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La postazione in smartworking

Via le macchie

Oh, no, una macchia proprio sulla camicia pulita! Sei al bar, sono le otto di mattina e ti aspetta tutta una giornata davanti. Al momento, per “tamponanare” puoi passare un po’ di acqua frizzante con un tovagliolino e asciugare la camicia sotto il flusso di aria calda dell’asciugamani elettrico nella toilette. Poi, a casa, penserai a come fare per eliminarla definitivamente.

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La lavatrice più adatta a te? Te la suggeriamo noi su www.altroconsumo.it/ elettrodomestici/lavatrici.

Una sola parola, anzi tre: percarbonato di sodio. Si trova per lo più in negozi specializzati o in farmacia (se è puro può essere pericoloso: usa sempre i guanti e non lasciarlo mai a portata dei bambini). Al supermercato è in genere contenuto negli sbiancanti a base di ossigeno. Per smacchiare i tessuti si può utilizzare a temperatura tra i 40 e i 60 °C. Bisogna però fare attenzione ai colorati, perché potrebbe scolorirli. Se lo utilizzi per il bucato a mano, aggiungi un cucchiaino in cinque litri di acqua e lascia in ammollo un’oretta i bianchi, per mezz’ora i colorati, infine risciacqua. Nella lavatrice puoi aggiungere un cucchiaio di percarbonato nella vaschetta del detersivo o del prelavaggio. È un ottimo smacchiante quindi può essere usato direttamente sulle macchie: va tolto quando si secca, e poi il capo si può lavare normalmente (ma almeno a 40 °C).

Se non hai a disposizione il percarbonato, puoi ovviamente mettere il capo in lavatrice. La dose di detersivo indicata dal produttore è studiata per eliminare tutti i tipi di sporco ma anche una dose minore potrebbe dare risultati soddisfacenti. Aumentare la quantità di detersivo, al contrario, può lasciare sui tessuti aloni e residui che possono provocare allergie, oltre ad avere un impatto ambientale negativo. Per un migliore risultato, meglio pretrattare le singole macchie con un po’ di sapone o con uno smacchiatore prima di avviare il lavaggio.

Per tutti i tessuti

Ogni indumento ha delle particolarità da tenere in considerazione quando è il momento di lavarlo. Esistono però delle regole generali che è meglio seguire per evitare di rovinare i capi, soprattutto quelli particolarmente delicati. L’etichetta è fondamentale: leggila sempre prima di lavare un capo. Controlla i simboli che sono stampati, per sapere se puoi lavare il capo in lavatrice o esclusivamente a mano (in questo caso compare una bacinella con un numero, cioè la temperatura consigliata). Alcuni capi particolarmente delicati è necessario lavarli a mano: per esempio per camicie, maglie o pantaloni di seta è meglio utilizzare l’acqua fredda, per essere sicuri del risultato. Puoi lasciarli in ammollo con un po’ di detersivo e poi strofinarli delicatamente, infine sciacquarli. Per quelli che possono essere messi in lavatrice, imposta una bassa temperatura, tra i 30 e i 40 °C (lavare a temperature maggiori è comunque sconsigliato: rovina i capi e spreca inutilmente energia).

È sempre indispensabile separare bianchi e colorati? No, non tutti i capi colorati, infatti, perdono colore, soprattutto se lavati a basse temperature. Bisogna però avere alcuni accorgimenti quando si è ai primi lavaggi, e non mischiare i capi nuovi, soprattutto quelli rossi. Gli indumenti neri meglio sempre lavarli da soli e in acqua fredda. Infine, attenzione ai capi di artigianato esotico in fibre naturali (seta, cotone, lino) e colorati di scuro: possono perdere colore.

Asciugamani morbidi

Uscire da un bagno o da una doccia calda e farsi avvolgere da un bel asciugamano... “ruvido”, non è proprio il massimo. Per ammorbidire i capi, specie gli asciugamani, spesso si pensa sia necessario solo aumentare la quantità di ammorbidente. Non è proprio così.

Un capo trattato con ammorbidente ha una superficie esterna più accogliente verso le sostanze grasse e avrà più facilità a sporcarsi nuovamente. In particolare, un asciugamano trattato con ammorbidente ha una superficie più ricca di sostanze lipofile, che quindi trattengono più a lungo l’umidità con cui vengono in contatto: quindi un asciugamano ammorbidito fa più fatica ad asciugarsi nuovamente tra un utilizzo e l’altro e deve essere lavato più spesso perché risulta meno assorbente e più pesante per chi lo utilizza. Chi desidera avere un valido sostituto dell’ammorbidente e allo stesso tempo minimizzare anche l’impatto che il detersivo ha sull’ambiente, può sostituirlo con alternative più rispettose del Pianets che della nostra salute. Per esempio puoi utilizzare una soluzione composta da 100 g di acido citrico e 400 g di acqua, da versare direttamente nella vaschetta della lavatrice (circa 30 ml per lavaggio).

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Fare una saponetta con gli avanzi

Il sapone è il prodotto cosmetico tra quelli più utilizzati ogni giorno. Anche se quello liquido è certamente comodo ed igienico, la classica saponetta rimane migliore dal punto di vista ambientale. Ma che fare quando la saponetta è quasi del tutto consumata?

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La cosa più semplice è attaccare l’avanzo a una nuova saponetta. Per farlo, basta bagnare l’avanzo e il nuovo sapone, poi accostarli con decisione e lasciarli asciugare. Dopo uno o due utilizzi le due parti si saranno fuse insieme. Oppure si può mettere da parte tutti gli avanzi e utilizzarli tutti insieme per creare una nuova saponetta o un sapone liquido.

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Fare una nuova saponetta è semplice. Prendi tutti gli avanzi di saponette che hai messo da parte e spezzettali o grattugiali. Mettili in una ciotola di vetro. Scalda a bagno maria e mescola con un cucchiaio di legno. Quando il sapone sarà sciolto, mettilo in una formina, come una cocotte di alluminio. Per farlo solidificare, puoi metterlo nel congelatore per una notte. Toglilo dalla formina e utilizzalo come una normale saponetta.

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