YouTrade luglio-agosto 2024

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ANNO 17 - NUMERO 151 LUGLIO/AGOSTO 2024

Direzione, Redazione, Abbonamenti, Amministrazione e Pubblicità Head office, Editorial office, Subscription, Administration and Advertising Virginia Gambino Editore Srl

Sede legale: Viale Monte Ceneri, 60 - 20155 Milano (MI) - Italy

Sede operativa: Via San Benedetto 6 - 24122 Bergamo (BG) Tel. +39 02 47761275 info@vgambinoeditore.it

Direttore responsabile / Publisher Virginia Gambino virginia@vgambinoeditore.it

Redazione

Alice Fugazza e Livia Randaccio

Collaboratori / Contributors Roberto Anghinoni, Monica Battistoni, Alessandro Bonvicino, Alberto Bubbio, Paolo Caliari, Centro Studi YouTrade,

Federico Della Puppa Stefano Lavori, Ludovico Lucchi, Selene Maestri (fotografa), Federico Mombarone, Andrea Payaro, Giuseppe Rossi

Impaginazione e grafica

Layout and graphics

Raffaella Sesia

Youtrade è media partner esclusivo per il settore rivendita e materiali per l’edilizia di

Ufficio commerciale - Vendita Spazi pubblicitari Commercial department - Sale of advertising Spaces Via San Benedetto 6 - 24122 Bergamo (BG)

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luglio - agosto 2024 Sommario

RUBRICHE

17 EDITORIALE Per l’edilizia è arrivato il momento Inside Out 2

18 YOUTRADE INDEX Costruzioni in controtendenza

20 ECONAUTA Niente superbonus ma l’aranciata è salva

20 CHIACCHIERE IN CANTIERE Il Salvacasa a rischio

21 L'AVVOCATO Oneri condominiali previsti dalla legge

22 I FATTI NOSTRI Per i prossimi mesi rischi calcolati

24 DIGITAL NEWS

26 SEGGIOLE & POLTRONE

ATTUALITÀ

30 INCHIESTA AAA Affordable housing cercasi

44 DISTRIBUZIONE L'Ia entra in rivendita

50 PNRR Piano a due facce

56 UNICMI Frenatina per l'edilizia, non per le facciate

60 GREENWASHING Che cosa cambia per le etichette

DOSSIER GRUPPI & CONSORZI

64 IL TREND Sempre più grandi in attesa del futuro

74 ANALISI Come aumentare la redditività

78 BIGMAT Le nuove sfide da affrontare e vincere

92 GRUPPI & CONSORZI Le schede

RIVENDITE

214 HEIDELBERG MATERIALS -1 La Sicilia chiede cemento green

224 HEIDELBERG MATERIALS -2 Diventa l'isola del tesoro

228 PARTNERSHIP Le porte Dierre per la selezione di Scinter

236 RIVENDITE NEWS

238 SHOWROOM

240 TO BUILD

44 COSÌ SI USA L'INTELLIGENZA ARTIFICIALE

50 PNRR, QUANTO VA FORTE IL PIANO?

56 LE FACCIATE NON TEMONO IL RALLENTAMENTO

LE ARMI PER AUMENTARE LA REDDITIVITÀ

214

CEMENTO PIÙ

GREEN ANCHE IN SICILIA

VOLA IL MERCATO ITALIANO DEL LATERIZIO

PRODUZIONE

242 NAVELLO Serramenti in legno a prova di ambiente

244 CUGINI Nuove soluzioni per la protezione delle case

246 SPAZIO COLAVENE Il bagno diventa design hi-tech

250 MASIDEF Punto vendita su misura con Store Design

252 RIWEGA Diventiamo più grandi per l'edilizia

254 VIBRAPAC GEO Il blocco leggero alternativo

256 MUOVIAMOCI Anche il magazzino diventa green

258 REGOLIAMOCI Log delle e-mail da cancellare

260 YOUTRADE NEWS

SPECIALE LATERIZIO

264 IL MERCATO Mattoni d'oro per le imprese

270 DANESI Il blocco isola senza paura delle fiamme

272 T2D Isolamento estate-inverno

274 TERREAL ITALIA Il pannello sposa estetica e performance

276 VARDANEGA ISIDORO Tetto sicuro a prova di meteo

278 STABILA Il blocco isola e raggiunge la classe A4

YOUTRADE CASA - PORTE

282 LA CLASSIFICA sono aperte le porte del mercato

290 CISA L'ingresso è facile sotto controllo

292 ECLISSE Così lo spazio si mimetizza

294 FIBROTUBI Porte a scomparsa con design

296 HÖRMANN Ingressi in stile ma con sicurezza

298 KNAUF Scorrevolezza e design

300 SOSTENIBILMENTE In Svezia la prima città di legno

302 HOME AUTOMATION Colonnine e forni smart

303 BOSCH Digitale più idrogeno ai fornelli

304 HI-TECH

DA SOLI O IN COMPAGNIA

QUAL È LA STRADA GIUSTA PER LA DISTRIBUZIONE?

Il dopo-superbonus mette le imprese della distribuzione davanti a una scelta strategica: utilizzare il capitale a disposizione per investire sulla propria azienda, oppure adoperarlo in funzione di una forma di aggregazione. Come l’acquisizione di altri punti di distribuzione, l’apparentamento in gruppi e consorzi, o in sinergie più semplici. Una spinta alla semplificazione del mercato che, inoltre, è incoraggiata anche dalla necessità, per molti, di gestire un passaggio generazionale spesso non semplice. Il XVII Convegno YouTrade sarà focalizzato sulle scelte non rinviabili delle imprese di rivendita di materiali e di servizi per l’edilizia. Tecnologia, gestione finanziaria e prospettive del mercato saranno tra i temi affrontati, assieme alla inedita testimonianza di protagonisti della distribuzione all’estero, chiamati anche a esprimere un giudizio sulla distribuzione in Italia. Un evento da non perdere, segnate la data in agenda.

XVII Convegno Nazionale

Cena di business con la consegna degli YouTrade Awards

mercoledì 23 ottobre 2024 ore 19

Convegno YouTrade giovedì 24 ottobre 2024 ore 9 Villa Quaranta Via Ospedaletto, 57 - 37026 Ospedaletto (Verona)

PROGRAMMA

9,00 Registrazione e welcome coffee

9,15 Inizio lavori

9,20 LA DISTRIBUZIONE DEGLI ALTRI

Hartmut Goldboom, direttore sviluppo aziendale Hagebau

László Bagaméri, direttore commerciale Újház

10,00 LA DISTRIBUZIONE IN ITALIA: TALK SHOW

Partecipano due rappresentanti di gruppi e consorzi, due rappresentanti di multipoint, due rivendite da uno a tre punti vendita

10,20 RIVENDITE ITALIANE VISTE DALL’ESTERO

L’Italia vista da Germania e Slovenia

10,30 CONGIUNTURA E PREVISIONI 2025

Federico Della Puppa, coordinatore Centro Studi YouTrade

11,15 INSTANT

Roberto

Giuliano Noci, prorettore del Politecnico di Milano

12,20 COME GESTIRE IL PASSAGGIO GENERAZIONALE

Alberto Bubbio, professore associato di Economia Aziendale e responsabile del corso di Programmazione e Controllo, presso l’Università Cattaneo - Liuc

12,50 TOP 100 DELLA DISTRIBUZIONE

Federico Della Puppa, coordinatore Centro Studi YouTrade

13,00 Light lunch o learning party

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Unifix, è oggi uno degli stakeholder più illuminati ed evoluti nel mondo delle rivendite di edilizia e della ferramenta specializzata, delle carpenterie legno, della grande distribuzione, del settore elettrico e ITS.

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Per l’edilizia è arrivato il momento Inside Out 2

I

l film di maggior successo del 2024, finora, è Inside Out 2. È un film di animazione, un sequel che ha bissato gli incassi di quello che lo ha preceduto. Che c’entra con l’edilizia? È facile comprenderlo. Il film racconta le emozioni contrastanti di un adolescente alle prese con i problemi della crescita. Appunto. È lo stesso stato d’animo in cui si trovano parecchi distributori, così come molti produttori e imprenditori nel settore dell’edilizia, che oggi sono più grandi, ma pieni di dubbi. Il boom anfetaminico del superbonus ha lasciato il segno. Difficile disintossicarsi dalla dolce droga del fatturato, gonfiato ancora di più dall’inflazione. Ma, come per l’adolescente del film, il tempo scorre e bisogna fare i conti con la realtà. Si potrebbe scoprire, per esempio, che diventare adulti non è poi così male, anche se aumentano le responsabilità, così come diritti e doveri. Allo stesso modo, l’edilizia può comprendere che è più faticoso fare business senza un maxi incentivo, ma in compenso potrebbe risultarne una diversa e più solida prospettiva.

Certo, gli ultimi dati del Rapporto congiunturale del Cresme non lasciano spazio a dubbi, seppure in passato alcune previsioni dell’istituto di ricerca, così come quelle dell’Ance, si siano rivelate eccessivamente pessimistiche. Ma non è il caso di fare le pulci ai numeri e alle virgole: nel suo complesso il settore delle costruzioni nel 2024 chiuderà i bilanci con il segno meno, attenuato dagli investimenti legati al Pnrr. Un risultato negativo che, beninteso, erode solo in parte i progressi raggiunti nei tre anni che sono alle spalle. Secondo il Cresme, in ogni caso, la discesa sarà a doppia cifra. La riqualificazione degli edifici residenziali, per esempio, dovrebbe superare una discesa del 25%. Cifra che, visto che il superbonus è defunto, potrebbe anche non essere male: rispetto allo scorso anno c’è solo un quarto di lavori in meno. Certo, un po’ di strascico degli incentivi influisce ancora, ma tutto sommato il dato è meno negativo se si pensa che gli investimenti in opere pubbliche sono contemporaneamente cresciuti del 19,8% a valori costanti nel 2023, e lieviteranno dell’11,4% nel 2024. Tra le contrastanti emozioni che rimbalzano nel cervello degli operatori dell’edilizia c’è, poi, un altro fattore: riguarda la direttiva europea Case Green. Approvata in primavera, offre una prospettiva non solo per l’ambiente, ma anche l’edilizia. Se il 16% del patrimonio immobiliare residenziale italiano deve essere riqualificato, è lecito attendersi una nuova cuccagna. Oppure no? I nuovi equilibri in sede europea potrebbero indurre Commissione e Parlamento a rimangiarsi la direttiva, annacquando la transizione verde. E addio riqualificazione. Che cosa prevarrà? Per questo l’edilizia è oggi più che mai come è Inside Out 2 Ma non è un film Disney.

Il servizio informativo per aggiornare i lettori, mese per mese, sugli andamenti mensili del mercato delle costruzioni, sui trend in atto e su quelli attesi nei prossimi mesi

In Europa il settore si raffredda, ma in Italia aumenta la fiducia delle imprese per ordini e apertura di cantieri

ALE COSTRUZIONI IN CONTROTENDENZA

giugno gli indicatori delle attese dei mercati mostrano ancora una volta un andamento altalenante, questa volta positivo, con un significativo rimbalzo, che evidenzia ancora una volta l’andamento discontinuo dell’economia e del settore delle costruzioni in particolare. Il sentiment, che a maggio evidenziava una stabilizzazione verso il basso della fiducia delle imprese, a giugno ha ripreso vigore a livello nazio-

IN RIPRESA LA FIDUCIA DELLE IMPRESE DI COSTRUZIONI IN ITALIA MENTRE RIMANE NEGATIVA NEL RESTO D'EUROPA

Economic sentiment nelle costruzioni in Europa - Dati destagionalizzati non corretti per gli effetti di calendario

Fonte: elaborazione Centro Studi YouTrade su dati Eurostat (DG ECFIN, European Commission) A GIUGNO CRESCE LA FIDUCIA DELLE IMPRESE DI COSTRUZIONI, IN CONTROTENDENZA A TUTTI GLI ALTRI SETTORI

Economic sentiment dei settori economici in Italia -

Dati destagionalizzati non corretti per gli effetti di calendario

Fonte: elaborazione Centro Studi YouTrade su dati Eurostat (DG ECFIN, European Commission)

nale, mentre l’area euro mostra segnali di ulteriore flessione, che trascina verso il basso anche la fiducia a livello complessivo europeo dell’indice per l’Europa a 27 paesi. Dunque, anche a giugno i Paesi con moneta unica rimangono più esposti alle incertezze alle fluttuazioni dei mercati internazionali e locali. A livello nazionale il confronto tra gli indicatori relativi alla fiducia dei vari settori economici presenta solo il comparto delle costruzioni in ripresa netta, mentre tutti gli altri settori evidenziano una flessione ulteriore degli indicatori di fiducia, sia nel comparto industriale, sia in quello commerciale, così come in quello dei servizi. Bisognerà attendere i prossimi mesi, ovviamente, per verificare la consistenza di questa ripresa della fiducia delle imprese di costruzioni ed escludere un rimbalzo positivo tecnico, in un panorama di generale stabilizzazione attorno ai valori positivi compresi tra 2 e 5 punti percentuali, ma in ogni caso il trend congiunturale sembra dare ossigeno e speranza a un mercato le cui attese, per il 2024, erano molto negative, dopo i tre anni di forte crescita dovuti al superbonus. In generale l’economia italiana mostra comunque un attendismo e una incertezza data soprattutto dalla situazione politica internazionale e delle notizie economiche sulle esigenze di restrizione delle manovre, a causa dei deficit sul bilancio dello Stato innescati proprio dai bonus edilizi.

Nonostante questi attendismi, il settore delle costruzioni a maggio mostra una ripresa significativa non solo della fiducia, ma anche dei due indicatori previsionali, quello legato agli ordini e ai piani di costruzione delle imprese e quello alle aspettative occupazionali. La prosecuzione del rimbalzo di maggio anche nel mese di giugno è del tutto evidente, dopo il forte calo di aprile, ed è coerente con la crescita dell’indicatore della produzione nelle costruzioni. Questo indicatore, introdotto dal mese scorso su queste pagine, ricordiamo che per motivi statistici è legato alle rilevazioni Istat e dunque presenta un aggiornamento con un mese di scarto rispetto agli altri indici. Dopo il calo dei primi mesi del 2024, dovuto all’overproduzione legata al superbonus con la chiusura dei lavori a dicembre 2023, i mesi di maggio e giugno mostrano una ripresa che porta l’indicatore ad un livello produttivo che supera di 38 punti il valore medio del 2021, che costituisce la base 100 dell’indicatore.

In questo scenario le buone notizie sul fronte infla-

zionistico contribuiscono ad aumentare la positività del momento per il settore delle costruzioni. A giugno l’inflazione rimane stabile allo 0,8% a livello nazionale, mentre sale a 0,9% per l’indice Ipca europeo. La stabilità dell’inflazione sottende andamenti contrapposti di diversi aggregati di spesa: in rallentamento risultano principalmente i prezzi dei Beni alimentari non lavorati (da +2,2% a +0,3%), dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (da +4,3% a +4,0%), dei Beni durevoli (la cui flessione si amplia da -0,7% a -1,0%) e dei Servizi relativi ai trasporti (da +2,4% a +2,2%); per contro, si attenua ancora la flessione dei prezzi degli Energetici non regolamentati (da -13,5% a -10,3%), accelerano quelli dei regolamentati (da +0,7% a +3,5%) e dei Beni alimentari lavorati (da +1,8% a +2,0%). Nel mese di giugno l’inflazione di fondo, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, registra un calo, come anche quella al netto dei soli beni energetici (entrambe da +2,0% a +1,9%). L’inflazione acquisita per il 2024 è pari a +0,8% per l’indice generale e a +1,9% per la componente di fondo.

A cura del Centro Studi YouTrade

PROSEGUE IL RIMBALZO POSITIVO PER ORDINI E OCCUPAZIONE DOPO IL CALO DI APRILE

Economic sentiment nelle costruzioni in Italia per i prossimi tre mesi - Dati destagionalizzati

elaborazione Centro Studi YouTrade su dati Istat

PROSEGUE LA RIPRESA DELLA PRODUZIONE NELLE COSTRUZIONI IN MAGGIO, SUPERANDO DI OLTRE 38 PUNTI LA MEDIA ANNUA DEL 2021

Andamento della produzione nel settore delle costruzionidati destagionalizzati gennaio 2021-aprile 2024 (base indice: 2021=100)

Fonte: elaborazione Centro Studi YouTrade su dati Istat INFLAZIONE STABILE ALLO 0,8% NEL MESE DI GIUGNO, A CONFERMA DELLE STIME PRELIMINARI

Andamento del tasso di inflazione in Italia Variazione % sullo stesso mese dell'anno precedente

Fonte: elaborazione Centro Studi YouTrade su dati Istat

Fonte:

RUBRICHE

FEDERICO MOMBARONE

Giornalista

Niente superbonus ma l’aranciata è salva

Ma perché il freno al superbonus deve andare a vantaggio dei produttori di bottiglie di plastica e di bibite? Non è una domanda capziosa. Il superbonus è stato azzoppato dal governo con la spiegazione che l’incentivo pesa troppo sulle casse dello Stato. Il recente decreto convertito in legge a metà maggio non consente più alle banche la compensazione dei propri crediti di imposta con i contributi sociali a partire da gennaio 2025, e nega a chi fruisce dell’incentivo per lavori effettuati dal 2024 la cessione del credito, allunga la detrazione spettante in dieci anni e non più in quattro o cinque, come era possibile prima. La norma ora riguarda anche coloro che hanno diritto alle detrazioni relative a lavori iniziati tra gennaio 2024 e la data di entrata in vigore del decreto. Da notare che la nuova frenata decisa dal governo è arrivata quando ormai la spesa totale per il 110% era lievitata a oltre 160 miliardi. Ma secondo la relazione tecnica presentata in Parlamento, la quota a carico dello Stato (quella detraibile) per il 2024 e 2025 ammontava solo a 12 miliardi per l’anno in corso: era già stata ridotta al 70%, mentre per il 2025 era già stata ridimensionata al 65%, senza più la possibilità di utilizzare la cessione del credito di imposta. C’è quindi chi si è chiesto perché è stato necessario il nuovo decreto, che porta maggiori entrate nel 2025 per 1,6 miliardi e nel 2026 per 2,5 miliardi, posticipando minori introiti dell’erario agli anni successivi. Una delle risposte riguarda, appunto, un favore fatto ad altre categorie. Perché parte delle maggiori entrate nel 2025 e 2026 ottenute per effetto dell’obbligo di spalmare le detrazioni su dieci anni sono state utilizzate per finanziare rispettivamente 900 e 800 milioni di maggiori spese (o minori entrate) per il differimento della plastic tax e della sugar tax a luglio 2026. Lo slittamento ha causato nel bilancio dello Stato un buco. Riassumendo: nell’autunno scorso il governo ha presentato una legge di Bilancio blindata, in cui erano previste le entrate legate all’introduzione della plastic tax e della sugar tax, peraltro già fatta slittatare da gennaio a luglio. Salvo decidere, tre mesi dopo, che i poveri produttori di bottiglie di plastica e di aranciate non possono aumentare di pochi centesimi i loro prodotti. Due pesi, due misure.

FRANCO SARO

Giornalista

Con il

Salvacasa professionisti a rischio

Del decreto Salvacasa, che sana le irregolarità minori nelle abitazioni, abbiamo già scritto sul numero scorso di YouTrade Va aggiunto, però, un aspetto poco sottolineato del provvedimento, che ha un riverbero anche per la filiera dell’edilizia. L’attuazione del decreto legge 69/2024, infatti, potrebbe riservare qualche problema per i professionisti coinvolti, che devono affiancare gli enti locali nelle regolarizzazioni degli abusi e, allo stesso tempo, offrire la propria consulenza ai privati nella regolarizzazione degli immobili (con le dichiarazioni di stato legittimo). Il motivo è presto detto: nell’esercizio di questa attività secondo il Codice penale il professionista diventa esercente di un servizio di pubblica necessità. Un geometra (per esempio) che valuta, disegna o calcola le dimensioni delle irregolarità da sanare contribuisce a generare un provvedimento amministrativo che nel tempo, anche grazie al meccanismo di silenzio-assenso previsto dal decreto, senza contare la difficoltà dei Comuni nel fare fronte ai controlli, riesce a trasformare un immobile che era privo di piena legittimità in un bene che consente di costruire, ristrutturare e trasferire lo stesso. In presenza di abusi, per legge, un rogito per il cambio di proprietà non è ammesso, mentre con il Salvacasa ottiene il bollino blu. Nel caso del decreto, il rischio può riguardare le tolleranze da dichiarare, la qualità delle costruzioni in zona sismica, nonché l’epoca e la tipologia delle parziali difformità sanabili. Così se i professionisti per diversi motivi omettono o trascurano circostanze che potrebbero incidere sulla qualità del bene immobile, non solo rischiano di dichiarare il falso, ma nel caso non inseriscano dettagli rilevanti che impedirebbero la costruzione o la sanatoria, possono finire in tribunale.

Una responsabilità che ha indotto i Consigli nazionali di ingegneri e architetti e Fondazione Inarcassa a lamentare che il decreto scarica sul tecnico pretese a volte «impossibili», come quella di attestare l’esatta data di realizzazione dei manufatti anche se non è conosciuta.

Oneri condominiali previsti dalla legge

La Corte di Cassazione, con l’ordinanza 8315 del 27 marzo 2024 ha ribadito il principio per cui le tabelle sono contrattuali quando non abbiano un contenuto meramente ricognitivo dei criteri legali di ripartizione delle spese, ma intendano espressamente derogarvi e diano luogo alla diversa convenzione menzionata dall’articolo 1123 del Codice civile. Pertanto, per definire contrattuali le tabelle non è sufficiente che siano state predisposte dal costruttore e allegate ai titoli di acquisto, ma devono derogare al criterio legale di ripartizione delle spese. Ciò premesso, la Corte opera un distinguo: è nulla la delibera che, a maggioranza, stabilisca (o modifichi), per il futuro, i criteri generali di ripartizione delle spese previsti dalla legge o dalla convenzione, mentre è meramente annullabile quella che ha come oggetto la ripartizione in concreto tra i condomini delle spese, che sia adottata in violazione dei criteri generali previsti dalla legge o dalla convenzione (ossia dalle tabelle). Infine, i giudici di legittimità ribadiscono che, nel caso di decreto ingiuntivo emesso per il pagamento degli oneri condominiali, in sede di opposizione, il giudice può sindacare la nullità della delibera posta a fondamento del provvedimento monitorio (sollevata dalla parte o rilevata d’ufficio), e l’annullabilità della delibera. Infatti, la delibera costituisce il fondamento dell’ingiunzione di pagamento. Pertanto, il giudicante può accertarne la validità. In tal senso, si erano pronunciate le Sezioni Unite (Cassazione SS. UU. 9839/2021) chiarendo che, in caso di annullabilità, l’opponente deve dedurla in via d’azione e non d’eccezione: deve cioè essere dedotta in via riconvenzionale, nell’atto di citazione in opposizione, nel termine di trenta giorni decorrenti dalla data della deliberazione per i dissenzienti o astenuti e dalla data di comunicazione della deliberazione per gli assenti (ex articolo 1137 comma 2 del Codice civile) sicché è inammissibile l’eccezione di annullabilità sollevata dall’opponente, in relazione alla delibera posta a fondamento del decreto ingiuntivo, senza la richiesta di una pronuncia di annullamento.

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Giornalista

LPER I PROSSIMI MESI RISCHI CALCOLATI

e ultrameritate ferie che un po’ tutti ci accingiamo a vivere per molti non saranno serenissime. Al piacere della chiusura estiva già si affiancano i dubbi della riapertura settembrina, quando la congiuntura di settore viene annunciata un po’ in declino. Ma ne abbiamo vissute talmente tante che conviene veramente goderci qualche settimana di riposo senza grossi patemi, ci penseremo poi a riprendere in mano la nostra attività con la consueta perizia, e affronteremo le difficoltà come abbiamo sempre fatto, ovvero lavorando, eventualmente più (o meglio) del consueto.

I dati che indicano in circa il -25% il valore della produzione del settore della manutenzione per i mesi che verranno sono certamente una minacciosa nube sopra gli ombrelloni. C’è chi, negli ultmi mesi, ha venduto più serramenti che edilizia, anche senza una particolare specializzazione ma comunque con un prodotto di grande affidabilità. A voler leggere fra le righe è un segnale da tenere in grande considerazione.

Cos’altro attendersi da autunno e inverno? Mi segnalano qualche problema con i pagamenti, che in assoluto non sono una novità, dobbiamo quindi inserire nelle attenzioni anche una puntuale gestione globale del cliente, magari possiamo anche praticare qualche sconto, ma non dobbiamo dare niente per scontato. Come vedete, tutto porta a una gestione sempre più qualitativa della nostra attività. Un mercato, quello dei prossimi anni, che invita alla prudenza, alla selezione dei nostri interlocutori commerciali sia in entrata (i fornitori, abbiamo bisogno della loro competenza e non ce ne dobbiamo minimamente vergognare) che in uscita (i nostri clienti, abbiamo bisogno di interlocutori affidabili). Non sono aspetti che devono spaventare perché, tutto sommato, ci qualificano in positivo. Regalare alla nostra attività una sostanziosa patina di consulenza qualificata è un modo coerente per migliorare la percezione che il mondo ha del magazzino di materiali edili. Non è

Dal mercato del prossimo autunno in poi dovremo fare appello a tutta la nostra attenzione e anche l’esperienza ci dovrà venire in aiuto. Con il calo dei fatturati ci sarà probabilmente una frattura del mercato della distribuzione edile e dovremo fare di tutto per essere dalla parte giusta

forse uno degli obiettivi cui abbiamo sempre anelato? Del resto, che ce ne rendiamo perfettamente conto o meno, è da un pezzo che non siamo più solo fornitori di materiali e di prodotti per l’edilizia. Questa figura professionale un po’ passiva (e un po’ datata) non è ciò che cerca il cliente quando entra nei nostri magazzini. Nella maggior parte dei casi (non sempre, per fortuna) il cliente non ha bisogno di un prodotto, ma di qualcuno che l’aiuti a risolvere un problema. Da questo momento in poi, ne converrete, il nostro mestiere è diventato un (bel) po’ più gratificante. Io credo che in futuro sarà sempre più così. Dobbiamo davvero fare il possibile per crescere e cercare di stare lontani dalle chimere di forniture allettanti, non è lì che faremo utili. E a noi servono gli utili per diventare sempre più professionali e organizzati. In un certo senso, e per favore non lapidatemi perché eretico, un po’ di flessione di mercato male non fa, perché la nuova congiuntura ci costringe a essere migliori. E anche perché, come ho già avuto modo di sottolineare, il mercato degli ultimi due-tre anni non era il mercato reale. Poi, il rischio fa parte dell’attività di ogni imprenditore. Ma, ribadisco, ne abbiamo viste fin troppe di situazioni al limite per non aver imparato a calcolare con i giusti margini fin dove sia lecito rischiare. Investire sulla nostra attività e sui nostri collaboratori non è certo un rischio, in futuro si rivelerà piuttosto una benedizione. Semmai, il rischio lo corriamo ignorando questo vero e proprio strumento di crescita. In qualche modo, e non so se riesco a rendere l’idea, il calo dei fatturati creerà, come è già avvenuto in passato, una frattura del mercato della distribuzione edile, ma chi ha programmato e operato (e investito) con oculatezza sopperirà al calo dei fatturati con una molto probabile crescita degli utili. Non sarebbe un risulatto da disprezzare, no? Spero di aver rasserenato qualcuno. Vi auguro buone vacanze e soprattutto tanto riposo. Da settembre ci sarà davvero da pedalare...

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VESPAI AERATI, INTERCAPEDINI TECNICHE, VASCHE DI ACCUMULO E DISPERSIONE ACQUE METEORICHE
VESPAI AERATI, INTERCAPEDINI TECNICHE

DIGITAL NEWS

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La nuova Epbd IV rappresenta un ulteriore passo che l’Europa intende compiere nella lotta ai cambiamenti climatici, in considerazione della situazione energeticoambientale dell’Unione. Durante il 6° Congresso Anit, che si terrà il 21 e 22 novembre 2024, si discuterà del futuro dell’efficienza energetica degli edifici con esperti della Commissione europea, del ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica e dell’Enea.

Che l’investimento nel mattone sia ancora un’opzione considerata valida dagli italiani lo dimostra il fatto che, nel 2023, secondo le analisi dell’ufficio studi Tecnocasa la componente di acquisto per investimento è stata del 19,5%. La percentuale nelle grandi città sale al 28,6%, a conferma dell’attrattività che queste esercitano sui risparmiatori italiani; la tipologia più acquistata con questo scopo è il bilocale: 34,8%.

https://www.casacondominio.net

SIF ITALIA, AMMINISTRATORI DIVENTANO TENANT

Nei condomini c’è bisogno della psicologa. I tempi sono cambiati, l’ha capito l’amministratore delegato di Sif Italia (gestione amministrazione immobili) Vincenzo Acunto, che non solo ha organizzato una serie di incontri per i suoi amministratori con una specialista, la neuropsicologa dell’ospedale Irccs di Pozzilli (Isernia) Liliana Grammaldo, ma ha anche avviato un programma per introdurre nelle realtà una nuova figura, quella del tenant manager, che affianca le tradizionali competenze tecniche.

STANDARD

42 YEARS 1982-2024

Caratteristiche

Characteristics:

Lavorazione fino: 60 m

dal 1982

Lavorazione graffiato: 60 m 2/h 2/h

Lavorazione grezzo: 50 m2/h

Lavorazione premiscelati: 50 m2/h

Raschiatura e carteggiatura tinte: 40 m2/h

Fine plaster: 60 sq m/h

“Schratched” plaster: 60 sq m/h

Rough plaster: 50 sq m/h

Pre-mixed products: 50 sq m/h

Scraping and fine sanding of paints in general: 40 sq m/h

dal 1987

REV DRY 220 VOLT

Prevalenza 10 m

Prestazioni Lt 18 dipende dal materiale e rotore, statore Granulometria Da 0 a 4 mm. (Rotore e statore idoneo)

Head 10 m

Performances 18 lt. according to the kind of material, rotor, stator Granulometry From 0 to 4 mm. (Suitable rotor, stator)

Camera di miscelazione estraibile per perfetta pulizia di materiali agressivi, tipo colla da cappotto. La stessa è al suo interno trattata per effetto anti abrasione ed un effetto anti adesione (Brevettato).

Mixing chamber extractable for perfect cleaning also for aggressive materials, like “cappotto glue. Inside the chamber has a special treatment for anti abrasion effect and anti adesion effect (Patented).

SEGGIOLE & POLTRONE

SALVATORE CULTRERA IN ISOLKAPPA

Solkappa rafforza il proprio team dirigenziale con l’arrivo di Salvatore Cultrera, general sales manager. Cultrera ha una vasta esperienza maturata in aziende come Kerakoll Group e Hilti, dove ha ricoperto ruoli di spicco, incluso quello di General Manager in Hilti Israele. La sua missione in Isolkappa sarà quella di guidare l’intera organizzazione commerciale verso gli obiettivi di forte crescita, innovazione e sviluppo, a cui è da sempre orientata la strategia aziendale, dirigendo l’intera struttura di vendita e coordinando i diversi dipartimenti aziendali. «L’arrivo di Cultrera rappresenta un ulteriore passo cruciale nel piano di sviluppo imprenditoriale della società», commenta Giuseppe Rinaldi, Ceo di Isolkappa.

NUOVO AD PER POLIFIN

L’assemblea di Polifin, holding finanziaria e industriale della famiglia Bosatelli, che controlla Gewiss, Costim e Chorus Life, ha

approvato una nuova struttura organizzativa e nominato due nuovi componenti del consiglio di amministrazione (nella foto). Il nuovo assetto identifica due aree distinte: partecipazioni industriali e immobiliari e family office. Paolo Cervini, amministratore delegato di Gewiss, assume ora anche il ruolo di amministratore delegato dell’area partecipazioni industriali e immobiliari del gruppo Polifin, con l’obiettivo di dare ulteriore slancio anche alle controllate Chorus Life e Costim, percorso già avviato con l’entrata di Davide Albertini Petroni come amministratore delegato. Massimo Tivegna ricoprirà il ruolo di amministratore

delegato del family office della holding. Entra a far oparte del cda anche Nicodemo Pezzella, Cfo di Gewiss, che assume ora anche il ruolo di Cfo del Gruppo Polifin. Confermati nel cda la vicepresidente Giovanna Terzi Bosatelli e i consiglieri Gabriele Galateri di Genola e Armando Santus. Nella nuova struttura organizzativa Sergio Rubini, corporate & legal affairs director di Gewiss, e Simone Capoferri, corporate chief human resources & organization officer di Gewiss, ricopriranno gli stessi incarichi anche nel gruppo Polifin.

BRUNO FORZINETTI

PER ANIE ASSOASCENSORI

Bruno Forzinetti, rappresentante e socio della Forzinetti Ascensori di Bresso (Milano), è stato eletto dall’assemblea dei soci alla presidenza di Anie AssoAscensori, associazione che all’interno di Anie riunisce le aziende che operano nella progettazione, costruzione di impianti e componenti, installazione, riparazione e manutenzione di ascensori, montacarichi, scale e marciapiedi mobili, montascale e piattaforme elevatrici. Forzinetti prende il testimone da Angelo Fumagalli di Schindler, che ha presieduto l’Associazione negli ultimi cinque anni. Nel corso della carriera professionale Forzinetti ha maturato una vasta expertise nel settore: dal 2014 è nel Comitato Direttivo di AssoAscensori come presidente di Alma, Associazione imprese ascensori, membro di Anie AssoAscensori dal 2005.

NUOVE NOMINE IN MITSUBISHI ELECTRIC

Alessandro Magrini diventa Hr, Ga & Corporate communication general manager della filiale italiana di Mitsubishi Electric. Giorgio Fontana ricopre ora la carica di general manager della divisione Cli-

matizzazione in Italia, business unit che commercializza sistemi di climatizzazione, riscaldamento, raffrescamento e trattamento aria. Le nuove nomine si inseriscono nel percorso di crescita e continuo miglioramento che l’azienda ha intrapreso nei diversi ambiti in cui opera, proponendosi di arricchire la società con la tecnologia. Magrini arriva in Mitsubishi Electric dopo aver ricoperto ruoli di responsabilità nell’ambito della gestione delle risorse umane per aziende leader a livello nazionale e globale, quali Sisme, Finix Technology Solutions e Fujitsu Technology Solutions. Fontana sostituisce Fabrizio Maja e avrà la responsabilità di sviluppare il business della divisione Climatizzazione, ottimizzando e sviluppando i canali di distribuzione, le strategie globali di vendita, il business del service e le attività di marketing sul territorio nazionale e dei Paesi europei e extra europei gestiti dalla branch italiana. Il manager ha ricoperto importanti esperienze lavorative in Foster Wheeler, Trane e Daikin.

MIELE CONFERMATO PRESIDENTE ANGAISA CALABRIA

Durante il meeting associativo organizzato dalla Sezione Calabria, a cui ha partecipato anche il consiglio direttivo nazionale, Antonio Miele è stato confermato per acclamazione presidente della Sezione Calabria di Angaisa per il prossimo quadriennio. Al suo fianco ci saranno ancora i consiglieri Anna Colacchio e Giuseppe Laruffa: «Li ringrazio per avermi accompagnato in questo percorso che mi ha permesso di entrare

Alessandro Magrini Giorgio Fontana

anche nel board nazionale. Spero di ripagare la fiducia e la riconoscenza che gli associati hanno riposto nei miei confronti: mi auguro di non deluderli e di fare ancora meglio, coinvolgendoli sempre di più», ha commentato Miele.

GIAN LUCA SGHEDONI AL VERTICE

DI LITOKOL

Novità ai vertici di Litokol (Rubiera, Reggio Emilia), tra le aziende di riferimento a livello internazionale nel settore dei prodotti per la posa di ceramica. Gian Luca

Sghedoni ha assunto l’incarico di amministratore delegato del gruppo, entrando anche nel consiglio di Amministrazione, insieme alla presidentessa Daniela Cottafavi azionista di riferimento e figlia di Luciano, fondatore di Litokol, e alla consigliera Elisa Pecchi. «La nomina di Gian Luca Sghedoni rappresenta un importante passo avanti per la società. Con la sua lunga esperienza professionale e le sue comprovate capacità innovative, riusciremo ad imprimere un’accelerazione al processo di crescita aziendale, con l’obiettivo di creare un produttore di materiali per l’edilizia destinato a posizionarsi tra i leader del settore», ha commentato Cottafavi. In oltre 55 anni di storia, Litokol è cresciuta costantemente, grazie a soluzioni tecniche di alta qualità e una profonda esperienza nelle soluzioni innovative a base epossidica e poliuretanica per l’edilizia. Oggi è un gruppo internazionale con otto società (in Italia, Grecia, Cina, India, Armenia, Ucraina e Russia), circa

AIR TERM NHL

650 dipendenti e un fatturato globale che si attesta intorno ai 100 milioni di euro.

KLAUS HABERFELLNER

CEO A INTERIM DI MACO

Klaus Haberfellner è il nuovo Ceo ad interim del Gruppo Maco, azienda specializzata in meccanismi per finestre e porte e scorrevoli con sede centrale e produzione a Salisburgo, in Austria. La decisione è arrivata dopo l’uscita dell’amministratore delegato Guido Felix dall’azienda controllata dalla famiglia Mayer. Haberfellner continuerà a portare avanti il percorso pianificato e i relativi sotto-progetti, assieme ai cinque dirigenti di livello C del Gruppo Maco.

MASSETTI ADVANCED

L’evoluzione dei massetti per impianti radianti

I nuovi massetti Advanced per impianti radianti sono capaci di soddisfare le richieste di performance meccaniche, efficienza energetica e sostenibilità ambientale più elevate.

I massetti Advanced infatti sono stati testati in accordo alla NTC2018 e certificati ICMQ per il contenuto di materiale riciclato e sottoprodotto.

ADVANCED IN #PERFORMANCE

Spessore di applicazione ridotto

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Benessere applicativo

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Eco-design

Efficienza energetica Per saperne di più.

INCHIESTA LE GRANDI CITTÀ HANNO BISOGNO DI NUOVE CASE

Cresce l'emergenza abitativa, specialmente nei centri maggiori. Eppure, si costruisce troppo poco. I costi, i permessi, il reddito insufficiente: tutti fattori che frenano il mercato.

Per questo si profila un nuovo modo di affrontare il problema, superando anche il concetto di social housing

INCHIESTA EMERGENZA CASA

AAA AFFORDABLE HOUSING CERCASI PER GRANDE CITTÀ

Dopo il social housing si profila un nuovo modello di edilizia che affronta la mancanza di alloggi. Con progettazione modulare, materiali efficienti, costruzione off-site e… Imprese, architetti e costruttori spiegano come affrontare la fame di alloggi

Monica Battistoni SOLOPER

PERABBONATI

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ATTUALITÀ

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e

Impiego in hotel strutture ricettive ospedali, condomini centri commerciali
Industrializzazione del cantiere
Progettazione
assemblaggio

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ALBINI E CASTELLI UN FORMAT CON COSTI

RIDOTTI DEL 15%

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FRANCESCO CASTELLI

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TECNOSTRUTTURE

LA PROGETTAZIONE VA CONDIVISA

FRANCO DANIELE

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LA SOLUZIONE: 10 EURO AL GIORNO DI AFFITTO

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JURI FRANZOSI

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LA CASA GIUSTA? DEVE CRESCERE NEL TEMPO

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LA SOLUZIONE

SONO I BIO QUARTIERI

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• calcolo del carico vento e neve sulla copertura: su richiesta;

• resistenza al vento: fino a 28 m/s;

• semplice e intuitivo;

• posa rapida;

• componenti regolabili;

• resistenza;

• durevole nel tempo;

• modulare;

• trasporto facile;

• materiale testato e certificato CE .

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DISTRIBUZIONE

ATTUALITÀ COSÌ L’INTELLIGENZA

ARTIFICIALE ENTRA IN RIVENDITA

Negli Usa si diffonde l’utilizzo di software di Ai per progettare e ristrutturare le case. In pochi minuti tutta la filiera edile è coinvolta, con l’effetto di tagliare tempi e bypassare ostacoli. Ma impatta sulle scelte del cliente finale

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DALL'ALTO, AMBIENTE GENERATO DA CHATGPT E DELLE LIVING ROOM IN TONALITÀ AZZURRA, SEMPRE PROGETTATE DA CHATGPT

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Sistema a verde pensile per qualsiasi tipologia di copertura

Progettato specificatamente per la realizzazione di tetti verdi, Drainroof garantisce velocità di smaltimento dell’acqua piovana e massima protezione dello strato impermeabilizzante.

Grazie alla sua elevata capacità di carico può essere utilizzato nei giardini pensili sia estensivi che intensivi.

COME VA IL PIANO

PNRR A DUE FACCE SPESA LUMACA MA TANTI APPALTI

Secondo i dati del governo nei primi sei mesi dell’anno sono stati impiegati solo poco più di 9 miliardi, mentre per l’intero anno il traguardo sarebbe di oltre 40. Alle costruzioni la maggior parte del business

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Giuseppe Rossi

ATTUALITÀ

AVANZAMENTO

PROCEDURALE E FINANZIARIO DEL PIANO PER MISSIONE AL 30 GIUGNO 2024. DATI IN MILIARDI DI EURO

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ATTUALITÀ

UNA FRENATINA PER L’EDILIZIA NON

PER LE FACCIATE

Le previsioni dell’ufficio studi dell’associazione delle imprese dei serramenti: costruzioni a +0,3%, nel 2024, calo per le ristrutturazioni, ma per gli involucri ci sarà ancora crescita

Alessandro Bonivicino

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ATTUALITÀ

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CHE COSA CAMBIA CON LA DIRETTIVA ETICHETTA VERDE

Il Parlamento europeo precedente ha approvato un provvedimento per limitare le pratiche di marketing che hanno l’obiettivo di far sembrare più naturali o sostenibili prodotti che non lo sono

Alessandro Bonvicino

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La nuova gamma di schiume poliuretaniche Soprema

La nuova gamma di schiume ALSAN conta quattro prodotti versatili, adatti a una vasta gamma di applicazioni. Utilizzate come sigillanti per riempire cavità e spazi vuoti, nonché come adesivi per fissare elementi, le nostre schiume offrono un’ottima aderenza su diverse superfici. Grazie alle loro proprietà isolanti, inoltre, forniscono una protezione efficace contro il rumore, il freddo e le correnti d’aria, e - nel caso di Alsan Foam FR - anche un’elevata capacità di resistenza al fuoco, contribuendo a migliorare la sicurezza dell’involucro edilizio.

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La periodica analisi del mercato rivela un buono stato di salute. E un trend a più facce

LACORSA NON SI È FERMATA

SEMPRE PIÙ GRANDI IN ATTESA DEL NUOVO FUTURO

La spinta offerta dai vari bonus ha consentito a gruppi e consorzi di crescere ancora. Ma per i big della distribuzione presi in esame, con un fatturato complessivo di 4,4 miliardi, l’evoluzione non è ancora terminata a cura del Centro Studi YouTrade

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DOSSIER GRUPPI E CONSORZI

PERFORMANCE, PREVISIONI, SCELTE E STRATEGIE DEI GRUPPI E DEI CONSORZI ANALIZZATI ANALIZZATI

SOLOPER

Note: *compresi affiliati e per DEUS compresi gruppi associati- **dati delle rivendite al netto delle duplicazioni - (°) fatturato relativo al solo consorzio (esclusi i fatturati dei singoli soci) - nd: non disponibile - nc: non calcolabile - ns: non significativo- § totale riferito solo ai fatturati dichiarati o stimati Fonte: elaborazione Centro Studi YouTrade su indagine diretta

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DOSSIER GRUPPI E CONSORZI

NUMERO DI ASSOCIATI, PUNTI VENDITA E SHOW ROOM PRESENTI NEI GRUPPI E CONSORZI ANALIZZATI

SOLOPERABBONATI

I32 gruppi e consorzi analizzati, per un

totale di 1.134 rivenditori associati, compresi gli affiliati e al netto delle duplicazioni, con 1.464 punti vendita, 635 show room e un fatturato complessivo stimato di 4,4 miliardi di euro (compreso quello degli associati e quelli non dichiarati dai gruppi).

Di questi ricavi, 3,45 sono i miliardi dichiarati, con circa 400 milioni di euro relativi ai soli fatturati diretti dei gruppi e consorzi, mentre i rimanenti

PERFORMANCE E PREVISIONI PER NUMERO DI GRUPPI E PUNTI VENDITA (VALORI % PER ANNO DI RILEVAZIONE)

DOSSIER GRUPPI E CONSORZI

GRUPPI E CONSORZI DI FRONTE ALL'E-COMMERCE

Quanti lo usano, chi non lo usa, chi lo usa in parte e chi sta studiando se e come usarlo

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Ergonomia ricercata e tecnologia all’avanguardia.

Con una potenza massima di 4.400 W il nuovo Demolitore XGT è ideale per tutte le lavorazioni gravose in cantieri e siti d’emergenza, per interventi rapidi e sicuri su asfalto, calcestruzzo o roccia naturale. Alimentato da due batterie agli ioni di litio 40Vmax (80Vmax) e dotato di potente motore Brushless ad alte prestazioni, HM004G è predisposto con attacco esagonale da 28,6 mm compatibile con un’ampia gamma di accessori professionali per tutte le necessità di intervento. Potenza del colpo pari a 72,8 J e sistema AVT (AntiVibration Technology) integrato per ridurre le vibrazioni. Lo strumento può essere collegato tramite sistema AWS-Bluetooth ad un aspiratore esterno per l’aspirazione delle polveri derivate dalle lavorazioni. Doppio LED di illuminazione, sistema Soft-No Load che riduce automaticamente la velocità del motore in fase di non lavoro e tecnologia XPT (Extreme Protection Technology) che protegge la macchina da polveri e gocce d’acqua.

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ANALISI

COME AUMENTARE LA REDDITIVITÀ CON LA GESTIONE 4.0

Migliorare la produttività è l’imperativo categorico di ogni azienda che operi nel settore della distribuzione. Ma gruppi e consorzi hanno a disposizione delle leve in più da utilizzare per il loro business

Alberto Bubbio*

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LA SICUREZZA UN VALORE STRINGENTE

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PER OGNI SINGOLO PRODOTTO IN MURATURA ARMATA L’UNICO STANDARD CHE ACCETTIAMO: IL MASSIMO.

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LE NUOVE SFIDE DA AFFRONTARE (E VINCERE)

Le opportunità per i rivenditori, le prospettive dopo il superbonus, il business legato ai lavori del Pnrr, la direttiva Case Green: Matteo Camillini spiega le strategie del Consorzio

BigMat è un colosso della distribuzione che conta 243 rivendite e 159 soci in 19 regioni lungo tutta la Penisola. Le dimensioni contano, ma è importante anche non accontentarsi dei traguardi raggiunti. E il consorzio non lo fa, come testimoniano le sue iniziative. Per esempio, quella di creare, a metà 2023, una holding: Bmh, che coinvolge oltre 70 aziende di BigMat Italia, con l’obiettivo di agevolare passaggi generazionali o cessioni di aziende aderenti. Oppure, le partnership in ambito sportivo, senza contare il focus sul core business. Per esempio, l’apertura al mercato delle energie rinnovabili. Il tutto anche grazie a Matteo Camillini, direttore di BigMat Italia e International, che a YouTrade confida le strategie del Gruppo di fronte alle nuove sfide del mercato.

Domanda. Nel mondo della distribuzione è in atto un processo di concentrazione. Si va verso un modello francese o tedesco dominato da grandi gruppi?

Risposta. Come sappiamo, il nostro Paese è una grande economia, ma è anche caratterizzato dalla scala ridotta delle nostre aziende e questo non fa eccezione nel settore della distribuzione edile. Oggi, in effetti, si sta assistendo a un processo di concentrazione, a mio avviso determinato da vari fattori. Per primo, l’accelerazione data dall’importante ripresa post pandemica che ha accentuato la centralità del costruire e ristrutturare, con un effetto moltiplicatore dato dai bonus che ha portato a una forte attenzione e sviluppo nel mercato e nella filiera della distribuzione. Altro fattore che favorisce la concentrazione è il (mancato) passaggio generazionale che purtroppo caratterizza molte imprese familiari del nostro settore. Infine, va segnalata anche la capacità di alcuni attori della filiera (grandi e medi gruppi, multipoint e aggregazioni) di andare oltre le barriere della crescita dimensionale di alcuni anni fa e di riuscire a creare efficienza, economie di scala e vantaggi strutturati. Ritengo che si stia andando verso una scala più ampia, un modello più moderno e più europeo che obbliga a cambiamenti e una gestione aziendale in cui ci sarà sempre meno spazio per l’improvvisazione e l’opacità del settore. La transizione energetica, la direttiva europea Case Green e gli scenari geopolitici hanno poi ampliato a dismisura il terreno di gioco in cui operiamo: in questa partita è cruciale affidarsi a una squadra coesa e solida, come BigMat, che può fare la differenza.

D. Qual è la differenza tra BigMat e altri gruppi o consorzi?

R. BigMat è un progetto aziendale fondato sulla reciproca crescita imprenditoriale, un concetto forte e basato anzitutto su una forma di commercio indipendente: si entra fin da subito come soci del Consorzio, con pari dignità, uguali diritti e doveri, la totale trasparenza è per BigMat un imperativo. Il Gruppo è a disposizione degli associati e ha il compito di fornire servizi, fare economie di scala, offrire esperienze formative e consulenza, creare gli strumenti per un’efficace competitività commerciale e dare visibilità grazie alla comunicazione e molto altro. Riassumendo, potremmo dire che il Consorzio è sia il contenitore sia l’incubatore di quanto può essere utile alle rivendite per fare business nei loro territori e svilupparsi perdurando nel tempo e declinando i servizi e gli asset del Gruppo nella loro specificità. Di grandissimo valore aggiunto è poi l’appartenenza a un marchio commerciale internazionale, presente in Europa da 43 anni con oltre mille punti vendita in sette Paesi. Un brand che unisce l’essere local delle aziende e il radicamento sul territorio a un respiro fortemente internazionale ed

europeo. Far parte del Gruppo BigMat significa infatti far parte di una rete capillare su tutta la Penisola con gli evidenti vantaggi sia a monte con i fornitori, sia a valle con i clienti. Per l’impostazione, la diffusione della rete, il fatturato, la notorietà e l’internazionalità, il Gruppo BigMat rappresenta senza dubbio un unicum nel panorama italiano della distribuzione edile. D. In che cosa consiste il supporto strategico di

BigMat?

R. Nel caso di BigMat l’apporto che il Gruppo dà è ampio, proprio perché è vasto il ventaglio dei servizi offerti a più livelli e su più fronti, difficile quindi ridurlo a un dato percentuale; possiamo però dire che tocca tutte le aree che concorrono al business. Partendo dalle vendite che vengono supportate dalla notorietà e dalla comunicazione ma soprattutto da tutti gli strumenti messi a

PUNTI VENDITA BIGMAT CON AREE DI LIBERO SERVIZIO

DOSSIER GRUPPI E CONSORZI

disposizione per fidelizzare e ampliare la clientela, come ad esempio, le proposte della linea di prodotti a marchio BigMat, che incontra un grande interesse, come tutte le varie attività promozionali promosse durante l’anno. Altro tassello imprescindibile del nostro Gruppo è la selezione dei brand partner e il costante lavoro fatto dal reparto acquisti per stipulare e negoziare accordi quadro con condizioni e bonus favorevoli per i nostri associati. Profondità merceologica ma anche concept di vendita e nuove aree di business: il Gruppo sviluppa costantemente nuovi format da implementare in rivendita per essere sempre più competitivi in un mercato che cambia ed evolve. Il nostro supporto si concerta nello studio dei trend e nell’ideazione di concept chiavi in mano che il singolo imprenditore può far propri. Al centro di ogni nostra rivendita c’è poi sempre il potenziale umano ed è per questo che BigMat investe molto nella formazione grazie alla Scuola BigMat. A fare da sfondo a tutto questo è poi l’irrinunciabile e insostituibile confronto tra i punti vendita e il Gruppo per raccogliere stimoli e studiare strategie di miglioramento da condividere per una crescita imprenditoriale singola e collettiva.

D. Spesso anche in gruppi e consorzi si assiste a un turnover dei soci. In quale misura avviene?

R. Il turnover in uscita tocca molto marginalmente il nostro Gruppo e normalmente è dovuto a un problema di passaggio generazionale che, in alcuni casi positivi, si concretizzano nella cessione a un nostro associato e quindi l’azienda rimane all’interno del network BigMat, mentre in altri casi, meno felici, si trasformano in cessioni esterne o in procedure di chiusura aziendale. Direi che si può misurare in una o due unità di uscita all’anno, su una rete di oltre 150

TRA LE DIVERSE ATTIVITÀ IN AMBITO SPORTIVO DI BIGMAT LA SPONSORIZZAZIONE CON FIPAV E LE NAZIONALI ITALIANE DI PALLAVOLO, LA PARTNERSHIP INTERNAZIONALE CON UCI E L'INIZIATIVA COSTRUIAMO PER LO SPORT

ragioni sociali con 242 punti vendita, un tasso molto basso che cerchiamo comunque di contenere ulteriormente attraverso degli strumenti. Nel bilancio delle entrate il saldo è estremamente positivo in particolare negli ultimi anni durante i quali abbiamo intercettato l’interesse di rivendite valide sia non appartenenti a gruppi sia provenienti da altri consorzi che trovano la nostra formula più confacente alle loro esigenze.

D. Uno degli aspetti centrali per i rivenditori è la gestione del passaggio generazionale. È un problema che vi coinvolge?

R. È una sfida con cui dobbiamo confrontarci come Gruppo, poiché molte delle nostre aziende associate sono a carattere familiare e dobbiamo lavorare per dare continuità e perennità alla nostra rete.

D. BigMat ha creato una holding per le attività italiane. Qual è stata la sua attività finora?

R. Recentemente abbiamo costituito la Holding Bmh Spa, partecipata dal Consorzio BigMat Italia e dai soci che hanno deciso di prenderne parte. Il ruolo principale va esattamente nella direzione di supportare, quando possibile, il passaggio generazionale oppure favorire lo sviluppo delle zone. Un compito e un obiettivo ambizioso, in questa fase la sua attività è rivolta ad approfondimenti e incontri per preparare le prime operazioni.

D. Quali sono le prospettive per la distribuzione in Italia nel dopo superbonus?

R. La distribuzione edile dopo il superbonus ha ancora delle frecce nel suo arco da poter scoccare. Le aziende si sono maggiormente capitalizzate e questo "tesoretto", per chi saprà usarlo bene, permetterà di fare investimenti. È ormai concluso il tempo del "mercato facile" in cui la domanda era talmente

DOSSIER GRUPPI E CONSORZI

elevata che bastava avere disponibilità di prodotto in magazzino, ora il mercato c’è ma non sarà alla portata di mano di tutti. La rivendita deve ora ricentrarsi nella sua capacità di presidio e di servizio sul territorio, anche in maniera più ampia e per non perdere le opportunità in arrivo deve essere il più possibile multi-specializzata. Pur con l’uscita di scena del superbonus la situazione globale del Green Deal, scaturito nella direttiva europea Casa Green, pone il settore delle costruzioni al centro dell’economia, dell’agire governativo (in Europa come in Italia) e delle tendenze sociali: ci sono prospettive interessanti per chi saprà coglierle.

D. Che cosa poteva essere gestito meglio a livello legislativo?

R. Forse la domanda da fare sarebbe piuttosto: che cosa poteva essere gestito peggio di come è stato? Battute a parte, dal punto di vista legislativo è mancata una regia consapevole e ponderata. Con una tale quantità di modifiche e cambiamenti, veramente destabilizzanti, la certezza del diritto è stata un optional. A monte, il peccato originale è stato aver previsto un eccesso di detraibilità: troppo il 110% come valore e in un periodo di tempo così limitato, con un sistema di controllo

BIGRENT, IL MARCHIO

DEDICATO AL NOLEGGIO

PROFESSIONALE DI PICCOLE E MEDIE

ATTREZZATURE, È UNO DEI FOCUS

STRATEGICI DEL GRUPPO BIGMAT

DOSSIER GRUPPI E CONSORZI

della cessione del credito inizialmente inesistente per poi divenire bloccante lasciando gli operatori in una situazione difficile da gestire.

D. Avete un’idea di come si potrebbero regolare gli incentivi in modo sostenibile?

R. Gli incentivi per la ristrutturazione, di cui si paventa addirittura la conferma con percentuali inferiori a quelle precedenti il covid, dovranno essere assolutamente un perno per le politiche del Governo e poter dare un ritorno alle casse dello Stato; ritengo che dovrebbero essere studiati incentivi attraenti che portino i cittadini a effettuare lavori in trasparenza, con un gettito fiscale indiretto e con percentuali interessanti, ma senza eccedere fino al precedente 110% per evitare distorsioni e abusi dove, oltretutto, operatori intermediari si accaparrano il massimo delle risorse. Auspico che sia finalmente un’incentivazione strutturale, e strutturata, con una prospettiva chiara e decisamente pluriennale. Credo che gli incentivi opportunamente rivisti e corretti siano comunque una chiave di volta e allo stesso tempo un passaggio obbligato per lo Stato: gli obiettivi da realizzare per la riduzione delle emissioni e il risparmio energetico si possono ottenere solo con l’intervento sul vetusto patrimonio immobiliare e sulla casa degli italiani.

D. Quali sono le opportunità connesse al Pnrr?

R. Il Pnrr è una straordinaria opportunità per il sistema Paese Italia e, se ben gestito, può cambiare e modernizzare le nostre infrastrutture e non solo; le tempistiche anche in questo caso strette e le capacità di gestione delle amministrazioni pubbliche sono la grande sfida. Non si tratta di fondi a pioggia, come accaduto per il superbonus, ma le opportunità seppur parziali e indirette date sono certamente interessanti

per chi avrà la capacità di "saper relazionare e proporsi" con un mondo di grandi, medi, ma anche piccoli cantieri. La nostra rete sul territorio, grazie alla sua diffusione e capillarità, è un punto di contatto per le imprese che operano su cantieri Pnrr in varie regioni.

D. Si parla di tecnologia e digitalizzazione: vedete all’orizzonte un ruolo dell’Intelligenza artificiale?

R. Tecnologia e digitalizzazione sono imperativi su cui si sta progredendo anche nel nostro settore ma non troppo rapidamente. Per quanto riguarda l’intelligenza artificiale, penso che sia uno strumento di semplificazione ed elaborazione dati molto utile in prospettiva ma non può sostituire il ruolo della rivendita così come lo conosciamo il cui apporto in alcuni processi non può mancare!

D. Quali sono i principali gradini da scalare per i distributori in Italia?

R. Penso si possa migliorare la preparazione nella gestione economica d’impresa, ma anche la digitalizzazione e la gestione dei dati dovrebbero essere incrementate con un approccio aperto all’innovazione e al cambiamento di abitudini e di relazione con i clienti, infine investire sempre di più nelle risorse umane per selezionarle, formarle e fidelizzarle.

D. Quali sono le vostre previsioni per il 2024?

R. Un anno a cui fare attenzione: il fatturato avrà una contrazione a oggi mediamente stimabile in -10%, pur se con differenze geografiche, il centro sud è abbastanza stabile. Attenzione dovrà essere prestata al credito, poiché la pietra tombale del superbonus ha lasciato molte imprese in sofferenza e, a causa della tensione sui prezzi e del ribasso generalizzato per accaparrarsi i clienti, bisognerà difendere la marginalità. Un anno dove il mercato e le opportunità di lavorare ci sono ma saranno tutte da conquistare, rimboccandosi le maniche.

UN SUPPORTO PER IL LIBERO SERVIZIO

Tutto quello che serve per costruire e ristrutturare a Firenze si trova da BigMat Focardi e Cerbai: edilizia, colore, ferramenta e legnami. Nella rivendita sono disponibili tutti i settori merceologici fondamentali per imprese, artigiani e privati e nessuna fetta del mercato viene lasciata scoperta. Lo sa bene Tommaso Cerbai, titolare insieme al padre Alessandro del punto vendita di Firenze.

Domanda. Qual è stato il percorso della vostra azienda?

Risposta. L’azienda è nata nel 1961 con mio nonno, che ha fondato il punto vendita principale. Inizialmente ci occupavamo di pavimenti e rivestimenti, successivamente l’attività è stata ampliata, conquistando vari comparti. Dopo il passaggio generazionale, io e mio fratello Matteo abbiamo deciso di acquistare un altro punto vendita. L’avvicendarsi dei grandi colossi della distribuzione sul mercato ci ha dato la spinta per procedere con lo sviluppo dell’area libero servizio circa sette anni fa, nata prima con l’area colore e che poi si è estesa a sempre più categorie merceologiche.

D. Perché avete aderito a BigMat?

R. Perché è un Gruppo importante, che offre numerose opportunità di sviluppo che da soli difficilmente potremmo raggiungere. Inoltre, ci aiuta nella gestione di attività strategiche e nella visibilità del marchio.

D. Quale tipo di clienti avete?

R. Per l’85% imprese, per il 15% privati.

D. Com’è organizzata l’area di libero servizio?

R. Abbiamo un banco principale con quattro postazioni, due banconisti che supportano e seguono i clienti e altri due dipendenti che gestiscono ordini e logistica. Per noi è fondamentale offrire uno spazio ordinato e organizzato così che i clienti possano muoversi liberamente e trovare tutto quello di cui hanno bisogno.

D. Il cliente è seguito nelle sue scelte oppure va direttamente alla cassa?

R. Il 90% della nostra clientela acquista in autonomia ciò che serve e poi paga direttamente alla cassa. Per chi, invece, ha bisogno di essere guidato, offriamo un servizio di vendita assistita accompagnando il cliente e offrendo consulenze specifiche ad hoc.

D. Con quale criterio sono disposti i prodotti?

R. I prodotti sono suddivisi per categorie merceologiche ben delineate e comunicate, all’interno del negozio di 200 metri quadrati.

D. Quali sono i vantaggi del libero servizio?

R. Il cliente, potendosi muovere liberamente, trova tutto quello di cui ha bisogno per il cantiere senza perdere tempo.

D. Come vi supporta BigMat?

R. Il Gruppo ci supporta sotto ogni punto di vista: convenzioni con le aziende leader di settore, layout studiati ad hoc, comunicazione e marketing con la possibilità di personalizzazione in base alle nostre richieste. Per noi far parte di questo Gruppo è importante, ci agevola nel lavoro di tutti i giorni.

BIGMAT

DOSSIER GRUPPI E CONSORZI

PIÙ CLIENTI CON LO SHOWROOM HABIMAT

Un punto vendita di materiali per costruzioni e ristrutturazioni che viene valorizzato dall’offerta dell’ampio showroom di finiture per interni ed esterni Habimat, così si presenta BigMat Dov.Edil, azienda con punti vendita tra Piemonte e Valle d’Aosta che hanno fatto delle finiture il loro “plus raffinato”. Lo racconta Anna Planaz, responsabile dell’azienda insieme al marito Marco Doveil, fresca d’inaugurazione del nuovo spazio, lo scorso 6 giugno, che ha permesso di conquistare una nuova fetta di clientela.

Domanda. Qual è stato il percorso della vostra azienda?

Risposta. Mio marito ha rilevato un magazzino edile insieme ai miei suoceri nel 2012. Nel 2017 abbiamo deciso di espanderci, trasferendoci in un’area più grande e attrezzata, con capannoni e una piccola rivendita di ceramiche e piastrelle. Non facevamo ancora parte di BigMat: avevamo una sala mostra tradizionale con mobili da bagno e accessori, anche se avevamo in mente di chiudere quello showroom per aprirne uno più grande in un immobile che stavamo ristrutturando.

D. Perché avete aderito a BigMat?

R. Per lo showroom: cercavamo una soluzione performante e BigMat ci ha presentato la formula Habimat Entrare nel Gruppo BigMat ci ha dato la possibilità di ampliare i fornitori sia a livello locale sia nazionale. Inoltre, veniamo supportati per la comunicazione stampa, digitale e per tutte le attività di marketing. Partecipiamo a diversi incontri regionali e assemblee, momenti in cui possiamo confrontarci con altri rivenditori.

D. Quale tipo di clienti avete?

R. Privati e progettisti. Per seguirli meglio abbiamo assunto anche una nuova figura nello showroom.

D. Perché avete deciso di aprire uno showroom Habimat?

R. Abbiamo intercettato le esigenze della clientela: privati, progettisti, architetti e tecnici che chiedono soluzioni specifiche. La caratteristica principale dello showroom Habimat è il Lab, lo spazio dedicato alla composizione del progetto. Noi abbiamo scelto di presentare all’interno cinque trend (vintage, metalli, marmo, terra e materia) nei quali i clienti possono identificare il loro stile. Con questi si può spaziare, offrendo diverse soluzioni tramite la progettazione e un’offerta pressoché infinita di finiture e colori. Un approccio differente e più attuale di quello che avevamo prima.

D. Il team Habimat come vi ha supportato?

R. È stato un lavoro lungo, ma non ci siamo mai sentiti soli in nessuna fase del progetto. Abbiamo inizialmente fornito le planimetrie dell’edificio alla Sede Centrale BigMat, che ha poi dato il via alla progettazione. Siamo stati aiutati in tutto: nella scelta del layout, nello stile, nella comunicazione e nel marketing.

Il personale è stato costantemente presente in cantiere per risolvere i problemi, per aiutarci nella scelta dell’arredamento e della materioteca, fino all’inaugurazione. Ovviamente sostegno e supporto continuano con consulenze e consigli.

D. Quali sono i punti di forza che vi hanno spinto a scegliere questo format?

R. Volevamo migliorare la parte relativa al mondo delle piastrelle: quando la Sede Centrale BigMat ci ha spiegato i punti di forza e i vantaggi, siamo rimasti colpiti. Abbiamo visto quante ambientazioni sceniche si possono creare, in modo da trasformare la sala mostra in una galleria d’arte. Così è stato per noi e per i clienti, che si sono subito immedesimati nelle ambientazioni, riuscendo a immaginarle come un pezzo della propria casa. È anche questo il senso del nostro lavoro.

D. Che cosa esponete nello showroom?

R. Pavimenti e rivestimenti in gres, tutte le finiture come pietre, marmi e resine. Abbiamo una parte dedicata a parquet, boiserie e rivestimenti in legno. Una dedicata alla carta da parati, alle resine e a tutti gli accessori. Poi ci sono i mobili da bagno, i sanitari, lavabi, piatti doccia, box, vasche da bagno, rubinetteria e volendo anche uno spazio per il wellness, con piscine, spa e saune, per case, hotel e altri edifici.

D. Che feedback avete avuto dai vostri clienti visto che avete aperto da poco?

R. Lo showroom che avevamo prima viveva grazie ai clienti del magazzino, non avevamo professionisti come architetti, ingegneri e interior designer, che ora hanno preso contatti con noi e apprezzano i molti servizi che offriamo. Appena inaugurato abbiamo avuto subito un ottimo riscontro: abbiamo conosciuto diversi professionisti del settore e riscontrato che lo showroom gode di una buona esposizione, poiché si trova lungo la strada statale principale con un notevole passaggio, e quindi di un’ottima visibilità. Nonostante l’apertura sia recente, stiamo già raccogliendo i frutti.

BIGMAT COSSA

SU DI GIRI CON IL NOLEGGIO BIGRENT

Materiali per l’edilizia, colori professionali, ferramenta e anche un efficiente servizio di noleggio di macchine e attrezzature per l’edilizia in Piemonte, nella provincia di Torino: è il metodo BigMat Cossa, che si occupa di due business differenti nello stesso settore. Lo racconta il titolare Marco Cossa.

Domanda. Qual è stato il percorso della vostra azienda?

Risposta. L’azienda è stata aperta a marzo del 1984 con un solo punto vendita: inizialmente ci occupavamo esclusivamente di edilizia pesante e avevamo un magazzino edile. Nel 2004 però, siamo diventati una srl e nel 2006 siamo entrati in BigMat. Una svolta. Abbiamo avuto diversi vantaggi: agevolazioni negli acquisti e formazione per quanto riguarda la gestione aziendale. Nel 2008 abbiamo quindi aperto il secondo punto vendita e sviluppato il business nel settore noleggio, tanto che abbiamo aperto ben tre centri dedicati.

D. Perché avete aderito a BigMat?

R. A quel tempo, non avevamo competenze e capacità di sviluppare qualcosa che ci differenziasse e BigMat ci è sembrato il Gruppo più adatto per trovare soluzioni. Ed è stato così: formazione, marketing, lo scambio di informazioni, impressioni ed esperienze. È un crescendo di servizi e opportunità che ci aiuta a migliorare ancora oggi.

D. Quale tipo di clienti avete?

R. Artigiani edili, imprese edili, una buona fetta di clienti privati, che provengono anche dal fai-da-te. Ma pure nuovi artigiani ed elettricisti. Insomma, tutti i professionisti che ruotano attorno al mondo della casa: siamo generalisti, ci interfacciamo con molti tipi di clienti.

D. Da quando avete introdotto il noleggio?

R. Nel 2011. In quegli anni il settore dell’edilizia era fortemente in crisi e molte aziende non riuscivano a fronteggiare la situazione. Noi, essendo sempre stati generalisti e potendo contare su una competenza ad ampio raggio, abbiamo cercato di cogliere l’occasione per iniziare a gestire i cantieri a 360 gradi occupandoci quindi anche del noleggio di attrezzature, macchine e utensili. Questo ci ha consentito di rimanere sul mercato e al contempo di differenziarci, investendo in un business che ha preso piede e ci regala grandi soddisfazioni.

D. Che cosa prevede la formula BigRent?

R. BigRent è un marchio nazionale e internazionale per identificare il noleggio professionale che permette ai rivenditori di sviluppare il reparto del noleggio e crescere. BigRent prevede una fase di formazione per i titolari e le risorse umane della

rivendita che si occupano di noleggio, in maniera approfondita e attenta, permettendo così all’attività di svilupparsi. Offre poi un supporto fondamentale per avviare il business come l’aiuto nella strutturazione del parco macchine e del layout, con diversi benefici.

D. Come è supportata da BigMat?

R. La formazione è di alto livello, la Sede Centrale mette a disposizione dei soci BigMat mezzi che non si trovano dappertutto e una rosa di fornitori importanti, con una formazione ad hoc per il noleggio, diversa da quella della rivendita. Viene insegnato come utilizzare le macchine, come muoversi in questo mercato e tutti i capisaldi che riguardano la sicurezza e le normative.

D. Quali strumenti sono disponibili per il noleggio?

R. Abbiamo tutto quello che serve per allestire un cantiere da zero: dagli strumenti per baraccamento in fase iniziale, alle piccole attrezzature come utensili per forare, demolire, intonacare fino ai mezzi più grandi, come gru e piattaforme, macchine di movimento a terra, piattaforme autocarrate, cingolati e articolati. Mettiamo a disposizione anche i mezzi per la logistica e il trasporto. Se un nostro cliente vuole iniziare un cantiere noi ci siamo, con un pacchetto completo e soddisfacente.

D. Come si introduce il business del noleggio in una rivendita?

R. È un business molto diverso dal core business della rivendita, che deve essere operativo preferibilmente in un luogo differente dal punto vendita. Bisogna occuparsi principalmente dei macchinari, garantendo massima manutenzione e controlli, ed è necessario avere del personale specializzato che possa insegnare a chi noleggia il funzionamento, oltre che controllare le attrezzature quando vengono riconsegnate. Abbiamo un commerciale da banco che si occupa dei preventivi e della consulenza, e una risorsa di direzione che gestisce il quadro economico e finanziario.

DOSSIER GRUPPI E CONSORZI

BIGMAT F.LLI CRUSCO IL FOTOVOLTAICO ACCENDE I PRIVATI

Punto vendita edile BigMat e showroom H abimat ma all’insegna del green. I pannelli fotovoltaici una volta erano di nicchia, adesso sono una parte consolidata del business della rivendita cosentina. Parola del titolare dell’omonima azienda di distribuzione, Massimo Crusco.

Domanda. Qual è stato il percorso della vostra azienda?

Risposta. La nostra azienda è nata nel 1969 con la vendita di materiale edile: cemento, mattoni, insomma edilizia pura. Nel corso degli anni, con l’arrivo mio e di mio fratello, sono state inserite diverse categorie merceologiche: termoidraulica, ceramiche, sanitari e anche idrosanitario alla fine degli anni Ottanta. Si sono succeduti poi colorificio, ferramenta e showroom.

Abbiamo iniziato a vendere il fotovoltaico nel 2022 per dare completezza alla nostra offerta. Si tratta di un pacchetto che parte dalla progettazione arriva fino al cliente finale.

D. Perché avete aderito a BigMat?

R. Perché crediamo nell’aggregazione e nel fare gruppo per competere sul mercato. BigMat permette di sviluppare il business e di crescere. Abbiamo aderito nel 2009 e abbiamo tratto diversi benefici, ampliando il pacchetto dei fornitori e ottimizzando l’esposizione dei prodotti.

D. Quale tipo di clienti avete?

R. Per le finiture il 70% sono privati, per l’edilizia l’80% imprese. Per quanto riguarda l’ITS il 50% sono privati e il 50% imprese e installatori.

D. I pannelli fotovoltaici sono sempre più richiesti. Chi è il cliente di questo prodotto?

R. I privati. Sempre più persone hanno iniziato a rivolgersi a noi per chiederci il fotovoltaico, dato che ci occupiamo anche di pompe di calore. Oggi non rappresenta una grande percentuale del nostro fatturato, circa il 10%, ma siamo sicuri che il segmento sia in crescita. Il plus che offriamo è la nostra proposta di fornitura chiavi in mano.

D. Il fotovoltaico è associato anche a un servizio di consulenza?

R. Certamente: abbiamo un collaboratore che si occupa di un primo sopralluogo e del preventivo con un business plan di rientro per il cliente; segue poi un altro sopralluogo per l’installazione e la messa in opera.

D. BigMat offre un supporto per questa tipologia di prodotto?

R. Sì, il Gruppo offre delle convenzioni con i fornitori per l’acquisto dei materiali oltre che corsi e formazione per i rivenditori attraverso la Scuola BigMat, una scuola specializzata su diversi argomenti.

BIGMAT ICOS

PER IL COLORE L’ECOSENSIBILITÀ È DEI PRIVATI

BigMat Icos è un importante punto di riferimento a Torino: l’azienda vanta storia e prestigio da oltre 40 anni, ma anche dimensioni imponenti, oltre 80 mila metri quadrati, dove all’interno si trova di tutto. Icos è sinonimo, infatti, di cittadella dell’edilizia e della casa: materiali e soluzioni edili, ferramenta ed elettroutensili, centro colore, piastrelle, arredo bagno, insieme a porte e finestre. A corredo un servizio di noleggio per attrezzature e macchinari per l’edilizia e uno per la gestione di rifiuti e trasporti. Una solida realtà raccontata dal titolare, Mario Colombino.

Domanda. Qual è stato il percorso della vostra azienda?

Risposta. Icos nasce nel 1984: è stata fondata da mio padre e mio zio, grazie all'attività della nostra cava di inerti. Hanno deciso di aprire poi una rivendita e un magazzino edile, che negli anni è cresciuto sempre di più con l’inserimento di tutte le categorie merceologiche, fino allo smaltimento delle macerie e al noleggio. Un percorso di crescita, quindi, che ci ha permesso di farci chiamare la cittadella dell’edilizia e della casa. La nostra area, formata da un punto vendita, conta 80mila metri quadrati a Torino.

D. Perché avete aderito a BigMat?

R. Il nostro ingresso in BigMat, avvenuto due anni fa, è parte di una strategia di sviluppo: volevamo crescere e abbiamo deciso di farlo insieme a nuovi soci. Abbiamo aperto la società Decos con le famiglie Bechis e De Tommasi, per rafforzare la presenza in città, in provincia e non solo, e un Gruppo così forte faceva proprio al caso nostro. I valori e lo spirito imprenditoriale, allineati con i nostri, ci hanno convinto ancora di più. I risultati si vedono.

D: Quale tipo di clienti avete?

R. Quando abbiamo iniziato il 100% erano imprese. Oggi, con l’apertura di diverse aree di business, contiamo per il 75% imprese e artigiani, 20% privati e 5% progettisti e architetti.

D. Vendete anche prodotti per il colore?

R. All’interno del nostro punto vendita si può trovare un'offerta completa e specializzata proprio in questo ambito: disponiamo infatti di cinque tintometri per soddisfare le esigenze della nostra clientela professionale e di un'area dimostrativa del colore per accompagnare i privati nella scelta.

D. Quali sono i prodotti più richiesti per la finitura?

R. Artigiani e clienti privati propendono per il prodotto lavabile in quanto più pratico. Un altro dei nostri best seller sono le finiture per facciate e cappotti che rispondono alle attuali richieste in ambito di risparmio energetico. Per gli interni, invece, il focus è il total look degli ambienti con un accento sui prodotti ecologici sempre più richiesti dai privati.

D. Il cliente tipo chiede direttamente una marca e un prodotto o sceglie in base ai vostri consigli?

R. Il cliente privato tendenzialmente ascolta i nostri consigli. L’impresa lo fa se deve avviare grossi lavori o se non ha richieste specifiche di capitolato. Lo fa anche il decoratore, anche se è più fidelizzato alle marche dei prodotti.

D. La classificazione green di un prodotto è considerata oppure è il prezzo a fare la differenza?

R. Al momento notiamo poca sensibilità: l’impresa, se obbligata sì, altrimenti il prezzo rimane la prima discriminante. Con il privato la mentalità è differente: i prodotti ecosostenibili sono molto ricercati, specialmente fra i giovani, che hanno una cultura differente.

D. Qual è il tipo di supporto che arriva da BigMat?

R. Nella selezione dei fornitori c’è sicuramente una grande attenzione, così come nell’attuare iniziative di marketing importanti, creare comunicazione e promozione per il sell out in maniera coordinata e condivisa.

NUOVE APERTURE

Consorzi

vicino a Milano

Milanino, Milanese e Seregno. 4Bild approccio commerciali e dell’offerta oltre ai professionalità che trasmessa corretta delle piattaforme professionali aggiornamento: sistemi a secco, pavimenti rubinetteria, le migliori marchi la casa e

terente te addum. Rus, consum orte publiusa patusa ingularibus estam Atregergergergergerg

listini e informazioni sempre aggiornati. Tutti i prodotti inseriti, sono accompagnati da schede tecniche, relativi cataloghi, immagini e video di riferimento, per poter effettuare l’acquisto corretto anche su prodotti tecnici. Per ogni shop, è disponibile un servizio clienti dedicato e la possibilità di ritirare gratis in negozio. Inoltre nel punto vendita di Cusano Milanino è stato introdotto il 4Bild Locker, una soluzione h24 che funziona come punto di ritiro self service per gli acquisti fatti online e nel punto vendita. I nuovi armadietti gialli 4Bild Pick Upoint sono un servizio ulteriore per la clientela di 4Bild e per chi acquista attraverso la piattaforma e-commerce cusano.4bild.it. Una volta selezionati i prodotti sul sito, è sufficiente spuntare il ritiro dal locker con il servizio Clicca e ritira. L’acquisto potrà essere prelevato il giorno stesso per gli ordini effettuati entro le ore 16, a partire da 4 ore lavorative successive o nei sei giorni seguenti, usando il codice univoco di apertura che arriva via sms e tramite e-mail. Il locker va nella direzione di creare una connessione tra gli acquisti on line e i punti di vendita fisici.

La pandemia ha impattato sulla Vostra organizzazione?

La pandemia ha richiesto un aumento della performance aziendale, sia in termini di qualità che di numeri. Abbiamo assunto nuove persone per poter sviluppare nuovi progetti. Come sta andando invece il 2021 e

quali sono le vostre aspettative a fine anno?

Il 2021 è iniziato con un progetto importante: l’acquisizione dell’azienda Gatti Legnami con l’apertura del nuovo punto vendita, 4Bild Hangar, che ne consolida la presenza sul territorio di Milano. 4Bild Hangar racchiude le insegne, 4Bild Point per i materiali da costruzione, 4Bild Casa, per le finiture, 4Bild Loft e non solo: oltre a essere il più grande magazzino di Milano, è il primo magazzino di edilizia circolare, attraverso l’organizzazione di un sistema virtuoso di gestione dei rifiuti da costruzione e demolizione. Inoltre raccogliendo il testimone della Gatti Leganmi, azienda di riferimento in Lombardia per l’importazione e lavorazione dei legnami e la produzione di tetti ed elementi strutturali in legno, 4Bild Hangar diventerà un polo tecnico e produttivo di elevata competenza e capacità, un patrimonio di clientela fidelizzata e un’offerta che va dalle attività di progettazione, alla produzione di strutture in legno e ferro e alla posa in opera.

Mi piace raccontare numeri, i numeri persone, e dopo chi fa dell’imprenditoria di concretezza. I numeri chi ha lavorato tanto fessura, oltre il consueto, aggiungo il concetto del fare dove le cose qualcuno con impegno, accadere. Il tempo che tempo che è esperienza. avere una visione circa capacità di innovare fare bene, con senso

Giuseppe Freri

SOLOPER

Qual è l’obiettivo più importante che vi siete dati per quest’anno?

Crescere e mettere le basi per nuove aperture.

Avete in programma nuovi progetti e/o investimenti a brevemedio termine?

Si, ci sono nuovi piani di sviluppo.

FOCUS annuale

MERCATO

Un tema di forte attualità è la carenza delle materie prime e il rincaro dei prezzi: come state affrontando questa situazione a livello di gruppo/consorzio?

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Stiamo parlando di una congiuntura che raramente si manifesta, fatta di ridotte capacità produttive dettate dal periodo di pandemia, unita al basso livello di scorte/ prezzi bassi, nel momento in cui Cina e U.S.A. hanno aumentato rapidamente i consumi. Questo ci ha messo faccia a faccia con un fenomeno speculativo accentuato sulle materie prime. Abbiamo affrontato questa crisi pensando a minimizzare i danni e le disfunzioni per i nostri clienti, in piena trasparenza e privilegiando la ricerca di soluzioni durature e fidelizzanti

L’azienda sta adottando una prospettiva Esg integrata per allineare la propria strategia ai temi di governance, ambientali e sociali. Il modello organizzativo indirizza ogni collaboratoreal rispetto delle norme e alla responsabilità di impresa

nei confronti dei partner fornitori. consapevolezza che quando passerà momento critico, e passerà nel giro pochi mesi, chi avrà rafforzato il proprio valore e la propria importanza nella delle costruzioni avrà un grande vantaggio competitivo sul mercato. Un altro tema caldo sono i bonus fiscali e il superbonus 110%: vostro network si è attrezzato confronti degli associati? In relazione al tema del superbonus, ha offerto la propria consulenza a imprese e privati, formando un team di esperti tema e sviluppando un progetto di generation, scegliendo come Lead “Consulenza gratuita sul SuperBonus 110%”. L’obiettivo è generare traffico qualificato verso una landing page di convertire gli utenti interessati in qualificati, facendo loro richiedere appuntamento per visitare gli store, con un consulente 4BILD e ottenere informazioni relative alla scelta di tramite vantaggi fiscali. Abbiamo, creato una campagna di advertising geolocalizzata al fine di creare interscambio tra lead e punti vendita, andando a generare un flusso di appuntamenti.

La pandemia ha dato ancora maggiore impulso all’e-commerce: siete organizzati in questo senso? 4Bild ha cinque piattaforme di e-commerce e sviluppa progetti di a supporto, come il merchandising, per migliorare il tasso di conversione,

IDENTIKIT

PERABBONATI

SOLOPERABBONATI

nuovi ingressi e nuove aperture dallo Speciale Gruppi e Consorzi di YouTrade 2024

CIOTTOLI E GRANULATI DECORATIVI PER IL GIARDINAGGIO

• Attualità

QUALI NOVITÀ HANNO INTERESSATO

IL VOSTRO GRUPPO NEL 2023?

Nel 2023 4Bild ha realizzato un ulteriore importante step di consolidamento e cre scita: Bild Distribuzione, la nostra società capogruppo, è stata infatti trasformata in società per azioni, con un contestuale au mento di capitale. 4Bild, progetto impren ditoriale che pone le basi sull’esperienza, la reputazione e la capacità di innovare e fare sviluppo, ha da sempre l’obiettivo di generare valore per le persone che lavorano al suo interno e di far crescere dialoghi costruttivi con la produzione e le imprese clienti. Dopo esserci dotati, già da tempo, di un codice etico, che esprime i principi di azione e le responsabilità che il gruppo si impegna a rispettare, l’azienda ha poi implementato il modello organizzativo 231 con cui si indirizzano i comportamenti di ogni collaboratore al rispetto delle norme attinenti alla responsabilità di impresa. L’azienda sta adottando, inoltre, una prospettiva Esg integrata per allineare la propria strategia ai temi di governance, ambientali e sociali.

BORDURE PER ESTERNO

GABBIONI

QUALI INIZIATIVE AVETE GIÀ INTRO-

DOTTO PER IL 2024?

Nel 2024 nuove aperture vanno a raffor zare ulteriormente il network 4Bild, che è oggi presente sul territorio con 21 punti vendita e quattro e-shop. Quattro nuo vi punti vendita, l’apertura di un nuovo 4Bild Casa a San Donato Milanese (uno showroom di finiture per la casa di più di 400 metri quadrati) e di un 4Bild Point a Monza, in via Bainsizza 7, a 1 chilometro e mezzo dal centro della città: 3.200 metri quadrati di magazzino edile coperto con materiali tecnici e di base, con un punto 4Bild Colore, con un’area dedicata agli specialisti del secco e con il noleggio di attrezzature. A settembre, sempre in via Bainsizza, aprirà anche un nuovo 4Bild Loft di 700 metri quadrati, portando a 22 il numero totale dei punti vendita 4Bild. Ad ottobre poi, con l'apertura a Cernusco sul Naviglio in via Torino 24 di un nuovo 4Bild Casa, multi-vetrine di 200 metri quadrati, i punti vendita di 4Bild diventeranno 23.

GRAVELFIX

PAVIMENTAZIONI PER ESTERNO

Il 2023 ha segnato una crescita di fatturato

Baugroup

SOLUZIONE CLOUD per i processi interni

FOCUS annuale

La tecnologia ci ha permesso di ottimizzare la sicurezza dei dati, di consentire un accesso esterno sicuro (home office) e di velocizzare i processi interni. Il collegamento in rete di tutti i membri permetterà di ottimizzare ulteriormente la comunicazione

Philipp Unterhofer, presidente

PERABBONATI

NUOVE SFIDE e tanti investimenti

FOCUS annuale

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Dalle energie rinnovabili ai servizi in ottica di sostenibilità, dall’ampliamento delle famiglie merceologiche fino alle nuove campagne di comunicazione del brand attraverso lo sport: nel 2024 una raffica di nuove iniziative

Alessandro Cerbai, presidente

IDENTIKIT

PERABBONATI

SOLOPERABBONATI

ABBONATI

nuovi ingressi e nuove aperture dallo Speciale Gruppi e Consorzi di YouTrade 2024

SOLOPER

nuovi ingressi e nuove aperture dallo Speciale Gruppi e Consorzi di YouTrade 2024

PERABBONATI

SOLOPER

nuovi ingressi e nuove aperture dallo Speciale Gruppi e Consorzi di YouTrade 2024

PERABBONATI

ACQUISTI CUMULATIVI e attenzione al green

SOLOPERABBONATI

FOCUS annuale

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Abbiamo inserito nuovi prodotti legati all'evoluzione del mercato, sempre più orientato ai materiali ecosostenibili e di finitura, per offrire una gamma completa alla nostra clientela, che diventa più esigente nella scelta dei prodotti, prediligendo la qualità

Monica Maccagno, presidente

IDENTIKIT

ABBONATI

Da sempre lad ne ’is amento t mico...
Linea Neopan
Linea Winpor
Linea Neowood

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NOVITÀ CON FERRAMENTA coperture e piastrelle

CONSORZI FOCUS ANNUALE

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FOCUS annuale

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Quest’anno ci riproponiamo di raggiungere più o meno lo stesso fatturato dello scorso anno. Le previsioni degli istituti di ricerca vedono il mercato dell’edilizia in calo per il 2024. Ma noi non ci scoraggiamo: abbiamo molte risorse.

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Massimo Zoratti, presidente

IDENTIKIT

ABBONATI

Abbiamo un sistema digitalmente avanzato e ci aspettiamo di trarre profitto, anche noi, dal Pnrr

Coesi

TUTTI AL LAVORO s ul p iano di resilienza

SOLOPERABBONATI

FOCUS annuale

La nostra filosofia non è quella di associare-affiliare a tutti i costi, ma quella di ponderare attentamente eventuali ingressi. L’obiettivo è sempre quello di essere trasparenti e reattivi nei confronti dei componenti del nostro gruppo

Fabio Aradori, presidente

IDENTIKIT

ABBONATI

nuovi ingressi e nuove aperture dallo Speciale Gruppi e Consorzi di YouTrade 2024

Consorzio Intesa

IN PROGRAMMA L’ampliamento dell’offerta

SOLOPERABBONATI

FOCUS annuale

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Disponiamo di una piattaforma logistico distributiva che garantisce convenienza e tempestività nelle consegne, offriamo inoltre iniziative commerciali personalizzate per gli aderenti al consorzio e forniamo accordi con importati aziende dell’arredo bagno

Remo Casciaroli, presidente

IDENTIKIT

ABBONATI

LA DIFFERENZA è che siamo soci

SOLOPERABBONATI

FOCUS annuale

Abbiamo sviluppato la nostra strategia di rafforzamento della presenza del marchio The Specialist nei punti vendita dei soci, sia a livello di layout, sia di prodotti private label. Il 2024 è l’anno dei festeggiamenti per i primi 40 anni

Alessandro Mussoni, presidente

IDENTIKIT he specialis

ABBONATI

he specialis

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nuovi ingressi e nuove aperture dallo Speciale Gruppi e Consorzi di YouTrade 2024

● Casetta per attrezzi Berry Classic con tetto a due spioventi in grigio finestra RAL 7040

● Montaggio semplice e rapido grazie al massimo grado di prefabbricazione

● Le nostre soluzioni sono il risultato di un ciclo produttivo a emissioni zero di CO2, risultato ottenuto grazie ad attività di calcolo, riduzione e compensazione delle emissioni di anidride carbonica

Per maggiori informazioni sulla nostra strategia di sostenibilità, visitate il sito www.hoermann.com/sustainability

www.hormann.it

info@hormann.it

OBIETTIVO: MANTENERE stabile il fatturato

SOLOPERABBONATI

FOCUS annuale

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Stiamo lavorando a progetti per dare più visibilità alla Rete facendo piccoli investimenti su riviste e manifestazioni locali. Ci aspettiamo di riuscire a mantenere stabile il fatturato per il 2024

Micaela Bosi Picchiotti, presidente

IDENTIKIT

ABBONATI

Stiamo valutando dei corsi per i nostri associati riguardo ai nuovi tipi di materiali in commercio (soprattutto prem scelati). Stiamo facendo incontri con le aziende per poter organizzare questi corsi di formazione

Dec

ALLO STUDIO UN PORTALE e tante novità

SOLOPERABBONATI

FOCUS annuale

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Completeremo il numero dei responsabili d’area (oggi sono quattro), definendone precisamente le rispettive zone di operatività, e incrementando il calendario degli incontri, in modo da tenerne almeno due all’anno per ogni singola area

Davide Monare, presidente e Enrico Adinolfi, direttore generale

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SOLOPER

nuovi ingressi e nuove aperture dallo Speciale Gruppi e Consorzi di YouTrade 2024 PROSEGUE

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nuovi ingressi e nuove aperture dallo Speciale Gruppi e Consorzi di YouTrade 2024
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Deus

UN ANNO DEDICATO a lla formazione

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FOCUS annuale

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Abbiamo in programma un importante progetto di business intelligence attraverso l’implementazione di nuovi strumenti per l’analisi dei dati aziendali. La formazione è il tema cardine che abbiamo scelto per le attività di comunicazione di quest’anno

Thomas Kerschbaumer presidente

CANNE FUMARIE COLLETTIVE PER CALDAIE A CONDENSAZIONE

SCARICARE A TETTO - IN CANNA FUMARIA - È QUALITÀ DI VITA!

• Resistenza alla corrosione della condensa acida certificata V2

• Tenuta della pressione P1 200 Pa

• Protezione al congelamento condense: isolamento 25 mm lana di roccia

• Canali da fumo PPs - protetto inox

• Installazione facile con gli elementi a misura - a taglio - telescopici

500 lt con scambiatore ausiliario

• Wi-fi incluso

• Integrazione con collettore solare

• Produzione di ACS a oltre 65 °C

• Circuito refrigerante ermetico

• Ingombri ridotti

• Alta silenziosità

• Facilità di installazione e manutenzione

SCALDACQUA IN POMPA DI CALORE ACS
SCALDACQUA IN POMPA DI CALORE NOVITÀ

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nuovi ingressi e nuove aperture dallo Speciale Gruppi e Consorzi di YouTrade 2024

D-Marka

VOGLIAMO PUNTARE ANCHE su Abruzzo, Toscana e Sardegna

FOCUS annuale

Vogliamo aumentare la presenza in diverse regioni. Siamo principalmente presenti nel Lazio, ma vogliamo intensificare il lavoro in Abruzzo, Toscana e Sardegna: sono i nostri obiettivi a breve termine. Abbiamo anche richieste da rivenditori in altre regioni

Egeo Cantiani, Presidente

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DOSSIER GRUPPI E CONSORZI SOLOPERABBONATI

TUTTI GLI ASSOCIATI al lavoro sul Pnrr

FOCUS annuale

FOCUS annuale

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I principali servizi? Innanzitutto, gli acquisti, poi una serie di consulenze che riguardano l’intera attività a 360 gradi. Offriamo trasparenza, efficienza e sostegno

Luca Passini, presidente

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Edilgroup

NUOVE ADESIONI per il gruppo

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FOCUS annuale

Il 2024 è iniziato bene, ma le nostre aspettative sono molto legate alla risposta che sarà data nelle aree di nostra competenza al passaggio dell’investimento dal privato (con il superbonus) al pubblico con il Pnrr, appannaggio delle imprese di maggiori dimensioni

Daniele Marusi, presidente

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Da diversi anni Edilgroup ha creato un sistema di importazione dei listini (e delle fatture) che ci permette di accorciare notevolmente i tempi di lavorazione e che ha ben resistito allo stress test del 2021-2022

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SPINTA NEL SETTORE dell e ferramenta

Edilya SOLOPERABBONATI

FOCUS annuale

Stiamo assistendo a una rapida evoluzione del mercato, sostenibilità, innovazione, modernizzazione. L’iniziativa a cui daremo maggior spazio sarà la formazione, perché ci preparerà ad affrontare le nuove esigenze e le sfide che si presenteranno

Remo Pieretti, presidente

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Con la riduzione dei bonus edilizi il settore delle costruzioni ha subito un rallentamento significativo lasciando tutti in uno stato di incertezza. Si spera che da parte del governo ci sia un forte e prolungato impegno per garantire al settore edilizio sopravvivenza e prosperità per i prossimi anni

RIFLESSO ATTESO dall’addio ai bonus

Edinet Group SOLOPERABBONATI

FOCUS annuale

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Per il 2024 la situazione riteniamo stia radicalmente cambiando, soprattutto in funzione del mutato quadro normativo che sta alla base degli incentivi fiscali alla ristrutturazione degli edifici

Alduino Tommolini, coordinatore

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PROSEGUE

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Fenice

UNA NUOVA SEDE

e focus sul cartongesso

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FOCUS annuale

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Abbiamo iniziato Fenice Progetto Infissi con un venditore specializzato che copre due province toscane: offriamo un’ampia gamma di infissi in Pvc, legno e alluminio. Persiane, blindati, avvolgibili e cassonetti coibentati oltre al mondo dell’outdoor

Riccardo Cigna , direttore generale

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FUNZIONALITÀ

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L’EVOLUZIONE DELLA SPECIE

Con l’esperienza di migliaia di coperture in ogni angolo del mondo, abbiamo verificato talvolta l’esigenza di far aderire le membrane impermeabili ed i pannelli isolanti su superfici controllate, un’operazione complessa se lasciata alla sola manualità dell’operatore in cantiere. Per questo motivo, abbiamo messo a punto una nuova linea di membrane dotate di STRIP adesive e termoadesive. L’esclusiva tecnologia produttiva di Valli Zabban garantisce una tenace adesione della membrana su supporti umidi, come strato finale o come barriera al vapore, oppure semplicemente per stabilizzare pannelli isolanti sensibili al calore. Un ventaglio di soluzioni evolute e su misura, per chi sceglie la qualità Valli Zabban.

IL LAVORO NON MANCA anche grazie al Pnrr

Game SOLOPER

Le aspettative dei produttori e dei rivenditori sono rimaste alte dopo tre anni particolari, non certamente normali. Tornare indietro nelle aspettative di utile non è sempre facile, ma inevitabile

Cesare Simonetti, presidente

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IL PNRR INIZIA a essere un business

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FOCUS annuale

Rispetto agli ultimi due anni siamo tornati ad avere nuovamente un grosso lavoro di preventivazione ai clienti, notando un sensibile abbassamento del margine. Ci piacerebbe crescere come numero di associati

Andrea Sorelli, presidente

Inserendo una boccola metallica

Accessori su richiesta Boccola metallica
ERCOLE TIPO
TIPO

L’E-COMMERCE è il fiore all’occhiello

Gruppo Edico SOLOPER

FOCUS annuale

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La nostra mission è accompagnare il punto vendita nelle nuove sfide che presenta mercato. La nostra insegna compie dieci anni, è sinonimo di serietà ed innovazione. Abbiamo lanciato i nostri prodotti a marchio Edico: malta, intonaco, collanti, massetto, cemento

Giuseppe Romeo, presidente

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Ideale

FOCUS SUL PNRR

Ma troppi ritardi

FOCUS annuale

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La priorità del 2024 per il nostro gruppo sarà di mantenere il focus sullo sviluppo della base associativa al fine di crescere nel panorama delle realtà distributive italiane e accrescere il valore negoziale del nostro gruppo

Matteo Cabrio, presidente

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Geosynthetics

Geosintetici e logistica con una storia di qualità.

Tessili tecnici pensati, realizzati e confezionati per le rivendite edili. Pronti a magazzino per consegne rapide e capillari.

UN 'ONDA DI CAMBIAMENTI e di innovazione

Gruppo Rea SOLOPER

FOCUS annuale

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La fiera di edilizia a Roma Edilsocialnetwork, Costruzioni Architettura e Design, è una manifestazione dal format innovativo. È la prima pensata per connettere le aziende produttrici, studi di progettazione internazionali, buyer e business developer

Valentino Cotugno, presidente e Stefano Cotugno, Responsabile Marketing & Comunicazione

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SOLOPER

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I PIÙ AFFERMATI NEL MONDO DELL’EDILIZIA SOSTENIBILE.

Costruire, isolare e riqualificare sono le nostre aree di competenza, successo e grandi riconoscimenti internazionali, ma anche la chiave per ridurre le emissioni di gas serra negli edifici e moderare l’impatto ambientale. Per questo siamo da sempre concentrati su un obiettivo in cui impegno, innovazione e costanza si traducono in qualità di prodotto, dell’ambiente e quindi della nostra vita.

Competenza, esperienza, contenuti esclusivi e approfondimenti tecnici, perché la vostra esperienza formativa sia sempre al passo coi tempi e su misura per voi. roefix.com

Orgogliosi di essere RÖFIX.

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Eleva l’eleganza dei tuoi spazi

Ispirate all’antica grandezza delle ville veneziane, le finiture decorative a base calce combinano eleganza classica e moderna ricercatezza, avvolgendo gli ambienti con un’aura di lusso e stile.

Grazie alla formulazione avanzata, mantengono la loro bellezza nel tempo, offrendo una protezione duratura e un impatto visivo straordinario, per trasformare gli interni in opere d’arte senza tempo.

COPERTURE, IL SISTEMA TETTO e un servizio di progettazione

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FOCUS annuale

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L’obiettivo è mantenere la redditività finale per tutti i retisti, nonostante il mercato si stia contraendo fortemente, sia per effetto dello stop al bonus 110, sia per una diminuzione sulleristrutturazioni al 50%, sia per i tassi di interesse elevati

Marcella Prampolini, presidente

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DOSSIER

GRUPPI

E CONSORZI

IL FATTURATO TIENE ora avanti con il rebranding

FOCUS annuale

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Il Gruppo mantiene il suo impegno nell'aggiornamento dei servizi ai rivenditori aderenti. Quest'anno, per esempio, abbiamo ideato un corso avanzato per la formazione in ambito gestione del cliente e affrontiamo i temi legati alla digitalizzazione

Franco Ferrari, presidente

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DOSSIER GRUPPI

E CONSORZI

MecStore

IN ARRIVO

l 'Intelligenza Artificiale

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FOCUS annuale

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Abbiamo un portale centralizzato collegato con logistica centrale con prezzi consigliati di vendita e prodotti disponibili per i soci. Abbiamo attivato da mesi il servizio offerto da DPrice. Almeno metà dei nostri soci sono coinvolti nel Pnrr

Lorenzo Flebus , presidente

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DOSSIER GRUPPI

E CONSORZI

Per maggiori informazioni chiama il numero verde 800-840012 o collegati al sito www.stiferite.com

Stiferite Spa a socio unico Viale Navigazione Interna, 54/5 - 35129 Padova (I) tel. 049 8997911 - fax 049 774727

STIFERITE FIRE B reazione al fuoco euroclasse B s1 d0

Un nuovo primato della ricerca STIFERITE: il pannello FIRE B, le migliori prestazioni di reazione al fuoco raggiungibili da un isolante organico.

Particolarmente indicato per l’isolamento termico di facciate ventilate.

Soddisfa le prestazioni richieste dalla Guida Tecnica “Requisiti di sicurezza antincendio delle facciate negli edifici civili” del 15/04/2013.

Idoneo per tutte le applicazioni che richiedono l’utilizzo di materiali con elevate classificazioni di reazione al fuoco.

STIFERITE FIRE B migliora la sicurezza e mantiene l’eccellenza delle prestazioni isolanti:

λD= 0,024 W/mK per spessori da 180 a 200 mm

Mondoedile

PER IL 2024 PUNTIAMO sull’edilizia a secco

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FOCUS annuale

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È un anno complicato: sarà molto difficile sopperire alle mancate vendite trainate dai cantieri del 110%, che intendiamo colmare incentivando categorie di prodotti a cui negli anni scorsi non abbiamo dato la giusta considerazione

Fabio Sani, presidente

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DOSSIER

GRUPPI E CONSORZI SOLOPERABBONATI

La soluzione versatile, sostenibile e riciclabile al 100%

Superpan Build è un innovativo pannello tecnico brevettato e prodotto da FINSA, composto da fibre e particelle di legno. Le sue eccellenti proprietà di resistenza e ottima lavorabilità lo rendono ideale per tantissime applicazioni in edilizia, sia come elemento strutturale controventante che di rinforzo o di rivestimento, offrendo flessibilità e valore aggiunto in tutti i progetti in cui viene impiegato. www.xtsuperpanbuild.it

FRENATA DOPO

u n anno da record

Peg Penta Edil Group SOLOPERABBONATI

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Il consorzio cerca di uniformare il più possibile i listini che i soci applicano nel mercato al fine di non generare concorrenze interne. Si cerca in fase di riunione di concordare aumenti e riduzioni in maniera più armonica possibile

Domenico Santarelli, presidente

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Rivass

PIÙ TERMOIDRAULICA nel gruppo

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Ci sono nuovi affiliati (nove a oggi) che trattano edilizia, sia sul territorio calabrese sia su altre regioni. Agli associati offriamo formazione dei loro dipendenti, gestione social, servizi marketing, il tutto per cercare di dare loro sempre più visibilità

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Lastra metallica modulare da copertura

Risolvi con FibroGraf!

FibroGraf è la nuova lastra modulare da copertura in acciaio preverniciato di Fibrotubi che riprende i vantaggi dei tetti aggraffati. Il sistema, grazie al fissaggio nascosto e al profilo a bordo ripiegato in testata, crea una giunzione impermeabile e una tenuta perfetta della copertura.

Vantaggi:

• Impermeabile anche con precipitazioni abbondanti;

• Economicità del sistema modulare;

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Fibrotubi Srl Italy

Tel. +39 0522 956911

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nuovi ingressi e nuove aperture dallo Speciale Gruppi e Consorzi di YouTrade 2024

cercol.com

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Membrana desolidarizzante, antifrattura, impermeabilizzante per supporti fessurati, umidi e/o non perfettamente stagionati, per la posa di piastrelle di ceramica e materiale lapideo.

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IN PREPARAZIONE un grosso progetto

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I nostri fornitori stanno svolgendo un eccellente lavoro sulla continua evoluzione e lancio di nuovi prodotti. Il nostro impegno è focalizzato nell’aggiornamento e nella formazione nostri venditori. I nostri clienti possono quindi contare su professionisti

Flavio Girardi, presidente

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NUOVA SEDE e deposito centralizzato

Luca Dal Lago, presidente

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Isolmant IsolTile, l’alleato perfetto per il sistema pavimento

#essereisolmant

Isolmant IsolTIle è la soluzione più versatile e completa per l’isolamento del pavimento. Un concentrato di tecnologia in soli 2 mm di spessore, può essere posato sia al di sotto di massetti sottili (con spessore inferiore ai 3 cm) che sotto finiture incollate, sia ceramica che parquet. Garantisce il massimo comfort acustico ed è compatibile, in tutte le sue applicazioni, con i sistemi di riscaldamento a pavimento.

Disponibile in tre versioni, soddisfa tutte le esigenze di cantiere, per un mondo di comfort acustico.

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DOSSIER GRUPPI

E CONSORZI

1995. eco 6-3 litri: record di risparmio dell’acqua!

”acqua oro del futuro”

All’inizio dei ’90 Pucci crea la prima cassetta a doppio pulsante e apre la strada all’uso consapevole del nostro bene più prezioso. Da metà anni ’90 propone in esclusiva la cassetta a corpo ridotto, che permette il più forte risparmio idrico possibile. Oggi che tutte le Pucci sono anche eco, la 6-3 litri è diventata la cassetta del momento perché interpreta al meglio le stringenti direttive europee in tema di consumo dell’acqua.

stile e tecnologia italiani www.pucciplast.it

L’E-COMMERCE? n on fa per noi

Gruppo Uce SOLOPERABBONATI

FOCUS annuale

Il gruppo veneto prosegue la sua attività nel segno della stabilità

Claudio Saggin , presidente

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e con un forte spirito di collaborazione. QUALI SONO I PRINCIPALI SERVIZI

CHE OFFRITE?

KONCRETO 40

Formazione in rivendita o presso la sede del gruppo per i vari collaboratori, gestione ordini e relativa fatturazione centralizzata con scarichi multipli presso le varie rivendite.

MALTA TIXOTROPICA STRUTTURALE

FIBRORINFORZATA SEMIRAPIDA

COME SIETE ORGANIZZATI SUL FRONTE LOGISTICO E DEI TRASPORTI?

Per gli acquisti, quando possibile si organizzano ordini cumulativi con scarichi multipli presso le varie rivendite. Per le vendite ogni socio opera per sé con il proprio parco mezzi.

rivendita di zona o più vicina al cantiere. Riteniamo che l’e-commerce sia obiettivo del cliente privato e per prodotti che non richiedono una consulenza specifica, per i quali nostro malgrado esiste già la Gdo. QUANTE ORE DI FORMAZIONE DEDICATE ALL’ANNO AGLI ASSOCIATI? Mediamente 40 ore.

AD AZIONE PASSIVANTE PER IL RIPRISTINO MONOLITICO DEL CALCESTRUZZO APPLICABILE IN SPESSORI DA 3 A 40 MM

AVETE UNA PIATTAFORMA E-COMMERCE?

Non ancora, il nostro focus è da sempre il professionista del settore che si rivolge nella stragrande maggioranza dei casi alla

Certificata per la protezione delle armature contro la corrosione in soli 5 mm come previsto dalla NORMA 1504-7

Alte resistenze: 50 MPa (prestazione richiesta per classe R4≥45 MPa) Eccellente adesione: 3 Mpa (prestazione richiesta per classe R4≥2 MPa)

Basso modulo elastico: 17 GPa (prestazione richiesta per classe R3≥15 GPa)

SCOPRILO!

I NOSTRI FESTEGGIAMENTI per i primi vent’anni

Uni.Edil SOLOPERABBONATI

FOCUS annuale

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Offriamo fatturazione centralizzata per alcuni fornitori strategici, gestione centralizzata delle condizioni di acquisto e benefit di fine anno, gestione centralizzata operazioni di marketing e promozionali, aggiornamento listini su portale, interscambio materiali

Giuseppe Dellavalle, presidente

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DOSSIER GRUPPI E CONSORZI SOLOPERABBONATI

HEIDELBERG MATERIALS - 1

QUELLA SICILIA CHE CHIEDE CEMENTO VERDE

Il roadshow del gruppo tedesco ha fatto tappa a Isola delle Femmine, con un confronto tra distributori e manager. Sul tavolo della discussione i materiali sostenibili e le richieste dei rivenditori

Alice Fugazza

In un mondo che corre veloce come quello dell’edilizia e di materiali come il cemento, a volte è necessario fermarsi e prendersi un momento per riflettere, parlare, confrontarsi e tracciare la strada che si vuole imboccare. Nel caso di Heidelberg Materials, il percorso ha già un indirizzo preciso ed è dipinto di un verde brillante, che riunisce clienti e partner sotto alla bandiera della sostenibilità.

Un cambio di passo radicale, di obiettivi e di brand: dopo aver abbandonato lo storico nome di Italcementi, marchio che ha fatto la storia, per Heidelberg Materials, il colosso centenario, leader mondiale di produzione del cemento, sta investendo su un futuro green, con obiettivi ambiziosi. Sostenibilità e digitalizzazione sono i due riferimenti alla base di una

DIDA

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nuova gamma di prodotti, in continua trasformazione. Ed è proprio lo sviluppo in chiave green sul quale l’azienda mette l’accento, che rappresenta un impegno strategico.

EMISSIONI DIMEZZATE

Arrivare al 2030 con la metà delle emissioni di

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anidride carbonica, con materiali riciclati e materie prime seconde, senza abbassare l’asticella sulla qualità rappresenta una mission ambiziosa. E non è semplicemente uno slogan: la sostenibilità riguarda la sopravvivenza di tutti. Un’emergenza che l’azienda ha colto con largo anticipo, ben prima che diventasse una nuova tendenza di filiera.

Quindi, la filosofia green non è solo un cambio di rotta per quanto riguarda la produzione, ma anche una prospettiva diversa su come approcciare il cliente, utilizzando un metodo tanto semplice quanto efficace: il dialogo. Come le tavole rotonde, organizzate in collaborazione con Virginia Gambino Editore, dove i rivenditori sono chiamati a discutere e proporre, per testare il sentiment del settore: che cosa si può migliorare? Come poter aiutare i rivenditori a farsi portavoce della filosofia di rispetto per l’ambiente?

Come è stato vissuto il cambio di marchio? Come sono percepiti i prodotti? Che cosa chiedono e come si comportano i clienti (dei clienti) del sacco di cemento?

LE DOMANDE

Sono state queste domande il fil rouge che ha legato i partecipanti alla tavola rotonda che si è svolta in Sicilia, all’interno della cementeria di Isola delle Femmine (Palermo), punto di riferimento per l'intera regione. A fare gli onori di casa il pool di Heidelberg Materials della zona: il direttore dello stabilimento Giovanni La Maestra, che ha spiegato il procedimento adottato per la produzione del materiale, seguito da Francesca Proietti, Marketing Analyst, che ha reso ben chiari gli intenti dell’incontro. Assieme al team, i responsabili commerciali Giovanni Uva, venditore della zona Palermo e Trapani, Ottavio Munafò per l’area orientale, impegnato nelle province di Messina, Catania e Siracusa, David Lo Buglio, per le vendite nelle province Messina, Palermo ed Enna, e dall’esperto di sostenibilità dell’azienda, Luigi Esposito.

I PARTECIPANTI

Dall’altra parte del tavolo, una rappresentanza dei rivenditori siciliani: Massimo Correra, titolare di Correra (Palermo), Giovanni Cuscunà, di BigMat Cubex, da Mascalucia (Catania), Giovanni Denaro, titolare di BigMat Fratelli Denaro (Messina), Salvatore Galfano, titolare di BigMat MediEdil, di Marsala (Trapani), Antonio Gariffo, di Silaflex, di Carini (Palermo) e Antonio Ballarò, titolare di Tecno Edilizia (Palermo). Il focus economico e congiunturale della zona è stato sviluppato da Federico Della Puppa, responsabile del Centro Studi di YouTrade. Ad aprire i lavori, invece, Virginia Gambino, che è andata dritta al punto: «Voi rivenditori giocate un ruolo fondamentale: come si percepisce la sostenibilità

UNO STABILIMENTO MODELLO

Un impianto performante, sostenibile e una risorsa, in primo piano per il sistema industriale dell’isola e dell’economia del territorio. È la cementeria di Isola delle Femmine, in provincia di Palermo, che produce ormai materiale sostenibile al 60%. Avviata nel 1957, ha visto la realizzazione della sala centralizzata nei primi anni Sessanta, per la gestione e il controllo dell’intero ciclo produttivo. La sala è stata rinnovata negli anni Ottanta con l’introduzione di nuovi e moderni sistemi di gestione e di controllo. Nel corso di quel decennio la cementeria è stata riammodernata, con la realizzazione di nuovi impianti di cottura e di macinazione a crudo, di nuovi sili per l’omogeneizzazione della farina, di nuovi impianti di macinazione e dosaggio del carbone al nuovo forno e al fornello del molino del crudo. Nel 1996 è stato avviato l’impianto di frantumazione, che ha consentito alla cava di Pian dell’Aia di lavorare in parallelo per un paio di anni con la cava Raffo Rosso, per poi diventare l’unica fonte di rifornimento di calcare per l’impianto. Nel 1998 la cementeria ha ottenuto la certificazione di qualità Iso 9002, nel 2003 la certificazione ambientale Iso 14001 e nel 2008 l’Autorizzazione Integrata Ambientale. Nel maggio 2017 la cementeria ha completato gli interventi previsti di adeguamento alle Bat (Best Avaiable Techniques) dell’Unione Europea, che permettono di ottimizzare ulteriormente le prestazioni ambientali dell’impianto in un’ottica di continua evoluzione dell’efficienza ambientale e produttiva. Gli interventi hanno riguardato principalmente il forno di cottura, con l’utilizzo di nuove tecnologie per l’abbattimento delle emissioni. Ottavio Munafò (nella foto), venditore area orientale Heidelberg Materials, che si occupa delle province di Messina,

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Catania e Siracusa, nel corso del roadshow ha descritto le caratteristiche dello stabilimento di Isola delle Femmine. «È noto l’impegno di Heidelberg Materials nella sostenibilità, sono investimenti onerosi ma necessari: non si tratta solo di uno slogan. Siamo i principali produttori di cemento e la società è sul mercato da 150 anni, con 3 mila siti produttivi, in 50 Paesi, con 51 mila dipendenti. Gli impegni per il 2030 sono ambiziosi: ridurre le emissioni di Co2 sulla produzione del cemento del 50%, implementando il fatturato del 50% in più, con prodotti a bassa emissione. Questo vale sia per il cemento sia per il calcestruzzo. Oggi su Isola delle Femmine il 60% della produzione è sostenibile, il 37% del prodotto in sacco distribuito sui nostri depositi con materiale 32.5 e 42.5 ha emissioni altamente ridotte, sia per quanto riguarda il clinker sia per il pozzolanico. Puntiamo, però, all’eccellenza: a Brevik, in Norvegia, sorgerà un impianto per la cattura e il sequestro di anidride carbonica, che viene stoccata nel Mare del Nord e poi riutilizzata e che ci permetterà di ottenere prodotti a zero emissioni. Noi ci crediamo».

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dei prodotti di Heidelberg Materials? E quali sono le strategie che mettete in campo?».

PRODOTTI SOSTENIBILI

SOTTO, FRANCESCA PROIETTI, MARKETING ANALYST

«Per potenziare la nostra rivendita, io e i miei fratelli abbiamo deciso di ampliare i nostri punti di distribuzione, con una scelta adottata negli ultimi cinque anni. Non vogliamo centralizzare, ma espanderci, con una rete vendita ampia: cerchiamo cantieri, appalti, facciamo proposte», ha spiegato Cuscunà. «La collaborazione con Italcementi prima e Heidelberg Materials ora, è storica e l’esigenza di avere prodotti

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sostenibili in casa si percepisce, anche se c’è ancora tanto su cui lavorare. Dovrebbe intervenire la politica, per imprimere meglio il messaggio, per far capire che il cemento non può essere prodotto da chiunque, ma da chi è capace e da chi lo fa adesso in maniera sostenibile».

IL MERCATO

«I miei clienti non richiedono ancora il sostenibile: dobbiamo lavorare molto per arrivarci. Tuttavia, ritengo che un buon mezzo per convincere sia la formazione: la problematica ambientale è sempre più urgente, ed è chiaro che non riguarda il marketing, ma il benessere di tutti», ha aggiunto Denaro. «Nel nostro punto vendita Heidelberg Materials è un brand che conta, assieme al nome ci sono storia e qualità dei prodotti. Noi, ci identifichiamo esclusivamente con loro». Per Galfano, il green ha iniziato a contare tanto: «È un concetto importante per noi, abbiamo deciso di abbracciare questa filosofia a 360 gradi con diverse gamme. E non siamo soli: siamo entrati a far parte di BigMat poco più di un anno fa, un progetto che ci premeva portare a termine e che ci ha dato molte gratificazioni e vantaggi. Un’unica bandiera unisce i rivenditori, anche in questi valori».

VENDITA DI SISTEMA

La strategia di Correra, invece, è la vendita di sistema: «Nel mio punto vendita il cemento è sempre stato molto richiesto. A Palermo è un materiale molto importante, conta un buon 18% nel nostro fatturato. La nostra strategia si concentra nello spingere il prodotto in una vendita di sistema, anche se non è facile: bisogna dotarsi di studi di progettazione. A Palermo vengono richiesti tutti quei prodotti a base di calce idraulica naturale, anche quelli sostenibili e quelli ad alte prestazioni, una buona base». Gariffo ha espresso la sua logica: «Siamo grossisti di tondo per cemento armato e legnami, ci concentriamo maggiormente sulla carpenteria e sulle strutture. Il mercato è molto competitivo, la richiesta è ampia, i produttori sono parecchi. La sostenibilità? È più richiesta per i lavori pubblici».

OPEN DAY

E, quindi, che cosa può fare Heidelberg Materials? «Promozione in primis, ma anche formazione e studi per sensibilizzare i tecnici. Non sarebbero male degli open day, giornate in rivendita a tema e dedicate. Vanno coinvolti, però, tutti gli attori della filiera, compresi gli ingegneri, gli architetti e i progettisti. E, fondamentale, dobbiamo essere partner gli uni degli altri. La strada è stata tracciata, non resta che incamminarsi», ha chiosato Galfano. «L’impegno di

FEDERICO DELLA PUPPA
DEL CENTRO STUDI DI YOUTRADE.

PIOGGIA DI VANTAGGI PER I.IDRO DRAIN

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Luigi Esposito (nella foto), Eco.Build Sales Manager

Aree Sud e Sicilia Calabria, durante l’incontro a Isola delle Femmine ha spiegato le caratteristiche di i.idro Drain, conglomerato cementizio per pavimentazioni continue con altissima capacità drenante. Un prodotto che è stato studiato, sostenibile, accettato anche da enti come la Soprintendenza. I lavori in Sicilia effettuati con questo drenante, sono stati parecchi: un’accurata selezione degli aggregati e l’azione del legante cementizio permettono al prodotto di raggiungere una capacità drenante cento volte superiore a quella di un normale terreno. Testato, certificato con l’Epd, consente di confezionare calcestruzzo dalla buona performance meccanica e, allo stresso tempo, con un’altissima capacità drenante. Inoltre, permette il continuo ricircolo dell’aria all’interno della massa,

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accelerando il processo di scioglimento della neve o del ghiaccio, evitando la formazione di lastre. Il materiale prevede ovviamente il deflusso delle acque, riducendo quindi il ruscellamento e l’acqua planning, raccogliendo anche le acque piovane, riducendo quindi il trattamento delle acque meteoriche. E garantisce il recupero dell’acqua in falda, dimostrandosi quindi particolarmente adatto per interventi in zone soggette a tutela ambientale e riducendo le temperature del suolo durante i periodi di grande caldo. Di facile manutenzione e molto resistente, i.idro Drain è utilizzato per produrre pavimentazioni continue come aree di sosta e parcheggi, aree pedonali, piste ciclabili, camminamenti, strade secondarie o di accesso, giardini pubblici, strade sottoposte a tutela ambientale, aree a rischio di incendio e green way.

RIVENDITEIL LINK CON I RIVENDITORI SICILIANI

Massimiliano Correra, titolare della Correra di Palermo: «Siamo un’azienda che opera nel mercato dell’edilizia e dei derivati da 50 anni. Ora è guidata da noi, la seconda generazione. Contiamo 12 dipendenti e fatturiamo circa 1,8-2 milioni l’anno. Abbiamo un solo punto vendita, ma ci riserviamo strategie di ampliamento. Il nostro portafoglio clienti è vasto: dal privato alla grande impresa, fino agli appalti pubblici. Abbiamo aperto al mercato online, dove vendiamo per lo più prodotti di consumo, arredamento in sé, ma anche cemento, anche se con richiesta inferiore. Il plus dell’ecosostenibilità del cemento oggi è percepito dal 50% dei clienti, bisogna lavorare per raggiungere la totalità».

Giovanni Cuscunà, titolare di BigMat Cubex di Mascalucia (Catania). «La nostra realtà conta tre depositi nella provincia di Catania: l’azienda è nata negli anni Sessanta con i miei genitori, prosegue oggi con la seconda generazione. Nel 2019 siamo entrati a far parte della famiglia BigMat. Contiamo 60 dipendenti e 25 milioni di fatturato, trattando una fetta di filiera molto ampia tra edilizia generica, pesante, termoidraulica e copertura. Da sempre siamo rivenditori Heidelberg Materials, azienda riconosciuta per qualità dei prodotti e di forte etica. Il brand del cemento, nel nostro mondo conta, per questo il cambio del nome non ha pesato sulla clientela. Oggi, tutto quello che riguarda la sostenibilità pesa molto sul mercato, è un’onda che non si può non seguire. Per questo noi seguiamo Heidelberg, che garantisce innovazione e tecnologia dove altri non arrivano».

Denaro, titolare

Messina: «Fratelli Denaro è un’azienda leader sul territorio, siamo rivenditori di una gamma di prodotti completa a disposizione nei nostri tre punti vendita, che a breve diventeranno cinque, anche perché ne stiamo aprendo altri due. La vendita del cemento negli ultimi anni è calata, si è fatta spazio una tipologia di prodotti tecnicamente più avanzati che Heidelberg Materials riesce a proporre con continue innovazioni. Apprezziamo particolarmente l’i.idro Drain, novità nel campo drenante che sicuramente riscuoterà successo anche nel nostro territorio. Confidiamo molto nel futuro: tra Pnrr e Ponte sullo Stretto, abbiamo aspettative molto alte».

Giovanni
di F.lli Denaro,
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MASSIMILIANO CORRERA
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GIOVANNI CUSCUNÀ
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GIOVANNI DENARO
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Salvatore Galfano, titolare di BigMat Mediedil di Marsala (Trapani): «Siamo un punto di riferimento per la nostra clientela, composta da imprese, artigiani e privati. Nei nostri magazzini sono presenti e rivenduti brand importanti, ma la scelta di essere clienti e collaborare anche con Heidelberg Materials è nata per offrire ai nostri clienti una qualità superiore per quanto riguarda prodotti tecnologicamente avanzati. Uno in particolare che ci ha colpito è il sistema drenante i.idro Drain. La domanda del cemento è cambiata oggi: si cerca più sostenibilità, concetto ormai fondamentale nell’edilizia. È una strada che tutti dobbiamo imboccare, con i lavori del Pnrr in arrivo è il primo requisito richiesto».

Antonio Ballarò, titolare di Tecno Edilizia Ballarò, di Palermo: «La nostra attività è nata nel 1998 e dal 2005 prosegue con mio figlio Giuseppe e mia nipote Emiliana. I nostri lavori si concentrano particolarmente nei recuperi, come nei centri storici delle città e degli edifici degli anni Sessanta e Settanta. Utilizziamo nuove tecnologie e molti dei prodotti Heidelberg Materials, completi e innovativi, di alto valore aggiunto. Con il Pnrr, per noi, si aprono delle ottime prospettive e siamo pronti per partire con i cantieri. Abbiamo iniziato negli anni Novanta la collaborazione con Italcementi e non l’abbiamo mai interrotta, il cambio di brand ci ha rafforzati. Heidelberg Materials propone prodotti che ci consentono di avere sempre più marginalità, per noi è un plus, specialmente in un territorio dove il più richiesto è il 325 e la calce idraulica. Il servizio più apprezzato? La rapidità della consegna dei materiali e la serietà».

Antonio Gariffo, titolare di Silflex-Carini di Palermo: «Siamo sul mercato da mezzo secolo, per la fornitura e la lavorazione tondo del cemento armato e del cemento. Fatturiamo 6/7 milioni all’anno e abbiamo dieci dipendenti all’attivo. Ho iniziato la gavetta 30 anni fa e sono subentrato a mio padre, anche se lui continua a essere in azienda: il passaggio generazionale avviene ogni giorno. Lavoriamo con Heidelberg Materials da molto tempo, i nostri clienti non hanno risentito del cambio del brand. Dei loro prodotti sono molto richiesti il 325, 425 e il cemento bianco. Dell’azienda apprezzo l’organizzazione, l’essere al passo con i tempi e anche il controllo della qualità, fondamentale oggi nel panorama delle costruzioni».

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SALVATORE GALFANO
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ANTONIO GARIFFO
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ANTONIO BALLARÒ
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LO STABILIMENTO
DI ISOLA DELLE FEMMINE
DIDA
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Heidelberg Materials lo tocchiamo con mano nella gamma dei prodotti, nella disponibilità, nella pronta consegna. Sono nato nell’edilizia, ma i giovani, le nuove generazioni, sono più attenti e sensibili a queste dinamiche, il che fa di loro ottimi trascinatori», ha aggiunto Ballarò. E Correra ha sottolineato la necessità di una maggiore tutela del mercato: «Non è facile scegliere, nel mare magnum della concorrenza. I grossisti vendono un prodotto già pronto, mentre noi dobbiamo lavorare molto sulla strategia: abbiamo bisogno di tutele per favorire i nostri spazi».

AMBASCIATORI

I rivenditori presenti alla tavola rotonda, si sono comunque trovati d’accordo nell’essere tutti ambasciatori della sostenibilità, ma anche che la ricerca della sostenibilità nella filiera ha bisogno di tempo e di una particolare concentrazione sulla qualità: è necessario essere meno venditori di prezzo e più di valore, che è quello che, alla fine, il cliente vuole davvero. «I prodotti non li svendo: la nostra forza è il servizio, l’assistenza, la qualità. Il brand conta tantissimo nel mondo del cemento», ha ribadito Ballarò. «Il marchio Heidelberg Materials nella nostra zona è sinonimo di garanzia, irrinunciabile, quello per cui i nostri clienti sono disposti a spendere. Ora la richiesta è concentrata sui premiscelati», ha confermato Denaro. Che cosa piacerebbe trovare in rivendita oltre al cemento? Per nessuno ci sono stati dubbi: premiscelati, predosati, malte strutturali e calcestruzzo pronto. Assieme al prodotto drenante di Heidelberg Materials, i.dro Drain che inizia a essere richiesto.

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HEIDELBERG MATERIALS - 2

DOPO LA CRISI DIVENTERÀ L’ISOLA DEL TESORO

La Sicilia ha sofferto più di altre regioni la crisi dell’edilizia.

Ma la ripresa vede il settore delle costruzioni in fermento, grazie anche a tanti lavori del Pnrr non ancora avviati

A cura del Centro Studi YouTrade

Sono 6,75 miliardi gli investimenti realizzati in Sicilia con il superbonus 110%, dei quali 6,7 di interventi ammessi a detrazione, e con circa 350 milioni ancora da spendere. Il totale è di 30.841 interventi, 7.305 (23,7%) negli edifici condominiali, 19.271 in edifici unifamiliari (62,5%) e 4.265 in unità immobiliari funzionalmente indipendenti (13,8%). Tuttavia, analizzando i dati a livello di investimenti e non di singoli interventi, emerge come la quota maggiore sia andata ai condomini, 60,9%, contro il 32,9% delle villette e il 6,3% delle altre unità immobiliari. Il superbonus in Sicilia ha

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attivato interventi che hanno coinvolto l’1,5% delle famiglie e, dunque, è stato un provvedimento diffuso e utilizzato, anche se certamente meno che in altre regioni di Italia, non solo soprattutto in confronto a quelle del Nord, ma anche rispetto ad altre aree del Sud, come Basilicata e Calabria, dove le condizioni geografiche, tuttavia, agevolano gli interventi di efficientamento energetico.

IN PROGRAMMA

Ma la Sicilia è anche una regione nella quale si devono ancora avviare la maggior parte degli inter-

venti previsti dal Pnrr. Secondo i dati aggiornati a circa sei mesi fa, in Sicilia su 15.918 progetti quelli validati erano 8.589, ovvero poco più della metà, mentre altri 7.329 erano in corso di validazione. Il valore complessivo dei progetti somma a oltre 17,4 miliardi di euro, dei quali avviati solo 1,8 miliardi, con aggiudicazioni pari a 591 milioni di euro. Certamente in questi ultimi sei mesi questo scenario sarà certamente migliorato, ma di fatto alla data di sei mesi fa in Sicilia solo il 3,4% delle risorse del Pnrr erano state aggiudicate per l’avvio dei lavo -

ri. Il bicchiere mezzo pieno di questa situazione è che il 96,6% delle risorse arriveranno nei prossimi due anni, con la necessità di spendere e correre per l’esecuzione dei lavori. Ricordando che un terzo di queste risorse circa sono destinate all’edilizia, paradossalmente il ritardo è una buona notizia.

MENO DELLA MEDIA

Analizzando l’andamento della produzione del settore delle costruzioni in Sicilia, valutata in base alla produzione di valore aggiunto nel periodo

2014-2022, e mettendola a confronto con la media nazionale e delle altre regioni del Mezzogiorno, emerge come la crisi dell’edilizia si sia fatta sentire in modo maggiore, soprattutto per più lungo tempo in questa regione. La crisi ha rallentato la ripresa, che in Sicilia è avvenuta in un primo momento nel 2018, dunque due anni dopo quella nazionale, ma interrotta immediatamente dalla pandemia. Nel dopo covid la Sicilia mostra un segnale di reazione molto consistente, anche se rallentato nella dinamica del 2022. Si dovrà attendere i dati Istat relativi al 2023 per valutare l’impatto effettivo della dinamica di mercato delle costruzioni sul sistema siciliano. Certo è che se si analizza l’andamento del settore delle costruzioni in termini di numero di occupati, emerge una migliore performance della regione rispetto alle medie nazionali e delle regioni del Mezzogiorno, segno di una vitalità che, tuttavia, se messa in confronto con la produzione di valore aggiunto evidenzia ampi margini di miglioramento nelle imprese del settore.

SEGNALI POSITIVI

Queste dinamiche evidenziano come il mercato delle costruzioni in Sicilia abbia sofferto più di altre regioni la lunga crisi delle costruzioni. Ma altri segnali positivi possono essere individuati nel cambiamento del sistema imprenditoriale delle imprese del settore. Mettendo a confronto il numero di aziende attive presenti nel 2010 e quelle presenti nel 2023, emerge un quadro di flessione e poi recupero del numero di imprese, passate da 54.008 del 2010 alle 53.268 del 2023, con una flessione consistente nei periodi di crisi, quasi totalmente riappianata. Ma il dato più significativo è quello relativo al cambiamento della quota di società di capitali del settore delle costruzioni, pari al 22,6% nel 2010 e passato a un ben più consistente 34,8% nel 2023. È una dinamica ben conosciuta a livello nazionale che anche in Sicilia presenta i suoi positivi esiti, in quanto un sistema imprenditoriale più strutturato e organizzato è anche un sistema imprenditoriale in grado di affrontare le sfide del futuro con maggiore capacità e robustezza. Questa riflessione vale soprattutto se associamo l’analisi dell’andamento del mercato alle prospettive di sviluppo che il Pnrr potrà sostenere in questa prossima fase biennale nella quale, esaurite le opportunità del superbonus, il mercato regionale dovrà saper agganciare, in attesa che si palesi la sfida futura attivata dalla direttiva europea Case green, che avrà un impatto certamente positivo anche in questa regione, così come lo ha avuto il superbonus, dando alle imprese, comprese quella della distribuzione di materiali edili, un orizzonte di fiducia al quale guardare.

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Contenuto di ‘’riciclato’’: il triplo di quello richiesto ! Per costruire oltre

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(Criteri Ambientali Minimi)

PARTNERSHIP

PORTE DIERRE PER LA SELEZIONE DI SCINTER

Il distributore piemontese da anni ha allacciato un rapporto speciale con il produttore specializzato in blindata (e non solo). In arrivo un nuovo showroom

Da Scinter a Bardonecchia (Torino), nel cuore della Val di Susa, c’è tutto il necessario per sentirsi a casa. Ma anche per costruirla. L’esperienza nel settore edile di Scinter è stata maturata in diversi decenni. L’azienda, infatti, è nata nel 1978, da un’idea di quattro amici che avevano maturato il desiderio di aprire un’attività commerciale, che si è trasformata in una rivendita edile. Un magazzino di successo, rifornito di tutti i tipi di prodotti, sia per privati che per aziende e professionisti. Gabriele Bobba, attuale amministratore delegato della società e rappresentante della seconda generazione, lavora per mantenere una crescita stabile: proprio in queste settimane verrà aperto, a pochi chilometri dalla rivendita, un nuovo showroom, perché anche l’occhio vuole la sua parte.

Alice Fugazza GABRIELE BOBBA, AMMINISTRATORE DELEGATO

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LA STORIA

«Negli anni Ottanta mio padre e i suoi soci hanno cavalcato l’onda del boom edilizio. Poi, un grosso contributo l’hanno dato le Olimpiadi del 2006. Nel Duemila sono entrato in azienda al fianco di mio padre, affiancandolo nel ricambio generazionale e acquisendo la mia quota fino a quando nel 2014 non è andato in pensione e la Scinter è stata inglobata nella società in cui, oltre a me, fanno parte altre tre persone. In azienda lavoriamo in quattro: io, che sono disponibile su più fronti a 360 gradi, una socia che si occupa della contabilità e altri due in magazzino e alle consegne. La mole di lavoro quotidiana è molto alta, ma con impegno, caparbietà e determinazione, riusciamo a fare tutto. Negli ultimi dieci anni siamo cresciuti, sfruttando la capacità di avere una vasta quantità di materiali, puntando sui prodotti di marchio e qualità. Una delle aziende con la quale abbiamo rafforzato la partnership è Dierre», spiega Bobba. Domanda. Come è strutturato il vostro punto vendita? Risposta. Il punto vendita è strutturato con una

base centrale con ferramenta e colorificio (dotato di tintometro). Poi, abbiamo uno showroom dove sono esposte piastrelle, porte blindate e porte interne Dierre, una vasta esposizione di elettroutensili e anche una parte dedicata all’antinfortunistica. All’esterno, in una vasta superficie di 3 mila metri quadrati, c’è un magazzino con sabbia, cemento, Pvc, pozzetti, legna, pellet e sale da disgelo. Insomma, si può trovare tutto quello che fa casa: sia per la struttura che per le finiture, ma anche molti prodotti di nicchia.

D. In che cosa si differenziano le richieste tra clienti professionali e privati?

R. L’impresa chiede preventivi per la costruzione in generale: fornitura mattoni, calcestruzzo, cemento e legname. Il privato arriva da noi per interni e finiture, per le piastrelle, le porte.

D. Lo showroom è un aspetto commerciale essenziale oggi: quanto conta?

R. Parecchio: sul nostro fatturato incide di un buon 40%, motivo per il quale lavoriamo sei giorni su IL

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sette, tenendo aperto anche il sabato, giorno di punta che concentra i visitatori.

D. Come e quando avete scelto Dierre?

R. È stata l’azienda a cercare e poi scegliere noi: siamo in una posizione strategica: Bardonecchia è una località esclusiva di villeggiatura e la nostra rivendita è unica. Per questo si sono proposti di collaborare prima e diventare partner poi.

D. Quali sono gli aspetti più interessanti di Dierre?

R. L’azienda per noi è una grande fonte di ispirazione, molto strutturata e con molta esperienza: il loro knowhow è un plus che conta. Hanno uno storico importante e sono posizionati in una zona strategica. Il servizio, poi, è impeccabile. C’è stato subito un grande feeling e negli anni abbiamo consolidato un rapporto che non li determina solo come fornitori, ma anche partner.

D. Nel punto vendita quali sono le tipologie di porte più richieste?

R. La porta blindata. Questa è stata sicuramente una

scelta determinata durante il periodo del superbonus da parte di molti utenti. Dierre ha poi dato il via a delle promozioni che hanno incentivato anche il ricambio delle porte interne.

D. Qual è la porta più innovativa e richiesta?

R. La Hibry, una porta con tecnologia incredibilmente avanzata, che dispone di tantissimi optional: dal lettore ottico e di impronte, al tastino alfanumerico e allo spioncino digitale. Ormai, anche per rispondere al citofono, basta un’app.

D. Quali sono le caratteristiche delle porte Dierre che contano di più?

R. La classe antieffrazione, l’abbattimento acustico e l’isolamento termico in poliuretano. Quest’ultimo in montagna è molto richiesto.

D. Sicurezza o design? Che cosa vince?

R. Vanno a braccetto: il design è sempre più ricercato e Dierre soddisfa le richieste con diverse proposte e materiali.

D. Conta l’aspetto della sostenibilità in azienda?

R. Dierre nel green ci crede tanto, ma al momento

IL TEAM DI SCINTER

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non è particolarmente richiesto.

D. Avete previsto un corner dedicato a Dierre?

R. Sì, nel soppalco dello showroom che di 130 metri quadrati, ospiterà una ricca esposizione.

D. Proponete un servizio di consulenza per gli interni?

R. Al momento no, ma ci stiamo strutturando per farlo poiché è un servizio sostanzialmente importante. A questo proposito stiamo aprendo in queste settimane un nuovo punto vendita con annesso

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SICUREZZA ED ELETTRONICA LE DUE ARMI IN PIÙ

Simone De Robertis, responsabile commerciale per Piemonte, Valle d’Aosta e Pavia, e Nadia De Robertis, responsabile delle rivendite delle porte blindate in Piemonte e direttrice a livello nazionale di ferramenta, si occupano di seguire Scinter e i prodotti in rivendita. Un rapporto basato sulla fiducia, che negli anni ha dato ottimi frutti.

Domanda. Quali sono i prodotti più richiesti?

Risposta. La porta blindata, che viene richiesta accessoriata con coefficienti termici importanti. Le persone tengono al green e all’isolamento acustico. E ovviamente alla sicurezza. In aumento anche la richiesta per dispositivi per strutture pubbliche: porte per scuole, ospedali.

D. Quali sono le richieste più frequenti dei distributori di materiali edili?

R. Sicuramente la velocità di consegna, per questo nella nostra azienda è nata l’esigenza di creare il Dierre Emporium. Consente di avere in casa dei prodotti da recapitare nell’immediato: per esempio, controtelai, cassonetti, porte da cantina, porte tagliafuoco, di tutte le misure necessarie.

D. Che cos’è il Dierre Emporium?

R. È un nuovo modello di business. Dierre nasce 49 anni fa come azienda, al centro rivendite e distributori che chiedevano chiusure per interni e i materiali classici di accompagnamento. Nel tempo c’è stata però una vera evoluzione nella richiesta del materiale e nel modo di vendere: Volevamo migliorare la conoscenza dei prodotti Dierre in un canale di mercato importante, che abbiamo sempre presidiato, ma senza la completezza di gamma riservata agli showroom. Da questa scelta è derivata l’esigenza di ridefinire il posizionamento del nostro marketing mix in modo da rispondere con più efficacia ai bisogni delle rivendite edili. In sostanza, potremmo dire che il prodotto c’era già, ma si trattava di farlo conoscere a un pubblico nuovo, portatore di richieste specifiche. Di qui anche il nome Emporium, che richiama appunto la natura di un centro dove si commerciano prodotti anche molto diversi tra loro.

D. Quanto conta la formazione ai distributori?

R. Tantissimo, la nostra azienda sta lavorando appunto per rafforzare questo ramo al suo interno. Vogliamo supportare sia i clienti, che preparare al meglio i nostri venditori.

D. Avete in programma promozioni?

R. Ne abbiamo diverse in corso, specialmente nel pacchetto delle porte blindate.

D. Che impatto ha la sostenibilità nel mercato delle porte?

R. L’esigenza si percepisce, specialmente per quanto concerne il risparmio energetico. Noi giochiamo tutto sulla qualità e sul Made in Italy, che è la nostra firma.

D. Quando è nato il rapporto con Scinter e qual è la caratteristica che apprezzate?

R. L’abbiamo cercato noi 16 anni fa e abbiamo stretto con l’azienda un rapporto di collaborazione proficua. È l’unico rivenditore di rilievo della sua zona, competente e che ha la fiducia dei clienti, il decorso naturale è stato contattarlo e chiedere di lavorare insieme. Prima acquistava semplicemente prodotti tecnici, negli ultimi quattro-cinque anni, invece, abbiamo svolto un gran bel lavoro per quanto riguarda la rivendita di porte blindate. Apprezziamo il fatto che ci viva come un partner: «siamo un noi».

D. Quali sono i principali ostacoli da superare con i rivenditori?

R. Il rispetto reciproco, ottenere e conquistare la fiducia dei clienti. Bisogna lavorare sodo, il brand da solo non è sufficiente.

D. Come è andato 2023? Come sta andando il 2024? E quali sono le previsioni per il futuro?

R. Il 2022 e il 2023 sono stati anni d’oro grazie al superbonus, malgrado tutto abbiamo investito tanto, non smettendo mai di produrre e lavorando sette giorni su sette. Ci aspettavamo un 2024 in discesa, ma stiamo reggendo il colpo. Sicuramente ci aiuta il lavoro all’estero, in Spagna il mercato è molto buono.

D. Avete novità per quest’anno?

R. Abbiamo un prodotto blindato in uscita. C’è anche molta richiesta per il rasomuro e ci stiamo concentrando sul design dei prodotti e sull’infondere la cultura delle cerniere a vista.

D. Come sarà la porta del futuro?

R. Elettronica e domotica. Che garantisca la serenità di entrare nelle proprie case sapendo che i criteri di sicurezza sono stati rispettati e che si possa monitorare tramite un’app.

COLORIFICIO E FERRAMENTA

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showroom: un luogo più adatto all’esposizione, dove gestire i clienti in maniera diversa, con aree già composte. Ci sarà un architetto che offrirà non solo servizi di consulenza, ma anche di progettazione degli spazi.

D. Come è nata l’esigenza di aprire un altro punto vendita?

R. Il punto di via Torino è un magazzino edile allo stato puro: ci sono sacchi di cemento, sabbia, polvere. Lo showroom ha bisogno di un ambiente elegante, che soddisfi le esigenze di clientela di vasto genere, che deve essere invogliata a visitare e anche a spendere. Insomma, vogliamo dare a questo tipo di attività che per noi conta molto, un’immagine più ricercata e professionale.

D. Come vi regolate con la logistica?

R. Per quanto riguarda l’approvvigionamento è tutto organizzato: con tanti anni di esperienza sulle spalle conosciamo tutti i trasportatori e riusciamo a coordinarci al meglio. Abbiamo sempre abituato i clienti a ricevere il nostro materiale in giornata. La consegna è rapidissima, quasi in tempo reale.

D. Non fate parte di gruppi e consorzi. Perché?

R. Abbiamo ricevuto diverse richieste, tutte rifiutate: non ne vedo la necessità. Siamo gli unici sul territorio, la concorrenza è molto bassa. Vogliamo essere liberi e mantenere la nostra attività.

D. Utilizzate anche l’e-commerce?

R. No, non siamo strutturati per poterci lanciare in questa avventura.

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D. Quali prodotti vanno per la maggiore? Quali in calo?

R. Va a periodi: riusciamo a far girare bene il magazzino e non c’è una logica. Forse, l’unico prodotto che è fermo da un po’ è il laterizio.

D. Il superbonus ha drogato il mercato: quanto ha pesato sulla sua attività e quanto pesa adesso?

R. La realtà della valle è diversa dalla realtà della città. Il superbonus è andato a sostituire una parte del mercato, è vero, ma in maniera diversa: si è puntato di più sulle ristrutturazioni e sulle manutenzioni, ma non ha inciso particolarmente sul nostro fatturato. Noi siamo rimasti sempre in linea.

D. Come si è aperto 2024 e che cosa vi aspettate a fine anno?

R. Negli ultimi anni abbiamo registrato una crescita del 10-12%. All’inizio dell’anno c’è stata qualche incertezza, ma poi è andato tutto bene. Prevediamo di chiudere in parità, in linea con l’anno scorso.

D. Pnrr vuol dire lavori pubblici. Siete coinvolti anche voi?

R. È molto distante dalla nostra attività, non credo.

D. Oltre all’apertura del nuovo showroom, ci sono altre novità?

R. Ci concentreremo molto sull’installazioni delle ambientazioni di arredo bagno, dedicandoci al legno, alle piastrelle, alle ceramiche. E ovviamente, ci dedicheremo anche alla consulenza.

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D. Come vedete la vostra rivendita fra 10 o 20 anni?

R. Spero qualcuno possa continuare il mio lavoro: magari mio figlio o qualcun altro. Ma sicuramente immagino l’attività in crescita, grazie a tanta innovazione.

TRE NUOVI INGRESSI NEL GRUPPO MADE

La Sicilia è ancora fra le regioni protagoniste della continua fase di sviluppo di Gruppo Made. In pochi mesi sono state 14 le rivendite edili che hanno aderito al network Made, un Gruppo che oggi ha abbondantemente superato i 200 punti vendita in 18 regioni italiane. Ferrante Techno Costruzioni. Nasce a Palermo come impresa edile e, nel 2013, amplia il suo core business con una rivendita di materiali edili, ulteriormente arricchita negli ultimi anni con prodotti e soluzioni per i settori della termoidraulica e il settore elettrico. L’offerta per l’edilizia è quanto mai ampia e comprende sistemi a cappotto, edilizia leggera, utensili ed elettroutensili, oltre che i tintometri per il colore per interni ed esterni. Più recentemente, è stato aperto un settore dedicato alla show-room per finiture, ceramiche e arredobagno. Oggi, confida Angelo Ferrante, l’azienda è pronta per fornire al cliente un servizio completo chiavi in mano, grazie alla completezza dell’offerta merceologica e alla professionalità dell’impresa edile che opera da anni sia nel mercato del nuovo che in quello della ristrutturazione. Ma.Em. Di Emanuele Maugeri. Ha una storia ultra centenaria e di continua trasformazione effettuate da tre generazioni di imprenditori a Catania. Inizialmente impresa puramente edile, è diventata magazzino e impresa con la seconda generazione per poi, circa vent’anni fa, trasformarsi nella attuale attività che commercializza finiture, arredobagno, pavimenti, rivestimenti e rubinetterie per un pubblico quasi essenzialmente composto da privati. Il personale della show-room è molto qualificato e può vantare una importante specializzazione nella progettazione in 3D, sicuramente molto impattante di fronte alle richieste dei clienti.

L’Edilizia. A Canicattì (Agrigento) è attiva dal 2006 ed è un magazzino edile tradizionale che propone anche colore per esterni e una showroom finiture. Vi lavorano sei collaboratori oltre al titolare, Vincenzo Tolone, che è stato il convinto promotore dell’ingresso dell’azienda

STAFF DELL'EDILIZIA. SOPRA, A SINISTRA, ANGELO FERRANTE, A DESTRA, EMANUELE MAUGERI

in Gruppo Made: l’obiettivo dichiarato è quello di far crescere la sua impresa commerciale utilizzando tutti i servizi che il Gruppo mette a disposizione dei suoi aderenti, partendo dal programma formativo, ma anche per poter avere un accesso facilitato a nuove linee di prodotti e di categorie merceologiche, utili per il reale sviluppo dell’attività.

TERZO PUNTO VENDITA TECNOMAT IN SARDEGNA

Tecnomat apre un nuovo punto vendita di Olbia e seleziona nuove figure professionali, tra cui consulenti tecnici e di vendita, addetti alla logistica, hostess e steward di cassa e accoglienza, con contratto a tempo determinato. Quello di Olbia è il terzo punto vendita in Sardegna, dopo quelli di Assemini (Cagliari) e Sassari, che migliora l’offerta di prodotti e servizi professionali nel settore dell’edilizia e della riqualificazione energetica degli edifici.

FORMAT HABIMAT ANCHE A SETTIMO VITTONE (TORINO)

Successo per la nuova sala mostra Habimat di Dov.Edil inaugurata a Settimo Vittone (Torino), che ha già accolto in poche settimane molti architetti e progettisti d’interni. Habimat è l’insegna di BigMat dedicata agli showroom d’interni, che si aggiunge ai 40 già presenti su tutto il territorio nazionale. Dov.Edil Srl di Donnas (Aosta) è un’azienda a conduzione famigliare guidata da Marco Doveil, affiancato dai genitori e dalla moglie Anna Planaz, con uno showroom a Pont Saint-Martin e ora anche a Settimo Vittone. Il nuovo showroom è frutto di un lungo lavoro di ristrutturazione iniziato nel 2020, come racconta il titolare Marco Doveil: «Nel 2018 abbiamo aperto a Pont Saint-Martin il nostro primo negozio di finiture e abbiamo subito deciso di investire in questo comparto cercando uno spazio più ampio. Nel 2020 è arrivata l’occasione di un immobile da ristrutturare a dieci minuti di distanza e l’abbiamo colta iniziando subito i lavori per poi nel 2023 aderire al Gruppo BigMat e scegliere l’insegna Habimat per la nuova sala mostra». La nuova sala mostra si sviluppa su una superficie di 450 metri quadrati,

disposti su un livello, dove poter trovare un’ampia gamma di pavimenti e rivestimenti, piastrelle, laminati e parquet, ma anche arredobagno, sanitari, carta da parati, resine e tutto il mondo colore con Habimat Color Collection, la collezione di toni esclusivi ideati da Habimat per gli ambienti domestici. «Habimat è il format per gli showroom perfetto per la nostra nuova sala mostra perché ci permette di posizionarci come partner di architetti e progettisti d’interni proponendoci come trend setter dell’interior design», sottolinea Doveil.

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Nebula di antoniolupi è la vasca ovale che offre un’esperienza di relax totale pur contenendo le dimensioni e gli ingombri, una presenza discreta e allo stesso tempo importante, sia quando viene collocata a centro stanza, sia per soluzioni che la vedono addossata alla parete. Il materiale definisce l’estetica e l’esclusività.

2Dalla pausa caffè al calice di vino dopo cena: la rubinetteria QuadroDesign è il dettaglio architettonico che completa lo stile dei progetti più innovativi e di tendenza. QuadroDesign è un brand amato da molti giovani studi di architettura Gli interventi sono attenti e l’essenzialità si concentra sulla ricerca materica e su nuovi suggestivi abbinamenti.

3 Bolle, la nuova collezione lavanderia Arbi presenta la nuova collezione lavanderia che propone una nuova modularità e numerosi elementi estremamente funzionali. Il programma Bolle è ricco di elementi che consentono di arredare con eleganza, cercando di mascherare tutti quei vani tecnici fastidiosi da vedere o le zone dove può accumularsi disordine. La nuova lavanderia Arbi propone soluzioni esteticamente piacevoli, pensate per risultare funzionali, pratiche e durevoli. Soluzioni modulari, una vasta gamma di profondità e numerosi lavabi danno modo di trovare sempre la soluzione più calzante alle proprie esigenze. 4 La classicità contemporanea distingue la nuova serie di rubinetti di Carimali. La nuova serie di rubinetti monocomando della collezione QTime è una sintesi di uno stile geometrico del passato adattato a un’estetica contemporanea e minimalista, dove vivono i contrasti, in un gioco tra materia, superfici e colori. 5 Nib, il nuovo lavabo di Alape, fluttua letteralmente sul piano, senza compromettere l’ergonomia: realizzato in

acciaio smaltato, è durevole, igienico, facile da pulire e creato per facilitare la quotidianità. Il lavabo ampio ed ergonomico è agevole da usare e offre uno scorrimento dell’acqua ottimale, mentre lo straordinario design dona raffinatezza e fascino a ogni bagno. L’estetica e la funzionalità si trovano in perfetta armonia. 6 Nib è disponibile in tre varianti di colore: bianco, nero matte e acciaio grigio scuro. Le doghe in laminato Quick-Step sono realizzate con un nucleo in HF (pannello in fibra di legno ad alta densità), prodotto utilizzando al100% legno di recupero proveniente da segherie, processi di gestione forestale, manutenzioni stradali o da scarti di lavorazione dell’industria del legno, che altrimenti verrebbero bruciati o buttati. I pavimenti in portano l’etichetta Pefc, che garantisce che il legno recuperato provenga da foreste gestite in modo sostenibile o da fonti controllate, proteggendo le foreste primordiali e prevenendo il disboscamento illegale. Nessun nuovo albero, quindi, viene abbattuto per realizzare un pavimento in laminatoQuick-Step.

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Hot Pop è lo scaldasalviette che reinventa il termoarredo e porta in bagno un’atmosfera tutta nuova. Merito delle sue linee morbide e generose, della varietà di colori nei quali è disponibile, ma soprattutto di un accessorio esclusivo. È firmato da Andrea Castrignano per Deltacalor.

8Inda presenta il nuovo catalogo Componibili, nel segno di una continuità di progetto che intercetta diverse categorie: dai materiali fino ad arrivare alle soluzioni compositive e agli elementi decorativi e funzionali. Sono infinite le combinazioni di forme, colori, materiali e moduli per il bagno.

TO BUILD NUOVO ADESIVO DA SIKA ITALIA

SikaCeram-255 Easy Flex S1 di Sika Italia è un adesivo in polvere migliorato, deformabile, a ridotta emssione di Co2 per piastrelle ceramiche di grandi formati. È adatto per la posa di piastrelle ceramiche all’interno e all’esterno, per aree residenziali e di carico medio. La possibilità di posa è fino a 10 millimetri di spessore. La soluzione è adatta per incollare anche rivestimenti lapidei, purché non sensibili all’acqua. Il prodotto può essere utilizzato all’interno e all’esterno

GLI IMPIANTI

VMC CON RBM

I nuovi impianti Rbm per il trattamento dell’aria offrono comfort ottimale e ambienti in salute. Rbm ha progettato soluzioni di trattamento aria altamente efficaci e in grado di soddisfare anche i progetti più complessi. Due i sistemi di applicazione, pensati per interventi con caratteristiche diverse (nuove realizzazioni o edifici già esistenti), ma entrambi in grado di risolvere i problemi di umidità, cattivi odori e bassa qualità dell’aria che si respira negli ambienti chiusi: ventilazione

per applicazioni a pavimento o a parete, su supporti a base cemento, calce, cartongesso e gesso. Anche su pavimenti esistenti resilienti perfettamente aderenti (esclusi i rivestimenti in poliolefina). SikaCeram-255 Easy Flex S1 è utilizzabile per applicazioni ad alte prestazioni e impegnative, come: piscine, pavimenti su massetti radianti, terrazze e balconi, per incollaggio a punti di pannelli in polistirolo, poliuretano espanso, lana di roccia e lana di vetro.

centralizzata o decentralizzata. La ventilazione meccanica controllata (Vmc), un sistema che ricambia e filtra l’aria in modo continuo e automatico, migliorando la Indoor Air Quality-IAQ.

SONIC ANTI RUMORE CON POLYGLASS

Polyglass lancia Sonic, nuova linea di isolanti acustici per il rumore da calpestio. La gamma di prodotti risponde alla crescente esigenza di comfort acustico nei contesti urbani moderni, caratterizzati da un’alta densità abitativa e un aumento delle fonti di disturbo sonoro. Sonic si distingue per le sue performance eccellenti, facilità di posa, sicurezza e contributo alla salute degli ambienti interni. Il sistema modulare di isolamento acustico per il rumore da calpestio comprende soluzioni sia per sottomassetto che per sottopavimento, garantendo una protezione acustica ottimale e un comfort senza compromessi. I prodotti della linea Sonic sono ecologici e la gamma Sonic per l’isolamento acustico è completa di soluzioni sottomassetto, sottopavimento e accessori per realizzare in maniera ef-

ficace i dettagli costruttivi e garantire il comfort abitativo.

VENTILAZIONE SICURA CON COMBI-PROMADUCT

Niente più condotte separate per la ventilazione e l’estrazione dei fumi multicomparto: Combi-Promaduct unisce le funzioni in un’unica soluzione. Con questo nuovo sistema si riduce la quantità di condutture risparmiando sulle materie prime, sui tempi di installazione e sull’energia, oltre a favorire un’edilizia più sostenibile. Combi-Promaduct unisce i sistemi Hvac e di estrazione forzata del

fumo e del calore multi-comparto potendosi basare su verifiche rigorose di igiene e pulizia, test su scala reale di fluidodinamica, di classi di tenuta e di convalida della modellazione Fem con relative linee guida per la verifica del progetto. Il sistema è resistente al fuoco ed è sviluppato per intervenire automaticamente in caso di incendio, trasformando l’impianto di ventilazione dell’edificio in un sistema di controllo dei fumi conforme alla normativa italiana.

LATERLITE IN LINEA CON I CERTIFICATI CAM

Laterlite presenta prodotti in linea con i requisiti Cam, obbligatori per le opere pubbliche. Trai prodotti del mondo Leca certificati Cam spiccano innanzitutto i calcestruzzi leggeri strutturali LecaCls 1400 Cam, LecaCls 1600 Cam e LecaCls 1800 Cam, che si distinguono per l’impiego di cemento con un’alta percentuale di materiali riciclati e ridotte emissioni di Co2, garantendo al contempo ottime caratteristiche tecniche ed elevate prestazioni. Anche i prodotti della linea Gras Calce (la Linea Ecopiù e Ultrabeton 45) sono ecosostenibili e certificati per i Cam.

NOVAMIX, VALVOLA DI MISCELAZIONE PER IMPIANTI SOLARI

Si chiama NovaMix la soluzione pensata da Tacanova per garantire efficienza e sicurezza ai sistemi solari termici per la produzione di acqua calda. Negli impianti di acqua potabile che integrano pannelli solari, per esempio, le valvole di miscelazione NovaMix si installano in posizione centrale, oppure direttamente davanti al punto di prelievo, e consentono di ridurre le temperature più elevate dell’acqua

a un valore costante, evitando il pericolo di scottature e migliorando il rendimento dell’acqua calda disponibile. Le valvole dell’azienda svizzera svolgono però un ruolo cruciale in tutti i sistemi a energia rinnovabile, in particolare nel caricamento dell’accumulo da parte di caldaie a combustibile solido, perché contrastano la formazione di condensa durante il processo di accensione e riducono così notevolmente la formazione di catrame e la corrosione della caldaia.

NUOVO SOLLEVATORE DA JLG INDUSTRIES

JLG Industries lancia il sollevatore a pantografo elettrico ES4046. È leggero e facile da manovrare, con raggio di sterzata pari a zero e beneficia di un’assistenza completa per tutto il suo ciclo di vita. La produttività è migliorata con oltre il 40% dei cicli di lavoro in più rispetto al suo predecessore a trazione idraulica, consentendo agli operatori di lavorare più a lungo con una sola carica. L’ES4046 è anche il più alto pantografo della serie ES, raggiungendo un’altezza di calpestio di 8,75 metri in uso esterno e di 11,9 metri in uso interno, e con il più basso peso lordo della sua categoria. Quando viene utilizzato all’interno, può portare fino a tre operatori insieme, la più alta capacità di occupazione di qualsiasi modello della serie ES.

SERRAMENTI IN LEGNO A PROVA DI AMBIENTE

L’azienda piemontese analizza il ciclo di vita di finestre e porte assieme al Politecnico di Torino per valutare l’impronta di Co2 del prodotto e la sua sostenibilità, come garanzia nei confronti del consumatore

Misurare l’impatto ambientale di un serramento analizzandone il Life cycle assessment dalla selezione delle materie prime fino allo smaltimento: è l’obiettivo della borsa di studio istituita dal Politecnico di Torino grazie a Navello. La proposta di tesi, pubblicata dal Diati (Dipartimento di Ingegneria dell’Ambiente, del Territorio e delle

NAVELLO
Alice Fugazza

Infrastrutture) è coordinata degli ingegneri Isabella Bianco e Davide Blengini, membri dell’Lca Research Group del Politecnico. La più longeva azienda italiana di serramenti in legno, fondata a Dogliani (Cuneo) nel 1824 festeggia i 200 anni di attività e fa un ulteriore

passo verso la riduzione dell’impatto ambientale, dopo essere stata tra le prime realtà del settore ad aderire alla due diligence contro il taglio illegale delle foreste.

LIFE CYCLE ASSESSMENT

«Navello ha fatto della sostenibilità uno dei pilastri dell’identità aziendale», sottolinea Francesco Navello, ingegnere, rappresentante della nuova generazione della famiglia di imprenditori. «Con l’aiuto del Politecnico di Torino vogliamo valutare in maniera approfondita l’impatto ambientale dei serramenti in legno, che sappiamo già essere molto basso, per realizzare buone pratiche che ci aiutino a ridurlo ulteriormente». L’impronta ecologica delle finestre in legno sarà inoltre confrontata con le prestazioni ambientali di quelle in alluminio e Pvc, anche prendendo in esame gli studi già pubblicati su questi prodotti. L’analisi del Life Cycle Assessment commissionata da Navello diventa quindi, in prospettiva, un’ulteriore garanzia di trasparenza nei confronti del consumatore, nonché uno strumento utile per l’azienda ai fini della definizione della Dichiarazione ambientale di prodotto (Epd), che definirà in maniera chiara e verificata il profilo green di ogni serramento e accessorio

in catalogo. Finestre, portoncini di primo ingresso, persiane e scuretti in legno sono peraltro realizzati da Navello interamente in Italia, negli stabilimenti in provincia di Cuneo, utilizzando legnami provenienti da foreste gestite in maniera sostenibile, vernici all’acqua prive di solventi e colle atossiche.

UNA STORIA DI 200 ANNI

Fondata a inizio Ottocento come bottega artigiana di falegnameria, Navello è una realtà tipicamente italiana, cresciuta attraverso le generazioni e realizzando un percorso basato sulla ricerca, sulla qualità dei materiali e sulle tecnologie di lavorazione del legno. Sebbene l’azienda abbia sviluppato nel tempo una capacità produttiva di livello industriale, tecnologicamente sofisticata, la dimensione artigianale è rimasta nel Dna dell’azienda, oggi leader nella produzione di serramenti in legno su misura, per il mercato della piccola edilizia residenziale, ma anche per cantieri importanti. Fra le produzioni Navello ci sono serramenti, portoncini di primo ingresso, persiane e antoni, realizzabili su disegno e in qualsiasi dimensione.

SOPRA, FRANCESCO NAVELLO, E I SERRAMENTI IN LEGNO A PROVA DI AMBIENTE

NUOVE SOLUZIONI PER LA PROTEZIONE

DI TUTTE LE CASE

Crm Xnet Fort è l’evoluzione della tecnica dell’intonaco

armato: sostituisce le parti metalliche con componenti in fibra, con bassa invasività dell’intervento e rapidità di applicazione

Paolo Caliari

Cugini, azienda di Nembro (Bergamo) dalla storia ultracentenaria, specializzata nella produzione di malte premiscelate per il mondo delle costruzioni, punta ora anche ai lavori di consolidamento con il proprio sistema Crm Xnet Fort per il rinforzo strutturale e antisismico delle murature.

Il nuovo sistema rappresenta l’evoluzione della tecnica dell’intonaco armato, di cui conserva la logica tradizionale, ma sostituisce le parti metalliche (rete e connettori) con componenti in fibra.

I VANTAGGI

«I sistemi Crm rientrano nella categoria dei materiali compositi per il rinforzo strutturale e la loro diffusione negli interventi di recupero è sempre maggiore grazie alla facilità di posa, all’adattabilità alle diverse geometrie strutturali e alle elevate prestazioni meccaniche che si possono ottenere», spiega Luca Garancini, direttore generale dell’azienda di Nembro.

«Il sistema Crm Cugini Xnet Fort prevede l’impiego di una rete preformata in materiale composito (Frp), inserita in una malta per uso strutturale e vincolata tramite connettori alla muratura da rinforzare. I vantaggi di questa metodologia di rinforzo consistono principalmente nella bassa invasività dell’intervento e nella rapidità di applicazione, che permettono di contenere i costi». CUGINI

CERTIFICAZIONE

I sistemi Crm sono impiegati principalmente per migliorare e adeguare il comportamento, in caso di sisma, di edifici storici, anche sottoposti alla tutela delle belle arti, per il miglioramento strutturale di edifici civili e industriali e per il consolidamento di strutture degradate. Naturalmente, sono prodotti certificati. «Tutti i materiali a uso strutturale devono essere qualificati e identificati dal produttore come condizione necessaria per l’immissione del prodotto sul mercato. Inoltre, disporre di un sistema certificato significa conoscere le prestazioni del sistema e consentire al progettista una previsione attendibile di comportamento del rinforzo. Il nostro sistema Crm Xnet Fort ha ottenuto la prestigiosa certificazione Eta, un importante riconoscimento europeo che testimonia l’elevata qualità e l’efficacia delle nostre soluzioni di consolidamento strutturale in termini di sicurezza, prestazioni e affidabilità», precisa il manager.

UTILIZZO

Le malte da ripristino vengono prodotte in Cugini da oltre 15 anni e nel corso del tempo si sono ampliate per soddisfare le più svariate situazioni di intervento. Le malte della linea Restaurmix sono, ad esempio, impiegate sia per la riparazione e protezione del calcestruzzo, sia per il rinforzo strutturale di murature in laterizio e pietra. La linea Calcevita a base di calce idraulica naturale, invece, permette di intervenire in tutti i contesti

di ripristino di edifici storici. Cugini produce, quindi, malte idonee sia per la realizzazione di intonacin armati classici con rete elettrosaldata, sia nelle situazioni dove è previsto l’impiego di Frp. «Il sistema Crm Xnet Fort è stato specificamente progettato con lo scopo di rinforzare strutturalmente elementi murari esistenti costituiti da mattoni, pietrame, tufo e murature miste, in modo da consentire un miglioramento sia a carattere locale sia nel comportamento globale dell’edificio. Lo scopo della rete in Frp è assorbire gli sforzi di trazione, mentre la malta strutturale contribuisce a gestire gli sforzi di compressione. Per garantire l’efficacia e la continuità del rinforzo nelle intersezioni è prevista l’applicazione di elementi angolari. L’aderenza, invece, è garantita, oltre che dalla malta, anche dai connettori fissati all’elemento murario tramite ancoranti chimici. Il sistema Crm ha un comportamento più elastico, rispetto a un intonaco armato e si adatta meglio a edifici vecchi o antichi. Un altro aspetto fondamentale è la maggiore resistenza agli agenti atmosferici, ad ambienti aggressivi e all’usura nel tempo, rispetto alle reti di acciaio degli intonaci tradizionali, che sono soggetti alla corrosione. Ciò si traduce in minori costi di manutenzione nel lungo periodo. Inoltre, la tecnica Crm è perfetta per gli edifici in muratura, poiché garantisce la traspirabilità dell’umidità dalle pareti, evitando il formarsi di fenomeni di condensa e di efflorescenze».

VELOCITÀ

Uno dei vantaggi del sistema Crm è una posa in opera più agevole: le reti in materiale composito Frp, sono più leggere e flessibili rispetto a quelle in acciaio elettrosaldato. L’applicazione risulta così più facile e adattabile alle varie conformazioni delle superfici. «Adoperare materiale di peso e volume ridotto significa anche minimizzare le emissioni associate alla produzione, al trasporto, all’assemblaggio-posa dei materiali da costruzione e ciò consente ai progettisti di prendere decisioni informate sulle tecnologie di rinforzo, sulla scelta dei materiali e dei fornitori che adottano processi più virtuosi», conclude il direttore generale di Cugini. Che precisa: «Il prodotto che meglio si sposa con questa tipologia di rinforzo è il nostro Calcevita Strutturale, a base di calce idraulica naturale. In questo modo il sistema può essere utilizzato su qualsiasi edificio storico, anche sottoposto al vincolo della Sopraintendenza. Tutti i prodotti della linea Calcevita sono formulati a partire da costituenti naturali e a basso impatto ambientale, sono quindi ideali per risanare e restaurare edifici di pregio storico e artistico, ma anche per fabbricati recenti e per applicazioni in bioedilizia. Tuttavia, dove non è indispensabile una malta a base di Nhl e dove è richiesta una maggiore resistenza meccanica e moduli elastici più alti, proponiamo il nostro Restaurmix K05F».

LUCA GARANCINI, DIRETTORE GENERALE DELL'AZIENDA DI NEMBRO

IL BAGNO CAMBIA E DIVENTA DESIGN HI-TECH

L’azienda specializzata nel sistema lavanderia evolve la sua offerta declinata in cinque nuove soluzioni modulari all’insegna della qualità

Può un luogo fisico disegnare una nuova strategia di comunicazione? L’inaugurazione dello Spazio Colavene dell’omonimo gruppo di Civita Castellana (Viterbo), famoso per il sistema lavanderia, ha proprio questo obiettivo: presentare in maniera più omogenea l’intera gamma di arredo delle cinque realtà produttive con i marchi Colavene per i mobili e lavatoi, Axa per i sanitari in pregiata

SHOWROOM

SPAZIO COLAVENE CIVITA CASTELLANA

Monica Battistoni

ceramica, Colacril per vasche in acrilico, Tamanaco per i box doccia multifunzione e LaBlù per le nuove rubinetterie.

LA FILOSOFIA

«Spazio Colavene non è semplicemente uno showroom, ma una nuova filosofia, un passaggio evolutivo per le nostre aziende», afferma Lauretta Colamedici, presidente di Colavene. Che spiega: «Il futuro si costruisce partendo dalle radici, e se lo showroom in cui presentiamo l’intera proposta dei diversi marchi nasce accanto ai primi insediamenti produttivi creati nel 1968 da mio padre Giovanni, vogliamo che i primi passi della nuova strategia siano quelli dei nostri figli, impegnati a progettare lo sviluppo del gruppo». Già, perché la presidente, assieme ai fratelli Gianfranco e Adriana, ha pianificato da tempo l’ingresso in azienda dei nipoti, ossia la terza generazione di una famiglia molto unita e attaccata alle proprie origini: «Il coraggio di costruire il futuro partendo dalle radici» non è un claim a effetto, ma la cifra dell’impresa fondata da Giovanni Colamedici.

DALLE ORIGINI ALL’ESPANSIONE

Il fondatore, emigrato in Venezuela a vent’anni, è tornato dopo 14 anni nel luogo di nascita con un’idea imprenditoriale visionaria: installare un’impresa specializzata nella produzione di elementi per il bagno, dal sottolavello agli stendini, dai lavatoi ai mobili contenitori proprio nel distretto della ceramica sanitaria. Non concorrenti, quindi, ma complementari. Da allora Colavene, fusione tra il cognome di famiglia e il Paese sudamericano, ha continuato a espandersi fino a coprire l’intera gamma dell’arredo bagno. Risultato?

Un gruppo costituito da due unità produttive, una logistica e cinque brand, che conta un centinaio di dipendenti e un fatturato 2023 pari a 19,3 milioni di euro. Presente soprattutto sul territorio nazionale attraverso distributori, grossisti e showroom, ma anche rivendite termoidrauliche, catene di arredobagno e in misura minore nella Gdo e in alcuni canali online, con una selezione di prodotti dedicati dei marchi Axa e Colavene, ha un posizionamento molto forte in tutta l’area lavanderia.

I PUNTI DI FORZA

Alle soluzioni consolidate si affiancano continuamente nuovi arredi modulari per bagni di ogni stile e dimensione ed è questa caratteristica di personalizzazione che rende unica, ma allo stesso tempo omogenea, l’offerta rispetto ai concorrenti: poter scegliere tra un’ampia varietà di forme declinate in tante dimensioni, con la garanzia di riuscire ad avere la stessa tonalità di colore per la ceramica sanitaria

COLAVENE SMARTOPN COLLEZIONE MODULARE PER LA LAVANDERIA.
SOTTO, SHOWROOM SPAZIO-COLAVENE CIVITA
CASTELLANA, DA SINISTRA, ADRIANA GIANFRANCO E LAURETTA COLAMEDICI

PRODUZIONE

AXA MATE LAVABO

FREESTANDING 40

FINITURA SAHARA MATT

E MOBILE CONTENITORE

MOKA MATT-43258.

SOPRA, SHOWROOM

SPAZIO COLAVENE

CIVITA CASTELLANA

e la vasca in acrilico. Non è un dettaglio scontato, ma frutto di un lungo lavoro di ricerca e sviluppo, così come poter coordinare mobili, rubinetti e l’area benessere con saune, spa, vasche con cascata.

GLI OBIETTIVI

Con un portafoglio tanto variegato, i prossimi obiettivi sono l’ampliamento dell’offerta di soluzioni wellness e la crescita sui mercati nordamericano e centro europeo, mentre ora la quota attuale di esportazioni è distribuita equamente tra i Paesi del Nord Europa, Francia, Portogallo, Uk, Est Europa, Serbia e Croazia, Emirati Arabi, Giappone, Australia e Brasile. Per raggiungere l’obiettivo verranno messi in campo nuovi investimenti per ottimizzare la produzione e agire sulla digitalizzazione dei processi, anche sfruttando il credito d’imposta su Industria 5.0. L’azienda è stata la prima, nel settore, a ottenere la certificazione Iso 90052/94 sull’intera filiera produttiva. Il prossimo passo è l’implementazione di un sistema di gestione energia certificato Iso 50001 entro il 2024, e la certificazione Epd (Environmental product declaration) come ulteriore segnale di trasparenza verso i consumatori. Intanto, Spazio Colavene da un luogo di esposizione delle novità e di formazione, punta a diventare un riferimento per progettisti e professionisti del settore sul comprensorio ceramico di Civita Castellana.

AL LAVORO CON YOUBUILD

Smartphone, computer e YouBuild. Il magazine edito da Virginia Gambino Editore è diventato in breve uno strumento apprezzato dai professionisti della filiera delle costruzioni: architetti, geometri, ingegneri, periti, imprenditori...YouBuild, infatti, non si propone solo di fare genericamente cultura del costruire e del progettare. La rivista, che ha cadenza trimestrale, pubblica informazioni utili, pratiche e aggiornate sul mondo dell’architettura contemporanea e della riqualificazione, ponendo particolare attenzione al risparmio energetico e alla sostenibilità ambientale, ai prodotti innovativi e ai processi produttivi e di cantiere, alla progettazione in dettaglio e all’ingegnerizzazione dell’architettura, all’innovazione e al cambiamento della professione. Sotto la direzione di Luca Maria Francesco Fabris, docente al Politecnico di Milano, un comitato scientifico internazionale è in grado di selezionare le tecnologie, case history e metodologie migliori. Ecco perché l’abbonamento a YouBuild è uno strumento per migliorare il vostro lavoro.

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È possibile sottoscrivere l’abbonamento online al link www.virginiagambinoeditore.it/riviste/ youbuild/ o telefonando al numero +39 02 47761275

MASIDEF

UN PUNTO VENDITA SU MISURA CON STORE DESIGN

L’azienda varesina dispone di una divisione per progettare o riorganizzare lo spazio espositivo grazie a sofisticati software e una consulenza costante al cliente

Una divisione dedicata a offrire un supporto completo e professionale nello studio, nello sviluppo e nell’allestimento di punti vendita, sia in fase di apertura sia in fase di piccole o grandi riorganizzazioni degli spazi espositivi: è Store Design di Masidef. Obiettivo della divisione è progettare tenendo conto delle esigenze specifiche del cliente. I punti di forza risiedono nell’avere a disposizione un progettista dedicato, che accompagna il cliente dall’inizio alla fine del progetto, seguendone tutte le fasi e rimanendo un punto di riferimento anche per eventuali integrazioni o migliorie future che si possano integrare perfettamente con il progetto precedente. Il servizio, inoltre, consente di poter collaborare con un ampio ventaglio di fornitori, in grado di sviluppare richieste tecniche specifiche.

Paolo Caliari

NEGOZIO IN 3D

Per l’azienda di Caronno Pertusella (Varese) Store Design offre un servizio completo fin dalle fasi iniziali del progetto.

La divisione si occupa di seguirlo passo dopo passo, partendo dagli studi preliminari e dalle rilevazioni sul punto vendita, fino alla presentazione delle prime bozze di progetto, alla conferma del preventivo e all’allestimento effettuato da personale specializzato. Inoltre, per coloro che investono nella riorganizzazione degli spazi, è di fondamentale importanza poter visualizzare il progetto che hanno immaginato, prima ancora di vederlo fisicamente allestito sul punto vendita.

Per questo la divisione lavora quotidianamente con software avanzati in grado di riprodurre il negozio in 3D, che consente di simulare e studiare il percorso all’interno dei reparti e apportare eventuali modifiche in tempo reale, condividendo il processo di realizzazione del progetto con il cliente finale.

LA COMUNICAZIONE

Un’altra componente essenziale è la comunicazione, sempre più rilevante in alcuni tipi di rivendite. Masidef utilizza scritte magnetiche, colori e studi illuminotecnici per evidenziare efficacemente determinati

Sfrutta, inoltre, etichette elettroniche per gestire prezzi, promozioni e altre informazioni relative al prodotto. Questo approccio integrato consente di garantire al cliente un servizio completo, dalla concezione alla realizzazione finale del suo punto vendita, rispondendo pienamente a esigenze e obiettivi.

prodotti.
IL PUNTO VENDITA E LO STORE DESIGN

DIVENTIAMO PIÙ GRANDI PER L’EDILIZIA

L’azienda altoatesina progetta di ampliare la sede di Egna e aggiungere altri 4 mila metri quadrati di magazzino, con una razionalizzazione dei processi. In linea con l’obiettivo di sostenibilità

Franco Saro

Riwega, con sede a Egna (Bolzano), da 25 anni produce e distribuisce materiali all’avanguardia per l’edilizia, numerosi prodotti e sistemi che rappresentano anche un mezzo attraverso il quale racconta i valori e gli obiettivi di questa realtà. Uno dei prossimi

RIWEGA

progetti riguarderà la stessa azienda, con l’ampliamento della sede e l’aggiunta di altri 4 mila metri quadrati di magazzino, con la conseguente creazione di nuovi posti di lavoro. Un cambiamento che porterà anche a una ristrutturazione e a una razionalizzazione dei processi. Così Riwega si impegnerà ulteriormente a curare un ambiente nel quale i collaboratori possano sentirsi non solo dei dipendenti, ma dei portatori di una visione condivisa e ottimista. Ed è così che i valori aziendali si ergono come pilastri portanti di un’identità distintiva.

SICUREZZA E INNOVAZIONE

Sostenibilità, qualità, sicurezza e innovazione sono punti essenziali nella storia di Riwega e sono la base sulla quale vuole continuare a costruire il futuro, un futuro che anticipa importanti sfide ambientali, ma che Riwega è pronta a fronteggiare con una visione chiara e ambizio-

sa. In questo senso, oltre a elevare gli standard abitativi garantendo la durabilità di prodotti e sistemi, l’azienda è pronta a porsi nuove sfide, mantenendo al centro dei suoi lavori il benessere dell’uomo e del territorio, «la grande casa» che noi tutti ormai abitiamo da molto tempo.

IL CONTESTO

Riwega contribuisce, infatti, alla realizzazione di edifici che offrono i massimi livelli di comfort nel pieno rispetto dell’ambiente: dimostra di impegnarsi a ridurre le emissioni di carbonio, e diminuire il consumo energetico, sfruttando prodotti riciclabili e migliorando la performance dell’involucro edilizio. Questa condizione di benessere, chiaramente, va cercata anche all’interno di un contesto lavorativo: per questo motivo, trasparenza, inclusione e crescita sono il cuore pulsante del welfare aziendale Riwega.

VIBRAPAC GEO SRL

IL BLOCCO LEGGERO, ALTERNATIVO AL LATERIZIO, CHE RISPETTA I CRITERI CAM

I blocchi leggeri in Cls, Biodämm T10e T12, soddisfano i Criteri Minimi Ambientali, con un contenuto di materiale da riciclo > del 25%

Da oltre 50 Vibrapac produce elementi in calcestruzzo vibrocompresso. For te di questa esperienza, dall’azienda con sede a Solaro (Milano) è nata Vi brapac Geo, che abbraccia la visione dell’economia circolare. La società sviluppa linee di prodotto che, in particolare, soddisfano i Crite ri ambientali minimi (Cam) con un contenuto di materiale da riciclo di oltre il 25%. La produzione comprende blocchi certificati per murature interne ed esterne con finiture normali e faccia a vista, split tate e cannellate, oltre a pavimentazione in masselli autobloccanti tradizionali e drenanti.

SPECIALI POLIMERI

Il blocco Biodämm, per esempio, vanta un elevato valore Cam e permette di costruire nel totale rispetto di quanto previsto dalle più recenti normative in materia di rendimento energetico, sismico ed isolamento acustico (Sistema scudo Vibrapac). In particolare, i blocchi Biodämm T10 e T12 possono essere utilizzati per la chiusura delle pareti perimetrali degli edifici residenziali e industriali. Il blocco Biodämm è alleggerito con speciali e selezionati Geopolimeri e prodotto nello spessore di 25 e 30 centimetri, con particolare pro- cedimento industriale. La presenza di Geopolimeri , di natura pozzolanica, conferiscono ai blocchi Vibrapac geo, importanti caratteristiche sia tecniche che in termini di minor costo.

CARATTERISTICHE

Tra le specifiche tecniche dei blocchi di Vibrapac Geo, in particolare dei Biodämm T10 e T12 spiccano le seguenti: Resisistenza al fuoco EI 120,Elevate proprietà termiche e acustiche ( 50/52 db), la traspirabilità e la leggerezza ( circa il 20% in meno alle produzioni tradizionali). Queste proprietà permettono alla produzione Vibrapac Geo di paragonarsi ai classici blocchi in laterizio (Poroton), oggi più utilizzati dal

Il blocco Biodämm.

A sinistra, Mauro Colombo, responsabile commerciale di Vibrapc Geo

tradizionale mercato delle costruzioni e che consentono all’utilizzatore un notevole risparmio economico rispetto ad un elemento “porizzato” tradizionale.

KNOW-HOW AMERICANO

Vibrapac è nata nel 1958, con la realizzazione del primo stabilimento produttivo nella sede storica a Solaro (Milano). Per la prima volta in Europa, nell’edificio è stato applicato il knowhow americano per la produzione di manufatti in calcestruzzo per la realizzazione di murature e pavimentazioni. La produzione di Vibrapac comprende blocchi per murature tagliafuoco con certificazioni, blocchi a vista per interni ed esterni con finiture splittate e cannellate, pavimentazione in masselli autobloccanti tradizionali e drenanti.

RUBRICHE

MUOVIAMOCI

ANDREA PAYARO

Docente, esperto del ministero dello

Sviluppo Economico (Ice)

IANCHE IL MAGAZZINO DIVENTA GREEN

l magazzino non è più visto solo come un luogo di stoccaggio, ma come un centro di profitto capace di creare valore per il cliente. Con la crisi economica e i nuovi scenari internazionali, le aziende cercano maggiore efficienza e flessibilità attraverso una corretta gestione delle scorte e una riduzione dei consumi energetici, data l’impennata dei prezzi dell’energia. Le attività di magazzino hanno un notevole impatto energetico e ambientale a causa delle esigenze di riscaldamento, raffreddamento, illuminazione e movimentazione dei materiali. La riduzione del consumo energetico diviene una pratica di sostenibilità cruciale per migliorare gli indicatori economici, sociali e ambientali dell’azienda.

Un magazzino energeticamente efficiente integra operazioni ecologiche per minimizzare il consumo energetico, i costi e le emissioni di gas serra, combinando pratiche operative e organizzative per massimizzare l’efficienza senza impattare negativamente sull’ambiente e sulla società. Per l’azienda che vuole un magazzino a basso consumo energetico è necessario riprogettare e rivalutare i principali driver di efficientamento quali:

• Merce. L’adozione di pallet in cartone riduce il peso e ottimizza lo spazio di stoccaggio, mentre l’ottimizzazione degli imballi permette di ridurre i trasporti e, quindi, i costi energetici.

• Informazioni. Tecnologie come Rfid e codici a barre ottimizzano la gestione delle scorte e l’efficienza operativa, ottimizzando percorsi e scorte. I sistemi Ems (Energy Management System) consentono di monitorare costantemente le attività più energivore.

• Processi. L’ottimizzazione dei processi di smistamento e picking riduce il consumo energetico. Come la

Minimizzazione percorsi

Formazione e sensibilizzazione

Uso di batterie agli ini di litio

Persone Mezzi di trasporto

Mezzi elettrici, ibridi o idrogeno

Ottimizzazione delle procedure

Processi

Fonti rinnovabili (p.e. fotovoltaico)

letteratura ha messo in evidenza, algoritmi genetici e modelli matematici aiutano a ottimizzare le operazioni logistiche.

• Infrastrutture interne. Sensori di movimento e sistemi Hvac (ventilazione, condizionamento e riscaldamento) efficienti riducono il consumo energetico, mentre l’illuminazione a Led e i sistemi di gestione della luce naturale riducono il consumo di energia.

• Infrastrutture esterne. Materiali isolanti e coperture verdi o riflettenti degli edifici riducono il fabbisogno di sistemi di raffrescamento, mentre l’installazione di pannelli solari può soddisfare una parte significativa del fabbisogno energetico.

• Mezzi di trasporto. L’uso di veicoli elettrici, ibridi o a idrogeno e l’ottimizzazione dei carichi riducono l’impatto ambientale e i consumi energetici, mentre per i trasporti interni le batterie al litio sono più performanti.

• Persone. La consapevolezza e l’educazione dei dipendenti sono cruciali per l’implementazione di pratiche energeticamente efficienti.

L’adozione di sistemi di efficientamento energetico è rallentata da una scarsa conoscenza, complessità percepita, costi iniziali elevati e mancanza di finanziamenti. Per superare queste barriere è necessario aumentare la conoscenza sugli strumenti utilizzabili e definire più parametri per misurare i benefici dell’efficientamento energetico. In sintesi, l’implementazione di pratiche di efficientamento energetico nei magazzini è essenziale per migliorare la sostenibilità e ridurre i costi operativi. Affrontare le sfide e superare le barriere esistenti richiede un impegno continuo e una maggiore consapevolezza a livello aziendale.

Ottimizzazione imballo Imballi leggeri

Magazzino energeticamente efficiente

Merce

Informazioni

Infrastrutture interne

Infrastrutture esterne

Ambienti isolati termicamente

Tetti verdi o riflettenti

Tracciabilità Energy Management System Illuminazione, ventilazione e riscaldamento

Prestazioni

senza limiti.

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RUBRICHE

ALESSANDRO BONVICINO

LOG DELLE E-MAIL

Se in azienda conservate le e-mail dei dipendenti, con i relativi metadati, potreste non essere in regola con le norme approvate dal Garante privacy lo scorso 6 giugno. Già, ma che cosa sono i metadati? Lo spiegano le nuove linee guida del Garante: sono da considerare come metadati le «informazioni registrate nei log generati dai sistemi server di gestione e smistamento della posta elettronica (mail transport agent) e dalle postazioni client (mail user agent)». In sostanza, sono quelle informazioni che servono ai software per l’utilizzo delle mail per recapitare e registrare i messaggi in entrata e uscita. Per esempio, non solo consentono la consultazione della corrispondenza in entrata quando si accede alle caselle di posta elettronica, ma comprendono gli indirizzi e-mail di mittente e destinatario, la fonte Ip dei server o client coinvolti, gli orari di invio, ritrasmissione o ricezione, le dimensioni del messaggio, la presenza di eventuali allegati e, a volte, l’oggetto del messaggio. Sono informazioni tecniche, inserite in modo automatico nei registri di accesso (i cosiddetti log) e che di solito sono ignorati dall’utente. Ma che, per esempio, possono essere utilizzati dai datori di lavoro per controllare chi scrive o chi riceve la posta elettronica. La loro conservazione, sostiene ora l’Authority per la privacy, non può superare i 21 giorni.

VOLTECO

E se, per qualche ragione, l’azienda ritiene necessario avere a disposizione questi dati per più tempo, per esempio per motivi di sicurezza, è necessario l’adempimento degli obblighi previsti dalla normativa privacy, che non sono pochi: oltre alla scontata informativa all’utente riguardo le norme, ci sono data protection impact assessment-Dpia e legitimate interest assessment-Lia, la necessità di un accordo sindacale con i dipendenti, oppure l’ottenimento di un’autorizzazione amministrativa, secondo quanto previsto dall’articolo 4 dello Statuto dei lavoratori. Ma solo in presenza di «particolari condizioni». Insomma, per i dati è più facile prevedere un meccanismo di cancellazione automatica dei dati (che, beninteso, non riguarda il testo delle e-mail e neppure informazione come data e mittente, considerate inscindibili dal messaggio) dopo tre settimane, piuttosto che imbarcarsi nel bypassare i limiti previsti. Il bello è che lo stesso Garante sottolinea che i software che le aziende usano per gestire le e-mail spesso hanno impostazioni predefinite che potrebbero non essere in linea con la normativa italiana. Nella vita lavorativa di tutti i giorni, in ogni caso, è difficile incappare nei paletti del provvedimento. A meno, però, che un dipendente per qualche ragione sollevi il caso.

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Fassi acquisisce Bavaria Fahrzeugbau

Il gruppo internazionale Fassi, che opera in diversi ambiti del trasporto e del sollevamento con diverse aziende, tra cui la controllata Fassi Gru, ha acquistato recentemente Bavaria Fahrzeugbau. Il gruppo di aziende multinazionale guidato dall’omonimo costruttore italiano di gru articolate con sede ad Albino (Bergamo), ha confermato l’intenzione di voler proseguire l’attività dell’azienda situata in Franconia settentrionale (Germania) nel settore della costruzione dei veicoli speciali. Bavaria Fahrzeugbau nasce dalla fusione delle aziende Albert Fahrzeugbau, Zanner Fahrzeugbau e Nüsslein Michael Fahrzeugaufbauten. Con circa 130 dipendenti,

1. Da Iris l a prima lastra di ceramica a idrogeno green

Arriva la prima lastra in ceramica al mondo realizzata con l’impiego di una miscela di idrogeno verde e gas naturale. La lastra misura oltre 3 metri di lunghezza, 1,6 metri di larghezza e uno spessore di 12 millimetri e a produrla è stato H2 Factory, nuovo stabilimento di Iris Ceramica Group terminato nel 2023 che si trova a Castellarano (Reggio Emilia). L’impianto e dotato di tecnologie e infrastrutture per l’utilizzo al 100% di idrogeno green. Il processo, in fase di realizzazione è il primo risultato del percorso di decarbonizzazione di Iris Ceramica ed Edison Next. L’obiettivo è verificare il comportamento del materiale nella fase di cottura e avere la certezza di ottenere, con un mix di idrogeno e gas, l’eccellenza qualitativa, tecnica ed estetica che caratterizza il materiale prodotto dall’H2 Factory, ovvero grandi lastre in ceramica 4D, dove la quarta dimensione si riferisce appunto alla sostenibilità. comprende due elettrolizzatori temporanei da complessivi 120 KW elettrici, che alimentano il forno di ultima generazione con una miscela di idrogeno verde al 7%. Edison Next aggiungerà poi un impianto

questa realtà industriale rappresenta uno dei principali fornitori di soluzioni di carrozzeria personalizzate per veicoli commerciali e pesanti, pensate per diversi ambiti: dall’idraulica ai veicoli refrigerati, dai cassoni ribaltabili alle gru articolate per autocarro e non solo. Giovanni Fassi, amministratore delegato di Fassi Gru, sottolineando la crescita del marchio italiano nel mercato tedesco grazie alla propria rete distributiva, ha evidenziato le affinità che lega il suo gruppo con queste nuove realtà manifatturiere tedesche. In tutte le aziende l’intero ciclo produttivo, dalla lamiera alla carrozzeria o alla gru finita, è realizzato completamente internamente per garantire la massima qualità del prodotto. L’obiettivo di questo investimento è quello di ottenere una più solida posizione di leadership nel mercato tedesco.

di produzione di molecola verde da 1 MW che porterà la stessa al 50% nel blend, sostituendo circa 500 mila metri cubi di gas l’anno. L’impianto, in ogni caso, è già pensato per consentire un ulteriore raddoppio della produzione di idrogeno verde così da alimentare un nuovo forno 100% idrogeno già allo studio.

2. Kerakoll cresce e punta sull’estero

Kerakoll programma mezzo miliardo di euro di investimenti tra Italia, Gran Bretagna e India, con possibili acquisizioni sul mercato americano. Il gruppo controllato dalla famiglia Sghedoni ha annunciato l’obiettivo entro tre anni di arrivare a 1 miliardo di euro di fatturato, per il 50% realizzato sui mercati esteri. Secondo il bilancio consolidato appena approvato dai soci, i ricavi hanno superato nel 2023 i 774 milioni di euro (+4%), mentre le vendite all’estero sono salite dal 35 al 41%, con marginalità a doppia cifra, Mol che sfiora i 136 milioni di euro (+10,6%) e utile netto a 86 milioni (+34,5%). L’azienda è presente con19 siti in 11 Paesi: nel 2023 i risultati indicano +7% la Spagna (secondo mercato dopo l’Italia), +13% il Portogallo,

+17% la Gran Bretagna e l’India, +16% il Brasile. L’Italia resta il primo mercato (458,4 milioni di euro, -0,3%), ma sta raddoppiando la capacità produttiva con un investimento in due tranche da 130 milioni di euro vicino al GreenLab di Sassuolo, il centro tecnologico più avanzato al mondo per la R&S di materiali per l’edilizia green.

3. Cercamica catalano passa a I bd

Mittel (merchant bank focalizzata su investimenti di maggioranza in piccole e medie imprese italiane) acquisisce Ceramica Catalano e rafforza il suo Italian Bathroom Design (Ibd), che ha il centro produttivo a Civita Castellana (Viterbo). Il gruppo controlla già Ceramica Cielo, Galassia e Disegno Ceramica. Mittel ha sottoscritto, tramite Ibd, un contratto preliminare vincolante di acquisto del 100% delle quote dell’azienda per 92 milioni di euro. Ceramica Catalano, attiva nell’arredobagno dal 1967 e con base a Fabrica di Roma (Viterbo), nel 2023 ha fatturato di 48,6 milioni di euro, con un ebitda di circa 13 milioni e un utile di poco inferiore a 8,5 milioni. È presente in oltre 60 Paesi ed esporta circa il 65% della produzione. Ibd controlla ora avere quattro stabilimenti per una superficie di 200 metri quadrati e una capacità produttiva di 1,1 milioni di pezzi l’anno, a cui si aggiungono i commercializzati.

4. Il gruppo Mollo acquisisce Albatros

Il Gruppo Mollo acquisisce Albatros, azienda con sede a Poncarale (Brescia), nata 20 anni fa dall’unione di aziende nel campo del noleggio e dell’assistenza tecnica. Grazie a questa operazione, il Gruppo piemontese, guidato dai fratelli Mauro e Roberto Mollo, rafforza ulteriormente la propria presenza nel bresciano, un’area in cui è già presente con i centri di Castegnato e Rezzato. Albatros è radicata nel suo territorio: l’azienda è specializzata nel noleggio di piattaforme professionali per il sollevamento ed eroga sia noleggio a freddo, fornendo cioè la sola

attrezzatura, sia a caldo, con operatore abilitato. «Accogliamo con entusiasmo Albatros e i suoi collaboratori nel nostro gruppo: siamo certi che insieme potremo sviluppare importanti sinergie e incrementare le competenze reciproche, con l’obiettivo di migliorare continuamente il servizio ai nostri clienti e raggiungere traguardi sempore più ambiziosi», commenta Mauro Mollo, presidente del Gruppo Mollo. Albatros potrà ora contare sulla struttura solida e affidabile di Mollo, e offrire ai suoi clienti una rete capillare di 60 centri noleggio operativi in Italia, una gamma di attrezzature e servizi ampia e di qualità, unitamente a soluzioni digitali di prim’ordine.

5 Mapei tra le 350 aziende italiane green

Mapei si riconferma tra le 350 aziende italiane Campioni della sostenibilità 2024/25 secondo la classifica dell’Istituto Tedesco di Qualità (Itqf) e il suo media partner La Repubblica Affari&Finanza. Il riconoscimento conferma l’impegno concreto dell’azienda verso un’edilizia sempre più sostenibile, a beneficio del pianeta e della comunità in cui opera. Tra le 2.150 società italiane prese in esame, lo studio ha premiato le 350 che operano in modo particolarmente sostenibile dal punto di vista ambientale, economico e sociale. Mapei, per la seconda volta consecutiva, si è contraddistinta per il primo posto nella sezione chimica della classifica. L’indagine si basa su un sondaggio online in forma anonima che ha raccolto oltre 20 mila giudizi di dipendenti di aziende in Italia, valutando 16 diversi criteri circa la sostenibilità economica, sociale e ambientale della singola impresa. L’obiettivo è valutare l’approccio sostenibile dell’azienda da un punto di vista interno tramite l’esperienza diretta dei suoi collaboratori.

Design, efficienza e sostenibilità in un unico sistema

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La gamma Wevolt nasce per realizzare coperture fotovoltaiche che possano unire efficienza e design, anche in completa sostituzione di tegole o coppi. Scopri il modulo fotovoltaico Wevolt X-Roof che, grazie alle sue finiture e all’innovativo colore terracotta, permette di ripensare ai sistemi fotovoltaici, trasformandoli in elementi architettonici di pregio.

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L A NUOVA VITA DEI LATERIZI

Forme innovative, leggerezza, capacità isolanti: con queste carte il settore più tradizionale dell'edilizia si rinnova e punta su materiali sempre più performanti

MATTONI D’ORO (E FORTE CRESCITA) PER LE IMPRESE

L'aumento generalizzato dei fatturati che, dai primi dati, è proseguito anche nel 2023. Ma i risultati nettamente migliori sono prerogativa delle aziende con il giro d’affari più consistente

IL MERCATO
Federico Della Puppa

ABBONATI

SOLOPERABBONATI

FATTURATO
AZIENDE
FATTURATO
Fonte: elaborazione Centro Studi YouTrade su dati camerali (*totale 2019 al netto del fatturato di Stabila 2)

FATTURATO UTILI

CASH-FLOW / FATTURATO (%)

var.% 2022/2019 2022 in % su fatt 2022 2022

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SPECIALE LATERIZIO

PRIMI RISULTATI DELLE ANALISI DI BILANCIO DEL 2023 DI ALCUNE AZIENDE DI PRODUZIONE DI LATERIZI: FATTURATI A CONFRONTO (VALORI IN MIGLIAIA DI EURO)

Fonte: elaborazione Centro Studi YouTrade su dati camerali

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er le aziende di produzione di laterizi il 2022 e il 2023 sono stati due anni di espansione straordinaria del mercato, che seguono un 2021 altrettanto positivo, con dinamiche che se si va a guardare nel passato possono essere forse ricondotte ai trend di circa 20 anni fa, quando la forte crescita del mercato delle costruzioni era trainata dalla nuova edilizia e dalla bolla immobiliare, poi scoppiata nel 2008. La situazione questa volta sembra diversa: non è più il nuovo a trainare il mercato, ma sono le ristrutturazioni. E, soprattutto, non siamo più in presenza di un settore sovradimensionato, con un numero di produttori e di stabilimenti eccessivi rispetto alla domanda finale. Oggi il mercato dei laterizi in Italia conta 59 aziende, con 77 stabilimenti produttivi che occupano complessivamente circa 3 mila addetti. La produzione nel 2023 si è attestata a 3,96 milioni di tonnellate ed è composta da numerose tipologie di prodotto (elementi da muro, sia di tipo normale che alleggerito, forati, tavelle e solai, faccia a vista) oltre alle coperture e ai pezzi speciali. L’attività di produzione è estesa su tutto il territorio nazionale, ma vi è una maggiore concentrazione di imprese, soprattutto di grandi dimensioni, nelle regioni del Nord, che pe-

wienerberger

SISTEMA COMPLETO POROTHERM: ALTERNATIVA AL CAPPOTTO

Il Sistema Completo Porotherm di wienerberger, composto dal laterizio rettificato Porotherm bio Plan e dalla tavella coibentata Porotherm Thermal T, consente di realizzare edifici confortevoli e ad alta efficienza energetica senza cappotto termico. La rettifica del blocco e la geometria a setti sottili ottimizzano la prestazione del Porotherm bio Plan e dell’edificio, mentre Porotherm Thermal T unisce laterizio ed Eps con grafite, correggendo puntualmente i ponti termici in corrispondenza del pilastro in cemento armato. Questo sistema garantisce una posa a regola d’arte più facile, veloce e pulita.

DANESI

IL BLOCCO ISOLA SENZA PAURA DELLE FIAMME

Il sistema costruttivo della linea Normablok, disponibile anche nella versione Cam, ha superato i severi test di laboratorio per sicurezza e resistenza al fuoco

Franco Saro

La linea Normablok è un sistema costruttivo speciale, il fiore all’occhiello di Danesi. È un sistema completo, che risponde alle richieste Cam, in cui è stato integrato un materiale isolante, l'Eps Neopor Bmb di Basf, derivato da materie prime rinnovabili e non fossili. Si tratta di blocchi isolanti, adatti alle diverse zone sismiche, per la realizzazione di murature monostrato portanti, armate o ordinarie, murature di tamponamento e per la correzione dei ponti termici di pilastri e travi, con caratteristiche antincendio, anche per la costruzione di edifici di grandi dimensioni.

PRESTAZIONI

Ma, oltre alle prestazioni isolanti, la linea Normablok prevede anche prestazioni antincendio ottimali. Il tema della sicurezza antincendio delle facciate è di grande interesse e di particolare rilevanza, soprattutto nel caso di edifici pluripiano, come testimoniano alcuni fatti di cronaca negli ultimi anni. Un incendio che ha origine all’interno

LE CARATTERISTICHE

La linea Normablok si compone di diverse soluzioni. Danesi Normablok Più S40 HP è una muratura in elevazione di spessore 40 centimetri, confezionata con blocchi in laterizio porizzato che presenta tutti i fori saturati con polistirene additivato con grafite e con incastro verticale a secco. Le dimensioni nominali sono 40x25x24,5 centimetri, la foratura >60%. Il blocco posto in opera presenta centralmente una striscia orizzontale di materiale isolante con lo scopo di isolare termicamente il giunto di malta orizzontale. La trasmittanza termica è U=0,145 W/m²K.

di un edificio può finire per interessare anche le facciate. Le fiamme e i fumi caldi che si sviluppano negli ambienti confinati, dopo aver provocato la rottura delle aperture finestrate, fuoriescono e si possono propagare ai locali superiori o adiacenti a causa dei flussi termici indotti lungo le facciate.

IL CERTIFICATO

Eventuali cavità verticali, come facciate ventilate, possono essere vie preferenziali di propagazione degli incendi lungo le superfici esterne. Inoltre, è fondamentale esaminare l’incidenza e le caratteristiche di eventuali rivestimenti esterni, come i cappotti termici. Per questa ragione l’azienda ha messo alla prova, presso il laboratorio di Csi, azienda specializzata in testing, pareti realizzate con blocchi Normablok Più per determinarne la classe di reazione al fuoco. Tutte le pareti Normablok Più hanno ottenuto la certificazione di reazione al fuoco in classe B-s1,d0 dimostrandosi, quindi, una soluzione sicura per le facciate di tutti gli edifici, anche nel caso di facciate ventilate. Per stabilire la resistenza al fuoco dei blocchi è stata realizzata una muratura dalle dimensioni di 3x3 metri, intonacata con semplice malta tradizionale e sottoposta a un incendio sperimentale attraverso uno speciale forno di prova, che ha portato rapidamente la temperatura della superficie esposta al fuoco a 1.150 gradi. Dopo quattro ore di esposizione progressiva le sonde di temperatura sul lato della parete non esposta al fuoco hanno registrato di contro un trascurabile aumento della temperatura. La parete realizzata con i blocchi Normablok Più S40 HP sottoposta alla simulazione di un reale incendio, durante il test ha quindi mantenuto i requisiti di tenuta (E) e di isolamento (I) per più di 240 minuti, ottenendo così la certificazione EI 240.

RESIDENZA SANITARIA ASSISTENZIALE CLASSE SC. SOTTO, EDIFICIO DUE PIANI - CLASSE SA

T2D

ISOLAMENTO ESTATE-INVERNO PER CHI FA TRIS

Il blocco in laterizio con all’interno un pannello in Neopor contribuisce al comfort abitativo con la protezione dal freddo e dal caldo grazie a un bassissimo fattore di trasmittanza

Un laterizio che, come le gomme quattro stagioni per le auto, è efficiente sia d’estate sia in inverno. È Tris, il monoblocco preassemblato di T2D composto da due elementi in laterizio e un pannello isolante in Neopor interposto: è un sistema che riesce a coniugare i benefici del laterizio con le proprietà termiche e acustiche dei materiali isolanti. Con il sistema Tris si ottiene una parete pluristrato con una sola posa, minimizzando tempi e costi di cantiere: il materiale si posa come il laterizio tradizionale. Non richiede manodopera specializzata, pertanto è accessibile a qualsiasi posatore. Uno dei principali vantaggi del sistema Tris riguarda soprattutto il risparmio energetico.

QUATTRO STAGIONI

Gli elementi in laterizio che compongono il Tris, rendono il sistema massivo. Avere elevata massa è sinonimo di protezione dai picchi di calore estivi, grazie a un ottimo sfasamento e ad un basso fattore di attenuazione. Inoltre, lo strato di pannelli Neopor battentati costituisce un ottimale taglio termico continuo che conferisce una bassissima trasmittanza, rendendo la parete resistente alle temperature invernali.

COMFORT

Quando si parla di comfort, siamo abituati a valutare solo quanto la parete mantiene caldo in inverno e fresco in estate, come alcuni sistemi costruttivi riescono a garantire. Il benessere abitativo però lo si prova anche e soprattutto grazie a parametri non misurabili, ma decisamente importanti: la casa in laterizio è un regolatore termoigrometrico (effetto spugna) che mette in equilibrio temperatura e umidità e raggiunge neutralità termica. Chi vive la casa in laterizio prova soddisfazione psico-fisica.

DURABILITÀ

Rispetto ai sistemi che prevedono rivestimento a cappotto o isolante a contatto con l’esterno, il sistema Tris è protetto da una tramezza massiva resistente. A differenza dei sistemi a secco, Tris resiste a qualsiasi sollecitazione esterna, dal caldo al freddo, dall’acqua alla grandine, dagli urti agli insetti. Inoltre, l’argilla, materia prima per la produzione del laterizio ampiamente presente per natura, viene estratta a chilometro zero da T2D. Prodotta, realizzata e vissuta per secoli, può essere totalmente riutilizzata o restituita all’ambiente.

IL BLOCCO CON ALL'INTERNO
IL PANNELLO IN NEPOR

TERREAL ITALIA

IL PANNELLO SPOSA ESTETICA E PERFORMANCE

Terracoat è il sistema prefabbricato di cappotto rivestito in faccia a vista pensato per gli interventi di ristrutturazione in ottica di riqualificazione energetica e di comfort abitativo

n sistema prefabbricato di cappotto rivestito in faccia a vista pensato per gli interventi di ristrutturazione in ottica di riqualificazione energetica e di comfort abitativo: Terracoat, di Terreal Italia, consiste in un cappotto termoisolante specificatamente pensato per la realizzazione di facciate estetiche e con una elevata performance. Il materiale è costituito da pannelli prefabbricati realizzati mediante l’assemblaggio di lastre di Eps addizionato con graffite e di listelli in terracotta faccia a vista a pasta molle dello spessore di 2 centimetri. I due elementi sono saldamente incollati tra loro, per creare un corpo unico, indivisibile e con un’altissima resistenza agli agenti atmosferici anche forti come la grandine.

I VANTAGGI

Terracoat è un sistema prefabbricato, leggero, adatto a una progettazione attuale e flessibile, perché idoneo a essere applicato su differenti strutture sottostanti: dalla parete in legno alla più tradizionale parete in laterocemento, al pannello in calcestruzzo delle strutture prefabbricate. Tra i vantaggi:

• lunga durabilità

• assenza di manutenzione

• semplicità di posa (anche per maestranze non specialistiche)

• varietà di soluzioni (spessori e finiture)

• in linea con i Cam

• velocità di posa (nell’ottica della semplificazione della cantieristica, vedi piattaforme verticali)

PREFABBRICATO

Terracoat costituisce un importante passo nel campo della prefabbricazione, perché i pannelli isolanti hanno già applicata la finitura in listelli di terracotta faccia a vista, mentre in precedenza era necessario in cantiere posare manualmente un mattone o un listello faccia a vista alla volta. Inoltre, l’assemblaggio è effettuato in stabilimento, in ambiente controllato con un elevato controllo della qualità del processo produttivo. Le dimensioni ridotte, equivalenti a 0,54 metri quadrati per pannello e il peso limitato (17,4 chilogrammi circa) rendono il sistema di facile movimentazione in cantiere. Inoltre, una gamma di accessori (come spallette, cornici e davanzali) completano la soluzione in prossimità di aperture e finestre.

Il sistema Terracoat assicura una elevata performance termica dell’edificio oltre a conferire bellezza alle facciate grazie ai listelli in terracotta faccia a vista a pasta molle nelle varietà di finiture e colori della gamma SanMarco e Pica. Queste caratteristiche rendono Terracoat perfetto nei casi di nuova edificazione come in quelli di ristrutturazione

LA PALAZZINA A VARESE.
A SINISTRA, CONDOMINIO A DESIO

TETTO AL SICURO SE LA COPERTURA È A PROVA DI METEO

L’azienda trevigiana ha ideato CoppoDoc: una evoluzione della tegola portoghese, disponibile in diverse tonalità. Non teme precipitazioni anche intense e risulta di più facile posa

Possagno (Treviso) è una cittadina famosa per due motivi: è stata la culla di Antonio Canova, celebrato scultore neoclassico, e per essere la patria del laterizio di copertura, cioè tegole e coppi. Una storica azienda di Possagno è Vardanega Isidoro, che da oltre 70 anni realizza coperture e rivestimenti per tetti, interpretandole alla luce delle innovazioni tecniche e tecnologiche per realizzazioni sempre più affidabili e durature. La mission di Vardanega è quella di introdurre una costante innovazione a uno dei prodotti più tradizionali del mondo dell’edilizia, il coppo, attraverso lo studio di nuove forme geometriche e innovative colorazioni.

RISPARMIO DI TEMPO

Da questa visione della evoluzione della tegola è nato CoppoDoc. Per crearlo, Vardanega è partita dalla tradizionale tegola portoghese, ma l’ha resa più grande e ancora più pratica. Il CoppoDoc è un innovativo sistema di copertura che fonde le caratteristiche peculiari della tegola portoghese a una struttura che esalta la forma del coppo fornendo, allo stesso tempo, un ineguagliabile canale di sfogo per le acque meteoriche. Un ulteriore plus che la caratterizza è la semplicità e velocità nella posa, per un risparmio di tempo per il posatore e una riduzione dei costi per il committente.

CINQUE COLORAZIONI

Disponibile in cinque colorazioni per assecondare gusti e necessit à architettoniche, che vanno dalle colorazioni rosse tradizionali al nero, passando per colori sfumati e varianti antichizzate, CoppoDoc è una soluzione che unisce funzionalità a estetica e che assicura un risultato pregiato e durevole, tanto che è garantito per 30 anni. Vardanega Isidoro si è innovata anche a livello commerciale: negli ultimi anni ha ampliato la rete commerciale, che ora è presente capillarmente nel territorio nazionale con area manager e agenti con solide competenze professionali di settore. L’azienda è in grado di supportare prontamente rivendite edili e clienti privati in tutte le richieste tecniche, estetiche o di disponibilità di materiale.

STABILA

IL BLOCCO ISOLA E RAGGIUNGE LA CLASSE A4

Il nuovo Poroton Bio Clima 40 garantisce murature efficienti senza l’utilizzo di cappotti.

Inoltre, vanta la più elevata resistenza al fuoco

SDopo la grandine e la difficoltà a reperire gli isolanti, si è tornati al sistema per eccellenza, il monostrato. Dove l’elemento è di per sé “già” sistema costruttivo.

Murature finite di spessore inferiore a 50 centimetri, dove un’unica posa in opera ed una lavorazione più agevole portano i costi finali ad essere nettamente inferiori a sistemi concorrenti di pari prestazioni.

tabila presenta il nuovo prodotto della linea Clima: Poroton Bio P700 Clima 40 inc h19, l’ultimo tassello della gamma (per ora) indirizzato alla sostenibilità, dove costruire opere con la minore impronta ambientale che durino (inalterate) nel tempo è il vero must. Queste sono queste le linee guida dell'azienda da oltre un quarto di secolo, dove gli elevati standard qualitativi e prestazionali sono il risultato di accurate scelte su materie e processi puntualmente controllati e certificati.

RITORNO AL MONOSTRATO

«La linea Poroton Bio è particolarmente all’avanguardia: tutti i prodotti presentano una geometria a setti sottili e fori più stretti tali da garantire all’aria incamerata di fermarsi e diventare un vero e proprio isolante “naturale”. Blocchi di laterizio ad alte prestazioni energetiche che garantiscono murature senza cappotti con valori di trasmittanza che sono condizione necessaria per ottenere edifici performanti in classe A4.

La linea Poroton Bio Clima permette poi di operare senza il coinvolgimento di altre imprese: un vantaggio che fa ottenere tempi di posa inferiori, minori difficoltà e problematiche in cantiere ed un ridotto margine di errore.

Condizioni che in cantiere fanno la differenza a cui si “aggiunge” un numero inferiore di ponti termici materici che permettono una prestazione senza dubbio migliore, poiché non bisogna più operare per correggere», afferma Michele Destro, ingegnere di Stabila.

LA PERFORMANCE

Il nuovo prodotto, Poroton Bio P700 Clima 40 inc h19, nato per completare l’intera gamma Clima, si pone come la risposta ideale di muratura di tamponamento con prestazioni sia energetiche sia sismiche (antiribaltamento), insomma un unico prodotto che non richiede “aiuti esterni”.

A completamento l’elevata resistenza al fuoco, il più alto requisito di Classe EI sul mercato.

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Con Mito Sensor è sempre noto, grazie al led bicolore che segnala se è possibile accedere oppure no.

La nuova serratura elettronica CISA Mito Sensor garantisce un accesso assistito su porte tagliafuoco installate in varchi di passaggio e di emergenza.

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A INGRESSO LIBERO casa Nuove porte

Sono aperte le porte DEL MERCATO SOLOPER

PERABBONATI

Per le imprese del settore il trend è favorevole: cresce il numero delle big sopra i 100 milioni di fatturato, ma anche la redditività delle piccole. E anche i conti 2023 promettono soddisfazioni

a cura del Centro Studi YouTrade

NUMERO DI IMPRESE ATTIVE AL 30.06.2024 NEI SETTORI

DELLA PRODUZIONE DI PORTE PER TIPOLOGIA DI PRODOTTO

Fabbricazione di porte e finestre in legno (escluse porte blindate)

Fabbricazione di porte, finestre, intelaiature eccetera in plastica per l'edilizia

Fabbricazione di porte, finestre e loro telai, imposte e cancelli metallici

Fabbricazione di casseforti, forzieri e porte metalliche blindate TOTALE

SOLOPERABBONATI

Fonte: elaborazione Cestro Studi YouTrade su dati Unioncamere

Fabbricazione di porte e finestre in legno (escluse porte blindate)

ABBONATI

Fabbricazione di porte, finestre, intelaiature eccetera in plastica per l'edilizia

Fabbricazione di porte, finestre e loro telai, imposte e cancelli metallici

Fabbricazione di casseforti, forzieri e porte metalliche blindate

info@aipporte.com www.aipporte.com

Fonte: elaborazione Cestro Studi YouTrade su dati Unioncamere

VARIAZIONE

SOLOPERABBONATI

Fonte: elaborazione Cestro Studi YouTrade su dati Unioncamere
Fonte: elaborazione Centro Studi Youtrade su dati camerali (*utile netto in % calcolato al netto degli outlier)

ABBONATI

UTILE NETTO
var. % 2022-2019 2022 in % su fatturato

DEI

SOLOPERABBONATI

AZIENDA FATTURATO

ABBONATI

Fonte: elaborazione Centro Studi Youtrade su dati camerali

L’ingresso è facile SOTTO CONTROLLO ANCHE A DISTANZA

La soluzione Domo Connexa consente alla porta blindata di trasformarsi in un comodo accesso gestibile anche da remoto grazie a una app e alla serratura motorizzata di semplice installazione

Addio vecchia porta con serratura di ferro e chiavi lunghe un palmo. Anche gli accessi a casa si sono trasformati: più sicuri, eleganti e, inevitabilmente, connessi. Le soluzioni sono diverse. Cisa , per esempio, ne offre una molteplicità, per consentire una gestione più personalizzata e comoda dell’ingresso alla propria abitazione.

Paolo Caliari

LA SOLUZIONE DOMO CONNEXXA, PER APRIRE TRAMITE APP

Cisa Domo Connexa. È una soluzione smart per porte blindate. Questa serratura motorizzata trasforma la porta blindata in una smart door, controllabile da remoto tramite smartphone e integrabile con gli assistenti vocali e i sistemi di domotica per lo smart living. Con Cisa Domo Connexa si ha la garanzia di essere sempre connessi alla propria sicurezza: grazie al motore e all’intelligenza elettronica, la serratura può essere comodamente gestita da remoto e in tutta comodità da smartphone. Anche quando ci si trova lontani da casa.

IL PULSANTE MAGICO

Un pulsante consente di gestire la porta a distanza, senza chiave, attraverso più dispositivi connessi. Il chip contenuto al suo interno permette di aprire la porta in maniera contactless, sia dall’interno, standosene comodamente seduti sul divano, sia dall’esterno, a chilometri di distanza, con la connettività da remoto attraverso internet. La tecnologia racchiusa nel Cisa Button si trova sul pannello rivolto dentro casa e non è quindi visibile dall’esterno, garantendo discrezione e tranquillità. Il design contemporaneo del Cisa Button si integra con eleganza in qualsiasi ambiente e, grazie alle dimensioni ridotte, può essere posizionato ovunque tramite una semplicissima installazione.

FUNZIONALITÀ

Nuki app. L’applicazione per smartphone apre, chiude e verifica lo stato della porta, crea credenziali, imposta le logiche di funzionamento e molto altro ancora.

Nuki Keypad 2 Pro. Apre con impronta digitale o codice, per un accesso immediato e sicuro senza necessità di dispositivi elettronici.

Nuki fob. È il portachiavi con tecnologia Bluetooth facile da utilizzare, anche da parte di bambini e anziani.

Così lo spazio SI MIMETIZZA GRAZIE AL DESIGN

Le soluzioni filomuro dell’azienda contribuiscono a integrare nicchie, stanze o cabine armadio con le pareti, senza alcuna interruzione: rendono meno visibili aperture e passaggi

Quando si progetta uno spazio ogni elemento d’arredo va studiato affinché possa integrarsi armonicamente con l’ambiente circostante, contribuendo a definire il carattere dell’abitazione o dell’ufficio. La costante ricerca di Eclisse verso soluzioni che coniugano estetica e funzionalità ha portato allo sviluppo di prodotti che permettono di creare una parete uniforme da pavimento a soffitto e comprende soluzioni per porte, cabine armadio, sportelli e battiscopa. Elementi di design innovativi che rivoluzionano il concetto di parete. Le soluzioni filomuro di Eclisse interpretano il design minimalista, offrendo una vasta gamma di porte e complementi a filo con la parete che si mimetizzano con discrezione, senza alcuna interruzione, permettendo di ottenere una perfetta continuità con la superficie e rendere meno visibili aperture e passaggi.

PORTE INVISIBILI

Nel caso di porte a tutta altezza che si elevano verticalmente occupando la parete intera, la sagoma slancia lo spazio, facendo passare una maggiore quantità di luce. Ma, una volta chiusa, la porta diventa un tutt’uno con la parete, mantenendo il suo aspetto estremamente minimale ed elegante. Lo speciale rivestimento in primer consente ai diversi prodotti di mimetizzarsi nell’ambiente permettendo la pittura nelle tonalità desiderate o il rivestimento con la carta da parati. L’attenzione e la cura di ogni dettaglio e particolare costruttivo che Eclisse ripone in ogni prodotto assicurano la perfetta adesione del materiale di finitura e l’omogeneità della pittura, scongiurando il rischio che questa si sfogli nel tempo.

COERENZA ESTETICA

Non solo perfetta integrazione, ma anche coerenza estetica: questi prodotti, infatti, si coordinano perfettamente anche in termini di materiali, colori e finiture, creando un ambiente armonioso e al tempo stesso personalizzato, adatto ad ogni stile e progetto. La scelta del battiscopa completa il risultato e la totale armonia estetica. Nella versione a filo muro l’assoluta planarità con la parete assicura, inoltre, la massima facilità di pulizia.

LE SOLUZIONI ECLISSE PER INVISIBILITÀ ED ESTETICA

FIBROTUBI

Porte a scomparsa CON DESIGN GRAZIE A ORCHIDEA

La linea di telai dell’azienda presenta diverse opzioni, adattabili a qualsiasi esigenza: combinano praticità, versatilità e un’estetica moderna, ma anche sicurezza e funzionalità

Soluzioni innovative e di alta qualità nelle porte scorrevoli a scomparsa: è la filosofia della linea di telai Orchidea di Fibrotubi. Con un’ampia gamma di opzioni adattabili a qualsiasi esigenza di design e architettura, i telai combinano praticità, versatilità e un’estetica moderna, soddisfacendo al contempo le esigenze di sicurezza e funzionalità. Sono adattabili a ogni tipo di parete, sia in cartongesso sia in laterizio disponibili in vari spessori e modelli. Inoltre, offrono numerosi vantaggi per l’interior design contemporaneo. Orchidea è applicabile anche sui pavimenti esistenti e i telai possono essere utilizzati in diverse configurazioni: anta singola, doppia, parallele, contrapposte, filo muro e soluzioni con punti luce.

Paolo Caliari

ORCHIDEA TELAIO PER LATERIZIO

LE PROPOSTE

Oltre la linea classica sono disponibili diverse linee innovative: il telaio Orchidea Free-Filomuro è un'opzione studiata per chi desidera un design pulito e minimalista. Non richiede l’uso di stipiti e coprifili, e permette una perfetta fusione con la parete. Privo di finiture esterne crea un effetto di continuità che amplia visivamente lo spazio interno, risultando perfetto negli ambienti architettonici moderni. Orchidea Light rappresenta la soluzione per integrare punti luce senza sacrificare spazio. Questo telaio, disponibile sia per anta singola che doppia, è predisposto con quattro aperture per l’inserimento di impianti elettrici come interruttori, prese di corrente e applique. La capacità di mantenere i punti luce sulla parete che ospita il cassonetto rende il telaio particolarmente funzionale.

PER SISTEMI A SECCO

Un’altra opzione è rappresentata da Orchidea Easy, progettato specificamente per sistemi a secco: si distingue per la sua struttura a traverse a giorno, che facilita l’installazione e il trasporto grazie al peso ridotto. Il telaio, pur mantenendo i principi di solidità della linea classica è ottimizzato per un posizionamento rapido delle lastre di cartongesso e per il montaggio veloce, rispondendo alle esigenze di efficienza del moderno settore edilizio.

SOPRA I TELAI ORCHIDEA FREE FILOMURO E LIGHT PER I PUNTI LUCE. A LATO ORCHIDEA LINEA CLASSICA

HÖRMANN

Ingressi in stile MA ANCHE CON PIÙ SICUREZZA

La finitura Decoral, con effetto materico, è disponibile in cinque decori ed è ora proposta per uno dei portoni sezionali più apprezzati dell’azienda: il modello Lpu 42. Abbina buone performance energetiche a tecnologie antieffrazione

La facciata è una sorta di biglietto da visita delle abitazioni, l’immagine che colpisce per prima chiunque arrivi davanti a casa e che, proprio per questo, assume un rilevante valore nella percezione estetica dell’intero contesto abitativo. Per offrire la possibilità di rendere le facciate ancor più gradevoli e armoniose, soprattutto a quanti optino per spazi residenziali che mostrino la porta d’ingresso e quella per il garage in

Paolo Caliari

un unico panorama visivo, HÖrmann propone finiture coordinate per entrambe le chiusure. E oggi presenta un’opportunità in più: il Decoral total look.

SUPERFICIE BREVETTATA

Si tratta di una soluzione distintiva: Decoral è una finitura dal potente effetto materico, trasferita sulla superficie della chiusura grazie a un processo di rivestimento brevettato. È disponibile in cinque decori: Cemento, Rusty Patina, Quercia Selvatica, Legno di Fienile e Legno di Fienile Grigio. Sino a oggi presentata dall’azienda esclusivamente per la linea di portoncini ThermoSafe, questa superficie è ora proposta anche per uno dei portoni sezionali più apprezzati dell’azienda: il modello LPU 42. Valorizzata da telai neri, nel caso delle porte d’ingresso, e da bordature sempre in toni black per quanto concerne i portoni,

la nuova finitura aggiunge design e matericità alle residenze private.

LE OPZIONI

Accanto a un’estetica curata nei più piccoli particolari, ThermoSafe Decoral garantisce performance tecniche ai vertici di categoria, in termini non solo di isolamento termico (fino a 0,8 W/m²xK), ed è quindi in grado di soddisfare appieno i requisiti delle porte d’ingresso utilizzabili nelle case a basso consumo energetico, ma anche di antieffrazione in quanto è proposta, di serie, con equipaggiamento Rc 3. Realizzato in acciaio coibentato a doppia parete, il portone sezionale da garage Lpu 42 offre una buona prestazione termica e un elevato grado di sicurezza grazie al dispositivo antisollevamento di serie e all’equipaggiamento di protezione antieffrazione Rc 2 (opzionale).

DECORAL PORTA PORTONE QUERCIA SELVATICA
DECORAL PORTA
PORTONE RUSTY PATINA. A SINISTRA, DECORAL PORTA PORTONE LEGNO DIFIENILE

Knauf SCORREVOLEZZA E DESIGN CON OPENBOX LIGHT

Il nuovo telaio OpenBox Light, frutto della collaborazione tra Knauf Italia e Scrigno, rappresenta un’innovazione significativa nel campo delle porte scorrevoli. Questo prodotto è stato progettato per rispondere alle esigenze di modernità e funzionalità richieste dagli spazi contemporanei, unendo la competenza di Knauf nei materiali da costruzione leggeri e performanti e l’esperienza di Scrigno nella produzione di controtelai. OpenBox Light combina la leggerezza e la facilità d’installazione, offrendo una soluzione per progetti di ristrutturazione e nuove costruzioni. Una delle principali caratteristiche dell’OpenBox

Light è la sua straordinaria leggerezza. Risultato ottenuto grazie all’utilizzo di materiali innovativi e altamente performanti, che consentono di mantenere un’eccezionale resistenza strutturale dell’elemento pur minimizzando il peso complessivo. OpenBox Light è stato testato in soluzioni Knauf, raggiungendo un miglioramento del comfort acustico tra ambienti interni. Il materiale rappresenta una soluzione all’avanguardia per chi desidera unire funzionalità ed estetica, dimostrando come la sinergia tra due leader del settore possa dare vita a innovazioni che ridefiniscono gli standard del design e delle costruzioni moderne.

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PAOLO CALIARI

IN SVEZIA LA PRIMA CITTÀ DI LEGNO

Il legno è uno dei materiali su cui punta l’edilizia green. Adottato senza remore dai progettisti, specialmente nei Paesi del Nord, anche in Italia il legno conosce una sempre maggiore popolarità, soprattutto grazie all’utilizzo della tecnologia X-Lam, lamellare a strati incrociati. E se il legno è diventato un materiale riscoperto dai progettisti, non solo per villette unifamiliari, è anche merito del suo impiego per edifici di grandi dimensioni, come avviene all’estero. Alcuni esempi: Mjostarnet è una torre di 85 metri costruita in legno che si trova sulla riva del lago Mjosa, in Norvegia. Ospita appartamenti, un hotel e una piscina. Ascent è ancora più alta: è una struttura di 87 metri che si trova in Wisconsin, Stati Uniti. Per non parlare della torre di 90 metri progettata a Toronto, mentre un’altra di 98 metri sarà tra poco realizzata a Berlino. Sono esempi di solidità ed efficienza del legno.

Eppure, il loro esempio potrebbe essere offuscato dalla costruzione di quella che diventerà la più grande città di legno del mondo: Stockholm Wood City. Il progetto, che ha già mosso i primi passi, è localizzato a Sickla, un’isola a Sud-Est della capitale svedese. Per dare un’idea: la città di legno sorgerà su 250 mila metri quadrati e prevede un investimento da 1,4 miliardi di dollari. Atrium Ljungberg, la società

immobiliare svedese che promuove la costruzione, prevede di avviare il cantiere l’anno prossimo, con termine dei lavori nel 2027. Saranno costruiti in legno lamellare 2 mila edifici residenziali e 7 mila uffici, ristoranti e negozi. Il progetto, messo a punto da uno studio danese e da uno svedese, vuole offrire ai futuri abitanti della città la sensazione di abitare in una foresta, con un ambiente urbano immerso in uno spazio aperto, arioso ma denso, con l’estetica minimalista e funzionale del design scandinavo. Gli architetti, durante la presentazione del progetto, hanno sottolineato l’utilizzo di elementi naturali nelle strutture, come tetti verdi per un migliore isolamento, e grandi finestre per far entrare la luce naturale.

Il risultato, da un punto di vista ambientale dovrebbe contribuire alla riduzione dell’impronta di carbonio del 40% rispetto alla costruzione in cemento e acciaio. Un altro aspetto sottolineato dai progettisti è la leggerezza della struttura in legno, quindi con necessità di fondamenta più piccole. Infine, il processo costruttivo è in gran parte off-site, cioè con l’utilizzo di elementi prefabbricati, che si traduce in una costruzione più rapida e meno inquinante. Infine, il legno ingegnerizzato presenta una ottima resistenza al fuoco: una delle preoccupazioni maggiori per l’adozione di questo materiale.

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HOME AUTOMATION

COLONNINE E FORNI DIVENTANO SMART

Matter è lo standard introdotto ormai oltre un anno fa dalla Connectivity Standards Alliance, associazione che riunisce molti big dell’elettronica e dell’hi-tech. L’obiettivo dello standard, di cui abbiamo già scritto, è quello di rendere connessi dispositivi per la home automation anche di produttori diversi: è un sistema operativo comune, insomma, che può consentire il decollo dei sistemi domotici. Finora, infatti, uno dei problemi su cui si sono scontrati gli utenti, è proprio il proliferare di sistemi proprietari, per cui il dispositivo per illuminare gli ambienti in automatico non dialoga (per esempio) con quello che regola apertura e chiusura delle finestre.

Ora la Csa ha compiuto un altro passo in avanti, con un aggiornamento al protocollo Matter, che arriva alla versione 1.3. Sembra un piccolo ritocco, ma la decisione è interessante, perché l’associazione ha introdotto diverse nuove categorie di dispositivi allo standard, che ora sembra essere in continua espansione. I nuovi parametri introdotti allo standard hanno l’obiettivo di consentire ai produttori di dispositivi di iniziare ad aggiungerne il supporto da soli. Per esempio, Matter ora funziona anche per le colonnine destinate alla ricarica delle auto elettriche. In questo modo l’utente può iniziare o interrompere la ricarica di un veicolo elettrico in modo totalmente smart, per esempio dal proprio smartphone. Una comodità non da poco, se si pensa che grazie a Matter si potrà gestire questo processo da remoto: grazie alle nuove specifiche gli utenti potranno scegliere la velocità di ricarica, oltre che programmare l’orario di inizio. Un altro aspetto interessante riguarda la gestione della risorsa idrica. Ora supportati da Matter in versione 1.3 ci sono anche i dispositivi per la gestione dell’acqua, che non vuole dire solo i rubinetti (a patto che siano smart), ma anche sensori di pioggia, rilevatori di perdite d’acqua e rilevatori per il gelo. Ancora: Matter supporta anche i forni a microonde. Perché la home automation non dimentica la cucina. Può essere un grande vantaggio controllare il tempo di cottura, il livello di potenza e la modalità di funzionamento del forno elettrico, senza contare che si potranno ricevere notifiche non appena terminata la cottura. Non solo: anche un piano cottura connesso (ci sono anche quelli) può essere controllato da smartphone grazie al nuovo aggiornamento. Infine, ora lo standard supporta anche le asciugatrici (le lavatrici sono già comprese). Prospettive ottime, insomma. A patto che le aziende produttrici di dispositivi aggiornino i loro prodotti.

Giuseppe Rossi

BOSCH

DIGITALE PIÙ IDROGENO

PER I FORNELLI

GREEN

La casa tedesca sperimenta in Scozia l’utilizzo del primo piano cottura alimentato con il gas verde, prodotto grazie all’utilizzo di pale eoliche. E gli elettrodomestici si attivano con Alexa

La tecnologia si accompagna sempre più spesso al green. E l’abbinata entra dentro in casa. Così la crescente domanda di energia verde ha spinto Bosch a puntare sull’idrogeno. La divisione per gli elettrodomestici del grande gruppo tedesco ha accettato la sfida con una proposta sorprendente: il primo progetto specifico con idrogeno verde, chiamato H100 Fife. Per ora l’esperimento è condotto in Scozia ed è gestito da Sgn, società locale di distribuzione del gas. Se l’esperimento avrà successo, potrà essere esteso in altre aree commerciali. Il progetto prevede la fornitura di idrogeno verde per il riscaldamento e la cottura a circa 300 appartamenti in due cittadine, Buckhaven e Denbeath, sulla costa orientale della Scozia. L’idrogeno è green perché prodotto grazie all’energia generata per l’intero processo da pale eoliche, quindi completamente sostenibile. Il ruolo di Bosch consiste nel fornire piani cottura hi-tech alimentati a idrogeno. Il processo ha il vantaggio, grazie al gas utilizzato, di non produrre anidride carbonica. Anche se il progetto è destinato ai due paesi in Scozia, un assaggio delle virtù tecnologiche del piano cottura è stato osservato anche in

Italia, in occasione del recente EuroCucina a Rho Fiera Milano, dove Bosch ha presentato il piano cottura. Tra le specifiche tecniche, per aumentare la sicurezza il piano dispone di manopole che si illuminano quando il relativo fornello è acceso, visto che la fiamma prodotta dall’idrogeno è totalmente trasparente.

Secondo l’azienda il piano pilota rappresenta un impegno concreto nella ricerca di fonti di energia alternative che abbiano un ridotto impatto o nullo sull’ambiente e vuole essere d’ispirazione a futuri progetti volti al miglioramento del benessere ambientale. A differenza degli altri combustibili che hanno un forte impatto sull’ambiente l’idrogeno non provoca piogge acide, non riduce l’ozono e non genera emissioni pericolose. Sempre Bosch ha da tempo introdotto la partnership con Amazon Alexa. Gli elettrodomestici della casa tedesca dotati di Home Connect si attivano anche con i comandi vocali diretti all’assistente digitale di Amazon, che trasmette le istruzioni direttamente alla lavastoviglie, alla lavatrice o all’asciugatrice. Si può far partire la lavastoviglie o chiedere a che punto è il programma di lavaggio mentre rimanendo sul divano.

HIGH TECH

PER IL CHECK-IN BASTA IL VOLTO

Chi viaggia in aereo potrebbe presto utilizzare il FaceBoarding, sistema di riconoscimento analogo a quello utilizzato da Apple pre sbloccare l’iPhone. La novità hi-tech è già atterrata all’aeroporto di Linate (Milano). Il servizio di FaceBoardinge consente ai passeggeri di prendere l’aereo in maniera quasi totalmente self service semplicemente presentando il loro volto. Non è un sistema di lettura biometrica dei passaporti o delle carte di identità, già attivo da tempo, ma di una procedura che potrebbe in prospettiva eliminare la necessità di esibire un documento cartaceo sia quello del check-in che la carta di identità. Si basa su una registrazione effettuata una sola volta dopo avere fatto il check-in tradizionalee durante il quale è registrato il volto di chi vuole utilizzare il FaceBoarding. La scansione avviene in appositi chioschi, installati vicino al check-in 8. A breve, però, la procedura sarà disponibile anche tramite smartphone, con apposita app per iOs o Android.

ALLARME PEC PER I PROFESSIONISTI

I professionisti, come ingegneri e architetti, iscritti a un albo, sono ora costretti a controllare continuamente la Pec, la posta digitale obbligatoria per queste categorie. Disporre di un indirizzo Pec autorizza le polizie locali delle amministrazioni pubbliche a utilizzare la posta certificata per recapitare una multa. E non è un abuso: il garante della Privacy ha affermato con una circolare (attuazione dell’articolo 20, comma 5 quater, del

decreto-legge n. 69 del 2013), emanata dai ministri dell’Interno, Giustizia e Trasporti, che la notificazione a mezzo Pec è obbligatoria nel caso in cui l’autore della violazione abbia già fornito un indirizzo di posta certificata.

QUANTO BEVONO GOOGLE & C.

C’è un’altra faccia, meno divulgata della tecnologia. Riguarda l’acqua: sono oltre 150 mila le applicazioni tecnologiche per il monitoraggio e la gestione della risorsa idrica e 110 mila per l’irrigazione virtuosa. L’utilizzo di tecnologie di sistemi per agricoltura 4.0, di irrigazione a goccia, di precisione, idroponica e verticale, consente un abbattimento dei costi e risparmio di acqua fino al 70%. Ma, allo stesso tempo, il raffreddamento dell’infrastruttura dell’hi-tech di Google, Microsoft e Meta nel 2022 ha consumato oltre 2 miliardi di metri cubi di acqua dolce. E si calcola che l’utilizzo di acqua necessaria per raffreddare i server salirà fra 4,2 e 6,6 miliardi, secondo l’analisi dell’Osservatorio Proger.

OLTRE L’82% INVESTE IN HI-TECH

La transizione digitale delle medie imprese è in marcia. Secondo il Rapporto sulle medie imprese industriali italiane realizzato da Area Studi di Mediobanca, Centro Studi Tagliacarne e Unioncamere, l’82,6% delle aziende ha investito in tecnologie 4.0 nel triennio 2021-2023 o lo farà entro il 2026. Tra i principali investimenti in innovazione ci sono quelli in macchinari, attrezzature e impianti tecnologicamente avanzati che hanno riguardato il 77,7% delle medie imprese, seguiti dalle migliorie di prodotto e processo (69,6%) e dallo sviluppo di software e database operativi (51,3%). Il principale ostacolo è però rappresentato dalla mancanza di personale competente: se ne lamenta il 42,7% delle aziende.

IL MERCATO DIGITALE

CRESCERÀ DEL 3,9% ANNUO

Il mercato del digitale in Italia aumen -

terà del 3,9% annuo fino al 2027, spinto dai digital enabler e dai digital transformer, che faranno registrare performance a doppia cifra. Lo prevede un report di Anitec-Assinform, elaborato in collaborazione con NetConsulting. «Lo scenario globale del 2023 era segnato da grande incertezza e numerosi rischi, che in larga parte permangono anche oggi. Ma l’innovazione fa ampi e rapidissimi passi in avanti per offrire opportunità a imprese e cittadini non è mai venuta meno», spiega Massimo Dal Checco, presidente di Anitec-Assinform.

CHAOS: PIÙ 3D PER IL RETAIL

Secondo la non disinteressata opinione, di Chaos è una delle più grandi aziende di visualizzazione 3D, il mondo retail nei prossimi anni vedrà come trend lo sviluppo della visualizzazione tridimensionale, oltre alla realtà aumentata e la realtà virtuale. Secondo un’analisi dell’azienda, quasi due terzi (60%) delle aziende del settore dell’arredamento aumenteranno l’uso di queste tecnologie. Il 70% delle aziende ha identificato la crescita dei ricavi come una priorità fondamentale resa possibile dalla visualizzazione 3D, insieme all’aumento delle vendite e alla riduzione dei resi. E il 93% dei leader del settore dell’arredamento ritiene che la visualizzazione dei prodotti in 3D sia molto o estremamente importante per la propria attuale strategia aziendale.

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