Zabaione_Novembre '17

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INCHIESTA QUANTO FUMANO I PARINIANI?

ZABAIONE NUMERO 2 ANNO XiI

GIORNALISMO INDIPENDENTE AL PARINI DAL 2006

Novembre MMXVII

INTERVISTA ALLA MINISTRA DELL’ISTRUZIONE

INTERVISTA AI RAPPRESENTANTI


EDITORIALE

UN PO’ DI POLEMICA GRATUITA

di GIULIO PISTOLESI

E

bbene, è accaduto: gli orridi fumatori smetteranno di portare in giro per la scuola la loro mortale autodistruzione, o quantomeno, se lo faranno, verranno multati. I primi risultati stanno arrivando: è bastata qualche lettura pubblica, qualche minaccia di sanzioni, e già i sondaggi di Zabaione tornano indietro infiorettati di no, anche in classi con fumatori e fumatrici di chiara fama. Quindi? Niente, non c’è nulla da aggiungere. La legge è così - lo spiega bene il buon Filippo a pagina 7 - e adesso la stiamo finalmente applicando. È piuttosto difficile, a questo punto, sostenere una posizione in qualunque modo critica, considerando che la scuola si sta limitando a rispettare la normativa ministeriale sul fumo come, a rigore, avrebbe sempre dovuto fare. Non si può, per esempio, argomentare che il problema del fastidio arrecato dai fumatori ai non fumatori - fastidio che io personalmente, da non fumatore, non ho mai avvertito; ma del resto non posso dare per scontato che tutti siano così grezzi - sia tranquillamente risolvibile alla maniera della Manzoni, vale a dire con un’area di tolleranza in uno dei tanti cortiletti fuori mano della scuola; perché è illegale (Il fatto che il regolamento scolastico presente sul sito del Parini prescriva proprio queste aree di tolleranza non è una contraddizione: è il regolamento che è vecchio come il cucco). Né, certo, è possibile chiedere alla scuola di commettere un atto di disob2

bedienza nei confronti dello Stato tornando sui propri passi e facendo finta di non vedere, e tutto questo per venire incontro all’esigenza dei suoi studenti - di un considerevole numero dei suoi studenti, come emerge dal sondaggio che trovate all’interno - di farsi una paglia tra una lezione e l’altra. Anche perché, in quest’ultimo caso, la risposta sarebbe pronta: al di là della legge, la scuola non può consentire il fumo perché fumare fa male e la scuola deve farsi garante della salute dei suoi studenti. Non fa una piega. Solo un appunto verrebbe da fare: a questo punto è lecito aspettarsi che questa nobile tensione alla tutela del nostro benessere si manifesti anche, per esempio, non permettendo che si verifichi nuovamente l’Assorbenti-gate di settimana scorsa, con i cestini dei bagni traboccanti e il Collettivo costretto a farsi carico delle esigenze di seicento - seicento! - ragazze. Altrimenti, come dire, il castello salutista traballa un po’. Ma basta lamentarsi, parliamo di cose belle! Per esempio, dalle parti di Svago trovate l’invito a partecipare all’annuale raccolta di beneficenza di beni di prima necessità: una splendida occasione per fare del bene e, al contempo, ridere virtualmente in faccia ai teorici del “Pr1m4 gl1 It4lian1!!!!” che mi dicono essersi mostrati alla luce del sole con insospettabile vigore durante le ultime assemblee d’istituto. Altro che i fumatori. Detto questo, vi lascio all’alta politica (la ministra Fedeli, ma prima ancora i nostri neo-rappresenNovembre 2017

tanti, chiamati a parlarci della loro elezione e dei progetti su cui sono già al lavoro) e, come vuole la tradizione, vi auguro buona lettura.

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SOMMARIO INTERVISTA AI RAPPRE- PAG. 3 SENTANTI D’ISTITUTO A COSA pag. 5 SERVE LA CONSULTA? INTERVISTA A PAG. 6 VALERIA FEDELI FUMO NEGLI OCCHI pag. 7 QUANTO FUMANO PAG. 8 I PARINIANI? SCHIAFFI, STUPRI PAG. 10 E DUE RISATE UNA PARINIANA PAG. 11 TRA I CANGURI ««“DIRIGE L’ORCHESTRA...” pag. 12 RECENSIONI-FILM PAG. 13 RECENSIONI-LIBRI pag. 14 RECENSIONI-MOSTRE PAG. 15 20K: UN AIUTO IN PIÙ pag. 16 L'ANGOLO DEL LIBERTARIO PAG. 16 ZABAOROSCOPO pag. 17 CACCIA AL PROFESSORE PAG. 17 ZABAENIGMISTICA pag. 18

Anno XII

Numero ii ZABAIONE


ATTUALITÀ

INTERVISTA AI RAPPRESENTANTI D’ISTITUTO

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di lea giannella, giulio pistolesi e francesca romano

ommentate la vostra elezione. Nicolò Morocutti: Sono convinto che la nostra elezione sia dovuta alla fiducia degli studenti nei nostri confronti. Per ottenere consensi è necessario sfruttare alcune tecniche di retorica e strategie elettorali che mettano in luce i propri punti di forza: evidentemente ne abbiamo fatto un buon uso, come tutte le altre liste, d’altronde. Francesca Misciasci: Come ha già fatto Nicolò, inizio ringraziando le persone che ci hanno votato, e anche quelle che non l’hanno fatto. Penso che la nostra elezione sia dovuta soprattutto alla capacità di risultare convincenti nel presentare i nostri progetti, e anche al fatto che evidentemente gli studenti hanno ritenuto di poter essere rappresentati non solo da ciascuno di noi, ma anche dalla nostra lista in generale. Da un punto di vista personale credo che gli studenti mi abbiano votata perché sono una persona che ispira fiducia e sicuramente anche perché siamo tutti e quattro persone determinate e carismatiche, fattori che evidentemente hanno contribuito al nostro successo, insieme ad un’ottima campagna elettorale. Francesco De Stefano: Io sono molto soddisfatto dei risultati ottenuti, sia a livello personale sia per quanto riguarda la lista. Devo dire che me l’aspettavo, avendo avuto prova della serietà delle persone che ZABAIONE

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si sono candidate e che sono state elette; e mi aspettavo anche un risultato simile, perché so per certo che abbiamo messo molto impegno nella preparazione delle assemblee e di tutte le proposte che abbiamo presentato ai Pariniani. Però questo è soltanto l’inizio: adesso si dovrà lavorare duramente e portare avanti le nostre idee con impegno e determinazione per fare in modo che vengano realizzate al meglio. Guglielmo Pensabene: Noi di Ad Hoc, e parlo a nome della lista, ci siamo rimasti male. Sinceramente eravamo convinti di avere delle proposte migliori e parecchio innovative. Quanto al fatto che sia stato eletto io in particolare, e non Claudia o Alice o Matilde, penso sia stato una casualità: lo scarto dei voti era davvero minimo. Forse mi ha favorito l’avere un anno in più, perché conosco un maggior numero di persone all’interno della scuola. Invece vorrei mettere in luce il ruolo fondamentale che hanno avuto i social, in questa campagna più che mai: a mio parere sono stati un fattore chiave per determinare l’esito finale.

quando abbiamo deciso di formare una lista e di candidarci: sicuramente crediamo che la maturità sia importante, ma allo stesso livello del Parini e dei Pariniani. Siamo fiduciosi di riuscire a portare avanti di pari passo entrambi gli impegni, sperando anche di uscire con un buon voto agli esami. Ma questo sarà possibile soprattutto grazie alla collaborazione che ci sarà fra tutti i membri della lista e alla partecipazione che speriamo di avere da parte degli studenti. Vorrei precisare che, a seguito delle elezioni, già in dodici (anche tra i più giovani) hanno chiesto di diventare collaboratori della lista; questo, oltre a riempirci di grande orgoglio, dimostra che abbiamo colpito nel segno e che siamo stati capaci di catturare l’interesse di molti studenti. Anche per questo motivo speriamo che in futuro le nostre idee saranno portate avanti dagli altri ragazzi, sempre che siano giuste e adatte. Guglielmo: Sì, è un problema che la lista Ad Hoc si era posta fin dall’inizio, candidando infatti soltanto uno studente dell’ultimo anno, me. Però penso che non sia un problema troppo grave: infatti sono stato Siete tutti di quinta: non temete eletto con tre persone che comunche l’avvicinarsi della maturità que rispetto e reputo serie, pur non possa pesare sul vostro lavoro? facendo loro parte della mia lista. Chi svolgerà le vostre mansioni Quindi secondo me se c’è la volontà nei primi mesi dell’anno prossi- di lavorare all’unisono per il Parini mo, quando, corna facendo, sare- e le persone si impegnano a collate fuori dal Parini? borare, la maturità non rappresenta Francesco: Questo è un proble- un ostacolo insormontabile. ma che ovviamente ci siamo posti Nicolò: Io vorrei fare solo un’ultima

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Francesco: Infatti la vittoria di Mythos non significa che gli unici progetti che verranno realizzati saranno quelli che Mythos propone e vuole. Noi dobbiamo rappresentare il Parini e non imporre agli studenti le nostre idee, per cui saremo felici di promuovere una buona idea Ragazzi di Mythos: c’è qualcosa come può essere quella della raccolche vi ha convinto nel program- ta vestiti proposta dal Collettivo. ma delle altre liste e che vorreste portare avanti? Guglielmo, tu sei l’unico rappreFrancesca: Sicuramente, e penso di sentante proveniente da Ad Hoc. parlare a nome di tutti i miei com- Fino a che punto hai intenzione pagni, ci ha convinto l’idea di una di portare avanti il programma convenzione con l’Anteo, insieme della tua lista? ad alcune proposte del Collettivo; Guglielmo: Una piccola premessa: tuttavia sappiamo già che il Col- noi possiamo portare avanti i nolettivo non è solo una lista che si stri progetti purché non vadano ad è candidata, ma anche un gruppo ostacolare quelli di Mythos, perché che porterà avanti i propri progetti a vincere è stata la loro lista, e quina prescindere dai risultati delle ele- di le loro idee devono avere la prezioni. Inoltre abbiamo apprezzato cedenza sulle nostre, ma soprattutanche le proposte del corso cine- to le nostre proposte non possono matografico e del film sharing della andare ad impedire o rendere più lista Ad Hoc. difficile la realizzazione delle loro. Nicolò: Comunque ci terrei a pre- Dopodiché abbiamo ricevuto i nocisare che prenderemo in conside- stri 222 voti, che non sono molti razione qualsiasi iniziativa delle al- ma nemmeno pochissimi: una partre liste che è piaciuta agli studenti. te non indifferente della scuola ci osservazione, e ritengo che sia una dichiarazione piuttosto importante: se ricopro un ruolo di questo genere, per me lo studio viene posto sullo stesso piano dell’impegno scolastico per ciò che va al di là dello studio, cioè rappresentare gli studenti.

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ha votati e alcune persone ci hanno scritto sui social perché vorrebbero comunque vedere realizzate, per esempio, le convenzioni con la scuola guida, o il progetto destinato alla Consulta riguardante la sicurezza delle bici. Le nostre proposte in generale sono piaciute, però le persone hanno votato per Mythos, magari anche solo scegliendo il singolo candidato, per cui non posso affermare con certezza quante e quali delle nostre idee verranno realizzate. Per quanto riguarda l’app, lo dico qui, adesso e ufficialmente: non verrà creata. Questo perché ha un costo, e non avendo vinto non possiamo scegliere come impiegare i soldi della scuola. Per quanto riguarda tutte le altre proposte, ci impegneremo per metterle in pratica se non andranno a togliere tempo, energia e spazio a quelle di Mythos. Siete già al lavoro su qualcosa? Nicolò: Sì, abbiamo già iniziato a lavorare per tutte le proposte. Proprio oggi abbiamo conosciuto i nostri collaboratori più giovani che

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si sono già iscritti alla lista e che ci daranno una mano a realizzare tutti questi progetti. Io personalmente, insieme a Simone Molinari, sto già lavorando al progetto del laboratorio artistico, che avrà inizio a breve. Per quanto riguarda le iniziative che non facevano parte delle nostre proposte, mi sto dando da fare per mettere in atto la proposta del coro. In più ci sono già delle nuove idee per quanto riguarda i concerti. E questo soltanto nell’ambito artistico e musicale. Francesco: Per quanto riguarda la parte sportiva i tempi sono brevi perché i tornei di High School Cup avranno inizio già nella terza settimana di novembre: infatti a breve passeremo per le classi a raccogliere i nomi di coloro che vogliono iscriversi...

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Volete aggiungere qualcosa? Francesco: Noi lista Mythos ci terremo a fare un ultimo appello, siccome in questo periodo, a seguito delle assemblee e delle elezioni, si sono diffuse delle idee sbagliate riguardanti il nostro orientamento politico. Ci terremmo a ribadire che Mythos non prende una posizione politica precisa perché vuole rappresentare tutti i pariniani, che siano di destra, di sinistra o di qualsiasi partito. Noi vogliamo rappresentare gli studenti del liceo Parini quando vengono in via Goito. Tutto ciò che accade fuori non è interesse della nostra lista, ma con questo non intendiamo dire che non siamo interessati alla politica: tutto è politica e ne siamo consapevoli.

A COSA SERVE LA CONSULTA?

DI MARIA CATTANO e MATTIA PELLIZZARI

n cosa consiste il lavoro dei rappresentanti della Consulta? Francesco Marchetti: La Consulta è un organo rappresentativo di secondo grado e si occupa non di quello che riguarda internamente la scuola ma di tutto ciò che la riguarda nella dimensione esterna, come le iniziative che pur essendo di natura extrascolastica interessano il Parini: un esempio è il Salone del Mobile dell'anno scorso. Inoltre i rappresentanti della Consulta partecipano a nome della scuola una o due riunioni a quadrimestre per analizzare le proposte e decidere se approvarle e partecipare oppure no. Guglielmo Frè: Il nostro obiettivo è quello di dare spicco al Parini ZABAIONE

Francesca: Ci siamo già messi in contatto con degli organizzatori per la festa e inoltre ci siamo mobilitati per allestire la lotteria. Francesco: Vogliamo iniziare a lavorare da subito, non vogliamo perdere tempo e vogliamo portare avanti le nostre idee ogni giorno. Francesca: E comunque anche Guglielmo sta portando avanti le nostre idee. Francesco: Sì, direi che a questo punto la distinzione fra lista Mythos e lista Ad Hoc svanisce. Guglielmo: Alla fine siamo tutti e quattro rappresentanti d’istituto e penso che tutti e quattro vogliamo il bene di questa scuola: non avrebbe alcun senso mettersi i bastoni tra le ruote.

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non solo dal punto di vista scolastico, ma anche da quello esterno. La Consulta ha durata biennale e voi siete di quinta; come funziona? Francesco: Funziona che noi usciremo dalla maturità e verranno eletti altri rappresentanti della Consulta, cosa che è successa anche l'anno scorso. Secondo noi il fatto che rimarremo in carica un anno solo non è un ostacolo alla nostra capacità di svolgere un ottimo lavoro orientato al buon nome del Parini dal punto di vista esterno, nell'ambiente sia milanese che provinciale. Ci siamo candidati e cercheremo di svolgere il nostro lavoro al meglio pur non rimanendo in carica due anni.

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Guglielmo: Il fatto che siamo dell'ultimo anno può anche darci più esperienza rispetto a dei ragazzi di quarta. Un anno in meno non è tanto, ma è qualcosa e penso che questo ci aiuterà. Francesco: Appunto perché la Consulta riguarda una dimensione esterna, che comprende magari novità e cambiamenti, siamo convinti che esperienze come l'anno passato in Canada di Guglielmo o i periodi da me trascorsi in Inghilterra ci permettano di avere una prospettiva un po' più ampia e moderna. Guglielmo: Il primo anno di superiori io sono stato al linguistico, e anche questa è un'esperienza che può aiutare. 5


ATTUALITÀ

INTERVISTA A VALERIA FEDELI

ZABAIONE INCONTRA LA MINISTRA DELL’ISTRUZIONE

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di ALICE ALESSANDRI E RICCARDO VARINI ome vede la scuola italiana adesso? Ne è soddisfatta?

coinvolgere chi poi deve attuare tali innovazioni o si rischia che le stesse non siano efficaci.

La scuola italiana per come la vedo io adesso e per come l’ho conosciuta ha docenti molto motivati e preparati che tuttavia necessitano dell’implementazione di qualità e innovazione per mettere a frutto le loro capacità. Infatti questa cosiddetta “quarta rivoluzione” portata dal digitale cambia moltissimo la situazione e di conseguenza è necessario che anche le skills che vengono date all’interno dei percorsi formativi dei giovani diventino sempre di più adeguate ai tempi.

Conoscenze e competenze: crede che attualmente la scuola italiana sia in grado di formare gli studenti su entrambi i piani? Io penso che la scuola italiana debba essere in grado di formare conoscenze e competenze adeguate ai tempi, altrimenti non sta svolgendo la sua funzione. In questo senso dobbiamo puntare sempre di più sulla formazione dei docenti in modo che siano messi nella condizione di trasmettere le migliori conoscenze e competenze agli studenti e alle studentesse.

Buona Scuola. La terrebbe così? La condivide pienamente? Io sono orgogliosa di aver attuato, senza perderle nel passaggio e farle decadere il 16 gennaio di quest’anno, quelle deleghe che ho ottenuto nella Buona Scuola, diventata legge nel luglio del 2015. Tra queste, ad esempio, il nuovo reclutamento dei docenti, l’aver fatto diventare lo 0-6 anni tutto percorso educativo, la qualifica dei percorsi professionali, il diritto allo studio, le scuole italiane all’estero e la delega sulla cultura umanistica, che è una grande e fondamentale storia italiana. Ho operato confrontandomi, ascoltando studenti, esperti e insegnanti. Perché per approntare effettivamente un’innovazione e un cambiamento, come prevedevano queste parti della Buona Scuola, bisogna anche 6

Liceo in quattro anni. Cosa ne pensa? È una sperimentazione, quando sono arrivata mi sono trovata

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sul tavolo il suo dossier ed era già stata deliberata. L’unica cosa che ho fatto è stato renderla strutturata. Io penso che le sperimentazioni debbano essere fatte con trasparenza ed essere estese a tutto il territorio nazionale. Il progetto durerà quattro anni e sarà accompagnato da una commissione di verifica e monitoraggio. Tra quattro anni vedremo se avrà funzionato sia per chi l’ha fatto sia per chi l’ha valutato e in questo caso diventerà strutturale. Se invece non sarà stato positivo verrà chiuso. Il liceo in quattro anni presuppone un’organizzazione differente perché non diminuiscono le materie o gli apprendimenti, ma bisogna saper innovare dal punto di vista dei modelli organizzativi della scuola e della qualità dei docenti. Secondo un sondaggio OCSE, il 56% degli studenti italiani, contro un 37% europeo, prova forte ansia e nervosismo prima di verifiche e interrogazioni. Come commenta questi dati? Secondo me c’è una modalità sbagliata di far vivere l’interrogazione e il compito in classe, come se fosse un giudizio definitivo. In realtà sono step di apprendimento e di verifica che dovrebbero essere una fisiologia normale all’interno di un percorso scolastico, perciò questo dipende molto anche, se mi posso permettere, da come tutto ciò viene fatto vivere dentro le scuole. Anno XII

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ATTUALITÀ

FUMO NEGLI OCCHI

STOP ALLE SIGARETTE IN CORTILE: ECCO COSA C'È DIETRO

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di FILIPPO SAVIO, VIGNETTA DI ELENA GALVANI

ul​ ​calendario​ ​non​ ​abbiamo​ ​ ancora​ ​strappato​ ​la​ ​pagina​ ​ di​ ​novembre​ ​e​ ​già​ ​lo​ ​sgomento​ ​ha scosso​ ​le​ ​mura​ ​ della​ ​nostra​ ​scuola​ ​dalle​ ​fondamenta.​ ​Novità​ ​di​ ​quest’anno:​ ​il​ ​ divieto​ ​di​ ​fumo è​ ​esteso​ ​a​ ​tutta​ ​la​ ​ scuola,​ ​cortile​ ​esterno​ ​compreso.​ ​Parlando​ ​con​ ​la​ ​professoressa​ ​ Marioni, vicepreside,​ ​e​ ​con​ ​il​ ​professor​ ​Musso​ ​si​ ​apprende​ ​che,​ ​pur​ ​ essendo​ ​una​ ​novità​ ​di quest’anno,​ ​ il​ ​contenuto​ ​della​ ​circolare​ ​numero​ ​ 59​ ​-​ ​comodamente​ ​consultabile​ ​sul​ ​ sito​ ​della scuola​ ​-​ ​è​ ​solo​ ​il​ ​risultato​ ​ della​ ​messa​ ​in​ ​atto​ ​di​ ​una​ ​legge​ ​antifumo​ ​che​ ​dal​ ​lontano​ ​2013 estende​ ​il​ ​divieto​ ​alle​ ​sigarette​ ​anche​ ​ai​ ​ luoghi​ ​esterni​ ​delle​ ​scuole.​ ​Quattro​ ​anni​ ​sono passati,​ ​e​ ​per​ ​quattro​ ​ anni​ ​la​ ​sanzione​ ​in​ ​caso​ ​di​ ​sigaretta​ ​ in​ ​cortile​ ​si​ ​è​ ​limitata​ ​al​ ​massimo​ ​ a un’occhiata​ ​storta​ ​da​ ​parte​ ​di​ ​un​ ​ professore,​ ​determinando​ ​così​ ​una​ ​ situazione​ ​all’interno della​ ​quale​ ​il​ ​ fumo​ ​è​ ​sempre​ ​stato​ ​di​ ​fatto​ ​consentito. Perché​ ​cambiare​ ​le​ ​carte​ ​in​ ​ tavola​ ​proprio​ ​quest’anno,​ ​vi​ ​chiederete.​ ​La​ ​risposta​ ​è​ ​arrivata dalla​ ​ professoressa​ ​Marioni,​ ​la​ ​quale​ ​sostiene​ ​che​ ​la​ ​questione​ ​del​ ​fumo​ ​ in​ ​cortile​ ​costituisca un​ ​problema​ ​ sentito​ ​non​ ​solo​ ​da​ ​molti​ ​professori,​ ​ma​ ​anche​ ​da​ ​una​ ​parte​ ​di​ ​studenti​ ​non fumatori,​ ​citando​ ​in​ ​causa​ ​il​ ​negativamente​ ​rinomato​ ​fumo​ ​ passivo.​ ​Purtroppo​ ​per​ ​tutti​ ​coloro che​ ​fumano​ ​è​ ​appena​ ​terminato​ ​il​ ​ periodo​ ​di​ ​-​ ​concedetemi​ ​il​ ​termine​ ​ -​ ​rodaggio​ ​della​ ​durata di​ ​due​ ​settimane,​ ​durante​ ​il​ ​quale​ ​la​ ​sanzione​ ​

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in​ ​caso​ ​di​ ​sigaretta​ ​si​ ​è​ ​limitata​ ​alla​ ​ lettura forzata​ ​della​ ​circolare​ ​con​ ​ successiva​ ​firma​ ​e​ ​dichiarazione​ ​di​ ​ presa​ ​visione​ ​della​ ​stessa. Dico​ ​purtroppo​ ​perché​ ​d’ora​ ​in​ ​poi​ ​chiunque​ ​ verrà​ ​sorpreso​ ​a​ ​fumare​ ​sarà​ ​passibile​ ​di​ ​una sanzione​ ​pecuniaria​ ​che​ ​ partirà​ ​da​ ​euro​ ​27,50​ ​per​ ​arrivare,​ ​ come​ ​da​ ​legge​ ​vigente,​ ​a 275,00.​ ​ Ma​ ​non​ ​finisce​ ​qui:​ ​il​ ​preside​ ​stesso,​ ​infatti,​ ​valuterà​ ​personalmente​ ​ eventuali sanzioni​ ​disciplinari​ ​nei​ ​ confronti​ ​dei​ ​poco​ ​scaltri​ ​fumatori​ ​ che​ ​non​ ​avranno​ ​la​ ​cura​ ​di nascondersi​ ​a​ ​dovere​ ​prima​ ​di​ ​accendersi​ ​ una​ ​sigaretta,​ ​dando​ ​così​ ​un​ ​peso​ ​ decisamente significativo​ ​a​ ​un’eventuale​ ​trasgressione​ ​della​ ​norma​ ​ anti​ ​fumo. Ai​ ​più​ ​tutto​ ​questo​ ​potrà​ ​sembrare​ ​tirannico,​ ​ma​ ​a​ ​ben​ ​vedere​ ​si​ ​

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tratta​ ​solamente dell’applicazione​ ​ di​ ​una​ ​legge​ ​che​ ​viene​ ​completamente​ ​ignorata​ ​da​ ​anni.​ ​Dunque,​ ​ alla​ ​luce dei​ ​fatti​ ​di​ ​cui​ ​sopra,​ ​potrebbe​ ​essere​ ​opportuno​ ​cercare​ ​di​ ​ valutare​ ​la​ ​situazione​ ​evitando​ ​di avere​ ​il​ ​fumo​ ​negli​ ​occhi. Il fumo a scuola in pillole – Legge 11/11/1975 n. 584: il fumo a scuola è proibito solo nelle aule. – Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri il 14 dicembre 1995: il divieto è esteso a tutti i locali chiusi delle scuole. – Decreto legge 12/9/2013 n. 104: il divieto viene esteso a tutti gli spazi scolastici, anche aperti, e all'uso di sigarette elettroniche.

LA VIGNETTA

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INC HIE ST A

ATTUALITÀ

QUANTO FUMANO I PARINIANI?

di ANNA LUNGHI - sondaggio a cura della redazione

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bbiamo voluto indagare sulle abitudini della scuola riguardo al fumo di tabacco. In totale le schede valide che abbiamo ricevuto sono 701. Possiamo quindi dire di avere uno spaccato significativo della scuola, dal momento che 701 su poco più di 900 studenti totali non sono certo pochi. Ringraziamo quindi chiunque abbia risposto. Passiamo dunque a commentare brevemente i risultati. Su tutta la scuola 424 persone (61%) hanno dichiarato di non fumare, 113 (16%) hanno sostenuto di fumare occasionalmente e in 164 (23%) hanno ammesso di fumare frequentemente, ovvero più di dieci sigarette al mese. Questi dati sono perfettamente in linea con quelli su scala nazionale dell’Istituto Superiore di Sanità(ISS) secondo il quale i fumatori sarebbero intorno al 22,3% della popolazione italiana. Dai numeri è emerso che la percentuale di fumatori occasionali resta sostanzialmente invariata nel corso dei cinque anni, oscillando tra il 13 e 19% [grafico 1]. Al contrario quella di fumatori abituali cresce linearmente, o quasi, passando dall’ 11 al 41% [grafico 2]. La maggioranza dei fumatori si dedica a questa attività anche in solitudine con una tendenza in crescita dal primo al quarto anno. Al quinto stranamente c’è un cambio di rotta. Un’altra anomalia, sempre al quinto anno, si verifica anche nei dati riguardanti la per8

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A ST HIE INC

ATTUALITÀ centuale, fra i fumatori, di coloro che fanno uso di tabacco anche all’interno dell’edificio scolastico. Infatti, se per i primi quattro anni il numero resta fisso intorno al 75-80%, al quinto anno si ha una percentuale del 90%. Potrebbe essere una semplice coincidenza ma un’altra possibile spiegazione è che questo sia dovuto al fatto che quando i nati nel ’99 sono entrati al Parini ancora non era in vigore il divieto di fumo in tutto il complesso scolastico. Anche la distribuzione delle classi in base alla percentuale di fumatori all’interno di esse ha fornito risultati interessanti. Nei grafici 5, 6, 7 e 8 si nota che la distribuzione assume una forma a campana (sembra di intravedere una gaussiana). Questo porterebbe all’esclusione di un possibile fenomeno di polarizzazione all’interno delle classi, ovvero la tendenza di un gruppo a porsi sugli estremi, in questo caso quasi tutti tabagisti o quasi tutti non fumatori. Non ci è dato sapere però se questa radicalizzazione non esista all’interno di altri gruppi scolastici di amicizie. Infine un paio di altri dati interessanti: fra coloro che dicono di fumare meno di dieci sigarette al mese il 35% fuma anche da solo e il 36% fuma a scuola mentre fra coloro che dicono di fumarne più di dieci le percentuali sono rispettivamente di 86% e 95%. In generale pare che 1 pariniano su 3 fumi a scuola.

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Il sondaggio è stato svolto su un campione di 701 studenti.

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ATTUALITÀ

SCHIAFFI, STUPRI E DUE RISATE LA VIOLENZA SULLE DONNE TRA ESTREMISMI E IPOCRISIE

di MATTIA COLOMBO, ILLUSTRAZIONE di francesca romano

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a femminista incallita non ne fa passare una a chi non la pensa come lei. Qualsiasi cosa di cui sente parlare, lei la deve in qualche modo collegare al problema dell’emancipazione della donna. E lei ha la verità in tasca. Tutta la storia è pervasa da esempi che testimoniano come le donne fossero unicamente schiave asservite al potere maschile. Come mai Dante ha rimpiazzato Virgilio con Beatrice per andare in Paradiso? Ma è ovvio: è molto più comodo presentarsi con una velina tirata a lucido che con un poetastro! Poi, quando la professoressa di lettere quella volta che lei ha esposto questa sua teoria l’ha buttata fuori dalla classe, be’, c’era un solo motivo. Palese. Se la fa col provveditore. Lei invece non si fa comprare da nessuno. Facendosi un drum rilassante in cortile fa un sorrisetto pensando a quel suo fidanzato che lei ha lasciato quando una volta in pizzeria quello sfruttatore ha tentato di offrirle il pranzo. Ma lei gliel’ha detto chiaramente, in faccia, da donna a uomo senza palle. Lei non è schiava di nessuno. Il pranzo se lo paga da sola, fanculo. Il simpaticone preferisce trascorrere la ricreazione con i suoi amici in cortile. Lui sì che è figo: li sa far ridere gli amici. È il maestro della battuta a sfondo sessuale. La più famosa baldracca russa? Me10

lomèti Tusaidova. Tutti ridacchiano e lui si compiace. Ma la sua specialità sono le prese in giro dirette a certe sue compagne di classe. Le fa solo con un gruppetto di amici fighi quasi quanto lui attorno. Si va, a richiesta della cricca, dal fischiettino compiacente (lui lo sa fare così bene, anche una battona brasiliana arrossirebbe) quando passa una ragazza con una scollatura un po’

troppo bassa, allo scherzo telefonico in grande stile fingendo di essere, a scelta, un magnate russo o uno sceicco arabo. Quando poi qualcuno gli chiede la sua opinione sulla frequenza delle violenze sulle donne, il simpaticone è serissimo. Un dato terribilmente preoccupante, a sua detta. È colpa degli immigrati musulmani che vanno in visibilio vedendo un paio di seni sodi sotto una magliettina. Porci. Novembre 2017

Il feltriano arguto è assolutamente d’accordo che la violenza, sulle donne e di qualsiasi tipo, sia deprecabile. Ma… è chiaro, a volte la donna ci mette un po’ del suo. Certi vestiti un po’ osé, certi sorrisetti compiacenti, certe occhiate c’è un solo modo per definirli: provocanti. Certe volte, anzi molte volte, la donna è provocante. Talvolta, poi, sembra che la donna (un pochino, per carità, signori, non vogliate fraintendere) ci metta del proprio. Che diventi, come si dice… sì ecco, consenziente. Non sono forse tali certe attricette da quattro soldi, che per ottenere il posto tanto ambito a suo tempo si sono dimostrate quasi aperte, disponibili, ad un cosiddetto violento? Le conosce ben lui certe ragazzacce, che non hanno più né costume né morale; entrano nella sua classe, alle sue lezioni, vestite in un modo che solo trenta, quaranta, cinquant’anni fa sarebbe stato giudicato obbrobrioso. Se le confronta con la gioventù dei suoi tempi… Il 25 novembre si ricordano le donne vittime di violenze. Per quanto ironico, questo articolo rispecchia la situazione attuale. A tutti un triste 25 novembre.

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AL PAR L’E INI ST AN ER I O

ATTUALITÀ

UNA PARINIANA TRA I CANGURI

VITA DI UNA STUDENTESSA ITALIANA IN AUSTRALIA di Angela de jaegher

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ccomi qui, finalmente anch’io a scrivere per Zabaione nella rubrica degli studenti all’estero. Mi chiamo Angela de Jaegher e al Parini frequento il quarto anno nella sezione A, qui in Australia sono una studentessa alla Byron Bay High School. Eh già amici miei, vi scrivo direttamente dalla terra dei canguri, dei surfisti e dell’estate eterna (eterna mica tanto perché durante la stagione invernale fa decisamente freddino). Sono stata accolta in Australia a luglio, da una famiglia decisamente numerosa: ho tre fratelli e due sorelline. In casa siamo otto in totale ed essendo circondata da numerosi bambini non mi posso distrarre un attimo. Abito in un piccolo paesino a dieci minuti a piedi dal mare e a trenta di macchina da Byron, il centro abitato più grande della zona e sicuramente il più famoso di tutta la “Gold Coast”. Byron è infatti la meta principale di hippie, turisti e backpackers provenienti da ogni parte del mondo: la gente gira a piedi nudi per le strade principali e ci si saluta tutti pur non conoscendosi. Gli australiani sono sempre gentilissimi e disponibili finché non te li ritrovi a scuola, dove l’ambiente è piccolo e molto chiuso. Fortunatamente ognuno può scegliere le materie da seguire e si cambia classe ogni ora; in questo modo si ha la possibilità di vedere sempre facce nuove. I professori sono attenti agli studenti e fanno di tutto per rendere le lezioni piacevoli e interessanti

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in modo tale che i ragazzi debbano studiare il meno possibile a casa concentrandosi sul lavoro a scuola. Il metodo di insegnamento è molto diverso da quello a cui sono abituata: non esiste l’idea di prendere appunti per conto proprio seguendo quello che dice il professore, bisogna copiare quello che il docente detta o scrive sulla lavagna. Durante le prime settimane scolastiche sono stata molto colpita anche dal fatto che il metodo di studio più utilizzato è basato principalmente sulla memoria fotografica, infatti con mio grande stupore mi sono trovata a dover colorare grafici e disegni perché mi rimanessero in testa più facilmente. Qui si sta a scuola per la maggior parte della giornata e tutti i ragazzi della mia età hanno già un lavoro e guidano la macchina quindi è molto difficile riuscire a organizzarsi per vedersi nei pomeriggi infrasettimanali. Fortunatamente sono riuscita un po’ a evadere dalla vita scolastica con brevi vacanze e weekend nei quali ho avuto l’occa-

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sione di girare per l’Australia. Ho visitato le città principali e grazie a Wep (l’organizzazione con cui sono partita dall’Italia) ho passato due settimane in campeggio attraversando tutto il Territorio del Nord e il deserto australiano. Ho visto terre e zone meravigliose e fantastiche. L’Australia è un continente unico che va esplorato e scoperto per riuscire ad essere vissuto al meglio. Il consiglio che do a tutti i ragazzi che quest’anno si trovano a dover decidere se partire o meno per i sei mesi o l’anno all’estero è quello di partire. Non preoccupatevi e non state a pensare a quello che lasciate a casa ma partite per questa avventura che vi darà sicuramente tantissimo, magari non sarà tutto come vi sareste aspettati ma anche questo fa parte dell’esperienza. Cogliete più occasioni possibili e non fatevi sfuggire nulla. Se avete bisogno di consigli o avete domande e dubbi non esitate a scrivermi! Detto questo vi saluto cari pariniani nell’attesa di vederci prestissimo!

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“DIRIGE L’ORCHESTRA...”

INTERVISTA A PEPPE VESSICCHIO, VOLTO STORICO DI SANREMO

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di GIORGIO COLOMBO, MAIA MUTTI E GIULIO PISTOLESI o studio obbligatorio della musica e di uno strumento a scuola finisce alle medie. Ritiene importante far studiare la musica ai ragazzi? Non importante, ma indispensabile. Io comincerei dalle scuole materne e proseguirei fino al liceo. Poi, eventualmente farei decidere ai giovani cosa vogliano fare di questo loro studio, se vogliono iscriversi a una scuola professionale oppure coltivare la loro passione musicale semplicemente come hobby. Si può essere dei bravissimi musicisti, anche se non si è esperti del settore: la musica è bella proprio per il rapporto che si instaura con essa, se poi la passione è aiutata dalle persone giuste è ovviamente meglio. Nel caso dei compositori, possono fare anche lavori diversi

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senza per forza dedicare la loro vita unicamente alla musica. Io mi auguro che qualcuno prenda presto dei provvedimenti per risolvere la faccenda della musica nelle scuole, anche se sarebbe un po’ diverso dal classico ordinamento dove la scelta dei propri interessi deve avvenire alla fine delle scuole medie. Un tempo nelle scuole musicali non si cambiava l’insegnante dalle medie al liceo come è adesso e trovo che sia meglio il vecchio sistema per la coerenza didattica degli studenti.

cosa in cambio. Penso sia molto positivo, spero in una sorta di rinascita del nostro paese e farei qualsiasi cosa per agevolarla. Sarei felice se questa mia popolarità sui social aiutasse i ragazzi ad avvicinarsi alla musica e a farne una passione. La musica non è soltanto un metodo di svago, ma è proprio un linguaggio. La mia sperimentazione, annunciata nel libro La musica fa crescere i pomodori, ne è una piccola testimonianza. Penso che insieme si possano dimostrare gli infiniti poteri che la musica possiede, che Lei è un idolo social: crede vanno oltre quelli che già conosciache questo suo status possa in mo. qualche modo avvicinare i giovaLei a scuola come andava? ni al mondo della musica? Studiavo poco, ma rendevo Io me lo auguro tantissimo perché acquisterebbe un senso: è bene. La verità è che io studiavo giusto godere di tanta fama, noto- quello che mi piaceva, in ciò che rietà e affetto se si restituisce qual- non mi interessava cercavo solo di evitare le insufficienze. Ciò che mi piaceva mi riusciva con grande facilità. Da questa esperienza ho tratto la considerazione che l’apprendimento dipende dalla nostra disponibilità, laddove siamo interessati ad apprendere ci riesce meglio farlo. Dato che tutte le materie erano, però, obbligatorie, mi aiutavo con gli elementi che mi circondavano e che rendevano più interessante il mio studio. Gli insegnanti hanno la responsabilità di insegnarci le materie, ma gli alunni devono essere curiosi dell’apprendimento. Solo così l’alunno supererà il maestro.

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RECENSIONI-CINEMA

di GIULIA CAPPATO E GIULIA GENNARI

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l celebre film It degli anni Novanta ci si ripresenta in una versione più fresca, e, con l’avanzare della tecnologia, è reso più realistico dagli effetti speciali. La storia è ambientata a Derry, la classica cittadina tranquilla in cui ci si aspetta che non possa succedere nulla di male, ma l’atmosfera rilassata della città viene bruscamente turbata dalla sparizione di alcuni ragazzi. Si potrebbe pensare che in una città così piccola la sparizione anche di un solo ragazzo faccia parlare per anni, ma questo non succede. L’artefice di queste sparizioni, un macabro essere che spesso appare ai cittadini sotto forma di clown ma che è in grado di assumere la forma delle più grandi paure di tutti, è infatti capace di modellare le menti dei cittadini normalizzando tutti gli atti violenti. Questo essere demoniaco appare ogni 27 anni ed è un macabro appuntamento che si verifica da centinaia di anni, rapisce i ragazzi e si nutre delle loro paure. Questa volta, però, un gruppo di ragazzi ,perseguitati da bulli per diverse ragioni, si riunisce sotto il nome di “Club Dei Perdenti” e inizia a indagare, mosso soprattutto dal suo leader Bill che non si rassegna riguardo alla scomparsa del suo fratellino George. La trama è incalzante e la recitazione ottima, l’atmosfera angosciante e ricca di colpi di scena tiene incollati allo schermo fino all’ultimo minuto e insegna che anche le paure più profonde possono essere affrontate e sconfitte. (Giulia Gennari)

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THOR: RAGNAROK

iene dalla terra del ghiaccio e della neve, e finalmente è di nuovo sul grande schermo. Ritroviamo Thor in questo terzo e ultimo capitolo della saga fantastica iniziata nel 2011 dalla Marvel, diretto da Taika Waititi. Dopo The Dark World, dove Loki aveva segretamente preso il potere, ci stavamo tutti chiedendo cosa fosse successo e cosa sarebbe potuto succedere ancora. Dal titolo, Ragnarok, apocalisse scandinava, verrebbe da pensare a un addio al bel Chris Hemswort e al concentrato di thè e buone maniere di Tom Hiddleston. Dopo due anni alla ricerca delle gemme dell’infinito Thor torna casa e si accorge che qualcosa non va: Odino, Anthony Hopkins, non è se stesso. Smascherato il fratello, che sembra essersi lasciato alle spalle il rigore e l’astuzia finissima, i due tornano a Midgard. Del padre si è curato Sherlock, pardon, Doctor Strange, ora protettore della Terra che farà riunire i tre. Odino ci lascia, ma non senza un’inquietante rivelazione: Ragnarok non si può fermare, la distruzione è legata a corda doppia alla sorella maggiore dei due, nonché Dea della morte, Hela, decisa a prendersi il trono di Asgard. Più forte sia del Dio del Tuono sia del Dio degli Inganni, Hela distrugge Mjolnir e scaraventa i fratelli fuori dal Bifrϙst e verso Sakar, pianeta governato dal Gran Maestro, Jeff Goldblum. In questa nuova dimensione ispirata all’antica Roma, tra un Hulk gladiatore, un’exvalchiria con problemi di alcolismo, un taglio di capelli che fa venire un colpo al cuore fatto dal manidi-forbice Stan Lee e una Cate Blanchett assetata di potere riuscirà lo “zio del tuono” a salvare il suo popolo e ristabilire l’ordine? (Giulia Cappato)

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RECENSIONI-LIBRI

“BACIO FEROCE” DI ROBERTO SAVIANO

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dI EMMA ORSENIGO e fILIPPO savio

ermina la storia di Nicolas, detto Maraja, e della sua banda, iniziata nella ‘Paranza dei Bambini’. I ragazzi hanno ormai preso possesso di Forcella, scendendo a patti con Don Vittorio, l’Arcangelo, e scontrandosi con Diego Faella, Miciotto. Una cosa che ho notato in questo libro e mi ha stupito molto è stata notare come i Paranzini non cercassero tanto il denaro quanto il potere e il rispetto che deriva da esso, perché cambia molto l’immagine del mafioso medio che avevo. Il clima è ancora più teso che ne ‘La Paranza’: i bambini sono cresciuti, sia fisicamente che psicologicamente, e non temono più di far scorrere il sangue. In certe parti la tensione era così alta che ho quasi pensato di non farcela a prosegui-

re. I dialoghi in dialetto ostacolano ra un’occasione per vincere tutto, un po’ il lettore medio che non lo forse l’ultima. conosce, rallentando una lettura che altrimenti sarebbe fatta tutta d’un fiato. Questo libro ha lo stesso stile crudo dell’altro, ma qui l’autore ha fatto la scelta, che ho apprezzato molto, di allontanarsi un po’ dalle vicende della Paranza come gruppo e indagare sui singoli membri: scopriamo così il loro lato più umano, che probabilmente da soli non avremmo mai immaginato. Questo perché la Paranza ora ha il potere, ma ha perso l’unità: Nicolas non può non rendersi conto che ogni passo verso l’apice equivale a un pezzo della Paranza che si sgretola, ma va avanti. Lui vuole tutto. E’ all’apice, ma è da lì che le cadute peggiori iniziano. Ha anco-

DUE PAROLE CON ROBERTO SAVIANO viano il tempo per due veloci domande. È stata l’occasione per discutere di quanto lo sviluppo della camorra sia legato alla realtà culturale italiana e per sentire la sua opinione in merito alla capacità dei giovani di sviluppare opinioni sul mondo che li circonda.

certamente è anche culturale. Ecco perché ci tengo così tanto a citare una vecchia frase di Bufalino: “Non ci vogliono eserciti di soldati ma eserciti di professori”.

In un suo articolo lei ha parlato dell’importanza di avere una propria opinione: a suo parere La Camorra è una realtà dal- noi giovani stiamo sviluppando la portata purtroppo mondiale. questa capacità? Il punto non è tanto avere o iovedì 12 ottobre, in Crede che il fatto che, come molte non avere un’opinione, il punto è occasione della presen- altre mafie, sia nata in Italia sia tazione del suo ultimo indice di un problema prima di darsi il tempo per avere un’opinione che non sia un istinto, ma che libro Bacio feroce alla tutto culturale? Si, è un problema culturale. sia formata con il tempo, e magari Feltrinelli di piazza Duomo, siamo riusciti a strappare a Roberto Sa- Non so se lo è prima di tutto, ma saperla cambiare più avanti.

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RECENSIONI-MOSTRE

di RUTH DEMICHELIS E CHIARA MALAPONTI

KUNIYOSHI, IL VISIONARIO DEL MONDO FLUTTUANTE

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uesta mostra si trova al Museo della Permanente ed espone le tavole artistiche di Utagawa Kuniyoshi. Il percorso si divide in cinque sezioni tematiche: Beltà, Paesaggi, Eroi e Guerrieri, Animali e Parodie e Gatti. Kuniyoshi ritrae, nelle prime due, scene di vita quotidiana: prima del ceto elevato, con ricche donne intente a passeggiare, pettinarsi, ballare; poi del popolo, con le figure di pescatori e contadini che si stagliano sulla campagna e sulla costa giapponese, rappresentate con vivacità e pienezza di colori. Tuttavia, la parte più ingente della produzione di Kuniyoshi è dedicata alle rappresentazioni di scene di guerra della tradizione giapponese, collocate nella terza sezione. A lungo andare, ho trovato questa parte meno interessante delle precedenti, più che altro perché, al mio occhio di assoluta inesperta d’arte, dopo dieci stampe questi guerrieri-samurai mi parevano un po’ tutti uguali. Nella sezione Animali e Parodie Kuniyoshi segue le orme di Arcimboldo e si butta nella costruzione di immagini attraverso puzzle costruiti da soggetti diversi e sperimenta con i giochi d’ombra. Pensavo che questa fosse la parte più divertente, finché non sono approdata nella sezione Gatti. A quanto pare, quest’uomo aveva una grandissima passione per i suoi amici felini. Ne possiede e ne ritrae tantissimi, nelle situazioni più bizzarre e in atteggiamenti spesso curiosamente umanizzanti. Che dire: a questa mostra mi sono davvero divertita e la consiglio se volete sperimentare e immergervi nell’arte orientale, e, ovviamente, se vi piacciono i gatti. (Chiara Malaponti)

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DENTRO CARAVAGGIO

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entro Caravaggio è il titolo della mostra interamente dedicata a Michelangelo Merisi che rimarrà allestita nelle sale del Palazzo Reale fino al 28 gennaio. Curioso è che, nel 1951, si tenne, proprio in questo luogo, un’importante mostra incentrata sul pittore. A differenza di quella, il cui presupposto era di far conoscere le opere di un artista all’epoca quasi dimenticato, l’esposizione attuale vuole approfondire scientificamente la tecnica di pittura di uno dei maggiori protagonisti della storia dell’arte italiana. I venti quadri, abitualmente collocati in alcuni dei più importanti musei italiani e non, sono affiancati da schermi sui quali si susseguono immagini radiografiche e riflettografiche. Esse sono il frutto di recenti studi eseguiti con strumentazioni diagnostiche accurate e permettono di seguire il procedimento creativo di ogni dipinto, dalla bozza eseguita sulla tela alla stesura del colore. Si tratta di una mostra del tutto innovativa che invita il visitatore a entrare meglio nell’ottica del pittore e ne pone i quadri sotto una nuova luce. “Luce” potrebbe proprio essere la parola chiave della mostra. I quadri del “visionario di luci e ombre” sono infatti illuminati da lampade poste in posizioni strategiche al fine di far risaltare il contrasto fra i colori. La consiglio non solo agli appassionati di arte, ma anche a tutti coloro che avessero voglia di saperne di più riguardo a colui che maggiormente influenzò la scena pittorica del Seicento. (Ruth Demichelis)

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20K: UN AIUTO IN PIÙ

RIPARTE LA RACCOLTA DI VESTITI PER BENEFICENZA

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nche quest’anno il Parini come altre scuole di Milano tra cui il Virgilio e il Manzoni partecipa alla raccolta di vestiti e beni di prima necessità promossa dal progetto 20K, iniziativa nata nel 2016 tra Milano e Bergamo e in perpetua espansione grazie all’aiuto di singoli, organizzazioni, spazi sociali e collettivi provenienti da tutta Italia che si alternano continuamente per dare il proprio contributo. Il progetto 20K opera in un’ottica di monitoraggio delle frontiere, di supporto fisico, psicologico e morale rivolto a coloro che transitano nelle città e di documentazione e informazione riguardo alla situazione del territorio, ma non si limita a questo. Lo scorso agosto, infatti, per poter offrire gratuitamente accesso a internet, ricarica della batteria del telefono e colloqui di assistenza legale a chiunque ne abbia bisogno, è stato inaugurato a Ventimiglia l’info-legal point Eufemia, presso il quale vengono distribuiti anche beni di prima necessità, indumenti e sacchi a pelo. Potrai contribuire portando il tuo supporto in auletta studenti entro l’1 dicembre! Verranno raccolte giacche, k-way, maglioni, felpe, pantaloni, calzini e boxer, ma anche scarpe, cappelli, sciarpe e articoli elettronici come cellulari e caricabatterie.

L’ANGOLO DEL LIBERTARIO

“IL PRIMO A SCOPRIRE CHE IN OGNI UOMO C’È DEL BUONO FU UN CANNIBALE” DI A.M.

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mmagino che abbiate capito tutti qual è l’argomento di questo mese. Ah, il cannibalismo! Certo che la gente è difficile: non si capisce proprio perché condanni certe pratiche a priori, senza neppure sforzarsi di uscire dalle solite idee preformate a riguardo. Pensateci un attimo: si può destinare il proprio corpo alla ricerca, si possono donare gli organi, si può decidere di farsi inumare o cremare, ma farsi mangiare non è ancora considerato socialmente accettabile. Se poi aggiungiamo il fatto che in alcuni Paesi è legale l’ibernazione (crioconservazione post mortem), è possibile farsi comprimere in un disco in vinile o addirittura dar vita ad una pianta tramite la decompo-

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sizione del corpo, viene proprio da chiedersi perché non valga lo stesso per l’antropofagia. C’è forse differenza per un morto fra il riposare in una tomba o in un piatto? In più, siate sinceri, se foste sul punto di morire di fame, circondati da freschissimi cadaveri umani, davvero non li tocchereste? Dai, evitate di negarlo subito, per una volta lasciate parlare l’istinto di sopravvivenza. E poi, la carne è carne. Una bistecca di carne umana avrebbe all’incirca gli stessi valori nutrizionali di una fetta di carne di maiale, tant’è che il buon vecchio Swift aveva proposto l’antropofagia come (oltre che possibile soluzione alla sovrappopolazione e alla povertà) raffinatezza alimentare per i più ricchi. Novembre 2017

Per quanto riguarda le quisquilie prettamente giuridiche, i reati perseguiti sono quelli di omicidio (anche in caso di consenso) e vilipendio di cadavere. Ma se non si trattasse di omicidio (bensì di morte naturale o suicidio), e se la “vittima” avesse dichiarato davanti a testimoni di essere consapevole e consenziente a ciò a cui andrebbe incontro da morto, dove sarebbe il problema? E per quanto riguarda il vilipendio, beh, ti squarciano anche quando doni gli organi, no? In fondo anche un cannibale ha il diritto di essere felice. Saremmo contenti di leggere le vostre opinioni e aprire un dibattito, scriveteci a: parini.zabaione@gmail.com

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di ARNALDO BEGA

ARIETE

L’anno avanza, le verifiche s’addensano e urlare “Allah è grande e Maometto è il suo profeta” nel preversione è un trucco che alla lunga non paga. Poi spiegalo tu al preside.

ZABAOROSCOPO LEONE

Recrudescenza del divieto di fumo, SAGITTARIO niente più sigarette in cortile. Ma Salviamo gli alberi! Risparmiamo sulle pippate di Oki non mi risulta inchiostro! nessuno abbia detto niente.

VERGINE

non esiste e la vita è priva di TORO Dio qualsivoglia scopo. Vista da questa Per questo mese ti suggerisco di prospettiva, la prossima versione approcciarti alla scuola col metodo di greco non dovrebbe più rappre“Kevin Spacey”: accontentati di ciò sentare motivo di preoccupazione. che la vita ti offre, ma ricorda che 6 è un numero sotto il quale non conviene scendere. BILANCIA Potendo arrivare fino ai 500 anni di GEMELLI età, lo squalo della Groenlandia è il Smettila con questo filoamericani- più longevo vertebrato del pianeta. smo. Oltre alle verifiche interrotte È un formidabile predatore, e perfidalle sparatorie la vita da studente no le sue carni sono velenose. Morale: non fottere con i più grandi. in USA ha anche degli svantaggi.

CAPRICORNO

Sai cosa succede se fondi degli atomi di idrogeno? No? Be’, ti basti sapere che potrebbe essere un buon modo per movimentare le ore in laboratorio.

ACQUARIO

Abbattiamo la società del pudore: liberati di ogni tabù e professa l’amore libero. Se serve, io ci sono.

PESCI

Anche questa versione è andata male? Per la prossima non temere, e ricorda che i dizionari sono ogCANCRO Ci sono Zizzilioni diSCORPIONE probabilità getti molto pesanti. Niente da fare, Maroni ha perso il che tu muoia. Magari potresti riureferendum. Vuol dire che dovrai scire ad andartene in modo origitenerti i compagni terroni. Ma nale, no? Comunque la cioccolata tranquillo, la lotta continua. si chiama CALDA per un motivo.

CACCIA AL PROFESSORE

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di ALICE ALESSANDRI e davide rossi iao pariniani! Dopo la vittoria di Marco Terzi di 4C, torna Caccia al Professore!

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Come sempre, il primo a inviare una mail allʹindirizzo parini.zabaione@gmail.com con i nomi corretti dei professori, vin-

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cerà un buono di 5 euro da spendere al bar. Buona caccia a tutti, pariniani!!!

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ZABAENIGMISTICA CRUCIVERBA 1

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ORIZZONTALI 1. Condannò il Conte Ugolino all’inferno. - 7. Lista pariniana di Pensabene, Morbidini, Falorni, Brocca e de Caterina. - 12. Il più famoso tra gli anfibi. - 13. Prefisso con valore di “dentro”. - 14. Oto...laringoiatra. - 15. Parola generica plurale che indica tutto ciò che esiste. - 16. Pasta con pomodoro, olive e acciughe, tipica della tradizione napoletana. - 20. Integratori alimentari per lo sport. - 22. Stato con capitale Mascate. - 23. Le prime due di “oggi”. - 24. Elemento basilare della comunicazione verbale. - 26. Organizzazione dei Paesi Baschi che ha causato l’attentato alla stazione metropolitana di Atocha. - 27. Lunedì in breve. - 28. Colpevole. - 29. Quarto in latino. . 30. Venire in spagnolo. - 31. Olbia in targa. - 32. Capitale lettone. - 34. Saluto romano. - 35. “Vado” in inglese. - 36. Iper, super.... - 37. Preposizione semplice che spesso indica il complemento di moto per luogo e fine. - 39. “Io stimo lui” o “io... stimo”. - 40. Parola utilizzata nel gergo della boxe. - 41. Il contrario di off. - 42. Agenzia Nazionale Stampa Associata. - 43. Congiunzione avversativa. - 45. A seconda dell’accento può essere un osso o un famoso poeta. - 46. Tra “o” e “q”. - 47. Quella irlandese è la più famosa. - 48. In latino ...+ fero significa riferire. - 49. Parola che deriva dal latino Vir, viri. - 52. Servizio Elettrico Nazionale, uno dei più famosi fornitori di energia elettrica. - 55. Chi forgia l’oro. - 56. Non è “.com”. - 57. La miglior difesa è l’.... - 58. Seconda persona singolare del verbo eimi. - 59. L’onnipotente VERTICALI 1. In Clash Royale ha i capelli rosa. - 2. Paese asiatico vicino al Myanmar. - 3. Privo di sapore. - 4. Comune italiano in provincia di Latina. - 5. Aggiunto a “ornello” è una parte della canzone. - 6. “Dentro” in inglese. - 8. Prosciugare il terreno con varie operazioni. - 9. Il suo (di lui) in inglese. - 10. Medico specializzato nella diagnosi e nel trattamento delle neoplasie. - 11. Massa solida costituita dalla fibrina, contenente piastrine, globuli rossi e bianchi. - 16. Tipica pa-

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SVAGO rola detta al microfono dopo 1,2,3. - 17. Un sindacato italiano. - 18. Che reca piacere, piacevole. - 19. È famoso quello americano. - 21. Un ingrediente della pizza marinara. - 25. Un giornale di ispirazione cattolica. - 33. ... Karkaroff, un personaggio di Harry Potter. - 36. Il momento inglese. - 37. Materiale scrittorio assai diffuso nell’antichità. - 38. Le iniziali di “scamarcio” invertite. - 39. ... Croft, personaggio di Tomb Raider. - 40. Paese di origine del Taekwondo (arte marziale). - 43. Clima tipico delle località marine. - 44. Si festeggia il giorno dell’onomastico. - 47. Può essere anche elettrica. - 49. Vocativo in breve. - 50. “Se” in inglese. - 51. Bugia, menzogna in inglese. - 53. Film avente un alieno come protagonista. - 54. La nota che precede si. - 56. Perfetto del verbo “eo”

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DOV’È SODDU?

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In questa foto compare sei volte il nostro Preside, riuscite a trovarlo?

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A R C I E R E

L A O S 30 E 41 M O M E N T

I G H I E N A 16 S E P U A T O R I P A R O L O I V R I G A 42 E G A 48 P O N A E R O 56 P 54 62 V I E L O R T A C C O

R I 8 A D H O I N R I N T T A N E S C O M A N O A E T A 32 L V E N I R 34 O V 43 A V E 44 G E R O L O N S A M A I B I R R R I L I T A 58 E F I C E 69 I E I 59 D I

S A N T O C O A G U L O

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CONTATTATECI! e-mail: parini.zabaione@gmail.com facebook: www.facebook.com/zabaione.parini youtube: www.youtube.com/user/ZabaioneParini INSTAGRAM: ZABAIONE.LICEOPARINI BLOG: https://zabaionepertutti.wordpress.com ISSUU: https://issuu.com/zabaione_liceoparini DIRETTORE: GIULIO PISTOLESI (5B) VICEDIRETTORE: GIORGIO COLOMBO (5B) CAPOREDATTORI: FILIPPO SAVIO (3G) ATTUALITÀ, DAVIDE ROSSI (3G) svago RESPONSABILE WEB: lUIGI lorenzoni (2c) REDATTORI E COLLABORATORI: CECILIA ALBANESE (2N), ALICE ALESSANDRI (5B), althea barrese (5b), PIETRO CAMUSSI (1B), GIULIA CAPPATO (2N), GIULIA CASENTINI (2L), MARIA CATTANO (1H), mattia colombo (5b), angela de jaegher (4a), ruth demichelis (2b), ELENA GALVANI (2N), giulia gennari (1h), GIORGIA HEFFLER (2F), VIKTOR LINDHOLM (1D), LUIGI LORENZONI (2C), anna lunghi (5b), CHIARA MALAPONTI (5B), FEDERICO MANTACI (2N), MAIA MUTTI (1H), AURORA NEGRETTI (5C), EMMA ORSENIGO (2L), MATTIA PELLIZZARI (2B), CAMILLA PIOVANI (2F), RICCARDO PUZZIFERRI (1B), FRANCESCA ROMANO (4A), CHIARA TEDESCO (4A), giulia valli (ib), RICCARDO VARINI (1L) IMPAGINATore: Federico mantaci (2n) Copertina: simone molinarI (5d)


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