ZABAIONE APRILE MMXVII
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GIORNALISMO INDIPENDENTE AL PARINI DAL 2006
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NUMERO 6 ANNO Xi
EDITORIALE
I GIORNI PIÙ LUNGHI
LA RIFORMA PARTIRÀ SOLTANTO FRA DUE ANNI
A
di GUGLIELMO PENSABENE lla fine, ne siamo usciti vivi. La combo autogestione + Fuorisalone poteva essere fatale per questa scuola, ma siamo sopravvissuti, e ora siamo anche un po’ più ricchi. Tuttavia, qualche interrogativo rimane. Prima di tutto: come mai autogestione? I rappresentanti d’istituto avevano richiesto, come ogni anno, la cogestione (per i giorni in cui si è poi svolta l’autogestione), soluzione che evita incomprensioni e dissidi con i prof per il semplice fatto che tutti, volenti o nolenti, devono scendere a seguire le assemblee, e il collegio docenti ha risposto con una controproposta di due soli giorni in date differenti da quelle indicate dai ragazzi. Come avrete capito non si è trovato un accordo, e questo è stato un po’ un peccato: una cogestione in contemporanea al Fuorisalone avrebbe addirittura potuto portare qualche visitatore a seguire qualcuna delle assemblee. Il fatto poi che non si sia fatta chiarezza sulle giustifiche e sul come comportarsi con i prof che spiegavano con un solo studente in classe, o che minacciavano ritor-
sioni in caso di uscita, ha reso più difficile il tutto. Purtroppo sono state rarissime le assemblee che hanno riempito le palestre o l’Aula Magna, e addirittura alcune tra quelle in programma non si sono proprio svolte per la totale mancanza di partecipanti. Personalmente ritengo che saremmo dovuti scendere tutti, compatti, in quello che difatti era l’unico modo per evitare problemi di sorta con i professori. Penso anche, però, che nel momento in cui i rappresentanti ti assicurano che non ti sarà segnata l’assenza, e poi invece dopo il primo giorno di autogestione vai sul registro e scopri la realtà dei fatti, rimanere in classe i giorni seguenti sia ben più che comprensibile. Ma torniamo a ciò che succedeva negli esterni del Parini in quei giorni di fuoco. 25.000€ sono tanti, non prendiamoci in giro, ma, da un punto di vista puramente teorico, trovate giusto che una scuola pubblica si apra a un privato lasciandogli diversi spazi per parecchi giorni in cambio di soldi? È una domanda che forse, accecati dalle prospettive del vile denaro, non ci si è praticamente posti; ma per
porsela adesso è comunque troppo tardi. Tuttavia qui arriva l’ultima domanda, la più spinosa: che ci facciamo con questi soldi? Certo, la nostra scuola non è in perfette condizioni, e molto probabilmente buona parte dei soldi sarà spesa in ristrutturazioni, ma sicuramente non la totalità. Che ne sarà, quindi, del denaro restante? Lo deciderà il consiglio d’istituto, come da prassi, ma potete star certi che noi di Zabaione cercheremo di tenervi il più possibile aggiornati a proposito della destinazione che prenderanno tutti quei soldi. Insomma, sono stati giorni decisamente intensi, ma di sicuro non ci si è annoiati.
SOMMARIO AUTOGESTIONE 2017 pag. 3
AUTOGESTIONE PAG. 11 IN TRE PAROLE CONCORSO pag. 11 DI FOTOGRAFIA MATURITà 2017-2018: UNA RIFORMA PAG. 12 LASCIATA A METà IL FUTURO pag. 13 DEL GIORNALISMO UNA VITA CANADESE PAG. 14
LA VIGNETTA
recensioni LIBRI pag. 15 RECENSIONI CINEMA PAG. 16 ZABAOROSCOPO pag. 17
IL SALONE DEL MOBILE AL PARINI 2
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CACCIA ALLO STUDENTE: PAG. 17 LA COPPIA ZABAENIGMISTICA pag. 18 Anno XI
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ATTUALITÀ
A CURA DELLA REDAZIONE
AUTOGESTIONE 2017 MARTEDÌ 4 APRILE
STATALE SENZA FRONTIERE E AUTOGESTIONE PARINI, GLI EVENTI DEGLI STUDENTI NELLA SETTIMANA DEL SALONE DEL MOBILE
Preparazione: Coinvolgimento: Organizzazione: (Giorgio Colombo)
RESISTENZA CURDA, IL FRONTE DEL ROJAVA Nella prima fascia oraria del martedì si è tenuta nella palestra gran-
de un’assemblea che aveva come tema quello della resistenza curda. Essendo stata tenuta da un membro della Comunità Curda di Milano, è stato possibile anche comprendere ciò che provano i diretti interessati, e non solo apprendere i fatti come se li si stesse leggendo su un normale articolo di giornale. Confesso di essere arrivata in palestra con una scarsa preparazione sull’argomento, ma di essere uscita con qualche conoscenza in più. Il relatore ha saputo illustrare con precisione le ragioni per le quali la popolazione Curda è stata, ed è tuttora, sottoposta a trattamenti razzisti e sanguinari. Forse mi sarei interessata ancora di più se ci fosse stato un maggior coinvolgimento sia dalla parte del tenutario sia da quella degli studenti. È stata un’occasione per tutti coloro che desi-
Resistenza curda, il fronte del Rojava
Come possono andare di pari passo la cultura, le istituzioni pubbliche e le aziende private? Come possono i cosiddetti poli culturali inserirsi all’interno della settimana del Fuorisalone senza esserne snaturati e mantenendo la loro identità? La risposta non è facile, ma durante l’assemblea Statale senza frontiere si è cercato di dare una risposta. Un esempio: se all’Università Statale di Milano (ateneo pubblico) viene collocata un’installazione di Veue Cliquot (azienda privata) alla quale si può accedere solo su invito e gli studenti dell’ateneo (che pagano consistenti tasse annuali per poter studiare) non possono entrare, c’è qualcosa che non va.
Ecco allora che entrano in gioco i ragazzi di “Statale senza Frontiere”, nel nostro caso due ex studentesse del Parini, Francesca Gallarati e Elena Fusar Poli, organizzando eventi culturali accessibili a tutti proprio accanto all’installazione in questione, per prendere parte attiva alla settimana del Fuorisalone e fare sentire la propria voce. Temi interessanti, relatrici preparate: peccato per la mezz’oretta di ritardo.
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ATTUALITÀ
deravano saperne di più su questo argomento, del quale non si parla abbastanza, e non mi sono pentita di avervi preso parte. Preparazione: Coinvolgimento: Organizzazione:
(Ruth Demichelis)
STORIA DELL’UNIONE EUROPEA, DINAMICHE E SVILUPPI In un periodo di difficoltà per l’Unione Europea, in cui le fake news dilagano e politici con più o meno credibilità mettono davanti a milioni di Italiani l’uscita dall’UE come unica soluzione per il progresso, Manlio Frigo, professore di Diritto Internazionale all’Università Statale di Milano, ci spiega cosa sia veramente l’Europa, a cosa servano la Commissione Europea e il Consiglio Europeo e come funzionino i rapporti fra essi. Perché per giudicare cosa sia meglio per questo paese è necessario essere consapevoli e difendersi dal bombardamento di informazioni, spesso false, che abbiamo intorno. Il professor Frigo è sicuramente riuscito a guidarci alla scoperta di questo “Organo Supe-
riore” che spesso ci appare come un intricato costrutto di istituzioni delle quali non capiamo nulla, ma l’approccio dell’assemblea è apparso un po’ troppo “frontale”, annoiando forse molti degli studenti che si aspettavano qualcosa di più interattivo, e non simile a una delle lezioni che avremmo potuto seguire in classe. Preparazione: Coinvolgimento: Organizzazione:
(Luigi Lorenzoni)
URBAN SKETCHING, ARTE IN MOVIMENTO: USCIAMO DALL’ATELIER E DISEGNIAMO IN STRADA Durante il primo giorno di autogestione, il 4 aprile, si è svolto un laboratorio di Urban Sketching. Si tratta di una vera e propria “arte in movimento” – questo era infatti il titolo –, ovvero di disegnare scorci del panorama come li si sta vedendo, senza soffermarsi troppo sui dettagli, bensì dando un’idea generale e accentuando solo il soggetto che si vuole mostrare maggiormente. Era presente l’artista Claudio Pia, urban sketcher di professione, che
Urban sketching
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è stato molto disponibile a spiegare a tutti gli interessati piccoli trucchi del mestiere e qualche nozione di pittura. Così tutti gli studenti presenti si sono improvvisati per due ore urban sketchers, girando per il cortiletto dietro l’aula studenti alla ricerca di luoghi da immortalare con matita e blocco alla mano. Qualcuno si è soffermato su un soggetto in particolare, come la chiesa di San Marco visibile oltre il muro, altri hanno preferito fare più schizzi. Le due ore sono volate e tutti sono usciti avendo provato, chi con più chi con meno soddisfazione, una nuova esperienza. Preparazione: Coinvolgimento: Organizzazione: (Federico Mantaci)
ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO: LA CARTA ETICA DELLO STUDENTE IN ALTERNANZA Il tema è caldo, caldissimo, dovrebbe interessare tutti: si parla di alternanza scuola lavoro, un macigno che pesa su tutti noi studenti. La relatrice Silvia Bisagna (USB scuola, sindacato di base) è davvero preparata e agguerrita, anche se a tratti di un pessimismo un po’ scoraggiante. Scoraggiante è anche il fatto che l’assemblea si sia dovuta tenere in auletta studenti perché, oltre a me, erano presenti solo cinque ragazzi del Collettivo: dal momento che l’incontro era nell’ultima fascia oraria, gli studenti del ginnasio hanno preferito tornare a casa invece che spendere bene due ore per comprendere la situazione dell’alternanza che piomberà loro addosso fra un paio d’anni. Peccato. Tornando all’argomento vero e proprio, si è parlato di stendere, insieme ad altre scuole, una carta eti-
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ca che metta al corrente lo studente dei suoi diritti (spesso violati) e dei suoi doveri (spesso non adempiti) nel periodo di alternanza. Inoltre, molte perplessità sono emerse circa l’alternanza stessa, definita dalla relatrice “educazione allo sfruttamento” e “lavaggio del cervello per improntarci verso una società capitalista”. Preparazione: Coinvolgimento: Organizzazione: (Giorgio Colombo)
LA STRAGE DI PIAZZA FONTANA Durante la prima giornata di autogestione, in Aula Magna, il professor Federico Sinicato ha tenuto una conferenza sulla strage di Piazza Fontana e sulle relative indagini, da lui seguite in qualità di difensore dei parenti delle vittime civili. Il relatore si è focalizzato su diversi aspetti della vicenda: partendo da un inquadramento generale del periodo storico e dello spirito di quei tempi ha poi affrontato le storie degli anarchici Pinelli e Valpreda, il coinvolgimento del gruppo
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veneto di estrema destra “Ordine Nuovo”, l’insabbiamento da parte dello Stato e dei servizi segreti e il dislocamento del processo a Catanzaro, con tutto ciò che esso ha comportato. L’avvocato è riuscito a tenere viva l’attenzione del pubblico, che si è tuttavia decimato con la fine della quinta ora. L’unica nota positiva di questa fuga di massa è stata che i pochi rimasti (circa trentacinque persone) nutrivano sincero interesse per le parole del relatore, e ciò ha comportato la fine del fastidioso brusio fino ad allora spesso presente.
biblioteca. I partecipanti si contano sulle dita di una mano, e due sono insegnanti. La presentazione dura niente, perché Boncinelli ha scritto il libro a quattro mani con Giulio Giorello che non c’è, e, a parte un paio di divagazioni sul pessimismo o meno del poeta di Recanati, in mezz’ora è tutto finito. Maddalena Pierdicchi si sforza di sollecitare una discussione esistenziale sulla fede come palliativo per il male di vivere, ma Boncinelli, oltre a dire che l’uomo ha molto più cervello di quanto gliene serva, non dà molto di più e si chiude in un generale atteggiamento di “francamente, non Preparazione: lo so”. Ammirevole riconoscimento Coinvolgimento: socratico dei propri limiti di uomo, Organizzazione: sì, ma a noi che resta? (Alice Alessandri e Anna Lunghi) Un’ora vuota da passare in giro per la scuola, chiedendosi se non saPRESENTAZIONE DEL LIBRO “L’IN- rebbe stato meglio seguire la lezioCANTO E IL DISINGANNO: LEOPARDI”, ne di fisica.
LEGAME FRA LETTERATURA, FILOSOFIA E SCIENZA”
Preparazione: Edoardo Boncinelli, genetista di Coinvolgimento: fama internazionale, scrive un li- Organizzazione: bro in cui affronta l’aspetto scien- (Giulio Pistolesi) tifico del pensiero di Giacomo Leopardi e lo presenta al Parini, in
MERCOLEDÌ 5 APRILE QUARTA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE, L’ERA DEI ROBOT Forse non tutti sanno che proprio ora stiamo attraversando la “Quarta rivoluzione industriale”, di cui l’esperto in tecnologie Salvatore Malaponti ha parlato al Parini nel corso della seconda giornata di autogestione. La cosiddetta Industry 4.0 ha come scopo lo sviluppo di tecnologie intelligenti come Internet of Things, Big Data e Cloud computing, sistemi di produzione ZABAIONE
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automatizzati, dispositivi wearable e nuove interfacce uomo/macchina o per la stampa 3D. Alcune di queste tecnologie, anche se in continua evoluzione, sono già state testate e immesse sul mercato. Malaponti ha spiegato che la rivoluzione industriale nasce dall’analisi di macro trends quali il cambiamento di popolazione e della speranza di lavoro, e ha come obiettivo quello di creare un nuovo tipo di industria, dove sarà necessaria l’interazione fra uomo e macchina.
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Il relatore era molto preparato e la presentazione PowerPoint e i video utilizzati per la spiegazione indubbiamente chiari; tuttavia Malaponti non riusciva a mantenere un contatto visivo con il pubblico, dal quale, a volte, sembrava quasi messo in soggezione. L’assemblea è stata comunque interessante e ha permesso l’approfondimento di un tema importante poiché ci tocca in prima persona.
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Preparazione: Coinvolgimento: Organizzazione:
(Isotta Manfrin)
COMUNICAZIONE DIGITALE
su risorse biologiche provenienti dalla terra e dal mare, nonché dai rifiuti, che fungono da combustibili per la produzione industriale ed energetica e di alimenti e mangimi. Insomma si tratta di un’economia socialmente ed ecologicamente sostenibile, al momento principalmente attiva nel settore agricolo e in quello alimentare. Ci siamo concentrati sull’analisi della situazione italiana, con esempi specifici come quello del progetto condotto nelle vicinanze di Porto Torres che, dopo lunghe trattative, ha portato gli agricoltori ad accettare di coltivare il cardo, che, oltre a svolgere la normale funzione di alimento per gli animali, è anche in grado di fornire il materiale per i sacchetti biodegradabili. Abbiamo poi parlato dell’utilizzo di fonti di energia rinnovabili e dei processi di riciclo, e constatato così la necessità di incentivare la ricerca e l’utilizzo di queste risorse.
“Ho ventisette anni e per nessuna ragione datemi del lei”: così si presenta la giornalista di Sette Chiara Severgnini (nessun nepotismo, solo omonimia) all’inizio dell’incontro che la vede protagonista nell’emiciclo del secondo piano. L’argomento, come da titolo, è la comunicazione digitale, ovvero, per dirla con le parole della relatrice, “quando stare su Facebook è un lavoro”; e di questo lavoro Chiara svela trucchi, vantaggi e inconvenienti in due ore che volano, vuoi perché la sua esposizione è brillante (la grazia con cui fa uso delle parolacce è dote rara) vuoi perché si basa su una delle regole d’oro da lei stessa enunciate. Per avere successo sul web, dice infatti Chiara, è fondamentale la capacità di cogliere e rilanciare l’elemento virale: Preparazione: ed è proprio in questo modo che la Coinvolgimento: giornalista conquista la platea, tra Organizzazione: una presentazione tutta meme e un commento su Selvaggia Lucarelli, un’analisi mediatica di Mentana e una dichiarazione d’amore per Sesso Droga e Pastorizia. E nonostante tutto questo l’abbiamo lasciata andar via senza un applauso. Preparazione: Coinvolgimento: Organizzazione:
DIVERSITÀ CULTURALE NEL DIRITTO SULLA QUESTIONE DI GENERE
Mercoledì 5 aprile, in seconda fascia, ho assistito alla conferenza sulla “diversità culturale nel diritto sulla questione di genere”. La relatrice, Kellen Trihla Schappo, giovane ricercatrice della Bocconi, ha intrattenuto l’Aula Magna con un’esaustiva e molto accurata panoramica su tutte le questioni di genere, e su come vengono affrontate differentemente nel diritto dei vari paesi. Dalla poligamia, pratica illegale e malvista in Europa ma comunissima in quasi tutta l’Africa, alle unioni civili, riconosciute in molti paesi occidentali ma tabù in diverse altre nazioni in giro per il mondo. Si sono poi affrontati temi quali le adozioni da parte di coppie gay, l’inseminazione artificiale e l’utero in affitto. La relatrice, molto preparata e competente, ha condotto la conferenza in modo lineare, riuscendo a non far mai trasparire la propria opinione su tutti i temi e le questioni che ci presentava. Nel complesso un’assemblea molto curata e ben fatta, peccato (Clara Tacconi) solo per la totale assenza di dibattiDiversità culturale nel diritto sulla questione di genere
ATTUALITÀ
(Giulio Pistolesi)
BIOECONOMIA Dopo una breve ma fondamentale introduzione all’economia in generale, la relatrice Stefania Trenti ci ha spiegato che la “bioeconomia” consiste in un’economia fondata 6
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to e discussione. Preparazione: Coinvolgimento: Organizzazione: (Guglielmo Pensabene)
DIBATTITO SULL’EUTANASIA
borghese, del 1995, diretto da Michele Placido e ispirato all’omonimo romanzo di Corrado Stajano. Il film narra la tragica storia di Giorgio Ambrosoli, avvocato italiano che sacrificò la vita per il suo paese. La vicenda di Ambrosoli ebbe inizio nel 1974, quando venne scelto come commissario liquidatore della Banca Privata Italiana portata quasi al fallimento da Michele Sindona. Durante le indagini l’avvocato si rese conto che c’erano gravi irregolarità nei conti e che i libri contabili erano stati falsati. Sindona aveva consolidati rapporti con importanti personalità della politica, della finanza e della criminalità organizzata siciliana. Ambrosoli cominciò a subire pressioni: gli chiesero di impostare il suo rapporto in modo da evitare l’arresto di Sindona. Il 12 luglio 1979 avrebbe dovuto sottoscrivere una dichiarazione nella quale confermava l’attribuzione delle responsabilità a Michele Sindona. Venne ucciso la sera prima. Il film mi é piaciuto particolarmente in quanto non solo espone chiaramente la vicenda di Ambrosoli, ma riesce a trasmettere l’intensità della pressione psicologica esercitata sul protagonista e porta ognuno di noi a immedesimarsi in questo eroe.
Nonostante il titolo, l’assemblea tenuta nell’emiciclo del terzo piano da Barbara Bonvicini, dell’associazione Luca Coscioni (quella di DJ Fabo, per intenderci) è tutto meno che un dibattito. Di eutanasia si parla, a partire proprio dallo stesso Fabo, e di questo termine si sviscerano variabili e implicazioni; ma, forse perché i nazisti da queste cose fuggono a gambe levate, non scoppia mai la discussione che ci si aspetterebbe da una simile occasione, e l’incontro finisce per essere una lezione, vivace anche se un po’ cattedratica, su svariati temi cari alla galassia Radicale, come, oltre alla già citata dolce morte, la libertà di ricerca e la legalizzazione della cannabis almeno a scopo terapeutico. Non fraintendiamoci, però: al di là della delusione sul piano del dibattito si è trattato di un’occasione interessante, e soprattutto utile a fare chiarezza su temi di primaria importanza e scarsa conoscenza. E poi vedere un’attivista per l’eutanasia imitare un disabile che con il sintetizzatore vocale dice “voglio-scopare” è un’emozione difficilmente ripetibile. Preparazione: Coinvolgimento: Preparazione: Organizzazione: Coinvolgimento: (Isotta Manfrin) Organizzazione: (Giulio Pistolesi) LABORATORIO DI URBAN WRITING Il laboratorio di Urban Writing si “UN EROE BORGHESE”: LA VITA è svolto nel cortile dietro l’auletta DELL’AVVOCATO ANTIMAFIA GIORGIO degli studenti con la collaborazioAMBROSOLI ne di Rouge, del noto gruppo di Uno dei film scelti per l’autogestio- writers Vermi di Rouge. Abbiamo ne di quest’anno è stato Un eroe dovuto aspettare circa venti minuti ZABAIONE
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prima che il nostro artista riuscisse a parcheggiare e a portare tutto il necessario per il lavoro, tra cui svariati sacchetti della spazzatura per evitare che, oltre a scarpe e capelli, ci dipingessimo anche i vestiti. All’inizio eravamo in quattro, ma successivamente, dopo un giro della scuola con indosso quei ridicoli sacchetti, il numero è cresciuto notevolmente. L’obiettivo era arricchire uno dei muri del cortile con una vignetta satirica che vedesse protagonisti i caratteristici vermi delle vignette di Rouge e toccasse temi legati alla scuola: per questo si è scelto di dedicare la vignetta all’alternanza scuola-lavoro. Devo ringraziare chi ha organizzato questa attività, perché si è rivelata molto creativa e divertente. Spero inoltre che il nostro lavoro di giovani imbianchini vi piaccia. Preparazione: Coinvolgimento: Organizzazione:
(Elena Galvani)
GARAGE OLIMPO Per la terza fascia del secondo giorno di autogestione in Aula Magna è stato proiettato il film Garage Olimpo. Il film parla dei desaparecidos, oppositori delle dittature presenti in America Latina negli anni ‘60-’70 torturati e uccisi per ordine del governo. Maria Fabiani è un membro della Resistenza in Argentina. Scoperta e catturata, ritrova come torturatore Felix, un suo inquilino innamorato di lei. Nonostante gli sforzi di lui per salvarla, tuttavia, Maria dovrà prendere l’aereo con gli altri detenuti e diventare un’altra dei tanti desaparecidos scomparsi in mare. Il film non racconta una bella sto7
ATTUALITÀ ria, ma mi ha tenuta incollata allo schermo fino all’ultimo secondo per scoprire la fine di Maria, senza sconfinare nel falso storico o esagerare con la violenza. Bisogna inoltre sapere che il regista
è stato egli stesso un desaparecido, e si è salvato soltanto per la sua doppia nazionalità. Questa assemblea è stata un’occasione per imparare di più su un fatto estremamente grave, ma ancora
troppo poco conosciuto. Preparazione: Coinvolgimento: Organizzazione:
(Emma Orsenigo)
GIOVEDÌ 6 APRILE Coinvolgimento: CRISI, FINE DEL FUTURO, TALENTI ED Organizzazione: (Althea Barrese) Organizzazione: ECCELLENZE: PERCHE’ SERVE DISOB(Giulia Casentini) BEDIRE AL PRESENTE E PROCEDERE MEDIAZIONE E GIUSTIZIA RIPARATIVA NELL’INCERTEZZA PER MINORI INCONTRO CON ANNALORI AMBROSOCon solo una ventina di persone Sono entrata in quest’assemblea LI, MOGLIE DI GIORGIO AMBROSOLI, comincia in Aula Magna l’assemnon avendo la minima idea di cosa UCCISO DALLA MAFIA blea tenuta dal sociologo Stefano Laffi, giovedì in prima fascia. Un peccato, perché fin da subito l’incontro sembra essere molto interessante e coinvolgente, dal momento che tratta temi che ci interessano in prima persona: il nostro futuro, desideri, aspirazioni, problemi adolescenziali. Questi argomenti vengono affrontati attraverso video in cui adulti che lavorano in campo artistico parlano della loro adolescenza e di come sono arrivati al loro lavoro attuale, e tramite lettere che Laffi ha raccolto in un libro, Quello che dovete sapere di me. L’Aula Magna nel frattempo si popola, riempiendosi soprattutto di quartini con sacchette che ahimè, la prima ora di ginnastica proprio non potevano saltarla. Partendo dalle lettere con un messaggio più forte si può quindi fare un po’ di dibattito, adesso che un centinaio di partecipanti ci sono. Non è stata un’assemblea che mi ha aperto la mente, ma fa sempre piacere potersi confrontare con qualcuno su temi che ci riguardano direttamente.
fosse la giustizia riparativa e ne sono uscita vedendo un’altra prospettiva della giustizia: un punto di vista che non si focalizza sull’illecito commesso e su come punirlo, ma sul rapporto umano che da questo viene spezzato. La giustizia riparativa, infatti, non vede un reato come la violazione di una legge, ma come il venir meno al rapporto di fiducia e di sicurezza che c’è fra tutti noi. Eravamo circa in dodici all’assemblea, seduti in un cerchio in biblioteca. A parlare, erano due mediatori del Centro per la Giustizia Riparativa che ha sede all’Isola, i quali sono riusciti a spiegare mediante esempi concreti e parole semplici un concetto molto complicato. Questa occasione è stata preziosa non solo per l’argomento, ma anche perché ci sono stati confronto, conversazione e partecipazione, e penso che tutti l’abbiano trovata interessante. Per quanto la legge non sia l’argomento preferito tra le persone della nostra età, fidatevi: è più interessante di quello che sembra.
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L’avvocato Giorgio Ambrosoli muore l’11 luglio 1979, assassinato sotto casa da un sicario americano ingaggiato dal banchiere siciliano Michele Sindona, sul quale stava indagando. Sono passati trentotto anni da allora, ma la figura di Ambrosoli è tuttora ricordata come esempio di uomo che diede la vita per il suo paese. Anche il Parini ha consacrato due assemblee di autogestione alla memoria di questo personaggio: una dedicata alla visione del film Un eroe borghese, in cui viene raccontata la sua vita, l’altra a un dibattito con la moglie Annalori. La donna ha deciso di non incentrare l’assemblea sul racconto della storia del marito, che era già chiara a tutti dalla visione del film proiettato il giorno precedente, ma ha preferito lasciare spazio alle domande fin da subito. Si è quindi creata un’atmosfera familiare, grazie alla quale é stato possibile guardare al personaggio di Ambrosoli da un punto di vista diverso: un uomo sì coraggioso e pronto ad affrontare un nemico quale la mafia, ma anche un padre di famiglia, insicuro e preoccupato per il futuro
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ATTUALITÀ dei figli e della moglie. Da quest’assemblea emerge quindi la forza straordinaria di una donna che ha sostenuto il marito quando questi andava incontro alla morte e lo sostiene tuttora, mantenendolo vivo nella nostra memoria. Preparazione: Coinvolgimento: Organizzazione:
(Isotta Manfrin)
NUOVE FORME DI POPULISMO Cos’è il populismo? Una domanda, questa, che ultimamente mi risuona in testa di continuo, vista l’attenzione mediatica che viene data a questo fenomeno, ma alla quale purtroppo non ho trovato risposta in questa assemblea. I relatori, Samuele Mazzolini e Paolo Gerbaudo, erano due ricercatori universitari di Scienze Politiche, quindi sicuramente molto preparati, ma, nonostante questo, a un quartino come me non è giunta la spiegazione che cercavo. I relatori hanno citato innumerevoli movimenti popolari, problemi della società e
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fenomeni politici che, però, hanno solo creato una grande confusione nel poco che sapevo di populismo, annoverando nella lista dei populisti politici che, nella mia ignoranza, non avrei mai considerato tali. L’assemblea mi è quindi risultata di difficile comprensione e poco chiara, nonostante la preparazione dei relatori. Preparazione: Coinvolgimento: Organizzazione:
(Luigi Lorenzoni)
ACCOGLIENZA E INTEGRAZIONE Alle 9:55 entro nell’emiciclo del primo piano e c’è Soddu che tra sguardi divertiti e occhiate annoiate prende la parola: “Sono molto orgoglioso di quello che stiamo facendo, il Parini è una scuola attenta”. E se ne va, ha un appuntamento. Comincia così l’assemblea vera e propria. Tre volontari del CAS (Centro di Accoglienza Straordinaria) di via Corelli ci spiegano innanzitutto perché ci sono così tanti migranti, cosa sta davvero succe-
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dendo e quali sono i vari regolamenti europei per quanto riguarda l’asilo. Sembrano cose scontate, ma in realtà non siamo consapevoli di quanto poco siamo informati sull’argomento. Ma segue la parte più interessante: con l’aiuto di quattro ragazzi ospitati al CAS e di una decina di studentesse del Parini che hanno visitato il centro più volte, i relatori ci illustrano i progetti ai quali stanno lavorando nel loro centro di accoglienza: dalle lezioni di italiano al cricket, dall’orto alla preparazione per la maratona. Ne è valsa proprio la pena, è stato un bel momento per capire e riflettere su quello che sta succedendo. Preparazione: Coinvolgimento: Organizzazione:
(Althea Barrese)
ITALIA FASCISTA E POST FASCISTA Per la seconda fascia oraria di giovedì si è tenuta nella palestra grande un’assemblea sul fascismo. Il relatore era Ferruccio Parri, nipote
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ATTUALITÀ dell’omonimo politico antifascista attivo nella Resistenza. Si è parlato soprattutto della presa del potere da parte di Mussolini e dell’ultima parte della seconda guerra mondiale. Confesso di essere andata all’assemblea con molte aspettative, ma di esserne uscita un po’ delusa. Si è parlato del fascismo in modo generico e non ci siamo mai allontanati da ciò che si può leggere sui libri di scuola, quando io speravo di poter ottenere da questa lezione qualcosa in più. Interessante, sì, ma non abbastanza da catturare l’attenzione degli studenti, che sono stati spesso distratti. Chi è rimasto in classe non si è perso molto.
ma anche normali cittadini americani, viene registrata. Snowden raccoglie meticolosamente migliaia di documenti segreti per dimostrare la violazione dei diritti delle persone comuni. La vita del protagonista viene raccontata per mezzo di flashback attraverso i quali è possibile vedere l’evoluzione psicologica di Edward: si risveglierà in lui un volere di giustizia che non sapeva di avere. Un film intenso, che porta alla realizzazione che niente di quello che ci riguarda è poi così segreto.
Preparazione: Coinvolgimento: Organizzazione:
PRESENTAZIONE DELLE FIGURE FEMMINILI NEL CORSO DELLA STORIA DELL’ARTE FINO AI MASS MEDIA (Emma Orsenigo)
SNOWDEN Snowden è un film del 2016, diretto da Oliver Stone, che vede protagonista Joseph Gordon-Levitt nei panni di Edward Snowden, tecnico informatico ex dipendente della CIA. Snowden è il ritratto personale e affascinante dell’uomo responsabile di quella che è stata definita la più grande violazione di sistemi di sicurezza nella storia dei servizi segreti americani. Ad aprire il film è l’incontro di Edward Snowden con i giornalisti Glenn Greenwald e Ewen MacAskill e la regista Laura Poitras, ai quali il protagonista vuole rivelare gli imponenti programmi di sorveglianza informatica elaborati dal governo degli Stati Uniti. Infatti Edward ha scoperto, grazie al suo precedente impiego, che una montagna virtuale di dati, relativa non solo a potenziali gruppi di terroristi 10
Preparazione: Coinvolgimento: Organizzazione:
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semblea. Non sono state sicuramente due ore buttate, anzi sono state investite per imparare, capire e riflettere, e complimenti alle due relatrici per il coraggio e la preparazione. Preparazione: Coinvolgimento: Organizzazione:
(Althea Barrese)
POMERIGGIO HIP-HOP È giovedì 6 aprile, e due ragazzi mi invitano per le 13:30 nel cortiletto dietro l’aula Magna, dove si sarebbero esibiti Sorcho e Albert, due rapper milanesi, e Fede Rashan, che non conoscevo. A quell’ora mi presento puntuale, ma dei rapper nemmeno l’ombra. Passa un’oretta e qualcosa si smuove, finalmente sono arrivati. Si tirano su una canna, sistemano i cavi e il live comincia. Purtroppo molti non sono fiduciosi quanto noi e vanno via prima della fine. Peccato, perché il live diventa via via più bello e interessante, e il trio riesce a coinvolgere sempre più il pubblico. Più tardi Sorcho e Albert eseguono in anteprima il loro nuovo pezzo, intitolato Passaparola, e Fede vince la battaglia di freestyle. La bravura degli artisti non è riuscita tuttavia a togliermi di bocca l’amarezza dovuta al fatto che in una scuola così grande solo una minima parte abbia effettivamente partecipato all’evento. Per concludere, ritengo che, nonostante le grandi potenzialità, questa occasione sia stata in parte sprecata.
“Perché quando apriamo i libri di storia dell’arte ci sono solo (o quasi) artisti uomini?” Con questa domanda apre l’assemblea Arianna Rogialli di IIIC. Eppure di artiste donne ce ne sono, eccome. Per fare solo qualche esempio: dalla caravaggesca Artemisia Gentileschi alle femministe Guerrilla Girls, dalla famosissima Frida Kahlo alla precisionista Georgia O’Keefe. Arianna ci mostra con molta preparazione alcune opere di queste artiste e poi, dopo la visione di parte di un episodio di Ways of seeing di John Berger sul nudo femminile, la parola passa a Serena Altare (sempre di IIIC): perché le donne nei media e nei film vengono (quasi) sempre sessualizzate o rappresentate come casalinghe molto legate agli uomi- Preparazione: ni e alle relazioni che con questi Coinvolgimento: hanno? Argomento che dopo alcu- Organizzazione: ni spunti lanciati da Serena porta (Lorenzo Pozzi) a un sentito dibattito tra le ragazze (e un solo ragazzo!) presenti all’asAPRILE 2017
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AUTOGESTIONE IN TRE PAROLE
di FEDERICO MANTACI E PIETRO POLI
BALZARE LA SCUOLA
PIU’ COSE PER IL GINNASIO
INTERESSANTE APPROFONDIMENTO
ASSEMBLEE INTERESSANTI
PERDITA DI TEMPO
POCO INTERESSANTE
DISORGANIZZATA
CONFUSIONE
ARGOMENTI INTERESSANTI SFATICATI
PROBLEMI CON I PROF GENTE CHE ESCE A META’ ASSEMBLEA
TEMPI MAL GESTITI BEN ORGANIZZATA
Complimenti ai vincitori e a tutti i partecipanti! ZABAIONE
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Anno X APRILE 2016
Anna Giustiniani
Il 27 marzo si è concluso il concorso di fotografia a tema “Il Parini che non ti aspetti”. I cinque giurati hanno decretato i vincitori di questa edizione: al primo posto Luigi Lorenzoni (IVC) con la foto che trovate in copertina; al secondo posto Giulio Tettamanti (IVE) con la foto “Natura et humanitas”; al terzo posto Anna Giustiniani (IC). I tre vincitori ottengono così in premio rispettivamente una action camera Xiaomi Yi, un abbonamento a National Geographic e un treppiede. Le dieci foto migliori sono esposte nell’atrio della scuola.
Giulio Tettamanti
CONCORSO DI FOTOGRAFIA
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ATTUALITÀ
MATURITÀ 2017-2018: UNA RIFORMA LASCIATA A METÀ LA RIFORMA PARTIRÀ SOLTANTO FRA DUE ANNI
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di Giorgio colombo, VIGNETTA Di PIETRO POLI
a notizia è recente: la nuova maturità debutterà a partire dall’anno scolastico 2018-2019. Il prossimo anno, quindi, tutto resta invariato, giusto? No, qualche cambiamento ci sarà, seppur non radicale. Iniziamo però dalle novità della maturità 2018-2019. Niente più terza prova, niente più tesina in quanto il colloquio orale si baserà sull’esperienza dell’alternanza scuola-lavoro - come riporta il Miur: “accerterà il conseguimento delle competenze raggiunte, la capacità argomentativa e critica del candidato, l’esposizione delle attività svolte in alternanza”- maggiore peso ai crediti (40 punti invece che 25), media complessiva del 6 (condotta compresa) e superamento delle prove Invalsi durante l’anno per essere ammessi all’esame. Sembra dunque chiaro che fra due anni avrà luogo una maturità meno impegnativa di quella attuale. Ma come sarà la maturità 2017-2018? Semplice, sarà uno sconcertante compromesso. La terza prova ci sarà ancora, la tesina ci sarà ancora, le 200 ore di scuolalavoro saranno necessarie per l’ammissione ma non verranno verificate durante l’orale, le prove Invalsi (italiano, matematica e inglese) saranno un ulteriore ostacolo da oltrepassare per approdare all’Esa-
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me di Stato; unica nota positiva: basterà la media complessiva del 6 per essere ammessi. Forse, più che “sconcertante compromesso”, avrei dovuto scrivere “accozzaglia dei peggiori difetti delle due tipologie d’esame”. Tuttavia il Ministero dell’Istruzione sembra avere una spiegazione pronta: serve il tempo adeguato per adattarsi alle nuove disposizioni. È chiaro, almeno a me, che le intenzioni dietro alla Buona scuola, alla riforma della maturità e all’alternanza scuola-lavoro fossero buone, ma nella pratica molti sono gli errori e le conseguenti critiche che si possono muovere. Gli studenti classe 1999 hanno dovuto iniziare l’alternanza alla rincorsa, quasi senza preavviso, in molti si sono spaccati la schiena e abbassati la media per finire le 200 ore nei
primi due anni, in modo da avere l’anno della nuova maturità da dedicare interamente allo studio: e adesso, improvvisamente, viene comunicato che la nuova maturità entrerà pienamente a regime dal 2018-2019. Il senso dell’inserire l’alternanza nella maturità era quello di fare esporre allo studente le esperienze compiute per testare le sue capacità di analisi e critiche, non quello di creare un ostacolo fine a se stesso come sarà l’anno prossimo. La mia posizione è chiara: quando si inizia un progetto (o una riforma) bisogna portarlo a termine nella sua completezza, non a metà, ed è necessario calcolare bene la sua realizzabilità fin dall’inizio: con la riforma della maturità purtroppo non è stato così.
LA VIGNETTA La maturità non cambia: l’alternanza rivela la sua vera funzione
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Numero VI
ZABAIONE
ATTUALITÀ
IL FUTURO DEL GIORNALISMO
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INTERVISTA A MARIO CALABRESI, DIRETTORE DE “LA REPUBBLICA” di GUGLIELMO PENSABENE E GIULIO PISTOLESI
ei a scuola come andava? Io a scuola andavo bene nelle materie che mi piacevano, male nelle altre: andavo bene in italiano e in storia, non troppo bene in latino, matematica e chimica. Ho fatto il liceo classico al Beccaria, scuola concorrente del Parini, e vorrei sottolineare che alla maturità uscì latino, perché se fosse uscito greco sarei ancora lì. In che modo pensa che il liceo classico l’abbia aiutata nel suo percorso professionale? Metà di me prova una grande gratitudine verso il liceo classico, perché penso che mi abbia insegnato ad affrontare le difficoltà e che mi abbia dato un buon metodo di lavoro. Quello che io ho contestato al mio liceo, però, è di averci fatto focalizzare cinque ore alla settimana per cinque anni sul greco antico senza, per esempio, farci imparare l’inglese a dovere: quando io facevo il classico - e devo dire che l’ho fatto un po’ prima di voi - il programma prevedeva appena due ore
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di inglese alla settimana, e solo nel biennio iniziale, per cui quando sono uscito sapevo distinguere uno spirito aspro da uno spirito dolce, ma non ero in grado di seguire un corso universitario in inglese.
gono rappresentati dei mondi che sono molto simili ai tuoi interessi, per cui si rischia di non aprirsi ad altro, e questo mi spaventa. Per questo a tutti i ragazzi che incontro dico: andate in giro, non per forza su Repubblica, ma confrontatevi Oggigiorno ci si informa con più cose possibili, e non state tantissimo sui social: quale pensa chiusi dentro Facebook, ma metteche dovrebbe essere il ruolo dei te la testa fuori. social nell’informazione? Io non penso che un giornaliLei crede che l’istituzione del sta possa decidere quale dovrebbe giornale abbia un futuro? Come essere il ruolo dei social: un gior- si evolverà? nalista deve prendere atto di come I giornali che si identificano i social funzionano e cercare di solo con la carta sostanzialmente utilizzarli per trasmettere conte- già non esistono più, o sono destinuti che siano credibili e di qualità. nati all’estinzione. Esistono però Quello che a me preoccupa dei so- dei sistemi giornalistici che cercacial è che tendono a darti sempre no di fare informazione di qualità ciò che ti piace e ti rassicura, per indipendentemente dal mezzo di cui alla fine tu vedi un mondo che trasmissione, sulla carta come sui ha le caratteristiche e i colori del- social, e penso che sistemi di quele cose che piacciono a te. La forza sto tipo abbiano un futuro. Se mi dei giornali tradizionali è sempre chiedete se la carta esisterà ancostata il trattare di tanti argomen- ra, vi dico che la carta continuerà ti che magari non sono quelli che a esistere per una nicchia che cersegui normalmente, ma che ti per- cherà una forma di approfondimettono di scoprire le complessità mento particolare. del mondo. Adesso, invece, ti venCosa consiglierebbe a un giovane che volesse fare il giornalista? Consiglierei di leggere tanto, studiare tanto e non pensare che basti saper scrivere. A quelli che mi dicono “io so scrivere, voglio fare il giornalista” rispondo di prepararsi su molte altre cose, perché altrimenti sarebbero come uno che va a un provino di calcio dicendo di saper correre: saper scrivere, come per un calciatore saper correre, è una precondizione.
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AL PAR L ’E I N ST IAN ER I O
ATTUALITÀ
UNA VITA CANADESE
CAMBIARE PAESE PER CAMBIARE MENTALITA’
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di RUBINA BIANCARDI SCHUBERT settembre 2016: è qui che tutto ebbe inizio. Era da tutta l’estate che non vedevo l’ora di mettere in pausa la mia routine milanese e iniziarne una tutta nuova canadese e finalmente, alle 4:30 di mattina, la sveglia suonò. Dopo corse in aeroporto, voli in ritardo e una delle mie tre valigie perse finalmente arrivai ad Halifax, in Nova Scotia. Mi ricordo la mia prima settimana a scuola, in cui la gente pensava mi fossi trasferita da un’altra parte del Canada e iniziava a parlarmi velocemente, e poi, vedendo la mia espressione smarrita, capiva che ero una studentessa internazionale. Giorno dopo giorno, settimana dopo settimana cominciai a comprendere sempre di più la lingua, e non vi descrivo neanche la gioia di quando finalmente, dopo due mesi, mi accorsi che riuscivo a seguire i film in inglese senza sottotitoli! Attualmente mi sento felice e riempita di mille esperienze diverse (e di cibo, purtroppo).Tutto questo grazie a cosa? Be’, ci sono tanti fattori: il primo è che per godersi tutti questi mesi lontano dalla propria città, famiglia e amici bisogna esporsi e non chiudersi in se stessi, per esempio per paura di avere problemi con la lingua. Bisogna buttarsi anche nelle amicizie, sorridere ed essere aperti a nuove esperienze. Non abbiate paura di partire perché perderete parte del programma italiano che poi dovre-
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te recuperare. Non abbiate paura di partire perché pensate di perdere le vostre amicizie in Italia. Non abbiate paura di partire perché non sarete presenti ai “diciotto” dei vostri migliori amici. La vita italiana rimane sempre lì, i vostri amici aspetteranno il vostro ritorno. Non nego che, a volte, sia difficile entrare su Snapchat e vedere tutti i miei amici italiani festeggiare mentre io sono in casa a vedere un film, ma in quei momenti mi basta pensare a quanto questa esperienza mi stia arricchendo. Non siate scettici e non fatevi influenzare da nessuno. Se avete il desiderio di partire fatelo, e il più presto possibile. Seguendo ciò che mi comunicava il mio cuore io ho preso questa decisione, e adesso mi sento in uno stato di assoluta serenità. Oggi volevo anche parlarvi un po’ più nello specifico della mia vita in Canada: chissà, magari potrei essere utile a qualcuno che ha voglia di partire. Qui a Halifax la vita è, per certi aspetti, molto diversa rispetto all’Italia, e sono felice che sia così, perché la ragione che mi ha spinta a partire era proprio la voglia di conoscere una realtà differente. Per prima cosa qui si prende tutto con molta più calma: non esistono le corse frenetiche per paura di essere in ritardo o le uscite con gli amici fino alle cinque di mattina. Un’altra differenza che ho riscontrato è il sistema scolastico: la scuola qui iniAPRILE 2017
zia alle nove e finisce alle tre e ogni giorno si hanno sempre le stesse quattro materie, che cambiano con il nuovo quadrimestre. È un sistema che trovo migliore anche per quanto riguarda l’organizzazione delle ore degli insegnanti. Nel primo quadrimestre ho inoltre avuto la possibilità di studiare Legge, un’esperienza che mi ha indirizzato anche per quanto riguarda le mie scelte universitarie. Non nego che anche in Nova Scotia si debba studiare molto per ottenere buoni risultati, ma quello che fa la differenza è l’“attitude” che adesso ho verso lo studio. Mi sento molto cresciuta mentalmente perché non studio più per avere un bel voto, ma perché so che quelle nozioni mi serviranno e mi aiuteranno a costruirmi un futuro. Scrivendo queste parole mi vengono quasi i brividi: ormai sento di avere due vite, due famiglie, amici di diverse nazionalità e, soprattutto, di appartenere non più a un paese né a due ma al mondo intero, perché finalmente ho capito che non importa quale lingua parliamo, che vestiti indossiamo o che colore ha la nostra pelle. Quello che importa è scoprire chi siamo e non avere paura di mostrarlo al resto del mondo. P.S.: se volete saperne di più e magari avete voglia di parlare con qualcuno della vostra possibile esperienza all’estero, non esitate a scrivermi!
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dI camilla piovani E giulio pistolesi
“LA GIOSTRA DEI CRICETI” DI ANTONIO MANZINI
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ntonio Manzini, classe 1964, scrittore, sceneggiatore, attore, è noto soprattutto per la serie di romanzi gialli del vicequestore Rocco Schiavone. Oggi, a dieci anni di distanza, Sellerio riedita uno dei suoi primi lavori: “La giostra dei criceti”, che ci permette di ripercorrere la crescita artistica di un autore pungente il quale, attraverso il genere letterario poliziesco, racconta una quotidiana disumana umanità. Ne “La giostra dei criceti” Manzini narra due storie. Da una parte c’è la vicenda di quattro malavitosi di bassa caratura della più triste periferia romana: organizzano una rapina in banca che inaspettatamente degenera in qualcosa di più grande e più pericoloso. Dall’altra, c’è quella di alcuni alti burocrati dell’INPS che, con l’aiuto di politici e militari, si ado-
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RECENSIONI LIBRI
perano per portare a termine un complotto delirante: risolvere il problema delle pensioni uccidendo un target specifico di pensionati. Personaggi diversi fra loro, appartenenti ad ambienti sociali distanti, ma accomunati dalla medesima brama di denaro e di successo immediato a discapito di chiunque. Un “giallo comico” si potrebbe definire: non mancano, infatti, immagini grottesche ma divertenti che si accompagnano a una trama ricca di suspance e di tensione. Una comicità amara, però, che attraverso la satira e un massiccia dose di cinismo racconta la mancanza di umanità e di solidarietà sociale della nostra epoca. Consigliato. (Camilla Piovani)
“A CANTARE FU IL CANE”
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DI ANDREA VITALI
mmaginate un romanziere che ambienta tutte le sue storie nello stesso paese, Bellano, un buco di tremila anime in riva al lago di Como, spingendosi al massimo fino alle Prealpi; che, pur spostandosi nel tempo, finisce nella maggior parte dei casi per affidarsi a personaggi ricorrenti; che quando, per dare vivacità alla trama, ha da inserire qualche elemento di mistero, solitamente si mantiene nel campo dei segreti e degli equivoci di paese, con qualche picco di audacia giusto in materia di relazioni sconvenienti - e che nonostante tutto questo, o forse proprio grazie a tutto questo, riesce a tenervi appiccicati alla pagina come il più mozzafiato dei giallisti.
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Questo romanziere esiste, si chiama Andrea Vitali e A cantare fu il cane è il suo ultimo libro. Non il migliore, questo va detto; comunque un ottimo assaggio del particolarissimo mondo dell’autore in questione, un mondo minuscolo ma anche, in fondo, universale, come universali sono le piccole commedie umane che si sviluppano sotto il cielo di Bellano. A partire proprio da A cantare fu il cane: le tribolazioni coniugali del maresciallo dei carabinieri, le preoccupazioni del prevosto, le disavventure del giovane scapestrato di turno s’intrecciano mentre lontano, lontanissimo infuria la guerra di Spagna, confondendosi in una narrazione caotica e frammentata come i pettegolezzi di un paesino e, allo stesso tempo, vivace e accattivante come una storia raccontata da chi sa trattarla con i giusti riguardi. E Andrea Vitali, potete starne certi, ne è capace. (Giulio Pistolesi) 15
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RECENSIONI CINEMA
di GIULIA CAPPATO E RUTH DEMICHELIS
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“FAST &FURIOUS 8”
el corso dei sette film precedenti, il team di Fast & Furious si è trovato a sfidare i più temibili avversari, ma nessuno tra i compagni si aspettava di dover far fronte a un tradimento. Per Dominic, Letty, Hobbs e tutti gli altri membri della squadra la vita sembra essere tornata alla normalità. Il film inizia a prendere una piega diversa con l’ingresso di Charlize Theron nei panni dell’affascinante hacker Cipher. Ricattato dalla cyberterrorista, Dom si ritrova a sfidare coloro che gli sono più cari, coloro che lui chiama “la mia famiglia”. Pur di riportare l’amico alla ragione, il team attraverserà il globo da Cuba fino alla Russia e si spingerà a chiedere l’aiuto dell’acerrimo nemico Deckard Shaw. Pur essendo ormai da anni un’appassionata della saga, devo seppur a malincuore ammetterre che il film consiste soltanto in 136 minuti di divertimento. L’ho trovato prevedibile e in alcuni punti davvero scontato. A mio parere ha le carte in regola per essere definito la solita “americanata”: una storiella dalla quale il protagonista emerge in qualità di salvatore e quasi senza peccato. Non si tratta certamente di un film impegnativo dal quale ci si può aspettare che vengano trasmessi messaggi profondi o morali di vita. Tuttavia non posso negare di essermi divertita. Gli effetti speciali sono come sempre eccellenti e i veicoli stupendi! Consiglio “Fast & Furious 8” a chiunque, come me, abbia voglia di svagarsi guardando centinaia di auto schiantarsi e un gruppo di palestrati comportarsi da eroi. (Ruth Demichelis)
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“GHOST IN THE SHELL”
l thriller fantascientifico con alla regia Rupert Sanders si apre sulla “rinascita” di una ragazza giapponese il cui corpo, gravemente danneggiato, è stato sostituito da una nuova tecnologia che mantiene intatto il suo ghost, la sua anima, ma la trasforma nella più potente arma che la Sezione 9, squadra speciale anticrimine, abbia mai avuto. Il Maggiore Mira Killian, questo il nome in codice della protagonista dell’omonimo manga cui il film si ispira, lavora in una metropoli - molto simile a Tokio - per la Hanka Robotics in un futuro remoto, dove gli umani si potenziano con parti meccaniche mentre lei è in lotta con il suo nuovo corpo. Secondo uno schema di azione-reazione, il Maggiore si troverà ad affrontare un nemico inafferrabile, un hacker che ha creato una rete propria e che corrompe robot e umani: una volta rivelati alla vista a raggi X del Maggiore, apriranno uno scenario completamente nuovo sulla vicenda, facendole dubitare di tutto tranne che dell’amico Batou. La protagonista è interpretata dalla bellissima Scarlett Johansson, che però non c’entra molto con la storia né con il manga originale. La pellicola è stata comunque molto apprezzata dal pubblico orientale proprio per le numerosissime comparse di origine nipponica e l’attrice americana, famosa per i suoi ruoli targati Marvel, è stata all’altezza del compito vestendo il tipico costume del fumetto, quella tutina di plastica rosa carne. Nonostante un finale paternalistico, questo potrebbe essere il primo episodio di una serie rivolta a tutti gli amanti del genere cibernetico-poliziesco che fra traditori, blindo-ragni ed effetti speciali sulla scia di Avatar ha incassato al botteghino già oltre 30 milioni di dollari e buoni risultati dalla critica. (Giulia Cappato)
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SVAGO
dI FILIPPO SAVIO ARIETE
Fai un favore a tutti, non farti rimpiazzare. Prendi per esempio Baywatch: come possono gli spettatori accontentarsi di Kelly Rohrbach dopo dieci anni con Pamela Anderson? Ora capisci perché Alfano non lascia la poltrona?
ZABAOROSCOPO CANCRO
Anche se pensi che tutti siano contro di te, non ti abbattere: Alfano se l’è cavata in situazioni ben peggiori.
LEONE
TORO
Non farti condizionare dalle tradizioni: pur simboleggiando la tristezza, Alfano ha scelto il colore blu per rappresentare il suo partito. Hai mai visto Alfano triste?
GEMELLI
Sei grande ormai, devi saperti giustificare. Alfano è riuscito a trovare una spiegazione a 27 episodi di uso improprio di un aereo di stato.
La Legge di Murphy dice che se qualcosa può andar male, lo farà. Dunque aspettati Alfano alla prossima edizione dell’Isola dei Famosi. Forse a volte bastano le parole giuste per sistemare le cose. Ad esempio se, accidentalmente, ti ritrovi al matrimonio della figlia di un boss mafioso, non ti preoccupare. Scrivi un libro sulla mafia e nessuno si ricorderà dell’accaduto.
VERGINE
BILANCIA
È stato un mese duro, ma ora rilassati: la vita è piena di certezze. Una fra tutte, Alfano ha del sangue di rettile nelle vene.
SCORPIONE
La felicità? Trova un partner che ti guardi come Alfano guarda un Ministero.
SAGITTARIO
In certe situazioni bisogna essere umili. Alfano affronta la vita a testa alta nonostante il suo partito non abbia mai raggiunto il 10%.
CAPRICORNO
Sei ancora molestato da quei bulli che scrivono sulla lavagna i tuoi fatti personali? Querelali.
ACQUARIO
Il mese che ti aspetta è più brutto delle sopracciglia di Alfano.
PESCI
A volte hai l’impressione che tutto ciò che accade sia affidato al caso, ma non è così. Guarda Alfano: ha rivestito la carica di ministro per tre volte. In ben tre ministeri diversi! Tutto accade per un motivo ben preciso.
CACCIA ALLO STUDENTE: LA COPPIA
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di ALICE ALESSANDRI e isotta manfrin iao Pariniani! Dopo che Rosabella Gandini di IIC ha riconosciuto Giulia Pescatori di IIB
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e Giulia Margreth di IIC, “Caccia allo studente” torna con il format “la coppia”. Inoltre, come sempre, il primo a inviare la soluzione
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giusta alla mail parini.zabaione@ gmail.com riceverà un buono di cinque euro al bar. Che la caccia abbia inizio!
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ZABAENIGMISTICA CRUCIVERBA 1
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di augusto ravanello
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ORIZZONTALI 1. La poetessa più celebre del Rinascimento - 13. Monte della Toscana. - 14. Nel 1984 rivoluzionò il mondo dell’informatica. - 15. L’anguilla inglese. - 16. Le più cercate su PornHub. 18. Nel Trecento il loro Tumulto squassò Firenze. - 21. Se te la beccano addosso sei nei guai, fratello. - 22. Sulla terza colonna dell’abaco. - 24. La lingua dei Paesi Bassi. - 26. La parte centrale delle perline. - 28. Trieste in auto. - 29. Lo decanta il sommelier. - 30. Prima di oggi. - 32. Il cuore dello stile. - 33. Sesto a Roma. - 35. Iniziali dell’Alfieri. - 36. Anno Scolastico. - 38. Per l’immigrato è un bene prezioso. - 41. Vi ripone gli abiti il Francese. - 45. Gesso d’oltremanica. - 47. Dà il nome a un noto ominide. 49. Trentaduesima lettera dell’alfabeto cirillico. - 51. Infelice madre di Meleagro e Deianira. - 52. Ferie senza limiti. - 53. Iniziali dell’Autieri di Tale e Quale Show. - 55. La sua Vita è un successo al botteghino da 600 milioni di dollari. 56. La bocca per Cicerone. - 57. United States Air Force. - 58. A mezzogiorno è minima. - 60. Le raccoglie l’organizzatore. - 64. Quella mongoloide è ora detta sindrome di Down. - 65. La Miss più famosa del giallo inglese.
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SVAGO VERTICALI 1. La pornoattrice italiana più quotata a livello internazionale. - 2. Un Termini vicino a Palermo. - 3. Amò Piramo. - 4. Tipo di mantelli. - 5. Introduce la dichiarativa greca. - 6. Raccogliere da terra. - 7. Ferruccio e Claudio, attori e doppiatori. - 8. Iniziali di Ancelotti. - 9. Supino di occido. - 10. La Irène autrice di Suite francese. - 11. Ha come capitale Katmandu. - 12. Il Muhammad grandissimo pugile. - 17. Nome di Cartier-Bresson. - 19. Per Isabel Allende è dell’anima mia. - 20. Le estremità delle ossa. - 23. Metà della teglia. - 25. Articolo francese. - 27. L’indirizzo del computer. - 31. Il motore della trireme. - 34. L’opera più massiccia di Stephen King. - 35. Ricky Martin la vive loca. - 37. -noia, celebre residenza estense. - 38. Azienda italiana del settore bio. - 39. Dizionario di latino firmato da Castiglioni e Mariotti. - 40. Il lido dei Romani. - 42. Reticolo endoplasmatico liscio. - 43. Il contrario di mariuolo. - 44. Una dottrina come quella càtara. - 46. Risata a denti stretti. - 48. Nomignolo di Trapattoni. - 50. Il mese corrente per il mondo anglosassone. - 54. A nullo amato amar perdona. - 57. I Cinemas grandi multisala. - 59. La Paribas importante banca francese. - 61. Anno Domini. - 62. Iniziali dello scrittore francese Zola. - 63. Codice ISO dello Zambia.
DOV’È SODDU?
di ALTHEA BARRESE
Nella foto è presente cinque volte il nostro Preside, riuscite a trovarlo?
I T T M I A E S B R B A E E R S R E R I E R M O E A N L T E O S A R T D I O
O R I T A I C H C E L A N E T R T I V A I R E D E R A E U S E C I Z I A
A C O L O N N M A C E E E C I O M P N T I N A I A D E S E R L O G U S T O L M V I A S V I S T C H A L K H A L Y A I S A P F O M B R A Z I O N I M A R P L T R A P
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LA REDAZIONE DIRETTORE: GUGLIELMO PENSABENE VICEDIRETTRICE: ALTHEA BARRESE CAPOREDATTORI: GIULIO PISTOLESI (ATTUALITÀ), giorgio colombo (svago) REDATTORI E COLLABORATORI: CECILIA ALBANESE (IVN), ALICE ALESSANDRI (IIB), ALTHEA BARRESE (IIB), RUBINA BIANCARDI SCHUBERT (IIC), EMMA BRAMBILLA (VE), GIULIA CAPPATO (IVN), GIULIA CASENTINI (IVL), sofia ciatti (ve), GIORGIO COLOMBO (IIB), ruth demichelis (ivb), ELENA GALVANI (IVN), GIORGIA HEFFLER (IVF), LUIGI LORENZONI (IVC), anna lunghi (iib), ISOTTA MANFRIN (IIB), FEDERICO MANTACI (IVN), AURORA NEGRETTI (IIC), EMMA ORSENIGO (IVL), GUGLIELMO PENSABENE (IIC), CAMILLA PIOVANI (IVF), GIULIO PISTOLESI (IIB), LORENZO POZZI (VC), DAVIDE ROSSI (VG), FILIPPO SAVIO (VG), CLARA TACCONI (IIB), IMPAGINATRICE: ALTHEA BARRESE Copertina: LUIGI LORENZONI