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FAITA Nordest una super regione

Due associazioni regionali si sono “fuse” per valorizzare e promuovere l'open air all’avanguardia

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Alberto Granzotto è amministratore di tre prestigiosi campeggi in Veneto e da poco è stato eletto presidente della FAITA regionale. Imprenditore open air di terza generazione è il prototipo dell’operatore dinamico e preparato, attento ai cambiamenti del mercato, che ha portato questa regione del nord-est ai primi posti del turismo, anche all’aria aperta. Regione peraltro che ha una continuità, oltre che una contiguità, territoriale col Friuli Venezia Giulia e infatti entrambe le Regioni si sono coinvolte in un progetto comune per la valorizzazione dell’Alto Adriatico, di cui hanno parlato i rispettivi assessori al turismo in questo stesso numero della rivista. Ma anche la FAITA ha ritenuto di riconoscere questa realtà dando vita ad una associazione regionale unica. Come spiega infatti

16 Alberto Granzotto l’evoluzione di FAITA Veneto in FAITA Nordest, che comprende anche il Friuli Venezia Giulia, è il frutto del proficuo lavoro del presidente nazionale Maurizio Vianello e dell’intera segreteria veneta, che hanno saputo cogliere in modo positivo le richieste dei colleghi del Friuli Venezia Giulia per un supporto tecnico unitario che aiuti le imprese nella sempre più complessa gestione quotidiana delle nostre attività». «La proposta è stata colta con entusiasmo prima dal consiglio direttivo e poi dalla assemblea, che ha approvato il nuovo statuto», ricorda Granzotto, «e per la prima volta sono stati superati i confini regionali dimostrando ancora una volta la capacità di innovazione e di fare sistema che caratterizza il nostro settore ben interpretando il nuovo corso delle politiche regionali del Veneto e del Friuli Venezia Giulia in materia di turismo». In linea con il Piano strategico nazionale di sviluppo del turismo e delle sue declinazioni regionali, la nuova veste dell’associazione è infatti l’inizio di un processo di aggregazione che supera i confini amministra- “ Per la prima volta sono stati superati i confini regionali dimostrando ancora la capacità di innovazione e di fare sistema che caratterizza il nostro settore" presidente FAITA Nordest Alberto Granzotto

tivi per mettere a disposizione delle nostre imprese una rete di servizi più ampia, una maggiore rappresentatività e una promozione congiunta al fine di far essere ancora più competitive le aziende. Anche al presidente di FAITA Nordest chiediamo un parere sul progetto “Alto Adriatico”. Per lui si tratta «sicuramente un inizio importante per la valorizzazione dei punti di forza comuni alle nostre località del Veneto e del Friuli Venezia Giulia rispetto alla concorrenza internazionale sempre più competitiva non solo in termini di prezzo ma anche di prodotto e servizi. Il turismo rappresenta per entrambe le regioni una componente fondamentale della economia del territorio e il settore del turismo all’aria aperta ne costituisce una parte molto importante, caratterizzata da una crescita continua e costante in termini di innovazione di prodotto e di introduzione di nuovi

servizi per venire incontro alle crescenti esigenze della clientela». Ma in che direzione deve muoversi lo sforzo di innovazione delle aziende in termini di attrezzature e servizi? Sempre secondo Granzotto «la scelta di trascorrere il proprio tempo libero in un campeggio o in un villaggio turistico si sta affermando sempre più come espressione di una vera e propria filosofia di vita, che vede l’ospite protagonista di una vacanza all’insegna della sostenibilità ambientale, della facilità di fare nuove conoscenze, con proposte differenziate per tutti i membri della famiglia sempre nella massima sicurezza. In questo senso il glamping è la naturale evoluzione del turismo open air, un nuovo modo di godersi una vacanza all’aria aperta in modo ecosostenibile, ma senza rinunciare a nessuno dei confort a cui ormai siamo tutti sempre più abituati in alloggi in cui il design diventa sempre più ricercato». Tuttavia, come sappiamo da quanto hanno lamentato non soltanto gli imprenditori ma anche alcuni dei presidenti regionali dell’associazione da noi interpellati nei precedenti numeri della rivista, spesso le buone intenzioni si scontrano con l’incomprensione delle amministrazioni locali e regionali. Per quanto riguarda il suo territorio Alberto Granzotto auspica che «il pieno sostegno offerto dagli assessori regionali per il turismo e dalle giunte sia per noi, non un punto di arrivo ma di partenza per le importanti sfide che ci aspettano nei prossimi anni. Fondamentale per noi operatori del turismo è il continuo dialogo e confronto con le nostre due regioni di riferimento in più ambiti». E forse questo è il vero tallone d’Achille di un comparto che dimostra di essere all’avanguardia e con una cultura turistica alle spalle molto più sviluppata rispetto a molti politici che magari animati da buona

volontà faticano nel rimanere al passo con i cambiamenti del mercato e della domanda. Come sottolinea ancora il presidente di FAITA Nordest «il miglioramento continuo costituisce l’unica ricetta per continuare ad essere competitivi e apprezzati dai nostri ospiti e la politica è fondamentale per supportare, da un punto di vista normativo, lo sviluppo di nuove forme di alloggio e di servizi ad alto contenuto esperienziale, che permettano un allungamento delle stagione oltre che a favorire un miglioramento delle infrastrutture, prime fra tutte quelle dei trasporti». Un altro campo importante da sviluppare, precisa Granzotto, sarà la scuola e la formazione. «Il nostro successo dipenderà dalla nostra capacità di formare dei collaboratori capaci e appassionati, in grado di offrire agli ospiti una accoglienza altamente professionale e allo stesso tempo calorosa e spontanea». Da migliorare pure la comunicazione sul mercato interno, dal momento che resta da intercettare ancora un cospicuo numero di italiani, i quali ancora non sono pienamente consapevoli del salto di qualità che hanno fatto le strutture open air, soprattutto venete, in termini di ospitalità e attrezzature; si pensi ad esempio ai numerosi parchi acquatici di cui si sono dotati campeggi e villaggi, raggiungendo un ottimo rapporto qualità-prezzo rispetto ad esempio alle strutture appena oltre confine, cui si indirizzano ancora molti connazionali. Come osserva Granzotto «i ritmi di vita sono oggi molto più frenetici e anche la vacanza ha visto accorciare i tempi, pertanto è importante far sì che i soggiorni possano essere molto intensi, cogliendo interessi e passioni di tutti, soprattutto le famiglie, in cui vi è l’esigenza di far divertire i bambini e di assicurare relax e svago ai genitori» e da questo punto di vista campeggi e villaggi del nord-est hanno una marcia in più. Ma in tutto questo quale dovrà essere il ruolo della FAITA regionale? «Il compito della associazione», conclude Albero Granzotto, «è quello di saper fare sintesi di tutte le idee proposte dagli associati per poter guidare un processo di innovazione e di crescita a vantaggio di tutti, a prescindere dalle dimensioni aziendali o dal territorio in cui operano. Le esigenze di maggiore qualità e di maggiore efficienza ci riguardano tutti allo stesso modo. Per questo nei prossimi mesi svilupperemo, congiuntamente a FAITA nazionale, collaborazioni con il mondo delle università e auspichiamo lo sviluppo di osservatori regionali e nazionali sempre più aggiornati per fornirci in tempo reale tutte le informazioni utili per anticipare lo sviluppo dei trend futuri». ✻ “ Il compito della associazione è quello di saper fare sintesi di tutte le idee proposte dagli associati per poter guidare un processo di innovazione e di crescita a vantaggio di tutti"

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