CONDOMINIO
Incollaborazionecon VirginiaGambino EDITORE
LE OPPORTUNITÀ E IL FUTURO DEL REAL ESTATE
GIOVEDÌ 9 MAGGIO 2024
ORE 19:00 CENA DI BUSINESS (su invito) presso il Ristorante Da Vittorio - Via Cantalupa 17 – 24060 Brusaporto (BG)
VENERDÌ 10 MAGGIO 2024
ORE 9:00 CONVEGNO Fiera di Bergamo - Via Lunga 1 – 24125 Bergamo
Relatori
Prof. Ordinario Oliviero Tronconi, Dipartimento ABC, Politecnico di Milano
Prof. Chiara Tagliaro, Dipartimento ABC, Politecnico di Milano
Arch. Phd. Antonio Invernale, AD Brave m&t SRL Spin Off del Politecnico di Milano
Dott. Ing. Alice Paola Pomè, Department of Architecture, Built Environment and Construction Engineering
IL PROGRAMMA
9:00 Registrazione
9:30 Saluti e introduzione Rag. Bruno Negrini, Presidente ANACI Bergamo Rag. Renato Greca, Presidente ANACI Lombardia
10:00 L’importanza del piano marketing
10:45 Marketing territoriale
11:30 Coffee break
11:45 Real Estate e Amministrazione Condominiale
13:00 Light lunch
14:30 Strategy (casi di studio)
15:15 Digitalizzazione e criteri ESG
16:00 Le sfide del Real Estate
16:40 Talk show
17:30 Chiusura lavori
SPONSOR
Editoriale
E SE LA MANUTENZIONE fosse obbligatoria?
Non mettetevi a ridere: a Torino in febbraio una vasca da bagno è caduta nell’androne del palazzo. È successo questo: nel bagno di un appartamento del primo piano erano in corso lavori di ristrutturazione causati da una perdita d’acqua. Improvvisamente, il pavimento dell’appartamento ha ceduto e la vasca da bagno è precipitata al piano di sotto, dove c’è l’ingresso dell’edificio. Per fortuna non c’è scappato il morto, ma avrebbe potuto andare molto peggio. Invece a Soliera (Modena) si è sviluppato un incendio nel sottotetto di un condominio di cinque piani dove erano in corso lavori di ristrutturazione. Risultato: le dieci famiglie che occupano lo stabile sono state fatte evacuare. Caso ben più grave a Livorno, dove il capitello di una colonna di un condominio è caduto uccidendo sul colpo una commerciante cinese, titolare di un bar. Sono cose che capitano? Questo è evidente. Ma la domanda è un’altra: si potevano evitare? D’accordo, è impossibile prevedere qualsiasi cosa. Incidenti di questo tipo (e un elenco sarebbe lungo), però, sono stati causati dalle cattive condizioni dell’immobile. Una manutenzione più accurata avrebbe evitato danni, in un caso persino mortali, e avrebbe anche ridotto i costi determinati da un esito drammatico. E se alla manutenzione non ci pensano gli inquilini, e gli amministratori non possono diventare poliziotti delle condizioni strutturali dello stabile, dovrebbe essere la politica a regolamentare l’obbligo di controlli sulle condizioni del condominio. In parte, in effetti, queste norme esistono già: per esempio, sono state introdotte nuove regole per la manutenzione degli ascensori e delle scale condominiali per garantire la sicurezza degli utenti e prevenire incidenti (decreto ministeriale 236/89 e 162/99). La norma impone agli amministratori di condominio una serie di controlli che devono essere rispettati per legge. Questi provvedimenti stabiliscono che chi gestisce un condominio deve redigere un piano di manutenzione, che dovrà essere approvato dall’assemblea condominiale. Questo piano deve indicare le operazioni di manutenzione da effettuare, i tempi di esecuzione e i costi previsti. Inoltre, deve essere tenuto aggiornato e conservato presso la sede del condominio. Ma si tratta di interventi limitati a pochi ambiti. Sarebbe un’utopia, invece, estendere l’obbligatorietà dei controlli anche ad altri aspetti che riguardano la sicurezza di un edificio? probabilmente no. Di sicuro ci sarebbe chi protesta, magari per guadagnare qualche voto in vista delle elezioni, in compenso potrebbero guadagnarci in salute, sicurezza e tranquillità chi abita in condominio e di chi lo amministra. Non è poco.
CONDOMINIO
& certificato
di informazione sul mondo del condominio
Anno 12 - Numero 56 - Aprile/Maggio 2024 Direzione, Redazione, Abbonamenti, Amministrazione e Pubblicità
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Redazione
Alice Fugazza, Livia Randaccio
Ufficio commerciale - Vendita spazi pubblicitari Commercial department - Sale of advertising spaces
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Collaboratori / Contributors
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Rebecca Alberti, Luca Bridi, Selene Maestri (fotografa), Daniele Menzio, Marco Noviello, Carlo Pikler, Livia Randaccio, Giuseppe Rossi e Franco Saro
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Spedizione in contrassegno
Stampa / Printing
Pixartprinting S.p.A. stabilimento di Lavis (TN)
58 GREEN
All'aperto come a casa
68 FOCUS
Muri asciutti, ecco come si deve risanare
76 TEICOS
Riqualificare con il coren
82 SIF ITALIA
Gli amministratori diventano tenant
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Casa asciutta e senza radon
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Così l'isolamento inizia dall'eserno
90 BIFIRE
Isolante, ma sottile, il cappotto è per tutti
94 HÖRMANN
Porte e portoni ancora più accessibili
96 FARAONE
Per stare tranquilli attenti alle norme
98 CEAM
Sostenibilità di risalita
100 GEO SUN
Il vostro esperto in pompe di calore
102 SAINT-GOBAIN
Il tetto a prova di isola di calore 104 PSICONDOMINIO
XFIRE
CI VUOLE SICUREZZA PER EVITARE DI RIMANERE SCOTTATI
La normativa (ma anche il buon senso) impone di prestare attenzione alle regole per prevenire incendi in condominio. Un obiettivo più semplice se il compito è affidato a un team di esperti
Franco SaroRiuscire a domare un incendio è bene, prevenire le fiamme è ancora meglio. Una filosofia che dovrebbe essere il vangelo di proprietari di immobili e amministratori di condominio. Dovrebbe. Perché se è vero che le norme antincendio non mancano, è altrettanto vero che c’è un deficit di cultura e sensibilità per la questione. Fino a quando un incidente che finisce sulle pagine dei giornali non riporta l’attenzione sulla necessità di essere in regola. Un compito che è al centro dell’attività di X Fire, azienda lombarda che fa della cura della sicurezza la sua ragione sociale. Come spiega Gabriele Martino, head of operations dell’azienda.
Domanda. In Italia sono sufficienti le norme di prevenzione?
Risposta. Sarebbero sufficienti se insieme alle norme ci fosse cultura e controllo. Purtroppo, si tende invece a instaurare un sistema punitivo, fatto di sanzioni che scattano nel momento in cui l’incidente è già accaduto.
D. Per quanto riguarda l’antincendio, ci sono nuove soluzioni?
R. Le compartimentazioni rappresentano una misura
di protezione passiva, che impedisce il propagarsi di un incendio e consente l’ottenimento del Cpi (Certificato di prevenzione incendi) e della Scia (Segnalazione certificata di inizio attività) riducendo i costi e i tempi di adeguamento, grazie a opere che delimitano gli ambienti, solai e pareti, garantendo la tenuta dei fumi e un ottimo isolamento termico.
D. In un condominio quali sono gli aspetti tecnici più importanti da verificare?
STORIA DI COPERTINA
R. Tutte le attività soggette a Cpi come: le autorimesse, le centrali termiche, tutti i passaggi delle tubature.
D. Quali sono i vantaggi della vostra attività?
R. Forniamo un servizio chiavi in mano: dalla valutazione del rischio alle pratiche documentali, per arrivare al progetto, con installazione, certificazione e manutenzione nel tempo. Pochi fornitori sono in grado di ottemperare a tutte le fasi, con tecnici interni all’azienda. Questo garantisce che l’amministratore di condominio abbia un partner più che un fornitore e che rimanga lo stesso nel tempo.
D. Qual è il vostro rapporto con gli studi di amministrazione?
R. Lavoriamo con circa 250 amministratori di condominio con i quali manteniamo un rapporto nel tempo. Direi che questa è la risposta che possiamo dare, in termini di qualità sono gli amministratori a dover dare la loro opinione.
D. Gli amministratori di condominio sono consci della normativa in vigore?
R. Abbastanza, ma talvolta le norme sono anche da interpretare e da inserire nel giusto contesto. I nostri esperti fanno anche questo.
D. Nel caso di interventi necessari per mettersi in regola qual è il vostro ruolo?
R. Ci occupiamo di tutto il processo, dalla valutazione, all’identificazione delle misure da adottare e all’installazione.
D. Fate verifiche in cantiere con le imprese o dopo per verificare il risultato?
R. Certo, è sempre obbligatorio il collaudo finale.
D. Quali sono i maggiori difetti da correggere che registrate di solito in un condominio?
R. Molto spesso manca la compartimentazione della centrale termica, oppure le autorimesse non hanno il Cpi.
D. Fornite un servizio di consulenza anche alle imprese?
Gli spazi all'interno dell'azienda con materiali all'avanguardia
STORIA DI COPERTINA
R. Sì, sia in termini di sicurezza sul lavoro, con corsi di formazione e medicina sul lavoro, sia per quanto riguarda l’antincendio.
D. Perché un condominio dovrebbe scegliere proprio la vostra proposta?
R. Perché difficilmente si trova un partner così specifico sulla compartimentazione che abbia competenze sulla sicurezza antincendio a 360 gradi. Noi ce ne occupiamo dal 1976!
D. Il sistema a cappotto può diventare un’insidia se non è in regola?
R. Sì, se realizzato con materiali non ignifughi e non certificati. Ed è quello che è successo in alcuni degli incendi avvenuti.
D. Quali sono i criteri per capirlo?
R. Occorre verificare i documenti e le certificazioni.
L'ingresso dell'accademia
X fire e gli strumenti utilizzati
D. Oltre alla prevenzione antincendio in che cosa consiste il vostro servizio?
R. Oltre all’antincendio, con consulenza, impianti e prodotti, ci occupiamo di tutti gli aspetti relativi alla sicurezza sul lavoro, ai corsi di formazione e alla medicina sul lavoro.
D. Qual è la storia della vostra società?
R. X Fire con i suoi oltre 4 mila clienti e le sue certificazioni europee, si posiziona sul mercato come uno dei più importanti player nazionali del settore della sicurezza aziendale, forte dell’expertise ereditata dalle aziende del
gruppo presenti sul mercato da oltre 30 anni. Ci teniamo a mantenere un team di risorse tutte interne all’azienda, finalizzato a offrire ai clienti lo stesso referente nel tempo, soluzioni complete, efficaci ed efficienti. È una scelta controcorrente, in un settore basato sull’outsourcing, ma siamo convinti che sia una scelta vincente.
D. Come è organizzata?
R. L’organigramma è disponibile sul nostro sito: https:// xfire.it/staff-xfire-comics/.
D. Dove avete sede?
R. A Rho, a pochi chilometri da Milano, nelle immediate vicinanze della Fiera di Milano Rho.
D. In quale area siete attivi?
R. In tutta la Lombardia, Piemonte ed Emilia. In particolare, per la città di Milano abbiamo furgoni elettrici per garantire interventi di fornitura e manutenzione anche in pieno centro.
D. Avete progetti per il prossimo futuro?
R. Siamo un’azienda in crescita in un settore molto sensibile.
COMUNITÀ ENERGETICHE
COSÌ IL CONDOMINIO PUÒ PRODURRE ENERGIA PER TUTTI
Sono arrivate le attese regole per costituire le Cer. Gli edifici privati possono organizzarsi con pannelli fotovoltaici e trasformarsi in soggetti che immettono elettricità in rete. Un’opportunità e, forse, anche un business
Franco SaroPERABBONATI
SOLOPERABBONATI
SOLOPERABBONATI
QUANTO COSTERÀ (DAVVERO) LA CASA GREEN?
È la domanda che tutti si pongono dopo l’approvazione del Parlamento e dei ministri dei vari Paesi all’obbligo di riqualificazione degli immobili più energivori. Un problema vero. Ma non bisogna dimenticare anche quanto si può risparmiare
Rossi
ABBONATI
GiuseppeSOLOPERABBONATI
SOLOPERABBONATI
ABBONATI
IL VERO VALORE DE CONDOMINIO? È QUESTIONE DI CLASSE
Una ricerca commissionata dal Gruppo Gabetti ai politecnici di Milano e Torino inquadra la percezione e la propensione alla spesa dei proprietari di immobili nei confronti di un’abitazione di categoria A o inferiore. Risultato: conta di più per le zone intermedie
L'intervento di riqualificazione energetica del Grande Gorraz a Pila fa rivivere una prestigiosa architettura di montagna, a 1800 metri di quota. Gabetti Lab ed Enel X insieme per rigenerare un complesso edilizio di 700 alloggi e per il rilancio della località turistica
PERABBONATI
Luogo Rho (MI)
Zona climatica E
Superficie
D → A1
77
Progettazione: Enquadro
Direzione Lavori: Ing. Davide Guida
Il progetto di riqualificazione energetica ha avuto inizio da uno studio termografico dell’edifico, mettendo in luce le problematiche dell’involucro legate maggiormente all’esposizione L’intervento si è incentrato quindi sulla coibentazione di tutte le superfici disperdenti e contemporaneamente si è agito all’interno degli appartamenti sostituendo gli infissi e gli impianti di climatizzazione
Lo studio del piano colore ha posto l’attenzione sulle dimensioni ed i tratti distintivi dell’edificio arrivando ad una soluzione capace di rinnovare totalmente e alleggerire la percezione del fabbricato
134 → 67
78,15
Riduzione di CO2 [T/anno]
SOLOPERABBONATI
Parco delle Ninfe
Condominio
SOLOPERABBONATI
Finestre Internorm
quasi cento anni di innovazione
Sicurezza
Tecnologie I-tec Glazing e I-tec Secure per una finestra che chiude a ogni tentativo di effrazione.
Comfort e risparmio energetico
I più alti livelli di isolamento termico e acustico per il massimo benessere e il taglio delle bollette.
Meno consumi significa più sostenibilità
Consumare meno vuol dire meno emissioni di CO2, aria più pura e vita più sana in casa tua.
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Luogo Rho (MI)
Zona climatica E
Superficie
E → C
Classe Energetica
35
Unità Immobiliari
Progettazione: Enquadro
Direzione Lavori: Ing. Davide Guida
Il progetto propone una ristrutturazione energetica completa, focalizzata sulla coibentazione dell'involucro edilizio con un sistema a cappotto per ridurre le dispersioni termiche e migliorare il comfort interno, che si traduce in un restyling totale dei prospetti in grado di mettere in luce i tratti distintivi dell’edificio
Grazie alla sostituzione degli infissi, all'installazione di un impianto solare fotovoltaico condominiale e soprattutto al rifacimento della centrale termica attraverso l’installazione di generatori di calore di nuova generazione, si mira ad ottimizzare l'efficienza energetica e a ridurre i costi di climatizzazione
SOLOPERABBONATI
178 → 89
Epgl,nren [kWh/m2anno]
94,57
Riduzione di CO2 [T/anno]
Torre Europa
Condominio
ALLEANZA GABETTI LAB - CONFABITARE
ABBONATI
Luogo Pila - Gressan (AO)
Zona climatica F Superficie
G → B
Classe Energetica
374
Unità Immobiliari
La sfida progettuale è stata il raggiungimento di un risparmio energetico consistente e al tempo stesso il miglioramento del comfort indoor di un complesso residenziale che ospita più di 350 famiglie in un clima estremamente rigido, il tutto senza alterarne le caratteristiche estetiche che ben si integrano con il paesaggio circostante
Al fine di calibrare al meglio l’intervento di coibentazione dell’involucro è stato necessario condurre indagini termografiche estese e calcolare le corrette temperature di progetto che vanno oltre quelle standard della zona climatica di riferimento
SOLOPERABBONATI
1.697 → 461
Epgl,nren [kWh/m2anno]
Progettazione: Enquadro – Arch. Luca Pallu
Direzione Lavori: Arch. Luca Pallu
1.227,60
Riduzione di CO2 [T/anno]
Grand Gorraz (G1 -G2-G7-G8) Complesso residenziale
I PERICOLI del cappotto
I lavori per applicare il cappotto devono essere eseguiti a regola d’arte. Il rischio che si corre non è solo quello di una posa scadente e inefficace, ma anche di nuocere alla salute. A Verona, nel quartiere Golosine, una donna di 92 anni è rimasta intossicata a causa delle esalazioni provocate dalle vernici utilizzate per il rifacimento del cappotto di un condominio. E per la cattiva esecuzione dei lavori l’intero palazzo, con dieci famiglie, è stato evacuato.
ALLARME LEGIONELLA a Cremona
Il batterio della legionella può essere mortale. E, anche se più spesso si manifesta durante le stagioni calde, può proliferare anche in inverno. Lo testimonia il caso di un condominio di Cremona, in via Monsignor Assi, dove è stata eseguita una sanificazione seguita alla scoperta del batterio della legionella nell’impianto dell’edificio: nel corso dei controlli ordinari, che vengono regolarmente svolti con cadenza annuale, è stata rilevata la presenza del batterio nei bollitori dell’acqua sanitaria installati nei locali adibiti alla gestione idrica. Nel condominio si trovano 101 appartamenti.
AMMINISTRATORE multato per la differenziata
Non rispettare la raccolta differenziata può costare anche all’amministratore di condominio. È quanto avvenuto nel Comune di Romano (Bergamo), dove un condominio è stato messo sotto accusa a causa dei rifiuti lasciati per strada dai condomini. Un comportamento scorretto che è proseguito nel tempo nonostante gli avvisi ricevuti dalla polizia locale. Dopo gli avvertimenti, sono fioccate le multe, tra cui una di 50 euro è stata elevata anche all’amministratore del palazzo. Un onere ritenuto illegittimo dal professionista, che si è rivolto al giudice di pace e poi al tribunale, con la motivazione che i rifiuti erano su area privata del condominio e il Comune non era competente. Invano. È stata riconosciuta la responsabilità diretta dell’amministratore di condominio, che deve impegnarsi a mantenere in ordine l’area che dà su una pubblica via.
MULTA PER L’ASCENSORE troppo rumoroso
Attenti al rumore dell’ascensore: può costare caro. Così la pensa il Tribunale di Genova, che ha condannato un condominio a pagare il risarcimento a uno dei condòmini a causa dall’ascensore rumoroso. Secondo
il giudice ligure, il condominio è responsabile del disturbo acustico causato dall’impianto di elevazione. Il rumore provocato, peraltro, è stato testimoniato da perizie e anche da verbali della polizia municipale: l’attività dell’ascensore in questione superava quasi del doppio il limite di 35 dB, con una rumorosità accertata era fino a un massimo ponderato di oltre 60 dB. Per questo i suoni generati da apertura e chiusura della porta dell’ascensore e dal calpestio degli utilizzatori superavano di notte i valori della normale tollerabilità.
TORTELLINI in cortile
Il condominio come luogo di piacere per il palato. Non poteva che nascere a Bologna il primo ristorante che si trova all’interno di uno spazio condominiale. Il locale si chiama I Mattarelli e si trova in zona Bolognina: propone un servizio spartano con piatti classici della tradizione, pasta tirata a mano, da consumare ai tavolini all’aperto o con asporto.
CHI DEVE PAGARE
PER LE INFILTRAZIONI
La corretta manutenzione di lastrici o superfici esterne del condominio spetta sia al proprietario, sia all’intero stabile. Ma con proporzioni dettate dalle diverse condizioni particolari
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Luca Bridi Patrocinante in Corte di Cassazione - Presidente del Foro Immobiliare sez. Milano
PROVE ESEGUIBILI SU SERBATOI IN ESERCIZIO A QUALSIASI
LIVELLO DI RIEMPIMENTO I controlli non richiedono lo svuotamento o la bonifica e non prevedono l’utilizzo di pressione all’interno evitando rotture o cedimenti preservando l’integrità strutturale delle lamiere.
RISULTATI DOCUMENTABILI CON QUANTIFICAZIONE DEL RATEO DI PERDITA
I dati registrati sono inalterabili e consentono di rilevare minime perdite secondo quanto previsto dalle linee guida ARPA.
PROVE DI TENUTA NON DISTRUTTIVE SU SERBATOI E VASCHE INTERRATE
• Bonifica risanamento dismissione serbatoi
Iscrizione Albo Nazionale Gestori Ambientali TO 01399
• Controllo spessore e taratura serbatoi
TECNICI QUALIFICATI PER OPERARE IN SICUREZZA Personale qualificato, formato e informato sui rischi specifici i per operare su serbatoi contenenti prodotti chimici e petrolchimici.
• Indagini ambientali
• Sicurezza sul lavoro
TECNOLOGIE SICURE E COMPUTERIZZATE
Metodi di prova valutati e riconosciuti UNICHIM previsti nel Manuale n.195 Ed. 2000/2003.
GRANDE FRATELLO PROIBITO IN CONDOMINIO
Le regole del Gdpr sull’utilizzo dei dati personali pongono dei precisi paletti all’utilizzo delle immagini catturate da dispositivi installati per la sicurezza all’interno di un edificio residenziale: sono necessarie le giuste valutazioni
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• Rischio distacco intonaci e cappotti termici
• Fastidiosi pennacchi di vapore e gas di scarico
• Litigiosità tra condomini
• Pericolosa formazione di ghiaccio - condensa congelata
Carlo Pikler
Avvocato, responsabile del Centro Studi Privacy and Legal Advice, esperto in materia di tutela e trattamento dati e diritto condominiale.
ARCHITETTURA
SE LA SOSTENIBILITÀ SALE SOPRA TUTTO
Le coperture composte anche da uno strato di vegetazione sono una delle scelte più vicine al concetto di edificio green. Ma per vivere sotto un tetto verde è necessario valutare la struttura dell’immobile e scegliere i materiali e le piante giuste
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DA STONEHENGE AL CONDOMINIO
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Daniele Menzio
È laureato in Architettura al Politecnico di Milano. È responsabile progetti e formazione del Gruppo Locatelli. È stato consulente del Gruppo Econdominio e della EcoGreenProject Engineering.
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ALL’APERTO COME A CASA
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Con l’arrivo della bella stagione anche nei condomini fervono i lavori negli spazi esterni, come giardini, balconi e terrazzi. Ecco le nuove soluzioni per migliorare gli esterni della propria abitazione (ed è ancora attivo il bonus fiscale)
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aprile/maggio
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SASSI DI LUCE
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Il giardino verticale di Die3 La modularità minimal di IpotL’INCENTIVO È DEL 36%
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MURI ASCIUTTI, ECCO COME SI DEVE RISANARE
Negli edifici, specialmente quelli con molti anni alle spalle, c’è il rischio di infiltrazioni dal basso che possono arrivare a mettere in pericolo le strutture del condominio. Per fortuna le tecniche per risanare le pareti ammalorate ci sono
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DALLE PALAFITTE AL GENIO DI ROMA
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Sorprese in bolletta? No, grazie.
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Daniele Menzio
È laureato in Architettura al Politecnico di Milano. È responsabile progetti e formazione del Gruppo Locatelli. È stato consulente del Gruppo Econdominio e della EcoGreenProject Engineering.
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RIQUALIFICARE CON IL COREN
È un metodo che prevede tre incontri in condominio con un team di tecnici per comprendere le tecnologie disponibili e gli incentivi esistenti: promette un salto di due classi energetiche e riduzione dei consumi del 50%
Alice FugazzaUn vecchio edificio degli anni Ottanta di sette piani e 76 appartamenti è diventato una case history in tema di efficienza energetica. Sembrava una mission impossible, invece è il frutto di un extreme makeover messo in atto da Teicos, impresa edile specializzata in deep renovation, grazie all’utilizzo di CoRen, metodologia di diagnosi avanzata, che ha permesso al palazzo di saltare dalla classe E alla A2.
IL CASO DI MONZA
L’edificio si trova a Monza, in via Mazzucotelli, al civico quattro. La riqualificazione, del valore di 3 milioni di euro, è stata realizzata grazie al superbonus al 110%, ed è stata approvata nel suo scenario più ambizioso e sostenuta all’unanimità dai condomini in assemblea grazie all’utilizzo di CoREn, un percorso che contempla attività di dia-
gnosi energetica con momenti di ascolto e confronto con i condomini per co-progettare l’intervento. Si tratta di una metodologia ideata e proposta da Teicos, impresa edile specializzata in deep renovation, che ha gestito i lavori. Proprio la presa di consapevolezza dei vantaggi di comfort e ambientali, oltre che del valore aggiunto che avrebbe acquisito l’immobile, ha portato i residenti a definire e approvare un progetto ad altissime prestazioni. L’edificio ha fatto un salto di cinque classi, da E ad A2, con un risparmio energetico pari al 73% e una riduzione media annua di 127,51 tonnellate di Co2 emesse. Il miglioramento della prestazione energetica rilevato è pari a 114,12 kWh per metro quadrato.
IL PERCORSO
«CoRen è un percorso di partecipazione che abbiamo ideato all’interno di un progetto europeo quasi quattro anni fa: dopo averlo sviluppato abbiamo ottenuto il marchio registrato. È un percorso di coinvolgimento delle comunità condominiali per co-progettare gli interventi di riqualificazione energetica a livello di condominio. Il percorso consiste in tre incontri, in
A sinistra,
sud riqualificata
Da sinistra, Daniela Stucchi, Coordinatore Assimpredil Ance nella Provincia di Monza e Brianza; Raffaele Rossi, Senior Project Manager e progettista energetico di Teicos per il cantiere di Monza; Giorgio Albinati co-fondatore di Teicos; Ambrogio Moccia, Assessore alla Sicurezza con deleghe Polizia Locale, Legalità, Sicurezza, Trasparenza, Antimafia; Assessore Marco Lamperti, Assessore al Governo del Territorio, Edilizia Privata, Lavori Pubblici del Comune di Monza
cui i condomìni sono guidati e accompagnati da un tecnico esperto di Teicos e da un facilitatore di comunicazione che crea strumenti comprensibili e facilmente utilizzabili per i residenti, per spiegare cosa significa fare un’analisi energetica di un condominio e andare a risolvere tutte le problematiche di comfort e di spreco energetico attraverso la combinazione di misure di efficientamento energetico», spiega con precisione Maria Elena Hugony, socia di Teicos e ideatrice del progetto.
RIQUALIFICAZIONE
PRIMA Faccita nord. Sopra, facciata sud
L’edificio è stato completamente isolato grazie a un utilizzo sinergico di diverse tecnologie, dal tradizionale cappotto alla facciata ventilata, al fine di massimizzare il risultato in base anche all’esposizione. In particolare, sulla superficie sud, prevalentemente esposta al sole, si è provveduto all’installazione di un sistema di facciata ventilata, che crea un passaggio d’aria tra il rivestimento ceramico esterno e l’isolante, in grado di smaltire il calore in eccesso dovuto all’irraggiamento solare in estate e di eliminare eventuale condensa superficiale in inverno. L’uso dei prefabbricati modulari della facciata ventilata ha consentito di velocizzare i tempi di esecuzione riducendo al massimo i disagi di cantiere per i residenti e di attualizzare l’estetica architettonica, grazie all’ampia scelta di rivestimenti a disposizione. Il servizio di rilievo ad alta precisione per ottenere i moduli prefabbricati della facciata ventilata è stato realizzato con uno strumento chiamato laser scanner. Si tratta di un rilievo effettuato con una scansione laser che consente, mediante un’accurata raccolta di dati, di restituire una fotografia energetica fedele dell’edificio.
I MATERIALI
Il resto delle pareti esterne, la copertura e il soffitto della cantina, sono state coibentate completamente con un cap-
potto isolante. È stata inoltre installata una guaina riflettente bianca per ridurre la temperatura superficiale sulla copertura del tetto. In generale, infatti, le pareti dell’edificio erano causa della maggior parte della dispersione energetica. Il nuovo approvvigionamento energetico si avvale di un sistema ibrido che utilizza delle pompe di calore installate in copertura abbinate a un impianto fotovoltaico con 60 pannelli e batteria di accumulo da 20 Kw per la produzione anche di acqua calda sanitaria oltre che per il riscaldamento dei vari appartamenti. Inoltre, l’impianto fotovoltaico copre i consumi condominiali elettrici degli spazi comuni.
CASE HISTORY
La case history dell’edificio monzese è stata oggetto di studio di Nazila Salehnia, in collaborazione con Teicos, per la redazione della tesi di dottorato di Architettura all’Università di Pavia in Innovative co-design practices within housing retrofit and urban space transformation. La tesi si intitola "La riqualificazione del patrimonio edilizio": l’esempio di via Mazzucotelli come best practi -
A destra, distribuzione acqua calda e riscaldamento e locali
Copertura tetto. A sinistra, interno locale tecnico con tubi riscaldamento e acqua calda Ventilatori pompe di calore Pannelli fotovoltaici installati in copertura. tecnicice per un futuro ancora possibile. «Come impresa presentiamo da anni i vantaggi della riqualificazione energetica profonda proponendo il percorso di co-progettazione CoRen per l’acquisizione di consapevolezza da parte dei condomini e la sensibilizzazione sul valore ambientale ed energetico del progetto. Nonostante oggi non ci sia più l’opportunità dello sconto in fattura e il superbonus al 110%, il quadro incentivi offre ancora molti vantaggi. Nel contesto normativo attuale abbiamo notato che grazie al processo informativo della co-progettazione i condomini non puntino solo al risparmio a prescindere,
Isolamento pilotis in lana di roccia.
A sinistra, stratigrafia facciata ventilata
ma a ottenere un edificio ad alte prestazioni grazie a una maggiore consapevolezza dei vantaggi dell’investimento», commenta Giorgio Albinati, fondatore di Teicos. «Il condominio partiva da una classe energeticamente bassa, si è visto che sono state risparmiate 127 tonnellate di Co2, al-
Posa facciata ventilata.
A sinistra, isolamento imbotte su facciata ventilata
trimenti emesse in atmosfera», puntualizza Raffaele Rossi, project manager di Teicos.
I COMMENTI
Al momento dell’apposizione della targa apposta a testimoniare il valore progettuale dell’edificio, l’assessore all’Edilizia del Comune di Monza, Marco Lamperti, ha commentato che «è un grande orgoglio per la città vedere questo tipo di interventi che vanno nella direzione di diminuire l’impronta ecologica del patrimonio edilizio esistente. Se vogliamo vincere la sfida della transizione ecologica si deve passare anche dalle piccole grandi azioni di ognuno di noi e non solo dai grandi progetti: tutti devono fare la loro parte. Un grande ringraziamento ai condomini che hanno deciso di andare in questa direzione». «Innovazione, digitalizzazione, fabbisogno energetico, economia circolare sono tutte parole chiave che in vario modo possono concorrere alla decarbonizzazione», spiega Daniela Stucchi, Coordinatore Assimpredil Ance nella Provincia di Monza e Brianza. «È necessario un cambio culturale, su cui Assimpredil Ance sta lavorando
da tempo, che parta dalla sensibilizzazione dei cittadini sull’importanza del vivere in case efficienti da un punto di vista energetico, al fine di permettere un risparmio sui costi, ma anche garantendo una migliore salubrità dell’aria e qualità della vita. E la riqualificazione energetica di questo condominio ne è un esempio concreto e tangibile».
COINVOLTI 85 CONDOMINI
L’approccio integrato del metodo Co Re n utilizzato da Teicos dal 2018 ha portato nell’80% dei casi allo sviluppo di interventi definitivi più vicini agli scenari ambiziosi illustrati che agli interventi di base e, nel 100% delle situazioni, le tempistiche decisionali in assemblea condominiale si sono ridotte del 30%, grazie alla condivisione delle scelte di intervento durante tutto il percorso.
La co-progettazione della riqualificazione, quindi, non solo risulta determinante nel promuovere interventi di deep renovation, ma anche nell’accelerare i processi decisionali che costituiscono una delle principali barriere all’efficienza energetica nell’ambito del residenziale privato. Dal 2018 al 2021 Co Re n è stata realizzata su 85 condomini in Lombardia, di cui 45 attualmente in corso. Il salto di classe medio registrato negli interventi deliberati è di tre. In totale, sono state risparmiate 2.436 tonnellate di Co2 pari a 275 campi di calcio.
Tra il 2024 e il 2025 si prevede la digitalizzazione della gran parte dei processi della metodologia, volta ad agevolare la partecipazione dei condomini e a facilitare le attività grazie alla realizzazione di una piattaforma ad hoc. Sarà possibile entrare virtualmente nel proprio condominio per visualizzare tutti i dettagli dell’intervento in sviluppo, si potrà interagire con tecnici e altri condomini attraverso un sistema di lavagne virtuali. Sarà presente un vademecum con le guide agli incentivi fiscali sempre aggiornato e sarà possibile scoprire dove si trovano gli altri condomini Co Re n.
GLI AMMINISTRATORI DIVENTANO TENANT
La società di gestione immobiliare organizza corsi per migliorare la comunicazione dei professionisti in vista di una evoluzione di chi lavora per il condominio. Perché oltre a risolvere problemi bisogna fornire servizi ad hoc
Nei condomini c’è bisogno della psicologa. No, i condomini non sono delle gabbie di matti, e nemmeno dei ring dove ci si scontra a colpi di verbale durante le assemblee. Ma, sì, c’è bisogno di migliorare la comunicazione tra amministratori e chi abita. E per farlo è bene liberarsi dai pregiudizi e chiamare uno bravo. I tempi sono cambiati, l’ha capito l’amministratore delegato di Sif Italia (gestione amministrazione patrimoni immobiliari) Vincenzo Acunto, che non solo ha organizzato una serie di incontri per i suoi amministratori con una specialista, la neuropsicologa dell’ospedale Irccs di Pozzilli (Isernia) Liliana Grammaldo, ma ha anche avviato un programma per introdurre nelle realtà una nuova figura, quella del tenant manager, che affianca alle tradizionali competenze tecniche e innovative, le capacità gestionali e relazionali.
LA FORMAZIONE
Comunicazione sociale, comprensione della complessità del linguaggio umano, gestione dei conflitti all’interno del team di lavoro e nell’assemblea di condominio: è stato questo l’oggetto della giornata di formazione per amministratori di condominio organizzata da dall’azienda a fine marzo, coinvolgendo diversi attori della filiera. L’azienda è specializzata nel settore dell’amministrazione e gestione degli immobili ed quotata sul listino Euronext Growth Milan di Borsa Italiana.
La neuropsicologia aiuta gli amministratori di condominio ad avere una maggiore consapevolezza dei processi cognitivi ed emotivi che influenzano le interazioni tra gli abitanti, consente di gestire in modo più efficace i conflitti e di promuovere un clima di collaborazione e armonia all’interno del condominio.
I vantaggi di questo tipo di formazione sono molteplici. Contribuisce a migliorare la qualità del servizio offerto, aumenta la soddisfazione dei condomìni migliorando il clima generale, favorisce lo sviluppo di competenze trasversali, come l’empatia e la capacità di ascolto, essenziali per instaurare relazioni positive.
DISINNESCARE LE LITI
Con l’aumento della complessità delle dinamiche sociali e l’evoluzione delle esigenze abitative, gli amministratori di condominio devono essere preparati ad affrontare sfide complesse e a gestire situazioni delicate. La neuropsicologia applicata rappresenta un valido supporto in questo senso, perché offre strumenti innovativi e un approccio multidisciplinare alla gestione. Spiega Acunto: «Sif non opera solo a Milano e Lombardia, ma in diverse regioni
del Centro Nord, e arriviamo fino a Roma. Abbiamo deciso di organizzare questi incontri con una professionista per disinnescare potenziali conflitti che spesso sono di carattere morale, di principio e non concreti. Ho ritenuto giusto avviare degli approfondimenti nell’ambito della comunicazione proprio perché nella mia carriera ho preso parte a diverse riunioni condominiali e di gestione. Sono stato testimone di quando la scintilla esplode e alla fine tutti perdono del tempo. Insomma, è necessario cercare di instaurare una relazione tra chi abita e gli amministratori quanto più proficua possibile».
NUOVE ESIGENZE
Anche perché le esigenze sono cambiate. «Fino a qualche anno fa la figura dell’amministratore di condominio era standardizzata: doveva essere una persona sempre presente, affidabile e che non rubasse», continua il manager. «Con la riforma del condominio del 2012 si è affacciata ancora di più sul mercato la figura dell’amministratore di società, che deve gestire fondi e, quindi, deve essere un garante per i condòmini, anche grazie a leggi e regolamentazioni più stringenti. Una bella evoluzione». Inoltre, nella nuova era del condominio si chiedono servizi aggiuntivi, più spazio alle esigenze della persona.
DALLA BABY SITTER AL CAR SHARING
«Per esempio, la baby sitter la sera e nel fine settimana, il car sharing o l’idraulico la domenica mattina non sono prestazione di gestione condominiale relative agli spazi comuni, ma dedicati al singolo nucleo. Più servizi di questo genere sono offerti, più la qualità della vita e il valore dell’immobile si alza». Quindi, la figura che si fa largo non è più quella dell’amministratore classico, ma cambia e assume una nuova veste: quella del building manager. Così oggi il tenant manager oltre che gestire gli spazi, si occupa anche dei servizi.
«A Milano, per citare una grande città e dedicare un esempio più ficcante, sono proposti anche una serie di servizi particolari e mirati: la lavanderia condominiale, il recapito accolto dal portiere, figura che altrove è stata soppressa, frigoriferi al servizio di tutti, il car sharing, oppure il bath sharing. Anche questo fa parte dei servizi alla persona, non del condominio. Insomma, il tenant oltre che il coordinamento delle parti comuni cura chi vive all’interno della proprietà, gestendo tutti i servizi non solo immobiliari che sono parte di quel pacchetto. Lo stiamo sperimentando su Milano e Roma, le metropoli più pronte per questa evoluzione. Nelle province invece, ci sono resistenze oggettive: per esempio, un minor numeri di abitanti per edificio incide, si tratta di contesti e spazi differenti».
LA PSICOLOGA: MENO CONFLITTI CON L’ASSERTIVITÀ
Liliana Grammaldo (nella foto) è neuropsicologa dell’ospedale Irccs di Pozzilli (Isernia) e psicoterapeuta. Si è avvicinata anni fa ai corsi dell’ambito condominiale, un’esperienza che per lei è stata positiva e per la quale ha deciso di spendersi. «Sono stata sia a Roma, tempo fa, per tenere le giornate della formazione sulla comunicazione per amministratori di condominio. È stato arricchente dal punto di vista umano. Dopodiché sono rimasta nel settore e invitata di nuovo a marzo da Sif nell’ultimo corso. È vero: bisogna migliorare la comunicazione e l’ascolto in questo ambito. È necessario in queste circostanze sviluppare l’assertività: una modalità che permette di comunicare tra adulti, nei confronti tra persone, evitando di agire d’impulso, con reazioni automatiche e non costruttive. Si tratta dell’acquisizione di un’abilità indispensabile per le interazioni sociali e professionali». Ascoltare con attenzione, ma senza giudizi è necessario per migliorare comunicazione e ascolto nelle assemblee. «Un soggetto assertivo usa un tipo di comunicazione, verbale, paraverbale e non verbale che è una diretta espressione delle sue necessità, volontà e desideri. Mentre fa questo tiene conto del fatto che l’interlocutore ha le sue stesse caratteristiche. Come migliorare la comprensione, quindi? Per gestire in maniera ottimale le relazioni (sul lavoro), potrei dire due
cose. Una competenza è quella del saper ascoltare, un ascolto attivo, consapevole e attento. E, poi, è necessario prestare attenzione all’altro senza formulare giudizi: un atto intenzionale che ci impegna a cogliere quello che l’altro ci dice. Come si fa? Ascoltando l'altro, in una prima fase, senza interrompere, comunicando che lo si sta facendo e soprattutto riformulando il contenuto, per verificare di aver capito. Non è una cosa che siamo portati a fare».
Qual è il modo migliore (assertivo) di rispondere? «Facendo passare il messaggio che si basa sul parlare in prima persona, per evitare reazioni. Significa descrivere il comportamento dell’altro senza giudizi, l’effetto che l’altro crea su di noi, trasmettendo un messaggio di responsabilità. Assertività significa anche non porsi né in maniera passiva, né aggressiva e anche questo è molto difficile. Le nostre esperienze precedenti hanno creato in noi una sorta di mappa che ci guida, che spesso però non coincide nel territorio nel quale siamo. Il nostro livello cognitivo è influenzato da condizioni e credenze che non sapevamo di avere. Un famoso psicologo, Albert Ellis, diceva che abbiamo tre condizioni che ci ostacolano: io sono competente, gli altri devono capirmi, il mondo deve essere giusto. Ma così, si va a sbattere. È necessario cercare sempre di allargare gli orizzonti».
DISCUSSIONI GENERAZIONALI
Discutere nelle riunioni condominiali, si sa, non è sempre facile. Anche perché i problemi sono sempre gli stessi. «Le difficoltà più frequenti sono l’interpretazione personale delle norme e per questo l’amministratore si trova a fare l’arbitro, tra regole e consuetudine. Quello che abbiamo imparato è che non basta solo leggere gli articoli del Codice civile per dirimere il contenzioso, ma occorre trasferire quello che può essere un elemento di condivisione per diminuire le liti sterili. I problemi classici sono quelli del buon vicinato: gli animali domestici che non piacciono a tutti, i panni stesi nelle aree comuni, l’attenzione agli spazi. Assieme al contrasto tra le nuove generazioni e le vecchie. Le prime tendono a mantenere alto il valore del proprio investimento, l’estetica
e i servizi. Le seconde hanno una diversa filosofia di vita, dove si punta a risparmiare l’euro e si cerca sempre un confronto personale con l’amministratore», commenta Acunto. «Abbiamo quindi ritenuto necessario svolgere il nostro corso, che si è tenuto a Milano e dove in molti si sono anche collegati da remoto. Abbiamo intenzione di realizzare una academy che non riguarda solo la parte psicologica, ma anche gli aspetti di natura tecnica».
Vero anche, seguendo questo filone, che la comunicazione è cambiata. «Radicalmente. I nuovi acquirenti sono smart, le loro richieste e le risposte che pretendono puntano in tal senso. Per questo abbiamo creato un’app per dialogare sia di natura amministrativa che manutentiva, con risposte che arrivano il giorno dopo sul cellulare», aggiunge il manager.
La rivista
Nuova edizione nell’era del superbonus: nuove schede, nuovi suggerimenti, nuovi commenti: l’edizione 2023 della Guida ha sempre il comodo formato tascabile (cm. 15 X 21) e rappresenta un indispensabile strumento di consultazione sulle novità normative, su tutti gli incentivi fiscali e, attraverso schede sintetiche, fornisce informazioni sui principali interventi per l’efficientamento e la manutenzione dei condomini.
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CASA ASCIUTTA E SENZA RADON
A Bari è stato realizzato un intervento di risanamento in un condominio con locali interrati soggetti ad allagamenti a causa di infiltrazioni e con pericolose contaminazioni del gas nocivo per la salute
Intervento di impermeabilizzazione e recupero per Volteco degli ambienti interrati annessi a un condominio sito a Bari. I locali interrati erano significativamente compromessi a causa di allagamenti dovuti a una falda altalenante, che ha reso gli ambienti totalmente inutilizzabili, creando al contempo un evidente degrado delle strutture con conseguente pericolo statico. Per rendere agibili i locali interrati, cantine e garage, e consentirne l’utilizzo in sicurezza da parte dei condomini, oltre che per rinforzare staticamente le strutture ammalorate, si è reso necessario un intervento di impermeabilizzazione e risanamento, affidato in toto alle tecnologie Volteco, azienda veneta specializzata in soluzioni per l'impermeabilizzazione degli edifici.
SALUBRITÀ
Obiettivo dell’intervento: rendere gli ambienti asciutti, salubri e protetti dal gas radon, un gas di origine naturale, che deriva dal decadimento dell’uranio contenuto nel terreno. Presente negli strati profondi del terreno, può
Le fasi
dell'intervento di rcupero
migrare attraverso il suolo e diffondersi nelle abitazioni una volta giunto a contatto con l’aria, risultando molto pericoloso. L’intervento sull’edificio, con struttura in calcestruzzo armato, intelaiata e fondazioni costituite da plinti, presentava problematiche importanti dovute alla necessità di movimentare i materiali in ambienti chiusi e non accessibili ai mezzi, oltre che alla difficoltà di mantenere asciutta l’area interessata dall’intervento. Non solo, lo spessore disponibile per la realizzazione di controstrutture di confinamento al sistema impermeabilizzante orizzontale era bassissimo ed è risultata complicata la sigillatura dei pozzetti di drenaggio temporanei predisposti per l’aggottamento delle acque.
RINFORZI STRUTTURALI
Per i rinforzi strutturali dei plinti di fondazione e per il confinamento del sistema impermeabilizzante sui pilastri
è stato scelto Fibro HFR, un betoncino fibro-rinforzato che garantisce altissime prestazioni in presenza, appunto, di bassi spessori. Per l’impermeabilizzazione dei piani orizzontali e dei pilastri la soluzione è ricaduta su Amphibia 3000 Grip, membrana impermeabile multistrato idro-reattiva, autoagganciante, autoriparante e autosigillante, in grado di essere forata, sagomata e movimentata con estrema facilità.
A presidio di ogni particolare costruttivo sono stati utilizzati connettori in acciaio, profili idroespansivi WT 102 e mastici idrofili Akti-Vo 201. Per le strutture verticali perimetrali in cemento armato la scelta è ricaduta su Plastivo 180, il rivestimento impermeabilizzante flessibile di facile applicazione a rullo che, grazie alla tecnologia Cct, garantisce una stagionatura rapida anche in ambienti umidi consentendo la messa in esercizio degli ambienti in tempi brevi.
COSÌ L’ISOLAMENTO INIZIA DALL’ESTERNO
L’azienda specializzata in facciate ventilate propone un sistema che coniuga una migliore coibentazione dell’edificio con un’ampia flessibilità per ottenere la migliore libertà progettuale
Omb Technology di Rezzato (Brescia) è un’azienda recentemente acquisita da Busi Group e specializzata nella realizzazione di veicoli e attrezzature per la raccolta e il trasporto di rifiuti. Lo studio del geometra Corrado Romagnoli ha affidato a Bf il restyling esterno dello stabilimento di Omb. L’intervento è consistito nell’ap -
I nuovi prospetti dell’edificio a lavori ultimati
plicazione dell’isolamento con pannelli in lana di roccia, spessore 80+60 millimetri, struttura in alluminio completa di staffe e profili, pannelli Hpl. Il progetto ha richiesto la creazione di una struttura con staffe e profili di varie dimensioni per ottenere l’inclinazione e alzare la facciata. Per dare movimento alla parete è stata creata una cornice che poi è stata rivestita con pannelli Hpl. Nella parte inclinata della facciata sono stati applicati pannelli in Hpl tinta Corten, spessore 8 millimetri in lastre da 1.300 millimetri fissate con rivetti, mentre per il restante rivestimento sono stati utilizzati pannelli dal colore grigio grafite.
LE CARATTERISTICHE
Bf nasce nel 1999 come punto di riferimento dei progettisti per la facciata ventilata e i balconi, per mettere a punto soluzioni per ogni tipologia edilizia, azzerare la manutenzione e favorire la privacy degli abitanti. La facciata ventilata di Bf è un sistema di rivestimento degli edifici che permette la naturale circolazione dell’aria tra le pareti e i pannelli di finitura, murature che traspirano e sono protette dagli agenti atmosferici. A interventi ultimati, gli edifici sono isolati con ottime prestazioni energetiche. Lo spazio vuoto lasciato tra parete e rivestimento genera moti convettivi favorendo la traspirabilità dell’edificio.
L’isolamento esterno continuo rende la protezione termica della facciata omogenea, eliminando i ponti termici e migliorando quindi le prestazioni energetiche dell’edificio in estate e in inverno. Fra le alternative di isolamento termico di un edificio, la facciata ventilata Bf è una soluzione che consente maggiore libertà d’espressione sotto il profilo progettuale, ma richiede perizia nella realizzazione. Funzione, armonia estetica e posa professionale sono i tratti identificativi dei cantieri Bf insieme
alla cura del dettaglio e alla qualità del prodotto. L’azienda utilizza materiali come Hpl, legno e vetro, da soli o abbinati tra loro, per creare un design esclusivo frutto della collaborazione tra lo staff con architetti, progettisti con l’intento di fornire risposte che esaltino l’individualità di ciascun committente.
ISOLANTE, MA SOTTILE IL CAPPOTTO È PER TUTTI
La soluzione proposta dall’azienda lombarda si chiama Vacunanex: è un materiale spesso solo 2 centimetri, ma capace di coibentare al meglio un edificio (ed è certificato), oltre a proteggerlo dal fuoco
Franco SaroUn materiale isolante innovativo, ingombri ridotti al minimo, elevate prestazioni certificate e una posa facile e di rapida esecuzione. Tutto questo è Vacunanex Cappotto, il sistema prodotto inte ramente in Italia da Bifire, azienda di Desio (Monza Brianza) per l’isolamento termico di pareti e solai, sia interni che esterni. «Il cappotto è uno dei principali sistemi utilizzati per la realizzazione di uno degli interventi trainanti del superbonus, cioè l’isolamento termico degli edifici. La proposta Bifire consiste in una soluzione tecnicamente avanzata, che permette di ottenere un’elevata prestazione termica con un bassissimo spessore», spiega Alfredo Varini, direttore tecnico commerciale della società. «Il sistema si basa su un pannello sottovuoto Vip (Vacuum Insulated Panels ndr) realizzato con l’isolante Vacunanex, caratterizzato da un valore di conducibilità termica di 0,004 W/mk, un’efficacia dieci volte superiore agli isolanti tradizionali utilizzati oggi in edilizia. Questa caratteristica consente diversi vantaggi, tra cui una sensibile riduzione degli ingombri.
L’isolante a basso spessore Vacunanex. A sinistra, Alfredo Varini, direttore tecnico commerciale Bifire.
I bassi spessori permettono di non ridurre il camminamento esterno, andando a occupare suolo pubblico o i marciapiedi, e di non modificare elementi presenti in faccia, quali pluviali, davanzali e persiane. In soli 2 centimetri di spessore il sistema Vacunanex Cappotto permette di garantire l’isolamento dell’edificio, rispettando i requisiti richiesti dai bonus».
OK ANCHE PER I BONUS
Non solo. Secondo il direttore tecnico dell’azienda, il materiale è compatibile con i requisiti richiesti dagli incentivi ancora in vigore. «Sì, abbiamo tutte le carte in regola per essere compatibili con il superbonus. Vacunanex Cappotto è certificato Remade in Italy per il contenuto di materiale riciclato, quindi è compatibile con i Cam. Inoltre, il prodotto è in possesso della marcatura Ce e della certificazione di conducibilità termica dichiarata rilasciata dall’Istituto Giordano secondo la Uni En Iso 10456, oltre a molti certificati aggiuntivi che garantiscono che il sistema sia a regola d’arte. Abbiamo ritenuto molto importante fornire certificazioni anche in tema di incombustibilità, oltre che di resistenza alla compressione e allo strappo». Rispetto ai sistemi tradizionali, un altro vantaggio da questo sistema è il tipo di posa. Vacunanex Cappotto non prevede, infatti, l’utilizzo di tasselli, ma solo l’incollaggio e la successiva rasatura. Il tutto in massimo 2 centimetri di spessore. Un vantaggio considerevole soprattutto sui balconi, dove permette di ridurre al minimo l’ingombro.
Inoltre, è ideale in tutti i centri storici, dove non si può avere aggetto sul marciapiede e sulle vie pubbliche.
ASSIST DALL’EUROPA
Interessante anche capire come l’azienda sia arrivata a sviluppare questo innovativo materiale isolante: «Produciamo Vacunanex da più di dieci anni, inizialmente per applicazioni differenti», continua Varini. «Negli ultimi anni, l’interesse sempre maggiore del mercato verso il miglioramento delle prestazioni termiche degli edifici, e l’indirizzo preso anche dall’Europa in questa direzione, ci hanno spinto ad applicarlo anche nel sistema a cappotto». Tutto da vedere, però, se in Italia questa innovazione tecnica è riconosciuta anche dai progettisti che devono trovare una soluzione appropriata per l’isolamento di un edificio. «La maggior parte dei progettisti sono preparati sull’argomento. Rispetto a un isolante innovativo come il nostro, che rappresenta di fatto una nicchia del mercato, magari non sono a conoscenza di tutti i dettagli, ma sono perfettamente in grado di informarsi tramite la documentazione tecnica che mettiamo a disposizione», spiega il manager. «I parametri che comunichiamo sono tutti certificati, per cui il professionista può avere sempre un riscontro documentale ed essere tranquillo. In ogni caso, collaboriamo attivamente con gli studi di progettazione, a cui forniamo un supporto a 360 gradi. Qualora si renda necessario un chiarimento, i progettisti possono contat -
tare telefonicamente o scrivere via mail all’ufficio tecnico, che offre una risposta tempestiva a qualsiasi richiesta».
CONSULENZA
C’è, poi, un «terzo tempo», quello che generalmente si fa in cantiere attraverso l’agente di zona di Bifire. Qualora fosse necessario un intervento più strutturato, spiegano in azienda, l’ufficio tecnico è pronto a fare sopralluoghi e offrire un servizio di supporto più diretto per spiegare alcuni dettagli realizzativi. In ogni caso, sul sito internet è comunque presente tutta la documentazione di posa e video esplicativi per realizzare una installazione a regola d’arte. Un altro punto di forza di Vacunanex Cappotto è la flessibilità di posa: i pannelli sono disponibili in quattro formati: 1000x600, 500x600, 100x600 e 100x200 millimetri. Qualora siano necessari dei tagli, la prestazione termica del pannello passa da 0,0004 W/mk a 0,0020 W/mk (20 millibar), in quanto si va a perdere la caratteristica del sottovuoto. Tuttavia, nel mondo dell’edilizia i principali isolanti si posizionano tra i 31 e i 35 millibar: le prestazioni del Vacunanex Cappotto restano ancora superiori alla media, ma lontane dai valori con cui nasce il pannello.
COME SI INSTALLA
Inoltre, secondo Varini, non sono necessari particolari competenze per la sua installazione: «L’unica caratteristica peculiare del nostro prodotto è di essere installato senza l’utilizzo di tasselli, tramite incollaggio con frattazzo dentato da 1 centimetro. A seguire si procede con la rasatura armata e infine la finitura. Il sistema è certificato, se sono seguite correttamente tutte le fasi di posa difficilmente è possibile sbagliare. Così la dispersione energetica diminuisce tantissimo. Un cappotto realizzato con Vacunanex, con materiale isolante da 1 centimetro e spessore totale di 2,3 centimetri, ha una resistenza termica di 2,55 mqK/W, un valore molto spinto. Solo in alcuni casi si arriva a utilizzare uno spessore dell’isolante di 2 centimetri, in funzione della muratura esistente e della zona climatica in cui si trova l’edificio. Senza dimenticare che il nostro prodotto è un materiale certificato totalmente incombustile, in classe A1 di reazione al fuoco » .
SOSTENIBILITÀ
Infine, la rassegna delle caratteristiche tecniche comprende anche l’aspetto legato alla sostenibilità. Il pannello Vacunanex Cappotto risponde ai requisiti Cam e possiede la documentazione Remade in Italy, che certifica il contenuto di materiale riciclato. Inoltre, per ridurre ulteriormente il nostro impatto ambientale, abbiamo installato presso lo stabilimento pannelli fotovoltaici con viene prodotta l’energia necessaria per effettuare le lavorazioni.
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HÖRMANN
PORTE E PORTONI ANCORA PIÙ ACCESSIBILI
L’azienda specializzata in chiusure lancia un’iniziativa promozionale in tutta Europa: risparmio fino al 30% sui modelli
RenoMatic, ThermoSafe, Thermo65 ed Edition46
Franco Saro
Torna anche quest’anno l’iniziativa promozionale con cui Hörmann propone alcuni prodotti di punta a condizioni speciali. La campagna promozionale dell’azienda specializzata in portoni e porte d’ingresso punta, infatti, sul concetto di qualità elevata, ma accessibile. L’iniziativa ha riscosso grande successo sin dalla sua prima edizione, ormai 14 anni addietro. La campagna presenta alcune soluzioni di punta a prezzi ancor più convenienti: sino al prossimo 31 dicembre, sarà infatti possibile acquistare mirati modelli di porte d’ingresso e da garage del brand, con un risparmio fino al 30%.
LA TECNOLOGIA
Contraddistinti da una tecnologia elevata e da una gradevole e personalizzabile estetica, i protagonisti della campagna promozionale 2024 saranno RenoMatic, un avanzato portone sezionale motorizzato, disponibile a richiesta anche con equipaggiamento antieffrazione Rc2, ThermoSafe e Thermo65, due porte d’ingresso caratterizzate da differenti equipaggiamenti antieffrazione (Rc23 la prima e Rc22 la seconda), ma identici e importanti valori di isolamento termico, fino a 0,87
W/(m²xK). Infine, Edition46, una stabile e resistente porta laterale in acciaio, ideale per ingressi condominiali nonché come chiusura secondaria per accessi a cantine o garage.
L’ASPETTO GREEN
I prodotti proposti all’interno dell’iniziativa sono il risultato di un ciclo produttivo improntato su severi criteri ecologici, a tutto vantaggio del benessere del pianeta e delle generazioni future. Negli anni il gruppo, che conta 40 stabilimenti specializzati in Europa, America del Nord e Asia, ha attivato molteplici best practice al fine di contenere significativamente il proprio impatto ambientale, non solo quantificando e riducendo le
proprie emissioni dirette e indirette, con importanti attività tra le quali spicca senz’altro l’utilizzo di elettricità verde al 100%, ma anche compensando le emissioni residue, che non è ancora possibile eliminare, mediante la promozione di progetti per la tutela climatica in collaborazione con ClimatePartner.
LA CAMPAGNA
«Siamo orgogliosi di riproporre, anche nel 2024, la campagna promozionale annuale: un’iniziativa che, come accaduto nelle precedenti edizioni, viene contemporaneamente attivata in tutti i Paesi europei», commenta Chiara Covi, responsabile marketing di Hörmann Italia.
A sinistra i prodotti TermoSafe, sotto i prodotti RenoMatic e Thermo65
PER STARE TRANQUILLI
ATTENTI ALLE NORME
La sicurezza non ha prezzo: per questo nella scelta di un parapetto vanno controllati attentamente i parametri tecnici proposti dalle aziende. Che qualche volta sono
Nel 2024 è ancora necessario parlare di parapetti non a norma? È possibile che ci siano condomini dove gli abitanti corrono il rischio di precipitare nel vuoto o, perlomeno, di assistere a qualche incidente? O, peggio, che scelgano di installare un prodotto fuori norma? «Sì, sono costretto a ripetermi finché trovo progettisti e utilizzatori che non prestano attenzione agli attestati di prova sui parapetti in vetro», annuisce Sabatino Faraone, fondatore della omonima azienda di Tortoreto (Teramo). E questo è anche il motivo per cui l’azienda si è impegnata nella realizzazione di una Guida alla progettazione dei Parapetti in Vetro, che si può anche scaricare gratuitamente dal web.
A testimonianza della scarsa coscienza che ancora accomuna troppi tecnici e committenti, l’imprenditore racconta un aneddoto: «Un progettista con due suoi collaboratori è passato in azienda. Era in zona e ha pensato di farmi un saluto, visto che avevamo collaborato in passato sulle facciate e per analizzare un progetto che sta portando avanti sui parapetti in vetro con i miei colla-
Da sinistra, Sabatino e Flavio Faraone
Il manuale del parapetto in vetro, richiesto da +16.000 professionisti. Il primo documento che indica tutto quello che occorre sapere per una buona progettazione e una corretta posa in opera dei parapetti in vetro su balconi, terrazzi, scalinate, recinzioni, passerelle, tribune
boratori. Dopo i saluti, ho partecipato alla riunione, spinto dalla curiosità, ma forse sarebbe stato meglio non esserci».
LA STORIA
Faraone si riferisce a un episodio in cui i suoi collaboratori erano intenti a delineare dei capitolati sui parapetti assieme al progettista: «Ho colto l’opportunità di partecipare, perché ero interessato a comprendere il loro punto di vista sulle nuove voci di capitolato sviluppate e le eventuali modifiche da apportare, prima di definire e poi stampare il nuovo lavoro da abbinare alla Guida alla progettazione dei Parapetti in Vetro».
Ma la riunione di lavoro ha preso una svolta inaspettata, con un rilievo da parte del progettista: «Noi apprezziamo la vostra comunicazione sui parapetti in vetro, troviamo utile la Guida e tutto ciò che fate per informarci sulle norme. Tuttavia, mi dispiace dire che arriva anche la concorrenza dall’estero a prezzi inferiori, e talvolta anche di molto, con prodotti di qualità certificati da laboratori di prove italiani. Grazie al fatto che ci conosciamo da tempo, mi permetto di mostrare il catalogo e il relativo certificato che ho ricevuto dal direttore Italia di questa azienda, il quale mi ha illustrato le norme riportate nei loro rapporti di prova».
Ma la prova portata a testimonianza di una concorrenza sempre più agguerrita non sembra essere stata una mossa azzeccata. Faraone, racconta, a quel punto, ha messo i puntini sulle «i»: «Ho detto tante volte di guardare al codice delle norme utilizzate nel fare le prove di laboratorio e siamo ancora a questo punto? Nessuno si è accorto che sull’attestato è riportata la Uni 10807-1999? Capisco sia difficile memorizzare la norma Uni, ma la data 1999 non crea un dubbio?».
L’INGANNO
Il riferimento è alla norma datata 1999, che chiedeva solo la resistenza di 100 chilogrammi al metro. Quella indicata nel catalogo mostrato nella circostanza, indicava che ha superato i 300 chilogrammi, «ma non sappiamo che flessione abbia raggiunto il vetro. Inoltre, nel 1999 la prova dinamica di impatto era prevista solo con il sacco morbido e lanciato da una distanza di soli 300 millimetri, come è ben indicato nell’attestato».
REGOLE AGGIORNATE
A quel punto, racconta l’imprenditore, il progettista ha compreso che il paragone non era stato appropriato e ha subito chiesto scusa, anche perché infastidito di quanto sia facile essere presi in giro. «Bisogna ricordare che le uniche norme che oggi esistono per l’esecuzione delle prove sui parapetti in vetro sono la Uni 11678 del 2017 e l’ultimo decreto ministeriale da rispettare è quello del 2018», ha ricordato Faraone. Che aggiunge anche che i laboratori di prova eseguono semplicemente i test secondo la norma che viene loro richiesta, e la stessa è poi riportata nel loro attestato. «Non possono sapere se quel rapporto di prova servirà per l’Italia o altri Paesi con norme differenti e meno severe di quelle italiane. L’azienda che ha un prodotto parapetto che non rientra nel rispetto delle norme vigenti utilizza questo trucco e al 99% dei casi in Italia passa inosservato. Diverso è, per esempio, in Francia, dove l’attestato ha valore solo se poi è omologato da un organo nazionale».
Morale: non bisogna lasciare che la sicurezza sia compromessa da informazioni non aggiornate o incomplete.
SOSTENIBILITÀ DI RISALITA
Anche gli ascensori consumano energia. E, nell’ottica della riduzione dei consumi e del rispetto ambientale, è necessario considerare modelli più recenti, che necessitano di meno potenza elettrica e hanno migliore accessibilità
Marco Noviello
In Europa gli edifici sono responsabili del 40% del consumo energetico e del 36% delle emissioni di gas a effetto serra. È il motivo per cui il Parlamento europeo ha approvato la direttiva Casa green, con l’obiettivo di riqualificare il patrimonio immobiliare: un impegno che in Italia interessa circa il 16% delle abitazioni. Ridurre le emissioni e abbassare il consumo energetico hanno come primo traguardo, nei prossimi cinque anni, il 2030. Ridurre i consumi, però, non riguarda solo il riscaldamento, ma tutte le attività energivore. Anche gli ascensori. Quelli condominiali di vecchia generazione, infatti, possono avere un motore con potenza fino a 6kW e richiedere di conseguenza contratti di erogazione fino a 20 kW, o 25 kW se la movimentazione è oleodinamica.
LA SOLUZIONE
Una soluzione, nel pieno spirito che ha mosso il Parlamento europeo, può arrivare dalla sostituzione di questi
Adattabilità e flessibilità
Può essere installato in vani corsa di diversa tipologia, in nuovi edifici o ristrutturazioni di edifici esistenti. La cabina a dimensioni variabili permette di adattare evolux.eco® a vani già costruiti.
La versione con armatura laterale è stata progettata per l’installazione in vani con una sola parete portante o strutture per ascensori panoramici.
Più tecnologia in meno spazio
L’assenza del locale macchine e l’installazione di tutti i componenti dell’azionamento all’interno del vano corsa permettono di ridurre gli spazi necessari per l’installazione. Grazie alle ridotte dimensioni dei componenti, lo spazio è sfruttato al meglio per poter installare cabine di dimensioni maggiori.
Dalle funi in acciaio alle cinghie piatte: i vantaggi
Corsa più silenziosa
Precisione di fermata straordinaria
Minore usura dei componenti
Maggiore durata nel tempo
Sistema di monitoraggio automatico
Velocità ottimizzata
Il sistema di controllo brevettato varia la velocità dell’impianto per ottimizzare i consumi di corrente, garantendo sempre il massimo delle prestazioni. La velocità varia da 0,63 m/s a 1 m/s in funzione del carico in cabina e della direzione e lunghezza della corsa.
bilità motorie o anche solo per migliorare il viaggio di chi deve trasportare la spesa o le famiglie con passeggini. L’attenzione ai consumi secondari, come quello degli ascensori, è incoraggiata dall’Europa perché la riduzione dell’impatto ambientale non è raggiungibile solo con una singola azione, ma è il risultato di un impegno collettivo, incluso quello delle aziende che studiano soluzioni più sostenibili a vantaggio dell’ambiente in cui viviamo.
La cabina a dimensioni variabili permette di adattare Evolux.eco a vani già costruiti
IL VOSTRO ESPERTO
DI POMPE DI CALORE IN ITALIA
La ditta GeoSun di Brunico opera da 30 anni nel settore delle energie rinnovabili. Ora più che mai, una pompa di calore è la soluzione migliore alla crisi energetica e, abbinata al fotovoltaico, permette di azzerare i consumi di energia
Franco SaroRmetterlo nell’abitazione. In estate invece estraiamo il calore dall’edificio e lo dissipiamo all’esterno.
idurre le bollette energetiche garantendo il comfort abitativo in modo ecosostenibili? È possibile!
Da più di 30 anni ci occupiamo proprio di questo. Con un moderno impianto a pompa di calore è possibile abbattere sensibilmente il costo energetico mantenendo un comfort ottimale in ogni stagione.
La pompa di calore è una geniale invenzione che sfrutta sapientemente scienza e tecnica per “spostare” il calore a proprio vantaggio: in inverno, riusciamo ad estrarre energia dall’aria esterna o da una sorgente geotermica, e ad im-
Questo lavoro avviene utilizzando solo una piccola quota di energia elettrica; normalmente con 1 kW di energia elettrica si producono circa 4 kW di energia termica! Un rapporto che varia e dipende da molti fattori, ma rende questa tecnologia più vantaggiosa, oltre che molto più pulita, anche rispetto alla caldaia a gas, almeno fino a temperature esterne di circa -15°C, se accoppiata ad impianti radianti.
E puoi finalmente dire addio al gas! Inoltre, se produci l’energia elettrica con un pannello fotovoltaico, ti rendi quasi autosufficiente!
Quindi: acqua calda sanitaria, riscaldamento e raffrescamento, tutto quanto prodotto da un'unica macchina, addio ai contatori gas, addio cisterne, addio anche ai camini e ai depositi dei combustibili.
Le nostre nuovissime pompe di calore lavorano con altissimi standard di efficienza termica e sono silenziosissime, caratteristiche fondamentali che le pone tra i prodotti di migliore qualità ad oggi presenti sul mercato.
GeoSun è un team di professionisti competenti che ti potrà spiegare l’arte di questa tecnologia. Con una vasta gamma di prodotti, GeoSun ti aiuta a selezionare la soluzione più adatta, sia essa areotermica, geotermica o ibrida areo-geotermica, fino ad oltre 600 kW di potenza.
AL LAVORO CON YOUBUILD
Smartphone, computer e YouBuild. Il magazine edito da Virginia Gambino Editore è diventato in breve uno strumento apprezzato dai professionisti della filiera delle costruzioni: architetti, geometri, ingegneri, periti, imprenditori...YouBuild, infatti, non si propone solo di fare genericamente cultura del costruire e del progettare. La rivista, che ha cadenza trimestrale, pubblica informazioni utili, pratiche e aggiornate sul mondo dell’architettura contemporanea e della riqualificazione, ponendo particolare attenzione al risparmio energetico e alla sostenibilità ambientale, ai prodotti innovativi e ai processi produttivi e di cantiere, alla progettazione in dettaglio e all’ingegnerizzazione dell’architettura, all’innovazione e al cambiamento della professione. Sotto la direzione di Luca Maria Francesco Fabris, docente al Politecnico di Milano, un comitato scientifico internazionale è in grado di selezionare le tecnologie, case history e metodologie migliori. Ecco perché l’abbonamento a YouBuild è uno strumento per migliorare il vostro lavoro.
È possibile sottoscrivere
l’abbonamento online al link www.virginiagambinoeditore.it/riviste/ youbuild/ o telefonando al numero +39 02 47761275
IL TETTO A PROVA DI ISOLA DI CALORE
Il sistema Roof System
California Bt2 è una copertura
piana realizzata con isolante minerale e membrana impermeabilizzante con alta capacità di riflettenza dei raggi del sole Bituver
Megaver California
Lo Stato della California, in Usa, è stato uno dei primi luoghi nel mondo a scoprire l’importanza delle superfici riflettenti e ad alta emissività, soprattutto nelle coperture. Il concetto, chiamato Cool Roof, è stato sin da subito considerato un importante strumento ambientale, sia come risposta all’effetto isola di calore, sia come veicolo per il risparmio energetico.
QUANTO INCIDE
I tetti scuri riflettono una piccolissima parte del calore ricevuto dal sole e, quindi, lo trasmettono all’ambiente interno sottostante, con costi di condizionamento elevati e scarso comfort abitativo.
Maggiore è l’incidenza della superficie di copertura rispetto alla superficie totale dell’involucro, più elevato diventa l’impatto del fenomeno.
ASPETTI TECNICI
Saint-Gobain Italia offre al mercato una soluzione per tetti piani a elevato Sri (indice di riflessione solare), certificata da ente terzo, B ROOF (t2): il sistema Roof System California Bt 2 è costituito da un primo elemento di tenuta Bituver S-30 4mm P, membrana elastomerica con speciale mescola Bpe , e da un secondo elemento di tenuta Bituver Megaver California. Si tratta di una membrana elastomerica con speciale mescola Bpe , incollata a fiamma e flessibilità a freddo a una temperatura di -25 gradi. La membrana è rivestita con una lamina di allumino goffrata preverniciata con vernice bianca riflettente, previo trattamento ad altissima tecnologia volto a migliorarne l’adesione e la durata. Con questa soluzione Saint-Gobain Italia offre al mercato l'unica membrana impermeabilizzante per coperture con valori di Sri , certificati da ente terzo, sia a nuovo che sottoposti ad invecchiamento:
· Valori di Sri certificato: 96% (a nuovo)
· Valori di Sri certificato: 80% (sottoposto ad invecchiamento).
PSICONDOMINIO
Per porre quesiti a Gaia Cigognini potete scrivere a info@vgambinoeditore.it
ACCUMULATRICE SERIALE
Buongiorno, volevo segnalare un caso preoccupante per la salute degli abitanti del mio condominio, nonché della diretta interessata. Si tratta di una condomina che ha trasformato il suo appartamento in una discarica stracolma di oggetti inutili, che normalmente finirebbero nella spazzatura. Invece lei raccoglie e conserva sacchetti, giornali, vestiti usati, tutto insomma, e ha riempito l’appartamento all’inverosimile. Cominciamo a temere che il peso delle cose accumulate diventi pericoloso per la struttura stessa dell’edificio. Ma, oltre ad avvertire l’Asl, ci domandiamo perché accadano cose del genere.
F.J. via e-mail
Quella descritta sembra un classico problema di disposofobia, che comporta l’accaparramento compulsivo o accumulo patologico di oggetti. In questo disturbo, il soggetto non riesce a disfarsi o a separarsi dagli oggetti, che finiscono per accumularsi e invadere gli ambienti in cui vive fino a renderli non più vivibili. Qualcuno scambia, all’inizio del manifestarsi del problema, questo disturbo con il collezionismo. Ma in questo caso il soggetto disposofobico accumula oggetti in maniera disorganizzata e ha difficoltà a separarsi dalle cose di scarso valore. Generalmente, ma sempre sotto il controllo medico, questo problema si può curare con antidepressivi e terapia cognitivo-comportamentale.
IL BAMBINO TERRIBILE
Gentile Psicondominio, come comportarsi di fronte a un minorenne, un bambino, che con il suo comportamento disturba un’intera scala condominiale? Rumori, provocazioni, atti di vandalismo: tutto questo è stato fatto notare più volte ai genitori, che si scusano, ma sostengono anche di non sapere come reagire al comportamento anomalo di questo ragazzino. Che ne pensate?
Alessandro F. via e-mail
Potrebbe trattarsi di un caso di Disturbo oppositivo provocatorio. È abbastanza frequente: secondo le stime, coinvolge circa sul 3,3% della popolazione infantile o in età puberale, in maggior numero maschi. I soggetti con Disturbo oppositivo provocatorio hanno comportamenti che manifestano rabbia o irritabilità, non rispettare le regole, provocazioni. Non è facile affrontare il problema. Di solito è prescritto un trattamento sia per il bambino, sia per la famiglia e la scuola, con psicoterapia cognitivo-comportamentale individuale per capire i meccanismi che precedono le risposte aggressive e sul potenziamento dei comportamenti utili a gestire la rabbia.
AMMINISTRATORE BIPOLARE
Buongiorno, a nome di un nutrito gruppo di condomini chiedo consiglio riguardo al comportamento del nostro amministratore. Da un punto di vista professionale, nulla da dire: conosce il suo mestiere. È il lato caratteriale che, invece, ci sconcerta. Accade che ci siano periodi in cui si fa vivo promettendo incredibili migliorie al condominio, ottenute grazie alla sua influenza e alle sue conoscenze. In questi momenti parla a raffica ed è praticamente impossibile fermarlo. Poi, però, ci sono settimane intere in cui è restio a parlare ed è evidentemente di umore nero, tanto da sconfessare tutto quello che ha promesso nelle settimane precedenti. Perché si comporta così? Francesca. G. via e.mail
Il comportamento descritto potrebbe essere riconducibile a un disturbo bipolare, che alterna stati di euforia a quelli di depressione. In questi ultimi, il soggetto è depresso, manca di energia, e inappetente, ha disturbi del sonno. In quelli di euforia, invece, manifesta un buon umore sopra le righe, ha comportamenti disinibiti, facilità a spendere del denaro, con una sensazione di energia intensa, capacità di iniziare contemporaneamente tante attività, ma con scarsa capacità di portarle a termine. È un disturbo molto diffuso. Se fosse questa la diagnosi, che però deve essere supportata da un medico, il disturbo bipolare si cura con farmaci antidepressivi, neurolettici e stabilizzatori.
NON È VERO MA CI CREDO
Il caso che voglio segnalare alla vostra rubrica riguarda la nostra vicina di pianerottolo. Non è il rumore che ci preoccupa, ma la sua fissa sullo spiritismo e la magia. Per non parlare delle previsioni basate sull’astrologia. Sarebbe una mania innocua se questo soggetto non cercasse anche di condizionare le decisioni dell’assemblea di condominio con il quadro astrale dell’edificio. Insomma, è diventata una mania un po’ fastidiosa.
B.V, via e.mail
Il cosiddetto pensiero magico fa parte dell’infanzia e, nell’età adulta, è associato a tradizioni e culture, retaggio di quando la scienza non esisteva o era ai primi passi. Ma, se in un individuo diventa predominante, può segnalare la necessità di maggior controllo e di ridurre il livello di ansia. È un modo, insomma, per cercare di difendersi dalle incognite del futuro, anticipando (ma solo nella mente di chi ci crede) quello che può accadere. Una tendenza che può degenerare in ossessione o nascondere un disagio psicopatologico.
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