Richard Setti, un antropologo italo-americano che collabora con l’FBI, viene convocato a Torino a seguito di un lascito testamentario. Una strada eredità, quella di uno scrittoio.
La città piemontese intanto è segnata dalle indagini sull’omicidio di un sacerdote, fustigato a sangue con un antico rituale che richiama la sofferenza della croce. Richard scopre che a seguire il caso è l’ispettore Fabio Giuliano, un suo carissimo amico di infanzia che lo coinvolge nella caccia all’assassino. Il corpo senza vita di un secondo sacerdote, infatti, denuncia una nuova esecuzione nella stessa postura e con il medesimo modus operandi del suo confratello.
Nel frattempo, l’antiquario incaricato di restaurare lo scrittoio dello zio di Richard, scopre al suo interno una lettera nascosta, e indirizzata proprio al nipote. In quel documento si parla di un certo dottor Gustavo Rol di Torino.