SONDAGGIO GIOVANI EUROPEI AL VOTO
ZABAIONE NUMERO 7
Anno xiii
GIORNALISMO INDIPENDENTE AL PARINI DAL 2006
INTERVISTE PIERFRANCESCO MAJORINO ALESSANDRO D'AVENIA ALESSANDRA SARDONI
maggio MMXix
EDITORIALE
FASCISMO ISTITUZIONALE?
M
esi fa mi trovai a discutere con una persona nata prima di me riguardo al ritorno o meno dei fascisti in ambito istituzionale. Le elezioni del 4 marzo 2018 non si erano ancora tenute; il centrosinistra era ancora vivo – seppur comatoso – il M5S non si era ancora istituzionalizzato e la Lega di Salvini era ancora una forza all’opposizione. Da allora le cose sono cambiate molto. Gli elettori hanno spostato il centrosinistra all’opposizione, lasciando il Governo a una Lega non più Nord e a un M5S ben diverso da quello delle origini. Quella persona un po’ più anziana di me sosteneva di non aver mai percepito l’Italia così a destra, se non durante gli anni della strategia della tensione. E non pensate alla destra liberista alla Berlusconi o alla Reagan. Pensate, piuttosto, alla destra fascista, nostalgica del Ventennio, e con una dichiarata antipatia nei confronti di quelle stesse istituzioni che le consentono di esprimere liberamente la propria opinione. Io non ero d’accordo, convinto che i giornali gonfiassero la questione. Pensavo, semplicemente, che l’ago della bilancia si stesse spostando, e che, come succede in democrazia, fosse in atto il processo di alternanza al potere, che vede al Governo ora una coalizione di centrodestra, ora una di centrosinistra e così via. Gli avvenimenti successivi mi hanno dato torto. Oggi siamo arrivati al punto in cui il Ministro dell’Interno Matteo Salvini delegittima nel giro di pochi secondi l’Anniversario della Liberazione d'Italia. “Siamo nel 2019 e mi interessa poco il derby fascisti-comunisti”: questo ha affermato il Ministro Salvini, massacrando il linguaggio 2
di FILIPPO SAVIO
istituzionale con un lessico populi- lenze sessuali nei confronti di una costa e da stadio, sottolineando che alla noscente. Lo stesso, ci tengo a sottoliFesta della Liberazione preferisce la – nearlo, pubblicava sui social manifesti doverosa e necessaria – lotta alla ma- di mussoliniana memoria raffiguranti fia, flirtando vergognosamente con uomini di colore intenti a violentare quella corrente di pensiero revisio- donne più svedesi che italiane, come nista che pretende di dare un colore dire: “attento, l’immigrazione porta depolitico alla Liberazione in luogo del linquenza e violenze sulle nostre dontricolore, che dovrebbe rappresentare ne”. È dunque evidente che il suo, più che amore per la patria e per le sue essa e il Ministro stesso. A questo punto, dovrebbero ini- connazionali, era timore della conziare a sorgere alcuni dubbi riguardo correnza. E potrei andare avanti anal fatto che il fascismo non stia tentan- cora per ore elencando gli episodi nedo di riavvicinarsi alle istituzioni, nel ofascisti, ma lo spazio di cui dispongo caso non fosse bastato tutto il resto. è limitato. Riguardo a tutto questo è necesLast but not least, la notizia (30 aprisario riflettere molto, perché, se è vero le 2019) che “Matteo Salvini ha scelto "Altaforte", la casa editrice sovranista che la storia non si ripete mai nello vicina a CasaPound, per il suo libro”. stesso modo, è anche vero che fare lo Con tutte le case editrici presenti in stesso errore due volte è davvero da Italia è proprio una bella coincidenza, stupidi. Nelle prossime pagine troverete vero Matteo? un sondaggio realizzato in collaboraNella sicurezza che, a questo punto dell’editoriale, qualcuno stia zione con il Michepost del Liceo Mipensando “ecco un altro radical chic chelangiolo di Firenze, che ringrazio. che vede i fascisti ovunque”, vi parlo Abbiamo analizzato le intenzioni di di ciò che è successo pochi giorni fa voto degli elettori più giovani alle Elezioni Europee, e i dati emersi meritadavanti al nostro liceo. no una particolare attenzione. Fino a mercoledì 1° maggio Non mi resta che augurarvi una erano visibili in via Goito le tracce di buona lettura, nella speranza che Zaun atto vandalico di matrice inequibaione possa essere sempre un valido vocabilmente fascista ai danni della spunto di riflessione. nostra scuola. È stata cancellata la parola “anti” della scritta “Parini antifascista” e, vicino al portone di sinistra, sono state disegnate una Croce PER UN'EUROPA PIù APERTA PAG. 3 di Ferro nazista un po’ sghemba, una I GIOVANI AL VOTO pag. 4 svastica messa anche peggio, e il sim- pillole di giornalismo PAG. 6 diplomatici in erba pag. 6 bolo delle SS. Di fianco, ovviamente #stavoltavoto PAG. 8 in nero, la didascalia “Ai compagni piace lungo e duro”. Evidentemente, CRONACHE DAL GHIACCIO PAG. 9 (E DALLA NEVE) per antitesi, tutti i fascisti sono fan LEGGERE, OSSERV ARE, SCRIVERE PAG. 10 della disfunzione erettile. recensioni-FILM pag. 11 Oltretutto, si tratta di un argorecensioni -mostre PAG. 12 mento davvero poco felice considerazabaoroscopo pag. 13 to che pochi giorni fa un militante di l'angolo del libertario PAG. 13 zabaenigmistica pag. 14 CasaPound è stato arrestato per vio-
SOMMARIO
MAGGIO 2019 Anno xiii
NUMERO VII ZABAIONE
ATTUALITÀ
PER UN'EUROPA PIÙ APERTA di DAVIDE ROSSI E FILIPPO SAVIO
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ei si candiderà alle Europee? Sì, ho dato la mia disponibilità al Partito democratico a candidarmi alle Europee perché sono pronto per questa scommessa e credo che tutti debbano metterci la faccia per far vincere l’Europa democratica e contrastare la logica dell’odio e la “Brexit all’italiana” che serpeggia dalle parti della Lega. Io se posso dare una mano in questo senso la do. Descriva l'Europa ideale dal suo punto di vista. L’Europa per me sono prima di tutto gli europei, questo popolo di persone che ha deciso di smettere di farsi la guerra per cercare di lavorare insieme, perché solo insieme si è più forti. La mia Europa è quella che ha detto “no” ai muri e “sì” alla libera circolazione, quella che non mette in comune solo la moneta ma soprattutto dei valori, quella che promuove i diritti umani e civili, rafforzando anche continui scambi di esperienze oltre le nazioni...
INTERVISTA A PIERFRANCESCO MAJORINO
Quale disegno politico propone nell'ambito del superamento della Bossi-Fini? Io non so chi farà il parlamentare europeo per il PD. Ma mi auguro che ce ne siano in grado di andare immediatamente in Libia, a conflitto aperto, per denunciare la vergogna dei campi di concentramento, dimenticati colpevolmente dall'Europa. Bisogna partire da lì per comprendere la gravità del dramma che dobbiamo affrontare e per mettere in campo delle risposte che non siano solo di facciata e che non temano di essere impopolari. In questa cornice, il superamento della Bossi-Fini è un primo passo per dire che in Italia vengono prima le persone, da qualsiasi posto del mondo vengano e ovunque vogliano andare. È fondamentale mettere fine alle morti in mare, non creando dei lager per impedire le partenze, ma potenziando ad esempio i corridoi umanitari. Contestualmente, però, è necessaria una radicale riforma del sistema di accoglienza a livello europeo, che faccia in modo che tutti i Paesi dell’Ue si facciano carico di quella che non è più un’emergenza ma un fenomeno strutturale. In più, sarebbe necessaria una migliore gestione nazionale del sistema di accoglienza, affinché si faccia carico di affrontare la necessità dell’integrazione di chi arriva sulle nostre coste. Corsi di italiano, avviamento al lavoro, volontariato sono le chiavi di una coesistenza pacifica che non è solo possibile, ma anzitutto necessaria.
Quando ha capito che la politica sarebbe stata la sua strada? Cosa l'ha spinta a fare questa scelta? Faccio politica da quando andavo ancora a scuola: dai Sindacati studenteschi sono presto passato alla militanza nel partito dei democratici di sinistra. Non so se a 20 anni avessi ben precisa in mente l’idea di cosa sarei diventato da grande, ma ho messo tutta la passione che avevo a disposizione di un progetto che si Cosa sta facendo il Comune di è intrecciato con la mia vita, e non Milano per tutelare le classi sociali cambierei nulla. più a rischio? ZABAIONE
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Il Comune di Milano è il primo in Italia per la spesa destinata al sostegno al reddito e alla lotta alla povertà. Solo nel 2019 l’Amministrazione gestirà 52 milioni di euro dedicati a questo. La solidarietà ambrosiana non lascia nessuno indietro. Il Comune lo dimostra ogni inverno mettendo in campo il più imponente piano freddo d’Italia, con 2700 posti letto nelle strutture comunali ogni notte per i senza dimora. Sul fronte dell’emergenza abitativa, il Comune ha invece sviluppato un piano per la ristrutturazione di 3000 case popolari sfitte entro fine mandato e ha raddoppiato il numero di residenze sociali temporanee messe a disposizione per chi perde la casa (da 500 a 1050). A quasi un anno dalla sconfitta del 4 marzo, dove crede che abbia sbagliato la Sinistra? Da dove dovrebbe "ripartire"? Dovrebbe partire smettendo di litigare col compagno di partito e cominciando a identificare l’avversario all’esterno. Dovrebbe ripartire insieme per sconfiggere l’”internazionale dell’odio” che prende piede in tutta Europa ed essendo molto più radicale a sostegno delle persone più deboli. Cosa consiglia a chi volesse fare della politica la sua professione? Di partire unicamente dalla propria passione e dai propri ideali e perseguirli con costanza e impegno. I cittadini e gli elettori sapranno riconoscere l’onestà nei nostri comportamenti e a genuinità delle nostre intenzioni. E poi: la politica è una cosa seria, va fatta con grande coerenza. 3
ATTUALITÀ
I GIOVANI AL VOTO
SONDAGGIO SULLE ELEZIONI EUROPEE di DAVIDE ROSSI graFIci di FILIPPO SAVIO
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i avvicina il 26 maggio, data in cui si terranno le elezioni del Parlamento Europeo, da sempre cruciali anche per la politica dei singoli Stati Membri. Inoltre, l’Unione Europea, in questo momento di crisi più che mai, è un’istituzione di cui gli Stati Membri hanno bisogno e che non può che giovare alle nazioni. È dunque importante capire cosa noi Pariniani pensiamo riguardo a queste elezioni, e quali siano le nostre intenzioni di voto. Per questi motivi, abbiamo distribuito un sondaggio tra le quarte e le quinte della nostra
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scuola, perché fosse compilato dai maggiorenni e si avesse un quadro del pensiero politico del Parini riguardo all’UE. Lo stesso sondaggio è stato distribuito da MichePost, il giornalino scolastico del liceo Michelangiolo di Firenze, che ringraziamo per la collaborazione. Il sondaggio è stato svolto su un totale di 233 schede. L’88% degli studenti dei due licei andrà a votare, anche se la percentuale degli studenti fiorentini (95%) è più alta della nostra (88%), generalmente si nota un maggior coinvolgimento nei gio-
vani toscani. Tuttavia, un’affluenza alta non stupisce: è prevista anche nel resto d’Europa. Quello che però va notato è che la maggior parte delle persone che hanno scelto di non votare non crede di essersi informata a sufficienza sulle elezioni. Sarebbe un peccato se si rifiutassero di votare per un disinteresse e una disinformazione che potrebbero essere risolti facilmente. La disinformazione, però sembra essere preponderante in molti dei soggetti votanti: solamente il 28% dei neomaggiorenni ritiene di avere abbastanza infor-
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mazioni riguardo alle votazioni del 26 maggio, e solamente il 26% è risultato a conoscenza della campagna #thistimeimvoting, lanciata dal Parlamento Europeo. Questi dati rappresentano quelli che sono i sentimenti che, purtroppo, la maggior parte dei ragazzi nutre nei confronti dell’Unione Europea: è sempre più vista come un’istituzione lontana, incapace di influenzare e cambiare effettivamente le nostre vite. Eppure non è così, e questo si riflette nel fatto che la maggior parte delle persone che si ritengono sufficientemente informate votino partiti europeisti. Guardando invece le intenzioni di voto, si nota che ben il 33% dei maggiorenni milanesi e fiorentini non ha ancora deciso a chi dare il proprio voto: questo problema è sicuramente collegato alla disinformazione, anche se non bisogna dimenticare che quando è stato consegnato il sondaggio mancava
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più di un mese alle elezioni. Tuttavia, anche in questo dato si può notare un maggiore interesse nei nostri coetanei toscani: a Milano la percentuale di indecisi è del 53%, mentre a Firenze è solo del 21%. I maggiorenni che invece hanno deciso cosa votare invece sembrano guardare a sinistra. Il primo partito, con il 30% generale di preferenze, sarebbe il PD. Ovviamente nel capoluogo fiorentino ha riscosso il 38% delle preferenze, mentre a Milano solo il 18%. Seguono, sia in Toscana sia in Lombardia, altri partiti minoritari, che non sono stati specificati tranne che da un pariniano, che voterà Casapound. È spaventoso che una lista con orientamenti di così estrema destra trovi seguaci anche in un ambiente come quello della nostra scuola. Segue +Europa, con l’8% delle preferenze, dato in crescita rispetto a quello relativo al sondaggio che abbiamo fatto l’anno scorso in oc-
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ATTUALITÀ
casione delle elezioni del 4 maggio. Al quinto posto, con il 6%, figura la Lega. Al Parini l’anno scorso aveva raccolto il 5,4% di preferenze, mentre quest’anno l’8%. Seguono con il 3% delle preferenze La Sinistra e Forza Italia, con il 2% il Movimento 5 Stelle e con l’1% Fratelli d’Italia. È importante segnalare che Forza Italia ha riscosso a Milano il 5% delle preferenze, mentre a Firenze solo l’1%. D’altro canto, nella città toscana il M5S è stato scelto dal 3% dei votanti, mentre nessun pariniano, come l’anno scorso, lo ha selezionato. Complessivamente, si nota facilmente che la sinistra, nelle sue varie liste, domina su una destra minoritaria e un M5S quasi inesistente, proiezione diversa dalle intenzioni di voto italiane. Tuttavia, non bisogna scordare che il 33% di coloro che voteranno deve ancora decidere a chi dare il proprio voto.
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ATTUALITÀ
PILLOLE DI GIORNALISMO
INTERVISTA AD ALESSANDRA SARDONI
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osa l'ha spinta a far parte del mondo del giornalismo? Ci sono entrata un po' per caso, sicuramente all'inizio non sapevo che sarei finita per occuparmi di politica. Nell'epoca della post-verità come si evolve il ruolo del giornalista? Il giornalista deve necessariamente occuparsi di verità, non c'è post- che tenga!
di DAVIDE ROSSI E FILIPPO SAVIO
Parlando di querela, dove crede che sia il limite tra legittima difesa della propria immagine pubblica e abuso per silenziare la stampa? Sicuramente è giusto che lo strumento della querela rimanga a disposizione; deve essere poi la magistratura a valutare
Cosa consiglia a chi volesse diventare giornalista? Consiglio di puntare molto sulla multimedialità e di specializzarsi.
Crede che il giornalismo possa continuare a rivestire per i giovani il ruolo di importante strumento d'informazione che ha rivestito finora? Il giornalismo deve tornare a rivestire il ruolo di intermediario tra la politica e le masse.
DIPLOMATICI IN ERBA
LE INIZIATIVE DI ESPERIENZA DIPLOMATICA AL PARINI CHANGE THE WORLD MODEL UNITED NATIONS di ruth demichelis
I
l 28 marzo scorso, io e altri 22 studenti del Parini siamo volati in America per partecipare al CWMUN di New York. Il progetto consiste in una simulazione di due giorni, durante i quali ci si immedesima in de6
legati delle Nazioni Unite. Le due giornate sono state articolate in due sessioni, una al mattino e una al pomeriggio, più la cerimonia di apertura nella General Assembly la prima sera e quella di chiusura la seconda. Lo scopo delle assem-
blee era quello di stringere alleanze con gli altri Stati e stipulare delle solutions che sarebbero poi state proposte e votate secondo le regolari procedure delle UN. A gennaio ognuno di noi è stato affiancato a un co-delegate, gli è stato assegna-
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to un paese da rappresentare e la commissione. A quel punto è iniziato un periodo di lotta contro il tempo e disperazione per la stesura del famigerato position paper, un documento di due pagine in cui è richiesto di spiegare la posizione del paese in relazione al topic e di proporre una possibile soluzione. Non sembra nulla di così impegnativo, ma fidatevi, la pressione è tanta. A New York, però, l'ansia si è trasformata in adrenalina e ci siamo resi conto di poter affrontare tutto con tranquillità. Si tratta di un'esperienza che permette di confrontarsi con realtà completamente differenti: l'assegnazione del paese e della committee è casuale e non sempre rispecchia i propri interessi. Ad esempio, ho conosciuto ragazzi che rappresentavano la Corea del Nord e si ritenevano fortunati
poiché questo aveva permesso loro di entrare in un’ottica così diversa. È anche un'occasione per conoscere persone nuove, molte delle quali forse non rivedrai mai più, ma che riescono comunque a trasmetterti tanto e a lasciarti qualcosa di pro-
ATTUALITÀ
prio. Nonostante le lunghe code al freddo fuori dal Palazzo di Vetro, la stanchezza, l'ansia di dover parlare davanti ad assemblee di trecento persone, si tratta di un'esperienza che consiglio e che rifarei cento volte.
EUROPEAN YOUTH PARLIAMENT di davide rossi
I
l Parlamento Europeo Giovani (PEG) è una delle possibilità che il nostro liceo dà a quegli studenti che vogliono cimentarsi nel campo della politica. Tuttavia, non è solo questo, ma c’è tutto un mondo dietro a esso, di ben più ampia e varia natura. Infatti questa esperienza comincia con la preselezione, nella prima parte dell’anno, in cui ogni scuola deve scrivere una risoluzione su un dato tema - per esempio quest’anno era il cambiamento climatico. Già in questa prima fase l’impegno che va messo nella stesura non è poco: si comincia a fare ricerca e a pensare alla forma delle clausole a orari improbabili, cercando di arrivare con delle idee plausibili ai Faber Quisque. Se la scuola viene selezionata, passa alle
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Selezioni Nazionali, da cui in seguito i singoli studenti potranno essere selezionati per le Sessioni Internazionali. Le Selezioni Nazionali sono degli eventi in cui le scuole vengono divise in diverse commissioni, che devono elaborare una risoluzioni su argomenti che possono essere di matrice economica, costituzionale, ambientale, di politica estera o altro, che vengono infine discusse nell’Assemblea Generale. Tuttavia, come si può facilmente immaginare, essendoci dodici scuole a sessione e sei ragazzi per ogni scuola il clima non è certo esclusivamente serio: per questo per la sera sono organizzate, più o meno bene, diverse feste, in cui ci si veste a tema, si balla davanti a tutti -il che può creare non poco imbarazzo, ma serve a
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formare un gruppo più coeso- o si salutano tutti alla fine della sessione, che contribuiscono a far calare sensibilmente il numero delle ore di sonno, già basso per la mole di lavoro da concludere. Infatti una cosa che non manca alle sessione è la stanchezza, la gente con la tachicardia da overdose di caffeina e quelli che si drogano di Supradin per rimanere svegli durante la GA. Tuttavia, anche per questi dettagli, le sessioni sono in realtà momenti di profondo arricchimento. Si ha la possibilità di esprimere la propria opinione riguardo a diverse tematiche, di difenderla dibattendo, di riflettere su quello che è l’Unione Europea e su cosa è in grado di fare per noi. Per questi motivi tutte le ore perse di sonno sono ripagate. 7
Q EC UA C ES E TIO
ATTUALITÀ
#STAVOLTAVOTO
MA QUALCUNO DICE NO
O
nere e onore. Diritto e dovere. Sono le facce delle medaglie con cui viene presentato il voto. In qualunque modo lo si voglia definire, resta il fondamento delle Democrazie Europee, e dell’Unione Europea stessa. Proprio alle elezioni del 2014 per il suo Parlamento si è verificata la scelta che suscita più clamore e sconcerto nei media e nella classe politica: l’astensionismo di massa. Il 42,61% degli aventi diritto si è presentato alle urne; gli altri, tra i quali all’incirca il 40% degli italiani, hanno ritenuto inutile farlo. Dati come questo non possono non creare allarme e probabilmente porteranno a una vasta campagna mediatica in vista delle nuove elezioni: sebbene non tutte le liste abbiano presentato un programma definitivo, il Parlamento Europeo ha già lanciato ‘Stavolta voto’, tentativo - si vedrà quanto efficace - di coinvolgere i cittadini e convincerli a votare. Sempre, ma soprattutto in questo caso, l’informazione è qualcosa di molto positivo: è l’unica che potrebbe spingere gli indecisi a prendere una decisione. Secondo un sondaggio del lontano 2016, che tuttavia potrebbe ancora essere indicativo, le ragioni degli astenuti sono principalmente l’indifferenza e la sfiducia nella politica, più altre che possono essere accorpate alla prima. Delle due l’indifferenza è quella che a prima vista può appa8
di EMMA ORSENIGO
rire più sconcertante. Infatti, se è ammissibile in una minoranza, in una maggioranza ha tutto un altro peso e costringe a porsi domande piuttosto scomode: di solito si vota perché si crede che il proprio voto possa servire a qualcosa; perciò questo atteggiamento suggerisce che per molti l’Unione Europea non sia rilevante - quando non viene considerata una matrigna, anche e soprattutto su istigazione di alcuni politici - ed obbliga a domandarsi il perché. L’indifferenza appare in ogni caso un ostacolo più semplice da superare rispetto alla sfiducia. Tentare di elencarne tutte le possibili ragioni rischierebbe di essere semplicistico, ma sarebbe interessante riflettere su eventuali legami tra questa e i cambiamenti nel modo di fare politica degli ultimi anni, come il linguaggio istituzionale che assume sempre di più i connotati di quello del cittadino medio oppure lo spostamento sui Social, che garantiscono una diffusione immediata, ma non un’informazione ponderata e sicura, quanto piuttosto opinioni a caldo - si pensi alla pagina Instagram di Salvini o all’arcinoto account Twitter di Trump. Danno un’immediata impressione di vicinanza, che contribuisce alla nascita di uominiimmagine, che spesso diventano la spina dorsale del loro partito: il loro successo, però, non è sempre una conseguenza diretta della solidità dei loro progetti, anche se
nel lungo periodo diventano determinanti. Va presentato un altro aspetto della questione dell’informazione: va fatta una distinzione tra l’informazione che viene cercata e quella che effettivamente viene fornita. Se la prima è a carico del singolo, la seconda è responsabilità di media e politici: ci può essere una mancanza di entrambe, ma la seconda è molto più grave. Le elezioni giungono in un momento di instabilità generale - tra il cambiamento climatico ormai in atto, la Brexit, l’immigrazione e lo spostamento dei governi verso destra - che richiede soluzioni, ma questa non è una garanzia di affluenza alle urne e un giornalismo di qualità è il meglio su cui si può puntare per convincere gli elettori. Attualmente solo il 43% degli aventi diritto ha dichiarato di avere intenzione di votare. Il 57% rimanente non votando lancia comunque un segnale fortissimo - di dissenso -, che tuttavia è rischioso per il sistema democratico come per il singolo: infatti, una decisione va presa in ogni caso e l’astenuto in fondo non fa altro che lasciare tutto nelle mani di qualcun altro. Nella Costituzione Italiana è un diritto, però, senza creare allarmismi, rimane una scelta da ponderare con estrema cautela. Anche se non è sempre facile, è meglio seguire Indro Montanelli e andare a votare, turandosi il naso.
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CRONACHE DEL GHIACCIO (E DELLA NEVE)
SI TERRANNO IN ITALIA LE PROSSIME OLIMPIADI INVERNALI?
di RICCARDO PUZZIFERRI
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e cosiddette “Olimpiadi azzurre” sono spesso state oggetto di desiderio o di discussioni da parte degli italiani. Dopo l’edizione estiva di Roma nel lontano 1960, e quella invernale a Torino nel 2006, il grande compito potrebbe finalmente toccare alla nostra città. A settembre il CIO (Comitato Olimpico Internazionale) stabilirà, scegliendo tra la fredda Stoccolma e la bella Milano - che si candida in collaborazione con la località sciistica di Cortina - la città che ospiterà i giochi invernali nel 2026. Il nostro sindaco Giuseppe Sala si è immediatamente schierato a favore della candidatura, con il supporto del presidente della regione Lombardia Attilio Fontana, e di molti atleti azzurri. La candidatura è stata quindi presentata e ufficializzata a Buenos Aires dal presidente del CONI Giovanni Malagò nel mese di ottobre, insieme ai presidenti delle regioni Veneto e Lombardia; nel progetto iniziale la candidatura avrebbe dovuto comprendere anche Torino, la quale è stata però esclusa pur disponendo già di alcune delle strutture necessarie ciò ha infatti sollevato non poche polemiche, in primis da parte della sindaca Appendino. In varie interviste Fontana ha ribadito come quella del Bel
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Paese sia una candidatura forte e altamente competitiva, anche con di fronte una temibile avversaria come la capitale svedese. Durante la presentazione di ottobre, il presidente della regione Veneto ha anche ricordato alla commissione olimpica dello svolgimento di due importanti manifestazioni sportive nelle due città ospitanti: i Mondiali di pattinaggio di figura tenutisi nel 2018 a Milano, e la Coppa del mondo di sci che si terrà tra due anni a Cortina. Per quanto riguarda l’organizzazione degli ipotetici giochi il CONI ha previsto il capoluogo lombardo come sede degli sport del ghiaccio, mentre la località delle Dolomiti ospiterà tutte le discipline della neve; nei piani ufficiali saranno allestiti due villaggi
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olimpici: in particolare a Milano uno verrà costruito presso lo scalo ferroviario di Porta Romana. Inoltre dovrebbe avvenire la riqualificazione dell’area rurale a est della stazione Rogoredo per permettere la costruzione di una nuova arena del ghiaccio, dedita ad ospitare gli scontri di hockey e le gare di short track. Per il pattinaggio di figura dovrebbe essere riconfermato il Forum di Assago, sede dei Mondiali durante lo scorso anno. In sostanza, i giochi olimpici presentati promettono un rinnovo della città e delle risorse, oltre a un enorme incentivo per tutti i giovani atleti azzurri, in particolare per coloro che sperano di intraprendere una carriera di alto livello. Mancano pochi mesi al verdetto, nel frattempo non ci resta che incrociare le dita e aspettare.
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LEGGERE, OSSERVARE, SCRIVERE
INTERVISTA AD ALESSANDRO D'AVENIA
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dI ALICE CULTRERA, GINEVRA GIANNì, MARTINA MAESTRI e MARIA PAOLA TERRUZZI n riferimento al suo romanzo “L’arte di essere fragili” quale soluzione pensa possa offrire la lettura di Leopardi o di altri poeti rispetto alla paura di molti adolescenti di essere inadeguati? Penso che gli adolescenti siano i primi ad essere predisposti alla poesia perché hanno sete di vita. La poesia “vera”, come quella di Leopardi serve a farci abitare la condizione umana senza avere paura e ci mostra le diverse zone della nostra anima, non facendoci sentire soli. Qual era la sua paura più grande da adolescente? E’ riuscito a sconfiggerla crescendo o è rimasta? Ne avevo diverse: le solite che accomunano ogni adolescente, che non ha ancora strutturato quel “io” che consente di guardare queste paure come qualcosa di profondamente umano. L’età matura poi mi ha aiutato a convivere con queste e oggi, posso dire di aver anche realizzato alcuni dei miei sogni, come essere un insegnante. Quale tema, che non è ancora riuscito a trattare, vorrebbe affrontare nei suoi romanzi? E' difficile rispondere a questa domanda, posso dire che io in questo momento ho incominciato a scrivere qualcosa che riguarda il tema della nostra incapacità di provare tenerezza verso gli altri e il fatto che il nostro atteggiamento nei confronti di sconosciuti sia sempre quello di un giudizio basato su ciò che appare. Questo ingabbia le persone, costringe le relazioni a basarsi su qualcosa che è molto superficiale. 10
Viviamo in un mondo in cui è importante riceve like su Instagram e, se controllando quanti ne hai ricevuti ti accorgi sono meno di prima ti dispiace un po’. Poi ti rendi conto che è una cretinata dispiacersi per questo e vai avanti, però è così che è fatta la cultura di oggi: possono vivere “bene” solo quelli che sono perfetti, belli, che non sbagliano e che sorridono sempre. Ecco a me piacerebbe riuscire a raccontare che cosa c’è dietro ogni volto umano, dietro a questa apparenza. Vediamo se ci riesco. Trascorre la maggior parte delle sue giornate con ragazze e ragazzi, cosa pensa della nostra generazione? Non importa cosa penso, è importante cosa pensate voi di voi stessi. Mi interessa parlare di questa generazione, capire gli interessi dei giovani e aiutarli. Non sarò mai un amicone dei miei studenti perché sono un uomo adulto con una diversa visione del mondo e proprio per questo posso educare i miei alunni solo se non mi rendo simile a loro. Una cosa che mi dispiace è che siccome noi vi abbiamo dato tutto, voi avete perso il rispetto per la nostra generazione ma potete anche correggervi. Siete una generazione che è diventata cinica, pensate che non ci sia nulla da fare, e questa cosa mi fa arrabbiare tantissimo perchè facendo l'insegnante spero che gli alunni che ho di fronte siano il mondo di domani. Quando faccio l'appello in classe provo a immaginare cosa ac-
cadrebbe se il mondo finisse durante quell'ora, bruciasse tutto e gli unici sopravvissuti fossimo i miei alunni e io, questo mi aiuta a guardare ogni persona che ho di fronte come una tessera necessaria di un grande mosaico: nessuno è inutile ma tutti necessari come in un orchestra. Il professore è il maestro dell' orchestra e senza di essa non può esprimersi! Che consigli darebbe a un aspirante scrittore? Un aspirante scrittore deve leggere tantissimo, perché leggendo si impara a conoscere l'uomo in tutte le sue sfaccettature e si scopre quale è il tipo di scrittura per cui si è più portati, bisogna rubare ai grandi scrittori. Ci vuole anche una grande intuizione della vita, quindi il secondo consiglio è osservare perché ormai si guarda sempre il cellulare mentre per scrivere occorre guardare la realtà e avere i cinque sensi aperti, osservare le persone. Lo scrittore deve saper scrivere ma deve avere qualcosa da dire. Dante diceva: “nomina sunt consequientia rerum”, i nomi sono conseguenti alle cose, il che significa che queste vengono dopo le cose ma anche che devono essere coerenti con ciò che si è visto, tutto parte dal vedere. Terza cosa si deve scrivere tutti i giorni, scrittura è disciplina; scrivendo mezza pagina al giorno in un anno si scriverebbe un libro di 180 pagine che corrisponde a un romanzo di 300 pagine! quindi per diventare scrittori bisogna leggere, osservare e scrivere ogni giorno.
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RECENSIONI-FILM
di federico savorani
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AFTER
’attesissimo film After, tratto dai tanto discussi libri di Anna Todd, è uscito nelle sale, che si sono subito riempite di romantiche coppiette e adolescenti euforiche. La trama è incentrata su una banale storia d’amore tra la classica brava ragazza acqua e sapone e il tipico “bad boy” a cui nessuna ha mai detto no. La vicenda inizia con l’arrivo dell’innocente Tessa al college dove conosce la sua nuova coinquilina, una ragazza che sembra passare la vita solo alle feste. Guarda caso, è proprio a una festa che Tessa conosce un gruppo di ragazzi e con questi anche Hardin. Seduti su un divano, i ragazzi cominciano a giocare a obbligo o verità e Tessa viene presa di mira a causa del suo aspetto da santarellina. L’obbligo che viene scelto per lei è quello di dare un bacio a Hardin ma questa si rifiuta e se ne va. Questo è il primo incontro con il ragazzo. Dopo poco i due cominciano ad avvicinarsi sempre di più fino ad innamorarsi. Quando la madre di Tessa viene a conoscenza delle nuove amicizie di sua figlia decide di non pagarle più gli studi spingendo così la figlia ad andare a convivere con il suo nuovo ragazzo. Con un finale pieno di colpi di scena si conclude, quindi, questa “super avvincente” e “molto realistica” vicenda. Personalmente, ho trovato questo film esilarante: un collage di frasi strappalacrime prese da Tumblr e situazioni alquanto imbarazzanti che hanno reso il tutto una divertentissima proiezione comica. Ciò che mi ha colpito maggiormente sono stati l’incoerenza e l’inverosimilità degli eventi. Ribadendo quanto detto in precedenza, il film è talmente irrealistico da far ridere, quindi, ne sconsiglio la visione ai romantici, mentre la consiglio a chi desidera farsi quattro risate. (Anonimo)
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Anno xiii MAGGIO 2019
AVENGERS: ENDGAME
egli ultimi undici anni chi ha seguito il Marvel Cinematic Universe ha vissuto un'epica odissea. E questo film ne è la grandiosa e perfetta conclusione. Anche chi non è di casa nel mondo dei supereroi creato da Stan Lee e Jack Kirby negli anni '60 troverà in questo capolavoro diretto dai fratelli Russo avvincenti battaglie, emozioni, scienza e grandi citazioni, anche se forse dovrà fare a gomitate coi fan scalpitanti. Meglio non approfondire troppo la trama, che comprende colpi di scena su colpi di scena, qualche momento sentimentale ben realizzato e battaglie entusiasmanti: al più piccolo segnale di spoiler chi non ha già assistito alla pellicola girerebbe subito pagina. Posso solo dire che non è per niente ciò che mi aspettavo, sin dai primissimi cinque minuti. In senso buono, ovviamente. Non si può neanche sindacare sul cast, composto da volti ormai entrati nella leggenda, o sul comparto tecnico, che ha realizzato milioni di creature fantastiche ed effetti luminosi impressionanti. Insomma, se non fosse per qualche piccolo buco di trama e opportunità mancata, sarebbe un film praticamente perfetto. E i cari appassionati di fumetti, che la Disney sa trattare fin troppo bene, potrebbero non uscire mai più dalla sala per la quantità di “fanservice” nelle scene finali. In conclusione è un opera mastodontica (3 ore) ma dal contenuto eccezionale. Come dicevo all'inizio, il finale ideale. O magari l'inizio di nuove storie, chissà. (Federico Savorani)
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SVAGO
RECENSIONI-MOSTRE
dI emmA ORSENIGO e FEDERICO SAVORANI
P
BROKEN NATURE
roprio nel momento in cui sto scrivendo queste righe a Milano si sta svolgendo il Salone del Mobile, importantissimo evento di design. Quale luogo migliore per scoprire questo mondo se non la Triennale? Come molti sapranno questa istituzione ogni anno propone una nuova tematica per una mostra, che quest’anno si presenta come un'indagine approfondita sui legami tra uomo e ambiente, che noi, se non l’abbiamo già fatto, stiamo piano piano distruggendo. La mostra è un insieme di più di cento oggetti, costruiti da artigiani di tutto il mondo, mobili semplici, esperimenti e innovazioni che collegano l'artigianato e la più avanzata tecnologia alle tematiche . La varietà c'è, eccome, si passa da braccia robotiche per neonati a vestiti sostitutivi di creme solari, da mobili fatti di componenti di computer a videogiochi sull'ambiente marino, da sculture di ibridi uomoscimmia al suono di una stella che muore. Si vede come l'uomo ispirandosi alle problematiche moderne possa creare oggetti che aiutino a sensibilizzare il visitatore sulle stesse o su altre tematiche. È poi da lodare la scelta, come sempre ottima, delle opere esposte, disposte in modo eccellente all'inizio ma che poi finiscono per far scemare l'attenzione nelle ultime sale, perché più didascaliche. L'esposizione durerà fino a Settembre. Sono inoltre da non perdere anche le mostre collegate al tema “natura”, come La Nazione delle Piante e The Animal Orchestra. (Federico Savorani)
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MORBELLI
a prima formazione di Morbelli avviene all’Accademia di Brera, come per molti altri: a questo periodo risalgono alcune copie dal vero, un ‘Goethe morente’ per studiare gli effetti della luce. Opere da scuola, poco innovative. Scopre poi il Divisionismo e la sua pittura prende una piega totalmente diversa: si concentra sulle luci e sulle ombre, sfumando le figure; sceglie inquadrature fotografiche. Tuttavia, la sua notorietà non è dovuta tanto allo stile quanto ai soggetti. È infatti considerato uno dei maggiori pittori sociali. Il suo ciclo più famoso è dedicato alla Baggina, altrimenti chiamato Pio Albergo Trivulzio: i colori scuri e le atmosfere opprimenti rendono il visitatore partecipe della solitudine degli anziani, bellissimi perché, nonostante tutto, mantengono comunque una dignità. Dedica inoltre tre tele, di cui una esposta, alla piaga delle ragazze vendute come prostitute mostrandole nella fragilità della malattia. Oltre a quello dedicato al realismo, non manca lo spazio dedicato ad atmosfere oniriche: rielabora il trittico, sostituendo ai soggetti religiosi due anziani persi nel ricordo della loro gioventù. In questa mostra piccola ma ben organizzata, è bello soprattutto fermarsi e notare la bellezza dei particolari: come il viso di una ragazza malata affiori dalle lenzuola; come la forma di una nuvola basti a trasformare un apparente idillio in un’immagine inquietante; come i raggi del sole entrati da una finestra illuminino la delicatissima decorazione sul pavimento di una chiesa. (Emma Orsenigo)
MAGGIO 2019 Anno xiii
NUMERO VII ZABAIONe
SVAGO
di LUDOVICA GALLOVICH E MARIA VITTORIA MASSARENTI
ARIETE
ZABAOROSCOPO LEONE
Non mollare, ci sei quasi, giugno è vicin- ops, un tre in latino potrebbe sconvolgere i tuoi piani. Prega Giove di tornare un po’ più indietro.
Insomma, capisco la tua ansia per le ultime interrogazioni, ma strafogarti di panini al bar non è la soluzione.
TORO
Vedrai che tutti i tuoi sforzi saranno ripagati. Un bel nove è in arrivo, non so bene se nell’immediato o tra una ventina d’anni.
I bigliettini nel GI non ti salveranno anche stavolta, ma la puoi sempre scampare con una miniatura a lato della pagina.
GEMELLI
Ciao, scusa per l’inconveniente, ma ho finito le idee. Per il tuo oroscopo dovrai aspettare il prossimo numero. Non fartelo scappare!
CANCRO
Hai ancora qualche dubbio? Venere splenderà più luminoso questo mese. Fatti avanti!
VERGINE
BILANCIA
Erodoto diceva che la più amara sofferenza è avere molta conoscenza ma nessun potere. Perciò non stressarti troppo e per una buona volta evita di ficcare il naso negli affari altrui.
SCORPIONE
Niente può fermarti! Ora che è uscita l’ultima stagione di Game Of Thrones, con la protezione di Mercurio puoi guardarla tutta – copiando i compiti dal tuo vicino di banco.
SAGITTARIO
Direi che al posto che preoccuparti della prova costume per i prossimi tre mesi avresti dovuto preoccuparti della “prova cervello” per gli altri nove.
CAPRICORNO
Orsù, Vostra Grazia avete intenzione di fare qualcosa? Neanche il Vostro potere assoluto potrà tenere lontano il debito in matematica.
ACQUARIO
Leopardi e il suo pessimismo cosmico ti stanno influenzando troppo. Pensa ad altro e goditi la vita, perché siamo tutti destinati a marcire in una tomba.
PESCI
Amico, guardati le spalle: la tua nemesi potrebbe colpire quando meno te l’aspetti.
L’ANGOLO DEL LIBERTARIO dEGLI AMICI DEL PIANO DI SOTTO Partirei dall’inizio di ognuno di noi. Ricordate? (Ovviamente no, quindi vi rinfresco la memoria) Una forma molto più piccola e carina di tutti noi che esce dalla “pancia” della mamma, alla scoperta del mondo esterno. Eravamo nudi. E brutti. Che schifo! Ih ih ih! Dirà qualcuno. Be'... no. Questa idea del fatto che nudo significa non bene è sbagliata. Una lunga serie di precedenti suggerirebbe che ogni pargoletto inizi la sua vita senza alcun tipo di vestito o copertura: non si è mai sentito parlare di neonati che si coprissero i genitali o che fossero assaliti dalla domanda ZABAIONE
NUMERO VII
LA NUDITÀ, DOGMA O PURITANESIMO?
“come mi vesto oggi?”. Le opinioni circa la nudità nel corso della storia sono state più d'una, cambiando col passare del tempo e del luogo. Ad esempio, nell’Antica Grecia non esisteva un senso di vergogna o di pudore nei confronti del corpo nudo. Infatti alle famosissime raffigurazioni artistiche non veniva applicata nessuna censura. Il cambiamento di mentalità arriva anni dopo. In tempi bui e tempestosi… Nel medioevo il nudo inizia a essere concepito solamente in ambito sessuale. Nacquero leggi morali non
Anno xiii MAGGIO 2019
scritte che vedevano di cattivo occhio il nudismo anche in privato. Di conseguenza il nudo diventò tabù, tutto d’un tratto un cittadino non era più libero di andarsene in giro nudo. Ma allora… perché dovremmo lasciarci confinare da questa visione puritana del mondo? La risposta è che non dovremmo. Anzi, se vogliamo andare in giro mostrando più di quanto qualcuno vorrebbe è nostro sacrosanto diritto. Dopotutto, con i tempi che corrono potrebbe diventare una nuova moda e forse saremmo stati proprio noi ad inventarla... 13
SVAGO
ZABAENIGMISTICA 1
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CRUCIVERBA
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di alessandro spagnolini 27
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ORIZZONTALI 1 attrezzo agricolo molto antico. - 4 presente in giacca, felpa e pantaloni. - 8 infiniti addusse lutti agli Achei. - 9 argine che blocca il corso dell’acqua. - 10 articolo determinativo femminile plurale 11 colazione, pranzo e cena. - 13 accompagna la nanna. - 15 campo di esistenza. - 16 Russia Today. - 17 sigla del capoluogo Piemontese. - 18 composto da due natiche. - 20 due insegnanti di Inglese omonime. - 23 quello dei tali è spesso citato. - 24 atomo dalla carica positiva o negativa 25 a Londra dicono “we”. - 27 mono, bi e.... - 28 conflitto infantile. - 29 estratto conto. - 30 disprezzo represso. - 32 il sodio al contrario. - 33 la dama di Parigi. - 35 grave peccato. - 38 disturbi specifici dell’apprendimento. - 39 il partito di Renzi. - 41 Zeus, Apollo, Poseidone.... - 42 partenopeo. - 47 rivenditore svedese di mobili. - 48 il re capovolto. VERTICALI 1 lampo. - 2 centesima parte di ettaro. - 3 autore di “X agosto”. - 4 suono prodotto da un campanello. - 5 comodità. - 6 S.. - 7 arto anteriore di un passero. - 12 pronome di 2a persona molto milanese 14 due volte genitori. - 16 la fiera locale. - 18 abbi pazienza, aspetta. - 19 nota serie sullo spaccio di stupefacenti 20 Soddu e Parini... al femminile. - 21 introduce una frase ipotetica. - 22 theta... kappa. - . - 26 spazzino della savana. - 30 realtà aumentata (U.S.A). - 31 flutti. - 34 carro armato. - 36 moglie di Peleo. - 37 grande cortile dove razzolano i polli. - 40 la nota più bassa nonché più alta. - 43 il dittongo di Cesare. - 44 due tasti presenti su ogni controller. - 45 la negazione da usare due volte. - 46 o, oppure... nel Regno Unito.
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NUMERO VII ZABAIONe
TROVA SODDU
SVAGO di FILIPPO SAVIO
In questa foto compare sette volte il nostro Preside, riuscite a trovarlo?
SOLUZIONI A T T E N D I Z I P
A P R A A S C N O A L R I C O T S A N I K
P A D T I E R G H I O U A S T R E P D A P O E A
T A I G N I T I S N E N I O O N D L E R
S C A A L E N N A T O O N I N O I L I T E A N T A A E I T A N O I E R
CACCIA AL PROFESSORE di cecilia albanese
C
iao a tutti Pariniani! Caccia al professore torna anche questa volta! Come al solito, il primo a inviare i nomi corretti alla mail parini.zabaione@gmail.com vincerà un buono di 5 euro da spendere al bar della scuola. Che la caccia abbia inizio!
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NUMERO VII
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