Prezzi
I metalli di fronte alla crisi Ucraina
Pile
Cronaca e temi dell’assemblea
Edilizia Ecco i trend del mercato
Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale - 70% NE / TN - Virginia Gambino Editore - Viale Monte Ceneri 60 - Milano
Numero 23 - MARZO 2022
RIVIT LA NUOVA VITA IN UN GRANDE GRUPPO
Guido Greco
Con le grandi doghe 500 e 600 ampliamo la nostra gamma prodotti. Dalle grandi superfici di fabbricati commerciali e industriali alle facciate decorative di edifici privati e pubblici – con le nuove doghe 500 e 600 ogni progetto risulterà forte, funzionale e ben rivestito.
I NUOVI GRANDI FORMATI DOGA 500 E 600
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RIVESTIAMO L‘ARCHITETTURA Progetto: nuova facciata sede GA.I.CO Studio di architettura: Arch. Luigina Bianchi Prodotto: profilo ondulato Montana SP 45 Foto: Gabriele Buratti Richiedi maggiori informazioni a info@alpewa.it o visita il sito www.alpewa.com
Anno 7 - Numero 23 - marzo 2022 Direzione, Redazione, Abbonamenti, Amministrazione e Pubblicità Head office, Editorial office, Subscription, Administration and Advertising Virginia Gambino Editore S.r.l. Viale Monte Ceneri, 60 - 20155 Milano - Italy Tel. +039 02 47761275 r.a. info@vgambinoeditore.it Direttore responsabile / Publisher Virginia Gambino virginia@vgambinoeditore.it Ufficio commerciale - Vendita Spazi pubblicitari Commercial department - Sale of advertising Spaces Viale Monte Ceneri 60 - Milano Tel. 02 47761275 - cell. 340 1761951 info@vgambinoeditore.it Collaboratori / Contributors Valentina Anghinoni, Federico Della Puppa, Sara Giusti, Selene Maestri (fotografa), Veronica Monaco, Franco Saro Impaginazione e grafica Layout and graphics Raffaella Sesia Come abbonarsi / How to subscribe Italia annuo Euro 20,00 - Estero annuo Euro 40,00 Anno 2017 periodicità trimestrale Copia singola Euro 5,00. Per abbonarsi è possibile sottoscrivere l’abbonamento online al link https://www.virginiagambinoeditore.it/categoriaprodotto/abbonamenti/ oppure, fare richiesta ad abbonamenti@vgambinoeditore.it o telefonando al numero + 039 02 47761275 Spedizione in contrassegno Stampa / Printing Litotipografia Alcione
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editoriale
IL MERCATO TRA STOP E FIDUCIA
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a Intesa Sanpaolo a UniCredit, passando per le banche di taglia media: il mercato delle cessioni dei crediti legati ai bonus fiscali si è bloccato. L’impossibilità materiale di procedere con nuove domande ha spiazzato molti operatori della lattoneria, ma anche dell’intera filiera dell’edilizia. E questa non è senza dubbio una buona notizia. È ancora da verificare se, come sembra dalla dichiarazioni (ma verba volant), le forze politiche riusciranno a correggere questa stortura, che ribadisce quello che è ormai chiaro: l’introduzione dei vari bonus e della cessione del credito ha risvegliato il mercato, ma con regole scritte male o, nella migliore delle ipotesi, senza aver valutato pienamente le conseguenze. Se a questo aggiungiamo il drammatico aumento del prezzo dell’energia, che in questo caso è da attribuirsi alle follie della guerra, e quello dei metalli, il quadro comincia a farsi preoccupante. Non è detto, però, che le cose debbano peggiorare per forza: il mercato rimane, al momento, ancora orientato positivamente secondo le analisi congiunturali. Ma i lattonieri, e Pile che ne rappresenta buona parte, devono guardare avanti. Ecco perché alla recente assemblea dell’associazione abbiamo voluto focalizzarci sul nostro futuro. E questo significa pensare a una professione sempre più qualificata, con caratteristiche ben definite, in sintonia con il mercato e con l’evoluzione delle applicazioni a cui la lattoneria può dare una risposta. Tutti argomenti che troverete in questo numero della rivista e che vi invito a leggere.
Fabio Montagnoli
- Marzo 2022
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sommario
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marzo 2022
3 Editoriale Il mercato tra stop e fiducia STORIA DI COPERTINA 10 Rivit Saremo i primi nel mondo Mro ATTUALITÀ 20 Pile Lattonieri tra ripresa ed emergenza prezzi 28 Formazione Il lattoniere buono, il brutto e il cattivo 32 Mercato Costo dei metalli sulle montagne russe
Formazione, i vantaggi della Prassi di riferimento e previsioni
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40 Edilizia Il risveglio dopo la festa 50 Klimahouse L’edilizia vista dal lato green IL CANTIERE DEL MESE 60 Prefa Protezione avvolgente per i bambini malati SPECIALE LAMIERE GRECATE
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70 Sandrini Metalli Flessibilità d’acciaio 74 Alpewa Quei profilati accendono fantasie IMPRESE 78 Ielapi Group L’innovazione prende un’ottima piega 90 Alpemac L’evoluzione sale in macchina 96 Marcegaglia Un tocco di colore fa la differenza 104 Sicurpal Gli strumenti giusti per la sicurezza in quota
Novità e programma al Klimahouse
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Continuerà il boom dell’edilizia?
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Associazione Nazionale tra Produttori e Installatori Lattoneria Edile Costituita nel 1993, l’Associazione P.I.L.E. riunisce i principali Produttori e Installatori di Lattoneria Edile con lo scopo di diffondere la conoscenza dello stato dell’arte del settore. L’Associazione è unica a livello nazionale e costituisce il punto di riferimento dei prescrittori, delle imprese, degli operatori e degli applicatori. L’Associazione collabora con l’UNI, l’Ente di Unificazione Nazionale, partecipando alle riunioni per la stesura delle norme che riguardano il settore della lattoneria pluviale, delle coperture discontinue, dei sistemi di smaltimento delle acque meteoriche. È presente alle principali manifestazioni fieristiche nazionali dell’edilizia. Dà impulso a studi, ricerche di mercato ed organizza corsi di formazione professionale mirati a favorire l’innalzamento della professionalità e dello sviluppo tecnologico, manageriale e gestionale degli associati. In collaborazione con Gambino Editore dal 2016 pubblica la rivista specializzata del settore “LATTONERIA”.
CONSIGLIO DIRETTIVO 2018-2021 Presidente Fabio Montagnoli Vicepresidente Nicola Tresoldi Segretario e tesoriere Palmiro Bartoli Consiglio direttivo 2022-2024 Luca Ielapi Giordano Mazzonetto Fabio Montagnoli Dalila Russo Nicola Tresoldi Paolo Valmori
Le pubblicazioni P.I.L.E. LATTONERIA Per le imprese di lattoneria, i coperturisti e i tecnici specializzati Lattoneria, dal 2016 edita da Virginia Gambino Editore, si rivolge alle imprese di lattoneria, ai coperturisti e ai tecnici, anche progettisti, che operano in questo specifico settore. Vengono presentate realizzazioni significative e descrizioni tecnico-prestazionali dei materiali e dei prodotti innovativi. Grande attenzione per la normativa, la sicurezza e per i dettagli costruttivi. Particolare cura viene dedicata agli aspetti applicativi, alle attrezzature, alle macchine per la preparazione e la posa dei diversi manufatti. È organo ufficiale del P.I.L.E. (Produttori Installatori Lattoneria Edile).
MANUALE DI PROGETTAZIONE E POSA È l’unico manuale completo che affronta tutti gli aspetti di progettazione ed esecuzione delle coperture metalliche e dei sistemi di raccolta e smaltimento delle acque meteoriche. Uno strumento di lavoro pratico con soluzioni, materiali e suggerimenti illustrati attraverso oltre duecento disegni di dettaglio, trecento immagini e cinquanta tabelle. 210 pagine a colori, formato 20x28cm
VOCI DI CAPITOLATO Una raccolta organica e precisa di tutte le Voci di Capitolato per l’esecuzione delle opere di lattoneria metallica e copertura a falde. Oltre duecentocinquanta voci suddivise in trentotto capitoli vengono descritte e illustrate attraverso disegni e particolari costruttivi. 136 pagine a colori, formato 20x28cm
TERMICA DELLE COPERTURE METALLICHE Il volume è dedicato alle coperture e ai pacchetti di isolamento termico. Tredici soluzioni con quattro diversi tipi di isolante con una descrizione degli strati e soprattutto con il calcolo dei valori di trasmittanza termica e del potere fono isolante. 72 pagine a colori, formato 20x28cm
• Guarda elenco soci: https://associazionepile.org/banca-dati-soci/
Associati
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2. MONTAGNOLI RINO
Via Sandro Pertini 10, Arsago Seprio (VA) Telefono: 0331-768951- Fax: 0331-076287 info@montagnolirino.it- www.montagnolirino.it 3. INFINITY MOTION s.r.l. Via Lavoratori Autobianchi 1, 22036 Desio (MB) tel 0362-992018 - fax 0362-905093 www.infinitymotion.com 4. RC LATTONIERI s.r.l. Via Molinara 9, 22031 Albavilla (CO) Telefono: 031-627268 info@rclattonieri.it - www.rclattonieri.it 5. ALPEMAC SRL Via Artigianato 2, 25011 Calcinato (BS) Telefono: 030-2061781 - Fax. 030-2061782 info@alpemac.it - www.alpemac.it
LOMBARDIA
1. UNIMETAL Via Circonvallazione Giolitti 92, 12030 Torre San Giorgio (CN) Telefono: 0172-96155 - Fax: 0172-96200 info@unimetal.net - www.unimetal.net
PIEMONTE
23. TECNO RAME
Via dei Pecchi 111, Viareggio (LU) Telefono: 0584-1660269 - Fax: 0584-1660270 info@tecnorame.it - www.tecnorame.it 24. ASSIMP ITALIA Via Micali 22, Livorno (LI) Telefono: 0586-850797 / 345-6606691 info@assimpitalia.it - www.assimpitalia.it 25. REGO Srl Via Impruneta, 34 - 50056 Montelupo Fiorentino (FI) Telefono: 0571-417189 - Fax: 0571-403111 mailto:info@rego.it www.rego.it - www.parapetti.it
TOSCANA 28. BIAGETTI Via E. Fermi 2, Trecastelli (AN) Telefono: 071-7958296 - Fax: 071-7958296 info@biagettisrl.com - www.biagettisrl.com 29. F.P.L. Via Delle Industrie 2, Casteldardo (AN) Telefono: 071-7211023 - Fax: 071-7211023 info@fpllattoneria.it - www.fpllattoneria.it
MARCHE
31. LAMECOP DI COPPOLA MARCO & C.
Via Orsa Maggiore 1, Fonte Nuova (RM) Telefono: 0690-530135 - Fax: 0690-532423 info@lamecop.it - www.lamecop.it 32. BIANCHI ELIO Via Casilina, 2008, Monte Compatri (RM) Telefono: 06-9476105 - Fax: 06-9476564 info@bianchielio.it - www.bianchielio.it
LAZIO
46. SIRAME S.R.L. Via Regione Siciliana, Fraz. Zappardino 98060 PIRAINO (ME) Telefono: 0941-303505 47. F.I.O.M. Via E. Toti, 95 - 96019 ROSOLINI (SR) Telefono: 0931-857823 fiomsnc@gmail.com - www.fiomsnclattoneria.it
SICILIA
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36. PROFILTEK Zona Industriale, Tito (PZ) Telefono: 0971-485178 - Fax: 0971-629157 commerciale@profilteksrl.com www.profilteksrl.com 37. LATTONERIA SASANIELLO Via dell’Artigianato 24, Matera (MT) Telefono: 0835-261464 - Fax: 0835-261464 info@sasaniello.it - www.sasaniello.it 38. LATTONERIA FUMAGALLI MAURILIO Lagonegro, Province of Potenza, Italy Telefono: 0973-22175 / 347-1128977 Fax: 0973-22175 fumagallimaurilio@yahoo.it www.lattoneriafumagalli.com
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1 23 26. SUPERCANALI CANNA Via Industriale 4, Fossato di Vico (PG) Telefono: 075-919425 - Fax: 075-919695 info@supercanali.it - www.supercanali.it 27. F.LLI FAGIOLI Via Sandro Penna 109, Sant’Andrea delle Fratte (PG) Telefono: 075-5280758 - Fax: 0755-270191 info@fratellifagioli.it - www.fratellifagioli.it
UMBRIA
BASILICATA 42. METALTRADE ITALIA S.R.L.
Via Crati, 81 - 87036 Rende (CS) Telefono: 0984-838428 / 0984-1806794/5/6 Fax: 0984-1801794 commerciale@metaltradeitalia.com www.metaltradeitalia.com 43. SUPERGRONDA C.da Cutra Snc - 87010 Torano Scalo (CS) Telefono: 0984-506099 - Fax:0984-506006 info@supergronda.com www.supergronda.com 44. ISAL Zona Industriale, San Pietro Lametino (CZ) Telefono: 0968-209362 - Fax: 0968-209847 isal@ielapigroup.it - www.isalsrl.it 45. EUROPROFIL Zona Industriale, San Pietro Lametino (CZ) Telefono: 0968-209155 - Fax: 0968-209829 europrofil@ielapigroup.it - www.ielapigroup.it
33. LATTONERIA F.LLI SILVESTRE Zona ASI loc. Pascarola, Caivano (NA) Telefono: 081-8359389 - Fax: 081-8360414 info@lattoneriasilvestre.it - www.grupposilvestre.com 34. EDILASFALTI SAS Via Don Luigi Sturzo 21, 80022 Arzano (NA) Telefono: 339-3706996 edilasfaltipiscopo@virgilio.it - www.edilasfaltisas.it 35. CILENTO GRONDE Via Nazionale Ex. S.S. 18, c/da Tre Archi-Fraz. Vallo Scalo (SA) Telefono: 0974-715076 - Fax: 0974-715076 info@cilentogronde.com - www.cilentogronde.com
CALABRIA
CAMPANIA
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6. SCHATZER ALOIS Via Julius Durst str. 20, Bressanone (BZ) Telefono: 0472-835612 - Fax: 0472-838 242 info@schatzer-alois.it - www.schatzer-alois.it 7. PREFA ITALIA SRL Via Negrelli 23, 39100 Bolzano (BZ) Telefono: 0471-068680 - Fax: 0471-068690 office.it@prefa.com - www.prefa.com 8. ALPEWA Via Negrelli 23, 39100 Bolzano (BZ) Telefono: 0471-065252 - Fax: 0471-065253 info@alpewa.it - www.alpewa.it 9. MAZZONETTO SPA Via Maestro Antonio Ceccon, 10, Loreggia, (PD) Italy Telefono: 049-9322611 - Fax: 049-9322650 mazzonetto@mazzonettometalli.it - www.mazzonettometalli.it 10. NUOVA 3L SRL Via Prima Strada 6, 30030 Galta di Vigonovo (VE) Tel: 049-9831800 - Fax: 049-9831802 info@nuova3l.com - www.nuova3l.com
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39. SUD METALLI Strada Torre Tresca 6B, Bari (BA) Telefono: 080-5611956 - Fax: 080-9904820 info@sudmetalli.it - www.sudmetalli.it 40. LATTONERIA DELLA MURGIA Via Iazzitiello C.da Panecuccio, 3 70029 Santeramo in Colle (BA) Telefono: 080-3037940 - Fax: 080-3037940 latt.dellamurgiasrl@libero.it 41. ARTIGIAN GIOVANNI RUSSO Viale dell’Artigianato, ZI, Francavilla Fontana (BR) Telefono: 0831-810844 - Fax: 0831-813620 artigian.grusso@libero.it - www.artigianrusso.com
EMILIA ROMAGNA 39
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30. DMG Via dei Pastai sn, Zona Industriale “scerne” Pineto (TE) Telefono: 085-936133 • 347-0937887 388-0506122 - Fax: 085-936133 info@komy.it - www.komy.it
15. SICURPAL Via dei Mestieri 12, 41030 Battaglia (MO) Telefono: 059-818179 info@sicurpal.it - www.sicurpal.it 16. EDILTEC SRL Via Giardini, 474/M, 41124 Modena (MO) Tel. 059-2916411- Fax 059-344232 info@ediltec.com - www.ediltec.com 17. MARCHESI SRL Via Donatori di Sangue 6, 42044 Gualtieri (RE) Telefono: 0522-220072 info@marchesimetalli.com www.marchesimetalli.com 18. RIVIT Via Guglielmo Marconi 20, Ozzano dell’Emilia (BO) Telefono: 051-4171111 - Fax: 051-4171159 rivit@rivit.it - www.rivit.it 19. EUROPROFIL S.r.l. Filiale Via Monteorino 7, 48024 Massa Lombarda (RA) Telefono: 0545-81340 europrofil@ielapigroup.it - www.ielapigroup.it 20. ISAL S.r.l. Filiale Via Monteorino 7, Massa Lombarda (RA) Telefono: 0545-81340 isal@ielapigroup.it - www.isalsrl.it 21. TUBOZETA Via Gandhi 12, San Martino in Strada (FC) Telefono: 0543-85816 - Fax: 0543-83223 tubozeta@tubozeta.it - www.tubozeta.it 22. TECNOSTAFF Via dell’Artigianato, 21/23, Cusercoli, Civitella di Romagna (FC) Telefono: 0543-989773 - Fax: 0543-989223 info@tecnostaff.com - www.tecnostaff.com
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11 . ZINTEK SRL Via delle Industrie 22, 30175 Porto Marghera (VE) Tel: 041-2901866 - Fax: 041-2901834 zintek@zintek.it - www.zintek.it - mrtinsmith.zintek.it 12. TRESOLDI METALLI Via Fanzaghe 108, Pozzonovo (PD) Telefono: 0429-773200 - Fax: 0429-773088 info@tresoldimetalli.it - www.tresoldimetalli.it 13. F.LLI PAVAN SRL Martiri di Belfiore, 69/B 45100 ROVIGO (RO) Telefono: 0425-404199 - Fax: 0425-1685006 f.llipavansrl@libero.it - www.pavanfratellilattonieri.it 14. C.L.C. SRL Via A. Volta 12, 36034 Malo (VI) Telefono: 0445-602577 - Fax: 0445-580120 info@clc-sr.com - www.clc-srl.com
TRIVENETO
Storia di copertina
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Rivit
Saremo i primi
NEL MONDO MRO Il Gruppo Fervi ha appena acquisito l’azienda specializzata in utensili e macchine per la lattoneria. Con un obiettivo: crescere nel settore Maintenance, Repair e Operations, focalizzato su manutenzione, riparazione e forniture industriali
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Guido Greco
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ivit, azienda ormai storica nel settore della lattoneria, specializzata nella produzione e distribuzione di sistemi di fissaggio, rivetti, inserti e relativi tools per la loro applicazione, e macchine per la lavorazione e l’assemblaggio della lamiera, dal 2021 è entrata a far parte di Fervi Group. Realtà, quest’ultima che negli anni si è a sua volta specializzata sempre di più nel mondo Mro, acronimo che sta per Maintenance, Repair & Operations: in breve, tutto ciò che riguarda la riparazione, la manutenzione e ogni tipo di servizio aggiuntivo e complementare alla vendita. Guido Greco da gennaio è amministratore delegato di Rivit: «Sono stato per dieci anni in Fervi, prima in qualità di direttore finanziario e poi come direttore generale», spiega il manager a Lattoneria. «Il nostro obiettivo è diventare sempre più un punto di riferimento nel settore Mro, a partire proprio dall’Italia». Ecco come l’entrata di Rivit in questa famiglia allargata potrà contribuire al taglio di questo traguardo, e con quali vantaggi per i tanti clienti ormai consolidati.
11 DOVE INCONTRARE LE ANIME DEL GRUPPO
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«La nostra gax
ivit èxonatrici). LE NOVX
La continuità di offerta di prodotti e servizi, in seguito all’acquisizione di Rivit da parte del gruppo Fervi è rimarcata anche da Ermanno Lucci (nella foto), direttore marketing del gruppo Fervi: «Per Rivit dal punto di vista del marketing non sono previsti sostanziali cambiamenti: Fervi intende mantenere intatti i marchi commerciali delle aziende che fanno parte del Gruppo, così come sono conosciuti dal mercato. Insomma, ogni cliente continuerà a vedere il proprio marchio di riferimento, che sarà in grado di offrire un medesimo, se non migliore, grado di qualità e servizio. Il nostro obiettivo è porci come referenti a 360 gradi per ogni necessità, grazie all’ampia offerta di prodotti e servizi che grazie al nostro network di aziende siamo in grado di proporre». Per chi volesse conoscere più da vicino le imprese che compongono il gruppo Fervi, nel 2022 potrà visitarne gli stand alle più importanti fiere del settore, sia come singoli marchi, sia come«La Gruppo. x Partendo da SiFerr a Napoli (maggio), Autopromotec a Bologna (25-28 maggio), Lamiera a fieramilano Rho (18-21 maggio), poi ancora a Bologna al Mecspe (9-11 giugno) e di nuovo a fieramilano per il Bi-Mu (12-15 ottobre).A livello internazionale, invece, a Eisenwarenmesse (Cologna, 25-28 settembre) ed EuroBlech (Hanover 25-28 ottobre), entrambe in Germania.
A sinistra, Ermanno Lucci. Sotto, il team logistica
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Storia di copertina
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Una rivettatrice per inserti al banco prova qualità prima della spedizione al cliente
Domanda. Rivit è entrata a far parte del gruppo Fervi. Quali sono stati i passi che hanno portato al matrimonio di queste due realtà? Risposta. Una premessa: il gruppo Fervi nasce a partire dalla rilevazione dell’ex società Fervi da parte di alcuni imprenditori bolognesi, che hanno deciso di creare un punto di riferimento per il settore conosciuto con l’acronimo di Mro, che sta per Maintenance, Repair & Operations. Insomma, tutto ciò che gira intorno al mondo della manutenzione, riparazione e delle forniture industriali. Per arrivare a questo risultato, dal 2015 a oggi è stato intrapreso un intenso processo di acquisizioni, oltre alla quotazione in Borsa dell’azienda, avvenuta nel 2018. Nel 2021, poi, è stata la volta dell’entrata di Rivit, in qualità di azienda complementare al processo di crescita del gruppo Fervi come punto di riferimento sul mercato Mro. D. Come è stato l’incontro con Rivit? R. Circa quattro anni fa, abbiamo conosciuto Manuele Avanzolini e ci è piaciuto il suo modo di presentare l’azienda. Già a quei tempi eravamo alla ricerca di imprese da inserire nel Gruppo con una logica di espansione del portafoglio prodotti. Abbiamo cominciato a «corteggiare» l’imprenditore e, anche se c’è voluto un po’ di tempo, direi che il risulta-
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to è stato infine soddisfacente per entrambe le parti. Abbiamo deciso di puntare proprio su Rivit per la sua forte e assidua presenza alle principali fiere del settore e sulla stampa specializzata. Si tratta di un marchio estremamente noto in Italia e con un potenziale estero di rilievo. Poi, un ulteriore fattore decisivo è stata la contiguità territoriale: infatti, il 90% del fatturato consolidato del Gruppo si trova
nel raggio di 50 chilometri, proprio nelle provincie di Modena e Bologna, permettendoci di facilitare la gestione delle nostre attività. D. In che modo Rivit si integra nel gruppo? R. Si integra molto bene perché da un lato, si crea una sinergia sul canale delle rivendite, dove Fervi in particolare è molto forte. Dall’altro, invece, Rivit è molto ben posizionato verso l’industria, soprattutto in Italia.
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Esposizione dei tools Rivit. Sotto, il team del punto vendita nella sede di Ozzano
Storia di copertina
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X xxFabio Franchini
Master board Rivit per la scelta del prodotto giusto
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Poi, un’ulteriore integrazione essenziale che si viene a creare è quella di prodotto. Non a caso il nuovo catalogo Rivit per la lattoneria, che sarà diffuso entro la fine del 2022, sarà arricchito da una selezione di referenze Fervi. D. Qual è il valore aggiunto? R. Il valore aggiunto è offrire, attraverso un marchio riconosciuto, un numero di referenze davvero notevole, oltre alla già citata complementarità di canale. Grazie a questa nuova sinergia, infatti, oggi superiamo le 65 mila referenze. D. Che cosa cambierà e, invece, che cosa non cambierà per i clienti? R. Ciò che ci impegniamo a fare è mantenere, se non migliorare, il livello di servizio e lavorare per ottimizzare ulteriormente il post-vendita. Un aspetto fondamentale, quest’ultimo, proprio perché il parco installato di macchine e tools Rivit è cresciuto così tanto negli ultimi anni che necessariamente bisogna rafforzare proprio questo reparto, in ottica di offrire un servizio di massima qualità nel tempo. Sottolineo come la nostra azienda, fin dai suoi albori, sia cresciuta con un’attenzione massima verso il servizio al cliente, tanto che la maggior parte delle nostre risorse sono concentrate proprio sul fronte commerciale verso Italia ed estero. Attualmente ci sono tre professionisti full time impegnati nel reparto assistenza, ma è già partito il piano per inserire nuove risorse, con un focus, non facile, sui tecnici che abbiano familiarità con la lingua inglese, per l’assistenza da remoto dei clienti esteri. A volte, infatti, basta una semplice telefonata o una video-call per risolvere i piccoli inconvenienti. D. È bene, quindi, scattare una fotografia dell’intero gruppo. Ora come si compone? R. Fervi è la capogruppo, che offre un catalogo generalista di circa 9 mila referenze. Nel corso degli anni, sono state introdotte realtà estremamente specializzate, cominciando dalla Riflex Abrasives, un’azienda produttrice di dischi lamellari abrasivi, con sede a Spilamberto. Oltre a produrre dischi lamellari, la peculiarità di questa azienda è la produzione e la progettazione delle macchine per la realizzazione dei dischi lamellari, a garanzia di un prodotto di alta qualità e completamente made in Italy. Un’azienda che ci sta dando grandi soddisfazioni e che ci ha permesso di incrementare il nostro fatturato in cinque anni di un milione e mezzo nel campo degli abrasivi. D. Un esempio di come funzionano le sinergie all’interno del gruppo… R. Esatto. In questo caso abbiamo trovato
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un prodotto di qualità e abbiamo sfruttato la potenza di fuoco commerciale della Fervi per farlo crescere. Tornando alle acquisizioni, nel 2018 abbiamo comprato una quota di minoranza del nostro principale distributore spagnolo, Sitges, il primo cliente estero del gruppo Fervi. Siccome il territorio spagnolo è molto simile a quello italiano, anche come modello distributivo, abbiamo intravisto i presupposti per una crescita trasformando Sitges nel nostro punto di riferimento sul mercato del Paese. Nel 2019 abbiamo acquisito la Vogel Germany, azienda che produce e distribuisce strumenti di misurazione di alta gamma, molto conosciuta nel suo settore e con sede vicino a Düsseldorf. L’acquisizione della Rivit nel 2021 è, in termini dimensionali, la più
Area preparazione ordini, confezionamento e picking prima della spedizione
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X xxFabio Franchini
dalla Cina all’Italia. Poi, nel 2011 l’azienda è stata acquisita dalla Famiglia Tunioli e da quel momento in azienda è partito un processo di trasformazione arricchendosi dal punto di vista dell’organico, della strategia e della modernizzazione. D. Come è gestito il gruppo da un punto di vista manageriale? R. La gestione in questo senso è definita da un modello molto chiaro. Nell’ambito della catena del valore ci sono tre funzioni di pertinenza delle singole aziende, ovvero il prodotto, la logistica e la distribuzione. Invece, tutte le funzioni che possono essere trasversali, quindi razionalizzate, vengono gestite a livello di Gruppo, come amministrazione finanziaria e controllo, risorse umane, marketing e sistemi informativi e, naturalmente, la direzione strategica. Una divisione dei ruoli che rappresenta un vantaggio per le singole imprese, che possono così concentrarsi sulla parte del
importante perché rappresenta il 40% del fatturato consolidato del Gruppo, permettendoci di raggiungere una massa critica e di superare i 50 milioni di fatturato consolidato. Per completare il quadro, abbiamo anche investito nel mondo digitale con Mister Worker. Si tratta di un portale verticale, specializzato nel mondo Mro. Una partnership sia di natura finanziaria, per cui abbiamo investito un 5% sul loro capitale, sia commerciale, ovvero la nostra presenza guidata nel mondo dell’e-commerce per tutti i marchi del Gruppo. D. Qual è, in breve, la storia del gruppo Fervi? R. È nato nel 1978 grazie all’intuizione di tre imprenditori di Vignola, cittadina della provincia di Modena, che si sono dimostrati molto capaci ad acquistare merci sui mercati internaziona li, cominciando dai paesi dell’Est Europa. Sono stati anche tra i primi a importare i prodotti legati al mondo Mro
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17 business dedicata alla creazione di valore: il prodotto e i fronti commerciale e distributivo. D. Da un punto vista logistico, come è organizzato il gruppo? R. Le diverse società hanno a disposizione oltre 20 mila metri quadrati di magazzino, in cui vengono stoccati sia i prodotti di produzione interna sia di importazione. Abbiamo stipulato rapporti con spedizionieri per l’importazione, ormai divenuti storici, e con i corrieri italiani ed esteri per la distribuzione dei nostri prodotti. Ciò che interessa è stoccare velocemente i prodotti e farli uscire altrettanto tempestivamente: la forza del gruppo è proprio questa. In alcune società, infatti, riusciamo a evadere gli ordini nel giro di 24 ore. Ogni società ha mantenuto comunque la sua logistica, ma tutte funzionano molto bene. D. Qual è la dimensione economica di Fervi? R. Attualmente, le cinque società in consolidato valgono tra i 50 e i 55 milioni di euro. Il
bilancio del 2021, che presenteremo tra qualche giorno, non darà evidenza di questa cifra perché Rivit è stata acquisita solo a settembre dello scorso anno. D. Quanto è ampia la gamma di prodotti? R. È di 65 mila referenze. L’obiettivo che ci siamo dati è di raddoppiare in cinque anni questo numero. D. Il mix di clienti rimane lo stesso o si allarga? R. Il mix dei clienti tendenzialmente è sempre uguale, ma c’è l’obiettivo commerciale di scouting e, dunque, di allargamento della base clienti. Anche sfruttando reciprocamente i canali dove le singole società sono già forti. D. Quante persone lavorano nel gruppo? R. Al momento ci sono 150 dipendenti diretti, tra le diverse società. Poi, abbiamo un ampio bacino di collaboratori esterni e agenti, per cui arriviamo a contarne fino a 250. D. Quali sono le sinergie principali tra le Una vista dall’alto dell’area di stoccaggio. A sinistra, il magazzino automatico
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18 diverse attività? R. Dal lato corporate, la possibilità di avere delle funzioni trasversali che le singole aziende non potrebbero, a causa delle ridotte dimensioni, permettersi e che invece a livello di gruppo riusciamo a sfruttare al meglio. Inoltre, come dicevamo, lo sfruttamento reciproco dei canali e, ultimo ma non per importanza, le esperienze maturate dalle singole società. Dunque, le best practice, che possono essere esportate nelle altre società del Gruppo. D. Avete depositato brevetti? R. Dove applicabili, abbiamo depositato i diversi brevetti. D. Avete novità in termini di prodotto? R. Certamente, le novità ci sono e saranno presentate nel corso dei prossimi mesi. Per esempio, nel nuovo catalogo Rivit sarà inserita una parte corposa di referenze Fervi, ma come sempre siamo alla ricerca di prodotti assolutamente nuovi e innovativi da aggiungere all’offerta, in particolare sulla parte tools, l’automazione e il controllo di processo degli utensili, di cui abbiamo notato c’è una forte richiesta da parte del mercato.
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D. Avete stabilito un traguardo da raggiungere? R. Il traguardo principale è quello di diventare sempre più un punto di riferimento nel settore Mro, a partire proprio dall’Italia. Un acronimo ancora poco utilizzato in Europa, ma molto ben conosciuto negli Stati Uniti. È un obiettivo sfidante, perché nel panorama italiano non esiste ancora un’azienda in grado di porsi non solo come fornitore di prodotti ma anche come erogatore di servizi. Vogliamo anche fare cultura e continuare ad ampliarci attraverso altri canali di vendita e in altre aree territoriali, anche all’estero. Infatti, un altro nostro obiettivo è arrivare a ripartire il fatturato del Gruppo di pari misura tra Italia ed estero. Ultimo, ma non per importanza, intendiamo raggiungere un fatturato organico di almeno 65 milioni nel 2025. D. Qual è il vantaggio nei confronti del mercato della lattoneria? R. Una prima cosa è che rifaremo totalmente il catalogo, rinnovando e ampliando anche l’offerta di prodotti. Poi, a disposizione dei nostri clienti ci sarà una persona totalmente dedicata al canale della lattoneria per l’Italia, un vero e
19 L’ufficio Qualità e Logistica, cuore del servizio Rivit. A sinistra, il transloelevatore in azione
proprio punto di riferimento che si occuperà di coordinare la rete vendita sul territorio. In poche parole, un responsabile di canale. Il catalogo nuovo, che arriverà entro fine anno, avrà una continuità con quello attuale, sia in termini di layout, sia in termini di offerta, con l’obiettivo di essere sempre più user friendly e disponibile anche in formato digitale. D. Veniamo all’attualità: qual è l’impatto del rincaro di energia e materiali? R. Il nostro vantaggio è che nessuna delle aziende del Gruppo è particolarmente energivora. Ci tocca di più l’aspetto del trasporto e quello della reperibilità delle materie prime. In questo caso, ci è sicuramente d’aiuto il rapporto, in alcuni casi ventennale e persino trentennale, con i nostri fornitori. Per quanto riguarda l’aumento dei prezzi, invece, c’è poco da fare: i listini vengono ritoccati al rialzo, con il giusto equilibrio, cercando allo stesso tempo di rendere più efficienti i nostri processi. Devo dire che i nostri clienti hanno capito e digerito questo problema, per quanto sicuramente spiacevole per tutti. D. Si parla molto di mancanza di mano d’opera specializzata. È un problema che vi tocca? R. Più che la manodopera specializzata, direi che sia difficile trovare un middle-management ma, in effetti, facciamo fatica anche sulla manodopera specializzata. Innanzitutto, siamo
posizionati in un’area dove gli ingegneri meccanici hanno solo l’imbarazzo della scelta, vista la presenza di numerosi brand molto rinomati. Ma questo non ci ha mai frenato e anche la quotazione in Borsa ci ha permesso di avere visibilità e riconoscibilità a livello di engagement con le figure professionali. Facciamo anche leva sul nostro network personale, consentendoci di selezionare le giuste risorse umane. D. Avete sedi anche all’estero. Che segnali arrivano dagli altri mercati? R. Ci arrivano segnali contrastanti, tendenzialmente mutevoli nell’arco dell’anno e anche in base all’andamento della pandemia a livello internazionale. Diciamo che ogni territorio ha la sua peculiarità. Ciò che per fortuna accomuna ogni mercato è l’andamento positivo. D. Ultima domanda: che cosa prevede per il 2022? R. Servirebbe una sfera di cristallo! Comunque, il nostro obiettivo è arrivare a 50 milioni di fatturato consolidato, tutelando l’aspetto della marginalità. Nel 2021, tre delle cinque società del gruppo hanno conseguito il record sullo storico del fatturato. Mi riferisco alla Fervi, alla Rivit e alla Vogel Germany. In ogni caso, il 2021 è stato sicuramente un anno eccezionale per tutte quante le imprese che compongono il nostro Gruppo. di Valentina Anghinoni
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Pile
Lattonieri tra ripresa
ED EMERGENZA PREZZI A Venezia l’assemblea dell’associazione che riunisce le aziende top della categoria ha fatto il punto sulla congiuntura e rinnovato il consiglio direttivo. Ora la sfida è rilanciare la Prassi di Riferimento
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l 2021 è il primo anno di lavoro continuo dall’inizio della pandemia. Un lavoro iniziato a testa bassa, come noi sappiamo fare, ma che durante il suo corso ha subito innumerevoli situazioni che hanno e stanno trasformando il nostro mondo e modo lavorativo». Sono le parole del presidente Fabio Montagnoli, che hanno aperto l’assemblea nazionale di Pile, l’associazione di Produttori e Installatori di Lattoneria Edile, lo scorso 26 marzo a Venezia. Evento tornato in presenza dopo che nel 2021, per la pandemia, era stata scelta la formula digitale. Anche questa volta non sono mancati argomenti caldi sul tavolo: la necessità di diffondere la certificazione per la figura professionale del lattoniere edile, se-
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condo la Uni/Pdr 68:2019, cavallo di battaglia dell’associazione. Poi, le preoccupazioni legate a bonus e prezzari, nel marasma provocato dalla nefasta combinazione di pandemia e guerra. Ma c’è stato spazio anche per momenti di natura più squisitamente associativa, caratterizzati da un’atmosfera più rilassata: l’approvazione del bilancio, il rinnovo delle seggiole del Consiglio direttivo tra cui, per la prima volta nella storia dell’associazione, si ascolterà anche una voce femminile (vedi box). E, tra le nuove proposte, una delle più acclamate è stata quella che promette di essere un’importante iniziativa per il settore, ovvero l’organizzazione del primo Convegno nazionale del Lattoniere, in programma probabilmente a fine anno.
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Riconoscere la figura professionale del lattoniere, identificandone il ruolo e l’importanza nell’ambito delle costruzioni: è l’obiettivo della Prassi di Riferimento Uni 68/2019
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Il presidente Xxx Fabio Montagnoli ha aperto l’assemblea nazionale di Pile
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PROFESSIONISTI DOC Riconoscere la figura professionale del lattoniere, identificandone il ruolo e l’importanza nell’ambito delle costruzioni: è questo l’obiettivo della Prassi di Riferimento Uni 68/2019, strumento normativo che definisce le competenze e ne prevede la verifica da parte di un ente terzo di certificazione, incaricato dall’associazione Pile. I corsi propedeutici al conseguimento delle certificazioni sono cominciati proprio poco prima dello scoppio della pandemia, permettendo così solo a due lattonieri di concludere il percorso di formazione e ottenere - continua a pag.25 -
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Attualità
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Vito Sasaniello (Lattoneria Sasaniello)
Nicola Tresoldi (Tresoldi Metalli)
Gaetano Bitetto (Sud Metalli)
Luca Ielapi (Europrofil)
Adriano Musci (Lattoneria Della Murgia)
Giampiero Morandi (Sicurpal)
Da sinistra, Fabio Montagnoli (Montagnoli Rino) e Flavio Baietti (Alpemac)
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Matteo Ciceri (Rivit)
Giuseppe Garofalo (Metaltrade)
Da sinistra, Luca Ielapi (Isal), Giovanni Russo (Artigian Giovanni Russo), Rocco Mazzone (Isal) e Dalila Russo (Artigian Giovanni Russo)
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Carlo e Carlo Silvestre (Lattoneria Fratelli Silvestre)
Sergio Sorce (Prefa)
Al centro Antonio Sansone (Cilento Gronde)
Andreas Koler (Alpewa)
Rossano Pucci (Tecno Rame)
Da sinistra, Vittorio Fagioli (Fratelli Fagioli) Francesco Biagetti (Biagetti) e Michele Cangini (Tecnostaff)
Dalila e Giovanni Russo (Artigian Giovanni Russo)
Palmiro Bartoli (Profiltek)
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Matteo Fedrici (Prefa)
Piero Cicero (Fiom)
Cristian Cappelli (Tubozeta)
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LA SINTESI DI MONTAGNOLI
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Al presidente di Pile, Fabio Montagnoli (nella foto), è spettato il compito di ricapitolare i punti salienti dell’anno di lavori dell’Associazione: «All’inizio del 2021, nel mese di marzo, ci siamo trovati per l’assemblea annuale, per la prima volta in videoconferenza. Il 31 marzo dello scorso anno ho partecipato in videoconferenza al concorso Vinci con Vestis dell’associata Mazzonetto, promuovendo la nostra associazione. A seguire, c’è stato il primo consiglio del Direttivo, il 14 marzo in videoconferenza. Il 12 ottobre 2021 si è svolto, sempre in modalità videoconferenza, il secondo consiglio del direttivo». Una formula, quella degli incontri in digitale che, come ha rimarcato Montagnoli, è stata apprezzata dal consiglio stesso, che ha deciso di mantenerla tutt’ora, anche se l’emergenza sanitaria si è almeno temporaneamente stabilizzata. «Si è portato avanti anche il progetto Caseitaly, che ha avuto la possibilità di aderire al Big di Dubai il 5 settembre 2021, raccogliendo un buon successo ed entusiasmo delle aziende del settore che vi hanno partecipato. Poi, si è tenuta al ministero delle Infrastrutture una riunione aperta alle Associazioni del comparto edile il 19 novembre 2021 con oggetto l’emergenza del caro prezzi. Durante l’anno si sono tenute inoltre ben 15 riunioni da remoto per l’Associazione Caseitaly, di cui siamo fondatori e soci. Abbiamo registrato anche cinque riunioni con l’Ice per l’internazionalizzazione dei brand italiani dell’involucro edilizio. La Prassi di Riferimento è stato un successo condiviso da molti operatori del settore e non: ha finalmente aperto una strada al metodo e al sistema di lavoro. Collegata alla scuola, sarà un veicolo trainante per il futuro. Sarà necessario del tempo, ma come altri settori troverà l’adeguato inserimento e l’importanza lavorativa che merita». Infine, Montagnoli ha fatto il punto della situazione sugli associati, che per il 2021 vede 46 iscritti e tre in fase di adesione.
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la certificazione. A questi, nel 2021, se ne sono aggiunti altri otto, per un totale di dieci lattonieri attualmente qualificati secondo la Pdr Uni 68/2019 sul territorio italiano. Un numero che sicuramente rappresenta solo un punto di partenza. Per questo durante l’assemblea si è concordato sulla necessità di intensificare lo sforzo per far comprendere, sia agli artigiani della lattoneria che al mercato, il valore aggiunto rappresentato dalla certificazione rilasciata da Uni, con l’obiettivo che questa possa affermarsi sempre di più e diventare una vera e propria norma da cui non si potrà più prescindere. La buona notizia è che i corsi sono ripartiti nelle principali scuole e accademie, come quelle di Prefa, Mazzonetto e Zintek e, nel breve periodo, potrebbero aprire le porte nuove sedi accreditate. Per esempio, Isal si è fatta avanti per diventare un punto di riferimento importante nel Sud Italia. Sul sito dell’associazione si potrà consultare il ca-
lendario dei corsi presso le diverse scuole e accademie e accedere a ogni informazione riguardante la certificazione. PREZZARI RETRÒ Naturalmente non è mancato lo spazio per toccare un tasto dolente, che era già stato evidenziato in altri incontri tra gli associati: i prezzari, strumenti ancora più necessari con l’avvio dei cantieri legati al Pnrr. Con il Piano nazionale di ripresa e resilienza, ricordiamo, sono stati stanziati 2,8 miliardi di euro dall’Unione Europea per riqualificare i centri urbani e le infrastrutture, possibilmente in chiave sostenibile. Ma questi soldi vanno spesi con tempistiche ben precise e il combinato disposto di aumento dei prezzi e scarsa propensione all’aggiornamento dei listini rappresenta un freno in più alla partenza dei lavori legati agli appalti pubblici. Insomma, voci e prezzi devono essere aggiornati. Come hanno fatto notare i rappresentanti del-
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In piedi, nella pagina a fianco, Fabio Montagnoli. Sopra e nella pagina a fianco, partecipanti all’Assemblea annuale dei soci
Attualità
26 DALILA RUSSO: LA SFIDA? TECNOLOGIA E GIOVANI Dalila Russo (Artigian Giovanni Russo, azienda di Francavilla Fontana in provincia di Brindisi), 30 anni, è stata eletta tra i membri del consiglio direttivo di Pile durante l’ultima assemblea annuale dei soci. Laurea magistrale in giurisprudenza e master di secondo livello in Professioni legali, la manager e imprenditrice ha portato avanti il suo percorso di studi insieme all’impegno nell’azienda di famiglia. A Lattoneria spiega i motivi che l’hanno spinta a schierarsi in prima linea tra le fila dell’associazione Pile. Domanda: Perché ha pensato di candidarsi per un posto nel consiglio di Pile? Risposta. Diciamo che a spingermi è stato l’istinto. Al termine dell’Assemblea, il presidente Montagnoli ha chiesto se ci fosse qualcuno di volenteroso, che volesse mettersi al servizio dell’Associazione. Quando è stato il momento di proporsi io ho alzato la mano: forse un po’ per sfida e un po’ per vocazione, ma in realtà non mi aspettavo questa approvazione dal Consiglio e sono molto onorata e soddisfatta di questo risultato inaspettato. D. Quale contributo vuole offrire? R. Devo ammettere che questa è una bella sfida. Rispetto ai miei colleghi ormai esperti nel campo, sono la più giovane e certamente con meno esperienza nel settore ma ciò mi motiva ancor di più a dare il massimo. Sono pronta a portare il mio contributo con un po’ di modernità e sfruttare le mie capacità relazionali per creare una rete di condivisione di idee e obiettivi tra e per gli associati. Attraverso il confronto e il lavoro di squadra, voglio impegnarmi in prima linea a creare la sinergia giusta per realizzare i grandi progetti dell’associazione. D. Quali sono le criticità del settore della lattoneria? R. Certamente, in questo periodo storico, il settore della lattoneria e dell’edilizia in generale, ha risentito inevitabilmente dell’emergenza nazionale. I listini di tutte le materie prime vedono rincari incontrollabili, oltre a grandi difficoltà di reperibilità delle merci. Ciò si ripercuote su tutta la filiera, dal produttore al consumatore, soprattutto nel nostro settore in cui le materie prime sono il pane quotidiano. Insomma, c’è un forte bisogno di stabilità e soprattutto di ripresa economica dopo lo sconforto della pandemia e adesso della guerra per poi tornare finalmente a crescere. D. Perché secondo lei questo settore attrae ancora poco i più giovani? R. È un settore davvero tosto. Personalmente, ho avuto il mito di mio padre che siXxxxxxx è costruito tutto da solo e mi ha trasmesso il suo spirito di sacrificio e la voglia di riscatto. Però devo ammettere che, in linea generale, chi non è del mestiere non lo diventa per caso. È un mondo che potrebbe dare di più ai giovani che hanno bisogno di essere stimolati e coinvolti. Secondo me il Pile e tutte le persone esperte che lo compongono possono fare molto in questo senso. Bisogna dare fiducia ai giovani per far crescere le nuove generazioni di lattonieri che sono il futuro del settore. D. Quali sono le sfide della lattoneria? R. Dal mio punto di vista, occorre scommettere sulla tecnologia e l’innovazione in questo lavoro. Serve aggiornarsi per non rimanere
Dalila Russo insieme al padre Giovanni Russo
indietro in un mondo in continua evoluzione. Inoltre, credo che sia fondamentale investire sulla formazione perché la lattoneria è un settore che richiede competenze tecniche. L’associazione si sta impegnando molto in questa direzione e punta a formalizzare linee guida omogenee per la preparazione di figure professionali di lattonieri e operanti nel comparto edile. D. Lei viene da una famiglia di lattonieri. Come sta andando per l’azienda questo momento caratterizzato sia da opportunità che da criticità? R. Per la nostra attività, fortunatamente, in questo periodo siamo in crescita, nonostante le note difficoltà nel settore. Ormai siamo attivi da 40 anni e il rapporto di fiducia che si è instaurato nel tempo con i nostri fornitori ci ha permesso di continuare a lavorare e di reperire le materie prime necessarie. Certo è che bisogna crescere, e come famiglia siamo tutti coinvolti in questo obiettivo. D. Quali sono le sue aspirazioni e progetti per il futuro? R. Lavoro duro e costanza sono due ingredienti che reputo essenziali per la crescita professionale. Per questo cerco di dare sempre il massimo per raggiungere gli obiettivi aziendali e personali. Sono un avvocato per formazione ma ho un’attitudine imprenditoriale tramandata da mio padre che in questo è un grande maestro. Fin dall’inizio dei miei studi ho lavorato nell’azienda di famiglia. In pratica sono nata nel settore della fumisteria e lattoneria. Una volta concluso il mio percorso accademico mi sono dedicata totalmente all’azienda dove mi occupo della parte commerciale, rapporto con clienti e fornitori, oltre a girare l’Italia alla ricerca di potenziali clienti. Spero che la
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27 la categoria durante l’assemblea: le aziende non possono andare in perdita per partecipare a un appalto. Ma anche per eseguire i lavori legati ai bonus edilizi è necessario dimostrare la congruità dei prezzi. Tirando le somme, la Camera di commercio di Bolzano è l’unica che aggiorna i prezzari ogni sei mesi, mentre la situazione nella maggior parte delle altre regioni è molto più deprimente. Per questo motivo l’associazione sta pensando di lavorare per creare un prezzario nazionale, da passare alla Camera di commercio generale nazionale, in modo che questa possa a sua volta distribuirla alle diverse sedi territoriali.
mia determinazione e passione possano contribuire a realizzare i grandi progetti dell’azienda di famiglia ed anche dell’associazione. D. Nel suo settore il ruolo delle donne è piuttosto scarso: deve crescere? R. Non ci sono dubbi che quello della Lattoneria sia un settore che per tradizione impiega più risorse maschili. Nonostante ciò, ho la consapevolezza di poter dare un importante contributo in quanto donna: pensare da donne in un mondo di uomini può essere soltanto un valore aggiunto, una marcia in più. L’intraprendenza, la perseveranza e la determinazione sono una grande risorsa da valorizzare all’interno di un’impresa. Per questo bisogna far crescere la presenza femminile nell’imprenditoria, perché credo sia fondamentale supportare e incentivare le donne ad affermarsi alla pari sia sul piano personale, sia su quello professionale. D. Che cosa altro le interessa al di fuori della sfera professionale? R. Mi impegno tanto nel sociale e sono già presente in altre associazioni. Ad esempio, a dicembre ho aperto nel mio paese, Francavilla Fontana, una sede dell’AISM, l’Associazione Italiana Sclerosi Multipla, grazie al supporto del Comune e della sede provinciale di Brindisi. Anche questa è stata una bella sfida e sono molto soddisfatta perché questo centro è già diventato un importante punto di ascolto sul territorio.
NUOVO DIRETTIVO L’assemblea annuale dei soci di Pile è anche l’occasione per eleggere i nuovi membri del consiglio direttivo. Sono stati riconfermati Nicola Tresoldi (Tresoldi Metalli), Luca Ielapi (Isal), Fabio Montagnoli (Montagnoli Rino), Paolo Valmori (Clc) e Giordano Mazzonetto (Mazzonetto). Con una new entry, Dalila Russo (Artigian Giovanni Russo). Infine, come da ordine del giorno, è stato approvato il Bilancio consuntivo 2021 dell’associazione che, anche quest’anno, è stato chiuso in positivo. di Valentina Anghinoni
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Formazione
Il lattoniere buono
IL BRUTTO E IL CATTIVO Il mercato si polarizza. Da una parte i veri professionisti, che hanno le competenze giuste. Dall’altra, improvvisati e pessimi esecutori. Ecco perché adesso la certificazione fornita da Pile diventa un’arma in più
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a F.LLI FAGIOLI srl è diventata in 40 ANNI un’azienda fortemente qualificata nel campo
della lattoneria civile e industriale. La ditta, fondata nel 1977, è nata come produttrice di particolari in metallo per la protezione di componenti d’impianti tecnologici quali: contatori acqua, gas, centraline d’impianti di riscaldamento nelle misure standard più comuni; materiale antincendio come cassette antincendio, portaestintori, gruppi motopompa tutte a norma CE e a corredo i vari accessori per l’antincendio civile. In seguito è diventata figura di riferimento per la piegatura di metalli, produzione e vendita di canali di gronda e non solo. Uno dei punti di forza della F.LLI FAGIOLI srl è la sua lunga a duratura esperienza nel settore della lattoneria, che ha portato l’azienda a realizzare una gamma importante di prodotti. Negli anni, vista la richiesta di mercato sempre più crescente di realizzazioni ad hoc per il tetto, la F.LLI FAGIOLI ha strutturato la sua attività produttiva per rispondere con soluzioni a misura in termini di materiali, colorazioni e proprietà tecniche. Completa la struttura dell’azienda, un ampio magazzino fornito di tutti gli articoli necessari per l’installazione dei sistemi di smaltimento delle acque piovane, predisposti per spedizioni in tutta Italia. F.lli Fagioli s.r.l. Via S. Penna, 109 - 06132 S. Andrea delle Fratte (Perugia) Tel.Marzo 075 5280758 2022 - Fax 075 5270191 www.fratellifagioli.it - fratellifagioli@libero.it
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30 La certificazione aiuta a valorizzare il lavoro del lattoniere e nel futuro sarà sempre più richiesta dal mercato
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Il mercato
Il costo dei metalli
SULLE MONTAGNE RUSSE La guerra in Ucraina scatenata da Putin ha peggiorato ulteriormente il prezzo delle materie prime utilizzate dalle imprese del settore, a partire dal nickel. Difficile prevedere fino a quando dureranno le tensioni su alluminio e ferrosi
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Attualità
34 IL PREZZO DELL’ALLUMINIO SUL MERCATO DI LONDRA
IL PREZZO DEL RAME SUL MERCATO DI LONDRA
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36 IL PREZZO DEL FERRO SUL MERCATO DI LONDRA
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CERTIFICATO UNI 11578:2015
Attualità
38 Finora le conseguenze più pesanti le hanno subite le imprese consumatrici di metalli, rimaste in alcuni casi senza un riferimento di prezzo ufficiale
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che permette un ancoraggio MECCANICO di tutti i coppi; leggero, riduce drasticamente il peso del manto di copertura; resistente: può essere realizzato in metallo, sia acciaio che alluminio; predisposto per i sistemi FOTOVOLTAICI; isolante, nella nuova versione COIBENTATA; longevo, perchè il metallo ha una durata maggiore rispetto alla maggior parte degli attuali sistemi di sottocopertura; impermeabile e resistente a rotture.
Franco Macagno - C.M. srl “ Difficile immaginare una soluzione più semplice ma allo stesso tempo efficace per rinnovare vecchie coperture in coppi o realizzarne di nuove: finalmente una soluzione metallica che ci permette di operare in sicurezza, di ancorare meccanicamente i coppi e di poter installare impianti tecnologici grazie all’ampia gamma di accessori a disposizione.”
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Edilizia
Il risveglio
DOPO LA FESTA Il 2021 è stato un anno eccezionale per tutto il settore delle costruzioni e anche per la lattoneria, con risultati migliori del resto dei Paesi europei. Nel 2022, però, l’aumento dei prezzi e la guerra scatenata in Ucraina possono frenare la corsa
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Grazie a uno studio, frutto di una convenzione tra OFFICINE RASERA srl e Consorzio Futuro in Ricerca, condotto presso i laboratori dell’Università di Ferrara, si è potuto constatare come il “SISTEMA ARIA” di Officine Rasera offra le migliori condizioni in fatto di risparmio energetico con un minimo del 24% garantito sulla bolletta. Lo studio ha messo in evidenza l’alta capacità ventilante in ingresso e soprattutto in falda, grazie al listello universale “UNO”, e in uscita con il nuovo “COLMOWINGS”. Il “SISTEMA ARIA” dispone di una vasta gamma di accessori per la posa a secco e l’ancoraggio di coppi e tegole.
1) VENTILAZIONE PIÙ EFFICIENTE 2) BENEFICI IN OGNI STAGIONE
3) MINOR COSTO COMPLESSIVO 4) TETTO ASCIUTTO E SANO
5) SISTEMA DI POSA A SECCO 6) STABILITÀ DEGLI ELEMENTI 7) POSA SEMPLICE E RAPIDA 8) FACILE MANUTENZIONE
OFFICINE RASERA srl - Via Degli Artigiani, 35 - CROCETTA del MONTELLO - TV tel +39.0423.639823 - info@rasera.com - www.accessorirasera.com - Marzo 2022
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alcubodesign.com
OTTO CERTEZZE OTTO CERTEZZE PER RISPARMIARE IL 24% PER SULLA RISPARMIARE IL 24% BOLLETTA SULLA BOLLETTA
Attualità
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Fonte: elaborazione Centro Studi YouTrade su dati Istat ed Eurostat
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Removable Cladding System Pannelli da rivestimento Pannelli da rivestimento ideali per la rigenerazione e la connotazione dell’involucro edilizio. Col sistema della facciata ventilata e il cappotto termico integrato, consentono un importante risparmio energetico e di risorse economiche. Sostenibili e riciclabili al 100% in classe di resistenza al fuoco A1.
I pannelli ad incastro e con fissaggio nascosto, grazie all’esclusivo Wind Wall System, si possono rimuovere, sostituire e ispezionare singolarmente, mantenendo la più completa libertà di creare composizioni e texture uniche in Parete, Soffitto e Spioventi.
windwall.it
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Attualità
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Andamento del prodotto interno lordo e degli investimenti fissi lordi in Italia (valori costanti)
Fonte: elaborazione Centro Studi YouTrade su dati Istat ed Eurostat
Su 100 imprese, 35 non prevedono di aumentare i prezzi nei prossimi tre mesi, mentre 65 prevedono di ritoccarli
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Attualità
48 Prezzi medi al kg di materiali per lattoneria 2020
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Fonte: elaborazione Centro Studi YouTrade su dati Ministero della mobilità sostenbile
I prezzi per i materiali legati al settore della lattoneria tra la media del 2020 e il valore rilevato nel terzo trimestre 2021 mediamente sono aumentati del 57%
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coperture e rivessmenn metallici
METALTRADE ITALIA SRL C.da Coda di Volpe Z.I. - 87036 Rende (CS) Telefono +39 0984 838428 / 429358 - Fax : +39 0984 429358 Whatsapp : +39 342 0343647 www.metaltradeitalia.com - info@metaltradeitalia.com - Marzo 2022
Attualità
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L’edilizia vista
DAL LATO GREEN A Bolzano torna la grande fiera dedicata al costruire sostenibile. Con una novità: ognuno dei quattro giorni (18-21 maggio) sarà focalizzato su un tema. Con 150 eventi di informazione-formazione
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VillaP2 ad Appiano(Bolzano), protagonista del tour Abitare nel comfort del 19 maggio. Foto: ©De Sandre
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Il 20 maggio appuntamento con il Klimahouse Wood Summit, un incontro interamente dedicato al tema della costruzione in legno. Sopra, Thomas Mur direttore Fiera Bolzano. Foto: ©Marco Parisi
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Al Klimamobility Congress si parla del futuro dell’interazione tra macchina elettrica e casa. Sotto, Klimahouse Congress. Foto: ©Marco Parisi
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Dal 1934... proteggiamo le vostre abitazioni
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Klimahouse, la manifestazione internazionale sul risanamento e l’efficienza energetica in edilizia torna in presenza dal 18 al 21 maggio 2022 a Fiera Bolzano. Ph. Marco Parisi
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Join the future of sustainable building
18–21/05/2022 Costruire bene. Vivere bene. Fiera internazionale per il risanamento e l’efficienza in edilizia
18–20/05/2022 Convegno internazionale sull’edilizia sostenibile
www.klimahouse.it
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FieraMesse H1 Eventspace, il nuovo cortile interno di Fiera Bolzano. Foto: ©Oskar Da Ritz
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l’evoluzione della tegola
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Gli eventi di Klimahouse 2022 Xxx Xxx
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A Catania è stata realizzata una struttura dedicata a ospitare i piccoli pazienti, con ambienti adatti all’art therapy, usando una combinazione inedita tra il sughero naturale del Portogallo e il sistema Prefalz in P.10 bianco Prefa
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n luogo per l’assistenza e il trattamento di bambini affetti da cancro. Un progetto serio, non solo dal punto di vista emotivo, ma anche da quello realizzativo: il risultato è WonderLad ideato dallo studio di architettura Frontiniterrana a Catania. L’edificio è stato realizzato per accogliere i bambini affetti da gravi patologie e, allo stesso tempo, stimolare la vitalità dei pazienti La struttura pediatrica WonderLad a Catania. Un’architettura contemporanea di grande impatto, la cui struttura incarna l’idea di un abbraccio protettivo che asseconda il processo di guarigione dei giovani pazienti
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Da sinistra, Antonino Terrana e Vittorio Frontini. Nella foto a destra, Emilio Randazzo e la moglie Cinzia Favara Scacco
attraverso la creatività, per migliorare la qualità della loro vita, oltre che offrire un sostegno alle loro famiglie. L’architetto catanese Emilio Randazzo, con la moglie Cinzia Favara Scacco, dirigente psicologa al Policlinico di Catania, ha indetto un concorso privato di architettura, con l’obiettivo di coinvolgere la società civile nel progetto e attirare l’interesse di esperti, imprese e fondazioni.
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L’IDEA DI WONDERLAD È stato proprio questo aspetto a convincere i giovani architetti Vittorio Frontini e Antonino Terrana di Firenze a partecipare al concorso. «Quando abbiamo letto il bando abbiamo subito capito che ai committenti stava davvero a cuore il benessere dei bambini. Un’associazione senza scopo di lucro che è riuscita a organizzare un concorso privato con una giuria prestigiosa
63 L’ingresso fronte strada dell’edificio. L’involucro esterno dell’edificio vede una combinazione interessante tra il sughero naturale, proveniente dal Portogallo, e il sistema in alluminio Prefalz in P.10 bianco Prefa
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64 Sotto, a sinistra, alcune fasi di posa della copertura, rivestita con il sistema Prefalz in P.10 bianco di Prefa
e importanti finanziatori privati sono stati un’ulteriore garanzia della serietà del progetto», hanno spiegato. I requisiti del bando erano chiari, ovvero la creazione per il Sud Italia di un ambiente adatto all’art therapy, che era stata fino ad allora utilizzata solo in ospedale. Quindi, la progettazione di un luogo accogliente, lontano dall’immagine asettica di un ospedale e realizzato con materiali sostenibili e a impatto energetico quasi nullo. «Uno degli aspetti che ha convinto la giuria internazionale, quando ha selezionato il progetto vincente tra le 104 proposte pervenute, è stato certamente il concetto dell’abbraccio, che raccoglie gli spazi da noi richiesti nel bando di concorso e poi c’è l’allusione metaforica a una capanna e la riduzione dell’altezza al minimo per riportare l’architettura di nuovo a una dimensione di bambino», racconta Randazzo, iniziatore che ha dato vita al progetto WonderLad.
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LO STUDIO FRONTINITERRANA «Per WonderLad, abbiamo mantenuto la struttura più semplice possibile in modo che l’architettura rimanesse riconoscibile. Ci siamo ricordati della nostra infanzia, l’abbiamo declinata all’estremo e considerato le diverse fasce d’età», continua il progettista. La planimetria tipica del tradizionale baglio siciliano comprende un edificio chiuso all’esterno, con aperture orientate verso l’interno del cortile. Come WonderLad, dove le facciate rivestite fino al pavimento con materiale Prefa e le cui poche aperture fanno da cornice ai momenti di vita che si svolgono al suo interno, servono a infondere serenità, pur mantenendo un aspetto ermetico. Sul cortile interno si apre l’edificio con lunghe finestre a nastro, protetto dalla luce diretta del sole grazie al bianco tetto a spiovente. Si ricava così un loggiato, le cui colonne ricordano i tronchi degli alberi. Il cortile, coltivato a giardino, come ampliamento vero e
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L’involucro esterno dell’edificio realizzato con un materiale resistente come l’alluminio risalta l’idea di un ambiente protettivo. Allo stesso tempo, l’architettura si inserisce dal punto di vista cromatico nel contesto urbano, cambiando il suo aspetto nel corso del giorno e reagendo agli influssi dell’ambiente circostante, quando la cenere dell’Etna si deposita sui tetti delle case per poi essere spazzata via dalla pioggia.
Il lattoniere, Piero Stanco, titolare di Ls Edil, incaricata della progettazione esecutiva e dell’installazione sull’edificio dei 2.400 metri quadri di rivestimento Prefalz su coperture e facciate. Sopra: il team di LS Edil
proprio dello spazio interno offre la possibilità ai bambini di trascorrere il tempo all’aperto in qualsiasi stagione dell’anno. AIUTI MATERIALI In merito alla scelta dei materiali nel bando di gara si era stabilito che WonderLad sarebbe stata costruita in linea con l’idea del vincitore del concorso con prodotti e materiali sponsorizzati dalle aziende che sostengono l’iniziativa o che queste avrebbero messo a disposizione al prezzo di costo. Così, in fase di realizzazione, sono state apportate alcune modifiche rispetto al progetto originale. Per gli architetti ciò non ha rappresentato alcun problema, perché in questo modo sono stati spronati a pensare a nuove e convincenti soluzioni: ecco allora che ritroviamo la combinazione interessante tra il sughero naturale, proveniente dal Portogallo, e il sistema Prefalz in P.10 bianco Prefa.
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CURA ARTIGIANALE Il dialogo con gli installatori è stato essenziale per Frontiniterrana. Il lattoniere, Piero Stanco, la cui azienda Ls Edil è stata incaricata della progettazione esecutiva e dell’installazione sull’edificio del rivestimento bianco in Prefalz e che ha lavorato a stretto contatto con lo studio di architettura, è felice che WonderLad abbia realizzato un’importante innovazione edilizia in Sicilia. La competenza di Stanco è stata particolarmente importante nella realizzazione e nella posa a regola d’arte del rivestimento di copertura in doppia aggraffatura e della facciata posata in aggraffatura angolare di larghezze diverse, grazie a cui è stata conferita maggiore dinamicità all’edificio. Dal calcolo della sottostruttura alla progettazione dei giunti di dilatazione, che dovevano essere in grado di resistere ai grandi sbalzi di temperatura che si verificano sull’isola, la struttura è stata realizzata secondo il progetto, grazie alla competenza e alla precisione della Ls Edil. Estremamente soddisfatto del risultato ottenuto, che paragona a un abito su misura, Stanco vede l’edificio come «un esempio di innovazione applicata», che diventa un incentivo per un progresso tecnologico sostenibile. di Franco Saro
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Lamiere grecate Utilizzate da molti, apprezzate da tutti. E, nonostante siano una soluzione con alle spalle decenni di storia, questi rivestimenti riescono ancora a stupire. Grazie all’innovazione
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Le lastre Sand20 e Sand28 possono adattarsi a diversi impieghi: dalla modularità per un’azienda di carpenteria, al rivestimento di un campo da tennis, di uno store di lusso, fino a un capannone industriale
La sede di C.O.M.S con rivestimento in Sand28 in acciaio Grigio Antracite (Ral 7016)
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amiere grecate: uno degli elementi costruttivi più flessibili e duttili, capaci di adattarsi a diversi contesti e a differenti tipologie di edilizia. Clienti e progettisti ne apprezzano, in particolare, la possibilità di personalizzazione: dai materiali ai profili e dai colori alle finiture, coperture e facciate diventano potenzialmente uniche. Così, quella che di base è una necessità funzionale (proteggere gli edifici dagli agenti atmosferici) può, per mezzo della creatività dell’architetto e dei prodotti a disposizione delle aziende fornitrici, esplicare anche una funzione squisitamente estetica.
Vista frontale della facciata delle sede C.O.M.S. realizzata con lastre grecate Sand28 e logo in scala reale (in giallo)
SEMPLICE PROGETTAZIONE Ne è un esempio la nuova sede di C.O.M.S., azienda bresciana produttrice di carpenteria metallica, la cui originalità deriva da una specifica richiesta della committenza: concepire un sistema costruttivo modulare, ripetibile, flessibile e completamente in acciaio, che fosse inoltre semplice da progettare, veloce da produrre ed estremamente versatile a seconda delle funzioni che avrebbe dovuto assolvere. Per tutti questi motivi, l’architetto Nicola Martinoli ha ideato un modulo da 4,25x3,85 metri realizzato con tubolari in acciaio e rivestito con lastre Sand28 di Sandrini Metalli, nella colorazione Grigio Antracite (Ral 7016). Sede C.O.M.S. Vista dall’alto della copertura realizzata con il sistema SANDfuture in acciaio Grigio Antracite (Ral 7016)
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Ripetuto e assemblato in base alle necessità nelle tre direzioni spaziali, ogni modulo ha potuto accogliere al suo interno qualsiasi tipo di funzione: da quelle di servizio come bagni, spogliatoi e mensa, a quelle logistiche come un magazzino su due piani e un archivio, agli uffici singoli o doppi. Il modulo è stato addirittura utilizzato per realizzare, tridimensionalmente e a scala reale, il logo dell’azienda, che dalla facciata principale è ben visibile ai numerosi automobilisti che percorrono quotidianamente la strada statale 42, che collega la Pianura Padana all’Alto Adige.
Campo da tennis, in provincia di Bologna. Il rivestimento interno è realizzato con lastre grecate Sand20 in acciaio Bianco Grigio. Sotto, il rivestimento esterno realizzato con lastre grecate Sand20 in acciaio Verde Muschio (Ral 6005)
SOSTENIBILITÀ E PRATICITÀ Le lastre grecate sono anche ecosostenibili, poiché completamente riciclabili. Sand20 e Sand28 sono tra i prodotti Sandrini Metalli che hanno ottenuto la certificazione Epd (Environmental Product Declaration), che attesta il ridotto impatto ambientale di un prodotto prendendo in considerazione il suo intero ciclo vitale, dalla produzione allo smaltimento. La scelta di elementi metallici nel rivestimento consente, inoltre, una manutenzione semplificata, sia grazie alla leggerezza intrinseca dei materiali che alla modularità della sottostruttura, che permette una rapida sostituzione delle lastre in caso di danneggiamento.
FACCIATA MODULARE In facciata, l’alternanza di moduli interamente vetrati ad altri interamente ciechi si è rivelata la soluzione vincente per rendere, a livello estetico, il linguaggio concettuale dell’edificio, donandogli un aspetto industriale e meccanico, ma riuscendo a restituire, allo stesso tempo, vibrazione e leggerezza alle partizioni grazie alla multigreca a passo costante di Sand28 posata in verticale. La copertura piana, invece, è stata realizzata con il sistema Sandfuture, soluzione di pregio concepita da Sandrini Metalli per l’architettura e ideale per le basse pendenze. RIVESTIMENTO A DOPPIA PELLE Un campo da tennis a Bologna fa invece sfoggio di una facciata a doppia pelle realizzata con il profilo Sand20, uno dei più versatili tra i 28 presenti nella gamma dell’azienda bergamasca. In un simile contesto, il rivestimento interno in lamiera si rivela una scelta atipica, pensata per conferire all’opera, insieme alla struttura metallica a volta poligonale, un aspetto dinamico. La colorazione Bianco Grigio, invece, accentua la luminosità aprendo lo spazio e controbilanciando l’illuminazione soffusa e l’assenza di finestre e lucernari. All’esterno, un secondo involucro color Verde Muschio (Ral 6005) avvolge l’edificio avvalendosi della resistenza derivata dalla multigreca ad asse ristretto e della ricercatezza estetica donata dalla greca trapezoidale del profilo. METALLO DI LUSSO Sempre sulla raffinatezza di Sand20 ha fatto affidamento il progetto di questo imponente luxury store nella bergamasca. Le lastre in acciaio inox conferiscono al paramento un aspetto moderno, volutamente minimalista, a tratti severo. Si tratta di un linguaggio concettuale che permea tutto l’edificio. Se all’interno si è sviluppato mediante l’alternanza di toni chiari
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Luxury store in provincia di Bergamo. Vista laterale sul rivestimento realizzato con lastre grecate Sand20 in acciaio inox. Sopra, capannone industriale, in provincia di Verona, con rivestimento con profili grecati Sand20
e scuri e attraverso la scelta di un arredamento dal design lineare, all’esterno la resa è d’impatto e allo stesso tempo sobria, per stupire con garbo: l’acciaio inox e la regolarità delle greche di Sand20 si sono rivelati un’accoppiata convincente. Un altro esempio delle molteplici potenzialità d’impiego in facciata non solo delle lastre grecate in generale, ma anche di un singolo profilo, è il rivestimento di un capannone industriale nella provincia di Verona: si tratta, infatti, sempre di Sand20, ma in versione forata. L’opera di rivestimento si compone di piccole lastre rettangolari realizzate in colori personalizzati e accostate tra loro in maniera da creare un contrasto cromatico che dona alla struttura un aspetto vivido e brioso.
COLORI E FINITURE L’eccezionale libertà stilistica che contraddistingue le lastre grecate, e che permette di dar vita a una moltitudine di progetti, è data dall’ampia gamma di materiali, colori e finiture disponibili. I prodotti Sandrini Metalli sono fornibili in acciaio zincato, acciaio inox, alluminio, aluzinc, magnelis, zinco titanio e rame mentre, per quanto riguarda le colorazioni, possiamo elencare: • la Gamma Standard, composta dalle tre varianti più richieste: BiancoGrigio, Rosso Siena e Testa di Moro • la Gamma Premium, in cui è possibile trovare i colori principali della scala Ral • la Gamma Luxury, formata da alternative più sofisticate quali Red Copper, Green Copper, Brown Copper, Grey Titanium e Alucorten • la Gamma Stone, che riproduce la ruvidezza della pietra nelle varianti Stone Grafite, Stone Grey, Stone Brown e Stone Red
di Franco Saro
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Per la facciata della modenese Oli è stata utilizzata una doppia pelle costituita dal profilo metallico trapezoidale forato Swiss Panel Montana Sp45_150, che offre numerose combinazioni e inoltre consente il passaggio della luce naturale
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li, azienda internazionale specializzata nella tecnologia della vibrazione industriale, festeggia i propri 60 anni con l’inaugurazione di una sede completamente rinnovata a Medolla (Modena), luogo storico del quartier generale da cui vengono coordinate le filiali dell’azienda in tutto il mondo. Il nuovo edificio è composto da due principali volumi: un blocco è destinato alla produzione, l’altro, con esposizione a sud, agli uffici. Quest’ultimo salta all’occhio per la facciata metallica che circonda la struttura ed esalta la grande vetrata a doppia altezza centrale dell’ingresso principale.
forato, prodotto da Montana Bausysteme, azienda svizzera del gruppo indiano Tata Steel Europe, che dal 1964 realizza lastre profilate per coperture, facciate e solai. Nel dettaglio, in questo intervento è stato utilizzato il profilo trapezoidale Swiss Panel Montana Sp45_150, commercializzato in Italia da Alpewa. Disponibili anche in versione ondulata, i profilati Swiss Panel possono essere utilizzati per realizzare coperture, soffitti e facciate, in particolare nell’ambito dell’edilizia industriale. Le numerose possibilità di combinazione e l’ampia gamma colori offrono molte possibilità di personalizzazione ad architetti e progettisti.
LA FACCIATA Progettato dallo studio Rs2 Architetti di Carpi (Modena), il concept della facciata è una doppia pelle costituita da un profilo metallico trapezoidale
GIOCHI DI TRASPARENZE Particolare attenzione viene data alla trasparenza e al passaggio selettivo della luce. Nel caso della facciata della nuova sede Oli, la foratura
La foratura permette ai pannelli di rivestire anche le vetrate a nastro, in modo da filtrare la luce e consentire la vista verso l’esterno
La facciata della sede Oli a Medolla (Modena). Il concept è una doppia pelle costituita dal profilo metallico trapezoidale Swiss Panel forato, prodotto da Montana Bausysteme e commercializzato da Alpewa. Foto: ©Luca Capuano
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permette ai pannelli di rivestire non solo la parte di muratura, ma anche le vetrate a nastro, in modo da filtrare la luce e consentire allo stesso tempo la vista verso l’esterno. Nei pressi della vetrata all’ingresso principale, invece, il rivestimento metallico fa da cornice al vetro, enfatizzato su tutta la composizione architettonica. La doppia pelle è agganciata alla muratura tramite una sottostruttura fatta di montanti e traversi metallici. Nel complesso l’effetto è quello di una facciata movimentata dalla tridimensionalità del profilo metallico, che lascia intravedere come un velo leggero la vera composizione sottostante, fatta di lunghe finestre a nastro tipiche dell’architettura industriale. PREFABBRICAZIONE Grazie a una progettazione minuziosa e dettagliata, la nuova sede Oli rappresenta un landmark per tutta l’area produttiva circostante. I due volumi sono realizzati con sistema costruttivo prefabbricato in modo da accorciare i tempi di realizzazione. Sia il blocco degli edifici che quello dell’area produttiva sono realizzati con elementi prefabbricati a maglia regolare fatta da travi e pilastri e muri di tamponamento che, nel caso dell’area produttiva, sono pannelli muri, pannelli prefabbricati a taglio termico e pannelli sandwich. L’installazione è stata curata da Gec. al di Bastiglia (Modena). di Anna Molentini
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Ielapi Group
L’innovazione prende UN’OTTIMA PIEGA Dopo Xxx l’apertura del secondo stabilimento a Massa Lombardia, l’azienda calabrese vara Metal Mac, una nuova società che produce piegatrici elettriche con caratteristiche molto innovative: le prime saranno pronte per novembre
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n open day per aprire le porte del reparto produttivo ai propri clienti e presentare le sue ultime novità. Così Ielapi Group (Lamezia Terme, Catanzaro) ha chiuso il primo trimestre 2022, calando un importante asso nella macchina, svelato in anteprima proprio durante l’evento. È la nascita della nuova società Metal-Mach, destinata alla progettazione e produzione di piegatrici a bandiera completamente elettri-
che. «Metal Mac è nata nel mese di marzo e si occuperà della produzione e progettazione di macchine per la piegatura della lamiera», racconta Luca Ielapi, titolare del gruppo insieme al fratello Gianfranco. MERCATO ITALIANO E EUROPEO «Le prime macchine dovrebbero essere già pronte entro novembre. Si tratta di piegatrici singole e doppia a bandiera, completamente Da sinistra, Francesco Borzumati, Gianfranco Ielapi, Luca Ielapi e Rocco Mazzone
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Da sinistra, Luca e Gianfranco Ielapi
elettriche». Destinate sia al mercato italiano che europeo «le macchine sono le prime a essere prodotte interamente in Italia in versione completamente elettrica», sottolinea Gianfranco Ielapi. «Tra la progettazione e la prototipazione della prima piegatrice, l’investimento è stato di circa 600 mila euro, che contiamo di recuperare in tre anni. Sappiamo che, come tutte le start up, l’inizio è un po’ difficoltoso, ma produrre tre-quattro macchine entro fine anno sarà già un ottimo traguardo». Ultima nata nel gruppo, Metal Mac ha la sede sede nello stabilimento aperto lo scorso anno a Massa Lombarda (Ravenna), e si aggiunge alle altre due società di Ielapi Group: Isal, dedita al settore della lattoneria, con servizi a 360 gradi nella fornitura di coils, pluviali e accessori vari, ed Europrofil, società che si occupa della produzione di canne fumarie in acciaio inox, destinate al settore edilizia, termoidraulica e fai da te. ACCIAIO ANTIUSURA La prima piegatrice a doppia bandiera prodotta da Metal Mac avrà un basamento rigido per garantire la massima stabilità. Il sistema di lame sarà in acciaio antiusura per aumentare la durata nel tempo e l’indeformabilità. Ogni piegatrice sarà corredata di taglierina elettrica
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NIENTE FUMO IN SINERGIA «Sinergia è la parola d’ordine che guida l’attività di tutte e tre le aziende del gruppo Ielapi», racconta Francesco Borzumati (nella foto), direttore commerciale di Europrofil, la società di Ielapi Group specializzata nella produzione di canne fumarie certificate in acciaio e lattoneria edile. «Il nostro obiettivo è guardare sempre un passo avanti, cercando di esplorare nuovi mercati e trend, sviluppare nuovi prodotti e iniziative di marketing». Per questo motivo alle canne fumarie in acciaio inox, Europrofil ha affiancato la serie Pellet, linea di canali da fumo appositamente studiata per la canalizzazione dei fumi delle stufe a pellet, e KlimaCover, un kit di copertura per le unità esterne dei climatizzatori, realizzato in alluminio preverniciato, ideale per i rifacimenti delle facciate, attività che fiorisce grazie ai bonus fiscali. «Abbiamo realizzato anche degli espositori specifici per rendere più appetibili i nostri prodotti e stimolare le imprese a recepire queste novità, pall box con didattica integrata, come nella Gdo». Per conoscere tutte e novità dell’azienda, Europrofil sarà presente dal 4 al 7 maggio a Progetto Fuoco, la mostra internazionale di impianti e attrezzature per la produzione di calore ed energia dalla combustione di legna, che si terrà a Verona.
Alcune immagini dall’open day Isal a Lamezia Terme
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Visita nello stabilimento produttivo
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per la rifinitura della lamiera sia parallela che conica. Il controllore logico programmabile Plc è fornito dalla multinazionale italiana Esa Automotion con sede in Emilia Romagna, che realizzerà un software su misura per la piegatrice, che permetterà di disegnare sia in 2D che in 3D direttamente a bordo macchina. La piegatrice sarà predisposta di battute automatiche per l’avanzamento della lamiera, sia parallele che oblique, e dotata di una doppia pinza per realizzare in automatico profili corti. «Il piano interno sarà telescopico», anticipa Luca Ielapi. «Uscirà all’esterno della macchina per caricare il foglio di lamiera. Dopodiché in automatico posizionerà la lamiera all’interno della macchina e le pinze la faranno avanzare in base al programma impostato. Il piano, oltre a fungere da caricatore, servirà anche da appoggio per espellere il pressopiegato dalla macchina. Speciali ventose ribalteranno il pro-
83 Reparti produttivi Isal a Lamezia Terme
LA QUALITÀ? È LA PRASSI A prendere la parola durante l’open day organizzato da Ielapi Group presso lo stabilimento di Lamezia Terme è intervenuto anche Fabio Montagnoli, presidente dell’Associazione Pile (nella foto), che riunisce i produttori e installatori di lattoneria edile. Dopo un excursus sulla storia dell’associazione, il presidente ha ricordato l’importanza del riconoscimento della Prassi di Riferimento Uni 68/2019, che identifica le competenze di un lattoniere qualificato e le modalità per accedere alla certificazione delle competenze, rilasciata dall’ente di certificazione Certis. «Vogliamo qualificare il lavoro dei lattonieri. La categoria merita di essere rappresentata. Ma, per migliorare il settore, abbiamo bisogno anche dell’apporto dei soci», ha dichiarato Montagnoli. L’Associazione Pile a oggi conta 47 soci e dal 2015 fa parte di Finco, la Federazione Industrie per le Costruzioni, ai fini di promuovere le sue iniziative con maggior peso a livello nazionale.
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filo in maniera completamente automatizzata: così l’operatore dovrà solo presidiare, ma non partecipare, alle operazioni di piegatura». Infine, basterà impostare da Plc lo spessore di piega e il raggio idraulico si posizionerà in automatico per impostare spessori da 0,5 a 2 millimetri. «Partiremo fin da subito con una gamma che va da 4 a 12 metri di lunghezza di piegatura, per uno spessore da 1,5 millimetri», annuncia il titolare. Un prototipo della piegatrice sarà mostrato in anteprima a Lamiera 2022, dal 18 al 21 maggio (Padiglione 13, Stand B23). OPEN DAY L’open day di Ielapi Group, che si è tenuto a inizio aprile nello stabilimento di Lamezia
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INNOVAZIONE E SERVIZIO «In Isal intendiamo generare valore per i clienti, attraverso l’innovazione orientata alla competitività. Innanzitutto, la tecnologia e i materiali si sono evoluti portando alla creazione di prodotti sempre più efficienti e funzionali, in grado di migliorare in modo significativo il lavoro dei lattonieri le cui aspettative sono cambiate. Gli standard sono diventati sempre più elevati, sia a livello di performance dei prodotti sia a livello di garanzie offerte. Inoltre la clientela ricerca partner su cui poter fare affidamento al 100%, sempre più collaborativi e pronti ad assisterla». Così Rocco Mazzone (nella foto), responsabile commerciale Italia di Isal, è intervenuto durante l’open day dell’azienda. «Siamo orgogliosi del lavoro svolto fino a oggi. Il 2021 è stato molto positivo soprattutto dal punto di vista della soddisfazione dei clienti, che hanno confermato di aver trovato in noi il partner ideale per far crescere le loro aziende. Questi risultati derivano indubbiamente dalla qualità dei nostri prodotti e dalla completezza del servizio offerto. Siamo sicuri che il nostro duro lavoro e la passione con cui ci adoperiamo ogni giorno porteranno ottimi frutti e ci garantiranno grandi possibilità di successo».
Lo stabilimento produttivo di Lamezia Terme
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Oltre alla neonata società Metal Mac, fanno parte del Gruppo Ielapi le aziende Isal ed Europrofil
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Terme, ha permesso ai partecipanti di visitare i reparti produttivi Isal e assistere a una dimostrazione pratica delle lavorazioni direttamente sulle macchine dell’azienda. Commenta Luca Ielapi: «Anche i clienti più distanti si sono resi conto della realtà e della potenzialità dell’azienda», che che con lo stabilimento di Massa Lombarda avvicina il mercato del Centro-Nord Italia. «Attualmente il nostro gruppo si estende su una superficie complessiva di 30 mila metri quadrati, di cui 13 mila coperti, e occupa 150 dipendenti. Abbiamo chiuso il 2021 con un fatturato di circa 40 milioni di euro, e per il prossimo anno crescita auspichiamo un 25% di ulteriore crescita», prospetta l’imprenditore. Un risultato che sembra smentire l’adagio che fare impresa al Sud sia pressoché impossibile. La formula del successo? «Non esiste un segreto», replica il fratello Gianfranco. «L’impegno, la costanza, l’onestà di portare avanti le proprie
idee sicuramente hanno contribuito a questo risultato». Una condotta che non appare scalfita nemmeno dalle criticità più attuali, dal rincaro dei prezzi all’aumento dei costi energetici. «Siamo usciti da un fermo di due anni a causa del covid. C’è stato un imbuto, un problema di commesse, ma le aziende hanno continuato a produrre. Quindi, le difficoltà attuali di carenza dei materiali sono puramente speculative», continua Gianfranco Ielapi. «Abbiamo investito in una maggiore programmazione degli acquisti, con un esborso finanziario non indifferente. In questo modo abbiamo acquisito una quantità di materiale che ci ha favorito nei mercati dove prima non eravamo conosciuti. Ma se le multinazionali continuassero a non fornire materiale, e i prezzi di energia e carburante dovessero continuare a salire, assisteremo sicuramente a un rallentamento dell’economia». di Sara Giusti
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Il ricevimento presso la Tenuta delle Grazie, location di proprietà del Gruppo Ielapi, che si è tenuto a chiusura dell’open day
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Alpemac
L’evoluzione
SALE IN MACCHINA Monetti Group, azienda che ha superato il secolo, è diventata una big della lattoneria in campo internazionale. Grazie anche agli investimenti, come di recente per la piegatrice a doppia bandiera Thalmann TD
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Michele Monetti alla guida di Monetti Group, insieme al figlio Daniele, rispettivamente terza e quarta generazione dell’azienda nata nel 1917
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a già abbondantemente compiuto un secolo di attività. Ma Monetti Group, azienda famigliare nata nel 1917, non ha rinunciato a coniugare competenza con innovazione. L’impresa è attiva nel mercato delle coperture e lattonerie civili e industriali: un business che è condotto al livello più alto grazie anche al costante aggiornamento tecnologico del parco macchine installato e la continua ricerca di nuove soluzioni, come testimonia la recente installazione di una piegatrice a doppia bandiera Thalmann TD fornita da Alpemac: un investimento pensato per rispondere a un’esigenza produttiva contingente ma che, per potenzialità, strizza l’occhio alla lungimirante apertura verso la fornitura conto terzi di manufatti in lamiera piegati. Esempio di facciate by Monetti Group: sopra, rivestimento modello Vario. Sotto, piegatrice a doppia bandiera Thalmann TD 220 da 8 metri installata da Alpemac in Monetti Group
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Fase di piega di un pannello Vario con la piegatrice Thalmann TD
ABITAZIONI E INDUSTRIE Le molteplici attività svolte dall’azienda, che ha sede a Campolongo Maggiore (Venezia) spaziano dalla lattoneria per abitazioni private e condomini, a quella industriale, dalla bonifica di coperture in amianto al rivestimento di facciate e al noleggio di piattaforme aeree, ma in azienda si guarda già al futuro prossimo. Michele Monetti, che dopo il nonno Giovanni e il padre Ildo guida l’azienda insieme al figlio Daniele, non si discosta, infatti, dalla tradizione di famiglia fatta di scelte tecnologiche importanti ma ben ponderate e mirate a creare interessanti opportunità di sviluppo: «Le radici della ditta risalgono al 1917. In quel tempo mio nonno Giovanni e suo fratello, idraulici e stagnini, aprirono una bottega, oggi la chiamerebbero start-up, nella quale facevano di tutto un po’. La definizione di lattonieri era ancora lontana per come la intendiamo noi. È negli anni Cinquanta, con l’ingresso nel mondo del lavoro di Ildo, mio padre, che la vocazione lattoniera di famiglia ha iniziato a delinearsi in modo più preciso e concreto fino ad arrivare all’attuale dimensione aziendale, che ci vede al vertice di un settore importante
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e innovativo come quello delle coperture e delle facciate civili e industriali». La svolta, prosegue l’imprenditore, è arrivata con il primo boom economico. Man mano che le abitazioni assumevano importanza e l’industria si sviluppava, le esigenze architettoniche funzionali ed estetiche si evolvevano e con loro l’attività. «Abbiamo cavalcato le varie epoche edilizie con le loro tendenze e questo ci ha portato a prendere decisioni strategiche a volte coraggiose ma sempre oculate e di ampia prospettiva, con l’occhio sul quotidiano, ma il pensiero rivolto al domani», aggiunge Monetti. COPERTURE GRAFFATE E PIATTAFORME AEREE Monetti è un punto di riferimento per i lattonieri del Veneto e dell’Italia. Una vocazione e professionalità di famiglia che Monetti Group ha fatto evolvere, leggendo in anticipo i segnali di cambiamento per proporre sempre qualcosa di nuovo alla potenziale clientela. È stato così nel campo della produzione di grondaie che in alcune parti d’Italia, come Veneto o Trentino, per esempio, costituiscono un vero e proprio elemento architettonico con una
93 valenza estetica importante per cui si sono fin da subito distinti per idee progettuali e capacità realizzativa. Anche nel campo delle coperture metalliche, Monetti è stata pioniera nell’applicazione di coperture graffate, grecate, a giunti drenanti e sandwich, offrendo delle valide alternative ai tradizionali tetti in materiale laterizio. «In questo ambito siamo stati tra i primi nel Veneto a realizzare questo tipo di coperture, inizialmente funzionali, ma un po’ spartane e, poi, via via sempre più affinate e gradevoli anche dal punto di vista estetico. Un segmento d’attività per cui abbiamo introdotto la prima piattaforma aerea con cesto orientabile e di grandi dimensioni, costruita espressamente su richiesta di Ildo», racconta Monetti. A metà degli anni Settanta «questa attrezzatura ha cambiato radicalmente il modo di affrontare i lavori in quota dando accessibilità e sicurezza agli operatori dove prima era impensabile, creando così un settore inesistente, quello del noleggio di piattaforme aeree elevatrici». Oggi,
grazie all’ampio parco macchine e al personale altamente qualificato di cui dispone, il servizio di noleggio piattaforme aeree autocarrate con operatore rappresenta uno dei maggiori punti di forza di Monetti Group. PROGETTAZIONE CAD E MACCHINE CNC Gli anni Novanta segnano la trasformazione industriale dell’azienda. L’inventiva sul campo lascia spazio a un approccio al lavoro più metodico e preciso, con a monte una fase di progettazione che non concedeva più, a lattonieri e facciatisti, alcun margine d’errore. «In quegli anni, occorreva meno inventiva in cantiere, ma più preparazione in officina. Monetti si è dunque adeguata alle nuove esigenze produttive strutturandosi in modo opportuno per dare risposte concrete fin dalla fase di studio. Abbiamo quindi introdotto la progettazione Cad e le prime macchine a controllo numerico, una piegatrice da 250 t e una punzonatrice a torretta», conferma l'imprenditore. Oggi, nell’ufficio tecnico dell’azienda lavorano
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Esempio di facciate by Monetti Group: rivestimento in alluminio composito e in aggraffatura di zinco titanio
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94 Le nuove sfide architettoniche obbligano a restare aggiornati sull’uso dei materiali, sulle macchine e sulle tecniche di lavorazione
Punta in Tecu Patina Torre Bissara a Vicenza
cinque tecnici addetti alla progettazione con Cad 3D e la precisione dei particolari è un aspetto fondamentale del lavoro, soprattutto nel caso delle facciate in cui gli assemblaggi fra i vari componenti richiedono accostamenti millimetrici. Ciò comporta, a monte, l’uso di macchine in grado di garantire queste precisioni su ogni pezzo, sia in fase di taglio che di piega. In quest’ottica le macchine a controllo numerico hanno dato un impulso straordinario allo sviluppo dell’attività segnando, di fatto, il vero passaggio da un’epoca per certi versi ancora artigiana a quella industriale. PRODUZIONE E MONTAGGIO DI FACCIATE «Le nuove sfide architettoniche obbligano sempre a restare aggiornati non solo sull’uso dei nuovi materiali, ma anche sulle macchine e sulle tecniche di lavorazione», assicura Monetti. «Basti pensare, per esempio, al museo Guggenheim di Bilbao, con le sue forme un tempo impensabili, che è stato possibile realizzare solo in metallo. L’evoluzione dell’architettura ha quindi portato al bisogno di rivestire gli edifici con delle forme geometriche strane per rispondere a esigenze architettoniche dif-
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ferenti. Facciate che possono essere solamente metalliche o in materiali come l’alucobond piuttosto che alluminio pieno o anche materiali a polvere di legno come il Trespa». Monetti, dunque, si è evoluta sulle facciate ventilate e coibentate, fatte in diverse fogge e differenti materiali ed è proprio in questo ambito di attività che va contestualizzato l’investimento fatto, di recente, nella piegatrice a doppia bandiera TD 220 Thalmann da 8 metri. Una scelta che, in virtù della competenza ed esperienza della famiglia Monetti, certifica la bontà di questa macchina in termini di produttività, precisione, innovazione e flessibilità esecutiva di pezzi. «Parlando di facciate, siamo ormai un riferimento importante soprattutto per i lavori particolari, più difficili e complessi che richiedono un coinvolgimento fin dalla fase progettuale dove, grazie alle possibilità offerte dalla nuova macchina, non abbiamo quasi più limiti alla fantasia e possiamo sbizzarrirci con le geometrie più diverse», spiega ancora l’imprenditore. «Per esempio, stiamo facendo un preventivo per ricoprire un osservatorio astronomico in New Messico o un portale per una giostra del Luna Park di Coney Island a New York, che quelli della nostra generazione ricordano per il celebre film I guerrieri della notte. Tra le realizzazioni complesse ci sono senza dubbio, anche le attività legate alla certificazione Soa categoria Og2 cui si riferiscono tutte le azioni di restauro e manutenzione dei beni immobili sottoposti a tutela in materia di beni culturali e ambientali». Monetti Group punta, dunque, sull’innovazione, ma senza dimenticare la tradizione: infatti, mette la sua capacità anche al servizio delle attività di restauro di edifici storici, come la punta della Torre Bissara, posta di fianco alla Basilica Palladiana di Vicenza, oppure il Salone del Palazzo della Ragione di Padova anche se il lavoro che più di tutti li qualifica è il restauro di una parte del tetto del Teatro La Fenice di Venezia dopo l’incendio avvenuto nel 2007, per cui hanno prodotto circa 2 mila metri quadrati di coperture di piombo e diverse tonnellate di lattonerie in rame. INNOVAZIONE PER DIVERSIFICARSI Come detto, ogni investimento, in Monetti Group, risponde a un’esigenza di lavorazione contingente ma guarda al futuro. «Vorremmo diventare terzisti ed è uno dei motivi per cui abbiamo implementato l’officina con la Thalmann fornita da Alpemac, che ci affianca e
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accompagna nel nostro percorso evolutivo da circa un trentennio», anticipa Monetti. «È stato abbastanza facile affidarsi a loro per questa innovativa piegatrice, che racchiude alcune soluzioni tecnologiche molto interessanti per il nostro lavoro. Parlo, per esempio, di automatismi quali il caricatore e il ribaltatore delle lamiere o del brevetto di piegatura a doppia bandiera, che assicura livelli di precisione dei particolari piuttosto spinti e permette di piegare in automatico sia in positivo che in negativo, senza dover ruotare il materiale. Si tratta di una macchina estremamente precisa, grazie al sistema di controllo degli azionamenti che sincronizza tutti gli assi garantendo un alto livello prestazionale e una distribuzione uniforme della forza sull’intera lunghezza di piega. Ciò garantisce un carico equilibrato di tutti gli assi a tutto vantaggio della ridotta usura della macchina e della precisione. Ritengo si tratti di una macchina con prestazioni eccezionali
che ci consente di affrontare con serenità alcune tipologie di facciate che stanno diventando lo standard di settore». Una macchina che, ribadisce l’imprenditore, permette di essere propositivi e innovativi nell’approccio con il cliente: «Possiamo proporre alcune nuove soluzioni e finiture come nel caso di un fabbricato pubblico che stiamo completamente rivestendo con lamiere grecate con profilo a geometria variabile che abbiamo denominato Vario. Abbiamo creato questo prodotto con tre differenti tipi di greche (vario 1, vario 2 e vario 3) che, combinate sequenzialmente in modo consono, danno un effetto dalla valenza estetica accattivante. Direi, infatti, che oltre alla precisione delle pieghe un’altra peculiarità è sicuramente la versatilità produttiva che pensiamo di iniziare a mettere a frutto andando a proporci anche come conto terzisti, aprendo così un nuovo filone aziendale». di Franco Saro
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Esempio di facciate by Monetti Group: facciata in Alluminio SP 3
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Marcegaglia
Un tocco di colore
FA LA DIFFERENZA La divisione Preverniciato ha messo a punto un innovativo sistema nel panorama Marcegaglia per rendere come elemento di design il semplice coil: un traguardo centrato grazie all’unione tra tecnologia e creatività. E ora punta a rafforzare la crescita globale del marchio
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a verniciatura ha una doppia valenza: una di natura estetica e una di protezione della lastra. Siamo stati i primi a offrire al mercato la tecnologia che permette di zincare e verniciare allo stesso tempo e, grazie alla continua
innovazione di cui siamo stati promotori, potremo anche rivestire in digitale coils di acciaio zincato in spessore da 0,30 a 2,00 millimetri, con larghezza fino a 1.500 millimetri». Andrea Brotini, direttore della divisione Preverniciato di Marcegaglia, spiega
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97 così la svolta che ha portato a trasformare anonime lastre di metallo, i coils di acciaio zincato, in superfici colorate che scatenano la fantasia dei progettisti. Insomma, l’idea di Marcegaglia Digital Print, divisione dell’azienda di Gazoldo degli Ippoliti, in provincia di Mantova, ha fatto breccia. Domanda. Quali sono le caratteristiche di Marcegaglia Digital Print? Risposta. Le caratteristiche del prodotto creato grazie a questa tecnologia saranno uniche nel panorama Marcegaglia, in quanto potremo rivestire in digitale coils di acciaio zincato in spessore da 0,30 a 2,00 millimetri con larghezza fino a 1.500 millimetri. D. Come è nata l’idea di un coil di design? R. Marcegaglia è un’azienda estremamente dinamica, pronta sia a cogliere spunti creativi dal confronto con i propri clienti, sia ad anticipare e industrializzare le richieste di un mercato sempre più esigente. Il design è da sempre attratto dall’acciaio preverniciato ma, in passato, vincoli produttivi quali la richiesta di piccole quantità o persino di singoli fogli, ne hanno limitato l’impiego. Oggi, invece, tutto questo è possibile! Ma non ci siamo fermati
Andrea Brotini direttore commerciale PPGI intervistato nello stabilimento di Ravenna
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Lo stabilimento di Ravenna si estende su una superficie di oltre 540 mila metri quadrati con banchina portuale e ferrovia a due binari, è dotato delle più moderne strutture impiantistiche e delle più avanzate tecnologie produttive. È il principale polo logistico intermodale del gruppo Marcegaglia e occupa circa 1.000 addetti
Vista aerea dell’impianto combinato GCL3 (zincoverniciatura)
qui, siamo andati oltre: abbiamo aggiunto la possibilità di infinite personalizzazioni grafiche e di utilizzo. Mi riferisco, in particolare, alla durata del prodotto in condizioni ambientali esterne estreme. D. E come si è sviluppata?
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R. Grazie all’attenzione che Marcegaglia ha per la ricerca di prodotti innovativi indirizzati ai molteplici settori di utilizzo. La costante ricerca e lo stretto legame progettuale con fornitori leader nella progettazione di macchine per la stampa digitale, ci hanno convinto a sviluppare
99 un impianto per produrre in continuo coils rivestiti, che sono personalizzabili con grafiche e disegni, usando la tecnologia digitale. D. Come si passa dall’idea all’applicazione industriale? R. Il cuore pulsante è il reparto di ricerca e sviluppo del gruppo che, motivato da un dinamico team commerciale, è composto da giovani ingegneri e laureati in discipline tecniche che lavorano a stretto contatto con esperti del settore formati all’interno dell’azienda o provenienti da importanti realtà industriali. L’innovazione è nel nostro Dna ed è alimentata da continui scambi e sviluppi con università italiane e centri ricerca nazionali. Per esempio, grazie alla collaborazione con l’Università di Trento, specializzata nell’ambito della protezione dei materiali dalla corrosione superficiale, quest’anno siamo stati candidati al Compasso d’Oro, un importante riconoscimento che viene assegnato dall’Associazione per il disegno industriale (ADI) con l’obiettivo di premiare e valorizzare la qualità del design italiano. Si tratta del più antico e prestigioso premio di disegno industriale del mondo. D. Quali sono i fiori all’occhiello di questi processi innovativi? R. Nel nostro reparto di ricerca & sviluppo abbiamo pensato e ingegnerizzato tutte le nostre innovazioni. Ve ne cito solo alcune: il sistema Mastermodel, che rende le nostre linee produttive delle smart line in grado di elaborare le informazioni automaticamente durante tutto il processo produttivo inviando precisi e continui input produttivi alle lavorazioni successive, massimizzando la qualità del risultato e il risparmio energetico. In altre parole, quanto
di più all’avanguardia in ottica Industria 4.0. Il sistema Tensil Pro, invece, è un brevetto Marcegaglia, già vincitore del 2020 ai Global Awards, in grado di rilevare in continuo le caratteristiche meccaniche del prodotto ed è già applicato in tutte le linee di produzione Marcegaglia. Infine, un’innovazione ormai consolidata è quella del processo di zinco-verniciatura in linea, un impianto tecnologicamente avanzato capace di produrre in maniera combinata e in continuo sia zincato che preverniciato, in modo da adeguare prontamente la produzione alla domanda di mercato. D. Come si inserisce all’interno di un gruppo così grande il progetto Digital? R. L’interesse che suscita questo prodotto e le sue peculiarità implicano operatività gestionali diverse dai nostri prodotti tradizionali. Per garantire un elevato livello di servizio sia ai professionisti di nuovi settori che ai nostri attuali clienti, stiamo studiando una struttura dedicata con skill e know-how specifici. Del resto, non potrebbe essere diversamente: offriamo un prodotto personalizzato e quindi offriremo
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Il contributo alla sostenibilità energetica è dato da un impianto fotovoltaico e da una centrale di cogenerazione di nuova realizzazione
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anche un servizio personalizzato. D. Come siete organizzati? R. Oggi i primi progetti sono sviluppati e finalizzati all’interno della divisione Preverniciato, che è una delle sette divisioni commerciali del gruppo. Ma ci stiamo organizzando per rendere unica l’esperienza Marcegaglia Digital Print per tutti i nostri clienti, attuali e futuri. D. Questo prodotto è nato anche per l’export? R. Tutti i nostri prodotti nascono per essere distribuiti in tutto il mondo e l’ambizione è di accrescere ulteriormente la nostra presenza nei mercati europei e oltreoceano con il Di-
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gital Print. Vi posso anticipare che sono allo studio molte iniziative che renderanno ancora più desiderabile il nostro prodotto. Non vi svelo nulla per ora, ma vi assicuro che a breve ne sentirete parlare. D. Quali sono state le caratteristiche del successo di questa divisione? R. Rispecchiano quelli di tutto il Gruppo Marcegaglia. La nostra azienda è riuscita a gestire questi durissimi e difficili anni, caratterizzati dal covid, uscendone rafforzata sia all’interno nella propria organizzazione che nel consenso riconosciutoci dal mercato. Siamo stati capaci di sostenere tutti i nostri clienti, travolti da problematiche enormi di reperibilità materie prime a prezzi mai visti prima, sia non facendo mancare le nostre forniture sia indirizzandoli a una programmazione acquisti rivelatasi nel breve/lungo periodo strategica e profittevole. D. Quali sono le innovazioni principali emerse in questi anni nel mondo del Preverniciato? R. Ogni anno Marcegaglia propone sul mercato cicli di verniciatura nuovi, sviluppando le resine utilizzate per il rivestimento dei coils con l’obiettivo di migliorare le caratteristiche di durabilità nel tempo del prodotto. Mi riferisco, in particolare, a prodotti che hanno raggiunto un importante grado di notorietà nel mondo dell’edilizia, come lo Shimoco, MPflex, Wood, Corten e molti altri prodotti specifici le cui caratteristiche sono rintracciabili facilmente sul nostro sito. Pensiamo che nel 2022 il nostro impianto di Digital Print sarà protagonista non solo in chiave strategica per il gruppo Marcegaglia, ma anche per il contributo all’innova-
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Particolare di processo (exit looper)
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D. Parliamo di progettazione: il Bim è sempre più diffuso e, per gli edifici pubblici, diventa obbligatorio. Come si concilia con Marcegaglia Digital Print? R. Marcegaglia Digital Print si inserisce in maniera estremamente coerente con la progettazione Bim, proprio perché, all’interno di una procedura informatizzata come quella del Building Information Modelling, la stampa digitale consente di avere innanzitutto una progettazione digitale di ciascun pezzo e, dunque, del progetto. Inoltre, avendo il controllo sull’intero Pulpito di controllo operativo h24 & 365 giorni all’anno
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processo di produzione, dall’arrivo del coils da certificate acciaierie fino alla consegna al cliente finale del nostro prodotto digitale, possiamo affermare senza alcun dubbio di essere in grado di fornire tutte le informazioni sull’intero ciclo produttivo e rispondere alle normative più stringenti. D. Nell’architettura il concetto di sostenibilità è centrale. Come si colloca il coil in questo ambito? R. L’acciaio di per sé si presta molto di più di altri prodotti, molto diffusi, come la plastica, a essere un prodotto sostenibile per il suo grado di riciclabilità. A ciò, possiamo aggiungere che Marcegaglia si è impegnata negli anni a promuovere l’innovazione costante negli ambiti dell’efficienza produttiva, della sicurezza degli impianti e della tutela ambientale. Questi obiettivi sono perseguiti mediante l’adozione delle migliori tecnologie disponibili, investimenti in R&D, formazione continua e forte coinvolgimento dei propri collaboratori, tracciando così un percorso strategico in direzione di una sostenibilità sempre più consapevole e permeante ogni attività del Gruppo, per rafforzarne l’anima green e massimizzare l’impatto positivo verso i dipendenti, la comunità e l’ambiente. D. Sul fronte delle materie prime ci sono segnali di miglioramento? È un problema che tocca anche voi? R. La tensione sulle materie prime continua a caratterizzare molti settori e anche l’acciaio
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Andrea Brotini direttore commerciale PPGI & Salvatore Pisani responsabile marketing
è stato al centro di dinamiche di prezzo non razionali. Fortunatamente la nostra organizzazione interna, con in primis la proprietà, ha saputo muoversi in questo difficile contesto internazionale garantendo l’alimentazione a pieno regime di tutti i nostri impianti, rafforzando la nostra posizione di mercato come riferimento affidabile e insostituibile per i nostri clienti. D. Ci sono già esempi di utilizzo della tecnologia di stampa? R. La stampa digitale è di sicuro una tecnologia già conosciuta e apprezzata, ma la novità in Marcegaglia sarà quella di proporla prodotta in un coil in continuo, con larghezza 1.500 millimetri e soprattutto con un rivestimento tale da risultare duratura nel tempo e all’esterno. D. Come si utilizza in cantiere? R. Come qualsiasi altro prodotto preverniciato. In cantiere, l’unica precauzione da rispettare è quella del corretto stoccaggio prima del montaggio in opera, sia che si tratti di lamiere, sia si tratti di pannelli. D. Sono necessarie particolari competenze per l’utilizzo? R. Assolutamente no. È chiaro, però, che se sono da rispettare sequenze di montaggio relative a decorazione di «immagini puzzle» occorre l’esperienza di chi vive quotidianamente la messa in opera di questo tipo di rivestimento. D. Un lattoniere deve apprendere qualche istruzione specifica per applicare Marcegaglia Digital Print? R. La personalizzazione è sicuramente sempre un valore aggiunto che, perché no? potrebbe trovare applicazioni interessanti anche nella lattoneria, specie presso i professionisti di alto
livello. Una tendenza che già si può notare in particolare nel settore dei rivestimenti delle facciate, dove la personalizzazione è davvero percepita dalle aziende come un fattore in grado di fare la differenza, perché permette di farsi riconoscere. Si tratta di un trend emergente, anche se la maggior parte del settore della lattoneria è ancora orientato alla ricerca del prezzo più conveniente. D. Infatti, siamo arrivati proprio ad un punto solitamente delicato: i costi... R. L’argomento costi non è poi così delicato come si possa immaginare. Il prodotto digital, come detto, si presta a essere introdotto in settori dove l’elemento prezzo è secondario rispetto all’estetica e alla funzionalità. Mi riferisco al design, all’architettura e via dicendo. In ogni caso, grazie alla nostra capacità ed efficienza produttiva potremo essere competitivi anche nei settori a noi oggi più affini. D. La formazione oggi è particolarmente importante. Voi che cosa fate su questo fronte? R. All’interno del più ampio progetto di Casa Marcegaglia, costituita da una struttura museale permanente che copre uno spazio di 1.300 metri quadrati nel quartier generale dell’omonimo gruppo industriale di Gazoldo degli Ippoliti sorgerà un’Academy, quale crocevia didattico di alta specializzazione per la formazione dei collaboratori del Gruppo, e una biblioteca digitale, come archivio storico e tecnico in continuo aggiornamento. Un cammino attraverso una realtà imprenditoriale e aziendale che, facendo grande sé stessa, ha saputo rendere importante anche il suo territorio. di Valentina Anghinoni
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GLI STRUMENTI GIUSTI PER LA SICUREZZA IN QUOTA
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gni lavoratore che opera in copertura come lattonieri e antennisti deve potere lavorare in sicurezza, evitando il rischio di caduta dall’alto. La sicurezza del lavoratore per l’accesso in copertura passa attraverso tre passaggi: 1. ADEGUATA FORMAZIONE E ADDESTRAMENTO RIGUARDO I DPI ANTICADUTA PER LAVORI IN QUOTA Prima di svolgere qualsiasi lavorazione o accedere in cantiere, il lavoratore dovrà frequentare appositi corsi di formazione (art. 37 del D. Lgs 81/2008 e Accordo Stato Regioni del 2011) che prevedono anche l’addestramento per l’utilizzo dei Dispositivi di Protezione Individuale (Dpi.) di III categoria come imbracature, cordini, connettori, discensori. Assolto
quest’obbligo, il lavoratore sarà a conoscenza della corretta metodologia di lavoro da utilizzare, dei DPI da indossare e dei rischi legati alle attività in quota. 2. UTILIZZO DI IDONEI DPI Prima di ogni utilizzo dei Dpi l’operatore dovrà svolgere un controllo visivo delle parti in tessuto e metalliche, per valutarne eventuale usura o ossidazione avvenuta tra una lavorazione e l’altra. I dispositivi dovranno poi essere periodicamente verificati da personale competente abilitato dal fabbricante (Regolamento Europeo EN 365:2005) con apposita documentazione scritta, al fine di garantire la sicurezza per l’utilizzatore e una durata più lunga del dispositivo stesso. In particolare, l’ispezione periodica del Dpi è obbligatoria (EN 365:2005, Punto 4.4 b-c) almeno ogni 12 mesi, sempre a seguito di una caduta, a seguito di utilizzo intensivo e in caso di dubbi. Il dispositivo di sicurezza deve contenere un manuale di istruzioni per l’uso, conservazione, pulizia, manutenzione, data di scadenza, categoria e limiti d’uso scritto nelle lingue dei paesi di utilizzo. Attenzione: Qualsiasi Dpi anticaduta che non sia stato controllato durante gli ultimi 12 mesi (o meno, a seconda delle indicazioni riportate nel libretto a partire dalla data di primo utilizzo) non deve essere utilizzato. In ogni caso, deve essere presente l’etichetta sul Dpi e tutti i dati devono essere leggibili.
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Uno dei problemi maggiori è stabilire quando un Dpi è da sostituire: alcuni dispositivi riportano una data di scadenza, altri richiedono da parte del lavoratore un controllo dello stato di usura al fine di sostituirlo nel caso non sia più idoneo. La durata di vita massima (data di scadenza) è da considerarsi valida solo se i Dpi sono utilizzati e conservati correttamente come indicato sui libretti di uso e manutenzione. 3. CORRETTO UTILIZZO DEI SISTEMI ANTICADUTA L’ultimo passaggio per potere accedere in sicurezza alla copertura è chiedere al proprietario dell’immobile, committente, amministratore di condominio la documentazione riguardante i sistemi anticaduta installati sull’edificio, rilasciando un documento che attesi la presa visione di tali documenti da parte del lavoratore. Dalla documentazione sarà possibile conoscere la via di accesso alla copertura, la tipologia di Dpi da utilizzare, le zone di pericolo, il manuale di utilizzo dei sistemi anticaduta installati ed eventuali prescrizioni particolari utili per la sicurezza dell’utilizzatore. In mancanza di sistemi di protezione collettiva come parapetti, è indispensabile la presenza di idonei ancoraggi: questi devono essere regolarmente manutenuti e revisionati per garantire la loro efficacia. Sebbene la revisione delle linee vita non sia una responsabilità dell’utilizzatore finale consigliamo comunque di verificare che sia stata effettuata un’ispezione visiva (da svolgere almeno ogni due anni) e/o strumentale (almeno ogni quattro anni) che attesti l’idoneità dell’ancoraggio e del supporto, i quali in caso di caduta dovranno salvaguardare la vita del lavoratore.
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