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OLIMPIADI DI ITALIANO

72. PROVA DI ISTITUTO 2021, BIENNIO Indica quale dei cinque significati della parola camera viene usato in ciascuno dei cinque brevi testi.

1. In varie tecnologie, spazio cavo destinato a usi diversi

2. Organo legislativo in uno Stato a sistema rappresentativo

3. Locale d’abitazione

4. Complesso dei mobili che arredano una stanza da letto

5. Stanza da letto a. Il finanziamento, inserito nei due decreti precedenti, è invece scomparso in quello licenziato il 6 marzo, che verrà discusso alla Camera il 31 marzo. [Significato  ] b. Zona stadio, vendesi alloggio ampia metratura, quattro camere, servizi e garage. Telefonare la sera, dopo i pasti. [Significato  ] c. Egle salutò la mamma con un “buonanotte” pronunciato di fretta e si ritirò in camera sua. Le sorelle dormivano già. Facendo attenzione a non svegliarle, aprì il piccolo scrittoio. [Significato  ] (G. Comaschi, Felix Pedro, 2009) d. La preziosa specchiera fa parte di una splendida camera in noce dell’Ottocento che proviene da un palazzo nobiliare. [Significato  ] e. Quintino stava faticosamente pedalando sull’ultimo tratto in salita a poche centinaia di metri da casa sua. Era in ritardo, per via di una foratura che lo aveva costretto a cambiare la camera d’aria a metà strada. [Significato  ] (P. Cacucci, San Isidro Futból, 1998)

VERSO L’ESAME – TIPOLOGIA B

73. Questo brano – tratto da un libro di Piero Trellini su Dante Alighieri, la sua epoca e la sua opera – mostra le circostanze naturali, economiche e sociali che, a partire da un cambiamento climatico positivo (la fine di un’epoca fredda e umida durata secoli), ha reso possibile, dopo l’anno Mille, la grande fioritura della civiltà medievale. Leggi con attenzione e svolgi le attività. Ma il millennio ebbe l’oro in bocca: rischiarò il cielo e riscaldò il clima facendo scomparire gli inverni rigidi dal panorama europeo. […]

In Italia le superfici coltivate crebbero di un terzo. L’incremento della produzione agricola arricchì l’alimentazione dei contadini che a loro volta migliorarono le proprie condizioni di salute. La popolazione in questo modo salì nella sola Firenze a ottantamila anime, mutando in modo irreversibile la logica degli insediamenti rurali. L’aumento degli abitanti richiese più terra, vaste aree incolte furono quindi reintegrate alla coltura grazie a irrigazione, dissodamenti e bonifiche. Si intensificò la lotta contro i terreni incolti e le acque paludose che avevano occupato gran parte del territorio. E si scoprì che il mezzo più efficace per raggiungere lo scopo era il frazionamento delle grandi proprietà agricole. La rivoluzione partì dall’appoderamento, la lottizzazione di terre che mai fino ad allora erano state divise. Tra il 1077 e il 1099 il territorio del marchesato di Canossa venne frazionato in duecentotrentatré poderi di due ettari e mezzo ciascuno, assegnati a famiglie di coloni che si impegnarono a dissodarli per piantare dei vigneti. Grazie a una miracolosa opera di redenzione, in meno di un secolo le terre incolte vennero ripulite, arate e trasformate in profitti.

(P. Trellini, Danteide, Bompiani, Firenze-Milano 2021)

1. Nella scrittura saggistica si usano spesso nomi astratti in -mento e -zione. Nel brano citato ce ne sono molti che indicano azioni. Individuali e scrivine il significato, se necessario aiutandoti con il dizionario.

2. Anche bonifica è un nome derivato da un verbo (bonificare) il cui significato letterale è “rendere buono”. Che cosa si intende per bonifica?

3. Il nome astratto redenzione di solito è riferito a persone e significa “liberazione”, “riscatto” (per esempio di schiavi o prigionieri) o, in senso religioso, “liberazione dal peccato”. Qui invece ha un senso metaforico e si riferisce alle terre incolte: in che senso vengono “redente”?

4. Perché l’aumento della popolazione cittadina richiede un aumento della produzione agricola? Perché la popolazione cittadina consuma più ma non a. aumento della popolazione b. prosciugamento delle paludi c. divisione di vaste terre d. piccoli poderi coltivati da famiglie di contadini e. produzione agricola più abbondante f. necessità di produzione agricola ancora maggiore g. sfruttamento di terre prima inutilizzate

5. Spesso i testi di storia spiegano le cause di un particolare fenomeno. Il brano che hai letto mostra alcune delle ragioni che porteranno alla grande fioritura dei Comuni italiani all’epoca di Dante. Inserisci i fenomeni elencati negli schemi.

Clima più favorevole dopo l’anno Mille →

Raccolti più abbondanti → più cibo a disposizione → alimentazione più ricca e più varia →

Città con decine di migliaia di abitanti →

→ aumento delle terre coltivate per mezzo di opere specifiche:  , irrigazione, dissodamento di terre incolte, cioè  .

Per ottenere questi risultati: possedute da grandi feudatari come i marchesi di Canossa in

74. SCRITTURA Esponi con parole tue la tesi del brano che hai letto, utilizzando anche le risposte alle domande dell’esercizio 73.

La forma delle parole: morfologia

Modelli Di Scrittura La Grammatica Nei Testi

Leonardo Sciascia: i nomi e le cose

Una storia semplice è un romanzo uscito in libreria il giorno della morte del suo autore, Leonardo Sciascia (1921-1989). Se considerassimo la mera lunghezza del testo dovremmo definirlo un racconto; in realtà, si tratta a tutti gli effetti di un intricato romanzo giallo distillato e concentrato grazie alla straordinaria capacità del suo autore di dire il necessario eliminando tutto ciò che non è indispensabile (o, addirittura, caricando di significati il non detto). Nella scrittura essenziale di Sciascia, i nomi rappresentano l’intelaiatura della realtà. Leggiamo la descrizione del primo sopralluogo nella polizia in una casa in cui è stato commesso un delitto.

La casa era stata abbandonata e anche dispogliata di arredi, libri, quadri e porcellane (si scorgeva qualche segno delle cose involate1), ma non dava il senso di essere disabitata. Mozziconi di sigarette erano nei portacenere, e fondi di vino nei bicchieri, cinque, che erano stati portati in cucina certo con l’intenzione di sciacquarli. La cucina era spaziosa, con focolari a legna, forno, mattonelle valenziane murate intorno; pentole di rame e tegami appesi alle pareti: davano un certo splendore, nella poca luce, anche se verdicavano2 di solfato ormai. Dalla cucina, una porticina si apriva su una scala che saliva stretta e buia, e non si vedeva dove finiva. Il brigadiere cercò se vi fosse una luce da accendere per illuminare quella scala. Non scorgendo altro interruttore che quello che accendeva lampade sui focolari, si avventurò a salire quella scaletta. Ma dopo cinque o sei gradini cominciò, sempre salendo con esitazione, ad accendere fiammiferi. Ne accese molti prima di arrivare in cima a una specie di sottotetto, una camera alta che uno di normale statura quasi toccava con la testa il soffitto ma ampia quanto giù la sala da pranzo. Era piena di divani, poltrone e sedie sfondate; di casse; di cornici vuote; di panneggi polverosi. Torno torno erano dei busti-reliquiari di santi: una diecina, dorati; ma faceva spicco tra loro un busto più grande, d’argento il petto, nera la mantellina, la faccia incagnata. I busti dorati portavano, sul piedistallo barocco, il nome di ciascun santo; l’altro più grande e più cupo il brigadiere non aveva sufficiente esperienza di santi per riconoscervi sant’Ignazio. Il brigadiere accese l’ultimo fiammifero e velocemente ridiscese. «Un tetto morto pieno di santi» spiegò all’agente che lo aspettava al piede della scala. Si sentiva come se polvere, ragnatele e muffe gli fossero piovute addosso. Tornò a scavalcare la finestra per ritrovare la mattinata fredda e splendida, il sole, l’erba gocciolante di brina.

1. involate: il verbo involare, di uso letterario, significa “rubare”.

2. verdicavano: il verbo verdicare, di uso letterario, significa “verdeggiare”.

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