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SUPERBONUS - 5 SOPRA LA BANCA L'INCENTIVO CONTA
SUPERBONUS - 5
SOPRA LA BANCA L’INCENTIVO CONTA
La partnership tra Intesa Sanpaolo e Deloitte consente di gestire in sicurezza il procedimento burocratico per ottenere lo sconto fiscale. E con la cessione del credito d’imposta si supera l’ostacolo degli anticipi da versare per i lavori
Valentina Anghinoni
Data la complessità delle norme e dei passaggi da seguire, nel modo corretto, per ottenere le agevolazioni fiscali previste per gli interventi di riqualificazione immobiliare, sono scesi in campo grandi gruppi, che offrono servizi di tipo finanziario o consulenza. Uno di questi è Intesa Sanpaolo, che ha stretto una collaborazione con Deloitte, tra i big mondiali della consulenza. L’iniziativa, descritta durante il webinar dal titolo Superbonus del 110% - opportunità e criticità organizzato dall’Ordine degli Ingegneri di Verona, non è nuova: dal 2017 a oggi la società ha seguito in Italia più di 10 mila operazioni sulla cessione del credito d’imposta. Ora, però, c’è il superbonus 110%. Obiettivo: accompagnare il cliente e i professionisti coinvolti nei lavori (architetto, commercialista, impresa di costruzioni, e via dicendo) dall’inizio dei lavori fino al completo trasferimento del credito, grazie a una piattaforma proprietaria che permette di raggiungere i benefici fiscali previsti con maggiore serenità. Come? In primis, Intesa Sanpaolo si pone come soggetto cessionario, nei confronti del beneficiario finale della normativa. Quindi condomini, le persone fisiche e gli altri soggetti destinatari, ma anche nei confronti del mondo delle imprese, nel momento in cui si opta per lo sconto in fattura.
I plus
La banca definisce con il cliente, in maniera puntuale, ciò che è il conto valore di acquisto e la durata di questo prezzo, commisurata alla durata dello svolgimento dei lavori. In questo modo il cliente conosce fin da subito il realizzo a fronte della cessione del credito d’imposta, a garanzia della certezza dell’impegno e del prezzo d’acquisto. L’opportunità di scontare il credito di imposta con la banca per il superbonus, inoltre, è estesa anche per gli altri bonus fiscali preesistenti dedicati all’edilizia. Nel momento in cui il credito d’imposta è trasferito nel cassetto fiscale della banca, quest’ultima liquida l’importo calcolato nei successivi cinque giorni lavorativi.
Il costo
L’elemento più importante richiesto alla banca solitamente risiede nello stabilire il prezzo d’acquisto fissato con il contratto di cessione. Questo dipende dalla durata della detrazione ed è tenuto fermo per il 2020 e il 2021, senza costi accessori. Per esempio, in caso di superbonus, con compensazione a cinque anni, si ipotizza un valore pari a 100 e un credito di 110, l’oggetto della cessione. Per quanto riguarda il mondo dei privati, la retrocessione eseguita dalla banca è pari a 102, corrispondente al 92,73% del cre-
dito fiscale ceduto. Per quanto riguarda, invece, il caso dell’opzione sconto in fattura, con il quale il credito passa all’impresa, il credito che scaturisce è pari a 100, dunque equivalente ai costi sostenuti nell’ambito dei lavori edili, con una percentuale del 90,91 %. Per quanto riguarda invece le detrazioni diverse dal superbonus, ma della durata di cinque anni, queste si allineano al 90,91% per i privati che per le imprese. Infine, sempre all’interno del contesto delle detrazioni diverse dal superbonus, ma la cui detrazione è prevista su un periodo di dieci anni, Intesa Sanpaolo si impegna a riconoscere al cliente privato o professionale l’80% del credito fiscale ceduto.
Cessione del credito
Al cliente che entra in banca è richiesto a presentarsi con lo studio di fattibilità accreditato, in modo che sia possibile stabilire quello che è l’ammontare complessivo dei lavori e di stipulare il contratto di cessione del credito d’imposta. Questo, poi, si trasformerà nella cessione numeraria del controvalore, nel momento in cui vengono rispettate delle condizioni sospensive. Queste ultime, come definito dalla norma, sono l’asseverazione tecnica (con l’invio all’Enea) e il visto di conformità (rilasciato dal Caf, dal commercialista o revisore contabile e gli altri soggetti previsti dalla legge). Quando questi due elementi sono presenti e in ordine, la banca riconoscerà il valore della controcessione. Poi, avviene il trasferimento del credito di imposta nel cassetto fiscale della banca e nei cinque giorni successivi la banca riconosce i valori come riportato nel precedente paragrafo.
Finanziamenti
Un’altra opportunità offerta da Impresa Sanpaolo si concretizza nelle proposte di finanziamento verso il mondo retail (quindi, in particolare, condomini e persone fisiche) e verso quello delle imprese, ovvero il finanziamento Ponte Privati e Condomini e il finanziamento Ponte per le Imprese. Il primo ha l’obiettivo di supportare fin dai primi passi il cliente, con una linea di credito a breve termine, che deve essere utilizzata a copertura dei costi per i lavori trainanti e trainati: in pratica, consente di non avere, inizialmente, una spesa a carico dei committenti. Contestualmente avviene la firma del contratto di cessione, alla presentazione del cliente alla banca dello studio di fattibilità, documento che fornisce la ragionevole certezza che sia concesso il credito d’imposta. Infine, la cessione del credito fiscale consente la chiusura totale o parziale del finanziamento erogato. L’ultima eventualità riguarda ciò che può avvenire nel momento in cui il credito d’imposta, per vizio di forma e di sostanza, possa non emergere o possa emergere solo parzialmente. Per esempio se, in caso di superbonus, non si raggiunge il miglioramento di due classi energetiche. In questi casi, parte «l’ammortamento alla francese» per il capitale residuo, già stabilito in sede di contratto e che può arrivare fino a dieci anni. Cioè è previsto il pagamento di una rata, di solito fissa, in cui la quota interessi risulta decrescente nel tempo e, con un meccanismo inverso, aumenta la quota capitale. Il Finanziamento Ponte per le Imprese,
invece, è pensato per venire incontro alle necessità di queste ultime. Per esempio, l’eventualità in cui queste debbano fronteggiare un numero di cantieri superiore rispetto alla media del passato. In questo caso la banca eroga degli anticipi su contratto, sulla base dei singoli cantieri da avviare, fino al 50% del valore di appalto. La cessione del credito si finalizza attraverso la cessione del credito prosoluto, con cui il cedente si libera da ogni responsabilità in merito all’adempimento da parte del debitore dopo aver provato che il credito esiste e può essere ceduto. In questo modo il credito erogato per la singola commessa (per il valore del 50%) trova rimborso nella cessione del credito d’imposta.
Partnership
L’accordo che Intesa Sanpaolo ha sviluppato con Deloitte consente di essere accompagnati in tutto l’iter di produzione della documentazione, che è in grado di minimizzare i cosiddetti rischi di forma, cioè la più che spiacevole eventualità in cui il credito d’imposta diventi inesigibile, creando un danno non indifferente per il cliente finale ma anche per l’impresa, nel caso in cui sia stata scelta l’opzione dello sconto in fattura.