NUMERO 8 ANNO XVI GIORNALISMO INDIPENDENTE AL PARINI DAL 2006 GIUGNO MMXXII ZABAIONE
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metodosulPAG.
Come in tutti i saluti finali nella mia esperienza di Zabaione mi sento in dovere, prima di tutto, di ringraziare i nostri lettori, stu denti, professori, bidelli o genitori e parenti che siano, che ogni mese sono stati abbastanza curiosi da prendere in mano il numero e dar gli una lettura. Devo ringraziare anche la redazione, senza la quale il giornalino non potrebbe esistere – e senza le cui piccole follie non varrebbe nemmeno la pena farlo. Zabaione è un giornale studente sco ed è qui per gli studenti, non solo perché lo leggano, ma anche perché possano produrlo, un’op portunità unica che permette ai pariniani che vogliono mettersi in discussione di fare un’esperienza nuova, dove sono responsabili di quello che fanno e che permette loro di vedere una manifestazione fisica del proprio impegno su ogni numero. Questa possibilità non è da trascurare, perché non tutte le scuole riescono ad avere un gior nalino così, e noi possiamo soltan
SOMMARIO
Suppongo
sia giunto il mo mento di andarsene. Sono arrivato dove non credevo sarei mai arrivato, al mio ultimo editoriale, dopo due diffi cili anni da direttore e cinque di Zabaione. L’ultimo editoriale, di norma, è noiosissimo, mi rendo conto solo ora, come hanno fatto i miei predecessori, del perché: con gli ultimi quattromila caratteri di fronte si sente l’immenso peso di dover dire tutto, di non aver detto niente e di volere disperatamente che questa non sia la fine. Se mi dimenticassi di qualcuno? Lo farò, probabilmente, ma perdonatemi, i ringraziamenti non sono mai facili.
di daniele musatti
Grazie anche alla mia squa dra, che mi ha tenuto sano di men te e che mi ha sgridato quando mi venivano idee cretine. Grazie a chi è con me dall’inizio e a chi si è ag giunto dopo, grazie in particola re a Martina Lombardo e a Maria Cattano, che hanno fatto un lavoro impeccabile da caporedattrici, as sumendo un carico di lavoro che per persone peggiori sarebbe sta to insormontabile; grazie anche a Maria Vittoria Massarenti, che ha tenuto in piedi il sito e che ha fatto tutto quello che ero troppo disor ganizzato o svogliato per fare.
mi soddisfatto di aver fatto la mia parte. Il mio ultimo contributo al Parini è l’articolo che trovate se gi rate qualche pagina, intitolato “Un discorso sul metodo”, che contiene qualche riflessione finale sul per corso del Lasciatemi,classico.infine, scusarmi: sebbene, nel riesaminare i proble mi della mia direzione, non sono consapevole di errori intenziona li; sono nondimeno consapevole delle mie mancanze, tanto da rite nere probabile che abbia commes so molti errori. Porterò con me la speranza che il Parini non smetterà mai di vederli con indulgenza; e che, dopo cinque anni della mia vita dedicati a questo giornale con sincero zelo, i difetti della mia in competenza saranno relegati all’o blio. Addio, e grazie per tutto il pesce.
EDITORIALE
IL CREPUSCOLO
l'angolozabaoroscopozabarecensionicompulsivodellibertariozabaoracoloPAG.
una città che sale
PAG. 8un discorso 13zaba in città PAG. 14zabaenigmistica
Grazie a Chiara Galgani, Gio suè Inzoli, Martina Lombardo, Victoria Lucarelli, Maria Vitto ria Massarenti, Alessia Petrera, Viola Pilo, Francesco Sciarrino, Jessica Stefanini, Emma Torreg giani e Lorenzo Vinelli per aver contribuito al sondaggio.
to grazie all’infinita pazienza della segreteria, del Preside e del prof. Conti, che da anni è il nostro di fensore più appassionato.
Buona fortuna a Martina Lombardo, che sarà direttore l’an no prossimo e cui spetta un com pito che, non lo nego, sarà difficile. Sono sicuro che, in ogni caso, Za baione per i pariniani ci sarà an cora, sarà un giornale nuovo, cosa buona e giusta, ma non per questo uno peggiore.Addio,pariniani, in cinque anni ho conosciuto troppo poco troppi di voi e a troppi di quei po chi che conoscevo ho voluto trop po poco bene. Per Musatti il liceo si chiude qui, con tanta tristezza quanta soddisfazione, ma sono si curo che l’anno prossimo capiterà tra le prime una voce molesta e pe tulante che nei dibattiti tra le liste comincerà a rompere le scatole, piano piano, sottovoce, sibilando, per ritrovarsi anni dopo a tuona re da un microfono dall’altra parte del tavolo dell’Aula Magna. E dopo quella ne verrà un’altra e un’altra ancora dopo; se sarà così potrò dir
un bilancio elon musk e lo shopping 7
2 giugno 2022 Anno XVI Numero 8 ZABAIONE
PAG. 3 PAG. 6 PAG. 10 PAG. 12 PAG. 12 PAG. 13
ATTUALITÀ ZABAIONE Numero 8 Anno xvi giugno 2022 3
UN BILANCIO
deciso di riprendere una vecchia tradizione di Za baione, quella del “sondaggione” di fine anno, una raccol ta di informazioni su cosa ne hanno pensato i pariniani dell’anno trascorso, che dà un buon senso di prospettiva sulle cose più interessanti che sono successe. Il nostro campione era di 754 risposte, provenienti da 45 classi diverse (alcune erano in gita, n.d.r.), che corrisponde più o meno a tre quarti dei pariniani presenti quel giorno; siamo particolarmente fieri di questo numero, siccome negli anni passati la partecipazione è stata molto inferiore. Dunque, grazie e buona lettura!
Come valuti l'operato del Preside?
Abbiamo
LA REDAZIONE 15% 22% 32% 24% 7%
Come giudichi la disponibilità del Preside?
L’operato del Preside, con il 2,87 di media, è stato giudicato qua si sufficiente. Salta subito all’occhio la grande zona gialla (32%), mentre un altro terzo lo occupano i due verdi, il restante 37% i voti 1 e 2. Un dato notevole è vedere come la prima impressione che si ha del nostro Preside (si veda la risposta precedente) non corrisponda con quanto è piaciuto il suo operato. Forse la risposta si trova a guardare a tutto quello che è successo durante l’anno, a partire dall’occupazione, che ha portato un gran numero di pariniani a essere in contrasto con le posizioni della presidenza.
CONSIDERAZIONI SUL SONDAGGIO DI FINE DI ANNO
Come giudichi l'operato dei Rappresentanti d'Istituto?
Con una percentuale totale di “buono” e “ottimo” del 40%, pare che quest’anno il nostro Preside non abbia riscontrato particolare succes so. Giudicato almeno sufficiente dal 66% degli studenti, la contentezza generale risulterebbe perlomeno discreta, se non fosse per l’eccezionale 88% di tre anni fa: i nostalgici del Preside Soddu – come è emerso anche da alcune goliardiche considerazioni dei pariniani – sono ancora nume rosi e per Barrella, visto il clamoroso affetto guadagnato dall’ex Preside, la strada verso il raggiungimento della fiducia degli studenti è, con suo rammarico, piuttosto lunga.
Con una media di 2,69 su una scala da uno a cinque, i nostri Rappresen tanti d’Istituto mancano di poco la sufficienza. I 5 e i 4, sommati insieme, non raggiungono un quarto del grafico, mentre il giallo del “sufficiente” si avvicina quasi a coprire le zone infuocate dell’1 e del 2. Rispetto al 2019, si è notevolmente espansa la fetta gialla, che si pone in testa alla classifica. Inoltre, gli studenti del biennio sono sicuramente più soddisfatti di quel li del triennio, essendosi riconosciuti maggiormente nel voto centrale, mentre il triennio tende al negativo. Qualche scivolone nel corso dell’an no non ha migliorato la situazione.
11% 23% 26% 29% 11% 17% 25%19%35% 4%
1. Gravemente insufficiente 2. Insufficiente 3. Sufficiente 4. Buono 5. Ottimo
Come valuti l'offerta delle conferenze?
4 giugno 2022 Anno XVI Numero 8 ZABAIONE
La valutazione che i pariniani hanno attribuito alle conferenze è considerevolmente positiva solo per il 24% di loro, percentuale di stu denti che le ha ritenute buone od ottime. Ben più rilevante è quella rela tiva a coloro che le hanno invece giudicate almeno insufficienti: il 40% dell’opinione generale sembra essere rimasto deluso, come emerge dal punteggio medio di questa voce, che, risultando 2.75, non tocca per poco la sufficienza. Sembra quindi che la nuova iniziativa della scuola non ab bia raggiunto l’esito sperato, viste anche le inevitabili limitazioni dovute all’emergenza covid.
Come valuti l'offerta dei faber quisque?
Come giudichi l'operato di Zabaione? Finalmente, ecco il dato più positivo: il nostro Zabaione piace a (quasi) tutti, con il 3,61 di punteggio medio. I verdi coprono insieme il 59% delle preferenze (64% nel 2019), e il rosso dell’1 perde terreno rispetto a tre anni fa. Il giallo aumenta, ma è ampiamente superato dal verde del “buo no”. Come al solito, il biennio apprezza, ma soprattutto partecipa alla re dazione. Merito di una squadra vincente, che tiene alto il gradimento del mensile.
21%28%18%29% 4% 6% 7% 28%21%38%
ATTUALITÀ
Come valuti l'offerta dei PCTO? – solo per il triennio Che i PCTO ai pariniani non piacessero lo si sapeva già, ma il sondag gio non lascia alcun dubbio: addirittura il 42% dei pariniani ha ritenuto l’offerta gravemente insufficiente. Viene da chiedersi quanto sia dovuto all’offerta specifica della nostra scuola e quanto invece non abbia a che ve dere con l’iniziativa in sé: se fin dalla sua nascita il progetto non piaceva, quello che si è potuto fare durante il covid è stato ancora meno soddisfa cente e le conseguenze sono evidenti.
L’emergenza sanitaria, con il suo groviglio di norme in rapida evo luzione, non ha di certo giocato a favore dell’offerta dei nostri Faber Qui sque. Il grafico è spaccato a metà: 1 e 2 che fronteggiano insieme 3, 4 e 5. Il biennio si dimostra sempre più ottimista, ma in questo caso non si allontana dai voti centrali. Il problema quindi non sono i corsi, approvati dal sondaggio di inizio anno, ma la loro offerta attuale, condizionata dal ferreo e vincolante “numero chiuso”.
13% 27% 36% 19% 5% 21%28%18%29% 4%
8% 14% 41% 30% 7%
Biennio Triennio Zabaione – confronto biennio e triennio Come per il Preside, chi ricorda i tempi andati ha una pro spettiva più critica: il nostro giornale è stato visto quest’an no come prevalentemente buono da tutta la popolazione scolastica, ma gli studenti più vecchi non sono soddisfatti quanto lo erano negli anni scorsi. Sarà nostro dovere evol vere, per accontentare uno spettro più ampio dei pariniani. biennio e triennio Anche nei faber continua a emergere lo stesso trend gli studenti del triennio non sono soddisfatti, tanto che quelli che hanno trovato l’offerta gravemente insufficiente sono il doppio rispetto agli studenti del biennio.
Preside – confronto biennio e triennio Se confrontare l’apprezzamento del Preside con quello di tre anni fa porta a formulare ipotesi, lo scarto tra triennio (che ha conosciuto il Preside Soddu) e biennio non lascia dubbi: più di quattro quinti degli studenti più anziani ne hanno valutato l’operato come appena sufficiente o peggio, mentre il biennio è stato molto più favorevole.
ATTUALITÀ ZABAIONE Numero 8 Anno xvi giugno 2022 5
9,2% 21,2% 41,1% 24,3% 4,2% 25,1% 27,8% 29,4% 13,6% 4,1%40,0%30,0%20,0%10,0%0,0%5,0%15,0%25,0%35,0%45,0% 2 3 4 5 Biennio Triennio
5,0% 5,0% 22,4% 42,4% 25,3% 6,6% 10,1% 32,8% 33,9% 16,7%40,0%30,0%20,0%10,0%0,0%5,0%15,0%25,0%35,0%45,0% 2 3 4 5 Biennio Triennio Faber quisque confronto
Come valuti la gestione del covid?
Nonostante gli alti e bassi di questi mesi, possiamo chiudere l’anno con una distensione - almeno temporanea – dell’emergenza pandemica. Pare che la scuola si sia comportata in modo opportuno in quanto alla gestione covid, pur avendo dovuto fronteggiare i numerosi imprevisti. Con un punteggio medio di 3,15 – più che sufficiente – ha infatti ottenu to il secondo risultato più alto. Solo il 22% non ha ritenuto idonea la ge stione della pandemia: speriamo che segua anche l’anno prossimo questa linea, augurandoci comunque di non dover più riproporre questa voce.
Rappresentati d'Istituto – confronto biennio e triennio Per quanto abbiano suscitato complessivamente non poco malcontento – il 42% degli studenti li ha giudicati almeno insufficienti – ancora più duro è il divario tra le valutazio ni degli studenti del biennio e quelli del triennio. Oltre la metà di questi ultimi si è schierata sotto la soglia della suf ficienza: il 52,9% li ha valutati carenti, contro il 30,4% del biennio. Sarà che l’esperienza rende severi, ma, guardando anche a prime e seconde, quasi i tre quarti delle risposte non si sbilancia fino al buono o all’ottimo: sembra che il consenso iniziale dei rappresentanti non si sia protratto du rante l’anno.
5,0% 12,7% 35,3% 36,3% 10,6% 25,4% 30,9% 29,3% 10,2% 4,1%40,0%30,0%20,0%10,0%0,0%5,0%15,0%25,0%35,0% 2 3 4 5
12,2% 26,3% 32,7% 22,6% 6,1% 29,9% 29,1% 24,6% 13,4% 3,1%30,0%20,0%10,0%0,0%5,0%15,0%25,0%35,0% 2 3 4 5 Biennio Triennio
Afronte
di Viola Pilo , Jessica stefanini e Emma torreggiani
Il secondo possibile scenario problematico – sollevato, a ragione, dai critici di Musk – è che la politica di moderazione dei contenuti, an che attraverso l’open source dell’al goritmo, indurrebbe i cosiddetti “troll” ad intasare la piattaforma e il feed, il che sarebbe un male tan to per gli utenti medi quanto per
L’ACQUISTO DI TWITTER E I POSSIBILI SCENARI
ATTUALITÀ ELON MUSK E LO SHOPPING COMPULSIVO
Ahinoi, non ci resta che sperare.
Infine, c’è l’immancabile que stione controversa di tutte le grandi notizie: in questo caso riguarda il famigerato nome dell’ex Presidente statunitense Donald Trump. Abu sando per lungo tempo della piatta forma, tanto da scatenare una folla violenta all’assalto del Congresso, a Trump è stato negato l’accesso a Twitter all’inizio del 2021. Musk si è però mostrato contrariato a quelle che gli sembrano misure drastiche, valutando di riammetterlo sul social in nome del free speech. Per quanto la continua menzione della libertà di opinione sia quasi sicuramente un’espediente utilizzato da Musk per secondi fini, pare che gli sia ancora ostica la differenza tra free speech e diffusione sistematica di notizie poco veritiere, nonché violazione dei regolamenti base sull’utilizzo dei social.
6 giugno 2022 Anno XVI Numero 8 ZABAIONE
gli inserzionisti – a nessuno invita l’idea di ritrovarsi spam pedopor nografico al di sotto di un semplice tweet innocente. Gli abusi su Twit ter infastidiscono ancora numero sissimi utenti e annullare gli sforzi di prevenzione degli ultimi anni inasprirebbe la loro esperienza sul social. Non ci si dimentichi inol tre che cambiare la cultura di un’a zienda è un percorso notoriamente complesso e Musk potrebbe trovarsi su una via inaspettatamente acci dentata e ben poco redditizia.
tarderà a nascondere la sua portata assai astratta. Nella stessa dichiara zione, questo concetto viene appun to accostato alla fine dell’anonimato in rete. Peccato che i due siano in contraddizione per natura. Si pensi, ad esempio, alle svariate circostan ze – la Primavera Araba ne è una dimostrazione importante – nelle quali l’anonimato non solo ha fa vorito la libera opinione, ma ha anche veicolato informazioni che sarebbero altrimenti state soppres se. A questi motivi si aggiunge poi il fatto che l’eliminazione dell’anonimato in rete sia un obiettivo uto pistico ed irraggiungibile. Essendo i social già colmi di utenti fantasma e account anche dichiaratamente fake, credere che davvero si control lerà l’autenticità di ognuno di essi rimane un’intenzione inattuabile. A pensarci sarebbe probabilmente un complesso algoritmo di intelligenza artificiale, ma, anche se così doves se essere, è dura menzionare anche solo un software estraneo dall’esse re stato “crackato”: cosa porterebbe Twitter a fare eccezione?
dell’esborso della somma da capogiro di quasi 44 miliardi di dol lari, Elon Musk - classe 1971, CEO di Tesla nonché fonda tore di SpaceX - è il nuovo proprie tario di Twitter da lunedì 25 aprile. C’è da dire, però, che ad oggi Twitter non sembra essere un progetto par ticolarmente seducente: non perde denaro, ma sicuramente non pro mette particolare crescita. È quindi probabile che l’imprenditore aspiri a sostare nuovamente al centro dell’at tenzione pubblica, influenzando il dibattito come, con semplici tweet, gli è sempre riuscito curiosamente bene: nonostante conti “solo” 300 milioni di utenti e poco più, Twitter resta infatti uno dei social maggior mente influenti in quanto a dibattito politico e finanziario. È rilevante la comprensione delle ragioni d’acqui sto di Musk, in quanto l’operazione lo porterà ad acquisire il 100 per cento delle azioni del social renden do Twitter completamente control lato dall’imprenditore con l’ausilio dei regolatori. Questo ci porta al primoDefinendosiproblema. un “assolutista della libertà di pensiero”, Musk ha definito la stessa “il fondamento di una democrazia sana”. Considera zione, questa, che per quanto possa risultare mirabile a parole, nel mon do di Twitter – e in quello dei social in generale – quasi sicuramente non
di Lorenzo vinelli
camminare un po’! Il nostro viag gio comincia dal nuovo distretto di CityLife. All’ombra delle tre torri sorgerà entro il 2024 un gigantesco edificio in vetro con una copertura interamente cur va, simile ad un’onda marina, che sarà rivestita da pannelli solari. L’incredibile differenza di altezze tra gli estremi dell’edificio richia merà alla memoria il progetto originale del quartiere, con una quarta ed una quinta torre, mai costruite. Correndo velocissimi verso sud, incontriamo il cantie re del villaggio olimpico per Mi lano-Cortina 2026. Un progetto ambizioso, ma dopo il 2026 che ne sarà? Semplice: verrà conse gnato alla città come studentato, ma vi troveranno alloggio anche sedi aziendali. In primis A2A, che dall’alto della Torre Faro domi nerà l’intero complesso. Per ora si è parlato di strutture costruite da zero, ma non è sempre così. Attorno a noi ci sono migliaia di edifici industriali ricchi di fasci no, ma abitati solo da ruggine e piante di edera.
UN GIRO TRA I NUOVI PROGETTI METROPOLITANI
UNA CITTÀ CHE SALE
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Insomma, un luogo di socializza zione aperto alla comunità.
“L
Non sarà più così per un complesso ora in disuso di Ro goredo: sempre per le Olimpiadi invernali, infatti, sarà ultimato il “Bosco della musica”. L’idea è grandiosa: trasformare un quar tiere malfamato nel nuovo cam pus del Conservatorio Giuseppe Verdi. Nella pratica, una strut tura polifunzionale dedicata alla musica, con tanto di aule, labo ratori, e perfino un auditorium e numerose residenze per studenti.
e case dureranno meno di noi; ogni generazione dovrà fabbricarsi la sua città.” Così scriveva nel luglio del 1914 Antonio Sant’Elia, architet to comasco autore dei progetti per la Città Nuova, nel suo Mani festo dell’Architettura Futurista. Come dargli torto? Già, perché nella nostra città si è sempre as sistito a repentini cambiamenti dell’assetto urbanistico. Dalle ri costruzioni napoleoniche allo sti le eclettico di inizio secolo, dalle distruzioni del centro storico ne gli anni ’30 alle ricostruzioni del secondo dopoguerra. E poi gli anni ’70, con la riqualificazione di mezza città, perché costrui ta trent’anni prima senza regole e con materiali scadenti. Come non nominare gli anni ’90, con tutte le correzioni apportate al Piano regolatore? Ed infine oggi, il Duemila, quando Milano è di ventata il palcoscenico preferito dalle “archistar” internazionali, con una particolare attenzione alla sostenibilità ed alla polifun zionalità degli spazi. Non a caso, questo ammasso di case in mezzo alla pianura padana è considerato uno dei maggiori cantieri urba ni europei. I modelli? Le grandi metropoli mondiali. Oggi si pun ta soprattutto al riutilizzo di aree già edificate e alla riconversione di zone industriali, seguendo la linea del Piano di rigenerazione ecosostenibile promosso dal Co mune.Bene, è giunto il momento di
Si è fatto tardi: MIND ci at tende. Ultimo, ma non meno im portante, il “Milano Innovation District”, che ha aperto le sue por te lo scorso aprile. La nuova zona, dedicata al settore terziario, sta nascendo sulle ceneri dell’EXPO, all’interno del progetto di riqua lificazione urbana di Cascina Merlata. Al pubblico è stata svela ta solo una parte del Distretto, il resto è ancora in costruzione. Tra gli inquilini più illustri di questo spazio figurano l’Università Sta tale, l’ospedale Galeazzi e la mul tinazionale AstraZeneca, oltre a numerosi spazi di lavoro flessibi li. E l’Albero della Vita? A dispet to di chi ha proposto di smontar lo, rimarrà lì e verrà valorizzato in quanto simbolo della città. Ma gli edifici non sono tutto: in un tessuto urbano ben armonizzato, contano anche le piazze, i parchi e persino gli spartitraffico in pie tra. Si tratta del cosiddetto “urba nismo tattico”: piccoli interventi non permanenti, ma capaci di trasformare radicalmente una piazza in una notte, grazie a ver nice colorata, panchine e molto altro.Questa è solo una piccola porzione della storia di Milano che, tra presente e futuro, non sarà mai la stessa per troppo tem po.
cronologico e trovassi un modo di farlo e di ripetere la tecnica per qualcos’altro, non sarebbe quello aver appreso un metodo di stu dio? Il metodo non è ragion suf ficiente dell’esistenza del classico.
Questo però non giustifica l’insegnamento delle lingue mor te; io per primo sono convinto che lo studio di una lingua fine a sé stesso, per quanto interessan te dal punto di vista accademico, sia un esercizio sterile: le lingue non si imparano per saperle, si imparano per usarle. Allo stesso modo spagnolo, francese, tedesco si studiano per parlarle, la lingua è un atto comunicativo e a quel lo deve servire: a comunicare. Così, il greco e il latino, per quan to parlarle con qualcuno sarebbe piuttosto difficile, si studiano per comprendere i classici, per co municare appunto con il passato. Certo, non sarebbe più facile stu diarli solo in traduzione, bypas sando due anni di pianti e dolore passati a ripetere declinazioni e coniugazioni? Sono sicuro che – a differenza di quello che dicono i più estremisti – un certo valore lo si potrebbe trarre dalle letterature anche senza leggerle in originale.
VELUTI PUERIS ABSINTHIA TAETRA MEDENTES CUM DARE CONANTUR
UN DISCORSO SUL METODO
8 giugno 2022 Anno XVI Numero 8 ZABAIONE
Di daniele musatti
Questa cosa del metodo io non l’ho mai veramente capita –sarà che non studio molto – ma in che modo un professore che mi parla di Platone dovrebbe farmi imparare un metodo? Il metodo, a rigor di logica, lo dovrà applicare lo studente quando si mette a stu diare e a me, in cinque anni di li ceo, nessun professore mai ha cer cato di spiegarmi come si studi. I problemi sono due: in primo luo go un metodo di studio è, per sua natura, qualcosa che non si può insegnare, non perché esistono più scuole di pensiero a riguardo, ma perché l’aspetto neurologico alle spalle dell’apprendimento è complicatissimo e la ricerca sem bra dirci piuttosto chiaramente che il metodo di studio, dipenden do da processi del nostro cervello, non può che essere individuale. In secondo luogo, anche ammetten do di poter insegnare tenendo in considerazione le esigenze neuro logiche di ciascuno, perché questi argomenti? Se dovessi decidere di impararmi a memoria tutti i film prodotti dalla Disney in ordine
ATTUALITÀ
stici putrefacentisi, spinto da una morbosa ossessione per qualcosa di inutile e superato. La culture greca e latina sono, in sostanza, la base del nostro pensiero: il moti vo per cui metà di quello che dice Aristotele ci sembra totalmente banale non è perché fosse stupido, ma perché la sua analisi del mon do è divenuta talmente radicata nel modo in cui ci approcciamo a esso e cerchiamo di comprenderlo che è inconcepibile capirlo diver samente. Il mondo, noi, lo leggia mo con gli occhi di Aristotele.
he il classico serva a formare il cittadino non ci crede nessuno. Sorge spontaneo chie dersi perché dunque questa vene randa istituzione abbia da esistere ancora oggi, lo scientifico va così di moda d’altronde. Molti classici sti si saranno sentiti dire la magi ca frase: “non siete al classico per apprendere delle nozioni, siete qui per imparare un metodo”.
Non è realistico pensare che la funzione di un percorso d’i struzione possa essere di sola for ma e non anche di contenuto: se così fosse il classico non sarebbe altro che una baroccheggiante accademia di frittura d’aria, nel qual caso andrebbe abolito senza troppo pensarci. Altri, dovendo concedere su questo punto, of frono una spiegazione molto più convincente, in particolare per greco e latino: “la materia x ser ve per imparare la materia y”; tra i miei preferiti troviamo “il latino si studia per imparare la logica” e “il greco è come la matematica”. In che modo?Sevoleste imparare la logica, come, di preciso, potrebbe aiutar vi aver studiato latino per cinque anni? Potrei pontificare, ma credo che il massimo sunto sia non seve a niente. Se si vuole studiare la lo gica si leggano Aristotele o Boole, non Plauto. Questo ricondurre ad altro le materie è sbagliatissimo: non serve che insegnino a fare altro, una disciplina vale la pena studiarla se serve di per sé, non ad altro. Perché studiare queste cose quindi?Perché servono, perché sono il principio della nostra cultura. Lo studio del greco e del latino non è lo studio di cadaveri lingui
C
ATTUALITÀ ZABAIONE Numero 8 Anno xvi giugno 2022 9
Se le lingue vanno studiate per capire le letterature, perché non alleggerire il programma, concentrandosi sugli autori più importanti così favorendo lo stu dio di qualcos’altro di più utile nelle ore guadagnate? Ci sono due ragioni per cui non conviene ta gliare ulteriormente i programmi: una letteratura non è composta da singoli autori che vivono isolati gli uni dagli altri, l’esperienza di let tura degli scrittori è fondamentale per capirne la produzione e sce gliere solo quelli più importanti vuole dire impoverire la prospet tiva, non solo tagliando degli au tori, ma restringendo la compren sione di quelli che restano. L’altra ragione è una prettamente tecni ca: se il classico fosse la fine di un percorso sarebbe sacrosanto con centrarsi su competenze pratiche che servano al lavoro che si andrà a fare, ma non è così. Il classico concepisce da sempre un percorso universitario che lo segua, ovvero non è un punto d’arrivo, ma una tappa di mezzo, che dà a tutti gli studenti una base su cui andran no a costruire sé stessi, che sia continuando gli studi umanistici, che sia dedicandosi a uno studio tecnico-scientifico. Ciò che noi studiamo funge da base comune della cultura in cui viviamo, e le materie classiche si studiano per avere un senso di prospettiva, che andrà a informare il percorso di
studi che seguiremo dopo.
Ne varrebbe la pena? Quanto an drebbe perso? Lo stile di un auto re permette di conoscerlo meglio di un’autobiografia – chi ha letto Cicerone sa di cosa parlo – e per quanto bravo possa essere un tra duttore, l’italiano è un’altra lingua, che dispone di strumenti diversi e che inevitabilmente impoverisce il messaggio originale.
Cosa può essere quindi il classico? Il classico è una base e le tanto odiate nozioni ne sono le fondamenta: studiare la cultura occidentale non si può fare senza studiarne i contenuti e molto più che studiarli a memoria non si può se li si vuole imparare. Quello che conta – quello che intendono i professori che rifiutano la “no zione” – è che quelle informazio ni non siano un punto d’arrivo: il nostro sistema scolastico, per come funziona, spinge a studia re le informazioni imparandole quasi a memoria e a dimenticar sene subito dopo. Se il contesto in cui ci ritroviamo è questo allora i dubbi sono giustificati, perché se la nozione è dove lo studio fini sce, allora manca di scopo: di per sé imparare a memoria la lettera tura latina, la matematica o i pun ti del ricamo non cambia molto.
di un percorso di studi. Autonomi si è se si sa studiare da soli, fidu cia in sé stessi la si ha quando si è sicuri delle proprie conoscenze e competenze e attenzione ai det tagli la si ha studiandoli. Queste sono, come il “metodo di studio”, pura forma che non ha alcuna sostanza. Come le si ottiene? At traverso un percorso di studi – e certamente il classico non è l’uni ca scelta – che permetta di riflet tere e che, da quella riflessione, costruisca qualcosa di nuovo e, si spera,Uscitimigliore.dal classico bisogna essere una cosa: colti (almeno più di quanto non lo si fosse prima). Bisogna che i classicisti, qualun que cosa vadano a fare, abbiano alle loro spalle una struttura soli da, che gli permetta di capire chi sono e come funziona il mondo. Il classicista deve essere, in defi nitiva, un cittadino consapevole. Rieccoci dunque all’inizio: il clas sico non può avere come obietti vo la formazione del cittadino. Il classico deve averla per obiettivo, tutte le conoscenze acquisite non possono che servire a creare un elettorato consapevole: se quanto studiamo è fine a sé stesso allora il liceo classico è un esperimento fallito. Una tipologia di scuola che non ottenga nulla dalle sue ma terie d’indirizzo non può e non deve esistere; se il classico è un parcheggio per adolescenti con l’occasionale storiella divertente allora è uno spreco di tempo. Che la maggior parte degli studenti usciti dal classico ne siano incon sapevoli è una disgrazia, ed è un segnale d’allarme gravissimo di un fallimento del nostro sistema educativo.
La conoscenza è la base di ogni formazione, ma su questa si deve andare a costruire qualcosa in più: di lì i concetti vanno com presi e applicati per poi passare a qualcosa di più complesso e per sonale; dalle conoscenze bisogna arrivare ad avere capacità di anali si da una parte e di produrre qual cosa di nuovo dall’altra. Serve, in sostanza, che il risultato di un percorso di studi come quello del classico sia di poter usare conscia mente quanto studiato per poter comprendere il mondo attraverso la cultura, nostra e altrui. Questa deve essere la competenza che de vono sviluppare gli studenti del classico, non quell’atroce concet to anglosassone delle “soft skills”: cose come “autonomia”, “fiducia in sé stessi” o “attenzione ai det tagli” non sono qualcosa che va studiato, sono soltanto il risultato
ANIMALIZABARECENSIONIFANTASTICI:ISEGRETIDISILENTE
Dopo
Il lungometraggio sindaca una dimensione più profonda e intima dell’animo degli eroi, prima celata agli occhi dello spettatore. Tutto questo rende quindi di fondamentale importanza l’analisi delle mille sfac cettature dei personaggi, lasciata completamente nelle mani dello spettatore, che riesce dunque a compren dere più a fondo le loro emozioni. Apprezzabili sono le performance di Elizabeth Olsen (Wanda), Benedict Cumberbatch (Doctor Strange) e della sedicenne Xo chitl Gomez, che interpreta il nuovo e fondamentale personaggio di America Chavez. Sono molto coinvol genti le sequenze a cascata ricche di effetti speciali, che rendono il ritmo del film incalzante e stuzzicano la curiosità del pubblico, con l’ausilio delle sempre presenti scene post-credits. (Monica Contini e Alessia Petrera)
Dopo
quattro anni di rinvii, arriva final mente al cinema Animali Fantastici: I se greti di Silente, terzo film della saga fantasy più attesa del momento. Considerando il lungo intervallo tra il secondo e il terzo film e le anti cipazioni date nei mesi precedenti all’uscita, le aspet tative riguardanti questa pellicola erano alte. Alcune di queste però non sono state soddisfatte. Una delle caratteristiche principali della trilogia dovrebbe es sere, come suggerisce il titolo, la presenza di animali fuori dal comune, che però è stata sacrificata per la sciare maggiore spazio a sequenze d'azione. Questo ha effettivamente portato ad imprecisioni di non poca rilevanza all'interno della trama.
DOCTOR STRANGE E IL MULTIVERSO DELLA FOLLIA
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10 giugno 2022 Anno XVI Numero 8 ZABAIONE SVAGO
gli alti e bassi del film si bilancia no, rendendo gradevole la visione del lungometrag gio, nonostante le sue imperfezioni. (Monica Contini, Chiara Galgani e Alessia Petrera)
il grande risultato di Spiderman: No Way Home, la Marvel torna alla ribalta sul grande schermo con il sequel di Doc tor Strange, lo stregone supremo, nuova mente alle prese con i misteri del multiverso. Il film accompagna lo spettatore in una corsa incontrollata attraverso le diverse realtà, aprendo vecchie e nuove porte. Connettendosi direttamente agli ultimi eventi della miniserie WandaVison, l’ultimo capolavoro ci nematografico di Sam Raimi permette di esplorare le molteplici pieghe del multiverso, reintroducendo ce lebri personaggi e presentandone di nuovi. La firma di Raimi si nota anche nelle peculiari sequenze e am bientazioni accompagnate dalla coinvolgente colon na sonora del compositore Danny Elfman. I toni più macabri e cupi distinguono inoltre il film dal tipico umorismo impertinente dei precedenti capitoli della saga dell’MCU, con tanto di mostri, demoni e batta glie all’ultimo sangue.
È comunque presente un gradevole equilibrio tra le scene d'azione e quelle più allegre, inserite per alleggerire l'atmosfera generale. Un punto di forza è l'introduzione di nuovi personaggi, che contribuisco no a movimentare la sceneggiatura, anche se risultano privi di sviluppo e senza un’evoluzione.
Il film è stato anche interessato da grandi cambia menti nel cast, tra cui il nuovo volto di Grindelwald, non più interpretato da Johnny Depp, ma da Mads Mikkelsen. Questa sostituzione ha trasfigurato non solo l’aspetto del personaggio, ma anche il modo in cui il suo carattere viene interpretato. Da apprezzare sono i grandi riferimenti alla prima grande saga di J.K. Rowling. Sono infatti presenti molti elementi che ci riportano, in un modo o nell’altro, nei corridoi di
Hogwarts.Nelcomplesso
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Fondazione Pirelli HangarBicocca ospi ta “Sunshine State”, ultimo progetto di Steve McQueen, fotografo e regista premiato agli Oscar per 12 anni schiavo
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HEARTSTOPPER
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eartstopper, serie tv britannica basata su gli omonimi fumetti di Alice Oseman, ha conquistato l’Internet a nemmeno una settimana dalla sua uscita.
Amicizie, dispute, incomprensioni, momenti di immensa tenerezza fanno risultare questa serie coin volgente e piacevole; inoltre, il linguaggio utilizzato e i dialoghi la rendono un perfetto esempio di come do vrebbero essere trattati i temi della sessualità e dell’ac cettazione nel mondo dell’intrattenimento. (Maria Cattano)
In questa nuova installazione l’autore prosegue le sue indagini sul rapporto tra opera e spettatore at traverso l’esercizio consapevole dello sguardo, attento alle realtà nascoste dell’esistenza, ma spesso ostacolato da filtri e Immersidistorsioni.inun dialogo suggestivo e stimolan te, dove ciò che conta è la rielaborazione interiore, i visitatori vengono accolti da “Static”, una ripresa ae rea a tutto tondo della Statua della Libertà, sorvolata ininterrottamente fino a creare un senso di vertigine, alimentato dal rumore delle pale di un elicottero. L’iti nerario continua tra misteriose riprese di dettagli del corpo umano in 16mm e omaggi a Grenada, terra d’o rigine dei genitori del regista. L’opera che dà il titolo alla mostra è invece una reinterpretazione del primo film sonoro della storia, dove le immagini spensierate della pellicola, invertite e manipolate, si sovrappon gono alla drammatica testimonianza giovanile del padre di McQueen, vittima di discriminazione e odio razziale nella Florida degli anni Cinquanta. Il Sole, da sempre carico di profondi significati, ricorda l’occhio umano e fa da cornice alle proiezioni. Infine un’ultima tappa documenta con stile vivido una vera e propria discesa agli inferi nella miniera di TauTona, in Suda frica. È un’arte che sa commuovere, perché tocca le nostre fragilità. (Francesco Sciarrino)
H
SVAGO ZABAIONE Numero 8 Anno xvi giugno 2022 11
I protagonisti sono Charlie, quindicenne in troverso che ha difficoltà a integrarsi in una scuola maschile dove tutti sanno della sua omosessualità, e Nick, suo amichevole compagno di banco alle prese con la scoperta dei propri sentimenti. Gli amici di Charlie sono Tao, estremamente protettivo nei suoi confronti, senza paura di affrontare i bulli che lo tor mentano, Isaac ed Elle, recentemente passata ad una scuola femminile dopo aver fatto coming out come transgender.Negliotto episodi che compongono questa serie accompagniamo i protagonisti nelle loro gioie e nei dolori quotidiani e nel tortuoso percorso di scoperta e accettazione di sé. La comunicazione e la trattazio ne di messaggi e temi che fanno parte della società di oggi sono estremamente efficaci; non c’è una parola fuori posto, un’esagerazione o un momento di forza tura nel mostrare le difficoltà e i sentimenti dei giova ni protagonisti. Apprezzabili finalmente anche alcune figure adulte tra genitori e insegnanti, in cui i ragazzi possono vedere un riferimento e un confronto posi tivo.
SUNSHINE STATE
La
la pace anche con chi vi innervosisce da mesi; nel peggiore dei casi, potete sempre pensare che non dovrete rive dere il nemico fino a settembre…
di maria cattano
in Brera – tutti insufficientemente puniti). Vien da chiedersi se sia me glio la schiavitù, la vita da sub-uma no, quale è il carcere, rispetto a una tale onorevole fine che purifichi da tutti i peccati. Desidero concludere con ciò il mio ultimo contributo a quella tradizione di opinioni che da una gran parte del mondo ha tutta via il nome di leggi, sperando d’aver fatto ammenda per i miei sbagli.
SVAGO
State sognando il momento in cui potrete ripensare sorridendo alla baraonda di interrogazioni che vi sarete lasciati alle spalle, magari men tre prendete il sole beatamente sdraia ti sulla sabbia. Manca poco!
ACQUARIO
Πάντα ῥεῖ, anche i conflitti che vi sembrano irrisolvibili. Nel migliore dei casi il vostro carattere di fuoco potrà mitigarsi per aiutarvi a trovare
È ormai da marzo che vi lamentate del caldo e fremete nell’attesa delle nevicate invernali. Prima o poi qual
LEONE
Tenete gli occhi aperti e il cuore spalancato: chissà che la romantica at mosfera delle notti estive non abbatta le mura che erigete attorno ai vostri sentimenti…
Con il vostro tipico ottimismo, siete convinti che, non appena metterete un piede in mare, uno squalo non esiterà a divorarvi. Vi converrebbe in vece vedere il bicchiere mezzo pieno, magari di piña colada… dicono faccia miracoli per l’umore nero!
12 giugno 2022 Anno XVI Numero 8 ZABAIONE
SCORPIONE
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Come scrive il caro Petronio, “sol om nibus lucet”, il sole splende per tutti. Anche per voi, che vi siete sentiti ab bandonati in una tempesta per trop po tempo. Forza, arieti, è tempo di rifiorire!
cuno vi infilerà nel freezer mentre dormite, e non so se sarete scongelati prima di dicembre.
PESCI
BILANCIA
È il vostro mese, Gemelli! Le stelle prevedono per voi un compleanno spettacolare e un’estate in cui farete scintille, da qui fino a settembre. Go detevela!
storia degli uomini ci dà l’idea di un im menso pelago di er rori”. È l’estratto di un mio saggio, che recentemente sono stato costretto a rivedere a causa di nefandezze commesse da scellerati tiranni. In particolare m’è stato se gnalato come le mie posizioni sulla pena di morte fossero idealistiche e frutto di una moda passeggera. Per
L'ANGOLO DEL LIBERTARIO
GEMELLI
ZABAOROSCOPOARIETE
CAPRICORNO
VERGINE
Le piogge di maggio hanno minaccia to il vostro piano di prendere il sole al parco tutti i pomeriggi, per arrivare in spiaggia già provvisti di tintarella invidiabile. Non vi preoccupate, siete ancora in tempo!
ERRATA CORRIGE di cesare beccaria
Nulla da fare: gli astri rimangono as solutamente certi della vostra rovino sa caduta in un tombino. Attenzione ad ogni passo!
A differenza degli amici della Vergine e dell’Acquario, lo stress non vi riguar da proprio: per voi è estate già dal pri mo sole di aprile, i dizionari di greco non vi incutono alcun timore, così come i fogli protocollo che tormen tano gli studenti a fine anno.
CANCRO
Non siete un segno incline allo stress, ma questo periodo vi sta destabiliz zando particolarmente. Solo concen trandovi sugli aspetti positivi di ogni giorno non vi lascierete rapire da quella fastidiosa ansia che vi minac cia.
SAGITTARIO
TORO
“La
fino un caro amico, Jean-Jacques, mi scrisse péremptoire: “quando lo Stato dice a un cittadino «occorre allo Stato che tu muoia» egli deve morire, perché è solo a questa con dizione che ha vissuto in sicurezza fino allora”. È solo la pena capitale a garantire che i crimini più efferati non dilaghino come una piaga (tra i quali potremmo annoverare fem minicidio, stupro, i prezzi dei locali
Sappiamo tutti che avete prenotato i voli e organizzato ogni dettaglio della vostra estate già dallo scorso ottobre. Il momento è arrivato; ora rilassatevi!
Dove
SVAGO ZABAIONE Numero 8 Anno xvi giugno 2022 13
La Galleria d’arte moderna di Milano si trova in via Palestro, ac canto ai Giardini Indro Montanelli, a portata di qualsiasi pariniano che abbia voglia di fare una passeggia ta per visitare un museo estrema mente sottovalutato a dispetto la sua indescrivibile bellezza.
Le sale della meravigliosa Villa Reale ospitano dipinti e sculture di artisti europei e italiani, principal mente dei secoli tra il Diciottesimo
Scherzi a parte, è chiaro che l'impulsività e l'orgoglio non sono sempre buone caratteristiche in un guerriero, e purtroppo entram bi in quella guerra ci hanno lasci ato le penne ma, che volete, io lo sapevo già prima che si scontras sero sotto le mura di Troia.
di maria cattano
P
ZABAORACOLO
erché non si insegna cinema a scuola al posto di religione?
gode…perché non puntare allora su Odisseo? È lui che ha un po' più di sale in zucca fra tutti gli Achei, a parte il buon Nestore... Viva l'ingegno e la razionalità! Grazie Odisseo, meno male che ci sei tu!
di apertura gratuita. Vale la pena visitare questa meravigliosa Gal leria, meno conosciuta rispetto ad altri musei ma non meno ricca di opere mozzafiato, inserite nel con testo di una villa maestosa e facil mente accessibile. È impossibile non lasciarsi conquistare dall’at mosfera che regna in quest’edificio d’altri tempi, in cui ogni sala rega la un’emozione immensa e sempre nuova.Appena usciti, poi, è possibile godersi un pomeriggio al parco o un caffè al LùBar, situato nel cortile della Galleria. Organizzatevi per una visita, è garantito che non ve ne pentirete!
gente? In più, a chi non interesser ebbe vedere film, come già è stato sperimentato con successo in altri PaesiSoall'estero?chetra voi si nascondono non pochi cinefili e tanto poten ziale che merita di essere coltivato. Quando sarete insegnanti (Minis tri dell’istruzione, per chi sogna in grande) potrete rendere l’ora di re ligione intrigante attraverso ques ta proposta alternativa, così come con altre brillantissime idee; piut tosto che tentare di intavolare un discorso serio è importante, ma piuttosto che vederlo fallire per il trambusto e le ansie da prestazi one delle ore successive, è meglio lasciarsi trasportare dalla magia di un'arte che intrattiene e trasfor ma inconsapevolmente a livello spirituale.
T
È ormai statistica mente provato che, sebbene l'ora di religione sia partita come un'ot tima occasione di arricchimento e dibattito, o non viene più insegna ta, o non incontra il favore degli studenti. Tutt’al più la si utilizza per dormire o ripassare per la ver ifica dell’ora dopo. Perché arriv are a snaturare una materia che ai tempi era tanto ricca e utile, quan do è possibile trovarne un'altra molto più funzionale e coinvol
eam Ettore o Achille? Che domanda!
Come non restare af fascinati dalla forza e dall'abilità di Achille, come non farsi trasportare dal coraggio e dalla sensibilità di Ettore nei suoi momenti più lirici? L'uno grande e solitario, col suo tallone dei miei stivali, ma l'altro, il buon guerrie ro dall'elmo lucente, era forse da meno? Cosa volere di più di un grande cuore in un gran corpo?
ZABA IN CITTÀ
e il Ventesimo, oltre che a mostre temporanee visitabili al piano ter ra. Lo spazio è sfruttato al meglio per guidare i visitatori in un per corso da Hayez a Previati, da Cano va a Medardo Rosso; le opere di es ponenti del Neoclassicismo e della Scapigliatura, dell’Impressionismo e del Simbolismo si possono am mirare anche grazie a importanti donazioni di più collezionisti che, negli anni, hanno deciso di cedere alla Galleria il loro immenso patri monio artistico.
vi porta questo “episodio” di Zaba in città? Questa volta an diamo in un museo. No, non si tratta della Pinacoteca di Brera o del Museo del ‘900.
La scelta resta difficile. Di rei che tra due litiganti il terzo
Il biglietto d’ingresso, già mol to conveniente, è ridotto per gli studenti; sul sito sono inoltre dis ponibili le informazioni sui giorni
14 giugno 2022 Anno XVI Numero 8 ZABAIONE SVAGO ZABAENIGMISTICA 1.ORIZZONTALIEsamediquinta superiore - 8. Provare di nuovo - 16. Bloccare psicologicamente - 17. Oratore e logografo greco - 18. Campo a Pompei - 19. NO3. - 20. Prefisso per prima - 21. Formaggio o de naro - 22. Posta elettronica - 23. Rumore dell'acqua che passa tra i sassi - 26. Anfibio - 27. Lo sono la gassa e il piano - 28. Nuovi Anticoagulanti Orali - 29. Ravenna - 31. Insegue il Bianconiglio - 33. Ninfa tramutata in roccia - 35. Tante pecore - 38. Articolo femminile plurale - 39. Nome maschile40. Digital Green Certificate - 41. L'arte a Londra - 42. Croce Rossa Italiana - 43. Regione di nascita di Fernando Alonso - 45. ...-à-porter - 46. Macchina per movimento terra - 48. Pari di roteano - 49. Brigate Rosse - 50. Condizioni di esistenza - 51. L'Orlando - 52. Frutti di bosco di diversi colori55. Martire a Kiev festeggiato il 5. giugno - 57. Uncini d'acciaio per la pesca - 58. Responsabilità Civile - 60. Avenger dotato della Gemma della Mente - 61. Figlio di Achille - 65. Dittongo - 66. Un certo quantitativo - 68. Farmaco contro l'ansia - 70. Lettera da 3,14. - 72. Le tavole del diritto romano - 74. La luna per chi ci è stato - 75. Insetto appartenente all'ordine delle api - 76. Indice di riproduzione netto al tempo t CRUCIVERBA di matteo morellini 1 2 16 3 4 19 22 5 6 7 23 24 8 17 9 10 20 11 12 13 18 21 25 26 31 38 39 42 27 32 33 43 34 28 44 40 35 36 29 41 45 14 37 15 30 46 47 48 49 50 51 52 53 54 55 56 57 61 62 58 59 63 60 64 65 66 67 68 69 70 71 72 73 74 75 76
SVAGO ZABAIONE Numero 8 Anno xvi giugno 2022 15
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IN QUEST'IMMAGINE COMPARE IL NOSTRO PRESIDE 7 VOLTE, RIESCI A TROVARLO?
1.VERTICALIComposto costituente della litosfera - 2. Lo è il gatto - 3. Padri degli dèi - 4. Bere troppo - 5. Moneta di alcuni stati arabi - 6. Imposta Regionale di Trascrizione - 7. Scritta da Esiodo - 8. Dove lottano i wrestler - 9. Tipo di proteina basica associata con il Dna - 10. Lo si può fare dal parrucch iere - 11. Dio Sole egizio - 12. Avviare per la prima volta in mare una nave - 13. Gelatificante natu rale - 14. Organo a forma di fagiolo - 15. Moglie di Zeus - 17. Lago di Come - 21. Non è il Rocci - 24. Detestabile, inviso, sgradevole - 25. Lo erano quelle Massoniche - 30. Compongono l'alfabeto - 32. Area destinata all'atterraggio di elicotteri - 34. Univoco in entrambi i sensi - 36. Reggio Calabria37. La lingua di Aristotele - 40. La migliore è l'attacco - 42. Chi vuole sapere - 44. Dopo bis e prima di quater - 45. Ctrl+P - 46. Di Bucarest - 47. La città con Piceno - 51. Moneta d'oro di Madras - 53. Prefisso del doppio - 54. Esclude il guardo da tanta parte dell'orizzonte - 56. La scarpa che respi ra - 59. Intreccio di linee - 62. La lattina a Edimburgo - 63. Lavagna Interattiva Multimediale - 64. Contrario di max - 68. Trasporto Internazionale Rapido - 69. Il centro della dote - 71. Iridio - 73. Il pagliaccio di Stephen King
5 1 3 9 6 7 4 6 9 7 3 4 1 2 6 2 5 8 4 5 9 3 2 5 4 6 8 1 3 6 4 3 3 8 7 9 3 2 9 2 1 7 3 2 7 6 1 6 8 5 9 2
TROVA BARRELLA di daniele musatti
SUDOKU NUMERICO di Ludovica sancassani
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