All’interno SPECIALE INTERNAZIONALIZZAZIONE: dal nostro inviato a Shanghai Maurizio O.Delfino,Tecno Service, Icobit, Gruppo Fanì, Puccioni, Re-Hash Anno VI Numero 2 - MARZO / APRILE 2011
POSTE ITALIANE SPA - DL 353/2003 (CONV IN L 27/02/2003 N. 46) ART. 1 COMMA 1 PE/AUT. RICH. - BIMESTRALE - NUOVA EDIZIONE
Nicola Argirò
A Vasto ingegneria, tecnologia e innovazione
Erasmo Di Tonno A Loreto i trasformatori Ice Feragalli a Pescara È arrivata la risonanza magnetica Ciro Pirone, Pilkington La stanza del manager
E poi Ermando Parete e la Fondazione Parete Bratspis Shalom, la famiglia Febo presenta Ekk, Vincenzo Duilio Ferretti e i figli Sonia, Gianni e Marzia impegnati nel gruppo Ferretti, Paolo Valentini di Studio81, lo studio dentistico di Gianluigi e Annafranca Giammaria, la presentazione di Amico Medico di Paolo Angelucci e Sabatino Trotta, il golf in Abruzzo, Franco D’Eusanio di Chiusa Grande
C.A.F. CNAI è a disposizione dei LAVORATORI e PENSIONATI per svolgere servizio di Assistenza e Compilazione dei Modelli: ISEE - ISEU - RED - ISE - ICI Detrazioni - ICRIC ICLAV - ACC AS/PS e Assistenza Fiscale Relativa al Modello 730
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SOMMARIO
14
42
Direttore responsabile Donato Parete Vicedirettore Loris Di Giovanni CAPOREDATTORE ANDREA BEATO
40
Redazione Lorenzo Dolce Daniele Marsili (grafica e impaginazione) Valerio Simeone (foto) Diego Panico (foto) Matteo Francavillese (foto)
56
Hanno collaborato Sergio Di Tillio Maurizio O. Delfino Francesca Dandolo Francesca Cicchinelli Roberto Di Gennaro Gianni Scassa Generoso D’Agnese Marzia Aquilio Stefano Cianciotta Massimo Di Cintio Francesca Lupone Simone D’Alessandro Isabella Pennoni Florio Corneli Mauro Di Pietro Andrea Sisti Guido Ramini Virginia Muratore Alessandra Dolce
All’interno SPECIALE INTERNAZIONALIZZAZIONE: dal nostro inviato a Shanghai Maurizio O.Delfino,Tecno Service, Icobit, Gruppo Fanì, Puccioni, Re-Hash Anno VI Numero 2 - MARZO / APRILE 2011
POSTE ITALIANE SPA - DL 353/2003 (CONV IN L 27/02/2003 N. 46) ART. 1 COMMA 1 PE/AUT. RICH. - BIMESTRALE - NUOVA EDIZIONE
Nicola Argirò
A Vasto ingegneria, tecnologia e innovazione
Erasmo Di Tonno A Loreto i trasformatori Ice Feragalli a Pescara È arrivata la risonanza magnetica Ciro Pirone, Pilkington La stanza del manager
E poi Ermando Parete e la Fondazione Parete Bratspis Shalom, la famiglia Febo presenta Ekk, Vincenzo Duilio Ferretti e i figli Sonia, Gianni e Marzia impegnati nel gruppo Ferretti, Paolo Valentini di Studio81, lo studio dentistico di Gianluigi e Annafranca Giammaria, la presentazione di Amico Medico di Paolo Angelucci e Sabatino Trotta, il golf in Abruzzo, Franco D’Eusanio di Chiusa Grande
EDITORIALE
Segreteria di redazione Esilde Collini Stampa Printer Group Italia S.r.l.
Redazione, direzione, amministrazione e abbonamenti Via Mazzini n. 75/1 65122 Pescara Tel. 085 27543 redazione@abruzzomagazine.it Anno VI Numero 2 (nuova edizione) Marzo / Aprile 2011
Aidp
90
Apco e Hbr
92
Federmanager
93
Crealavorogiovani
94
ABRUZZESI NEL MONDO Vincent Scarza
14
52
L'ABRUZZO VISTO DA FUORI Matteo Zoppas
54
LEAN
Toto Group
20
MARKETING TERRITORIALE
Gruppo Di Gennaro
22
Ekk, Abruzzo in sintesi
Terna
24
Aeroporto d’Abruzzo
Glm e Mta
26
Interporto Val Pescara
Ferretti
29
INNOVAZIONE
Notti D’Oro
31
Polo Technovalley
Cooperativa Plenilia
32
REGIONE
Chiusa Grande
33
Riforma Consorzi
Habitat
34
EVENTI
Ice Transformers
36
Rotary per i 150 anni d’Italia
66
Campi e strutture
Convegno Totalconsult
67
BLACK TIE
Giorno della Memoria
68
Festa Marco Pardi
110
L’ABRUZZO NELLE FIERE
70
Festa Abruzzo Magazine
111
Come nasce un transformatore
38
LA STANZA DEL MANAGER
Abruzzo Magazine è un marchio registrato di proprietà di VacanzeCultura.it. Il periodico è stato fondato, nella sua prima edizione del 1993, da Donato Parete e Sergio Di Tillio. Il numero è stato chiuso in redazione il 18/03/11 e tirato in 20.135 copie.
50
Studio dentistico Giammaria
10
PRODOTTO
La foto di copertina è di Valerio Simeone
ASSOCIAZIONI
09
IMPRESE
Editore VACANZECULTURA.IT
49
PRESS ROOM COVER STORY
Supplemento a VacanzeCultura.it Registrazione del Tribunale di Pescara n. 3 del 01/02/10
Antonio Cruciano
La nostra visione glocal
Nicola Argirò
106
68
Ciro Pirone / Pilkington
40
PROFESSIONISTI
Press room
96
56
Galgano
99
58
ABRUZZO NO PROFIT
62
Amico Medico
100
Ematologia Pescara
101
64 65
SPORT & SPONSORSHIP Pallavolo Pineto
102
Adriatech e Consorte
104
ABRUZZO E GOLF 106
ABRUZZO ARTE
SPECIALE Internazzionalizzazione
75
Nicola Costanzo
Feragalli
42
L’ADVERTISING IN ABRUZZO
42
ABBIAMO CENATO PER VOI
Studio81
44
Oiko Service
86
Ristorante Mec e Tatillo
www.abruzzomagazine.it
Marco Santilli
47
Concept Store
88
06 AbruzzoMAGAZINE
Marzo / Aprile 2011
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EDITORIALE
LA NOSTRA VISIONE GLOCAL LE INIZIATIVE DELLA FONDAZIONE PARETE BRATSPIS SHALOM E DI INTERCULTURA PER PERMETTERE AI RAGAZZI ABRUZZESI DI VIVERE ESPERIENZE STRAORDINARIE FUORI DI CASA... di Donato Parete bruzzo Magazine su ogni numero accompagna i lettori nella conoscenza di abruzzesi che lavorano, che spendono il proprio denaro e il proprio volto per fare profitti innanzitutto, ma creando intanto lavoro per sé e per altri. La redazione guidata dal giovane giornalista Andrea Beato vi porterà su queste pagine ad incontrare gruppi industriali come quello di Nicola Argirò, a Vasto, eclettico personaggio, pure impegnato in politica (è consigliere regionale), con soluzioni innovative per le imprese manifatturiere. Un’attenzione particolare, su questo numero, è data al coraggio dell’internazionalizzazione. Raccontando aziende come il gruppo Puccioni di Vasto, la Icobit dell’hinterland ChietiPescara, Pelletteria Arcadia della teramana Corropoli. Per questo abbiamo affrontato l’impegno di inviare il giovane dirigente di banca ed editorialista da sempre del nostro giornale, Maurizio Delfino, alla scoperta dell’orizzonte Shanghai e degli abruzzesi che ne sono coinvolti. Questa è la visione glocal che Abruzzo Magazine sposa e vuole contribuire a diffondere. Amiamo l’Abruzzo, ci vogliamo restare e contribuire a migliorarlo. Ma bisogna guardare fuori, uscire dal provincialismo e dalle ristrettezze di visione il più possibile, guardare gli altri, imparare dagli altri. L’urgenza deve nascere sin dal piano educativo, nella coscienza di genitori, insegnanti e chiunque abbia influenze. Accanto al nostro giornale è nata la Fondazione Parete Bratspis Shalom che, insieme al motivo per cui si è costituita (il Giorno della Memoria, 27 gennaio, con il primo convegno raccontato da pagina 68 sulla testimonianza dell’ex sottufficiale della Guardia di Finanza, superstite di Dachau, Ermando Parete), sposa così tanto questa visione
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da collaborare con l’associazione nazionale Intercultura, le cui attività congiunte verranno presentate a Pescara a fine settembre. Periodo nel quale giovanissimi abruzzesi, i ragazzi che inizieranno allora la terza superiore, potranno concorrere alle selezioni ultrameritocratiche per vivere l’intero quarto anno, l’anno scolastico 2012/13, frequentando la scuola in un paese diverso, nel Nord Europa, Stati Uniti, Est Europa, ma anche Sud America, Cina, Australia, Sudafrica. Con accanto la possibilità di trascorrervi anche solo sei mesi, o un trimestre, o un bimestre, o i programmi solo estivi di 4 o 6 settimane. Comunque un’esperienza che cambia la vita, letteralmente. E non solo per l’inglese, con il quale torneranno e questo è già essenziale: l’obbligo, per tutti, a non restar tagliati fuori dal mondo intero. Ma c’è molto altro, ne abbiamo cominciato a parlare con l’appassionata presidente del centro Intercultura di Pescara Silvia Saturno: molte pagine presenteranno già sul prossimo numero del giornale, in maggio, le modalità di candidatura per i ragazzi abruzzesi, in vista della presentazione di fine settembre. Intercultura lavora su base completamente volontaristica, grandi e importanti aziende finanziano borse a copertura dei costi, spesso per la passione di importanti manager che sono stati a loro volta borsisti, tanti anni prima. Una borsa, un’opportunità per una ragazza o un ragazzo abruzzese, verrà interamente sostenuta dalla Fondazione Parete Bratspis Shalom, altre da altre istituzioni e aziende abruzzesi, con il piccolo contributo alla comunicazione e alla visibilità di queste opportunità che darà il nostro Abruzzo Magazine. Appuntamento al prossimo numero per tutte le informazioni in merito...
AMIAMO L’ABRUZZO, CI VOGLIAMO RESTARE E CONTRIBUIRE A MIGLIORARLO. MA BISOGNA GUARDARE FUORI
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AbruzzoMAGAZINE 09
PRESS ROOM
SUL MONDO IL DOSSIER ABRUZZO. L’EMERGENZA È FINITA, ORA PUNTARE ALLO SVILUPPO Ventuno pagine interamente dedicate alla nostra regione nel numero del 18 marzo del settimanale economico di Rcs
C
’è tanto Abruzzo, un dossier intero. Si inizia con l’intervista, a firma del giornalista pescarese Massimo Di Cintio, al presidente di Confindustria regionale, Mauro Angelucci, che afferma: «La politica abruzzese deve dare risposte certe. Noi imprenditori ci siamo e non siamo disposti a tollerare ulteriori ritardi. Siamo entrati in una nuova fase in cui c’è necessità di cogliere tutte le opportunità disponibili a livello europeo, dove occorre presentarsi con progetti sostenibili e innovativi». E la replica di Chiodi, governatore della Regione, arriva indirettamente, sfogliando qualche pagina dopo: c’è un piano da un miliardo di euro, si legge, messo a punto per il rilancio dell’industria. «La buona notizia - aggiunge Alfredo Castiglione, vicepresidente e assessore allo Sviluppo economico - è che, con ogni probabilità riusciremo a finanziare tutti i dieci poli di innovazione». Intanto il principale impegno degli imprenditori abruzzesi sembra es-
sere decisamente quello di produrre e trasferire l’innovazione, organizzandosi anche con risorse proprie. Accade così che la Val di Sangro, quarto distretto in Italia per l’automotive e la metalmeccanica, con imprese del calibro di Sevel, Honda, Honeywell, diventi luogo dove generare e avviare importanti iniziative. L’ultima è il polo tecnologico Technovalley, nato su impulso del Cisi Service. Non va dimenticato il settore alimentare, ancora in grado di pesare sulle esportazioni, con il contributo di realtà come Delverde, Pastificio Cocco, Verrigni, Rustichella. Alla pari, se non maggiore, il contributo del vitivinicolo, con il rosso Montepulciano d’Abruzzo a guidare la classifica della produzione e delle performance di mercato (+18% sul 2010) e con le cantine a farla da padrone: Valentini, Cantina Tollo, Masciarelli, Valle Reale, Terra d’Aligi, San Lorenzo, Fattoria La Valentina, Cataldi Madonna, Pepe, Zaccagnini, Illuminati e Marramiero; per proseguire con la produzione di oli delle etichette Valentini, Montecchia, Palusci, Urini, Masciantonio, Due Colline, Olivicola Casolana e Forcella, che si arricchisce, in alcuni casi, di specialità tradizionali sott’olio, come quelle prodotte da Oleum della famiglia D’Onofrio e da Villamagna. E poi ci sono le eccellenze ormai consolidate, come Brioni, Cordivari, Micron, Dompé, e quelle in forte crescita: Elecom, Wampum, Centerba Toro, Faraone, Argon Energia, Metrakit, Crmp, Cruing, Capuzzi…
E-SECURITY E LA SICUREZZA INFORMATICA PANORAMA E L’OLIO TANDEM DI URSINI Sul Mondo l’intervento di Marco Piretti e Antonio Berardi Per la Fadda l’olio dell’azienda è tra i migliori d’Italia
I
due dipendenti di E-Security, società con sede a Montesilvano (Pescara) e guidata da Rinaldo Cantò (nella foto accanto), intervengono sulle pagine del periodico economico per offrire il loro punto di vista sul tema. La preoccupazione principale delle aziende è la perdita di dati sensibili, per questo si prevede sul mercato un’immissione di soluzioni capaci di integrare sicurezza fisica e logica. «È una soluzione battezzata cross correlatore - afferma Berardi, direttore tecnico». «È un tipo di intervento regolato da norme ben precise - aggiunge Piretti, responsabile operatio - le telecamere sono poste solo in luoghi di passaggio e di certo non vanno a investigare sull’attività del singolo. Non a caso sono paragonate a un badge e i dati vengono conservati secondo i tempi previsti dalla giurisprudenza sulla privacy». 10 AbruzzoMAGAZINE
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ei bottiglie per veri intenditori. Sul numero di inizio febbraio del settimanale Mondadori vengono citate le produzioni di eccellenza di aziende presenti su tutto il territorio nazionale. Tra queste anche Ursini con Tandem. Nell’articolo si legge in riferimento: «Opera Mastra, blend di cultivar autoctoni, dedicato ai contadini di San Giovanni in Venere sulla Costa dei Trabocchi, a sud dell’Abruzzo, dal mastro oleario Giuseppe Ursini. Magnum in edizione limitata». E il prodotto abruzzese svetta sul Comincioli, il Manni, il Planeta, il Librandi e il Monte Etna. La giornalista Fiammetta Fadda commenta: «Adesso che la cucina mediterranea, di cui l’olio è protagonista e l’Italia maggiore interprete, entra a far parte del patrimonio immateriale Unesco, è stupefacente pensare che, negli anni Cinquanta, l’Accademia italiana della cucina spaccava l’Italia in due».
PRESS ROOM
ZAFFERANO E RIFLESSI SUL VENERDÌ
BUSINESS PEOPLE INCORONA RODRIGO
La ricerca dell’Università dell’Aquila e l’azienda di Ortona
Nello speciale “Tendenze” spazio alla moda abruzzese
N
onostante le conseguenze del terremoto, l’Università dell’Aquila non si ferma e, sulle pagine del Venerdì di Repubblica, vengono pubblicati i risultati di una ricerca sull’antica spezia. Un antiossidante prodigioso, stando a quanto analizzato dalla studiosa aquilana Silvia Bisti, in grado di rallentare le malattie degenerative della retina, in particolare controllare le patologie più diffuse che causano cecità in tarda età. Sfogliando il numero salta all’occhio l’eleganza di una pagina pubblicitaria. Il nome dell’azienda è Riflessi, realtà con sede a Ortona (Chieti), che produce ed effettua la fornitura di complementi d’arredo, specchi e tavoli allungabili. Nella sua filosofia la fondamentale soddisfazione del cliente e l’attenzione al mercato. Una miscela tra attenzione e tradizione artigianale, con un’organizzazione moderna ed efficiente.
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ieci pagine dedicate all’ultima edizione del Pitti Uomo e tra i migliori marchi della moda viene riportato anche Rodrigo, il marchio di Industria Adriatica Confezioni. «Tessuti morbidi per linee essenziali - si legge nell’articolo delle giornaliste Hélène Battaglia e Cecilia Lulli. Fusione di tessuti morbidi con linee asciutte ed essenziali per Rodrigo. Nella camiceria si evidenziano tessuti leggeri doppiati con fantasia a grandi quadri rossi, blu, e grigio/marrone. Le maglie evocano i grandi freddi con disegni e trecce e “punti”; i cardigan sono “consistenti” e chiusi con alamari, il collo sciallato è declinato nell’accoppiamento blu scuro con l’antracite. Completano l’assortimento maglioni con tasche e cappuccio staccabile, arricchiti dall’applicazione di patch. Le giacche sono ad “effetto maglia” e piumini in tessuti “effetto lana”. Nei pantaloni domina il “chinos” lavato». Un bel riscontro anche dalla stampa nazionale per l’azienda pescarese che nella kermesse dell’alta moda ha riscontrato il successo di pubblico ed operatori del settore.
IL BANCHIERE GRAZIANO TARANTINI, LA MODA DI BRIONI E L’ENOLOGIA DEL TERAMANO Un numero molto abruzzese del Mondo, a cominciare dalla copertina, tutta dedicata al “nuovo banchiere di Dio”
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hi è il “nuovo banchiere di Dio”? È Graziano Tarantini, manager e avvocato, classe 1960, nato a Pizzoferrato (Chieti), ma bresciano d’adozione. Il suo nome inizia a circolare negli ambienti che contano come possibile successore di Giuseppe Guzzetti, alla presidenza della Fondazione Cariplo. Certo, mancano ancora due anni allo scadere dell’ultimo mandato di Guzzetti, ex notabile della sinistra Dc, alla guida del più antico e potente ente bancario d’Europa, ma la candidatura di Tarantini si fa insistente. Tarantini è da dieci anni membro della Commissione centrale di beneficenza, l’organo che detta gli indirizzi strategici generali della Fondazione ed elegge il consiglo di amministrazione. Ed è considerato, da molti, l’astro emergente delle attività economiche di Comunione e Liberazione. Nello stesso numero del settimanale c’è spazio anche per Brioni, con la notizia riguardante Tom Munro come fotografo della nuova Mario Nuzzo
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campagna pubblicitaria dell’azienda con sede a Penne (Pescara). Con un concept pubblicitario che mette in luce il carattere leisurewear e in evidenza l’eleganza senza tempo e lo stile unico del brand. Protagonisti i volti di Philippe Reynaud e Hilary Rhoda. Infine, nella rubrica Cibovino, si parla di Mario Nuzzo, presidente della Fondazione Tercas, Giustino Di Carlantonio, presidente della Camera di commercio di Teramo, e Michele Pisante, prorettore dell’Univeristà cittadini. Tutti e tre uniti per sostenere il patrimonio enograstronomico del loro territorio. E, in particolare, le vigne di Montepulciano d’Abuzzo Colline Teramane che costituiscono l’area a maggior vocazione vitivinicola. Un vero tesoro che si estende sui pendii di media e alta collina, a circa mezz’ora di dal mare, nell’ambito di una regione che è uno dei più importanti bacini naturali d’Europa.
Giustino Di Carlantonio
Michele Pisante
COVER STORY I due fratelli, Nicola (a destra) e Giuseppe Argirò, alla guida del gruppo di famiglia
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Da sempre investiamo nella ricerca e nello sviluppo per avere mezzi più tecnologici e avanzati
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COVER STORY
NICOLA ARGIRÒ
INGEGNERIA, TECNOLOGIA
E INNOVAZIONE
Insieme al fratello Giuseppe, è alla guida del gruppo di famiglia che opera nel settore della progettazione e realizzazione di impianti di automazione e macchinari d’eccellenza. La sede è nella zona indutriale di Vasto, nelle vicinanze dello stabilimento Denso, per cui ha appena progettato una linea di assemblaggio finale per alternatori... di Lorenzo Dolce - foto di Valerio Simeone
«
Dentro ogni macchina c’è un po’ di Argirò». È con queste parole che Nicola Argirò definisce l’essenza del gruppo industriale di famiglia, appunto il gruppo Argirò. L’azienda, che ha sede a San Salvo (Chieti), opera ormai da 55 anni nel settore della progettazione e costruzione di macchine e linee di produzione completamente automatiche, nel rispetto della formula “chiavi in mano”. È inoltre impegnata nella costruzione di attrezzature speciali, nella revisione dei macchinari, nel miglioramento degli impianti aziendali e nei servizi di manutenzione all’interno degli stabilimenti dei clienti. Il Gruppo Argirò, che ha un fatturato annuale di circa nove milioni di euro, è composto da cinque società, ognuna delle quali responsabile di un settore specifico. La Am’90 Project si occupa della progettazione, la Argirò srl è impegnata nella lavorazione di macchine utensili, la Automatic Sud si dedica alla carpenteria, al montaggio e all’assemblaggio e la Aj Marketing, infine, si occupa della commercializzazione dei prodotti. I settori dell’attività sono quelli della “tecnologia di saldatura della plastica”, a cui è dedicato il 32% della produzione, quello della “tecnologia per vetro di automotive e building” (29%), quello della “tecnologia di assemblaggio” (25%) e quello della “costruzione di attrezzature” (14%). La sede del Gruppo Argirò si trova nell’area industriale di San Salvo, in provincia di Chieti, in una
zona famosa per le grandi aziende che ospita, come ad esempio la Denso e la Pilkington, con cui tra l’altro Argirò collabora. L’azienda svolge la sua attività in quattro capannoni di proprietà, su un’area totale di 14.000 metri quadrati, di cui 7.000 dedicati alla produzione ed altri mille riservati agli uffici. Il gruppo conta 48 dipendenti assunti, per un totale di circa 100 addetti, considerando i collaboratori esterni. Il lavoro aziendale viene svolto sfruttando le potenzialità dei più aggiornati sistemi Cad bi e tridimensionali, che consentono di ottimizzare la progettazione ed i risultati produttivi. «Da sempre investiamo nella ricerca e nello svi-
luppo - spiega il direttore amministrativo, Nicola Argirò -, per avere mezzi più tecnologici ed avanzati. Appena c’è una nuova tecnologia, noi la sposiamo subito». È anche per questa costante ricerca di innovazione se il punto di forza del gruppo è la qualità del lavoro svolto, grazie alla quale è possibile garantire ai clienti la realizzazione di un prodotto in linea con le esigenze e nel rispetto delle norme di sicurezza della nazione che lo ospiterà. L’azienda, negli anni, al fine di garantire la qualità del proprio lavoro, ha ottenuto dal Rina le certificazioni Uni En Iso 9001 2000 relativa all’efficienza e al costante miglioramento dei processi aziendali
TRA IMPRESA, CULTURA E IMPEGNO NEL NO PROFIT Dietro ogni azienda c’è anche il volto di chi, ogni giorno, si mette in gioco, raccogliendo le diverse sfide e mandando avanti l’attività. Nel caso del gruppo Argirò i volti sono tre: il presidente e fondatore, Mario Argirò, il general manager, Giuseppe Argirò, e il financial manager, Nicola Argirò. Amante dello sport, della buona lettura e della storia, Nicola Argirò non è soltanto uno stimato imprenditore, ma è impegnato, fin dal 1994, anche in politica. Eletto nel dicembre del 2008 con 4.869 preferenze, è oggi consigliere regionale e presiden-
te della quarta Commissione Attività produttive. Nicola è sposato ed ha un figlio di 20 anni, che studia ingegneria meccanica a Modena. «Una volta finiti gli studi - spiega - insieme agli altri nipoti, mio figlio tornerà per occuparsi dell’azienda di famiglia». «Amo molto lo sport - racconta Nicola -, una volta sciavo, giocavo a pallavolo, a basket e a calcio. Amo anche la buona lettura e la storia». C’è anche un’altra cosa che Nicola Argirò ama: aiutare gli altri. Proprio per questo è impegnato in attività di volontariato.
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AbruzzoMAGAZINE 15
COVER STORY e la Uni En Iso 14001 nell’ambito della normativa sulla gestione ambientale. Il gruppo dispone inoltre della certificazione Nca Emas per la fabbricazione di altre macchine di impiego generale. Tutte le fasi della produzione vengono svolte in sede: prima la progettazione, poi la lavorazione e infine i test pre-collaudo degli impianti, che saranno poi installati negli stabilimenti dei clienti, nella maggior parte dei casi all’estero. I clienti del gruppo Argirò, infatti, sono sparsi un po’ in tutto il mondo: dall’Italia al Regno Unito, dalla Germania alla Spagna e fino agli Stati Uniti, al Brasile e all’Australia. Da sempre il gruppo lavora su commessa per grandi aziende, come, appunto, le vicine Denso e Pilkington, ma anche Fiat, Renault, Peugeot, Tachnint, Inergy e Fameccanica. Negli ultimi anni, però, l’azienda ha iniziato anche a brevettare dei marchi propri. Ne è un esempio il Teknisolar, dedicato alla produzione di impianti fotovoltaici. «La nuova sfida - sottolinea infatti Argirò - è il lavoro su brevetto. E in tal senso riusciamo ad ottenere degli ottimi risultati proprio grazie all’esperienza maturata in tanti anni di lavoro su commessa».Sono tante le produzioni firmate Argirò, utilizzate dai clienti di tutto il mondo. L’azienda, ad esempio, è al momento impegnata, tra le tante attività, nella realizzazione di una linea di assemblaggio degli alternatori per la Denso, di alcune piattaforme per la manutenzione dei treni della Metro C di Roma e di un macchinario per l’assemblaggio di serbatoi delle Porsche, su commessa della Inergy. La “Linea assemblaggio finale alternatori SC120 SC2”, commissionata dalla Denso, importante multinazionale leader nella fornitura di componenti per l’industria automobilistica, è in fase di assemblaggio. Il macchinario, composto da due rami di 40 metri ognuno e da 27 stazioni, è in grado di produrre un pezzo ogni sei secondi. Sono ancora in corso le operazioni di collaudo parziale, mentre il collaudo totale, date le dimensioni del macchinario, verrà effettuato direttamente nello stabilimento Denso, che allestirà un’apposita area per installare l’impianto. Il progetto, da tre milioni e 200mila euro, è stato portato avanti, tra interni ed esterni alla società, da oltre venti persone. Negli uffici Argirò dedicati alla progettazione e alla realizzazione dell’impianto sono ben visibili le bandiere giapponesi ed italiane: la linea, infatti, è frutto di una collaborazione 16 AbruzzoMAGAZINE
IL GRUPPO ARGIRÒ IN SINTESI Gruppo
MARIO ARGIRÒ AUTOMATIC SUD
Argirò
AM ‘90 PROJECT AJ MARKETING MARIO ARGIRÒ (manufacturing) Specializzata nella realizzazione di tutto il processo di fabbricazione meccanica, dalla programmazione Cad/Cam alle lavorazioni di macchine utensili a controllo numerico. AUTOMATIC SUD (final assembly) Gli ambiti di intervento della società sono la verniciatura, l’assemblaggio meccanico ed elettrico, l’installazione presso il cliente finale e la messa in servizio degli impianti. AM ’90 PROJECT (engineering) Dagli studi di fattibilità in co-design con il cliente alla realizzazione di avanprogetti, allo sviluppo progettazione meccanica/ elettrica/software fino alla documentazione as-built e alla manualistica di uso e manutenzione. AJ MARKETING (sales) La più giovane tra le società di Argirò, è incentrata sulla vendita dei prodotti e dei servizi offerti dal gruppo. I figli con il padre, Mario Argirò (al centro), fondatore dell’omonimo gruppo
tra il gruppo abruzzese e la multinazionale quotata nella borsa di Tokio, che tra l’altro ha uno stabilimento di produzione proprio di fronte alla sede di Argirò. La multinazionale - per la prima volta un progetto del genere è stato affidato ad un’azienda italiana - ha commissionato l’impianto a settembre e i primi pezzi, già a giugno, saranno pronti per essere messi in funzione. Per l’azienda abruzzese, il progetto, uno dei più grandi degli ultimi dieci anni, rappresenta una sfida importante. Per aggiudicarsi l’appalto, infatti, è stata vinta una gara con altri otto fornitori, non solo grazie ad un ottimo rapporto qualità prezzo, ma anche alla garanzia di una concreta assistenza post-produzione e post-vendita. Altro progetto importante portato avanti dal gruppo abruzzese è quello
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relativo alla realizzazione di alcuni strumenti i per la manutenzione zin az /M o i dei treni della Metro C od Cl o an vi di Roma, la terza linea ta Linea C to Ot en im della metropolitana rg si o etro va R Pi uo S. aN della capitale, in fase di ies h C realizzazione nell’ambito di un progetto che prevede circa 3 miliardi zia ne Ve e 47 milioni di euro di investimento. In particolare il gruppo Argirò si è occupato di realizzare tredici piattaforme che saranno montate in una delle officine meccaniche per la manutenzione dei treni. I convogli, infatti, dopo aver percorso un determinato numero di chilometri, devono essere sottoposti a controlli. Le piattaea
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COVER STORY
I PROGETTI NEL MONDO
Repubblica Ceca Polonia
Cina
Slovacchia Germania
Uzbekistan
Canada
Giappone
Regno Unito Spagna Italia Stati Uniti Brasile
Argentina
Il gruppo Argirò conta quarantotto dipendenti, più diversi collaboratori esterni, per un totale di circa cento addetti
ANDAMENTO DEL FATTURATO
Australia
SETTORI ATTIVITÀ CLIENTI PIÙ IMPORTANTI
14% Costruzione attrezzature
32% Tecnologia saldatura plastica 25% Tecnologia di assemblaggio
29% Tecnologia per vetro automotive e building *Forecast
ANCHE NELLE OFFICINE MECCANICHE DELLA METRO C DI ROMA
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“Dentro ogni macchina c’è un po’ di Argirò”, ma non solo nelle macchine. Il gruppo abruzzese, infatti, è impegnato nella realizzazione di alcuni impianti che saranno utilizzati in una delle officine meccaniche per i treni della linea C della Metropolitana di Roma. Curata dal consorzio Metro C, la linea è in fase di realizzazione, nell’ambito di un investimento, relativo alla sola tratta “Clodio-Mazzini Montecompatri” definita fondani mentale, di 3 miliardi e 47 milioni di euro, finanziati in parte dallo an ov o et Gi n gn ta a Pi S es di t Stato, in parte dal Comune di Roma e in parte dalla Regione o a L al M no Lazio. Tutti i treni, dopo un tot di chilometri, necessitano a Te ie en rd della dovuta manutenzione. In tal senso a G e ell a oc o t t la Argirò ha realizzato tredici piattai a t n in c ir ra r Ce ac M au di and M Sp o rre rc less rre tti forme rotanti, che consentiranno di a e o o n T A P T di va ar la no Gi ge re sollevare i convogli per i dovuti r n A To ia rre Ga To i re controlli. L’investimento per r n lo To Ce te i ot questo progetto è pari a r n G La realizzazione di alcuni impianti che saranno eo na eL sia Du he circa 600mila euro. utilizzati in una delle officine meccaniche della Metro g a t r t Bo ne A
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Linea C
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COVER STORY
LINEA ASSEMBLAGGIO ALTERNATORI PER DENSO «Per la prima volta un pro- Sc120-Sc2” è stata commisgetto di queste proporzioni è sionata al gruppo Argirò a setstato affidato ad un’azienda tembre del 2010 e i primi pezzi italiana»: sono le parole che saranno pronti per essere mesNicola Argirò usa per spiegare si in funzione già a giugno. Il la rilevanza dell’impianto affi- progetto è al momento in fase dato al gruppo abruzzese dalla di assemblaggio. Sono già stati Denso, importante multina- effettuati i primi collaudi parzionale leader nella fornitura ziali, mentre quello finale, date di componenti per l’industria le dimensioni del macchinario, automobilistica. Il progetto, sarà effettuato direttamente commissionato a settembre, nello stabilimento della Denso, prevede la progettazione, la che allestirà un’apposita area realizzazione e la messa in per installarlo. Sono circa 25, opera della “Linea assemblag- tra dipendenti e collaboratori gio finale alternaesterni, le persone tori Sc120-Sc2”. che hanno contriTra i vantaggi del buito alla realizzanuovo alternatozione del progetto, re c’è la capacità commissionato di produrre il 50 nell’ambito di un per cento in più di investimento da tre energia elettrica milioni e 200mila Luigi Ciancaglini rispetto ad un moeuro. Per il gruppo dello convenzioArgirò si tratta di nale. Tecnicamente, si tratta uno dei progetti più grandi dedi uno strumento molto più gli ultimi dieci anni e, di conpiccolo, multifunzione, ad alto seguenza, di una sfida imporrendimento, ad alta efficienza tantissima. L’azienda, infatti, e dal peso leggero. In partico- potrà puntare sempre più sulla lare, l’aumentare della densità progettazione e realizzazione di avvolgimento della bobina di impianti altamente tecnolodello statore farà diminuire gici di tale portata. Il gruppo la resistenza di quest’ultima, abruzzese è riuscito ad aggiumigliorando le prestazioni di dicarsi l’appalto vincendo una radiazione. La Denso, società gara a cui hanno partecipato giapponese quotata in borsa, altri otto fornitori. Argirò ha è la prima azienda al mondo garantito un ottimo rapporto ad introdurre un alternatore qualità prezzo, ma anche una di questo tipo. La “Linea as- concreta assistenza post-prosemblaggio finale alternatori duzione e post-vendita.
La sede della Denso a Vasto, a pochi metri da quella del gruppo Argirò
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Il progetto per Denso. È la prima volta che la realtà giapponese affida un progetto del genere ad una società italiana. Finora, infatti, si era sempre rivolta in Oriente
Nicola Argirò
COVER STORY
Tutte le fasi della produzione vengono svolte in sede: prima la progettazione, con lo staff di ingegneri, poi la lavorazione e i test-pre collaudo degli impianti che saranno poi installati negli stabilimenti dei clienti, in molti casi anche all’estero. I referenti del gruppo Argirò sono presenti nei cinque continenti
PRESIDENTE DELLA QUARTA COMMISSIONE CONSIGLIARE Nella tabella sottostante i dati numerici di sintesi dell’attività svolta nell’anno 2010. QUARTA COMMISSIONE CONSIGLIARE “INDUSTRIA E COMMERCIO, TURISMO”
SEDUTE
FASI
4^
Effettuate
27
Di cui con audizioni
21
Pervenuti
50
Licenziati
35
PROVVEDIMENTI AMMINISTRATIVI
Pervenuti
5
Licenziati
4
PARERI PER LA GIUNTA
Pervenuti
6
Licenziati
4
PROGETTI DI LEGGE
Si riporta, inoltre, una breve scheda descrittiva di alcuni dei provvedimenti che hanno suscitato vivo interesse e ampia partecipazione: • Estensione della durata delle concessioni demaniali per uso turistico-ricreativo. • Norme per l’esercizio degli apparecchi di sollevamento e degli automezzi dotati di bracci aerei. • Norme in materia di Commercio. • Modifiche ed integrazioni alla L.R. 10 settembre ‘93, n. 58 ‘Disciplina delle Mostre, Fiere ed Esposizioni e delega delle relative funzioni amministrative. • Nuova legge organica in materia di Confidi. • Disposizioni in materia di aree sciabili attrezzate: disciplina dei tappeti mobili a vocazione turistica o sportiva.
forme rotanti realizzate in Abruzzo, per un investimento di circa 600mila euro, consentiranno, assieme ad altri strumenti, di sollevare i vagoni per la dovuta manutenzione. Un terzo progetto in fase di preparazione nello stabilimento di San Salvo è quello relativo alla realizzazione di un macchinario per l’assemblaggio dei serbatoi che saranno montati su alcuni modelli di Porsche. Su commissione della Inergy Automotive System, leader mondiale nella produzione di serbatoi e sistemi carburante, nell’ambito di un progetto da circa 400mila euro, il gruppo Argirò sta realizzando un impianto per la lavorazione dei serbatoi, in grado di “sfornare” un pezzo ogni 45 secondi. Con le sue produzioni richieste in tutto il mondo, il gruppo Argirò è oggi uno dei simboli dell’Abruzzo, e più in generale dell’Italia, che tenta di uscire dalla crisi. Nicola Argirò ne è certo: «Il 2012 sarà l’anno della ripresa. Facendo prototipi spiega - noi anticipiamo e, nonostante nel periodo 2009-2010 i fatturati si siano ridotti di circa il 25%, per noi il 2011 sarà l’anno della rinascita, in quanto le proiezioni parlano di un fatturato di circa nove milioni di euro, pari a quello degli anni precedenti alla crisi». Quella del gruppo Argirò, amministrato oggi da Nicola e Giuseppe Argirò, rispettivamente Financial Manager e General Manager, è la storia di una famiglia, prima ancora che di un’azienda. L’impresa nasce infatti nel 1956, da un’idea di Mario, padre degli attuali amministratori. Nato in provin-
cia di Reggio Calabria nel 1916, don Mario - così amano chiamarlo gli amici - a tre anni si trasferisce con la famiglia a Torino, dove successivamente consegue il diploma magistrale, specializzandosi in meccanica di precisione. Negli anni inizia a girare il mondo per lavoro, spostandosi dall’Italia alla Svezia, dove trascorre quasi cinque anni, e al Sud Africa. Rientrato in patria riceve la nomina a cavaliere per meriti aeronautici. Nel corso della sua attività professionale entra in contatto con personaggi illustri del settore, come ad esempio Gianni e Umberto Agnelli e Cesare Romiti. Grazie all’attività svolta in Fiat e alla sua esperienza maturata in tanti anni di lavoro come assemblatore meccanico, decide di mettersi in proprio: è così che nel 1956 fonda, nel capoluogo piemontese, l’azienda che porta il suo nome. Dopo 20 anni di attività, nel 1976, con l’obiettivo di servire al meglio le aziende Fiat del Sud Italia, Mario decide di trasferire la sua attività in Abruzzo, a San Salvo, che dal 1982 è la sede amministrativa e produttiva del gruppo Argirò. È grazie alla tenacia e alla determinazione del fondatore se l’azienda oggi ha raggiunto risultati così importanti. La storia del gruppo, dunque, non può prescindere dal percorso di vita dell’uomo che l’ha fondato, di colui che ha fatto le scelte giuste affinché divenisse un punto di riferimento ed una realtà proiettata verso il futuro, che oggi prosegue la sua attività sotto la guida dei due figli.
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IMPRESE
È di toto la talpa più grande del mondo Consegnata la tbm “Martina” che verrà utilizzata dal gruppo per la costruzione dei cinque chilometri della galleria Sparvo. Un investimento complessivo di 53 milioni di euro... di Andrea Sisti
L
a società Toto Costruzioni Generali ha preso in consegna sul finire del 2010, a Schwanau (Germania), la più grande tbm (tunnel boring machine) al mondo. La costruzione della tbm, battezzata col nome “Martina”, è stata affidata, nel 2009, alla tedesca Herrenknecht Ag (società leader, a livello mondiale, nella progettazione e costruzione di macchine per scavo meccanizzato in galleria), con un investimento complessivo per Toto di 53 milioni di euro circa. Si tratta del valore di vendita più elevato mai realizzato dalla ditta tedesca per singola macchina. Il finanziamento dell’operazione è stato organizzato dalla WestLb Ag, filiale di Milano, e garantito dalla Hermes, l’agenzia pubblica di credito all’esportazione tedesca. Si tratta della prima operazione conclusa dalla Hermes in Italia, a testimonianza della politica del governo tedesco, mirata a supportare le vendite dei prodotti delle proprie aziende all’estero. La macchina è stata acquistata da Toto per la costruzione dei cinque chilometri della galleria Sparvo, opera inserita nell’ambito del progetto denominato “Lotti 6-7” del sistema viabilistico della Variante di Valico, sull’autostrada A1. Il contratto di appalto, del valore di circa 340 milioni di euro, è stato affidato in gara da Autostrade per l’Italia, nell’ambito del progetto di ampliamento e potenziamento dell’Autostrada del Sole. L’opera che Toto Costruzioni Generali andrà a realizzare con questa tbm è particolarmente impegnativa, con un grado di difficoltà estremamente ele-
vato. Per questo, data la complessità del contesto geologico e morfologico, è stato necessario prevedere una macchina tbm in modalità epb (earth pressure balanced). La scelta compiuta ha il vantaggio di ridurre notevolmente i tempi di scavo: la macchina consentirà un avanzamento dei lavori a velocità superiori ai 10 metri al giorno (contro i 15-20 metri al mese ottenuti con l’utilizzo della tecnologia tradizionale) e di portarli a valori certi, avendo eliminato i lunghi tempi necessari per gli interventi di consolidamento, scavo e smarino e scongiurato le perdite associabili a possibili rilasci del fronte. L’utilizzo di uno scavo completamente automatizzato ha il vantaggio di ridurre fortemente i rischi per l’incolumità delle maestranze. «La consegna della tbm “Martina” - ha dichiarato Alfonso Toto, amministratore delegato di Toto Costruzioni Generali - conferma la vocazione della società alla realizzazione di progetti infrastrutturali ad elevata complessità tecnologica e riafferma la fiducia che gli istituti di credito, anche internazionali, riconoscono al gruppo. Le straordinarie dimensioni della tbm e la complessità tecnologica dell’opera che andremo a realizzare sulla Variante di Valico, conferiscono un valore altamente strategico a quest’investimento e confermano le capacità tecniche della nostra società che, attraverso il suo know-how pluriennale e la realizzazione di grandi opere pubbliche, contribuisce concretamente allo sviluppo infrastrutturale del nostro Paese».
Per il trasferimento della macchina da Schwanau (Germania) al cantiere vengono impiegati imponenti mezzi di trasporto. Dopo il “montaggio di prova”, la tbm viene smontata, trasportata al porto di Khel, dove alcune componenti sono trasferite su chiatta fino al porto di Rotterdam e caricate su nave per raggiungere il porto di Ravenna. Dal porto italiano, via terra, con l’ausilio di mezzi di trasporto eccezionali, vengono infine trasportate fino al cantiere in cui la macchina sarà definitivamente assemblata
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IL PROGETTO DELLA VARIANTE DI VALICO E LA GALLERIA SPARVO PER LO SVILUPPO DEL PAESE
La tbm sarà utilizzata per la costruzione della galleria Sparvo, opera inserita nell’ambito del progetto denominato “Lotti 6-7” del sistema viabilistico della Variante di Valico, sulla A1. Lo Sparvo è una galleria a doppio fornice a scorrimento parallelo per una lunghezza di 2,5 km ciascuno. Le due canne ospiteranno entrambe una strada a tre corsie, con “by-pass” pedonali e carrabili e nicchie sos.
IMPRESE I NUMERI DELLA TBM “MARTINA” SONO TUTTI DA RECORD CONSUMO DI ENERGIA IN UN ANNO:
62.000.000 di kWh (pari a quello di un centro abitato di 12.000 abitanti)
VALORE DELLA SPINTA:
DIAMETRO DI SCAVO:
39.485 t
15,62 m
(pari ad una pressione di 500 BAR)
(pari all’altezza di un palazzo di cinque piani)
TOTALE POTENZA INSTALLATA:
PESO TOTALE:
18 mW
4.500 t
(sufficiente ad alimentare circa 6.000 abitazioni)
(pari al peso di 25 Jumbo Jet B747-400)
LUNGHEZZA COMPLESSIVA:
130 m
Alfonso Toto, ad di Toto Costruzioni Generali
Dal punto di vista operativo, “Martina”, così come tutte le moderne macchine di scavo del tipo epb, ha componenti meccaniche ed elettroniche complesse, che le permetteranno di eseguire gli scavi con precisione, attraverso la definizione ed il successivo controllo di “parametri guida”, remotizzati in centrali di controllo. L’avanzamento sarà controllato da un operatore altamente specia-
lizzato, posizionato all’interno di una cabina di pilotaggio mediante appositi monitor e sistemi computerizzati. Durante le operazioni di scavo saranno costantemente tenuti sotto controlli i parametri operativi e i dati di scavo essenziali. Attraverso un idoneo programma di gestione informatica, i dati saranno poi trasformati in tabelle e grafici per monitorare la macchina e lo scavo.
GRUPPO TOTO: 50 ANNI DI STORIA GUARDANDO AL FUTURO La talpa “Martina” pronta per essere consegnata al gruppo Toto
COSTITUZIONE TOTO S.p.A.
COSTITUZIONE AIR ONE S.p.A.
1960
AGGIUDICAZIONE GARA GESTIONE A24/25
1995
COSTITUZIONE STRADA DEI PARCHI S.p.A.
2001
CESSIONE AIR ONE ACQUISIZIONE QUOTA 5% IN ALITALIA S.P.A. COSTITUZIONE AP FLEET
2003
2008
Carlo Toto PIANO INDUSTRIALE 2010-2015
2010
SETTORI DI ATTIVITÀ
COSTRUZIONI GENERALI AVIATION CONCESSIONI AUTOSTRADALI ENERGIE RINNOVABILI ALTRE ATTIVITÁ
EVENTI PRINCIPALI
La società opera prevalentemente come appaltatore su commesse pubbliche di opere infrastrutturali (strade, ponti, gallerie,ferrovie)
Sviluppo di Air One, da piccola compagnia aerea regionale a competitor nazionale della compagnia di bandiera
Ingresso nel settore della gestione autostradale in partnership con Autostrade per l’Italia; Strada dei Parchi (ASPI 60%, Toto 40%) si aggiudica la gara internazionale bandita da ANAS ed inizia a gestire le autostrade A24 Roma-L’Aquila e A25 Roma- Pescara
Sviluppo attività general contractor
Cessione di Air One a Alitalia; costituzione di AP Fleet Ltd, società di leasing aeronautico
Sviluppo attività AP fleet Crescita nel settore delle concessioni autostradali Start up gestione energie rinnovabili
PRINCIPALI INDICATORI ECONOMICI Dati in sintesi Valore della produzione EBITDA Ebitda margin % EBT
2008 E/mgl
2009 E/mgl
2010 E E/mgl
2011 plan E/mgl
2012 plan E/mgl
2013 plan E/mgl
175.531
161.286
174.158
242.551
247.077
257.209
15.101
17.698
13.138
36.306
47.481
35.018
9%
11%
8%
15%
19%
14%
28.399
5.761
5.302
25.791
32.433
17.715
Ebt margin %
16%
4%
3%
11%
13%
7%
N° dipendenti
508
598
660
800
800
800
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IMPRESE
Di gennaro group: abitare oggi il futuro
Un gruppo operante nell’edilizia, nell’immobiliare, nell’industria e nel turismo. La crescita di un’azienda che ha superato i confini regionali spingendosi fino in Romania e Costa Rica di Andrea Beato
A
bitare è un concetto profondo. Dal 1950 è il principio che ispira la filosofia costruttiva del gruppo Di Gennaro. A infondere questo spirito è stato Vittorio Di Gennaro, patriarca dell’azienda, che ha poi tramandato ai due figli, Flavio e Serafino, una profonda concezione etica del lavoro, che si traduce in ricerca della massima vivibilità, attenzione per l’ambiente e salvaguardia della sicurezza. Da ditta artigianale, piccola impresa che costruiva case per privati, a solida realtà impegnata in diversi settori, con il core business sempre focalizzato sull’edilizia. «Per anni - racconta Flavio Di Gennaro - ho esercitato l’attività di professionista: sono un tecnico e avendo studiato architettura all’Università di Pescara, mi occupavo di progettazione e design; forte di questa formazione e di significative esperienze, ho sempre più voluto dedicarmi
BREVETTO TEKNOEDIL
“Progetti e concorsi” del Sole 24 Ore, ha dedicato spazio al nuovo brevetto della Teknoedil, società del gruppo Di Gennaro. Omniblock Z raggiunge ottime prestazioni in termini di trasmittanza. Rispetto agli altri prodotti in laterizio, pur essendo di dimensioni ridotte, rispetta tutte le norme e con un cappotto di 4-5 cm si può ottenere una parete di classe A, anche A+. È prodotto in due tipi: da 25 cm, con due pesi (13,5 e 7,2 kg), usati rispettivamente per tramezzature e tamponamenti, e quello da 30 cm, per le tamponature. Con Omniblock, ottenendo monopareti non sarà necessario costruire intercapedini o pacchetti di isolamento. Ottimizzando i vuoti, all’interno del blocco sono inseriti degli isolanti riflettenti
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all’imprenditoria, impegnandomi nell’azienda di famiglia. Nel tempo abbiamo posto le fondamenta per crescere velocemente, diversificandoGLI ULIVI ci in campi complementari. In quello industriale CON VISTA MARE siamo entrati con la Teknoedil It, specializzata nella realizzazioni di pavimentazioni, murature e A Tortoreto, in via Ferrari, arredi urbani. Recentemente abbiamo brevettato immerso nel verde degli ulivi, e lanciato sul mercato Omniblock Z, un blocco sorge il complesso residenin cemento e argilla o lapillo, di dimensioni riziale composto da appartadotte rispetto ai tradizionali manufatti in laterimenti che godono, nella quasi zio, leggero e facilmente lavorabile. Grazie alla totalità, di una splendida vista sua forma a zeta, pur essendo un monoblocco, mare. L’elegante struttura ricrea, di fatto, una monoparete con tutte le caratspetta totalmente i requisiti teristiche di una doppia parete, ma riducendo lo di risparmio energetico, isospessore delle murature. Lo abbiamo utilizzato, lamento termico e acustico. con ottimi risultati, per le nostre costruzioni e Architettura moderna per eleora lo forniamo alle imprese». È invece datata ganza ed esclusività. 2003 l’inizio dell’avventura nel ramo turistico, grazie ad un accordo con un tour operator riminese, al quale venne affidata la gestione del Tortorella Inn Resort. «Da costruttori - continua Di Gennaro - ci siamo poi trovati, a causa delle difficoltà del nostro partner, a dover amministrare l’intera struttura: un residence situato sulle verdi colline di Tortoreto, un ambiente rilassante e distensivo, ideale per trascorrere le vacanze al mare». Lo stile e la serietà del gruppo sono stati esportati anche oltre confine, in particolare Romania e Costa Rica, dove sono attive società direttamente controllate. Infine si è voluto dare spazio anche alla cultura, con la fondazione Vittorio Di Gennaro, in onore del padre, con l’obiettivo di promuovere la crescita del territorio e della qualità della vita in Abruzzo, nella convinzione che lo sviluppo passi necessariamente attraverso l’arricchimento intellettuale. «Speriamo che la crisi globale, che ha investito soprattutto il nostro comSerafino Di Gennaro parto, possa presto essere superata, in modo da ripartire più forti e strutturati di prima».
La sede del gruppo a Tortoreto (Teramo)
IMPRESE MEDITERRANEO A TORTORETO Un complesso dal design inconfondibile, realizzato nel rispetto delle normative sul risparmio energetico. La costruzione si trova in posizione strategica, nel tessuto urbano di Tortoreto Lido, a pochi metri dal mare e dal centro del paese. Innovative le finiture e i materiali utilizzati. Il complesso è pronto dalla stagione estiva 2009.
L’ARCHITECTURAL HERO MICHELI PER PARCO VITTORIA La stessa tecnologia utilizzata per Galleria Le- ca. «Chi sceglierà Galleria Leonardo - conferma onardo verrà impiegata per un altro intervento Flavio Di Gennaro - più che una casa sceglierà di prossima realizzazione a Pescara, chiamato un vero e proprio stile di vita: sarà possibile ri“Parco Vittoria”, che sorgerà tra via Lago di lassarsi sugli ampi balconi e le splendide terrazCampotosto e via Cetteo Ciglia. In tutto cen- ze, o negli spazi comuni arricchiti da giardini tocinquanta unità residenziali e direzionali, ad pensili e specchi d’acqua, fare jogging immersi nel verde dei parchi circoopera della Di Gennaro stanti o lunghe passeggiaCostruzioni. Sostenibilite sul vicino lungomare; tà ambientale e risparmio vivere con tutto a portata energetico i principi che di mano, ma lontano dal verranno seguiti nella caos del centro cittadino. realizzazione. All’interCompatibilità ambientano del complesso trovele, risparmio energetico, ranno spazio residenze e attenzione all’isolamento uffici dotati delle più motermico e acustico saranno derne soluzioni impiani valori aggiunti di questo tistiche e tecnologiche, Particolare della realizzazione curata da Micheli complesso. Ai nostri acquicon un grado di finitura di altissima qualità. In tutto tre edifici, di cui renti garantiremo energia a costo zero, grazie due residenziali, e l’ultimo denominato Emb, alle migliori tecnologie e all’utilizzo delle eneracronimo di Extraordinary multifunctional gie alternative». L’opera, presentata all’ultima building, progettato dall’architetto toscano di edizione dell’Eire (Expo Italia real estate) di fama internazionale Simone Micheli, che rap- Milano, ha attirato l’attenzione di molti visitatopresenterà una nuova icona per la città adriati- ri e l’interesse degli addetti ai lavori.
AL CENTRO LE AZALEE Il complesso si trova a Tortoreto Lido a poche centinaia di metri dal mare. Le soluzioni abitative sono armonicamente distribuite all’interno di tre piccole palazzine e costituiscono un investimento ottimale sia per l’utilizzo residenziale che per quello turistico.
Parco Vittoria sorgerà a Pescara in un’area lontana dalla confusione del centro cittadino, ma con tutti i servizi nelle vicinanze
GALLERIA LEONARDO: L’ENERGIA DAL SOTTOSUOLO
Una “city” al centro di Tortoreto. Il complesso, da 16mila metri cubi, che sta compiendo la Refin, società del gruppo Di Gennaro, è il primo in Abruzzo nell’utilizzo di fonti di energia alternative. Galleria Leoardo, questo il nome, è resa quasi completamente autosufficiente: accanto ai pannelli solari termici che, fra l’altro, serviranno all’illuminazione delle parti comuni e all’isolamento “a cappotto”, sarà realizzato un impianto geotermico costituito da 50 sonde, di circa 120 metri di profondità, che utilizzeranno il flusso di energia proveniente dal sottosuolo, riscaldando o climatizzando gli ambienti a seconda delle stagioni. Lo stesso servirà a produrre acqua Flavio Di Gennaro calda ed eliminerà l’uso del gas metano. La struttura avrà 100 unità immobiliari tra appartamenti e negozi e ospiterà un Conad di 800 metri quadri.
Galleria Leonardo, il complesso che ospiterà cento unità immobiliari
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IMPRESE
Flavio Cattaneo, ad di Terna
L’abruzzo nei piani di sviluppo di terna
Il gestore della rete elettrica nazionale individua, tra le prossime opere strategiche, l’interconnessione Italia-Montenegro, con un ruolo fondamentale per la nostra regione di Andrea Beato
P
assa dall’Abruzzo una parte consistente del riammodernamento della rete elettrica nazionale. Il dato è stato confermato a Milano, nel corso della presentazione del nuovo piano strategico 2011-2015 di Terna, il gestore della rete elettrica nazionale, i cui indicatori economici hanno registrato per il 2010 una crescita a doppia cifra con ricavi superiori a 1.580 milioni di euro (+14% rispetto al 2009) e il margine operativo lordo che si attesta a 1.170 milioni di euro (+17%). Gli investimenti raggiungono i 1.160 milioni di euro (+30%). La redditività aumenta di due punti percentuali attestandosi al 74%. Dei quindici interventi principali previsti per l’Italia dal piano strategico uno in particolare interessa l’Abruzzo: l’interconnessione Italia-Montenegro, del valore di 775 milioni di euro. L’intervento è una delle due nuove interconnessioni con l’estero previste nel nuovo piano (l’altra collegherà l’Italia e la Francia, ndr) e si aggiungerà alle ventidue autostrade dell’energia che già collegano il sistema elettrico italiano
Montenegro
Italia
Il nostro ministro dello sviluppo economico, Paolo Romani, e il collega montenegrino, Vladimir Kavaric, ministro dell’economia. L’incontro è stato l’occasione per fare il punto sui principali investimenti italiani nella repubblica, dove l’Italia è il primo investitore estero
e quello dei Paesi confinanti. L’intervento garantirà alla nostra regione minori costi in termini di milioni di euro, una produzione di energia più efficiente, una drastica riduzione di emissione di anidride carbonica
TERNA SPA: L’ACCELERAZIONE DEGLI INVESTIMENTI (2005-2010) 1400
5x
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1000
1.160
900 765
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345
200
0 2005
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2007
Fusione TERNA-GRTN Nuovo CdA
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2008
2009
2010
Fonte: Terna Spa. Dati in milioni di euro
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e un notevole risparmio energetico pari al consumo medio di alcune decine di migliaia di famiglie. Avrà anche ricadute occupazionali significative, saranno infatti impegnati, per tre anni, oltre duecento addetti e circa sessanta diverse imprese. Complessivamente per ammodernare la rete elettrica italiana, Terna investirà nei prossimi cinque anni 5 miliardi di euro, di cui un miliardo per l’ammodernamento della rete elettrica nelle città di Milano, Genova, Torino, Roma, Napoli e Palermo. L’intervento che interesserà l’Abruzzo è l’investimento più elevato tra quelli individuati nel nuovo piano strategico e costituisce più di un terzo degli investimenti complessivi di Terna per le regioni del centro Italia. Gli altri principali interventi riguardano invece il collegamento Sorgente-Rizziconi, il “ponte elettrico” tra Sicilia e Calabria, la nuova autostrada dell’energia tra Pavia e Lodi, la linea a 380 kW “Chignolo Po-Maleo” e le due nuove inteconnessioni con l’estero. A questi vanno aggiunti le nuove stazioni elettriche per la raccolta e l’immissione in rete dell’energia rinnovabile e le apparecchiature per la regolazione dei flussi di elettricità e della tensione.
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IMPRESE
Automotive: glm acquisisce mta L’azienda di Forcini e Barlafante acquista le quote rappresentative dell’intero capitale sociale di Mta Service di Andrea Beato - foto di Valerio Simeone
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lm cresce e si rafforza. L’azienda teramana guidata dagli imprenditori Graziano Forcini e Peppino Barlafante, specializzata nella produzione di componenti meccaniche per i più importanti marchi mondiali dell’automotive, si è aggiudicata l’acquisto delle quote rappresentative dell’intero capitale sociale di Mta Service. Lo ha fatto partecipando al bando indetto dalla Sezione fallimentare del Tribunale di Teramo. Mta nasce, infatti, come realtà del gruppo Metalfin che, nel 2004, ha fatto ricorso alla procedura di concordato preventivo. L’attuale operazione giunge alla fine di un iter che ha visto il giudice delegato ai fallimenti, Flavio Conciatori, farsi promotore di un’iniziativa innovativa avendo affidato al commercialista Walter STUDIO D’INCECCO Alfredo D’Incecco (nella foto) assiste Glm sin dalla sua costituzione e ha curato la struttura finanziaria e societaria dell’intera operazione
Strozzieri, di Alba Adriatica, la gestione dell’azienda con la mission di risanare i conti, evitare il tracollo e realizzare un profitto dalla sua vendita ad esclusivo beneficio dei vecchi creditori. Ora l’ingresso di Glm porta alla nascita di una sinergia dalle grandi potenzialità. Forcini e Barlafante oltre a servire le principali case automobilistiche, quali Ferrari, Maserati, Bmw, Mercedes, Toyota, Peugeot, Mini e Iveco, sono fornitori di primo livello (diretti, ndr) di Volkswagen Group (Vw, Audi, Porsche, Seat, Skoda e Bentley), presenti anche nel settore moto attraverso Honda Italia, Ducati e Bmw. La società nel 2010 ha conseguito un fatturato di oltre 25 milioni di euro, arrivando ad occupare circa 180 dipendenti, e detiene una partecipazione di controllo nel capitale di Rf Stampi di Chieti, impegnata nella costruzioni di stampi e attrezzature. Performance che si andranno a integrare con quelle di Mta Service, la cui attività è incentrata nella realizzazione di tubi di scarico per il mercato primo impianto per diverse case automobilistiche: Ferrari, Maserati, Mercedes, Bmw, Audi, Volkswagen, General Motors, Fiat, Alfa Romeo, Mini,
TRE AZIENDE ABRUZZESI PER UNA SOLA SINERGIA
ATTIVITÀ
Produzione e assemblaggio componenti per il settore automotive e moto, lavorazioni prodotti in filo e tubo
Produzione di componenti per auto e moto
Progettazione e costruzione di stampi
RICAVI
25,5 mln €
11,8 mln €
1,0 mln €
CLIENTI FINALI
Volkswagen, Audi, Porsche, Bmw, Daimler e Peugeot, Honda (moto)
Ferrari, Maserati, Mercedes, Bmw, Audi, Volkswagen, General Motors, Fiat e Alfa Romeo
Glm, Raicam Industrie
DIPENDENTI
186
128
11
Dati al 31.12.2010
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Graziano Forcini
Peppino Barlafante
nonché Iveco, Daf e Volvo per i veicoli industriali. «Per Glm - conferma Alfredo D’Incecco, dottore commercialista che con il suo studio pescarese assiste l’azienda sin dalla sua costituzione - l’acquisizione di Mta rappresenta un’opportunità per l’espansione e lo sviluppo, visto che quest’ultima opera con il medesimo parco clienti, ma su prodotti diversi. I benefici saranno misurabili in termini di incremento di fatturato, efficienze logistiche e derivanti dall’integrazione dei cicli produttivi, salvaguardando, nel contempo, l’occupazione in ambedue gli stabilimenti».
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CENTROAZIENDA srl Corso Umberto I, 395 65015 Montesilvano - Pe tel. 085.9431566/750 - cell. 340.2990921 fax 085.9430748 info@centroazienda.com
IMPRESE Il geometra Vincenzo Duilio Ferretti, 73 anni, fotografato all’interno della sede aziendale in viale Bovio a Pescara. Sotto un momento da ricordare: l’inaugurazione di un’importante opera pubblica realizzata da Ferretti, il ponte Europa sul fiume Saline. Tra le passioni del geometra, il collezionismo di radio e auto d’epoca
Costruire è un’arte di famiglia Con il passaggio generazionale il gruppo Ferretti si rafforza. Sonia, Gianni e Marzia proseguono l’attività seguendo la strada tracciata dal padre, il geometra Vincenzo Duilio di Francesca Cicchinelli - foto di Matteo Francavillese
L
’impresa di costruzioni fondata dal geometra Vincenzo Duilio Ferretti, nasce come ditta individuale nel 1958, quando Duilio, non ancora ventunenne, ottiene il primo incarico. La ditta resta tale fino al 2007 con il subentrare dei tre figli, che trasformano l’impresa in società di capitali, la Ferretti srl. Vincenzo
Duilio ha operato soprattutto nel settore dei lavori pubblici, dando vita ad opere importanti tra cui il ponte Europa sul fiume Saline, inaugurato nel ‘92 e, negli anni Settanta, due serbatoi pensili alti 120 metri all’Aquila. I serbatoi non hanno subito danni di alcun tipo in seguito al sisma e Ferretti ha ricevuto un attestato di bene-
I fratelli Ferretti. Da sinistra Gianni, che cura la parte operativa, Sonia, architetto che si occupa dell’aspetto economico, Marzia, che gestisce il settore amministrativo
merenza dalla Gsa, l’ente gestore degli acquedotti aquilani. Il passaggio generazionale dell’impresa è stato graduale ed è coinciso con un cambio di strategie: se prima l’impresa era gestita da un’unica persona, oggi Sonia, Gianni e Marzia Ferretti gestiscono la ditta in collaborazione. I ruoli dei tre fratelli sono dettati da una vocazione naturale: Sonia è architetto e si occupa della progettazione e dell’aspetto economico, Gianni è geometra e cura la parte operativa, Marzia gestisce tutto il settore amministrativo. I tre fratelli hanno varie collaborazioni esterne e gestiscono diversi cantieri tra Montesilvano e Città Sant’Angelo; hanno svolto incarichi anche presso Confindustria, Confidi, Bcca e Ance, nel cui direttivo il padre Duilio è ancora membro; Marzia e Sonia, infine, hanno fatto parte del gruppo Giovani Imprenditori, con Sonia che ha ricoperto la carica di vicepresidente. Una delle prossime realizzazioni della Ferretti srl riguarda il settore ricettivo: sarà costruita una grande struttura alberghiera di oltre 8.000 mq. nei pressi di Città Sant’Angelo.
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IMPRESE Il negozio di Pescara progettato dall’architetto Daniela Tomassini. Sotto Antonio D’Angelo con il nipote, il piccolo Matteo
A pescara il riposo è di qualitá, garantito da notti d’oro Antonio D’Angelo ci porta a scoprire il negozio più bello d’Italia dedicato ai prodotti per il sistema riposo. Un nuovo traguardo per il marchio presente nelle Marche e in Abruzzo di Francesca Cicchinelli
I
l 30 gennaio è stato inaugurato in via Nicola Fabrizi, 43 a Pescara il negozio più bello d’Italia per la vendita di prodotti per il sistema riposo: Notti D’Oro. Come ci ha spiegato Antonio D’Angelo, il titolare, all’interno del punto vendita viene proposto l’intero sistema letto: dal materasso, su cui sono specializzati, ai bellissimi letti della Bontempi, alla rete fino ad arrivare ai cuscini e alla biancheria. I prodotti, come copriletto, trapunte e completi letto sono tutti di alto livello. Si va da Liu Jo a Les Copain, da Biblos a Fazzini. Il marchio Notti D’Oro conta sette punti vendita tra Ascoli Piceno, San Benedetto del Tronto, Montesilvano e Pescara, per un totale di quindici dipendenti. La nascita del primo negozio della famiglia D’Angelo risale al 1982, quando ad Ascoli Piceno, il padre di Antonio, Vincenzo D’Angelo, dopo aver lavorato anche in Sud America per l’esportazione di materassi, apre la sua attività. Ad Ascoli ancora oggi si trova la
“Casa del materasso”, un ampio negozio di 600 mq che si occupa di vendita al dettaglio dei prodotti. Il marchio Notti D’Oro nasce invece sette anni fa. Notti D’Oro è rivenditore autorizzato di marchi storici, dei quali vende i modelli di punta: per Simmons materassi a molle insacchettate, per Tempur il “memory”, per Pirelli il lattice, per Lorelan le molle. Vengono venduti anche materassi con il marchio Notti D’Oro: ottima qualità ad un prezzo competitivo, presentando anche la personalizzazione del tessuto di rivestimento. All’interno del negozio gli spazi prova sono dieci, ma si può scegliere tra una quarantina di materassi diversi presenti nel catalogo. «Il riposo è importante - ha spiegato Antonio D’Angelo - di un materasso si ricorda solo se ci ha soddisfatto». Il negozio Notti D’Oro di Pescara è gestito dalla signora Cinzia Amicarella, consulente del riposo, sempre pronta a dare delucidazioni sui prodotti sapientemente esposti.
All’interno del punto vendita pescarese vengono proposti i migliori prodotti nel campo del sistema riposo
LA FAMIGLIA D’ANGELO Un’attività quasi trentennale quella della famiglia D’Angelo, iniziata da Vincenzo D’Angelo, che nel 1982 diede il via ad Ascoli Piceno, nelle Marche, a questa realtà. Oggi proseguita dal figlio Antonio.
Cristina (moglie)
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Natasha (figlia)
Sergio (figlio)
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La cooperativa plenilia pronta a festeggiare i cinquanta anni L’attività di duecentocinquanta soci, conduttori o titolari di aziende olivicole, localizzate principalmente nel comune di Pianella (Pescara). Per un olio sano e di qualità... di Andrea Beato
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ttantamila piante di ulivo, una pro- o titolari di aziende olivicole. L’esperienza duzione di quindicimila quintali di ha permesso di sviluppare una conoscenza olive, dalle quali sono stati ottenuti contadina raffinata e di selezionare alcune duemilacinquecento quintali di olio. Sono varietà, fra le quali la Dritta, che trova la questi i numeri 2010 della Cooperativa sua massima rappresentatività proprio nel comune di PianelPlenilia. «Un nome - ci la, e, in minor misura, spiega il presidente, la varietà del Leccino. Gianfranco D’Addario Il prodotto è esclusiva- con una doppia vamente olio extravergine lenza, legata al latino di oliva (Dop aprutino (“plenus” sta a indicare pescarese, tracciato e l’abbondanza, in questo aromatizzato), ottenuto caso di olio) e riferito al con impianti all’avanpaese di Pianella (sede guardia, con l’uso dei della società e da semUna selezione dei prodotti “Olio Re” più moderni sistemi a pre territorio del buon olio)». La società si appresta, quest’estate, ciclo continuo che conferiscono la masa festeggiare i cinquanta anni di attività. A sima sicurezza e qualità. Genuinità e igiedarle inizio, nel 1961, un piccolo gruppo di nicità sono garantiti dall’autocontrollo che coltivatori, circa una ventina, sulla spinta viene sempre effettuato dall’azienda. Dopo di Coldiretti, sezione provinciale. Negli anni la raccolta con sistemi tradizionali, la la’70 è la prima cooperativa a livello regio- vorazione delle olive inizia con il defoglianale a commercializzare parte del prodotto mento e lavaggio, processi che portano con il proprio marchio “Olio Re”. Seguo- ad un’elevata eccellenza del prodotto, e si no tempi burrascosi, con una necessaria conclude con lo stoccaggio dell’olio nelle riorganizzazione e conseguente potenzia- grandi cisterne interrate che, lontano dalla mento, fino ad arrivare a rappresentare gli luce e da fonti di calore, ne garantiscono attuali duecentocinquanta soci, conduttori un’ottima conservazione.
I NUOVI SVILUPPI
La Cooperativa Plenilia, nel 2010, ha lanciato sul mercato un nuovo marchio: “Le Masserie di Plenilia”. Si tratta di prodotti genuini delle aziende agricole associate, che spaziano dai carciofi alle melanzane e alle zucchine sott’olio, fino alla passata di pomodoro formato famiglia e ai pomodori pelati per la ristorazione.
Il nuovo brand “Le Masserie di Plenilia”. L’obiettivo è diversificare e raggiungere nuovi mercati 3
COOPERATIVA PLENILIA
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1. GIANFRANCO D’ADDARIO - presidente 2. GIAMPIERO DELLI ROCILI - presidente collegio sindacale 3. FLAVIO DI GIACOMO - vicepresidente 4. CAMILLO CHIAVAROLI - consigliere 5. ELIGIO D’ADDARIO - consigliere 6. ANTONIO LAUDUCCI - consigliere 7. GIOVANNI DE LEONARDIS - componente collegio sindacale 8. LUANA DE BERARDINIS - componente collegio sindacale
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Franco d’eusanio: storia di un “vinosofo” multisensoriale In attesa del Vinitaly 2011, Franco D’Eusanio ci apre le porte della sua Chiusa Grande, realtà vitivinicola tra le più certificate in Europa nel campo dell’agricoltura biologica di Andrea Sisti
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he nome potrebbe avere un personaggio a metà strada tra Don Quixote de la Mancha e Oscar Wilde, ossia tra un sognatore e un dandy? Franco D’Eusanio è l’unica risposta possibile! Tra i pochi in Italia ad aver coniugato filosofia e vinificazione, può essere considerato un “Vinosofo Multisensoriale”, appellativo di sua esclusiva invenzione. Ascoltando i suoi “dieci comandamenti” che altro non sono se non le regole etiche, filosofiche e produttive, ci si rende immediatamente conto dell’autenticità e dell’urgenza esistenziale di questo eccentrico winemaker: 1. Tornare alla natura; 2. Sognare ad occhi aperti; 3. Trascorrere una vita piacevole; 4. Fuggire le false ambizioni. 5. Evitare le mode fugaci. 6. Sedurre e lasciarsi sedurre dalla terra; 7. Essere corretti anche quando non conviene; 8. Riscoprire l’arcaica civiltà rurale abruzzese; 9. Fare un vino buono senza essere schiavi del profitto; 10. Aver cura del benessere di chi beve. D’Eusanio ha costruito le fondazioni teoriche e produttive della cantina Chiusa Grande (www.chiusagrande.com) a partire dall’intreccio tra l’agricoltura biologica e la “follia di Erasmo da Rotterdam”. Dalla sua testa, ancor prima che dalla sua vigna, nascono i vini Perla Nera, Ulevio, Ciferette, Tommolo,
Rocco Secco, Soma, per citarne solo alcuni. Franco incarna il pensiero irrequieto di un ideatore di “sensazioni colme d’uva”. Recentemente ha sorpreso gli appassionati di Chiusa Grande, dando vita alla linea Natura (un rosso e un bianco assolutamente privi di solfiti) e alla linea Is, Ea, Id che gioca con gli aspetti più profondi della psiche e delle tendenze sessuali, perché in ciascuno di noi alberga una componente maschile, una femminile e un’altra “ibrida”. È, poi, autore di un libro apprezzato in Italia e all’estero: Vinosophia/Vinofollia, scritto a quattro mani assieme allo scrittore Simone D’Alessandro.
Nelle foto la sede dell’azienda a Nocciano (Pescara) e un primo piano di Franco D’Eusanio
Ricercato ed esclusivo anche nel Packaging, D’Eusanio utilizza, per le sue etichette, figure esoteriche, liberty, tradizionali e moderne stampate su etichette cangianti, in alcuni casi trasparenti. Oggi continua a stupirci con il progetto Diwine Jazz: 6 musicisti hanno degustato 9 vini, componendo per ognuno di essi un brano che sapesse coniugare le note con le caratteristiche organolettiche; una voce narrante ha, inoltre, interpretato le retro etichette “filosofiche” di ogni vino. Risultato? Parole, musica, letteratura e vino in un orgasmo di piacere all’insegna della multisensorialità. Diwine Jazz è stato accolto con successo non soltanto in Italia, ma anche a Tokyo e a Singapore. Le prossime tappe del percorso? New York, Montreal e Miami, necessariamente! D’Eusanio è, infine, un bioesploratore perché, assetato di ricerca, ha riscoperto antichi biotipi di Trebbiano e Montepulciano. Quest’anno, come di consueto, sarà presente al Vinitaly e cercherà ancora una volta di spiazzarci: attendiamo con trepidazione i suoi ennesimi “voli pindarici”!
Una selezione dei vini Chiusa Grande. Al centro il Perla Nera, prodotto con uve Montepulciano di antiche selezioni provenienti da un vigneto coltivato nel territorio del comune di Cugnoli (Pescara)
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IMPRESE
Green
È a chieti l’habitat delle fonti energetiche rinnovabili
L’azienda di Giovanni De Cristofaro e Giuseppe Costanzo ha realizzato, nel 2010, oltre cento impianti. Un fatturato di 5 milioni di euro, di cui l’80% realizzato nel fotovoltaico di Lorenzo Dolce - foto di Valerio Simeone
I RISULTATI 2.429.604 kWh/anni di produzione energetica da fonti rinnovabili. Mancata emissione di 1.639.982,7 kg di CO2 all’anno, con risparmio energetico di 558,80 tonnellate di petrolio equivalente. Mancata emissione di 3.644,41 kg di NOx all’anno.
L’ingegnere Giovanni De Cristofaro, direttore generale e commerciale di Habitat, alla guida della sede abruzzese
T
aglio delle emissioni di gas serra, nel rispetto degli obiettivi fissati dal protocollo di Kyoto, e aumento dei posti di lavoro nel settore, che saliranno fino a 225mila in nove anni: sono solo alcuni dei vantaggi dello sviluppo delle energie rinnovabili ed in particolare del fotovoltaico. In tal senso, una delle principali aziende per la consulenza e la vendita è Habitat – Energie rinnovabiStefano Cerritelli li, la cui sede abruzzese si trova nel centro storico di Chieti. Nata in Campania nel 1998, grazie ad una serie di progetti nel settore fotovoltaico, Habitat non ha il solo obiettivo commerciale, ma anche quello di “modificare la cultura energetica delle persone”. Le figure principali dell’azienda sono l’ingegnere Giovanni De Cristofaro, direttore generale
e commerciale, che gestisce l’attività degli uffici chietini, e Giuseppe Costanzo, direttore generale e tecnico, responsabile della sede campana. L’azienda offre ai clienti un servizio completo e di qualità: dalla consulenza alla progettazione e alla realizzazione di impianti ad hoc, fino al rilascio di certificazioni, alla cura degli aspetti finanziari e all’assistenza. «La nostra particolarità - sottolinea GiovanDavide Ciufici ni De Cristofaro - è che, grazie alle convenzioni con le strutture, offriamo una qualità elevata ad un prezzo competitivo». Habitat, inoltre, è da sempre impegnata in una serie di progetti mirati a sensibilizzare i cittadini dal punto di vista ambientale, anche grazie ad un costante contatto con l’Università d’Annunzio di Chieti-Pescara.
Nel 2010, Habitat ha realizzato più di cento impianti su tutto il territorio nazionale. Di particolare interesse l’intervento per la Provincia di Salerno (terza foto in alto a destra), un’installazione fotovoltaica da 50 kWp
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Dicauto, concessionario plurimarche
ANDARE SUL SICURO
È MEGLIO
prossimità casello A/14 Lanciano (CH) Tel. +39 0872 49944/5 - Fax +39 0872 710207
Prossimità casello A/14 Lanciano (Ch) Tel. +39 0872 49944/5 - Fax +39 0872 710207
IMPRESE
«Cosí ho trasformato la nostra azienda»
Trentacinque anni fa Di Tonno ha fondato la Ice Transformers. Oggi è una realtà leader, in Italia ed Europa, nella produzione di induttori, trasformatori e componenti avvolti di Lorenzo Dolce - foto di Valerio Simeone
S
ono oggetti molte volte sconosciuti. Spesso ne ignoriamo perfino l’esistenza, ma sono fondamentali per il funzionamento delle comodità dei nostri tempi, dalle automobili, agli elettrodomestici fino ai computer. Si tratta dei trasformatori elettrici, ovvero quelle “macchine” elettriche che, ricevendo energia ad una determinata tensione, la rilasciano ad una tensione differente. In Abruzzo una delle principali aziende impegnate nella produzione di trasformatori elettrici è la Ice Transformers (Industria Componenti Elettrici) di Loreto Aprutino (Pescara). L’azienda, nata alla fine degli anni ’80 dalla Corael (Costruzione e rappresentanza elettrica), impresa simile, ma di tipo artigianale, si trova nell’area industriale del comune vestino, nota per essere la patria dei produttori di olio. Fondata da Erasmo Di Tonno, conta 68 dipendenti, oltre a decine di collaboratori esterni, per un totale di circa cento addetti, la maggior parte dei quali provenienti da Loreto Apruti-
no e dall’area vestina. La Ice ha un fatturato di circa 4,5 milioni di euro ed è impegnata, con i suoi prodotti, nei settori dell’elettronica di potenza, del trasporto ferroviario, delle telecomunicazioni e dell’industria militare. Il lotto minimo dell’azienda è di un solo pezzo, mentre quello medio è di circa 500. Punto di forza è la produzione altamente “customizzata”, personalizzabile, che consente di esaudire le esigenze di ogni singolo cliente. «Siamo in grado di rispondere ad ogni tipo di esigenza - afferma il responsabile commerciale, Ciriaco Petruzziello -, abbiamo la capacità di produrre un mix di materie prime velocemente. È questa la ricetta che fino ad oggi ci ha consentito di ottenere sempre maggiori successi». Il 2011, per la Ice, è un anno importante: si festeggiano i 35 anni di attività. La sua storia, infatti, ha inizio nel 1976, quando nasce la Corael che, nel 1989, si trasformerà nell’attuale Ice Transformers. Da una realtà artigianale si è passati ad una vera e propria realtà industriale. All’inizio
l’impresa di Di Tonno è caratterizzata da una stretta collaborazione con la Telettra di Chieti, una delle principali imprese italiane di progettazione e produzione di apparati per le telecomunicazioni. Col passare del tempo la Ice cresce dal punto di vista tecnico, inizia a svolgere lavori conto terzi ed è in grado di proporsi a livello nazionale ed internazionale. In tal senso vanno sottolineate le collaborazioni con la Marconi, con la Italtel e con la Ericsson. Così come accade per ogni realtà industriale, però, l’azienda deve affrontare periodi difficili: «Il 2001 è
ICE TRANSFORMERS
1976
ANNO DI FONDAZIONE NUMERO DI DIPENDENTI
68
FATTURATO 2010
4,3 MLN €
FORECAST 2011:
5 MLN €
Da sinistra Ciriaco Petruziello, responsabile commerciale e tecnico, Erasmo Di Tonno, fondatore e amministratore, e Stefano Corradi, direttore aziendale. Ice Transformers si appresta a festeggiare i 35 anni di attività
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Lo stabilimento Ice a Loreto Aprutino (Pescara)
stato un anno micidiale - racconta il direttore Stefano Corradi -. Nel 2000 era stato raggiunto il massimo livello di fatturato, ma nel giro di pochi mesi c’è stata una crisi improvvisa. La Ice, in maniera drastica, è stata costretta a ridimensionarsi del 60%. Se oggi siamo ancora qui, - sottolinea - è stato merito della proprietà, che ha continuato a credere nel lavoro svolto ed ha mantenuto viva questa realtà». La Ice Transformers ha sede in uno stabilimento che si sviluppa, tra uffici e produzione, su circa 3.500 metri quadri. Questo è composto da un magazzi-
no delle materie prime, che tra l’altro è uno dei siti di stoccaggio del rame più grandi d’Abruzzo, dai locali destinati alla produzione vera e propria e dagli uffici. L’azienda dispone inoltre di un magazzino verticale automatizzato, grazie al quale ogni articolo è catalogato e può essere facilmente reperito. «Abbiamo - conclude Di Tonno - da sempre compreso l’importanza di un lavoro di “qualità”, dotandoci di strumenti sempre più evoluti per l’attuazione efficace ed efficiente di tutti i processi che concorrono alla realizzazione del prodotto finito».
Alta competenza delle risorse umane, conoscenze tecnologiche ed estrema flessibilità: è questa la ricetta che ha permesso alla Ice di raggiungere ottimi risultati e soddisfare ogni tipologia di cliente
COMMESSE PER LA FERRARI E L’ALCATEL DI SHANGHAI Dall’Abruzzo, i prodotti della Ice. Transformers hanno fatto il giro del mondo, con il Campionato di Formula Uno, nelle stagioni 2009 e 2010: sulle Ferrari F60 ed F10, pilotate rispettivamente dal finlandese Kimi Räikkönen e dallo spagnolo Fernando Alonso, erano montati, I trasformatori Rm6 Ice sono stati installati sulla Ferrari Formula Uno
infatti, i trasformatori Rm6, realizzati proprio dall’azienda di Loreto Aprutino. Ma non è tutto: la Ice. è anche fornitrice di un prodotto specifico - il trasformatore Rm5 - per la Alcatel Mobile Phones, l’azienda cinese di telecomunicazioni nata nel 2004 dalla fusione tra la francese Alcatel-Leucent e la cinese Tcl Communication. «In un contesto in cui ogni azienda italiana subisce fortemente la concorrenza cinese - sottolinea il proprietario, Erasmo Di Tonno -, anche noi avvertiamo gli effetti di questo sistema, eppure esportiamo un prodotto proprio in Cina».
Ice esporta in Cina il trasformatore Rm5. Il modello viene prodotto per la Alcatel Shanghai. Un vanto per l’azienda abruzzese
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PRODOTTO
IN SEI FASI LA NASCITA DI UN
TRASFORMATORE ICE
6
L’IDENTIFICAZIONE DEL PRODOTTO
5
1
LA MATERIA PRIMA: IL RAME
Su ogni trasformatore viene applicata un’etichetta con le informazioni necessarie. Il prodotto è pronto per essere immesso sul mercato.
Il rame è fondamentale nella produzione di un trasformatore. Nella sede Ice si trova uno dei maggiori siti di stoccaggio abruzzesi per questo metallo.
IL COLLAUDO FINALE
2
L’AVVOLGIMENTO AL SUPPORTO
È la fase di verifica, per valutare se il trasformatore presenta qualche difetto. Viene svolto a conclusione del processo produttivo.
4
L’ASSIEMAGGIO DELLE COMPONENTI Con questa tecnica le diverse componenti vengono assemblate. È uno degli ultimi passaggi prima di veder finito il trasformatore.
AVVOLTI CUSTOM PER DIVERSI SETTORI DI UTILIZZO: DALL’ELETTRONICA ALLE TELECOMUNICAZIONI
50%
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LA STAGNATURA A 440 GRADI Il processo di stagnatura avviene a 440 gradi centigradi. Lo stagno è un ottimo conduttore di elettricità, con basso punto di fusione.
20% ELETTRONICA DI POTENZA
20%
ELETTRONICA DI CONSUMO
TRASPORTI
3%
7%
MILITARE
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TELECOMUNICAZIONI
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Il filo di rame viene avvolto attorno ad un supporto plastico. Il processo può avvenire manualmente o essere effettuato da una macchina.
executivecallcenter@gmail.com
LA STANZA DEL MANAGER
PILKINGTON SAN SALVO, DOVE NASCONO I VETRI DELLE NOSTRE AUTO
L’ingegnere Ciro Pirone, 59 anni, presidente e country manager di Pilkington Italia
Intervista all’ingegnere Ciro Pirone, presidente e country manager Italia del colosso del vetro. Uno sguardo sullo stabilimento abruzzese costruito negli anni ’60 dove, oggi, su un’area di 800.000 metri quadrati, lavorano 2.600 persone
“
di Andrea Beato - foto di Valerio Simeone
F
UN’AUTO SU QUATTRO IN EUROPA È EQUIPAGGIATA CON VETRI PILKINGTON PRODOTTI A SAN SALVO
“
a effetto varcare i cancelli dello stabilimento di San Salvo (Chieti) e sapere che qui vengono prodotti vetri poi installati su quattro milioni di vetture. Il dato ce lo comunica direttamente l’ingegnere Ciro Pirone, presidente e country manager di Pilkington Italia, ricevendoci nella sala riunioni dell’azienda: «Copriamo circa il 25% del mercato europeo. Possiamo affermare che, nel vecchio continente, una macchina su quattro è equipaggiata con i nostri prodotti». Pirone, 59 anni, salernitano, ha iniziato la sua carriera in Siv, Società italiana vetro che, nel 1994, è stata acquisita da Pilkington. Quest’ultima è poi passata, cinque anni fa, alla Nsg, acronimo di Nippon sheet glass. E oggi il gruppo è un colosso mondiale presente in centotrenta Paesi, proprietario di quarantanove impianti float e diciotto in joint-venture, con un fatturato che raggiunge quota 4,7 miliardi di euro e 28.500 dipendenti. Un rafforzamento che ha influito positivamente sul polo abruzzese in termini di produtti-
vità, innovazione, sicurezza e occupazione. «Essendo presenti nell’automotive - continua Pirone - in particolare nel segmento primo equipaggiamento e in quello dei ricambi aftermarket, le nostre installazioni float sono in funzione ventiquattro ore su ventiquattro, tutti i giorni dell’anno. Nel 2007 abbiamo speso più di 30 milioni di euro per sostituirle e, seppur in tempi di forte crisi globale, negli ultimi diciotto mesi, sono state impiegate ingenti risorse in nuove linee, stampi e avviamenti». Con
Un’immagine della sede abruzzese di Pilkington Italia
MODERNITÀ, FLESSIBILITÀ E INVESTIMENTI PER COMPETERE A LIVELLO INTERNAZIONALE Lo stabilimento di San Salvo rappresenta il più grande centro produttivo Pilkington in Italia. Costruito negli anni ‘60, copre un’area di oltre 800.000 metri quadrati e vi lavorano circa 2.600 persone. I settori produttivi sono costituiti dalle “prime lavorazioni” (dalla materia prima, la sabbia silicea, alla lastra di vetro) e dalle “seconde lavorazioni” (la
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lastra diviene vetro per auto). I processi sono essenzialmente tre: float, accoppiato e temperato. Le ultime due linee sono presenti sia nell’originario stabilimento Siv che nel nuovo Crs, uno degli insediamenti a più alta tecnologia del gruppo. Pilkington San Salvo
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produce una vasta gamma di prodotti per il mercato europeo dell’auto: parabrezza (3.700.000 all’anno), vetrature laterali (21.200.000) e lunotti (4.000.000). Vengono forniti i maggiori costruttori di auto nei loro siti di assemblaggio nel vecchio continente e
nel mondo (General Motors, Fiat, Bmw, Psa, Renault, Audi, Volkswagen, Seat, Daimler Chrysler, Ford, Pininfarina, Nissan, Honda, Toyota). In Abruzzo è anche presente la sede principale dell’automotive engineering, che progetta impianti destinati agli stabilimenti auto del gruppo in tutto il pianeta, nonché un’unità di ricerca e sviluppo dell’automotive.
LA STANZA DEL MANAGER
MARCHIONNE CHIAMA SAN SALVO La Fiat di Pomigliano produrrà la nuova Panda. Il lancio dovrebbe avvenire entro fine anno, con un investimento da 700 milioni di euro. Novità estetiche arriveranno nella parte posteriore: saranno introdotti i fanali a sviluppo verticale sui montanti e un lunotto di maggiori dimensioni. San Salvo fornirà l’80% dei vetri installati su ogni modello.
PILKINGTON PENSA IN VERDE FOTO VALERIO SIMEONE
Nello stabilimento di San Salvo si rispetta l’ambiente. Negli anni sono stati installati: un sistema di riciclo delle acque, una caldaia per il riutilizzo del calore, filtri per abbattere le polveri, un impianto di cogenerazione che permette di produrre energia elettrica e vapore dal metano. Tredici Panda a metano sono a disposizione nell’area aziendale.
l’ingresso dei giapponesi, sono aumentate le precauzioni durante le diverse fasi lavorative, al fine di ridurre al massimo gli infortuni. Ogni giovedì viene tenuto un meeting di aggiornamento con gli addetti alla produzione e il servizio di infermeria è stato reso sempre attivo, in grado di intervenire in pochi istanti. Si è deciso di puntare su ricerca e sviluppo, con un gruppo di persone impegnate nello sviluppo costante di nuovi modelli, con design e curvature che rispecchiano le esigenze funzionali ed
estetiche dei clienti. A San Salvo è presente anche la sede mondiale dell’automotive engineering, con centodieci risorse umane dedicate e impegnate quotidianamente. Non va infine dimenticato l’impegno per il rispetto ambientale: è stata installata, sulla linea float, una caldaia in grado di riciclare il calore, riutilizzarlo prima che venga immesso nell’atmosfera; si è proceduto all’installazione di filtri per abbattere le polveri e, dal 2010, tredici Panda a metano circolano all’interno dell’area aziendale.
UNA CARRIERA NEL MONDO Ciro Pirone ha iniziato la sua carriera in Siv, Società italiana vetro che, nel 1994, è stata acquisita da Pilkington. In questi anni ha ricoperto molti ruoli di rilievo all’interno dell’organigramma aziendale fino a diventare attuale presidente e country manager Italia. Il lavoro lo ha portato a girare il mondo: Germania, Inghilterra, Svezia, Spagna, Cina…
LA PASSIONE PER LA CORSA
Nelle foto alcune fasi della produzione che avvengono all’interno dello stabilimento Pilkington di San Salvo
Da ex bersagliere, Pirone la definisce la passione non coltivata. Quando può si tiene in allenamento e, ogni anno, cerca di non perde l’appuntamento con la stracittadina di Roma. Un evento che vede correre, chi più chi meno, per i suggestivi vicoli e vie della capitale, italiani e stranieri, tutti per il solo scopo di divertirsi e qualcuno per vincere.
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PROFESSIONISTI
Parte dello staff medico del centro Feragalli
Centro medico feragalli:
prevenzione, diagnostica, terapia Il dottor Antonio Feragalli è il direttore sanitario dell’omonimo centro medico attivo nel cuore di Pescara. Una struttura all’avanguardia capace di offrire un servizio completo LA TRADIZIONE IN CAMPO MEDICO Luigi, poi Antonio, poi ancora Luigi e Beatrice: quella della famiglia Feragalli è la storia di una tradizione medica che si trasmette di generazione in generazione. Lo dimostra un documento dell’Università di Napoli, del 1794, che conferisce la laurea in Medicina “all’Excelens Dr. Vincentius Feragalli”.
di Lorenzo Dolce - foto di Matteo Francavillese
L
’avanzata tecnologia e l’elevata professionalità di una struttura d’avanguardia in pieno centro a Pescara: è ciò che caratterizza la Bleu srl, da tutti conosciuta come “Centro medico Feragalli”. Specializzato in diagnostica per immagini e in terapia fisica e riabilitativa, il centro, uno dei più avanzati in Abruzzo, si trova in via Ancona. Radiologia tradizionale, tac, ecocolordoppler, ecografia internistica e muscolo-scheletrica: sono solo alcuni dei tanti servizi offerti. All’inizio dell’anno, si è aggiunta una nuova ed importante Seduti il dottor Antonio Feragalli e la moglie Annamaria De Blasis, direttore amministrativo. In piedi i figli, il dottor Luigi e la dottoressa Beatrice Feragalli
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tecnica di indagine, ovvero la risonanza magnetica. Il macchinario acquistato, strumento fondamentale per la diagnostica, a differenza di quelli tradizionali, è aperto e può essere utilizzato anche nel caso di pazienti pediatrici o claustrofobici. La struttura, accreditata con il servizio sanitario nazionale, si sviluppa su tre livelli, per un totale di 1.500 metri quadrati. Al piano terra si effettuano i servizi di diagnostica e terapia radiante, al primo e al secondo, invece, viene praticata la fisiokinesiterapia, ovvero l’insieme di tecniche di riabilitazione, quali, ad esempio, la tecar, l’ipertermia, la kinesi, il linfodrenaggio, la rieducazione funzionale individuale e di gruppo, oltre a tecniche magneto e ad infrarossi. Negli anni il centro si è evoluto passando dalla radiologia analogica a quella digitalizzata, con sistemi infor-
matici di refertazione, e arricchendosi di metodiche sempre più all’avanguardia. È stato costante l’aggiornamento dei macchinari e delle competenze in modo da offrire ai pazienti un servizio completo ed efficiente. Lo staff è composto da circa 15 medici, tra radiologi e fisiatri, e da una trentina di collaboratori, tra impiegati, tecnici e fisioterapisti. Responsabile e direttore del centro medico è Antonio Feragalli, figlio del fondatore. A coadiuvarlo ci sono la moglie, Annamaria De Blasiis, direttore amministrativo, e i figli Beatrice e Luigi, entrambi medici. L’attività dei Feragalli, famiglia di medici per tradizione, ha inizio negli anni ’30 grazie a Luigi, padre dell’attuale responsabile. Da sempre in via Ancona a Pescara, negli anni ’80, da un piccolo studio, il centro si è trasferito nella attuale sede.
PROFESSIONISTI
Gli eleganti ambienti, gli specialisti e i macchinari d’avanguardia che si possono trovare all’interno del centro medico localizzato a Pescara, in via Ancona 25
Feragalli è dotato di certificazione Iso 9001, sinonimo di qualità nei processi aziendali
LE NUOVE ATTREZZATURE PER LA RISONANZA MAGNETICA All’inizio di quest’anno il centro medico Feragalli si è arricchito di un nuovo ed importante servizio rivolto ai pazienti: la risonanza magnetica. È stato infatti acquistato un macchinario di ultima generazione che, a differenza di quelli tradizionali, è completamente aperto, risolvendo così il problema dei pazienti pediatrici e claustrofobici. Nata negli anni ’80, la risonanza magnetica è oggi la tecnica di diagnostica più efficace, che permette di esplorare l’interno del corpo umano e di definire con precisione le condizioni dei vari organi, anche di quelli più profondi. Il macchinario del centro medico, ideale per ogni esigenza di indagine muscoloscheletrica, consente di esaminare in modo approfondito tutti i distretti articolari, dagli arti, alla spalla fino alla colonna. Lo strumento utilizza un lettino asimmetrico rotante, di grandi
dimensioni, che garantisce un facile posizionamento ed un maggior comfort per il paziente, oltre ad una elevata stabilità per un’ottima qualità di immagine. «La nuova apparecchiatura per la risonanza magnetica - spiega il dottor Antonio Feragalli - è dotata di bobine e sequenze dedicate,
che consentono di ottenere immagini ad alta risoluzione. Il macchinario può essere utilizzato per qualunque tipologia di paziente. L’acquisto si inserisce nella strategia di continua evoluzione e aggiornamento che, da sempre, contraddistingue il nostro centro».
Particolari del moderno macchinario impiegato dal centro medico Feragalli per offrire ai pazienti un nuovo servizio: la risonanza magnetica. Lo strumento è completamente aperto, adatto anche per pazienti pediatrici e claustrofobici
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AbruzzoMAGAZINE 43
PROFESSIONISTI
Alla sicurezza ci pensa studio81 La società di Paolo Valentini offre la sua consulenza anche nel campo della medicina del lavoro, dell’igiene degli alimenti, della sorveglianza sanitaria dei lavoratori di Andrea Sisti - foto di Valerio Simeone
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n Abruzzo gli infortuni sul lavoro diminuiscono, ma aumentano quelli mortali. Nel 2009, secondo l’ultimo rapporto regionale dell’Inail, sono stati denunciati complessivamente 19.705 incidenti, con un decremento di circa il 10%, rispetto al 2008. Il dato è in linea con la media nazionale (9,7%). È il settore industria e servizi a registrare una significativa contrazione degli infortuni rispetto all’anno precedente, passando dai 16.561 casi del 2009 ai 18.752 del 2008. Per il 2009 si è registrato un calo degli incidenti anche nel settore costruzioni: si è passati dai 2.483 infortuni del 2008 ai 2.229 del 2009, con una riduzione percentuale di circa l’11.63%. Torna a salire, invece, il numero degli infortuni denunciati in agricoltura, invertendo un trend ultraquinquennale. La percentuale di incremento è del 3,12% rispetto al 2008. Questo miglioramento
generale è riconducibile, essenzialmente, alla diffusione di una maggiore cultura preventiva. In questo contesto si colloca l’attività di Studio81 di Paolo Valentini, direttore. «Il nostro nome è legato al decreto legge 81 (del 9 aprile 2008) - spiega Valentini - emanato in attuazione dell’articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, che rappresenta il punto di riferimento per il settore. Il dl, in prima istanza, stabilisce “il rispetto dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali, anche con riguardo alle differenze di genere, di età e alla condizione delle lavoratrici e dei lavoratori immigrati”. Pertanto la prima e fondamentale indicazione in materia di sicurezza sul lavoro è il rispetto dei diritti civili e sociali di tutti i lavoratori. I successivi 306 articoli sanciscono ulteriori e importanti di-
La moderna sede di Studio81 in via Flumendosa 1, a Montesilvano (Pescara)
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SICUREZZA SUL LAVORO
SICUREZZA SUL LAVORO FORMAZIONE GESTIONE RIFIUTI IGIENE ALIMENTARE CONSULENZA PRIVACY D.P.I.
PROFESSIONISTI IN CAMPO
PROFESSIONISTI 1. PAOLO VALENTINI - direttore 2. SIMONE CAPOZUCCO - resp. igiene alimenti, privacy, rifiuti, scuole ed enti 3. LORENZO TORDONE - resp. gare, preventivi e aggiornamento normativo 4. MARIKA DI GIOVANNI - resp. ammnistrativo, sicurezza e formazione
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Studio81 è un centro di formazione Cnai-Aifos riconosciuto. Nell’immagine l’aula dotata di quarantadue comodi posti a sedere, idonea ad ospitare ogni tipo di corso
ritti e doveri sia del lavoratore che del datore di lavoro, al fine di prevenire qualsiasi rischio e pericolo alla sicurezza e alla salute del lavoratore e dell’ambiente circostante. In data 20 agosto 2009, inoltre, è entrato in vigore il decreto correttivo testo unico 106/09, intitolato decreto legislativo 3 agosto 2009, n. 106: “Disposizioni integrative e correttive del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro”, che ha introdotto rilevanti novità». Valentini ha iniziato la sua carriera professionale in una nota società di architettura e ingegneria di Pescara. Nel 1997, dopo aver conosciuto Giuseppe Ciarcelluto, esperto di sicurezza e oggi vicepresidente nazionale di Aifos, decide di iniziare con lui una nuova collaborazione. «Poi nel 2002 - continua il direttore mi sono messo in proprio, posizionando il mio ufficio sem-
pre nella città d’annunziana, in via L’Aquila, insieme ad altri colleghi professionisti. Crescendo il lavoro ho deciso due anni fa di spostarmi qui a Montesilvano e aprire questa sede». Una crescita che ha portato ad offrire anche nuovi servizi: non più solo consulenza nel campo della sicurezza sul lavoro, ma anche della medicina del lavoro, dell’igiene degli alimenti, della sorveglianza sanitaria dei lavoratori. «L’azienda - sottolinea Valentini - grazie all’esperienza maturata, è in grado di rispondere a tutte le esigenze di adeguamento alle normative vigenti, attraverso le migliori soluzioni professionali per la corretta applicazione di un valido sistema di conoscenza e mezzi. Adeguare la propria attività, sia essa un ufficio piuttosto che un cantiere, significa procedere ad un’attenta individuazione delle situazioni di rischio e attivare le misure necessarie per fronteggiarle,
per rendere l’ambiente di lavoro più sicuro». Tra i clienti, in tutto circa 350, figurano molte pmi (piccole e medie imprese) localizzate nella provincia di Pescara e in quella di Chieti, soprattutto nell’area della Val di Sangro. Molte di queste appartengono all’indotto di grandi realtà, su tutte Sevel e Honda. «In molte di queste ho assunto l’incarico di responsabile della sicurezza. Riusciamo, inoltre, a lavorare molto bene con le scuole, sia pubbliche che private, per le quali teniamo corsi di tutti i tipi: pronto soccorso, antincendio, formazione/informazione generica… Con il know-how che contraddistingue la struttura, Studio81 è in grado di collaborare con ogni datore di lavoro, instaurare con lui un rapporto proficuo per adempiere, integralmente, alle disposizioni cogenti».
CENTRO DI FORMAZIONE CNAI-AIFOS Vista la particolare attenzione che il legislatore pone alla formazione, Studio 81 è un centro di formazione Cnai (Coordinamento nazionale associazioni imprenditori, presieduto dall’abruzzese Orazio Renzo Giuseppe Ciarcelluto
Di Renzo) e Aifos (Associazione italiana formatori sulla sicurezza di cui è vicepresidente nazionale il nostro corregionale Giuseppe Ciarcelluto) riconosciuto. «Uno dei pochi sul nostro territorio - tiene a precisare Paolo Valentini. Questo
I loghi rappresentativi dell’Aifos e del Cnai
fa sì che i docenti di cui ci serviamo siano tutti certificati e preparati. Chi si rivolge a noi in aula non si addormenta, ma ha a disposizione persone che veramente lasciano qualcosa».
Renzo Di Renzo Marzo / Aprile 2011
AbruzzoMAGAZINE 45
PROFESSIONISTI
la nuova parola per affrontare il disturbo della balbuzie
Il dottor Marco Santilli, abruzzese, con l’associazione La Nuova Parola e il centro specialistico dedicato, da oltre vent'anni cura i disturbi del linguaggio e dell’apprendimento di Francesca Cicchinelli - foto di Matteo Francavillese
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apita spesso che i balbuzienti siano persone costrette a tenere discorsi davanti a un vasto pubblico. Lo stesso Giorgio VI d’Inghilterra soffriva di una grave forma di balbuzie e forse non tutti sanno che anche Alessandro Manzoni, Demostene e Paolo Bonolis erano balbuzienti. Già Aristotele studiava questo problema. Il professor Marco Santilli, che da oltre vent’anni opera in questo campo, ha spiegato che i balbuzienti sono spesso persone molto intelligenti, sensibili e intuitive. Santilli, specializzato in “disturbi del Marco Santilli, oltre venti anni di specializzazione
linguaggio e dell’apprendimento”, è presidente dell’Associazione italiana La Nuova Parola, che si occupa di ricerca scientifica nel campo della balbuzie, e fondatore del Centro specialistico per l’eliminazione della balbuzie. Il centro, con sede principale a Roma, ha 23 sedi operative in tutta Italia, di cui due in Abruzzo: a Pescara e Vasto. L’associazione del professor Santilli organizza corsi per adulti e ragazzi affetti da questo tipo di disturbo e promuove seminari e convegni rivolti agli insegnanti. Marco Santilli ha affermato che per curare la balbuzie bisogna capire che cosa essa sia: è una disabilità del parlato, dovuta ad ansia verbale, a tensione nervosa ed emotiva, a un tessuto cognitivo ereditario; è un problema di tipo sociale dunque. Bisognerà pertanto intervenire anche sull’autostima e sulla motivazione e in questo contesto il coinvolgimento della famiglia e della scuola, per quanto riguarda i ragazzi, è molto importante. Il corso di Santilli dura 14 giorni e in Abruzzo si svolge presso il Grand Hotel Montesilvano, con due appuntamenti fissi annuali, che quest’anno cadranno il 12 giugno e il 23 luglio; in passato hanno partecipato fino a 150 famiglie provenienti da tutta Italia. Durante la prima settimana di corso si intraprende un lavoro tecnico con esercizi particolari come quello della lettura “pentagrammata”, legata ai principi dei tempi mo-
IL DISCORSO DEL RE Il film “Il discorso del re” ha riportato al centro il problema delle balbuzie. Nel 1925 il principe Alberto, duca di York e figlio di re Giorgio V, tiene il discorso di chiusura all’Empire Exhibition. Il suo problema di balbuzie, gli rende difficile portare a termine l’incarico. Il principe decide di rinunciare ad eventuali eventi pubblici. Sua moglie Elizabeth, viene a conoscenza delle capacità di un certo Lionel Logue, considerato uno dei migliori terapeuti per chi ha problemi di linguaggio, che lo aiuterà. tori armonici. Con questo esercizio si definiscono le giuste pause, si spiega quale sia la corretta emissione dell’aria, e si interviene per eliminare i blocchi e l’apnea fonica; il balbuziente infatti quando canta non ha problemi perché le parole hanno un flusso continuo e sono regolate da ritmo e melodia. Nella seconda settimana vengono intrapresi lavori di supporto psicologico, che puntano all’accrescimento dell’autostima, con prove da ansia verbale. Nei successivi venti mesi ci saranno dei richiami per consolidare quanto appreso e per motivare il paziente. Il corso è di tipo intensivo, per cui già dopo i primi 3 o 4 giorni, l’allievo vedrà miglioramenti ed è possibile arrivare a recuperare una fluenza normalizzata.
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PROFESSIONISTI
Il ruolo del commercialista: collaborazione e innovazione Antonio Cruciano, dottore commercialista, con un passato da imprenditore nel tessuto marchigiano, analizza la professione sotto una nuova ottica. Un mix tra lavoro in team e propensione verso le nuove tecnologie, che possono velocizzare e snellire le pratiche di Francesca Cicchinelli - foto di Matteo Francavillese
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l dottore commercialista Antonio Cruciano è laureato in Economia e Commercio a Pescara e, dopo una parentesi marchigiana, qui si è stabilito, esercitando la professione nel suo studio di via Elettra, a Pescara. Cruciano viene da una famiglia di imprenditori e il suo percorso professionale parte proprio da qui. Fino al 2003, infatti, per quattro anni, è stato imprenditore nel settore industriale nelle Marche, ricoprendo il ruolo di amministratore e responsabile commerciale della sua società. Qui si è confrontato con realtà diverse, ha lavorato in team con altri professionisti, commercialisti e avvocati internazionalisti. Quando per scelte aziendali la società è venuta meno, inevitabilmente è tornata alla luce la sua vocazione naturale, quella per cui ha studiato; è stato allora che si è stabilito
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definitivamente a Pescara. Le esperienze professionali vissute da Cruciano danno una marcia in più alla sua attività. Spesso, infatti, i numeri non bastano a chiarire la realtà aziendale, il commercialista dovrebbe stare di più in azienda, perché a volte è necessario vivere il problema per la sua risoluzione. In alcune particolari occasioni Cruciano lavora in collaborazione con colleghi marchigiani e docenti universitari (su tutti Sebastiano Di Diego e Fabrizio Micozzi) e auspica che lo stesso si verifichi presto anche con colleghi abruzzesi. Le delicate operazioni di cui si è occupato vanno da cessioni di aziende, a fusioni, a valutazioni di rami d’azienda. Cruciano ha tenuto a precisare quanto sia importante offrire al cliente un servizio che abbracci più ambiti, avvalendosi di professionisti competenti.
a volte è necessario stare in azienda per vivere da vicino i problemi e risolverli
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Antonio Cruciano, 44 anni, esercita l’attività con il suo studio pescarese
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PROFESSIONISTI
Per Giammaria e Frascaria al centro la cura del paziente I due odontoiatri abruzzesi faranno parte, con altri colleghi, di un team di ricerca clinica applicata costituito da una multinazionale operante nel settore dell’implantologia di Andrea Beato - foto di Valerio Simeone
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Gianluigi Giammaria, medico chirurgo specializzato in odontostomatologia, con perfezionamento in chirurgia orale e implantologia avanzata
fine dicembre dello scorso anno una nota multinazionale asiatica operante nel settore dell’implantologia dentale ha organizzato un meeting convocando, a Genova, alcuni dei migliori clinici italiani e stranieri. In tutto diciannove dottori tra i quali figuravano anche due nostri corregionali: Gianluigi Giammaria e Massimo Frascaria. Il primo, medico chirurgo pescarese, è specializzato in odontostomatologia, con perfezionamento in chirurgia orale e implantologia avanzata; il secondo, oltre a svolgere l’attività di libero
professionista, ricopre l’incarico di responsabile del reparto di Protesi e implanto-protesi presso la clinica odontoiatrica dell’Università dell’Aquila. «La convention tenuta nel capoluogo ligure - raccontano - è stata incentrata su alcune tematiche ben precise». Dopo la presentazione delle metodologie e dei prodotti, tutti approvati Fda (U.S. Food and drug administration), sinonimo di massima qualità e sicurezza, i rappresentanti della società coreana sono passati ad illustrare la morfologia delle superfici implantari e il proto-
GLI INSEGNAMENTI DEL DOTTOR ORESTE GIAMMARIA «La fortuna è che abbiamo una mentalità vecchio stampo, come quella di nostro padre (scomparso nel 1995) - affermano Gianluigi e Annafranca Giammaria. Fin da piccolissimi ci siamo avvicinati e appassionati alla medicina: pranzavamo guardando gli interventi in tv, facendo mille domande a papà, con lui che ci spiegava tutto». In quegli anni il mondo dentistico era completamente diverso
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rispetto a quello odierno. A Pescara i dentisti erano pochi. Si era creato un gruppo di sette, otto colleghi/amici: oltre ad Oreste Giammaria ne facevano parte i dottori Fanini, Lo Sappio, D’Alfonso, Di Bonaventura, Muzzi, Roscitti, Brodactz, che, spesso, si consigliavano tra di loro. Ciò avveniva in un contesto informale, magari una cena, dove si ritrovavano e si confrontavano, si creava coesione tra professionisti
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per il bene del paziente, per percorrere la migliore soluzione possibile. Oggi, pur essendo il contesto totalmente cambiato e molto più competitivo, Gianluigi e Annafranca Giammaria continuano a mantenere questa prassi collaborando con altri odontoiatri e con medici di specialistiche diverse. Nella pagina accanto il dottor Oreste Giammaria con i figli Gianluigi e Annafranca e una foto attuale con i due medici nel loro studio dentistico
Una foto storica del dottor Oreste Giammaria
PROFESSIONISTI collo, da loro utilizzato, del ca- al centro la parte deontologica rico immediato sugli impianti. medica: la cura. Questo è il Particolare attenzione è stata principio fondamentale che da data alle diverse linee di ricer- sempre guida i due odontoiatri abruzzesi nella ca attualmente in quotidianità del loro via di sviluppo nei lavoro. Gianluigi loro laboratori, soGiammaria, in parprattutto lo studio ticolare, lo ha visto di una nuova mormettere in pratica fo-proteina osteoinfin da piccolo, graduttiva (in grado di zie al papà Oreste, favorire la formazioMassimo Frascaria uno dei primi dentine ossea) che, una volta in commercio, potrebbe sti di Pescara e fondatore, nel rappresentare una vera e pro- 1959, dello studio ubicato in pria rivoluzione. «L’elemento via Ravenna. E oggi l’attività fondamentale di questo incon- continua nello stesso identico tro - concordano Giammaria stabile: assieme al dottor Giane Frascaria - è però risultato luigi Giammaria opera anche la essere la massima apertura e sorella maggiore, Annafranca, disponibilità ad ascoltare sug- che si occupa prevalentemengerimenti e indicazioni di noi te della parte protesica. Nel professionisti. Si è concretiz- suo curriculum un’importante zata la volontà di stabilire una esperienza negli Stati Uniti, collaborazione attiva, costitu- alla Tufts University di Boston, ire un team di ricerca clinica con il professore Gino Passaapplicata, di cui faremo parte, monti; ha poi collaborato con che prevederà un dialogo co- L’Istituto Mario Negri di Santa stante e visite periodiche nei Maria Imbaro, con l’Università loro centri». Verranno appro- di Chieti, ha ricoperto il ruolo fonditi progetti su nuovi mate- di consigliere dell’Associazioriali, innovative tecniche mini ne nazionale dentisti italiani, invasive capaci di accelerare sezione provinciale, e, attuali tempi di trattamento, ridur- mente, è membro del Consire il disconforto operatorio e glio dell’Ordine dei medici e l’impatto chirurgico della te- degli odontoiatri di Pescara. rapia. Il tutto ponendo sempre «Nostro padre - conclude - ci ha trasmesso la serietà e l’impegno, non dimenticando mai che, in questo mestiere, il rapporto con il paziente è il vero valore aggiunto».
La dottoressa Annafranca Giammaria specializzata nella protesica fissa, mobile e su impianti
LA PROCEDURA DELLA SEDOANALGESIA È un sistema terapeutico che si realizza mediante la somministrazione di farmaci attivi sul sistema nervoso centrale, avente lo scopo di fornire una condizione di rilassamento, amnesia e controllo del dolore durante una procedura diagnostica o chirurgica senza la perdita, da parte del paziente, dei riflessi protettivi e della capacità di interagire con il personale medico. La sedazione viene effettuata da personale specializzato. La sedoanalgesia può essere particolarmente adatta per fobici, persone “a rischio”, bambini, portatori di handicap e per adulti che trovano una soluzione alle proprie ansie.
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ABRUZZESI NEL MONDO
VINCENT SCARZA L’UOMO DELLA MONDOVISIONE Scarza è un produttore e regista televisivo di successo negli Stati Uniti. Le sue origini sono abruzzesi, di Appignano, un piccolo paese ai piedi del Gran Sasso
L
di Generoso D’Agnese
Il “Live Aid”, l’evento musicale live più grande della storia, è stato prodotto da Scarza. L’ultima sua creatura è invece un reality, “Manhunters: Fugitive Task Force”
’ultima fatica da produttore va in onda regolarmente su A&E Television Network, una delle TV cavo più seguite degli Stati Uniti. E per Vincent Scarza si tratta dell’ennesimo riconoscimento al proprio talento. “Manhunters: Fugitive Task Force” è un reality a sfondo drammatico trasmesso sulla A&E Network e nel giro di pochi mesi è diventato un altro format cui tante televisioni del mondo stanno dando la caccia. Non è una novità per chi, come Scarza, il talento della televisione ce l’ha nel sangue. Scarza però non ha mai dimenticato la sua terra natale e la sua regione. Lui che è nato in terra americana ha sempre amato le sue origini e non perde occasione per rinfrescarle. Il produttore cinematografico, televisivo e teatrale ha fatto infatti dell’Italia il suo chiodo fisso. Insieme alla passione sincera per Dean Martin. Sì, perché per Vincent Scarza il conterraneo preferito é proprio il crooner originario di Montesilvano. Un amore nato professionalmente e basato sulla reciproca stima, quello che legò Scarza a Martin. Produttore e regista televisivo di successo in America,
l’italo-americano non smette mai di evidenziare le comuni origini con i corregionali famosi nel mondo dello spettacolo: è firmata Vincent Scarza la produzione di uno “special” di Tony Bennett mentre al grande Dean é rimasto affezionato per «il suo calore umano e l’immenso talento». Vincent Scarza è nato a Filadelfia, nello stato della Pennsylvania, anzi Filadelfia sud, tiene a precisare, una zona, come ricorda Vince, «all’epoca molto popolata da abruzzesi». Il padre, Silvio Scaricamazza, era immigrato nel 1921 da Appignano, un piccolo paese ai piedi del Gran Sasso. La madre, Tosca Marchese, era nata a Filadelfia da una famiglia abruzzese (i genitori venivano da Montesilvano). La
La madre di Scarza, Tosca Marchese, era nata a Filadelfia da una famiglia abruzzese, il padre veniva da Castiglione Messer Raimondo (Teramo) e la madre da Montesilvano (Pescara)
Nome: VINCENT Cognome: SCARZA Luogo di nascita: FILADELFIA Segni particolari: LA CARRIERA TELEVISIVA DI VINCENT SCARZA INIZIA NEL 1963, DOPO ANNI TRASCORSI COME REGISTA TEATRALE E OPERISTICO; NEI PRIMI ANNI ‘70, LAVORA NEL CINEMA ED OGGI É FIERO DI ESSERE COINVOLTO IN TUTTI E TRE I CAMPI
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ABRUZZESI NEL MONDO della storia contemporanea: “Live Aid” in favore dell’Africa fu una sua creatura, e fu l’evento clou di una stagione musicale capace di smuovere milioni di supporter in tutto il mondo per uno scopo unico. Con la motivazione: «Per aver onorato il lavoro italiano all’estero come Produttore cinematografico e televisivo» Vincent Scarza è stato premiato nella trentaduesima Scarza in uno dei suoi viaggi in Abruzzo con gli amici N’duccio e Dom Serafini edizione del Premio Emigraziocarriera televisiva di Vincent ne di Pratola (2008) e quando viaggia usa con la stessa disinvoltura Scarza inizió nel 1963 dopo il nome di Scarza (per i documenti americani) e Scaricamazza (per anni trascorsi come regista te- quelli italiani). A Vince piace parlare italiano, specialmente quanatrale e operistico; nei primi anni do si parla di cucina o di altri abruzzesi. «Il mio primo viaggio in ‘70, inizió a lavorare nel cinema ed Abruzzo», ricorda Scarza, «quando sono andato a visitare i parenti oggi é fiero «di essere coinvolto in tutti di mio padre, rimarrá sempre nella mia memoria. Io e mia moglie e tre i campi». La sua base, però, é sempre eravamo ospiti a casa di mia cugina Enrichetta che ci fece dormire rimasta New York, usando Hollywood solamen- nella stessa stanza dov’era nato mio padre. Mettendo una mano te come punto di riferimento. Nel campo televisivo fuori dalla finestra si poteva quasi toccare il piccolo campanile della portano la firma abruzzese le produzioni di Billboard’s Disco chiesa dove mio padre mi raccontava che era stato chierichetto». Party con Donna Summer; di “Spring Break Reunion” con Frankie IL CONTERRANEO PREFERITO Avalon; di “A Special Evening With Tony Bennett”, di “Weddings of a Lifetime” nel Disney World. Per cinque anni Scarza ha diretto il Per Vincent Scarza il conterraneo preferito è cast satellitare (una produzione in mondovisione) per la “InternaDean Martin, il crooner originario di Montesiltional Conference on AIDS”, con basi in Italia, Olanda, Germania, vano. Al grande Dean è rimasto affezionato Giappone, Vancouver, British Vancouver” e New York. Più recenti per il suo calore umano e l’immenso talento. le sue produzioni dal titolo “Buns of Steel” e “Staying Younger” con Per i più giovani, Dino Paul Crocetti, in arte Depak Chopra e gli special TV “Just Ask George, (about George Dean Martin, è stato tra i più grandi cantanti Washington)” sulla vita di Washington. Negli ultimi 38 anni, Scarza e attori statunitensi. Acquisì lo pseudonimo dal ha prodotto e diretto programmi televisivi per tutte le reti americacognome “Martino” della madre, che era ne, incluse Abc, Nbc, Cbs e la rete pubblica Pbs . La serie televisiva di Riccia in Molise. Il padre era invece incentrata sulle biografie (“Biography”) viene trasmessa da anni abruzzese. La sua prima esibizione è con successo per l’emittente A&E. Suo anche un personalissimo datata 1946, ad Atlantic City. record. Quello di aver prodotto l’evento musicale live più grande
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“ABRUZZO NEL MONDO” AMICO DELLA CULTURA CINESE
sala allestita negli spazi del locale “Osvaldo” a San Giovanni erata speciale per Abruzzo nel Mondo e per Nicola D’Oteatino (Chieti), collaboratori della testata e amici del “Ponte” razio. Alla presenza di amici e collaboratori, il fondatore hanno dato vita a una manidel mensile abruzzese per festazione che ha avuto un i conterranei nel mondo ha carattere ufficiale senza tuttavia infatti ricevuto un attestato dimenticare il clima di reciprodi stima da parte dell’agenzia ca cordialità. Il coordinamento culturale “un Ponte per la Cina della serata è stato affidato al nel rosso dell’Arcobaleno”. giornalista Generoso D’AgneUn riconoscimento importante, se, coinvolto nelle iniziative di consegnatogli direttamente entrambi i sodalizi culturali. dalla manager Chi Xiao Hong D’Agnese ha ripercorso i temi che ha voluto così riassumere che hanno visto collaborare a un senso di gratitudine per stretto contatto Abruzzo nel l’ottima collaborazione che da Mondo e “un Ponte per la Cina anni unisce l’associazione alla Da sinistra Pierluigi Spiezia, Nicola D’Orazio, la cinese Chi Xiao Hong e Nicola Ciammaricone, segretario fondazione Abruzzo Solidale in Venezuela nel rosso dell’Arcobaleno”. realtà culturale cinese. Nella
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L'ABRUZZO VISTO DA FUORI
GLI ABRUZZESI NESSUNO LI DISTRUGGE Intervista a Matteo Zoppas, erede dell’omonima famiglia e proprietario delle acque San Benedetto. Un punto di vista sull’Abruzzo a cui è legato anche imprenditorialmente Matteo Zoppas
di Isabella Pennoni
IL MARCHIO ZOPPAS
Zoppas ricopre anche il ruolo di presidente dei Giovani Industriali di Confindustria Venezia, in carica fino al 2013. Fa parte della famiglia che diede vita alla storica azienda produttrice di elettrodomestici. È ancora noto il “Zoppas li fa, nessuno li distrugge” che accompagnava tutti i messaggi pubblicitari. Nel 1970 questa realtà veneta fu rilevata e assorbita dalla Zanussi di Pordenone, fin ad allora principale concorrente nazionale, e negli anni ’80 assorbita, a sua volta, dalla svedese Electrolux.
L’acqua minerale, prodotto di punta del marchio San Benedetto
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partire da questo nuni sia a Bussi sul Tirino che a mero e per i succesGioia dei Marsi. Con l’Enduro sivi, ho intenzione si percorrono centinaia di chidi curare una rubrica in cui lometri di sentieri fuoristrada intervisterò imprenditori, in motocicletta ed è un modo professionisti, personaggi di molto bello per conoscere la spicco a livello nazionale, al natura. Conosco i confetti di fine di mostrarvi come viene Sulmona che vorrei avere al percepita la nostra regione mio prossimo matrimonio. L’etichetta della Primavera sotto i punti di vista più vari di Popoli imbottigliata in Abruzzo Ho anche vissuto una delle al di fuori dei nostri confini. scosse del recente tragico Spero che l’iniziativa, oltre a creare un va- terremoto. Sono spesso a Popoli, dove la lore aggiunto per questa rivista, possa so- nostra azienda Gran Guizza imbottiglia tra le prattutto riscontrare un vostro interesse e altre la Primavera di Popoli». gradimento. In questa prima intervista ho Cosa conosce invece della nostra regione pensato di iniziare con Matteo Zoppas, un dal punto di vista imprenditoriale? veneto doc, che, per i motivi che leggerete «Come anticipato, in Abruzzo abbiamo sotto, già conosce molto bene l’Abruzzo, un’attività che visito spesso. È una fonte sita e che ringrazio davvero di cuore per la in un’area molto affascinante. Per una cagrande gentilezza e disponibilità che ha sualità siamo vicini agli impianti degli amici mostrato nel rispondere con piacere alle Fassa Bortolo così come lo siamo anche al mie domande. Nord. Ho visitato gli stabilimenti della diDi cosa si occupa? smessa Campari. Ho trovato professionalità «Lavoro nell’azienda di famiglia, l’Acqua concrete e persone lavorativamente molto Minerale San Benedettto Spa. Sono con- disponibili. Sarebbe bello conoscere più imsigliere di amministrazione, responsabile prenditori abruzzesi». dell’information technology e dei rapporti Cosa pensa dell’Abruzzo? di copacking (imbottigliamento per marchi «È una terra che apprezzo molto. La Maiella terzi, circa l’8% del fatturato ed il Gran Sasso hanno un fascino raro. Per aziendale)». Cosa produce la una persona che ama la natura come me è il massimo. Ho trovato equilibrio di principi e sua azienda? «Acqua minerale, bibite piatte e valori nelle persone che vivono ancora legate alla loro terra e alla società con tradiziobibite gasate». Cosa conosce dell’Abruzzo? ni e senso di appartenenza molto spiccato. «Da anni pratico lo sport Semplicità, educazione e rispetto. Quando dell’Enduro ed ho partecipato a diverse gare so di dover andare a Popoli parto sempre di campionato italiano e Trofei delle Regio- molto volentieri».
VENDITA AUTO - RICAMBI ORIGINALI - SERVIZIO ASSISTENZA
MARKETING TERRITORIALE
SPAZIO ALLA TIPICITÀ In alto il momento del taglio del nastro affidato a Mario Febo. Sopra la famiglia al gran completo, insieme per una giornata fortemente voluta e indimenticabile
Grande inaugurazione per la struttura fortemente voluta dalla famiglia Febo. La casa di tutte le tipicità abruzzesi di Lorenzo Dolce - foto di Matteo Francavillese
V Riccardo Mantini La comunicazione di Ekk, curata dall’agenzia pubblicitaria pescarese Sinergia Advertising, ha incuriosito, sapendo cogliere nel segno, richiamando un forte legame con le nostre tradizioni.
enticinquemila metri quadrati interamente dedicati ai servizi ricettivi, ricreativi, enogastronomici e di valorizzazione dei prodotti tipici: è “Ekk - Abruzzo in sintesi”, il nuovo complesso - unico per dimensioni in tutta la regione - destinato alla promozione territoriale. La struttura, ideata nei locali dell’ex Cantina Sant’Angelo, è stata inaugurata lo scorso 10 marzo. Ekk nasce, dopo tre anni di lavori, grazie ad un’idea di Umberto Febo, storico imprenditore del pescarese. «In questa struttura - ha detto il patron durante la cerimonia di inaugurazione - c’è l’Abruzzo intero. Lo scopo è quello di far vedere ciò che la nostra regione riesce a fare. La
particolarità di questa idea è che noi mettiamo a disposizione la location, ma il resto lo devono fare gli altri, i produttori». Nel giorno della presentazione di Ekk c’era anche l’assessore regionale all’Agricoltura, Mauro Febbo. «La nostra è una piccola regione, con piccoli numeri - ha detto -, ma con tantissime peculiarità. In questo modo si realizza quello che stiamo cercando di fare: il marchio Abruzzo».
GLI OSPITI DELL’INAUGURAZIONE
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L’inaugurazione è stata preceduta da una partecipata conferenza stampa di presentazione. 1.Nino Germano 2. Mauro Febbo 3. Guerino Testa 4. Gabriele Florindi 5. Daniele Becci 6. Licio Di Biase
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Marzo / Aprile 2011
Nella foto, da sinistra Claudio Ucci, Euroconsulting ed esperto di marketing turistico, e Tino Di Sipio, consulente di prodotti tipici.
MARKETING TERRITORIALE
IL MEGLIO DEL MARCHIO ABRUZZO
EKK HOTEL
L’albergo, grazie ai materiali e alle strategie di gestione ecocompatibili, appartiene alla catena Ecoworldhotel. Le camere da letto sono state ricavate nelle botti in cui, un tempo, nasceva il vino.
FEBO GARDEN
Nuova sede per lo storico gruppo abruzzese. Ottomila metri quadri dedicati al verde e alla valorizzazione della casa: dall’hobbistica al giardinaggio evoluto, fino alla progettazione dei giardini pensili. EKK CAFÈ SANT’ANGELO
Per una pausa che abbia il gusto della tradizione abruzzese c’è Ekk Cafè. Non solo caffè, ma anche biscotti e cioccolata. La qualità è garantita: i prodotti provengono tutti dal mercato Tipico d’Abruzzo.
EKK TIPICO D’ABRUZZO
EKK RISTORANTE
Gestito dallo chef Gabriele Marrangoni, è il fulcro dell’offerta enogastronomica del complesso. È il luogo ideale per cene ed eventi a tema, le cui portate sono preparate con i prodotti del mercato tipico.
Seicento metri quadri dedicati alle eccellenze e alle tipicità d’Abruzzo: 135 produttori e 1.300 prodotti, suddivisi in base alla provincia d’origine. È il primo mercato monoregionale permanente in Italia.
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I momenti più significati dell’inaugurazione. Una sequenza di scatti che ben riassumono la giornata 1.Nino Germano con Umberto Febo 2. Antonella Febo con i responsabili di Giardinia Group 3. Antonella Febo intervistata dalle emittenti locali 4. Enzo Febo 5. I genitori Mario e Cristina Febo 6. Un particolare all’interno della Cantina Santangelo 7. Da sinistra Gianni Pagliarone (Imar), Daniele Becci e Daniele Sebastiani (Interservices Leasing) 8. Gianfranco e Antonio Merletti (Dataone)
Marzo / Aprile 2011
AbruzzoMAGAZINE 57
MARKETING TERRITORIALE
Lo staff Saga
IL 2011 DELL’AEROPORTO D’ABRUZZO Il presidente Carla Mannetti e il neo direttore Piero Righi annunciano l’impegno per trasformare lo scalo in un centro culturale e di aggregazione insieme allo sviluppo delle attività “non-aviation” di Andrea Beato - foto di Valerio Simeone
N
Posano insieme per Abruzzo Magazine il presidente Saga Carla Mannetti e il nuovo direttore generale dell’aeroporto, il romano Piero Righi
58 AbruzzoMAGAZINE
Marzo / Aprile 2011
uovo anno e nuovi ambiziosi obiettivi all’orizzonte. L’Aeroporto d’Abruzzo, oltre ad essere il punto di riferimento regionale per tutte le attività legate al trasporto aereo e al volo in generale, vuole ora proporsi come luogo di stimolo culturale e di aggregazione. «La volontà è di aprire l’aeroporto, farlo conoscere. Per fare questo - spiega Carla Mannetti, presidente Saga (società di gestione) - abbiamo in programma una serie di iniziative: si parte con gli incontri “Mettersi in cammino”, organizzati con il contributo della sezione locale del Cai (Club alpino italiano) e della scuola di volo Aviomag; coinvolgeremo poi le scuole in visite guidate della struttura. Sono già venuti a trovarci quarantanove studenti del liceo scientifico “G. d’Annunzio” di Corropoli (Teramo), che hanno avuto la possibilità di passare dai libri alla pratica, scendere sul piazzale, conoscere le fasi di check-in, imbarco e sbarco dei passeggeri, le operazioni di atterraggio, decollo,
MARKETING TERRITORIALE rullaggio e movimentazione degli aeromobili, accompagnati ad assistere a una fase di briefing di volo, alla sua simulazione e all’interno di alcuni aerrei; in questo piano di rilancio chiederemo il parere di Giordano Bruno Guerri, scrittore, giornalista e storico, nominato consulente di immagine di Pescara». Per quanto invece riguarda la disponibilità delle aree da destinarsi ad uso commerciale, il cda Saga ha da poco approvato un avviso mirato alla raccolta delle manifestazioni d’interesse. I locali sono ventidue, ubicati tra la sala partenze (air side “duty free”) e la zona partenze e arrivi (land side). I destinatari di questa comunicazione sono le imprese che intendono essere contattate per proporsi alla stipula di un contratto di sub-concessione. «Gli altri aeroporti puntano moltissimo su negozi, parcheggi, sale congressi e servizi aggiuntivi continua il presidente - e analizzando il nostro bilancio emerge proprio un non adeguato ritorno da queste voci, che cercheremo ora di potenziare. Per raggiungere il traguardo dei seicentomila passeggeri e promuovere le nuove rotte, daremo un forte impulso alla biglietteria». Interventi che trovano d’accordo anche il neo direttore Piero Righi, 51 anni, romano, un passato in Alitalia e Meridiana: «L’aerostazione di Pescara ha un’idonea dotazione di infrastrutture, con buone competenze nel personale. Nel fare un L’esterno dell’Aeroporto d’Abruzzo che punta a salto di qualità bisogna cercare di diventare un punto d’incontro per la cittadinanza sviluppare, come fanno molti scali, soprattutto la parte “non aviation”, il non aeronautico. Occorre lavorare, contemporaneamente, sul consolidamento del volume di traffico e sulla segmentazione del portafoglio clienti. Va capito che i voli low-cost hanno determinate caratteristiche, il traffico su direttrici nazionali ne ha altre, più d’affari. L’aeroporto ha un ampio gruppo di referenti: compagnie aeree, viaggiatori e tutte le aziende che operano sia direttamente sull’indotto aeroportuale che nel proporre i loro prodotti e servizi ai passeggeri. Con tutti questi soggetti bisogna intavolare un rapporto di collaborazione proficuo, ascoltare le loro necessità e indirizzarli meglio in funzione delle varie finalità».
Nella foto Piero Righi, dal primo gennaio 2011 nominato nuovo direttore dell’Aeroporto d’Abruzzo. «Spero di dare un contributo importante alla crescita dello scalo»
IL DIRETTORE RIGHI Romano, 51 anni, sposato con due figli. Nel curriculum una laurea in Ingegneria meccanica alla Sapienza, ottenuta con il massimo dei voti. Da oltre venticinque anni è nel trasporto aereo (Alitalia e poi Meridiana), dopo una breve esperienza in Comau, società del gruppo Fiat specializzata nell’automazione industriale. Di Pescara dice: «Ho avuto un impatto molto positivo, una città che non conoscevo e che trovo viva culturalmente, aperta, un luogo ideale dove posizionare un aeroporto, un eccellente punto d’ingresso della regione». Il suo interesse per l’enograstronomia ben si sposa con l’Abruzzo. Fuma il sigaro, «uno a settimana - precisa - l’approccio è lo stesso di un buon bicchiere di vino». È un appassionato lettore, predilige soprattutto libri di matematica e storia. Per citare un titolo: “La prova di Gödel” di Ernest Nagel e James R. Newman.
RACCONTI DI VIAGGIO: DAL MONDO ALL’AEROPORTO
Da sinistra Domenico Di Bartolomeo, Gianfranco Di Profio, il direttore Righi, il presidente Mannetti, Marco Di Lorenzo, amministratore dell’azienda aeronautica Aviomag, e Giuseppe Failla, presidente dell’associazione volo Golden Eagles
La sezione pescarese del Cai (Club alpino italiano), nella persona di Gianfranco Di Profio, accompagnatore di media montagna, coadiuvato da Domenico Di Bartolomeo, alpinista extra-europeo, organizzano, in collaborazione con Saga e con l’associazione volo “Golden Eagles”, una serie di incontri culturali incentrati sul tema del viaggio. Da gennaio a maggio sono in programma, presso la sala conferenze dell’aeroporto di Pescara, numerosi convegni aperti alla cittadinanza, nel corso dei quali alcuni viaggiatori mostreranno i reportage fotografici dei loro viaggi e relazioneranno su ciò che hanno visto e conosciuto, concentrandosi sulle motivazioni che li hanno spinti a mettersi in cammino.
Marzo / Aprile 2011
Il calendario degli incontri
AbruzzoMAGAZINE 59
MARKETING TERRITORIALE Barcellona (GRO)
PARTENZE prenotazioni compagnia
volo n°
partenza
arrivo
periodo
giorni L---V--
Ryanair
FR9365
14.40
16.40
dal 03/01/2011 al 25/03/2011
Ryanair
FR9365
08.20
10.20
dal 16/02/2011 al 23/03/2011
--M---------D
Ryanair
FR9365
15.05
17.05
dal 27/03/2011 al 23/10/2011
Ryanair
FR9365
19.15
21.15
dal 29/03/2011 al 25/10/2011
-M-----
Ryanair
FR9365
11.05
13.05
dal 31/03/2011 al 28/10/2011
---G---
Ryanair
FR9365
14.00
16.00
dal 05/05/2011 al 27/10/2011
---G---
volo n°
partenza
arrivo
periodo
giorni
18.50
dal 03/01/2011 al 25/03/2011
L---V--
12.30
dal 16/02/2011 al 23/03/2011
--M----
14.40
dal 27/03/2011 al 23/10/2011
------D -M-----
ARRIVI prenotazioni compagnia Ryanair Ryanair Ryanair
FR9364
17.05
FR9364
10.45
FR9364
12.55
Ryanair
FR9364
17.05
18.50
Ryanair
FR9364
08.55
10.40
dal 31/03/2011 al 27/10/2011
---G---
Ryanair
FR9364
11.50
13.35
dal 05/05/2011 al 27/10/2011
---G---
volo n°
partenza
arrivo
periodo
giorni
Ryanair
FR4016
19.15
20.25
dal 03/01/2011 al 26/03/2011
LMMGVSD
Ryanair
FR4016
10.55
12.05
dal 27/03/2011 al 28/10/2011
LMMGV--
Ryanair
FR4016
13.20
14.30
dal 29/03/2011 al 29/10/2011
-----S-
Ryanair
FR4016
19.50
21.00
dal 29/03/2011 al 29/10/2011
------D
Ryanair ARRIVI prenotazioni compagnia Ryanair
FR4016
16.50
FR4016
16.40
18.00
dal 18/04/2011 al 24/10/2011
L------
17.50
dal 15/04/2011 al 28/10/2011
----V--
volo n°
partenza
arrivo
periodo
FR4015
21.05
22.15
dal 03/01/2011 al 25/03/2011
L-M-V-D -M-G-S-
FR4015
20.50
22.00
Ryanair
FR4015
21.45
22.55
dal 27/03/2011 al 28/10/2011
LMMGV--
Ryanair
FR4015
15.05
16.15
dal 29/03/2011 al 29/10/2011
-----S-
Ryanair
FR4015
21.35
22.45
dal 29/03/2011 al 29/10/2011
------D
16.25
dal 18/04/2011 al 24/10/2011
L------
FR4015
15.15
FR4015
15.05
16.15
dal 15/04/2011 al 28/10/2011
Ryanair Ryanair Ryanair ARRIVI prenotazioni compagnia Ryanair Ryanair
volo n°
partenza
arrivo
periodo
FR5015
14.50
16.55
dal 27/03/2011 al 23/12/2011
FR5015
20.20
22.25
dal 29/03/2011 al 29/10/2011
FR5015
09.35
11.40
dal 31/03/2011 al 27/10/2011
volo n°
partenza
arrivo
periodo
19.25
dal 27/03/2011 al 23/10/2011
19.55
dal 29/03/2011 al 29/10/2011
12.05
14.10
dal 31/03/2011 al 27/10/2011
---G---
PARTENZE prenotazioni
compagnia Ryanair Ryanair
Ryanair Ryanair
volo n° FR5526
partenza 09.25
arrivo
periodo
10.50
dal 17/02/2011 al 24/03/2011
giorni ---G--D
dal 27/03/2011 al 26/10/2011
--M---D
FR5526
10.55
12.20
volo n°
partenza
arrivo
periodo
12.30
dal 17/02/2011 al 24/03/2011
---G--D
dal 27/03/2011 al 26/10/2011
--M---D
FR5527
11.15
giorni
FR5527
12.45
14.00
volo n°
partenza
arrivo
periodo
QS106
15.10
17.05
dal 20/07/2010 al 07/09/2011
volo n°
partenza
arrivo
periodo
QS107
17.55
19.50
dal 20/07/2010 al 07/09/2011
volo n°
partenza
arrivo
periodo
17.05
dal 29/03/2011 al 27/10/2011
-M-G---
dal 02/04/2011 al 29/10/2011
-----S-
Creta (CHR)
PARTENZE prenotazioni compagnia Travel Service prenotazioni
giorni --M---D
------D
giorni --M----
PARTENZE prenotazioni
compagnia Ryanair Ryanair
ARRIVI prenotazioni compagnia
----V--
giorni
compagnia Travel Service
Eindhoven (EIN)
Bruxelles (CHARLEROI)
PARTENZE prenotazioni compagnia
FR5015
Cagliari (CAG)
giorni
Ryanair
Ryanair
Ryanair
ARRIVI
dal 04/01/2011 al 26/03/2011
Ryanair
Per info e prenotazioni: Tel 895.898.9512 - 899.130.310 Fax 085.43.24.225 email biglietteria@abruzzo-airport.it
ARRIVI prenotazioni compagnia
Bergamo (BGY)
Ryanair
PESCARA Toronto
dal 29/03/2011 al 25/10/2011
PARTENZE prenotazioni compagnia
TUTTI I VOLI DA E PER
FR5528
15.00
FR5528
08.20
10.25
giorni
volo n°
partenza
arrivo
periodo
Ryanair
FR5529
17.30
19.35
dal 29/03/2011 al 27/10/2011
-M-G---
giorni
Ryanair
FR5529
10.50
12.55
dal 02/04/2011 al 29/10/2011
-----S-
partenza
arrivo
periodo
16.40
dal 04/01/2011 al 24/04/2011
-M-G-S-
dal 27/03/2011 al 28/10/2011
L-M-V-D
Francoforte (HHN)
PARTENZE prenotazioni compagnia Ryanair
-M---S-
volo n° FR6727
14.50
giorni
Ryanair
FR6727
06.30
08.15
compagnia
volo n°
partenza
arrivo
periodo
------D
Ryanair
FR6726
17.05
18.50
dal 04/01/2011 al 24/03/2011
-M-G-S-
-M---S-
Ryanair
FR6726
08.40
10.30
dal 27/03/2011 al 28/10/2011
L-M-V-D
---G---
ARRIVI FR5016 FR5016
60 AbruzzoMAGAZINE
17.20 17.50
Marzo / Aprile 2011
giorni
prenotazioni
giorni
MARKETING TERRITORIALE ARRIVI
Oslo
prenotazioni
compagnia Ryanair
Londra
Ryanair Eindhoven Bruxelles Francoforte
FR5622
partenza 09.55
arrivo
periodo
12.55
dal 29/03/2011 al 25/10/2011
PARTENZE prenotazioni compagnia Bergamo
Ryanair Ryanair
Barcellona
-M-----
dal 02/04/2011 al 29/10/2011
-----S-
FR5622
20.30
23.30
volo n°
partenza
arrivo
periodo
17.05
dal 28/03/2011 al 28/10/2011
L-M-V--
dal 01/03/2011 al 26/03/2011
-M---S-
FR5011
15.00
Tirana Cagliari
09.25
11.30
compagnia
volo n°
partenza
arrivo
periodo
Ryanair
FR5012
17.30
19.35
dal 28/03/2011 al 28/10/2011
L-M-V--
Ryanair
FR5012
09.25
11.30
dal 01/03/2011 al 26/03/2011
-M---S-
volo n°
partenza
arrivo
periodo
giorni
18.50
dal 26/04/2011 al 25/03/2011
-M-----
19.00
dal 21/04/2011 al 21/04/2011
---G---
dal 20/07/2011 al 07/09/2011
--M----
ARRIVI prenotazioni
Trapani
Londra (STN)
partenza
arrivo
periodo
giorni
Ryanair
FR983
06.30
08.10
dal 01/11/2010 al 25/03/2011
L---V--
Ryanair
FR983
13.20
15.00
dal 05/01/2010 al 23/03/2011
--M---D
Ryanair
FR983
21.40
23.20
dal 27/03/2011 al 28/10/2011
L-MGV-D
compagnia
volo n°
partenza
arrivo
periodo
giorni
Ryanair
FR982
08.35
12.00
dal 01/11/2010 al 25/03/2011
L---V--
Ryanair
FR982
15.25
18.50
dal 05/01/2010 al 23/03/2011
--M---D
Ryanair
FR982
17.50
21.15
dal 27/03/2011 al 28/10/2011
L-MGV-D
Milano (LIN) compagnia
volo n°
Alitalia
AZ1242 AF3705 BT5572
08.55
Alitalia
AZ1242 AF3705 BT5572
09.20
partenza
arrivo 10.05
10.30
periodo dal 31/10/2010 al 27/10/2011
dal 28/03/2011 al 05/06/2011
giorni
LMMGVS-
AZ1242 AF3705 BT5572
09.20
10.30
dal 11/06/2011 al 07/08/2011
LMMGVSD
compagnia
volo n°
partenza
arrivo
periodo
giorni
Alitalia
AZ1241 AF3702 BT5581
20.05
21.15
dal 31/10/2010 al 26/03/2011
LMMGV-D
Alitalia
AZ1241 AF3702 BT5581
20.05
21.15
dal 27/03/2011 al 05/06/2011
LMMGV-D
AZ1241 AF3702 BT5581
20.05
Alitalia
21.15
dal 11/06/2011 al 07/08/2011
LMMGVSD
compagnia Travel Service Travel Service Travel Service
PARTENZE prenotazioni compagnia
17.30
QS106
20.40
22.10
volo n°
partenza
arrivo
periodo
giorni
16.30
dal 26/04/2011 al 26/04/2011
-M-------G--D --M----
QS105
15.00
QS105
15.10
16.40
dal 05/01/2010 al 23/03/2011
QS105
12.50
14.20
dal 20/07/2011 al 07/07/2011
volo n°
volo n°
partenza
arrivo
periodo
Belleair
LZ282
14.30
16.00
dal 27/03/2010
L---V--
giorni
Belleair
LZ282
08.00
09.30
dal 27/03/2010
----V--
compagnia
volo n°
partenza
arrivo
periodo
giorni
Belleair
LZ281
12.20
13.50
dal 27/03/2010
L------
Belleair
LZ281
10.00
11.20
dal 27/03/2010
----V--
volo n°
partenza
arrivo
periodo dal 09/06/2011 al 13/10/2011
ARRIVI prenotazioni
Toronto (YYZ)
PARTENZE prenotazioni compagnia
prenotazioni
Air Transat
TS641
12.45
17.00
compagnia
volo n°
partenza
arrivo
periodo
Air Transat
TS641
20.10
11.00
dal 08/06/2011 al 12/10/2011
compagnia
volo n°
partenza
arrivo
periodo
Ryanair
FR5013
10.55
12.20
dal 28/03/2011 al 28/10/2011
volo n°
partenza
arrivo
periodo
12.20
dal 28/03/2011 al 28/10/2011
giorni ---G---
giorni --M----
Trapani (TPS) PARTENZE
prenotazioni
PARTENZE
compagnia
QS106
17.20
ARRIVI
Oslo (TRF) prenotazioni
QS106
ARRIVI prenotazioni
LMMGVS-
Alitalia ARRIVI prenotazioni
PARTENZE prenotazioni compagnia Travel Service Travel Service Travel Service
Tirana (TIA)
PARTENZE prenotazioni
giorni
Praga (PRG)
volo n°
ARRIVI prenotazioni
giorni
FR5011
Pescara
PARTENZE prenotazioni compagnia
giorni
Parigi (CDG)
Parigi
Milano
volo n°
partenza
arrivo
periodo
-M---------S-
Ryanair
FR5621
06.30
09.30
dal 29/03/2011 al 25/10/2011
Ryanair
FR5621
17.05
20.05
dal 02/04/2011 al 29/10/2011
giorni
ARRIVI prenotazioni compagnia Ryanair
FR5014
12.45
Marzo / Aprile 2011
giorni L---V--
giorni L---V--
AbruzzoMAGAZINE 61
MARKETING TERRITORIALE
LO SVILUPPO INDUSTRIALE PASSA DALL’INTERPORTO D’ABRUZZO La struttura di 960.000 metri quadrati dedicata allo scambio di merci tra le diverse modalità di trasporto è pronta, da questa estate, alla piena operatività. Mosè Renzi, direttore generale, illustra caratteristiche e servizi in un’ottica completamente green transport solution di Andrea Beato - foto di Valerio Simeone
Q
uando iniziamo l’intervista ha appena concluso un appuntamento con dei potenziali clienti cinesi, venuti a visionare l’infrastruttura. Mosè Renzi è il direttore generale dell’Interporto d’Abruzzo e dal suo ufficio è visibile una buona porzione dell’intera area che sorge a Manoppello Stazione e che, fra qualche mese, sarà perfino accessibile attraverso un casello dedicato sulla A25. «La totale operatività inizierà nella prossima estate - esordisce, mentre ci invita a guardare al di fuori
della finestra per testare l’avanzamento dei lavori - mancano solo alcune fasi per il definitivo completamento». Sono passati ben ventidue anni da quando le Camere di Commercio di Chieti e Pescara diedero vita alla società per azioni Interporto Val Pescara, oggi presieduta dall’imprenditore Dino Di Vincenzo. A questa si è poi affiancata l’altra business unit, Intermodale srl. «La causa della dilatazione dei tempi - specifica Renzi - è da ricercare nell’espletamento di una serie di iter tecnico-burocratici impegnativi e
tortuosi. Un lasso da interpreta- di alti standard qualitativi con una re positivamente perché alla fine maglia strutturale molto ampia ha permesso di creare un valido (12x24) un’adeguata altezza sotesempio di public private partner- totrave (11 metri) e con il dopship, con un progetto pio fronte di ribalte. Criteri adottati anche di finanza in cui sono per i piazzali con stalli intervenuti i privati per il rimessaggio dei che, da gestori del simezzi pesanti e per i stema interportuale, due yard che servono hanno ammodernato il progetto, rendenil terminal ferroviario. dolo funzionale alle La palazzina spedizioDino Di Vincenzo esigenze della loginieri è dedicata a quelstica moderna e globalizzata». I le realtà in grado di fornire servizi magazzini general purpose sono, ad alto valore aggiunto: broker ad esempio, realizzati nel rispetto assicurativi, spedizionieri, socie-
Mosè Renzi
DALLA COCA-COLA ALL’INTERPORTO Le sue origini sono emiliane, ma è cresciuto in Abruzzo. Nel curriculum formativo di Renzi una laurea in Scienze Politiche, mentre la prima importante esperienza professionale è in Coca-Cola. Nell’azienda della bevanda più conosciuta del mondo brucia presto le tappe fino a diventare logistic specialist. Nel 2002 avviene il passaggio in Conad Adriatico, con il ruolo di logistic manager. L’anno successivo approda in Fas come direttore logistica & vendite. Oggi, a 39 anni, è direttore generale dell’Interporto d’Abruzzo e tra i consiglieri di Federmanager-Adiam Abruzzo e Molise. Sposato e padre, tra le sue passioni ci sono il basket e l’equitazione.
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MARKETING TERRITORIALE tà di hardware e software capaci di fornire prodotti di warehouse management system piuttosto che di transport management system. Servizi di ristoro, bancari, postali, sale convegni e ulteriori postazioni lavorative trovano infine collocazione all’interno del centro direzionale. L’Interporto è una best practice nazionale anche a livello tecnologico, con un sistema di controllo accessi e uno di video-sorveglianza digitalizzata, con visual security, che rileva ogni tipo di spostamento creando una gestione attiva, con l’invio di messaggi di warning. Tecniche d’avanguardia destinate
ad evolversi ulteriormente grazie alla partenership con la UIRNet, che proprio all’interno del sistema interportuale ha creato una società territoriale che erogherà servizi di sistema in tutto il centro Italia. «Questa - conclude il direttore - è, per posizione strategica e caratteristiche, un’opera che fa guadagnare competitività al mondo dell’industria. Rappresenta un punto di forza per il territorio e di attrattività per nuovi insediamenti. Occorre, però, reingegnerizzare i processi organizzativi delle aziende, cambiare la modalità di trasporto passando da quella stradale a quella intermodale».
AREA INTERMODALE SUPERFICI Totale (mq)
Uffici (mq)
Lungh.binari (m)
Binari (Q)
71.000
400
680
4
AREA LOGISTICA SUPERFICI
VOLUMI
Totale (mq)
Uff./Servizi (mq)
Magazzini (mq)
Magazzini (mc)
312.000
10.750
86.500
820.000
I piazzali con stalli per il rimessaggio dei mezzi pesanti
TOTALE INTERPORTO SUPERFICI
RACCORDI
Totale (mq)
Coperta (mq)
Scoperta (mq)
Raccordi (Q)
959.000
88.500
480.000
1
I provider logistici sono i principali fruitori di tutti i servizi dell’Interporto d’Abruzzo
MODERNITÀ ED EFFICIENZA IN LINEA CON GLI STANDARD INTERNAZIONALI
L’infrastruttura trova insediamento nell’area del sistema urbano Chieti-Pescara. Questa rappresenta il polo principale delle attività di interscambio e commercializzazione della regione
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INNOVAZIONE
La rete di innovazione, ricerca e trasferimento tecnologico
Da fine 2010 è attivo il polo Technovalley in Val di Sangro: un’opportunità per le imprese e per l’intero territorio, un importante punto di raccordo tra il nord e il sud d’Italia di Maurizio O. Delfino
S
i chiama Technovalley e già nel nome racchiude mission e obiettivi: favorire l’innovazione del prodotto e del processo di produzione, con l’integrazione di sistemi e di strumenti disponibili e da acquisire per accrescere il ruolo industriale della provincia di Chieti e della Val di Sangro. Promossa da Cisi Service, società di servizi del Consorzio Cisi Esterno della struttura che sorge in Val di Sangro, località Castel di Septe (Consorzio italiano subfornitura industriale), questa è una struttura strativa, commerciale e legale, inseriti ansituata nel cuore della Val di Sangro, in lo- che con un ausilio scientifico/progettuale. calità Castel di Septe, a tre chilometri dal «Il modello concreto di polo tecnologico casello dell’autostrada A14. Un’area già - spiega Mario Ranieri, amministratore depromotrice di iniziative innovative, ricono- legato di Cisi Service - nasce dalla costante sciute come validi motori dello sviluppo: necessità per il territorio di disporre di un il Campus Automotive (Iam) e il progetto luogo fisico in cui confrontarsi e ampliaCosta dei Trabocchi (Progetto Via Verde). re le proprie conoscenze, dove sviluppare All’interno di Technovalley sono attual- progetti e dove apprendere quegli elementi mente ospitate imprese, innovativi che favoriscano la competitività enti e associazioni in sul mercato, ancor prima della fase progetgrado di offrire servi- tuale». «Si apre una nuova era - aggiunge zi e competenze che il presidente del comitato Piccola industria spaziano dalla logistica di Confindustria Chieti, Pietro Rosica, tra i all’assistenza ammini- promotori dell’iniziativa - quella dell’inno-
AL TOP DEL SISTEMA INDUSTRIALE La provincia di Chieti occupa oltre 25 mila addetti con un fatturato di circa 7,8 miliardi di euro. La Val di Sangro è tra le prime 4 zone industriali d’Italia.
vazione, della ricerca, dello sviluppo tecnologico sostenibile che possono diventare elementi concreti solo se appartengono a una rete e a un gruppo che aziona scambio e trasferimento». Nella fase iniziale, il principale obiettivo del polo tecnologico abruzzese sarà quello di contribuire a creare una rete di collaborazione che si estenda per tutta la costa adriatica, collegandosi ad altri importanti e già avviate iniziative, anche non vincolate al settore automotive, proprio al fine di favorirne il passaggio di esperienze. Si tenderà ad ampliare la comunicazione, il design industriale e le relazioni con il mondo accademico e della ricerca e, non ultimo, a realizzare una “Social Works Valley” con il chiaro obiettivo di entrare nel mondo della solidarietà e della sussidiarietà.
Nell’immagine Pietro Rosica, presidente del comitato Piccola industria di Confindustria Chieti e tra i principali promotori dell’iniziativa Technovalley
All’inaugurazione del polo tecnologico, avvenuta a fine 2010, hanno preso parte oltre 200 tra imprenditori e autorità. Il talk show è stato moderato dal giornalista pescarese Massimo Di Cintio
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REGIONE
La riforma dei consorzi industriali per competere
Il testo, predisposto dal vicepresidente e assessore regionale Alfredo Castiglione, punta al superamento dei consorzi e la loro fusione in un unico ente pubblico economico di Roberto Di Gennaro
L
’Abruzzo sta progressivamente ridisegnando il proprio modello di sviluppo economico territoriale, muovendosi con decisione verso una logica legata alle reti d’impresa e ai poli d’innovazione, in grado di favorire maggiormente la modernizzazione, la qualificazione e la competitività del sistema produttivo. Ed è in questo contesto che si inserisce la riforma della disciplina delle aree industriali, presentata a inizio febbraio dalla Regione Abruzzo. Il testo della riforma, predisposto su iniziativa del vicepresidente e assessore allo Sviluppo economico, Alfredo Castiglione, prevede il superamento dei consorzi industriali esistenti, ritenuti non più adeguati ai tempi, e la loro fusione in un unico ente pubblico economico demandato a fornire servizi qualificati alle imprese. Il soggetto unico opererà nei comprensori tramite le strutture organizzative presenti. Le attuali sedi dei consorzi (sette) fungeranno quindi da sedi periferiche, contribuendo a predisporre il territorio nella conseguente interazione con altri attori aggregati, quali reti d’impresa, poli di innovazione e cluster. «La riforma dei consorzi industriali rappresenta una svolta epocale - ha sottolineato il Vice presidente Castiglione - e allo stesso tempo necessaria. Gli attuali consorzi industriali abruzzesi mostrano da tempo un disequilibrio strutturale e sono orientati verso un modello di gestio-
PER LE PMI PRONTI 80 MILIONI La Regione Abruzzo è l’ottava regione che ha previsto in bilancio più risorse finanziarie in favore delle Pmi per innovazione, reti d’impresa e accesso al credito. Il dato emerge da una graduatoria pubblicata dal Sole 24 ore. La dote finanziaria è di 80 milioni.
ne ormai superato. La creazione di un unico soggetto che accorpi gli attuali consorzi rappresenta un passaggio inevitabile nell’ambito della nuova geografia industriale e del nuovo modello integrato di sviluppo economico del territorio che questa Regione sta via via definendo». Il testo della riforma pone quindi le fondamenta per una complessiva riorganizzazione, puntando maggiormente sul potenziamento e sull’ottimizzazione dei servizi (in particolare servizi essenziali, servizi per la sostenibilità ambientale e servizi innovativi) al fine di creare un contesto favorevole allo sviluppo e al consolidamento del tessuto industriale e produttivo. Le disposizioni previste hanno l’obiettivo di migliorare la qualità dell’offerta delle aree industriali, innalzare la capacità di innovazione e il livello di qualificazione delle risorse umane, programmare e coordinare le attività di marketing, di attrazione delle imprese e di erogazione dei servizi. Un altro punto significativo riguarda poi la disciplina delle aree produttive ecologicamente attrezzate (Apea), indirizzata a favorire la realizzazione di specifiche zone caratterizzate da una particolare qualità ambientale. In definitiva, regole semplici e competenze chiare per creare un clima idoneo alle imprese. «La legge di riforma - ha dichiarato Castiglione va nella direzione dell’ottimizzazione dei servizi. Non più finanziamenti a pioggia per mac-
chinari e capannoni, ma una politica mirata e in grado di accrescere l’effettiva competitività del sistema industriale, per arrivare infine alla creazione di poli d’innovazione, reti d’impresa e cluster che saranno regolati da appositi atti normativi in via di approvazione». Con questa importante riforma si aggiunge pertanto un ulteriore tassello al quadro delle iniziative e degli investimenti messi in atto negli ultimi mesi dall’amministrazione regionale, e dall’assessorato competente in particolare, allo scopo di ridefinire il nuovo assetto economico e industriale regionale e dare slancio al tessuto produttivo territoriale. Proprio “Il Sole 24 ore”, in un recente articolo relativo ai finanziamenti da destinarsi nel 2011 alle piccole e medie imprese, ha evidenziato l’ottavo posto dell’Abruzzo tra le regioni italiane, con complessivi ottanta milioni di euro messi a disposizione per processi di innovazione, reti d’impresa ed accesso al credito. Una dotazione finanziaria analoga all’Emilia Romagna e prossima a quella della Regione Veneto.
Alfredo Castiglione, vicepresidente e assessore allo Sviluppo economico della Regione Abruzzo
Magazzino all’interno di un’azienda abruzzese
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EVENTI
IL ROTARY PESCARA NORD RILEGGE L’UNITÀ D’ITALIA CON IL PROFESSOR TRANFAGLIA All’Auditorium Petruzzi la lectio magistralis del docente. Un evento fortemente voluto dal presidente del club, Manuela Cornelii, per proporre storia e cultura di Andrea Beato - foto di Valerio Simeone
“
La lunga e difficile unità del Paese Italia. Momenti cruciali e protagonisti del nostro cammino”. È stato questo l’impegnativo e vasto tema che il Rotary Club Pescara Nord ha voluto affrontare e portare all’attenzione della cittadinanza, in un momento caratterizzato dalle tante iniziative per commemorare i centocinquanta anni. Il valore aggiunto dell’incontro è stato sicuramente rappresentato dalla presenza di uno dei più stimati storici contemporanei, il professore Nicola Tranfaglia, illustre docente di Storia dell’Europa all’Università di Torino e docente di Storia del Giornalismo all’Università
Manuela Cornelii
Carmine Ciofani
Lumsa di Roma. Il merito di averlo ospitato all’interno dell’Auditorium Petruzzi di Pescara va, soprattutto, a Manuela Cornelii, presidente del club. Ad introdurre la lectio magistralis di Tranfaglia, l’intervento dell’avvocato Carmine Ciofani, socio del Rotary, ma anche presidente dell’associazione “Numerozero”, che da anni si impegna, a Pescara, per sollecitare Alla lectio magistralis è intervenuta una platea di adulti e giovani l’attenzione alla cultura, elemento primario dell’anima, dello spirito lo mai. Una Carta che ancora oggi è tra le e dell’intelligenza. E il pubblico, composto più straordinarie e avanzate di tutta Europa e da adulti e moltissimi giovani, ha dimostra- del mondo. È il simbolo per eccellenza della to di apprezzare molto l’evento. Una platea nostra unità, un elemento di assoluta attuastimolata, quasi inorgoglita, scossa nell’ani- lità e, per questo, difficilmente sostituibile, mo dalle parole di Tranfaglia: «Abbiamo una nonostante il tentativo di altre culture e le grande Carta costituzionale, non scordiamo- minacce di separatismo».
L’intervento del professor Nicola Tranfaglia. Sullo sfondo il presidente Manuela Cornelii
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LA MEMORIA A fine incontro è stato consegnato un piccolo volume con il ricordo di uno dei momenti più dramPasquale Tritapepe matici vissuti dal nostro Paese: la firma dell’armistizio ed il conseguente capovolgimento di fronte del 1943. Le riflessioni di Nino Tritapepe, all’epoca diciannovenne allievo ufficiale, il suo ritorno a Pescara e le sensazioni provate nel trovarsi di fronte ad una città desolatamente vuota. Un omaggio del Rotary Club Pescara Nord allo “zio Nino”, scomparso due anni fa, tenace promotore della costituzione di questo Club, pensato per dare continuità all’attività dei giovani del Rotaract del Rotary Pescara Ovest.
EVENTI
IL DECRETO LEGISLATIVO 231/2001 COME STRUMENTO DI DIFESA PER L’IMPRENDITORE Il 26 marzo, a Pescara, il convegno organizzato da Totalconsult, società di servizi reali integrati alle imprese, con la preziosa collaborazione di Aifos e Cnai di Maurizio O. Delfino
T
otalconsult organizza, in collabo- un regime di responsabilità diretta a carirazione con l’Aifos (Associazione co dell’impresa per alcuni reati commessi italiana formatori sulla sicurezza) e nell’interesse o a vantaggio dell’imprecon il Cnai (Coordinamento nazionale as- sa stessa. Con l’entrata in vigore della L. sociazioni imprenditori), in data 26 marzo 123/07, tra i reati contemplati dal D.Lgs. alle ore 09.00, presso l’Auditorium Petruzzi 231/01 sono stati inseriti l’omicidio colposo (art. 589 c.p.) e le lesioni colpose di Pescara, un convegno per digravi o gravissime (art. 590 c.p.), battere la tematica della sicurezza commessi con violazione delle per l’azienda ai sensi del D.Lgs norme antinfortunistiche e sulla 231/2001 e dei collegati disposti tutela dell’igiene e della salute sul del Testo Unico sulla Sicurezza. lavoro. Il coinvolgimento dell’im«Il convegno - sottolinea Roberpresa, dovuto ad un reato cagioto Ardizzi, amministratore unico Roberto Ardizzi nato da persone che a vario titolo di Totalconsult - è rivolto ad imprenditori, aziende, consulenti e associa- operano nella stessa, può avere notevoli zioni, e fornisce un’occasione d’approfon- conseguenze, non solo in termini di sanziodimento sul significato, sulle differenze e ni (pecuniarie e interdittive), ma anche sulla stato dell’arte di reati “esimenti”, modelli sua immagine. Secondo quanto disposto di gestione e certificazione del Sistema dal D.Lgs. 231/01, la responsabilità aziengestione sicurezza (Sgs), secondo quanto dale è però evitabile e non punibile se viene previsto dal D.lgs 81/2008 e s.m.i.». Con provato che: è stato adottato ed attuato un il D.Lgs. 231/01, il legislatore ha introdotto modello di organizzazione e gestione ido-
neo a prevenire il reato che si è verificato; è stato costituito un organismo di vigilanza con il compito di vigilare sul funzionamento del modello adottato; il reato è stato commesso da un soggetto che ha eluso fraudolentemente il modello di organizzazione e gestione. La responsabilità che può essere contestata alle imprese è una responsabilità diretta che trova origine nella mancanza di idonei controlli gestionali. Per tutti i reati ricompresi nel decreto, e quindi anche per i reati in materia di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro, in aggiunta alle responsabilità individuali del soggetto che ha commesso l’illecito, sono previste sanzioni interdittive e pecuniarie per l’impresa.
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EVENTI 27 Gennaio GIORNO della
Ermando Parete, ex sottoufficiale della Guardia di Finanza e padre del direttore di Abruzzo Magazine
MEMORIA Comune di Montesilvano - ore 18.30 Il Giorno della Memoria in Abruzzo
Ermando Parete
Ex sottufficiale della Guardia di Finanza Superstite del Campo di sterminio nazista di Dachau
Shalom Hazan
Rabbino e direttore Centro Ebraico di Monteverde - Chabad Lubavitch Vicepresidente della Fondazione Parete Bratspis Shalom
Niccolò Rinaldi
Eurodeputato e autore del libro “Piccola anatomia di un genocidio - Auschwitz
Attilio Di Mattia
e oltre”
Consigliere Provinciale di Pescara Vicepresidente della Fondazione Parete Bratspis
Pasquale Cordoma
Shalom
Sindaco di Montesilvano
Modera Pietro Lambertini
Giornalista de IL CENTRO
Saluti Vittorio Catone
Presidente del Consiglio Comunale
Giorgio De Luca
di Montesilvano
Presidente del Consiglio Provinciale
di Pescara
Presentazione ed esposizione quadri della pittrice Mira Cancelli
La locandina
L’ABRUZZESE ERMANDO PARETE RACCONTA L'INCUBO DEL CAMPO DI STERMINIO NAZISTA La Fondazione Parete Bratspis Shalom ha organizzato, in occasione del Giorno della Memoria, il convegno con l'ex finanziere sopravvissuto a Dachau... di Andrea Beato - foto di Valerio Simeone
È
forte la commozione e il ricordo all’interno della sala del Comune di Montesilvano. Le parole di Ermando Parete, ex sottoufficiale della Guardia di Finanza, superstite del campo di sterminio nazista di Dachau, sono dirette e crude. Si emoziona ancora nel ricordare la tragica esperienza vissuta durante la Seconda Guerra Mondiale. Sono ferite che porta dentro, che lo tormentano ancora oggi, ma nel contempo lo spronano a diffondere la sua storia alle nuove generazioni. E le forte emozioni, vive nel suo animo, si trasmettono al pubblico che, numeroso, è intervenuto per testimoniare che queste cose non possono essere dimenticate. Il merito dell’organizzazione di questo evento va alla Fondazione Parete Bratspis Shalom, in una delle sue prime “uscite” pubbliche, rappresentata dai vicepresidenti Attilio Di Mattia e Shalom Hazan. Proprio
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Di Mattia, conosciuto per il suo impegno come consigliere della Provincia di Pescara, sottolinea: «La nostra fondazione nasce per combattere ogni forma di razzismo e antisemitismo, per tutelare i diritti civili. Sono convinto che lo strumento per farlo sia la conoscenza. Se vediamo nel nostro quartiere una persona che viene malmenata, come è possibile che si decida di tirare dritto? Se, però, si conosce quella persona, anche se si sono trascorsi appena dieci minuti con lei o se solo si conosce qualcosa della sua famiglia, allora il nostro comportamento sarà diverso». «È necessario tenere alta la guardia - aggiunge Shalom Hazan, rabbino e direttore del Centro ebraico di Monteverde (Roma) - perché il germe dell’odio può tornare».
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L’UOMO NUMERO 142192 «Ho vissuto ogni giorno come fosse l’ultimo, All’alba una domanda: resterò vivo fino a sera? Quando mi fucileranno morirò gridando “viva la Guardia di Finanza, viva l’Italia”. I forni crematori erano accesi sette giorni su sette, ventiquattro ore su ventiquattro, per bruciare i corpi. I nazisti ci guardavano in bocca per vedere se c’erano denti d’oro, facevano esperimenti scientifici su di noi. Personalmente mi hanno sottoposto alla prova dell’ibernazione, per testare il grado di resistenza dei soldati al mare gelido del nord». Una foto di Parete prima della prigionia
EVENTI Rivolgendosi alla platea invita a riflettere: «Perché secondo voi i dieci comandamenti sono stati scritti su due tavole? Per essere letti sia in verticale, come siamo abituati, che in orizzontale. Così il primo, “Io sono il Signore Dio tuo”, corrisponde al quinto, “Non uccidere”, un precetto che accomuna qualsiasi religione, ogni dottrina. “Non uccidere”, dettato dalla razionalità può avere delle eccezioni, ma quando è un comandamento di Dio è perentorio». A prendere la parola prima dell’intervento di Parete, l’eurodeputato Niccolò Rinaldi, autore del libro “Anatomia di un genocidio”: «Se oggi l’Europa esiste è perché è figlia di quell’orrore. È stata una reazione degli stati e dei popoli per evitare che ciò accadesse di nuovo. Tutto il continente partecipò a quello sterminio, solo la Danimarca escogitò qualcosa. Il re si mise la stella gialla di David e invitò tutta la popolazione a fare lo stesso. Così i tedeschi non seppero chi prendere. Il resto d’Europa ebbe invece una silente accettazione delle leggi razziali, dei
soprusi che gli ebrei subirono perdendo il lavoro, diritti, facoltà, spingendoli a una nuova ghettizzazione. Nelle università i docenti di origine ebraica perdevano il posto e altri subentravano senza dir nulla. Nessun dibattito, senza dimostranze, nulla». Quello che forse non ci fu allora, è nato in un secondo momento anche grazie alle testimonianze di uomini coraggiosi, come il nostro corregionale Parete, nativo di Abbateggio (Pescara): «Nel 1942 mi arruolai in Finanza e inviato a combattere in territorio slavo. L’Italia capitolò e decisi di tornare a casa, ma venni catturato dai nazisti e deportato a Dachau. Persi la mia identità, diventando l’uomo numero 142192, subendo atrocità inimmaginabili da parte dei tedeschi. Riuscii a resistere e, infine, venni liberato dalle truppe alleate. Da Dachau feci ritorno al mio paese in Abruzzo: impiegai 36 giorni, arrivando a pesare poco più venti chili. Sono stato un miracolato e da allora decisi di tramandare ai giovani questa mia esperienza».
LA CULTURA, STRUMENTO PER NON DIMENTICARE
L’evento di Montesilvano, in occasione della Giornata della Memoria, ha visto in programma anche momenti artistici Mira Cancelli per contribuire a non dimenticare l’incredibile orrore dell’olocausto. Sono stati esposti i quadri della pittrice Mira Cancelli, nota per aver rappresentato in colori il diario di Anna Frank, Primo Levi e la bambina di Sarajevo. Un tema, quello dello Shoah, che ricorre nei suoi dipinti da oltre quaranta anni. La serata si è poi conclusa con uno straordinario concerto “klezmer”. Sul palco Giovanni Ciaffarini, Ubaldo Di Gregorio, Nicola Russo e la cantante Luisa Torrese, che ha interpretato in lingua yiddish originale. Carlo Castorani e Maria Rosaria D’Orazio hanno letto brani simbolici.
La sala gremita del Comune di Montesilvano. Una platea numerosa venuta ad ascoltare la testimonianza di Parete
Attilio Di Mattia, consigliere provinciale di Pescara con l’Italia dei Valori e, anche lui, vicepresidente della Fondazione Parete Bratspis Shalom. «Razzismo e antisemitismo vanno combattuti con la conoscenza».
Niccolò Rinaldi, eurodeputato e autore del libro “Anatomia di un genocidio Auschwitz e oltre”. «Se l’Unione Europea esiste è figlia di quell’orrore, una reazione degli stati e dei popoli».
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GLI INTERVENTI
Shalom Hazan, rabbino, direttore del Centro ebraico di Monteverde (Roma) e vicepresidente della Fondazione Parete Bratspis Shalom. «Bisogna tenere alta la guardia perché il geme dell’odio può tornare».
L’ABRUZZO NELLE FIERE
Essere in fiera è importante Dal Pitti Uomo al Sigep di Rimini, la Bit e il Macef di Milano e i molti appuntamenti internazionali di Andrea Beato
I
primi mesi dell’anno sono, di consueto, mesi importanti in cui si condensano molti eventi fieristici di rilievo. Fa piacere scoprire che le aziende abruzzesi continuano a considerare questi appuntamenti come strategici, in grado di sviluppare nuovi rapporti di lavoro. In questo numero raccontiamo l’esperienza delle sedici realtà presenti al Pitti Uomo, dove si ritrova la moda internazionale; delle numerose realtà regionali intervenute al Sigep di Rimini, il grande show mondiale dl dolciario artigianale, per poi fare un salto negli Stati Uniti, per il Fancy
Food Show di San Francisco e per il Namm Show di Los Angeles. La nostra carrellata continua con la Borsa italiana del turismo e il Macef, Salone internazionale della casa, a Milano. Vi portiamo infine a scoprire alcune fiere di nicchia che, comunque, richiamano migliaia e migliaia di visitatori ad ogni edizione: il Carpitaly, dedicata al carp fishing (pesca della carpa), il Compotec di Carrara, dedicata all’industria del materiale composito, e il Motor bike expo, per tutti gli appassionati delle due ruote.
In alto lo stand di Ali d’Oro di Giovanni Di Giosia, da tre generazioni impegnata nella miglior tradizione pasticcera. Sopra lo spazio di Diedi Group che ha presentato “1000piedi”
La moda uomo internazionale parte da Firenze e le abruzzesi ci sono
I
l Pitti Immagine Uomo n. 79 si è chiuso confermando ampiamente l’alta qualità delle presenze dei compratori, soprattutto quelli provenienti dai nuovi mercati. I dati sull’affluenza finale hanno fatto registrare un aumento significativo dei buyer esteri (a quota +9%), provenienti da un centinaio di Peasi. La cifra complessiva dei visitatori si è attestata, più o meno, sugli stessi livelli della scorsa edizione: circa 23.100 i compratori, di cui oltre 7.700 esteri, per un totale che va oltre i 30.000 visitatori. Anche la presenza dei compratori italiani è stata valutata molto positivamente dalle aziende, nonostante il lieve calo. Occorre infatti considerare che il commercio italiano, soprattutto il piccolo dettaglio, anche Quest’anno l’edizione numero 79 del Pitti ha fatto registrare un aumento significativo dei buyer esteri, soprattutto di quelli provenienti dai Paesi emergenti. Nella foto in alto a sinistra lo spazio di Ferrante, sopra quello di Dolce Punta e qui a destra l’allestimento di Dnm-Brand
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nel corso del 2010, ha visto ridursi notevolmente il numero dei punti vendita, mentre i nostri consumi interni, come tutti sanno, sono ancora piuttosto deboli. All’evento hanno partecipato anche sedici realtà della nostra regione. A fiera conclusa abbiamo contattato alcuni rappresentanti per tracciare un bilancio di questa edizione. Tra gli altri sono stati intervistati Aureliano Paolini (Chiribiri), Emiliano Ferrante (Amedeo Ferrante), Marco del Bufalo (Reign), Massimo Gallinari
L’ABRUZZO NELLE FIERE
A Rimini va in scena il grande show mondiale del dolciario artigianale
C
inque giorni, da sabato 22 a mercoledì 26 gennaio, dedicati alla trentaduesima edizione di Sigep, Salone internazionale della gelateria, pasticceria e pianificazione artigianale. La manifestazione ha richiamato più di centomila operatori professionali, per quello che è il salone più importante al mondo dedicato al dolciario artigianale. Presenti anche oltre diciassettemila visitatori stranieri, da cento Paesi. «Il Sigep 2011 ha rispettato e superato le attese - ha commentato Lorenzo Cagnoni, presidente di Rimini Fiera. Per mesi abbiamo lavorato all’ulteriore sviluppo di un salone così strategi-
co per noi e per tutto il sistema del dolciario artigianale, prima firmando accordi pluriennali con le associazioni di riferimento e poi moltiplicando gli investimenti sul fronte dell’internazionalizzazione. La totale soddisfazione delle imprese è il risultato che più di ogni altro ha coronato il nostro impegno. La partecipazione degli operatori è stata contraddistinta da un elevato profilo qualitativo e internazionale e tutto ciò è il frutto di un gioco di squadra». Nei padiglioni occupati dall’area espositiva sono intervenute anche quattordici aziende abruzzesi. Realtà che hanno portato a Rimini
Nella foto lo stand Faber al Sigep, azienda specializzata in arredi sedie e tavoli
importanti novità. Come la Ali d’Oro di Giovanni Di Giosia che ha presentato i miniconi per gelali “Palì”, dai diversi colori, adatti per i più piccoli; o come Frigomeccanica, specializzata nella produzione di arredamento per bar e banchi frigo, che al Sigep ha mostrato le novità 2011, caratterizzate da un elegante design ed alta tecnologia. Infine Diedi Group, rappresentata da Daniele De Cristofaro, ha puntato su “1000piedi”, strutture modulari che sintetizzano un nuovo concetto d’arredo. A sinistra un’immagine dello spazio Global Packaging di Marco Tuccella. Accanto l’ampio spazio espositivo di Frigomeccanica, con esposte tutte le ultimissime novità 2011
Nonostante la crisi anche la presenza dei compratori italiani è stata valutata positivamente dalle aziende. Un numero che, in totale, ha raggiunto la quota di 15.300. Nelle immagini qui sotto lo stand di Reing e Maglificio Gran Sasso
(Dnm-Brand), Pietro Felice (Dolcepunta), Biagio Bocchetti (Rodrigo), Carlo Di Stefano (Maglificio Gran Sasso), Carlo Ferretti (Santo Sfefano Cravatte), Umberto Vallati (V-Trading e A.b. Kost). Tutte le loro testimonianze hanno avuto come punto in comune una chiara chiave di lettura: al Pitti Uomo si è percepito ottimismo e voglia di ripartire. C’è stata grandissima qualità e contenuti di ricerca nelle collezioni e negli allestimenti. L’attenzione della stampa e dei buyer internazionali è stata catturata. Ai partecipanti è stata data la possibilità di essere presenti sulla piattaforma digitale E-Pitti, dove poter continuare a presentare le collezioni nel mondo virtuale.
Al Pitti si è percepita voglia di ripartire. C’è stata grande qualità e contenuti di ricerca nelle collezioni e negli allestimenti. In alto due particolari della proposta Umberto Vallati. Sopra lo stand Rodrigo
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L’ABRUZZO NELLE FIERE
Cerrano Tour protagonista della Bit di Milano
L L’ingresso dello stand Italia al Winter Fancy Food Show di San Francisco tenuto a metà gennaio
Qui si mangia abruzzese
S
an Francisco è, per tradizione, città aperta e innovativa ed è stata la sede del Winter Fancy Food Show tenuto a gennaio. Si tratta della più grande esposizione di specialità alimentari della “west coast”, con ottantamila diverse specialità, tra cibi e bevande, tutte riunite sotto il tetto del Moscone Center. Più di milletrecento espositori per diciasettimila partecipanti. E per l’Abruzzo era presente una numerosa schiera di aziende: Tenuta I Fauri, Azienda Agricola Nicola Di Sipio, Cantina Tollo, Cinquina Industria Alimentare, i pastifici Delverde, Cocco e De Cecco, William Di Carlo con i suoi confetti e Marcafè. Un’occasione per far ulteriormente conoscere agli americani i sapori e le eccellenze del nostro Abruzzo. A sinistra lo stand dell’Azienda Agricola Nicola Di Sipio. Sotto gli spazi di Di Carlo e Cantina Tollo
a Regione Abruzzo quest’anno non era presente alla Borsa internazionale del turismo che, come di consueto, si tiene a Milano a febbraio. L’assessorato al Turismo ha deciso di puntare su diverse iniziative. Nonostante ciò, all’appuntamento c’era tanto Abruzzo, rapCentomila le presenze per questa edizione presentato dalle moltisdella Bit. Un appuntamento che si conferma di livello sime attività presenti nel settore. Su tutte Cerrano Tour, giovane e dinamica società guidata da Cristian Tobia e Gianluca Di Santo, che si occupa della gestione e locazione di immobili, villaggi, residence e hotel per finalità turistiche. Le location dei soggiorni riguardano, soprattutto, le caratteristiche località balneari di Pineto, Silvi e Roseto degli Abruzzo. Da alcuni anni, Cerrano si occupa di tour operating nelle regioni del sud Italia, territori dove opera grazie ad un’accurata selezione delle strutture presenti. «La presenza alla Bit - ha affermato Tobia - ci ha permesso di conoscere operatori interessanti».
Il marchio Minù Design al Macef di Milano
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l Macef, Salone internazionale della casa di Milano, erano diverse le realtà abruzzesi. A distinguersi Minù Design. Il giovane brand reinterpreta l’oggetto del quotidiano in casa. Complementi e accessori di design Locandina del Macef esclusivamente made in Italy, nati dall’intuizione di Manuela Cinalli, amministratore di Sidercolor, e del designer Giampietro Preziosa. Manuela, 28 anni e laureato alla Bocconi, ha già maturato importanti esperienze all’estero, che ha saputo reinterpretare proiettandole nella dimensione della produzione industriale e investendo energie in Minù, il marchio che da nuova vita all’abitare.
Lo stand Minù Design con il porta ombrelli “Lello”, con inserto interno per poggiare anche ombrelli piccoli
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L’ABRUZZO NELLE FIERE
Proel a Los Angeles per il Namm Lo stand della Proel all’interno del Namm Show tenuto, anche quest’anno, in California
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roel, azienda di Sant’Omero (Teramo), leader indiscussa nella progettazione, produzione e commercializzazione di sistemi audio-video e lighting destinati al mondo dello spettacolo e degli eventi, nonché al settore dell’installazione, anche quest’anno ha partecipato al Namm Show tenuto a metà gennaio in California. In questa edizione la manifestazione si è confermata un’ottima vetrina, soprattutto per incontrarsi con le società dei brand internazionali distribuiti in Italia e con i partner, alla presenza del presidente del gruppo Proel, Fabrizio Sorbi.
Leonardo by Atr al Compotec di Carrara
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l gruppo abruzzese Atr ha preso parte al Compotec 2011, di Carrara, presentando Leonardo, una bicicletta da competizione dal telaio concepito e realizzato completamente in fibra di carbonio presso gli stabilimenti di Colonnella (Teramo). Questo rappresenta per Atr il primo accesso diretto al mercato europeo della bici, nonostante, già in passato, abbia lavorato in questo ambito realizzando strutture conto terzi. A Carrara era presente anche Slc k300, la minivettura, già molto conosciuta, frutto del più antico amore dell’azienda per il mondo dei motori. Particolari di Leonardo, la bicicletta realizzata in fibra di carbonio da Atr Group, azienda abruzzese che ha sede a Colonella. Il prodotto è stato presentato nel corso del Compotec 2011
L’area esterna del Motor Bike Expo di Verona dove gli aspiranti piloti sono saliti in sella ad una Metrakit MiniGp 50Sp
Metrakit protagonista del Motor Bike Expo
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umerosi aspiranti piloti hanno partecipato alle selezioni, a Verona, nell’area esterna del Motor Bike Expo, per salire in sella ad una Metrakit MiniGp 50Sp. Mancava in Italia un progetto capace di rilanciare l’attività giovanile motoclistica in ambito racing. Ora i piccoli piloti potranno entrare nella prestigiosa Minigp School. Un vivaio fortemente voluto da Metrakit, società con sede in Val di Sangro, che offre al mercato degli appassionati una vasta gamma di parti speciali e accessori per moto. In più, produce moto da 50cc che saranno date in gestione ai promettenti piloti. La Minigp School gode del supporto del Civ e della Federazione, che ne hanno riconosciuto il valore e ne seguono, da vicino, le sei gare del campionato in programma.
Best One al Carpitaly 2011
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Lo stand Best One presente all’interno del Carpitaly, la fiera dedicata al carp fishing
’appuntamento è quello riservato agli appassionati di una disciplina di nicchia, il carp fishing, ovvero la pesca della carpa. Ogni anno si ritrovano a Gonzaga (Mantova) in migliaia, per scoprire tutte le novità del settore. Padiglioni e padiglioni dedicati a boiles (esche), canne e articoli più disparati, per soddisfare le particolari esigenze di ogni pescatore. Tra le aziende leader in questo campo troviamo la Best One Productions, con sede a Spoltore (Pescara), specializzata nella commercializzazione e produzione di attrezzature dedicate a questa disciplina. La realtà abruzzese era presente con uno stand dedicato, all’interno della struttura principale della fiera.
I modelli prodotti dall’azienda con sede in Val di Sangro (Chieti), che offre al mercato degli appassionati delle due ruote una vasta gamma di parti speciali e accessori per moto. Metrakit è un marchio di Gabriele Scalzi, amministratore Rossocromo
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Nel caffè
Nel gelato
“Digestivo”
SPECIALE INTERNAZIONALIZZAZIONE
Spinta all'internazionalizzazione, una necessitá per tutti Questo speciale è dedicato ad un tema molto sentito dal mondo imprenditoriale. Sguardo sull’impegno della Regione Abruzzo e su alcune particolari case history aziendali di Roberto Di Gennaro
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a Regione Abruzzo ha elaborato e messo in atto negli ultimi anni un intenso programma strategico nell’ambito delle attività relative all’internazionalizzazione e alla promozione internazionale. Le iniziative hanno riguardato primariamente la realizzazione di missioni istituzionali ed economiche (incoming e outgoing), la predisposizione di una serie di attività di formazione e di progetti speciali e lo sviluppo di azioni rivolte specificatamente verso l’area mercato del Mediterraneo. Riepiloghiamo, sinteticamente, alcuni delle principali attività svolte o in corso di svolgimento. Tra i progetti realizzati nei mesi scorsi, si distingue certamente la partecipazione della Regione all’Esposizione universale di Shanghai, con un’affluenza record di oltre 70 milioni di visitatori. Lo spazio espositivo abruzzese, allestito nel periodo di settembre 2010 all’interno dei settemila metri quadrati del Padiglione Italia, ha consentito di promuovere il territorio, far
conoscere il know how locale e favorire l’attrazione di potenziali investimenti. Il recente incontro, ad inizio febbraio, con una delegazione di amministratori e imprenditori russi porta avanti, invece, le attività del progetto interregionale ‘’Sviluppo del Made in Italy in vista delle olimpiadi invernali di Sochi 2014’’, che vede la Regione Abruzzo capofila, insieme a Ice (Istituto commercio estero) e Regione Lombardia, Regione Marche e Regione Veneto, con l’obiettivo di promuovere le aziende italiane nei vari settori collegati alla realizzazione ed organizzazione dei prossimi Giochi Olimpici Invernali in Russia. Un’area mercato, poi, su cui la Regione sta puntando molto a livello strategico da almeno due anni, sia per ragioni di vicinanza geografica e culturale che per le prospettive di crescita, è certamente quella del Mediterraneo. Sin dalla realizzazione del grande evento Forumed (Forum biennale
OBIETTIVO AUSTRALIA PER 48 ABRUZZESI “Australia: il quadro economico e le opportunità d’affari”. È questo il titolo dell’interessante incontro svolto, a febbraio, nella Camera di Commercio di Pescara, al quale hanno partecipato quarantotto aziende abruzzesi di diversi settori merceologici. Paese ricco di risorse naturali e caratterizzato da un elevato dinamismo economico, da quasi venti anni l’Australia registra tassi di crescita economica sopra la media delle economie avanzate, evitando in questo modo la recessione. Con una popolazione che è un terzo di quella italiana e un territorio che è venti volte più esteso, presenta un Pil del valore procapite notevolmente superiore. Il nostro Paese è all’undicesima posizione tra i fornitori. Il saldo della bilancia commerciale Australia/Italia è a noi favorevole. L’incontro, nella Cciaa di Pescara, sulle opportunità di internazionalizzazione verso l’Australia
del Mediterraneo), il foro di incontro istituzionale ed economico tenutosi in occasione dei Giochi di “Pescara 2009”, che ha visto la presenza di numerose delegazioni estere, e poi con tutta una serie di iniziative ad esso collegate, si sono poste le basi per la costruzione di una stabile rete di relazioni e per favorire le opportunità all’estero delle aziende abruzzesi. Quest’anno, come programmato, si svolgerà la seconda edizione di Forumed. Proprio a seguito dell’esperienza di Forumed, l’Abruzzo ha iniziato a stipulare una serie di rilevanti accordi con specifici Paesi e territori, soprattutto situati nell’area dei Balcani (Federazione di BosniaErzegovina, Albania, Montenegro, Serbia), al fine di favorire progetti e programmi utili allo sviluppo dei rispettivi sistemi imprenditoriali e produttivi. Alla luce degli ottimi rapporti venutisi a creare in particolare con la città di Mostar, la Regione Abruzzo ha partecipato lo scorso aprile alla tredicesima Fiera internazionale di Mostar, con l’obiettivo di valorizzare le potenzialità commerciali delle imprese abruzzesi. La presenza dell’istituzione regionale nella città bosniaca si è recentemente rinnovata in occasione della manifestazione “Timbro del Corriere della Sera”, evento in cui sono state premiate una serie di personalità nazionali ed internazionali che si sono distinte nei settori della cultura, dello sport, della musica e dell’economia. Infine, tra le varie iniziative messe in campo dalla Regione Abruzzo negli ultimi mesi, specifica attenzione è stata riservata ai percorsi di formazione integrata per aziende e giovani, con la predisposizione di diverse attività formative legate all’internazionalizzazione. In questo ambito, meritano sicuramente una menzione le due edizioni dei Focus sul Mediterraneo.
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SPECIALE INTERNAZIONALIZZAZIONE
Uno, nessuno, 1 miliardo e 250 milioni Esclusivo reportage da Shanghai dove il nostro inviato ha incontrato personaggi, istituzioni e storie nella nazione che segnerà le sorti del ventunesimo secolo a cura del nostro inviato a Shanghai Maurizio O. Delfino
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e il compito del cronista era scovare e rintracciare i legami e le relazioni fra l’Abruzzo e la città capofila di questa “rivoluzione” epocale, che è il boom economico cinese, la scoperta ha dello straordinario: perché l’uomo che ha concretamente avviato e attuato la bonifica dei territori fra Shanghai e Nanchino, nel 1600, era un ingegnere appartenente al ramo abruzzese di una antichissima e nobile famiglia che affonda, senza perderle, le proprie radici nell’alto medioevo. Si tratta di Sabatino de Ursis, “convocato” in Cina nel 1607 niente meno che da Matteo Ricci che, ormai al cuore della sua missione e della sua opera in Oriente, ebbe a richiedere menti eccelse e uomini di massimo valore, adatti a sfide ai limiti dell’umano. Gli uomini al top delle “skills” e delle capacità, si direbbe oggi, e de Ursis era uno di questi. Allievo dei maestri 76 AbruzzoMAGAZINE
all’assoluta avanguardia, al tempo, nell’ingegneria idraulica e meccanica, che erano gli svizzeri, e che dal Collegio Romano, dove si trovava, ancora piuttosto giovane, si mise personalmente all’opera per bonificare quei terreni che oggi, 400 anni più tardi, accolgono l’insediamento di quelle migliaia e migliaia di aziende che rappresentano uno dei motori dell’ormai prossima prima economia del mondo. Paolo Sabbatini, direttore dell’Istituto Italiano di Cultura a Shanghai, è un discendente della famiglia di de Ursis e per quelle curiose trame del destino dal 2005 si è trovato a ripercorrere le stesse strade ed anzi ad animarle di quelle iniziative ed eventi che permettono agli italiani di essere considerati «gli arbitri assoluti dell’eleganza, individui geniali per definizione e tuttavia», aggiunge con molta cautela l’alto funzionario “i cinesi conoscono bene anche
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L’inviato Maurizio Delfino con Claudio D’Agostino, avvocato e vicepresidente della Camera di commercio italiana in Cina e socio del locale studio Dla Piper
SPECIALE INTERNAZIONALIZZAZIONE
Scorcio di Pudong con il particolare del World Financial Center, il più alto edificio in Cina, terzo al mondo
l’altra faccia della medaglia dell’italianità”, e quindi una certa attitudine a cambiare le carte in tavola, le intenzioni, i programmi… Un limite che viene stigmatizzato allo stesso modo da Claudio D’Agostino, vicepresidente della Camera di Commercio italiana in Cina e avvocato, che lamenta, da un osservatorio a dir poco superprivilegiato questo nostro «fare un po’ le cose a caso, investire poche risorse, scarsa programmazione e poi il cambiare idea». Sembra di trovarci in piazza Duomo, per i modi e l’accento smaccatamente milanese di D’Agostino, che pure parla e scrive cinese avendo intuito tutto 15 anni fa dopo la laurea, e che riceve una chiamata e racconta di quest’azienda italiana, nota a livello nazionale, che pochi anni fa non credendo appieno nella Cina ha costituito una società italocinese, diventata poi solo cinese e senza più soci italiani, col risultato che nel frattempo in Italia il marchio è fallito, qui si contano 36 punti vendita. «In Cina c’è tutto», incalza l’avvocato «buone infrastrutture, tensione all’efficienza ed anche molti luoghi comuni, come quello della grande corruzione, va smitizzato» spiega
pagano a chilometro e non a tempo, così che i costi del traffico non gravano sul lavoro); nella velocità con cui è stato imposto e viene attuato l’obbligo di motore elettrico su qualunque scooter ed assimilati. Si vede anche nel rapporto fra le aree modernissime della città e quelle più vecchie, simili nella cura e nella pulizia, nel lunghissimo ma non stressato orario di lavoro quotidiano, aree che si integrano svolgendo ciascuna la propria funzione ma nella stessa prospettiva: la crescita. Questa sì incredibile, quasi inspiegabile, come ricorda Shanghai è un mix tra tradizione e innovazione. A grattacieli dal design rivoluzionario, si alternano costruzioni antiche Paolo Sabbatini quando «nel 1985 c’era un solo albergo occidentale chi vive e lavora sul posto da 15 anni «per- e sembrava di stare sulla luna». Cosa che ché non mi pare che vi sia qui una maggior ci racconta anche Francesco Bovara che in propensione all’inganno che nel resto del questa storia si è letteralmente catapultato mondo». Raccontando così anche il caso di meno di un anno fa abbracciando la coraguna grande azienda che intimidita dall’idea giosa e lungimirante sfida di Arcadia (cfr dello sbarco in Cina, si è lasciata truffare Abruzzo Magazine n.1), l’azienda di Corronel più banale dei modi da un italiano se- poli che ha deciso di tentare l’ingresso nel dicente esperto di luoghi e prassi. «Il libro mercato con il più grande potenziale del della Cina di 15 anni fa è già storia antica», mondo. «Non è facile per un’azienda della ci dice D’Agostino mostrandoci, per strada, nostra dimensione» sottolinea spesso, mole tabelle di un’agenzia immobiliare. «Oggi strandoci il palazzo in cui un noto marchio gli annunci che prima erano in inglese sono francese ha realizzato la sagoma di una vasolo in cinese, e sono quelli delle case mul- ligia grande quasi 10 piani. «Ma grazie alla timilionarie. Per ritrovare l’annuncio in in- caparbietà dei f.lli Tondi, alla qualità di un glese dobbiamo scendere al target medio». prodotto molto curato, e ad alcune scelte Questa la base e il sottofondo della realtà intelligenti, come la collocazione dei primi che si incontra e che si respira ovunque: negozi in una città più piccola, la perceziouna città, una società, un’economia e una ne è quella di un possibile successo, pur realtà in moto, in crescita, in ordinata inces- in un contesto con le sue tante peculiarità sante progressione verticale e orizzontale. culturali», ci spiega raccontando la diffe«400 milioni di nuovi consumatori nei pros- rente fisionomia e funzione che svolgono le simi 10 anni», ricordava Cristiano Fagioli a fiere da queste parti, così come l’approccio Pescara nell’interessantissimo (e disertato) investigativo dei potenziali clienti, la necesseminario organizzato da Enrico Rotolo in sità di provare il proprio peso e le proprie Confindustria (cfr Abruzzo Magazine n.1). capacità. Differenze e peculiarità di cui teOrdinata perché per trovarci in una città ner conto ma che non vale quasi la pena da 23 milioni di abitanti (censiti), la cercare a tutti i costi di capire sensazione è quella di una netta prosecondo la nostra mentalità. pensione all’equilibrio, a governare «Qui non funziona la logica i processi. Si nota nei costumi, in aristotelica cartesiana», rifletuno stile occidentale abbracciato te Paolo Sabbatini, sollecitato senza forzatura, senza contrasto a dare linee guida o idee di e senza opposizione al passato e sintesi sulla Cina «perché alla propria cultura. Si evidenzia il procedimento è come nell’organizzazione della viabilità il loro linguaggio, cioè urbana, alla ottima integrazione giustapposizione di idee fra autobus, una metropolitana concetto». Per cui una formidabile e taxi (che rilapiccolissima sfumatusciano lo scontrino e che si ra, oppure la diversa
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SPECIALE INTERNAZIONALIZZAZIONE ZOOM STORIE
AAA CERCASI BAMBINI PER FESTA COMPLEANNO
Cronaca e storie di italiani in Oriente…
Nella foto Francesco Bovara e Giulia Sum, gli artefici sul campo dell’avventura di Arcadia, l’azienda di moda di Corropoli, specializzata nella produzione di borse, che sfida i giganti dei marchi mondiali. In Cina la realtà abruzzese ha già inaugurato diversi negozi monomarca
«Quando la Cina si sveglierà, il mondo tremerà» disse una volta Napoleone. E quale che sia l’accento più veritiero, se quello di Claudio D’Agostino, che demistifica molti luoghi comuni, molte suggestioni, che propone uno sguardo non ingenuo ma semplificato e scevro da miti, oppure quello di Sabbatini che invece evidenzia l’irriducibilità a sistema dell’universo Cina, ma ciò che intuì il condottiero corso rimbomba, guardandosi attorno e ascoltando i racconti di chi qui si è messo in gioco. «Nove mesi fa Shenyang, dove stiamo aprendo i primi negozi, era un cantiere, oggi è una metropoli ambiziosa di 7 milioni di abitanti» racconta stupendosene ancora, Francesco Bovara, che con Giulia Sum, cinese e con un importante trascorso lavorativo in Italia, guidano la doppia sfida della piccola Arcadia, che vuole portare le sue raffinate borse nel mercato più difficile e promettente contro i ciclopi della moda mondiale. «Quando sono arrivato qui nel 2002» incalza Paolo Santinelli della Necta, che 78 AbruzzoMAGAZINE
si è avvalsa del giovane bergamasco per introdurre il caffè nell’orizzonte dei cinesi, storici consumatori di thè, «gli occidentali per strada si salutavano, e si rimaneva senza parole vedendo in estate milioni e milioni di persone, intere famiglie, dormire per strada sui loro materassi per scongiurare un po’ di caldo». Cosa ben lontana dalle moderne strategie di politica industriale, ad ascoltare un altro giovane manager, Alessandro Asperti, della Santoni Macchinari, che da qualche anno produce macchine per l’industria tessile per clienti solo cinesi e che scherza sul federalismo pratico qui già molto in voga: «l’idea vincente è stata scegliere un distretto amministrativo periferico ancora poco sviluppato che oggi, riconosciuto il nostro ruolo, accingendoci a comprare il terreno per il nuovo stabilimento, ci offre un’altra grossa fetta di terreno gratis, così che possiamo persino pensare a qualche investimento speculativo e a concentrarci per l’ingresso nella borsa cinese» ricorda il giovane bresciano, che racconta anche del rapporto corretto con gli operai,
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delle 40 ore settimanali e degli straordinari pagati. «Bisogna stare qui» taglia corto il bergamasco, Luca Buttarelli, dello storico Cotonificio Albini, in visita occasionale al responsabile per l’estero del gruppo, Enrico De Pieri, che raccontano delle difficoltà del tessile, dei margini ridottissimi, della passione come ultima arma di combattimento, del proprio orgoglio (che serve anche a concludere contratti) di produrre le camice interamente a Bergamo, utilizzando materia prima raffinata, come il cotone dei terreni in Egitto di proprietà dell’azienda. Proprio De Pieri però, trevigiano di origine, bresciano di adozione, da anni ormai in giro perenne per il mondo, ci ricorda anche i sacrifici e il contraltare di queste avventure, come la necessità, che esterna ai commensali, di reperire bambini fra i 5 e gli 8 anni, di qualunque nazionalità, per la festicciola di compleanno da organizzare per la figlia che lo raggiungerà, non potendo calendarizzare rientri in Italia molto facilmente. Un compito che Abruzzo Magazine potrebbe assolvere egregiamente…
SPECIALE INTERNAZIONALIZZAZIONE consecuzione dei segni o delle parole, proietta il senso in direzioni lontanissime. Da questo deriva una certa inflessibilità che è speculare all’instabilità della realtà e all’imprevedibilità delle sue combinazioni per cui «per esempio nei rapporti commerciali il contratto in sé e per sé è carta straccia, è la decisione quello che conta» ci avverte Sabbatini. Che ha esperienze internazionali di lungo corso e che mai come in questo caso segnala più che l’impossibilità, l’inutilità a tentare un quadro ordinato. «In Cina il primo giorno si scrive un romanzo, dopo un mese articoli e trattati, ma dopo un anno non si scrive più nulla» diceva David Bonavia, corrispondente del South China Morning Post e forse il più esperto e autorevole osservatore occidentale di quei luoghi. Per cui forse l’unico atteggiamento sensato è un po’ di avventura, come quella di Francesco Bovara che dopo pochi giorni dal suo arrivo, senza conoscere la città, né la lingua, ha comprato un motorino e ha cominciato a perdersi per ritrovarsi, «dovevo entrare in contatto con i luoghi, ridurre le paure e le mediazioni» ci racconta «così ho cominciato a entrare in rapporto diretto con la città, con il suo ritmo incessante ma non frenetico, con la sua dimensione pazzesca eppure recuperabile». La Cina, antichissima come il suo linguaggio di simboli, modernissima come un nuovo occidente, incomprensibile come le sue bacchette per mangiare…
CULTURA IMMAGINE ECONOMIA
IL RUOLO E LO SCOPO FONDAMENTALE DEGLI ISTITUTI ITALIANI DI CULTURA ALL'ESTERO
Nella foto un momento dell’intervista del nostro inviato. Maurizio Delfino, a Paolo Sabbatini, direttore dell’Istituto Italiano di Cultura, consigliere per le Arti del Municipio di Shanghai, consigliere speciale dell’Accademia del Teatro della metropoli cinese, ed esperto per l’Opera Italiana al Gran Teatro di Shanghai. Nella scatto accanto lo staff dell’Istituto Italiano di Cultura, sezione di Shanghai
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li Istituti Italiani di Cultura sono organismi pubblici, dipendenti funzionalmente dal Ministero degli Esteri, area di promozione culturale, che affiancano l’attività diplomatica e consolare classica, con finalità di promozione, diffusione e conoscenza della cultura italiana in tutte le sue forme. Naturalmente per un Paese come l’Italia, che dello stile, l’eleganza, l’immagine e il buon gusto, fà un vero e proprio brand, nonché la leva principale del marketing nazionale, il ruolo e l’attività dell’Istituto può definirsi fondamentale. A Shanghai in 5 anni sono stati proposti oltre 1300 eventi a tutto campo, arte, musica, moda, letteratura, artigianato, cinema, tutto con le difficoltà comunque presenti dove «di regola all’inizio tutto è proibito» ci ricorda il direttore, che spiega come possano servire pratiche lunghissime per cose semplici.
Come nel caso recente dei documenti necessari per autorizzare un “lettore universitario”: i documenti sono 47, l’ultimo dei quali, da parte dell’Università che accoglie il lettore, presupporrebbe la sua presenza, impossibile senza aver completato l’iter burocratico. Quindi una specie di enigma senza soluzione. Ma nulla spaventa Paolo Sabbatini, originario della vicina Sant’Elpidio, per 27 anni funzionario delle Nazioni Unite in tutto il mondo, il più giovane funzionario nella storia dell’Onu, da 5 anni a Shanghai, dopo essersi rimesso in gioco professionalmente proprio nel luogo dove 4 secoli prima un antenato illustre (e non per questo più illustre dei tanti evidenti in un grande e bellissimo albero genealogico appeso alla parete) aveva, si può dire in senso letterale, spianato le strade della Cina.
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SPECIALE INTERNAZIONALIZZAZIONE ZOOM TECNOSERVICE / ECO STORM
Tecno Service in crescita I progetti dell’azienda pescarese specializzata nel settore delle energie alternative, soprattutto fotovoltaico: una sede rinnovata, assunzioni e una nuova immagine di Andrea Beato
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onostante la riduzione degli incentivi statali e i possibili scenari futuri del settore ancora fortemente incerti, il 2011 è partito nel migliore dei modi per Tecno Service. La realtà pescarese, impegnata nelle energie rinnovabili e guidata dai giovanissimi Patrizio Camplone, Ivan Bellucca e Valentina Motolese, ha portato a termine, nel solo periodo di gennaio/febbraio, ben ventidue installazioni. E in cantiere ci sono una serie di nuovi progetti che porteranno ad un ulteriore rafforzamento. Molto è già stato fatto. In primis la sede, totalmente rinnovata ed estesa a 350 mq., con uffici, sale riunioni, aree relax e showroom prodotti. A questo si aggiunge un piano di nuove assunzioni che ha già portato a incrementare la già numerosa squadra, con l’innesto di un ingegnere e due operai, più una figura totalmente dedicata all’amministrazione; infine l’investimento nella comunicazione, con una campagna pubblicitaria affidata alla Publievolution dei fratelli D’Angiolella, per rinnovare il marchio e tutta l’immagine coordinata dell’azienda.
Da sinistra Ivan Bellucca, Valentina Motolese e Patrizio Camplone. Sopra alcuni degli impianti fotovoltaici realizzati da Tecno Service.
LA PAROLA AGLI ESPERTI Lorenzo Giovannini Responsabile tecnico di Tecno Service: «Il cliente deve tenere in considerazione la storicità e la serietà della ditta che propone l’impianto fotovoltaico». Monica De Luca Responsabile dei corsi di formazione Tecno Service: «La preparazione e la conoscenza delle tematiche sono un elemento essenziale per gli operatori».
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LA TEMPESTA ECOLOGICA PRONTA A CONQUISTARE GLI INGLESI
Da aprile a dicembre 2010 il zione di moduli. Il pannello mercato inglese del fotovol- che verrà proposto ai sudditi taico è esploso, con una cre- di sua maestà avrà la corniscita vertiginosa del 1500%. ce dal design Tecno Service. Un trend inimmaginabile, un Un contributo che lo renderà incremento che va collegato ai esteticamente più gradevole, forti incentivi statali entrati in andando a mettere un pizzivigore nel Paese della regina. co di buon made in Italy, in Cogliendo questa opportu- questo caso tutto abruzzese. nità, Eco Storm, «Abbiamo a lunsocietà legata go monitorato a Tecno Serviil contesto di ce e di cui sono riferimento e le amministratori abitudini dei conMatteo Facenna sumatori - comed Elisabetta Sermenta Facenna. sante, ha deciso In Inghilterra si è Matteo Facenna di entrare nel molto più attenti mercato d’oltremanica. L’o- al discorso dell’eco-sostenibiettivo è quello di aprire, al bilità e dell’abbattimento delle più presto, una sede operativa emissioni di anidride carboa Londra per la distribuzione nica, piuttosto che ad una dei prodotti e la formazione questione puramente econoper installatori e ingegneri del mica, legata al prezzo, come settore. Il marchio scelto, con avviene in Italia. Per il mocui è in essere un rapporto da mento abbiamo stimato una esclusivista, è Iats, azienda distribuzione di 400 kilowatt spagnola leader nella produ- al mese a partire dal 2011».
SPECIALE INTERNAZIONALIZZAZIONE ZOOM PROGRAM / ICOBIT
L'eccellenza di Icobit L’azienda abruzzese offre soluzioni liquidi impermeabilizzanti, prodotti distribuiti in tutta Italia e anche in molti Paesi dell’estero grazie ad una rete commerciale capillare di Andrea Beato
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nostre soluzioni. Abbiamo poi rogram produce e diorganizzato dei calendari di atstribuisce, in Italia e tività che prevedono info point all’estero, soluzioni dimostrativi presso le strutture liquide impermeabilizzanti, delle rivendite e degli info improponendole con il marchio prese, a cui diamo un taglio Icobit: un brand che, da oltre molto più selettivo ed approtrenta anni, ne contraddistinfondito per la formazione e la gue l’offerta di mercato. L’aDanilo Buccella specializzazione all’uso delle zienda, la cui sede si trova nelDirettore commerciale nostre soluzioni. La volontà è la zona industriale Salvaiezzi, a Chieti Scalo, ha sempre profuso un largo creare una macro strategia che possa esseimpegno nei processi di implementazione e re perseguita sull’intero territorio nazionaqualificazione dell’organizzazione commer- le, nel tentativo di dare omogeneità alla pociale. «Consapevoli - dice Danilo Buccella, litica commerciale: è chiaro che le diversità direttore commerciale - che promuovere fra le singole aree vengono tenute in debita e proporre soluzioni impermeabilizzanti in considerazione e, viste come un’opportunimodo corretto ed efficace può essere attivi- tà, determinano delle specifiche modalità tà estremamente delicata, abbiamo affian- operative». Anche grazie a questi accorgicato ai nostri uomini presenti sul territorio (solo in Italia più di cinquanta agenti) un gruppo di lavoro con delle competenze spiccatamente tecniche. L’obiettivo è quello di dare supporto coadiuvando la distribuzione nelle fasi di conoscenza e di proposizione al loro mercato di riferimento delle
menti Program ha chiuso il 2010 con dieci milioni di fatturato, con un organico di trentatre dipendenti. «Buoni risultati - commenta ancora Buccella - considerando che, a livello generale, gli ultimi anni sono stati estremamente difficili e complicati da gestire. I volumi hanno subito contrazioni, il credito è diventata una variabile molto delicata da gestire, la distribuzione ha attraversato una fase di incertezze. Il nostro approccio è stato mirato a qualificare e arricchire il nostro assortimento prodotti e a potenziare l’intero canale distributivo».
Stand Icobit in un appuntamento internazionale Due dei prodotti a marchio Icobit. Icoper e Icoper-hp rappresentano una rivoluzione nel settore di riferimento
IL BRASILE NEL PRESENTE E NEL FUTURO DI PROGRAM
Alcuni degli ultimi interventi realizzati da Program nei Caraibi e in Sud America: le copertura del Ministero delle Telecomunicazioni a Cuba e quella per un sambodromo in Brasile, nella città di Sao Paolo
Negli anni l’interesse di Program, oltre no un’ulteriore crescita e sviluppo, nuove che per il contesto nazionale, è cresciu- opportunità di business da saper coglieto verso l’export. Sono stati aperti nuovi re». Oltre al Brasile ci sono poi Panama mercati in molti Paesi del mondo: soprat- e Messico, Repubblica Dominicana, Cuba, tutto Sud America e area caraibica, climi Venezuela, ma anche Spagna, Francia, caldi e assolati che esaltano le Nord Africa, Iran e Afghanistan. prestazioni dei prodotti Icobit. Il L’attività internazionale di ProBrasile rappresenta, in quegram viene sviluppata anche sta ottica, il vero punto di riattraverso la partecipazione ed ferimento per l’azienda. «Lì eventi fieristici di livello, con - sottolinea Andrea Agrelli, stand dedicati: il Feicon Batimat export manager di Program di Sao Paulo, il Batimat di Parigi Andrea Agrelli - abbiamo effettuato diversi e il Construmat di Barcellona. Export manager interventi e vogliamo con«Sono appuntamenti fondatinuare a investire in questa nazione che mentali - conclude Agrelli - che ci permetsi appresta a vivere un quadriennio d’oro tono di instaurare e consolidare rapporti con l’organizzazione dei Mondiali 2014 e con importatori e tecnici che operano nel delle Olimpiadi 2016. Eventi che porteran- nostro settore di riferimento».
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SPECIALE INTERNAZIONALIZZAZIONE ZOOM GRUPPO FANÌ
Fanì investe in Moldavia Il gruppo con sede a Silvi ha recentemente avviato un percorso di internazionalizzazione che lo sta portando verso l’Est Europa, dopo passate e positive esperienze nel Nord Africa di Roberto Di Gennaro
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a società Fanì Vincenzo & C., gruppo con sede a Silvi (Teramo) che riunisce l’apporto di conoscenze e capacità di otto imprese di famiglia con oltre 40 anni di esperienza nel settore dell’ingegneria integrata, ha recentemente avviato un percorso di internazionalizzazione che la sta portando verso la Repubblica di Moldova, espandendo così il raggio delle proprie attività riguardanti la gestione e la fornitura di servizi integrati e multi-settoriali. I servizi offerti dalla società abruzzese coprono tutti gli ambiti relativi alle nuove costruzioni e alle ristrutturazioni (movimento terra, trasporti, pavimentazione, smaltimento e riciclaggio detriti, urbanizzazioni, demolizioni), con una particolare attenzione al settore della progettazione e realizzazione di opere
edili pubbliche e private di qualsiasi genere (strutture civili, industriali, turistiche, commerciali, prefabbricate) eseguite in proprio o tramite appalti. Contraddistinto dal lavoro e dall’esperienza di personale esperto e qualificato, il gruppo è continuamente cresciuto confrontandosi con nuove realtà professionali. Ora, forte del proprio bagaglio pluri-decennale di esperienze e know-how, è pronto a cogliere le molteplici opportunità di business presenti nel mercato moldavo. La Repubblica di Moldova sta infatti portando avanti un intenso programma di Vincenzo Fanì, amministratore unico dell’omonimo gruppo
sviluppo nell’ambito delle costruzioni e delle infrastrutture. Recentemente, inoltre, si è assistito ad un’evoluzione della presenza imprenditoriale italiana in tale Paese, con l’affermarsi di joint venture o contratti con produttori locali per la fornitura di software, l’assemblaggio di parti meccaniche o di beni strumentali, materiali ed attrezzature per l’edilizia civile ed industriale. «La necessità primaria è quella di internazionalizzare il business - ha affermato l’amministratore Unico, Vincenzo Fanì - e per farlo bisogna crederci affrontando anche sacrifici, delusioni, inutili attese e piccoli insuccessi. È fondamentale farsi conoscere, aumentare la visibilità e conquistare nuovi spazi sui mercati esteri, e per riuscirci dobbiamo essere presenti nell’attuale contesto globalizzato».
INGEGNERIA INTEGRATA OLTRE CONFINE: LA CHIAVE DEL SUCCESSO Il gruppo Fanì si era già aperto al processo di internazionalizzazione verso la fine del 2008, come naturale evoluzione rispetto agli investimenti effettuati in nuove tecnologie e macchinari d’avanguardia e alla costante formazione delle risorse umane, e stimolato anche dal difficile periodo di congiuntura economica che si è venuto a determinare a seguito dell’esplosione della bol-
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la speculativa americana. I primi Paesi oggetto di interesse, scelti anche per la vicinanza geografica, sono stati inizialmente quelli del Maghreb (Libia, Tunisia, Algeria). Tuttavia, a causa dell’instabilità sociale nell’area, in atto da diversi mesi, questa soluzione è passata progressivamente in secondo piano. La società ha quindi concentrato la propria attenzione verso l’Europa orientale, e il mercato moldavo in particolare, rite-
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nendo questa destinazione maggiormente adeguata alle proprie caratteristiche aziendali. La Fanì Vincenzo & C. ha intrapreso da tempo un percorso di qualità mediante l’istituzione, l’applicazione ed il mantenimento attivo dello standard internazionale Uni En Iso 9000, finalizzato ad ottenere uno strumento di gestione atto ad assicurare, in maniera sistematica e continuativa, le prestazioni
qualitative dell’azienda nei confronti dei mercati di riferimento. Tale condotta ha portato la società a conseguire, la certificazione di qualità aziendale secondo lo standard internazionale Iso 9001:2008.
Gli interventi Fanì si sono concentrati in Nord Africa e adesso Est Europa
SPECIALE INTERNAZIONALIZZAZIONE ZOOM PUCCIONI
Puccioni, born to fertilize Innovazione e diversificazione per l’azienda con origini toscane, giunta alla quinta generazione e pronta a nuove sfide. Su tutte quella della crescente internazionalizzazione di Andrea Beato
CRESCONO LE ESPORTAZIONI
La sede Puccioni a Vasto
Nella foto Cesare Puccioni, presidente dell’omonima azienda e da pochissimo nominato al vertice di Federchimica nazionale. Un importante risultato per lui e per l’Abruzzo intero
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na realtà imprenditoriale arrivata alla quinta generazione che affonda le sue radici nel lontano 1888. Più di centoventi anni di storia, una storia iniziata in Toscana e proseguita in Abruzzo. Oggi alla guida ci sono Cesare Puccioni, presidente che da pochissimo è stato designato anche al vertice di Federchimica nazionale, e suo figlio Mario, amministratore delegato. Il core business è da sempre incentrato sui fertilizzanti. Un mercato divenuto, nel tempo, sempre più articolato, al quale l’azienda ha saputo adeguarsi offrendo agli utilizzatori una serie di prodotti tecnici, efficienti e intelligenti per soddisfare le esigenze di nutrizione delle diverse colture. «Anche in periodi non certo semplici - commenta il presidente - abbiamo continuato a investire e la nostra proposta si è arricchita con i biostimolanti, i microelementi ed integratori fogliari, perché siamo convinti di dover fornire risposte globali alle richieste specifiche degli agricoltori». E il marchio Puccioni si è così diffuso in tutto il mondo, con la mission che si è andata ad ampliare fino ad abbracciare aspetti etico-sociali: è stato infatti stimato che se oggi si fermasse, nel mondo, la produzione di fertilizzanti, nel
Mario Puccioni
giro di due mesi morirebbero due miliardi di persone, circa il 30% della popolazione (fonte: International Fertilizer Association). «Le superfici coltivabili - sottolinea l’ad Mario Puccioni - sono per la maggior parte già utilizzati, ma gli abitanti della Terra crescono e con loro aumentano i bisogni. Le economie emergenti si sviluppano con ritmi del 5, 6% annuo. Cinesi, indiani, brasiliani vogliono mangiare di più e meglio, con più calorie, e per produrre in quantità maggiori non ci sono alternative, bisogna affidarsi a coltivazioni razionali che sfruttano al meglio le soluzioni che il mondo industriale e la tecnologia offrono». L’impegno di Puccioni è anche rivolto al rispetto dell’ambiente. Per la sede vastese, che sorge in contrada Osca, è stata già ottenuta l’autorizzazione per realizzare un allestimento fotovoltaico della potenza di 1 mW; in più, in Regione, è stata presentata domanda per la creazione di un impianto a biomasse che andrebbe ad azzerare tutto il fabbisogno elettrico e termico dello stabilimento. «Con queste premesse - conclude Mario Puccioni - continueremo a produrre fertilizzanti anche in futuro, con tutta la passione, la professionalità e l’abilità imprenditoriale di cui siamo capaci».
Fino al 2001 l’azienda si era concentrata sulla potenzialità del solo mercato interno. Quella che era nata come una scommessa è oggi, invece, diventato un elemento fondamentale, che incide con una quota del 35% sul fatturato complessivo (40 milioni di euro nell’ultimo anno). Nel 2010 è stato organizzata la prima convention radunando i diversi distributori che si sono potuti scambiare esperienze diverse sul campo e informarsi direttamente sui nuovi prodotti. Attualmente Puccioni esporta in 53 nazioni dei cinque continenti e in ognuna di queste è presente un importatore esclusivo: Kenya, Ghana, Zimbawe, Tanzania, Colombia, Cuba, Costa Rica, Ecuador, la penisola balcanica, Russia, Cina, Pakistan sono solo alcuni dei Paesi più interessanti. «Stiamo per aprire due nuovi mercati - ci anticipa Mario Puccioni - Etiopia e Angola; è in fase di definizione un importante progetto per costituire negli Stati Uniti una società da noi controllata e gestita. L’evento però epocale per la nostra attività imprenditoriale si verificherà ad aprile, ripetendosi poi a maggio, quando dal porto di Vasto partirà un’intera nave di fertilizzanti con destinazione Uruguay».
I fertilizzanti Puccioni utilizzati in Africa
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SPECIALE INTERNAZIONALIZZAZIONE ZOOM F.G. 1936 / RE-HASH
I pantaloni capolavoro F.g. 1936 del gruppo Caucci, con sede in Val Vibrata, offre l’alta sartorialità italiana nella produzione di pantaloni. Capi di qualità, con l’esclusività del brand di punta Re-Hash di Andrea Sisti
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.g. 1936 è una società appartenente 2001, che ad oggi rappresenta il 40% del al gruppo Caucci che vanta un’e- fatturato aziendale. Per la stagione primasperienza trentennale nel settore vera/estate 2010 è stato presentato al Pitti dell’abbigliamento. L’azienda si pone nella Bimbo il progetto Junior, che apre le porte cerchia dei principali produttori al processo di espansione andi pantaloni d’alta sartorialità che del segmento bambino, da italiana. La dedizione al lavoro 4 a 14 anni. La sartorialità è l’aè il codice d’ingresso della sede nima del mondo Re-Hash, che abruzzese, che sorge in Val Vimira a trasformare i pantaloni brata, dove grazie alla tenacia da capo da lavoro a capolavoro. ed alla determinazione è stato Ogni fase di lavorazione viene possibile raggiungere l’eccelrealizzata all’interno dell’azienMaurizio Caucci lenza. F.g. 1936 nasce da un’ida: dall’ideazione e selezione di dea ben definita, come dichiara l’ammini- tessuti pregiati, allo sviluppo dei prototipi, stratore unico e titolare, Maurizio Caucci: alla sapiente manifattura caratterizzata da «Il nostro progetto di produrre solo panta- elementi distintivi e raffinate finiture quali, loni “Made in Italia” è il plus valore dell’a- impunture, bottoni ed inserti interamente zienda». La mission si pone come obietti- cuciti a mano. «Ci occupiamo di tutto vo primario quello di garantire un capo di specifica Maurizio Caucci - ottimizzando i qualità, perfetto per stile, che sappia esse- costi dal momento in cui il pantalone viene re sintesi di creatività e ricerca, tecnolo- progettato, nell’accurata scelta dei tessuti, gia e cura artigianale, di valori e tradizio- nella confezione, fino alla realizzazione del ne italiana. Brand di punta di F.g. 1936 è capo e l’immissione Re-Hash, il marchio uomo-donna nato nel sul mercato».
RE-HASH GUARDA AGLI STATI UNITI
Immagini dell’ultima campagna Re-Hash. Il marchio è presente, capillarmente, in tutta Italia
La distribuzione del marchio Re-Hash si sviluppa capillarmente sia a livello nazionale che estero, dove, attraverso l’intermediazione di agenzie di distribuzione qualificate, l’azienda è già presente nel mercato russo, svizzero e perfino giapponese. L’obiettivo di penetrazione finale è l’intero mercato europeo ed è imminente l’apertura verso canali di distribuzione americani, dato che gli Stati Uniti sono da sempre considerati la patria del jeans. L’impegno dell’azienda sarà quello di articolare in maniera appropriata l’architettura dei canali distributivi, gestire ed incrementare le relazioni, in un’ottica di trade marketing; proporre criteri ad hoc per misurare le performance di canale e, di conseguenza, ottimizzare tutte le scelte distributive. New York
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L’ADVERTISING IN ABRUZZO
OIKO SERVICE: DIETRO I PIÚ GRANDI EVENTI SPORTIVI INTERNAZIONALI CI SIAMO NOI L’agenzia abruzzese di Alfani, Vitale e d’Elci è fortemente specializzata nell’organizzazione e nella gestione di eventi mondiali. Guarda al locale con un know-how nel green marketing di Andrea Beato
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più importanti eventi sportivi richiamano milioni di spettatori e appassionati. Dietro i gesti tecnici ci sono organizzazioni impeccabili, per garantire la perfetta riuscita delle kermesse. In questo campo si colloca il core business di Oiko Service. Una realtà abruzzese che nasce nel 2000 per iniziativa di Giancarlo Alfani, Giulio Vitale e Andrea d’Elci. Un’unione avvenuta grazie alla comune passione musicale, poi trasferita anche in ambito professionale. «Inizialmente - ricorda Alfani - ci siamo proposti come web agency. Come primo progetto abbiamo curato il sito del dipartimento marketing della Federazione internazionale di pallacanestro, proiettandoci subito in una dimensione globale. Da qui ci siamo mossi verso le rappresentative mondiali di diverse discipline. Ancora oggi figurano nel nostro portfolio clienti, oltre la già citata Fiba (basket), la Fim (Federazione internazionale motociclismo), Fih (hockey), Fita (tirco con
l’arco) e Uiaa (alpinismo e climbing). Dalla Rete siamo passati al design per finire, circa cinque anni fa, ad attuare una ridefinizione della nostra agenzia di comunicazione. Un nuovo posizionamento che ha puntato molto sulla gestione eventi». Subito, nel 2004, un importante banco di prova all’interno della manifestazione olimpica di Atene, curando l’organizzazione di un’esclusiva cena di gala; due anni più tardi il salto verso il Fiba World Championship in Giappone, la massima competizione internazionale di pallacanestro. «I giocatori, i fan e i media - precisa Alfani - lo ricordano come “the best ever championship”, per il numero di record che sono stati infranti. Nel nostro piccolo abbiamo contribuito con 5 container, 3.270 metri di pagine sponsor, 1.500 metri di pannelli stampati, 14 membri dello staff, 188.00 km di voli, 1.800 ore di lavoro. Nel 2010 l’esperienza si è ripetuta, questa volta in Turchia,
dove ci siamo occupati della realizzazione di tutte le grafiche, la gestione del brand degli sponsor e della logistica». In occasione del campionato si è anche tenuto il congresso mondiale della Fiba e Oiko ha provveduto all’allestimento dei 5.900 metri quadri degli spazi adibiti a meeting, eventi, collateral e cene di gala. Di particolare impatto la scenografia studiata per il palco: un grande palla di basket, per simboleggiare l’importanza di questo sport. È, infine, datato lo scorso dicembre il Fim Gala. Sul red carpet del casinò di Estoril, in Portogallo, sono sfilate tutte le stelle, di ieri e di oggi, del motociclismo. «Sulla complessiva fase progettuale e di realizzazione dell’appuntamento c’era la nostra firma - conclude Alfani. Sei mesi di intenso lavoro per condensare e veicolare immagini ed emozioni».
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4 2 1 NON SOLO EVENTI 1. Congresso mondiale Fiba 2010 2. Sito web Invictus 3. Logo per eventi e aziende 4. Bimestrale della Fim 5. Fim gala 2010
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L’ADVERTISING IN ABRUZZO Giancarlo Alfani all’interno della sede Oiko a San Giovanni Teatino (Chieti)
Lo staff Oiko Service. Al centro il senese Andrea d’Elci (socio). Accanto a lui Giulio Vitale (socio e amministratore) e Giancarlo Alfani (socio e amministratore)
L’IMPEGNO IN ABRUZZO 6. EuroBasket Women 2007 7. Sito collezione autunno inverno 2005/2006 Sixty 8. Riunione Cijm Pescara 2009 9. Sito e advertising Markbass 10. Sito e advertising Fas
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FOTO DIEGO PANICO
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I NUMERI DI ANNO DI FONDAZIONE: FATTURATO MEDIO ULTIMI 3 ANNI: NUMERO DIPENDENTI: COLLABORATORI E CONSULENTI:
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850.000 E 7 22 Marzo / Aprile 2011
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L’ADVERTISING IN ABRUZZO
CONCEPT STORE: PICCOLI, MA LA CULTURA PUBBLICITARIA È DA GRANDE AGENZIA 1
Marco D’Aroma e Diego Scimone presentano la loro agenzia. Un’organizzazione dinamica adatta per ogni tipo di comunicazione di Andrea Beato - foto di Diego Panico
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hi c’è dietro al nome di una delle più creative agenzie di pubblicità abruzzesi in questo momento? Stiamo parlando di Concept Store e loro sono Marco D’Aroma, graphic designer di trentuno anni, originario di Pescara, e Diego Scimone, art director trentacinquenne, nativo dell’Aquila. Una collaborazione iniziata qualche anno fa in un altro contesto lavorativo e poi proseguita in questa nuova esperienza. «L’idea di dar vita a Concept Store - raccontano ad Abruzzo Magazine - ci è venuta nel 2007. Abbiamo fondato l’agenzia che offre servizi di comunicazione integrata nell’advertising, packaging, below the line e web. Lo slogan che ben ci rappresenta è: una piccola agenzia con la cultura pubblicitaria delle grandi. La struttura flessibile e l’organizzazione dinamica permettono di dedicarci, in prima persona, al cliente e affiancarlo, passo dopo passo, nelle scelte aziendali. Il knowhow acquisito negli anni da entrambi, lavorando per note agenzie e su grandi
realtà, ci consente, oggi, di garantire un migliore approccio strategico e una migliore qualità creativa. Sappiamo adattarci con facilità alle diverse esigenze dei nostri interlocutori, di qualsiasi dimensione, scegliendo come meticolosa cura fotografi, registi e le diverse figure tecniche, che contribuiscono alla realizzazione delle nostre idee». Questo mix ha portato D’Aroma e Scimone ad aggiudicarsi, nel 2007, due premi Agorà per il miglior annuncio stampa e la migliore affissione nella regione Abruzzo, con la campagna di comunicazione commissionata da Fidas Pescara. «Un premio - sottolineano - che attesta la qualità della nostra 4 comunicazione ed esalta il valore e l’importanza nel sociale». Nel futuro di Concept Store la voglia di continuare a crescere e confermarsi tra le realtà emergenti del panorama pubblicitario locale.
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Da sinistra Marco D’Aroma e Diego Scimone. Concept Store è a Pescara, in piazza Garibaldi
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FRESCA CREATIVITÀ 1. PASTIFICIO VERRIGNI - Packaging 2. RISTORANTE LA BANDIERA - Packaging 3. EURONICS VERSO CASA - Nuova comunicazione 4. BANCO ALIMENTARE ABRUZZO - Campagna stampa 5. FATER - Campagna stampa nazionale 6. FIDAS PESCARA - Campagna di comunicazione
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ASSOCIAZIONI
Fasi produttive e operai all’interno degli stabilimenti Fiat
AIDP PORTA IN UNIVERSITÀ GLI ACCORDI SINDACALI DI MIRAFIORI E POMIGLIANO Interessante incontro organizzato dall’Associazione italiana per la direzione del personale. Al centro le ultime vicende Fiat e i riflessi sugli accordi sindacali di Maurizio O. Delfino
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Domenico Moretti, vicepresidente Aidp, coordinatore dei lavori e direttore del personale in De Cecco
i è svolto a Pescara, all’Università d’Annunzio, il seminario “Gli accordi sindacali di Mirafiori e Pomigliano”, organizzato da Aidp, Associazione italiana per la direzione del personale, sezione Abruzzo e Molise. Dopo la presentazione dei relatori, il presidente e uno dei vicepresidente di Aidp Abruzzo e Molise, rispettivamente Raffaele Credidio e Domenico Moretti, hanno introdotto l’argomento, dichiarando come sia importante ragionare su questi temi cercando di non prendere nessuna posizione univoca. La professoressa Fausta Guarriello, direttore del dipartimento di Scienze giuridiche della facoltà di Economia della d’Annunzio, ha spiegato come si tenga a far passare anche il lavoratore per il successo dell’azienda: pensiamo ad esempio al
IL CONGRESSO NAZIONALE Il 27 e 28 maggio 2011 si terrà il congresso nazionale di Aidp, quest’anno in Abruzzo, al Palacongressi di Montesilvano. Il tema scelto è “Insieme per eccellere: un nuovo dialogo tra università e impresa”
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Fausta Guarriello
Francesco Colaci
“Codice della partecipazione” presentato dal ministro Sacconi. Una peculiarità su tutte riguardo agli accordi Fiat infatti è quella del referendum dei lavoratori, con l’assenza di coinvolgimento dei pubblici poteri. Quello della cogestione è un tipico modello renano di cui ora si parla molto, poiché il modello tedesco, fortemente rinsaldatosi, è diventato la locomotiva d’Europa. C’è da dire poi che la decisione di rinnovo nella vicenda Fiat è partita direttamente dall’azienda, per questo motivo qualcuno ha paura di una virata verso il sistema nordamericano in cui la forza sindacale è fortemente ridotta. Francesco Colaci, esperto di diritto del lavoro ha esposto alcuni dati relativi alla Fiat e ha rivolto l’attenzione alle cause che hanno portato a stipulare gli accordi. Bisogna tener conto
Giuseppe Prisco
Valerio Speziale
ASSOCIAZIONI che nel mercato dell’auto di oggi esistono almeno tre distinte forme di domanda: quella dei Paesi emergenti in cui l’auto è uno status symbol sociale; le economie mature, invece vedono crescere il bisogno di veicoli eco-compatibili a basso consumo; gli Usa poi sono, forse, il Paese che, più di ogni altro, è stato condizionato dal ruolo dell’automobile. «Oggi la globalizzazione - ha spiegato Colaci - costringe i produttori a essere in grado di soddisfare contestualmente tutte e tre queste domande. I referendum degli stabilimenti di Pomigliano prima e di Mirafiori poi dovrebbero spianare la strada al gruppo Fiat per poter giocare la partita come un costruttore globale competitivo». Il tasso medio di utilizzo degli impianti, in Italia oscilla tra il 30 e il 40%, contro una media dell’80% negli impianti dei costruttori franco-tedeschi. Su queste basi, in teoria, si fonderebbero gli accordi separati a Pomigliano e Mirafiori. Giuseppe Prisco, esperto di relazioni industriali, ha riportato un’indagine del 2009 sull’assenteismo del settore metalmeccanico italiano, in cui risulta che la media di ore di assenza per ogni lavoratore è pari a 121,1, ossia l’8%, contro il 2,6% di un lavoratore americano. Per porre riparo a questa situazione, secondo gli accordi Mirafiori, se nel primo semestre dell’anno il
tasso di assenteismo sarà superiore al 6%, saranno imposte sanzioni agli operai che, non avendo particolari patologie, si assenteranno dopo ferie, riposo settimanale o festività per almeno due volte; in questo caso il primo giorno di assenza non sarà pagato. Secondo gli accordi i tempi di pausa sono stati ridotti di 10 minuti: da due pause di 20 minuti si è passati a tre pause da 10, in questo modo ci sarà un notevole incremento del numero di auto costruite. A chiusura del seminario è intervenuto Valerio Speziale, professore di Diritto del lavoro presso la facoltà di Economia della d’Annunzio. Speziale ha spiegato come le divisioni sindacali sarebbero considerate da qualcuno un ostacolo per la competitività dell’azienda, «è anche per questo che Marchionne - ha affermato Speziale - ha trasferito Mirafiori nella nuova società Fiat Industrial, che non ha iscritto a Confindustria, e si è accordato quindi con Crysler. Questo accordo è profondamente innovativo, soprattutto per l’adozione del sistema Ergo-Uas, già adottato in via sperimentale a Mirafiori e grazie al quale si ridurranno i tempi morti. Obiettivo del gruppo Fiat è raggiungere, al più presto, la piena saturazione dell’impianto».
GLI STABILIMENTI DI ASSEMBLAGGIO AUTO IN ITALIA La Fiat in Italia può contare 22.080 operai con una produzione di 29,4 auto per dipendente; in Brasile, dove la Fiat ha 9100 dipendenti, ogni operaio produce 77,6 automobili. Questa inefficienza ci ha inesorabilmente fatto cadere al 118° posto della classifica Ocse, su 139. È questo uno dei motivi per cui l’ad della Fiat ha stipulato Accordi separati con le rappresentanze sindacali, esclusa la Fiom che non ha aderito. Il 23 dicembre è stato siglato l’accordo con Mirafiori e il 29 dicembre con Pomigliano D’Arco. con gli Accordi è stata creata una joint venture tra Fiat e Chrysler per oltre un miliardo di euro.
STABILIMENTI
DIPENDENTI
A Mirafiori (Torino), 1939
5.486
B Cassino - Piedimonte S. Germano (Frosinone), 1972
3.939
C Giambattista Vico (Pomigliano - Napoli), 1968
4.730
D Melfi (Potenza), 1993
5.280
E Termini Imerese (Palermo), 1970
1.342
A
John Elkann
B C
D
Gianni Agnelli 1921 - 2003
Uno scatto della platea intervenuta al seminario. Nella prima foto sopra il presidente Aidp Abruzzo e Molise, Raffaele Credidio (Micron). Nell’altra, da sinistra Florio Corneli, presidente regionale Federmanager, Tommaso Prete (Tommaso Prete & Associati), vicepresidente Aidp, ed Elisa Antonioni (Sinergie Education), vicepresidente Aidp
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ASSOCIAZIONI
SOCIAL MEDIA: OPPORTUNITÀ E PERICOLI PER LE PICCOLE E MEDIE IMPRESE ABRUZZESI Apco Abruzzo (Associazione professionale dei consulenti di direzione e organizzazione) e Hbr hanno organizzato l’incontro su come Facebook & co. influenzano le aziende di Maurizio O. Delfino
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(Foto di Valerio Simeone)
n un mondo in cui il social media è uno strumento sempre più utilizzato, come muta il comportamento di aziende e imprese rispetto a qualche anno fa? Il convegno: “I social Media: cosa cambia per le Pmi abruzzesi” ha voluto rispondere a questa domanda. L’evento, svoltosi presso la sede di Confindustria Pescara il 27 gennaio, è stato organizzato da Apco, Associazione professionale italiana dei consulenti di direzione e organizzazione e da Confindustria Pescara. Social media come Facebook o Twitter, stanno quasi obbligando le aziende a cambiare completamente il modo di interagire con il cliente, creando un approccio del tutto nuovo con il consumatore. Quirino Piccirilli, responsabile della delegazione Abruzzo di Apco e Enrico Rotolo, presidente Terziario Avanzato di Confindustria Pescara, hanno spiegato che l’interesse che suscita l’argomento è molto alto, internet infatti è diventato un nuovo stile di vita che ci ha cambiato l’esistenza; si può costruire o distruggere un brand o un prodotto parlando in tempo reale con persone sconosciute. C’è quindi da chiedersi che fine faccia il marketing tradizionale: è giusto abbandonarlo? «Il rapporto tra azienda e consumatore oggi è cambiato - afferma Enrico Sassoon, direttore di Harvard Business Review Italia - l’azienda non deve più pensare soltanto a rivolgersi a molti, ora grazie a internet, si è arrivati all’ubiquità e la velocità è una grande
Da sinistra Enrico Sassoon, direttore Hbr Italia, Marco Beltrami, presidente nazionale Apco,e Quirino Piccirilli, coordinatore delegazione Apco Abruzzo
alleata per il successo. Bisogna far pubblicità di un altro tipo allora, il marketing 2.0 infatti sta modificando l’atteggiamento del mondo intero e tutto deve essere rivisto in una funzione digitale». Il presidente di Apco, Marco Beltrami, ha spiegato che ora ci sono nuove regole da considerare: esistono due canali con cui poter interagire, quello fisico e quello digitale, si pensi alle vendite on line; bisogna poi ascoltare il cliente, coinvolgerlo e accettarne i giudizi, tantissime aziende infatti hanno creato delle community in cui i clienti possono scambiarsi opinioni; è utile usare i social network come forma
di collaborazione per esempio per avere informazioni sul prodotto. Fabrizio Barbarossa, autore del libro “Google Marketing”, ha proposto un quesito: «Meglio google o i social network per il marketing aziendale? Il social network è un luogo virtuale di dialogo e di capitalizzazione dei rapporti con i propri contatti-clienti, su google invece si va per bisogno, quest’ultimo però si può utilizzare per indicizzare i social network». Ma se la grande impresa sui social deve proteggere il suo marchio, la Pmi deve aumentare la propria visibilità, conquistare i brand naturali e difenderne la reputazione. «Quindi - ha concluso Barbarossa - tra google e i social network, meglio internet, ossia meglio usarli entrambi». Luciano Fratocchi, professore associato dell’Università degli Studi dell’Aquila, ha riportato l’esperienza di “Le nuvole” di Tombari, un artigiano di pipe che nel 1999 ha aperto un sito web per le vendite on line con enorme successo nel mondo e nel 2009 ha aperto una pagina su facebook.«I social media - ha dichiarato Fratocchi - non sostituiscono completamente gli strumenti di marketing tradizionale, semmai li integrano, ma bisogna tener presente che farsi trovare è importante quanto farsi preferire, bisogna monitorare lo strumento leggendo i commenti». È bene ricordare però che le nuove tecnologie non creano automaticamente valore, occorre comunque lavorare sul cambiamento e sui processi.
IL PERIODICO DI PESO Harvard Business Review Italia, rivista a cadenza mensile, è l’edizione italiana del’omonimo periodico americano. Harvard Business Review, pubblicata in 12 lingue diverse e prima rivista di management del mondo, nasce nel 1922 come progetto editoriale della Harvard Business School e dei suoi studenti. L’obiettivo del periodico è dare a manager e consulenti idee pensate per un impatto sulla realtà.
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Enrico Rotolo
Fabrizio Barbarossa
Luciano Fratocchi
Il tavolo dei relatori presenti all’incontro/dibattito, patrocinato da Confindustria Pescara, sul tema “I social media: cosa cambia per le Pmi abruzzesi?”. Il moderatore è stato Quirino Piccirilli, coordinatore delegazione Apco Abruzzo
ASSOCIAZIONI
“UN APERITIVO IN FEDERMANAGER CON…” IL PRESIDENTE ENRICO MARRAMIERO Negli uffici regionali di Federmanager, l’incontro con il numero uno degli industriali della provincia di Pescara. Un’occasione per affrontare i temi economici e sociali di Florio Corneli
(Foto di Valerio Simeone)
Nella foto un primo piano di Florio Corneli, presidente dell’associazione Federmanager-Adiam Abruzzo e Molise
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L’aperitivo in Federmanager con…” è lo strumento ideato dal direttivo della Federmanager-Adiam per affrontare, in maniera non convenzionale, i più importanti temi economici e sociali della nostra regione e sta diventando un momento e un luogo di incontro e di confronto dei dirigenti aziendali. Il 28 gennaio 2011 i dirigenti, associati alla Federmanager, hanno consumato l’aperitivo con il presidente provinciale degli industriali, Enrico Marramiero, che per l’occasione era accompagnato dal vicepresidente, nonché cofondatore del polo alta moda dell’area vestina, Marco Belisario per parlare delle reti d’impresa. Florio Corneli, presidente della Federmanager-Adiam, ha colto l’occasione per esprimere solidarietà ai dirigenti e lavoratori della Procter & Gamble soggetti ad un importante e grave processo di mobilità in quanto la direzione aziendale ha deciso di delocalizzare il centro di sviluppo e ricerca di San Giovanni Teatino. Enrico Marramiero ha illustrato le
reti d’impresa evidenziando il grande contributo del direttore Luigi Giosaffatte che ha favorito il processo per la creazione di due reti d’impresa in provincia di Pescara a fronte di dodici complessive del territorio nazionale. Marco Belisario ha illustrato la rete d’impresa del polo dell’alta moda che vede, tra gli altri, anche la partecipazione della Brioni. Nell’obiettivo di valorizzare i prodotti tessili dell’area vestina la rete fornisce un contributo determinante, senz’altro, allo sviluppo delle imprese che fanno parte della rete, ma anche del territorio in cui le aziende sono insediate esaltando l’utilità sociale delle stesse imprese. I dirigenti presenti hanno espresso, al presidente dell’Associazione Industriali della provincia di Pescara, l’auspicio che tutte le parti si attivino e diano il loro fattivo contributo per la diffusione delle reti d’impresa che, senza ombra di dubbio costituiscono uno strumento di fondamentale importanza per lo sviluppo del territorio.
Sopra Enrico Marriamiero. Nella foto accanto, insieme a Corneli e Marramiero, Marco Belisario, vicepresidente Confindustria Pescara (secondo da sinistra) e Giovanni Del Bianco (quarto da sinistra)
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ASSOCIAZIONI
CREALAVOROGIOVANI, LE INNOVAZIONI DEL SISTEMA AMMINISTRATIVO LOCALE L’associazione guidata da Claudio Bonasia punta alla formazione dei più giovani e ha organizzato, con la collaborazione di Mario Collevecchio, un corso sulla contabilità degli enti locali. Solo una delle tante iniziative messe in campo… di Andrea Beato - foto di Matteo Francavillese
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Sopra Mario Collevecchio, docente del corso ed esperto di pubblica amministrazione. Sotto il figlio, l’ingegner Pietro, che lo ha coadiuvato
ono decisamente allarmanti i dati provenienti dal mondo del lavoro. A marzo si è rilevato un tasso di disoccupazione dell’8,6% con una crescita di 0,2 punti percentuali su base annua. Secondo l’Istat è in aumento il tasso di disoccupazione giovanile, in una fascia di età compresa tra i 15 e i 24 anni, il quale ha raggiunto il 29,4%. L’associazione abruzzese Crealavorogiovani, presieduta da Claudio Bonasia, opera proprio per fornire il suo piccolo ma prezioso contributo e aiutare i ragazzi nell’avvicinamento al mondo del lavoro e nelle esperienze collegate. Tra le ultime iniziative promosse, merita un approfondimento il corso di formazione sulla contabilità degli enti locali, sviluppato in collaborazione con gli Itc Manthonè e Aterno di Pescara e l’Itcg Galiani di Chieti, che si è concluso a febbraio. Il progetto è consistito in un corso articolato in un ciclo di seminari di formazione e di informazione diretto a fornire conoscenze utili ai fini della preparazione ai concorsi pubblici per istruttore contabile ed istruttore amministrativo, riservati a diplomati. A tenere le diverse “lezioni” il professor Mario Collevecchio, titolare dello studio Pa Consulting di Pescara, esperto di pubblica amministrazione e
docente a contratto della Scuola di specializzazione in studi amministrativi (Spisa) dell’Università “Alma Mater” di BoloClaudio Bonasia gna. «I destinatari - dice Collevecchio - sono stati cinquanta studenti delle classi quinte dei tre istituti tecnici individuati dai consigli di classe, in numero di tre per ciascuna classe, sulla base del profitto nelle discipline giuridico/ economico/aziendali e della motivazione personale. Il corso si è articolato in quattro moduli formativi utilizzando anche un approccio “ludico” per alleggerire le tematiche trattate. Nel primo è stato affrontato l’ordinamento istituzionale: i principi costituzionali dell’autonomia e del decentramento, gli organi, le funzioni attribuite dalla lagge, la governance; i successi hanno invece riguardato l’ordinamento amministrativo, l’ordinamento finanziario, l’ordinamento contabile e una prova conclusiva. A chi ha superato il test finale è stato rilasciato un certificato che attesta l’esperienza formativa, valutabile anche ai fini dell’attribuzione del credito scolastico».
L’ASSOCIAZIONE IN BREVE Crealavorogiovani è l’associazione che, dal 2010, si è posta l’obiettivo di sostenere i giovani nella loro sfida lavorativa creando percorsi alternativi a quelli tradizionali. Corsi, servizi ed eventi per rendere più comprensibile il mondo del lavoro.
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LEAN
Press Room
SCHEDA TECNICA
MAPPATURA DEL FLUSSO DEL VALORE
L
a mappatura del flusso del valore è stato lo strumento fondamentale del progetto guidato da Sergio di Tillio (attuale consulente senior di Lean Partners) effettuato presso lo stabilimento Fluid Power di Gaggio di Piano, in provincia di Modena, recentemente passato dal gruppo industriale Comer Industries alla Poclain Hydraulics. Lo strumento
ha permesso di mettere insieme in una vista univoca dei dati relativi alle vendite, produzione, qualità, logistica ed acquisti. E tale mappa ha reso disponibile alla direzione uno strumento robusto e molto diretto per stabilire in pochissimo tempo le aree dove poter ottimizzare e le conseguenti azioni di miglioramento. Nello stabilimento si è passati dalla logica di grandi lotti all’uso di kanban di fabbricazione, da un’asssemblaggio basato su stazioni singole ad un’unica linea di montaggio. Sono stati abbattuti i vecchi magazzini verticali portando la logistica a livello shop floor con significativa riduzione dei tempi di attraversamento e del valore dei magazzini e Sergio di Tillio in azione nella Value Stream Mapping in Fluid Power/Comer dei semilavorati.
LEAN OFFICE NELL@ CITY DI LONDRA (GB) 21 MARZO 2011 La City di Londra
Strumento: MAPPATURA DEL FLUSSO DEL VALORE (O VALUE STREAM MAPPING) Quando serve PRIMA DI OGNI PROGETTO LEAN Perchè va usato: PER CAPIRE DOVE CI SI TROVA E STABILIRE DOVE SI VUOLE ANDARE A chi serve: DIRIGENTI E MANAGER OGNI TIPO DI AZIENDA (DALLA PMI ALLA MULTINAZIONALE)
Chi lo ha inventato: TOYOTA
MAPPATURA DEL FLUSSO DEL VALORE (VALUE STREAM MAPPING) @ PESCARA IL 19 APRILE 2011
I
l 19 aprile primo Lean Workshop organizzato di Lean Partners negli uffici di via Mazzini 75/1 a Pescara. L’evento, organizzato in collaborazione con Executive Business Center, tratterà dello strumento principe per eseguire la mappatura dei processi della propria azienda (sia produttivi sia di servizi) secondo la filosofia Lean. Il workshop sarà condotto da consulenti esperti di Lean Partners.
I
l 21 marzo nella City di Londra si è tenuto il primo Lean Office Meeting (The Lean Office 2011). Il Process Excellence Network, organizzatore dell’evento, pone l’accento sul fatto che si tratta del ‘primo’ e ‘vero’ simposio internazionale, in programma fino al 23 marzo, focalizzato sulla Lean applicata ai servizi e ai processi transazionali. E non sui processi produttivi e logistici dove è nata e si è sviluppata negli ultimi anni. Tra le aziende che supportano a spada tratta l’iniziativa ci sono multinazionali manufatturiere come l’inglese Gkn, l’olandese Philips e l’americana Nike.
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Come si esegue la mappatura del flusso del valore (Value stream mapping)
Lean EXECUTIVE SEARCH Lean EXECUTIVE RECRUITING Lean ASSESSMENT LEAN - WCM - SIX SIGMA - KAIZEN
Lean Partners Via Mazzini 75/1 65123 Pescara Tel. 085 27543 info@leanpartners.it
LEAN
Press Room
FATER @ HARVARD BUSINESS REVIEW
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arvard Business Review Italia, l’edizione italiana guidata da Enrico Sassoon della rivista di management più diffusa al mondo, ha pubblicato recentemente un articolo sulla Fater, evidenziando che l’azienda pescarese ha innovato il suo modello di business ponendo la sostenibilità sia come elemento di responsabilità sociale sia come fattore competitivo. Creando in questo modo una metodologia innovativa. Inoltre la Fater, dice l’articolo, redatto da Alessandro Zollo, ad di Rewords, e Maurizio Zollo, professore di strategia e responsabilità sociale presso l’Università Bocconi, ha implementato un sistema di "scorecards" con l’obiettivo di misurare la sostenibilità dei processi nell’ottica del miglioramento continuo. E sul fronte dei processi logistici, Fater ha apportato miglioramenti alle modalità di spedizione e di carico dei prodotti finiti (usando la nave come mezzo per alcune destinazioni) conseguendo così una riduzione del 20% dei vettori su strada.
La sede Fater a Pescara, progettata da Fuksas. Sorge in via Italica, tra il vecchio molino De Cecco e l’ex sede della Fater stessa
Nella foto Roberto Marinucci, direttore generale Fater
NEW HONDA CIRCLES @ ATESSA (CHIETI)
F
erve l’impegno dei Circoli di Qualità nella sede Honda Italia di Atessa, che si prepara, come di consueto, ad ospitare il prossimo luglio la Convention locale dei Circoli Qualità, occasione in cui vengono presentati e selezionati i progetti realizzati da gruppi di lavoro sia interni, sia appartenenti al circuito fornitori. I Circoli di Qualità o New Honda Circle, originati dal più ampio approccio giapponese alla qualità, arrivano in Honda Italia già nel 1982 e presto si estendono al circuito fornitori, quale esempio di esportazione culturale dalla grande impresa al sistema di subfornitura. Si configurano come gruppi di lavoro spontanei, 98 AbruzzoMAGAZINE
La sede della Honda in Abruzzo. Si trova ad Atessa (Chieti), in Val di Sangro, e a luglio ospiterà la convention locale dei Circoli Qualità ("New Honda Circles")
paritetici e trasversali rispetto ai ruoli o ai reparti, impegnati nel trovare soluzioni a problemi concreti e quotidiani che impattano sull’attività lavorati-
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va di ognuno, in qualsiasi ambito, attivando così il processo di miglioramento continuo in azienda, secondo la filosofia Honda della crescita dal basso.
Questo tipo di attività, che ogni anno vede aumentare i gruppi di partecipanti, consente al personale di ogni livello di interagire, acquisire nuove conoscenze, essere maggiormente flessibile e immettersi in uno stimolante percorso di crescita all’interno dell’azienda. I team che superano infatti la selezione a livello locale hanno l’opportunità di partecipare alla Convention Europea, che quest’anno si terrà nel mese di settembre proprio presso la sede Honda di Atessa.
Logo dell’Iniziativa “New Honda Circles” alias NHC
LEAN Alberto Galgano, presidente gruppo Galgano
CHI È GALGANO Alberto Galgano è nato a Firenze il 26 novembre del 1927. Nel 1952 si è laureato in Ingegneria Chimica presso il Politecnico di Milano. Inizia la carriera come direttore industriale in Bassetti e poi in Lanerossi. Nel 1959 entra in Progredi e nel1962 decide di proseguire in un lavoro molto innovativo per quell’epoca, creando una delle primissime società italiane di consulenza di direzione. Fonda così la Galgano & Associati, di cui è tuttora presidente. La società si mette a disposizione delle aziende, italiane e non solo, per offrire interventi consulenziali e corsi di formazione basati sullo studio approfondito della specifica realtà del cliente.
IL MIGLIORAMENTO DELLA CAPACITÀ COMMERCIALE CON L’APPLICAZIONE DELL’APPROCCIO LEAN THINKING Nel polo Technovalley, il seminario per eliminare gli sprechi e far fluire meglio il flusso del valore necessario a sviluppare un’offerta idonea per il cliente... di Andrea Beato - foto di Diego Panico
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lberto Galgano, presidente dell’o- attraverso una potente azione di leadership, delle risorse risparmiate in attività, che monima società di consulenza di si assumono la responsabilità di diffonder- creano valore per il cliente. L’obiettiv del direzione, lavora da molto tempo ne e applicarne i principi, portando l’azienda Wcm è il miglioramento rapido, realizzabile sull’applicazione del sistema Toyota. Ogni al raggiungimento di alti livelli di qualità, a attraverso la settimana Kaizen (approccio anno sono più di quattromila i manager e costi competitivi. L’aspetto strategico del alle azioni di miglioramento con risultati in i professionisti che partecipano a interven- Wcm si basa su tre significati. Questi sono il soli cinque giorni) e la mappa del flusso del ti di formazione e di consulenza Galgano. senso del fare qualità, il senso dell’efficien- valore (rappresentazione di tutte le azioni Questa volta è toccato all’Abruzzo, grazie za e il senso dell’innovare. Le azioni chiave richieste per realizzare un prodotto, dalla all’iniziativa di Confindustria Chieti, ospi- da perseguire nell’applicazione del sistema materia prima al cliente). Ridurre gli spretare un evento del genere. «Il World class manageriale Wcm si riassumono in: visua- chi significa quindi eliminare i costi della manufacturing (Wcm) - ha spiegato Alberto lizzazione degli sprechi, individuazione degli non qualità, investire nel miglior funzionaGalgano - è un sistema produttivo innovati- errori prima che diventino difetti, elimina- mento dei processi aziendali e nella capacivo, basato sul miglioramento rapido e con- zione degli sprechi e correzioni degli errori, tà delle persone e produrre valore e sodditinuo, più conosciuto con il nome di Lean miglioramento dei processi, investimento sfazione per il cliente, ottenendo vantaggio production. Tale approccio è un competitivo di lungo termine. sistema che trova riferimenti in Perseguire l’eccellenza significa grandi personalità del mondo tendere alla “perfezione”, in otoccidentale (Galileo, Michelantica di miglioramento continuo. gelo, Socrate, Aristotele, LeoTale miglioramento deve essere nardo, Cesare, Napoleone…) e realizzato “bottom-up”, ossia deve essere prima di tutto rececon il pieno coinvolgimento del Pietro Rosica Renato Galgano pito dalle direzioni generali che, Mariacristina Galgano personale operativo».
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AbruzzoMAGAZINE 99
ABRUZZO NO PROFIT
IL MEDICO È AMICO, UNA SANITÀ MIGLIORE Presentata a Pescara l’associazione presieduta da Paolo Angelucci per rendere più umano il rapporto medico/paziente, per avvicinare realmente il mondo scientifico alle persone
Alessandra Lupone Presidente associazione Clown Doc
Da sinistra Sabatino Trotta, primario del reparto di Psichiatria dell’ospedale di Pescara e presidente della commissione scientifica di Amico Medico, il professore Enrico Di Fonzo, direttore dipartimento Salute mentale dell’ospedale di Pescara, e Paolo Angelucci, presidente associazione Amico Medico
di Francesca Cicchinelli - foto di Valerio Simeone
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uando qualcuno sta male, quando qualcuno è costretto a fare esami diagnostici di vario genere, non è facile districarsi nei percorsi burocratici a cui la sanità ci obbliga o trovare qualcuno che ci spieghi come fare, è allora che tutti avrebbero il desiderio di una facilitazione. L’associazione Amico Medico può dare una risposta a questi problemi, lo spirito che la anima infatti è quello di far incontrare le istituzioni con i bisogni della gente, che
COME ALI DI FARFALLA È il romanzo di Valentina Palleri che narra la vicenda di Ilaria, sua figlia, che oggi a cinque anni. Circa un anno e mezzo fa le è stato diagnosticato un linfoma non hodgkin. La famiglia è stata catapultata in un mondo diverso. «La soddisfazione - dice l’autrice - è vedere mia figlia aprire gli occhi accanto a me, ogni mattina». Diritti d’autore destinati all’acquisto di un ecografo per l’ospedale di Pescara
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spesso non sa a chi chiedere aiuto. Amico Medico è un’idea nata da un gruppo di amici, tra cui il dottore commercialista Paolo Angelucci e il primario del reparto di Psichiatria dell’ospedale di Pescara, Sabatino Trotta, rispettivamente presidente di Amico Medico e presidente del comitato scientifico dell’associazione, presentata con un convegno lo scorso dicembre presso l’auditorium Leonardo Petruzzi di Pescara. All’apertura dell’incontro ha portato i suoi saluti anche Nicoletta Verì, Presidente della quinta Commissione Consigliare Affari sociali e Tutela della salute della Regione Abruzzo e sempre attenta ai bisogni del paziente. «In questo momento particolare per la sanità e per l’Abruzzo, nonostante gli impegni istituzionali - ha dichiarato la Verì - per me è importante essere presente all’inaugurazione di un’iniziativa di questo tipo, soprattutto quando sono gli stessi specialisti a mettersi a disposizione del cittadino. Questo genere di associazioni sono molto significative per la nostra regione e devono dare l’esempio». Amico Medico grazie a un numero verde, il 3934687502, sarà vicina ai pazienti in difficoltà; in questo modo uno specialista sarà a disposizione per chiarire qualunque cosa all’utente, avvicinando il mondo scientifico alla gente e trasmettendo le giuste modalità da seguire. Al convegno è intervenuto anche il dottor Stefano Di Loreto, che ha fatto
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Roberta Pellegri Presidente associazione Ananke
una panoramica dell’evoluzione del sistema sanitario, che negli anni ‘90 ha subito un’aziendalizzazione. Di Loreto ha poi spiegato come si potrebbe migliorare la sanità riducendo i costi e soprattutto i tempi di attesa. In Abruzzo c’è una scarsa cultura manageriale: anche se si investe denaro, la qualità della sanità regionale è sotto la media e bisogna chiedersi perché. L’ospedale del futuro deve avere dimensioni contenute per un basso impatto ambientale e, come ha affermato Trotta, deve subire una “umanizzazione”; questo è lo scopo primario dell’associazione Amico Medico: dare risposte in tempi brevi per raggiungere un grado positivo di efficienza. Al convegno hanno preso parte anche presidenti e collaboratori di altre associazioni vicine a chi ha bisogno, come Roberta Pellegrino, presidente di Ananke, che dal 2005 combatte la violenza sulle donne, la quale è stata presa ad esempio per aver fatto di Pescara la prima città a creare una rete di associazioni; sono state ringraziate anche le associazioni A.m.i.c.o. Per le malformazioni infantili chirurgiche e Clown Doc, che regala sorrisi con la clownterapia, presso i reparti di Chirurgia pediatrica ed Oncoematologia pediatrica. «È bello sapere che esistono medici e volontari - ha affermato Paolo Angelucci - che si uniscono a noi per regalare ore del loro tempo al servizio di associazioni come queste».
ABRUZZO NO PROFIT Lo staff medico del reparto di Ematologia con il primario, Giuseppe Fioritoni al centro
EMATOLOGIA DI PESCARA: TRENTOTTO ANNI DI STORIA ED ECCELLENZA Inaugurato nel 1973, il reparto è diventato un polo di attrazione per pazienti di tutta la regione e non solo. L’evoluzione con il primario Giuseppe Fioritoni di Andrea Beato - foto di Valerio Simeone
L
a storia dell’ematologia a Pescara ha inizio nel novembre 1973, con l’apertura presso il presidio ospedaliero Spirito Santo, della divisione di Ematologia con annesso centro trasfusionale. Sotto la direzione del professor Glauco Torlontano, inizia una sfida ambiziosa che porta alla realizzazione di un modello organizzativo multifunzionale. Nel 1993 viene istituito il dipartimento di Ematologia e di medicina trasfusionale, costituito dalla aggregazione di quattro unità operative. Quella di Ematologia clinica viene affidata al dottor Giuseppe Fioritoni, attualmente alla direzione. In questi anni l’obiettivo è stato quello di far crescere e consolidare la struttura. Nel 2003 le sezioni di degenza sono state completamente ristrutturate grazie all’Ail. Gran parte dei ricoveri provengono, oggi, dalle altre Ausl d’Abruzzo
o da altre regioni limitrofe (oltre il 50% dei ricoveri). Sin dall’istituzione, il reparto di Ematologia di Pescara si è occupato della cura dei pazienti pediatrici affetti da empatie acute e da neoplasie solide. Il reparto è centro di riferimento regionale Aieop e nel 2007 è stata istituita una U.o. semplice di onco-ematologia pediatrica. La struttura di degenza è stata realizzata con fondi dell’associazione Agbe e di Trenta ore per la vita. In questo ambito è stato istituito il servizio scolastico in ospedale e grande impegno è stato riservato ai progetti di umanizzazione. Si è proceduto all’attivazione di un servizio di psicologia per l’assistenza dei pazienti adulti e bambini, di uno sportello permanente di assistenza socio-sanitaria e, infine, di un call center per facilitare il contatto con il mondo esterno.
CLOWN DOC Nel reparto di Ematologia dell’ospedale di Pescara è stato da anni attivato anche un progetto con l’associazione Clown Doc (che fa parte della Federazione Operazione Buonumore), e che coinvolge medici e infermieri, per rallegrare e rendere più sopportabile la degenza dei piccoli pazienti. Un lavoro dal valore inestimabile. Per chi volesse dare un contributo a Clown Doc può farlo attraverso il nuovo numero di conto per le donazioni: IT 21 K 02008 15412 000401437018.
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AbruzzoMAGAZINE 101
SPORT E SPONSORSHIP
Una nuova guida per tornare ad essere grandi
Grazie all’intervento della cordata di imprenditori locali, la squadra di pallavolo che gioca in A si è trasformata. Con il nuovo progetto sono ricominciati anche i successi di Maurizio O. Delfino
«
Il progetto non è nulla, la pianificazione è tutto». La frase del generale Dwight D. Eisenhower fotografa alla perfezione la situazione della Pallavolo Pineto. L’idea di far tornare a splendere il titolo di società di punta del movimento del volley abruzzese difatti non può bastare se dietro questa targa non c’è una strategia ben precisa per crescere. Tassello dopo tassello in queste settimane il progetto della pallavolo a Pineto sta prendendo corpo, grazie alla cordata di imprenditori del posto, guidati da Umberto Mongia, che dal 22 dicembre 2010 ha preso in carico le sorti del sodalizio gialloblù. Il primo obiettivo fissato dalla dirigenza è quello di mantenere l’attuale categoria. La vetrina prestigiosa offerta dal campionato di serie A, con dirette televisive in tutto il mondo e la possibilità di far circolare il nome del Pineto squadra e di Pineto città nel globo è un punto sul quale si stanno
UMBERTO MONGIA GUIDA IL NUOVO CORSO
La tifoseria ha salutato con entusiasmo la svolta societaria. Sostenitori della squadra hanno donato a Umberto Mongia (al centro nella foto in alto) una targa
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Il cambio al vertice della Pallavolo Pineto è stato perfezionato il 22 dicembre scorso quando, una cordata di giovani imprenditori, ha rilevato la società dalla vecchia dirigenza. Secondo quanto stabilito dall’accordo, a gestire il campionato in corso sarà il neo procuratore generale Umberto Mongia. Previsto inoltre l’acquisto del titolo sportivo a fine campionato da parte di una nuova società guidata dallo stesso Mongia. A sostenerlo ci sono già Ruggero Balducci, Roberto Cerquitelli, Giovanni Mongia, Guido, Antonello e Graziano Abbondanza, Daniele e Massimina Erasmi, Amedeo ed Emiliano Ferrante. I tifosi hanno salutato con entusiasmo questa svolta.
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concentrando gli sforzi della nuova società. Per tagliare questo traguardo sono stati inseriti vari pezzi di un mosaico che giorno dopo giorno sta acquistando valore. Prima si è pensato allo staff di supporto, quindi si è passati alla squadra, con innesti di qualità che sono andati a rinforzare l’organico e, come ciliegina sulla torta, è arrivato in panchina Hugo Conte. L’argentino è uno dei giocatori di volley più forte di tutti i tempi: la federazione internazionale (Fivb) lo ha inserito nella lista degli otto atleti migliori di questo sport. Per gli appassionati di volley Conte è un’icona, essendo stato per tante stagioni uno dei protagonisti assoluti del campionato italiano. L’argentino ha vinto tre volte il “Trofeo Gazzetta” (1987, 90 e 91) destinato al miglior realizzatore del torneo e vanta un palmarés incredibile da giocatore. Ha raggiunto nel corso delle ultime stagioni anche degli ottimi risultati come allenatore, Ogni partita è una storia a sè. L’obiettivo fissato dalla nuova dirigenza per questa stagione è rimanere in A, per poi puntare in alto il prossimo anno
SPORT E SPONSORSHIP prima a Catania e poi a Bologna, dove nel 2009/2010 ha chiuso la regular season al secondo posto, pur partendo senza i favori del pronostico. La sua grinta e il suo carisma hanno riacceso i carboni della passione che si erano bagnati negli ultimi mesi del 2010 dopo qualche risultato sportivo non certo esaltante. La nuova dirigenza, gli ultimi giocatori arrivati, con il supporto di uno staff che si completa mano a mano hanno riportato tanti sportivi al Pala S. Maria, teatro degli incontri casalinghi del Pineto. Gradinate sempre più piene ed entusiasmo alle stelle, con tanti bambini che hanno chiesto di ricominciare i corsi di mini volley, sintomo di una passione che abbraccia tutte le fasce di
età e in un rapporto tra squadra e territorio sempre più saldo. A catalizzare l’attenzione ovviamente ci ha pensato Hugo Conte, totem della pallavolo internazionale al quale si sono interessati i mass media di mezzo mondo. Accanto a questo organigramma opera anche Marzia Aquilio, titolare dell’agenzia “Ma comunication & corporate image” di Pineto ed esperta di comunicazione, che ha iniziato a creare uno dopo l’altro degli eventi che hanno coinvolto l’intera cittadinanza. La decisione di puntare in maniera decisiva sul rapporto con l’esterno e sul marketing in generale ha
spinto la dirigenza della società gialloblù a lavorare su un doppio binario. Da un lato la gestione dell’immediato e delle necessità contingenti, dall’altro la programmazione a più lungo raggio che porti i suoi frutti dalla prossima stagione sportiva. Gli ingredienti per fare bene non mancano. La passione dei dirigenti, la professionalità dei componenti dello staff e l’affetto di un numero crescente di tifosi possono, se ben mischiati, creare un cocktail micidiale per i competitor sportivi e rilanciare in alto le quotazione del titolo Pallavolo Pineto nella “borsa” del volley italiano. Schiacciate e muri: il Pala S. Maria si infiamma per le prestazioni della squadra di casa e sostiene i suoi beniamini
L’ARGENTINO CHE GUIDA LA RIFONDAZIONE
Hugo Conte, gloria del volley e allenatore del Pineto
Ha cominciato da piccolo con il nuoto fino a 12 anni per poi dividersi tra Volley e Basket. A 16 anni è convocato per le selezioni provinciali di entrambe le specialità e sceglie la pallavolo. Tre anni dopo l’ingresso nella Nazionale Juniores Argentina. Medaglia di Bronzo ai Mondiali ‘82, è stato inserito nella lista dei migliori 8 giocatori di tutti i tempi stilata dalla Federazione Internazionale Fivb. Ha ricevuto il premio “Olimpia de Plata” (assegnato dal circolo dei giornalisti argentini ai migliori sportivi connazionali dell’anno) nel 1985, 1987, 1990 e 1999. Ha vinto tre volte il “Trofeo Gazzetta” (‘87, ‘90 e ‘91), nel 2000 il premio «Delfo Cabrera» al merito sportivo e
nel 2002 il premio Clarín «A la trayectoria deportiva». Come allenatore ha allenato a Catania (playoff) e Bologna (secondo posto in regular season). In coppia con Waldo Cantor, palleggiatore argentino, ha imperversato nel campionato italiano per tanti anni. Tra le curiosità statistiche quella sul numero dei punti in una gara sola: 74. In Abruzzo ha giocato con Ugento una partita infuocata contro Pescara, finita 2-3 con botte a fine gara e squalifica per lui.
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AbruzzoMAGAZINE 103
SPORT E SPONSORSHIP
Adriatech e consorte insieme per la storica “route du rhum” L’azienda pescarese, specializzata nella produzione e fornitura di attrezzature per la perforazione, ha sponsorizzato l’imbarcazione di Davide Consorte nella famosa regata di Alessandra Dolce
I
l 2010 è stato l’anno della nona edizione della “Route du Rhum”, la storica regata transatlantica in solitario che, ogni quattro anni, tra ottobre e novembre, vede impegnati skipper di tutto il mondo sulla rotta tra la Francia e i Caraibi un tempo percorsa dai trasportatori di rhum. Tra i novanta concorrenti c’era anche l’abruzzese Davide Consorte, 31enne di Pescara. Il giovane velista, in gara con la sua imbarcazione Pogos 40 S/Class 40 “Adriatech”, dedicata all’Associazione italiana leucemie, linfomi e mieloma (Ail), è stato costretto a ritirarsi dopo pochi giorni per problemi tecnici. Nonostante ciò Consorte, data la partecipazione ad un evento di tale portata, è tornato a casa da vincitore. Sponsor dell’imbarcazione è stata l’azienda pescarese Adriatech group che, operante da oltre 25 anni nel settore della perforazione del sottosuolo, da sempre promuove la salvaguardia ambientale e la cultura dell’etica, della solidarietà e del sostegno alle iniziative sportive. L’azienda, leader nel settore a livello europeo e internaIl giovane velista Davide Consorte, 31 anni di Pescara
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zionale, grazie agli aggiornamenti continui del know-how, ai rapporti sinergici con partner tecnologici statunitensi ed europei e a procedure aziendali dettate dall’implementazione del sistema di qualità Iso, riesce La sfida di un uomo e la sua imbarcazione da soli contro il mare a soddisfare le esigenze di ogni tipo di cliente. Punto di forza di Adriatech è la termini di visibilità e rispetto. Questa visibivalorizzazione delle risorse umane e, so- lità è stata condivisa con l’Ail in occasione prattutto, del lavoro di squadra, fondamen- di tutte le regate oceaniche disputate nel tale per distinguersi nel proprio settore e 2010, generando così altre esperienze perconquistare rispetto, fiducia e credibilità. In sonali ad alto valore aggiunto e una reale tal senso, la scelta della vela e delle traver- consapevolezza in ambito sociale a favore sate oceaniche estreme di Davide Consor- del prossimo. L’amministratore unico di te non è casuale. Decidere di associare il Adriatech, Tiziana Pennese, è determinanome e l’immagine aziendale ad una imbar- ta a continuare il percorso intrapreso e a cazione a vela, ad un navigatore oceanico, sostenere le attività agonistiche nello sport è audace ed è una conferma della grinta, della vela anche per il 2011, soprattutto ora della determinazione, della forte personali- che Pescara ha raggiunto un alto livello di tà e dell’umiltà di un’azienda sempre pronta visibilità con la recente nomina a Città Euroad accettare le sfide e la competizione. pea dello Sport 2012. «Azioni di sostegno a Tali qualità d’altronde sono le stesse favore degli atleti del territorio - sottolinea necessarie nella vela. Fondamentale Pennese - sono necessarie sia da parte delper Adriatech, così come nelle regate le aziende, ma anche e soprattutto da partransoceaniche estreme, è il lavoro di te delle istituzioni, affinché Pescara possa squadra. L’azienda ha tratto notevoli ulteriormente e fattivamente distinguersi benefici da questa sponsorizzazione in sempre di più nello sport».
L’IMPEGNO DELL’AZIENDA E DELLO SPONSOR ADRIATECH Adriatech Europe è la società, con sede a Pescara, specializzata nella produzione e fornitura di attrezzature per la perforazione. La clientela servita è costituita da compagnie petrolifere, contrattisti di perforazione pozzi petroliferi e pozzi per ricerca idrica, società di sondaggi, palificazioni e fondazioni. Gli uffici commerciali e il magazzino ricambi si trovano in via Prati 39, su un’area di 1.800 mq. L’officina di Adriatech in un evento fieristico produzione, localizzata in altra sede, si estende su un’area totale di 5.000 mq di cui 1.000 occupati da capannone industriale munito di carroponte da 5.000 kg di capacità al gancio, torni e centri di lavoro a controllo numerico, reparti di foratura, fresaggio, alesaggio e saldatura.
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ABRUZZO & GOLF
IL GOLF IN
ABRUZZO GLI ESORDI, I PROTAGONISTI E I CAMPI DELLA NOSTRA REGIONE di Andrea Beato - foto di Matteo Francavillese
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ABRUZZO & GOLF
Miglianico Golf & Country Club
MIGLIANICO È
lo sport che, attualmente, sta conoscendo il più rapido sviluppo, merito del lavoro svolto, in questi anni, dalla federazione nazionale, che ha saputo avvicinare moltissimi giovani. E sono nati nuovi campi, cresciuti gli iscritti, esplosi baby campioni: dai fratelli Manassero a Molinari, da Diana Luna al nostro Luca D’Andreamatteo, diciotto anni, primo giocatore professionista abruzzese. È proprio intervistandolo, presentando la sua storia (riportata all’interno dello scorso numero di gennaio/febbraio di Abruzzo Magazine, ndr) che ci è venuta voglia di saperne di più, di aprire una finestra continua sul golf nella nostra regione. Il nostro intento sarà quello di realizzare pagine informative con le novità dai campi, i personaggi che ruotano attorno a questo mondo, riportare il calendario e i risultati dei tor-
nei più importanti. E, a poco a poco, analizzare il tutto anche a livello tecnico, sotto la guida del maestro Igor Fantini. Chi verrà catturato potrà poi mettersi alla prova e scoprire che il golf non è uno sport d’elite, per pochi, dai costi inaccessibili. Lo si può praticare dai sei agli ottanta anni, ci si può divertire con amici e colleghi ai costi di un normale abbonamento annuale in palestra, con tante offerte e promozioni per le diverse tipologie di giocatori. Con la differenza che qui, in più, si ha il vantaggio di stare all’aria aperta e vivere il contatto con l’ambiente. Partendo da zero, nel giro di due, tre mesi si è già pronti per calpestare il manto erboso, con il serio rischio che ferri e pallina si trasformino in quello che gli americani chiamano “the opium green”. Il nostro messaggio vorrà arrivare anche agli opinion leader e ai politici
• 18 buche • par 72 • www.miglianicogolf.it
Soci del club con il presidente Carmine D’Andreamatteo (secondo da sinistra)
Il campo, situato sulle colline di Miglianico, è stato progettato da uno dei più famosi architetti americani del golf, Ronald Kirby. Le caratteristiche tecniche sono, a detta di tutti i giocatori sia professionisti che dilettanti che lo frequentano, di notevole interesse vista la personalità dell’intero percorso. Il campo si articola sulle canoniche 18 buche che si snodano tra boschi, vigneti e bunker artificiali. Le buche sono tecniche, impegnative ma anche divertenti.
Francesco Diana, Red & Green
I maestri Igor (a sinistra) e Marvin Fantini
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AbruzzoMAGAZINE 107
ABRUZZO & GOLF
San Donato Golf Club • 18 buche • par 68 • www.sandonatogolf.it
SANTI DI PRETURO Il San Donato Golf, fondato nell’agosto del 2002, è situato a Santi, 870 metri di altitudine, a pochi chilometri dall’Aquila e non distante da Roma. La struttura comprende campo da golf 18 buche, attrezzatissimo driving range, un fornito pro-shop. La club-house con bar, piscina, foresteria e centro benessere, completa il circolo immerso nel verde. La gestione è affidata alla società Rio Forcella, guidata da Paolo Cicchetti. Presidente del circolo è invece Antonio Cicchetti.
Il circolo è nato nel 2008, grazie all’iniziativa di un gruppo di imprenditori di Giulianova che ha dato vita a questo driving range, con 12 postazioni coperte e putting green. Il campo si estende su una lunghezza di 250 metri. Direttore del club è il finlandese Aki Leppänen. La Fattoria Cerreto mette a disposizione i servizi di hotel, ristorante, piscina e centro benessere. In calendario, a primavera, l’appuntamento “golf clinic” con Piero Sabellico, il maestro dei maestri.
Leppänen con Riccardo Valeri (primo da sinistra) e Piero Sabellico
per far capire che questo sport può essere un buon strumento di marketing territoriale, capace di incidere su un turismo di nicchia, ma di grande valore. Si prendano come esempio i casi di Spagna e Sicilia che vi hanno decisamente puntato, creando modelli da poter replicare anche all’interno dei nostri confini. In questo numero partiamo con una presentazione generale delle principali strutture: il Miglianico Golf & Country Club, il San Donato Golf Club e il Golf Club di Giulianova, driving range. Tre centri immersi nel verde e nella tranquillità dove poter dedicarsi alla pratica, cir-
condati da tutti i comfort. Ma come era lo scenario del golf in Abruzzo più di venti anni fa? Non esisteva, non erano ancora attive le strutture di Miglianico e Brecciarola, ma era già viva la passione di alcune persone: su tutte l’onorevole Peppino Quieti, primo vero tesserato pescarese, e Carmine D’Andreamatteo, socio del club di Fiuggi; e poi un gruppo di amici, tra cui Alessandro Acerbo, Rocco Di Pillo, Piero Cetrullo, Emidio Tenaglia e Alfredo Capacchietti, che si allenavano in spiaggia o sui campi da calcetto del ristorante “Poggio degli ulivi”, adibiti a campi rudimentali.
MOSCIANO S. ANGELO
Golf Club Giulianova • driving range • www.golfclubgiulianova.it Aki Leppänen
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BLACK TIE
Marco Pardi festeggia con Kiklos Circa ottocento invitati nei locali del negozio di Danilo Di Luca. Amici di Marco Pardi e del campione di ciclismo venuti da tutta Italia per trascorrere insieme una serata all’insegna della buona cucina, del divertimento e della musica di qualità di Andrea Sisti
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ui compieva gli anni e Kiklos, il negozio del campione Danilo Di Luca, dedicato al mondo del ciclismo, tagliava il traguardo del primo anno di attività. La coincidenza è stata presa al balzo e così si è deciso di festeggiare insieme, con i tanti invitati, in tutto circa ottocento, che hanno presenziato alla serata venendo, perfino, da fuori regione. «Quando Danilo mi ha proposto questa location - commenta a fine serata Pardi - non ci credevo. Da dieci anni passo il mio compleanno con i miei amici, ma sempre in qualche locale. L’idea di ambientarlo nei locali di Kiklos è stata particolare e, devo ammettere, veramente giusta». Tra gli ospiti anche Jarno Trulli, pilota di formula uno, e il cantante Piero Mazzocchetti. La serata è stata arric-
chita dalla musica del gestore del Mi.ma., famoso stabilimento di Milano Marittima, e dalla collaborazione di Giampiero Pagliarone. Nella vita privata, Marco Pardi lavora nell’azieda di famiglia, la Dra che si occupa della distribuzione di ricambi auto, avendo a disposizione i migliori marchi del settore. Il suo ruolo è particolarmente orientato alla parte commerciale, con conseguenti viaggi in Italia e all’estero per curare i rapporti con i diversi fornitori. La sede dell’attività è localizzata di fronte all’aeroporto d’Abruzzo, ospitata in una struttura da 4.000 metri quadri, dove lavorano circa diciassette collaboratori. «Essendo un impiego molto impegnativo - conclude Pardi - la festa ha rappresentato l’occasione per incontrare i miei amici».
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1. Giampiero Pagliarone, Di Luca e Mazzocchetti 2. Laura Spadano ed Elvira Maino, palestra Nubiana 3. Jarno Trulli con la moglie di Di Luca 4. L’avvocato Valentina Concione, l’avvocato Vittorio La Piscopia e Francesca Intranuovo 5. Al centro Salvatore Verderosa 6. L’ingegnere Francesco Vicaretti (ultimo a destra) 7. Giuseppe Bucciarelli e Antoietta Candeloro 8. Un momento della festa ospitata nei locali di Kiklos a Pescara 9. Da sinistra Marta D’Orazione, Francesca D’Andreamatteo, Marco e Nando Barbarossa di Acqua & Sapone
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BLACK TIE
La festa al Tortuga di Abruzzo Magazine Una serata per presentare alla community locale la nostra nuova iniziativa editoriale. Un appuntamento per festeggiare il successo del primo numero, quello di Nicoletta Verì
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di Andrea Sisti - foto di Diego Panico
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l glamour Tortuga dei fratelli Pola la location, Abruzzo Magazine il protagonista. La festa del periodico di informazione locale, attento al tessuto imprenditoriale, ai personaggi e alle tendenze della nostra regione, ha confermato il successo della nuova edizione di gennaio/febbraio 2011. Molti gli amici, i sostenitori e i lettori che vi hanno preso parte. Presente la redazione al completo. Un’occasio9 ne per parlare anche dei prossimi progetti editoriali,
in un’ottica di rafforzamento, nella ricerca costante di notizie di qualità, capaci di far emergere le eccellenze abruzzesi. Nel corso dell’evento, l’amico e partner Sergio Del Casale, accompagnato da tutta la famiglia, ha messo a disposizione una selezione dei suo eccellenti vini vastesi. A conclusione della serata anche l’estrazione di alcuni premi: quello più ambito un weekend nella capitale inglese, offerto dal portale viaggi VacanzeCultura.it e dall'American Academy di Pescara.
7. Il commercialista Paolo Angelucci con le famiglie Colussi e Rosini 8. L’avvocato Ludovico De Benedictis, l’avvocato Vittorio La Piscopia e Andrea Maurizio, imprenditore di FoodItalia 9. Il vicedirettore Loris Di Giovanni 10. Il medico Sabatino Trotta
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1. Il direttore Parete con le promoter di Abruzzo Magazine 2. Lo staff di redazione 3. Nicoletta Verì, personaggio di copertina del numero scorso 4. Parete con il vicepresidente regionale Alfredo Castiglione e consorte 5. Al tavolo con il vicedirettore Di Giovanni, primo a sinistra il presidente dell’Uppi Chieti, Giuseppe Bucciarelli, il tecnico d’aerei Ermanno Zappacosta, il professionista Fabio Florindi e consorti 6. Lo staff di College & American Academy
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11. La docente d’inglese Raffaella Sciarra 12. William Lanzellotti, amministratore di Centroazienda 13. L’imprenditore vinicolo 10 Sergio Del Casale 14. Enrico Lombardi e Franco Radoccia dell’agenzia Dispenser 15. Il dentista Domenico Di Croce con accanto la moglie Ekaterina e la designer Margherita Truszkowska
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L’artista Nicola Costanzo
Tempus fugit è stato il tema centrale della mostra dell’artista. Un’apertura e un interesse verso il reale, nel solco di una tradizione artistica tutta pescarese... di Andrea Beato - foto di Valerio Simeone
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UNA VITA TRA ARTE, STORIA E FILOSOFIA Nicola Costanzo, pittore, incisore, xilografo, saggista è nato a Pescara, abita e lavora a Montesilvano. Dopo gli studi classici, consegue la laurea in Sciente politiche a Perugia, l’abilitazione in Storia e filosofia a Roma e frequenta un corso di incisione presso l’Istituto d’arte di Urbino. Negli stessi anni è attento al percorso innovativo degli artisti pescaresi Spalletti, Di Blasio, Del Greco e Summa. In seguito, conosce molti uomini di cultura e artisti: Mario Pomilio, Carlo Sgorlon, Dario Fo, Michele, Giovacchino e Pietro Cascella, Giuseppe Di Prinzio.
a giusta collocazione per le sue opere potrebbero essere le sale dei più famosi musei internazionali di arte contemporanea. Nicola Costanzo è incisore, pittore, saggista, fine intellettuale, con un passo antico, registrato nel rigore della xilografia ed artista veloce di acrilici che variano dal figurativo all’astratto futurista. Dal 15 al 23 gennaio 2011, lo Spazio Arte del Museo delle Genti d’Abruzzo di Pescara ha ospitato venticinque sue creazioni, di vario formato e di questo ultimo decennio di attività: per l’esattezza tredici acrilici e dodici xilografie. Filo conduttore quello della fugacità del tempo. Tutto è spezzato e scompare nella transitorietà, che avvolge e scioglie, che abbraccia e stritola. Costanzo da vita a contenitori di istanti che colgono l’attimo, rappresentano una visione astigmatica, fumosa, onirica, allusiva-
Le opere di Nicola Costanzo esposte nello Spazio Arte del Museo delle Genti d’Abruzzo di Pescara. Dodici xilografie e tredici acrilici uniti dal tema della fugacità del tempo e della condizione dell’uomo
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mente predittiva del reale. Questa filosofia di fondo funge da lente ottica con la quale mette a fuoco la mission della sua poetica: ispezionare il mondo da continui spostamenti dei punti di osservazione, portando avanti una ricerca stilistica permanente. Gli influssi del Futurismo, Dadaismo, Cubismo ed Espressionismo sono rielaborati in modo singolare e autonomo, approdando ad una capacità compositiva sicura nell’incisione e nella pittura. Fatalità, illusione e movimento all’interno di immagini confuse che ne contengono altre o sovrapposte ad altre in atmosfere mai aggressive, ma crudeli come il destino, in cui c’è l’uomo, rappresentato con forme circolari labirintiche e in abbracci o separazioni; e ci sono gli oggetti della quotidianità: frutta, scatole, vetrate, automobili, insegne, graffiti. Tutti istanti dell’odierna e complessa vita metropolitana.
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ABBIAMO CENATO PER VOI
BRODETTO SUCCULENTO DA
TATILLO
Gianni Scassa
Continua la rubrica del professor Scassa che ci porta alla scoperta di alcuni dei ristoranti migliori della nostra regione, dove mangiare bene e spendere il giusto di Gianni Scassa
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tmosfera da trattoria degli artisti nell’unica ma accogliente sala del Ristorante “da Tatillo”, situato accanto al Conservatorio L. d’Annunzio in fi af Viale Bovio. Ilo Sservizio svelto e premuroso i l re del gestoreAuAlessandro, per gli amici Tatilia lo, porta Vin tavola un assaggio di filetti di gallinella saltati in padella seguiti da alici passate nel pan grattato e cotte a scottadito come si deve, da accarezzare con
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un’eccellenza locale d’olio d’oliva extra vergine. Altri stuzzicanti antipasti proposti da Alessandro, alcuni dei quali innovativi, sono solo un piacere per l’udito, perché cedono il posto a una voglia di cucina marinara pescarese, che detta la scelta del prossimo piatto: un brodetto classico di pesci dell’Adriatico. La zuppa di pesce, nelle sue diverse versioni regionali, se cucinata come si deve è buona e basta. Una delle versioni è quella alla pescarese, che non ha niente da invidiare ad altre zuppe più famose. Un buon profumo precede l’arrivo di un generoso tegame fumante che eccita la tavola. È d’obbligo un appello dei pesci, dei cefalopodi, dei crostacei e degli ingredienti che fanno la differenza nella preparazione di questo piatto squisito. All’appello rispondono presente: seppia, scampo, triglia, canocchia, merluzzo, testone, coda di rospo, gallinella, zanchetta, busbana, cozze e vongole. Tutti nuotano in un’invitante salsa di pomodoro ben equilibrata nel gusto. Un onesto Montepulciano d’Abruzzo esalta i sapori dei pesci, che finiscono presto. Sale una tentazione: usare la salsa rimasta per condire
Osteria “Mec & Tatillo” - Aperto a pranzo e a cena - Chiuso domenica sera e lunedì Viale Bovio,98-65123 Pescara Tel. 3471611410 (Tatillo). È gradita la prenotazione. 114 AbruzzoMAGAZINE
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un po’ di pasta alla chitarra, com’è chiamata questa lavorazione tipica abruzzese della pasta all’uovo, che si sposa egregiamente con i condimenti a base di pesce. Con complicità Tatillo soddisfa la voglia. Arriva la pasta invischiata di sugo, non ne rimane neanche un filo. Brodetto e tentazione sono stati buoni e basta. Per chiudere si fanno apprezzare dei cantuccini e una crostata di produzione propria, accompagnati dal caffè e dagli immancabili amari. E il conto? 38/40 euro, secondo il numero degli antipasti e dei pesci da far nuotare nel brodetto.