paola Govoni - Proponete anche prodotti per l’outdoor? Boytex - Abbiamo anche una linea di prodotti per l’esterno, da un anno abbiamo iniziato anche una produzione per l’esterno, per il momento siamo agli inizi ma siamo convinti di arrivare in breve allo stesso livello di altri produttori per l’esterno. Pietro Ferrari - Voi esportate nel mercato italiano anche? Boytex - Come in tutto il mondo, noi abbiamo clienti anche in Italia. Pietro Ferrari - Nel campo degli imbottiti? Boytex - Ci sono alcuni produttori di mobili, ma come dicevo il mercato principale è la Germania, poi l’Inghilterra e la Scandinavia, Finlandia, Estonia, Lettonia, stiamo lavorando anche con Ikea, nel mercato inglese stiamo lavorando anche con Mark&Spencer, in Italia lavoriamo con Natuzzi. Paola Govoni - L’intera produzione è in Turchia? Boytex - Tutta la produzione viene realizzata all’interno dell’azienda e nei nostri stabilimenti in Turchia, abbiamo produzione in Kayseri, da qui acquistiamo i filati, altri filati li

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Sempre più centrale il ruolo di Domotex Domotex Hannover Domotex Hannover is the world's leading trade fair for floor coverings, which takes place once a year and is only accessible to trade visitors. At the leading trade fair for carpets and floor coverings of all kinds national and international exhibitors will present their new collections and trends for the coming season. Under the fair concept Innovations@Domotex the exhibition offers to selected product innovations and design highlights a unique presentation platform. Of traditional and modern handmade carpets, woven carpets, mats, carpets for residential and commercial areas, resilient and outdoor flooring to parquet, wood and laminate floors, the entire product range is exhibited. Added to this is the area of machines, tools and techniques for the production and installation of floor coverings. The exhibition program will be rounded out by the forum for craft. This is about trends and solutions for craftsmen, so for parquet and flooring specialists, decorators, painters and carpenters, but also about installation techniques, floor technology and of course the technical information and knowledge exchange between professionals of the industry. On the whole the organisers welcomed on the 4 days of the fair, from 17. January to 20. January 2015, about 1323 exhibitors from 63 countries and 40000 visitors from 100 countries on the Domotex in Hanover. The Domotex will take place on 4 days from Saturday, 16. January to Tuesday, 19. January 2016 in Hanover.

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Domotex 2016 proporrà a Hannover, dal 16 al 19 gennaio, le tendenze e le innovazioni in tema di pavimenti. Per scoprire il nuovo e l'inconsueto, e per farsene ispirare, c'è bisogno di persone e di idee che diano nuovi impulsi. E queste persone ci saranno nella cornice dell'iniziativa Innovations@Domotex Dialogues, dove famosi architetti, interior designer e designer di fama mondiale  e tra di essi anche gli Special Guests Piero Lissoni e Wolf D. Prix  parleranno delle tendenze del futuro e delle ripercussioni che esse avranno sul loro lavoro. Al centro dell'attenzione dei Dialogues ci saranno i temi hotel e gastronomia, ufficio, tutela della salute, living e shopping/retail. I Dialogues si terranno due volte al giorno nell'area Innovations@Domotex del padiglione 6. Sabato 16 gennaio 2016 i designer di D'art Design Gruppe di Neuss, e di BBP: Blocher Blocher Partners di Stoccarda, parleranno di "Idee di commercio al dettaglio per il futuro e loro requisiti spaziali e scenografici". Il D'art Design Gruppe proporrà il proprio know-how nella consulenza strategica e nello sviluppo concettuale di progetti di Corporate Imaging come design di negozi e di fiere, design espositivo e design della comunicazione. La gamma delle attività di Blocher Blocher Partners spazia invece dalla costruzione industriale e residenziale all'ideazione di immobili a uso promiscuo e di edifici per il settore dei servizi e per la pubblica amministrazione, al design di prodotti, allo sviluppo e alla realizzazione di shopping center, negozi e grandi magazzini. Nel pomeriggio, il pluripremiato architetto Wolf D. Prix, dello studio viennese di architettura Coop Himmelb(l)au, e l'architetto Karim El-Ishmawi di Kinzo affronteranno il tema "Tra percorso a ostacoli e terreno di gioco – Quale spazio lascia l'ufficio alla creatività?". Gli spettacolari edifici di Coop Himmelb(l)au suscitano in tutto il mondo non solo apprezzamento,

ma anche stupore e animata discussione. Una delle sue creazioni più famose è il BMW-Welt  il mondo BMW di Monaco, e tra i suoi progetti più recenti figura la nuova sede della Banca Centrale Europea di Francoforte. Lo studio berlinese Kinzo si muove tra design, interior design e architettura, spaziando da mobili per ufficio e spazi abitativi all'architettura per fiere ed esposizioni, all'arredo interno di uffici, negozi, loft e club. Tra i suoi clienti figurano aziende quali adidas, Ernst&Young o Deutsche Telekom. Domenica 17 gennaio 2016 le luci saranno puntate su "Ambienti per alberghi e gastronomia". L'architetto e designer Piero Lissoni parlerà di "Individualità sistematica contro sistematica individuale". Lissoni realizza progetti iconici di architettura e di interior design in tutto il mondo. Il portafoglio delle sue realizzazioni comprende cucine, bagni, mobili, accessori, sistemi di illuminazione, arredi per alberghi, abitazioni private, stand fieristici, showroom e barche a vela. Lo spiccato senso per la ricchezza materica che caratterizza le opere di Lissoni e la sua attenzione ai dettagli emergono soprattutto dall'interior design degli alberghi: tra i suoi progetti più noti figurano il restauro e gli interni dell'hotel Monaco & Grand Canal di Venezia, l'albergo e beauty farm Mare Pineta di Milano Marittima e il

Un appuntamento di grande rilevanza nel mese di gennaio a Hannover writer Beatrice Guidi web www.domotex.de


Conservatorium Hotel di Amsterdam. Nel pomeriggio, alcuni architetti degli studi Alexander Brenner Architekten e bogevischs buero architekten & stadtplaner si confronteranno sul tema del living: "Abitare 4.0: utilizzo delle superfici e limiti della creatività". Lo studio bogevischs büro architekten & stadtplaner di Monaco realizza pianificazioni urbanistiche e pianificazioni di contract. Lo studio stoccardese Alexander Brenner crea progetti unitari che spaziano dalla costruzione agli spazi interni, ai mobili, agli impianti esterni. Lunedì 18 gennaio 2016 sarà ancora la volta del tema "Spazi per alberghi e gastronomia". Architetti dello studio JOI-Design e altri ospiti si confronteranno sul tema "Individualità sistematica contro sistematica individuale". Lo studio di Amburgo realizza progetti di alberghi, ristoranti e SPA in tutto il mondo. Lunedì pomeriggio, e martedì pomeriggio 19 gennaio 2016, si parlerà di "Architettura per la tutela della salute". Creativi dello studio internazionale Nickl & Partner e l'interior designer Sylvia S. Leydecker, che lavora a Colonia per lo studio 100 % interior, discuteranno dello spazio che la funzionalità lascia al design. Sylvia Leydecker si occupa di progetti innovativi nei settori tutela della salute, ufficio, design di prodotti ed esposizioni. Lo studio di Monaco Nickl & Partner pianifica e realizza invece edifici per il sistema sanitario, per l'ambito universitario, l'amministrazione e l'edilizia sociale. Visite guidate ad orientamento applicativo sui temi dei Dialo-

gues assicureranno ai visitatori un orientamento aggiuntivo. Al centro dell'attenzione ci saranno hotel e gastronomia, ufficio, tutela della salute, living e shopping/retail. Queste visite, che sono gratuite, si terranno per la prima volta il prossimo anno e partiranno subito dopo i Dialogues. Le conferenze, e le relative visite guidate, si terranno tutti i giorni di fiera dalle 11.00 alle 13.30 e dalle 15.00 alle 17.30. Con questo programma Domotex interpella soprattutto architetti, interior designer, progettisti ambientali e designer in cerca di suggerimenti concreti per l'impiego delle pavimentazioni. I visitatori della fiera potranno inoltre partecipare a tour guidati da noti architetti e designer che, per tutti i quattro giorni di fiera, avranno come meta gli stand dove saranno esposte le novità selezionate dalla giuria. Questi tour si svolgeranno due volte al giorno, dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 14.00 alle 16.00.




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Un tappeto per ogni esigenza Besana è un creatore di tappeti di straordinaria inventiva, ognuno dei suoi prodotti è unico nel design, nell'accostamento dei materiali, dei colori e nei dettagli della lavorazione. Ma, soprattutto, è esclusivo perché realizzato su misura, per dare risalto alla creatività dell'abitare e creare una personalizzazione degli spazi da vivere. Forme, colori e diversi accostamenti e spessori di morbidezza diversi sono utilizzati con una grande

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esperienza nel trattamento e nella trasformazione di pregiatissimi filati in morbide e resistenti moquette naturali e anallergiche, nasce l'opportunità di realizzare una gamma infinita di tappeti , tanti quanti possono essere concepite e realizzati attraverso il processo del custom made.

Besana realizza il sogno della personalizzazione estrema del prodotto web www.besanamoquette.com


A rug for every need Each rug from Besana is exclusive in design,colour, combination of materials used and in thee details of its manufacture. But above all, is special because it is tailor made, in order to provide a unique and creative living space. Any creative solution is realized by Besana Moquette, developing shapes and colours and combining different mixtures and ticknesses. For the great experience in treating and transforming precious yarns int soft and resistant carpets both natural and anallergic, Besana is able to realize an infinite range of rugs in a custom made way.

Nelle foto in alto da sinistra a destra: Carnaby , Chelsea, Marylebone, Piccadilly, Portobello. Nella foto in basso a sinistra: Slot. Nella foto in basso a destra: Windsor.


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Superfici moderne e cangianti

AZIENDE Ricca e articolata la proposta di Effeitalia, uno dei principali distributori nazionali nel settore rivestimenti murali e nel tessile d'arredamento per un target di lusso, in collaborazione con aziende, tutte del Belgio writer Sonia Maritan web www.effeitalia.com


Ne parliamo con Franca Cavagnoli, fondatrice e amministratore delegato dell’azienda, in occasione della recente edizione meneghina di Architect@Work. Effeitalia, uno dei principali distributori nazionali nel settore rivestimenti murali e nel tessile d'arredamento per un target di lusso, in collaborazione con aziende tutte belghe, da ben 28 anni continua con successo l’attività iniziale di distributore nazionale dei brand ARTE e OMEXCO, leader mondiali nel settore rivestimenti murali, poi nel 1995 si aggiunge il brand LIMITED EDITION , leader nel settore tappeti, con le consociate 2TEC2 pavimentazioni tessili nel 2005, NEW FRANCO BELGE, moquette nel 2014. Nel 1994 Effeitalia diventa editore tessile, con una propria collezione di tessuti d’arredamento e una linea di tendaggi in seta e lino destinata a un target alto, presentata dal 2014 con il proprio marchio LUXURY HOME DESIGN, insieme a una linea di carte da parati fatte a mano, su progetto del cliente. Ad Architect@Work Effeitalia occupa quattro corner e propone una rassegna completa degli articoli trattati. Un’azienda che ha molto da dire, e propone prodotti che danno risposte mirate alle aspettative sempre più alte del progettista. Un intero stand ad Architect@Work, normalmente occupato da quattro diverse aziende, è stato invece preso da Effeitalia che

occupa così tutti e quattro i corner. Una rassegna completa degli articoli trattati, che anche a colpo d’occhio trasferisce bene l’ampia e raffinata proposta. Ma ascoltiamo la voce di Franca Cavagnoli che ci racconta le novità presentate all’originale e fortunato appuntamento espositivo di Architect@Work a Milano, perché lei con il suo entusiasmo ci ha regalato anche l’animo di Effeitalia, esprimendo ben oltre il valore delle singole collezioni. “Nel primo corner presentiamo ARTE ENIGMA, una collezione di tessuto murale tridimensionale: il termine è già un indice del suo esclusivo processo di fabbricazione. Questa tecnica implica l’uso del calore per dare forma al tessuto. La forma rimane permanente e la superficie è morbida e piacevole. Questo tessuto murale è trattato antimacchia. Nel secondo corner presentiamo i rivestimenti murali della collezione OMEXCO NASHIRA:


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materiali naturali come sisal, cortecce di piante di banano, foglie di eucalipto vengono raccolte dalle piante nei luoghi di origine, quindi essiccate e incollate su un fondo di nonwoven; vengono poi colorate e pretagliate in maniera adatta ad essere incollate al muro”. Quando è nato questo tipo di rivestimento murale? "Noi lo trattiamo da oltre una decina di anni”. Possiamo parlare, per chi lo chiedesse, di un rivestimento murale green? “Certamente, la collezione NASHIRA è certificata. Parliamo ora dei tappeti LIMITED EDITION: per ottenere una qualità superiore vengono prodotti per almeno il 90% in Belgio, con i migliori filati

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come lana, lino, seta, cotone, e tinti in una azienda di proprietà, il che ci permette di poter contare su una proposta davvero molto completa. Allo stand presentiamo Poolside, una qualità per esterni, prodotto con un filo di pvc, e composto in singole treccine raccolte in strisce che vengono cucite insieme: il tappeto in sintesi è un multiplo di venticinque centimetri per la lunghezza desiderata, anche lui su misura come tutti i nostri tappeti.” Dal filo in pvc create, allora, anche i tappeti da out door? “Si, questa è una qualità anche outdoor, Poolside è uno degli articoli più richiesti al momento”.


Giunte all’ultimo corner, le dico che l’out door è un segmento in grande crescita, e che mi sembra che Effeitalia si sia dedicata molto anche a questo ambito. “Effettivamente, con lo stesso tipo di filo produciamo sia tappeti a utilizzo outdoor che la pavimentazione 2TEC2 , un materiale davvero molto hi-tech”. Trovo sia molto d’impatto, e considerando la creatività che si esprime nell’interior design anche in ambito domestico, non crede che sarebbe adatto anche in uno spazio privato? “Anche se principalmente destinato agli spazi commerciali , potenzialmente il 2TEC2 può corrispondere a qualunque destinazione d’uso.

Qui presentiamo la nuova collezione LUSTER: una pavimentazione dove la superficie è in grado di cambiare aspetto in funzione del punto di osservazione, come l’effetto prodotto dalla luce quando si riflette sui minerali, sui cristalli e sulle rocce”. Tutti i dati tecnici sul sito www.effeitalia.com.


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Appuntamento a Interior Mebel

La quinta Fiera Internazionale dell’Arredamento, Illuminazione e Décor -Interior Mebel - si svolgerà dal 17 al 20 Febbraio 2016 all’IEC, il Centro Fieristico Internazionale di Kiev L'atmosfera elegante e raffinata rende Interior Mebel Kiev il luogo ideale per la presentazione dei migliori prodotti di arredamento e illuminazione, fino alla decorazione, alle finiture d’interni e agli accessori. Già diversi mesi prima del suo svolgimento, Interior Mebel Kiev, vede la partecipazione di prestigiose aziende leader italiane ed internazionali che approfittano dei 4 giorni di fiera per presentare i trends del mercato, mostrare progetti innovativi e nuovi prodotti sempre apprezzati dal pubblico e dagli operatori professionali che ogni anno visita la fiera. Interior Mebel Kiev è infatti diventata fondamentale per i professionisti del design, arredamento, illumina-

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zione e décor che si incontrano presso l’Auditorium, il ‘design heart’ della fiera, l’ambiente ‘chill-out’ dove architetti, designers, aziende e visitatori della fiera si incontrano, discutono di progetti, ascoltano i relatori ed incontrano gli espositori della fiera. Come ogni anno, Interior Mebel esalterà il design con la creazione di alcuni progetti realizzati con i migliori architetti ed interior designer Ucraini. In particolare, uno di questi sarà proprio l’Auditorium che per l’edizione 2016 sarà progettato dal famoso Studio di Architettura di Kiev 2b.group, fondato da due giovani architetti, Viacheslav Balbek e Olga Bogdanova che vanta una consolidata esperienza e un’ottima reputazione sul mercato ucraino. Lo Studio 2b.group è specializzato nel design semplice, accurato, di alta qualità ma allo stesso tempo confortevole e caldo con una grande esperienza nella realizzazione di lofts ed in-

Un evento di prestigio in Ucraina per mobile, illuminazione-Décor di alta gamma writer Beatrice Guidi web www.interior-mebelkiev.com • www.interdema.com


terni altamente tecnologici. L’area di attività dello Studio include progetti di infrastrutture urbane, residenze e ristoranti, solo per citarne alcuni.

Una forte presenza italiana

La forte presenza Italiana di espositori in occasione di tutte le edizioni vuole essere portatrice della qualità e della creatività tipiche del Made in Italy, tanto apprezzato in Ucraina. 11.000 visitatori – 36% rappresentato da Dealers e Saloni e 27% da Interior Designers ed Architetti – hanno visitato la scorsa edizione della Fiera apprezzando le proposte di arredamento contemporaneo ed i progetti di design esposti nell’area trend. Il programma completo di Interior Mebel Kiev 2016, ricco di Eventi, Conferenze e Master Classes sarà presto consultabile online sul sito della manifestazione:www.interior-mebelkiev.com. Anche per l’edizione 2016 è prevista la partecipazione del noto designer Marc Sadler. Ad ulteriore supporto della manifestazione Interior Mebel, da Gennaio 2016 sarà online il nuovo portale Interdema, un’ampiavetrina virtuale sul mercato dell’Ex Unione Sovietica di oltre 290 milioni di consumatori. Interdema è la piattaforma B2B che si rivolge ad operatori professionali, rivenditori, distributori, interior designer ed architetti che permette alle aziende di

mantenere una presenza costante in quest’area e dare un’ampia visibilità ai propri prodotti in 5 lingue lingue (Inglese, Russo, Ucraino, Azero e Kazako). Inoltre, Interdema svolge anche la funzione B2C in quanto ogni azienda può inserire l’elenco di tutti i propri Rivenditori, distribuiti su questa vasta area, a cui il consumatore potrà rivolgersi direttamente.


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Interior Mebel, The most prestigious Event in Ukraine for high level Furniture – Lighting - Décor The 5th International Furniture, Lighting and Décor exhibition - Interior Mebel - will take place from 17 to 20 February 2016 at IEC, Kiev’s International Exhibition Center The smart and sophisticated atmosphere of Interior Mebel Kiev makes the exhibition the ideal place for the presentation of the best products in the sectors of furniture, lighting, decoration, interior finishing and accessories. Since now Interior Mebel Kiev, which will take place from 17 to 20 February 2016, sees the participation of leading and prestigious Italian and international companies which take advantage of the 4 exhibition days to show the market’s trends, the innovative projects and the latest products to a more and more qualified and demanding audience which every year attends the exhibition. Interior Mebel Kiev has become a focal point for the interior design, furniture, lighting and décor community that meets at the Auditorium, the ‘design heart’ of the fair, the ‘chill out’ space where architects, designers, companies and visitors can meet, talk about projects, keep on the conversations, listen to the conferences’ speakers and meet with the exhibitors. As every year, Interior Mebel is going to enhance the impact of design by creating a few design projects with the best Ukrainian architects and interior designers. In particular, one of them will be Auditorium, which this year will be designed by 2b.group, an architectural bureau from Kyiv, owned by two young architects, Viacheslav Balbek and Olga Bogdanova. 2b.group team has got a huge experience and gained a highly estimated renommé in the Ukrainian market. 2b.group specializes in simple, accurate, high-quality, and at the same time comfortable and warm designs. A special focus of this bureau expertise lies in lofts and high technological interiors. Their activity includes urban infrastructure projects, residences, and restaurants to name a few.

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The remarkable presence of leading Italian and International brands at each edition of Interior Mebel Kiev is synonymous of quality and creativeness which are highly appreciated in Ukraine. About 11000 visitors - among which 36% represented by Dealers, Salons and 27% by Interior Designers, Architects - attended last year’s event and had the opportunity to enjoy the contemporary furniture and the design projects exhibited in the trend area. The full program of Interior Mebel Kiev 2016, rich of Events, Conferences and Master Classes will be online shortly on the exhibition website: www.interior-mebelkiev.com. Interior Mebel 2016 will host again the famous designer Marc Sadler. The portal Interdema, a comprehensive virtual showcase on the former USSR countries market with over 290 million consumers, will be online from January 2016, proving an additional support to the exhibition Interior Mebel. Interdema is the B2B platform addressed to professionals, vendors, distributors, interior designers and architects enabling the companies to keep a constant presence in this area and to give great visibility to their products in 5 languages (English, Russian, Ukrainian, Azeri and Kazakh). Moreover, Interdema carries out a B2C function as well, since every company can add the list of its vendors based on this huge geographical area, so that the consumer can address directly to them.



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Le tendenze in primo piano Homi, il Salone degli Stili di Vita di Fiera Milano, in programma a fieramilano dal 29 gennaio al 1 febbraio 2016, si conferma un vero incubatore di tendenze, in grado di scoprire il talento creativo sia là dove nasce, nelle accademie di design e nei laboratori di artigianato di qualità, sia dove diventa testimonianza diffusa di bellezza e armonia di forme, negli oggetti prodotti dalle aziende che partecipano alla manifestazione. Homi è così pronto a ospitare le più interessanti idee di design per la casa e per la persona, offrendo agli operatori una piattaforma dedicata, in grado di anticipare gusti e tendenze e proponendosi come palcoscenico per i prodotti di stile punto di riferimento per il retail e fonte di ispirazione per i creativi. “Con Homi proponiamo un format versatile che si rinnova di edizione in edizione, che ha come sua principale missione la valorizzazione dello stile e del saper fare in ogni sua forma”, afferma Cristian Preiata, Exhibition Director di Homi. “Homi continua inoltre a stringere accordi e partnership differenti per essere sempre di più strumento fieristico qualificato, in grado di fornire supporto al business delle aziende espositrici e a tutti gli operatori in visita”. Il Salone degli stili di Vita si conferma infatti punto di riferimento per le realtà di settore più attente alla valorizzazione delle imprese e della creatività e si avvale degli stimoli offerti da partnership di rilievo come CNA – Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa, e Artex, Centro per l’Artigianato Artistico e Tradizionale della Toscana, che coniugano spinta all’internazionalizzazione e attenzione al valore delle produzioni locali. Quest’anno inoltre Homi sostiene “Design Competition”, l’ iniziativa realizzata da Regione Lombardia in collaborazione con Unioncamere e ADI-Associazione per il Disegno Industriale- rivolta ai giovani creativi lombardi attraverso un percorso che comincerà a

FIERE

Gennaio e continuerà nelle prossime edizioni della mostra. Ma proseguono anche le partership con le associazioni di categoria dei settori di riferimento (Art, Anima), oltre che la speciale collaborazione con ICE, l’Istituto per il Commercio Estero che collabora con Homi nelle

Homi si prennuncia come un momento di grande dinamismo writer Beatrice Guidi web www.homimilano.com


attività di promozione all’estero volte a sostenere l’internazionalizzazione delle imprese italiane e con il quale Homi realizza soprattutto attività di scouting su alcuni mercati internazionali, con l’obiettivo di migliorare ulteriormente la profilazione dei buyer, elemento che costituisce il vero valore aggiunto della manifestazione fieristica. In particolare, i mercati coinvolti nell’attività di promozione di Homi gennaio sono quelli Europei come Francia, Germania, Paesi Scandinavi, Portogallo, Polonia, Repubblica Ceca, Spagna, Turchia, e Regno Unito; i territori dell’Ex Unione Sovietica come Azerbaijan, Bielorussia, Georgia, Kazakhstan, Lettonia, Lithuania; l’Africa, in particolare da Algeria, Egitto, Marocco, Tunisia eSud Africa, il Nord America (CaNella prima foto a sinistra: Homisphere. Nella seconda foto a sinistra: Martinelli Ginetto Nella prima foto in alto: Missoni Home. Nella seconda foto in alto: Olibò. Nella foto a destra: Fazzini.

nada e Stati Uniti), il Sud America (Cile, Colombia, Messico), l’Asia (Cina, Corea Del Sud, Giappone, Singapore, Tahilandia) e il Medio Oriente (Arabia Saudita, Bahrain, Emirati Arabi Uniti, Iran, Kuwait, Qatar, Israele). Laboratorio di tendenze, hub di nuovi stili, teatro di incontri internazionali. Homi si prepara ancora una volta a stupire e ad accogliere il mondo a Milano. L’appuntamento con Homi è dal 29 gennaio al 1 febbraio 2016.


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Un pittore fiorentino del seicento Solo in anni relativamente recenti l’attenzione degli studiosi si è concentrata sulla pittura dei Seicento a Firenze e numerose indagini hanno consentito di individuare una scuola molto attiva in città, con alcuni

ART AND TEXTILES writer Paola Govoni

artisti che si configurano come protagonisti della produzione artistica di quegli anni. Fra questi, spicca Calo Dolci, fiorentino, la cui vita attraversa il secolo XVII, essendo l’artista nato a Firenze nel 1616 e qui morto nel 1687. Osannato dai critici e dai biografi del suo tempo per la diligenza impeccabile del tratto, per l’incarnato dei visi simile alla più pura porcellana e per un rigore descrittivo quasi iperrealista, Dolci ebbe un rapporto di committenza privilegiata con la casata dei Medici, per i quali eseguì ritratti di famiglia e una vasta produzione di dipinti a soggetto prevalentemente religioso e fu molto apprezzato dai membri della nobiltà europea, in particolare da quella inglese e austriaca. Come sottolinea Matteo Ceriana, Direttore della Galleria Palatina e degli Appartamenti Reali di Palazzo Pitti nel suo ‘Invito alla Mostra’: “Non solo le gemme splendono fredde, quasi taglienti, non solo i fiori si offrono artificiosi nel loro rigoglio di seta, non solo le vesti si gonfiano di ombre colorate, ma le carni, anche le più sante, esibiscono una stesura compatta, ottenuta con colore sovrapposto e materico”. L’artista era noto per la cura quasi maniacale che dedicava alla resa dei dettagli, dalle stoffe più semplici agli abiti di raffinata fattura, dalla leggerezza palpabile delle vesti e dei veli ai gioielli importanti che, citando il suo biografo Filippo Baldinucci, erano “imitati in modo sì stupendo (e vero) che, per molto che si toccasse e ritoccasse la tela per assicurarsi che essi fosser dipinti, l’occhio ne rimaneva in dubbio”. Una bellissima mostra dedicata a Carlo Dolci e curata da Sandro Bellesi e da Anna Bisceglia è stata ospitata nella Galleria Palatina di Palazzo Pitti a Firenze dal 30 giugno al 15 novembre 2015, con oltre cento opere esposte, tra dipinti e disegni, provenienti da musei internazionali e da rinomate collezioni pubbliche e private, sia italiane sia straniere, fra cui la ‘Royal Collection’ inglese che per l’occasione ha prestato la


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bellissima ‘Salomè con la testa del Battista’, mai esposta prima in Italia e che è stata scelta dai curatori per illustrare la locandina della mostra.

L’eleganza del dettaglio

Proprio dalla ‘Salomè’ possiamo partire per un breve excursus attraverso il gusto e la capacità del pittore Dolci di proporre abiti sontuosi, tessuti operati arricchiti dall’applicazione di spille e gioielli con pietre preziose incastonate. con la presenza di file di perle da collo e da braccio. Già l’analisi dei primi ritratti eseguiti dall’artista in giovane età, nel 1631 e 1632, rispettivamente a 15 e 16 anni, consentono di

riconoscere l’estrema attenzione data alla cura degli abiti e delle stoffe, strettamente collegate alla moda del tempo, come il giuppone a strisce di seta ricamate con le maniche trinciate indossate da Stefano Della Bella nel ritratto a lui dedicato o l’elegante abito grigio da uscita con ‘maniche pendenti’ nel ritratto a figura intera di frà Ainolfo dè Bardi. Per la sua scelta di una vita pia e morigerata, gli studiosi lo hanno più volte accostato alla figura del monaco-pittore Beato Angelico. Carlo Dolci nelle sue opere ha privilegiato la raffigurazione di scene sacre e di allegorie sotto sembianze di figure femminili ritratte in primo piano e accompagnate da elementi simbolici spesso legati a temi di devozione cristiana come la Carità e la Pazienza o a riferimenti al mondo dell’arte e della storia. Anche in questi dipinti è evidente l’estrema attenzione che l’artista dedica alla raffigurazione dei tessuti, che rendono particolarmente leggiadra la figura allegorica della Poesia vestita di un abito blu punteggiato di stelle dorate e che disegnano un elegante corsetto ricamato nel ritratto di Claudia Felicita d’Austria in veste di Galla Placidia. 1. Carlo Dolci (Firenze, 1616-1687)•Ritratto di Stefano della Bella. 1631 Olio su tela • Firenze, Palazzo Pitti, Galleria Palatina 2. Carlo Dolci (Firenze, 1616-1687) • Ritratto di Thomas Baines, 1670 c. Cambridge, The Fitzwilliam Museum 3. Carlo Dolci (Firenze, 1616-1687) • Poesia, 1648-1649 Olio su tela Firenze, Galleria Corsini 4. Carlo Dolci (Firenze, 1616-1687) Claudia Felicita d’Austria in veste di Galla Placidia, 1672-1675 Olio su tela • Firenze, Palazzo Pitti, Galleria Palatina 5. Carlo Dolci (Firenze, 1616-1687) • Salomè con la testa del Battista. 1670 c. Olio su tela Londra • The Royal Collections - Royal Collection Trust/© Her Majesty Queen Elizabeth II 2015


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Orizzonte Africa mento del reddito disponibile. Dal 2000 a oggi il PIL pro capite dell’Africa è aumentato a una velocità inferiore soltanto a quella dei mercati emergenti dell’Asia. Il consumo apparente di mobili ammonta a 9,6 miliardi di dollari. L’Africa rappresenta circa il 2% del consumo mondiale di mobili, con un consumo medio pro capite di 8 dollari, contro i 12 dollari in media dei paesi asiatici. I mercati principali per il settore dell’arredamento, con livelli di consumo di mobili superiori ai 500 milioni di dollari, sono: Sud Africa, Algeria, Nigeria, Egitto e Marocco. In particolare, il Nord Africa e il Sud Africa sono le regioni che esprimono i livelli di domanda più sostenuti, con un consumo pro capite di mobili di 16 e 15 dollari, rispettivamente, che raddoppia se consideriamo solo i consumi della popolazione urbana. È interessante notare che, sempre secondo i dati ONU, anche la crescita media annua della popolazione urbana nel periodo 2000-2050 in Africa è superiore a quella delle altre macro aree geografiche nello stesso arco di tempo (Africa +3,0%, Asia +1,7%, Europa +0,3%, Nord America +0,9%, Sud America +0,9%, totale Mondo +1,6%). L'evento dell'International Chair Disctrict a Città del Capo.

Con una popolazione attuale di 1.1 miliardo di abitanti che in prospettiva raddoppierà al 2050, andando a rappresentare il 25% della popolazione mondiale, oggi l’Africa ha un Prodotto Interno Lordo pro capite di circa 2000 dollari e un consumo totale di 1400 miliardi di dollari. La crescita media annua della popolazione in età lavorativa nel periodo 2000-2050, secondo i dati ONU, è del +2,6%, superiore a quella di tutte le altre macro aree geografiche nello stesso arco di tempo (Asia +0,6%, Europa -0,4%, Nord America +0,4%, Sud America +0,6%, totale Mondo +0,8%). La domanda di beni di consumo è cresciuta rapidamente nel corso degli ultimi dieci anni, grazie a un au-

OSSERVATORIO CSIL SUI MERCATI

Le città come volano della crescita

Nel continente africano esistono 53 aree metropolitane con una popolazione di oltre 1 milione di abitanti nel 2015. Nonostante situazioni diffuse di instabilità politica e livelli di infrastrutture relativamente arretrati, esistono molte città che offrono interessanti potenziali di crescita per i consumi in generale e per il mercato del mobile-arredamento in particolare. Si tratta di città che stanno progressivamente diversificando la loro economia e che negli ultimi anni hanno destinato rilevanti investimenti al settore immobiliare, al turismo e all’industria dell’ospitalità, come pure alla cultura e al tempo libero. Questi investimenti hanno

Analisi e prospettive di un continente in evoluzione writer Paola Govoni web www.csilmilano.com • www.csilmilano.it


Il nuovo showroom Flexform di Johannesburg.

contribuito a loro volta a far crescere la domanda legata ai prodotti del settore mobile-arredamento, con particolare riguardo ai mercati del contract, soprattutto nei paesi a più forte vocazione turistica e nelle aree metropolitane a più rapido sviluppo. Le statistiche elaborate da CSIL per il rapporto ‘Africa Furniture Outlook’ in relazione al potenziale di crescita del consumo nelle principali città africane indicano (in ordine decrescente di potenziale): Accra (Ghana), Nairobi (Kenya), Lusaka (Zambia), Abidjan (Costa d’Avorio), Port Harcourt (Nigeria), Luanda (Angola), Casablanca (Marocco), Kinshasa (Repubblica Democratica del Congo), Douala (Camerun) e Dakar (Senegal).

Crescono le importazioni

Poco meno del 40% del consumo di mobili in Africa proviene dall’estero. Le importazioni totali africane di mobili sono cresciute da 2,5 miliardi di dollari nel 2009 a 3,6 miliardi nel 2013 e continuano a fare registrare una tendenza all’aumento. Il maggiore paese importatore di mobili nella parte meridionale del continente è il Sud Africa (che importa il 34% del consumo totale, prevalentemente da Cina, Germania, Tailandia, Italia e Malesia), seguito dall’Angola (che importa il 94% del consumo totale con principali fornitori: Portogallo, Cina, Brasile, Namibia e Italia). Nella fascia settentrionale del continente, il maggiore paese importatore è il Marocco, che importa il 48% del consumo to-

tale e acquista mobili da Cina, Francia, Spagna e Italia), seguito da Libia, Algeria ed Egitto.

Le esportazioni italiane nei paesi africani

L’Italia rappresenta il 9% delle importazioni africane, al se-

Consumo mondiale di mobili per regione geografica nel 2016. Previsioni di variazione annue in termini reali

Fonte: CSIL


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Living Divani arreda la terrazza dell'Hotel Riad Fes in Marocco.

condo posto dopo la Cina con un ragguardevole 43% e davanti a Portogallo (6%), Spagna e Francia (4%), Malesia (3%) e Germania (2%). A sua volta, l’Africa corrisponde al 3% delle esportazioni italiane nel 2013, per un valore di poco inferiore ai 250 milioni di Euro. A livello di investimenti esteri diretti, l’Italia si classifica all’undicesimo posto fra gli investitori stranieri in Egitto. Significativi investimenti si registrano da parte di aziende mobiliere italiane sui mercati africani, in particolare per quanto riguarda l’apertura di nuovi showroom nelle principali aree metropolitane e il consolidamento di attività produttive nei settori del semilavorato e del serramento. Oltre il 60% del mercato africano del mobile-arreda-

mento è soddisfatto da produttori locali. La produzione totale ammonta a 7 miliardi di dollari, con livelli modesti di export intorno al 14%. I principali paesi esportatori sono Sud Africa, Egitto, Marocco e Nigeria. Molti paesi africani mostrano di possedere un buon potenziale di sviluppo della propria industria mobiliera, per prodotti destinati sia al consumo interno che alle esportazioni. Le prospettive più promettenti sono per Sud Africa, Egitto, Marocco e Nigeria. Anche Namibia, Tunisia, Kenya e Zimbabwe sono tra i possibili candidati per un interessante percorso di sviluppo della produzione mobiliera locale.

Prospettive a breve-medio termine

Sud Africa, Angola, Marocco, Libia, Nigeria, Algeria, Kenya, Egitto, Ghana e Sudan sono i dieci principali paesi importatori, ciascuno con oltre 100 milioni di import di mobili l’anno. Si tratta di quantità ancora modeste, in rapporto agli standard internazionali dell’interscambio commerciale e tuttavia le prospettive

Africa. Penetrazione delle importazioni di mobili per regione. Quota import/consumo

OSSERVATORIO CSIL SUI MERCATI Fonte: CSIL


Africa. I 10 principali paesi importatori di mobili

Fonte: CSIL

Rapporto CSIL “AFRICA FURNITURE OUTLOOK” Edizione Ottobre 2014, Lingua: Inglese Rapporto CSIL “WORLD FURNITURE OUTLOOK 2016” Edizione Novembre 2015, Lingua: Inglese Disponibili per acquisto e download online immediato su: www.worldfurnitureonline.com

OSSERVATORIO SUI MERCATI

di crescita a breve-medio termine sono molto interessanti, anche in considerazione del fatto che 35 paesi africani su 54 registrano un’aspettativa di crescita del PIL superiore al 5% annuo in termini reali fra il 2014 e il 2016. A tale proposito sono significativi i dati Silk Invest sulla crescita della classe media in Africa, secondo cui il continente africano è passato da 35 milioni di persone sopra i 5000 dollari pro capite nel 1980, a 43 milioni nel 1990, 63 milioni nel 2000, con un balzo a 105 milioni nel 2010 e una prospettiva di 152 milioni nel 2020. Secondo il recente rapporto CSIL ‘World Furniture Outlook 2016’ presentato lo scorso 20 novembre a Milano, un confronto con la crescita dei consumi di mobili-arredamento nelle altre aree del mondo evidenzia che l’Africa e il Medio Oriente, con una crescita del +2,9% del consumo di mobili prevista nel 2016, si posizionano dopo l’area Asia Pacifico (che cresce del +3,5%) e davanti al Nord America, che cresce del +2,8%. Nel complesso, la domanda di mobili a livello mondiale per il 2016 è prevista crescere su un livello del +2.8% in termini reali.

CSIL


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44ª edizione di Filo: bilancio nettamente positivo La 44a edizione di Filo, salone internazionale dei filati e delle fibre, si è chiusa oggi in un clima nettamente positivo: in una fiera dal successo consolidato, si è infatti registrato un ulteriore aumento di visitatori, stranieri in particolare. A suggellare la positività dei dati della 44a edizione è stata la visita in fiera di Carlo Calenda, viceministro dello Sviluppo Economico, nella seconda giornata di lavoro. Il viceministro si è soffermato a lungo tra gli stand di Filo e nell’Area Tendenza e ha manifestato tutto il suo apprezzamento per la qualità dei filati e per lo spirito imprenditoriale dimostrato dagli espositori di Filo. Calenda ha sottolineato in particolare lo “stile” di Filo, concreto ed efficace, e ha riconfermato la sua fiducia nella fiera, quale appuntamento di riferimento dei filati per tessitura made in Italy a livello internazionale. Conferma Paolo Monfermoso “La 44a si chiude con un ottimo bilancio. I nostri espositori – che ne rappresentano la fascia più alta dei produttori di filati – dichiarano di aver ricevuto un buon numero di visitatori

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Soddisfazione di espositori e visitatori per la semestrale milaenese writer Beatrice Guidi web heimtextil.messefrankfurt.com


con un interesse concreto per le loro collezioni. Per noi di Filo ciò conferma la validità della nostra scelta di porre grande attenzione alla qualità dei visitatori, sia italiani sia stranieri perché il nostro primo obiettivo è essere una reale piattaforma d’affari, dove un’offerta di alta qualità – rappresentata a Filo da espositori che propongono filati d’eccellenza – incontra una domanda di qualità altrettanto elevata. Agli stessi fini è orientato il progetto che da molte edizioni portiamo avanti con Ice-Agenzia e che ci permette di avere in fiera una delegazione di buyer proveniente da paesi di particolare interesse per le aziende espositrici. È il nostro modo di sostenere le aziende nel loro ‘pensare futuro’, come suggerito dal tema di questo 44° appuntamento di Filo”.

Pensare futuro

Il concetto è stato ripreso da Marilena Bolli, presidente dell’Unione Industriale Biellese, nel corso della tavola rotonda del FiloHappening che si è tenuto nei giorni della fiera “Pensare futuro è un pensiero più ampio di ‘pensare il futuro’. È proprio ‘pensando futuro’ che le aziende tessili sono riuscite a rafforzarsi pur in anni di crisi. Ed è ‘pensando futuro’ che nelle aziende come nelle istituzioni e nelle associazioni di categoria in questi ultimi anni si sta realizzando il cambiamento di approccio da tempo auspicato, ma non semplice da realizzare nella pratica: andare al di là dei propri interessi particolari e imparare a fare sistema. Solo così potremo affermare il valore del made in Italy sui mercati internazionali, beneficiandone come singole imprese e come paese nel suo complesso”. Una consapevolezza condivisa da Silvio Albini, presidente uscente di Milano Unica (ed espositore di Filo) che si augura che ‘pensare futuro’ significhi “superare i campanilismi e riuscire a fare sistema, in una attività imprenditoriale e associativa volta a favorire soprattutto le piccole e medie imprese, che

possono trarre vantaggio da un valore aggiunto garantito di regole che garantiscano sostenibilità e tracciabilità dei prodotti made in Italy”. Marinella Loddo (direttore di Ice-AgenziaMilano) si è detta “onorata di accompagnare le aziende italiane ad affermare la loro creatività e capacità di innovazione sui mercati esteri”. Mentre Claudio Marenzi ha voluto sottolineare “l’importanza delle relazioni personali per costruire rapporti di fiducia che travalichino le differenze tra distretti e tra comparti: dobbiamo fare tabula rasa dei retaggi del passato e imparare a lavorare insieme per gli obiettivi comuni e condivisi, come per esempio l’obbligatorietà dell’etichetta made in Italy”. Un esempio concreto della collaborazione di sistema è la prima edizione di Filo Shanghai che si è tenuta nella città asiatica dal 13 al 15 ottobre 2015 al National Exhibition and Convention Center, in un padiglione attiguo a quello di Milano Unica China.

Soddisfazione per il lavoro svolto

La soddisfazione per il lavoro svolto in questa edizione del 30 settembre – 1° ottobre 2015 di Filo si ritrova nelle parole degli espositori. Cesare Savio di Safil giudica “molto positiva questa edizione di Filo con un afflusso costante di clienti, sia italiani sia stranieri e in più è da sottolineare il ritorno – in parte inatteso – dei giapponesi. Abbiamo sentito una particolare consonanza con il tema scelto per questa edizione di Filo: il ‘pensare futuro’ ispirato a Leonardo è un approccio che noi di Safil condividiamo appieno e che aspiriamo a realizzare nel nostro lavoro quotidiano. Quanto ai prodotti, l’interesse si è concentrato sui filati della linea Urban Active, di alta qualità, formali, ma performanti”. Roberto Rimoldi di Filatura Luisa esprime la sua soddisfazione: “la fiera è andata bene, con buon numero di clienti, soprattutto stranieri europei ed extraeuropei. Mi preme sottolineare che l’affluenza di buyer è stata molto buona qualitativamente, con 60 per cento di italiani e il 40 per cento di stranieri. La nostra


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collezione molto molto apprezzata: in particolare, gli articoli di lana molto fine e i fantasia”. Francesco Bianchetti de I cotoni di Albini valuta molto positivamente la due giorni di Filo: “abbiamo visto clienti consolidati e clienti nuovi con una buona presenza di giapponesi, non consueta in periodi come questi. Benché questa non sia la nostra stagione, la richiesta è stata varia, orientata su filati di diversi materiali e non solo cotone-seta come accadeva alcune stagioni fa”. Nicoletta Meriglio di Botto Poala “Siamo soddisfatti dell’andamento dei due giorni di Filo: abbiamo incontrato numerosi buyer, provenienti anche dall’estero. Dei nostri prodotti hanno apprezzato la ricerca di fibre e aspetti naturali, interpretati però con spirito d’avanguardia grazie anche alle nostre tecnologie innovative. Curiosità e attenzione ha suscitato in particolare il trattamento H2Dry – un nostro brevetto – che dona comfort e performance ai capi”. Andrea Ongetta di Ongetta conferma che si è trattato di “una edizione molto buona, in miglioramento anche rispetto a marzo 2015. Tra i prodotti, i buyer si sono concentrati su i misti di cotone-seta e lino-seta, con aspetti opachi. Apprezzate anche le resinature per fissare la salicina, il tutto giocato sulla riflessione della luce. Bene anche gli shantung crepe”. Vincenzo Caneparo di Davifil è soddisfatto “abbiamo avuto molti visitatori in entrambi i giorni di fiera. Filo conferma inoltre di essere una fiera dallo standard molto alto. I buyer hanno apprezzano in particolare i filati naturali, un trend ormai consolidato, che denota una sempre maggiore attenzione per la qualità dei prodotti e per produzioni ecologicamente sostenibili”. Mariarosa Dissegna di Marchi e Fildi sottolinea che “in questa edizione ab-

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biamo un movimento costante, direi un clima effervescente. I clienti apprezzano le nuove proposte, i prodotti che innovano rispetto al consueto. Interesse hanno suscitato anche i nostri filati che si rivolgono a una fascia più alta di mercato. D’altra parte, la nostra azienda privilegia il servizio come ricerca costante del prodotto, ma anche come meticolosa organizzazione delle tecniche e delle strutture commerciali, cerchiamo così di soddisfare il cliente a 360 gradi”. Giudizio sostanzialmente positivo anche da Angelo Della Porta di Pozzi Electa: “abbiamo registrato una buona partecipazione dei buyer, omogenea lungo le due giornate. A Filo riceviamo la visita di molti clienti, interessati a vedere le novità delle nostre proposte”. Alberto Enoch di Servizi e Seta sottolinea come “il bilancio dei due giorni di fiera è positivo: abbiamo lavorato molto bene, con un buon afflusso di visitatori, italiani in particolare. Le nostre proposte sono sempre molto apprezzate, le sete e i misti lini soprattutto”. La 45ª edizione di Filo si terrà sempre al Palazzo delle Stelline di Milano nei giorni 2 e 3marzo 2016.


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Una stagione di grandi appuntamenti Importanti iniziative ed eventi di settore hanno visto la presenza di Trevira: Big Show in Oman, Hospital Build di Dubai, Intertextile Home Textiles di Shanghai. Qui Trevira, presente come espositore, ha anche organizzato con i suoi partner europei il Trevira CS China Day per architetti e arredatori d’interni. Anche MoOD a settembre è stata una grande occasione per presentare le ultime novità Trevira CS. Trevira ha rivolto l’invito ai suoi partner ad esporre nel Trevira CS Square e 10 tessitori hanno accolto con entusiasmo la proposta. Baumann Dekor, Tessitura E. Boselli, FIDIVI, Mario Cavelli, Engelbert E. Stieger, Müller Zell, Giorgio Piovano, PUGI, Spandauer Velours, Velvetex, ognuno nello spazio a loro assegnato hanno così presentato le loro nuove collezioni nello stand comune di Trevira. Poco lontano, a MoOD Yarns abbiamo ritrovato i partner del Club Trevira CS come Lei-Tsu e Tintoria Sala con le rispettive specialità. I riscontri sono stati ottimi. Lo stand collettivo è stato molto frequentato e quindi la presenza premiata. L’iniziativa dello stand comune – per citare Anke Vollebroeker direttrice Marketing & Business Development di Trevira - “..ha dato modo di presentare in forma molto concentrata gli ultimi sviluppi Trevira CS dei nostri principali clienti”. E ancora “..abbiamo una vastissima gamma di collezioni di filati e prodotti speciali come i nuovi filati fantasia o fili tinti in pasta che abbinati all’alto livello tecnologico raggiunto dalle tessiture, consentono di creare estetiche completamente nuove..”. Tra queste abbiamo visto l’utilizzo della maglieria nei tessili decorativi ignifughi.

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Da New York a Francoforte

Dopo MoOD, a Novembre, sempre nell’ambito del Club Trevira CS, Trevira ha organizzato a New York il Jobber Day, punto d’incontro tra produttori europei e editori americani. Ancora altri eventi hanno visto la partecipazione di Trevira, come per esempio quelli speciali di matchmaking relativi al settore alberghiero e l’Independent Hotel Show a Londra … Il prossimo appuntamento è a Heimtextil (Francoforte 1115.01). Lo Stand Trevira è al solito posto, nella Halle 3. VIA (FOYER OST), ma avrà un “vestito” tutto nuovo. Il Foyer dello Stand sarà infatti trasformato in una superficie espositiva dedicata ai tessuti Trevira CS. In occasione dell’evento vedremo la premiazione dei vincitori della Creativity Competition – la gara di creatività promossa sempre nell’ambito del Club Trevira CS alla quale i clienti sono stati invitati a partecipare presentando i loro tessuti con un alto grado di innovazione e funzionalità. Cinque le categorie proposte : tessuti a stampa digitale, tridimensionali, fonoassorbenti e per la schermatura solare, tessuti con caratteristiche tattili particolari e ibridi (con termoindurenti). A Heimtex ci sarà anche la designazione dei nuovi membri oro e argento del Club Trevira CS 2016. I benefit di cui potranno avvantaggiarsi quest’anno sono stati ulteriormente arricchiti per sostenere la loro attività e premiare la fedeltà al marchio premium Trevira CS.

Sostenuta la presenza di Trevira tra fine 2015 e inizio 2016 writer Pietro Ferrari web www.trevira.com


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Sinterama & Fidertessile Proposte, manifestazione leader per tessuti d'arredamento e tendaggio, è stata la cornice che ha ospitato una nuova gamma di tessuti Newlife™ unici, nati dalla collaborazione esclusiva di due aziende italiane leader di settore come Sinterama, che ha elaborato i fili Newlife™ realizzati ad hoc per Fidertessile, che li ha trasformati in una collezione di tessuti per l'arredamento in grado di offrire bellezza, performance e responsabilità di processo e prodotto, tutto alle stesso tempo.

Una gamma unica

Innanzitutto perché utilizza Newlife™ nel settore dell'arredamento, e lo fa con una nuova versione studiata appositamente per questa applicazione da Sinterama: il NewLife™ FR. Newlife™ è il risultato dell'High Tech Conversione Model che trasforma esclusivamente bottiglie di plastica da postconsumo, la cui provenienza è interamente tracciabile in un polimero ad alta tecnologia e di ineguagliabile qualità,attraverso un processo meccanico, non chimico e totalmente made in Italy. Questo processo genera un filo di altissima qualità, performance, bellezza ma anche notevoli risparmi , come certifica lo studio del ciclo di vita del prodotto condotto da ICEA: 94 per cento in meno di utilizzo d'acqua, sessanta per cento in meno di consumo di energia, 32 per cento in meno di emissioni di anidride carbonica. Oggi, a queste caratteristiche, andiamo ad aggiungere anche le proprietà permanenti e resistenti a qualsiasi ciclo e tipo di lavaggio. Questo, va sottolineato, senza nulla togliere alle caratteristiche del tessuto di riferimento: né dal punto di vista dell'aspetto né da quello della mano e della performance. La nuova collezione Fidertessile che utilizza Newlife™ FR è un progetto stilistico all'avanguardia in cui qualità, prestazioni, comfort, attenzione al gusto e responsabilità trovano un punto di incontro, come risultato di una linea orgogliosamente tutta italiana. Tessuti jacquard, piani, ciniglia, microfibre e velluti di alto livelli in termini di qualità, disegno e prestazioni.

FIBRE E FILATI

Una partnership d'autore cento per cento made in Italy per il lancio di Newlife™ nel settore dell'arredamento writer Pietro Ferrari web www.sinterama.it


An ambitious project Newlife™ is the product of an ambitious project developed by Sinterama. This technologically innovative platform is certified through a comprehensive production approach and offers a wide range of excellent quality, high performance recycled polyester yarn, made from post-consumption plastic bottles collected in norther n Italy. The production process is 100% Made in Italy and 100% traceable. Newlife™ got the following certifications: • Oekotex Cert. n° 005339.0 - Centrocot • Global Recycle Standard - Textile Exchange • Newlife™ just got the LCA (Life Cycle Assessment) study by ICEA – Istituto per la Certificazione Etica e Ambientale (Institute for Ethic and Environmental Certification) which inspects and certifies firms respectful for the environment, workers’ dignity and collective rights. ICEA provides organic producers with certification that is valid for the world market, recognised by foreign certification bodies and accredited by national and international institutions such as GOTS and Textile Exchange. Recycled polyester, which requires fewer processing stages, consumes less energy during the production process, resulting in a considerable reduction in carbon emissions compared with virgin polyester. Newlife™ uses a mechanical process to transform bottles into a polymer, without the use of chemicals which could be harmful for the environment. According to a study carried out by the ICEA (Institute for Ethic and Environmental Certification) using the methodology of Life Cycle Assessment (LCA), in compliance with ISO 14040, ISO 14044, producing 1 Kg of Newlife™ allows a saving in terms of consumption of energy resources and CO2 emissions.

Sinterama Sinterama, leader europea nella produzione di fili e filati di poliestere colorati, nasce nel 1968 a Biella, dove la cultura tessile conserva le radici di profonda e antica tradizione. Da allora, in oltre quarant'anni di sviluppo, ha costruito con i propri clienti importanti partnership apportando soluzioni innovative, investendo nella ricerca di prodotto e ponendo la massima attenzione nella ricerca di prodotto e ponendo la massima attenzione alla collaborazione e al servizio. I controlli di qualità in linea, l'automazione dei processi e la flessibilità dei sistemi di produzione sono solo alcuni degli aspetti di eccellenza di cui l'azienda va giustamente fiera e assicurano i più alti standard produttivi. Dal 2000, l'azienda ha avuto un importante processo di internazionalizzazione, per consolidare una presenza attiva e qualificata nel mercato globale ma con il cuore assolutamente "italiano". Complessivamente il Gruppo Sinterama produce ogni anno oltre 40mila tonnellate di filo in cinquecento diverse tipologie, impiega mille dipendenti e si affida a una rete di vendita formata da oltre 100 fra commercianti e agenti, in grado di seguire più di 1.600 clienti in quaranta Paesi, con un fatturato complessivo di oltre 150 milioni di euro.

Fidertessile Fidertessile inizia la produzione di tessuti per rivestimento in vari settori nel 1974. In questi quarant'anni di attività Fidertessile ha ampliato la propria produzione pssando da esclusivi produttori di velluto a produttori di tessuti per arredamento in senso lato con una vasta gamma tessuti innovativi e performanti in ciniglia, microfibra oltre che piani e jacquard, classici e moderni. Raccogliendo l'eredità della cultura storica che contraddistingue la terra della Toscana dove nacquero le corporazioni importanti che furono l'origine dell'industria tessile italiana, Fidertessile aggiunge una tecnologia cento per cento italiana e l'impegno continuo e costante nella ricerca del miglioramento del comfort e della praticità dei tessuti prodotti, sempre versatili e in linea con le mutevoli esigenze del consumatore finale.


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Pietro Terragni nei reparti produttivi della Lei Tsu a Bellusco (MB).

La torcitura da protagonisti Lei Tsu è uno dei leader europei nella lavorazione di filati di poliestere continuo. La gamma dei filati ritorti va da 25 a 10.000 dtex e da 50 a 3.000 torsioni, sia greggi, sia tinti. Lei Tsu offre una gamma molto vasta di articolo di poliestere, partendo sia da base sia da base testurizzata, multi e microfilamento: • ritorti, crepe e bi-crepe; • cationici e tingibili a bassa temperatura; • anti-fiamma (100% Trevira CS) • su rocche tintoria e/o tinti in filo; • elastici; • tinti pasta. Agli articoli in poliestere, si aggiunge una famiglia di articoli in 100% Cupro prodotto da Asahi Kasei in Giappone, di cui Lei Tsu è uno di partner strategici in Europa. Filo Taslan da oltre 10 anni Lei Tsu ha ampliato la sua gamma di prodotti, aggiungendo ai filati ritorti anche una seconda famiglia di articoli testurizzati ad aria, classici e fantasia. Questa famiglia continua ad ampliarsi e Lei Tsu è in grado di offrire ai clienti un numero crescente di articoli greggi, tinti filo, tinti massa, melange e discationici, dai 55 ai 5.000 dtex, anche in 100 per cento Trevira CS.

Controllare l’evoluzione del prodotto

Incontriamo, presso lo stabilimento principale dell'azienda, Pietro Terragni, titolare dell'azienda, a cui chiediamo di raccontarci come si è evoluto il proprio settore di riferimento. “Partiamo da una trentina di anni fa - ci dice - a quel

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tempo torciture come la mia e tutte le altre lavoravano per i produttori di filo, quindi fondamentalmente non avevamo il contatto col cliente se non sporadicamente. La filatura europea - Hoechst, Trevira, Miroglio - si appoggiava ai torcitori per far lavorare i propri filati ed erano queste aziende ad avere poi il contatto col cliente. Quindi noi lavoravamo per loro, da loro proveniva l’imput di cosa si doveva fare. Questo è cambiato una trentina d’anni fa, quando ognuno è andato per la sua strada. Una volta era il filatore a decidere quello che era di moda (più ancora nel settore dell’abbigliamento che in quello dell’arredamento), quando poi il numero di clienti si è moltiplicato e ognuno esprimeva le proprie esigenze, il filatore, che è un’azienda chimica, ha scelto di continuare a produrre il filo, però ha delegato la lavorazione dei filati alla torcitura, perciò da puri terzisti per i filatori, siamo diventati puri trader: compriamo il filo che ci serve dove ci serve e lo lavoriamo in base alle specifiche del cliente e glielo vendiamo. Questo ha portato, ovviamente, a una moltiplicazione incredibile degli articoli, da dieci-dodici iniziali ai seicento dello scorso anno. Tutto oggi va personalizzato per il cliente. E vero anche che trent’anni fa di torciture di una certa dimensione in Europa ce n’erano decine, oggi ne sono rimaste cinque o sei. Chi è rimasto si è specializzato, in base a casualità diverse: noi, per esempio, pur avendo un volume di produzione maggiore per il settore abbigliamento, siamo diventati i torcitori del poliestere (questa è stata una nostra scelta) per il mondo dell’arredamento. E su questa base siamo conosciuti in tutta Europa e nel bacino del Mediterraneo.

Lei Tsu e la sua fortissima specializzazione sul mobile writer Pietro Ferrari web www.leitsu.com


Lei Tsu Lei Tsu was born on February 25th, 1954, when Giuseppe Terragni, textile entepreneur and mayor of Como, separated his business from his brothers’ one and remained the sole owner of a small silk twisting mill in Bellusco, which he renamed Lei Tsu after the name of a Chinese empress, who is legendary told to be the first manufacturer of silk in the gardens of the Forbidden City in Beijing. At the beginning of the Sixties, the sons of Giuseppe Terragni suddenly inherited the company and in 1967 they started the first production of polyester yarns: less than 5 years later, silk was abandoned. In 1989, Lei Tsu and well known Tessitura Enrico Boselli SpA of Olgiate Comasco (CO) created in Tirano (SO) a new company called Si Lin Tsi, of which Lei Tsu owns 60% of the shares. In 1997, Si Lin Tsi bought its biggest competitor, Torcitura di Rancio SpA of Rancio Valcuvia (VA). In 2003, the group bought the first air-texturing machine and the following year a second one. In 2004, due to the rapidly changing textile industry scenario, Lei Tsu decided to stop the production of low added value articles, to close Torcitura di Rancio and to strengthen his position on the high end of the market, concentrating on flame retardant and dyed polyester. In 2006 Lei Tsu bought new Ratti fancy double-covering machines and in 2008 a third SSM taslan machine (for the production of thick count taslan filament yarns) is installed. In 2010 the company buys a KDK filament production plant from a supplier, which is installed in Tirano, whereas in 2013 the first twisting machines for corse counts up to 10,000 dtex are bought. In 2014 there is a new generational shift: Pietro, Cecilia and Benedetto Terragni (sons of Marco), buy from the rest of the family all their shares of the company. Today Lei Tsu, in its two plants, produces around 250,000 kg monthly, that are sold in the European Union, Turkey and North Arica.

Una quindicina d’anni fa, i clienti ci hanno chiesto di avere anche i fili tinti, cosa che noi, essendo un trasformatore di filati, non facevamo. Collaborando con diverse tintorie, abbiamo fornito ai nostri clienti anche il prodotto tinto: è stato un percorso che ci ha portato a un alto livello di fidelizzazione. Oggi il grosso del lavoro nel mondo dell’arredamento è fornire filati molto customizzati e tinti nel tempo più rapido possibile”.

Il rapporto coi fornitori

Ci dice ancora Terragni - “Positivo è stato soprattutto il rapporto con Trevira e con il Gruppo Radici che oggi sono i fornitori principali del settore dell’arredamento. Nel frattempo è cambiato molto anche il genere di prodotto che noi realizziamo: noi siamo partiti come trasformatori di fili molto sottili per il tendaggio e siamo arrivati a produrre quasi seicentomila chili al mese, servendo una clientela che era concentrata nelle provincie di Milano, Como e Varese. La scelta è stata, nel mercato dell’arredamento, di concentrarci sul poliestere ma di crearci anche un ventaglio di offerta più ampio, aumentando nel contempo il titolo medio, per andare a prendere anche quei settori, come la decorazione, che è arrivata per prima, o i tessuti d’arredamento, i cui produttori noi forniamo da quattro o cinque anni, non di più. Questa dinamica deriva anche da quanto

accaduto sul mercato, perché chi ha sofferto di più in Europa negli anni di crisi sono stati i produttori di tende, soprattutto per l’aggressione del prodotto turco, il che ha comportato per noi di rivolgermi al settore della decorazione e dell’arredamento. Gli investimenti costantemente portati avanti ci hanno permesso oggi di contare su un mix che va, ovviamente, a complicare la produzione e la gestione ma che ci permette di servire sia chi produce tessuti molto fini sia chi produce prodotti molto pesanti. Per di più il mercato del settore arredamento si è spostato molto più da quello che era residenziale a quello che è oggi prevalentemente contract. Lavorando noi storicamente come trasferimento per Hoechst e poi anche per Trevira, da subito abbiamo cominciato a lavorare con loro sul Trevira CS, ed esclusivamente sul Trevira CS. Stiamo lavorando con Fulgar sul poliammide FR, un prodotto che può essere interessante perché ha una resistenza all’abrasione molto più alta di quella del poliestere, quindi non ha nulla a che fare con il Trevira CS, ma per una serie di tessuti d’arredamento pesanti, dove noi oggi stiamo lavorando con nuovi clienti rappresenta un filato nuovo, interessante e con un prezzo di mercato competitivo con resistenze all’abrasione e al peeling migliore rispetto a quelle del poliestere”.


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Una filiera completa

Giovanni Marazzini e Martino Petrolo.

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Abbiamo incontrato presso lo stabilimento di Garabiolo di Maccagno (Varese) il management di TFS rappresentato da Giovanni Marazzini e Martino Petrolo, che si sono intrattenuti con noi in una interessante conversazione sui temi del settore. Pietro Ferrari - Come sta andando il manifatturiero italiano nel campo del tessile? Martino Petrolo - Il manifatturiero italiano ha subito una congiuntura economica poco favorevole, che ha portato a una selezione delle aziende presenti sul mercato. TFS in questi anni ha continuato a investire credendo nelle potenzialità del settore e in una produzione italiana. Questo ha permesso all’azienda di rimanere sul mercato. Pietro Ferrari - Stiamo parlando di un prodotto che è la trasformazione di una commodity che però diventa qualcosa di estremamente sofisticato dal punto di vista tecnico?

Martino Petrolo - Sì, è così, perché grazie all’esperienza acquisita negli anni dal nostro personale, siamo in grado di dare quel valore aggiunto richiesto dai nostri clienti e che rende un prodotto, in apparenza semplice, unico e difficilmente imitabile. Giovanni Marazzini - La torcitura è un lavoro antico. Negli ultimi anni abbiamo assistito ad una concentrazione del mercato con pochi attori, di cui una buona parte sono italiani. Pur partendo da un contesto svantaggiato, poiché i principali fattori produttivi (energia e manodopera) in Italia sono molto onerosi, siamo riusciti ad assicurarci una significativa presenza sul mercato nazionale ed europeo grazie ai continui investimenti che ci hanno permesso di limitare il gap con paesi dove si può operare in condizioni più favorevoli. In Italia abbiamo la fortuna di operare in presenza di una filiera completa e questa è la ricchezza più grande che abbiamo, è un valore che rischia di perdersi e che dobbiamo invece fortemente difendere. Pietro Ferrari - Investimenti in tecnologia? Giovanni Marazzini - Investire in tecnologia in torcitura significa investire in efficienza energetica e ottimizzazione dei cicli produttivi. Elemento rilevante è il know-how del personale e la qualità delle maestranze. Si tratta di personale qualificato che, oltre all’esperienza, ha una conoscenza del prodotto e molta consapevolezza di quello che si sta facendo ed è depositaria di una metodologia attenta e consolidata. Pietro Ferrari - Questo vuol dire anche servizio in termini di quantitativi ridotti? Giovanni Marazzini - La struttura logistica interna ad alto tasso di informatizzazione permette all’azienda di far fronte a tutte le richieste della clientela, dal punto di vista quantitativo.

TFS può orgogliosamente posizionarsi nel cuore di una filiera completa e del tutto italiana writer Pietro Ferrari web www.tfsspa.com


TFS The company TFS was originally born as a silk manufacturer, it has been converted as a synthetic and man made fiber manufactory in 1959, named “ Torcitura Fibre Sintetiche Spa”. At the start the work was almost done exclusively by sub contractors but eventually, with the extension of the structures it has been decided to change gradually to its own independent processing dedicating mainly to the curtains field. At the end of the 70’s the company has substituted the traditional double sphere with the double twin sphere, increasing considerably the capacity of the production. In the last decade the TFS has decided to reply to the needs of innovation in the national and the European market, renewing and increasing continually its own production, broadening the range of articles and planning a careful policy in the quality. The customer is the most valuable patrimony of the company; it is the base element of every possibility in development. The fundamental premise is to gain the customer’s fidelity is his satisfaction also to understand all of their satisfaction. To reach this target the management imposes as a priority and strategic element the Quality of its own products and services. Un momento della conversazione con Pietro Ferrari con la presenza di Ernesto Marazzini.

Siamo infatti in grado di gestire, mantenendone la tracciabilità, anche lotti di piccole dimensioni.

Alla ricerca della qualità

Pietro Ferrrari - Cos’è la qualità del vostro prodotto? Martino Petrolo - Per qualità intendiamo la completa soddisfazione delle esigenze del cliente, dalla prima fase di presa dell’ordine fino alla sua completa evasione. La qualità del prodotto è insita nelle nostre lavorazioni, che sono certificate così come le materie prime che utilizziamo e su cui abbiamo un controllo costante e schedulato.

Pietro Ferrari - Cosa significa lavorare con Trevira? Martino Petrolo - TFS collabora con Trevira da più di vent’anni, per lo sviluppo dei filati in Trevira CS. Negli ultimi anni TFS è anello fondamentale nella catena di creazione del valore, in quanto collabora strettamente con la clientela per la ricerca e lo sviluppo di applicazioni sempre più sofisticate, facendo attenzione ai nuovi trend nel campo del contract. A dimostrazione di questo stretto rapporto di collaborazione, TFS fa parte del Club Trevira sin dalla sua creazione.


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L’idea vincente

Franco Sala.

Alex Zanuto.

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Con l’articolo ZEUS, la Tintoria Sala conferma la sua vocazione a innovare writer Pietro Ferrari web www.tintoriasala.it

Posizionata a Merone, in Brianza, nel distretto tessile comasco, la Tintoria Sala è una bella realtà produttiva con alle spalle 70 anni di esperienza. Abbiamo avuto l’opportunità di visitare per i nostri lettori lo stabilimento dell’azienda e conversare con il management e la proprietà. È Alex Zanuto, responsabile vendite della divisione filati, a fornirci un quadro completo della mission aziendale. Nel 2014 Tintoria Sala, subentrando ad una nota filatura del Biellese, ha introdotto la produzione e commercializzazione di una particolare tipologia di filati, sia greggi che tinti, attraverso una brevettata tecnologia che ha dato via al bicolore in un unico bagno. Da sempre incline alla ricerca e allo studio di nuovi prodotti, in questi ultimi anni Tintoria Sala ha intensificato i propri sforzi nel tentativo, riuscitissimo, di portare sul mercato dell’arredamento, dove è sicuramente una tintoria di riferimento, nuovi articoli. Vista la crescente richiesta di filati ignifughi per arredi da destinare a luoghi di aggregazione, abbiamo infatti studiato e messo a punto dei filati sintetici in trevira cs 100% che offrono lo stesso impatto dei filati naturali con le caratteristiche di ignifugicità più assoluta.


I capisaldi della nostra produzione possono essere riassunti in questi quattro articoli: • ZEUS: è il nostro articolo “principe”, ha lo stesso aspetto visivo di un misto lino; • SATURNO: ha un aspetto delavé (effetto jeans); • GUBBIO: ha un aspetto lana; • SHANTUNG: ha un effetto shantung/mélange. Tutti realizzati in Trevira 100%. Interviene il signor Virginio Ripamonti, responsabile della ricerca e “inventore” di questi nuovi articoli: “Ciò che ha consentito a questi articoli di affermarsi e di trovare un consenso sempre maggiore è che possiamo offrire al cliente l’opportunità di disporre anche un solo cono, in un numero infinito di colori, grazie alla nostra tecnologia. Ottenere un bicolore in un unico bagno di tintura è quello che rende unico il nostro prodotto. Con una serie di titoli mirati siamo in grado di soddisfare le più disparate esigenze nel settore dell’arredamento”. “Oggi - replica di nuovo Alex Zanuto – vendiamo i nostri articoli per un 70% in Italia ( dobbiamo considerare che l’arredamento italiano occupa un posto significativo a livello mondiale) e per il restante 30% in ambito CEE e TURCHIA”. Prende la parola il signor Franco Sala per evidenziare gli ultimi investimenti effettuati in ambito produttivo e per il potenziamento del laboratorio, con un innalzamento delle ore destinate alla ricerca. Il tutto, conferma il sig. Sala, “nell’ottica di soddisfare le sempre più elevate esigenze della clientela. I nuovi articoli ci hanno consentito di farci conoscere all’estero. Per essere sempre più propositivi stiamo creando una piccola unità di ricerca che possa dedicarsi allo sviluppo di nuovi prodotti a tempo pieno e non in modo discontinuo come avvenuto sino ad oggi. Mi corre l’obbligo di segnalare che questa nostra nuova vocazione di produttori di filato ci ha portati anche a realizzare, in partnership con importanti filature (Filatura Baroni di Prato, Lei Tsu di Bellusco e la slovena Predilnica Litija) altri articoli che qualitativamente e quantitativamente stanno riscuotendo un

importante consenso sul mercato. Con la Predilnica abbiamo realizzato, sempre utilizzando un altro procedimento brevettato, un filato denominato King che è un misto lino effetto bourette”. In sintesi Tintoria Sala è pronta ad affrontare le sfide che le si presenteranno. Studio, ricerca e innovazione sono elementi fondamentali perché una azienda possa mantenere ed accrescere la propria posizione sul mercato. E Tintoria Sala lo sa. Alex Zanuto, Franco Sala e Virginio Ripamonti in sala campionario.

Tintoria Sala In 1946, the then named Tintoria Lambro was founded in Briosco by Zola Genazzini and Carlo Sala: in the following year, the latter took over the company, which in 1949 moved to Lurago d’Erba under the name of Tintoria Carlo Sala. This is how our history began: a story of passion, expertise and hard work that has led Tintoria Sala over the decades with its head held high, enthusiastically taking up the challenges of a changing market, pushing towards innovation, looking ahead through euphoric times and yes, also through the crisis and decrease of market demand. TS srl. tintoria sala spinning mill and dye works Tintoria Sala is an important italian spinner and dyer. TS has a production capacity of 15 tons for day. In 2014 Ts Bought an important spinning mill (Filatura di Pray) with wich developed a patented yarn called ZEUS (a linen effect yarn in Trevira CS)The range products counts a beautiful collection of natural effect in Trevira CS and in natural fibers also thanks to cooperation with other spinner brands.


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PUBLIREDAZIONALE

Prosetex dal 1964 accompagna e precede le dinamiche del mercato writer Pietro Ferrari web www.prosetex.it

PROSETEX SPA Via Roma, 76 23892 Bulciago (Lecco) Italy ph +39 031.874370 fax +39 031.874377 info@prosetex.it www.prosetex.it

Evoluzione di un'azienda

La realtà Prosetex, così come descritta pochi anni or sono dal presidente dell’azienda, Luigi Proserpio con un’immagine suggestiva, è una trama e un ordito, ovvero un intreccio di competenze specifiche legate da uno schema prestabilito che è, però, in grado di modificarsi secondo progetti e obiettivi sempre diversi. “Alla tecnica - continuava in quell’occasione Proserpio - abbiniamo la creatività, all’innovazione la ricerca stilistica, alla tradizione la capacità di sperimentare.” Il concetto della sperimentazione, in modo particolare, è rappresentato dalle tre figlie di Luigi Proserpio, da

tempo presenti in azienda con impegno ed energia: Elena si occupa del commerciale, Silvia degli acquisti ed Elisa dell’ufficio stile. Un dialogo intenso e serrato sta alla base dello sforzo di Prosetex per “vedere oltre”. Prosetex è attiva dal 1964 e il suo impegno è raggiungere e mantenere l’eccellenza in una gamma di tessuti e rivestimenti in grado di rispondere alla qualità globale nel mondo dell’interior design, del contract, dei prodotti custom. “La nostra storia - spiega Proserpio - è fatta di velluti,


tessuti jacquard, fibre naturali, sintetiche e antifiamma, oltre a una gamma di altri materiali, ma la nostra forza sta soprattutto nel servizio e nell’assistenza al cliente, nella tecnologia, nell’affidabilità e nell’ inventiva. Voglio ricordare, a questo punto, come tutto il processo produttivo e progettuale si svolga all’interno del nostro stabilimento su un’unità produttiva di 20mila metri quadrati e un meticoloso sistema di gestione qualità che ci ha fatto ottenere come azienda la certificazione IMO. Ogni fase del processo creativo e produttivo è controllata direttamente”.

Strategie di sviluppo

È Davide Colombo, general manager di Prosetex , a parlarci delle strategie adottate dall’azienda per confrontarsi con i mercati: “Non esiste una sola strategia - ci dice - ma diverse strategie che cambiano in funzione del target. Editori, produttori, studi di progettazione, il settore contract e via dicendo richiedono ciascuno linguaggi, prodotti e servizi, dedicati specificamente. Proprio queste strategie sono state alla base delle linee guida del progetto aziendale: per prima cosa abbiamo consolidato ulteriormente l’area della ricerca

e sviluppo, in modo tale da essere ancora più propositivi, poi abbiamo pianificato una nuova organizzazione dell’area commerciale, con l’inserimento di nuove collaborazioni, soprattutto rivolte al mercato europeo e nordamericano. La rete di agenti è stata rinnovata e potenziata in generale e questo ci ha consentito di penetrare anche in altri Paesi, con un occhio di riguardo ai mercati emergenti”.

Un lungo e positivo cammino

Nel 2014 Prosetex ha festeggiato cinquant’anni di attività, considerati da Luigi Proserpio come un punto di partenza piuttosto che come un traguardo: “Continuare a lavorare con l’impegno personale, attraverso il lavoro di squadra, mettendo a disposizione ulteriori risorse e cercando a tutti i costi di non lasciarci trascinare dal qualunquismo e dalle opinioni scontate”. Il traguardo resta ed è confermato dall’obiettivo di continuare a lavorare con il sorriso sulle labbra, per tutti i livelli aziendali.

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Prosetex


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Sostenibile ed europeo Eco-core è sinonimo di fibra di poliestere europearealmente sostenibile. Questo marchio di alta qualità rappresenta una garanzia di tracciabilità e di sostenibilità delle materie prime utilizzate e di processi di produzione convalidati, atti ad assicurare una significativa riduzione delle emissioni di carbonio nocive all'atmosfera terrestre. La riconoscibilità del marchio di qualità facilità l'acquisto consapevole da parte del consumatore, dandogli la possibilità di fare una scelta sostenibile e di dare a sua volta un contributo per il futuro di tutti.

FIBRE E FILATI Eco-core

web eco-core.eu

Eco-core è un marchio di Wellman International Limited (Irlanda), una società del Gruppo Indorama Ventures. Wellman produce fibre di poliestere di alta qualità partendo da materie prime riciclate. Il più grande operatore europeo del settore, Wellman reintroduce nel ciclo produttivo 2,2 miliardi di bottiglie di plastica ogni anno, eliminando così 300.000 Kg di emissioni dannose per l'aria che respiriamo.



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Il nastro della qualità Con una capacità produttiva di oltre cento milioni di metri all'anno Filmar è tra i principali produttori di nastri tessuti in Italia. È stata fondata nel 1961 e si è specializzata nella produzione di articoli per i settori: Arredamento - nastri arriccianti per tende e passamanerie e accessori: bende medicali e prodotti per fasce ortopediche; Industriale e automotive - nastri in poliestere termoretraibile, in vetro, in fibra aramidica, in carbonio, in Teflon, in Nomex. I 14mila metri quadrati dello stabilimento e gli uffici sono situati a Caselle Torinese, a tre chilometri dall'Aeroporto di Torino. La certificazioni di qualità: UNI EN ISO 9001:2000 nonché il marchio CE per i prodotti medicali, ci permettono di garantire ai clienti un alto standard di servizio. Filmar è parte integrante del Gruppo Martinetto. Insieme alle consociate Remmert s.p.a. e Tessitura Mabiel s.r.l., con circa duecento dipendenti totali e una capacità produttiva di centinaia di milioni di metri, si colloca ai primissimi posti fra le tessiture di nastri in Europa.

Una conversazione con Claudio Paganini

“La nostra situazione attuale - ci dice Claudio Paganini, titolare di Filmar - vede, pur in presenza di una rilevante contrazione dei quantitativi, una tenuta sostanziale sui mercati, attraverso l'acquisizione di quote lasciate libere dalla concorrenza e un intenso lavoro di inserimento sui mercati esteri, in particolare in Asia. L'India è un mercato molto difficile ma non impossibile: dopo sei anni cominciamo a lavorare, così come con la Cina. Il settore delle riloghe per tende rappresenta solo una fetta delle nostre attività, il resto è rappresentato dal settore dell'auto e dal settore medicale, in cui abbiamo un altro trenta per cento. Sta aumentando la rilevanza del settore tecnico come i nastri per il settore dell'automotive, con la particola-

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rità del Wire Carrier, un inserto della guarnizione delle porte dell'auto, un prodotto ad altissimo contenuto tecnico. In tutti i contesti, sta aumentando il peso dei lavori su misura per il cliente”.

Filmar in a nutshell With a production capacity of over 100 million meters per year, Filmar is among the main manufacturers of woven tapes in Italy . Filmar was established in 1961 and it has specialized in the production of articles for the sectors: HOME TEXTILE - pleating curtain tapes and trimmings and accessories; MEDICAL - bandages and products for orthopaedic items; INDUSTRIAL and AUTOMOTIVE – special tapes in polyester, in glass, in aramidic fiber, in carbon fiber, in Teflon, in Nomex. The 14.000 sqm of the plant and offices are located in Caselle Torinese, in the NorthWest of Italy, only 3 Km away from Turin airport. The quality certification UNI ISI 9001:2000, as well as the CE mark for the medical products, let us provide our customers with a high standard of service. Filmar is part of the Martinetto Group with the sister companies Remmert Spa and Tessitura Mabiel Srl. The group, with a total of about 200 workers, and a capacity of hundreds of million of meters, occupies the very first places among the European weavers of tapes.

Una merceologia diffuso e un presenza mondiale per Filmar writer Pietro Ferrari web www.filmar.it



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Il tecnico in primo piano Questa crisi, tra l’altro, ha accelerato l’arrivo del cliente alla grande distribuzione. L’Italia era uno dei Paesi europei dove c’era meno ricorso alla grande distribuzione nel nostro settore. Si andava ancora dal tappezziere e via dicendo, la crisi ha cambiato le cose ha accelerato la presenza di questi prodotti con un target medio basso e a primeggiare in questi canali è il decorativo”.

Un’anima tecnica

Visitiamo la Emmebi a Carvico, in provincia di Bergamo, è solo uno degli stabilimenti che fanno riferimento a questa azienda, oggi controllata dal colosso spagnolo Murta. E Angelo De Rosa, direttore commerciale di questa storica realtà che ci parla del settore, iniziando dalla situazione di mercato: “Parlando del nostro settore - ci dice - il numero degli attori e troppo alto rispetto al mercato, questo è dovuto anche all’esplosione, negli ultimi quindici anni, del decorativo che è un prodotto troppo facile da realizzare, per cui si sono improvvisate molte aziende, il cui lavoro ha abbattuto i margini di profitto e permessa la nascita di una miriade di aziende che ha creato un aumento di questa percentuale a scapito della qualità del prodotto. Va considerato in oltre che il decorativo è presente nelle grandi superfici. Angelo De Rosa, direttore commerciale.

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Voi avete un’anima tecnica? domandiamo ad Angelo De Rosa. “Noi abbiamo avuto una stagione decorativa - ci risponde - prima che il prezzo crollasse, qui bisogna fare un discorso ecomomico: il ceto medio che prima della crisi tendeva ad alzare la sua scelta, faceva un sacrificio e comprava la cosa bella, è stato la grossa vittima di questa crisi, è stato tartassato in tutti i modi, il reddito è caduto. Le nostre aziende concorrenti hanno prodotto linee più economiche, per cercare di stare sul mercato, noi che abbiamo l’opportunità di sfruttare le sinergie di gruppo e quindi abbiamo un ufficio in Cina per cercare e seguire i fornitori abbiamo sfruttato questa opportunità, siamo andati in Cina, abbiamo cominciato a cercare i fornitori, a portare sul mercato prima prodotti come gli estensibili, poi prodotti molto economici per la ferramenta, poi abbiamo trovato delle aziende valide nel settore del decorativo e abbiamo creato delle collezioni decorative che entravano più nell’ottica della grande distribuzione che, invece, hanno avuto successo nel mercato del tradizionale, poi le cose si sono evolute e siamo arrivati a produrre o a far produrre cose esclusivamente per noi e il settore deco-

Un mercato difficile e le risposte di un gruppo di grande scala e di una creatività tutta italiana. writer Pietro Ferrari web www.emmebispa.com


rativo che oggi gestiamo è un settore medio-basso fatto di prodotti gradevoli all’occhio , che si presentano molto bene ma sono molto lontani dagli acciai tecnici che si usavano una volta, quello è un settore che stiamo pian piano lasciando. Oggi il mercato del target alto del decorativo è talmente piccolo che io credo che sia giusto che resti appannaggio di quelle poche aziende di livello che l'hanno scelto come specializzazione. Noi oggi stiamo facendo delle scelte lasciando sopravvivere il settore del decorativo di qualità solo perché abbiamo dei clienti che lo trattano ed è giusto non lasciarli a piedi ma non ricordo più quando è stata l’ultima volta che ho proposto a un cliente la nostra linea in acciaio”.

rulli con Emmebitec, una collezione di rulli su misura che riprende il prodotto di Gruppo Murtratec. Sono linee di rulli su misura ma siamo agli inizi, perché abbiamo lanciato il prodotto e il marketing relativo a marzo di quest’anno. Noi siamo un gruppo che ha una sua dialettica interna che deve trovare un punto di accordo e una strategia comune tra le diverse imprese per muoversi assieme e solo ora si comincia a parlare di un ritorno alle fiere. L’impressione è comunque quella che non esista, a parte S+T di Stoccarda, un appuntamento adatto al nostro prodotto. Il livello medio del nostro cliente , fatte le debite eccezioni, non è molto tecnologico e anche questo limita lo sviluppo del lavoro”.

Una complessa dialettica di Gruppo

“Per la prossima primavera stiamo lavorando su un prodotti tecnico professionali, siamo entrati nel mercato dei

Emmebi Emmebi were born in the 1960’s as manufacturers of curtain tapes and other accessories for curtain making. The innovative solutions proposed by the Company (many of which are covered by Italian and European patents) and the top quality of their products, all manufactured within Emmebi’s own premises, soon drew the attention of the most demanding customers and earned the Company the absolute and persistent leadership in the production of curtain tapes, first in Italy and later on across Europe as well. Starting from the 1980’s, Emmebi’s offer has widened and includes further accessories for curtains: extensible rods, poles and tracks made of brass, iron, stainless steel and aluminium. The range of products feature classic shapes and materials as well as innovatory design ideas. In 1999 the Company became part of the Spanish group Murtra. Since then, Emmebi has become the Group’s producer/supplier for all decorative items, although keeping the original Company brand. Emmebi’s products are distributed – either directly or through other Companies of the Group – in all European countries.


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Una partita giocata sulla qualità e il servizio

Vicenzo Cavagna, titolare col figlio Andrea dell'azienda omonima.

PEOPLE

Incontriamo nella sede dell'azienda a Lumezzane, nel cuore del potente distretto produttivo della Val Trompia, Vincenzo e Andrea Cavagna, padre e figlio, due generazioni di produttori di sistemi decorativi per tendaggi. È l'occasione per una chiacchierata sul tema della distribuzione in un settore che ha conosciuto tutte le asprezze della crisi in corso. Ci dice Andrea Cavagna: “Purtroppo scontrandosi con realtà della grande distribuzione che hanno il legittimo dovere di esistere e di fare il loro lavoro, i produttori italiani che si appoggiano poi agli operatori del settore come tendaggisti e tappezzieri, subiscono una concorrenza durissima. La mancata percezione della differenza qualitativa dei prodotti, unita poi alla tendenza a privilegiare consumi esterni alla casa e al suo allestimento, porta una forte criticità nel nostro settore: un prodotto di qualità italiana che però, pur essendo di alto livello, ha difficoltà a esprimersi in quanto non è un prodotto che appare”. Cos’è dunque a portare un’azienda a essere ancora presente sul mercato a fronte di questo dato oggettivo che farebbe domandare: che senso ha lavorare, se faccio un prodotto che non è capito? Perché comunque, per quanto ridotta, c’è una fetta di mercato che è diventata molto più selettiva, quindi guarda di più alla qualità, creando lo spazio per la customizzazione del prodotto. Creiamo per questo imballi completi, kit concepiti stanza per stanza per allestimenti più grandi, effettuando un taglio a misura che si effettua sempre di più e con sempre più attenzione alla qualità, volumi minori ma sempre più curati. La differenza, sia di prezzo sia di qualità, si può motivare: il cliente può scegliere se accettarla o meno a seconda delle sue possibilità, però non c’è dubbio che un prodotto Cavagna si distingue categoricamente da un prodotto di altre aziende che magari fanno produzione mista Italia-estero e dalla grande distribuzione. Aggiungiamo a ciò spedizioni veloci e tracciabili, un

sito internet in cui poter mostrare i colori reali in modo aggiornato, una rete di agenti sul territorio che segue il mercato, un call center diretto che risponde ai clienti, realizzazione apposite su disegni, particolari. Azioni che le aziende della grande distribuzione non sono assolutamente in grado di fare, perché la produzione è estera, le quantità sono massimizzate in funzione dei cicli produttivi e ciò comporta l’impossibilità di andare a fare un certo tipo di lavoro.

Il prodotto sempre a disposizione

Vincenzo Cavagna, che ci raggiunge in sala riunioni, continua a sviluppare questo concetto: “È importante avere i prodotti sempre aggiornati e sempre a magazzino: questi concetti espressi da Andrea sono il frutto di trent’anni di lavoro senza interruzione. È sicuramente un modo di stare sul mercato che sacrifica molto anche l’azienda: La nostra politica, invece, in

Cavagna srl esprime tutti i valori dell'industria italiana e affronta con determinazione l'evolversi dei canali distributivi. writer Pietro Ferrari web www.cavagna.it


accordo con mio fratello, è sempre stata quella di investire in azienda perché ritorni a rendere in particolare oggi che ci sono segnali discontinui di ripresa ma percepibili”. Ovviamente bisogna strutturare l’azienda in funzione della struttura del mercato. “Abbiamo una struttura distributiva abbastanza variegata in funzione delle regioni, perché esistono delle aree in cui operano ancora dei distributori organizzati sempre più in difficoltà, perché tanti concorrenti non avendo la possibilità di agire sui distributori sono andati a fare i clienti al dettaglio e questi ultimi si trovano in difficoltà pur avendo un prodotto valido, si ritrovano spiazzati e quindi il panorama della distribuzione anche per noi si è trovato sempre più variegato, pur privilegiando ancora i distributori. La GDO in Italia non è il nostro canale ma la utilizziamo come canale all’estero, poi ci sono clienti selezionati, le showroom e via dicendo, il tappezziere classico sta scomparendo mentre ci sono sempre più punti vendita presidiati da personale poco preparato, che va quindi istruito”. Domanda Pietro Ferrari: Quali sono le scelte fieristiche? Vincenzo Cavagna risponde: “Per il momento stiamo aspettando di vedere una situazione di mercato un pò più interessante, perché gli investimenti fatti in passato non sempre hanno portato risultati giustificati. Relativamente alle fiere turche o cinesi posso dire che non è giusto che noi portiamo il nostro know-how e le nostre tecnologie a chi è pronto ad approfittarne”. Andrea Cavagna puntualizza: “Tutti i mercati possono essere interessanti ma, prima di andare a investire in una

fiera, bisogna capire cosa vuole il mercato. Prima di investire in uno stand e di portare un’immagine che non è stata costruita prima, secondo me, non c’è senso”. Conclude efficacemente Vincenzo Cavagna: “Quello che può salvarci è la creatività, la capacità progettuale italiana e questa deve essere incoraggiata e portata ad esempio, ma anche tutelata”.

In queste due foto: esempi della qualitativa produzione dell'azienda.

Cavagna Cavagna company, in its 30 years of experience, is able to supply its products to many people thanks to the efficient network of customers and distributors. Its customer network is present in: Australia, Austria, Belgium, Canada, Dubai, Florida, France, Germany, Japan, England, Italy, Netherlands, Norway, Portugal, Russia, Spain and Switzerland The attention to detail and finishes ensures products made to last and to convey solidity and emotions. Certified raw materials, finishes with electroplating and epoxy coatings, protective treatments with transparent paint consolidated in the oven, quality controls for each step of processing, special finishes available on request, Cavagna research center can make special products starting with the idea and getting to the finished product.


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Creatività e passione Creatività, ricerca, innovazione, passione, storia, arte sono i caratteri distintivi che rendono uniche Forza Giovane e Passamani. L’azienda Forza Giovane creata da Piero nel 1988 a Calcinelli di Saltara nella provincia di Pesaro e Urbino, allo stato attuale conta 1200 macchine e 80 collaboratori.

Il punto cardine dell’azienda è indiscutibilmente il modello di creatività orizzontale promosso dal titolare che offre l’opportunità a tutti di poter dare il loro contributo creativo che acquisisce valore aggiunto tramite l’intelligenza delle mani. Il titolare attraverso i suoi innumerevoli viaggi è riuscito a donare una nuova vita a tante vecchie macchine e lavorazioni recuperate sia in Italia che nel Mondo, tra cui il casentino, la cardatura con

COLOURS

Un'azienda giovane non solo di nome web www.forzagiovane.it


On the wake of creativity Creativity, research, innovation, passion, history and art are the fundamental principles that make Forza Giovane and Passamani unique. The company Forza Giovane was founded in 1988 in Calcinelli di Saltara, a small town in the middle of Italy. This company includes 1200 sewing machines and 80 employees. The most important thing in the company is with no doubts the chance given to all, through the owner, to create and develop together in order to gain value via the intelligence of the hands. Thank to the numerous journeys made, the owner gives a new life to various process and machines that he discovers in Italy and all over the world, in particular the “cardatura” which is made with a plant and used to pass the cashmere through, it is a machine dating from the 8th century. The investments on the new technologies are very important, such as the 3D printer, everything is oriented to develop new and beautiful creations, which are always updated to keep the uniqueness of the processing. In 2012, Passamani, founded in 1896 and specialized in the production of trimmings mostly for the decorations of furnishing, was acquired by the current owner Piero. The company has started to work with young people right away in order to give a new inspiration to the 40 jacquard looms in wood from which come out products created with innovative techniques but with a taste of vintage. In the firm, is still using the process “Biccoca” created by Leonardo Da Vinci. There are so many beautiful trimmings created from old designs with a minimum of purchase order of 30 meters. Piero with Passamani and Forza Giovane is able to offer to his clients products that really suit them. Piero Forza Giovane loves to immerge himself into art in all its forms, through thinking, poetries and installations. Some of his art can be seen at the Museum close to the company, which regroup all the artistic wonders as well as the archive of the historic company Passamani and Forza Giovane. With all its heart and passion, the company contribute to provide a touch of avant-garde and a new horizon to trigger emotions to the clients.


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cardi vegetali utilizzati in passato per il cashmere ed antiche macchine da pieghe del 700. Sono fondamentali i continui investimenti nelle nuove tecnologie, tra le quali le stampanti 3D, il tutto al fine di approdare a delle creazioni uniche attraverso l’ingegno dei tecnici che apportano continue modifiche rendendo esclusiva ogni lavorazione. Nel 2012, è stata acquisita del titolare la storica azienda “Passamani  di Novara, nata nel 1896, specializzata nella produzione di passamanerie in particolare per il mondo dell’arredamento. Nell’azienda sono stati inseriti sin da subito giovani collaboratori per poter donare una nuova linfa vitale ai 40 telai jacquard in legno ed alle 60 trecciatrici torchon dal quale escono prodotti realizzati con filati estremamente innovativi ma dal sapore vintage. In azienda viene ancora utilizzato l’antico sistema “Bicocca” per l’ordito progettato da Leonardo da Vinci. Si realizzano tante affascinanti passamanerie con vecchi disegni richiedendo un minimo di soli 30 metri. Piero, Forza Giovane e Passamani curano nei minimi dettagli i propri clienti offrendo prodotti in grado di emozionarli. Piero Forza Giovane ama immergere tutto nell’arte espressa attraverso pensieri, poesie ed installazioni. Gran parte di queste opere possono essere ammirate nel museo allestito nei pressi dell’azienda che racchiude tutte le meraviglie artistiche incluso il patrimonio di archivi storici di Passamani ed immensi di Forza Giovane. Con cuore e profonda passione le aziende contribuiscono a fornire un’impronta d’avanguardia e nuovi orizzonti in grado di trasmettere al cliente emozioni uniche.

COLOURS Forza Giovane Passamani

Una sintesi di altissimo livello

Forza Giovane, nata nel 1988 a Calcinelli di Saltara in provincia di Pesaro e Urbino, conta 1200 macchine, circa 80 collaboratori e rappresenta la sperimentazione senza limiti con l’obiettivo di mantenere viva la storia artigiana espressa attraverso una manualità attenta al recupero di tecniche e lavorazioni antiche di altre parti d’Italia, come il casentino, ma anche con macchine che hanno fatto la storia americana importate direttamente da New York per non perdere i frammenti di storia della quale esse sono portatrici. Passamani, invece, sita a Novara, è un azienda storica nata nel 1896 che possiede un patrimonio unico in Italia. All'epoca, grazie ad un giovane stilista emergente, Gianni Versace, Passamani entra nell’universo moda. Oggi l’azienda, acquisita da Forza Giovane nel 2012, ha ritrovato nuova vita unendo l’innovazione alla tradizione. Essa conta 40 telai in legno alimentati a motore e più di 60 macchine tra trecciatrici tessili, telai jacquard e macchine per soutage che la rendono in grado di tessere qualsiasi tipo di filato. Le aziende producono passamanerie, ricami, decorazioni per il mondo moda e arredamento di alto livello. La tecnologia e le professionalità presenti possono certamente fornire al settore del lusso un prodotto di valore superiore. La validità dei prodotti è resa possibile dal lavoro d’equipe di specialisti ed abili artigiani che credono nella loro missione. Con cuore e profonda passione essi contribuiscono a fornire sia a Forza Giovane che a Passamani un’impronta d’avanguardia e nuovi orizzonti in grado di trasmettere al cliente emozioni uniche.



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La storia della bellezza

Dalla collezione Imperiale Garden di Thibaut.

DISTRIBUZIONE

Abbiamo visitato la sede logistica a Milano di B&B Distribuzione e conversato con Riccardo Riva che rappresentala la terza generazione di un'impresa di famiglia che ha portato sul mercato italiano i grandi marchi del tessile e delle carte da parati di scuola anglosassone ma anche le sorprendenti creazioni del tessile spagnolo. Pietro Ferrari - B&B Distribuzione non è qui da ieri. Riccardo Riva - No di certo, noi non siamo qui da ieri, anzi, tutto comincia negli anni Trenta, con il nonno, che era agente per l’Italia di Sanderson, poi l’attività è stata proseguita da mio padre che a quel punto piano piano, negli anni Ottanta, è stato un po’ pioniere nell’importazione di carte da parato americane. Da lì, nei primissimi anni Ottanta è stata acquisita l’azienda Bonati e Beneggi che era un nostro cliente. Fondamentalmente all’epoca si lavorava con dei distributori regionali e, invece, alla fine degli anni Novanta, c’è stato un importante cambiamento: noi siamo diventati distributori e abbiamo cominciato a rivolgerci direttamente a tutt’Italia. Si è saltato un passaggio, quello dei distributori regionali e abbiamo cominciato a essere noi distributori per tutto il mercato italiano.

Pietro Ferrari - Un mercato che si andava concentrando… Riccardo Riva - Esatto, quindi abbiamo effettuato nel 2010 un’altra acquisizione dell’azienda Whitaker&Woods che era distributrice dei marchi Zoffany, Harlequin e Cole&Son, le prime due facevano parte del gruppo Walker Greenbank che oggi è il gruppo di investimento che possiede i marchi Sanderson, Harlequin e Zoffany e da lì il nostro pacchetto si è espanso ulteriormente, poiché si era già espanso in precedenza con i marchi Lizzo e il marchio Thibaut e quindi oggi possiamo contare su di una gamma di prodotti molto vasta a livello di distributore al punto che in Italia siamo certamente il più grosso distributore del settore. Sono tutti marchi tendenzialmente di matrice inglese, qualche marchio americano come Thibaut, York, WallQuest e Blue Mountain oltre a Lizzo e Pepe Penalver che sono di matrice spagnola, abbiamo poi acquisito nel 2012 la distribuzione anche di questo importante

Ripercorrere il cammino di B&B Distribuzione rappresenta un percorso ideale nella introduzione del tessile d'arredo di altissimo livello nel nostro Paese writer Pietro Ferrari web www.bbdistribuzione.it


Dalla collezione Natural Resources di Thibaut.

gruppo svedese che si chiama WallVision che possiede anche Cole&Son che è invece di matrice inglese e il marchio Mr.Perswall che è un nuovo marchio nascente, presente sul mercato italiano da 2012, quando abbiamo cominciato a distribuirlo noi e comunque è un marchio nato nel 2010 che produce questi pannelli digitali che sono abbastanza all’avanguardia nel campo della stampa digitale. Pietro Ferrari - Quindi non si può dire che voi siate conservatori. Avete un ventaglio di proposte che va dai richiami tradizionali come Arts&Crafts alla stampa digitale. Riccardo Riva - Esatto, da William Morris al digitale. Anche come stili spaziamo molto da quello che può essere il classico o floreale al più moderno. Pietro Ferrari - Con il criterio comunque di una qualità alta, quali sono, secondo la vostra filosofia, i tratti distintivi del prodotto di qualità nel mondo del tessile? Riccardo Riva - Sono sicuramente il luogo in cui vengono prodotti i tessuti: tutti i nostri fornitori producono

Cole&Son collezione Geometric.

tendenzialmente in Inghilterra, importante anche la qualità dei filati che sicuramente è un altro tratto distintivo e altra cosa importante oggigiorno è oltre alla qualità dei filati come vengono trattati i filati, perché, soprattutto nel tessile, abbiamo dei filati a volte non necessariamente “nobili” ma che vengono trattati in un modo tale da risultare talvolta anche migliori di una fibra naturale e la qualità dipende molto dallo studio creativo che ogni azienda utilizza che non si dedica solo a una ricerca di tipo stilistico ma anche a una ricerca di tipo qualitativo e quindi fa sì che ci si avvalga solo di materiali di prima qualità lavorati con grande competenza e attenzione. Pietro Ferrari - L’Inghilterra oggi vuol dire ancora un pri-


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Cole&Son collezione Geometric.

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Suggestive ambientazioni di Amazonia di Pepe Penalver.

mato tecnologico come ai tempi della Rivoluzione Industriale? Riccardo Riva - Nel nostro settore sicuramente l’Inghilterra, al contrario di altri settori in cui ha perso smalto, è sicuramente leader. Pietro Ferrari - Questo grazie alla disponibilità di strumenti tecnici molto avanzati… Riccardo Riva - Certo, ovviamente non bisogna fare di ogni erba un fascio. Ripeto il Gruppo Walker Greenbank oggi giorno è il gruppo inglese più grande e più forte, possiede tre marchi principali che sono Sanderson, Harlequin e Zoffany e hanno creato altri tre marchi che sono, sotto il marchio Sanderson, Sanderson Home che è il marchio di maggior diffusione, sotto il marchio Harlequin, il marchio Anthology, più dedicato al contract e il marchio Sayon che è un altro marchio di diffusione, più il marchio Morris possono assieme sicuramente contare sette marchi. È il gruppo più grosso che ha quindi più energie per investire costantemente in macchinari. Anche qui si sta pian piano diffondendo la stampa digitale anche per

DISTRIBUZIONE B&B DISTRIBUZIONE

le carte e i tessuti normali. Questo ovviamente consente, in un mercato in cui il cliente è sempre più esigente e richiede sempre più qualità, di avere un assortimento e una capacità di risposta molto vasta. Pietro Ferrari - Questo è fondamentale, oggi, a fronte di un mercato che chiede la varietà, in questo senso c’è ancora una rilevanza del lavoro manuale in questi processi, quando parliamo di prodotti di questo livello? Riccardo Riva - Sì, comunque,c’è una certa rilevanza sicuramente del lavoro manuale, in quanto anche in quello che sono i processi ormai meccanizzati, per raggiungere un risultato ottimale c'è comunque bisogno di una gestione da parte di personale molto esperto, inoltre il Gruppo, sotto il marchio Morris, vanta ancora, a richiesta specialissima, la stampa manuale di alcuni disegni dipinti a mano da William Morris: vengono ancora stampati con blocchi di legno di pero, molto duro, in modo tale che tutte le incisioni non vengano scalfite. Pietro Ferrari - Sono tirature limitate? Riccardo Riva - Limitatissime e su richiesta, sono per


Suggestive ambientazioni di Amazonia di Pepe Penalver.

dei veri appassionati, nel senso che i costi sono proibitivi, sono tranquillamente più di dieci volte quello che è il costo di una stampa normale e in più richiedono proprio una passione che purtroppo oggi non abbonda. Devo dire, però, che Sanderson si difende molto bene con quella che viene definita la stampa tradizionale, perché riesce anche così a ottenere un effetto simile a quella che può essere la stampa a mano. Il Gruppo ha i mezzi per poter essere costantemente all’avanguardia. Una punta d’eccellenza è costituita dal marchio Thibaut che, contrariamente a quello che sembrerebbe dal nome, è americano: usano un tipo di stampa solo serigrafica di altissimo livello, che esalta la pienezza dei colori. Tendenzialmente anche Thibaut dispone sempre di tessuti coordinati. Altra punta di diamante è il marchio Lizzo, un marchio spagnolo che, a differenza di quello che uno potrebbe pensare associandolo a un prodotto di fascia economica, esprime una ricerca in termini stilistici ma soprattutto quello che caratterizza questa casa è la mano dei tessuti. Aldilà di quella che potrebbe essere la composizione del tessuto, è come viene trattato il tessuto. Un’altra specialità loro sono i velluti, dove si può spaziare dal velluto di seta al velluto di cotone. Pietro Ferrari - Nella nostra conversazione prima è uscita la parola contract, come è entrato il contract nella vostra attività: è interessante? è importante? sta crescendo il suo ruolo? Riccardo Riva - Sì, sicuramente sta crescendo, anche perché si lavora sempre di più su progetti particolari e più grandi e questo va ad affiancarsi all’attività tradizionale che noi svolgiamo attraverso i nostri rivenditori che a loro volta vendono al consumatore finale. Pietro Ferrari - C’è un tratto distintivo del prodotto destinato al contract oppure c’è un’intersezione, un metissage, i confini non sono chiari? Riccardo Riva - In realtà il tratto distintivo è dato dal fatto che il prodotto per il contract ha delle specifiche tecniche,

se parliamo di contract puro, perché poi a lato di questo ci sono semplicemente dei progetti che possono riguardare dei boutique-hotel oppure dei relais&chateaux, spazi molto piccoli e quindi che non necessariamente devono sottostare alle normative dell’ignifugo e lì c’è un sovrapporsi di quello che può essere il materiale destinato all’utenza privata con quello che può essere destinato all’utenza alberghiera. Certo spesso i prodotti ignifughi non hanno lo stesso fascino di quelli realizzati con fibre naturali, anche se negli ultimi anni devo dire che si stanno affacciando dei tessuti anche in Trevira che hanno un aspetto più simile a quelli realizzati in fibra naturale.

Palmetto di Harlequin.


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ARQUATI

PROTEZIONE SOLARE Saper fare, creatività e raffinatezza le qualità che Arquati fa sue, come cifra distintiva della sua italianità. Nata nel 1963, già nel decennio successivo inizia la sua espansione all’estero. Dai profili alle mantovane in legno dei bastoni scorritenda in legno, entra nel mercato dell’arredo per finestra; in seguito la gamma prodotti si amplia a tutti i sistemi di movimento dei tendaggi, e poi ai tendaggi per esterno. Parliamo della storia di questo marchio con Marco Carrara, Responsabile Marketing e Comunicazione dell’azienda e Fabrizio Bono, Direttore Commerciale di Arquati. writer Sonia Maritan web www.arquati.it

Un brand dal sapore fashion Arquati ultimamente è rimasta un po’ fuori dalle scene fieristiche e delle vetrine in generale, perché si sta connotando come nuovo gruppo industriale, specializzato nel business della protezione solare, anche a seguito della scomparsa del Fondatore, avvenuta ormai alcuni anni fa. L'azienda nata nel 1963, negli anni ’90 crea una rete di showroom in Italia per fornire al cliente un

accesso diretto al prodotto Arquati, e deve la rapida crescita della sua notorietà sul mercato domestico e internazionale al supporto di campagne pubblicitarie mirate. La straordinaria vicenda professionale e umana di Franco Arquati è testimoniata dal riconoscimento della massima onorificenza di Cavaliere del Lavoro conferitagli dal Presidente della Repubblica Sandro


Alcuni momenti allo stand di Arquati, in occasione del MADEexpo 2015, durante la conversazione fra Sonia Maritan e Marco Carrara, Responsabile Marketing e Comunicazione dell’azienda.

Pertini nel 1992. La presenza di Arquati al MADEexpo ha quindi ancor più valore, e ne parliamo con Marco Carrara “Attualmente, dopo le vicissitudini degli anni passati, l’azienda ha cambiato proprietà, e da un paio di anni a questa parte ha iniziato un rinnovamento di immagine e di prodotto: il risultato di questo importante percorso è stato proposto qui in fiera, dove presentiamo la nostra linea di pergole da esterno Arquati Privilege, il nostro top di gamma”. Questa specifica finitura è una scelta atta a creare uno stand più scenografico? “Esatto, abbiamo deciso di uscire dagli schemi e stupire, considerando anche che Arquati manca da diversi anni dalla scena fieristica: in questo contesto abbiamo deciso di utilizzare il camouflage, una finitura fatta su misura al di fuori degli standard produttivi. D’altra parte abbiamo realizzato un restyling completo dell’immagine legato al prodotto, ai listini e ai cataloghi, ivi compresa la linea di tende da sole Arquati Suncolor che rimane comunque il nostro core-business”. Rispetto alla sua origine, l’azienda sta prendendo una strada nuova oggi? “Arquati, dedita alla produzione di profilati di legno per l'edilizia, pochi anni più tardi affianca la produzione iniziale alla produzione di cornici in asta per quadri, che poi diviene preminente. Dalle cornici passa alle tende per interno, da queste, lo sviluppo naturale è stato andare verso le tende per esterno, e adesso da queste siamo passati alle pergole, con un contenuto tecnologico di funzioni invisibile agli occhi però importante”. Qual è il target attuale? “Abbiamo una gamma che può coprire tutte le esigenze: dai privati all’Horeca (Hotel Restaurant e Catering). Sono strutture che possono essere utilizzate anche nel contract”. Com’è nata l’idea del camouflage per l’allestimento dello stand? “È stato un esperimento, quasi un gioco, però ha funzionato. Un estruso di alluminio che viene successivamente rivestito da una pellicola per esterni autoadesiva, quella che si usa fondamentalmente per le macchine e che si apre a molte interpretazioni. Possono essere utilizzate anche texture d’alta moda o un logotipo, quindi i colori del camouflage, le dimensioni delle textures o della macchia così come la forma possono essere completamente per-

sonalizzati. Sia i colori sia i disegni possono essere scelti secondo l’esigenza del cliente, e sono destinati soprattutto a luoghi pubblichi”. Che cosa caratterizza la tecnologia di Arquati? “Il sistema di movimentazione è brevettato. La linea Privilege utilizza di serie un motore tubolare inserito in un tubo avvolgitore allineato in modo coassiale alla restante parte della motorizzazione. La gronda è autoportante ed è stata studiata con una cavità esterna per l’alloggio dei cavi di alimentazione dell’impianto luci, audio o per la motorizzazione delle tende perimetrali, le Skipper. Questa cavità è completamente accessibile anche a struttura montata, rimuovendo il profilo esterno che funge da sportello. Pilastri e guide possono essere facilmente spostate lateralmente e disassate fra loro consentendo la posa con ostacoli strutturali o d’arredo. Le staffe inferiori inserite nei pilastri per il fissaggio a terra sono regolabili in senso verticale od orizzontale, per compensare eventuali dislivelli o inclinazioni. Il pacco telo è diviso in due parti, una grande che copre quasi tutta la sporgenza della pergola e una parte indipendente chiamata falso telo che, in caso di eventuali problematiche di posa,


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ARQUATI

PROTEZIONE SOLARE

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può essere sostituito con un telo di misura inferiore o superiore senza dover smontare l’intero pacco telo””. Ci raggiunge, Fabrizio Bono, direttore commerciale di Arquati, con il quale approfondiamo ulteriormente la strategia di Arquati. “Dopo la scomparsa del nostro fondatore nel 2002, Franco Arquati, la società ha avuto diverse fasi. Noi abbiamo pensato di raccogliere il testimone e di guardare la storia in maniera positiva, giocando un ruolo sempre più importante, ma con un modo di comunicare totalmente diverso in un mercato che è sempre più frammentato. Si tratta di soddisfare dei bisogni che non sono mutati nel tempo ma che hanno cambiato impostazione, quindi la comunicazione deve essere puntata alla moda e al futuro. Questo è il tema principale”. Perché mi parla di moda? “Vogliamo mantenere il nostro core business, lavorando sempre a livelli alti. Molte società hanno cercato di orizzontalizzare, noi abbiamo puntato alla specializzazione nel nostro ambito. E cercando di operare nel mondo del fashion, con operazioni di comarketing che in questo momento siamo avviando, con diversi brand, credendo che ogni azienda abbia la propria specialità e debba restare, anche per un fatto di responsabilità, nel proprio settore”. Come funziona questa operazione di co-branding? “Noi stiamo guardando all’arredamento per esterni e al mondo delle nuove tecnologie, grandi mondi che servono come end user nella nostra filiera”. Quindi state cercando di creare un linguaggio trasversale per dare al vostro core business un audience maggiore? “Assolutamente, creando una massa critica superiore, cercando di offrire molti prodotti, pensando che questa strategia possa portare a nuovi impulsi creativi. Credo che una logica di filiera, una logica di sistema, costituisca una strategia intelligente di sviluppo, soprattutto oggi, quando le risorse sono limitate. L’altra questione riguarda invece l’internazionalizzazione”. Quindi vi rivolgete a un mercato globale e globalizzato? “Il mercato è quello europeo, anche se non nego che in questa edizione del

MADEexpo abbiamo ricevuto visitatori da tutto il mondo”. Siete dunque soddisfatti di questa vetrina internazionale? “Un risultato straordinario, che ci indica anche in che direzione andare in futuro. Siamo in una società che ci spinge a ingegnerizzare processi per cercare mercati sempre nuovi e adeguarci a essi, sempre rispettando la qualità per il cliente, cercando di adeguare i nostri prodotti a quelle che sono le esigenze delle popolazioni del luogo”. E riguardo la tecnologia che sta alla base dei vostri sistemi? “Ad esempio le nostre chiusure verticali Skipper hanno una dotazione importante, perché noi abbiamo scelto di lavorare con impegno sulla problematica della deformazione da temperatura. Inserendo dei compensatori laterali per eliminare la deformazione causata dalla temperatura. Questo garantisce ai nostri prodotti una struttura sempre dritta e impeccabile”. In merito alla movimentazione? “Abbiamo un sistema di Blocco meccanico automatico brevettato, molto affidabile e devo dire che prima di uscire con i nostri prodotti, abbiamo fatto un test di un anno e mezzo proprio perché Arquati non si può permettere di presentare un prodotto che non sia al top della qualità. Una qualità mantenuta e assicurata dall'impegno di tutti, un autentico lavoro di team e una grande passione industriale ma anche artigianale”. L’ingegno italiano, a certi livelli, preserva anche il contenuto artigianale! “E la sartorialità”. Di cui parlava anche Marco Carrara. “Marco Carrara è il nostro Responsabile Marketing e Comunicazione, con il quale lavoriamo quotidianamente nello sviluppo di sistemi e di quei temi che faranno parte della nostra strategia nei prossimi cinque anni”.


BT GROUP

PROTEZIONE SOLARE

Un’azienda all'avanguardia, che si racconta con prodotti d'eccellenza, attraverso una storia degna della miglior imprenditoria made in Italy: fra le novità di quest’anno Pergoklima e Pergomaster, due prodotti altamente tecnologici e come ogni tenda, pergola e vela firmati BT Group, caratterizzati da un design moderno, armonico e funzionale. writer Sonia Maritan web www.btgroup.it

La freschezza del design L'azienda nata agli inizi degli anni Cinquanta, come nelle migliori storie italiane, nasce in un piccolo laboratorio artigianale nel centro di Monza, nel cuore della produttiva Brianza del Secondo Dopoguerra. Il primo core business dell'azienda è legato al settore della tappezzeria e dell'imbottito, ma negli anni Settanta la produzione si concentra nel settore specifico della protezione solare che, nel 1982, porta l'azienda a un'importante fase di espansione. All'inizio degli anni '90 la nascita della fonderia interna permette di verticalizzare l'intera produzione dei panel in alluminio. In questi ultimi 20 anni, BT Group ha saputo confrontarsi con un mercato in evoluzione, cavalcando costantemente i trend industriali ottimali. L'espansione nazionale e internazionale sono la diretta conseguenza di un progresso aziendale senza confini, diretta conseguenza di un importante investimento in tecnologia, ricerca, investimenti e valorizzazione del potenziale umano. Incontriamo in occasione dell’edizione 2015 del MADEexpo, Barbara Mandelli, Responsabile Marketing di BT Group, a cui chiediamo come si caratterizzi oggi la proposta dell’azienda. “Tende da sole classiche, pergolati e vele ombreggianti, realizzati con tessuti che garantiscono durata ed efficienza nel tempo, rappresentano la nostra proposta. L'area industriale di BT Group copre una superficie produttiva di 20.000 metri quadri, tecnologicamente avanzata, dotata dei macchinari più innovativi, di un modernissimo impianto di verniciatura a polveri ecologiche e di un'area espositiva di 2.200 metri quadri”. Quali le novità 2015? “La pergola bioclimatica di ultima tendenza: una pergola a lamelle in alluminio orientabili, da zero a 140°, coibentate, con la possibilità di inserire anche l’illuminazione con faretti led. Un’altra importante novità per noi è Pergomaster che ci consente di arrivare a una sporgenza massima di 12 metri, senza piantane aggiuntive centrali, per una larghezza di 14 metri; oppure 16 metri di larghezza per 10 metri a sbalzo, arrivando a coprire delle superfici molto importanti. Siamo gli unici ad aver raggiunto questa dimensione in spor-

genza”. Grazie alla vostra tecnologia? “Sì, grazie a un dispositivo completamente rinforzato in acciaio inox dove abbiamo un rullo da 85 mm e una puleggia rinforzata. BT Group ha appena compiuto sessant’anni di attività, abbiamo una storicità consolidata in questo settore: un’esperienza vissuta a contatto sia col pubblico sia con il rivenditore per parecchi anni”. Vi rivolgete anche al serramentista? “Il serramentista è uno dei target che copriamo: acquistano direttamente il nostro prodotto e poi lo posizionano e lo integrano al loro serramento, perché il serramentista opera già sul cantiere, nella casa dell’utente finale”. Parliamo perlopiù di prodotti su misura? “Il nostro prodotto è solo su misura, quindi ogni realizzazione è creata ad hoc, sia per le misure sia per la scelta dei colori. Principalmente abbiamo un trafilato in alluminio che verniciamo direttamente con il nostro impianto di verniciatura: abbiamo una produzione completamente verticalizzata dalla progettazione alla fonderia, quindi le nostre sono fusioni che partono proprio dal lingotto d’alluminio, vengono lavorate in quattro presse di diversa taratura per la realizzazione del semilavorato”. Interessante! Un prodotto concepito a partire dalla lavorazione della materia prima fino al prodotto finito? “Arrivando poi alla verniciatura con il nostro impianto, tecnologicamente molto avanzato, con il quale arriviamo a lavorare elementi fino a dieci metri di lunghezza, e poi alla logistica che ci permette di distribuire il nostro prodotto su tutto il mercato nazionale con i nostri mezzi e su scala mondiale, con una quota crescente destinata al mercato internazionale”. Qual è il vostro target? “Molto variegato, perché noi copriamo diversi target: dall’architetto al consumatore finale, al B2B e addirittura al settore Horeca, chiavi in mano”.

Alcuni momenti allo stand di BT Group, in occasione del MADEexpo 2015, durante la conversazione fra Sonia Maritan e Barbara Mandelli, Responsabile Marketing di BT Group.


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