SOMMARIO
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Direttore responsabile Donato Parete Vicedirettore Loris Di Giovanni Caporedattore ANDREA BEATO Redazione Lorenzo Dolce Guido Ramini Daniele Marsili (grafica e impaginazione) Valerio Simeone (foto) Diego Panico (foto)
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Hanno collaborato Francesca Cicchinelli Maurizio O. Delfino Generoso D’Agnese Gianni Scassa Roberto Di Gennaro Isabella Pennoni Florio Corneli Corrado Dalla Valle Emanuela Gennaioli Massimo Di Cintio Francesca Lupone Maria Assunta Martino Alessandra Dolce Matteo Francavillese Massimiliano Pelagatti Andrea Straccini
All’interno SPECIALE L’ABRUZZO SI AVVICINA ALL’ORIENTE: Pelletteria Arcadia, Arredo Luce, Gruppo Lisciani, Evangelista Liquori, Rustichella d’Abruzzo Anno VI Numero 1 - GENNAIO / FEBBRAIO 2011
POSTE ITALIANE SPA - DL 353/2003 (CONV IN L 27/02/2003 N. 46) ART. 1 COMMA 1 PE/AUT. RICH. - BIMESTRALE - NUOVA EDIZIONE
Nicoletta Verì
La forza discreta del Pdl in Abruzzo
William Lanzellotti e Giovanni Leone I leasing di Centroazienda Sergio Del Casale La famiglia dei buoni vini del vastese Francesco Pirocchi Mediass Gpa, broker per l’Italia Osvaldo Legnini Primo Iezzi Andrea Maurizio Fooditalia, l’energia negli alimenti nasce a Manoppello
E poi Roberto Mion, il turismo nel 2011, Carla Mannetti dell’Aeroporto d’Abruzzo, Rocca Maria Auletta dell’Associazione A.m.i.c.o. e Alessandra Lupone di Clown Doc, Orazio Renzo Di Renzo del Cnai, Dario Colecchi del Polo Innovatur, Luca D’Andreamatteo, il golf cresce, Paolo Piovillico e le notti in Abruzzo...
Segreteria di redazione Esilde Collini Paola Ficca (amministrazione)
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Angelo Petrucci La stanza del manager
EDITORIALE
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Il nuovo Abruzzo Magazine
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ABRUZZESI NEL MONDO
Stampa Printer Group Italia S.r.l.
PRESS-ROOM
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Luigi Marini
Supplemento a VacanzeCultura.it Registrazione del Tribunale di Pescara n. 3 del 01/02/10
Nicoletta Verì
COVER STORY
Editore VACANZECULTURA.IT Redazione, direzione, amministrazione e abbonamenti Via Mazzini n. 75/1 65122 Pescara Tel. 085 27543 redazione@abruzzomagazine.it Anno VI Numero 1 (nuova edizione) Gennaio / Febbraio 2011 La foto di copertina è di Valerio Simeone Abruzzo Magazine è un marchio registrato di proprietà di VacanzeCultura.it. Il periodico è stato fondato, nella sua prima edizione del 1993, da Donato Parete e Sergio Di Tillio. Il numero è stato chiuso in redazione il 12/12/10 e tirato in 24.150 copie.
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UNIVERSITÁ Università di Teramo
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MARKETING TERRITORIALE
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ASSOCIAZIONI Cnai
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Aeroporto d’Abruzzo
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Aimpa
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IMPRESE
Roberto Mion
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Aidp
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Centroazienda
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Cerrano Tour
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Apco
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Colussi Legnami
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Dario Colecchi
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Federmanager
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Fooditalia
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EVENTI
Mediass Gpa
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Dataone e la virtualizzazione
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A.m.i.c.o. e Clown Doc
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Argon Energia
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Galgano e la Qualità
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Colletta Alimentare
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Totalconsult
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L’ABRUZZO NELLE FIERE
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ABRUZZO & GOLF
Sergio Del Casale
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SPECIALE
Luca D’Andreamatteo
Honda Italia
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L’Abruzzo si avvicina all’Oriente 63
TEMPO LIBERO
Delverde
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ABRUZZO NO PROFIT
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L’ADVERTISING IN ABRUZZO
Argentina Wellness
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Tecno Service
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Sinergia e Studio Alice
Paolo Piovillico
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Sinergie Education
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FORMAZIONE
LA STANZA DEL MANAGER
www.abruzzomagazine.it
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Istituto Ravasco
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ABBIAMO CENATO PER VOI 75
Ristorante “Da Bacone”
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EDITORIALE
IL NUOVO ABRUZZO MAGAZINE È NOSTRO DESIDERIO CONDIVIDERE CON I LETTORI LA SCOPERTA PIACEVOLE DEI SEGNALI INCORAGGIANTI DEL DOPO CRISI. NELLA SPERANZA DI INCONTRARE LA BIG SOCIETY... di Donato Parete
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uando scriviamo queste righe per il primo numero del 2011 siamo a fine anno, in piena atmosfera natalizia (per cui auguri d’obbligo a tutti i lettori), in tempo di bilanci e di sensazioni per l’anno che entra. Dal nostro piccolo osservatorio dell’Abruzzo dell’economia cogliamo, e vi riportiamo, segnali un po’ più incoraggianti che nei mesi appena passati. Noi magazine della provincia italiana viviamo di raccolta pubblicitaria, della propensione delle imprese locali a spendere qualcosa per comunicare quello che stanno facendo, i traguardi raggiunti. Viviamo della soddisfazione degli imprenditori e dei manager abruzzesi per un riconoscimento al loro lavoro nel ritrovarsi e leggersi tra le pagine colorate e patinate. Bene, dobbiamo riconoscere che se questo numero è così ricco di contenuti e di volti vuol dire che qualche entusiasmo in più lo si comincia a trovare, in giro. Che anche le aziende abruzzesi ricominciano, passate le emergenze per la sopravvivenza, a sentirsi parte della business community locale, magari ad aspirare a fare rete, a essere sistema. Non a caso proprio mentre Abruzzo Magazine rinnova la sua veste per il 2011 altre iniziative editoriali si affacciano. Il già direttore del Centro Antonio Del Giudice debutta con un nuovo settimanale, la Domenica d’Abruzzo (con quotidiano online). La vera notizia è che intorno a sé ha coalizzato imprenditori, certo illuminati, ma numerosi, e di settori diversi. Personaggi che hanno già mostrato di sentirsi della comunità, Silvio Di Lorenzo di Honda, il giovane e eclettico Enrico Marramiero, l’energico Peppe Ranalli, Ottorino La Rocca della meraviglia Valagro, le famiglie Petruzzi, Caldora, Maresca, Strever, Zecca, Dell’Aventino, Pomilio e molti altri. Non è cosa da poco, in-
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vestire del denaro per costruire un senso di appartenenza. Come attendiamo con speranza il Patto per l’Abruzzo del presidente di Confindustria Mauro Angelucci. É di questi giorni la classifica del Sole 24 Ore sulla qualità della vita. Le zone del profondo nord che hanno svettato sono, e non certo per caso, quelle dove sono più vive le associazioni, le fondazioni, tutte le espressioni più vive della cosiddetta Big Society. Allora cercheremo di fare la nostra parte. Abruzzo Magazine vi aggiornerà costantemente sull’azione dei corpi sociali. Proprio mentre chiudiamo il numero viene presentata la nuova associazione Amico Medico (ve ne daremo ampio conto sul prossimo numero), dal giovane commercialista Paolo Angelucci e dal medico importante Sabatino Trotta. Intanto vi raccontiamo due impegni commoventi, delle associazioni A.m.i.c.o. e Clown Doc. Noi non abbiamo i mezzi per sostenerle, ma magari i nostri lettori sì. Ci limiteremo a mettere loro a disposizione, sempre, il nostro spazio. Leggete a pagina 86, non potete immaginare quanto possano fare per chi può trovarsi ad averne necessità. Noi una cosa vi promettiamo: che sulle nostre pagine leggerete solo del no profit che merita, del no profit che può far crescere la nostra terra. Dal sacro al profano, infine (com’è il registro del nostro giornale). Due indicazioni: seguite la rubrica Abbiamo cenato per voi, a pagina 98, del mitico professor Gianni Scassa, un antesignano dell’insegnamento dell’inglese a Pescara. Su ogni numero, senza sconti e senza piaggerie, ci guiderà per tutti i ristoranti della regione. E (pagina qui accanto a sinistra) invito per tutti alla grande festa di presentazione del nostro nuovo Abruzzo Magazine, il 15 gennaio. Buon anno 2011...
ANCHE LE AZIENDE ABRUZZESI RICOMINCIANO, PASSATE LE EMERGENZE PER LA SOPRAVVIVENZA, A SENTIRSI PARTE DELLA BUSINESS COMMUNITY LOCALE
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PRESS-ROOM
L’ITALIA CHE NON SOFFRE LA CRISI: IL CASO TUTTO ABRUZZESE DI DO.IT A Colonnella, nel teramano, nasce il primo outlet design italiano definito dalla stampa “l’anti Ikea”
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u Panorama di inizio dicembre si parla dell’Italia che resiste, delle aziende che tornano ad assumere e spunta il nome di Do.it. Una realtà che nascerà il prossimo marzo, a Colonnella, nel teramano, offrirà 200mila mq di spazi espositivi e ospiterà 100 aziende del design made in Italy. Moderni centri espositivi dove con la formula dell’outlet, sconto medio del trenta per cento, si potrà trovare il meglio della produzione made in Italy di un centinaio di
aziende, dai marchi pù noti a quelli emergenti, in ogni settore dell’arredo, dai mobili all’illuminazione, dal tessile per la casa all’oggettistica. «Sembra un’enormità vero? Tuttavia dal progetto dell’outlet del del design italiano nasceranno tra il 2011 e il 2014 circa 2.400 nuovi posti di lavoro» è doppiamente soddisfatto Mario Esposito, 45 anni, una vita passata nel retail prima come manager (Sephora, Fiorucci), poi come consulente (ultimi progetti lo sviluppo dei nuovi casinò Sisal). Perchè spiega il fondatore del Retail in progeress di Rimini «si creano opportunità di impiego qualificato e si tutela il made in Italy dell’arredo: non è possibile che
la svedese Ikea abbia in Italia circa il 13 per cento del mercato, quando ci sono centinaia di nostre imprese, che fanno prodotti fantastici».Il piano d’investimento prevede l’apertura di otto sedi entro il 2013 e 50 milioni di fatturato per sede, come anticipa l’inserto di Repubblica Affari&Finanza. Si tratterà del primo outlet design italiano, la prima sede sarà aperta proprio nella nostra regione e prevede l’impiego di circa 300 persone. «Ognuno degli otto centri prenderà in squadra circa 300 persone. Almeno una trentina saranno architetti, esperti in interior design, progettazione e ristrut-
turazione, e addetti alla logistica tutti assunti direttamente dalla società di servizi che opererà in ogni centro, mentre gli altri lavoratori costituiranno la forza vendita delle diverse marche che apriranno i loro negozi all’interno dell’outlet». Vuoi mettere l’effetto che fa portarsi a casa una poltroncina di design con il 30% di sconto? Quella stessa euforica sensazione che di solito accompagna chi si reca negli outlet di abbigliamento, dovrebbe accompagnare i design victim.
ANNA DI SILVERIO NOMINATA NUOVO GENERAL MANAGER DI AVANADE ITALIA Una dirigente pescarese di ferro su Economy di Panorama. Esperienze nell’azienda di Bill Gates e in Hp
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nna di Silverio è nata a pescara nel 1963, ha studiato a Pisa Scienze dell’informazione, si è sposata nel 2002, non ha figli ed ha alle spalle una carriera di tutto rispetto. È cresciuta con Bill Gates come hanno detto di lei, la sua prima esperienza significativa sono stati quindici anni in Microsoft, prima Services director e poi Public Sector Director, nel 2008 è passata al ruolo di Technology Services Country Manager in Hp, a proposito dichiara in un’intervista sul web: «Quando mi hanno offerto di entrare in Avanade, mi dispiaceva lasciare Hp dopo soli due anni e mezzo, ma dall’altra parte non resistevo ad una sfida così importante che è quella di essere a capo di un’azienda molto giovane, frizzante, piena di ener-
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gia ed anche a prevalenza maschile. Oramai sono abituata ad essere in strutture maschili, ma con una vocazione speciale di essere i più bravi: nell’ambito di soluzioni su piattaforma Microsoft e di cavalcare l’innovazione, i nuovi trend, la user experience offerta da Windows 7, andare incontro ai clienti che sono sempre più mobili, quindi realizzare soluzioni che seguono il loro modo di muoversi, di vivere la giornata lavorativa, il diveritimento, ecc. è al centro della nostra attenzione». Il suo ingresso in Avanade nel ruolo di general manager risale a settembre di quest’anno. Quando qualcuno, come ha fatto Cinzia Sasso di Repubblica, le chiede come è arrivata alla sua posizione risponde: «Volevo questo tipo di carriera, non è che mi sia capitata. Sono stata costretta ad imparare ad affermarmi da subito. La mia prima caratteristica è la determinazione e poi la passione che metto in quello che faccio. Mi piace avere delle responsabilità, sono molto esigente e attenta alla qualità. Amo il mio lavoro».
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ANCORA PREMI PER L’OLIO “L’UOMO DI FERRO” DI MARINA PALUSCI L’azienda di Pianella vede nuovamente riconfermata la sua qualità dalle prestigiose “Cinque gocce”
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a stampa nazionale segnala nei suoi articoli la qualità dell’olio extravergine d’oliva prodotto dall’azienda Marina Palusci, valore attestato dal premio ricevuto al Bibenda. L’azienda di Pianella si conferma ai vertici qualitativi di produzione di oli extravergini in Italia, dopo aver ricevuto la medaglia d’oro regionale per il premio Ercole Olivario, arriva nuovamente il premio più importante: le cinque Gocce, ovvero la Classificazione di “Eccellente” con un punteggio che sfiora i cento centesimi, valutazione massima attribuita da “L’Olio 2010”, guida agli oli d’Italia edita da Bibenda e dall’Associa-
zione Italiana Sommelier, la più importante del settore. Sono solo 70 gli extravergini di oliva che possono fregiarsi del prestigioso riconoscimento. Segno dell’ormai raggiunta maturità qualitativa delle oltre 1.500 piante di olivo coltivate tra i dolci declivi delle colline pescaresi, grazie alla bravura degli operatori aziendali guidati dall’oleologo e agronomo Massimiliano d’Addario (in foto). “L’Uomo di Ferro” è l’olio più rappresentativo dell’azienda ed è ottenuto al 100% da olive di varietà Dritta, si tratta di un endemismo abruzzese, raccolte a mano nei
primi giorni di ottobre. Si presenta con un «luminoso abito verde topazio intarsiato d’oro, profumi aristocratici, netti, freschi, in ammirevole armonia cogliamo sensazioni di carciofo, mela smith ed erba fresca; ottima struttura gustativa nitore assoluto, lunghissima persistenza ed amaro e piccante in calibrata proporzione», cita la guida. Grossa soddisfazione in azienda dove gli immensi sforzi per raggiungere l’eccellenza, anche nella peggiore delle ultime venti annate, hanno portato al risultato voluto: impegno e patrimonio di base sono elementi irrinunciabili per parare i colpi di stagioni drammatiche.
IL 2010 PER IL PASTIFICIO DE CECCO: UN ANNO PIÙ CHE POSITIVO La crescita dell’azienda di Fara San Martino (Chieti) approda sulle pagine dell’inserto economico del Corriere. La famiglia De Cecco si appresta a firmare uno dei migliori bilanci societari della sua gloriosa storia L’imprenditore della pasta Filippo Antonio De Cecco è apparso, a fine novembre, sul “Corriere Economia”. Si è fatto notare dal quotato supplemento economico per l’inaspettata crescita delle vendite. «Cambiato idea sulla quotazione? Macché. La Famiglia De Cecco si appresta a firmare uno dei bilanci migliori della sua storia e resta convinta che sia proprio la Borsa la destinazione giusta per la sua pasta. Tra i fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura di esercizi - si legge nell’ultimo bilancio dei Fratelli De Cecco di Fara San Martino spa - particolare rilievo assume la volontà della capogruppo di perseguire l’obiettivo della quotazione delle proprie azioni ordinarie sul mercato regolamentato. Il processo per lo sbarco in Borsa era stato sospeso lo scorso anno a causa delle turbolenze, ma ora la società sta monitorando continuamente l’andamento dei mercati al fine di cogliere il momento più opportuno per la ripresa del processo di quotazione. In attesa di sbarcare a Piazza Affari, dove per ora non risulta nell’elenco delle matricole attese, l’azienda si prepara a festeggiare il centoventicinquesimo anno di vita (la stessa età della Coca Cola) con un bilancio da record». La crescita del fatturato è del 13,5% a quota 347 milioni. A differenza di
Barilla e degli altri competitor, la Fratelli De Cecco ha rincominciato a crescere proprio in Italia con un +12%. L’accelerazione delle esportazioni (+15%) è stata favorita dall’ampliamento dei canali distributivi. Negli Usa la crescita è stata del 21%, principale mercato estero per De Cecco, deve la sua ripresa alla decisione di ampliare la fornitura alla grande distribuzione organizzata (anche grazie alla catena Wal-Mart) e non più solo ad alberghi e ristoranti. Il piano di rilancio impostato lo scorso anno dai tre amministratori delegati, i cugini Filippo Antonio, Giuseppe Aristide e Saturnino De Cecco (espressione dei tre rami della famiglia che controllano la società), prevedeva altri cambiamenti strategici. Oltre alla riorganizzazione della forza vendita, anche l’ampliamento degli stabilimenti, il lancio del formato da un chilo e la nascita di una divisione oli e sughi. Ultimo dato notevole, nel 2010 l’olio De Cecco ha registrato un incremento delle vendite del 35% classificandosi come quinto olio più venduto in Italia. «Alla luce di quello che si è fatto nel 2009 e dei risultati raggiunti quest’anno, guardo con ottimismo alle sfide che ci attendono per il futuro. Il raggiungimento di una quota del 10% del mercato italiano è alla nostra portata (oggi è l’8%, ndr)» ha dichiarato il patron Filippo Antonio De Cecco.
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NON SOLO DE CECCO, DELVERDE CONTINUA IL SUO RILANCIO Intervista a Ruffini su Affari & Finanza di Repubblica e creatività sulle pagine del Corriere
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e strategie di crescita dello «storico marchio abruzzese della pasta» hanno catturato l’attenzione di Affari & Finanza, nel suo articolo Francesco Nani racconta gli obiettivi del nuovo management. «Delverde rilancia la propria attività dopo l’acquisizione del pacchetto di maggioranza da parte di Molinos Rio de la Plata, leader nel settore agroalimentare in America Latina con 2,4miliardi di dollari di fatturato. L’obiettivo dell’azienda di Fara San Martino (120 dipendenti) è passare dai 30 milioni di fatturato ai 32 entro il 2011, per arrivare a 50 nel 2013». Secondo il nuovo Ceo Luca Ruffini: «La strategia consiste nel rafforzare il nostro posizionamento premium in un mercato difficile e competitivo come quello italiano ma anche nella crescita nei mercati esteri sfruttando la credibilità della marca e la qualità del prodotto non soltanto nella pasta di semola ma anche in quella fresca, dove Delverde ha saputo trasferire l’eccellenza qualitativa della pasta secca. Vanno in questa direzione gli investimenti di 2 milioni di euro sul pastificio, per macchinari e formazione, e 5 milioni in marketing, packaging e comunicazione. Previsti un nuovo logo per l’azienda e la presenza del Qr-Code su tutte le confezioni: sarà possibile connettersi via cellulare alla versione mobile del sito aziendale e accedere all’area ricette. Delverde produce 130 formati diversi tra pasta di semola, all’uovo, biologica e integrale-bio, utilizzando trafile di bronzo e processi di essiccazione a bassa temperatura che consentono di preservare i valori nutrizionali ed il gusto. È l’unica realtà di fascia alta a proporre prodotti secchi e freschi di semola di grano duro al 100%. Realizza sul mercato italiano circa il 40% del fatturato, il resto del fatturato proviene da 52 Paesi, anche se il 90% di quest’ultimo viene dall’Ue. In Canada e Usa si attendono i risultati di accordi con alcune catene di distribuzione [...]. In Asia, forte della trentennale presenza sul mercato giapponese, l’azienda agisce sui mercati di Cina, Hong Kong e Singapore. In America Latina, grazie al presidio del mercato di Molinos, si prevedono risultati a doppia cifra nei prossimi due anni».
POMILIO RACCONTA LA SUA REPUBBLICA DAL GRAN SASSO AI MERCATI NAZIONALI Da Pescara un viaggio nel sistema pubblicitario italiano
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a stampa nazionale, segnala il nuovo libro di Franco Pomilio: “La repubblica della comunicazione”. Pomilio presidente dell’agenzia di comunicazione integrata Pomilio Blumm, appartiene a una famiglia di imprenditori della creatività attiva già all’inizio del ’900. Ha ricoperto per Confindustria la carica di presidente del Comitato Mezzogiorno dei Giovani imprenditori, è direttore della rivista nazionale “Quale Impresa”. Chairman dell’International Communication Summit, è oggi un membro attivo dell’associazione imprenditoriale Assafrica & Mediterraneo. Il libro, scritto in collaborazione con Francesco Pira, è un viaggio tra istituzioni, cittadini e imprese, parla di come in Italia, attraverso case history esemplari, si fronteggia e si affronta il mondo della comunicazione istituzionale, tratta l’argomento attraverso due approcci: quello teorico di Pira e quello più pratico di Pomilio. Un modo efficace per esplorare da dentro le dinamiche della comunicazione pubblica, in rapporto ai new media e con il resto dell’Europa e del mediterraneo, attraverso la crisi, la “promessa della sostenibilità” e operando in “quel delicato spazio di confine tra sfera pubblica e società civile, che rappresenta il vero campo di gioco di una “nuova cultura della comunicazione”. 12 AbruzzoMAGAZINE
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Il Pecorino di Farindola segnalato tra le eccellenze gastronomiche che stanno facendo breccia nella gdo
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ffari & Finanza, nell’uscita di metà novembre, racconta le specialità italiane che da prodotti di nicchia stanno emergendo nel mercato nazionale e non solo. I “piccoli” di qualità sfondano nella catena della grande distribuzione, un bel traguardo per un prodotto di nicchia come il pecorino di Farindola, che prima di essere presidio Slow Food rischiava la scomparsa. Non resta che sperare che l’apertura a mercati più grandi non intacchi la qualità e di conseguenza la “reputazione” del prodotto.
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IL MAGLIFICIO INVESTE NEL SOLARE
IL VERDE D’ABRUZZO SU SETTE GREEN
Energy Resources ne cura l’intera realizzazione
Tocco e Rossi per il giornalista pescarese Lorenzo Salvia
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nergy Resources leader del settore del fotovoltaico, ha segnalato, in una sua pubblicità sulla stampa nazionale, l’impianto realizzato per lo storico Maglificio Gran Sasso, un’ impianto da 1.650 kWp. La storia del Maglificio Gran Sasso inizia nel 1952, a sud del confine tra Marche e Abruzzo, nel piccolo paese di Sant’Egidio alla Vibrata grazie ai quattro fratelli Nello, Eraldo, Alceo e Francesco Di Stefano. Il salto ad azienda industriale avviene negli anni ‘70 con la definitiva affermazione sul mercato nazionale e su quello estero. Nel 2002 iniziano i lavori di progettazione del nuovo articolato complesso di 36mila mq che riunisce gli edifici adibiti a produzione, magazzino, amministrazione, showroom e mensa, ospitando oltre 400 dipendenti ed un nuovo parco macchine. È in questo contesto che si inserisce l’intervento della Energy Resources, azienda con sede legale a Milano, uffici ad Ancona e sede operativa ad Ancarano. Il Maglificio Gran Sasso di Sant’Egidio alla Vibrata pur essendo una storica azienda tessile non smette di guardare al futuro.
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iuseppe Rossi illustra l’economia dei parchi in un’intervista per Sette Green. I fondi«nel 2010 ammontavano a 50milioni, sono stati tagliati a 25. L’occupazione diretta è di 2mila dipendenti con l’indotto si arriva ad 80mila. I parchi abbracciano più di un terzo dei comuni italiani, metterli in crisi condizionerebbe il 12% dell’Italia. L’acqua che disseta gli italiani proviene quasi esclusivamente dai parchi. L’opinione pubblica è sempre più sensibile, purtroppo la stessa sensibilità non si riscontra nei governanti. Pare che la politica non si renda conto che ha l’obbligo di curare la casa in cui abita l’uomo». Insomma i parchi naturali, visti dalla prospettiva economica, più che un costo sono una risorsa per il Paese. Proprio come lo sono le energie rinnovabili di Tocco, raccontate dal giornalista pescarese Lorenzo Salvia. Ex studente del Liceo Classico di Pescara, è cresciuto professionalmente all’Ansa, per poi approdare al Corriere della Sera, dove ormai, da diversi anni, è fisso nella redazione romana.
COVER STORY Nicoletta Verì
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COVER STORY
NICOLETTA VERÌ
LA FORZA DISCRETA DEL PDL IN ABRUZZO La presidente della commissione regionale sanità rappresenta una delle componenti più importanti del Popolo delle Libertà in Abruzzo. Ma, oltre alla politica, la psicologa Nicoletta Verì è organizzatrice e formatrice in ambito sociosanitario e del volontariato. Con un marito e due figli. Intanto si profilano nuove responsabilità... di Lorenzo Dolce
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ma andare al mare e cucinare il pesce per gli amici, ma ha poco tempo libero. Ama le novità ed esserne protagonista, ma non rinuncia alle tradizioni e al legame con la famiglia. É una delle primedonne della politica abruzzese, ma non rinuncia alla sua attività e non vuole vivere solo di politica. É una delle donne che ha ricevuto più consensi alle elezioni della Regione Abruzzo. É Nicoletta Verì, consigliere regionale e presidente della V Commissione Consiliare permanente. Nata a Pescara da genitori di origini frentane, ha una casa al mare, dove torna volentieri almeno una volta all’anno, proprio sulla costa dei trabocchi. É la quarta di quattro figlie e ha trascorso la sua infanzia tra San Vito Chietino e Lanciano, dove ha frequentato il liceo Classico. Dopo le scuole superiori si è trasferita a Roma per studiare Psicologia alla Sapienza. In quel periodo sceglievano tutti di iscriversi a Medicina, ma lei, che ha sempre amato le situazioni nuove, voleva qualcosa di diverso, pur restando nell’ambito sanitario. Ha scelto così Psicologia, una facoltà nata proprio in quegli anni. I genitori volevano che lei facesse gli studi per diventare notaio, ma il suo desiderio era quello di andare a Roma, dove c’era il fidanzato, che anni dopo avrebbe sposato. «Sono
arrivata a Roma - racconta - e da subito mi sono innamorata della capitale, era una città magnifica». Appassionata dalla facoltà scelta, ricorda come fosse oggi i complimenti ricevuti dal professore per il primo esame sostenuto e il successo ottenuto con la sua tesi sperimentale dedicata all’assenteismo delle donne dai luoghi di lavoro. «Amavo moltissimo studiare - prosegue - e negli anni dell’università ho fatto anche ricerca con il Cnr nell’ambito di patologie dell’età infantile collegate alla neuropsichiatria». Nel periodo universitario, quando ancora non aveva compiuto 22 anni, Nicoletta ha deciso di sposarsi con l’uomo che aveva raggiunto a Roma. Franco Neri, questo il nome del marito, all’epoca aveva cinque anni più di lei e lavorava come direttore d’azienda. Dopo poco, nel 1979, è nato il loro primo figlio, Stefano. E così Nicoletta ha dovuto fare, con la passione e l’amore che ha sempre messo in tutto, la mamma e la studentessa. Quando il bimbo aveva ancora pochi mesi, infatti, lei ha discusso la tesi. «Mentre Stefano dormiva - ricorda - io passavo il tempo sui libri, ero una ragazza che cullava e studiava. Nonostante tutto mi sono laureata in tempo bruciando ogni tappa: quelle di studentessa e quelle di mamma». Subito dopo la laurea sono arrivati i pri-
NON SOLO POLITICA Ha un carattere forte e grintoso, ma anche generoso, che la porta a voler sempre aiutare gli altri. Il suo rifugio è la famiglia, che antepone a tutto e a cui si dedica molto volentieri. Dopo una giornata di lavoro intenso ama tornare nella sua casa di Portanuova, a Pescara, dove trova il marito, Franco, direttore di un’azienda metalmeccanica, e la figlia Francesca, che frequenta il secondo liceo classico. Vive invece a Roma il primogenito Stefano, ingegnere per Trenitalia. La mattina Nicoletta si sveglia presto e comincia la sua attività, che tre volte a settimana la porta all’Aquila dove presiede la Quinta Commissione. «Questo ruolo mi piace molto - sottolinea - perché mi permette di stare sul territorio e di lavorare ad ampio raggio». Non trascura le nuove tecnologie, soprattutto nell’ambito del lavoro: il suo sito web è costantemente aggiornato, così come il suo profilo Facebook, creato per condividere la sua esperienza ed interagire con gli utenti della rete. É da sempre un personaggio in controtendenza, ama le novità ed esserne protagonista. É stata tra le prime tre donne ad entrare nel Rotary club, nel 1997, quando l’accesso era consentito soltanto agli uomini. Nonostante l’intensa attività istituzionale, non rinuncia alla sua grande passione: «Nei ritagli di tempo - afferma - svolgo volentieri una seduta di psicoterapia, ho il mio studio e sono anche consulente tecnico del Tribunale. Non vivo solo di politica».
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COVER STORY mi lavori nell’ambito delle Utr, ovvero le odierne Asl, ma Nicoletta e la famiglia hanno deciso di tornare in Abruzzo. La prima a rientrare è stata proprio lei, tanto che in un primo momento era costretta a viaggiare, due volte a settimana, da Pescara, dove lavorava, a Roma, dove viveva. In quegli anni non era cosa di tutti i giorni vedere una donna che viaggiava, da sola, per motivi di lavoro. «Quando facevo la pendolare - ricorda sorridendo - mi mettevo un fazzoletto attorno al volto per non far capire che avevo solo 27 anni». Il trasferimento definitivo c’è stato nel 1984. Anche in Abruzzo Nicoletta ha continuato a lavorare nell’ambito socio-sanitario, mostrando grande interesse per il mondo del volontariato. «Ho organizzato moltissimi convegni e corsi di formazione - racconta -, ho portato a Pescara anche tanti esperti provenienti da altre città. E poi ho iniziato a dedicarmi alle docenze, altra mia grandissima passione». Nel corso degli anni ha portato avanti moltissime attività. Un lavoro per lei molto gratificante è stato quello svolto per la Fondazione Paolo VI - un ente per l’attività socio-sanitaria, riabilitativa
e assistenziale - dove, come psicologa nell’ambito dell’handicap, ha svolto il ruolo di dirigente e coordinatrice sociosanitaria. «Il Paolo VI è un ente importante - sottolinea -, in tutto l’Abruzzo ha 17 istituti che accolgono ogni tipo di paziente, dal più piccolo agli adulti. Conta cinquecento dipendenti e mille utenti al giorno, ha sezioni importanti e accoglie gente proveniente da tutta Italia. Nei miei anni lì ho approfondito e studiato le patologie dei bambini con disabilità per poi dedicarmi anche agli adulti». Negli anni passati in Fondazione Nicoletta ha incontrato anche personaggi illustri. Non solo medici e professionisti del settore, ma anche politici e soggetti istituzionali come Oscar Luigi Scalfaro, Carlo Azeglio Ciampi e Silvio Berlusconi, tutti accolti con l’ospitalità e la disponibilità che l’hanno sempre contraddistinta. Nel 1993 in casa di Nicoletta è arrivata una nuova sorpresa: la seconda figlia, Francesca. Così, con un figlio già adolescente e un lavoro che la impegnava a tempo pieno, lei è riuscita a conciliare la professione e la famiglia, con cui ama trascorrere ogni minuto libero che ha. Perché Nicoletta si avvicini
Nicolettà Verì, consigliere regionale e presidente della Quinta Commissione Consiliare permanente
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LISTA PROGETTI DI LEGGE PROPOSTI DA
Nicoletta Verì
- Integrazione all’art. 5, della L.R. n. 17 del 26.09.2009 concernente: “Modifiche alla L.R. 24 dicembre 1996, n. 146 recante: Norme in materia di programmazione, contabilità, gestione e controllo delle aziende del servizio sanitario regionale in attuazione del D.lgs. 30.12.1992, n. 502, così come modificato dal D.lgs. 7 dicembre 1993, n. 517 e s.m.i., e modifica alla L.R. 10.03.2008, n. 5. - Integrazione alla L.R. 31.7.2007, n. 32 recante: Norme regionali in materia di autorizzazione, accreditamento istituzionale e accordi contrattuali delle strutture sanitarie e socio-sanitarie pubbliche e private. - Norme urgenti in materia di assistenza farmaceutica. - Istituzione del Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale. (In discussione) - Disciplina delle associazioni di promozione sociale. (In discussione) - Interventi a sostegno dell’Aeroporto d’Abruzzo. - Modifiche alla L.R. 13 aprile 1995, n.49 (modificata dall’art. 45 della L.R. 41/2004) - “Contributo al Consiglio regionale dell’Unione italiana dei ciechi per l’acquisto di apparecchi tiflotecnici ed elettronici in favore dei non vedenti”. - Contributo per la prosecuzione del servizio ponte regionale realizzato dall’Ens - Ente nazionale per la protezione e l’assistenza dei sordi - per favorire il superamento delle barriere comunicative ai cittadini con disabilità uditiva della Regione Abruzzo - Servizio Ponte - Disturbi Specifici di Apprendimento (c.d. Dsa).
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MOMENTI DI VITA IN IMMAGINI
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icoletta Verì raccontata attraverso le foto del suo album privato. L’infanzia trascorsa tra San Vito Chietino e Lanciano, il matrimonio con Franco e i due figli, Stefano e Francesca. L’impegno nell’ambito socio-sanitario e l’esperienza in politica. Gli incontri istituzionali con i presidenti Scalfaro e Ciampi, con Silvio Berlusconi, Ignazio La Russa, Gasparri, la Carfagna, Brunetta e la Brambilla. La collaborazione con Chiodi e Albore Mascia.
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RISANAMENTO PIÙ COMPLICATO L
a Regione Abruzzo dovrà trovare, entro fine anno, risorse pari a 360 milioni di euro per coprire disavanzi pregressi legati al settore della Sanità e generati nel periodo 2004-2007. Il dato è stato annunciato nei giorni scorsi dal presidente della Regione e commissario ad acta per la Sanità, Gianni Chiodi, alla luce di quanto emerso nell’incontro del Tavolo di monitoraggio, composto dai Ministeri dell’Economia e della Salute e dal sistema delle Regioni, che si è tenuto lo scorso 2 dicembre. In altre parole una parte rilevante del Fondo sanitario sarebbe stata distratta dalle spese per la sanità allo scopo di far quadrare i conti del bilancio regionale. Il rischio, nel caso in cui non si riesca a ridurre la situazione debitoria, è lo scatto dell’aumento delle tasse, ma il governatore Chiodi ha sottolineato che l’obiettivo è proprio quello di «riuscire a evitare che questo accada. Però, per fare ciò - ha aggiunto -, sarà indispensabile reperire 360
milioni di euro entro il 31 dicembre 2010». La Regione Abruzzo, infatti, farà «di tutto per risanare il bilancio - ha spiegato il presidente - senza far ricadere conseguenze negative sui cittadini». I problemi relativi ai conti sulla sanità, per l’Abruzzo, non sono una novità. Nel 2007, infatti, è stato firmato un Piano di rientro che «prevedeva di onorare, entro il 31 dicembre 2009, gli adempimenti di rientro dal disavanzo finanziario e di razionalizzazione strutturale del servizio sanitario regionale». I risultati sperati, però, non sono stati raggiunti entro il periodo previsto e allora tali adempimenti sono diventati gli obiettivi del Programma Operativo 2010 dell’attuale commissario e del sub commissario, Giovanna Baraldi. Le priorità del piano si concretizzano in quattro ambiti: il raggiungimento del pareggio di bilancio, la razionalizzazione della rete ospedaliera per ottenere 3,7 posti letto e 180 ricoveri per mille abitanti, la riconversione
dei piccoli ospedali e la realizzazione delle Reti assistenziali Territoriali, dell’Emergenza Urgenza e dei Laboratori. «Il Programma operativo - ha sottolineato la Baraldi - non è rappresentato solo dal risparmio, ma dallo sviluppo della qualità del servizio sanitario della Regione in un sistema economicamente sostenibile che orienti tutte le azioni in una visione unitaria. All’interno del Piano la lotta agli sprechi è rappresentata dall’evitare i costi inutili dovuti a duplicazioni, prestazioni inappropriate e mancanza di senso di responsabilità. Di conseguenza è una lotta contro le lobby di ogni specie». Per Nicoletta Verì, il piano «non ha un approccio ragioneristico, ma di sviluppo, in cui la sanità pubblica riduce i costi inutili e non necessari per liberare le risorse che tali costi consumano impropriamente, riallocarle per migliorare la qualità e reinvestirle nei costi necessari per rispondere ai fabbisogni attuali e futuri della popolazione».
Nella foto a sinistra Nicoletta Verì con Giovanna Baraldi, sub commissario Regionale alla Sanità. Sopra Gianni Chiodi, presidente della Regione Abruzzo e commissario ad acta per la Sanità. Sono 360 i milioni di euro da ripianare entro fine anno
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COVER STORY al mondo della politica bisogna attendere il 2003. «Prima mi allontanavo da tutto ciò che fosse politica - racconta -, ogni anno mi chiedevano di candidarmi, proponendomi anche di concorrere come sindaco di Pescara, ma io ho sempre detto di no». Ad un certo punto arriva la svolta: Nicoletta decide di accettare le proposte e di candidarsi. «Ero a cena a casa di amici e ci chiedevamo chi di noi volesse presentarsi. In quel momento mi è arrivata una telefonata di un politico locale che chiedeva la mia disponibilità. Quando ho riferito il contenuto della conversazione agli altri, tutti hanno insistito e alla fine mi hanno convinta». Così, alle elezioni amministrative pescaresi del 2003, è una delle donne elette con più voti. «Ricordo che ero nell’aula dello spoglio e la gente si chiedeva chi fosse questa Nicoletta Verì che prendeva tanti voti. É stato un bel successo, dovuto al lavoro svolto sul territorio, alla mia capacità di ascolto e anche al fatto che provenissi dalla società civile». Anche in politica arriva in fretta un primato: in quelle stesse elezioni, infatti, è nominata capogruppo di Forza Italia al Comune di Pescara. Per la prima volta quella carica è ricoperta da una donna. Altro record lo fa registrare nel 2008, quando risulta in assoluto il personaggio femminile più votato. É inoltre la prima donna ad essere nominata, tra i banchi dell’opposizione, vicepresidente del Consiglio comunale. Nel 2008 altri due grandi successi: Nicoletta viene eletta consigliere regionale e nominata presidente della V Commissione consiliare permanente - Affari sociali e Tutela della salute, che opera, tra l’altro, nell’ambito della sanità, della sicurezza sociale e del lavoro, della previdenza, dell’istruzione, dello sport e delle pari opportunità. «La mia è stata una carriera piuttosto veloce - dice -, in cinque anni ho fatto molte cose. Condivido i valori del Popolo della Libertà. Mi piace lavorare per conto mio e non amo l’appartenenza a certe logiche, tanto che non sono mai voluta entrare nei giochi politici. Quello che auspico è una politica diversa». Proprio questi suoi atteggiamenti nei confronti dell’attività politica la rendono gradita anche alle opposizioni.
Nicoletta Verì
(Foto di Valerio Simeone)
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CENTROAZIENDA in ABRUZZO: LEASING PER OGNI TAGLIA, DALL’IMPRESA “SMALL” ALL’AZIENDA “XL” Forte dei prodotti finanziari di Centro Leasing il team di William Lanzellotti e Giovanni Leone pone il cliente al “centro”. Il leasing è indispensabile per la crescita di ogni impresa, con soluzioni ad hoc e convenienti che non temono confronti... di Andrea Beato
«I
l nostro plus è la forte presenza sul territorio - lo sottolinea subito William Lanzellotti, amministratore unico di Centroazienda». La società, dal 2006, è agenzia monomandataria di Centro Leasing per l’area Abruzzo e Molise. Un rapporto nato dalla decennale esperienza di Lanzellotti nell’ambito dei servizi finanziari e dalla volontà di legarsi ad un partner unico. Centro Leasing (società del Gruppo Intesa Sanpaolo, ndr) svolge, infatti, da oltre quarant’anni, un ruolo da protagonista nel leasing in Italia. Una realtà di riferimento con 70.000 contratti di leasing in gestione, 50.000 clienti attivi e impieghi per quasi 4 miliardi di euro. «Questo legame - continua Lanzellotti - ci permette di realizzare operazioni a trecentosessanta gradi: dal leasing targato allo strumentale, dall’immobiliare al nautico, dall’agevolato fino a quello dedicato alle fonti di energia rinnovabile». Nella sede di Montesilvano, in Corso Umberto I, lavora una squadra formata da sei commerciali, due operativi e un consulente esterno. «Un team dinamico, impegnato quotidianamente nelle due regioni di riferimento - aggiunge Giovanni Leone (socio di Lanzellotti e responsabile commerciale) - con lo scopo di essere al fianco del cliente, con la professionalità e l’affidabilità di un vero e proprio consulente finanziario, mettendo a disposizione strumenti semplici e flessibili». Un approccio specialistico, ma con la qualità del “su misura” per trasformare l’ascolto delle reali esigenze del cliente in un supporto vero nel pre, durante e post vendita. «In tutto - precisa Lanzellotti - gestiamo più di 1.000 clienti, per un valore di operazioni lavorate annue pari a 50 milioni di euro». Cifre importanti, considerando il difficile momento economico globale: «In una fase in cui è sempre più complicato fare credito, abbiamo comunque mantenuto un’impostazione pro-attiva, con un’ampia disponibilità ad esaminare e costruire soluzioni. Abbiamo privilegiato imprenditori attivi che credono nella loro azienda, proiettati su investimenti che abbiano una logica di sviluppo reale e in grado di portare un concreto incremento di business. In Abruzzo non abbiamo perso la vocazione per la piccola e media operazione, con uno sguardo comunque attento verso la grande. Questa impostazione, insieme ai prodotti di Centro Leasing, ci ha premiato consentendoci di migliorare i nostri volumi del 70% rispetto al 2009, a fronte di una contrazione degli investimenti che ha interessato il nostro territorio.». 20 AbruzzoMAGAZINE
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Un primo piano di Giovanni Leone, 46 anni, nativo di Penne, socio di Centroazienda e responsabile commerciale
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William
Lanzellotti William Lanzellotti (qui a sinistra nella foto), 36 anni, di Chieti, è amministratore unico di Centroazienda. Nel suo curriculum una laurea in Giurisprudenza conseguita all’Università degli Studi di Macerata e una carriera professionale, ormai decennale, in ambito finanziario, con diversi profili. Nel 2006 diventa agente monomandatario per Centro Leasing, mandato poi girato sulla sua società. Sposato, è padre di due figli, uno di 5 anni e l’altro di 6 mesi. Tra le sue passioni l’hi-tech e l’informatica. Ama la montagna e lo sci, praticato, fino a qualche anno fa, anche a livello preagonistico.
LA SQUADRA SUL TERRITORIO
In tutto nove persone (sei commerciali, due operativi e un consulente esterno che si occupa soprattutto della gestione dei fidi). Un team riunito nella sede di Montesilvano della società, sviluppata su due livelli. Centroazienda è iscritta all’Ufficio italiano dei Cambi ed è socio aggregato di Assilea (Associazione Italiana Leasing).
Fabio Casavecchia Responsabile grandi fornitori e Sabaleasing
Sante Di Giustino
Commerciale per le province di Teramo e L’Aquila
Domenico Spadaccini
Commerciale per la provincia di Chieti e l’area Molise
Federica Simone Il leasing strumentale e targato rappresentano ancora i prodotti più richiesti, il modo più diretto per investire nell’innovazione di qualunque impresa o attività. Si registra, inoltre, una notevole apertura nei confronti dell’ambito immobiliare, applicato su strutture esistenti, da costruire o da ristrutturare, con istruttorie che garantiscono competenza e rapidità. Anche in questo caso, come nel leasing per le energie rinnovabili, Centro Leasing consente di definire il piano finanziario stabilendo la durata dell’operazione, l’entità dell’anticipo iniziale, il prezzo previsto per l’opzione di riscatto e l’importo dei canoni periodici costanti. Accanto a queste formule standard ne sono poi presenti di esclusive. È il caso di “Leasing Up”, dove si può esercitare l’opzione d’acquisto in corrispondenza di un’uscita programmata dal contratto, oppure proseguire nel leasing (secondo un piano finanziario fissato già all’inizio) fino alla scadenza prevista. Il Fif - Finanziamento finalizzato, invece, è la soluzione ideale per acquistare, in modo semplice e veloce, beni e servizi non finanziabili con il leasing. Copre importi da 5.000 a 25.000 euro, con durate tra i 12 e 36 mesi e finanzia piccole attrezzature, accessori, interventi di manutenzione ed assistenza, up-grade, software, materiali consumabili… Uno strumento utile altresì per i fornitori rivenditori di beni per imprese o professionisti che, in forza di specifiche convenzioni, possono sostenere ed incrementare le proprie vendite rateizzandone l’importo. «Forti di tutte queste opportunità - conclude Lanzellotti - continueremo a lavorare con serenità, sperando in una positiva ripresa del quadro congiunturale, facendo attenzione alle politiche e alle logiche di rischio, ma sostenendo sempre e supportando pienamente le Pmi locali».
Gestione commesse interne e post vendita
Gianna Pasquantonio Gestione back office
Donatella Russo Analista fidi
Cristian Santurbano Analista fidi
(Foto di Valerio Simeone)
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AGENZIA PER ABRUZZO E MOLISE
LEASING TARGATO LEASING STRUMENTALE LEASING IMMOBILIARE LEASING NAUTICO LEASING ENERGIE RINNOVABILI
CENTROAZIENDA srl Corso Umberto I, 395 65015 Montesilvano - Pe tel. 085.9431566/750 - cell. 340.2990921 fax 085.9430748 info@centroazienda.com
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Nella foto a sinistra Bruno Colussi (al centro dell’immagine) con la figlia Nadia e il genero Giulio. Negli altri scatti alcune fasi di lavoro all’interno dei capannoni di Colussi Legnami a Silvi Marina (Teramo), in tutto duemila metri quadri, di cui cento dedicati agli uffici
COLUSSI LEGNAMI Per fare business ci vuole il legno
Bruno Colussi, un’esperienza trentennale nel settore, presenta l’azienda che oggi vede protagonisti la figlia Nadia e il genero Giulio. Due milioni di fatturato e clienti locali di Lorenzo Dolce
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ualità dei prodotti, rispetto per i clienti, passione per il pro- tra loro, oltre ad un deposito all’aperto, per un totale di circa dueprio lavoro ed esperienza. Sono queste le caratteristiche mila metri quadri, di cui cento dedicati agli uffici. Oltre alla famiglia che rendono Colussi Legnami leader in Abruzzo nel settore Colussi, sono in tutto sette i dipendenti che quotidianamente assidel commercio del legno. L’azienda, che tratta una vasta gamma di stono, con la preparazione e la disponibilità di sempre, i numeroprodotti e materiali (legnami africani e asiatici, lamellari, truciolati si clienti provenienti da tutta la regione, in particolare arredatori e e compensati, solo per citarne serramentisti. Il rapporto che si L’OFFERTA DI COLUSSI LEGNAMI alcuni), ha sede a Silvi Maricrea, basato sul rispetto e sulla na, in provincia di Teramo. È il fiducia, rappresenta il vero punto TRANCIATI, COMPENSATI, LAMINATI 1962 quando Bruno Colussi, dal di forza. L’azienda, con un fattuFriuli, arriva nella nostra regione rato che si attesta sui circa due TRUCIOLARI, LISTELLARI, MULTISTRATI per aprire a Pescara una filiale milioni di euro l’anno, dispone dell’azienda per cui lavora, la delle più importanti certificazioLAMELLARI, PANNELLI MDF Morassutti Legnami di Padoni del settore, come ad esempio va. Dopo alcuni anni di attività quelle relative ai materiali idrofuPORTE LAMINATE, IMPIALLACCIATE, questa esperienza professionale ghi ed ignifughi. Sono invece in MASSELLO si chiude, ma Colussi, che nel corso le procedure per ottenere frattempo ha incontrato l’amore la Certificazione di qualità Uni LATIFOGLIE EUROPEE e AMERICANE LEGNAMI AFRICANI E ASIATICI della sua vita, decide di stabilirsi En Iso 9001, al fine di rendere in Abruzzo e, nel 1967, apre con ancora migliore l’efficienza orPANNELLI DA COSTRUZIONE, PANNELLI un socio una ditta di proprietà. ganizzativa. «Alla base di tutto SPECIALI, PERLINE PER RIVESTIMENTI Dall’esperienza maturata in olc’è la serietà - conclude Bruno tre 30 anni nasce, nel 2006, la Colussi -, in questo modo siaColussi Legnami. Bruno riesce a mo riusciti a mantenere, negli trasmettere la passione per il legno e il suo know-how anche alla anni, rapporti lavorativi ormai storici e consolidati. A volte arrivano figlia: Nadia è oggi amministratore dell’azienda, affiancata dal mari- persone che si ricordano di me perché venivano qui con i propri to, Giulio Papa, dirigente. «Giulio lavorava già per mio padre - rac- genitori. È questa, per me, una delle soddisfazioni più grandi, che conta Nadia -, negli anni siamo diventati amici e alla fine ci siamo mi stimola nel proseguire, con la stessa passione, la mia attività». sposati». La sede della Colussi si articola in sei capannoni collegati (Foto di Valerio Simeone)
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I SOCI DI FOODITALIA
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1. OSVALDO LEGNINI - amministratore delegato 2. PRIMO IEZZI - amministratore 3. ANDREA MAURIZIO - amministratore 4. LORENZO LEGNINI - figlio di Osvaldo
FOODITALIA, L'ENERGIA DEGLI ALIMENTI NASCE A MANOPPELLO Le proteine travestite da carboidrati. È questo, riassunto in uno slogan ad effetto, il core business dell’attività guidata da Osvaldo Legnini, Primo Iezzi e Andrea Maurizio. Un’azienda che, in tutto il mondo, non ha concorrenti… di Lorenzo Dolce
M Fooditalia è specializzata nella produzione di preparazioni alimentari proteiche
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angiare pizza, pasta, pane e biscotti pur volendo portare avanti un’alimentazione senza carboidrati ed altamente proteica. Sembra impossibile, ma non lo è. Una soluzione ai problemi di tutti coloro che vorrebbero seguire una dieta mediterranea, con il suo gusto, eliminando però gli ingredienti mediterranei arriva dall’azienda abruzzese Fooditalia con il suo marchio “CiaoCarb”. La filosofia aziendale della Fooditalia, impegnata nella produzione di preparazioni alimentari proteiche, è quella di “travestire le proteine da carboidrati”, allo scopo di produrre alimenti ad alto contenuto proteico, dedicati non solo a chi abbia necessità di seguire un’alimentazione particolare per motivi sportivi, di benessere o di salute. L’azienda è nata nel maggio del 2005 da un’idea dei tre soci, Primo Iezzi, Osvaldo Legnini ed Andrea Maurizio che, grazie
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Processi di lavorazione. Le fasi di produzione vengono eseguite all’interno dell’azienda, suddivise in tre aree principali: lievitazione, cottura, confezionamento e spedizione
alla formazione diversa e ad esperienze precedenti, sono riusciti, fin dall’inizio, a coordinare e a gestire l’attività sotto tutti i punti di vista. Fooditalia, che oggi conta circa 20 persone tra dipendenti e collaboratori, vende i suoi prodotti non solo in Italia, ma anche e soprattutto all’estero, come ad esempio nell’Europa del Nord, in America, in Australia e nei Paesi Arabi. La sede, nei pressi dell’interporto di Manoppello Scalo, in provincia di Chieti, si sviluppa su circa 1.300 metri quadrati ed è suddivisa in tre distinte aree: una riservata ai prodotti lievitati, una alla cottura e una al confezionamento e alla spedizione. I macchinari utilizzati, che in apparenza sono quelli tradizionali delle aziende alimentari, sono stati appositamente modificati per la preparazione di prodotti di questo tipo e sono unici al mondo nel loro genere. Alla base dei preparati della CiaoCarb ci sono solo ingredienti naturali che, in molti casi, vengono acquistati direttamente in Abruzzo. Il mercato alimentare, infatti, è in conti-
nua rivoluzione e si affermano sempre di più i concetti di qualità e di benessere. I preparati alimentari della Fooditalia, caratterizzati proprio da una elevata qualità, oltre che da un gusto particolare, sono rivolti a consumatori di ogni tipo. Negli anni le abitudini delle persone sono cambiate profondamente, ma spesso si tende a voler conservare nell’alimentazione la tradizione mediterranea. Il dispendio energetico, però, è mutato radicalmente: prima si faceva molta più attività fisica, oggi invece si passano diverse ore al giorno in ufficio, in macchina o davanti al computer. In tal senso, l’obiettivo dei preparati CiaoCarb è quello di equilibrare l’apporto nutritivo e il consumo giornaliero di calorie, arrecando meno problemi all’organismo. É così che la società abruzzese è riuscita a diffondere un nuovo modo di concepire la cultura mediterranea: non solo pane e pasta, ma anche focacce e biscotti dall’aspetto tradizionale e dal contenuto assolutamente innovativo. «Abbiamo iniziato a lavorare
Nella foto una selezione dei prodotti Fooditalia a marchio “CiaoCarb”: pane, grissini, pasta (in diversi formati) e biscotti (con più scelte gustose) per dire davvero addio ai carboidrati
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Alla base dei preparati ci sono solo ingredienti naturali che, in molti casi, vengono scelti e acquistati in Abruzzo. Un’elevata qualità destinata ad ogni tipo di consumatore
in una casa - raccontano i tre soci - ed in particolare in un sottoscala. All’inizio, addirittura, chiudevamo le confezioni a mano. Dal primo locale, di soli 200 metri quadri, a Villanova (Pescara), ci siamo trasferiti in una nuova sede grande il doppio rispetto alla precedente. Spostavamo i macchinari e le attrezzature ogni volta, in base al prodotto che stavamo preparando. Andando avanti con l’attività, le esigenze sono cambiate e ci siamo trasferiti nella nuova sede». Rapidamente la Fooditalia ha bruciato ogni tappa, al punto che alcuni anni fa una società statunitense voleva acquistarla: «Ci avevano chiesto di produrre pasta per i Marines - raccontano -, ma ci saremmo dovuti trasferire in America, perché i militari non possono consumare alimenti provenienti dall’estero. Alla fine abbiamo deciso
di rimanere in Italia. Siamo contenti della nostra scelta, ora come ora siamo gli unici al mondo ad offrire prodotti di questo tipo». Per quanto riguarda il futuro, i tre soci hanno le idee chiare. Dopo essere stati i primi a commercializzare il pane senza farina e la pasta senza semola e ad essere entrati nel mondo del benessere e dello sport offrendo prodotti simili a quelli dell’alimentazione tradizionale, il nuovo traguardo da raggiungere si intuisce facilmente: «Coprendo interamente l’ambito alimentare - concludono -, speriamo che il settore medico prenda coscienza del fatto che le persone con problemi relativi all’alimentazione, come ad esempio i soggetti con alto tasso glicemico, grazie ai nostri prodotti, possono mangiare pane, pasta e (Foto di Valerio Simeone) quant’altro, come tutti gli altri».
LE ULTIME NOVITÁ: CREMA CACAO E MARMELLATA Per tutti coloro che amano la cioccolata e che allo stesso tempo vogliono stare attenti alla linea, la Fooditalia ha in serbo una sorpresa senza pari: è in arrivo la cioccolata che non fa ingrassare. L’azienda, infatti, ha prodotto una crema di cacao, simile alla tanto amata Nutella, senza zucchero e senza grassi, con una quantità di calorie tre volte inferiore rispetto a quella classica. Essendo ancora in fase sperimentale, il prodotto non è ancora in commerPrimo Iezzi
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cio, ma sarà lanciato a breve. Per gli amanti della frutta, inoltre, l’azienda sta producendo anche una marmellata, sempre senza zuccheri, allo scopo di tenere sotto controllo la glicemia. Ma le sorprese non finiscono. Per tutti coloro che durante le vacanze di Natale amano fare abbuffate dei dolci tipici della tradizione, è stato pensato il panettone senza farina e senza zucchero. Un modo unico ed innovativo per non rinunciare al piacere di un gusto classico.
Via Verdi n. 18 - 66020 S. Giovanni Teatino (Ch) Uffici Amministrativi: tel. e fax +39 085.9431044 +39 085.9431264 Ufficio Assistenti Sociali: tel. e fax +39 085.9431296 +39 085.9431929 www.cooplilium.it - info@cooplilium.it
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LA CRESCITA DI MEDIASS GPA II 2010 si chiude come un anno d’oro per la società di brokeraggio assicurativo abruzzese, leader assoluta nel centro-sud Italia e al trentesimo posto nella classifica dei broker italiani. Un fatturato di 4 milioni di euro e +17% di utili rispetto al 2009. Già attivi nuovi progetti in grado di rivoluzionare il mercato di riferimento... di Andrea Beato
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parlare, per Mediass Gpa, sono i numeri: un fatturato passato dai 2,5 milioni di euro del 2007 ai 4 del 2010, con un incremento del 17% degli utili rispetto allo scorso anno. Dati in decisa controtendenza rispetto alle dinamiche del mercato assicurativo, che ha subito le conseguenze della crisi. Ma quali fattori hanno contribuito alla crescita di questa società di brokeraggio assicurativo abruzzese, ormai leader in tutto il centro-sud Italia? Quali sono le strategie di sviluppo già attuate e i prossimi obiettivi nel mediobreve termine? Lo spiegano Francesco Pirocchi e Gianluca Graziani, rispettivamente amministratore delegato e direttore commerciale. «La nostra - sottolinea Pirocchi, 49 anni, pescarese - è una realtà relativamente giovane, la cui operatività è iniziata nel 1996. Ci siamo subito imposti come un soggetto forte, grazie anche ad un partner di livello come il Gruppo Gpa. Gpa, che in Mediass ha una partecipazione non di controllo, ma di socio di capitale (possiede il 46% delle quote societarie, ndr), è stato il primo broker italiano del settore e conta, oggi, 35 sedi su tutto il territorio nazionale, 500 dipendenti, 650 milioni di euro di premi e 45 di ricavi. Il mio personale background, non legato al mondo delle compagnie e delle agenzie,
ha poi permesso di costruire, fin da subito, un’azienda orientata al servizio al “consumatore” e alla sua soddisfazione, elementi fondamentali in un ambito che stava diventando sempre più competitivo». Notevole il lavoro svolto sul core business dell’attività, che ha portato, col tempo, a gestire un portafoglio clienti con oltre 400 aziende private e circa 120 amministrazioni locali, aziende sanitarie, municipalizzate o a partecipazione pubblica, alle quali viene garantita una grande professionalità e un elevato livello di assistenza. Ormai non più solo organizzazioni localizzate in Abruzzo, ma anche in Toscana, Molise, Puglia, Calabria… «La difficile congiuntura economica - continua Pirocchi - ha però messo seriamente in discussione i modelli commerciali tradizionali, finendo inevitabilmente per influenzare anche l’intermediazione assicurativa. Solo i player più solidi e in grado di proporre un approccio nuovo al mercato sono stati capaci di fronteggiare le difficoltà. Nel nostro caso, di fronte a questo scenario, abbiamo, dapprima, proceduto ad una riorganizzazione interna, preoccupandoci di “spacchettare” l’azienda e darci un nuovo assetto. Accanto alla divisione corporate, sono state create delle nuove unità: una dedicata al retail/personal line (rivolta ai di-
CONSULENTE GLOBALE NELLA GESTIONE DEL CREDITO Il progetto Credito di Mediass Gpa nasce con lo specifico obiettivo di creare un servizio in grado di fornire certezze alle imprese in termini di stabilità e di presenza nel mercato, attraverso un’assistenza globale e un’offerta di prodotti e servizi competitivi di “Credit Management”. In questo caso Mediass Gpa non opera come intermediario, ma come gestore, diventando parte integrante dell’azienda e offrendo alla stessa un supporto operativo per la gestione del rischio credito. I referenti della Business Unit, coordinati dal direttore Credito Christian Ridolfi, manager di esperienza ventennale, propongono soluzioni efficaci quali l’assicurazione crediti commerciali, informazioni commerciali, contratti di recupero crediti, monitoraggio e ottimizzazione del rapporto con le banche, autovalutazione del merito creditizio secondo Basilea 2. Si tratta di soluzioni che favoriscono il miglioramento “oggettivo” del merito creditizio, la crescita della reputazione dell’azienda nei confronti del sistema bancario e, di conseguenza, una magChristian Ridolfi, 37 anni, giore facilità nell’ottenere finanziamenti direttore Credito&Cauzioni con un più basso “costo” del denaro.
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IL 2010 IN CIFRE FATTURATO UTILI CLIENTI
4 MILIONI DI EURO + 17% SUL 2009 400 AZIENDE PRIVATE 120 ENTI PUBBLICI
Mediass Gpa è iscritta all’Associazione Italiana Brokers di Assicurazione e all’Ufficio Italiano Cambi della Banca d’Italia. È partner di Confindustria Pescara e Teramo, di Api Pescara e Chieti. Possiede la Certificazione Iso 9001. Altri soci privati
24%
Francesco Pirocchi
30%
Gruppo Gpa
46%
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Due immagini della sede centrale di Mediass Gpa. Gli uffici si trovano a Pescara, in Piazza Ettore Troilo 12, e occupano una superficie di circa 1.000 metri quadrati su due livelli. Lo sviluppo del “Progetto Partnership” sta portando all’apertura di nuove filiali, non solo in Abruzzo, ma su tutto il territorio nazionale
pendenti delle aziende), un’altra attinente ai rischi del credito e delle cauzioni e una terza riferita a tutto il mondo dei servizi generali legati alle imprese. Ci siamo proposti come il primo e indipendente “business global consultant” italiano, in grado di mettere a disposizione dei nostri interlocutori un servizio di consulenza in outsourcing, non più solo nel settore assicurativo, ma anche in quello della finanza e del credito commerciale, quello che in gergo tecnico è indicato come I.f.c. (Insurance, finance, credit). La nostra mission si è spostata verso la volontà di operare come unico riferimento consulenziale e operativo, per elevare la sicurezza dell’attività aziendale in modo integrato, attraverso un processo di analisi, studio, proposta Francesco Pirocchi, 49 anni, pescarese, amministratore delegato di Mediass Gpa
e gestione capace di portare ad un’ottimizzazione delle risorse e delle leve finanziarie. Un approccio sinergico, da esperti, ma non da tuttologi. A seconda delle diverse aree di business entra in gioco una struttura dedicata e una squadra formata da professionisti ed esperti specializzati. Questo ci consente di formulare proposte mirate e personalizzate, non banali, per soddisfare ogni esigenza espressa sia dall’ente pubblico, per la protezione del patrimonio, del personale e della responsabilità, sia dal privato, con un servizio di supporto e brokeraggio di elevatissimo standing e di approfondita analisi dei rischi, grazie a un attento percorso di “risk management”, alla realizzazione e condivisione del piano assicurativo programmatico, alla gestione ed esecuzione dei contratti assicurativi e alla gestione dei sinistri». Il percorso di sviluppo di Mediass Gpa è testimoniato anche da nuove iniziative rivolte all’esterno, su tutte il “Progetto Partnership”, un progetto che va a rivoluzionare il mondo del brokeraggio. A introdurlo è Gianluca Graziani, 36 anni, romano ma originario di Rieti, nel passato lavorativo un’esperienza di nove anni in Ina Assitalia e una approfondita conoscenza nella gestione di reti commerciali, prima di approdare, più di un anno fa, in Mediass: «Oggi, nel mondo assicurativo, la maggior parte del mercato distributivo ha a che fare con problematiche d’ufficio e con costi correlati (gestione dei sinistri, indennizzo diretto, questioni derivanti dalla normativa Isvap, gestione contabilità, rimessa dei premi alle compagnie…). Gli agenti dedicano più del cinquanta per cento del loro tempo all’organizzazione e al coordinamento del back office; la loro naturale inclinazione si va, via via, perdendo e questo, inevitabilmente, porta a ridurre l’attenzione verso l’attività di sviluppo commerciale. Il nostro progetto ha invece l’intenzione di riportarla al centro. In sostanza si tratta di creare un network innovativo nell’ambito dell’intermediazione assicurativa, con una formula di diligence e collaborazione tra imprenditori, per massimizzare i risultati commerciali e mettere a disposizione degli affiliati le competenze, il know-how e il contributo operativo di una società come la nostra. Sono già state inaugurate una serie di filiali: tre in Abruzzo (a Pescara, Teramo e Avezzano), una in Molise (Termoli), Puglia (Bari), Lazio (Roma), Calabria (Catanzaro) e Umbria. Altre sono già in pro-
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IMPRESE gramma. Attraverso la nuova apertura, i partner hanno l’opportunità nel nostro Paese ha chiuso l’anno con un minimo aumento del 3%. di implementare le loro skill e penetrare il mercato in maniera più Un risultato ottenuto solo attraverso il completamento di alcune rapida ed efficace, offrendo ai clienti una gamma di servizi completa operazioni che hanno portato all’acquisizione di altre quattro divermediante canali di intermediazione già collaudati e di successo. Ci se società di brokeraggio. Le nostre prestazioni ci hanno permesso rivolgiamo soprattutto ad altre realtà provenienti dal mondo degli di balzare al trentesimo posto nella classifica annuale dei broker agenti o a broker di piccole dimensioni che, nel contesto globale italiani, stilata da AsefiBrokers, soggetto che da oltre vent’anni cura attuale, si trovano in difficoltà. Scommettiamo sulle loro capacità, la più autorevole e completa guida all’intermediazione assicurativa. Un ranking che tiene sulla motivazione e forconto dei dati riferiti a riniamo loro tutto l’aiuto e cavi, entità del portafol’appoggio nella fase di glio gestito (per Mediass start-up e nella gestione circa 40 milioni di euro, dell’organizzazione e dei ndr) e utili. Solo prenprocedimenti amminidendo in considerazione strativi. In questo modo, quest’ultimo parametro, da una parte possiamo occupiamo il quindicesifare massa critica, dall’almo posto in assoluto. È tra inserire anche le loro da notare che prima di trattative all’interno dei noi sono presenti, quasi nostri accordi con i magsolo ed esclusivamente, giori protagonisti naziole grandi multinazionali i nali e internazionali. Il cui headquarter sono tutcompito di Mediass Gpa ti localizzati al nord. Siaè quindi quello di “dare mo quindi orgogliosi di mercato” agli affiliati che, essere un punto di riferispecie nelle esperienze di mento per la restante agenzia, si trovano spesparte della Penisola. so a gestire i “no” delle La squadra di account senior di Mediass Gpa fotografata all’interno degli uffici societari, durante Adesso non intendiamo strutture assuntive di una riunione operativa. Da sinistra Andrea D’Agostino, Aldo Taucci, Gianluca Graziani (responsacerto fermarci. Nel 2011 compagnia, con consebile commerciale), Enzo Belardinelli e Marco Di Girolamo vogliamo crescere di un guente svilimento del rapporto consulenziale con il cliente. La nostra immagine e l’espe- ulteriore 25%, un proposito alla nostra portata, ma che richiederà rienza fanno il resto». Il presupposto è quello di fare di Mediass Gpa un impegno maggiore da parte di tutti. Quest’anno siamo arrivati a non un semplice caso di successo, ma un modello di riferimento, formare uno staff di 50 persone tra dipendenti e collaboratori: venti replicabile anche in altri territori. Queste interessanti novità si sono le nuove assunzioni effettuate e, in programma, ce ne sono già di subito tradotte in cifre e risultati rilevanti: «Confrontando il fatturato nuove. Crediamo molto nel valore delle risorse umane e nell’apporattuale con quello del 2009 - interviene nuovamente Pirocchi - regi- to che possono dare a questo lavoro. Partendo dalla nostra sede striamo un +25%. L’incremento è spiegato per il 95% dal “new bu- centrale, circa 1.000 metri quadrati in Piazza Ettore Troilo a Pescasiness” e non da rinegoziazioni su clienti già fidelizzati. Queste sono ra, intendiamo diventare ancora più forti in ambito locale, ma properformance sviluppate in una situazione generale di mercato sicu- iettarci, con sempre più decisione, sull’intero panorama nazionale». (Foto di Andrea Straccini) ramente negativa. Basti pensare che il più grande Gruppo operante
L’ATTENZIONE DEL MONDO
Nella foto, in primo piano, Patrizia Cornelj, responsabile divisione tecnica enti pubblici e responsabile ufficio sinistri. Alle sue spalle il giovane staff di collaboratori dell’ufficio sinistri. Da sinistra Thomas Troilo, Daniela Mucci, Simone Di Muzio, Gabriella Verderosa e Simona Taraborrelli
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Mediass conquista le pagine della stampa nazionale. Lo fa con un servizio, pubblicato a fine ottobre sul Mondo, il settimanale economico di Rcs - Corriere della Sera. Nell’articolo, a pagina 97 del numero, ampio spazio allo sviluppo della società in questo 2010 e al lancio dell’innovativo “Progetto Partnership”. A commentare le performance, a presentare tutte le più recenti novità sono l’amministratore delegato, Francesco Pirocchi, e Gianluca Graziani, direttore commerciale.
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L’ENERGIA NON SI ESAURISCE, SI MOLTIPLICA NEL 2011 CON PROGETTI AD AMPIO RAGGIO Giacomo Ortolano, amministratore di Argon Energia, anticipa i prossimi piani di sviluppo della società pescarese ormai attiva nelle rinnovabili su tutto il territorio nazionale... di Andrea Beato
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rgon Energia sviluppa progetti nel settore delle energie rinnovabili, curando con la massima attenzione ogni singola fase e coordinando i compiti e gli interessi dei soggetti coinvolti. Per ottenere il migliore risultato, si avvale anche della preziosa collaborazione dei più importanti fornitori di servizi Epc, costruttori, banche e investitori. Amministratore della società è Giacomo Ortolano. Nel suo curriculum una laurea in Economia Aziendale alla Bocconi, con una tesi sulla flessibilità operativa in un impianto per la generazione di energia elettrica; poi un’esperienza in Sorgenia, lo sviluppo di un progetto con Eni R&M nell’eolico, un’ampia parentesi in Ernst&Young, nella consulenza direzionale e strategica. Nel 2008, dopo aver lavorato per Brenex in Australia, decide di tornare in Abruzzo e fondare Argon Energia. Attualmente è vicepresidente di Confindustria Pescara Sezione Energia. «Siamo un’impresa di impianti industriali ci spiega Ortolano - con una doppia anima. Una parte “Working For”, che si traduce nell’offerta diretta, per la fornitura chiavi in mano, di impianti ad energia alternativa. Stiamo parlando, principalmente, di fotovoltaico e mini-eolico (in questo secondo ambito è in essere un accordo con Blu Mini Power, ndr). Parallelamente c’è il “Working On”, ovvero lo sviluppo proattivo di progetti per la costruzione di centrali ad energia rinnovabile, avvalendosi del supporto di realtà tecnologiche di assoluto prestigio. «Tra le altre cose, stiamo lavoran32 AbruzzoMAGAZINE
do, oltre che su impianti fotovoltaici di “taglia grande”, sulla realizzazione di due siti eolici, attraverso una partnership con Hydrowatt; siamo attivi, insieme ad Abe (Alternative Bio Energy), su impianti a biomasse dedicati ai residui della lavorazione della vite; su impianti a biogas, con un’esclusiva commerciale con Biomasse Energia - Impianti Biogas; infine, grazie al rapporto con Gaia Energia & Servizi, ci stiamo muovendo sul fronte delle centrali di teleriscaldamento. Dal punto di vista commerciale, abbiamo lanciato “Argon Agro”, un piano dedicato al mondo agricolo per affiancare le aziende del settore in un percorso integrato di approccio alle energie rinnovabili». Queste differenti aree di business hanno portato, rapidamente, ad una crescita, a cominciare dal fatturato (solo nell’impiantistica fotovoltaica chiavi in mano, il 2010 ha fatto registrare un giro d’affari pari a circa 5 milioni di euro, ndr), per continuare con l’incremento delle risorse umane impiegate nella struttura, il numero di impianti portati a termine e la forte presenza sul territorio. «Il nostro raggio d’azione si è ampliato uscendo fuori dai confini regionali. Ne sono una prova anche i due punti di appoggio di Argon localizzati a Roma, all’interno del Tecnopolo Tiburtino, dove è nata una partnership con Fg Group, e a Milano. Dalla Lombardia, attraverso Pem Group, ci stiamo proiettando verso i mercati di Bulgaria, Romania, Serbia, Ungheria, Repubblica Ceca ed Egitto». A dare un
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ulteriore forte impulso all’attività sarà, nel 2011, la formalizzazione dell’accordo con un big player nazionale, un’unione orientata all’efficientamento energetico in ottica industriale. «Lo sviluppo - conclude Ortolano - non dovrà mai perdere di vista la filosofia di fondo che ci guida: rendere il cliente informato e competente, proponendo scelte mirate, materiali e impianti di qualità; accompagnare l’utente finale nella consapevolezza di un investimento importante». Impianti realizzati da Argon. L’azienda è attiva nel solare, nell’eolico, nel geotermico e nelle biomasse
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SERVIZI INTEGRATI PER LE IMPRESE E PER GLI ENTI PUBBLICI E PRIVATI Il concetto su cui lavora Totalconsult è quello del pacchetto chiavi in mano, seguendo l’azienda dal momento in cui si forma fino a quando è in grado di erogare i suoi servizi di Francesca Cicchinelli
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otalconsult è nata nel 2002 come società di servizi reali integrati alle imprese, con sede a Pescara e con una recente succursale con sportello operativo a Roma. La piattaforma dei servizi comprende tutto ciò di cui necessita un’azienda: contabilità e gestione finanziamenti, gestione qualità e sicurezza, legge 196/03 sulla privacy, decreto legislativo 81/08 sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e tutto ciò che è collegato al Testo Unico sulla sicurezza. I soci fondatori sono tre: Paolo Angelucci, Cristiano Pizzi e Roberto Ardizzi, che gestisce i processi come amministratore unico. Tutti e tre sono professionisti con attività proprie parallele a quella dI Totalconsult: Angelucci e Pizzi sono commercialisti e revisori ufficiali dei conti, Ardizzi si occupa di sistemi di gestione qualità e sicurezza. Il concetto su cui lavora Totalconsult è quello del pacchetto chiavi in mano, seguendo l’azienda passo per passo, dal momento in cui si forma, fino a quando è in grado di erogare tutti i suoi servizi. Il territorio di riferimento dell’attività comprende sostanzialmente l’Abruzzo e le Marche, dove la società ha all’attivo diversi convegni e forum tematici sui finanziamenti realizzati con Invitalia (già Sviluppo Italia); a gennaio 2007 ha organizzato per la prima volta in Abruzzo un convegno che avesse come tema l’Eurofinanza sul Piano Operativo 2007/2013. I clienti della società sono per lo più le piccole e medie imprese tipiche del tessuto produttivo abruzzese, spesso aziende che si occupano di intermediazione del commercio o che si trovano nella fase del passaggio generazionale e che vogliono cominciare a ragionare in ottica di information technology per svecchiare le superate procedure. Nell’approccio con il cliente, i collaboratori di Totalconsult si recano direttamente in azienda per
vedere come questa lavora, com’è costituito il personale, per fare un’analisi alla quale seguirà un primo intervento di audit e dopo l’analisi dello stato dell’arte si passerà agli step procedurali per attuare poi una verifica finale. Utilizzando una sorta di cronoprogramma, si fa un’indagine per accertarsi che gli interventi apportati abbiano prodotto i risultati sperati e quale sia il valore di questi ultimi. Il settore della pubblica amministrazione, dei servizi, degli enti di formazione, sono quelli con cui la Totalconsult ha lavorato di più finora. Tra tutte le tipologie di clienti, se ne contano circa una sessantina a cui la società si dedica fornendo un’assistenza a trecentosessanta gradi: dal finanziamento, alla consulenza per la mail certificata, all’aggiornamento del sito web, fino al leasing dell’automobile. La società si occupa molto anche di consulenza per le certificazioni di qualità e sicurezza collaborando con importanti enti quali Tüv, Rina e Dnv. (Foto di Valerio Simeone)
Roberto Ardizzi, amministratore unico di Totalconsult
CON L’AIFOS PER UN AMBIENTE DI LAVORO SICURO Giuseppe Ciarcelluto, vicepresidente nazionale Aifos
Parte il progetto sulla sicurezza nell’ambiente di lavoro intrapreso da Totalconsult in collaborazione con l’Aifos e il suo vicepresidente nazionale Giuseppe Ciarcelluto, nel ruolo di supervisor tecnico e consulenziale. I sistemi di certificazione in questo periodo di crisi, non essendo obbligatori per le aziende, sono i primi ad essere tagliati, perché piuttosto costosi; è sulla base di questa necessità che Totalconsult ha sviluppato la partnership con Ciarcelluto, offrendo consulenza alle aziende per metterle al riparo da un punto di vista amministrativo e legislativo nell’ambito della sicurezza, facendo ottenere allo stesso tempo sgravi fiscali grazie a contributi erogati direttamente dall’Inail. (Foto di Diego Panico)
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I vini di
Sergio Del Casale
A Vasto cresce la tradizione vinicola della famiglia Del Casale. Figlie in gamba che affiancano il padre e vini sempre di qualità. E si sviluppa anche la struttura per accoglienza e ospitalità di Guido Ramini
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Sergio Del Casale fra le sue pregiate bottiglie
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iamo sulle colline vastesi in contrada San Biagio, di fronte a noi ad est il borgo antico di Vasto, a nord uno spicchio di mare, la selvaggia costa di Punta Penna, ad ovest la Maiella, maestosa, domina l’Appennino spolverato dalle prime nevi. La vendemmia è alle spalle, l’inverno alle porte, le ultime foglie di vite stanno cadendo giù dalla vigna, mentre il novello allieta l’attesa della nuova annata. Ovviamente stiamo La famiglia Del Casale al completo nella loro parlando dell’annata 2010 che ci viene azienda. Da sinistra Sergio, le figlie Paola e Laura e la moglie Lucia descritta da Paola Del Casale: «É stata un’annata con un andamento climatico regolare, che ha portato a maturazione delle ottime uve, nelle botti ho un vino eccellente...». Paola Del Casale, 24 anni, studia Viticultura ed enologia, è una delle due figlie del signor Sergio, il titolare, l’altra figlia Laura si occupa della gestione aziendale, ha 22 anni, sta frequentando Economia del territorio e turismo; a svolgere il lavoro in azienda contribuisce anche la signora Del Casale, Lucia Colangelo, ma come capita in tutte le realtà a conduzione familiare tutti aiutano gli altri, pur tuttavia restando insostituibili nei loro ruoli. Del Casale ha come obiettivo la produzione di vini di qualità, tale scelta implica un incremento dei costi di produzione significativo. Come prima cosa, ad esempio, la raccolta avviene a mano, grappolo per grappolo, e non in maniera meccanica come fanno i produttori di grandi quantità, questo vuol dire selezionare con cura la qualità delle uve da mandare alla pigiatura e abbattere l’uso di correzioni chimiche, necessarie per i prodotti dove va a finire anche uva deteriorata; ma vuol dire anche che «quest’anno abbiamo lasciato sul campo quasi un quinto del prodotto» ci racconta Paola Del Casale. «Dieci giorni di pioggia hanno spezzato la vendemmia in due frazioni, nella seconda raccolta molti grappoli erano stati attaccati dalle muffe e li abbiamo lasciati lì, si tratta di una scelta di rispetto verso il cliente...» Sicuramente il cavallo di battaglia dell’azienda è il Montepulciano e in particolare il Cerasuolo Montepulciano d’Abruzzo doc “Casale San Biase”, medaglia d’oro al Vinitaly nel 2009. Nella linea “Casale San Biase” troviamo anche il Montepulciano d’Abruzzo doc, Il Trebbiano d’Abruzzo doc e lo Chardonnay Terre di Chieti igt. Con-
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le
serate del
Novello
Una foto degli interni della cantina dell’azienda di Sergio Del Casale: botti in primo piano
tinuando con i rossi abbiamo il Diomedeo sempre un doc e l’Histonium che fa parte della linea ‘Vird Vird’, nella quale troviamo anche un rosato ed un bianco. Poi ci sono il Pecorino e la Cococciola Terre di Chieti igt. Infine gli spumanti: Pecorino brut e Rosè brut da uve Montepulciano. Mentre per quanto riguarda i liquori l’azienda offre due ratafià, una grappa, una genziana al Pecorino ed un passito di Moscato. La cantina è di proprietà della famiglia dall’Ottocento, è provvista di una bottaia in tufo ed è inserita all’interno di un antico casale, un vera e propria tenuta. Ad essa si affianca l’attività del B&B che trova posto a ridosso del porticato in mattoncini di
coccio, infatti più che di azienda vinicola è corretto parlare di azienda agrituristica e tra poco di fattoria didattica, visto che i proprietari stanno provvedendo all’acquisto di numerosi animali da fattoria ed hanno preparato un nuovo sentiero verso un vigneto “didattico” con diversi vitigni per favorire il confronto diretto. La filosofia dell’azienda è «portare le persone a conoscere questo contesto, quello che siamo come famiglia e come azienda. Durante le degustazioni, proiettiamo anche piccoli video delle fasi di vinificazione, l’intento è di non lasciare l’assaggio nudo e crudo ma legarlo ad un ricordo, ad un’emozione».
«Le serate del novello - ci spiega Paola del Casale - sono un’occasione di convivialità un modo per avvicinare le persone alla nostra realtà, per vedere vecchi amici e per incontrarne di nuovi. Per noi è importante impostare con il cliente un rapporto che sia superiore alla mera transazione commerciale, il nostro ideale di rapporto con il cliente tende alla creazione di un’amicizia o quantomeno di una stretta collaborazione dove ci si viene incontro a vicenda. Il novello offre il pretesto, per rinsaldare questo tipo di rapporti per questa ragione, durante tutto il mese di novembre, organizziamo più cene nella sala degustazioni, perché facendo tutto da soli non riusciamo ad ospitare più di 70-80 persone alla volta». Per questo si può dire che tra un bicchiere e l’altro si conosce il prodotto e chi lo produce.
(Foto di Valerio Simeone)
Il bed&breakfast Sergio Del Casale
La nuova ala della struttura di Sergio Del Casale ospita le camere per l’attività di Bed&Breakfast. In basso la sala ristorante calda e accogliente
Sergio Del Casale è anche un agriturismo. Ospita i suoi clienti all’interno dell’azienda, con la formula B&B, durante tutto l’arco dell’anno. Le sistemazioni sono nove, per un massimo di trenta ospiti tra stanze classiche, monolocali ed un mini appartamento, gli ultimi due dotati di angolo cottura, tutte godono di aria condizionata, tv, wifi e bagno privato. Inoltre la struttura è munita di piscina idromassaggio, campo da gioco polivalente, tiro con l’arco e area giochi per i bambini; tutti servizi a libera disponibilità degli ospiti, perché far restare una persona in un luogo vuol dire legarla a quella terra, ospitarla con cortesia e comfort vuol dire lasciare anche un bel ricordo.
Nella foto in alto, ospiti alla serata del Novello, lo staff dell’agenzia di pubblicità Dispenser di Vasto: da sinistra Franco Radoccia (in primo piano), Panfilo D’Ercole e Rosanna Del Negro. Sopra, con Paola Del Casale, l’imprenditore Riccardo Marrollo del gruppo omonimo (al centro) e il figlio Gianfranco che cura l’Hotel Europa di Vasto
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CONVENTION MONDIALE HONDA IN GIAPPONE. NEW HONDA CIRCLE ALLA RIBALTA Successo di “Focus Thread”, il team di Honda Italia di Atessa, che ha presentato il proprio progetto di miglioramento al cospetto di colleghi del mondo e del quartier generale di Honda Motor La sede Honda di Atessa (Chieti)
di Emanuela Gennaioli
U
n affiatato gruppo di cinque colleghi di lavoro, un progetto realizzato con impegno e determinazione, una forte motivazione e una notevole spinta al miglioramento sono gli ingredienti che hanno reso possibile il successo di Focus Thread, il “circolo di qualità” che ha rappresentato lo scorso novembre la Honda Italia di Atessa alla Convention Mondiale Honda, nella storica sede di Hamamatsu, in Giappone. Arrivati in Honda Italia nel 1982 i circoli di qualità, o New Honda Circle, sono attività svolte da team di dipendenti che spontaneamente si costituiscono allo scopo di migliorare l’ambiente di lavoro partendo dall’individuazione di un problema e dalla definizione dell’obiettivo di miglioramento da raggiungere, seguendo una specifica metodologia. I partecipanti che rispondono agli stimoli di questa attività si sentono coinvolti, motivati e ben disposti ad arricchire le proprie esperienze, sia sotto il profilo umano che professionale, diventando i veri protagonisti della vita aziendale. Lo leggiamo nel racconto dei protagonisti stessi, che riporta le varie fasi delle selezioni che il percorso Nhc prevede.
IMPRESSIONI DAGLI NHC Ce l’abbiamo fatta...the winner is...Focus Thread! Chi l’avrebbe mai detto, superare l’ostacolo più alto e raggiungere la meta più ambita, il Giappone! Un insieme di emozioni difficili da raccontare, in un attimo ho ripensato a tutto il lavoro svolto insieme al mio gruppo per cercare di illustrare nel miglior modo possibile il nostro progetto. La scelta del problema, l’analisi, lo studio delle contromisure e le verifiche finali ci hanno impegnati per mesi, fino alla prima sfida affrontata qui in azienda dove abbiamo superato brillantemente la prova. La convention europea ci ha portati in Inghilterra dove siamo rientrati tra gli otto circoli vincenti per il mondiale in Giappone! Entusiasmo, vitalità e intraprendenza sono stati gli ingredienti che ci hanno permesso di raggiungere la vittoria finale. Quanti pensieri, quante preoccupazioni, per non parlar dei momenti di sconforto che rendevano tutti nervosi. Alla fine, vedendo il sorriso e lo sguardo compiaciuto della giuria, ho pensato: «Evvai, ce l’abbiamo fatta!» Fieri di aver rappresentato la Honda Italia nella convention mondiale siamo pronti e determinati per affrontare nuove sfide! Monica Tumini, Operatore di linea Hia
Cari colleghi e colleghe, Challenge our dreams - “Yaramaika” (Sfidare i nostri sogni - “Andiamo”) è stato lo slogan della 2010 World Convention, svoltasi ad Hamamatsu (Giappone) dal 12 al 14 novembre: in questa importante occasione il gruppo “Focus Thread” ha rappresentato la Honda Italia. Recentemente, in Hia, prima dell’evento Nhc, con grande dispiacere e immenso dolore di tutti, è venuto a mancare Maurizio Finotti, un carissimo amico, prima che collega, sempre presente con grande entusiasmo alle precedenti edizioni: è a lui che dedichiamo questo articolo e la nostra vittoria. Facciamo un passo indietro: leggendo la bacheca Nhc, quello che ci ha meravigliati è stato scoprire che, dopo la crisi economica che ha investito tutto il mondo e anche questo tipo di evento, nel 2010 si sarebbe tenuta anche la “Eur-Afr-East Convention” e ci siamo detti: «Dobbiamo fare qualcosa di speciale». Con questa convinzione ci siamo presentati alla 2010 Nhc Local Convention, tenutasi il 17 luglio 2010 presso il nostro stabilimento di Atessa. All’evento erano presenti ben 38 gruppi e sono stati premiati, nell’ordine i seguenti circoli: Focus Thread, James bond “is back”, Vietnam destination, I data basici, Proviamo a riciclare (per i fornitori). Con grande entusiasmo, siamo partiti tutti per rappresentare la Honda Italia alla 2010 Eur-Afr-East Convention, svoltasi in Inghilterra tra Swindon e Bristol dal 16 al 19 Settembre. Qui abbiamo visitato la fabbriche dove vengono prodotte alcune delle più famose autovetture Honda (Crv, Jazz, Civic), e successivamente, nel cultural day, abbiamo ammirato la bellezza delle navi antiche nella città di Bath, trascorrendo belle serate nei tipici pub inglesi, accompagnate da ottima birra. Al termine della presentazione dei lavori, in cui i nostri gruppi hanno ricevuto tanti apprezzamenti dalle giurie, siamo arrivati alla serata di gala, dove un eccellente Montepulciano d’Abruzzo, le delizie locali e buona musica ci hanno accompagnato per tutta la serata. Prima della proclamazione degli otto circoli che avrebbero rappresentato il blocco EurAfr-East alla convention mondiale, è stata data un targa di riconoscimento al circolo “Proviamo a Riciclare”, presentato dai ragazzi della “Cooperativa Voloentieri”, ricevendo giudizi lusinghieri sia per il lavoro svolto sia per la professionalità dei componenti del gruppo. Ed eccoci giunti al momento tanto atteso: la proclamazione dei vincitori. Quando il vicepresidente europeo Nhc, Fernando Trivelli, scandisce le parole “From Hia the winner is “Focus Thread”, abbiamo assaporato cosa significa “The Power of Dreams “. Si vola in Giappone! Facendo nostro lo slogan della World Convention 2010 di Hamamatsu, siamo partiti con tanto entusiasmo alla volta della casa madre nel Paese del Sol Levante. Tra un volo e l’altro siamo arrivati a Kumamoto: accompagnati da Mr. Aga, abbiamo visitato la fabbrica di moto per eccellenza 36 AbruzzoMAGAZINE
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A sinistra, alcuni componenti del team “FocusThread”che torna ad Atessa con il successo nella convention mondiale Honda 2010. L’evento non poteva che tenersi in Giappone
della Honda. Siamo rimasti meravigliati per la grandezza, la tecnologia, la pulizia e l’organizzazione: quanto visto non sarà mai a parole descritto sufficientemente ai nostri colleghi di Hia. Ma le sorprese sembravano non finire: una gradita e inattesa cena di benvenuto ci aspettava con lo staff giapponese che, in passato, ha lavorato in Hia e che ora lavora lì, quali si è aggiunto uno dei più famosi, Mr Hirose . A fine serata, a nome di tutti e con le lacrime agli occhi, ci ha esternato l’emozione e gratitudine verso la nostra terra, facendoci sentire ancora più orgogliosi di far parte della grande famiglia Honda. Scesi dall’aereo, il famosissimo “treno proiettile”, lo Shinkansen, ci ha portato alla World Convention di Hamamatsu, dove abbiamo visitato lo stabilimento in cui vengono assemblati i cambi per i motori delle macchine e la fabbrica che produce i motori per i fuoribordo. Ed eccoci al giorno della presentazione: insieme a 80 circoli, provenienti da tutto il mondo, abbiamo avuto la fortuna di vivere un’emozione e una sensazione unica e che auguriamo a tutti di provare un giorno. In questa occasione, il nostro lavoro ha ricevuto gli elogi dalla commissione, dagli “amici inglesi” e dal top management Honda presente all’evento. Pensate: al momento della nostra presentazione nella sala ve ne erano ben 5, con a capo lo stesso Mr Ito (Mr. Takanobu Ito è il presidente di Honda Motor Co. , ndr.). E come per magia ci ritroviamo tutti insieme presso il Sayonara Party, che conclude come sempre l’evento: una serata e un’atmosfera speciali per le quali le parole non bastano. Il giorno dopo, eccoci di nuovo in viaggio. Dopo il cielo e la terra mancava solo il mare e infatti, il “Cultural Day”prevedeva un giro nella suggestiva baia di Tokyo a bordo di una nave bellissima e, in seguito, la visita presso l’Edo Tokyo Museum. Ma si sa, le cose belle finiscono spesso presto. Tuttavia, è con grande entusiasmo e affetto che abbiamo salutato tutti gli associati, dandoci appuntamento al prossimo evento Nhc 2012 World Convention, che si terrà nel Nord America, con la speranza e il sogno che qualcuno di noi possa far nuovamente parte della prossima manifestazione. Siamo ripartiti, con qualche lacrima (ma senza darlo a vedere), verso la nostra cara Italia, portando con noi il ricordo di un’esperienza unica, sicuramente indimenticabile, facendo tesoro degli obbiettivi scanditi dalle parole del presidente di Honda Motor, Mr. Ito: «Costruire un prodotto di ottima qualità ad un prezzo ragionevole per la soddisfazione del cliente finale». “YARAMAIKA (jamme, jamme...)”. Erminio Di Peppe - Paolo De Camillis, Honda Italia, Atessa
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COSA BOLLE IN
PENTOLA?
MOLINOS
È leader nel settore agroalimentare in America Latina, con circa 2,4 miliardi di dollari di fatturato, e ha acquisito la maggioranza del pacchetto azionario di Delverde. Un’azienda che Molinos considera la “notre primera marca global”, un fiore all’occhiello per la pasta di alta gamma e una porta di penetrazione in Europa.
Tutte le novità Delverde L’azienda di Fara San Martino, con il nuovo management, rilancia nel continente americano: Usa, Canada e America Latina
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di Andrea Beato uovi accordi commerciali per continuare a crescere nel continente americano e non solo. Sono i risultati dei primi quattro mesi di lavoro del nuovo management di Delverde Industrie Alimentari, che vede sulla plancia di comando dell’azienda una coppia rodata ed esperta nel settore. Il nuovo presidente, Dino Gazzola, e il ceo-managing director, Luca Ruffini, hanno portato a casa i primi frutti del lavoro di espansione sui mercati internazionali che vuole portare Delverde dagli attuali 30 milioni (60% dei quali realizzati in 52 Paesi del mondo) a 50 milioni di euro di fatturato nel prossimo triennio. A cominciare dagli Stati Uniti, in virtù degli accordi con alcune delle più importanti catene di distribuzione, come nei 380 punti vendita di Stop&Shop e nei 180 di Shores nel New England; come nei 28 della catena King a New York e in quelli di Mad Foods che può contare su 95 punti. A questo si aggiungono anche le catene di negozi specializzati come D’Agostino, che nei suoi 16 punti venderà, soprattutto, le ondine (lasagne) e i nidi a tubo, grazie alle innovative e pratiche confezioni che hanno fatto breccia nelle case dei consumatori americani. «Nonostante la crisi generale, abbiamo riscontrato un ritorno a segnali positivi - spiega Luca Ruffini - e per un marchio
Nella foto, da sinistra Luca Ruffini, nuovo ceo, e Dino Gazzola, presidente del Consiglio d’Amministrazione di Delverde
I NUMERI DELVERDE Fatturato 2009
30 milioni di euro
Risorse umane
120 dipendenti
Pruduzione Export
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130 formati diversi di pasta 52 Paesi nel mondo
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LA QUALITA’
di DELVERDE Delverde non è solo un marchio conosciuto in tutto il mondo per la pasta di qualità, ma anche una delle pochissime aziende, di livello internazionale, che è stata capace di rendere compatibile una produzione industriale con la localizzazione all’interno del Parco Nazionale della Maiella, grazie al notevole impegno verso il rispetto degli standard ambientali in tutte le fasi della produzione: impasto, trafilatura, essiccazione e confezionamento. Valori considerati preziosi per conservare e rinnovare nel tempo un patrimonio di conoscenze ed esperienze.
La sede Delverde a Fara San Martino, in provincia di Chieti. L’azienda produce oltre 130 formati diversi tra pasta di semola, all’uovo, biologica e integrale bio
Con il nuovo corso targato Molinos anche una nuova immagine aziendale e della gamma prodotti. Il packaging Delverde è stato studiato da Sinergia Advertising, storica agenzia di pubblicità pescarese
forte e di riconosciuta qualità come Delverde non è stato difficile riconquistare i margini che si erano assottigliati nell’ultimo anno a causa della crisi». E se nello stato canadese dell’Ontario la leadership di Delverde è riconosciuta da anni, il piano dell’azienda abruzzese prevede di consolidare la prima posizone nel 2011 anche nel Quebec e di crescere in Australia, mentre in America Latina si prevedono risultati a doppia cifra nei prossimi due anni, anche grazie al presidio del mercato garantito da Molinos che, alla fine dello scorso anno, ha acquisito l’intero pacchetto azionario della realtà con sede a Fara San Martino (Chieti). «Delverde sarà la pasta di qualità più esportata nel Sudamerica, dove già esportiamo circa mille tonnellate - aggiunge sicuro il presidente Dino Gazzola - in virtù delle sinergie con il Gruppo Molinos, leader nel settore agroalimentare in Amercia Latina con 2,3 miliardi di dollari di fatturato». Per il 2011 l’obiettivo è penetrare e crescere anche sui mercati emergenti del Sud-est Asiatico e sull’Est Europa. Per farlo c’è bisogno di uno sforzo organizzativo aggiuntivo, alla base del quale c’è la necessità di un continuo adeguamento alla rapida evoluzione tecnologica di un settore in cui meccanizzazione e automazione sono divenuti fondamentali. In questa direzione va l’importante investimento (di oltre 2 milioni di euro) per dotarsi di nuovi macchinari altamente innovativi per le diverse fasi di produzione, scegliendo quale fornitore Pavan, uno dei più importanti costruttori di macchine dedicate. Un nuovo corso che si spinge verso l’immagine e la comunicazione, con il restyling del logo, del nuovo packaging della pasta secca e di quella fresca destinata al retail, per finire ai nuovi formati della linea Food Service studiata per l’horeca. Proprio il brand aziendale si alleggerisce e coglie subito l’attenzione grazie a un lettering più aperto e moderno che, ovviamente, conserva i colori che contraddistinguono da sempre Delverde: lo sfondo giallo avorio, il rosso intenso del nome e l’oro per cornice. Tutti elementi che creano quel valore aggiunto che il consumatore ha imparato a riconoscere e a premiare.
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IL NUOVO CONTO ENERGIA
Dal primo gennaio 2011 cambia il sistema degli incentivi per il settore fotovoltaico. Alcune delle novità con la guida di Patrizio Camplone, fondatore di Tecno Service, azienda leader del settore Nella foto i soci Tecno Service. Al centro Patrizio Camplone con Ivan Bellucca e Valentina Motolese
di Andrea Beato
C
on Tecno Service, l’azienda pescarese che dal 2006 opera nel settore delle energie rinnovabili, analizziamo le novità del Conto Energia. Cosa cambia? Innanzitutto la classificazione e le fasce di potenza: le installazioni saranno suddivise in impianti fotovoltaici realizzati sugli edifici e altri impianti, eliminando la categorizzazione “integrati e parzialmente integrati”. Saranno, inoltre, maggiormente differenziati per fasce di potenza che dalle precedenti tre, passeranno a sei: tra 1 e 3 kW, tra 3 e 20 kW, tra 20 e 200 kW, tra 200 e 1.000 kW, tra 1.500 e 5.000 kW, oltre i 5.000 kW. Le nuove tariffe andranno incontro ad un taglio del 6% ogni quadrimestre, a partire dal primo gennaio 2011, arrivando a fine anno ad un 18%. Per gli impianti che entreranno in esercizio nel 2012 e nel 2013, le tariffe saranno decurtate del 6% l’anno. Facendo riferimento agli obiettivi nazionali, rimane immutato il target della potenza da installare, 8 GW entro il 2020 con un tetto di potenza incentivabile nei prossimi tre anni aumentato a 3 GW dai precedenti 2, con la possibilità di usufruire delle tariffe per ulteriori 14 mesi al raggiungimento del target. A ciò vanno aggiunti 200 MW per gli impianti integrati con caratteristiche innovative e 150 MW per gli impianti a concentrazione.
G.S.E. - AZZERARE IL COSTO DELL’IMPIANTO* Potenza impianti
Impianti realizzati sugli edifici
Altri impianti fotovoltaici
[kWp]
[€/kWh]
[€/kWh]
Da 1 a 3
0,402
0,362
Da 3 a 20
0,377
0,339
Da 20 a 200
0,358
0,321
Da 200 a 1.000
0,355
0,314
Da 1.000 a 5.000
0,351
0,313
> 5.000
0,333
0,297
ORIGINALITÀ
e FUNZIONALITÁ Tra i recenti impianti realizzati da Tecno Service, due meritano sicuramente di essere menzionati: uno per la sua particolarità, l’altro per la funzionalità. Il primo è quello progettato per l’abitazione pescarese del geometra Batman Di Tillio: un impianto totalmente integrato per una potenza complessiva di 5,76 kiloWatt. I 32 pannelli (Enerpoint da 180 Watt) sono stati predisposti sul tetto a forma di pipistrello, in sintonia con l’originale nome del cliente. La seconda realizzazione riguarda, invece, proprio Patrizio Camplone, con un impianto di 4,05 kiloWatt (18 pannelli Schott da 225 Watt). A questo sono stati poi aggiunti una pompa di calore per aria calda e fredda, radiatori elettrici di design, una pompa di calore per acqua calda e un piano di cottura elettrica. Elementi che hanno reso la casa di Camplone totalmente ecologica, a emissioni zero.
* Incentivi validi per impianti entrati in esercizio in data successiva al 31 dicembre 2010 ed entro il 30 aprile 2011
In alto l’impianto a forma di pipistrello “creato” per l’abitazione del geometra Batman Di Tillio. Sopra quello invece realizzato sul tetto della casa di Patrizio Camplone
40 AbruzzoMAGAZINE
Gennaio / Febbraio 2011
IMPRESE
LA FORMAZIONE TUTTA D’UN FIATO...
Lo staff di Sinergie Education con Pelizzari al centro
Festa con lo sportivo Umberto Pelizzari per i dieci anni di Sinergie Education
L
di Guido Ramini ’ultimo respiro, nell’acqua i suoni si ovattano e via giù: l’uomo con i suoi obiettivi a sfidare il mare. Questo è fare apnea secondo l’immaginario collettivo. Il campione Umberto Pellizzari sarebbe un solista e invece non c’è l’uomo ma la squadra. La stessa cosa accade con il lavoro svolto dal team di Sinergie Education. Per questa ragione Sinergie ha scelto Umberto Pelizzari come testimonial: «Qualcuno potrebbe pensare ad un uomo solo con il mare - sostiene la referente aziendale Elisa Antonioni - invece dietro ogni suo successo c’è una squadra, un team di persone, che ogni giorno collabora con lui alla realizzazione di quel successo che, al di là, dei riflettori è condiviso e partecipato. Lo staff di Sinergie Education è di 10 persone, che lavorano in perfetta sincronia e con grande
spirito di collaborazione: siamo una vera squadra». L’azienda nasce nel 2000, creata da manager con 20 anni di esperienza nel settore della formazione. La sede è a Pescara, in viale Colonna, 97; dispone di sale informatizzate che vanno da dieci a quaranta posti e di aule multimediali conformi agli standard Microsoft. I servizi offerti sono numerosi e si collocano tra due aree d’interesse strategico per le aziende: la formazione tecnica e la formazione manageriale. Tra i servizi più interessanti per le aziende c’è senz’altro l’attività di consulenza volta non solo ad ottimizzare l’offerta al cliente, ma anche a verificare la possibilità di accesso a finanziamenti esterni all’azienda come i
fondi paritetici interprofessionali o bandi regionali e provinciali su fondi Por Fesr, progetti ministeriali. Il messaggio che il gruppo ha voluto promuovere venerdì 3 dicembre, invitando il celebre apneista è che «anche lo staff di Sinergie Education ogni giorno prova ad andare oltre, oltre i canoni standard della formazione tradizionale,oltre le metodologie didattiche convenzionali, per far vivere ai partecipanti una nuova esperienza, da protagonisti e non semplici spettatori. (Foto di Diego Panico)
27 Gennaio GIORNO della
MEMORIA
18 Gennaio 2011
Aula Magna - Università di Teramo - ore 10.00 Le testimonianze dei sopravvissuti di Dachau e Auschwitz Ermando Parete Piero Terracina
Incontro con gli studenti, l’Università e la cittadinanza
27 Gennaio 2011
Comune di Montesilvano - ore 19.00 Il Giorno della Memoria in Abruzzo Ermando Parete
Ex sottufficiale della Guardia di Finanza Superstite del Campo di sterminio nazista di Dachau
Giorgio Israel
Matematico e studioso Autore di Il fascismo e la razza
Shalom Hazan
Rabbino e direttore Centro Ebraico di Monteverde - Chabad Lubavitch Vicepresidente della Fondazione Parete Bratspis Shalom
Niccolò Rinaldi
Eurodeputato ed ex responsabile dell’informazione in Afghanistan per le Nazioni Unite
Attilio Di Mattia
PROGRAMMA MUSICALE LUISA TORRESE - canto e symphonia GIOVANNI CIAFFARINI - violino e viola UBALDO DI GREGORIO - flauto, clarinetto e sax NICOLA RUSSO - pianoforte
Niccolò Rinaldi presenterà Piccola anatomia di un genocidio. Auschwitz e oltre. Editore Giuntina
FOTO DI MASSIMILIANO PELAGATTI
Consigliere Provinciale di Pescara Vicepresidente della Fondazione Parete Bratspis Shalom
LA STANZA DEL MANAGER
Angelo Petrucci, 39 anni, nato a Penne
STRUMENTI DEL MESTIERE Metro, forbice, matite si fanno guidare dalle mani e dalla creatività di Angelo Petrucci. L’esperienza acquisita in questi 25 anni di carriera gli permette di creare un’asola anche ad occhi chiusi, con un risultato assolutamente perfetto.
VESTO I POTENTI DEL MONDO Angelo Petrucci, Chief Master Tailor di Brioni, ci apre le porte del suo luogo di lavoro. Stile e creatività rigorosamente made in Penne di Andrea Beato
U
na media di novantacinque giorni all’anno li passa all’estero, per il personal service: Stati Uniti, Inghilterra, Giappone, Russia, Medio Oriente, Australia. Nella sua “carriera”
La sede a Penne
ha vestito ventisei capi di stato e personaggi vip del calibro di Jack Nicholson, Woody Allen, Daniel Craig, Tom Hanks, Donald Trump, Luis Figo. Lo scorso 16 settembre ha festeggiato i venticinque anni di attività in Brioni. «Ho iniziato - ci racconta - a tredici anni e mezzo, nella Scuola Superiore di Sartoria Nazareno Fonticoli». Da allora ne ha fatta di strada ma, ogni giorno, arriva in azienda con la stes-
(Foto di Valerio Simeone)
Ogni capo Brioni viene classificato. Ci vogliono almeno 22 ore per realizzare un completo, 220 passaggi di lavorazione, 440 mani diverse all’opera. Minimo 80 processi di stiratura. I punti su una giacca variano dai 5.000 ai 12.000.
ANCHE MOURINHO SCEGLIE LO STILE ITALIANO CON BRIONI Questa è la giacca che indosserà, prossimamente, José Mourinho, l’ex allenatore dell’Inter ora al Real Madrid. Un portafortuna per la Liga Spagnola e la Champions League.
IL PERICOLO È VESTIRE BOND
BRIONI, 65 ANNI DI ATTIVITÀ Nel 1945 Nazareno Fonticoli, sarto di Penne, e l’imprenditore Gaetano Savini fondano a Roma, in via Barberini, la sartoria Brioni. Prende così il via un percorso fatto di lusso, stile ed eleganza, che porterà il brand ad essere il più prestigioso della moda maschile. «Oggi - sottolinea Antonio Bianchini (in foto), direttore generale della società- siamo presenti in tutto il mondo con 68 negozi monomarca e 500 wholesale. Il fatturato complessivo supera i 200 milioni di euro».
sa passione di sempre. Si concede solo un momento di relax, durante la pausa pranzo, guardando la soap opera Beautiful. Sposato con Sabrina, è padre di Paride, nove anni. Nel tempo libero segue il Penne Calcio, squadra di cui è vicepresidente, e si allena per prendere il brevetto di volo per monomotore. È associato Federmanager Abruzzo e Molise.
MODELLI UNICI
Brioni e 007, un sodalizio perfetto, fatto di classe e raffinatezza. Lo smoking dell’agente segreto Daniel Craig (nella foto), con la fodera interna personalizzata, ha dato un tocco di made in Italy ad uno stile molto molto British.
IL ROYAL COLLEGE OF ART
TRA ANGELI E DEMONI
Angelo Petrucci è stato chiamato a insegnare al Royal College of Art. È un’università di Londra, l’unica istituzione al mondo, interamente post-laurea, che concede diplomi di Master of Arts, Master of Philosophy e Doctor of Philosophy.
L’attore Tom Hanks (in foto), premiato due volte con l’Oscar, ha preteso, per le riprese del film Angeli e Demoni, di vestire esclusivamente capi Brioni. Una forte presa di posizione alla quale la produzione Sony non ha potuto dire di no.
Gennaio / Febbraio 2011
AbruzzoMAGAZINE 45
ABRUZZESI NEL MONDO
LUIGI MARINI IN NOME DELLA BANCA D’ITALIA
Dopo una brillante carriera lavorativa trascorsa in giro per il mondo nel gotha della finanza, il teramano Luigi Marini è tornato nel suo Abruzzo. L’impegno in Tercas e nell’Accademia Italiana della Cucina di Generoso D’Agnese
O
ggi Luigi Marini divide il suo tempo tra la casa di Teramo, Londra, la Florida e New York, ma non ha mai smesso del tutto i panni dell’appassionato di economia. «Credo di aver fatto parte della prima generazione di italiani che venivano inviati all’estero da “professionisti”, per rappresentare il nostro Paese con competenze specifiche. Alle mie spalle avevo la fortuna di avere un’istituzione di tutto rispetto quale è la Banca d’Italia». Marini, dopo aver completato gli studi di Giurisprudenza all’Università di Roma, scelse di approfondire il settore finanziario e si spostò a Cambridge, dando la stura a una vita professionale trascorsa quasi tutta fuori dai confini nazionali. «Negli anni più difficili per l’Italia (vista come azienda) fu costituito il Gei (Gruppo Esponenti Italiani), un sodalizio che riuniva i rappresentanti delle principali istituzioni operanti sul territorio affinché indicassero un’azione coordinata
e mirata alla valorizzazione dell’immagine Italia. Il primo grande incarico arrivò nel 1961, con l’assegnazione al Fondo Monetario Internazionale e alla Banca Mondiale quale assistente tecnico del direttore esecutivo per l’Italia. In quel periodo, all’Italia toccò la presidenza della riunione annuale delle istituzioni di Bretton Woods, nelle persone del Ministro del Tesoro Emilio Colombo e del Governatore della Banca d’Italia, Guido Carli. Luigi Marini, dopo aver preso parte alla costituzione del G10 (Gruppo dei Dieci) per la riforma del sistema monetario internazionale (sotto la presidenza di Rinaldo Ossola della Banca d’Italia) fu autore di uno dei primi rapporti per
Luigi Marini, classe 1936. Studi a Roma e Cambridge, poi, nel 1961, l’entrata in Banca d’Italia, dove diventerà uno dei collaboratori più autorevoli e fidati di Carlo Azeglio Ciampi, allora governatore
Nome: LUIGI Cognome: MARINI Luogo e anno di nascita: TERAMO, 1936 Segni particolari: LUIGI MARINI DIVIDE IL SUO TEMPO TRA LA CASA DI TERAMO, LONDRA, LA FLORIDA E NEW YORK, MA NON HA MAI SMESSO DEL TUTTO I PANNI DELL’APPASSIONATO DI ECONOMIA. SPOSATO CON GABRIELLA E PADRE DI ROBERTA, PAOLO E SERGIO
46 AbruzzoMAGAZINE
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ABRUZZESI NEL MONDO tale organismo e al tempo di Kennedy venne inviato a Ottawa per partecipare alla stesura del primo rapporto congiunto italocanadese sul processo di aggiustamento delle bilance di pagamento dello stesso G10. Il manager teramano divenne collaboratore di fiducia di quello che sarebbe diventato il futuro presidente Carlo Azeglio Ciampi, proseguendo la propria carriera come capo delegazione della Banca d’Italia a New York, incarico rivestito anche a Londra. Sposato con Gabriella e padre di Roberta, Paolo e Sergio, che ora svolgono le loro professioni rispettivamente nel mondo delle comunicazioni, nella finanza internazionale e nella pubblicità. Luigi Marini ha scelto di dedicare il suo tempo libero all’impegno nel consiglio di amministrazione della Tercas. Svolge con grandissimo spirito manageriale il suo impegno nella banca, mettendo la sua esperienza al servizio del sistema finanziario locale e offrendo utili strategie in un momento particolare dell’economia internazionale. «Ho avuto per i prossimi tre anni la conferma a membro del Consiglio di Ammi-
nistrazione e del Comitato Esecutivo, continuando anche ad essere responsabile della compliance per la banca». Luigi Marini ha deciso di occuparsi anche della valorizzazione della cultura alimentare italiana. «Negli anni vissuti all’estero ho coltivato la mia italianità dedicando parte del tempo libero all’Accademia italiana della Cucina. Attraverso questa istituzione culturale della Repubblica Italiana, riusciamo a riscoprire l’arte della buona tavola e le nostre radici». Riconfermato alla Consulta Nazionale dell’Accademia, oltre che a capo della delegazione di Teramo, ha ricevuto a inizio 2010 la cittadinanza onoraria di Giulianova.
Nella foto, da sinistra la figlia Roberta, la moglie Gabriella, Luigi Marini e il figlio Paolo. Manca l’altro figlio, Sergio, impegnato nel mondo pubblicitario. Luigi Marini è attuale membro del Consiglio di Amministrazione di Banca Tercas
Conoscenza e sviluppo: un collegamento per gli imprenditori abruzzesi all’estero di Isabella Pennoni
C
In alto Mauro Angelucci, presidente di Confindustria Abruzzo. Sopra un momento del forum. All’appuntamento hanno tra gli altri partecipato Enrico Marramiero, Nazario Pagano, Alfredo Castiglione, Daniele Becci e Alessando Addari come presidente dei Giovani di Confindustria Pescara e ideatore dell’iniziativa
onfindustria Pescara, in collaborazione con “Abruzzo nel Mondo”, ha presentato la prima edizione del Forum Internazionale “Imprenditori Abruzzesi nel Mondo”, per creare occasioni di incontro e confronto tra imprenditori residenti nella nostra regione e altri di provenienza abruzzese, ma insediatisi in varie aree del mondo, al fine di condividere progetti di sviluppo, di collaborazione e conoscenza reciproca. Con queste parole il direttore di Confindustria Pescara, Luigi Di Giosaffatte, ha aperto il Forum che ha visto l’intervento di esponenti di spicco dell´imprenditoria e delle istituzioni della Regione: Enrico Marramiero, Mauro Angelucci, Nazario Pagano, Alfredo Castiglione, Daniele Becci, che hanno interagito, grazie anche ad un collegamento in videoconferenza, con i presidenti di alcune federazioni di abruzzesi rappresentati un panel di imprenditori di Argentina, Brasile, Canada e Venezuela. Successo e tanta soddisfazione per l’ideatore del Forum, Alessandro Addari, presidente Giovani Imprenditori Pescara e delegato regionale per l’Internazionalizzazione, secondo il quale l’ottica del “fare rete” deve sempre più essere al centro delle strategie di sviluppo tra imprenditori ed istituzioni, non senza sperimentare approcci innovativi che partono dalla cultura del fare impresa e dallo scambio di idee. (Foto di Valerio Simeone)
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AbruzzoMAGAZINE 47
MARKETING TERRITORIALE Lo staff Saga al gran completo: tante persone, un solo team
Aeroporto d’Abruzzo Intervista a Carla Mannetti, presidente Saga: l’incarico pro tempore, la ricapitalizzazione della società, il piano marketing, la gestione oculata e trasparente. Uno sguardo verso le nuove rotte nazionali e internazionali, gli accordi con le compagnie Ryanair e BelleAir... di Andrea Beato
L
a nomina a presidente Saga è avvenuta lo scorso 10 maggio. Una scelta tecnica, visto il suo ruolo di direttore regionale del settore Trasporti. Da allora sono passati sette mesi, tempo in cui la Mannetti e l’intero CdA hanno dovuto ridisegnare il futuro dell’Aeroporto d’Abruzzo, dare il via ad un cambio di marcia epocale e trasparente. Tutto questo in un contesto fortemente penalizzato dalla recessione globale e dalla pesante situazione debitoria in cui versa la Regione. Incontriamo Carla Mannetti nel suo ufficio, al primo piano dell’aeroporto, per fare il punto della situazione, tracciare un bilancio su quanto fatto finora e parlare dei prossimi sviluppi. Presidente, quali sono stati i primi interventi che ha dovuto affron-
48 AbruzzoMAGAZINE
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tare subito dopo la sua nomina? «Innanzitutto si è dovuto procedere alla ricapitalizzazione della Saga. Nel 2009, visti i gravi problemi di bilancio legati alla Sanità, la Regione non ha erogato il contributo di circa 4,5 milioni di euro. Nonostante questa mancanza, si è scelto, comunque, di procedere con il piano marketing, andando ad intaccare il capitale sociale. È stato generato un passivo e a quel punto siamo subentrati noi (Gianluca Caruso, direttore del settore Turismo, è stato l’altro rappresentante che la Giunta regionale ha nominato nel CdA, ndr). Abbiamo revisionato il vecchio piano marketing 2010, operando un ridimensionamento, e, a breve, andremo a presentare quello 2011. Terminate queste fasi si concluderà anche il nostro mandato, dato che si tratta di un mandato pro tempore».
MARKETING TERRITORIALE
AQUILANA DOC L’avvocato Carla Mannetti inizia l’impegno in politica dieci anni fa. Dal 2000 al 2005 è Capo di Gabinetto del presidente della giunta regionale Giovanni Pace. Nel 2008, dopo tre anni interamente dedicati alla sua professione, si candida alle regionali nelle file del Pdl ottenendo, nell’aquilano, un ottimo risultato. L’anno dopo assume l’incarico di direttore regionale dei Trasporti e dal 10 maggio 2010 è presidente Saga. Sposata, da dopo il sisma vive a Cese di Preturo in una delle unità abitative che i suoi due figli hanno simpaticamente ribattezzato “la casetta di Berlusconi”. Sul suo profilo Facebook le preferenze per l’Arma dei Carabinieri, Giorgio Almirante e Maurizio Gasparri. Nella foto, da sinistra, Davide Frigelli (Cisl), Carla Mannetti (presidente Saga), Silvio Di Lorenzo e Verino Caldarelli (entrambi componenti del CdA). La nomina della Mannetti è avvenuta lo scorso 10 maggio, una scelta tecnica, visto il suo ruolo di direttore regionale del settore Trasporti
Nel frattempo, i problemi non sono certo mancati: dal nuovo piano nazionale aeroportuale, nel quale lo scalo pescarese viene classificato come “secondario”, al mancato rinnovo dell’accordo con la società cargo Ups, che ha preferito spostarsi su AnconaFalconara; per continuare con le polemiche legate al prolungamento della pista e alla sicurezza interna. «Tra gli aeroporti che il Governo ha definito “secondari” ce sono molti, tra i quali anche Campino e Ancona. Si è creato troppo allarmismo intorno a questa vicenda. È vero, al momento siamo sotto i 500 mila passeggeri, ma, con la struttura esistente, possiamo arrivare anche al doppio. Pescara ha delle grandi potenzialità, si tratta solo di fare le giuste scelte, con una gestione oculata, spendendo bene i fondi a disposizione. Quella invece di Ups è stata sicuramente una perdita, ma ci stiamo già muovendo per attrarre nuovi operatori per il trasporto merci. Pista e sicurezza sono, infine, questioni già superate. Anche qui c’è stata un po’ di malainformazione, con titoli ad effetto riportati dalla stampa locale: nel primo caso è previsto solo un adeguamento, la realizzazione di una nuova resa (l’area di fine pista), che è compresa nell’attuale aerea aeroportuale. Quindi nessuna chiusura dei centri commerciali presenti nelle vicinanze o esproprio di alcun terreno. Il servizio di sicurezza non ha poi subito alcuna interruzione: la Saga ha assunto direttamente gli ex-dipendenti della ditta “Lo Zaffiro” (receduta dal bando di gara annullato, ndr) per l’intero periodo necessario all’espletamento della nuova procedura di appalto». Esito positivo hanno invece avuto le trattative con la compagnia irlandese Ryanair e con l’albanese BelleAir. Carla Mannetti, aquilana, è stata chiamata per contribuire a dare all’Aeroporto d’Abruzzo una nuova vision, un cambio di marcia epocale
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AbruzzoMAGAZINE 49
MARKETING TERRITORIALE
Un’immagine esterna dell’aeroporto. I dati parziali 2010 attestano il nostro scalo al sesto posto tra quelli italiani per numero di passeggeri
«Ad ottobre, con Caruso e l’assessore regionale al Turismo, Mauro Di Dalmazio, siamo stati a Dublino dove abbiamo raggiunto un’ottima intesa con la compagnia di Mr. O’Leary. La volontà è quella di rafforzare ancor di più il rapporto, affidando a Ryanair nuove rotte. Loro garantiscono un numero di passeggeri che altri non sono in grado di assicurare, in totale 350 mila, contribuendo a sostenere, considerando l’intero indotto, 350 posti di lavoro. Con BelleAir, invece, c’è stata la riconferma del volo per Tirana, ripartito il 16 dicembre, e stiamo trattando per verificare l’ampliamento verso altre destinazioni. Come Aeroporto d’Abruzzo siamo interessati ad alcune mete nazionali, su tutte si sta cercando di ripristinare il collegamento con Torino, e all’area dell’Est Europa, anche in un’ottica di incoming. Importanti novità ci saranno a partire dalla prossima estate, ma la logica del piano di marketing è quella di porre fine ai finanziamenti a pioggia e procedere con una strategia al servizio del turismo e delle attività produttive. Con un contributo notevolmente inferiore rispetto ai 5 milioni degli anni scorsi si è riusciti ugualmente a incrementare il numero dei passeggeri, tant’è che i dati parziali del 2010 attestano il nostro scalo al sesto posto tra quelli italiani». E alle logiche di contenimento dei costi, fanno seguito anche i fatti: la presidente ha rinunciato all’indennità di carica, un gesto molto significativo, soprattutto di questi tempi. (Foto di Valerio Simeone)
L’ingresso dello scalo pescarese. All’interno negozi, aree ristoro, sale congressi per meeting, cerimonie, conferenze stampa e altri eventi
TRAFFICO PASSEGGERI PER DESTINAZIONE: PROGRESSIVO 2010* DESTINAZIONE
Barcellona Bergamo Berlino Bruxelles Charleroi Bucarest Cagliari Catania Creta Eindhoven Francoforte Kiev Londra Lourdes L’viv Milano LIN Milano MXP Napoli Olbia Oslo Palermo Parigi CDG Tirana Torino Toronto Treviso Altre linee e charter Transito Aviazione Generale Totale Generale
PROGRESSIVO 2010
PROGRESSIVO 2009
29.894 80.485 0 4.456 4.446 17.352 4.375 1.655 32.470 51.201 0 59.578 3.158 0 45.592 39 0 0 9.352 0 6.436 5.821 0 7.044 0 3.204 254 3.397 370.209
30.447 17.053 4.240 7.193 9.293 7.123 4.986 1.466 11.943 55.065 1.727 57.161 2.711 1.912 45.876 2.538 325 1.091 0 3.610 7.812 6.080 8.660 4.909 6.201 9.258 906 3.480 313.066
*FONTE SAGA
SI RIPARTE PER TIRANA Dal 16 dicembre scorso è stato riattivato il collegamento tra Pescara e Tirana, capitale dell’Albania. «È un risultato importante - ha dichiarato Carla Mannetti - la Belle Air e la Belle Air Europe sono due realtà che l’aeroporto di Pescara guarda con molto interesse, soprattutto nell’ottica di rilancio dei rapporti tra la regione Abruzzo e i Balcani. Abbiamo avuto un’ottima impressione del management delle due compagnie (Arbi Xhelo e Massimo Schirato, ndr) e crediamo di poter sicuramente ampliare il raggio di collaborazione con le stesse». Un buon punto di partenza verso un mercato destinato, sicuramente, a crescere.
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La pista con, in primo piano, un veivolo della compagnia Ryanair
-2% 372% -38% -52% 144% -12% 13% 172% -7% 4% 16% -1%
-18% -4% 43% -65% -72% -2% 18%
MARKETING TERRITORIALE Oslo Londra
Eindhoven Bruxelles Francoforte
Parigi
Toronto
Bergamo
Milano
New York
Bucarest
Barcellona
Pescara Tirana Cagliari Catania
FROM PESCARA TO...
Londra (STN)
Barcellona (GRO)
PARTENZE prenotazioni compagnia Ryanair Ryanair Ryanair
volo n° FR9365 FR9365 FR9365
Creta
partenza 14.40 14.40 14.40
arrivo
periodo
16.40
dal 27/12/2010 al 27/12/2010
16.40
dal 01/11/2010 al 20/12/2010
16.40
dal 03/01/2011 al 25/03/2011
giorni
PARTENZE prenotazioni compagnia Ryanair
L------
Ryanair
L---V-L---V--
Bergamo (BGY)
PARTENZE prenotazioni compagnia
volo n°
partenza
arrivo
periodo
giorni
Ryanair
FR4016
19.15
20.25
dal 01/11/2010 al 19/12/2010
LMMGVSD
Ryanair
FR4016
19.15
20.25
dal 20/12/2010 al 30/12/2010
LMMG--D ----V--
FR4016
12.25
13.35
Ryanair
FR4016
15.30
16.40
dal 01/01/2011 al 01/01/2011
-----S-
Ryanair
FR4016
12.25
13.35
dal 02/01/2011 al 02/01/2011
------D
Ryanair
FR4016
19.15
20.25
dal 03/01/2011 al 26/03/2011
LMMGVSD
12.10
dal 23/12/2010 al 23/12/2010
---G---
10.10
dal 22/12/2010 al 22/12/2010
--M----
Ryanair
FR4014 FR4014
11.00 09.00
Francoforte (HHN)
PARTENZE prenotazioni compagnia
volo n°
arrivo
periodo
giorni -M-G-S-
Ryanair
FR6727
14.50
16.40
dal 02/11/2010 al 23/12/2010
Ryanair
FR6727
14.50
16.40
dal 28/12/2010 al 30/12/2010
-M-G---
Ryanair
FR6727
11.05
12.55
dal 01/01/2011 al 01/01/2011
-----S-
Ryanair
FR6727
14.50
16.40
dal 04/01/2011 al 24/04/2011
-M-G-S-
09.50
dal 26/03/2011 al 26/03/2011
-----S-
Ryanair
FR6727
08.00
FR983
06.30 13.20
arrivo
periodo
giorni
08.10
dal 01/11/2010 al 25/03/2011
L---V--
15.00
dal 03/11/2010 al 15/03/2011
--M---------D
Ryanair
FR983
10.30
12.10
dal 19/12/2010 al 19/12/2010
Ryanair
FR983
13.20
15.00
dal 22/12/2010 al 29/12/2010
--M---D
Ryanair
FR983
10.30
12.10
dal 02/01/2011 al 02/01/2011
------D --M----
FR983
13.20
15.00
dal 05/01/2011 al 23/03/2011
compagnia
volo n°
partenza
arrivo
periodo
giorni
Alitalia
AZ1242 AF3705 BT5572
08.55
10.05
dal 31/10/2010 al 26/03/2011
LMMGVSD
volo n°
partenza
arrivo
periodo
giorni
11.25
dal 30/12/2010 al 30/12/2010
---G---
dal 02/01/2011 al 02/01/2011
------D
Ryanair
Milano (LIN) prenotazioni
Parigi (CDG)
PARTENZE prenotazioni compagnia Travel Service Travel Service
partenza
FR983
partenza
PARTENZE
Ryanair
dal 24/12/2010 al 31/12/2010
Ryanair
volo n°
QS106
09.30
QS109
18.50
20.45
volo n°
partenza
arrivo
periodo dal 30/12/2010 al 30/12/2010
Praga (PRG) PARTENZE prenotazioni compagnia Travel Service
QS110
15.00
16.30
volo n°
partenza
arrivo
periodo
LZ282
10.30
12.00
dal 16/12/2010 al 26/03/2011
giorni ---G---
Tirana (TIA)
PARTENZE prenotazioni compagnia Belleair
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giorni ---G--D
AbruzzoMAGAZINE 51
MARKETING TERRITORIALE Roberto Mion
I TURISTI CE LI ANDIAMO A PRENDERE IN GERMANIA E IN SVIZZERA Bilancio di fine anno 2010 ed auspici 2011 per la stagione turistica con Roberto Mion dell’Hotel Mion di Silvi. La parola d’ordine è, finalmente, fare sistema. Ce lo dice uno che davvero è abituato a muoversi... di Francesca Cicchinelli
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Mion sono presenti come famiglia di albergatori in Abruzzo da quasi un secolo e in Italia, tra l’Abruzzo e il Veneto, da quasi 150 anni. Il Mion Hotel e Sanìo Restaurant di Silvi Marina, che sorge direttamente sulle spiagge dorate della località balneare, è stato inaugurato nel 1961. L’hotel è aperto solo durante la stagione estiva, da maggio a settembre, e sono oltre trenta le professionalità che vi operano sotto la direzione di Roberto Mion e della sorella Giannina. Il Mion Hotel fa parte della catena Charme & relax, il più importante gruppo italiano di alberghi di fascino. Tra le caratteristi-
ROBERTO MION, ALBERGATORE DI CHARME Nato 65 anni fa a Noventa Padovana, Roberto Mion, un veneto innamorato dell’Abruzzo, ha dato vita a uno degli hotel più prestigiosi della nostra costa. La storia dei Mion in Abruzzo comincia quasi un secolo fa, quando la bellissima Donna Maria, zia paterna di Roberto, sposa un famoso albergatore pescarese. Il fasto in cui viveva la donna, che negli anni Venti frequentava gli ambienti aristocratici di Acerbo, D’Annunzio, Michetti, richiamò nella regione i parenti del Veneto, in una logica capovolta rispetto a quella attuale. Nel ‘47, in una Francavilla al Mare destinata alla rinascita, dopo il massacro della guerra, Placido Mion, padre di Roberto, insieme a un fratello e a una sorella, decise di aprire un primo albergo. Nella cittadina teatina Roberto, ancora bambino, trascorreva i lunghi mesi estivi ospite della zia, tan-
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to che di rientro a scuola, i compagni scherzavano con lui per l’accento che aveva acquisito non propriamente settentrionale. I Mion in seguito, aprirono in Abruzzo una serie di attività tra ristoranti, stabilimenti balneari, alberghi. Roberto dalla collaborazione alle attività di famiglia come lavapiatti, come bagnino, passò presto alla gestione, quando nel 1961 fu acquistata la struttura dell’attuale Mion Hotel e Sanìo Restaurant. Roberto Mion però non si è fermato qui: nel ‘65-’66 diventa uno dei fondatori della Cotam (Consorzio Operatori Turistici Abruzzo e Molise), ora è presidente della catena Charme & Relax a cui aderiscono hotel di tutta Italia; nell’ottica di questo veneto-abruzzese c’è sempre stata la voglia di fare sistema. Adesso è la conditio sine qua non perché il turismo abruzzese esista.
MARKETING TERRITORIALE che essenziali del Gruppo, oltre alla qualità dei servizi, c’è la fedeltà alla tradizione e alla cultura del territorio, sia riguardo all’ospitalità, sia per l’aspetto enogastronomico. Il Mion Hotel, negli anni Sessanta tra i primi in Abruzzo ad avere tutte le camere provviste di bagno privato, oggi è dotato di 59 camere, di cui 5 junior-suite, con aria condizionata, Tv satellitare, Wi-Fi gratuito e ogni tipo di comfort, oltre a una spiaggia privata e a una piscina. La struttura è molto attenta all’ambiente, sono utilizzati infatti pannelli solari, diffusori d’acqua a risparmio energetico ed è in progetto l’impiego di pannelli fotovoltaici. L’annesso ristorante, il Sanìo Restaurant con menu à la carte, aperto anche al pubblico, è legato come l’hotel a standard di alta qualità, appartiene infatti a Chef & Chefes, gruppo che Charme & Relax ha dedicato alla ristorazione. Gli chef Vittorio Labriola, lucano ma da oltre 20 anni in Abruzzo e Venturino Terenzi, abruzzese doc della scuola di Villa Santa Maria, propongono piatti legati alla tradizione abruzzese; anche salumi, formaggi, olio d’oliva e il pesce, sempre freschissimo, sono tutti prodotti locali. A colazione e a pranzo lo sfondo è quello incantato della spiaggia, la tavola è imbandita infatti in terrazza sul mare, la sera l’atmosfera si fa più ricercata ed elegante con cena a lume di candela sotto le stelle. Tre volte a settimana le serate sono accompagnate dal piano bar e in alcune occasioni si può assistere ad eventi musicali come concerti jazz. Curiosa è la storia del nome del ristorante Sanìo, che deriva dalla distorsione, nel dialetto veneto e nel tedesco dell’impero austroungarico, del nome di una contrada di Noventa Padovana: Sanvito. Nella contrada infatti il nucleo dei Mion era presente in passato con un osteria molto frequentata e il nome Sanìo divenne anche soprannome dei Mion. Forte di un’esperienza così lunga nel campo del turismo, abbiamo chiesto a Roberto Mion quale strada debba percorrere l’Abruzzo per attrarre turismo in questo periodo di crisi, legata anche alle vicende del terremoto. «Oggi - ha dichiarato Mion - c’è più che mai bisogno di fare squadra, di promuovere il territorio, c’è bisogno di gestire al meglio i collegamenti, che sono fondamentali per il turismo. C’è urgenza di intervenire su infrastrutture come l’aeroporto abruzzese, inserendo voli per la Germania per esempio; erano tedeschi, infatti, soprattutto bavaresi, i primi turisti stranieri che negli anni ‘80 affollavano le nostre spiagge. L’Abruzzo ha grandi punti di forza dalla sua parte: i collegamenti tra mare e montagna sono rapidi, siamo la regione verde d’Europa, ma se non si reagisce attivamente alle difficoltà, le potenzialità rimangono tali». È per questo forse che Roberto Mion i tedeschi li è andati a chiamare lui stesso, organizzando giornate di cucina abruzzese in Germania con i cuochi del Sanìo restaurant, così da far incontrare anche alla stampa locale la cucina e gli ottimi prodotti abruzzesi.
Immagini estive dell’Hotel Mion, struttura di charme e insieme ambiente familiare in riva al mare di Silvi Marina. Nelle foto subito sopra istantanee tratte dai soggiorni studio ospitati all’interno del Mion e realizzati in collaborazione con la scuola di inglese American Academy di Pescara: manager, professionisti e giovani da tutta Italia che vengono a coniugare la vacanza al mare con le lezioni insieme ai docenti madrelingua
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MARKETING TERRITORIALE A Vienna. Da sinistra Ezio Vannucci (assessore provinciale Teramo), Mauro Di Dalmazio (assessore regionale), Heinz Fischer (presidente dell’Austria), Enrico Mazzarelli (segretario generale della presidenza della Giunta Regionale) e Cristian Tobia (Cerrano Tour)
TOBIA E DI SANTO: CERRANO TOUR
Dal 1996 Cerrano Tour si occupa della gestione e locazione di immobili, villaggi, residence e hotel per finalità turistiche. Offre soggiorni nelle caratteristiche località balneari di Pineto e Roseto, in provincia di Teramo, e da alcuni anni è impegnato come tour operator nelle regioni del Sud Italia, aree dove opera grazie ad un’accurata selezione delle strutture turistiche presenti. Amministratori sono Cristian Tobia (in foto) e Gianluca Di Santo. La sede della società è a Pineto, con una filiale a Roseto. Cerrano Tour fa parte, unico abruzzese, dell’esclusivo consorzio di promozione turistica “Incoming Italia”, principale realtà del turismo ricettivo nel nostro Paese. Una significativa forza imprenditoriale per capacità ricettiva, potere contrattuale e completezza di offerta. Il suo stile è inconfondibile e i fini che si propone si basano sul raggiungimento dei migliori risultati economici aziendali, attraverso il più alto grado di professionalità, elemento indispensabile per lo sviluppo futuro del Cristian Tobia settore turistico.
CERRANO TOUR, GLI AUSTRIACI SI TRASFERISCONO IN ABRUZZO Visita a Vienna della delegazione abruzzese: 14mila turisti pronti a partire per venire a scoprire le nostre bellezze di Andrea Beato
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on la visita in Austria da parte di un’ampia delegazione abruzzese è stato suggellato l’accordo tra Cerrano Tour e Seniorenreisen. «Il viaggio a Vienna - sottolinea Cristian Tobia, amministratore del tour operator con base a Pineto, protagonista del progettto - ha permesso, ancor più, di comprendere la portata di questo evento, la grandezza e l’influenza nella vita sociale dell’associazione Pensionisten Verband Osterreichs: 380.000 associati con 1.700 sedi (una per ciascun comune) su 2.300 esistenti sull’intero territorio austriaco». L’operazione contribuisce inoltre a dare un grande supporto all’azione di marketing che la Regione Abruzzo ha intrapreso proprio nell’area ricompresa tra Germania,
I NUMERI DELL’ACCORDO CON GLI AUSTRIACI Circa 14mila turisti austriaci hanno scelto la regione Abruzzo e la provincia di Teramo per trascorrere le vacanze nei prossimi due anni. In periodo di bassa stagione, dal 5 aprile al 10 maggio. Sono almeno 100 i voli charter da e per l’Aeroporto di Pescara che ne consentiranno il flusso costante tra il 2011 e il 2012. Seniorenreisen è il più grande tour operator d’Europa, conta 380mila associati, con un’età media tra i 65 e i 70 anni, e raccoglie il 5% dell’intera popolazione austriaca. Hanno già prenotato in 6.000 persone e occorreranno 35 guide per visitare le nostre città e i borghi più belli. Una vera e propria invasione austriaca grazie all’accordo che ha visto l’iniziativa del tour operator di Pineto, Cerrano Tour. 54 AbruzzoMAGAZINE
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Austria e Svizzera. Da giugno 2010, fino a maggio 2011, verranno inoltre pubblicati articoli dedicati all’Abruzzo all’interno della rivista mensile dell’associazione, spedita a tutti gli associati. «Per mesi - continua l’assessore regionale al Turismo, Mauro Di Dalmazio - abbiamo lavorato per la positiva conclusione del progetto. Un progetto che avrà ricadute positive su buona parte del tessuto socio economico della nostra realtà, coinvolgendo il sistema dell’accoglienza, quello della ristorazione e commerciale. Gli austriaci ci hanno sottoposto ad un severo vaglio e territorio e operatori hanno brillantemente superato ogni prova. Garantiremo un’adeguata accoglienza».
MARKETING TERRITORIALE
NEL TURISMO SEMPRE GLI STESSI PROBLEMI. C’È URGENTE BISOGNO DI RECUPERARE IL GAP DELLA INFRASTRUTTURA TURISTICA ABRUZZESE È il pensiero di Dario Colecchi, da sempre nel turismo. L’Abruzzo ha le potenzialità per una crescita, ma queste potenzialità devono essere rese fruibili. Occorre fare sinergia tra gli operatori, coinvolgendo anche la politica
Dario Colecchi
di Francesca Cicchinelli
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residente del Consorzio Abruzzo Innovazione Turismo, presidente di Federturismo, Dario Colecchi è stato scelto per il suo attivismo nel campo della promozione turistica della realtà abruzzese anche come mandatario Rti di “Abruzzo Innovatur”, il Polo di Innovazione tecnologica sul turismo. I soci del Polo sono 9: Alto Sangro Turismo; Compagnia degli Appennini; Consorzio di Promozione e Sviluppo Turistico Overland; Consorzio Abruzzo Promotion; Abruzzo Travelling; Cooperativa Adriatica; Consorzio Abruzzo Relax; Consorzio Riviera del Sole; In Fiera; questi consorzi e cooperative, a loro volta, contano oltre duemila soci. Al Polo hanno aderito poi circa cinquanta imprese abruzzesi per un totale di 73 milioni di euro di fatturato. Obiettivo primario del Polo ora è costruire altri partenariati attraverso workshop durante i quali raccogliere manifestazioni di interesse anche di aziende fuori regione, centri di ricerca, università, consorzi, in grado di dare una slancio alla realtà turistica abruzzese. “Abruzzo Innovatur” per la promozione e il marketing territoriale si avvarrà di un sito web che conterrà le linee guida e l’indirizzo del Polo. «C’è bisogno di recuperare il gap dell’infrastruttura turistica abruzzese - ha dichiarato Dario Colecchi - sul piano spiaggia si è cominciato a lavorare, ma si parla da trent’anni di bacini sciistici senza che sia mai stato fatto qualcosa. I problemi che Paesaggi d’Abruzzo
c’erano nel settore turismo sono gli stessi da anni e non sono mai stati risolti completamente. Se pensiamo poi che le Dolomiti, che sono le montagne più infrastrutturate al mondo, sono diventate Patrimonio dell’Umanità, possiamo ben dire che il discorso sull’Ambiente in Abruzzo viene esasperato. Oggi esistono strumenti tecnologici che permettono di fare studi precisi e puntuali in modo da far convivere sviluppo economico e sociale con la salvaguardia dell’ambiente; con le tecnologie e la programmazione comunitaria - ha continuato Colecchi - finalmente si possono evitare scempi ambientali. L’Abruzzo ha tutte le potenzialità per una crescita a livello turistico, ma queste potenzialità devono essere rese fruibili e per ottenere questo la politica deve fare da interlocutrice: per troppi anni l’Abruzzo ha avuto zero sul settore turismo. Un aspetto importante per ottenere dei risultati è fare rete, sinergia e con l’Assessorato al Turismo ora si comincia ad andare in qualche direzione da questo punto di vista». (Foto di Diego Panico)
UNA VITA NEL TURISMO Dario Colecchi nato a Roma, ma originario di Roccaraso, nasce in una famiglia di albergatori in cui la professione si tramanda da generazioni. A 39 anni Colecchi opera nel settore turistico e ricettivo già da vent’anni, è socio insieme al fratello Luca della società Pizzalto S.p.A., di cui il padre Felice è amministratore. La società comprende un impianto di risalita Pizzalto, realizzato nel 1973, che vanta modernissimi impianti, un centro benessere e luoghi di ristoro e l’Hotel Iris a Roccaraso, fondato dal nonno paterno, a quattro stelle e composto da 53 camere. Nella società lavorano settantacinque dipendenti, ma il vero pilastro del complesso è la madre di Dario, Maria Rita, sempre presente. Dario Colecchi è sposato con Francesca Cipriani, nata e residente a Roccaraso, socia e amministratrice dell’Hotel Suisse.
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EVENTI
“Virtualization Day”: con Dataone di Pineto alla scoperta della virtualizzazione, la nuova frontiera aziendale L’unica tappa abruzzese del focus dedicato alle novità del sistema informatico che sta rivoluzionando il mondo dell’impresa. Le testimonianze di Metalchimica e Gruppo Sarni di Maurizio O. Delfino
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fine novembre, al Castello Chiola, si è svolta la seconda edizione del “Virtualization Day”. Una giornata per conoscere e approfondire le novità della virtualizzazione, la tecnologia che permette di ottenere il massimo dal proprio ambiente It, grazie alla possibilità di deployare desktop e applicativi in modalità As a Service. L’incontro è stato organizzato da Dataone, realtà abruzzese che realizza le infrastrutture necessarie al mondo dell’impresa per comunicare e accedere alle informazioni. Durante le sessioni sono stati approfonditi i temi legati alla virtualizzazione attraverso demo, la descrizione di casi aziendali e il confronto con esperti che aiutano le imprese a comprendere i vantaggi di questo sistema. Con l’utilizzo in modo sicuro e automatizzato di risorse interne ed esterne, gli strumenti legati alla virtualizzazione permettono, infatti, di gestire dati aziendali migliorando la fruibilità e riducendo i costi. A introdurre i
lavori sono stati Gianfranco e Antonio Merletti, rispettivamente titolare e responsabile commerciale di Dataone. Sono inoltre intervenuti, come ospiti, Marco Frigerio, product manager Citrix di Ready Informatica, Alessandro Manetti, system engineer di Wyse, e Angelo Centorame, responsabile tecnico di Dataone. A questi si sono aggiunti Paolo Ballanti, di Stonesoft, e Alessandro Trapani, product specialist storage solution di Computer Gross. La sessione pomeridiana è stata chiusa da Fabrizio Sacchini, titolare e amministratore del Gruppo Metalchimica, e dai responsabili informativi del Gruppo Sarni, altra azienda abruzzese, impegnata nella ristorazione autostradale che, di recente, ha firmato un importante accordo con Dataone che prevede la ristrutturazione di tutto il sistema informativo interno, con l’adozione del nuovo Storage in Ha e l’erogazione dei nuovi applicativi in modalità As a Service.
Un momento dell’incontro
Fabrizio Sacchini, titolare e amministratore del Gruppo Metalchimica, realtà fondata nel 1982 che si sviluppa su una superficie di oltre 10mila metri quadrati
(Foto di Matteo Francavillese) Fabrizio Sacchini
Dataone: da sinistra Antionio Merletti (responsabile commerciale), Gianfranco Merletti (amministratore delegato) e Angelo Centorame (responsabile tecnico)
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METALCHIMICA SI AFFIDA A DATAONE Al Virtualization Day è intervenuto anche Fabrizio Sacchini, titolare e amministratore del Gruppo Metalchimica, azienda con sede a Scerne di Pineto (Teramo), leader nell’ideazione e produzione di articoli in plastica destinati a prodotti industriali liquidi e solidi, prevalentemente rivolti ai settori chimico, crop science, farmaceutico, alimentare e cosmetico. Sacchini ha illustrato la positiva esperienza di Metalchimica che, grazie all’appoggio di Dataone, ha implementato i suoi sistemi informatici e ha così ridotto visibilmente costi hardware e consumi energetici, migliorando allo stesso tempo l’affidabilità e la sicurezza dell’infrastruttura.
EVENTI
Da sinistra Giuseppe Madonna, responsabile Market Quality di Honda Italia Industriale, Vincenzo De Falco e Renato Galgano, Gruppo Galgano
Gruppo Galgano: qualità e innovazione, leve su cui agire L’incontro a Chieti per confrontarsi su un argomento di grande attualità e urgenza. Con la testimonianza di Giuseppe Madonna di Honda Italia Industriale di Francesca Cicchinelli
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Leadership di qualità”, è su questo che il Gruppo Galgano vuole puntare. L’evento, che si colloca nell’ambito della ventiduesima Campagna Nazionale Qualità “Noi ci siamo”, vuol promuovere il ruolo strategico della qualità a beneficio del sistema Paese. Come ha affermato in apertura del convegno il consulente Renato Galgano, l’omonimo Gruppo è convinto che la qualità sia Renato Galgano uno dei valori strategici per le aziende italiane che vogliono imporsi sul mercato. «Purtroppo - ha poi spiegato Marco Belisario, vicepresidente di Confindustria Giuseppe Madonna Pescara - troppo spesso la questione della certificazione di qualità subisce un calo di attenzione». «Di qualità - ha affermato l’ingegner Vincenzo De Falco, senior partner Galgano - si parla sempre troppo, ma se ne fa poca. La qualità deve passare prima dall’innovazione e le realtà economiche italiane hanno delle buone carte». In chiusura, Giuseppe Madonna, responsabile Market Quality di Honda Italia
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Industriale, ha riportato la testimonianza dell’azienda per cui lavora, che ha fatto della qualità la sua filosofia. La casa giapponese ha creato un evento che, con ricorrenza annuale, coinvolge tutti i dipendenti e i fornitori in una giornata in cui tutti partecipano attivamente per il miglioramento continuo del prodotto, per la verifica dei programmi di produzione e l’avvio di progetti innovativi. «L’iniVincenzo De Falco ziativa dei Circoli di Qualità - ha spiegato Madonna - nasce nel lontano ‘73 in Giappone e viene esportata in Italia nel 1981. Questi incontri hanno come scoMarco Belisario po un mutuo scambio di saperi per un arricchimento reciproco, attraverso un brain storming. Si creano dei gruppi di lavoro in cui si sceglie un tema da trattare e si studia l’entità del problema e si definisce un piano d’azione per attivare una contromisura efficace. La qualità va confermata per ogni singolo processo, non bisogna accontentarsi della perfezione».
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(Foto di Diego Panico)
LA PAROLA AL PRESIDENTE
«Nell’osserAlberto vazione dei Galgano trend di crescita economica afferma Alberto Galgano, presidente del Gruppo - qualità e innovazione si caratterizzano sempre più chiaramente come i fattori determinanti per lo sviluppo delle aziende. Sono questi gli aspetti che concorrono alla creazione del valore percepito e premiato dal mercato. Fa piacere sapere che tredici aziende abruzzesi (tra cui anche VacanzeCultura.it con Abruzzo Magazine, ndr), tra le centinaia di imprese italiane private e pubbliche di ogni settore e dimensione, hanno aderito alla Campagna Nazionale Qualità “Noi ci siamo” perché credono proprio nel valore del “fare qualità”».
L’ABRUZZO NELLE FIERE
La crisi non ci ferma Le aziende abruzzesi che, nel difficile momento, si affermano nelle fiere nazionali e internazionali di Andrea Beato e Guido Ramini
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on esistono solo “bad news”. Basta cercare per scoprire che ci sono tante realtà della nostra regione che sono protagoniste in appuntamenti ed eventi a livello italiano e non. Una dimostrazione di come sia opportuno investire nella comunicazione, nella visibilità, nel contatto con gli operatori di settore e con il pubblico, soprattutto in un delicato periodo come quello che si stiamo vivendo. E così vi raccontiamo, su questo numero, l’esperienza di Ice Transformers all’Electronica 2010 di Monaco di Baviera; quella di Aran World, con la linea Newform ufficio, all’Orgatec di Colonia. E sempre nella città tedesca ha esposto Atr Group, nel corso del prestigioso Professional Motor Sport World Expo. Ma c’è anche chi va verso nuovi mercati, come Arredo Luce che ha portato il suo stand all’Index Exhibition di Dubai, facendo apprezzare il suo inconfondibile made in Italy; qualità italiana che ha permesso ad Arcadia di essere premiata all’interno del Mipel, salone internazionale della pelletteria.
Aran in Germania con Newform Ufficio
Arcadia conquista il Mipel di Milano
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L’Orgatec si tiene in Germania è la fiera più importante per quanto riguarda i mobili per ufficio. Si tiene ogni due anni, sempre nello stesso periodo», racconta la brand manager Erika Rastelli. Lo scorso ottobre Aran World di Pineto, in provincia di Teramo, ha partecipato con uno stand di circa duecento metri quadri, esponendo il suo brand Newform Ufficio. «Nel nostro settore abbiamo presentato una novità assoluta: Mirò, si tratta di un ufficio proposto in cento colori. Ciò è possibile grazie al know how accumulato nella produzione di cucine, ma per il settore ufficio si tratta di una novità prorompente, che nessuno ha mai proposto», precisa con soddisfazione la manager Aran. Lo staff Aran che è volato a Colonia per prendere parte all’Orgatec 2010 Office & Facility. La soluzione Mirò, declinato in cento colori, è stata la novità assoluta della fiera
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’azienda dei fratelli Pasquale e Sergio Tondi (il racconto aziendale nelle pagine del nostro Speciale) si è aggiudicata il premio “Mipel…issia Immagine e Comunicazione”. Il successo è stato decretato per l’immagine pulita di presentazione del prodotto, unita all’indiscussa qualità dei materiali. Arcadia ha allestito al salone internazionale della pelletteria uno spazio espositivo di 80 metri quadrati. Quella di quest’anno è stata la sedicesima partecipazione, a partire dal 1994. La presenza ad appuntamenti importanti è ormai un must per questa realtà con sede a Corropoli (Teramo): oltre a Milano, vengono seguite fiere in Svizzera, Germania e Russia, mercati dove i prodotti Arcadia sono notevolmente apprezzati.
Le borse e gli accessori in pelle con stampa floreale hanno riportato un grandissimo successo nel corso di questa edizione 2010
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L’ABRUZZO NELLE FIERE
La tecnologia di Ice Transformers da Loreto a Monaco di Baviera
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a Electronica 2010: 70mila visitatori in quattro giorni e 2.500 espositori. Unica tra le abruzzesi a partecipare la Ice Tranformers. L’azienda di Loreto Aprutino (in provincia di Pescara) è un’industria ad alta tecnologia del settore dell’elettronica, produce trasformatori ed «è nata - come spiega il responsabile commerciale Ciriaco Petruzziello - per iniziativa di Erasmo Di Tonno, nell’89 all’interno del mondo delle telecomunicazioni che in Abruzzo all’epoca andava forte con Italtel, Alcatel e la Ericsson di Sulmona. Poi nel corso degli anni, con il know how delle telecomunicazioni, siamo entrati anche in altri settori come il militare, il lighting, l’avionica e il fotovoltaico. Oggi siamo una strut-
tura di settanta persone, distribuite in due capannoni da 3.500 mq. Realizziamo l’80% del fatturato con l’estero e quest’anno si è attestato intorno ai 4,5milioni di euro. Siamo alla sesta partecipazione, la fiera è biennale, il nostro stand è stato di 25 mq; abbiamo portato una vasta gamma di componenti magnetici per l’elettronica. Come novità abbiamo proposto prodotti per applicazioni nel mondo ferroviario che sono un nostro nuovo business. C’è stato un leggero calo di visitatori dovuto soprattutto alla crisi, per fortuna mitigato dai primi segnali di ripresa. La crisi vera c’è stata nel 2009 quando si è passati dai 73mila visitatori del 2008 ai 70mila di oggi e dai 2.700 espositori ai 2.500».
Un momento di break per la squadra di Ice Transformers all’Electronica. Per l’azienda abruzzese questa è stata la sesta partecipazione e, per l’edizione di quest’anno, è stato allestito uno stand di 25 metriquadri. Proposta una vasta gamma di componenti magnetici per l’elettronica
A sinistra lo stand Laserlab, l’azienda specializzata in servizi e analisi per industria, agricoltura, ambiente
Undici realtà della nostra regione a Ecomondo
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i è tenuta a Rimini, lo scorso novembre, la quindicesima fiera internazionale del recupero di materia ed energia: Ecomondo. Tanti i player della green economy, tra loro undici abruzzesi: le quattro provincie, l’Arta Abruzzo, Regione Abruzzo direzione protezione civile-ambiente, la Deco, Abicert, Confautonomi Chieti, Ecologica Sangro e Techxa. Tra le abruzzesi che sicuramente si sono fatte notare c’è la Laserlab di Chieti Scalo, laboratorio specializzato in servizi e analisi per industria, agricoltura e ambiente, vanta 80 tecnici e dieci laboratori. «In fiera - racconta Giuseppe Corsica di Laserlab siamo stati presenti con il nostro business più grande: le unità mobili per il monitoraggio della qualità dell’aria».
Tre abruzzesi a Trieste
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okambo e Universal hanno partecipato alla più importante fiera dedicata all’industria del caffè espresso. Soprattutto Universal ha colto l’occasione per presentare al pubblico le nuove tazzine abbinate alle lattine della linea “Monoselezioni” e le immagini donne, scelte per la comunicazione 2010. Dato che il bar si sta sempre più allargando Al TriestEspresso tre azienad un concept di food bar, all’ex- de abruzzesi hanno presentato po hanno deciso di partecipare i loro prodotti: Universal Caffè, anche i fratelli Antonio e Massimo Mokambo e Fox Italia Pavone con la loro azienda, Food Italia. Nel loro stand, i visitatori hanno potuto assaggiare le vintage potatoes, patate inglesi cotte a mano, adatte per ogni aperitivo e aromatizzate in vari gusti. Questa edizione del TriestEspresso ha richiamato numerosi partecipanti e operatori del settore provenienti da ogni parte d’Europa, soprattutto dai Paesi dell’Est che si stanno aprendo alla tradizione del caffè.
Il din-ink, un kit pronto uso per la pausa pranzo in ufficio. Posate che prendono vita da penne a sfera e che sono commercializzate nel mondo
Zo_loft, il design abruzzese va in mostra a St. Etienne
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uattro giovani architetti, tre abruzzesi e un laziale, Paolo Emilio Belisario, Andrea Cingoli, Cristian Cellini e Francesca Fontana, gli Zo_loft, sono reduci dalla Biennale del Design di St. Etienne, in Francia, dove, nella sezione “Prediction”, hanno presentato il din-ink, ovvero la rivoluzione del take away uso-ufficio. Un successo annunciato dalla diffusione del kit pronto uso ormai nei negozi di tutto il mondo. Tra i loro progetti “famosi” anche Wheely la ruota-rifugio per senzatetto.
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L’ABRUZZO NELLE FIERE
Ponzio Sud apre il suo spazio a Milano
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Abbiamo colto l’occasione del Milano Design Weekend per inaugurare un nostro spazio nello showroom Gorlini. Si tratta di uno showroom multi marca, a Milano, in via Santa Sofia, 27. Dividiamo la struttura con altre quattro aziende e ad ognuna spetta una vetrina - illustra Eleonora Mincarelli, responsabile comunicazione di Ponzio Sud. Tra le novità proposte ci sono la linea Alterego, alluminio legno, poi le soluzioni a scomparsa, fino ad un profilo che si chiama Fineline».
Giuseppe Ranalli (Tecnomatic) alla guida della Compagnia delle Opere Abruzzo e Molise
Ready Rent e Pramerica
si mettono InOpera
Particolari dell’elegante spazio Ponzio Sud, inaugurato all’interno dello showroom multimarca Gorlini, in via Santa Sofia 27. La nuova apertura è avvenuta nel corso del Milano Design Weekend, svolto nella città lombarda dal 14 al 17 ottobre 2010
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InOpera, evento tenuto al Palacongressi di Montesilvano, hanno preso parte 182 imprese. Tra queste anche Ready Rent, società di noleggio della famiglia Guercioni, e Pramerica, compagnia vita italiana del Gruppo Prudential Financial, rappresentata dai consulenti della nuova filiale per l’Abruzzo, di viale Marconi a Pescara. L’evento ha consentito agli imprenditori presenti di interagire secondo due formule, “Expandere” e “Costruendo”. (Foto di Valerio Simeone)
Atr Group al Professional Motor Sport World Expò
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’azienda del teramano ha partecipato alla prestigiosa fiera Racing di Colonia, punto di riferimento a livello europeo per il settore racing ed aperta solamente ai professionisti del settore. «Siamo Lo stand Atr alla fiera di Colonia alla prima partecipazione, nei due anni precedenti ci siamo recati in visita alla fiera per capire se i partecipanti fossero all’interno del nostro target - dice Daniela De Angelis, key account manager - abbiamo esposto una scocca per la Formula3 e un modellino galleria del vento, di una Formula 3 che correva per noi nel campionato tedesco».
Arredo Luce illumina Dubai
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Gli allestimenti di Pramerica e Ready Rent all’interno del Palacongressi d’Abruzzo. A InOpera 2010 hanno partecipato centottantadue imprese. Qui sopra a sinistra Riccardo Guercioni, Ready Rent
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’azienda di Città Sant’Angelo (si veda il focus all’interno del nostro Speciale), specializzata nella produzione di lampadari destinati ad una clientela di fascia alta, ha esposto all’interno dell’Index Exhibition di Dubai. Nell’importante fiera di settore, Arredo Luce era presente con un proprio stand di 40 metri quadrati. Marco Centorame, direttore commerciale, si è detto estremamente soddisfatto dei contatti generati.
Quella di Dubai è per Arredo Luce soltanto una delle molte fiere a cui partecipa abitualmente. Da anni, infatti, è presente nei più importanti appuntamenti in Nord America e negli eventi in programma nei Paesi dell’Est Europa
SPECIALE L’ABRUZZO SI AVVICINA ALL’ORIENTE Skyline di Shanghai
L'Abruzzo si avviCina all'Oriente Il bilancio positivo della Regione all’Expo Universale di Shanghai e il racconto di alcune aziende abruzzesi che stanno già guardando con molto interesse al mercato orientale a cura di Andrea Beato
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terminata l’esperienza abruzzese all’Expo, un quadro finale con più luce che ombre. Ma a Shanghai le protagoniste mancate sono state le nostre aziende. Con questo Speciale, Abruzzo Magazine vuole raccontare alcune case history di successo. A cominciare da Arcadia, l’attività dei fratelli Tondi, che dalla Val Vibrata è sbarcata in Cina con diversi negozi monomarca di borse e accessori; Arredo Luce, unica realtà abruzzese iscritta alla Camera di Commercio Italiana in Cina; il Gruppo Lisciani, leader in quella che il fondatore, Giuseppe Lisciani, ama definire la “via della ludattica” e che da Hong Kong sta gettando le basi per diventare una world wide company; per finire con Evangelista Liquori e Rustichella d’Abruzzo, due marchi affermati in tutto il mondo, che in Oriente hanno trovato spazi interessanti e consumatori che, nonostante le ampie
differenze culturali, i diversi costumi e le diverse tradizioni, dimostrano di apprezzare molto i prodotti di qualità del made in Italy. Per le imprese che invece guardano all’economia del Dragone con ancora molta diffidenza, abbiamo seguito un interessante workshop in Confindustria Pescara, dove la società di consulenza West East Corporation ha condotto gli imprenditori che vi hanno preso parte ad una attenta disamina delle reali opportunità di business, spiegando note positive, ma anche insidie legate ad una penetrazione nel mercato cinese. Continueremo ad avere un occhio attento all’internazionalizzazione anche nei prossimi numeri. In quello di marzo/ aprile 2011 il nostro Maurizio Delfino, inviato a Shanghai, informerà voi lettori sugli incontri istituzionali avuti e sulla testimonianze di uomini d’affari, italiani e stranieri.
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SPECIALE L’ABRUZZO SI AVVICINA ALL’ORIENTE
Foto di gruppo per i partecipanti all’incontro sull’Expo di Shanghai
L'inizio di una collaborazione All’Hotel Adriatico di Montesilvano la presentazione dei risultati che la Regione Abruzzo ha conseguito all’Expo: gli accordi con il colosso Zte e la Camera di Commercio di Shanghai
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el corso dell’Expo Universale di Shanghai, concluso a fine ottobre, ogni giorno 40mila visitatori hanno affollato lo stand della Regione Abruzzo, allestito all’interno del Padiglione Italia. Un successo frutto di un lavoro di squadra tra Regione, Centro Estero delle Camere di Commercio abruzzesi e Facoltà di Architettura dell’Università G. d’Annunzio. Le grandi escluse di questa azione sinergica sono state, però, le nostre aziende che hanno, in più
occasioni e in più sedi, lamentato lo scarso e non tempestivo coinvolgimento nella preparazione dell’evento, il complesso e costoso iter partecipativo. Un supporto mancato, da parte delle istituzioni, che ha finito per mostrare solo alcune caratteristiche del nostro territorio, lasciando fuori tutta l’eccellenza produttiva industriale. L’Abruzzo, a livello internazionale, doveva essere presentato solo con la consueta immagine di regione verde d’Europa, dalle ottime tradi-
I PROTAGONISTI
zioni enogastronomiche, come terra colpita dal tremendo terremoto, o si potevano aggiungere le testimonianze di chi, ogni giorno, porta avanti un discorso di impresa, favorendo la ricchezza dell’intera area? Ormai i giochi sono chiusi e un’occasione del genere si ripresenterà solo a Milano. Fra cinque anni cerchiamo di farci trovare pronti, anche sotto questo punto di vista. Ma cosa ha portato concretamente di buono l’esperienza in Oriente? Essenzialmente
1. L’assessore regionale alle Attività produttive si è detto molo soddisfatto del risultato della Regione all’Expo di Shanghai. Suo gran parte del merito nell’aver rafforzato i rapporti con il gruppo cinese Zte, che ha deciso di investire in Abruzzo. 2. L’assessore regionale all’Agricoltura, presente a Shanghai, ha potuto direttamente testimoniare il grande apprezzamento dei cinesi per i prodotti enograstronomici italiani e, in particolare, per quelli abruzzesi.
1. Alfredo Castiglione
2. Mauro Febbo
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3. Daniele Becci
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3. Il presidente della Camera di Commercio di Pescara ha annunciato l’avvio di contatti con la Camera di Commercio di Shanghai per ospitare, dalla Cina, decine di buyer incuriositi dalle molteplici bellezze naturalistiche e artistiche dell’Abruzzo.
SPECIALE L’ABRUZZO SI AVVICINA ALL’ORIENTE il fatto di essere una vetrina eccezionale, davanti a un pubblico di un miliardo e duecento milioni di persone. Poi il consolidamento dei rapporti con il colosso cinese delle telecomunicazione Zte (55mila dipendenti in organico, 8mila quelli che operano nelle filiali extra Cina) che ha già avuto modo di operare all’Aquila, insieme a Telecom Italia, nell’ambito del progetto C.a.s.e. per lo sviluppo della banda larga, e ha confermato l’interesse a lavorare sulla rete dei servizi per favorire i collegamenti in fibra ottica su altre fasce di territorio regionale. «Un partner importante - ha spiegato l’assessore regionale alle Attività produttive, Alfredo Casiglione - perché Zte ha in programma ingenti investimenti in Europa. Dobbiamo creare le condizioni per rendere l’Abruzzo appetibile, visto anche il loro interesse ad entrare nei poli di innovazione. In più sono stati avviati contatti con la Camera di Commercio di Shanghai per ospitare, dalla Cina, decine di buyer, incuriositi dalle bellezze naturalistiche, archeologiche e storiche dell’Abruzzo e dalle nostre prelibatezze culinarie». Qualcosa andrà fatto anche lì, visto che l’economia del Dragone ha deciso di spalancare le porte agli investimenti italiani. È stato proprio il primo ministro Wen Jiabao, durante la visita ufficiale di qualche mese fa nel nostro Paese, a voler alzare, entro il 2015, a cento milioni di dollari la cifra di interscambio commerciale tra le due nazioni. Attualmente gli investimenti italiani in Cina ammontano a 5 miliardi di dollari, una cifra che non corrisponde al rapporto di forza che l’Italia rappresenta, visto che dall’Europa arrivano 50 miliardi e dagli Usa 60. Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, l’ha definita una grande opportunità per le imprese italiane, confermando una serie di accordi industriali pari a 2,5 miliardi di dollari (Impregilo-Shanghai Electric sulla dissalazione, Sicar-Global Solar Fund sui pannelli solari e Huawei-Vodafone sui più importanti prodotti wireless). L’economia cinese sta già diventando la prima economia del mondo. (Foto di Valerio Simeone)
Nella foto il pranzo all’Hotel Adriatico di Montesilvano, seguito alla presentazione dei dati sull’esperienza della Regione Abruzzo all’Expo Universale di Shanghai
RETE DELLE
CITTÀ SOSTENIBILI «L’allestimento Abruzzo cre- dei paesaggi culturali della reato per l’Expo di Shanghai gione e dello sviluppo di una - ci spiega l’architetto Ester rete di turismo sostenibile; Zazzero, che ne ha curato la sostenibilità intesa come la progettazione - ha voluto sicurezza della vita sociale, rappresentare il tema della dell’integrazione culturale e sostenibilità urbana quale della creazione di spazi pubstrategia “manifesto” delle blici e di socialità nel contepolitiche della Regione. Que- sto urbano; le eccellenze nel campo della risto obiettivo è cerca scientifica stato perseguito ed industriale. attraverso un’inL’allestimento è stallazione semstato dotato di un plice ed efficace. controsoffitto luIl tema della sominoso sospeso stenibilità è stato in grado di cattuaffronta nelle sue Ester Zazzero rare luce ed enerdifferenti declinazioni: la qualità della riquali- gia. Le linee della rete sono ficazione delle aree urbane state riflesse sul pavimento, nel processo di recupero del come traccia delle strade patrimonio storico e della ri- dei centri urbani, quale rafcostruzione post terremoto, figurazione della forma della come riformulazione del tema città storica e artistica. Un della sostenibilità alla luce di articolato sistema di pareti ha un uovo concetto di progetto esposto, con video, proieziourbano sostenibile; il tema ni ed espositori, i quattro temi della tutela e valorizzazione portanti dell’allestimento».
Particolare dell’esposizione Abruzzo, un allestimento semplice ed efficace
4. Il responsabile Zte Italia ha espresso la volontà di continuare la proficua collaborazione con l’Abruzzo e di continuare a lavorare sulla rete dei servizi per favorire i collegamenti in fibra ottica anche su altre fasce di territorio regionale. 5. Il preside della Facoltà di Architettura di Pescara ha spiegato le caratteristiche dell’allestimento abruzzese a Shanghai: semplicità ed efficacia dal punto di vista percettivo e del coinvolgimento del visitatore.
4. Fabio Di Marco
5. Alberto Clementi
6. Luca Mastromattei
6. Lo chef (figlio dell’indimenticabile Eriberto e rappresentante dell’Abruzzo nel mondo) ha proposto, per la cena di gala della Regione a Shanghai, un menù con piatti tipici della cucina abruzzese, a cominciare dalla chitarra fresca con pallottine.
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SPECIALE L’ABRUZZO SI AVVICINA ALL’ORIENTE
Le aziende abruzzesi e l'approccio al mercato cinese Confindustria Pescara ha organizzato un workshop analizzando le reali opportunità di business in Oriente per le aziende italiane. Case history Tecnojest, con Maurizio Berardo
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L’internazionalizzazione, a Cina vista come op- chi. portunità e non come però, comporta sicuramente il minaccia. È questa idea superamento di una concezione che ha mosso Confindustria territoriale di business e implica Pescara, e in particolare Enrico la neolocalizzazione di un format di sviluppo per Rotolo (presidente l’impresa stessa ed della Sezione Terè per questo che ziario avanzato), prima che il mercaa organizzare un to italiano approdi workshop dal tema in Cina, sarebbe “Cina, fra mito e reopportuno capire la altà”. «Per operare Maurizio Berardo reale appetibilità di in ambito internaun contesto di vaste zionale - spiega Criproporzioni e svistiano Fagioli, partluppare una comuner della West East nicazione, un asset Corporation - la e una dimensione dimensione dell’imdi vendibilità vicina presa non è rilevanalla sensibilità cinete. È una questione Giuseppe Rozzi se. Un discorso redi visione strategicepito da Tecnojest, ca, livello qualitatiazienda di Spoltore vo dell’offerta, competenze ed alleanze. Se l’export leader nelle netcontrol solution, non paga più, sarebbe utile spo- nella domotica, in hosting, statistare la produzione all’estero e stiche, soluzioni software e amil mercato cinese è un’ottima ministrata da Maurizio Berardo. frontiera». Le insidie certo ci Questa realtà aprirà, il prossimo sono, come quella legata alla tu- anno, due società in Cina, una tela del marchio d’impresa, pro- per l’import e l’altra dedicata blema evidenziato dall’avvocato esclusivamente alla vendita dei Giuseppe Rozzi di Consulmar- suoi prodotti.
Da sinistra Maurizio Berardo, Giuseppe Luciani (partner pescarese di West East), Alfredo Castiglione (assessore regionale), Enrico Rotolo (presidente Sezione Terziario avanzato), i consulenti Cristiano Fagioli, Alessandro Vagnoli e Valeria Vannoni
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WEST EAST CORPORATION, IL PARTNER PER L’ORIENTE
I consulenti di West East presenti all’incontro di Confindustria. Da sinistra Cristiano Fagioli, Valeria Vannoni e Alessandro Vagnoli
West East Corporation è una società di consulenza, con sedi anche a Pechino e Hong Kong, che fornisce servizi di business planning, revisione, marketing, supply chain, pianificazione fiscale, amministrazione, risorse umane e strategia per investire in Cina. La mission è quella di fornire un servizio altamente professionale e competitivo in termini di mercato per permettere di fare business in Oriente. «La Cina - spiega Giuseppe Luciani, partner pescarese - è ormai divenuta protagonista di una crescita economica sorprendente e figura al secondo posto tra le economie mondiali, con una popolazione che sfiora il miliardo e mezzo di abitanti. Un Paese che in pochissimo tempo ha saputo cambiare faccia ed evolversi. L’elevato
interesse per questa nazione, dapprima legato ai bassi costi offerti, è giustificato dalle potenzialità del mercato, in termini di domanda elevata di prodotti e servizi. L’investitore straniero che voglia entrare nel mercato cinese ha a disposizione diverse soluzioni per farlo. La prima cosa è, senza dubbio, conoscere la situazione del mercato, molto vasto e complesso al suo interno, e le politiche sugli investimenti del governo cinese». Il valore aggiunto di West East è costituito da un network in Italia che supporta la nostra Pmi nello sviluppare business in Oriente e uno direttamente in Cina, anche chiamato Guanxi, che agevola gli affari del cliente direttamente sul posto. Il team di consulenti vanta un’esperienza consolidata in progetti di livello internazionale.
SPECIALE L’ABRUZZO SI AVVICINA ALL’ORIENTE ZOOM PELLETTERIA ARCADIA
Arcadia conquista la Cina Partita dalla Val Vibrata, la società dei fratelli Tondi è oggi presente con le sue borse in 35 Paesi del mondo. In Oriente l’apertura di diversi punti vendita col proprio marchio
È
una delle aziende abruzzesi che ha saputo meglio rapportarsi e cogliere le opportunità del mercato cinese, un mercato complesso e vastissimo. Stiamo parlando di Arcadia, che produce e distribuisce nel comparto moda, settore pelletteria, prodotti made in Italy per donna e uomo, soprattutto borse e accessori. Prodotti dallo stile informale, sportivo e classico, con una cura nei dettagli, strizzando l’occhio ad un consumatore moderno, sensibile al fashion look. L’undici febbraio 2010 questa realtà con sede a Corropoli, in piena Val Vibrata, è sbarcata in Estremo Oriente. In occasione del trentacinquesimo anno di attività è stato inaugurato un negozio monomarca a Shenyang, all’interno di Seibu, uno dei centri commerciali più lussuosi della città, dove si concentrano la maggior parte dei brand internazionali. La boutique si caratterizza per gli arredi raffinati, lo spazio moderno e luminoso, un forte impatto visivo, grazie anche all’accurata scelta dei materiale e all’elegante contrasto dei colori bianco e nero. Per lanciare l’apertura è stata organizzata anche una sfilata di moda in un prestigioso hotel locale, alla quale hanno partecipato media, addetti ai lavori e personalità importanti. Un progetto di investimento importante, che ha richiesto oltre 10.000.000 renminbi, e prevede nuovi punti vendita a Shanghai, Dalian, Shenzhen, Hangzhou. Per dare supporto a tale piano è stata costituita Arcadia Shanghai Trading Co., Ltd - società a totale capitale straniero. Secondo Francesco Bovara, responsabile di Arcadia Shanghai, la Cina è un mercato enorme ed in forte espansione, che mostra una notevole propensione per i nostri prodotti, basati su un’estrema qualità. Ne consegue che anche aziende italiane più piccole e meno note hanno la possibilità di espandersi verso Est. E Pasquale Tondi, amministratore delegato, conferma: «Arcadia ha sempre dato importanza all’eccellenza e all’artigianalità dei propri prodotti, rafforzando così il legame tra tradizione e valori espressi dal marchio. Sono convinto che, nonostante il difficile momento economico, sapremo valorizzare ancora di più i contenuti stilistici delle nostre collezioni, trovando le giuste soluzioni in un mercato che offre notevoli possibilità di crescita. Negli ultimi anni abbiamo seguito questa logica, una forte propensione nell’espanderci in contesti internazionali e vogliamo continuare su questa via».
L'IMPORTANZA DELL'EXPORT
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a piccolo laboratorio artigianale, fondato da Tonino Tondi, ad azienda fortemente orientata all’internazionalizzazione e guidata dai due figli. In 40 anni Arcadia ha subito una forte trasformazione, ma ha mantenuto l’artigianalità che, ancora oggi, contraddistingue tutte le fasi interne della produzione. Nel 1990 è stato realizzato lo stabilimento di Corropoli, oltre 3.000 metri quadrati, dove lavorano ventitre dipendenti. Il fatturato si attesta sui 5 milioni di euro annui, con il 90% fatto su mercati esteri: tutta l’Europa, Stati Uniti, Giappone, Russia e Arabia Saudita. I punti di forza dell’azienda sono la ricerca stilistica, sempre in linea con le esigenze del mercato, e la modelleria interna, sviluppata in accordo con prestigiosi designer. La politica commerciale mira invece ad una costruzione di rapporti con il trade e a fidelizzare il cliente finale.
NON SOLO CINA
Da sinistra Sergio e Pasquale Tondi
L’espansione verso l’estero era già iniziata nel 2004, quando Arcadia ha dato vita al primo negozio monomarca a Riyadh (Arabia Saudita). Le ultimissime aperture in Cina seguono un piano di sviluppo ben preciso che porterà l’azienda teramana a gestire, nei prossimi due anni, un totale di cinque punti vendita monomarca in importanti città in forte sviluppo, dove il pil pro capite per abitante si attesta sui 7.500 dollari. Un target in linea con la qualità e lo stile dei prodotti Arcadia.
Il negozio monomarca inaugurato a Shenyang, all’interno del centro commerciale Seibu. Altre aperture sono già previste, nei prossimi anni, a Shanghai, Dalian, Shenzhen e Hangzhou
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SPECIALE L’ABRUZZO SI AVVICINA ALL’ORIENTE ZOOM ARREDO LUCE
Arredo Luce guarda ad Est L’azienda specializzata nella produzione artigianale di lampadari di qualità inizia a studiare il mercato cinese. Intanto continua il suo sviluppo in America e nei Paesi dell’Est Europa
A
ttualmente, e la cosa sorprenderà, è l’unica abruzzese iscritta alla Camera di Commercio Italiana in Cina, ma «i rapporti con il Paese orientale - ci conferma Filippo Albanese, amministratore della società - non sono ancora avviati. Il nostro è un forte interesse, stiamo ancora capendo come approcciare questo ampio e complesso mercato. In più, il momento di crisi generale, certo non favorisce l’intrapresa di azioni di così grande portata, che richiedono alti budget». Le origini di Arredo Luce risalgono alla prima metà degli anni Cinquanta, quando il suo fondatore inizia la produzione di lampadari di cristallo, stile classico, presentando un proprio catalogo. Nel corso degli anni, attraverso la partecipazione ai principali eventi internazionali, questa realtà con radici romane, poi trapiantata nella nostra regione, riesce con successo a diffondere il fascino e il prestigio del made in Italy nel settore dell’illuminazione, grazie all’uso sapiente di cristallo Swarovski trasparente e colorato, vetri di Murano, montature in ottone e alluminio, finiture cromo e oro 24 carati, paralumi in tessuto o organza, miscelati con un design esclusivo. «Forti dei nostri 600 articoli sviluppati - spiega Marco Centorame, direttore commerciale - abbiamo cercato di imprimere una visione imprenditoriale fortemente innovativa, basata su miglioramento continuo della qualità del prodotto, impiego di tecnologie d’avanguardia nei processi di lavorazione, garanzia di un servizio puntuale e tempestivo, crescita costante e internazionalizzazione. Siamo fieri di poter annoverare uno Dall’alto Filippo Albanese stile produttivo incentrato sull’automae Marco Centorame zione di processi di lavorazione, grazie all’impiego di impianti esclusivi, tecnologicamente avanzati, progettati ad hoc per le specifiche lavorazioni. E ciò nella convinzione di poter garantire una qualità del prodotto costante, riservando una grande attenzione alle finiture. La soddisfazione del cliente va ricercata, anche e soprattutto, attraverso la garanzia di un servizio di consegna puntuale e tempestivo. Grazie ad un magazzino prodotti, attrezzato secondo le più recenti tecniche di stoccaggio e attraverso una ricerca continua tesa a migliorare i processi di imballaggio dei prodotti». «Da sempre - continua Albanese - abbiamo concepito il mondo come un unico grande mercato, cogliendo le opportunità e le sfide offerte dall’apertura di nuovi Paesi agli scambi internazionali. Oggi, annoveriamo clienti di venti nazionalità diverse. Per poter offrire un servizio migliore e tempestivo, nel 2004 abbiamo creato, in Canada, una società per la produzione ed assemblaggio dei lampadari che vengono distribuiti anche negli Stati Uniti d’America. Iniziative similari sono state 68 AbruzzoMAGAZINE
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I prodotti di Arredo Luce sono di estrema qualità e finitura. Nelle altre foto alcuni momenti della produzione che avviene all’interno della sede, al centro commerciale Ibisco di Città Sant’Angelo. Nel 2009 il fatturato ha raggiunto i 3 milioni di euro
portate a compimento in altri contesti. In particolare, nel febbraio 2006, è stata inaugurato a Baku, in Azebaijan, un prestigioso showroom per la distribuzione del prodotto Arredo Luce. Stesso percorso si è realizzato in Georgia, nella capitale Tbilisi. A partire sempre dal 2006, Arredo Luce ha iniziato ad essere protagonista di eventi fieristici di rilievo: il Toronto Furnishings Home (Canada), il Dallas Show (Texas), Baku Mebel (Azerbaijan), Kiev Mebel (Ucraina). Attualmente stiamo valutando l’opportunità di costituire una struttura per l’assemblaggio e distribuzione dei nostri prodotti in Ucraina, nella capitale Kiev». Sono state infine sviluppate nuove business unit. Con la divisione contract, Arredo Luce è, infine, pronta a soddisfare qualsiasi richiesta “chiavi in mano”, mettendo a disposizione un servizio integrato e sofisticato, che va dalla progettazione, secondo le più complesse tecnologie, fino all’arredo completo di strutture immobiliare, pubbliche e private.
SPECIALE L’ABRUZZO SI AVVICINA ALL’ORIENTE ZOOM GRUPPO LISCIANI
La via della ludattica Il Gruppo Lisciani, in forte crescita, guarda alla Cina per la produzione delle componenti elettroniche dei suoi prodotti e a Hong Kong per trasformarsi in azienda world wide
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Il Gruppo Lisciani - spiega il professore Giuseppe Lisciani, fondatore e presidente del Consiglio d’Amministrazione della società - è una casa editrice che, da più di quarant'anni, si occupa di ricerca e sperimentazione sulle strategie di apprendimento dei bambini. Un percorso vincente e originale, che si è concretizzato in quella che amiamo definire “La via della ludattica”: una vera e propria galassia di prodotti capaci di intrattenere e insegnare in modo efficace e motivante, dai giochi educativi alle attività creative, dai libri per bambini ai giochi di società, dai testi scolastici alle guide didattiche per insegnanti. Due marchi, Liscianigiochi e Liscianiscuola, che hanno raggiunto un buon livello di notorietà e personaggi, come Carotina Super Bip e Piccolo Genio, che quasi tutti i più piccoli conoscono. Negli anni è avvenuta l’acquisizione di molte licenze di brand di rilievo nel mondo dell’entertainment: Walt Disney, i Puffi, le Winxs, Ben 10, Teletubbies, Barbapapà, Scooby Doo, Winny Pooh…». Un business che è arrivato a toccare un fatturato di 18 milioni di euro l’anno, 60 dipendenti e più di 600 articoli a catalogo. Uno sviluppo che non poteva non guardare ad un’ottica internazionale e, conseguentemente, anche al mercato asiatico. «I nostri prodotti sono rigorosamente made in Italy - sottolinea
uno dei figli, Franco Lisciani, che si occupa della Ricerca&Sviluppo. Negli stabilimenti teramani (oltre 10.000 metri quadrati di capannoni), nella zona industriale di Sant’Atto, viene svolta l’attività di ricerca, ideazione e sviluppo e si realizza anche la maggior parte della produzione, dalla stampa all’assemblaggio, grazie ad impianti moderni e tecnologie all’avanguardia. In Cina, però, fabbrichiamo tutta l’elettronica, i circuiti stampati e gli altri elementi sonori e luminosi. Il nostro partner è una società che si trova a Ningbo, nella provincia dello Zhejiang, con uno know how specifico molto elevato, che ha superato tutti i test di certificazione e non utilizza manodopera minorile. In più sempre in Oriente abbiamo gettato le basi per diventare un’azienda world wide: stiamo studiando l’apertura di un nostro showroom a Kowloon, la capitale di Hong Kong. L’intento è quello di far diventare questa sala esposizione la nostra sede di vendita globale, il punto di riferimento per i diversi buyer mondiali, andando a sfruttare anche le caratteristiche della regione come porto franco. Questo potrebbe essere il primo passo per poi approcciare meglio il colosso cinese, un Paese che va studiato e analizzato con molta cura prima di intraprendere qualsiasi strategia di penetrazione e distribuzione».
LA FAMIGLIA LISCIANI Nel Gruppo Lisciani il passaggio generazionale è già avvenuto. Il fondatore, Giuseppe Lisciani (Medaglia al Merito Educativo del Presidente della Repubblica), ha lasciato la guida operativa dell’azienda ai suoi tre figli: Franco, responsabile Ricerca&Sviluppo, Davide, che si occupa della produzione e dell’amministrazione, e Alessandra, che segue le attività di redazione. Il loro contributo ha permesso, a questa realtà, di imporsi sul mercato nazionale e di affacciarsi anche su quello estero, in primis Francia e Paesi dell’Est. Un modello di sviluppo unico, che ora vuole diventare una global educational company.
Franco Lisciani
Davide Lisciani
Alessandra Lisciani
(Foto di Valerio Simeone)
Il professore Giuseppe Lisciani, fondatore e presidente del Gruppo
Nelle foto alcune fasi di produzione svolte all’interno dell’azienda e la sede del Gruppo a Sant’Atto
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SPECIALE L’ABRUZZO SI AVVICINA ALL’ORIENTE ZOOM EVANGELISTA LIQUORI
Il liquore che piace nel mondo Anche il mercato asiatico ha dimostrato di apprezzare i prodotti Evangelista
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un’azienda storica, che deve la sua fama al Punch. Il liquore dal ricco aroma oggi lo conoscono tutti e a questo si sono aggiunti la grappa, il limoncino, la genziana, la sambuca… Nei più importanti ristoranti le etichette Evangelista compaiono, a fine pasto, sulle tavole. Le esportazioni sono cresciute soprattutto in Inghilterra e Canada, Paesi dove la titolare Ascenzina (Enza) Evangelista è ormai soprannominata “Lady Limoncello”. È stata proprio questa
bevanda, tipicamente italiana, ad aver notevolmente impressionato un importatore asiatico che si trovava in Italia per un viaggio d’affari. «Da allora - ricorda l’imprenditrice - iniziammo a inviare i nostri prodotti a Pechino. Purtroppo lo scandalo del latte contaminato, avvenuto in Cina di lì a poco, ha bloccato l’import e l’export di qualsiasi tipo di liquido. I nostri prodotti sono però diffusi nelle catene di ristoranti orientali in tutto il mondo: Hakkasan, Yauatcha, Ping Pong Dim Sum». E per andare incontro ai gusti dei consumatori dagli occhi a mandorla, Evangelista manda in produzione un liquore al licis. (Foto di Valerio Simeone)
Ascenzina Evangelista (“Lady Limoncello”), con l’amministratore della società, Marco Cosanni. Alle loro spalle il Punch, da sempre il loro liquore principe
ZOOM RUSTICHELLA D’ABRUZZO
La pasta multilingue Anche l’Asia fra i mercati di Rustichella d’Abruzzo
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Nell’azienda Rustichella d’Abruzzo la produzione della pasta è ancora un’arte
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Stati Uniti e nell’Europa dell’Est. Da li elementi che caratterizzasei, sette anni lavoriamo, inoltre, con no il prodotto Rustichella un importatore a Hong Kong, a cui non sono cambiati, sono è legato anche il discorso Giapposempre gli stessi dal 1924: l’utilizne e Singapore. Verso queste aeree zo delle migliori semole di grano esportiamo circa 6.000 quintali di duro selezionato, l’impasto con acprodotto l’anno e la distribuzione qua pura di montagna, la trafila in Stefania Peduzzi avviene, soprattutto, in ristoranti bronzo, il processo di essiccazione italiani (Aqua e Olivier a Hong Kong, che si compie lentamente e a basse Venexia a Shanghai), presenti in catemperature. Un mix che ha decretene alberghiere come Hyatt e Shantato il successo in Italia, ma ancora gri. Facciamo un’azione di educaziodi più ha avuto l’apprezzamento dei ne e formazione alla cultura italiana mercati esteri. Il merito va ai nipoti e abruzzese per quanto riguarda la dello storico fondatore, Gianluigi e buona alimentazione. In quest’otStefania Peduzzi, che oggi guidano Giancarlo D’Annibale tica, nel 2010, abbiamo ospitato in l’azienda di famiglia, insieme all’amministratore delegato Giancarlo D’Annibale. Una azienda alcuni importatori asiatici. Un’esperienza gestione che non ha perso di vista l’artigianalità, di cinque giorni grazie alla quale hanno avuto l’ope, nello stesso tempo, ha iniziato a guardare oltre portunità di conoscere la nostra realtà, perché occonfine, con una visione globale. «La nostra pasta corre anche capire come cucinare un buon piatto - ci conferma Stefania Peduzzi - è affermata negli di pasta Rustichella».
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L’ADVERTISING IN ABRUZZO
I TESTIMONIAL ABRUZZESI DI BCCA E PESCARA CALCIO
Parte dello staff di Sinergia Advertising nella nuova sede di via Tiburtina. A sinistra in primo piano Fabio Di Camillo. Ultimo a destra Riccardo Mantini. Entrambi, insieme a Carlo Marzovilla, sono ex manager Fater ed hanno fondato l’agenzia Sinergia
Due fra le maggiori agenzie di pubblicità in Abruzzo, Sinergia e Studio Alice, hanno scelto volti locali per campagne importanti: i soci della Banca di Credito Cooperativo Abruzzese di Cappelle e gli abbonati della Pescara Calcio. Abruzzo Magazine ha voluto raffigurarli tutti ancora una volta... di Lorenzo Dolce
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li abruzzesi, famosi e non, entrano nelle pubblicità per sottolineare la componente umana che c’è dietro ogni società o azienda e ribadire l’importanza dei rapporti interpersonali. Pur non essendo una novità nel mondo delle réclame, nell’ultimo periodo, a Pescara, ci sono state due campagne di questo tipo ed entrambe hanno ottenuto un notevole successo. Si tratta di quella del Pescara Calcio, promossa lo scorso anno e realizzata da Studio Alice, e di quella della Banca di Credito Cooperativo Abruzzese, ideata da Sinergia Advertising. Per promuovere la campagna abbonamenti della stagione 2009-2010 del Pescara Calcio, infatti, Studio Alice ha inserito nelle pubblicità le immagini di pescaresi noti, tifosi della squadra. É così che sui giornali e per le strade di Pescara sono comparsi i volti dell’attore comico Marco Papa, dell’architetto di fama internazionale Mario D’Urbano e degli imprenditori Luca De Florentiis, Carlo Miccoli e Annalisa Sterlecchini. L’agenzia Alice è nata a Pescara nel 1997 per iniziativa di tre amici - Francesco De Marco, Paolo Di Febo e Mariacristina Landi - che lavoravano insieme in uno studio pubblicitario. I tre pescaresi, tutti provenienti da una formazione in ambito artistico, hanno deciso di mettersi in proprio, raccogliendo le sfide di un settore assai particolare. Ben presto sono arrivati i primi clienti importanti: Challenge, la Tercas, lo studio di architettura D’Urbano, la Honda Italia, Saint-Gobain Distribuzione Italia. Oggi Alice conta circa 300 clienti annuali, di cui 250 in Abruzzo, tra aziende, società e negozi. Dalle più grandi gioiellerie cittadine, alle più note cantine locali, dall’Università di Teramo, al Pescara Calcio, sono
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numerosissimi i clienti importanti serviti da Alice. Nello studio lavorano sette persone: oltre a De Marco, che è account executive, Di Febo, che si occupa della direzione creativa, e Landi, che è il direttore di produzione, ci sono anche due grafici, due fotografi, due web designer e una copy. «Alice - racconta De Marco - è nata in origine come studio di comunicazione e grafica, ma nel tempo siamo diventati più che altro dei consulenti aziendali a 360 gradi nel campo della comunicazione e della pubblicità. Il cliente può chiederci di tutto, il bello del nostro lavoro è che ogni giorno conosci una realtà diversa e impari cose nuove». Oltre alle persone note c’è anche la gente comune a fare da protagonista nell’ultima campagna pubblicitaria della Banca del Credito Cooperativo Abruzzese di Sinergia Advertising. Il cliente viene considerato come il miglior testimonial possibile per una banca la cui filosofia punta sulla vicinanza alle persone e sul contatto con il territorio. Non solo gli imprenditori Domenico De Patre, Enzo Trulli (padre di Jarno), l’avvocato Giorgio Di Carlo o il ristoratore Luciano Aceto: nelle immagini diffuse in questi giorni sui giornali locali e per le strade è possibile vedere gente comune che ha scelto di sposare la causa della Bcc mettendo il proprio volto accanto allo slogan “É la mia banca perché pensa. Come me”. Sinergia Advertising è nata a Pescara nel 1988 da un’idea di Fabio Di Camillo, Riccardo Mantini e Carlo Marzovilla, che in precedenza lavoravano per la Fater. Il progetto, fin dall’inizio, è stato quello di un’agenzia di pubblicità globale. I tre fondatori vinsero in fretta la loro sfida, al punto che riuscirono ad acquisire rapidamente
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Docenti e ospiti all’istituto di via Tiburtina. L’intervento di Rocco Finocchio (secondo da destra) direttore generale della Bcca
E la Bcca fa scuola al Manthoné Il progetto di formazione mira all’orientamento e alla crescita umana e professionale degli studenti delle quarte e quinte classi e scaturisce dalla collaborazione, per il secondo anno consecutivo, tra Manthonè e Bcca. Sono previsti seminari tenuti da direttori e funzionari della Banca e stage presso le filiali, per venti studenti di classe quarta. Michele Borgia, presidente della Banca di Credito Cooperativo Abruzzese
L’ADVERTISING IN ABRUZZO
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1. GIORGIO DI CARLO - Avvocato 2. DOMENICO DE PATRE - Imprenditore 3. ENZO TRULLI - Vini Podere Castorani 4. ROCCO PASETTI - Vini Contesa 5. ANNALISA DI DOMIZIO - Commerciante 6. FILIPPO BASILI - Commerciante 7. CLAUDIO DI MEMMO - Artigiano 8. MICHELE AMADIO - Artigiano 9. LUCIANO ACETO - Ristoratore
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L’ADVERTISING IN ABRUZZO Francesco De Marco (al centro), Mariacristina Landi e Paolo Di Febo (a sinistra): a capo dell’agenzia di pubblicità Studio Alice
clienti importanti come Del Giudice - centrale del latte del Molise, De Cecco, Delverde, Cantina Tollo e Citra. L’agenzia, dopo alcuni anni trascorsi tra via Marconi e via Regina Margherita, ha ora sede in via Tiburtina e conta in tutto 12 dipendenti, distribuiti nei diversi settori. Attualmente Sinergia ha circa 40 clienti attivi, tra Abruzzo, Molise, Puglia e Marche. «La mortalità della clientela è molto bassa - spiegano i titolari - Chi ci prova rimane con noi». Con la rivoluzione multimediale, lo studio, che vanta tra l’altro progetti di lavoro con aziende quali Zambeletti, Bayer e Magneti Marelli, si è adeguato alle nuove tecnologie e si è organizzato per offrire anche servizi web, allo scopo di soddisfare ogni tipo di esigenza. Alla base della filosofia dell’agenzia, infatti, c’è il fondamentale rapporto “sinergico” con il cliente. É proprio da questo rapporto che deriva il nome Sinergia. In un periodo di crisi generale, il primo settore su cui le aziende sono costrette ad operare tagli è quello della comunicazione. L’agenzia Sinergia, allora, come risposta alla situazione negativa che si è generata a partire dal 2009, è ora impegnata in una serie di nuovi progetti, nell’ambito di una più generica attività di new business, allo scopo di uscire dai confini regionali. (Foto di Valerio Simeone)
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1. CARLO MICCOLI - Commerciante 2. LUCA DE FLORENTIIS - Imprenditore 3. MARIO D’URBANO - Architetto 4. MARCO PAPA - Attore comico 5. ANNALISA STERLECCHINI - Imprenditrice 6. La nuova campagna abbonamenti 2010/11
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UNIVERSITÁ
ISTITUTO RAVASCO DI PESCARA PORTANUOVA: TRADIZIONE CON UNO SGUARDO AL FUTURO Una cura della formazione totale, percorsi che vanno dal nido fino alla scuola secondaria di primo grado. Un forte radicamento nella cultura e nei valori umani e cristiani di Guido Ramini
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a formazione integrale della persona, è questa la missione degli Istituti Ravasco, non solo formazione culturale ma anche educazione ai valori umani e cristiani. Suor Eugenia era più sintetica e diceva soltanto: «Fare il bene per amore del cuore di Gesù». Già, perché oggi come allora se si vuole aiutare una persona ad elevarsi, a migliorare la sua vita, l’assistenzialismo serve a poco, bisogna dare gli strumenti per crescere e quali strumenti sono migliori della cultura e dei valori? La presenza a Pescara dell’istituto comprensivo paritario Ravasco
risale al 1921, anno di costruzione della sede di via Italica, 46. «Quest’edificio, oggi, ospita i bambini dal nido alla scuola secondaria di primo grado» ci spiega il preside, Renato Presidente, da molti anni alla direzione dell’Istituto. La Madre superiora, Tommasetti Rosaria, e il preside ci accompagnano a visitare della struttura, che occupa circa un ettaro di superficie ed è dotata di mensa, teatro, aula computer, aula di musica attrezzata, biblioteca, palestra e campetto all’aperto. Una premura del capo d’istituto è armonizzare i passaggi di livello, per tale ragione
«ad esempio nella secondaria di 1°grado abbiamo l’insegnamento del latino e precorsi di greco per chi si prepara al classico. L’offerta formativa è più ampia, anche per questo ci differenziano rispetto alla scuola pubblica, ad esempio abbiamo 5 ore aggiuntive distribuite tra inglese, spagnolo, tecnologia, informatica e latino». C’è da aggiungere che la cura della formazione è totale e prevede anche lo studio assistito, fino alle 17:30, per facilitare gli studenti nell’apprendimento, favorendo l’acquisizione di un metodo di studio personale. (Foto di Diego Panico)
Renato Presidente, da anni preside del Ravasco di Pescara Portanuova
Nella foto la madre superiora dell’istituto, suor Rosaria Tommasetti
UNA SCUOLA DI ECCELLENZA
L’Istituto Ravasco nasce a Genova nella seconda metà dell’Ottocento per opera della Beata Eugenia Ravasco, fondatrice delle “Figlie dei Sacri Cuori di Gesù e di Maria”, le cui finalità erano l’educazione degli adolescenti, specialmente dei bambini poveri, e l’assistenza agli ammalati. Suor Eugenia figlia di un banchiere, mise a disposizione della sua causa il cospicuo patrimonio di famiglia e spese la sua vita per realizzare l’istituto, compiendo viaggi all’estero per studiare i differenti sistemi educativi e impegnandosi duramente per ottenere il riconoscimento legale. In Abruzzo, Ravasco può contare su una presenza capillare, nonostante la chiusura di alcune sedi periferiche a causa del calo delle vocazioni e vede la qualità del suo sistema educativo certificata dalla Iso 9001. Oggi l’Istituto porta avanti la missione della Beata Eugenia.
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La struttura, che sorge in via Italica, occupa circa un ettaro di superficie ed è dotata di mensa, teatro, aula computer, aula di musica, biblioteca, palestra, campetto
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UNIVERSITÁ Stefania Craxi all’inaugurazione del Master
La locandina
CON L’UNIVERSITÀ DI TERAMO SI GUARDA ALL’AREA DEL MEDITERRANEO Il sottosegretario agli Affari esteri, Stefania Craxi, inaugura il Master sull’internazionalizzazione delle imprese di Roberto Di Gennaro
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o scorso novembre, presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Teramo, è stata presentata la prima edizione del Master di secondo Livello “Esperto di strategie di internazionalizzazione delle imprese nell’area del Mediterraneo”, una nuova iniziativa didattica organizzata dall’istituzione universitaria teramana in collaborazione con Nexus, società abruzzese di formazione professionale e gestione di progetti europei. All’evento di presentazione, promosso dall’Assessorato allo Sviluppo Economico della Regione Abruzzo e dall’Università degli Studi di Teramo, hanno partecipato esponenti del mondo istituzionale, accademico e imprenditoriale collegati all’iniziativa. Presenti il sottosegretario di Stato agli Affari Esteri, l’onorevole Stefania Craxi, e il vicepresidente della Regione Abruzzo, Alfredo Castiglione. L’incontro è stato aperto dai saluti del rettore dell’Università degli Studi di Teramo, Rita Tranquilli Leali, dal preside della Facoltà di Giurisprudenza, Floriana Cursi, e dall’assessore al Lavoro della 76 AbruzzoMAGAZINE
Provincia di Teramo, Eva Guardiani. Il rettore, in particolare, ha tenuto a mettere in luce le specificità di questa offerta didattica, in grado di «accompagnare i nostri giovani verso nuove prospettive, valorizzando la loro preparazione e le loro competenze e trasformandole in occasioni concrete». Nel corso del suo intervento, il sottosegretario Craxi ha evidenziato la rilevanza strategica del Mediterraneo per lo sviluppo produttivo del Paese. «Con la crisi economica che ancora pesa sull’Europa e con una stagnazione del consumo interno, aprire gli orizzonti e guardare all’internazionalizzazione delle imprese è una necessità. L’area del mediterraneo è sicuramente l’opportunità più importante che hanno di fronte a loro le piccole e medie imprese italiane». L’assessore Castiglione, da parte sua, ha sottolineato come la creazione di un Master in esperto di processi di internazionalizzazione sia fondamentale per contribuire alla crescita del sistema economico territoriale, in modo da «formare giovani che rispondano al fabbisogno espresso
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IL MASTER IN BREVE Il Master in Esperto di strategie di internazionalizzazione delle imprese nell’area del Mediterraneo è una iniziativa didattica dall’Università degli Studi di Teramo in collaborazione con Nexus. Attivato presso la Facoltà di Giurisprudenza per l’anno accademico 2010/2011, il Master è rivolto alla formazione di figure professionali in grado di contribuire alla valorizzazione delle imprese a livello internazionale e in particolare verso quelle del Mediterraneo. MODALITÀ FORMATIVA
ORE DI ATTIVITÀ
Aula Stage in aziende locali e visite all’estero Studio individuale con supporto E-learning Totale
575 375 550 1.500
I RELATORI
Rita Tranquilli Leali
Gianluca Sadun Bordoni
UNIVERSITÁ dalle aziende di avere risorse umane con specifiche e qualificate competenze in tema di commercio estero e di Mediterraneo». Il programma dell’evento è quindi proseguito con gli interventi di Gianluca Sadun Bordoni, coordinatore scientifico del Master e docente dell’Università di Teramo, che si è soffermato sul ruolo delle università nei processi di internazionalizzazione delle imprese
verso il Mediterraneo, di Pina Basti, general manager di Nexus, che ha illustrato le caratteristiche didattiche del percorso formativo. In chiusura sono intervenuti rappresentanti delle aziende e delle istituzioni partner del Master: Adecco Formazione, Aurora Onlus, Confindustria Teramo e il Consolato onorario della Repubblica di Serbia in Abruzzo. (Foto di Valerio Simeone)
I PARTNER IN CAMPO ADECCO FORMAZIONE Adecco è leader mondiale nella gestione delle risorse umane, offrendo opportunità e soluzioni in grado di migliorare lo stile di vita delle persone nel posto di lavoro.
Michele Paglia
AURORA ONLUS L’associazione si occupa di cooperazione sociale ed è riconosciuta idonea anche a gestire progetti con finanziamenti dell’Unione Europea.
Domenico Merlino
CONFINDUSTRIA TERAMO Presidente della Sezione Giovani Imprenditori di Confindustria Teramo. L’Unione degli Industriali ha dato il suo contributo allo sviluppo del Master.
Luca Verdecchia
FACOLTÁ DI SCIENZE MANAGERIALI G. D’ANNUNZIO Insegna alla Facoltà di Scienze Manageriali della d’Annunzio e rappresenta il Consolato onorario della Serbia in Abruzzo.
Roberto Veraldi
FACOLTÁ DI SCIENZE MANAGERIALI G. D’ANNUNZIO È preside della Facoltà di Scienze Manageriali dell’Università d’Annunzio di Chieti-Pescara.
Giuseppe Paolone
Il tavolo dei relatori intervenuti all’inaugurazione del Master e il pubblico di studenti interessati alla presentazione
Alfredo Castiglione
Eva Guardiani
Pina Basti
Chiamati a confrontarsi sul Master Rita Tranquilli Leali (rettore dell’Università degli Studi di Teramo), Gianluca Sadun Bordon (coordinatore scientifico del Master, Università degli Studi di Teramo), Alfredo Castiglione (vicepresidente e assessore alle Sviluppo economico della Regione Abruzzo), Eva Guardiani (assessore al Lavoro Provincia di Teramo), Pina Basti (generale manager di Nexus). I relatori hanno riconosciuto l’importanza economica e culturale dell’area del Mediterraneo.
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AbruzzoMAGAZINE 77
UNIVERSITÁ
Pisante parla della Settimana della Cultura Scientifica
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on un ricco programma di eventi e iniziative, l’Università degli Studi di Teramo ha preso parte alla ventesima Settimana della Cultura Scientifica e tecnologica promossa dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. «La Settimana della Cultura Scientifica - ha dichiarato Michele Pisante, prorettore per la Ricerca dell’Università degli Studi di Teramo - rappresenta per l’ateneo teramano l’avvio di una nuova fase per programmare, gestire e valorizzare i risultati della ricerca, per favorire a scala regionale un nuovo modello per una politica di sviluppo fondata sull’economia della conoscenza. L’esigenza che l’innovazione diventi una cultura diffusa riguardante i settori ad alta tecnologia ma anche i settori
Michele Pisante, Prorettore per la Ricerca dell’Università degli Studi di Teramo e promotore della Settimana della Cultura Scientifica. Accanto una foto della moderna struttura universitaria, il Campus di Coste Sant’Agostino
tradizionali e quelli dei servizi. È un’opportunità unica. Su queste direttrici si intende perseguire un’interazione più efficace tra il sistema della ricerca e sviluppo pubblica e
privata con le istituzioni della formazione e dell’alta formazione, in sinergia con le tipologie di imprese, con particolare riferimento alle piccole e medie imprese».
Comunicare con l’intero territorio
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bbiamo incontrato il preside della Facoltà di Scienze della cosa ne pensa? «Lo stato di agitazione dei ricercatori persiste Comunicazione dell’Università di Teramo: Luciano D’Amico, per motivi non di rivendicazione di categoria, ma di contestazione professore ordinario di Comunicazione Economico-finanziaria, di riforma del sistema riconducibile alla scarsità delle risorse, a nello stesso ateneo dove ha ricoperto anche la carica di direttore nuovi assetti di governance, che tendono a spostare verso l’esterdella Fondazione universitaria. Uomo di grande signorilità, oltre no il nucleo decisionale dell’ateneo e alle limitazioni e al reclutaad essere membro dell’Accademia Italiana di Economia Azienda- mento degli avanzamenti di carriera. Il sistema universitario ha le e segretario della Società Italiana di Storia della Ragioneria; è chiesto di essere valutato e, sulla base di questa valutazione, sarà possibile chiedere una premialità oltre a risorse stato past- president di numerosi corsi di laurea aggiuntive in formazione e ricerca per ampliare il presso altri atenei e nella sua attività di ricerca, sistema. L’auspicio è che il disegno di legge possa focalizzata su temi istituzionali di “accounting”, accogliere alcune modifiche richieste a gran voce ha scritto numerose monografie ed articoli pubda tutti gli atenei e migliorare così l’efficienza del blicati con prestigiosi editori, è “reviewer” di ausistema universitario». torevoli riviste scientifiche. Ci illustra quali saranno le linee programmaQuali suggerimenti ad un ragazzo che vorrebbe tiche che guideranno i quattro anni della sua iscriversi a questa Facoltà? «La Facoltà di Terapresidenza? «Innanzitutto un potenziamento mo è una delle tre facoltà esistenti in tutta Italia Luciano D’Amico, preside della Fadella didattica, che si traduce con un arricchi- coltà di Scienze della Comunicazione che può garantire qualcosa in più dello standard mento dell’offerta valida e supportata da un cor- dell’Università degli Studi di Teramo medio, grazie all’apporto di un sistema docente po docente altamente specializzato e selezionato, reclutato a livello nazionale tra le nostre eccelcosì da attrarre più studenti e, quindi, maggiori iscritti, per una lenze. La formazione umanistica è molto più profonda e ricca di crescita della Facoltà. Un secondo intervento mira a collegare la sfumature rispetto a quella scientifica. È sulla base di questa ricFacoltà al territorio attraverso rapporti non solo di tipo formativo chezza che la Facoltà di Scienze della Comunicazione offre percoro di ricerca applicata, ma anche di attivazione di un laboratorio si formativi utili per l’inserimento nel lavoro, non solo formando di idee di progetti e di cultura per poter sostenere lo sviluppo una figura professionale ben definita, ma offrendo la capacità di dell’area locale, in termini economici, quantitativi e, soprattutto, rispondere in modo nuovo alle sfide continue del mondo del lavoa livello culturale». ro con la capacità di saper comprendere e risolvere i problemi». Come pensa di mettere in pratica questo raccordo università- Quali invece i consigli per i neolaureati? «Si dice che il futuro territorio? «Attraverso un calendario fitto di eventi che, program- è nella comunicazione: elemento strategico per le aziende, enti e mato e gestito con il territorio, permetterà di potenziare il dialogo istituti. Nei prossimi anni verranno ridefinite le figure classiche con quest’ultimo. Accordando poi in una rete tutti gli enti abruz- dei professionisti che usciranno dalla Facoltà, che sarà sempre zesi, dalle università, ai laboratori, agli istituti pubblici, alle azien- più al passo con i tempi. Ovviamente poi saranno anche l’impede, al tessuto produttivo, si sprigionerà quella giusta sinergia per gno e la determinazione dello studente a saper cogliere tutte le essere competitivi». opportunità che la Facoltà offre». L’università italiana sta attraversando un periodo poco felice, Isabella Pennoni 78 AbruzzoMAGAZINE
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ASSOCIAZIONI Il presidente Cnai, Orazio Renzo Di Renzo, con le figlie Manola (a destra), direttore tecnico, e Tiziana, tesoriera
DA CHIETI ASSOCIAMO GLI IMPRENDITORI E I PROFESSIONISTI Il Cnai offre contratti innovativi e una serie di servizi diversificati, modulati secondo le esigenze territoriali di Andrea Beato
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l Cnai coordina circa venti associazioni distinte tra loro per categorie di attività. Tra queste l’Ucicit (l’Unione cristiana italiana commercio, turismo, terziario e servizi - che ne è l’associazione promotrice), l’Unapi (Unione nazionale artigianato e piccola Impresa), l’Anilf (Associazione del lavoro conto terzi a façon), l’Aifos (Associazione italiana formatori della sicurezza sul lavoro), la Lapet, l’Inrl e il Saci, rispettivamente, le
Staff del Cnai all’interno della sede nazionale di Chieti Scalo. Gli uffici occupano 700 metriquadri
più grandi organizzazioni di rappresentanza di tributaristi, revisori legali e amministratori di condomini. «Il nostro core business afferma il presidente Orazio Renzo Di Renzo - è il coordinamento, lo studio, l’elaborazione e la stipula della contrattazione collettiva nazionale di lavoro. In tutta Italia oltre centomila aziende applicano i nostri contratti; contratti che mirano al rafforzamento del sistema produttivo, all’innovazione e all’occupazione, all’emersione del lavoro nero, al miglioramento della sicurezza nei luoghi di lavoro e nel livello delle retribuzioni reali dei lavoratori». Accanto a ciò sono stati istituiti, negli anni, alcuni enti di carattere nazionale, su tutti i Caf Cnai e i Caf Lapet, presenti con 1.200 unità locali in tutta la penisola, e bilaterali, come l’Erboa, Enti bilateriali delle organizzazioni autonome operanti in ogni ambito regionale.
IL PRESIDENTE Orazio Renzo Di Renzo, 71 anni, è il presidente fondatore del Cnai. Storico consulente del lavoro, ai tavoli di contrattazione nazionale è conosciuto come il tenace ragioniere di un paese alle falde della Maiella, Lettomanoppello. A lui si devono le forme contrattuali di tipologia co.co. co., a chiamata e per i fasonisti. Il suo impegno è stato sempre a favore di quelle nicchie di lavoratori più deboli, garantendo più tutele, puntando a fare emergere il sommerso. Orazio Renzo Di Renzo
(Foto di Diego Panico)
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AbruzzoMAGAZINE 79
ASSOCIAZIONI
Il presidente di Aimpa, Giuseppe Lisciani
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ASSOCIAZIONI
L’ABRUZZESITÁ AL PRIMO POSTO L’Associazione imprenditori abruzzesi presenta i suoi prossimi obiettivi Incontro a tutto campo con Giuseppe Lisciani (Gruppo Lisciani), dal 2009 presidente di Aimpa. La volontà di rappresentare e tutelare realmente le aziende abruzzesi e avviare un confronto con le istituzioni e gli enti locali. Nel prossimo futuro la possibile apertura verso il territorio piceno-aprutino, per crescere e raggiungere la quota di cinquecento associati di Andrea Beato
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’Associazione imprenditori abruzzesi (Aimpa) nasce a Teramo nel marzo 2009 per volontà di un gruppo di imprenditori, alcuni dei quali provenienti da altre esperienze associative, con lo scopo di sviluppare una grande unione regionale, totalmente autonoma da altre organizzazioni datoriali a carattere nazionale e, perciò, con forte connotazione di tutela e rappresentanza degli imprenditori abruzzesi, in grado di sviluppare rapporti, relazioni e soluzioni “su misura” a favore degli associati. Possono farvi parte tutte le imprese abruzzesi (dalle grandi alle piccole) e di ogni categoria, industriali, artigiane, commerciali, turistiche, professionali ed agricole. «Noi dobbiamo rendere conto solo a noi stessi - esordice deciso il presidente, Giuseppe Lisciani, nominato al momento della costituzione - senza dipendere dalla centralità di Roma e Milano, come normalmente accade. L’unico grande e importante fine che abbiamo è quello di valorizzare e rendere sempre più forte la nostra “abruzzesità”. Il profondo e autentico legame con il territorio, questo sì è il legame che vogliamo, è la parte vitale della nostra mission, la ragione per cui siamo nati come associazione e vogliamo diventare sempre più grandi, sempre più incisivi e decisivi, perché abbiamo il diritto/dovere di influenzare al meglio l’economia e la società della nostra area, in questo Abruzzo in cui da generazioni organizziamo e realizziamo la nostra esistenza e facciamo business. E dove stanno già ponendo le radici del loro progetto di vita i nostri figli». Dalla data della fondazione gli aderenti sono passati, in pochissimo tempo, da venti a circa un centinaio. Persone che rappresentano
alcune delle più importanti aziende locali e che hanno compreso l’idea sulla quale si basa Aimpa. Un’idea, che volendo, si richiama anche un po’ alla logica leghista, nel senso migliore del termine, e che si accompagna a forme, come il decentramento e il federalismo, divenute ormai consuete nel pensiero comune e nella quotidianità del mondo politico. «Vogliamo confrontarci con le istituzioni e gli enti locali - continua Lisciani - in campo previdenziale, fiscale, creditizio, in materia industriale e di tematiche del lavoro, contribuendo a superare difficoltà e ostacoli». Il primo interlocutore è sicuramente il presidente della Regione Gianni Chiodi, «che si è visto catapultato in una situazione drammatica (deficit di bilancio, crisi, terremoto), avendo, da subito, una responsabilità molto importante. Con questo quadro è francamente difficile approntare dei piani di sviluppo. La sua abilità si misura e si misurerà su questo duplice fronte: sanare la situazione debitoria e pensare, il più possibile, al futuro, gestendo le poche risorse a disposizione nel miglior modo possibile. Noi siamo pronti a presentare le nostre proposte. Chiaramente più riusciremo a fare massa critica e più la nostra voce saprà imporsi e avere un peso. Anche per questo motivo stiamo pensando ad un’apertura, andando a considerare il territorio piceno-aprutino, zone che comunicano agevolmente tra loro e che, in fondo, hanno radici storiche e antropo-geografiche comuni. L’obiettivo è arrivare presto a raggiungere la quota di cinquecento associati, per crescere e diventare un’associazione riconosciuta sul territorio».
GIUSEPPE
LISCIANI
Nato a Notaresco, 70 anni, il professore Giuseppe Lisciani è il fondatore del Gruppo Lisciani (nello Speciale dedicato all’Oriente il focus sull’azienda). Il 9 marzo 2009 è stato nominato presidente di Aimpa. Parlando della sua passione per la scrittura ci dice: «Nel mio sangue scorre inchiostro». Si definisce un “pennomane” anche per la collezione di penne, rigorosamente stilografiche, che conta 150 esemplari. Amante degli animali, possiede una piccola scuderia con due cavalli, un arabo e un anglo arabosardo.
L’ASSOCIAZIONE in SINTESI Anno di nascita: 2009 Mission: affiancare le aziende locali in un percorso di crescita. Valorizzare e rendere sempre più forte la nostra “abruzzesità” e il legame con il territorio di riferimento.
(Foto di Valerio Simeone)
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AbruzzoMAGAZINE 81
ASSOCIAZIONI
Aidp Abruzzo e Molise: con Hector Nardone (Hr specialist Fater e Scuola di Management Angelini) si impara la Leader_shift
Hector Nardone - Hr specialist Formazione e sviluppo manageriale, per Fater e Scuola di Management Angelini (Foto di Diego Panico)
Quattro appuntamenti che partono dall’analisi delle forme in cui si esprime la leadership per conoscere i fondamentali e saperli cavalcare di Maurizio O. Delfino
A
ll’interno dei suoi seminari di formazione manageriale, l’Aidp Abruzzo e Molise ha organizzato un corso di Leader_shift. Trainer è Hector Nardone, Hr specialist - Formazione e sviluppo manageriale per Fater e Scuola di Management Angelini. Un percorso articolato in quattro diversi appuntamenti, partito lo scorso ottobre e che si concluderà a fine febbraio 2011. Rivolto a tutti perché, come dice Nardone, «tutti in qualche modo esercitano una leadership (si pensi, ad esempio, alla leadership di competenza)». E visto che la leadership è una capacità complessa, che si esprime in mille forme, è necessario conoscere i fondamentali che ne sono alla base, per saperli “cavalcare” in una progressione positiva. Il merito di Nardone è anche quello di aver coinvolto, già nei primi due appuntamenti, alcuni soci junior di Aidp, come Simone Perseo, con una laurea specialistica in Direzione del personale in Economia, e Alessandra Giangiulio, ingegnere biomedico. Giovanissimi che hanno, con personalità, affiancato il trainer nello spiegare le diverse prospettive della Leader_shit, il tutto davanti ad un pubblico attento e curioso di avvicinarsi a questo mondo. I seminari conclusivi si terranno il 20 gennaio (il tema affrontato sarà quello del generatore di ordine) e il 24 febbraio (chiusura con lo sviluppatore di persone).
Simone Perseo • Socio junior di Aidp Abruzzo e Molise ha conseguito una laurea specialistica in Direzione del personale in Economia
Alessandra Giangiulio • Ingegnere biomedico, anche lei è socio junior di Aidp. Il suo intervento è stato nel secondo incontro dei seminari, quello sull’allenatore di pensiero
Il pubblico del secondo appuntamento sulla Leader_shift, tenuto a fine novembre
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ASSOCIAZIONI
LE QUATTRO PROSPETTIVE DELLA LEADER_SHIFT 1. ENERGIZZATORE “smart”
4. SVILUPPATORE DI PERSONE
Persona e lavoro al centro
2. ALLENATORE DEL PENSIERO
CONTESTO
3. GENERATORE DI ORDINE
Aidp (Associazione italiana per la direzione del personale) è un’associazione apolitica, senza fini di lucro, che riunisce coloro che operano in funzioni direttive, di responsabilità e consulenza nell’area del personale di aziende e istituzioni pubbliche e private, nonché coloro che si occupano delle problematiche del rapporto “persona e lavoro” in qualità di studiosi, ricercatori e accademici. Presidente di Aidp Abruzzo e Molise è Raffaele Credidio (Micron) e Elisa Antonioni (Sinergie Education) è una dei vicepresidente nominati. A maggio 2011 l’Abruzzo ospiterà la quarantesima edizione del congresso nazionale.
Raffaele Credidio
Elisa Antonioni
Innovazione e lavoro, giurisprudenza e azienda
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i è svolto a ottobre, presso l’aula Alessandrini del Tribunale di Pescara, il convegno su “Innovazione e lavoro di qualità” organizzato dal gruppo regionale Aidp Abruzzo e Molise, dal Centro Nazionale Studi di Diritto del Lavoro “Domenico Napoletano” - Sezione Abruzzo Adriatico e dallo Studio Avvocato Alfonso Vasile & Altri di Pescara. Ai lavori, introdotti da Raffaele Credidio, presidente Aidp Abruzzo e Molise, e dal segretario della Sezione Abruzzo Adriatico del Centro Studi, l’avvocato Alfonso Vasile, hanno partecipato illustri relatori, tra i quali il professore Valerio Speziale, ordinario di Diritto del lavoro all’Università “G. d’Annunzio” di Chieti-Pescara, Paolo Arrigoni, senior legal di Micron Technology Italia, Carlo Pettinelli, direttore del personale Fater, e Giuseppe Santoro Passarelli, ordinario di Diritto del lavoro all’Università “La Sapienza” di Roma. La relazione di sintesi e le conclusioni sono state curate dal presidente del Centro studi “Domenico Napoletano” e Giudice della Sezione lavoro del Tribunale di Pescara, Carmine Maffei. Tra le tematiche trattate, di particolare interesse è stata quella relativa ai tempi di lavoro e tempi di vita, la flessibilità scelta: riflessioni, aggiornamenti ed esperienze in margine alla L. 53/2000. Significativa la metodologia nella trattazione: Speziale ha delineato i profili giuridici mentre è toccato ad Arrigoni evidenziare le ap-
L’aula Alessandrini del Tribunale di Pescara dove si è tenuto il convegno su “Innovazione e lavoro di qualità”. I lavori sono stati introdotti da Raffaele Credidio
plicazioni pratiche della norma nelle aziende e, in particolare, in Micron Technology Italia. Interessante e documentata anche la relazione svolta da Pettinelli, che si è occupato del tema della persona come risorsa: formazione continua, sviluppo delle competenze e capitale umano; mentre Santoro Passarelli ha trattato, con chiarezza, il tema della contrattazione collettiva separata. Nei prossimi mesi nuovi incontri su altri temi altrettanto interessanti.
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AbruzzoMAGAZINE 83
ASSOCIAZIONI
Accenni di innovazione. Nelle aziende abruzzesi c’è bisogno del cambiamento per ottenere un vantaggio competitivo nei tre fattori chiave: costo, tempo, qualità In questo caso, un consulente di direzione quale contributo reale può apportare alle aziende? Il primo ambito di intervento è sicuramente quello che è definito processo direzionale, ma il processo di innovazione può essere fatto partendo dalle piccole cose di Corrado Dalla Valle
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Corrado Dalla Valle, consulente certificato Cmc e professore a contratto alla d’Annunzio
SUL TERRITORIO Costituita nel 1968 a Milano, Apco (l’Associazione professionale italiana dei consulenti di direzione e organizzazione) riunisce e certifica coloro che svolgono professionalmente l’attività di consulenza organizzativa e direzionale, sia individualmente, sia come associati, partner o dipendenti di società di consulenza. Quirino Piccirilli è il coordinatore territoriale Quirino Piccirilli della delegazione abruzzese-marchigiana. Apco è membro dell’Icmci, International council of management consulting institutes.
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a molteplici parti sociali e dallo stesso governo, da oramai più di un biennio, è stato posto l’accento sulla necessità che le imprese italiane mettano al centro dei loro sforzi l’innovazione. Poiché molteplici definizioni sono state date a questo sostantivo desidero puntualizzare che per innovazione si intende qualsiasi cambiamento di notevole importanza che muta le caratteristiche tecniche di un prodotto, le forme organizzative e le modalità di svolgimento di un processo o il comportamento di una persona o di una intera azienda. Tutti e tre questi ambiti - prodotto, processo, comportamento - sono oggetto e fonte di ulteriori cambiamenti ed evoluzione economica. Nuove scoperte tecnologiche o derivanti da scienze naturali sono suscettibili di comportare mutamenti in un prodotto già conosciuto o di idearne uno nuovo, innovazioni organizzative sono portatrici di processi più efficienti ed efficaci, comportamenti ed atteggiamenti diversi delle risorse umane, a partire dalle direzioni aziendali, sono fattori di incremento di produttività e qualità. Un recente convegno a livello nazionale sulla innovazione ha evidenziato che a soffrire di minore spinta verso il nuovo, così come di pesante calo nella produttività, sono le micro e piccole imprese. Alle medesime conclusioni si è giunti, con i dovuti distinguo, in una recente indagine effettuata in due provincie abruzzesi che ha preso in esame micro, piccole e medie imprese. È in questa tipologia di impresa che minore è il tempo che l’imprenditore ha a sua disposizione per adottare le decisioni, non adeguate alla realtà concorrenziale sembrano essere le fonti informative sui mercati o sulle metodologie, così come le competenze possedute dalle risorse umane. Ma quale è il contributo che un consulente di direzione può apportare in questo senso alle aziende? Il primo ambito di intervento è sicuramente quello che è definito processo direzionale.
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Essere di ausilio all’imprenditore nel circoscrivere gli elementi fondamentali sui quali è necessario che egli abbia diretta conoscenza e prontezza di intervento, facilitare il processo decisionale attraverso una visione approfondita e sintetica delle condizioni economiche e di mercato, incrementare il patrimonio di competenze possedute ed indirizzare i rapporti costruiti nell’azienda sono i piani sui quali è possibile ottenere un duraturo processo innovativo e, con esso, ottenere un incremento della redditività d’impresa, del suo valore immateriale, della considerazione sociale nel territorio ove essa opera ed oltre. Esempi semplici di innovazione sono l’adozione di un report di nuovo contenuto e leggibilità che possa facilmente tenere aggiornato l’imprenditore sulla vita aziendale. Spingere e promuovere ambiti formativi su di una specifica criticità aziendale, avendo valutato preventivamente i costi e i benefici attesi, costituisce nel contempo una innovazione al processo di tenuta della contabilità e delle condizioni economiche aziendali, di rafforzamento delle competenze delle risorse umane e di stile nel rapporto con esse. È sicuramente innovativa l’adozione di metodologie e strumenti in grado di far ottenere un vantaggio competitivo nei tre fattori chiave: costo, tempo, qualità. La crisi ci ha, fra l’altro, insegnato che una risposta basata su intuito e flessibilità non organizzata non è più sufficiente a vincere le molteplici sfide e la complessità degli odierni mercati. Come consulenti Apco stiamo da tempo percorrendo la lunghissima strada dell’adeguamento continuo delle nostre competenze pronti a cogliere le più avanzate ed efficienti metodologie strategiche ed operative, nella convinzione di voler sempre più essere elemento di riferimento nella realtà abruzzese. Un ringraziamento a Roberto Ramondo, amministratore di Tasso, con cui mi sono interfacciato per la stesura dell’articolo.
ASSOCIAZIONI
FEDERMANAGER, UN CONTRIBUTO PER IL CONCRETO SVILUPPO ECONOMICO DELLA NOSTRA REGIONE Il presidente di Federmanager-Cida, Florio Corneli, presenta la proposta di legge regionale diretta a favorire l’assunzione di dirigenti nella piccola e media impresa di Florio Corneli
L
’asse portante del nostro sistema produttivo è costituito da imprese di media e piccola dimensione. La crescita dell’impresa italiana diventa la condizione indispensabile per competere e permanere in un mercato sempre più globalizzato. Registriamo qualche sforzo, qualche intendimento, qualche orientamento, ma nessun cambiamento rilevante. La micro impresa con meno di 10 dipendenti rappresenta il 94,9% delle imprese italiane; se poi alziamo l’asticella alle imprese con meno di 20 dipendenti si arriva al 98% del totale. Altra caratteristica (o limite) del capitalismo italiano è la presenza in grandissima quantità di imprese possedute e gestite da famiglie. Queste peculiarità portano inevitabilmente ad una specializzazione in settori
statici o poco dinamici, una ridotta capacità di innovazione, una scarsa capacità gestionale e problemi gravissimi nel momento del passaggio generazionale. In molti casi si corre il rischio che quanto realizzato dal padre fondatore sia dissipato dal figlio. Le statistiche ci dicono che quasi un’azienda su due cessa di esistere con il passaggio del governo aziendale dal padre al figlio. Il nostro Abruzzo registra la presenza di una dirigenza aziendale numericamente ridotta, fattore che contribuisce a ridurre il potenziale competitivo della regione. Il dirigente è chiamato a governare, gestire innovare, anticipare i cambiamenti del mercato. È quella figura professionale che crea e sviluppa valore, la sua assenza, per converso genera un decremento dello sviluppo del valore.
Come Federmanager avvertiamo una grande volontà di fornire ogni utile contributo allo sviluppo economico della nostra regione. Stiamo cercando un forte momento di coesione e interazione con Confindustria regionale per pervenire insieme alla formulazione di una proposta di legge regionale diretta a favorire l’immissione di dirigenti anche nella Pmi per potenziarne la competitività, consapevoli che la competitività delle nostre imprese è il presupposto essenziale per lo sviluppo socio-economico dell’Abruzzo. Su questi temi chiederemo un coinvolgimento ed un confronto con la giunta regionale, nella consapevolezza che i dirigenti sono pronti e disponibili a fornire il loro contributo fatto di professionalità, di merito e di dedizione al lavoro. (Foto di Valerio Simeone) Florio Corneli, presidente di Federmanager-Cida a livello regionale
MANAGERITALIA IN ABRUZZO
Manageritalia (l’associazione che rappresenta i dirigenti, quadri e alte professionalità di commercio, trasporti, turismo, servizi e terziario avanzato) ha inaugurato (nella foto) lo sportello territoriale all’interno degli uffici di Federmanager a Pescara. «È il primo - ha detto Paolo Prosperi, responsabile per l’Abruzzo - che Manageritalia apre al di fuori della capitale». Un segno di attenzione per la nostra città e per il nostro sistema economico.
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ABRUZZO NO PROFIT L’avvocato Rocca Maria Auletta
A .M.I.C.O. e CLOWN DO C
Abruzzo Magazine seguirà in ogni numero l’attività delle associazioni di volontariato che davvero incidono nella società. Cominciamo dall’impegno straordinario di A.m.i.c.o. e Clown Doc. Perchè il valore di quello che fanno è inestimabile... di Guido Ramini
Q A ssociazion e A. M .I . C.O.
Anno di fondazione 2000
Fin alitá L’Associazione Malformazioni Infantili Chirurgiche Onlus si occupa del supporto alle famiglie dei malati e collabora con il reparto di Chirurgia Pediatrica. Presidente Avvocato Rocca Maria Auletta
uando si varcano le porte del reparto di Chirurgia pediatrica a Pescara dopo qualche minuto si dimentica di essere in ospedale. Quadri, festoni e personaggi dei cartoni decorano la corsia, un acquario incanta i piccoli pazienti, racchiuso da questa cornice c’è il calore umano delle persone che ci lavorano e di chi presta il suo contributo come volontario. Il primario Pierluigi Lelli Chiesa, ci fa visitare il reparto e con orgoglio ci presenta i suoi collaboratori, ci mostra spazi e attrezzature: «Abbiamo solo due stanzoni, le alte camere sono tutte con un lettino per il bambino ed uno per la mamma che ha un ruolo importante perché qui
apprende le cure necessarie da prestare a casa». Ci spiega il primario che ci troviamo in un reparto considerato d’eccellenza, un punto di riferimento per l’Abruzzo e per le regioni limitrofe, che riceve pazienti dalle Marche alla Puglia. «Quello che ci fa piacere è che attorno a noi abbiamo molta solidarietà - continua il professor Chiesa - le persone e le aziende ci aiutano con piacere, per esempio questa sala ricreativa, che funge anche da aula scolastica è stata arredata dalla onlus Help Sixty e grazie a questo televisore fornito da Ferri facciamo un cineforum per i bambini; l’associazione A.m.i.c.o. ha da poco rinnovato la sala medicazioni ed ha realizzato
Per chi vuole contribuire Iban: IT70BO 760115300000012141669 Ccp 12141669 intestati A.M.I.C.O.
I colori e l’arredamento nel reparto di Chirurgia Pediatrica a Pescara già mostrano l’importanza dell’impegno di realtà come A.m.i.c.o. e Clown Doc: tutto è per rendere migliore possibile la pemanenza ai bambini. E con l’acquisto di attrezzature di valore
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Foto di gruppo in abiti “di scena” per i volontari di Clown Doc e A.m.i.c.o. Primo da sinistra Pierluigi Lelli Chiesa, primario di chirurgia pediatrica. Ultimo a destra Antonello Persico
ABRUZZO NO PROFIT questa cucina per le mamme, i cinema ci mandano le sagome e i pupazzi dei cartoni animati e le persone comuni donano oggetti e giochi». L’associazione A.m.i.c.o., ci racconta Rocca Maria Auletta «ha sede all’interno del reparto, conta 40 soci e collabora attivamente al supporto psicologico delle famiglie e al benessere dei pazienti», anche con gesti tangibili come la donazione di un ecografo che evita ai piccoli pazienti il trasferimento di reparto e l’anticamera in attesa dell’esame ecografico, attualmente sta raccogliendo i fondi per acquistare un secondo apparecchio «ma l’obiettivo principale è quello di costituire un punto di riferimento per le famiglie dei bambini che hanno malformazioni chirurgiche trattate all’interno del reparto». L’associazione Clown Doc parte da un lungo percorso, intrapreso lontano e sbocciato a Pescara con la nascita dell’associazione, ce lo racconta il chirurgo Antonello Persico: «Sentivo la necessità di comunicare in maniera diversa con le persone che chiedevano aiuto. Un’esigenza nata quand’ero ancora studente a Milano, comunicare con, gli occhi, con un sorriso, con un contatto! Un’impresa ardua, perché sapevo che stava iniziando un percorso difficile, un percorso che avrebbe cambiato il mio modo di “essere medico”. Ebbi la fortuna allora di incontrare Hunter “Patch” Adams, medico statunitense, ideatore della
clown terapia e di cominciare a lavorare sull’idea di trasformare il reparto o la camera d’ospedale, dove vivono i pazienti, da cornici fredde e distaccate, in un ambiente “magico” in cui stabilire una comunicazione basta sul sorriso, incoraggiando il dialogo, il contatto e la fiducia. Tutto questo non poteva bastare se non avessi avuto la fortuna, una volta tornato a Pescara, di incontrare persone che hanno sposato la mia causa. Primo fra tutti il mio primario e tutto lo staff con cui ho il piacere di lavorare in un reparto che cerca di fare del suo meglio per stabilire un rapporto umano di fiducia e confidenza con i pazienti, con l’impegno di far dimenticare la quotidianità della vita ospedaliera a profitto della fantasia e dell’immaginazione. Oggi sono riuscito a realizzare il sogno di avere in ospedale la figura del “clown quotidiano” e da tre anni è nata un’associazione, “Clowndoc”, che si occupa di formare le persone che hanno voglia di iniziare questo percorso. Credo che ognuno di noi abbia un cuore di clown, basta scoprirlo e donarlo agli altri. Io sono stato definito dai miei piccoli pazienti “il medico che fa ridere” e mi piace. È bello stupirsi ogni volta nel vedere che medicina incredibile sia un semplice sorriso!». (Foto di Valerio Simeone)
Il medico Persico canta De Andrè, accompagnato dagli Arbor, nel concerto del primo dicembre al teatro Massimo. L’incasso è interamente devoluto ad A.m.i.c.o.
Operatività di Clown Doc in corsia. Con un piccolo paziente Antonello Persico. Dietro di lui la presidente dell’associazione Alessandra Lupone
Alessandra Lupone, meglio conosciuta come “Campanellino”
A ss o ci a z i o n e C L O WN DOC
Anno di fondazione 2007
Finalitá Clown Doc applica la clown terapia, ha come scopo non solo la cura del corpo del paziente ma anche quella del suo morale perché anche le relazioni umane e i sorrisi sono terapeutici. Presidente Alessandra Lupone Per chi vuole contribuire Iban: IT87X0300215412000401437018 C.F. 91091050681 Intestato Clown Doc
Non è possibile neanche provare a raccontare l’importanza di quello che è l’effettivo ruolo che svolgono in corsia i volontari nell’esercizio teatrale e con gli abiti di Clown Doc...
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ABRUZZO NO PROFIT Nella foto, da sinistra Luigi Nigliato, presidente del Banco Alimentare dell’Abruzzo, Tommaso Paolini, membro del direttivo del Banco Alimentare dell’Abruzzo, e Francesco Grilli, presidente del Banco di Solidarietà di Pescara
UN PACCO DI SOLIDARIETÀ. LA CRISI NON FERMA LA GRANDE GENEROSITÁ DEGLI ABRUZZESI La nostra regione dona 217 tonnellate di cibo, da distribuire a 30mila poveri... di Guido Ramini
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e si vuole parlare del Banco Alimentare, può essere utile partire dai numeri: 5milioni di italiani, donano a 100mila volontari, in 8mila punti vendita aderenti, 9mila tonnellate di alimenti. Le cifre, ovviamente, sono quelle della Giornata Nazionale della Colletta Alimentare e pensate rappresentano solo il 10% della raccolta annuale del Banco. Già perché la giornata della Colletta Alimentare che si tiene ogni anno l’ultimo sabato di novembre è solo la punta dell’iceberg di un lavoro più grande: la raccolta continua delle eccedenze alimentari per dare cibo a chi non può compralo. «La crisi non ferma la generosità del nostro popolo» ha
dichiarato Luigi Nigliato, presidente del Banco Alimentare abruzzese, e conclude: «C’è un sentire comune molto più radicato di quello che si pensi, che sfugge alle analisi sociologiche, e a tante rappresentazioni che vengono date. Questo sentire comune impastato di carità rappresenta la speranza su cui fondare il futuro di tutti». La regione ha contribuito attivamente ad elevare il trend positivo con un +4,8 sul 2009. L’Abruzzo ha raccolto 217,1 tonnellate grazie a 4mila volontari e 200 punti vendita. La provincia più generosa è stata Pescara con 70 tonnellate, ma anche la più popolosa per onestà di cronaca, mentre le 32 tonnellate dell’Aquila
fanno onore alla solidarietà dimostrata da chi pur vivendo momenti difficili è capace di pensare agli altri. In una nota stampa l’associazione fa un appello: «È iniziata la distribuzione dei prodotti agli oltre 30mila poveri d’Abruzzo, assisti dal Banco Alimentare mediante 188 enti convenzionati. Come negli anni scorsi, per sostenere le enormi spese di stoccaggio e distribuzione di questi giorni è possibile inviare un sms solidale di due euro al 45503». Le cifre del Banco Alimentare sono un miracolo frutto dell’impegno collettivo di volontari, punti vendita e donatori senza i quali tutto ciò non ci sarebbe.
Alcune fasi di raccolta degli alimenti effettuata da quattromila volontari in circa duecento punti vendita di tutta la regione
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(Foto di Valerio Simeone)
ABRUZZO & GOLF
Luca D’Andreamatteo
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ABRUZZO & GOLF
G LF SCOMMETTE su
L’ABRUZZO del
Luca D’Andreamatteo Il giovane pescarese conquista un posto tra i professionisti del green di Maurizio O. Delfino
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iciotto anni, primo giocatore di golf professionista abruzzese, tra i più giovani in Italia. Un vero e proprio talento, come dimostra il secondo posto assoluto conquistato, battendo oltre cento atleti, in occasione della selezione annuale svoltasi presso il Centro Federale di Sutri (Vt). Centro che nei prossimi mesi sarà il quartier generale della sua carriera golfistica. Nel frattempo, nell’attesa di gareggiare dalla prossima primavera sui green dei circuiti professionisti, nazionali e internazionali, frequenterà la Scuola Federale per diventare maestro. Un ragazzo come tanti, iscritto all’ultimo anno del liceo scientifico, fidanzato con Silvia, che ama la musica reggae e divertirsi con gli amici, ma che dall’età di 9 anni, per seguire il papà Carmine sui campi di golf, ha cominciato a prendere lezioni scoprendo così, quasi per caso, di avere un’attitudine naturale per questa disciplina. Questo è Luca, appassionato di sport sin da piccolo: lo sci e lo snowboard, lo jujitsu, il calcio ma soprattutto il basket. «Ho giocato a pallacanestro - ci racconta Luca - da quando avevo cinque anni continuando a livello agonistico fino ai sedici. Fino a quando, mi sono trovato di fronte a un bivio: scegliere tra il golf, in cui cominciavo a vincere le prime gare, e la pallacanestro. Portare avanti con lo stesso impegno tutti e due era impossibile e oggi posso dire di aver fatto la scelta giusta perché il golf è diventato la mia vita». Una vita scandita dagli allenamenti pressoché quotidiani (sul campo e in palestra) e dalle numerose
D’Andreamatteo è seguito dal mental coach Gaetano Fontana
I numeri di Luca Luca D’Andreamatteo è nato a Ortona (Ch) il 4 febbraio 1992, gioca a golf dall’età di 9 anni frequentando dapprima il “Circolo Brecciarola” di Chieti e passando poi al “Golf club di Miglianico” (Ch). Nel 2003 all’età di 11 anni ha preso l’handicap; nel 2005 è diventato brevetto; nel 2008/2009 è brevetto giovanile; nel 2010 è arrivato a 2.3 di handicap. Tra le tante gare in cui si è classificato primo negli ultimi anni, sia in regione sia a livello nazionale e internazionale, ne ricordiamo alcune: nel luglio 2007, presso il golf club Miglianico, la gara a coppie (con Nico Renzitti) “Scots Style Safaris”, che gli è valsa la finale disputata in Scozia nel settembre dello stesso anno, dove di nuovo la coppia si è classificata al primo posto; nel maggio 2008, presso il golf club Miglianico la gara di Ranking Nazionale a cui hanno partecipato giovani provenienti da tutt’Italia; nell’autunno dello stesso anno la finale del Wine Tour Cup al Golf Club Pelagone in Tosca-
La passione per il golf fin da piccolo
na; nel giugno 2009, presso il Golf Club Fioranello la Gara ufficiale Fig Fioranello D’Oro; nell’estate 2009, presso il Golf Club Riva dei Tessali (Ta) si è aggiudicato la gara Tessalo d’oro, la Coppa del Presidente e la gara Metapontino d’oro. Dal 12 al 15 ottobre 2010 ha partecipato al concorso per l’ammissione (riservata ai primi 8 classificati) al 31° Corso di Formazione per Assistenti della Scuola Nazionale Professionisti svoltosi presso il Centro Federale di Sutri (Vt) classificandosi secondo su circa 130 partecipanti e divenendo così, a soli diciotto anni, uno dei più giovani atleti italiani professionisti, nonché il primo giocatore di golf professionista abruzzese. Il 22 novembre 2010 Luca è stato premiato dall’Assessore Regionale allo sport Carlo Masci insieme ad altri atleti abruzzesi che rappresentano l’eccellenza abruzzese nello sport nazionale ed internazionale.
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ABRUZZO & GOLF ri, proprio come è successo a me che ho cominciato a gareggiare con mio padre. Naturalmente giocare a golf a livello agonistico richiede grandi sacrifici, soprattutto come tempo da dedicare agli allenamenti e alla La premiazione da parte dell’assessore allo sport Carlo Masci gare: ecco perché ci vuole una forte passione che ti spinga gare che lo portano quasi tutte le settimaad andare avanti per raggiungere obiettivi ne in giro per l’Italia, accompagnato dalla precisi anche nei momenti di difficoltà. È mamma Luana Patricelli che lo ha sempre grazie ai miei maestri, Igor e Marvin Fanincoraggiato. Nonostante la disciplina e la tini, e al mio mental coach, Gaetano Fonconcentrazione, necessarie in uno sport tana, che ho imparato a non perdere mai prevalentemente tecnico e mentale come il questa determinazione e la consapevolezza golf, Luca, quando è a Pescara, non perde che, per ottenere dei risultati, la costanza, occasione per ritrovarsi con i suoi amici di l’impegno e la concentrazione devono disempre per organizzare serate a casa per ventare la tua modalità di vita. Sono solo grandi abbuffate di pasta e pizza (da buona all’inizio di un percorso lungo e non facile, forchetta qual è). «Il golf - ci spiega Luca che non devo dare nulla per scontato, ma - può sembrare una disciplina lontana dal immaginare di poter raggiungere traguardi mondo di noi giovani. In realtà non è così: importanti, come quelli di Edoardo Molinainnanzitutto ti permette di passare molri, il mio giocatore preferito, mi da la spinta to tempo all’aria aperta e poi è uno sport a mettermi continuamente in gioco». che puoi praticare insieme ai tuoi familia-
I CAMPIONI IN ERBA DEL
I
Golf
Tre big italiani del golf internazionale: Matteo Manassero (nell’immagine più grande), diciassettenne, Edoardo Molinari, piemontese, Diana Luna, che ha ottenuto brillanti successi
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D’Andreamatteo sul campo da gioco
l golf si gioca oggi in Italia dai dodici agli ottanta anni. Gli iscritti alla Federazione sono cresciuti del 167% rispetto a dieci anni fa, toccando quota centomila. Un quarto sono donne, la più brava è Diana Luna. Sono undicimila, invece, i giocatori non ancora maggiorenni, tra i quali spicca il baby d’oro Matteo Manassero, 17 anni, il talento che sta battendo tutti i record di precocità tra i professionisti. È già tra i primi cento al mondo. Un boom, quello del golf, che si spiega con la caduta dell’obbligo di tesseramento per un circolo (che sono diventati 269). Basta iscriversi alla Federazione, si accede a un campo e con un pass si gioca. La regione con il maggior numero di tesserati liberi è la Lombardia (circa 27mila), seguita dal Piemonte dei Molinari. I campi pratica in Italia sono 286, cioè il 140% in più rispetto a dieci anni fa. Oltre 200 sono dotati di un percorso da 18 buche. La stessa Federgolf si sta aprendo alle nuove generazioni con profili su Facebook e Twitter. Dal 2009 è stato lanciato un progetto nelle scuole, il percorso è triennale, con stage di formazione per i docenti e stage estivi.
TEMPO LIBERO
ARGENTINA WELLNESS, IL NUOVO CENTRO BENESSERE A MONTESILVANO Vicino al Serena Majestic di Montesilvano Spiaggia ha aperto i battenti, completamente rinnovato, il centro benessere della pescarese Argentina Salvatore. Un’oasi di classe dove farsi coccolare... di Francesca Cicchinelli
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a concezione salutare del bagno ha radici lontane, anche se si è riscoperta negli ultimi anni. Era conosciuta già dagli antichi Romani che se ne servirono per cure e acciacchi: i medici prescrivevano di frequentare i bagni allo scopo di garantire ai pazienti una vita più longeva; le terme erano un posto in cui potersi rilassare e poter rigenerare il corpo e la mente. Argentina Wellness, aperto a giugno di quest’anno, si propone proprio questa finalità: aiutare a rilassarsi piacevolmente, in un rifugio lontano dal tempo che scorre frenetico, alla scoperta di un nuovo angolo di benessere. Argentina Wellness è un centro benessere innovativo collegato al Grand Hotel Serena Majestic in via Carlo Maresca, ma completamente indipendente dalla struttura. Il centro è stato aperto da Argentina Salvatore, che tutti conoscono per il suo salone di hair stylist a Pescara, in corso Vittorio Emanuele. Argentina insieme alla sorella Barbara, in un connubio in cui la prima si è rivelata la mente e la seconda l’operatività, ha rilevato il centro già esistente e lo ha completamente rinnovato. Il centro, che copre circa 500 mq, ha uno staff di tre persone, che sarà presto ampliato per arrivare ad essere costituito da cinque collaboratori, i quali si occuperanno con massima professionalità e discrezione dell’accoglienza, delle sedute di massaggio e dell’assistenza in tutti i
Argentina Salvatore
Immagini del centro benessere
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TEMPO LIBERO
Argentina Salvatore
DAL SALONE DI SUCCESSO AL WELLNESS
Da quasi trent’anni sul mercato, Argentina, conosciuta per la sua abilità di hair stylist, è un pezzo di storia della città di Pescara. Partendo da una piccola struttura nella zona di Santa Filomena a Pescara e dopo diverse esperienze lavorative, Argentina è cresciuta professionalmente approdando, oltre 20 anni fa, nel centralissimo Corso Vittorio Emanuele, con il suo famoso salone “Argentina Creations”. Qui si dedica con passione al suo lavoro insieme ai suoi cinque collaboratori e grazie alla sua serietà ed esperienza è diventata un punto di riferimento per la città. Il salone, aperto a una clientela sia femminile sia maschile, oltre a tagli e acconciature offre trattamenti specifici che vanno dalla consulenze sull’immagine,
Dalle foto emergono l’eleganza e lo stile unico di Argentina Wellness. Un ambiente esclusivo e ricercato per far vivere un’esperienza indimenticabile
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a esami tricologici e cosmetologici proponendo sempre soluzioni personalizzate. Dietro al successo di Argentina c’è una formazione continua: ha frequentato stage in Italia e all’estero, ha tenuto anche corsi accademici a colleghi, ha curato l’immagine di grandi personaggi dello spettacolo come Joaquín Cortés, Michelle Hunziker, Sabrina Ferilli, è stata direttrice artistica per il Premio Barocco e per l’Oscar della TV; queste esperienze l’hanno arricchita facendola crescere ogni giorno. Oltre alla tecnica sicuramente imprescindibile, il segreto di Argentina è l’aver capito quello di cui la clientela va in cerca: il parrucchiere deve riuscire a entrare in empatia con il cliente, per permettergli di fidarsi di lui, per dare e ricevere emozioni.
servizi che l’Argentina Wellness propone. La struttura del centro benessere comprende due vasche idromassaggio, sauna, bagno turco e molto altro, a conclusione dei trattamenti poi ci si accomoda nell’enorme stanza relax in cui prendere una tisana e rilassarsi. Tra le varie
cabine termali, oltre ai più classici sauna e bagno turco, si può provare la Katharsys, un’evoluzione delle terme romane, la quale con caldi bagni di vapore, sauna, nebulizzazione combinati a cromoterapia, aromaterapia e musicoterapia, ha la capacità di purificare e rigenerare sti-
TEMPO LIBERO molando i sensi; la Thetys, una vasca calda e rilassante, che tonifica trattando gli inestetismi grazie ai principi attivi dei prodotti usati. L’arredamento del centro è molto chic e ricercato: le candele dagli afrori aromatici e la luce soffusa delle lampade con diffusori cromatizzati contribuiscono a rendere magica e onirica l’atmosfera. Anche i trattamenti benessere hanno nomi evocativi, ricordiamo “Costa Rey”, “Spiaggia dei Chicchi di Riso”, “Dune di Chia”; alcuni poi sono ideati per la coppia, come “Cala Luna” e “Costa Smeralda”; a completare il tutto c’è la personalizzazione dell’occorrente, dalle ciabatte all’accappatoio per uomo e per donna. Alcuni percorsi benessere hanno durata di più giorni, dai due fino ai cinque. Il centro inoltre, è provvisto anche di servizi quali ricostruzione unghie, depilazione, pulizia del viso o manicure. La missione di Argentina Wellness è puntare a creare armonia tra corpo e mente; l’olistica, branca della medicina orientale, infatti è messa in primo piano. La medicina olistica deriva il suo nome dal termine greco “holon” ossia “tutto”, perché tende a considerare l’uomo come una fusione armonica di tutto ciò che lo compren-
de: corpo, mente e spirito. Nell’olistica dunque, a differenza della medicina occidentale, il malessere fisico è la manifestazione di qualcosa che affonda le sue radici nell’assenza di equilibrio tra le tre componenti del corpo umano, mente, corpo e spirito appunto. Rafforzando le difese immunitarie, i trattamenti olistici donano una sensazione di benessere e relax grazie a particolari massaggi praticati con oli essenziali estratti da piante. Tra i trattamenti olistici da provare nell’Argentina Wellness ricordiamo la riflessologia plantare, un massaggio a pressione effettuato sui piedi, dalle proprietà benefiche sugli organi interni, molto simile all’agopuntura; l’aromaterapia, che grazie agli effluvi benefici degli oli essenziali, che agiscono sul sistema limbico, mantiene benessere e armonia; il Massaggio
olistico, in grado di alleviare la tensione muscolare, lo stress e l’ansia che accumuliamo quotidianamente, ogni zona del corpo infatti corrisponde a precise emozioni. Anche per i trattamenti olistici il centro si avvale di prodotti eccellenti tutti estremamente naturali, appartenenti a grandi marchi come Decléor del gruppo Shiseido, gli stessi utilizzati da strutture di fama mondiale. Diversi progetti sono ancora in programma per Argentina Wellness, tra i tanti l’inserimento di un medico all’interno della struttura, di un nutrizionista che si occupi di problemi alimentari; si pensa infine alla creazione di aperitivi con composizioni a base di frutta fresca. L’atmosfera rilassante e incantevole di Argentina Wellness riesce a far dimenticare per un attimo i piccoli problemi della vita quotidiana, trasformando in esperienza oni-
rica la permanenza nel centro, peccato solo che dal sogno ci si dovrà prima o poi svegliare. E se un antico adagio arabo dice che ”Se ti rechi ai bagni per quaranta giorni consecutivi riuscirai in tutte le cose che intraprenderai“, allora tanto vale provare. (Foto di Barbara De Amicis, Dama Idea Planning)
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Guida alle notti del divertimento Da questo numero Abruzzo Magazine propone ai lettori la mappa dei luoghi della movida. Alla scoperta di personaggi che hanno inventato le serate nella nostra regione come Giuseppe Di Vincenzo, da tutti conosciuto come Pepos. Ci accompagna Paolo Piovillico... di Guido Ramini
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mmaginate che sia notte, che siate con la vostra fidanzata o fidanzato, o da soli, e che vogliate divertirvi scaricando le tensioni del giorno appena trascorso; andare nel primo locale che capita potrebbe essere una cattiva idea. Quello di cui avete bisogno è un luogo dove non s’incorre in spiacevoli inconvenienti, dove la clientela è selezionata, nel quale è possibile lasciare la propria auto nel parcheggio
In foto grande Paolo Piovillico. In basso, raffigurato davanti al mare della Polinesia, il padre Ugo Piovillico, storico balneatore dell’Apollo di Pescara
privato, dove trovate un selettore all’ingresso cortese e professionale, dove trovate il vostro tavolo riservato, consumate il vostro aperitivo cenato e poi finalmente ballate con la musica giusta: in poche parole avete bisogno di un locale di classe. Per orientarci nel mondo della notte abbiamo deciso di fare, di volta in volta, delle panoramiche sui locali più interessanti della scena regionale, l’idea è quella di creare una sorta di mappa del divertimento abruzzese. Questa volta metteremo a fuoco lo scenario pescarese con
Paolo Piovillico Da giovane imprenditore si è avvicinato al mondo della notte nel 2003. Dopo due anni di esplorazione, ha deciso di fare il suo ingresso nel Jumbo dal quale oggi si è uscito, ma ci confessa di meditare un ritorno nel mondo della notte... Ama profondamente il mare, il surf, il windsurf e il kite, un legame che affonda le radici nella storia della sua famiglia, storici balneatori dello Stabilimento Apollo e dello Smeraldo. È cresciuto in spiaggia, come primo lavoro da ragazzino, ovviamente, ha fatto il bagnino. Oggi si occupa di tutt’altro, è attivo principalmente nel settore delle costruzioni, anche in questo caso c’è il legame con la tradizione di famiglia. Suo padre, il mitico balneatore Ugo Piovillico, era stato prima costruttore all’estero. La passione di Paolo per il mare lo ha portato fino in Polinesia, dove ha trovato un’occasione d’investimento: un centro di talassoterapia all’interno del Club Med di Bora Bora e, incredibile, una grande amicizia con Diego Armando Maradona, con il quale ha trascorso due mesi instaurando «un rapporto d’amicizia davvero speciale» come tiene, molto, a sottolineare. Ugo Piovillico
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TEMPO LIBERO l’aiuto di Paolo Piovillico, 37 anni, pescarese doc ed ex gestore del Jumbo. Torniamo alla nostra mappa, tarata sul periodo invernale, quindi per questa volta niente locali estivi, per quelli ci sarà spazio più in là. «Io amo frequentare pochi locali, dove ci trattano in un certo modo e dei quali divento un cliente fisso, scegliendo una serata particolare della settimana. In inverno c’è un po’ di dispersione, non c’è la semplice concentrazione sul mare. Quel che è importante per il successo di una serata è: formula ed equipe che ci sono dietro. Per esempio amavo l’immagine del Jumbo per il suo martedì, dietro la serata c’era l’equipe formata da Stefano Cardelli e Giuseppe Di Vincenzo, detto Pepos, la stessa che gestiva il venerdì a Les Paillotes, la Localbus del 2003, per inten-
derci. Oggi la stessa formula viene portata avanti da Pepos: quando si riserva un tavolo c’è l’obbligo di consumare adeguatamente, poi però si ha diritto al parcheggio privato, a far entrare 20 ospiti, ad avere attenzioni particolari. In un certo senso si tratta di un criterio autoselettivo. Tra i locali che sto frequentando in questa stagione c’è il Pitty, creato da Giampaolo Oronzo che ora, grazie ad un idea di Lorenzo Felicioni, organizza un giovedì sera rivolto a chi, come me, l’indomani deve lavorare. Si tratta di cena e dopocena fino alle due e mezzo. Anche il Tortuga, dei fratelli Marco e Roberto Pola, il giovedì ospita una nuova serata organizzata
da Pepos, mentre un altro cena e dopo cena viene offerto il venerdì dal Touch di Montesilvano (rivolto ad una clientela più ampia rispetto agli altri locali citati). Infine voglio farvi un’anticipazione: è in fase di allestimento un nuovo locale, si chiamerà Glass e lo sta realizzando l’imprenditore Lorenzo Cirotti, proprio al piano superiore della sua concessionaria di Harley-Davidson in corso Umberto a Pescara». A questo punto che dirvi, buon divertimento con la rubrica di Abruzzo Magazine... (Foto di Valerio Simeone) Serata del Giovedì al Tortuga dei fratelli Pola: nelle foto sotto istantanee dei vip abruzzesi presenti
Il nuovo Giovedì a cena al Tortuga
Diego Armando Maradona con Paolo Piovillico durante uno dei soggiorni in Polinesia del giovane imprenditore pescarese
Guglielmo Maio, amministratore delegato del Lanciano Calcio
Giuseppe Di Vincenzo, detto Pepos con Marco Pola del Tortuga
Adolfo De Cecco Al Giovedì del Tortuga anche, da sinistra, Stefano Cardelli, il sindaco Luigi Albore Mascia, Berardino Fiorilli, Eugenio Seccia
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ABBIAMO CENATO PER VOI
DA BACONE: RIGATONI AGLI SCAMPI ESATTI DELLA SIGNORA CHIARINA
Gianni Scassa
Da questo numero la rubrica gastronomica il cui spirito è commentare in modo criticamente costruttivo i piatti proposti da alcuni ristoranti della nostra regione di Gianni Scassa
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el Ristorante Da Bacone, situato in Via Raffaello a Pescara, una parallela di viale Bovio, l’atmosfera è quella del piccolo ristorante, con due sale e una ventina di tavoli. Sulle pareti, le foto di un pescatore, mentre fa bella mostra del pescato. La proposta dei piatti prevede una serie di antipasti crudi e una di caldi. S’inizia con i freddi e si sceglie di chiedere eventualmente il bis di qualche crudo preferito, invece di assaggiare tutti i caldi. Quasi subito arrivano delle ostriche; più gradite se servite sul ghiaccio, si fanno perdonare l’omissione per la freschezza e la qualità. Seguono nell’ordine un crudo di mazzancolle e di scampi piccoli, un crudo di calamaretti in versione rossa. Viene richiesto un bis di crudo di calamaretti, che come giusta alternanza arriva bianco e diligentemente ben condito. Non tardano ad arrivare anche dei filetti crudi di gallinella, meglio nota con il nome di mazzolino e di triglia, delle canocchie crude (squilla mantis), più comunemente
chiamate panocchie. Segue un’insalata di mare, che si distingue per la presenza di cozze sgusciate e calamaretti. È il turno dei caldi, se ne richiedono solo alcuni: arrivano delle panocchie saltate in padella con le rape; sanno di buono e di particolare. L’assaggio induce al bis, subito soddisfatto. Un buon odore d’arrosto precede le alici fresche cotte a “scottadito”, da preferire forse un po’ più croccanti, cosa che si ottiene prolungandone sapientemente la cottura, ma non fa niente, sono ugualmente gustose. Le seppioline arrosto che seguono sono un boccone da gourmet, niente da dire, così pure le cozze gratinate. Si gustano gli antipasti con uno dei bianchi abruzzesi tra i migliori, Villa Gemma Masciarelli. Una pausa per decidere il primo. La scelta cade sui rigatoni agli scampi, esaltati da un amato Montepulciano d’Abruzzo della linea base Masciarelli: il sapore è perfetto, ben equilibrato tra salsa di pomodoro e n da er sapore di scampi, senza pecche di acidità Ob a Vi
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o di tendenza al dolce. Poi un sorbetto, un caffè e un amaro per chiudere. Non richiesti arrivano anche dei cantuccini, accompagnati da una buona genziana. “Scusi ci porta il conto per favore?” Euro 35.00 a persona, grazie! Dalla cucina esce un signore, è proprio lui, il pescatore della foto alla parete, il signor Dionigi, proprietario del locale che gestisce con i figli, i cortesi ragazzi che servono a tavola, la sua signora e una zia, la signorina Chiarina, ottima cuoca rinomata nell’ambito della marina di Pescara. La foto alla parete aveva ragione nel voler rassicurare i clienti sulla provenienza e la freschezza del pesce, quanto mangiato lo conferma.
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