SONDAGGIO: VOTO AI SEDICENNI, SÍ O NO?
ZABAIONE NUMERO I
ANNO XIV
L'ANGOLO DEL LIBERTARIO: CARAMELLE DAGLI SCONOSCIUTI IMPROBABILE TEMPO LIBERO A MILANO
GIORNALISMO INDIPENDENTE AL PARINI DAL 2006 OTTOBRE MMXIX
L'AMARO: L'ESTETICA DEL LA POLITICA PARINIANO ALL'ESTERO:A SCUOLA CON I CANGURI
EDITORIALE
ISTRUZIONE ALL'ITALIANA
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di DAVIDE ROSSI
l 23 settembre, in vista dello sciopero indetto da Fridays for Future per venerdì 27, il Ministro dell’Istruzione Lorenzo Fioramonti ha espresso “l’auspicio che le scuole […] possano considerare l’assenza degli studenti […] motivata dalla partecipazione alla manifestazione”, e ha invitato i Collegi dei docenti “a valutare la possibilità che tale giornata non incida sul numero massimo di assenze consentite”, lasciando quindi la decisione ai suddetti organi. Ora, al di là della formulazione democristiana di questa frase, emblema del cosiddetto politically correct tipico italiano, il cambiamento climatico è realtà, tocca ognuno di noi, e la lotta a esso, con tutti i mezzi a nostra disposizione, è ormai divenuta improrogabile. È altresì importante che anche le istituzioni, come per esempio la scuola, prendano posizione riguardo a questi argomenti di crucialità sociale. Tuttavia la decisione del MIUR è ampiamente criticabile da diversi punti di vista. Innanzitutto non far rientrare l’assenza di venerdì 27 nel computo di monte ore totale crea un pericoloso precedente che potrebbe essere fatto valere nel caso di future manifestazioni studentesche. C’è chi potrebbe rispondere che quella organizzata da Fridays for Future è una dimostrazione apolitica e che riguarda i diritti e i doveri di tutti, a contrario di altre, ma è innegabile che, sdoganata una manifestazione comincino ad arrivare richieste senza fine di giustificare mille altri cortei e dimostrazioni. Potrebbe infatti sembrare lecito chiedere di giustificare una manifestazione per i diritti dei canarini, di cui non si è mai discusso in parlamento. Secondariamente, la 2
scuola è nata da un’esigenza educa- re un ruolo guida in questa battaglia tiva e ha quindi come fine quello di che deve vedere tutte le componenti istruire i suoi alunni, e di renderli dei sociali coinvolte e unite. Ma aldilà di cittadini responsabili e consapevoli, questa manifestazione, sicuramente con un’importante coscienza critica. di importanza emblematica, il proDi conseguenza, il percorso di studi, blema che questa circolare ci ricorda indipendentemente dall’indirizzo, è, ancora una volta, l’approssimanon può non includere aspetti di zione e la superficialità della scuola educazione civica e cittadinanza at- italiana, una scuola che punta moltiva quali, appunto, progetti di sensi- to sull’immagine esterna ma che, a bilizzazione sul tema dell’emergenza contenuti extracurriculari, vale ben climatica, che non si fermino a una poco. Una scuola approssimativa e banale strizzata d’occhio conclusasi superficiale, su cui si investe semin una firma, peraltro nemmeno del pre meno. Una scuola che si vuole ministro. Non è giustificando le as- avvicinare al mondo del lavoro con senze che si combatte il cambiamen- progetti come il PCTO, l’ex alternanto climatico. Il compito della scuola za scuola-lavoro, che però puntano va molto oltre, e non deve fermar- sempre al ribasso e cambiano una si a tali limiti. Non è finanziando e volta ogni due mesi circa. Una scuopromuovendo manifestazioni che la in cui ogni ministro -e negli ultimi la scuola assolve la propria missio- anni ne abbiamo avuti diversi- camne, non è con una circolare che il bia la maturità a suo piacimento. MIUR può ritenere di soddisfare le Una scuola che sembra fatta in funesigenze che studenti e professori zione delle campagne elettorali. Una hanno nei suoi confronti. La scuola, scuola che, andando avanti così, non mezzo principe dell’educazione, non potrà che fallire nella sua missione può abdicare così al suo compito, ma educativa. deve invece farsi parte attiva della lotta al cambiamento climatico e diventare un modello di comportamento virtuoso che incoraggi gli studenti ad agire nel loro piccolo per le emerREVENGE PORN PAG. 3 genze della nostra epoca moderna. È VOTO AI SEDICENNI pag. 4 promuovendo incontri, assemblee, SU LE MANI PER IL PIANETA PAG. 6 lezioni divulgative e conferenze che QUALCOSA STA CAMBIANDO pag. 7 la scuola può combattere il cambia- A SCUOLA CON I CANCGURI PAG. 8 L'AMARO PAG. 8 mento climatico. Solo agendo in priIL CORAGGIO DI ma linea attraverso politiche ecoloESSERE SE STESSI PAG. 9 giste e anticonsumistiche come, per RECENSIONI-FILM pag. 10 esempio, l’obbligo alla raccolta diffePAG. 11 RECENSIONI-MOSTRE renziata nelle classi, la distribuzione IMPROBABILE TEMPO di borracce riutilizzabili, l’incentivo pag. 12 LIBERO A MILANO a usare fonti energetiche rinnovabili ZABAOROSCOPO PAG. 13 nelle strutture scolastiche e sopratLIBERTARIO pag. 13 tutto guardando ai suoi studenti che ZABAENIGMISTIICA PAG. 14 il Ministero può pensare di assume-
SOMMARIO
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ATTUALITÀ
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di GRETA MANERA, FRANCESCO CASARTELLI, ANDREA KOSSUTA e FEDERICO SAVORANI
ualche settimana fa abbiamo intervistato l’Onorevole Mara Carfagna a proposito delle nuove leggi sul Revenge Porn, la diffusione di foto o video a sfondo sessuale. Fino a poco fa non era un reato, tuttavia adesso sembrano essere state prese decisioni legislative ufficiali. Ecco perché. D: Quali sono i suoi pensieri riguardo al revenge porn? R: Il revenge porn è una nuova e feroce forma di stalking che può avere effetti devastanti che arrivano addirittura al suicidio. Conosciamo per esempio in Italia il caso di Tiziana Cantone, forse quello più eclatante. La giovane donna si è suicidata tre anni fa dopo che delle sue immagini a sfondo sessuale, diffuse ovviamente senza il suo consenso, hanno fatto il giro del mondo. Le hanno reso la vita impossibile e proprio per questo Tiziana ha deciso di togliersi la vita. Non riusciva a fare fronte a questa vergogna e umiliazione a cui era stata sottoposta. Oggi chi subisce questo tipo di violenza, persecuzione e oltraggio della propria vita personale e della reputazione deve sapere che si tratta di un crimine. Il legislatore finalmente ha approvato una norma che introduce il reato di vendetta pornografica e punisce con la reclusione da 1 a 5 anni chiunque che, dopo averlo realizzato o acquisito diffonde, pubblica, cede materiale sessualmente ZABAIONE
REVENGE PORN
LA VENDETTA PORNOGRAFICA È REATO INTERVISTA A MARA CARFAGNA
esplicito senza il consenso di chi è rappresentato, consentendo la cosiddetta viralizzazione. Era importante intervenire e il legislatore ha fatto la sua parte. Naturalmente non basta perché c’è bisogno di prevenire ed educare soprattutto le giovani generazioni, di informare i ragazzi ad un uso consapevole dei social network, soprattutto perchè oggi tanti di loro vivono una vita parallela virtuale sul web, si conoscono attraverso i social, intrattengono relazioni, studiano attraverso internet, approfondiscono determinati argomenti, acquistano beni e servizi, ascoltano musica, guardano film. Questo per le nuove generazioni naturalmente rappresenta una grande opportunità ma devono essere messi al corrente delle insidie che tutto questo nasconde. Le istituzioni devono potenziare l’attività di formazione e di educazione e bisogna che si crei una rete tra scuole, istituzioni, polizia postale. Per esempio quest’ultima fa già un lavoro eccellente attraverso l’iniziativa “Vita Da Social”, che ha raggiunto quasi 2 milioni di studenti, 15mila istituti, centinaia di migliaia di famiglie e di docenti. Bisogna naturalmente potenziare questo tipo di progetti. D: A proposito dei social network, secondo lei una legge contro il revenge porn può essere d’aiuto anche nell’educare i giovani d’oggi a utilizzare i media in un modo più consono? R: Intanto i giovani oggi devono
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sapere che diffondere, realizzare, produrre e soprattutto cedere e inoltrare materiale sessualmente esplicito è un reato, e in quanto tale prevede una sanzione per chi lo commette. E’ chiaro che c’è bisogno non soltanto della repressione, ma anche della prevenzione. Ecco perché è importante informare i giovani dei rischi che corrono. D: Parlando invece del suo percorso di studi: lei si è laureata in giurisprudenza nel 2001. Cosa l’ha spinta a specializzarsi in questo ambito e come pensa che sia cambiato in questi anni? R: Mi ha spinto l’amore per il diritto e per la giustizia. In realtà quando mi sono iscritta a Giurisprudenza desideravo fare il magistrato. Ammiravo tanti magistrati valorosi che in Italia hanno dedicato la loro vita, in alcuni casi anche sacrificandola, per il bene della giustizia. Quindi il mio sogno all’inizio era quello di diventare come loro. Alla fine la mia vita mi ha portato a fare altre scelte. Tuttavia penso che studiare Giurisprudenza, Legge e Diritto sia molto utile, perché naturalmente insegna e trasmette nozioni che sono importanti per la vita. quotidiana nella nostra società. 3
ATTUALITÀ
(NON) HO L'ETÀ PER VOTARE
OPINIONI DEI PARINIANI, E NON SOLO di LUCIA TRAVERSO e SARA PILATI GRAFICI DI FILIPPO SAVIO
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el corso delle ultime settimane, un argomento decisamente molto discusso è stato la questione del voto ai sedicenni. Per chi non sapesse ancora di cosa stiamo parlando, di seguito c’è una breve spiegazione. La proposta di estendere il diritto di voto ai sedicenni è arrivata dall’ex presidente del Consiglio Enrico Letta, che è stato il primo a riproporre l’idea, che già Walter Veltroni aveva lanciato nel 2007, quando divenne segretario del Partito Democratico. Per attuare questa legge, però,
SEI FAVOREVOILE ALL' ESTENSIONE DEL VOTO PER CHI HA GIÀ COMPIUTO 16
SE SÍ, PERCHÈ?
SE NO, PERCHÈ? occorre modificare l’articolo 48 della Costituzione, riguardante i diritti elettorali e l’età alla quale si può iniziare a votare. In Italia il diritto di voto è garantito dal principio del suffragio universale: tutti i cittadini italiani, possono votare per la Camera se hanno raggiunto i diciotto anni, e mentre per il Senato ne sono necessari venticinque. Le opinioni su 4
questo tema si dividono in due diverse correnti di pensiero: la prima afferma che, a sedici anni, un ragazzo può lavorare, quindi pagare le tasse, e dovrebbe essere quindi suo diritto decidere come i suoi soldi vengono spesi dallo Stato. Per di più in altre parti del mondo il voto anticipato è già realtà. Succede in Austria, Grecia, Malta e Ungheria, dove i maggiori di sedici anni possono votare se sposati. In Argentina, Brasile, Nicaragua, Cuba, Ecuador si può votare a sedici anni. Mentre in Indonesia e Timor Est (paese del Sud-Est asiatico) si può votare dai diciassette anni in su. L’estensione di voto poi non avrebbe un forte impatto politico, perché si tratterebbe solo del 2% in più di elettori, sempre ammesso che i giovani decidano di votare in massa una volta concesso loro il voto. In compenso, ha un alto valore simbolico, perché i giovani sono incentivati a formarsi e a sviluppare una coscienza critica. Oltre a ciò, mentre il paese invecchia, i ragazzi hanno mostrato molto interesse riguardo al futuro del pianeta, espresso per esempio con la manifestazione “Fridays for future”. E qualcuno si domanda, appunto, perché non dare loro la possibilità di votare così che possano concretamente contribuire a deciderlo?
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ATTUALITÀ
CREDI DI AVERE GLI STRUMENTI ADATTI PER VOTARE?
Letta, intervistato da “Repubblica”, dice “Il voto ai sedicenni è una riforma urgente, un modo per dire a quei giovani che abbiamo fotografato nelle piazze, lodando i loro slogan con entusiasmo: ‘vi prendiamo sul serio e riconosciamo che esiste un problema di sottorappresentazione delle vostre idee, dei vostri interessi’”. Infatti, la grande mobilitazione studentesca, ha riportato in auge un dibattito sulla consapevolezza politica, non solo dei giovani. ecise: la giovinezza è ben distinta dalla maturità. C’è chi pensa, invece,
VOTERESTI SE NE AVESSI LA POSSIBILITÀ?
Schede scrutinate: 172
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che la vita sia un percorso con fasi precise: la giovinezza è ben distinta dalla maturità. A sedici anni un ragazzo ha sicuramente meno esperienza e pensiero critico di un adulto, e quindi, potrà mai pensare e votare in modo coscienzioso e maturo? Da giovani ogni momento è prezioso per maturare; un giorno vale come un anno se pensiamo alle cose che si possono capire e sperimentare. Se vengono bruciate queste “tappe”, i ragazzi sono manipolabili più facilmente, attratti da slogan e messaggi superficiali. Se si aprono le porte dei seggi ai sedicenni, mandandoli allo sbaraglio, c’è il rischio che vadano a votare con la stessa mentalità che avrebbero pe fare una passeggiata al centro commerciale. All’interno della scuola, è stato fatto un sondaggio nei corsi F e G. La maggior parte dei pariniani che hanno votato hanno scritto di essere contro questa nuova proposta, perché i ragazzi non sono né abbastanza maturi né sufficientemente informati per scegliere cosa votare. Ma ci sono stati anche studenti che hanno votato a favore, spiegando che molti di loro vorrebbero maggiore libertà a proposito di questo argomento. I votanti in tutto sono stati 172, di cui 29 favorevoli e 143 sfavorevoli. L’esito, come evidenziato dai numeri e già detto prima, afferma che la maggior parte dei votanti è sfavorevole, non ritenendo la suddetta fascia di età abbastanza pronta, matura ed informata per esprimere il proprio parere politico. 5
ATTUALITÀ
SU LE MANI PER IL PIANETA
CONSIDERAZIONI SULLA MANIFESTAZIONE PER IL CAMBIAMENTO CLIMATICO di SAMUELE MIETTO e ANDREA FONTANA
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enerdì 27 settembre ha avuto luogo in tutto il mondo il terzo sciopero di protesta sulla scia di “Fridays for future”, il movimento nato in seguito all’attivismo di Greta Thunberg contro il cambiamento climatico. All’appello di Greta e del movimento hanno risposto da tutto il mondo: sono scesi in piazza cittadini australiani, americani, neozelandesi e tanti altri, tra cui noi italiani. Si stima che solo quel giorno, nel nostro paese, abbiano protestato oltre un milione di persone di tutte le età, dai neonati ai bisnonni. A Milano da piazza Cairoli sono partiti circa 150mila manifestanti, 200mila a Roma, 20mila a Napoli e così via. Oltre che per l’età, i partecipanti si differivano anche per le motivazioni con le quali sono scesi nelle strade a protestare: prendendo parte alla manifestazione abbiamo avuto modo di intervistare varie persone, cosa che ci ha permesso di aprire la nostra mente a vari filoni di pensiero. Molti si sono dimostrati decisi, convinti e intraprendenti, credendo che la manifestazione avrebbe aperto gli occhi a Milano riguardo al problema del riscaldamento globale. Altri invece ripongono meno fiducia nelle persone e, pur avendo protestato contro i problemi che affliggono l’ambiente, non credono che la ma6
nifestazione influirà né sui fatti né sulle persone, che non sono disposte a cambiare il proprio modo di vivere per il bene comune. Si presenta poi una terza tipologia di manifestanti, ovvero coloro che hanno colto la palla al balzo per risparmiarsi una lezione di greco: vi capiamo. Sorge però spontanea una domanda: come la pensano coloro che non hanno partecipato alla manifestazione? Molti credono che manifestare sia inutile e che non porterebbe da nessuna parte, e pertanto uno spreco di tempo prezioso: infatti molti studenti (ovviamente non del Liceo Parini) hanno deciso di approfittarne per restare a casa e, chissà, magari finire quella serie su Netflix da cui lo studio li aveva allontanati. Come ogni manifestazione anche questa è stata oggetto di discussione per numerosi politici in tutto il mondo, anche perché uno dei temi dei numerosi cartelloni e striscioni presenti era anche la politica:”Il clima cambia, la po-
litica no”, “Cambiamo il sistema, non il clima”. A questi hanno risposto quasi tutti i partiti italiani, conferendo alla crisi ambientale l’incredibile potere di mettere in comune accordo fazioni politiche solitamente diametralmente opposte. A tal proposito, tra le proposte più rilevanti ci sono il dimezzamento delle emissioni, la riconversione sostenibile dell’industria e l’investimento in veicoli a zero emissioni. Invece per quanto riguarda la politica d’oltreoceano sembra che Trump continui a negare il cambiamento, anche dopo il duro scontro avvenuto all’ONU con Greta Thunberg, la quale ha accusato lui e gli altri politici di averle rubato l’infanzia. Collegandoci all’affermazione della giovane attivista giungiamo a un altro importante tema. Molti infatti sostenevano che il futuro è di noi giovani, e per questo meriteremmo di essere presi più in considerazione. Prima di poter parlare di futuro però bisogna parlare necessariamente di presente, e quindi vi lasciamo con un motivo di riflessione: sareste disposti a cambiare anche radicalmente il vostro stile di vita, pur di preservare il pianeta? Perché è fuori discussione che per ottenere una svolta significativa non si possa perseverare su questa falsa riga.
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ATTUALITÀ
QUALCOSA STA CAMBIANDO? LE CONSEGUENZE DELL'IMPEGNO DI GRETA THUMBERG
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rima del 2018, il cambiamento climatico era una presenza subdola ed impercettibile: vigeva l’omertà ed erano pochi a prenderne atto. Questo, fino a quando Greta Thunberg, sedicenne ambientalista e oramai celebre attivista non ha deciso di manifestare davanti al parlamento svedese, così risvegliando una coscienza globale prima assopita. Greta è nata nel 2002, la madre è cantante lirica e il padre scienziato. La ragazza, affetta da sindrome di Asperger, ha iniziato a protestare nell’agosto del 2018, a Stoccolma. Una volta manifestato in tutta Europa, si è recata negli Stati Uniti, dove si trova tutt’oggi. Greta ha avuto una fortissima influenza sul mondo dei giovani, ha ispirato l’associazione Fridays For Future e ha reso i suoi “School Strikes for Climate” noti e discussi. Ma la sua immensa popolarità non l’ha esentata dalle critiche: giornalismo e politica di scindono tra chi osanna il suo operato e chi la rimprovera, anche duramente. Greta, con l’ingenuità caratteristica di una ragazzina, pretende una soluzione efficace in tempi troppo brevi. Difatti il problema è capzio-
di LIVIA CRISOSTOMO E MARIANNA VITI so e intricato, talmente stratificato da rendere estremamente complicato trovarne una via d’uscita. Basta pensare al numero immenso di persone che perderebbero il lavoro nel caso lo si abolisse perché ritenuto non abbastanza ecososte-
nibile. Se ne evince che la precaria situazione vada gestita sensibilmente e intelligentemente. Tuttavia bisogna senz’altro riconoscere a Greta un merito notevole: aver sensibilizzato intere generazioni in tutto il mondo al problema, che non è fittizio ma davanti a noi. Greta oggi, seguita da ormai innumerevoli giovani, è andata oltre
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le ingiurie e le ignominie nei suoi confronti. Persiste nel far sentire la propria voce, continuando a sobillare all’azione le figure attualmente più potenti, quali politici e capi di stato. Piccole rivoluzioni stanno arrivando. Ad esempio il divieto alle cannucce e alla plastica monouso, che dovrebbe essere introdotto in Europa nei prossimi anni. L’ambientalismo è asceso nella scala delle priorità tanto da motivare l’organizzazione di un vertice sul clima tenuto dall’ONU, al quale ha partecipato anche Greta stessa. Nel momento in cui, però, la manifestazione diventerà un mero rito, il suo effetto si dileguerà e bisognerà toccare il piano personale: in una situazione tanto preoccupante, non potrà che valere il detto “ogni oceano parte da una goccia”. Premettendo che l’ecosostenibilità rimane un lusso, chi se lo può permettere, deve cominciare dalla propria azione quotidiana. Grazie alla perseveranza di Greta, si sono mobilitate milioni di persone, ora c’è solo da vedere: saremo ricordati come la generazione che ha salvato il pianeta, o non saremo ricordati affatto? 7
P AL ARIN L'E IA ST NO ER O
ATTUALITÀ
A SCUOLA CON I CANGURI IN AUSTRALIA PER TRE MESI
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uongiorno pariniani e pariniane! Sono Martina e anche io mi trovo a scrivere un articolo per Zabaione nella rubrica degli studenti all’estero. In particolare, vi porto notizie dalla mitica Australia. Lasciate che vi dica, per prima cosa, che laggiù tutti gli stereotipi sono veri: usano mate in media dieci volte a frase, mangiano vegemite come se fosse pane e ci sono canguri quasi ovunque. La metà della popolazione va in giro scalza e corre con i capelli al vento. L’altra metà, vi chiederete? Logico, usano le celebri thongs, che, al contrario di quanto possiate pensare, sono le infradito. Questo dress code è rispettato da tutti. Un esempio è il mio insegnante di Marine Science che, finita la lezione, si toglie le
dI MARTINA CAMERA
scarpe e infila le sue surfer thongs. A proposito di scuola: la giornata standard alla Trinity Bay State High School è composta da un totale di quattro lezioni (avete letto bene, quattro) e ben due breaks da quaranta minuti ognuno: il sogno di ogni studente. Un vero dramma che ho dovuto attraversare, però, è stato mangiare la pizza all’ananas. PRIMA CHE bruciate questo numero per la mia mancanza di patriottismo, però, lasciatemi solo raccontare. Era una giornata abbastanza tranquilla di metà agosto e, mentre stavo salendo sul bus per tornare a casa, ho proprio pensato a quanto questa pace fosse inusuale. Tempo due secondi, la mia host sister si è versata il caffè bollente sulla felpa e ci siamo accorte che non avevamo le chiavi
di casa: due disastri. Dopo aver notato un sorriso vagamente maligno sulla faccia del mio host dad quella sera, ho capito fino in fondo cosa voglia dire il detto “non c’è due senza tre”, ma soprattutto perché esista un odio profondo per la pizza all’ananas. Sembrerò una pubblicità per i viaggi d’istruzione, ma questa esperienza, tra alti e bassi, mi ha veramente insegnato tanto. A parte gli scherzi, un consiglio che posso darvi è quello di buttarvi, non esitare, perché questo vi aiuterà ad allargare i vostri orizzonti e ad aprire un po’ la mente (vi ricorda qualcosa?). E questo vale ovunque siate, che sia il leggendario Liceo Parini o altrove. Per finire, come direbbe un tipico australiano: cya mate!
L'ESTETICA DELLA POLITICA MALA TEMPORA CURRUNT
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dI FILIPPO SAVIO
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n 60 anni l’icona politico-balneare dell’estate italiana è mutata: da Moro in completo, a Salvini villoso a torso nudo. Così come i simboli di partito. Il cosiddetto “centro” fino a 25 anni fa era occupato dalla DC con il suo scudo crociato. Un simbolo progettato per comunicare solidità. Un simbolo che si rifaceva a una storia e a un’ideologia ben precisa. Oggi lo stesso “centro” è occupato da Renzi, il quale, per meglio adattarsi alla sua naturale collocazione politica, ha deciso di scindere il PD. La scissione dell’atomo può donare l’energia pulita così come la bomba atomica: chissà a quale delle due pensava il fiorentino quando ha preso le sue decisioni. Il nome del nuovo soggetto politico? Italia Viva, in netta polemica con Marco Cappato e la sua battaglia
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per il diritto all’eutanasia. Il simbolo? Il segretario ne ha proposti ben tre su Facebook: il primo ispirato al logo di una qualunque marca di assorbenti (forse un modo per dichiarare che con loro gli assorbenti non saranno più tassati come i tartufi), il secondo un chiaro omaggio a un noto detergente intimo, il terzo una reinterpretazione del simbolo di Forza Italia con i colori del Front National. Alla fine, i fan del nuovo partito – sì, fan, perché a detta di Renzi “è finito il tempo dei signori delle tessere”: non dunque tesserati, ma fan, o al massimo follower – hanno scelto la seconda proposta. Nel procurarsi una confezione di Vagisil l’indecisione regnerà sovrana: dove recarsi? In farmacia o al seggio elettorale? Forse Cappato è l’eroe che non meritiamo, ma di cui abbiamo bisogno.
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IL CORAGGIO DI ESSERE SE STESSI di lUDOVICA SANCASSANI E OTTAVIO RUSSI
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rmai sei un' ;icona della comunità LGBTQ+, soprattutto tra i giovani, questo come ti fa sentire? Hai avuto anche tu dei punti di riferimento, degli esempi da seguire? Inizialmente sì, seguivo molto Shanti, Muriel e tanta gente del settore, più che altro perché ambivo a diventare un po' come loro, quindi ad esprimermi anch'io in quel senso, a riuscire a fare coming out, a indirizzare tutto il mio canale su quello. Quindi sì, direi che erano loro le mie figure di riferimento.
INTERVISTA A CHARLIEMOON
nel mio percorso su Youtube è sempre stata molto presente, hanno sempre creduto in me, mi sono sempre stati vicini, ed è stato il motivo principale per cui poi non mi è stato così difficile fare coming out, perché la famiglia alla base è sempre la cosa più importante. Sei così giovane e hai già scritto un romanzo e avviato con successo la tua carriera da regista: pensi che la scuola italiana al giorno d' oggi incoraggi abbastanza la carriera artistica? Dipende dal tipo di scuola. La mia non l'ha mai incoraggiata, quindi
ancora a questo punto, ma ci stiamo avviando in quella direzione. Se non fossi stata né regista né scrittrice, cosa avresti fatto? Quando hai capito che questa era la tua strada? L'ho capito al liceo quando ho iniziato a fare video musicali, dopo che avevo già aperto il mio canale youtube; mi trovavo bene, mi piaceva molto, così ho iniziato ad informarmi e ho capito che era quello che volevo fare. Diventare scrittrice invece è stato il mio sogno fin da bambina: mi piaceva scrivere storie e l'ho portato fino a qui, a vent'anni. Se non avessi fatto questo non avrei fatto nient'altro, sarei finita sotto un ponte. Quanto di autobiografico c'è nel tuo libro? Com'è stato scrivere una storia che ti è così vicina?
Ci sono state persone che ti hanno sostenuta particolarmente nella tua carriera di youtuber e poi nel tuo percorso di coming out? Sicuramente la mia ragazza, in assoluto, e poi la mia famiglia che ZABAIONE
ho dovuto fare tutto da sola, però ci sono invece tanti professori che mi stanno scrivendo in questo periodo che ci tengono tanto, tanto da aver addirittura proposto il mio libro come lettura in classe, e questo mi rende molto felice. Quindi forse non tutta la scuola italiana è
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Di autobiografico c'è tutto, alla fine quando sei scrittore non puoi far altro che mettere te stesso in ciò che scrivi, perché è l'unica cosa che conosci veramente bene. Anche se avessi raccontato della seconda guerra mondiale, pur non avendola vissuta, comunque avrebbe parlato di me, perché è l'unica cosa che possiamo fare quando raccontiamo una storia. E quindi in tutto il libro, anche se non mi sono accadute effettivamente tutte quelle cose, c'è tanto di me. 9
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RECENSIONI-FILM
dI BIANCA BASSANI E ADRIANO MANTICA
JOKER
C'ERA UNA VOLTA AD HOLLYWOOD
l film Joker sta battendo tutti i record d’incasso ormai da due settimane. Il lungometraggio di Todd Philips con protagonista un sontuoso Joaquin Phoenix ha monopolizzato l’attenzione di tutti e ha diviso la critica a tal punto da creare due fazioni ben distinte: c’è chi lo ha odiato e chi lo ha amato, c’è chi pensa che sia un capolavoro cinematografico e chi invece pensa che sia troppo violento. “Joker” è l’unico film della DC che descrive l’infanzia e la vita di Arthur Fleck prima di diventare “il pagliaccio principe del crimine”. Uno dei maggiori meriti del regista è stato creare un valido antagonista, in modo che i fan siano dalla parte di Arthur pur essendo lui un criminale ed un assassino. Un altro elemento che caratterizza il film è l’accentuata risata di Arthur, uno degli elementi che mette più in risalto la malattia di quest’ultimo. Alla fine del film molte persone, me compresa, si sono sentite piene di adrenalina, come se il nemico di Gotham trasmettesse agli spettatori quello che lui ha provato nel corso della sua vita. Il messaggio che il regista vuole fare arrivare al pubblico è che anche se dicono di sorridere sempre ed essere felici, ci sono dei momenti in cui bisogna affrontare la propria vita e a volte bisogna lasciare da parte i falsi sorrisi.
1969, Hollywood: è qui che Tarantino decide di ambientare il suo nuovo film. Una storia avvicente si interseca tra le storie di Sharon Tate (Margot Robbie), Rick Dalton (Leonardo Di Caprio) e Cliff Booth (Brad Pitt). Rick Dalton, attore televisivo western in declino e la sua conrofigura Cliff Booth cercano di ottenere ingaggi e fortuna nell’industria cinematografica al tramonto dell’età dell’oro di Hollywood. Sharon Tate, attrice di successo, si è sposata da pochi mesi con il regista Roman Polanski. Tate si è appena trasferita a Cielo Drive nella villa adiacente all’abitazione di Dalton ed è grazie questa vicinanza che si sviluppa la storia. Tarantino fa un gran uso di parentesi e flashback, traducendo la classica struttura a puzzle dei suoi film in sequenze-mosaico, ma portando sempre avanti la storia in modo lineare. Solo che la storia non va avanti davvero. Una volta eretto il suo parco dei divertimenti e popolato con le due più grandi star viventi, Tarantino inizia una lunghissima esplorazione di questo presente alternativo, mai veramente vissuto (all’epoca aveva sei anni) ma sempre fantasticato. Si tratta ancora del dominio del cinema sulla storia, perché alle icone d’epoca si sovrappongono nomi e titoli immaginati, facendo lievitare il Creato Tarantiniano a livelli di dettaglio senza precedenti. Un mondo così compiuto e affascinante da riacquistare una paradossale verginità, che azzera le cronache e proietta nel possibile. (Adriano Mantica)
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(Bianca Bassani)
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RECENSIONI-MOSTRE
dI EMMA ORSENIGO, MARTINA LOMBARDO E MARIA VITTORIA MASSERETTI
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GIORGIO DE CHIRICO PALAZZO REALE
l termine della mostra, buona parte dei visitatori si paralizza di fronte alle tre versioni delle ‘Muse Inquietanti’, nel cervellotico tentativo di coglierne le differenze, ma il fine è proprio sfatare il mito della serialità nell’opera di De Chirico. In effetti, l’uso ripetuto di manichini e piazze deserte può dare un’impressione di monotonia, ma più che altro è l’effetto di una selezione nell’immaginario pubblico: la cosa più interessante, invece, si è rivelata proprio la varietà con cui riprendeva soggetti identici, come ‘Ettore e Andromaca’. La mostra evidenziava la centralità della cultura greca, che per De Chirico fu modello, richiamo all’infanzia e, attraverso il mito, biografia - il suo sradicamento viene espresso in un quadro che rappresenta allo stesso tempo Ulisse e se stesso: nel tempo aveva sviluppato un gusto per l’antico che lo portò a rifiutare la Metafisica per cui invece è conosciuto. L’ispirazione non si limita alla sola imitazione; spesso sfocia nella parodia, come un ritratto di Isabella Far sdraiata come una Venere rinascimentale. Il paradosso di questi ultimi e la suspence angosciante delle sue piazze vastissime e delle sue stanze minuscole lasciano spazio anche a soggetti come gli archeologi, manichini senza volto che, però, tengono in grembo in modo quasi materno le rovine della civiltà greca. Unica pecca, nelle didascalie mancavano tutti gli accenti, perciò se avete fratellini che hanno bisogno di esercizio portateli con voi: si alleneranno un sacco. (Emma Orsenigo)
ZABAIONE
OTTOBRE 2019 ANNO XIV NUMERO I
IMPRESSIONI D'ORIENTE Cosa immagini quando pensi al Giappone? Agli anime e ai manga, scommetto. Oppure i più sognatori pensano a una donna con un kimono, ai ventagli colorati e beh… al sushi, forse. Impressioni d’Oriente, l’esposizione al MUDEC, mostra come noi occidentali abbiamo reagito al primo contatto con il Giappone dopo moltissimo tempo – quando ha riaperto i porti dopo il lungo isolamento autoimposto – e come questo abbia influenzato in modo inaspettato l’arte, figurativa e non, a cavallo tra l’Ottocento e il Novecento. Attraverso testimonianze di vario genere vengono presentate al visitatore, letteralmente, delle impressioni della concezione non sempre realistica che si aveva di una cultura diversa dalla nostra, che proprio per questo affascinava molto: è il racconto di una vera e propria frenesia di Giappone e di esotico che ha coinvolto ambiti che a prima vista possono sembrarci molto distanti. La mostra spazia da stampe e quadri impressionisti, fino a capi di abbigliamento e statue, fotografie, vasi ed altari, alcuni orientali quanto altri realizzati in Europa da artisti presi da un irrefrenabile giapponismo. Ci sono statuette di terracotta e ventagli, stampe colorate e frammenti di video che colpiscono per la loro diversità. I pezzi sono esposti con eleganza e portano il visitatore in un percorso che fa scoprire la facile fusione tra i due mondi, che è avvenuta in maniera molto più naturale di quanto ci si aspetterebbe: si viaggia indietro nel tempo, per accorgersi che non è un fenomeno tanto lontano dalla nostra realtà. Assolutamente da non perdere! (Martina Lombardo e Maria Vittoria Masseretti)
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SVAGO
IMPROBABILE TEMPO LIBERO A MILANO
DI ALESSIA CUZZOCREA
MUSEO DELLA PERMANENTE FINO AL 2 FEBBRAIO
MUDEC FINO AL 2 FEBBRAIO PIAZZA GAE AULENTI 31 OTTOBRE ORE 20:00
CORSO MAGENTA DAL 12 AL 22 NOVEMBRE IL FU MATTIA PASCAL
VIA CIRCONVALLAZIONE IDROSCALO
VIA CIRCONVALLAZIONE IDROSCALO 9 NOVEMBRE
MOSTRA "CANOVA E THORVALDSEN" GALLERIE D'ITALIA FINO AL 15 MARZO 2020 MOSTRA "LA COLLEZIONE THANNHAUSER DEL GUGGENHEIM A MILANO" PALAZZO REALE FINO AL 1 MARZO 2020 12
OTTOBRE 2019 ANNO XIV NUMERO I ZABAIONE
SVAGO
di ELISA BECCARIA E SOFIA ROTHE
BILANCIA
Ha piovuto per tutto il pomeriggio e tu, al posto di fare la solita versione di greco, sei rimasto sul divano davanti a Netflix. Non ci eravamo ripromessi anche quest’anno di studiare fin dall’inizio?
ZABAOROSCOPO
PESCI
ACQUARIO
Lo so, lo sanno tutti, ottobre non è certo luglio: le vacanze estive sono finite in un batter d’occhio, ed ecco che, al posto della spiaggia, ti sei ritrovato sui libri. Che terribile sorte… (tieni duro ce la puoi fare!)
SCORPIONE
Serate, serate e studiare non ti piace; guarda che poi il fato ti si ritorcerà contro.
Alla sera leoni, alla mattina interrogazioni e il Rocci come compagno di vita
VERGINE
Halloween è alle porte e tu stai già pensando a cosa fare, ma tranquillo… una chiacchierata con te alle due di notte sarà come incontrare un fantasma.
LEONE
SAGITTARIO
Nonostante l’inizio del Faber l’intervallo è sempre troppo corto e la fila del bar troppo lunga. Fatti valere e sorpassa tutti.
Corona in testa e tre in latino, tira fuori la tua grinta con un ruggito che il trimestre finisce in fretta.
CAPRICORNO
Capricorno, nonostante la tua irrascibilità, cerca di sopportare il tuo carissimo compagno di banco: colui che ti perde tutte le penne, che ti
finisce tutti i fogli senza mai chiederti scusa.
TORO
Complimenti toro, hai già dato una bella incornata alla scuola, continua così.
GEMELLI
Cambi umore più in fretta del clima: per caso la manifestazione ti ha influenzato?
CANCRO
Cerca di essere più gentile con le persone che ti stanno vicino altrimenti a fine anno nessuno ti passerà più i compiti!
ARIETE
Dai ariete, le vacanze di Natale lentamente si stanno avvicinando: aspetta e spera!
L’ANGOLO DEL LIBERTARIO dI SUGARKID69
A
chi non piacerebbe essere pagato per andare a una cena lussuosa, o un lungo viaggio all’estero? Ecco perché essere uno o una sugar baby non è poi così male. La pratica del cosiddetto “Sugaring” consiste nel essere pagato (nel caso degli Sugar Babies) o pagare (per gli Sugar Daddies) per pura compagnia e divertimento. Nonostante secondo molti il rapporto tra uno SD (sugar daddy ) e uno/a SB (sugar baby) sia una forma di prostituzione non è così. Ovviamente c’è anche chi si fa pagare per andare oltre al limite, ma non i veri sugar babies. Loro invece si fanno pagare per essere di compagnia e praticamente fare provare un brivido di gioventù agli SD, nonostante la veneranda età o un matrimonio. Tra le due parti si può anche instaurare un rapporto stabile, attraverso
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CARAMELLE DAGLI SCONOSCIUTI
le app di incontri per Sugar Babies e i loro potenziali Daddies, alcune persone offrono anche un allowance mensile, come un abbonamento per appuntamenti arrivando a pagare anche migliaia di euro, chi direbbe di no? Sicuro non noi. Alla fine è un vero e proprio lavoro, vieni pagato per fare qualcosa che ti piace e che qualcuno non sta facendo, come sturare un lavandino, solo che è molto meglio e poi arrivano anche i regali. Si proprio regali, a volte gli SD sono così generosi che per qualche minuto in più di compagnia (e continuiamo a non parlare di... si quello... sesso) regalerebbero alla fortunata o al fortunato oggetti, borse, telefoni e scarpe di marca. Continuano a essere tutti contro, ma NON È PROSTITUZIONE, non che ci sia niente di sbagliato ovvio, le persone che lo fanno sanno che ma-
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gari non è il rapporto migliore del mondo ma è sempre un’occasione per avere amici “altolocati” o almeno ricchissimi. Poi potremmo andare avanti ad elencare tutti i pro per gli Sugar Babies ma anche per i cosiddetti Daddies non sono pochi. Tra chi vuole fare esperienze nuove o fare bella figura al ristorante c’è anche chi è troppo timido oppure occupato per mantenere una relazione stabile e assicurarsi un po’ di compagnia. Ricapitolando il mestiere o il passatempo di Sugar Baby è perfetto per chiunque ami il lusso, di-
vertimento e... i vecchi. Regali e soldi sono all’ordine del giorno insieme a qualche viaggetto, nessun rapporto, puro lavoro. Si conoscono nuove persone e si può assaporare la vita da milionario. Magnifico no? 13
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ZABAENIGMISTICA CRUCIVERBA 1
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di ALESSANDRO SPAGNOLINI 6
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ORIZZONTALI 1. Naruto, One Piece, Attack on Titan... . - 5. L'universo per i Greci. - 10. studio cinematografico: Twntieth Century.... - 11. Gli articoli in vendita vanno solo al miglior offerente. - 12. Coda in inglese . - 13. Estremi in nuovi. - 14. Sinonimo della preposizione fra. - 16. Malattia del metabolismo cha causa gonfiore all'alluce - 19.Marca di profumi francese. - 20. Ponte che collega Copenaghen alla Svezia . - 21. In mezzo all' Ansa. - 22. Prova - 23. Tantalio . - 24. ... al serio. - 26. opposto al "north" . - 28. Grand Thefth Auto. - 29. Cucchiaio lungo dal manico ricurvo . - 31. "di me" in latino. - 33. Telegiornale. - 34. "catturare", spesso riferito ai cani. -37. Località dell'Emilia Romagna dove si trova un autodromo. -38. Zedong leader comunista. -39. Fury dello S.H.I.E.L.D. VERTICALI 1. Teoria dalla quale derivano lo zodiaco e l'oroscopo. - 2. Figlia di Agamennone e vittima sacrificale - 3. Razza canina selezionata per essere forte e robusta. - 4. Fidanzata, o marito, ormai lasciato. - 5. Colui che abita nel paese a nord degli USA - 6. Hai la faccia tosta di.... - 7. Santo davanti a una vocale . - 8. Zeus la inghitte e genera Atena . - 9. Polis guerriera del Peloponneso. - 15. A Rodi e a Roma. - 17. Non io, non lui. - 18. Esplosivo. - 23. Azienda cinese produttrice di smartphone. - 25. Iniziali del batterista dei Queen. - 27. La indossano i giudici. - 29. Verso del felix familaris . - 24. Usare 1 plurale del passato remoto. - 25. Una città della provincia di Fars (Iran). - 27. Sì al contrario . - 30. Il nuovo "oh" con... - 31. Civiltà sudamericana scomparsa . - 32. Casco da battaglia. - 35. Premier League. - 36. Peter di J. M. Barrie .
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SUDOKU NUMERICO
di ALESSANDRO SPAGNOLINI di FILIPPO SAVIO e gianandrea raglia
In questa foto compare nove volte il nostro Preside, riuscite a trovarlo?
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