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PREZZI L'AUTUNNO CON LA SCOSSA

PREZZI

UN AUTUNNO CON LA SCOSSA

Sui mercati internazionali i prezzi delle materie prime, compresi petrolio e gas, sono saliti alle stelle. Risultato: si prospetta un inverno molto caldo sul fronte delle bollette, nonostante i provvedimenti per mitigare l’impatto

Giancarmine Nastari

Irincari delle bollette di gas ed elettricità preoccupano gli italiani. Nel terzo trimestre del 2021, il costo dell’elettricità era già aumentato del 9,9% e quello del gas del 15,3%. Ma a inizio ottobre è arrivato un altro sostanzioso rincaro, mitigato solo in parte con i provvedimenti decisi dal governo. L’aumento è causato dalle quotazioni delle materie prime energetiche e soprattutto del gas naturale per cui l’Europa dipende dall’estero, come gas e petrolio, sono aumentate. La crescita economica globale post pandemia, ha spinto la domanda di energia, mentre la produzione e il trasporto faticano a stare dietro i nuovi ordini europei, così il prezzo sale in tutti i Paesi europei, in particolar modo in Italia e in Spagna. In secondo luogo, specificano gli esperti, contribuiscono al rincaro per circa un quinto anche gli alti prezzi dei permessi di emissione di CO2 utilizzati dalle industrie più energivore. Infatti, il gas risulta essere la materia prima fondamentale per produrre elettricità in Italia. La maggior parte delle centrali che producono elettricità sono centrali termoelettriche a ciclo combinato alimentate a gas metano. Secondo i dati disponibili sul sito dell’Autorità di regolazione per Energia, Reti e Ambiente (Arera), la spesa per la fornitura di energia elettrica per una famiglia italiana servita dal servizio in maggior tutela, considerando un contratto da 3 kW di potenza impegnata e 2.700 kWh di consumo annuo risulta così suddivisa: • 59,2% spesa per la materia prima • 17,5% trasporto del contatore • 12,6% imposte • 10,7% oneri di sistema

Come si legge la bolletta elettrica

Le voci della bolletta di energia elettrica sono in genere cinque: • Spesa per la materia energia. Il prezzo è composto da una quota fissa (euro/anno), una quota energia (euro/kWh), con prezzo differenziato per fasce orarie per utenze con contatore elettronico.

Può essere aggiornato ogni trimestre. Per i clienti domestici il prezzo è uguale per il trimestre, mentre per i clienti non domestici può variare di mese in mese.

Comprende gli importi fatturati relativamente alle diverse attività svolte dal venditore per fornire l’energia elettrica al cliente finale. Il prezzo complessivo applicato in bolletta è dato dalla

somma dei prezzi per le seguenti componenti: energia (Pe), dispacciamento (Pd), perequazione (Ppe), commercializzazione (Pcv), componente di dispacciamento (DispBt). • Spesa per il trasporto e la gestione del contatore. La tariffa può variare ogni trimestre ed è composta da una quota fissa (euro/anno), una quota potenza (euro/kW/anno), una quota energia (euro/kWh). Comprende gli importi fatturati per le diverse attività che consentono ai venditori di consegnare ai clienti finali l’energia elettrica. Il prezzo complessivo comprende le componenti della tariffa di trasporto, distribuzione e misura e le componenti tariffarie UC3 e UC6. • Spesa per oneri di sistema. Le tariffe possono variare in corrispondenza del fabbisogno per la copertura degli oneri (che comprendono il finanziamento alle fonti rinnovabili e i costi dello smantellamento delle centrali nucleari). Di norma vengono riviste ogni trimestre e sono composte da: una quota energia (euro/kWh), una quota potenza (euro/kW/anno), una quota fissa (euro/anno). La quota potenza non è applicata alle abitazioni, mentre la quota fissa non è applicata alle abitazioni di residenza anagrafica. • Altre partite. Questa voce è presente solo nelle bollette in cui vengono addebitati o accreditati importi diversi da quelli inclusi nelle altre voci di spesa. Per esempio, possono essere comprese in questa voce gli interessi di mora, l’addebito/restituzione del deposito cauzionale, gli indennizzi automatici, i contributi di allacciamento. • Imposte. Comprende le voci relative all’imposta di consumo (accisa) e all’imposta sul valore

aggiunto (Iva). L’accisa si applica alla quantità di energia consumata; i clienti domestici con potenza fino a 3 kW godono di aliquote agevolate per la fornitura nell’abitazione di residenza anagrafica. L’Iva si applica sull’importo totale della bolletta. Attualmente, per le utenze domestiche è pari al 10%, per quelle non domestiche è pari al 22%. Alcune attività produttive godono dell’aliquota ridotta pari al 10%. • Canone Rai. Fortunatamente per il condominio questa voce non esiste, ma per una famiglia italiana sicuramente è presente all’interno della bolletta dell’energia elettrica. L’addebito è riportato nelle bollette relative alla fornitura di energia elettrica, dove il soggetto intestatario ha la residenza anagrafica. L’importo di 90 euro è suddiviso in dieci rate da 9 euro nelle bollette di energia elettrica nei mesi che vanno da gennaio a ottobre. L’addebito può variare in funzione della frequenza di fatturazione della bolletta di energia elettrica: 9 euro sulle bollette mensili e 18 euro sulle bollette bimestrali.

Come si legge la bolletta del gas

La bolletta indica in modo sintetico gli importi da pagare per le diverse voci di spesa. Le voci di spesa indicate su tutte le bollette nel riepilogo sono: • Spesa per la materia gas naturale. Comprende gli importi fatturati relativamente alle diverse attività svolte dal venditore per fornire il gas naturale al cliente finale. Il prezzo complessivo comprende le componenti materia prima gas (Cmem), copertura rischi commerciali (Ccr) e commercializzazione (Qvd), gradualità (Grad), rinegoziazione contratti (Cpr). • Spesa per il trasporto e la gestione del contatore. comprende gli importi fatturati per le diverse attività che consentono ai venditori di consegnare ai clienti finali il gas naturale. Il prezzo complessivo comprende le componenti della tariffa di distribuzione e misura e delle componenti tariffarie trasporto (Qt), qualità commerciale (Rs), perequazione

(Ug1) e l’eventuale componente canoni comunali, a copertura dei maggiori oneri derivanti dall’incremento dei canoni di concessione di distribuzione. • Spesa per oneri di sistema.

Comprende gli importi fatturati relativamente a corrispettivi destinati alla copertura di costi relativi ad attività di interesse generale per il sistema gas, che sono pagati da tutti i clienti finali del servizio gas. Il prezzo complessivo comprende le componenti: Re (risparmio energetico), Ug2 (compensazione dei costi di commercializzazione),

UG3 (recupero oneri di morosità per gli esercenti i servizi di ultima istanza), GS (bonus gas), pagata solo dai condomini con uso domestico. • Altre partite. Questa voce è presente solo nelle bollette in cui vengono addebitati o accreditati importi diversi da quelli inclusi nelle altre voci di spesa, come per le bollette di energia elettrica. • Imposte. Comprende le voci relative all’imposta di consumo (accisa), l’addizionale regionale e l’imposta sul valore aggiunto (Iva). L’accisa si applica alla quantità di gas consumato, l’aliquota aumenta se vengono superate determinate soglie di consumo annuo (scaglioni).

L’addizionale regionale si applica alla quantità di gas consumato ed è stabilita in modo autonomo da ciascuna regione nei limiti fissati dalla legge. L’Iva si applica sull’importo totale della bolletta.

Attualmente, per gli usi civili l’aliquota è pari al 10% per i primi 480 mc/anno consumati, e al 22% su tutti gli altri consumi e sulle quote fisse. Nell’ultimo aggiornamento, la componente fiscale, considerando anche le accise, pesava per circa il 13% sul totale della bolletta.

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