Abruzzo Magazine Novembre-Dicembre 2011

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La famiglia Cesarone di Time Rivestimenti







EDOBAGNO PARQUET CERAMICHE CLIMATIZZAZIONE FOTOVOLTAICO

ARREDOCASA GIARDINO TESSILE OGGETTISTICA DA REGALO

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SOMMARIO

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30 Direttore responsabile Donato Parete Vicedirettore Loris Di Giovanni CAPOREDATTORE ANDREA BEATO Redazione Elena Prizzi Rosella Ciampoli Daniele Marsili (grafica e impaginazione) Matteo Francavillese (foto)

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Hanno collaborato Lorenzo Dolce Maurizio O. Delfino Valerio Simeone Roberta Villini Gianni Scassa Paola Cimini Nello Bologna Marzia Aquilio Florio Corneli Generoso D’Agnese Claudio Bonasia Quirino Piccirilli Corrado Dalla Valle Andrea Sisti Emanuela Scarfone Igor Fantini Isabella Pennoni

46 40

La famiglia Cesarone di Time Rivestimenti

Segreteria di redazione Esilde Collini Stampa Printer Group Italia S.r.l.

EDITORIALE

Abruzzo Magazine Periodico Bimestrale Registrazione del Tribunale di Pescara n. 3 del 01/02/10

Maurizio Fioravanti

In Ucraina con Maurizio Ferrari

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PRODOTTO

PRESS ROOM

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Birre Almond '22

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Editore VACANZECULTURA.IT

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Poli d'Innovazione

94

Fimiani & Giampietro

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ASSOCIAZIONI 66

EVENTI

IMPRESE

FIERE L'ADVERTISING IN ABRUZZO

REGIONE

COVER STORY Time Rivestimenti

62

Apco

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Federmanager

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Up-Sollevamento in corso

27

Pmi AbruzzoMolise

70

Aidp con Claudio Bonasia

100

Redazione, direzione, sede legale, amministrazione e abbonamenti Via C. Poerio n. 3 65122 Pescara Tel. 085 799 81 90 redazione@abruzzomagazine.it

Azienda Agricola Biagi

28

Security Forum

73

Aidp con Hector Nardone

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Saccomandi Store

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Il libro di Hülsmann

74

IL PUNTO DI VISTA

Progetto Auto

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PROFESSIONISTI

Claudio Bonasia

104

D'Adiutorio

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Andrea Zallocco

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Maurizio O. Delfino

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Fontecal/Riello

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Studio 81

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SPECIALE

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Anno VI Numero 6 (nuova edizione) Novembre / Dicembre 2011

Il nuovo ponte sul Tronto

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I Piaceri della carne

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ABRUZZO NO PROFT

Tasso & Candeloro

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La Quagliera

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Ottici riuniti a Guardiagrele

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Sergio Del Casale

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La Braceria... e non solo!

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Day Hospital Oncologico

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Ricicleria

50

MARKETING TERRITORIALE

Nuovo ecografo per l'ospedale

123

Leadercoop

52

Aeroporto d'Abruzzo

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ABRUZZO E GOLF

BANCHE E FINANZA

Gal Appennino teramano

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La quarta lezione

Convegno Confidi

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ABRUZZESI NEL MONDO

Intervista dg Carichieti

56

Giuseppe Angeli

Private Equity

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ABRUZZO VISTO DA FUORI

La foto di copertina è di Matteo Francavillese Abruzzo Magazine è un marchio registrato di proprietà di VacanzeCultura.it. Il periodico è stato fondato, nella sua prima edizione del 1993, da Donato Parete e Sergio Di Tillio. Il numero è stato chiuso in redazione il 28/11/11 e tirato in 21.100 copie.

www.abruzzomagazine.it

10 AbruzzoMAGAZINE

LA STANZA DEL MANAGER

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Giordano Riello

124

ABRUZZO ARTE 90

Bruno Di Pietro

129

ABBIAMO CENATO PER VOI 92

Ristorante Carlo Ferraioli

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EDITORIALE

IN UCRAINA CON MAURIZIO FERRARI Trovati 21 ettari a Lvov per la Città del Bambino di Ferrari, Cerza e Cimini. Pensando anche a un giornale e a un luxury hotel... di Donato Parete

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Mauro Cimini, Giuseppe Cerza e Maurizio Ferrari

Venite a condividere il nostro progetto.

In Ucraina

Al progetto Ucraina Abruzzo Magazine ha dedicato la copertina del numero scorso. Al centro della foto il commercialista e imprenditore Giuseppe Cerza, a sinistra il costruttore Mauro Cimini, a destra (e qui accanto) Ferrari

europea: Lvov (in lingua ucraina Lviv, l'antica Leopoli). È a Lvov (nella parte occidentale dell'Ucraina, non lontano dal confine con la Polonia) che Ferrari ha già individuato gli oltre 20 ettari per far sorgere la 'città del bambino', alle porte della città. Poco distante Ferrari ci fa visitare anche la torre del '700 che vorrebbe trasformare in albergo esclusivo: solo poche luxury suite. Da consulente di lungo corso, che ha accompagnato tante imprese all'estero, Ferrari si muove sicuro nella realtà di Lvov, a suo agio anche con il russo, lingua di tutti fino ad ora, e con l'ucraino, la nuova lingua ufficiale di questa giovane nazione, parlata maggiormente da queste parti, dove più è sentita l'identità ucraina. «Crisi e disoccupazione non mancano» - per Ferrari - «ma il paese ha voglia di Europa e di crescita e per questo ci stupirà». Tanto forte è il desiderio di Europa che Ferrari stesso sta seguendo il progetto di un magazine di respiro europeo, a Lvov, che aiuti i giovani già a sentirsene parte. Parliamo di tutto questo seduti in un caffè, immersi tra chi vi abita. Così intende il suo lavoro Ferrari. «Viverci è l'unico modo» - dice «per capire quotidianità e desideri della gente».

u Abruzzo Magazine abbiamo raccontato dei tre (qui di fianco in copertina) intenti a portare un'idea imprenditoriale in Ucraina, dopo aver già qui in Abruzzo investito e creato lavoro (il ristosauro Bam Bam, ispirato da Giuseppe Cerza, ne è una dimostrazione, a pagina 89). Ma i veri imprenditori non devono mai fermarsi. Cercare sempre nuove sfide e percorrere nuove strade. L'idea è quella di una struttura intorno al bambino (un 'decisore' che determina più di quanto si pensi le scelte della famiglia): grande ristorante a tema, al centro, ma anche abCONSULENTE PER I bigliamento, pediatra, giocattoli, MERCATI DELL'EST scuola di lingue, impianti per lo Maurizio Ferrari, 51 anni, sport, persino fattoria didattica. una figlia di 8, vive a Pineto Attraverso il nostro giornale i per scelta dopo anni trascorsi tre hanno promosso la ricerca tra Roma e il Friuli al servizio di partner, in particolare dotati di aziende multinazionali. Ha di know how nella ristorazione vissuto in Ucraina, Russia e emozionale dai grandi numeri. Bulgaria. Dell'Ucraina dice: Contatti sono in corso e la ricer«È un paese grande e in svilupca è aperta. Per la cover story del po, con gente che merita posnumero passato siamo stati con sibilità di lavoro e di miglioraloro a visitare l'Ucraina, questa mento di reddito. Ma il treno va “Russia del sud” con la grande e preso entro un anno, poi per noi viva capitale Kiev, la accogliente italiani sarà tardi...». Kharkov con i suoi parchi, Odessa e la Crimea mete balneari sul Mar Nero. Siamo rimasti colpiti dalle grandi pianure verdi, dal giallo sterminato dei campi di grano. Soprattutto da un popolo accogliente che ne ha passate di tutti i colori, ma impregnato anche della grandezza e della cultura della migliore tradizione russa. Ne sentiremo parlare molto nel nuovo anno 2012, con gli Europei di calcio. Il timore semmai è che si stagli troppo l'immagine di un paese popolato da ragazze bellissime, attirando il peggio. Ma la guardia è alta, movimenti per scongiurarlo sono molto attivi e già abbiamo raccontato che la realtà è ben diversa dai luoghi comuni. Ci siamo imbattuti in questo fascino di nuovo, accompagnando Maurizio Ferrari. Non più i viali in stile sovietico di Kiev e Kharkov, ma piazze e caffè di una città in tutto e per tutto

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PRESS ROOM

IL CORRIERE DELLA SERA E LO SPECIALE SULL’ECONOMIA ABRUZZESE Luci e ombre per la nostra regione. La ripresa c’è ma occorrono altri interventi strutturali

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l più autorevole quotidiano italiano ha pubblicato, a fine ottobre, un intero speciale sull’economia abruzzese. Tra le colonne curate dal collega Vito Fatiguso si legge: «L’inversione di tendenza c’è, ma per concretizzare gli sforzi di imprese e attori sociali è necessario coordinare gli interventi. L’economia dell’Abruzzo mostra segnali di ripresa nonostante le tante difficoltà che ne limitano le potenzialità. Il fatturato e la produzione delle imprese industriali sono tornati a crescere, grazie al contributo delle esportazioni e al miglioramento della domanda interna. L’espansione non si è estesa a tutte le imprese e i comparti produttivi. Le grandi aziende e i settori tecnologicamente più avanzati hanno mostrato una migliore capacità di recupero. Le piccole e medie imprese, in particolare quelle legate al made in Italy, hanno continuato a risentire degli effetti della recessione». A trainare la regione ancora i settori dell’automotive, dell’agroalimentare e del chimico farmaceutico. Per quest’ultimo il fiore all’occhiello è rappresentato dallo stabilimento Sanofi Aventis di Scoppito (L’Aquila), sito di ventottomila metri quadrati, fondamentale per tutto il gruppo. I farmaci che qui si producono sono esportati in oltre novanta paesi, in tutti e cinque i continenti. Eccellenza anche nei trasporti,

con la concessionaria Iveco Adriacar, attiva dal 1998 per volontà di Franco Danelli e dei fratelli Luca e Davide D’Onofrio. Una realtà che si avvale della collaborazione di ottantacinque dipendenti, con sede legale e operativa a Sambuceto di San Giovanni Teatino (Chieti). Infine spazio a quello che è più di un prodotto tipico, la pasta, con il distretto di Fara San Martino (Chieti) a farla da padrone. E il nome che svetta è quello di De Cecco, conosciuto in tutto il mondo. Dal 1986 l’azienda, oltre alla pasta e ai derivati del grano (farina e semola), produce anche olio d’oliva extravergine e le salse di pomodoro. Con centottanta formati diversi, il marchio è diffuso in Gran Bretagna, Giappone, Stati Uniti e Francia da oltre un secolo. Di recente è stata avviata l’esportazione anche in Mongolia e l’attività rimane, ancora oggi, nella mani della famiglia De Cecco, con le azioni divise tra i vari parenti.

IAC, CAMOUFLAGE AR AND J E BALDASSARRE

SUL MONDO SPAZIO A DELVERDE E SIXTY

La moda abruzzese e lo chef di Unico Restaurant

Il pastificio abruzzese vara un nuovo piano marketing

U

n numero d’inizio ottobre del settimanale Panorama ricco di aziende abruzzesi. Nel periodico Mondadori ci sono ben due big della moda. La prima è Iac (Industria adriatica confezioni) di Chieti, con il suo marchio Alan Devis. Un abbigliamento fresco ed elegante, pratico ma mai banale. Collezioni che nascono da approfondite ricerche nei materiali e nelle soluzioni costruttive. La seconda è invece Camouflage Ar and J, con capi dai colori e dettagli che esaltano la sobrietà e la raffinatezza di un uomo e di una donna che fanno del proprio look uno stile di vita. Spazio anche a Fabio Baldassarre, nato in una famiglia di cuochi di origine abruzzese, e allievo del famoso Heinz Beck. Oggi è diventato il quotato chef di Unico Restaurant, presentato come il più alto ristorante d’Italia, al ventesimo piano del grattacielo Wjc Portello nord di Milano. Un menù suddiviso tra sei piaceri, nove tentazioni, dodici vizi. 16 AbruzzoMAGAZINE

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onsolidamento e aumento del valore del marchio. Con forti investimenti. Il management del pastificio abruzzese Delverde, trenta milioni di fatturato, ha varato un piano di marketing da circa quattro milioni di euro per il 2012. Punti focali saranno una pianificazione promo-pubblicitaria mirata, il restyling del sito internet, il coinvolgimento nei social media e un posto in prima fila alle prossime Olimpiadi di Londra, grazie alla sponsorizzazione di alcuni atleti e a un concorso che permetterà ai clienti di vincere i biglietti per assistere alle gare. L’obiettivo, come ha spiegato Luca Ruffini (ceo del pastificio) è rendere il brand famoso in ogni parte del mondo, ma per fare questo occorrono ancora altre risorse e molto lavoro. Tra le ultime novità c’è anche l’abbandono della produzione private label per le catene della grande distribuzione, a fronte di una penetrazione più consistenze nel retail italiano. In Sixty è stato invece ufficializzato l’arrivo di Michel Lhoste (foto a lato), nel ruolo strategico di direttore generale.



PRESS ROOM

SOLIS SUL SOLE 24 ORE

I MIGLIORI UOMINI BRIONI

L’azienda anche in un convegno di settore

I particolari che sanno fare la differenza

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ll’interno della pubblicazione Sviluppo Sostenibile del Sole 24 Ore, di fine ottobre, compare anche Solis, realtà di Casoli (Chieti), specializzata da anni nel settore fotovoltaico e che ha già realizzato impianti per una potenza totale di oltre trenta MWp: per abitazioni private, piccole aziende e grandi stabilimenti industriali, in Italia e all’estero. L’azienda, di cui è amministratore delegato Danilo Di Florio, è stata protagonista del convegno, tenuto lo scorso due dicembre all’Hotel Dragonara di Chieti Scalo (Chieti), sulla gestione tecnica e amministrativa degli impianti, per un ritorno ottimale dell’investimento.

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n bel back stage quello realizzato da periodico Icon, che presenta la Brioni dando volto, voce e nomi ai protagonisti che ogni giorno lavorano all’interno dell’azienda di Penne (Pescara). A partire da Angelo Petrucci, il capo mastro sarto dal sorriso timido e l’eloquio diluviale. Quaranta anni appena e da parecchio al timone, anzi sottocoperta, a vegliare tra severità e condiscendenza su ogni fase del processo produttivo. Almeno quando non balla sulla giostra dei fusi orari, non va a prendere le misure a reali e star, presidenti e possidenti. Il suo ufficio è una bacheca di trofei in posa su foto: da Jack Nicholson a Woody Allen, fino a Daniel Craig, uno dei tanti Bond che Brioni ha vestito senza pagare un dollaro di sponsorizzazione, sbaragliando sirene rivali disposte a non cucire abiti, ma a scucire milioni. Di loro, come dei ventinove capi di stato innamorati del brand, da Bush a Mandela, a mezza bocca si può dire; su mille altri, da Obama in giù, si leva un silenzio da interpretare, rotto solo da stentati ammiccamenti o etichette in mostra su ritagli di giornale, su cravatte sollevate da un capriccio del vento con fotografi pronti a immortalare l’attimo.

OPPERBACCO SU GENTLEMAN

IL CASTELLO DI SEMIVICOLI SU ECONOMY

Il birrificio di Notaresco conquista con L’una

La residenza viene proposta per un particolare weekend con degustazioni

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I

n Italia i microbirrifici artigianali e gli homebrewer stanno avendo una crescita esponenziale. Si contano circa quattrocento produttori (nel 1996 erano solo una decina) distribuiti sul territorio. Un risultato che va di pari passo con la qualità di un prodotto che, a detta della critica anche internazionale, è davvero unico. E tra le eccellenze nazionali spunta anche il nome di Opperbacco, microbirrificio di Notaresco (Teramo), e della sua L’una: una bevanda ambrata, fermentazione alta, rifermenta in bottiglia. Con segale (13%) e zucchero candito, ha schiuma media e poco fine. Aromatizzata con buccia d’arancia e coriandolo (6,4%, 75cl.; 12 euro). 18 AbruzzoMAGAZINE

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ul numero di metà ottobre del settimanale Economy, a pagina centoundici, nella rubrica weekend, si parla del palazzo baronale di Semivicoli. Il giornale scrive: «Alle pendici della Majella, la montagna sacra abruzzese, che nei secoli ha accolto eremiti del calibro di Celestino V, prima che diventasse papa, la famiglia di blasonati viticoltori Masciarelli apre le porte della sua residenza. È il castello di Semivicoli, in provincia di Chieti, con solo undici camere. Ce n’è anche una con vista a trecentosessanta gradi, con diciotto finestre (è la suite Granaio che dispone di un angolo salotto e un ambiente colazione corredato di kitchenette), che spazia dalla montagna al mare. Qui si può trascorrere un weekend di visite guidate lungo i filari e tra le botti per degustazioni doc. A base di Villa Gemma, uni dei rossi più famosi d’Italia, e della selezione dei Montepulciano d’Abruzzo di Marina Cvetic (nella foto in basso), padrona di casa e vigna. Fino alla fine del mese di ottobre si può vendemmiare, più avanti, invece, visitare il frantoio dei Masciarelli. Si pranza con il cestino da picnic preparato dalla cuoca, nei prati che circondano il palazzo. Oppure, per chi vuole provare i migliori ristoranti della zona, lì vicino ci sono il Villa Majella di Guardiagrele (una stella Michelin) e il Casa D’Angelo di Fara Filiorum, (www.castellodisemivicoli.com)».



COVER STORY

LA FAMIGLIA CESARONE DI TIME RIVESTIMENTI di Lorenzo Dolce - foto di Matteo Francavillese

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COVER STORY

Materiali e servizi di rifinitura d'interni, ristrutturazioni, adeguamenti e adattamenti per abitazioni, imprese, alberghi, enti, istituti, uffici e negozi. Questo, e molto altro, è Time…

Foto di gruppo per la famiglia Cesarone all’interno della storica sede di Time Rivestimenti in via Musone a Pescara, dove sono ospitati anche lo show room e i magazzini. Da sinistra la signora Barbara, il figlio minore Fabrizio, il maggiore Mauro e il marito Remo

istrutturazioni "chiavi in mano", progettazione e realizzazione di arredamenti su misura, controsoffittature, pavimentazioni, rivestimenti, tendaggi, pareti, complementi d'arredo e isolamento: sono solo alcuni dei tanti servizi offerti dalla storica azienda abruzzese Time Rivestimenti che, nella sua sede pescarese, opera da oltre trent'anni nel settore delle finiture di interni ed esterni. La storia dell'azienda è anche la storia di una famiglia. Sono, infatti, i coniugi Remo e Barbara Cesarone, nel 1980, a fondare Time Rivestimenti, nella storica sede che ancora oggi ospita l'attività. Lei di Napoli, lui abruzzese, i due si incontrano mentre Remo è in Campania per lavoro. È subito amore, tanto che nel 1970 si sposano e pochi anni dopo nascono i due figli. All'inizio la gestione aziendale è tutta in rosa, ma ben presto l'azienda inizia a crescere. «Time - racconta Barbara - è partita quasi tutta al femminile ed è riuscita ad affermarsi rapidamente non solo grazie alla mia volontà e dedizione, ma anche grazie all'impegno delle mie collaboratrici. Abbiamo incontrato tutte le difficoltà di un settore tipicamente maschile, ma spinti dall'impegno, attraverso un fondamentale lavoro di squadra, siamo cresciuti notevolmente, aprendoci a nuovi settori ed iniziando ad offrire un servizio davvero completo». Ben presto, grazie anche all'attenzione dimostrata in ogni occasione verso le esigenze dei clienti, Time si afferma sul mercato, i clienti aumentano e, nella gestione dell'azienda, subentra la seconda generazione della famiglia Cesarone, in una logica di continuità proiettata all'espansione. Figure chiave nell'attività aziendale, infatti, oggi sono Mauro e Fabrizio - rispettivamente 39 e 37 anni - figli di Remo e Barbara. Se all'inizio Time è

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COVER STORY

UNA SELEZIONE DEGLI INTERVENTI PIÙ SIGNIFICATIVI DI TIME

I LAVORI PER LA SEDE FATER DI FUKSAS Time Rivestimenti ha dimostrato tutta la sua capacità di innovazione in occasione del lavoro svolto per Fater, la grande azienda d'Abruzzo. Fondata a Pescara nel 1958 dalla famiglia Angelini, Fater dal 1992 è una joint-venture paritetica fra il Gruppo Angelini e la multinazionale americana Procter&Gamble. Time, in particolare, è intervenuta nella nuova sede concepita dall’architetto Fuksas e si è occupata di tutti i sistemi di tendaggio tecnico e dei lavori di ristrutturazione della sala mensa, della realizzazione di controsoffitti e pareti, con una fibra di legno molto particolare, e dell'insonorizzazione degli ambienti, grazie ad un sistema appositamente studiato.

LE SOLUZIONI PER LA BRIONI Time Rivestimenti ha lavorato, tra l'altro, per Brioni, azienda con sede a Penne, nel pescarese, specializzata nella realizzazione di abiti su misura. Time, infatti, si è occupata delle opere in cartongesso, della pittura e dei tendaggi all'interno della struttura dedicata all'Università della Moda, importante scuola di formazione istituita all'interno dell’azienda. Ma non è tutto: la realtà pescarese è stata impegnata anche nei lavori di ristrutturazione di un capannone che attualmente ospita uno dei maglifici. Proprio Brioni, nelle scorse settimane, è passata nelle mani della holding multinazionale francese Ppr.

CONTROSOFFITTATURA PER AUCHAN Uno dei lavori più innovativi portati avanti da Time Rivestimenti è sicuramente l'intervento all'interno della galleria commerciale Auchan Pescara Mall, a Villanova di Cepagatti. Durante le operazioni, gli addetti dell'azienda, infatti, viste le esigenze del committente, hanno studiato dei particolari sistemi applicativi. Era necessario realizzare un controsoffitto, senza avere, però, la possibilità di agganciarlo al soffitto. Gli esperti Time, allora, hanno ideato un apposito sistema di controsoffittatura autoportante, non solo funzionale, ma anche visivamente accattivante, tanto da sorprendere i moltissimi visitatori del centro commerciale.

PER GLI UFFICI DI FAIETA MOTO Tra i numerosi lavori portati avanti dalla Time Rivestimenti, spicca l'intervento all'interno di Faieta Moto, concessionario ufficiale di Yamaha e Triumph, due tra le più importanti case motociclistiche. Nata nel 1998, Faieta Moto - punto di riferimento per tutti gli appassionati del settore - ha diverse sedi sul terriotiorio nazionale e l’headquarter a Pescara, in via Nazionale Adriatica Nord. Proprio durante la realizzazione della moderna struttura pescarese, il personale specializzato di Time Rivestimenti si è occupato della realizzazione dei controsoffitti, delle pareti interne e delle relative tinteggiature.

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I GENITORI: BARBARA E REMO CESARONE Condividono con successo la vita privata e quella lavorativa La Time Rivestimenti oggi è un punto di riferimento nel settore, anche al di fuori dei confini regionali, grazie all'impegno e alla passione dei due fondatori, Barbara e Remo Cesarone. Lei di Napoli, lui abruzzese, si sposano nel 1970. Nel luglio del 1972 nasce il primogenito, Mauro, e nel maggio del 1974 nasce il secondo figlio, Fabrizio. È da pochi mesi che Barbara e Remo hanno scoperto la bellezza dell'essere nonni. «Al di là del nostro lavoro, che amiamo - raccontano - la passione del momento è proprio fare i nonni». Barbara, inoltre, è una grande amante dei fornelli: il piatto che meglio le riesce, a detta dei familiari, è il filetto in crosta. Una delle sue attività preferite è viaggiare. Remo, invece, è un appassionato di musica jazz. A 24 anni è stato uno dei fondatori della Società del Teatro e della Musica di Pescara e uno dei primi organizzatori del festival "Pescara Jazz". Il suo artista preferito è Miles Davis.

I FIGLI: MAURO E FABRIZIO CESARONE La nuova generazione già parte fondamentale dell’azienda Figure chiave nell'attività di Time Rivestimenti sono oggi Mauro e Fabrizio Cesarone, figli dei due fondatori. Trentanove anni, Mauro Cesarone è sposato ed ama lo sport, in particolare giocare a calcetto ed andare in palestra. Appena possibile incontra gli amici. È una buona forchetta e non dice mai di no ad un invito a cena. Suona il pianoforte fin da quando è piccolo e, in passato, ha fatto anche il deejay, in moltissimi locali di Pescara. I suoi generi musicali preferiti sono il commerciale e l'house. Trentasette anni, Fabrizio Cesarone è sposato ed ha una figlia di sei mesi, Camilla. È proprio alla sua bimba e, più in generale, alla famiglia che dedica tutto il suo tempo libero. «Appena ho un minuto - racconta - mi piace coccolare mia figlia accanto al caminetto». È un amante dei cani ed ha due pastori tedeschi. Non disdegna mai una buona bottiglia di vino.

più che altro un rivenditore di materiali di qualità, proprio nell'ambito di questo rapido processo di espansione, negli anni si allargano i settori di interesse e l'offerta viene estesa anche alla posa in opera, con l'ausilio di professionisti altamente specializzati e grazie anche all'acquisto di tecnologia avanzata. «L'azienda oggi è 50 per cento vendita e 50 per cento impresa spiegano Fabrizio e Mauro Cesarone. Con il supporto dei nostri operai specializzati, siamo in grado di fare tutto ciò che riguarda le finiture di interni ed esterni, dalla progettazione alla realizzazione, dal massetto alla tenda». È vastissima la gamma di prodotti offerta da Time Rivestimenti: dalle controsoffittature di ogni tipo, al cartongesso in tutte le sue applicazioni, fino alle pareti mobili e alle pellicole schermanti. Isolamento termico, acustico e contro l'umidità, carte da parati e tendaggi, oltre a mobili ed arredamenti per ufficio. E ancora, dai pavimenti e rivestimenti in ceramica, a quelli in resina, fino all'arredo urbano; dall'erba sintetica e gli arredi per i campi sportivi, fino a vernici di ogni tipo e

per ogni esigenza. Ad accomunare tutti i prodotti offerti è una caratteristica ben precisa: la qualità. Il personale di Time, infatti, è costantemente impegnato nella scelta dei migliori marchi presenti sul mercato. Tanti, inoltre, i servizi offerti: dal tintometro, cioè un servizio (gratuito) di creazione del colore delle vernici tramite un programma computerizzato, con la possibilità di scegliere tra più di duemila tinte, al carico e taglio dei materiali per facilitare il trasporto con mezzi dei clienti, fino alla bordatura di tappeti e moquette. Dalla consulenza tecnica alla progettazione, fino all'assistenza post-vendita. Qualità, affidabilità, innovazione e rispetto per ogni stakeholder: sono questi, in sintesi, gli elementi che hanno portato l'azienda a crescere costantemente, anche in tempo di crisi. «Abbiamo un assortimento vastissimo ed un'esperienza nel settore senza pari - spiega Barbara Cesarone. Tutti i prodotti sono di massima eccellenza, siamo veri e propri professionisti e specialisti del settore. Il nostro know how, costruito in anni e anni di lavoro, ci consente di non

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COVER STORY improvvisare. Il cliente, quando arriva, non deve già sapere quale sia la soluzione più adatta alle sue esigenze - continua ma deve essere guidato. Siamo riusciti a creare un rapporto di fiducia reciproca. Una impostazione di questo tipo inevitabilmente tiene nel tempo. I nostri clienti tornano sempre per un secondo lavoro, nonostante la crisi. Questo vuol dire che il nostro impegno viene apprezzato». La sede - da sempre la stessa - si trova in via Musone a Pescara, in una elegante ed accogliente struttura che, tra uffici, show room e magazzino, si estende su circa mille metri quadri. Al suo interno c'è anche un "outlet del pavimento", dove sono in vendita prodotti di qualità a prezzi convenienti. «Compriamo grandi stoccaggi di materiale delle migliori marche direttamente dalle aziende - spiegano i titolari - per poi venderli a prezzi competitivi e da ingrosso». Attualmente l'organico è composto da circa 25 unità, tutte altamente specializzate. «Svolgiamo un'attenta selezione del personale. Tutti sono veri professionisti del settore - proseguono - perché ogni nostro interlocutore deve essere completamente soddisfatto, senza alcun motivo per lamentarsi». I clienti di Time Rivestimenti sono di tipologia mista: dal privato che presta la massima attenzione alle rifiniture, al negozio del centro città, fino al grande gruppo industriale che deve ristrutturare i propri immobili. L'azienda, d’altronde, ha lavorato per clienti e strutture impor-

NELLO SHOW ROOM

Gli interventi operati da Time coprono più settori e tipologie. Per questo occorre una squadra di uomini e mezzi altamente specializzati

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È una struttura moderna, elegante ed accogliente quella che ospita la sede di Time Rivestimenti, dove i clienti possono richiedere informazioni, scegliere i prodotti e studiare assieme agli addetti dell'azienda la soluzione più idonea alle proprie esigenze. In via Musone, a Pescara, l’attività si estende su circa mille metri quadrati, tra show room, uffici e magazzino. A guidare i clienti nella scelta dei prodotti, sono i dipendenti dell'azienda, tutti cordiali, disponibili ed attenti alle diverse esigenze. All'interno dello show room è possibile trovare una selezione dei migliori prodotti offerti da Time: dai diversi materiali per i rivestimenti, a quelli per la pavimentazione, fino alle


COVER STORY tanti: dalla sala mensa di Fater, all'edificio che ospita l'Università della Moda e ad uno dei maglifici di Brioni di Penne; dall'Interporto di Manoppello, dove sono stati utilizzati migliaia e migliaia di metri di materiali, a quattordici negozi del centro commerciale Megalò realizzati in tempi record, in un mese e mezzo; dall'Auchan Pescara Mall di Villanova di Cepagatti, dove è stato ideato un innovativo sistema di controsoffittatura autoportante, ai lavori di finitura del Bingo Orione di Montesilvano; dalla ristrutturazione completa chiavi in mano del Residence club La Primula di Pescasseroli, alla particolare facciata esterna in mattoncini della filiale di Pescara vecchia della Allianz Assicurazioni. Il territorio di riferimento è principalmente l'Abruzzo, ma sono stati portati avanti anche lavori al di fuori dei confini regionali, soprattutto in attività commerciali gestite da persone che conoscono Time per la qualità offerta. «La nostra è un'azienda polivalente, in grado ad esempio di offrire ristrutturazioni di negozi in tempi rapidissimi e con uno standard qualitativo elevatissimo - spiegano Mauro e Fabrizio Cesarone. La manovalanza è altamente specializzata, così da affrontare lavori di elevato pregio, e l'offerta di materiali e prodotti è vastissima». Una delle caratteristiche alla base del successo di Time Rivestimenti è la grande capacità di innovazione. Proprio per questo, all'interno della sede, c'è un ufficio dedicato alla ricerca di

materiali di ultima generazione, di sistemi all'avanguardia, fondamentali per soddisfare le esigenze dei clienti. Grande considerazione riveste per la famiglia Cesarone il gruppo dei fornitori che sono stati i partner di sempre per Time Rivestimenti. Raccontando la famiglia e l'impresa non potevamo non citare i principali: Gerflor, Sit-in, Jannelli & Volpi, Boero, Arco, Kerakoll, Salis Parquet, Mondo, Toscan Stucchi, Marty, Roven, Itp, Fratelli Gaboli, Akifix, Limonta Sport, Piemme Ceramiche, Ideal Standard. Tra i progetti per il futuro, il più importante è sicuramente la realizzazione del nuovo sito web, un vero e proprio portale che consentirà agli utenti di acquistare online i prodotti offerti da Time Rivestimenti. «La nostra società ci fa essere sereni anche in un periodo di crisi senza precedenti, come quello attuale. Conosciamo il territorio, le sue caratteristiche, le sue esigenze e proprio per questo riusciamo ad affrontare anche i momenti più difficili. Per trenta anni abbiamo seminato, rispettando il cliente in ogni circostanza e facendo in modo che uscisse da qui sempre soddisfatto. Oggi concludono i titolari - raccogliamo i frutti di quanto fatto anche nel passato».

I MIGLIORI MATERIALI differenti tipologie di pareti mobili; dai tendaggi di ogni genere, ai tessuti d'arredamento, fino ai mobili per ufficio. La struttura, inoltre, ospita il cosiddetto "outlet del pavimento", dove sono in vendita prodotti di qualità a prezzi di convenienza. Time Rivestimenti, infatti, acquista grandi stoccaggi di materiale delle migliori marche direttamente dalle fabbriche, per poi venderli a un costo competitivo e da ingrosso. Coloro che vogliono valutare una ristrutturazione "chiavi in mano" o che hanno intenzione di farsi guidare nella progettazione di arredamenti su misura vengono accolti negli uffici di Time Rivestimenti, dove il personale è a completa disposizione del cliente per fornire ogni tipo di informazione.

Lo staffi interno. Da sinistra Mauro Cesarone, Claudio Di Giuseppe (ufficio tecnico), Diego Iodice (ufficio vendite), Andreina Cascionale (amministrazione), Fabrizio Cesarone, Fabrizio Calore (consulente del lavoro) e Francesco Cantatore (consulente amministrativo)

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All’aquila la prima mondiale di “up-sollevamento in corso” Applicata a un palazzo danneggiato dal terremoto la tecnologia tutta italiana che permette di sollevare gli edifici attraverso martinetti idraulici. Inseriti alla base degli isolatori sismici… di Andrea Sisti

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er la prima volta al mondo è stato sollevato in diretta, di oltre sessanta centimetri, un intero condominio in cemento armato alto sei piani, lungo venticinque metri e profondo dodici e mezzo, del peso di duemiladuecento tonnellate. Un’operazione ancor più significativa perché riferita ad un edificio colpito da sisma, resa possibile da Soles, una tecnologia innovativa, a brevetto italiano, che permette l’inserimento di isolatori sismici alla base degli edifici utilizzando martinetti idraulici. L’evento è stato organizzato dalla fondazione 6 aprile per la vita onlus e da Consta e si è sviluppato nell’arco di sei giorni (dal cinque al dieci novembre) in via Rauco all’Aquila. La tecnologia brevettata Soles è nota ai più per

il “Progetto Rialto”, il sistema di sollevamento degli edifici attraverso martinetti idraulici per riqualificare le abitazioni di Venezia e risolvere il problema dell’acqua alta, ma è soprattutto il frutto di un lungo lavoro di ricerca ingegneristica, messa a punto di processi, analisi e test di nuove applicazioni, esecuzioni di rilievi e monitoraggi sviluppati seguendo le intuizioni di Vincenzo Collina, ingegnere scomparso nel 2007. Questa tecnologia è stata già applicata oltre che sugli edifici anche a manufatti di varia natura, come ponti e serbatoi pensili, e se ne prevede l’utilizzo per il sollevamento di fabbricati anche di notevole pregio architettonico. Il solleva-

Da sinistra Maria Grazia Cucinotta, madrina dell’evento aquilano che si è tenuto a novembre, monsignor Molinari e Graziano Debellini, presidente di Consta

mento dell’edificio è un metodo assai efficace per l’isolamento e il miglioramento sismico, perché permette l’inserimento d’isolatori sismici alla base dell’edificio. Questa applicazione salvaguarda le strutture portanti dell’edificio, che non deve essere sgomberato, e consente di mantenere pressoché intatta, dopo l’intervento, la fruibilità degli spazi al piano terra. È indicato nei casi di edifici di pregio storicoarchitettonico, con funzioni pubbliche o che prevedono notevole affollamento.

Il palazzo di via Rauco all’Aquila danneggiato dal sisma e il sollevamento mediante i martinetti idraulici

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«da tre generazioni facciamo vini di assoluta eccellenza»

Una qualità estrema per l’azienda Biagi di Colonnella, che alla vinificazione associa anche la coltivazione di frutta e la produzione di olio

di Andrea Beato

«

IL MARTINA BIAGI Il privè brandizzato Martina Biagi, che continuerà ad essere presente all’interno del Nada Mas di Martinsicuro per far conoscere lo spumante

È il Pecorino spumantizzato dell’azienda vinicola Biagi. Un prodotto extra dry, ottenuto attraverso il metodo Charmat, che è stato il grande protagonista della serata d’inizio novembre al Nada Mas. Il noto locale di Martinsicuro (Teramo) ha infatti ospitato l’evento accompagnato da bollicine, spettacolo e tanto divertimento. Una prima occasione per assaggiare il Martina Biagi, in attesa delle feste natalizie.

La serata d’inizio novembre dove le bollicine di Martina Biagi si sono unite al divertimento

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Non è poi così complicato creare un buon vino, il difficile è mantenerne la qualità costante nel tempo». In questa frase, semplice all’apparenza, di Luca Biagi è racchiuso tutto il valore aggiunto dell’azienda che sorge in Contrada Civita, a Colonnella (Teramo). «La pratica enologica può essere paragonata all’approccio con il mondo musicale. Bisogna applicarsi, apprendere sempre nuove cose, non dimenticare mai che le variabili sono infinite e devono essere combinate fra loro». Un segreto tramandato da nonno Giovanni che, negli anni Quaranta, allora nei terreni di Corropoli, già tirava fuori dalle botti una bevanda superiore. Il figlio Mariano, ancora oggi pilastro dell’attività, ha poi continuato questa passione, seguendo gli stessi principi: «Mio padre - sottolinea Luca - si è impegnato con lungimiranza, aprendo anche alla coltivazione e vendita della frutta e delle olive, finendo col dare una duplice anima all’impresa. All’inizio dei Novanta siamo arrivati mio fratello Fabrizio ed io. Dopo il diploma di agrotecnico ho lavorato per molto tempo nella Cantina Sociale di Colonnel­­­­­­­­­­la, alla quale conferivamo quasi interamente le nostre uve. Si trattava di un impiego stagionale, così nel resto dell’anno mi dedicavo ad altro: alcune esperienze professionali in ambito commerciale, per capire meglio il mercato». Conoscenze pronte a generare

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sviluppo, voglia di crescere. Nel 2006 matura la scelta di tornare a vinificare in proprio. Una decisione quasi incosciente, visto il difficile momento che stava attraversando l’intero settore. «Siamo, però, partiti subito alla grande, arrivando a ottocento quintali di vino. Adesso ci attestiamo, invece, sulle centocinquantamila bottiglie, in larga misura destinate ai migliori ristoranti e alle più note enoteche d’Italia e d’Europa, con piccole forniture verso Stati Uniti, Giappone e, prossimamente, Cina». Gli oltre venti ettari, suddivisi tra Montepulciano d’Abruzzo, Trebbiano d’Abruzzo, Passerina e Pecorino, rappresentano un terroir particolare, dove conformazione (tendenzialmente argillosa), condizioni microclimatiche (la vicinanza al mare) e un’attenta selezione contribuiscono alla nascita di vere e proprie unicità. «I nostri rossi si presentano molto strutturati; i bianchi corposi, ma, allo stesso tempo, aromatici». La recente vendemmia ne è una conferma. Una raccolta eccezionale in termini qualitativi, come non accadeva dal 2008. L’elevata siccità ha causato una perdita dell’acqua all’interno dell’acino, concentrazione che si è tradotta in colori accesi, densi profumi e alte


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NUOVI SPORTELLI PRODUZIONE TOP E SEDE

L'AZIENDA Proprietà:

PASSERINA

23 ettari Vigneti coltivati:

Montepulciano, Trebbiano Passerina e Pecorino Produzione annua: 3.000 ettolitri / 150.000 bottiglie Export:

Europa, Stati uniti, Giappone, Cina

Nelle foto la sede dell’azienda Biagi e i suoi vigneti a Colonnella (Teramo)

ASHÈ

della fondazione stessa e del suo operato quotidiano». E per concludere le prossime novità: «A inizio 2012 è in programma il lancio del Montepulciano d’Abruzzo Colline Teramane Docg e di quello Riserva, con sei mesi di invecchiamento. A marzo saremo presenti al Vinitaly, puntando su eccellenza e comunicazione, affidandoci, come di consueto per questo secondo aspetto, alla professionalità delle agenzie Zeronove Comunicazione e Gdo Studio». Il panettone al vino Pecorino.Sotto una selezione di sott’olii e a sinistra le confetture Biagi

PENSANDO AL NATALE Biagi non è solo sinonimo di ottimi vini. L’attività è specializzata anche nella produzione di nettari, sciroppi, confetture extra, olii, sott’olii e conserve. Novità di quest’anno è il panettone al vino Pecorino, in collaborazione con la famosa azienda dolciaria Giampaoli di Ancona. Proposto in un duplice packaging in edizione limitata, viene esaltato nell’abbinamento

PECORINO

Fresco, fruttato, con note e sfumature agrumate, erbe aromatiche e sentori di pesca bianca, cedro, salvia, gelsomino e acacia. Da proporre con antipasti e crudi di pesca, crostacei, primi e secondi piatti a base di pesce.

I PREMI

gradazioni. «Con queste caratteristiche siamo pronti per essere protagonisti, una volta di più, nei più importanti concorsi enologici: dal Vinitaly alla Selezione Nazionale dei Vini da Pesce, fino a Vini del Mediterraneo». Premi e non solo: «Abbiamo infatti preso parte a un importante progetto sostenuto da Banca Tercas, Camera di Commercio e Provincia di Teramo. Il suo nome è “Bellavita” e ha l’obiettivo di finanziare la onlus L’Aquila per la Vita, impegnata nell’assistenza domiciliare ai malati di cancro. Un incontro tra artisti contemporanei e nove viticoltori del territorio che ha portato a disegnare diciotto etichette di una linea fresca, con una parte del ricavato delle vendite a favore

Un vino dal colore giallo paglierino tenue, intenso ed elegante, con sentori floreali, note di frutta a polpa bianca e delicati accenni speziali. Un abbinamento ideale con piatti a base di pesce o formaggi a pasta fresca.

con lo spumante Martina Biagi. Un mix ideale per un regalo, per un cesto natalizio aziendale dall’elegante e personale confezione, dal sapore inconfondibile e dall’alta qualità. Tutte le diverse eccellenze possono essere direttamente acquistate nella sede aziendale, in Contrada Civita 14, a Colonnella (Teramo), telefono 0861.714066, sito web www.aziendaagricolabiagi.it.

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Trebbiano d’Abruzzo dal vivace colore giallo paglierino intenso. All’olfatto si avvertono sentori di frutta esotica e agrumi. Al palato risulta ben strutturato, corposo, accompagnato da una discreta sapidità RERUM

Cerasuolo dal cuore ciliegia, prodotto dall’uva Montepulciano d’Abruzzo, dopo una leggera macerazione con la buccia, per poi passare nella bottiglia che racchiude il profumo delicato. Sapore con retrogusto mandorlato. RETRÒ

Montepulciano d’Abruzzo 2008, affinato in barrique. All’olfatto gradevole, con sentori di frutta a bacca rossa. Sapore morbido, giustamente tannico. Si abbina con primi importanti, carni rosse e formaggi stagionati. IPNOSI

Montepulciano d’Abruzzo 2007, con due anni di affinamento in botti di rovere. Colore rosso rubino, brillante con riflessi violacei. Intenso all’olfatto con sentori di vaniglia e frutti a bacca rossa. Ben strutturato.

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Al saccomandi store dove la convenienza è sempre di casa A Mosciano Sant’Angelo il primo negozio del centro-sud Italia dedicato alla vendita di prodotti recuperati da attività che hanno subito incendi, allagamenti o sinistri di vario genere… di Andrea Beato

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avorire il passaggio generazionale e, nel contempo, diversificare il core business con un’unità aggiuntiva. Queste le ragioni che hanno portato, lo scorso luglio, all’apertura di Saccomandi Store. Una vera e propria costola della società principale, Saccomandi Srl, che, creata sul finire dei Settanta da Umberto Saccomandi, è oggi l’unica realtà del centro-sud a operare nel settore delle bonifiche industriali, delle demolizioni speciali, delle riqualificazioni di stabilimenti produttivi, con un’ampia esperienza nel risanamento post-sinistro e

nei servizi di assistenza ai periti nelle azioni di cernita e stima danni. Tante le aziende servite in questi anni: Merloni Elettrodomestici, De Longhi, Conad, De Cecco, Lucchini, Enel, Mercatone Uno, Euronics, Obi… «Queste specializzazioni - spiega Marco Saccomandi, figlio del fondatore e direttore commerciale - hanno permesso di dar vita alla nuova iniziativa. La nostra professione è basata su particolari “eventi”. È un genere di lavoro, per sua natura, poco costante. Ecco che ci siamo indirizzati verso un qualcosa di parallelo e complementare, in grado

di garantire una maggiore liquidità nell’immediato. Un qualcosa che facciamo già da sei anni, ma che adesso abbiamo deciso di istituzionalizzare». Saccomandi Store non è certo un classico negozio, «rappresenta il primo punto, escludendo il nord Italia, dedicato alla vendita di prodotti recuperati

L'esposizione si sviluppa su un'area di ottocento metri quadrati

ARRIVA L’INVERNO, STUFE E CAMINI SI RIVELANO FONDAMENTALI PER IL RISCALDAMENTO DEGLI AMBIENTI.

Lo staff di Saccomandi Store. Al centro Marco Saccomandi, direttore commerciale e anima della nuova iniziativa

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IMPRESE da attività che hanno subito incendi, allagamenti o infortuni di varia natura. Tutto viene direttamente acquistato dalle compagnie assicurative o dai marchi della grande distribuzione, ripulito, catalogato, trasportato, stoccato ed esposto». Ed è qui che entra in gioco la variabile costo: «Chiaramente il valore della merce è ridotto rispetto al listino ufficiale, vista anche la garanzia limitata, con uno sconto che, di media, arriva fino al quaranta, cinquanta percento. Sugli articoli che presentano dei piccoli difetti, magari nella confezione o sulle scorte in esaurimento, arriviamo fino al settanta, ottanta percento del risparmio. Su oggetti danneggiati, interessanti per chi ha bisogno di parti di ricambio o per appassionati di

La sede dello store è a Mosciano Sant’Angelo (Teramo), sulla Ss80

OCCASIONI SCELTE PER VOI…

ARREDARE IL PROPRIO BAGNO CON UN MOBILE LAVABO SOSPESO DI GRANDE ELEGANZA E MASSIMA FUNZIONALITÀ.

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I SETTORI Tanti e diversi i prodotti che si possono trovare all’interno del Saccomandi Store. Più di sessantamila articoli. Ecco le principali tipologie offerte: • BAGNO • CAMPEGGIO • GIARDINAGGIO • CASALINGHI / CASA • FERRAMENTA / UTENSILERIA • ILLUMINAZIONE / ELETTRICITÀ • ACCESSORI E RICAMBI AUTO, MOTO, BICI

hobbystica capaci di qualsiasi riparazione, proponiamo la formula “visto e piaciuto”, con delle reali occasioni. C’è poi il sito, www.saccomandistore.com, non solo una vetrina, ma un autentico portale dove poter acquistare direttamente on line, in completa convenienza». Ma cosa si può trovare all’interno di Saccomandi Store? Tante le categorie: casa, illuminazione, bagno, accessori auto e moto, campeggio, giardinaggio decorativo e tecnico, ferramenta, utensileria, bricolage, igiene degli ambienti e della persona, edilizia, per più di sessantamila pezzi… «Si va da stufe e caminetti fino ai libri - sottolinea Saccomandi - e potenzialmente anche elettronica e abbigliamento. Accanto a queste linee ad esaurimento, vogliamo comunque garantire una continuità. Per questo sono stati avviati rapporti con imprese per rifornirci di prodotti nuovi ad un prezzo concorrenziale. Parliamo di stagionale o di accordi mirati, come quello con McCulloch, leader nelle macchine e

DA SACCOMANDI ECCO IL NATALE Ormai ci siamo, il Natale e le feste sono alle porte. Tutti ci apprestiamo ad addobbare le nostre case per rendere l’atmosfera calda e coinvolgente. Da Saccomandi, a prezzi veramente imbattibili, si può trovare un vasto assortimento di articoli per festeggiare al meglio: dall’albero con relativi decori, al presepe, dalle illuminazioni agli ornamenti per la cucina.

attrezzature per prato e giardinaggio, di cui siamo diventati rivenditore ufficiale. Faremo lo stesso discorso con altri brand». Un ulteriore valore aggiunto è rappresentato dallo staff: «Nella squadra ci sono perfino idraulici, falegnami ed elettricisti che, con la giusta competenza, seguono il cliente, lo guidano nella scelta, provando personalmente ogni componente per vedere che sia funzionante. Un plus offerto che, molto spesso, è difficile trovare perfino negli esercizi specializzati. Questi elementi hanno già decretato un buon avvio per lo store. Tante le persone che sono venute a trovarci, grazie al passaparola, alla comunicazione sui social network, Facebook su tutti, e alla pubblicità, e che hanno già capito la formula». La sede è a Mosciano Sant’Angelo (Teramo), a poche centinaia di metri dall’uscita del casello autostradale della A14, sulla statale 80 in direzione Teramo. Una posizione privilegiata capace di richiamare un ampio bacino di utenti, non solo dalla provincia di Teramo, ma dall’intero Abruzzo e dalle basse Marche. La struttura, compresa in un’area di quattromila metri quadrati, si sviluppa su tre livelli: uno, di ottocento metri quadrati, riservato all’esposizione, gli altri adibiti, rispettivamente, a magazzino e uffici. All’esterno un parcheggio capace di ospitare fino a un massimo di sessanta auto. «La divisione commercio - conclude Marco Saccomandi - è una divisione che vogliamo mantenere e sviluppare anche in altre forme. La nostra intenzione non è certo quella di vendere tutto, fare il botto e poi uscire da questo mercato. Vi anticipo che siamo in trattativa per aprire un secondo centro, questa volta di tipologia più classica e localizzato nella zona della fascia costiera, legandoci a un player nazionale della gdo».

IL SUPPORTO ALLE INIZIATIVE SPORTIVE Saccomandi Store crede nello sport e supporta alcune attività del territorio. È sponsor primario del San Nicolò Calcio, squadra che milita nel campionato nazionale dilettanti, serie D, girone F, che sta disputando una buona stagione; il nome dell’azienda è accostato anche alla Banca Tercas Teramo, team della serie A di pallacanestro, che dopo un’annata difficile, ha iniziato il 2011/2012 ancora con qualche passo falso di troppo, ma spera ora in un presto riscatto.

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Le sponsorizzazioni sportive per il San Nicolò Calcio e la Banca Tercas Teramo di basket



IMPRESE I soci nella struttura. Da sinistra Enzo Mariani, Giuseppe Ponzio, Gianni D’Isidoro e Sergio Ponzio

Il mondo dell'auto ha una nuova sede: ecco progettoauto di Andrea Sisti

«

La nostra sede è la vostra sede». Questa la filosofia alla base del moderno complesso che ospita Progetto Auto, la società attiva nel settore della compravendita di auto che, in sedici anni, è riuscita ad andare oltre il semplice concetto di concessionaria, per trasformarsi in una vera e propria cittadella al servizio dell’automobilista. La struttura è stata inaugurata a ottobre e nuove sono anche l’immagine e la comunicazione dell’azienda, affidate all’agenzia Mirror. Su due vasti semicerchi collegati da un corridoio centrale, si estende una superficie di seimila metri quadri, articolata in due aree distinte: la zona commerciale e quella post-vendita. La prima organizzata

in settori espositivi dedicati ognuno a uno specifico marchio: Land Rover, LanciaChrysler, Fiat e Fiat Professional, Abarth. La seconda comprende invece un vasto magazzino, su due livelli, automatizzato, l’autofficina, l’angolo revisioni e il servizio di assetto gomme. «Abbiamo riservato uno spazio particolare alla consegna dei veicoli - spiega Enzo Mariani, amministratore e direttore». Tra il commerciale e il post-vendita si colloca un luminoso corridoio per l’esposizione del merchandising dei brand, dove è allestito un punto ristoro. All’esterno è collocato un ampio parcheggio per l’esposizione dell’usato in garanzia: centosedici posti auto totalmente indipendenti. Sul retro c’è lo stoccaggio

La società di Gianni D’Isidoro, Enzo Mariani, Giuseppe e Sergio Ponzio ha inaugurato a Pineto la moderna cittadella al servizio dell’automobilista del nuovo, con trecento posti al coperto, protetti da tettoie anti pioggia e anti grandine. «Tutto questo è il nostro core business, ma il progetto complessivo prevede la creazione di un autentico centro servizi per l’automobilista che integrerà la nostra sede storica. Qui, infatti, saranno presto ospitati anche l’ufficio Aci, un’agenzia di assicurazione, un ufficio legale, un centro per le revisioni, un carrozziere e un servizio gomme. L’obiettivo è offrire al cliente un’assistenza a trecentosessanta gradi».

PRIMA CONCESSIONARIA D’ABRUZZO Progetto Auto nasce nel ‘95, rappresentando solo il marchio Fiat. La società è oggi costituita da quattro soci: Gianni D’Isidoro, Enzo Mariani, Giuseppe e Sergio Ponzio. Vi lavorano anche Lara e Flavio Mariani, figli dell’amministratore. Il fatturato è di sessantasei milioni di euro e i dipendenti raggiungono quota sessanta unità.

La struttura si estende su una superficie di seimila metri quadri. L’edificio è interamente coperto da pannelli fotovoltaici, per una potenza di mille kW

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D’adiutorio, dalla tradizione all’internazionalizzazione Costruzioni e appalti per il gruppo teramano attivo nell’edilizia industriale, ferroviaria, nel restauro e nell’immobiliare. Lavori in Italia e all’estero grazie a competenza e innovazione di Andrea Beato

LA DIVISIONE RESTAURO

Il più recente (nelle foto in alto) è stato il recupero dell’Ex Isef all’Aquila, danneggiato dal sisma e ora sede del vicecommissario alla ricostruzione. Molti gli interventi di restauro di D’Adiutorio, su tutti quello di consolidamento delle strutture murarie dei Mercati di Traiano a Roma. Da sinistra interventi a Villa Giulia a Verbania, ai Fori Imperiali e a S. Maria Maggiore a Spello

È

una storia imprenditoriale che colpisce per eccellenza e serietà, si sviluppa parallelamente a quella migliore del nostro paese. Non potevamo non raccontarla su questo numero natalizio di Abruzzo Magazine, in un momento in cui sfiducia e sconforto sembrano le parole più in voga, e forse anche le più idonee, per descrivere la crisi che stiamo vivendo. Abbiamo pensato: «Perché non cercare di andare controcorrente, mettendo l’accento su elementi di positività, facendo conoscere un campione interamente abruzzese?». Capendo, magari, che la formula del “successo” esiste davvero ed è basata su precisi elementi. Tutto prende il via nei primi del Novecento con Luigi D’Adiutorio a bordo di un vecchio carro di legno, pronto a trasportare carbone nei centri del teramano. Passano gli anni e, ad aiutarlo, c’è il giovane figlio Giuseppe, dotato di volontà e ingegno, che inizia a prendere confidenza con sabbia e ghiaia. La fatica si fa

sentire, ma ecco venire in soccorso “lu cunciarille”, una sorta di carrello sul quale far scorrere il materiale per depositarlo nella macchina con maggiore velocità. È il 1957, il ragazzo è ormai uomo e dà vita alla sua prima impresa di costruzioni, dedita quasi esclusivamente al movimento terra. L’Italia scopre il boom economico e la società

STABILIMENTI INDUSTRIALI Grazie alla sinergia con la società Edilcostruzioni, il gruppo ha portato a termine, negli anni, la realizzazione di numerosi stabilimenti industriali di grandi dimensioni, sia in Italia che all’estero, anche per noti marchi internazionali che operano nel settore automotive e in quello dell’abbigliamento intimo.

LA STORIA DEL GRUPPO: DAI PRIMI DEL ‘900 AD OGGI

ANNI ‘50

ANNI ‘70

Giuseppe D’Adiutorio impegnato nel trasporto di sabbia e ghiaia. Nel 1957 fonda la sua prima impresa di costruzioni.

Carlo e Luigi D’Adiutorio, la terza generazione, è pronta a entrare in azienda e disegnare nuovi scenari di sviluppo.

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OGGI

Il gruppo vanta partecipazioni in dieci società che spaziano in diversi settori, collaterali all’edilizia.


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PER LA RETE FERROVIARIA

Il cantiere è aperto, ma la tecnica adottata da D’Adiutorio consente ugualmente il passaggio del treno

opera anche fuori regione, senza però dimenticare le sue origini. Le centrali idroelettriche dell’Enel e lo sbancamento della diga di Campotosto (L’Aquila) sono commesse fondamentali. Giuseppe D’Adiutorio ha l’intuizione di diversificare, acquista un terreno alle porte di Montorio al Vomano (Teramo) destinato alla realizzazione dell’impianto di betonaggio della Calcestruzzi Vomano. Sul finire dei ’70, con Carlo e poi Luigi, è la terza generazione a diventare protagonista: «Il giorno dopo aver conseguito il diploma - ricorda il primogenito - ero già in cantiere a Pontecorvo, nel frusinate». Il loro apporto si rivela fondamentale per disegnare nuove strategie, fino ad arrivare, nel 1987, alla nascita della Costruzioni D’Adiutorio. L’attività assume i contorni di un vero e proprio gruppo che al core business affianca nuove divisioni: edilizia industriale, ferroviaria, restauro, immobiliare, capaci di dialogare

Da più di venti anni il gruppo D’Adiutorio ha adottato un’innovativa tecnica ingegneristica per costruire ex novo o rafforzare i sottopassi ferroviari. La peculiarità e la singolarità di questa tipologia di interventi sta nel non interrompere il transito dei treni, non causando, così, alcun disagio ai passeggeri. Recentemente l’azienda ha portato a termine i lavori di manutenzione straordinaria e di adeguamento di alcuni marciapiedi e pensiline della stazione di Milano Porta Garibaldi. Da qui transiteranno anche i treni alta velocità di Ntv (Nuovo trasporto viaggiatori), presieduta da Luca Cordero di Montezemolo.

nello stesso modo con il privato e con il pubblico. «Dal 2000 guardiamo anche all’estero - spiega il secondogenito Luigi - con operazioni in Serbia, Brasile e Sierra Leone». Cambiano i mercati, ma approccio e metodo vincente rimangono gli stessi. Così fuori confine aumentano i lavori per gli stabilimenti di produzione di importanti brand internazionali; sul territorio nazionale cresce l’impegno nel riportare all’antico splendore i Fori Imperiali a Roma e molte altre bellezze architettoniche di valore; nella ricostruzione delle regioni centrali colpite dai differenti sismi, negli interventi che contribuiscono ad ammodernare la rete ferroviaria. E, in tutto questo, a ottantuno anni, Giuseppe D’Adiutorio è sempre al suo posto in azienda, puntuale, pronto a dispensare consigli e a offrire il suo contributo, con le maestranze che affettuosamente lo chiamano ancora “Peppino”.

Lavori alla stazione Porta Garibaldi di Milano per Ntv

LA NOMINA A CAVALIERE È il 2003 e l’allora presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, nomina Giuseppe D’Adiutorio cavaliere. Un titolo onorifico, il primo della sua intensa vita d’imprenditore, ricevuto dalle mani del prefetto di Teramo, Eugenio La Rosa. Un riconoscimento capace di suscitare un po’ di emozione e molta felicità.

Anche il governo italiano ha reso omaggio e merito alla storia e all’attività imprenditoriale di D’Adiutorio

Al centro Giuseppe D’Adiutorio, fondatore e patron del gruppo. Al suo fianco i figli, Carlo (secondo da destra - direttore tecnico) e Luigi (responsabile amministrativo). Presenti anche le nipoti, Simona (prima da destra - area contabilità) e Lucia (area ingegneria e architettura)

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Il gruppo riello in Fontecal di Andrea Beato - foto di Valerio Simeone

Alla base dell’acquisizione la totale specializzazione nei sistemi termici ad alta efficienza ed elevato contenuto tecnologico…

La conferenza stampa convocata in Confindustria Pescara. Nelle foto accanto, in alto Leo Franchi, amministratore delegato Fontecal. Sotto Antonio Nigro, direttore risorse umane Riello e consigliere con delega al personale Fontecal

I

l gruppo veneto Riello, da quasi novanta anni leader nei prodotti e servizi per il riscaldamento e la climatizzazione degli ambienti, ha completato l’acquisizione del capitale sociale di Fontecal (già partecipata al 51% dal 2008). L’azienda di Villanova di Cepagatti (Pescara) ha chiuso l’ultimo esercizio con un fatturato di sedici milioni di euro, realizzando una crescita del 28%. Impiega ottantasei dipendenti, dispone di una rete commerciale capillare, ventisei agenzie e circa duecentocinquanta centri di assistenza sul territorio nazionale, ed è presente sui mercati esteri con strutture proprie ed esterne. Il suo core

business è incentrato nello sviluppo di una nuova generazione di caldaie, che si caratterizzano per la particolare tecnologia dello scambiatore a condensazione. Brevettata in diverse nazioni, questa tecnologia porta, oltre ad alti rendimenti, anche ad una riduzione significativa delle emissioni nocive. Proprio in tale segmento, Riello ha previsto un aumento significativo della redditività complessiva per i prossimi anni, nella consapevolezza che contribuire alla riduzione dei rischi di danni ambientali sia la migliore opportunità per un player competitivo e orientato al successo. «I nostri dipendenti - ha dichiarato Antonio

Nigro, direttore risorse umane Riello e consigliere con delega al personale Fontecal - e di conseguenza il nostro know how, saranno necessari per futuri programmi sinergici di sviluppo». A confermare il tutto anche il direttore generale di Fontecal, Marco De Nardis: «Ci sono importanti progetti nel cassetto, che porteranno anche alla nascita di nuovi brevetti. Il reparto ricerca&sviluppo è già in pieno fermento».

I MERCATI DI RIFERIMENTO SOLARE TERMICO

1,8%

TRADIZIONALE

12%

BILANCIO FONTECAL (indicatori fondamentali)* RICAVI

16.142

CAPITALE INVESTITO

22.857

MOL/EBITDA

3.373

PATRIMONIO NETTO

11.128

MON/EBIT

2.666

PFN

-4.749

UTILE NETTO

1.500

DEBT/EQUITY

0,43

CASH FLOW

2.346

PFN/EBITDA

1,7

(dati in €/1.000)

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CONDENSAZIONE

85%



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Un nuovo ponte sul tronto per unire l'abruzzo e le marche Un’infrastruttura moderna e funzionale, dal costo complessivo di 9,3 milioni di euro, per scongiurare il rischio esondazione e potenziare i collegamenti tra le due regioni adriatiche di Andrea Beato

L

e recenti tragedie in Liguria e Sicilia devono far riflettere. Il rischio idrogeologico, spesso legato all’urbanizzazione selvaggia, è alto in tutto il territorio nazionale. Qualcosa però da noi si sta muovendo. Ne è una prova il nuovo ponte sul fiume Tronto, inaugurato lo scorso 22 ottobre, e compreso nel corridoio adriatico dove è presente un movimento nevralgico per

il traffico veicolare. Un’opera per limitare il rischio di esondazione e riqualificare un tratto stradale importante tra i territori di Martinsicuro e Ascoli Piceno. «Si tratta spiega Leopoldo Rossini, l’ingegnere che ha diretto i lavori - di un collegamento fondamentale tra l’Abruzzo e le Marche, finanziato dall’Autorità di bacino interregionale del fiume Tronto, lungo centottantasei metri, in acciaio

(ne sono stati impiegati quasi un milione di chili, ndr), quattro campate, la più lunga di ottantacinque metri. I pali di fondazione sono collocati in profondità, sotto la falda. La piattaforma stradale ha una larghezza di sedici metri, due corsie per i sensi di marcia, una banchina ad uso pedonale e una ad uso ciclabile, per sviluppare la mobilità alternativa. Costo complessivo 9,3 milioni di euro, valore che ha compreso la realizzazione delle altre strutture e infrastrutture

L'ingegner Leopoldo Rossini direttore dei lavori

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IMPRESE complementari: è stato eliminato il pericoloso incrocio stradale tra la Statale 16 e la Strada provinciale del Tronto che porta verso la zona industriale, al suo posto una rotatoria per migliorare la sicurezza e il deflusso della circolazione; è stato creato un adeguato impianto di illuminazione e si è proceduto, in parte, alla sistemazione dell’alveo». Nell’anno dei festeggiamenti per i centocinquanta anni dell’Unità d’Italia un significativo legame con la storia: il quindici ottobre del 1860, il re Vittorio Emanuele II entrava a Giulianova proprio dopo aver attraversato questo stesso corso d’acqua, a cavallo del suo fedele Solferino, diretto a incontrare Garibaldi. «I tempi di esecuzione e il finanziamento - sottolinea l’architetto Carlo Casini, direttore dell’Autorità di bacino - sono stati rispettati. In tre anni, con addirittura un leggero anticipo sulla prevista consegna, tutto è stato portato a termine. Non si è speso un euro di più di quanto previsto e ogni cosa ha funzionato regolarmente. Il progetto ha una sua profonda articolazione che prende il via dallo straripamento del 1992, nel quale la bassa valle del Tronto fu ferita in maniera

Gian Mario Spacca presidente della Regione Marche

Alfredo Castiglione vicepresidente della Regione Abruzzo

«Quando si è uniti e non ci sono polemiche, i risultati si ottengono. Questo è il primo passo per unire ancora di più queste due regioni che hanno molte cose in comune. Abbiamo dimostrato che il Piceno non è la cenerentola delle Marche. Gli investimenti che stiamo facendo in quest’area sono importanti e molteplici. A questi va aggiunto l’impegno sulla dorsale adriatica e sulle trasversali, come ad esempio sulla Salaria, senza dimenticare l’elettrificazione della Porto d’Ascoli-Ascoli, e poi questo grande progetto che riguarda la macro-regione adriatica e prevede qui il secondo polo logistico della regione».

«È un momento importante che ci da l’occasione per riflettere su alcuni spunti interessanti: quando i soldi pubblici sono spesi bene i risultati si vedono. Si vedono anche all’interno di un’area che noi abbiamo decretato come area di crisi, una zona particolarmente da attenzionare, con le risorse che arriveranno dai fondi Fas e dal masterplan in questa regione. Un segnale forte per tutte le aziende che dovranno ora farsi trovare pronte per agganciare il treno della ripresa. Bisognerà intensificare i rapporti con le Marche, nell’ottica di quella macroregione adriatica, ionica che stiamo insieme costruendo».

Il nuovo ponte sul Tronto, inaugurato lo scorso 22 ottobre. È costato 9,3 milioni di euro. La sua lunghezza è di centottantasei metri e per costruirlo sono stati impiegati quasi un milione di chili di acciaio. Presenti anche passaggi pedonali e pista ciclabile

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Taglio del nastro per la nuova infrastruttura affidato a Gian Mario Spacca e Alfredo Castiglione

seria. Tappa fondamentale si è raggiunta con l’accordo di programma del novembre 2007, che ha previsto un intervento complessivo di diciassette milioni di euro. A breve inizieranno le operazioni per la costruzione di uno scatolare in affiancamento al ponte ferroviario esistente, per aumentare la sezione idraulica di deflusso delle acque. In più verranno completate le delocalizzazioni delle attività presenti nell’area interessata, un’azione che non sempre è facile da eseguire in Italia. L’abbattimento del vecchio

viadotto, ormai in pensione, è previsto entro il mese di novembre». Soddisfatto anche Antonio Canzian, assessore Regione Marche e presidente del comitato istituzionale dell’Autorità di bacino interregionale del fiume Tronto: «Nonostante il cielo grigio, questa è una giornata molto positiva. Il risultato è stato ottenuto rapidamente. Il merito va a una grande collaborazione tra enti. L’Autorità di bacino ha coordinato l’attività di Regioni, Province, dell’Anas e della sovrintendenza. Giungiamo a compimento di un percorso cominciato qualche anno fa, una best practice, un buon esempio di efficienza dell’amministrazione pubblica, aldilà di tanti esempi spesso meno edificanti. Quando al primo posto viene messo il merito, credo sia giusto evidenziarlo e spartire i complimenti fra tutti i diversi protagonisti».

I tecnici. Da sinistra l’ingegner Leopoldo Rossini (direttore dei lavori), l’architetto Carlo Casini (direttore dell’Autorità di bacino), l’ingegnere Agreppino Valente (responsabile unico del procedimento), Valentino Piergallini (So.ca.bi. group), l’ingegnere Massimiliano Mestichelli (direttore tecnico a.t.i.) e il geometra Giuseppe Farina (direttore tecnico del cantiere). I lavori sono stati eseguiti dall’associazione temporanea d’impresa (a.t.i.) con So.ca.bi., azienda capogruppo, Bassino Costruzioni e Fimav

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2011, ancora un anno da record per l'azienda tasso & candeloro Il gruppo, guidato dall’ingegner Mario Tasso e da Giancarlo Candeloro, fa registrare numeri da primato, in controtendenza con l’andamento del settore che risente pesantemente della crisi. Un successo basato su serietà, eccellenza, fiducia e assistenza alla clientela. Con la volontà di misurarsi con nuovi progetti e crescere ancora... di Lorenzo Dolce

«

Nonostante la durissima crisi economica, che vede l’edilizia abruzzese in ginocchio, grazie alla qualità che offriamo, alla nostra flessibilità e alla disponibilità, noi continuiamo a crescere, tanto che il lavoro attualmente è raddoppiato rispetto allo scorso anno». Con queste parole Mario Tasso e Giancarlo Candeloro descrivono l’attività dell'omonimo gruppo, operante nel settore dell'’edilizia e in quello industriale. L’avventura edile di Tasso & Candeloro, che ha sede a Lanciano, in provincia di Chieti, prende il via nel 1985, ma ben presto, nei primi anni ‘90, l’attività si estende anche all’industria, con un’azienda operante nel settore dell’automotive. Con un fatturato che nel 2010 ha raggiunto circa nove milioni di euro, l’azienda negli anni si afferma rapidamente, offrendo servizi avanzati quali la termoformatura, lo stampaggio di ma-

terie plastiche e la carpenteria. «Spinti da una grande passione - affermano Tasso e Candeloro - negli anni siamo cresciuti notevolmente, andando incontro alle esigenze di una clientela primaria nel settore industriale come, ad esempio, Tecnogym, Saeco o Iveco. Nell’ambito di una riorganizzazione, inoltre, abbiamo rinunciato ad alcune classi merceologiche, dedican-

Uno degli interventi di Tasso & Candeloro fuori regione. Nell’immagine la struttura residenziale Le Spighe che sorge a Macerata, a pochi passi dal centro

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doci ad altre». «Se prima lavoravamo per grossi gruppi con concentrazione di clienti - proseguono - negli anni abbiamo frazionato la clientela e questo ci ha premiato in questi tempi di crisi. Da una decina di clienti che avevamo all’inizio, infatti, ora ne abbiamo almeno sessanta. L’azienda è molto produttiva - sottolineano. Adesso siamo alla ricerca di un prodotto proprio, Nella foto i soci e titolari dell’omonimo gruppo abruzzese. Da sinistra Giancarlo Candeloro e l’ingegner Mario Tasso, insieme Tasso & Candeloro


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IL COMPLESSO BORGO FRENTANO A LANCIANO Appartamenti moderni, parco giochi, attrezzature per bambini, aree verdi e ampi parcheggi: sono solo alcune delle caratteristiche di Borgo Frentano, il nuovo complesso residenziale che sta nascendo alle porte di Lanciano grazie

al gruppo Tasso & Candeloro. La consegna della prima palazzina - in tutto ne sono cinque, ognuna da tre livelli - è prevista per dicembre. Ogni abitazione sarà dotata di rivestimento esterno a cappotto, impianto termico solare, impianto

fotovoltaico, riscaldamento a pavimento e vetri con abbattimento acustico. È inoltre previsto un sistema di recupero delle acque piovane, per l’irrigazione del parco e dei giardini privati. Numerosissimi i parcheggi, che sono oltre il doppio

rispetto allo standard previsto dalla legge. La realizzazione del Borgo sarà completata nel 2014, ma l’area verde è in fase di realizzazione e sarà pronta a breve, per essere messa a disposizione degli utenti fin da subito.

Il complesso, in fase di realizzazione (la prima palazzina sarà consegnata questo dicembre), prevedere la costruzione di cinque strutture da tre livelli ciascuna

perché questa è un’ambizione che abbiamo. In tal senso, abbiamo già delle idee innovative e su queste stiamo lavorando». Per quanto riguarda invece il settore edile, Tasso & Candeloro è composto da un’azienda che lavora per conto terzi e da un gruppo di altre due aziende che lavorano in proprio e si occupano, invece, di costruzioni residenziali. Complessivamente il fatturato supera i 13 milioni di euro. L’attività si rivolge principalmente ai clienti di una decina di comuni della provincia di Chieti, ma non mancano esperienze in altre regioni. Attualmente, ad esempio, il gruppo sta lavorando ad un progetto urbanistico nel centro di Macerata, realizzando tre blocchi con piattaforma commerciale, appartamenti, spazi verdi e parcheggi. «Il comparto edile - spiegano Tasso e Candeloro - è stato un continuo crescendo, tanto che attualmente stiamo facendo il +120/+130%. In un momento che vede l’edilizia in difficoltà, noi stiamo lavorando, segno che i clienti hanno sempre apprezzato il nostro

lavoro. Siamo stati premiati soprattutto per l’affidabilità. Non si dovrebbe neanche parlare di qualità, perché è scontato lavorare all'insegna della qualità - sottolineano. È il valore aggiunto quello che si deve dare ai clienti, inteso come servizio e come trasparenza. Bisogna mettere la faccia, nella gestione, nella vendita e nel supporto al cliente». «Ogni azienda, d'altronde - dicono - è formata da persone e sono proprio le persone ad essere importanti. Noi non ci siamo mai nascosti e questo è stato notato. Essendo della zona siamo conosciuti personalmente e, anche grazie a questo, abbiamo sfatato un luogo comune, spesso realtà, secondo cui si deve stare attenti a comprare dalle imprese edili». Alla base della filosofia di Tasso & Candeloro c'è anche il concetto di innovazione. «Investiamo moltissimo nell'innovazione - affermano i due - e da questo punto di vista siamo all’avanguardia. Costruiamo esclusivamente in classe A, rispettando tutte le caratteristiche relative, ad esempio, al

fotovoltaico o al solare termico, in una logica di risparmio energetico ed ecologico. D’altronde, si va verso il 2020 e la casa, sempre di più, deve diventare “passiva”, cioè non deve consumare energia se non quelle alternative». Qualità, affidabilità, sicurezza, competenza, certificazioni. Sono solo alcune delle caratteristiche alla base della filosofia aziendale. «L'affidabilità, anche nei tempi di consegna - spiegano i due soci - è fondamentale. Ci sono clienti che ci chiamano anche dopo dieci anni e noi siamo sempre pronti a dare il sostegno di cui hanno bisogno». Proprio per garantire la soddisfazione del cliente, non solo i titolari, ma anche i dipendenti, seguono un percorso di formazione continua. Il gruppo, inoltre, è molto attento al territorio e alla questione sociale, tanto da sponsorizzare spesso eventi sportivi e, soprattutto, iniziative benefiche. Numerose le idee per il futuro, in linea con la logica di sviluppo ed innovazione che da sempre contraddistingue l'attività del gruppo.

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La famiglia del casale e i suoi vini di valore Sulle verdi colline di Vasto, in contrada San Biagio, l’azienda propone un’esperienza fondata su tradizione, qualità, luoghi e sapori di Andrea Beato

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olo all’ultimo Vinitaly di Verona ha fatto incetta di premi, su tutti la Gran medaglia d’oro per il Cerasuolo d’Abruzzo Doc “Casale San Biase” 2010. Ma più che ai tanti riconoscimenti, Sergio Del Casale è interessato ai valori. Quei valori sani che lo contraddistinguono da sempre, nella vita privata come nel lavoro di tutti i giorni. Il suo segreto è la famiglia. Al suo fianco la moglie Lucia e le due figlie, Paola e Laura. Due ragazze poco più che ventenni, ma con Dal 1984 Sergio Del Casale porta avanti con successo l’omonima azienda vitivinicola che si trova a Vasto (Chieti)

le idee già molto chiare: la prima studentessa di Viticoltura ed enologia, la seconda iscritta a Economia del territorio e del turismo. Ed è anche grazie al loro apporto se l’azienda sta puntando sempre di più sulla bella tenuta e sulle verdi colline vastesi che la ospitano. Obiettivo quello di offrire, a un ampio pubblico, anche estero, un’esperienza fondata su cultura, conoscenza, luoghi e sapori. Da qui il progetto del bed&breakfast e della sala degustazione, la proposta di prodotti, liquori e dolci di realtà legate proprio alla tradizione locale. Al centro di tutto rimane però sempre il vino. Un vino che affonda le sue radici nel finire dell’Ottocento, passa per gli anni Venti, con Francesco Paolo (soprannominato “vird’ vird”, “verde, verde”, per la dedizione e la cura riservata alla sua vigna, ndr) e prosegue con Sergio che, dal

1984, porta avanti la tradizione con estrema passione: «I nostri vigneti, con sistema di allevamento a tendone e controspalliera - ci spiega - vengono gestiti, minimizzando gli interventi chimici, con prodotti fitosanitari, a vantaggio di pratiche agronomiche volte a preservare l’integrità dell’ambiente e della nostra salute. La raccolta avviene a mano, come si faceva un tempo, grappolo per

Del Casale Vincenzo Paolo n. 25.10.1763

Caterina Chinni n. 1.5.1766

Leonardo

Giuseppe

n. 5.11.1801

n. 30.3.1804

Rosalinda Mascitelli

Maria Filippa D’Angelo

n. 3.4.1809

n. 10.11.1810

Carmine Francesca Stibaletta

n. 16.7.1830

n. 10.1.1831

Michele

Luigi

Giuseppe

Antonio

Michele

Grazia

Elisabetta

n. 27.8.1852

n. 4.1.1857

n. 8.9.1858

n. 24.3.1864

n. 25.2.1866

n. 30.7.1868

n. 8.4.1870

Maria Francesca

Nicola

Nicola

Francesco Paolo

Michele

Michele

n. 6.1.1890

n. 6.12.1891

n. 9.10.1893

n. 1.10.1896

n. 19.2.1900

n. 26.7.1902

Giulietta Del Borrello n. 27.12.1899

Antonio n. 27.2.1922

Spina

Maria Spina

Grazia

Nicola

Anna

Lucia

n. 14.4.1924

n. 9.7.1926

n. 8.4.1928

n. 20.12.1929

n. 17.8.1931

n. 8.3.1942

Michela Scopa n. 16.9.1928

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Giulia

Francesco Paolo

Maria Franca

n. 2.4.1950

n. 2.4.1952

n. 2.4.1966


IMPRESE La bottaia. Nelle immagini accanto i vigneti e le nicchie nel tufo

grappolo, per garantire la massima eccellenza delle uve da mandare alla pigiatura. Una scelta di qualità che comporta un aumento significativo dei costi di produzione. La poca luce, la giusta umidità e le temperature costantemente fresche presenti nella nostra bottaia fanno il resto. Nelle piccole nicchie realizzate nel tufo si creano le condizioni ideali per ottenere sempre il meglio». Assaggiare per credere.

SPAZIO ALL’OSPITALITÀ NUOVI SPORTELLI E SEDE

Molto più di una semplice azienda vitivinicola. Del Casale è anche agriturismo bed&breakfast, luogo ideale per chi vuole trascorrere un soggiorno a contatto con la natura, in piena tranquillità. Camere di diversa tipologia e perfino, nei mesi estivi, la possibilità di usufruire delle due piscine private che si trovano all’interno della struttura.

Foto e generazioni a confronto. Un’antica immagine, tratta dall’album di famiglia, con il padre di Sergio, ancora bambino (in primo piano), e suo nonno, Francesco Paolo, (in piedi, in alto a destra). Nello scatto accanto la famiglia Del Casale oggi. Da sinistra la figlia Laura, la signora Lucia, Sergio e l’altra figlia Paola

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ASSAGGIAMO IL

Novello

A novembre, l’ampia sala degustazione dell’azienda ha ospitato la serata del novello. Ospiti i tanti amici e collaboratori della famiglia Del Casale, che si sono ritrovati insieme per celebrare il primo vino dell’anno, accompagnato da tipicità culinarie locali. «Si parte dalle uve Montepulciano d’Abruzzo - racconta Paola Del Casale - e i grappoli devono essere perfetti, ancor di più di quelli che vengono utilizzati per i vini Doc. Il processo della macerazione carbonica è il passaggio fondamentale che permette poi di ottenere un buon novello».

1. Da sinistra Mauro Febbo (assessore regionale all’Agricoltura) con Gennaro Strever (imprenditore) e Giuseppe Tagliente (consigliere regionale), terzo e quarto da destra 2. In piedi, da sinistra, Mario Pomponio (architetto), Filippo Pietrocola (farmacista), Filippo Menna (ragioniere), Paola D’Adamo (giornalista), Francesco Pietrocola (commercialista). Seduti, da sinistra, l’ingegnere Alfonso Di Fonzo (vicepresidente Di Fonzo), Mario Di Fonzo (presidente Di Fonzo) e Rita Menna 3. la famiglia Del Casale con, da sinistra, Massimo D’Angelo (Enologica Fenocchio), Giuseppe Lamona (enologo), Umberto Svizzeri (enologo) e Silvana Pallotta 4. Paola Del Casale con, da sinistra, Maria Lavacca, Giuseppe Di Rosso (Honeywell Turbo), Arturo Taraborelli (Honeywell Turbo), Michele Ranieri (Honeywell Turbo) e Chiara Vinciguerra

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Tanti gli amici della famiglia Del Casale che hanno preso parte alla serata di inizio novembre, allietata dal buon vino e dagli ottimi abbinamenti culinari 5. Con le rispettive mogli e figli, da sinistra, Dario Scurci (Italgreen), Roberto Cianfrone (Italgreen) e Gilberto Borroni (Italgreen) 6. I creativi dell’agenzia di pubblicità Dispenser di Vasto: da sinistra, Rosanna Del Negro, Simona D’Alicarnasso, Elisabetta Bellano e Franco Radoccia 7. Paola Del Casale che ha spiegato ai presenti la particolare tecnica di vinificazione che viene utilizzata per ottenere il novello

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IMPRESE Inaugurazione della nuova Ricicleria di Pescara, localizzata nella zona del cementificio. Taglio del nastro con l’assessore alle Politiche ambientali del Comune di Pescara, Isabella Del Trecco

Pescara adesso si differenzia di Andrea Sisti

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escara ha una nuova Ricicleria dove i cittadini possono conferire gratuitamente diverse tipologie di rifiuti. Ha aperto i battenti la piattaforma di milleduecento metri quadrati situata in zona cementificio, strada Vicinale Torretta. Nella struttura, accessibile durante tutti i giorni feriali, compreso il sabato, dalle ore quindici alle diciannove, possono essere trasportati materassi, reti da letto, raee (rifiuti elettrici ed elettronici come frigoriferi, congelatori, televisori, computer, monitor, lavatrici…), materiale legnoso (legname, mobilio…), residui di sfalci erba, potature e fogliame, pneumatici e olio minerale esausto del motore, batterie esauste, la-

stre di vetro, olio di frittura e molto altro. Il funzionamento è semplice: ci si reca nell’area attrezzata, presentandosi con un documento d’identificazione e con la copia dell’ultima bolletta Tarsu pagata, si consegnano i rifiuti separati per tipologia, dopodiché l’operatore ritira il materiale e una pesa informatizzata registra i quantitativi. «Desideriamo ottimizzare i costi e i tempi che derivano dalla gestione integrata del ciclo dei rifiuti - ha commentato Massimo Del Bianco, direttore generale di Attiva». «I pescaresi - ha aggiunto Guglielmo Lancasteri, amministratore unico di Attiva - ora possono partecipare attivamente al processo di raccolta e riciclaggio».

I NUMERI DI ATTIVA • 120 mezzi meccanici; • 2.000 cassonetti per la raccolta stradale; • 70.000 tonnellate/anno di rifiuti raccolti e portati a smaltimento di cui 19.000 tonnellate/anno di rifiuti raccolti in modo differenziato (28% del totale) ed avviati a recupero/riciclo; • 250 ristoratori serviti con la raccolta dell’umido e del multimateriale; • 60.000 utenti serviti con la raccolta porta a porta. Da sinistra Massimo Del Bianco, direttore generale di Attiva, e Guglielmo Lancasteri, amministratore unico di Attiva

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Inaugurata la piattaforma per potenziare la raccolta differenziata e lo smaltimento, combattere il fenomeno dell’abbandono indiscriminato dei rifiuti


Natale 2011

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LEADERCOOP CONSULENZA E INNOVAZIONE PER LE IMPRESE

Il pianeta Leadercoop: consulenza specialistica diretta alla crescita e alla competitività delle imprese cooperative... di Andrea Sisti

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ostenere la crescita e la competitività delle imprese cooperative. È questa la mission di Leadercoop, una squadra di professionisti votata all’innovazione, con un sistema integrato di consulenza che va dal contabile-fiscale alle strategie di consolidamento, potenziamento, integrazione e mercati. Presente da oltre dieci anni sul mercato regionale, Leadercoop offre servizi di consulenza alle società di capitali e prioritariamente alle imprese cooperative. Tra gli ambiti principali di attività ci sono quelli relativi alla consulenza per la crescita e lo sviluppo delle imprese, all’assistenza e progettazione nelle fasi di costituzione, start-up e avviamento d’impresa, alla progettazione per l’accesso a programmi regionali, nazionali e comunitarie, alla redazione di bilanci sociali in tema di responsabilità sociale d’im-

presa, alla consulenza strategica per la progettazione, l’integrazione tra imprese fino a quello specialistico-finanziaria. Leadercoop si è specializzata, in particolare, nell’assistere le imprese sotto il profilo finanziario e del-

GIAMPIERO LEDDA ALLA GUIDA

Giampiero Ledda è stato tra i principali fondatori del gruppo Leadercoop e ne è al timone fin dalla sua nascita avvenuta nel lontano 1999

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Ad aver creato il gruppo e a guidarlo sin dalla sua nascita nel 1999 è Giampiero Ledda, quaranta anni, commercialista e presidente di Confcooperative Teramo e di Confcooperative Abruzzo. La sua più grande passione, dopo quella per la sua famiglia - la moglie Annalisa e i figli Beatrice e l’ultimo arrivato Alessandro - è proprio quella per la cooperazione, portata avanti non solo attraverso l’impegno nella rappresentanza all’interno di Confcooperative, ma anche sotto il profilo professionale. Una passione

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maturata durante gli studi universitari in Economia e commercio e poi approfondita con il corso di perfezionamento in Economia delle imprese cooperative frequentato all’Università di Bologna e attraverso il ruolo di responsabile dei revisori confederali all’interno di Confcooperative. Ledda, docente e cultore della materia di Ergonomia e azienda alla facoltà di Psicologia dell’Università dell’Aquila, è anche presidente del polo dell’innovazione sociale e dell’economia civile.


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LA LEADERCOOP E LE ADESIONI AL SISTEMA TERRITORIALE Leadercoop partecipa a vario titolo a iniziative che concorrono allo sviluppo del territorio. È tra i soci fondatori dell’Its agroalimentare, nuovo percorso post-diploma di durata biennale con sede a Teramo, per la specializzazione in campo agroalimentare. Ha in progetto l’acquisizione di quote di capitali dell’Intercredit Confidi per favorire l’accesso alle garanzie delle cooperative e aderisce anche a diversi istituti di credito locali. Da diversi anni sostiene il mondo della pallamano locale, storico sport della tradizione teramana, attraverso la Leadercoop Teramo, squadra di handball femminile che milita

le garanzie per limitare le barriere di accesso al credito e migliorare la credibilità sui mercati. Di recente Leadercoop ha anche collaborato con il gruppo internazionale Deloitte per progetti di servizi di integrazione sociosanitaria, dalla fase di start-up e consolidamento d’impresa fino alle attività di ricerca e ai servizi specialistici. «Crediamo nel modello cooperativo e lavoriamo per sostenere e indirizzare le imprese che lo hanno scelto - spiega Giampiero Ledda di Leadercoop è un modello tanto storico quanto attuale. Un tempo è stato oggetto di mutualità, democrazia e partecipazione, oggi è tra quelli maggiormente sostenibili e sani della cosiddetta altra economia e, dopo aver affrontato una razionalizzazione in ambito fiscale, oggi rappresenta un nuovo modo di fare impresa, incentrato su sani valori.

in A1. È inoltre associata a Confcooperative Abruzzo e ha aderito al progetto del polo dell’innovazione sociale e dell’economia civile. Contatti: la dirigenza del gruppo Leadercoop si è trasferita di recente nella nuova sede in centro storico a Teramo, in corso Cerulli 59, al primo piano dello storico Palazzo Savini. Per informazioni e contatti 0861.241488.

Leadercoop è tra i soci fondatori dell’Its agroalimentare di Teramo e supporta diverse iniziative sportive della città

L’UNIVERSO DI LEADERCOOP

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Leadercoop offre, da oltre dieci anni, servizi di consulenza alle società di capitali e prioritariamente alle imprese cooperative. Una squadra di professionisti votata all’innovazione, con un sistema integrato di consulenza che va dal contabile-fiscale alle strategie di consolidamento, potenziamento, integrazione e mercati. «Crediamo nel modello cooperativo e lavoriamo per sostenere e indirizzare le imprese che lo hanno scelto - spiega Giampiero Ledda di Leadercoop». La dirigenza del gruppo si è trasferita di recente nella nuova sede in centro storico a Teramo

FORMAZIONE PROFESSIONALE E MANAGEMENT CONSULTING Formare e accompagnare le imprese nel percorso di crescita e sviluppo. Tutto questo è Leadercoop Formazione, società del pianeta Leadercoop accreditata presso la Regione Abruzzo per la formazione professionale e specializzata nel management consulting. La società progetta e realizza soluzioni integrate per la formazione di competenze professionali, per l’orientamento e la motivazione del personale, per la progettazione e realizzazione di interventi formativi nell'area dello svantaggio e nel campo della strategia aziendale, dell’autoimprenditorialità e del business planning. In ambito formativo sono decine i percorsi organizzati negli anni dalla società sia per conto di privati che nell’ambito di programmi “Programma operativo del Fondo sociale europeo” e di Foncoop, il fondo paritetico interprofessionale nazionale

per la formazione continua nelle imprese cooperative. Uno degli obiettivi della società è promuovere lo sviluppo di modelli aggregativi di rete tra imprese. In questo senso un forte investimento è stato realizzato con la formazione di una rete di oltre trenta progettisti interni alle cooperative sociali del territorio. Altre direttrici della formazione sono state quelle rivolte alla comunicazione, con la formazione di diverse unità di personale in grado di valorizzare le attività delle cooperative stesse. Obiettivi per il 2012 sono la professionalizzazione di quadri dirigenti delle cooperative, oltre che la formazione di operatori socio-sanitari con lo scopo di far recuperare al sistema regionale dei servizi sociali il gap con le altre regioni italiane e sviluppare quindi un nuovo progetto di qualità dei servizi.

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BANCHE E FINANZA

UNA VISIONE INNOVATIVA Creditfidi nasce dalla trasformazione della Cooperativa artigiana di garanzia città di Chieti e zone limitrofe ed è il nuovo Confidi di emanazione della Confartigianato Chieti per l’artigianato, il commercio, i professionisti e le pmi. La sua mission è tutelare l’interesse delle imprese nei rapporti bancari e parabancari: fornire consulenza finanziaria puntuale e sicura, che accompagni il cliente nelle scelte economiche e negli investimenti, rispondendo al meglio alle esigenze di liquidità aziendale e alle necessità relative alle forme di credito.

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resenti alla tavola rotonda i principali esponenti delle istituzioni regionali, quali il presidente della Regione Abruzzo Gianni Chiodi, il suo vice, l'assessore Alfredo Castiglione, il presidente della Provincia di Chieti, Enrico Di Giuseppantonio, il sindaco di Chieti, Umberto Di Primio, e il presidente della Camera di Commercio di Chieti, Silvio Di Lorenzo. Ospite d'eccezione, Daniele Capezzone, portavoce del Pdl. Tra i rappresentanti del mondo bancario, Roberto Sbrolli, direttore generale

imprese-banche: questione di feeling Il convegno, voluto da Confartigianato Chieti e Creditfidi, per riflettere sul ruolo prezioso dei consorzi Fidi. Con istituzioni, politici e protagonisti del mondo bancario... di Roberta Villini di Carichieti, Francesco Simone, direttore Commerciale di Artigiancassa, e Fabrizio Di Marco, direttore generale di Bcc Sangro Teatina. Mario Gasbarri, presidente di Creditfidi, ha introdotto i lavori ponendo l’accento sul critico rapporto tra le imprese e gli istituti di credito, «con l'obiettivo di trovare un punto d'incontro ottimale tra tali realtà». L'accesso al credito non deve diventare un privilegio e in tal senso Creditfidi è partner insostituibile per le piccole e medie imprese locali. «Dal 2005 il cammino per noi è stato eccezionale: siamo partiti da una erogazione di 300 mila euro di finanziamenti e siamo arrivati, nel 2010, quasi a 10 milioni di euro di finanziamenti». «Oggi piccolo artigiano significa 60 mila imprese che danno posti di lavoro» prosegue Angelo Taffo, presidente regionale di Confartigianato. «Il piccolo in Abruzzo crea il 22% del

Daniele Giangiulli, direttore di Creditfidi e segretario di Confartigianato Abruzzo

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Pil. Purtroppo viene ascoltato dalla politica quando si innescano le campagne elettorali. Il sistema bancario deve fare uno sforzo, deve credere nelle nostre imprese, stare al loro fianco». «Abbiamo a cuore le nostre imprese - ha sottolineato Daniele Giangiulli, direttore di Creditfidi e segretario di confartigianato Abruzzo - vogliamo discutere, progettare, assumerci le nostre responsabilità. In questo momento c'è bisogno di una contro-garanzia pubblica che venga in soccorso di Confidi, per non assorbire tutto il rischio delle banche. Mi auguro che la Regione pensi a una concertazione seria con le associazioni di categoria e con le banche». Secondo Daniele Capezzone, infine, occorre trovare un equilibrio anche a livello regionale tra il giusto obiettivo di liberarsi dalle anomalie del passato e l'indicare i percorsi: è questo il compito della buona politica.

Tra i relatori intervenuti al convegno, da sinistra Angelo Taffo (presidente Confartigianato Abruzzo), Fabrizio Di Marco (Bcc Sangro Teatina), Daniele Capezzone (portavole Pdl) e Francesco Simone (Artigiancassa)

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BANCHE E FINANZA

Roberto sbrolli,

cassa di risparmio di chieti Intervista al nuovo direttore dell'istituto. "Comunicazione, controlli e rapidità": il modello di Carichieti per schivare sorprese e ostacoli di tempi eccezionali… di Maurizio O. Delfino

F

orse influenzati dagli spazi, dalla luce e dalla splendida visuale offerta dalle grandi finestre dell’ottavo piano di Via Colonnetta, ma sembra che il clima umano e persino l’impronta attuale della storica Cassa di Risparmio di Chieti risenta di questo sguardo fortunato e affascinante, per cui in un solo istante si capisce di essere perfettamente dentro la Val Pescara, il suo traffico, il suo smog, le sue ambizioni, come anche alla Maiella, la sua tradizione, una sua andatura, il clima, i molteplici caratteri delle sue pendici… Dentro tutto questo ma con uno stacco sufficiente al ragionamento, alla proporzione, alla composizione della diversità. Sensazione e posizione che Roberto Sbrolli, il nuovo direttore generale insediato lo scorso febbraio 2011, riflette perfettamente

completando la percezione della serenità e della cordialità con cui accoglie il confronto ma con cui lo vediamo muoversi con i collaboratori e persino con il barista che porta il caffè. Portando con sé un paio di grandi faldoni, come un bravo dipendente che cerca la sintesi dalla mole del proprio quotidiano lavoro, si sforza continuamente di tradurre e di far comprendere, dalla tipica tecnicalità linguistica della banca, come la Cassa, pur in un contesto quanto mai difficile e (mentre avviene l’incontro) persino minaccioso, abbia numeri e condizioni per rispondere ai suoi compiti e per guardare avanti. «La dimensione e le scelte industriali in tema di credito ci rendono meno esposti agli scenari macroeconomici» spiega il Manager «per cui il risentimento degli scossoni nel mondo economico e finanziario da noi è

ben minore delle realtà sistemiche» aggiunge Sbrolli, che ben consapevole della crisi, l’ha messa a frutto almeno come strumento di miglior valutazione del proprio contesto, della banca e delle prospettive. «Si può dire che tutto quel che doveva accadere, nel tessuto economico e delle aziende, in due anni è accaduto, per cui oggi non c’è grande preoccupazione in quel senso. Quel che manca è la fiducia, la spinta, le novità, l’investimento. La provincia abruzzese è sana, e anche le nuove generazioni sono legate all’azienda, la vivono, potrebbero fare molto ma il contesto non aiuta proprio, fisco, burocrazia, per ora le operazioni sono ancora solo il consolidamento» racconta un direttore generale di una banca che conosce molto bene il suo territorio e che per questo ci svela anche sfumature interessanti. Come

TUTTI I NUMERI DELLA BANCA Roberto Sbrolli, direttore generale di Carichieti dallo scorso febbraio

2,439 miliardi di euro • Raccolta com3,242 miliardi di euro • Impieghi a clientela al 30 giugno 2011: 2,242 miliardi di euro • Numero succursali, punti e sportelli interni: 73 • Numero dipendenti al 31 ottobre 2011: 588 • Numero dirigenti al 31 ottobre 2011: 8 • Variazione margine interesse al 30 giugno rispetto al 30 giugno 2010: +5,51% • Core tier: 8,44% • Patrimonio di vigilanza al 30 giugno 2011: 254,159 milioni di euro • Sofferenze nette/impieghi netti al 30 giugno 2011: 2,62% - Italia: 2,69% (Fonte Abi) - Abruzzo: dato non disponibile. • Raccolta diretta al 30 giugno 2011:

plessiva al 30 giugno 2011:

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Maurizio Delfino di Abruzzo Magazine fotografato nel corso dell’intervista con il direttore Roberto Sbrolli

per esempio che sul piano del credito alle famiglie le scadenze di fine mese sono un formidabile tornasole per lo stato di salute ed anche per le differenze fra le zone, per cui in provincia di Chieti si registra molta minore sofferenza grazie ad una struttura sociale più attaccata alla tradizione delle molteplici fonti di approvvigionamento (per cui l’operaio continua a coltivare anche la terra ereditata), alla struttura più ampia delle famiglie e alla solidarietà interna che questo genera. Roberto Sbrolli si appassiona alle tematiche sociali e territoriali perché queste sono il sottofondo di una banca locale «che ha il compito, come raccomanda sempre l’organo di vigilanza, di non scivolare nel localismo, e cioè di entrare nelle pieghe dei bisogni di un territorio ma senza subirne il

condizionamento perché significherebbe distorcere la crescita dell’economia e dello stesso territorio, specie in un momento straordinario in cui molti fenomeni spiazzano proprio per l’inversione degli effetti che si produrrebbero o si producevano nei momenti normali». Il direttore si sofferma così a spiegare con cura il problema e l’anomalia della “curva dei tassi” e l’influenza e i rischi di tutto questo dentro il sistema del credito e quindi sul piano delle risposte da dare alla clientela. Tempi eccezionali in cui eccezionale deve essere lo sforzo di adeguamento «per cui abbiamo adottato una policy aziendale che prevede una revisione semestrale del piano

ARTE E STORIA IN VIA COLONNETTA Oltre alla splendida vista sulla regione a trecentosessanta gradi, l’ottavo piano della sede di Carichieti ospita una mostra permanente di quadri di Federico Spoltore che lascia a dir poco sbalorditi, forse anche per la passione e la dedizione con cui Marisa Basile, della segreteria generale della Banca, insieme ad alcuni colleghi, ha raccolto (e vinto) una sfida straordinaria e un impegno nati nel secolo scorso fra un pittore e una banca. Il maestro, nativo di Lanciano, percorre una vita artistica lunga e intensa, toccando livelli molto elevati in ciascuno dei generi frequentati, attirando su di sé, sin da giovane, la stima e l’interesse

I Fratellini - 1918 di Michetti e di Cascella, apprezzamento che gli valse forse il sostegno all’intrapresa di una vita e di una carriera proseguite poi sulle proprie gambe e su una creatività di cui, siamo certi, si tornerà a parlare ad alto livello. Noto per essere stato il ritrattista di personaggi storici “difficili”, come Hitler o Mussolini, ma anche papi, sovrani, Einstein, i primi divi di Hollywood (ritratti che sono solo una minima parte della sua opera), ebbe un lungo carteggio e un desiderio, alimentato nel tempo e dai luoghi più lontani, di un museo allestito presso la sua banca dell’epoca, oggi Cassa di Risparmio di Chieti che, onorato anche quest’impegno, offre l’intero piano a queste opere, visitabili su prenotazione e gratuitamente, ogni ultimo venerdì del mese.

Federico Spoltore, lancianese, rappresenta un grande artista del nostro Abruzzo da conoscere e incontrare

strategico 2011-2013 in modo da raccogliere e ricalibrare sforzi e obiettivi agli impulsi esterni che mai come oggi irrompono imprevedibili e impetuosi». Piano strategico che quasi sottovoce, per scaramanzia e per rispetto di un momento storico che cruccia un intero continente, il direttore anticipa in via di conseguimento, pur con alcune rettifiche che si cerca di spalmare equamente «fra un sempre miglior equilibrio nel trattamento accordato ai clienti e qualche sacrificio ai soci, che sono la Fondazione all’80% e Banca Intesa al 20%». Un piano strategico frutto di una riorganizzazione, razionalizzazione, «assestamento del buon lavoro fatto in passato», quando si è costruita la rete delle attuali 70 filiali oggi operative in particolare a Chieti e Pescara, ma con propaggini sino al Molise, le Marche, Milano e «Roma, dove per la buona penetrazione del marchio e dell’utenza regionale si registrano lusinghieri risultati e quindi (mentre esce il giornale) l’apertura di una terza filiale ai Parioli». Una strategia che accoglie le preziose indicazioni di figure di punta e di esperienza (Sbrolli cita il vicedirettore generale di Banca d’Italia, Anna Maria Tarantola) che insegnano l’efficacia «del nesso fra reattività e comunicazione fra le strutture, per cui stiamo concentrando in direzione i terminali informativi e decisionali dei prodotti e servizi offerti al mercato, in modo da potenziare al massimo la rapidità delle scelte e il momento del controllo». E questa del controllo è una parola che ricorre spesso nei discorsi del manager «controlli giornalieri per monitorare la liquidità, la qualità degli attivi e quindi per mantenerci sempre sotto i limiti prudenziali, a beneficio del ruolo e della capacità di risposta». Metodo che permette a Carichieti di vantare una crescita ragguardevole negli impieghi («crescita netta» spiega con puntiglio il direttore generale dando il senso e le spiegazioni di quel 4,5% fatto di 180 milioni di nuovo credito riversato sui territori). Metodo fondato sulla «centralità, anche nel piano strategico, della rete, dei reggenti delle filiali e di tutto il personale che può essere l’unica vera chiave di volta nella concorrenza e nel presidio del territorio». Metodo che proietta la Cassa a festeggiare i suoi primi 150 anni, nel 2012, irrobustita dagli eventi e maturata nella coscienza e nell’orgoglio della propria potenzialità.

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Michele Borgia Il presidente della Banca di Credito Cooperativo Abruzzese è intervenuto all’incontro in qualità di relatore, per testimoniare come dal mondo del credito possa partire un suggerimento per una relazione tra aziende e fondi di private equity: «Sono qui - ha detto - anche come “amico” dell’istituto di secondo livello, Iccrea BancaImpresa, che nel movimento delle banche di credito cooperativo si occupa di questo tipo di operazioni».

Amalia Di Carlo giornalista Top Legal

Enrico Marramiero presidente Confindustria Pescara

Queste operazioni sono possibili in abruzzo?

Amedeo Giurazza a.d. Vertis sgr

Nella nostra regione il private equity è un’attività finanziaria che ha già caratterizzato alcune importanti aziende: Delverde, D’Orsogna, Geico… di Andrea Beato

U

Marco Gubitosi Gianni Origoni Grippo&Partners

n road show, promosso dalla rivista Top Legal, che ha toccato diverse città della penisola prima di approdare a Pescara, nella sede di Confindustria. Aziende, banche e professionisti chiamati a confrontarsi per capire quali siano le peculiarità delle operazioni di private equity (un mercato dove operano più di centonovanta soggetti) e cercare di spiegare perché il centro-sud Italia sia caratterizzato da un numero relativamente basso. E l’Abruzzo non fa eccezione: prendendo in esame i dati relativi al primo semestre 2011, emerge che nella nostra regione ne sono state condotte soltanto due, contro le quaranta della Lombardia, le venti dell’Emilia Romagna, le sedici del veneto e le diciassette del Friuli. Ad essere penalizzante sono, innanzitutto, la dimensione e le tipologie delle imprese; un capitalismo ancora troppo attaccato a una logica fa60 AbruzzoMAGAZINE

miliare, che non permette di fare il salto di qualità. Guardando al recente passato, anno 2008, è invece da classificare come casehistory l’intervento di Arca Impresa Gestioni, sgr controllata da Meliorbanca, arrivata a rilevare il 40% di D’Orsogna, realtà di San Vito Chietino (Chieti), attiva nel settore dolciumi dal 1960. I due azionisti hanno poi sottoscritto un patto parasociale in cui si è venuto a creare un consiglio di amministrazione composto da tre membri, uno dei quali direttamente designato da Arca. Inoltre, per tutta una serie di scelte di particolare rilievo (approvazione del budget annuale, deliberazione del business plan, attuazione degli investimenti industriali, stipula dei principali contratti…), la sgr ha imposto il suo voto favorevole, andando così ad avere il controllo congiunto con i D’Orsogna del veicolo appositamente dedicato, Cookie&Co.

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GEICO ACQUISTA LENDER

Tra le recenti operazioni di private equity condotte nella nostra regione, una ha riguardato l’azienda Geico di Montesilvano (Pescara), che opera dal 1989 nel settore del facility management. Per consolidare e incrementare la propria quota di mercato, la società abruzzese ha acquisito, grazie all’ingresso dei fondi nel capitale sociale, il controllo di Lender, realtà padovana attiva nello stesso campo.



LA STANZA DEL MANAGER

MAURIZIO FIORAVANTI:

LA NUOVA DISTRIBUZIONE ORGANIZZATA IN ABRUZZO Una piccola realtà fondata a Sassa nel 1917 è oggi un gruppo da quaranta milioni di fatturato e undici supermercati…

CIFRE E DATI IL GRUPPO • 1917 ANNO DI FONDAZIONE • 40 MILIONI DI FATTURATO • 105 DIPENDENTI I PUNTI VENDITA IN ABRUZZO

di Andrea Beato

• 10 SUPERMERCATI DIMEGLIO

A

l centro del suo ufficio c’è un’ampia scrivania con sopra le foto di famiglia e i tanti curriculum che valuta personalmente. Sulla parete principale una tela di un bravo, ma poco conosciuto, artista italoamericano, quadro acquistato in un viaggio a San Francisco e raffigurante due “cake” americane. Torte dai colori sgargianti, molto pop. Un soggetto che, in parte, riconduce al core business. Maurizio Fioravanti è alla guida dell’omonimo gruppo impegnato nella grande distribuzione organizzata. Realtà formata da Sipa, società commerciale, e altre sette entità che operano al dettaglio. In più undici supermercati, un fatturato consolidato di quaranta milioni di euro e centocinque persone in organico. Numeri impressionanti, «soprattutto - rac-

conta - se si pensa da dove siamo partiti». L’inizio è segnato da nonno Luigi con lo spaccio-drogheria aperto a Sassa (L’Aquila), anno 1917. «Io sono invece entrato in azienda nell’81, dopo la laurea alla Bocconi con tesi sperimentale sulla distribuzione commerciale in Italia, seguito dal profes-

Maurizio Fioravanti, amministratore dell’omonimo gruppo, fotografato all’interno del superstore Di+, nella zona industriale Campo di Pile (L’Aquila)

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• 1 SUPERSTORE DI+ • 500/1.500 MQ. LE SUPERFICI • 7.000 REFERENZE DI MEDIA • 60 MILA CLIENTI DI MEDIA AL MESE


LA STANZA DEL MANAGER

IL NUOVO SUPERSTORE DI+: QUALITÀ, CONVENIENZA E SOSTENIBILITÀ Inaugurato lo scorso trenta giugno, il superstore Di+ si trova all’Aquila, nella zona industriale Campo di Pile, nei pressi della facoltà di Ingegneria dell’università. Un punto vendita unico per diverse caratteristiche. «Si tratta - ci spiega Simone Fioravanti, oggi responsabile commerciale del gruppo e nel curriculum un’esperienza triennale in Kraft - di un format orientato Simone Fioravanti al valore dell’opportunita e della qualità, resposanbile commerciale andando a riprendere gruppo alcuni elementi dalle Fioravanti

sore Sergio Pivato. Pur corteggiato da Bnl e Fiat, la mia decisione fu comunque quella di impegnarmi nell’attività di famiglia. La prima relazione che presentai a mio padre e mio zio, subentrati nella gestione, prevedeva un investimento di due miliardi di lire per lo sviluppo. Una cifra che in sessanta anni non era mai stata spesa. Mi dissero che li avrei portati al fallimento. Solo con la forza di volontà tipica di un venticinquenne riuscii a far accettare le mie convinzioni. Cambiai, ad esempio, l’impostazione del magazzino, portandolo ad essere rinnovato quattro volte l’anno e non più soltanto due. Per fare questo dovetti intervenire sul lotto minimo d’acquisto, riducendolo drasticamente. I successi mi diedero ragione e nel 1991, quando assunsi il ruolo di am-

diverse esperienze attuali della distribuzione. Ci sono prodotti che garantiscono il risparmio di ogni giorno, le promozioni scelte per voi, le proposte mai viste e un’ampia selezione di prodotti Dimeglio. Tutto è identificato con precise scelte cromatiche. La convenienza è ottenuta grazie alla vicinanza con il nostro cedi (centro di distribuzione), che permette economie di scala e l’abbattimento dei costi logistici». Molta attenzione infine all’aspetto green: «Frigoriferi a impatto zero, detersivi sfusi, carrelli in plastica, volantino in carta riciclata e impianto fotovoltaico».

ministratore, il giro d’affari arrivò a toccare quota quindici miliardi di lire. Nel tempo abbiamo creato le condizioni per una crescita importante». Ed ecco che proprio nella seconda metà degli anni Novanta, con la collaborazione di quattro colleghi del nord, nasce Dimeglio, il marchio-insegna profondamente radicato nel territorio, vicino alle esigenze dei clienti, contraddistinto dal servizio di prossimità, dall’attenzione al fresco e ai prodotti tipici di qualità. «Con Mdo (Moderna distribuzione organizzata), proprietaria del brand, siamo stati tra i promotori del più importante network di vendite del nostro paese, Interdis. Lo step seguente ci ha visto realizzare una partnership con Conad e il gruppo Rewe (Standa, Bill, Penny Market) per sviluppare insieme

Sopra i frigoriferi a impatto zero. A lato il macchinario per i detersivi sfusi: risparmiare rispettando l’ambiente

alcune aree di business. Un progetto di aggregazione molto valido, ma contrastato da particolari singolarismi. Intanto abbiamo lavorato anche all’interno, andando a ridisegnare un aspetto organizzativo unicamente su tre livelli, per essere tempestivi sul mercato e continuare a distinguerci: siamo l’unica impresa in Italia dove il risultato in termini di margini è completamente delegato al repartista. Una scelta voluta perché chi è in contatto quotidiano con i consumatori rappresenta il vero punto di forza, da riconoscere e premiare».

LA TRAGEDIA DEL TERREMOTO

BOCCONI NEL PASSATO E PRESENTE

IL RUOLO NEL ROTARY CLUB

IL GOLF COME IL MANAGEMENT

Il sisma del sei aprile 2009 dell’Aquila ha colpito Maurizio Fioravanti come uomo e come imprenditore. Sotto questo secondo aspetto, alcuni supermercati avevano subito danni, ma nel giro di pochi giorni sono stati riaperti e hanno offerto alla cittadinanza un servizio e un’assistenza impeccabili.

Nel 1979 Fioravanti si è laureato alla Bocconi, con il professore Sergio Pivato e la prima tesi sperimentale sulla distribuzione commerciale in Italia. Ancora oggi, dopo alcuni anni, mantiene i rapporti con il prestigioso ateneo milanese e ricopre il ruolo di referente nell’ambito del marketing.

Nel 2007 Maurizio Fioravanti è stato presidente dello storico club Rotary dell’Aquila. Dopo questa esperienza, ha avuto l’incarico di assistente del governatore. Ruolo prestigioso che lo porta a coordinare le diverse attività e a fare da trade union tra i club del territorio e il governatore.

Appassionato di golf, ha iniziato a praticare questo sport sei anni fa, prima al Miglianico Golf Club e ora al San Donato di Santi (L’Aquila). «Il golf ama spesso ripetere - è come il management: si vivono delle situazioni di successo e di perdita, ma bisogna sempre reagire fino all’ultimo colpo».

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PRODOTTO

IN SEI FASI LA NASCITA DELLE BIRRE

ALMOND '22

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L'AFFINAMENTO

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1

IL SEGRETO DELLE RICETTE

La fase dura dalle tre settimane fino a diversi mesi. I lieviti presenti nelle birre permettono un’evoluzione e stabilità nel tempo.

Come ogni chef, anche il mastro birraio ha le sue ricette. Da qui nascono i quattordici diversi tipi di birre Almond ’22, otto fisse e sei stagionali.

LA FERMENTAZIONE IN VETRO

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LE MATERIE PRIME

Attraverso l’afrometro è possibile misurare la pressione che si sviluppa in fermentazione e capire quando il processo è giunto al termine.

4

LA FERMENTAZIONE IN ACCIAIO Avviene la trasformazione degli zuccheri in alcool, anidride carbonica e sostanze aromatiche che danno “profumo” alle birre stesse.

TUTTI I NUMERI DEL BIRRIFICIO IN CRESCITA

LA DISTRIBUZIONE E L’EXPORT

• 2003 l'anno d'inizio dell'attività • 5 le persone dello staff • 120 mq di produzione • 90 mila bottiglie 0,75 litri prodotte nell'anno • +14% delle vendite 2011 rispetto all'anno precedente

Le birre Almond ’22 sono presenti nei migliori ristoranti e locali di tutto il territorio nazionale. L’export di nicchia è concentrato verso Norvegia, Stati Uniti, Olanda e, a breve, anche Svezia.

Fondatori e titolari di Almond '22 sono Valeria Saraceni e suo marito Jurij Ferri (mastro birraio, primo da destra). Da sinistra i giovanissimi dipendenti del microbirrificio: Mirko Di Gregorio, Veronica Ferri e Marco Bruno

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Una selezione dei migliori malti, luppoli e spezie. Alla base la purezza dell’acqua della sorgente Vitello d’Oro di Farindola.

LA PRODUZIONE DEL MOSTO Il malto viene macinato. Si passa a una filtrazione meccanica per ricavare il mosto, al quale viene aggiunto luppolo ed eventuali spezie.

• Almond ’22 è a Spoltore (Pescara), in via Dietro le mura 36/38. Il birrificio è aperto al pubblico ogni sabato pomeriggio. Per informazioni: www.birralmond.com



REGIONE Alfredo Castiglione

L’abruzzo pronto per la sfida dei poli d’innovazione Il punto della situazione con l’assessore regionale alle Attività produttive, Alfredo Castiglione, e con tutti i referenti degli otto poli fino ad ora costituiti. Fare sistema per creare un nuovo Abruzzo... di Andrea Beato ono la via per cercare di dare nuovo vigore allo sviluppo regionale. Network tra aziende, università, centri di ricerca e fondazioni per aumentare competitività e crescita. Assessore Castiglione, ci spiega come nascono i poli d’innovazione? «Nel nostro Abruzzo sono presenti molte eccellenze in più settori di attività. Realtà fondate su tecnologia e know-how che, collegate fra loro e aperte a nuovi stimoli, potrebbero incrementare la capacità di rispondere alle sfide della competizione mondiale. Non si tratta di reti d’impresa, che rappresentano aggregazioni limitate nel tempo, tantomeno di consorzi industriali, forme che ormai hanno fatto il loro tempo. I poli rappresentano la ricetta per un nuovo riposizionamento strategico dell’economia locale».

ABRUZZO SVILUPPO Nello Rapini, presidente di Abruzzo Sviluppo. L’agenzia coordina la piattaforma tecnologica regionale di raccordo dei poli d’innovazione, istituita lo scorso ottobre

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Ad avere un ruolo fondamentale per l’attuazione e lo sviluppo dei poli sarà Abruzzo Sviluppo, l’agenzia di sviluppo della Regione Abruzzo per il sostegno e la riqualificazione del sistema industriale locale, in particolare delle pmi, sui temi dell’innovazione tecnologica, della ricerca & sviluppo, dell’internazionalizzazione, del marketing territoriale, della finanza agevolata.

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A che punto siamo? «Attualmente ne sono stati costituiti otto, con più di ottocento imprese partecipanti. La Regione ha stanziato dieci milioni di euro per questa prima fase istruttoria. Per il momento negoziale ha invece previsto la possibilità di aggregare altri soggetti, con una premialità finanziaria di 200mila euro. In più, quattro milioni di euro serviranno per l’apertura di un nuovo bando per implementare la programmazione relativa ai poli d’innovazione. In quella relativa ai Par Fas abbiamo invece previsto ulteriori tredici milioni di euro con il fine di sostenere la competitività dei sistemi produttivi aggregati. A novembre è stata istituita la piattaforma tecnologica regionale di raccordo e prima della fine dell’anno andremo a individuare dei nuovi poli: sicuramente quello chimico-farmaceutico, dell’energia e del mobile-arredamento». Un ampio sforzo sinergico per superare la crisi… «La competitività di un territorio non può ormai essere misurata in termini d’incentivi e finanziamenti per l’acquisto di capannoni e nuovi macchinari. L’economia della conoscenza, l’innovazione, la ricerca vanno gestiti con il dialogo e un saggio confronto tra le parti. Un’ottica verso cui è indirizzato anche il progetto Fabbrica Abruzzo, che punta ad acquisire e successivamente a raccogliere in unico quadro di riferimento le più incisive iniziative d’immediata “cantierabilità” presenti a livello locale. L’obiettivo è rafforzare la struttura produttiva del sistema Abruzzo».


REGIONE

SERVIZI AVANZATI «La messa in rete e la diffusione delle informazioni tra imprese operanti nello stesso settore rappresentano il primo passo verso l’innovazione e la competitività. Ma l’innovazione è anche un tema d’integrazione, che va sorretta dallo sviluppo e trasferimento delle tecnologie e di nuovi sistemi di produzione e standardizzazione dei processi di governance dei poli d’innovazione. Il polo dei Servizi avanzati, che conta già sessantasette soci e molte domande di adesione, vuole contribuire a ridisegnare il panorama industriale abruzzese, creando le condizioni per lo sviluppo della sua rete di imprese anche attraverso lo stimolo alla nascita di nuove iniziative. L’ambito operativo è quello del terziario avanzato e la spesa complessiva prevista è pari a tre milioni di euro». GIUSEPPE CETRULLO

AUTOMOTIVE «Il polo d’innovazione Automotive, realizzato e costituito nel 2010, conta oggi settantuno aderenti tra grandi imprese e pmi, vede la partecipazione attiva della facoltà di Ingegneria dell’Università dell’Aquila e di Economia della d’Annunzio. Obiettivo principale quello di sviluppare un sistema automotive capace di rafforzare e consolidare la filiera presente in Abruzzo». SILVIO DI LORENZO

ICT - ELETTRONICA «Il polo Ict (Information & communication technology) è una struttura in costante crescita: attualmente conta circa cinquanta membri, di cui trentacinque piccole imprese, diverse grande aziende (tra cui Micron Technology e Selex Communications), consorzi ed enti di ricerca operanti nel settore in questione. Una rete coordinata dal consorzio K-Unit, l’ente gestore del polo». GIUSEPPE CAPPIELLO

EDILIZIA «Edilizia sostenibile, risparmio energetico, sperimentazione e utilizzo di biotecnologie, certificazione di qualità, introduzione di tecniche innovative nel restauro dei beni culturali, creazione di banche-dati e brevetti, utilizzo del capitale umano. Sono solo alcuni degli obiettivi di poloedilizia.it, polo promosso da Apiedil Abruzzo e Cna Costruzioni. Si tratta di uno strumento che consente di costruire una filiera forte. Al centro del progetto ci sono tutte le imprese, senza nessuna preclusione. Per la prima volta credo che sia stato realizzato qualcosa di utile e importante per l’Abruzzo». DOMENICO TRONCA

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Attrezzature per la pulizia professionale Ogni tipo di carrello e attrezzature, per la migliore gestione della pulizia professionale.

Detergenti professionali Detergenti concentrati, studiati nel rispetto delle norme vigenti, per la pulizia e la sanificazione di ambienti come: ristoranti, hotel, piccole industrie alimentari, ecc. Particolarmente specializzati su lavastoviglie, lavanderie, per ristoranti ed hotel.

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REGIONE

AGROALIMENTARE «Agire (acronimo che sta a indicare Agroalimentare, industria, ricerca, ecosostenibilità) è stato il primo polo d’innovazione abruzzese a vedere la luce e rappresenta un’opportunità unica per l’intero settore agroalimentare regionale. L’hanno fondato alcune tra le più importanti aziende del settore insieme a numerose piccole e medie imprese, associazioni di categoria, l’Università degli studi di Teramo e dell’Aquila e altri centri di ricerca, tra i quali figura l’Istituto zooprofilattico Caporale di Teramo. La dote finanziaria complessiva del polo è più di due milioni e mezzo di euro. Il nostro modello di competitività è basato sull’aggregazione e i nostri obiettivi sono la ricerca, l’innovazione, l’internazionalizzazione e i servizi in favore di tutte le imprese». SALVATORE DI PAOLO

TESSILE-ABBIGLIAMENTO E CALZATURIERO Nel suo ultimo scritto, “Manuale d'intelligence” (Città del Sole Edizioni, pp. 144, 14 euro) Antonella Colonna Vilasi affronta l'argomento in modo da far comprendere anche al grande pubblico l'immenso lavoro che svolgono i servizi segreti nel raccogliere, analizzare e selezionare le informazioni per la difesa dello stato. FRANCESCO PALANDRANI

TURISMO «Realizzare una nuova governance del settore, a partire dalla programmazione, dalle infrastrutture e dai servizi, per arrivare a un forte posizionamento sul mercato: è questo l’obiettivo del polo di innovazione tecnologica del turismo, Abruzzo Innovatur, la piattaforma su cui la Regione ha deciso di investire importanti risorse in compartecipazione con le imprese del territorio». DARIO COLECCHI

INNOVAZIONE SOCIALE ED ECONOMIA CIVILE «Innovativo. Sostenibile. Responsabile. È il modello di economia al quale punta Irene - Innovative and responsible economy network, la rete di oltre duecento realtà imprenditoriali e non solo che ha dato vita al polo dell’innovazione sociale e dell’economia civile. Il progetto è nato su iniziativa di Confcooperative Abruzzo, Compagnia delle opere Abruzzo Molise, Legacoop Abruzzo e in collaborazione con Casartigiani Teramo e prevede l’investimento, in cinque anni, di oltre due milioni e mezzo di euro. Lo scopo è promuovere la cultura della responsabilità sociale d’impresa e lo sviluppo sostenibile». GIAMPIERO LEDDA

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PROFESSIONISTI

Carta dei valori e competitività per le pmi locali La tavola rotonda voluta da Pmi AbruzzoMolise per rilanciare il ruolo delle aziende di dimensione ridotta. Progetti ambiziosi cercando di coinvolgere imprenditori, politica, istituzioni e società civile di Andrea Sisti

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na carta dei valori contenente alcuni imprescindibili principi morali e civili. A doverla sottoscrivere, al momento dell’adesione, sono quelle imprese che aspirano a entrare nell’associazione Pmi AbruzzoMolise. A metà ottobre si sono date appuntamento, presso la Camera di Commercio di Pescara, per discutere e approfondire i temi economici riguardanti il mondo della piccola e media impresa. «Il nostro principale obiettivo ha sottolineato il presidente Tommaso Gubbiotti - è quello di aprire, nella cultura politica ed economica del nostro paese, una nuova stagione di riconoscimento e valorizzazione del ruolo, del contributo e

I relatori presenti alla tavola rotonda di metà ottobre tenuta all’interno della Camera di Commercio di Pescara: imprenditori, politici e istituzioni

delle caratteristiche della pmi, sia di produzione che di servizi. È per questo che l’associazione è aperta a quanti condividono questo progetto e intendono lavorare insieme per il suo sviluppo. Il momento è giusto per assegnare alle piccole e medie imprese, nei fatti e non più a parole, la funzione di soggetto generale dello sviluppo imprenditoriale. L’apertura di più sportelli

INTERVISTA AL PRESIDENTE GUBBIOTTI «In un contesto di crisi come quello attuale, gli imprenditori, le associazioni di categoria, i sindacati e i politici devono legarsi sinergicamente per trovare una soluzione adeguata che consenta alle piccole e medie imprese di uscire da questo tunnel, altrimenti l'Abruzzo resterà deserto». Lo ha affermato il presidente dell’associazione Pmi Abruzzomolise, Tommaso Gabbiotti, a margine del convegno Le pmi nella realtà economica abruzzese: tra crisi e nuove prospettive, organizzato dall’associazione, nella sede della Camera di Commercio di Pescara, per approfondire i temi economici

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di Lorenzo Dolce

e le difficoltà del settore. Gubbiotti, le pmi non hanno vita facile in Abruzzo, vero? «Le pmi in Abruzzo rappresentano l'80% delle aziende. Dal punto di vista produttivo, ultimamente abbiamo registrato una lieve crescita, ma siamo fermi dal punto di vista dell’occupazione. Nel complesso la situazione non è gravissima, ma è grave. Una delle soluzioni potrebbe essere l’internazionalizzazione? «Sono favorevole all’internazionalizzazione, ma non può essere l’unica strada per uscire dalla crisi. È piuttosto la strada che permet-

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in tutte le province abruzzesi e molisane, l’erogazione di servizi alle aziende, impiegando le risorse degli associati e attivando una serie di sinergie sul territorio, l’utilizzo di tutte le tecnologie informatiche, sia per ridurre al minimo i costi dell’associazione che erogare i servizi a menù, e la volontà di mantenere l’organizzazione funzionale, attraverso la centralizzazione, rappresen-

te alle aziende più strutturate di internazionalizzare i loro prodotti e quindi di creare anche un mercato all'interno, che poi vada a beneficio delle piccole imprese». La politica ha qualche colpa? «Le pmi hanno molto da rimproverare alla politica, perché sono sempre state abbandonate. Non sono mai state tutelate fino in fondo, forse perché è stata data loro poca importanza. Si è sempre guardato alle grosse aziende e non si è mai andato all'interno di quelle piccole per analizzare le diverse problematiche. È necessario che i nostri amministratori e le forze sindacali aprano un


PROFESSIONISTI

L’ASSOCIAZIONE Pmi AbruzzoMolise è un’organizzazione di categoria, con sede a Montesilvano (Pescara), che raggruppa circa duecento piccole e medie imprese abruzzesi e molisane, che occupano circa tremila lavoratori e operano nei diversi settori (dal metalmeccanico al commercio, dai servizi alla gomma e plastica). L’associazione è nata nel 2007 come Associazione piccole e medie imprese Abruzzo. Nel 2010 ha cambiato la regione sociale, andando ad assumere il corrente nome.

tano le priorità, a breve termine, di questa dinamica organizzazione di categoria. Vogliamo creare valore tra gli associati, attraverso il concetto di mercato interno, promuovendo con le università momenti di confronto per ricercare risposte efficaci da fornire ai problemi delle aziende, accompagnare i giovani nella formazione imprenditoriale e manageriale, diventare punto di

riferimento per la politica a tutti i livelli di rappresentanza, incidere nella progettazione delle scelte territoriali e aiutare le realtà produttive a comunicare meglio in materia di tutela del lavoro e dei lavoratori».

Nella foto i vertici locali dell’associazione fondata nel 2007. Da sinistra Tommaso Gubbiotti, presidente di Pmi AbruzzoMolise, e Cesare Di Pietro, vicepresidente provinciale di Pescara

dialogo propositivo con le pmi, in modo da affrontare le criticità e prendere provvedimenti concreti». Un aiuto potrebbe arrivare dal Patto per lo sviluppo dell’Abruzzo. «Il Patto svolge un ruolo fondamentale: è la prima volta che parti sociali, amministratori e imprese si sono riuniti tutti insieme attorno ad un tavolo per discutere veramente le problematiche delle aziende. Il risultato positivo dei Fas, però, è solo il punto di partenza. Ora è necessario distribuire le risorse nel miglior modo possibile».

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EVENTI

L’APPUNTAMENTO DEL SECURITY FORUM SULLA SICUREZZA INFORMATICA “La security intelligence tra passato e futuro”: i servizi di intelligence nell'ambito della sicurezza informatica di Andrea Sisti Rinaldo Cantò Le tecnologie Ict ormai sono entrate nella vita quotidiana di ciascuno; sono sempre più presenti nell’ambito dei sistemi, delle reti e delle infrastrutture e sono il motore attivo dell'economia e della società. Di conseguenza, qualsiasi malfunzionamento di questi sistemi e dei servizi ad essi connessi provocherebbe conseguenze di proporzioni importanti.

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entocinquanta esperti, giunti da ogni parte del mondo, si sono incontrati in Abruzzo, a Francavilla al Mare, il 18 e 19 ottobre, in occasione del Security Forum, per confrontarsi su uno dei nodi più importanti del nuovo millennio: la sicurezza informatica, una tematica di spiazzante attualità non solo per il singolo cittadino, ma anche per le imprese, le amministrazioni pubbliche, per coloro che gestiscono infrastrutture critiche nazionali e per le istituzioni che si occupano di sicurezza interna e della difesa di ogni paese. L'evento, firmato Selex Elsag (gruppo Finmeccanica) e organizzato dall’abruzzese E-Security, è ormai diventato un appuntamento fisso per tutti gli esperti del settore, interessati ad aggiornarsi e ad apprendere metodologie efficaci e strumen-

Rinaldo Cantò, responsabile della business unit cyber security di Selex Elsag. Il forum ha visto l’inaugurazione della nuova sede Soc di E-Security con il sindaco Luigi Albore Mascia

ti vincenti per combattere la vulnerabilità dei sistemi. Al forum hanno preso parte tutte le società del gruppo Finmeccanica, ma anche clienti e partner del gruppo e rappresentanti delle principali istituzioni governative e militari e del mondo associativo, come Enav, Enel e Polizia di Stato. L’incontro è stato anche l’occasione per l’inaugurazione della nuova e avveniristica sede del Soc (Security operation center) di E-Security, situata in prossimità del Porto Turistico Marina di Pescara, e visitata dai partecipanti al termine della due giorni. L'edizione di quest'anno, intitolata “La security intelligence tra passato e futuro”, ha focalizzato l'attenzione sui servizi di intelligence nell'ambito della sicurezza informatica: nel corso dei numerosi interventi, gli esperti si sono soffermati

sullo studio e sull'analisi dei dati, ossia su tutti quegli elementi che si rivelano utili a prevenire minacce e a identificare una protezione mirata. Le tecnologie Ict ormai sono entrate nella vita quotidiana di ciascuno; esse sono sempre più presenti nell'ambito dei sistemi, delle reti e delle infrastrutture e sono il motore attivo dell'economia e della società. Di conseguenza, qualsiasi malfunzionamento di questi sistemi e dei servizi ad essi connessi provocherebbe conseguenze di proporzioni importanti, relativi alle funzioni essenziali degli stati moderni. I dati rilevati parlano chiaro: nel 2010, il 90% delle imprese ha subito almeno una violazione, mentre il 59% ha registrato due o più cyber attacchi ad opera di criminali, mercenari o rappresentanti dei paesi nemici. Negli ultimi cinque anni i database di settantadue organismi come l'Onu, i governi di Usa, Canada e Corea del Sud sono stati violati, mentre negli ultimi due anni sono raddoppiati gli attacchi ai sistemi di strutture di piccole e medie dimensioni, come negozi e hotel. Un altro dato rilevante riguarda l'uso dilagante dei social network: questi ultimi rappresentano una ghiotta occasione per violare la privacy dei cittadini.

William Tastle, uno dei massimi esperti internazionali di sicurezza informatica, durante il suo intervento al Security Forum 2011. Accanto un momento della due giorni di lavori presso l’Hotel Villa Maria di Francavilla al Mare

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EVENTI

Fa discutere l’ultimo libro di Hülsmann: un’analisi tra politica economica, filosofia realista e dottrina morale cattolica di Andrea Sisti

Nicola Mattoscio presidente fondazione PescarAbruzzo

Attilio Di Mattia economista e curatore della presentazione del libro

Marco Solfanelli editore dell’omonima casa editrice

Don Renato D’Auria docente di Teologia morale

PORTARE INDIETRO LE LANCETTE DELLA POLITICA MONETARIA INTERNAZIONALE? CHI È HÜLSMANN Jörg Guido Hülsmann, autore del libro “L’etica della produzione di moneta”, è professore di Economia politica alla faculté de Droit, d’Economie et de Gestion dell’Università di Angers, in Francia. È stato curatore di diversi volumi e ricopre il ruolo di direttore dell’Austrian Research Seminar di Parigi. I suoi interessi scientifici riguardano lo studio della moneta, della banca, dei mercati finanziari. L’attività scientifica di Hülsmann può essere seguita sul sito www.guidohulsmann.com. In foto Jörg Guido Hülsmann presente a Pescara per promuovere il suo libro

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I

n tempi in cui in Europa si discute sulla validità o meno dell’Euro, irrompe nelle librerie un saggio del professore Jörg Guido Hülsmann. Il libro è stato presentato a Pescara, nella versione italiana, in un incontro ospitato dalla fondazione PescarAbruzzo. L’opera prende spunto da questi presupposti: la moneta è ormai onnipresente nella vita moderna, ma la sua produzione non è ancora soggetta ad alcuna valutazione morale. Questo gap riguarda gli aspetti etici delle moderne istituzioni monetarie, in particolare le banche, quelle centrali e la moneta immateriale. Il lavoro di Hülsmann colma la lacuna mediante un’analisi interdisciplinare che coinvolge la politica economica, la filosofia realista e la dottrina morale cattolica. Nella parte conclusiva vengono tracciate le linee evolutive della storia monetaria occidentale, a partire dal diciassettesimo secolo. Lo scritto si conclude con un accorato appello rivolto all’esigenza di un’urgente riforma monetaria globale:

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«Le istituzioni monetarie del nostro tempo richiedono, per diverse ragioni, un terribile bisogno di essere riformate. Tuttavia, l’attuale discussione sulla riforma monetaria, ammesso che vi sia, soffre di un’incredibile ristrettezza intellettuale. Naturalmente è impossibile fornire un antidoto nell’ambito di un breve studio, ma, tuttavia, la nostra esposizione potrebbe essere utile a indicare la direzione in cui le alternative possono essere trovate. Una di queste alternative è la produzione naturale di moneta, anche se attualmente non gioca un ruolo pratico. È un fatto rilevante che non si possa aggirare l’ordinamento naturale neppure nella teoria, poiché soltanto esso offre un solido punto di partenza per qualsiasi studio serio delle istituzioni monetarie. E anche nella politica monetaria esso è una specie di optimum optimorum. Non consigliamo semplicemente di riportare indietro le lancette dell’orologio. Un ordinamento monetario naturale al giorno d’oggi sicuramente non sarebbe identico a quello che ci sarebbe stato nel sedicesimo secolo».


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PROFESSIONISTI

Pronto a risolvere i problemi delle aziende abruzzesi Andrea Zallocco, con trentacinque anni di carriera, si propone come contract manager, manager a contratto, chiamato a intervenire in situazioni particolari, per incarichi fiduciari, per operazioni di riconsolidamento o rilancio sui mercati… di Roberta Villini «L'idea del contract manager è nata negli anni tra il '78 e l''80: l'ho mutuata dagli Stati Uniti, Paese in cui non c'è la concezione del posto fisso, ma si cambia continuamente azienda, arricchendo il proprio bagaglio culturale. Da lì ho importato questa nuova concezione manageriale portandola in Italia». Quali sono gli ambiti in cui lei può intervenire, in campo organizzativo? «Posso contare su trentacinque anni di esperienza nel settore finanza, commerciale e istituzionale. Ho venti uffici di rappresentanza all'estero, tutti fondati fin dal 1978 nelle principali capitali mondiali, non solo in Europa ma anche in Cina, a Singapore, a Dubai, a Buenos Aires, in America e in Canada. Ho partecipato all'ultimo Agiafro di Addis Abeba (è la riunione di tutti i ministri del tesoro dell'Africa, ndr.) per il mercato africano. Le aziende possono "affittarmi" per situazioni particolari, per incarichi fiduciari, per riconsolidarsi o rilanciarsi sul mercato». Qual è il suo iter procedurale? «Sottoscrivo un contratto temporaneo, per sei mesi, per un anno, o più, a seconda dell'esigenza, e da lì comincio a lavorare sui punti forti e sui punti deboli dell'azienda». Che approccio usa all'interno dell'azienda? Lavora singolarmente o preferisce costituire un team? «Lavoro in team. In alcune situazioni formo la seconda generazione, ossia coloro che sono destinati a guidare l'impresa. Ogni azienda, inoltre, ha una propria storia, a seconda del settore merceologico, della grandezza, delle capacità. Bisogna per forza 76 AbruzzoMAGAZINE

personalizzare la strategia. Tra i vari servizi offerti, ci sono anche corsi formativi e sedute di coaching di tipo individuale, per formare giovani manager, dirigenti e anche sportivi». Ci può fare il nome di qualche grande azienda per la quale ha lavorato? «Nazareno Gabrielli, Merloni Termosanitari, Arvin Inc., il Gruppo Italtecnica, la Diemme S.p.A., solo per citarne alcuni». Cosa è cambiato in questi trentacinque anni? Qual era l'utente tipo all'inizio della sua attività? «L'utente tipo era la grande impresa, adesso è la piccola impresa». Può parlarci della sua attività nell'ambito della finanza? «Nella finanza ho rapporti con grosse merchant bank (banche d'affari), in particolare con quella della piazza di Londra». Lei è un economista: può fare un'analisi

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COSA CI ASPETTA

Abbiamo chiesto ad Andrea Zallocco di fare una sua personale analisi sulla crisi economica mondiale, in particolare su quella che sta investendo i mercati europei. Le sue parole sono state illuminanti… «Già durante una conferenza in Confindustria, l'anno scorso, preconizzavo che l'euro sarebbe entrato in crisi a fine 2011. Sicuramente il 2012 sarà peggiore. La crisi è endemica, è una crisi di moneta, di valori intrinseci. Si pensi al Belgio: è senza governo da un anno ed ha un debito pubblico altissimo, ma non viene attaccato; l'Italia invece sì, perché è un Paese di grandi risparmiatori e la grande speculazione internazionale lo sa, e attacca dove si può sperare di ottenere qualcosa». Ma se si andasse in default e si fosse costretti a tornare alla moneta sovrana sarebbe una grande tragedia? «In realtà sarebbe meglio, soprattutto con una moneta svincolata dalle grandi banche, una moneta di popolo che non darebbe più adito al signoraggio. L'euro è la moneta della grande massoneria finanziaria europea: si tratta di forze ben consistenti e ben individuabili, un pugno di gente che detiene il 50% della ricchezza mondiale. Durante i numerosi viaggi di lavoro all'estero, ho avuto modo di incontrare e scambiare opinioni sia con il "guru" del management Peter Ferdinand Drucker (economista e saggista austriaco naturalizzato statunitense, morto nel 2005, ndr.) che con Franco Modigliani, economista italiano vincitore del Premio Nobel per l'economia nel 1985. Quest'ultimo non era affatto "tenero" nei confronti dei governi europei, tantomeno verso la Banca centrale europea, troppo arroccata sulle sue posizioni e così distante dalla realtà». Da sinistra Peter Ferdinan Drucker, economista e saggista austriaco, e Franco Modigliani, economista italiano premio Nobel per l’economia nel lontano 1985


PROFESSIONISTI sulla crisi? Come vede il futuro in campo economico? «Ho tenuto una conferenza in Confindustria l'anno scorso, in cui preconizzavo che l'euro sarebbe entrato in crisi a fine 2011. Sicuramente il 2012 sarà peggiore. La crisi è endemica, è una crisi di moneta, di valori intrinseci. Si pensi al Belgio: è senza governo da un anno ed ha un debito pubblico altissimo, ma non viene attaccato; l'Italia invece sì, perché è un Paese di grandi risparmiatori e la grande speculazione internazionale lo sa, e attacca dove si può sperare di ottenere

Andrea Zallocco, nato nel ‘55 a Civitanova Marche, ma abruzzese di adozione, è economista e semiologo

qualcosa». Ma se si andasse in default e si fosse costretti a tornare alla moneta sovrana sarebbe una grande tragedia? «In realtà sarebbe meglio, soprattutto con una moneta svincolata dalle grandi banche, una moneta di popolo che non darebbe più adito al signoraggio. L'euro è la moneta della grande massoneria finanziaria europea: si tratta di forze ben consistenti e ben individuabili, un pugno di gente che detiene il 50% della ricchezza mondiale». Lei è stato autore, nel 1989, del marchio MarCHeting esponenziale: ce lo racconta? «È nato dai miei studi di semiologia: deriva dal concetto di "difference"/"differance" elaborato da Jacques Derrida, che, attraverso una successiva elaborazione neurolinguistica, sfocia nella semiologia. Sull'argomento iniziai a scrivere un libro di semiologia manageriale che doveva essere adottato dall'Università di Bari come testo di studio, ma che rimase incompiuto. Nel '94 lo pubblicizzai sul Giornale di Indro Montanelli perché ero in cerca di una casa editrice».

I CONTATTI Per conoscere meglio Andrea Zallocco e la sua attività, è possibile visitare il suo sito www.economyworkshop.it; per scambi di idee e consigli, e per saperne di più sui corsi da lui tenuti, è possibile contattarlo personalmente all'indirizzo studiozallocco@hotmail.it, o al numero telefonico 085.54513.

"IN MATEMATICA UN PROBLEMA NON È TALE SE NON HA UNA SOLUZIONE".

STUDI ED ESPERIENZE IN ITALIA E ALL’ESTERO Andrea Zallocco, classe 1955, nativo di Civitanova Marche (Macerata) e abruzzese d'adozione, è un economista e semiologo che fin dal 1978 si occupa di formazione manageriale, alta finanza e relazioni internazionali. Specializzatosi con un Emba negli Stati Uniti, in cui ha vissuto per tre anni, perfezionatosi in Marketing industriale a Milano e successivamente in Finanza ed economia a Londra e a Ginevra, ha proseguito i suoi studi frequentando un master triennale in psicologia presso l'Istituto Superiore di Scienze Sociali. Appassionato di semiologia, dai suoi studi e ricerche, nel 1989 crea il marchio "MarCHeting Esponenziale", di cui viene fatta menzione sul Giornale di Indro Montanelli. Ha tenuto conferenze nei migliori istituti di management e presso enti pubblici, aventi

come argomenti sia la formazione economica che le metodologie manageriali. Ha svolto consulenze e ha ricoperto incarichi fiduciari per importanti gruppi italiani ed esteri: tra i più importanti, vanno citati il gruppo Italtecnica, Diemme Spa, Nazareno Gabrielli, Termosanitari Merloni, Johnson Inc., Arvin Inc. Dall'81 è introdotto nei mercati dell'Estremo Oriente, dall' '83 nell'area Canada, Stati Uniti e Messico. Docente di Management presso la Scuola superiore dei Lions di Lanciano e socio della ceSIfPa, per la quale si occupa di controllo di gestione, nuclei di valutazione, carichi di lavoro e pianta organica. Andrea Zallocco intende mettere a disposizione di studenti, manager e dirigenti il suo bagaglio di esperienze, fornendo consulenza e supporto alle imprese e corsi di coaching.

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PROFESSIONISTI

L’importanza della formazione nei luoghi di lavoro Per un’efficace opera di prevenzione degli infortuni e per un innalzamento dei livelli di tutela della salute e sicurezza dei lavoratori, si deve investire in attività formativa di Andrea Sisti

I

l d.lgs. 81/2008 coordinato con il d.lgs. 106/09, avendo apportato significative modifiche ed integrazioni in materia di sicurezza sul lavoro, ha attribuito allo strumento della formazione un ruolo centrale per la prevenzione degli infortuni nei luoghi di lavoro e per un reale accrescimento della tutela dei lavoratori. All’orizzonte vi sono ulteriori novità che riguarderanno la nuova formazione degli operatori della sicurezza e più precisamente dei datori di lavoro, dei lavoratori, dei dirigenti e dei proposti. È in dirittura di arrivo la pubblicazione dell’accordo in sede di conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome riguardante i corsi di formazione Paolo Valentini, direttore di Studio 81 (www.studiottantuno.it)

per i datori di lavoro che intendano svolgere direttamente i compiti di prevenzione e protezione dai rischi. Bozza dell’accordo che però sembra non si discosti da ciò che verrà attuato. Dalla lettura delle norme fin’ora introdotte dal Testo unico e dalle indicazioni su quelle che dovrebbero essere le ulteriori novità, emerge chiaramente che per un’efficace opera di prevenzione degli infortuni e per un innalzamento dei livelli di tutela della salute e sicurezza dei lavoratori, si deve investire in attività formativa. In quest’ottica è fondamentale il coinvolgimento di tutti gli attori del sistema della sicurezza. La principale novità introdotta recentemente è costituita dall’estensione dell’obbligo formativo a dirigenti e preposti (art. 37, comma 7). È fondamentale programmare e attuare interventi formativi non meramente finalizzati

agli adempimenti legislativi e tarati sul reale fabbisogno emerso. Per garantire uno standard elevato di formazione è importante il ruolo dei formatori, questi oltre a possedere le conoscenze devono avere la capacità di trasmettere agli interlocutori il reale senso della formazione. La corretta attuazione delle misure di prevenzione e protezione non può prescindere da una reale, qualificata ed efficace attività di formazione.

STUDIO 81: CENTRO AIFOS E RINA Studio 81 è un centro di formazione Aifos, una delle organizzazioni più importanti per la formazione su sicurezza e tecniche per la prevenzione ed è dotata di un comitato scientifico, ha un suo codice etico ed è certificata. Studio 81 è inoltre un centro certificato Rina per l’erogazione dei corsi a Marchio Aifos. Per l’erogazione dei suoi corsi di formazione deve rispettare le procedure e gli standard richiesti per il mantenimento della certificazione. Nello specifico si avvale esclusivamente di docenti accreditati Aifos e attua i programmi richiesti dal legislatore. Organizza presso la propria sede e/o direttamente nelle aziende, corsi specifici per le figure fondamentali nel sistema di gestione della sicurezza.

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PROFESSIONISTI

La carne trova casa in pieno centro a pescara Tante prelibatezze da I Piaceri della Carne. Il locale è già punto di riferimento per gli amanti della buona cucina... di Roberta Villini

U

n locale accogliente e il gusto della cucina di tradizione. Il sapore robusto delle carni e degli arrosticini tagliati a mano, cotti alla brace, accompagnati dai migliori vini della nostra regione: sono gli ingredienti giusti per condire una serata un po' speciale… Dall'inaugurazione, avvenuta lo scorso due luglio, a oggi, i clienti della braceria sono rimasti conquistati dalla qualità delle pietanze proposte, in particolare della carne, e dalla cortese

accoglienza riservata loro dalla signora Angela e dal suo staff. Il locale, curato in ogni dettaglio, in stile rustico elegante, che ben si sposa con la proposta culinaria, sorge in una zona storica di Pescara, via Michelangelo, di fronte al Bingo e al Palazzo Ex Gabrielli, sede di numerosi uffici. Per venire incontro ancor di più alle esigenze di chi sceglie la braceria per un pranzo di lavoro, per una cena tête à tête o per festeggiare un evento importante, come un compleanno, un battesimo, una comunione o una festa di laurea, in compagnia di parenti e amici, la titolare, Angela Mariano, mette a disposizione dei clienti la propria esperienza, mutuata dalla precedente attività di proprietaria di negozio di complementi d’arredo e oggettistica. È possibile infatti chiedere un allestimento particolare delle sale per le occasioni speciali, personalizzandole. I Piaceri della Carne è dotato di una sala riservata ai fumatori e di Sky, offrendo la possibilità di seguire in diretta tutte le partite della seria A e della Champions League. Entrambe le sale sono climatizzate, e si può scegliere se prenotarne una o entrambe per feste private. Oltre alle serate di musica dal vivo, che in estate

Angela Mariano è la simpatica titolare del locale pescarese I piaceri della Carne

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PROFESSIONISTI È possibile chiedere un allestimento particolare delle sale per le occasioni speciali. Nel locale Sky e una sala fumatori

hanno costituito un elemento di grande attrazione del locale, ci sarà il karaoke. Si può ordinare da asporto ognuno dei piatti proposti e a breve si potrà mangiare usufruendo dei buoni pasto Day. Punto di forza dei Piaceri della Carne è di sicuro la cucina, semplice e genuina, improntata a un’attenta scelta delle materie prime. Il locale è rinomato per i suoi secondi alla brace: tagliate, entrecôte, bistecca fiorentina, salsicce di fegato e di carne e, naturalmente,

gli arrosticini di Villa Celiera e di Pianella. Non manca una ricca scelta di primi piatti, tra cui quelli tipici della tradizione abruzzese: pasta alla mugnaia, sagne e fagioli, troccoli ai funghi porcini e fagottini saltati con pomodoro e basilico con scagliette di ricotta fresca. In onore della padrona di casa, viste le sue origini, non può mancare un piatto tipicamente pugliese, come le orecchiette con le cime di rapa, particolarmente apprezzato dai clienti. Il cuoco, inoltre, esperto nella preparazione dei dolci, saprà accontentare i più golosi con un’ampia scelta di dolci al cucchiaio. La proposta dei menu varia a seconda dei periodi dell'anno, per mettere in tavola solo prodotti di stagione, freschi e non surgelati. La scelta dei vini spazia tra le etichette più note: da Zaccagnini a Masciarelli, da Illuminati a Marramiero e Contesa. L’olio di condimento, extravergine dop, è quello dell’Azienda Guardiani Farchione, Tenuta Le Cese, di Tocco da Casauria. Fanno bella mostra di sé, a disposizione dei clienti, le bottigliette con l’etichetta personalizzata con il logo della braceria, l’ormai famoso cuore trafitto da uno spiedino che ha spopolato in città con campagne pubblicitarie mirate. Il locale sarà aperto nelle serate del 24 e del 31 dicembre, per festeggiare la vigilia di Natale e il Capodanno: sono aperte le prenotazioni. Il menu sarà ricco e non mancheranno gli sfiziosi antipasti: verdure grigliate, pallotte cace e ove, timballino, parmigianina di melanzane. La musica dal vivo allieterà le due serate: ci sono proprio tutti gli ingredienti per salutare piacevolmente l’arrivo dell’anno nuovo.

ASSAGGI PER LE VACANZE DI NATALE Per festeggiare la vigilia di Natale e il capodanno in maniera originale, I Piaceri della Carne offre l’opportunità di farlo senza rinunciare ai sapori e ai profumi della tradizione che rendono uniche due feste, da sempre sinonimo di riunione familiare. Il locale sarà aperto il 24 e il 31 dicembre, offrirà due menu

ricchi e musica dal vivo per movimentare la serata. Tra le specialità della vigilia, il salmone marinato al lime, le polpettine di pesce al pomodoro fresco e la pepata di cozze tra gli antipasti; risotto agli scampi e paccheri ai frutti di mare come primi. A capodanno saranno proposti piatti tipici abruzzesi, tra cui sagnette fagioli e cotiche,

zuppa contadina, lasagne di San Silvestro, agnello cacio e ovo e, naturalmente, zampone e lenticchie. Per informazioni sul menu e sul programma della serata basta visitare la pagina Facebook e il sito www.ipiaceridellacarne.com; per effettuare prenotazioni, si può telefonare al numero 085.36241.

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PROFESSIONISTI

Azienda Agricola La Quagliera di Prisca Montani Strada Comunale Quagliera, 8 65010 SPOLTORE (Pescara) Tel +39 085 4156745 o +39 3484957605 priscamontani@email.it www.laquagliera.it

Olio... naturalmente! L’azienda agricola La Quagliera di Prisca Montani: una storia di un tempo per scoprire un prodotto di un tempo di Andrea Sisti - foto di Ottavio Perpetua

Prisca Montani

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zato. Da allora, oltre 1.500 piante aiutate a crescere da un impianto di irrigazione a goccia e dalla posizione soleggiata ed arieggiata del terreno, sono state seguite con una attenzione quasi materna e costituiscono ora un rigoglioso giardino di olivi. Proprio la limitata estensione del terreno (circa sei ettari) fa sì che la coltivazione delle piante possa essere curata con la massima attenzione ai dettagli. Così la raccolta, effettuata con una moderna scuotitrice che lascia integro il frutto, viene intenzionalmente anticipata rispetto alla maturazione completa delle olive per permettere di coglierne a pieno l’aroma. Poi le olive, situate in casse aperte per favorire la circolazione dell’aria, vengono molite entro ventiquattro ore, perché nulla possa alterare la qualità del prodotto finale. L’olio extravergine viene ottenuto dalle olive con le più moderne tecniche di estrazione continua e viene conservato con ogni accorgimento atto a non alterare le sue qualità organolettiche. Le tre varietà coltivate (Dritta, Leccino e Cucco) sono tutte abruzzesi. La produzione principale è un blending dove il gusto base

ulle colline di Spoltore, dove è ancora possibile respirare aria pulita ai margini di una Pescara che avanza minacciosa, in un panorama che abbraccia mare, Maiella e Gran Sasso, l’azienda agricola La Quagliera è un raro esempio di un’imprenditoria che antepone al profitto la qualità del prodotto ed il rispetto e la salvaguardia dell’ambiente. Dieci anni fa Prisca Montani (una laurea in lettere, un master in Fine Arts conseguito negli Stati Uniti, un marito, due figli e, attualmente, due meravigliosi cani di grossa taglia), di ritorno da un soggiorno di diversi anni negli Stati Uniti, otteneva la sua parte dei terreni di famiglia e decideva che le pendici delle colline di Spoltore andavano conservate nella loro bellezza e nella loro vocazione originaria continuando ad ospitare campi e colture. Sfruttava quindi al meglio l’aiuto di un piano operativo monofondo e impiantava un oliveto tecnologicamente avan- L’azienda si estende su sei ettari, per millecinquecento piante 82 AbruzzoMAGAZINE

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del Leccino viene ravvivato da quello più fresco e profumato della Dritta. Una piccola quantità viene venduta anche come monocultivar di Dritta (di fruttato e sapore più intensi) o come monocultivar di Cucco (dai toni più morbidi e dolci). La strada è stata lunga, a volte più accidentata del previsto, ma tanta caparbietà e tanta meticolosità nel cercare di creare un prodotto salutare e naturalmente buono hanno dato i loro frutti. E sono arrivati i riconoscimenti (l’azienda agricola La Quagliera è presente nella guida Oli d’Italia 2011 del Gambero Rosso, nella guida Flos Olei 2012 di Marco Oreggia e nel volume Monocultivar Olive Oil, l’olio perfetto 2011, di Gino Celletti) e i premi (premio 3 foglie Gambero Rosso 2011 per il monocultivar Cucco, un riconoscimento conquistato da soli 73 oli in tutta Italia). Per saperne di più il sito www.laquagliera.it.

TECNICA CON CUORE «Mantenere verdi queste colline, assediate da Pescara che sale e da Spoltore che scende, è una non piccola soddisfazione che traggo dal mio lavoro - afferma Prisca Montani, e continua - il culto del verde e della natura è una delle poche armi di difesa, anzi, di resistenza, in tempi di imbarbarimento culturale e sociale”. Le chiediamo: «È per questo che è affezionata alle sue piante?». «In effetti - risponde - affezionata è la parola giusta: l’agricoltura che fa la mia azienda ha ancora i ritmi della terra, si avvicina all’opera artigianale. Certo, ci vuole tecnica, competenza, esperienza, ma, soprattutto, ci vuole cuore».



PROFESSIONISTI

Il locale è a Bussi (Pescara), in via Gramsci 15

La qualità della Braceria… e non solo! Lino Galante

I SAPORI INVERNALI

Lino Galante, chef e titolare del ristorante a Bussi (Pescara), propone una cucina con prodotti a chilometri zero… di Andrea Beato

I Come si faceva un tempo, Lino Galante propone, in questo periodo ai suoi ospiti, le tipicità della fredda stagione. Rare prelibatezze locali esaltate dal gusto dello chef: una polenta rustica con sugo di salsiccia (la farina di granturco è dell’antico mulino di Castelvecchio Calvisio - L’Aquila) e un cinghiale con bacche di ginepro, burro e farina, bollito con vino bianco, schiumato e passato in cottura. In abbinamento un Fonte Dei (Doc Montepulciano d’Abruzzo Riserva) dell’azienda vitivinicola Filomusi Guelfi di Tocco da Casauria (Pescara), guidata da Lorenzo Filomusi Guelfi dal 1983.

Lorenzo Filomusi Guelfi

Polenta, tartufo e cacciagione sono gli ingredienti di molte delle ricette che si possono ora trovare da “La Braceria… e non solo!”, a Bussi (Pescara)

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segreti della buona cucina li ha appresi fin da piccolo, quando saliva sulla sedia per seguire con attenzione la madre intenta a preparare i piatti tipici della tradizione abruzzese. Oggi in quella stessa cucina c’è lui, Lino Galante, questa volta non più come semplice spettatore, ma protagonista e creatore di pietanze ottime, nella presentazione e nel gusto. L’antica Osteria da Mimmo, luogo cult per tutti gli abitanti di Bussi (Pescara) negli anni Settanta e Ottanta, oggi si è trasformata in “La Braceria… e non solo!”. Un nome che fa subito intendere la nuova vocazione dell’at-

tività. Il locale originario è stato rinnovato e ampliato, andando a svilupparsi su una superficie di centocinquanta metri quadrati, tre sale da pranzo e cinquantacinque posti a sedere, «comodi - come tiene a precisare lo chef e titolare». Nelle stagioni più calde anche la possibilità di mangiare all’aperto, in un’atmosfera elegante e tranquilla. Tornando all’offerta, la specialità è chiaramente la carne, senza disdegnare una rivisitazione dei grandi classici della zona (trota e gamberi di fiume). Ma le portate da non perdere sono anche i taglieri con salumi e formaggi che rimandando al sapore di una volta, i ravioli di ricotta esaltati da un semplice ragù, le pappardelle al cinghiale, gli anellini alla pecorara… La filosofia è quella della qualità, del chilometro zero: la conoscenza della filiera del prodotto, in tutti i suoi passaggi e le sue diverse trasformazioni.

PER LE FESTE DI NATALE

In alto Lino Galante con alcuni affezionati ospiti del suo locale. Sopra ancora due proposte: una chitarrina e l’immancabile carne alla brace

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Il locale rimarrà aperto anche il giorno di Natale, a pranzo, e la sera del trentuno dicembre. Gli ingredienti per festeggiare le prossime feste saranno la buona cucina, l’intrattenimento musicale e l’atmosfera caratterizzata dal camino presente all’interno del ristorante. Per info e prenotazioni: telefono 366.6442534.



MARKETING TERRITORIALE Bruxelles (CHARLEROI)

PARTENZE prenotazioni compagnia

Per info e prenotazioni: Tel 895.898.9512 - 899.130.310 Fax 085.43.24.225 email biglietteria@abruzzo-airport.it

Ryanair Ryanair ARRIVI prenotazioni compagnia

partenza

arrivo

periodo

giorni

FR9365

14.40

16.40

dal 31/10/2011 al 23/12/2011

L---V--

14.40

16.40

dal 30/12/2011 al 23/03/2012

arrivo

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giorni

Ryanair

FR9364

17.05

18.50

dal 31/10/2011 al 23/12/2012

L---V--

Ryanair

FR9364

17.05

18.50

dal 30/12/2011 al 23/03/2012

L---V--

volo n°

partenza

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periodo

FR4016

19.50

21.00

dal 30/10/2011 al 20/12/2011

FR4016

19.15

20.25

dal 31/10/2011 al 23/03/2012

giorni

dal 24/12/2011 al 24/12/2011

-----S-

19.15

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18.50

dal 07/01/2012 al 24/03/2012

-----S-

18.15

dal 01/11/2011 al 23/03/2011

-M-G---

FR5015 FR5015 volo n° FR5016 FR5016

17.10 16.45 16.10 partenza 13.40 14.15

arrivo

periodo

15.45

dal 01/11/2011 al 22/03/2011

giorni -M-G---

16.20

dal 05/11/2011 al 17/12/2011

-----S-----S-

Ryanair

FR5016

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dal 24/12/2011 al 24/12/2011

Ryanair

FR5016

14.40

16.45

dal 31/12/2011 al 31/12/2011

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Ryanair

FR5016

14.15

16.20

dal 07/12/2011 al 24/03/2012

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partenza

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periodo

17.10

dal 01/11/2011 al 20/03/2012

-M-----

17.15

dal 03/11/2011 al 22/03/2012

---G-------S-

18.35

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-----S-

Ryanair

FR6727

8.45

10.35

dal 23/12/2012 al 06/01/2012

----V--

compagnia

volo n°

partenza

arrivo

periodo

Ryanair

FR6726

17.35

19.25

dal 01/11/2011 al 20/03/2012

-M-----

------D

Ryanair

FR6726

17.40

19.25

dal 03/11/2011 al 22/03/2012

---G---

----V--

Ryanair

FR6726

20.50

22.40

dal 05/11/2011 al 17/12/2011

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22.40

dal 07/01/2012 al 24/03/2012

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8.20

dal 23/12/2011 al 06/01/2012

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16.35

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Ryanair

FR4016

12.50

14.00

dal 24/12/2011 al 24/12/2011

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Ryanair

FR4016

19.50

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dal 27/12/2011 al 20/03/2012

-M----D

Ryanair

FR4016

15.25

16.35

dal 31/12/2011 al 24/03/2012

-- - - - - S -

Ryanair

FR4018

16.00

17.10

dal 30/10/2011 al 18/12/2012

9.20

dal 04/11/2011 al 23/03/2012

17.10

dal 01/01/2012 al 04/01/2012

------D

dal 21/12/2011 al 04/01/2012

--M----

FR4018

9.35

10.45

volo n°

partenza

arrivo

periodo

------D

giorni

Ryanair

FR4015

21.40

22.50

dal 30/10/2011 al 18/12/2011

Ryanair

FR4015

21.25

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dal 01/11/2011 al 20/03/2012

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22.45

dal 03/11/2011 al 22/03/2012

---G-------S-

FR4015

21.35

Ryanair

FR4015

17.00

18.10

dal 05/11/2011 al 17/12/2011

Ryanair

FR4015

14.25

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dal 24/12/2011 al 24/12/2011

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Ryanair

FR4015

17.00

18.10

dal 31/12/2011 al 24/03/2012

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Ryanair

FR4015

21.40

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dal 01/01/2012 al 18/03/2012

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Ryanair

FR4017

17.35

18.45

dal 30/10/2011 al 18/12/2012

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Ryanair

FR4017

6.35

7.45

dal 04/11/2011 al 23/03/2012

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Ryanair

FR4017

17.35

18.45

Ryanair

FR4017

7.55

9.05

dal 21/12/2011 al 04/01/2012

--M----

Ryanair

FR4017

21.05

22.15

dal 31/10/2011 al 23/03/2012

L-M-V--

Novembre / Dicembre 2011

ARRIVI prenotazioni

Ryanair Ryanair

FR6726 FR6726

20.50 6.35

giorni

Londra (STN)

PARTENZE prenotazioni compagnia

volo n°

partenza

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periodo

giorni

Ryanair

FR983

06.30

8.10

dal 30/10/2011 al 04/11/2011

L---V-D

Ryanair

FR983

13.20

15.00

dal 02/11/2011 al 21/03/2012

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Ryanair

FR983

07.00

8.40

dal 06/11/2011 al 18/12/2011

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Ryanair

FR983

07.00

08.40

dal 06/11/2011 al 18/12/2011

L---V--

15.00

dal 26/12/2011 al 26/12/2011

L-----L---V--

Ryanair

dal 01/01/2012 al 18/03/2012

86 AbruzzoMAGAZINE

15.25

FR6727

15.25

16.00

FR6727

15.20

Ryanair

FR4016

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Ryanair

FR6727

giorni

20.25

Ryanair

8.10

Ryanair

volo n°

18.35

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FR4018

PARTENZE prenotazioni compagnia

FR6727

dal 03/11/2011 al 22/03/2012

Ryanair

16.40

Ryanair

21.10

Ryanair

14.35

FR5015

giorni

dal 05/11/2011 al 17/12/2012

20.00

ARRIVI prenotazioni compagnia

FR5015

Ryanair

L-M-V--

FR4016

Ryanair

Ryanair

Ryanair

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Ryanair

Ryanair

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Francoforte (HHN)

Bergamo (BGY)

Ryanair

dal 05/11/2011 al 17/12/2011

ARRIVI prenotazioni compagnia

L---V--

partenza

Ryanair

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18.50

Ryanair

volo n°

PARTENZE prenotazioni compagnia

arrivo

16.45

Ryanair

volo n°

FR9365

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FR5015

Ryanair

Barcellona (GRO)

PARTENZE prenotazioni compagnia

volo n°

Ryanair

FR983

13.20

Ryanair

FR983

6.30

8.10

dal 30/12/2012 al 23/03/2012

Ryanair

FR983

09.40

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dal 01/01/2012 al 01/01/2012

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Ryanair

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07.00

08.40

dal 08/01/2012 al 18/03/2012

------D

compagnia

volo n°

partenza

arrivo

periodo

giorni

Ryanair

FR982

08.35

12.00

dal 30/10/2011 al 04/11/2011

L---V-D

ARRIVI prenotazioni


MARKETING TERRITORIALE Ryanair

FR982

15.25

18.50

dal 02/11/2011 al 21/03/2012

--M----

Ryanair

FR5012

09.55

12.00

dal 24/12/2011 al 24/12/2011

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Ryanair

FR982

09.05

12.30

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Ryanair

FR5012

12.30

14.35

dal 29/12/2011 al 24/03/2012

---G-S-

L---V--

Tirana (TIA)

volo n°

partenza

arrivo

periodo

giorni

14.40

dal 31/10/2011 al 24/03/2012

L---------V--

Ryanair

FR982

08.35

12.00

dal 07/11/2011 al 23/12/2011

Ryanair

FR982

08.35

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dal 30/12/2011 al 23/03/2012

L---V--

Ryanair

FR982

15.25

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dal 26/12/2011 al 26/12/2012

L------

Ryanair

FR982

11.45

15.10

dal 01/01/2012 al 01/01/2012

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Ryanair

FR982

09.05

12.30

dal 08/01/2012 al 18/03/2012

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PARTENZE prenotazioni compagnia Belleair

PARTENZE

compagnia Alitalia

Alitalia

Alitalia

Alitalia

Alitalia

Alitalia

volo n° AZ1242 AF3705 BT5572 AZ1242 AF3705 BT5572 AZ1242 AF3705 BT5572 AZ1242 AF3705 BT5572 AZ1242 AF3705 BT5572 AZ1242 AF3705 BT5572

partenza

arrivo

periodo

giorni

07.30

08.40

dal 02/11/2011 al 23/12/2011

LMMGV--

07.30

08.40

dal 28/12/2011 al 30/12/2011

LMMGV--

compagnia Alitalia

Alitalia

Alitalia

Alitalia

Alitalia

Alitalia

07.30

08.40

dal 03/01/2012 al 05/01/2012

LMMGV--

07.30

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dal 09/01/2012 al 23/03/2012

LMMGV--

Ryanair

LZ282

11.00

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Belleair

LZ282

18.00

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dal 21/12/2011 al 24/03/2012

--M----

Belleair

LZ281

11.10

12.40

dal 21/10/2011 al 24/03/2012

L------

10.30

dal 31/10/2011 al 24/03/2012

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17.30

dal 21/12/2011 al 24/03/2012

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volo n° AZ1241 AF3702 BT5581 AZ1241 AF3702 BT5581 AZ1241 AF3702 BT5581 AZ1241 AF3702 BT5581 AZ1241 AF3702 BT5581 AZ1241 AF3702 BT5581

volo n° FR5011

Belleair

10.05

dal 05/11/2011 al 24/12/2012

-----S-

08.55

10.05

dal 14/01/2012 al 24/03/2012

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partenza

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periodo

giorni

20.25

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dal 01/11/2011 al 23/12/2011

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dal 09/01/2012 al 23/03/2012

LMMGV--

19.00

20.10

dal 06/11/2011 al 18/12/2011

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19.00

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dal 08/01/2012 al 18/03/2012

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partenza 09.55

arrivo

periodo

12.00

dal 01/11/2011 al 20/03/2012

giorni --M------G-S-

Ryanair

FR5011

10.00

12.05

dal 03/11/2011 al 22/12/2011

Ryanair

FR5011

07.25

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Ryanair

FR5011

10.00

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dal 29/12/2011 al 24/03/2012

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compagnia

volo n°

partenza

arrivo

periodo

14.30

dal 01/11/2011 al 20/03/2012

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14.35

dal 03/11/2011 al 22/12/2011

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LZ281 LZ281

09.00 16.00

Torino (TRN) PARTENZE

compagnia Air Vallee

ARRIVI prenotazioni compagnia Air Vallee

08.55

Parigi (BVA)

PARTENZE prenotazioni compagnia

Belleair

dal 31/10/2011 al 24/03/2012

Belleair

prenotazioni

ARRIVI prenotazioni

13.10

ARRIVI

Milano (LIN) prenotazioni

LZ282

volo n°

partenza

Ryanair Ryanair

FR5012 FR5012

12.25 12.30

periodo dal 21/11/2011 al 30/12/2011

DO604

20.40

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volo n°

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dal 21/11/2011 al 30/12/2011

DO604

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giorni L-MGV-D

giorni L-MGV-D

TORINO E IL PASSEGGERO 500 MILA Da lunedì 21 novembre è ripartito il volo Pescara-Torino. Il collegamento con il capoluogo piemontese prevede cinque rotazioni settimanali (si veda la timetable dei voli). La programmazione è stata stabilita nel corso di una riunione operativa tra l’amministratore di Air Vallee, Michele Costantino, il presidente Saga, Carla Mannetti, il presidente di Confindustria Chieti, Paolo Primavera, il delegato all’internazionalizzazione di Confindustria Abruzzo, Alessandro Addari, e i rappresentanti delle imprese interessate al collegamento, quali Sevel Isri, Irma, Marelli 2 stabilimenti, Dayco, Denso, Pilkington, Gir sud, Robotec e altre ancora. E a fine novembre l’aeroporto d’Abruzzo ha superato la quota dei 500.000 passeggeri. Ad essere premiato per il traguardo raggiunto e come testimonial, un giovane pescarese impiegato di banca, Fabio Mucci. In alto una veduta di Torino. A lato, da sinistra, Melisa Corrigan (Ryanair), il passeggero "500.000" Fabio Mucci e la presidente uscente Saga Carla Mannetti

ARRIVI prenotazioni

arrivo

giorni

Novembre / Dicembre 2011

AbruzzoMAGAZINE 87


MARKETING TERRITORIALE

Il presidente del Gal Appennino Teramano, Carlo Matone, e alle sue spalle, da sinistra, i “testimonial” Nicola San Lorenzo (imprenditore agricolo), Francesca Valente (professionista) e Domenico Roscioli (studente dell’istituto Agrario)

È ORA DI RIPARTIRE DALL’ECONOMIA REALE: IL NOSTRO TERRITORIO di Andrea Sisti

«

Il Gal (Gruppo d’azione locale) è la casa di tutti, utilizzeremo queste risorse come farebbe un buon padre di famiglia: in maniera utile e veloce, per far vivere i sogni e le aspettative di questi giovani». Così, a metà novembre, il presidente del Gal Appennino Teramano, Carlo Matone, ha chiuso la sua relazione sul Piano di sviluppo 2007/2013, rivolto ad una platea composta da tanti amministratori, molti imprenditori e associazioni del mondo agricolo e tantissimi ragazzi. Ed è con la testimonianza di tre giovani che hanno scommesso sul “territorio”, un imprenditore agricolo Nicola

All’Università di Teramo la presentazione del piano di sviluppo del Gal Appennino Teramano: otto milioni di euro di risorse… San Lorenzo, una professionista Francesca Valente e uno studente dell’Agrario, Domenico Roscioli, che Matone ha aperto il suo intervento, proprio a voler sottolineare, con forza, che le aree rurali e l’agricoltura possono rappresentare un investimento per tutto il territorio provinciale, in quanto patrimonio identitario non replicabile, un prodotto, quindi, sul quale non si teme la competizione. E cosa può fare il Gal? Aiutare le aziende

a modernizzarsi, far nascere nuove realtà, far conoscere il valore che c’è in quest’area perché, ha sintetizzato correttamente Matone, «non basta avere il prodotto, bisogna che gli altri lo sappiano». Il Gal, nei prossimi cinque anni, investirà circa otto milioni di euro nell’area rurale che, come si è ribadito nella sala tesi della facoltà di Scienze della Comunicazione di Teramo, è tutt’altro che essere marginale.

UN AREA RURALE CHE NON È AREA MARGINALE

ENOGASTRONOMIA

TERRITORIO

TURISMO

88 AbruzzoMAGAZINE

CULTURA E FOLKLORE

PERSONE

Novembre / Dicembre 2011

Lo dicono i numeri riportati anche nell’analisi economica dal preside della facoltà, Luciano D’Amico. Il territorio del Gal Appennino Teramano raggruppa trenta comuni della provincia di Teramo, il 70% del territorio, oltre due terzi della popolazione. Dentro questo territorio sono concentrati il 53% delle aziende agricole, Il 60% delle colture seminative, il 10% della produzione di vite e olio, il 60% dei capi allevati con punte di 80 per i bovini, tutti gli allevamenti di razza marchigiana certificata Igp, il 30% del patrimonio boschivo. Per usare le parole del preside D’Amico, «il Gal supera le visioni tradizionali dello sviluppo».


Bam Bam Ristosauro

il primo ristorante pizzeria preistorico

o t a t s i Ma Bam? m a ! i B t l t a e p s a a s o C Villarosa di Martinsicuro (TE)

Strada Provinciale 259 - c/o Centro Affari Il Grillo

Tel. 0861 75 95 14

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Viale Matrino (s.s. 16)

Tel. 085 961 45 26


ABRUZZESI NEL MONDO

GIUSEPPE ANGELI

GAUCHO DI MONTECITORIO Una vita all'insegna del successo imprenditoriale, deputato e punto di riferimento degli italiani di Rosario

S

di Generoso D’Agnese ettore edile, ristorazione, giornalismo, agenzia di viaggio, scuola di lingue, carriera politica. Si potrebbe sintetizzare in un solo rigo il percorso professionale di un abruzzese che oggi siede tra gli scranni del Parlamento, ma che negli anni è diventato un punto di riferimento per i corregionali in Argentina. Giuseppe Angeli, nel 2006, è stato eletto alla Camera dei deputati per la Circoscrizione estero. Carica riconfermata due anni più tardi e attualmente ricoperta come membro della Terza Commissione permanente (Affari Esteri e Comunitari) e della Quarta Commissione permanente (Difesa). Ma non ha dimenticato la sua carriera di imprenditore. «All’età di diciannove anni - spiega il deputato - ho lasciato Orsogna. Decisi di andare in America e salpai dal porto di Napoli. Dopo quasi un mese di navigazione sono approdato a Buenos Aires, dove mi aspettava mio padre Michele. Ci trasferimmo in treno a Rosario, ma per anni ho sempre vissuto

con la voglia di tornare in Abruzzo». Fu Lidia Sartoris a far cambiare idea nel 1951 a Giuseppe. Sposato e padre di tre figli, il futuro parlamentare decise di rimanere a Rosario e di seguire le orme del padre lavorando come geometra. Dopo pochi anni creò la sua prima impresa (Angeli-D'Angelo) insieme a un conterraneo e dopo cinque anni fondò la Angeli-Noste. «La nostra ditta è fallita a causa di una forte inflazione. Grazie al suggerimento di un amico, fondai il Topolino Bar&Ristorante, utilizzando il nome di un bar del mio paese natale, di Orsogna. Fu un successo». Negli stessi anni Giuseppe Angeli dava seguito alla propria passione giornalistica come corrispondente del Corriere degli Italiani, ma i proibitivi orari dell'attività commerciale indussero i coniugi Angeli a spostare di nuovo i propri obiettivi puntando su una piccola agenzia di viaggi. «Nel ’70 ho organizzato il primo volo per la comunità dei panettieri molisani in visita al proprio paese natale,

Giuseppe Angeli partì da Orsogna, negli anni dopo il conflitto mondiale, per cercare fortuna in Argentina

Ripamolisani». Oggi il gruppo Transatlantica offre servizi nel campo del turismo, nel settore dei cambi e dei beni immobiliari, nella vendita all’ingrosso di pacchetti turistici e come ufficio Borsa. Nel 1986 fu tra i fondatori della Scuola Bilingue “Edmondo de Amicis”. Il successo della scuola spinse l'orsognese a candidarsi con successo alle elezioni del Comites (Comitato degli italiani all’Estero). Eletto presidente grazie al voto degli italiani della circoscrizione consolare di Rosario, Giuseppe Angeli per tredici anni ha fatto parte anche del Cgie (Consiglio generale italiani all'estero) oltre a essere fondatore della Fedamo (Federazione delle associazioni abruzzesi in Argentina). Chiamato ad affiancare la Regione Abruzzo come consulente del Crei (Consiglio Regionale Emigrati e Immigrati), il parlamentare dal 2006 ha ulteriormente aumentato i suoi impegni in favore della comunità italiana in Sudamerica, nelle vesti di rappresentante eletto all'estero.

ORGOGLIO DEI CONNAZIONALI ALL’ESTERO «L’istituzione centenaria Dante Alighieri - afferma l'imprenditore italoargentino - così come l’ospedale italiano di Rosario meritano il rispetto e l’orgoglio di noi italiani all’estero, per rendere onore agli sforzi dei nostri predecessori che hanno lavorato duro per migliorare la città di Rosario. Per quasi quindici anni sono stato membro del Consiglio direttivo dell’Ospedale Italiano e con la Dante ho sempre mantenuto ottimi rapporti. Dalla nostra collaborazione, e con la spinta di mia moglie Lidia, è nata l’idea di fondare la scuola Edmondo De Amicis».

90 AbruzzoMAGAZINE

Novembre / Dicembre 2011

La vita di Angeli si divide tra Rosario, città argentina che lo ha visto affermarsi come uomo e imprenditore, e Roma, a Montecitorio, nella sua carriera di politico



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L'ABRUZZO VISTO DA FUORI

GIORDANO RIELLO CONDIZIONATO DALL'ABRUZZO La rete d’assistenza della sua azienda copre anche la nostra regione. Conosce le più importanti mete turistiche abruzzesi e apprezza la tradizione vinicola e alimentare… di Isabella Pennoni La nostra rubrica prosegue con un imprenditore giovanissimo e con tanta grinta da vendere: Giordano Riello, 22 anni, Export sales manager dell’azienda di famiglia, Aermec. Un ragazzo d’altri tempi, di quelli che non si trovano facilmente, responsabile e dedito al lavoro, ma anche di grande e piacevole compagnia. Una persona bella e positiva che affronta questo difficile momento di congiuntura economica, “rimboccandosi le maniche” e non piangendosi addosso; noi lo ringraziamo per la puntualità e sollecitudine con cui ha risposto alle nostre domande, dimostrando ancora una volta la sua professionalità. Cosa produce la sua azienda e quali sono i suoi punti di forza? «Correva l'anno 1962 quando mio nonno, Giordano, fondò a Bevilacqua, cittadina della provincia di Verona, Aermec. L'attività dell'azienda è volta alla produzione di impianti di

nazionale. Per quanto riguarda climatizzazione destinati sia ad la nostra azienda, avendo creato uso abitativo che industriale. La una rete di assistenza capace di nostra filosofia consiste nel concoprire le esigenze della clientela tinuo investimento nel campo Giordano Riello per ogni provincia della regione, della ricerca e dell'innovazione». export sales manager lavoriamo a stretto contatto anCosa conosce dell'Abruzzo? di Aermec che con l'Abruzzo». «La mia esperienza personale, sebbene abbastanza limitata, mi ha portato Come sta attraversando il passaggio genead apprezzare la polivalenza di questa regio- razionale all'interno dell'azienda? ne (tra l'altro terra natia dell'illustre poeta «Il passaggio di generazione è stato, è e Gabriele d'Annunzio), i cui confini vanno continua ad essere, un momento delicato dalle montagne al mare. Mi riferisco in parti- per le nostre aziende, soprattutto alla luce colare al complesso sciistico di Roccaraso e del fatto che il 30% delle attività non riesce al lungo litorale adriatico ampiamente sfrut- a passare indenne questo periodo di transizione. È importante, nelle attività d’impresa tato durante la stagione estiva». Dal punto di vista imprenditoriale cosa co- familiare, responsabilizzare le generazioni a nosce della nostra regione e ha avuto modo venire, qualora queste ne dimostrino intedi confrontarsi con le nostre realtà del suo resse, educandole alla cultura del saper fare impresa e alla conoscenza del prodotto e stesso settore? «Da un punto di vista più strettamente im- delle sue fasi di realizzazione. A tal proposito prenditoriale conosco e apprezzo la forte mi sento in dovere di ringraziare per gli spatradizione industriale vinicola come il Mon- zi, le responsabilità e i riconoscimenti che mi tepulciano d'Abruzzo, e quella in ambito ali- sono stati concessi dalla generazione che mi mentare rappresentata a pieno titolo da De ha preceduto e con la quale mi trovo tuttora Cecco, azienda rinomata in tutto il territorio a "far squadra"».

La sede e gli stabilimenti produttivi dell’azienda veneta

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FIERE

Delverde punta su innovazione tecnologica, nuovi prodotti e…un “team olimpico”

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Braden protagonista all’Host

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raden Italian Designers, azienda di San Giovanni Teatino (Chieti) specializzata nella progettazione­, fabbricazione e commercializzazione di attrezzature e mobili di arredo per attività commerciali, ha partecipato all’ultima edizione dell’Host, il Salone internazionale dell’ospitalità professionale di Milano. «Abbiamo avuto un grande successo - ha commentato Patrick Brandolino, general manager. Tanti i visitatori, dall’Italia e dall’estero (Europa, Russia, Stati Uniti e perfino paesi Arabi), che ci sono venuti a trovare nel nostro stand. Sinonimo che anche in un momento generale non facile come questo, il made in Italy sa ancora fare la differenza e richiamare l’attenzione. Nel corso della fiera il nostro direttore commerciale, Mario Di Marco (nella foto a lato), ha festeggiato cinquanta anni, ma anche i suoi venticinque di lavoro in Braden. Una grande soddisfazione per noi che siamo un’azienda familiare e crediamo che i successi dipendano dalla squadra che opera ogni giorno e dalla collaborazione tra le risorse umane». Nella foto Patrick Brandolino, primo da destra, general manager di Braden Italian Designers, insieme al padre. L’azienda è attiva nella progettazione produzione e commercializzazione di attrezzature e mobili di arredo per attività commerciali

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on 1,5 milioni di euro già impegnati per l’adeguamento delle linee produttive e di confezionamento nello stabilimento di Fara San Martino nel 2011 e ulteriori 3,5 milioni di investimento previsti entro la fine del 2012, Delverde continua a puntare sull’innovazione tecnologica, ma non solo. Strettamente connessa all’ottimizzazione del

processo produttivo c’è, infatti, l’attività di ricerca di nuovi formati di pasta fresca e di pasta secca che saranno lanciati nei prossimi mesi, vere e proprie novità di mercato. Tra questi le Ondine, lasagne istantanee con un’originale forma ad onda studiata per trattenere meglio il condimento e proposte in ben cinque versioni - di semola, biologica,

Il rombo di Mivv all’Eicma I sistemi di scarico Mivv sono stati al centro dell’edizione 2011 dell’Eicma che si è tenuta a Milano nel mese di novembre

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ante le novità presentate all’Eicma 2011 che hanno saputo entusiasmare una moltitudine di appassionati. Apprezzamenti e idee originali che sono state raccolte e verranno tenute sicuramente in considerazione per il futuro. Un bilancio quindi più che positivo per la Mivv, presente con il suo stand all’Esposizione internazionale del

ciclo e motociclo di Milano. L’azienda di Sant’Omero (Teramo) è specializzata nello sviluppo e fabbricazione di sistemi di scarico di primo equipaggiamento e aftermarket per motoveicoli. Fondata nel 1970, negli ultimi anni questa realtà ha vissuto un intenso periodo di crescita. Oggi collabora con alcuni marchi prestigiosi: Yamaha, Ducati, Aprilia, Moto Guzzi, Derbi e la rete distributiva è attiva direttamente in più di venti paesi del mondo.

Tecnomacchine al Bi-Mu mostra la sua eccellenza

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lla recente edizione del Bi-Mu, la fiera dedicata alle macchine utensili, robot e automazioni che già da diversi anni si è classificata a livello mondiale come uno dei massimi appuntamenti del settore, era presente anche l’azienda Tecnomacchine di San Salvo (Chieti). La realtà tutta abruzzese, guidata da Mauro Farina, ha il core business incentrato sulla progettazione e produzione di apparecchiature speciali. È partner di eccellenza per quella clientela che necessita di interventi personalizzati al dettaglio e su misura, con flessibilità e rapidità.

Lo stand di Tecnomacchine presente al Bi-Mu di Milano. In esposizione prodotti in funzione per far vedere il metodo di lavoro

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FIERE

all’uovo, al pomodoro e agli spinaci - e sorprendenti anche per la velocità di cottura, che è circa la metà del tempo indicato sulle confezioni dei principali concorrenti. Non meno significativi saranno gli investimenti nel marketing e nella comunicazione: settori per cui Delverde ha stanziato per il prossimo anno 4 milioni di euro, circa il doppio di quanto già investito nel 2011, e che finanzieranno varie iniziative, molte delle quali in ambito sportivo. Dopo la partnership con la Fiorentina calcio e con il team ciclistico Liquigas Cannondale, la vicinanza del brand al mondo dello sport è stata rilanciata con un

I campioni olimpici Simone Collio, Simone Parodi, Alessandra Sensini e Tania Cagnotto, alla fiera di Anuga (Colonia) con alcuni dirigenti di Delverde e Molinos Rio de la Plata

nuova operazione di marketing, denominata Olimpiadi Londra 2012, che ha il volto di cinque grandi campioni italiani di altrettante discipline: Andrea

Il gruppo Maio a Ecomondo

Il Made Expo con le tante novità di Ima Faraone

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on la quarta partecipazione in cinque anni, il gruppo Maio è stato protagonista di Ecomondo 2011 a Rimini. «È stata un’edizione interessante - ha sottolineato Maurizio Campitelli, responsabile commerciale. In poco più di tre giorni, nel nostro stand, abbiamo potuto contare circa novanta contatti selezionati, che consideriamo concretamente efficaci». Foto dello stand del gruppo Maio, in tutto circa cinquanta metri quadrati, che hanno rappresentato l’azienda di Lanciano (Chieti)

Tullum conquista il Merano wine festival & culinaria

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Baldini (scherma), Tania Cagnotto (tuffi), Simone Collio (atletica), Simone Parodi (pallavolo) e Alessandra Sensini (windsurf). «Il Delverde Team - afferma il Ceo Luca Ruffini - si compone di atleti di primissimo piano, impegnati in un evento prestigioso come quello delle Olimpiadi che ben si aggancia alla dimensione internazionale della nostra azienda e alla nostra filosofia di ricerca dell’eccellenza, e che vogliamo condividere con i consumatori di pasta Delverde attraverso un concorso che consentirà di vincere i biglietti per assistere alle finali di Londra 2012».

ullum, la più piccola Doc italiana, capace di valorizzare ancor di più l’importante storia enologica di Tollo (Chieti), ha partecipato per la seconda volta all’importante appuntamento del Merano wine festival & culinaria, uno degli eventi enogastronomici più attesi del nostro paese. Un evento dove la selezione viene fatta in base al merito e all’eccellenza dei vini, e Tullum è stata inserita tra le trenta più importanti realtà emergenti in tutta la penisola. «Il Merano wine festival - ha sottolineato Andrea Di Fabio, direttore di Tullum - rappresenta per noi una vetrina importante.

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ma Faraone, azienda di Tortoreto (Teramo), ha portato a casa un grande successo dal Made Expo di Milano. Il gruppo è stato presente con ben due stand di importanti dimensioni con le piattaforme aeree super compatte con il cestello ad ali di gabbiano, le scale per magazzini con il sistema di sollevamento dei materiali, i nuovi trabattelli top system. Due stand a disposizione dell’azienda per mostrare i suoi innovativi prodotti. Negli spazi espositivi la possibilità di degustare specialità abruzzesi

I nostri prodotti, il Rosso riserva 2008 e il Passerina 2010, hanno ottenuto un notevole successo, sia da parte della commissione valutatrice che dal pubblico presente. Sono inoltre stati presi importanti contatti con operatori del Giappone, Stati Uniti e Cina, che ora cercheremo di valutare e sviluppare al meglio». Nella foto a sinistra Andrea Di Fabio, direttore di Tullum. A Merano l’etichetta è stata inserita tra le 30 realtà emergenti italiane

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L’ADVERTISING IN ABRUZZO

FIMIANI & GIAMPIETRO L’AGENZIA PESCARESE PRONTA SU MISURA Progetti di comunicazione in grado di raggiungere sempre il massimo livello qualitativo e di soddisfazione per il cliente, con una specializzazione in brand strategy e illustrazione... di Lorenzo Dolce

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ole&Luna di Pampers, Lines, Tempo, Raffo, Marramiero e Spiedì: sono solo alcuni dei lavori di grafica e packaging sviluppati dall’agenzia F&G - Fimiani & Giampietro di Pescara, conosciuta in Italia e anche all’estero. Nata nel 1993 a Pescara, l'attività, che ha clienti non solo locali, è oggi uno dei punti di riferimento del settore. A fondarla sono stati Giuseppe Fimiani e Sandro Giampietro, entrambi con un’esperienza trentennale nel mondo della grafica. Nella sede della società lavorano attualmente cinque persone: oltre ai fondatori, che si occupano rispettivamente della parte illustrativa (Fimiani) e di quella tecnica (Giampietro), ci sono infatti Chiara Crisologo e Massimo Fimiani, entrambi grafici junior. Il ruolo di account, copy e responsabile della comunicazione è invece ricoperto da Chiara Di Tillio. Se negli anni l’agenzia ha saputo crescere, secondo i due soci è grazie al rapporto che si viene a creare con il cliente, merito di un costante confronto personale. «La percezione che abbiamo del mercato ci dà ragione - spiegano Fimiani e Giampietro. Anche quando non si sono rivolti a noi, gli interlocutori sono poi spesso tornati sui loro passi. Questo perché, a differenza di altre realtà, siamo in grado di dare ad ognuno una fisionomia ben precisa». «Il 96 AbruzzoMAGAZINE

contatto diretto, infatti, è fondamentale aggiungono - perché riusciamo a trasferire a livello visivo la conoscenza che abbiamo del cliente. È come andare dal sarto: il nostro è un lavoro di tipo artigianale». Il cliente più importante dell’agenzia è Fater (joint-venture tra il Gruppo Angelini e la multinazionale Procter&Gamble): «Abbiamo creato l'immagine per la linea Pampers Sole&Luna, Lines Senz’Acqua, Lines Lindo - raccontano Fimiani e Giampietro - così come quella della maggior parte dei prodotti Tempo. È anche quando il famoso brand dei fazzolettini, è stato acquisito da un altro gruppo, Sca Industry, la nuova direzione ha deciso di ereditare tutti i diritti di immagine». Tanti anche i marchi dell’agroalimentare che si sono affidati alla creatività dell’agenzia: da numerose cantine abruzzesi, come Marramiero, Tollo o Chiarieri, all’azienda alimentare Spiedì, fino alla Peroni (brand Raffo, storica birra di Taranto). Per il futuro Fimiani e Giampietro non hanno dubbi: «È necessario aprirsi a logiche di collaborazione - affermano - considerando che la concorrenza è sempre più agguerrita, stiamo lavorando, tra l'altro, ad un progetto innovativo affiancandoci al mondo della cartotecnica, per offrire al mercato un risultato finale maggiormente evoluto e completo, chiavi in mano.”

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BEST WORKS DELL’AGENZIA 1. FATER SPA / PROCTER&GAMBLE BRAND PAMPERS Una grande sfida, un grande successo: la realizzazione del pack Sole&Luna, per la prima volta affidata ad una local agency, vede protagonista la creatività di F&G per la nuova referenza Pampers. 2. SCA INDUSTRY - BRAND TEMPO KIDS Dalla creatività ed esperienza nel mondo del bambino nascono le sei serie di animali Tempo Kids, appositamente illustrati per affascinare e far sognare i bambini di tutt’Europa. 3. MARRAMIERO VINI Dallo studio del logo fino ad arrivare all’immagine dei prodotti (Inferi, Incanto, Altare, Dante Marramiero): l’onore di creare un’immagine sempre di grande impatto e originale.


L’ADVERTISING IN ABRUZZO I fondatori dell’agenzia: da sinistra, Sandro Giampietro e Giuseppe Fimiani

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FIMIANI & GIAMPIETRO 4. DI MUZIO LATERIZI La nota azienda locale di laterizi sceglie il supporto di F&G per comunicare con efficacia ed eleganza la tecnicità del proprio settore merceologico. 5. PASQUALONE CATERING Il mitico “faccione” itinerante ha conquistato l’Abruzzo e le regioni limitrofe: creato negli studi dell'agenzia oltre quindici anni fa rinnova ancor’oggi la fiducia con attività sempre nuove nel panorama food e catering. 6. SOPRINTENDENZA ARCHIVISTICA PER L’ABRUZZO - MOSTRA CONVEGNO COPPA ACERBO Affidata a Fimiani & Giampietro l’immagine istituzionale della manifestazione storicoculturale Coppa Acerbo, con ottimi risultati in termini di visibilità e riconoscibilità.

Da sinistra Chiara Crisologo (grafico junior), Chiara Di Tillio (account, copy e responsabile comunicazione) e Massimo Fimiani (grafico junior)

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ASSOCIAZIONI

AUMENTARE LA COMPETITIVITÀ: LA PROGETTAZIONE DEGLI ESPERIMENTI Oltre che agli immediati vantaggi economici è opportuno sottolineare che l’azienda che applica la seguente metodologia vede crescere le competenze dei propri dipendenti di Corrado Dalla Valle

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a progettazione statistica degli esperimenti è una metodologia che consente di ottenere l’acquisizione di un vantaggio competitivo durevole relativamente ai processi di sviluppo di nuovi prodotti, miglioramento e ottimizzazione dei processi esistenti, miglioramento di un prodotto. Il Doe è una sequenza di prove nelle quali i diversi fattori di un processo produttivo vengono fatti variare nei loro diversi livelli e/o composizioni in modo da ottenere il miglior risultato possibile e con il minimo utilizzo di risorse. Possono essere individuati diversi obiettivi: identificazione delle variabili del processo di produzione che maggiormente influenzano il risultato desiderato; settaggio delle variabili più influenti sul processo. La progettazione degli esperimenti può essere utilizzata anche in fase di progettazione di

un nuovo prodotto contribuendo a valutare e comparare diversi fondamentali configurazioni, fornire indicazioni sulle caratteristiche dei diversi materiali da impiegare in fase di realizzazione, fissare i parametri fondamentali di progetto rispetto al grado di efficienza del prodotto. Il Doe, così come per i progetti Six Sigma di cui fa parte, è applicabile a tutti quei processi dove i fattori che influiscono sulla produzione/prodotto non sono conosciuti in termini quantitativi tali da consentirne un esatto dimensionamento e bilanciamento. L’applicabilità del Doe è in relazione con la complessità dei processi che l’azienda adotta al suo interno. Vasta e consolidata è l’applicazione della progettazione degli esperimenti nel settore manifatturiero (uno per tutti il comparto automotive) mentre recente è la sua adozione in medi-

Nelle foto, da sinistra Corrado Dalla Valle, consulente certificato Cmc e professore a contratto presso l’Università d’Annunzio di Chieti-Pescara, e Quirino Piccirilli, consulente di direzione

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cina e nei servizi a natura complessa (nel marketing). In considerazione dei vantaggi descritti è certo che la scelta di applicare il Doe, che trova il suo fondamento ideale nel miglioramento continuo, ha una valenza di tipo strategico e, come tale, va valutata adeguatamente dalle aziende che intendono farne uso.

Quirino Piccirilli è consulente di direzione specializzato in business strategy, certificato Cmc e delegato regionale per l’Abruzzo di Apco. Con una lunga esperienza di dirigenza aziendale, gestisce lo studio ActionConsul


ASSOCIAZIONI

PROPOSTE E AZIONI DELLA DIRIGENZA PER LO SVILUPPO DELLA COMUNITÀ La legislazione sta avvicinando la dirigenza pubblica a quella privata e il potere gestionale viene affidato nelle mani di dirigenti che devono assicurare terzietà di Florio Corneli

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l ventiquattro agosto del 2011 per volontà di Cida e di Confedir-Mit è nata “Costituente Manageriale”, con l’obbiettivo di rappresentare unitariamente dirigenti, quadri e alte professionalità sia del pubblico che di quello privato, i quali senza distinzione di appartenenza si associano in un unico organismo con l’obiettivo di semplificare il quadro di riferimento istituzionale, ma anche per cogliere le nuove istanze che scaturiscono da una crisi economica,

probabilmente senza precedenti, e dalla necessità di individuare soluzioni, purtroppo non ancora all’orizzonte. Pensiamo ad una diversa organizzazione dello Stato. Non c’è più spazio per commistioni fiduciarie tra la dirigenza e la proprietà pubblica. L’autonomia dei dirigenti rispetto ai partiti va rafforzata. La legislazione sta avvicinando sempre più la dirigenza pubblica a quella privata e il potere gestionale viene affidato nelle mani dei dirigenti che devono assicurare quegli elementi di terzietà. In questa ottica diventa centrale il sistema di valutazione dei dirigenti e indispensabile una riflessione sul nucleo di valutazione e sulle competenze di chi del nucleo entra a fare parte. Nel privato non c’è legge che preveda la valutazione eppure sui sistemi di valutazione e sulla formazione dei valutatori s’investe molto in tempo e risorse economiche. Molto spesso nei nuclei di valutazione registriamo la presenza di seri professionisti, avvocati, Nella foto Florio Corneli, presidente dell’associazione Federmanager Abruzzo e Molise, è anche alla guida della Confederazione dirigenti e alte professionalità (Cida)

ingegneri e/o commercialisti, che nella loro vita professionale molti successi hanno conseguito, ma in molti casi non hanno avuto la necessità di valutare nessuno, in quanto non facenti parte di organizzazioni complesse. Il dubbio che ci assale è che anche il nucleo di valutazione possa diventare strumento della politica. Allora il nucleo di valutazione è vissuto come “incarico” da affidare a chi è vicino alla mia parte politica. Inoltre, cosa ancora più dannosa, il valutatore è tenuto ad avallare un giudizio che il politico ha già dato su questo o quell’altro dirigente. Il valutatore deve conformarsi alle esigenze clientelari del politico, perdendo ruolo ed autonomia. Nel nostro sistema associativo abbiamo colleghi che per una vita si sono impegnati nello studio e nella pratica dei sistemi di valutazione delle performance dei manager, sono riconosciuti e chiamati da aziende importanti eppure la politica continua a ignorarci e a ignorare il contributo che possiamo dare. La competenza evidentemente non è richiesta, anzi va allontanata perché può dare fastidio, rispetto ad obiettivi che non prevedono il riconoscimento del merito. Nel pubblico ci sono professionalità che vengono dal mondo del lavoro e ci sono carriere che vengono dal mondo dell’appartenenza. Il cittadino paga per un sistema che non è in grado di riconoscerlo e di individuarlo come destinatario del servizio e che vive, non come opportunità, ma come causa del malessere sociale. Se le pubbliche amministrazioni sono disponibili a raccogliere la nostra sfida noi siamo pronti a dare il nostro contributo.

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ASSOCIAZIONI

CON AIDP L’INNOVAZIONE DIFFUSA A TRECENTOSESSANTA GRADI Claudio Bonasia parla di sistema del cambiamento dove occorrono curiosità, intuizione, molteplicità delle categorie di pensiero e variazione di prospettiva di Andrea Beato

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uattro incontri per confrontarsi su competitività, innovazione, valorizzazione delle persone e relazioni industriali. A portare in aula queste tematiche, nella sede di Confindustria Pescara, l’Aidp Abruzzo e Molise (associazione italiana per la direzione del personale) insieme con Claudio Bonasia, trentacinque anni di esperienza globale nell’area risorse umane. Approccio utilizzato quello dello “storytelling”, con testimonianze dal vivo di aziende locali, per cercare di spostare il tutto dal semplice piano teorico a quello pratico. Abruzzo Magazine ha seguito per voi il secondo evento, quello di fine ottobre, sul processo di innovazione diffusa a trecentosessanta gradi. «Non è altro - spiega Bonasia - che una modalità per attuare il cambiamento. Un cambiamento che può essere di perfezionamento, capace di portare piccoli vantaggi, o di rottura, “breakthrough”. Devono però esserci dei mantra, dei requisiti di base perché questo avvenga: curiosità,

Claudio Bonasia in un momento dell’incontro

intuizione, molteplicità delle categorie di pensiero, variazione di prospettiva…». E poi occorre sapere argomentare l’idea, superare le eventuali obiezioni che possono essere sollevate, misurare l’impatto dei risultati. «Il 90% dei migliori progetti muore in fasce. Quando si parla d’innovazione spesso ci si limita a considerare le applicazioni su tecnologia e prodotto, ma in realtà deve riguardare tutti gli aspetti e i livelli di un’organizzazione. Va messo appunto un vero e proprio sistema con la descrizione del processo, gli strumenti e le tecniche di training». Appuntamento al ventisei gennaio, questa volta con le relazioni industriali “win-win”.

Raffaele Credidio presidente Aidp Abruzzo e Molise

Aidp è l’associazione che riunisce tutti coloro che operano nel nostro paese in funzioni direttive, di responsabilità e di consulenza nell’area del personale di aziende, istituzioni pubbliche e private, nonché studiosi e accademici.

ANTONIO SUTTI: NON SI FINISCE MAI DI INNOVARE Antonio Sutti è stato per molti anni nel gruppo Toto, area hr. Poi la voglia di innovare: nel 2000 crea Innova Technology Solutions, azienda che utilizza sistemi basati su tecnologia laser scanner per l’esecuzione di rilievi in ambiti che svariano dall’impiantistica industriale al settore civile e partecipa al progetto Ramses per la rappresentazione 3d, al centimetro, della pavimentazione del centro storico di Venezia. Oggi è concentrato su Trinum (nella foto accanto), primo sistema solare termodinamico a concentrazione per produrre energia elettrica, acqua calda e aria fresca.

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Antonio Sutti presidente di Innova Applied Brilliance


IL GRUPPO GALGANO RINGRAZIA TUTTE LE AZIENDE CHE HANNO ADERITO PER TESTIMONIARE IL RUOLO STRATEGICO DI QUALITÀ E INNOVAZIONE A BENEFICIO DEL NOSTRO PAESE

per l’edizione 2012 Chi si vuole prenotare oup.it ioni.esterne@galganogr tel. 02/39.605.295 relaz

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up.it



ASSOCIAZIONI

LO STRESS QUESTO SCONOSCIUTO: LAVORO DI UN GRUPPO AIDP L’incontro con Hector Nardone di Fater per capire lo stress e cercare di renderlo meno incisivo sulle nostre attività di Andrea Beato

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o stress è parte della nostra vita, con pesanti ricadute sulle relazioni familiari e lavorative. Piuttosto che subirlo passivamente, cercare di ignorarlo, forse dovremmo imparare a conoscerlo. E va proprio in questa direzione l’incontro promosso da Hector Nardone, responsabile formazione di Fater e Scuola di Management Angelini. «Un lavoro di un gruppo Aidp - spiega lo stesso trainer - discusso a porte aperte». Presentate al pubblico una serie di video interviste registrate, che hanno coinvolto una decina di persone - tra cui Alfonso Orfanelli (hr & industrial relationship manager di Compagnia Italiana Rimorchi), Paolo Gentile (direttore del personale di Ico), Simone Nola (consulente

di Tommaso Prete & Associati), Simone Perseo (impiegato gestione risorse umane Dynamin Holding)… Agli intervistati sono state proposte una serie di quesiti del tipo: “Definisci lo stress”, “Cosa ti stressa di più?”, “Sei disponibile a dichiarare il peso corporeo?”, “Qual è la cura migliore per lo stress?”. Le risposte fornite hanno rappresentato il terreno di confronto in aula e animato lo scambio d’idee. Si è capito che lo stress è una componente umana e, come tale, il nostro organismo è già predisposto per affrontarla. La reazione fisiologica è la sindrome generale di adattamento e il modo migliore per difendersi sta nell’adottare modelli cognitivi che ci portino a compiere azioni più funzionali.

PER INGEGNERIA GESTIONALE Il corso di laurea di Ingegneria gestionale dell’Università dell’Aquila ha tagliato il traguardo dei suoi primi dieci anni di attività. Aidp Abruzzo e Molise, che da sempre mette a disposizione un contributo, in termini non solo di docenti e didattica, ha offerto cinque borse di studio e due assunzioni agli studenti, proprio per festeggiare l’evento e ribadire l’importanza di Elisa Antonioni tale percorso di vicepresidente Aidp formazione. Abruzzo e Molise

Hector Nardone, responsabile formazione di Fater e Scuola di Management Angelini, nell’incontro organizzato nella sede pescarese di Confindustria

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IL PUNTO DI VISTA

Valorizzare le persone sul lavoro: un tema attuale o futuribile? di Claudio Bonasia

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sservando quanto accaduto nelle ultime settimane, con una situazione di immobilismo cristallizzato, diffuso, viene da chiedersi se si comprenda che la cosiddetta crisi, che ormai dura da più di tre anni, non passerà per grazia ricevuta, così come guarisce un raffreddore o un’influenza. Siamo di fronte ad un cambiamento strutturale di sistema che richiede idee nuove e nuovi strumenti anche e soprattutto in campo manageriale. L’eccessiva, abnorme “finanziarizzazione” dell’economia che punta sul tutto e subito, con una mentalità da speculatori o da giocatori di roulette, poco ha a che fare con un capitalismo sano, capace di innovare, di trovare nuove soluzioni per creare ricchezza, investendo in ricerca e soprattutto creando occupazione. Ricordo all’inizio degli anni ’70 un libro americano “The year 2000” che favoleggiava di società “postindustriale”, fondata esclusivamente sui servizi, sulla creazione di tecnologia avanzata, sulla finanza, includendo Usa, Giappone e pochi altri (quattro o cinque in totale) nel novero dei paesi “postindustriali”. L’Italia e la gran parte dei paesi europei erano indicate come “società dei consumi avanzate”, capaci di produrre automobili, elettrodomestici, ecc. La storia ci ha detto chiaramente quanto sia invece importante

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Soltanto investendo con insistenza nelle persone e nella loro valorizzazione continua possiamo ritrovare la strada giusta e costruire un futuro per noi e soprattutto per le nuove generazioni, che ci permetta di camminare a testa alta e non essere ricordati come la generazione degli egoisti

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CLAUDIO BONASIA Claudio Bonasia, oltre trentacinque anni di esperienza nell’area risorse umane, con esperienze sia manageriali (direzione hr di aziende multinazionali e/o imprenditoriali italiane, tra cui Fater, per quindici anni) sia di consulenza , sia associative (già presidente Aidp Abruzzo e Molise e vicepresidente nazionale Aidp, attualmente nel consiglio direttivo di Federmanager). Senior Partner di Increase People Value, società di consulenza specializzata nella progettazione e implementazione di sistemi e strumenti innovativi per il management, per la valorizzazione delle persone e lo sviluppo dell’organizzazione, di sistemi di apprendimento e di attività di professional & personal coaching. già professore a contratto presso la Facoltà di Scienze della Comunicazione di Teramo, titolare del laboratorio di Abilità relazionali. Ha affrontato anche ristrutturazioni e riorganizzazioni con la complessità tipica di tali progetti.


IL PUNTO DI VISTA

mantenere un forte sistema industriale e quanto hanno fatto gli Usa, anche recentemente, per salvare le big dell’automotive in crisi acuta lo ha riconfermato. Dunque l’industria è importante perché sa creare valore, sia patrimoniale che di reddito, con una crescita lenta, graduale e progressiva. L’industria si fa con le idee e le idee hanno bisogno di persone che diano loro gambe per farle camminare. Era vero ieri, lo è oggi e lo sarà ancora di più negli anni a venire. Ho avuto il privilegio di conoscere e lavorare in quaranta anni con imprenditori di razza, da cui ho imparato molto sul piano professionale e spesso ancora di più sul piano umano. Ricordo gli Angelini, industriali farmaceutici da più generazioni, il cui principio era: «La ricchezza si giustifica dando lavoro…». Dunque l’occupazione come presupposto base della forza e della prosperità presente e di prospettiva di una

nazione. Sembra che questo tema interessi a ben pochi. Non si comprende che senza occupazione non c’è futuro, arrivando a mettere a repentaglio la tenuta stessa del sistema: economico, produttivo del welfare, ecc. Il tema diventa drammaticamente critico se pensiamo all’occupazione dei giovani. Faccio fatica a far parte di una generazione di corto respiro, senza capacità di guardare lontano, senza ispirazione, senza un progetto strategico, capace soltanto, nella gran parte dei casi, di vivere alla giornata all’insegna dell’arrangiarsi. Ciò che fa riflettere è poi l’incapacità di comprendere che le persone sono il vero fattore strategico competitivo dell’impresa. Il paradigma del fare di più e meglio con meno, tanto diffuso nelle aziende del mercato globale, può essere realizzato solo a condizione di disporre di persone di alta qualità, polivalenti, flessibili, motivate, coinvolte a pieno titolo nel progetto d’impresa e remunerate anche con l’azionariato (reale o “virtuale”) per la creazione di valore prodotto con il lavoro appassionato, innovativo e proattivo, con un senso di responsabilità e una rabbia agonistica tipica di paesi più affamati di noi. Se ripenso agli anni ’50, quand’ero ragazzo nella Torino industriale, ricordo con nitidezza che la cultura del lavoro e l’importanza del lavoro si respirava dovunque, senza se e senza ma. D’altra parte c’era un paese da ricostruire e non ci si poteva perdere in chiacchiere. Oggi avremmo bisogno di ritrovare quello spirito, con la consapevolezza che soltanto investendo nelle persone e nella loro valorizzazione continua, possiamo ritrovare la strada e costruire un futuro per noi e soprattutto per le nuove generazioni, che ci permetta di camminare a testa alta e di non essere ricordati come la generazione degli egoisti, capaci di pensare solo a sé stessi, infischiandosene del futuro dei propri figli. Internet ci ha insegnato che le cose, oggi, al contrario di quanto accadeva nel ‘900, non scendono solo dall’alto, ma possono essere costruite dal basso, condividendo le idee e gli sforzi per cambiare, per disegnare un nuovo ciclo di vita che ci faccia ripartire. Questa credo sia la sfida quotidiana per chi ha testa e cuore per accettarla, altrimenti non ci sarà possibilità di futuro, salvo accettare un declino inesorabile. Come italiani riusciamo ad esprimere il meglio spesso con la forza della disperazione. Paradossalmente questa può essere una speranza.

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IL PUNTO DI VISTA

Lode ai giornalisti, meno al nuovo censimento istat Il nostro Maurizio Delfino apre l’appuntamento con il meglio e il peggio, ciò che ci indigna e ciò che ci fa gioire nella società complessa intorno a noi. Si parte dal censimento e dalla Carta di Firenze dell’Ordine nazionale dei giornalisti... di Maurizio O. Delfino

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ensimento pessimo segno. Il censimento è un’importante fotografia del paese, fatta ogni dieci anni per contare quanti siamo, e l’ identità di ciascuno questa volta è data dalla somma di alcune altre informazioni quali lavoro, titolo di studio e provenienza dei genitori. E quale master universitario o quale genio occorreva per capire quanto sarebbe stato utile e interessante sapere anche come

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stiamo messi, in Italia, con la conoscenza di una lingua straniera? Avremmo forse scoperto che gli unici (o la gran parte) di quelli che sanno un’altra lingua sono extracomunitari o figli di extracomunitari? L’occasione perduta è solo un’altra prova della qualità delle teste di serie, dei vertici a tutti i livelli, che guidano e hanno guidato il formidabile sviluppo degli ultimi quindici anni… Al contrario lode ai

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giornalisti, bistrattati e spesso nel mirino: in un documento dello scorso ottobre approvato a Firenze (e diventato norma che disciplina la professione e i rapporti di lavoro) la categoria vincola se stessa a valori di collaborazione e solidarietà, alla lotta al precariato, alla protezione degli ultimi e delle nuove leve nelle tipiche (ed esplicite) situazioni in cui si trova chi tenta questo mestiere. Una bella pagina!




SPECIALE REGALI PER IL NATALE 2011

Natale 2011. Non i soliti regali sotto l'albero

IN QUESTO SPECIALE VILLA LANFALONI

Come ogni anno, con l'avvicinarsi delle feste, scatta la corsa al regalo. Un meccanismo inevitabile, una scelta che deve essere originale, per creare emozione in chi lo riceve. E allora ecco quattro idee un po' diverse dalle classiche solite proposte. Per godervi veramente appieno la magia di questo Natale

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l semplice oggetto, fine a se stesso, è un concetto superato. Se si vuole sorprendere con un’idea regalo fuori dagli schemi, bisogna indirizzarsi su nuove proposte, sulle ultime tendenze. Nelle pagine che seguono troverete una serie di suggerimenti per vivere in modo diverso le prossime vacanze. Si va da Villa Lanfaloni, incantevole struttura sulle colline di Montesilvano, pronta a ospitarvi per qualsiasi tipo di evento privato e professionale, ai vini teatini di Tenuta i Fauri, con il Montepulciano 2010 Ottobre Rosso da accompagnare assolutamente con

i luculliani pasti che ci attendono. E per tornare in forma, perché non pensare a qualche ora passata a giocare a tennis sui campi del nuovo circolo Prati37 di Pescara Colli? Un’offerta non solo per i grandi, ma anche per i più piccoli, avvicinandoli a questo sport attraverso una lezione prova da concordare con lo staff e i maestri del club. Infine, per concedersi una pausa, un soggiorno esclusivo, elegante e raffinato si può scegliere l’ospitalità del b&b Villa Grace Tombolato, dell’imprenditrice italo-australiana che ha scelto di investire in Abruzzo. A voi la scelta!

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SPECIALE REGALI PER IL NATALE 2011 ZOOM VILLA LANFALONI

Ecco la location ideale per eventi dal gusto glamour Villa Lanfaloni: più che un'attività, la materializzazione di una filosofia di vita, l'esaltazione del bello quale complemento imprescindibile di un evento… di Roberta Villini

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mmersa nel verde delle colline, a poca distanza dalla riviera di Montesilvano, Villa Lanfaloni offre una cornice unica per chi decide di affittarla e di organizzarvi qualsiasi tipo di evento. Gaetano Lanfaloni e i suoi figli, Francesca, Chiara e Massimiliano, hanno trasformato la dimora di famiglia in una struttura di classe, sobria ed elegante, unica, per tipologia, in tutto il nostro Abruzzo. La particolarità è data dall'essere polivalente, dato che può essere trasformata del tutto secondo i desideri e gusti della clientela: è dotata di ampio giardino, circa quattrocento metri quadrati, con piscina scenica; due sale contigue, circa duecento metri quadrati, una grande, la Himmel Room, a vetrate a scomparsa, che permettono di eliminare le barriere tra interno ed esterno, e una sala più intima e raccolta, la Vanilla Room, con camino pronto a riscaldare gli ospiti nelle fredde giornate invernali. Tra una sala e l'altra c'è l’angolo bar, una cucina professionale, servizi separati per clienti e personale, guardaroba per i clienti e spogliatoio per gli addetti alla cucina. Le tinte predominanti nell'ambiente e nell'arredamento sono volutamente neutre e permettono qualsiasi tipo di allestimento, accostamento e decorazione; il pavimento e il giardino sono completamente ricoperti da pregiatissimo parquet, per creare un ambiente unico immerso in un incomparabile verde mediterraneo e rilassante. Completa di tavoli e sedie, nelle sale e nel giardino, di forma e dimensione modificabili. La vista che da qui si può godere abbraccia un panorama che spazia dal mare alla montagna:

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infatti, oltre alla costa, che va da Silvi a Ortona, si scorge distintamente il profilo della Maiella. La grande cucina attrezzata, con ingresso indipendente e spazio per carico e scarico merci, permette ai ristoratori, agli chef dei migliori catering e al personale addetto, di cucinare in loco le loro prelibatezze, una particolarità non da poco, molto apprezzata dai professionisti dell’arte culinaria. La struttura dispone, inoltre, di impianto professionale audio e luci ed è climatizzata. Luogo ideale per essere cornice di matrimoni e cerimonie ufficiali, compleanni in cui riunire parenti e amici, Villa Lanfaloni si presta anche a essere luogo di ritrovo per feste giovanili o serate di musica ed è a disposizione per privati o enti che vogliano organizzare cene o pranzi d'affari, sfilate, serate a tema. Il cliente può scegliere tra varie formule, secondo le proprie esigenze e le proprie disponibilità; può ingaggiare di sua iniziativa il ristoratore o l’allestitore, oppure affidarsi ai consigli e all’esperienza di Francesca Lanfaloni, che sarà lieta di proporre soluzioni per tutti i gusti. Per chi volesse pernottare ci sono convenzioni con strutture ricettive accoglienti nelle immediate vicinanze. L'idea di ristrutturare la villa di famiglia e trasformarla in una location da affittare è venuta a Gaetano Lanfaloni, avvocato del Tribunale della Rota Romana da più di trentacinque anni, durante i tanti

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Da sinistra Gaetano Lanfaloni, avvocato del Tribunale della Rota Romana, e sua figlia Francesca. Insieme sono gli amministratori di Villa Lanfaloni

viaggi di lavoro in giro per il mondo: la finalità era quella di creare un qualcosa di bello, intimo, personale e prezioso che facesse da cornice e rendesse unici ed indimenticabili i momenti della vita che vanno sempre celebrati. Ciò che distingue Villa Lanfaloni è di essere plasmabile, modellabile a seconda del gusto e dell'estro di chi la sceglie. Il risultato finale è che ogni evento è completamente personalizzato e diverso l’uno dall’altro. Alle iniziative della villa si accede solo tramite invito o prenotazione: ciò garantisce la massima tranquillità, privacy e un ambiente esclusivo.


SPECIALE REGALI PER IL NATALE 2011

IL PROGRAMMA DELLA VILLA Avviata lo scorso settembre, Villa Lanfaloni vanta già un'intensa attività ed ha ospitato più eventi di vario genere, accontentando tutte le fasce di età. Il 25 novembre c’è stata la presentazione, in presenza di molti amici, di alcuni eventi che Villa Lanfaloni ospiterà questo inverno: si tratterà di serate a tema, dedicate all'esplorazione della cultura del cibo e del territorio, cui sarà possibile partecipare su invito o su prenotazione. Nel corso delle serate, oltre alla cena, saranno esposte opere di vari artisti e molte piacevoli

“sorprese” da scoprire e gustare di volta in volta. Nel mese di dicembre, sono già numerose le prenotazioni per cene aziendali di fine anno. La villa è aperta e a disposizione nei giorni 25 e 31 dicembre per chi voglia trascorrere qui un Natale e un Capodanno indimenticabile. Per informazioni, aggiornamenti e prenotazioni, visitare il sito www.villalanfaloni.it oppure telefonare al numero 328.9040369 (Francesca Lanfaloni). Villa Lanfaloni è anche su Facebook (www.facebook.com/villalanfaloni). Esterni e la cura dei minimi dettagli presenti in Villa

LA HIMMEL ROOM Le vetrate annullano il confine tra esterno e interno. La sala si riveste di luce e tra le fronde degli ulivi si scorge la maestosità del cielo. L’allestimento è volutamente neutro per offrire la possibilità di adattarci ogni stile.

LA VANILLA ROOM LA PISCINA Atmosfera rilassante, vista panoramica e il giorno si colora di verde di azzurro, con l’acqua che riflette i raggi del sole. Ideale per una colazione di lavoro, alta pasticceria, menu regionale e internazionale. Da provare nei mesi caldi.

Il profumo e il calore di un abbraccio per l’ambiente più intimo e raffinato della Villa. Tranquillità ed eleganza si fondono insieme. La presenza del camino conferisce al tutto un tocco romantico ed accogliente. Assolutamente da vivere. Novembre / Dicembre 2011

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SPECIALE REGALI PER IL NATALE 2011 ZOOM PRATI37

Prati37, lo sport come vuoi tu

In alto il campo centrale di Prati37. Gli spogliatoi e la struttura lamellare. Ogni campo è dotato di interfono per comunicare con lo staff

È a Pescara la struttura sportiva aperta a tutte le diverse tipologie di giocatori. Per vivere il tennis e il calcetto secondo i valori più sani, ma con le tecnologie e i servizi migliori… di Andrea Beato

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TENNIS PER TUTTI Potrebbe essere un buon pensiero quello di regalare, o regalarsi, per Natale qualche lezione di tennis con i maestri di Prati37. Ore di pratica che possono rappresentare l’occasione per rispolverare una vecchia passione o scendere per la prima volta sulla terra rossa. E per tutti i bambini il circolo mette a disposizione una lezione prova nella scuola tennis (giorno e orari da concordare direttamente con staff e istruttori). 112 AbruzzoMAGAZINE

n breve tempo, le tante iscrizioni stan- dal professionista all’appassionato, dai no già decretando il successo di Pra- bambini ai disabili. Per tutti, a disposizioti37, a riprova che le buone idee non ne, la squadra di maestri federali composta conoscono crisi. Il nuovo circolo tennis, da Angelo Vinciguerra, Rossella Palmucci nato nella zona Colli, vicino alla Motoriz- e Paolo Cartuccia. «Eravamo fiduciosi di zazione civile, è ormai punto di riferimen- riscuotere un buon successo e ricevere to per i numerosi appassionati pescaresi una risposta numerosa - racconta Mauro Colangelo, presidente del club di questo sport. A fare la dife promotore dell’iniziativa inferenza l’area di diciottomila sieme a Maria De Cecco - ma metri quadrati a disposizione, i siamo andati oltre ogni aspetsette campi da gioco (quattro tativa. Per venire incontro alle in terra battuta, uno da calcetto tante richieste abbiamo fatto e due polivalenti), le superfici in modo di rendere la quasi e le coperture d’ultima generatotalità dei terreni di gioco già zione, i sistemi di illuminazione utilizzabili a partire da questo professionale, il percorso vita inizio dicembre. A gennaio è della lunghezza di ottocento Mauro Colangelo in programma il primo torneo. metri, gli ampi parcheggi. E presidente Prati37 Una sfida a colpi di dritti, rovepoi i servizi esclusivi, su tutti sci, voléè e top spin per decrela possibilità di prenotare, ditare il miglior player tra i nostri rettamente dal proprio telefosoci. In attesa di ospitare, in nino o attraverso il pc d’ufficio un futuro non troppo lontano, e di casa, le ore di pratica. La le sfide internazionali, con i struttura è adatta ad ospitare campioni del circuito Atp». qualsiasi tipologia di atleta:

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Stefano Minto direttore Prati37


Trappèto di Caprafico - località Caprafico - 66043 Casoli (CH) - Italia - Tel. e fax 0871 897457 - info@trappetodicaprafico.com

www.trappetodicaprafico.com


SPECIALE REGALI PER IL NATALE 2011 ZOOM TENUTA I FAURI

L’azienda teatina è pronta a farsi conoscere su nuovi mercati internazionali. Dopo il Giappone, ora l’interesse per il Canada e per il Brasile, insieme ad altri produttori…

La crescita di Tenuta i Fauri di Roberta Villini

LA STORIA DEL MARCHIO La famiglia Di Camillo ha chiamato l’azienda Tenuta i Fauri per via di un curioso avvenimento. In seguito all’acquisto, qualche anno fa, di una proprietà nella zona di Villamagna, durante i lavori per il reimpianto in loco della vigna, sono stati rinvenuti alcuni resti: un pezzo di frontone di un monastero, raffigurante due leoni affrontati con le zampe protese su una testa di ariete, e una pietra, che citava una corporazione di frati, chiamati Fauri. Dall’immagine sul frontone è venuta fuori l’idea per il marchio, studiato dall’agenzia Insigno, mentre dal nome della congregazione di frati vissuta su quelle terre è derivato il nome dell’azienda.

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rodurre secondo parametri di qualità, conservando il più possibile le caratteristiche originarie di un prodotto, conferendogli un carattere “no global”. È la strada intrapresa dall'azienda Tenuta i Fauri della famiglia Di Camillo, dedita alla viticoltura da generazioni e impegnata nel divulgare la cultura del buon bere. E non solo entro i confini nazionali. Valentina Di Camillo ci accoglie nel punto vendita di Chieti, di ritorno dal Giappone e in procinto di partire per il Brasile. Scopo del viaggio: ampliare le frontiere del mercato di un vino fatto con le uve dell’entroterra abruzzese. «L'azienda

Il frontone del monastero dove sono raffigurati i due leoni con le zampe protese

L’azienda, le uve, i vigneti e una selezione dei migliori prodotti Tenuta i Fauri

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esiste da generazioni - ci racconta - ma mio padre Domenico ha dato la svolta, trent'anni fa, quando ha ereditato i terreni da mio nonno e ne ha acquistati altri, per un totale di quaranta ettari, dislocati in sei comuni della provincia di Chieti: Francavilla, Ari, Miglianico, Chieti, Villamagna e Bucchianico». Il nome e il marchio, Tenuta i Fauri, derivano dai ritrovamenti in una loro proprietà nella zona di Villamagna. «Durante i lavori per il reimpianto della vigna abbiamo rinvenuto un pezzo di frontone di un monastero, che è diventato il nostro marchio, e una pietra, che citava una corporazione di frati, chiamati Fauri». Il futuro dell'azienda inizia quando il


SPECIALE REGALI PER IL NATALE 2011

L'OTTOBRE ROSSO DA PROVARE padre di Valentina decide di migliorare imbottigliamento e produzioni. «Prima, tutto il vino era destinato agli imbottigliatori e una piccola parte alla vendita al dettaglio». Con l'arrivo delle giovani leve, c'è stata l'apertura all’estero. «Io mi occupo dell'aspetto commerciale; mio fratello Luigi, enologo, si occupa della produzione. Agli inizi di novembre sono stata a Tokyo, dove ho presentato il nostro spumante dei Fauri al Daimaru, un mastodontico centro commerciale di quattordici piani. Al tredicesimo piano c'era una specie di fiera del vino internazionale, aperta ai vari importatori giapponesi e ai privati. Io ero l'ospite d'onore, affiancavo il mio importatore. Al B1, il piano della gastronomia, presentavo invece Ottobre Rosso, un Montepulciano, il Pecorino e il Rosso dei Fauri. Il consumatore giapponese apprezza tutto ciò che è italiano: il made in Italy è ancora sinonimo di qualità. I visitatori sono stati circa 10.000 al giorno». In Giappone la vita dopo il disastro di Fukushima è ripresa ai ritmi soliti e l'economia è ripartita. «Un signore giapponese mi ha ringraziato con dei fiori per essere tornata nel loro paese nonostante gli effetti di Fukushima». È imminente l'apertura al mercato canadese. «Abbiamo dei contatti e siamo in attesa dell'ordine dal monopolio di Stato del Canada per poter vendere lì i nostri vini». Ma è il Brasile a rappresentare un concreto salto di qualità per il mercato per

Valentina Di Camillo presenta il prodotto di punta dell'azienda: un vino così non può mancare sulla tavola natalizia: «L'Ottobre Rosso è un Montepulciano 100% giovane del 2010, molto fruttato, con una gradazione intorno ai 14 gradi, di struttura: è il classico vino come si faceva una volta, lasciato macerare tanto, ma bevuto giovane, senza aspettare. Può essere abbinato a piatti a base di carni e sughi, abbastanza impegnativi, proprio perché avendo questa struttura sia di alcool che di tannini molto importante pulisce bene la bocca». Viene distribuito attraverso il canale Horeca (l’acronimo sta per Hotellerie-Restaurant-Café, ndr.) classico. Al dettaglio, è distribuito nel punto vendita, in via Masci 151, a Chieti. «Il salto di qualità a livello di commercializzazione lo ha determinato il cambio di etichetta, una scelta rivelatasi vincente oltre ogni previsione, visto che praticamente il vino si vende da solo. Si è voluta mantenere l'immagine originaria della quercia: l'agenzia pubblicitaria, Insigno di Pescara, l'ha trasformata con eleganza e semplicità».

Valentina Di Camillo è la giovane responsabile commerciale e marketing dell’azienda teatina

Il Montepulciano Ottobre Rosso di Tenuta I Fauri

il vino. «In Brasile la fascia più bassa si sta riversando su quella media, per via della crescita economica: insieme al segmento alto, è diventata importante a livello di consumo; inoltre la cucina è molto simile alla nostra, quindi il vino rappresenta un abbinamen-

to ideale». L'azienda Tenuta i Fauri guarda al futuro anche sul piano della produzione. «Da azienda di vini rossi, adesso siamo al 50% tra rosso e bianco: all'esperienza del Montepulciano abbiamo affiancato una serie di altre tipologie, tra cui il Trebbiano, classico e riserva, il Pecorino e forse la Passerina, che vorremmo commercializzare nel nuovo anno. Un'altra novità è quella degli spumanti. Ne facciamo uno da quattro anni, più due vini frizzanti, un rosso e un rosato, in collaborazione con una piccola cantina di Conegliano Veneto. In totale facciamo 20.000 bottiglie su una produzione annua di 150.000 bottiglie». L'impegno dell'azienda, negli anni, ha fruttato anche riconoscimenti di prestigio. «Nel 2003 al Vinitaly, abbiamo avuto il diploma di gran menzione; una Gran Medaglia d'Oro con il Santa Cecilia Montepulciano nel 2004 e un bronzo nel 2010 con il Santa Cecilia Trebbiano; i vini sono recensiti su tutte le principali guide, tra cui il Gambero Rosso, e per la prima volta un nostro vino è andato in finale per i tre bicchieri e ne ha presi due pieni con il Montepulciano Riserva Rosso dei Fauri 2007. Le guide che ci segnalano sono quella dell'Espresso, la guida Touring, Vini Buoni d'Italia».

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SPECIALE REGALI PER IL NATALE 2011 ZOOM VILLA GRACE TOMBOLATO

DALL'AUSTRALIA GRACE TOMBOLATO Grace Tombolato è australiana, ma il suo cognome lascia intuire chiare origini italiane. Figlia di emigranti, il padre, Giulio, è veneto, di Padova, la madre, Angela, è di San Marco in Lamis (Foggia). Nel suo paese Grace è imprenditrice di successo, impegnata nel campo delle soluzioni per le risorse umane. In Abruzzo ha scelto invece di investire nel settore ricettivo di fascia esclusivamente alta. Grace Tombolato e l’ampio salone del b&b, dotato anche di camino per riscaldare l’ambiente nella stagione invernale

L'exclusive bed&breakfast È Villa Grace Tombolato, a Montesilvano, la struttura dell’omonima imprenditrice italo australiana. La scelta di investire in Abruzzo per far conoscere le bellezze di questa terra di Andrea Beato

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L'OSPITALITA‘ L’exclusive bed&breakfast è a aperto tutto l’anno. In queste feste natalizie, può rappresentare la locaton ideale per far scoprire a familiari e amici, che vengono da lontano per trascorrere le vacanze, le bellezze del nostro Abruzzo: le città di Pescara e Montesilvano, le mete più ambite nelle vicinanze. Per informazioni si può contattare Villa Grace Tombolato al numero 085.73151 o visitare il sito www.villatombolato.com. 116 AbruzzoMAGAZINE

o staff multilingue di Villa Grace Tombolato accoglie gli ospiti nella funzionale reception presente al piano terra della struttura. Nello stesso ambiente trovano spazio la moderna cucina e la sala colazione. A disposizione anche l’ampio salone, riscaldato nelle fredde giornate d’inverno dal camino. Il b&b è costeggiato da aree verdi e di relax (la Strada Parco è nelle immediate vicinanze), attrezzate con tavoli, comode poltrone, sdraio, ombrelloni. Qui è possibile trascorrere un pomeriggio di sole o bere una bibita, un cocktail, un bicchiere di buon vino in compagnia. Il primo livello ospita tre stanze, ognuna sviluppata su una superficie di circa venti metri quadrati e dotata d’ingresso indipendente. Possono essere accolte fino a un massimo di otto, dieci persone ed è presente una moderna cucina in stile rustico, a disposizione su richiesta. Le camere sono tutte provviste di bagno privato, con doccia, asciugamani e accappatoi per garantire il massimo comfort, aria condizionata (nella stagione estiva), impianto di riscaldamento

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autonomo, scherma al plasma con tv digitale terrestre, connessione internet WiFi. Tutto è arredato con mobili e oggetti dal tocco classico liberty, un mix tra cultura italiana e australiana. Salendo si trova una graziosa mansarda, dagli ampi volumi, che comprende la cucina e tre camere da letto, diverse per arredo, dimensione, posizione e accostamento di caldi e frizzanti colori. Ogni room ha a disposizione un accesso personale e può essere adattata alle molteplici richieste degli ospiti. Gli interni, eleganti e curati in ogni minimo dettaglio, rappresentano lo stile di Grace Tombolato. L’exclusive bed&breakfast è il luogo ideale per far conoscere, anche ai moltissimi stranieri che vengono nel nostro paese, un luogo speciale, dall’indiscutibile fascino, dall’enorme bellezza e dalla storia antica; avvicinare a questa terra, l’Abruzzo, dove mare e montagna convivono in perfetta armonia a pochi chilometri l’uno dall’altra, ricca di sapori e tradizioni, offrendo una meta diversa dalle solite proposte dei tour operator internazionali.


CASA DELLA LANA E DEL MATERASSO di Mariapia Dell’Orso Viale G. Bovio,125 - 65124, Pescara Tel. 085 375212 - Tel. Abit. 085 27259 - Cell 333 2258806


ABRUZZO NO PROFIT

SENSIBILIZZAZIONE ALLA CULTURA DELLE DONAZIONI A Guardiagrele il convegno organizzato da Argo Vision e Club Asdoc sui temi del trapianto dei tessuti oculari… di Andrea Beato

Nella foto Orlando Del Governatore, presidente del gruppo Argo Vision e Club Asdoc

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na sanità di eccellenza non può prescindere da un procurement e da un’attività di sensibilizzazione adeguata. Di questo e altro si è parlato a Guardiagrele (Chieti), in occasione della giornata sulle tematiche collegate al trapianto di tessuti oculari. Un esempio di come il privato vada a sostenere e integrare l’azione del pubblico con iniziative di solidarietà. La location dell’evento non è stata scelta a caso: del paese era infatti originario l’ottico optometrista Guerrino Di Carlo, scomparso prematuramente e ricordato dalla moglie Isella Diodato e i figli Serena e Mattia. A volere fortemente l’incontro è stato il gruppo Argo Vision, con il suo Club Asdoc (Attività per la sensibilizzazione alla donazione di organi e cornee) che, dal 2006, opera nel sociale, collaborando con gli esperti già attivi nell’ambito sanitario, per far capire che donare è un atto d’amore, ancor più che ricevere. A prendere parte all’appuntamento tanti ottici optometristi, oftalmologi, diret118 AbruzzoMAGAZINE

tori e coordinatori delle banche degli occhi. Importante l’annuncio del lancio di una campagna di sensibilizzazione sulla cultura della donazione di cornee e tessuti. Questa cultura ha già raggiunto livelli soddisfacenti in Abruzzo, Marche, Molise e Umbria, ma bisogna fare di più, soprattutto da parte delle istituzioni sanitarie chiamate a varare progetti specifici, per coprire il fabbisogno e limitare le lunghe liste di attesa. Di dati e prospettive ha parlato il dottor Germano Genitti, vicepresidente Sibo (Società italiane banche degli occhi) e direttore della Banca degli occhi dell’Aquila: «Siamo il centro di riferimento regionale per le donazioni e i trapianti di cornea e per le membrane amniotiche. Il nostro compito è quello di processare i tessuti donati, selezionare e inviare quelli ritenuti idonei a tutti i reparti oculistici di Abruzzo e Molise che ne fanno richiesta e, quando in esubero, anche fuori dalle due regioni. In collaborazione con gli uffici di coordinamento, promuoviamo la ricerca dei donatori non consanguinei e coordiniamo i centri operanti nella nostra area per il reclutamento delle donatrici vi-

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Da sinistra Leopolo Spadea (U.o.c. Clinica oculistica dell’Università dell’Aquila), Leonardo Mastropasqua (direttore Centro regionale di eccellenza di oftalmologia) e Germano Genitti (direttore Banca degli occhi dell’Aquila)

Da sinistra Giorgio De Matteis (vicepresidente Consiglio regionale), Giancarlo Silveri (direttore Asl L’Aquila) e Pietro Torresan (direttore Banca degli occhi delle Marche)


ABRUZZO NO PROFIT TRAPIANTO DI CORNEA IN ITALIA

LE DONAZIONI IN ABRUZZO*

ANNI 2000-2006: si è avuto un aumento esponenziale delle donazioni (+40%). ANNI 2007-2010: numero donatori circa 5.000/anno numero trapianti circa 5.000/anno ESIGENZE PER L'ITALIA: circa 12.000 prelievi l'anno circa 6.000 trapianti l'anno ESIGENZE PER L'ABRUZZO: circa 200 trapianti/anno *DATI AGGIORNATI AL 15 OTTOBRE 2011

venti di placenta. Partecipiamo, inoltre, a tutte le iniziative finalizzate alla sensibilizzazione, con l’obiettivo di aumentare il numero di donazioni, la quantità e la qualità dei trapianti». In dieci anni di attività, di cui due praticamente persi a causa del terremoto, la Banca dell’Aquila ha processato più di milleseicento tessuti. In Abruzzo, in rapporto alla popolazione, abbiamo l’esigenza di circa duecento trapianti l’anno,

un prelievo di quattrocento, cinquecento cornee e almeno duecentocinquanta donatori. «Il gruppo Argo Vision, con i suoi centri ottici affiliati - ha garantito il presidente Orlando Del Governatore - potendo contare su almeno mille contatti giornalieri, metterà in funzione anche spazi permanenti informativi e di formazione per la sensibilizzazione alla donazione. In questi punti le persone che conoscono i disagi legati alla

visione, quindi più vicini al tema, potranno sviluppare la coscienza della donazione». Un’ulteriore indicazione è venuta dal dottor Pietro Torresan, presidente Sibo e direttore della Banca degli occhi delle Marche: «Dal 2006, le donazioni sono in aumento nella mia regione. Tutto questo è stato possibile imponendo ai direttori generali della Asl di inserire tra i loro obiettivi anche il settore delle donazioni degli organi e ora, grazie anche al contributo dei centri ottici del Club Asdoc, abbiamo completato la filiera delle donazioni sul territorio».

Da sinistra Marco Ciancaglini (direttore U.o.c. Clinica oculistica dell’Aquila), Pier Enrico Gallenga (direttore U.o.c. Clinica oculistica dell’Università d’Annunzio) e le coordinatrici Egidia Cofelice e Grazia Di Francesco

Il ricordo di Guerrino Di Carlo, ottico optometrista prematuramente scomparso, è stato affidato alla moglie, Isella Diodato (a destra) e alla figlia Serena

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ABRUZZO NO PROFIT

DAL DAY HOSPITAL VENGONO SPERANZA E GUARIGIONE Rispetto al passato, si punta a ottenere elevati risultati di trattamento, con una tossicità estremamente contenuta per il paziente di Roberta Villini

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reve viaggio all'interno del day hospital, nel reparto di Ematologia clinica dell'ospedale di Pescara. Un viaggio doloroso, ma pieno di speranza, perché, nonostante le mille difficoltà, ci si impegna al massimo per accompagnare i pazienti verso la guarigione e il ritorno alla vita. La patologia più diffusa è il linfoma, circa il 30% dei ricoverati. Per la maggior parte, circa il 90%, sono seguiti in regime di dh. I ritmi di vita del reparto sono intensi, come ci racconta Gabriella D'Agostino, infermiera caposala, coordinatrice del dh di Ematologia. «Lavoriamo su due turni: la mattina, dalle otto alle quattordici e il pomeriggio, dalle quattordici alle venti. Abbiamo quasi ottanta pazienti al giorno: nella sezione pediatrica vediamo quasi venti bambini al giorno. Facciamo quaranta ricoveri al giorno, siamo sette, otto infermieri in una struttura dagli spazi limita-

pediatrica sono gli spazi del day ti, che dovrebbe essere adibita hospital pediatrico, assai limitaa un solo reparto e invece ne ha ti». Il dottor Giuseppe Fioritoni, due: Oncologia Day Hospital ed direttore dell'U.o. di Ematologia Ematologia. Abbiamo quattorGiuseppe Fioritoni clinica confida nella creazione dici posti letto per adulti e bamPrimario di Ematologia di uno spazio esclusivo per i bini. Di pomeriggio arrivano i all’ospedale di Pescara bambini. «In tanti si propongopazienti presso l'ambulatorio di Ematologia, e il personale è in difficoltà per- no con varie iniziative, ma un programma ché deve occuparsi nel contempo di coloro di tipo ludico-creativo va concertato con cui viene somministrata la chemioterapia». psicologi e maestri e seguito costantemente «Le percentuali di successo nel campo dei nel tempo, per ottenere il recupero psicololinfomi sono ragguardevoli», sottolinea il gico del bambino e rilanciarlo verso il ponte dottor Francesco Angrilli, responsabile del della vita». «Nei pazienti pediatrici» spiega Centro diagnosi e terapia dei linfomi presso il dottor La Barba «la malattia colpisce non Ematologia clinica. «Rispetto al passato, si solo il bambino, ma tutta la famiglia. Oltre la punta a ottenere elevati risultati di guarigio- gestione medica, c'è il supporto psicologico ne con tossicità estremamente contenuta, e sociale. Il dato positivo è che le percentuali soprattutto nelle pazienti di sesso femmini- di guarigione dei tumori nei piccoli pazienti le, per poterne preservare la fertilità». «Uno sono alte: si arriva al 70-80%, in alcune padei problemi attuali dell'oncoematologia tologie anche al 90%».

Lo staff del day hospital impegnato su due turni lavorativi e sempre pronto a offrire il suo apporto ai tanti pazienti. L’umanità deve essere il primo requisito

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Francesco Angrilli responsabile del Centro diagnosi e terapia dei linfomi

Gaetano La Barba struttura di Oncoematologia pediatrica

Gabriella D’Agostino coordinatrice del dh di Ematologia


Skipper offre: animazione • wi-fi • fitness • svolto da isruttore professionale • servizio portatori di handicap solarium • area giochi • piscina bimbi • internet-point • nursery • spiaggia automatizzata Stabilimento Balneare Skipper - Vicolo Arno - 64029 Silvi Marina (Te) - Tel. 085.930184 - Cell. 333.2259090 www.provinciadigitale.it (con virtual tour dello stabilimento) - www.lidoskipper.it



ABRUZZO NO PROFIT

UN NUOVO ECOGRAFO PER I BAMBINI DI CHIRURGIA PEDIATRICA DI PESCARA Ha raggiunto il suo obiettivo la raccolta fondi realizzata da due associazioni pescaresi, A.m.i.c.o. Onlus e Amico Medico, per donare il macchinario all’ospedale Santo Spirito… di Andrea Beato

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e avevamo già parlato sullo scorso numero di Abruzzo Magazine (settembre/ottobre, pagina 99) e lo scorso trenta novembre, il nuovo ecografo è entrato in funzione all’ospedale civile di Pescara. Si tratta del MyLab70 Xv, nuovissimo sistema ecografico che racchiude tutti i contenuti innovativi che, negli ultimi anni, hanno rivoluzionato l’ecografia. Un macchinario che ha fatto compiere un vero e proprio salto generazionale nella diagnostica ecografica: scansioni nitide e prive di artefatti, anche in profondità, caratteristiche

non invasive, che ne consentono l’utilizzo in pediatria. A scrivere questa bella pagina di solidarietà sono state due associazioni locali: A.m.i.c.o. Onlus (guidata da Marisa Auletta), che ha acquistato l’apparecchiatura con una raccolta fondi attivata insieme ad Amico Medico (presieduta da Paolo Angelucci). A sostegno dell’iniziativa anche i tanti medici che compongono il comitato scientifico delle associazioni (in primis Sabatino Trotta), tra i quali molti primari del Santo Spirito, e l’altra associazione Clow-doc, rappresentata dalla presidente Alessandra Lupone “Campanellino” e dagli amici clown, che portano la clown-terapia nei reparti di Chiururgia e Oncoematologia dell’ospedale. Alla conferenza di presentazione dell’iniziativa, tenuta a novembre nella sala D’Ascanio della Regione Abruzzo, in piazza Unione, sono intervenuti anche i primari maggiormente coinvolti dall’impiego del nuovo strumento: il professore Pierluigi Lelli

Foto di gruppo per i protagonisti dell’iniziativa che ha portato un nuovo ecografo all’ospedale di Pescara

Chiesa (Chirurgia pediatrica) e il professore Giuseppe Fioritoni (Ematologia), oltre al chirurgo Antonello Persico, tra i maggiori promotori di questa vera e propria impresa, dalle cui mani sapienti di medico ecografista, insieme a quelle di tanti altri colleghi, lo strumento viene utilizzato. Ad accogliere la nuova strumentazione anche la presidente della Quinta commissione - Affari sociali e tutela della salute - Nicoletta Verì.

Accanto, da sinistra, Marisa Auletta (presidente associazione A.m.i.c.o. Onlus), Paolo Angelucci (Amico Medico) e Alessandra Lupone “Campanellino” (Clown-doc). Nell’immagine sottostante l’intervento di Nicoletta Verì

1.

Dall’incontro tra genitori, medici e infermieri del reparto di Chirurgia pediatrica è scaturita l’idea di costituire l’associazione che ha l’obiettivo di essere al fianco di chi ne ha reale bisogno.

2.

L’associazione Amico Medico ha la finalità di favorire l’incontro della collettività con gli operatori della sanità, per ottenere chiarimenti, approfondimenti e consulti. Un medico amico al proprio fianco.

3.

Lo scopo fondamentale è contribuire all’umanizzazione dell’ambiente ospedaliero, e in particolare di quello dell’ospedali civile Santo Spirito di Pescara. Un semplice sorriso che può fare la differenza.

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ABRUZZO & GOLF

LA QUARTA

LEZIONE Il downswing spiegato sui campi del Miglianico Golf Club dal maestro Igor Fantini… di Igor Fantini - foto di Matteo Francavillese

La scorsa volta abbiamo spiegato il backswing (foto 1 e 2), in questa lezione parliamo della discesa del bastone verso la palla, che chiaIgor Fantini miamo tecnicamente downswing (foto 3) e del momento decisivo di tutto, la swing, l’impatto (foto 4). Nella prima fase del down swing, la parte bassa del corpo comanda lo spostamento del peso verso la gamba sinistra, con una leggera rotazione e traslazione del fianco, cercando di lasciare il più possibile le braccia distendersi verso la palla, per fare in modo che il nostro busto resti a destra rispetto alla pallina (foto 3). Il momento decisivo di tutto il movimento è l’impatto (foto 4). In questa immagine si può vedere come il peso del corpo si ritrova maggiormente sulla gamba sinistra, lo sterno, e cioè il centro dello swing, si trova a destra della palla, le mani sono più avanti rispetto alla testa del bastone, i fianchi si stanno liberando verso l’obiettivo e le spalle stanno seguendo l’azione delle anche. Questa posizione all’impatto vi permetterà di generare la massima velocità e ripetitività, in modo da mandare la pallina lunga e dritta. Buon divertimento!

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Tiger Woods

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È in programma dal 6 al 31 gennaio prossimi, al museo Aurum di Pescara, la mostra personale dal titolo “Ai confini del creato”. Un’artista fortemente legato alle proprie origini di Andrea Sisti

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runo Di Pietro è pittore, scultore e poeta caparbiamente ancorato alle sue sorgenti più pure, ma anche nutrito dalle più fertile avanguardie degli anni Settanta e Ottanta. Insignito di prestigiosi premi e riconoscimenti, protagonista di importanti personali e collettive, l’artista vanta il plauso di illustri critici e saggisti, rapiti dalla potenza espressiva ed evocativa delle sue opere in cui estro, creatività, originalità e una quasi maniacale cura del dettaglio si fondono in un connubio impeccabile. Instancabile sperimentatore, determinato a lasciare le proprie “impronte” nel panorama artistico di livello, Di Pietro spazia dall’iniziale fase figurativa-paesaggistica, al personale impressionismo/espressionismo del secondo periodo, alla coraggiosa e poetica reinterpretazione del mito omerico, fino ad immergersi nella dimensione cosmica dei più recenti lavori dal tema iperspazialista. L’esplorazione dell’universo, con il suo caos primordiale, la riflessione

“Paesaggio”, 2010. Serie Confini, olio su tela

sui misteri della creazione e sulla competizione creativa uomo/natura, si innestano su una vasta e articolata simbologia, incentrata sull’immagine dominante dell’albero e sulla modalità operativa tripartita. Di Pietro accoglie nelle sue opere materiali di riciclo, ingranaggi, oggetti tecnologici sofisticati, tracce di un contemporaneo impregnato di vissuto che testimoniano la modernità di un’artista capace di assecondare e vivere intensamente il proprio tempo nella sua evoluzione.

ARTISTA IMPEGNATO IN GENERI DIVERSI

“Verde Galassia”, 2010. Trittico, serie “Confini”, olio su tela e tecnica mista. Nella foto accanto l’artista Bruno Di Pietro

Nasce a Ripacorbaria di Pescara il 4 giugno del 1947 e già negli anni scolastici manifesta la sua passione per disegno e acquarello. Nel 1970 si trasferisce a Milano, con uno studio personale e grandi collettive di successo. Nel suo soggiorno a Parigi apprende le tecniche della grafica e poi si sposta a Bruxelles. Rientrato in Italia continua la sua attività nelle più importanti città, prima di tornare nel suo Abruzzo. Ha realizzato più di quattromila opere, sperimentando generi diversi.

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ABBIAMO CENATO PER VOI

Gianni Scassa

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al ristorante carlo ferraioli la qualita viene da molto lontano A Pescara, sul lungofiume nord, il ristorante di pesce famoso da decenni. Impagabile la sequela dei crudi iniziali. Tutto con qualità e cura eccellenti... di Gianni Scassa

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a vocazione alla qualità nella cucina del pesce della famiglia Ferraioli inizia da Nicola, padre di Carlo, che negli anni settanta gestiva un locale famoso per la preparazione di piatti semplici, onesti e rispettosi della tradizione. Oggi, quella propensione per la qualità trova la sua continuità nel Ristorante Carlo Ferraioli e appare subito evidente nell’eleganza del locale, dove un acquario e un espositore fanno bella mostra d’invitanti pesci e crostacei di prima scelta. Le finestre del ristorante guardano il fiume Pescara, che sebbene ferito, ha ancora la forza di ammiccare ai clienti che lo guardano scorrere rilassandosi, mentre aspettano di essere serviti da un personale molto disponibile. Premurosa e cortese

l’accoglienza, fatta di bruschetta con tartufo, calamari e una mousse di baccalà mantecato, che fa rima con molto, molto delicato. Il pane è di produzione propria e tra le fette assortite si fanno notare dei paninetti, colorati con il nero di seppia; sono stuzzicanti. A sottolineare la cura di Carlo Ferraioli nella scelta dei prodotti, l’olio per condire si chiama “Valentini”. Si prosegue con un assortimento di crudi, uno dei vanti della casa; sono tutti ineccepibili, da quello di calamaretti, ben curati e dal sapore corretto, né troppo acetato, né troppo bagnato, come spesso capita, ai frutti di mare meno comuni, a base di cozze pelose e di succulenti tartufi. L’innovazione e la ricerca equilibrata premiano la professionalità di Carlo,

Ristorante Carlo Ferraioli - Via Paolucci,79 - 65121 Pescara - Tel. e Fax 085 4210295 Cell. 338 6316105 - ristorante@carloferraioli.it - www.carloferraioli.it

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che risalta nel tonno e nel merluzzo al taglio tartare, conditi con salse delicatissime, tra cui una alla panzanella. Svariati e raffinati tutti gli altri crudi proposti. Ed è la volta degli antipasti caldi: cannolicchi gratinati, non atlantici duri e scontrosi ma teneri e saporiti. Seguono dei lumaconi di mare nostrani, hanno un antico sapore, mentre gli spiedini di calamari e di pescatrice ne hanno uno moderno. Si passa all’assaggio di due primi, degli gnocchetti fatti a mano conditi al sugo di pesce passato e degli spaghetti con vongole, scampi e calamari. Entrambi i piatti sono precisi. La cena diventa quasi un banchetto, quando ai primi si aggiunge un arrosto misto, eccellente per freschezza dei pesci e cottura, e una “fritturina” di quelle con la effe maiuscola, dove tra i merluzzetti e i calamari fanno capolino dei deliziosi scampi sgusciati. Irrinunciabile il dessert, non tarda ad arrivare; tutti i dolci proposti sono fatti dalla signora Alessandra, consorte di Carlo. La crema di cannella con cachi e castagne si distingue e diventa delizia, assaporata con del Passito Planeta di Noto. Quanto si spende? 50 euro per il menù di degustazione; possibilità per il pranzo di scegliere tra alcune invitanti proposte e spendere 35 euro. Altri piatti alla carta, a base di aragoste, astici, ostriche Belon, pesci e vini importanti, a onorare classe, gola e qualità, il lievitar del conto chiedono.




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