Zabaione_Giugno '18

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ALL'INTERNO SONDAGGIO DI FINE ANNO

ZABAIONE NUMERO 7 ANNO XiI

GIORNALISMO INDIPENDENTE AL PARINI DAL 2006

giugno MMXVIII

FO TO

VI NC ITR ICE

DE L

CO NC O RS O

INTERVISTE BRUNO VESPA ZORO


EDITORIALE

GRAZIE

di GIULIO PISTOLESI

C

om’è che si cominciava, l’editoriale dell’ultimo numero? Un altro anno è giunto al termine… già. Solo che per chi scrive questo non è un anno qualsiasi, ma, se quel tizio col cappuccio diceva la verità sulle tracce del tema, l’ultimo; e di conseguenza quello che state leggendo non è un editoriale qualsiasi, ma un addio. Il che significa da un lato che proprio non ce la faccio a tirar giù i soliti tremila caratteri di opinione sull’avvenimento di turno, dall’altro che non posso nemmeno mettermi a straziarvi con una trafila di ricordi strappalacrime non richiesti su questi cinque anni di scuola e Zabaione. Come uscirne? Cominciando da qualcosa che di solito si trova alla fine, ma che è anche quello che conta di più: i ringraziamenti. (Se dopo questa notizia ferale non siete ancora passati direttamente ai giochi avete diritto al nostro premio fedeltà. Passate in redazione nei prossimi giorni e vi sarà concesso di picchiare selvaggiamente quello che fa i cruciverba incomprensibili). Cominciamo, allora: il primo grazie, ed è un grazie grosso come una casa, va a voi lettori. Sarà una frase fatta, ma senza di voi niente di tutto questo sarebbe possibile. O meglio, lo sarebbe, ma più che di un giornale si tratterebbe, se mi si concede il termine, di un atto di masturbazione editoriale - un po’ tipo La Zanzara Racconta, per intenderci. Vedere, invece, che ogni mese gli studenti che si tuffano sul giornale, fosse anche solo per fare 2

le parole crociate, sono sempre più di quelli che lo fanno scivolare direttamente nel cestino è qualcosa che riempie di senso il nostro lavoro e ci motiva nel farlo; e ancora di più lo fa sapere che, come è emerso dal sondaggio che abbiamo distribuito un po’ di giorni fa (e che trovate nelle prossime pagine), la stragrande maggioranza di voi è soddisfatta dell’operato di Zabaione. Grazie: e ricordatevi che è per voi che lavoriamo e che il giornale è sempre aperto, oltre che a nuove reclute, a suggerimenti e critiche in particolare, come è emerso sempre dai sondaggi, a quelli riguardanti l’assenza di pornografia dalle nostre pagine. Un sentito grazie va anche alla scuola, che ci supporta e - particolare non secondario - ci finanzia; nello specifico vorrei citare la dottoressa Puerari, che ci salva costantemente dal rischio di compiere illeciti internazionali senza neanche accorgercene, e la signora Marina, vittima innocente e infinitamente paziente dei nostri infiniti contrordini. E, dal momento che di scuola si parla - ora guardate e imparate come ci si assicura un 100 in maturità - come non ringraziare il nostro preside, che più di tutti ci sostiene nonostante la sua immagine venga utilizzata come veicolo di bassa comicità in ogni numero? E che ogni mese si legge il giornale già stampato sperando che non ci sia niente in grado di farlo finire in manette? L’appoggio della scuola non è scontato; se si accompagna alla piena libertà d’azione, diventa prezioso. Infine, sconfinando consaGIUGNO 2018

pevolmente e fieramente nell’autoreferenzialità, ringrazio a titolo personale tutta la redazione di Zabaione, che per un anno ha lavorato a ritmi da sfruttamento minorile per portarvi in classe ogni mese - o quasi - il numero: grazie ragazzi, siete fighi. Me ne vado nella certezza di lasciare il giornale a un gruppo preparato, volenteroso e immensamente desideroso di migliorare ancora. E ora, eroici lettori che siete arrivati alla fine, è il momento: passate nella pagina accanto, e andate da Filippo, il vostro prossimo direttore, che tira le somme di questa tutto-meno-chenoiosa annata; io, per l’ultima volta, vi auguro buona lettura.

SOMMARIO più luci che ombre PAG. 3 l'inizio e la FIne pag. 6 intervista a PAG. 8 bruno vespa INTERVISTA A zoro pag. 8 concorso di PAG. 10 fotograFIa i pariniani e PAG. 11 la musica RECENSIONI-FILM PAG. 12 RECENSIONI-FILM e libri pag. 13 RECENSIONI-mostre PAG. 14 zabaoroscopo pag. 15 caccia al professore PAG. 15 zabaenigmstica pag. 16

Anno XII

NUMERO VII ZABAIONE


ATTUALITÀ

PIÙ LUCI CHE OMBRE

COMMENTO AI RISULTATI DEL SONDAGGIO CONCLUSIVO

L

di FILIPPO SAVIO

’8 giugno è alle porte ed eccoci qui, come l’anno scorso, con il sondaggio conclusivo. È stato un anno denso di avvenimenti, nel bene e nel male. Tra atti di vandalismo, classismo e spinelli in gita il nostro amato liceo è finito più volte sulle pagine dei giornali, ma vediamo concretamente come gli studenti hanno vissuto l’anno scolastico che si appresta a finire. La soddisfazione è in generale molto alta, Faber Quisque escluso. Dico questo perché, in decisa controtendenza con le altre risposte del sondaggio, i giudizi buoni e molto buoni sommati non arrivano nemmeno al 40%. È senza dubbio un dato interessante se si considera che, dodici mesi fa, solo il 15% degli studenti riteneva che l’introduzione del Faber avesse determinato un effettivo peggioramento della didattica. Va segnalato, tuttavia, che la domanda alla quale vi abbiamo chiesto di rispondere era inerente all’offerta dei corsi e non al progetto in sé, ed è qui che la possibilità di dare consigli si è rivelata provvidenziale. Infatti, il problema non sembra essere il Faber Quisque, ma il contenuto dei suoi corsi. Il suggerimento che più ci ha colpito, consiste nell’introduzione di corsi in preparazione ai test universitari (prendano nota i professori). In molti chiedono più approfondimenti, a qualcuno piacerebbe poter frequentare corsi slegati dalle materie scolastiche che già studiaZABAIONE

NUMERO VII

mo, mentre un numero più modesto di studenti vorrebbe più lezioni di arte e di argomento scientifico. Passati in rassegna i vostri suggerimenti riguardanti il contenuto dei corsi, va detto che il margine di miglioramento pare ampio su tutti i fronti: molti alunni lamentano ancora oggi una scarsa praticità del sistema di iscrizione, la divisione bimestrale dell’anno scorso è stata rimpianta e gli studenti del ginnasio chiedono più corsi dedicati a loro. Ma tiriamoci su il morale perché coloro che ci hanno rappresentati quest’anno non hanno avuto nulla a che vedere con gli eletti dell’anno scorso. Stando a quanto emerge dai sondaggi, infatti, il 53% degli alunni reputa buono o molto buono l’operato dei rappresentanti d’istituto, contro il 28% dell’anno scorso. Possono dunque tirare un sospiro di sollievo i nostri rappresentanti, potendo affrontare la Maturità rassicurati dal giudizio sul loro operato. Anche se meno vistosamente, anche il preside guadagna qualche punto, dal momento che il suo operato ha soddisfatto i tre quarti della scuola, contro il 72% dell’anno scorso. Sempre parlando di Soddu, si registra un aumento del 3% dei giudizi positivi anche in termini di disponibilità. La gestione degli introiti derivanti dalla collaborazione con il Fuori Salone 2017 è un altro punto a favore della direzione. Tali introiti, lo ricordiamo, hanno contribuito a coprire le spese per l’installazione dei video-

Anno XII GIUGNO 2018

proiettori interattivi. A tal proposito, emergono dati molto significativi: l’85% degli alunni ritiene che l’innovazione tecnologica abbia, almeno per questa volta, arricchito la didattica. Per finire passiamo a noi, il giornale. Un giornale che, con nostro grande piacere, è stato giudicato buono o molto buono dal 69% di voi, 3% in più dell’anno scorso. Ma come si è soliti dire, si può sempre migliorare, motivo per cui vi è stata data la possibilità di darci suggerimenti per l’anno prossimo. Le idee interessanti sono molte, altre purtroppo sono meno praticabili. Mi riferisco soprattutto alle numerose richieste di ricevere più carta stampata, il che può concretizzarsi in un aumento della tiratura o in una maggiore frequenza di pubblicazione. Ebbene, quest’anno la tiratura è passata dalle 500 copie dell’anno scorso a 650. D’altronde coprire una scuola con più di 900 studenti costa, e costa ancora di più se si stampa a colori: consegnare una copia a ogni studente, per ora, rimane un sogno. Ma chissà, forse da settembre le cose cambieranno. Nelle prossime pagine trovate i grafici con i dati del sondaggio nel dettaglio. Non mi resta che augurarvi una buona estate e, come cantava qualcuno ben più pessimisticamente di me, “This is the end, beautiful friend…” Schede scrutinate 511

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ATTUALITÀ

Come valuti l'operato dei rappresentanti COME VALUTI L'OPERATO DEI RAPPRESENTANTI d'istituto nel corso dell'anno? D'ISTITUTO NEL CORSO DELL'ANNO? 10%

Come valuti la capacità dei rappresentanti COME VALUTI LA CAPACITÀ DEI RAPPRESENTANTI d'istituto di mantenere il resto della D'ISTITUTO DI MANTENERE IL RESTO DELLA SCUOLA scuola informato sulla loro attività? INFORMATO SULLA LORO ATTIVITÀ?

5% 17%

9%

7% 11%

33%

43%

29%

36%

Come valuti l'operato del preside nel corso COME VALUTI L'OPERATO DEL PRESIDE dell'anno? NEL CORSO DELL'ANNO?

Come valuti la disponibilità del preside nel COME VALUTI LA DISPONIBILITÀ DEL PRESIDE corso dell'anno? NEL CORSO DELL'ANNO? 2% 4%

3% 5%

14% 17%

36%

53% 27% 39%

Come valuti l'operato di Zabaione nel COME VALUTI L'OPERATO DI ZABAIONE corso dell'anno? NEL CORSO DELL'ANNO? 4%

LEGENDA: = Insufficiente

4% 24%

= Non del tutto sufficiente

23%

= Sufficiente = Buono = Molto buono

45%

4

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ATTUALITÀ

Ritieni che l'introduzione dei videoproiettori interat abbia determinato un arricchimento della didattica RITIENI CHE L'INTRODUZIONE DEI VIDEOPROIETTORI INTERATTIVI ABBIA DETERMINATO UN ARRICCHIMENTO DELLA DIDATTICA?

Quanto sei rimasto soddisfatto QUANTO SEI RIMASTO SODDISFATTO DELL'OFFERTA DEI dell'offerta dei corsi Faber Quisque di CORSI FABER QUISQUE DI QUEST'ANNO quest'anno su una scala da 1 a 5? SU UNA SCALA DA 1 A 5? 6%

8%

15% 19%

31%

85%

36%

=1

=2

=3

=4

=5

= Sì

= No

Questo si chiama compilare un sondaggio

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ATTUALITÀ

L'INIZIO E LA FINE

INTERVISTA A UNA STUDENTESSA DEL PRIMO ANNO E UNA DELL'ULTIMO di MARIA CATTANO E FRANCESCA ROMANO

C

ome descriveresti la tua esperienza al Parini?

Studentessa primo anno: Prevalentemente positiva, perché mi trovo in un ambiente molto aperto e con persone dalle mentalità estremamente eterogenee. Questo inizialmente è stato destabilizzante per me che vengo da una scuola privata, ma poi i professori, i compagni e il preside hanno saputo mettermi a mio agio, così da farmi sentire inclusa nel nuovo contesto scolastico. Studentessa quinto anno: Sicuramente è stata un’esperienza positiva, sia dal punto di vista didattico sia dal punto di vista sociale. Quelli del liceo sono anni difficili sotto ogni aspetto: si cambia, si cresce, si matura… Comunque ritengo che la mia esperienza al Parini abbia dato un’impronta positiva al mio processo di crescita. Come sei cambiato da quando sei qui? Studentessa primo anno: Secondo me, sono cambiata in meglio. Ho conosciuto molte persone diverse da me, ho avuto modo di scontrarmi con realtà lontane dalla mia. A parte pochi episodi spiacevoli, sento che questo ha influenzato positivamente la mia personalità; ho imparato ad aprirmi di più agli altri e ad essere più spontanea e tranquilla con me stessa. Studentessa quinto anno: Di sicuro mi ha cambiata in modo po6

Studentessa quinto anno: Sì, mi sta piuttosto a cuore il clichè legato al liceo classico, cioè che ti apre la mente: certo, uno potrebbe dire che anche la matematica “apre la mente” perché aiuta a sviluppare competenze di problem solving, ma il greco e il latino ti danno una marcia in più. Oltretutto, la cultura greca e quella latina stanno alla base della società occidentale, e studiando filosofia o letteratura si trovano un sacco di connessioni con il presente anche negli autori più antichi, e queste sono un ottimo strumento per imparare a ragionare con la propria testa, creare collegamenti, ma soprattutto andare oltre quello che c’è scritto Credi che il greco e il latino nel testo. servano a qualcosa? C’è qualcosa che non ti è piaStudentessa primo anno: ciuto? sitivo. Quello che mi ha aiutata di più è stato espormi a realtà diverse dalla mia: in passato infatti ho frequentato scuole molto tranquille in cui il contesto sociale era piuttosto omogeneo: ero abituata a vedere tutti i giorni le stesse persone, quelle con cui sono praticamente cresciuta, che quindi non mi offrivano opportunità di confronto. Arrivata al liceo sono stata esposta a realtà più sociali e più politiche, anche molto diverse dalla mia, e questo mi ha resa più consapevole del fatto che ognuno di noi ha il proprio bagaglio di esperienze, che è ciò che ci rende noi stessi e ci permette di interagire con qualsiasi persona.

Questa è una domanda che viene posta spesso a chi frequenta il liceo classico... Ci sentiamo spesso dire che sono lingue morte e di conseguenza non servono a niente ma non lo trovo affatto vero, con la poca esperienza che ho devo dire che mi hanno aiutato ad acquisire una maggiore capacità di ragionamento, oltre che ad aumentare la scioltezza e la velocità nelle intuizioni e nei collegamenti mentali. Sono convinta che avere studiato queste lingue mi sarà utile in futuro, mi apriranno tante porte per quanto riguarda i percorsi universitari. A patto che ti piacciano, sono materie che diventano parte integrante della tua personalità. GIUGNO 2018

Studentessa primo anno: C’è stata una serie di piccoli episodi che mi hanno dato un'impressione negativa su una caratteristica del Parini: è un istituto troppo politicizzato a parer mio, e questo mi lascia amareggiata perché trovo sbagliato insistere così tanto sulla politica in una scuola. A parte per i ragazzi di quarta e quinta che sono a stretto contatto con la politica, ed è corretto, mi piacerebbe che ci si concentrasse di meno di questi argomenti. Sicuramente dipende da quanto interesse il singolo nutre per l'attualità, ma secondo me nel contesto scolastico si esagera e si rischia di creare situazioni di con-

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trasto e scontro. Studentessa quinto anno: Molto probabilmente il periodo delle verifiche, che ogni anno diventa più difficile. Ma mi rendo conto anche del fatto che sia una parte naturale della vita di uno studente, e che non si possa togliere dal ciclo scolastico né saltare… è un ricordo negativo perché è un periodo faticoso che non piace a nessuno, ma è anche vero che prima o poi passa, e in più la pressione del test è un incentivo a ripassare argomenti che magari non ti ricordi. Credo anche che aiuti a formare il carattere, perché è un momento di difficoltà, un ostacolo che deve essere superato. Cosa ti ha dato questa scuola? Studentessa primo anno: Questa scuola mi ha dato un posto in cui mi sento quasi a casa, mi ha regalato un ambiente in cui mi trovo bene e mi fa piacere andare. A parte ovviamente interrogazioni, verifiche eccetera mi piace molto andare a scuola, adoro quello che studio e sto bene nella mia classe, posso essere me stessa qui. Studentessa quinto anno: Sicuramente mi ha dato l’abilità di potermi relazionare con chiunque e in qualsiasi situazione, ma soprattutto un po’ di sana competitività. Il Parini è una scuola piuttosto competitiva, e anche se ci sono dei licei classici che non lo sono e vanno perfettamente bene, la competitività influenza l’ambiente, ed è un aspetto vedo non come negativo, ma come un incoraggiamento a dare il meglio di sè. Questo non vuol dire uccidersi pur di ottenere un voto alto, ma fare ciò che si riesce impegnandosi. Secondo me ciò che avrei potuto ottenere frequentando un liceo più “tranquillo” non ZABAIONE

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ATTUALITÀ

sarebbe stato al passo con quello nuta al Parini, così come sono conche mi ha dato il Parini. tenta delle amicizie che ho stretto qui, dell’esperienza che ho intraÈ stata dura? preso dal punto di vista scolastico, della capacità di approcciarmi alle Studentessa primo anno: Sì, varie materie che ho acquisito, ma è stato un anno difficile. Inizial- soprattutto di poter uscire di qui mente gli argomenti vengono ap- fiera di essere stata al Parini. Sebprocciati in modo più "soft", perciò bene a tratti il percorso sia stato mi sono ritrovata a dire "wow, è più difficile e io abbia quasi rimpianto facile di quanto mi aspettassi!". Il di non aver scelto una scuola più secondo quadrimestre è stato una facile, credo che, guardando indiesmentita a questo pensiero, la stra- tro ora che sono alla fine del ciclo, da si è fatta più in salita e nella mia ne sia valsa veramente la pena classe ho riscontrato cali di voti anche piuttosto drastici, ma bene o Pensi che il Faber Quisque male ci siamo rimessi a cavallo. abbia influito positivamente o Studentessa quinto anno: negativamente sul tuo percorso Sicuramente! Non è mai stata una scolastico? passeggiata, ma dev’essere così in un liceo valido. Certo, a volte avrei Studentessa primo anno: I preferito che le cose fossero un po’ Faber Quisque quest'anno sono più facili in qualche modo, ma non stati un po' complicati, forse anche ritengo particolarmente negativo un peso perché ho dovuto recuil fatto che il Parini sia una scuola perare gran parte delle ore nel sedifficile. Più volte i miei genitori, condo quadrimestre, dal momento vedendo quanto io avessi da stu- che nel primo ho avuto qualche diare, mi hanno chiesto: ”Perché disguido nell'iscrivermi. Però ho non vai in una scuola più facile, chi partecipato ad alcuni corsi che mi te lo fa fare?” La risposta è che “me sono stati utili per comprendere lo faccio fare” io, perché questa argomenti su cui zoppicavo, quindi è un’ottima scuola, che dà tanto e ha avuto anche i suoi lati positivi. che quindi pretende altrettanto dai Studentessa quinto anno: Dipropri studenti. rei positivamente, anche perché ho avuto la possibilità di seguire corsi Ne è valsa la pena? interessanti che mi sono stati utili sia per quanto riguarda la tesina sia Studentessa primo anno: Si, per le mie conoscenze personali: sono soddisfatta della scelta che ho oltre agli approfondimenti che ho fatto iscrivendomi a un liceo classi- potuto fare, il Faber Quisque mi ha co, mi piacciono le materie che stu- consentito anche vivere la scuola dio, sono contenta anche dal punto in maniera diversa. Penso che sia di vista dei risultati perché a parte stato un’ottima soluzione per allegqualche scivolone ho dei voti buo- gerire ed ampliare la dimensione ni. È un percorso di studi difficile, scolastica, oltre che imparare in che però mi appaga. una maniera più vicina a noi. Studentessa quinto anno: Certo che sì. Come ho già detto è stata dura, ma ne è valsa la pena. Sono molto contenta di essere ve-

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ATTUALITÀ

LA STORIA PORTA A PORTA

INTERVISTA A BRUNO VESPA

P

erché ha deciso di intraprendere la carriera del giornalista? Perché mi sono innamorato di Indro Montanelli fin da ragazzo. A 12-13 anni ho scritto il mio primo articolo per un giornale realizzato con due compagni di scuola. A 15 il mio primo articolo professionale. A 16 anni ho cominciato a lavorare sul serio in un quotidiano.

Lei ha avuto tantissimi ospiti politici, tanto che Porta a Porta è stato considerato “La terza camera del parlamento”. Si può davvero, e in che modo soprattutto, fare giornalismo imparziale? E’ difficile, ma possibile. Il giornalista corretto deve far emergere con chiarezza le posizioni del poli-

di GIORGIO COLOMBO E FILIPPO SAVIO

tico intervistato, chiunque esso sia. La sua scelta di intervistare Salvo Riina, figlio del più sanguinario boss mafioso italiano, è stata duramente contestata. Non crede che dare visibilità a personaggi inevitabilmente legati alla malavita possa costituire un gesto che vada oltre la libertà all'informazione, sfociando magari nel negazionismo? Rivendico professionalmente quella intervista. Riguardatela con calma. Per la prima volta si capisce davvero quale fosse il potere di Totò Riina che ha visto liberamente nascere i figli in clinica e fare le vacanze con loro in assoluta libertà, pur essendo un pericoloso latitante. C'è un'intervista al cui ricordo è particolarmente affezionato?

Novembre 1977. Cracovia. Cardinale Karol Wojtyla. Gli dissi che era ora di avere un papa polacco. Undici mesi dopo ne annunciavo l’elezione, 28 anni dopo la morte. Lei che è un colosso tra i giornalisti televisivi, che consiglio si sente di dare alle ragazze e ai ragazzi che vogliono fare il suo mestiere? Non laurearsi in scienza della comunicazione. Scegliere una facoltà paracadute che consenta una buona vita professionale anche se si fallisce nel giornalismo. Imparare le lingue. Offrirsi prima possibile a una televisione privata per fare esperienza. Essere convinti di avere molta pazienza e di guadagnare quasi niente per molto tempo.

DUE PAROLE TRA GIORNALISMO E POLITICA INTERVISTA A ZORO DI fEDERICO MANTACI IN COLLABORAZIONE CON LE REDAZIONI DI CARPE DIEM (BERCHET) E L'HE (VITTORINI)

L

ei ha frequentato il liceo Classico. Le è stato utile, in generale e per il suo lavoro? Non saprei, non ho la controprova di come sarei stato se avessi fatto un’altra scuola. Mi ha sicuramente aiutato dal punto di vista della mia formazione personale e 8

del trattare certe materie in un determinato modo. Ho affrontato gli studi classici perché ero più predisposto e interessato alla cultura umanistica che a quella tecnicoscientifica, sia come attitudine da giovane sia da adulto. Ho poi trovato lavoro in un portale di internet, dove tutti erano GIUGNO 2018

“smanettoni”, ma è poi servito anche qualcuno che sapesse scrivere e mettere dei contenuti. A quel punto c’è stata la grande rivincita degli studi umanistici. Come è avvenuto il passaggio dal blog al mondo della televisione?

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Ho scritto sul blog quello che più mi interessava, sia di fatti personali che di politica, musica, calcio, e ho sperimentato l’utilizzo di tutti gli strumenti che avevo a disposizione, come scrivere, fare foto, produrre video, anche prima che nascesse Youtube. I video hanno cominciato a girare in rete e a piacere, e di fatto è accaduto che mi ha chiamato la televisione. Io non facevo video per andare in tv, perché comunque avevo un lavoro a tempo indeterminato e si può dire che stessi bene. Interessava però quello che facevo a “Parla con me”, il programma di Serena Dandini, e mi fu proposto di farlo in maniera più frequente e seriale, e presi il rischio.

portante un po’ in tutti i contesti, dal momento che aiuta a veicolare con maggior leggerezza contenuti che, a torto, rischiano di annoiare o essere percepiti come difficili. Mi sono accorto che semplificare usando l’ironia o anche solo spiegando in modo più semplice ha sempre aiutato a far passare alcuni temi e alcune situazioni drammatiche. A me è capitato di raccontare terremoti, alluvioni, e altre terribili circostanze, ma se si riesce a raccontarle raggiungendo la complicità di chi si sta raccontando, dei veri protagonisti di quei drammi, senza di certo pretendere di vivere il loro dramma (secondo me è sbagliato fare come se tu fossi il migrante, il terremotato, etc…, ma qualcuno lo fa), allora spesso sono loro i primi a divertirsi, perché smetti di trattarli come casi umani. È un approccio diverso, che poi funziona, può piacere o non piacere, ma posso affermare che sia diverso dalla media.

ATTUALITÀ

sempre a cazzeggiare se non c’è da cazzeggiare, non è quello il punto. Se devo fare un’intervista seria la faccio, ne ho condotte molte. Il difficile è trovare il registro giusto a seconda dell’interlocutore e di cosa si sta parlando. Penso che sia fondamentale saper passare da un registro all’altro.

Secondo lei com’è la politica di oggi per noi giovani? Non voglio essere quello del “era meglio ai miei tempi”, però penso di poter dire che la classe dirigente dei miei tempi era sicuramente migliore di quella di adesso per preparazione, competenza, passione politica. È sempre stato positivo il voler partecipare alla vita politica, quindi è un bene che tutti possano diventare parlamentari, presidenti del consiglio o segretari, ma se prima di pretendere una carica si studiasse un pochetto sarebbe meglio! Il professionismo non è una brutta cosa, se hai neNel comunicare in questo cessità di una cura a un dente vai modo, è stato influenzato da da un odontoiatra professionista Quando andava a scuola lei qualcosa, o è questione di perso- e non da uno che vorrebbe fare il dentista e ci prova, così è lo stesso c’era un giornalino scolastico? Ne nalità? Diciamo che mi viene spon- in politica. La politica è una matefaceva parte? Quando andavo a scuola io taneo non appesantire troppo, an- ria delicata, gestisce la mia vita, la usciva qualcosa solo ogni tanto, che se chiaramente non è che sono tua, quella di tutti. un po’ a ondate. Nella mia scuola di preciso non ricordo. Provammo però a farne uno quando ero parte di una sezione della FGCI, federazione giovanile comunista. Il suo frequente utilizzo dell’ironia contraddistingue il suo stile di presentatore e giornalista. Cosa l’ha influenzata a usare questo tipo di comunicazione? Quanto questo influisce sull’informazione stessa e quanto è importante nel mondo del giornalismo? Io penso che l’ironia sia imZABAIONE

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ZABACONCORSI

CONCORSO DI FOTOGRAFIA

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i è conclusa il 15 maggio la seconda edizione del concorso di fotografia indetto da Zabaione, a tema "50 sfumature di classico". Per la valutazione si è tenuto conto dei seguenti parametri: aderenza al tema, originalità della foto e qualità della foto. Le foto sono state valutate, in forma anonima, da prof. Forti Grazini, prof. D’Ospina, Francesco Giusti (fotografo), Federico Mantaci (esperto di fotografia) e Luigi Lorenzoni (vincitore dello scorso concorso). I giurati hanno decretato vincitrice la fotografia che trovate qui di fianco e in copertina, scattata da Caterina Cosentino (2A), dal titolo Guardare lontano, al secondo posto Il fascino del passato di Francesca Elli (3E) e al terzo Vetus et novus di Giulio Tettamanti (2E). I tre vincitori si aggiudicano così rispettivamente una Fujifilm Instax Wide 300, un abbonamento annuale a National Geographic e il dvd de Il sale della Terra. Complimenti ai vincitori e a tutti i partecipanti!

2° classificata Francesca Elli, Il fascino del passato

C’è qualcosa di inevitabilmente attraente nell’epoca classica. Il suo fascino è talmente forte che anche a secoli di distanza persone di tutte le età, culture e parti del mondo non possono che meravigliarsi del suo splendore. C’è chi lo fa studiando la storia antica o traducendo versioni di autori classici, ma c’è anche chi si accontenta di fermarsi e contemplare una statua che, magari per un motivo a lui sconosciuto, lo emoziona . Questo uomo seduto probabilmente non sa la data della Prima Guerra Persiana, il proemio dell’Iliade a memoria,le differenze tra il periodo attico e dorico o la filosofia di Socrate, sa solo che passando davanti a questa statua non poteva proseguire nel suo cammino, qualcosa in lui lo spinse non solo a fermarsi e contemplare la bellezza della statua ma pure a interpretarla e riproporla a modo suo.

3° classificato Giulio Tettamanti, Vetus et novus La mia fotografia esprime i due mezzi che abbiamo per interpretare la classicità: il contatto con la carta frusciante e le nuove fonti, che aprono una miriade di possibilità.

1° classificata Caterina Cosentino, Guardare lontano

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SVAGO

I PARINIANI E LA MUSICA

SONDAGGIO MUSICALE IN COLLABORAZIONE CON LISTA MYTHOS

E

dI ISABELLA PINTUCCI

così, anche questa volta siamo arrivati alla consueta festa di fine corso che quest’anno ci vedrà cantare e ballare tutti insieme, numerosissimi, ancora più degli altri anni! L’8 di giugno è sempre più vicino e parallelamente cresce in tutti noi la voglia di riposo dopo un altro anno di scuola, complici anche le ansie per le ultime verifiche. Ma questa volta, rispetto alle precedenti, vi saranno numerose novità: infatti oltre mille studenti, dalle prime alle quinte, hanno compilato un sondaggio per individuare i gusti musicali più graditi della nostra scuola. Il risultato di questo sondaggio è stato tradotto in una fantastica playlist per la nostra lunga serata da parte di Lista Mythos, Nicolò Morocutti, Zabaione e modestamente dalla sottoscritta. Sarà un successo di pubblico e, ci auguriamo, anche di critica per un evento che cercherà di comprendere tutti quelli che sono i generi musicali preferiti raccogliendo le più varie tendenze musicali, che abbiamo scoperto essere molto eterogenee tra loro! Ma adesso esaminiamo quelli che sono i dati che abbiamo ricavato. Gli strabilianti risultati del sondaggio vedono in pole position, con 266 preferenze, la musica Pop e Top Hits, come ci si sarebbe potuto aspettare. Al secondo posto, con 164 preferenze, la musica Hip Hop e Rap, al terzo gradino,

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con 125 preferenze, gli intramontabili e fantastici Twist e Rock n’Roll. Ma il genere posizionato al quarto posto riserva la sorpresa più inaspettata e più grande. Più di un genere, però, è un ritorno al passato, parliamo del cosiddetto Revival anni 90’ e 2000, con 121 preferenze! Ma cosa significa per noi il Revival? La scelta del Revival ci fa capire quanto noi ragazzi di oggi amiamo anche le canzoni nate qualche anno prima della nostra nascita e che i nostri gusti musicali non sono solamente orientati verso il genere House o Elettronica, che infatti si classificano quasi in fondo alla lista con solamente 37 preferenze. O magari ci troviamo di fronte a una nuova moda? Potrebbe dimostrarlo il ritorno al vinile, sconosciuto per la nostra generazione, tanto da indurci a razziare le discoteche -nel senso autentico

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della parola- dei nostri genitori. E così continuiamo a emozionarci quando ascoltiamo i Rolling Stones, i Pink Floyd, i Queen e molti altri gruppi altrettanto grandi direttamente dal loro avvolgente e, allo stesso tempo, graffiante suono della puntina di diamante sul disco. E visto che siamo già in tema: che dire delle musicassette? Solo l’idea di potersi registrare la playlist che esce dal sondaggio della scuola è una figata pazzesca! Molto meglio che riprodurne asetticamente una su Spotify! Insomma, questo ritorno al passato, questi meglio ancora se analogico, sarà senz’altro il momento più emozionante della serata! Non ci resta che aspettare con ansia la festa della scuola perché inizi la nostra estate, e soprattuto per scendere tutti in pista a ballare!

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SVAGO

RECENSIONI-FILM

dI tito longo e davide rossi

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LORO 1

ergio Marra è un giovane imprenditore di Taranto che per ottenere un lavoro si scambia favori con uomini influenti . Vedendo un tatuaggio della faccia di Silvio Berlusconi sulla natica di una prostituta capisce che per avere successo e diventare un uomo influente deve arrivare a lui, come viene chiamato per tutto il film. Inizia così a frequentare politici, locali e feste per trovare dei contatti. Una sera conosce Kira, prostituta polacca da tutti considerata intoccabile perché esclusiva di lui. Quindi, con l'aiuto di Kira e della compagna inizia a radunare un gruppo di ragazze che porta con sé in giro per i locali di Roma cercando di farsi notare. È un film volutamente eccessivo , con molti elementi surreali, come la pecora ghiacciata dall'aria condizionata dell'ingresso di Villa Certosa alternati a elementi che confondono, come la scena della festa nella villa in Sardegna a base di droga in cui viene tolto il volume e poi amplifucato, il tutto con riprese confusionarie, a un certo punto perfino ribaltate. Solo trenta minuti prima della fine appare lui, che risulta ridicolo e patetico nel cercare di riconquistare la moglie. Qui il film cambia completamente genere e si concentra sul mondo immaginario di Silvio Berlusconi, nel quale una cacca di cane è terra perché pestata da lui e nel quale tutti obbediscono a ogni suo comando. Cambia completamente il genere e dal caos della prima parte si crea una malinconia e una pateticità che caratterizzeranno tutto il secondo film. (Tito Longo)

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LORO 2

offerenza, una fine imminente, una morte imminente. Ecco cosa racconta Loro 2. Un Berlusconi che ricerca la giovinezza andata, il passato glorioso ed esuberante nei piaceri che lo hanno sempre accompagnato, nelle ragazze, nel potere, nei soldi. Feste sfarzosissime e autocelebrative, in cui decine di ragazze, affacciate da una delle sue tante case che gli cantano in coro Menomale che Silvio c’è. Eppure, anche se la canzone recita “Presidente siamo con te”, Sorrentino ritrae un Berlusconi solo. Un Berlusconi politicamente in crisi, un Berlusconi che deve spostare sei senatori dalla sua parte per spodestare la sinistra e tornare al governo. Un Berlusconi che viene man mano abbandonato dai suoi fedelissimi. Viene abbandonato da Cupa Caiafa, con la quale fino a poche sere prima scherzava dicendo di esserle legato “da una stretta amicizia e dallo stesso chirurgo plastico”. Silvio vede sgretolarsi sempre di più la sua squadra. Il film tuttavia, pur essendo dedicato a Berlusconi, non ha come personaggio principale il Cavaliere, ma loro. Ma chi sono loro? Loro cambiano con lo scorrere il film, prima loro sono la “corte” di Berlusconi, gli invitati alle sue feste, quelli che lo idolatrano e farebbero di tutto pur di passare una sera in più con lui. Ma poi, quando diventa solo, quando fa eruttare il vulcano artificiale del suo parco davanti a nessuno, spettacolo che aveva promesso a molti, diventano gli italiani, rappresentati dai terremotati dell’Aquila, con le loro sofferenze, i loro dubbi ma anche le loro speranze. (Davide Rossi)

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RECENSIONI-FILM E LIBRI

dI DANIELE MUSATTI e MAIA MUTTI

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SOLO: A STAR WARS STORY

peranza. Serve speranza prima di vedere un film di Star Wars: negli ultimi anni la Lucasfilm ha sfornato un alternarsi di buono e pessimo quindi come affrontare questo nuovo film? Bisogna lasciarsi stupire. Bisogna immergersi in un mondo che ha smesso di essere un mondo diviso tra le entità di Bene e Male, un mondo che vive nella via di mezzo; ed è in questo mondo che sorge Han Solo (Alden Ehrenreich) diviso dal suo rapporto con Qi’ra, amica d’infanzia interpretata da Emilia Clarke, e il resto della squadra nel loro disperato tentativo di ripagare il gruppo criminale Alba Cremisi per aver perso un importante carico. I personaggi sono tutti sfaccettati, con la sola eccezione di Chewbacca che resta un personaggio enigmatico fino alla fine del film. Al contrario i personaggi principali come Tobias Beckett, interpretato da Woody Harrelson, è un mercenario senza scrupoli con un solo obiettivo, Qi'ra, interpretata da Emilia Clarke, amica e interesse amoroso di Han che scala i ranghi dell’Alba Cremisi, e infine Lando Calrissian, interpretato da Donald Glover che rimane fedele al personaggio che i fan conoscono da molto tempo. Questo film è un inchino ai fan: tutto il film è pieno di piccoli riferimenti a essi, il che lo rende particolarmente divertente da vedere seppur vagamente dissacrante: Han infatti mormora la frase “Ho un ottimo presentimento” che si contrappone alla famosissima frase pronunciata da C3-PO “Ho un pessimo presentimento”. Insomma, trovo più che giusto applaudire Ron Howard per essere riuscito a creare un film della saga di Star Wars che nessuno si aspettava e che di certo lascerà sorpresi tutti. (Daniele Musatti)

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Anno XII GIUGNO 2018

MACERIE PRIME: SEI MESI DOPO

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ome si può intuire questo libro è la continuazione del primo volume omonimo del geniale fumettista romano Michele Rech (in arte Zerocalcare). Comincia dove Macerie Prime ci aveva lasciati, in balia di molte domande, e ci mostra il cambiamento del suo carattere guidato non più dall'Armadillo (classico compagno immaginario che incarna la sua coscienza), bensì dal Panda, dall'indole molto più menefreghista, da lui definito il personaggio dello "sticazzi". E mentre Zerocalcare è combattuto tra lo sembrare individualista ed egoista o l'essere invece costantemente divorato dai sensi di colpa, ma umano, i suoi amici fremono dall'impazienza per l'esito di un bando che potrebbe cambiare in meglio le loro vite. Tutta la storia è collegata dagli episodi post apocalittici della fantasia di Michele che catturano l'attenzione del lettore immergendolo nel mondo del fumettista perchè tra le pagine si può riconoscere se stessi e gli amici di una vita. Zerocalcare descrive perfettamente l'amicizia che lo lega ai suoi compagni d'infanzia, per quanto spesso instabile, e quanto i suoi sogni da bambino gli appaiano lontani una volta cresciuto. Macerie Prime-sei mesi dopo è un libro che commuove e fa riflettere, raccontando l'ansia del diventare adulti in un presente privo di speranze e pieno di occasioni bruciate. E si sofferma sui legami d'amicizia che, alla fine, sono le uniche cose che gli interessano davvero. Spero che questi due volumi possano far pensare e divertire anche il più scettico dei lettori. (Maia Mutti) 13


SVAGO

RECENSIONI-MOSTRE

dI CECILIA ALBANESE e FEDERICO MANTACI

IMPRESSIONISMO E AVANGUARDIE

A Art.

Palazzo Reale fino al 2 settembre sarà esposta la mostra Impressionismo e Avanguardie, un’esposizione di cinquanta opere provenienti dal Philadelphia Museum of

La mostra offre ai visitatori un percorso ben curato e completo che si snoda tra quadri e sculture di artisti famosi, come Chagall, Kandinsky o Gauguin, ma anche meno conosciuti, come la collezionista Cassatt, e ha come filo conduttore i collectors americani che all’epoca comprarono e riunirono moltissime opere, tra cui quelle esposte, poi donate al Philadelphia Museum of Art. Le nove sale del palazzo che ospitano Impressionismo e Avanguardie sono a tema. Alcune presentano quadri appartenenti ad una stessa collezione, la cui storia è ben raccontata dai testi e dalle precise ed esaustive audioguide, mentre in altre le opere sono accomunate da ciò che è raffigurato, per esempio paesaggi (si possono ammirare il celebre Il ponte giapponese di Monet, o La fiera in un pomeriggio di sole, Dieppe di Pissarro), oppure ritratti, o ancora nature morte. È presente inoltre un’intera sala dedicata al confronto tra i due grandi artisti Paul Gauguin e Vincent Van Gogh, con diversi quadri dei due pittori e testi che raccontano le loro vite, completamente diverse, ma che si sono tuttavia incontrate. L’ultima sala racchiude infine opere surrealiste che coronano il percorso della mostra. (Federico Mantaci)

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OUTFIT ‘900

a mostra Outfit ‘900, curata da Gian Luca Bovenzi, Barbara De Dominicis e Ilaria De Palma, presenta una ricercata selezione di 23 abiti femminili del secolo scorso. Diviso in due sezioni, i vestiti da giorno e quelli da sera, l’allestimento ci permette di osservare da vicino le abitudini e lo stile delle donne vissute nel ventesimo secolo per comprendere meglio il ruolo da esse interpretato nella società. Tra gonne a ruota anni ‘50 e tuniche lunghe dal taglio dritto anni ‘20, trasportati in un’atmosfera pittoresca e inconsueta, possiamo assaporarne la classe e la bellezza. Visitabile a palazzo Morando fino al 4 Novembre, questa mostra è un’occasione per esplorare il mondo femminile dell’epoca e seguirne i cambiamenti nell’abbigliamento, da sempre specchio fedele della personalità e cultura di una popolazione. Passeggiando tra i corridoi, allo stupore e alla meraviglia si accompagna inevitabilmente un sentimento di nostalgia per un’epoca, ormai tramontata, segnata dalla scoperta dei grandi classici della moda. Con l’avvento del nuovo millennio e delle sue innovazioni tecnologiche è stata infatti persa parte di quel fascino e valore quasi magico che caratterizzava i lavori sartoriali del ‘900. Questa esposizione non solo è un modo piacevole per approfondire la conoscenza di un passato spesso trascurato, ma ci offre anche un’opportunità per rivivere a distanza di tempo gli eleganti ricevimenti mondani che hanno scritto la storia di quei vestiti. (Cecilia Albanese)

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di FRANCESCA ROMANO

ARIETE

Avete sempre desiderato il sole, il mare e un’isola. Ma adesso che siete naufraghi non vi sarebbe piaciuto includere anche una fonte d’acqua potabile nei vostri desideri?

TORO

In queste vacanze vi dedicherete al pensiero introspettivo con nuovi compagni di avventura. La prossima volta però non spacciate davanti alla caserma dei carabinieri.

GEMELLI

Vedrete un gran numero di stelle cadenti: ma siate meno catastrofici del solito, non chiedete l’estinzione della razza umana. Solo questa volta.

CANCRO

La vostra anima gemella è lì sulla spiaggia, sta aspettando voi. Ma quest’anno andrete in montagna.

di mattia pellizzari e davide rossi

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ZABAOROSCOPO LEONE

Tutto ciò di cui avete bisogno è un po’ di relax, giusto? È un vero peccato che i lavori stradali sotto casa vostra comincino il nove giugno alle sette del mattino!

VERGINE

Se da una parte non avete voglia fare serata e dall’altra non vi va di isolarvi, ho la soluzione che fa per voi: comprate un nano di gesso!

BILANCIA

Vi iscriverete a un corso di arrampicata su roccia per provare il brivido dell’avventura e superare le vostre paure. Quei tre giorni fra le macerie in attesa dei soccorsi vi faranno apprezzare come non mai il ritorno a casa e alla routine della scuola.

SCORPIONE

Siete privi di tatto, ma dotati di coraggio e aggressività, per questo Saturno

e Urano dicono che instaurerete una dittatura sotto l’ombrellone.

SAGITTARIO

Quel festino di dubbio gusto romano sta aspettando solo voi! E allora in alto i calici, “nunc est bibendum”!

CAPRICORNO

Quando uscite portatevi sempre dietro una giacchetta, non si sa mai. Scusate, questo era un bigliettino della nonna.

ACQUARIO

Niente, purtroppo quest’anno Urano fa ombra al Sole, potete scordarvi l’abbronzatura!

PESCI

Vi piace puntare sui target umani più indifesi mentre scendete con il bob su una pista innevata? Quest’estate sarà all’insegna degli sport invernali, lo consiglia Marte. Ma chiedete a Odino, credo che ne sappia di più.

CACCIA AL PROFESSORE

iao a tutti, pariniani! Dopo che Virginia Liera di III G ha riconosciuto la professoressa Frisullo e il professor Pirri, Caccia al Professore torna anche questa volta! Come al solito, il primo a inviare la risposta corretta all’indirizzo parini.zabaione@gmail. com, vincerà un buono da 5 euro da spendere al bar della scuola. Che la caccia abbia inizio!

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ORIZZONTALI 1. Pugilato. - 4. Lavora al bancone. - 11. Federico della storia. - 20. Pronome maschile. - 21. Frutto sudamericano. 22. Il padre di Ettore. - 24. Rapido, sollecito. - 25. Casi diretti neutro seconda declinazione latina. - 26. Un gigante marino. - 27. Parte laterale. - 28. Appioppano multe. - 29. Ne ha sette l’iride. - 30. Un segno zodiacale. - 31. La Lady che cavalcò vestita... di capelli. - 33. La città degli Este. - 35. Fanno la ruota. - 36. L'attrice Mercouri. - 37. Recita in centro. - 38. Può essere concava. - 39. Un titolo nobiliare. - 40. Si usa spalmandola. - 41. Nome di Papi. - 42. Ospita capolavori. - 43. Sinonimo di cozze. - 44. Viene a galla. - 45. Lasciano la scia. - 46. Divide due vocali. - 47. Veste sacerdotale. - 48. Può evitare il gol. - 49. Riproduzione. - 50. La Giunone greca. - 51. Una delle camere del Parlamento. - 52. Un eroico Attilio. - 53. Musico un Bolero. - 54. Iniziali di Dalla. - 55. Fare buchi. - 56. Pregiata pelliccia. - 57. Uno Stato africano. - 59. Più che lieti. - 60. Son fatte d’anelli. - 61. Tipo di schermo. - 62. Un sale chimico. - 63. Pianti di neonato. - 64. Stirpe, famiglia. - 65. Iniziali della Quant. - 66. Città del Lazio. - 67. Città del Piemonte. - 68. Rumore... d’insetti. - 69. In basso. - 70. La radio parininiana. - 71. Le chiude... la pace. - 72. Ha denti d'acciaio VERTICALI 1. Inganno... a poker. - 2. Open University Malaysia. - 3. Un antico 11. - 4. Dilata i corpi. - 5. Ha un autore. - 6. Si battono a teatro. - 7. L'attrice Farrow. - 8. Ente Autonomo. - 9. Cani da caccia. - 10. Mitica tessitrice. - 11. Produce seta. - 12. Gancio da pesca. - 13. Sigla di Rovigo. - 14. Participio passato di audio. - 15. Pezzo degli scacchi. - 16. Un Patrizio ex pugile. - 17. Non accompagnata. - 18. Sport invernale. - 19. Iniziali di Einstein. - 21. Sopra la lingua. - 23. Sigla sulla Croce. - 26. Isola malese. - 27. Racconto infantile. - 28. Finale di corsa. - 29. In testa al gallo. - 30. Pesa sul camion. - 31. Debole lamento. - 32. Grande letizia. - 34. Un Paul poeta. - 35. Comuni tuberi. - 36. La tutela il censore. - 37. Non selvaggi. - 39. Coppie di rotaie. - 40. Osso della gamba. - 41. Incidenti verbali. - 42. Prodotto delle api. -

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SVAGO 43. Città della Baviera. - 44. Formano il treno. - 45. Numero, elenco. - 47. Fibra artificiale. - 48. Circolavano in Spagna. - 49. Navigava sotto la bandiera inglese. - 51. Locale sotto tetto. - 52. Luogo isolato. - 53. Terreno allagato. - 55. Un grande Enrico. - 56. Indefinita. - 57. Franz musicista. - 58. È dolce nell’Adda. - 59. Glenn del cinema. - 60. Miniera scoperta. - 61. Inutili, inefficaci. - 62. Segnale in acqua. - 63. Tu e altri. - 64. Colonnello in breve. - 65. Aereo russo. 66. Sigla di Frosinone. - 67. Fine di leasing. - 68. Sigla di Rieti. - 69. Sigla di Genova

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ORIZZONTALI. - 1. Il maestro di Tacito. - 4. Dintorni. - 10. Preposizione articolata. - 11. Publio Virgilio.... - 12. Sigla dell'Albania. - 13. Imbarcazione primitiva. - 14. Ai lati della moto. - 15. Un sultano famoso. - 17. Dieci litri. - 18. Si trova difficilmente. - 19. Larga, spaziosa. - 20. Pieno di vita. - 21. Un vecchio aereo. - 22. La dea greca della sapienza. - 23. Il più piccolo. - 24. Vi è anche quella di roccia. - 25. Un locale della casa. - 26. La nutrice di Dioniso. - 27. Un paese in provincia di Milano. - 29. Giudice istruttore. - 30. Fiume che nasce dai Nebrodi. - 31. Isernia. - 32. Risalto decorativo a forma di pilastro. - 33. Lettera ignota. - 34. Strana. - 35. Meglio evitarli. VERTICALI 1. Sigla dell'azienda delle strade statali. - 2. Catena montuosa siciliana. - 3. Rieti. - 4. Esibizioni militari. - 5. Centro sul Lago Maggiore. - 6. Pira. - 7. Nelle ricette farmaceutiche. - 8. Simbolo del germanio. - 9. Segregato. - 11. L'arte del gesticolare. - 13. Pesce voracissimo. - 14. Materia temuta da noi classicisti. - 16. Cittadella sul Lago Maggiore. - 17. Una Signorina settecentesca. - 19. Paese in provincia di Vicenza. - 20. La porta il viaggiatore. - 21. Provocò la morte di Socrate. - 23. È simile ad una grossa anguilla. - 25. Una marca di sigarette. - 27. Valico tra l'Appennino Ligure e quello Tosco-Emiliano. - 28. Pronome. - 30. Fratello di Cam. - 32. Articolo. - 33. Non inizia più.

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C A L O R E T E R I T A L

OM P A E N R I A B M I O N N A A R C I O N O G

M E S S I A P A F I C A N P A V O A R O N T I L I A C A T O R E V I C A T V A G I O V A R I A O

A R A C N E P E S E T A S

B I A N C R O I P V E A R G O O N N E I R T I

Anno XII GIUGNO 2018 O X E U I P M B A C O L E R R A L E N T U S E O A T O R A S F O D F E L B O R A O R M I A D I O

A R B A MO V O V I G O D M E L I OM A T R I T A A T A L O R E L I V I S C A S A O N Z I L I T A

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R E G I N A C A B O T O

O S L O I L V A A P N A O P V E E R R E O G S E

S A C E I G C I I O V I I A L I A C MQ I U G A

A N A S V A L I G I A

P R E I L O L R A I V T E A N N O I L N O

O P A M A R P I R O I M A N R I T A A C E N A M A C U C A R S I M E E S E N M A L A

R O G O C I C U T A

A G N E A D L A OM N I I N G A O I G U

G I S O L A T O

M A T E M A T I C A

E S S I

SOLUZIONI In questa foto compare cinque volte il nostro Preside, riuscite a trovarlo?

DOV’È SODDU?

di althea barrese

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